Piano Gestione Amianto

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GESTIONE MATERIALI CONTENENTI AMIANTO Laboratorio Accreditato e partecipante al circuito interlaboratorio per le analisi di MCA. (DM 14/05/1996) Codice identificazione file: PI 26 PGA Gestione Amianto Rev 15 aprile 2009 GESTIONE DEI MATERIALI CONTENENTI AMIANTO Data: …………. Pagina 1 di 15 A termini di legge ci riserviamo la proprietà di questo documento, con il divieto di riprodurlo o renderlo noto a terzi senza autorizzazione scritta. The copyright of this documents are reserved. It’s forbidden to reproduce or to make it known without written authorisation. GESTIONE DEI MATERIALI CONTENENTI AMIANTO

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Criteri di Valutazione e stima dello stato di conservazione dei MCA - Materiali Contenenti Amianto.

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CONTENUTI

0. Valutazione dello stato di conservazione di MCA: Materiali Contenenti Amianto

1. Valutazione del rischio da fibre di amianto aerodisperso

2. Attività di Gestione e Controllo dei MCA (Programma) e Notifica ASL (Art.250 – D.Lgs 81/2008)

3. Misure igieniche di prevenzione e protezione

4. Informazione e formazione dei lavoratori

5. Allegati :

(DVRi Committente , POS ditta affidataria esecutrice)

(Materiale fotografico)

(Planimetria con mappatura dello stato di conservazione dei MCA individuati).

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DITTA Indirizzo (RM)

0 - Valutazione delle matrici contenenti amianto (MCA) Il Giorno ____________________ è stata effettuata presso l’insediamento sito in _________una valutazione tendente ad accertare la presenza e lo stato di conservazione di manufatti contenenti amianto. In relazione al Programma di Gestione Amianto previsto nel Capo III Sezione II del Dlgs 81/2008 il sottoscritto TPAAL Antonio Nicolai , in qualità di tecnico incaricato dal Proprietario delle struture interessate, ha effettuato una valutazione dello stato di conservazione delle manufatti contenenti amianto presenti nell’insediamento produttivo . La valutazione ha permesso di riconoscere i materiali in matrice compatta che contengono amianto (MCA) , individuare la loro ubicazione, classificare la friabilità del manufatto, caratterizzare i locali interessati, le lavorazioni svolte e i lavoratori esposti. La valutazione è accompagnata da documentazione fotografica a colori della copertura e dei luoghi interessati. Per ogni luogo di lavoro sono stati individuati i lavoratori e i tempi di esposizione media durante le ordinarie mansioni lavorative. Dal sopralluogo è emerso che sono presenti MCA nelle seguenti strutture: [ ] copertura del tetto con locali aventi destinazione d’uso a uffici e laboratori (Edificio A); [ ] copertura del tetto con locali aventi destinazione d’uso a uffici e laboratori (Edificio B); [ ] serbatoio di acqua; [ ] tubazioni caldaie; [ ] altro ______________ 01 -Criteri di valutazione adottati e algoritmi. Per la valutazione dello stato di conservazione delle MCA individuati sono stati adottati le liste di controllo previste nell’Allegato 5 del DM 6 settembre 1994 e per i criteri di giudizio sullo stato di conservazione la Scheda n.2 e Tabella 1 delle Linee Guida della Regione Emilia Romagna. L’algoritmo adottato ha carattere di complementarietà rispetto alla valutazione complessiva dello stato di conservazione delle MCA. Per il campionamento e la determinazione qualitativa e quantitativa delle matrici contenenti amianto si è fatto riferimento all’Allegato 1 e Allegato 2 del DM 06 settembre 1994. Metodo analitico per la determinazione delle fibre aerodisperse e in matrice compatta con Microscopia in contrasto di fase MOCF.

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02- Descrizione delle strutture con MCA. Tutta la copertura degli stabilimenti è in eternit, inoltre il controsoffitto è costituito da pannelli in cemento-amianto, è presente poi sul tetto dell'edificato 1 un serbatoio per acqua in amianto che precedentemente veniva utilizzato per l'abbattimento dei fumi del bruciatore termico. Dalla valutazione visiva emerge il discreto stato di conservazione delle coperture e dei controsoffitti, tranne in alcuni casi dove tali manufatti risultano danneggiati a causa di lavori di manutenzione e installazione impianti che hanno comportato una rottura meccanica degli stessi. Tale situazione è causa potenziale di rilascio in aria di fibre di amianto. Diverso è il discorso per le coperture in eternit dei locali officina, compressori ed ex centrale termica asserviti all'edificato 1, dove si riscontrano oltre a numerose rotture dei pannelli in eternit anche uno scadente stato di conservazione degli stessi, inoltre nell'edificato 2 vi è in un ripostiglio la presenza di numerosi pannelli contenenti amianto malconservati e suscettibili dell'azione meccanica di roditori. Nella Tabella di sintesi vengono riportate le valutazioni sullo stato di conservazione dei MCA:

03 - Finalità La valutazione attraverso la individuazione e la caratterizzazione dei MCA consente al titolare dell’edificio di programmare gli interventi di prevenzione e protezione a difesa della salute dei lavoratori esposti, secondo lo schema riportato nella Tabella 2. La conoscenza del grado di friabilità dei MCA permetterà inoltre di stabilire le modalità e la frequenza del controllo periodico e l’eventuale azione di bonifica. 04 - Valutazione dello Stato di conservazione dei beni contenenti Amianto Vedi Allegato 5 - DM 6 settembre 1994 e Scheda n.1 e 2 e Tabella 1 delle Linee Guida della Regione Emilia Romagna. L’algoritmo adottato ha carattere di complementarietà rispetto alla valutazione complessiva dello stato di conservazione delle MCA.

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VALUTAZIONE STATO STRUTTURE IN AMIANTO

Allegato 5 – DM 06 settembre 1994 Scheda per l'accertamento della presenza di materiali contenenti amianto negli edifici

I - DATI GENERALI A - DATI SULL'EDIFICIO VISITATO

Edificio visitato: __________________________________________________________ Indirizzo: ______________________________________________ Tel.:__________________ Uso a cui e' adibito: __________________________________________________ Tipo di costruzione: prefabbricato parz. prefabbricato non prefabbricato

interamente metallico in metallo e cemento

Se prefabbricato:

in amianto/cemento non metallico Data di costruzione: ___________________________________ Area tot. edificio mq:_______________ N. Piani________ N. Locali____________ Cantine: Sì No Mansarde: Sì No Tipo di copertura:

- guaina impermeabile - tegole

a terrazzo - guaina imp. + piastrelle

a tetto - guaina imp. + tegole

Eventuali ristrutturazioni: (indicare: area interessata; tipo di intervento; data) ________________________________________________________ ________________________________________________________ _________________________________________________________ Ditta costruttrice dell'edificio: _________________________________ Indirizzo: _________________________________________________ Tel.: ______________ (Se prefabbricato) ditta fornitrice:______________________________ Tel.: _____________ N. occupanti: __________________ N. addetti manutenzione: _________________ Accesso al pubblico: Sì No Orari e modalita' di accesso del pubblico: ___________________________________________ Persone contattate e Tel.: ________________________________________________ _______________________________________________________________________

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II - DATI GENERALI

B - INDICAZIONI SUI MATERIALI SOSPETTI FRIABILITA'

Friabile Compatto

1 - [] Materiali che rivestono superfici applicati a spruzzo o a cazzuola [] []

2 - [] Rivestimenti isolanti di tubi e caldaie [] []

3 - [] Pannelli in cemento-amianto (all'interno dell'edificio) [] []

[] []

[] [] [] Altri materiali (all'interno dell'edificio): _________________________________________ _________________________________________ [] []

4 - [] Coperture in cemento-amianto [] [] Friabile: materiale che puo' essere facilmente ridotto in polvere con la semplice pressione manuale. Compatto: materiale duro che puo' essere ridotto in polvere solo con l'impiego di attrezzi meccanici (dischi abrasivi, frese, trapani, ecc.).

Locale esaminato Materiali individuati

N. rif. campioni prelevati

UNA SCHEDA PER OGNI LOCALE

Notizie ricavate dai documenti dell'edificio:_____________________________________ Note:___________________________________________________________________

II - DATI PARTICOLARI A - DATI SUL LOCALE ESAMINATO

Locale esaminato: ______________________________________________________________ Piano: __________________________________________________ Attivita' svolta nel locale: _________________________________________________________ Accesso al pubblico: Sì No Orari e modalita' di accesso del pubblico: ___________________________________________ N. Occupanti: ____________________________________________

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Attivita' svolta nella stanza superiore:_______________________________________________ Note:

II - DATI PARTICOLARI B - MATERIALI CHE RIVESTONO SUPERFICI APPLICATI A SPRUZZO 1 - Descrizione

dell'installazione Zona rivestita: soffitto pareti canalizzazioni elementi strutturali al di sopra di controsoffitti sospesi altro:__________________________________________

Totale superficie rivestita mq: ______________________________________________ - In caso di rivestimento del soffitto: Tipo di soffitto: calcestruzzo pannellature rivestito in metallo Forma del soffitto: piatto a cupola a barile a shed altro:_____________________________________________

Altezza del soffitto mt:__________________________________________________ Apparecchi di illuminazione: montati sulla superficie sospesi incassati - In caso di rivestimento delle pareti: Tipo di pareti: calcestruzzo liscio calcestruzzo ruvido muratura tavole d'intonaco altro:__________

Friabilita': [ ]Friabile [ ]Compatto Spessore medio cm:_________________________ Spessore uniforme: SI NO Trattamenti superficiali: verniciatura incapsulamento altro:__________________________________

Sistema di riscald./ventilaz.: radiatori termoventilazione altro: __________________________________

Tipo di pavimento: cemento piastrelle legno moquette altro: _________________________________

Presenza di pannelli o tende che scorrono nel rivestimento:_______________________________________

II - DATI PARTICOLARI B - MATERIALI CHE RIVESTONO SUPERFICI APPLICATI A SPRUZZO

2 - Condizioni del materiale 2.1 - Qualita' dell'installazione

il materiale tende a separarsi in strati Ridotta coesione interna:

il materiale libera polvere se lievemente strofinato segni evidenti di distacco del supporto

Ridotta aderenza al supporto: il materiale si muove su e giu' sotto la pressione manuale

2.2. - Integrita' della superficie Presenza di rotture e/o erosioni superficiali

(estensione superficie danneggiata (*): _____________________________ )

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Presenza di frammenti pendenti Presenza di detriti caduti sulle superfici orizzontali sottostanti

2.3 - Cause presumibili del danneggiamento Degrado spontaneo Cause accidentali o vandaliche Interventi di manutenzione sugli impianti Interventi sulle strutture altre:__________________________________________________

2.4 - Infiltrazioni d'acqua segni evidenti di infiltrazioni d'acqua

(estensione superficie danneggiata (*):_______________________ ) Cause dell'infiltrazione: ___________________________________________

3 - Cause potenziali di danneggiamento 3.1 - Correnti d'aria

Presenza di bocchette di immissione rivolte contro il rivestimento

Circolazione di aria forzata in spazi chiusi compresi tra il rivestimento e un controsoffitto o altra struttura 3.2 - Vibrazioni

Macchine o attrezzature meccaniche: ________________________ Fonti sonore: _____________________________ Autostrade Aeroporti

3.3. - Accessibilita' Il materiale e' interamente a vista Presenza di una barriera incompleta

(estensione della superficie a vista (*): __________________________ ) Presenza di una barriera completa Il materiale e' accessibile solo per rari interventi di manutenzione Il materiale e' accessibile per l'ordinaria manutenzione

((*) In percentuale della superficie rivestita) INDICE DI RILASCIO (i.r.) = % contenuto x 100 Densità relativa: densità apparente (o densità reale / densità assoluta ( o densità teorica)

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SCHEDA N. 1 DESCRIZIONE DELLA COPERTURA E DEL CONTESTO Proprietario: ________________________ Indirizzo: ___________________________ Data di compilazione: ________________ Copertura: Lastre ondulate Lastre piane altro

Rivestimenti o trattamenti superficiali

Estensione Grondaie: presenti assenti Altezza dal suolo

Pendenza Falde n° Anno di posa certo presunto

Terrazze, balconi, finestre: Esistono nell’edificio o in quelli adiacenti aperture contigue alla copertura? Vicinanza con aree scolastiche e/o luoghi di cura Danneggiamento della copertura/ Danni rilevati: Lastre danneggiate Lastre rotte Lastre riparate …

SCHEDA N. 2 RILEVAMENTO DELLO STATO DI CONSERVAZIONE DELLA COPERTURA

Lato Nord Lato Sud Lato Est Lato Ovest

_____ m2

Sì No

_____________________________________________

_______________________________

__________________________________________________________

_______________________________________

_______ m

Descrizione della posizione delle aperture: ______________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________

Cause del danneggiamento: interventi manutentivi [ ] vetustà del materiale [ ] atti vandalici [ ]

eventi atmosferici eccezionali [ ] altro [ ]

_____ %

Sì No

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Parametro

Osservazioni

Punteggio per singola

voce

Punteggio assegnato

con una pinza gli angoli o i bordi delle lastre si rompono in modo netto emettendo un suono secco

1

con una pinza gli angoli o i bordi delle lastre tendono a piegarsi o a sfaldarsi 3

1

Compattezza del materiale

con le mani gli angoli o i bordi si piegano e si sfaldano facilmente 9

con una lente di ingrandimento si osservano fasci di fibre inglobati nella matrice cementizia

1

con una lente di ingrandimento si osservano fasci di fibre parzialmente inglobati nella matrice cementizia

3

2

Affioramento

di fibre

i fasci di fibre che si osservano con una lente di ingrandimento sono facilmente asportabili con pinzette

9

assenti 1

poco frequenti 2

3

Sfaldamenti, crepe, rotture numerose 3

assente 1

scarso 2

4

Materiale friabile o

polverulento in grondaia

consistente 3

assenti 1

di piccolissime dimensioni 2

5

Stalattiti

di dimensioni consistenti 3

Giudizio dello stato di conservazione della copertura*

Somma

* Giudizio dello stato di conservazione della copertura = Somma dei punteggi assegnati Discreto 5 - 10

Scadente 11 - 20 ** Pessimo 21 - 27

** Nelle situazioni classificate come scadenti ed aventi un giudizio con punteggio vicino al limite massimo di 20 si

può richiedere una valutazione più specifica.

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Stato di conservazione dei MCA (Tabella 1) AZIONI CONSEGUENTI AL GIUDIZIO ESPRESSO SULLO STATO DI CONSERVAZIONE DELLA

COPERTURA E AL CONTESTO IN CUI E’ UBICATA

Somma

Giudizio dello stato di conservazione della copertura*

Azioni conseguenti

5 - 10

Discreto

Valutare lo stato della copertura, almeno ogni 3 anni, e adottare una specifica procedura operativa per i lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria, ed in generale per qualsiasi operazione di accesso, al fine di evitare il disturbo delle lastre.

11 -20

Scadente

Valutare lo stato della copertura annualmente e comunque prevedere un intervento di bonifica** da effettuarsi entro 3 anni. Nel caso di contiguità del manufatto a luoghi con presenza di persone e/o in vicinanza con scuole o luoghi di cura prevedere la bonifica entro un anno.

21- 27

Pessimo

Prevedere un intervento di bonifica** entro 18 mesi, privilegiando la rimozione come soluzione d’eccellenza. Nel caso di contiguità del manufatto a luoghi con presenza di persone e/o in vicinanza con scuole o luoghi di cura prevedere la rimozione entro 6 mesi, fatti salvi tempi più brevi secondo giudizio dell’Organo di controllo. In questi casi si propone di fare ricorso all’ordinanza emessa dall’Autorità Sanitaria Locale.

Reparto Presenza Tipo Rotture Conservazione

Tutto l'insediamento Si Copertura esterna a tetto stabilimento in eternit

Si (*) Discreta

Montaggio (A) Si Controsoffitto in pannelli cemento-amianto Si (*) Discreta

Rifinitura (B) Si Controsoffitto in pannelli cemento-amianto No Discreta

Tetto Si Serbatoio in eternit No Scadente

LEGENDA (*)=scarse (**)=alcune (***)=molte

Prodotti in amianto-cemento Attualmente il 10-15% di amianto in genere Crisotilo. Crocidolite e

Amosite si ritrovano in alcuni tipi di tubi e lastre.

Possono rilasciare fibre se abrasi, segati, perforati o spazzolati,

oppure se deteriorati.

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1 - Valutazione delle esposizioni dei lavoratori Il sopralluogo è servito alla individuazione e georeferenziazione dei MCA, alla identificazione dei lavoratori esposti e dei relativi tempi di esposizione ed ha permesso di svolgere dei monitoraggi ambientali nei luoghi di lavoro per valutare le fibre di amianto aerodisperse secondo quanto stabilito nell’Allegato 2 del DM 06 settembre 1994 e Art.249 del Dlgs 81/2008 e.s.m.i.

1.1 - Segnalazione amianto Dove l’amianto è presente in una forma che non costituisce un pericolo diretto per la salute e quindi non deve essere obbligatoriamente rimosso, è necessario segnalarne la presenza in maniera adeguata apponendo il simbolo specifico direttamente sul prodotto (simbolo “a”). Solo dopo una bonifica completa è consentito togliere questa etichetta. 1.2 -Programmazione interventi In base alla valutazione dello stato di conservazione dei MCA nonché della superficie interessa a copertura del sito produttivo il programma degli eventuali interventi tiene conto

delle condizioni attuali di friabilità, della riparabilità, dell’accessibilità in sicurezza, della praticabilità o meno di un intervento di bonifica dovuto a motivi diversi strutturali, di impiego dei luoghi, ecc. Tenuto conto di queste variabili si presentano due possibili decisioni: 1) Bonifica con tecnica di incapsulamento o confinamento per tutta la superficie di copertura La copertura presenta una copertura in eternit con numerose rotture, alcune di queste possono essere riparate con materiale idoneo ad isolare le potenziali sfibrature e ridurre drasticamente ma non eliminare la possibilità di rilascio, altri punti che presentano rotture invece sono riparabili con notevoli difficoltà per posizione e superficie e probabili modifiche strutturali ed impiantistiche di ampliamento prospettate. E’ possibile intervenire con una bonifica adottando la tecnica dell’incapsulamento che permette di lasciare i MCA sul posto, e bloccare il rilascio potenziale di fibre. E’ stata verificata con precisione la loro presenza ed identificati punti interessati in apposito registro parte integrante del Piano di Gestione Amianto presente in sito. L’efficienza della bonifica deve essere mantenuta sotto controllo e registrata periodicamente 2) Rimozione dei MCA La valutazione dello stato di conservazione restituisce un giudizio di “scadente” per il 10% c.a. della copertura nei luoghi interessati alla valutazione, specificatamente: Locale compressori (G), locale caldaie (H) e serbatoio in eternit su tetto. I MCA interessanti questi luoghi devono essere bonificati con la rimozione data la situazione accertata. Applicare una tecnica ad un porzione parziale di superficie ed una tecnica alla rimanente è una cosa possibile ma richiederebbe maggior dispendio di risorse economiche. Per queste ragioni alla luce dei fatti risulta consigliabile e ragionevolmente praticabile la rimozione totale dell’intera superficie di copertura delle zone sopracitate da attuarsi entro i prossimi tre anni.

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1.3 CONFRONTO TRA I DIVERSI METODI DI BONIFICA

Intervento Vantaggi Svantaggi

Rimozione Elimina completamente il problema dell’amianto.

È necessario interrompere l’attività all’interno dei locali in bonifica per tutta la durata dell’intervento; Considerata la necessità di installare materiali sostitutivi e di procedere a un corretto smaltimento, è l’intervento più costoso.

Incapsulamento Elimina il fenomeno di rilascio delle fibre di amianto; migliora le caratteristiche di resistenza delle lastre in CA; non comporta la necessità di installare materialisostitutivi.

Può essere necessario ripetere l’intervento a distanza di tempo; non elimina il problema dell’esistenza dell’amianto nell’immobile; deve essere realizzata unitamente alla riparazione di tutte le lastre danneggiate; necessita di un controllo periodico per la verifica dello stato di conservazione e del rilascio di fibre nell’ambiente.

Confinamento Elimina il problema dell’attacco del CA da parte degli agenti atmosferici; l riduce notevolmente il fenomeno di rilascio delle fibre di amianto; l migliora le caratteristiche di resistenza generale dei tetti; l può essere effettuata senza procedere alle riparazioni

l Non elimina il problema dell’esistenza dell’amianto nell’immobile; l il materiale confinante richiede costante controllo e manutenzione.

2 - Procedure per gli interventi di bonifica Nel caso di interventi di bonifica, il datore di lavoro della ditta che effettua gli interventi deve provvedere all’invio della notifica di inizio lavori all’organo di vigilanza competente per il territorio. Prima dell’inizio di lavori di demolizione o rimozione il datore di lavoro deve predisporre un piano di lavoro in conformità alle indicazioni del D.Lgs. n.81/2008, nel quale devono essere definite le modalità secondo cui si svolgeranno gli interventi di manutenzione dei materiali contenenti amianto, nonché le misure che saranno adottate per garantire la sicurezza dei lavoratori e la protezione dell’ambiente esterno; Il piano di lavoro deve essere inviato almeno 30 giorni prima dell’inizio dei lavori all’organo di vigilanza in sostituzione della notifica preliminare all’inizio dei lavori ai sensi dell’art 256,D.Lgs.n. 81/2008; tuttavia, in questo caso è necessario specificare nel documento la data di inizio lavori o rimandare a una seconda comunicazione questa informazione. 2.1 - Attività di gestione Il responsabile dei MCA deve prevedere: L’addestramento e la formazione del personale addetto che opera nei locali in oggetto, fornendo una corretta informazione sulla presenza del minerale nello stabilimento, sui rischi potenziali e sui comportamenti da adottare; Il rispetto di efficaci misure di sicurezza durante le attività di pulizia, gli interventi manutentivi e in occasione di qualsiasi evento che possa causare un disturbo ai materiali contenenti amianto; in particolare le attività di manutenzione e bonifica dei MCA devono essere effettuati solo da personale e ditte specializzate ed autorizzate, rispettando le misure di sicurezza previste dal DM 06/09/94 e dal D. LGS. 81/2008 e per quanto previsto nell’Art.212 del Dlgs 152/2006 “Albo Gestori Ambientali”. La valutazione delle aree interessate da MCA e la loro mappatura;

È assolutamente vietato al personale non autorizzato l’accesso alle coperture in MCA.

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2.2 - Attività di controllo Il programma di controllo delle fibre di amianto nei locali prevede:

1. con cadenza annuale e comunque sempre nel caso di eventi meteorici particolarmente violenti

(grandinate): - un sopralluogo sul tetto per la verifica dello stato di conservazione del materiale, a cura di personale

interno appositamente qualificato o di società specializzata. - la redazione di un verbale di sopralluogo, con l’indicazione di eventuali interventi da attuare. 2. prove a strappo sulla copertura. La copertura dello stabilimento caratterizzata dalla copertura in MCA viene

sottoposta a prove a strappo secondo la metodologia UNI 10608, in base ai risultati delle stesse vengono definite le frequenze dei controlli successivi, come indicato nella tabella seguente.

2.3 - Registrazioni Il responsabile dei MCA introduce e mantiene aggiornato un “Registro dei controlli dei MCA” che raccoglie tutte le analisi, valutazioni e interventi effettuati sulla copertura.

3 - Organizzazione del cantiere e misure igieniche Le aree interessate dall’intervento di rimozione dei materiali in cemento-amianto devono essere temporaneamente delimitate e segnalate, in modo tale da interdire l’accesso a chiunque esclusi i notificati nel piano di lavoro. La delimitazione e le relative segnalazioni devono essere realizzate con materiale conforme al D.P.R. n. 493/1996; la zona per il trasporto dei rifiuti, deve essere opportunamente delimitata e segnalata; nel caso di bonifiche di materiale friabile il piano di lavoro deve prevedere il confinamento delle aree di lavoro tramite installazione di barriere fisiche e rigide i cui bordi devono essere tamponati con silicone o schiume espanse; la copertura delle superfici con fogli di polietilene; l’impiego di un sistema di estrazione e filtrazione dell’aria ad alta efficienza che consenta il mantenimento in depressione del cantiere di bonifica; devono individuarsi le zone destinate a servizi, da utilizzare quali spogliatoi per indossare gli abiti da lavoro e i dispositivi di protezione individuale (DPI) e impianti sanitari adeguati provvisti di docce nel caso di ambienti polverosi; nel caso di bonifiche di materiale friabile è obbligatoria la realizzazione di un’area di decontaminazione contenetene almeno un locale equipaggiamento, un locale doccia, la chiusa d’aria e il locale incontaminato. 4 – Informazione e formazione dei lavoratori I lavoratori della CTA’A srl sono stati informati dei rischi provenienti da esposizione potenziale a fibre di amianto aerodisperse dovute alla presenza di MCA nella copertura della struttura ove si svolgono le ordinarie lavorazioni. I lavoratori sono al corrente che lo stato di conservazione della copertura è tenuto sotto controllo e valutato con periodicità annuale. Le condizioni della copertura che ha già avuto in passato una bonifica con incapsulamento saranno sottoposte a verifica visuale per la determinazione dello stato di compattezza/friabilità del bene, sarà svolta con una periodicità biennale la valutazione delle eventuali fibre aerodisperse nei locali di lavoro e se del caso una prova di rilascio in base alla norma UNI 10608. 5 - ALLEGATI - Planimetria a colori con la caratterizzazione per classi di rischio - Fotografie a colori dei beni contenenti Amianto. - Monitoraggi ambientali nei luoghi di lavoro per la misurazione del tenore di fibre di amianto aerodisperse.

Page 15: Piano Gestione Amianto

GESTIONE MATERIALI CONTENENTI AMIANTO

Laboratorio Accreditato e partecipante al circuito interlaboratorio per le analisi di MCA. (DM 14/05/1996)

Codice identificazione file:

PI 26 PGA Gestione Amianto Rev 15 aprile 2009

GESTIONE DEI MATERIALI CONTENENTI AMIANTO Data:

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6 – Riferimenti normativi e letteratura tecnica I documenti di riferimento sono: − LINEE GUIDA PER UN SISTEMA DI GESTIONE DELLA SALUTE E DELLA SICUREZZA SUL LAVORO (S.G.S.L.) − UNI EN ISO 14001, paragrafo 4.4.6 − Legge n°257 del 27/03/1992 « Norme relative alla cessazione dell’impiego dell’amianto − D.M. 06/09/1994 « Normative e metodologie tecniche di applicazione dell’art. 6, comma 3, e dell’art. 12, della Legge 257/92, relative alla cessazione dell’impiego di amianto. − SCHEDA 1 : LINEE GUIDA REG.EMILIA ROMAGNA. − ALLEGATO 2: Per il monitoraggio ambientale delle fibre aerodisperse si fa riferimento alla Direttiva 83/477/CEE descritta nel medesimo allegato. I monitoraggi saranno effettuati, previa consultazione del RLS e informato il Datore di lavoro sulla base della caratterizzazione elaborata con le schede su dette al fine di quantificare l’esposizione dei lavoratori esposti. − IL valore limite di esposizione all’amianto è fissato a 0,1 fibre per centimetro cubo di aria. − Pertanto saranno individuati i lavoratori nelle aree interessate al monitoraggio, verificati i DPI delle vie respiratorie con fattore di protezione adeguato alla concentrazione di amianto nell’aria. − Per gli acronimi si fa riferimento a quelli indicati nel Manuale Sistema Qualità Ambiente Sezione ______

Per presa visione

Datore di lavoro Rspp RLS Medico Competente

Data,

Il Tecnico Incaricato