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- 4.1 Documentazione da tenere in cantiere - 4.2 Documenti allegati al piano - 4.3 Numeri telefonici utili

- 5.1 Caratteristiche dell’area soggetta ai lavori

- 8.1 Recinzione, accessi, segnalazioni - 8.2 Servizi assistenziali e igienico sanitari - 8.3 Linee aeree/interrate - 8.4 Danni trasmessi all’ambiente esterno - 8.5 Danni trasmessi dall’ambiente esterno - 8.6 Viabilità di cantiere - 8.7 Misure per sbalzi di temperatura - 8.8 Misure di prevenzione contro il seppellimento- 8.9 Disposizioni art. 93 - 8.10 Impianti e reti di alimentazione - 8.11 Misure per incendi ed esplosioni - 8.12 Impianti di terra e di protezione - 8.13 Disposizioni per dare attuazione a quanto previsto dall’art. 92 c. 1 lett. c

- 1° Fase: allestimento di cantiere, - 2° Fase: scavi, demolizioni, rimozioni, carico e scarico, - 3° Fase: modifiche ai circuiti idraulici, - 4° Fase: opere strutturali: edili e stradali, - 5° Fase: opere elettriche/elettromeccaniche, - 6° Fase: messa in opera di apparecchiature, - 7° Fase: smobilizzo di cantiere.

A seguire in appendice: - schede per l’esecuzione dei lavori in ordine di codice. - schede di analisi e valutazione dei rischi cui sono esposti i lavoratori in relazione alle mansioni svolte. - schede informative per l’uso delle macchine in ordine di codice. - tavola di layout di cantiere

Le schede informative per l’uso dei prodotti sono depositate presso il cantiere.

Il presente PSC è stato redatto al fine di evitare i rischi correlati alle opere da eseguire per i lavori di:

Lavori di:

COMMITTENTE:GAIA spa Sede Legale: via Donizetti 16 55045 Marina di Pietrasanta (LU) tel 0584 510320 Sede Operativa: viale Zaccagna 18/a 54031 Marina di Carrara (MS) tel 0585 6461354

RESPONSABILE UNICO DEL PROCEDIMENTO:Dott. Ing. Francesco di Martino viale Zaccagna 18/a 54031 Marina di Carrara (MS) tel 0585 6461322, fax 0585 6461349

PROGETTISTA E DIRETTORE DEI LAVORI:Dott. Ing. Daniele Franceschini via Donizetti 16 55045 Marina di Pietrasanta (LU) tel 0584 2804217, fax 0584 2804246, cell 348 0946390 Email [email protected]

COORDINATORE IN FASE DI PROGETTAZIONE/ESECUZIONE DEI LAVORI:Dott. Arch. Bruno Tonarelli via Pontremoli 175 54100 Marina di Massa (MS) Tel fax 0585 70745, cell 347 8360150 Email [email protected]

RESPONSABILE IMPIANTO DI DEPURAZIONE DEL LAVELLO:Geom. Andrea Tornaboni reperibile presso impianto del Lavello, cell 340 8355929 Email [email protected]

RSSP AZIENDALE:Dott. Ing. Giorgio Pianini tel 0585 6461145 Email [email protected]

IMPRESA APPALTATRICE PRINCIPALE:

nome: datore di lavoro: direttore tecnico di cantiere: indirizzo: tel,fax, email: iscrizione alla CCIAA: posizione INPS: posizione INAIL: cassa edile:

IMPRESE SUBAPPALTATRICI:

nome: datore di lavoro: direttore tecnico di cantiere: indirizzo: tel,fax, email: iscrizione alla CCIAA: posizione INPS: posizione INAIL: cassa edile:

IMPRESE SUBAPPALTATRICI:

nome: datore di lavoro: direttore tecnico di cantiere: indirizzo: tel,fax, email: iscrizione alla CCIAA: posizione INPS: posizione INAIL: cassa edile:

IMPRESE SUBAPPALTATRICI:

nome: datore di lavoro: direttore tecnico di cantiere: indirizzo: tel,fax, email: iscrizione alla CCIAA: posizione INPS: posizione INAIL: cassa edile:

IMPRESE SUBAPPALTATRICI:

nome: datore di lavoro: direttore tecnico di cantiere: indirizzo: tel,fax, email: iscrizione alla CCIAA: posizione INPS: posizione INAIL: cassa edile:

DATA PRESUNTA INIZIO LAVORI:

DURATA PRESUNTA DEI LAVORI: giorni 320

UOMINI GIORNO: 1320 uomini/giorno

Il presente progetto rappresenta uno stralcio di un più ampio intervento finalizzato a ottenere: - risparmio energetico, - recupero energia dal biogas. Si prevede di raggiungere tali obiettivi mediante: - il potenziamento dei trattamenti ossidativi secondari e in particolare, del sistema di areazione del sistema dei fanghi attivi,- sistemazione delle apparecchiature di servizio ai digestori (gruppo di miscelazione e riscaldamento fanghi). Per la razionalizzazione del sistema di ossidazione attuale si prevede: - la trasformazione della vasca di denitro in vasca di ossidazione, - l’adozione del processo di areazione alternata, - l’adozione, sia nelle vasche ex denitro che in quelle di ossidazione, di una nuova rete di distribuzione aria a bolle fini, - la realizzazione di nuove stazioni di rilancio fanghi secondari. La sistemazione delle apparecchiature a servizio dei digestori invece comporterà: - interventi di riabilitazione edilizia per l’esistente edificio tecnico a servizio dei digestori, - la sostituzione del circuito di riscaldamento fanghi (caldaia, scambiatore, pompe di circolazione), - la riattivazione del sistema di miscelazione digestori attraverso insufflazione del gas biologico sul fondo dei digestori, mediante smontaggio delle apparecchiature dopo invio delle stesse alla casa costruttrice per una loro revisione. Tutte le nuove utenze saranno servite da una e autonoma linea elettrica, anch’essa da realizzare, che si dipartirà direttamente dalla cabina di trasformazione. Va precisato che gran parte delle lavorazioni, della durata presunta di 320 giorni, si svolgeranno dunque in ambienti sospetti di inquinamento o confinati ai

sensi dell’art. 3 comma 3 del DPR 177/2011 e come tali dovranno essere eseguite seguendo tutte le procedure di sicurezza previste dalla norma. Inoltre, contestualmente alle lavorazioni sudette verranno realizzati nuovi collegamenti idraulici, che prevedono l’esecuzione di scavi, posa in opera di tubazioni di diametri differenti e ripristini delle tracce eseguite.

- 4.1 Documentazione da tenere in cantiere: per le imprese:- copia del certificato di iscrizione alla Camera di Commercio Industria e Artigianato, con oggetto sociale inerente alla tipologia dell’appalto,

- nomina del RSPP, degli incaricati dell’attuazione delle misure di prevenzione incendi e lotta antincendio, di evacuazione, di primo soccorso e gestione dell’emergenza, del medico competente, - nominativo del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza, - attestati inerenti la formazione delle sudette figure e dei lavoratori prevista dal D.Lgs 81/08, - elenco dei lavoratori risultanti dal libro matricola e relativa idoneità sanitaria prevista dal D.Lgs 81/08, - DURC (Documento Unico di Regolarità Contributiva), - dichiarazione di non essere oggetto di provvedimenti di sospensione o interdittivi di cui all’art. 14 del D.Lgs 81/08,

- certificazioni/attestazioni di conformità dell’impianto elettrico e di terra, rilasciate da installatore abilitato (per le baracche di cantiere), - schede tossicologiche dei materiali impiegati, - rapporto di valutazione del rischio rumore (art. 40 del D.Lgs 277/91) - POS, (Piano Operativo della Sicurezza) redatto conformemente ai sensi del D.Lgs 81/08, - copia della notifica preliminare ai sensi dell’art. 99 del D.Lgs 81/08, compilata come da allegato XII del D.Lgs 81/08, da esporre in posizione ben visibile, - Il presente Piano della Sicurezza e Coordinamento. per i lavoratori autonomi:- copia del certificato di iscrizione alla Camera di Commercio Industria e Artigianato, con oggetto sociale inerente alla tipologia dell’appalto, - specifica documentazione attestante la conformità alle disposizioni di cui al D.Lgs 81/08, di macchine, attrezzature e opere provvisionali, - elenco dei DPI forniti ai lavoratori, - attestati inerenti la propria formazione e la relativa idoneità sanitaria previsti dal D.Lgs 81/08, - DURC (Documento Unico di Regolarità Contributiva),

NOTA: In caso di sub appalto il Datore di Lavoro – Committente verifica l’idoneità tecnico professionale dei subappaltatori con gli stessi criteri richiesti all’impresa di cui sopra. L’eventuale impresa subappaltatrice e i lavoratori autonomi dovranno rilasciare Dichiarazione di accettazione e Presa visione del presente PSC e degli allegati con atto controfirmato da timbro e firma e consegnata in copia autentica al Coordinatore per la Sicurezza in fase di Esecuzione dei lavori. Sarà inoltre cura dell’Impresa Appaltatrice provvedere ad avvertire il subappaltatore degli obblighi inerenti alla partecipazione alle riunioni di cantierecon il Coordinatore in fase di Esecuzione e alla sottoscrizione obbligatoria dei relativi verbali e del sopralluogo da parte dei soggetti coinvolti (le copie dei verbali e la documentazione saranno conservate in una cartellina che dovrà rimanere a disposizione nel cantiere per eventuali ispezioni da parte degli Organi Competenti.

- 4.2 Documenti allegati al piano: - Planimetria generale con ubicazione degli interventi - Stima dei costi per la sicurezza - Layout di cantiere

- 4.3 Numeri telefonici utili: - Polizia 113- Carabinieri 112 - Pronto Soccorso 118 - Vigili del Fuoco 115 - ENEL guasti 803-500 - GAS guasti 800-903967 - Acquedotto 800-250670 - Polizia Municipale Massa 0585 43560 - Comune di Massa centralino 0585 4901 - Centralino Ospedale di Massa 0585 4931

Distanza temporale dal plesso Ospedaliero di Massa: raggiungibile in 15 minuti

- 5.1 Caratteristiche dell’area soggetta ai lavori:La situazione attuale dell’area interessata dall’intervento, rilevata a seguito di sopralluogo effettuato e prendendo a riferimento la planimetria dello stato attuale prodotta risulta essere la seguente: L’area di intervento è completamente di pertinenza al depuratore e recintata con cancello di ingresso. Il depuratore occupa una parte di questa area ed è attivo. La gestione del depuratore è demandata ad una squadra di operai GAIA spa che operano sull’area con orario di lavoro stabilito dalle ore 7.00 alle ore 13.30 e dalle 14.30 alle 17.15. Le mansioni della squadra di operai (n.5 persone) sono di attivazione comandi, manutenzione e gestione.

I mezzi di GAIA spa che accedono nell’area del depuratore sono le automobili e i furgoni dei dipendenti e i camion che caricano i cassoni dei fanghi pressati, possono accedere anche gli auto spurgo se autorizzati. I rischi principali per le lavorazioni di progetto saranno quindi costituiti dalle possibili interferenze con le operazioni tra gli operai GAIA spa e gli operai della ditta Appaltatrice, questi ultimi dovranno essere protetti e formati ad evitare il rischio biologico.

Tutte le imprese che accedono al cantiere dovranno produrre la documentazione prevista dal presente PSC ed elencata nel paragrafo 4.1, in particolare le imprese forniranno al CSE i documenti del paragrafo sopra menzionato trascritti in prima dell’inizio dei lavori e dunque contestualmente alla consegna dei POS. Le imprese non entreranno in cantiere se non dopo aver preso visione del presente PSC. Dal 1° ottobre 2006 per effetto del comma 3 dell’art.36 bis della L. 248/2006, tutti i lavoratori che operano all’interno dei cantieri edili devono indossare un “badge” TESSERINO DI RICONOSCIMENTO fornito dal Datore di lavoro, con foto, generalità e nome dell’impresa da cui dipendono, tale obbligo sussiste anche per i lavoratori autonomi che però hanno l’obbligo di provvedervi autonomamente. Le persone che accedono al cantiere se non dipendenti delle imprese verranno accompagnate dal Responsabile del Cantiere o dal Capo Cantiere. Ogni qualvolta vengono apportate modifiche al presente PSC, verranno informati i rappresentanti per la sicurezza e i lavoratori interessati. Tutte le imprese limiteranno l’uso di sostanze pericolose e comunque le terranno negli appositi recipienti e depositeranno in cantiere le relative schede tossicologiche. La viabilità di cantiere verrà mantenuta efficiente a cura dell’impresa e nelle condizioni idonee ai lavori da eseguire e alla movimentazione dei materiali prevista dalla DD.LL., nonché in regola riguardo alle pendenze e larghezze di norma necessarie. La pulizia, la verifica e il controllo dei servizi assistenziali ed igienico sanitari compete all’impresa principale. L’uso dell’impianto elettrico di cantiere e/o l’eventuale generatore di elettricità potrà essere concesso a cura dell’impresa principale alle altre imprese o lavoratori autonomi. Ad essa compete comunque il mantenimento in sicurezza dell’impianto e le verifiche periodiche necessarie di norma e per il funzionamento. Durante la fase di realizzazione dell’impianto elettrico, prima di attivare la corrente verrà dato preavviso a tutte le maestranze presenti in cantiere. Le parti dell’impianto sotto tensione verranno debitamente protette. Il CSE, congiuntamente all’impresa, redigerà un elaborato da cui risulti la Pianificazione Temporale dei Lavori (diagramma di Gantt).

. I lavoratori dell’impresa principale, dell’imprese in subappalto e/o lavoratori autonomi se non autorizzati non potranno manovrare le macchine di cantiere per il cui uso è necessaria e obbligatoria la presenza di operatore specializzato alla guida e autorizzato. In presenza di eventuali operazioni di saldatura a fiamma, soprattutto se seguite da personale esterno, il personale addetto si accerterà che tale operazioni non comportino rischi di incendio a danno degli operatori, dell’area di cantiere, e delle strutture o macchinari in esso presenti e che le bombole vengono opportunamente confinate. In previsione di gravi rischi dovuti a condizioni metereologiche avverse, devono essere previste alcune modalità di intervento, verranno designate le persone che formeranno la squadra di primo intervento (tutto questo sarà indicato nel POS dell’impresa aggiudicataria, Piano delle Emergenze). Dette persone opportunamente formate e informate dall’impresa e dal RSPP con i disposti del D.Lgs 81/08 e smi, dovranno inoltre avere particolarmente attenzione riguardo ai rischi collegati a questo tipo di emergenza e alle modalità di azione nei confronti del salvataggio di persone e di macchinari o attrezzature presenti nell’area di cantiere. Ciascuna impresa dovrà garantire il Primo Soccorso con la propria cassetta di medicazione e con i propri lavoratori incaricati. L’impresa principale appaltatrice dei lavori deve garantire per tutta la durata dei lavori, nell’ufficio di cantiere un telefono per comunicare con il 118, accessibile a tutti i lavoratori,

I Responsabili delle Emergenze, svolgono anche il compito di sorveglianza delle vie di esodo e del rispetto dei divieti e delle limitazioni, la cui trasgressione potrebbe impedire un facile e sicuro intervento. Gli addetti alla movimentazione dei carichi ed esposti a polveri, rumori, e vibrazioni dovranno essere sottoposti a visite mediche preventive e periodiche (DPR 303/56) in base ai risultati della Valutazione dei Rischi e al protocollo sanitario stilato dal Medico Competente e messo a disposizione del CSE ogni qualvolta ne faccia richiesta.

L’impresa Aggiudicataria dei lavori è RESPONSABILE dell’applicazione delle norme di legge in materia di igiene e sicurezza, nonché all’applicazione del presente PSC. Il committente rappresentato dal RUP è RESPONSABILE ai sensi dell’art.90 del D.Lgs 81/08. Al CSE competono gli obblighi di cui all’art.90 del D.Lgs 81/08.

- 8.1 Recinzione, accessi, segnalazioni:

Le aree di cantiere saranno recintate e/o delimitate allo scopo di impedire l’ingresso ai non addetti ai lavori o ai dipendenti GAIA. La recinzione per gli interventi puntuali previsti verrà realizzata in modo tale da rendere non equivoco il divieto di accesso. Apposito cartello indicherà i lavori, i nominativi di tutte le figure tecniche che hanno partecipato o che parteciperanno alla costruzione, verranno inoltre installati i cartelli di divieto e di avviso previsti per legge. I depositi di materiali verranno realizzati all’interno di una recinzione all’interno dell’area del depuratore, come specificato nel layout di cantiere in modo tale da non costituire intralcio ai percorsi pedonali e veicolari. Al cantiere si potrà accedere tramite apposito ingresso vietato ai non addetti ai lavori.

- 8.2 Servizi assistenziali e igienico sanitari: Nel cantiere saranno predisposti un servizio igienico allacciato in fognatura o del tipo chimico, uno spogliatoio e un ricovero mensa di tipo prefabbricato, il tutto concordato con il CSE. In cantiere ma anche sui furgoni, sarà tenuta una cassetta di Pronto Soccorso contenente i medicamenti indispensabili per prestare le prime immediate cure ai lavoratori feriti. Una cassetta verrà conservata nel baraccamento di cantiere e la sua ubicazione sarà segnalata da appositi cartelli. In cantiere sarà esposto un cartello riportante i nominativi e i numeri utili per il pronto intervento.

- 8.3 Linee aeree/interrate: Qualora, nell’area di cantiere, durante le operazioni di scavo si dovesse scoprire l’esistenza di eventuali linee interrate l’impresa è tenuta a interrompere le lavorazioni in atto e a dare tempestiva comunicazione al CSE, al fine di coordinare le operazioni di messa in sicurezza con i relativi Enti Gestori. Nell’area di cantiere è presente sul lato monte una linea elettrica ENEL, in tal caso qualora le lavorazioni avvengono ad una distanza inferiore a ml 5.00 dalla linea, la Ditta Esecutrice dovrà provvedere ad impedire il contatto diretto di parti delle macchine operatrici e/o degli operatori con la linea attraverso apprestamenti tipo “cavallotti”. Laddove ciò non risulti possibile, in accordo con l’Ente Gestore e l’Amministrazione interessata, si dovrà provvedere all’interruzione temporanea dell’erogazione del servizio.

- 8.4 Danni trasmessi all’ambiente esterno: La propagazione dei rumori verrà ridotta al minimo, utilizzando attrezzature adeguate e organizzando il cantiere in modo che i lavori più rumorosi, in caso di vicinanza a proprietà abitate, vengano eseguiti nelle ore centrali della mattinata e del pomeriggio.

- 8.5 Danni trasmessi dall’ambiente esterno: I fattori di interferenza con il cantiere provenienti dall’esterno riguardano la eventuale perdita di stabilità dei fronti di scavo causata da eventi piovosi particolarmente intensi o da ricarichi improvvisi della falda acquifera.

A tal riguardo si consiglia di organizzare le fasi di scavo ove possibile, nei periodi di falda bassa e di proteggere sempre lo scavo con idonei apprestamenti quali sbadacchiature e palancole nel caso di scavi più profondi.

- 8.6 Viabilità di cantiere: Tutti i passaggi dovranno da parte dell’Impresa Aggiudicataria dei lavori, essere mantenuti SGOMBRI da materiali.

- 8.7 Misure per sbalzi di temperatura: Per evitare per quanto possibile l’esposizione delle maestranze alle temperature eccessivamente fredde o eccessivamente calde, esse dovranno utilizzare idonei indumenti e si provvederà alla alternanza degli addetti all’esposizione. E’ buona regola per l’impresa appaltatrice valutare attentamente le condizioni climatiche e meteo in essere, in particolare modo per il periodo invernale al fine di organizzare idonei turni di lavorazione in relazione alle condizioni ambientali stesse. La responsabilità viene delegata al Capo Cantiere anche sulla base dell’esperienza maturata.

- 8.8 Misure di prevenzione contro il seppellimento: Prima di procedere alle operazioni di scavo, verranno accertate le condizioni intrinseche (proprie del terreno) ed estrinseche (provenienti dall’ambiente). Le pareti dello scavo avranno una inclinazione tale da evitare il franamento. Per profondità comprese tra 1.00 e 1.50 ml e in presenza di lavori che obbligano gli operatori a lavorare chini nell’interno dello scavo (es. posa di tubazioni), verranno comunque eseguite opere o sistemi che evitino il franamento delle pareti. Sul bordo dello scavo non dovrà essere depositato alcun tipo di materiale né transiteranno mezzi pesanti. Gli scavi saranno provvisti di veloci vie di fuga realizzate anche mediante gradinate armate o mediante scalette in legno con traversine.

- 8.9 Disposizioni art. 93 D.Lgs 81/08: Il presente PSC dovrà essere trasmesso a cura del Committente al Rappresentante per la Sicurezza dei Lavoratori. Il Datore di lavoro informerà e formerà le maestranze circa i contenuti del presente PSC, attraverso riunioni in cantiere e sottoscrivendo con firma i verbali redatti.

- 8.10 Impianti e reti di alimentazione: Gli eventuali impianti di alimentazione autonomi (generatori mobili) del cantiere dovranno avere opportuna dichiarazione di conformità di cui alla legge 46/90 e smi. Per gli impianti elettrici, quadri di cantiere, messe a terra, impianti di parafulmine e ogni quant’altro, essi verranno realizzati da ditte specializzate che al termine rilasceranno la dichiarazione di conformità di cui alla legge 46/90, tutto l’impianto di cantiere verrà realizzato a norme CEI.

- 8.11 Misure per incendi ed esplosioni:

Per la sostanze infiammabili eventualmente presenti in cantiere, verranno adottate adeguate misure di prevenzione, in particolare non verranno eseguiti lavori suscettibili di innescare incendi, gli addetti nel maneggiare tali sostanze indosseranno indumenti atti a impedire l’accumulo elettrostatico. Nel cantiere saranno installati idonei estintori e i cartelli avvisatori di pericolo.

- 8.12 Impianti di terra e di protezione: Nel cantiere la tensione massima sulle masse metalliche non supererà i 25 V (CEI 64-8/7), considerando massa esterna qualunque parte metallica con resistenza verso terra minore di 200 Ohm. Pertanto tutte le masse metalliche, siano essi macchinari o opere provvisionali (es ponteggi) verranno collegate con opportuna messa a terra. Tutti i collegamenti a terra verranno coordinati con l’interruttore generale presente nel quadro di cantiere, il numero di dispersori e il loro diametro verrà opportunamente calcolato e verificato dall’installatore di cui ne rilascerà idonea documentazione. Il tecnico impiantista e la DD.LL. dovranno valutare la necessità di dotarsi di un impianto di protezione contro le scariche atmosferiche. A tal fine si ricorda che l’impianto suddetto è di norma richiesto per opere provvisionali aventi uno sviluppo in altezza di una certa importanza (vedasi anche norma CEI 81-1 1990 e la guida CEI-ISPLES 81/2 1995).

- 8.13 Disposizioni per dare attuazione a quanto previsto dall’art. 92 c. 1 lett. c D.Lgs 81/08: Il CSE organizza tra i datori di lavoro, ivi compresi i lavoratori autonomi, la cooperazione e il coordinamento delle attività nonché la loro reciproca informazione.

In questa sezione si vogliono individuare i criteri con cui sarà effettuata la Valutazione dei Rischi rispondenti ai dispositivi contenuti nelle seguenti norme: - Art. 28-29 del D.Lgs 81/08 e smi (individuazione, analisi e valutazione per il PSC), - Titolo V capo I del D.Lgs 81/08 e smi (misure generali di tutela). I lavori vengono distinti in : A) Le fasi lavorative vengono illustrate con schede per l’esecuzione dei lavori in ordine di codice, complete di rischi e con le relative prevenzioni; B) Si allegano inoltre le schede di valutazione dei rischi (con indice di attenzione) per le maestranze secondo il tipo di attività svolta in cantiere; C) Si allegano infine le schede dei macchinari con le relative misure di prevenzione e istruzione per gli addetti. L’indice di attenzione (scala di grandezza da 1 a 5) rileva l’entità del rischio in cui incorre l’operatore espletando una lavorazione:

E’ presente un rischio residuo in presenza del quale possono scaturire solo infortuni o episodi di esposizione acuta con inabilità velocemente reversibile o di esposizioni croniche con effetti rapidamente reversibili (es. un piccolo taglio).

La situazione a rischio può determinare l’insorgenza di infortuni e episodi di esposizione acuta con inabilità reversibile o di esposizione cronica con effetti reversibili e medio termine (es. fratture leggere).

La situazione a rischio può determinare l’insorgenza di infortuni o episodi di esposizione acuta con effetti di invalidità parziale o di esposizione cronica con effetti irreversibili e/o parzialmente invalidanti (es. taglio di un dito della mano, esposizione a forti rumori).

La situazione a rischio può determinare l’insorgenza di infortuni e episodi di esposizione acuta con effetti letali o di invalidità totale o di esposizone cronica con effetti letali e/o totalmente invalidante (es. caduta da un tetto).

Questa particolare divisione di fasi in blocchi di interventi è suggerita dal progetto e anche in esecuzione dei lavori può risultare la più idonea anche a garanzia della sicurezza. Ogni fase è stata suddivisa in sottofasi in modo da rendere quasi indipendente una fase dall’altra, invertibile o anche sovrapponibile con la minima interferenza e talvolta anche senza interferenze.

- 1° Fase: allestimento di cantiere1.1 (A05) installazione di recinzione, 1.2 (A08) allestimento di basamenti per baracche e macchine, 1.3 (A09) montaggio di baracche e WC chimico, 1.4 (A22) installazione e uso gruppo elettrogeno.

- 2° Fase: scavi, demolizioni, rimozioni, carico e scarico2.1 (U01) scarico delle macchine e delle attrezzature dal mezzo di trasporto, 2.2 (U20) posizionamento e spostamento di cartelli di presegnalazione, 2.3 (U21) posizionamento e spostamento di barriere e segnaletica, 2.4 (U10) rimozione dell’asfalto con taglia asfalto a disco, 2.5 (B03) scavi di fondazione eseguiti con escavatore, 2.6 (B05) scavi di trincea eseguiti con macchine operatrici per movimento terra e autocarro, 2.7 (Y02) scavi per bussole eseguiti con macchine operatrici, 2.8 (U04) scavi eseguiti a mano, 2.9 (T01) disattivazione degli impianti, 2.10 (T04) demolizioni effettuate con macchine, 2.11 (T13) rimozione di linee elettriche e condutture, 2.12 (U26) carico delle macerie su autocarro.

- 3° Fase: modifiche ai circuiti idraulici3.1 (U15) posa di canalizzazioni in materiale plastico pesante, 3.2 (U16) posa di canalizzazioni di grandi dimensioni, 3.3 (U17) formazione delle camerette, 3.4 (U18) posa di pozzetti prefabbricati, 3.5 (U19) posa dei telai e dei chiusini, 3.6 (Q06) posa di condutture metalliche, 3.7 (Q10) allacciamenti al collettore fognario.

- 4° Fase: opere strutturali: edili e stradali4.1 (Q01) esecuzione di tracce nei muri, 4.2 (Q02) posa di condutture, 4.3 (Q03) chiusura delle tracce, 4.4 (G01) casserature in legno per opere in C.A., 4.5 (G03) posa del ferro lavorato, 4.6 (G06) getto di cls con autobetoniera e autopompa, 4.7 (G07) disarmi e pulizie, 4.8 (I09) impermeabilizzazione con guaina bituminosa, 4.9 (V32) lavorazioni da lattoniere, 4.10 (V34) lavorazioni da vetraio per installazione, rimozione o modifiche di vetrate, 4.11 (U27) formazione della massicciata posa dello strato di ghiaia o di pietrisco, 4.12 (U29) rinterri eseguiti con macchine operatrici, 4.13 (U30) compattazione del terreno, 4.14 (U32) riempimento con tout-venant, stabilizzato ecc. 4.15 (U33) posa dello strato bituminoso e di usura.

- 5° Fase: opere elettriche/elettromeccaniche5.1 (V15) approvvigionamento dei materiali, 5.2 (V17) lavorazione e posa di tubi zincati e posa di scatole, 5.3 (V18) lavorazione e posa di tubi in PVC e posa di scatole, 5.4 (V19) lavorazione e posa di canalette portacavi, 5.5 (V20) posa di cavi e di conduttori, 5.6 (V21) posa di apparecchiature, 5.7 (V22) allacciamenti, 5.8 (V23) impianto di terra.

- 6° Fase: messa in opera di apparecchiature6.1 (Y01) scarico e stoccaggio dei materiali, 6.2 (Y05) posa di strutture verticali, 6.3 (Y06) posa di strutture orizzontali, 6.4 (Y07) posa di lastre 6.5 (Y10) allestimento di strutture per appoggio provvisorio degli elementi assemblati in fase di montaggio, 6.6 (Y13) posa in opera di carpenteria metallica.

- 7° Fase: smobilizzo di cantiere7.1 (R02) smontaggio della recinzione e delle baracche.

1) vie di fuga e uscite di sicurezzaTutte le ditte che intervengono nelle aree oggetto di appalto, devono preventivamente prendere visione della planimetria dell’area con l’indicazione delle vie di esodo, che devono essere mantenute costantemente in condizioni tali da garantire una facile percorribilità delle persone in caso di emergenza, devono essere inoltre sgombre da materiali in genere, da assembramenti di persone e da ostacoli di qualsiasi genere.

L’impresa che attua il servizio dovrà preventivamente prendere visione della posizione degli interruttori atti a disattivare le alimentazioni idriche ed elettriche. Le imprese saranno inoltre informate sui nominativi degli addetti alla gestione delle emergenze nell’ambito delle sedi operative. I corridoi e le vie di fuga in generale saranno mantenuti costantemente in condizioni tali da garantire una facile percorribilità delle persone in caso di emergenza; saranno sgombri da materiale combustibile e infiammabile da assembramenti di persone e da ostacoli di qualsiasi genere anche se temporanei. Occorre garantire che i mezzi di estinzione siano sempre facilmente raggiungibili attraverso percorsi che devono sempre rimanere sgombri e liberi. Ogni lavorazione o svolgimento di servizio deve prevedere un pianificato smaltimento presso discariche autorizzate; procedure corrette per la rimozione di residui e rifiuti nei tempi tecnici strettamente necessari; la delimitazione e segnalazione delle aree per il deposito temporaneo; il contenimento degli impatti visivi e della produzione di cattivi odori, rumore, polveri.

2) barriere architettoniche/presenza di ostacoliL’attuazione del servizio non deve creare barriere architettoniche o ostacoli alla percorrenza dei luoghi non assoggettati all’intervento, segnalare adeguatamente il percorso alternativo e sicuro per gli utenti. Attrezzature e materiali utilizzati per il servizio dovranno essere collocati in modo tale da non poter costituire inciampo. Il deposito non dovrà avvenire presso accessi, passaggi, vie di fuga, se ne deve inoltre disporre l’immediata raccolta ed allontamento al termine delle lavorazioni. Se gli interventi presuppongono l’apertura di botole, cavedi, sottopassaggi e simili, eventualmente posti nella zona sottostante i pavimenti o il piano di campagna, dovranno essere predisposte specifiche barriere, segnalazioni e segregazioni della zona a rischio o garantire la continua presenza di persone a presidio. Nel caso di impianti di sollevamento, sarà posizionata la necessaria segnaletica di sicurezza con il divieto di accesso alle aree e alle attrezzature oggetto di manutenzione.

3) rischio caduta materiali dall’altoPer gli interventi eseguiti in quota si deve provvedere a porre divieto di passare o sostare sotto le postazioni di lavoro. Qualora nelle zone sottostanti le sudette postazioni sia necessario permettere la sosta ed il transito di persone, l’esecuzione dei lavori dovrà essere preceduta dalla messa in atto di protezioni, delimitazioni e segnaletica richiamante il pericolo; le opere provvisionali e le scale necessarie allo svolgimento dei lavori, saranno allestite delimitate ed usate nel rispetto dei criteri di sicurezza vigenti.

4) proiezione di schegge o inertiOccorre pianificare le operazioni necessarie a prevenire un simile accadimento, delimitando e segnalando l’area di influenza, ciò deve avvenire attraverso la predisposizione di delimitazioni, isolamenti ed opportuna segnaletica di sicurezza.

5) rischio investimento provocato da automezzi e macchine operatriciGli automezzi della Ditta dovranno accedere ed effettuare movimenti nei cortili, nelle aree di sosta, ecc. delle sedi di lavoro a velocità tale da non risultare pericoloso per le persone e gli altri automezzi presenti.

Per interventi da eseguirsi con impiego di mezzi operativi, la Ditta esecutrice porrà la massima attenzione (prima, durante e dopo le manovre) affinchè nessuno possa entrare, ne tantomeno sostare nel raggio di azione della macchina operatrice, qualora l’operatore, anche negli spostamenti dovesse avere problemi di visibilità, dovrà essere aiutato da un secondo operatore munito di DPI. La macchina operatrice dovrà essere dotata degli appositi dispositivi sonori e luminosi di segnalazione, l’area di intervento dovrà essere interdetta al transito di pedoni e mezzi, dovranno necessariamente essere indicati i percorsi alternativi in sicurezza.

6) interruzione alla fornitura di energia elettrica, gas e acquaInterruzione dell’energia elettrica, del gas, delle forniture idriche per i servizi e per il funzionamento degli impianti di spegnimento antincendio, andranno sempre concordate con i Datori di Lavoro titolari delle attività presenti nel luogo dove si deve intervenire. Le manovre di erogazione, interruzione saranno eseguite successivamente all’accertamento che le stesse non generino condizioni di pericolo e/o danni per disservizio.

7) emergenza per lo sversamento di sostanze chimicheIn caso di sversamento di sostanze chimiche è necessario usare seguendo le istruzioni i kit di assorbimento che devono essere presenti nel luogo di lavoro e porre poi il tutto in contenitori predisposti allo scopo (contenitori di rifiuti compatibili), evitando di usare apparecchi alimentati con energia elettrica che possano costituire innesco per una eventuale miscela infiammabile o esplosiva, bisogna inoltre comportarsi secondo quanto riportato nelle istruzioni contenute nelle apposite schede di sicurezza che devono accompagnare le sostanze chimiche.

8) superfici scivolose nei luoghi di lavoroL’impresa esecutrice deve segnalare, attraverso specifica segnaletica, le superfici di transito che dovessero risultare viscide per la presenza di residui delle lavorazioni e quindi a rischio di scivolamento.

9) polveri e fibre derivanti da lavorazioniNel caso che un’attività lavorativa preveda lo svilupparsi di polveri; si opererà segregando gli spazi con barriere, ed in precedenza dovrà essere stata fornita la necessaria informazione al personale del committente al fine di evitare disagi; tali attività comunque saranno programmate e svolte in assenza di terzi sul luogo di lavoro.

10) informazione ai dipendenti nei luoghi di lavoro in cui avvengono gli interventiNel caso di attività che prevedano interferenze con le attività lavorative ordinarie, in particolare se comportino eccessivi disagi o limitazioni alla accessibilità dei luoghi di lavoro, dovrà essere informato il Servizio di Prevenzione e Protezione aziendale e dovranno essere fornite informazioni ai dipendenti circa le modalità di svolgimento delle lavorazioni e le sostanze utilizzate. Il Datore di Lavoro, anche tramite il referente aziendale per l’intervento, dovrà preventivamente avvertire il proprio personale affinchè si attenga alle indicazioni specifiche che vengono concordate con l’Esecutore. Qualora i dipendenti avvertissero segno di fastidio o problematiche legate allo svolgimento dei lavori, il Datore di Lavoro dovrà immediatamente attivarsi

convocando il referente aziendale per l’intervento, i responsabili dei lavori al fine di fermare le lavorazioni o di valutare, nel caso non siano attuabili adeguate contromisure, la sospensione temporanea delle attività.

11) comportamento dei dipendenti dei luoghi di lavoro in cui avvengono gli interventiI dipendenti dei luoghi di lavoro in cui avvengono gli interventi dovranno sempre rispettare le limitazioni poste in essere nelle zone in cui si svolgono interventi ed attenersi alle indicazioni ricevute. Non devono essere rimosse le delimitazioni o la segnaletica di sicurezza poste in essere. Nel caso di interventi su impianti elettrici con l’esecuzione eventuale di manovre di interruzione dell’alimentazione elettrica, il Datore di Lavoro, anche tramite il referente aziendale per l’intervento, dovrà preventivamente avvertire il proprio personale affinchè si attenga al rispetto delle indicazioni concordate con l’Esecutore.

12) emergenzaLa Ditta Esecutrice deve attenersi alle indicazioni contenute nel POS circa la gestione delle emergenze, in caso di evacuazione del sito ocorrerà rimuovere le proprie attrezzature che potrebbero costituire intralcio agli interventi di soccorsi e seguire le indicazioni degli addetti all’emergenza e/o del personale del committente. Quando il tipo di intervento lo richiede è comunque necessario che la Ditta Esecutrice si coordini con la committenza al fine di assicurare per tutta la durata dell’intervento, la predisposizione di adeguati mezzi estinguenti, la segnaletica di sicurezza, le istruzioni per l’evacuazione.

13) rischio biologicoAl fine di agevolare l’individuazione di possibili interferenze che possano essere causa di rischio biologico, si indicano le mansioni operative in cui tale rischio è presente, in ogni caso si tiene a precisare che nell’ambito delle varie attività operative che seguono si tratta sempre e solo di una esposizione potenziale a microrganismi piuttosto che di un utilizzo deliberato di agenti biologici nell’ambito dei processi lavorativi (attività di laboratorio orientale alla ricerca, prova o produzione di microrganismi). Le mansioni riguardano: manutentori del servizio espurgo e pulizia delle fognature bianche a seguito di infezioni contratte durante le lavorazioni è inoltre possibile durante le operazioni, il contatto accidentale (punture e tagli) con siringhe o altri oggetti contaminati. Per limitare il rischio il personale deve utilizzare i DPI individuati per la specifica mansione, deve inoltre essere periodicamente sottoposto a controlli sanitari e vaccinazione antitetanica. In caso di contaminazione (puntura, taglio, schizzi) recarsi immediatamente al Pronto Soccorso.

14) rischio chimico Nell’utilizzare tali prodotti è necessario attenersi alle istruzioni operative presenti sugli stessi ed alle indicazioni contenute nella scheda dei dati di sicurezza (SDS), nonché utilizzando i DPI individuati per le specifiche mansioni.

15) rischio incendio/esplosione

Nei lavori effettuati in presenza di materiali, sostanze o prodotti infiammabili, esplosivi o combustibili, devono essere adottate le misure atte ad impedire i rischi conseguenti, in particolare: - divieto di fumare durante l’uso dell’apparecchiatura; - divieto di usare fiamme libere e attrezzi con produzione di scintille; - le attrezzature e gli impianti devono essere di tipo idoneo all’ambiente in cui si deve operare; - le macchine, i motori e le fonti di calore eventualmente preesistenti negli ambienti devono essere tenute inattive; gli impianti elettrici preesistenti devono essere messi fuori tensione; - non devono essere contemporaneamente eseguiti altri lavori suscettibili di innescare esplosioni o incendi, ne introdotte fiamme libere o corpi caldi; - gli addetti devono indossare calzature e indumenti che non consentano l’accumulo di cariche elettrostatiche o la produzione di scintille; - nelle immediate vicinanze (e sul mezzo di trasporto) devono essere predisposti estintori idonei per la classe di incendio prevedibile.

16) rischio elettrocuzionePrima di iniziare le attività deve essere effettuata una ricognizione dei luoghi dei lavori al fine di individuare la eventuale esistenza di linee elettriche a raso e in elevazione e stabilire le idonee precauzioni per evitare possibili contatti diretti o indiretti con elementi in tensione. I percorsi e la profondità delle linee interrate o in cunicolo in tensione devono essere rilevati e segnalati in superficie quando interessano direttamente la zona di lavoro; devono altresì essere formulate apposite e dettagliate istruzioni scritte per i preposti e gli addetti ai lavori in prossimità di linee elettriche.

17) rischio rumoreNell’acquisto di nuove attrezzature occorre prestare particolare attenzione alla produzione di rumore. Le attrezzature devono essere correttamente mantenute e utilizzate, in conformità alle indicazioni del fabbricante, al fine di limitarne la rumorosità eccessiva. Durante il funzionamento, gli schermi e le paratie delle attrezzature, devono essere mantenute chiuse e dovranno essere evitati i rumori inutili. Quando il rumore di una lavorazione o di una attrezzatura, non può essere eliminato o ridotto, si devono porre in essere protezioni collettive quali la delimitazione dell’area interessata e/o la posa in opera di schermature supplementari della fonte di rumore. Se la rumorosità non è diversamente abbattibile è necessario adottare i DPI conformi a quanto indicato nel rapporto di valutazione del rumore e prevedere la rotazione degli addetti alle mansioni rumorose. La valutazione viene condotta in fase preventiva utilizzando parametri tecnici tratti dalle pubblicazioni disponibili. In base a questi, incrociati con i dati dei produttori per quanto attiene ai macchinari da cantiere, è stata condotta una valutazione del rischio rumore per l’appalto complessivo. Saranno utilizzati dispositivi collettivi di sicurezza solo nei casi in cui l’utilizzo dei macchinari o l’esecuzione di lavorazioni provi il superamento dei seguenti limiti: - Lep.d, esposizione personale giornaliera > 90 dB (A) - Pressione acustica istantanea non ponderata >140 dB (200 Pa)

Non si ritiene necessario verificare l’esposizione settimanale di singoli lavoratori. Saranno adottate, a seconda del livello di esposizione, le seguenti disposizioni obbligatorie: - oltre 80 dB (A) informazione lavoratori (a carico Datore di Lavoro), - oltre 85 dB (A) utilizzo dispositivi di protezione individuale (DPI), - oltre 90 dB (A) esposizione segnaletica, perimetrazione zone d’obbligo uso DPI, controllo sanitario annuale, comunicazione AUSL, registrazione lavoratori.

18) rischio inalazione fumi e gasLe macchine operatrici a motore producono gas di scarico velenosi che possono essere inodori e invisibili. Nei lavori a freddo o a caldo, eseguiti a mano o con apparecchi, con materiali, sostanze e prodotti che possono dare luogo, da soli o in combinazione a sviluppo di gas e di fumi dannosi alla salute. Devono essere adottati provvedimenti atti ad impedire che la concentrazione di inquinanti nell’aria superi il valore massimo tollerato indicato nelle norme vigenti; in caso di pericolo incombente o di emergenza occorrerà spegnere subito il motore e seguire le istruzioni degli addetti.

Sono allegate in appendice al presente PSC le schede di ANALISI E VALUTAZIONE DEI RISCHI POTENZIALI PER LE DIVERSE MANSIONI. L’esposizione personale al rumore è calcolata, in via preventiva, con riferimento ai tempi di esposizione e ai livelli di rumore standard individuati sia da studi e misurazioni effettuati dal Comitato Paritetico di Torino, sia con misurazioni dirette, specialmente per quanto riguarda i valori massimi di picco. Le schede hanno lo scopo di fornire dati di carattere preventivo, nonché individuare i valori più elevati e quindi decidere eventualmente una opportuna ridzione dei tempi di utilizzo degli utensili o la rotazione degli addetti alle varie mansioni o la scelta dei dispositivi di attenuazione. Con richiamo numerico riferito ad una attività particolarmente rumorosa, in ogni scheda è indicato il valore di attenuazione che offre una delle protezioni sotto elencate nella scheda stessa. Nelle medesime schede sono indicati gli indici di attenzione con riferimento alla valutazione dei rischi principali per le singole mansioni e i relativi DPI che devono essere utilizzati.

I riferimenti legislativi dai quali si determinano le soluzioni per l’individuazione dei costi per la sicurezza sono: - allegato XV, punto 4 D.Lgs 81/08, - art. 31 L. 109/94 (Legge Quadro in materia di LL.PP.) - art. 34 DPR 554/99 (Regolamento di Attuazione della Legge Quadro) - art. 5 DM 145/2000 (Regolamento recante il Capitolato Generale di Appalto dei LL.PP.) - Determinazione dell’Autorità dei Lavori Pubblici n. 37/2000 - DPR 222/03 di cui all’art. 31 L. 109/94 (L. 415/98). I costi della sicurezza devono essere evidenziati nel PSC ed elaborati in fase di progettazione, non devono essere assoggettati al ribasso d’asta o offerti e quindi devono essere evidenziati e scorporati dal progettista. Ove è prevista la redazione del PSC ai sensi del Titolo IV, Capo I, del D.Lgs 81/08, nei costi della sicurezza vanno stimati, per tutta la durata delle lavorazioni previste nel cantiere, i costi: a) degli apprestamenti previsti nel PSC, b) delle misure preventive e protettive e dei DPI eventualmente previsti nel PSC per lavorazioni interferenti, c) degli impianti di terra e di protezione contro le scariche atmosferiche, degli impianti antincendio, degli impianti di evacuazione fumi, d) dei mezzi e servizi di protezione collettiva, e) delle procedure contenute nel PSC e previste per specifici motivi di sicurezza, f) degli eventuali interventi finalizzati alla sicurezza e richiesti per lo sfasamento spaziale o temporale delle lavorazioni interferenti, g) delle misure di coordinamento relative all’uso comune di apprestamenti, attrezzature, infrastrutture, mezzi e servizi di protezione collettiva. La stima dovrà essere congrua, analitica per voci singole, a corpo o a misura, riferita ad elenchi prezzi standard o specializzati, oppure basata su prezziari o listini ufficiali vigenti nell’area interessata, o sull’elenco prezzi delle misure di sicurezza del committente, nel caso in cui un elenco prezzi non sia applicabile o non disponibile, si farà riferimento ad analisi costi complete e desunte da indagini di mercato (come nel nostro caso). Le singole voci di costi della sicurezza vanno calcolate considerando il loro costo di utilizzo per il cantiere interessato che comprende, quando applicabile, la posa in opera, ed il successivo smontaggio, l’eventuale manutenzione e l’ammortamento. I costi della sicurezza così individuati, sono compresi nell’importo totale dei lavori, ed individuano la parte del costo dell’opera da non assoggettare a ribasso nelle offerte delle imprese esecutrici. Il Direttore dei Lavori liquida l’importo relativo ai costi della sicurezza previsti in base allo stato di avanzamento lavori, previa approvazione da parte del CSE quando previsto. La stima dei costi allegata ammonta ad EURO 36.023,37

Schede per l’esecuzione dei lavori: