GERONIMO STILTON

Il tempio del rubino di fuoco

a cura della classe 4 A del plesso Viviani a.s. 2009-2010

Stilton appena arrivato nel suo ufficio trovò sulla sua scrivania una misteriosa busta gialla mandata dal professor Volt un famoso scienziato. Dentro alla busta c’erano quattro biglietti per il villaggio Coccodrillau.

Arrivati al villaggio Coccodrillau, vicino al fiume il Rio delle Amazzoni, Geronimo e la sua famiglia dovevano seguire delle regole una delle quali è divertirsi alla grandeeeeeeeeeeeeeee……………..

Le avventure di Stilton al villaggio sono molto sfortunate: un granchio “clac-clac” gli spiaccica la coda, lui si siede su di un riccio, casca nel mare dove c’erano delle meduse velenose e il dottor Fuor di Zucca gli fa fare tante iniezioni. Per finire, passeggiando in spiaggia, gli cadde sulla testa una chiave inglese con un biglietto mandato dal professor Volt che annunciò il suo arrivo con il sottomarino.

Finalmente il professor Volt arrivò con il suo sottomarino tutto attrezzato:c’era il bagno,la stanza dei quadri,la cucina,la sala computer, la biblioteca, il pianoforte, l’orto, l’acquario, lastanza degli specchi, ecc.

Geronimo, il suo gruppo ed il professor Volt fanno un giro con il sottomarino al fiume del Rio delle Amazzoni dove vive sulle sponde del fiume un popolo chiamato Yanomami.

Appena sbarcati sulla terraferma presso il popolo degli Yanomami fecero amicizia con il capo villaggio Atahualpa, la moglie Urabamba e la figlia Uistitì. Uistitì e Stilton andarono nella foresta, Stilton stava per lavarsi il muso ma dei mordicchi cercarono di assalirlo, si girò e vide nel fiume un caimano che apri’ la bocca per inghiottirlo, si girò verso gli alberi e vide un anaconda avvolta attorno ad un albero.

Durante la notte Geronimo sentì dei rumori:erano tre furfanti che stavano tagliando gli alberi della foresta Amazzonica. Il capo si chiamava Mandrillauauau e i due suoi complici Veleno e Grongo Topowosky.

Stilton con il cannocchiale vide il tempio del rubino di fuoco e tutto ciò che stava succedendo fuori

Il tempio era a forma di piaramide a scalone anche se non aveva la punta, all’esterno c’erano colonne dell’antica civiltà Inca. A notte fonda Geronimo entrò con i suoi compagni all’interno: c’era un pozzo, un tavolo da cerimonia, dei candelabri e…delle scimmie che penzolavano dal soffitto

Il curioso Trappola svitò al massimo la pietra, dal pozzo cominciò ad uscire tanto petrolio che a contatto con una scintilla della torcia si trasformò rapidamente in fuoco.

Fortunatamente Uistitì rimise in un lampo la pietra al proprio posto

Essi furono interrotti dai furfanti che presero in ostaggio Uistitì ma Trappola si lasciò sfuggire il segreto e loro capirono che c’era qualcosa di davvero prezioso che li avrebbe resi ricchi più che con la vendita degli alberi pregiati della foresta.

Uistitì diede un comando alle scimmie che bombardarono con il primo oggetto a portata di mano i tre furfanti

I tre furfanti si arresero e Uistitì diede il comando alle scimmie di fermarsi ma Mandrillau arrabbiato passando davanti al rubino lo colpì violentemente con un’ascia..Uistitì cominciò a piangere

Trappola condusse i furfanti nel ripostiglio degli attrezzi e li imprigionò solo allora Uistitì strizzò l’occhio facendo capire che quello non era il vero rubino

Uistitì condusse i suoi amici nel nascondiglio segreto dove c’era il boa che custodiva il vero rubino

Tea chiamò la polizia da una radio per dire che avevano catturato i tre furfanti che avevano disboscato la foresta amazzonica ma quando arrivarono trovarono le sbarre del ripostiglio segate…erano fuggiti!!

Uistitì condusse lei stessa i poliziotti nei luoghi dove nella notte aveva sistemato le trappole

Il popolo degli Yanomami potè finalmente ritornare nel proprio villaggio.

Stilton insegnò a tutti a leggere e a scrivere

Finalmente Stilton e i suoi parenti tornarono nel loro paese. Durante il viaggio sorvolarono la foresta amazzonica e Benjamin approfittò per guardare le piante e la fauna e per farsi spiegare dallo zio i problemi causati

dall’inquinamento.

Stilton ebbe come regalo dal nipote un seme che lo zio conservò con cura in ricordo della bellissima esperienza vissuta.