Piano di Offerta Formativa - comune.pisa.it · (Scuola primaria Viviani) Coordinamento...

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Transcript of Piano di Offerta Formativa - comune.pisa.it · (Scuola primaria Viviani) Coordinamento...

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Anno Scolastico 2007/2008

- 1 -

INDICE

INDICE ...............................................................................................................................................2

PREMESSA........................................................................................................................................4

PARTE I: CHI? - Istituto e risorse...................................................................................................6

ISTITUTO E STRUTTURA ORGANIZZATIVA .....................................................................7

DIRIGENZA E SEGRETERIA....................................................................................................8

CONSIGLIO D’ISTITUTO ..........................................................................................................9

RESPONSABILI DEI PLESSI ...................................................................................................10

DOCENTI COORDINATORI....................................................................................................11

RAPPRESENTANTI DELLA R.S.U. ........................................................................................12

COLLABORATORI DEL DIRIGENTE: LE COMPETENZE..............................................13

LE ATTIVITA’ RELATIVE ALLA FUNZIONE DOCENTE ...............................................14

FIGURE STRUMENTALI AL POF (EX FIGURE OBIETTIVO) ........................................15

SERVIZI AMMINISTRATIVI...................................................................................................16

SERVIZI GENERALI.................................................................................................................17

RICEVIMENTO AL PUBBLICO DELLA SEGRETERIA....................................................18

PARTE II: COME E PERCHE’ - Finalità e criteri......................................................................19

1. LA FINALITA' EDUCATIVO-FORMATIVA.........................................................................20

GLI OBIETTIVI FORMATIVI .................................................................................................22

2. I CRITERI EDUCATIVI E DIDATTICI ..................................................................................24

STANDARD: SAPERE, SAPER FARE, SAPER ESSERE.....................................................24

GLI STANDARD DELLE CONOSCENZE E COMPETENZE ............................................25

I CRITERI METODOLOGICI..................................................................................................26

I CRITERI DI VALUTAZIONE................................................................................................28

I CRITERI PER L'INCLUSIONE…………………………………………………………….29

- 2 -

REGOLAMENTO D'ISTITUTO...............................................................................................32

PARTE III: COSA? – I progetti .....................................................................................................37

IL PIANO DI OFFERTA FORMATIVA..................................................................................38

I NOSTRI RIFERIMENTI .........................................................................................................38

ANALISI DEI BISOGNI.............................................................................................................38

LE IDEE GUIDA DEL P.O.F. IN BASE AI BISOGNI............................................................40

L'OFFERTA FORMATIVA.......................................................................................................42

PARTE IV: DOVE E QUANDO? – Spazi e tempi........................................................................47

- 3 -

PREMESSA

Le Scuole dell’Istituto, in un processo di continuità verticale, si caratterizzano

come:

1. Servizi pubblici con una specifica funzione educativa

2. Scuole statali che:

· promuovono le capacità di apprendimento di ciascun bambino/alunno per fornire

competenze cognitive di base

· offrono stimoli ed opportunità educative

· orientano l’intervento educativo-cognitivo rispetto ai bisogni reali di ciascun a-

lunno, compatibilmente con le risorse umane e materiali presenti nel contesto

scolastico

3. Spazi socializzanti ed aperti, all’interno dei quali il bambino/alunno è soggetto di

diritto dei propri processi educativi.

L’Istituto, quindi, pone l’utente al centro del proprio impegno, considera il bambi-

no/adulto il soggetto attivo che ha desiderio di apprendere e dedica particolare at-

tenzione all’asse affettivo-relazionale, nella consapevolezza dell’importanza che

l’interazione sociale ha nello sviluppo globale della personalità di ciascuno.

- 4 -

- Schema n. 1 -

“ Il Nostro P.O.F. in tre azioni ”

PROGETTARE ORIENTARE

C H I ?

Istituto e Risorse

C O M E ?

e P E R C H É ?

Finalità e Criteri

C O S A ?

I Progetti

D O V E ?

e Q U A N D O ?

Spazi e Tempi

Bambino/Alunno

ALFABETIZZARE

MONITORARE e VERIFICARE

- 5 -

PARTE I: CHI? - Istituto e risorse

C H I ?

Istituto e Risorse

C O M E ? e

P E R C H É ?

Finalità e Criteri

C O S A ?

I Progetti

D O V E ? e

Q U A N D O ?

Spazi e Tempi

Bambino/Alunno

CC HH II ??

Istituto e Risorse

- 6 -

ISTITUTO E STRUTTURA ORGANIZZATIVA

ISTITUTO COMPRENSIVO “ NICCOLÒ PISANO ”

Indirizzo c/o Scuola Media “Niccolò Pisano” Via Flavio Andò, 3 56013 - Marina di Pisa - (Pisa)

Telefono 050 / 36632

Fax 050 / 311785

E-mail

Sito Web

[email protected] [email protected]

[email protected]

www.comune.pisa.it/pisano/

L’Istituto Comprensivo “Niccolò Pisano” rappresenta la nuova realtà scolastica del litorale e, contemporaneamente, una delle prime esperienze di scuola verticalizzata della Provincia di Pisa.

L’Istituto è composto da:

· 2 Scuole dell’Infanzia

· 4 Scuole Primarie (delle quali una a tempo pieno)

· 3 Scuole Secondarie di 1° grado

· 1 Scuola dell’Infanzia e 1 scuola Primaria speciali annesse alla Fondazione “Stel-

la Maris”.

Gli alunni che frequentano le scuole dell’Istituto sono 812, di cui 98 di nazionalità

straniera. Le nostre scuole, pertanto, rappresentano un polo importante per

l’inserimento e l’integrazione delle realtà multietniche presenti nel territorio.

Dall’anno scolastico 1998/99, grazie alla verticalizzazione, sono stati attivati pro-

getti educativi e didattici nell’ottica della continuità tra i diversi ordini di Scuole, i

quali, nel rispetto della specificità dei bisogni formativi di ciascun alunno, rendono

l’Istituto Comprensivo: “SCUOLA DI TUTTI E DI CIASCUNO”

- 7 -

DIRIGENZA E SEGRETERIA

Dirigente Scolastico: Ciccone M. Paola

Collaboratrice Vicaria *: Tobia Franca

Collaboratrice: Menichini M. Carla

Direttore s. Generali e Amministrativi: Baldacci Enia

Assistenti amministrative:

Ciardelli Gagliardi Martelli Papini Rossetti Santini

Miriam Simonetta Annalisa Daniela Cristina Alessandra

(*) La Collaboratrice Vicaria ha il distacco totale dall’insegnamento

- 8 -

CONSIGLIO D’ISTITUTO

Presidente: Razzauti Pier Giovanni

Dirigente Scolastica: Ciccone* Maria Paola

Rappresentanti dei Genitori:

Amione Benedetto* Chiaverini Locuratolo Marsi Perroni* Pistelli

Daniela Luca Marco Michelina Ombretta Anna Maria Sonia

Rappresentanti dei Docenti:

Crisafulli Fontanelli Fontani Fratini Marini Marziali Masi

Maria Cristina Donatella Gabriella Silvia Cristina Franca

Segretaria Tobia* Franca

* membri della giunta esecutiva

Il Consiglio d’Istituto è il massimo organo di indirizzo delle attività d’istituto e de-

ve essere presieduto da un genitore. Vi sono rappresentate tutte le componenti della

Scuola: Dirigente, Docenti dei tre ordini di Scuola, Genitori e Personale A.T.A.

Fra i compiti che deve assolvere il Consiglio d’Istituto si segnalano:

• la gestione dei Fondi assegnati per il funzionamento amministrativo e didattico

• la formulazione di indirizzi sull’andamento generale dell’Istituto

- 9 -

• l’indicazione dei criteri relativi alla formazione delle sezioni/classi, all’orario delle

lezioni, all’organizzazione dei Consigli d’intersezione, d’interclasse e di classe

• l’approvazione delle delibere in merito al bilancio preventivo e al conto consuntivo,

all’acquisto di materiali ed attrezzature, alla concessione di edifici scolastici, alle

gite scolastiche, alla presenza di genitori ed esperti all’interno della Scuola.

RESPONSABILI DEI PLESSI

Scuola Indirizzo Telefono Responsabile Plesso

Infanzia di Marina

Via Milazzo, 175 ( Marina di Pisa ) 050 36501 Marini Ida

Infanzia di Tirrenia

Via dei Frassini ( Calambrone ) 050 32796 Barbieri

Vaira Alessandra Antonella

Sc. speciali “Stella Maris”

Viale del Tirreno, 331 ( Calambrone ) 050 886111 Cotugno

Centofanti M. Rita Francesca

Primaria “Newbery”

Via dell’O. di S.Stefano, 15 ( Marina di Pisa ) 050 34117 Masi

Ramogida Franca Vittoria

Primaria “Quasimodo”

Via dei Frassini ( Calambrone ) 050 32235 Luperini Tania

Primaria “Rismondo”

Via Livornese ( S. Piero a Grado ) 050 960308 Crisafulli Maria

Primaria “Viviani”

Via Arnino, 4 ( Marina di Pisa ) 050 36956 Pandolfi

Ramagli Stefania Stefania

Sec. 1° grado di Calambrone

Via dei Frassini ( Calambrone ) 050 32235 Fontani Donatella

Sec. 1° grado Marina di Pisa

Via F. Andò, 3 ( Marina di Pisa ) 050 36632 Menichini Carla

Sec. 1° grado di San Piero

Via di Castagnolo ( S. Piero a Grado ) 050 960254 Colombini Donatella

- 10 -

DOCENTI COORDINATORI

DELLE CLASSI DI SCUOLA SEC. 1° GRADO

Scuola Media di Marina Scuola Media di San Piero

IA Vincenti Rossana IG Paolicchi Claudia

IIA Argenio Adele IIG Spadea Iole

IIIA Simone Filomena IIIG Lazzeri Laura

IB Giannessi Guia IF Marini Silvia

IIC Orlandini Laura IIF Colombini Donatella

IIIC Fontani Donatella IIIF Pippi Patrizia

- 11 -

RAPPRESENTANTI DELLA R.S.U.

In base alla normativa vigente ogni tre anni si svolgono le elezioni delle R.S.U.

In seguito allo scrutinio dei voti nelle elezioni del 4, 5, 6 e 7 Dicembre 2006, sono stati assegnati i seguenti seggi:

• Lista 1 (CONFAL-SNALS): Seggi 1 Rossetti Cristina

Fontanelli Cristina • Lista 2 (COBAS Scuola): Seggi 2 Giannessi Guia

La scuola dell’autonomia e l’attribuzione della Dirigenza Scolastica a Presidi e Di-

rettori hanno delineato uno scenario completamente diverso da quello a cui eravamo

abituati da anni, in questo scenario il ruolo delle R.S.U. diviene estremamente impor-

tante.

I Rappresentanti sindacali infatti, liberamente scelti da tutto il personale scolasti-

co, hanno un ruolo democratico essenziale che può allargare gli spazi di democrazia

all’interno della scuola: essi sono la necessaria “controporte” che serve ad “equilibra-

re” il ruolo della dirigenza potendo assumere una serie di competenze relative, anche,

alla gestione del personale e dei finanziamenti.

- 12 -

COLLABORATORI DEL DIRIGENTE: LE COMPETENZE Doc

ente

Collabo

r. • In caso di assenza del Dirigente e del Collaboratore vicario, assume a tutti

gli effetti, previa nomina del Dirigente, le funzioni e gli incarichi della Diri-

genza

• Coordina le attività e i progetti del Piano di Offerta Formativa

• Cura i rapporti tra i docenti e tra i docenti e la direzione

Resp

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less

o

• E’ responsabile dell’inventario in quanto subconsegnatario del materiale

• Presiede i consigli di intersezione e di interclasse e ne cura i verbali

• È responsabile dell’andamento didattico e disciplinare della scuola

• Cura i rapporti con le famiglie (anche per quanto riguarda il controllo

dell’avvenuta informazione di eventuali scioperi, assemblee, ecc..)

• Tutela la salute degli alunni e del personale (ad esempio: segnalazione di e-

ventuali danni all’edificio scolastico e di qualsiasi situazione di pericolosità

che si verifica nella scuola)

• Controlla le assenze degli alunni e verifica periodicamente le frequenze

• Divulga le circolari e la posta

• È responsabile del raccordo con il Dirigente Scolastico e il Direttore dei

Servizi Generali e Amministrativi (Sig.ra Enia Baldacci) circa la funzionalità

del servizio dei collaboratori scolastici in rapporto alle esigenze del plesso

scolastico (orari, mansioni, ecc..).

Coor

dina

tori

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e • Presiede i consigli di classe e ne cura i verbali

• Cura i rapporti con le famiglie

• È referente del Dirigente scolastico.

- 13 -

LE ATTIVITA’ RELATIVE ALLA FUNZIONE DOCENTE Att

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• 25 ore settimanali per i docenti di Scuola dell’infanzia

• 22+2 ore settimanali per i docenti di Scuola primaria

• 18 ore settimanali per i docenti di Scuola secondaria di 1° grado

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• Preparazione delle lezioni e delle attività didattiche

• Correzione dei compiti

• Preparazione dei materiali e predisposizioni degli ambienti

• Rapporti individuali con le famiglie

• Scrutini, esami, compilazioni atti (compresi i verbali)

• Sorveglianza bambini/alunni (5 minuti prima delle lezioni e al momento

dell’uscita)

40 O

re

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orie: • Collegi dei docenti

• Incontri con i genitori per le informazioni sugli scrutini e sull’andamento

delle attività didattiche

• Incontri di programmazione e verifica

Altre

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40):

• Consigli d’intersezione (Scuola dell’infanzia), d’interclasse (Scuola pri-

maria), di classe (Scuola secondaria di 1° grado)

• Riunioni di commissione e di G.L.I.C. (per i docenti delle sezioni/classi

dove sono presenti bambini/alunni diversamente abili)

- 14 -

FIGURE STRUMENTALI AL POF (EX FIGURE OBIETTIVO)

Coordinamento delle attività del P.O.F.

e gestione delle attività di continuità

Fontanelli Cristina

(Scuola primaria Viviani)

Coordinamento dell’utilizzo

delle nuove tecnologie

Argenio A. – Lunardini I. – Marziali C.

(Scuola sec. 1° grado di Marina di Pisa

e primaria Quasimodo)

Coordinamento e gestione

delle attività di orientamento

Marini Silvia – Pippi Patrizia

(Scuola sec. 1° grado di S. Piero)

Coordinamento delle attività

di integrazione degli alunni stranieri

Guia Giannessi

(Scuola sec. 1° grado di Marina di Pisa)

Coordinamento delle attività

di integrazione degli alunni disabili

Centofanti Francesca – Turco Marinella

(Doc, sostegno scuola primaria e sec.)

Coordinamento delle attività

di divulgazione e archiviazione

Gualducci Patrizia

(Scuola sec. 1° grado di Marina di Pisa)

- 15 -

SERVIZI AMMINISTRATIVI Co

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Sez.

Didattica Amministrativa

- 16 -

SERVIZI GENERALI

Il Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi Sig.ra Enia Baldacci, visto

l’organico di cui dispone l’Istituto per il corrente anno scolastico e le esigenze dei vari

plessi, assegna il personale collaboratore scolastico alle scuole nel seguente modo:

Sc. dell’infanz. di Tirrenia Sc. dell’infanz. di Marina

Baronti Gabriella

Lenzi Giulia

Profeti Roberta

Gambassi Lorella

Marongiu Giovanna

Terzuoli Anna

Sc. pri/sec“Quasimodo” Sc. primaria “Viviani” Sc. primaria “Newbery”

Fatticcioni Roberta

Federico Nicola

Marzi Fabio

Bani Marco *

Cacciarru Giuseppe

Magli Monica

Rennis Stefania

Di Coscio Maria Grazia

Pensabene Claudia

Sc. primaria “Rismondo” Sc. sec. di Marina Sc. sec. di S. Piero

Gennai Mirella

Pastorelli Loredana

Bani Marco *

Cucurnia Argentina

Muriella Daniela

Pico Anna Maria

Bani Marco *

Carlotti Nadia

Fabozzi Mauro

Orsini Luca

* personale in servizio su più plessi scolastici

I collaboratori scolastici hanno compiti di accoglienza nei confronti degli alunni e

del pubblico, di pulizia degli spazi scolastici, degli arredi e dei materiali, di vigilanza

sugli alunni, di custodia e sorveglianza generica sui locali scolastici, di collaborazione

con i docenti e con il personale amministrativo.

- 17 -

RICEVIMENTO AL PUBBLICO DELLA SEGRETERIA

Giorno Orario ricevimento - DIDATTICA

Lunedì 11.30 / 13.30

Martedì 11.30 / 13.30

Mercoledì 11.30 / 13.30

Giovedì 11.30 / 13.30

Venerdì 11.30 / 13.30 15.30 / 16.30 Didattica

Sabato 11.30 / 13.30

Giorno Orario ricevimento - PERSONALE

Lunedì 11.00 / 13.00

Martedì 11.00 / 13.00

Mercoledì 11.00 / 13.00 15.00 / 16.00 Personale

Giovedì 11.00 / 13.00

Venerdì 11.00 / 13.00

Sabato 11.00 / 13.00

- 18 -

PARTE II: COME E PERCHE’

C H I ?

Istituto e Risorse

C O M E ? e

P E R C H É ?

Finalità e Criteri

C O S A ?

I Progetti

D O V E ? e

Q U A N D O ?

Spazi e Tempi

Bambino/Alunno

CC OO MM EE ee PP EE RR CC HH ÉÉ ??

Finalità e Criteri

- 19 -

- 20 -

Finalità e criteri

1. LA FINALITÀ EDUCATIVO-FORMATIVA

Il curricolo del nostro Istituto, nel rispetto delle nuove ricerche psicopedagogiche,

si configura aperto e flessibile, quale spazio dell’apprendimento del “Fare” e del “Co-

noscere”, in cui ogni soggetto possa divenire consapevole lettore e costruttore della

realtà.

Seguendo le linee guida delle Nuove INDICAZIONI nazionali per il Curricolo, del

Settembre 2007, la finalità educativo-formativa primaria della scuola è la promozione,

la valorizzazione e la crescita della persona. La scuola si impegna a porre le basi del

percorso formativo, costruendo un’alleanza educativa con i genitori, per costruire un

nuovo umanesimo, basato su una cittadinanza italiana, europea e planetaria consapevo-

le, inclusiva e solidale.

- Schema n. 2 -

“ La Finalità educativo-formativa ”

AUTONOMIA • autoregolazione • capacità di fare scelte personali • maturazione dell’identità • acquisizione di competenze conoscitive, metacognitive, creative e critiche

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SVILUPPO DELLE POTENZIALITÀ DI CIASCUN BAMBINO/ALUNNO AL FINE DI FAVORIRE LA CRESCITA COME PERSONA

- 21 -

- 22 -

GLI OBIETTIVI FORMATIVI

Gli obiettivi formativi che le nostre scuole si pongono in modo prioritario sono co-

muni ad ogni ordine di scuola e sono trasversali ad ogni campo d’esperienza e disciplina

scolastica.

Essi sono formulati sia in merito all’identità, all’autonomia, alla socialità e allo

sviluppo metacognitivo, assi portanti nel processo formativo di ciascun bambino e sia

in merito all’orientamento, alla continuità educativa e metodologica, all’educazione

ambientale e all’educazione interculturale, assi portanti del nostro P.O.F. (vedere

schema n. 3, alla pagina seguente).

- Schema n. 3 -

“ Gli Obiettivi formativi ”

- 23 -

IDENTITÀ

Dimostrare autostima e posse-dere coscienza di sé e delle pro-prie possibilità. Canalizzare l’aggressività verso obiettivi costruttivi.

SOCIALITÀ

Superare il proprio punto di vi-sta. Comprendere la necessità di nor me di comportamento e di rela-zione. Assumere atteggiamenti costrut tivi e collaborativi nelle situa-zioni di gruppo (di attività, gio-co, studio, lavoro). ORIENTAMENTO

Fornire al bambino/alunno la possibilità di fare molteplici e-sperienze in modo che egli possa utilizzare tutte le sue forme di intelligenza e possa riconoscere, incentivare e valorizzare il pro-prio stile cognitivo e di appren-dimento (favorendo così lo svi-luppo delle attitudini e potenzia-lità personali).

CONTINUITA’

Garantire percorsi educativi ca-ratterizzati da unità, organicità e coerenza. Realizzare l’integrazione verticale con l’esperienza scolastica prece-dente e successiva.

METACOGNIZIONE

Mettere il bambino/alunno nella condizione di: • costruirsi le proprie conoscenze • costruirsi gli strumenti per apprendere. Mettere il bambino/alunno nella condizione di acquisire un metodo per apprendere, per avere consapevolezza dei propri processi mentali.

EDUCAZIONE AMBIENTALE

Scoprire il significato e il valore che l’am-biente riveste ai fini del benessere fisico e spirituale della persona. Individuare ed attuare forme e modalità di rispetto, conservazione, tutela degli spazi ambientali nei quali si vive.

EDUCAZIONE INTERCULTURALE

Conoscere, riconoscere ed accet-tare le diversità: disabilità fisiche, mentali, diversità di cultura, di raz-za, di religione, di stile di vita. Prendere consapevolezza che l’in-contro con persone di diversa cul-tura può arricchire le proprie espe-rienze.

OBI

ETTIV

I FO

RMATIV

I

AUTONOMIA

Maturare la capacità di sce-gliere, prendere decisioni, ri-flettere, portare a termine in-carichi, assumere responsabilità. Esprimere adeguatamente emo-zioni, sentimenti, bisogni.

- 24 -

2. I CRITERI EDUCATIVI E DIDATTICI

I docenti, come risposta alla domanda di istruzione e di formazione dei bambi-

ni/alunni, sono impegnati nella realizzazione di una scuola:

• dinamica, flessibile, democratica

• che interagisce attivamente con la comunità sociale intesa come risorsa chiave

• che si propone come ambiente in cui ogni bambino/alunno possa crescere, elaborare

la sua identità, ed acquisire strumenti per “leggere” il mondo e per “agire” nel mondo.

Partendo dalla considerazione che il bambino/alunno cresce “bene” se si trova in si-

tuazioni dove “sta bene” e nelle quali viene coinvolto attivamente, i docenti realizzano un

ambiente scolastico organizzato sia a livello didattico che a livello metodologico e predi-

spongono un clima relazionale all’interno del quale viene dato valore:

• al rispetto per tutti

• all’atteggiamento collaborativo

• al senso di responsabilità

• all’impegno serio e costante

• alla ricerca di valori comuni.

I docenti, pertanto, nell’attività di progettazione, si impegnano a realizzare il miglior

intreccio possibile tra disciplinarità e unitarietà della cultura e del sapere, ricercando,

all’interno dei campi d’esperienza e degli ambiti disciplinari, i concetti e le capacità co-

muni.

STANDARD: SAPERE, SAPER FARE, SAPER ESSERE

Partendo dalle fondamentali esigenze di sviluppo della personalità del bambi-

no/alunno, gli obiettivi della Progettazione educativa si identificano nel:

• sapere (l’ambito delle conoscenze)

• saper fare (l’ambito delle abilità e delle capacità applicate alle conoscenze)

- 25 -

• saper essere (l’ambito della consapevolezza di sé e della relazionalità con il mondo

esterno).

Per ciascun ambito i docenti hanno individuato standard che si traducono in obiettivi

generali assumendo la connotazione di valori di riferimento comuni.

GLI STANDARD DELLE CONOSCENZE E COMPETENZE

Standard di conoscenza (sapere) Acquisizione dei seguenti concetti e conoscenze:

• conoscenza di sé

• concetti di identità/diversità

• concetti cronologici e temporali

• concetti di spazio e di orientamento

• concetti di ordine e relazione

• concetti di quantità e misura

• concetti relativi alla spiegazione genetica e probabilistica

• concetti della simbolizzazione e comunicazione

• concetti della valutazione e giudizio

• conoscenza dei linguaggi e concetti dei metodi specifici delle discipline

• conoscenza di vari strumenti di rilevazione.

Standard di abilità/capacità (saper fare) Consolidare abilità:

• di ascolto (capacità di attenzione, concentrazione, memoria) • senso-percettive (abilità discriminative fondamentali) • motorie (coscienza del sé corporeo come espressione, relazione, operatività; capa-

cità di strutturazione spazio/temporale) • linguistico-espressive (capacità di comunicare con chiarezza il proprio pensiero;

comprensione dei significati espliciti ed impliciti dei linguaggi dei campi d’esperienza e delle discipline; capacità di fruire, produrre, decodificare, rielabo-rare)

- 26 -

• intellettivo-logiche (capacità di raggruppare, ordinare, classificare, quantificare, misurare; capacità di esplorare, sistematizzare, simbolizzare, mettere in realzione, dedurre, analizzare e sintetizzare)

• strumentali (acquisizione della strumentalità di base in ogni disciplina). Problematizzare:

• capacità di osservare, valutare, ipotizzare, sperimentare, verificare, risolvere. Utilizzare abilità metacognitive:

• capacità di riflessione sul proprio percorso di apprendimento.

Standard di atteggiamento (saper essere) • avere stima e rispetto di sé (percezione positiva di sé) • avere rispetto degli altri, dell’ambiente, delle cose (collaborazione, partecipazione,

solidarietà; rispetto e cura dell’ambiente e dei materiali) • saper lavorare in gruppo • avere motivazione all’apprendimento (interesse e curiosità per l’esperienza scola-

stica) • controllare le emozioni (consapevolezza degli stati emotivi e controllo di quelli ne-

gativi) • vivere positivamente l’affettività (manifestazione delle proprie emozioni) • essere autonomo (autonomia personale, di giudizio, sociale) • essere responsabile (capacità di impegnarsi e portare a termine una attività) • avere crescente apertura agli altri (consapevolezza della diversità come ricchezza

e complementarità; apertura al dialogo e al confronto).

I CRITERI METODOLOGICI

Le programmazioni didattiche di ogni plesso scolastico saranno tese a garantire ai

bambini/alunni itinerari di apprendimento significativi e cercheranno di rispondere ai bi-

sogni di crescita, di realizzazione di sé e alla costruzione di competenze.

Ogni gruppo di insegnanti pertanto avrà il compito di scegliere e adottare responsa-

bilmente il metodo d’insegnamento ritenuto più adatto a conseguire determinate finalità

tenendo conto del fatto che il bambino/alunno, in ogni situazione scolastica, è sempre

- 27 -

coinvolto emotivamente e socialmente. Il suo benessere può quindi essere assicurato da

questi fattori:

• atteggiamento di disponibilità e di ascolto da parte degli insegnanti

• clima sociale positivo e “naturalezza” delle attività didattiche

• organizzazione dello spazio e del tempo-scuola tale da favorire l’autonomia e la sicu-

rezza dei bambini/alunni.

Gli interventi metodologici si ispireranno ai seguenti criteri:

• interdisciplinarità come processo di unità logica dei campi d’esperienza e delle strut-

ture delle discipline

• gradualità nel processo di insegnamento-apprendimento (secondo criteri tassonomici)

• alternanza di forme diverse di attività (di gruppo – collettive – individuali).

Il ruolo dell’insegnante dovrà essere di sostegno e supporto al bambino/alunno e do-

vrà ridimensionarsi man mano che egli avanzerà nelle sue competenze. Il docente, quindi,

non dovrà trasmettere soltanto concetti e saperi ma dovrà stimolare il bambino/alunno

ad assumere atteggiamenti di esplorazione e di ricerca, sostenerlo nel suo processo di

crescita.

In sostanza i progetti didattici che ogni scuola attiverà dovranno strutturarsi in con-

tinuità rispetto agli anni precedenti ma “guardando” in prospettiva: la nostra infatti vuo-

le essere una progettazione pluriennale, aperta a modifiche in itinere, sulla base di veri-

fiche e valutazioni periodiche.

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I CRITERI DI VALUTAZIONE

I docenti intendono considerare la valutazione nella sua accezione più ampia di stru-

mento formativo che pone in relazione di reciprocità obiettivi, alunni, esperienze di ap-

prendimento e scelte educative. Considerare la valutazione in funzione formativa con-

sente di valorizzare sia il rapporto programmazione-valutazione sia le varie fasi che la

caratterizzano:

1. la valutazione iniziale, a carattere descrittivo, tende a rilevare conoscenze, capacità

e atteggiamenti e permette quindi di individuare potenzialità e bisogni al fine di o-

rientare l’azione didattica

2. la valutazione in itinere, formativa, tende a monitorare la qualità/efficacia

dell’intervento educativo al fine di aggiustare/calibrare le scelte didattiche e predi-

sporre, se necessario percorsi alternativi

3. la valutazione finale, sommativa, tende a valutare globalmente la personalità ed è

formulata in modo da enfatizzare il “positivo”. Le rilevazioni vengono effettuate nel

contesto delle attività didattiche mediante:

• osservazioni sistematiche e occasionali

• colloqui clinici

• analisi di documentazioni didattiche

• specifici momenti di prova.

Le procedure di valutazione che vengono attivate, pertanto, consentono di individua-

re non solo le conoscenze, le capacità e gli atteggiamenti raggiunti da ogni bambi-

no/alunno ma anche e soprattutto la validità delle esperienze proposte. Tutto ciò con-

ferma il carattere formativo della valutazione, cioè il suo porsi come strumento di rego-

lazione continua delle proposte educative e dei percorsi di apprendimento.

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I CRITERI PER L’INCLUSIONE… le buone prassi

La commissione di lavoro, coordinata dalle docenti Figure Strumentali per

l’integrazione degli alunni diversamente abili, ha elaborato delle Buone prassi affinchè

ogni bambino-alunno del nostro istituto possa sentirsi pienamente accolto, valorizzato

ed incluso nella comune esperienza di crescita educativa.

FINALITA’

Stabilire e strutturare adeguate relazioni tra i soggetti che partecipano all’inclusione del bambino/alunno diversabile:

• bambino/alunno

• famiglia

• operatori

• docenti: curricolari/sostegno

• extrascuola

CHE FARE… PER UNA SCUOLA CHE ACCOLGA

Punto 1

- Verso la scuola -

Prima dell’iscrizione i genitori sono invitati, dalla docente Funzione Strumentale per l’integrazione degli alunni diversabili, a prendere i primi contatti con l’Istituzione, a con-sultare il POF e a verificare, insieme agli esperti, l’adeguatezza della situazione scola-stica.

- L’iscrizione –

I genitori compilano la modulistica predisposta per l’iscrizione presentando, se possedu-ta, l’attestazione medica. Il docente referente organizza un primo incontro con la fami-glia al fine di raccogliere le eventuali richieste e/o particolari necessità relativamente alla patologia ma anche e soprattutto alle conseguenze nella vita pratica. In tempi ri-stretti, il referente, non appena acquisita la documentazione medica e confermata l’iscrizione, contatta gli operatori ASL al fine di mettere in atto tutti gli strumenti pre-visti dalla legge per individuare e definire gli interventi finalizzati alla piena realizzazio-ne del diritto all’inclusione, condividendo con la famiglia il lessico specialistico.

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Punto 2

- Preparazione dell’ingresso a scuola –

Successivamente alla raccolta di informazioni, è bene prevedere le seguenti buone pras-si:

- individuare l’ambiente più accogliente (il consiglio di intersezio-ne/interclasse/classe più collaborativo e accettante)

- tener conto, nella formazione delle classi, gli eventuali legami tra amici

- individuare gli spazi da destinare al bambino/alunno in funzione dei suoi bisogni motori e/o psicologici

- L’ingresso a scuola –

- predisporre degli incontri tra genitori ed insegnanti per la presa in carico del bambino/alunno

- avvalendosi del supporto della famiglia e/o dei docenti e di tutto il personale spe-cialistico a vari livelli, preparazione di una storia narrata del bambino/alunno da completare lungo il percorso scolastico; in particolare all’ingresso e all’uscita delle scuole dell’infanzia, primaria, secondaria di 1° grado e all’ingresso della scuola se-condaria di 2° grado; che preveda orientativamente un’analisi sistematica della si-tuazione di partenza, una sintesi dei progressi raggiunti, i punti di forza e di de-bolezza degli interventi, una autovalutazione, se possibile, dello stesso alunno.

Punto 3

- A scuola –

Nel rispetto della privacy e su consenso dei genitori, il docente di sostegno presenterà ai colleghi, nelle sedi preposte, il quadro di diversabilità e, collegialmente, si individue-ranno i percorsi di integrazione possibili e significativi, si avvieranno le procedure ne-cessarie alla partecipazione alle attività educativo-didattiche (laboratori, attività spor-tive, uscite didattiche, ecc…).

Si avvierà un percorso di orientamento volto a rilevare e incanalare le abilità e le attitu-dini che il bambino/alunno evidenzierà positivamente.

CHE FARE… PER UNA SCUOLA CHE INCLUDA

- Informazione preliminare alla famiglia relativamente all’Offerta Formativa della scuola (chi e che cosa, quali risorse…)

- Contatti preliminari con l’ASL di competenza: costruzione di un lessico condiviso

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- Ricognizione delle risorse della scuola: docente di sostegno, personale speciali-stico, personale ATA, nell’ottica della pianificazione e della flessibilità dei per-corsi d’integrazione

- Collaborazione tra docenti con una ridefinizione dell’insegnante di sostegno (chi è, quali sono i suoi compiti in relazione al bambino e alla classe, qual è la normativa di riferimento)

- Riorganizzazione del setting-classe attraverso un’analisi più sistematica che preveda: osservazione delle relazioni e delle abilità, lettura dei risultati, tabula-zione dei dati, individuazione delle strategie, interventi globali, sulla classe e/o in sotto-gruppi

- Incontri cadenzati tra docenti per valutare le eventuali modificazioni cognitivo-comportamentali e riorganizzare la programmazione modulare in itinere

- Alleanza educativa e/o terapeutica con la famiglia al fine di tracciare insieme il bambino reale (e non fantasticato) attraverso la consapevolezza dei limiti ma, soprattutto, attraverso la scoperta delle sue potenzialità

- Messa in atto di un protocollo di presentazione del bambino/alunno agli operato-ri di riferimento alla fine e all’inizio di un nuovo percorso di vita sia scolastica che extrascolastica che preveda la narrazione dei livelli raggiunti relativamente a: autonomia, linguaggio, socializzazione, competenze, interessi, ecc…

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REGOLAMENTO D’ISTITUTO

I bambini, gli alunni e i loro genitori, i docenti e il personale A.T.A. sono tenuti a ri-spettare e a far rispettare le sotto elencate regole di comportamento approvate dai Consigli di classe/interclasse/intersezione e dal Consiglio d’Istituto.

Il Regolamento si richiama ai principi ispiratori del P.O.F. ed ottempera a quanto pre-visto dal D.P.R. n°294/’98.

La condivisione e l’osservanza delle norme scritte e di quelle ascrivibili alla sfera del-la civile convivenza contribuiscono a creare un clima di coesione e favoriscono l’organizzazione e la realizzazione dell’attività didattica che, per essere produttiva, ri-chiede l’impegno e la partecipazione di tutte le componenti della scuola.

1. ORARIO DELLE LEZIONI

Gli alunni devono presentarsi a scuola con puntualità: il ritardo abituale è indizio di ineducazione e di scarso rispetto per il lavoro degli altri. L’entrata è fissata per ogni sede a seconda delle varie esigenze. Gli alunni saranno attentamente sorvegliati dai col-laboratori scolastici disposti all’ingresso e presso le scale di accesso alle aule dove i do-centi li riceveranno essendosi recati 5 minuti prima dell’ora d’inizio delle lezioni. 2. VIGILANZA SUGLI ALUNNI

Durante il periodo di permanenza giornaliera degli alunni a scuola sono attivate tutte le strategie necessarie per esercitare una costante vigilanza sui minori. Si sottolinea che si deve distinguere fra funzione didattica e funzione di vigilanza, delle quali solo la seconda ha carattere essenziale e pertanto può e deve essere assicurata indipendente-mente dalla prima in quanto il diritto alla salute ed all’incolumità fisica, trattandosi di minori, assume particolare configurazione di diritto alla vigilanza.

Il personale collaboratore scolastico dovrà garantire l’apertura della scuola e sorve-gliare gli alunni , collaborando presso le scalinate e le uscite affinchè il deflusso degli alunni avvenga in modo ordinato e privo di rischi. 3. FREQUENZA DELLE LEZIONI

La presenza degli alunni è obbligatoria, oltre che alle lezioni, a tutte le altre attività didattiche che vengono svolte nel contesto del lavoro scolastico, previa autorizzazione dei genitori qualora l’attività si svolga fuori dai locali scolastici e/o in orario extrascola-stico. 4. USCITE DALL’AULA DURANTE LE LEZIONI

Gli alunni, se non in caso di necessita’, devono evitare di uscire dall’aula durante le ore di lezione, in particolare durante la prima ora.

In caso di attivita’ didattica in altro luogo, le assenze degli alunni devono essere an-notate sul registro di classe dell’insegnante.

Le uscite devono essere comunque rare e motivate: numerose richieste di uscita sono sintomo di scarso interesse per la lezione.

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5.CAMBIO DELLE LEZIONI Durante il cambio dei docenti, fra un’ora e l’altra, gli studenti devono mantenere un

comportamento corretto e responsabile rimanendo nell’aula senza uscire dai corridoi. Qualora un alunno abbia necessita’ di allontanarsi per pochi minuti, dovra’ attendere

l’arrivo del docente della lezione successiva per essere da lui autorizzato. E’ fatto divieto di recarsi in Sala Insegnanti ,nei laboratori, in palestra o in altre aule

;ogni spostamento degli studenti deve avvenire in modo ordinato e sempre alla presenza dell’insegnante. 6.INTERVALLO

L’intervallo fa parte del processo educativo e costituisce per gli alunni un momento di riposo e di corretta socializzazione.

Cio’ premesso ,e’ opportuno che i singoli insegnanti : valutino le circostanze e tengano presente che tale momento della giornata scolastica

richiede una rigorosa e puntuale sorveglianza degli alunni.; diano disposizione affinche’ gli alunni possano muoversi in spazi circoscritti e prede-

finiti e, comunque , siano controllabili a vista . L’adempimento del compito di sorveglianza, svolto dal corpo docente e dal corpo ausi-

liario, nei limiti delle rispettive competenze e responsabilita’ mira ad un unico fine ,il mantenimento nella scuola di condizioni che consentano il regolare funzionamento. Per-tanto non vi puo’ essere contrasto ma soltanto fattiva collaborazione fra le componenti operative. 7. GIUSTIFICAZIONI DELLE ASSENZE

Tutte le assenze debbono essere giustificate per iscritto, sull ’apposito libretto for-nito dall’Istituto ad ogni allievo, previo deposito della firma da parte dei genitori.

L’insegnante della prima ora di lezione registra sul giornale di classe le giustificazio-ni, dopo averne controllato la regolarita’ (firma del genitore o chi ne fa le veci) e la con-formita’ alla normativa (certificato medico per assenze superiori a 5 giorni, visto della A.S.L. in caso di malattia infettiva:

in caso di assenza per motivi di famiglia il genitore dovra’ certificare preventivamen-te l’assenza.

Il coordinatore di classe provvedera’ ad avvertire la famiglia in caso di assenze sal-tuarie, frequenti o prolungate e, fatte salve le competenze del Preside ,segnalera’ il comportamento dell’alunno al Consiglio di classe che valutera’ gli interventi piu’ opportu-ni.

Dopo prolungati periodi di assenza i genitori degli alunni dovranno contattare la Pre-sidenza per giustificare globalmente le assenze. 8. INGRESSO IN RITARDO

I ritardi di entrata devono essere sempre giustificati, pertanto l’alunno dovrà essere accompagnato dal genitore (che dovrà giustificare il ritardo) il giorno stesso oppure il giorno dopo. 9. USCITE ANTICIPATE

I permessi di uscita anticipata debbono essere riportati sul registro di classe.

- 34 -

10. RISPETTO DELLE PERSONE E DELL’AMBIENTE L a conservazione dei locali ,dell’arredamento,del materiale didattico è affidata an-

che alla cura degli allievi che sono tenuti a contribuire al mantenimento dell’ordine e del-la pulizia dei locali,evitando di gettare a terra carta e rifiuti o di scarabocchiare i ban-chi,utilizzando in modo corretto le attrezzature scolastiche.

Degli eventuali danneggiamenti sono chiamati a rispondere coloro che li hanno provo-cati ,al fine di sottolineare il principio della responsabilita’ individuale.

Qualora,pero’ non sia possibile risalire ai diretti responsabili ,il risarcimento sara’ effettuato da tutti coloro che hanno utilizzato la struttura danneggiata.

Ad esempio,disegni,scritte,macchie sulle pareti dell’aula saranno eliminati con una nuova tinteggiatura a spese dei diretti responsabili o dell’intera classe,qualora non si in-dividuassero le responsabilita’ personali .

L’istituto declina ogni responsabilita’ in merito ad eventuali smarrimenti o asporta-zioni di cose o effetti personali degli allievi e degli operatori della scuola. 11. DIVIETO DI FUMARE

La legge vigente vieta il fumo in tutti i locali dell’Istituto : aule,palestre,corridoi, servizi,atrio,uffici, ecc…

Capo d’Istituto, docenti,personale ATA, genitori sono tenuti al rispetto della norma-tiva per obbligo di legge ,per prevenzione sanitaria e per rispetto di coloro che operano nella struttura scolastica. 12. UTILIZZO DEI LOCALI,DEI SERVIZI,DELLE ATTREZZATURE

Le aule scolastiche sono aperte ,oltre che per le lezioni curricolari anche per le riu-nioni e le iniziative delle varie componenti della scuola, purche’ autorizzate dalla Presi-denza . 13. TELEFONI CELLULARI

Chiunque si trovi a scuola può comunicare telefonicamente con l’esterno tutte le volte che si presenti una necessità, fermo restando il divieto di telefonare per farsi portare materiale, merende, ecc.. Pertanto l’uso dei telefoni cellulari a scuola è del tutto inutile. L’alunno che verrà trovato con il telefono cellulare acceso dovrà consegnare l’apparecchio all’insegnante che, dopo aver apposto una nota sul registro, lo riconsegnerà ai genitori. LABORATORI

Il funzionamento e l’accesso ai laboratori, ai gabinetti scientifici e alle aule speciali deve essere tale da garantire e facilitarne l’uso da parte degli alunni sempre con la pre-senza di un docente.Tutti coloro che usufruiscono di tali aule sono tenuti a rispettarne il materiale e le apparecchiature presenti. IMPIANTI SPORTIVI

Palestre ed attrezzature sportive sono utilizzate in primo luogo per attivita’ scola-stiche.Possono essere concesse in orario extrascolastico alle societa’ sporti-ve,compatibilmente con le esigenze della scuola .

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Apposita convenzione tra Istituto e Comune regola la concessione delle palestre,sulla base dei criteri generali stabiliti dal consiglio scolastico provinciale e dopo papere favo-revole del Consiglio d’Istituto. RAPPORTI SCUOLA – FAMIGLIA

L’Istituto si propone di stabilire un raccordo molto stretto e collaborativo con le fa-miglie, affinché si informino frequentemente dell’andamento scolastico dei propri figli.

Per la scuola media, si prevedono colloqui settimanali con i singoli docenti in orario antimeridiano,secondo un calendario che sara’ affisso in bacheca, dopo la stesura dell’orario definitivo delle lezioni .

Nel primo quadrimestre, in novembre, sara’ presentato per ogni singolo alunno il fo-glio informativo relativo all’andamento didattico/disciplinare,saranno previsti nel corso dell’anno Consigli di classe aperti a tutti i genitori e due ricevimenti generali. ASSEMBLEE

Democrazia interna ed assemblee delle componenti Le varie componenti della scuola-genitori, personale docente e non docente-hanno il

diritto di riunirsi in assemblea nei locali dell’Istituto previo accordo con il Capo d’istituto. Le assemblee costituiscono occasione di partecipazione democratica per l’approfondimento dei problemi della scuola:le assemblee delle varie componenti sono re-golate da disposizioni di legge, all’interno delle stesse sara’ garantita la piena liberta’ di espressione. In ogni classe ,gli alunni eleggeranno un loro rappresentante che potra’ ri-ferire eventuali problematiche al coordinatore di classe.

SCUOLA SEC. 1° GRADO: REGOLAMENTO INTERNO

-codice di disciplina-

TITOLO I: PRINCIPI GENERALI

I provvedimenti disciplinari e le relative sanzioni sono individuati e vengono irrogati nel rispetto delle finalità, dei limiti e delle procedure previste dall’articolo 4 del D.P.R. 2941

TITOLO II.: PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI

Sono sanzionabili: • Comportamenti,azioni,espressioni gravemente lesivi della dignita’ altrui • Comportamenti,gesti, azioni,gravemente lesivi dell’altrui incolumita’ fisica • Comportamenti atti a provocare deliberativamente danni materiali al Patrimonio della scuola e dell’altrui proprietà

Stante il principio della gradualita’ e della finalita’ educativa,l’organo competente potra’ irrogare i provvedimenti disciplinari,in corrispondenza delle relative infrazioni :

a) Richiamo verbale per infrazioni non gravi al presente regolamento di disciplina, ove dette infrazioni si verifichino per la prima volta;

b) Ammonizione scritta da registrare sul registro di classe quando l’alunno, più volte richiamato, persista nel comportamento scorretto e contrario alle norme del re-

- 36 -

golamento di disciplina, salva la possibilità di ricorrere a provvedimenti sanziona-tori più severi, indicati nei successivi articoli. L’ammonizione, motivata adeguata-mente, deve essere comunicata dal docente che la emette all’Ufficio di Presiden-za, alla famiglia dell’alunno per scritto e al Consiglio di classe.

c) Ove l’alunno persista in comportamenti sanzionabili a norma degli articoli 2-3 del presente TITOLO, il Consiglio di classe, presieduto dal Dirigente, metterà in atto una delle strategie educative previste dai successivi punti: 1) Impegno individuale aggiuntivo di ricerca su problematiche di natura etica e

sociale (da svolgere a scuola e/o a casa); 2) Esclusione da tutte le attività extracurricolari, visite e viaggi di istruzione

compresi; 3) Sospensione dalle lezioni per un numero di giornate da stabilire.

TITOLO II.: ORGANI COMPETENTI

a) L’insegnante è competente per i provvedimenti disciplinari di cui al TITOLO II arti-coli 1-2;

b) Il Consiglio di classe è competente per i provvedimenti disciplinari di cui al TITOLO II articolo 3.

REGOLAMENTO DISCIPLINARE

DELLE SCUOLE DELL’INFANZIA E PRIMARIE

Fermo restando la validità dei principi generali del regolamento disciplinare della scuola media, è possibile per le scuole dell’infanzia ed elementari adottare, sulla base dell’autonomia scolastica didattica e organizzativa, regolamenti di sezione o di classe compatibili con le regole generali dell’Istituto, essenzialmente tesi a promuovere, anche con un sistema di crediti e debiti, la responsabilità individuale di ciascun bambino/alunno in chiave costruttiva rispetto al contesto sociale/scolastico di riferimento.

L’adozione di tali regolamenti deve essere deliberata dai rispettivi consigli di interse-zione ed interclasse.

PARTE III: COSA? – I PROGETTI

C H I ?

Istituto e Risorse

C O M E ? e

P E R C H É ?

Finalità e Criteri

C O S A ?

I Progetti

D O V E ? e

Q U A N D O ?

Spazi e Tempi

Bambino/Alunno

CC OO SS AA ??

I Progetti

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IL PIANO DI OFFERTA FORMATIVA

I NOSTRI RIFERIMENTI

Il nostro Piano Formativo fa riferimento a:

Caratteristiche del territorio

Analisi dei bisogni della nostra utenza

Riforma del titolo V della Costituzione Italiana

Regolamento dell’Autonomia (1) e INDICAZIONI PER IL CURRICOLO

per la scuola dell’infanzia e il primo ciclo d’istruzione (Set. 2007)

Deliberazioni degli EELL (Regione Toscana/L.32, Provincia, Comune)

Carta dell’ONU dei Diritti del bambino

(1) Le istituzioni scolastiche provvedono alla realizzazione dell’offerta formativa,

nel rispetto delle funzioni delegate alle Regioni ed agli enti locali, interagendo tra

loro. L'autonomia si sostanzia nella progettazione e realizzazione di interventi di e-

ducazione, formazione ed istruzione, mirati allo sviluppo della persona umana, al fine

di garantire il successo formativo.

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ANALISI DEI BISOGNI

IL CONTESTO TERRITORIALE: MARINA TIRRENIA CALAMBRONE SAN PIERO A GRADO

Nelle tre frazioni litoranee del Comune di Pisa è presente una realtà socioculturale composita: ci sono, fra i residenti, sia famiglie appartenenti al ceto medio, legate ad at-tività produttive commerciali e turistiche del litorale, sia famiglie legate al settore dei servizi pubblici. A queste si aggiungono nuclei familiari disomogenei di immigrati e Rom che fluttuano, dal punto di vista residenziale, rinnovandosi in continuazione, ma che ne-cessitano, comunque, di un’adeguata integrazione con la popolazione e le Istituzioni loca-li. L'insufficienza delle infrastrutture locali, rispetto all'offerta di spazi di aggregazio-ne, impianti sportivi, strutture per l'educazione permanente degli adulti, ecc., pongono la scuola al centro dell'attenzione sociale e la rendono oggetto di molte aspettative da parte dell'utenza stessa.

Leggermente diversa è la situazione di San Piero a Grado, dove l'utenza è prevalen-temente del ceto medio; il territorio, pur carente di infrastrutture, è però ricco di ini-ziative legate alla vita associativa del quartiere e la scuola ne è parte integrante in ogni appuntamento: il carnevale, la sagra del pinolo, la Festa della rosa, il Giugno pisano, ecc.

Pertanto, dopo un’attenta analisi delle caratteristiche e delle risorse del territorio, emerge, sinteticamente, quanto segue:

Territorio: Marina, Tirrenia e Calambrone sono tre frazioni decentrate del Comune di Pisa con identità turistico-balneare, mentre San Piero a Grado è caratterizzata da una realtà prevalentemente agricola e industriale (nautica).

Economia: settore terziario sul litorale e settore agricolo e d’industria nautica nelle zone interne, lungo il corso dell’Arno, nel nascente porto di Boccadarno.

Popolazione: ceto medio-alto e medio-basso; il 15% della popolazione è costituita da immigrati fluttuanti, spesso privi di reddito stabile e alloggiati in locali precari.

Servizi:

- Strutture sanitarie e/o Universitarie sanitarie (Divisione Universitaria di Neu-ropsichiatria e Psicopatologia Infantile presso l’Istituto “Stella Maris”);

- Universitarie (Facoltà di Agraria),

- Militari (Campo Darby e CISAM),

- Sportive (C.O.N.I.);

- Fondazione “Stella Maris” con cui il nostro Istituto Comprensivo è convenzionato;

- Circoscrizioni n.1 e n.2 che hanno, dal Comune di Pisa, le deleghe per il territorio cge verranno superate legislativamente dalla primavera del 2008;

- Il Distretto Socio Sanitario che collabora alle attività relative ai casi sociali, alle

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ispezioni igieniche, alle vaccinazioni degli alunni, al supporto nel GLIC per i bambi-ni portatori di handicap;

- La Pubblica Assistenza che collabora con l’Istituto per la realizzazione di percorsi relativi alla solidarietà;

- Le Parrocchie di Tirrenia e di Marina di Pisa;

- La Ludoteca, ubicata nel nuovo complesso scolastico “Virgo Fidelis”, i cui operatori organizzano attività ricreative extrascolastiche e percorsi didattici in collabora-zione con le scuole dell’infanzia ed elementari dell’Istituto;

- La Cooperativa “Il Progetto” che svolge una importante collaborazione con le scuole per l’integrazione degli alunni di etnia ROM, nell’ambito del Progetto “Le città sottili”;

- Le associazioni ambientaliste ed il Parco Naturale “S. Rossore, Migliarino, Massa-ciuccoli”.

Per queste ragioni nel Piano dell'Offerta Formativa è strategica l’apertura della scuola al territorio, con attività di formazione rivolte ai ragazzi e agli adulti, coltivando in modo speciale il valore dell'Intercultura, attraverso l’adesione ai principi della Con-venzione O.N.U. per i Diritti del Bambino e al Protocollo per l’Accoglienza dei Bam-bini stranieri elaborato dalla Provincia di Pisa.

LE IDEE GUIDA DEL P.O.F. IN BASE AI BISOGNI

Il nostro piano intende provvedere alla realizzazione dell'offerta formativa nel ri-spetto delle funzioni delegate dallo Stato alle Regioni e agli Enti locali, interagendo con questi ultimi e con tutte le Istituzioni territoriali (Sovrintendenza Scolastica Regionale, Provincia, Comune, Circoscrizione, Università, Parco e altre Istituzioni) individuate come partner nei vari progetti educativo-didattici.

Esso si sostanzia con attività di progettazione ed esecuzione di interventi formativi nelle Scuole dell’infanzia e nelle Scuole dell'obbligo (normali e ospedaliere) presenti nel-l'ambito dell'Istituto Comprensivo, secondo il binomio inscindibile educazione-istruzione. Per raggiungere le finalità formative prescelte, esso si avvale di un’attenta analisi dei bisogni dell'utenza scolastica e del relativo territorio di appartenenza, te-nendo conto dei criteri espressi dal Consiglio di Istituto.

Pertanto il nostro P.O.F. si pone essenzialmente l’obiettivo di migliorare globalmente l’offerta formativa, unica vera garanzia per il raggiungimento del successo scolastico.

Tale miglioramento è perseguibile solo attraverso un coordinamento e una integra-zione delle varie attività e dei progetti realizzati nei vari plessi nell’ambito dell’autonomia scolastica.

Nel corso degli anni, nelle nostre scuole, sono stati avviati molteplici progetti che hanno avuto come finalità quella di migliorare l’efficacia e l’efficienza dell’azione for-mativa. Queste iniziative sono ormai diventate pratica diffusa e, nel tempo, si sono ca-ratterizzate sempre di più sotto il profilo culturale e pedagogico sulla base di precise scelte che il collegio docenti ha individuato come prioritarie, assi portanti del nostro P.O.F.:

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ALFABETIZZAZIONE/ORIENTAMENTO

L’acquisizione di competenze fondamentali e la consapevolezza di sé, come presa di co-

scienza dei propri bisogni e delle proprie re-sponsabilità nella società, come supporto fon-

damentale alle scelte di vita

CONTINUITA’

Lo strumento fondamentale che privilegia fra le strategie didatti-che il curricolo verticale per favo-rire l’apprendimento nell’ottica di

una metodologia omogenea

INTERCULTURA

La diversità come elemento di cono-scenza e riconoscimento, per una

piena consapevolezza della relazio-ne con l’altro e dell’arricchimento

personale che ne deriva

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L'OFFERTA FORMATIVA

I docenti dell’Istituto hanno ritenuto opportuno elaborare, di concerto con gli Organi Collegiali, un P.O.F. che si sostanzia in Progetti ed iniziative che riqualificano e ampliano l'attività didattica attraverso molteplici azioni tese a garantire il successo formativo degli alunni.

I PROGETTI Le iniziative progettuali che coinvolgono più scuole in un processo di continuità didat-tica sono le seguenti:

1. Attività di RICERCA AZIONE sulla RIFORMA DEI CURRICOLI, con gruppi di ma-cro area, comprensivi di tutti i docenti di ogni ordine e grado

2. L’adesione al Progetto PIA (Piano Integrato di Area) che, in collaborazione con il gli Enti locali e gli Istituti Comprensivi cittadini, si pone la finalità di prevenire e con-trastare l’abbandono , l’insuccesso scolastico, il disagio giovanile ed adulto. Il proget-to si sostanzia attraverso quattro ambiti d’intervento: ACCOGLIENZA, ORIENTAMENTO, EDA (educazione degli adulti), RETE (struttura di comunicazione tra Enti locali, Istituzioni scolastiche e Associazioni presenti nel territorio).

3. L’attività di Orientamento, esplicitata in modo sostanziale all’interno dei percorsi didattici attivati nei Laboratori presenti in tutte le scuole (laboratori costruttivi, espressivi, motori, di latino, di musica, di informatica, ecc..). I docenti dell’istituto pertanto, da quelli della scuola dell’infanzia a quelli della scuola secondaria di 1° gra-do, hanno inteso l’orientamento come l’attivazione di situazioni didattiche attraverso le quali ogni alunno possa avere la possibilità di individuare la propria attitudine e le proprie potenzialità per conoscere sé stesso, acquisire autostima e quindi “orientar-si” consapevolmente verso le scelte future. Nella Scuola secondaria di 1° grado, ov-viamente, vengono ogni anno attivati collegamenti con le scuole Superiori e di esplo-razione sistematica delle risorse del territorio (aziendali e scolastiche), al fine di favorire, in modo consapevole, le scelte di studio e formazione da parte degli alunni.

4. Il Progetto Osservatorio esiti scolastici, che attraverso un’indagine conoscitiva dei successi/insuccessi scolastici degli ex alunni, ha lo scopo di valutare l’efficacia dell’intervento educativo proposto dalle scuole del nostro Istituto.

5. Il Progetto Continuità-accoglienza a cui partecipano tutte le scuole dell’Istituto e che, attraverso situazioni di incontro, realizzazione di attività in comune, si pone l’obiettivo di far conoscere all’alunno l’ambiente, il personale e le regole della scuola di grado successivo e quindi eliminare o ridurre i disagi del passaggio al nuovo seg-mento scolastico.

6. Il Progetto interculturale Al di là del mare, conoscersi per capire, che attraverso l’attivazione di percorsi che stimolano la conoscenza delle diversità tra culture, si pone l’obiettivo di favorire l’integrazione per intenderla non solo come accoglienza ma

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anche e soprattutto come scambio, condivisione, arricchimento.

7. Il progetto teatrale Incontriamoci sul palco a cui partecipano, in un processo di con-tinuità, bambini di scuola dell’infanzia ed alunni di scuola primaria e secondaria di 1° grado. Il Progetto, predisponendo percorsi che stimolano l’espressività, la produzione di diversi linguaggi (grafico, mimico-gestuale e vocale) e la rappresentazione di vissu-ti, si pone l’obiettivo di favorire la maturazione dell’alunno mediante la presa di co-scienza del corpo come valore e come espressione della personalità.

8. Il progetto “LINGUE”, finalizzato all’introduzione dell’insegnamento dell’inglese, co-me seconda lingua comunitaria, a partire dalla Scuola dell’infanzia fino al potenzia-mento, con docenti di madre-lingua, nella scuola primaria e secondaria di 1° grado. Ogni anno è prevista la certificazione del credito rilasciata da un Istituto estero abilitato.

9. Il Progetto Laboratorio psico-pedagogico (destinato agli alunni di scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di 1° grado) che prevede lo sviluppo, in maniera si-stematica e coordinata, di una buona padronanza nelle abilità di conteggio, delle fasi del sistema numerico e della capacità di eseguire operazioni (Processamento numeri-co e abilità di calcolo) e il consolidamento delle capacità cognitive e meta cognitive e di utilizzo delle strategie adeguate a favorire e/o potenziare le abilità richieste (Lettura e comprensione meta cognitiva).

10. Il Progetto Ministeriale I CARE, in rete con alcune superiori di Pisa, specificata-mente rivolto ai problemi dell’integrazione scolastica e sociale degli alunni con disabi-lità e, più in generale, finalizzato a realizzare un’effettiva dimensione inclusiva nella scuola.

11. Il Progetto Al di là delle nuvole, in collaborazione con l’Istituto Stella Maris e i ser-vizi territoriali, che prevede la creazione di una rete tra le “agenzie educative” che concorrono alla formazione del bambino, capace di accogliere le difficoltà degli alunni e delle famiglie.

12. Il progetto Nuove tecnologie e disabilità, che prevede la costruzione di strumenti informatizzati che possano aiutare l’alunno a superare specifiche difficoltà di ap-prendimento.

13. Il Progetto Un percorso fra il capire e il sentire, in collaborazione con formatori dell’associazione “Pedagogia dei genitori”, che prevede l’attivazione di un corso di formazione per docenti e genitori al fine di favorire l’integrazione mediante l’approccio narrativo della pedagogia dei genitori

14. I Progetto relativo alle Tecnologie didattiche Didattica in rete che si propone di ag-giornare il sito dell’Istituto www.comune.pisa.it/pisano/, al quale qualsiasi utente può accedere per scaricare la modulistica e i progetti più significativi, prendere visione dei lavori degli alunni, ecc..

15. Il progetto Educare alla sicurezza si svolge in continuità tra la scuola primaria

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(quarta e quinta) e la scuola secondaria di 1° grado ed è finalizzato ad educare gli a-lunni alla sicurezza stradale. Per gli alunni delle classi terze della scuola secondaria di 1° grado è prevista la frequenza ai corsi per il conseguimento del certificato di ido-neità per la guida dei ciclomotori. Il progetto è in rete con altre scuole della provin-cia.

16. Il progetto attivato in tutte le scuole primarie e dell’infanzia A scuola di gioco-sport che, attraverso la predisposizione di situazioni motorie diversificate, si pone l’obiettivo di avviare gli alunni alla propedeutica di diverse discipline sportive (atleti-ca, basket, pallavolo, pallacanestro, Karatè, ritmica).

17. Il progetto Emergenza alfabetizzazione che si pone l’obiettivo di permettere agli alunni stranieri un più rapido processo di apprendimento della lingua italiana al fine di facilitare la loro integrazione e, nello specifico della scuola primaria e secondaria di 1° grado, di acquisire i requisiti indispensabili per l’apprendimento delle varie discipli-ne.

18. Il progetto Una rete per formare (nell’ottica dell’Educazione alla salute) che si prefigge lo scopo di costituire un team con rappresentanti di tutte le agenzie del territorio al fine di coordinare gli interventi e condividere strategie didattiche per prevenire il disagio sociale. Le collaborazioni sono state attivate con le seguenti a-genzie: Arma dei Carabinieri (seminari informativi), Pubblica assistenza (Interventi di recupero delle abilità scolastiche), Bottega del commercio equo e solidale (Percor-si informativi), Ludoteca di Calambrone (Attivazione di laboratori ludico-operativi), Personale medico (Seminari informativi per alunni e genitori), Scuole di danza e musi-ca (Attivazione di percorsi propedeutici), Parrocchia di Marina di Pisa (Collaborazioni in occasione di iniziative scolastiche).

19. Il Progetto SCREAM stop al lavoro minorile coinvolge alunni della primaria e secon-daria di 1° grado ed è finalizzato a sostenere i diritti dei bambini attraverso l’educazione, l’arte e i media. Con il supporto di metodi didattici creativi e innovativi il progetto intende informare gli alunni riguardo al mondo nel quale vivono, alle ingiu-stizie che in esso si ritrovano, con un’attenzione particolare al lavoro minorile, in mo-do che gli adolescenti possano a loro volta parlarne a nome di tutti i bambini lavora-tori sparsi nel mondo.

FESTE DI NATALE E DI FINE ANNO Le feste che le scuole organizzano, oltre ad essere momenti di incontro tra genitori, ra-gazzi e insegnanti caratterizzati da gioia e leggerezza, sono anche momenti di riflessio-ne sociale, la dimostrazione di come la scuola può assumere il ruolo di polo culturale atti-vo di un territorio, promuovendo iniziative culturali di raccordo e apertura con il paese in cui è inserita, diventando un luogo in cui non si insegnano solo nozioni, bensì un am-

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biente in cui tutti insieme si lavora per la realizzazione di attività, anche piacevoli, fina-lizzate a recuperare valori sociali e umanitari di più ampio respiro .

Da sottolineare il coinvolgimento dei genitori, sia nella fase di progettazione e organiz-zazione, sia nella realizzazione del prodotto finale.

FESTA DELLA ROSA a S. Piero a Grado La “FESTA DELLA ROSA” è un progetto educativo che viene attuato ormai da molti anni (I edizione: maggio 1996): ha mantenuto lo scopo originario di raccolta di fondi a fi-ne benefico o umanitario a cui si dedicano alunni e genitori nel corso della manifestazio-ne. Si svolge nel mese di maggio, coinvolge tutte le classi e si attua in continuità con la scuola primaria e la scuola dell’infanzia.

Obiettivi generali: • sviluppare inventività costruttiva • favorire l’assunzione di responsabilità, di impegni, di doveri, sia sul piano educati-

vo, sia sul piano didattico • favorire la graduale conquista dell’identità personale (capacità di autoorientamen-

to) • favorire il formarsi di atteggiamenti di solidarietà • favorire e ampliare la partecipazione dei genitori alla gestione della scuola, fa-

cendoli divenire soggetti attivi delle proposte operative della scuola • rafforzare la collaborazione tra scuola e territorio su obiettivi e compiti comuni

Attività: • raduni conviviali • spettacoli ragazzi ( scuola materna / elementare / media ) • spettacoli adulti ( genitori e cittadini in genere)

SETTIMANA DELLA CULTURA a Marina di Pisa e Calambrone La festa della cultura si svolge nelle scuole del litorale e nasce come momento di aggre-gazione delle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di 1° grado fin dalla loro unifica-zione nell’Istituto Comprensivo (anno 1998).

Obiettivi generali: • aprire la scuola al territorio e promuovere la sua immagine • favorire la crescita attraverso esperienze gestuali, mimiche e sensoriali • sviluppare la creatività e la capacità di ascolto • stimolare nei ragazzi una riflessione sugli argomenti svolti nel corso dell’anno • favorire la socializzazione e la collaborazione tra genitori, bambini, docenti e per-

sonale della scuola • favorire una maggiore integrazione degli alunni straneri e delle loro famiglie (co-

noscenza e condivisione di elementi culturali) • avvicinare le famiglie alle attività scolastiche • coinvolgere il territorio nelle iniziative della scuola

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Attività: • iniziative a scopo benefico/umanitario • spettacoli di danza, musica, teatro presentati dagli alunni • allestimento di mostre dei lavori svolti • merende e cene interculturali

ACCORDI DI RETE • “Una rete per la musica”, promosso dall’Amministrazione comunale a cui aderi-

scono tutti gli Istituti Comprensivi di Pisa. Tale progetto si pone la finalità di con-tribuire alla diffusione della musica come linguaggio universale, multiculturale e come dimensione costitutiva della personalità, ed inoltre di favorire il benessere dell’allievo nel suo rapporto con la famiglia e con i coetanei.

• “Rete poli informatici”, a cui aderiscono molti Istituti scolastici della provincia. Tale accordo ha lo scopo di promuovere azioni e sostegno ad attività progettuali finalizzate alla diffusione della cultura informatica principalmente nelle scuole secondarie di 1° grado.

• “Fondazione teatro di Pisa – Associazione AReTuSa”. L’adesione formale a tale associazione darà la possibilità alle scuole dell’istituto di partecipare alle attività musicali previste dall’associazione stessa in collaborazione con la Fondazione Tea-tro di Pisa.

PARTENARIATI • Progetto “L’età dell’Argento”, promosso dalla Pubblica Assistenza del Litorale Pi-

sano. Tale partenariato prevede la collaborazione all’attuazione del progetto rea-lizzando un segmento dello stesso dal titolo “Marina di Pisa sta cambiando: recu-perare la memoria attraverso il racconto dei nonni”.

• Progetto “Incontri nel parco”, a cui aderiscono alcuni Istituti del Comune di Pisa, L’Ente parco regionale, Legambiente, il WWF e il Comune stesso. Tale partenaria-to, che fa seguito al Protocollo d’intesa per l’adozione di una duna al Calambrone, sottoscritto nel mese di Giugno, prevede l’attivazione di percorsi specifici di edu-cazione ambientale, progettati in collaborazione tra le scuole e con il supporto di personale specialistico.

CONVENZIONI • “SISS” (Scuola di specializzazione per l’insegnamento secondario). Tale con-

venzione, nella quale vengono specificati diritti e doveri dei contraenti, permette alla suddetta scuola di inviare docenti laureati corsisti nelle scuole secondarie di 1° grado del nostro istituto per far svolgere loro attività di tirocinio.

• “Cooperativa sociale Il Cerchio” che si occupa di progettazione ed erogazione di servizi di assistenza, prevenzione, animazione, nei settori infanzia ed adolescen-za. Tale convenzione ci permette di attivare, per tutto l’anno scolastico, uno Sportello d’ascolto settimanale gratuito per docenti e genitori gestito da una psi-cologa, la Dott.ssa Barbara Siniscalco.

PARTE IV: DOVE E QUANDO? – SPAZI E TEMPI

C H I ?

Istituto e Risorse

C O M E ? e

P E R C H É ?

Finalità e Criteri

C O S A ?

I Progetti

D O V E ? e

Q U A N D O ?

Spazi e Tempi

Bambino/Alunno

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Spazi e Tempi

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