Piano Nazionale di Formazione degli Insegnanti
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Piano Piano Nazionale di Nazionale di Formazione Formazione
degli degli InsegnantiInsegnanti
sulle sulle Tecnologie Tecnologie
dell’Informaziodell’Informazione e della ne e della ComunicazioneComunicazione
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..E vai!!!
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Filone B2 Filone B2
Antonietti U1aAntonietti U1a
Liceo DONATELLI – PASCAL
14 aprile 2003 MILANO
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•MOTIVAZIONEMOTIVAZIONE
•PROCESSI COGNITIVIPROCESSI COGNITIVI
•RELAZIONE ED RELAZIONE ED INTERAZIONEINTERAZIONE
•AUTOEFFICACIA E AUTOEFFICACIA E COINVOLGIMENTOCOINVOLGIMENTO
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1. Motivazione di utilità del Motivazione di utilità del lavorolavoro
· cambio (crescita) dei processi cognitivi coordinamento tra manuale e psichico · socializzazione delle conoscenze, autovalutazione
·miglioramento relazionale,confronto
creazione di reti di conoscenze.
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2 Possibili ostacoli nella Possibili ostacoli nella realizzazione con i colleghi:realizzazione con i colleghi:
· appiattimento sulla forma rispetto alla sostanza,· timore della competizione
· incapacità a mettersi in gioco
·“attaccamento” alle vecchie strutture disciplinari.
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3. Eventuali risorse per Eventuali risorse per superare tali difficoltàsuperare tali difficoltà
· conoscenza tecnologica e dei processi cognitivi, · esperienze, · didattica breve, didattica modulare, · distillazione disciplinare, · cultura della collaborazione, motivazione sociale ed economica.
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4.4. Punti di forza sui quali Punti di forza sui quali puntarepuntare
•· acquisizione di competenze
•· collaboratività
•· capacità di analisi e di sintesi
•· recupero dei tempi
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ANCORA MilenaANCORA Milena DONZELLI BeatriceDONZELLI Beatrice
MAZZANTINI PatriziaMAZZANTINI PatriziaMIELE Agostino MIELE Agostino
NEBULONI DonatellaNEBULONI Donatella PASSARELLO Calogero PASSARELLO Calogero
ROMITA NicolettaROMITA Nicoletta
Gruppo di lavoroGruppo di lavoro
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MILENA ANCORAMILENA ANCORA
Motivazioni per una didattica multimediale
• La didattica multimediale apre all’innovazione.
• Infrange i blocchi tradizionali del sapere.
• Intreccia efficacemente i linguaggi sfruttando al massimo la logica dell’immersione.
• Sana il conflitto tra la cultura multimediale dei giovani e quella UNIMEDIALE della scuola.
• Elimina la necessità di utilizzo di diversi mezzi di comunicazione.
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La lezione tradizionale
• PARTE DALLE INDICAZIONI PRESCRITTIVE DEL PROF.
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La lezione tradizionale
• I ragazzi eseguono dei compiti.
• I ragazzi sono sono soli nell’esecuzione dei compiti.
• Gli strumenti utilizzati sono
trascurabili.
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La lezione tradizionale• L’insegnante è
assente nel processo di esecuzione.
• Il rapporto insegnante allievo e le aspettative del prof.condizionano la valutazione.
• Il prof. valuta ciò che è stato prescritto.
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Lezione multimediale: L’insegnante “regista didattico”
• Gli allievi sono il vero punto di partenza.
• L'insegnante opera come regista: imposta l’attività e quindi ne segue lo sviluppo.
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L’insegnante come “regista didattico”
• Metodi di lavoro e strumenti hanno un ruolo centrale.
• L’insegnante accompagna gli allievi nel percorso.
• L’attività didattica è il vero oggetto di valutazione.
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Perché un percorso in PPT
• Si può usare in tutti gli ordini di scuola.
• Crea esperienze multimediali e ipertestuali.
• Attualizza gli argomenti (anche i più noiosi).
• Mantiene l’attenzione.
• Obbliga all’analisi e alla sintesi.
• Consente di “allargare” ad altri sistemi linguistici.
• Aumenta e affina la conoscenza delle parole.
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Perché un percorso in PPT
• Si può usare in tutti gli ordini di scuola.
• Crea esperienze multimediali e ipertestuali.
• Attualizza gli argomenti (anche i più noiosi).
• Mantiene l’attenzione.
• Obbliga all’analisi e alla sintesi.
• Consente di “allargare” ad altri sistemi linguistici.
• Aumenta e affina la conoscenza delle parole.
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Gli alberi per navigare nel web
Sono una organizzazione ad albero delle informazioni su un argomento specifico, su una disciplina reperite nella
rete:
DONZELLI BeatriceDONZELLI Beatrice
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Mirata: l’ argomento di ogni albero è specifico
Efficace: i siti sono descritti,commentati e valutati
Ipertestuale: possibilità di creare percorsi soggettivi
Organizzata:le informazioni sono inserite in uno schema con un criterio evidente
Rapida:risparmio di tempo
Formativa: molte le ricadute possibili dell’uso di un tale strumento, anche e soprattutto metacognitive
Finalizzata ad una ricerca di dati
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•navigare nella rete come in mare,
costruendo prima un
• organizzare poi le informazioni in “alberi”fruibili”
Traccia di lavoro per la documentazione su Internet :
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Un albero per orientarsiChe si può vedere all’indirizzo:
http://www.siam1838.it/orientamento/albero/index.htm
Un esempio
All’interno di un progetto- finanziato dalla Fondazione Cariplo per l’orientamento, rivolto agli alunni
di terza media della provincia di Milano, ho realizzato
(Nb:ho realizzato molti alberi su temi specifici, uno dei quali pubblicatonegli atti di Didamatica 2000 all’interno di un lavoro scientifico)
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DIDATTICA MULTIMEDIALEin...
TRATTAMENTO TESTI E DATI
MAZZANTINI PatriziaMAZZANTINI Patrizia
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Un’ipotesi di lezione multimediale
Laboratorio multimediale
Lavoro di gruppo Intergruppo Sistematizzazione
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L’unità didattica…L’unità didattica… “il PC multimediale”“il PC multimediale”
è rivolta:è rivolta:
• Agli alunni di una classe 1a IPSCT
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FASI:
• Brainstorming• Lavoro di gruppo• Intergruppo• Sistematizzazione• Laboratorio multimediale• Controllo• a
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Esempi di alcune fasi…
Brainstorming Lavoro di gruppo
Laboratorio multimediale
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COMPUTER(multimediale)
Software
Video
CD
StampanteHardware
Micro Proces
sore
Scheda madre
CPU
Floppy
Casse
Videogiochi
Windows 98
Programmi
InternetScheda audio Ipermedia
Brainstormin
g
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Nello specifico, la proposta di lavoro, sarà centrata sul
concetto di computer con i suoi “addentellati”
Lavoro di gruppo
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Laboratorio
multimediale
La lezione completa sarà poi ripresa nel laboratorio
multimediale attraverso una presentazione in
PowerPoint, che metterà a fuoco con precisione i nodi
concettuali e le loro correlazioni.
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La classe, particolarmente demotivata e disattenta è
riuscita a seguire la lezione..con interesse!
(MAZZANTINI Patrizia) (MAZZANTINI Patrizia)
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MIELE AgostinoMIELE Agostino
Processi cognitivi
e
coinvolgimento attivo degli studenti:
il software CABRI GEOMETRE II.
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Il software CABRI GEOMETRE II
• offre una visione moderna e dinamica della geometria
• permette attività di esplorazione e di ricerca
• consente verifica di proprietà delle figure geometriche e non dimostrazione.
MIELEMIELE AgostinoAgostino
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MIELE AgostinoMIELE Agostino
Un esempio:
Studio e classificazione dei parallelogrammi (vedi file allegato Parallelogrammi e Cabrì.pdf )
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MIELE AgostinoMIELE Agostino
• Esperienza compiuta con una classe prima del Liceo Scientifico, non particolarmente motivata nei confronti della geometria.
• Mi ha permesso di vincere la ritrosia degli studenti verso la disciplina e di migliorare le relazioni tra gli studenti.
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Un esempio da una esperienza didattica
MAPPA “INGENUA”sulla
MATEMATICA
1 1 3
NEBULONI DonatellaNEBULONI Donatella
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MATEMATICA
Odiopiacere difficile
noiautilità inutilità
operazioni calcolografici funzione
laboratorio
calcolatrice
pesantefascino
letturainterpretazione
formule
voti
numeri
logica
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MATEMATICAutilità
inutilità
lettura formule
calcolatricelaboratorio interpretazione
voti
operazionicalcolo
graficifunzione
logica
numeri
Odiopiaceredifficilepesante
noia fascino
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MATEMATICA
Strumenti
Sentimenti
Qualità
Metodi
Finalità
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MATEMATICA
Strumenti
Sentimenti
Qualità
Metodi
Finalità
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LA MATEMATICAE’'
Strumenti
Sentimenti Qualità
MetodiFinalità
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SEQUENZIALITA’SEQUENZIALITA’
•Brainstorming
•Raggruppamento
•Assegnazione
•Collegamento
•Associazione
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Esperienza compiuta all’inizio dell’anno Scolastico con una
classe prima IPS, non particolarmente motivata nei
confronti della disciplina e scarsamente scolarizzata.
Mi ha permesso di vincere la ritrosia degli studenti e di
migliorare la relazione con loro(NEBULONI Donatella)(NEBULONI Donatella)
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PASSARELLO CalogeroPASSARELLO Calogero
IPERTESTI COME NUOVI
STRUMENTI DIDATTICI
UN’ESPERIENZA INTERDISCIPLINARE
COMPLESSA
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PREMESSA“SE DOVESSI CONDENSARE IN UN UNICO PRINCIPIO L’INTERA
PSICOLOGIA DELL’EDUCAZIONE DIREI CHE IL SINGOLO FATTORE PiÙ IMPORTANTE CHE INFLUENZA L’APPRENDIMENTO SONO LE
CONOSCENZE CHE LO STUDENTE GiÀ POSSIEDE”.
Da “educazione e processi cognitivi” –David P.Ausubel- 1978
Questa affermazione è motivata dal fatto che una nuova informazione non viene presa in considerazione dal
nostro sistema se non entra in qualche modo in relazione con l’insieme delle conoscenze che già gli
alunni possiedono
Quindi si costruiscono ipertesti per facilitare queste relazioni/connessioni con la rete di conoscenze già
possedute dallo studente
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Quindi per costruire un ipertesto si individuano le seguenti fasi:
I. Brainstorming all’inizio per individuare cosa sa lo studente, il linguaggio che già possiede,
II. La classe/gruppo studia l’argomento, effettua ricerche guidate, individua aree di conoscenza correlate, ecc.
III. Studio in parallelo del linguaggio, ambiente di supporto tecnico per realizzare l’ipertesto/media. Si realizzano in questa fase varie pagine prova con diversi strumenti.
IV. In classe i gruppi costruiscono mappe cognitive di sintesi di quando appreso e studiato.
V. Si elabora il progetto di massima. In questa fase si richiedono la collaborazione di “Esperti” di grafica, del colore, di musica, di elaborazione di testi e messaggi ecc.
VI. Si realizza l’ipertesto assemblando i materiali prodotti dai vari gruppi.
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IPERTESTI COME NUOVI STRUMENTI IPERTESTI COME NUOVI STRUMENTI DIDATTICIDIDATTICI
Punti di forza:
acquisizione di competenze nuove, quali la capacità di progettare e di conoscere nuovi linguaggi;
Saper collaborare in gruppo con i compagni e con gli adulti;
Sviluppare capacita di analisi e di sintesi e anche di autovalutazione del proprio lavoro.
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Un esempio di ipertesto realizzato dagli alunni
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IL MENU DELL’IPERTESTO:
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NELL’IPERTESTO GLI ALUNNI HANNO INSERITO IL GIOCO DEL TANGRAM
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TEOREMA SULL'EQUIVALENZA DI DUE PARALLELOGRAMMI
Due parallelogrammi aventi uguali le basi e le rispettive altezze sono
equivalenti.
I parallelogrammi ABCD e ABEF
sono equivalenti perchè composti da figure equivalenti.
ABO in comune
ACDO equival BOEF perchè si ottengono togliendo dai triangoli
uguali CAE e BDF
il triangolo DEO
In ciascuno dei tre casi i due
triangoli AEC e BFD sono uguali
avendo:
AC=BD perchè lati opposti di un
parallelogrammo;
AE=BF perchè lati opposti di un
parallelogrammo;
CE=DF perchè somma di segmenti
uguali,
in quanto formati dai
segmenti CD e EF
uguali perchè entrambi
uguali ad AB più DE
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MOLTE DIMOSTRAZIONI SONO STATE PRESENTATE CON ANIMAZIONE PER RENDERE EVIDENTE IL PROCESSO DIMOSTRATIVO
E’ MANCATA LA COLLABORAZIONE DI UN ESPERTO GRAFICO. TUTTI I DISEGNI SONO STATI REALIZZATI DAGLI ALUNNI
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ALTRA ESPERIENZA:
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ROMITA NicolettaROMITA Nicoletta
Segnali @ caso!
• 25 alunni della 1 A del Liceo delle Scienze Sociali, istituto “G.AGNESI” di Milano
• Federico Bovo, docente di LNV• 20 giorni di febbraio fitti fitti• un concorso della Provincia:
VINCERE!
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La progettazione
Segn ali @ caso !
M ichela Lucca:è nata un'artista
tra le m ura di casasotto gli occhi del papà
Federico Stangon eun cuore grande grande
la classe 1 A ss25 alunni scatenati
per vinceree...H A N N O V IN TO
N ico letta Rom itaFederico Bovo
un gio rnalino on- lin etutto lo ro
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Il coinvolgimento e la valorizzazione delle persone per
tendere all’eccellenza
Se tu tratti un uomo quale è, egli rimarrà così com’è.
Ma se tu lo tratti come se fosse quello che potrebbe o dovrebbe essere,
certamente diverrà ciò che potrebbe o dovrebbe essere.
Johann Wolfang Goethe
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L’importanza dei valori condivisi
La moderna organizzazione, sempre più tesa all’apprendimento e alla conoscenza, deve basarsi sulla piena responsabilità di ogni singolo individuo, invece che sul potere, sull’autorità e sul controllo….
Il comportamento umano è determinato sia da valori personali irrinunciabili, sia dagli atteggiamenti mentali connessi alla situazione contingente……
All’interno di ogni essere umano alberga una commistione di atteggiamenti mentali perdenti o vincenti. Senza ombra di dubbio, un atteggiamento vincente e una forte autostima rappresentano i principali fattori che esercitano un’influenza positiva sullo stato d’animo e quindi sul desiderio di mettersi in gioco, sulla ricerca di nuove emozioni, nuovi stimoli.
Franco D’Egidio
in “Manuale della qualità” Il Sole 24 Ore
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Il fattore scatenante
• L’ora di compresenza tra Scienze Sociali e Linguaggi Non Verbali
• Il percorso modulare della compresenza: “Colore ed Emozioni”
(Kandinskji e Goleman)
e…un suggerimento del Dirigente scolastico, prof. Giovanni Gaglio
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Il cambiamento culturale
• Occorre costruire un’istituzione guidata da valori piuttosto che dalle procedure. Il nuovo progetto deve consentire a ogni persona, una volta assicurata la condivisione ai valori dell’organizzazione, un’ampia libertà di azione.
• Solo una cultura che premia l’uomo può trasformarlo da semplice esecutore in protagonista della propria vita e dell’organizzazione in cui è inserito
• La forza del gruppo per tendere all’eccellenza è determinato da un processo di cambiamento principalmente individuale che sviluppi potere, inteso come potere insito nella persona, legato alla possibilità di fare, ma soprattutto di “essere”, di scegliere, di usare al meglio le proprie risorse e di interagire liberamente con il mondo circostante. Un processo per cui una persona acquista il potere di fare delle scelte.
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