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- 1 - Istituto Tavelli Scuola dell’Infanzia – Scuola Primaria Scuola Secondaria di I grado Tel. 0544 Via Mazzini, 75 – 48121 Ravenna Tel. 0544/212976 – Fax 0544/34573 [email protected] www.istitutotavelli.it PIANO OFFERTA FORMATIVA a. s. 2011/2012 COME CI AGGIORNIAMO COME VALUTIAMO COM’E’ ORGANIZZATO IL SERVIZIO SCOLASTICO CHI SIAMO COSA E COME INSEGNAMO CHI LAVORA NELLA NOSTRA SCUOLA INIZIATIVE DI COLLEGAMENTO CON IL TERRITORIO CURRICOLO ED OFFERTA FORMATIVA LA STORIA RAPPORTI SCUOLA FAMIGLIA I PROGETTI

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Istituto Tavelli

Scuola dell’Infanzia – Scuola Primaria

Scuola Secondaria di I grado Tel. 0544

Via Mazzini, 75 – 48121 Ravenna Tel. 0544/212976 – Fax 0544/34573 [email protected] www.istitutotavelli.it

PIANO

OFFERTA

FORMATIVA

a. s. 2011/2012

COME CI AGGIORNIAMO

COME VALUTIAMO

COM’E’ ORGANIZZATO

IL SERVIZIO

SCOLASTICO

CHI

SIAMO

COSA E COME

INSEGNAMO

CHI LAVORA

NELLA NOSTRA

SCUOLA

INIZIATIVE DI

COLLEGAMENTO CON

IL TERRITORIO

CURRICOLO ED

OFFERTA

FORMATIVA

LA STORIA

RAPPORTI SCUOLA

FAMIGLIA

I PROGETTI

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Indice

Premessa pag. 5

� L’Istituto, la sua storia e le sue finalità pag. 5

� Rapporti Scuola-Territorio pag. 6

La Scuola dell’infanzia pag. 7

� L’offerta formativa pag. 8

� Organizzazione dell’Offerta Formativa pag. 8

- Tempi e funzionalità pag. 8

- Orario settimanale pag. 8

� Risorse strutturali della scuola pag. 8 � Risorse umane e professionali pag. 9

- Il sé e l’altro pag. 10 - Il corpo e il movimento pag. 10 - Linguaggi, creatività, espressione pag. 10 - I discorsi e le parole pag. 11 - La conoscenza del mondo pag. 11

� Educazione e didattica pag. 11 - La progettazione mira pag. 12 - La scuola dell’infanzia deve pag. 12

� Rapporti Scuola-Famiglia pag. 12 � Organi collegiali pag. 14 � Progetti ed attività per il miglioramento dell’offerta formativa e didattica pag. 14

- Progetto accoglienza pag. 15 - Progetto continuità verticale pag. 15 - Progetto giornata della memoria, del ricordo, dell’alimentazione pag. 16 - Progetto teatro pag. 16 - Progetto M.A.R. pag. 16 - Progetto Ravenna Antica pag. 16 - Progetto UISP pag. 16 - Progetto multiculturalità pag. 17 - Progetto solidarietà pag. 17 - Progetto educazione alla salute/Educazione alimentare ed all’igiene pag. 18 - Progetto coro con i genitori pag. 18

� Tema dell’anno pag. 18 � Uscite didattiche pag. 19 � Spettacoli di Natale e fine anno scolastico pag. 19 � Verifiche e valutazioni pag. 19 � Calendario scolastico pag. 20

La Scuola Primaria pag. 21 � Obiettivi formativi pag. 22 � Linee culturali, educative, metodologiche ed operative pag. 22

- Ambiti culturali pag. 23 - Ambiti formativi pag. 23 - Ambiti tematici pag. 23 - Ambiti metodologici pag. 23

� Rapporti scuola-famiglia pag. 23 � Organizzazione dell’offerta formativa e risorse strutturali pag. 23 � Risorse umane e professionali pag. 24 � Organi collegiali pag. 25

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� Alunni con DSA pag. 25 � Progetto di continuità continuativa e didattica pag. 25

- Progetto - alimentazione: combattere al fame nel mondo pag. 25 - Progetto teatro pag. 26 - Progetto sicurezza pag. 26 - Progetto formazione spirituale e di solidarietà pag. 26 - Progetto nutrimenti per la crescita pag. 27 - Progetto stranieri pag. 27

� Uscite didattiche pag. 27 � Verifiche e valutazioni pag. 27 � Modalità di trasmissione della valutazione alle famiglie pag. 28 � Tempi, modalità di comunicazione e passaggio alla classe successiva pag. 28 � Fattori di qualità del servizio scolastico pag. 28

La Scuola Secondaria di I grado pag. 29 � Linee culturali, educative, metodologiche e operative pag. 30

- Assi culturali pag. 30 - Assi formativi pag. 31 - Assi tematici pag. 31 - Assi metodologici pag. 31

� Rapporti Scuola-Famiglia pag. 31 � Organizzazione dell’Offerta Formativa pag. 33

- Risorse strutturali pag. 33 - Risorse umane e professionali pag. 33 - Quadro orario settimanale pag. 34 - Servizi pag. 34 - Organi collegiali pag. 34

� Linee progettuali educative e didattiche pag. 35 - Il senso dell’esperienza pag. 36 - L’alfabetizzazione culturale di base pag. 36 - Alunni con DSA pag. 36

� Progetti pag. 37 - Progetto accoglienza/continuità pag. 37 - Progetto stranieri pag. 38 - Progetto orientamento pag. 38 - Progetto di educazione alla cittadinanza, all’ambiente e alla legalità pag. 39 - Progetto teatro pag. 40 - Progetto coro Tavelli pag. 40 - Progetto di “Educazione Salute, Prevenzione, soccorso e solidarietà” pag. 40

� Affettività e amore nell’adolescenza pag. 40 � Solidarietà pag. 40

� La schiena va a scuola pag. 40

� Sicurezza pag. 41 - Progetto lettura pag. 41 - Lettorato di lingua inglese pag. 41 - Progetti speciali pag. 41

� KET pag. 41 � Potenziamento di matematica pag. 42 � Corso di latino pag. 42

� Attività pag. 43 - Kangourou pag. 43 - Giochi della gioventù pag. 43

� Rapporti Scuola-Territorio pag. 43

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� Viaggi i istruzione e uscite didattiche pag. 43 � Verifiche e valutazioni disciplinari pag. 44

- Modalità di trasmissione della valutazione alle famiglie pag. 45 � Fattori di qualità del servizio scolastico pag. 45

- Commissioni e gruppi di materia pag. 46 - Formazione docenti pag. 46

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Premessa

Il Piano dell’Offerta Formativa (P. O. F. ), previsto dall’articolo 3 del Regolamento sull’Autonomia scolastica, definisce l’identità del plesso, ne esplica l’identità di scuola cattolica ed è lo strumento per integrare tra loro tutte le attività didattiche curricolari ed extra curricolari. Il P. O. F. è stato elaborato prendendo in esame le esigenze dei bambini e delle famiglie, rilevate mediante i colloqui individuali, il confronto con le famiglie, gli incontri collettivi, l’osservazione e la conoscenza del contesto territoriale.

L’Istituto, la sua storia e le sue finalità

Nel 1546 Ravenna dà i natali ad Adriana Santamaria in Tavelli, fondatrice della Congregazione Vergini di San Giuseppe nel 1582. Questa Congregazione, fin dalle origini, cerca di diffondere la sua vitalità con l’impegno della formazione delle coscienze e con la distribuzione dei beni delle Figlie congregate a chi è bisognoso, alla stregua di S. Francesco, considerato Padre, testimone del Vangelo e ispiratore della vita dell’istituzione “Tavelli”. Nel 1821, dopo la soppressione napoleonica, una Bolla Pontificia ingiunge alle Suore l’obbligo di attendere all’educazione della gioventù. La Congregazione, nel tempo, si è sempre mantenuta aperta con fedeltà alla Chiesa, in cui l’Istituto è stato accolto in forma piena il 29 giugno 1979 e con il riconoscimento della scuola materna per l’infanzia che funge da orientamento “di tipo profondamente evangelico”, e la nascita della scuola elementare. Soltanto a partire dal 1981 l’Istituto avvia una prima classe della scuola media anche se per due anni, per rendere legale a tutti gli effetti l’ammissione alla classe successiva, viene sostenuto dagli alunni frequentanti un esame esterno, che solitamente aveva luogo presso la scuola media più vicina all’Istituto. Dal 1984 la scuola diventa legalmente riconosciuta dall’allora Provveditorato di Ravenna. Dal 2003 l’Istituto è paritario. Il nostro Istituto Comprensivo ha sede nello stesso palazzo cinquecentesco Lovatelli del Corno che è dimora originaria della Congregazione delle suore Tavelli che ne dirigono la struttura. Base, centro e scopo della Scuola Cattolica è promuovere: la formazione integrale umana, morale e religiosa dell’alunno. Nel sociale odierno vanno poste, ancor più che nel passato, chiare motivazioni per portare nel campo della scuola e dell’educazione:

� il primato di Cristo; � la concezione cristiana della persona; � il rispetto per il progetto di Dio su ogni persona; � le relazioni basate sulla giustizia e la carità; � a ricerca della verità; � la sintesi tra fede, vita e cultura.

Attualmente la Scuola Tavelli, per qualificarsi come ambiente vitale in cui la crescita intellettuale si armonizzi con quella affettiva, sociale e spirituale, si impegna a vivere il proprio carisma, sviluppando negli alunni la capacità di ricerca dei segni attraverso i quali Dio si fa presente nella storia umana e di assunzione della propria responsabilità nell'operare scelte concrete. Tutto ciò potrà essere conseguito se insegnanti e genitori collaboreranno insieme con la convinzione che non ci può essere autentica maturità senza l’approfondimento della conoscenza del Vangelo e della realtà umana e sociale in cui vivono.

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La Scuola “Cattolica”, attraverso l'istruzione, ovvero offrendo le condizioni per l'apprendimento delle varie discipline, mira a far maturare nell'alunno quella pienezza di umanità che lo rendono uomo nel senso pieno della parola, come delineato dal Vangelo. Sono gli insegnanti che hanno assimilato i valori ed il messaggio del Vangelo a rendere vera e attuale la proposta della Chiesa di evangelizzare educando. Solo così la società troverà sempre nuovi motivi di vita, di progresso nell'accoglienza, nella solidarietà e nella collaborazione.

Rapporti Scuola - territorio L'Istituto “Tavelli” si è sempre contraddistinto come una realtà didattica aperta al territorio, alle sue problematiche e attenta ai bisogni formativi della Comunità. La scuola ha un suo riconoscimento nell’ambito delle comunità di riferimento: ad essa si rivolgono le famiglie con fiducia e stima, dimostrando disponibilità alla collaborazione nella stragrande maggioranza dei casi. La scuola, a sua volta, si rivolge al territorio per offrire servizi, per contribuire allo sviluppo educativo e culturale dell’ambiente. Gli Enti Locali diventano promotori di iniziative culturali, sportive, di solidarietà a cui la scuola partecipa attraverso la realizzazione di progetti didattici ad alta valenza educativa. L’interazione e la collaborazione scuola-territorio costituiranno i due canali privilegiati che la scuola utilizza per “sottolineare” la propria presenza, il proprio ruolo nell’ambito del contesto istituzionale e territoriale dei Comuni di riferimento. Non va trascurato poi che la collaborazione con gli Enti Locali è la via principale per acquistare le varie dotazioni tecnologiche per la scuola.

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Scuola Scuola Scuola Scuola dell’Infanzia dell’Infanzia dell’Infanzia dell’Infanzia

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La Scuola dell’Infanzia

La Scuola dell’Infanzia, di durata triennale, concorre all’educazione e allo sviluppo affettivo, psicomotorio, cognitivo, morale, religioso e sociale delle bambine e dei bambini, promovendone la creatività e gli apprendimenti nel rispetto della primaria responsabilità educativa dei genitori e in collaborazione con loro. Accoglie i bambini dai 3 ai 5 anni di età ed è la risposta al loro diritto di educazione.

L’offerta formativa

La Scuola dell’Infanzia è composta da cinque sezioni eterogenee per età. All’interno della scuola operano una coordinatrice, sei docenti di sezione e tre docenti specializzate ( una in lingua inglese, una di attività psicomotorie e l’altra in attività musicali) e cinque operatori scolastici. Le attività didattiche annuali prevedono (secondo le indicazioni per il curricolo redatte dal Ministro Fioroni nel DM 68\2007 e ampliate dall’attuale Ministro Gelmini nel DM 137\2008) che l’ambiente di apprendimento sia organizzato dagli insegnanti in modo che ogni bambino si senta riconosciuto, sostenuto e valorizzato: sia il bambino con competenze forti, sia il bambino la cui famiglia viene da lontano, sia il bambino con fragilità e difficoltà, con disabilità, con bisogni educativi specifici, con i suoi diritti, poiché tutti devono coniugare il senso dell’incompiutezza con la tensione verso la propria riuscita. La vita di relazione è caratterizzata da ritualità e da convivialità serena per incoraggiare il bambino a ritrovarsi nell’ambiente e ad averne cura e responsabilità. La scuola organizza le proposte educative e didattiche espandendo e dando forma alle prime esplorazioni, intuizioni e scoperte dei bambini attraverso un curricolo esplicito (la programmazione annuale). A esso è sotteso un curricolo implicito costituito da costanti che definiscono l’ambiente di apprendimento e lo rendono specifico ed immediatamente riconoscibile (le routine).

Organizzazione dell’Offerta Formativa

Tempi e funzionalità

La scuola dell’infanzia è aperta dal 1° Settembre al 30 Giugno. Dal lunedì al venerdì. Durante il mese di luglio (dall’1 al 15) si svolge per le famiglie che ne fanno richiesta un centro ricreativo estivo aperto dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 17.00.

Orario settimanale

Entrata dalle ore 8.00 alle ore 9.00

(servizio di pre - scuola dalle 7.30 alle 8.00)

Pranzo dalle ore 11.30 alle 12.30

Uscita intermedia dalle ore 13.00 alle ore 14.00.

Merenda alle ore 15.00

Uscita pomeridiana dalle ore 16.00 alle ore 16.30.

Risorse strutturali della Scuola

La scuola dell’infanzia dispone dei seguenti ambienti:

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� Direzione. � Cinque ampie sezioni per le attività didattiche. � Spogliatoi. � Servizi. � Salone per attività ricreative e curricolari, con annesso uno spazio multimediale (televisione, videoregistratore, stereo, lettore DVD). � Locale adibito al porzionamento del cibo e al lavaggio stoviglie. � Infermeria. � Spazio ricreativo esterno (cortile) con macro strutture ludiche. � Teatro della scuola.

Risorse umane e professionali

Personale Direttivo: Dirigente Vittorina Capatti (Sr Lorenza)

Personale Docente: Lovo Emilia (Suor Lorenzina)

Grilli Adelina (Suor Renata)

Zanella Maria (Suor Gemma)

Falchetti Giorgia

Bucci Beatrice

Assirelli Elisabetta

Personale Ausiliario: Liverzani Graziella (Suor Luisa)

Sperandio Anna Maria (Suor Modestina)

Proca Silvia

Hritcu Roxana

Gnatyshko Elena

All’interno della Scuola sono presenti anche tre insegnanti specialisti:

� Educazione musicale: Ferrari Laura � Educazione alla lingua inglese: Carbognin Sara � Educazione psicomotoria: in collaborazione con UISP Ravenna con insegnate laureata in

Scienze Motorie.

Il personale docente sopra elencato, accoglie, valorizza ed estende le curiosità, le esplorazioni, le proposte dei bambini, creando occasioni e progetti di apprendimento per favorire l’organizzazione di ciò che si scopre. L’esperienza diretta, il gioco, il procedere per tentativi ed errori permettono al bambino, opportunamente guidato, di approfondire e sistematizzare gli apprendimenti e di avviare processi di simbolizzazione e formalizzazione. Pur nell’approccio globale che caratterizza la scuola dell’infanzia, gli insegnanti individuano, dietro i vari campi di esperienza, il delinearsi dei saperi disciplinari e dei loro alfabeti. In particolare nella scuola dell’infanzia i traguardi per lo sviluppo delle competenze suggeriscono agli insegnanti orientamenti, attenzioni e responsabilità nel creare occasioni e possibilità di esperienze volte a favorire lo sviluppo integrale del bambino.

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Il sé e l’altro (Le grandi domande, Il senso morale, Il vivere insieme)

Il bambino formula le grandi domande esistenziali su di sé e sul mondo e cominciano a riflettere sul senso e sul valore morale delle loro azioni prendendo coscienza della propria identità, scopre le diversità e apprende le prime regole necessarie alla vita sociale.

Traguardo per lo sviluppo della competenza è quando il bambino:

� Sviluppa il senso dell’identità personale. � Sa di avere una storia personale e familiare. � Riflette, si confronta, discute con l’adulto e con gli altri bambini. � È consapevole delle differenze e sa averne rispetto. � Ascolta gli altri e da spiegazioni del proprio punto di vista. � Dialoga, discute e progetta � Comprende chi è fonte di autorità e di responsabilità. � Sa seguire regole di comportamento � Sa assumersi responsabilità.

Il corpo e il movimento (Identità, Autonomia, Salute)

Il bambino prende coscienza e acquisisce il senso del proprio sé fisico, il controllo del corpo, delle sue funzioni, della sua immagine, delle possibilità sensoriali ed espressive e di relazione e impara ad averne cura attraverso l’educazione alla salute.

Traguardo per lo sviluppo della competenza è quando il bambino:

� Raggiunge una buona autonomia nell’alimentarsi e nel vestirsi. � Riconosce i segnali del proprio corpo. � Sa cosa fa bene e cosa fa male. � Conosce il proprio corpo. � Prova piacere nel movimento. � Controlla la forza del proprio corpo. � Esercita le potenzialità sensoriali. � Conosce le diverse parti del corpo. � Sa rappresentare il corpo in stasi e in movimento.

Linguaggi, creatività, espressione (Gestualità, Arte, Musica, Multimedialità)

Il bambino è portato a esprimere con immaginazione e creatività le sue emozioni e i suoi pensieri: l’arte orienta questa propensione, educa al sentire estetico e al piacere del bello. Lo sforzo di esplorare i materiali, di interpretare e creare sono atteggiamenti che si manifestano nelle prime esperienze artistiche e che possono estendersi e appassionare ad altri apprendimenti. Il bambino può esprimersi in linguaggi differenti: con la voce, il gesto, la drammatizzazione, i suoni, la musica, la manipolazione e la trasformazione dei materiali più diversi, le esperienze grafiche pittoriche, i mass media ecc. La fruizione di questi linguaggi educa al senso del bello, alla conoscenza di sé stessi, degli altri e delle realtà.

Traguardo per lo sviluppo della competenza è quando il bambino:

� Segue con attenzione e piacere spettacoli di vario genere. � Comunica, esprime emozioni. � Inventa storie. � Si esprime attraverso varie forme di rappresentazione e drammatizzazione. � Esplora i materiali che ha a disposizione e li utilizza con creatività. � Sa rimanere concentrato, è preciso, si appassiona e porta a termine il proprio lavoro. � Scopre il paesaggio sonoro. � Esplora le possibilità offerte dalle tecnologie per fruire delle diverse forme artistiche.

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I discorsi e le parole ( Comunicazione, Lingua, Cultura)

Il bambino apprendendo a comunicare verbalmente, a descrivere le proprie esperienze e il mondo, a conversare e a dialogare, a riflettere sulla lingua e si avvicina alla lingua scritta. Attraverso la conoscenza e la consapevolezza della lingua materna e di altre lingue consolida l’identità personale e culturale e si apre verso nuove culture.

Traguardo per lo sviluppo delle competenze è quando il bambino:

� Sviluppa la padronanza della lingua italiana. � Arricchisce e sviluppa il proprio lessico. � Sviluppa motivazione e fiducia nell’esprimersi. � Comunica agli altri le proprie emozioni. � Racconta, inventa, ascolta e comprende una narrazione. � Usa il linguaggio per progettare le attività e per definire le regole. � Ha sviluppato un repertorio linguistico adeguato alle esperienze e agli apprendimenti

compiuti nei diversi campi di esperienza. � Riflette sulla lingua, confronta lingue diverse, apprezza e sperimenta in pluralità linguistica

e il linguaggio poetico ed in rima. � È in grado di memorizzare canzoni o testi poetici. � Formula le prime ipotesi sulla lingua scritta, e sperimenta le prime forme di comunicazione

scritta attraverso la scrittura.

La conoscenza del mondo ( Ordine, Misura, Spazio, Tempo, Natura)

Il bambino esplora la realtà, imparando ad organizzare le proprie esperienze attraverso azioni consapevoli quali il raggruppare, il comparare, il contare, l’ordinare, l’orientarsi e il rappresentare con disegni e parole. Attraverso le attività proposte, le organizzazioni dei fenomeni naturali e degli organi viventi, le conversazioni, le attività ludiche, costruttive o progettuali il bambino comincia a capire l’importanza di guardare sempre meglio i fatti del mondo, confrontando le proprie idee con le idee proposte dagli adulti e dagli altri bambini.

Traguardo per lo sviluppo della competenza è quando il bambino:

� Raggruppa ordina secondo criteri diversi. � Confronta e valuta le quantità. � Utilizza simboli semplici e convenzionali per registrare gli eventi. � Compie misurazioni mediante semplici strumenti. � Colloca correttamente nello spazio sé stesso. � Segue correttamente un percorso sulla base di indicazioni verbali. � Si orienta nel tempo della vita quotidiana. � Riferisce eventi del passato recente. � Formula correttamente considerazioni relative al futuro immediato e prossimo. � Coglie le trasformazioni naturali. � Osserva i fenomeni naturali e gli organismi viventi. � Prova interesse per gli artefatti tecnologici e sa scoprirne funzioni e possibili usi. � È curioso, esplorativo, pone domande, discute, confronta ipotesi e spiegazioni. � Utilizza un linguaggio appropriato per descrivere le osservazioni e le esperienze.

Educazione e didattica La progettazione educativa viene redatta all’inizio di ogni anno scolastico. Il gruppo di lavoro educativo traccia le linee guida fondamentali per un cammino educativo da percorrere “insieme”

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(bambini, insegnanti, genitori, personale non docente). Tutti cercano di operare in modo corresponsabile per l’attuazione del progetto.

La progettazione mira: � Alla formazione integrale dell’uomo nei suoi valori umani e cristiani con riferimento

“esplicito al Vangelo di Gesù Cristo”, educando ai valori della giustizia, della libertà, del rispetto, della solidarietà e dell’accoglienza;

� A promuovere lo sviluppo dell’identità, dell’autonomia, della competenza e della cittadinanza;

� A esplicitare gli obiettivi sul piano educativo, culturale, didattico e a tradurli in termini operativi, nel pieno rispetto dei tempi e dei ritmi di apprendimento di ciascun bambino.

� Ad esprimere l’intenzionalità formativa ed il carattere revisionale delle varie situazioni educative e didattiche che si vengono a formare.

La scuola dell’infanzia deve perciò:

� Sviluppare l’identità. Il bambino deve imparare a stare bene e a sentirsi sicuro nell’affrontare nuove esperienze

in ambiente sociale allargato. Ciò vuol dire imparare a conoscersi e a sentirsi

riconosciuti come persona unica e irripetibile, ma vuol dire anche sperimentare diversi

ruoli e diverse forme di identità: figlio, alunno, compagno, maschio o femmina, abitante

di un territorio appartenente a una comunità.

� Sviluppare l’autonomia. Il bambino, alla scuola dell’infanzia, acquisisce gradualmente la capacità di interpretare

e governare il proprio corpo; partecipa alle attività nei diversi contesti, acquisisce

sicurezza in se stesso e negli altri; realizza le proprie attività senza scoraggiarsi; prova

piacere nel fare da sé e chiede l’ausilio dell’adulto senza problemi; esprime con diversi

linguaggi (drammatizzazione, rappresentazione iconografica, verbale, ecc.) i

sentimenti e le emozioni; esplora la realtà; comprende le regole della vita quotidiana;

partecipa alle decisioni motivando le proprie opinioni, le proprie scelte e i propri

comportamenti; assume atteggiamenti sempre più responsabili.

� Sviluppare le competenze. Il bambino impara a riflettere sull’esperienza attraverso l’esplorazione, l’osservazione e

l’esercizio al confronto; descrive la propria esperienza e la traduce in tracce personali

condivise ( rievoca, narra, rappresenta fatti significativi); sviluppa l’attitudine a fare

domande, a riflettere, a negoziare i significati.

� Sviluppare il senso alla cittadinanza. Nella scuola dell’infanzia il bambino, per la prima volta, scopre gli altri con i loro bisogni e le loro necessità, impara a gestire i contrasti attraverso regole condivise. Attraverso il dialogo, le relazioni, l’espressione del proprio pensiero, l’attenzione al punto di vista dell’altro, il primo riconoscimento dei diritti e dei doveri, la scuola pone le fondamenta alla formazione di un individuo democratico, eticamente orientato, aperto al futuro e al rispettoso rapporto uomo-natura.

Rapporti scuola – famiglia

Le famiglie, che rappresentano il contesto più influente per lo sviluppo dei bambini, pur nella loro diversità – perché molteplici sono gli ambienti di vita e i riferimenti, religiosi, etici,

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comportamentali – sono sempre portatrici di risorse che possono essere valorizzate, sostenute e condivise nella scuola, per consentire di creare una rete solida di scambi e di responsabilità comuni.

Il primo incontro con la scuola e con gli insegnanti, nonché l’esperienza scolastica dei figli aiutano i genitori a prendere più chiaramente coscienza della responsabilità educativa che è loro affidata. Essi sono così stimolati a partecipare a un dialogo intorno alla finalità della scuola e agli orientamenti educativi, per rendere forti i loro bambini e attrezzarli per un futuro che non è facile da prevedere e decifrare.

Alla scuola dell’infanzia si affacciano genitori che provengono da altre nazioni che costruiscono progetti lunghi o brevi di vita per i loro figli nel nostro paese. Essi si ispirano a modelli tradizionali di educazione, di ruoli sociali e di genere appresi nei paesi di origine ed esprimono il bisogno di rinfrancare la propria identità in una cultura per loro nuova.

Le famiglie dei bambini con disabilità chiede sostegno alla scuola per promuovere le risorse dei loro figli, attraverso il riconoscimento sereno delle differenze, in modo che ciascun bambino possa trovare attenzioni specifiche ai propri bisogni e condividere con gli altri il proprio progetto di formazione.

La scuola promuove la partecipazione e la collaborazione delle famiglie alle attività attraverso la definizione dell’offerta formativa, funzionale ad istituire un’intesa educativa corresponsabile. Si concordano, quindi, nel corso dell’anno scolastico, momenti di confronto e di riflessione sulle tematiche formative fra i genitori e le istituzioni che si interessano dell’attività educativa.

Nell’anno 2006 è stato attivato il Comitato A. Ge. S. C. di Ravenna.

L’Associazione Genitori Scuole Cattoliche è uno “strumento” che i genitori si sono dati per aiutarsi ad approfondire i rapporti con la scuola, con la Chiesa e con la società civile.

Gli ambiti dell’operare dell’Associazione sono:

� Con i genitori, nel rapporto quotidiano dato dalla presenza nella medesima scuola e dalla comune istanza educativa.

� Con la comunità scolastica, nel rapporto coi genitori con gli altri soggetti istituzionali (docenti, bambini, operatori) teso alla realizzazione di quella “comunità educante”, che è la sola condizione possibile per concretizzare un autentico processo educativo.

� Con le diverse scuole, dove l’Associazione è elemento di raccordo tra la scuola e il territorio dove esso è inserita.

� Con le istituzioni civili ed ecclesiastiche, dove l’Associazione può proporre e sostenere istanze di libertà, di presenza e di controllo della famiglia e della scuola, nella concreta libertà di educazione.

� Con le famiglie, impegnate su altri fronti della politica familiare per promuovere e tutelare i diritti di cittadinanza.

� Durante questo anno scolastico si terranno incontri formativi con esperti in colla orazione con A. Ge. S. C.

Altre occasioni di confronto sono rappresentate dagli OPEN DAY. In tale occasione la scuola apre le sue porte affinché genitori e bambini possano condividere la visita alla scuola familiarizzando con gli ambienti ed il personale.

I docenti realizzano un percorso educativo che condividono con le famiglie, illustrandolo all’inizio delle attività, tale percorso riguarda:

� Le modalità comunicative scuola – famiglia; � Le regole condivise (orario d’ingresso \ uscita, il momento del pranzo, ecc) � Le linee guida della progettazione didattica e le metodologie adottate, nonché l’offerta

formativa della scuola; � Le attività, i laboratori le uscite didattiche che accompagnano i percorsi progettuali.

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Le famiglie conoscono lo svolgersi della progettazione attraverso la visione degli elaborati e le riunioni di sezione, le insegnanti sono sempre disponibili a dialogare con i genitori; da sottolineare che giornalmente il genitore ha un rapporto costante con tutto il personale della scuola.

La partecipazione attiva alla vita scolastica, alle assemblee, e agli incontri sono un presupposto per un lavoro condiviso negli intenti e nella disponibilità comune delle scelte educative funzionali ad un’efficace interazione formativa.

Tra scuola e famiglia si presuppone un’azione educativa concordata e condivisa e si rafforza negli incontri formali ed informali, nel lavoro comune presentato in occasione di particolari iniziative scolastiche.

All’inizio di questo anno scolastico è stato istituito un comitato di gestione che prevede la presenza di personale docente laico, personale religioso e genitori degli alunni frequentanti il plesso educativo nei tre ordini di scuola (Infanzia, Primaria e Secondaria di Primo Grado) il comitato si è dato uno statuto, ed ha analizzato i vari problemi che vengono proposti durante le convocazioni del comitato stesso.

Essendo una Scuola Cattolica si svolge anche una formazione religiosa rivolta alle famiglie.

Siamo soliti incontrarci in una Celebrazione Eucaristica alla Basilica di Sant’Agata Maggiore con tutta la comunità dell’Istituto Tavelli (religiose, insegnanti laici, personale non docente, bambini, ragazzi e le loro famiglie) per sottolineare i periodi molto importanti durante l’anno liturgico e scolastico.

Organi collegiali

La scuola dell’Infanzia, essendo inserita in un Istituto comprensivo; partecipa a tutti gli incontri degli Organi Collegiali, dal Collegio dei Docenti al Consiglio d’Istituto. Nel mese di novembre vengono eletti i rappresentanti dei genitori che restano in carica per tutto l’anno scolastico.

Progetti ed attività per il miglioramento

dell’offerta educativa e didattica

Per favorire il conseguimento di un soddisfacente successo nella maturazione e la differenziazione dei processi cognitivi di ogni bambino vengono proposti alcuni progetti specifici come aspetti qualificanti dell’offerta formativa.

� Laboratorio di lingua inglese con insegnante specializzata, rivolto ai bambini di quattro e cinque anni.

� Laboratorio di attività musicale con insegnante specializzata, rivolto a tutti i bambini della scuola.

� Laboratorio di psicomotricità con insegnante specializzata in collaborazione con l’UISP. � Uscite didattiche inerenti alla programmazione annuale � Vari laboratori, con l’utilizzo di materiale di recupero organizzate dagli insegnati del plesso

che lavorano in compresenza durante alcune attività del mattino per favorire uno svolgimento più sereno della programmazione didattica.

Altri progetti vengono intrapresi in collaborazione con il Comune di Ravenna: � Laboratori presso il Museo d’Arte di Ravenna � Laboratori con Ravenna Antica � Laboratori con il Museo di Scienze Naturali (Sant’Alberto)

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� Partecipazione agli spettacoli organizzati da Ravenna Teatro. � Partecipazione alla piantumazione (messa a dimora) di alberi durante il “Mese dell’albero in

festa”.

Progetto accoglienza La scuola dell’infanzia si propone come contesto di relazione, di cura e di apprendimento, proprio per questo il periodo dell’ACCOGLIENZA è fondamentale per l’istaurarsi di un rapporto duraturo di fiducia reciproca tra il bambino e il personale della scuola e tra le famiglie e la scuola stessa. La base di una buona accoglienza è una pedagogia attiva e delle relazioni che si manifesta nella capacità degli insegnanti di dare ascolto e attenzione a ciascun bambino. L’ambiente di apprendimento è organizzato dagli insegnanti in modo che ogni bambino si senta riconosciuto, sostenuto e valorizzato. La vita di relazione è caratterizzata da ritualità e convivialità serena per incoraggiare il bambino a ritrovarsi nell’ambiente e ad averne cura e responsabilità. Le relazioni con gli insegnanti e fra i bambini sono un importante fattore protettivo e di promozione allo sviluppo. All’interno dell’anno scolastico viene dedicato una parte molto importante e lunga per il periodo dell’inserimento. Affinché il bambino si senta accolto nella sua totalità la scuola sceglie che:

� Lo spazio, sia accogliente, caldo, curato, orientato dal gusto, espressione della pedagogia e delle scelte educative della scuola.

� Il tempo, sia disteso. Il bambino può vivere il suo tempo esistenziale senza accelerazioni e senza rallentamenti indotti dagli adulti. A scuola c’è tempo per: giocare, esplorare, dialogare, osservare, ascoltare, capire, crescere con sicurezza e tranquillità, sentirsi padroni di sé e delle attività che si sperimentano.

� La documentazione, sia un processo che produce tracce, memoria e riflessione, che renda visibili le modalità e i percorsi di formazione.

� Lo stile educativo, sia fondato sull’osservazione e sull’ascolto, sulla progettualità elaborata collegialmente, sull’intervento indiretto e di regia.

� La partecipazione, sia la dimensione che permette di stabilire e sviluppare legami di corresponsabilità, di incoraggiare il dialogo e la cooperazione nella costruzione della conoscenza.

Ecco, perché, la scuola dell’infanzia sceglie di organizzarsi con sezioni eterogenee, favorisce il lavoro di gruppo, le attività intersezione, e di disporre delle risorse umane e ambientali nel modo più proficuo. Progetto continuità verticale Partendo dal presupposto che lo sviluppo di ogni bambino è unitario e continuo, di conseguenza anche i suoi processi di apprendimento devono avvenire in un’atmosfera di continuità, il raccordo fra i vari ordini di scuola viene realizzato a diversi livelli:

� Confronto e progettazioni educative e didattiche fra le insegnanti dei diversi ordini di scuola ( scuola dell’infanzia e scuola primaria)

� Si procede alla stesura di un progetto di continuità, con cadenza settimanale dal mese di gennaio al mese di aprile, che coinvolge tutti i bambini delle prime classi della scuola primaria ed i bambini di cinque anni della scuola dell’infanzia, con opera di tutoraggio da parte dei bambini della primaria nei confronti dei loro amici della scuola dell’infanzia.

Il progetto riguarda in modo interdisciplinare e trasversale diversi ambiti: educazione alla cittadinanza, educazione all’affettività, educazione ambientale, educazione estetica e all’immagine. I bambini coinvolti lavoreranno insieme attraverso attività di vario genere (narrazioni, disegni, collage, brevi testi sull’esperienza vissuta, momenti ludici gestiti dalle insegnanti, ecc.). Il percorso

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didattico si conclude con una festa alla scuola dell’infanzia a cui partecipano anche i bambini della primaria dove si espone a tutti il lavoro effettuato. Progetto giornata della memoria, del ricordo, dell’alimentazione. Ai bambini, anche così piccoli, viene spiegato l’importanza del ricordo e gli avvenimenti che caratterizzarono gli avvenimenti. Mentre per la giornata sull’alimentazione si rimanda al progetto sulla salute e all’educazione alimentare ed all’igiene.

Progetto Teatro Per la prima volta il bambino alla scuola dell’infanzia si confronta con i nuovi linguaggi della comunicazione ma anche con un linguaggio antico come quello teatrale dove egli stesso può essere sia spettatore che attore. Il Progetto Teatro in collaborazione con “Ravenna Teatro” e il Comune di Ravenna mira a favorire il processo di maturazione ed il consolidamento della capacità di relazionarsi in modo consapevole con gli altri e con ambienti diversi dal contesto scolastico. Infatti, i bambini assisteranno a spettacoli adatti alla loro fascia d’età e si recheranno al Teatro Rasi di Ravenna.

Obiettivo è lo sviluppo della socializzazione, lo spirito di collaborazione e di accettazione reciproca. La comprensione di linguaggi diversi dai nostri codici abituali. L’uso di linguaggi verbali e non verbali e della comunicazione mimica gestuale e musicale, il rispetto delle regole, di sé stessi e degli altri. Altro aspetto del progetto sarà la realizzazione di uno spettacolo finale che coinvolgerà i bambini, i docenti ed i genitori favorendo un momento di incontro gioioso inoltre il progetto mirerà ad educare alla socializzazione e potenziare l’autocontrollo e l’autostima.

Progetto M.A.R. (Museo d’Arte Città di Ravenna)

Per i bambini della scuola dell’infanzia l’incontro con l’arte è occasione per osservare con occhi diversi il mondo che li circonda. I diversi materiali esplorati con tutti i sensi, le tecniche sperimentate, confrontate, condivise ed esercitate, le osservazioni di quadri, sculture o architetture aiuteranno a migliorare la capacità di osservare, coltivare il piacere della fruizione e ad avvicinarsi alla cultura e al patrimonio artistico.

Proprio per queste motivazioni è iniziata la nostra collaborazione con il Museo d’Arte Città di Ravenna (nei locali della Loggetta Lombardesca). I bambini che, dopo aver visitato una sezione del museo, si cimentano nelle diverse pratiche di pittura, di manipolazione, di costruzione osservano, imitano, trasformano, interpretano, inventano e raccontano. Progetto Ravenna Antica I bambini della scuola dell’infanzia hanno l’incontro con l’arte anche in collaborazione con Ravenna Antica. Personale specializzato e ambienti accoglienti nella sede di via Rondinelli danno l’occasione per sperimentare il laboratorio del mosaico e della creta. I diversi materiali esplorati con tutti i sensi, le tecniche sperimentate, confrontate, condivise ed esercitate, le osservazioni di quadri, sculture o architetture aiuteranno a migliorare la capacità di osservare, coltivare il piacere della fruizione e ad avvicinarsi alla cultura e al patrimonio artistico.

Progetto UISP “Da Semola a Merlino” Il progetto pone l’obiettivo di creare le corrette basi di educazione motoria ed è in

collaborazione con l’UISP Ravenna. Il programma prevede una serie di interventi presso la scuola da parte di un insegnante laureata in Scienze Motorie e con esperienza nel settore. Le finalità del corso si rifanno agli orientamenti ministeriali in riferimento al campo d’esperienza: “Il corpo e il movimento”. Il progetto prevede l’educazione psicomotoria, l’attività motoria e il gioco espressivo non finalizzato stimolato

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attraverso la favola. I gruppi di lavoro sono di 12 - 15 bambini. La lezione avrà durata di un’ora con cadenza settimanale per un totale di 12 lezioni.

Progetto multiculturalità L’Istituto comprensivo “A. Tavelli” in un progetto triennale di integrazione dei bambini di nazionalità diverse organizza un laboratorio che interessa i tre ordini di scuola. Il progetto è partito nell’anno scolastico 2009 – 2010 coinvolgendo i bambini e le loro famiglie e in collaborazione con le insegnanti si è incentrato sull’amicizia tra i popoli. Nel secondo anno scolastico 2010 - 2011 si è lavorato sull’importanza che hanno i cibi per ogni cultura. Infine quest’anno, che vedrà il termine del progetto, l’attenzione si incentrerà sul tema dell’amicizia dal titolo: “L’amicizia tra i popoli”. Ogni anno, viene allestita una mostra dove vengono esposti tutti gli elaborati prodotti dai bambini. Tale esposizione viene aperta al pubblico ed in particolare ai genitori dei bambini frequentanti l’istituto stesso.

Progetto sicurezza La Commissione Sicurezza, in ottemperanza alla legge 626 ora Decreto Legge 81 inerenti alla sicurezza nei luoghi di lavoro ha proposto quanto segue:

� Indicazione a tutte le sezioni del “Luogo Sicuro” in caso di abbandono dell’edificio scolastico, percorrendo le vie di fuga indicate dalla cartografia. � Informazione ed esercitazione sul piano di evacuazione operativa al fine di garantire in caso

di emergenza un esodo ordinato e sicuro di tutti gli occupanti della scuola. Il progetto mira ad operare un cambiamento di comportamenti, un diverso modo di concepire se stessi e gli altri come facente parte di un ambiente non estraneo a noi, ma vicino a noi attraverso un percorso formativo di protezione civile che promuova una coscienza civica fatta di competenze e consapevole solidarietà. Il progetto si propone di:

� Informare i bambini, i docenti ed il personale non docente sulle procedure e sui comportamenti da assumere in situazione d’emergenza.

� Formare i docenti a pratiche legate al primo soccorso, alla sicurezza ed agli infortuni in ambiente scolastico ed extrascolastico.

� Addestrare i docenti a riconoscere la qualità di un evento imprevisto e ad attivare un comportamento idoneo ed adeguato a fronteggiare la situazione.

Progetto solidarietà Tra i valori su cui si fonda l’ipotesi formativa della scuola cattolica figura: la solidarietà. In un mondo che sembra essere preoccupato solo di garantire successo e benessere, la scuola cerca di educare i bambini a donare, ad essere disponibili verso gli altri, a prestare attenzione al prossimo. Valori universali che sono alla base di una qualsiasi comunità civile, democratica e cattolica.

L’Istituto Tavelli esprime concretamente la propria solidarietà attraverso una stretta collaborazione con la Caritas di Ravenna, che aiuta i bambini a prendere coscienza dei disagi che i loro coetanei vivono nel mondo e nel territorio circostante, attuando un progetto di adozione a distanza coinvolgendo anche le famiglie. Nel mese di ottobre, inoltre, l’Istituto chiede offerte e preghiere per i missionari; nel periodo dell’Avvento cibi a lunga conservazione da distribuire ai poveri della città e, in gennaio un’offerta per i malati di lebbra.

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Progetto educazione alla salute

Educazione alimentare ed all’igiene Nella scuola dell’infanzia le attività informali, di routine e di vita quotidiana sono altrettanto importanti delle attività espressive e di movimento libero o guidato e possono essere occasioni per l’educazione alla salute attraverso una sensibilizzazione alla corretta alimentazione ed all’igiene personale.

Il progetto ha il compito di favorire la prevenzione primaria in campo alimentare con le seguenti finalità:

� Acquisire corretti comportamenti e valide regole per una sana alimentazione. � Creare una disposizione al cambiamento delle proprie abitudini alimentari in

funzione del proprio benessere.

Si cercherà nel corso del triennio in cui il bambino permarrà presso la scuola di “avvicinarlo” a nuovi sapori senza obbligarlo, poiché è fondamentale stabilire fin dai primi anni un buon rapporto con il cibo.

Progetto coro con i genitori Durante il periodo natalizio viene formato un coro di genitori (a volte nonni e fratelli) che supportano i canti dei bimbi per la rappresentazione del Santo Natale. I genitori si ritrovano presso la scuola per le prove e si esibiscono nel Teatro della Scuola durante la recita dei propri bambini.

T e m a d e l l’ a n n o

Nell’anno scolastico 2011 - 2012 il gruppo di lavoro educativo ha proposto un progetto didattico dal titolo:

Rana Luigina… alla scoperta dei fantastici quattro!Rana Luigina… alla scoperta dei fantastici quattro!Rana Luigina… alla scoperta dei fantastici quattro!Rana Luigina… alla scoperta dei fantastici quattro!

( progetto biennale: 1° parte ( progetto biennale: 1° parte ( progetto biennale: 1° parte ( progetto biennale: 1° parte ---- terra e acqua). terra e acqua). terra e acqua). terra e acqua).

Il mondo della Terra è il mondo delle case, delle costruzioni dell’uomo, delle tane degli animali che camminano o strisciano sotto o sopra il suolo, degli alberi, delle erbe, dei fiori dei campi, dei boschi, delle montagne delle pianure e delle colline, dei frutti buoni e cattivi e di quanto si può mangiare, delle pietre della sabbia dei vulcani, dei terremoti, ecc… La finalità principale sarà avvicinare i bambini alla natura ai suoi ritmi, ai suoi tempi, alle sue manifestazioni, per provare a consegnare loro un ambiente da esplorare, rispettare ed amare. Il mondo dell’acqua è un elemento vitale che possiamo osservare partendo da approcci differenti: sensoriale, percettivo, scientifico, espressivo, ecologico… I bambini amano molto giocare con l’acqua, il contatto da’ piacere e benessere, fa scoprire i suoni e i rumori, i colori, le sensazioni… ma occorre sottolineare che l’acqua è un elemento vitale. Alle prime scoperte sulle caratteristiche dell’acqua, possiamo aggiungerne delle altre per capire come influenza la nostra vita e quella dell’ambiente in cui viviamo e rivalutare il nostro rapporto quotidiano. Scopriamo l’acqua. Le sue qualità e i suoi comportamenti delle cose che la incontrano. L’acqua è un elemento vitale che possiamo osservare partendo da approcci differenti: sensoriale, percettivo, scientifico, espressivo, ecologico. All’interno del nostro progetto annuale c’è un progetto, costante, sinergico, integrato nel quotidiano. È il progetto sul tempo, inteso sia come tempo meteorologico e come tempo cronologico.

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La concezione di tempo è assai complessa, soprattutto per i bambini, poiché presuppone una molteplicità di dimensioni: il tempo come durata misurabile (aspetto sociale convenzionale), il tempo come durata psicologica (aspetto individuale), il tempo lineare, il tempo ciclico, il tempo come mutamento e trasformazione, il tempo atmosferico. È necessario, perciò, fin dall’inizio, utilizzare strategie e strumenti che permettano ai bambini di percepire ed osservare il tempo nella sua struttura multidimensionale. In concomitanza con questo progetto se ne prevede un terzo, di educazione religiosa in riferimento alla figura di san Francesco: collegandoci all’amore che il Santo aveva per gli animali e la natura, soffermandoci sul “Cantico delle Creature” con riferimento alla Creazione e all’istituzione del primo Presepe (a Greccio) che ci introdurrà al periodo del Natale. Con l’Avvento ci metteremo in attesa della venuta di Gesù e prepareremo una rappresentazione nel teatro della nostra scuola. Questo progetto occuperà tutto il mese di dicembre 2011. La celebrazione si svolgerà all’interno della scuola. I bambini verranno introdotti al progetto pasquale e precisamente: “In cammino verso la Pasqua”. Durante il percorso ci soffermeremo su alcuni episodi della vita pubblica di Gesù, per terminare con il racconto della Passione, Morte e Resurrezione di Gesù. I tempi saranno marzo e aprile 2012. Nel mese di maggio avvieremo un altro progetto di educazione religiosa sulla figura di Maria: “Maria, mamma di Gesù e mamma nostra”, che terminerà con il pellegrinaggio alla Basilica della Madonna Greca di Santa Maria in Porto di Ravenna con tutti i bambini della scuola, gli insegnati i genitori ed i nonni. Il percorso didattico si concluderà con una festa e la consegna di un “Diploma” ai bambini che hanno terminato il percorso educativo alla scuola dell’infanzia. La festa coinvolgerà tutti i bambini della scuola e vedrà la partecipazione dei genitori in veste di pubblico. Il progetto educativo è stato presentato ai genitori delle singole sezioni e viene da loro seguito e valutato nei colloqui con gli insegnanti, nei disegni e negli elaborati dei bambini, nelle drammatizzazioni a cui i genitori partecipano anche con apporto personale nel canto, nel disegno nelle preparazioni di cartelloni e nel confezionare i costumi.

Uscite didattiche

La scuola è attenta e aperta tutte le iniziative offerte da Associazioni ed Enti diversi che concorrono alla formazione integrale del bambino. Inoltre, è consapevole della ricchezza dei beni artistici, culturali e naturali di cui è ricca la nostra città. Quindi si attuano dei percorsi didattici, affinché i bambini possano conoscere, amare e rispettare tali ricchezze artistiche e naturali. Per le uscite didattiche si richiede il permesso della famiglia e la presenza di un docente-accompagnatore ogni 10 bambini.

Spettacoli di Natale e fine anno scolastico

Per il Santo Natale e la fine dell’anno scolastico vengono allestiti degli spettacoli che vedono come protagonisti i bambini della scuola dell’infanzia e che hanno come filo conduttore la programmazione didattica dell’anno in corso. Spettatori attenti sono i genitori, i nonni e tutti i parenti dei nostri bambini.

Verifiche e valutazioni

La valutazione ha un aspetto culturale, generale ed educativo. Assume un carattere promozionale ed incentivante, formativo ed orientativo della personalità del bambino e si basa sui principi di trasparenza, responsabilità e coerenza. Approdando ai traguardi per lo sviluppo delle competenze,

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che suggeriscono agli insegnanti orientamenti, attenzioni e responsabilità nel creare occasioni e possibilità di esperienze volte a favorire lo sviluppo integrale del bambino.

Calendario scolastico

La scuola avrà inizio lunedì 5 settembre 2011. La scuola terminerà giovedì 30 giugno 2012 alle ore 16.30.

Chiusure straordinarie e periodi di vacanza.

Martedì 4 ottobre 2011 Festività di San Francesco d’Assisi

Martedì 1 e mercoledì 2 novembre 2011 Festività di ogni Santi e dei Defunti.

Giovedì 8 dicembre 2011 Festività dell’Immacolata.

VACANZE NATALIZIE:

Da venerdì 23 dicembre 2011 chiusura della scuola alle ore 12.00. (non si effettua il servizio mensa).

A domenica 8 gennaio 2012. La scuola aprirà lunedì 9 gennaio 2012.

Lunedì 19 marzo 2012 Festività di San Giuseppe

VACANZE PASQUALI:

Da mercoledì 4 aprile 2012 chiusura della scuola alle ore 12.00 (non si effettua il servizio mensa)

A martedì 10 aprile 2012. La scuola riaprirà mercoledì 11 aprile 2012.

Martedì 1° maggio 2012 (Festa dei Lavoratori)

Sabato 2° giugno 2012 (Festa della Repubblica).

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Scuola

Primaria

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Obiettivi Formativi La nostra Scuola Cattolica si propone una formazione integrale umana, morale e religiosa dell’alunno tenendo presenti questi valori:

� il primato di Cristo; � la concezione cristiana della persona; � il rispetto per il progetto di Dio su ogni persona; � le relazioni basate sulla giustizia e la carità; � la ricerca della verità e la sintesi tra fede e vita.

Le Suore Tavelli animate dall’esempio di Madre Adriana, si impegnano a vivere il proprio Carisma e a testimoniare l’amore di Gesù Cristo, sviluppando negli alunni la capacità di ricerca dei segni attraverso i quali Dio si fa presente nella storia umana e di assunzione della propria responsabilità nell’operare scelte concrete. Tutto ciò potrà essere conseguito anche grazie all’impegno di Insegnanti e Genitori che collaborano insieme, con lo scopo di far maturare nell’alunno quella pienezza di umanità che lo rende “uomo” nel senso vero della parola, come delineato dal Vangelo. Sono proprio gli Insegnanti che hanno assimilato i valori del Vangelo a rendere vera ed attuale la proposta della Chiesa di “Evangelizzare Educando” e di promuovere il senso di fratellanza, la cura dell’altro e la solidarietà. La nostra Scuola accoglie tutti coloro che condividono la proposta educativa con disponibilità al dialogo e volontà di collaborare, di partecipare in modo costruttivo alla realizzazione del Progetto Educativo proposto.

Linee Culturali, Educative, Metodologiche e Operative “L’Istituto Tavelli”, si pone come una realtà cattolica operativa di riferimento nel territorio di Ravenna. La Scuola Primaria realizza il modulo stellare che prevede un Insegnante prevalente con un numero maggiore di ore, che diventa un punto di riferimento per l’alunno ed è coadiuvato da un equipe di specialisti, che svolgono il loro ruolo in tutte le sezioni per: Religione, Musica, Arte, Informatica, Educazione Motoria, Inglese. Queste le tappe più significative che caratterizzano e qualificano tuttora le proposte educative e didattiche della scuola:

� Prova scritta INVALSI, DPR n° 235 del 21.11.2007 art.3 per le classi seconde e quinte, a cui i nostri alunni partecipano ogni anno.

� L’uso diffuso delle tecnologie educative e didattiche quali strumenti funzionali per promuovere apprendimenti disciplinari ed extradisciplinari e per imparare ad usare nuove forme di linguaggio (iconico, grafico, multimediale, ecc).

� La progettazione di situazioni formative che privilegiano un apprendimento attivo. � Degli allievi, attraverso forme di coinvolgimento, di responsabilizzazione e di motivazione

su argomenti e problemi significativi per ciascun alunno. � Le situazioni di apprendimento, nelle varie programmazioni dei docenti, prevedono

momenti di operatività, affiancati da studio ed elaborazione personale; pertanto sono improntate sul “fare” oltre che sul “dire” e il “ripetere”.

Tutti questi presupposti teorici nascono dalla proposta culturale e formativa della Scuola Primaria “Istituto Tavelli” che si avvale di un patrimonio Culturale di rilevanza Educativa e Religiosa.

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Gli Ambiti culturali di riferimento delle azioni educative e didattiche della scuola primaria sono:

� i linguaggi e le culture; � l'alfabetizzazione e l'uso della multimedialità nella didattica; � la conoscenza del sistema sociale, ambientale e geografico in cui gli alunni vivono; � la flessibilità come disponibilità a cambiare e ad innovare in itinere; � la conoscenza e l'uso in chiave comunicativa della lingua inglese.

Ambiti formativi I docenti della scuola utilizzano il valore educativo delle discipline e la specificità delle attività proposte, per realizzare opportunità formative miranti a far acquisire, consolidare e sviluppare:

� la padronanza di saperi di base; � lo spirito partecipativo come capacità di lavorare con gli altri; � la dimensione dell'autocritica come capacità di auto valutarsi.

Ambiti tematici

Le tematiche proposte dal Collegio dei Docenti come "nuclei culturali", caratterizzanti il curricolo formativo quinquennale degli alunni che frequentano il nostro Istituto, sono :

� la legalità, il rispetto delle regole del vivere civile, individuale, istituzionale e sociale; � la pace e i diritti umani, con particolare attenzione ai diritti dei bambini; � l'accoglienza dell'altro come presupposto alla “cittadinanza”; � il rispetto e la valorizzazione del patrimonio naturale e ambientale; � l'uso critico degli strumenti di comunicazione di massa.

Ambiti metodologici Le nostre scelte metodologiche si svolgono con attività di: accoglienza, interazione fra Insegnanti e alunni, ascolto, sviluppo e consolidamento di competenze di base, privilegiando i laboratori l’uso di mezzi e attrezzature didattiche in grado di supportare e/o integrare le competenze specifiche degli Insegnanti.

Rapporti Scuola-Famiglia La famiglia è la prima responsabile dell'educazione dei figli e la scuola le si affianca in questo cammino di formazione umana e culturale. La scuola promuove la partecipazione e la collaborazione delle famiglie alle attività attraverso la definizione dell’offerta formativa, funzionale ad istituire un’intesa educativa corresponsabile. Gli alunni crescono e si orientano in un ambiente di riferimento sereno, ben organizzato che si prende cura delle loro necessità. Si concorderanno, quindi, nel corso dell’anno, momenti di confronto e di riflessione sulle tematiche formative fra i genitori e le istituzioni che si interessano dell’attività educativa.

Organizzazione dell’Offerta Formativa e Risorse Strutturali L’Istituto dispone di:

� uno spazio ludico; � un laboratorio di informatica con postazione docente e n°14 postazioni alunni;

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� connessione Internet; � un laboratorio di musica; � uno spazio di consultazione; � un laboratorio per l’educazione artistica; � una sala Insegnanti; � un teatro settecentesco; � un’aula multimediale (Televisione, videoregistratore, lettore DVD, lavagna LIM); � una minivideoteca con cassette e DVD didattici di varie discipline; � una mensa ; � un ufficio di Segreteria computerizzato; � un ufficio per la Coordinatrice computerizzato; � un ambulatorio sanitario.

Risorse Umane e Professionali Insegnanti Prevalenti n. 10

� La Coordinatrice Malvina Rabbiti (Suor Letizia) � Dalla Libera Libera (Suor Teresina) � Gramentieri Barbara � Mazzoleni Cinzia � Melini Paola � Milano Margherita � Morigi Roberta � Ricciardi Maria � Stangherlin Claudia (Suor Bertilla) � Tonellato Francesca (Suor Anselmina) � Trenta Cristina

Il personale docente sopra elencato svolge le seguenti discipline: italiano, matematica, scienze, storia; geografia ed educazione alla cittadinanza. Inoltre, Suor Bertilla, Suor Anselmina, Suor Teresina, Suor Antonella e Plazzi Federica insegnano Religione Cattolica nelle diverse sezioni. SPECIALISTI : Educazione alla musica Lanciotti Luca Educazione Motoria Gaddoni Erika Educazione all’arte e all’immagine Mazzotti Cristina Educazione informatica Cornacchia Ruggero Educazione alla lingua Inglese Carbognin Sara Essendo l’Istituto Sede di tirocinio, la signorina Simona Scala, proveniente dall’Università di Scienze Religiose di Forlì, svolgerà 100 ore di tirocinio con la prof.ssa Federica Plazzi, nelle ore del sabato. Nell’ambito dell’Istituto Tavelli opera anche il seguente personale ausiliario: 1 Segretaria: Marina Andena. 1 Assistente di segreteria: Andrea Folicaldi. 3 Collaboratrici per il riordino dei locali:

� Ganna Kukla � Olena Gnatyshko � Sivica Proca

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1 Portinaia e sorvegliante: suor Redenta. 1 Cuoca : Suor Marcella.

L’Istituto offre la possibilità:

� di usufruire del servizio mensa: i pranzi vengono preparati quotidianamente nella cucina della Scuola dalla cuoca che ha partecipato al corso “di addette all’autocontrollo alimentare HACCP per la ristorazione scolastica” (D.L. n.155/97);

� di frequentare il doposcuola dal lunedì al venerdì; � di frequentare il corso di pianoforte (facoltativo); � di frequentare il progetto “coro” da gennaio a maggio.

Organi Collegiali

Consigli di Classe. Collegio Docenti. Consiglio di Istituto. Rappresentante dei Genitori di ogni sezione.

Alunni con DSA La Scuola organizza le azioni a favore degli alunni con DSA, al fine di assicurare le misure di accompagnamento e di sostegno allo studio, mette in atto quanto previsto dalle norme di riferimento.

Progetti

Progetto di Continuita’ Educativa e Didattica

Per facilitare e rendere più sereno e tranquillo il passaggio dalla Scuola dell’Infanzia alla Scuola Primaria, viene effettuata la continuità educativa con incontri settimanali fra i bimbi dell’ultimo anno della Scuola dell’Infanzia e gli alunni che frequentano la prima classe della Primaria, lavorando insieme su un progetto, precedentemente concordato fra gli Insegnanti dei due Ordini. Inoltre, viene realizzato un progetto interdisciplinare di continuità, condiviso fra i Professori delle Scuola Secondaria di I grado ed i Docenti della Primaria, riguardante gli alunni delle classi quinte della Scuola Primaria con quelli delle classi prime della Scuola Secondaria di I grado. La continuità, intesa come rispetto dello sviluppo individuale, oltre a promuovere il raccordo fra i Gradi di Scuole, mira a:

� prevenire le difficoltà di passaggio tra i diversi ordini di scuola; � sviluppare sentimenti di appartenenza al gruppo; � realizzare progetti comuni; � motivare gli alunni a socializzare per la crescita di una cultura di interscambio.

Progetto: alimentazione; combattere la fame nel mondo Il progetto propone di sensibilizzare gli alunni al problema dell’alimentazione nel mondo: ( 17 ottobre 2011in collaborazione col MAE e MIUR)

� conoscere il sistema alimentare;

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� prendere coscienza del fatto che tutti noi dovremmo agire per combattere la fame; � identificare in che modo possiamo combattere la fame e la malnutrizione nella

nostra comunità e nel mondo.

Progetto teatro

Il Progetto Teatro mira a favorire il processo di maturazione ed il consolidamento della capacità di relazionarsi in modo consapevole con gli altri. L’uso di linguaggi verbali e non verbali e della comunicazione mimico-gestuale e musicale, il rispetto delle regole, di se stessi, degli altri e l’attività di drammatizzazione svilupperanno negli alunni le capacità espressive e una maggiore conoscenza di sé, delle proprie capacità, dei propri limiti, potenziando l’autocontrollo e l’autostima. La realizzazione di uno spettacolo finale che coinvolgerà alunni, docenti e genitori, favorirà un momento gioioso di incontro durante il periodo natalizio. Il progetto mira a:

� educare alla socializzazione, potenziare l’autocontrollo e l’autostima. � interiorizzare valori umani e spirituali che danno senso e significato alla vita.

Progetto sicurezza

Il progetto si propone di:

A. Informare gli alunni, il personale docente e non docente: •••• sulle misure e i mezzi di protezione e di prevenzione presenti nella Scuola; •••• sulle procedure e sui comportamenti da assumere in una situazione d’emergenza.

B. Formare gli alunni sviluppando, nell’affrontare i contenuti curricolari, problematiche legate al primo soccorso, alla sicurezza .

C. Addestrare gli alunni a riconoscere la qualità di un evento imprevisto e ad attivare un comportamento idoneo ed adeguato a fronteggiare la situazione.

Progetto formazione spirituale e di solidarieta’

L’obiettivo è quello di inserire armoniosamente, in un contesto di dialogo tra cultura e fede, le iniziative portanti per la crescita di ogni alunno. Il progetto si articola nelle seguenti iniziative:

� Santa Messa in occasione dell’inaugurazione dell’Anno Scolastico, del Natale, della Pasqua, e a conclusione delle attività didattiche.

� Preghiera e lettura del Vangelo del giorno,ogni mattina prima delle lezioni. � E’ consuetudine aderire ogni anno al concorso indetto dalla parrocchia di Santa Maria in

Porto con lo scopo di promuovere il culto della Santa Vergine Patrona di Ravenna e partecipare alla S. Messa celebrata dall’Arcivescovo Monsignor Giuseppe Verucchi per le Scuole Cattoliche.

Tra i valori su cui si fonda l’ipotesi formativa della Scuola figura la solidarietà. In un mondo che sembra essere preoccupato solo di garantire successo e benessere, la Scuola cerca di educare gli allievi alla cultura della donazione, della disponibilità verso gli altri, dell’attenzione verso il prossimo. Valori universali che stanno alla base della scelta di una qualsiasi comunità civile - democratica e cattolica. L’Istituto Tavelli esprime concretamente la propria solidarietà attraverso una stretta collaborazione con la CARITAS di Ravenna, che aiuta i bambini a prendere coscienza dei disagi che i loro coetanei vivono nel mondo e nel territorio circostante, attuando il progetto dell’adozione a distanza. Nel mese di ottobre, inoltre, l’Istituto chiede un’offerta libera, per i Missionari e in gennaio, un’offerta per i malati di lebbra.

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Progetto: nutrimenti per crescita 2° anno di partecipazione Anno 2011/12 “Il girotondo del mondo” Ciò comporta una crescita nel bambino del rispetto verso l’ambiente Creato da Dio, verso se stesso e tutte le Creature. Tale progetto ha le seguenti finalità:

� acquisire corretti comportamenti e valide regole; � acquisire le conoscenze dell’equilibrio naturale: l’alternarsi delle stagioni e degli agenti

atmosferici; � comprendere le conseguenze dell’intervento dell’uomo sull’equilibrio naturale; � assumere maggiore responsabilità nella scelta di ciò che fa bene all’ambiente che ci

circonda e a chi lo abita.

L’attività farà comprendere ai bambini il rapporto che intercorre tra l’uomo e l’ambiente, la salute e i rischi nei quali si può incorrere assumendo comportamenti sbagliati. Progetto stranieri 3° anno di partecipazione Anno 2011/2012 Titolo: “Amici nel mondo” Questo progetto multidisciplinare ha come obiettivo l’integrazione degli alunni stranieri e non, nell’ambiente scolastico. Il lavoro si focalizzerà sull’AMICIZIA tra le persone in generale , ma soprattutto tra compagni di classe. Il tutto affrontato con confronti e pareri personali, la produzione di elaborati grafico-pittorici per la disciplina di Arte e Immagine, ma anche con le Insegnanti di altre discipline, e chiunque voglia affrontare il tema dell’essere amici a 360°. Accanto a questo troveremo anche il progetto “Il villaggio globale” proposto dalla Provincia con lo stesso scopo e alla fine dell’anno sarà esposta una mostra con i lavori realizzati.

Uscite a Scopo Didattico Tutte le classi della scuola, durante l’anno compiono uscite didattiche come ulteriori opportunità formative. Queste esperienze rappresentano delle occasioni per approfondire le conoscenze acquisite. Si svolgono nell’arco del normale orario scolastico per raggiungere località prossime all’Istituto e raggiungibili a piedi o con mezzi pubblici, in modo da constatare direttamente il patrimonio ambientale, storico, artistico ecc..Nell’ambito di queste uscite si può partecipare a spettacoli musicali, teatrali, gare sportive e visitare mostre. Per tutte le uscite è indispensabile l’autorizzazione dei genitori e del Dirigente Scolastico

Verifiche e Valutazioni Lo scopo generale della valutazione è di ordine didattico e pedagogico. Il raggiungimento degli obiettivi programmati sarà puntualmente verificato attraverso prove formative. Tali prove avranno carattere orale e scritto di diverso genere:

� questionari a risposta aperta, multipla, di tipo vero-falso; � esercizi di completamento e corrispondenza; � riassunti scritti ed orali; � esposizioni orali (libere e su traccia), scritte (descrizioni, lettere, cronache, racconti

relazioni, argomentazioni); � esercizi grammaticali e lessicali;

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� soluzioni di problemi, esecuzioni di calcoli orali e scritti, espressioni aritmetiche; � esercizi sul valore posizionale delle cifre e sulle figure geometriche; � rappresentazioni grafiche ed artistiche; � esecuzione vocale e strumentale di brani musicali; � esecuzione di esercizi ginnici.

Le verifiche daranno modo all’insegnante di valutare la preparazione degli alunni e gli argomenti effettivamente interiorizzati; questo renderà possibile ai docenti di chiarire e insistere, affinché anche gli alunni che non hanno ben compreso possano seguire secondo le loro possibilità.

Modalita’ di Trasmissione della Valutazione alle Famiglie

� Colloqui individuali; � colloqui generali.

Nella valutazione quadrimestrale si terranno presenti naturalmente, non solo i livelli raggiunti nelle varie prove, ma anche altri elementi quali: il livello di partenza, l’impegno, l’applicazione dei lavori proposti, il processo di apprendimento e il livello di maturazione raggiunto, condizioni psico-fisiche ed eventuali condizionamenti socio-culturali dell’alunno.

Tempi, Modalità di Comunicazione e Passaggio alla Classe Successiva

� La comunicazione quadrimestrale, mediante la scheda personale, sarà effettuata, entro la prima decade di febbraio e la settimana successiva al termine delle lezioni nel mese di giugno; � Per la valutazione degli alunni, le assenze dovranno essere contenute.

Fattori di Qualita’ del Servizio Scolastico

Si ritiene che gli indicatori di un buon modo di fare scuola siano:

� il lavoro collegiale degli insegnanti; � il raccordo interdisciplinare fra i docenti, come strumento che possa garantire l’unitarietà

dell’insegnamento; � il rapporto costante tra insegnanti e famiglie; � la disponibilità degli insegnanti a intendere la valutazione come un’operazione finalizzata

alla correzione dell’intervento didattico più che all’espressione di giudizi nei confronti degli alunni;

� la disponibilità degli insegnanti all’innovazione didattica e all’aggiornamento professionale;

� l’esistenza di traguardi comuni e definiti collegialmente; � incontri periodici tra Docenti per elaborare la programmazione didattica comune,

concordare le modalità di gestione delle attività da svolgere e l’adozione dei libri di testo, ed elaborare progetti a carattere interdisciplinare.

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Secondaria

di

I grado

Scuola

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Linee culturali, educative, metodologiche e operative L’Istituto comprensivo “Tavelli” si pone come una realtà cattolica operativa di riferimento nel territorio di Ravenna. In sintesi la proposta formativa dell’Istituto per gli allievi iscritti e frequentanti la scuola nell’anno scolastico 2011/2012 sarà caratterizzata dai seguenti presupposti:

� La coerenza tra le scelte educative e didattiche dell’Istituto con le scelte istituzionali contenute nella legge di riforma (n°53 del 28.09.03) e nel D.lgs. n° 59/2000 che introduce le Indicazioni Nazionali per i Piani di Studio Personalizzati nel sistema scolastico italiano;

� nel DM 68/2007 inerenti le indicazioni per il curricolo, legge n°176 del 25 ottobre 2007 Prova scritta nazionale INVALSI, DPR n°235 del 21.11.2007 art.3 Patto Educativo di Corresponsabilita’;

� nel DM 137/2008 convertito dalla Legge n°169 del 30 ottobre 2008 art.3 sulla Valutazione degli apprendimenti e del Comportamento e del numero delle Assenze ai fini della validità dell’anno scolastico;

� CM n°50 e CM n°51 del 20 maggio 2009 Esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione.

La funzionalità delle scelte educative e didattiche volte a soddisfare i bisogni formativi degli allievi:

� bisogni di identità e di socializzazione, di conoscenza, di orientamento tanto in campo scolastico quanto in quello formativo più ampio che supera il perimetro della scuola.

� Bisogni di comunicazione e di “padronanza” dei vari linguaggi, di integrazione nel contesto socio-culturale, di rassicurazione, di gestione dell’incertezza, dell’imprevisto e dell’handicap.

� E’ inoltre indispensabile per una scuola cattolica, offrire ai ragazzi momenti di riflessione, che li invitino a maturare nella formazione spirituale un contatto con quelle che sono le più aggiornate esperienze di vita cristiana, per cui viene organizzato mensilmente un “incontro formativo”, dove un sacerdote aiuterà i ragazzi a riflettere sulle loro problematiche.

� L’uso diffuso delle tecnologie educative e didattiche quali strumenti funzionali a promuovere apprendimenti disciplinari ed extradisciplinari e per imparare ad usare nuove forme di linguaggio (iconico, grafico, multimediale, ecc).

� La progettazione di situazioni formative che privilegiano un apprendimento attivo degli allievi, attraverso forme di coinvolgimento, di responsabilizzazione e di motivazione su argomenti e problemi significativi per ciascun alunno.

Le situazioni di apprendimento, previste nelle varie programmazioni dei docenti, prevedono momenti di operatività, affiancati da studio ed elaborazione personale; pertanto molto centrate sul “fare” oltre che sul “dire” e il “ripetere”. Tutti questi presupposti teorici nascono dalla proposta culturale e formativa della Scuola Secondaria di I grado Tavelli che si avvale di un patrimonio culturale di rilevanza educativa e religiosa. Gli Assi culturali di riferimento delle azioni educative e didattiche della scuola media sono:

� i linguaggi e le culture; � l'alfabetizzazione e l'uso della multimedialità nella didattica; � la conoscenza del sistema sociale, ambientale economico e geografico in cui gli alunni

vivono; � la padronanza dei linguaggi e delle tecnologie più diffuse; � la flessibilità come disponibilità a cambiare e a innovare; � la conoscenza e l'uso in chiave comunicative di più lingue comunitarie;

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� l’accoglienza e l’integrazione di alunni stranieri; � l’accoglienza e l’integrazione di alunni con DSA.

Assi formativi I docenti della scuola utilizzano il valore formativo delle discipline e la specificità delle attività proposte, per realizzare opportunità formative miranti a far acquisire, consolidare e sviluppare:

� l'analisi di punti di vista diversi e delle varie realtà socioeconomiche e culturali: � la consapevolezza dei propri limiti e delle potenzialità come contributo al processo di

maturazione dell'identità personale: � la padronanza di saperi, di linguaggi e delle tecnologie più diffuse come base dell'autonomia

personale; � lo spirito partecipativo come capacità di lavorare con gli altri; � la dimensione dell'autocritica come capacità di auto-valutarsi.

Assi tematici Punti fermi nelle scelte tematiche operate dalla scuola negli ultimi anni sono le tematiche proposte dal Collegio dei Docenti come "nuclei culturali" caratterizzanti il curricolo formativo triennale degli alunni che frequentano il nostro istituto. Queste tematiche possono essere ricondotte a problemi di rilevanza disciplinare e didattica sociale:

� la legalità, il rispetto delle regole del vivere civile nella sfera individuale, istituzionale e sociale;

� la pace e i diritti umani, con particolare attenzione ai diritti dei bambini; � l'accoglienza dell'altro come presupposto alla “cittadinanza”; � lo sviluppo sostenibile in tema di difesa, di conservazione e di valorizzazione del patrimonio

naturale e ambientale; � l'uso critico degli strumenti di comunicazione di massa.

Assi metodologici Le azioni educative e didattiche che si realizzano nella scuola rispondono a scelte metodologiche funzionali a conseguire da un lato gli obiettivi che autonomamente i singoli Consigli di Classe decidono e dall'altro a garantire coerenza con le scelte culturali e formative effettuate. Nella scuola si svolgono attività di:

� accoglienza,recupero,orientamento,integrazione e alfabetizzazione degli alunni stranieri; � sviluppo e consolidamento di competenze di base e saperi specifici; � apprendimento di più lingue comunitarie attraverso modalità didattiche che privilegiano:

� l'interazione tra docenti e allievi; � l'uso di mezzi e attrezzature didattiche in grado di supportare o integrare le

conoscenze e le competenze specifiche dei docenti; � i momenti di verifica e di valutazione previsti dai singoli docenti in modo autonomo

o concordati tra docenti dello stesso Consiglio di Classe o gruppo disciplinare.

Rapporti scuola-famiglia La famiglia è la prima responsabile dell'educazione dei figli e la scuola le si affianca in questo cammino di formazione umana e culturale. La scuola promuove la partecipazione e la collaborazione delle famiglie alle attività attraverso la definizione dell’offerta formativa, funzionale ad istituire un’intesa educativa corresponsabile. I ragazzi crescono e si orientano in un ambiente di riferimento sereno, ben organizzato e ci si prende cura delle loro necessità. Si concorderanno, quindi, nel corso dell’anno, momenti di confronto e di riflessione sulle tematiche formative fra i genitori e le istituzioni che si interessano dell’attività educativa.

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Altre occasioni di confronto sono rappresentate dagli “OPEN DAY”. La scuola organizza degli incontri con i genitori degli alunni di 5^ elementare per la presentazione della proposta formativa, sulla base delle indicazioni vincolanti della legge n. 53/2003 e D.Lgs. n. 59/2004 e delle decisioni autonome del Collegio dei Docenti, accolte e condivise dal Consiglio d’Istituto. La partecipazione attiva alla vita scolastica, alle assemblee e agli incontri sono il presupposto per un lavoro condiviso negli intenti e nella disponibilità comune delle scelte educative funzionali ad un'efficace interazione formativa. I docenti concordano con le famiglie un patto di corresponsabilità educativa incentrato sui reali problemi educativi:

� la partecipazione e l’accettazione dei bisogni dell’alunno – compresa l’eventuale frequenza a corsi di recupero;

� la comunicazione adulti-ragazzi e scuola-famiglia; � le regole condivise (orario d’ingresso/uscita, le uscite anticipate, etc.); � la gestione di eventuali conflitti; � le linee guida della progettazione didattica, nonché la conoscenza dell’offerta formativa

della scuola; � le attività, i laboratori, le uscite didattiche e i viaggi d’istruzione.

Il patto con i genitori presuppone un’azione educativa concordata e condivisa e si rafforza negli incontri delle assemblee di classe, nei colloqui generali, negli incontri informali e nel lavoro comune prestato in occasione di particolari iniziative scolastiche. Fin dai primi giorni della scuola secondaria il patto va esplicitato anche con i ragazzi con particolare riferimento alle seguenti aree:

� modalità di relazione adulto-alunno; � regole all’interno della classe e della scuola; � utilizzo e rispetto dei materiali comuni; � incarichi all’interno della classe; � integrazione nel gruppo classe; � collaborazione consapevole nei processi di apprendimento.

Le famiglie conoscono l’andamento didattico e disciplinare dei propri figli attraverso:

� Consigli di Classe e i colloqui con i singoli docenti; � il Consiglio di Classe redigerà il Piano Didattico Personalizzato per gli alunni DSA (sulla

base delle indicazioni della legge n. 170 / 2010) e il PEI (legge n. 104 / 1992); � colloqui generali, che si svolgono due volte l’anno. Coloro che non si presenteranno,

saranno convocati per prendere atto dell’andamento didattico e disciplinare del proprio figlio;

� consegna delle schede di valutazione quadrimestrali (febbraio – giugno) e dei pagellini (novembre – aprile);

� note disciplinari e richiami (nel quadernino), altre eventuali comunicazioni scritte (nel diario) o telefoniche.

Le famiglie saranno preventivamente avvisate tramite comunicazione scritta nei seguenti casi:

� uscite anticipate; � modifiche di orari; � colloqui; � uscite didattiche; � viaggi d’istruzione;

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� riunioni da tenersi con il Consiglio di classe e gli altri organi collegiali; rappresentazioni; � manifestazioni culturali scolastiche.

Le gravi questioni disciplinari verranno risolte dalla Dirigenza in collaborazione con la famiglia. Si offre infine la possibilità di colloqui settimanali individuali con i docenti a partire da fine ottobre. L’orario di tali colloqui verrà comunicato agli alunni e rimarrà comunque esposto nella bacheca presente nell’atrio della scuola.

Organizzazione dell’Offerta Formativa

Risorse Strutturali L’Istituto dedica una serie di spazi regolamentati ed assistiti da insegnanti a disposizione degli studenti. Complessivamente l’Istituto dispone di:

� 1 laboratorio di informatica con postazione docente più n°14 postazioni alunni e connessione Internet

� 1 laboratorio scientifico con materiale per l’osservazione concreta dei fenomeni � 1 laboratorio linguistico � 1 laboratorio di musica � 1 laboratorio per l’educazione artistica � 1 aula multimediale dotata di televisione, videoregistratore, cinepresa, lettore DVD,

computer e LIM � aule con banchi ortopedici � 4 aule corredate di televisore al plasma e lettori DVD � 2 aule corredate di televisore al plasma, lettori DVD e LIM � 1 spazio ludico � 1 sala insegnanti � 1 aula ricevimento genitori � 1 teatro settecentesco � 1 mensa � 1 biblioteca � 1 videoteca con cassette e DVD didattici di varie discipline � 1 cortile interno � 1 ambulatorio sanitario � 1 ufficio di segreteria � 1 ufficio di presidenza

Risorse Umane e Professionali

PERSONALE DIRETTIVO: Preside: prof.Signorielli Patrizia Anna Vice-Preside: Rabiti Malvina (Sr Letizia) PERSONALE DOCENTE: Docenti n.14

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MATERIA DOCENTE Materie Letterarie (4)

- Lara Donatini - Paola Poleri - Patrizia A. Signorielli - Giulia Zaniboni

Matematica/Scienze (2) - Francesca Incensi - Francesca Rizzo

Inglese e mediatore linguistico (2) - Laura Vasi - Elisa Gallanti

Spagnolo (1) - Valentina Baldassari Ed. Artistica (1) - Cristina Mazzotti Tecnologia (1) - Nicola Calabrese Ed. Musicale (1) - Luca Lanciotti Scienze Motorie (1) - Paola Rizzo Religione (1) - Federica Plazzi

Nell’ambito dell’Istituto “Tavelli” opera anche il seguente personale ausiliario: La segretaria Marina Andena L’assistente di segreteria Andrea Folicaldi Le Suore assistenti alla sorveglianza Quadro orario settimanale La Scuola Secondaria di I Grado “A.Tavelli” prevede il quadro orario settimanale di 30 h di 60 minuti L’orario settimanale è così suddiviso: 6 giorni dalle ore 8 alle 13

MATERIA ORE SETT. ORE ANN. Italiano 5 190 Approfondimento letterario 1 33 Storia 2 76 Geografia 2 76 Matematica 4 152 Scienze 2 76 Inglese 3 114 Spagnolo 2 76 Ed. Artistica 2 76 Tecnologia 2 76 Ed. Musicale 2 76 Scienze Motorie 2 76 Religione 1 38

Servizi - Mensa 13.00 – 13,30 - Momento ricreativo 13,30 – 14,30 - Doposcuola 14.30 - 16.00 Docente di Inglese prof: Gallanti Elisa Organi Collegiali

• Consiglio di Istituto

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• Collegio Docenti • Consigli di Classe

Segretario del Collegio Docenti: Rabiti Malvina (Sr. Letizia) Segretari e coordinatori dei Consigli di Classe:

Classe Coordinatore Segretario

I A Luca Lanciotti Francesca Incensi II A Laura Vasi Federica Plazzi III A Lara Donatini Valentina Baldassari I B Giulia Zaniboni Paola Rizzo II B Francesca Rizzo Nicola Calabrese III B Paola Poleri Elisa Gallanti

Linee progettuali educative e didattiche

La programmazione delle attività didattiche ed educative si riferisce all’attuale contesto normativo derivante dalle disposizioni che si sono succedute nel corso degli ultimi anni:

� Legge di riforma n.53/2003. � L.R. 12/2003, art.25 per l’arricchimento dell’Offerta Formativa. � Decreto legislativo n.59/2004. � Linee guida contenute in atti amministrativi del ministero della P.I (direttiva prot.n.5960 del

25.7.206 e atto di indirizzo del 31.8.2006). � Saranno tenuti in particolare considerazione il recente documento “Indicazioni per il

curricolo” e il relativo decreto ministeriale del 31.7.2007 oltre che le disposizioni contenute nella Direttiva Ministeriale n.68 del 3.8.2007.

Nell’anno scolastico 2011-2012 si seguiranno le seguenti linee di progettazione: � il Collegio dei Docenti elaborerà il Curricolo d’Istituto con riferimento alle scelte

metodologico-didattiche, di carattere generale e disciplinare; � il Consiglio di Classe redigerà la propria programmazione annuale sulla base delle

Indicazioni ministeriali per il curricolo; � il Consiglio di Classe redigerà, entro il mese di novembre il Piano Didattico Personalizzato

per gli alunni con DSA sulla base delle indicazioni della legge 8 ottobre 2010 n.170; � il Consiglio di Classe in collaborazione con gli organi competenti redigerà, entro fine

novembre, il PEI (Piano Educativo Individualizzato), per gli alunni con certificazione (legge n.104 1992);

� ciascun Docente redigerà la propria programmazione a due livelli:

a. fissando con i colleghi della stessa disciplina gli obiettivi di apprendimento previsti per le varie materie; b. fissando con i colleghi del Collegio gli obiettivi trasversali.

Ciascun Docente consegnerà al Dirigente Scolastico a fine anno scolastico, le relazioni finali disciplinari che verranno raccolte, archiviate e messe a disposizione.

“La finalità del primo ciclo è la promozione del pieno sviluppo della persona […] in questa prospettiva la scuola accompagna gli alunni nell’elaborare il senso della propria esperienza,

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promuove l’acquisizione degli alfabeti di base della cultura e la pratica consapevole della

cittadinanza attiva. “ Il senso dell’esperienza La scuola svolge un fondamentale ruolo educativo e di orientamento, fornendo all’alunno le occasioni per capire se stesso, per prendere consapevolezza delle sue potenzialità e risorse, per progettare percorsi esperienziali e verificare gli esiti conseguiti in relazione alle attese, favorisce lo sviluppo delle capacità necessarie per imparare a leggere le proprie emozioni e a gestirle, per rappresentarsi obiettivi non immediati e perseguirli. Promuove inoltre quel primario senso di responsabilità che si traduce nel fare bene il proprio lavoro e nel portarlo a termine, nell’avere cura di sé, degli oggetti, degli ambienti che si frequentano, sia naturali che sociali. Essa sollecita altresì gli alunni a un’attenta riflessione sui comportamenti di gruppo al fine di individuare quegli atteggiamenti che violano la dignità della persona e il rispetto reciproco, li orienta a sperimentare contesti di relazione dove sviluppare atteggiamenti positivi e realizzare pratiche collaborative. Segue, inoltre, con attenzione le diverse condizioni di sviluppo e di elaborazione dell’identità di genere che nella preadolescenza ha la sua stagione cruciale. Crea contesti in cui gli alunni sono indotti a riflettere per comprendere la realtà e se stessi, diventano consapevoli che il proprio corpo è un bene da rispettare e tutelare, trovano stimoli nello sviluppare un pensiero analitico e critico, nello stimolare la fantasia e il pensiero divergente, si confrontano per ricercare significati ed elaborare mappe cognitive.

Di fronte alla complessa realtà sociale, la scuola ha bisogno di stabilire con i genitori rapporti non episodici o dettati dall’emergenza, ma costruiti dentro un progetto educativo condiviso e continuo.

L’alfabetizzazione culturale di base Il compito specifico del primo ciclo è quello di promuovere l’alfabetizzazione di base attraverso l’acquisizione dei linguaggi simbolici che costituiscono la struttura della nostra cultura, comprendendo le altre con cui conviviamo. La Scuola Secondaria di I grado rappresenta la fase in cui si realizza l’accesso alle discipline come punti di vista sulla realtà e come modalità di interpretazione, simbolizzazione e rappresentazione del mondo. Nella Scuola Secondaria di I grado vengono favorite una più approfondita padronanza delle discipline e un’articolata organizzazione delle conoscenze, nella prospettiva dell’elaborazione di un sapere integrato. Le competenze sviluppate nell’ambito delle singole discipline concorrono a loro volta alla promozione di competenze più ampie e trasversali che rappresentano una condizione essenziale per la piena realizzazione personale e per la partecipazione attiva alla vita sociale, nella misura in cui sono orientate ai valori della convivenza civile e del bene comune. Le competenze per l’esercizio della cittadinanza attiva sono promosse continuamente nell’ambito di tutte le attività di apprendimento, utilizzando e finalizzando opportunamente i contributi che ciascuna disciplina può offrire. Alunni con DSA L’Istituto organizza le azioni a favore degli alunni con DSA in base alle seguenti normative

ministeriali e regionali:

� C.M. N. 4674 10/05/2007

� Nota Prot. N. 5744 del 28/05/2009

� DPR N. 122 Regolamento Valutazione

� Prova Nazionale INVALSI C.M. N. 50 del 7/06/2010

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� C.M. N. 32 del 14/03/2008

� O.M. N. 44 del 05/05/ 2010-11-08

� Legge 8 ottobre 2010 N.170

� Legge Regionale 28 luglio 2008 n.14

� Legge Regionale 19 febbraio 2008 n. 4

� Delibera della Giunta della Regione Emilia-Romagna 11 gennaio 2010 n. 1

� Delibera della Giunta della Regione Emilia-Romagna 1 febbraio 2010 n. 108

L’Istituto, al fine di assicurare agli alunni le misure di accompagnamento e di sostegno allo studio, mette in atto quanto previsto dalle norme di riferimento:

1) individuazione dei segnali attraverso osservazioni;

2) azione di continuità e di accoglienza;

3) scelte metodologiche e didattiche specifiche (strumenti compensativi e dispensativi, verifica e valutazione);

4) Progetto Didattico Personalizzato;

5) rapporti con i Servizi Sanitari pubblici e/o privati;

6) rapporti di comunicazione e collaborazione con la famiglia:

7) preparazione e formazione specifica dei docenti.

Progetti Sulla base delle linee educative e didattiche sopra esposte la Scuola Secondaria di I grado paritaria “A.Tavelli ” intende realizzare nell’anno scolastico 2011-2012:

Progetto Accoglienza/Continuita’ Con il termine accoglienza si intende fare riferimento a un insieme di attività tese a facilitare un pieno ed efficace inserimento degli studenti nella nuova realtà scolastica. Rientrano nelle attività di accoglienza quelle finalizzate alla conoscenza di sé che, inserite in un più ampio progetto di orientamento, tendono allo sviluppo di capacità di scelta e progettuali, alla acquisizione di competenze volte a un’adeguata gestione dei cambiamenti e alla risoluzione di problemi. Guidare gli allievi in questo percorso, significa acconsentire loro di effettuare un processo di autovalutazione delle competenze in ingresso, di riflessione sugli obiettivi da perseguire e sui valori attorno ai quali fondare il proprio progetto di vita. La Scuola Tavelli ospita alunni provenienti sia dalle varie scuole elementari esterne sia dalle due sezioni del medesimo istituto. Essa si propone di:

� realizzare la continuità tra i due ordini scolastici; � facilitare la creazione di un clima positivo per l’inserimento degli allievi nella nuova

realtà scolastica; � favorire la conoscenza dei compagni, degli insegnanti, dell’ambiente, delle regole

dell'Istituto; � far emergere le componenti affettive, relazionali e motivazionali che rivestono un

ruolo fondamentale nella sfera cognitiva; � permettere la costituzione di un gruppo, inteso come insieme di individui tra loro

interagenti; � confrontarsi con gli insegnanti dei due ordini scolastici, in modo da consentire un

intervento mirato ai bisogni di ciascun alunno.

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Referente: Incensi Francesca Progetto Stranieri L’ Istituto Tavelli ha elaborato un progetto mirato all’accoglienza e all’integrazione degli alunni stranieri. Questo progetto si articolerà nelle seguenti fasi:

a) colloquio iniziale della Dirigenza Scolastica con i genitori e gli allievi interessati all’inserimento;

b) colloquio tra la famiglia, il futuro allievo e l’insegnante referente per la compilazione della scheda autobiografica circa la storia scolastica precedente ed eventuali informazioni utili per conoscere l’allievo, i suoi bisogni, le sue competenze ed anche alcuni interessi, motivazioni, progetti, é questo un momento tanto delicato quanto indispensabile perché mirato a definire le priorità di intervento e a redigere il piano operativo per il graduale inserimento dell’allievo in un gruppo classe;

c) dal momento che un problema comune ai ragazzi stranieri è rappresentato dall’apprendimento della lingua italiana, nella scuola un gruppo di docenti si fa carico dell’allievo al momento del suo arrivo e che elabora poi il Piano di Studio e di lavoro personalizzato, ponendo con particolare attenzione all’alfabetizzazione;

d) graduale inserimento dell’allievo nella classe individuata che in ogni caso viene preventivamente informata del nuovo arrivo e quindi coinvolta responsabilmente nell’aiutare il nuovo compagno nell’inserimento;

e) l’alunno straniero e la sua famiglia vengono coinvolti anche nella scelta delle attività laboratoriali opzionali, aggiuntive e facoltative.

Referente: Mazzotti Cristina Mediatore linguistico incaricato ( 3 ore settimanali ) Vasi Laura

Progetto Orientamento (Solo Terze) Orientare non è più inteso semplicemente indirizzare alla carriera scolastica e alla scelta degli studi nella Scuola Secondaria di 2° grado, orientare, in senso formativo, assume sempre più il significato di aiutare l’allievo a fare scelte consapevoli e responsabili, sempre e comunque autonome, circa questioni e aspetti della sua vita. La dimensione orientativa dell’offerta curricolare e formativa della scuola trova il suo fondamento nella comprensione del percorso educativo e didattico, nella riflessione sui punti forti e punti deboli del proprio stile di apprendimento, nell’autovalutazione degli esiti conseguiti. L’orientamento si articola in tre momenti:

� scoperta di sé (caratteristiche individuali, punti di forza e di debolezza, interessi); � rapporto con gli altri (ambiente familiare e sociale in cui si vive); � relazione con la realtà esterna (si riflette sul mondo del lavoro e sulle opportunità di

formazione).

La scuola rimane la prima fonte di orientamento soprattutto in relazione ai percorsi disciplinari proposti, fortemente orientativi per le competenze trasversali che i soggetti acquisiscono nel percorso di insegnamento- apprendimento.

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Le scelte relative al futuro dei ragazzi sono condivise dalla famiglia e dalla scuola. La famiglia fornisce informazioni sulla storia personale del figlio (interessi, attitudini, aspirazioni ecc.), sui livelli di maturazione, sui processi di apprendimento. La scuola, con l’attività d'orientamento, si propone di aiutare gli alunni a maturare una consapevolezza dei loro interessi e a potenziarli, contemporaneamente presenta opportunità di formazione. È prevista la partecipazione a giornate di orientamento presso diversi istituti di Scuola Secondaria di II Grado. Referente: Rizzo Francesca Progetto di Educazione alla Cittadinanza, all’Ambiente e alla Legalita’ Il progetto sarà così suddiviso: 1) Consulta Ragazzi 2) Conosciamo l’Europa 3) L’acqua bolle a 360° (Hera)

1) Consulta Ragazzi Partecipazione presso la Sala Consiliare del Comune di Ravenna, previa elezione dei rappresentanti della scuola. Il progetto esprime l’impegno concreto per promuovere l’educazione alla cittadinanza, sensibilizzare alle problematiche dell’ambiente, sviluppare il senso della legalità. Lo scopo è condurre i ragazzi alla partecipazione diretta, come osservatori privilegiati, alla vita delle istituzioni aiutandoli a riflettere sui meccanismi che regolano la vita democratica. I rappresentanti della Consulta a conclusione di ogni incontro, avranno il compito di divulgare all’interno dell’istituto le tematiche e le attività proposte. Referente: Calabrese Nicola 2) Conosciamo l’Europa Il progetto “Conosciamo l’Europa” si inserisce all’interno della programmazione di Cittadinanza e Costituzione e coinvolge le classi prime. Esso è realizzato in collaborazione con il Centro Provinciale di Formazione Professionale e lo Europe Direct. Il progetto si pone l’obiettivo di guidare gli studenti in un graduale percorso di educazione alla cittadinanza europea che favorisca il loro senso di appartenenza e identificazione con l’Unione europea. Il modulo è strutturato in modo che gli studenti, guidati dagli esperti del Centro Europe Direct possano prendere parte ad attività che permettano loro di acquisire alcune conoscenze di base relative all’UE. Referente: Zaniboni Giulia 3) L’acqua bolle a 360° (Hera) Rivolto alle classi prime. Il progetto prevede, attraverso una serie di esperimenti, uno studio più approfondito del servizio idrico e delle proprietà dell’acqua: galleggiamento, passaggi di stato, temperatura, etc. Momenti di animazione e giochi interattivi accompagneranno i ragazzi ad apprendere come l’uomo usi l’acqua e le buone pratiche per risparmiarla, fino a scoprire il funzionamento degli impianti del ciclo idrico (acquedotto, depuratore, etc). Referente: Calabrese Nicola

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Progetto Teatro (Solo Classi Prime) Il Progetto Teatro mira a favorire il processo di maturazione ed il consolidamento di relazioni consapevoli, attraverso momenti di socializzazione, collaborazione e accettazione reciproca. L’uso di diverse tipologie di linguaggio (verbali, non verbali e musicale) e l’attività di drammatizzazione contribuiranno a sviluppare negli alunni le capacità espressive e una maggiore consapevolezza di sé, delle proprie capacità, potenziando l’autocontrollo e l’autostima. La realizzazione di uno spettacolo che coinvolgerà alunni, docenti e genitori, costituirà un gioioso momento di incontro. Referente: Lanciotti Luca Progetto Coro Tavelli Il progetto prevede la formazione di un coro di circa venti o trenta alunni delle classi dalla quarta elementare alla terza media. Il coro si incontra una volta a settimana dalla metà di Gennaio alla metà di Maggio e si esercita per circa un'ora e un quarto su brani scelti dal repertorio didattico, classico o di consumo. A fine Maggio il coro si esibisce in un saggio organizzato nel Teatro dell'Istituto. Se il numero degli interessati fosse superiore a trenta, l'insegnante effettuerebbe una selezione in base alla predisposizione e motivazione degli alunni. Referente: Luca Lanciotti

Progetto di “Educazione alla Salute alla Prevenzione e di Educazione alla Sicurezza, al Soccorso e alla Solidarietá”

Il protocollo d’Intesa rinnovato in data 22 febbraio 2010 tra AVIS Nazionale e MIUR, sancisce un

rapporto di collaborazione stretta fra scuola e territorio per lo sviluppo della cultura della

solidarietà.

Il progetto è così articolato: 1) Affettività e amore nell’adolescenza (classi terze) 2) Solidarietà 3) La schiena va a scuola 4) Sicurezza 1) Affettività e amore nell'adolescenza Il progetto è rivolto alle classi terze e verrà realizzato in collaborazione con uno specialista che affronterà tematiche legate all’affettività e all’importanza della difesa della vita. Referente: Plazzi Federica 2) Solidarietà Il progetto Solidarietà si pone come obiettivo la sensibilizzazione di tutti gli alunni e le famiglie al tema della solidarietà e del volontariato per educare gli allievi alla cultura della donazione, della disponibilità verso gli altri, dell’attenzione al prossimo. Il progetto si svilupperà con modalità operative diversificate a seconda delle classi destinatarie. Referente: Plazzi Federica 3) La schiena va a scuola Il progetto triennale, promosso dall’Associazione Italiana Fisioterapisti Emilia Romagna, ha come obiettivo guidare i ragazzi a comprendere quanto sia importante tenere una postura corretta, per non

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avere in futuro seri problemi alla schiena. La sensibilizzazione si attuerà attraverso un’attenzione a valori fondamentali quali il rispetto del sé e degli altri, con la collaborazione di un fisioterapista socio AIFI. Referente: Rizzo Paola 4) Sicurezza La Commissione Sicurezza, in ottemperanza al D.L.gs. 81/2008 modificato dal D.L.gs. 106/2009, inerente la sicurezza nei luoghi di lavoro, per il corrente anno scolastico ha proposto quanto segue: indicazione a tutte le classi del Luogo Sicuro in caso di abbandono dell'edificio scolastico, lettura della cartografia della Scuola e delle aule con indicati i percorsi di fuga; informazione ed esercitazione sul piano di evacuazione operativo al fine di garantire in caso di emergenza un esodo ordinato e sicuro di tutti gli occupanti l'edificio scolastico. Il progetto, triennale, mira ad operare un cambiamento di comportamenti, un diverso modo di concepire se stessi e gli altri come facenti parte di un ambiente non estraneo, ma vicino a noi attraverso un percorso formativo di protezione civile che promuova una coscienza civica. Referente: Rizzo Francesca Progetto Lettura Il progetto si rivolge a tutte le classi e si pone come obiettivi promuovere nuovi stimoli alla lettura e all’ascolto, arricchire le competenze lessicali ed espressive, nonché stimolare la riflessione, la conoscenza di sé e i rapporti con gli altri. L'articolazione del progetto prevede:

• lettura in classe di testi narrativi, che verranno commentati, analizzati nelle loro componenti costitutive e infine saranno pretesti per momenti di riflessione;

• le classi seconde e terze parteciperanno nel secondo quadrimestre a una gara di lettura; • uscite didattiche presso “Casa Vignuzzi” e/o la “Biblioteca Classense”, “Oriani”, dove gli

alunni saranno accolti da bibliotecari che proporranno alcuni testi adatti alle varie fasce d'età, illustreranno strutture bibliotecarie e modalità del prestito.

Referenti: docenti di lettere Lettorato Di Lingua Inglese Il progetto è rivolto agli alunni delle classi seconde e terze, e ha lo scopo di motivare all’apprendimento della lingua straniera con modalità diverse da quelle tradizionali. Un lettore, in compresenza con l’insegnante, comunicherà per dieci ore curricolari in lingua madre portando così la classe a potenziare le proprie competenze comunicative. Referente: Vasi Laura Progetti Speciali I progetti speciali sono dei corsi extracurricolari facoltativi e a pagamento, circoscritti a un periodo di tempo determinato. KET

L’esame KET (Key Preliminary English) è destinato ai ragazzi della scuola secondaria di primo grado e fa riferimento al livello A2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue, CEFR. Il KET fa parte dei principali esami Cambridge English, strettamente collegati al Council of Europe’s Common European Framework for modern languages (CEF) e accreditati da QCA-

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l’organismo governativo britannico di vigilanza sugli esami. Ogni anno più di 40.000 persone in oltre 60 paesi si sottopongono al KET. Il KET si rivolge a quegli studenti che hanno acquisito conoscenze di base della lingua inglese necessarie e sufficienti per viaggiare in paesi stranieri. Tale progetto si svolgerà in collaborazione con l’Istituto British School con sede a Ravenna. Certificazione delle competenze Gli alunni di terza che frequentano le ore di potenziamento della lingua inglese, possono, a loro

volta, sostenere l’esame con gli esperti dell’Università di Cambridge e ottenere la certificazione

delle loro competenze circa la conoscenza e l’uso della lingua inglese.

Referente: Vasi Laura Potenziamento Di Matematica (classi seconde e terze) I due Corsi di Potenziamento Matematico sono rivolti separatamente agli studenti delle classi II e III particolarmente interessati e motivati allo studio delle discipline scientifiche e matematiche. Gli obiettivi comuni dei Corsi sono:

• potenziamento delle abilità di calcolo sia scritto, sia mentale; • approfondimento di temi accennati durante le lezioni istituzionali, da un punto di vista

superiore; • crescita della consapevolezza dei ragazzi dell’importanza della conoscenza matematica nello

sviluppo scientifico-tecnologico. Nello specifico il corso per le classi seconde si propone l’approfondimento:

• del concetto di estrazione di radice, come generalizzazione dell’operazione di elevamento a potenza;

• delle costruzioni geometriche piane, in riferimento alla geometria cartesiana, anche mediante l’ausilio di software informatici;

• dello sviluppo storico del concetto di “numero”. Il corso per le classi terze si propone l’approfondimento

• del calcolo algebrico letterale; • della risoluzione di equazioni di I grado, anche mediante l’ausilio di software informatici; • delle costruzioni geometriche piane e solide, in riferimento alla geometria cartesiana; • dello sviluppo storico del concetto di “numero”.

I Corsi prevedono 12 ore e saranno articolati in incontri pomeridiani a cadenza settimanale di due ore ciascuno, che si terranno nel secondo quadrimestre.

Referente: Incensi Francesca Corso Di Latino (classi seconde e terze) Il corso mira a una alfabetizzazione nella lingua latina, in particolare per gli alunni che hanno intenzione di proseguire gli studi presso un liceo. Si propone di favorire l’inserimento dei ragazzi nella nuova realtà scolastica per avere un approccio sereno e positivo verso il latino. Referente: Donatini Lara

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Attivitá Kangourou Lo spirito dei Giochi Matematici è quello di diffondere una cultura matematica di base, fondata non solo sulla nozionistica scolastica, ma anche sull’esperienza ludica e sul coinvolgimento in prima persona dell’individuo nella risoluzione di un problema. In tal modo la matematica si mostra non come sterile insieme di regole e di calcoli, ma come strumento di interpretazione dei fenomeni reali. Con questa intenzione viene proposta la partecipazione ai Giochi Matematici “Kangourou sans frontières”, una competizione matematica a livello internazionale, articolata su più livelli di scolarità. In particolare le classi interessate saranno le classi I e II (categoria Benjamin), le quali parteciperanno nel mese di marzo alla prima fase dei Giochi Matematici. Nei mesi precedenti le classi saranno avvicinate a questo nuovo approccio alla matematica: saranno proposti i testi delle scorse edizioni dei Giochi e saranno commentati insieme in classe. Referente: Incensi Francesca Giochi Della Gioventú Destinatari classi prime. Attraverso una serie di attività e giochi tutti i ragazzi sono chiamati a misurarsi per il raggiungimento dell’obiettivo comune: dare il proprio contributo affinché il gruppo classe si esprima al meglio. L’attività ha quindi come fine lo sviluppo di uno spirito sportivo-agonistico, attraverso una buona socializzazione, la creazione di uno spirito di squadra, il rispetto delle regole, di sé e degli altri. Referente: Rizzo Paola Tutta l’attività didattica in alcune giornate, indicate dal MIUR, tenderà a sviluppare specifiche tematiche. Le date e i temi in oggetto saranno i seguenti:

• Giornata Mondiale dell’Alimentazione (17 ottobre 2011), saranno attivate iniziative di sensibilizzazione sul tema della lotta alla fame nel mondo;

• Giorno della Memoria (27 gennaio 2012), Legge n 211 del 2000; i ragazzi saranno invitati a riflettere sul tema dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici nei campi nazisti;

• Giorno del Ricordo (10 febbraio 2012), Legge n 92 del 2004; i ragazzi saranno invitati a riflettere sul tema della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle Foibe nel secondo dopoguerra.

Rapporti Scuola- Territorio

• Partecipazione alla Consulta dei Ragazzi e delle Ragazze c/o la Sala Consiliare del Comune di Ravenna previa elezione dei rappresentanti della Scuola.

• Partecipazione a iniziative promosse dalle Amministrazioni Locali.

Viaggi di istruzione e uscite didattiche Tutte le classi della scuola, durante l’anno sono impegnate nella realizzazione di uscite didattiche e di viaggi di istruzione come ulteriori opportunità formative. Queste esperienze hanno valenza di stimolo e di motivazione verso problematiche o tematiche da affrontare, si presentano come occasioni per sistemare conoscenze acquisite.

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Si offre la possibilità di effettuare uscite didattiche, viaggi o visite d’istruzione, secondo criteri generali deliberati dal Consiglio d’Istituto, nel rispetto delle Circolari Ministeriali in materia. Uscite didattiche: si svolgono nell’arco del normale orario scolastico per raggiungere a piedi o con mezzi pubblici, località prossime all’Istituto, in modo da constatare direttamente il patrimonio ambientale, storico, artistico ecc.. Si può partecipare a spettacoli musicali, teatrali e a gare sportive. Viaggi e visite d’istruzione: si svolgono in una intera giornata o più giornate presso località di interesse naturalistico, storico, artistico, con visite a musei, mostre, parchi, monumenti, località turistiche. Il responsabile del progetto si preoccuperà di inserire nel Programma annuale una scheda descrittiva e finanziaria della gita o del viaggio. Verrà indicato l’itinerario con la meta finale e le tappe intermedie. Vanno poi acquisite agli atti le autorizzazioni scritte dei genitori degli alunni. Per le visite guidate in orario curricolare, che non richiedano impegni finanziari, non è richiesto specifico progetto da inserire nel programma annuale. Per le classi terze è prevista la visita in un periodo intermedio tra il termine del primo quadrimestre e lontano dagli scrutini finali. Per tutte le tipologie di uscite è indispensabile l’autorizzazione del Dirigente Scolastico.

Verifiche e Valutazioni Disciplinari La valutazione si caratterizza per il suo aspetto culturale, generale ed educativo. Essa assume un carattere promozionale, formativo ed orientativo della personalità degli allievi e si basa su principi di trasparenza, responsabilità e coerenza. Il raggiungimento degli obiettivi disciplinari programmati sarà puntualmente verificato attraverso prove formative e sommative. Tali prove avranno carattere orale, scritto e multimediale di diverso genere:

• questionari a risposta aperta, multipla, del tipo vero-falso;

• esercizi di completamento e corrispondenza;

• riassunti scritti e orali;

• esposizioni orali e scritte;

• esercizi grammaticali e lessicali;

• problemi ed esercizi tecnici;

• rappresentazioni grafiche e artistiche;

• esecuzione vocale e strumentale di brani musicali;

• esecuzione di esercizi ginnici;

Tali prove saranno finalizzate non solo a valutare l’acquisizione dei contenuti disciplinari e le capacità logico-operative dei ragazzi, ma tenderanno soprattutto a verificare il livello delle competenze maturate in riferimento agli obiettivi programmati. Per quanto riguarda l’esposizione orale, sarà richiesto un corretto utilizzo dei termini specifici e sarà data giusta importanza all’aspetto comunicativo. La valutazione terrà conto dell’articolo 3 del decreto legge 1.09.2008, n. 137, convertito con modificazioni dalla legge 30.10.2008, n. 169, in cui si dispone che: “sono ammessi alla classe successiva ovvero all’esame di Stato conclusivo del ciclo, gli studenti

che hanno ottenuto, con decisione assunta a maggioranza dal consiglio di classe, un voto non

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inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline…… A decorrere dall'a.s.

2008/09, la valutazione del comportamento è espressa in decimi. La votazione sul comportamento

degli studenti, attribuita collegialmente dal consiglio di classe, concorre alla valutazione

complessiva dello studente e determina, se inferiore a sei decimi, la non ammissione al successivo

anno di corso o all'esame conclusivo del ciclo.“ Modalità di trasmissione della valutazione alle famiglie:

• colloqui individuali; • colloqui generali; • quadernino delle comunicazioni; • scheda personale quadrimestrale; • pagellino.

Nella valutazione quadrimestrale si terranno presenti non solo i livelli raggiunti nelle varie prove, ma anche altri elementi strettamente legati alla particolare condizione di ciascun allievo, quali:

• il livello di partenza; • l’impegno; • la partecipazione; • il senso di responsabilità; • il processo di apprendimento; • il livello di maturazione raggiunto; • le condizioni psico-fisiche; • eventuali condizionamenti socio-culturali.

Ai fini della validità dell’anno scolastico, per la valutazione degli alunni, è richiesta la frequenza alle lezioni di almeno tre quarti dei giorni scolastici (ovvero è consentito per legge un massimo di 50 giorni di assenza) Si ricorda infine che un voto di comportamento insufficiente preclude il passaggio alla classe successiva.

Fattori di Qualita’ del Servizio Scolastico Si ritiene che gli indicatori di un buon modo di fare scuola siano:

• il lavoro collegiale degli insegnanti; • il raccordo interdisciplinare fra i docenti come strumento che possa garantire l’unitarietà

dell’insegnamento; • il rapporto costante tra insegnanti e famiglie; • la disponibilità degli insegnanti a intendere la valutazione come una operazione finalizzata

alla correzione dell’intervento didattico più che alla espressione di giudizi nei confronti degli alunni;

• la disponibilità degli insegnanti alla innovazione didattica e all’aggiornamento professionale;

• l’esistenza di traguardi comuni e definiti collegialmente. La redazione attuale del piano dell’offerta formativa è il risultato di apposite “consultazioni” che hanno coinvolto il Collegio dei Docenti della Scuola Secondaria di I grado.

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Commissioni e gruppi di Materia Sono programmati incontri periodici tra Docenti, riuniti per materie di insegnamento o per aree disciplinari per elaborare la programmazione didattica comune, concordare le modalità di gestione delle attività da svolgere, elaborare progetti a carattere interdisciplinare e l’adozione dei libri di testo. Formazione docenti I docenti dell’Istituto periodicamente frequentano corsi di aggiornamento e/o approfondimento su diverse tematiche. In particolare si tratta di:

1. formazione spirituale; 2. formazione relativa alla gestione degli alunni con DSA; 3. formazione relativa alla sicurezza e al primo soccorso.

Il Piano dell’Offerta Formativa relativo al presente anno scolastico in n. 46 di pagine. E’ stato aggiornato dal Collegio Docenti il 25/10/2011ed approvato dal Consiglio di Istituto il 9/11/2011

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