Piano di Azione per l'Energia Sostenibile del · ENERGIA PRODOTTA LOCALMENTE ... fonti di energia...
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Revisione del 14/03/2013 1
Olbia 2020 Piano di Azione per l'Energia Sostenibile
del
Comune di Olbia
Approvato con delibera di Consiglio Comunale n° 20 del 25 marzo 2013
Revisione del 14/03/2013 2
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comune di Olbia
Assessorato all’Ambiente
Sindaco Giovanni M. E. Giovannelli
Assessore dott.ssa Giovanna Spano
Consigliere comunale delegato per l’energia ing. Salvatore Pitta
Dirigente Settore Ambiente e Manutenzioni ing. Antonio Zanda
Funzionario Settore Ambiente e Manutenzioni ing. Valentina Secchi
Collaboratori geom. Fernando Degortes
geom. Annalisa Mariotti
Redazione a cura di:
arch. Cinzia Sposito
prof. ing. Claudia Bettiol
dott. agr. Mauro Monaco
Collaboratori
ing. Andrea Pippia
arch. Rosalia Cadoni
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Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
SOMMARIO
PREMESSA ................................................................................................................................................... 4
0. SINTESI DEL PAES. .................................................................................................................................. 6
1. STRATEGIA GENERALE .......................................................................................................................... 10
1.1. LA VISIONE DEL COMUNE DI OLBIA AL 2020 ...................................................................................................10
1.2. OBIETTIVI DI EFFICIENZA ENERGETICA ............................................................................................................11
1.4. STRUTTURA ORGANIZZATIVA ..........................................................................................................................13
1.5. COINVOLGIMENTO DEI CITTADINI E DEI PORTATORI DI INTERESSE LOCALI. .................................................15
2. INQUADRAMENTO TERRITORIALE ........................................................................................................ 16
2.1. IL TERRITORIO ...................................................................................................................................................16
2.1.1. L’INSEDIAMENTO: NASCITA E SVILUPPO DELLA CITTA’ ..........................................................................18
2.2 CLIMA ................................................................................................................................................................21
2.3. DEMOGRAFIA....................................................................................................................................... 23
2.4. IL SISTEMA ECONOMICO ..................................................................................................................................24
2.5. MOBILITÀ E TRASPORTI ....................................................................................................................................30
2.5.1. LA VIABILITÀ .............................................................................................................................................34
2.5.2. I PARCHEGGI .............................................................................................................................................35
2.5.3. MOBILITÀ DEL CENTRO STORICO ............................................................................................................35
2.5.4. TRASPORTO PASSEGGERI SU MEZZI PUBBLICI .......................................................................................36
2.6. RIFIUTI ...............................................................................................................................................................36
3. ANALISI DEI CONSUMI ENERGETICI E INVENTARIO BASE DELLE EMISSIONI ........................................... 41
3.1. INTRODUZIONE .................................................................................................................................................41
3.2. STRUTTURA DELL'IBE: CONSUMI FINALI ED EMISSIONI DI CO2 .....................................................................42
3.3. ANALISI DEI CONSUMI ENERGETICI ................................................................................................................42
3.3.1. TIPOLOGIA DEI CONSUMI ENERGETICI ...................................................................................................44
3.4.PRODUZIONE DI ENERGIA DA FONTI RINNOVABILI .........................................................................................56
3.5. ENERGIA PRODOTTA LOCALMENTE .................................................................................................................57
3.6. CALCOLO DELLE EMISSIONI DI CO2 .................................................................................................................57
4. ANALISI SWOT ..................................................................................................................................... 62
4.1. SISTEMA URBANO ................................................................................................................................ 62
4.2. SISTEMA ECONOMICO .....................................................................................................................................63
4.3. MOBILITÀ – TRASPORTI ....................................................................................................................................64
5. IL PAES E I SETTORI DI INTERVENTO...................................................................................................... 65
5.1. TEMPISTICA E STRUTTURA DELLE SCHEDE AZIONE ........................................................................................69
ALLEGATO I - INQUADRAMENTO NORMATIVO ........................................................................................... 1
ALLEGATO II - LE AZIONI DEL PAES .............................................................................................................. 1
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Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
PREMESSA
L’Amministrazione Comunale di Olbia ha aderito al Patto dei Sindaci con Delibera di Consiglio
Comunale n° 70 del 01 luglio 2011, facendo propri, con questo atto, precisi obiettivi di riduzione
delle emissioni di CO2, di promozione dell’efficienza energetica e della produzione da fonti
rinnovabili, attraverso la redazione e l’adozione di un Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
(PAES).
Questo Piano ha il compito di delineare le politiche energetiche del territorio nei prossimi anni, ma
anche di programmare e promuovere un importante cambiamento nelle dinamiche della
comunità. L’energia è per sua natura una tematica trasversale che abbraccia il quotidiano di
ciascuno e che rappresenta un ambito estremamente significativo per proporre modelli di sviluppo
alternativi, sostenibili ed equi, capaci di generare benefici ambientali e di migliorare la qualità della
vita, soprattutto negli ambiti urbani.
Per la nostra città, cresciuta disordinatamente e in carenza costante di adeguati strumenti di
pianificazione, è anche un’opportunità per ripensare aspetti nodali del presente e del futuro. I
trasporti e la mobilità, gli spazi e l’abitato, il verde pubblico e la sua fruibilità, la tutela degli
ambienti naturali spettacolari attorno e dentro l’area urbana, sono elementi sempre presenti nella
visione della città che vorremmo Olbia fosse e sono legati strettamente alle politiche energetiche e
alle scelte che faremo.
Il Piano è sviluppato nella consapevolezza della difficoltà di questo momento storico e non
propone grandi infrastrutture ed investimenti attualmente impensabili, sia per la Pubblica
Amministrazione che per i cittadini e le imprese. Promuove però un cambiamento di visione, con
tante piccole iniziative da diffondere ed un’ importante azione di animazione del territorio,
capace, questo è l’augurio, di favorire le buone pratiche e accrescere la consapevolezza verso la
necessità di ridurre il nostro impatto sulla Terra. Nella ricerca di questa maggiore sostenibilità dei
nostri stili di vita, al contempo, il PAES può sicuramente favorire attività di impresa, legata al
territorio, ma attenta all’innovazione, capace di favorire l’efficienza energetica e la produzione da
fonti di energia rinnovabile, riqualificando anche alcuni settori produttivi in grande difficoltà, quale
quello dell’edilizia.
Il coinvolgimento dei cittadini, che rappresenta un aspetto previsto nella redazione del PAES, è
inteso da questa Amministrazione come un altro elemento qualificante di questo percorso
pianificatorio; gli aggiornamenti a cui il Piano deve essere sottoposto ci consentono di affermare
che sulle tematiche energetiche si apre uno spazio di confronto collettivo e di condivisione che
potrà essere costante e sarà sicuramente proficuo.
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Il PAES, quindi, si presenta come uno strumento di cambiamento, nella certezza che l’energia del
sole e del vento siano strumenti importanti, ma che la vera crescita sia nell’indirizzare verso la
sostenibilità l’energia della comunità.
Il Sindaco Giovanni Maria Enrico Giovannelli
L’Assessore all’Ambiente Giovanna Spano
Il Consigliere Delegato per l’Energia Salvatore Pitta
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0. SINTESI DEL PAES.
Con delibera di Consiglio Comunale n° 70 del 1 luglio 2011 il Comune di Olbia ha aderito al Patto dei Sindaci, impegnandosi a ridurre le proprie emissioni almeno del 20% entro il 2020. A fronte di tale impegno il Comune ha predisposto un Piano di Azione per l’Energia Sostenibile (PAES) e un Inventario Base delle Emissioni (IBE). Successivamente verrà redatta una "Relazione di Attuazione" ogni secondo anno successivo alla presentazione del PAES "per scopi di valutazione,monitoraggio e verifica". Tale Relazione di Attuazione includerà un inventario aggiornato delle emissioni di CO2 (Inventario di Monitoraggio delle Emissioni, IME). L’anno di riferimento prescelto dall’Amministrazione Comunale per la redazione dell’IBE è il 2009, anno in cui sono stati calcolati per i macro settori “ Edifici, attrezzature/impianti e industrie, Trasporti” i consumi energetici espressi in energia primaria (MWh) le relative emissioni espresse in tonnellate di CO2. Il metodo prescelto per il calcolo delle emissioni è quello standard. Inoltre, in considerazione del fatto che la città di Olbia ha avuto una importante crescita demografica nell’ultimo decennio, si suppone che tale dinamica possa proseguire. Pertanto si è deciso di valutare sia il risparmio di CO2 in valore assoluto, sia il risparmio pro capite, prevedendo due scenari: il primo statico, senza crescita demografica, il secondo, più realistico, basato su un incremento demografico di circa il 15%, sulla base di previsioni elaborate dall’ufficio statistico del Comune di Olbia. Sulla base degli incontri con i diversi portatori di interesse locali, la strategia del Comune di Olbia, al fine di perseguire l’obiettivo minimo della riduzione del 20% delle emissioni al 2020, si fonda su una visione futura del territorio che tuteli le fasce sociali più deboli, privilegi la mobilità sostenibile, riduca gli sprechi e determini un rinnovamento dell’economia locale.
L’inventario Base delle Emissioni relativo al 2009 ha portato ad una stima dei consumi finali di energia primaria pari a 661.681,44 MWh, e di emissioni totali di CO2 pari a 225.520,06 tonnellate; le categorie maggiormente energivore ed a maggiore impatto in termini di emissioni, risultano essere quelle degli edifici e impianti legati al settore terziario e civile ed il trasporto privato e commerciale, come si evince dai due grafici sottostanti.
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0,81%
22,04%
28,43%
0,73%0,17%
0,83%
47,00%
Incidenza delle categorie sui consumi finali di energia primaria - Anno 2009
Edifici, attrezzature/impianti comunali
Edifici, attrezzature/impianti terziari (non comunali)
Edifici residenziali
Illuminazione pubblica comunale
Parco auto comunale
Trasporti pubblici
Trasporti privati e commerciali
Basandosi su due scenari demografici, il primo ove si ipotizza lo stesso numero di abitanti nel 2020 rispetto al 2009 (scenario statico), il secondo in cui si prevede un incremento della popolazione del 15% rispetto al 2009 (scenario dinamico), il risparmio minimo atteso del 20% di CO2 al 2020, sarà rispettivamente di 45.104,01 e 53.038,50 tonnellate.
Per perseguire l’obiettivo del contenimento delle emissioni di almeno il 20% entro il 2020, sono stati quindi individuati una serie di ambiti di intervento su cui l’Amministrazione Comunale andrà ad agire direttamente e/o indirettamente, nel caso in cui siano coinvolti nelle azioni anche altri portatori di interesse, sino al 2020 e oltre.
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Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
I settori di azione sono :
gli edifici pubblici e residenziali
i trasporti pubblici e privati
la pianificazione urbanistica, energetica e della mobilità
la produzione di energia da fonti rinnovabili
informazione e comunicazione
gestione degli spazi verdi urbani L’Amministrazione Comunale ha preferito agire direttamente sulle azioni di sua stretta competenza e responsabilità, influenzando invece direttamente e/o indirettamente, attraverso strumenti regolamentari, pianificatori, prescrizioni e/o incentivi, gli interventi ricadenti su altri soggetti, pubblici (diversi dall’amministrazione comunale) e privati (cittadini e imprese). In tal modo si ritiene di poter adempiere concretamente al raggiungimento dell’obiettivo di riduzione di almeno il 20% delle emissioni entro il 2020. Il Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile del Comune di Olbia è pertanto strutturato in 5 settori e comprende 33 azioni. Esse sono di seguito riepilogate.
SETTORE COD. AZIONE AZIONE
EDUCAZIONE INFORMAZIONE
EDINFO_1 BANCA DATI SUI CONSUMI ED EMISSIONI
EDINFO_2 ASSISTENZA ENERGY MANAGER
EDINFO_3 ACQUISTO ENERGIA VERDE CERTIFICATA
EDINFO_4 ACQUISTI VERDI
EDINFO_5 RECUPERO DI ALIMENTI, ABBIGLIAMENTO E ALTRI OGGETTI E LORO RIUTILIZZO
EDILIZIA E URBANISTICA
EU_1 CREAZIONE SPORTELLO ENERGIA
EU_2 AUDIT ENERGETICO A CAMPIONE PER REALIZZAZIONE CATASTO ENERGETICO
EU_3 REGOLAMENTO ENERGETICO E LINEE GUIDA PER LA RISTRUTTURAZIONE
EU_4 EFFICIENTAMENTO SETTORE ALBERGHIERO
EU_5 EFFICIENTAMENTO SETTORE COMMERCIALE E TERZIARIO
EU_6 AUDIT ENERGETICO EDIFICI SCOLASTICI
EU_7 AUDIT ENERGETICO EDIFICI SEDE UFFICI COMUNALI
FONTI RINNOVABILI E
RISPARMIO ENERGETICO
FER_1 FAVORIRE LA DIFFUSIONE DI PICCOLI IMPIANTI FV
FER_2 FAVORIRE LA DIFFUSIONE DEGLI IMPIANTI SOLARE TERMICO DI PICCOLA TAGLIA A USO DOMESTICO
FER_3 IMPIANTO FOTOVOLTAICO SULLE COPERTURE DEL MUSEO ARCHEOLOGICO
FER_4 IMPIANTO FOTOVOLTAICO SULLE COPERTURE DELLA PARTE SUD NUOVA CASA COMUNALE
FER_5 GRUPPI D'ACQUISTO PER LA DIFFUSIONE DEL FOTOVOLTAICO PRIVATO DI PICCOLE DIMENSIONI
FER_6 INSTALLAZIONE DI IMPIANTI MINIEOLICI NEL TERRITORIO AGRICOLO DI OLBIA
FER_7 INSTALLAZIONE DI IMPIANTI MINIEOLICI NELLA ZONA INDUSTRIALE DI OLBIA
FER_8 INSTALLAZIONE DI IMPIANTI MICROEOLICI NEL TERRITORIO URBANO DI OLBIA
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Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
SETTORE COD. AZIONE AZIONE
FER_9 INCENTIVAZIONE ALL’USO DEI RIDUTTORI DI FLUSSO IDRICO NELLE CIVILI ABITAZIONI DI OLBIA
FER_10 IMPIANTI FV SULLE COPERTURE DEI PRESIDI OSPEDALIERI DI OLBIA
FER_11 EFFICIENZA DEGLI IMPIANTI DI ILLUMINAZIONE COMUNALE
FER_12 EFFICIENZA DEGLI IMPIANTI STRADALI DI ILLUMINAZIONE CONSORTILI
FER_13 FAVORIRE LA RIQUALIFICAZIONE DEI SITI DEGRADATI A MEZZO DI IMPIANTI FOTOVOLTAICI
FER_14 FAVORIRE L'INCREMENTO DELLA MOBILITA' ELETTRICA E CICLABILE A MEZZO DI IMPIANTI FOTOVOLTAICI ALL’INTERNO DELLA ZONA INDUSTRIALE DI OLBIA
TRASPORTI
T-1 DISMISSIONE VEICOLI COMUNALI EURO 0 E 1 E LORO SOSTITUZIONE CON MEZZI EURO 5/IBRIDI/ELETTRICI
T_2 PENSILINE FOTOVOLTAICHE
T_3 REALIZZAZIONE PISTE CICLABILI
T_4 PIANO URBANO DEL TRAFFICO E SICUREZZA STRADALE
T_5 RIORGANIZZAZIONE TPL E RIDUZIONE TRAFFICO VEICOLARE PRIVATO
T_6 PIEDIBUS
GESTIONE AREE VERDI URBANE
PVU_1 FORESTAZIONE URBANA
L’insieme delle azioni, peraltro sinergiche fra loro, ha portato a stimare un risparmio di CO2 superiore a quello minimo considerato per entrambi gli scenari demografici.
Complessivamente la stima della riduzione delle emissioni di CO2 è pari a 56.937,27 tonnellate, pari al 25,25% di risparmio con lo scenario demografico statico, e del 21,47% con lo scenario demografico dinamico.
Il valore delle emissioni di CO2per abitante passa da 4,11 ton. senza alcun intervento, a 3,07 ton. nel caso dello scenario demografico statico e 3,23 ton. nel caso dello scenario demografico dinamico.
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1. STRATEGIA GENERALE
1.1. LA VISIONE DEL COMUNE DI OLBIA AL 2020 Il Comune di Olbia, grazie anche alle opportunità offerte dall’economia locale, negli ultimi trent’anni ha subito una crescita urbanistica tumultuosa e disordinata, associata ad un incremento demografico determinato in particolare dall’arrivo di nuove famiglie, provenienti da altre aree della Sardegna, dalla penisola e, nell’ultimo decennio, da immigrati di altre nazionalità. La storica capacità di Olbia di accogliere nuovi cittadini, senza distinzione di razza e provenienza, ha reso la città uno tra i luoghi più tolleranti della Sardegna e probabilmente anche d’Italia. Al tempo stesso la qualità della vita durante questa trasformazione da piccolissimo centro urbano a cittadina di medie dimensioni, è sostanzialmente peggiorata. I principali limiti della città, attualmente, possono essere così riassunti:
mancanza di un assetto urbanistico tale da rispondere positivamente alle esigenze del territorio;
mobilità ad alto traffico veicolare privato; assenza di piste ciclabili; bassa percentuale di spazi verdi urbani fruibili; dotazione di servizi al cittadino non consona alle aspettative della comunità.
L’Amministrazione comunale e i portatori di interesse locale, intendono così cogliere l’opportunità offerta dal PAES per rivedere il modello di sviluppo della città, ripensandolo secondo schemi completamente diversi da quelli attuali.
Un passaggio fondamentale verso la riqualificazione della città e della qualità della vita dei suoi cittadini è rappresentato dall’adesione al Patto dei Sindaci e dal raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni al 2020 di almeno il 20%.
La visione di Olbia, proiettata nel 2020, è quella di una città a misura di cittadino dove:
siano tutelate le fasce più deboli, bambini e anziani; il sistema della mobilità privilegi gli spostamenti a piedi ed in bicicletta e l’impiego di
mezzi pubblici a basse o nulle emissioni; siano ridotti gli sprechi energetici e idrici; sia migliore la consapevolezza nell’uso del territorio allineando l’impronta ecologica della
città agli standard europei; l’economia locale possa essere incentrata sulla sostenibilità ambientale dell’intrapresa,
diventando così un fondamentale strumento di promozione territoriale.
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1.2. OBIETTIVI DI EFFICIENZA ENERGETICA Con delibera di Consiglio Comunale n° 70 del 1 luglio 2011 il Comune di Olbia ha aderito al Patto dei Sindaci, impegnandosi a ridurre le proprie emissioni almeno del 20% entro il 2020. A fronte di tale impegno il Comune deve predisporre un Piano di Azione per l’Energia Sostenibile (PAES) e un Inventario Base delle Emissioni (IBE). Successivamente verrà redatta una "Relazione di Attuazione" ogni secondo anno successivo alla presentazione del PAES "per scopi di valutazione,monitoraggio e verifica". Tale Relazione di Attuazione deve includere un inventario aggiornato delle emissioni di CO2 (Inventario di Monitoraggio delle Emissioni, IME). Il PAES sancisce l’avvio del percorso di riduzione delle emissioni del territorio, attraverso l’applicazione di azioni che, oltre a permettere l’ottenimento dell’obiettivo prefissato, determineranno una rilevante influenza sul contesto socio-economico locale. Il fine è quello di determinare un miglioramento generale della qualità della vita dei cittadini residenti e degli ospiti di passaggio, quali turisti e lavoratori pendolari. Il percorso programmato dall’amministrazione comunale di Olbia per raggiungere l’obiettivo di contenimento delle emissioni di almeno il 20% entro il 2020 si può esemplificare attraverso il seguente grafico.
1• Adesione al Patto dei Sindaci
2• Definizione dell’Inventario Base delle emissioni (IBE)
3 • Redazione del PAES e approvazione del consiglio comunale
4• Attuazione del PAES
5• Monitoraggio del PAES e comunicazioni sullo stato di attuazione
6• Riduzione delle emissioni almeno - 20% CO2 entro il 2020
Il Comune di Olbia pertanto, nell’ambito dell’iniziativa Patto dei Sindaci, si propone di perseguire i seguenti obiettivi di sostenibilità energetica. - Conseguire gli obiettivi formali fissati al 2020 dall’adesione al Patto dei Sindaci, riducendo le emissioni di CO2 di almeno il 20% attraverso l’attuazione di un Piano di Azione per l’Energia Sostenibile. - Preparare un Inventario Base delle Emissioni e presentare il Piano di Azione per l’Energia Sostenibile, a cui seguirà un monitoraggio costante delle azioni con cadenza biennale (IME).
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- Destinare adeguate risorse umane e finanziarie al perseguimento delle azioni previste dal PAES. - Promuovere iniziative di informazione, sensibilizzazione ed educazione, favorendo la partecipazione attiva della comunità nella gestione del PAES. - Aumentare l’impiego di risorse naturali locali rinnovabili, in sostituzione soprattutto dei combustibili fossili. - Attuare obiettivi di risparmio energetico e di valorizzazione delle risorse rinnovabili rivolti alla pubblica amministrazione e ai privati. - Inserire gli scenari di produzione, consumo, efficienza energetica, uso razionale dell’energia, sviluppo e valorizzazione delle fonti rinnovabili, come riferimento di programmazione nelle politiche di pianificazione territoriale, urbanistiche e ambientali, comunque da considerarsi integrate fra loro. - Attivare piani e progetti per la riduzione del traffico e la promozione di una mobilità sostenibile che comportino una diminuzione dei veicoli circolanti, con conseguente ridimensionamento dei consumi di energia primaria legata ai trasporti. - Favorire l’acquisto da parte delle pubbliche amministrazioni e dei privati di energia elettrica certificata proveniente da fonti rinnovabili. - Incrementare gli acquisti verdi nella pubblica amministrazione ivi compreso il settore degli appalti. - Perseguire l'obiettivo di progressivo avvicinamento dei luoghi di produzione di energia ai luoghi di consumo favorendo, ove possibile, lo sviluppo di impianti di produzione energetica diffusa, con particolare riferimento all’ambito urbano. - Ridurre i consumi energetici degli insediamenti residenziali, produttivi e commerciali esistenti e di nuova costruzione, attraverso l’applicazione delle normative europee, nazionali e regionali. - Attivare gruppi di acquisto tra cittadini e tra imprese per il contenimento dei costi degli impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili o altri impianti/macchinari volti al risparmio energetico ed idrico. - Sottoscrivere accordi tra la pubblica amministrazione, le associazioni di categoria e gli istituti bancari, finalizzati all’acquisto da parte dei cittadini e delle imprese di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili. - Promuovere accordi con le imprese per l’edilizia sostenibile, iniziando da quelle del settore costruzioni, al fine di migliorare la qualità energetica degli edifici; favorire accordi volontari con le imprese degli altri settori per migliorare l’efficienza energetica per i processi ed i servizi in generale, nonché la produzione di energia da fonti rinnovabili. - Promuovere progetti per la sostenibilità energetica nel settore del turismo, anche di concerto con le associazioni di categoria. - Promuovere corsi di formazione rivolti alle imprese nel campo della sostenibilità energetica (fonti rinnovabili, edilizia, impiantistica, ecc.).
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1.3. INQUADRAMENTO NORMATIVO Il contesto normativo in cui si inserisce il Comune di Olbia in fase di stesura e approvazione del PAES è inquadrabile su scala internazionale, europea, nazionale e regionale. Le norme a cui l’amministrazione comunale fa riferimento sono esplicitate nell’allegato I al PAES.
1.4. STRUTTURA ORGANIZZATIVA
Il Comune di Olbia al fine di sviluppare ed implementare il PAES intende istituire: - un comitato direttivo, il cui responsabile è il Sindaco PRO TEMPORE, costituito dalla giunta comunale. Il comitato direttivo ha lo scopo di valutare a livello politico le azioni del PAES, individuare le priorità d’intervento, definire le forme di finanziamento e proporre modifiche al PAES al fine di raggiungere l’obiettivo di riduzione delle emissioni di almeno il 20% entro il 2020; - un gruppo di lavoro, coordinato dal dirigente responsabile del Settore ambiente e manutenzioni, con la funzione di coinvolgere i rappresentanti dei diversi settori del Comune interessati dallo sviluppo ed implementazione del PAES, in coordinamento con lo Sportello Energia. Il gruppo di lavoro dovrà anche tenere i rapporti con le altre pubbliche amministrazioni e con i portatori di interesse locali, oltre ad essere punto di riferimento tecnico per i rapporti con il Patto dei Sindaci. L’Amministrazione Comunale si potrà avvalere di tecnici esterni in base alle esigenze che di volta in volta si presenteranno, in particolare in relazione alla raccolta dei dati ed il successivo monitoraggio, ovvero in fase di progettazione ed implementazione delle azioni previste dal PAES. Il Comitato direttivo e il gruppo di lavoro si riuniranno, una volta approvato il PAES, con cadenza almeno semestrale, durante tutto il corso della sua implementazione. Il seguente diagramma esemplifica la struttura organizzativa del Comune di Olbia per lo sviluppo ed implementazione del PAES.
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Schema 1. Organigramma della struttura gestionale del PAES
SINDACO
GUNTA COMUNALE
Ambiente e manutenzioni
(SPORTELLO ENERGIA)
Bilancio e
programmazione, Tributi,
Patrimonio
Urbanistica
Politiche giovanili, Polizia
municipale, Integrazione
Lavori pubblici, Mobilità,
Infrastrutture
Politiche sociali
Polo culturale, Museo,
Biblioteca
Attività produttive,
Sviluppo e Marketing
turistico, Politiche
Comunitarie
Polo Sportivo,
Universitario, Giudiziario,
Spettacolo
Pubblica Istruzione,
Occupazione
Politiche giovanili, Polizia
municipale, Integrazione
PORTATORI DI
INTERESSE LOCALI
Associazioni di categoria
Imprese
Cittadini
ALTRI ENTI PUBBLICI
PATTO DEI SINDACI
Consulenti esterni a
supporto dei singoli settori
GRUPPO DI LAVORO
PAES
Aspetti istituzionali
Aspetti tecnici
COMITATO
DIRETTIVO
PAES
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1.5. COINVOLGIMENTO DEI CITTADINI E DEI PORTATORI DI INTERESSE LOCALI. Il Comune di Olbia nel 2005 ha avviato il processo di Agenda 21 Locale da cui sono emerse, attraverso il confronto con i cittadini e i diversi portatori di interesse locali, chiare esigenze di rivisitazione del tessuto urbano, sociale ed economico della città, in particolare rispetto alle tematiche ambientali e dello sviluppo sostenibile. Partendo dagli spunti e dalle proposte formulate nell’ambito di Agenda 21 e, per effetto della nuova attività legata alla redazione del PAES e alla sua futura implementazione, l’amministrazione comunale ha dapprima coinvolto i diversi portatori di interesse durante la raccolta delle informazioni utili per la redazione dell’inventario base delle emissioni. Successivamente, organizzando pubblici incontri rivolti a tutti i cittadini, oltre che incontri specifici rivolti a determinate categorie, quali commercio e turismo, imprese edili e impiantistiche, altri enti pubblici. Di seguito i portatori di interesse maggiormente rappresentativi a cui si è fatto riferimento:
CIPNES - Gallura - Consorzio Industriale Provinciale Nord Est Sardegna – Gallura; ASPO spa – Azienda Servizi Pubblici Olbia; Regione Autonoma della Sardegna; Provincia di Olbia Tempio; Autorità portuale di Olbia, Golfo Aranci e Porto Torres; ACI, sede di Olbia; Confcommercio, Confindustria, CNA, Coldiretti; Camera di Commercio Industria e Artigianato del nord Sardegna; Meridiana Fly; Cittadini e imprese (durante le riunioni pubbliche);
Tutti i portatori di interesse verranno inoltre coinvolti anche nel corso dell’implementazione del PAES, attraverso:
incontri pubblici a carattere generale e tematici; questionari per la raccolta di informazioni e dati utili per l’elaborazione dell’IME; comunicazioni mirate attraverso newsletter; aggiornamento costante delle pagine web dedicate all’interno del sito istituzionale del
comune
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2. INQUADRAMENTO TERRITORIALE
2.1. IL TERRITORIO Il territorio del Comune di Olbia occupa una superficie di 382,488 kmq. comprendendo, più a sud, la propaggine del salto di Berchiddeddu, fisicamente separato dal resto del territorio comunale dal Comune di Loiri Porto San Paolo. Confina a nord con Golfo Aranci ed Arzachena, a sud con Loiri Porto San Paolo, a ovest con Monti e Telti. Figura 1: inquadramento territoriale
Il territorio comunale, con 1.142 gradi giorno, zona climatica C, ha un'altitudine massima di 763 metri s.l.m. Il sistema insediativo di Olbia, distribuito ai margini del golfo interno, è costituito dal centro abitato, dall'area industriale, che occupa il lato nord dell'arco costiero del golfo e dall'area aeroportuale a sud. Dalla città si dipartono, a raggiera, le vie di comunicazione: a nord verso Palau, a ovest verso Tempio e Telti e Sassari, a sud in direzione Nuoro ed i centri abitati di Loiri Porto San Paolo e Padru.
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Figura 2. Territorio urbanizzato del Comune di Olbia: 1) centro urbano principale; 2) zona turistica costiera di Porto Rotondo - Cugnana; 3) zona turistica Porto Istana - Murta Maria; 4) Salto di Berchiddeddu
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La zona agricola della piana presenta un insediamento diffuso su tutto il territorio, più accentuato
in prossimità dei borghi agricoli storici1 a ovest dell'abitato principale (Putzolu, Monte a Telti,
Santa Lucia) e presso le zone costiere (Rudalza).
Il sistema dei nuclei urbani a carattere turistico - stagionale si sviluppa su tutta la costa: - a nord, nel tratto compreso tra i Comuni di Arzachena e Golfo Aranci, ai margini della ria di Cugnana e del Golfo di Marinella con Portisco - Cugnana, Porto Rotondo- Marinella; - nel tratto di costa a sud, a valle della SS 125, con il borgo di Murta Maria e gli insediamenti ai margini del promontorio di Capo Ceraso e attorno alla baia di Porto Istana. L’area industriale occupa tutto il lato nord del golfo interno con una superficie di 807.64.52 ha. Il totale della superficie comprende sia le aree destinate alle attività produttive che quelle destinate ai servizi
2.1.1. L’INSEDIAMENTO: NASCITA E SVILUPPO DELLA CITTA’ Alcuni insigni storici presumono una fondazione della città avvenuta per opera dei greci, ma è più certa una fondazione fenicia, intorno al 750 a.C. Nel periodo di massima espansione (periodo punico) si presume che occupasse una superficie come quella rappresentata dalla figura 3. Figura 3: perimetro della città punica (per gentile concessione della Soprintendenza di Olbia – Dott. Rubens D’Oriano)
1 Dal punto di vista urbanistico tali piccoli centri abitati non si possono considerare borghi in quanto essi non sono stati definiti come tali all’interno del vigente piano di fabbricazione, ma storicamente essi sono stati considerati tali dalla popolazione locale ed in tal senso al momento vengono considerati dagli scriventi.
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Nel periodo della dominazione romana fu uno dei porti più importanti del Mar Tirreno. Dopo la caduta dell’impero romano la città conobbe un inesorabile declino e un lento spopolamento, che perdurò fino ai primi decenni dell’ottocento, quando la città era limitata alla cerchia urbana corrispondente all’attuale Centro storico. Anche la qualità edilizia del nucleo abitato doveva apparire piuttosto scarsa, se Alberto Della Marmora, nel 1826, lo definisce “un triste villaggio di appena un centinaio di case”. Al censimento del 1861 nel centro urbano gli abitanti erano circa 3.000. La seconda guerra mondiale vide crescere l’importanza del porto dal punto di vista militare e per questo motivo il centro urbano di Olbia fu oggetto di un massiccio bombardamento che, nel 1943, lo rase al suolo Dal dopoguerra la città iniziò a crescere a ovest lungo la via di comunicazione in direzione Tempio Pausania mentre, a ridosso della città antica, nascevano nuovi quartieri. Al 9° censimento del 1951 si contavano circa 15.000 abitanti. All’inizio degli anni sessanta, in pieno clima di boom economico, si crearono i primi insediamenti industriali, di fatto nel tempo trasformati in terziario e artigianato, dando inizio alla espansione edilizia del centro urbano. La costituzione del “Consorzio Costa Smeralda” e il conseguente sviluppo turistico della Gallura ha influito enormemente sulla crescita di Olbia diventando a sua volta punto di riferimento per l’immigrazione dai centri più interni della Sardegna. Al censimento del 1981 la città superava i 30.000 abitanti, nel 1991 i 40.000 abitanti. L'attuale estensione dell'abitato corrisponde a circa 12 Kmq., comprendendo nel dato anche la struttura aeroportuale, ormai parte integrante della città. La crescita si è verificata spesso in assenza di regole pianificatorie e, allo stato attuale, la città appare come l’insieme di diverse entità: il centro storico, il porto, l’aeroporto e la periferia, che appaiono scarsamente integrate in una unica realtà urbana. Figura 4: Olbia oggi, ortofoto
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2.1.2. PIANIFICAZIONE URBANISTICA VIGENTE
Fonte dati: si farà riferimento alla Variante 2011 del Programma di Fabbricazione del Comune di
Olbia. Dati forniti dall' Ufficio Gestione del Territorio del Comune di Olbia.
Lo strumento urbanistico attualmente in vigore è il Programma di Fabbricazione (PdF) di cui all'art. 34 della Legge 1150/1942. La prima stesura del Piano risale ai primi anni '702,, ma numerose varianti, di carattere generale e puntuale, si sono succedute fino ai giorni nostri. In assenza di una reale pianificazione urbanistica l’aggregato urbano e le zone costiere sono cresciute in maniera tumultuosa e disordinata. Allo stato attuale, in funzione della legislazione regionale vigente, dovrà essere redatto il Piano Urbanistico Comunale (PUC) in adeguamento al Piano Paesaggistico Regionale (PPR) e al Piano di Assetto Idrogeologico (PAI). Il processo pianificatorio del PUC prevede uno sviluppo dell'elaborazione e gestione dei dati per fasi successive, a cura dell'Ufficio Gestione del Territorio del Comune di Olbia in collaborazione con gli uffici regionali preposti. La prima fase, quella del riordino delle conoscenze di base, è stata recentemente coconclusa. Le fasi successive del processo dovranno, nel prossimo futuro, essere completate, portando al definitivo superamento del Piano di Fabbricazione (PdF) vigente senza che, nel frattempo, si verifichi una fase di paralisi operativa. Dai dati del censimento del 2001 (vedasi tabella 3) emerge che il numero delle abitazioni di Olbia in quel periodo era pari a circa 30.000 unità, nella stessa tabella è riportato il dato relativo alla Regione Sardegna. Un primo confronto può essere fatto tra il numero delle abitazioni e la popolazione residente che, per l'anno 2001 (fonte ISTAT), era pari a 45.366 abitanti. Nello stesso periodo la popolazione regionale era pari a 1.631.880 abitanti.
2 La prima stesura fu adottata in via definitiva in Consiglio Comunale nel 03/07/1975 con delibera C.C. n. 46. L'ultima variante è stata adottata con delibera C.C. n. 120 del 09/09/2011.
Tabella 3: abitazioni per epoca di costruzione
Tavola: Abitazioni in edifici ad uso abitativo per epoca di costruzione - Censimento 2001.
COMUNIEpoca di costruzione
Dopo il 1991 Totale
Olbia 677 1.440 2.346 3.535 8.135 8.441 5.069 29.643
2,28% 4,86% 7,91% 11,93% 27,44% 28,48% 17,10%
Sardegna 54.603 67.378 114.762 139.645 178.218 146.073 101.108 801.787
6,81% 8,40% 14,31% 17,42% 22,23% 18,22% 12,61%
Prima del
1919
Dal 1919 al
1945
Dal 1946 al
1961
Dal 1962 al
1971
Dal 1972 al
1981
Dal 1982 al
1991
Fonte: ISTAT
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Un indicatore sostanziale è quello da cui risulta che a Olbia, nel 2001, si trovavano 0,65 abitazioni/abitante contro il dato medio di 0,49 abitazioni/abitante della Sardegna. Il valore è strettamente collegato, nel Comune di Olbia, alla presenza di numerose abitazioni a uso turistico e stagionale.
2.2 CLIMA PRECIPITAZIONI Per avere un quadro più completo della situazione ambientale è importante conoscere i principali caratteri climatici dell’area desunti dalle informazioni delle stazioni meteo più prossime al territorio di Olbia. L’andamento pluviometrico medio mensile e annuale rilevato a (1) Olbia, (2) San Pantaleo e (3) Palau risulta il seguente: Tabella 4. Andamento pluviometrico medio mensile e annuale
Stazioni
Quota
s.l.m.
m
Anni di
osservazione
Precipitazioni medie mensili (mm) Media
Annua
(mm)
Giorni
piovosi
n° G F M A M G L A S O N D
1 15 39 89 74 66 48 49 14 4 8 42 78 96 103 662 61
2 169 42 109 90 89 51 45 17 6 10 46 99 104 106 772 73
3 5 41 99 85 69 51 40 17 8 7 50 92 101 116 735 62
Le precipitazioni atmosferiche medie annue sono comprese tra i 650 e 750 mm, ma gli apporti idrici sono concentrati soprattutto nei periodi autunnale e invernale e invece scarsi per tutta la tarda primavera-estate; pertanto il decorso di queste due ultime stagioni è senz’altro siccitoso.
TEMPERATURE
Per eseguire lo studio delle condizioni termiche della zona sono stati presi in considerazione i dati della stazione termometrica di Olbia. Sulla base dei dati registrati sono stati ricavati i valori medi mensili ed annuali delle temperatura massime, medie e minime. Tabella 5 . Andamento delle temperature massime, medie e minime
Stazione di
Olbia
Temperature Temperature mensili
Media Annua
G F M A M G L A S O N D
Anni di
osservazione: 28
Max 13.0 13.6 15.6 18.2 22.1 26.8 30.3 29.4 26.5 21.6 17.7 14.4
20.8 Min. 5.2 5.5 7.1 9.4 12.5 16.3 19.4 19.1 17.0 13.3 9.5 6.7
Med. 9.1 9.5 11.4 13.8 17.3 21.5 24.9 24.3 21.7 17.5 13.6 10.5
Fonte: Nostra elaborazione su dati Stazione Termometrica di Olbia
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Isoterme ridotte dell’anno : 16.4°
Isoterme di Gennaio : 9°
Isoterme di Luglio : 25°
Temperature minime giornaliere di Gennaio: 4°
Temperature massime giornaliere di Luglio: 32°
Escursione termica annua : 12°
Numero medio di giorni di gelo: 2
Dai dati di tabella allegati si evidenziano la temperatura media massima registrata a Luglio con 30° C. e la minima media annua a Gennaio con 5° C. La temperatura media annua con 20.8° C si mantiene intorno a valori abbastanza elevati e infine si nota che l’escursione termica mensile è superiore nei mesi estivi rispetto a quelli invernali. Grafico 1: Andamento temperature durante l’anno a Olbia.
VENTI
Il territorio è percorso da venti provenienti in prevalenza da nord/nord-ovest (maestrale e tramontana) e da est/sud-est (levante e scirocco). Anche se la posizione e la presenza dei rilievi collinari mitiga la forza dei venti, tuttavia questi possono essere molto intensi e persistenti. Inoltre ad Olbia la ventosità media annua a 25 metri s.l.m è pari a 4-6 m/s sulla base alle indicazioni riportate dall’Atlante Eolico d’Italia.
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Figura 5: ventosità media/annua a Olbia
Fonte: nostra elaborazione su dati Atlaseolico - GSE
2.3. DEMOGRAFIA
La dinamica demografica dell’area della Gallura, negli ultimi due decenni, è stata caratterizzata da un andamento diversificato nel territorio: se nei comuni costieri, in particolare quelli più orientali, l’incremento demografico è stato sostenuto, i comuni delle zone interne invece non sono riusciti a limitare la contrazione della popolazione, accentuata dal fenomeno dello spopolamento e della migrazione verso i grandi centri della provincia, per lo più distribuiti nelle area costiera. La città di Olbia rappresenta una realtà del tutto particolare. La sua vocazione turistica altera la composizione della popolazione residente, che varia in funzione della stagione. Appare dunque necessario monitorare il quadro di base dei dati relativi alla popolazione, con lo scopo di comprendere le diverse connessioni tra offerta locale di servizi e pressione sull’ambiente naturale. L’intera area comunale si caratterizza per una bassa densità demografica per chilometro quadrato, che conferma come la distribuzione della popolazione sia concentrata nell’area urbana, nonostante si evidenzi l’incremento nel tempo della popolazione residente (vedasi tabella 6.)
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Tabella 6. Densità demografica 2001-2011
Territorio Superficie territoriale (kmq) Densità demografica 2001
(ab/Kmq)
Densità demografica 2011
(ab/Kmq)
Olbia 382,80 123 149
Olbia – Tempio 3.399 40,7 46
Sardegna 24.090 67,7 70 Fonte: dati ISTAT 2001-2011 e nostre elaborazioni
Dalle tabelle 6 e 7 e dalla grafico 2 si evidenzia come la crescita della popolazione della città di Olbia sia stata superiore rispetto ai ritmi di incremento demografico della Regione Sardegna. Infatti lo spostamento della popolazione sul territorio ha seguito sostanzialmente un flusso migratorio dall’interno verso la costa, più ricca di iniziative produttive, di infrastrutture e servizi.
Tabella 7. Olbia, Prov. Olbia - Tempio, Sardegna. Popolazione residente e variazione 2001-2011
Fonte: dati ISTAT 2001-2011 e nostre elaborazioni Grafico 2: Andamento demografico anni 2001-2011 della popolazione residente di Olbia
45442 46249 47266 48200 49082 50150 52062 53702 54873 56066 57005
2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011
Olbia. Popolazione residente, anni 2001-2011
Fonte: ufficio statistico Comune di Olbia su dati ISTAT
2.4. IL SISTEMA ECONOMICO Il Comune di Olbia rappresenta il centro urbano più importante del territorio e tra i più dinamici della Sardegna. La crescita economica della città si è manifestata in particolare negli ultimi 20 anni, grazie anche al settore dell’edilizia e alla presenza del principale porto e aeroporto del nord Sardegna. Dalla tabella 8 e grafico 3 si evince che i settori principali sono rappresentati dalle costruzioni, dal commercio e dai servizi. Il settore manifatturiero è, per la maggior parte, collegato all’artigianato.
Territorio Popolazione 2001 Popolazione 2011 Variazione %
Olbia 45.442 57.005 25,44%
Olbia – Tempio 138.334 157.859 14,11%
Sardegna 1.631.880 1.675.411 2,67%
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Tabella 8. Imprese attive per attività economica – Olbia
Fonte : dati C.C.I.A.A. Nord Sardegna e nostre elaborazioni
La crescita del numero delle imprese nel Comune di Olbia è stata negli ultimi anni maggiore rispetto agli altri centri urbani della provincia (+13,91% nel periodo 2006-2010), a conferma del suo dinamismo e capacità di attrarre imprese.
Grafico 3: Imprese attive per attività economica – anni 2006-2010
Fonte : dati della C.C.I.A.A. Nord Sardegna e nostre elaborazioni
Relativamente al comparto turistico la Gallura, di cui Olbia è capoluogo, è la parte della Sardegna a maggiore vocazione turistica. L'offerta turistico-ricettiva di Olbia è, al 2011, pari a complessivi 7948 posti letto, circa il 10% dell’offerta totale della provincia. Rispetto ad altre realtà della costa nord orientale della Sardegna è interessante notare la forte presenza ad Olbia di posti letto in strutture di tipo alberghiero: il 73% sul totale dei posti letto a livello comunale e il 46,39% su base provinciale. Tabella 9. Capacità ricettiva 2011 - Olbia e Provincia di Olbia Tempio
Settore 2006 2007 2008 2009 2010
Agricoltura 508 519 524 487 528
Pesca 29 31 39 45
Estrazione di minerali 24 23 23 23 23
Manifatturiero 676 690 717 571 556
Energia Gas Acqua 2 2 3 14 13
Costruzioni 1207 1314 1423 1484 1488
Commercio 1645 1656 1752 1757 1789
Alberghi ristoranti 426 440 459 593 621
Trasporti 288 291 301 444 289
Servizi 938 986 1059 1021 1239
Attività non classificate 10 10 10 10 7
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Olbia (*) 52 5.813 31 196 45 180 5 36 9 942 1 644 2 137 145 7.948
TOTALE
PROV. OT 262 36.400 119 1.388 234 1.132 24 260 103 11.918 24 21.483 25 5.881 791 78.462
INCIDENZA
Olbia su
totale
Prov. OT
(%) 19,85% 15,97% 26,05% 14,12% 19,23% 15,90% 20,83% 13,85% 8,74% 7,90% 4,17% 3,00% 8,00% 2,33% 18,33% 10,13%
Residence Totale
N° N°
Alberghi
(2-3-4-5 stelle)
Agriturismo e
turismo ruraleB&B Affittacamere Case vacanza
Camping e
villaggi turistici
P. letto N° P. lettoP. letto N° P. letto N° P. letto N°P. letto P. letto N° P. letto N°
Fonte: nostre elaborazioni su dati ufficio turistico provincia Olbia Tempio
Un altro importante aspetto è quello relativo all'alto livello qualitativo delle strutture alberghiere, con la presenza di 2 alberghi a 5 stelle e di 26 alberghi a 4 stelle. Negli ultimi anni, a seguito di nuove costruzioni, ristrutturazioni e ampliamenti dell'esistente, è cresciuta notevolmente sia la dotazione di strutture ricettive intese in senso stretto, sia di quelle legate a forme alternative di ricettività quali in particolare i B&B (ben 45 nel 2011 con 180 posti letto).
Grafico 4: Distribuzione dei posti letto, distinti per tipologia, nelle strutture ricettive
Fonte: nostre elaborazioni su dati ufficio turistico provincia Olbia Tempio
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Nel settore del commercio Olbia è del tutto in controtendenza rispetto al contesto regionale: nel quinquennio 2006-2010, in Sardegna il numero di aziende è in calo, con un saldo negativo del -2,21%; nella provincia è in leggera crescita con +1,68%; a Olbia il saldo è fortemente positivo con un + 8,75%. Si conferma così il ruolo della città di Olbia quale sede delle attività commerciali, a partire dalla grande distribuzione, che attira utenti da tutte le zone circostanti (grafico 5 e 6 ). Questo anche in funzione del fatto che nel tempo si sono venuti a creare a nord e a sud della città, dei veri e propri distretti commerciali dove le attività sono fisicamente concentrate, ma diversificate nella gamma di prodotti offerti.
Grafico 5: Punti vendita commercio al dettaglio
Fonte: Nostre elaborazioni su dati Osservatorio economico del Nord Sardegna (CCIAA Nord Sardegna)
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Grafico 6: Punti vendita commercio all’ingrosso
Fonte: Nostre elaborazioni su dati Osservatorio economico del Nord Sardegna (CCIAA Nord Sardegna)
Rilevante ed in crescita il peso percentuale delle imprese del settore dei servizi; nel 2010 la quota si assesta a circa il 19% rispetto al totale delle imprese, contro il 13,88% della provincia di Olbia Tempio. Si può quindi confermare che Olbia è oggi una città in cui il settore terziario in generale e quello dei servizi in particolare, caratterizzano la realtà economica, soprattutto nel comparto turistico.
Tra i settori attualmente in difficoltà, che più di altri hanno subito gli effetti della contingente crisi economica che ha colpito il territorio, come del resto l’intera nazione, sono quelli dell'agricoltura e del manifatturiero. Per quest'ultimo settore il decremento a livello provinciale è pari a -19,53%, mentre nel Comune di Olbia il calo, seppur comunque rilevante, risulta essere più contenuto attestandosi a -17,75%. Per Olbia la contrazione è legata alla minore domanda di beni e servizi nel settore artigianale Il settore dell’agricoltura ad Olbia si basa essenzialmente sull’allevamento di ovini e bovini, e le superfici agricole utilizzabili sono destinate in particolare a pascolo e seminativi.
Tabella 10. Ripartizione della superficie agricola
Utilizzazione dei terreni Superficie totale (sat)
(ha) Superficie agricola utilizzata (sau)
(ha)
Sardegna 1.370.695,91 1.083.822,02
Olbia-Tempio 142.326,89 94.706,61
Olbia 12.773,72 9.262,38
Fonte: nostre elaborazioni su dati censimento ISTAT 2010
Un altro aspetto importante del settore agricolo è rappresentato dalla coltura della vite, che dopo i pascoli e seminativi rappresenta la terza quota di superficie agricola impegnata.
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Grafico 7: Ripartizione delle superfici agricole per tipologia di coltivazione
27,54%
2,59%
1,22%
0,06%0,10%
0,05%
0,12%0,005%
0,08%
68,24%
Olbia - Ripartizione percentuale della superficie per coltivazioni agricole.
Seminativi Vite Olive
Agrumi Fruttiferi Vivai
Altre coltivaz. Legnose agrarie Coltivaz agrarie in serra Orti familiari
Prati permanenti e pascoli
Fonte: nostre elaborazioni su dati censimento ISTAT 2010
Negli ultimi anni si è riscontrata una riduzione del numero di aziende agricole, seppur in misura inferiore alla media provinciale e regionale, ad indicazione che il comparto sia uno dei pochi che ha subito forte calo (grafico 8). Grafico 8: Dinamica delle imprese agricole anni 2008-2010
-8,00%
-6,00%
-4,00%
-2,00%
0,00%
2,00%
4,00%2008 2009 2010 2008-2010
Dinamica delle imprese agricole. Anni 2008/2010
Sardegna
Provincia Olbia Tempio
Olbia
Fonte: nostre elaborazioni su dati censimento ISTAT 2010
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2.5. MOBILITÀ E TRASPORTI L’Unione europea individua nei trasporti uno tra i principali settori per lo sviluppo sostenibile di un territorio e delle città in particolare. L’incremento demografico e urbano di Olbia ha portato, inevitabilmente, ad una maggiore domanda di mobilità, associata ad un aumento del numero di veicoli circolanti, per lo più privati; tale incremento non è stato seguito da un’offerta adeguata di servizi e infrastrutture. Ciò ha determinato una serie di criticità a cui la pubblica amministrazione oggi deve rispondere. A titolo esemplificativo si ricordano: insufficiente viabilità, scarsità e/o inefficienza del trasporto pubblico, incidenti, inquinamento, conflitto tra portatori di interesse (pedoni vs automobilisti), impatti ambientali e paesaggistici. L’incremento demografico registrato da Olbia negli ultimi dieci anni, la presenza di un elevato numero di abitanti domiciliati, ma non residenti, e di lavoratori pendolari, rende strategica la pianificazione della mobilità, sia pubblica sia privata. L’amministrazione comunale di Olbia, in tal senso, ha avviato nel 2012 lo studio preliminare per raccogliere le informazioni e i dati necessari per la redazione del “Piano regolatore del traffico e della mobilità”, che verrà approvato nel corso del 2013. Il parco veicolare totale immatricolato nel Comune di Olbia è progressivamente aumentato negli anni, passando da 46.868 veicoli nel 2006 (al netto di rimorchi e semirimorchi) a 51.653 veicoli nel 2010.
Tabella 11. Parco veicolare iscritto nel Comune di Olbia. Anni 2006-2010
ANNO
AU
TOB
US
AU
TOC
AR
RI T
RA
SPO
RTO
MER
CI
AU
TOV
EIC
OLI
SP
ECIA
LI
/SP
ECIF
ICI
AU
TOV
ETTU
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MO
TOC
AR
RI E
QU
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OLI
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IFIC
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LI /
SPEC
IFIC
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IRIM
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CH
I
TRA
SPO
RTO
MER
CI
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TTO
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TRA
DA
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MO
TRIC
I
ALT
RI V
EIC
OLI
SUB
TO
TALE
TOTA
LE
A B C D E F G H I L M
N
(A+B+C
+D+E+F
+G+L)
N+H+I
2006 150 4.667 531 36.059 134 4.755 31 363 1.663 541
46.868 48.894
2007 153 4.871 581 36.949 136 5.090 33 372 1.736 528
48.341 50.449
2008 154 5.104 613 37.703 137 5.452 49 389 1.690 502
49.714 51.793
2009 156 5.218 644 38.308 136 5.683 58 143 1.689 504
50.707 52.539
2010 143 5.308 657 39.043 138 5.868 60 133 1.740 436
51.653 53.526
Fonte: nostra elaborazione su dati ACI
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Nello specifico si è avuto un incremento di autovetture, nel periodo 2006-2010, di circa 8%, di circa 11% di veicoli industriali3 e di oltre il 20% di motocicli (non vengono considerati nelle statistiche i motocicli sotto i 50 cc di cilindrata). Tabella 12. Consistenza parco autovetture, veicoli industriali e motocicli e loro variazione negli anni 2006-2010.
COMUNE DI OLBIA NUMERO
∆
2007/06
n°/%
∆
2008/07
n°/%
∆
2009/08
n°/%
∆
2010/09
n°/%
∆
2011/10
n°/%
∆
2010/06
n°/%
Veicoli al 31/12/2006 36.059 890 754 605 735 775 2.984
Veicoli al 31/12/2007 36.949 2,41% 2,00% 1,58% 1,88% 1,95% 7,87%
Veicoli al 31/12/2008 37.703
Veicoli al 31/12/2009 38.308
Veicoli al 31/12/2010 39.043
Veicoli al 31/12/2011 39.818
Veicoli IND al 31/12/2006 5.739 241 239 147 35 59 662
Veicoli IND al 31/12/2007 5.980 4,03% 3,84% 2,31% 0,55% 0,91% 10,73%
Veicoli IND al 31/12/2008 6.219
Veicoli IND al 31/12/2009 6.366
Veicoli IND al 31/12/2010 6.401
Veicoli IND al 31/12/2011 6.460
Motocicli al 31/12/2006 4.755 335 362 231 185 82 1.113
Motocicli al 31/12/2007 5.090 6,58% 6,64% 4,06% 3,15% 1,38% 20,44%
Motocicli al 31/12/2008 5.452
Motocicli al 31/12/2009 5.683
Motocicli al 31/12/2010 5.868
Motocicli al 31/12/2011 5.950
Fonte: nostra elaborazione su dati ACI
Rispetto alla tipologia di alimentazione, si è resa necessaria, al fine di accorpare i dati e renderli il più possibile omogenei, una distinzione unica tra mezzi alimentati a gasolio e gli altri mezzi alimentati a benzina/gpl. Pertanto tutte le statistiche riporteranno di seguito sempre tale accorpamento.
3 I veicoli industriali sono stati accorpati e comprendono: autocarri trasporto merci , autoveicoli speciali / specifici ,
trattori stradali o motrici.
Revisione del 14/03/2013 32
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Tabella 13. Parco veicolare distinto per tipologia di alimentazione4
anno
Au
tob
us
(gas
olio
) *
Au
toca
rri t
rasp
ort
o
mer
ci
(gas
olio
)*
auto
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-
(gas
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Au
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TOTA
LE
TOTA
LE G
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TOTA
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ENZI
NA
+ A
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TO
TALE
- H
-I
TOTA
LE
A B C D1 D2 D1+D2 E F G H I L M (A+B+C+
D1+E+G+
L)
(D2+F)
2006 150 4.667 531 8.403 27.656 36.059 134 4.755 31 363 1.663 541 48.894 14.457 32.411 46.868 48.894
2007 153 4.871 581 9.469 27.480 36.949 136 5.090 33 372 1.736 528 50.449 15.771 32.570 48.341 50.449
2008 154 5.104 613 10.267 27.436 37.703 137 5.452 49 389 1.690 502 51.793 16.826 32.888 49.714 51.793
2009 156 5.218 644 11.176 27.132 38.308 136 5.683 58 143 1.689 504 52.539 17.892 32.815 50.707 52.539
2010 143 5.308 657 12.079 26.964 39.043 138 5.868 60 133 1.740 436 53.526 18.821 32.832 51.653 53.526
Fonte: nostra elaborazione su dati ACI.
Alla tabella 14 si evidenzia la distribuzione dei mezzi immatricolati per classe di inquinamento.
Tabella 14. Olbia - Parco autovetture distinto per classe di inquinamento, anni 2006-2010
Comune di
Olbia
ANNO EURO 0 EURO 1 EURO 2 EURO 3 EURO 4 EURO 5 Non
contemplato
Non
identificato TOTALE
2006 6.471 3.629 9.553 8.943 7.452 0 0 11 36.059
2007 5.846 2.995 9.392 8.874 9.815 0 0 27 36.949
2008 5.428 2.665 8.986 8.777 11.809 0 1 37 37.703
2009 5.083 2.338 8.204 8.741 13.542 361 1 38 38.308
2010 4.856 2.130 7.675 8.698 14.801 844 1 38 39.043
Fonte: nostra elaborazione su dati ACI
Dal 2006 al 2010, si è ridotto il numero di autovetture Euro 0/1/2, mentre è meno evidente la riduzione del numero di autovetture Euro 3. L’incremento negli anni del numero di autovetture classificate Euro 4 e/o 5 è sicuramente un effetto positivo sul parco veicolare e sulle emissioni inquinanti, a parità di cilindrata. Pertanto un indicatore efficace dell’impatto ambientale e delle emissioni in atmosfera del parco veicolare locale sarà determinato dalla maggiore o minore presenza di mezzi ad elevata efficienza.
4 I veicoli indicati con il simbolo (*) sono stati considerati tutti con alimentazione a gasolio, data l'esiguità del numero di veicoli a benzina e al fine
di rendere omogenee le informazioni per l’elaborazione statistica.
Data la esiguità del numero delle autovetture alimentate esclusivamente a gpl, queste sono state incluse tra le autovetture alimentate a benzina,
indicate con il simbolo (**) .
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Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Grafico 9: Olbia, distribuzione delle autovetture in base alle classi di inquinamento. Anni 2006-2010
0,00%
5,00%
10,00%
15,00%
20,00%
25,00%
30,00%
35,00%
40,00%
2006 2007 2008 2009 2010
Olbia - Distribuzione % autovetture in base alla classe di inquinamento - Anni 2006-2010
EURO 0
EURO 1
EURO 2
EURO 3
EURO 4
EURO 5
Fonte: nostra elaborazione su dati ACI
Altro aspetto fondamentale nella valutazione del livello di impatto del parco veicolare locale è il rapporto tra il parco veicolare medesimo e la popolazione residente. In tal senso Olbia e la provincia di Olbia Tempio si attestano su valori decisamente superiori alla media nazionale, come si evince dal grafico 10 sotto riportato. Grafico 10: Autovetture ogni 1000 abitanti, anni 2006-2010 (*)
Fonte: nostra elaborazione su dati ACI; (*) Il dato puntuale di Olbia è stato confrontato con il dato medio rilevato dalle statistiche ACI per la provincia di Olbia Tempio e per l’Italia.
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Alla tabella 15 si evidenzia la consistenza del parco veicolare comunale e delle società sue partecipate al 31/12/2011, ripartito per classe di inquinamento e per tipologia di alimentazione. Tabella 15. Parco veicolare del Comune di Olbia e delle società partecipate al 31/12/2011
Gasolio Benzina Gasolio Benzina Gasolio Benzina Gasolio Benzina Gasolio Benzina Gasolio Benzina
Comune di Olbia
(veicoli diversi) 4 7 11 1 9 16 12 25 9 18 6 3 121
Autobus (ASPO) 2 2 24 28
Scuolabus (ASPO) 13
I&G Gallura 3 1 1 2 1 8
Totale
veicoliEnte
EURO 0 EURO 1 EURO 2 EURO 3 EURO 4 EURO 5
Fonte: nostra elaborazione su dati Comune di Olbia. Non sono pervenuti i dati dalla società ASPO in relazione alla classe di inquinamento degli scuolabus.
2.5.1. LA VIABILITÀ
Considerando le dimensioni del territorio comunale di Olbia, il reticolo viario risulta essere di una certa rilevanza. Di seguito sono indicate sinteticamente le lunghezze delle strade urbane ed extraurbane che percorrono l’intero territorio di Olbia (nel calcolo sono incluse anche le strade interpoderali e di penetrazione agraria).
Tabella 16. Lunghezza della rete viaria di Olbia
Strade comunali 320 km
Strade statali 27,300 km
Strade provinciali 95,30 km
Strade gestite dal CIPNES 17,400 km
Strade centro urbano (vie) 182 km
Piste ciclabili Circa 3 km
Fonte: Comune di Olbia – settore urbanistica
Risulta evidente la carenza di piste ciclabili. L’amministrazione comunale ha di recente (2012) favorito la realizzazione, nell’ambito di nuovi piani di lottizzazione, di piste ciclabili negli spazi destinati agli standard che il lottizzante cede all’amministrazione comunale. L’incremento del numero e dei chilometri di piste ciclabili, sia interne al centro abitato sia di collegamento lungo le reti viarie principali extraurbane verso i principali centri turistici di Pittulongu, Murta Maria e Porto Rotondo, è un obiettivo che l’Amministrazione Comunale dovrà perseguire negli anni a venire.
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2.5.2. I PARCHEGGI
I parcheggi ad Olbia, come nella maggior parte dei centri urbani più importanti, sono distinti in
liberi e a pedaggio orario.
Dalle indagini ISTAT per gli anni 2008-2010 sulla mobilità nel Comune di Olbia si possono ricavare
le seguenti informazioni ed indicatori:
Tabella 17. Disponibilità di parcheggi a pagamento
Indicatore Tipologia Anno
2008 2009 2010 2011 N° di stalli di sosta a pagamento su strada (zona blu)
Stalli 802 802 908 1.026
N° parcheggi di corrispondenza o scambio (situati in prossimità di stazioni o fermate del trasporto pubblico locale o del trasporto ferroviario)
Parcheggi 0 0 0 0
N° si stalli di sosta nei parcheggi di corrispondenza o scambio con il trasporto pubblico
Stalli 0 0 0 0
Superficie totale (in metri quadrati) delle strade e piazze adibite ad aree pedonali (non comprensiva dei fabbricati)
Aree pedonali
11.500 11.500 11.500 11.500
Superficie in Kmq delle zone a traffico limitato (ZTL), comprensiva dei fabbricati
ZTL 0,035 0,035 0,035 0,035
Fonte dati: indagini ISTAT su dati forniti da ASPO spa per gli anni 2008-2010 sulla mobilità nel Comune di Olbia
Non è stato possibile censire le superfici destinate a parcheggi liberi, ma risulta evidente che sia necessaria la pianificazione della mobilità per valutare con attenzione i rapporti tra parco veicolare circolante, compreso quello non immatricolato ad Olbia (turistico e pendolare) e i luoghi di sosta, anche in considerazione delle esigenze manifestate dalla cittadinanza nella fruizione dei diversi spazi urbani. Il dato potrà essere valutato con maggiore attenzione a seguito della realizzazione del piano del traffico e della mobilità, che si prevede possa entrare in vigore entro il 2013.
2.5.3. MOBILITÀ DEL CENTRO STORICO Il traffico veicolare che insiste all’interno del centro storico di Olbia segue due direttrici, la prima lungo Corso Umberto e la seconda da Via Regina Elena sino al termine di Via Acquedotto. Rispetto a queste due direttrici il traffico nelle vie limitrofe e laterali è sostanzialmente ridotto al minimo. Il Comune predispone annualmente una limitazione del traffico all’interno del centro storico nel periodo estivo, quando è massima l’affluenza di turisti. La Zona a Traffico Limitato (ZTL) infatti è attiva in fasce orarie definite, normalmente quelle serali. Bisogna comunque evidenziare che la definizione e perimetrazione della ZTL nel centro storico ha generato, negli ultimi anni, contestazioni da parte degli operatori economici locali con conseguenti importanti limitazioni, relativamente ai tempi e ai periodi di blocco del traffico. Sarebbe pertanto
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importante valutare i reali benefici della realizzazione di una ZTL permanente nel centro storico, sulla base delle esigenze economiche e sociali dei portatori di interesse locali. La definizione del Piano comunale del traffico e della mobilità fornirà un contributo importante alla gestione sostenibile di questo aspetto, rendendo evidente come la creazione di una ZTL potrebbe rivelarsi un’opportunità anche di crescita economica per l’area commerciale interessata e per quelle limitrofe.
2.5.4. TRASPORTO PASSEGGERI SU MEZZI PUBBLICI
L'indicatore rappresenta in modo diretto la domanda di trasporto pubblico da parte dei cittadini.
Tabella 18. Percorrenze e trasporto di passeggeri con i mezzi pubblici
Indicatore Parametro Anno
2008 2009 2010 2011 Lunghezza (in km) entro i confini comunali delle reti di trasporto pubblico
Autobus 175,6 Km 175,6 Km 177,3 Km 177,3 Km
di cui elettrici: 0,0 km
di cui elettrici: 0,0 km
di cui elettrici: 0,0 km
di cui elettrici: 3,5 Km
Distanze (in milioni di Km) percorsi da tutti i veicoli che hanno erogato un servizio di trasporto pubblico urbano per:
Autobus 1,26 1,26 1,389 1,38
di cui elettrici: 0,0
di cui elettrici: 0,0
di cui elettrici: 0,0
di cui elettrici: 0,036
Posti, a sedere e in piedi, offerti agli utenti nell'arco dell'anno (numero di posti-km in milioni)
Autobus 98,507 98,507 100,493 100,493
di cui elettrici: 0,0
di cui elettrici: 0,0
di cui elettrici: 0,0
di cui elettrici: 1,104
Viaggiatori (in milioni) trasportati in ambito urbano
Persone 3,114 3,114 2,892 2,997
Numero di viaggiatori per Km percorsi da mezzi pubblici (autobus) (*)
Persone 17,7 17,7 16,3 16,9
Fonte dati: indagini ISTAT su dati forniti da ASPO spa per gli anni 2008-2010 sulla mobilità nel Comune di Olbia (*) indicatore non rilevato dall’indagine ISTAT
I dati riportati indicano l'andamento dei passeggeri trasportati dal servizio urbano della città di Olbia, gestito dalla società ASPO spa di totale proprietà del Comune di Olbia, negli anni 2008-
2011; inoltre sono state riportate le relative percorrenze chilometriche effettuate dal predetto
servizio, al fine di ricavare il dato dei passeggeri trasportati per chilometro.
2.6. RIFIUTI La gestione dei rifiuti, nell’ambito di qualsiasi comunità locale, condiziona in maniera determinante la sostenibilità socio-economica del territorio. Gli effetti della gestione dei rifiuti si ripercuotono direttamente su fattori ambientali fondamentali, quali:
il suolo e sottosuolo (scarichi e percolazioni), le acque (scarichi fuori controllo), l’aria (emissioni inquinanti).
Non possono essere trascurati altri aspetti di carattere socio-economico, come i costi della raccolta e smaltimento e la qualità della vita nelle aree urbane prossime ai centri di
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raccolta/discariche. Non ultimo bisogna anche considerare l’impatto generato sul traffico e la qualità dell’aria dal trasporto urbano ed extraurbano dei rifiuti stessi. Pertanto il contenimento della produzione dei rifiuti e la corretta e crescente gestione della raccolta differenziata rappresentano i punti di riferimento per qualsiasi scelta di pianificazione territoriale. Tale aspetto diventa fondamentale per il Comune di Olbia, dove si registra un incremento della popolazione negli ultimi dieci anni di circa il 19 %, a fronte di una crescita complessiva dei rifiuti di circa il 42%. I rifiuti, insieme alle risorse, rappresentano uno dei settori individuati come prioritari dal VI Programma di Azione in materia di ambiente 5 e in cui l'azione dovrà essere più incisiva. Diventa quindi necessario ridurre la produzione di rifiuti, incentivare le forme di recupero e riciclaggio e praticare lo smaltimento in condizioni di sicurezza. Grafico 11: Produzione pro capite Olbia, anni 2006-2010
0
100
200
300
400
500
600
700
800
900
1000
1100
1200
2006 2007 2008 2009 2010
Produzione Pro-capite totale, anni 2006-2010(kg/ab/anno)
Olbia
Olbia-Tempio
Regione Sardegna
ANNO 2006 2007 2008 2009 2010
Olbia 892 1.004 1.046 1.070 1.113
Olbia-Tempio 859 871 889 903 920
Regione Sardegna 519 518 507 501 492
Produzione Pro-capite totale (kg/ab/anno)
Fonte: nostra elaborazione su dati Comune di Olbia e Regione Sardegna
Dalla grafico precedente emerge come ad una costante, seppur lieve, riduzione dei rifiuti su
5 Decisione n. 01600/2002/CE; il VII Programma europeo d´azione per l´ambiente: "Vivere bene entro i limiti del
nostro pianeta, è in fase di approvazione nel 2013, da parte del Parlamento Europeo
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Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
base regionale corrisponda un sensibile incremento su base comunale e provinciale. Tale incremento è dovuto in parte al fatto che il Comune di Olbia, pur praticando la raccolta differenziata, non ha ottimizzato il sistema che invece, a partire dal 2013, prevederà la raccolta “porta a porta”. Un secondo aspetto degenerativo del dato è dovuto al fatto che ad Olbia insistono persone che producono rifiuti in loco, ma sono domiciliate altrove e all’effetto della forte presenza turistica concentrata nel periodo estivo. I grafici sottostanti dimostrano come ad un incremento della popolazione corrisponda un incremento non proporzionale della produzione dei rifiuti.
Grafico 12. variazione in percentuale della produzione di rifiuti indifferenziati, anni 2000-2011 Fonte: nostra elaborazione su dati Comune di Olbia e Regione Sardegna
Dal grafico si evince che in undici anni si è avuto un aumento di produzione pari al 35,92%, con picchi del 11,98% per il 2007 e del 15,15% per il 2004. Solo nel 2003 e nel 2005 si è avuta una diminuzione rispetto all’anno precedente. Tali dati sono normalizzati per singolo abitante, pertanto sono indipendenti dalla crescita della popolazione. Se però si confronta la crescita demografica con l’incremento della produzione dei rifiuti si ottengono i seguenti andamenti (grafico 13):
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Grafico 13. Variazioni percentuali della produzione dei rifiuti indifferenziati e della popolazione, 2001-2011
Fonte: nostra elaborazione su dati comunali e regionali
A fronte di un incremento della popolazione, in dieci anni, del 19,23%, la produzione dei rifiuti è aumentata del 35,92%. Dati apparentemente non coerenti, che non trovano una spiegazione statistica, ma di cui si devono trovare altre cause. Si consideri che Olbia è una città turistica, in cui la variazione di popolazione è direttamente connessa con i flussi turistici o dei residenti fluttuanti. In tal senso si distinguono due differenti tipologie di flusso turistico:
i residenti anagrafici, che in realtà possiedono a Olbia una seconda casa, in cui passare le vacanze o che la destinano ad affitti;
i turisti di passaggio, residenti in strutture ricettive diverse, la cui produzione di rifiuti si concentra comunque nei mesi tipicamente estivi.
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Tabella 19. Produzione totale di rifiuti indifferenziati per abitante residente e fluttuante, anni 2006-2010
ANNO 2006 2007 2008 2009 2010
Olbia 33.119,96 36.311,76 37.295,00 38.486,36 40.277,70
Olbia-Tempio 105.387,50 97.345,44 94.936,25 95.412,32 95.023,65
Regione Sardegna 681.694,85 612.464,45 536.816,21 462.565,49 434.633,81
ANNO 2006 2007 2008 2009 2010
Olbia 80,48% 81,49% 80,86% 80,96% 82,02%
Olbia-Tempio 67,20% 71,10% 70,59% 71,49% 72,93%
Regione Sardegna 89,60% 90,36% 90,37% 89,26% 89,87%
ANNO 2006 2007 2008 2009 2010
Olbia 19,52% 18,51% 19,14% 19,04% 17,98%
Olbia-Tempio 32,80% 28,90% 29,41% 28,51% 27,07%
Regione Sardegna 10,40% 9,64% 9,63% 10,74% 10,13%
Tabella 2: Totale rifiuti indifferenziati abitanti residenti e fluttuanti
Tabella 3: Incidenza % sul totale rifiuti indifferenziati rispetto agli abitanti residenti
Tabella 4: Incidenza % sul totale rifiuti indifferenziati rispetto agli abitanti fluttuanti
Fonte: Rapporto regionale sui rifiuti – Regione Sardegna
Come si evince valutando i dati della tabella 19 , l’incidenza dei rifiuti da abitanti fluttuanti per Olbia è pari mediamente al 18-19%, valore che sale ulteriormente se si considera l’intera provincia di Olbia Tempio, mentre lo stesso valore medio per la regione Sardegna è costante intorno al 10%. Si attende, dall’ottimizzazione del sistema di raccolta differenziata (sistema “porta a porta”) e da un efficace azione di comunicazione ed educazione, abbinata quest’ultima anche ad azioni specifiche volte al contenimento della produzione dei rifiuti, di avere effetti benefici anche sulla mobilità (riduzione del traffico pesante) e sulle emissioni in genere.
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3. ANALISI DEI CONSUMI ENERGETICI E INVENTARIO BASE DELLE
EMISSIONI
3.1. INTRODUZIONE Definizione dell'Inventario Base delle Emissioni L’Inventario di Base delle Emissioni (IBE) quantifica la CO2 emessa nel territorio del Comune di Olbia durante l’anno di riferimento. Il documento permette di identificare le principali fonti antropiche di emissioni di CO2 e quindi di assegnare l’opportuna priorità alle relative misure di riduzione. Anno di riferimento L'anno di riferimento è il 2009, in ragione delle maggiori possibilità di ottenere dati aggiornati riguardanti le varie tematiche oggetto di analisi. Finalità Fornire un quadro conoscitivo delle emissioni di CO2 - riferito all'anno 2009 - del Comune di Olbia allo scopo di trovare le soluzioni più consone per la loro riduzione. Obiettivo In accordo con le indicazioni dettate dal Patto dei Sindaci, il Comune di Olbia si impegna a ridurre le proprie emissioni di almeno il 20% al 2020, a partire dall’anno preso come riferimento, in tal caso il 2009. Esso verrà raggiunto attraverso l'attuazione del PAES nei settori di attività in cui esistono possibilità di azione da parte dell'autorità comunale o laddove appare possibile e significativa un’azione diretta delle imprese e degli attori sociali. Il calcolo delle emissioni si è basato sulla quantificazione delle stesse dovute direttamente o indirettamente ad attività antropiche all’interno del territorio comunale; il calcolo pertanto non comprende quelle di origine naturale. Per la quantificazione delle emissioni sono stati considerati solo i consumi energetici finali. Inoltre è stato scelto di non includere le emissioni derivanti dal settore industriale, peraltro facoltativo. Metodologia di quantificazione delle emissioni di CO2 Per questo Inventario Base delle Emissioni si è scelto di utilizzare l'approccio standard, in linea con i principi dell'IPCC6. Le emissioni di CO2 sono determinate considerando solo la combustione finale del combustibile. Secondo questo approccio il gas a effetto serra più importante è la CO2 e le emissioni di CH4 e N2O non sono funzionali al calcolo e pertanto non verranno prese in considerazione.
6 IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change): Comitato Intergovernativo per i Cambiamenti Climatici
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Aggiornamento dell'Inventario: l'Inventario sarà aggiornato con cadenza biennale, ad eccezione del primo aggiornamento i cui dati saranno valutati sul triennio. I dati saranno pertanto confrontati in futuro con quelli relativi agli anni 2012, 2014, 2016, 2018, e finalmente al 2020.
3.2. STRUTTURA DELL'IBE: CONSUMI FINALI ED EMISSIONI DI CO2 L’IBE quantifica le emissioni di CO2 derivanti dal consumo energetico nel territorio del Comune di Olbia, pertanto l'analisi riguarderà esclusivamente i consumi finali del territorio amministrato anche se, come nel caso dell'energia elettrica, la produzione avviene altrove. Dal calcolo dei consumi, come sarà meglio esplicitato più avanti, e attraverso l'utilizzo di alcuni fattori di conversione stabiliti dalla normativa di settore7, si potranno calcolare le emissioni di CO2 nell'anno di riferimento. Nel calcolo delle emissioni di CO2 verranno inclusi i dati relativi al consumo finale di energia, comprendendo sia il consumo energetico comunale (amministrazione comunale), sia quello non comunale, ma consumato nel territorio del Comune di Olbia (es. residenziali e commerciali, trasporti). Le emissioni potranno essere sia dirette, come ad esempio quelle dovute alla combustione di carburante, sia legate alla produzione di energia. Nel caso specifico del Comune di Olbia le emissioni calcolate saranno quasi esclusivamente di tipo diretto, in quanto nell'anno di riferimento 2009, gli unici impianti di produzione di energia sono quelli da fotovoltaico, il cui apporto, in termini di emissioni, è pari a zero.
3.3. ANALISI DEI CONSUMI ENERGETICI
Il primo passo, quello dell'analisi dei consumi finali, coinvolge 2 macrosettori:
1. Edifici, attrezzature/impianti e industrie,
2. Trasporti
Il modulo per il calcolo dell'IBE, messo a disposizione dal Patto dei Sindaci e scaricabile dal sito ufficiale, articola le categorie in cui sono suddivisi i 2 macrosettori nel seguente modo:
7 La valutazione di tali emissioni segue i principi dell’IPCC usati nelle relazioni dei paesi alla Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC) e nel contesto del Protocollo di Kyoto.
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Tabella 20. Categorie di analisi dei consumi e emissione nell'IBE
Per ogni categoria o settore di attività, occorre indicare i consumi finali di energia primaria in MWh per ogni tipologia di consumo energetico. L’analisi dei dati permetterà così di individuare il grado di influenza di ogni settore sui consumi energetici globali del territorio comunale. Seguendo pertanto le indicazioni dello schema di cui alla tabella 20 i dati, per macrosettore, saranno ulteriormente definiti in categorie distinguendole tra settore comunale e gli altri settori (privato e delle imprese). Come indicato in precedenza, non verranno computati i consumi derivanti dal settore industriale, in quanto facoltativo. Nel caso specifico di Olbia, sono stati presi in considerazione i dati relativi ai seguenti settori di attività (tabella 21) con una prima grande distinzione tra i consumi derivanti dagli edifici, attrezzature, impianti e industrie, da quelli relativi al trasporto. I consumi finali della prima macrocategoria sono quelli relativi a tutti gli edifici, gli impianti e le attrezzature che consumano energia primaria nel Comune di Olbia. Per i consumi finali nel settore dei trasporti si è fatto riferimento al trasporto pubblico dell'azienda comunale ASPO, a quello dei mezzi comunali e dei veicoli privati e commerciali. Non sarà preso invece in considerazione il consumo del trasporto ferroviario urbano, assente nel Comune di Olbia o ogni altro tipo di trasporto ferroviario, in quanto non compreso nel PAES.
EDIFICI, ATTREZZATURE/IMPIANTI E INDUSTRIEEdifici, attrezzature/impianti comunali
Edifici, attrezzature/impianti terziari (non comunali)
Edifici residenziali
Illuminazione pubblica comunale
Industrie (escluse le industrie contemplate nel Sistema europeo di
scambio delle quote di emissione – ETS)
Totale parziale edifici, attrezzature/impianti e industrie
TRASPORTIParco auto comunale
Trasporti pubblici
Trasporti privati e commerciali
Totale parziale trasporti
Totale
(Eventuali) acquisti di elettricità verde certificata da parte del comune
[MWh]:
Fattore di emissione di CO2 per gli acquisti di elettricità verde
certificata (approccio LCA):
Categoria
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Per il trasporto aereo e marittimo valgono analoghe considerazioni: saranno presi in considerazione esclusivamente i consumi degli edifici portuali o aeroportuali siti a Olbia, ma verrà esclusa la parte relativa ai consumi di combustibili delle navi ed aerei.
Tabella 21. Settori di attività inclusi nell'IBE di Olbia
macrosettore 1: Edifici, attrezzature/impianti e industria
1.1
Edifici attrezzature impianti comunali - scuole materne e asili nido - edifici ospitanti uffici comunali compresi quelli di Berchiddeddu, di Rudalza e S. Pantaleo - scuole materne comunali - biblioteca - ufficio università - scuole medie - museo archeologico - sedi ASPO - I&G Gallura
1.2
edifici, attrezzature impianti non comunali - edifici settore terziario non comunali
- agricoltura
1.3 edifici residenziali - civili abitazioni
1.4 illuminazione pubblica comunale illuminazione pubblica affidata alla ditta GEMMO, il dato in fase di monitoraggio biennale terrà conto solo della quota ancora in capo al Comune
1.5
industrie se non coinvolte nell'EU ETS le industrie, anche se non contemplate nel sistema EU ETS, non verranno prese in considerazione.
macrosettore 2: consumo finale di energia nei trasporti
2.1 consumi pubblici parco auto comunale
trasporto pubblico (ASPO)
2.2 consumi privati e commerciali veicoli privati e commerciali
3.3.1. TIPOLOGIA DEI CONSUMI ENERGETICI Le tipologie dei consumi del Comune di Olbia sono:
1. consumi di energia elettrica,
2. consumi derivanti dall'uso dei combustibili fossili
Il modulo standard dell'IBE proposto dal Patto dei Sindaci comprende anche altre sezioni per le quali valgono le seguenti considerazioni:
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per quanto riguarda la Sezione Calore-freddo non sono presenti, all’interno del Comune di Olbia, impianti che forniscono calore-freddo (ad esempio teleriscaldamento) come prodotto di base e pertanto questa sezione non sarà presa in considerazione.
la Sezione consumi da Energie rinnovabili comprende tutti gli oli vegetali, biocombustibili o biomasse, energia solare termica o geotermica consumata nel Comune di Olbia.
La scelta di un approccio standard prevede che i gas provenienti dalla combustione di biomassa o di biocombustibili nel caso di Olbia, la legna da ardere ed il pellet non vengano conteggiati in quanto ritenuti facenti parte del ciclo naturale del carbonio (durante la combustione viene rilasciata in atmosfera la stessa quantità di carbonio assorbita durante la vita della pianta, realizzando dunque un bilancio di lungo periodo nullo) perciò nell’elaborazione del IBE è stato considerato un coefficiente di emissione pari a “0”.
Pertanto nel PAES non vengono considerati i consumi da legna seppur il territorio disponga di notevoli quantità di materia prima ed il suo impiego sia comune.
Relativamente ai biocombustibili, al 2012, sul territorio di Olbia non se ne fa uso.
Per la fase di monitoraggio si raccomanda di assicurarsi che la biomassa utilizzata sul territorio sia conforme ai criteri di sostenibilità stabiliti dalla Direttiva 2009/28/CE; qualora la biomassa non rispetti tali criteri, il fattore di emissione è stimato in 0,400 tCO2/MWh; nel caso in cui non si conoscesse con certezza la provenienza delle biomasse utilizzate sul territorio, dovrà essere utilizzato un valore medio tra quelle comunemente impiegate nello stesso
3.3.2. CONSUMI DI ENERGIA ELETTRICA8 Ai fini del calcolo dei consumi e delle emissioni si farà riferimento alla comunicazione di “Enel distribuzione” che individua i consumi ai fini ISTAT, e ai dati provenienti dagli uffici del Comune di Olbia. Tabella 22. Totale consumi elettrici nel Comune di Olbia
2008 2009 2010
Agricoltura 2.720.447 2.931.213 2.915.937
Industria 34.643.981 33.096.518 30.046.587
Usi domestici 96.172.784 98.991.797 94.449.252
Terziario 149.752.759 151.823.273 155.162.204
Totale 283.289.971 286.842.801 282.573.980
kWhSettori
Fonte: Enel Distribuzione
8 dati forniti dal Comune di Olbia
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La comunicazione Enel, per gli anni 2008, 2009, 2010, disaggrega il dato nelle seguenti categorie: agricoltura, industria, usi domestici, terziario.
Il totale dei consumi elettrici del 2009 risulta pari a 286.842,80 MWh. La vocazione all'economia terziaria del territorio si evince dall'analisi dei consumi elettrici che provengono per il 52,93% dal settore terziario, all’interno dei quali è sono compresi anche i consumi delle strutture comunali. Gli usi domestici costituiscono la seconda voce per importanza con 34,51%; a seguire l'industria con 11,54% e l'agricoltura con 1,02%. Nel triennio considerato i consumi elettrici sono stati pressoché costanti, così come il peso percentuale di ciascun settore (grafico 14). Grafico 14. Consumi di elettricità, nel territorio di Olbia, 2008-2010
0,96%
12,23%
33,95%52,86%
Consumi elettrici Olbia (%) - 2008
Agricoltura
Industria
Usi domestici
Terziario
1,02%
11,54%
34,51%52,93%
Consumi elettrici Olbia (%) - 2009
Agricoltura
Industria
Usi domestici
Terziario
1,03%
10,63%
33,42%54,91%
Consumi elettrici Olbia (%) - 2010
Agricoltura
Industria
Usi domestici
Terziario
Fonte: nostra elaborazione su dati Enel Distribuzione
CONSUMI PROCAPITE DI ENERGIA ELETTRICA Un indicatore importante è quello che misura i consumi elettrici del settore residenziale per ogni abitante residente (Kwh/ab). Nel 2009 il consumo riferito al Comune di Olbia è stato pari a 1.788,55 kwh/ab.
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Tabella 23. Consumo di energia elettrica per abitante, per Comune capoluogo di provincia, anni 2005-2009
Fonte. Istat
Tale dato risulta superiore al dato regionale (1.477,70 kwh/ab.) e al dato nazionale (1.151,86 kwh/ab.) confermando Olbia come la città capoluogo con il maggior consumo elettrico procapite della Sardegna. È importante sottolineare che i maggiori consumi di energia elettrica in Sardegna sono anche riconducibili all’assenza di distribuzione di gas metano, in quanto è assente la rete di distribuzione. Un dato analogo è quello che risulta dalla produzione di rifiuti solidi urbani (RSU), aspetti che portano a considerare la possibilità che ad Olbia occorra censire, oltre alla popolazione residente i numerosi “domiciliati”, con la distinzione dei consumi estivi dovuti all'arrivo della popolazione turistica.
Da un sintetico confronto del dato dei consumi regionali con quelli comunali, e applicando ai consumi totali il consumo medio regionale per abitante, si stima che ad Olbia siano presenti stabilmente circa 66.000 persone, circa il 23% in più della popolazione realmente censita.
CONSUMI ELETTRICI SETTORE PUBBLICO Sono stati presi in esame i dati9 relativi ai consumi finali, per il periodo 2008/2011, di energia elettrica e di carburante per autotrazione e per riscaldamento.
9 Dati forniti dall'Assessorato Ambiente del Comune di Olbia.
Tipo dato consumo di energia elettrica per uso domestico pro capite - kWh
Tipo di uso dell'energia uso domestico
Anno 2005 2006 2007 2008 2009
Territorio
Sardegna 1.497,00 1.468,62 1.444,15 1.474,86 1.477,70
Sassari 1.494,51 1.521,82 1.414,85 1.429,44 1.416,82
Nuoro 1.254,07 1.225,46 1.233,59 1.254,96 1.248,66
Cagliari 1.640,63 1.564,73 1.591,49 1.636,53 1.644,66
Oristano 1.300,08 1.284,40 1.278,00 1.323,56 1.348,17
Olbia 1.888,96 1.802,89 1.786,09 1.803,50 1.788,55
1.293,19 1.264,42 1.258,62 1.287,22 1.271,96
Lanusei 972,60 968,47 951,70 990,09 1.008,67
Tortolì 1.164,91 1.151,80 1.168,48 1.194,59 1.208,03
Sanluri 1.190,45 1.266,84 1.156,47 1.228,10 1.247,41
Villacidro 1.075,03 1.013,69 1.002,69 1.012,70 1.023,37
Carbonia 1.426,96 1.447,37 1.371,33 1.406,24 1.433,95
Iglesias 1.271,48 1.259,35 1.279,61 1.302,97 1.322,45
Tempio
Pausania
Dati estratti il 13 oct. 2012, 17h04 UTC (GMT), da I.Stat
fonte dati: ISTAT
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Tabella 24. Consumi elettrici del Comune di Olbia
Energia elettrica
strutture
comunali
Illuminazione
pubblica
2008 3.509.733 5.140.900
2009 3.874.538 4.814.071
2010 3.547.288 4.849.995
2011 3.272.873 5.756.917
KWh
ANNO
Fonte: Comune di Olbia
L'analisi del consumo elettrico comprende i dati di tutti gli immobili le cui utenze sono riferibili alle proprietà comunali. Grafico 15. Evoluzione dei consumi energetici del Comune di Olbia, anni 2008-2011
Fonte: Comune di Olbia.
Per l'illuminazione pubblica comunale si farà riferimento ai dati forniti dal Comune di Olbia e relativi ai consumi contabilizzati dalla Ditta Gemmo SpA - soggetto gestore del servizio per venti anni (fine contratto 2032). Si segnala una discrepanza tra il dato comunale e quello contenuto nella comunicazione Enel. Tale circostanza può essere attribuita a problemi contabili e di fatturazione delle bollette emesse dall’Enel. Si considerano pertanto più attendibili i dati forniti dagli uffici comunali.
Nel periodo considerato i consumi elettrici delle strutture comunali sono, nel complesso, diminuiti di circa il 7%, mentre sono cresciuti del 12%. i consumi dell'illuminazione pubblica comunale. Risultano infatti aumentati i pali di illuminazione così come le aree urbane dotate di tale servizio.
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CONSUMI DI ENERGIA ELETTRICA NEL MODULO IBE. Il totale dei consumi di elettricità, ripartiti sulla base del dato fornito da ENEL Distribuzione, è pari a 253.495,96 MWh. Le singole voci sono state calcolate nel seguente modo: - edifici attrezzature impianti comunali: si è fatto riferimento ai dati forniti dal Comune di Olbia; - edifici attrezzature impianti terziari non comunali: dal totale dei consumi riferiti al terziario di cui alla comunicazione ENEL sono stati detratti i consumi comunali riferiti agli edifici, agli impianti e all'illuminazione pubblica ed infine sommati i consumi agricoli10; - illuminazione pubblica comunale: dati comunali su consumi contabilizzati da GEMMO spa; - Industrie: dati da comunicazione ENEL. I valori non sono comunque stati indicati nel format IBE in quanto il loro inserimento è facoltativo.
Tabella 25. Modulo IBE: consumi di energia elettrica (MWh) - anno 2009
EDIFICI, ATTREZZATURE/IMPIANTI E INDUSTRIE Edifici, attrezzature/impianti comunali 3.874,54
Edifici, attrezzature/impianti terziari (non comunali) 145.815,55
Edifici residenziali 98.991,80
Illuminazione pubblica comunale 4.814,07
Industrie (escluse le industrie contemplate nel Sistema europeo di
scambio delle quote di emissione – ETS)Totale parziale edifici, attrezzature/impianti e industrie 253.495,96
CategoriaElettricità
10 Tale procedura è stata adottata sulla base di informazioni ricavate dai quesiti (FAQ) posti nel corso del tempo al
“Patto dei Sindaci”.
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3.3.3 CONSUMI DI COMBUSTIBILI FOSSILI Il dato comprende tutti i combustibili fossili acquistati dagli utenti finali per:
riscaldamento di ambienti,
riscaldamento di acqua per usi igienici o per preparazione di alimenti, combustibili consumati per i trasporti.
Non verranno effettuati calcoli relativi al consumo del gas naturale in quanto non esiste in Sardegna una rete di distribuzione del gas metano. Stesse considerazioni valgono per lo scarso/nullo utilizzo di altri combustibili fossili quali olio da riscaldamento, lignite, carbone o altri. Per i calcoli relativi alle emissioni dei “Mezzi pubblici comunali” sono stati presi come riferimento i consumi dei veicoli della società municipalizzata ASPO Spa. Per le emissioni relative al “Parco auto comunale” sono stati sommati i dati sui consumi relativi alla società partecipata I&G Gallura e agli automezzi di proprietà del Comune. I dati sui consumi da trasporto privato e commerciale sono stati valutati in base a statistiche nazionali dell’ISPRA (rif. Annuario dei dati ambientali, ed. 2011) ricavando i chilometri totali percorsi come prodotto tra il numero di veicoli circolanti immatricolati ad Olbia (fonte: annuario ACI:nostra elaborazione su totale veicoli circolanti esclusi i rimorchi e semirimorchi) ed un “coefficiente di intensità rispetto alla popolazione” (103vKm pro capite, tabella 3.27 della sezione trasporti dell’annuario ISPRA) che per il 2009 risulta essere pari a 10,12. I chilometri totali sono stati moltiplicati per il valore di emissioni di CO2 (media pesata) in g/km calcolato sul parco veicolare circolante11 , ed infine le emissioni così ricavate sono state ripartite in proporzione al numero di veicoli immatricolati ad Olbia, distinti per tipologia di alimentazione. I dati del Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) contengono dati anche sul combustibile utilizzato per il riscaldamento e per la produzione di acqua calda sanitaria. In questo caso la ripartizione dei consumi spettanti al Comune di Olbia è stata eseguita sulla base della popolazione residente in rapporto a quella regionale. CONSUMI DI IDROCARBURI DEL SETTORE PUBBLICO
Relativamente ai consumi di idrocarburi riferibili al settore dei trasporti (consumi per autotrazione), è stato considerato il parco auto comunale a disposizione del personale, ed i mezzi gestiti dalla società I&G Gallura oltre, naturalmente, la quota di consumi derivante dai trasporti pubblici dell'ASPO. I dati sono stati forniti dagli stessi enti. Gli altri consumi riferibili a questa categoria riguardano il gasolio per il riscaldamento delle strutture comunali.
11 Rif. tabella 3.37 dell’annuario ISPRA 2011 in cui sono riportate le stime delle emissioni risultanti dal consumo
medio di carburante durante l’uso effettivo dei veicoli su strada, così come risulta dai dati medi nazionali stimati con il modello COPERT 4.
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Tabella 26. Consumi di carburante per autotrazione e riscaldamento del Comune di Olbia, anni 2008-2011
Fonte: Comune di Olbia
Nel periodo 2008/2011 si registra la diminuzione dei consumi totali, per effetto, in particolare, della contrazione dei consumi di gasolio per autotrazione dei mezzi pubblici dell'Aspo, grazie al rinnovo dei mezzi pubblici, oggi quasi tutti Euro 5. Si passa infatti dai 546.000 litri di gasolio consumati nel 2008 ai 437.378 litri consumati nel 2011 con una diminuzione quindi pari al -16%. Dal confronto tra i dati sui consumi di combustibili, distinti tra gasolio, benzina e GPL, nel 2009 si nota che circa l'80% dei consumi è riferibile al consumo di gasolio, per la maggior parte destinato all’autotrazione (oltre il 90%). Tale percentuale è legata al fatto che la maggior parte degli uffici comunali sono dotati di condizionatori alimentati elettricamente ed il consumo di acqua calda sanitaria (ACS) è minimo. Grafico 16. Consumo di idrocarburi del Comune di Olbia, anni 2008-2011
Fonte: Comune di Olbia
Gasolio Benzina GPL Totale
2008 6.148.890,00 356.040,00 1.006.708,92 7.511.638,92
2009 6.344.970,00 587.263,60 1.142.300,00 8.074.533,60
2010 6.419.730,00 470.451,20 1.021.620,65 7.911.801,85
2011 5.541.591,20 423.720,81 990.821,72 6.956.133,73
AnnoKWh
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CONSUMI DI IDROCARBURI DEL SETTORE PRIVATO E COMMERCIALE
Nell’ambito del settore privato e terziario il consumo di energia primaria derivante dall’uso di combustibili fossili è destinato al riscaldamento delle abitazioni e alla produzione di acqua calda sanitaria (ACS). Di fatto i consumi sono prevalentemente ascrivibili al settore privato, in quanto il settore terziario impiega in prevalenza energia elettrica. Gli scarsi consumi di gasolio e GPL da parte del settore terziario sono stati pertanto inclusi nel settore privato. La stima dei consumi è stata valutata confrontando i dati delle vendite di combustibile su base provinciale e regionale (fonte MISE) con la popolazione locale. Sono stati altresì rilevati, purtroppo, solo parte dei consumi a livello locale attraverso interviste ai fornitori, pertanto è stata presa la decisione di non utilizzarli, se non come confronto e verifica nei successivi aggiornamenti, dell’attendibilità della metodologia e dei dati attualmente presi in considerazione. I consumi di combustibili fossili per riscaldamento e acqua calda sanitaria nel settore privato sono pertanto i seguenti: Tabella 27. Consumo di combustibili fossili per riscaldamento e ACS, settore privato, anno 2009
Combustibile MWh CO2 (ton)
Gasolio 41.281,80 11.022,24
GPL 49.277,82 11.186,07
Fonte: nostra elaborazione su dati MISE e ISTAT
Dalla stima si evince come il consumo di GPL sia particolarmente elevato, ciò è dovuto al fatto che il gasolio continua ad essere impiegato nelle abitazioni di epoca meno recente, mentre nell’ultimo ventennio, con l’espansione urbanistica sono stati preferiti gli impianti di riscaldamento/raffrescamento a GPL o elettrici (condizionatori). TRASPORTI PRIVATI E COMMERCIALI Si è preferito stimare l’energia primaria e le emissioni da trasporto privato e commerciale sulla base di statistiche elaborate dall’ISPRA poiché i dati raccolti sul territorio (carburanti venduti presso le locali stazioni di servizio) e quelli stimati su base regionale e provinciale attraverso i dati forniti dal Ministero dello Sviluppo Economico (MISE), sono particolarmente viziati dai consumi legati al traffico turistico e commerciale di veicoli non immatricolati ad Olbia. Infatti nel 2009 sono transitati dal porto di Olbia 1.314.634 autoveicoli privati, 317.726 veicoli industriali, e 3.914.799 passeggeri, mentre presso il locale aeroporto sono transitati 1.694.089 passeggeri. Date le favorevoli condizioni ambientali e la particolare vocazione turistica del territorio e della Sardegna in generale, buona parte del traffico passeggeri e veicoli si concentra nel periodo estivo, con notevole incremento delle vendite di carburante, in particolare di gasolio. Pertanto la scelta fatta è stata quella di individuare, limitatamente alle informazioni in possesso, i consumi e le emissioni del solo parco veicolare circolante immatricolato nel Comune di Olbia.
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Inoltre entro il 2013 verrà elaborato il Piano del traffico e della mobilità del Comune di Olbia, e verranno pubblicati i dati sul censimento generale ISTAT 2012, da cui si potranno comparare le stime ad oggi elaborate con valori ancora più puntuali, così da migliorare l’informazione in occasione della primo aggiornamento dell’Inventario delle Emissioni (IME). Tabella 28. Consumi di energia primaria (MWh) da trasporto stradale totale (passeggeri e merci) - ANNO 2009
Anno 2009 N°/ %coeff (K3)=
103*10,12Totale km
Emissioni CO2 -
(g/km) totale km
(merci+passegg)
Media pesata
MWh
(benzina)
MWh
(gasolio)
MWh
(GPL)
Veicoli circolanti totali
(eccetto rimorchi e
semirimorchi) 50.707 10120 513.154.840 157,6 204.411,35 106.877,02 6.337,49 Fonte: ISPRA - Annuario dei dati ambientali 2011 -, ACI, ISTAT
Tabella 29. Emissioni di CO2 (ton) da trasporto stradale totale (passeggeri e merci) - ANNO 2009
Anno 2009 N°/ %coeff (K3)=
103*10,12Totale km
Emissioni CO2 -
(g/km) totale km
(merci+passegg)
Media pesata
CO2 tot
(ton)
CO2 veicoli
a benzina
(ton)
CO2 veicoli
a gasolio
(ton)
CO2
veicoli a
GPL
(ton)
Veicoli circolanti totali
(eccetto rimorchi e
semirimorchi) 50.707 10120 513.154.840 157,6 80.873 50.898,43 28.536,17 1.438,61 Fonte: ISPRA - Annuario dei dati ambientali 2011 -, ACI, ISTAT
Grafico 17. Emissioni CO2 (ton) dei veicoli privati e commerciali – anno 2009
62,94%
35,29%
1,78%
Emissioni CO2 veicoliAnno 2009
CO2 veicoli a benzina (ton)
CO2 veicoli a gasolio (ton)
CO2 veicoli a GPL (ton)
Pertanto i consumi di energia primaria derivanti dall’uso di combustibili fossili nelle due categorie “Edifici, attrezzature e impianti” e “Trasporti” e nelle relative sottocategorie viene riassunto nella tabella riepilogativa del modulo PAES (tabella 29).
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Tabella 30. Riepilogo consumi di combustibili fossili (MWh), anno 2009
Gas liquido Diesel Benzina
EDIFICI, ATTREZZATURE/IMPIANTI E INDUSTRIEEdifici, attrezzature/impianti comunali 1.142,30 315,00
Edifici, attrezzature/impianti terziari (non comunali)
Edifici residenziali 48.135,52 40.966,80
Illuminazione pubblica comunale
Industrie (escluse le industrie contemplate nel Sistema europeo di
scambio delle quote di emissione – ETS)
Totale parziale edifici, attrezzature/impianti e industrie 49.277,82 41.281,80 0,00
TRASPORTIParco auto comunale 554,97 587,26
Trasporti pubblici 5.475,00
Trasporti privati e commerciali 6.337,49 100.847,05 203.824,09
Totale parziale trasporti 6.337,49 106.877,02 204.411,35
Totale 55.615,31 148.158,82 204.411,35
Combustibili fossili
Categoria
CONSUMO FINALE DI ENERGIA
[MWh]
Grafico 18. Incidenza delle diverse fonti energetiche sui consumi finali – anno 2009
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Tabella 31. Riepilogo consumi di energia primaria (MWh) anno 2009
EDIFICI, ATTREZZATURE/IMPIANTI E INDUSTRIEEdifici, attrezzature/impianti comunali 5.331,84
Edifici, attrezzature/impianti terziari (non comunali) 145.815,55
Edifici residenziali 188.094,12
Illuminazione pubblica comunale 4.814,07
Industrie (escluse le industrie contemplate nel Sistema europeo di
scambio delle quote di emissione – ETS)0,00
Totale parziale edifici, attrezzature/impianti e industrie 344.055,58
TRASPORTIParco auto comunale 1.142,23Trasporti pubblici 5.475,00
Trasporti privati e commerciali 311.008,63
Totale parziale trasporti 317.625,86
Totale 661.681,44
CategoriaTotale MWh
CONSUMO
FINALE DI
I consumi totali di energia primaria nel territorio di Olbia nel 2009 sono pertanto pari a
661.681,44 MWh.
Le categorie che maggiormente incidono sui consumi finali di energia primaria sono il settore
terziario (22,04%), quello residenziale (28,43%) ed il trasporto privato (47%).
Grafico 19. Incidenza delle categorie sui consumi finali energia – anno 2009
0,81%
22,04%
28,43%
0,73%0,17%
0,83%
47,00%
Incidenza delle categorie sui consumi finali di energia primaria - Anno 2009
Edifici, attrezzature/impianti comunali
Edifici, attrezzature/impianti terziari (non comunali)
Edifici residenziali
Illuminazione pubblica comunale
Parco auto comunale
Trasporti pubblici
Trasporti privati e commerciali
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3.4. PRODUZIONE DI ENERGIA DA FONTI RINNOVABILI A partire dal 2010 il Comune di Olbia ha installato impianti fotovoltaici sui tetti di tutti gli edifici scolastici comunali, per una potenza complessiva impegnata di 450 kWp. Nel dettaglio:
Il primo intervento, entrato in attivazione in data 01/04/2010, riguarda 4 scuole: le elementari di S. Maria, via Vignola, Isticadeddu e la scuole media E. Pais;
il secondo lotto di interventi riguarda la scuole elementari di Berchiddeddu, Poltu Quadu, via Vicenza, Murta Maria, San Pantaleo, Via Nanni e Via Roma oltre alle scuole medie Diaz, Isticadeddu e Via Veronese. Impianti attivati nel 2010;
il terzo lotto di interventi ha riguardato 8 edifici: le scuole materne di via Leonardo da Vinci, Sacra Famiglia, Tannaule, e le scuole elementari di Maria Rocca, la palestra di Isticadeddu e le scuole medie di via Vicenza. Impianti non ancora attivati.
La produzione è iniziata nella primavera del 2010 attestandosi in dicembre a complessivi 190 MWh. Nel 2011 la produzione di energia è stata pari a circa 485 MWh. I dati del 2012 sono contabilizzati fino a giugno con 238 MWh. Nel settore privato la produzione di energia da fotovoltaico è stata contabilizzata a partire dal 2007. Gli ultimi dati disponibili presso il sito ufficiale del gestore dei servizi energetici GSE (all'indirizzo
http://www.gse.it/it/Dati%20e%20Bilanci/pages/default.aspx) mostrano una situazione incoraggiante, con circa 470 impianti in esercizio nel Comune di Olbia e con una potenza impegnata pari a 9,20 MWp. Gli impianti sono quasi tutti di piccola taglia (3/6 kWp) tranne alcuni che superano i 400-500 kWp sino comunque ad un massimo di 1 MWp. Ai fini del calcolo dell'IBE è stato considerato l'andamento in 3 anni specifici: 2007, 2008 e il 2009. Per il calcolo della produzione di elettricità in MWh, non disponendo di dati puntuali è stata stimata una produzione media annua, per kW di potenza impegnata, di 1.500 kWh, da cui è stato poi detratto il 30% di perdite varie legate al sistema. I calcoli sono stati eseguiti tenendo conto del periodo di effettiva messa in rete dell'impianto, deducendo dai 365 giorni solari il numero dei giorni mancanti, dal 1° gennaio alla messa in esercizio. Tabella 32. Produzione di energia elettrica da impianti fotovoltaici, anni 2007-2009
2007 2008 2009
11 17 59
144,60 119,20 391,20
51.954,63 172.792,56 440.248,34
51,95 172,79 440,25
Anno
n° impianti/anno in
esercizio
kWp installata/anno
tot produzione/anno
(kWh)
tot produzione/anno
(MWh) Fonte: nostra elaborazione su dati GSE
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Grafico 20. Produzione di energia elettrica da impianti fotovoltaici privati a Olbia, anni 2007-2009
Fonte: nostra elaborazione su dati GSE
Dal graficosi può notare come, in base alla crescita nel triennio del numero di impianti e di potenza installata, favorito sicuramente anche dalle tariffe incentivanti dei diversi “Conto Energia” che nel tempo si sono susseguite, oltre alla necessità di contenere la spesa dell’energia elettrica, le prospettive di crescita per il territorio di Olbia possano essere ancora interessanti per gli anni a venire.
3.5. ENERGIA PRODOTTA LOCALMENTE Il CIPNES Gallura (Consorzio Industriale Provinciale Nord Est Sardegna – Gallura), gestisce la discarica comunale dove sono conferiti i rifiuti provenienti da 19 comuni della Gallura. Dal 2007 è presente un impianto per l'estrazione e la termovalorizzazione del biogas prodotto dalla discarica. Dalla termovalorizzazione del biogas è stato possibile produrre nel 2009 energia elettrica per 4.769,74 MWh. È inoltre previsto un potenziamento dell’impianto con relativo incremento della estrazione del biogas e quindi di energia elettrica.
3.6. CALCOLO DELLE EMISSIONI DI CO2 L’energia consumata in un particolare Comune generalmente proviene da impianti diversi situati sia all’interno che all’esterno del comprensorio comunale, di conseguenza anche le emissioni di CO2 relative sono il risultato di produzioni diversificate e non necessariamente locali. Non potendo quantificare le emissioni localmente, è stabilita una convenzione internazionale fra tutti i paesi comunitari, per la quale ogni Paese adotta un coefficiente o fattore di emissione che riflette le emissioni medie di CO2 legate alla produzione nazionale di elettricità.
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Tabella 33 Fattore di emissione nazionale per il consumo di elettricità
Stato Fattore di emissione
standard (t CO2/MWhe)
Italia 0,483
Tabella 34. Fattori di emissione di CO2 per combustibili (IPCC).
Tipo di combustibile Fattore di emissione di CO2
t/MWh
Benzina 0,264
Gasolio 0,267
GPL 0,227
Le emissioni di CO2 a partire dai consumi di energia primaria distinti per categoria e sottocategoria sono così riassunti: Tabella 35 Emissioni di CO2 (ton) da energia elettrica – anno 2009
EDIFICI, ATTREZZATURE/IMPIANTI E INDUSTRIE Edifici, attrezzature/impianti comunali 1.871,40
Edifici, attrezzature/impianti terziari (non comunali) 70.428,91
Edifici residenziali 47.813,04
Illuminazione pubblica comunale 2.325,20
Industrie (escluse le industrie contemplate nel Sistema europeo di
scambio delle quote di emissione – ETS)0,00
Totale parziale edifici, attrezzature/impianti e industrie 122.438,55
CategoriaElettricità
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Tabella 36. Emissioni di CO2 (ton) da combustibili fossili – anno 2009
Gas liquido Diesel Benzina
EDIFICI, ATTREZZATURE/IMPIANTI E INDUSTRIEEdifici, attrezzature/impianti comunali 259,30 84,11
Edifici, attrezzature/impianti terziari (non comunali)
Edifici residenziali 10.926,76 10.938,14
Illuminazione pubblica comunale
Industrie (escluse le industrie contemplate nel Sistema europeo di
scambio delle quote di emissione – ETS)Totale parziale edifici, attrezzature/impianti e industrie 11.186,07 11.022,24 0,00
TRASPORTIParco auto comunale 148,18 146,23Trasporti pubblici 1.461,83
Trasporti privati e commerciali 1.438,61 26.926,16 50.752,20
Totale parziale trasporti 1.438,61 28.536,16 50.898,43
ALTRO
Smaltimento dei rifiuti
Gestione delle acque reflue
Indicare qui le altre emissioni del vostro comune
Totale 12.624,68 39.558,40 50.898,43
Categoria
Combustibili fossili
Grafico 21. Incidenza delle fonti energetiche sulle emissioni di CO2 – anno 2009
54,29%
5,60%
17,54%
22,57%
Incidenza emissioni di CO2 per fonte (%) - anno 2009 -
Elettricità
Gas liquido
Diesel
Benzina
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La produzione di energia elettrica deriva dagli impianti fotovoltaici presenti sul territorio e dalla combustione del gas proveniente dal percolato della discarica di rifiuti gestita dal CIPNES Gallura. Tabella 37. Produzione locale di energia elettrica da FV e termovalorizzazione di biogas da rifiuti – anno 2009
Energia eolica
Energia idroelettrica
Fotovoltaico 440,25 0,00
Cogenerazione di energia elettrica e termica
Altro
Specificare: ______ENERGIA ELETTRICA ___________ 4769,741.574,01
Totale 440,25 4.769,74 1.574,01
Elettricità prodotta localmente (esclusi gli impianti ETS e tutti gli
impianti/le unità > 20 MW)
Elettricità
prodotta
localmente
[MWh]
Emissioni di
CO2 o
equivalenti
di CO2 [t]
Fattori di emissione di CO2
corrispondenti per la
produzione di elettricità in
[t/MWh]Rifiuti
0,00
0,33
Le emissioni totali di CO2 prodotte dal territorio di Olbia sono pertanto pari a 225.520,06 tonnellate. Tabella 38. Emissioni totali prodotte dal Comune di Olbia – anno 2009
EDIFICI, ATTREZZATURE/IMPIANTI E INDUSTRIEEdifici, attrezzature/impianti comunali 2.214,81
Edifici, attrezzature/impianti terziari (non comunali) 70.428,91
Edifici residenziali 69.677,94
Illuminazione pubblica comunale 2.325,20
Industrie (escluse le industrie contemplate nel Sistema europeo di
scambio delle quote di emissione – ETS)0,00
Totale parziale edifici, attrezzature/impianti e industrie 144.646,85
TRASPORTIParco auto comunale 294,41Trasporti pubblici 1.461,83
Trasporti privati e commerciali 79.116,97
Totale parziale trasporti 80.873,20
ALTRO
Smaltimento dei rifiuti
Gestione delle acque reflue
Indicare qui le altre emissioni del vostro comune
Totale 225.520,06
Categoria Totale CO2
(ton )
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Come indicato in precedenza relativamente all’incidenza delle diverse categorie sui consumi finali di energia primaria, anche nel caso delle emissioni di CO2 quelle maggiormente coinvolte sono il terziario, il residenziale civile ed il trasporto privato e commerciale Grafico 22. Incidenza delle categorie sulle emissioni di CO2 -anno 2009
0,98%
31,23%
30,90%
1,03%
0,13%
0,65%
35,08%
Incidenza delle categorie sulle emissioni di CO2 - Anno 2009
Edifici, attrezzature/impianti comunali
Edifici, attrezzature/impianti terziari (non comunali)
Edifici residenziali
Illuminazione pubblica comunale
Parco auto comunale
Trasporti pubblici
Trasporti privati e commerciali
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4. ANALISI SWOT
Sulla base delle risultanze dell’inventario base delle emissioni è stata strutturata l’analisi SWOT (Strengths, Weaknesses, Opportunities and Threats, punti di forza, di debolezza, opportunità, rischi), da cui sono emerse le proposte operative che hanno portato alla definizione del Piano di Azione. L’analisi SWOT è stata divisa rispetto agli ambiti di maggior interesse e ai più impattanti sul territorio dal punto di vista energetico.
4.1. SISTEMA URBANO Punti di Forza Punti di Debolezza
Presenza del principale porto passeggeri della Sardegna
Presenza del principale aeroporto del nord Sardegna
Presenza del polo ospedaliero maggiormente strutturato della Gallura
Localizzazione geografica strategica della città quale punto di accesso/partenza privilegiato per/da la Sardegna
Localizzazione baricentrica rispetto ai principali centri turistici costieri della costa nord orientale della Sardegna
Presenza di tre importanti porti turistici strutturati
Presenza di numerose risorse archeologiche e culturali nel territorio comunale e all’interno del centro abitato
Presenza di immobili comunali dedicati alla valorizzazione dei beni comuni immateriali (cultura locale, patrimonio paesaggistico
Presenza della AMP TAVOLARA Punta Coda Cavallo e del parco fluviale del Padrongianus
Condizioni climatiche favorevoli al turismo tutto l’anno
Assenza del Piano Urbanistico Comunale
Rilevante estensione della superficie dell’area urbanizzata di Olbia (frazioni escluse)
Elevata percentuale di edifici di età superiore a 30 anni
Scarsa efficienza energetica degli edifici
Elevato numero di piani di risanamento
Rete viaria e stradale inefficiente e non adeguata ai tempi attuali
Carenze infrastrutturali delle reti viarie (stradali e ferroviarie) e portuali (parziale)
Strutture pubbliche inefficienti dal punto di vista energetico
Insufficiente produzione di energia da FV e di acqua calda sanitaria da solare termico da parte delle civili abitazioni in rapporto al numero delle stesse.
Insufficiente rapporto tra aree verdi e il numero di abitanti
Scarsa propensione delle banche a finanziare interventi su edifici privati
Eccesso di offerta di abitazioni private
Eccessiva crescita demografica negli ultimi anni
Storica scarsa propensione alla programmazione e pianificazione dello sviluppo del territorio
Insufficiente sensibilità della cittadinanza sui i temi energetici e lo sviluppo sostenibile in generale
Limitato impiego nella pubblica amministrazione degli acquisti verdi pubblici (GPP)
Opportunità Rischi Regolamentazione del settore urbanistico attraverso la redazione e applicazione del PUC
Regolamenti comunali volti al contenimento dei consumi energetico per la costruzione dei nuovi edifici.
Miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici pubblici e privati compresi quelli legati alle attività economiche (es. strutture ricettivo-turistiche)
Ristrutturazione del patrimonio edilizio pubblico e privato secondo criteri ecosostenibili e di efficienza energetica
Incremento produzione energia da fonti rinnovabili, in particolare da FV e promozione del minieolico
Introduzione e regolamentazione degli impianti micro e minieolici in ambito urbano ed extraurbano (es. zona agricole)
Incremento e gestione delle aree verdi fruibili in rapporto al numero di abitanti
Incremento superfici destinate a ZTL
Potenziale accesso a finanziamenti regionali/nazionali/comunitari a favore del tessuto urbano
Individuare nelle strutture comunali, portuali e aeroportuali, i modelli di esempio di gestione ed efficienza energetica
Incremento dei GPP da parte del Comune
Depauperamento del patrimonio urbanistico pubblico e privato
Perdita di valore economico degli edifici
Incremento dei costi energetici per mq di superficie edificata
Perdita di competitività delle imprese del territorio (maggiori costi e minor numero di clienti)
Perdita di territorio per effetto di una edificazione poco o scarsamente regolamentata
Perdita di opportunità di finanziamento regionale/nazionale /comunitario
Maggiore inquinamento del territorio (emissioni di CO2 equivalente)
Perdita di opportunità di rilancio del territorio in chiave turistica e ambientale
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4.2. SISTEMA ECONOMICO
Punti di Forza Punti di Debolezza
Limitatissima presenza di industrie e quelle presenti sono a basso impatto ambientale
Sistema economico basato sul terziario e servizi
Sistema turistico locale strutturato per accogliere ospiti in tutte le stagioni
Sufficiente numero di posti letto totali delle strutture ricettive, tali da soddisfare la domanda turistica reale e potenziale del territorio
Elevato intraprendenza imprenditoriale (saldo imprese create/cessate sempre e comunque positivo negli ultimi 5 anni)
Elevata presenza di imprese e offerta di servizi materiali e immateriali diversificati.
Presenza del principale polo cantieristico della Sardegna per la nautica da diporto.
Presenza, in ambito comunale e presso i comuni limitrofi, di produzioni agroalimentari tipiche e di rilievo regionale (viticoltura, zootecnia, acquacoltura, mitilicoltura e in parte orticoltura).
Interessante patrimonio culturale da valorizzare a fini turistici
Propensione del settore turistico locale all'internazionalizzazione
Limitate distanze tra porto, aeroporto e stazione ferroviaria
Tessuto economico ancora fortemente legato al settore dell’edilizia
Inadeguata professionalità del settore edile
Insufficiente innovazione nel settore edile in materia di efficienza energetica
Area industriale non ancora sufficientemente dotata di servizi primari alle imprese (reti telematiche, aree espositive, ecc)
Flussi turistici ancora fortemente condizionati dalla stagionalità estiva e quindi con destinazioni marino-balneari
Inadeguatezza strutturale di parte delle strutture ricettive, in particolare quelle prossime a località balneari, nel poter accogliere e gestire gli ospiti quando il clima non è favorevole alla balneazione.
Elevata presenza di seconde case non organizzate come attività extralberghiera
Strutture ricettive energivore, seppur molte di esse siano state costruite e/o ristrutturate negli ultimi 10 anni. Tasso di disoccupazione crescente, ma comunque inferiore alla media provinciale e sarda Tendenza ad una scarsa collaborazione e coordinamento tra imprese e tra settori produttivi (reti d’impresa)
Assenza di filiere produttive
Assenza/scarsa propensione all’innovazione
Scarsa/assente integrazione tra il mondo della scuola/università e quello delle imprese
Scarsa propensione delle strutture ricettive ad impiegare prodotti alimentari tipici del territorio o legate a filiere agroalimentari locali
Opportunità Rischi Riqualificazione delle strutture ricettivo-turistiche
secondo criteri di efficienza energetica, comprese le seconde case, spesso destinate ad usi ricettivo-turistici
Intensificazione della produzione e impiego di energia da fonti rinnovabili da parte delle PMI.
Pianificazione e organizzazione del turismo integrato territoriale/comunale
Incentivazione alla creazione di imprese e posti di lavoro nel settore delle energie alternative
Creazione di network tra imprese, per settori produttivi ed integrati, in ottica di filiera
Creazione di partenariati pubblico/privato e mondo universitario/scolastico al fine di rafforzare l’economia locale e territoriale
Intensificazione/creazione di relazioni tra imprese locali e mondo universitario/scolastico
Definizione e applicazione della filiera corta agroalimentare nelle strutture ricettivo-turistiche e della ristorazione e nelle strutture pubbliche (es. mense scolastiche).
Creazione di nuovi posti di lavoro in agricoltura
Definizione e applicazione di strategie d’impresa basate sulla sostenibilità ambientale a favore delle PMI locali (turistiche, terziario, commercio)
Rafforzamento nel settore turistico internazionale
Definizione di un centro intermodale per passeggeri, per l’integrazione tra i sistemi e le infrastrutture di trasporto esistenti, i relativi servizi e collegamenti
Perdita di competitività nei diversi settori produttivi, inadeguata innovazione d’impresa e offerta non qualitativamente adeguata
Incremento dei costi, in particolare energetici
Perdita di opportunità di investimento da parte di nuove PMI interessate ad investire nel territorio
Spopolamento di imprese, e di conseguenza demografico, per trasferimento in altre località maggiormente servite
Mortalità imprese (saldo negativo imprese nate/cessate)
Perdita di posti di lavoro
Incremento costi di trasporto per effetto della maggiore domanda di prodotti agroalimentari non locali.
Riduzione traffico passeggeri per perdita di competitività del sistema di trasporto locale, pubblico e privato.
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4.3. MOBILITÀ – TRASPORTI
Punti di Forza Punti di Debolezza
Rilevante estensione della rete viaria in rapporto al numero di abitanti e all’estensione del territorio
Elevato numero di motocicli immatricolati in rapporto agli abitanti (sono esclusi i ciclomotori)
spostamenti interni alternativi all’impiego dell’autoveicolo
Disponibilità dei cittadini ad impiegare mezzi alternativi per gli spostamenti locali - rif. bicicletta
Mezzi pubblici euro 4/5 (alimentati a gasolio) e presenza di un autobus elettrico
Ridotto pendolarismo dei cittadini residenti verso altre località
Limitata distanza tra porto, aeroporto e stazione ferroviaria
- Elevato numero di autoveicoli in rapporto agli abitanti - Elevata percentuale di autoveicoli EURO 0/1/2 sul totale immatricolato - Insufficiente presenza di veicoli elettrici o ad alimentazione mista (ibridi/bi-fuel) - Assenza di piste ciclabili - Assenza di aree totalmente pedonali - ZTL limitata al periodo estivo e a fasce orarie prestabilite - Assenza di regolamenti volti all’incentivazione della mobilità sostenibile/ Assenza di un piano comunale della mobilità - Assenza di mezzi pubblici elettrici e/o ibridi - Parco veicolare comunale vetusto - Elevati spostamenti urbani casa-lavoro/casa-scuola con mezzi privati - Elevata incidentalità superiore alla media sarda e nazionale - Sistema infrastrutturale viario insufficiente per sopportare l’incremento del traffico nel periodo estivo - Scarso trasporto ferroviario a valere su spostamenti casa-lavoro/casa-scuola - Pendolarismo basato principalmente su impiego mezzi privati - Mancanza di un osservatorio per la rilevazione dei dati ai fini di una corretta gestione della mobilità - Insufficiente offerta di mobilità pubblica soprattutto nei mesi estivi - Assenza di strutture intermodali di collegamento tra la città, il porto e l’aeroporto
Opportunità Rischi Redazione e applicazione del piano della mobilità
.Adeguamento infrastrutturale della rete viaria urbana rispetto alla nuova domanda di mobilità sostenibile
Realizzazione di piste ciclabili e di circuiti ciclabili
Realizzazione di collegamenti tra piste ciclabili, zone pedonali e aree verdi
Allargamento aree ZTL e pedonali
Adeguamento viabilità urbana ed extraurbana ai picchi di traffico estivo
Ulteriore limitazione delle velocità al di sotto degli attuali limiti di legge
Offerta di servizi di mobilità al cittadino residente e al turista da parte dell’amministrazione comunale (es. car sharing, bike sharing)
Incentivazione car pooling
Impiego dimezzi pubblici elettrici e/o ibridi
Rinnovo parco veicoli comunale euro 5/elettrici/ibridi
Progressiva limitazione al traffico urbano dei veicoli euro 0/1/2
- Nuove forme di turismo legate alla mobilità sostenibile (es. cicloturismo)
- Creare un osservatorio della mobilità - Potenziare la mobilità pubblica nel periodo estivo in
considerazione della presenza dei turisti - Realizzazione di centri intermodali in funzione dei
collegamenti con porto e aeroporto
- Incremento dell’inquinamento da traffico veicolare - Incremento incidenti - Perdita di opportunità a favore di nuove forme di
turismo (es. cicloturismo) - Eccessivi costi sociali per effetto di una inadeguata
programmazione (inquinamento, intasamento viario, perdita di tempo, stress dei cittadini, disagi sociali)
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5. IL PAES E I SETTORI DI INTERVENTO Il Piano d’Azione individua un insieme di iniziative che l’Amministrazione comunale di Olbia ed i portatori di interesse locali intendono concretizzare entro il 2020, al fine di raggiungere gli obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2 definiti nell’inventario base delle Emissioni (IBE). Per quantificare l’obiettivo di riduzione di almeno il 20% delle emissioni di CO2, sono stati calcolati, per l’anno di riferimento 2009, i consumi di energia del territorio e le relative emissioni che risultano essere pari a 225.520,06 ton. di CO2. Inoltre, in base ad indagini dell’ufficio statistico del Comune di Olbia, si stima un incremento demografico della popolazione di Olbia di circa il 15% entro il 2020; pertanto la popolazione al 2020 dovrebbe risultare di 64.526 abitanti. In base a tali considerazioni è stato considerata la riduzione delle emissioni sia in valore assoluto (tonnellate/anno), sia per abitante (ton/abitante). La percentuale di riduzione di CO2, nella misura del 20% calcolata rispetto al numero di abitanti del 2009, è stata poi ricalcolata per il numero di abitanti stimati al 2020. Tale ultimo dato ha costituito il target di riferimento della riduzione delle emissioni al 2020. Sono stati quindi individuati ambiti di intervento, su cui l’Amministrazione Comunale agirà direttamente e/o indirettamente nel caso in cui siano coinvolti nelle azioni anche altri portatori di interesse. I settori di azione sono:
gli edifici pubblici e residenziali
i trasporti pubblici e privati
la pianificazione urbanistica, energetica e della mobilità
la produzione di energia da fonti rinnovabili
l’informazione e comunicazione
la gestione degli spazi verdi urbani L’Amministrazione Comunale ha preferito agire direttamente sulle azioni di sua stretta competenza e responsabilità, influenzando invece direttamente e/o indirettamente, attraverso strumenti regolamentari, pianificatori, prescrizioni e/o incentivi, gli interventi ricadenti su altri soggetti, pubblici (diversi dall’amministrazione comunale) e privati (cittadini e imprese). In tal modo si ritiene di poter adempiere concretamente al raggiungimento dell’obiettivo di riduzione di almeno il 20% delle emissioni entro il 2020. Il Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile del Comune di Olbia è pertanto strutturato in 5 settori e comprende 33 azioni. Le azioni verranno aggiornate ed eventualmente integrate con altre, in occasione degli aggiornamenti periodici dell’inventario delle emissioni (IME)
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Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Le azioni previste nel PAES sono esplicitate singolarmente nell’allegato II, mentre di seguito si elencano in sintesi le azioni, le responsabilità, i costi ed il risparmio energetico e di emissioni (tabelle 39,40, 41 e 42).
Tabella 39. Azioni del PAES di Olbia ed il risparmio di CO2 per azione
SETTORE COD. AZIONE AZIONE RESPONSABILE
EDUCAZIONE INFORMAZIONE
EDINFO_1 BANCA DATI SUI CONSUMI ED EMISSIONI Sett. Ambiente e m/
Energy Manager
EDINFO_2 ASSISTENZA ENERGY MANAGER Sett. Ambiente e m/
Energy Manager
EDINFO_3 ACQUISTO ENERGIA VERDE CERTIFICATA Sett. Ambiente e m/ Settore Finanziario
EDINFO_4 ACQUISTI VERDI Sett. Ambiente e m/ Settore Finanziario
EDINFO_5 RECUPERO DI ALIMENTI, ABBIGLIAMENTO E ALTRI OGGETTI E LORO RIUTILIZZO
Sett. Ambiente e m.
EDILIZIA E URBANISTICA
EU_1 CREAZIONE SPORTELLO ENERGIA Sett. Ambiente e m.
EU_2 AUDIT ENERGETICO A CAMPIONE PER REALIZZAZIONE CATASTO ENERGETICO
Sett. Ambiente e m/ Sett. Ed. Priv. Urb.
EU_3 REGOLAMENTO ENERGETICO E LINEE GUIDA PER LA RISTRUTTURAZIONE
Sett. Ambiente e m/ Sett. Ed. Priv. Urb.
EU_4 EFFICIENTAMENTO SETTORE ALBERGHIERO Sett. Ambiente e m/ Sett. Att. Prod -SUAP
EU_5 EFFICIENTAMENTO SETTORE COMMERCIALE E TERZIARIO Sett. Ambiente e m/ Sett. Att. Prod -SUAP
EU_6 AUDIT ENERGETICO EDIFICI SCOLASTICI Sett. Ambiente e m.
EU_7 AUDIT ENERGETICO EDIFICI SEDE UFFICI COMUNALI Sett. Ambiente e m.
FONTI RINNOVABILI E
RISPARMIO ENERGETICO
FER_1 FAVORIRE LA DIFFUSIONE DI PICCOLI IMPIANTI FV Sett. Ambiente e m.
FER_2 FAVORIRE LA DIFFUSIONE DEGLI IMPIANTI SOLARE TERMICO DI PICCOLA TAGLIA A USO DOMESTICO
Sett. Ambiente e m.
FER_3 IMPIANTO FOTOVOLTAICO SULLE COPERTURE DEL MUSEO ARCHEOLOGICO
Sett. Ambiente e m.
FER_4 IMPIANTO FOTOVOLTAICO SULLE COPERTURE DELLA PARTE SUD NUOVA CASA COMUNALE
Sett. Ambiente e m.
FER_5 GRUPPI D'ACQUISTO PER LA DIFFUSIONE DEL FOTOVOLTAICO PRIVATO DI PICCOLE DIMENSIONI
Sett. Ambiente e m.
FER_6 INSTALLAZIONE DI IMPIANTI MINIEOLICI NEL TERRITORIO AGRICOLO DI OLBIA
Sett. Ambiente e m.
FER_7 INSTALLAZIONE DI IMPIANTI MINIEOLICI NELLA ZONA INDUSTRIALE DI OLBIA
Sett. Ambiente e m.
FER_8 INSTALLAZIONE DI IMPIANTI MICROEOLICI NEL TERRITORIO URBANO DI OLBIA
Sett. Ambiente e m.
FER_9 INCENTIVAZIONE ALL’USO DEI RIDUTTORI DI FLUSSO IDRICO NELLE CIVILI ABITAZIONI DI OLBIA
Sett. Ambiente e m.
FER_10 IMPIANTI FV SULLE COPERTURE DEI PRESIDI OSPEDALIERI DI OLBIA ASL n° 2 di Olbia
FER_11 EFFICIENZA DEGLI IMPIANTI DI ILLUMINAZIONE COMUNALE Settore LL.PP.
FER_12 EFFICIENZA DEGLI IMPIANTI STRADALI DI ILLUMINAZIONE CONSORTILI
Settore impianti CIPNES
FER_13 FAVORIRE LA RIQUALIFICAZIONE DEI SITI DEGRADATI A MEZZO DI IMPIANTI FOTOVOLTAICI
Settore servizi e igiene ambientale CIPNES
FER_14 FAVORIRE L'INCREMENTO DELLA MOBILITA' ELETTRICA E CICLABILE A MEZZO DI IMPIANTI FOTOVOLTAICI ALL’INTERNO DELLA ZONA INDUSTRIALE DI OLBIA
Settore impianti CIPNES
Revisione del 14/03/2013 67
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
SETTORE COD. AZIONE AZIONE RESPONSABILE
TRASPORTI
T-1 DISMISSIONE VEICOLI COMUNALI EURO 0 E 1 E LORO SOSTITUZIONE CON MEZZI EURO 5/IBRIDI/ELETTRICI
Sett. Ambiente e m/ Settore finanziario
T_2 PENSILINE FOTOVOLTAICHE Sett. Ambiente e m/
Settore LL.PP.
T_3 REALIZZAZIONE PISTE CICLABILI Sett. Ambiente e m/
Settore tecnico
T_4 PIANO URBANO DEL TRAFFICO E SICUREZZA STRADALE Sett. Ambiente e m/
Settore LL.PP.
T_5 RIORGANIZZAZIONE TPL E RIDUZIONE TRAFFICO VEICOLARE PRIVATO
Sett. Ambiente e m/ Sett. LL.PP./ASPO
T_6 PIEDIBUS Sett. Ambiente e m.
GESTIONE AREE VERDI URBANE
PVU_1 FORESTAZIONE URBANA Sett. Ambiente e m.
Per calcolare la riduzione delle emissioni di CO2 di almeno il 20% sulla base della stima di incremento demografico al 2020 si procede nel seguente modo: dalle emissioni di CO2 del 2009 si calcolano le tonnellate di CO2 per abitante e per questo indice si calcola il 20% che rappresenta la quota di riduzione per abitante. La quota di riduzione per abitante si moltiplica per il numero di abitanti previsti al 2020, ottenendo così le tonnellate di CO2 da ridurre al 2020. Complessivamente l’attivazione del PAES dovrebbe consentire una riduzione al 2020, di 56.937,27 tonnellate di CO2 pari al 25,25% delle emissioni del 2009 (54.873 abitanti) se si considera un andamento demografico sostanzialmente simile a quello dell’anno di riferimento (scenario statico), e del 21,47% se si considera un incremento demografico di circa 15% (scenario dinamico, 64.526 abitanti) . Inoltre il valore delle emissioni di CO2 per abitante passa da 4,11 tonnellate senza alcun intervento, a 3,07 tonnellate nel caso dello scenario demografico statico e 3,23 tonnellate nel caso dello scenario demografico dinamico.
Tabella 40. Percentuale di riduzione delle emissioni con popolazione al 2020 costante ed incrementata del 15%
Anno Abitanti
CO2 tot senza
risparmio (ton)
CO2/ab 2009 (ton)
Risparmio CO2/ab (-20 %)
CO2/ab 2020 -20% (ton)
Risparmio CO2
(-20%) al 2020 (ton)
Risparmio CO2 da azioni PAES (ton)
CO2 totale al 2020
con risparmio da azioni
PAES (ton)
% CO2 risparmiata al 2020 da
azioni PAES
CO2/ab. al 2020
con risparmio da azioni
PAES
2009 54.873 225.520,06 4,11 0,82
45.104,01 56.937,27
168.582,79 25,25% 3,07
2020 64.526 265.192,49 3,29 53.038,50 208.255,22 21,47% 3,23
Revisione del 14/03/2013 68
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Grafico 23. Risparmio di CO2 al 2020 per numero di abitanti costante e incrementato del 15% rispetto al 2020
Grafico 24. Incidenza delle aree di intervento del PAES sul risparmio di CO2 (ton)
Settori
EDUCAZIONE INFORMAZIONE 1.871,40
EDILIZIA E URBANISTICA 18.087,07
FONTI RINNOVABILI E RISPARMIO ENERGETICO 22.407,28
TRASPORTI 10.821,52
GESTIONE AREE VERDI URBANE 3.750,00
0,00
5.000,00
10.000,00
15.000,00
20.000,00
25.000,00
CO
2 (t
on
)
Incidenza dei settori di intervento sul risparmio di CO2
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Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Le azioni si concentrano in particolar modo sul contenimento delle emissioni nei settori maggiormente energivori, l’edilizia ed i trasporti, ma è comunque fondamentale l’apporto di energia proveniente da fonti rinnovabili quali il fotovoltaico e l’eolico, così come, seppur in misura minore, gli interventi sulle aree verdi (forestazione urbana) e di educazione ed informazione. L’insieme delle azioni è volto sia al risparmio energetico e contenimento delle emissioni, ma soprattutto al miglioramento della qualità della vita dei cittadini alla rivitalizzazione dell’economia locale, fornendo nuovi stimoli per la realizzazione di nuove iniziative imprenditoriali e/o la riconversione di quelle esistenti. In tal senso quindi devono essere visti gli strumenti di pianificazione sia in campo energetico (regolamento energetico) e territoriale in genere (Piano urbanistico), sia in quello della mobilità (piano del traffico). In particolare la riqualificazione del settore edilizio diventa di importanza strategica per una città come Olbia, come opportunità concreta per la sensibile riduzione del fabbisogno energetico, e per il riavvio del comparto produttivo delle costruzioni e dell’impiantistica, negli ultimi anni fortemente in crisi. È con tale logica quindi che devono essere lette e applicate le azioni riconducibili ai settori “EDINFO” (educazione e informazione), ”EU” (edilizia e urbanistica) e FER (Fonti rinnovabili e risparmio energetico). Alcune azioni, specie quelle più generali e finalizzate a costruire il patrimonio di conoscenze o di regolamentazione, sono per loro stessa natura trasversali ai vari settori tipologici descritti. I benefici attesi, in termini di riduzione di CO2, sono stati pertanto calcolati anche sulla base di sinergie che si andranno a definire all’interno dell’intero processo del PAES. Bisogna infine specificare che il PAES non è uno strumento pianificatorio statico, ma dinamico, in quanto è ammessa e auspicata una continua revisione dello stesso in funzione dei risultati raggiunti annualmente, così da calibrare gli interventi rispetto alle specificità del territorio, alle mutate condizione legislative, sociali, demografiche o, più semplicemente, al maggior grado di accuratezza dei dati raccolti sui consumi e quindi sulle emissioni.
5.1. TEMPISTICA E STRUTTURA DELLE SCHEDE AZIONE Le azioni sono sostanzialmente di due tipi: puntuali e di breve periodo, ovvero potranno essere attuate in periodo più lunghi che arrivano sino al 2020. Le schede di azione sono strutturate con un codice identificativo che varia a seconda del settore a cui fanno riferimento. La prima parte descrive il contenuto dell’azione e indica quali saranno i responsabili della sua attuazione (es.: uffici dell’amministrazione oppure settori privati), le altre strutture potenzialmente interessate ecc. In una seconda parte vengono indicati: obiettivi, modalità di attuazione, vincoli eventualmente presenti, fasi dell’azione, costi e modalità di finanziamento (nota bene: verranno indicati solo i costi a carico della Amministrazione comunale e/o di cui è possibile fare una previsione), risultati attesi. Una terza parte riguarda le stime: di risparmio energetico, di riduzione di CO2, di produzione da
FER. La quarta e ultima parte riguarda gli indicatori di monitoraggio e la correlazione con altre
azioni.
Revisione del 14/03/2013 70
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Cronoprogramma delle azioni
Tabella 41. Cronoprogramma
SETTORE COD.
AZIONE AZIONE RESPONSABILE 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020
EDUCAZIONE INFORMAZIONE
EDINFO_1 BANCA DATI SUI CONSUMI ED EMISSIONI Sett. Ambiente e m./
Energy Manager
EDINFO_2 ASSISTENZA ENERGY MANAGER Sett. Ambiente e m./
Energy Manager
EDINFO_3 ACQUISTO ENERGIA VERDE CERTIFICATA Sett. Ambiente e m./ Settore Finanziario
EDINFO_4 ACQUISTI VERDI Sett. Ambiente e m./ Settore Finanziario
EDINFO_5 RECUPERO DI ALIMENTI, ABBIGLIAMENTO E ALTRI OGGETTI E LORO RIUTILIZZO
Sett. Ambiente e m.
EDILIZIA E URBANISTICA
EU_1 CREAZIONE SPORTELLO ENERGIA Sett. Ambiente e m.
EU_2 AUDIT ENERGETICO A CAMPIONE PER REALIZZAZIONE CATASTO ENERGETICO
Sett. Ambiente e m./ Sett. Ed. Priv. Urb.
EU_3 REGOLAMENTO ENERGETICO E LINEE GUIDA PER LA RISTRUTTURAZIONE
Sett. Ambiente e m./ Sett. Ed. Priv. Urb.
EU_4 EFFICIENTAMENTO SETTORE ALBERGHIERO Sett. Ambiente e m./ Sett. Att. Prod -SUAP
EU_5 EFFICIENTAMENTO SETTORE COMMERCIALE E TERZIARIO
Sett. Ambiente e m./ Sett. Att. Prod -SUAP
EU_6 AUDIT ENERGETICO EDIFICI SCOLASTICI Sett. Ambiente e m.
EU_7 AUDIT ENERGETICO EDIFICI SEDE UFFICI COMUNALI Sett. Ambiente e m.
FONTI RINNOVABILI E
RISPARMIO ENERGETICO
FER_1 FAVORIRE LA DIFFUSIONE DI PICCOLI IMPIANTI FV Sett. Ambiente e m.
FER_2 FAVORIRE LA DIFFUSIONE DEGLI IMPIANTI SOLARE TERMICO DI PICCOLA TAGLIA A USO DOMESTICO
Sett. Ambiente e m.
FER_3 IMPIANTO FOTOVOLTAICO SULLE COPERTURE DEL MUSEO ARCHEOLOGICO
Sett. Ambiente e m.
FER_4 IMPIANTO FOTOVOLTAICO SULLE COPERTURE DELLA PARTE SUD NUOVA CASA COMUNALE
Sett. Ambiente e m.
FER_5 GRUPPI D'ACQUISTO PER LA DIFFUSIONE DEL FOTOVOLTAICO PRIVATO DI PICCOLE DIMENSIONI
Sett. Ambiente e m.
FER_6 INSTALLAZIONE DI IMPIANTI MINIEOLICI NEL Sett. Ambiente e m.
Revisione del 14/03/2013 71
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
SETTORE COD.
AZIONE AZIONE RESPONSABILE 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020
TERRITORIO AGRICOLO DI OLBIA
FER_7 INSTALLAZIONE DI IMPIANTI MINIEOLICI NELLA ZONA INDUSTRIALE DI OLBIA
Sett. Ambiente e m.
FER_8 INSTALLAZIONE DI IMPIANTI MICROEOLICI NEL TERRITORIO URBANO DI OLBIA
Sett. Ambiente e m.
FER_9 INCENTIVAZIONE ALL’USO DEI RIDUTTORI DI FLUSSO IDRICO NELLE CIVILI ABITAZIONI DI OLBIA
Sett. Ambiente e m.
FER_10 IMPIANTI FV SULLE COPERTURE DEI PRESIDI OSPEDALIERI DI OLBIA
ASL n° 2 di Olbia
FER_11 EFFICIENZA DEGLI IMPIANTI DI ILLUMINAZIONE COMUNALE
Settore LL.PP.
FER_12 EFFICIENZA DEGLI IMPIANTI STRADALI DI ILLUMINAZIONE CONSORTILI
Settore impianti CIPNES
FER_13 FAVORIRE LA RIQUALIFICAZIONE DEI SITI DEGRADATI A MEZZO DI IMPIANTI FOTOVOLTAICI
Settore servizi e igiene ambientale
CIPNES
FER_14 FAVORIRE L'INCREMENTO DELLA MOBILITA' ELETTRICA E CICLABILE A MEZZO DI IMPIANTI FOTOVOLTAICI ALL’INTERNO DELLA ZONA INDUSTRIALE DI OLBIA
Settore impianti CIPNES
TRASPORTI
T-1 DISMISSIONE VEICOLI COMUNALI EURO 0 E 1 E LORO SOSTITUZIONE CON MEZZI EURO 5/IBRIDI/ELETTRICI
Sett. Ambiente e m./ Settore finanziario
T_2 PENSILINE FOTOVOLTAICHE Sett. Ambiente e m./
Settore LL.PP.
T_3 REALIZZAZIONE PISTE CICLABILI Sett. Ambiente e m./
Settore tecnico
T_4 PIANO URBANO DEL TRAFFICO E SICUREZZA STRADALE Sett. Ambiente e m./
Settore LL.PP.
T_5 RIORGANIZZAZIONE TPL E RIDUZIONE TRAFFICO VEICOLARE PRIVATO
Sett. Ambiente e m./ Sett. LL.PP./ASPO
T_6 PIEDIBUS Sett. Ambiente e m.
GESTIONE AREE VERDI URBANE
PVU_1 FORESTAZIONE URBANA Sett. Ambiente e m.
Revisione del 14/03/2013 72
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Tabella 42. Costi e responsabilità dell’attuazione delle azioni del PAES
SETTORE COD. AZIONE AZIONE RESPONSABILE COSTI TOTALI A
CARICO DEL COMUNE 2013/2020
COSTI TOTALI A CARICO DI ALTRI ENTI PUBBLICI
2013/2020
EDUCAZIONE INFORMAZIONE
EDINFO_1 BANCA DATI SUI CONSUMI ED EMISSIONI Sett. Ambiente e m./
Energy Manager € 10.000,00
EDINFO_2 ASSISTENZA ENERGY MANAGER Sett. Ambiente e m./
Energy Manager € 56.000,00
EDINFO_3 ACQUISTO ENERGIA VERDE CERTIFICATA Sett. Ambiente e m./ Settore Finanziario
€ 60.000,00
EDINFO_4 ACQUISTI VERDI Sett. Ambiente e m./ Settore Finanziario
€ 20.000,00
EDINFO_5 RECUPERO DI ALIMENTI, ABBIGLIAMENTO E ALTRI OGGETTI E LORO RIUTILIZZO
Sett. Ambiente e m. € 5.000,00
EDILIZIA E URBANISTICA
EU_1 CREAZIONE SPORTELLO ENERGIA Sett. Ambiente e m. € 300.000,00
EU_2 AUDIT ENERGETICO A CAMPIONE PER REALIZZAZIONE CATASTO ENERGETICO
Sett. Ambiente e m./ Sett. Ed. Priv. Urb.
€ 100.000,00
EU_3 REGOLAMENTO ENERGETICO E LINEE GUIDA PER LA RISTRUTTURAZIONE
Sett. Ambiente e m./ Sett. Ed. Priv. Urb.
€ 110.000,00
EU_4 EFFICIENTAMENTO SETTORE ALBERGHIERO Sett. Ambiente e m./ Sett. Att. Prod -SUAP
€ 110.000,00
EU_5 EFFICIENTAMENTO SETTORE COMMERCIALE E TERZIARIO Sett. Ambiente e m./ Sett. Att. Prod -SUAP
€ 0,00
EU_6 AUDIT ENERGETICO EDIFICI SCOLASTICI Sett. Ambiente e m. € 54.000,00
EU_7 AUDIT ENERGETICO EDIFICI SEDE UFFICI COMUNALI Sett. Ambiente e m. € 20.000,00
FONTI RINNOVABILI E
RISPARMIO ENERGETICO
FER_1 FAVORIRE LA DIFFUSIONE DI PICCOLI IMPIANTI FV Sett. Ambiente e m. € 400.000,00
FER_2 FAVORIRE LA DIFFUSIONE DEGLI IMPIANTI SOLARE TERMICO DI PICCOLA TAGLIA A USO DOMESTICO
Sett. Ambiente e m. € 250.000,00
FER_3 IMPIANTO FOTOVOLTAICO SULLE COPERTURE DEL MUSEO ARCHEOLOGICO
Sett. Ambiente e m. € 130.665,00
FER_4 IMPIANTO FOTOVOLTAICO SULLE COPERTURE DELLA PARTE SUD NUOVA CASA COMUNALE
Sett. Ambiente e m. € 136.450,00
FER_5 GRUPPI D'ACQUISTO PER LA DIFFUSIONE DEL FOTOVOLTAICO PRIVATO DI PICCOLE DIMENSIONI
Sett. Ambiente e m. € 80.000,00
Revisione del 14/03/2013 73
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
SETTORE COD. AZIONE AZIONE RESPONSABILE COSTI TOTALI A
CARICO DEL COMUNE 2013/2020
COSTI TOTALI A CARICO DI ALTRI ENTI PUBBLICI
2013/2020
FER_6 INSTALLAZIONE DI IMPIANTI MINIEOLICI NEL TERRITORIO AGRICOLO DI OLBIA
Sett. Ambiente e m. € 0,00
FER_7 INSTALLAZIONE DI IMPIANTI MINIEOLICI NELLA ZONA INDUSTRIALE DI OLBIA
Sett. Ambiente e m. € 0,00
FER_8 INSTALLAZIONE DI IMPIANTI MICROEOLICI NEL TERRITORIO URBANO DI OLBIA
Sett. Ambiente e m. € 350.000,00
FER_9 INCENTIVAZIONE ALL’USO DEI RIDUTTORI DI FLUSSO IDRICO NELLE CIVILI ABITAZIONI DI OLBIA
Sett. Ambiente e m. € 10.000,00
FER_10 IMPIANTI FV SULLE COPERTURE DEI PRESIDI OSPEDALIERI DI OLBIA
ASL n° 2 di Olbia € 0,00 € 20.000,00
FER_11 EFFICIENZA DEGLI IMPIANTI DI ILLUMINAZIONE COMUNALE Settore LL.PP. N.D.
FER_12 EFFICIENZA DEGLI IMPIANTI STRADALI DI ILLUMINAZIONE CONSORTILI
Settore impianti CIPNES
€ 0,00 € 350.000,00
FER_13 FAVORIRE LA RIQUALIFICAZIONE DEI SITI DEGRADATI A MEZZO DI IMPIANTI FOTOVOLTAICI
Settore servizi e igiene ambientale CIPNES
€ 0,00 € 1.700.000,00
FER_14 FAVORIRE L'INCREMENTO DELLA MOBILITA' ELETTRICA E CICLABILE A MEZZO DI IMPIANTI FOTOVOLTAICI ALL’INTERNO DELLA ZONA INDUSTRIALE DI OLBIA
Settore impianti CIPNES
€ 0,00 € 8.000.000,00
TRASPORTI
T-1 DISMISSIONE VEICOLI COMUNALI EURO 0 E 1 E LORO SOSTITUZIONE CON MEZZI EURO 5/IBRIDI/ELETTRICI
Sett. Ambiente e m./ Settore finanziario € 616.000,00
T_2 PENSILINE FOTOVOLTAICHE Sett. Ambiente e m./
Settore LL.PP. € 340.000,00
T_3 REALIZZAZIONE PISTE CICLABILI Sett. Ambiente e m./
Settore tecnico € 2.110.000,00
T_4 PIANO URBANO DEL TRAFFICO E SICUREZZA STRADALE Sett. Ambiente e m./
Settore LL.PP. € 148.760,33
T_5 RIORGANIZZAZIONE TPL E RIDUZIONE TRAFFICO VEICOLARE PRIVATO
Sett. Ambiente e m./ Sett. LL.PP./ASPO € 920.000,00
T_6 PIEDIBUS Sett. Ambiente e m. € 100.000,00
GESTIONE AREE VERDI URBANE
PVU_1 FORESTAZIONE URBANA Sett. Ambiente e m. € 125.000,00
TOTALE 6.185.875,33 10.070.000,00
Revisione del 14/03/2013
74
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Il costo complessivo, stimato, degli interventi a carico dell’amministrazione comunale è pari a euro 6.185.875,33, mentre i costi attribuibili ad altri enti è pari a euro 10.070.000,00. Tale costi potranno essere sostenuti economicamente dal Comune attraverso l’impiego delle seguenti risorse finanziarie.
risorse derivanti da fondi comunali;
mutui/finanziamenti contratti con la Cassa Depositi e Prestiti o con istituti bancari o fondi di investimento;
risorse derivanti da fondi regionali (es. acquisizione di contributi a bando e/o trasferimenti della Regione Sardegna verso il Comune);
risorse derivanti da fondi nazionali (es. contributi a bando, es. fondo Kyoto );
risorse derivanti da fondi europei gestiti direttamente dalla Regione Sardegna a bando (es. fondi POR-FESR, JESSICA, ecc.) o dalla UE a bando;
risorse derivanti dalla partecipazione di soggetti privati agli investimenti pubblici.
Revisione del 14/03/2013 1
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
ALLEGATO I
INQUADRAMENTO NORMATIVO Il contesto normativo in cui si inserisce il Comune di Olbia in fase di stesura e approvazione del PAES è inquadrabile su scala internazionale, europea, nazionale e regionale. Le norme a cui l’amministrazione comunale fa riferimento sono esplicitate nell’allegato I al PAES. INQUADRAMENTO NORMATIVO INTERNAZIONALE 1992, Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, Rio de Janeiro Approvazione di convenzioni su alcuni specifici problemi ambientali (biodiversità e tutela delle foreste); definizione del documento finale di Agenda 21 quale riferimento globale per lo sviluppo sostenibile nel XXI secolo. 1994, Carta di Aalborg Detta anche Carta delle Città Europee per uno sviluppo durevole e sostenibile. Si definiscono i principi base per uno sviluppo sostenibile delle città e gli indirizzi per i piani d’azione locali (Agenda 21 locale). 1997, Protocollo di Kyoto Impegna i paesi industrializzati e quelli ad economia in transizione (paesi dell’Est europeo) a ridurre entro il 2012 il totale delle emissioni di gas ad effetto serra almeno del 5% rispetto ai livelli del 1990. Il Protocollo prevede anche degli strumenti di cooperazione tra Paesi tra cui l’Emission Trading, che permette ad ogni stato, nell’esecuzione dei propri obblighi, di trasferire i propri diritti di emissione o acquisire i diritti di emissione di un altro stato. 2002, Vertice Mondiale sullo Sviluppo Sostenibile, Johannesburg I capi di Stato e di Governo dei 191 Paesi partecipanti approvano un documento finale composto da una Dichiarazione politica sullo sviluppo sostenibile con gli obiettivi di riduzione della povertà, cambiamento dei modelli di consumo e produzione di energia, protezione delle risorse naturali. Annesso a tale documento è stato definito un Piano di azione sullo sviluppo sostenibile che consenta equilibrio tra crescita economica, sviluppo sociale e protezione dell’ambiente. 2009, Accordo di Copenhagen Giuridicamente non vincolante: viene chiesta l’adozione di misure da parte del settore industriale e dei paesi emergenti con la trasparenza delle proprie misure nei confronti della Convenzione dell’ONU sul Clima.
Revisione del 14/03/2013 2
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
2010, Conferenza dell’ONU sul cambiamento climatico, Cancun Creazione del “Green Climate Fund” dove confluiranno gli aiuti dei paesi ricchi a quelli poveri per fronteggiare le emergenze determinate dai cambiamenti climatici ed adottare misure contro il riscaldamento globale. INQUADRAMENTO NORMATIVO EUROPEO 1987, Atto unico europeo Vengono definiti obiettivi, principi e strumenti destinati alla tutela dell’ambiente. 1993, Direttiva SAVE 93/76/CE L’Europa recepisce le decisioni prese a livello mondiale con la limitazione delle emissioni di biossido di carbonio attraverso il miglioramento dell’efficienza energetica. I sei programmi specifici su cui si basa la direttiva sono: certificazione energetica degli edifici, ripartizione dei costi di riscaldamento, climatizzazione e acqua calda sanitaria sulla base del consumo effettivo, finanziamento per interventi di efficientamento energetico, isolamento termico dei nuovi edifici, controllo periodico delle caldaie con potenza maggiore di 15 kW, diagnosi energetiche in imprese a elevati consumi di energia. 1997, Trattato di Amsterdam Introduce la variabile ambiente tra i parametri di riferimento da verificare nella realizzazione di tutte le azioni comunitarie; diventa necessario evitare il consumo eccessivo delle risorse naturali e promuovere lo sviluppo sostenibile inteso come sviluppo economico che consente di non alterare l’equilibrio ambientale e diventa fondamentale il ruolo della Comunità come sede di concertazione e mediazione tra la realtà mondiale e locale. 2001, Direttiva 2001/77/CE sulla promozione dell'energia elettrica prodotta da fonti energetiche rinnovabili nel mercato interno dell'elettricità Istituisce il conto energia con la previsione di una tariffa incentivante di durata ventennale, erogata dal Gestore Servizi Elettrici (GSE) ai soggetti che installano sull’edificio impianti fotovoltaici di potenza uguale o superiore a 1 kWp (potenza nominale), collegati alla rete di distribuzione elettrica nazionale. 2002, Direttiva 2002/91/CE relativa al rendimento energetico nell'edilizia" Campo di applicazione: edifici di nuova costruzione (art.5); edifici esistenti (art. 6); attestato di certificazione energetica (art. 7); ispezione degli impianti (artt. 8 e 9). Specifica le misure da adottare in particolare per il miglioramento delle prestazioni energetiche degli edifici e, in particolare, individua le modalità applicative sia per un periodo transitorio, sia per la sua attuazione a regime, demandando a uno o più decreti attuativi nazionali la definizione dei metodi di calcolo e dei requisiti minimi degli edifici, la formulazione dei criteri generali di prestazione energetica e, infine, l’individuazione dei requisiti professionali e dei criteri di accreditamento degli esperti o degli organismi ai quali affidare la certificazione energetica degli edifici e l’ispezione degli impianti. 2003, Trattato di Nizza Dichiarazione n.9, l’Unione Europea si impegna a svolgere un ruolo di promozione per la protezione dell’ambiente a livello sia comunitario sia mondiale e a conseguire tale obiettivo anche attraverso incentivi volti a promuovere lo sviluppo sostenibile.
Revisione del 14/03/2013 3
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
2004, Direttiva 2004/8/CE del Parlamento europeo e del Consiglio dell'11 febbraio 2004 Sulla promozione della cogenerazione basata su una domanda di calore utile nel mercato interno dell'energia e che modifica la direttiva 92/42/CEE. 2006, Libro Verde “Una strategia europea per un’energia sostenibile, competitiva e sicura” Propone una strategia energetica europea alla ricerca di un equilibrio tra sviluppo sostenibile, competitività e sicurezza dell’approvvigionamento individuando sei settori chiave di intervento. Il documento propone inoltre di fissare al 20% l’obiettivo europeo di risparmio nei consumi energetici. 2006, Direttiva 2006/32/CE sull’efficienza energetica degli usi finali dell’energia e sui servizi energetici Abroga la precedente direttiva 93/76/CE del 1993 ed indirizza gli Stati membri a: - fornire obiettivi indicativi (9% di risparmio energetico al 2015), meccanismi ed incentivi per eliminare le difficoltà e le carenze esistenti sul mercato che ostacolano un efficiente uso finale dell'energia; - realizzare condizioni per lo sviluppo e la promozione di un mercato dei servizi energetici e fornire misure di miglioramento dell'efficienza energetica agli utenti finali; - definire un Piano d’Azione nazionale per l’Efficienza Energetica (PAEE) come mezzo di verifica delle misure attese e dei risultati ottenuti; - divulgare agli operatori del mercato le informazioni sui meccanismi di efficienza energetica adottati per conseguire l'obiettivo nazionale indicativo di risparmio energetico. 2007, Gennaio Adozione da parte della Commissione Europea del Pacchetto di Azioni in materia energetica che dà attuazione agli impegni assunti dal Consiglio europeo in materia di lotta ai cambiamenti climatici e promozione delle energie rinnovabili. 2007, Marzo Approvazione da parte del Consiglio Europeo del Piano d’Azione del Consiglio Europeo 20072009 “Politica energetica per l’Europa” con l’individuazione di obiettivi vincolanti, riconosciuti come “Principio del 20-20-20”. Con tale Principio l’Unione Europea si è impegnata, entro il 2020, a ridurre le proprie emissioni di gas serra del 20%; aumentare l’efficienza energetica del 20%; contare su un mix energetico proveniente per il 20% da fonti rinnovabili. 2008, Gennaio La Commissione Europea promuove il progetto “Patto dei sindaci” per coinvolgere attivamente le città europee nella strategia europea verso la sostenibilità energetica ed ambientale. Il Patto fornisce alle Amministrazioni Locali la possibilità di impegnarsi concretamente nella lotta ai cambiamenti climatici attraverso interventi che rinnovano la gestione amministrativa ed agiscono direttamente sulla qualità della vita dei cittadini. 2008, Dicembre Approvazione da parte del Parlamento europeo del pacchetto di risoluzioni legislative Energia – Cambiamenti climatici, costituito dalla revisione del sistema comunitario di scambio delle quote delle emissioni di gas serra (European Union Emissions Trading Scheme EU-ETS), dalla decisione sugli sforzi condivisi (Effort Sharing) al di fuori dell’EUETS, da un quadro generale per cattura e confinamento di anidride carbonica (Carbon Capture and Storage CCS), da una nuova direttiva sulle fonti rinnovabili per gli Stati membri, da un regolamento volto a ridurre le emissioni di CO2 dei veicoli leggeri di nuova immatricolazione e da una revisione della Direttiva sulla qualità dei carburanti.
Revisione del 14/03/2013 4
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
2009, Direttiva 2009/28/CE Stabilisce un quadro comune per la promozione dell’energia da fonti rinnovabili e fissa obiettivi nazionali obbligatori per la quota complessiva di energia da fonti rinnovabili sul consumo finale lordo di energia e per la quota di energia da fonti rinnovabili nei trasporti. 2009, Direttiva 2009/30/CE Modifica la precedente 98/70/CE per quanto riguarda le specifiche relative a benzina, combustibile diesel e gasolio per riscaldamento nonché l’introduzione di un meccanismo teso a controllare e ridurre le emissioni di gas a effetto serra; modifica la direttiva 1999/32/CE in relazione alle specifiche dei combustibili utilizzati dalle navi adibite alla navigazione interna ed abroga la direttiva 93/12/CEE. Inoltre stabilisce che bisogna realizzare entro il 2020 la diminuzione del 6% delle emissioni di gas serra prodotte durante il ciclo di vita dei combustibili, facendo ricorso ai biocarburanti e si può aumentare al 10% tale diminuzione con l’uso di veicoli elettrici o con l’acquisizione di crediti. 2010, Direttiva 2010/30/UE (Abroga la Direttiva 92/75/CE) concernente l’indicazione del consumo di energia e di altre risorse dei prodotti connessi all’energia, mediante l’etichettatura e informazioni uniformi relative ai prodotti. 2010, Direttiva 2010/31/UE sulla prestazione energetica nell’edilizia (Abroga la Direttiva 2002/91/CE) promuove il miglioramento delle prestazioni energetiche degli edifici all’interno dell’Unione tenendo conto delle condizioni locali e climatiche esterne, nonché delle prescrizioni relative al clima degli ambienti interni e all’efficacia sotto il profilo dei costi. INQUADRAMENTO NORMATIVO NAZIONALE 1976, L 373/1976 “ Norme per il contenimento del consumo energetico per usi termici negli edifici”. 1977, DPR 28/06/1977 n. 1052 “Regolamento di esecuzione alla legge 30 aprile 1976, n.373 , relativa al consumo energetico per usi termici negli edifici”. 1991, L 10/1991 “Norme per l'attuazione del Piano Energetico nazionale in materia di uso razionale dell'energia, di risparmio energetico e di sviluppo delle fonti rinnovabili di energia”. 1993, DPR 26/08/1993 n. 412 (integrato con il seguente) DPR 21 dicembre 1999 n. 551 “Regolamento recante norme per la progettazione, l'installazione, l'esercizio e la manutenzione degli impianti termici degli edifici ai fini del contenimento dei consumi di energia, in attuazione dell'art. 4, comma 4, della legge 9 gennaio 1991, n. 10”. 2003, DM 8/05/2003 “Norme affinché gli uffici pubblici e le società a prevalentemente capitale pubblico coprano il fabbisogno annuale di manufatti e beni con una quota di prodotti ottenuti da materiale riciclato nella misura non inferiore al 30% del fabbisogno medesimo”. 2003, DLgs 29/12/ 2003 n. 387 Attuazione delle disposizioni della Direttiva 2011/77/CEE relativa alla promozione dell’energia elettrica prodotta da fonti energetiche rinnovabili nel mercato interno dell'elettricità. 2003, DM 19/12/2003 “Approvazione del testo integrato della disciplina del mercato elettrico”.
Revisione del 14/03/2013 5
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
2005, DM 24/10/2005 “Aggiornamento delle direttive per l’incentivazione dell’energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili ai sensi dell’articolo 11, comma 5, del DLgs 16 marzo 1999, n. 79”. 2005, DM 24/10/2005 “Direttive per la regolamentazione dell’emissione dei certificati verdi alle produzioni di energia di cui all’articolo 1, comma 71, della L. 23 agosto 2004, n. 239”. 2005, DLgs 192/2005 e DLgs 311/2006 Recepimento direttiva 2002/91/CE. I due decreti stabiliscono i criteri, le condizioni e le modalità per migliorare le prestazioni energetiche degli edifici al fine di favorire lo sviluppo, la valorizzazione e l’integrazione delle fonti rinnovabili e la diversificazione energetica, contribuire a conseguire gli obiettivi nazionali di limitazione delle emissioni di gas a effetto serra posti dal protocollo di Kyoto, promuovere la competitività dei comparti più avanzati attraverso lo sviluppo tecnologico. 2006, DM 5/5/2006 “Individuazione dei rifiuti e dei combustibili derivati dai rifiuti ammessi a beneficiare del regime giuridico riservato alle fonti rinnovabili. 2006, Legge finanziaria 27/12/2006 n. 296 “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato”. Dispone incentivi per il risparmio energetico e l’efficienza energetica con detrazioni fiscali per le spese sostenute. 2007, DM 19/02/2007 Conto energia “Criteri e modalità per incentivare la produzione di energia elettrica mediante conversione fotovoltaica della fonte solare, in attuazione dell’art. 7 del decreto legislativo 29 dicembre 2003, n. 387”. 2007, Luglio 2007 Piano d’Azione Italiano per l’Efficienza Energetica. 2007, DM 21/12/2007 “Approvazione delle procedure per la qualificazione di impianti a fonti rinnovabili e di impianti a idrogeno, celle a combustibile e di cogenerazione abbinata al teleriscaldamento ai fini del rilascio dei certificati verdi”. 2008, Decreto Interministeriale 11/04/2008 Adozione del “Piano d'azione per la sostenibilità ambientale dei consumi della Pubblica Amministrazione". 2008, DLgs 115 del 30/05/2008 Attuazione della direttiva 2006/32/CE relativa all’efficienza degli usi finali dell’energia e i servizi energetici (Allegato III) e abrogazione della direttiva 93/76/CEE, al fine di contribuire al miglioramento della sicurezza dell'approvvigionamento energetico e alla tutela dell'ambiente attraverso la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra. 2008, DM 18/12/2008 “Incentivazione della produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, ai sensi dell’art.2, comma 150, della legge 24 dicembre 2007, n. 244”. 2008, DLgs 30/12/2008 Criteri ripartizione regionale dell’incremento di energia da fonti rinnovabili. L’art. 8 bis del decreto modifica il comma 167 dell’art. 2 della legge finanziaria del 2008 relativo alla ripartizione tra le regioni della quota minima di incremento dell’energia prodotta con fonti rinnovabili per raggiungere l’obiettivo del 17% del consumo interno lordo entro il 2020.
Revisione del 14/03/2013 6
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
2009, DPR 59 del 2/04/2009 Regolamento di attuazione dell’art. 4, comma 1, lettere a) e b) del DLgs 192/05 concernente l’attuazione della Direttiva 2002/CE/91. Il decreto ha la finalità di promuovere un’applicazione omogenea, coordinata e immediatamente operativa delle norme per l’efficienza energetica sul territorio nazionale; definisce le metodologie, i criteri e i requisiti minimi di edifici e impianti relativamente alla climatizzazione invernale, alla preparazione di acqua calda per usi sanitari, alla climatizzazione estiva. 2009, DM 26/06/2009 Linee guida nazionali per la certificazione energetica degli edifici e strumenti di raccordo, concertazione e cooperazione tra lo Stato e le Regioni. 2009, L 23/07/2009, n. 99 “Disposizioni per lo sviluppo e l’internazionalizzazione delle imprese, nonché in materia di energia”. 2009, DM 16/11/2009 “Disposizioni in materia di incentivazione dell’energia elettrica prodotta da impianti, alimentati da biomasse solide, oggetto di rifacimento parziale”. 2010, DLgs 11/2/2010 “Riassetto della normativa in materia di ricerca e coltivazione delle risorse geotermiche, a norma dell’art. 27, comma 28, della legge 23 luglio 2009, n. 99”. 2010, DM 10/09/2010 Concerne le Linee guida per il procedimento di cui all’art. 12 del Decreto Legislativo 29 dicembre 2003 n. 387 per l’autorizzazione alla costruzione e all’esercizio di impianti di produzione di elettricità da fonti rinnovabili nonché linee guida tecniche per gli impianti stessi. Individua la procedura per il rilascio, da parte delle Regioni, dell'autorizzazione unica per la costruzione, l'esercizio e la modifica di impianti di produzione di energia elettrica alimentati da fonti rinnovabili. Le Linee guida sono state approvate ai sensi di quanto previsto dal DLgs 387/2003. 2011, DLgs 28/2011 - Decreto rinnovabili Attuazione della direttiva 2009/28/CE sulla promozione dell'uso dell'energia da fonti rinnovabili, recante modifica e successiva abrogazione delle direttive 2001/77/CE e 2003/30/CE. 2011, DM 5/05/2011 - Quarto Conto Energia Incentivazione della produzione di energia elettrica da impianti solari fotovoltaici. 2011, 27 luglio Approvazione del secondo Piano di Azione Italiano per l’Efficienza Energetica (2° PAEE). INQUADRAMENTO NORMATIVO REGIONALE 2006, PIANO ENERGETICO AMBIENTALE REGIONALE (PEAR) - DELIBERAZIONE N. 34/13 DEL 02/08/2006 Riconosce allo sviluppo delle fonti rinnovabili ed alla promozione del risparmio e dell’efficienza energetica, un ruolo strategico nel perseguimento degli obiettivi prioritari di diversificazione delle fonti di energia, di autonomia energetica e di rispetto dei vincoli internazionali in materia di abbattimento delle emissioni inquinanti e di tutela dell’ambiente.
Revisione del 14/03/2013 7
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
2007, DELIBERAZIONE N. 28/56 DEL 26/7/2007 Studio per l’individuazione delle aree in cui ubicare gli impianti eolici (art. 112, delle Norme Tecniche di Attuazione del Piano Paesaggistico Regionale, articolo 18 comma 1 della LR 29 maggio 2007 n. 2. 2007, PO FESR 2007-2013 approvato con DECISIONE DELLA COMMISSIONE EUROPEA CE (2007) 5728 del 20/11/2007 Attribuisce rilievo al tema energia a cui dedica un apposito Asse di intervento (Asse III – Energia). Attraverso questo Asse la Regione individua gli obiettivi (specifici ed operativi) da raggiungere e le linee di intervento per conseguirli e ribadisce ulteriormente il proprio impegno specifico nella promozione dell’efficienza energetica e della produzione di energia da fonti rinnovabili. Tale impegno è perseguito favorendo innanzitutto la diffusione degli impianti di produzione di energia da fonti energetiche rinnovabili e la loro integrazione con le attività produttive ed economiche locali secondo una logica di filiera, puntando in particolare allo sviluppo ed alla diffusione delle tecnologie ad energia solare ed eolica (mini e micro), dell’energia da biomasse da filiere locali e dell’energia idraulica. Sono incentivati tra l’altro, anche il risparmio energetico e l’utilizzo di tecnologie ad alta efficienza da parte delle imprese, la generazione diffusa dell’energia nonché gli interventi finalizzati al risparmio e all’efficienza energetica degli edifici e delle utenze energetiche pubbliche e al risparmio energetico nell’illuminazione pubblica. 2008, DELIBERAZIONE N. 30/2 DEL 23/5/2008 Linee guida per l’individuazione degli impatti potenziali degli impianti fotovoltaici e loro corretto inserimento nel territorio. 2008, DELIBERAZIONE N. 59/12 DEL 29/10/2008 Modifica ed aggiornamento delle linee guida per l’individuazione degli impatti potenziali degli impianti fotovoltaici e loro corretto inserimento nel territorio. 2009, DELIBERAZIONE N. 3/17 DEL 16/01/2009 Modifiche allo “Studio per l’individuazione delle aree in cui ubicare gli impianti eolici” (Deliberazione di GR n. 28/56 del 26.7.2007). 2009, LR N. 3 del 7/08/2009 all’art. 6 comma 3, attribuisce alla Regione, nelle more dell’approvazione del nuovo Piano energetico Ambientale Regionale, la competenza al rilascio dell’autorizzazione unica per l’installazione e l’esercizio degli impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili. 2010, DELIBERAZIONE N. 10/3 DEL 12/3/2010 Applicazione della LR n. 3/2009, art. 6, comma 3 in materia di procedure autorizzative per la realizzazionedegli impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili. Atto di indirizzo e linee guida. 2010, DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE N. 25/40 DEL 01/07/2010 “Competenze e procedure per l’autorizzazione di impianti per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili. Chiarimenti Deliberazione di GR n. 10/3 del 12.3.2010. Riapprovazione Linee Guida”. Vengono riapprovate le linee guida del procedimento di autorizzazione unica per l’installazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili, in sostituzione di quelle precedentemente approvate con la deliberazione n.10/3 del 12 marzo 2010. 2010, LR N. 15 DEL 17/11/2010 Possibilità per gli imprenditori agricoli professionali (IAP) di installare nelle aziende agricole, su strutture appositamente realizzate, nelle aree immediatamente prospicienti le strutture al servizio
Revisione del 14/03/2013 8
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
delle attività produttive, impianti per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, aventi potenza fino a 200 kW, previa semplice denuncia di inizio attività. 2010, DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE N. 47/63 DEL 30/12/2010 “Autorizzazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili. Modifica della Deliberazione n.25/40 dell’1.7.2010”. 2011, DELIBERAZIONE N. 27/16 DEL 1/6/2011 Linee guida attuative del Decreto del Ministero per lo Sviluppo Economico del 10 settembre 2010, “Linee Guida per l'autorizzazione degli impianti alimentati da rinnovabili”. Modifica della Deliberazione di GR n. 25/40 del 1 luglio 2010. 2011, DELIBERAZIONE N. 40/20 DEL 6/10/2011 DLgs 3 marzo 2011, n. 28. art. 6, comma 9. Linee Guida per l’autorizzazione degli impianti alimentati da fonti rinnovabili. Serre fotovoltaiche. Procedura abilitativa semplificata (PAS), di cui all’art. 6 del DLgs n. 28/2011 e all’art. 5 delle Linee Guida regionali approvate con la Deliberazione di GR n. 27/16 dell'1.6.2011, alle serre fotovoltaiche effettive di potenza nominale fino ad 1 MW elettrico. 2012, DELIBERAZIONE N. 34/41 DEL 7/8/2012 DLgs n. 22 del 11.2.2010 recante “Riassetto della normativa in materia di ricerca e coltivazione delle risorse geotermiche a norma dell’art. 27, comma 28, della Legge 23 luglio 2009 n. 99”, come modificato dal DLgs n. 28 del 3.3.2011. Linee guida per la disciplina del rilascio dei titoli per la ricerca e la coltivazione delle risorse geotermiche a scopi energetici nel territorio della Sardegna. 2012, DELIBERAZIONE N. 12/21 DEL 20/3/2012 LR n. 3/2009, art. 6, comma 7. Piano d'azione regionale per le energie rinnovabili in Sardegna. Documento di indirizzo sulle fonti energetiche rinnovabili.
Revisione del 14 marzo 2013 1
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
ALLEGATO II
LE AZIONI DEL PAES
Revisione del 14 marzo 2013 2
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
COD. AZIONE EDINFO_1
NOME AZIONE:
Banca Dati Consumi ed Emissioni
DESCRIZIONE DELL'AZIONE: Durante la fase di raccolta delle informazioni necessarie alla redazione dell’inventario base delle emissioni (IBE) sono state numerose le difficoltà incontrate nel reperimento di dati attendibili. Le maggiori difficoltà si sono incontrate soprattutto per il rilievo dei consumi di idrocarburi (benzina, diesel e GPL) da parte dei privati, sia per l'autotrazione che per il riscaldamento e produzione di ACS (acqua calda sanitaria). A partire dall'estate del 2012 sono state inviate, in forma ufficiale, richieste di informazioni sulle vendite di combustibili a tutte le ditte distributrici di idrocarburi per il riscaldamento così come, per il settore dell'autotrazione, sono stati inviati appositi questionari ai distributori di carburante operanti nel Comune di Olbia. Purtroppo i risultati dell'inchiesta sopradescritta sono ancora parziali in quanto non tutti gli operatori contattati hanno risposto fornendo dati attendibili. Stante questa situazione alcuni dati sui consumi dovranno essere stimati facendo riferimento alla letteratura di settore e ai dati forniti da Enti di controllo ufficiale quali il MISE, L’ISPRA e L'ENEA. Per i consumi pubblici, di energia elettrica e di idrocarburi, si è invece fatto riferimento al database comunale curato dall'Energy Manager del Comune di Olbia. Nel prossimo futuro, anche in funzione della necessità di monitorare lo stato delle emissioni nel Comune di Olbia, è necessaria una maggiore organizzazione nelle due fasi di richiesta e raccolta/sistematizzazione dei dati sui consumi energetici, pubblici e privati.
SETTORE COMUNALE RESPONSABILE: Settore Ambiente e Manutenzioni/Energy Manager.
ALTRI SETTORI COINVOLTI: Settore Tecnico comunale. Settore Affari Generali comunale. Settore Tributi comunale. Ditte fornitrici e distributrici di idrocarburi ed energia elettrica.
OBIETTIVI Creare un database, costantemente aggiornato, che raggruppi al suo interno i dati degli altri archivi informatici presenti nel Comune di Olbia e riferito ai consumi (elettrico, idrico, termico) sia del patrimonio comunale, sia di tutti gli edifici presenti sul territorio comunale.
Creare un elenco aggiornato degli impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili autorizzati.
Conoscere lo stato di consumi ed emissioni nel territorio comunale.
Monitorare lo stato d’avanzamento del PAES.
MODALITÀ/ FASI (a partire dal 2013) FASE 1: consumi pubblici Riorganizzazione dei dati sui consumi pubblici, suddivisi per centro di costo, attualmente censiti dall'Energy Manager. FASE 2: consumi privati e produzione energia da FV Richiesta formale di dati da inviare, a cadenza annuale, relativamente
Revisione del 14 marzo 2013 3
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
alle vendite di combustibile ed energia elettrica, ai fornitori, operanti a Olbia, per le seguenti categorie: Energia elettrica; GPL da autotrazione e da riscaldamento; Diesel da autotrazione e da riscaldamento. I dati così ricevuti dovranno essere costantemente inseriti nel database. Per l'aggiornamento dei dati sulla produzione da Energia Rinnovabile sarà sufficiente reperire i dati presso il sito ufficiale del GSE nelle pagine dedicate al Comune di Olbia.
VINCOLI Difficoltà nel reperimento dei dati sui consumi privati per la scarsa collaborazione delle ditte fornitrici. Inserimento non accurato dei valori nei database di partenza.
TEMPI FASE 1 60 giorni. FASE 2
Senza limiti di tempo e fino al 2020. 2013/2020
COSTI E MODALITÀ DI FINANZIAMENTO
Per la realizzazione del database è previsto un budget di €. 3.000,00, negli anni seguenti è previsto un costo di implementazione e manutenzione che può essere stimato in 1.000,00 €/anno, totale €. 10.000,00. Risorse comunali. Contributi RAS. Contributi ministeriali. Risorse comunitarie.
RISULTATI ATTESI Monitoraggio del livello di attuazione del PAES. Analisi dei dati sui consumi privati al fine di individuare
inefficienze e possibilità di intervento. Accesso più veloce ai dati necessari per la partecipazione a bandi
di finanziamento europei.
STIME
RIDUZIONE DI CO2 N.D.
PROD. ENERGIA DA FER N.D.
RISPARMIO ENERGETICO N.D.
INDICATORI MONITORAGGIO % dei dati reperiti rispetto al totale dei dati necessari.
CORRELAZIONE CON ALTRE AZIONI
Tutte le azioni.
Revisione del 14 marzo 2013 4
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
COD. AZIONE EDINFO_2
NOME AZIONE:
Assistenza all'Energy Manager
DESCRIZIONE DELL'AZIONE: Le tematiche legate al settore dell’energia richiedono un approccio specialistico al problema della riduzione dei consumi. L’Energy Manager (E.M.) è una figura professionale che ha le capacità necessarie per gestire l’uso dell’energia in maniera efficiente. Il Comune di Olbia ha provveduto, con deliberazione della G.C. n° 214 del 19/09/2011, alla nomina dell'Energy Manager della struttura comunale, i cui compiti sono principalmente quelli del monitoraggio e del computo dei consumi degli edifici e dei mezzi di trasporto comunali. In questa nuova fase che vede il Comune di Olbia, a seguito dell’adesione al Patto dei Sindaci e della redazione del PAES, impegnato in una azione strategica di riduzione di consumi ed emissioni, il computo di consumi e emissioni dovrà necessariamente essere esteso a tutte le categorie energivore, pubbliche e private. Per questo motivo l'attuale E. M. dovrà essere supportato sia logisticamente, con la creazione della Banca dati (v. azione EDINFO_1), che operativamente, con il contributo di una struttura di supporto esterna che abbia il compito di: 1. monitorare i consumi privati, a seguito dell'esito delle richieste di informazioni inviate alle ditte
fornitrici e distributrici di idrocarburi ed energia elettrica, i cui dati saranno inseriti nel database suddetto;
2. coadiuvare l'E.M. a valutare le performance, attraverso audit energetici mirati dei vari centri di consumo pubblici e comparare le prestazioni attraverso l’utilizzo degli indicatori energetici;
3. evidenziare le criticità e indicare degli interventi da realizzare per ridurre consumi ed emissioni e efficientare gli edifici pubblici.
L'E.M. sarà comunque la figura responsabile del procedimento.
SETTORE COMUNALE RESPONSABILE: Settore Ambiente e Manutenzioni/Energy Manager.
ALTRI SETTORI COINVOLTI: Settore Tecnico comunale. Settore Affari Generali comunale. Settore Tributi comunale. Ditte fornitrici e distributrici di idrocarburi e energia elettrica.
OBIETTIVI Acquisire i dati e gestire l’aggiornamento del database (v. azione EDINFO_1).
Coadiuvare l'operato dell’E.M. nell'ambito delle strutture pubbliche.
Monitorare lo stato d’avanzamento del PAES. Dare attuazione al PAES.
MODALITÀ/ FASI FASE 1: monitoraggio consumi privati e FR Realizzazione delle azioni previste nella scheda EDINFO_1. Rielaborazione e gestione dei dati al fine di individuare inefficienze e sprechi. Questo anche in relazione a quanto previsto nel PAES. FASE 2: gestione dati consumi pubblici Comparazione dei dati sui singoli centri di consumo comunali per unità di misura (ad es. kWh/mq.anno, kWh/utente, ecc.) al fine di individuare sprechi e necessità di intervento. Questo anche in
Revisione del 14 marzo 2013 5
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
relazione a quanto previsto nel PAES.
VINCOLI Difficoltà nel reperimento dei dati sui consumi privati per la scarsa collaborazione delle ditte fornitrici.
TEMPI FASE 1 A cadenza mensile e senza limiti di tempo e fino al 2020. FASE 2 A cadenza semestrale e senza limiti di tempo e fino al 2020.
2013/2020
COSTI E MODALITÀ DI FINANZIAMENTO
Per il compenso della struttura di supporto all’E.M. è previsto un budget di €. 8.000,00 anno, totale €. 56.000,00. Risorse comunali. Contributi RAS. Contributi ministeriali (Ministero dell’Ambiente). Risorse comunitarie.
RISULTATI ATTESI Monitoraggio del livello di attuazione del PAES. Analisi dei dati sui consumi privati al fine di individuare
inefficienze e possibilità di intervento. Accesso più veloce ai dati necessari per la partecipazione a bandi
di finanziamento europei.
STIME
RIDUZIONE DI CO2 N.D.
PROD. ENERGIA DA FER N.D.
RISPARMIO ENERGETICO N.D.
INDICATORI MONITORAGGIO % di risparmi rispetto ai consumi pubblici nella situazione ex ante rispetto alla formazione della struttura di supporto all’E.M..
% di risparmi rispetto ai consumi privati nella situazione ex ante rispetto alla formazione della struttura di supporto all’E.M..
CORRELAZIONE CON ALTRE AZIONI
Tutte le azioni.
Revisione del 14 marzo 2013 6
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
COD. AZIONE EDINFO_3
NOME AZIONE:
Acquisto Energia verde
DESCRIZIONE DELL'AZIONE: Il comune di Olbia ha consumato nel 2009, come è evidenziato nell’IBE, 3874,54 MWh di energia elettrica. Il comune, oltre ad attuare le azioni indicate nel presente PAES finalizzate al risparmio energetico ed all’efficienza dei propri immobili, intende acquistare sul mercato energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili. Tale azione oltre a contribuire alla riduzione della CO2, mira soprattutto a incentivare la domanda di energia da fonti rinnovabili da parte del settore privato. Ipotizzando un consumo medio pari a quello del 2009 - dato comunque sovrastimato in quanto l’azione è associata ad altre finalizzate la risparmio ed alla migliore efficienza delle strutture - il risparmio in termini di CO2 all’anno da parte dell’amministrazione comunale sarebbe comunque rilevante.
SETTORE COMUNALE RESPONSABILE: Settore Ambiente e Manutenzioni /Settore Finanze Contabilità e Tributi.
ALTRI SETTORI COINVOLTI: Settore Provveditorato, Sviluppo economico, Turismo, Cultura e Sport. Sportello Energia (dal momento in cui verrà costituito). Fornitore esterno di energia elettrica. CONSIP.
OBIETTIVI Abbattere le emissioni di CO2 da fornitura di energia elettrica proveniente da fonti rinnovabili
Stimolare la domanda privata di energia elettrica “verde”
MODALITÀ/ FASI FASE 1. Rimodulare la domanda di energia elettrica al fornitore esterno su tutte le utenze elettriche intestate al comune di Olbia.
FASE 2. Azione di comunicazione verso i cittadini per aumentare le richieste ai fornitori, di energia elettrica da fonti rinnovabili.
VINCOLI Non si segnalano vincoli
TEMPI FASE 1. Dal 2014 al 2020. FASE 2. Dal 2014 al 2020.
COSTI E MODALITÀ DI FINANZIAMENTO
Sovrapprezzo del costo dell’energia elettrica per MWh, per un totale di circa 7.500,00 €/anno, pari a 60.000,00 in otto anni. Risorse comunali.
RISULTATI ATTESI Diminuzione delle emissioni di CO2.
STIME
RIDUZIONE DI CO2 1.871,40 t/anno
PROD. ENERGIA DA FER N.D.
RISPARMIO ENERGETICO N.D.
INDICATORI MONITORAGGIO Numero di utenze con fornitura di energia elettrica certificata da FER.
CORRELAZIONE CON ALTRE AZIONI
Tutte le azioni.
Revisione del 14 marzo 2013 7
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
COD. AZIONE EDINFO_4
NOME AZIONE:
Acquisti verdi
DESCRIZIONE DELL'AZIONE: Il Comune di Olbia, salvo meritevoli azioni riguardanti alcuni settori dell’amministrazione comunale, non ha ad oggi (2013) mai regolamentato i propri acquisti di servizi e prodotti sulla base dei criteri ambientali minimi (CAM) secondo quanto indicato, seppur non in maniera obbligatoria, anche dal Codice dei contratti pubblici a lavori, servizi e forniture. A ciò si aggiunga che il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare ha elaborato il “Piano d'azione per la sostenibilità ambientale dei consumi della pubblica amministrazione” (PAN GPP), a cui gli enti pubblici devono fare riferimento. Infine nell'ambito della Campagna "PRO-EE" (Public Procurementboosts Energy Efficiency) è stato sottolineato che, nonostante il consumo energetico delle P.A. locali rappresenta solo il 2 - 5% del totale, "la riduzione delle emissioni di CO2 realizzate nel settore pubblico ha un alto valore simbolico". A tal fine nell'ambito di Pro-EE, la Commissione Europea "raccomanda fortemente l'elaborazione dei PAES per definire indicazioni specifiche nel campo degli "appalti pubblici di prodotti e servizi". In tal senso l’amministrazione comunale di Olbia vuole intervenire in maniera strutturata attraverso la redazione di un regolamento generale per fornitura di lavori, servizi e forniture secondo i principi dei GPP, intervenendo sui seguenti settori: 1. arredi (mobili per ufficio, arredi scolastici, arredi per sale archiviazione e sale lettura):
approvvigionamento di prodotti fabbricati con materie riciclate, ossia prodotti al 100% con legno riciclato, fabbricati con materiali atossici ed essenze di legno certificate non sbiancate con cloro e provenienti da foreste certificate secondo i principi del FSC (Forest Stewardship Council);
2. eventuali acquisti di elettrodomestici devono essere effettuati richiedendo la classe di efficienza energetica A+ o superiore;
3. elettronica (attrezzature elettriche ed elettroniche d’ufficio e relativi materiali di consumo, apparati di telecomunicazione);
4. servizi di telecomunicazione, attraverso l’impiego della tecnologia VoIP; 5. cancelleria (carta e materiali di consumo); 6. servizi di gestione degli edifici (servizi di pulizia e materiali per l’igiene); 7. trasporti (automezzi e servizi di trasporto, sistemi di mobilità sostenibile): mezzi a basso impatto
ambientale bi-fuel (benzina/GPL), elettrici; 8. forniture alimentari per le mense scolastiche provenienti in prevalenza dal territorio (filiera corta); 9. fornitura di alimenti preconfezionati nei distributori automatici allocati presso le strutture comunali,
provenienti dal territorio o dal mercato equo e solidale; 10. impiego di distributori per alimenti sfusi all’interno delle strutture comunali (es. acqua).
SETTORE COMUNALE RESPONSABILE: Settore ambiente e manutenzioni/Settore Finanze Contabilità e Tributi/Settore Provveditorato, Sviluppo economico, Turismo, Cultura e Sport.
ALTRI SETTORI COINVOLTI: Tutti i settori operativi comunali in relazione alla tipologia di acquisto. Imprese appaltatrici. Scuole, cittadini, associazioni di categoria, organizzazioni no profit.
OBIETTIVI Favorire indirettamente, (in attesa di dati monitorabili) la riduzione delle emissioni di CO2.
Favorire il mercato degli acquisti ecologici. Stimolare le imprese nella gestione ecosostenibile delle proprie
Revisione del 14 marzo 2013 8
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
attività. Essere di esempio verso i portatori di interesse locali e non.
MODALITÀ/ FASI Stesura regolamento GPP comunale. Formazione interna al personale comunale sulle tipologie e
gestione degli acquisti verdi. Azioni di sensibilizzazione verso le imprese e i cittadini.
VINCOLI Non si segnalano vincoli
TEMPI Stesura regolamento GPP comunale: entro il 2014. Formazione del personale interno: 2014. Azioni di sensibilizzazione: dal 2013.
COSTI E MODALITÀ DI FINANZIAMENTO
L’azione non dovrebbe portare a costi aggiuntivi, bensì a risparmi anche in termini economici. Gli unici costi iniziali sono legati ad eventuali interventi di formazione sul personale, qualora essi vengano svolti da personale esterno alla struttura comunale (consulenti) e ad azioni di sensibilizzazione su GPP rivolti alle imprese e alla cittadinanza. Il potenziale medio di risparmio economico per le Pubbliche Amministrazioni sarebbe pari all'1,8%. Tale dato prende in considerazione due diversi studi: da un lato, infatti, l'Unione Europea ha stimato, con riferimento ai PAES a livello comunitario, un risparmio economico pari all' 1,2%; dall'altro, dal Piano di Azione Nazionale per il GPP, emerge un potenziale risparmio per le Amministrazioni pari al 2,4%. In sintesi quindi si avrebbe: Stesura regolamento GPP comunale: nessun costo in quanto
redatto dalla struttura interna. Formazione del personale interno: €. 10.000,00. Azioni di sensibilizzazione: €. 10.000,00. Per un totale di €. 20.000,00.
RISULTATI ATTESI Ottenimento degli obbiettivi.
STIME
RIDUZIONE DI CO2 N.D.
PROD. ENERGIA DA FER N.D.
RISPARMIO ENERGETICO N.D.
INDICATORI MONITORAGGIO N° e tipologia di forniture definite secondo i criteri GPP.
CORRELAZIONE CON ALTRE AZIONI
Tutte le azioni EDINFO.
Revisione del 14 marzo 2013 9
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
COD. AZIONE EDINFO_5
NOME AZIONE:
Recupero di alimenti, indumenti e altri oggetti e loro riutilizzo
DESCRIZIONE DELL'AZIONE: Il Comune di Olbia intende promuovere in collaborazione con le associazioni no profit, il recupero degli alimenti che in prossimità della loro scadenza vengono anticipatamente trattati dagli esercizi commerciali come rifiuto, al fine di destinarli alle persone/famiglie/comunità con difficoltà economiche. Gli alimenti potranno essere sia confezionati sia sfusi, verranno selezionati da personale adeguatamente formato in stretta collaborazione con l’autorità sanitaria locale e gli esercizi commerciali convenzionati. L’iniziativa potrà ulteriormente estendersi al recupero di abbigliamento e di altri oggetti come giocattoli o altro ed integrarsi con altri sistemi di raccolta organizzati presenti sul territorio. Il fine del Comune oltre ai chiari scopi socio-assistenziali ed educativi è quello di limitare il conferimento di rifiuti alimentari da parte delle aziende commerciali presenti sul territorio (es. GDO), contenendo indirettamente le emissioni di CO2 da trasporto veicolare e da smaltimento, e non ultimo incentivare le imprese a considerare tale forma di contribuzione come convenienza economica in termini di minori costi di stoccaggio e smaltimento attribuendo così agli alimenti prossimi alla scadenza un valore economico “sociale”. L’azione ha anche un fondamento giuridico sancito dalla Legge n. 155/2003 entrata in vigore il 16/07/2003 - “Disciplina della Distribuzione dei prodotti alimentari a fini di solidarietà sociale” (detta del BUON SAMARITANO) che all’articolo 1 cita… “Le organizzazioni riconosciute come organizzazioni non lucrative di utilità sociale ai sensi dell'articolo 10 del decreto legislativo 4 dicembre 1997, n. 460, e successive modificazioni, che effettuano, a fini di beneficenza, distribuzione gratuita agli indigenti di prodotti alimentari, sono equiparate, nei limiti del servizio prestato, ai consumatori finali, ai fini del corretto stato di conservazione, trasporto, deposito e utilizzo degli alimenti.”
SETTORE COMUNALE RESPONSABILE: Settore Ambiente e Manutenzioni./Settore Finanze Contabilità e Tributi
ALTRI SETTORI COINVOLTI: Imprese commerciali alimentari del territorio. Associazioni no profit. Autorità sanitaria locale (ASL).
OBIETTIVI Favorire il recupero di alimenti prossimi alla scadenza o non vendibili per difetti commerciali che comunque non ne pregiudicano la salubrità.
Contenere il traffico veicolare in fase di smaltimento dei rifiuti alimentari da/verso le imprese alimentari.
Ridurre il disagio economico delle persone meno abbienti.
MODALITÀ/ FASI Stipulare una convezione tra l’autorità sanitaria, le associazioni no profit ed il comune per la gestione coordinata della raccolta degli alimenti, o altri oggetti (es. abbigliamento), prossimi alla scadenza o fuori mercato (es. abiti).
Azione di sensibilizzazione verso le imprese commerciali locali. Avvio delle attività e monitoraggio periodico.
VINCOLI Non si segnalano vincoli
TEMPI Stesura convenzione: entro il 2013. Azione di comunicazione: entro il 2013.
Revisione del 14 marzo 2013 10
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Avvio delle attività: 2013-prima metà del 2014.
COSTI E MODALITÀ DI FINANZIAMENTO
Azione di sensibilizzazione: euro 5.000 per materiale promozionale. L’azione nel corso della sua realizzazione non ha costi reali in
quanto gestita direttamente dall’amministrazione comunale e dalle associazioni di volontariato.
RISULTATI ATTESI Il Comune si attende di contenere lo smaltimento dei rifiuti alimentari e di portare beneficio alle famiglie meno abbienti.
STIME
RIDUZIONE DI CO2 N.D.
PROD. ENERGIA DA FER N.D.
RISPARMIO ENERGETICO N.D.
INDICATORI MONITORAGGIO Riduzione dei quantitativi di rifiuti alimentari conferiti allo smaltimento.
Riduzione del numero di chilometri percorsi dai mezzi deputati alla raccolta dei rifiuti alimentari (raccolta differenziata).
N° di pasti nelle mense gestite da associazioni di volontariato (es. Caritas).
N° di abiti o altri oggetti (es. giocattoli) raccolti e consegnati alle persone/famiglie meno abbienti.
CORRELAZIONE CON ALTRE AZIONI
Tutte le azioni EDINFO.
Revisione del 14 marzo 2013 11
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
COD. AZIONE EU_1
NOME AZIONE:
Creazione Sportello Energia
DESCRIZIONE DELL'AZIONE: Il Comune di Olbia istituirà uno sportello informativo dedicato alle tematiche ambientali, di risparmio energetico, dell'utilizzo delle fonti rinnovabili di energia, e dell'efficienza energetica. Lo scopo sarà quello di estendere l'uso delle fonti rinnovabili in ambito domestico, commerciale e terziario (con impianti di piccola/media taglia) e di sensibilizzare i cittadini su tematiche quali il consumo, l’uso delle risorse, il risparmio energetico e l'efficienza energetica degli edifici. Più in sintesi lo sportello dovrà essere dedicato a informare cittadini e imprese sulle seguenti tematiche: ambientali, di risparmio energetico anche attraverso l'utilizzo delle fonti rinnovabili di energia (v.
azioni FER); efficienza energetica in edilizia, anche attraverso l'utilizzi degli incentivi nazionali, regionali e
comunitari e gli sgravi fiscali; nuove modalità di costruzione/ristrutturazione previste nel "regolamento energetico" (v. azione EU-
3) e nelle schede tecniche ( v. azione EU-2); assistenza nella redazione e compilazione domande di contributo e/o incentivo per gli interventi di
efficientamento energetico o di utilizzo delle fonti rinnovabili vedi V conto energia, Conto Termico, sgravi fiscali ecc.).
Nei confronti delle imprese, in funzione dei sempre più alti costi di gestione causati dall'utilizzo di energia, lo sportello avrà la funzione di fornire informazioni sulle possibilità legate all'utilizzo delle fonti rinnovabili, sulle possibilità di ottenere sgravi e finanziamenti.
SETTORE COMUNALE RESPONSABILE: Settore Ambiente e Manutenzioni.
ALTRI SETTORI COINVOLTI: Settore Provveditorato, Sviluppo economico, Turismo, Cultura e Sport (SUAP). Settore Pianificazione e Gestione del Territorio, Edilizia Privata e Pubblica.
OBIETTIVI Promuovere un comportamento maggiormente responsabile rispetto alle tematiche ambientali e il consumo di risorse naturali.
Promuovere l'utilizzo delle fonti rinnovabili informando cittadini e imprese sulle possibilità di ottenere incentivi e detrazioni fiscali.
Diminuire il consumo di energia e le emissioni di CO2.
MODALITÀ/ FASI Apertura e gestione di un ufficio al pubblico, con servizio d’assistenza telefonico e telematico, con applicazione differenziata per il settore privato e le imprese.
Promozione e gestione di attività informative (pubblicazioni e newsletters);
Realizzazione sito internet ad hoc.
VINCOLI Vincoli eventuali, specie per le zone sotto vincolo di tutela paesaggistica, per il rilascio delle autorizzazioni.
TEMPI FASE 1 (dal 2014) Predisposizione progetto e invio richiesta di finanziamento 2 mesi. FASE 2 Reperimento locali idonei e formazione del personale: 2 mesi. FASE 3 Organizzazione funzionale locali con attrezzature, collegamento
Revisione del 14 marzo 2013 12
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
intranet e internet, creazione sito web: 1 mese. FASE 4 Apertura al pubblico durata 4 anni.
2014/2018
COSTI E MODALITÀ DI FINANZIAMENTO
È previsto un costo pari a € 100.000,00 per il primo anno, ai quali vanno aggiunti € 50.000 per i 4 anni successivi (spese personale), per un totale di €. 300.000,00.
Risorse comunali. Contributi RAS. Contributi ministeriali. Contributi comunitari.
RISULTATI ATTESI Trattandosi di un’azione di informazione, è difficile quantificarne l’impatto in termini di consumi e emissioni. Un primo parametro di valutazione può essere dedotto dalla pubblicazione ENEA, relativa ai risultati dell'utilizzo delle detrazioni fiscali del 55% in Sardegna nel 2010. Da tale documento risulta uno scarso ricorso all'incentivo in Regione con un 1,6% (n. 6610 domande) di domande presentate rispetto al totale. Sempre rispetto al dato regionale appare molto bassa la percentuale di popolazione residente che ha presentato domanda e realizzato l'intervento rispetto al totale con uno 0,40%. Ipotesi di calcolo. lo scopo dello sportello informativo sarà anche quello di catalizzare maggiormente l'attenzione su queste possibilità fiscali e aumentare così l'incidenza di pratiche presentate ad Olbia a valori prossimi all'1% della popolazione totale in 4/5 anni, con circa 570 pratiche. Sempre su base ENEA si può calcolare una media di risparmio conseguito pari a 3,48 MWh/pratica presentata. Con tali parametri si può calcolare: 3,48 MWh/pratica presentata*570 pratiche = 1.983,60 MWh risparmiati.
STIME
RIDUZIONE DI CO2 958,07 t/anno
PROD. ENERGIA DA FER N.D.
RISPARMIO ENERGETICO 1983,60 MWh/anno
INDICATORI MONITORAGGIO Numero di utenti allo sportello. Numero di richieste di informazioni telefoniche e telematiche. Numero di contatti sul sito.
CORRELAZIONE CON ALTRE AZIONI
Promozione di informazioni sul nuovo "Regolamento Energetico" e la certificazione energetica degli edifici”.
Promozione del "Catasto Energetico".
Revisione del 14 marzo 2013 13
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
COD. AZIONE EU_2
NOME AZIONE:
Audit Energetico a campione per realizzazione Catasto Energetico
DESCRIZIONE DELL'AZIONE: Con una recente delibera di Giunta Regionale, la n. 30/8 del 11/07/2012, sono state avviate le procedure per dare attuazione, in Sardegna, alla direttiva 2010/31/UE del Parlamento Europeo e del Consiglio sulla prestazione energetica nell’edilizia, al momento regolamentata dal Decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 192 “Attuazione della Direttiva 2002/91/CE relativa al rendimento energetico nell’edilizia”. Tale ultima Direttiva è stata abrogata dalla successiva Direttiva 2010/31/UE che, attraverso lo strumento della rifusione legislativa, ha ripreso al suo interno, in parte modificandoli, concetti e dispositivi già contenuti nella Direttiva 2002/91/CE. Si potrà così porre in essere, anche in Regione, un’applicazione delle norme sulla prestazione energetica degli edifici più aderente alle corrispondenti regole europee, disciplinando le procedure relative alla certificazione energetica degli edifici e istituendo il “catasto dei certificati energetici” ed il “catasto degli impianti termici”, indispensabili per un corretto monitoraggio e una migliore pianificazione energetica. Attraverso il recepimento della Direttiva 2010/31/UE, la RAS si propone di rendere le procedure più efficienti e meno costose per i cittadini, attraverso la “dematerializzazione" dei documenti, di introdurre regole “virtuose” per migliorare la prestazione energetica degli edifici e nuovi standard costruttivi, quale ad esempio quello degli edifici ad energia quasi zero, di definire un opportuno sistema di controlli e sanzioni in modo da garantire agli acquirenti/locatari di edifici una certa attendibilità sugli attestati di certificazione energetica che vengono rilasciati. In tal senso, una volta che la norma diventerà Legge Regionale, anche il Comune di Olbia dovrà poter accedere alla piattaforma telematica messa in campo dalla Regione che costituirà il catasto energetico "on line", analogamente a quanto succede da vari anni in molte Regioni italiane. In questa fase transitoria sembra importante riuscire a identificare quelle che sono le caratteristiche specifiche del patrimonio edilizio di Olbia rispetto a quelle del resto dell'isola. Questo anche in relazione al fatto che l'acquisizione della certificazione energetica si renderà necessaria solo per le nuove realizzazioni, in caso di vendita o di locazione o in caso di ristrutturazioni rilevanti. Non sarà perciò possibile, nel breve periodo, ottenere un quadro complessivo della situazione generale. Si rende perciò necessaria un'analisi conoscitiva di quelle che sono le prestazioni energetiche delle varie tipologie di edifici residenziali esistenti all’interno del Comune di Olbia come base di conoscenza per la creazione di un Catasto Energetico degli edifici.
SETTORE COMUNALE RESPONSABILE: Settore Ambiente e Manutenzioni/Settore Pianificazione e Gestione del Territorio, Edilizia Privata e
Pubblica.
ALTRI SETTORI COINVOLTI: Settore Provveditorato, Sviluppo economico, Turismo, Cultura e Sport (SUAP). Settore Affari Generali, Istituzionali e Personale (Statistica e Toponomastica). Proprietari di immobili, progettisti, imprese edili.
OBIETTIVI Conoscere il reale stato delle performance delle strutture edilizie e degli impianti presenti nel comune di Olbia a livello di efficienza energetica e di fabbisogno energetico. Costruire una base di conoscenza sul patrimonio edilizio utile alla
redazione del regolamento energetico e delle linee guida di intervento per le ristrutturazioni (v. Azione EU_3), e del Piano Urbanistico
Revisione del 14 marzo 2013 14
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Comunale.
MODALITÀ/ FASI FASE 1 Identificazione degli edifici campione, da sottoporre a diagnosi energetica, scelti in funzione del periodo storico, delle caratteristiche costruttive, delle tipologie costruttive. Esempio edifici campione: - edificio in muratura portante di granito; - condominio a 2/3 piani edificato nel ventennio 1970 e il 1990; - condominio a 2/3/4 piani realizzato in zona turistica; - villetta monofamiliare realizzata nella periferia della città di Olbia; - villetta monofamiliare realizzata in agro/zona turistica. FASE 2 Audit energetico degli edifici campione individuati anche attraverso
l'ausilio di macchine termografiche, calcoli computerizzati, valutazione impianti, rilievi dei consumi.
Calcolo del fabbisogno energetico degli edifici campione. Confronto dei dati con i dati ISTAT sullo stato dell'edilizia per epoca
di costruzione e con i dati delle rilevazioni dell'ufficio statistica. FASE 3 Realizzazione di una piattaforma GIS con identificazione delle tipologie edilizie e applicazione alle singole unità dei calcoli sui consumi.
VINCOLI Non si segnalano vincoli
TEMPI FASE 1 (dal 2014) Identificazione tipologie edilizie e edifici campione: 2 mesi. Predisposizione bando di gara per affidamento incarico di audit energetico su edifici campione: 2 mesi. FASE 2 Audit su edifici campione e presentazione risultati: 6 mesi. FASE 3 Organizzazione piattaforma GIS e interrelazione con dati ISTAT e dati Ufficio Statistica: 3 mesi. Caricamento dati: 6 mesi.
2014/2015
COSTI E MODALITÀ DI FINANZIAMENTO
È previsto un costo pari a € 100.000,00. Risorse comunali. Contributi RAS. Contributi ministeriali. Contributi comunitari.
RISULTATI ATTESI Miglioramento del livello di conoscenza sullo stato di consumi e emissioni del patrimonio edilizio del comune.
STIME
RIDUZIONE DI CO2 N.D.
PROD. ENERGIA DA FER N.D.
RISPARMIO ENERGETICO N.D.
INDICATORI MONITORAGGIO Numero di edifici censiti e caricati su piattaforma GIS.
CORRELAZIONE CON ALTRE AZIONI
Tutte la azioni EU.
Revisione del 14 marzo 2013 15
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
COD. AZIONE EU_3
NOME AZIONE:
Regolamento Energetico e linee guida per la ristrutturazione
DESCRIZIONE DELL'AZIONE: Negli ultimi anni è fortemente aumentata la crescita della domanda di energia nei settori residenziale e terziario, questa è causata principalmente dalla scarsa qualità edilizia degli involucri opachi e trasparenti, dalle scarse prestazioni degli impianti termici e delle attrezzature. Oggi il settore dell'edilizia rappresenta il 40% del consumo totale di energia nell'Unione Europea (fonte UE). La riduzione del consumo di energia in questo settore è quindi una priorità nell'ambito degli obiettivi «20-20-20» in materia di efficienza energetica (v. direttiva .2010/31/UE e quanto descritto circa gli intendimenti della RAS all'azione n. 2). Nel territorio comunale sono presenti 17.949 edifici di cui 5.106 in case sparse e nuclei abitati e 12.843 in centro abitato. Circa il 77% di questi edifici sono destinati ad uso residenziale. Secondo i dati relativi all'ultimo censimento dell'Ufficio Statistica del Comune di Olbia emerge che: esistono circa 35.600 interni residenziali; esistono circa 16.100 altre destinazioni (fonte dati Ufficio statistica del Comune di Olbia, 2011). Alla tavola che segue, relativa ai dati ISTAT del censimento 2011, sono stati aggiunti gli alloggi costruiti nel decennio successivo, prendendo spunto dai dati totali dell'Ufficio Statistica e per arrivare al totale dei circa 35.600 interni residenziali.
Come si evince dalla tabella sopra riportata, quasi il 57% delle abitazioni è stato realizzato nel periodo 1962/1991 e cioè da oltre 20 anni. Questo certifica una certa decadenza, funzionale e strutturale, del patrimonio edilizio esistente che ne determina lo scarso rendimento energetico. Il patrimonio edilizio esistente è una importante risorsa che richiede sempre più la sua valorizzazione, sia a livello di efficienza energetica sia estetico e funzionale, al fine di adattarlo a quelle che sono le esigenze della vita moderna. A livello nazionale, sulla base dell’ultimo Censimento generale Istat, il 20% dell’intero patrimonio abitativo nazionale risulta in condizioni di pessimo o mediocre stato di conservazione. Per questo il Comune di Olbia si dovrà dotare di un allegato al Regolamento Edilizio, detto "Regolamento Energetico", atto a disciplinare tutti gli interventi edilizi dal punto di vista del risparmio e dell'efficienza energetica. Nel documento verranno definiti i requisiti minimi di buona costruzione anche in funzione delle normative vigenti e delle eventuali nuove e specifiche normative regionali, le forme di incentivazione, e la promozione dell'utilizzo delle fonti di energia rinnovabile.
Tavola: Abitazioni in edifici ad uso abitativo per epoca di costruzione - Sassari (dettaglio comunale) - Censimento 2001.
COMUNI
Epoca di costruzione
Dopo il 1991 2001/2011 Totale
Provincia di Sassari
Olbia 677 1440 2346 3535 8135 8441 5069 5957 35600
Prima del
1919
Dal 1919 al
1945
Dal 1946 al
1961
Dal 1962 al
1971
Dal 1972 al
1981
Dal 1982 al
1991
1. Illustrazione: fonte dati ISTAT, Uff, Statistica del Comune e nostre rielaborazioni
Revisione del 14 marzo 2013 16
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Il regolamento dovrà contenere indicazioni rispetto alle seguenti tematiche: orientamento e forma dell’edificio; sistemi schermanti; sistemi di isolamento termico per la climatizzazione invernale; sistemi edilizi di controllo per il surriscaldamento estivo (inerzia termica delle superficie opache,
tetti ventilati, ecc.); regole per la ventilazione naturale; uso razionale del verde; uso delle Fonti energetiche rinnovabili (FER); sistemi solari passivi; regole per l'installazione di Impianti termici ad alto rendimento; recupero acque piovane; riduzione del consumo acqua potabile; classe energetica dei fabbricati; efficienza degli impianti elettrici, di condizionamento e dei sistemi di illuminazione così come
previsto nella azione EU_4. Nel regolamento verranno anche indicati gli incentivi, di sgravio sugli oneri di costruzione e urbanizzazione o i premi volumetrici per chi migliora le prestazioni energetiche rispetto ad alcuni parametri standard. Allo stesso modo e sulla base dei risultati delle analisi condotte attraverso "l'audit energetico a campione" (v. azione 1) saranno rese disponibili alcune "linee guida per la ristrutturazione" con connotazione specifica per quelle che sono le caratteristiche e le esigenze delle strutture edilizie di Olbia, utili a gestire correttamente le trasformazioni urbane, definendo strumenti e metodologie a supporto di coloro che intendano ristrutturare e per i progettisti.
SETTORE COMUNALE RESPONSABILE: Settore Ambiente e Manutenzioni/Settore Pianificazione e Gestione del Territorio, Edilizia Privata e
Pubblica
ALTRI SETTORI COINVOLTI: Settore Provveditorato, Sviluppo economico, Turismo, Cultura e Sport (SUAP) Settore Affari Generali, Istituzionali e Personale (Statistica e Toponomastica) Proprietari di immobili, progettisti, imprese edili.
OBIETTIVI Migliorare lo stato dell'edilizia sia al livello di efficienza energetica che estetico e funzionale per adattarlo a quelle che sono le esigenze della vita moderna.
Diminuire il consumo energetico del settore residenziale. Diminuire la produzione di CO2.
MODALITÀ/ FASI FASE 1 Redazione regolamento e linee guida. FASE 2 Approvazione dei documenti in Giunta e Consiglio comunale. FASE 3 Diffusione dei dati attraverso lo "sportello energia (v. azione EU_1). FASE 4 Monitoraggio dei risultati e immissione dati su piattaforma GIS del catasto energetico (v. azione EU_2).
VINCOLI Non si segnalano vincoli
TEMPI FASE 1 (dal 2014) Predisposizione bando di gara per affidamento incarico di redazione
Revisione del 14 marzo 2013 17
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
regolamento energetico e linee guida per la ristrutturazione: 1 mese. Redazione regolamento energetico e linee guida: 6 mesi. FASE 2 Approvazione atti: 2 mesi. FASE 3 Diffusione dei dati attraverso lo "sportello energia: senza limiti temporali. FASE 4 Caricamento dati: senza limiti temporali.
2014/2020
COSTI E MODALITÀ DI FINANZIAMENTO
Per la redazione del regolamento energetico €. 25.000,00, per la redazione linee guida per la ristrutturazione €. 25.000,00. I costi per la formazione del personale interno e l’impiego di tali risorse per le attività di raccolta dati ed eventualmente monitoraggio sono pari a €. 50.000,00. I costi per l’organizzazione delle campagne informative e del materiale di divulgazione sono pari a €. 10.000,00 . Per un Totale di € 110.000,00 Risorse comunali.
RISULTATI ATTESI Stima del risparmio energetico: prendendo spunto dai dati ISTAT e dall’Ufficio statistica comunale si può presumere che il 57% delle abitazioni abbia necessità di interventi di risanamento e restauro. In maniera più cauta si può però stimare che si portino a ristrutturazione solo il 30% degli immobili presenti, quelli che, secondo l'ISTAT sono "in condizioni di pessimo o mediocre stato di conservazione". Le operazioni possono essere stimate in un arco di tempo di 10 anni, dal 2010 al 2020, nella misura del 3% all'anno. Per il calcolo del risparmio energetico si ipotizza che le modalità di ristrutturazione, così come imposte dal regolamento energetico, permettano agli immobili ristrutturati un risparmio del 50% rispetto allo stato attuale. Dati: 30% immobili pari a 10.680 alloggi. 30% attuale consumo energia settore residenziale (da IBE) pari a 60.372,31 MWh. Risparmio del 50% su attuale consumo pari a 30.186,16 MWh al 2020.
STIME
RIDUZIONE DI CO2 7.500,00 ton/anno ( a regime)
PROD. ENERGIA DA FER N.D.
RISPARMIO ENERGETICO 30.186,16 MWh/anno a regime
INDICATORI MONITORAGGIO Numero di edifici ristrutturati. Dati sul risparmio energetico sulla base dei dati provenienti dalle
certificazioni energetiche.
CORRELAZIONE CON ALTRE AZIONI
Tutte la azioni EU.
Revisione del 14 marzo 2013 18
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
COD. AZIONE EU_4
NOME AZIONE:
Efficientamento settore alberghiero
DESCRIZIONE DELL'AZIONE: Olbia dispone di un significativo patrimonio ricettivo, tra i più importanti in Gallura (v. tabella seguente).
N° P. letto N° P. letto N° P. letto N° P. letto N° P. letto N° P. letto N° P. letto N° P. letto
Olbia (*) 52 5.813 31 196 45 180 5 36 9 942 1 644 2 137 145 7.948
TOTALE PROV. OT 262 36.400 119 1.388 234 1.132 24 260 103 11.918 24 21.483 25 5.881 791 78.462
Quota % Olbia su Prov. OT 19,85% 15,97% 26,05% 14,12% 19,23% 15,90% 20,83% 13,85% 8,74% 7,90% 4,17% 3,00% 8,00% 2,33% 18,33% 10,13%
Alberghi
(2-3-4-5 stelle)
Agriturismo e
turismo ruraleB&B Affittacamere Case vacanza Residence Totale
Camping e villaggi
turistici
Fonte: Ufficio statistico Assessorato al turismo provincia di Olbia Tempio; (*) SUAP comune di Olbia – anno 2011 Il settore è caratterizzato da significativi consumi sia termici che elettrici, questi ultimi legati essenzialmente al raffrescamento estivo ed all’illuminazione. È stata recentemente avviata un'analisi campione, attraverso l’invio di questionari alle imprese operanti nel Comune di Olbia, contenente domande sui consumi e utili a valutare l'approccio del settore nei confronti delle rinnovabili e dell'efficienza energetica. A tutt'oggi tale indagine ha fornito risultati alquanto scoraggianti. La gran parte delle strutture del territorio, in particolare in ambito extraurbano, ha carattere stagionale, con apertura da maggio-giugno e settembre-ottobre ma, purtroppo, non esistono studi specifici a livello territoriale, che abbiano messo in evidenza la ripartizione dei consumi energetici per tipologia di utilizzo: riscaldamento e raffrescamento degli spazi, preparazione acqua calda sanitaria, produzione di vapore, illuminazione, refrigerazione e altre apparecchiature elettriche. Un’indagine a campione condotta da ENEA nel 200912 a livello nazionale ha evidenziato consumi specifici pari rispettivamente a 144 kWh/m2/anno termici e 124 kWh/m2/anno elettrici. Tale dato è comunque puramente indicativo in quanto i maggiori consumi sono da imputare all'uso del metano, le cui reti non sono presenti in Sardegna. Alcuni casi studio nel settore alberghiero descrivono situazioni climaticamente analoghe a quelle sarde, quale ad esempio la Sicilia, in cui il consumo di elettricità e di calore, per gli alberghi a 3 stelle è pari a 4.6 MWh elettrici per stanza all’anno; il corrispondente valore per alberghi 4 e 5 stelle è sensibilmente più alto, pari a 8.6 MWh elettrici per stanza, all’anno. Per il calore i valori di consumo variano tra 4.2 e 5.3 MWh termici per stanza all’anno. Si stima che circa il 60% del consumo di calore sia utilizzato per la preparazione dell'acqua calda sanitaria (ACS). Questo ultimo aspetto, del peso percentuale sui consumi dovuto all'ACS, risulta
12 Marcello Aprile, caratterizzazione energetica del settore alberghiero in Italia. ed. ENEA - 2009.
Revisione del 14 marzo 2013 19
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
confermato anche da altri studi. Per quanto riguarda l'andamento dei consumi, nelle 24 ore, si può affermare che quello per il condizionamento rimane costante mentre quello di ACS ha un picco nelle ore diurne. Per questo motivo l'azione qui descritta è finalizzata a ridurre i consumi delle strutture alberghiere di Olbia, nella misura pari al 30% nel periodo 2014-2020. Dati (stimati 2/3/4/5 stelle di Olbia): 5813 posti letto = 3000 camere; 6,5 MWh/camera consumo annuo E.E. (= 56%); 5,0 MWh/camera consumo annuo calore (= 44 %); totale consumo 11,5 MWh/camera *3000 camere = 34.500 MWh; risparmio: 30% *34.500 MWh = 10.350,00 MWh. Azioni proposte a favore delle imprese alberghiere: diagnosi energetica delle strutture ricettive; incentivazione alla creazione tra imprese di gruppi di acquisto al fine di rendere maggiormente
concorrenziali i prezzi dei prodotti e servizi richiesti sul mercato per gli interventi di efficientamento; realizzazione di un albo fornitori qualificato in materia di efficienza e riqualificazione energetica a
disposizione di cittadini e imprese; formazione specialistica a tecnici e imprese del territorio; riduzione degli apporti energetici per il riscaldamento invernale e per il raffrescamento estivo
mediante interventi sugli involucri edilizi e sugli impianti al fine di migliorare le caratteristiche termiche dei sistema edificio/impianto;
progressiva sostituzione (ipotizzata nei prossimi 10 anni degli attuali sistemi di raffrescamento estivo degli ambienti con macchinari moderni caratterizzati da maggior efficienza (EER);
progressiva sostituzione degli attuali corpi illuminanti (ipotizzata nei prossimi 10 anni) con sistemi caratterizzati da maggiore efficienza e/o con tecnologie a LED;
progressiva sostituzione (ipotizzata nei prossimi 10 anni) degli attuali elettrodomestici con macchinari a maggior efficienza;
diffusione dei sistemi domotici al fine di adeguare in tempo reale le condizioni ambientali dei singoli locali, dal punto di vista sia climatico che dell’illuminazione artificiale, alle reali esigenze di utilizzo (interruzione della ventilazione ed attenuazione della temperatura negli ambienti non utilizzati o sottoutilizzati).
Ruolo del Comune di Olbia. Incentivi comunali per la realizzazione delle diagnosi energetiche alle strutture ricettive. Creazione del database dei consumi. Patrocinio e incentivazione alla creazione di un gruppo di acquisto “ad hoc” tra imprese. Supporto tecnico nella individuazione delle possibilità di ottenere incentivi, agevolazioni o sgravi
fiscali e promozione delle diverse opportunità attraverso newsletter, riunioni. Realizzazione di un albo fornitori. Patrocinio alla formazione di tecnici e imprese del territorio.
SETTORE COMUNALE RESPONSABILE: Settore Ambiente e Manutenzioni/Settore Provveditorato, Sviluppo economico, Turismo, Cultura e
Sport (SUAP).
ALTRI SETTORI COINVOLTI: Settore Pianificazione e Gestione del Territorio, Edilizia Privata e Pubblica. Imprese settore ricettivo.
OBIETTIVI Razionalizzazione e diminuzione dei consumi energetici, attraverso lo sfruttamento di tecnologie domotiche e la sostituzione degli attuali macchinari e impianti con altri ad alta efficienza.
Strutture edilizie: migliorare le prestazioni energetiche degli involucri opachi e trasparenti, anche attraverso l'uso di sistemi schermanti.
Revisione del 14 marzo 2013 20
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
MODALITÀ/ FASI FASE 1 Diagnosi energetiche. FASE 2 Gruppi d’acquisto. FASE 3 Realizzazione interventi di riqualificazione energetica e conseguente riduzione dei consumi del 30% per le strutture ricettive.
VINCOLI Eventuali vincoli di tutela in aree particolari
TEMPI FASE 1 Il 100% delle strutture ricettive entro il 2020. FASE 2 Entro la fine del 2014. FASE 3 Entro il 2020.
2014/2020
COSTI E MODALITÀ DI FINANZIAMENTO
A carico del comune: € 50.000/anno per incentivi (co-finanziamento) alle imprese per le diagnosi energetiche; €. 10.000 per l’organizzazione delle campagne informative e del materiale di divulgazione; €. 50.000 per la formazione del personale interno e supporto alle attività di raccolta dati e monitoraggio. Totale a carico del Comune €. 110.000,00. A carico dei privati: costi per co-finanziamento del servizio di diagnosi energetica sulle strutture ricettive. Per tutti gli interventi di riqualificazione alle strutture ricettive i costi non sono al momento quantificabili. Risorse comunali. Risorse dei privati.
RISULTATI ATTESI Vedi descrizione azione
STIME
RIDUZIONE DI CO2 3.833,00 ton/anno (a regime)
PROD. ENERGIA DA FER N.D.
RISPARMIO ENERGETICO 10.350,00 MWh/anno (a regime)
INDICATORI MONITORAGGIO N° di strutture ricettive che hanno effettuato la diagnosi energetica.
N° di strutture ricettive che hanno effettuato riqualificazioni di impianti e/o involucri.
N° di imprese ricettive che partecipano al gruppo di acquisto. N° di persone che partecipano ai corsi di formazione specialistica. N° di dati sul risparmio energetico sulla base dei dati provenienti
dalle certificazioni energetiche. Energia risparmiata/struttura ricettiva (MWh). Energia risparmiata totale del comparto ricettivo (MWh).
CORRELAZIONE CON ALTRE AZIONI
Tutte la azioni EU.
Revisione del 14 marzo 2013 21
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
COD. AZIONE EU_5
NOME AZIONE:
Efficientamento settore commerciale e terziario
DESCRIZIONE DELL'AZIONE: Nel 2009 il consumo di energia elettrica attribuibile al settore terziario è stato pari a 145.815,55 MWh, pari a circa il 58% del totale dei consumi. Secondo un'indagine europea l'incidenza percentuale sul totale dei consumi elettrici riconducibile agli impianti di illuminazione è stimabile, per il settore terziario, nella misura del 40%. Anche in funzione delle recenti norme e Direttive Europee sull'illuminazione è necessaria una sempre maggiore efficienza degli apparecchi illuminanti. I casi studio del Progetto "Green Light13" hanno dimostrato che dove sono stati realizzati interventi di efficientamento del sistema di illuminazione si possono conseguire risparmi sul consumo di energia elettrica che variano dal 10 al 70%. A titolo indicativo e non esaustivo, tali interventi possono essere:
impiego di sensori di presenza che gestiscano l’accensione degli apparecchi; impiego di lampade ad alta efficienza luminosa e basso assorbimento elettrico; impiego di sistemi automatici di regolazione dell’illuminamento in funzione dell’apporto di luce
naturale. Ruolo del Comune di Olbia: Implementazione, nel Regolamento Energetico comunale, di prescrizioni che prevedano:
1. per le nuove realizzazioni, l’obbligo di utilizzo di sistemi di illuminazione ad alta efficienza muniti di dispositivi che consentano di perseguire la riduzione degli assorbimenti elettrici degli impianti di illuminazione attraverso lo sfruttamento degli apporti di luce naturale;
2. per gli interventi su edifici e/o impianti esistenti che siano di entità superiore ad una determinata soglia, l’adeguamento alle prescrizioni di cui al punto 1;
3. per gli edifici esistenti non interessati da interventi di ristrutturazione, forme di incentivo/agevolazione in caso di adesione volontaria alle prescrizioni regolamentari di cui al punto 1;
4. implementazione nelle norme tecniche e nel Regolamento edilizio dello strumento urbanistico di prescrizioni sui criteri di progettazione dei piani attuativi e degli interventi edilizi diretti, che favoriscano lo sfruttamento dell’illuminamento degli ambienti con la luce naturale e che minimizzino gli effetti negativi dovuti alle ombre portate tra edifici;
5. attività di promozione dell'iniziativa e supporto tecnico, organizzativo, amministrativo ai cittadini che intendono aderire, attraverso lo Sportello Energia;
6. organizzazione di seminari sul territorio volti ad indurre nei soggetti destinatari la consapevolezza necessaria nell’effettuare le corrette scelte per la riduzione del consumo energetico anche attraverso l’illustrazione delle opzioni tariffarie e contrattualistiche reperibili nel libero mercato dell’energia elettrica;
7. semplificazione ed ottimizzazione della gestione delle procedure autorizzative comunali.
13 Il Programma GreenLight è un’iniziativa volontaria di prevenzione dell’inquinamento che vuole incoraggiare i
consumatori non residenziali (pubblici e privati) di elettricità, definiti Partecipanti, a impegnarsi nei confronti della Commissione Europea ad installare nei propri edifici tecnologie d’illuminazione efficienti da un punto di vista energetico ogniqualvolta siano economicamente convenienti, mantenendo o migliorando la qualità dell’illuminazione. Il Programma GreenLight è stato avviato il 7 febbraio 2000 dalla Direzione Generale Energia e Trasporti - DG TREN - della Commissione Europea. L’obiettivo del Programma GreenLight è ridurre il consumo di energia per illuminazione interna ed esterna in tutta Europa, ottenendo così una riduzione delle emissioni inquinanti e un contenimento del riscaldamento globale. Ulteriore obiettivo è anche il miglioramento della qualità delle condizioni di illuminazione, mentre si riducono i costi di esercizio
Revisione del 14 marzo 2013 22
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
SETTORE COMUNALE RESPONSABILE: Settore Ambiente e Manutenzioni/Settore Provveditorato, Sviluppo economico, Turismo, Cultura e
Sport (SUAP).
ALTRI SETTORI COINVOLTI: Settore Pianificazione e Gestione del Territorio, Edilizia Privata e Pubblica. Imprese terziario/commerciale/direzionale. Altre imprese (es. fornitori di prodotti e servizi). Enti di formazione.
OBIETTIVI Razionalizzazione e diminuzione dei consumi energetici, attraverso lo sfruttamento di specifiche tecnologie impiantistiche nelle realizzazioni ex novo.
Sostituzione dei sistemi obsoleti esistenti con altri ad alta efficienza. Strutture edilizie: ottimizzare lo sfruttamento dell’illuminamento
naturale nelle nuove costruzioni; migliorare le prestazioni energetiche degli elementi trasparenti dell’involucro anche attraverso l'uso di sistemi schermanti che non penalizzino lo sfruttamento dell’illuminamento naturale.
MODALITÀ/ FASI Come da azione regolamento energetico.
VINCOLI Per l’illuminazione esterna: eventuali vincoli di tutela in aree particolari (ad esempio centri storici o edifici di interesse storico-artistico).
TEMPI Per l’implementazione delle norme tecniche negli strumenti urbanistici (specie regolamento energetico), la tempistica è determinata dall’entrata in vigore delle prescrizioni.
2014/2020
COSTI E MODALITA' DI FINANZIAMENTO
Risorse private, costi non prevedibili allo stato attuale.
RISULTATI ATTESI Stima del risparmio energetico: stimando che il 40% del totale dei consumi elettrici del settore terziario non comunale (145.815,55 MWh) sia dovuto all'illuminazione, si ottiene che circa 60.000 MWh siano da attribuire a tali consumi. È ragionevole ipotizzare che circa il 50% delle strutture effettuino interventi di efficientamento nel settore dell'illuminazione per effetto dell'attuazione di questa azione. Ipotesi misurabile a partire dal 2014 e fino al 2020. Nell’ipotesi plausibile che la riduzione dei consumi energetici medi ottenibile da chi adotta l'iniziativa sia stimabile nella misura del 40%, si ottiene: CONSUMI ILLUMINAZIONE: - consumi attuali illum. totale aziende 2009: 60.000 MWh; - consumi 2009 aziende aderenti all'iniziativa: 30.000 MWh; RISPARMI CONSEGUENTI: 30.000 MWh*40%= 12.000 MWh.
STIME
RIDUZIONE DI CO2 5.796,00 ton/anno (a regime)
PROD. ENERGIA DA FER N.D.
Revisione del 14 marzo 2013 23
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
RISPARMIO ENERGETICO 12.000,00 MWh/anno (a regime)
INDICATORI MONITORAGGIO N° di aziende che hanno effettuato riqualificazioni di impianti e/o involucri.
Energia risparmiata dal comparto (MWh).
CORRELAZIONE CON ALTRE AZIONI
Tutte la azioni EU.
Revisione del 14 marzo 2013 24
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
COD. AZIONE EU_6 NOME AZIONE:
Audit energetico degli edifici scolastici
DESCRIZIONE DELL'AZIONE: Il Comune di Olbia ha in carico n° 27 utenze riferite ad edifici pubblici adibiti ad asili e scuole, di vario ordine e grado. Il consumo medio annuo di tali edifici, solo per quanto riguarda l'energia elettrica, è quasi pari a 900 MWh. su circa 40.000 mq. di superficie lorda, per un consumo di 22,10 kWhe/mq. Non si ha a disposizione il dato, disaggregato, che riguarda i consumi per il riscaldamento a gasolio/gpl. L’azione prevede l’esecuzione di audit (analisi) energetici di dettaglio degli edifici pubblici adibiti ad asili e scuole, di vario ordine e grado Tale processo dovrà avvenire secondo le procedure e le tecniche più aggiornate e in base ai regolamenti di cui alle leggi vigenti in materia. L'Audit Energetico è un'analisi approfondita dei consumi reali, condotta con criteri scientifici, che parte dall'esame della documentazione relativa ai costi energetici sostenuti, segue con sopralluoghi volti ad accertare le caratteristiche del sistema edificio-impianto, allo scopo di evidenziare eventuali criticità e inefficienze. L'Audit Energetico rende quindi possibile individuare i potenziali risparmi conseguibili, ad esempio attraverso: gli opportuni interventi sulle strutture edilizie e sugli impianti; il ricorso all'utilizzo delle fonti di energia rinnovabile; il miglioramento della modalità di gestione degli aspetti energetici. Gli interventi possibili saranno individuati attraverso lo studio del miglior rapporto tra costi da sostenere e conseguenti benefici attesi. È inoltre possibile, per ogni caso specifico, pianificare l’attuazione degli interventi di riqualificazione nel breve o nel medio termine. È il primo ma fondamentale passo per intraprendere un percorso progressivo verso l'uso razionale dell'energia, destinato a produrre ragguardevoli risvolti positivi sia sul piano economico che su quello della sostenibilità ambientale. Le informazioni circa i consumi e le emissioni che saranno desunte dalle analisi edificio/impianto costituiranno la base conoscitiva per individuare le migliori strategie e le priorità per i futuri interventi di ristrutturazione. Allo stesso tempo dagli audit energetici potranno scaturire informazioni utili all'Energy Manager e alla costituzione della Banca dati (v. azione EDINFO_1), al fine e nonostante la carenza di risorse, di migliorare la gestione delle strutture evitando così gli sprechi. Gli audit saranno eseguiti su tutti gli edifici di proprietà del Comune, dando priorità a quelli maggiormente energivori. Di seguito si elencano le strutture da sottoporre ad audit.
Revisione del 14 marzo 2013 25
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
SETTORE COMUNALE RESPONSABILE: Settore Ambiente e Manutenzioni.
ALTRI SETTORI COINVOLTI: Scuole, associazioni. Imprese edili.
OBIETTIVI Migliorare lo stato dell'edilizia degli edifici pubblici sia a livello di efficienza energetica che estetico e funzionale.
Diminuire il consumo energetico. Diminuire la produzione di CO2.
MODALITÀ / FASI FASE 1 Affidamento incarico a professionisti esterni all’Amministrazione e redazione progetto. FASE 2: audit energetici Acquisizione della documentazione relativa ai consumi. Analisi degli attuali profili di consumo, analisi dell’involucro edilizio e
SCUOLA ELEMENTARE VIA VICENZA
SCUOLA MATERNA-ELEMENTARE SAN SIMPLICIO OLBIA
SCUOLA MATERNA-ELEMENTARE LOCALITA' MURTA MARIA
SCUOLA ELEMENTARE LOCALITA' RUDALZA
SCUOLA MATERNA-ELEMENTARE LOCALITA' PUTZOLU
SCUOLA MATERNA-ELEMENTARE ISTICADEDDU OLBIA
SCUOLA MATERNA-ELEMENTARE SANTA MARIA OLBIA
MATERNA PORTO ROTONDO PORTO ROTONDO
SCUOLA MATERNA-ELEMENTARE OLBIA
SCUOLE ELEMENTARI E MEDIE BERCHIDEDDU
SCUOLA MEDIA LOCALITA' ISTICADEDDU
SCUOLA MATERNA BERCHIDEDDU
SCUOLA MEDIA OLBIA
SCUOLA MEDIA E. PAIS OLBIA
SCUOLA MEDIA IST. COMP OLBIA
SCUOLA MEDIA DIAZ OLBIA
SCUOLA MATERNA SACRA FAMIGLIA OLBIA
SCUOLA MATERNA DI VIA L. DA VINCI OLBIA
ELEMENTARE VIA NANNI OLBIA
SCUOLA MATERNA-ELEMENTARE SAN PANTALEO
ASILO OLBIA
ASILO OLBIA
SEDE COMUNALE - RAGIONERIA OLBIA
SCUOLA MATERNA-ELEMENTARE LOCALITA' POLTU QUADU
SCUOLA MATERNA-ELEMENTARE OLBIA
SCUOLA MARIA ROCCA OLBIA
MICRONIDO AZIENDALE
Revisione del 14 marzo 2013 26
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
dell’apparato impiantistico con ricerca delle possibili strategie volte alla riqualificazione energetica del sistema edificio-impianti. Redazione del piano economico-finanziario degli investimenti necessari alla riqualificazione energetica del sistema edificio-impianti. FASE 3: Presentazione dei risultati all'Amministrazione Comunale.
VINCOLI Non si segnalano vincoli
TEMPI FASE 1 60 giorni. FASE 2 120 giorni. FASE 3 Al completamento della fase 2 (periodo da definire) Totale 180 giorni a partire dal 2014.
COSTI E MODALITÀ DI FINANZIAMENTO
Si stima un costo di €. 2.000 ad edificio per un totale di €. 54.000. Risorse comunali. Contributi RAS. Contributi ministeriali (conto energia). Risorse comunitarie.
RISULTATI ATTESI Miglioramento delle prestazione energetiche degli edifici pubblici.
STIME
RIDUZIONE DI CO2 N.D.
PROD. ENERGIA DA FER N.D.
RISPARMIO ENERGETICO N.D.
INDICATORI MONITORAGGIO N° di edifici sottoposti ad Audit.
CORRELAZIONE CON ALTRE AZIONI
Azioni EU di efficienza energetica.
Revisione del 14 marzo 2013 27
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
COD. AZIONE EU_7 NOME AZIONE:
Audit energetico degli edifici sedi uffici comunali
DESCRIZIONE DELL'AZIONE: L’azione farà riferimento all’analisi energetica degli edifici, di proprietà del Comune di Olbia, destinati ai vari servizi dell’Amministrazione. Tale processo dovrà avvenire secondo le procedure e le tecniche più aggiornate e in base ai regolamenti di cui alle leggi vigenti in materia. Questa azione contiene le premesse e applica le stesse procedure dell’azione EU_6. Gli audit saranno eseguiti su tutti gli edifici di proprietà del Comune, dando priorità a quelli maggiormente energivori quali il Museo Archeologico e la nuova sede comunale presso l’edificio ex scolastico, che risulta fortemente energivora sulla base delle attuali previsioni dei consumi. Segue l'elenco delle strutture da sottoporre ad Audit: sede comunale di Via Dante 1; nuova casa comunale di Corso Umberto; biblioteca di Corso Umberto; centro polifunzionale Olbia Expo; Museo Archeologico.
SETTORE COMUNALE RESPONSABILE: Settore Ambiente E Manutenzioni
ALTRI SETTORI COINVOLTI: Altri settori di gestione delle strutture. Imprese edili.
OBIETTIVI Migliorare lo stato dell'edilizia degli edifici pubblici sia al livello di efficienza energetica che estetico e funzionale.
Diminuire il consumo energetico. Diminuire la produzione di CO2.
MODALITÀ/ FASI FASE 1 Affidamento incarico a professionisti esterni all’Amministrazione e redazione progetto. FASE 2: audit energetici Acquisizione della documentazione relativa ai consumi. Analisi degli attuali profili di consumo, analisi dell’involucro edilizio e dell’apparato impiantistico con ricerca delle possibili strategie volte alla riqualificazione energetica del sistema edificio-impianti. Redazione del piano economico-finanziario degli investimenti necessari alla riqualificazione energetica del sistema edificio-impianti. FASE 3 Presentazione dei risultati all'Amministrazione Comunale.
VINCOLI Non si segnalano vincoli di sorta.
TEMPI FASE 1 60 giorni. FASE 2 90 giorni. FASE 3 Al completamento della fase 2 (periodo da definire)
Revisione del 14 marzo 2013 28
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Totale 120 gg. a partire dal 2014.
COSTI E MODALITÀ DI FINANZIAMENTO
Si stima un costo di €. 4.000 a edificio, per un totale €. 20.000. Risorse comunali. Contributi RAS. Contributi ministeriali (conto energia). Risorse comunitarie.
RISULTATI ATTESI Miglioramento delle prestazione energetiche degli edifici pubblici.
STIME
RIDUZIONE DI CO2 N.D.
PROD. ENERGIA DA FER N.D.
RISPARMIO ENERGETICO N.D.
INDICATORI MONITORAGGIO n° di edifici sottoposti ad Audit.
CORRELAZIONE CON ALTRE AZIONI
Azioni EU di efficienza energetica.
Revisione del 14 marzo 2013 29
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
COD. AZIONE FER_1 NOME AZIONE:
Favorire la diffusione degli impianti FV di piccola taglia
DESCRIZIONE DELL'AZIONE: Negli ultimi anni il territorio comunale di Olbia è stato interessato da un massiccio aumento della presenza di impianti di energia fotovoltaica, di grande e piccola taglia. Alla fine del 2012 risultano installati n. 469 impianti, per un totale di potenza installata pari a circa 10.000 kW (fonte dati GSE). In questo scenario, anche in funzione delle caratteristiche climatiche di Olbia (1142 gradi giorno) è auspicabile l’impiego sempre più massiccio di impianti FV di piccola taglia, massimo 3 kW, la cui produzione di energia potrà essere destinata all’autoconsumo da parte delle famiglie. Purtroppo esistono ostacoli sia di tipo finanziario (il conto energia non dà contributi in conto capitale) sia di tipo tecnico/organizzativo per la difficoltà di avere una informazione indipendente, di confrontare offerte, di scegliere il prodotto giusto in una fase di prezzi in calo, ecc. Diverse esperienze lanciate da Amministrazioni Pubbliche hanno dimostrato l’utilità di un ruolo di supporto da parte dei Comuni Pertanto il Comune di Olbia si propone di promuovere la diffusione degli impianti FV di piccola taglia, max 3 kWp, attraverso una serie di attività e di iniziative: la costituzione di un fondo di garanzia, presso gli Istituti di credito convenzionati, al fine di fornire
benefici ai cittadini che intendono realizzare un piccolo impianto FV, tramite contributi in conto interessi;
attività di promozione dell'iniziativa e supporto tecnico, organizzativo e amministrativo ai cittadini che intendono aderire, anche attraverso lo Sportello Energia;
albo di installatori creato appositamente.
SETTORE COMUNALE RESPONSABILE: Settore Ambiente e Manutenzioni.
ALTRI SETTORI COINVOLTI: Settore Pianificazione e Gestione del Territorio, Edilizia Privata e Pubblica del Comune di Olbia. Sportello Energia del Comune di Olbia. Settore Provveditorato, Sviluppo economico, Turismo, Cultura e Sport (SUAP) del Comune di Olbia. Imprese terziario/commerciale/direzionale. Altre imprese (es. fornitori di prodotti e servizi). Istituti di credito convenzionati. Ditte installatrici di impianti FV.
OBIETTIVI Aumentare la produzione di energia da fotovoltaico nel territorio comunale.
MODALITÀ / FASI Fase 1 Creazione di un fondo comunale, pari a € 50.000,00 annui, da destinare all’abbattimento del tasso d’interesse sui finanziamenti erogati ai cittadini per la realizzazione degli impianti FV. Fase 2 Stipula di convenzioni con Istituti di Credito al fine di fornire le migliori condizioni per la contrazione di mutui garantiti finalizzati alla realizzazione di impianti FV.
Revisione del 14 marzo 2013 30
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Fase 3 Redazione di un capitolato specifico che contenga indirizzi tecnici, qualitativi e di costi per kW installato, per la realizzazione degli impianti FV. Fase 4 Pubblicizzazione dell’iniziativa di cui al punto 3 e costituzione di un Albo degli Installatori con specifici impegni da parte degli aderenti al rispetto delle condizioni del Capitolato. Fase 5 Diffusione e promozione dell’iniziativa attraverso il sito web comunale, la stampa, la collaborazione con l’ufficio “sportello energia”. Fase 6 Pubblicazione di un bando pubblico di selezione delle candidature dei cittadini intenzionati a realizzare gli impianti. Fase 7 Selezione delle candidature di cui al punto 6. Fase 8 Stipula dei contratti di mutuo tra privati e banche convenzionate. Fase 9 Realizzazione degli impianti.
VINCOLI Vincoli di natura autorizzativa ai singoli progetto in funzione di eventuali vincoli storici/ambientali /paesaggistici.
TEMPI Fase 1 30 giorni. Fase 2 + Fase 3 45 giorni. Fase 4 30 giorni. Fase 5 30 giorni. Fase 6 + 7 60 giorni. Fase 8 + 9 Periodo successivo.
COSTI E MODALITÀ DI FINANZIAMENTO
Comune di Olbia: € 50.000,00 per 8 annualità. Totale a carico del comune di Olbia €. 400.000,00. Convenzione tra comune e banche locali per abbattimento dei tassi
di interesse sui prestiti finalizzati all’acquisto di impianti FV. Risorse economiche dei privati cittadini interessati dall’iniziativa. Contributi a bando della Regione Sardegna.
RISULTATI ATTESI Stima del risparmio energetico: dai dati GSE risulta la presenza di n. 118 impianti con potenza inferiore a 3 kW per un totale di potenza installata pari a 334,60 kW. Ipotizzando una produzione annua teorica di 1.500 KWh per KWp installata si raggiunge il risultato di circa 500 MWh prodotti attualmente da FV. Si ipotizza un incremento di 500 MWh all’anno a partire dal 2013, rispetto alla produzione di energia dell'anno precedente secondo il
Revisione del 14 marzo 2013 31
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
seguente schema:
Al 2020 il risparmio energetico sarà pertanto pari a 4.000 MWh.
STIME
RIDUZIONE DI CO2 Variabile di anno in anno 1932 t/anno a regime al 2020.
(fattore di emissione energia elettrica 0,483)
PROD. ENERGIA DA FER 4.000 MWh/anno al 2020
RISPARMIO ENERGETICO N.D. (in quanto non è possibile calcolare ad oggi la percentuale di
l’autoconsumo)
INDICATORI MONITORAGGIO Numero di impianti realizzati . MWh prodotti da FV/anno.
CORRELAZIONE CON ALTRE AZIONI
Sportello energia. Tutte le azioni FER.
anni MWh prodotti
2013 500
2014 1.000
2015 1.500
2016 2.000
2017 2.500
2018 3.000
2019 3.500
2020 4.000
Revisione del 14 marzo 2013 32
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
COD. AZIONE FER_2 NOME AZIONE:
Favorire la diffusione degli impianti solare termico di piccola taglia a uso domestico
DESCRIZIONE DELL'AZIONE: Nel complesso della azioni di riduzione dei consumi e emissioni il Comune di Olbia intende promuovere, anche attraverso il tramite dello Sportello Energia, la diffusione di impianti solari termici a uso domestico. Questo attraverso una serie di attività e di iniziative: la costituzione di un fondo per la cessione di incentivi (pari a € 250/impianto S.T.) per un totale di €.
50.000,00 per 5 annualità. Attività di promozione dell'iniziativa e supporto tecnico, organizzativo, amministrativo ai cittadini che
intendono aderire, anche attraverso lo Sportello Energia. Albo di installatori creato appositamente.
SETTORE COMUNALE RESPONSABILE: Settore Ambiente e Manutenzioni.
ALTRI SETTORI COINVOLTI: Settore Pianificazione e Gestione del Territorio, Edilizia Privata e Pubblica del Comune di Olbia. Sportello Energia del Comune di Olbia. Settore Provveditorato, Sviluppo economico, Turismo, Cultura e Sport (SUAP) del Comune di Olbia. Proprietari di immobili. Ditte installatrici di impianti ST. Istituiti di credito.
OBIETTIVI Aumentare la produzione di energia da solare termico nel territorio comunale.
MODALITÀ / FASI Fase 1 Creazione di un fondo di incentivazione comunale, di € 50.000,00/anno per 5 anni. Fase 2 Stipula di convenzioni con Istituti di Credito tesi a fornire le migliori condizioni per la contrazione di mutui garantiti finalizzati alla realizzazione di impianti solari. Fase 3 Redazione di un capitolato specifico che contenga indirizzi tecnici, qualitativi e di costi per kW installato, per la realizzazione degli impianti. Fase 4 Pubblicizzazione dell’iniziativa di cui al punto 3 e costituzione di un Albo degli Installatori con specifici impegni da parte degli aderenti al rispetto delle condizioni del Capitolato. Fase 5 Diffusione e promozione dell’iniziativa attraverso il sito web comunale, la stampa, la collaborazione con l’ufficio “Sportello Energia”. Fase 6 Pubblicazione di un bando pubblico di selezione delle candidature dei cittadini intenzionati a realizzare gli impianti.
Revisione del 14 marzo 2013 33
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Fase 7 Selezione delle candidature. Fase 8 Realizzazione degli impianti.
VINCOLI Eventuali vincoli di natura autorizzativa in aree tutelate.
TEMPI 2015/2019
COSTI E MODALITÀ DI FINANZIAMENTO
Si stima un costo complessivo di €. 250.000,00 in cinque anni.
Risorse comunali.
RISULTATI ATTESI A partire dal 2015/2020: N° 200 impianti solare termico (S.T.) per anno. Totale impianti al 2020 n. 1000 . La produzione di ACS avviene a Olbia secondo 2 modalità: o attraverso boiler elettrici ad accumulo o attraverso caldaie alimentate a GPL/gasolio.
Calcolo del risparmio energetico: Ipotesi: si pone come base del calcolo che si possa ottenere un risparmio
del 50% dei consumi, per produzione di ACS, con la posa di pannelli, della dim. 2/3,00 mq., in alloggi dotati di caldaia per la produzione di calore e ACS.
La percentuale del consumo di ACS, sul totale dei consumi residenziali, si pone pari al 40%.
Da cui deriva un risparmio di circa il 20% dei consumi totali nei casi in cui ci sia l’installazione dell’impianto S.T..
Ponendo come base di calcolo il consumo medio di un’abitazione pari a 100 Kwh/mq. anno si ottiene un risparmio di 20 Kwh/mq. anno.
Ipotizzando una superficie media per abitazione pari a 85 mq. per le 1000 abitazioni si ottiene il seguente valore:
20 Kwh/mq. anno * 85 mq. * n. 1000 = 1.700.000 kwh anno di risparmio.
STIME
RIDUZIONE DI CO2 425,00 t/anno (a regime)
PROD. ENERGIA DA FER 1.700 MWh/anno
RISPARMIO ENERGETICO 1.700 MWh/anno (a regime)
INDICATORI MONITORAGGIO N° impianti realizzati.
CORRELAZIONE CON ALTRE AZIONI
Tutte le azioni FER.
Revisione del 14 marzo 2013 34
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
COD. AZIONE FER_3 NOME AZIONE:
Impianto fotovoltaico sulle coperture del Museo Archeologico
DESCRIZIONE DELL'AZIONE: Durante la fase di raccolta dati per la redazione dell’IBE è emerso che il consumo di energia elettrica, medio annuo, della struttura che ospita il Museo Archeologico è pari a circa 640 MWh. L'immobile, viste le sue dimensioni e la particolarità degli impianti di cui è dotato (es. climatizzazione, mantenimento del tasso di umidità ecc.) è una dei più energivori tra quelli i cui costi sono a carico dell'Amministrazione comunale. Per questo motivo è necessario, sia per diminuire i costi delle bollette che per rispettare l'ambiente, prevedere l'installazione di un impianto FV da posizionare sui tetti della struttura.
La struttura, ultimata negli ultimi 10 anni (2003) si trova sulla piccola isoletta di "Peddone" collegata al lungomare da un piccolo istmo. Le nuove strutture sono sorte attorno al vecchio edificio, costruito in stile "umbertino" che ospitava gli uffici del Genio Civile. Essendo questo ultimo edificio, risalente alle prima metà del '900, e sottoposto a vincolo paesaggisto/culturale, non verrà interessato dall'intervento. I pannelli i verranno posizionati sulle coperture della nuova struttura, nelle posizioni più sotto indicate:
2. Illustrazione: ortofoto del Museo Archeologico
Revisione del 14 marzo 2013 35
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Dati impianto (secondo quanto previsto dal V Conto Energia): potenza impianto FV: 67 kWp con pannelli da installare in orizzontale sulle coperture piane; entrata in esercizio: entro in 4° semestre del V Conto Energia (entro il 31/12/2014); utilizzo energia in autoconsumo per il 100%; tariffa premio: prodotto europeo; costo dell'impianto (€/kW): 1.900,00.
3. Illustrazione: indicazione, in rosso, delle porzioni di copertura che saranno interessate dal posizionamento dei
pannelli FV.
Revisione del 14 marzo 2013 36
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Esempio simulazione costi/benefici V conto energia.
SETTORE COMUNALE RESPONSABILE: Settore Ambiente e Manutenzioni.
ALTRI SETTORI COINVOLTI: Settore Pianificazione e Gestione del Territorio, Edilizia Privata e Pubblica del Comune di Olbia. Settore Provveditorato, Sviluppo economico, Turismo, Cultura e Sport (SUAP) del Comune di Olbia. Soprintendenza. UTP.
OBIETTIVI Aumentare la produzione di energia da fotovoltaico per autoconsumo del Museo Archeologico.
Diminuire gli acquisti di energia elettrica dal fornitore di energia elettrica da parte del Comune e i relativi costi.
Revisione del 14 marzo 2013 37
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Diminuire la produzione di CO2.
MODALITÀ / FASI FASE 1: (dal 2014) Presentazione scheda progetto presso gli Enti preposti alle autorizzazione. FASE 2 Presentazione scheda progetto agli Istituti di Credito convenzionati al fine di ottenere le migliori condizioni riservate agli EE.PP.. FASE 3 Ottenimento mutuo agevolato e realizzazione parco fotovoltaico. FASE 4 Realizzazione ed entrata in esercizio impianto.
VINCOLI Vincoli di natura autorizzativa. Vincoli nel’ottenimento di un eventuale mutuo agevolato.
TEMPI FASE 1 90 giorni. FASE 2 45 giorni. Fase 3 30 giorni. Fase 4 60 giorni. Totale 195 gg. 7/8 mesi.
2014/2015
COSTI E MODALITÀ DI FINANZIAMENTO
Si stima un costo complessivo pari a € 130.665,00. Richiesta di mutuo agevolato o leasing. Contributi regionali. Contributi nazionali.
RISULTATI ATTESI Stima della produzione energetica: Ipotizzando una produzione annua teorica di 1450 KWh per KWp installata si raggiunge il risultato di circa 97,15 MWh prodotti all’anno.
STIME
RIDUZIONE DI CO2 46,92 t/anno
PROD. ENERGIA DA FER 97,15 MWh/anno
RISPARMIO ENERGETICO 97,15 MWh/anno
INDICATORI MONITORAGGIO MWh prodotti da FV/anno
CORRELAZIONE CON ALTRE AZIONI
Azioni FER
Revisione del 14 marzo 2013 38
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
COD. AZIONE FER_4 NOME AZIONE:
Impianto fotovoltaico sulle coperture parte sud nuova casa comunale
DESCRIZIONE DELL'AZIONE: A seguito della ristrutturazione e ampliamento dell’edificio ex-Scolastico, ormai quasi completata, sorgerà la nuova sede dell’Amministrazione comunale. Il nuovo palazzo municipale sarà distribuito su tre piani più un sottopiano, per un totale di 24 mila metri quadri, in grado di ospitare circa trecento dipendenti. Il nuovo complesso, sito in pieno centro storico di Olbia, forma un isolato la cui parte nord è rappresentata dal vecchio edificio scolastico mentre la parte sud è stata realizzata, ex-novo, sul sito sorto a seguito della demolizione di una vecchia palestra.
Si intende utilizzare la copertura della parte nuova dell'immobile per la realizzazione di un impianto di produzione di energia fotovoltaica. DATI IMPIANTO (secondo quanto previsto dal V Conto Energia): potenza impianto FV: 70 kWp con pannelli da installare in orizzontale sulle coperture piane; entrata in esercizio: entro in 4° semestre del V Conto Energia (entro il 31/12/2014); utilizzo energia in autoconsumo per il 100%; tariffa premio: prodotto europeo; costo dell'impianto (€/kW): 1.900,00.
Ortofoto con inquadramento complesso nuova casa comunale
Revisione del 14 marzo 2013 39
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Planimetria con indicazione area di sedime impianto FV
Revisione del 14 marzo 2013 40
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Esempio simulazione costi/benefici V conto energia .
SETTORE COMUNALE RESPONSABILE: Settore Ambiente e Manutenzioni.
ALTRI SETTORI COINVOLTI: Settore Pianificazione e Gestione del Territorio, Edilizia Privata e Pubblica del Comune di Olbia. Settore Provveditorato, Sviluppo economico, Turismo, Cultura e Sport (SUAP) del Comune di Olbia.
OBIETTIVI Aumentare la produzione di energia da fotovoltaico per autoconsumo della nuova casa comunale.
Revisione del 14 marzo 2013 41
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Diminuire gli acquisti di energia elettrica dal fornitore di energia elettrica da parte del Comune e i relativi costi.
Diminuire la produzione di CO2.
MODALITÀ / FASI FASE 1 Presentazione scheda progetto presso gli Enti preposti alle autorizzazione. FASE 2 Presentazione scheda progetto agli Istituti di Credito convenzionati al fine di ottenere le migliori condizioni riservate agli EE.PP.. FASE 3 Ottenimento mutuo agevolato (o finanziamento) e realizzazione parco fotovoltaico. FASE 4 Realizzazione ed entrata in esercizio impianto.
VINCOLI Vincoli di natura autorizzativa. Vincoli ottenimento eventuale mutuo agevolato.
TEMPI FASE 1 90 giorni. FASE 2 45 giorni. Fase 3 30 giorni. Fase 4 60 giorni. Totale 195 gg. 7/8 mesi.
2014/2015
COSTI E MODALITÀ DI FINANZIAMENTO
Si stima un costo complessivo pari a € 136.450,00. Richiesta di mutuo agevolato o leasing. Contributi regionali. Contributi nazionali.
RISULTATI ATTESI Stima della produzione energetica: Ipotizzando una produzione annua teorica di 1450 KWh per KWp installata si raggiunge il risultato di circa 101,5 MWh prodotti all’anno.
STIME
RIDUZIONE DI CO2 49,02 t/anno
PROD. ENERGIA DA FER 101,5 MWh/anno
RISPARMIO ENERGETICO 101,5 MWh/anno
INDICATORI MONITORAGGIO Kwh prodotti da FV.
CORRELAZIONE CON ALTRE AZIONI
Tutte le azioni FER.
Revisione del 14 marzo 2013 42
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
COD. AZIONE FER_5 NOME AZIONE:
Gruppi d'acquisto per la diffusione del fotovoltaico privato di piccole dimensioni
DESCRIZIONE DELL'AZIONE: Negli ultimi anni il territorio comunale di Olbia è stato interessato da un massiccio aumento della presenza di impianti di energia fotovoltaica, di grande e piccola taglia. Alla fine del 2012 risultano installati n. 469 impianti, per un totale di potenza installata pari a circa 10.000 kWp (fonte dati GSE). Abbiamo oggi a disposizione anche i primi dati del 2013 da cui risulta che a tutt'oggi la potenza installata è pari a 13.105,06 kWp.
anni di entrata in esercizio
totali potenza installata per anno (kWp)
aumenti annui
2007 65,80
2008 188,83 186,99%
2009 409,50 116,87%
2010 2.512,36 513,52%
2011 3.673,62 46,22%
2012 6.219,35 69,30%
2013 (parz.) 35,63
potenza installata da FV
0,00
1.000,00
2.000,00
3.000,00
4.000,00
5.000,00
6.000,00
7.000,00
2007 2008 2009 2010 2011 2012
totali potenza installata per
anno (kWp)
Revisione del 14 marzo 2013 43
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Il Comune di Olbia intende patrocinare un "gruppo di acquisto fotovoltaico" al fine di determinare migliori condizioni di prezzo per i cittadini. Questa azione è finalizzata a far ottenere le condizione più concorrenziali a chi dovrà fare investimenti importanti, ci si riferisce in special modo alle piccole e medie imprese operanti nella zona industriale e ad altre aziende fortemente energivore come le strutture ricettive.
Azioni da parte del Comune: attività di promozione dell'iniziativa e supporto tecnico, organizzativo, amministrativo ai cittadini che
intendono aderire, anche attraverso lo Sportello Energia; promozione di gruppi d’acquisto collettivi di impianti/dispositivi per la produzione di energia da
Fotovoltaico. Accompagnamento dei cittadini; organizzazione di seminari sul territorio finalizzati a informare sulle diverse opzioni tariffarie e
contrattualistiche del libero mercato dell’energia elettrica, possibilità offerte nel mercato del fotovoltaico finalizzati a migliorare il livello di consapevolezza degli operatori nel fare le scelte energetiche;
miglioramento della gestione delle procedure autorizzative comunali per il rilascio della autorizzazioni all'esercizio, specie se in aree sottoposte a vincolo.
SETTORE COMUNALE RESPONSABILE: Settore Ambiente e Manutenzioni.
ALTRI SETTORI COINVOLTI: Settore Pianificazione e Gestione del Territorio, Edilizia Privata e Pubblica del Comune di Olbia. Settore Provveditorato, Sviluppo economico, Turismo, Cultura e Sport (SUAP) del Comune di Olbia. Sportello energia del Comune di Olbia. Proprietari di immobili, aziende energivore. Ditte installatrici di impianti FV.
OBIETTIVI Aumentare la produzione di energia da fotovoltaico nel territorio comunale e diminuire la produzione di CO2.
MODALITÀ / FASI FASE 1 a partire dal 2014/2020 Organizzazione e Promozione dell'iniziativa, anche attraverso la collaborazione con lo sportello SUAP e l'Ufficio ed. privata/Urbanistica. FASE 2 Diffusione e promozione dell’iniziativa attraverso il sito web comunale, la stampa, la collaborazione con l’ufficio “sportello energia”. FASE 3 Selezione delle candidature. FASE 4 Organizzazione di seminari.
VINCOLI Vincoli di natura autorizzativa ai singoli progetti in funzione di eventuali vincoli storici/ambientali /paesaggistici.
TEMPI 2014/2020
COSTI E MODALITÀ DI FINANZIAMENTO
Comune di Olbia: per informazione e diffusione iniziativa, accompagnamento, €. 80.000,00.
Risorse economiche dei privati cittadini interessati dall’iniziativa.
RISULTATI ATTESI Gli studi condotti da Enel indicano, per il 2020, una previsione di 30 GWp (uguale a 30.000 MWp) installati in Italia. Dal sito "http://atlasole.gse.it/atlasole/" si rileva che a febbraio 2013 sono presenti in Italia n° 488.994 impianti per un totale di potenza installata pari a 16.444,2 MWp. Secondo questi dati per il 2020 è
Revisione del 14 marzo 2013 44
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
previsto un incremento della produzione, rispetto allo stato attuale del 46%. Applicando lo stesso principio a quanto accade in Comune di Olbia si può supporre che nel 2020 si possa passare dagli attuali 13,1 MWp a circa 20 MWp. Considerando la produzione media annua di un impianto fotovoltaico di 1kWp installato nel territorio del Comune di Olbia fornito dal sito PVGIS del JRC European Commission, pari a 1.450 kWh/anno, una potenza di 20 MWp è in grado di produrre, in condizioni ottimali, 29.000 MWh/anno di energia elettrica.
anni di entrata in esercizio
produzione annua (kWh)
produzione annua (MWh)
2007 95.402,75 95,40
2008 369.199,00 369,20
2009 962.971,10 962,97
2010 4.605.890,20 4.605,89
2011 9.932.631,95 9.932,63
2012 18.950.682,20 18.950,68
2013 19.002.338,45 19.002,34
2020 29.000.000,00 29.000,00
previsione di produzione da FV al 2020
0,00
5.000.000,00
10.000.000,00
15.000.000,00
20.000.000,00
25.000.000,00
30.000.000,00
35.000.000,00
2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2020
produzione annua (kWh)
A questi dati sulla produzione vanno dedotti quelli relativi al calcolo dell'azione FER_1 pari a circa 4.000 MWh/anno, da cui: totale azione FR_5: 25.000 MWh/anno 2020. Si specifica che tale azione si basa su stime di massima che, per loro natura, non tengono conto della produzione previste in altre azioni di questo piano. Ci si riferisce in particolar modo alle azioni previste e di competenza di altri Enti.
STIME
Revisione del 14 marzo 2013 45
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
RIDUZIONE DI CO2 12.075,00 t/anno (a regime)
PROD. ENERGIA DA FER 25.000 MWh/anno (a regime)
RISPARMIO ENERGETICO N.D. (in quanto non è possibile calcolare ad oggi la percentuale di
l’autoconsumo)
INDICATORI MONITORAGGIO Numero di impianti realizzati. MWh prodotti da FV/anno.
CORRELAZIONE CON ALTRE AZIONI
Azione FER. Azioni EU.
Revisione del 14 marzo 2013 46
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
COD. AZIONE FER_6 NOME AZIONE:
Installazione di impianti minieolici nel territorio agricolo di Olbia
DESCRIZIONE DELL'AZIONE: Il comune di Olbia oltre a voler incentivare i privati all’installazione di impianti fotovoltaici di piccola taglia (rif. scheda FER_5), intende favorire sia l’installazione di impianti micro eolici di potenza inferiore a 10 kW in ambito urbano, che minieolici all’interno della zona industriale e nelle zone agricole con potenze non superiori a 200 kW ciascuno. Sulla base di rilievi di campo e delle informazioni presenti sull’atlante eolico del vento pubblicato dal CESI, si può asserire che il territorio comunale di Olbia ha una ventosità media non inferiore a 4-5 m/s (a 25 m di a.s.t/a.s.m), sufficiente e compatibile con l’installazione di impianti mini e microeolici. In particolare, grazie ad una legge regionale del 2010, è data la possibilità agli imprenditori agricoli di installare un impianto minieolico di potenza non superiore a 200 kW, all’interno del fondo da essi utilizzato al fine di integrare il reddito principale con gli incentivi economici generati dal conto energia. Da una indagine effettuata dalle associazioni agricole di categoria, il dimensionamento ottimale dell’impianto in zona agricola, per costi iniziali, snellezza delle pratiche autorizzative, ritorno dell’investimento e gestione fiscale del reddito aggiuntivo, è quello con potenza pari a 60 kWp. Inoltre gli imprenditori agricoli saranno ulteriormente incentivati grazie a specifici contributi rilasciati dalla SFIRS (società finanziaria della Regione Sardegna), attraverso un Fondo regionale di cogaranzia e controgaranzia FESR, finalizzato a favorire l’accesso al credito, Tutto ciò porta a considerare che nell’agro di Olbia potrebbero essere installate tra il 2014 ed il 2017 almeno 28 impianti minieolici della potenza di 60 kWp ciascuno.
SETTORE COMUNALE RESPONSABILE: Settore Ambiente e Manutenzioni.
ALTRI SETTORI COINVOLTI: Settore Pianificazione e Gestione del Territorio, Edilizia Privata e Pubblica del Comune di Olbia. Settore Provveditorato, Sviluppo economico, Turismo, Cultura e Sport (SUAP) del Comune di Olbia. Sportello energia del Comune di Olbia. Imprenditori agricoli. Associazioni agricole di categoria. Istituti di credito convenzionati.
OBIETTIVI Favorire la produzione di energia elettrica da eolico. Contenere/annullare l’acquisto di energia elettrica da parte delle
imprese aderenti all’iniziativa.
MODALITÀ / FASI FASE 1 Definizione nel regolamento energetico di una sezione specifica dedicata al minieolico. FASE 2 Redazione di un capitolato specifico che contenga indirizzi tecnici, qualitativi e di costi per kW installato, per la realizzazione degli impianti micro/minieolici. FASE 3 Pubblicizzazione dell’iniziativa e costituzione di un Albo degli Installatori con specifici impegni da parte degli aderenti al rispetto
Revisione del 14 marzo 2013 47
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
delle condizioni del Capitolato. FASE 4 Diffusione e promozione dell’iniziativa (sito web istituzionale, organi di stampa/TV, in collaborazione con l’ufficio “sportello energia”. FASE 5 Avvio delle pratiche autorizzative da parte delle imprese agricole ed eventuali richieste di contributi regionali. FASE6 Realizzazione e messa in regime degli impianti.
VINCOLI Vincoli di natura autorizzativa in funzione dell’evoluzione della normativa comunale, regionale, nazionale.
TEMPI Installazione di impianti minieolici in zone agricole di 60 kW di potenza: n° 28 tra il 2014 ed il 2017
2014/2017
COSTI E MODALITÀ DI FINANZIAMENTO
Risorse economiche delle imprese agricole interessate dall’iniziativa: Minieolico zona agricola: € 5.600.000 (€ 200.000*28).
Contributi a bando della Regione Sardegna (SFIRS).
RISULTATI ATTESI Si ipotizza l’installazione di 28 impianti microeolici all’anno a partire dal 2014 e sino al 2017 (anno in cui si potrebbe esaurire o ridurre l’azione di incentivazione, rendendo “meno interessante” l’investimento da parte degli imprenditori agricoli), con una produzione media a regime al 2017 di 4782,40 MWh ed un risparmio di CO2 dal 2017 di 2.309,90 ton/anno secondo la seguente progressione:
Anno
n° impianti minieolici
installati in agro
(potenza media 55 kW/cad)
MWh/anno
Riparmio
CO2
(ton)
2014 7 1.195,60 577,47
2015 14 2.391,20 1.154,95
2016 20 3.416,00 1.649,93
2017 28 4.782,40 2.309,90
STIME
RIDUZIONE DI CO2 2.309,90 t/anno (a regime)
PROD. ENERGIA DA FER 4.782,40 MWh/anno (a regime)
RISPARMIO ENERGETICO N.D. (in quanto non è possibile calcolare ad oggi la percentuale di
l’autoconsumo)
INDICATORI MONITORAGGIO Numero di impianti realizzati. MWh prodotti da eolico/anno.
CORRELAZIONE CON ALTRE AZIONI
Tutte le azioni FER.
Revisione del 14 marzo 2013 48
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
COD. AZIONE FER_7 NOME AZIONE:
Installazione di impianti minieolici nella zona industriale di Olbia
DESCRIZIONE DELL'AZIONE: Il Comune di Olbia oltre a voler incentivare i privati all’installazione di impianti fotovoltaici di piccola taglia (rif. scheda FR5), intende favorire sia l’installazione di impianti microeolici di potenza inferiore a 10 kW in ambito urbano, che minieolici all’interno della zona industriale e nelle zone agricole con potenze non superiori a 200 kW ciascuno. Sulla base di rilievi di campo e delle informazioni presenti sull’atlante eolico del vento pubblicato dal CESI, si può asserire che il territorio comunale di Olbia ha una ventosità media non inferiore a 4-5 m/s (a 25 m di a.s.t/a.s.m), sufficiente e compatibile con l’installazione di impianti mini e microeolici. In tal senso verranno promosse iniziative rivolte ai privati per all’installazione tra il 2014 ed il 2017, se necessario grazie all’attivazione di uno specifico gruppo di acquisto, di 6 pale minieoliche della potenza di 200 kW ciascuna all’interno della zona industriale di Olbia, previa verifica e autorizzazione dell’Ufficio Tutela del Paesaggio, in considerazione del fatto che tutta l’area è soggetta a tutela, seppur la presenza degli edifici (capannoni industriali), abbia di fatto già compromesso la stessa da oltre 40 anni.
SETTORE COMUNALE RESPONSABILE: Settore Ambiente e Manutenzioni.
ALTRI SETTORI COINVOLTI: Settore Pianificazione e Gestione del Territorio, Edilizia Privata e Pubblica del Comune di Olbia. Settore Provveditorato, Sviluppo economico, Turismo, Cultura e Sport (SUAP) del Comune di Olbia. CIPNES (Consorzio Industriale Provinciale della Gallura). Sportello energia del Comune di Olbia. Imprese della zona industriale. Associazioni di categoria. Istituti di credito convenzionati.
OBIETTIVI Favorire la produzione di energia elettrica da eolico. Contenere/annullare l’acquisto di energia elettrica da parte delle
imprese e dei privati aderenti all’iniziativa.
MODALITÀ / FASI FASE 1 Azione di sensibilizzazione volta alla definizione di un gruppo di acquisto e la stipula di convenzioni con Istituti di Credito tesi a fornire le migliori condizioni per la contrazione di mutui garantiti finalizzati alla realizzazione di impianti minieolici. FASE 2 Definizione nel regolamento energetico di una sezione specifica dedicata al microeolico urbano/extraurbano ed al minieolico. FASE 3 Redazione di un capitolato specifico che contenga indirizzi tecnici, qualitativi e di costi per kW installato, per la realizzazione degli impianti micro/minieolici. FASE 4 Avvio delle pratiche autorizzative da parte delle imprese ed eventuali richieste di contributi regionali. FASE 5
Revisione del 14 marzo 2013 49
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Realizzazione e messa in regime degli impianti.
VINCOLI Vincoli di natura autorizzativa in funzione dell’evoluzione della normativa comunale, regionale, nazionale.
TEMPI Installazione di 6 impianti minieolici in zona industriale da 200 kW di potenza ciascuno tare a regime entro il 2017.
2014/2017
COSTI E MODALITÀ DI FINANZIAMENTO
Risorse economiche delle imprese interessate dall’iniziativa: Minieolico zona industriale: € 3.000.000 (€ 500.000*6 ).
Eventuali contributi/agevolazioni a bando della Regione Sardegna.
RISULTATI ATTESI Si ipotizza l’installazione di 6 impianti minieolici in zona industriale entro il 2018, con potenza di 199 kW/cad ed una produzione media a regime di 3.569,40 MWh/anno ed un risparmio di CO2 di 1.724,02 ton/anno.
STIME
RIDUZIONE DI CO2 1.724,02 ton/anno (a regime).
PROD. ENERGIA DA FER 3.569,40 MWh/anno (a regime)
RISPARMIO ENERGETICO N.D. (in quanto non è possibile calcolare ad oggi la percentuale di
l’autoconsumo)
INDICATORI MONITORAGGIO Numero di impianti realizzati. MWh prodotti da eolico/anno.
CORRELAZIONE CON ALTRE AZIONI
Tutte le azioni FER.
Revisione del 14 marzo 2013 50
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
COD. AZIONE FER_8 NOME AZIONE:
Installazione di impianti microeolici nel territorio urbano di Olbia
DESCRIZIONE DELL'AZIONE: Il comune di Olbia oltre a voler incentivare i privati all’installazione di impianti fotovoltaici di piccola taglia (rif. scheda FR5), intende favorire sia l’installazione di impianti micro eolici di potenza inferiore a 10 kW in ambito urbano che minieolici all’interno della zona industriale e nelle zone agricole con potenze non superiori a 200 kW ciascuno. Sulla base di rilievi di campo e delle informazioni presenti sull’atlante eolico del vento pubblicato dal CESI, si può asserire che il territorio comunale di Olbia ha una ventosità media non inferiore a 4-5 m/s (a 25 m di a.s.t/a.s.m), sufficiente e compatibile con l’installazione di impianti mini e microeolici. Verrà fornita ai privati, fermo restando eventuali norme vincolistiche comunali e/o regionali, l’opportunità di installare in ambito urbano, impianti microeolici di piccola taglia, di potenza comunque non superiore a 10 kWp ciascuno. Si prevede così l’installazione, tra il 2014 ed il 2020, di almeno 460 impianti microeolici di potenza non superiore a 10 kWp (mediamente si considera una potenza pari a 2,5 kW/cad), alla sommità dei tetti degli edifici privati. L’intervento sarà preceduto da azioni propedeutiche quali la redazione del regolamento energetico e la verifica di eventuali vincoli paesaggistici, e la contestuale attività di animazione da parte dell’Amministrazione comunale. Per tale azione potranno essere previsti piccoli incentivi pubblici comunali.
SETTORE COMUNALE RESPONSABILE: Settore Ambiente e manutenzioni.
ALTRI SETTORI COINVOLTI: Settore Pianificazione e Gestione del Territorio, Edilizia Privata e Pubblica del Comune di Olbia. Settore Provveditorato, Sviluppo economico, Turismo, Cultura e Sport (SUAP) Sportello energia del Comune di Olbia. Imprese della zona industriale. Associazioni di consumatori. Cittadini/gruppi di acquisto. Istituti di credito convenzionati.
OBIETTIVI Favorire la produzione di energia elettrica da eolico. Contenere/annullare l’acquisto di energia elettrica da parte delle
imprese e dei privati aderenti all’iniziativa.
MODALITÀ / FASI FASE 1 Creazione di un fondo comunale, pari a € 50.000,00 annui, da destinare
all’abbattimento del tasso d’interesse sui finanziamenti erogati ai cittadini per la realizzazione degli impianti microeolici.
FASE 2 Stipula di convenzioni con Istituti di Credito tesi a fornire le migliori
condizioni per la contrazione di mutui garantiti finalizzati alla realizzazione di impianti microeolici.
FASE 3 Definizione nel regolamento energetico di una sezione specifica
dedicata al microeolico urbano/extraurbano ed al minieolico. FASE 4 Redazione di un capitolato specifico che contenga indirizzi tecnici,
Revisione del 14 marzo 2013 51
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
qualitativi e di costi per kW installato, per la realizzazione degli impianti micro/minieolici.
FASE 5 Pubblicizzazione dell’iniziativa di cui al punto 4 e costituzione di un Albo
degli Installatori con specifici impegni da parte degli aderenti al rispetto delle condizioni del Capitolato.
FASE 6 Diffusione e promozione dell’iniziativa (sito web istituzionale, organi di
stampa/TV,, in collaborazione con l’ufficio “sportello energia”. In tale occasione verranno promosse anche le iniziative rivolte alle imprese agricole e a quelle site in zona industriale.
FASE 7 Pubblicazione di un bando pubblico di selezione delle candidature dei
cittadini intenzionati a realizzare gli impianti. FASE 8 Selezione delle candidature di cui al punto 7. FASE 9 Stipula dei contratti di finanziamento tra privati e banche
convenzionate. FASE 10 Realizzazione e messa in regime degli impianti.
VINCOLI Vincoli di natura autorizzativa in funzione dell’evoluzione della normativa comunale, regionale, nazionale.
TEMPI 2014/2020
COSTI E MODALITA' DI FINANZIAMENTO
Comune di Olbia: € 50.000,00/anno * 7 anni, per un totale a carico Comune Olbia €. 350.000,00. Convenzione tra comune e banche locali per abbattimento dei tassi di
interesse sui prestiti finalizzati all’acquisto di impianti microeolici. Risorse economiche dei privati cittadini interessati dall’iniziativa,
microeolico privati: 5.520.000 (€ 12.000*460 impianti). Eventuali contributi a bando della Regione Sardegna.
RISULTATI ATTESI Impianti microeolici (si fa riferimento ad una potenza media installata di 2,5 kWp/cad).
Si ipotizza l’installazione di 460 impianti microeolici entro il 2020 a partire dal 2014 sugli edifici residenziali di Olbia, con una produzione media complessiva a regime al 2020 di 2.070 MWh ed un risparmio di CO2 di 999,81 ton.
STIME
RIDUZIONE DI CO2 999,81 ton/anno (a regime).
PROD. ENERGIA DA FER 2.070 MWh/anno (a regime).
RISPARMIO ENERGETICO N.D. (in quanto non è possibile calcolare ad oggi la percentuale di
l’autoconsumo)
INDICATORI MONITORAGGIO Numero di impianti realizzati. MWh prodotti da eolico/anno.
CORRELAZIONE CON ALTRE AZIONI
Tutte le azioni FER.
Revisione del 14 marzo 2013 52
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
COD. AZIONE FER_9 NOME AZIONE:
Incentivazione all’uso dei riduttori di flusso idrico nelle civili abitazioni di Olbia
DESCRIZIONE DELL'AZIONE: Nonostante negli ultimi anni la Sardegna non abbia subito periodi di crisi in termini di fabbisogno idrico, l’acqua e il risparmio idrico rappresentano dei temi fondamentali nella gestione di un territorio e delle sue risorse. In tal senso anche il comune di Olbia vuole fornire il suo contributo attraverso azioni mirate di sensibilizzazione rivolte ai cittadini, volte alla riduzione dei consumi e degli sprechi di acqua potabile, grazie all’adozione di comportamenti virtuosi e all’utilizzo di erogatori a basso flusso per rubinetti e docce. In tal modo infatti si può raggiungere un sensibile risparmio energetico per la produzione di acqua calda sanitaria, oltre ad un minor consumo di acqua quale importante e preziosa risorsa. Per incentivare l’adozione di tali comportamenti, il Comune intende promuovere la distribuzione gratuita di un numero limitato di riduttori di flusso in kit, anche in collaborazione con le imprese locali, ed in virtù del costo unitario limitato, organizzando una campagna di sensibilizzazione presso la cittadinanza al fine di facilitarne ulteriormente i successivi acquisti. A ciò si aggiunga che da indicazioni della AEEG (Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas), l’installazione in ambito residenziale di un kit per il risparmio idrico costituito da rompigetto aerati ed erogatori a basso flusso per doccia, porta ad un risparmio di 0,0085 tep/anno per ogni kit, pari a 0,1 MWh/anno.
SETTORE COMUNALE RESPONSABILE: Settore Ambiente e manutenzioni.
ALTRI SETTORI COINVOLTI: Imprese Associazioni di consumatori Cittadini/gruppi di acquisto
OBIETTIVI Favorire la riduzione dei consumi di acqua calda sanitaria. Ridurre i consumi di acqua potabile. Sensibilizzare i cittadini verso il tema del risparmio idrico. Favorire il contenimento delle spese energetiche delle famiglie e
riduzione delle emissioni di CO2.
MODALITÀ / FASI FASE 1 Campagna di comunicazione per l’uso dei riduttori di flusso. FASE 2 Distribuzione dei riduttori di flusso alle famiglie di Olbia.
VINCOLI Non sono previsti vincoli.
TEMPI FASE 1 Campagna di sensibilizzazione: Entro il 2014. FASE 2 Distribuzione dei kit di riduttori di flusso: 2014-2015.
COSTI E MODALITÀ DI FINANZIAMENTO
Costo unitario di 1 kit costituito da 1 riduttore di flusso per rubinetto e 1 per doccia: € 10-15/cad. Il costo iniziale verrà sostenuto dalle imprese in cambio di pubblicità attraverso l’azione di sensibilizzazione svolta dal Comune. Azione di sensibilizzazione: euro 10.000
Revisione del 14 marzo 2013 53
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
RISULTATI ATTESI Considerando che parte delle abitazioni, le più recenti, sono già dotate di dispositivi rompigetto nei rubinetti e docce, si ipotizza di riuscire a distribuire i kit ad almeno il 30% delle famiglie olbiesi, che nel 2009 ammontavano a 24.411 nuclei familiari (fonte: ufficio statistico del comune di Olbia, si otterrebbe un risparmio energetico complessivo di 732,33 MWh/anno (24.411*0,30*0,1MWh/anno).
STIME
RIDUZIONE DI CO2 353,71 ton/anno (a regime)
PROD. ENERGIA DA FR N.D.
RISPARMIO ENERGETICO 732,33 MWh/anno
INDICATORI MONITORAGGIO N° di kit rompigetto offerti alle famiglie.
CORRELAZIONE CON ALTRE AZIONI
Tutte le azioni di risparmio energetico.
Revisione del 14 marzo 2013 54
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
COD. AZIONE FER_10 NOME AZIONE:
Impianti FV sulle coperture dei presidi ospedalieri di Olbia
DESCRIZIONE DELL'AZIONE: L’Asl n. 2 di Olbia è stata istituita nel 1995, a seguito dell’accorpamento di due USL: la n. 4 di Olbia e la
n. 3 di Tempio Pausania. Il territorio di competenza della Asl 2 si estende per circa 1.400 kmq costieri,
della costa nord-orientale della Sardegna, a partire da Badesi Mare arrivando sino a Budoni.
Le opere di progetto prevedono l'installazioni di 3 campi FV, da realizzare con la formula del"finanziamento tramite terzi”, nei seguenti presidi: Presidio Ospedaliero “G.Paolo II” in loc. Tannaule. Impianto su copertura piana con pannelli in
silicio policristallino su struttura di appoggio inclinata. Potenza complessiva impianto 100 kWp,
superficie captante 900 mq, produzione attesa 120.000 kWh/anno.
Presidio Ospedaliero “S.Giovanni di Dio” in viale Aldo Moro. Impianto su copertura piana con
pannelli in silicio policristallino su struttura di appoggio inclinata. Potenza complessiva impianto 50
kWp, superficie captante 450 mq, produzione attesa 60.000 kWh/anno.
Sede ASL in Via Bazzoni Sircana 2,2°. Impianto su copertura piana con pannelli in silicio
policristallino su struttura di appoggio inclinata. Potenza complessiva impianto 100 kWp, superficie
captante 900 mq, produzione attesa 120.000 kWh/anno.
Rispetto a quanto previsto dal V Conto Energia l’ASL fornirà in comodato d'uso oneroso le coperture e nel contempo trarrà vantaggio economico con il meccanismi dello dallo scambio sul posto. Altri proventi previsti dal Conto Energia saranno di competenza della società realizzatrice dell’impianto.
STRUTTURA RESPONSABILE: A.S.L. N. 2 di Olbia.
ALTRI SETTORI COINVOLTI: Società privata realizzatrice dell’impianto.
OBIETTIVI Abbattere i consumi energetici attraverso l'autoconsumo. Diminuire le emissioni di CO2.
MODALITÀ / FASI FASE 1 Redazione progetto preliminare da parte della ASL e pubblicazione di un bando per una manifestazione d’interesse. FASE 2 Individuazione soggetto realizzatore a seguito di gara di evidenza pubblica. FASE 3 Realizzazione lavori di impianti FV.
VINCOLI Non sono previsti vincoli.
TEMPI 2013/2014
COSTI E MODALITÀ DI FINANZIAMENTO
A carico della ASL €. 20.000,00. A carico della società realizzatrice dell’impianto €. 500.000,00.
RISULTATI ATTESI I risultati dei calcoli su produzione da FER, diminuizione della CO2 sono già stati calcolati nell’azione FER_3.
Revisione del 14 marzo 2013 55
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
STIME
RIDUZIONE DI CO2 144,90 ton CO2/anno.
PROD. ENERGIA DA FR 300 MWh./anno
RISPARMIO ENERGETICO N.D. (in quanto non si conosce la quota di autoconsumo da parte della ASL)
INDICATORI MONITORAGGIO kW installati.
CORRELAZIONE CON ALTRE AZIONI
Tutte le azioni FER.
Revisione del 14 marzo 2013 56
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
COD. AZIONE FER_11 NOME AZIONE:
Efficienza degli impianti di illuminazione comunale
DESCRIZIONE DELL'AZIONE: Il Comune di Olbia, a seguito di gara di evidenza pubblica, ha affidato nel 2012 alla ditta GEMMO S.p.A. la gestione degli impianti di pubblica illuminazione per un periodo di venti anni. Il contratto stipulato tra le parti prevede la possibilità di modifiche tecniche agli impianti, attualmente realizzati secondo quanto disposto nel capitolato tecnico che fa parte integrante del contratto di fornitura, nel caso in cui intervengano delle nuove disposizione di legge che impongano criteri di maggiore efficienza dei corpi illuminanti. Allo stato attuale la normativa nazionale e comunitaria interviene con sempre nuove e diverse imposizioni legislative, nella logica di una maggiore efficienza dei corpi illuminanti ai fini del risparmio energetico. In questo scenario è verosimile ipotizzare che questo accada nel periodo che ci separa dal 2020. In tal senso ci si propone una interlocuzione con la Ditta affidataria GEMMO S.p.A al fine di rinegoziare i termini del contratto, allo scopo di diminuire i consumi di energia elettrica, a parità di numero di corpi illuminanti e di qualità del flusso luminoso. Nello specifico ci si propone di intervenire al fine di sostituire gli impianti dotati di apparecchi e lampade di vecchia concezione, quali lampade ad incandescenza o a vapori di mercurio, con apparecchi e lampade a maggiore efficienza (ad es. lampade al sodio ad alta/bassa pressione o a ioduri metallici, a LED). A parità di flusso luminoso l’efficienza dei nuovi apparecchi determinerà minori consumi ed emissioni di CO2. Inoltre si intende proporre sistemi per ridurre il flusso luminoso nelle fasce orarie notturne, seguendo le indicazioni e le prescrizioni delle normative vigenti, da adattare comunque alle esigenze di illuminazione dei singoli punti luce.
SETTORE COMUNALE RESPONSABILE: Settore ambiente e manutenzioni/Settore Tecnico.
ALTRI SETTORI COINVOLTI: Gemmo S.p.A.
OBIETTIVI Ridurre i consumi di elettricità per la pubblica illuminazione. Ridurre l’inquinamento luminoso.
MODALITÀ / FASI Interlocuzione con la ditta affidataria al fine di conseguire gli obbiettivi.
VINCOLI Eventuali vincoli per il mancato raggiungimento di un accordo tra le parti.
TEMPI 2013/2014
COSTI E MODALITA' DI FINANZIAMENTO
Allo stato attuale e con le informazioni a nostra disposizione non è possibile fare previsioni circa i costi.
RISULTATI ATTESI Allo stato attuale e con le informazioni a nostra disposizione non è possibile fare previsioni circa gli scenari di risparmio, diminuzione dei consumi e delle emissioni.
Revisione del 14 marzo 2013 57
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
STIME
RIDUZIONE DI CO2 N.D.
PROD. ENERGIA DA FR N.D.
RISPARMIO ENERGETICO N.D.
INDICATORI MONITORAGGIO Risparmio sui consumi rispetto alla situazione antecedente l’intervento.
CORRELAZIONE CON ALTRE AZIONI
Tutte le azioni FER.
Revisione del 14 marzo 2013 58
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
COD. AZIONE FER_12 NOME AZIONE:
Efficienza impianti stradali di illuminazione consortili del CIPNES
DESCRIZIONE DELL'AZIONE: Il Consorzio Industriale di Olbia (CIPNES) provvede alla gestione, in via diretta, delle infrastrutture
dedicate alla pubblica illuminazione delle strade dell’intero agglomerato industriale di Olbia.
Nello specifico con questa azione ci si propone di intervenire sostituendo gli impianti dotati di
apparecchi e lampade di vecchia concezione, quali lampade ad incandescenza o a vapori di mercurio,
con apparecchi e lampade a maggiore efficienza (ad es. lampade al sodio ad alta/bassa pressione o a
ioduri metallici, a LED).
A parità di flusso luminoso l’efficienza dei nuovi apparecchi determinerà minori consumi e minori
emissioni di CO2.
Inoltre, si intende proporre sistemi per ridurre il flusso luminoso nelle fasce orarie notturne, seguendo
le indicazioni e le prescrizioni delle normative vigenti, da adattare comunque, alle esigenze di
illuminazione dei singoli punti luce.
SETTORE CONSORTILE RESPONSABILE CIPNES: Settore impianti servizi tecnologici del CIPNES
ALTRI SETTORI COINVOLTI: Settore Pianificazione e Gestione del Territorio, Edilizia Privata e Pubblica comunale. Settore Ambiente e manutenzioni comunale
OBIETTIVI Ridurre i consumi elettrici Ridurre l’inquinamento luminoso
MODALITA'/ FASI FASE 1 Stipula di convenzioni con Istituti di Credito al fine di fornire le migliori condizioni per la contrazione di apposito mutuo garantito finalizzato alla realizzazione dell’impianto in parola. FASE 2 Pubblicazione di un bando pubblico di selezione delle candidature delle ditte intenzionate alla realizzazione dell’impianto. FASE 3 Selezione delle candidature di cui al punto 2. FASE 4 Stipula del contratto di mutuo tra CIPNES ed istituto di credito. FASE 5 Realizzazione degli impianti.
VINCOLI Non si segnalano vincoli di sorta.
TEMPI FASE 1 A partire dal 2013, 60 giorni. FASE 2 + FASE 3 60 giorni. FASE 4 30 giorni. FASE 5
Revisione del 14 marzo 2013 59
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
90 giorni. 2013/2014
COSTI E MODALITA' DI FINANZIAMENTO
Totale a carico del CIPNES €. 350.000,00, a seguito della convenzione tra CIPNES ed Istituto di Credito.
RISULTATI ATTESI Stima del risparmio energetico: 150 MWh/annui.
STIME
RIDUZIONE DI CO2 72,50 ton/annue.
PROD. ENERGIA DA FER N.D.
RISPARMIO ENERGETICO 150 MWh/annuo
INDICATORI MONITORAGGIO Risparmio sui consumi rispetto alla situazione precedente all’intervento.
CORRELAZIONE CON ALTRE AZIONI
Tutte le azioni FER
Revisione del 14 marzo 2013 60
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
COD. AZIONE FER_13 NOME AZIONE:
Favorire la riqualificazione ambientale di siti degradati a mezzo del FV
DESCRIZIONE DELL'AZIONE: Il progetto propone la ricomposizione ambientale del sito della cava di “Azza Ruja” attraverso l’installazione, su un lotto della superficie di circa due ettari, di 10.000 metri quadrati di pannelli fotovoltaici posizionati a terra, con una potenza di picco complessiva pari a 1 MWp. Si tratta di un’area degradata e molto compromessa, di basso pregio ambientale, dove non sussistono vincoli paesaggistici o di altra natura. Ancora una volta quindi, secondo la normativa in materia,una zona “brownfield” idonea a ospitare impianti fotovoltaici a terra. Anche in questo caso la scelta della tipologia degli elementi tecnologici e della forma del loro impianto al suolo, nonché la qualità estetico formale degli elementi fotovoltaici, rispondono non solo a esigenze di performance in termini di produttività energetica, ma anche alla necessità di sperimentare e attuare nuove forme di riqualificazione di aree fortemente antropizzate e denaturalizzate, come è, appunto, una cava. Nel caso specifico l’impianto fotovoltaico sarà situato nei pressi della cava secondo un progetto di inserimento planimetrico non statico ma in movimento, a seguire l’attuale andamento morfologico artificiale, acquisito dopo anni di pesante antropizzazione. L’impianto fotovoltaico ancora una volta costituirà la premessa per la bonifica e la rinaturalizzazione dell’area con, in cambio, un impatto ambientale e un consumo del territorio del tutto trascurabile. Il progetto è già pronto, e la sua realizzazione costerà circa 1.700.000,00 € e produrrà oltre 1.500.000 kWh all’anno.
SETTORE CONSORTILE RESPONSABILE CIPNES: Settore Servizio Igiene Ambientale del CIPNES
ALTRI SETTORI COINVOLTI: Settore Pianificazione e Gestione del Territorio, Edilizia Privata e Pubblica comunale. Settore Ambiente e manutenzioni comunale
OBIETTIVI Aumentare la produzione di energia da fotovoltaico nel territorio consortile e comunale.
MODALITA'/ FASI FASE 1 stipula di convenzioni con Istituti di Credito al fine di fornire le migliori condizioni per la contrazione di apposito mutuo garantito finalizzato alla realizzazione dell’impianto FV in parola. FASE 2 Pubblicazione di un bando pubblico di selezione delle candidature delle ditte intenzionate alla realizzazione dell’impianto FV. FASE 3 selezione delle candidature di cui al punto 2. FASE 4 stipula del contratto di mutuo tra CIPNES ed istituto di credito. FASE 5 realizzazione degli impianti.
VINCOLI Eventuali vincoli di natura autorizzativa.
TEMPI FASE 1 60 giorni.
Revisione del 14 marzo 2013 61
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
FASE 2 + FASE 3 60 giorni. FASE 4 30 giorni. FASE 5 90 giorni.
2013/2014
COSTI E MODALITÀ DI FINANZIAMENTO
Totale a carico del CIPNES €.1.700.000,00. Convenzione tra CIPNES ed Istituto di Credito.
RISULTATI ATTESI Stima del risparmio energetico: tenuto conto che il mix energetico italiano (cioè l’insieme delle fonti energetiche utilizzate in Italia per produrre Energia Elettrica), comporta la produzione di circa 0,536 kg di CO2 e di 1,699g NOx (ossidi di Azoto), 0,93g di SO2 (Biossido di Zolfo) e 0,029g di polveri sottili per ogni kWh generato (in Sardegna il valore di CO2 supera addirittura i 0,6 kg) ed ipotizzando una produzione annua teorica di 1.500 KWh per KWp installato si raggiungerà il risultato di circa 1.500 MWh prodotti.
STIME
RIDUZIONE DI CO2 724,50 t. annue. (fattore di emissione energia elettrica 0,483)
PROD. ENERGIA DA FER 1.500 MWh annue
RISPARMIO ENERGETICO 1.500 MWh annue – tutte in autoconsumo
INDICATORI MONITORAGGIO MWh prodotti da FV/anno.
CORRELAZIONE CON ALTRE AZIONI
Tutte le azioni FER
Revisione del 14 marzo 2013 62
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
COD. AZIONE FER_14 NOME AZIONE:
Favorire l’incremento della mobilità elettrica e ciclabile a mezzo del FV all’interno della zona
industriale di Olbia
DESCRIZIONE DELL'AZIONE: Il progetto più avveniristico è la pista ciclabile e running fotovoltaica, la prima nel mondo: un percorso di tre chilometri che, partendo dalla città di Olbia, attraversa la litoranea della zona industriale e arriva fino al Pozzo Sacro. La pista avrà una larghezza di 4 metri, due metri per corsia di marcia, sarà illuminata di notte e verrà semicoperta con 18 mila metri quadrati di pannelli fotovoltaici, appropriatamente colorati, che fungeranno da tettoia. Il progetto prevede l’installazione a copertura di due impianti, ciascuno con una potenza di picco pari a 1 MWp, realizzati mediante l’utilizzo di moduli fotovoltaici sistemati per file parallele sfalsate. Il tutto sul lato mare, su terreni del CIPNES, con due mini tunnel per superare la rotatoria del Pozzo Sacro. Tale progetto è in linea con quanto stabilito dal Piano Paesaggistico Regionale e dal Piano Energetico Ambientale che individuano nelle aree industriali e artigianali (oltre che nelle aree cosiddette brownfield ovvero aree già degradate da attività antropiche particolarmente impattanti), le zone preferenziali dove realizzare gli impianti fotovoltaici. L’intento è certamente quello di realizzare un’opera che fornisca energia elettrica pulita, ma nel contempo anche di creare un nuovo spazio pubblico a servizio del Consorzio e dei cittadini, fruibile come luogo di svago, di gioco ma anche di contemplazione degli splendidi scorci sul mare del Golfo a partire dai diversi punti di sosta previsti lungo il percorso. Il progetto definitivo, che rappresenta un prototipo funzionale, è già pronto. La realizzazione del progetto costerà 8 milioni di euro e produrrà oltre 2 milioni e 500 mila kilowatt all’anno. Pertanto il CIPNES, oltre che favorire il trasporto ciclabile nonché elettrico attraverso la realizzazione di numerose colonnine di ricarica, sia per bici servoassistite e motorini elettrici che per auto elettriche, provvederà ad alimentare completamente l’impiantistica di trattamento delle acque reflue a servizio di parte del comune di Olbia nonché dell’intero agglomerato industriale di Olbia.
SETTORE CONSORTILE RESPONSABILE CIPNES: Settore Servizi Tecnologici consortili del CIPNES
ALTRI SETTORI COINVOLTI: Settore Pianificazione e Gestione del Territorio, Edilizia Privata e Pubblica del Comune di Olbia. Settore Provveditorato, Sviluppo economico, Turismo, Cultura e Sport (SUAP). Sportello energia del comune di Olbia.
OBIETTIVI Aumentare la produzione di energia da fotovoltaico nel territorio consortile e comunale.
MODALITÀ/ FASI FASE 1 Stipula di convenzioni con Istituti di Credito al fine di fornire le migliori condizioni per la contrazione di apposito mutuo garantito finalizzato alla realizzazione dell’impiantoFV in parola. FASE 2 Pubblicazione di un bando pubblico di selezione delle candidature delle ditte intenzionate alla realizzazionedell’impianto FV. FASE 3 Selezione delle candidature di cui al punto 2.
Revisione del 14 marzo 2013 63
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
FASE 4 Stipula del contratto di mutuo tra CIPNES ed istituto di credito. FASE 5 Realizzazione degli impianti.
VINCOLI Eventuali vincoli autorizzativi in funzione dell’acquisizione di pareri preventivi da parte degli altri Enti preposti alle autorizzazioni.
TEMPI FASE 1 60 giorni. FASE 2 + FASE 3 60 giorni. FASE 4 30 giorni. FASE 5 180 giorni.
COSTI E MODALITA' DI FINANZIAMENTO
Totale a carico del CIPNES €. 8.000.000,00. Convenzione tra CIPNES ed Istituto di Credito.
RISULTATI ATTESI Tenuto conto che il mix energetico italiano (cioè l’insieme delle fonti energetiche utilizzate in Italia per produrre Energia Elettrica), comporta la produzione di circa 0,536 kg di CO2 e di 1,699g NOx (ossidi di Azoto), 0,93g di SO2 (Biossido di Zolfo) e 0,029g di polveri sottili per ogni kWh generato (in Sardegna il valore di CO2 supera addirittura i 0,6 kg) ed ipotizzando una produzione annua teorica di 1500 KWh per KWp installato si raggiungerà il risultato di circa 3000 MWh prodotti.
STIME
RIDUZIONE DI CO2 1550 t annue. (fattore di emissione energia elettrica 0,483)
PROD. ENERGIA DA FER 3.000 MWh annue
RISPARMIO ENERGETICO 3.000 MWh annue – tutte in autoconsumo
INDICATORI MONITORAGGIO MWh prodotti da FV/anno. Numero di cicli utilizzanti la pista. Numero di auto e moto elettriche utilizzanti le colonnine di ricarica.
CORRELAZIONE CON ALTRE AZIONI
Tutte le azioni FER.
Revisione del 14 marzo 2013 64
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
COD. AZIONE T_1 NOME AZIONE:
Dismissione veicoli comunali euro 0 e 1 e loro sostituzione con mezzi euro 5/ibridi/elettrici
DESCRIZIONE DELL'AZIONE: Il Comune di Olbia dispone di 121 veicoli (autovetture, autocarri, motocicli, autobus) di cui 11 con classe di inquinamento Euro 0 e 12 Euro 1 (periodo di riferimento: anno 2012). Il Comune intende progressivamente dismettere (rottamare) i mezzi euro 0 e 1, sostituendoli con mezzi più efficienti (euro 5 per i veicoli) alimentati preferibilmente a GPL (veicoli) o, laddove possibile, ibridi o ancora elettrici. L’azione si svolgerà tra il 2014 ed il 2015. Inoltre si intende integrare gli spostamenti degli studenti verso le scuole, oltre che con gli attuali mezzi pubblici e gli scuolabus, anche con il “Piedibus”, di cui descrive l’azione nella scheda T_6; i ciclomotori euro 0 verranno rottamati , ma non sostituiti con altri analoghi. Al 2012 le emissioni prodotte dai veicoli euro 0 ed 1 sono pari a 50,3 tonnellate/anno di CO2. La rottamazione dei veicoli e l’acquisto di nuovi mezzi di pari livello prestazionale, a parità di percorrenze medie, porterebbe ad un riduzione delle emissioni di circa 22,14 ton/anno di CO2, con un beneficio netto di 28,16 ton/anno di CO2 non prodotte
SETTORE COMUNALE RESPONSABILE: Settore Ambiente e Manutenzioni/Settore Finanze Contabilità e Tributi del Comune di Olbia.
ALTRI SETTORI COINVOLTI: Settore Tecnico comunale Polizia Locale e Protezione civile comunale Servizi alla Persona del Comune di Olbia.
OBIETTIVI Diminuire i consumi di carburante per autotrazione e le spese di manutenzione ordinaria e straordinaria.
Ridurre le emissioni di CO2. Promuovere, a livello territoriale, l’impiego di mezzi a ridotta
produzione di emissioni.
MODALITÀ/ FASI FASE 1 Rottamazione dei veicoli attualmente in uso con classe di inquinamento euro 0 e 1. FASE 2 Acquisto di autoveicoli ibridi. FASE 3 Acquisto di autocarri euro 5. FASE 4 Azioni di promozione per l’impiego di veicoli elettrici e ibridi.
VINCOLI Non si segnalano vincoli.
TEMPI FASE 1 Rottamazione veicoli euro 0 e 1 – entro il 2015. FASE 2/4 Acquisto automezzi – 2014/2015. FASE 5 Azioni di promozione – 2014/2015.
2014/2015
Revisione del 14 marzo 2013 65
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
COSTI E MODALITÀ DI FINANZIAMENTO
€ 596.000,00 per l’acquisto di nuovi veicoli di cui: € 300.000 nel 2014 e € 296.000 nel 2015. € 20.000 azione di comunicazione per la promozione all’uso di veicoli efficienti (questionario informativo, contatti a link dedicato sul sito istituzionale, contatti/amicizie su social network su pagina dedicata). Per un totale di €. 616.000,00. Risorse comunali.
RISULTATI ATTESI Data la scarsa incidenza del parco veicolare comunale sul totale circolante nel territorio di Olbia, l’azione di sostituzione dei veicoli euro 0 e 1 mira a dare l’esempio ai cittadini in relazione ai vantaggi portati dall’impiego di mezzi più efficienti. Resta comunque fondamentale per il Comune, con tale azione, anche il contenimento dei costi per l’acquisto di carburante e per le manutenzioni dei mezzi. L’azione di comunicazione, strettamente collegata all’adozione del piano della mobilità da parte del comune, mira alla riduzione dei veicoli circolanti euro 0/1, in generale ed in prospettiva anche alla riduzione dell’impiego dei veicoli privati a favore dell’uso di quelli pubblici.
STIME
RIDUZIONE DI CO2 28,16 ton/anno (a regime)
PROD. ENERGIA DA FER N.D.
RISPARMIO ENERGETICO 105,50 MWh/anno
INDICATORI MONITORAGGIO Numero di km percorsi dai mezzi comunali. Litri di carburante acquistato/risparmiato dal Comune. Costo delle manutenzioni. Numero di scolari che utilizzano il Piedibus. Numero di scolari che utilizzano le piste ciclabili. Questionario informativo, contatti a link dedicato sul sito
istituzionale, contatti/amicizie su social network su pagina dedicata.
CORRELAZIONE CON ALTRE AZIONI
Tutte le azioni sui trasporti.
Revisione del 14 marzo 2013 66
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
COD. AZIONE T_2 NOME AZIONE:
Realizzazione di pensiline per il parcheggio di auto, moto e biciclette dotate di impianto
fotovoltaico da 3 o 4.5 kWp
DESCRIZIONE DELL'AZIONE: All’interno della strategia del Comune di Olbia vi è l’investimento sulla mobilità sostenibile, su mezzi di trasporto alternativi, quali quelli elettrici. A tal fine l’azione prevede l’installazione di un impianto fotovoltaico installato su pensiline adibite a posto auto. Essa è strettamente legata a quella inerente la diffusione di auto e biciclette elettriche. Tale azione pilota potrà in seguito essere estesa ad altre superfici di proprietà dell’amministrazione comunale, tra le quali, ad esempio le aree parcheggio presso la sede ASPO sita in zona industriale. SUPERFICIE COPERTA DELLA PENSILINA Per 10 posti auto = 125mq NUMERO DELLE PENSILINE: 5
SETTORE COMUNALE RESPONSABILE: Settore Ambiente e manutenzioni/Settore Tecnico
ALTRI SETTORI COINVOLTI: Polizia municipale. Università degli Studi di Cagliari. ACI. ASPO. Privati.
OBIETTIVI Pianificazione della mobilità che porti alla disincentivazione dell’uso del mezzo privato a favore di mezzi eco-sostenibili;
Individuazione, realizzazione e gestione di aree e percorsi ciclo-pedonali sicuri nel centro abitato
Incremento della sicurezza stradale.
MODALITA'/ FASI FASE 1 Analisi delle caratteristiche socio-economiche del territorio. FASE 2 Analisi dell’offerta di trasporto sulla rete viaria esistente. FASE 3 Analisi della domanda di trasporto sulla rete viaria esistente. FASE 4 Analisi generale delle criticità. FASE 5 Studio dello scenario di progetto. FASE 6 Piano di attuazione degli interventi.
VINCOLI Non si segnalano vincoli.
TEMPI 2016
COSTI E MODALITA' DI FINANZIAMENTO
Si stima un costo di € 68.000 (per 10 posti auto) *5 per un totale di € 340.000,00
Risorse comunali.
Revisione del 14 marzo 2013 67
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Contributi RAS. Contributi ministeriali (Ministero dell’Ambiente). Fondi Europei.
RISULTATI ATTESI Maggior utilizzo di mezzi elettrici. Gestione più efficiente degli spazi adibiti a parcheggio. Incentivazione all’utilizzo dei mezzi elettrici.
STIME
RIDUZIONE DI CO2 18,43 ton/anno (per 10 posti auto) *5 = 92,15 ton/anno
PROD. ENERGIA DA FER 29,25 MWh/anno*5 = 146,25 MWh/anno
RISPARMIO ENERGETICO N.D
INDICATORI MONITORAGGIO Tasso di utilizzo delle pensiline per la ricarica dei mezzi.
CORRELAZIONE CON ALTRE AZIONI
Piedibus. Piano dei percorsi ciclabili. Piano Urbano del Traffico e della Sicurezza Stradale.
Revisione del 14 marzo 2013 68
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
COD. AZIONE T_3 NOME AZIONE:
Realizzazione di piste ciclabili
DESCRIZIONE DELL'AZIONE: Da una indagine condotta nel 2011 dalla FIAB (Federazione italiana Amici delle Biciclette) in collaborazione con l’università di Torino, emerge che su un campione nazionale di circa 11.000 intervistati (dato parziale non rappresentativo su scala nazionale; esso fornisce comunque importanti indicazioni circa la situazione della mobilità ciclabile in Italia), i ciclisti si spostano prevalentemente per: - spostamenti in ambito urbano (76% degli intervistati) tra casa e lavoro e casa-scuola, - per svago e turismo (62%), - per attività sportiva (29%). Inoltre dall’indagine è emerso che tra le motivazioni che più disincentivano l’uso della bicicletta vi sono: - la pericolosità dell’ambiente circostante, - il fondo stradale sconnesso, - il rischio di furti, - ad altre considerazioni di minor rilievo quali ad esempio condizioni climatiche, fatica, ecc. L’indagine non è stata rivolta alla Sardegna per mancanza quasi totale di percorsi ciclabili. Ciononostante si rileva che le caratteristiche dell’indagine ben si prestano a una realtà come quella di Olbia ove a fronte di un discreto uso della bicicletta, prevalentemente per svago, si registra una assenza pressoché totale di percorsi ciclabili, in cui i ciclisti si spostano spesso a rischio della loro incolumità fisica. Inoltre il territorio di Olbia, grazie anche alla sua conformazione prevalentemente pianeggiante, ben si presta alla realizzazione di percorsi ciclabili destinati ad un’ampia gamma di utenti. Da queste considerazioni il comune di Olbia ha maturato l’intenzione di realizzare percorsi ciclabili al servizio di cittadini per gli spostamenti in ambito urbano ed extraurbano. Il territorio del Comune di Olbia dispone attualmente (anno 2012) di poco meno di 3 Km di percorsi ciclabili che si sviluppano in corrispondenza del viale Isola Bianca, asse di collegamento tra il centro abitato ed il porto passeggeri, ed un piccolo anello ciclabile al’interno del parco urbano Fausto Noce. Sempre nel 2012, grazie ad un finanziamento regionale, l’Amministrazione Comunale ha avviato la progettazione (per la realizzazione entro il 2013) di altri 3 km di percorsi ciclabili che si connetteranno con quelle già esistenti al fine di creare una prima porzione di rete ciclabile che, partendo dal porto passeggeri, si svilupperà lungo il water front cittadino, per poi terminare in una area denominata “Mogadiscio”, all’interno della città. L’Amministrazione Comunale intende inoltre modificare il regolamento urbanistico affinché, in occasione della realizzazione di nuovi piani di lottizzazione a scopo abitativo, il lottizzante dovrà provvedere, nell’ambito delle opere infrastrutturali concordate, anche alla realizzazione di percorsi ciclabili. L’obiettivo della Pubblica Amministrazione, entro il 2020, è quello di raggiungere l'obiettivo, o comunque di migliorare gli attuali standard, equiparando la dotazione di percorsi ciclabili ai modelli delle città europee. L’indicatore di riferimento è il numero di km di percorsi ciclabili ogni 100 Kmq di superficie comunale (indagine ISTAT 2010). Ad oggi la media nazionale nelle città capoluogo di provincia è pari a 15,5 Km di piste ogni 100 Kmq; il comune di Olbia, con 382,488 kmq di superficie, dispone attualmente di 0,0071 Km/100Kmq di piste (2,7 Km su 382,488 kmq di superficie). Entro il 2020 il Comune intende realizzare, tra interventi pubblici e privati (questi ultimi attraverso l’uso degli standard destinati alle lottizzazioni edilizie), almeno 60 Km di piste ciclabili, sia all’interno dell’area urbana, sia a livello extraurbano a collegamento delle principali località balneari presenti nel territorio comunale. In tal modo le piste potranno essere destinate agli spostamenti casa-lavoro-scuola e per scopi tipicamente turistici, verso le località balneari. L’azione prevede i seguenti punti principali:
Revisione del 14 marzo 2013 69
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
mappatura del territorio, urbano ed extraurbano; individuazione dei poli attrattori; individuazione dei percorsi ottimali; progettazione dei percorsi; realizzazione dei percorsi; monitoraggio del grado di utilizzo e del feedback della popolazione. Tale azione sarà anche accompagnata da interventi di arredo urbano in un’ottica di totale accessibilità anche per i portatori di disabilità. In tal modo si stima una riduzione di circa il 10% dei chilometri totali percorsi dalle autovetture medesime (favorito anche dal contestuale maggior impiego dei mezzi pubblici e da altri interventi sulla mobilità), utilizzando come anno di partenza il 2010.
Anno Media pesata emissioni CO2
- (g/km) tot km percorsi
CO2 tot (ton)
2010 155,4 275.253.150 42.774
Riduzione CO2 entro il 2020 (base di partenza anno 2010 (-10% )
- 27.525.315 - 4.277,43
Fonte: nostre elaborazioni su dati ISPRA
L’azione sarà ulteriormente rafforzata da interventi sulla regolamentazione del traffico urbano attraverso ad esempio l’abbassamento del limite di velocità in ambito urbano a 30 Km/h, modifiche dei sensi di marcia per favorire la ciclabilità su strada, destinare parte dei parcheggi a pista ciclabile, ecc. o altri interventi che potranno scaturire da confronti tra la pubblica amministrazione e portatori di interesse locali.
SETTORE COMUNALE RESPONSABILE: Settore ambiente e manutenzioni/Settore Tecnico.
ALTRI SETTORI COINVOLTI: Polizia municipale. Cittadini/associazioni di categoria.
OBIETTIVI Ridurre del 10% entro il 2020 il numero di chilometri annui percorsi dalle autovetture immatricolate ad Olbia.
Raggiungere standard nazionali in termini di Km di piste ciclabili ogni 100 Kmq di superficie comunale.
Promuovere, a livello territoriale, l’impiego delle biciclette come mezzo di spostamento casa-lavoro, casa-scuola, casa-località balneari.
MODALITÀ/ FASI FASE 1 Progettazione di percorsi ciclabili, in armonia con gli strumenti programmatori urbanistici e della viabilità vigenti ed in corso di realizzazione. FASE 2 Realizzazione dei percorsi ciclabili. FASE 3 Azioni di promozione.
VINCOLI Possibile presenza di vincoli paesaggistici in funzione delle aree oggetto di intervento.
Revisione del 14 marzo 2013 70
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
TEMPI FASE 1 Progettazione e realizzazione di 3 km di percorsi ciclabili (entro il 2014), già finanziato con fondi regionali. Redazione del Piano dei Percorsi Ciclabili (entro il 2014). FASE 2 Progettazione e realizzazione dei percorsi ciclabili (60 km entro il 2020). FASE 3 Azioni di comunicazione: a partire dal 2014.
2014/2020
COSTI E MODALITÀ DI FINANZIAMENTO
€ 2.000.000 per la progettazione e realizzazione delle piste ciclabili, € 40.000: Redazione del Piano dei Percorsi Ciclabili, € 50.000: acquisto di rastrelliere per biciclette, € 20.000: azione di comunicazione per la promozione all’uso delle biciclette. Per un totale a carico comune di Olbia €. 2.110.000,00.
Risorse comunali. Contributi RAS. Contributi ministeriali (Ministero dell’Ambiente). Fondi Europei.
RISULTATI ATTESI Maggior utilizzo di mezzi elettrici. Gestione più efficiente degli spazi adibiti a parcheggio. Incentivazione all’utilizzo dei mezzi elettrici.
STIME
RIDUZIONE DI CO2 4.280,50 ton/anno (a regime al 2020)
PROD. ENERGIA DA FER N.D.
RISPARMIO ENERGETICO Data la mancanza di dati specifici sui singoli vettori energetici (es. minor numero di chilometri percorsi per inutilizzo di autovetture a benzina o gasolio o gpl), risulta più opportuno per questa specifica azione non calcolare il risparmio di energia primaria annuo, ma direttamente la possibile riduzione di emissioni di CO2.
INDICATORI MONITORAGGIO Km di piste ciclabili/100 Kmq di superficie comunale. Km di piste ciclabili/10000 abitanti. Km totali/anno percorsi dalle autovetture immatricolate ad Olbia. N° di persone residenti/1000 abitanti (residenti) che utilizzano i
percorsi per spostamenti casa-lavoro/casa-scuola/casa-località turistiche.
N° di turisti che utilizzano i percorsi ciclabili dal luogo di pernottamento verso altre luoghi (urbano e/o extraurbano).
CORRELAZIONE CON ALTRE AZIONI
Piedibus. Piano Urbano della Mobilità e della Sicurezza Stradale. Potenziamento del Trasporto Pubblico Urbano.
Revisione del 14 marzo 2013 71
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
COD. AZIONE T_4 NOME AZIONE:
Piano Urbano del Traffico e della Sicurezza stradale
DESCRIZIONE DELL'AZIONE: L’Amministrazione Comunale sta sviluppando diverse iniziative nel campo della mobilità e dei trasporti, tra queste è inclusa la redazione del Piano Urbano della Mobilità e della Sicurezza Stradale. Il Piano ha anche l’obiettivo, una volta studiato il territorio in esame, di definire le linee guida di sviluppo e gli interventi nel settore della mobilità, operazioni finalizzate all’aumento della sicurezza stradale e all’incentivazione di una mobilità ecosostenibile. Nel Piano, a seguito di un’attenta analisi dell’esistente, saranno previsti: l’individuazione delle strade e delle aree maggiormente pericolose e critiche in relazione alla
sicurezza stradale e alla sostenibilità ambientale; le priorità e le tipologie di intervento. L’obiettivo è quello di costituire uno strumento di riferimento per la gestione della mobilità, in linea con le indicazioni emerse alla Conferenza RIO+20 (20-22 Giugno 2012) dove è stato sottolineato che non ci può essere sviluppo sostenibile senza sicurezza stradale, da cui la necessità di ridurre al minimo gli incidenti stradali e proteggere tutti gli utenti della strada. Si individuano, quali principali contenuti del Piano, i seguenti elementi: 1. Caratteristiche socio-economiche del territorio: analisi degli strumenti di pianificazione esistenti, dell’andamento demografico, degli attrattori di traffico, etc. 2. La rete viaria esistente: l’offerta di trasporto: studio della viabilità extraurbana, urbana principale e locale in relazione a sezioni trasversali, sensi di marcia, segnaletica, sosta, geometria, trasporto pubblico, progetti in corso di realizzazione o di approvazione. 3. La rete viaria esistente: la domanda di trasporto: esecuzione di rilievi al cordone e su sezioni significative (stagione scolastica e turistica), analisi dei dati ISTAT sulla mobilità, esecuzione dei rilievi sui mezzi di trasporto, micro censimento della mobilità, analisi dei dati sull’incidentalità degli ultimi cinque anni. 4. Analisi generale delle criticità: costruzione del grafo stradale e delle relative simulazioni di traffico, individuazione delle criticità emergenti (in termini di traffico e di incidentalità), rilevazione del comportamento degli utenti (rilievi video, di velocità, etc.). 5. Lo scenario di progetto: definizione degli standard di sicurezza minimi e dei provvedimenti di massima al fine che gli stessi siano garantiti, utenze deboli, sosta, intersezioni principali, trasporto pubblico, traffico turistico. 6. Piano di attuazione degli interventi: analisi dei fattori di rischio specifici e definizione di interventi tesi ad eliminarli o ridurli, classificazione degli interventi, definizione delle priorità di intervento, costi presunti, valutazione della fattibilità tecnico economica. Il Piano in esame avrà un ruolo fondamentale specie nella programmazione comunale consentendo di progettare anche le azioni individuate nel PAES nell’ambito della mobilità e dei trasporti.
SETTORE COMUNALE RESPONSABILE: Settore ambiente e manutenzioni/Settore Tecnico.
ALTRI SETTORI COINVOLTI: Polizia municipale. Università degli Studi di Cagliari. ACI. ASPO. Privati.
Revisione del 14 marzo 2013 72
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
OBIETTIVI Pianificazione della mobilità che porti alla disincentivazione dell’uso del mezzo privato a favore di mezzi eco-sostenibili.
Individuazione, realizzazione e gestione di aree e percorsi ciclo-pedonali sicuri nel centro abitato.
Incremento della sicurezza stradale.
MODALITÀ/ FASI FASE 1 Analisi delle caratteristiche socio-economiche del territorio. Analisi dell’offerta di trasporto sulla rete viaria esistente. Analisi della domanda di trasporto sulla rete viaria esistente. Analisi generale delle criticità. FASE 2 Studio dello scenario di progetto. FASE 3 Piano di attuazione degli interventi.
VINCOLI Non si segnalano vincoli.
TEMPI Entro il 2013
COSTI E MODALITA' DI FINANZIAMENTO
Si stima un costo complessivo di € 148.760,33 Risorse comunali
RISULTATI ATTESI Aumento della sicurezza stradale e incentivazione di una mobilità ecosostenibile.
STIME
RIDUZIONE DI CO2 N.D.
PROD. ENERGIA DA FER N.D.
RISPARMIO ENERGETICO N.D.
INDICATORI MONITORAGGIO Riduzione percentuale dell’uso del mezzo privato.
CORRELAZIONE CON ALTRE AZIONI
Piedibus
Piano dei percorsi ciclabili.
Revisione del 14 marzo 2013 73
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
COD. AZIONE T_5 NOME AZIONE:
Potenziamento e riorganizzazione dei servizi di Trasporto Pubblico Urbano e conseguente
riduzione dei trasporti privati
DESCRIZIONE DELL'AZIONE: L’ASPO S.p.A. è la società municipalizzata partecipata al 100% dal Comune di Olbia. L’attività principale della società è il trasporto pubblico locale e la gestione delle aree di sosta a pagamento all’interno dell’area urbana. L’ASPO dispone al 2012 di 28 autobus per il trasporto di passeggeri in ambito urbano, di cui 24 con classe di inquinamento euro 5. Nel 2011 sono stati trasportati in ambito urbano 2.997.000 passeggeri (fonte: ISTAT) per un totale di 1.380.000 Km percorsi dai mezzi, con una media di 16,9 passeggeri/km percorso. Obiettivo della società di gestione è il potenziamento delle linee, attraverso l’incremento del numero di corse per linea e la definizione di nuove linee lungo percorsi al momento non interessati dal passaggio dei mezzi pubblici. In particolare verrebbero potenziate le linee che, nel loro percorso, intercettano gli istituti scolastici di ogni ordine e grado così come le aree di sosta, localizzate lungo il fronte mare, degli autobus di linea che trasportano prevalentemente studenti pendolari. Attraverso tale potenziamento si intende recuperare una fascia di lavoratori pendolari, provenienti dalle stesse località di partenza degli studenti, che attualmente si spostano con mezzi privati. Infine è previsto anche il potenziamento delle linee da/verso le località marino-balneari del territorio olbiese, a favore dei cittadini residenti ed per i turisti ospiti delle strutture ricettive urbane. Rispetto alla capacità di trasporto, date anche le caratteristiche urbane di Olbia e rispetto alla domanda relativamente bassa (se rapportata ai grandi centri urbani), il mezzo ritenuto più idoneo è quello “corto” con lunghezza pari a 18 metri. Inoltre è previsto l’acquisto di due minibus elettrici/ibridi da impiegare all’interno ed in prossimità del centro storico, definitivamente destinato a ZTL e, in alcune aree già totalmente pedonali. Il maggiore impiego dei mezzi pubblici sarà inoltre favorito, progressivamente, da azioni disincentivanti da parte dell’amministrazione comunale, nell’uso dei mezzi privati con particolare riferimento ai veicoli EURO 0, 1 e 2 quali ad esempio il divieto di circolazione all’interno di perimetri urbani definiti (es. ZTL, aree in prossimità delle scuole, lungo le piste ciclabili, ecc.), ovvero all’interno di tutto il perimetro urbano cittadino.
SETTORE COMUNALE RESPONSABILE: Settore ambiente e manutenzioni/ ASPO
ALTRI SETTORI COINVOLTI: Settore Tecnico comunale Settore Finanze, Contabilità e Tributi. Polizia municipale del Comune di Olbia.
OBIETTIVI Incrementare del 30% entro il 2020 il numero di passeggeri trasportati all’anno.
Incrementare il numero di corse per singola linea attiva Realizzare nuove linee. Ridurre il trasporto su mezzi privati, in particolare nelle distanze casa-
lavoro e casa-scuola e verso le località balneari. Limitare e/o vietare l’uso di vetture Euro 0/1/2
Revisione del 14 marzo 2013 74
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
MODALITA'/ FASI FASE 1 Definizione del Piano Urbano della Mobilità e della Sicurezza Stradale – 2014. FASE 2 Revisione ed integrazione con nuove linee del piano del trasporto pubblico locale (TPL) - entro il 2014. FASE 3 Acquisto di n° 4 autobus “corti” - 2014-2016. FASE 4 Acquisto di n° 2 minibus elettrici/ibridi – 2014-2016. FASE 5 Divieto di circolazione alle autovetture euro 0 dal 2014, euro 1 dal 2015, euro 2 dal 2016. FASE 6 Azione di comunicazione/promozione a partire dal 2013.
VINCOLI Non si segnalano vincoli
TEMPI 2013/2016
COSTI E MODALITA' DI FINANZIAMENTO
Si stima una spesa di € 600.000 per l’acquisto degli autobus, € 300.000 per la predisposizione dell’impianto di telesorveglianza, € 20.000 per le azioni di comunicazione, per un totale €. 920.000,00. Risorse comunali. Contributi RAS. Contributi nazionali. Contributi europei.
RISULTATI ATTESI Incremento del 30% entro il 2020 del numero di passeggeri trasportati dai mezzi pubblici locali Riduzione del 15% dei chilometri percorsi dalle autovetture private
immatricolate nel territorio di Olbia. Si prevede una riduzione del 15% delle percorrenze chilometriche generate dalle autovetture private, per effetto del maggior impiego dei mezzi pubblici e grazie alle azioni disincentivanti verso le autovetture Euro 0/1/2. Seppur il divieto di circolazione ai mezzi più inquinanti venga applicato progressivamente (dal 2014 al 2016), si avrà una compensazione con la presenza di mezzi circolanti sempre più efficienti da oggi al 2020 (euro 5 e 6 o altro). La stima del risparmio generato dal minor numero di chilometri da parte dei veicoli privati (riferimento esclusivo a veicoli euro 0/1/2 è pari ad un risparmio totale: 6.420,71 ton di CO2 nel periodo 2014 al 2020.
STIME
RIDUZIONE DI CO2 6.420,71 ton/anno (a regime)
PROD. ENERGIA DA FER N.D.
RISPARMIO ENERGETICO N.D
INDICATORI MONITORAGGIO Incremento passeggeri.
CORRELAZIONE CON ALTRE AZIONI
Tutte le azioni sui trasporti
Revisione del 14 marzo 2013 75
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
COD. AZIONE T_6 NOME AZIONE:
Piedibus
DESCRIZIONE DELL'AZIONE: Il Piedibus è un progetto nato in Danimarca negli anni 1990 con lo scopo di promuovere l'esercizio fisico nei bambini. È ormai diffuso nel Nord Europa e negli Stati Uniti d'America, mentre lo è meno in Italia, seppur in rapida crescita. Si tratta di una mobilità alternativa con fermate predefinite e segnalate da appositi cartelli, accompagnatori capofila ecc., dedicata principalmente agli scolari per raggiungere la scuola a piedi, per educare ad una cultura ambientale e salutistica. Il progetto nacque infatti con lo specifico scopo di combattere il crescente fenomeno dell'obesità infantile, ma si rivelò utile anche per promuovere la socializzazione e l'autostima dei bambini oltre a favorire la riduzione del traffico veicolare nei pressi delle scuole. In pratica, i bambini, anziché essere accompagnati dai genitori con l’auto privata sino alla scuola, vengono accompagnati alla fermata del Piedibus là dove si aggregano ad una comitiva guidata da alcuni addetti fino a scuola, e viceversa al ritorno a casa. Il Piedibus è un autobus umano organizzato come una carovana di bambini in movimento accompagnati da due adulti: un adulto “autista” sul davanti e un adulto “controllore” nella parte posteriore; ha un percorso prestabilito lungo il quale sono indicate le fermate, i capolinea e gli orari. Il trasporto è garantito dalla fermata più vicina a casa fino a scuola in modo sicuro, ecologico e salutare. Il progetto del Piedibus a Olbia prevede sperimentalmente l’istituzione e la gestione di almeno due linee “Piedibus” che raccoglieranno i bambini abitanti nelle zone limitrofe alla scuola di Via Vignola per portarli, sotto supervisione di genitori/volontari, alla scuola situata in Via Vignola, e se possibile, anche nel percorso di rientro a casa al termine delle lezioni. Scopo del progetto è quello di: diminuire il traffico negli orari di ingresso e uscita dalla scuola migliorando la qualità dell’aria e di
vita degli abitanti; fare educazione civica e stradale; favorire l’autonomia e la socializzazione fra bambini; aumentare la consapevolezza di appartenenza ad una comunità che ha cura dei propri ragazzi e delle
proprie famiglie e rendere consapevole la popolazione sull’importanza del contributo diretto di ciascuno per il miglioramento della qualità di vita dell’intera comunità.
Lungo l’intero percorso sarà realizzata sia la segnaletica orizzontale, in modo da definire il tracciato e garantire lo spostamento nella più completa sicurezza, sia quella verticale così da individuare in maniera univoca le fermate in corrispondenza delle quali ciascun accompagnatore lascerà che il proprio bambino si unisca al Piedibus all’ora stabilita per quella data fermata. L’intervento mira ovviamente a contenere il traffico veicolare privato, e si integra perfettamente con le politiche di incentivazione al trasporto pubblico che il comune intende portare avanti anche con le altre azioni sulla mobilità indicate in precedenza.
SETTORE COMUNALE RESPONSABILE: Settore Ambiente e Manutenzioni.
ALTRI SETTORI COINVOLTI: Settore Tecnico comunale Polizia municipale. Associazioni di volontariato. Cittadini (in qualità di genitori). ASPO spa.
Revisione del 14 marzo 2013 76
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
OBIETTIVI Ridurre il traffico veicolare generato dal tragitto casa-scuola. Promuovere un’esperienza educativa completa che consenta al
bambino di migliorare la sua capacità di gestione del movimento e dello spazio, di condividere momenti di socializzazione durante il percorso, fare attività fisica quotidianamente e di apprendere le regole dell’educazione stradale.
Attraverso i bambini sensibilizzare tutta la comunità alla riscoperta dei piedi come mezzo di trasporto sostenibile e salutare.
Promuovere e rafforzare il rapporto con realtà associative che hanno funzioni di supporto alla Pubblica Amministrazione nella gestione di spazi verdi e aree collettive.
MODALITA'/ FASI FASE 1 Progettazione e avvio delle due linee sperimentali di Piedibus: entro il 2013 all’avvio dell’anno scolastico 2013-2014. FASE 2 Azione di sensibilizzazione sull’iniziativa del Piedibus rivolta ai cittadini di Olbia: 2013, prima dell’avvio del nuovo anno scolastico. FASE 3 Estensione del Piedibus ad altre nuove linee che coprano le principali vie in direzione delle scuole elementari e materne di Olbia: entro il 2020. FASE 4 Monitoraggio periodico dei risultati attraverso la somministrazione di questionari alle famiglie.
VINCOLI Non si segnalano vincoli
TEMPI 2013/2020
COSTI E MODALITA' DI FINANZIAMENTO
I costi della prima fase sperimentali sono stati finanziati dalla Regione Sardegna attraverso un bando specifico. Il costo di euro 100.000 per l’attivazione delle prime due linee è ripartito tra la sistemazione dei marciapiedi per poter ospitare in sicurezza il Piedibus, la segnaletica orizzontale, posa in opera delle fermate, l’acquisto di pettorine e poncho per la pioggia ad alta visibilità per i bambini, materiale informativo e promozionale e azioni di sensibilizzazione. Superata la fase sperimentale potranno essere attivate nuove linee il cui costo al momento non è quantificabile.
RISULTATI ATTESI L’intervento in quanto sperimentale per un contesto come quello di Olbia, non permette di valutare immediatamente i risultati attesi. L’aspettativa è quella di ridurre la presenza di veicoli privati intorno alle scuole e progressivamente permettere a tutti i bambini di muoversi in autonomia e a piedi nel tragitto casa-scuola. Dal punto di vista culturale era di fatto ciò che si faceva sino a meno di 30 anni fa in tutto il centro abitato di Olbia (i bambini andavano autonomamente a scuola senza i genitori). Attraverso la somministrazione dei questionari alle famiglie si potrà valutare il numero di veicoli che non vengono impiegati per gli spostamenti casa scuola.
Revisione del 14 marzo 2013 77
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
STIME
RIDUZIONE DI CO2 N.D.
PROD. ENERGIA DA FER N.D.
RISPARMIO ENERGETICO N.D.
INDICATORI MONITORAGGIO N° di bambini trasportati con il Piedibus. N° di questionari somministrati alle famiglie. N° di volantini e brochure distribuiti.
CORRELAZIONE CON ALTRE AZIONI
Tutte le azioni sulla mobilità.
Revisione del 14 marzo 2013 78
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
COD. AZIONE PVU_1 NOME AZIONE:
Forestazione urbana DESCRIZIONE DELL'AZIONE:
Il progetto è pensato quale strategia di azione e di sensibilizzazione per il contrasto al cambiamento climatico, a partire dalla valorizzazione delle risorse forestali. Il progetto intende promuovere la compensazione forestale di CO2 nel Comune di Olbia, nell’ambito di reti relazionali intessute con diversi soggetti pubblici e privati nell’area. Il progetto intende infatti realizzare un carbon sink urbano (cioè una foresta protettiva deputata all’assorbimento di CO2) con un iter conforme alle “Good Practice Guidance for Land Use, Land use Change and Forestry” dell’IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change), standard tecnici collegati all’attuazione del Protocollo di Kyoto in campo forestale. La conformità del progetto a tale standard verrà certificata da un ente di certificazione di terza parte, accreditato anche presso l’UNFCCC (United Nations Framework Convention on Climate Change). Tale processo di forestazione certificata, che si configura come buona pratica di rinaturalizzazione locale e di neutralizzazione di gas serra, genererà vincoli di maggior tutela forestale (a duratura prevenzione del consumo di suolo) e avvierà percorsi di educazione climatica per i cittadini del Comune di Olbia. Inoltre grazie alla certificazione il sink genererà anche crediti di carbonio VER, “potenzialmente” collocabili sui mercati per l’acquisto da parte di Aziende che vogliano compensare le proprie emissioni di CO2 (in logica di green marketing o di CSR), rendendo quindi il progetto economicamente autonomo e capace di creare lavoro dentro la green economy. Obiettivo primario consisterà nella piantumazione di 20.000 alberi entro il 2020 in aree standard e di proprietà comunale, di cui almeno il 50% appartenenti a specie endemiche a lento accrescimento (20-30 anni, es. leccio, sughera, olivastro, ginepro) e le altre eventualmente anche non endemiche, ma comunque a “lento” accrescimento. Contestualmente all’azione di piantumazione verrà avviata un’azione di comunicazione rivolta ai cittadini finalizzata alla comprensione della presenza strategica di alberi all’interno di aree urbane e della loro gestione e tutela.
SETTORE COMUNALE RESPONSABILE: Settore Ambiente e Manutenzioni.
ALTRI SETTORI COINVOLTI: Privati.
OBIETTIVI Contribuire al contenimento della CO2 emessa sul territorio attraverso l’azione di compensazione generata dalla piantumazione di alberi. Migliorare la consapevolezza nei cittadini dell’importanza della
gestione e tutela del patrimonio forestale locale.
MODALITÀ/ FASI Individuazione delle aree preposte alla piantumazione degli alberi e progettazione degli interventi di miglioramento agro-forestale urbano: entro il 2013. Realizzazione del progetto e piantumazione alberi: dal 2014 al
2020. Azioni di comunicazione: a partire dal 2014.
VINCOLI Non si segnalano vincoli
TEMPI 2013/2020
COSTI E MODALITÀ DI Si stima un costo di € 100.000,00 per la progettazione ed acquisto
Revisione del 14 marzo 2013 79
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
FINANZIAMENTO delle piante (parte di tali spese potrebbero essere sostenute da soggetti privati). € 15.000 costi per la certificazione del “carbon sink urbano” € 10.000: azione di comunicazione sulla gestione e tutela delle aree forestali. Per un totale : € 125.000. Risorse comunali. Contributi RAS. Contributi ministeriali (Ministero dell’Ambiente). Risorse da privati.
RISULTATI ATTESI In attesa di rilievi tecnico-scientifici accurati basati sull’azione in oggetto, si prevede al momento un assorbimento complessivo di 1,5 tonnellate di CO2 per albero nell’arco dei 50 anni successivi alla piantumazione. Quindi prevedendo la piantumazione di 10.000 alberi nel 2014 e dal 2015, 5.000 nel 2015 e 5.000 nel 2016 avremo un risparmio complessivo entro il 2020 di: 1,5 ton/CO2/50 anni= 0,03 ton/anno x 7 anni (2014-2020) x 10.000 piante = 2.100 ton CO2 1,5 ton/CO2/50 anni= 0,03 ton/anno x 6 anni (2015-2020) x 5.000 piante= 900 ton CO2 1,5 ton/CO2/50 anni= 0,03 ton/anno x 5 anni (2016-2020) x 5.000 piante = 750 ton CO2
STIME
RIDUZIONE DI CO2 3.750,00 ton/anno (a regime)
PROD. ENERGIA DA FER N.D.
RISPARMIO ENERGETICO N.D.
INDICATORI MONITORAGGIO N° di alberi piantumati/anno. Tonnellate CO2 assorbita /anno.
Superficie e n° di piante certificate secondo gli standard IPCC.
CORRELAZIONE CON ALTRE AZIONI
Piano Urbanistico Comunale
Revisione del 14/03/2013 80
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
RIEPILOGO DELLE AZIONI
SETTORE COD. AZIONE AZIONE RESPONSABILE
COSTI TOTALI A CARICO DEL
COMUNE 2013/2020
COSTI TOTALI A CARICO DI ALTRI
ENTI PUBBLICI 2013/2020
Risparmio energia
MWh/anno
Produzione energia FR
MWh/anno al 2020
RIDUZIONE CO2/anno al
2020
EDUCAZIONE INFORMAZIONE
EDINFO_1 BANCA DATI SUI CONSUMI ED EMISSIONI Sett. Ambiente e m./
Energy Manager € 10.000,00 N.D N.D N.D
EDINFO_2 ASSISTENZA ENERGY MANAGER Sett. Ambiente e m./
Energy Manager € 56.000,00 N.D N.D N.D
EDINFO_3 ACQUISTO ENERGIA VERDE CERTIFICATA Sett. Ambiente e m./ Settore Finanziario
€ 60.000,00 N.D N.D 1.871,40
EDINFO_4 ACQUISTI VERDI Sett. Ambiente e m./ Settore Finanziario
€ 20.000,00 N.D N.D N.D
EDINFO_5 RECUPERO DI ALIMENTI, ABBIGLIAMENTO E ALTRI OGGETTI E LORO RIUTILIZZO
Sett. Ambiente e m. € 5.000,00 N.D N.D N.D
EDILIZIA E URBANISTICA
EU_1 CREAZIONE SPORTELLO ENERGIA Sett. Ambiente e m. € 300.000,00 1.983,60 0,00 958,07
EU_2 AUDIT ENERGETICO A CAMPIONE PER REALIZZAZIONE CATASTO ENERGETICO
Sett. Ambiente e m./ Sett. Ed. Priv. Urb.
€ 100.000,00 N.D N.D N.D
EU_3 REGOLAMENTO ENERGETICO E LINEE GUIDA PER LA RISTRUTTURAZIONE
Sett. Ambiente e m./ Sett. Ed. Priv. Urb.
€ 110.000,00 30.186,16 0,00 7.500,00
EU_4 EFFICIENTAMENTO SETTORE ALBERGHIERO Sett. Ambiente e m./ Sett. Att. Prod. -SUAP
€ 110.000,00 10.350,00 0,00 3.833,00
EU_5 EFFICIENTAMENTO SETTORE COMMERCIALE E TERZIARIO
Sett. Ambiente e m./ Sett. Att. Prod. -SUAP
€ 0,00 12.000,00 0,00 5.796,00
EU_6 AUDIT ENERGETICO EDIFICI SCOLASTICI Sett. Ambiente e m. € 54.000,00 N.D N.D N.D
EU_7 AUDIT ENERGETICO EDIFICI SEDE UFFICI COMUNALI Sett. Ambiente e m. € 20.000,00 N.D N.D N.D
FONTI RINNOVABILI E
RISPARMIO ENERGETICO
FER_1 FAVORIRE LA DIFFUSIONE DI PICCOLI IMPIANTI FV Sett. Ambiente e m. € 400.000,00 N.D. 4.000,00 1.932,00
FER_2 FAVORIRE LA DIFFUSIONE DEGLI IMPIANTI SOLARE TERMICO DI PICCOLA TAGLIA A USO DOMESTICO
Sett. Ambiente e m. € 250.000,00 1.700,00 1.700,00 425,00
FER_3 IMPIANTO FOTOVOLTAICO SULLE COPERTURE DEL MUSEO ARCHEOLOGICO
Sett. Ambiente e m. € 130.665,00 97,15 97,15 46,92
FER_4 IMPIANTO FOTOVOLTAICO SULLE COPERTURE DELLA PARTE SUD NUOVA CASA COMUNALE
Sett. Ambiente e m. € 136.450,00 101,50 101,50 49,02
FER_5 GRUPPI D'ACQUISTO PER LA DIFFUSIONE DEL FOTOVOLTAICO PRIVATO DI PICCOLE DIMENSIONI
Sett. Ambiente e m. € 80.000,00 N.D. 25.000,00 12.075,00
Revisione del 14/03/2013 81
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
SETTORE COD. AZIONE AZIONE RESPONSABILE
COSTI TOTALI A CARICO DEL
COMUNE 2013/2020
COSTI TOTALI A CARICO DI ALTRI
ENTI PUBBLICI 2013/2020
Risparmio energia
MWh/anno
Produzione energia FR
MWh/anno al 2020
RIDUZIONE CO2/anno al
2020
FER_6 INSTALLAZIONE DI IMPIANTI MINIEOLICI NEL TERRITORIO AGRICOLO DI OLBIA
Sett. Ambiente e m. € 0,00 N.D. 4.782,40 2.309,90
FER_7 INSTALLAZIONE DI IMPIANTI MINIEOLICI NELLA ZONA INDUSTRIALE DI OLBIA
Sett. Ambiente e m. € 0,00 N.D. 3.569,40 1.724,02
FER_8 INSTALLAZIONE DI IMPIANTI MICROEOLICI NEL TERRITORIO URBANO DI OLBIA
Sett. Ambiente e m. € 350.000,00 N.D. 2.070,00 999,81
FER_9 INCENTIVAZIONE ALL’USO DEI RIDUTTORI DI FLUSSO IDRICO NELLE CIVILI ABITAZIONI DI OLBIA
Sett. Ambiente e m. € 10.000,00 732,33 0,00 353,71
FER_10 IMPIANTI FV SULLE COPERTURE DEI PRESIDI OSPEDALIERI DI OLBIA
ASL n° 2 di Olbia € 0,00 € 20.000,00 N.D. 300,00 144,90
FER_11 EFFICIENZA DEGLI IMPIANTI DI ILLUMINAZIONE COMUNALE
Settore LL.PP. N.D. N.D. N.D. N.D.
FER_12 EFFICIENZA DEGLI IMPIANTI STRADALI DI ILLUMINAZIONE CONSORTILI
Settore impianti CIPNES
€ 0,00 € 350.000,00 150,00 72,50
FER_13 FAVORIRE LA RIQUALIFICAZIONE DEI SITI DEGRADATI A MEZZO DI IMPIANTI FOTOVOLTAICI
Settore servizi e igiene ambientale CIPNES
€ 0,00 € 1.700.000,00 1.500,00 1.500,00 724,50
FER_14
FAVORIRE L'INCREMENTO DELLA MOBILITA' ELETTRICA E CICLABILE A MEZZO DI IMPIANTI FOTOVOLTAICI ALL’INTERNO DELLA ZONA INDUSTRIALE DI OLBIA
Settore impianti CIPNES
€ 0,00 € 8.000.000,00 3.000,00 3.000,00 1.550,00
TRASPORTI
T-1 DISMISSIONE VEICOLI COMUNALI EURO 0 E 1 E LORO SOSTITUZIONE CON MEZZI EURO 5/IBRIDI/ELETTRICI
Sett. Ambiente e m./ Settore finanziario
€ 616.000,00 105,50 0,00 28,16
T_2 PENSILINE FOTOVOLTAICHE Sett. Ambiente e m./
Settore LL.PP. € 340.000,00 N.D. 146,25 92,15
T_3 REALIZZAZIONE PISTE CICLABILI Sett. Ambiente e m./
Settore tecnico € 2.110.000,00 N.D. N.D. 4.280,50
T_4 PIANO URBANO DEL TRAFFICO E SICUREZZA STRADALE
Sett. Ambiente e m./ Settore LL.PP. € 148.760,33
N.D. N.D. N.D.
T_5 RIORGANIZZAZIONE TPL E RIDUZIONE TRAFFICO VEICOLARE PRIVATO
Sett. Ambiente e m./ Sett. LL.PP./ASPO € 920.000,00
N.D. N.D. 6.420,71
T_6 PIEDIBUS Sett. Ambiente e m. € 100.000,00 N.D. N.D. N.D.
GESTIONE AREE VERDI URBANE
PVU_1 FORESTAZIONE URBANA Sett. Ambiente e m. € 125.000,00
N.D N.D. 3.750,00
TOTALE 6.185.875,33 10.070.000,00 61.906,24 46.266,70 56.937,27
Revisione del 14/03/2013 82
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
CRONOPROGRAMMA
SETTORE COD. AZIONE AZIONE RESPONSABILE 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020
EDUCAZIONE INFORMAZIONE
EDINFO_1 BANCA DATI SUI CONSUMI ED EMISSIONI Sett. Ambiente e m./
Energy Manager
EDINFO_2 ASSISTENZA ENERGY MANAGER Sett. Ambiente e m./
Energy Manager
EDINFO_3 ACQUISTO ENERGIA VERDE CERTIFICATA Sett. Ambiente e m./ Settore Finanziario
EDINFO_4 ACQUISTI VERDI Sett. Ambiente e m./ Settore Finanziario
EDINFO_5 RECUPERO DI ALIMENTI, ABBIGLIAMENTO E ALTRI OGGETTI E LORO RIUTILIZZO
Sett. Ambiente e m.
EDILIZIA E URBANISTICA
EU_1 CREAZIONE SPORTELLO ENERGIA Sett. Ambiente e m.
EU_2 AUDIT ENERGETICO A CAMPIONE PER REALIZZAZIONE CATASTO ENERGETICO
Sett. Ambiente e m./ Sett. Ed. Priv. Urb.
EU_3 REGOLAMENTO ENERGETICO E LINEE GUIDA PER LA RISTRUTTURAZIONE
Sett. Ambiente e m./ Sett. Ed. Priv. Urb.
EU_4 EFFICIENTAMENTO SETTORE ALBERGHIERO Sett. Ambiente e m./ Sett. Att. Prod. -SUAP
EU_5 EFFICIENTAMENTO SETTORE COMMERCIALE E TERZIARIO Sett. Ambiente e m./ Sett. Att. Prod. -SUAP
EU_6 AUDIT ENERGETICO EDIFICI SCOLASTICI Sett. Ambiente e m.
EU_7 AUDIT ENERGETICO EDIFICI SEDE UFFICI COMUNALI Sett. Ambiente e m.
FONTI RINNOVABILI E
RISPARMIO ENERGETICO
FER_1 FAVORIRE LA DIFFUSIONE DI PICCOLI IMPIANTI FV Sett. Ambiente e m.
FER_2 FAVORIRE LA DIFFUSIONE DEGLI IMPIANTI SOLARE TERMICO DI PICCOLA TAGLIA A USO DOMESTICO
Sett. Ambiente e m.
FER_3 IMPIANTO FOTOVOLTAICO SULLE COPERTURE DEL MUSEO ARCHEOLOGICO
Sett. Ambiente e m.
FER_4 IMPIANTO FOTOVOLTAICO SULLE COPERTURE DELLA PARTE SUD NUOVA CASA COMUNALE
Sett. Ambiente e m.
FER_5 GRUPPI D'ACQUISTO PER LA DIFFUSIONE DEL FOTOVOLTAICO PRIVATO DI PICCOLE DIMENSIONI
Sett. Ambiente e m.
FER_6 INSTALLAZIONE DI IMPIANTI MINIEOLICI NEL TERRITORIO AGRICOLO DI OLBIA
Sett. Ambiente e m.
Revisione del 14/03/2013 83
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
SETTORE COD. AZIONE AZIONE RESPONSABILE 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020
FER_7 INSTALLAZIONE DI IMPIANTI MINIEOLICI NELLA ZONA INDUSTRIALE DI OLBIA
Sett. Ambiente e m.
FER_8 INSTALLAZIONE DI IMPIANTI MICROEOLICI NEL TERRITORIO URBANO DI OLBIA
Sett. Ambiente e m.
FER_9 INCENTIVAZIONE ALL’USO DEI RIDUTTORI DI FLUSSO IDRICO NELLE CIVILI ABITAZIONI DI OLBIA
Sett. Ambiente e m.
FER_10 IMPIANTI FV SULLE COPERTURE DEI PRESIDI OSPEDALIERI DI OLBIA
ASL n° 2 di Olbia
FER_11 EFFICIENZA DEGLI IMPIANTI DI ILLUMINAZIONE COMUNALE
Settore LL.PP.
FER_12 EFFICIENZA DEGLI IMPIANTI STRADALI DI ILLUMINAZIONE CONSORTILI
Settore impianti CIPNES
FER_13 FAVORIRE LA RIQUALIFICAZIONE DEI SITI DEGRADATI A MEZZO DI IMPIANTI FOTOVOLTAICI
Settore servizi e igiene ambientale CIPNES
FER_14 FAVORIRE L'INCREMENTO DELLA MOBILITA' ELETTRICA E CICLABILE A MEZZO DI IMPIANTI FOTOVOLTAICI ALL’INTERNO DELLA ZONA INDUSTRIALE DI OLBIA
Settore impianti CIPNES
TRASPORTI
T-1 DISMISSIONE VEICOLI COMUNALI EURO 0 E 1 E LORO SOSTITUZIONE CON MEZZI EURO 5/IBRIDI/ELETTRICI
Sett. Ambiente e m./ Settore finanziario
T_2 PENSILINE FOTOVOLTAICHE Sett. Ambiente e m./
Settore LL.PP.
T_3 REALIZZAZIONE PISTE CICLABILI Sett. Ambiente e m./
Settore tecnico
T_4 PIANO URBANO DEL TRAFFICO E SICUREZZA STRADALE Sett. Ambiente e m./
Settore LL.PP.
T_5 RIORGANIZZAZIONE TPL E RIDUZIONE TRAFFICO VEICOLARE PRIVATO
Sett. Ambiente e m./ Sett. LL.PP./ASPO
T_6 PIEDIBUS Sett. Ambiente e m.
GESTIONE AREE VERDI URBANE
PVU_1 FORESTAZIONE URBANA Sett. Ambiente e m.