PIANO DI CONTROLLO E SORVEGLIANZA NEI CONFRONTI … 15_03_06_ profilassi... · specie bovina,...

86
1 DECRETO DIREZIONE GENERALE SANITA' N. 2825 DEL 15/03/2006 Identificativo Atto n. 244 Oggetto: PIANO DI CONTROLLO E SORVEGLIANZA NEI CONFRONTI DELLA TUBERCOLOSI BOVINA, BRUCELLOSI BOVINA E LEUCOSI ENZOOTICA BOVINA IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA PROGRAMMAZIONE VETERINARIA E RAPPORTI INTERNAZIONALI RICHIAMATO : - il D.D.U.O. 13 gennaio 2005, n. 184 “Piano di controllo e sorveglianza nei confronti della Tubercolosi bovina, Brucellosi bovina e Leucosi bovina enzootica in Regione Lombardia”; CONSIDERATO che, nel corso dell’anno di prima applicazione del sopra richiamato provvedimento, si sono evidenziate alcune criticità che hanno prioritariamente riguardato il monitoraggio degli allevamenti bovini da produzione, la gestione dei casi sospetti di tubercolosi riscontrati in sede di macellazione e i flussi informativi tra A.A.S.S.L.L., Regione e O.E.V.R. ; VALUTATA la situazione epidemiologica nei confronti della tubercolosi, brucellosi e leucosi bovina venutasi a delineare nel corso dell’anno 2005; RITENUTO di emanare un nuovo Piano di controllo e sorveglianza nei confronti della Tubercolosi, Brucellosi bovina e Leucosi bovina enzootica, quale allegato parte integrante e sostanziale; RITENUTO utile disporre di un unico provvedimento regionale in tema di controllo e sorveglianza della tubercolosi, brucellosi e leucosi bovina; RITENUTO altresì necessario revocare il D.D.U.O. 184/05 “Piano di controllo e sorveglianza nei confronti della Tubercolosi bovina, Brucellosi bovina e Leucosi bovina enzootica in Regione Lombardia”; VISTA la lr.16/96 e successive modifiche e integrazioni, nonché i provvedimenti organizzativi dell’VIII legislatura; DECRETA 1. di approvare il “Piano di controllo e sorveglianza nei confronti della Tubercolosi bovina, Brucellosi bovina e Leucosi bovina enzootica in Regione Lombardia” , allegato parte integrante e sostanziale (Allegato 1) e renderlo obbligatorio in tutta la Regione; 2. di revocare il provvedimento regionale D.D.U.O. 13 gennaio 2005, n. 184 – Piano di controllo e sorveglianza nei confronti della Tubercolosi bovina, Brucellosi bovina e Leucosi bovina enzootica in Regione Lombardia; 3. di dare atto che il presente Decreto entra in vigore alla data della sua pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia per consentirne l’adeguata pubblicità legale;

Transcript of PIANO DI CONTROLLO E SORVEGLIANZA NEI CONFRONTI … 15_03_06_ profilassi... · specie bovina,...

Page 1: PIANO DI CONTROLLO E SORVEGLIANZA NEI CONFRONTI … 15_03_06_ profilassi... · specie bovina, comprese le specie Bison bison e Bubalus bubalus, ed in cui gli animali vengono allevati

1

DECRETO DIREZIONE GENERALE SANITA' N. 2825 DEL 15/03/2006 Identificativo Atto n. 244 Oggetto: PIANO DI CONTROLLO E SORVEGLIANZA NEI CONFRONTI DELLA TUBERCOLOSI

BOVINA, BRUCELLOSI BOVINA E LEUCOSI ENZOOTICA BOVINA

IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA PROGRAMMAZIONE VETERINARIA E RAPPORTI INTERNAZIONALI

RICHIAMATO :

- il D.D.U.O. 13 gennaio 2005, n. 184 “Piano di controllo e sorveglianza nei confronti della Tubercolosi bovina, Brucellosi bovina e Leucosi bovina enzootica in Regione Lombardia”;

CONSIDERATO che, nel corso dell’anno di prima applicazione del sopra richiamato provvedimento, si sono evidenziate alcune criticità che hanno prioritariamente riguardato il monitoraggio degli allevamenti bovini da produzione, la gestione dei casi sospetti di tubercolosi riscontrati in sede di macellazione e i flussi informativi tra A.A.S.S.L.L., Regione e O.E.V.R. ; VALUTATA la situazione epidemiologica nei confronti della tubercolosi, brucellosi e leucosi bovina venutasi a delineare nel corso dell’anno 2005; RITENUTO di emanare un nuovo Piano di controllo e sorveglianza nei confronti della Tubercolosi, Brucellosi bovina e Leucosi bovina enzootica, quale allegato parte integrante e sostanziale; RITENUTO utile disporre di un unico provvedimento regionale in tema di controllo e sorveglianza della tubercolosi, brucellosi e leucosi bovina; RITENUTO altresì necessario revocare il D.D.U.O. 184/05 “Piano di controllo e sorveglianza nei confronti della Tubercolosi bovina, Brucellosi bovina e Leucosi bovina enzootica in Regione Lombardia”; VISTA la lr.16/96 e successive modifiche e integrazioni, nonché i provvedimenti organizzativi dell’VIII legislatura;

DECRETA

1. di approvare il “Piano di controllo e sorveglianza nei confronti della Tubercolosi bovina, Brucellosi bovina e Leucosi bovina enzootica in Regione Lombardia” , allegato parte integrante e sostanziale (Allegato 1) e renderlo obbligatorio in tutta la Regione;

2. di revocare il provvedimento regionale D.D.U.O. 13 gennaio 2005, n. 184 – Piano di

controllo e sorveglianza nei confronti della Tubercolosi bovina, Brucellosi bovina e Leucosi bovina enzootica in Regione Lombardia;

3. di dare atto che il presente Decreto entra in vigore alla data della sua pubblicazione sul

Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia per consentirne l’adeguata pubblicità legale;

Page 2: PIANO DI CONTROLLO E SORVEGLIANZA NEI CONFRONTI … 15_03_06_ profilassi... · specie bovina, comprese le specie Bison bison e Bubalus bubalus, ed in cui gli animali vengono allevati

2

4. di pubblicare questo Decreto sul sito Web della D.G.sanità.

Il Dirigente della Struttura Programmazione veterinaria e rapporti internazionali (Mario Astuti)

Page 3: PIANO DI CONTROLLO E SORVEGLIANZA NEI CONFRONTI … 15_03_06_ profilassi... · specie bovina, comprese le specie Bison bison e Bubalus bubalus, ed in cui gli animali vengono allevati

ALLEGATO 1 2006 – DDUO “Piano regionale di controllo e sorveglianza nei confronti della tubercolosi bovina, brucellosi bovina e leucosi enzootica bovina” Pagina 1 di 31 PIANO REGIONALE DI CONTROLLO E SORVEGLIANZA NEI CONFRONTI DELLA TUBERCOLOSI BOVINA, BRUCELLOSI BOVINA E LEUCOSI ENZOOTICA BOVINA

SEZIONE PUNTO TITOLO PAGINA ALLEGATI COLLEGATI

1-A Campo di applicazione 6 1-B Definizioni 6 1-C Controlli 7 1-C.1 Periodicità dei controlli 7 1-C.1.1 Allevamenti riproduz. 7 1-C.1.2 Allevamenti ingrasso 8 1-C.2 Tipologia di controlli 8 1-C.2.1 Allevamenti riproduz. 8 U 1-C.2.2 Allevamenti ingrasso 8 M; H 1-D Movimentazioni 9 1-D.1 Movimentazioni tra allevamenti

da riproduzione 9

1-D.2 Movimentazioni verso e tra allevamenti da ingrasso

10

1-E Indennizzi 10 1-F Flussi informativi

11

1

DISPOSIZIONI GENERALI

1-G Sanzioni 11

Page 4: PIANO DI CONTROLLO E SORVEGLIANZA NEI CONFRONTI … 15_03_06_ profilassi... · specie bovina, comprese le specie Bison bison e Bubalus bubalus, ed in cui gli animali vengono allevati

ALLEGATO 1 2006 – DDUO “Piano regionale di controllo e sorveglianza nei confronti della tubercolosi bovina, brucellosi bovina e leucosi enzootica bovina” Pagina 2 di 31

SEZIONE PUNTO TITOLO PAGINA ALLEGATI COLLEGATI

2-A Ottenimento e mantenimento qualifica sanitaria

12

2-A.1 Allevamento da riproduzione Uff. Ind. da tubercolosi

12

2-A.1.1 Ottenimento qualifica 12 2-A.1.2 Mantenimento qualifica 12 2-A.2 Allevamento da ingrasso Uff. Ind. da

tubercolosi 12

2-A.2.1 Ottenimento qualifica 12 2-A.2.2 Mantenimento qualifica 12 2-B Sospensione qualifica sanitaria 12 2-B.1 Provvedimenti 13 2-C Ritiro qualifica sanitaria/apertura

focolaio 13

2-C.1 Provvedimenti 13 2-C.1.1 Animali infetti 13 G 2-C.1.2 Allevamenti infetti 14 E 2-D Disinfezioni 14 N 2-E Riacquisizione qualifica sanitaria 15 2-E.1 A seguito di sospensione 15 2-E.1.1 In allevamenti da

riproduzione 15

2-E.1.2 In allevamenti da ingrasso 15 2-E.2 A seguito di ritiro (apertura focolaio) 16 2-E.2.1 In allevamenti da

riproduzione 16

2-E.2.2 In allevamenti da ingrasso 16 2-F Gestione prove intradermiche dubbie

e positive 16 A

2-G Gestione di riscontro di sospetta lesione tubercolare in animali destinati alla macellazione ordinaria

17

2-G.1 Compiti del Veterinario addetto all’ispezione delle carni

17 A

2-G.2 Compiti dell’ASL competente per l’allevamento

17 E; B

2-G.2.1 Prova intradermica 18 2-G.2.2 Esami di laboratorio 18 2-H Utilizzo del gamma interferon 20 D 2-I Abbattimento capi infetti 20 A; C

2

TUBERCOLOSI

2-L Stamping out 20

Page 5: PIANO DI CONTROLLO E SORVEGLIANZA NEI CONFRONTI … 15_03_06_ profilassi... · specie bovina, comprese le specie Bison bison e Bubalus bubalus, ed in cui gli animali vengono allevati

ALLEGATO 1 2006 – DDUO “Piano regionale di controllo e sorveglianza nei confronti della tubercolosi bovina, brucellosi bovina e leucosi enzootica bovina” Pagina 3 di 31

2-M Indicazioni operative per il controllo della tubercolosi umana (sistema di sorveglianza)

20

Page 6: PIANO DI CONTROLLO E SORVEGLIANZA NEI CONFRONTI … 15_03_06_ profilassi... · specie bovina, comprese le specie Bison bison e Bubalus bubalus, ed in cui gli animali vengono allevati

ALLEGATO 1 2006 – DDUO “Piano regionale di controllo e sorveglianza nei confronti della tubercolosi bovina, brucellosi bovina e leucosi enzootica bovina” Pagina 4 di 31

SEZIONE PUNTO TITOLO PAGINA ALLEGATI COLLEGATI

3-A Ottenimento e mantenimento qualifica sanitaria

22

3-A.1 Allevamento da riproduzione Uff. Ind. da brucellosi

22

3-A.1.1 Ottenimento qualifica 22 3-A.1.2 Mantenimento qualifica 22 3-A.2 Allevamento da ingrasso Uff. Ind.

da brucellosi 22

3-A.2.1 Ottenimento qualifica 22 3-A.2.2 Mantenimento qualifica 22 3-B Sospensione qualifica sanitaria 22 3-B.1 Provvedimenti 23 3-C Ritiro qualifica sanitaria/apertura

focolaio 23

3-C.1 Provvedimenti 23 3-C.1.1 Animali infetti 23 3-C.1.2 Allevamenti infetti 24 F 3-D Disinfezioni 24 I 3-E Riacquisizione qualifica sanitaria 25 3-E.1 A seguito di sospensione 25 3-E.1.1 In allevamenti da riproduz. 25 3-E.1.2 In allevamenti da ingrasso 25 3-E.2 A seguito di ritiro 25 3-E.2.1 In allevamenti da riproduz. 25 3-E.2.2 In allevamenti da ingrasso 26 3-F Abbattimento capi infetti 26

3 BRUCELLOSI

3-G Stamping out 26

Page 7: PIANO DI CONTROLLO E SORVEGLIANZA NEI CONFRONTI … 15_03_06_ profilassi... · specie bovina, comprese le specie Bison bison e Bubalus bubalus, ed in cui gli animali vengono allevati

ALLEGATO 1 2006 – DDUO “Piano regionale di controllo e sorveglianza nei confronti della tubercolosi bovina, brucellosi bovina e leucosi enzootica bovina” Pagina 5 di 31

SEZIONE PUNTO TITOLO PAGINA ALLEGATI COLLEGATI

4-A Ottenimento e mantenimento qualifica sanitaria

27

4-A.1 Allevamento da riproduzione Uff. Ind. da Leucosi

27

4-A.1.1 Ottenimento qualifica 27 4-A.1.2 Mantenimento qualifica 27 4-A.2 Allevamento da ingrasso Uff. Ind. da

leucosi 27

4-A.2.1 Ottenimento qualifica 27 4-A.2.2 Mantenimento qualifica 27 4-B Sospensione qualifica sanitaria 27 4-B.1 Provvedimenti 28 4-C Ritiro qualifica sanitaria/apertura

focolaio 28

4-C.1 Provvedimenti 28 4-C.1.1 Animali infetti 28 4-C.1.2 Allevamenti infetti 28 Q 4-D Disinfezioni 29 L 4-E Riacquisizione qualifica sanitaria 29 4-E.1 A seguito di sospensione 29 4-E.1.1 In allevamenti da riproduzione 29 4-E.1.2 In allevamenti da ingrasso 29 4-E.2 A seguito di ritiro 30 4-E.2.1 In allevamenti da riproduzione 30 4-E.2.2 In allevamenti da ingrasso 30 4-F Abbattimento capi infetti 30

4 LEUCOSI

4-G Stamping out 30

Page 8: PIANO DI CONTROLLO E SORVEGLIANZA NEI CONFRONTI … 15_03_06_ profilassi... · specie bovina, comprese le specie Bison bison e Bubalus bubalus, ed in cui gli animali vengono allevati

ALLEGATO 1 2006 – DDUO “Piano regionale di controllo e sorveglianza nei confronti della tubercolosi bovina, brucellosi bovina e leucosi enzootica bovina” Pagina 6 di 31

1- DISPOSIZIONI GENERALI

1-A. CAMPO DI APPLICAZIONE Il presente Piano si applica nei confronti di tutti gli allevamenti bovini e bufalini presenti nel territorio della Regione Lombardia 1-B. DEFINIZIONI

Azienda: qualsiasi stabilimento agricolo, costruzione o altro luogo, anche all’aria aperta, in cui gli animali sono tenuti, allevati o commercializzati, comprese le stalle di sosta dei commercianti e i mercati.

Allevamento: qualsiasi animale o gruppo di animali tenuti in un’azienda intesa come

unità epidemiologica. Se nella stessa azienda, e quindi nella stessa unità epidemiologica, sono presenti più allevamenti, agli stessi viene attribuita la medesima qualifica sanitaria.

Unità Produttiva: minima unità strutturale (capannone – ricovero - area) in cui si articola

un allevamento bovino e per il quale non si dimostri l’esistenza di contatti fisici o funzionali atti a trasmettere l’infezione

Commerciante: il soggetto che compra e vende, direttamente o indirettamente, animali

della specie bovina/bufalina, assicurando il loro regolare avvicendamento con il trasferimento degli animali stessi ad altra azienda non di sua proprietà, entro trenta giorni dal loro acquisto

Allevamento da riproduzione: allevamento nel quale è presente almeno un riproduttore

della specie bovina, comprese le specie Bison bison e Bubalus bubalus, ed in cui gli animali vengono allevati:

per la prevalente produzione di latte (Allevamento da latte), oppure

per la prevalente produzione di carne (Allevamento linea vacca/vitello), oppure

per la prevalente produzione di animali da rimonta (Allevamento da riproduzione p.d.)

Allevamento da ingrasso: allevamento nel quale non è presente alcun riproduttore della

specie bovina, comprese le specie Bison bison e Bubalus bubalus, ed in cui gli animali vengono allevati per la produzione di carne, per poi essere inviati al macello direttamente (Allevamento da ingrasso p.d.) o attraverso altri allevamenti da ingrasso (Allevamento di svezzamento).

Gli allevamenti nei quali sono presenti entrambe le realtà, sono considerati “allevamenti di svezzamento”.

Allevamento da riproduzione Ufficialmente Indenne: Allevamento da riproduzione

conforme ai requisiti stabiliti dal presente Piano.

Page 9: PIANO DI CONTROLLO E SORVEGLIANZA NEI CONFRONTI … 15_03_06_ profilassi... · specie bovina, comprese le specie Bison bison e Bubalus bubalus, ed in cui gli animali vengono allevati

ALLEGATO 1 2006 – DDUO “Piano regionale di controllo e sorveglianza nei confronti della tubercolosi bovina, brucellosi bovina e leucosi enzootica bovina” Pagina 7 di 31

Allevamento da ingrasso Ufficialmente Indenne: Allevamento da ingrasso conforme ai requisiti stabiliti dal presente Piano

Animale: animale della specie bovina, comprese le specie Bison bison e Bubalus

bubalus,

Animale da riproduzione: animale appartenente ad un allevamento da riproduzione così come definito al punto precedente.

Animale da ingrasso: animale appartenente ad un allevamento da ingrasso così come

definito al punto precedente.

Animale da macello: animale appartenente ad un allevamento da riproduzione o da ingrasso, movimentato per essere inviato al macello direttamente o attraverso stalle di sosta/mercati/centri di raccolta. Tali animali nel caso in cui transitino per stalle di sosta/mercati/centri di raccolta non devono venire in contatto con animali appartenenti ad Allevamenti da riproduzione/ingrasso. Tale separazione deve essere garantita anche durante il trasporto

Animale infetto quando: 1. gli esami di laboratorio, su materiale biologico dello stesso, abbiano permesso di

isolare l’agente eziologico; 2. l’indagine/valutazione epidemiologica condotta a seguito di riscontro di positività agli

accertamenti diagnostici confermi il sospetto; 3. l’indagine epidemiologica colleghi l’animale ad un altro già considerato infetto; 4. nel caso specifico della TBC, l’indagine epidemiologica condotta a seguito di

riscontro di lesioni, ad essa riferibili, in sede di macellazione confermi il sospetto; 1-C. CONTROLLI In Lombardia, al fine della sorveglianza epidemiologica della Tubercolosi, Brucellosi e Leucosi, e verificare la presenza dei requisiti necessari per il raggiungimento e mantenimento delle qualifiche sanitarie previste dalla normativa comunitaria, tutti gli allevamenti bovini/bufalini ed i relativi animali, sono sottoposti sia a controlli periodici che a controlli da effettuare in occasione della movimentazione degli animali tra gli allevamenti. 1-C.1. Periodicità dei controlli 1-C.1.1. Allevamenti da riproduzione

Di norma gli allevamenti da riproduzione vengono sottoposti a periodici controlli in modo che nell’arco di 2 anni venga controllato il 100% degli allevamenti e degli animali. A tal fine le Aziende Sanitarie Locali programmano il controllo annuale di circa il 50% degli allevamenti e degli animali. Sulla scorta della situazione epidemiologica, la Regione può disporre l’aumento della frequenza dei controlli, anche su base provinciale. Gli allevamenti da latte vengono anche sottoposti, annualmente, con cadenza semestrale, a controlli sul latte di massa

Page 10: PIANO DI CONTROLLO E SORVEGLIANZA NEI CONFRONTI … 15_03_06_ profilassi... · specie bovina, comprese le specie Bison bison e Bubalus bubalus, ed in cui gli animali vengono allevati

ALLEGATO 1 2006 – DDUO “Piano regionale di controllo e sorveglianza nei confronti della tubercolosi bovina, brucellosi bovina e leucosi enzootica bovina” Pagina 8 di 31

Negli allevamenti in cui è autorizzata la produzione di latte crudo destinato alla vendita diretta al consumatore ai sensi della Circolare della Regione Lombardia n° 39 del 17/11/04 o al consumo umano diretto ai sensi dell’art. 4 del D.P.R. n°54/97, i controlli periodici, nei confronti della tubercolosi e brucellosi, devono essere effettuati con cadenza almeno annuale.

1-C.1.2. Allevamenti da ingrasso

Negli allevamenti da ingrasso, gli animali vengono sottoposti a controlli in occasione della movimentazione tra allevamenti ed in occasione della macellazione

1-C.2. Tipologia di controlli 1-C.2.1. Allevamenti da riproduzione o Tubercolosi:

- IDT. (intradermotubercolinizzazione) effettuata su tutti i soggetti superiori alle 6 settimane di età secondo le indicazioni riportate nell’Allegato U;

- accurata visita ispettiva post-mortem su tutti i soggetti macellati e, nel caso di sospette lesioni tubercolari, prelievo di campioni di tessuto (organi e linfonodi) da inviare all’IZS per l’isolamento ed eventuale tipizzazione biochimica e molecolare di M.bovis

o Brucellosi/Leucosi: - premesso l’obbligo di denuncia di tutti i casi di aborto, nel caso si sospetti la brucellosi

quale causa degli stessi, il feto e/o gli invogli fetali devono essere inviati all’IZS territorialmente competente, per lo svolgimento degli approfondimenti diagnostici;

- controllo sierologico (FdC), tramite prelievo di sangue, su tutti gli animali superiori ai 12 mesi di età;

- gli allevamenti da latte vengono sottoposti, con cadenza semestrale, anche a controllo sul latte di massa (Elisa); in quest’ultimo caso, affinché l’accertamento sia significativo, almeno il 30% delle vacche dovrà essere in lattazione.

1-C.2.2. Allevamenti da ingrasso o Tubercolosi:

- IDT effettuata sui soggetti superiori alle 6 settimane di età oggetto di movimentazione tra allevamenti;

- accurata visita ispettiva post-mortem su tutti i soggetti macellati e, nel caso di sospette lesioni tubercolari, prelievo di campioni di tessuto (organi e linfonodi) da inviare all’IZS per l’isolamento ed eventuale tipizzazione biochimica e molecolare di M.bovis.

o Brucellosi/Leucosi: - controllo sierologico (FdC), tramite prelievo di sangue, su gli animali di età superiore ai

12 mesi oggetto di movimentazione tra allevamenti; - controllo sierologico (FdC), su campione di animali inviati al macello. Il prelievo sarà

effettuato in sede di macellazione nel rispetto di quanto indicato nell’Allegato M. In alternativa, i prelievi potranno anche essere effettuati in allevamento, sempre nel rispetto di quanto indicato nell’ Allegato M. I campioni sierologici prelevati, sia al macello che in allevamento, saranno inviati alla sezione diagnostica dell’IZS territorialmente competente utilizzando unicamente l’Allegato H. L’IZS invia gli esiti all’ASL che ha conferito i campioni; questa a sua volta trasmetterà, entro il termine massimo di 48 ore, l’esito alla ASL competente per l’allevamento

Page 11: PIANO DI CONTROLLO E SORVEGLIANZA NEI CONFRONTI … 15_03_06_ profilassi... · specie bovina, comprese le specie Bison bison e Bubalus bubalus, ed in cui gli animali vengono allevati

ALLEGATO 1 2006 – DDUO “Piano regionale di controllo e sorveglianza nei confronti della tubercolosi bovina, brucellosi bovina e leucosi enzootica bovina” Pagina 9 di 31

I Servizi Veterinari di Sanità Animale devono:

individuare quali allevamenti da ingrasso devono essere oggetto di controllo sierologico al macello, nel rispetto del numero indicato per ciascuna ASL nella tabella 1 dell’Allegato M, tenendo presente che tale accertamento sarà effettuato sui capi bovini superiori a 12 mesi di età; è opportuno che gli allevamenti individuati • siano uniformemente distribuiti rispetto alle classi previste dalla tabella 2 • siano diversi da quelli già controllati negli anni precedenti

comunicare all’OEVR, entro e non oltre il 1°aprile, quali allevamenti sono stati

individuati e la previsione del n°di capi che sarà inviato al macello nel corso dell’anno di riferimento; eventuali successive variazioni dovranno essere tempestivamente comunicate all’OEVR

per ogni Allevamento da ingrasso individuato per il controllo al macello, predisporre un adeguato numero di mod. 4 in funzione della previsione comunicata all’OEVR e nel rispetto della numerosità campionaria indicata nella tabella 2 dell’Allegato M, e riportanti la dicitura “Animale proveniente da Allevamento da ingrasso, da sottoporre a controllo sierologico al macello nei confronti di Brc e Leb ai sensi del…….(presente Piano)”;

1-D. MOVIMENTAZIONI Gli animali degli allevamenti da ingrasso presenti in allevamenti lombardi non possono essere movimentati verso gli allevamenti da riproduzione. Tutti gli animali della specie bovina oggetto di movimentazione devono essere identificati conformemente alle norme vigenti in materia. Tutte le movimentazioni devono essere registrate conformemente a quanto previsto dalle norme vigenti in materia. 1-D.1. Movimentazioni tra allevamenti da riproduzione Tutti gli animali devono provenire da allevamenti Ufficialmente Indenni da Tubercolosi e Brucellosi e Indenni da Leucosi Bovina Enzootica, ed essere stati sottoposti ad accertamento diagnostico con esito favorevole nei confronti della Tbc (se di età superiore alle 6 settimane) e nei confronti della Brc/Leb (se di età superiore ai 12 mesi). Tali accertamenti dovranno essere eseguiti nei trenta giorni precedenti l’introduzione. In deroga a quanto sopra,

• per i capi provenienti da fuori Regione, è possibile effettuare le prove nei confronti della TBC anche nei trenta giorni successivi alla data d’introduzione dell’animale nell’allevamento. In questo caso l’animale o gli animali introdotti devono essere isolati fisicamente dagli altri animali in modo da evitare qualsiasi altro contatto diretto o indiretto fino all’avvenuta esecuzione della prova.

• per le movimentazioni di animali tra allevamenti da latte dello stesso proprietario, in ciascuno dei quali si svolge una determinata fase produttiva, i Servizi Veterinari, valutata la situazione epidemiologica, possono derogare all’obbligo degli accertamenti diagnostici di cui sopra, a condizione che:

o gli allevamenti siano situati in Lombardia

Page 12: PIANO DI CONTROLLO E SORVEGLIANZA NEI CONFRONTI … 15_03_06_ profilassi... · specie bovina, comprese le specie Bison bison e Bubalus bubalus, ed in cui gli animali vengono allevati

ALLEGATO 1 2006 – DDUO “Piano regionale di controllo e sorveglianza nei confronti della tubercolosi bovina, brucellosi bovina e leucosi enzootica bovina” Pagina 10 di 31

o gli animali degli allevamenti siano stati sottoposti alle operazioni di bonifica sanitaria nel medesimo anno

o il trasporto avvenga con automezzi di proprietà e comunque adibiti esclusivamente al trasporto di animali dei propri allevamenti oggetto di tali movimentazioni

Tale deroga deve essere comunicata alla Regione e qualora gli allevamenti siano ubicati in ASL diverse, la sua concessione deve preventivamente essere concordata con i Servizi Veterinari territorialmente competenti. Gli animali che si movimentano, in virtù di tale deroga, devono essere accompagnati dal Mod 4 riportante la qualifica sanitaria dell’allevamento e la dicitura “animale/i non sottoposto/i agli accertamenti diagnostici: allevamento in deroga ai sensi del D.D.U.O. ……(presente provvedimento)” I Servizi Veterinari delle ASL devono revocare tale deroga a seguito della variazione della sitiazione epidemiologica o al venir meno dei requisiti sopra riportati.

Tali accertamenti non sono comunque richiesti qualora gli animali provengano da uno Stato Membro o da una parte di esso riconosciuto Ufficialmente indenne oppure da uno Stato Membro o da una parte di esso che faccia parte di un sistema di sorveglianza riconosciuto, approvato dalla Commissione Europea. 1-D.2. Movimentazioni verso e tra allevamenti da ingrasso Tutti gli animali devono provenire da Allevamenti Ufficialmente Indenni da Tubercolosi e Brucellosi e Indenni da Leucosi Bovina Enzootica. ed essere stati sottoposti ad accertamento diagnostico, con esito favorevole, nei confronti della Tbc (se superiori alle 6 settimane di età) e nei confronti della Brc/Leb (se superiori ai 12 mesi di età). Tali accertamenti dovranno essere eseguiti nei trenta giorni precedenti l’introduzione. In deroga a quanto sopra, per i capi provenienti da fuori Regione, è possibile effettuare le prove nei confronti della TBC anche nei trenta giorni successivi alla data d’introduzione dell’animale nell’allevamento. In questo caso l’animale o gli animali introdotti devono essere isolati fisicamente dagli altri animali in modo da evitare qualsiasi contatto diretto o indiretto fino all’avvenuta esecuzione della prova. Tali accertamenti non sono richiesti qualora gli animali provengano da uno Stato Membro o da una parte di esso riconosciuto Ufficialmente indenni oppure da uno Stato Membro o da una parte di esso che faccia parte di un sistema di sorveglianza riconosciuto, e approvato dalla Commissione Europea.

La qualifica sanitaria degli allevamenti da ingrasso deve essere riportata sul Mod 4 unificato con la dizione “Allevamento da ingrasso Ufficialmente indenne da Tbc, Brc, Leb”.

1-E. INDENNIZZI In un focolaio, i capi abbattuti saranno indennizzati a condizione che non siano rilevate infrazioni alle disposizioni del presente piano o a specifiche norme in materia di profilassi di tubercolosi bovina, brucellosi bovina e leucosi bovina enzootica. Ai proprietari degli animali abbattuti viene corrisposta una indennità ai sensi della legge 23 gennaio 1968, n. 33, secondo le norme e i criteri previsti dal D.M. 14 giugno 1968 e successive modificazioni. Per ottenere l’indennità di abbattimento, gli interessati devono:

Page 13: PIANO DI CONTROLLO E SORVEGLIANZA NEI CONFRONTI … 15_03_06_ profilassi... · specie bovina, comprese le specie Bison bison e Bubalus bubalus, ed in cui gli animali vengono allevati

ALLEGATO 1 2006 – DDUO “Piano regionale di controllo e sorveglianza nei confronti della tubercolosi bovina, brucellosi bovina e leucosi enzootica bovina” Pagina 11 di 31

o far abbattere tutti gli animali dichiarati infetti, al più presto e comunque non oltre i termini stabiliti ai punti 2-C.1.1., 3-C.1.1. e 4-C.1.1. del presente Piano

o consegnare i relativi certificati di abbattimento (modello 9/33) al Servizio Veterinario territorialmente competente entro 60 giorni dalla data dell’ultimo abbattimento, unitamente alla richiesta di indennizzo.

Le indennità di cui al presente punto devono essere corrisposte entro 90 giorni dalla data di presentazione della domanda di indennizzo. In caso contrario e in assenza di un giustificato motivo, ai richiedenti saranno dovuti gli interessi legali maturati dopo il novantesimo giorno dalla presentazione della domanda stessa. 1-F. FLUSSI INFORMATIVI I campioni di sangue e di materiale patologico devono essere inviati, per gli acceratmenti diagnostici del caso, all’IZS competente per territorio, utilizzando unicamente gli specifici modelli riportati negli Allegati al presente decreto. I risultati degli esami di laboratorio sono trasmessi dall’IZS all’ASL che ha conferito i campioni. Quest’ultima, nel caso in cui non fosse competente per l’allevamento di origine, deve assicurarne l’immediata comunicazione alla competente ASL. L’OEVR, attingendo dalla banca dati dei laboratori dell’IZS-BS, fornisce periodici reports alla Regione, distinti per ASL, relativi allo stato di avanzamento dei piani di controllo e monitoraggio. L’utilizzo di modulistiche diverse o non correttamente compilate determina la non attendibilità delle informazioni sanitarie ed epidemiolgiche indispensabili alla Regione per svolgere l’attività di governo e di verifica cui è deputata. Inoltre l’OEVR provvede a trasmettere alla Regione, su supporto informatico, le relazioni che i Servizi Veterinari effettuano relativamente alla attività svolta nella gestione dei focolai sospetti o confermati. 1-G. SANZIONI Le infrazioni alle disposizioni del presente piano sono sanzionate in base al REGOLAMENTO DI POLIZIA VETERINARIA approvato con D.P.R. 8 febbraio 1954, n. 320 e successive modifiche ed integrazioni.

Page 14: PIANO DI CONTROLLO E SORVEGLIANZA NEI CONFRONTI … 15_03_06_ profilassi... · specie bovina, comprese le specie Bison bison e Bubalus bubalus, ed in cui gli animali vengono allevati

ALLEGATO 1 2006 – DDUO “Piano regionale di controllo e sorveglianza nei confronti della tubercolosi bovina, brucellosi bovina e leucosi enzootica bovina” Pagina 12 di 31

2 - TUBERCOLOSI

2-A. OTTENIMENTO e MANTENIMENTO QUALIFICA SANITARIA 2-A.1. Allevamento da Riproduzione Ufficialmente Indenne da Tubercolosi 2-A.1.1. Ottenimento Qualifica

nessun animale deve presentare sintomi clinici riconducibili alla tubercolosi. tutti gli animali superiori alle sei settimane di età hanno reagito negativamente ad almeno

due IDT: la prima da effettuarsi sei mesi dopo l’eradicazione di qualsiasi eventuale infezione dall’allevamento e la seconda sei mesi più tardi. Qualora venga costituito un nuovo allevamento, considerato l’obbligo di provenienza degli animali da allevamenti ufficialmente indenni, è sufficiente un’unica prova da effettuarsi almeno 60 giorni dopo la costituzione dell’ allevamento. Se dopo la prima prova vengono introdotti nuovi animali superiori alle 6 settimane di età, questi devono essere stati sottoposti ai controlli previsti al precedente punto 1-D.1

2-A.1.2. Mantenimento Qualifica

nessun animale deve presentare sintomi clinici riconducibili alla tubercolosi. tutti gli animali superiori alle sei settimane di età devono essere sottoposti con esito

negativo, con la periodicità prevista al punto 1-C.1.1, ai controlli previsti al punto1-C.2.1. del presente decreto.

tutti gli animali oggetto di movimentazione tra allevamenti, devono soddisfare le condizioni stabilite al precedente punto 1-D.1.

2-A.2. Allevamento da Ingrasso Ufficialmente Indenne da Tubercolosi

2-A.2.1. Ottenimento Qualifica

nessun animale deve presentare sintomi clinici da tubercolosi ; tutti gli animali provengono da Allevamenti Ufficialmente Indenni da Tubercolosi e sono

stati sottoposti agli accertamenti previsti al precedente punto 1-D.2

2-A.2.2. Mantenimento Qualifica devono essere rispettate tutte le condizioni stabilite per l’ottenimento della qualifica;. ai fini della movimentazione, devono essere rispettate tutte le condizioni stabilite al precedente punto 1-D.2 in caso di riscontro di lesioni riferibili a Tbc in sede di esame ispettivo post mortem, i successivi approfondimenti diagnostici di laboratorio non evidenziano la presenza del M.bovis

2-B. SOSPENSIONE QUALIFICA SANITARIA La qualifica sanitaria può essere sospesa

ogni qual volta la situazione epidemiologica può far sospettare la presenza della tubercolosi in allevamento.

La qualifica sanitaria deve essere sospesa

Page 15: PIANO DI CONTROLLO E SORVEGLIANZA NEI CONFRONTI … 15_03_06_ profilassi... · specie bovina, comprese le specie Bison bison e Bubalus bubalus, ed in cui gli animali vengono allevati

ALLEGATO 1 2006 – DDUO “Piano regionale di controllo e sorveglianza nei confronti della tubercolosi bovina, brucellosi bovina e leucosi enzootica bovina” Pagina 13 di 31

quando uno o più animali reagiscono positivamente o in maniera dubbia alla prova della tubercolina.

quando si riscontrano al macello lesioni riconducibili alla tubercolosi (Mod. 10/33) quando non sono rispettate le norme che disciplinano il mantenimento della qualifica

sanitaria. 2-B.1. Provvedimenti Negli allevamenti con qualifica sanitaria sospesa i bovini sospetti dovranno essere prontamente isolati e nessun bovino può lasciare l’allevamento se non per essere inviato al macello direttamente, accompagnato da Mod. 4 unificato, a firma del Veterinario Ufficiale, riportante la dicitura “bovino proveniente da allevamento con qualifica sanitaria sospesa per tubercolosi ”. Negli allevamenti autorizzati alla produzione di latte crudo da vendersi direttamente al consumatore o in base all’articolo 4 del D.P.R. 54/96, tale autorizzazione dovrà essere sospesa fino alla ripristino della qualifica sanitaria secondo le procedure indicate al successivo punto 2-E.1 2-C. RITIRO QUALIFICA SANITARIA / APERTURA FOCOLAIO La qualifica sanitaria può essere ritirata, previa valutazione congiunta del competente Servizio Veterinario ASL, della Regione/OEVR e all’IZS, alla luce della situazione epidemiologica:

qualora uno o più animali reagiscano positivamente alla prova della tubercolina. qualora si riscontrino al macello classiche lesioni da tubercolosi.

La qualifica sanitaria deve essere ritirata

ogni qual volta la presenza della tubercolosi è confermata dall’isolamento del M.bovis.

Negli allevamenti con qualifica sanitaria ritirata, oltre a quanto previsto dal successivo punto 2-C.1, nessun bovino può lasciare l’allevamento se non per essere inviato direttamente al macello, accompagnato da Mod. 4 unificato, firmato dal Veterinario Ufficiale e riportante la dicitura “bovino proveniente da allevamento infetto da tubercolosi ”. L’apertura di focolai, sia in un Allevamento da riproduzione che da ingrasso, deve essere comunicata all’ /OEVR tramite il Mod.1 sez.A (Regolamento di polizia veterinaria ) 2-C.1. Provvedimenti

Negli allevamenti in cui è autorizzata la produzione di latte crudo destinato alla vendita diretta al consumatore ai sensi della Circolare della Regione Lombardia n° 39 del 17/11/04 o al consumo umano diretto ai sensi dell’art. 4 del D.P.R. n°54/97, tale autorizzazione dovrà essere sospesa fino alla ripristino della qualifica sanitaria secondo le procedure indicate al successivo punto 2-E.2

2-C.1.1. Animali infetti

i capi infetti devono essere prontamente isolati e abbattuti entro 30 gg dalla notifica dell’ordinanza di abbattimento. Se i capi da abbattere sono in numero superiore a 30, previo parere delle Regione e sentito il Ministero della Salute, può essere autorizzato un piano di abbattimento che, comunque, deve ultimarsi nell’arco massimo di 90 giorni dalla notifica.

Page 16: PIANO DI CONTROLLO E SORVEGLIANZA NEI CONFRONTI … 15_03_06_ profilassi... · specie bovina, comprese le specie Bison bison e Bubalus bubalus, ed in cui gli animali vengono allevati

ALLEGATO 1 2006 – DDUO “Piano regionale di controllo e sorveglianza nei confronti della tubercolosi bovina, brucellosi bovina e leucosi enzootica bovina” Pagina 14 di 31

Se alla scadenza dei termini il proprietario non ha ottemperato agli obblighi, il Direttore Generale dell’ASL, su proposta del Servizio Veterinario competente, adotta apposita ordinanza di abbattimento coatto dei capi rimasti;

i capi infetti devono essere inviati, in vincolo sanitario, ad impianti di macellazione presenti nel territorio della provincia sede il focolaio, scortati dal Mod. 4 rilasciato dal Veterinario Ufficiale e riportante la dicitura “ bovino infetto da Tbc” e dall’ Estratto del Mod.2/33. Qualora sia dimostrata l’impossibilità di procedere alla macellazione nella provincia sede del focolaio, il Servizio Veterinario della ASL competente per l’allevamento può autorizzare, previo accordo col Servizio Veterinario competente per il macello, la macellazione in altra provincia della Regione Lombardia. Il Veterinario ispettore invia, utilizzando l’Allegato G, una relazione sugli esiti delle visite ispettive condotte.

il Servizio Veterinario competente per il macello dove verranno abbattuti i capi infetti deve essere preventivamente avvisato dell’arrivo di tali capi;

Tutti i bovini degli allevamenti epidemiologicamente correlati con il focolaio, dovranno essere sottoposti ad approfondimenti diagnostici.

2.C.1.2. Allevamenti infetti

Negli allevamenti dichiarati infetti (focolai), si adottano le seguenti disposizioni: accurata indagine epidemiologica in collaborazione con Regione/OEVR (Allegato E); segnalazione al Dipartimento di Prevenzione Medico; censimento degli animali per specie e categoria; divieto di monta; mungitura degli animali infetti e sospetti infetti separatamente o, almeno, per ultimi; dopo la mungitura devono essere effettuate opportune operazioni di pulizia e disinfezione

così come previsto al successivo punto 2-D.; divieto di qualsiasi movimentazione di bovini da e per l’allevamento infetto, salvo che per

l’invio diretto alla macellazione; i vitelli nati da madri infette devono essere allevati in condizione di isolamento e sottoposti

ad opportune prove per escludere l’infezione; il latte delle bovine infette deve essere distrutto o utilizzato solo per l’alimentazione

animale, previo trattamento termico effettuato nell’ambito dello stesso allevamento; il latte dei capi sani, previa autorizzazione del Servizio Veterinario, deve essere raccolto in

contenitori separati, identificati con appositi contrassegni ed utilizzato esclusivamente, dopo idoneo trattamento termico, per la fabbricazione di latte trattato termicamente o di prodotti a base di latte;

il letame e il liquame devono essere sistemati in luogo inaccessibile agli altri animali dell’allevamento e devono essere sottoposti ad adeguata disinfezione e stoccaggio per un periodo di almeno 5 mesi.

2-D. DISINFEZIONI Entro sette giorni dall’allontanamento dell’ultimo capo infetto e comunque prima di ricostituire l’allevamento, i ricoveri, i contenitori, le attrezzature e gli utensili usati per gli animali, devono essere accuratamente puliti e disinfettati secondo il protocollo suggerito dal Centro di Referenza Nazionale per la TBC (Allegato N). Con le stesse modalità, dopo ogni trasporto, dovranno essere puliti e disinfettati tutti gli automezzi utilizzati per lo spostamento di animali provenienti da un allevamento infetto. Le disinfezioni di cui sopra saranno effettuate sotto controllo del Servizio Veterinario che rilascerà un certificato ufficiale di avvenuta disinfezione.

Page 17: PIANO DI CONTROLLO E SORVEGLIANZA NEI CONFRONTI … 15_03_06_ profilassi... · specie bovina, comprese le specie Bison bison e Bubalus bubalus, ed in cui gli animali vengono allevati

ALLEGATO 1 2006 – DDUO “Piano regionale di controllo e sorveglianza nei confronti della tubercolosi bovina, brucellosi bovina e leucosi enzootica bovina” Pagina 15 di 31 2-E. RIACQUISIZIONE QUALIFICA SANITARIA 2-E.1. A seguito di sospensione 2-E.1.1. In Allevamenti da riproduzione

Di norma, qualora la qualifica sanitaria sia stata sospesa, essa viene ripristinata e vengono revocati i provvedimenti addottati qualora:

nel caso gli animali abbiano reagito positivamente, essi siano stati allontanati ed abbattuti e

sottoposti ad un accurato esame ispettivo post-mortem ed, eventualmente, ad esami di laboratorio, con esito favorevole, secondo le procedure indicate al successivo punto 2-F. Inoltre, tutti gli animali di età superiore alle sei settimane abbiano reagito negativamente ad una IDT effettuata almeno 42 giorni dopo l’allontanamento dei capi sospetti

nel caso gli animali abbiano reagito in maniera dubbia, essi siano sottoposti ad

approfondimenti diagnostici secondo le procedure indicate al successivo punto 2-F. con esito negativo. Inoltre, tutti gli animali di età superiore alle sei settimane abbiano reagito negativamente ad una IDT effettuata almeno 42 giorni dopo l’allontanamento dei capi sospetti o l’esito favorevole degli accertamenti

nel caso in cui la sospensione sia dovuta al riscontro di sospetta lesione tubercolare al macello (Mod. 10/33), vedere successivo punto 2-G.

nel caso la sospensione sia dovuta al mancato rispetto delle norme che disciplinano la

movimentazione, essa viene ripristinata e vengono revocati i provvedimenti addottati quando i capi oggetto della movimentazione, prontamente isolati, siano stati sottoposti

con esito favorevole ad una IDT effettuata non oltre 10 giorni dal loro ingresso in stalla

tutti i capi superiori alle 6 settimane di età siano sottoposti con esito favorevole ad IDT effettuata ad almeno 42 giorni di distanza da quella effettuata sui capi di nuova introduzione.

Qualora la procedura sopra descritta non venga rispettata, la qualifica viene ripristinata secondo quanto previsto dal successivo punto 2-E.2.1.

2-E.1.2. In allevamenti da ingrasso

Qualora la qualifica sanitaria, cosi come previsto al precedente punto 2-B., viene sospesa, la stessa viene riacquisita qualora:

vengono rispettate le procedure previste al precedente punto 2-E.1. 1 oppure previa valutazione della situazione epidemiologica da parte dell’ASL e della Regione/OEVR, dopo macellazione di tutti i bovini facenti parte dell’unità produttiva dei sospetti;

vengano effettuate le opportune disinfezioni previste al precedente punto 2-D.

Page 18: PIANO DI CONTROLLO E SORVEGLIANZA NEI CONFRONTI … 15_03_06_ profilassi... · specie bovina, comprese le specie Bison bison e Bubalus bubalus, ed in cui gli animali vengono allevati

ALLEGATO 1 2006 – DDUO “Piano regionale di controllo e sorveglianza nei confronti della tubercolosi bovina, brucellosi bovina e leucosi enzootica bovina” Pagina 16 di 31

2-E.2. A seguito di ritiro (apertura focolaio)

2-E.2.1. In Allevamenti da riproduzione Di norma qualora la qualifica sanitaria sia stata ritirata (apertura focolaio), essa viene

ripristinata quando, dopo l’eliminazione dell’ultimo capo infetto: vengono effettuate le opportune disinfezioni previste precedente punto 2-D. successivamente all’effettuazione delle operazioni di disinfezione, tutti i bovini di età superiore alle sei settimane hanno reagito negativamente ad almeno due IDT consecutive, la prima 60 giorni e la seconda almeno 4 mesi e non più tardi di 12 mesi dopo l’eliminazione dell’ultimo capo infetto.

Nel caso in cui il ritiro sia dovuto al riscontro di sospetta lesione tubercolare al macello (Mod. 10/33), vedere successivo punto 2-G Il ripristino della qualifica sanitaria coincide con la chiusura del focolaio e la revoca dei provvedimenti addottati.

La chiusura di focolai, sia in un Allevamento da riproduzione che da ingrasso, deve essere comunicato all’ /OEVR tramite il Mod.1 sez B (Regolamento di polizia veterinaria )

2-E.2.2. In allevamenti da ingrasso Qualora in un Allevamento da ingrasso venga confermata la presenza della tubercolosi con conseguente apertura del focolaio, i provvedimenti adottati in base al seguente piano sono revocati con conseguente chiusura del focolaio e ripristino della qualifica sanitaria quando:

vengono rispettate le procedure previste al precedente punto 2-E.2.1. oppure previa valutazione della situazione epidemiologica da parte dell’ASL e della Regione/OEVR, dopo macellazione di tutti i bovini facenti parte dell’unità produttiva degli infetti

vengano effettuate le opportune disinfezioni previste al precedente punto 2-D.

2-F. GESTIONE PROVE INTRADERMICHE DUBBIE e POSITIVE Gli esiti dubbi e positivi devono essere comunicati all’ OEVR anche al fine di concordare, congiuntamente alla Regione, gli approfondimenti diagnostici da intraprendere e come previsto dal precedente punto 2-B. la qualifica sanitaria deve essere sospesa. L’approfondimento diagnostico potrà prevedere una successiva IDT semplice e/o comparativa, da effettuarsi ad almeno 42 giorni dall’ultima prova, la cui lettura può essere effettuata in collaborazione con la competente sezione diagnostica dell’IZS, oppure l’abbattimento di uno o più capi dubbi; sempre si procederà all’abbattimento conoscitivo di uno o più capi in caso di IDT positive. Gli animali oggetto di macellazione conoscitiva devono essere destinati ad impianti ubicati all’interno della regione Lombardia e devono essere scortati da dichiarazione di provenienza (mod. 4 integrato) a firma del Veterinario Ufficiale, riportante la dicitura “Bovino sospetto da tbc, proveniente da allevamento sottoposto a controllo ai sensi del …(presente Piano)”.

Page 19: PIANO DI CONTROLLO E SORVEGLIANZA NEI CONFRONTI … 15_03_06_ profilassi... · specie bovina, comprese le specie Bison bison e Bubalus bubalus, ed in cui gli animali vengono allevati

ALLEGATO 1 2006 – DDUO “Piano regionale di controllo e sorveglianza nei confronti della tubercolosi bovina, brucellosi bovina e leucosi enzootica bovina” Pagina 17 di 31 Tali animali devono essere oggetto di una accurata ispezione post-mortem per la ricerca delle lesioni anatomo-patologiche riferibili alla tubercolosi. Il Veterinario ispettore, in caso di riscontro di lesioni sospette, inoltra all’IZS, utilizzando l’Allegato A, un campione di organi e linfonodi per l’effettuazione delle analisi. Qualora l’animale non presenti lesioni patologiche, devono essere prelevati campioni dai linfonodi retrofaringei, mandibolari, bronchiali, mediastinici, sopramammari e da alcuni linfonodi mesenterici e del fegato per il successivo inoltro all’IZS, utilizzando l’Allegato A Dell’esito della visita ispettiva dovrà essere data comunicazione nel più breve tempo possibile all’ASL competente sull’allevamento d’originee all’ OEVR utilizzando l’Allegato A. L’IZS invierà il rapporto di prova degli esiti di laboratorio alla ASL che ha provveduto ad inoltrare il materiale da esaminare, la quale, a sua volta, entro il termine massimo di 48 ore, trasmetterà l’esito alla ASL competente per l’allevamento di provenienza. L’eventuale isolamento del M.bovis conferma la presenza di tubercolosi in allevamento (apertura focolaio) Se l’esito degli approfondimenti diagnostici di cui sopra, darà esito favorevole, si procederà al ripristino della qualifica sanitaria secondo le modalità indicate al precedente punto 2-E.1.1. La ASL competente sull’allevamento d’origine inoltra all’OEVR una dettagliata relazione in merito ai provvedimenti adottati e all’esito degli approfondimenti diagnostici. In caso di conferma di malattia (apertura focolaio), l’indennizzo previsto dalla legge 23 gennaio 1968, n. 33, secondo le norme e i criteri previsti dal D.M. 14 giugno 1968 e successive modificazioni, dovrà essere esteso anche ai capi oggetto di macellazione conoscitiva. 2-G. GESTIONE DI RISCONTRO DI SOSPETTA LESIONE TUBERCOLARE IN ANIMALI

DESTINATI ALLA MACELLAZIONE ORDINARIA

2-G.1. Compiti del Veterinario addetto all’ispezione delle carni o deve inviare il mod.10/33 al più presto, e comunque non oltre 8 giorni dalla avvenuta

macellazione, all’ /OEVR e all’A.S.L. competente per l’allevamento. o deve inoltrare all’IZS, utilizzando l’Allegato A, un campione di tessuto (organi e

linfonodi) per l’effettuazione delle analisi di laboratorio

2-G.2. Compiti dell’A.S.L. competente per l’allevamento o ricevuto il Mod. 10/33, sospende la Qualifica Sanitaria dell’allevamento, in attesa

degli esiti dei successivi approfondimenti diagnostici; o pone l’allevamento in vincolo sanitario fino al completamento delle indagini

previste: in tale periodo gli animali possono essere movimentati solo se destinati direttamente al macello, scortati da Mod. 4 cosi come previsto al precedente punto 2-B.1.1. e nel rispetto delle procedure ispettive previste al precedente punto 2-F.

o entro e non oltre quindici giorni dalla ricezione del mod.10/33, provvede a:

svolgere, di concerto con OEVR ed IZS competente, l’indagine epidemiologica (Allegato E). Al fine della valutazione dell’esito degli approfondimenti diagnostici, è opportuno svolgere l’indagine epidemiologica il giorno della lettura della IDT di cui al punto successivo;

Page 20: PIANO DI CONTROLLO E SORVEGLIANZA NEI CONFRONTI … 15_03_06_ profilassi... · specie bovina, comprese le specie Bison bison e Bubalus bubalus, ed in cui gli animali vengono allevati

ALLEGATO 1 2006 – DDUO “Piano regionale di controllo e sorveglianza nei confronti della tubercolosi bovina, brucellosi bovina e leucosi enzootica bovina” Pagina 18 di 31

praticare la IDT su tutti i capi di età superiore alle sei settimane, a condizione che siano trascorsi almeno 42 giorni dalla prova precedente;

effettuare, negli allevamenti da latte, un campione ufficiale del latte di massa aziendale per la ricerca dell’isoniazide (Allegato B)

2-G.2.1 Prova intradermica Se la prova intradermica dà esito positivo o dubbio, viene effettuata una valutazione congiunta tra ASL, Regione/OEVR e IZSper stabilire se trattasi di: I. allevamento infetto, con conseguente apertura del focolaio (indipendentemente

dall’esito degli esami di laboratorio) e, in questo caso: al fine di valutare la prevalenza dell’ infezione in allevamento è possibile ricorrere

all’utilizzo del gammainterferon secondo le modalità previste al punto 2-H. del presente piano;

il focolaio viene estinto, la qualifica sanitaria riacquisita ed i provvedimenti sanitari revocati, quando, dopo le disinfezioni previste, tutti i bovini di età superiore alle sei settimane avranno reagito negativamente a due IDT praticate dopo l’abbattimento dell’ultimo capo infetto: la prima trascorsi almeno 60 giorni e la seconda trascorsi almeno 4 mesi ma non più di 12 mesi dall’abbattimento stesso;

al più presto, deve essere trasmessa alla Regione/OEVR una sintetica relazione sull’attività svolta e sui provvedimenti adottati.

II. allevamento non infetto, ma con necessità di effettuare ulteriori approfondimenti diagnostici (vedere precedente punto 2-F.).

• Se questi ulteriori approfondimenti diagnostici danno esito favorevole, la qualifica dell’allevamento rimane comunque sospesa a fino al completamento di tutti gli esami di laboratorio in corso (vedere successivo punto 2-G.2.2).

• Se gli approfondimenti diagnostici danno un esito sfavorevole, l’allevamento sarà dichiarato infetto con conseguente apertura del focolaio

Se la prova intradermica dà esito negativo, l’allevamento rimane in vincolo sanitario (mantenimento della “sospensione della qualifica”) fino al completamento degli esami di laboratorio (vedere successivo punto 2-G.2.2).

2-G.2.2. Esami di laboratorio L’IZS invierà il rapporto di prova degli esiti di laboratorio alla ASL che ha provveduto ad inoltrare il materiale da esaminare, la quale, a sua volta, entro il termine massimo di 48 ore, trasmetterà l’esito alla ASL competente per l’allevamento di provenienza.

Se gli esami di laboratorio per la ricerca del micobatterio danno esito negativo:_

- qualora la prova intradermica di cui al punto precedente abbia dato esito favorevole, i provvedimenti sanitari adottati sono revocati e l’allevamento riacquisisce la qualifica sanitaria. Al più presto deve essere trasmessa all’ OEVR relazione sull’attività svolta e sui provvedimenti adottati.

- qualora la prova intradermica di cui al punto precedente abbia dato esito positivo o dubbio e gli ulteriori approfondimenti diagnostici siano stati

Page 21: PIANO DI CONTROLLO E SORVEGLIANZA NEI CONFRONTI … 15_03_06_ profilassi... · specie bovina, comprese le specie Bison bison e Bubalus bubalus, ed in cui gli animali vengono allevati

ALLEGATO 1 2006 – DDUO “Piano regionale di controllo e sorveglianza nei confronti della tubercolosi bovina, brucellosi bovina e leucosi enzootica bovina” Pagina 19 di 31

favorevoli, i provvedimenti sanitari adottati sono revocati e l’allevamento riacquisisce la qualifica sanitaria a condizione che: o tutti i bovini di età superiore alle sei settimane sono sottoposti ad una

IDT effettuata ad almeno 60 giorni dall’ultima macellazione conoscitiva o dall’ultima IDT semplice/comparativa con esito favorevole effettuata a scopo di approfondimento diagnostico

Al più presto deve essere trasmessa all’ OEVR relazione sull’attività svolta e sui provvedimenti adottati

Se gli esami di laboratorio per la ricerca del micobatterio danno esito positivo, l’allevamento verrà dichiarato infetto da Tbc (apertura focolaio):

- qualora la prova intradermica di cui al punto precedente abbia dato esito favorevole o trascorsi almeno 4 e non oltre 12 mesi dalla macellazione dell’ultimo

bovino dal quale è stato isolato il M. bovis, tutti i bovini di età superiore alle sei settimane devono essere sottoposti ad una IDT (in pratica questa viene considerata la seconda prova utile alla riacquisizione della qualifica; come prima prova viene considerata quella già effettuata successivamente al ricevimento del Mod. 10/33);

o se tale accertamento dà esito negativo, il focolaio viene estinto e la qualifica sanitaria riacquisita;

o se tale accertamento dà esito positivo, al fine di stabilire la prevalenza dell’ infezione si può ricorrere all’utilizzo del gammainterferon secondo le modalità previste al punto 2-H.. del presente piano;

o il focolaio viene estinto, la Qualifica Sanitaria riacquisita ed i provvedimenti vengono revocati quando, dopo le previste disinfezioni, tutti i bovini di età superiore alle sei settimane hanno reagito negativamente a due IDT, la prima ad almeno 60 giorni e la seconda ad almeno 4 mesi ma non oltre 12 mesi dall’abbattimento dell’ultimo capo infetto;

o al più presto, deve essere trasmessa all’ OEVR una sintetica relazione sull’attività svolta e sui provvedimenti adottati

- qualora la prova intradermica di cui al punto precedente abbia dato esito

positivo o dubbio e gli ulteriori approfondimenti diagnostici siano stati favorevoli

o dopo le previste disinfezioni, tutti i bovini di età superiore alle sei

settimane hanno reagito negativamente a due IDT, la prima ad almeno 60 giorni e la seconda ad almeno 4 mesi ma non oltre 12 mesi dall’ultima macellazione conoscitiva o dall’ultima IDT semplice/comparativa con esito favorevole effettuata a scopo di approfondimento diagnostico;

o se tali accertamenti danno esito positivo, al fine di stabilire la prevalenza dell’ infezione si può ricorrere all’utilizzo del gammainterferon secondo le modalità previste al punto 2-H.. del presente piano

o il focolaio viene estinto, la Qualifica Sanitaria riacquisita ed i provvedimenti vengono revocati quando, dopo le previste disinfezioni, tutti i bovini di età superiore alle sei settimane hanno reagito negativamente a due IDT, la prima ad almeno 60 giorni e la seconda ad

Page 22: PIANO DI CONTROLLO E SORVEGLIANZA NEI CONFRONTI … 15_03_06_ profilassi... · specie bovina, comprese le specie Bison bison e Bubalus bubalus, ed in cui gli animali vengono allevati

ALLEGATO 1 2006 – DDUO “Piano regionale di controllo e sorveglianza nei confronti della tubercolosi bovina, brucellosi bovina e leucosi enzootica bovina” Pagina 20 di 31

almeno 4 mesi ma non oltre 12 mesi dall’abbattimento dell’ultimo capo infetto;

o al più presto, deve essere trasmessa alla Regione/OEVR una sintetica relazione sull’attività svolta e sui provvedimenti adottati

2-H. UTILIZZO DEL TEST GAMMA INTERFERON In allevamenti già sede di focolaio, in particolari situazioni epidemiologiche e in considerazione della praticità d’uso (possibilità di effettuazione in qualsiasi momento e velocità di risposta), previa valutazione favorevole da parte dell’ASL, OEVR/Regione, è possibile ricorrere alla prova del gamma interferon. Le modalità di utilizzo di tale prova sono riportate nell’Allegato D. 2-I. ABBATTIMENTO CAPI INFETTI Tutti i bovini dichiarati infetti devono essere sottoposti ai provvedimenti previsti dal precedente punto 2-C.1.1.). Al momento della macellazione degli animali considerati infetti, il Veterinario ispettore delle carni concorda con il Centro di Referenza Nazionale per la Tubercolosi (IZS di Brescia) la modalità di prelievo di campioni per la ricerca del micobatterio tubercolare. I campioni prelevati sono inviati alla Sezione dell’IZS competente per territorio utilizzando il verbale di prelievo (Allegato A). Tale procedura, in caso di stamping out, sarà effettuata a campione, sentito il Centro di Referenza Nazionale per la Tubercolosi. Il Veterinario ispettore inoltrerà all’ OEVR, utilizzando l’Allegato C, una relazione su gli esiti delle visite ispettive effettuate. 2-L. STAMPING OUT Al fine di eradicare la TBC è indispensabile estinguere, nel più breve tempo possibile, i focolai in atto; a tal fine, si deve applicare lo stamping out nei seguenti casi:

quando la percentuale dei capi infetti risulti essere uguale o superiore al 20% del totale degli animali controllati;

quando persiste una coda di infezione. In tal caso deve essere valutata la situazione epidemiologica e, in particolare, lo stato sanitario dell’azienda nel corso dei precedenti sei anni e le relative movimentazioni di animali;

quando, pur in presenza di una prevalenza inferiore al 20%, a seguito delle prove intradermiche effettuate successivamente all’abbattimento dei capi infetti, si manifestino ulteriori casi positivi.

2-M. INDICAZIONI OPERATIVE PER IL CONTROLLO DELLA TUBERCOLOSI UMANA (SISTEMA DI SORVEGLIANZA) L’obiettivo del sistema di sorveglianza è il controllo della trasmissione dell’infezione tubercolare da animale ad animale e, principalmente, da animale a uomo. A tal fine, screening ed indagini epidemiologiche (come definite si punti successivi) saranno eseguiti secondo il protocollo operativo per la prevenzione della tubercolosi in Regione Lombardia di cui al D.G.R. 25 giugno 1993, n.5/38190 e sue successive modifiche ed integrazioni.

Screening

Page 23: PIANO DI CONTROLLO E SORVEGLIANZA NEI CONFRONTI … 15_03_06_ profilassi... · specie bovina, comprese le specie Bison bison e Bubalus bubalus, ed in cui gli animali vengono allevati

ALLEGATO 1 2006 – DDUO “Piano regionale di controllo e sorveglianza nei confronti della tubercolosi bovina, brucellosi bovina e leucosi enzootica bovina” Pagina 21 di 31

Lo screening tubercolare preventivo e periodico, secondo le presenti disposizioni, dovrà essere condotto ai sensi del D.Lgs 626/94 in tutti gli allevamenti della Regione Lombardia. Tutti gli operatori del settore zootecnico addetti a mansioni che prevedono un diretto e prolungato o comunque frequente contatto con gli animali dell’allevamento, devono essere sottoposti a test di Mantoux all’atto dell’assunzione e, successivamente, nei tempi e modi previsti nei protocolli regionali per gli operatori sanitari

Indagine epidemiologica In caso di riscontro di infezione tubercolare in allevamenti bovini (focolaio), andrà fatta comunicazione al Dipartimento di Prevenzione della ASL territorialmente competente al fine di effettuare l’indagine epidemiologica ed gli eventuali accertamenti sanitari tesi ad accertare la presenza di trasmissione da animali ad uomo

Page 24: PIANO DI CONTROLLO E SORVEGLIANZA NEI CONFRONTI … 15_03_06_ profilassi... · specie bovina, comprese le specie Bison bison e Bubalus bubalus, ed in cui gli animali vengono allevati

ALLEGATO 1 2006 – DDUO “Piano regionale di controllo e sorveglianza nei confronti della tubercolosi bovina, brucellosi bovina e leucosi enzootica bovina” Pagina 22 di 31

3 - BRUCELLOSI

3-A. OTTENIMENTO e MANTENIMENTO QUALIFICA SANITARIA 3-A.1. Allevamento da riproduzione Ufficialmente Indenne da Brucellosi 3-A.1.1. Ottenimento Qualifica

nessun animale deve presentare sintomi clinici riconducibili alla brucellosi da almeno sei mesi. non vi sono bovini vaccinati contro la brucellosi, salvo qualora si tratti di femmine vaccinate da almeno tre anni. tutti i bovini superiori ai 12 mesi di età sono stati sottoposti con esito negativo a due prove sierologiche ad intervallo non inferiore a tre mesi e non superiori a 12 mesi. tutti i bovini introdotti in allevamento provengono da allevamenti Ufficialmente Indenni da Brucellosi e soddisfano le condizioni stabilite al precedente punto 1-D.1.

3-A.1.2. Mantenimento Qualifica

gli animali dell’allevamento sono sottoposti con esito favorevole, con la periodicità prevista al precedente punto 1-C.1.1, ai controlli previsti al punto 1-C.2.1. del presente decreto. tutti i bovini introdotti in allevamento provengono da allevamenti Ufficialmente Indenni da Brucellosi e soddisfano le condizioni stabilite al precedente punto 1-D.1

3-A.2. Allevamento da ingrasso Ufficialmente Indenne da Brucellosi

3-A.2.1. Ottenimento Qualifica

nessun animale ha presentato sintomi clinici di brucellosi da almeno sei mesi. tutti gli animali provengono da Allevamenti Ufficialmente Indenni da Brucellosi e, se di

età superiore ai dodici mesi, soddisfano le condizioni stabilite al precedente punto 1-D.1.

3-A.2.2. Mantenimento Qualifica devono essere rispettate tutte le condizioni stabilite per l’ottenimento della qualifica. devono essere rispettate tutte le condizioni stabilite al punto 1-D.1. del presente Piano, ai fini della movimentazione. tutti i controlli effettuati al macello nei confronti della Brc/Leb hanno dato esito favorevole

3-B. SOSPENSIONE QUALIFICA SANITARIA La qualifica sanitaria può essere sospesa

ogni qual volta la situazione clinica e/o epidemiologica può far sospettare la presenza della brucellosi in allevamento. La qualifica sanitaria viene sospesa

quando uno o più animali reagiscono positivamente alla prova sierologica; quando non sono rispettate le norme che disciplinano il mantenimento della qualifica sanitaria; quando il Test Elisa effettuato sul latte di massa presenta una reazione positiva.

Page 25: PIANO DI CONTROLLO E SORVEGLIANZA NEI CONFRONTI … 15_03_06_ profilassi... · specie bovina, comprese le specie Bison bison e Bubalus bubalus, ed in cui gli animali vengono allevati

ALLEGATO 1 2006 – DDUO “Piano regionale di controllo e sorveglianza nei confronti della tubercolosi bovina, brucellosi bovina e leucosi enzootica bovina” Pagina 23 di 31 3-B.1. Provvedimenti Negli allevamenti con qualifica sanitaria sospesa nessun bovino può lasciare l’allevamento se non per essere inviato al macello direttamente, accompagnato da Mod. 4 unificato, a firma del Veterinario Ufficiale, riportante la dicitura “ bovino proveniente da allevamento sospetto da brucellosi.” Negli allevamenti autorizzati alla produzione di latte crudo da vendersi direttamente al consumatore o in base all’articolo 4 del D.P.R. 54/96, tale autorizzazione dovrà essere sospesa fino alla ripristino della qualifica sanitaria secondo le procedure indicate al successivo punto 3-E.1 3-C. RITIRO QUALIFICA SANITARIA / APERTURA FOCOLAIO La qualifica sanitaria può essere ritirata, su valutazione del competente Servizio Veterinario congiuntamente alla Regione/OEVR e all’IZS, alla luce della situazione epidemiologica qualora gli animali reagiscano positivamente alla prova sierologica La qualifica sanitaria viene ritirata (apertura focolaio) ogni qual volta la presenza della brucellosi è confermata in base a prove di laboratorio (isolamento della Brucella abortus o Br.miletensis). Negli allevamenti con qualifica sanitaria ritirata, oltre a quanto previsto dal successivo punto, nessun bovino può lasciare l’allevamento se non per essere inviato direttamente al macello accompagnato da Mod. 4 unificato, a firma del Veterinario Ufficiale, riportante la dicitura “ bovino proveniente da allevamento infetto da brucellosi.” L’apertura di focolai, sia in un Allevamento da riproduzione che da ingrasso, deve essere comunicata all’ /OEVR tramite il Mod.1 sez.A (Regolamento di Polizia Veterinaria) 3-C.1. Provvedimenti Negli allevamenti in cui è autorizzata la produzione di latte crudo destinato alla vendita diretta al consumatore ai sensi della Circolare della Regione Lombardia n° 39 del 17/11/04 o al consumo umano diretto ai sensi dell’art. 4 del D.P.R. n°54/97, tale autorizzazione dovrà essere sospesa fino alla ripristino della qualifica sanitaria secondo le procedure indicate al successivo punto 3-E.2 3-C.1.1. Animali infetti

i capi infetti devono essere prontamente isolati e abbattuti entro 30 gg dalla notifica dell’ordinanza di abbattimento. Su tali animali non è permesso alcun intervento o manualità terapeutica. La macellazione dei capi che hanno presentato manifestazioni cliniche della malattia comportanti eliminazione di brucelle deve avvenire non oltre 7 giorni dalla notifica di cui sopra Se alla scadenza dei termini il proprietario non ha ottemperato agli obblighi previsti, il Direttore Generale dell’ASL, su proposta del Servizio Veterinario competente, adotta apposita ordinanza di abbattimento coatto dei capi rimasti.

i capi infetti devono essere inviati ad un impianto di macellazione della provincia ove ha sede il focolaio, in vincolo sanitario e scortati sia dal Mod. 4 rilasciato dal Veterinario Ufficiale e riportante la dicitura “bovino infetto da BRC”, che dall’Estratto del Mod 2/33.

Page 26: PIANO DI CONTROLLO E SORVEGLIANZA NEI CONFRONTI … 15_03_06_ profilassi... · specie bovina, comprese le specie Bison bison e Bubalus bubalus, ed in cui gli animali vengono allevati

ALLEGATO 1 2006 – DDUO “Piano regionale di controllo e sorveglianza nei confronti della tubercolosi bovina, brucellosi bovina e leucosi enzootica bovina” Pagina 24 di 31

Qualora sia dimostrata l’impossibilità di procedere alla macellazione nella provincia sede del focolaio, il Servizio Veterinario della ASL competente per l’allevamento può autorizzare, previo accordo col Servizio Veterinario competente per il macello, la macellazione in altra provincia della Regione Lombardia;

il Servizio Veterinario competente per il macello deve essere preventivamente avvisato circa l’arrivo di tali capi;

tutti i bovini degli allevamenti epidemiologicamente correlati con il focolaio, devono essere sottoposti ad approfondimenti diagnostici.

3-C.1.2. Allevamenti infetti

Negli allevamenti dichiarati infetti (focolai), si adottano le seguenti disposizioni accurata indagine epidemiologica in collaborazione con OEVR (Allegato F); segnalazione al Dipartimento di Prevenzione Medico; censimento degli animali per specie e categoria; distruzione dei feti e degli invogli fetali nonché dei vitelli nati morti o morti subito dopo la

nascita; divieto di monta; mungitura degli animali infetti e sospetti infetti separatamente o, almeno, per ultimi; dopo la mungitura devono essere effettuate opportune operazioni di pulizia e disinfezione

così come previsto al successivo punto 3-D; divieto di qualsiasi movimento da e per l’allevamento infetto, salvo che per macellazione; vitelli nati da madri infette non possono essere utilizzati per la riproduzione e possono

lasciare l’allevamento solo per essere inviati al macello; il latte delle bovine infette può essere distrutto od utilizzato solo per alimentazione

animale, previo trattamento termico effettuato nell’ambito dello stesso allevamento; il latte dei capi sani, previa autorizzazione del Servizio Veterinario, deve essere raccolto in

contenitori separati, identificati con appositi contrassegni e destinato a caseifici dotati di idonee attrezzature per essere risanato, prima della lavorazione mediante trattamento di pasteurizzazione;

distruzione con il fuoco o interramento previa aspersione con prodotto disinfettante appropriato del fieno, della paglia, dello strame e di qualsiasi materiale o sostanza venuta a contatto con gli animali infetti o con le loro placente;

il letame e il liquame devono essere sistemati in luogo inaccessibile agli altri animali dell’allevamento e devono essere sottoposti ad adeguata disinfezione e stoccaggio per in periodo di almeno 3 settimane. Comunque è vietato impiegare il letame per le orticolture;

accertamento sierologico dei cani presenti nell’allevamento, e in caso di positività, loro isolamento, se necessario in canile, sotto controllo del Serv. Veterinario per un periodo non inferiore ai 3 mesi.

3-D. DISINFEZIONI Entro sette giorni dall’ allontanamento dell’ultimo capo infetto e comunque prima di ricostituire l’allevamento, i ricoveri, i contenitori , le attrezzature e gli utensili usati per gli animali, devono essere accuratamente puliti e disinfettati secondo il protocollo suggerito dal Centro di Referenza Nazionale per la BRC (Allegato I). Con le stesse modalità dovranno essere puliti e disinfettati tutti gli automezzi dopo ogni trasporto di animali provenienti da un allevamento infetto. Le disinfezioni di cui sopra saranno effettuate sotto controllo del Servizio Veterinario che rilascerà un certificato ufficiale di avvenuta disinfezione. Il reimpiego di pascoli dove hanno transitato animali infetti, non può aver luogo prima di 4 mesi dall’allontanamento degli stessi.

Page 27: PIANO DI CONTROLLO E SORVEGLIANZA NEI CONFRONTI … 15_03_06_ profilassi... · specie bovina, comprese le specie Bison bison e Bubalus bubalus, ed in cui gli animali vengono allevati

ALLEGATO 1 2006 – DDUO “Piano regionale di controllo e sorveglianza nei confronti della tubercolosi bovina, brucellosi bovina e leucosi enzootica bovina” Pagina 25 di 31 3-E. RIACQUISIZIONE QUALIFICA SANITARIA 3-E.1. A seguito di sospensione 3-E.1.1. in Allevamenti da riproduzione La qualifica viene ripristinata ed i provvedimenti addottati vengono revocati qualora:

se gli animali ritenuti sospetti sono stati abbattuti, tutti i bovini superiori ai 12 mesi di età siano stati sottoposti con esito negativo a due accertamenti sierologici il primo dei quali effettuato non prima di 30 giorni dopo l’eliminazione dei capi sospetti e il secondo perlomeno 60 giorni dopo;

se gli animali ritenuti sospetti sono stati isolati, siano stati sottoposti con esito favorevole ad un accertamento sierologico valutato sia con la tecnica della Fissazione del Complemento che della Sieroagglutinazione e tutti i bovini superiori ai 12 mesi di età siano risultati negativi ad un accertamento sierologico;

nel caso la sospensione sia dovuta ad una positività sul latte di massa, tutti i bovini di età superiore ai 12 mesi abbiano reagito favorevolmente ad un accertamento sierologico valutato sia con la tecnica della Fissazione del Complemento che della Sieroagglutinazione. Nel caso ci siano capi reattivi, si dovranno concordare con la Regione/OEVR ulteriori approfondimenti diagnostici al fine di escludere la presenza della brucellosi in allevamento.

nel caso la sospensione sia dovuta al mancato rispetto delle norme che disciplinano la movimentazione:

i capi oggetto della movimentazione, prontamente isolati, siano stati sottoposti con esito favorevole ad un accertamento sierologico effettuato non oltre 10 giorni dal loro ingresso in stalla;

tutti i capi superiori ai 12 mesi di età siano sottoposti con esito favorevole ad un accertamento sierologico effettuato ad almeno 30 giorni di distanza da quello effettuato sui capi di nuova introduzione.

Qualora la procedura sopra descritta non venga rispettata, l’allevamento perde la qualifica sanitaria e per riacquisirla dovranno essere soddisfatte le condizioni previste al successivo punto 3-E.2.1.

3-E.1.2. In allevamenti da ingrasso

La qualifica sanitaria viene riacquisita quando: vengono rispettate le procedure previste al precedente punto 3-E.1.1.

oppure previa valutazione della situazione epidemiologica da parte dell’ASL e della Regione/OEVR, dopo macellazione di tutti i bovini facenti parte dell’unità produttiva dei sospetti

vengano effettuate le opportune disinfezioni previste al precedente punto 3-D. 3-E.2. A seguito di ritiro La chiusura di focolai, sia in un Allevamento da riproduzione che da ingrasso, deve essere comunicata all’ OEVR tramite il Mod.1 sez B (Regolamento di polizia veterinaria ) 3-E.2.1. In Allevamenti da riproduzione

La qualifica viene ripristinata quando, dopo l’eliminazione dell’ultimo capo infetto:

Page 28: PIANO DI CONTROLLO E SORVEGLIANZA NEI CONFRONTI … 15_03_06_ profilassi... · specie bovina, comprese le specie Bison bison e Bubalus bubalus, ed in cui gli animali vengono allevati

ALLEGATO 1 2006 – DDUO “Piano regionale di controllo e sorveglianza nei confronti della tubercolosi bovina, brucellosi bovina e leucosi enzootica bovina” Pagina 26 di 31

vengono effettuate le opportune disinfezioni previste dal precedente 3-D. tutti i bovini di età superiore ai 12 mesi sono risultati negativi a due prove

sierologiche consecutive, effettuate ad un intervallo di 60 giorni l’una dall’altra, la prima delle quali effettuata almeno 30 giorni dopo l’allontanamento degli animali positivi.

La ripresa della qualifica sanitaria coincide con la chiusura del focolaio e la revoca dei provvedimenti addottati.

3-E.2.2. In allevamenti da ingrasso

Il ripristino della qualifica sanitaria avviene quando:

vengono rispettate le procedure previste al precedente punto 3-E.2.1. oppure

previa valutazione della situazione epidemiologica da parte dell’ASL e della Regione/OEVR, dopo macellazione di tutti i bovini facenti parte dell’unità produttiva

sono effettuate le disinfezioni previste dal precedente punto 3-D. 3-F. ABBATTIMENTO CAPI INFETTI Tutti i bovini dichiarati infetti devono essere sottoposti ai provvedimenti previsti dal precedente punto 3-C.1.1. Previo accordo con la Regione/OEVR e l’IZS, può essere disposto anche l’abbattimento di capi sieronegativi qualora la situazione epidemiologica sia tale da farli giudicare infetti. 3-G. STAMPING OUT Al fine di estinguere il focolaio, valutata la situazione epidemiologica e sentito il parere della Regione/OEVR ed IZS, si potrà procedere allo stamping out.

Page 29: PIANO DI CONTROLLO E SORVEGLIANZA NEI CONFRONTI … 15_03_06_ profilassi... · specie bovina, comprese le specie Bison bison e Bubalus bubalus, ed in cui gli animali vengono allevati

ALLEGATO 1 2006 – DDUO “Piano regionale di controllo e sorveglianza nei confronti della tubercolosi bovina, brucellosi bovina e leucosi enzootica bovina” Pagina 27 di 31

4 - LEUCOSI BOVINA ENZOOTICA

4-A. OTTENIMENTO e MANTENIMENTO QUALIFICA SANITARIA 4-A.1. Allevamento da Riproduzione Ufficialmente Indenne da Leucosi 4-A.1.1. Ottenimento Qualifica

nel corso degli ultimi due anni non è stato evidenziato e confermato alcun caso clinico né anatomopatologico di leucosi bovina enzootica;

negli ultimi 12 mesi tutti gli animali superiori ai dodici mesi di età hanno reagito negativamente a due accertamenti sierologici ad un intervallo di almeno quattro mesi.

4-A.1.2. Mantenimento Qualifica non è stato evidenziato e confermato alcun caso clinico né anatomopatologico di leucosi

bovina enzootica. tutti gli animali superiori ai 12 mesi di età sono sottoposti con esito favorevole, con la

periodicità prevista al precedente punto 1-C.1.1, ai controlli previsti al punto 1-C.2.1. tutti gli animali oggetto di movimentazione tra allevamenti, se di età superiore ai 12 mesi,,

soddisfano le condizioni stabilite al precedente punto 1-D.1. tutti gli animali macellati sono soggetti ad ispezione ufficiale post-mortem ed è garantita la

notifica di tutte le neoplasie degli organi e del sistema linfatico. Contestualmente alla notifica, deve essere effettuato l’invio di idonei campioni di materiale patologico all’IZS e, da parte del Servizio Veterinario territorialmente competente sull’allevamento di provenienza del capo, una accurata indagine sierologica per la conferma o meno della presenza della malattia.

4-A.2. Allevamento da Ingrasso Ufficialmente Indenne da Leucosi

4-A.2.1. Ottenimento Qualifica

nel corso degli ultimi due anni non è stato evidenziato e confermato alcun caso clinico né anatomopatologico di leucosi bovina enzootica.

tutti gli animali introdotti, provengono da Allevamenti Ufficialmente Indenni da Leucosi e se di età superiore ai 12 mesi, soddisfano le condizioni stabilite al precedente punto 1-D.1.

4-A.2.2. Mantenimento Qualifica sono rispettate tutte le condizioni stabilite per l’ottenimento della qualifica. sono rispettate tutte le condizioni stabilite al punto 1-D.1, ai fini della movimentazione. tutti i controlli sierologici effettuati al macello nei confronti della Leb hanno dato esito

favorevole 4-B. SOSPENSIONE QUALIFICA SANITARIA La qualifica sanitaria viene sospesa

quando non sono rispettate le norme che disciplinano il mantenimento della qualifica sanitaria. quando il Test Elisa effettuato sul latte di massa presenta una reazione positiva.

Page 30: PIANO DI CONTROLLO E SORVEGLIANZA NEI CONFRONTI … 15_03_06_ profilassi... · specie bovina, comprese le specie Bison bison e Bubalus bubalus, ed in cui gli animali vengono allevati

ALLEGATO 1 2006 – DDUO “Piano regionale di controllo e sorveglianza nei confronti della tubercolosi bovina, brucellosi bovina e leucosi enzootica bovina” Pagina 28 di 31

a seguito di comunicazione di riscontro di neoplasia in organi e/o sistema linfatico in sede di macellazione

4-B.1. Provvedimenti Negli allevamenti con qualifica sanitaria sospesa, gli animali sospetti devono essere prontamente isolati e nessun bovino può lasciare l’allevamento se non per essere inviato direttamente al macello, accompagnato da Mod. 4 unificato, a firma del Veterinario Ufficiale, riportante la dicitura “ bovino proveniente da allevamento sospetto da leucosi” 4-C. RITIRO QUALIFICA SANITARIA / APERTURA FOCOLAIO La qualifica sanitaria viene ritirata (apertura focolaio)

quando uno o più animali reagiscono positivamente alla prova sierologica; sono stati confermati, tramite esami sierologici, casi clinici e anatomopatologico di leucosi

bovina enzootica. Negli allevamenti con qualifica sanitaria ritirata, oltre a quanto previsto da successivo punto nessun bovino può lasciare l’allevamento se non per essere inviato direttamente al macello accompagnato da Mod. 4 unificato, a firma del Veterinario Ufficiale, riportante la dicitura “ bovino proveniente da allevamento infetto da LEB.” L’apertura di focolai, sia in un Allevamento da riproduzione che da ingrasso, deve essere comunicata all’ /OEVR tramite il Mod.1 sez.A (Regolamento di polizia veterinaria ) 4-C.1. Provvedimenti 4-C.1.1. Animali infetti

i capi infetti devono essere prontamente isolati e abbattuti entro 30 gg dalla notifica dell’ordinanza di abbattimento. Tale termine può essere prorogato fino ad un massimo di 12 mesi, quando il tasso di infezione sia pari o superiore al 30% Su tali animali non è permesso alcun intervento o manualità terapeutica. Se alla scadenza dei termini il proprietario non ha ottemperato agli obblighi, l’autorità sanitaria, su proposta del Servizio Veterinario competente, adotta apposita ordinanza di abbattimento coatto dei capi rimasti.

i capi infetti devono essere inviati al macello in vincolo sanitario, scortati dal Mod. 4 rilasciato dal Veterinario Ufficiale riportante la dicitura “ bovino infetto da LEB” e dall’ Estratto del Mod 2/33;

il Servizio Veterinario competente per il macello deve essere preventivamente avvisato circa l’arrivo di tali capi;

tutti i bovini degli allevamenti epidemiologicamente correlati con il focolaio, devono essere sottoposti ad approfondimenti diagnostici.

4-C.1.2. Allevamenti infetti

Negli allevamenti dichiarati infetti (focolaio), si adottano le seguenti disposizioni: accurata indagine epidemiologica in collaborazione con Regione/OEVR; le risultanze

dovranno essere inviate, utilizzando l’Allegato Q, al Centro di Referenza Nazionale per la LEB presso l’IZS di Perugina;

divieto di monta; obbligo di eliminare il colostro delle animali infetti oppure di risanarlo con idoneo

trattamento prima di somministrarlo ai vitelli;

Page 31: PIANO DI CONTROLLO E SORVEGLIANZA NEI CONFRONTI … 15_03_06_ profilassi... · specie bovina, comprese le specie Bison bison e Bubalus bubalus, ed in cui gli animali vengono allevati

ALLEGATO 1 2006 – DDUO “Piano regionale di controllo e sorveglianza nei confronti della tubercolosi bovina, brucellosi bovina e leucosi enzootica bovina” Pagina 29 di 31

obbligo di bollire il latte delle animali infetti prima di somministrarlo ai vitelli/annutoli; divieto di qualsiasi movimento da e per l’allevamento infetto, salvo che per macellazione;

i vitelli nati da madri infette sono destinati alla macellazione, salvo che: o siano stati separati dalla madre dopo la nascita; o se non inviati direttamente al macello, siano posti in vincolo sanitario presso

l’azienda fino a quando, raggiunti 24 mesi di età, siano sottoposti con esito negativo ad accertamento sierologico.

4-D. DISINFEZIONI Entro sette giorni dall’ allontanamento dell’ ultimo capo infetto e comunque prima di ricostituire l’allevamento, i ricoveri, i contenitori , le attrezzature e gli utensili usati per gli animali, devono essere accuratamente puliti e disinfettati secondo il protocollo suggerito dal Centro di Referenza Nazionale per la LEB (Allegato L). Con le stesse modalità dovranno essere puliti e disinfettati tutti gli automezzi dopo ogni trasporto di animali provenienti da un allevamento infetto. Le disinfezioni di cui sopra saranno effettuate sotto controllo del Servizio Veterinario che rilascerà un certificato ufficiale di avvenuta disinfezione. 4-E. RIACQUISIZIONE QUALIFICA SANITARIA 4-E.1. A seguito di sospensione 4-E.1.1. In Allevamenti da riproduzione

La qualifica sanitaria viene ripristinata e vengono revocati i provvedimenti addottati qualora: nel caso di riscontro in sede di macellazione di neoplasie negli organi e nel sistema linfatico, tutti i bovini superiori ai 12 mesi di età, appartenenti all’allevamento di provenienza del capo macellato, siano stati sottoposti con esito negativo ad un accertamento sierologico nel caso la sospensione sia dovuta ad una positività sul latte di massa, tutti i bovini di età superiore ai 12 mesi abbiano reagito favorevolmente ad un accertamento sierologico valutato sia con la tecnica della Fissazione del Complemento che della Sieroagglutinazione;

□ nel caso la sospensione sia dovuta al mancato rispetto delle norme che relative alla movimentazione, essa viene ripristinata e vengono revocati i provvedimenti addottati quando

i capi oggetto della movimentazione, prontamente isolati, siano stati sottoposti con esito favorevole ad un accertamento sierologico effettuato non oltre 10 giorni dal loro ingresso in stalla;

tutti i capi superiori ai 12 mesi di vita siano sottoposti con esito favorevole ad un accertamento sierologico effettuato ad almeno 30 giorni di distanza da quello effettuato sui capi di nuova introduzione.

Qualora la procedura sopra descritta non venga rispettata, l’allevamento perde la qualifica sanitaria e per riacquisirla dovranno essere soddisfatte le condizioni previste per l’ottenimento della qualifica.

4-E.1.2. In allevamenti da ingrasso

La qualifica sanitaria viene riacquisita quando: vengono rispettate le procedure previste al precedente punto 4-E.1.1.

oppure

Page 32: PIANO DI CONTROLLO E SORVEGLIANZA NEI CONFRONTI … 15_03_06_ profilassi... · specie bovina, comprese le specie Bison bison e Bubalus bubalus, ed in cui gli animali vengono allevati

ALLEGATO 1 2006 – DDUO “Piano regionale di controllo e sorveglianza nei confronti della tubercolosi bovina, brucellosi bovina e leucosi enzootica bovina” Pagina 30 di 31

previa valutazione della situazione epidemiologica da parte dell’ASL e della Regione/OEVR, dopo macellazione di tutti i bovini facenti parte dell’unità produttiva dei sospetti vengono effettuate le opportune disinfezioni previste dal precedente 4-D.

4-E.2. A seguito di ritiro La chiusura di focolai, sia in un Allevamento da riproduzione che da ingrasso deve essere comunicata all’ /OEVR tramite il Mod.1 sez B (REGOLAMENTO DI POLIZIA VETERINARIA) 4-E.2.1. In Allevamenti da riproduzione

a) se la qualifica è stata ritirata a seguito della positività di un solo capo, la riacquisizione avviene contemporaneamente alla chiusura del focolaio ed alla revoca dei provvedimenti addottati, qualora:

vengano effettuate le opportune disinfezioni previste dal precedente punto 4-D. dopo almeno tre mesi dall’abbattimento del capo infetto e dei suoi vitelli, tutti i capi di età superiore ai 12 mesi siano stati sottoposti con esito favorevole a due controlli sierologici ad intervallo non inferiore a 4 mesi e non superiore a 12; gli allevamenti epidemiologicamente correlati a quello infetto siano stati sottoposti con esito favorevole agli accertamenti previsti al punto precedente.

b) se la qualifica è stata ritirata a seguito della positività di più capi, la riacquisizione

avviene contemporaneamente alla chiusura del focolaio ed alla revoca dei provvedimenti addottati qualora:

vengano effettuate le opportune disinfezioni previste dal precedente punto 4-D. dopo almeno tre mesi dall’abbattimento degli infetti e dei relativi vitelli, tutti i capi

superiori ai 12 mesi di età siano sottoposti con esito favorevole a due controlli sierologici ad intervallo non inferiore a 4 mesi e non superiore a 12;

gli allevamenti epidemiologicamente correlati a quello infetto siano sottoposti con esito favorevole agli accertamenti previsti al punto precedente.

tutti i capi inferiori ai 12 mesi di età, se non inviati direttamente al macello, devono essere posti sotto vincolo sanitario presso l’azienda fino a quando, raggiunti 24 mesi di età, siano sottoposti con esito negativo ad accertamento sierologico.

4-E.2.2. In allevamenti da ingrasso

I provvedimenti adottati sono revocati, con conseguente chiusura del focolaio e ripristino della qualifica sanitaria quando:

vengono rispettate le procedure previste al precedente punto 4-E.2.1. oppure

previa valutazione della situazione epidemiologica da parte dell’ASL e della Regione/OEVR, dopo macellazione di tutti i bovini facenti parte dell’unità produttiva dei sospetti

sono effettuate le opportune disinfezioni previste dal precedente punto 4-D.

4-F. ABBATTIMENTO CAPI INFETTI Tutti i bovini dichiarati infetti dovranno essere sottoposti ai provvedimenti previsti dal precedente punto 3-C.1.1. Previo accordo con la Regione/OEVR e l’IZS, si potrà disporre anche l’abbattimento di capi sieronegativi, qualora la situazione epidemiologica sia tale da farli giudicare infetti.

Page 33: PIANO DI CONTROLLO E SORVEGLIANZA NEI CONFRONTI … 15_03_06_ profilassi... · specie bovina, comprese le specie Bison bison e Bubalus bubalus, ed in cui gli animali vengono allevati

ALLEGATO 1 2006 – DDUO “Piano regionale di controllo e sorveglianza nei confronti della tubercolosi bovina, brucellosi bovina e leucosi enzootica bovina” Pagina 31 di 31 4-G. STAMPING OUT Al fine di estinguere il focolaio, valutata la situazione epidemiologica e sentito il parere della Regione/OEVR ed IZS, si potrà procedere allo stamping out.

Page 34: PIANO DI CONTROLLO E SORVEGLIANZA NEI CONFRONTI … 15_03_06_ profilassi... · specie bovina, comprese le specie Bison bison e Bubalus bubalus, ed in cui gli animali vengono allevati

ALLEGATO A 2006 – DDUO “Piano regionale di controllo e sorveglianza nei confronti della tubercolosi bovina, brucellosi bovina e leucosi enzootica bovina” Pagina 1 di 1

TUBERCOLOSI - SCHEDA DI INVIO CAMPIONI

Alla Sezione I.Z.S. di_______________________________

e p.c. -al Dipartimento di Prevenzione Veterinario A.S.L.________

competente per l’allevamento di provenienza dei capi

-all’ OEVR

ASL ____ Distretto_______________ Veterinario Ispettore _____________________

Macello _________________________Comune ___________________ Provincia ___

specie Bovina Bufalina

Codice allevamento di provenienza Proprietario _____________________________________________________________

Indirizzo ________________________________________________________________

Comune ___________________________ Provincia_____________

ASL di provenienza ___________________Distretto_____________________________

DESCRIZIONE MATERIALE INVIATO PER ESAME COLTURALE E PROVA BIOLOGICA Organi con lesione Polmone altri__________________________ Linfonodi retrofaringei n° ______

Linfonodi mediastinici n° ______

Linfonodi bronchiali n° ______

Linfonodi epatico-mesenterici n° ______

Altri________________________ n°_______

Totale campioni inviati n° _____ Data_________________ Firma____________________ I campioni devono essere prelevati da tutti i soggetti che presentano lesioni nodulari granulomatose agli organi e ai linfonodi. Il prelievo riguarda tutti gli organi e i linfonodi satelliti. I campioni prelevati devono essere mantenuti separati per organo, in contenitori a tenuta identificati con etichetta riportante il numero di matricola dell'animale e la tipologia dell'organo. I campioni vanno conservati a temperatura di refrigerazione e inviati nel più breve tempo possibile alla sezione dell'IZS competente per territorio. Sui campioni verranno eseguite indagini di laboratorio necessarie per l'isolamento e l'identificazione dei Micobatteri.

Macellazione regolare Macellazione capo dubbio/positivo Macellazione capo infetto Macellazione capo non infetto da allevamento

infetto

ID capo _________________ Sesso M F Data di nascita_________ Razza________________

LESIONI ANATOMO-PATOLOGICHE

SI NO

Page 35: PIANO DI CONTROLLO E SORVEGLIANZA NEI CONFRONTI … 15_03_06_ profilassi... · specie bovina, comprese le specie Bison bison e Bubalus bubalus, ed in cui gli animali vengono allevati

ALLEGATO B 2006 – DDUO “Piano regionale di controllo e sorveglianza nei confronti della tubercolosi bovina, brucellosi bovina e leucosi enzootica bovina” Pagina 1 di 1

TUBERCOLOSI

SCHEDA DI INVIO CAMPIONI DI LATTE PER LA RICERCA ISONIAZIDE

Alla Sezione Istituto Zooprofilattico Sperimentale di ____________________________

ASL _____ Distretto________________________________________

Codice azienda Proprietario _____________________________________________________________

Indirizzo ________________________________________________________________

Comune ___________________________ Provincia_____________

Tipologia allevamento latte misto N° vacche__________ N° vacche in lattazione___________ NOTE___________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ Data prelievo campioni_______________

Inviati all'IZS di ______________________il____________

Timbro e firma veterinario ufficiale

_________________________ Modalità di prelievo e conservazione dei campioni: - in allevamenti con elevato effettivo di bovine in lattazione (>50) è consigliabile sostituire il singolo campione di

massa con un campionamento multiplo per gruppi di circa 30 bovine. Nel caso di campioni eseguiti per gruppi di bovine, indicare il n° di campioni prelevati e il n° di bovine per ciascun gruppo

- miscelare il latte come nei prelievi di qualità - quantità minima 20 ml - conservare a temperatura di refrigerazione - utilizzare sempre conservante (sodio Azide) come per campioni latte brucellosi - in caso di mancanza di conservante CONGELARE il campione, ed evitare lo scongelamento prima della consegna

Page 36: PIANO DI CONTROLLO E SORVEGLIANZA NEI CONFRONTI … 15_03_06_ profilassi... · specie bovina, comprese le specie Bison bison e Bubalus bubalus, ed in cui gli animali vengono allevati

ALLEGATO C 2006 – DDUO “Piano regionale di controllo e sorveglianza nei confronti della tubercolosi bovina, brucellosi bovina e leucosi enzootica bovina”. Pagina 1 di 5

TUBERCOLOSI BOVINA / BUFALINA

FOCOLAIO SCHEDA DI RILEVAMENTO DATI AL MACELLO

Page 37: PIANO DI CONTROLLO E SORVEGLIANZA NEI CONFRONTI … 15_03_06_ profilassi... · specie bovina, comprese le specie Bison bison e Bubalus bubalus, ed in cui gli animali vengono allevati

ALLEGATO C 2006 DDUO “Piano regionale di controllo e sorveglianza nei confronti della tubercolosi bovina, brucellosi bovina e leucosi enzootica bovina” Pagina 2 di 5

DR............................................................ Recapito telefonico......................................... A.S.L. n° ........ Data ...../...../..... MACELLO ......................................................................... N° TEL. ........................................... VIA......................................................... COMUNE ......................................... PROV. ..............

ANIMALI PROVENIENTI DA ALLEVAMENTO INFETTO

(marcati con ‘T’) Allevamento: Codice identificazione azienda (DPR 317/96) ……………………….

Denominazione azienda ............................................................................

Proprietario ..............................................................................................

Via................................................................................... N°....................

Comune ........................................................................... Prov. ..............

A.S.L. …...................................................................................................

NUMERO E TIPO DI ANIMALI ESAMINATI

VITELLI N° ______ VITELLI BUFALINI(1) N° ______

VITELLONI N° ______ ANNUTOLI(2) N° ______

TORI N° ______ TORI BUFALINI N° ______

MANZE N° ______ ANNUTOLE(3) N° ______

VACCHE IN PRODUZIONE N° ______ BUFALE IN PRODUZIONE N° ______

VACCHE DA RIFORMA N° ______ BUFALE DA RIFORMA N° ______

……………………………… N° ______ ……………………………… N° ______

(1) Dalla nascita allo svezzamento. (2) Dallo svezzamento a 24 mesi. (3) Dallo svezzamento al primo intervento fecondativo.

Page 38: PIANO DI CONTROLLO E SORVEGLIANZA NEI CONFRONTI … 15_03_06_ profilassi... · specie bovina, comprese le specie Bison bison e Bubalus bubalus, ed in cui gli animali vengono allevati

ALLEGATO C 2006 DDUO “Piano regionale di controllo e sorveglianza nei confronti della tubercolosi bovina, brucellosi bovina e leucosi enzootica bovina” Pagina 3 di 5

REPERTO ISPETTIVO

N.° animali esaminati N.° animali con lesioni tubercolari

Vitelli N°________ N°________ Vitelloni N°________ N°________ Tori N°________ N°________ Manze N°________ N°________ Vacche in produzione N°________ N°________ Vacche da riforma N°________ N°________ …………………….. N°________ N°________ Vitelli bufalini N°________ N°________ Annutoli N°________ N°________ Tori bufalini N°________ N°________ Annutole N°________ N°________ Bufale in produzione N°________ N°________ Bufale da riforma N°________ N°________ …………………….. N°________ N°________

MATERIALE PATOLOGICO DA PRELEVARE (1)

(anche in caso di reperto anatomo-patologico negativo) IN PRESENZA DI LESIONI SOSPETTE:

A) ORGANI SEDE DI LESIONE(2) Evitare di incidere a fondo i siti di lesione per non compromettere l’esito dell’esame colturale (possibile inquinamento del campione)

IN APPARENTE ASSENZA DI LESIONI RIFERIBILI A TBC:

A) TONSILLE B) LINFONODI : RETROFARINGEI MANDIBOLARI TRACHEOBRONCHIALI MEDIASTINICI MESENTERICI EPATICO - MESENTERICI (NEI VITELLI) SUB - ILIACI C) POLMONE (1): I campioni confezionati singolarmente in contenitore sterile a tenuta ed identificati con etichetta riportante il n° di matricola dell’animale e natura dell'organo contenuto, devono essere inviati nel più breve tempo possibile alla vicina Sezione dell’Istituto Zooprofilattico, avendo cura di mantenerli a temperatura di refrigerazione. Se l’invio non è effettuabile entro 12 ore dal prelievo, è necessario suddividere il campione in due aliquote, una delle quali da sottoporre a congelamento (esame colturale), e la seconda da congelare o fissare in formalina al 10% (esame istologico). (2): Inviare al laboratorio, in ogni caso, le lesioni tubercolari o similtubercolari riscontrate in sede ispettiva

Page 39: PIANO DI CONTROLLO E SORVEGLIANZA NEI CONFRONTI … 15_03_06_ profilassi... · specie bovina, comprese le specie Bison bison e Bubalus bubalus, ed in cui gli animali vengono allevati

ALLEGATO C 2006 DDUO “Piano regionale di controllo e sorveglianza nei confronti della tubercolosi bovina, brucellosi bovina e leucosi enzootica bovina” Pagina 4 di 5

Contrassegno Identificazione (marca auricolare)

Organi colpiti Tipo di lesione(3)

Lesioni aspecifiche(4) Organi / Sangue prelevati

.................................

Tonsille Ln. retrofaringei Ln. mandibolari Ln.tracheobronchiali Ln. Mediastinici

Ln. mesenterici Ln. epatici Ln. mandibolari Ln. sub-iliaci ..........................

........................…………

........................…………

Tonsille Ln. retrofaringei Ln. mandibolari Ln.tracheobronchiali Ln. Mediastinici

Ln. mesenterici Ln. epatici Ln. mandibolari Ln. sub-iliaci Sangue

.................................

Tonsille Ln. retrofaringei Ln. mandibolari Ln.tracheobronchiali Ln. Mediastinici

Ln. mesenterici Ln. epatici Ln. mandibolari Ln. sub-iliaci ..........................

........................…………

........................…………

Tonsille Ln. retrofaringei Ln. mandibolari Ln.tracheobronchiali Ln. Mediastinici

Ln. mesenterici Ln. epatici Ln. mandibolari Ln. sub-iliaci Sangue

.................................

Tonsille Ln. retrofaringei Ln. mandibolari Ln.tracheobronchiali Ln. Mediastinici

Ln. mesenterici Ln. epatici Ln. mandibolari Ln. sub-iliaci ..........................

........................…………

........................…………

Tonsille Ln. retrofaringei Ln. mandibolari Ln.tracheobronchiali Ln. Mediastinici

Ln. mesenterici Ln. epatici Ln. mandibolari Ln. sub-iliaci Sangue

.................................

Tonsille Ln. retrofaringei Ln. mandibolari Ln.tracheobronchiali Ln. Mediastinici

Ln. mesenterici Ln. epatici Ln. mandibolari Ln. sub-iliaci ..........................

........................…………

........................…………

Tonsille Ln. retrofaringei Ln. mandibolari Ln.tracheobronchiali Ln. Mediastinici

Ln. mesenterici Ln. epatici Ln. mandibolari Ln. sub-iliaci Sangue

.................................

Tonsille Ln. retrofaringei Ln. mandibolari Ln.tracheobronchiali Ln. Mediastinici

Ln. mesenterici Ln. epatici Ln. mandibolari Ln. sub-iliaci ..........................

........................…………

........................…………

Tonsille Ln. retrofaringei Ln. mandibolari Ln.tracheobronchiali Ln. Mediastinici

Ln. mesenterici Ln. epatici Ln. mandibolari Ln. sub-iliaci Sangue

.................................

Tonsille Ln. retrofaringei Ln. mandibolari Ln.tracheobronchiali Ln. Mediastinici

Ln. mesenterici Ln. epatici Ln. mandibolari Ln. sub-iliaci ..........................

........................…………

........................…………

Tonsille Ln. retrofaringei Ln. mandibolari Ln.tracheobronchiali Ln. Mediastinici

Ln. mesenterici Ln. epatici Ln. mandibolari Ln. sub-iliaci Sangue

(3) Tipo di lesione : 1- complesso primario, 2- generalizzazione acuta miliare, 3- generalizzazione protratta, 4- forma organica cronica evolutiva, 5- collasso delle resistenze generali, 6- nessuna lesione apparente (NVL). (4) Descrivere le eventuali lesioni non riconducibili all’infezione tubercolare ma a patologie in grado di generare false positivita’: 1 - Paratubercolosi, 2 - Distomatosi, 3- Actinogranulomatosi, 4-Elmintiasi gastro-int., 5- Lesioni da corpo estraneo, 6- Cisticercosi / idatidosi, 7- Granuloma di Roeckl, 8- Ectoparassitosi, 9- Nocardiosi, 10- Dermatite nodosa, 11- Altro (specificare).

Page 40: PIANO DI CONTROLLO E SORVEGLIANZA NEI CONFRONTI … 15_03_06_ profilassi... · specie bovina, comprese le specie Bison bison e Bubalus bubalus, ed in cui gli animali vengono allevati

ALLEGATO C 2006 DDUO “Piano regionale di controllo e sorveglianza nei confronti della tubercolosi bovina, brucellosi bovina e leucosi enzootica bovina” Pagina 5 di 5

SPAZIO RISERVATO ALLA SEZIONE DIAGNOSTICA – I.Z.S.

Numero di registro sezione: ………….

Contrassegno Identificazione (marca auricolare)

Esami di laboratorio effettuati

Osservazioni

............................

.................................... ....................................

.........................................................…….. ........................................................………

............................

.................................... ....................................

.........................................................…….. .........................................................………

............................

................................... ....................................

........................................……….................. ..........................................……….................

............................

.................................... ....................................

.............................................……….............. ................................................………...........

............................

.................................... ....................................

..................................................………......... ............................................…..….................

............................

.................................... ....................................

................................................…..…............. ...............................................…..…..............

............................

.................................... ....................................

...............................................…..….............. ..............................................…..…...............

DATA DI INVIO ALL’ISTITUTO ZOOPROFILATTICO ...../...../.....

SEDE CENTRALE

SEZIONE DI ........................ Il Veterinario

.............................................

Page 41: PIANO DI CONTROLLO E SORVEGLIANZA NEI CONFRONTI … 15_03_06_ profilassi... · specie bovina, comprese le specie Bison bison e Bubalus bubalus, ed in cui gli animali vengono allevati

ALLEGATO D 2006 – DDUO “Piano regionale di controllo e sorveglianza nei confronti della tubercolosi bovina, brucellosi bovina e leucosi enzootica bovina” Pagina 1 di 1

MODALITA’ DI APPLICAZIONE DEL TEST GAMMA-INTERFERON PER

TUBERCOLOSI BOVINA

I prelievi vanno effettuati su tutti gli animali di età superiore a 100 giorni.

Sarà prelevato da ogni animale sangue dalla vena giugulare in provetta vacutainer in eparina (tappo verde) al volume di almeno 5 ml per provetta.

Il campione deve essere consegnato direttamente al Laboratorio di Immunobiochimica

Clinica dell’Istituto Zooprofilattico di Brescia entro 8 ore dal prelievo e non più tardi delle ore 14.00, ad esclusione del venerdì.

I campioni devono essere tenuti a temperatura ambiente e consegnati al laboratorio

previa notifica al Servizio Veterinario della Regione Lombardia e previo appuntamento con il laboratorio (tel. 030-2290365).

Utilizzare come documento di accompagnamento il modello 2/33 o altro documento in

cui deve essere riportata l’identificazione degli animali prelevati, la qualifica sanitaria dell’allevamento (focolaio o non focolaio) ed il riferimento al presente piano

La risposta sarà inviata dall’Istituto alla Sezione Diagnostica di competenza territoriale.

In deroga alle disposizioni sin qui emanate, è consentito per motivate ragioni di

necessità ed urgenza di eseguire il test del gamma-interferon ad almeno 8 giorni di distanza dall’esecuzione del test intradermico.

Per quanto riguarda le modalità di applicazione del test, si consiglia di procedere al

controllo dell’intero effettivo dell’allevamento. E’ necessario controllare l’allevamento ad intervalli di 30-40 giorni. Sulla base della normativa vigente, è possibile pertanto eseguire il test intradermico e quello del gamma-interferon assieme ad intervalli di 42 giorni, avendo cura in ogni caso di rimuovere il più rapidamente possibile i capi positivi all’uno o all’altro test. E’ poi necessario interrompere l’esecuzione del test gamma-interferon, allorquando si raggiunga una prevalenza non superiore al 5% di soggetti positivi al test e l’esame autoptico accurato degli animali positivi non riveli lesioni riferibili a tubercolosi bovina. Se non fatto in precedenza, è consigliabile a questo punto eseguire il primo dei 2 test tubercolinici destinati all’accreditamento della azienda.

________________________________________________________________________________

Page 42: PIANO DI CONTROLLO E SORVEGLIANZA NEI CONFRONTI … 15_03_06_ profilassi... · specie bovina, comprese le specie Bison bison e Bubalus bubalus, ed in cui gli animali vengono allevati

ALLEGATO E 2006 – DDUO “Piano regionale di controllo e sorveglianza nei confronti della tubercolosi bovina, brucellosi bovina e leucosi enzootica bovina” Pagina 1 di 12

TUBERCOLOSI BOVINA / BUFALINA

INDAGINE EPIDEMIOLOGICA

Page 43: PIANO DI CONTROLLO E SORVEGLIANZA NEI CONFRONTI … 15_03_06_ profilassi... · specie bovina, comprese le specie Bison bison e Bubalus bubalus, ed in cui gli animali vengono allevati

ALLEGATO E 2006 DDUO “Piano regionale di controllo e sorveglianza nei confronti della tubercolosi bovina, brucellosi bovina e leucosi enzootica bovina” Pagina 2 di 12 DR............................................................ Recapito telefonico.....................................….

A.S.L. n° ........ Data ...../...../.....

Allevamento

TIPOLOGIA INSEDIAMENTO

Stalla di sosta

Codice identificazione azienda (DPR 317/96) …………………………….. Denominazione azienda …………………........................................................................................

Proprietario...............................................…...................................................................……….....

Via/località........................................................………………………………….... n°.........………

Comune..................................… Prov. ...........…

Data denuncia di malattia infettiva: ..../..../.… → allegare mod.1 → allegare mod.2/33

STATO SANITARIO DELL’ALLEVAMENTO PRIMA DEL RILIEVO DEL FOCOLAIO 1) UFFICIALMENTE INDENNE:

SI → Conferimento qualifica data ...../...../.....

Ultima prova tubercolinica negativa data ...../...../.....

NO → Precedente positività allergica: data ...../...../..... n. capi controllati……….…..

n. capi positivi………......….

2) RILIEVO NEGLI ULTIMI 24 MESI DI CAPI POSITIVI O DUBBI ALL’INTRADERMOREAZIONE:

NO n. capi controllati…………..

SI → data ...../...../..... → n. capi positivi……...……....→ (allegare mod. 2/33)

n. capi dubbi………....…….

3) RILIEVO NEGLI ULTIMI 24 MESI DI CAPI CON LESIONI ANATOMOPATOLOGICHE RIFERIBILI A TBC:

NO

SI → data ...../...../..... → (allegare mod.10/33 – O.M. 2/1/93)

Conferma di laboratorio:

NON EFFETTUATA

EFFETTUATA

ESAME ISTOLOGICO Esito: …………………..……….……..

ESAME IMMUNOISTOCHIMICO Esito: …………………..……….……..

ESAME COLTURALE Esito: …………………..……….…….. Altro (specificare): ………………………………………………………

Page 44: PIANO DI CONTROLLO E SORVEGLIANZA NEI CONFRONTI … 15_03_06_ profilassi... · specie bovina, comprese le specie Bison bison e Bubalus bubalus, ed in cui gli animali vengono allevati

ALLEGATO E 2006 DDUO “Piano regionale di controllo e sorveglianza nei confronti della tubercolosi bovina, brucellosi bovina e leucosi enzootica bovina” Pagina 3 di 12

DATI RELATIVI ALL’ALLEVAMENTO O STALLA DI SOSTA

4) INDIRIZZO PRODUTTIVO

Riproduzione Latte Riproduzione carne Ingrasso Misto (linea vacca-vitello) (latte + ingrasso)

5) ANIMALI DA RIPRODUZIONE Vacche n° ............. Manze n° .............. Tori n° ............. Vitelli (età<12 mesi) n° .............. Bufale n° ............. Vacche nutrici n° .............. Annutole(1) n.° ………. Tori bufalini n° ...........… Vitelli/e bufalini(2) n° .............

6) ANIMALI DA CARNE NO Vitelli a carne bianca n° .............

SI → Vitelli in svezzamento n° .............

Vitelloni n° .............

Annutoli(3) n.° .....…….

7) ALTRI ANIMALI NO

SI → Ovini n° .............. Caprini n° ...............

Suini n° .............. Cani n° ...............

Gatti n° .............. Altre specie...............

Libero accesso ai locali d’allevamento NO SI specie............………... Libero accesso ai locali di stoccaggio alimenti NO SI specie............………... 8) RIMONTA Interna

Esterna Provenienza:

Nazionale Regione ..................

Provincia .................. Estera Stato ..................

Regione ..................

(1) Dallo svezzamento al primo intervento fecondativo. (2) Dalla nascita allo svezzamento. (3) Dallo svezzamento a 24 mesi.

Page 45: PIANO DI CONTROLLO E SORVEGLIANZA NEI CONFRONTI … 15_03_06_ profilassi... · specie bovina, comprese le specie Bison bison e Bubalus bubalus, ed in cui gli animali vengono allevati

ALLEGATO E 2006 DDUO “Piano regionale di controllo e sorveglianza nei confronti della tubercolosi bovina, brucellosi bovina e leucosi enzootica bovina” Pagina 4 di 12

9) STABULAZIONE

Vacche : Libera Fissa Mista

Manze: Libera Fissa Mista

Bufale: Libera Altro .....................................................

10) MODALITÀ DI SMALTIMENTO DEIEZIONI

Concimaia tradizionale Fertirrigazione Depurazione in vasconi Altro .....................................................

11) PASCOLO

NO Interno all’allevamento

SI Brado

Alpeggio

Indicare le località ed il periodo in cui il pascolo è stato utilizzato prima dell’ insorgenza del

focolaio:

Località Comune Prov. dal al

............................. .................................. ........... .......................... ............................

............................. .................................. ........... .......................... ............................

............................. .................................. ........... .......................... ............................

............................. .................................. ........... .......................... ............................

............................. .................................. ........... .......................... ............................

12) ADOZIONE DI MISURE SANITARIE

Isolamento degli animali di nuova introduzione dal resto dell’effettivo, in locali separati (quarantena): sempre spesso talvolta mai

Tutto pieno / tutto vuoto:

sempre spesso talvolta mai

Page 46: PIANO DI CONTROLLO E SORVEGLIANZA NEI CONFRONTI … 15_03_06_ profilassi... · specie bovina, comprese le specie Bison bison e Bubalus bubalus, ed in cui gli animali vengono allevati

ALLEGATO E 2006 DDUO “Piano regionale di controllo e sorveglianza nei confronti della tubercolosi bovina, brucellosi bovina e leucosi enzootica bovina” Pagina 5 di 12

Disegnare schematicamente una mappa relativa alla disposizione dei vari locali di allevamento, segnando al loro interno la distribuzione dei diversi gruppi di animali.

Indicare inoltre: • l’eventuale presenza di paddocks esterni e recintati; • l’ubicazione, rispetto all’azienda, di eventuali allevamenti confinanti

specificandone la tipologia. • Canali d'irrigazione e fonti d'acqua superficiali

Page 47: PIANO DI CONTROLLO E SORVEGLIANZA NEI CONFRONTI … 15_03_06_ profilassi... · specie bovina, comprese le specie Bison bison e Bubalus bubalus, ed in cui gli animali vengono allevati

ALLEGATO E 2006 DDUO “Piano regionale di controllo e sorveglianza nei confronti della tubercolosi bovina, brucellosi bovina e leucosi enzootica bovina” Pagina 6 di 12

DATI SUL MOVIMENTO DEGLI ANIMALI

13) INTRODUZIONE DI ANIMALI (DOPO L’ULTIMA PROVA ALLERGICA NEGATIVA)

Introduzione da altri allevamenti, stalle di sosta – commercianti: NO SI

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Data: ...../...../..... Marca auricolare(1) .........................….... Categoria(2) .......................................….

Provenienza: Stalla di sosta Allevamento

Denominazione azienda(3) ……………………………………………………………………………. Proprietario ................................................................... Codice …………………………….. Via.....................................................................................................................N...........................

Comune............................................................................................Prov............... A.S.L…............

Animali introdotti scortati da Mod.D NO SI

Prova di scambio (art. 12, DM 15/12/95 n.°592) NO SI data: ...../...../..... ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Data: ...../...../..... Marca auricolare(1) ...........................….. Categoria(2) ….......................................

Provenienza: Stalla di sosta Allevamento

Denominazione azienda(3) ……………………………………………………………………………. Proprietario ................................................................... Codice …………………………….. Via.....................................................................................................................N...........................

Comune............................................................................................Prov............... A.S.L…............

Animali introdotti scortati da Mod.D NO SI

Prova di scambio (art. 12, DM 15/12/95 n.°592) NO SI data: ...../...../..... ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Data: ...../...../..... Marca auricolare(1) ................................ Categoria(2) ...........................................

Provenienza: Stalla di sosta Allevamento

Denominazione azienda(3) ……………………………………………………………………………. Proprietario ................................................................... Codice …………………………….. Via.....................................................................................................................N...........................

Comune............................................................................................Prov............... A.S.L…............

Animali introdotti scortati da Mod.D NO SI

Prova di scambio (art. 12, DM 15/12/95 n.°592) NO SI data: ...../...../..... ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

(1) Per gli allevamenti da ingrasso indicare la consistenza della partita di appartenenza dei soggetti riscontrati positivi. (2) Vacca – Manza – Toro – Vitellone – Vitello (< 12 mesi) / Bufala – Annutola – Toro bufalino – Annutolo – Vitello bufalino. (3) Per gli animali provenienti dall’estero è sufficiente indicare il paese e la regione di provenienza dei capi introdotti.

Page 48: PIANO DI CONTROLLO E SORVEGLIANZA NEI CONFRONTI … 15_03_06_ profilassi... · specie bovina, comprese le specie Bison bison e Bubalus bubalus, ed in cui gli animali vengono allevati

ALLEGATO E 2006 DDUO “Piano regionale di controllo e sorveglianza nei confronti della tubercolosi bovina, brucellosi bovina e leucosi enzootica bovina” Pagina 7 di 12 Introduzione da fiere o mercati: NO SI

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Data: ...../...../..... Marca auricolare(1) ...........….................….. Categoria(2) ........…............................

Provenienza: Fiera Mercato

Comune...............................................................................…............Prov............ A.S.L.................

Animali introdotti scortati da Mod.D NO SI

Prova di scambio (art. 12, DM 15/12/95 n.°592) NO SI data: ...../...../.....

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Data: ...../...../..... Marca auricolare(1) ...........….................….. Categoria(2) ........…............................

Provenienza: Fiera Mercato

Comune...............................................................................…............Prov............ A.S.L.................

Animali introdotti scortati da Mod.D NO SI

Prova di scambio (art. 12, DM 15/12/95 n.°592) NO SI data: ...../...../.....

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Data: ...../...../..... Marca auricolare(1) ...........….................….. Categoria(2) ........…............................

Provenienza: Fiera Mercato

Comune...............................................................................…............Prov............ A.S.L.................

Animali introdotti scortati da Mod.D NO SI

Prova di scambio (art. 12, DM 15/12/95 n.°592) NO SI data: ...../...../.....

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Data: ...../...../..... Marca auricolare(1) ...........….................….. Categoria(2) ........…............................

Provenienza: Fiera Mercato

Comune...............................................................................…............Prov............ A.S.L................

Animali introdotti scortati da Mod.D NO SI

Prova di scambio (art. 12, DM 15/12/95 n.°592) NO SI data: ...../...../.....

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Data: ...../...../..... Marca auricolare(1) ...........….................….. Categoria(2) ........…............................

Provenienza: Fiera Mercato

Comune...............................................................................…............Prov............ A.S.L................

Animali introdotti scortati da Mod.D NO SI

Prova di scambio (art. 12, DM 15/12/95 n.°592) NO SI data: ...../...../.....

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

(1) Per gli allevamenti da ingrasso indicare la consistenza della partita di appartenenza dei soggetti riscontrati positivi. (2) Vacca – Manza – Toro – Vitellone – Vitello (< 12 mesi) / Bufala – Annutola – Toro bufalino – Annutolo – Vitello bufalino.

Page 49: PIANO DI CONTROLLO E SORVEGLIANZA NEI CONFRONTI … 15_03_06_ profilassi... · specie bovina, comprese le specie Bison bison e Bubalus bubalus, ed in cui gli animali vengono allevati

ALLEGATO E 2006 DDUO “Piano regionale di controllo e sorveglianza nei confronti della tubercolosi bovina, brucellosi bovina e leucosi enzootica bovina” Pagina 8 di 12

14) USCITA DI ANIMALI (DOPO L’ULTIMA PROVA ALLERGICA NEGATIVA)

Vendita ad altri allevamenti - stalle di sosta: NO SI ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Data: ...../...../..... Marca auricolare(1) ...........................……... Categoria(2) .............….......................

Destinazione: Stalla di sosta Allevamento

Denominazione azienda(3) ……………………………………………………………………………. Proprietario ................................................................... Codice …………………………….. Via.........................................................................................................................N...........…..........

Comune......................................................................................…....Prov........... A.S.L...................

Animali venduti scortati da Mod.D NO SI

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Data: ...../...../..... Marca auricolare(1) ...........................……... Categoria(2) .........…...........................

Destinazione: Stalla di sosta Allevamento

Denominazione azienda(3) ……………………………………………………………………………. Proprietario ................................................................... Codice …………………………….. Via.........................................................................................................................N.................…....

Comune.................................................….........................................Prov........... A.S.L..................

Animali venduti scortati da Mod.D NO SI

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Data: ...../...../..... Marca auricolare(1) .............…….................. Categoria(2) ..….................................

Destinazione: Stalla di sosta Allevamento

Denominazione azienda(3) ……………………………………………………………………………. Proprietario ................................................................... Codice …………………………….. Via..........................................................…............................................................N..................…..

Comune....................................................…......................................Prov........... A.S.L.................

Animali venduti scortati da Mod.D NO SI

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

(1) Per gli allevamenti da ingrasso indicare la consistenza della partita di appartenenza dei soggetti riscontrati positivi. (2) Vacca – Manza – Toro – Vitellone – Vitello (< 12 mesi) / Bufala – Annutola – Toro bufalino – Annutolo – Vitello bufalino. (3) Per gli animali provenienti dall’estero è sufficiente indicare il paese e la regione di provenienza degli animali introdotti.

Page 50: PIANO DI CONTROLLO E SORVEGLIANZA NEI CONFRONTI … 15_03_06_ profilassi... · specie bovina, comprese le specie Bison bison e Bubalus bubalus, ed in cui gli animali vengono allevati

ALLEGATO E 2006 DDUO “Piano regionale di controllo e sorveglianza nei confronti della tubercolosi bovina, brucellosi bovina e leucosi enzootica bovina” Pagina 9 di 12 Uscita verso macelli: NO SI ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Data: ...../...../..... Marca auricolare(1) .…...................…........... Categoria(2) ......................................

Nome macello..................................................................Codice …………………………….. Comune.....................................................…......................................Prov........... A.S.L.................

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Data: ...../...../..... Marca auricolare(1) ..........……..................... Categoria(2) ......................................

Nome macello..................................................................Codice …………………………….. Comune.............................................................…..............................Prov........... A.S.L.................

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Data: ...../...../..... Marca auricolare(1) ..................……............. Categoria(2) ......................................

Nome macello..................................................................Codice …………………………….. Comune.....................................................................…......................Prov........... A.S.L.................

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Uscita verso fiere/mercati/esposizioni: NO SI

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Data: ...../...../..... Marca auricolare(1) ..…...............….............. Categoria(2) ......................................

Comune ................................................................................….Provincia.........................................

Destinazione : Fiera Mercato Esposizione

Animali scortati da Mod.D NO SI

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Data: ...../...../..... Marca auricolare(1) ..................…............…. Categoria(2) ......................................

Comune ...............................................................................…..Provincia.........................................

Destinazione : Fiera Mercato Esposizione

Animali scortati da Mod.D NO SI

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

(1) Per gli allevamenti da ingrasso indicare la consistenza della partita di appartenenza dei soggetti riscontrati positivi. (2) Vacca – Manza – Toro – Vitellone – Vitello (< 12 mesi) / Bufala – Annutola – Toro bufalino – Annutolo – Vitello bufalino.

Page 51: PIANO DI CONTROLLO E SORVEGLIANZA NEI CONFRONTI … 15_03_06_ profilassi... · specie bovina, comprese le specie Bison bison e Bubalus bubalus, ed in cui gli animali vengono allevati

ALLEGATO E 2006 DDUO “Piano regionale di controllo e sorveglianza nei confronti della tubercolosi bovina, brucellosi bovina e leucosi enzootica bovina” Pagina 10 di 12

CONTATTI CON ANIMALI SELVATICI

15) PRESENZA DI ANIMALI SELVATICI NELLE AREE IN PROSSIMITÀ DELL’ALLEVAMENTO

NO

SI Erbivori (caprioli, cervi, camosci ecc.)

Mustelidi (tassi, faine ecc.)

Cinghiali

Volpi

Altro ..........................................................

..........................................................

16) OSSERVATO CONTATTO DIRETTO DEI SELVATICI CON I BOVINI/BUFALINI NO SI

CONTATTI DIRETTI CON ALTRI ALLEVAMENTI (promiscuità/contatto dei capi dell’allevamento con animali appartenenti ad altre aziende)

NO SI Tipo di contatto: pascolo alpeggio azienda confinante fiera mercato altro………………….. Denominazione azienda …………………..........................................................................................

Proprietario …………………………………………. Codice …………………………..

Via..................................................................……....................................................N....................

Comune........................................................................................... Prov...…...... A.S.L.....…..........

Ufficialmente indenne da tubercolosi NO SI Tipo di contatto: pascolo alpeggio azienda confinante fiera mercato altro………………….. Denominazione azienda …………………..........................................................................................

Proprietario …………………………………………. Codice …………………………..

Via..................................................................……....................................................N....................

Comune........................................................................................... Prov...…...... A.S.L.....…..........

Ufficialmente indenne da tubercolosi NO SI

Page 52: PIANO DI CONTROLLO E SORVEGLIANZA NEI CONFRONTI … 15_03_06_ profilassi... · specie bovina, comprese le specie Bison bison e Bubalus bubalus, ed in cui gli animali vengono allevati

ALLEGATO E 2006 DDUO “Piano regionale di controllo e sorveglianza nei confronti della tubercolosi bovina, brucellosi bovina e leucosi enzootica bovina” Pagina 11 di 12

CONTATTI INDIRETTI CON ALTRI ALLEVAMENTI

NO SI Tipo di contatto: mezzi di trasporto in comune ; scambi di alimenti ; attrezzature ; liquami ; contatti con altre specie animali di allevamenti diversi ; personale (manodopera, tecnici mangimistici, veterinari) ; pascoli ; luoghi di abbeverata ; aziende confinanti(1) ; altro (specificare).................................................

Denominazione azienda …………………..........................................................................................

Proprietario...............................................….........……..… Codice ………………………………

Via..................................................................……....................................................N....................

Comune........................................................................................... Prov...…...... A.S.L.....…..........

Ufficialmente indenne da tubercolosi NO SI Tipo di contatto: mezzi di trasporto in comune ; scambi di alimenti ; attrezzature ; liquami ; contatti con altre specie animali di allevamenti diversi ; personale (manodopera, tecnici mangimistici, veterinari) ; pascoli ; luoghi di abbeverata ; aziende confinanti(1) ; altro (specificare).................................................

Denominazione azienda …………………..........................................................................................

Proprietario...............................................….........……..… Codice ………………………………

Via..................................................................……....................................................N....................

Comune........................................................................................... Prov...…...... A.S.L.....…..........

Ufficialmente indenne da tubercolosi NO SI

ALTRI ALLEVAMENTI DELLO STESSO PROPRIETARIO

NO SI Codice identificazione azienda (DPR 317/96) …………………………… Denominazione azienda ……………….............................................................................................

Via............................................................…….......................................................N.......................

Comune........................................................................................... Prov...…...... A.S.L....…...........

Ufficialmente indenne da tubercolosi NO SI

Codice identificazione azienda (DPR 317/96) …………………………….. Denominazione azienda ……………….............................................................................................

Via............................................................…….......................................................N.......................

Comune........................................................................................... Prov...…...... A.S.L....…...........

Ufficialmente indenne da tubercolosi NO SI

(1) Riportare tale dato solamente in caso di reale possibilità di contatto indiretto con gli animali di tale/i azienda/e.

Page 53: PIANO DI CONTROLLO E SORVEGLIANZA NEI CONFRONTI … 15_03_06_ profilassi... · specie bovina, comprese le specie Bison bison e Bubalus bubalus, ed in cui gli animali vengono allevati

ALLEGATO E 2006 DDUO “Piano regionale di controllo e sorveglianza nei confronti della tubercolosi bovina, brucellosi bovina e leucosi enzootica bovina” Pagina 12 di 12

STATO SANITARIO DEL PERSONALE DI STALLA

17) LIBRETTO SANITARIO Regolare Non regolare Non richiesto Note: ............................................................................................................................................... 18) ULTIMA PROVA ALLERGICA E/O SCHERMOGRAFIA

PROVA ALLERGICA Data ..../..../.... Esito ....................... Non noto

SCHERMOGRAFIA Data ..../..../.... Esito ....................... Non noto

19) CASI DI TUBERCOLOSI NELL’UOMO:

NO SI Persone ammalate Anno(1) Età(2)

Personale di stalla ..................... ......................

Familiari ..................... ......................

Altre persone ..................... ...................... (specificare)

ANAMNESI PATOLOGICA DELL’ALLEVAMENTO

20) SINTOMATOLOGIA RIFERIBILE A TBC CLINICAMENTE MANIFESTA: NO SI

In atto al momento della visita Segnalata dal veterinario aziendale

21) ALTRE PATOLOGIE PRESENTI IN ALLEVAMENTO: NO SI

Patologia/e: ………………………… ………………………………

………………………… ………………………………

In atto al momento della visita Segnalata dal veterinario aziendale

Terapie effettuate: .............................................................................................................................

.........................................................................................................................................................

22) L’ALLEVAMENTO INFETTO È STATO INDIVIDUATO

Con il test tubercolinico → (Allegare mod. 2/33) Al macello → (Allegare mod. 10/33)

Osservazioni: ....................................................................................................................................

..........................................................................................................................................................

.......................................................................................................................................................... Il Veterinario

.....................................

(1) Anno in cui è stata fatta la diagnosi. (2) Età della persona al momento della diagnosi.

Page 54: PIANO DI CONTROLLO E SORVEGLIANZA NEI CONFRONTI … 15_03_06_ profilassi... · specie bovina, comprese le specie Bison bison e Bubalus bubalus, ed in cui gli animali vengono allevati

ALLEGATO F 2006 – DDUO “Piano regionale di controllo e sorveglianza nei confronti della tubercolosi bovina, brucellosi bovina e leucosi enzootica bovina”. Pagina 1 di 15

BRUCELLOSI BOVINA / BUFALINA

SCHEDA DI RILEVAMENTO DATI IN

UN FOCOLAIO

Page 55: PIANO DI CONTROLLO E SORVEGLIANZA NEI CONFRONTI … 15_03_06_ profilassi... · specie bovina, comprese le specie Bison bison e Bubalus bubalus, ed in cui gli animali vengono allevati

ALLEGATO F 2006 DDUO “Piano regionale di controllo e sorveglianza nei confronti della tubercolosi bovina, brucellosi bovina e leucosi enzootica bovina” Pagina 2 di 15 DR …… Recapito telefonico: A.S.L. ……. Distretto di ………….. Data: …/……/…..

Allevamento X

TIPOLOGIA INSEDIAMENTO

Stalla di sosta

Codice identificazione azienda (DPR 317/96) _ _ _ / _ _ / _ _ _ Denominazione azienda: …………………………

Proprietario: ……………………………………..

Via/località .......................................... N. ......

Comune: ………………….. Prov.: ……………….

Data denuncia di malattia infettiva: ..../..../.… → allegare mod.1 → allegare mod.2/33 Positività sierologica riscontrata nel corso di: - controllo per attività pianificata - compravendita - positività ring test

STATO SANITARIO DELL’ALLEVAMENTO PRIMA DEL RILIEVO DEL FOCOLAIO

1) UFFICIALMENTE INDENNE:

SI Data conferimento qualifica ....../...../..... Data ultima prova sierologica negativa ....../...../.....

NO Precedente positività sierologica: data ....../...../.....

n. capi controllati………….. n. capi positivi………….

INDENNE (art. 25, comma 2, DM 651/94):

SI Data ultima prova sierologica negativa ....../...../.....

NO Precedente positività sierologica: data ....../...../.....

n. capi controllati………….. n. capi positivi………….

2) PRECEDENTI POSITIVITÀ SIEROLOGICHE IN ALLEVAMENTO (Ultimi 10 anni)

NO SI → anno ...................

n. capi controllati …….….….. n. capi positivi ………...….

ISOLAMENTO di Brucella spp. NO SI Esito tipizzazione ………. NON EFFETTUATO

Page 56: PIANO DI CONTROLLO E SORVEGLIANZA NEI CONFRONTI … 15_03_06_ profilassi... · specie bovina, comprese le specie Bison bison e Bubalus bubalus, ed in cui gli animali vengono allevati

ALLEGATO F 2006 DDUO “Piano regionale di controllo e sorveglianza nei confronti della tubercolosi bovina, brucellosi bovina e leucosi enzootica bovina” Pagina 3 di 15

DATI RELATIVI ALL’ALLEVAMENTO O STALLA DI SOSTA

3) INDIRIZZO PRODUTTIVO Riproduzione Latte Riproduzione carne Ingrasso Misto (linea vacca-vitello) (latte + ingrasso) Caseificazione in proprio NO SI

Conferisce latte ai caseifici NO SI

A quale/i caseificio/i conferisce :

Nome ....................................................Comune ........................................... A.S.L. n° ..........

Nome ....................................................Comune ........................................... A.S.L. n° ..........

Nome ....................................................Comune ........................................... A.S.L. n° .......... 4) ANIMALI DA RIPRODUZIONE Vacche n° ............. Manze n° .............. Tori n° ............. Vitelli (età<12 mesi) n° .............. Bufale n° ............. Vacche nutrici n° .............. Annutole(1) n.° ………. Tori bufalini n° .............. Vitelli/e bufalini(2) n° .............

5) ANIMALI DA CARNE NO SI Vitelli a carne bianca n.° .............…….. Vitelloni n.° .............……..

Vitelli in svezzamento n.° .............…….. Annutoli(3) n.° .............……..

6) ALTRI ANIMALI NO SI X Ovini n°..................... Data ultima prova sierologica ...../...../..... Esito..............

Caprini n°..…............

Cani n.°…………→ Esame sierologico per Brucella Spp.: NO SI

n. controllati………….. n. positivi………….

Suini n°.................... Volatili n°.......................

Gatti n°..........…...... Altre specie......…...........

(1) Dallo svezzamento al primo intervento fecondativo. (2) Dalla nascita allo svezzamento. (3) Dallo svezzamento a 24 mesi.

Page 57: PIANO DI CONTROLLO E SORVEGLIANZA NEI CONFRONTI … 15_03_06_ profilassi... · specie bovina, comprese le specie Bison bison e Bubalus bubalus, ed in cui gli animali vengono allevati

ALLEGATO F 2006 DDUO “Piano regionale di controllo e sorveglianza nei confronti della tubercolosi bovina, brucellosi bovina e leucosi enzootica bovina” Pagina 4 di 15 7) RIMONTA Interna

Esterna Provenienza:

Nazionale Regione ..................

Provincia .................. Estera Stato ..................

Regione ..................

8) RIPRODUZIONE

Monta naturale

→ Toro di proprietà

→ Toro in prestito

Azienda di provenienza:

Codice (ISTAT) Denominazione azienda ….…………………………………..…………….

Proprietario ……………………..…………………………………………..

Via ……………………………………..……………………… N ………..

Comune ………………………………..……………………Prov. ………..

Ufficialmente indenne da brucellosi SI NO

Data ultima prova sierologica negativa ....../...../.....

Fecondazione artificiale

9) STABULAZIONE Vacche : Libera Fissa Mista

Manze: Libera Fissa Mista

Bufale: Libera Altro ……………………………...

Page 58: PIANO DI CONTROLLO E SORVEGLIANZA NEI CONFRONTI … 15_03_06_ profilassi... · specie bovina, comprese le specie Bison bison e Bubalus bubalus, ed in cui gli animali vengono allevati

ALLEGATO F 2006 DDUO “Piano regionale di controllo e sorveglianza nei confronti della tubercolosi bovina, brucellosi bovina e leucosi enzootica bovina” Pagina 5 di 15 10) MODALITÀ DI SMALTIMENTO DEIEZIONI

Concimaia tradizionale Fertirrigazione Depurazione in vasconi Altro .....................................................

11) ADOZIONE DI MISURE SANITARIE

Isolamento degli animali di nuova introduzione dal resto dell’effettivo, in locali separati (quarantena): sempre spesso talvolta mai

Tutto pieno / tutto vuoto:

sempre spesso talvolta mai

12) PASCOLO: NO SI Interno all’allevamento

Brado

Alpeggio

Indicare le località ed il periodo in cui il pascolo è stato utilizzato prima dell’insorgenza del

focolaio:

Località Comune Prov. dal al

............................. .................................. ........... .......................... ............................

............................. .................................. ........... .......................... ............................

............................. .................................. ........... .......................... ............................

............................. .................................. ........... .......................... ............................

............................. .................................. ........... .......................... ............................

............................. .................................. ........... .......................... ............................

............................. .................................. ........... .......................... ............................

............................. .................................. ........... .......................... ............................

............................. .................................. ........... .......................... ............................

Page 59: PIANO DI CONTROLLO E SORVEGLIANZA NEI CONFRONTI … 15_03_06_ profilassi... · specie bovina, comprese le specie Bison bison e Bubalus bubalus, ed in cui gli animali vengono allevati

ALLEGATO F 2006 DDUO “Piano regionale di controllo e sorveglianza nei confronti della tubercolosi bovina, brucellosi bovina e leucosi enzootica bovina” Pagina 6 di 15

Disegnare schematicamente una mappa relativa alla disposizione dei vari locali di allevamento, segnando al loro interno la distribuzione dei diversi gruppi di animali.

Indicare inoltre: • l’eventuale presenza di paddocks esterni e recintati; • l’ubicazione, rispetto all’azienda, di eventuali allevamenti confinanti specificandone la

tipologia. • Canali d'irrigazione e fonti d'acqua superficiali

Page 60: PIANO DI CONTROLLO E SORVEGLIANZA NEI CONFRONTI … 15_03_06_ profilassi... · specie bovina, comprese le specie Bison bison e Bubalus bubalus, ed in cui gli animali vengono allevati

ALLEGATO F 2006 DDUO “Piano regionale di controllo e sorveglianza nei confronti della tubercolosi bovina, brucellosi bovina e leucosi enzootica bovina” Pagina 7 di 15

DATI SUL MOVIMENTO DEGLI ANIMALI

13) INTRODUZIONE DI ANIMALI (DOPO L’ULTIMA PROVA SIEROLOGICA NEGATIVA)

Introduzione da altri allevamenti, stalle di sosta - commercianti: NO SI

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Data: ...../...../..... Marca auricolare(1) .........................….... Categoria(2) .......................................….

Provenienza: Stalla di sosta Allevamento

Denominazione azienda(3) .................................................................................................................

Proprietario ......................................................................... Codice Via........................................................................................................…............N..........................

Comune...............................................................................…...........Prov...............A.S.L. ..............

Animali introdotti scortati da Mod.P NO SI Prova di scambio (art. 13, DM 651/94) NO SI data: ...../...../..... ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Data: ...../...../..... Marca auricolare(1) .........................….... Categoria(2) .......................................….

Provenienza: Stalla di sosta Allevamento

Denominazione azienda(3) .................................................................................................................

Proprietario ......................................................................... Codice Via........................................................................................................…............N..........................

Comune...............................................................................…...........Prov...............A.S.L. ..............

Animali introdotti scortati da Mod.P NO SI Prova di scambio (art. 13, DM 651/94) NO SI data: ...../...../..... ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Data: ...../...../..... Marca auricolare(1) .........................….... Categoria(2) .......................................….

Provenienza: Stalla di sosta Allevamento

Denominazione azienda(3) .................................................................................................................

Proprietario ......................................................................... Codice Via........................................................................................................…............N..........................

Comune...............................................................................…...........Prov...............A.S.L. ..............

Animali introdotti scortati da Mod.P NO SI Prova di scambio (art. 13, DM 651/94) NO SI data: ...../...../..... ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

(1) Per gli allevamenti da ingrasso indicare la consistenza della partita di appartenenza dei soggetti riscontrati positivi. (2) Vacca – Manza – Toro – Vitellone – Vitello (< 12 mesi) / Bufala – Annutola – Toro bufalino – Annutolo – Vitello bufalino. (3) Per gli animali provenienti dall’estero è sufficiente indicare il paese e la regione di provenienza dei capi introdotti.

Page 61: PIANO DI CONTROLLO E SORVEGLIANZA NEI CONFRONTI … 15_03_06_ profilassi... · specie bovina, comprese le specie Bison bison e Bubalus bubalus, ed in cui gli animali vengono allevati

ALLEGATO F 2006 DDUO “Piano regionale di controllo e sorveglianza nei confronti della tubercolosi bovina, brucellosi bovina e leucosi enzootica bovina” Pagina 8 di 15 Introduzione da fiere o mercati: NO SI

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Data: ...../...../..... Marca auricolare ...........................……....... Categoria(1) ......................................

Provenienza: Fiera Mercato

Comune............................................................................................Prov............A.S.L. …...............

Animali introdotti scortati da Mod.P NO SI

Prova di scambio (art. 13, DM 651/94) NO SI data: ...../...../..... ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Data: ...../...../..... Marca auricolare ...........................……....... Categoria(1) ......................................

Provenienza: Fiera Mercato

Comune............................................................................................Prov............A.S.L. …...............

Animali introdotti scortati da Mod.P NO SI

Prova di scambio (art. 13, DM 651/94) NO SI data: ...../...../..... ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Data: ...../...../..... Marca auricolare ...........................……....... Categoria(1) ......................................

Provenienza: Fiera Mercato

Comune............................................................................................Prov............A.S.L. …...............

Animali introdotti scortati da Mod.P NO SI

Prova di scambio (art. 13, DM 651/94) NO SI data: ...../...../..... ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Data: ...../...../..... Marca auricolare ...........................……....... Categoria(1) ......................................

Provenienza: Fiera Mercato

Comune............................................................................................Prov............A.S.L. …...............

Animali introdotti scortati da Mod.P NO SI

Prova di scambio (art. 13, DM 651/94) NO SI data: ...../...../..... ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Data: ...../...../..... Marca auricolare ...........................……....... Categoria(1) ......................................

Provenienza: Fiera Mercato

Comune............................................................................................Prov............A.S.L. …...............

Animali introdotti scortati da Mod.P NO SI

Prova di scambio (art. 13, DM 651/94) NO SI data: ...../...../..... ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

(1) Vacca – Manza – Toro – Vitellone – Vitello (< 12 mesi) / Bufala – Annutola – Toro bufalino – Annutolo – Vitello bufalino.

Page 62: PIANO DI CONTROLLO E SORVEGLIANZA NEI CONFRONTI … 15_03_06_ profilassi... · specie bovina, comprese le specie Bison bison e Bubalus bubalus, ed in cui gli animali vengono allevati

ALLEGATO F 2006 DDUO “Piano regionale di controllo e sorveglianza nei confronti della tubercolosi bovina, brucellosi bovina e leucosi enzootica bovina” Pagina 9 di 15 14) USCITA DI ANIMALI (DOPO L’ULTIMA PROVA SIEROLOGICA NEGATIVA)

Vendita ad altri allevamenti - stalle di sosta: NO SI ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Data: ...../...../..... Marca auricolare(1) .........................….... Categoria(2) .......................................….

Destinazione: Stalla di sosta Allevamento

Denominazione azienda(3) ………………………………………………………….………………….

Proprietario ......................................................................... Codice Via..............................................................................................................….........N.......................

Comune............................................................................................Prov...........A.S.L. …................

Animali venduti scortati da Mod.P NO SI

Prova di scambio (art. 13, DM 651/94) NO SI data: ...../...../..... ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Data: ...../...../..... Marca auricolare(1) .........................….... Categoria(2) .......................................….

Destinazione: Stalla di sosta Allevamento

Denominazione azienda(3) ………………………………………………………….………………….

Proprietario ......................................................................... Codice Via..............................................................................................................….........N.......................

Comune............................................................................................Prov...........A.S.L. …................

Animali venduti scortati da Mod.P NO SI

Prova di scambio (art. 13, DM 651/94) NO SI data: ...../...../..... ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Data: ...../...../..... Marca auricolare(1) .........................….... Categoria(2) .......................................….

Destinazione: Stalla di sosta Allevamento

Denominazione azienda(3) ………………………………………………………….………………….

Proprietario ......................................................................... Codice Via..............................................................................................................….........N.......................

Comune............................................................................................Prov...........A.S.L. …................

Animali venduti scortati da Mod.P NO SI

Prova di scambio (art. 13, DM 651/94) NO SI data: ...../...../.....

(1) Per gli allevamenti da ingrasso indicare la consistenza della partita di appartenenza dei soggetti riscontrati positivi. (2) Vacca – Manza – Toro – Vitellone – Vitello (< 12 mesi) / Bufala – Annutola – Toro bufalino – Annutolo – Vitello bufalino. (3) Per gli animali provenienti dall’estero è sufficiente indicare il paese e la regione di provenienza dei capi introdotti.

Page 63: PIANO DI CONTROLLO E SORVEGLIANZA NEI CONFRONTI … 15_03_06_ profilassi... · specie bovina, comprese le specie Bison bison e Bubalus bubalus, ed in cui gli animali vengono allevati

ALLEGATO F 2006 DDUO “Piano regionale di controllo e sorveglianza nei confronti della tubercolosi bovina, brucellosi bovina e leucosi enzootica bovina” Pagina 10 di 15

Uscita verso macelli: NO SI ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Data: ...../...../..... Marca auricolare ..................................…...... Categoria(1) ....................................

Nome macello.......................................................…........... Codice Comune.......................................................................…....................Prov...........A.S.L. .................

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Data: ...../...../..... Marca auricolare ..................................…...... Categoria(1) ....................................

Nome macello.......................................................…........... Codice Comune.......................................................................…....................Prov........... A.S.L. ................

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Uscita verso fiere/mercati/esposizioni: NO SI

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Data: ...../...../..... Marca auricolare ...................................…... Categoria(1) ......................................

Comune ..............................................................................…....Provincia........................................

Destinazione : Fiera Mercato Esposizione

Animali scortati da Mod.P NO SI

Prova di scambio (art. 13, DM 651/94) NO SI data: ...../...../..... ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Data: ...../...../..... Marca auricolare ...................................…... Categoria(1) ......................................

Comune ..............................................................................…....Provincia........................................

Destinazione : Fiera Mercato Esposizione

Animali scortati da Mod.P NO SI

Prova di scambio (art. 13, DM 651/94) NO SI data: ...../...../..... ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Data: ...../...../..... Marca auricolare ...................................…... Categoria(1) .............….....................

Comune ..............................................................................…....Provincia........................................

Destinazione : Fiera Mercato Esposizione

Animali scortati da Mod.P NO SI

Prova di scambio (art. 13, DM 651/94) NO SI data: ...../...../..... ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

CONTATTI DIRETTI CON ALTRI ALLEVAMENTI BOVINI (1) Vacca – Manza – Toro – Vitellone – Vitello (< 12 mesi) / Bufala – Annutola – Toro bufalino – Annutolo – Vitello bufalino.

Page 64: PIANO DI CONTROLLO E SORVEGLIANZA NEI CONFRONTI … 15_03_06_ profilassi... · specie bovina, comprese le specie Bison bison e Bubalus bubalus, ed in cui gli animali vengono allevati

ALLEGATO F 2006 DDUO “Piano regionale di controllo e sorveglianza nei confronti della tubercolosi bovina, brucellosi bovina e leucosi enzootica bovina” Pagina 11 di 15

(promiscuità/contatto dei capi dell’allevamento con animali appartenenti ad altre aziende)

NO SI Tipo di contatto: pascolo alpeggio azienda confinante fiera mercato altro………………….. Denominazione azienda …………………..........................................................................................

Proprietario...............................................….........……..… Codice Via..................................................................……....................................................N.................... Comune........................................................................................... Prov...…...... A.S.L.....….......... Ufficialmente indenne da brucellosi NO SI Tipo di contatto: pascolo alpeggio azienda confinante fiera mercato altro………………….. Denominazione azienda …………………..........................................................................................

Proprietario...............................................….........……..… Codice Via..................................................................……....................................................N.................... Comune........................................................................................... Prov...…...... A.S.L.....….......... Ufficialmente indenne da brucellosi NO SI

CONTATTI INDIRETTI CON ALTRI ALLEVAMENTI BOVINI

NO SI Tipo di contatto: mezzi di trasporto in comune ; scambi di alimenti ; attrezzature ; liquami ; contatti con altre specie animali di allevamenti diversi ; personale (manodopera, tecnici mangimistici, veterinari) ; pascoli ; luoghi di abbeverata ; aziende confinanti(1) ; altro (specificare).................................................

Denominazione azienda …………………..........................................................................................

Proprietario...............................................….........……..… Codice

Via..................................................................……....................................................N.................... Comune........................................................................................... Prov...…...... A.S.L.....….......... Ufficialmente indenne da brucellosi NO SI Tipo di contatto: mezzi di trasporto in comune ; scambi di alimenti ; attrezzature ; liquami ; contatti con altre specie animali di allevamenti diversi ; personale (manodopera, tecnici mangimistici, veterinari) ; pascoli ; luoghi di abbeverata ; aziende confinanti(1) ; altro (specificare).................................................

Denominazione azienda …………………..........................................................................................

Proprietario...............................................….........……..… Codice Via..................................................................……....................................................N.................... Comune........................................................................................... Prov...…...... A.S.L.....….......... Ufficialmente indenne da brucellosi NO SI

(1) Riportare tale dato solamente in caso di reale possibilità di contatto indiretto con gli animali di tale/i azienda/e.

Page 65: PIANO DI CONTROLLO E SORVEGLIANZA NEI CONFRONTI … 15_03_06_ profilassi... · specie bovina, comprese le specie Bison bison e Bubalus bubalus, ed in cui gli animali vengono allevati

ALLEGATO F 2006 DDUO “Piano regionale di controllo e sorveglianza nei confronti della tubercolosi bovina, brucellosi bovina e leucosi enzootica bovina” Pagina 12 di 15

CONTATTI DIRETTI CON ALLEVAMENTI OVI-CAPRINI (promiscuità/contatto dei capi dell’allevamento con animali appartenenti ad altre aziende)

NO SI Tipo di contatto: pascolo alpeggio azienda confinante fiera mercato altro………………….. Denominazione azienda …………………..........................................................................................

Proprietario...............................................….........……..… Codice Via..................................................................……....................................................N.................... Comune........................................................................................... Prov...…...... A.S.L.....….......... Ufficialmente indenne da brucellosi NO SI Tipo di contatto: pascolo alpeggio azienda confinante fiera mercato altro………………….. Denominazione azienda …………………..........................................................................................

Proprietario...............................................….........……..… Codice Via..................................................................……....................................................N.................... Comune........................................................................................... Prov...…...... A.S.L.....….......... Ufficialmente indenne da brucellosi NO SI

CONTATTI INDIRETTI CON ALLEVAMENTI OVI-CAPRINI

NO SI Tipo di contatto: mezzi di trasporto in comune ; scambi di alimenti ; attrezzature ; liquami ; contatti con altre specie animali di allevamenti diversi ; personale (manodopera, tecnici mangimistici, veterinari) ; pascoli ; luoghi di abbeverata ; aziende confinanti(1) ; altro (specificare).................................................

Denominazione azienda …………………..........................................................................................

Proprietario...............................................….........……..… Codice

Via..................................................................……....................................................N.................... Comune........................................................................................... Prov...…...... A.S.L.....….......... Ufficialmente indenne da brucellosi NO SI Tipo di contatto: mezzi di trasporto in comune ; scambi di alimenti ; attrezzature ; liquami ; contatti con altre specie animali di allevamenti diversi ; personale (manodopera, tecnici mangimistici, veterinari) ; pascoli ; luoghi di abbeverata ; aziende confinanti(1) ; altro (specificare).................................................

Denominazione azienda …………………..........................................................................................

Proprietario...............................................….........……..… Codice Via..................................................................……....................................................N.................... Comune........................................................................................... Prov...…...... A.S.L.....….......... Ufficialmente indenne da brucellosi NO SI

(1) Riportare tale dato solamente in caso di reale possibilità di contatto indiretto con gli animali di tale/i azienda/e.

Page 66: PIANO DI CONTROLLO E SORVEGLIANZA NEI CONFRONTI … 15_03_06_ profilassi... · specie bovina, comprese le specie Bison bison e Bubalus bubalus, ed in cui gli animali vengono allevati

ALLEGATO F 2006 DDUO “Piano regionale di controllo e sorveglianza nei confronti della tubercolosi bovina, brucellosi bovina e leucosi enzootica bovina” Pagina 13 di 15

CONTATTI CON ANIMALI SELVATICI

15) PRESENZA DI ANIMALI SELVATICI NELLE AREE IN PROSSIMITÀ DELL’ALLEVAMENTO

NO

SI Erbivori (caprioli, cervi, camosci ecc.)

Mustelidi (tassi, faine ecc.)

Cinghiali

Volpi

Lepri

Altro ..........................................................

..........................................................

16) OSSERVATO CONTATTO DIRETTO DEI SELVATICI CON I BOVINI/BUFALINI NO SI

ALTRI ALLEVAMENTI BOVINI/OVICAPRINI DELLO STESSO PROPRIETARIO

NO SI

Codice identificazione azienda (DPR 317/96) Denominazione azienda …………………..........................................................................................

Via..................................................................……....................................................N....................

Comune........................................................................................... Prov...…...... A.S.L.....…..........

Ufficialmente indenne da brucellosi NO SI

Specie allevata …………………………………………………..

Codice identificazione azienda (DPR 317/96) Denominazione azienda …………………..........................................................................................

Via..................................................................……....................................................N....................

Comune........................................................................................... Prov...…...... A.S.L.....…..........

Ufficialmente indenne da brucellosi NO SI

Specie allevata …………………………………………………..

Page 67: PIANO DI CONTROLLO E SORVEGLIANZA NEI CONFRONTI … 15_03_06_ profilassi... · specie bovina, comprese le specie Bison bison e Bubalus bubalus, ed in cui gli animali vengono allevati

ALLEGATO F 2006 DDUO “Piano regionale di controllo e sorveglianza nei confronti della tubercolosi bovina, brucellosi bovina e leucosi enzootica bovina” Pagina 14 di 15

STATO SANITARIO DEL PERSONALE DI STALLA

17) CASI DI BRUCELLOSI NELL’UOMO:

NO SI

Persone ammalate N° Data Diagnosi

Personale di stalla ........ ........................

Familiari ........ ........................

Altre persone ........ ........................

ANAMNESI PATOLOGICA DELL’ALLEVAMENTO

18) SINTOMATOLOGIA RIFERIBILE A BRC CLINICAMENTE MANIFESTA: Presenza di aborti in allevamento:

NO

SI Periodo nel quale si sono verificati : dal ................ al .....................

Animali interessati : primipare ....................%

pluripare......................%

Tipo di aborti: precoci (prima di 4 ½ mesi)

tardivi (dopo 4 ½ mesi)

Episodi di aborto in altre specie presenti in azienda:

NO

SI specie:............................................. % soggetti interessati ................%

Presenza di ritenzioni placentari:

NO

SI Periodo nel quale si sono verificate : dal ................ al .....................

% di soggetti interessati :................%

Episodi di ritenzioni placentari in altre specie presenti in azienda:

NO

SI Periodo nel quale si sono verificate : dal ................ al .....................

specie:............................................. % soggetti interessati ................%

Page 68: PIANO DI CONTROLLO E SORVEGLIANZA NEI CONFRONTI … 15_03_06_ profilassi... · specie bovina, comprese le specie Bison bison e Bubalus bubalus, ed in cui gli animali vengono allevati

ALLEGATO F 2006 DDUO “Piano regionale di controllo e sorveglianza nei confronti della tubercolosi bovina, brucellosi bovina e leucosi enzootica bovina” Pagina 15 di 15

Altri sintomi: mastiti orchiti

artriti altro (specificare)..........................................

INVIO DI MATERIALE PATOLOGICO AL LABORATORIO NO

SI : Data ......../......../....... ISOLAMENTO DI Brucella Spp. DA MATERIALE PATOLOGICO INVIATO AL LABORATORIO NEL PERIODO

PRECEDENTE IL RILIEVO DELLA POSITIVITÀ SIEROLOGICA:

NO

SI Tipologia materiale inviato: ………………………………………………………..

Isolamento di: Brucella abortus

Biotipo (specificare): ……………………………………...

Brucella melitensis

Biotipo (specificare): ……………………………………...

Altre Brucelle

Biotipo (specificare): ……………………………………...

Osservazioni:

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

Il Veterinario .....................................

Page 69: PIANO DI CONTROLLO E SORVEGLIANZA NEI CONFRONTI … 15_03_06_ profilassi... · specie bovina, comprese le specie Bison bison e Bubalus bubalus, ed in cui gli animali vengono allevati

ALLEGATO G 2006 – DDUO “Piano regionale di controllo e sorveglianza nei confronti della tubercolosi bovina, brucellosi bovina e leucosi enzootica bovina” Pagina 1 di 3

FOCOLAIO DI BRUCELLOSI BOVINA / BUFALINA

SCHEDA DI RILEVAMENTO DATI AL MACELLO DR............................................................ Recapito telefonico......................................... A.S.L. n° ........ Data ...../...../.... MACELLO ......................................................................... N° TEL. .........................................…. VIA.......................................................... COMUNE .............................................PROV. ........….

ANIMALI PROVENIENTI DA ALLEVAMENTO INFETTO (marcati con ‘T’)

Allevamento: Codice identificazione azienda (DPR 317/96)

Denominazione azienda ............................................................................

Proprietario ..............................................................................................

Via................................................................................... N°....................

Comune ........................................................................... Prov. ..............

A.S.L. …...................................................................................................

NUMERO E TIPO DI ANIMALI ESAMINATI

VACCHE N° ______ BUFALE N° ______

TORI N° ______ TORI BUFALINI N° ______

MANZE N° ______ ANNUTOLE(1) N° ______

………………………….. N° ______ ……………………………. N° ______

REPERTO ISPETTIVO

Descrizione delle lesioni anatomo-patologiche riscontrate:

......................................................................................................................................................

......................................................................................................................................................

......................................................................................................................................................

(1) Dallo svezzamento al primo intervento fecondativo.

Page 70: PIANO DI CONTROLLO E SORVEGLIANZA NEI CONFRONTI … 15_03_06_ profilassi... · specie bovina, comprese le specie Bison bison e Bubalus bubalus, ed in cui gli animali vengono allevati

ALLEGATO G 2006 – DDUO “Piano regionale di controllo e sorveglianza nei confronti della tubercolosi bovina, brucellosi bovina e leucosi enzootica bovina” Pagina 2 di 3

Contrassegno Identificazione

(marca auricolare) Categoria Organi prelevati(1)

..........................

Vacca Manza Toro Bufala Annutola Toro bufalino .....................

Ln. sopramammari (F) Ln. inguinali superficiali (M) Ln. mandibolari Ln. retrofaringei Ln.iliaci interni

milza utero gravido placenta mammella vescicole seminali

e testicoli

altro: ........................................ ........................................ ........................................

..........................

Vacca Manza Toro Bufala Annutola Toro bufalino .....................

Ln. sopramammari (F) Ln. inguinali superficiali (M) Ln. mandibolari Ln. retrofaringei Ln.iliaci interni

milza utero gravido placenta mammella vescicole seminali

e testicoli

altro: ........................................ ........................................ ........................................

..........................

Vacca Manza Toro Bufala Annutola Toro bufalino .....................

Ln. sopramammari (F) Ln. inguinali superficiali (M) Ln. mandibolari Ln. retrofaringei Ln.iliaci interni

milza utero gravido placenta mammella vescicole seminali

e testicoli

altro: ........................................ ........................................ ........................................

..........................

Vacca Manza Toro Bufala Annutola Toro bufalino .....................

Ln. sopramammari (F) Ln. inguinali superficiali (M) Ln. mandibolari Ln. retrofaringei Ln.iliaci interni

milza utero gravido placenta mammella vescicole seminali

e testicoli

altro: ........................................ ........................................ ........................................

..........................

Vacca Manza Toro Bufala Annutola Toro bufalino .....................

Ln. sopramammari (F) Ln. inguinali superficiali (M) Ln. mandibolari Ln. retrofaringei Ln.iliaci interni

milza utero gravido placenta mammella vescicole seminali

e testicoli

altro: ........................................ ........................................ ........................................

..........................

Vacca Manza Toro Bufala Annutola Toro bufalino .....................

Ln. sopramammari (F) Ln. inguinali superficiali (M) Ln. mandibolari Ln. retrofaringei Ln.iliaci interni

milza utero gravido placenta mammella vescicole seminali

e testicoli

altro: ........................................ ........................................ ........................................

..........................

Vacca Manza Toro Bufala Annutola Toro bufalino .....................

Ln. sopramammari (F) Ln. inguinali superficiali (M) Ln. mandibolari Ln. retrofaringei Ln.iliaci interni

milza utero gravido placenta mammella vescicole seminali

e testicoli

altro: ........................................ ........................................ ........................................

(1)Organi da prelevare per l’isolamento di Brucella spp..

Barrare le caselle corrispondenti agli organi prelevati per ciascun animale macellato. I campioni, opportunamente confezionati, devono essere inviati nel più breve tempo possibile alla vicina Sezione

dell’I.Z.S. avendo cura di mantenerli a temperatura di refrigerazione. Se l’invio non è effettuabile entro 12 ore dal prelievo, sottoporre i campioni a congelamento.

Page 71: PIANO DI CONTROLLO E SORVEGLIANZA NEI CONFRONTI … 15_03_06_ profilassi... · specie bovina, comprese le specie Bison bison e Bubalus bubalus, ed in cui gli animali vengono allevati

ALLEGATO G 2006 – DDUO “Piano regionale di controllo e sorveglianza nei confronti della tubercolosi bovina, brucellosi bovina e leucosi enzootica bovina” Pagina 3 di 3

SPAZIO RISERVATO ALLA SEZIONE DIAGNOSTICA – I.Z.S.

Numero di registro sezione: ………….

Contrassegno Identificazione (marca auricolare)

Esami di laboratorio effettuati

Osservazioni

............................

.................................... ....................................

.........................................................…….. ........................................................………

............................

.................................... ....................................

.........................................................…….. .........................................................………

............................

.................................... ....................................

.......................................................……….. ...........................................………..............

............................

................................... ....................................

........................................……….................. ..........................................……….................

............................

.................................... ....................................

.............................................……….............. ................................................………...........

............................

.................................... ....................................

..................................................………......... ............................................…..….................

............................

.................................... ....................................

................................................…..…............. ...............................................…..…..............

............................

.................................... ....................................

...............................................…..….............. ..............................................…..…...............

DATA DI INVIO ALL’ISTITUTO ZOOPROFILATTICO ...../...../.....

SEDE CENTRALE

SEZIONE DI ………………

Il Veterinario

.............................................

Page 72: PIANO DI CONTROLLO E SORVEGLIANZA NEI CONFRONTI … 15_03_06_ profilassi... · specie bovina, comprese le specie Bison bison e Bubalus bubalus, ed in cui gli animali vengono allevati

ALLEGATO H 2006 – DDUO “Piano regionale di controllo e sorveglianza nei confronti della tubercolosi bovina, brucellosi bovina e leucosi enzootica bovina” Pagina 1 di 1

ALLEVAMENTI DA INGRASSO

PIANO REGIONALE DI SORVEGLIANZA E CONTROLLO

DI BRUCELLOSI BOVINA E LEUCOSI ENZOOTICA

PRELIEVI SIEROLOGICI AL MACELLO/ALLEVAMENTO

SCHEDA DI INVIO CAMPIONI

Alla Sezione I.Z.S. di_______________________________

ASL ____ Distretto_______________ Veterinario _____________________

*Macello _________________________*Codice riconoscimento___________________

specie Bovina Bufalina

Codice allevamento di provenienza Proprietario _____________________________________________________________

Indirizzo ________________________________________________________________

Comune ___________________________ Provincia_____________

ASL di provenienza __________________

Elenco animali sottoposti a prelievo: campione n°

1) ____________________ 16)____________________ 2) ____________________ 17)____________________ 3) ____________________ 18)____________________ 4) ____________________ 19)____________________ 5) ____________________ 20)____________________ 6) ____________________ 21)____________________ 7) ____________________ 22)____________________ 8) ____________________ 23)____________________ 9) ____________________ 24)____________________ 10) ____________________ 25)____________________ 11) ____________________ 26)____________________ 12) ____________________ 27)____________________ 13) ____________________ 28)____________________ 14) ____________________ 29)____________________ 15) ____________________ 30)____________________

Data_________________ Firma____________________ * da non compilare nel caso in cui i prelievi siano effettuati in allevamento

Page 73: PIANO DI CONTROLLO E SORVEGLIANZA NEI CONFRONTI … 15_03_06_ profilassi... · specie bovina, comprese le specie Bison bison e Bubalus bubalus, ed in cui gli animali vengono allevati

ALLEGATO I 2006 – DDUO “Piano regionale di controllo e sorveglianza nei confronti della tubercolosi bovina, brucellosi bovina e leucosi enzootica bovina” Pagina 1 di 1

Disinfettanti (principi) attivi contro le brucelle

Sodio ipoclorito + + + Composti fenolici + + + Formalina + + + Glutaraldeide + + + Acqua ossigenata + + + Composti dello iodio + + + Alcoli + + + coramina + + + Acido per acetico + + + Clorexidina + + - Quaternari + + -

BRUCELLOSI BOVINA DISINFEZIONI

Page 74: PIANO DI CONTROLLO E SORVEGLIANZA NEI CONFRONTI … 15_03_06_ profilassi... · specie bovina, comprese le specie Bison bison e Bubalus bubalus, ed in cui gli animali vengono allevati

ALLEGATO L 2006 – DDUO “Piano regionale di controllo e sorveglianza nei confronti della tubercolosi bovina, brucellosi bovina e leucosi enzootica bovina” Pagina 1 di 1

LEUCOSI BOVINA ENZOOTICA

DISINFEZIONI Disinfettanti efficaci sui Retrovirus (Kley e Deforest 1983) Alcool Etilico 40% Lisolo 1% Alcool Isopropilico 30% Fenolo 5% Formalina 2% Ipoclorito di Sodio 200 ppm

Page 75: PIANO DI CONTROLLO E SORVEGLIANZA NEI CONFRONTI … 15_03_06_ profilassi... · specie bovina, comprese le specie Bison bison e Bubalus bubalus, ed in cui gli animali vengono allevati

ALLEGATO M 2006 – DDUO “Piano regionale di controllo e sorveglianza nei confronti della tubercolosi bovina, brucellosi bovina e leucosi enzootica bovina” Pagina 1 di 2

1

Campionamento per rilevare la presenza di brucellosi e leucosi bovina nelle aziende da ingrasso a carne rossa in Lombardia

Obiettivo: rilevare la presenza di sieropositività per presenza di anticorpi verso Brucella spp e il virus della leucosi bovina enzootica, tra allevamenti da ingrasso a carne rossa della regione Lombardia, considerata una prevalenza minima attesa di attesa di allevamenti infetti pari all’1%. Popolazione bersaglio: La popolazione di allevamenti da ingrasso a carne rossa oggetto del campionamento è rappresentata da tutti gli allevamenti con un numero di capi maggiore di 5. Tale popolazione è costituita da 2741 allevamenti (fonte: Anagrafe Bovina Regionale aggiornamento Febbraio 2006). La scelta di limitare la popolazione bersaglio agli allevamenti con una consistenza superiore a 5 capi deriva dalla necessità di riferire il campionamento alla popolazione di allevamenti più rilevante dal punto di vista epidemiologico. Tipo di campionamento: Campionamento non probabilistico di convenienza, stratificato proporzionalmente al numero di allevamenti presenti nelle ASL. La popolazione di animali oggetto del campionamento è rappresentata da tutti i bovini di età superiore ai 12 mesi destinata ad essere macellata in stabilimenti della Lombardia. La particolarità di tale popolazione non permette quindi di condurre una selezione degli allevamenti dalla popolazione bersaglio secondo criteri probabilistici (random). E’ quindi demandato alle ASL la scelta degli allevamenti da sottoporre a prelievo sulla base della conoscenza del territorio. Dimensione del campione: Ipotizzando una prevalenza minimima attesa di allevamenti sieropositivi pari all’1% e assumendo una sensibilità e specificità pari al 100% per entrambi i test, è stato determinato che un campione di 290 allevamenti è adeguato a concludere che la popolazione di riferimento è libera dalla malattia con un livello di confidenza pari al 95,190%, in caso di assenza di reattori. La tabella 1 riporta per ogni ASL il numero di allevamenti da sottoporre a prelievo. Numero di animali da sottoporre a prelievo negli allevamenti campione: Nei singoli allevamenti selezionati per il suddetto piano, i capi inviati al macello in un anno rappresentano la popolazione di riferimento da sottoporre a prelievo. Quindi indipendentemente dalla dimensione dell’allevamento la numerosità dei capi da sottoporre a prelievo deve garantire l’individuazione di almeno un capo infetto tra tutti quelli inviati al macello, ipotizzando una prevalenza attesa ≥10% (Intervallo di Confidenza= 95%). In tabella 2 è riportato il n° di animali da sottoporre a monitoraggio in base al n° di animali inviati al macello in un anno. Momento del campionamento e durata: nell’arco di 12 mesi saranno utilizzati i campioni di sangue prelevati o al macello dai capi bovini scortati da Mod 4 riportante la dicitura “animale proveniente da allevamento da produzione, da sottoporre a controllo sierologico al macello nei confronti di Brc e Leb ai sensi del…….(presente Piano)” o in allevamento..

Page 76: PIANO DI CONTROLLO E SORVEGLIANZA NEI CONFRONTI … 15_03_06_ profilassi... · specie bovina, comprese le specie Bison bison e Bubalus bubalus, ed in cui gli animali vengono allevati

ALLEGATO M 2006 – DDUO “Piano regionale di controllo e sorveglianza nei confronti della tubercolosi bovina, brucellosi bovina e leucosi enzootica bovina” Pagina 2 di 2

2

Tabella 1. Numero di allevamenti di bovini da ingrasso a carne rossa con un numero di capi superiore a 5, da sottoporre a campionamento per ASL

ASL N.allevamenti N.allevamenti da campionare ASL PROVINCIA DI BERGAMO 382 40 ASL PROVINCIA DI BRESCIA 802 85

ASL PROVINCIA DI COMO 95 10 ASL PROVINCIA DI CREMONA 238 25

ASL PROVINCIA DI LECCO 58 6 ASL PROVINCIA DI LODI 110 12

ASL PROVINCIA DI MANTOVA 520 55 ASL CITTA' DI MILANO 2 0

ASL PROVINCIA DI MILANO 1 129 14 ASL PROVINCIA DI MILANO 2 38 4 ASL PROVINCIA DI MILANO 3 45 5

ASL PROVINCIA DI PAVIA 215 23 ASL PROVINCIA DI SONDRIO 20 2 ASL PROVINCIA DI VARESE 80 8

ASL VALLECAMONICA-SEBINO 7 1 Totale allevamenti 2741 290

Tabella 2. Numero di animali da campionare al fine di evidenziare almeno 1 animale sieropositivo vs Brucella spp/ virus Leb negli animali inviati al macello.

Capi inviati al macello (nell’arco dell’anno)

Campione

≤ 20 TUTTI 21-40 21 41-100 25 101-850 27

> 850 29

Page 77: PIANO DI CONTROLLO E SORVEGLIANZA NEI CONFRONTI … 15_03_06_ profilassi... · specie bovina, comprese le specie Bison bison e Bubalus bubalus, ed in cui gli animali vengono allevati

ALLEGATO N 2006 – DDUO “Piano regionale di controllo e sorveglianza nei confronti della tubercolosi bovina, brucellosi bovina e leucosi enzootica bovina” Pagina 1 di 3

TUBERCOLOSI Azioni da effettuare una volta rimossi gli animali

1 Strutture chiuse: stalle 2 Paddock (terra) 3 Strutture metalliche (box, tettoie, recinti, mangiatoie) 4 Passatoie 5. Feci, urine, liquami 6. Sala mungitura 1 Strutture chiuse (superfici come, pareti, pavimenti, soffitti e mangiatoie) Verificare l’integrità delle strutture (muri, pavimenti, soffitti) e, in caso di necessità, risanare e ristrutturare le parti non idonee.

Rimuovere le feci e la lettiera;

raschiare i residui grossolani rimasti su pavimenti e pareti, eventualmente scrostare gli intonaci;

lavare abbondantemente l’ambiente tramite l’uso di apparecchi (idropulitrici) a pressione (alemanno

20/25 Kg/cm2) con acqua a 70-80°C in modo da rimuovere i residui ulteriori di feci rimasti adesi alle

pareti, pavimenti, infissi, mangiatoie e abbeveratoi in cemento

tempo di contatto: 1 ora

disinfettare con soda caustica (NaOH 2%) o idrato di potassio (KOH 2%);

tempo di contatto: una settimana;

sciacquare a fondo le strutture;

trattare con disinfettante efficace (e.g. a base di cloro e fenolo come il Delegol)

tempo di contatto: 5-6 ore;

alla fine della procedura di disinfezione, è consigliabile passare una mano di calce sui muri e, ove

necessario, eseguire una gettata di cemento sul pavimento.

2 Paddock (terra)

Asportare le deiezioni e un sottile strato di terreno di 30-40 cm;

cospargere con Cloruro di Calce al 2% in modo uniforme il terreno rimosso;

tempo di contatto: almeno 24 ore;

arare il terreno interrando il cloruro di calce e rullare;

ripetere il trattamento dopo 15 giorni.

Page 78: PIANO DI CONTROLLO E SORVEGLIANZA NEI CONFRONTI … 15_03_06_ profilassi... · specie bovina, comprese le specie Bison bison e Bubalus bubalus, ed in cui gli animali vengono allevati

ALLEGATO N 2006 – DDUO “Piano regionale di controllo e sorveglianza nei confronti della tubercolosi bovina, brucellosi bovina e leucosi enzootica bovina” Pagina 2 di 3

In alternativa:

trattamenti con acido per acetico 1-2%;

ricoprire con terreno di riporto;

esporre all’irradiazione solare per almeno un mese (periodo estivo).

3 Strutture metalliche (recinti, abbeveratoi, etc.)

Trattare le strutture metalliche con soluzione al 2% di ortoftalaldeide (OPA) (in alternativa,

come seconda scelta, la glutaraldeide al 2%) tramite pompa irroratrice;

tempo di contatto: 5 ore;

risciacquare con acqua fredda.

In alternativa:

trattamento con calore ad alte temperature (e.g. lanciafiamme);

formaldeide (40 ml/m3) in gas nebulizzata in ambienti sigillati;

tempo di contatto: una notte (almeno 8 ore);

arieggiare per 24 ore.

4 Passatoie o corridoi o strade inter-poderali

I camminamenti o strade devono essere ripuliti come descritto per gli ambienti chiusi e rifatti se

necessario mediante gettata di cemento o asfaltatura.

5. Feci o deiezioni associate a lettiera, urine, liquami.

Stoccare sul campo o in platea, in un luogo inaccessibile agli animali;

ricoprire con uno strato di letame o terra non infetti;

attendere per almeno 6-10 mesi;

successivamente, interrare mediante aratura nei campi.

In alternativa:

Page 79: PIANO DI CONTROLLO E SORVEGLIANZA NEI CONFRONTI … 15_03_06_ profilassi... · specie bovina, comprese le specie Bison bison e Bubalus bubalus, ed in cui gli animali vengono allevati

ALLEGATO N 2006 – DDUO “Piano regionale di controllo e sorveglianza nei confronti della tubercolosi bovina, brucellosi bovina e leucosi enzootica bovina” Pagina 3 di 3

cospargere il letame di NaOH 2% o KOH 2%;

mantenere fresco per almeno 30 giorni;

interrare mediante aratura nei campi

6. Sala di mungitura

Raschiare i residui grossolani rimasti su pavimenti e muri;

pulire a fondo l’ambiente tramite l’uso di apparecchi (idropulitrici) a pressione con acqua a 70-80°C

tempo di contatto: 1 ora

disinfettare con ipoclorito do sodio 3% o iodofori 3%

tempo di contatto: ½ ora

in alternativa usare cloramina T al 1%

tempo di contatto: 1 ora

Page 80: PIANO DI CONTROLLO E SORVEGLIANZA NEI CONFRONTI … 15_03_06_ profilassi... · specie bovina, comprese le specie Bison bison e Bubalus bubalus, ed in cui gli animali vengono allevati

ALLEGATO P 2006 – DDUO “Piano regionale di controllo e sorveglianza nei confronti della tubercolosi bovina, brucellosi bovina e leucosi enzootica bovina” Pagina 1 di 1 MODELLO 10/33

REGIONE LOMBARDIA

BONIFICA SANITARIA DEGLI ALLEVAMENTI DALLA TUBERCOLOSI Specie ETA' Razza Superiore 2 anni Inferiore 2 anni Sesso M F Contrassegno Macellato il Presso Sono state rilevate alla visita veterinaria ispettiva post - mortem le seguenti lesioni tubercolari: ORGANI COLPITI_____________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________________ STADIO E CARATTERI MORFOSTRUTTURALI DELLA LESIONE_________________________________ ___________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________________

Dalla documentazione di scorta e da informazioni assunte sono emersi i seguenti dati d'identificazione dell'allevamento di origine: ___________________________________________________________________________________

ALLEGARE COPIA DEL CERTIFICATO DI ORIGINE Campioni inviati - Organi_______________________ - Linfonodi retrofaringei mediastinici bronchiali altri_______________________ - totale campioni inviati n°__________________ data invio ________________

Il Veterinario ufficiale Il Responsabile del Servizio

Al Responsabile del Dipartimento di Prevenzione Veterinario della ASL di __________________________

All’ O.E.V.R. presso IZS di BRESCIA

AZIENDA SANITARIA LOCALE DI _______________________

Prot. N.

data

Page 81: PIANO DI CONTROLLO E SORVEGLIANZA NEI CONFRONTI … 15_03_06_ profilassi... · specie bovina, comprese le specie Bison bison e Bubalus bubalus, ed in cui gli animali vengono allevati

ALLEGATO Q 2006 – DDUO “Piano regionale di controllo e sorveglianza nei confronti della tubercolosi bovina, brucellosi bovina e leucosi enzootica bovina” Pagina 1 di 4

INDAGINE EPIDEMIOLOGICA PER FOCOLAIO DI LEB

ANAGRAFE DELL’AZIENDA

1. 1. ASL: 2. 2. PROVINCIA: 3. 3. CODICE ALLEVAMENTO: 4. 4. DENOMINAZIONE DELL’ ALLEVAMENTO: 5. 5. PROPRIETARIO: 6. 6. INDIRIZZO (via, loc., frazione) 7. 6.1 COMUNE SI PREGA DI ALLEGARE ALLA PRESENTE RELAZIONE I SEGUENTI DOCUMENTI:

MOD. 2-33 dell’ultimo controllo di profilassi negativo. MOD. 2-33 del controllo di profilassi relativo all’anno in corso (focolaio). MOD. 7 (certificato di origine e sanità per l’alpeggio e la transumanza degli animali art. 12 RPV nel caso in cui gli

animali siano stati in monticazione).

GENERALITA’ DELL’ AZIENDA

7. TIPOLOGIA DELL’ AZIENDA 8. RIMONTA

Latte Interna

Carne Esterna

Misto Mista 9. STRUTTURA DELL’AZIENDA 10. MONTICAZIONE

Stabulazione fissa L’allevamento pratica l’alpeggio?

Stabulazione libera Si No

Mista

Presenza di paddocks esterni data ultima monticazione …../ …./….

Pascolo data ultima demonticazione: …../ …./…. 11. TIPO DI FECONDAZIONE: 12. SOMMINISTRAZIONE COLOSTRO

Naturale Naturale

Artificiale Artificiale Mista Pool di colostro

13. ALLATTAMENTO DEI VITELLI

Naturale

Artificiale 14. PROVENIENZA DEL NUCLEO ORIGINARIO DI ANIMALI

Italia (indicare la provincia)…………………………… Estero (indicare il Paese di origine) ………………

Page 82: PIANO DI CONTROLLO E SORVEGLIANZA NEI CONFRONTI … 15_03_06_ profilassi... · specie bovina, comprese le specie Bison bison e Bubalus bubalus, ed in cui gli animali vengono allevati

ALLEGATO Q 2006 – DDUO “Piano regionale di controllo e sorveglianza nei confronti della tubercolosi bovina, brucellosi bovina e leucosi enzootica bovina” Pagina 2 di 4

15. BOVINI PRESENTI IN AZIENDA AL MOMENTO DELLA CONFERMA DEL FOCOLAIO:

categoria n° totale capi n° totale capi sottoposti a prova sierologica

totale positivi

TORI VACCHE MANZE VITELLONI VITELLI TOTALE 16. BUFALI PRESENTI IN AZIENDA AL MOMENTO:

categoria n° totale capi n° totale capi sottoposti a prova sierologica

totale positivi

Maschi adulti Femmine adulte Annutoli TOTALE 17. AZIENDE APPARTENENTI ALLO STESSO PROPRIETARIO (si prega di fotocopiare la pagina e compilarla per ogni azienda bovina, bufalina ed ovina appartenenti allo stesso proprietario)

PROPRIETARIO: ASL: PROVINCIA: CODICE ALLEVAMENTO: DENOMINAZIONE DELL’ ALLEVAMENTO: INDIRIZZO (via, loc., frazione, comune): SPECIE ALLEVATE: TIPOLOGIA DELL’ AZIENDA (latte / carne / mista): N° CAPI PRESENTI: 18. AZIENDE CON CAPI ALLEVATI IN PASCOLI COMUNI CON I CAPI DEL FOCOLAIO: (si prega di fotocopiare la pagina e compilarla per ogni azienda bovina, bufalina ed ovina appartenenti allo stesso proprietario)

PROPRIETARIO: ASL: PROVINCIA: CODICE ALLEVAMENTO: DENOMINAZIONE DELL’ ALLEVAMENTO: INDIRIZZO (via, loc., frazione, comune): SPECIE ALLEVATE: TIPOLOGIA DELL’ AZIENDA (latte / carne / mista): N° CAPI PRESENTI:

Page 83: PIANO DI CONTROLLO E SORVEGLIANZA NEI CONFRONTI … 15_03_06_ profilassi... · specie bovina, comprese le specie Bison bison e Bubalus bubalus, ed in cui gli animali vengono allevati

ALLEGATO Q 2006 – DDUO “Piano regionale di controllo e sorveglianza nei confronti della tubercolosi bovina, brucellosi bovina e leucosi enzootica bovina” Pagina 3 di 4

19. ANAMNESI DELL’ AZIENDA L’AZIENDA ERA INDENNE DA LEB?

SI

NO dal……../ …… / ……..

20. IL FOCOLAIO E’ STATO INDIVIDUATO

Prova sierologica Sospetto al macello

Sospetto clinico 21. DATA DELL’ ULTIMO CONTROLLO SIEROLOGICO CON ESITO NEGATIVO …./…./……

MOVIMENTO DEGLI ANIMALI

22. INTRODUZIONE DI ANIMALI IN AZIENDA DALL’ ULTIMO CONTROLLO NEGATIVO Matricola Razza Sesso Anno nascita data introduz. Provenienza*

*mettere la provincia se l’animale proviene da una provincia diversa da quella dove è situato l’allevamento, mettere il Paese di provenienza se l’animale proviene dall’estero.

23. USCITE DALL’ ULTIMO CONTROLLO NEGATIVO

Matricola Razza Sesso Anno nascita Data uscita Destinazione* *mettere la provincia se l’animale è stato spostato in una provincia diversa da quella dove è situato l’allevamento, mettere il Paese di destinazione se l’animale è stato inviato all’ estero.

Page 84: PIANO DI CONTROLLO E SORVEGLIANZA NEI CONFRONTI … 15_03_06_ profilassi... · specie bovina, comprese le specie Bison bison e Bubalus bubalus, ed in cui gli animali vengono allevati

ALLEGATO Q 2006 – DDUO “Piano regionale di controllo e sorveglianza nei confronti della tubercolosi bovina, brucellosi bovina e leucosi enzootica bovina” Pagina 4 di 4

24. ABBATTIMENTO DEI CAPI POSITIVI ENTRO 30 GIORNI DALLA DICHIARAZIONE DEL FOCOLAIO:

Matricola Data nascita Data abbattimento

OSSERVAZIONI ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

Data di compilazione: ……………/ …………../…………..

Nome e Cognome Veterinario compilatore Firma

…………………………………………………. ……………………….

Page 85: PIANO DI CONTROLLO E SORVEGLIANZA NEI CONFRONTI … 15_03_06_ profilassi... · specie bovina, comprese le specie Bison bison e Bubalus bubalus, ed in cui gli animali vengono allevati

ALLEGATO U 2006 – DDUO “Piano regionale di controllo e sorveglianza nei confronti della tubercolosi bovina, brucellosi bovina e leucosi enzootica bovina” Pagina 1 di 2

ESECUZIONE – INTERPRETAZIONE

DELLA INTRADERMOTUBERCOLINIZZAZIONE (IDT) A) TECNICA DI INOCULAZIONE La IDT deve essere effettuata inoculando la tubercolina, o le tubercoline, nella pelle del collo. I punti di inoculazione devono trovarsi al limite tra il terzo anteriore ed il terzo mediano del collo. Quando nello stesso animale vengono inoculate ambedue le tubercoline il punto d'inoculazione della tubercolina aviaria deve trovarsi a circa 10 cm dalla cresta del collo e il punto di inoculazione della tubercolina bovina a 12,5 cm al di sotto di una linea approssimativamente parallela a quella della spalla, o su diversi punti del collo; negli animali giovani, sul cui collo non vi è abbastanza spazio per effettuare le due inoculazioni a distanza sufficiente sullo stesso lato, ciascuna inoculazione va praticata su uno dei due lati del collo, in punti identici, al centro del terzo mediano del collo . B) TECNICAED INTERPRETAZIONE DELLE PROVA

B-1)Tecnica Tosare e pulire i punti di inoculazione. Prendere fra il pollice e l'indice una piega di pelle in ciascuna delle zone depilate, misurarne lo spessore con un calibro e annotarne il risultato. Iniettare quindi la dose di tubercolina con un metodo che garantisca che la tubercolina sia rilasciata per via intradermica. Introdurre obliquamente negli strati più profondi della pelle, tenendo il taglio trasversale della punta rivolto verso l'esterno, un ago corto sterile, collegato ad una siringa graduata caricata con la tubercolina in esame. L'inoculazione è avvenuta in modo corretto se la palpazione rivela un piccolo gonfiore, delle dimensioni di un pisello, in ciascun punto di inoculazione. A distanza di 72 ore (+/- 4 ore) dall'inoculazione, misurare nuovamente lo spessore della piega cutanea in ciascun punto di inoculazione e annotarne il risultato. B-2)Interpretazione dei risultati L'interpretazione delle reazioni deve essere fondata su osservazioni cliniche e sulla registrazione dell'aumento, o degli aumenti, dello spessore della piega cutanea nei punti di inoculazione, 72 ore dopo l'inoculazione della tubercolina o delle tubercoline. a) Reazione negativa: si osserva solo un gonfiore circoscritto con aumento di spessore della

piega cutanea non superiore a 2 mm, senza segni clinici, quali edema diffuso od esteso, essudazione, necrosi, dolore o infiammazione dei dotti linfatici della regione o dei linfonodi.

b) Reazione dubbia: non si osservano segni clinici del tipo di quelli menzionati alla lettera a), e l'aumento dello spessore della piega cutanea è superiore a 2 mm ed inferiore a 4 mm.

c) Reazione positiva: si osservano segni clinici del tipo di quelli menzionati alla lettera a), o si riscontra un aumento di 4 mm o più dello spessore della piega cutanea nel punto di iniezione.

B-2.1) Interpretazione delle IDT ufficiali B-2.1.1) IDT singola:

a) positiva: vedi definizione di cui al punto B-2, lettera c); b) dubbia: vedi definizione di cui al punto B-2, lettera b); c) negativa: vedi definizione di cui al punto B-2, lettera a). Gli animali per i quali la IDT singola non dà esito conclusivo devono essere sottoposti ad un'altra prova a distanza di almeno 42 giorni

Page 86: PIANO DI CONTROLLO E SORVEGLIANZA NEI CONFRONTI … 15_03_06_ profilassi... · specie bovina, comprese le specie Bison bison e Bubalus bubalus, ed in cui gli animali vengono allevati

ALLEGATO U 2006 – DDUO “Piano regionale di controllo e sorveglianza nei confronti della tubercolosi bovina, brucellosi bovina e leucosi enzootica bovina” Pagina 2 di 2

Gli animali che non risultano negativi a questa seconda prova devono essere ritenuti positivi. Gli animali che risultano positivi all'idt singola possono essere sottoposti ad una IDT comparativa qualora si sospetti una reazione falsamente positiva o una reazione di interferenza.

B-2.1.2) IDT comparativa per il riconoscimento degli allevamenti ufficialmente indenni da tubercolosi e per il mantenimento di tale qualifica:

a) positiva: reazione bovina positiva, superiore di oltre 4 mm alla reazione alla tubercolina aviaria, ovvero presenza di segni clinici;

b) dubbia: reazione bovina positiva o dubbia, superiore da 1 a 4 mm alla reazione alla tubercolina aviaria, ed assenza di segni clinici;

c) negativa: reazione bovina negativa, ovvero reazione bovina positiva o dubbia, ma di intensità pari o inferiore ad una reazione positiva o dubbia alla tubercolina aviaria ed assenza di segni clinici in ambedue i casi.

Gli animali per i quali l'IDT comparativa non dà esito conclusivo devono essere sottoposti ad un'altra prova a distanza di almeno 42 giorni. Gli animali che non risultano negativi a questa seconda prova devono essere ritenuti positivi. B-2.1.3) La qualifica di "allevamento ufficialmente indenne da tubercolosi" può essere sospesa e gli animali dell'allevamento sono esclusi dagli scambi intracomunitari fino al momento in cui ne sia stato chiarito lo stato, per gli allevamenti dove siano presenti animali per i quali si ritenga che:

a) abbiano avuto una reazione dubbia ad una IDT singola; b) siano risultati positivi all'IDT singola, ma che sono in attesa di un nuovo controllo; c) abbiano avuto una reazione dubbia ad una IDT comparativa.

B-2.1.4) Se gli animali devono essere sottoposti, in base alla legislazione comunitaria, a IDT prima del trasporto, la prova deve essere interpretata in modo tale da escludere dagli scambi intracomunitari tutti gli animali che mostrano un aumento dello spessore della piega cutanea superiore a 2 mm o la presenza di segni clinici. B-2.1.5) Per poter individuare il maggior numero possibile di animali contagiati o ammalati in un allevamento o in una regione, gli Stati membri possono modificare i criteri per l'interpretazione delle prove in modo da accrescere la sensibilità della prova, considerando positive tutte le reazioni dubbie di cui ai punti B-2.1.1, lettera b) e B-2.1.2, lettera b).