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ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE “Antonio Sacco” Via G. Florenzano, 4 Sant'Arsenio (SA) tel. 0975-396108 tel-fax 0975-396006 www.iis-sacco.gov.it - www.iis-sacco.it E-MAIL: [email protected] [email protected] Piano Offerta Formativa Anno scolastico 2015 – 2016 ISTITUTO TECNICO settore Economico Indirizzo Amministrazione, Finanza e Marketing (ex IGEA) Articolazione Sistemi Informativi Aziendali (ex Programmatori) ISTITUTO PROFESSIONALE settore Servizi Enogastronomia e Ospitalità Alberghiera Piazza D. Pica - Sant'Arsenio (SA) E.mail: [email protected]

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ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE“Antonio Sacco”

Via G. Florenzano, 4 Sant'Arsenio (SA)tel. 0975-396108 tel-fax 0975-396006

www.iis-sacco.gov.it - www.iis-sacco.itE-MAIL: [email protected]  [email protected]

Piano Offerta FormativaAnno scolastico 2015 – 2016

ISTITUTO TECNICO settore Economico Indirizzo Amministrazione, Finanza e Marketing (ex IGEA)

Articolazione Sistemi Informativi Aziendali (ex Programmatori)E.mail: [email protected]

ISTITUTO PROFESSIONALE settore Servizi Enogastronomia e Ospitalità Alberghiera

Piazza D. Pica - Sant'Arsenio (SA) E.mail: [email protected]

PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s 2015/2016

INDICE

LETTERA APERTA DEL DIRIGENTE SCOLASTICO AI GENITORI E AGLI ALUNNI

1. PREMESSA

2. PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO

3. L’ISTITUTO E IL SUO TERRITORIO

4. LE DOTAZIONI DISPONIBILI

5. L’OFFERTA FORMATIVA

6. IL CURRICOLO

7. VALUTAZIONE ALUNNI

8. LA PROGETTAZIONE DIDATTICA ED EDUCATIVA

9. ATTIVITA’ INTEGRATIVE E PROGETTI SPECIALI

10. L’ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA

11. RAPPORTO DI AUTOVALUTAZIONE (RAV) E PIANO DI

MIGLIORAMENTO

12. ALLEGATI

ALLEGATO A - ASSI CULTURALI

ALLEGATO B - PIANO ACCOGLIENZA E INCLUSIONE

ALLEGATO C - GRIGLIE DI VALUTAZIONE

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Cari genitori,

all’inizio dell’anno scolastico desidero rivolgermi a voi per condividere le vostre emozioni e le vostre aspettative nei confronti della scuola come luogo di crescita e di formazione.

In qualità di Dirigente Scolastico e di genitore, vi assicuro che il benessere dei nostri ragazzi ed il loro futuro mi stanno molto a cuore e che con il massimo impegno utilizzerò ogni risorsa ed ogni competenza affinché la scuola sia messa in grado di assolvere nel miglior modo possibile al suo compito insostituibile. Voglio dirvi che mi adopererò perché i vostri figli trovino risposte adeguate ai loro bisogni formativi, ai loro interessi, allo sviluppo delle loro attitudini e della loro personalità. Perché ciò avvenga è indispensabile la vostra collaborazione affinché rafforzino la fiducia in se stessi e nelle istituzioni. Voi famiglie svolgete un ruolo fondamentale nell’insegnare loro i grandi sentimenti, nell’aiutarli a stendere lo sguardo su ampi orizzonti e ad accorgersi dell’altro che esiste accanto a loro, sia egli un genitore, un amico, un insegnante, un diverso, nell’insegnare loro la solidarietà ed il rispetto delle regole, facce della stessa luna per un buon vivere civile.

I vostri figli hanno un cuore generoso: aiutiamoli ad esprimerlo.

Conto sulla vostra collaborazione nonché sui suggerimenti che vorrete rivolgermi sulla fiducia che vorrete accordare ai docenti per la responsabilità che hanno nel processo educativo, di crescita emotiva, sentimentale e cognitiva. Spero vogliate lavorare con me, con i docenti e il personale non docente attraverso la partecipazione attiva alla vita della comunità scolastica per i nostri giovani che sono quanto di più prezioso ci è stato affidato.

Il Dirigente ScolasticoProf. Cono Alberto Rossi

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“Il frutto più maturo dell’albero è l’individuo sovrano, l’individuo eguale soltanto a se stesso” Friedrich Nietzsche

Cari alunni,

vi sarete già resi conto, o forse ve ne renderete più in là, che non è facile crescere e ancor più diventare adulti. Imparate a respingere le adulazioni e coloro che vogliono comprare il vostro consenso con il denaro; il tempo vi farà capire che le idee sono più preziose quanto più diverse. Il dialogo con gli altri vi darà la possibilità di modificare le vostre idee, capire che non sono le uniche giuste: il mondo è più complesso della nostra personale visione. A scuola si impara a vivere da uomini, grazie ad una cultura che diffonde i concetti di solidarietà, di aiuto reciproco, di attenzione partecipativa, del valore delle regole, dell’onestà, della legalità, della dignità, della coesione sociale. Superate la linea dell’orizzonte dei vostri limiti, attraverso l’ambizione del voler sempre migliorare. Ogni notte trovate dentro di voi il coraggio per dare spazio alla vostra creatività, alle vostre passioni, alla vostra personalità. Alla” terra” delle quantità sostituite” l’humus” delle qualità. Non fatevi ingannare dal piffero della telecrazia imperante. La vita non deve essere un tuffo dal trampolino più alto, ma una energica nuotata dove ad ogni bracciata occorre riflessione e merito, non furbizia. Cercate di essere sempre in buona fede, adorate il vostro stupore, il vostro meravigliarvi, i vostri silenzi. Amate la libertà, la vostra autonomia: le dipendenze non fanno crescere e spesso ci si smarrisce in un tunnel di apatia e rassegnazione. Volate con le vostre emozioni e sorprendetevi di chi non osa alzare il capo per osservare quel che succede in cielo. Ammirate l’incanto del cielo stellato sopra le vostre teste e della legge morale dentro i vostri cuori. La partita dell’ esistenza la vincerete alla fine, quando vi renderete conto di quello che avete costruito di buono, e di quello che le vostre forze non vi avranno permesso di compiere. E soprattutto, ricordatevi delle persone che, nel mondo della scuola, saranno riuscite ad incuriosirvi e a farvi vedere oltre la linea dell’orizzonte; portatele con voi, nella tasca più intima del vostro cuore!

Con affetto

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Il Dirigente Scolastico Prof. Cono Alberto Rossi

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Funzioni strumentali:Prof. Paolo ZitoProf.ssa Viviana MassaProf.ssa Anna D'AvinoProf.ssa Brunella ViglioneProf. Giuseppe S. SalvioliProf. Pasquale Masullo

Orientamento , continuità educativa : Le due funzioni strumentali dell’area di pertinenza.

Progettazione Didattica ed attività Culturali: I due collaboratori del D.S., Le funzioni strumentali

Gruppo H: Prof.ssa Daniela RoscianoProf.ssa Michelina La Regina (IPSEOA)

D.S.G.A.Teresa Stabile

Collaboratori D.S.Primo collaboratore: Prof. Biagio De LucaSecondo collaboratore: Prof. Fausto Fiscina

Dirigente ScolasticoProf. Cono Alberto Rossi

Comitato di Valutazione:Dirigente ScolasticoProf. Prof.ssa Concetta BoscoProf.Pietro ScalaProf (nominato dal Consiglio

d’istituto)Componente Alunni Componente GenitoreComponente nominato dall’U.S.R.

Banchetti e concorsi professionali : Proff. :

Nicola AbriolaPasquale MasulloVincenzo BenvengaAlessandro CostagliolaGiovanni Granieri

Viaggi e visite guidate:Funzione strumentale dell’area di

pertinenzaProff.:

Biagio De LucaGiuseppe CaminitiFausto FiscinaPasquale Masullo

Direttori Laboratorio:Enogastronomia – Cucina: Prof. Vincenzo BenvengaEnogastrnomia – Sala e Vendita:

Prof. Nicola AbriolaAccoglienza Turistica: Prof.ssa Annarita GuidaLinguistico IPSEOA: Prof. Rosario

MacriniLinguistico ITE: Teresa Rossi

Organigramma Sintetico A.S. 2015-16

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Istituto Tecnico EconomicoI.T.E.

Istituto Professionale Servizi Enogastronomia I.P.S.E.O.A.

CLASSE

Coordinatori /Segretari Verbalizzanti

Coordinatori /Segretari Verbalizzanti

1 A CARRANO SALVATORE 1A DI MARE ANGELINA

2 A DE LAUSO LUISA 2A PACE PATRIZIA

3 A COIRO VILMA 3A PETRONI MARIA

4 A ROSSI TERESA 4A SCALA PIETRO

5 A BOSCO CONCETTA 5A VELARDO ANNA MARIA

1 B VIGLIONE BRUNELLA 1B CANTILE CLAUDIA

2 B MOLINARA LIDIA 2B MACRINI ROSARIO

3 B SALZANO ANNA PINA 3Bart.

NUNZIATA SALVATORE

4 B PULLO MARIA 4Bart.

SALVIOLI GIUSEPPE SILVIO

5 B MATRELLA ELENA 5Bart.

DOCENTE DI TECNICHE DI COMUNICAZIONE + DOCENTE DI SALA E VENDITA

I C MASSA VIVIANA 1C VISENTIN BARBARA

2 C AMABILE NICLA 2C D’ALESSIO DOMENICO

4 C MONTEFUSCO TERESA 3C BENVENGA VINCENZO

5 C AURICCHIO ANGELINA 4C PIEGARI SERGIO ROCCO

3 D D’AVINO ANNA 5C SACCO LUIGINA

4 D CAGGIANO ANTONIO 3D PETTI IAFET

5 D COIRO ARSENIO 5D BAZZICALUPO LUCIANO

3 E VOLPE GIOVANNI 3E COIRO LUIGI

4 E SANTARSIERE FRANCESCA

5 E VALVA CONO

3 F RUFRANO MARIA

5 F REINA PASQUALE

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1.  PREMESSA

Al momento di rendere pubblico questo documento,  che ha come destinatari privilegiati i nostri studenti, quelli futuri e le loro famiglie, ci rendiamo conto di quanto lavoro ancora manchi, sia per migliorare la forma della sua esposizione, sia, soprattutto, per definire meglio alcune parti, in specie quelle  che  riguardano i  progetti didattici, curriculari ed extracurriculari nonché le iniziative di studenti e genitori. Ci sembra del resto che sia nella natura stessa  del documento  il rimanere  aperto  e disponibile a integrazioni e modifiche. Ci  piace  utilizzare la  metafora del quaderno a  fogli mobili, che possono essere rimossi, spostati, integrati sulla base  del continuo processo  di progettazione  e  di valutazione delle attività svolte.

2. PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO

L’Istituto “A. Sacco” svolge attività formativa dal 1959. Nato come Istituto Tecnico Commerciale, ha operato fino al 1999 nella sede di piazza Europa e dall’inizio dell’anno 2000 è stato ubicato nel nuovo e moderno edificio in via G. Florenzano. Nel 2009 – 2010 si è celebrato il cinquantenario della sua fondazione.Per effetto del piano di ridimensionamento della rete scolastica, dal primo settembre 2000 è stata annessa all’Istituto Tecnico Commerciale la locale sezione dell’Istituto Professionale per i Servizi Alberghieri e della Ristorazione sito in Piazza Europa.Le scuole seguono gli indirizzi rispettivamente dell’istruzione tecnica e dell’istruzione professionale valorizzando le materie di formazione generale per lo sviluppo di una più elevata dimensione culturale, adeguata alle esigenze della società odierna e in sintonia con la prospettiva dell’innalzamento dell’obbligo scolastico e promuovendo sempre di più una didattica laboratoriale in coerenza con le linee guida della riforma della scuola e con le esigenze provenienti dal Mondo scientifico e dal Sistema produttivo, formando figure capaci di inserirsi in contesti diversi, tutti caratterizzati dalla sempre più diffusa automazione. L’offerta formativa si snoda nei seguenti percorsi di studi:

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ISTITUTO TECNICO settore Economico (ITE) o con indirizzo Amministrazione, Finanza e Marketing (ex IGEA)

Articolazione Sistemi Informativi Aziendali (ex programmatori)

ISTITUTO PROFESSIONALE settore Servizi con indirizzo Servizi per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera (IPSEOA) con le seguenti articolazioni:

Enogastronomia (ex cucina)

Servizi di sala e di vendita (ex sala-bar)

Accoglienza turistica (ex ricevimento)

3. L’ISTITUTO E IL SUO TERRITORIO

L’Istituto unitario di Istruzione Superiore è ubicato nel centro abitato di Sant’Arsenio e conta per il corrente anno scolastico:

ITE : totale studenti iscritti 542;

IPSEOA: totale studenti iscritti 394;

Gli alunni, che hanno un’età che varia dai 14 ai 19 anni, provengono prevalentemente dai paesi del Vallo di Diano e da quelli limitrofi. Il suo bacino di utenza  è un territorio prevalentemente montano caratterizzato da una modesta densità demografica e da un modesto, sebbene potenziale, sviluppo economico. Il Parco Nazionale del Cilento, Alburni e Vallo di Diano, sorto nel 1991, sta esercitando, oltre ai suoi compiti istitutivi, una specifica funzione promozionale socio-economica del territorio che tiene conto delle interrelazioni tra beni culturali e beni naturali.  L’istituto si colloca attivamente in un processo di sviluppo e di rinnovamento che lo coinvolge nella sua interezza, proponendo una ampia offerta formativa nel settore tecnico e professionale.

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4. LE DOTAZIONI DISPONIBILI

L’istituto è dislocato su due sedi: la prima in via G. Florenzano, che è la principale,  ospita gli alunni dell’ITE e

delle classi quarte e quinte IPSEOA; la seconda, in piazza Europa, ospita quelle del primo biennio e del terzo anno

dell’IPSEOA. La sede principale, sviluppata su quattro livelli, è di recente costruzione, è dotata

delle più moderne attrezzature informatiche ed audiovisive, ivi comprese L.I.M. (Lavagne Interattive Multimediali) installate in ogni aula e dispone di ampie sale attrezzate per

incontri e conferenze con capienza fino a 400 posti. Le aule sono dislocate su tre livelli e precisamente al secondo, al terzo e al quarto. Al piano rialzato si trovano, oltre alla presidenza e agli uffici amministrativi, le seguenti strutture:

Laboratorio A di Informatica in rete per programmatori, dotato di una postazione docente CPU Intel Core 2 Quad 2. 6, Ram 4GB HD 320 GB, Monitor LCD 20”, con accessori Multimediali; 20 postazioni studente con configurazione equipollente a quella docente; un video proiettore, una stampante laser a colori e accessori di rete.

Laboratorio B di Economia Aziendale dotato di n. 21 PC con postazione server INTEL P.IV 3. 0 GHZ RAM 1024 MB e n.20 postazione client INTEL P.IV RAM 512 MB. 

Laboratorio C di Informatica dotato della seguente configurazione:n.1 Server INTEL P4 3,4 Ghz D 950 Dual Core 64 BIT Socket 775 e n. 20 CLIENT INTEL P4 3,2 GhzSocket 775.

Laboratorio di Informatica con 30 PC mini-tower ATX processore Intel Pentium III 866 Mhz con cache da 256 K e 5 PC Intel Pentium 41,4 Ghz MHz/256 Kb.

Laboratorio di Scienza della Materia ( chimica e fisica ) dotato di un banco cattedra e di tre banchi per attività di sperimentazione per una capienza totale di 30 alunni. I banchi sono completi di rubinetto acqua, gas, lavello e cappa aspirante. Il  laboratorio è stato completato con l’acquisto di un armadio aspirato, di armadio porta-prodotti e di un mobile carrellato a controllo elettronico per lo smaltimento dei reagenti chimici e del necessario materiale (scaffalatura, reattivi,  vetrini ecc).

Aula aggiornamento Docenti / ATA dotata di :

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o postazione docente con Server pentium I5 8GB RAM 500 GB HD e collegamento a videoproiettore;

o 5 postazioni stessa configurazione server;o 1 stampante rete.

Aula di scienze (biologia, botanica e zoologia). Auditorium attrezzato con impianto di videoconferenza  Telecom , completo

di camera motorizzata e monitor da 28 pollici e possibilità di collegamento a videoproiettore.

Al primo pianoè allestito: Laboratorio di Informatica con 25 postazioni allievo con 20 PC Pentium. III

450 MHZ e server di rete con PC Pentium III collegati in rete didattica tramite HAB e router di collegamento ETERNET. Nella dotazione sono compresi cuffia e microfono per ogni Pc e una stampante laser Canon 5000.

Aula aggiornamento Docenti / ATA dotata di :o postazione docente con Server pentium I5 8GB RAM 500 GB HD e

collegamento a videoproiettore;o 5 postazioni stessa configurazione server;o 1 stampante rete.

 Tutti i laboratori sono dotati di centralina elettrica con relativo salvavita.      

 Al secondo piano si trovano: 

la biblioteca con un patrimonio librario di circa 5000 volumi. All’interno sono organizzate postazioni di lettura e consultazione.

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Sala proiezione e conferenze con capienza di 80/100 posti, attrezzata con schermo, televisore, lettore dvd e vhs, videoproiezione e impianto vocale.

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L’IPSEOA è ubicato nella sede di piazza D. Pica e si compone di  una struttura principale sviluppata su tre livelli, dove sono prevalentemente dislocate le aule ordinarie e di un corpo adiacente sviluppato su due livelli dove sono prevalentemente concentrati gli spazi per le attività pratiche dell’IPSEOA. Sono presenti i seguenti laboratori: Al piano terra della struttura principale: 

Bureau, situato nell’ampio atrio di ingresso, attrezzato per il ricevimento ospiti e per le esercitazioni con computer e centralino telefonico;

 Al secondo piano della struttura principale:

Aula aggiornamento Docenti / ATA dotata di :o postazione docente con Server pentium I5 8GB RAM 500 GB HD e

collegamento a videoproiettore;o 5 postazioni stessa configurazione server;o 1 stampante rete.

  Laboratorio di lingue dotato di postazione docente con processore  CORE 2

QUAD RAM 2 GB HD 320 GB multimediale,  con monitor  LCD 20,1”, con i seguenti software: S.O. WIN. XP PRO., OFFICE PRO. 2007, MS EXPRESSION PROTECTION, SOFTWARE ANTIVIRUS SYMANTEC ENDPOINT.

o N. 27  postazioni studente collegate in rete didattica alla postazione docente, equipollenti alla stessa.

o N. 2 stampanti laser  di rete a colori, N.1 scanner A4 a colori, combinato DVD REC , KOTG registratore, lavagna interattiva SMARTBOARD, telecamera da tavolo, video proiettore, cablatura completa in rete LAN e INTERNET    

Al piano terra del corpo adiacente: 

Laboratorio di cucina dotato di piano cottura, reparto lavaggio verdure, lavaggio stoviglie, piani di lavoro, forno professionale, frigorifero, congelatore e utensileria varia;

Sala-Bar dotata di tavoli, sedie e 4 panadore. Il reparto bar comprende il banco con frigorifero e macchina per il caffè completa nonché tutta l’attrezzatura necessaria per il funzionamento del bar;

Office con armadi in acciaio inox, lavastoviglie e lavello per il lavaggio della minuteria del bar e della sala.

Magazzino con armadi in acciaio inox, congelatore, scaffali, bilancia industriale, ecc. per la conservazione  delle attrezzature e delle derrate alimentari.

Spogliatoio femminile..

Al secondo piano del corpo adiacente:  Spogliatoio maschile. Biblioteca Aula didattica di cucina Aula didattica sala bar

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Le due strutture sono in grado di ospitare anche utenti disabili, essendo provviste di rampe di accesso ad essi riservate, di servizi igienici adeguati e di ascensori.

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5. L'OFFERTA FORMATIVA

Alla luce dell’esperienza realizzata ed al fine di definire le diverse proposte emerse dall’ascolto di tutte le componenti presenti nella nostra scuola, questo Istituto intende attivarsi per divenire un centro di cultura, di servizi e di risorse, aperto al territorio. In particolare si tratta di sostenere azioni di sviluppo e ampliamento dei servizi interni ed esterni alla scuola al fine di incoraggiare e sviluppare le attitudini e gli interessi non solo degli studenti. La realizzazione della scuola come “centro di cultura, di servizi e di risorse aperte al territorio”  avverrà con modalità diverse e con attività finalizzate. Infatti l’Istituto, oltre ad essere sede ECDL( European Computer Driving Licence), è anche Ei-Center per il conseguimento di certificazioni Eipass.Tale centro offre corsi finalizzati al conseguimento della patente medesima, ed inoltre è abilitato ad ospitare le sessioni d’esame per il conseguimento di tale titolo. L’opportunità di dar vita ad iniziative di carattere didattico - educativo permette non solo di perseguire tale finalità in modo più incisivo, ma anche di intervenire con maggiore efficacia sul fenomeno della dispersione scolastica, di valorizzare le eccellenze, di favorire le espressività degli studenti e di soddisfare la loro esigenza di orientamento. L’Istituto ha così modo di progettare la sua offerta formativa come un sistema coerente articolato in diverse tipologie di interventi che riguardano i seguenti ambiti:

Didattica; Piano annuale di inclusione (P.A.I.) (vedi allegato); Recupero, sostegno e potenziamento delle competenze chiave; Orientamento; Formazione; Rapporti con il mondo del lavoro e delle professioni; Attività internazionali.

Calendario Scolastico Regione CampaniaIn riferimento alle festività nazionali ed al calendario scolastico della Regione Campania per l’anno scolastico 2015-2016 viene seguita la seguente tabella:

Minimo 200 gg di lezione D.Lgs. n.297/1994 Inizio Lezioni: 14 settembre 2015 Termine Lezioni: 8 giugno 2016Festività Natalizie: dal 23 dicembre 2015 al 5 gennaio 2016Festività Pasquali: dal 24 al 29 marzo 2016Altre Festività: 2 novembre 2015 (giorno di commemorazione defunti), 7

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dicembre 2015 (ponte dell'Immacolata), 8 e 9 febbraio 2016 (carnevale)Note: Per la scuola dell'infanzia il termine delle attività educative è previsto il 30 giugno 2016

Da aggiungere la festa del Santo Patrono e le seguenti Feste Nazionali:

tutte le domeniche; il primo novembre, festa di tutti i Santi; l’8 dicembre, Immacolata Concezione; il 25 dicembre Natale; il 26 dicembre; il primo gennaio, Capodanno; il 6 gennaio, Epifania; il lunedì dopo Pasqua (Pasquetta); il 25 aprile, anniversario della liberazione; il primo maggio, festa del Lavoro; il 2 giugno, festa nazionale della Repubblica

6. IL CURRICOLO Il curricolo è l’architettura degli insegnamenti, che intersecandosi e sviluppandosi nella progettualità, portano globalmente allo sviluppo di una ricchezza culturale e professionale degli alunni. Con l’anno scolastico 2010/2011 ha preso avvio il riordino degli Istituti tecnici e professionali a partire dalle classi prime. La nuova istruzione tecnica e professionale prevede un curricolo quinquennale che si sviluppa in un primo biennio orientativo comune a tutti gli indirizzi e in un triennio (secondo biennio e quinto anno) articolato per indirizzi di specializzazione. Gli indirizzi previsti sono di seguito ampiamente descritti.L’offerta formativa dell’Istituto prevede una omogenea articolazione degli indirizzi pertanto dovrà sempre essere garantito un numero adeguato di classi per ciascuna specializzazione. Agli allievi e alle famiglie sarà chiesto di indicare, al termine del primo biennio, la specializzazione prescelta e una seconda opzione obbligatoria. Al fine di supportare gli allievi nella scelta l’Istituto si impegna a offrire servizi di orientamento e moduli orientativi da realizzarsi nell’ambito della didattica disciplinare dell’alternanza scuola-lavoro. Per rispondere comunque alla domanda di percorsi formativi più brevi e indirizzati ad un più veloce inserimento nel mondo del

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lavoro l’istituto propone, in accordo con la Regione Campania, percorsi di Istruzione e Formazione Professionale di durata triennale che rilasciano un diploma di qualifica professionale regionale, percorso scelto dall’alunno all’atto dell’iscrizione al primo anno dell’Istituto Professionale.

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Adempimento dell'obbligo di istruzione

La Legge 296 del 27 dicembre 2006 stabilisce che:“l'adempimento dell'obbligo di istruzione deve consentire, l'acquisizione dei saperi e delle competenze previste dai curricula relativi ai primi due anni degli istituti di istruzione secondaria superiore”. Il 18-12-06 il Parlamento europeo ed il Consiglio hanno formalmente espresso una Raccomandazione agli Stati membri relativa alle competenze per l'apprendimento permanente, nella quale si esortano gli Stati membri a sviluppare l'offerta di competenze chiave per tutti per assicurare che: tutti i giovani acquisiscano gli strumenti per sviluppare le competenze chiave a un livello tale che li prepari alla vita adulta e costituisca la base per ulteriori occasioni di apprendimento, come anche per la vita lavorativa; tenga debitamente conto di quei giovani che, a causa di svantaggi educativi determinati da circostanze personali, sociali, culturali o economiche, hanno bisogno di un sostegno particolare per realizzare le loro potenzialità educative; gli adulti siano in grado di sviluppare e aggiornare le loro competenze chiave in tutto l'arco della loro vita. Il nostro Istituto recepisce tale Raccomandazione mediante una programmazione dell’organico di potenziamento coerente con l’offerta formativa che dovrà avvenire per competenze ed obiettivi chiave.

 DEFINIZIONE di competenza chiave.La Raccomandazione europea definisce la competenza chiave come una combinazione di conoscenze, abilità e attitudini appropriate al contesto . Le competenze chiave sono quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali, la cittadinanza attiva, l'inclusione sociale e l'occupazione . La Raccomandazione del Parlamento e del Consiglio europeo individua 8 competenze chiave di cittadinanza declinate secondo quattro assi culturali definiti “strategici”. Si allega al P.O.F. la tabella relativa alle competenze chiave degli assi culturali.

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DIPLOMI E PROFILI PROFESSIONALI Istituto Tecnico Indirizzo Amministrazione, Finanza e Marketing

Articolazione Sistemi Informativi Aziendali

E’ l’evoluzione dell’Istituto Tecnico Commerciale e delle relative sperimentazioni. Il Diplomato in questo settore ha competenze nel campo dell’economia nazionale ed internazionale, della normativa civilistica e fiscale, dei sistemi e processi aziendali (organizzazione, pianificazione, programmazione, amministrazione, finanza e controllo), degli strumenti di marketing, dei prodotti assicurativo-finanziari e dell’economia sociale. Ha competenze linguistiche ed informatiche. Prevede indirizzi specifici come una seconda lingua, informatica, economia, economia politica e diritto anche negli ultimi tre anni. Possibile l’insegnamento di una terza lingua straniera. Il corso di studi si propone di formare una figura professionale che, oltre ad essere provvista di una consistente cultura generale accompagnata da buone capacità linguistico – espressive e logico - interpretative, abbia conoscenze ampie e sistematiche dei processi che caratterizzano la gestione aziendale sotto il profilo economico, giuridico, organizzativo e contabile. In particolare, questa figura professionale dovrà essere in grado di coordinare i rapporti tra l'azienda e l'ambiente in cui opera, per proporre soluzioni a problemi specifici. Al fine di acquisire competenze peculiari quali la capacità di utilizzare metodi, strumenti, tecniche contabili ed extra-contabili, nonché di elaborare dati e rappresentarli in modo efficace per favorire i diversi processi decisionali. Dovrà essere orientato a:

Documentare adeguatamente il proprio lavoro; Comunicare efficacemente, utilizzando appropriati linguaggi tecnici; Analizzare situazioni e rappresentarle con modelli funzionali alla risoluzione

dei problemi; Partecipare al lavoro organizzato individuale o di gruppo accettando ed

esercitando il coordinamento; Affrontare i cambiamenti e ristrutturare le proprie conoscenze. 

Dal punto di vista metodologico il corso si caratterizza, dunque, per la proposta di un traguardo formativo che mira non solo a far acquisire conoscenze, ma anche competenze ed abilità, così da sviluppare abitudini mentali orientate alla risoluzione di problemi ed alla gestione delle informazioni. La metodologia di insegnamento adottata, coerente con tali obiettivi, favorisce negli studenti l'abitudine a costruire modelli, a privilegiare i momenti di scoperta, a formulare ipotesi, rendendo operativi i progetti.

L’articolazione SISTEMI INFORMATIVI AZIENDALI è una specializzazione del triennio ed ha come obiettivo la formazione di persone capaci di operare con un buon grado di autonomia in un ambiente economico aziendale automatizzato. A tal fine l’indirizzo si caratterizza per l'uso integrato del laboratorio di informatica, essenziale per

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sviluppare un metodo centrato sulla progettazione e sull'abitudine a lavorare insieme.Il tecnico economico specializzato in informatica, conoscendo in modo sistematico i processi che caratterizzano la gestione aziendale sotto il profilo economico, giuridico, organizzativo, contabile e informatico, è in grado di intervenire nei processi d'analisi, sviluppo e controllo dei sistemi informatici automatizzati, per adeguarli alle necessità aziendali. Per una migliore lettura degli obiettivi culturali e professionali, di seguito viene riportato il quadro orario dell’indirizzo.

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ISTITUTI TECNICI ALLEGATO B

INDIRIZZI, PROFILI, QUADRI ORARI E RISULTATI DI APPRENDIMENTO DEL SETTORE ECONOMICO

ATTIVITÀ E INSEGNAMENTI GENERALI COMUNI AGLI INDIRIZZI DEL SETTORE ECONOMICO

DISCIPLINEClasse

di concor

so

ore

1° biennio2° biennio 5 anno

secondo biennio e quinto anno costituiscono un percorso formativo unitario

1^ 2^ 3^ 4^ 5^Lingua e letteratura italiana 50/A 132 132 132 132 132Lingua inglese 346/A 99 99 99 99 99Storia 50/A 66 66 66 66 66Matematica 47/A

48/A 49/A

132 132 99 99 99

Diritto ed economia 19/A 66 66Scienze integrate (Scienze della Terra e Biologia)

60/A 66 66

Scienze motorie e sportive 29/A 66 66 66 66 66Religione cattolica o attività alternative

33 33 33 33 33

Totale ore annue di attività e insegnamenti generali

660 660 495 495 495

Totale ore annue di attività e insegnamenti di indirizzo

396 396 561 561 561

Totale complessivo ore annue

1056 1056 1056 1056 1056

Gli istituti tecnici del settore economico possono prevedere, nel piano dell’offerta formativa, attività e insegnamenti facoltativi di ulteriori lingue straniere nei limiti del contingente di organico loro assegnato ovvero con l’utilizzo di risorse comunque disponibili per il potenziamento dell’offerta formativa.

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Quadro orario B1“AMMINISTRAZIONE, FINANZA E MARKETING”: ATTIVITÀ E INSEGNAMENTI OBBLIGATORI – IT01

DISCIPLINE Classe di concorso

ore

1° biennioComune alle

diverse articolazioni

2° biennio 5 anno

secondo biennio e quinto anno costituiscono un percorso formativo unitario

1^ 2^ 3^ 4^ 5^Scienze integrate (Fisica) 38/A- 49/A 66  Scienze integrate (Chimica) 12/A -13/A - 60/A 66

Geografia 39/A60/A

99 99

Informatica 42/A75/A - 76/A

66 66

Seconda lingua comunitaria 46/A 99 99Economia aziendale 17/A 66 66Totale ore annue di indirizzo 396 396

“AMMINISTRAZIONE, FINANZA E MARKETING”- ITAFInformatica 42/A 66 66Seconda lingua comunitaria 46/A 99 99 99Economia aziendale 17/A 198 231 264Diritto 19/A 99 99 99Economia politica 19/A 99 66 99 Totale ore annue di indirizzo 561 561 561Totale complessivo ore annue 1056 1056 1056 1056 1056

ARTICOLAZIONE “SISTEMI INFORMATIVI AZIENDALI” - ITSISeconda lingua comunitaria 46/A 99Informatica 42/A 132 165 165

Economia aziendale 17/A 132 231 231Diritto 19/A 99 99 66Economia politica 19/A 99 66 99Totale ore annue di indirizzo 561 561 561

di cui in compresenza 30/C-31/C 99 99 99 ( 297*)

* L’attività didattica di laboratorio caratterizza gli insegnamenti dell’area di indirizzo dei percorsi degli istituti tecnici; le ore indicate con asterisco sono riferite alle attività di laboratorio che prevedono la compresenza degli insegnanti tecnico-pratici. Le istituzioni scolastiche, nell’ambito della loro autonomia didattica e organizzativa, possono programmare le ore di compresenza nell’ambito del complessivo triennio sulla base del relativo monte-ore. L’insegnamento di informatica nel primo biennio è attribuito anche ai titolari delle classi di concorso 75/A e 76/A, i quali conservano il trattamento giuridico ed economico del ruolo di appartenenza.

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Quadro orario indirizzo AMMINISTRAZIONE FINANZA E MARKETING (ex IGEA)

Materie di insegnamento PRIMO Biennio Cl. I* Cl. IIProve

di esame

AREA COMUNEReligione-materia alternativa 1 1  Italiano 4 4 S.O.Storia 2 2 OPrima Lingua Straniera ( Inglese ) 3 3 S.O.Seconda Lingua Straniera ( Francese ) 3 3Matematica e Laboratorio 4 4 S.O.Scienze integrate ( fisica ) 2 - O.P.Scienze integrate ( chimica ) - 2 O.P.Scienze integrate ( Sc. terra e biologia) 2 2 O.Diritto ed Economia 2 2 O.Scienze motorie e sportive 2 2 P.O.

Totale ore area comune 22 22  

AREA DI INDIRIZZO

Seconda Lingua Straniera 3 3 S.O.Economia Aziendale 2 2 P Informatica 2 2  Geografia 3 3  

totale ore area indirizzo 10 10  TOTALE ORE 32 32  

SECONDO BIENNIO + V IGEA Amministrazione finanza e Marketing IGEA

 Materie di insegnamento Cl. III Cl. IV Cl. VProve

di esame

Lingua e Lettere Italiane 4 4 4 S.O.Storia 2 2 2 OPrima Lingua Straniera Inglese 3 3 3 S.O.Seconda Lingua Straniera Francese 3 3 3 S.O.Matematica  3 3 3 S.O.Diritto 3 3 3 O.Economia Pubblica 3 2 3 O.Economia Aziendale 6 7 8 S.O.Informatica 2 2 -Scienze Motorie e Sportive 2 2 2 P.O.Religione – materia alternativa 1 1 1  

TOTALE ORE 32 32 32  

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Articolazione SISTEMI INFORMATIVI AZIENDALIL’articolazione SISTEMI INFORMATIVI AZIENDALI è una specializzazione del triennio ed ha come obiettivo la formazione di persone capaci di operare con un buon grado di autonomia in un ambiente economico aziendale automatizzato. A tal fine l’indirizzo si caratterizza per l'uso integrato del laboratorio di informatica, essenziale per sviluppare un metodo centrato sulla progettazione e sull'abitudine a lavorare insieme.

Il tecnico economico specializzato in informatica, conoscendo in modo sistematico i processi che caratterizzano la gestione aziendale sotto il profilo economico, giuridico, organizzativo, contabile e informatico, è in grado di intervenire nei processi d'analisi, sviluppo e controllo dei sistemi informatici automatizzati, per adeguarli alle necessità aziendali. Per una migliore lettura degli obiettivi culturali e professionali, di seguito viene riportato il quadro orario dell’indirizzo.

Quadro orario Sistemi Informativi Aziendali PRIMO BIENNIO: IDEM AL PRIMO BIENNIO AMMINISTRAZIONE FINANZA E MARKETING.

TRIENNIOSistemi

InformativiAziendali

Programmatori

 Materie di insegnamento Cl. III Cl. IV Cl. VProve di

esame

Lingua e lettere Italiane 4 4 4 S.O.Storia 2 2 2 O.Prima Lingua Straniera (inglese) 3 3 3 S.O.Seconda Lingua Straniera (francese) 3 - - S.O.Matematica  3 3 3 S.O.Economia Aziendale 4(1) 7(1) 7(2) S.O.P

.Diritto 3 3 2 O.Economia Pubblica 3 2 3 O.Informatica gen. ed appl. Gestionali 4(1) 5(2) 5(2) S.O.P

.Scienze Motorie e Sportive 2 2 2 P.Religione – materia alternativa 1 1 1  

TOTALE ORE 32 32 32  N. B. Le ore in parentesi sono di laboratorio e si svolgono in compresenza con l’ITP

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Istituto Professionale settore Servizi per l'Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera

Articolazioni:o Enogastronomiao Servizi di sala e di venditao Accoglienza turistica

Il Tecnico dei servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera ha specifiche competenze tecniche, economiche e normative nelle filiere dell’enogastronomia e dell’ospitalità alberghiera, nei cui ambiti interviene in tutto il ciclo di organizzazione e gestione dei servizi.È in grado di:

Utilizzare le tecniche per la gestione dei servizi enogastronomici e l’organizzazione della commercializzazione dei servizi di accoglienza e di ospitalità;

Organizzare attività di pertinenza, in riferimento agli impianti, alle attrezzature e alle risorse umane;

Applicare le norme attinenti la conduzione dell’esercizio, le certificazioni di qualità, la sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro;

Utilizzare le tecniche di comunicazione e relazione in ambito professionale finalizzate all’ottimizzazione della qualità del servizio;

Comunicare in almeno due lingue straniere; Reperire ed elaborare dati relativi alla vendita, produzione ed erogazione dei

servizi con il ricorso a strumenti informatici e a programmi applicativi; Attivare sinergie tra servizi di ospitalità accoglienza e servizi enogastronomici

valorizzando, anche attraverso la progettazione e programmazione di eventi, il patrimonio delle risorse ambientali, artistiche, culturali, artigianali e di costume del territorio;

Documentare il proprio lavoro e redigere relazioni tecniche.

Nella filiera dell’enogastronomia:

Agisce nel sistema di qualità per la trasformazione, conservazione, presentazione e servizio dei prodotti agroalimentari;

Integra le competenze professionali orientate al cliente con quelle linguistiche e comunicative;

Opera nel sistema produttivo sia promuovendo le tradizioni locali, nazionali ed internazionali sia individuando le nuove tendenze enogastronomiche.

Nella filiera dell’ospitalità alberghiera:

Svolge attività operative e gestionali funzionali all’amministrazione, produzione, erogazione e vendita dei servizi.

Nell’articolazione Enogastronomia, il Diplomato è in grado di intervenire nella valorizzazione, produzione, trasformazione, conservazione e presentazione dei prodotti enogastronomici, operare nel sistema produttivo promuovendo le tradizioni

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locali, nazionali e internazionali, e individuando le nuove tendenze enogastronomiche.

Nell’articolazione Servizi di Sala e di Vendita, il diplomato è in grado di svolgere attività operative e gestionali in relazione all’amministrazione, produzione, organizzazione, erogazione e vendita di prodotti e servizi enogastronomici; interpretare lo sviluppo delle filiere enogastronomiche per adeguare la produzione e la vendita in relazione alla richiesta dei mercati e della clientela, valorizzando i prodotti tipici.Nell’articolazione “Servizi di sala e di vendita”, il diplomato è in grado di svolgere attività operative e gestionali in relazione all‘amministrazione, produzione, organizzazione, erogazione e vendita di prodotti e servizi enogastronomici; interpretare lo sviluppo delle filiere enogastronomiche per adeguare la produzione e la vendita in relazione alla richiesta dei mercati e della clientela, valorizzando i prodotti tipici.

ISTITUTI PROFESSIONALI - ALLEGATO B

INDIRIZZI, PROFILI, QUADRI ORARI E RISULTATI DI APPRENDIMENTO DEL SETTORE SERVIZI

ATTIVITÀ E INSEGNAMENTI DELL’AREA GENERALE

DISCIPLINE Classe di

concorso

ORE ANNUE1° biennio 2° biennio 5 anno1 2 3 4 5

Lingua e letteratura italiana

50/A 132 132 132 132 132

Lingua inglese 346/A 99 99 99 99 99Storia 50/A 66 66 66 66 66Matematica 47/A

48/A49/A

132 132 99 99 99

Diritto ed economia 19/A 66 66Scienze integrate (Scienze della Terra e Biologia)

60/A 66 66

Scienze motorie e sportive 29/A 66 66 66 66 66RC o attività alternative 33 33 33 33 33

Totale ore 660 660 495 495 495Attività e insegnamentiobbligatori di indirizzo

396 396 561 561 561

Totale complessivo ore 1056 1056 1056 1056 1056

Gli istituti professionali del settore servizi possono prevedere, nel piano dell’offerta formativa, attività e insegnamenti facoltativi di altre lingue straniere nei limiti del contingente di organico loro assegnato ovvero con l’utilizzo di risorse comunque disponibili per il potenziamento dell’offerta formativa.

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B3 – indirizzo “Servizi per l’enogastronomiae l’ospitalità alberghiera”

ATTIVITÀ E INSEGNAMENTI OBBLIGATORI NELL’AREA DI INDIRIZZO

Discipline Classe di concorso

ORE ANNUEPrimo biennio Secondo biennio 5 anno1 2 3 4 5

Scienze integrate (Fisica) 38/A 66Scienze integrate (Chimica) 12/A - 13/A 66

Scienza degli alimenti 57/A 66 66Laboratorio di servizi enogastronomici – settore cucina

50/C66 ** (°) 66 ** (°)

Laboratorio di servizi enogastronomici – settore sala e vendita

51/C66 ** (°) 66 ** (°)

Laboratorio di servizi di accoglienza turistica

15/C - 52/C – 66** 66** Seconda lingua straniera 46/A 66 66 99 99 99

ARTICOLAZIONE: “ENOGASTRONOMIA” - IPENScienza e cultura dell’alimentazione 57/A 132 99 99

di cui in compresenza 50/C 33 33………………0…… (66*)

Diritto e tecniche amministrative della struttura ricettiva

17/A – 19/A 132 165 165

Laboratorio di servizi enogastronomici - settore cucina

50/C 198** 132** 132**

Laboratorio di servizi enogastronomici – settore sala e vendita

51/C66** 66**

ARTICOLAZIONE: “SERVIZI DI SALA E DI VENDITA” – IP06Scienza e cultura dell’alimentazione 57/A 132 99 99

di cui in compresenza 51/C 33 33 …………….0 (66*)

Diritto e tecniche amministrative della struttura ricettiva

17/A – 19/A 132 165 165

Laboratorio di servizi enogastronomici – settore cucina

50/C66** 66**

Laboratorio di servizi enogastronomici – settore sala e vendita

51/C198** 132** 132**

ARTICOLAZIONE: “ACCOGLIENZA TURISTICA” – IP07Scienza e cultura dell’alimentazione 57/A 132 66 66

di cui in compresenza 15/C - 52/C 33 33 ……………..0 (66*)

Diritto e tecniche amministrative della struttura ricettiva

17/A -19/A 132 198 198

Tecniche di comunicazione 36/A 66 66Laboratorio di servizi di accoglienza turistica

15/C- 52/C 198** 132** 132**Ore totali 396 396 561 561 561

* L’attività didattica di laboratorio caratterizza l’area di indirizzo dei percorsi degli istituti professionali; le ore indicate con asterisco sono riferite solo alle attività di laboratorio che prevedono la compresenza degli insegnanti tecnico-pratici.Le istituzioni scolastiche, nell’ambito della loro autonomia didattica e organizzativa, programmano le ore di compresenza nell’ambito del primo biennio e del complessivo triennio sulla base del relativo monte-ore.** Insegnamento affidato al docente tecnico-pratico.

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(°) con il decreto ministeriale n. 32 del 29 aprile 2011 ai sensi dell’art. 8, comma 4, lettera a) è stata determinata l’articolazione delle cattedre in relazione all’organizzazione delle classi in squadre.

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Indirizzo Servizi per l'Enogastronomia e per l'Ospitalità alberghieraDISCIPLINE 1

anno

2 ann

o

3 ann

o

4 ann

o

5 anno

Italiano 4 4 4 4 4Storia 2 2 2 2 2Matematica 4 4 3 3 3Geografia 1Inglese 3 3 3 3 3Diritto Economia 2 2      Scienze integrate 2 2      Scienze motorie 2 2 2 2 2Religione 1 1 1 1 1Fisica 2        Chimica 2Scienza degli alimenti 2 2      Seconda lingua straniera 2 2 3  3  3 Laboratorio cucina 2 2      Laboratorio sala bar 2 2      Laboratorio accoglienza turistica 2 2      ARTICOLAZIONE: “ENOGASTRONOMIA”        Scienza e cultura dell'alimentazione     4(2) 3(2) 3(2)Diritto e tecnica amministrativa     4 5 5Laboratorio di servizi enogastronomici - settore cucina

     6 4 4

Laboratorio di servizi enogastronomici - settore sala e vendita

    2 2

ARTICOLAZIONE: “Servizi di SALA e di VENDITA”

       

Scienza e cultura dell'alimentazione     4(2) 3(2) 3(2)Diritto e tecnica amministrativa     4 5 5Laboratorio di servizi enogastronomici - settore cucina

      2 2

Laboratorio di servizi enogastronomici -settore sala e vendita

    6 4 4

ARTICOLAZIONE: “ACCOGLIENZA TURISTICA”

         

Scienza e cultura dell'alimentazione     4(2) 2(2) 2(2)Diritto e tecnica amministrativa     4 6 6Tecniche di comunicazione       2 2Laboratorio di accoglienza turistica     6 4 4TOTALE 33 32 32 32 32

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PERCORSI IeFP: ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE

Dall’anno scolastico 2010 – 2011 è stato istituito il Sistema regionale di Istruzione e Formazione Professionale (IeFP). La progettazione regionale di IeFP consiste nell’offerta e nella realizzazione di percorsi triennali finalizzati al rilascio di qualifiche professionali di competenza regionale del sistema di IeFP, con certificazione riconducibile al E.Q.F. (European Qualifications Framework). Il primo anno i percorsi IeFP sono stati attuati in regime di surroga e dal 2011-2012 in regime di sussidiarietà, in cui si è prevista l’integrazione tra il sistema dell’Istruzione professionale e il sistema regionale della formazione professionale, allo scopo di realizzare percorsi finalizzati al conseguimento di qualifiche e diplomi professionali.

Seguono le tabelle sulle competenze in uscita al terzo anno relative alle due figure previste (i vecchi indirizzi “cucina” e “servizi di sala/vendita” sono riuniti in un unico ambito, distinto poi in due indirizzi):

1. OPERATORE DELLA RISTORAZIONE

Preparazione pasti Servizi di sala e bar

2. OPERATORE AI SERVIZI DI PROMOZIONE ED ACCOGLIENZA

Strutture ricettive

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SCHEMA RIASSUNTIVO

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Istituti Professionali Statali

(U.S.R. Campania)

Istruzione e Formazione Professionale(Regione Campania)

Diplomi di Istruzione secondaria (quinquennali)

Diplomi di Qualifica professionale (triennale)

Diplomi professionali (quadriennali)

CONFERENZA UNIFICATA STATO-REGIONI DEL 16 DICEMBRE 2010

Istituti Professionali Statali

(U.S.R. Campania)Rilasciano,

“In regime di sussidiarietà integrativa”,a partire dall’a.s.2011-2012

Diplomi di Qualifica professionale (triennale)

Nuova organizzazione dei curricoli e progettazione didattica per le classi prime

(a.s.2011-2012):

“curvare” i contenuti di ogni singola disciplina, rimodulandoli in base alle competenze richieste nei profili in uscita al terzo anno

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Il ruolo della scuola Ciò significa che gli Istituti professionali svolgono, in regime di sussidiarietà, un ruolo integrativo rispetto al sistema di Istruzione e Formazione Professionale. In tale regime, L’Ente Regione Campania, ha delegato agli istituti professionali la funzione di attuare e rilasciare le qualifiche professionali al termine del III anno e anche la nostra scuola si è attivata in tale direzione con tutte le procedure e la modulistica del caso, avvalendosi peraltro di una commissione IeFP ad hoc, costituita dai Proff. Fausto Fiscina, Paolo Zito e Pasquale Masullo.Le qualifiche regionali del sistema di IeFP rilasciate dal nostro Istituto sono articolate in percorsi triennali, al termine dei quali si svolge un duplice scrutinio per l’ammissione all’esame di qualifica e per l’ammissione alla classe quarta.

ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO

Nel campo della formazione, il sistema duale dell’alternanza scuola-lavoro è presente in molti paesi europei. Il nuovo ordinamento degli istituti professionali prevede che per le realizzazioni dei percorsi di studio si faccia ricorso all’alternanza scuola lavoro. La legge che ha istituito l’alternanza scuola/lavoro è la n° 53 del 28/marzo/2003. Secondo tale legge, i corsi che attivano il sistema formativo relativo all’alternanza scuola lavoro sono progettati ed attuati dall’Istituzione Scolastica in collaborazione con imprese ed associazioni di categoria.Con il D.P.R. n° 87 del 15 marzo 2010 l’Area di Professionalizzazione, conosciuta negli Istituti Professionali più semplicemente come Terza Area, è stata sostituita nelle classi quarte e quinte funzionanti a partire dall’a. S. 2010/2011 sino alla messa a regime dell’ordinamento con 132 ore di attività di alternanza scuola lavoro. Questa nuova modalità di realizzazione dei corsi, sotto la responsabilità dell’Istituzione scolastica, si realizza attraverso la progettazione d’istituto e la stipula di convenzioni con imprese, enti, e associazioni di categoria in base ai progetti ed alle finalità formative previste.Gli studenti che possono svolgere l’alternanza sono quelli che hanno compiuto 15 anni. L’Istituto individua un docente tutor interno che svolge il ruolo di assistenza e guida degli studenti in collaborazione con il tutor esterno.Il tutor formativo esterno (previsto dal D. lgs n° 77/2005) favorisce l’inserimento dello studente nel contesto operativo e fornisce elementi di valutazione da riportare all’Istituzione scolastica. Non è necessario attivare una specifica posizione assicurativa presso l’INAIL a norma del DPR N° 156 del 9 aprile 1999.L’articolo 4 del decreto “La Buona scuola” prevede l’obbligo, dall’anno scolastico 2015/2016, di percorsi di alternanza scuola-lavoro sia negli istituti tecnici, professionali che nei licei a partire dal terzo anno. Nell’alternanza, che può essere svolta anche nei periodi di sospensione dell’attività didattica, rientrano anche progetti che riguardano l’impresa formativa simulata.Sia per l’IPSEOA che per l’ITE sono previste 400 ore di alternanza scuola-lavoro per il triennio che va dal terzo al quinto anno.

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ALTERNANZA SCUOLA LAVORO IPSEOA

Si tratta di una metodologia didattica innovativa che ha lo scopo di arricchire il processo di insegnamento apprendimento in quanto consente di effettuare ore di formazione presso le aziende convenzionate con l’Istituto scolastico.Gli alunni, durante il periodo di alternanza

scuola-lavoro usufruiscono:

Polizza assicurativa a copertura della Responsabilità Civile

Polizza Inail stipulata dalla Scuola. “Gestione per conto dello Stato”.

La modalità di apprendimento in alternanza, persegue le seguenti finalità:

Attuare una modalità di apprendimento flessibile “in situazione”, che colleghi due mondi formativi, quello didattico e quello lavorativo, incentivando negli studenti la capacità di autovalutazione;

Integrare la formazione acquisita nel percorso scolastico tradizionale, con competenze richieste dal mondo del lavoro;

Favorire l’orientamento degli studenti per valorizzare le vocazioni, le capacità, gli interessi e gli stili di apprendimento individuali;

Innalzare il numero dei giovani che conseguono il diploma;

Effettuare un confronto tra le teorie apprese nelle discipline scolastiche e l’esperienza lavorativa (teoria/lavoro);

Sviluppare la capacita di trasformare in teoria quanto appreso nell’esperienza lavorativa (lavoro/teoria);

Perfezionare la qualità del curricolo d’Istituto;

Approfondire da parte delle aziende la conoscenza dei percorsi formativi attuati nella scuola;

Realizzare un organico collegamento dell’istituzione scolastica con il mondo del lavoro;

Correlare l’attività formativa dell’Istituzione scolastica, allo sviluppo sociale ed economico del territorio.

Gli studenti dell’I.P.S.E.O.A. effettueranno delle ore di alternanza scuola-lavoro presso alcune aziende del settore di riferimento convenzionate con l’Istituto.

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PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s 2015/2016

È prevista la sottoscrizione di uno specifico Patto Formativo, tra Consiglio di classe e alunni, dove vengono riportati gli impegni che gli studenti dovranno rispettare, quali:

Seguire le indicazioni dei tutor interni ed esterni e fare riferimento a loro per qualsiasi esigenza di tipo organizzativo per altre evenienze;

Rispettare gli obblighi di riservatezza circa i processi produttivi, i prodotti o altre notizie riguardanti l’azienda;

Rispettare gli orari, i Regolamenti e le norme in materia di igiene e sicurezza.

Si tratta di un progetto molto articolato che prevede la collaborazione di molte figure professionali:

Un Responsabile della progettazione, che assicura a tutti i docenti una continua ed aggiornata informazione sull’andamento e sullo sviluppo delle fasi progettuali;

Un Responsabile del contatto con le aziende che individua sul territorio le aziende con le quali collaborare per la realizzazione del progetto;

Un Tutor interno, scelto tra i docenti di materie tecnico-pratiche che deve assicurare i contatti con i tutor esterni, seguire tutte le modalità di inserimento degli alunni nella realtà lavorativa, mantenere i rapporti con le famiglie e progettare, in collaborazione con gli insegnanti di sostegno, percorsi specifici per gli allievi diversamente abili allo scopo di favorire competenze di tipo cognitivo, socio-relazionali e tecnico-professionali;

Un Tutor esterno che definisce, in collaborazione con i tutor interni, gli obiettivi da perseguire e le attività che dovranno svolgere gli alunni, segue l’allievo in azienda, partecipa all’osservazione e alla valutazione dell’esperienza lavorativa degli studenti e valuta le competenze.

Scheda del Progetto “Alternanza scuola-lavoro” 2015-2016

a)TITOLO DEL PROGETTO

b)DATI DELL’ISTITUTO CHE PRESENTA IL PROGETTO

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DA GIOVANE STUDENTE A GIOVANE LAVORATORE

Istituto: ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE STATALE “SACCO”

Codice Mecc. : SAIS02100L

Indirizzo del corso di studi a cui si riferisce il progetto:

ISTITUTO PROFESSIONALE SERVIZI per l’ENOGASTRONOMIA e l’OSPITALITA’ ALBERGHIERA

Tel.: 0975 396108 fax 0975 396006

e- mail : [email protected]

Dirigente Scolastico: Prof. Cono Alberto ROSSI

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Istituto: ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE STATALE “SACCO”

Codice Mecc. : SAIS02100L

Indirizzo del corso di studi a cui si riferisce il progetto:

ISTITUTO PROFESSIONALE SERVIZI per l’ENOGASTRONOMIA e l’OSPITALITA’ ALBERGHIERA

Tel.: 0975 396108 fax 0975 396006

e- mail : [email protected]

Dirigente Scolastico: Prof. Cono Alberto ROSSI

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c)DELIBERE

Il progetto è stato approvato dagli OO.CC. con Delibera del Collegio dei Docenti n. 106 del 07.10.2015 Delibera del Consiglio d’Istituto n. 11 del 15.10.2015

d)ISTITUTI SCOLASTICI ADERENTI ALLA EVENTUALE RETE

IstitutoISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE

STATALE “ANCEL KEYS”

Codice MeccanograficoSAIS032003

e)IMPRESE / ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA, PARTNER PUBBLICI, PRIVATI ETERZO SETTOREDenominazione:Associazione Cuochi Salernitani – G.A.L. Vallo di Diano – AIS

f) ALTRI PARTNER ESTERNI

COLLABORAZIONE CON IMPRESE/STRUTTURE DELLA REGIONE

g)ABSTRACT DEL PROGETTO (CONTESTO DI PARTENZA, OBIETTIVI E FINALITA’ IN COERENZA CON I BISOGNI FORMATIVI DEL TERRITORIO, DESTINATARI, ATTIVITA’, RISULTATI E IMPATTO)

Il progetto è legato particolarmente al tema della sicurezza e della qualità alimentare per lo sviluppo sostenibile del pianeta che riscopra i valori della persona. Si affronteranno le tematiche della nutrizione da un punto di vista ambientale, storico, culturale, tecnico-scientifico ed economico e degli alimenti “a Km zero”, definiti anche con il termine più tecnico “a filiera corta”, prodotti locali che vengono venduti o somministrati nelle vicinanze del luogo di produzione. Infatti i prodotti “locali” , raccolti al momento giusto e subito messi in commercio, garantiscono una maggior freschezza e migliori caratteristiche organolettiche, grazie al breve tempo di trasporto. In questo modo inoltre viene valorizzato il consumo dei prodotti stagionali recuperando così il legame con il ciclo della natura e con la produzione agricola. Si punta, inoltre, ad un connubio tra innovazione e promozione che è proprio delle più importanti città europee.Tale impostazione multidisciplinare crea numerosi collegamenti tale da affrontare il tema secondo diversi aspetti che coinvolga tutti i livelli della società.Gli obiettivi da raggiungere con l’alternanza scuola–lavoro devono agevolare il raggiungimento dell’obiettivo scolastico, che è quello di formare un professionista dei servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera che abbia anche acquisito conoscenze tecnologiche, pratiche, e linguistiche spendibili in un ambito nazionale e internazionale e quindi deve essere in grado di:

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Organizzare attività di pertinenza, in riferimento agli impianti, alle attrezzature e alle risorse umane;

Applicare le norme attinenti la conduzione dell’esercizio, le certificazioni di qualità, la sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro;

Utilizzare le tecniche di comunicazione e relazione in ambito professionale orientate al cliente e finalizzate all’ottimizzazione della qualità del servizio;

Comunicare in almeno due lingue straniere; Reperire ed elaborare dati relativi alla vendita, produzione ed erogazione dei

servizi con il ricorso a strumenti informatici e a programmi applicativi; Attivare sinergie tra servizi di ospitalità-accoglienza e servizi enogastronomici; Curare la progettazione e programmazione di eventi per valorizzare il patrimonio

delle risorse ambientali, artistiche, culturali, artigianali del territorio e la tipicità dei suoi prodotti;

Utilizzare le tecniche per la gestione dei servizi enogastronomici e l’organizzazione della commercializzazione, dei servizi di accoglienza, di ristorazione e di ospitalità;

Agire nel sistema di qualità relativo alla filiera produttiva di interesse; Valorizzare la conoscenza delle “tradizioni alimentari” come elementi culturali; Applicare le normative vigenti, nazionali e internazionali, in fatto di sicurezza,

trasparenza e tracciabilità dei prodotti.

Arricchimento DestinatariRisorse

materiali necessarie

Risorse professionali e

compiti assegnati

Arricchire la formazione acquisita nei percorsi scolastici e formativi con l’acquisizione di competenze spendibili anche nel mercato del Lavoro

Favorire l’orientamento dei giovani per valorizzarne le vocazioni professionali, gli interessi e gli stili di apprendimento individuali

Correlare l’offerta formativa allo sviluppo culturale, sociale ed economico del territorio

In regime transitorio alunni del quarto e quinto anno dell’a.s. 2015-2016

Laboratorio con PC e laboratori di settore attrezzati

E portfolio

Docenti interni come tutor scolastici

Docenti interni e/o esterni per i corsi sulla sicurezza nei luoghi di lavoro

Docenti interni, anche dell’organico potenziato, per lo svolgimento delle attività di formazione

h)STRUTTURA ORGANIZZATIVA, ORGANI E RISORSE UMANE COINVOLTI, IN PARTICOLARE DESCRIVERE IN DETTAGLIO

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a) STUDENTI

L’esperienza dell’alternanza scuola lavoro avvia lo studente all’orientamento e lo accompagna gradualmente alle scelte future sia lavorative che professionali. Lo studente acquisisce competenze immediatamente spendibili nel mondo del lavoro e proficue per l’inserimento nel tessuto produttivo locale. Si prepara a riflettere, a sviluppare conoscenze necessarie per orientarsi e trarre beneficio dalle nozioni scolastiche. Lo studente nello svolgere questa attività accetta la “Carta dei diritti e dei doveri degli studenti in alternanza scuola lavoro “che sancisce i diritti e i doveri a lui spettanti.

b) COMPOSIZIONE DEL CTS/ CS –DIPARTIMENTO/I COINVOLTO/I

I dipartimenti di Indirizzo, come i consigli di classe, intendono coinvolgere genitori, alunni e docenti iniziando a diffondere il significato di alternanza scuola lavoro quale evoluzione dello stage ed in particolare informando sul concetto di:

Co-progettazione tra la scuola e l’azienda ospitante, riconoscendo quindi pari dignità al processo di insegnamento/apprendimento sviluppato in ambito scolastico ed extra scolastico.

Curricolo con valore aggiunto che può nascere solo dalla riflessione e dal confronto col mondo produttivo o coi servizi di settore, che permetta allo studente di acquisire competenze immediatamente spendibili.

Portare nell’ambito delle discipline di studio lo stato dell’arte delle tecnologie e delle esperienze aziendali.

Indirizzare la preparazione scolastica verso temi specifici indicati dalle aziende stesse o particolarmente importanti per le realtà del territorio.

a)COMPITI, INIZIATIVE/ATTIVITÀ CHE SVOLGERANNO I CONSIGLI DI CLASSE INTERESSATI

I docenti dei consigli di classe si impegnano a:

I docenti delle discipline di indirizzo, in base al tipo di esperienza concordata con il tutor aziendale, rimoduleranno la programmazione curriculare inserendo un modulo didattico mirato alla ottimizzazione delle fasi di alternanza scuola-lavoro;

I docenti degli insegnamenti comuni attueranno opportune strategie di recupero in itinere dei contenuti non trattati dagli alunni perché impegnati in attività di stage oppure ricorrendo al parziale utilizzo della pausa didattica durante il periodo di alternanza;

I consigli di classe, nella loro autonomia didattica, propongono ogni altra forma organizzativa prevista che, nella fattispecie del corrente anno scolastico, si è identificata con la rimodulazione del calendario (anticipo) e con il riconoscimento delle ore svolte in alternanza in sede di valutazione delle discipline d’indirizzo.

b)COMPITI, INIZIATIVE, ATTIVITÀ CHE I TUTOR INTERNI ED ESTERNI SVOLGERANNO IN RELAZIONE AL PROGETTO

TUTOR INTERNI

Il tutor scolastico è il garante dell’integrazione tra i diversi attori del processo (docenti/alunni/genitori/aziende), è un facilitatore degli apprendimenti, è una vera e

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propria guida che aiuta a comprendere e ad assimilare.Il tutor scolastico, per una corretta attuazione e monitoraggio delle attività di alternanza, si fa carico di: Tenere contatti e rapporti con il tutor aziendale per facilitare la comunicazione fra

scuola e azienda; Informare periodicamente il consiglio di classe e la famiglia per aggiornarli sull’

attuazione del percorso e sull’andamento degli allievi; Insieme al tutor aziendale provvede alla selezione degli esperti cui assegnare i

moduli di formazione della fase d’aula, sui temi precedentemente concertati; Si assicura che la definizione del percorso formativo è condivisa dal tutor

aziendale; Nell’ottica della co-progettazione, facilita la comunicazione fra i soggetti coinvolti

nel progetto e cioè Dipartimento delle discipline di indirizzo, Consiglio di classe e Tutor aziendale; Coinvolge e motiva l’allievo ai valori dell’alternanza facilitando la comprensione del progetto anche da parte dei genitori dell’allievo;

Si assume il ruolo di accompagnare l’inserimento del giovane nell’ambiente di lavoro;

Gestisce e monitora le criticità; Valuta, comunica e valorizza gli obiettivi raggiunti e le competenze

progressivamente sviluppate; Registrare attraverso strumenti di monitoraggio (vedasi schede allegate), i

comportamenti e gli obiettivi raggiunti; Organizzare la fase di valutazione, interna ed esterna, con gli allegati n° 4, 5 e 6

(rispettivamente scheda di valutazione da parte dell’azienda, questionario di autovalutazione dello studente, relazione finale dello studente);

Certificazione dell’attività svolta e delle competenze acquisite (l’azienda e la scuola certificano le competenze acquisite).

TUTOR ESTERNIL’azienda deve nominare un tutor aziendale il cui ruolo è: Co-progettare, assieme al tutor scolastico, l’intero piano formativo e didattico in

alternanza, definendone le finalità, le modalità e gli obiettivi e le concrete possibilità esperienziali (sono necessari incontri con il tutor scolastico che rappresenta la scuola);

Inserire ed affiancare lo studente per creare il contesto idoneo interno all’azienda, curandone la socializzazione e l’inserimento nel lavoro di gruppo;

Facilitatore del processo di apprendimento degli allievi in azienda; Riferimento costante sull'organizzazione e sui contenuti delle attività in azienda; Curare la compilazione del registro dell’alternanza, allegato n°2 (l’allegato

prevede che il tutor aziendale annoti giorno e ore di presenza dell’alunno al fine di certificare alla scuola il monte ore complessivo);

Valutare, di concerto con il tutor scolastico, il percorso didattico svolto in azienda e i risultati ottenuti, per mezzo dell’allegato n°5 (l’allegato prevede che il tutor aziendale valuti l’alunno su comportamento, svolgimento dei compiti assegnati, interazione con altri, attitudine al lavoro, preparazione professionale di base e infine dia eventuali suggerimenti).

c)MODALITÀ/ELEMENTI DI CORRELAZIONE TRA IL SISTEMA EDUCATIVO DI ISTRUZIONE E IL SISTEMA IMPRENDITORIALE:

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Il percorso formativo che si vuole realizzare va co-progettato tra la scuola e l’azienda ospitante, come pure i criteri di verifica e valutazione delle competenze acquisite; riconoscendo quindi pari dignità al processo di insegnamento/apprendimento sviluppato in ambito scolastico ed extra scolastico.Analizzati i bisogni formativi è emerso: La necessità di realizzare un modello di Scuola moderno, integrato nel tessuto

economico del territorio, avvalendosi in modo sinergico della collaborazione delle Aziende per portare nell’ambito delle discipline di studio lo stato dell’arte delle tecnologie e delle esperienze artigianali/professionali/industriali.

La necessità di fornire alle Aziende un canale di comunicazione e formazione diretto con quelle che potenzialmente sono le figure professionali di loro interesse, indirizzandone la preparazione scolastica verso temi specifici indicati dalle aziende stesse o particolarmente importanti per le realtà del territorio.

La necessità di un curricolo scaturito dalla riflessione e dal confronto col mondo produttivo o con i servizi di settore, che permetta allo Studente di acquisire competenze immediatamente spendibili al fine di un rapido e proficuo inserimento nel tessuto produttivo locale.

La necessità di una valutazione, interna ed esterna, del percorso di alternanza, seguita da una riflessione critica sui dati aggregati quale feedback sul percorso stesso, suscettibile pertanto di aggiustamenti in itinere e futuri.

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d)DESTINATARI. STUDENTI DELLE CLASSI QUARTE E QUINTE

Indirizzo SERVIZI per l’ENOGASTRONOMIA e l’OSPITALITA’ ALBERGHIERA Articolazione: ENOGASTRONOMIA Articolazione: SALA e VENDITA Articolazione: ACCOGLIENZA TURISTICA

Criteri di selezione dei partecipanti all’alternanza:Il Tutor scolastico provvederà alla individuazione degli alunni e ai successivi abbinamenti con le aziende.

In questa fase il Consiglio di Classe terrà conto di:

Disponibilità dell’alunno e della famiglia Attitudini degli allievi Preparazione specifica degli allievi Consigli del tutor scolastico

e)AZIONI, FASI E ARTICOLAZIONI DELL’INTERVENTO PROGETTUALE

I periodi di apprendimento mediante esperienza lavorativa sono svolti presso soggetti esterni all’istituzione scolastica, con i quali sono co-progettati, attuati, verificati e valutati sotto la responsabilità dell’istituto scolastico che stipula apposite convenzioni con le aziende ospitanti.

PROGETTAZIONE: Stesura del progetto; Condivisione del progetto da parte dei Consigli di classe e dei Dipartimenti; Presentazione del progetto agli alunni e alle famiglie; Pubblicità del progetto attraverso il sito web della scuola.

FASE PROPEDEUTICA: RICERCA ATTIVA AZIENDE DISPONIBILI (Ottobre 2015)

Il responsabile del progetto e i tutor scolastici effettuano una ricerca attiva per individuare le aziende del territorio disposte a stipulare specifici accordi.

FASE PRIMA: FORMAZIONE TEORICA IN AULA

La formazione teorica in aula si terrà, per un totale di 10 ore, con l’intervento di docenti interni. Avrà l’obiettivo di preparare i ragazzi sul loro inserimento aziendale e di rafforzare le abilità trasversali di base quali la comunicazione, la relazionalità, le conoscenze del mondo del lavoro collegato alla propria realtà territoriale, il sistema azienda, la legislazione specialistica.

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Ore Modulo - Da chi viene tenutoAlunni dell’indirizzo Enogastronomia e Sala Vendita

Ore Modulo Da chi viene tenuto

3Nuovi processi produttivi, prodotti alimentari del futuro tra scienza, tecnologia e tradizioni alimentari.

Docente di Scienza e cultura dell’Alimentazione ITP d’indirizzo

3Norme di sicurezza sul lavoro.Legislazione igienico-sanitaria specifica del Settore (HACCP).

Responsabile sicurezza interno

2La valorizzazione, produzione, trasformazione, conservazione, presentazione, erogazione e vendita dei prodotti enogastronomici tipici.

Docente di Scienza e cultura dell’AlimentazioneITP d’indirizzo

2 Lingua straniera Docente di lingua straniera

Alunni dell’indirizzo Accoglienza Turistica

Ore Modulo Da chi viene tenuto

3Tecniche di promozione, vendita, commercializzazione, assistenza, informazione e intermediazione turistico-alberghiera

Docente di Diritto Tec. Amministrativo e/o ITP d’indirizzo

3Progettazione dei servizi turistici per valorizzare le risorse ambientali, storico-artistiche, culturali ed enogastronomiche del territorio.

Docente Diritto Tec. Amministrativo e/o ITP d’indirizzo

2 Geo-storia del territorio. Docente esperto in materia e/o ITP d’indirizzo

2 Lingua straniera Docente di lingua straniera

Gli studenti dovranno tenere una cartella personale per annotare informazioni, raccogliere materiale di studio ed elaborare proprie ipotesi che saranno poi discusse al termine di questa e altre fasi.Questo permetterà ad ogni studente di conservare traccia del percorso svolto.

FASE SECONDA: INSERIMENTO LAVORATIVO

Prevede l’inserimento lavorativo assistito, degli alunni presso le aziende. Sarà cura dei tutor programmare l’attività di alternanza per totali 60 (IVe e Ve) ore per ciascun studente in modo da fornire agli stessi un’esperienza di lavoro non ripetitiva ma creativa, con una visione completa della realtà aziendale, integrandola con opportuni interventi atti a valorizzare l’elevata efficacia formativa dell’esperienza stessa. Nelle due settimane l’allievo viene seguito dal tutor esterno secondo un

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percorso formativo concordato con il tutor interno. Il periodo di tirocinio aziendale è da considerarsi a tutti gli effetti come attività didattica e non costituisce rapporto di lavoro.

FASE TERZA: VALUTAZIONE e MONITORAGGIO DELL’ALUNNO

Prevede la valutazione dell’alunno (utilizzo degli allegati 4,5, 6 e 7) e la Certificazione delle competenze.

Monitoraggio: il tutor interno, il tutor esterno e lo studente compilano dei prospetti di rilevazione che permetteranno nella fase finale di dare una valutazione sull’esperienza nel suo complesso e, nel dettaglio, sull’allievo.

STAGE AZIENDALE

Il tirocinio aziendale valorizza il collegamento con il mondo del lavoro e ciò costituisce un principio di realtà, perché offre l'opportunità di verificare direttamente le conoscenze e le abilità acquisite creando le condizioni per lo sviluppo di una mentalità auto-imprenditoriale.

f) UTILIZZO DELLE NUOVE TECNOLOGIE E METODOLOGIE, STRUMENTAZIONI INFORMATICHE, NETWORKING

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ATTIVITÀ LABORATORIALI - LABORATORIATTIVITA’:

Preparazione di strumenti, attrezzature e macchine necessari per la realizzazione dell’attività prevista curandone la manutenzione ordinaria;

Preparazione e conservazione delle materie prime sempre nel rispetto delle norme igienico-sanitarie vigenti;

Realizzazione di piatti e menu tipici; Attività di accoglienza turistica nelle strutture ricettive, di front office e back

office, l’accoglienza nella convegnistica, nella gestione degli eventi; Accurate attività nel servizio di sala e vendita e nell’accoglienza turistica.

LABORATORI:

Laboratori scolastici: n. 2 Laboratorio di informatica, n. 2 Laboratori di cucina, n. 1 Laboratori di Sala/bar, n. 1 Laboratorio di accoglienza turistica.Laboratori esterni: Laboratori di cucina, sala e accoglienza delle strutture ristorative e/o ricettive convenzionate.

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Metodologie laboratoriali e networking:La rete di riferimento è costituita dai Consigli di classe, dai tutor interni, dai tutor aziendali, dagli insegnanti di lingua straniera, insegnanti di Scienze e cultura dell’alimentazione, esperti locali di geo-storia, rappresentanti delle associazioni di categoria che cureranno la predisposizione del piano formativi iniziale, di accompagnamento e tutoraggio nonché delle certificazioni delle competenze di fine percorso.

Role play per l’utilizzo della micro lingua di settore: Accoglienza, Enogastronomia, Sala e Vendita, Pasticceria; Simulazione di casi tipici;

Lavoro di gruppo con la suddivisione dei compiti tra gli studenti al fine di migliorare l’azione didattica; Percorso metacognitivo per l’acquisizione di atteggiamenti idonei al

“cooperative learning”. Momento di confronto tra i ragazzi per la condivisione delle informazioni, procedure e metodi usati da ognuno, da attuarsi dopo l’esperienza di Alternanza scuola-lavoro; LIM, programma per l’elaborazione di schede ricette con relativo costo pasto,

programma di gestione d’albergo, audio-guide.

MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DEL PERCORSO FORMATIVO E DEL PROGETTO:

Impianto di monitoraggio e valutazione del progetto:Durante le fasi del progetto sarà cura del tutor interno, del tutor esterno e dello studente compilare dei prospetti di rilevazione che permetteranno nella fase finale di dare una valutazione sull’esperienza nel suo complesso e, nel dettaglio, sull’allievo.Alla fine del periodo di inserimento aziendale seguirà una fase d’aula dove l’alunno sarà chiamato a confrontarsi con i compagni sui seguenti punti:

Descrizione dell’azienda; Descrizione dell’attività svolta; Descrizione dell’ambiente lavorativo e dei rapporti relazionali; Riflessione sui punti di forza dell’esperienza (abilità acquisite, capacità relazionali, verifica delle capacità personali); Riflessione sui disagi affrontati (inesperienza, rapporti interpersonali, organizzazione dell’attività) Valutazione complessiva delle settimane di stage aziendale; Per rendere proficuo questo momento ogni alunno si aiuterà con la cartella personale e in particolare con il Diario di bordo compilato nei giorni dell’esperienza lavorativa.La verifica del successo del progetto di alternanza passa attraverso la rilevazione della percezione e soddisfazione dei soggetti a vario titolo impegnati nell’ attività: Alunni, Genitori, Azienda e Scuola.L’analisi aggregata (statistica) dei dati acquisiti con i vari allegati (Allegati n°2-3-4-5-6-7) consente una riflessione critica del percorso per ottenere un feedback sul percorso stesso, suscettibile pertanto di aggiustamenti futuri.Il monitoraggio in itinere è invece assegnato, come compito, all’interazione umana e professionale degli attori più importati dell’esperienza di alternanza, alunni e tutor aziendale e scolastico. Quest’ultima scelta è stata effettuata per non caricare eccessivamente l’esperienza di fredde e numerose schede da compilare. Riunioni intermedie ottimizzeranno la fase di monitoraggio in itinere.Il percorso si conclude con una valutazione congiunta dell’attività svolta dallo studente da parte del tutor interno e dal tutor esterno

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g)COMPETENZE DA ACQUISIRE, NEL PERCORSO PROGETTUALE CON SPECIFICO RIFERIMENTO ALL’EQF

Livello Conoscenze Abilità Competenze

IV EQF

Conoscenza pratica e teorica in ampi contesti in un ambito di lavoro o di studio.

Abilità cognitive e pratiche necessarie a risolvere problemi specifici sia nel campo lavorativo che di studio.

Sapersi gestire autonomamente sia nel contesto lavorativo che di studio, non sempre prevedibile ma soggetto a cambiamenti.Sorvegliare il lavoro di routine di altri, acquisendo responsabilità per poter valutare e migliorare l’attività lavorativa o di studio.

La certificazione delle competenze ottenuta con la metodologia dell’alternanza scuola/lavoro può essere acquisita negli scrutini intermedi e finali e la valutazione di tali competenze può determinare il voto delle discipline coinvolte.

VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI Criteri, indicatori per la valutazione degli apprendimenti:

Alternanza scuola lavoro: indicatori competenze trasversali acquisite:Rispetto delle regole ha rispettato le regole in modo appropriato

Rispetto delle regole ha rispettato le regole in modo appropriato

Collaborazione Ha saputo offrire ed ottenere la collaborazione dei colleghi nell’ambiente aziendale

Relazionarsi Ha saputo instaurare relazioni con colleghi, superiori e soggetti dell’ambiente

Riconoscimento del ruolo È riuscito a ricoprire il ruolo assegnatogli in azienda

Comunicazione Ha dimostrato di comunicare in modo adeguato con colleghi e superiori

ApprendimentoHa mostrato capacità nell’apprendere le specifiche modalità esecutive svolte nell’azienda

Alternanza scuola lavoro: indicatori competenze acquisite nella gestione dei processi di lavoro

Lavorare in gruppoUtilizzare risorse organizzative per eseguire il lavoro Gestire le attività con autonomia organizzativaRispettare i tempi di consegna del lavoroAffrontare gli imprevistiAdattarsi ai ritmi di lavoroConcentrarsi sulle cose da fare

h)COERENZA CON LE LINEE GUIDA DEFINITE A LIVELLO REGIONALE

Indicatori: Il progetto; Rientra nella tipologia ammessa dalle linee guida regionali ed è conforme alle

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norme generali sull’alternanza scuola-lavoro; Prevede, nel corso dell’anno scolastico, la presenza in azienda da parte di

ciascuno studente per 80 e 120 ore; Prevede la valutazione dell’alternanza nel curricolo; Descrive le competenze necessarie agli studenti per l’ingresso in ambiente

lavorativo e quelle da acquisire durante il progetto in alternanza; Prevede la certificazione finale delle competenze possedute dall’allievo al

termine del percorso, secondo modalità concordate con l’Azienda ospitante ; Prevede monitoraggio in itinere e valutazione/autovalutazione finale del

progetto;

i) VOCI DI COSTO:

Progettazione, monitoraggio, certificazione Attività di formazione in aula Materiale didattico e di consumo Compensi per tutor Rimborso spese allievi Supporto amministrativo e gestionale

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7. VALUTAZIONE ALUNNILa valutazione, intesa come parte integrante del processo di insegnamento-apprendimento e non come momento punitivo, deve manifestarsi come aiuto necessario al discente nel suo percorso scolastico. Essa sarà intesa sia come momento  atto a rilevare informazioni relative a quelle conoscenze e abilità che si ritengono preliminari rispetto alle procedure didattiche da avviare sia come verifica degli obiettivi conseguiti.L'attività di valutazione (nella sua canonica distinzione di verifica formativa e sommativa con le sue diverse procedure e scopi) sarà espletata in due fasi differenti per modalità e fini: la "valutazione in itinere", a cura di ogni docente che propone, imposta e corregge il lavoro didattico per tutto l'arco dell'anno scolastico e la "valutazione finale", con cui il Consiglio di classe, su segnalazione del docente, rileva se gli obiettivi minimi sono stati o meno raggiunti dall’allievo nelle specifiche discipline e quindi, nel complesso delle materie, traducendo tale giudizio in voti.Gli strumenti di accertamento saranno di vario tipo: prove scritte strutturate e semi strutturate, prove orali, test e questionari a seconda delle esigenze della disciplina e delle competenze da monitorare. Le verifiche scritte, con esplicitazione di voto, verranno fatte visionare agli alunni con contestuale chiarificazione degli eventuali errori in esse contenuti, mentre delle prove orali si comunicherà sempre all'alunno voto e giudizio. Ai fini della "valutazione finale" l'anno scolastico 2015-16 viene articolato in due quadrimestri. Resta comunque la facoltà di ciascun docente o Consiglio di classe, in ragione di particolari situazioni o esigenze e per favorire una più efficace valutazione diagnostica e una costante comunicazione alle famiglie, di proporre valutazioni periodiche.

Criteri di valutazione degli alunni

I criteri di valutazione utilizzati saranno elaborati in modo da: facilitare le operazioni di scrutinio; favorire la costruzione di prove oggettive connesse strettamente agli

obiettivi di apprendimento; contenere la soggettività nella costruzione e valutazione delle prove.

Al fine di rendere più efficace e trasparente la valutazione sommativa e più attendibile il monitoraggio sui dati complessivi di profitto, il singolo docente ed i consigli di classe definiranno apposite griglie di valutazione. In esse saranno compendiate categorie di obiettivi diverse a seconda dell’anno di corso: per il biennio

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la conoscenza, la comprensione e l’applicazione, per il triennio l’analisi, la sintesi e la valutazione.Ogni insegnante avrà cura che i propri allievi siano a conoscenza dei criteri adottati, in modo che possano recepire l’obiettività delle verifiche, possano “autovalutare” il proprio livello di profitto e riconoscere l’apporto di tutti i percorsi disciplinari per il raggiungimento di obiettivi comuni. Alla valutazione del profitto in senso stretto sarà comunque affiancata una ulteriore valutazione della partecipazione dimostrata in termini di:

attenzione puntualità disponibilità al dialogo didattico capacità di organizzare efficacemente il proprio lavoro.

Livello minimo per il passaggio alla classe successiva

La valutazione finale non potrà non tener conto delle risultanze dalle prove effettuate ed opportunamente integrate dalle valutazioni relative alla partecipazione e al metodo di studio. Questi diversi elementi concorreranno in senso negativo o positivo alla formulazione di un giudizio globale che tenga conto anche della progressione mostrata dallo studente rispetto ai livelli di partenza. Si mira ad una valutazione che si traduca in un giudizio complessivo dello studente, che tenga cioè conto, oltre che degli esiti delle verifiche, di tutti gli elementi anche non cognitivi, ivi compresi i crediti formativi. Il passaggio alla classe successiva avverrà per proprio merito qualora lo studente abbia raggiunto in tutte le discipline gli obiettivi minimi, prefissati e concordati nelle riunioni per Dipartimenti, espressi con una valutazione del Consiglio di classe pari ad almeno sei decimi in ciascuna disciplina. Nei confronti degli alunni per i quali, al termine delle lezioni, è stato constatato il mancato conseguimento della sufficienza in una o più discipline, che non comporti tuttavia un immediato giudizio di non promozione, il Consiglio di classe  procede al rinvio della formulazione del giudizio finale. Le insufficienze registrate dovranno essere colmate entro il 31 agosto dello stesso anno scolastico. Entro la stessa data e comunque non oltre quella di inizio delle lezioni dell’anno scolastico successivo, il Consiglio di classe procederà all’integrazione dello scrutinio finale, previo verifica dei risultati conseguiti e alla formulazione del giudizio definitivo di ammissione con superamento totale o parziale delle insufficienze o di non ammissione alla frequenza della classe successiva. I Consigli di classe e i singoli docenti valuteranno l’opportunità di istituire corsi di recupero in classe al fine di colmare le insufficienze riscontrate nelle valutazioni periodiche, differenziando il lavoro individuale oppure proponendo

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specifici corsi da tenersi in orario extracurriculare.  Gli interventi proposti avranno una specifica e contestuale valutazione dalla quale dovrà emergere inequivocabilmente se siano stati raggiunti gli obiettivi prefissati e se l’insufficienza sia stata colmata. L’esito concorrerà alla valutazione finale in sede di scrutinio. Si è avvertita l’esigenza di integrare le linee generali della valutazione appena esposte con criteri più specifici, individuati ed approvati nella riunione del collegio dei docenti del 11/10/2012 e di seguito elencati:

Ammissione alla classe successiva: il consiglio di classe deve verificare il profilo complessivo dello studente con particolare riguardo ai seguenti elementi:

Presenza di debiti formativi e di relativo esito di appositi accertamenti predisposti dai docenti a norma delle vigenti disposizioni;

Frequenza assidua e partecipazione dell’alunno alla vita della scuola, elementi positivi per la valutazione favorevole del profitto;

Numero elevato di assenze e ritardi, che incide negativamente sul giudizio complessivo;

Comportamento inteso come interesse e partecipazione; Eventuale frequenza dei corsi di recupero; Crescita culturale e rendimento scolastico in relazione agli obiettivi didattici

e formativi; Capacità e attitudini; Riflessione sulla storia della classe e sull’attività scolastica svolta; Competenze necessarie per affrontare il programma di studio dell’anno

successivo. Sospensione del giudizio. Il consiglio di classe in presenza di giudizi di

insufficienza, anche grave in singole discipline, se non sono frutto di carenze gravi di impegno, procederà alla valutazione in base alla O.M. verificando: La possibilità dell’alunno di raggiungere gli obiettivi formativi propri

delle discipline interessate nell’a.s. successivo, anche mediante interventi di recupero e rafforzamento delle competenze di base;

La possibilità di seguire proficuamente il programma di studi dell’anno successivo; se tale verifica darà esito positivo agli alunni verrà sospeso il giudizio e saranno avviati ai corsi di recupero estivi e alle famiglie verranno segnalate le insufficienze riportate e le relative modalità di gruppo.

Non ammissione alla classe successiva. Il consiglio di classe decide di non promuovere alla classe successiva facendo riferimento ai seguenti criteri:

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Giudizio di insufficienza, anche non grave, ma esteso alla totalità o quasi delle discipline, che comporta una valutazione di impossibilità per l’alunno a raggiungere gli obiettivi formativi e didattici nell’a.s. successivo;

Uno o più giudizi di gravemente insufficiente o assolutamente insufficiente in una o più discipline causati da rifiuto ingiustificato, non occasionale e continuato nel corso dell’anno.

Assegnazione dei voti. Il voto proposto dal docente e assegnato dal consiglio di classe, rappresenta il giudizio dell’intero consiglio sulla diligenza e il profitto raggiunto dall’alunno. Il giudizio è indispensabile premessa e motivazione del voto. È esclusa l’accettazione delle sole proposte di voto per semplice lettura dei risultati, dati per acquisiti; è da escludere anche la proposta di voto, risultato di semplice calcolo di media matematica. L’unica media matematica dei voti è quella successiva allo scrutinio per determinare il punteggio del credito scolastico in vista dell’esame di stato.

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CRITERI DI ATTRIBUZIONE DEI VOTI DI CONDOTTA

5 a. Manifesta comportamenti riprovevoli, che violano la dignità ed il rispetto della persona e che configurano ipotesi di reato.b. Viola di continuo i regolamenti. Nei suoi confronti sono stati adottati provvedimenti disciplinari che comportano l’allontanamento dalla comunità scolastica.c. Utilizza in modo improprio il cellulare o altri dispositivi elettronici all’interno della scuola, al fine di produrre e/o diffondere immagini e filmati lesivi della dignità della persona o della privacy.d. Utilizza in maniera trascurata ed irresponsabile il materiale e le strutture della scuola.e. Frequenta in modo discontinuo ed irregolare, rendendosi responsabile di ripetute assenze e/o ritardi ingiustificati o comunque giustificati con granderitardo.f. Non dimostra alcun interesse al dialogo educativo ed è sistematicamente fonte di disturbo durante le lezioni.g. Non rispetta le consegne e gli impegni assunti. E’ sistematicamente privo del materiale scolastico.

6 a. Manifesta comportamenti irrispettosi e di disturbo nei confronti dei Docenti, dei compagni, del Personale ATA anche a seguito di provvedimenti disciplinarib. Viola spesso i regolamenti, compreso il divieto di fumo e l’uso improprio del cellulare e di altri dispositivi elettronici. Nei suoi confronti sono stati adottati provvedimenti disciplinari.c. Non è spesso responsabile nei confronti dei beni della scuola.d. Si rende responsabile di assenze e/o ritardi strategici, che giustifica in ritardo.e. Partecipa con scarso interesse al dialogo educativo. A volte è fonte di disturbo durante le lezioni.f. E’ negligente nell’assolvimento degli obblighi di studio. Partecipa in modo passivo alle lezioni. Solo saltuariamente rispetta le consegne e gli impegni assunti.g. Molto spesso è sprovvisto del materiale scolastico.

7 a. Manifesta comportamenti non del tutto rispettosi nei confronti del Personale della scuola, dei compagni e dei beni della scuolab. Talvolta non rispetta i regolamenti. Nei suoi confronti sono stati adottati provvedimenti disciplinari.c. Si rende responsabile di assenze e ritardi e non giustifica regolarmente.d. Partecipa al discorso educativo solo se sollecitato.e. Segue in modo passivo e marginale l’attività scolastica.f. Molte volte non rispetta le consegne e gli impegni e non è munito del materiale scolastico.

8 a. Manifesta comportamenti quasi sempre rispettosi nei confronti del Personale della scuola, dei compagni e dei beni della scuola.b. Generalmente rispetta i regolamenti, ma talvolta riceve richiami verbali. Non ha a suo carico provvedimenti disciplinari.c. Frequenta abbastanza con regolarità le lezioni e le altre attività didattiche.d. Segue con sufficiente partecipazione le proposte didattiche e generalmente collabora alla vita scolastica.e. Nella maggior parte dei casi rispetta le consegne e gli impegni assunti. Solitamente è munito del materiale scolastico.

9 a. Manifesta comportamento corretto, responsabile e collaborativo con il Personale della scuola e con i compagni. Utilizza in modo responsabile il materiale e le strutture della scuola.b. Rispetta i regolamenti e non ha a suo carico provvedimenti disciplinari.c. Frequenta con assiduità le lezioni e, nel caso di assenze o ritardi, giustifica contempestività.d. Segue con interesse le proposte didattiche e collabora alla vita scolastica.e. Puntuale nel rispetto delle scadenze e delle consegne, è sempre munito del materiale scolastico.

10 a. Manifesta comportamento corretto, attivo e altamente collaborativo con tutte le componenti della scuola, distinguendosi per senso di responsabilità ed affidabilità.b. Rispetta i regolamenti e non ha a suo carico provvedimenti disciplinari.c. Frequenta con assiduità le lezioni e, nel caso di assenze o ritardi, giustifica con regolarità.d. Partecipa in modo costante e attivo al dialogo educativo con contributi personali, svolgendo un ruolo propositivo all’interno della classe.e. Segue con interesse continuo le proposte didattiche e collabora attivamente alla vita scolastica.f. Assolve alle consegne e agli impegni assunti in modo puntuale e costante. É sempre munito del materiale scolastico.

n.b.l’attribuzione del voto di condotta avviene in base anche ad uno solo dei criteri indicati

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FREQUENZA MINIMA PER LA VALIDITA’ DELL’ANNO SCOLASTICO IN CORSO

E’ utile richiamare quanto in vigore sulla validità dell’anno scolastico in relazione alla frequenza scolastica .

ART 14 , COMMA 7 DEL DPR n° 122/2009

A decorrere dall’anno scolastico di entrata in vigore della riforma della scuola secondaria di secondo grado, ai fini della validità dell’anno scolastico, compreso quello relativo all’ultimo anno di corso, per procedere alla valutazione finale di ciascuno studente, è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell’orario annuale personalizzato. Le istituzioni scolastiche possono stabilire, per casi eccezionali, analogamente a quanto previsto per il primo ciclo, motivate e straordinarie deroghe al suddetto limite. Tale deroga è prevista per assenze documentate e continuative, a condizione, comunque, che tali assenze non pregiudichino, a giudizio del consiglio di classe, la possibilità di procedere alla valutazione degli alunni interessati. Il mancato conseguimento del limite minimo di frequenza, comprensivo delle deroghe riconosciute, comporta l’esclusione dallo scrutinio finale e la non ammissione alla classe successiva o all’esame finale di ciclo.

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della RicercaDipartimento per l'Istruzione

Direzione Generale per gli Ordinamenti Scolastici e per l'Autonomia Scolastica- Ufficio Sesto -

Roma, 27 ottobre 2010

Oggetto: chiarimenti sulla validità dell'anno scolastico, ai sensi dell'articolo 14, comma 7 DPRn.122/2009.

In relazione alla necessità della frequenza di almeno tre quarti dell'orario annuale personalizzato ai fini della validità dell'anno scolastico, di cui all'art.14, comma 7 del DPR 22 giugno 2009, n.122, sono pervenuti numerosi quesiti in particolare sulla posizione scolastica degli alunni che, per causa di malattia, permangono in ospedale o in altri luoghi di cura ovvero in casa per periodi anche non continuativi durante i quali seguono momenti formativi sulla base di appositi programmi di apprendimento personalizzati predisposti dalla scuola di appartenenza o che seguono per periodi temporalmente rilevanti attività didattiche funzionanti in ospedale o in luoghi di cura. E' del tutto evidente che tali periodi non possono essere considerati alla stregua di ordinarie assenze, ma rientrano a pieno titolo nel tempo scuola, come si evince dall'art. 11 del D.P.R. 22 giugno 2009, n. 122.

Il monte ore personalizzato è calcolato secondo le ore settimanali previste dal curricolo moltiplicato per 34 settimane di scuola effettiva per quest’anno ( salvo le classi terze IPSEOA che terminano prima per gli esami di qualifica ).

Si sottolinea che le ore di assenza sono comprensive anche delle uscite anticipate e delle entrate posticipate.

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Pertanto in base a quanto deliberato nel Collegio dei docenti del 02 settembre , a norma del D.P.R. 15/03/2010 N.87, il limite max di assenze ( salvo le deroghe riconosciute come da schema sotto ) è il seguente:

orario settimanale classi Limite max di assenze33 ore Prime ITE - IPSEOA 272 ore32 ore Seconde, Terze, Quarte e

Quinte ITE - IPSEOA264 ore

DEROGHE DEFINITE AL LIMITE MAX DI ASSENZE (c.m. N. 20/2011) :

1. Presenza di assenze per gravi motivi di salute debitamente motivati e documentati;2. Presenza di assenze per terapie e/o cure programmate e documentate; 3. Donazioni di sangue ;4. Presenza di assenze per motivi familiari documentati ( lutti, trasferimenti,ecc )5. Presenza di assenze per partecipazione ad attività agonistiche sportive organizzate

da federazioni nazionali riconosciute dal Coni .6. Presenza di assenze per situazioni di grave disagio sociale segnalati e documentati

da enti competenti ( assistenti sociali, tribunale dei minori, ecc.)7. Uscite anticipate autorizzate dal D.S.

Credito ScolasticoIl credito scolastico viene attribuito agli studenti in base alla tabella A, allegata al regolamento del 23/07/1998, n.323; esso terrà in considerazione oltre alla media dei voti, anche l'assiduità della frequenza scolastica, l’interesse e l’impegno nella partecipazione al dialogo educativo e alle attività complementari ed integrative. I consigli di classe del biennio post – qualifica dell’ IPSEOA a norma del comma 5 del’art 8 del O.M. 44/2010, terranno conto nell’attribuzione del credito scolastico della valutazione conseguita dagli alunni nelle attività di alternanza scuola-lavoro. Ogni consiglio di classe nello scrutinio finale dell’ultimo anno di corso può integrare, fermo restando il massimo di 25 punti attribuiti il punteggio complessivo conseguito dall’alunno.

TABELLA A relativa alle classi terze, quarte e quinte A.S. 2015-2016 (sostituisce la tabella prevista dall'articolo 11, comma 2 del D.P.R. 23 luglio 1998, n. 323, così come modificata dal DM n. 42/2007)

Media dei voti Punti di credito scolastico

  III anno IV  anno V anno

M = 6 3-4 3-4 4-5

6 < M ≤ 7 4-5 4-5 5-6

7 < M ≤ 8 5-6 5-6 6-7

8 < M ≤ 9 6-7 6-7 7-8

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9 < M ≤ 10 7-8 7-8 8-9 

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Criteri per l'attribuzione del Credito Scolastico alle classi terze, quarte e quinte A.S. 2015-2016Elementi curriculari per il calcolo del Credito Scolastico Crediti formativi

Interni EsterniMedia voti allievo

maggiore o uguale di 0.5 rispetto al valore più

basso della banda in cui si attesta

Frequenza, assiduità (gg di assenza

<=25) (1)

Impegno e partecipazion

e (2)

Partecipazione PON, progetti della scuola,

attività di stage (3)

Partecipazione ad attività

esterne alla scuola (4)

P 0,20 P 0,25 P 0,15 P 0,25 P 0,15Note:  (1) Le assenze per motivi di salute , se debitamente documentate, non verranno conteggiate ai

fini del credito e dovranno essere documentate con certificato medico.(2) Il punteggio viene attribuito con voto di condotta pari o superiore a 8/10 e con promozione

conseguita a giugno in assenza di note e/o provvedimenti disciplinari. Sarà compito del Coordinatore di classe visionare il registro generale di classe per informare la segreteria.

(3) Il punteggio è per ogni attività svolta, per un massimo di 2 valutabili. La certificazione è a carico della segreteria didattica della scuola. Verranno valutati tutti i progetti inseriti nel POF e che saranno attivati.

(4) Il punteggio è per ogni attività, per un massimo di 2 valutabili. Esso si consegue presso Enti esterni riconosciuti dal Consiglio di classe che deve esse informato preventivamente dallo studente. E’ valutata positivamente l’attività lavorativa o l’esperienza culturale nell’anno di riferimento se l’attività di cui si chiede il riconoscimento è stata  comunicata al Consiglio di Classe, verificata dal docente funzione strumentale ed adeguatamente documentata a conclusione della stessa. Il credito viene attribuito all’anno in corso se l’attività si conclude entro il 15 maggio. Negli altri casi viene valutata nell’a.s. successivo. La certificazione è a carico dell'ente-associazione-azienda dove è stata svolta l'attività e dovrà pervenire alla segreteria didattica della scuola entro e non oltre il 15 maggio.

Si attribuisce il punteggio più basso nella banda di oscillazione nei seguenti casi:a) quando il voto di condotta sia pari a 6/10, indipendentemente dalla media dei voti, dagli elementi curriculari ed extra curriculari per il calcolo del credito scolastico;b) quando la promozione sia stata conseguita dopo la sospensione del giudizio, indipendentemente dalla media aritmetica, fatto salvo casi eccezionali dovuti a condizioni oggettive certificate, quali malattia oppure gravissimi motivi di famiglia.c) quando la promozione sia stata conseguita con voto di maggioranza del consiglio di classe.Casi particolari: a) Nel caso in cui la condotta sia valutata con 7 si procederà al conteggio del punteggio

aggiuntivo del credito scolastico solo se la media dei voti sia maggiore o uguale di 0,60 il minimo della banda in cui si attesta.

b) Viene assegnato un bonus extra di 0,40 per gli allievi la cui media voti sia superiore a 9. 

8. LA PROGETTAZIONE DIDATTICA ED EDUCATIVA AREA DELL'ACCOGLIENZA, DEL RECUPERO, DEL SOSTEGNO, DELLA PROMOZIONE DELLE ECCELLENZE, DEL TUTORING E DELL'ORIENTAMENTO. Per l’individuazione di percorsi formativi funzionali alla realizzazione del diritto ad apprendere e alla scelta educativa degli alunni, la scuola, facendo riferimento alle esperienze degli anni scolastici passati ha presentato le seguenti iniziative come da direttiva ministeriale, tutti confluenti nel più vasto POF. Le finalità generali del

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progetto sono quelle previste dalla Direttiva 6/08/97 n. 487. Una corretta azione educativa richiede un progetto formativo che si sviluppi organicamente sin dall'ingresso dello studente nella nuova scuola; questo nella prospettiva di garantire il diritto dell'alunno ad un percorso educativo organico e completo attraverso il quale, nonostante i mutamenti legati alla crescita individuale ed alle diverse situazioni scolastiche, egli possa costruire la propria identità. Il raggiungimento di tale obiettivo comporta una progettazione didattica ed educativa collegiale, prevede un’ attività di accoglienza continua,  un percorso di sostegno e di recupero chiaramente individuato ed un servizio di orientamento e di tutoring.L'azione, identificata nell'accoglienza, costituisce la prima fase nell'attuazione di un percorso formativo che, agendo sulla base dei bisogni individuali, mira alla formazione della persona, attraverso la promozione, ed il suo consolidamento, del benessere degli alunni, che consiste sostanzialmente nell'autostima, nella conoscenza di sé, nello sviluppo di una positiva interazione con gli altri, nella percezione del carattere pluridisciplinare della formazione, nella consapevolezza della trasferibilità del sapere e dei processi cognitivi posti in atto nell'agire quotidiano. Premesso ciò, l'attività di accoglienza si pone i seguenti obiettivi:

a)  informare correttamente l'utenza;b)  stabilire un rapporto chiaro con i genitori;c)  diminuire il disagio provocato dall'approccio degli studenti con la scuola

superiore;d)  aiutare gli studenti a conoscere l'istituzione scolastica (incontro con il

Dirigente Scolastico nei primi giorni dell'anno scolastico, presentazione dell'organizzazione, delle specificità culturali e professionali della scuola prescelta);

e)  favorire l'impatto con il nuovo ambiente (conoscenza degli spazi scolastici più significativi: laboratori linguistici, informatici, sala conferenze, laboratori di cucina, sala-bar e ricevimento;

f)   rilevare il livello culturale di partenza e i bisogni formativi  degli alunni della prima classe del biennio dei due Istituti e della quarta classe dell’IPSEOA mediante la somministrazione di test sia di tipo socio-emotivo che di tipo cognitivo al fine di  accertare il possesso delle abilità acquisite;

L’area dell’Accoglienza

E’ rivolta essenzialmente agli alunni del biennio, sarà finalizzata ad accertare i prerequisiti di natura culturale e socio-affettiva degli allievi al loro ingresso

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nell’Istituto, al fine di favorire e di valorizzare le attitudini e le potenzialità specifiche di ciascuno, a rimuovere tutte quelle cause di disagio del processo di apprendimento e si adopererà a creare un ambiente rasserenante e accogliente, il solo adatto a costruire processi educativi e formativi.

L’area della Promozione alla Salute e PrevenzioneValorizzerà ed estenderà quel patrimonio di esperienze, di iniziative accumulate con il progetto C.I.C. esistente e operante in questo istituto e perseguirà come obiettivo di massima quello di formare personalità autonome motivate al proprio benessere e ad una convivenza democratica, di favorire un clima relazionale positivo, di esaltare la voglia di protagonismo giovanile, educando alla prevenzione delle tossicodipendenze e dell’infezione da HIV/AIDS, alla solidarietà, alla diversità, allo scambio di cultura e alla legalità. Si prevede l’attivazione di interventi volti a sensibilizzare ed educare i giovani a stili ed abitudini di vita sani, basati su una corretta alimentazione, sulla cultura della prevenzione e della lotta al tabagismo e sulla diffusione delle conoscenze in ambito oncologico. Referente docenti di scienze con il supporto del centro ascolto “Lotta ai tumori”.L’area del sostegno agli allievi in situazione di handicap prevede:1)   la realizzazione di un gruppo di lavoro diretto da docente titolare di Funzione

Strumentale con la partecipazione di docenti di materie curriculari e docenti di sostegno, con il compito di pianificare iniziative ed attività specifiche in collaborazione con i genitori e con gli operatori dell’unità multidisciplinare;

2)   la realizzazione di consulenza per i genitori con il compito di supportare l’azione quotidiana per il superamento delle inevitabili difficoltà emergenti.

ORIENTAMENTO

L’area dell’OrientamentoSi pone come indispensabile  e necessaria per informare gli allievi sul proseguimento degli studi: 1) nelle strutture universitarie;2) nella scelta di indirizzo per quanto riguarda l’ITE e di qualifica per quanto riguarda

l’IPSEOA;3) nel presentare il POF alle classi terze medie del territorio.

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IN INGRESSO IN ITINERE IN USCITA

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In questa ottica si terrà presente il Regolamento dell’obbligo scolastico (Decreto 22/08/2007 n. 159) ed in modo particolare il documento del gruppo consultivo MURST-MPI del 28/04/1997. I componenti della Commissione Orientamento si divideranno i compiti per il raggiungimento degli obiettivi prefissati:

In ingresso 

favorire la comunicazione con le famiglie e gli studenti per far conoscere loro le principali caratteristiche dell’ offerta formativa, dei piani di studio e le dotazioni delle strutture scolastiche, nonché i profili

culturali e professionali (sportello pomeridiano);fornire agli studenti dell’ultimo anno delle scuola secondaria di primo grado una conoscenza diretta dell’ Istituto organizzando incontri sia presso le nostre strutture sia presso scuola secondaria di primo grado del Bacino di utenza;

curare la raccolta dei documenti e del fascicolo personale dell’alunno in modo funzionale all’orientamento;

stabilire una comunicazione efficace tra i docenti dei due ordini di scuola secondaria;

favorire l’inserimento dell’alunno nella scuola e ridurre i tempi di socializzazione, costruendo un clima favorevole all’apprendimento (accoglienza).

In itinere Le iniziative da supportare saranno:

istituire uno sportello-studenti per l’orientamento interno;

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illustrare esaurientemente le opzioni di scelta Amministrazione Finanza e Marketing Articolazione Sistemi Informativi Aziendali (destinatari alunni delle classi 2° dell’ITE);

illustrare le opzioni di scelta delle Articolazioni dell’IPSEOA;  prevenire le difficoltà del passaggio tra primo biennio e secondo

biennio.

In uscitaNell’ultimo ciclo l’Istituto realizzerà specifiche attività per sostenere il processo di scelta degli studenti in funzione degli studi universitari, della qualificazione professionale o del lavoro.

Orientamento universitario  Studenti iscritti al penultimo anno del corso di studi:

 Nei mesi di febbraio e marzo incontri con il docente delegato all’orientamento con le singole classi nelle ore di supplenza; incontri e tavole rotonde sulle modalità di costruzione di un progetto personale e sulle possibilità offerte per proseguire gli studi; diffusione di informazioni sulla tipologia degli studi

universitari.   Studenti iscritti all’ultimo anno: 

incontri, nei mesi di ottobre e novembre, nelle singole classi, con il docente delegato all’orientamento nelle ore di supplenza;

diffusione di informazioni sulle caratteristiche dei corsi di laurea universitari;  realizzazione di visite guidate per accrescere la conoscenza diretta dell’ambito

scelto; approfondimento di temi disciplinari, attraverso l’attività didattica, per la

verifica degli interessi e delle motivazioni; illustrazione delle borse di studio e dei programmi di mobilità degli studenti

all’estero ; possibilità di effettuare la preiscrizione universitaria mediante il Sito Internet

della scuola www.iis-sacco.gov..it.

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Orientamento alla formazione professionale e al lavoro Per sostenere l’orientamento degli studenti alla formazione professionale e al lavoro si inseriscono nel piano dell’offerta formativa azioni mirate a:

conoscere i settori produttivi e le figure professionali; illustrare le offerte di qualificazione professionale e le opportunità di lavoro; informare sulle possibilità di corsi qualificanti post-diploma; acquisire competenze e capacità imprenditoriali per lo sviluppo del lavoro

autonomo; illustrare le norme giuridiche sull’occupazione e sull’imprenditorialità giovanile.

Tempi di realizzazione Durante l’intero anno scolastico. Partners Collegio dei Docenti, Coordinatori di classe, Comitato degli Studenti, Associazione Giovani Industriali, Università degli Studi di Salerno e di Napoli, Associazioni professionali.

Attività per il recupero e di sostegno. Il recupero deve essere considerato parte integrante del processo formativo e non una misura straordinaria per fronteggiare un'emergenza; è pertanto necessario adottare strategie che sappiano rispondere alle diverse esigenze educative e didattiche e che siano differenziate nelle modalità  e tempestive nei tempi.Per questo si prevedono nel rispetto dell’O.M. n.92/2007:

a)   una rete permanente di sostegno in alcune discipline di indirizzo nelle ore extracurricolari di determinati giorni della settimana;

b)   l'attivazione di corsi di recupero mediante l’utilizzazione della quota del 20% (prevista dal D.M. n. 47/2006) alla fine di ogni trimestre,  o, in alternativa, differenziando il lavoro individuale, la proposta di specifici corsi da tenersi in orario extracurricolare. La durata di tali attività di recupero sarà decisa dai Consigli di Classe sulla base dei criteri stabiliti dal Collegio dei Docenti, in rapporto alle necessità degli alunni che evidenziano carenze specifiche . Per tale attività si prevede anche la possibilità di sperimentare la soluzione delle classi aperte;

Per i corsi di recupero e/o pausa didattica il collegio docenti in data 12/ 09/ 2012 delibera la pausa didattica tenendo conto delle risorse a disposizione della scuola , dei tempi di effettuazione , dei risvolti educativi, didattici e formativi.

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c)   corsi di aggiornamento riguardanti la valutazione di studenti diversamente abili.

 Promozione delle eccellenze

a)  individuazione di un docente referente cui rivolgersi per indicazioni, orientamenti utili ed eventuali sussidi didattici o bibliografici;

b)  olimpiadi di area tecnica, gare, progetti scuola-lavoro.

TutoringIn ogni classe, individuati gli insegnanti disponibili, gli allievi possono contare sull'offerta di collaborazione e sui consigli di più docenti tutor, scelti dagli alunni medesimi in base ai rapporti di fiducia e di stima instaurati.

9. ATTIVITÀ  INTEGRATIVE E PROGETTI SPECIALI Nell’ambito della formazione e dell’espressione di sé trovano posto tutti quei progetti e quelle attività specifiche degli indirizzi di studio dove lo studente è considerato non come semplice utente di un servizio, ma come protagonista in prima persona della propria formazione quale interlocutore propositivo nel dialogo educativo.

La scuola, in quanto centro di formazione culturale, esercita il proprio ruolo formativo non solo sull’utenza interna ma offre anche il supporto logistico ed ogni altro tipo di collaborazione possibile per ogni attività culturale, confronti e dibattiti su argomenti di interesse specifico e generale, che coinvolgono il mondo della scuola e quello della società civile, nonché quello specifico

dell’indirizzo tecnico professionale; inoltre essa ritiene opportuno, per evitare la dispersione scolastica in determinate occasioni, organizzare attività alternative all’area didattica. Tali attività sono finalizzate ad accrescere la formazione culturale degli studenti. Nell’ambito dell’ampliamento dell’offerta formativa vengono approvati i seguenti progetti.

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PROGETTI PER L’AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA

PROGETTO “Corso di cucina per utenti esterni alla scuola”Ha come obiettivo quello di fare della scuola un centro di formazione rivolto anche al mondo esterno. Referente prof. Benvenga Vincenzo.

PROGETTO “Corso di pizzeria per utenti esterni alla scuola”Ha come obiettivo quello di fare della scuola un centro di formazione rivolto anche al mondo esterno. Referente prof. Benvenga Vincenzo.

PROGETTO “Ristorante didattico”Ha come obiettivo quello di simulare una vera e propria attività di ristorazione. Referente prof. Masullo Pasquale.

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PROGETTO “Open bar”Ha come obiettivo quello di rendere operativa la sala bar della scuola.Referente prof. Masullo Pasquale.

PROGETTO “Flairbartending” – fiuto per il barman d’intrattenimento.Referente prof. Masullo Pasquale.

PROGETTO “Un viaggio nel Vallo di Diano tra ambiente, cultura, folklore e cucina” Il progetto si propone di incentivare lo sviluppo dell’offerta turistica e dell’accoglienza mettendo in risalto gli aspetti ambientali, culturali, folkloristici, tradizionali e culinari dei paesi del Vallo di Diano, in modo da trovare una connessione tra la cultura e gli aspetti gastronomici del nostro territorio. Referente Prof.ssa Moccia Vincenza.

PROGETTO QUOTIDIANO IN CLASSE - Referenti: Proff. Viglione Brunella, Marcone Michele, Matrella Elena, Massa Viviana e Antonio Caggiano.

PROGETTO GESTIONE SITO WEBManutenzione, aggiornamento, pubblicazione notizie e circolari della scuola, in particolare all’albo dell’Istituto. Responsabile prof.Zito Paolo.

PROGETTO ECDL advanced per gli alunni. Tale progetto consente di ottenere tre diverse certificazioni rispettivamente per le classi terze, quarte e quinte. Docenti referenti prof. Valva Cono e Carrano Salvatore.

PROGETTO ECDL advanced per gli alunni. Tale progetto consente di ottenere tre diverse certificazioni rispettivamente per le classi terze, quarte e quinte. Docente referente prof.Reina Pasquale.

PROGETTO GIOCHI SPORTIVI STUDENTESCHIIl progetto , attraverso la pratica motoria intende contribuire alla formazione della personalità e del carattere dei ragazzi risultando un mezzo ideale per lo sviluppo psicofisico degli stessi .

PROGETTO TENNIS A SCUOLAIl progetto si propone di sviluppare le capacità motorie degli allievi e quelle coordinative specifiche del tennis e di stimolare la ricerca di rapide soluzioni per risolvere i problemi che il gioco impone. Inoltre si vuol stimolare la curiosità degli allievi che non conoscono il gioco del tennis e far conoscere la tecnica di base dei colpi fondamentali del tennis. Referenti: Proff. Giosi Bruno, De Luca Biagio, Carrano Salvatore.

PROGETTO SPORTELLO DI ASCOLTO PER PROBLEMATICHE ADOLESCENZIALI Obiettivi :

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a ) La conoscenza delle problematiche adolescenziali dei nostri allievi ;b) L’insegnamento all’autoconsapevolezza:c) Il tentativo di modificare comportamenti errati per integrarsi al meglio nel

mondo della comunità scolastica e sociale ;d) la risoluzione di problemi ;e) l’insegnamento all’empatia , all’aiuto reciproco , alla disponibilità ,al rispetto

delle regole, a lavorare con passione , ai sentimenti dell’amicizia , della morale e della religione.

Il progetto viene seguito dalla psicologa dott.ssa Marianna De Vita e dalla prof.ssa Patrizia Maria Pace.

PROGETTO “INSEGNANTI CHE AIUTANO A CRESCERE”Il progetto intende perseguire i seguenti obbiettivi:

Sostenere i docenti nel compito educativo attraverso l’analisi delle varie fasi del processo evolutivo;

Valutare e analizzare gli elementi della psicologia dell’adolescenza; Facilitare lo sviluppo di strategie educative atte a prevenire eventuali stati

di disagio; Promuovere percorsi strutturati atti a facilitare lo scambio relazionale tra

scuola e famiglia.Referente dott.ssa Marianna De Vita.

PROGETTO “IL CONSUMATORE DEL TERZO MILLENNIO E LO SPRECO ALIMENTARE”Il progetto si propone di acquisire comportamenti alimentari volti al consumo razionale di alimenti e di bevande prossimi alla data di scadenza. Referente Prof.ssa Cantile Claudia.

PROGETTO “EDUCAZIONE FINANZIARIA A SCUOLA”Il progetto si propone di:

educare gli alunni a gestire situazioni di incertezza; assumere, nella quotidianità, decisioni finanziarie convenienti; comprendere nei suoi elementi essenziali il funzionamento di politiche

economiche e monetarie.Referenti: Proff. Bosco Concetta, Caggiano Antonio. PROGETTO “VAMOS A APRENDERE EL ESPAÑOL”

Il progetto si propone di educare all’interculturalità e alla pluralità linguistica finalizzata al conseguimento della certificazione linguistica internazionale DELE.Referente Prof.ssa Anna D’Avino.

PROGETTO “RESPONSABILE DELLE COMPETENZE DIGITALI”

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Gli obiettivi del progetto sono: Potenziare negli allievi e nei docenti le competenze relative ai processi di

digitalizzazione e di innovazione tecnologica; Promuovere percorsi di formazione sulle T.I.C. Attivare azioni per incentivare didattiche alternative che facciano uso delle

tecnologie informatiche; Istruire gli allievi all’uso consapevole delle tecnologie; Sviluppare partenariati con Enti e/o altre istituzioni scolastiche del territorio

per lo sviluppo di progetti digitali.Referente: Prof. Valva Cono.

PROGETTO “TEATRO IN LINGUA INGLESE”Gli obiettivi sono:

Incoraggiare l’acquisizione e l’espressione spontanea in lingua inglese; Migliorare la comprensione e la produzione orale; Ampliare il lessico e le funzioni linguistiche degli studenti; Promuovere la comunicazione interculturale;

Referente: Prof.ssa Biancamano Rosanna

PROGETTO “KET”Gli obiettivi sono:

Stimolare l’interesse degli alunni verso lo studio della lingua inglese facendo loro comprendere l’importanza della lingua straniera come strumento di comunicazione;

Favorire la creazione di ulteriori spazi di approfondimento e crescita culturale;

Conseguire la Certificazione internazionale Cambridge University. Referente: Prof.ssa Biancamano Rosanna

VISITE GUIDATE

 Le visite guidate, oltre che un momento di coinvolgimento e di cooperazione del gruppo classe, rappresentano una vera e propria lezione “sul campo” ed un’occasione privilegiata di approfondimento dei contenuti. In particolare, per gli

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studenti, la visita rappresenta un momento importante perché permette loro di incontrare e conoscere da vicino  ciò  che si studia sui testi, di verificare direttamente in le procedure operative apprese nel corso delle lezioni, di sperimentare il contatto con il mondo del lavoro, con la complessità che ogni realtà presenta. L’Istituto prevede di organizzare:

1.VISITE AD AZIENDE2.VISITE GUIDATE AD ENTI ED ISTITUZIONI3.PARTECIPAZIONE A FIERE CAMPIONARIE 4.PARTECIPAZIONE A CONCORSI , CONVEGNI ED EVENTI CULTURALI5.VISITE NATURALISTICHE E PASSEGGIATE ECOLOGICHE

VIAGGI D’ISTRUZIONE Sulla base di progetti presentati dai Consigli di classe, l’Istituto organizza visite

guidate e viaggi d’istruzione in alcune delle località più significative per arte, cultura, tradizioni e interesse tecnico aziendale in ambito nazionale ed europeo. i progetti presentati saranno valutati nelle sedi istituzionali opportune: consigli di classe, collegio docenti, consiglio di Istituto resi operativi da un’apposita commissione, che  si occuperà di risolvere i problemi organizzativi

relativi agli stessi. Anche le modalità e le durate dei singoli viaggi saranno valutati nelle sedi istituzionali competenti.

ATTIVITA’ SPORTIVE Per le attività sportive l’Istituto intende seguire il protocollo di intesa del M.P.I. - CONI, al fine di promuovere lo sport dilettantistico, far acquisire sane abitudini sportive, nonché stimolare il confronto derivante dall’agonismo sportivo. Si prevedono: in orario curricolare, tornei d’Istituto, competizioni musicali e poetiche, ricerca

storica di giochi praticati dai nostri avi; in orario extracurricolare: sport singoli, di orientamento maschile e femminile e

sport di squadra. Progetto piscina “ Professione sport “ e Progetto centro sportivo scolastico,

Giochi studenteschi.  TIROCINI AZIENDALI

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 L’obiettivo specifico dello stage sarà la realizzazione di momenti di alternanza tra studio e lavoro. Nell’ambito della definizione della figura professionale dello studente diviene essenziale prevedere, a livello curricolare, periodi di tirocinio aziendale  che permettano agli allievi di sperimentare sul campo la validità delle nozioni apprese, di affinare le loro capacità relazionali, e di agevolare le scelte professionali.In questa ottica, si prevedono esperienze formative rivolte agli studenti del quarto e del quinto anno dell’Istituto di Istruzione Superiore, che verranno inseriti presso imprese private ed enti pubblici da effettuarsi sia al termine dell’anno scolastico come stage alternativi sia durante l’anno scolastico come alternanza scuola-lavoro (legge 196/97, art.18 D.M. del 25/03/98 n.142).

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AREA DELLE ATTIVITA’ INTERNAZIONALI Progetti europei: PROGETTO DI STAGE LINGUISTICO Il progetto abbina al viaggio d’istruzione, della durata di 7-8 giorni in  un Paese di lingua anglosassone o francofono, un corso di lingua inglese o francese. Obiettivo della proposta è il perfezionamento delle lingue suddette. (Docenti  referenti: dipartimento di lingue ).

 Scambi culturali Scambi estero:

SCAMBI CULTURALI NAZIONALI ED ESTERI

PROGETTO INTERCULTURA

SCUOLA COME CONOSCENZA DEL TERRITORIO

FORUM RISTORAZIONE

L’IPSEOA progetta una serie di incontri sulle problematiche della gestione della Ristorazione nel Vallo di Diano alla quale prenderanno parte operatori del settore e personale tecnico della scuola. Lo scopo è di favorire una costruttiva interazione trail lavoro della scuola e le esigenze del settore.

PON ANNUALITÀ 2014 – 2020

Nell’ambito dell’ampliamento dell’Offerta Formativa, è intenzione dell’Istituto attuare interventi nell’ambito del Programma Operativo Nazionale 2014 – 2020 al fine di utilizzare le opportunità offerte dai finanziamenti europei.

L’Istituzione scolastica è in attesa della pubblicazione dei bandi da parte del M.I.U.R. al fine di aderire ai progetti più consoni e coerenti con l’offerta formativa dell’istituto.

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10. L'ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA

La scuola dell'autonomia si configura come luogo partecipato in cui più soggetti (dirigente, docenti, personale ATA, alunni e famiglie) concorrono alla costruzione di un progetto educativo condiviso e tutti insieme, pur nella distinzione di funzioni, in vista del fine comune si assumono la responsabilità dei risultati.

ORGANI COLLEGIALI E PERSONALE DELL'ISTITUTO  

DIRIGENTE SCOLASTICO

Prof. Cono Alberto RossiRiceve: Lunedì - Mercoledì - Venerdì dalle 10.00 alle 12.00 (salvo impedimenti)In altri giorni previo appuntamento

DIRETTORE AMMINISTRATIVO

Stabile TeresaRiceve tutti i giorni dispari dalle 10.00 alle 12.30Martedì dalle 15.00 alle 16.30

COLLABORATORI DEL PRESIDEProf. Biagio De LucaProf. Fausto Fiscina

Primo collaboratoreSecondo collaboratore

GIUNTA ESECUTIVASi riunisce su convocazione del Dirigente scolastico per predisporre i lavori del Consiglio d'Istituto.Componenti: Cono Alberto Rossi, Dirigente scolastico

Stabile Teresa, Direttore amministrativoBiagio De Luca, docente- componente genitori- componente ATA

CONSIGLIO D'ISTITUTODirigente Scolastico Prof. Cono Alberto RossiProf. Fiscina FaustoProf. Masullo PasqualeProf. DeLuca BiagioProf. Viglione BrunellaProf. Collazzo Maria Carmela Prof. Reina PasqualeProf. Massa VivianaProf.ssa Amabile NiclaAss.te Tecnico Spadaro Norella SaverioAss.te Amm.va Casaburi CarmelaGenitore Lobosco Franca (alunna Casale Ester Lea 2^A – ITE)Genitore Caminiti Giuseppe (alunna Caminiti Ilaria 1^A – ITE)Genitore Carnevale Annamaria (alunna Cozza Rossella 1^ C – ITE)Genitore Viola Bruno (alunno Viola Vincenzo 3^ B – ITE)Alunno Morello Cono – Classe 5^ D – ITEAlunno Iannelli Andrea – Classe 5^ B – ITEAlunno Resciniti Samson Quinto – Classe 5^ D – IPSEOAAlunno Marmo Pietro – Classe 5^ D - IPSEOA

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FUNZIONI STRUMENTALIprof. Paolo Zito (Area1/2)prof.ssa Brunella Viglione (Area 3)prof.ssa Viviana Massa (Area1/2)prof. Pasquale Masullo (Area 5)prof.ssa Anna D’Avino (Area1/2)prof. Giuseppe Silvio Salvioli (Area 4)

COMITATO DI VALUTAZIONESi riunisce, su convocazione del Dirigente Scolastico, per valutare il servizio dei docenti, ivi compresi quelli in anno di prova e ogni qualvolta vi sia la necessità di effettuare valutazioni del servizio.Componenti: Dirigente Scolastico

Prof.ssa Concetta BoscoProf.Pietro ScalaProf (nominato dal Consiglio d’istituto)Componente Alunni Componente GenitoreComponente nominato dall’U.S.R.

ORGANO DI GARANZIADirigente Scolastico Docente Membro effettivoGenitore Membro effettivoDocente Membro supplenteGenitore . Membro supplente 

 Il Dirigente scolastico

A capo dell' organizzazione scolastica, in funzione di responsabile e garante del buon funzionamento, è il Dirigente scolastico. Egli è promotore delle attività d'Istituto. È il responsabile della scuola, la organizza e la controlla, promuove e favorisce i rapporti fra

docenti, genitori ed alunni. Al Dirigente scolastico spetta la rappresentanza dell'Istituto e la convocazione delle riunioni degli Organi collegiali; è garante dell'esecuzione delle delibere del Consiglio d'Istituto, procede alla formazione delle classi, alla formulazione dell'orario delle lezioni, tiene rapporti con gli enti locali e l'amministrazione scolastica centrale, coordina il funzionamento degli uffici di segreteria, vigila sull'adempimento dei doveri degli insegnanti. Il Dirigente Scolastico per l’A.S. 2015/2016 è il Prof. Cono Alberto Rossi.

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Il Collegio dei docentiIl Collegio dei docenti è sede di sintesi del lavoro complessivo di programmazione educativa e didattica. In esso sono definiti le linee generali dell'intervento educativo ed i criteri di tipo metodologico procedurale. Delibera le finalità del processo didattico e gli obiettivi formativi. Definisce e convalida il piano delle attività annuali e il piano dell'offerta formativa. Il Collegio, nei tempi e nelle modalità previste dalla normativa vigente, individua le funzioni-strumentali, scegliendole all'interno di quelle previste dall'articolo 28 del  C.C.N.L., definisce altresì le competenze e i requisiti professionali necessari per l'accesso a ciascuna delle funzioni medesime, designa i docenti cui affidarle,  esprime una valutazione riguardo ciascun anno scolastico e sull'eventuale conferma degli incarichi medesimi per gli anni scolastici successivi.

 Il Consiglio di classeIl Consiglio di classe, formato da tutti i docenti assegnati a quella classe è presieduto dal D.S. o da un coordinatore all’uopo delegato, si avvale anche della collaborazione di un segretario verbalizzante. Elabora la propria programmazione, tenendo presente la realtà della classe, gestisce e sorveglia l'andamento didattico -disciplinare della stessa. Traduce le finalità degli obiettivi formativi deliberati dal Collegio dei docenti in obiettivi trasversali da perseguire nelle varie discipline e realizza il raccordo con quelli disciplinari. Procede alle verifiche del lavoro svolto in relazione agli obiettivi sviluppati, organizza gli interventi didattici educativi ed integrativi, sceglie gli strumenti di osservazione, verifica e valutazione. Il Consiglio di classe attua la partecipazione dei genitori degli studenti alla vita della comunità scolastica attraverso lo scambio di informazioni, esperienze, osservazioni.

I Dipartimenti Nel nostro Istituto i dipartimenti sono: ITE

1.      Italiano, storia, lingue straniere, geografia e religione2.      Matematica e informatica3.      Scienze integrate (Scienza della Terra – Biologia) – (Fisica e Chimica)4.      Discipline giuridiche ed economiche5.      Discipline economiche ed aziendali6.      Informatica

IPSEOA

1. Italiano, storia, lingue straniere, geografia, tecnica di com. e religione2. Matematica3. Scienze integrate (Scienza della Terra – Biologia), Scienza degli Alimenti, Scienze

integrate (Fisica e Chimica)

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4. Discipline giuridiche – economiche – aziendali5. Cucina6. Informatica e ricevimento7. Sala e Vendita Dipartimenti  comuni ai due Istituti: Scienze Motorie Ogni dipartimento elabora una propria programmazione annuale, tenendo presenti sia i profili professionali di ogni indirizzo di studio, sia gli obiettivi di apprendimento previsti per le singole discipline. Il Dipartimento concorda gli obiettivi minimi essenziali che ogni alunno deve raggiungere per ottenere la sufficienza, la scansione modulare dei contenuti, le prove di verifica, i criteri di valutazione, gli interventi didattici educativi integrativi, il recupero dei debiti formativi, le proposte di attività integrative e di attività educative non curricolari, i raccordi con i progetti speciali dell'Istituto. In ogni dipartimento esiste il ruolo di coordinatore che assume un'importanza rilevante per l'organizzazione ed il funzionamento del dipartimento stesso. Egli ha il compito di coordinare la programmazione e di assecondare lo sviluppo delle attività, sia a livello di implementazione delle risorse strutturali, sia a livello di arricchimento della professionalità dei docenti e di formazione del personale.

Commissioni e gruppi di lavoroLe commissioni e i gruppi di lavoro elaborano progetti da sottoporre all'approvazione del Collegio dei docenti, dei Consigli di classe, del Consiglio d'Istituto. Anche nelle Commissioni e nei gruppi di lavoro è prevista la presenza di un coordinatore. Esse sono: 

Commissione Sicurezza Commissione Valutazione del servizio Commissione Banchetti e concorsi Commissione Orientamento – Continuità educativa – Pubblicità Commissione Handicap Commissione Viaggi d’Istruzione Commissione Progettazione didattica e attività culturali Commissione Istruzione e Formazione Professionale

 Per altre finalità vengono designati appositi referenti.

Funzioni strumentali al POF

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Il personale della scuola in generale, ed in particolare i docenti, si trovano di fronte ad importanti novità dal punto di vista dell'organizzazione e della didattica. Le innovazioni introdotte dal contratto collettivo individuano nel Collegio dei docenti l'organo cui spetta definire le principali modalità organizzative e di offerta didattica e sono, quindi, gli stessi docenti a farsi carico della qualità e quantità del servizio erogato.Alcuni docenti hanno il compito di svolgere funzioni di coordinamento e di organizzazione per migliorare il servizio offerto. Ogni scuola, pertanto, individua i docenti responsabili delle funzioni strumentali al piano dell'offerta formativa.

Tali funzioni sono regolate dall'articolo 30 CCNL 2002/05 (ART.28 CCNL 26/05/1999 e ART.37 CCNL 31/08/1999 . Le singole aree con i relativi compiti sono le seguenti:

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Area 1 - “Gestione del Piano dell’Offerta Formativa (P.O.F.)”

Revisiona, integra e aggiorna il P.O.F. nel corso dell’anno Organizza la realizzazione dei progetti Organizza, coordina le riunioni attinenti al proprio ambito e gli incontri di

coordinamento organizzativo Gestisce le attività di autoanalisi e di autovalutazione dell’istituto fornendo

informazioni riguardo alla qualità dei processi messi in atto, ai risultati prodotti e al grado di soddisfazione raggiunto

Opera in sinergia con le altre F.S., i referenti dei singoli progetti, i direttori dei dipartimenti, e i responsabili delle commissioni

Lavora con il Dirigente Scolastico e, relativamente a specifiche questioni di natura economico-amministrativa, con il DSGA per la realizzazione del piano annuale dell’offerta formativa

Svolge un’azione di sostegno operativo per tutti i docenti impegnati nella realizzazione di iniziative progettuali

Area 2 - “Sostegno ai docenti”

Gestisce l’accoglienza e l’inserimento dei docenti in ingresso Rileva i disagi nel lavoro ed attiva modalità e/o interventi di risoluzione Analizza i bisogni formativi, coordina e gestisce il Piano annuale di formazione

e di aggiornamento dei docenti con particolare riferimento all’innovazione didattica per lo sviluppo della cultura digitale per l’insegnamento

Supporto ed Assistenza informatica: registro digitale, scrutini on line, Pacchetto Scuola NEXT;

Cura la documentazione educativa, informando in merito alla sperimentazione/realizzazione di buone pratiche metodologiche e didattico-educative, e all’efficacia e utilizzo di nuovi supporti tecnologici applicati alla didattica sulle iniziative di aggiornamento e di formazione professionale promosse in ambito locale e nazionale

Svolge un’attività di assistenza e di supporto in merito a questioni di ordine didattico-organizzativo

Affianca, in particolare i nuovi docenti con un’azione di consulenza Promuove uno stile di comunicazione e collaborazione costruttivo con e tra i

docenti Lavora a contatto con il Dirigente Scolastico e il DSGA al fine di rendere

fattibile l’erogazione di interventi formativi a favore dei docenti.

Area 3 - “Supporto agli studenti”

Gestisce l’accoglienza e l’inserimento degli studenti neoiscritti Promuove interventi connessi alla prevenzione degli abbandoni e della

dispersione scolastica Rileva situazioni di disagio e/o di difficoltà di studio e propone

modalità/strategie di prevenzione/soluzione Predispone iniziative di sostegno/recupero e di valorizzazione delle eccellenze

finalizzate al potenziamento della qualità dell’istruzione Coordina la promozione e la gestione degli stages in linea con i profili

d’indirizzo dell’Istituto Organizza incontri tra la scuola e le famiglie degli studenti delle classi prime

per favorire la conoscenza della nuova realtà scolastica Coordina le commissioni Orientamento in entrata e in uscita Raccoglie e scambia informazioni riguardo a situazioni di

disadattamento/disagio, problemi di studio/apprendimento, svantaggio,

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disabilità e, lavorando a stretto contatto con i colleghi, in particolare con la F. S. “Inclusione e benessere a scuola”, condivide iniziative per affrontare le difficoltà e assicurare a tutti gli studenti esperienze di successo formativo.

Collabora con gli studenti supportandoli in tutte le attività e iniziative, soprattutto con i rappresentanti di classe e d’istituto nello svolgimento delle loro funzioni

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Area 4 - “Inclusione e Benessere a scuola”

Cura l’accoglienza e l’inserimento degli studenti con bisogni speciali (BES) e disturbi di apprendimento(DSA), dei nuovi insegnanti di sostegno e degli operatori addetti all’assistenza

Concorda con il Dirigente Scolastico la ripartizione delle ore degli insegnanti di sostegno e collabora con il DSGA per la gestione degli operatori addetti all’assistenza specialistica

Coordina i GLH operativi e il GLH d’istituto Diffonde la cultura dell’inclusione Comunica progetti e iniziative a favore degli studenti con bisogni speciali e

DSA Rileva i bisogni formativi dei docenti, propone la partecipazione a corsi di

aggiornamento e di formazione sui temi dell’inclusione Offre consulenza sulle difficoltà degli studenti con bisogni speciali e DSA Suggerisce l’acquisto di sussidi didattici per supportare il lavoro degli

insegnanti e facilitare l’autonomia, la comunicazione e l’attività di apprendimento degli studenti

Prende contatto con Enti e strutture esterne Svolge attività di raccordo tra gli insegnanti, i genitori, e gli specialisti esterni Condivide con il Dirigente scolastico, lo staff dirigenziale e le altre F.S. impegni

e responsabilità per sostenere il processo di inclusione degli studenti con bisogni speciali

Promuove attività di sensibilizzazione e di riflessione didattico/pedagogica per coinvolgere e impegnare l’intera comunità scolastica nel processo di inclusione.

Area 5 - “Scuola – Famiglia – Territorio – Progettualità Internazionale”

Promuove la comunicazione interna ed esterna all'Istituto Collabora con il Dirigente scolastico nella predisposizione delle comunicazioni

interne ed esterne nella individuazione delle priorità Cura i rapporti con il territorio (scuole, Enti e soggetti istituzionali; economico –

produttivi; culturali – sociali ecc.) volti all’implementazione della mission d’istituto e del POF;

Promuove le attività e le iniziative volte a supportare e sostanziare la relazione di interscambio e crescita scuola – territorio;

Gestisce i rapporti Scuola – famiglia; Coordina tutte le azioni inerenti la progettualità internazionale (stage e viaggi

all’estero, campi scuola); Raccoglie le esigenze e le proposte emergenti dai docenti e dagli studenti. Cura i rapporti con l’area amministrativa e gestionale della segreteria d’Istituto

e con il D.S. ai fini della stesura dei bandi di gara, della valutazione delle offerte delle Agenzie di Viaggio;

Cura i rapporti con le Agenzie di Viaggio e Supporta i gruppi in partenza ed in viaggio.

Organizza manifestazioni e mostre.

I rapporti scuola – famigliaL'Istituto intende collaborare con le famiglie nel processo educativo e formativo usando il POF come strumento di riferimento e di confronto; l'Istituto è disponibile al dialogo e a recepire tutte le indicazioni che aiutino la crescita e che possano migliorare la qualità della scuola.

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I docenti incontrano le famiglie singolarmente almeno due volte nel corso dell'anno scolastico; sono disponibili nell'ora settimanale prevista per il ricevimento dei genitori nell'orario scolastico e, previo appuntamento, in qualunque altro momento concordato a tal fine.Alle famiglie vengono consegnate le schede di valutazione quadrimestrali delle valutazioni trimestrali con l'indicazione delle eventuali insufficienze e la comunicazione delle attività programmate per il loro superamento (corsi di recupero, intensificazione dello studio domestico, sportello di consulenza e assistenza). I docenti hanno la facoltà di procedere a loro volta alla prenotazione di un colloquio con le famiglie, ove se ne riscontri la necessità, per ragioni di ordine  educativo e/o didattico.Si rimanda al Regolamento d’Istituto, allegato al presente documento, per quanto riguarda le norme comportamentali; in esso sono contenuti i doveri dei discenti, ma anche i principi che regolano una comunità complessa in cui i diritti e i doveri di una componente si incrociano e si confrontano con quelli delle altre.

Orari di uffici e servizi amministrativiLe informazioni relative ai fattori di qualità ed ai criteri di trasparenza che il servizio si propone di garantire vanno dalle modalità per le iscrizioni, modalità di rilascio di certificati e di consegna di schede, pagelle e diplomi.A tale scopo, gli orari di apertura al pubblico degli uffici della segreteria Didattica e Amministrativa sono i seguenti:

Giorno ore Utenza interessatadal lunedì al sabato Dalle 10,00 alle 12,00 Docenti- studenti ed

esternimartedì e giovedì 14,30 - 16,30 “ “ Presso la sede IPSEOA sarà aperto uno sportello a cura della segreteria per un giorno a settimana.

 I  servizi generali amministrativo contabili.

 I  compiti delle segreterie.

 L’attribuzione alle scuole di ulteriori funzioni amministrative ha comportato un notevole incremento di lavoro per gli uffici di segreteria. Il personale ATA con corsi di formazione ed autoformazione supporterà tutti i processi di innovazione e riforma scolastica. 

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In tal modo sarà possibile esercitare pienamente le opportunità offerte dalle disposizioni sull’autonomia, quali l’effettiva facoltà di progettazione e programmazione del curricolo e l’applicazione di alcuni ingredienti organizzativi (cooperazione nel lavoro da parte di tutto il personale scolastico, pianificazione delle attività, controllo delle risorse e qualità del servizio, fluidificazione nella gestione).L’entrata in vigore del Nuovo Regolamento di Contabilità, ha comportato delle significative innovazioni che hanno profondamente inciso sull’organizzazione dei servizi generali ed amministrativi delle istituzioni scolastiche. Tuttavia, affinché la scuola dell’autonomia abbandoni la funzione prevalentemente legata agli adempimenti amministrativi, per assumere quella di interpretazione dei bisogni e di richiesta di formazione, è necessario che sia esperibile una vera e propria  pianificazione gestionale, entro cui le azioni didattiche trovino adeguato supporto nell’impiego ottimale e flessibile delle risorse finanziarie. La dotazione d’istituto deve essere utilizzata per potenziare le capacità negoziali e l’autonomia gestionale per la piena realizzazione del P.O.F., coerente con gli obiettivi generali e culturali stabiliti. 

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Compiti degli uffici amministrativi

 I Servizi Generali  ed Amministrativi - Contabili  sono articolati in uffici autonomi, sebbene strettamente correlati e sotto la vigilanza e il coordinamento  del DSGA ed erogano i seguenti servizi all’utenza secondo il piano di lavoro predisposto all’inizio dell’anno scolastico e pubblicato all’Albo dell’Istituto.L’orario d’ufficio è dalle ore 7:45 alle ore 13:45.  Obiettivi dell’organizzazione degli uffici amministrativi.

L’organizzazione delle attività di gestione dei servizi generali amministrativo - contabili sono improntate al raggiungimento dei seguenti obiettivi:

favorire il raggiungimento del successo formativo degli allievi garantire la qualità del servizio offerto in termini di rispetto delle

aspettative dell’utenza interna ed esterna perseguire una organizzazione e gestione razionale  delle risorse individuare l’equilibrio dei carichi di lavoro  da distribuire tra le risorse

umane  coinvolte, in termini di rispetto delle competenze e delle attitudini  di ciascuno degli addetti

dotarsi di un sistema di controllo atto a garantire adeguamenti in itinere

QUADRO GENERALE DEI SERVIZI E COMPITI DEL PERSONALE A.T.A.

Area - Funzioni Responsabile

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GESTIONE FINANZIARIA E CONTABILE Sig. Pietro Gangone

AMMINISTRAZIONE DEL PERSONALE Sig.ra Michelina Pirrone

AFFARI GENERALI Sig. Costa Pietro

PROTOCOLLO-PROGETTI-ACQUISTI Sig. Donato Bellissimo

UFFICIO RELAZIONI CON IL PUBBLICO Sig. Martusciello Ettore

DIDATTICA I.T.E. Co.Co.Co. Sig. Domenico Mazza

DIDATTICA IPSEOA Sig.ra Carmela Casaburi, Sig.ra Liberata albanese

ASSISTENTI TECNICI

LAB. INF. 1° piano - LAB. LINGUE 1° piano Sig. Sica Franco

LAB. B P.T. - LAB D TRATTAMENTO TESTI Sig.Spano Beniamino

LAB. FISICA - LAB. SCIENZE II P. Sig. SpadaroNorella Saverio

LAB. CUCINA Sig. D’Angelo Cosimo Raffaele

LAB. SALA BARmagazzino IPSEOA

Sig. Palmiro VincenzoSig.ra Senatore Patrizia

LAB. RICEVIMENTO Sig. Stio Nicola

LAB. Informatica IPSEOA Sig. Di Filippo Franco

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COLLABORATORI SCOLASTICI

1) Di Candia Cono2) Masullo Carmine3) Dente Angelina4) Daralla Michele5) Gagliotti Gaetano6) Cupolo Maria7) Scardino Giuseppina8) Penna Maria Alfonsina9) Giuliano Michele10) Marmo Michele11) Russo Ottavio12) Corleto Rocco13) Femminella Michele14) Tesauro Antonietta15) Pisaniello Immacolata16) Sorice Maria17) Costantino Maria

I PROGETTI PER LA VALORIZZAZIONE DEL PERSONALE ATA ArchivioL’ archivio comune ai due Istituti per la conservazione di tutti gli atti amministrativo-contabili,  del personale docente, ATA e degli alunni, necessita di un continuo aggiornamento. Il progetto coinvolgerà tutto il personale.

Banqueting per l’IPSEOALa necessità, al fine di favorire la formazione degli allievi della sezione IPSEOA con esperienze sul campo e all’ esterno, davanti ad una utenza reale, conduce spesso l’istituto ad organizzare, in collaborazione con Enti pubblici e privati, banchetti, coffee break, buffet, ecc. anche per decine o centinaia di persone, con un grosso sforzo organizzativo portato avanti dal personale ATA, in collaborazione coi i docenti e gli allievi.La presenza di un bar interno all’istituto, inoltre, utilizzato per le esercitazioni degli allievi, porta spesso ad una notevole intensificazione dell’attività del personale addetto ai laboratori. Il progetto prevede una particolare organizzazione dei servizi tendente ad una razionale  utilizzazione del personale, siano essi  collaboratori scolastici, assistenti tecnici ed amministrativi. Il progetto banqueting si avvale, grazie ad un notevole sforzo finanziario operato negli anni scorsi, di un idoneo mezzo per il trasporto della preparazione alimentare, in condizioni di rispetto dell’attuale normativa.Manutenzione

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Le due sezioni ITE ed IPSEOA ospitano laboratori di cucina, informatica, scienze, auditorium ecc. che sono costantemente ed intensamente utilizzati per lo svolgimento oltre che delle lezioni curriculari anche per progetti ed attività extracurriculari , necessitano, quindi, di una puntuale e costante manutenzione ordinaria e straordinaria per cui il personale ATA (assistenti tecnici) ha proposto progetti per il consentire al meglio l’utilizzo di tutte le attrezzature dell’Istituto. Il personale ausiliario, in casi eccezionali, si è proposto per la manutenzione degli spazi verdi anche se di competenza dell’Amministrazione Provinciale.

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11. RAPPORTO DI AUTOVALUTAZIONE (RAV) E PIANO DI MIGLIORAMENTOLa valutazione del Piano dell’Offerta Formativa avverrà principalmente mediante il

R.A.V. (Rapporto di autovalutazione) ufficialmente in vigore su specifica piattaforma

del M.I.U.R. a partire dall’A.S. 2014-15, oltre ai protocolli previsti dallo specifico

software utilizzato dagli Istituti con certificazione Polo di Qualità di Napoli. Tale

valutazione sarà condotta dal nucleo di valutazione appositamente nominato dal

Collegio Docenti.

IL PIANO DI MIGLIORAMENTO 2015-16 Il DPR 80 del 28/3/2013 ha dato alla scuola italiana il REGOLAMENTO SUL SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE e previsto nell’AS 2014-15 la compilazione di un RAPPORTO DI AUTOVALUTAZIONE (RAV) e nell’AS 2015-16 l’implementazione di un PIANO DI MIGLIORAMENTO a partire dall’ Individuazione delle priorità emerse.

In attesa di pubblicazione a livello nazionale dei RAV, si presentano:

OBIETTIVI FORMATIVI OBIETTIVI DI PROCESSO OBIETTIVI DI MIGLIORAMENTO OBIETTIVI DI GESTIONE E AMMINISTRAZIONE

Motivazione della scelta delle priorità sulla base dei risultati dell'autovalutazione

Il QEQ (Quadro Europeo delle Qualifiche del 2006), stabilisce le 8 competenze chiave per l’apprendimento permanente: tra esse le “Competenze sociali e civiche”.

Il DM 139 2007 parla di “Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona, della collettività e dell’ambiente”.

La LEGGE 169/ 2008 art. 1 introduce l’insegnamento di “Cittadinanza e Costituzione”. Il DPR 89/2010 (licei) recita: “spazio adeguato riservato al tema della cittadinanza e della Costituzione repubblicana... maturando altresì, anche in relazione con le attività svolte dalle istituzioni scolastiche, le necessarie competenze per una vita civile attiva e responsabile”.

Il DPR 88/2010 (tecnici) prevede che: “Le attività e gli insegnamenti relativi a Cittadinanza e Costituzione coinvolgano tutti gli ambiti disciplinari…; interessino anche le esperienze di vita e attività di alternanza scuola-lavoro”.

Alla luce di questa normativa corposa e cogente, nonché dell’interesse prioritario di formare gli studenti per educarli ad essere cittadini del domani prima ancora che di istruirli, si è scelto come PRIORITA’ quella delle COMPETENZE CHIAVE DI

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OBIETTIVI FORMATIVI

PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s 2015/2016

CITTADINANZA.

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PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s 2015/2016

potenziare le metodologie laboratoriali, le attività di laboratorio, il metodo cooperativo, la didattica per competenze, ai fini di favorire il successo formativo e contrastare e prevenire la dispersione scolastica, intesa anche come perdita di motivazione allo studio;

valorizzare e potenziare le competenze linguistiche, con particolare riferimento all’italiano, alla lingua inglese e francese;

potenziare le competenze matematico logiche e scientifiche;

potenziare le competenze nelle discipline di indirizzo:

• ITE: discipline economico-aziendale e giuridiche;• IPSEOA: discipline laboratoriali di Enogastronomia, Sala e vendita

e Accoglienza turistica;

sviluppare le competenze di cittadinanza attiva e democratica e comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità, all’utilizzo critico e consapevole dei social network, ai fini di prevenire ogni forma di bullismo, anche informatico;

potenziare le discipline motorie al fine di sviluppare comportamenti ispirati a uno stile di vita sano, con particolare riferimento all’alimentazione e alle tecniche di primo soccorso;

sviluppare le competenze digitali e del pensiero computazionale;

potenziare l’inclusione scolastica e il diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati;

valorizzare la scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e in grado di sviluppare e aumentare l'interazione con le famiglie e con la comunità locale,

favorire l’apertura pomeridiana delle scuole e ridurre il numero di alunni per classe o per articolazioni di gruppi di classi, anche con potenziamento del tempo scolastico o rimodulazione del monte orario;

valorizzare i percorsi formativi individualizzati e personalizzati che mirino al recupero e al potenziamento;

definire un sistema di orientamento inteso come pratica educativa permanente, al fine di aiutare gli alunni a conoscere se stessi per definire in modo autonomo e intenzionale un proprio progetto di vita, utilizzando la funzione orientativa di tutte le discipline.

potenziare il metodo cooperativo, la ricerca-azione e la sperimentazione all’interno della comunità professionale dei docenti;

progettare per dipartimenti disciplinari in coerenza con il curricolo per

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OBIETTIVI DI MIGLIORAMENTO(priorità strategiche inserite nel RAV)

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competenze; condividere all’interno dei dipartimenti disciplinari e uniformare per classi

parallele le prove di ingresso, di verifica, di valutazione per competenze; condividere i criteri di valutazione; Elaborare criteri di valutazione omogenei e condivisi per tutte le discipline

incluse le competenze di cittadinanza.

Dal RAV d’istituto emerge la priorità di raggiungere una maggiore uniformità dei risultati e migliorare i risultati delle prove standardizzate. La strategia da perseguire può identificarsi nella somministrazione di prove autentiche per classi parallele.Inoltre ci si propone di promuovere, sostenere ed incentivare le interazione fra scuola, società ed impresa per garantire la realizzazione del “life long learning” (apprendimento nel corso di tutta la vita).La strategia deve identificarsi nello sviluppo e nel consolidamento della logica e dell’operatività dei progetti in rete con altre scuole, la mission della scuola deve

essere quella di concepire e vivere l’interazione scuola-società-impresa come spazio formativo olistico.Il Piano triennale dell’Offerta Formativa, rispetto al tradizionale P.O.F., e nel rispetto di quanto stabilito della Legge 107/2015, si caratterizza per una serie di aspetti di cui bisognerà tenere il dovuto conto. Il P.T.O.F. non è solo il documento di identità dell’istituzione scolastica, ma esso rappresenta un programma completo e coerente della strutturazione del curricolo dei vari indirizzi presenti nell’istituto di istruzione superiore. Esso deve contenere, esplicitare e presentare analiticamente tutte le attività, le scelte di autonoma logica organizzativa, le scelte autonome di impostazione metodologica-didattica, di utilizzo, promozione e valorizzazione delle risorse umane con le quali l’istituto intende perseguire gli obiettivi dichiarati nell’esercizio delle funzioni che sono comuni a tutte le istituzioni scolastiche in quanto tali, ma che, nel nostro caso specifico, ci caratterizzano e ci identificano nel nostro territorio di pertinenza.

Anche se dal RAV non emerge quale criticità, si ritiene necessario il potenziamento ed il miglioramento della qualità complessiva dell’ambiente di apprendimento, il quale, proprio perché legato al contesto di due istituti di indirizzo tecnico-professionale, necessita di un adeguamento costante con quanto la tecnologia e l’informatica mettono a disposizione giorno dopo giorno nei diversi ambienti operativi.

Altro obiettivo è quello di intensificare il rapporto con le famiglie, attivare iniziative volte a promuovere l’educazione alla salute e all’educazione all’ambiente, attuare interventi di recupero e sportelli anche pomeridiani. Intervenire in modo sistematico con l’attuazione del progetto di dispersione scolastica per prevenire ed arginare l’eventuale disagio scolastico e le difficoltà di apprendimento. Realizzare gli interventi previsti dal patto di corresponsabilità e dal protocollo di intesa degli allievi con disabilità, realizzazione delle misure necessarie per allievi con certificazione DSA e attivazione di tutto quanto necessario per la realizzazione degli interventi per alunni con Bisogni Educativi Speciali (BES).

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OBIETTIVI DI PROCESSO(in coerenza con gli obiettivi di miglioramento – traguardi - individuati nel RAV)

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Realizzare una progettualità integrativa volta ad agevolare l’accoglienza degli allievi stranieri attraverso l’apprendimento della lingua italiana quale strumento di comunicazione ma, soprattutto, di positiva accettazione di se stessi in un nuovo contesto culturale e comunicativo.Per quanto riguarda l’alternanza scuola-lavoro, si svilupperanno ulteriormente i processi già in atto nel nostro istituto in osservanza del D. Lgs. N. 77/2005.In relazione al piano nazionale per la scuola digitale, l’istituzione scolastica incentiverà l’adesione al piano, già in atto.Convogliare le attività di formazione in servizio verso le tematiche attinenti le criticità emerse dal RAV e/o verso le problematiche di più stretta attinenza quali:

Organizzazione e sviluppo di strategie per BES e DSA; Processi di costruzione del curricolo verticale di istituto; Livelli essenziali di prestazioni; Altro che il D.S. riterrà opportuno proporre;

L’elaborazione del P.T.O.F. costituisce l’esplicitazione dell’offerta formativa la quale deve articolarsi tenendo conto non solo della normativa e delle presenti indicazioni, ma anche e soprattutto del patrimonio di esperienze e professionalità che negli anni hanno contribuito a costruire l’immagine del nostro istituto. Esso deve fare riferimento costante alla vision condivisa e alla mission dichiarata quali elementi distintivi e caratterizzanti.

OBIETTIVI DI GESTIONE E AMMINISTRAZIONE

promuovere forme di cooperazione, informazione e formazione interagendo con le altre scuole del territorio;

operare avendo come riferimento i criteri di economicità, di efficacia, di efficienza e gli obblighi di trasparenza;

favorire una funzionale e flessibile organizzazione del lavoro di tutte le unità di personale, sia docente che ATA;

monitorare costantemente i processi e le procedure in uso, al fine di migliorare e superare le eventuali criticità;

valorizzare il personale con corsi di formazione di qualità; promuovendo iniziative di formazione rivolte agli studenti per la conoscenza delle tecniche di primo soccorso, programmando attività formative rivolte al personale docente e amministrativo, tecnico e ausiliario e definendo le risorse occorrenti;

attuare le migliori modalità di comunicazione con le famiglie, implementando l’utilizzo del registro elettronico;

reperire risorse economiche e strumentali adeguate per mantenere e implementare le strumentazioni tecnologiche;

sviluppare i processi di dematerializzazione e innovazione.

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Allegato A - ASSI CULTURALI

COMPETENZE degli ASSI COMPETENZE CHIAVI sviluppate in particolare dall’asse

Asse dei Linguaggi (italiano, lingua straniera, ed.fisica ) Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi

indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti;

Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo;

Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi

Utilizzare una lingua straniera per i principali scopi comunicativi e operativi

Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico e letterario

Utilizzare e produrre testi multimediali

Costruzione del sé: Imparare ad imparare

Relazione con gli altri: Comunicare (comprendere e

rappresentare) Collaborare e partecipare

Rapporto con la realtà naturale e sociale:

Individuare collegamenti e relazioni

Asse matematico (matematica) Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo

aritmetico ed algebrico, rappresentandole anche sotto forma grafica

Confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni.

Individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi

Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamento sugli stessi anche con l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico.

Rapporto con la realtà naturale e sociale

Risolvere problemi Individuare collegamenti e

relazioni

Costruzione del sé: Imparare ad imparare

Relazione con gli altri: Collaborare e partecipare Comunicare (comprendere-

rappresentare)

Asse scientifico-tecnologico (scienze naturali, chimica, fisica, informatica)

Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle sue varie forme i concetti di sistema e di complessità

Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia a partire dall’esperienza

Essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui vengono applicate

Rapporto con la realtà naturale e sociale

Risolvere problemi Individuare collegamenti e

relazioni

Costruzione del sé: Imparare ad imparare

Relazione con gli altri Collaborare e partecipare Comunicare

Asse storico-sociale (storia, diritto, geografia, religione)

Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culturali

Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona, della collettività e dell’ambiente

Riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio economico per orientarsi nel tessuto produttivo del proprio territorio

Rapporto con la realtà naturale e sociale

Acquisire ed interpretare l’informazione

Individuare collegamenti e relazioni

Relazione con gli altri Agire in modo autonomo e

responsabile Collaborare e partecipare Progettare

Costruzione del sé:

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Imparare ad imparare ASSE DEI LINGUAGGI

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CompetenzeIndicate nelle linee guida dell’Obbligo d’istruzione

Abilità/capacitàIndicate nelle linee guida dell’Obbligo d’istruzione

ConoscenzeIndicate nelle linee guida dell’Obbligo d’istruzione

1. Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti

1.1 Comprendere il messaggio contenuto in un testo orale

1.2 Cogliere le relazioni logiche tra le varie componenti di un testo orale

1.3 Esporre in modo chiaro logico e coerente esperienze vissute o testi ascoltati

1.4 Riconoscere differenti registri comunicativi di un testo orale

1.5 Affrontare molteplici situazioni comunicative scambiando informazioni, idee per esprimere anche il proprio punto di vista

1.6 Individuare il punto di vista dell’altro in contesti formali ed informali

1.a Principali strutture grammaticali della lingua italiana

1.b Elementi di base della funzioni della lingua

1.c Lessico fondamentale per la gestione di semplici comunicazioni orali in contesti formali e informali

1.d Contesto, scopo e destinatario della comunicazione

1.e Codici fondamentali della comunicazione orale, verbale e non verbale

1.f Principi di organizzazione del discorso descrittivo, narrativo, espositivo, argomentativo

2. Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo

2.1 Padroneggiare le strutture della lingua presenti nei testi

2.2 Applicare strategie diverse di lettura

2.3 Individuare natura, funzione e principali scopi comunicativi ed espressivi di un test

2.4 Cogliere i caratteri specifici di un testo letterario

2.a Strutture essenziali dei testi narrativi, espositivi, argomentativi

2.b Principali connettivi logici 2.c Varietà lessicali in rapporto ad

ambiti e contesti diversi 2.d Tecniche di lettura analitica e

sintetica2.e Tecniche di lettura espressiva2.f Denotazione e connotazione2.g Principali generi letterari, con

particolare riferimento alla tradizione italiana

2.h Contesto storico di riferimento di alcuni autori ed opere

3. Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi

3.1 Ricercare, acquisire e selezionare informazioni generali e specifiche in funzione della produzione di testi scritti di vario tipo

3.2 Prendere appunti e redigere sintesi e relazioni

3.3 Rielaborare in forma chiara le informazioni

3.4 Produrre testi corretti e coerenti adeguati alle diverse situazioni comunicative

3.a Elementi strutturali di un testo3.b scritto coerente e coeso3.c Uso dei dizionari Modalità e

tecniche delle diverse forme di produzione scritta: riassunto, lettera, relazioni, ecc.

3.d Fasi della produzione scritta:3.e Pianificazione, stesura e

revisione

4. Utilizzare una lingua straniera per i principali scopi

4.1 Comprendere i punti principali di messaggi e annunci semplici e chiari su argomenti di

4.a Lessico di base su argomenti di vita quotidiana, sociale e professionale

4.b Uso del dizionario bilingue

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comunicativi ed operativi

interesse personale, quotidiano, sociale o professionale

4.2 Ricercare informazioni all’interno di testi di breve estensione di interesse personale, quotidiano, sociale o professionale

4.3 Descrivere in maniera semplice esperienze ed eventi, relativi all’ambito personale e sociale

4.4 Utilizzare in modo adeguato le strutture grammaticali

4.5 Interagire in conversazioni brevi e semplici su temi di interesse personale, quotidiano, sociale o professionale

4.6 Scrivere brevi testi di interesse personale, quotidiano, sociale o professionale

4.7 Scrivere correttamente semplici testi su tematiche coerenti con i percorsi di studio

4.8 Riflettere sui propri atteggiamenti in rapporto all’altro in contesti multiculturali

4.c Regole grammaticali fondamentali

4.d Corretta pronuncia di un repertorio di parole e frasi memorizzate di uso comune

4.e Semplici modalità di scrittura: messaggi brevi, lettera informale

4.f Cultura e civiltà dei paesi di cui si studia la lingua

5. Utilizzare e produrre testi multimediali

6.1 Comprendere i prodotti della comunicazione audiovisiva

6.2 Elaborare prodotti multimediali (testi, immagini, suoni , ecc.), anche con tecnologie digitali

6.a Principali componenti strutturali ed espressive di un prodotto audiovisivo

6.b Semplici applicazioni per la elaborazione audio e video

6.c Uso essenziale della comunicazione telematica

ASSE MATEMATICO

CompetenzeIndicate nelle linee guida dell’Obbligo d’istruzione

Abilità/capacitàIndicate nelle linee guida dell’Obbligo d’istruzione

ConoscenzeIndicate nelle linee guida dell’Obbligo d’istruzione

1. Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico, rappresentandole anche sotto forma grafica

1.1 Comprendere il significato logicooperativo di numeri appartenenti ai diversi sistemi numerici. Utilizzare le diverse notazioni e saper convertire da una all’altra (da frazioni a decimali, da frazioni apparenti ad interi, da percentuali a frazioni..);

1.2 Comprendere il significato di potenza; calcolare potenze e applicarne le proprietà.

1.3 Risolvere brevi espressioni nei

1.a Gli insiemi numerici N, Z, Q, R; rappresentazioni, operazioni, ordinamento.

1.b I sistemi di numerazione 1.c Espressioni algebriche;

principali operazioni. 1.d Equazioni e disequazioni di

primo grado. 1.e Sistemi di equazioni e

disequazioni di primo grado.

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diversi insiemi numerici; rappresentare la soluzione di un problema con un’espressione e calcolarne il valore anche utilizzando una calcolatrice.

1.4 Tradurre brevi istruzioni in sequenze simboliche (anche con tabelle); risolvere sequenze di operazioni e problemi sostituendo alle variabili letterali i valori numerici.

1.5 Comprendere il significato logicooperativo di rapporto e grandezza derivata; impostare uguaglianze di rapporti per risolvere problemi di proporzionalità e percentuale; risolvere semplici problemi diretti e inversi

1.6 Risolvere equazioni di primo grado e verificare la correttezza dei procedimenti utilizzati.

1.7 Rappresentare graficamente equazioni di primo grado; comprendere il concetto di equazione e quello di funzione

1.8 Risolvere sistemi di equazioni di primo grado seguendo istruzioni e verificarne la correttezza dei risultati.

2. Confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni.

2.1 Riconoscere i principali enti, figure e luoghi geometrici e descriverli con linguaggio naturale

2.2 Individuare le proprietà essenziali delle figure e riconoscerle in situazioni concrete

2.3 Disegnare figure geometriche con semplici tecniche grafiche e operative

2.4 Applicare le principali formule relative alla retta e alle figure geometriche sul piano cartesiano

2.5 In casi reali di facile leggibilità risolvere problemi di tipo geometrico, e ripercorrerne le procedure di soluzione

2.6 Comprendere i principali passaggi logici di una dimostrazione

2.a Gli enti fondamentali della geometria e il significato dei termini: assioma, teorema, definizione.

2.b Il piano euclideo: relazioni tra rette; congruenza di figure; poligoni e loro proprietà.

2.c Circonferenza e cerchio 2.d Misura di grandezze;

grandezze incommensurabili; perimetro e area dei poligoni. Teoremi di Euclide e di Pitagora.

2.e Teorema di Talete e sue conseguenze

2.f Il metodo delle coordinate: il piano cartesiano.

2.g Interpretazione geometrica dei sistemi di equazioni.

2.h Trasformazioni geometriche elementari e loro invarianti

3. Individuare le strategie appropriate per la soluzione di

3.1 Progettare un percorso risolutivo strutturato in tappe

3.2 Formalizzare il percorso di soluzione di un problema attraverso modelli algebrici e

3.a Le fasi risolutive di un problema e loro rappresentazioni con diagrammi

3.b Principali rappresentazioni di

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problemi grafici 3.3 Convalidare i risultati

conseguiti sia empiricamente, sia mediante argomentazioni

3.4 Tradurre dal linguaggio naturale al linguaggio algebrico e viceversa

un oggetto matematico. 3.c Tecniche risolutive di un

problema che utilizzano frazioni, proporzioni, percentuali, formule geometriche, equazioni e disequazioni di 1° grado.

ASSE SCIENTIFICO-TECNOLOGICO

CompetenzeIndicate nelle linee guida dell’Obbligo d’istruzione

Abilità/capacitàIndicate nelle linee guida dell’Obbligo d’istruzione

ConoscenzeIndicate nelle linee guida dell’Obbligo d’istruzione

1. Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale ed artificiale e riconoscere nelle sue varie forme i concetti di sistema e complessità

1.1 Raccogliere i dati attraverso l’osservazione diretta dei fenomeni (fisici, chimici, biologici, geologici, ecc..)o degli oggetti artificiali o la consultazione di testi o manuali o media

1.a Concetto di misura e approssimazione

1.b Errore sulla misura1.c Principali strumenti e

tecniche di misurazione1.d Sequenza delle operazioni da

effettuare1.2 Organizzare e rappresentare i

dati raccolti1.e Fondamentali meccanismi di

catalogazione1.f Utilizzo dei principali

programmi di software1.3 Individuare con la guida del

docente una possibile interpretazione dei dati in base a semplici modelli

1.g Concetto di sistema e di complessità

1.4 Presentare i risultati dell’analisi

1.h Schemi, tabelle e grafici

1.i Principali Software dedicati

1.5 Utilizzare classificazioni e/o schemi logici per il riconoscere il modello di riferimento

1.j Semplici schemi per presentare correlazioni tra le variabili di un fenomeno appartenente all’ambito scientifico caratteristico del percorso formativo

1.6 Riconoscere e definire i principali aspetti di un ecosistema

1.k Concetto di ecosistema.

1.7 Essere consapevoli del ruolo che i processi tecnologici giocano nella modifica dell’ambiente come sistema

1.l Impatto ambientale limiti di tolleranza.

1.8 Analizzare un determinato ambiente e valutarne i rischi per i suoi fruitori

1.m Concetto di sviluppo sostenibile

1.9 Analizzare un oggetto e un sistema artificiale in termini di funzioni o di architettura

1.n Schemi a blocchi1.o Concetto di input-output di

un sistema artificiale1.p Diagrammi e schemi applicati

ai fenomeni osservati10. Analizzare

quantitativamente e qualitativamente i fenomeni legati alle trasformazioni

2.1 Interpretare un fenomeno naturale o un sistema artificiale dal punto di vista energetico distinguendo le varie trasformazioni di energia in rapporto alle

2.a Concetto di calore e di temperatura

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di energia a partire dall’esperienza

leggi che le governano2.2 Avere la consapevolezza dei

possibili impatti sull’ambiente naturale dei modi di produzione e di utilizzazione dell’energia nell’ambito quotidiano.

2.b Limiti di sostenibilità delle variabili di un ecosistema

11. Essere consapevoli delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui vengono applicate.

3.1 Riconoscere il ruolo della tecnologia nella vita quotidiana e nell’economia della società

3.2 Saper cogliere le interazioni tra esigenze di vita e processi tecnologici

3.3 Adottare semplici progetti per la risoluzione di problemi pratici

3.4 Saper spiegare il principio di funzionamento e la struttura dei principali dispositivi fisici software

3.5 Utilizzare le funzioni di base dei software più comuni per produrre testi e comunicazioni multimediali, calcolare e rappresentare dati, disegnare, catalogare informazioni, cercare informazioni e comunicare in rete

3.a Strutture concettuali di base del sapere tecnologico

3.b Fasi di un processo tecnologico (sequenza di operazioni: dall’ “idea”al “prodotto”)

3.c Il metodo della progettazione3.d Architettura del computer3.e Struttura di internet3.f Struttura generale e operazioni

comuni ai diversi pacchetti applicativi (Tipologia di menù, operazioni di edizione, creazione e conservazione di documenti ecc.)

3.g Operazioni specifiche di base di alcuni dei programmi applicativi più comuni

ASSE STORICO-SOCIALE

CompetenzeIndicate nelle linee guida dell’Obbligo d’istruzione

Abilità/capacitàIndicate nelle linee guida dell’Obbligo d’istruzione

ConoscenzeIndicate nelle linee guida dell’Obbligo d’istruzione

1 Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culturali.

1.1 Riconoscere le dimensioni del tempo e dello spazio attraverso l’osservazione di eventi storici e di aree geografiche

1.2 Collocare i più rilevanti eventi storici affrontati secondo le coordinate spazio-tempo

1.3 Identificare gli elementi maggiormente significativi per confrontare aree e periodi diversi

1.4 Comprendere il cambiamento in relazione agli usi, alle abitudini, al vivere quotidiano nel confronto con la propria esperienza personale

1.5 Leggere, anche in modalità multimediale, le differenti fonti letterarie, iconografiche, documentarie, cartografiche ricavandone informazioni su eventi storici di diverse epoche e differenti aree geografiche

1.6 Individuare i principali mezzi e strumenti che hanno caratterizzato l’innovazione tecnico- scientifica nel corso della storia

1.a Le periodizzazioni fondamentali della storia mondiale

1.b I principali fenomeni storici e le coordinate spazio-tempo che li determinano

1.c I principali fenomeni sociali, economici che caratterizzano il mondo contemporaneo, anche in relazione alle diverse culture

1.d Conoscere i principali eventi che consentono di comprendere la realtà nazionale ed europea

1.e I principali sviluppi storici che hanno coinvolto il proprio territorio

1.f Le diverse tipologie di fonti

1.g Le principali tappe dello sviluppo dell’innovazione tecnico-scientifica e della

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conseguente innovazione tecnologica

2. Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona, della collettività e dell’ambiente

2.1 Comprendere le caratteristiche fondamentali dei principi e delle regole della Costituzione italiana

2.2 Individuare le caratteristiche essenziali della norma giuridica e comprenderle a partire dalle proprie esperienze e dal contesto scolastico

2.3 Identificare i diversi modelli istituzionali e di organizzazione sociale e le principali relazioni tra personafamiglia- società-Stato

2.4 Riconoscere le funzioni di base dello Stato, delle Regioni e degli Enti Locali ed essere in grado di rivolgersi, per le proprie necessità, ai servizi da essi erogati

2.5 Identificare il ruolo delle istituzioni europee e dei principali organismi di cooperazione internazionale e riconoscere le opportunità offerte alla persona, alla scuola e agli ambiti territoriali di appartenenza

2.6 Adottare nella vita quotidiana comportamenti responsabili per la tutela e il rispetto dell’ambiente e delle risorse naturali

2.a Costituzione italiana 2.b Organi dello Stato e loro

funzioni principali 2.c Conoscenze di base sul

concetto di norma giuridica e di gerarchia delle fonti

2.d Principali problematiche relative all’integrazione e alla tutela dei diritti umani e alla promozione delle pari opportunità

2.e Organi e funzioni di Regione, Provincia e Comune

2.f Conoscenze essenziali dei servizi sociali

2.g Ruolo delle organizzazioni internazionali

2.h Principali tappe di sviluppo dell’Unione Europea

3. Orientarsi nel tessuto produttivo del proprio territorio.

3.1 Riconoscere le caratteristiche principali del mercato del lavoro e le opportunità lavorative offerte dal territorio

3.2 Riconoscere i principali settori in cui sono organizzate le attività economiche del proprio territorio

3.a Regole che governano l’economia e concetti fondamentali del mercato del lavoro

3.b Regole per la costruzione di un curriculum vitae

3.c Strumenti essenziali per leggere il tessuto produttivo del proprio territorio

3.d Principali soggetti del sistema economico del proprio territorio

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Piano Annuale per l’Inclusività - Anno scolastico 2015/2016

Parte I – analisi dei punti di forza e di criticità

A. Rilevazione dei BES presenti: n°1. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3) 18

minorati vista 0 minorati udito 1 Psicofisici 17

2. disturbi evolutivi specifici 1 DSA 1 ADHD/DOP (disturbo deficit attenzione iperattività) - Borderline cognitivo (disturbi evolutivi specifici misti al di

sotto della normalità) - Altro -

3. svantaggio (indicare il disagio prevalente) 9 Socio-economico 3 Linguistico-culturale 2 Disagio comportamentale/relazionale 4 Altro -

Totali 35% su popolazione scolastica 3,36%

N° PEI redatti dai GLHO 18N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione sanitaria 2N° di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione sanitaria 4

B. Risorse professionali specifiche Prevalentemente utilizzate in…

Sì / No

Insegnanti di sostegno Attività individualizzate e di piccolo gruppo

Attività laboratoriali integrate (individuali e di gruppo.)

Si

AEC Attività individualizzate e di piccolo gruppo

No

Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.)

No

Assistenti alla comunicazione Attività individualizzate e di piccolo gruppo

No

Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.)

No

Funzioni strumentali / coordinamento Area1: Prof. Zito: Coordinamento, gestione e monitoraggio del POF. Coordinamento Prove Invalsi. Coordinamento attività di orientamento. Supporto attività di autovalutazione dell’Istituzione Scolastica.Area 2: Prof.ssa Viglione: Continuità tra i diversi ordini di scuola, orientamento ingresso ed in uscita. Supporto al lavoro dei

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docenti relativamente all’area assegnata. Coordinamento dei rapporti con le altre istituzioni scolastiche presenti sul territorio. Ideazione di depliant e altro materiale illustrativo dell’istituto per iscrizioni nuovo anno scolastico.Area 3: Prof.ssa Massa Viviana: (Referente gestione qualità). Coordinamento Progetto Qualità. Coordinamento attività di orientamento. Area 4 : Prof. Masullo Pasquale: Promozione di protocolli d’intesa con enti, associazioni ed imprese finalizzati anche al collegamento con il mondo del lavoro anche per l’effettuazione di tirocini e stages. Coordinamento di tutte le attività afferenti all’alternanza scuola –lavoro – lavoro in collaborazione con le funzioni strumentali.Area 5: Prof.ssa Rossi Teresa: Favorire ed organizzare le relazioni di collaborazione con le aziende del territorio e con gli enti mirate a sviluppare obiettivi didattici, formativi e sociali..Area 6: Prof.ssa D’Avino Anna: Favorire ed organizzare le relazioni di collaborazione con le aziende del territorio e con gli enti mirate a sviluppare obiettivi didattici, formativi e sociali.

(N. B.: Il coordinamento delle attività per i DSA e i BES è stato attribuito dal Dirigente Scolastico al prof. Salvioli Giuseppe).

Psicopedagogisti e affini esterni/interni Dott.sa De Vita Marianna Sì

Referenti di Istituto (disabilità, DSA, BES)

n.2 referenti DSA – BES1 Prof.ssa La regina M. Prof.ssa Rosciano D.

n.2 referenti DSA – BES2 Prof. D’ arienzo Prof. D’Avino Anna

n.2 referenti DSA – BES3

No

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Prof. ssa D’Avino A. Prof.ssa Gioscia T.

Docenti tutor/mentor Prof. Salvioli Giuseppe SìAltro: NoAltro: No

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C. Coinvolgimento docenti curricolari Attraverso… Sì / No

Coordinatori di classe e simili

Partecipazione a GLI SiRapporti con famiglie SìTutoraggio alunni in Parte SiProgetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva NoAltro: No

Docenti con specifica formazione

Partecipazione a GLI SìRapporti con famiglie SìTutoraggio alunni in Parte SìProgetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva NoAltro: No

Altri docenti

Partecipazione a GLI SìRapporti con famiglie SìTutoraggio alunni in Parte SiProgetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva NoAltro: No

D. Coinvolgimento personale ATA

Assistenza alunni disabili SiProgetti di inclusione / laboratori integrati NoAltro: No

E. Coinvolgimento famiglie

Informazione /formazione su genitorialità e psicopedagogia dell’età evolutiva

No

Coinvolgimento in progetti di inclusione SìCoinvolgimento in attività di promozione della comunità educante NoAltro: No

F. Rapporti con servizi sociosanitari territoriali e istituzioni deputate alla sicurezza. Rapporti con CTS / CTI

Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati sulla disabilità NoAccordi di programma / protocolli di intesa formalizzati su disagio e simili NoInformazione SIConsulenza SIFormazione SIProcedure condivise di intervento sulla disabilità SiProcedure condivise di intervento su disagio e simili NoProgetti territoriali integrati NoProgetti integrati a livello di singola scuola SIRapporti con CTS / CTI NoAltro: No

Progetti territoriali integratiProgetti integrati a livello di singola scuolaProgetti a livello di reti di scuole

NoNoNo

Strategie e metodologie educativo-didattiche / gestione della classeDidattica speciale e progetti educativo-didattici a prevalente tematica inclusivaDidattica interculturale

SISISINoNoNo

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italiano L2Psicologia e psicopatologia dell’età evolutiva (compresi DSA, ADHD, ecc.)

Altro: No

Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati*: 0 1 2 3 4Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo XPossibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti XAdozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive; XOrganizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola XOrganizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti; XRuolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative;

X

Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi; XValorizzazione delle risorse esistenti XAcquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione XAttenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo.

X

Altro:Altro:* = 0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4 moltissimoAdattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei sistemi scolastici

Parte II – Obiettivi di incremento dell’inclusività proposti per il prossimo anno

Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo GLI: Rilevazioni BES presenti nella scuola; rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di inclusività della scuola; raccolta e coordinamento delle proposte formulate dalla Commissione BES; elaborazione di una proposta di PAI (Piano Annuale per l’Inclusività) riferito a tutti gli alunni con BES, da redigere al termine di ogni anno scolastico (entro il mese di giugno) con supporto/apporto delle Figure Strumentali e della Psicologa Dott.ssa De Vita Marianna. Commissione BES: Raccolta e documentazione degli interventi didattico-educativi; focus/confronto sui casi, consulenza e supporto ai colleghi sulle strategie/metodologie di gestione delle classi; formulazione proposte di lavoro per GLI; elaborazione linee guida PAI dei BES; Raccolta Piani di Lavoro (PEI e PDP) relative ai BES con eventuale presenza della Psicologa Dott.ssa De Vita Marianna Consigli di classe/Team docenti: Individuazione casi in cui sia necessaria e opportuna l’adozione di una personalizzazione della didattica ed eventualmente di misure compensative e dispensative; rilevazione di tutte le certificazioni non DVA; rilevazione alunni BES di natura socio-economica e/o linguistico-culturale; produzione di attenta verbalizzazione di eventuali considerazioni psicopedagogiche e didattiche che inducono ad individuare come BES alunni non in possesso di certificazione; definizione di interventi didattico-educativi; individuazione strategie e metodologie utili per la realizzazione della partecipazione degli studenti con BES al contesto di apprendimento; definizione dei bisogni dello studente; progettazione e condivisione progetti personalizzati; individuazione e proposizione di risorse umane strumentali e ambientali per favorire i processi inclusivi; stesura e applicazione Piano di Lavoro (PEI e PDP); collaborazione scuola-famiglia-territorio; condivisione con insegnante di sostegno (se presente).

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Docenti di sostegno: Partecipazione alla programmazione educativo-didattica; supporto al consiglio di classe/team docenti nell’assunzione di strategie e tecniche pedagogiche, metodologiche e didattiche inclusive; interventi sul piccolo gruppo con metodologie particolari in base alla conoscenza degli studenti; rilevazione casi BES; coordinamento stesura e applicazione Piano di Lavoro (PEI e PDP). Assistente educatore: Collaborazione all’organizzazione delle attività scolastiche in relazione alla realizzazione del progetto educativo; collaborazione alla continuità nei percorsi didattici. Assistente alla comunicazione: Collaborazione alla programmazione e all’organizzazione delle attività scolastiche in relazione alla realizzazione del progetto educativo con particolare attenzione alle strategie didattiche inerenti alla tipologia di disabilità sensoriale; collaborazione alla continuità nei percorsi didattici. Attualmente non sono presenti nel nostro istitutoCollegio Docenti: Su proposta del GLI delibera il PAI (mese di Giugno); da esplicitare nel POF come concreto impegno programmatico per l’inclusione; indica criteri e procedure di utilizzo funzionale delle risorse professionali presenti; decide la partecipazione a corsi di formazione e/o prevenzione concordate anche a livello territoriale.

Funzioni Strumentali “Inclusione”: collaborazione attiva alla stesura della bozza del Piano Annuale per l’Inclusività. Prof.ssa D’Avino Anna

Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti

Ogni anno vengono forniti ai docenti curricolari e ai docenti di sostegno corsi di formazione interna e/o esterna sui temi di inclusione e integrazione e sulle disabilità presenti nella scuola (es. corso autismo, corsi DSA). E’ previsto per l’a.s. 2015/2016 un corso di aggiornamento con docenti Specializzati esterni nella prima decade di Settembre sui BES. Sono presenti tra il personale dell’istituto docenti formati in tema di inclusione (il Prof. Salvioli Giuseppe) e docenti specializzati per il sostegno. Lo scopo è quello di promuovere modalità di formazione affidate alla partecipazione degli insegnanti, coinvolti non come semplici destinatari, ma come professionisti che riflettono e attivano modalità didattiche orientate all’integrazione efficaci nel normale contesto del fare scuola quotidiano. Si prevede l’attuazione di interventi di formazione su: • metodologie didattiche e pedagogia inclusiva; • strumenti compensativi e dispensativi per l'inclusione; • nuove tecnologie per l'inclusione; • le norme a favore dell'inclusione; • strumenti di osservazione per l'individuazione dei bisogni. Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive

La valutazione del Piano Annuale per l’Inclusività avverrà in itinere monitorando punti di forza e criticità, andando ad implementare le parti più deboli. La Commissione BES raccoglierà e documenterà gli interventi didattico-educativi, fornirà consulenza ai colleghi sulle strategie/metodologie di gestione delle classi, proporrà strategie di lavoro per il GLI. Il GLI rileva i BES presenti nella scuola, monitorando e valutando il livello di inclusività della scuola; elabora la proposta di PAI riferito a tutti gli alunni con BES al termine di ogni anno scolastico. Il filo conduttore che guiderà l’azione della scuola sarà quello del diritto all’apprendimento di tutti gli alunni. L’esercizio di tale diritto comporta da parte dei docenti un particolare impegno in relazione agli stili educativi, al ripensamento della trasmissione-elaborazione dei saperi, ai metodi di lavoro, alle strategie di organizzazione delle attività in aula; il tutto si traduce nel passaggio, dalla scuola dell’insegnare alla scuola dell’apprendere che tiene insieme l’importanza dell’oggetto culturale e le ragioni del soggetto. Per quanto riguarda la modalità di verifica e di valutazione degli apprendimenti i docenti tengono conto dei risultati raggiunti in relazione al punto di partenza e verificano quanto gli obiettivi siano riconducibili ai livelli essenziali degli apprendimenti.

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Relativamente ai percorsi personalizzati i Consigli di Classe/team dei docenti concordano le modalità di raccordo con le discipline in termini di contenuti e competenze, individuano modalità di verifica dei risultati raggiunti che prevedano anche prove assimilabili, se possibile, a quelle del percorso comune. Stabiliscono livelli essenziali di competenza che consentano di valutare la contiguità con il percorso comune e la possibilità del passaggio alla classe successiva. Per non disattendere gli obiettivi dell’apprendimento e della condivisione e dell’inclusione, è indispensabile che la programmazione delle attività sia realizzata da tutti i docenti curricolari, i quali, insieme agli insegnanti per le attività di sostegno definiscono gli obiettivi di apprendimento sia per gli alunni con disabilità, sia per gli alunni BES in correlazione con quelli previsti per l’intera classe. La progettualità didattica orientata all’inclusione comporta l’adozione di strategie e metodologie favorenti, quali l’apprendimento cooperativo, il lavoro di gruppo e/o a coppie, il tutoring, l’apprendimento per scoperta, la suddivisione del tempo in tempi, l’utilizzo di mediatori didattici, di attrezzature e ausili informatici, di software e sussidi specifici. Da menzionare la necessità che i docenti predispongano i documenti per lo studio o per i compiti a casa in formato elettronico, affinché essi possano risultare facilmente accessibili agli alunni che utilizzano ausili e computer per svolgere le proprie attività di apprendimento. A questo riguardo risulta utile una diffusa conoscenza delle nuove tecnologie per l'integrazione scolastica, anche in vista delle potenzialità aperte dal libro di testo in formato elettronico.

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola

Diverse figure professionali collaborano all’interno dell’istituto: contitolarietà dei docenti di sostegno con gli insegnanti di classe, assistenti educatori, assistenti alla comunicazione. Gli insegnanti di sostegno promuovono attività individualizzate, attività con gruppi eterogenei di alunni, attività laboratoriali con gruppi. Gli assistenti educatori promuovono interventi educativi in favore dell’alunno con disabilità, interventi che favoriscono l’autonomia, in classe o in altre sedi dell’istituto unitamente al docente in servizio in contemporanea . Sono presenti referenti per i BES: 2 referenti DVA – BES 1; 2 referenti DSA e BES 2 e 2 referenti BES3Tutti i soggetti coinvolti si propongono di organizzare le azioni attraverso metodologie funzionali all'inclusione, al successo della persona anche attraverso: • Attività laboratoriali (learning by doing) • Attività per piccolo gruppi (cooperative learning) • Tutoring • Peer education • Attività individualizzata (mastery learning).

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti

Si propongono incontri periodici con il CTS (Centro Territoriale di Supporto) e con il CTI (Centro Territoriale per l’Inclusione), per attivare corsi di formazione per i docenti e per ricevere materiali e sussidi utili all’inclusione.Si suggerisce un efficace coinvolgimento dei Referenti Istituzionali dell’ASL, in modo da creare una collaborazione operativa con il nostro Istituto, la quale sia funzionale al tema dell’inclusione. Tale collaborazione dovrebbe prevedere anche un significativo coinvolgimento dei docenti di sostegno nella redazione della diagnosi funzionale per i disabili.

Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative

La famiglia è corresponsabile al percorso da attuare all’interno dell’istituto; perciò viene coinvolta attivamente nelle pratiche inerenti all’inclusività. La modalità di contatto e di presentazione della situazione alla famiglia è determinante ai fini di una collaborazione condivisa. Le comunicazioni sono e saranno puntuali, in modo particolare riguardo alla lettura condivisa delle difficoltà e alla progettazione educativo/didattica del Consiglio di Classe/Team dei docenti per favorire il successo formativo dello studente. In accordo con le famiglie vengono individuate modalità e strategie specifiche, adeguate alle effettive capacità dello studente,

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per favorire lo sviluppo pieno delle sue potenzialità, nel rispetto degli obiettivi formativi previsti nei piani di studio. Le famiglie saranno coinvolte sia in fase di progettazione che di realizzazione degli interventi inclusivi anche attraverso: • la condivisione delle scelte effettuate; • un eventuale focus group per individuare bisogni e aspettative; • l'organizzazione di incontri calendarizzati per monitorare i processi e individuare azioni di Miglioramento; • il coinvolgimento nella redazione dei PDP. Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi

In base alle situazioni di disagio e sulle effettive capacità degli studenti con bisogni educativi speciali, viene elaborato un PDP (PEI nel caso di alunni con disabilità – BES1). Nel PDP vengono individuati gli obiettivi specifici d’apprendimento, le strategie e le attività educativo/didattiche, le iniziative formative integrate tra istituzioni scolastiche e realtà socio/assistenziali o educative territoriali, le modalità di verifica e valutazione. Per ogni soggetto si dovrà provvedere a costruire un percorso finalizzato a: - rispondere ai bisogni individuali;- monitorare la crescita della persona ed il successo delle azioni; - monitorare l'intero percorso; - favorire il successo della persona nel rispetto della propria individualità-identità. Valorizzazione delle risorse esistenti

Ogni intervento sarà posto in essere partendo dalle risorse e dalle competenze presenti nella scuola.Si auspica, infatti, un utilizzo maggiore delle LIM e dei laboratori presenti nell’Istituto.Si propone un maggior utilizzo della biblioteca scolastica.

Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione

L’eterogeneità dei soggetti con BES e la molteplicità di risposte possibili richiede l’articolazione di un progetto globale che valorizzi prioritariamente le risorse della comunità scolastica e definisca la richiesta di risorse aggiuntive per realizzare interventi precisi. Le proposte progettuali, per la metodologia che le contraddistingue e per le competenze specifiche che richiedono, necessitano di risorse aggiuntive e non completamente presenti nella scuola. L’istituto necessita: L’assegnazione di docenti da utilizzare nella realizzazione dei progetti di inclusione e personalizzazione degli apprendimenti. Il finanziamento di corsi di formazione sulla didattica inclusiva, in modo da ottimizzare gli interventi di ricaduta su tutti gli alunni. L’assegnazione di un organico di sostegno adeguato alle reali necessità per gli alunni con disabilità. L’assegnazione di educatori di assistenza specialistica per gli alunni con disabilità dal primo periodo dell’anno scolastico. L’assegnazione di assistenti alla comunicazione per gli alunni con disabilità sensoriale dal primo periodo dell’anno scolastico. L’incremento di risorse umane per favorire la promozione del successo formativo per alunni stranieri e per corsi di alfabetizzazione (laboratori di Italbase e Italstudio in tutti i plessi). Risorse umane per l’organizzazione e la gestione di laboratori informatici, nonché l’incremento di risorse tecnologiche in dotazione alla singole classi, specialmente dove sono indispensabili strumenti compensativi. Risorse specifiche per l’inserimento e l’integrazione di eventuali alunni di nazionalità romena (senza fissa dimora) e l’organizzazione di laboratori linguistici. Risorse per la mediazione linguistico - culturale e traduzione di documenti nelle lingue comunitarie ed extracomunitarie. Definizione di nuove intese con i servizi socio-sanitari. Costituzione di reti di scuole in tema di inclusività. Costituzioni di rapporti con CTS per consulenze e relazioni d’intesa.

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Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo.

Notevole importanza viene data all'accoglienza: così per i futuri alunni vengono realizzati progetti di continuità, in modo che, in accordo con le famiglie e gli insegnanti, possano vivere con minore ansia il passaggio fra i diversi ordini di scuola. Valutate quindi le disabilità e i bisogni educativi speciali presenti, la Commissione Formazione Classi provvederà al loro inserimento nella classe più adatta. Il PAI che si intende proporre trova il suo sfondo integratore nel concetto di "continuità". Tale concetto si traduce nel sostenere l'alunno nella crescita personale e formativa. Fondamentale risulta essere l'Orientamento inteso come processo funzionale per rendere consapevoli le persone della efficacia delle proprie scelte. L'obiettivo prioritario che sostiene l'intera progettazione è permettere alle persone di "sviluppare un proprio progetto di vita futura".

Approvato dal Gruppo di Lavoro per l’Inclusione in data 28/05/2015Deliberato dal Collegio dei Docenti in data 13/06/2015

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Allegato C. Griglie di valutazione.

GRIGLIA DI VALUTAZIONESCIENZE INTEGRATE (SCIENZE DELLA TERRA – BIOLOGIA)

CONOSCENZE

Acquisizione dei contenuti

CAPACITA’/ABILITA’

(rilevare e rielaborare, schematizzare,

correlare, comprendere, esporre, utilizzare un linguaggio specifico)

COMPETENZE

Applicazione delleconoscenze e delle

capacità

IMPEGNO/INTERESSE/

PARTECIPAZIONEal dialogo educativo

GIUDIZIO VOTO/10

inesistenti inesistenti nulle nulli totalmenteinsufficient

e

1-2

gravemente lacunose

del tutto inadeguate; esposizione scorretta e

confusa

nulle nulli o quasi nulli gravemente

insufficiente

3

lacunose,parziali, incoerenti

molto limitate; esposizione scorretta e

stentata

frammentarie, inadeguate agli obiettivi della disciplina; anche se guidato commette

gravi errori nell’applicazione

limitati insufficiente

4

incomplete/superficiali

approssimate e limitate ad argomenti semplici;esposizione incerta e poco lineare

incerto nelle applicazioni semplici, commette errori

superficiali e/o discontinui

mediocre 5

essenziali e sostanzialmen

te corrette

complete su aspetti generali;esposizione semplice ma corretta

applica le conoscenze di base a situazioni semplici, senza errori significativi

adeguati sufficiente 6

complete e corrette

utilizzate in modo abbastanza autonomo;esposizione appropriata

applica le conoscenze a situazioni complesse, pur con qualche incertezza

costanti discreto 7

complete, corrette e talvolta

approfondite

utilizzate con sicurezza;esposizione lineare, scorrevole e linguisticamente ricca sia pure con qualche imperfezione

applica le conoscenze in modo corretto a situazioni complesse

assidui buono 8

complete, ampie,

approfondite e ben

strutturate

utilizzate in modo completo e critiche;esegue collegamenti tra le discipline in modo personale;esposizione ben articolata, scorrevole e linguisticamente ricca e corretta

applica le conoscenze acquisite con precisione, correttezza e completezza in situazioni complesse, anche del tutto nuove, in completa autonomia

assidui e molto costruttivi

ottimo 9-10

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Griglia di valutazione per le prove orali - Scienze degli alimenti – Scienza e cultura dell’alimentazioneConoscenze Abilità/competenze Espressione/esposizione Giudizio

sinteticoVoto /10

Conoscenza completa e profonda

Rielaborazione critica e personale con spunti significativi e originali;

realizzazione creativa a livello tecnico-pratico

Esposizione brillante, ricca di efficacia

Eccellente 10

Conoscenza organica ed esauriente

Spiccate capacita di interpretazione e giudizio; collegamenti efficaci;

realizzazione accurata a livello tecnico-pratico

Esposizione fluida e ricca Ottimo 9

Conoscenza ampia e sicura

Rielaborazione precisa dei contenuti; interesse per alcuni argomenti;

esecuzione disinvolta a livello tecnico-pratico

Esposizione precisa e sicura

Buono 8

Conoscenza abbastanza articolata dei contenuti

Rielaborazione con spunti personali su alcuni argomenti; esecuzione esatta

delle consegne a livello tecnico-pratico

Esposizione abbastanza appropriata

Discreto 7

Conoscenza degli elementi fondamentali della disciplina

Comprensione/considerazione semplice dei contenuti; esecuzione adeguata

negli aspetti essenziali a livello tecnico-pratico

Esposizione semplice ma sostanzialmente corretta

Sufficiente 6

Conoscenza incompleta o imprecisa e comunque superficiale degli argomenti trattati

Limitata autonomia nella rielaborazione/correzione dei contenuti;

esecuzione incerta a livello tecnico-pratico

Esposizione incerta e poco lineare

Lievemente insufficiente

5

Conoscenza frammentaria e poco corretta dei contenuti fondamentali

Limiti quantitativi e qualitativi nell’apprendimento; esecuzione

imprecisa e approssimata a livelle tecnico-pratico

Esposizione scorretta e stentata

Insufficiente 4

Gravi e diffuse lacune nei contenuti fondamentali

Gravi e diffusi limiti nell’apprendimento; esecuzione sbagliata negli aspetti essenziali a livello tecnico-pratico

Esposizione gravemente scorretta e confusa

Gravemente insufficiente

3

Preparazione nulla, sino al rifiuto di sottoporsi alle prove di verifica

Incomprensione dei contenuti e del linguaggio; esecuzione del tutto

mancante dei fondamenti a livello tecnico-pratico

Esposizione totalmente scorretta e confusa

Totalmente insufficiente

1/2

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CRITERI DI VALUTAZIONE DELLE PROVE STRUTTURATE E SEMISTRUTTURATE

TIPOLOGIA DI QUESITO:

vero/falso; scelta multipla; completamento; associazione; a risposta aperta*

PROVA CON PUNTEGGIO MASSIMO 100

scegliere i quesiti e ordinarli in base agli obiettivi da indagare attribuire a ogni esercizio della verifica da somministrare a seconda delle

difficoltà un punteggio indicativo in modo tale che la somma dei punteggi assegnati sia uguale a 100

assegnare 0 punti alla risposta errata o omessa calcolare il punteggio acquisito dallo studente sommando i punteggi parziali

ottenuti tradurre il punteggio conseguito dallo studente direttamente in voto

PROVA CON PUNTEGGIO MASSIMO DIVERSO DA 100

scegliere i quesiti e ordinarli in base agli obiettivi da indagare assegnare a fianco di ogni esercizio della prova un punteggio indicativo per

determinare il punteggio massimo stabilire il punteggio massimo della prova corrispondente al profilo del voto 10 stabilire il punteggio nullo corrispondente al profilo del voto 1 assegnare 0 punti alla risposta errata o omessa calcolare il punteggio acquisito dallo studente sommando i punteggi parziali

ottenuti infine, assegnare il voto finale alla prova secondo la seguente formula:

(punteggio acquisito X voto massimo ottenibile)/ punteggio massimo ottenibile

* Per le domande aperte verranno stabilite tre fasce di livello per la valutazione della risposta: livello buono, livello discreto e livello sufficiente tenendo conto dei seguenti indicatori (conoscenza dei contenuti, correttezza della terminologia, chiarezza espositiva/formale e capacità rielaborative).

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Griglia di valutazione per le prove scritte

LivelloIndicatori

Molto basso

0,2

Basso0,5

Medio1

Alto1,5

Molto alto2

Voto parziale

Rispondenza alla traccia

Capacità cognitive

Capacità applicative

Competenza linguistica e comunicativ

a

Capacità di analisi,

sintesi e di rielaborazion

e

VOTO COMPLESSIVO in decimi

Corrispondenza tra voti in decimi e quindicesimi e relativo giudizio

Voto in decimi

Voto in quindicesimi

Giudizio

1 1,5 Totalmente insufficiente

2 3 Totalmente insufficiente

3 4,5 Gravemente insufficiente

4 6 Insufficiente

5 7,5 Lievemente insufficiente

6 9 Sufficiente

7 10,5 Discreto

8 12 Buono

9 13,5 Ottimo

10 15 Eccellente

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VALUTAZIONE SCRITTO-ORALE ITALIANO-STORIA

Tipologia A: “Analisi testuale…………………………………………………………………INDICATORI DESCRITTORI 10/10 15/15padronanza e uso della lingua Correttezza ortografica [CO]

a) buona 1,5 2b) sufficiente (errori di ortografia non gravi) 1 1,5 b) insufficiente (errori ripetuti di ortografia) 0,5 1Correttezza sintattica [CS]a) buona 1,5 2c) sufficiente (errori di sintassi non gravi) 1 1,5 d) insufficiente (errori di sintassi ripetuti) 0,5 1Correttezza lessicale [CL]a) buona proprietà di linguaggio e lessico ampio 1,5 3b) sufficiente proprietà di linguaggio e corretto uso del lessico 1 2c) improprietà di linguaggio e lessico ristretto 0,5 1

conoscenza delloargomento edel contesto diriferimento

Conoscenza delle caratteristiche formali del testo [S]a) completa conoscenza delle strutture retoriche del testo e consapevolezza della loro funzione comunicativa

2 2,5

b) padroneggia con sicurezza le conoscenze degli elementi formali 1,5 2 c) descrive sufficientemente gli espedienti retorico-formali del testo

1 1,5

d) dimostra una conoscenza lacunosa degli espedienti retorico-formali

0,5 1

capacitàlogico-critiche ed espressive

Comprensione del testo [O]a) comprende il messaggio nella sua complessità e nelle varie sfumature espressive

1,5 2,5

b) sufficiente comprensione del brano 1 2 –1,5c) comprende superficialmente il significato del testo 0,5 1Capacità di riflessione e contestualizzazione [A]a) dimostra capacità di riflessione critica e contestualizza il brano con ricchezza di riferimenti culturali e approfondimenti personali

2 3

b) offre diversi spunti critici e contestualizza in modo efficace 1,5 2,5 -2c) sufficienti spunti di riflessione e contestualizzazione 1 1,5 d) scarsi spunti critici 0,5 1

Tipologia B: Saggio breve …………………………………………………………………INDICATORI DESCRITTORI 10/10 15/15padronanza e uso della lingua Correttezza ortografica [CO]

c) buona 1,5 2b) sufficiente (errori di ortografia non gravi) 1 1,5 d) insufficiente (errori ripetuti di ortografia) 0,5 1Correttezza sintattica [CS]a) buona 1,5 2c) sufficiente (errori di sintassi non gravi) 1 1,5 d) insufficiente (errori di sintassi ripetuti) 0,5 1Correttezza lessicale [CL]a) buona proprietà di linguaggio e lessico ampio 1,5 3b) sufficiente proprietà di linguaggio e corretto uso del lessico 1 2c) improprietà di linguaggio e lessico ristretto 0,5 1

conoscenza delloargomento edel contesto diriferimento

Struttura e coerenza dell’argomentazione [S]a) Imposta l’argomentazione gestendo con sicurezza gli elementi per la redazione di un saggio breve

2 2,5

b) Si serve consapevolmente degli elementi per la redazione di un saggio breve

1,5 2

c) Padroneggia sufficientemente gli elementi per la redazione di un saggio breve

1 1,5

d) non si attiene alle modalità di scrittura del saggio breve 0,5 1capacitàlogico-critiche ed espressive

Presentazione e analisi dei dati (6w) [O]b) presenta i dati in modo coerente e fornisce un’analisi sensata 1,5 2,5c) dispone i dati in modo sufficientemente organico 1 2d) enumera i dati senza ordinarli e senza fornire l’analisi 0,5 1

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Capacità di riflessione e sintesi [A]a) dimostra capacità di riflessione critica e di sintesi personale nella trattazione dei dati

2 3

b) offre diversi spunti critici e sintetizza in modo efficace 1,5 2c) sufficienti spunti di riflessione e approfondimento critico 1 1,5 d) scarsi spunti critici 0,5 1

Tipologia B: “Articolo di giornale”…………………………………………………………………INDICATORI DESCRITTORI 10/10 15/15padronanza e uso della lingua Correttezza ortografica [CO]

e) buona 1,5 2b) sufficiente (errori di ortografia non gravi) 1 1,5 f) insufficiente (errori ripetuti di ortografia) 0,5 1Correttezza sintattica [CS]a) buona 1,5 2c) sufficiente (errori di sintassi non gravi) 1 1,5 d) insufficiente (errori di sintassi ripetuti) 0,5 1Correttezza lessicale [CL]a) buona proprietà di linguaggio e lessico ampio 1,5 3b) sufficiente proprietà di linguaggio e corretto uso del lessico 1 2c) improprietà di linguaggio e lessico ristretto 0,5 1

conoscenza delloargomento edel contesto diriferimento

Coerenza con il linguaggio e le modalità della comunicazione giornalistica [S]a) sviluppa l’argomento gestendo in modo consapevole le convenzioni e gli usi giornalistici (cioè: uso dei dati, titolo, sottotitolo, riferimento al pubblico e all’occasione)

2 2,5

b) padroneggia con sicurezza gli usi giornalistici (…) 1,5 2 c) si attiene correttamente agli usi giornalistici (…) 1 1,5 d) non si attiene alle modalità di scrittura dell’articolo giornalistico 0,5 1

capacitàlogico-critiche ed espressive

Presentazione e analisi dei dati (6w) [O]b) presenta i dati in modo coerente e fornisce un’analisi sensata 1,5 2,5c) dispone i dati in modo sufficientemente organico 1 2 –1,5d) enumera i dati senza ordinarli e senza fornire l’analisi 0,5 1Capacità di riflessione e sintesi [A]a) dimostra capacità di riflessione critica e di sintesi personale nella trattazione dei dati

2 3

b) offre diversi spunti critici e sintetizza in modo efficace 1,5 2,5 -2c) sufficienti spunti di riflessione e approfondimento critico 1 1,5 d) scarsi spunti critici 0,5 1

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Tipologia C: “Tema storico”…………………………………………………………………INDICATORI DESCRITTORI 10/10 15/15padronanza e uso della lingua Correttezza ortografica [CO]

g) buona 1,5 2b) sufficiente (errori di ortografia non gravi) 1 1,5 h) insufficiente (errori ripetuti di ortografia) 0,5 1Correttezza sintattica [CS]a) buona 1,5 2c) sufficiente (errori di sintassi non gravi) 1 1,5 d) insufficiente (errori di sintassi ripetuti) 0,5 1Correttezza lessicale [CL]a) buona proprietà di linguaggio e lessico ampio 1,5 3b) sufficiente proprietà di linguaggio e corretto uso del lessico 1 2c) improprietà di linguaggio e lessico ristretto 0,5 1

conoscenza delloargomento edel contesto diriferimento

Conoscenza degli eventi storici [S]a) piena (sviluppa esaurientemente tutti i punti con ricchezza di notizie)

2 2,5

b) sufficiente (sviluppa tutti i punti, sufficienti conoscenze) 1,5 2 c) appena sufficiente / mediocre (troppo breve, sommarie conoscenze)

1 1,5

d) alcune parti del tema sono fuori traccia/ non sono state sviluppate

0,5 1

Capacitàlogico-critiche ed espressive

Organizzazione della struttura del tema [O]a) Il tema è organicamente strutturato 1,5 2,5b) il tema è sufficientemente organizzato 1 2 –1,5c) il tema è solo parzialmente organizzato 0,5 1Capacità di riflessione, analisi e sintesi [A]a) presenta i dati storici fornendo fondate sintesi e giudizi

personali2 3

b) sa analizzare la situazione storica e fornisce sintesi pertinenti 1,5 2,5 -2c) sufficiente (ripropone correttamente la spiegazione dell’insegnante o l’interpretazione del libro di testo)

1 1,5

d) non dimostra sufficienti capacità di analisi e sintesi 0,5 1

Tipologia D: “Tema di attualità”…………………………………………………………………INDICATORI DESCRITTORI 10/10 15/15padronanza e uso della lingua Correttezza ortografica [CO]]

i) buona 1,5 2b) sufficiente (errori di ortografia non gravi) 1 1,5 j) insufficiente (errori ripetuti di ortografia) 0,5 1Correttezza sintattica [CS]a) buona 1,5 2c) sufficiente (errori di sintassi non gravi) 1 1,5 d) insufficiente (errori di sintassi ripetuti) 0,5 1Correttezza lessicale [CL]a) buona proprietà di linguaggio e lessico ampio 1,5 3b) sufficiente proprietà di linguaggio e corretto uso del lessico 1 2c) improprietà di linguaggio e lessico ristretto 0,5 1

conoscenza delloargomento edel contesto diriferimento

Sviluppo dei quesiti della traccia [S]a) pieno (sviluppa esaurientemente tutti i punti) 2 2,5b) sufficiente (sviluppa tutti i punti) 1,5 2 c) appena sufficiente / mediocre (troppo breve) 1 1,5 d) alcune parti del tema sono fuori traccia/ non sono state sviluppate 0,5 1

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capacitàlogico-critiche ed espressive

Organizzazione della struttura del tema [O]a) Il tema è organicamente strutturato 1,5 2,5b) il tema è sufficientemente strutturato 1 2 –1,5c) il tema è disorganico (argomenti casualmente disposti) 0,5 1Capacità di approfondimento e di riflessione [A]a) presenta diversi spunti di approfondimento critico personale e

riflessioni fondate2 3

b) dimostra una buona capacità di riflessione/critica 1,5 2,5 -2c) sufficiente capacità di riflessione/critica 1 1,5 d) non dimostra sufficiente capacità di riflessione/critica 0,5 1

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL COLLOQUIO ORALEGiudizio /10 Conoscenze Competenze CapacitàMolto negativo 1-3 Nessuna

conoscenza o pochissime conoscenze

Non riesce ad applicare le sue conoscenze minime e commette gravi errori

Non è capace di effettuare alcun’analisi né di sintetizzare le minime conoscenze acquisite. Non è capace di autonomia di giudizio e di valutazione

Insufficiente 4 Frammentarie e piuttosto superficiali

Riesce ad applicare qualche conoscenza in compiti semplici, commettendo però gravi errori nell’esecuzione

Effettua analisi e sintesi solo parziali ed imprecise

Mediocre 5 Superficiali e non del tutto complete

Commette qualche errore non grave nell’esecuzione di compiti piuttosto semplici e incorre in frequenti imprecisioni

Effettua analisi e sintesi, ma non complete e approfondite. Guidato e sollecitato sintetizza le conoscenze acquisite e sulla loro base effettua semplici valutazioni

Sufficiente 6 Sufficientemente complete ma non approfondite

Applica le conoscenze acquisite ed esegue semplici compiti senza commettere errori, incorre in errori o imprecisioni in compiti appena più complessi

Effettua analisi e sintesi complete ma non approfondite. Guidato e sollecitato riesce ad effettuare valutazioni anche approfondite

Discreto 7 Complete e abbastanza approfondite

Esegue compiti complessi e sa applicare i contenuti e le procedure, ma conserva diverse incertezze

Effettua analisi e sintesi complete ed approfondite ma è incerto pur se abbastanza autonomo. Effettua valutazioni autonome, ma parziali e non approfondite

Buono 8 Complete, approfondite e coordinate

Esegue compiti complessi e sa applicare i contenuti e le procedure; commette qualche imprecisione ma non errori

Effettua analisi e sintesi complete ed approfondite. Valuta autonomamente anche se mantiene qualche incertezza

Ottimo/Eccellente

9-10 Complete, approfondite, coordinate, ampliate, personalizzate

Esegue compiti complessi, applica le conoscenze e le procedure in nuovi contesti e non commette errori

Coglie gli elementi essenziali di un insieme, stabilisce relazioni, organizza autonomamente e completamente le conoscenze e le procedure acquisite. Effettua valutazioni autonome, complete, approfondite e personali

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GRIGLIA PER LA VALUTAZIONE DEL COMPITO DI ITALIANOAlunno/a ________________________________ Classe ________________

INDICATORI 1 2 3 4 5 6 7

Assolutamente insufficiente

1-.2

Scarso 3 – 4Insufficiente/ mediocre

5 – 5,5

Sufficiente 6 – 6,5Discreto 7 – 7,5Buono 8 – 8,5Ottimo 9Eccellente 9,5 – 10Voto finale

Indicazioni 1 2 3 41. Capacità di esprimersi con proprietà grammaticali e lessicali

0 – 0,5 0.5 - 1 1 – 1,5 2

2. Capacità di aderire alla richiesta 0 – 0,5 0.5 - 1 1 – 1,5 23. Capacità di organizzare un testo con coerenza ed organicità

0 – 0,5 0.5 - 1 1 – 1,5 2

4. Capacità di elaborare ed argomentare 0 – 0,5 0,5 – 0,75 15. Capacità di esprimere fondati giudizi personali 0 – 0,5 0,5 – 0,75 16. Particolari doti di inventiva, di originalità e di creatività 0 – 0,75 0,75 – 1,5 2

CLASSI 1^- 2^ Griglia di valutazione - scritto con produzione – LINGUA STRANIERA

Livello indicatori

Scarso0,6

Insufficiente0,8

Mediocre1

Sufficiente1,2

Buono

1,4

Distinto

1,6

Ottimo

1,8

Perfetto2

Voto parzial

eRispondenza alla tracciaCorrettezza grammaticale e sintatticaProprietà di linguaggio e

utilizzo appropriato del lessico specifico

Comprensione

Capacità di rielaborazion

eVOTO COMPLESSIVO

Per quanto riguarda i test che prevedono solo esercizi di completamento e di trasformazione, si applicherà un punteggio che varierà in base alla difficoltà degli esercizi, sempre rapportato alla valutazione massima (10), attenendosi alla seguente proporzione:punteggio massimo:10 = punteggio ottenuto: votoda cui: voto = (punteggio ottenuto x 10)/punteggio massimo

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CLASSI 1^ - 2^ Griglia di valutazione - orale – LINGUA STRANIERA

Livello indicatori

Scarso0,6

Insufficiente0,8

Mediocre1

Sufficiente1,2

Buono1,4

Distinto

1,6

Ottimo

1,8

Perfetto2

Voto parziale

LetturaTraduzioneConversazione e utilizzo

delle funzioni

comunicative

GrammaticaVerbi

VOTO COMPLESSIVO

CLASSI 3^ - 4^ - 5^ Griglia di valutazione - scritto con produzione – LINGUA STRANIERA

Livello indicatori

Scarso0,6

Insufficiente0,8

Mediocre1

Sufficiente1,2

Buono1,4

Distinto

1,6

Ottimo

1,8

Perfetto2

Voto parziale

Rispondenza alla tracciaCorrettezza

grammaticale e sintatticaProprietà di linguaggio e

utilizzo appropriato del lessico specifico

ComprensioneCapacità di

rielaborazioneVOTO COMPLESSIVO

Per quanto riguarda le prove strutturate, si applicherà un punteggio che varierà in base alla difficoltà degli esercizi, sempre rapportato alla valutazione massima (10), attenendosi alla seguente proporzione:punteggio massimo:10 = punteggio ottenuto: voto da cui: voto = (punteggio ottenuto x 10)/punteggio massimo

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CLASSI 3^ - 4^ - 5^ Griglia di valutazione - orale – LINGUA STRANIERA

voto comprensione contenuti uso della lingua capacità di analisi e sintesi

1-3 comprensione scarsissima

scarsissima conoscenza dei contenuti; scarsissima pertinenza al tema proposto;

esposizione confusa e contorta con gravi e numerosi errori; lessico inadeguato; numerosi e gravi errori di pronuncia

capacità di analisi e sintesi scarse

4 comprensione frammentaria o molto lacunosa

conoscenza inadeguata dei contenuti; carente pertinenza al tema proposto

esposizione difficoltosa, poco chiara e ripetitiva; scorretta la forma; lessico inadeguato; pronuncia non corretta

capacità di analisi e sintesi inadeguate

5 comprensione solo parziale

conoscenza modesta dei contenuti; parziale pertinenza al tema proposto

esposizione poco sicura con errori anche gravi; limitato uso del lessico specifico; errori nella pronuncia

capacità di analisi e sintesi modeste

6 comprensione essenziale e semplice

conoscenza adeguata ma non approfondita dei contenuti; accettabile pertinenza al tema proposto

esposizione semplice ma abbastanza chiara con alcuni errori; lessico semplice ma adeguato; qualche errore nella pronuncia

capacità di analisi e sintesi non sempre consistenti

7 comprensione abbastanza sicura e pertinente

conoscenza appropriata dei contenuti; corretta pertinenza al tema proposto

esposizione semplice e chiara pur se con qualche incertezza grammaticale e lessicale; qualche incertezza nella pronuncia

capacità di analisi e sintesi adeguate

8 comprensione completa

conoscenza sicura dei contenuti; corretta pertinenza al tema proposto

esposizione fluente e chiara; lessico appropriato; qualche imprecisione nella pronuncia

capacità di analisi e sintesi più che adeguate

9 comprensione approfondita e ampia

conoscenza approfondita e precisa dei contenuti; completa pertinenza al tema proposto

fluente, articolata e personale; lessico preciso; pronuncia corretta

capacità di analisi e sintesi alquanto elevate

10 comprensione molto approfondita e articolata

conoscenza sicura e approfondita dei contenuti; piena pertinenza al tema proposto

esposizione molto scorrevole, articolata e personale; pronuncia corretta

capacità di analisi e sintesi elevate e spiccate

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DIPARTIMENTO DISCIPLINE GIURIDICO-ECONOMICHE - IPSEOA

In relazione agli obiettivi0 – 3 Mancato raggiungimento degli obiettivi. L’alunno ha maturato un livello basso o

nullo di apprendimento4 Raggiungimento solo parziale ma carente degli obiettivi. L’alunno ha maturato un

livello parziale di apprendimento5 Raggiungimento parziale e recuperabile degli obiettivi. L’alunno ha maturato un

livello parziale di apprendimento.6 Raggiungimento degli obiettivi essenziali. L’alunno ha maturato un livello

sufficiente di apprendimento.7 Raggiungimento buono degli obiettivi. L’alunno ha maturato un livello buono di

apprendimento8 Raggiungimento di un livello ottimo degli obiettivi. L’alunno ha maturato un livello

ottimo di apprendimento.9 – 10 Raggiungimento completo ed approfondito degli obiettivi. L’alunno ha maturato

un livello di apprendimento che lo rende autonomo e creativo.

Giudizio sulla prova Valutazione in decimi

Indicatori di livello

1 – 3 Scarso Prova del tutto lacunosa. Conoscenza scarsa dell’argomento. Forma poco logica con molti e gravi errori

4 - Insufficiente Prova incompleta. Conoscenza inadeguata dell’argomento. Forma non chiara e poco scorrevole anche se con errori non particolarmente gravi

5 – Mediocre Prova incompleta. Conoscenze superficiali dell’argomento. Forma non sempre chiara e scorrevole

6- Sufficiente Prova completa, conoscenze essenziali dell’argomento, trattazione nell’insieme corretta pur se con qualche imperfezione. Capacità di elaborare semplici collegamenti.

7 – Discreto Prova che denota conoscenza completa dell’argomento. Trattazione ordinata ed organica. Apprezzabili capacità di collegamenti.

8 – 9 Buono Conoscenza completa dell’argomento. Apprezzabile capacità di rielaborazione autonoma e creativa. Esposizione sicura ed appropriata

10–Ottimo Verifica in cui si notano esaustive ed approfondite conoscenze dell’argomento, notevole capacità di rielaborazione personale e critica, esposizione formalmente corretta con appropriato uso della terminologia.

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLE VERIFICHE SCRITTEDI MATEMATICAObiettivi Esplicitazione

degli ObiettiviPunteggio min-max

Criteri di assegnazionedel punteggio

Conoscenzadi definizioni e proprietà, di formule, di

procedimenti di calcolo, teoremi e regole, di simboli e termini.

1 - 4

1 nessuna o frammentaria 2 settoriale o superficiale 3 essenziale e nozionistica4 completa e approfondita

Competenza

uso corretto dei procedimenti di calcolo, di teoremi, proprietà, regole, formule,

grafici, simboli e termini; precisione dei calcoli e delle rappresentazioni grafiche.

0 - 4

0 nessuna 1 scorretta 2parziale o limitata 3appropriata e corretta 4corretta e precisa

Capacitàdi analisi, di sintesi, di collegamento, di

elaborazione e rielaborazione, di esposizione.

0 - 2

0 nessuna o inadeguata 1 accettabile 2 soddisfacente

Totale Punteggio min- max 1 - 10 Voto ____

Criteri di valutazione ECONOMIA AZIENDALE

In relazione agli obiettivi0 – 3

Mancato raggiungimento degli obiettivi. L’alunno ha maturato un livello basso o nullo di apprendimento

4 Raggiungimento solo parziale ma carente degli obiettivi.L’alunno ha maturato un livello parziale di apprendimento

5 Raggiungimento parziale e recuperabile degli obiettivi.L’alunno ha maturato un livello parziale di apprendimento.

6 Raggiungimento degli obiettivi essenziali.L’alunno ha maturato un livello sufficiente di apprendimento.

7 Raggiungimento buono degli obiettivi.L’alunno ha maturato un livello buono di apprendimento

8 Raggiungimento di un livello ottimo degli obiettivi.L’alunno ha maturato un livello ottimo di apprendimento.

9 – 10

Raggiungimento completo ed approfondito degli obiettivi.L’alunno ha maturato un livello di apprendimento che lo rende autonomo e creativo.

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ITE A. SACCO Sant’Arsenio Griglia di valutazione dello scritto di ITALIANOINDICATORI DESCRITTORI P./10 P./15 COERENZA Risponde con coerenza piena alle

richieste della traccia 3,5 6

Risponde con coerenza discreta alle richieste della traccia

3 5

Risponde alle richieste della traccia, ma solo nelle sue linee essenziali

2,5 4

Risponde solo parzialmente alle richieste della traccia

2 3

Risponde con discontinuità alle richieste della traccia

1,5 2

Lo svolgimento è, sostanzialmente, fuori tema

1 1

ARGOMENTO L’argomento è affrontato in modo originale e con senso

2 3

L’argomento è affrontato in modo organico e approfondito

1,5 2

L’argomento è affrontato in modo frammentario e superficiale

1 1

INFORMAZIONE L’informazione è adeguata 2 3 L’informazione è essenziale ma esauriente

1,5 2

L’informazione è parziale e superficiale

1 1

FORMA La forma è scorrevole e corretta dal punto di vista linguistico

2,5 3

La forma è abbastanza scorrevole ma disturbata da difficoltà lessicali e/o ortografiche

1,5 2

La forma è contorta e con gravi errori di sintassi, ortografia e lessico

0,5 1

TOTALE PUNTI

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