PIANO DI MIGLIORAMENTO - istitutocomprensivo21bologna.it · esigenze formative degli alunni, agli...

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1 ISTITUTO COMPRENSIVO n. 21 - BOLOGNA Via Laura Bassi Veratti, 20 40137 BOLOGNA - C.F. 91360430374 PIANO DI MIGLIORAMENTO Responsabile del Piano (DS) Mario Maria Nanni Rielaboratori del Piano: nucleo di lavoro individuato all’interno del gruppo di Autovalutazione d’I stituto composto da: Angela Gulizia Maria Cristina Aggio Monica Bove Claudio Dellucca

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ISTITUTO COMPRENSIVO n. 21 - BOLOGNA Via Laura Bassi Veratti, 20 – 40137 BOLOGNA - C.F. 91360430374

PIANO DI MIGLIORAMENTO

Responsabile del Piano (DS) Mario Maria Nanni Rielaboratori del Piano: nucleo di lavoro individuato all’interno del gruppo di Autovalutazione d’Istituto composto da: Angela Gulizia Maria Cristina Aggio Monica Bove Claudio Dellucca

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PRIMA SEZIONE

SCENARIO DI RIFERIMENTO

Il Rapporto di Autovalutazione (R.A.V.) elaborato nel corso dell’a.s. 2014/15 è pubblicato sul portale ministeriale Scuola in Chiaro e sul sito

dell’Istituto. Tale elaborazione ha consentito, anche attraverso i descrittori messi a disposizione dall’INVALSI e dall’ISTAT, di accertare:

AREA CONTESTO E RISORSE: buono il contesto territoriale dal punto di vista socio-economico e delle opportunità di collaborazione con

le Amministrazioni comunali e le numerose associazioni e agenzie educative presenti.

AREA ESITI: molto positiva la parte riguardante gli esiti degli studenti. La scuola non perde studenti nel passaggio da un anno all'altro,

tranne singoli casi giustificati. La distribuzione degli studenti per fasce di voto evidenzia una situazione di equilibrio. Il punteggio di italiano

e matematica della scuola alle prove INVALSI e' superiore a quello di scuole con background socio-economico e culturale simile.

AREA PROCESSI – PRATICHE EDUCATIVE E DIDATTICHE: buone le iniziative per l’inclusione e la differenziazione (corsi di

recupero, laboratori pomeridiani per alunni con DSA, screening DSA a partire dalla 1^ primaria). È da mettere a punto un curricolo d’Istituto

per le varie discipline in verticale, mancando un vero e proprio raccordo didattico tra scuola primaria e secondaria essendo il nostro un

istituto di recente istituzione. In via di attuazione sono i percorsi di orientamento in uscita.

AREA PROCESSI-PRATICHE GESTIONALI E ORGANIZZATIVE: essendo un istituto comprensivo da poco costituito la sua

organizzazione è in via di attuazione, le risorse economiche e materiali della scuola sono sfruttate al meglio e sono tutte finalizzate alla

realizzazione delle priorità. Buono il passaggio delle informazioni alle famiglie anche attraverso il sito e il registro elettronico. Negli ultimi

anni si vanno definendo azioni di recente formazione per gli insegnanti su tematiche ritenute prioritarie.

Le AREE, gli OBIETTIVI e le PRIORITÀ individuate nel nostro Istituto sono:

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4

5

RELAZIONE TRA OBIETTIVI DI PROCESSO E PRIORITÀ STRATEGICHE

E’ connesso alle

Area di processo Obiettivi di processo priorità…

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1 Completare la definizione dei curricola verticali di istituto. X

Curricolo,

2Avviare l'utilizzo di prove comuni almeno in italiano matematica e inglese

progettazione e valutazione

X

Continuità e orientamento

3 Promuovere una continuità didattica all'interno dell'istituto comprensivo soprattutto a favore degli alunni con maggiori difficoltà X

1Continuare la riflessione sul curricolo X Orientamento strategico e organizzazione della scuola

2Continuare la riflessione sulla valutazione con riferimento agli esiti delle prove nazionali

X

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Obiettivo di processo elencati

Fattibilità (da 1 a 5)

Impatto (da 1 a 5)

Prodotto: valore che identifica

la rilevanza dell’intervento

1a Completare la definizione dei curricola verticali di istituto.

5 5 25

1b Avviare l'utilizzo di prove comuni almeno in italiano matematica e inglese

4 5 20

2 Promuovere una continuità didattica all'interno dell'istituto comprensivo soprattutto a favore degli alunni con maggiore difficoltà

4 4 16

3a Continuare la riflessione sul curricolo

4 4 16

3b Continuare la riflessione sulla valutazione con riferimento agli esiti delle prove nazionali

4 4 16

CALCOLO DELLA NECESSITA’ DELL’INTERVENTO SULLA BASE DELLA FATTIBILITA’ E DELL’IMPATTO

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RISULTATI ATTESI E MONITORAGGIO

OBIETTIVI DI PROCESSO

AZIONI 1 anno 2015-16

AZIONI 2 anno 2016-17

RISULTATI ATTESI

INDICATORI DI MONITORAGGIO

MODALITA’ DI RILEVAZIONE

1 Completare la definizione dei curricola verticali di istituto

Avviare l'utilizzo di prove comuni

almeno in italiano

matematica e inglese.

Istituzione di commissioni verticali e redazione del curricolo di istituto Attività di formazione e autoformazione degli insegnanti su tematiche valutative, sulla base delle restituzioni invalsi Avviare l’ analisi e scelta degli obiettivi in rapporto ai quali indirizzare la valutazione. Costruzione di prove comuni in particolare nelle classi ponte (quinte primaria e prime secondaria)

Condivisione del documento e azioni di formazione rivolte agli insegnanti per armonizzare le attività svolte nelle classi Rifinire la formulazione delle prove, alla luce della prima annualità di somministra-zione.

Documento finale elaborato per tutte le discipline. Stesura di piani di lavoro comuni Crescita delle opportunità formative offerte dall’Istituto Produzione di prove comuni e validate, con parametri valutativi condivisi

Congruenza tra le Indicazioni nazionali e il documento prodotto. Coerenza tra progetti di qualificazione dei percorsi didattici ed impianto curricolare Fattibilità e validità delle prove intermedie comuni

Analisi dei documenti prodotti da parte di una specifica commissione Confronto fra i docenti Analisi da parte di una specifica commissione degli elementi emersi nel confronto tra gli insegnanti direttamente coinvolti nelle prove

2 Progettazione e Completamento Tendenziale Relazioni tra pari, tra Rilevazione del clima

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Promuovere una continuità didattica all’interno dell’IC a favore degli alunni, in particolare, di quelli con maggiori difficoltà

iniziale stesura del curricolo verticale e progettazione nelle classi di attività di educazione alla cittadinanza. Avvio della costruzione di un questionario di rilevazione del clima nelle classi

del curricolo verticale di cittadinanza. Avviare attività strutturate nelle classi di educazione alla cittadinanza. Attività laboratori ali e/o per classi aperte, tutoraggio tra alunni all’interno dell’IC.

miglioramento dei rapporti relazionali nelle classi. Manifestazione di maggiore sensibilità verso i temi della legalità

insegnanti e alunni, tra alunni e operatori scolastici.

all’interno di alcune classi campione, attraverso la somministrazione di un questionario.

3 Continuare la riflessione sulla valutazione con riferimento agli esiti delle prove nazionali

Costruzione e somministrazione di un questionario rivolto alle famiglie per monitorare l’utilizzo dei consigli orientativi. Incontri orientativi con gli alunni rispetto alla scelta della scuola superiore

Istituzione di uno sportello per l’orientamento. Analisi e comparazione dei dati ottenuti dal questionario e quelli che si cercherà di reperire in rapporto agli esiti degli alunni nel 1° anno di frequenza di un istituto superiore (con particolare riferimento alle scuole del nostro territorio).

Maggiore efficacia dei consigli orientativi. Maggiore coerenza tra gli esiti di apprendimento tra il 1° ciclo di istruzione e la prima annualità del 2° ciclo di istruzione

Tasso di abbandono e di non ammissioni alla classe 2^ del ciclo superiore in relazione ai consigli dati.

Analisi dei dati. Contatti con i docenti del 2° ciclo di istruzione.

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Al fine di raggiungere gli obiettivi di miglioramento nel PTOF approvato dal collegio dei docenti del 14 gennaio 2016 si è individuata la necessità di istituire una FS dedicata.

Messa a punto degli obiettivi e delle competenze presenti nel curricolo.

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PROGETTO N°1: MIGLIORARE CON IL CURRICOLO VERTICALE

La pubblicazione delle Indicazioni Nazionali per il curricolo ha riacceso l’attenzione sulle tematiche relative alla progettazione curricolare con particolare riferimento allo sviluppo delle competenze degli alunni confacente ai documenti dell’UE. L’IC 21, impegnato nella costruzione di un’identità comune, vede nella realizzazione del curricolo verticale una strategia per qualificare la propria azione formativa,definendo criteri comuni e condivisi per la valutazione. Il risultato che si vuole raggiungere è di armonizzare il lavoro didattico tra le classi e il successo formativo per i bambini dai 3 ai 14 anni. S’individuano pertanto come obiettivi prioritari la realizzazione di un curricolo verticale attraverso l’elaborazione dei piani di lavoro per classi parallele e la ricerca di prove comuni e griglie di valutazione condivise. Il curricolo d’istituto rappresenterà, quindi, la sintesi della progettualità formativa e didattica della nostra scuola, in rapporto alle esigenze formative degli alunni, agli esiti da garantire, ai vincoli e alle risorse presenti nel contesto territoriale. Si prevede a tal fine l’attuazione per i docenti di momenti formativi con esperti.

TEMPISTICA DELLE ATTIVITÀ

Attività Pianificazione delle

attivitàa..s. 2015-2016

Sett.

Ott. Novemb. dicembre Gennaio Febbr. Marzo Aprile Maggio Giugno

Istituzione e riunioni di commissioni verticali d’istituto per strutturare un

impianto curricolare comune nelle sue varie fasi X X X X X X

Attività di formazione e autoformazione degli insegnanti su tematiche

valutative, sulla base delle restituzioni invalsi X X X

Individuazione di obiettivi di apprendimento e dei traguardi per lo sviluppo X X X

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delle competenze e realizzazione di tabelle per ogni disciplina/campi di

esperienza dell’Istituto

Raccordo disciplinare tra le classi ponte per l’individuazione di obiettivi

imprescindibili e comuni tra i due ordini scolastici X X

Realizzazione del curricolo della scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria

di primo grado per Traguardi per lo sviluppo delle competenze e obiettivi di

apprendimento X X X X X X X

Revisione dei curricoli approntati nei vari ordini scolastici X X

Condivisione dei curricoli approntati nei vari ordini scolastici X X

Riunione tra i responsabili di discipline e la FS continuità, per individuare e

condividere un lessico pedagogico comune e per organizzare curricolo

verticale (classi ponte) X X

Divisi in dipartimento analisi e scelta degli obiettivi in rapporto ai quali

indirizzare la valutazione. X X

Costruzione di prove comuni in particolare nelle classi ponte (quinte primaria e prime secondaria) sperimentarne l’utilità e la possibilità di

standardizzarle X X

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IMPEGNO DI RISORSE UMANE INTERNE ALLA SCUOLA

Ore

Fonte

Figure Tipologia di Costo finanziari

aggiuntive

professionali attività previsto a

presunte

Docenti

Lavori di gruppi disciplinari composti da tutti i docenti dell’istituto. Commissione

Ore commissione

Spesa

FIS

Personale ATA // // // //

Altre figure // // // //

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IMPEGNO FINANZIARIO PER LE FIGURE PROFESSIONALI ESTERNE

Impegni finanziari per Impegno presunto

Fonte

tipologia di spesa finanziaria

Formatori Rimborso spese bilancio

Consulenti Rimborso spese bilancio

Attrezzature Dotazione scolastica ----

Servizi --- ---

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PROGETTO N°2: Competenze di cittadinanza attiva L’obiettivo è modificare l’atteggiamento delle giovani generazioni verso aree significative del sapere, accrescendone conoscenze e competenze da tradurre in comportamenti concreti di vita sociale. Infatti, solo un cittadino “competente” può consapevolmente assumere i propri doveri ed esercitare i propri diritti. Il fine del progetto è di promuovere, partendo dall’analisi delle dinamiche che si instaurano in classe tra gli alunni, attività che sviluppino in loro la consapevolezza dell’importanza di essere cittadini attivi “a tutto tondo” promuovendo un’ etica della responsabilità ampiamente condivisa per il rispetto delle regole di convivenza civile. Si perseguiranno in particolare i seguenti obiettivi:

1. Sviluppare il senso di responsabilità e la consapevolezza di sé. 2. Favorire il benessere del gruppo 3. Educare al rispetto delle

regole a scuola e nella società 4. Far capire l’importanza di “regole condivise” come base per la convivenza civile 5. Preven ire gli stili

di vita a rischio 6. Stimolare alla partecipazione attiva all’interno della comunità 7. Imparare a lavorare in gruppo per raggiungere un

obiettivo 8. Comprendere l’importanza dell’autodisciplina e dell’autocontrollo per far funzionare un gruppo.

Tra le possibili modalità di attuazione si individuano:

- Lezioni frontali con l’utilizzo di sussidi audiovisivi ed informatici

- tecniche del cerchio, brain storming, giochi relazionali,

- uscite ed interventi di esperti.

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TEMPISTICA DELLE ATTIVITÀ

Attività Pianificazione delle

attivitàa..s. 2015-2016

Sett.

Ott. Novemb. dicembre Gennaio Febbr. Marzo Aprile Maggio Giugno Costituzione di un gruppo di lavoro per la stesura del curricolo di

educazione alla cittadinanza X

Progettazione e iniziale stesura del curricolo verticale di educazione

alla cittadinanza.

X X

Progettare attività nelle classi di educazione al rispetto di se stessi,

degli altri e del materiale per giungere alla comprensione

dell’importanza della legalità.

X X x x x X

Preparazioni di materiali per riflessioni su tematiche specifiche X X x x x X

Preparazione di un questionario sul clima relazionale da

somministrare nell’anno sc. 2016-17 X

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IMPEGNO DI RISORSE UMANE INTERNE ALLA SCUOLA

Ore

Fonte

Figure Tipologia di Costo finanziari

aggiuntive

professionali attività previsto a

presunte

Docenti

Lavori di gruppi disciplinari composti da tutti i docenti dell’istituto. Commissione

Ore commissione

Spesa

FIS

Personale ATA // // // //

Altre figure // // // //

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IMPEGNO FINANZIARIO PER LE FIGURE PROFESSIONALI ESTERNE

Impegni finanziari per Impegno presunto

Fonte

tipologia di spesa finanziaria

Formatori Rimborso spese bilancio

Consulenti Rimborso spese bilancio

Attrezzature Dotazione scolastica ----

Servizi --- ---

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PROGETTO N°3: Continuità verticale oltre l’IC 21 Considerata la necessità per l’Istituto di porre attenzione agli esiti di apprendimento degli alunni oltre il percorso compiuto nel 1° ciclo, si prospetta la realizzazione nell’arco dei due anni di attuazione del PdM di una serie di azioni volte a monitorare sia l’impatto sulle famiglie e sugli alunni dei consigli orientativi per la scelta della scuola secondaria di II grado sia il successo scolastico della frequenza del 1° anno del 2° ciclo. Questo ambito di intervento può consentire di estendere la riflessione sulla valutazione degli alunni, intesa come processo continuo funzionale non solo a sancire il livello di acquisizione delle conoscenze, ma anche a favorire nei ragazzi un auto-orientamento rispetto alle attitudini maturate nei diversi campi disciplinari. I dati da ricercare relativi al successo formativo degli alunni nel 1° anno della scuola secondaria di II grado e le conseguenti analisi interne all’Istituto dovrebbero consentire di estendere anche la riflessione sugli importanti passaggi di certificazione delle competenze previsti al termine della primaria e, soprattutto, al termine della secondaria. Gli atti certificativi e valutativi dell’intero 1° ciclo di istruzione dovrebbero in questo senso rappresentare sempre più l’esito di azioni di osservazione delle diverse forme di maturazione dei ragazzi, alle quali rapportare strettamente la progettazione di specifiche attività. Per consentire di dare corso alle azioni solo in parte sotto riportate si individuano queste condizioni: - una stretta collaborazione tra la referente dell’Orientamento, il nucleo di Autovalutazione e i docenti coinvolti nella fase conclusiva del ciclo - una collaborazione fattiva (sia a livello di docenti sia di Dirigenza Scolastica ) con alcune scuole secondarie di II grado che costituiscono il bacino privilegiato di passaggio dell’utenza in uscita dall’IC 21, - un apporto puntuale dalle banche dati ministeriali, se disponibili, per poter acquisire con modalità rapide informazioni sul successo formativo degli alunni.

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TEMPISTICA DELLE ATTIVITÀ

Attività Pianificazione delle

attività a..s. 2015-2016

Sett.

Ott. Novemb. dicembre Gennaio Febbr. Marzo Aprile Maggio Giugno Incontri orientativi con gli alunni delle classi terze X X X

Costruzione di un questionario rivolto alle famiglie per monitorare l’utilizzo dei consigli orientativi X

Somministrazione del questionario alle famiglie X

Analisi dei dati del questionario X

Incontro pre-orientativo con le famiglie e gli alunni delle classi

seconde X

Incontri informativi tra ex alunni della scuola secondaria d’istituto e alunni

di terza classe X X

20

IMPEGNO DI RISORSE UMANE INTERNE ALLA SCUOLA

Ore

Fonte

Figure Tipologia di Costo finanziari

aggiuntive

professionali attività previsto a

presunte

Docenti

Lavori di gruppi disciplinari composti da tutti i docenti dell’istituto. Commissione

Ore commissione

Spesa

Fis

Personale ATA // // // //

Altre figure // // // //

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IMPEGNO FINANZIARIO PER LE FIGURE PROFESSIONALI ESTERNE

Impegni finanziari per Impegno presunto

Fonte

tipologia di spesa finanziaria

Formatori Rimborso spese bilancio

Consulenti Rimborso spese bilancio

Attrezzature Dotazione scolastica ----

Servizi --- ---

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PROCESSI DI CONDIVISIONE DEL PIANO ALL’INTERNO DELLA SCUOLA

Modalità di diffusione dei risultati del PdM

Strategie di diffusione dei risultati del PdM all’interno della scuola

METODI E STRUMENTI DESTINATARI TEMPI

Tutte le azioni messe in atto saranno condivise e discusse nei vari gruppi di progettazione/valutazione/verifica, nei consigli di classe e interclasse.

Tutti i docenti Secondo il Piano annuale delle attività

Sarà cura del Gruppo di miglioramento e delle figure di riferimento e responsabilità nell’IC fornire a tutti i docenti la possibilità di esaminare i documenti attinenti ai Progetti volti al miglioramento. Si conta sulla diffusa collaborazione di tutti i docenti circostanza del tutto necessaria per fornire alla comunità il proprio contributo di idee e di riflessione. Tutti i documenti prodotti saranno

pubblicati sul Sito.

Tutti i docenti

Intero anno scolastico

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Strategie di diffusione dei risultati del PdM all’esterno della scuola

METODI E STRUMENTI DESTINATARI TEMPI

Pubblicazione dei documenti e degli atti sul Sito internet dell’Istituto e sul

portale Scuola in chiaro.

Genitori degli alunni Ente locale ed Associazioni presenti sul territorio. Ufficio scolastico provinciale e

regionale

Ogni fine quadrimestre

Consigli di classe e interclasse.

Assemblea dei genitori Genitori degli alunni

Ad ogni convocazione degli organi collegiali prevista dal calendario delle

attività funzionali all’insegnamento

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Tempificazione attività (mesi dall’avvio)

Responsabile

S O N D G F M A M G

Esame del RAV Commissione e Dirigente

Incontri del team di miglioramento

Dirigente

Diffusione del progetto tramite

Collegio

Dirigente

A

progetto

Team di

Miglioramento

Monitoraggio progetto

Team di miglioramento