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STUDIO ARCHITETTI BENEVOLO
Arch. Leonardo Benevolo Arch. Alessandro Benevolo Ing. Luigi Benevolo
Arch. Carlo Luigi Gerosa
Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Monza e della Brianza n. 1038
Via Biancamano, 14 - 20900 MONZA (MB)
Tel: 039.2725024 - Fax: 039. 9116023
e-mail: [email protected]
COMUNE DI ALBA
PIANO DI CLASSIFICAZIONE ACUSTICA
Redatto ai sensi della Legge n. 447/1995, Legge Regionale n. 52/2000 e D.G.R. n. 85-3802/2001
RELAZIONE DESCRITTIVA
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I n d i c e
1 PREMESSA 2
2 SITUAZIONE URBANISTICA 2
3 REVISIONE DEL PIANO DI CLASSIFICAZIONE ACUSTICA 3
4 CRITERI DI CLASSIFICAZIONE ACUSTICA DEL TERRITORIO COMUNALE 3
4.1 Riferimenti normativi 3
4.2 Descrizione dell’attività 4
4.3 Accostamenti critici residui 31
4.4 Fasce di pertinenza delle infrastrutture 31
4.5 Individuazione aree destinate a manifestazione di carattere temporaneo, o mobile,
oppure all’aperto 33
4.6 Armonizzazione delle zonizzazioni acustiche di comuni confinanti 33
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1 PREMESSA
Il Comune di Alba ha approvato il proprio Piano di Classificazione Acustica con Delibera di
Consiglio Comunale n. 8 in data 1 marzo 2004, successivamente variato a seguito di numerose
varianti parziali e strutturali al Piano Regolatore con Delibera di Consiglio Comunale n. 96 in data
23 dicembre 2013.
La presente variante al Piano di Classificazione Acustica è determinata dall’approvazione del nuovo
Piano Regolatore Generale Comunale con Delibera di Giunta Regionale n. 30-3387 in data 30
maggio 2016 che è entrato in vigore con la pubblicazione del provvedimento sul B.U.R. n. 22 del
01 giugno 2016.
La revisione del piano di classificazione acustica recepisce le modifiche apportate dal nuovo
strumento urbanistico. In seno al procedimento di approvazione del PRGC è stata valutata, come
specificatamente previsto dalla normativa (art. 5 comma 4 della Legge Regionale n. 52/2000
“Disposizioni per la tutela dell’ambiente in materia di inquinamento acustico”), la compatibilità
delle sue previsioni con il vigente Piano di Classificazione Acustica. Queste valutazioni hanno
comportato durante l’iter procedurale un affinamento delle scelte di pianificazione al fine di
garantire la compatibilità tra PRGC e Piano di Classificazione Acustica.
La presente variante al Piano di Classificazione Acustica è redatta sulla medesima base
cartografica del PRGC.
2 SITUAZIONE URBANISTICA
La Revisione del Piano di Classificazione Acustica del Territorio Comunale della Città di Alba è
progettata sulla base del vigente nuovo Piano Regolatore Generale approvato con deliberazione
della Giunta Regionale n. 30-3387 in data 30.05.2016.
Nuovo Piano Regolatore Generale comunale
- Progetto preliminare adottato con Delibera di Consiglio Comunale n. 53 in data 15.07.2011
- Progetto definitivo adottato con Delibera di Consiglio Comunale n. 10 in data 27.03.2013
- Modifiche ex ufficio con Delibera di Giunta Regionale n. 30-3387 in data 30.05.2016
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3 REVISIONE DEL PIANO DI CLASSIFICAZIONE ACUSTICA
Il progetto di Revisione del Piano di Classificazione Acustica del Territorio Comunale della Città di
Alba è costituito dalla seguente documentazione coerentemente con le tavole del PRGC vigente:
Relazione descrittiva (il presente documento)
Piano di Classificazione acustica: Tavola 3.1 -– Fase IV
assificazione acustica: Tavola 2.1 -– Fase III
.1 -– Fase II
Piano di Classificazione acustica: Tavola 3.2 -– Fase IV
2.2 -– Fase III
1.2 -– Fase II
Piano di Classificazione acustica: Tavola 3.3 -– Fase IV
a 2.3 -– Fase III
1.3 -– Fase II
Il Piano di Classificazione Acustica dal punto di vista operativo è invece costituito dai soli
documenti riportati in grassetto, ossia le 3 tavole relative alla fase IV, dalle quali devono essere
desunti i limiti di zona, e la relazione descrittiva.
Le altre tavole rappresentano le fasi intermedie del progetto, che non trovano applicazione nella
gestione del territorio, ma hanno lo scopo di permettere agli enti competenti la valutazione del
corretto processo di realizzazione dello strumento urbanistico.
4 CRITERI DI CLASSIFICAZIONE ACUSTICA DEL TERRITORIO
COMUNALE
4.1 Riferimenti normativi
In ambito regionale il riferimento normativo nel campo dell’acustica ambientale è la Legge
Regionale 52/2000 a seguito della quale sono state emanate, con D.G.R. n. 85-3802 del
6/8/2001 e successiva rettifica emessa con D.G.R. 30-3354 del 11 luglio 2006, le linee guida per
la classificazione acustica del territorio comunale (art. 3 comma 3 lett. A L.R. 52/2000).
La revisione del piano di classificazione acustica è eseguita in conformità alle linee guida regionali,
relativamente alla modifiche alla zonizzazione del territorio introdotte dal nuovo PRGC.
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Il progetto non rimette in discussione scelte progettuali del vigente piano di classificazione
acustica, anche laddove queste presentassero difformità dalle indicazioni delle linee guida
regionali.
I valori limiti relativi alle classi acustiche individuate dal piano di classificazione acustica ed i limiti
applicabili alle infrastrutture di trasporto sono indicati con le relative modalità di applicazione
all’interno dei seguenti decreti:
- D.P.C.M. 14/11/1997 “Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore”
- D.P.R. n. 142 del 30 marzo 2004 “Disposizioni per il contenimento e la prevenzione
dell’inquinamento acustico derivante dal traffico veicolare”
- D.P.R. 18/11/1998 n° 459 “Regolamento recante norme di esecuzione dell’art. 11 della
legge 26 ottobre 1995 n° 447, in materia di inquinamento acustico da traffico ferroviario”
Per l ’individuazione puntuale dei valori limiti e la loro applicabilità, si rimanda al regolamento
acustico comunale.
4.2 Descrizione dell’attività
Il lavoro previsto dal metodo di cui al D.G.R. n. 85-3802 della Regione Piemonte per l’elaborazione
della zonizzazione acustica del territorio della Città di Alba, è rappresentato da fasi che a loro
volta si articolano in una serie di attività.
Le fasi sono complessivamente 5 descritte a seguire ed in particolare verranno documentate le fasi
II, III e IV mediante tavole cartografiche e relazione descrittiva:
- Fase 0: acquisizione dati urbanistici, territoriali ed ambientali
- Fase I: analisi N.T.A. (Norme Tecniche di Attuazione) Piano Regolatore Generale Comunale e
determinazione delle corrispondenze tra categorie omogenee d’uso dei suoli e classi
acustiche
- Fase II: impostazione classificazione acustica in funzione delle previsioni del PRGC e
relative norme tecniche di attuazione e sopralluoghi sul territorio.
- Fase III: omogeneizzazione delle aree al fine di creare aree con superfici rappresentative,
seguendo specifiche regole date dalle linee guida
- Fase IV: introduzione fasce cuscinetto in presenza di contatti critici ed introduzione delle
fasce di pertinenza delle infrastrutture di trasporto.
Il piano di classificazione acustica è realizzato con l’ausilio di software GIS, idonei per la gestione e
pianificazione urbanistica territoriale, con la produzione di file formato “shp”.
Il tema relativo al progetto è organizzato con i seguenti campi e relative informazioni:
- Sigla: sigla assegnata dal PRGC alla tipologia di destinazione d’uso dell’area
- Area: Superficie (espressa in m²)
- Classificazione acustica in fase I
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- Classificazione acustica in fase II
- Classificazione acustica in fase III
- Classificazione acustica in fase IV
Come detto in precedenza sono state oggetto di analisi puntuale le aree interessate da variazioni
di destinazione d’uso nel nuovo strumento urbanistico.
Per tutte le altre aree non si è proceduto ad alcuna modifica, ad eccezione di alcune rettifiche
come sotto segnalato in maniera puntuale.
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Ambito C1
L’area, a seguito del parere espresso dalla provincia di Cuneo, mantiene la classe IV in quanto l’area potenzialmente declassabile risulta inferiore a 12.000 mq.
Ambito C3
L’area residenziale si trova in gran parte all’interno delle fasce cuscinetto della attigua zona industriale. Si mantiene la classe IV che viene estesa a tutto l’ambito.
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Ambito C9
A seguito del parere espresso dalla Provincia di Cuneo, la zona di concentrazione edificatoria residenziale viene mantenuta in II classe come da classificazione acustica vigente.
Ambito C7
La zona di concentrazione edificatoria residenziale viene azzonata in III classe. La modifica non comporta variazioni dell’azzonamento acustico del territorio circostante e non crea accostamenti critici. (salti di classe maggiori di 5dB(A))
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Ambito C11
La zona di concentrazione edificatoria residenziale viene azzonata in III classe. La modifica non genera alcuna necessità di variazione delle classi acustiche contigue e non crea accostamenti critici (salti di classe maggiori di 5dB(A))
Ambito C12
La zona di concentrazione edificatoria residenziale viene azzonata in III classe. La modifica non genera alcuna necessità di variazione delle classi acustiche contigue e non crea accostamenti critici. (salti di classe maggiori di 5dB(A))
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Ambito C16
La zona di concentrazione edificatoria residenziale viene azzonata in III classe. La modifica non genera alcuna necessità di variazione delle classi acustiche contigue e non crea accostamenti critici.
Ambito C20
La zona di concentrazione edificatoria residenziale viene azzonata in III classe. La modifica non genera alcuna necessità di variazione delle classi acustiche contigue e non crea accostamenti critici.
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Ambito C21
La zona di concentrazione edificatoria residenziale viene azzonata in III classe. La modifica non genera alcuna necessità di variazione delle classi acustiche contigue e non crea accostamenti critici. (salti di classe maggiori di 5dB(A))
Ambito C23
Viene estesa la classe III a tutta la zona di concentrazione edificatoria residenziale contigua alla IV classe. L’area a servizi pubblici rimane nello stato di fatto in classe II. La modifica non genera alcuna necessità di variazione delle classi acustiche nel territorio circostante e non crea accostamenti critici. (salti di classe maggiori di 5dB(A))
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Ambito C24
La zona di concentrazione edificatoria residenziale viene azzonata in III classe. La modifica non genera alcuna necessità di variazione delle classi acustiche contigue e non crea accostamenti critici. (salti di classe maggiori di 5dB(A))
Ambito C25
La zona di concentrazione edificatoria residenziale viene azzonata in III classe. La modifica non genera alcuna necessità di variazione delle classi acustiche contigue e non crea accostamenti critici. (salti di classe maggiori di 5dB(A))
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Ambito C26
La zona di concentrazione edificatoria residenziale viene azzonata in III classe. La modifica non genera alcuna necessità di variazione delle classi acustiche contigue e non crea accostamenti critici. (salti di classe maggiori di 5dB(A))
Ambito C31
La zona di concentrazione edificatoria residenziale viene azzonata in III classe. La modifica non genera alcuna necessità di variazione delle classi acustiche contigue e non crea accostamenti critici. (salti di classe maggiori di 5dB(A))
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Ambito C32
La zona di concentrazione edificatoria residenziale e le zone a servizi pubblici contigue vengono azzonate in III classe, in coerenza con il territorio circostante. La modifica comporta un lieve arretramento della classe I limitrofa, al fine di mantenere la fascia cuscinetto esistente di classe II.
Ambito C35
La zona di concentrazione edificatoria residenziale viene azzonata in III classe. La modifica non genera alcuna necessità di variazione delle classi acustiche contigue e non crea accostamenti critici. (salti di classe maggiori di 5dB(A))
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Ambito C37
La zona di concentrazione edificatoria residenziale viene azzonata in III classe. La restante parte dell’ambito viene classificato in classe II, arretrando la classe I a ovest oltre l’allineamento del tessuto urbano.
Ambito C38
La zona di concentrazione edificatoria residenziale viene azzonata in II classe, in quanto si trova in adiacenza ad altri edifici residenziali in classe II. La restante parte dell’ambito viene classificato in classe II, arretrando la classe I a ovest oltre l’allineamento del tessuto urbano.
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Ambito D1
L’area produttiva viene azzonata in classe V. Le ricadute sul territorio circostante consistono nello spostamento della fascia cuscinetto di classe IV. A confine con il Comune di Guarene viene introdotta la fascia cuscinetto di classe IV. La modifica non crea accostamenti critici. (salti di classe maggiori di 5dB(A)). A seguito di parere della provincia di Cuneo viene eliminata la fascia cuscinetto di classe IV tra l’ambito D1 e l’ambito D2 in quanto di profondità non sufficiente.
Ambito D2
L’ampliamento dell’area produttiva viene azzonato in classe V. Le ricadute sul territorio circostante consistono nello spostamento della fascia cuscinetto di classe IV. La modifica non crea accostamenti critici. (salti di classe maggiori di 5dB(A)). A seguito di parere della provincia di Cuneo viene eliminata la fascia cuscinetto di classe IV tra l’ambito D1 e l’ambito D2 in quanto di profondità non sufficiente.
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Ambito D6
L’area di concentrazione edificatoria, interessata dalla presenza dal campeggio, viene azzonata in classe III. La modifica non genera alcuna necessità di variazione delle classi acustiche contigue e non crea accostamenti critici. (salti di classe maggiori di 5dB(A)).
Ambito D7
L’area produttiva viene azzonata in classe IV. Trovandosi a ridosso del centro storico (Classe II) tale scelta comporta la necessità di creare una fascia cuscinetto di classe III all’interno del centro storico stesso.
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Ambito D8
L’area produttiva viene azzonata in classe IV. Trovandosi a ridosso del centro storico (Classe II) tale scelta comporta la necessità di creare una fascia cuscinetto di classe III all’interno del centro storico stesso.
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Ambito D13
L’istituto di ricerca viene azzonato in classe II. La modifica non crea accostamenti critici. (salti di classe maggiori di 5dB(A)). A seguito di parere della Provincia di Cuneo si inserisce la fascia cuscinetto in classe II a confine con il Comune di Borgomale.
Ambito D11
L’area produttiva viene azzonata in classe IV. La modifica non genera alcuna necessità di variazione delle classi acustiche contigue e non crea accostamenti critici. (salti di classe maggiori di 5dB(A))
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Ambito AS5
Le funzioni insediate non alterano la classificazione acustica del comparto. In funzione della contiguità con la zona D esterna al centro storico di classe IV, il comparto ricade all’interno della fasca cuscinetto di classe III.
Ambito AS6
Le funzioni insediate, polo direzionale e polo fieristico espositivo, vengono azzonate in classe IV. Viene inserita una fascia cuscinetto, data la contiguità di insediamenti in classe VI al fine di non creare accostamento critici. (salti di classe maggiori di 5dB(A)).
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Ambito AS9
Il nuovo centro civico viene azzonato in classe III. La modifica non crea accostamenti critici. (salti di classe maggiori di 5dB(A))
Ambito AS12
L’area, precedentamente industriale, viene convertita in residenziale, per cui viene attribuita la classe III, comportando un miglioramento del clima acustico.
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Ambito AS13
La zona di concentrazione edificatoria residenziale viene azzonata in III classe. La modifica non comporta variazioni dell’azzonamento acustico del territorio circostante e non crea accostamenti critici. (salti di classe maggiori di 5dB(A)).
Ambito AS17
L’area produttiva viene azzonata in classe IV. Le ricadute sul territorio circostante consistono nella creazione della fascia cuscinetto di classe III. La modifica non crea accostamenti critici. (salti di classe maggiori di 5dB(A)). A seguito di parere della provincia di Cuneo, si limita l’area di territorio portata in classe III, mantenendone una porzione in classe II.
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Ambito AS20
La zona di concentrazione edificatoria residenziale viene azzonata in II classe. La modifica non comporta variazioni dell’azzonamento acustico del territorio circostante e non crea accostamenti critici. (salti di classe maggiori di 5dB(A)).
Ambito AS19
L’ambito a destinazione residenziale viene azzonato in classe II, in coerenza con il tessuto edificato circostante. La modifica non crea accostamenti critici. (salti di classe maggiori di 5dB(A))
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Ambito AS21
La zona di concentrazione edificatoria residenziale viene azzonata in II classe. La modifica non comporta variazioni dell’azzonamento acustico del territorio circostante e non crea accostamenti critici. (salti di classe maggiori di 5dB(A)).
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Area a servizio dell’attività estrattiva
Area a servizio dell’attività estrattiva
L’area a servizio dell’attività estrattiva viene azzonata in IV classe. La modifica non genera alcuna necessità di variazione delle classi acustiche contigue e non crea accostamenti critici. (salti di classe maggiori di 5dB(A))
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Zone agricole – Eliminazione
previsione aree produttive
In precedenza era previsto l’insediamento di attività produttive. La loro eliminazione consente di azzonare gli ambiti in classe III come il territorio circostante comportando un miglioramento del clima acustico.
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Zone agricole – Eliminazione
previsione aree produttive
In precedenza era previsto l’insediamento di attività produttive. La loro eliminazione consente di azzonare gli ambiti in classe III come il territorio circostante comportando un miglioramento del clima acustico.
Zona prevalentemente produttiva BP
La classe V viene assegnata alle zone prevalentemente produttive, le quali nel nuovo strumento urbanistico hanno assunto una nuova conformazione. Analogamente vengono adeguate le fasce cuscinetto. La modifica non crea accostamenti critici. (salti di classe maggiori di 5dB(A))
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Zona prevalentemente produttiva BP
La classe VI viene ridisegnata sul perimetro della zona produttiva conformemente al PRGC. Viene eliminata la zona V a nord ovest del comparto industriale esistente, mentre viene inserita in classa V la zona di espansione a ovest dello stesso . In conseguenza delle modifiche descritte vengono adeguate le fasce cuscinetto. La modifica non crea accostamenti critici. (salti di classe maggiori di 5dB(A))
Edificio religioso
Viene estesa la classe III agli edifici cotigui all’edificio religioso. La modifica non genera alcuna necessità di variazione delle classi acustiche contigue e non crea accostamenti critici. (salti di classe maggiori di 5dB(A))
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– classe II-I
– classe II
Ridefinizione del margine urbano
Il margine urbano tra la classe II e I viene ridisegnato sulla base dei perimetri del PRGC. La modifica non genera alcuna necessità di variazione delle classi acustiche contigue e non crea accostamenti critici. (salti di classe maggiori di 5dB(A))
Inserimento fascia cuscinetto
Vengono adeguate le fasce cuscinetto tra le zone IV e III nei confronti del territorio in classe I. La modifica non crea accostamenti critici. (salti di classe maggiori di 5dB(A))
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Ridefinizione perimetro classe IV
La zona IV viene ridisegnata sul perimetro del PRGC. La modifica non genera alcuna necessità di variazione delle classi acustiche contigue e non crea accostamenti critici. (salti di classe maggiori di 5dB(A))
Ridefinizione perimetro classe II
La zona II viene ridisegnata sul perimetro del PRGC. La modifica non genera alcuna necessità di variazione delle classi acustiche contigue e non crea accostamenti critici. (salti di classe maggiori di 5dB(A))
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Ridefinizione perimetro classe III
Il margine urbano tra la classe III e II viene ridisegnato sulla base dei perimetri del PRGC. Di conseguenza viene modificata la relativa fascia cuscinetto. La modifica non crea accostamenti critici. (salti di classe maggiori di 5dB(A)). A seguito dell’osservazione del Comune di Rodello si inserisce una fascia cuscinetto in classe III.
Assegnazione classe IV Area BP1
Si assegna la classe IV all’area BP1 esistente. La modifica non crea accostamenti critici. (salti di classe maggiori di 5dB(A))
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4.3 Accostamenti critici residui
A seguito del processo di redazione della proposta di revisione del piano di classificazione
acustica, non si evidenzia la presenza di accostamenti critici residui.
4.4 Fasce di pertinenza delle infrastrutture
Nella fase IV del processo di omogeneizzazione vengono introdotte le fasce di pertinenza delle
infrastrutture dei trasporti, all’interno delle quali si applicano limiti specificati dagli appositi
decreti specificati al paragrafo 4.1.
Sulle tavole sono riportate le sole fasce di pertinenza delle infrastrutture ferroviarie, che fanno
riferimento ai limiti specificati nel d.P.R. 459/98 ed in particolare una prima fascia di 100 m detta
A ed una seconda di 150 m detta B.
Le fasce di pertinenza delle infrastrutture stradali non vengono riportate a causa dell’elevato
numero di strade presenti, le quali sovrapponendosi renderebbero poco leggibile la cartografia. La
definizione della fascia di pertinenza stradale potrà essere desunta in relazione alla tipologia di
strada secondo quanto prescritto dal DPR n. 142 del 30 marzo 2004. Si riporta a seguire la tabella
che definisce l’ampiezza delle fasce di pertinenza i cui limiti sono riscontrabili all’interno del
regolamento acustico comunale.
Strade di nuova costruzione - Limiti ex d.P.R. 142/2004
Tipo di strada
(ex codice della strada)
Sottotipo di strada (secondo norme CNR 1980)
Ampiezza fascia
(m)
A - Autostrade 250
B - Extraurbana principale 250
C - Extraurbana secondaria C1 250
C2 150
D - Urbana di scorrimento 100
E - Urbana di quartiere 30
F - Strade locali 30
Strade esistenti ed assimilabili - Limiti ex d.P.R. 142/2004
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Tipo di strada
(ex codice della strada)
Sottotipo di strada (secondo norme CNR 1980)
Ampiezza fascia
(m)
A - Autostrade 100
(fascia A)
150
(fascia B)
B - Extraurbana principale 100
(fascia A)
150
(fascia B)
C - Extraurbana secondaria Ca
carreggiate separate
100
(fascia A)
150
(fascia B)
Cb 100
(fascia A)
50
(fascia B)
D - Urbana di scorrimento Da
carreggiate separate e interquartiere
100
Db
tutte le strade urbane di scorrimento
100
E - Urbana di quartiere
- 30
F - Strade locali
- 30
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4.5 Individuazione aree destinate a manifestazione di carattere
temporaneo, o mobile, oppure all’aperto
Al fine della corretta integrazione di tutte le informazioni utili per la scelta di classificazione
acustica di ogni porzione del territorio comunale, sono state individuate le aree destinate a
pubblico spettacolo a carattere temporaneo, ovvero mobile, ovvero all'aperto.
La legge regionale 52/2000 indica chiaramente come compito dei Comuni l’individuazione di aree
ove possano svolgersi manifestazioni a carattere temporaneo o mobile, oppure all’aperto.
A tal fine il comune di Alba ha individuato un certo numero di aree che sono riportate nel
regolamento acustico comunale.
4.6 Armonizzazione delle zonizzazioni acustiche di comuni
confinanti
Si determina la necessità di una fase “di armonizzazione” successiva al completamento del
progetto, consistente nella verifica ed individuazione delle soluzioni per gli accostamenti critici tra
aree di comuni confinanti (divieto di contatto tra aree, non completamente urbanizzate, i cui valori
di qualità si discostano in misura superiore a 5 dBA).
Il territorio di Alba confina con i seguenti comuni, tutti appartenenti alla Provincia di Cuneo:
Barbaresco
Benevello
Borgomale
Castiglione Falletto
Corneliano d’Alba
Diano d’Alba
Grinzane Cavour
Guarene
La Morra
Monticello d’Alba
Piobesi d’Alba
Roddi
Rodello
Serralunga d’Alba
Treiso
Trezzo Tinella
La presente revisione del piano di classificazione acustica ha interessato le seguenti aree di
confine:
- ambito D1: Come già esplicitato viene introdotta una fascia cuscinetto per eliminare il salto
di classe con il territorio agricolo in classe III all’interno del Comune di Guarene.
C O M U N E D I A L B A
Revi s ione Piano di Class i f icazione Acust ica
R e l a z i o n e d e s c r i t t i v a
34
- A seguito del parere della Provincia di Cuneo e del Comune di Rodello, pur non
intervenendo il PRGC approvato con ulteriori variazioni urbanistiche a confine del territorio
comunale, si modifica la classificazione acustica inserendo le fasce cuscinetto laddove
risultava un accostamento critico con le classificazioni dei comuni contermini.