PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA - Istituto Comprensivo G ... · Primaria “Gianni Rodari” con 19...

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1 Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca I.C. “G. Rodari” Via Pacini 71 – 20831 Seregno Tel 0362 237728 – Fax 0362 330311 e-mail uffici: [email protected] PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA IL PRESENTE PIANO DELL’ OFFERTA FORMATIVA RIFLETTE L’IDENTITA’ DELL’ISTITUTO, RAPPRESENTA UN PATTO TRA SCUOLA E FAMIGLIA, DESCRIVE LA VARIETA’ DEL NOSTRO COMPLESSO SCOLASTICO: CENTRO DI RICERCA DI VALORI IN COSTANTE CONFRONTO CON LA REALTA’ DEL TERRITORIO. Revisione n 11 Anno Scolastico 2014-2015 Approvato nel CD del 26 giugno 2014 Approvato nel C.d.I. del 30 giugno 2014 Delibera n° 46

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Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca

I.C. “G. Rodari” Via Pacini 71 – 20831 Seregno

Tel 0362 237728 – Fax 0362 330311 e-mail uffici: [email protected]

PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA

IL PRESENTE PIANO DELL’ OFFERTA FORMATIVA RIFLETTE L’IDENTITA’ DELL’ISTITUTO,

RAPPRESENTA UN PATTO TRA SCUOLA E FAMIGLIA,

DESCRIVE LA VARIETA’ DEL NOSTRO COMPLESSO SCOLASTICO:

CENTRO DI RICERCA DI VALORI IN COSTANTE CONFRONTO CON LA REALTA’ DEL TERRITORIO.

Revisione n 11 Anno Scolastico 2014-2015 Approvato nel CD del 26 giugno 2014

Approvato nel C.d.I. del 30 giugno 2014 Delibera n° 46

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PREMESSA

Il presente Piano dell’Offerta Formativa si ispira ai principi dell’Autonomia Organizzativa e Didattica sanciti dalla legislazione vigente e dalle Indicazioni Nazionali e Nuove Indicazioni Nazionali per il Curricolo – Settembre 2007- Settembre 2012. L’Autonomia Organizzativa (comma 8 art. 21 Legge n° 59/97 “Bassanini”) è finalizzata “alla riorganizzazione della flessibilità, della diversificazione, dell’efficienza e dell’efficacia del servizio scolastico, alla integrazione e al miglior utilizzo delle risorse e delle strutture, all’introduzione delle tecnologie innovative e al coordinamento con il contesto territoriale.” L’Autonomia Didattica (comma 9 art. 21 L. 59/97) è finalizzata “al perseguimento degli obiettivi generali del sistema nazionale di istruzione, nel rispetto della libertà di insegnamento, della libertà di scelta educativa da parte delle famiglie e del diritto ad apprendere.” Nell’esercizio della autonomia organizzativa e didattica le istituzioni scolastiche (comma 10 art 21 L. 59/97) “realizzano sia singolarmente, sia in forma consorziata, propri ampliamenti dell’offerta formativa.”

1. PRESENTAZIONE DELL’ ISTITUTO Identità storica L’Istituto Comprensivo “Gianni Rodari” nasce il 1° Settembre 2001, a seguito del piano di razionalizzazione degli istituti nell’ambito dell’autonomia scolastica e in previsione del riordino dei cicli. L’Istituto è costituito dalla Scuola Secondaria di Primo Grado “Giuseppe Mercalli” con sede in via Gramsci, 17 ,con 12 classi, dalla Scuola Primaria “Gianni Rodari” con 19 classi e dalla Scuola dell’Infanzia con 2 sezioni, tutte ubicate in via Pacini, 71. La Scuola Rodari comprende, inoltre, anche quattro moduli di Scuola Speciale. La Scuola Secondaria di primo Grado “G. Mercalli”, è storicamente una delle istituzioni più antiche della città. Nata come scuola tecnica nel lontano 1912, si è evoluta come scuola di avviamento commerciale, per assumere l’odierna funzione a partire dall’anno scolastico 1961/62, caratterizzandosi così come prima scuola media di Seregno. Da questa, in tempi successivi, si sono scorporate le due altre scuole medie presenti sul territorio. Attualmente l’edificio è condiviso con l’Istituto Magistrale “Parini”. La Scuola Primaria Rodari, inizialmente conosciuta come “Scuola di S. Carlo” entra in funzione dall’anno scolastico 1974/75, ospitando sia sezioni di scuola normale che classi di scuola speciale. Viene intitolata allo scrittore Gianni Rodari il 14 Giugno 1984. Nell’anno scolastico 1995/96 accorpa le cinque classi del plesso di via Arienti, che in quella sede, accoglieva alunni di Desio e di Seregno. Nell’anno 2002 si attua l’ampliamento dell’edificio per creare un’ala riservata alla Scuola Speciale e liberare spazi che, a partire dall’anno scolastico 2006/07, saranno utilizzati dalla Scuola dell’ Infanzia, ampliata di una ulteriore sezione (da una a due) nell’anno scolastico 2007/08. Infine, nell’anno 2013 anche la Scuola dell’ Infanzia Nobili, ubicata in Via L.Cagnola n. 37 a Seregno entra a far parte dell’ Istituto Comprensivo “Gianni Rodari”. Identità territoriale Le Scuole che compongono l’Istituto sorgono quasi tutte nella zona sud-ovest del Comune di Seregno, comprensiva dei quartieri Stadio, Sant’Ambrogio e San Carlo e caratterizzata, negli ultimi decenni, da una forte espansione edilizia con conseguente crescita dell’ utenza. Il territorio, periferico e decentrato, é prevalentemente connotato da un tessuto urbano di tipo abitativo ancora in espansione, con limitata presenza di attività economiche-produttive, nei settori secondario e terziario. Il livello socio-economico e di istruzione delle famiglie residenti é medio. Operano nel territorio le due Parrocchie di Sant’Ambrogio e San Carlo con proposte culturali ed iniziative atte a promuovere la solidarietà; sono inoltre presenti numerose società sportive con adeguate strutture. La Scuola dell’ Infanzia Nobili è invece ubicata a nord-est di Seregno, nel quartiere “Fuin” caratterizzato dalla presenza di ampie aree residenziali piuttosto recenti che si affiancano ad aree artigianali e ad aree non edificate e incolte nelle vicinanze della SS 36 che passa per il quartiere. L’Amministrazione Comunale, attenta ai bisogni del territorio, ha promosso negli anni interventi atti a qualificare l’ambiente, sia con spazi verdi che con aree apprezzabili dal punto di vista architettonico e residenziale. L’Istituto coopera con l’Ente locale, le Parrocchie e le altre associazioni presenti per attuare progetti ed iniziative di integrazione scuola-territorio.

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ORGANIGRAMMA PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO NELLE SUE COMPONENTI OPERATIVE

Revisione maggio14

DS C d I

C E S P P C V FS COL VIC

PRES d In

C d In C d C

DIP. OP

RESP

d P

REF

COORD

ATA/CS

U A

DID PER GA C

DS Dirigente Scolastico

C D Collegio dei Docenti VIC Vicario (Fiduciario di Plesso) DSGADirettore Servizi Generali

GE Giunta Esecutiva Amministrativi

CdI Consiglio di Istituto PRES d In Presidente di Interclasse ATA Assistenti Tecnici e

FS Funzioni Strumentali CdIn Consigli di Interclasse Amministrativi

COL Collaboratori del DS COOR Coordinatori di Classe CS Collaboratori Scolastici

CV Comitato di Valutazione CdC Consigli di Classe UA Uffici Amministrativi

RSU Rappresentanza Sindacale DIP. OP Dipartimenti operativi DID Servizio Didattica

SPP Servizio Prevenzione Protezione (D.Lgs. 81/2008) RESP d P Responsabile di Progetto PER Servizio Fascicoli Personali

CE Collaboratori Esterni REF Referenti GAC Servizio Gestione Amministrativo/

Contabile

G E

D S G A RSU

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Identità educativa Mission La Mission dell’ Istituto è: sviluppare competenze disciplinari e trasversali attraverso la valorizzazione di sé come persona, di sé come appartenente ad un gruppo,di sé come appartenente ad una società in continua evoluzione” Il Comprensivo Rodari si propone, dunque, di realizzare un percorso educativo e culturale rivolto alla persona, atto a promuovere la crescita di ogni alunno attraverso la sua valorizzazione personale, in termini di unicità, potenzialità e socialità. Durante l’intero percorso scolastico a tal fine, con modalità diversificate per tipologia scolastica e nel rispetto delle singole individualità, l’Istituto intende conseguire le seguenti finalità: -educare al rispetto dei valori umani, civili e sociali; -educare al confronto ed alla flessibilità; -educare a prendere coscienza delle proprie positività; -valorizzare il senso di appartenenza; -educare all’innovazione in una società in costante cambiamento sociale e tecnologico; -educare all’ integrazione e all’ accettazione dell’altro in una società multiculturale; -sviluppare competenze linguistiche nell’ottica dell’interculturalità; -sviluppare abilità e competenze nel rispetto dell’individualità dell’alunno; -offrire servizi efficienti per la soddisfazione ed il benessere dell’utenza e del personale della scuola. La programmazione di percorsi di apprendimento esplicitati attraverso Unita’ di Progetto, non prescindono dal contesto sociale, territoriale e dal contesto di classe considerato in tutte le sue variabili di tipo socio- affettivo e fanno diretto riferimento alle Indicazioni Nazionali Ministeriali . La cultura della progettazione che si è affermata nella scuola, insieme agli strumenti offertici dall’ Autonomia, ci consentono di programmare il nostro intervento formativo ponendo l’alunno al centro del processo: -recuperando, consolidando e valorizzando abilità e conoscenze complesse, base per la formazione di solide competenze; -sviluppando una aspettativa; -aiutando i ragazzi ad individuare e costruire reti di mappe concettuali delle discipline di studio; -offrendo momenti di riflessione su ciò che avviene nelle loro menti (metacognizione), occasioni per mettersi alla prova e fare ipotesi; -favorendo la codificazione, la generalizzazione, il trasferimento degli apprendimenti; -promuovendo l’educazione integrale di ciascuna personalità. Consapevole della necessità di orientare al meglio ogni quotidiano intervento educativo per realizzare una formazione solida ed attiva di ciascuna persona presente nell’istituto, la scuola è firmataria della convenzione di rete delle “Scuole che promuovono salute” ed impegnata ad assumere il "MODELLO LOMBARDO DELLE SCUOLE CHE PROMUOVONO SALUTE" quale quadro metodologico di riferimento. Per questo progetta azioni nell’ ambito di quattro strategie fondamentali.

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2. STRATEGIE D’INTERVENTO

A. SVILUPPARE

LE COMPETENZE INDIVIDUALI (potenziare conoscenze, abilità)

PROCESSI PRINCIPALI

C. QUALIFICARE L’AMBIENTE

SOCIALE DELLA SCUOLA

(promuovere clima e relazioni positive)

PROCESSI DI GESTIONE 1

B. RAFFORZARE

LA COLLABORAZIONE COMUNITARIA

(costruire alleanze positive)

PROCESSI DI SUPPORTO

D. MIGLIORARE L’AMBIENTE

STRUTTURALE E ORGANIZZATIVO DELLA

SCUOLA (creare e trasformare spazi e servizi favorevoli alla salute)

PROCESSI DI GESTIONE 2

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1.Continuità didattico/educativa La continuità didattico educativa nasce dall’esigenza primaria di garantire all’alunno un percorso formativo organico ed armonico che gli permetta uno sviluppo completo, articolato e pluridimensionale . Il progetto formativo continuo, si materializza da subito per prevenire le difficoltà nei passaggi tra i diversi ordini di scuola (Continuità Verticale), attraverso l’attuazione di modalità di accoglienza e inserimento pianificate per tutti gli alunni ed in particolare per gli alunni dva inseriti nelle diverse classi (Progetto Accoglienza, Progetto Inserimento, “Ti accompagno” : protocollo di accoglienza per il passaggio tra i diversi ordini di scuola dell’alunno diversamente abile – vedi allegati progetti e pocedure) , volte a personalizzare le iniziative educative, accogliere l’alunno valorizzandone le competenze acquisite e a rassicurarne la sfera emotiva. I progetti proseguono attraverso un continuo confronto sui contenuti programmatici relativi ai vari ordini di scuola e livelli di classe, per l’identificazione di percorsi formativi stimolanti, tra loro complementari ed integrati (Curricolo Verticale d’ Istituto). I momenti di collaborazione tra i docenti delle varie scuole, realizzano progetti specifici coinvolgendo soprattutto gli alunni delle classi degli anni “ponte”. I docenti dell’ istituto infatti, riconoscono l’ insostituibile specificità di ciascun grado di scuola e si attivano per assicurare agli alunni un continuum di opportunità educative nel rispetto della loro storia personale. In questa prospettiva predispongono contesti educativi significativi e rispondenti il più possibile al loro bisogno di rassicurazione emotiva ed affettiva .

2.Orientamento

Nella società complessa, come quella attuale, l’educazione scolastica aiuta ciascuno a domandarsi quale sia la propria dimensione umana, relazionale e sociale. La formazione orientativa costituisce, dunque, una fondamentale componente strutturale del dinamico percorso di crescita di ogni persona lungo tutto l'arco della vita e si traduce, sul piano operativo, in un insieme di attività mirate a far acquisire abilità, conoscenze e quindi competenze necessarie per effettuare scelte efficaci nel proprio futuro e ad assumere decisioni, anche in situazioni complesse, che permettono di partecipare in modo responsabile alla vita dell’ambiente in cui si vive e agisce come persone e come Cittadini. La prospettiva di fondo verso cui l'istituto si muove, è quella dell’orientarsi per orientare, costruendo la propria progettualità orientativa per imparare a conoscere, imparare a fare, imparare a vivere insieme, imparare ad essere. Per questo l'istituto mira a sviluppare, per tutti gli alunni, a diversi gradi scolastici, i presupposti cognitivi e gli atteggiamenti, che siano in grado di fondare una capacità di scelta autonoma. L’essere Istituto Comprensivo permette una maggior consapevolezza e progettualità orientativa che ha il suo punto iniziale nei diversi progetti che diventano poi, di fatto, parte integrante dei piani di studio e, in senso più ampio, dell'intero percorso formativo dei ragazzi/e.

STRATEGIA A. SVILUPPARE LE COMPETENZE INDIVIDUALI

(potenziare conoscenze, abilità) PROCESSI PRINCIPALI

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3.Integrazione, didattica dell’ Inclusione e digitale.

Il perseguimento dell’importantissimo obiettivo dell’integrazione, è vissuto nell’istituto attraverso la programmazione di attività mirate ad approfondire la conoscenza dell’altro in varie accezioni. Per gli iscritti che frequentano il plesso per alunni con diversa abilità, inoltre, la nostra scuola si sforza di costruire itinerari educativi, in cui le attività di socializzazione si strutturano secondo la logica di un continuum formativo. La diversità di ciascun alunno, viene accolta e considerata un’opportunità pratica, per procedere verso il miglioramento della sensibilità e coscienza sociale dell’intero gruppo scolastico. Rendere effettivo il diritto allo studio e alla formazione anche per i bambini e i ragazzi stranieri è divenuto in questi ultimi anni un obiettivo complesso ma prioritario, su cui sono state costruite strategie e azioni condivise con impegno, dai docenti, dagli organi Collegiali e dai Dirigenti Scolastici. L’educazione interculturale si esplica pertanto nella didattica quotidiana della scuola secondo “La via italiana per la scuola interculturale e l’integrazione degli alunni stranieri” del 2007, e si sviluppa in un impegno progettuale ed organizzativo finalizzato all’acquisizione di specifici obiettivi di apprendimento riferiti al QUADRO COMUNE EUROPEO DELLE LINGUE (QCER) e fondato sulla collaborazione e sulla partecipazione delle famiglie e dell’amministrazione comunale. Varie sono dunque le modalità d’intervento che passano attraverso un’organizzazione flessibile delle attività didattiche: lavoro a gruppi, lavoro cooperativo, attività di mutuo aiuto, tutoring (alunno aiuta alunno), insegnamento individualizzato. Così concepita l’integrazione scolastica non rappresenta un problema, ma bensì una risorsa che si realizza in un principio organizzativo e metodologico, volto ad accompagnare lo sviluppo sociale di ciascun alunno, in forma efficace e costruttiva. L’educazione interculturale si estende alla complessità del confronto tra culture nella dimensione mondiale dell’insegnamento e costituisce la risposta più alta e globale ad ogni discriminazione. Essa comporta la disponibilità a conoscere e a farsi conoscere, nel rispetto dell’identità di ciascuno, in un clima di dialogo e di solidarietà, pertanto vengono promossi e favoriti il dialogo e la convivenza costruttiva tra soggetti appartenenti a culture diverse. La società multiculturale e plurietnica in cui viviamo, chiede anche al nostro istituto un impegno attento di accoglienza e una progettualità sempre competente . La presenza sempre crescente di alunni stranieri nei nostri plessi pone tutte le componenti scolastiche di fronte a nuovi bisogni e nuovi compiti (vedi procedura inserimento/integrazione alunni stranieri).

Considerando l' apprendimento anche un processo sociale, strettamente legato alla partecipazione di tutti e di ciascuno e coinvolgente sia dal punto di vista cognitivo che emotivo, l’ azione didattico formativa realizzata all' interno dell' istituto è volta a prevenire ogni forma di esclusione. Scelte e comportamenti sono infatti orientati ad una didattica inclusiva finalizzata a promuovere il successo scolastico di tutti gli studenti, agendo sul senso di appartenenza individuale e sociale. Il gruppo classe, in questa prospettiva, diviene comunità dialogica di apprendimento nella quale, l’interdipendenza positiva realizza: -apprendistato cognitivo; -negoziazione; -partecipazione equa; -assunzione di responsabilità sociali ed individuali.

Le classi del nostro istituto, partendo dalle terze di scuola primaria alle terze di scuola secondaria di primo grado, sono provviste di Lavagna Interattiva Multimediale (LIM) La LIM è uno strumento su cui l’istituto ha investito e sta investendo in questi anni, consapevole delle diverse intelligenze appartenenti ad ogni alunno e della necessità di stimolarle tutte al fine di realizzare opportunità di apprendimenti personalizzati e duraturi. Lo strumento LIM racchiude in un unico oggetto le principali tecnologie didattiche precedentemente utilizzate (video proiettore, videoregistratore, televisione, computer) favorendo, oltre ad un apprendimento di tipo uditivo (possibilità di inserire suoni, registrazioni di voci narranti, musiche) e tattile/cinestesico, anche e soprattutto un apprendimento di tipo visivo. I punti di forza della LIM consistono nella chiarezza degli stimoli, nelle dimensioni delle immagini, nella presenza di uno schermo dinamico, nella possibilità di creare, spostare, recuperare e salvare una grande quantità di risorse. La versatilità dello strumento permette quindi di dare risposte personalizzate ai complessi bisogni di apprendimento. Inoltre, l'utilizzo di elementi visivi (statici o dinamici), in particolare stimola : -le abilità dello studente di analizzare e processare l'informazione; -le capacità di astrazione; -la memorizzazione dei materiali ; -l'apprendimento cooperativo; -la motivazione e il coinvolgimento attivo; -le abilità di motorie;-l'attenzione.

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4.Successo formativo Il termine successo formativo (dal latino successus= avvenimento , buon esito e formativo da formare= dare forma cioè aspetto), significa portare a maturazione, caratterizzare con esito positivo la persona, considerata nella sua complessità. Consapevoli della importanza del loro compito, i docenti dell’ Istituto fondano il loro insegnamento su una pedagogia dell’apprendimento “attiva” che interpreta cioè ogni processo cognitivo, come il prodotto dell’attività soggettiva dell’individuo, considerate la diversità e la molteplicità degli obiettivi possibili, corrispondenti, a loro volta, alla molteplicità e al diverso grado di abilità, conoscenze e quindi competenze specifiche degli allievi. Le Unità di Progetto pianificate hanno il fine di “garantire la trasformazione delle capacità di ciascuno in reali e documentate competenze” cioè in modi d’essere, attraverso la scelta e lo sviluppo di obiettivi formativi realizzati mediante una rete di sapere interdisciplinare (vedi curricolo d’istituto). La preparazione e l’organizzazione del contesto in cui si attua il processo di apprendimento, permette di rendere le esperienze didattico/educative più accessibili e significative per gli alunni. Gli strumenti selezionati offrono una varietà di attività, che aiutano la comprensione e quindi l’ acquisizione di “come” viene elaborato il sapere. Importante è l’utilizzo costante dell’alternanza tra esperienza e riflessione, tra azione e pensiero, che permette di definire la natura dei processi di apprendimento, e la riutilizzazione e rielaborazione continua delle conoscenze. L’alunno diviene autore ed attore del suo apprendimento, motivato ad apprendere. Compito educativo dell’insegnante è aiutare l’alunno in un graduale, progressivo e dinamico cammino di penetrazione all’interno del reale, alla ricerca di tutte le possibilità esperienziali e comunicative che esso offre, attraverso la predisposizione di specifiche “occasioni di apprendimento”. Egli è avviato alla “conoscenza” attraverso la valorizzazione della propria creatività e del desiderio di instaurare rapporti interpersonali positivi e socializzanti. L’obiettivo posto al termine del percorso formativo è quello di una percezione più cosciente di sé e della realtà che lo circonda, affinchè sia in grado di operare scelte consapevoli e soddisfacenti per la propria ed altrui vita (vedi orientamento).

5.CURRICOLO D’ ISTITUTO E CERITIFICAZIONE DELLE COMPETENZE

L’Istituto certifica, al termine della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado, le competenze acquisite dall’alunno (169/2008 – Vedi Allegato 1. “Modulistica Didattica”). Per COMPETENZA si intende “una capacità portata a compimento attraverso l’uso ed il padroneggiamento di conoscenze e abilità acquisite ed esibite in un contesto dato, mediante la combinazione armonica di dimensioni cognitive, motivazionali e socio-affettive” (Carlo Petracca 2003). Le competenze vengono allenate attraverso la pianificazione di Unità di Progetto (UdP - Vedi Allegato 1 del Pof: “Modulistica Didattica” – Schema progettazione ) interdisciplinari riferite, generalmente,ma non solo e non sempre, alle tre Aree di sviluppo: Area Linguistico-artistico-espressiva, Area Storico-geografica e Area matematico-scientifico-tecnologica. Gli obiettivi di apprendimento ed i traguardi di competenza sono dedotti dalle Indicazioni Nazionali (Settembre 2012) e di orientamento per ogni docente, team, interclasse, consiglio di classe per la pianificazione di tutte le Unità di Progetto da sviluppare durante l’anno scolastico. Nella fase di progettazione delle attività, vengono descritti tempi, metodi, collegamenti formativi, progetti realizzati da esperti esterni ed uscite didattiche correlati alla tematica portante delle diverse Unità. Tutte le iniziative attivate dai docenti, sono sempre complementari ed integrative al percorso di apprendimento. Ogni progetto, ha come focus una o più situazioni problema ispirate alla quotidianità. La situazione problema rappresenta la sfida da presentare agli alunni per “mettersi in gioco” ed esplicitare nelle diverse forme, cognitive, metodologiche, relazionali, le proprie capacità di soluzione osservate in modo costante dai docenti di classe. Tutte le unità di progetto pianificate “sono orientate a promuovere le Competenze di Area e, via via in forma sempre più complessa cioè articolata e interdisciplinare, le Competenze Chiave di Cittadinanza passando attraverso il raggiungimento degli Obiettivi di Apprendimento , per gli alunni di scuola primaria e secondaria di primo grado, degli Obiettivi Generali per gli alunni di Scuola dell’Infanzia, la realizzazione del Piano Educativo Individualizzato (PEI) in ottemperanza delle “Linee guida per l’integrazione scolastica degli alunni con disabilità” del 2009, per gli alunni di Scuola Speciale e gli alunni diversamente abili e del Piano Didattico Personalizzato (PDP) nel rispetto delle “Linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con disturbi specifici di apprendimento” del 2011 e Direttiva del 27 dicembre 2012 per gli alunni con disturbi specifici di apprendimento e bisogni educativi speciali (DSA e BES) .L’insieme delle concrete esperienze e di tutti i diversi itinerari di insegnamento/ apprendimento progettati dall’equipe pedagogica per ogni livello di classe e grado di scuola, realizza il CURRICOLO DELL’ ISTITUTO. Il Piano Educativo Generale (PEG) preventivato dai docenti, è annualmente depositato presso la direzione dell’ istituto. (Vedi procedura attività didattica). Il curricolo è orientato come già detto alle più attuali Indicazioni Nazionali ed Europee, prevede, a conclusione dell’obbligo di

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istruzione, il raggiungimento delle seguenti otto competenze chiave: 1.Comunicazione nella madrelingua 2.Comunicazione nelle lingue straniere 3.Competenza matematica e in scienza e tecnologia 4.Competenza digitale 5.Imparare ad imparare 6.Competenze sociali e civiche 7.Spirito d’iniziativa ed imprenditorialità 8.Consapevolezza ed espressione culturale

6.METODOLOGIA. DIDATTICA LABORATORIALE per un apprendimento significativo

L'Istituto, avendo fatto proprio il principio dell'indissolubilità tra sapere e saper fare per essere persona e cittadino e quindi l’indissolubilità tra Teoria e Tecnica, considera il "fare" e il "sapere" strettamente intrecciati ed agiti da un soggetto che conferisce loro senso. Per questo predilige l'utilizzo di una didattica laboratoriale fondata su tre principi essenziali: 1- gli scopi dell’educazione si fondano sui bisogni del soggetto che apprende; 2- la necessità dell'utilizzo di una forma cooperativa dell'apprendimento per realizzare competenze; 3- la significatività dei contenuti proposti spendibili in compiti concreti ed ispirati alla realtà quotidiana. Alla luce di questi principi dunque, il termine "laboratorio" viene usato per definire qualsiasi attività intenzionale tesa a raggiungere un risultato definito e concreto, attraverso una serie di procedure e di attività specifiche controllate dall’allievo e quindi per lui significative. Nell'ambito di una didattica così considerata, il ruolo dei docenti è quello di attenti supervisori dell’applicazione rigorosa di procedure, pronti a cogliere i cambiamenti del contesto in cui operano per ridefinirlo in un’ottica di confronto continuo , flessibilità organizzativa ed unitarietà di intenti formativi che producano trasversalità di apprendimenti. Nella stessa prospettiva in questi ultimi anni, a seguito di formazione di alcuni docenti dell’istituto sia di scuola dell’infanzia che primaria e secondaria di primo grado si è inserita in alcune classi la metodologia CLIL.

7. VALUTAZIONE La valutazione La valutazione è il momento in cui l’Istituto misura: a) la qualità del suo servizio attraverso: - le procedure previste dal Modello Caf per la valutazione interna; - le procedure previste dal Modello Valutazione e Miglioramento (Invalsi), per la valutazione esterna. b) Le competenze degli alunni attraverso una logica di “Valutazione Trifocale” orientata verso la valutazione dei processi e dei prodotti che deve prevedere: 1) l’ Autovalutazione da parte degli alunni (questionario - dimensione soggettiva – come si vede l’alunno in relazione alla competenza che gli/le è stata richiesta?); 2)l’ Eterovalutazione (griglie di osservazione dei comportamenti - dimensione intersoggettiva – come viene visto l’esercizio della competenza del soggetto da parte dei docenti o/e altri attori che interagiscono con lui?); 3)la Valutazione oggettiva (avvio all’utilizzo della rubrica valutativa per valutare compiti autentici , prove di verifica riferite alle conoscenze, evidenze osservabili che attestano la prestazione del soggetto e i suoi risultati in rapporto al compito affidato ed alle conoscenze e abilità che la manifestazione della competenza richiede).

Strumenti utilizzati per la valutazione degli alunni. “Pacchetto segni e disegni” - prove per la rilevazione di specifici prerequisiti degli alunni dell’ultimo anno di scuola dell’infanzia. Strumenti per la “Valutazione Trifocale”. Griglia per l’ “Osservazione iniziale” (bimestrale - per la scuola secondaria di primo grado). Scheda di valutazione quadrimestrale (per la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado). Prove selezionate dal Sistema Nazionale di Valutazione (S.N.V.). Documento di Certificazione delle Competenze sia per la scuola primaria che per la scuola secondaria di primo grado. (Vedi ALLEGATO 1 “MODULISTICA DIDATTICA”)

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SCUOLE DELL’INFANZIA La scuola dell’infanzia è, per eccellenza, il luogo educativo che accoglie, attraverso il consenso delle famiglie, i bambini e le bambine dai tre anni fino all’ingresso nella scuola primaria. Questo ambiente educativo si delinea attraverso esperienze concrete e apprendimenti riflessivi ( relazioni personali significative tra pari e adulti, la valorizzazione del gioco, esperienze di fare produttivo ) indirizzati allo sviluppo armonico ed unitario dell’identità di ciascun bambino. Fondamentale all’interno di questo contesto sono la partecipazione e la collaborazione delle famiglie in primis e dell’intero contesto sociale poi.

OBIETTIVI GENERALI

Tre sono le finalità del processo formativo realizzati attraverso la progettazioni di percorsi strutturati a realizzazione del NODO DELLA CONTINUITA’ che orienta ogni attività laboratoriale pianificata dai docenti: -la maturazione dell’identità personale: acquisizione di atteggiamenti di sicurezza, stima di sé, fiducia e motivazioni all’apprendere all’interno di relazioni positive con gli altri e l’ambiente circostante; -la conquista dell’autonomia: acquisizione di un orientamento personale all’interno dell’ambiente sociale e delle sue regole attraverso l’interazione costruttiva con gli altri, l’ambiente e il diverso da sé; -lo sviluppo delle competenze: consolidamento delle capacità sensoriali, percettive, motorie, sociali, linguistiche ed intellettive del bambino attraverso le prime letture delle esperienze personali di esplorazione e scoperta della realtà. Il bambino viene messo in condizione di produrre messaggi, testi e situazioni, di comprendere, interpretare, rielaborare e comunicare conoscenze e capacità rispetto a campi specifici di esperienza.

NODO DELLA CONTINUITA’

La scuola dell'Infanzia è preposta al raggiungimento di traguardi per lo sviluppo delle competenze; suo ruolo è quello di concorrere alla promozione di capacità che saranno basilari per il percorso educativo in divenire. Il seguente strumento, guida per ogni progettazione dei docenti, sintetizza gli ambiti di laboratorio da organizzare per sviluppare pre-competenze disciplinari ed abilità sociali.

Laboratori da organizzare

Capacità/ pre- competenze

Competenze di Cittadinanza

Laboratorio motorio

Percepire Discriminare Categorizzare

Acquisire ed interpretare l'informazione Competenze matematiche e scientifiche

Laboratorio operativo

Associare Confrontare Contestualizzare

Individuare collegamenti e relazioni Competenze matematiche e scientifiche

Laboratorio ambientale

Analizzare Porsi domande Sperimentare

Risolvere problemi Competenze matematiche e scientifiche Competenza digitale

Laboratorio ludico

Fare Pianificare Valutare

Agire in modo autonomo e responsabile Competenze sociali e civiche Competenza digitale

Laboratorio drammatizzazione

Selezionare Condividere Negoziare

Collaborare e partecipare Competenze sociali e civiche Comunicare nelle lingue straniere

Laboratorio linguaggi

Simbolizzare Decodificare Codificare

Comunicare Comunicare nella madrelingua Comunicare nelle lingue straniere

Laboratorio manipolativo

Ideare Organizzare Concretizzare

Progettare Spirito d’iniziativa e imprenditorialità

Tutti i laboratori Rielaborare Ri-raccontare

Imparare ad imparare Consapevolezza ed espressione culturale

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Organizzazione del curricolo

Durante il periodo trascorso alla scuola dell’ infanzia, il bambino percorre diverse tappe evolutive che, alla fine del triennio, lo portano gradualmente al raggiungimento dei traguardi di competenza in ogni campo d’esperienza.

Campi d’esperienza IL SE’ E L’ALTRO

Le grandi domande, il senso morale,il vivere insieme Obiettivi intermedi per il raggiungimento dei traguardi di competenza

Vivere serenamente la lontananza dall’ambiente famigliare e la permanenza a scuola per tempi sempre più lunghi. Cominciare a conoscere se stessi e i propri compagni ( curricolo verticale ed. alla Cittadinanza) -Accettare e condividere le regole sociali della scuola e della classe - Adottare comportamenti che non mettono in situazione di pericolo i compagni ( curricolo verticale ed. alla Sicurezza ) - Superare ansie e affrontare con fiducia nuove situazioni - Riconoscersi come individuo all’interno del gruppo classe Avere stima di sé e sentirsi capaci di fare - Saper svolgere e portare a termine semplici incarichi - Saper aiutare un compagno in difficoltà Stringere legami di amicizia con i compagni e accettare di stare con gli altri senza esclusioni - Cominciare a riconoscere le proprie emozioni legate a situazioni quotidiane ( curricolo verticale ed. all’Affettività) - Esprimere le proprie emozioni ( curricolo verticale ed. all’Affettività) - Cominciare a riconoscere le emozioni dei propri compagni ( curricolo verticale ed. allAffettività) - Diventare sensibili ai bisogni e ai sentimenti degli altri - Superare il proprio egocentrismo e tener conto del punto di vista degli altri - Rispettare e aiutare i compagni nel gioco e nelle attività - Comprendere e rispettare le regole del contesto scolastico - Identificare se stesso nella propria dimensione sessuale - Saper rispettare le regole del lavoro di gruppo - Collaborare con gli altri ad un progetto comune chiedendo e dando aiuto - Imparare a condividere giochi e materiali con gli altri ( curricolo verticale ed. alla Cittadinanza) - Scoprire e riconoscere l’esistenza di norme che regolano la vita comunitaria - Riconoscersi come individuo all’interno del gruppo classe ( curricolo verticale ed. all’Affettività) - Riconoscersi come individuo all’interno del gruppo scuola - Riconoscere ed accettare la diversità nel gruppo - Superare piccole incomprensioni trovando soluzioni autonomamente - Riconoscersi come parte di una collettività - Riconoscere atteggiamenti negativi riferiti al proprio comportamento - Riconoscere il semaforo come strumento di utilità per la propria incolumità ( curricolo verticale ed. Stradale) - Riconoscere il significato dei colori del semaforo ( curricolo verticale ed. Stradale) - Conoscere l’utilità delle strisce pedonali e la loro funzione ( curricolo verticale ed. Stradale) - Individuare la strada come un luogo di possibile pericolo dove rispettare regole specifiche ( curricolo verticale ed. Stradale) - Riconoscere la figura del vigile urbano e la sua importanza ( curricolo verticale ed. Stradale)

Traguardi per lo sviluppo della competenza Il bambino sviluppa il senso dell’identità personale, è consapevole delle proprie esigenze e dei propri sentimenti, sa controllarli ed esprimerli in modo adeguato. Sa di avere una storia personale e familiare, conosce le tradizioni della famiglia, della comunità e sviluppa un senso di appartenenza. Pone domande sui temi esistenziali e religiosi, sulle diversità culturali, su ciò che è bene o male, sulla giustizia, e ha raggiunto una prima consapevolezza dei propri diritti e dei diritti degli altri, dei valori, delle ragioni e dei doveri che determinano il suo comportamento. Riflette, si confronta, discute con gli adulti e con gli altri bambini, si rende conto che esistono punti di vista diversi e sa tenerne conto. E’ consapevole delle differenze e sa averne rispetto. Ascolta gli altri e da’ spiegazioni del proprio comportamento e del proprio punto di vista. Dialoga, discute e progetta confrontando ipotesi e procedure, gioca e lavora in modo costruttivo e creativo con gli altri bambini. Comprende chi è fonte di autorità e di responsabilità nei diversi contesti, sa seguire regole di comportamento e assumersi responsabilità.

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IL CORPO IN MOVIMENTO Identità, autonomia, salute

Obiettivi intermedi per il raggiungimento dei traguardi di competenza Migliorare l’autonomia nella gestione personale - Essere autonomo durante il momento del pranzo e viverlo serenamente Accettare di assaggiare nuovi alimenti (curricolo verticale ed. alla Salute/Alimentare) - Conoscere l’importante funzione dell’alimentarsi (curricolo verticale ed. alla Salute/Alimentare) - Assumere un comportamento adeguato durante il momento del pranzo Raggiungere il controllo sfinterico e della minzione - Utilizzare correttamente i servizi igienici (curricolo verticale ed. alla Salute/Alimentare) - Conoscere l’ importanza di alcune norme igieniche (curricolo verticale ed. alla Salute/Alimentare) - Essere autonomo nel momento del bagno vestirsi e svestirsi da solo - Riconoscere l’identità sessuale maschile e femminile - Esprimere i propri bisogni primari - Acquisire gli schemi motori di base ( camminare, correre, saltare ) - Usare in modo appropriato il corpo per esprimere emozioni e stati d’animo - Sviluppare una discreta coordinazione globale del corpo - Acquisire una buona capacità di coordinazione oculo-manuale per affinare la motricità fine - Accettare di partecipare ai giochi di gruppo che prevedano o no semplici regole - Conoscere gli spazi della scuola e sapersi muovere in essi ( curricolo verticale ed. alla Sicurezza ) - Utilizzare in modo adeguato gli spazi interni ed esterni in riferimento a sé e agli altri - Usare in modo corretto materiali e oggetti nei diversi contesti - Riconoscere e percepire le situazioni pericolose - Muoversi cercando di evitare i pericoli ( curricolo verticale ed. alla Sicurezza - Imparare ad usare in modo adeguato la voce in riferimento ai diversi contesti - Prendere coscienza di situazioni di movimento e di staticità - Rappresentare graficamente se stesso - Rappresentare graficamente se stesso in modo non stereotipato

Traguardi per lo sviluppo della competenza

Il bambino raggiunge una buona autonomia personale nell’alimentarsi e nel vestirsi, riconosce i segnali del corpo, sa che cosa fa bene e che cosa fa male, conosce il proprio corpo, le differenze sessuali e di sviluppo e consegue pratiche corrette di cura di se’, di igiene e di sana alimentazione. Prova piacere nel movimento e in diverse forme di attività e di destrezza quali correre, stare in equilibrio, coordinarsi in altri giochi individuali e di gruppo che richiedono l’uso di attrezzi e il rispetto di regole, all’interno della scuola e all’aperto. Controlla la forza del corpo, valuta il rischio, si coordina con gli altri. Esercita le potenzialità sensoriali, conoscitive, relazionali, ritmiche ed espressive del corpo. Conosce le diverse parti del corpo e rappresenta il corpo in stasi e in movimento.

LINGUAGGI ,CREATIVITA’, ESPRESSIONE

Gestualità, arte, musica, multimedialità

Riuscire a mantenere l’attenzione per un breve periodo (tempo del calendario, tempo di un canto, tempo di un gioco …) - Manifestare curiosità nei confronti dei vari linguaggi espressivi - Rispettare i tempi di ascolto e comunicazione nei diversi linguaggi - Imparare ad osservare la realtà che lo circonda - Memorizzare semplici canti e filastrocche - Animare con gesti poesie e canti a tema - Sperimentare diverse tecniche artistiche - Manipolare materiali diversi - Esprimere attraverso il corpo sentimenti, bisogni ed emozioni - Ascoltare con interesse brevi racconti - Saper ricostruire le principali fasi di un racconto o di un’esperienza - Saper raccontare esperienze e vissuti personali in modo chiaro - Ascoltare e riconoscere ritmi diversi - Riprodurre con il proprio corpo semplici ritmi - Distinguere un suono da un rumore - Conoscere i principali strumenti musicali e il loro suono - Giocare con i diversi strumenti musicali sperimentando molteplici possibilità sonore - Saper inventare e drammatizzare semplici storie partendo da uno stimolo dato - Provare piacere nel creare una forma artistica personale - Conoscere e rispettare le diversi fasi di un processo creativo - Esprimersi e raccontare attraverso criteri logici e di causa – effetto

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Traguardi per lo sviluppo della competenza Il bambino segue con attenzione e con piacere spettacoli di vario tipo (teatrali, musicali, cinematografici…); sviluppa interesse per l’ascolto della musica e per la fruizione e l’analisi di opere d’arte. Comunica, esprime emozioni, racconta, utilizzando le varie possibilità che il linguaggio del corpo consente. Inventa storie e si esprime attraverso diverse forme di rappresentazione e drammatizzazione. Si esprime attraverso il disegno, la pittura e altre attività manipolative e sa utilizzare diverse tecniche espressive. Esplora i materiali che ha a disposizione e li utilizza con creatività. Formula piani di azione, individualmente e in gruppo, e sceglie con cura materiali e strumenti in relazione al progetto da realizzare. E’ preciso, sa rimanere concentrato, si appassiona e sa portare a termine il proprio lavoro. Ricostruisce le fasi più significative per comunicare quanto realizzato. Scopre il paesaggio sonoro attraverso attività di percezione e produzione musicale utilizzando voce, corpo e oggetti. Sperimenta e combina elementi musicali di base, producendo semplici sequenze sonoro- musicali. Esplora i primi alfabeti musicali, utilizzando i simboli di una notazione informale per codificare i suoni percepiti e riprodurli. Esplora le possibilità offerte dalle tecnologie per fruire delle diverse forme artistiche, per comunicare e per esprimersi attraverso di esse.

I DISCORSI E LE PAROLE

Comunicazione, lingua, cultura

Esprimersi in modo chiaro - Conoscere e comprendere la propria lingua madre - Pronunciare correttamente suoni, fonemi e parole Esprimere bisogni ed esigenze attraverso il linguaggio verbale - Arricchire il proprio lessico attraverso l’ascolto di racconti e storie Rispettare tempi e norme che regolano una conversazione - Mostrare curiosità nei giochi di parole e rime - Rispondere in maniera pertinente se interrogati - Rispettare i tempi d’attesa e attendere il proprio turno in una conversazione di gruppo - Saper verbalizzare e commentare le esperienze e gli apprendimenti compiuti - Mostrare interesse e curiosità verso la parola scritta - Descrivere con proprietà di linguaggio immagini e situazioni - Arricchire la propria comunicazione verbale attraverso l’uso di complementi - Distinguere lingue diverse dalla propria lingua madre - Inventare brevi storie rispettando le regole del discorso - Provare piacere nel dialogare con adulti e compagni - Mostrare curiosità verso vocaboli nuovi - Usare il linguaggio verbale per risolvere i conflitti - Riassumere semplici storie e racconti

Traguardi per lo sviluppo della competenza

Il bambino sviluppa la padronanza d’uso della lingua italiana e arricchisce e precisa il proprio lessico. Sviluppa fiducia e motivazione nell’esprimere e comunicare agli altri le proprie emozioni, le proprie domande, i propri ragionamenti e i propri pensieri attraverso il linguaggio verbale, utilizzandolo in modo differenziato e appropriato nelle diverse attività. Racconta, inventa, ascolta e comprende le narrazioni e la lettura di storie, dialoga, discute, chiede spiegazioni e spiega, usa il linguaggio per progettare le attività e per definirne le regole. Sviluppa un repertorio linguistico adeguato alle esperienze e agli apprendimenti compiuti nei diversi campi di esperienza. Riflette sulla lingua, confronta lingue diverse, riconosce, apprezza e sperimenta la pluralità linguistica e il linguaggio poetico. E’consapevole della propria lingua materna. Formula ipotesi sulla lingua scritta e sperimenta le prime forme di comunicazione attraverso la scrittura, anche utilizzando le tecnologie.

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LA CONOSCENZA DEL MONDO

Ordine, misura, spazio, tempo, natura

Mostrare curiosità verso i fenomeni naturali - osservare e cogliere i cambiamenti ambientali - Conoscere e impegnarsi a rispettare le fondamentali regole finalizzate alla cura dell’ambiente circostante (curricolo verticale ed. Ambientale) - Sperimentare prime e semplici forme di riciclaggio (curricolo verticale ed. Ambientale) - Cominciare a differenziare i rifiuti di uso quotidiano (curricolo verticale ed. Ambientale) - Raggruppare oggetti in base a semplici criteri - Stabilire uguaglianze e differenze - Ordinare e collocare correttamente oggetti e materiali - Orientarsi in base a riferimenti spaziali - Distinguere ambienti diversi - Conoscere e rispettare forme di vita diverse Saper risolvere semplici problemi ipotizzando soluzioni - Osservare, esplorare e progettare - Analizzare fatti e fenomeni - Formulare semplici ipotesi partendo da un dato oggettivo - Cogliere lo scorrere ciclico del tempo - Distinguere il prima dal dopo - Compiere semplici associazioni - Effettuare semplici operazioni concrete - Collocare persone, fatti ed eventi nel tempo - Classificare oggetti per colore, forma e dimensione - Affinare ed utilizzare i cinque sensi per scoprire la realtà esterna - Conoscere e denominare le funzioni degli organi di senso - Individua le vie di fuga- Adottare comportamenti corretti durante l’emergenza ( curricolo verticale ed. alla Sicurezza) - Adottare comportamenti corretti durante l’evacuazione ( curricolo verticale ed. alla Sicurezza)

Traguardi per lo sviluppo della competenza

Il bambino raggruppa e ordina seconda criteri diversi, confronta e valuta quantità; utilizza semplici simboli per registrare; compie misurazioni mediante semplici strumenti. Colloca correttamente nello spazio se stesso, oggetti, persone; segue correttamente un percorso sulla base di indicazioni verbali. Si orienta nel tempo della vita quotidiana. Riferisce eventi del passato recente dimostrando consapevolezza della loro collocazione temporale; formula correttamente riflessioni e considerazioni relative al futuro immediato e prossimo. Coglie le trasformazioni naturali. Osserva i fenomeni naturali e gli organismi viventi sulla base di criteri o ipotesi, con attenzione e sistematicità. Prova interesse per gli artefatti tecnologici, li esplora e sa scoprirne funzioni e possibili usi. E’ curioso, esplorativo, pone domande, discute, confronta ipotesi, spiegazioni, soluzioni e azioni. Utilizza un linguaggio appropriato per descrivere le osservazioni o le esperienze.

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SCUOLA PRIMARIA PER ALUNNI CON DISABILITA’ La scuola, per la propria particolare utenza, si propone di elaborare e sviluppare nelle programmazioni individualizzate e personalizzate, i seguenti obiettivi generali: -sviluppo delle capacità d’attenzione;-sviluppo delle abilità d’imitazione; -sviluppo delle abilità grosso, fino motorie e coordinazione oculo-manuale; -sviluppo del linguaggio funzionale; -sviluppo delle abilità sociali; - sviluppo dell’autonomia personale. Tali obiettivi sono perseguiti nelle seguenti aree d’intervento: AMBITO SENSO-MOTORIO , AMBITO SENSO-PERCETTIVO, AMBITO COGNITIVO, AMBITO AFFETTIVO-RELAZIONALE, AMBITO DELL’AUTONOMIA, AMBITO DELLA COMUNICAZIONE

Ambito senso-motorio

Promuovere la presa di coscienza del proprio corpo e della sua funzione espressiva: -rilassare il proprio corpo sia a livello segmentario sia a livello globale; -stimolare le prassie semplici (equilibrio posturale; coordinazione dinamica, coordinazione oculo-manuale; respirazione, attività espressivo-mimica, attività di pregrafismo); -sviluppare e potenziare abilità grosso-motorie e fino-motorie; -riconoscere, denominare e toccare le principali parti del corpo su se stesso, su l’altro e su un’immagine; -interiorizzare la lateralità e la dominanza; -organizzare il sé corporeo in rapporto allo spazio e al tempo; -orientarsi nel tempo; -imitare abilità motorie guidate e generalizzate; -riconoscere forme e dimensioni.

Area senso-percettiva Esplorare il mondo attraverso i cinque sensi: - usare i cinque sensi per conoscere la realtà e porsi in relazione ad essa.

Ambito cognitivo Capacità attentive: - attivare e mantenere un contatto oculare su richiesta; - rispondere ad uno stimolo presentato; - prestare attenzione a compiti di breve durata. Abilità imitative: - imitazione motoria; - imitazione verbale. Abilità associative. Strategie di ricerca. Capacità di problem solving percettivo. Abilità logiche: - riconoscere oggetti di uso comune; - cogliere relazioni fra gli avvenimenti. Capacità mnestiche: - sviluppo della MLT; - sviluppo della MBT.

Ambito affettivo –relazionale

Conoscenza di sé, grado di autostima, tolleranza alle frustrazioni, grado di autonomia emotiva, interiorizzazione delle regole. Rapporto con gli altri: accettare le presenza degli altri e relazionarsi con loro. Affettività di fronte a oggetti e persone.

Ambito dell’autonomia Gestire i propri bisogni primari:- accettare e collaborare con la figura di riferimento; - operare autonomamente nell’igiene personale; - operare autonomamente nell’alimentazione;- eseguire le principali prassie d’abbigliamento. Gestire la propria autonomia personale. Gestire la propria autonomia in rapporto alla struttura scolastica. Gestire la propria autonomia sociale.

Area della comunicazione Ascolto e comprensione orale: - porre attenzione alla comunicazione; - ascoltare e eseguire consegne dell’adulto; - comprendere semplici messaggi. Imitazione verbale: - emettere suoni proposti; - emettere suoni proposti differenti dai propri. Comunicazione: - esprimere un bisogno o un desiderio con il linguaggio mimico-gestuale; - esporre un proprio vissuto personale. Linguaggio espressivo : - produzione di suoni; - produzioni di semplici parole-frasi; - rispondere ai suoni; - rispondere alle richieste verbali . Linguaggio ricettivo: - comprensione di semplici messaggi; - eseguire azioni su comando verbale.

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ATTIVITA' PERSONALIZZATE CON LE CLASSI DELLA SCUOLA PRIMARIA COMUNE

Laboratorio ludico – espressivo Agli interventi individualizzati si affiancano attività con le classi della scuola comune. In questo modo si vuole offrire agli alunni la possibilità di vivere momenti di socializzazione e integrazione con gli altri. OBIETTIVI: Socialità: - accettare la presenza degli altri e sapersi proporre; - condividere ritmi e routine proprie del gruppo; - comprendere e rispettare le norme di comportamento del gruppo; - instaurare un rapporto ricercando attivamente e con diverse modalità il compagno; - collaborare con un compagno per realizzare un progetto comune; - interagire con il gruppo.

USCITE SUL TERRITORIO

Durante l’anno scolastico le uscite sul territorio sono programmate al fine di promuovere nell’alunno un comportamento adeguato al contesto urbano e sociale al fine di saper: -utilizzare correttamente la strada come pedoni: - dare la mano all’adulto; - camminare sul marciapiede; - percorrere brevi itinerari nei tempi e nei modi stabiliti; - utilizzare in modo appropriato i giochi del parco; - attraversare la strada seguendo l’indicazione del semaforo. Comportamenti sociali conformi alle situazioni: - rimanere seduto per un tempo stabilito; - accettare momenti di silenzio ,e non, nell’ambiente; - assumere comportamenti adeguati alle varie circostanze.

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Life Skills e Scuola del Benessere

L’Istituto è impegnato in percorsi di formazione e aggiornamento utili a promuovere salute. Ha infatti intrapreso, attraverso la formazione dei docenti, il percorso sperimentale “Life Skills Training” (LST), programma per la prevenzione di abuso di sostanze, rivolto in modo particolare agli studenti delle scuole secondarie di primo grado. Il programma,voluto dalla Regione Lombardia, ha previsto e prevede la realizzazione di percorsi di formazione per i docenti e l’attuazione, nelle classi, delle attività previste nei livelli del programma (1 sessione di base e 2 di rinforzo) da parte dei docenti. E’ finalizzato a : -fornire alle persone un modo sistematico di imparare, allenandole, le abilità di vita necessarie per affrontare con successo situazioni impegnative; -fornire ad insegnanti e genitori alcuni STRUMENTI da usare con i pre-adolescenti per rafforzare le abilità che si sono dimostrate utili a ridurre e prevenire l’uso di alcol e droghe; -essere risorsa per insegnanti, genitori ed educatori al fine di poter collaborare con comportamenti convergenti, per accompagnare ciascun alunno nel suo percorso di crescita. Formare il Cittadino attivo è il compito ultimo della scuola e Cittadinanza e Costituzione, nuovo insegnamento introdotto dal Ministero della Pubblica Istruzione,Università e Ricerca nelle scuole di ogni ordine e grado già con la legge n. 169 del 30 ottobre 2008 e confermato nelle “Indicazioni Nazionali- Settembre 2012” e tutte le azioni del personale presente nell’ Istituto, si sforza di andare in quella direzione. Il compito è arduo, ma possibile solo grazie ad una stretta collaborazione tra scuola-famiglia. (Vedi allegato 2. “Progetti d’ Istituto” )

STRATEGIA B. QUALIFICARE L’AMBIENTE SOCIALE DELLA SCUOLA

(promuovere clima e relazioni positive)

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Sicurezza L’educazione alla sicurezza è riconosciuta dal nostro Istituto come bisogno primario ed obiettivo trasversale delle discipline del curricolo formativo. Il piano di valutazione dei rischi ed il relativo piano di emergenza costituiscono i punti di riferimento per la piena conoscenza della realtà scolastica e per il conseguente comportamento da assumere in caso di pericolo. In ciascun ambiente sono affisse le planimetrie indicanti il punto in cui ci si trova, i percorsi per raggiungere le uscite di sicurezza ed i luoghi di ritrovo sicuri. Tutto il personale presente nella scuola è coinvolto in un progetto di miglioramento, inserito in un percorso di informazione e formazione, in merito al piano di emergenze interno, agli aspetti operativi di gestione del pericolo e di primo soccorso. I docenti sensibilizzano i ragazzi ad un controllo razionale delle reazioni emotive e responsabilizzano gli studenti con l’assegnazione di incarichi che rendano attiva e proficua la loro partecipazione alle esercitazioni periodiche. La scuola tiene continui contatti con le strutture preposte alla sicurezza presenti sul territorio: Protezione Civile, Polizia Municipale, Lega Ambiente. (Vedi allegato 2. “Progetti d’ Istituto” )

ORGANIZZAZIONE DEL TEMPO SCUOLA

L’organizzazione del tempo scuola dell’istituto risponde, di fatto, ai bisogni dell’utenza e, nella sua articolazione, vuole garantire la scelta da parte delle famiglie ed assicurare un tempo scuola vario, significativo ed adeguatamente strutturato per gli alunni. L’istituto realizza le seguenti forme di flessibilità previste dall’attuale quadro ordinamentale e dalle norme sull’Autonomia: -adattamento del calendario scolastico, nel rispetto del monte orario annuale obbligatorio complessivo e di ciascuna disciplina, del numero obbligatorio dei giorni di scuola, delle funzioni di competenza delle regioni in materia di determinazione del calendario scolastico; -articolazione del monte orario annuale complessivo del curricolo su cinque giorni settimanali e distribuzione dell’orario complessivo di ciascuna disciplina, in forma diversificata nel corso dell’anno in relazione alle unità di apprendimento pianificate; -definizione di unità d’insegnamento non coincidenti con l’unità oraria. Tutto ciò nella prospettiva di favorire un uso del tempo più efficiente ed efficace; una migliore e più significativa organizzazione dei contenuti; ed una effettiva rispondenza tra tempi necessari ed acquisizione di competenze da parte degli alunni.

STRATEGIA C. MIGLIORARE L’AMBIENTE STRUTTURALE E ORGANIZZATIVO DELLA SCUOLA

(creare e trasformare spazi e servizi favorevoli alla salute)

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Scuola dell’ Infanzia Rodari

La scuola dell’infanzia offre il proprio servizio educativo dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 16.00. per un totale di 40 ore settimanali mensa scolastica compresa. Ingresso: 08.00-09.00 Prima uscita: 13.00-13.15 Seconda uscita:15.45-16.00 Tempo scuola: 40 ore settimanali tra attività didattico educative e mensa scolastica Organizzazione della giornata scolastica La giornata scolastica è scandita da una successione di momenti importanti che vanno vissuti in profondità anche grazie all’azione dell’adulto attento a valorizzare ogni circostanza ed istante nella sua peculiarità educativa. Il momento dell’entrata: l‘ingresso nella scuola si estende dalle ore otto alle nove del mattino. Avviene in sezione ed è un momento importante e delicato per il bambino perché vive il distacco dalla persona che lo accompagna e trova degli adulti di riferimento e un gruppo classe che lo accolgono all’interno di spazi ed attività definite. Il momento dell’autogestione: non si tratta della comune attività di gioco libero. Nell'autogestione tutti gli spazi sono aperti ai bambini ed in particolare, tutto il materiale è a loro disposizione per progetti che loro stessi vogliono realizzare sia come individui, sia come gruppi. In questa attività il contesto non è dato dal di fuori, ma diventa qualcosa di condiviso e costruito tra adulti e bambini. E' un processo coinvolgente e delicato che richiede sicuramente energia, impegno e formazione specifici da parte delle insegnanti, ma è proprio in questi momenti che si instaurano dinamiche molto significative. I ruoli dei protagonisti (adulti e bambini) si ridefiniscono, contribuendo a rinforzare nel bambino l'autonomia e la fiducia in sé e nella propria iniziativa. Il ruolo dell' insegnante nell'autogestione non è quello di trasmettere tecniche ai bambini, ma lasciarli vivere, non soli, bensì in sua compagnia: fisica, intellettuale e affettiva. Il momento della comunicazione:in uno spazio raccolto e definito ci si ritrova con il proprio gruppo classe per iniziare la giornata: si decidono gli incarichi della giornata, si raccontano gli avvenimenti che hanno interessato personalmente i bambini, si canta, si cambia il calendario meteorologico. Il momento dell’attività: i bambini imparano attraverso l'esperienza e sono loro ad essere costruttori della propria conoscenza. La costruzione della conoscenza non avviene in solitudine, in un rapporto individuale tra bambino ed insegnante, ma avviene all'interno di un contesto relazionale significativo e si costruisce in una situazione di contesto. L’insegnante deve organizzare quindi situazioni di apprendimento che siano stimolanti e dalle quali il bambino possa catturare ciò che gli serve per costruire il proprio apprendimento (sapere che deve essere quindi conquistato dal bambino).

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Il momento del bagno: è un momento importante per il bambino per rafforzare la propria autonomia nella cura della propria persona.

Il momento del pranzo: per aiutare i bambini a compiere scelte autonome, consapevoli e adeguate alle loro necessità, il momento del pranzo è considerato campo di intervento pedagogico. Le insegnanti, oltre ad offrire l’aiuto pratico di cui hanno bisogno, sostengono verbalmente le loro azioni abituandoli a prendere coscienza delle loro necessità e facendoli ragionare sull’importanza di essere responsabili delle decisioni che prendono. Il tutto in un clima sereno che permette gli errori, la riflessione sui propri sbagli e il conseguente accrescimento della fiducia in sé.

Il momento del gioco libero: è un momento in cui il bambino si rilassa da solo o con i compagni, può intraprendere giochi di svago e fantasia o anche chiacchierare e confrontarsi. L’insegnante sorveglia i bambini ma può anche essere coinvolto attivamente. Il momento dell’attività pomeridiana Il momento dell’uscita: è molto breve, si estende dalle 15.45 alle 16.00. L’insegnante riaffida il bambino al genitore o a chi da lui delegato. Scuola dell’ Infanzia Nobili La scuola dell’infanzia Nobili offre il proprio servizio educativo dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 16.00. per un totale di 40 ore settimanali mensa scolastica compresa Tempo scuola: 40 ore settimanali tra attività didattico educative e mensa scolastica La giornata del bambino 8.00 - 9.00 entrata I bambini vengono accolti in sezione dalle insegnanti. Iniziano la loro giornata con attività tranquille e di piccolo gruppo nell’attesa dei compagni. 9.00 - 11.00/12.30 Attività libere e guidate di grande e piccolo gruppo (esplorazione, manipolazione, sperimentazione, ricerca, espressione, progettazione, ecc.) 11.00 - 11.15 Igiene e cura personale in preparazione al pranzo. 1° TURNO 11.15 - 12.00 pranzo 1° TURNO 12.30 - 12.45 Igiene e cura personale in preparazione al pranzo. 2° TURNO 12.45 - 13.30 pranzo 2° TURNO 12.00 – 14.30 Gioco libero in giardino, in salone o in sezione 1°e 2° TURNO 13.00 - 15.00 Riposo pomeridiano per i piccoli. 14.30 – 15.40 Attività didattiche per i bambini di 4 e 5 anni. 15.40 - 16.00 uscita

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Scuola primaria per alunni diversamente abili.

Scuola territoriale che accoglie alunni dva provenienti dai Comuni firmatari la Convenzione con il Comune di Seregno Struttura modulare Ogni 6 alunni 4 insegnanti specializzati coadiuvati da 2 assistenti Tempo scuola 30 ore curricolari + 10 ore di mensa Orario: dal lunedì al venerdì, entrata ore 8.30 – uscita ore16.30 Scuola primaria 40 ore settimanali comprensive di mensa scolastica (30+10) Orario: dal lunedì al venerdì entrata ore 8.20 – uscita 16.20 Scuola secondaria di primo grado L’orario settimanale è articolato su cinque giorni, dal Lunedì al Venerdì. Entrata ore 7.55 – Uscita ore 13.25 Con rientri pomeridiani dalle ore 14.25 alle ore 16.15 Tempo prolungato 34 ore settimanali suddivise in 36 spazi orari (3 rientri pomeridiani) di lezione di cui 32 curricolari + 2 spazi orari di attività laboratoriali + 2 spazi orari di studio assistito e 3 ore di mensa scolastica Tempo normale 30 ore settimanali suddivise in 32 spazi orari curricolari (1 rientro pomeridiano) Servizi Mensa: - scuola dell’ infanzia : da lunedì a venerdì - scuola primaria : da lunedì a venerdì - scuola secondaria di 1° grado : lunedì, mercoledì,giovedì e venerdì - scuola speciale: da lunedì a venerdì Prescuola scuola primaria : dalle 7.30 alle 8.15 Postscuola scuola primaria : dalle 16.20 alle 18.00

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Rapporto con il territorio La sociologia dell’educazione, pur non trascurando gli aspetti legati alla crescita dell’individualità della persona, focalizza la sua attenzione sullo sviluppo del ragazzo come “essere sociale”, cioè componente della società il cui sviluppo avviene attraverso una continua interazione con coloro che, intenzionalmente o meno, esercitano un’influenza su di lui. La prima e più importante agenzia di socializzazione con cui l’individuo interagisce durante la sua crescita, è la famiglia. Essa è il luogo della“formazione primaria”, non solo in ordine di tempo, ma d’ importanza. Sono i genitori i primi educatori che, selezionando e filtrando i messaggi da trasmettere ai propri figli, indirizzano le azioni, condizionando l’interiorizzazione delle prime norme. Nella vita scolastica poi, l’alunno impara a superare l’attaccamento emozionale alla famiglia, vive personalmente e interiorizza, guidato dai docenti, valori e norme sociali di carattere più universale, preparandosi all’assunzione di ruoli adulti. Intanto si relaziona con il gruppo dei pari, ritrovandosi con esso durante le attività extrascolastiche e rispondendo, quotidianamente, a stimoli esterni che si intrecciano continuamente con quelli più strettamente didattici. Nella prospettiva di un’ armonica crescita sociale degli alunni, la scuola si attiva per un confronto dialettico e costruttivo con la famiglia, le agenzie educative pubbliche e private e le associazioni culturali presenti sul territorio, proponendo a ciascuna, nella distinzione di ruoli e funzioni, forme di cooperazione per integrare la formazione di ogni singolo studente. In questa prospettiva partecipa anche all’iniziativa “Diario Scolastico” che prevede la distribuzione di una copia gratuita per tutti gli alunni dell’ istituto. Il diario è personalizzato in riferimento al Pof poiché ne contiene stralcio significativo e ripercorre importanti iniziative a tema i cui protagonisti sono gli alunni stessi. Altre iniziative proposte dalle Università, Regione, Provincia, Comune, Protezione Civile, vengono attentamente valutate ed inserite, qualora rappresentino una significativa opportunità d’integrazione e/o sviluppo di specifici apprendimenti, nel percorso formativo degli alunni (Progetto Cittadinanza e Costituzione - Consiglio Comunale dei ragazzi, Progetto Sicurezza. Vedi Allegato 2 : “Progetti d’ Istituto”). CITTADINANZA E COSTITUZIONE Life Skills e Scuola del Benessere L’Istituto è impegnato in steps di formazione e aggiornamento utili a promuovere salute, attraverso strategie fondate su un approccio globale. Ha infatti intrapreso il percorso sperimentale “Life Skills Training” (LST), programma per la prevenzione di abuso di sostanze, rivolto in modo particolare agli studenti delle scuole secondarie di primo grado, promosso dalla Regione Lombardia. Il programma ha previsto, per l’a.s.2011-2012, la realizzazione dei percorsi di formazione per i docenti con relativa attuazione delle attività nelle singole classi con gli obiettivi di: -fornire alle persone un modo sistematico di imparare le ABILITA’ DI VITA necessarie per affrontare con successo situazioni impegnative; -fornire agli insegnanti alcuni STRUMENTI da usare con i pre-adolescenti per rafforzare le abilità che si sono dimostrate utili a ridurre e prevenire l’uso di alcol e droghe; -essere risorsa per insegnanti, genitori ed educatori al fine di collaborare per accompagnare ciascun alunno nel suo percorso di crescita.

STRATEGIA D. RAFFORZARE LA COLLABORAZIONE COMUNITARIA

(costruire alleanze positive)

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Formare il CITTADINO è infatti l’obiettivo di Cittadinanza e Costituzione, nuovo insegnamento introdotto dal Ministero della Pubblica Istruzione,Università e Ricerca nelle scuole di ogni ordine e grado con la legge n. 169 del 30 ottobre 2008. Esso è funzionale alla formazione nell’alunno delle COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA per questo trasversale, nei principi essenziali, alle discipline, e parte integrante del curricolo d’istituto. Le attività proposte nella didattica quotidiana vengono arricchite dalla adesione, da parte di interclassi, classi o dei completi ordini di scuola, a specifici progetti particolarmente significativi, proposti sul territorio da enti esterni (Miur-Università-Associazioni specialistiche…). (Vedi ALLEGATO 2 “PROGETTI D’ISTITUTO) Tutti i progetti e le iniziative rappresentano parte delle attività formative deliberate dall’istituto, accuratamente selezionate ad integrazione della progettualità d’equipe contenuta nel Piano Educativo Generale annuale.

Consapevole della fondamentale necessità di una fattiva collaborazione con le famiglie presenti nella scuola, al fine di ottenere risultati significativi attraverso la condivisione di obiettivi, l’istituto si impegna a realizzare con i genitori il “Patto Educativo”.

MOD. P.E. Rev. n. 2

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Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca

I.C. “G. Rodari” Via Pacini 71 – 20831 Seregno

Tel 0362 237728 – Fax 0362 330311 e-mail uffici: [email protected]

PATTO EDUCATIVO TRA SCUOLA E FAMIGLIA “La scuola perseguirà costantemente l’obiettivo di costruire un’alleanza educativa con i genitori. Non si tratta di rapporti da stringere solo in momenti critici, ma di relazioni costanti che riconoscano i reciproci ruoli e che si supportino vicendevolmente nelle comuni finalità educative”. Questo viene sottolineato nelle “Indicazioni Nazionali per il Curricolo” emanate dal Ministero per la Pubblica Istruzione in data 5 Settembre 2007 (Capitolo “Cultura Scuola Persona” - Paragrafo “Per una Nuova Cittadinanza”), in relazione alla necessità di una rispettosa, costante e continua collaborazione tra scuola e famiglia. Questo accordo è indispensabile per perseguire l’obiettivo di una crescita armonica ed equilibrata di ogni alunno, nel rispetto della sua persona e delle figure che cooperano nel processo educativo. In tale prospettiva la scuola e la famiglia si assumono le rispettive responsabilità. In particolare, la scuola, nelle figure del Dirigente Scolastico e dei docenti, si impegna a: - comunicare con la famiglia in modo chiaro, attraverso cartelli informativi e circolari per la scuola dell’infanzia, comunicazioni scritte tramite diario, tagliandi di ricevuta delle circolari per le scuole primaria e secondaria di primo grado; - informare la famiglia sui criteri di valutazione delle verifiche e del comportamento soprattutto per la scuola secondaria di primo grado; - dialogare con la famiglia in modo disponibile e costruttivo, durante i colloqui previsti dal calendario scolastico, in riferimento all’andamento didattico dell’alunno e, su appuntamento, in relazione a problematiche emerse nel corso dell’anno; - comunicare con gli alunni in modo rispettoso, incoraggiando il confronto, il dialogo costruttivo, rinforzando l’autostima, la disponibilità all’ascolto e valorizzando sempre i loro sforzi; - sviluppare un’offerta didattico/educativa chiara e continua proponendo atteggiamenti e regole condivisibili dagli insegnanti della scuola dell’infanzia fino ai docenti della scuola secondaria di primo grado; - assegnare compiti e/o lezioni a casa, concordati tra i docenti e comunque in quantità utile al consolidamento degli apprendimenti proposti. Dal canto suo la famiglia si impegna a: - considerare il docente come un alleato durante tutto il percorso formativo (disponibilità al colloquio e collaborazione in relazione a eventuali problematiche dei figli); - manifestare fiducia nella professionalità degli insegnanti e rispetto del loro operato (accettando consigli e interventi educativi; impegnandosi a seguire, anche in famiglia, le regole concordate); - contenere le tensioni dovute a possibili incomprensioni (confronto rispettoso e diretto con il docente interessato, tramite richiesta di colloquio individuale oppure tramite la propria rappresentanza eletta nel Consiglio di Classe); - rispettare gli orari di entrata/uscita del proprio figlio/a e le richieste di materiale didattico (controllo del diario, di eventuali avvisi e delle richieste specifiche di materiale scolastico). Le parti, consapevoli dell’importanza di quanto sopra, si impegnano a rispettarne tutti i punti. Seregno, lì________________ Firma del genitore_________________________ Firma del D.S ____________________________ Nome alunno/a_______________ Scuola______________________

Classe______________________ COMMISSIONE POF INTEGRATA (DOCENTI/GENITORI)

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(Da compilare solo per gli alunni di Scuola Secondaria di Primo Grado

a seguito della presentazione/discussione, da parte dei docenti, del testo “STATUTO DELLE STUDENTESSE E DEGLI STUDENTI”

contenuto nel libretto personale di ogni studente) Consapevole dell’importanza di quanto dichiarato nel presente documento, utile a orientare in modo chiaro e condiviso il mio percorso di crescita IO (nome e cognome dell’alunno/a) ______________________________________ inserito nella classe _______della Scuola Secondaria di Primo Grado “G.Mercalli”, mi impegno a: - rispettare tutti coloro che operano nella scuola; - comportarmi, in ogni momento della vita scolastica, in modo adeguato alle circostanze, ai luoghi, alle persone, nel rispetto delle norme che regolano la vita della mia classe,dell’istituto; - conoscere e rispettare lo “STATUTO DELLE STUDENTESSE E DEGLI STUDENTI” contenuto nel mio libretto personale. Seregno lì __________________________ Firma dello studente/essa ________________________________ COMMISSIONE POF INTEGRATA (DOCENTI/GENITORI) REVISIONE N. 2 - 30 MARZO 2011