Piano dell’Offerta Formativa · di lavoro, dipartimenti, programmazione e verifica, attività in...

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POF Piano dell’Offerta Formativa a. s. 2014-2015 ... in sintesi ... ISTITUTO COMPRENSIVO N. 3 “L. RADICE” PATTI Piazza XXV Aprile, n 1 98066 PATTI (ME) Tel. 094121408 - Fax 0941243051 e-mail: [email protected] www.icradice.it

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Piano dell’Offerta Formativa a. s. 2014-2015

... in sintesi ...

ISTITUTO COMPRENSIVO N. 3 “L. RADICE” PATTI

Piazza XXV Aprile, n 1 – 98066 PATTI (ME)

Tel. 094121408 - Fax 0941243051

e-mail: [email protected]

www.icradice.it

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ISTITUTO COMPRENSIVO N.3 “L. RADICE” PATTI

... una scuola che ...

riconosce significato a ciò che si fa, trasmette valori che danno identità,

appartenenza, passione, pratica il rispetto di sé e degli altri;

fornisce supporti adeguati affinché ogni persona sviluppi un’identità consapevole e aperta ed acquisisca le regole del vivere e convivere;

promuove la capacità di dare senso alle esperienze per ridurre la

frammentazione;

forma la persona sul piano affettivo, relazionale e culturale perché possa affrontare le incertezze sociali e professionali.

garantisce il successo scolastico di tutti, ponendo particolare attenzione

ai bisogni educativi speciali.

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COS’E’ IL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA

Il Piano dell’Offerta Formativa (P.O.F.), è il documento

fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale

dell’Istituto, tramite il quale la scuola esplicita la propria

programmazione curriculare, extracurriculare, educativa ed

organizzativa (Art. 3 del Regolamento sull’Autonomia, D.P.R. 8 marzo 1999,

n.275). Tale piano si configura, quindi, come “un Progetto”, elaborato dal

Collegio Docenti e adottato dal Consiglio d’Istituto, predisposto tenendo conto:

▪ delle norme legislative vigenti e delle ultime indicazioni ministeriali;

▪ della realtà socio-culturale in cui l’Istituto opera;

▪ dell’identità costruita e praticata dalla scuola nel corso della sua esperienza;

▪ di una valutazione delle esigenze e delle proposte suggerite dalle famiglie,

dalla scuola (personale docente e non docente) e dal territorio;

▪ dell’indirizzo programmatico del Dirigente Scolastico di un progetto educativo

basato su un’impostazione didattica e organizzativa condivisa, caratterizzato

da una logica unitaria nella suo impianto pedagogico, e integrata nel

territorio;

▪ delle risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili.

Attraverso il suo P.O.F., la nostra scuola si configura come centro di

formazione e cultura, dove qualsiasi attività programmata e realizzata dovrà

prevedere risultati formativi concreti e verificabili e una ricaduta su tutti gli

alunni in termini di arricchimento culturale, didattico e formativo.

La scuola persegue la qualità nella quotidianità dell’attività didattico-educativa,

integrando curricolare ed extracurricolare, risorse interne ed esterne.

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COMPRENSIVO... PERCHE’

L’Istituto Comprensivo rappresenta un modello

organizzativo affermatosi negli ultimi anni, più

rispondente ad una logica di servizio scolastico

territoriale. Si caratterizza per l’accorpamento di più

scuole, nello specifico la Scuola dell’Infanzia, la Scuola

Primaria e la Scuola Secondaria di I Grado. La struttura “comprensiva” offre

una serie di vantaggi sul piano organizzativo, didattico e amministrativo;

rende, infatti, possibile un uso più razionale e flessibile delle risorse

professionali e strutturali e la continuità dei percorsi formativi attraverso

un unico progetto.

L’istituto Comprensivo N. 3 di Patti nasce nell’anno scolastico 2000/2001 in

seguito al dimensionamento delle unità scolastiche già presenti nel territorio,

accorpando alcune Scuole dell’Infanzia e Primarie del 1° Circolo Didattico, del

2° Circolo Didattico e la Scuola Secondaria di I Grado di Montagnareale;

nell’anno scolastico 2012/13, con la riorganizzazione della rete scolastica, sono

entrati a far parte dell’ istituto la Scuola Secondaria di I grado “V. Bellini” e il

plesso di Scuola Primaria di Gallo. All’istituto fa capo il Centro Territoriale

Permanente (C.T.P.) per l’Educazione degli Adulti (EDA), del distretto 033, che

organizza svariati corsi gratuiti per la cittadinanza (inglese, informatica...). Il

C.T.P. offre opportunità di recupero di titoli di licenza media non acquisiti in età

scolare e l’acquisizione dell’alfabetizzazione della lingua italiana per

extracomunitari presenti nel territorio.

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ORGANIGRAMMA SEDI

COMUNE SEDE SCUOLA

PATTI

PIAZZA XXV APRILE SCUOLA

INFANZIA SCUOLA

PRIMARIA

PLESSO V. BELLINI SCUOLA

SECONDARIA I GRADO

C.T.P.

GALLO SCUOLA

PRIMARIA

SCALA SCUOLA

PRIMARIA

S. GIOVANNI SCUOLA

INFANZIA

MO

NTA

GN

AR

EALE

MO

NTA

GN

AR

EALE

MONTAGNAREALE SCUOLA

INFANZIA SCUOLA

PRIMARIA

SCUOLA SECONDARIA

I GRADO

S. NICOLELLA SCUOLA

INFANZIA SCUOLA

PRIMARIA

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ORGANIGRAMMA D’ISTITUTO

DIRIGENTE 1° Collaboratore 2° Collaboratore DSGA Presidente C.I.

Pina Pizzo De Luca Gaglio Santo Natoli Giovanna Corica Nunzio Di Perna Adelina

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QUALE IDEA DI SCUOLA

Le finalità istituzionali che la nostra scuola si prefigge

hanno le loro basi nelle Indicazioni per il Curricolo e si

riferiscono, prioritariamente, ad alcuni ambiti di intervento

fondamentali, trasversali ai vari ordini di scuola.

CULTURA

Acquisire saperi/apprendimenti e padronanza dei linguaggi specifici

“disciplinari”.

Trasformare le conoscenze in competenze adeguate ai tempi.

SCUOLA

Favorire il successo scolastico, valorizzando le conoscenze acquisite dagli alunni

e le loro esperienze, e nel contempo l’acquisizione degli strumenti necessari per

apprendere a selezionare le informazioni.

Realizzare interventi appropriati a sostegno degli alunni con bisogni educativi

speciali.

PERSONA

Orientare gli alunni nelle scelte di vita e nei comportamenti sociali.

“Educare istruendo” un cittadino responsabile e consapevole delle proprie

capacità e del proprio valore, nel rispetto di sé stesso e degli altri.

Promuovere il senso di responsabilità.

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RESPONSABILITA’ CONDIVISA: UN IMPEGNO PER TUTTI

Credere nella scuola, credere nella sua centralità nella

società, per la promozione della cultura della legalità e per

la formazione di una cittadinanza attiva e consapevole, è il

primo dovere morale, il primo impegno per tutti coloro

che operano, a vario titolo, in campo educativo, insegnanti,

collaboratori scolastici, personale ATA, genitori, operatori, perché ad essi è

affidata la responsabilità di istruire, educare e formare il cittadino di ogni tempo,

presente e futuro.

Contribuire alla valorizzazione dell’Istituzione scolastica, assicurando un

clima educativo fondato sulla condivisione delle scelte, sulla chiarezza della

concezione dell’educazione, sulla disponibilità certa e concreta alla risoluzione

dei problemi, mettendo al centro la persona che apprende, con le sue

specificità.

Prestare particolare attenzione alla relazione educativa, nei diversi

momenti della vita scolastica (colloqui, assemblee, organi collegiali, commissioni

di lavoro, dipartimenti, programmazione e verifica, attività in aula e fuori

dall’aula), che deve essere improntata sempre al rispetto reciproco dei ruoli, alla

comunicazione chiara ed efficace, al confronto sereno e alla fiducia reciproca.

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IL CUORE DEL POF…

… è il curricolo che viene predisposto dalla comunità professionale nel rispetto dei

vincoli posti dalle Indicazioni. La scuola definisce ed attua un curricolo da intendersi

come sintesi delle condizioni pedagogiche, organizzative e didattiche che consentono di

realizzare efficaci forme di insegnamento, nel rispetto degli obiettivi stabiliti nel quadro

di riferimento nazionale.

In un curricolo centrato sull’imparare ad apprendere e sulle competenze degli alunni, le

conoscenze rappresentano un sapere significativo per la vita: “una concezione non

nozionistica del sapere è interessata non tanto a ciò che un alunno sa ma a quello che

sa fare e a diventare con quello che sa”.

Il curricolo tiene conto:

1. degli alunni: dei loro problemi, le loro motivazioni, le abilità e le conoscenze che hanno già acquisito nelle precedenti esperienze familiari, sociali e scolastiche;

2. degli obiettivi esplicitati nelle Indicazioni in vista dei traguardi previsti per un

determinato ciclo; 3. delle modalità con cui i docenti realizzano concretamente i percorsi di istruzione,

in relazione alla situazione di partenza degli alunni e all’acquisizione delle competenze conclusive;

4. dei contenuti di insegnamento in relazione sia alla quota nazionale sia alla

flessibilità della scuola; 5. degli strumenti di verifica e di valutazione sia nelle fasi intermedie che

nell’accertamento degli esiti conclusivi. La costruzione del curricolo è un’azione complessa che presuppone professionalità e

dialogo tra la scuola e la famiglia e il territorio.

Crescere in una comunità di apprendimento è possibile se la scuola si configura come

comunità:

1. di pratiche, 2. di dialogo,

3. di diversità, 4. di persone.

IL CONCETTO DI COMPETENZA è inteso come capacità di attivare e combinare le

risorse interne possedute, conoscenze, disposizioni interiori, motivazioni e le risorse

esterne (mezzi e relazioni) per svolgere positivamente un compito. Le caratteristiche

fondamentali del costrutto di competenza sono:

1. la dinamicità;

2. la multidimensionalità; 3. la contingenza (interazione soggetto e contesto);

4. la flessibilità (dimensione trasversale che consiste in modi di agire generali e trasferibili in situazione diverse).

La scuola che sviluppa le competenze è un vivaio di relazioni significative e impegna

gli insegnanti a essere maestri, cioè adulti competenti che testimoniano con la loro

passione l’autenticità delle richieste che fanno ai loro alunni.

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LA RIVISITAZIONE DEI CURRICULA

I curricula disciplinari costituiscono il corpo centrale fondamentale del P.O.F.

Ad essi, dopo la rivisitazione effettuata sulla base della esperienza e dei risultati

precedenti, vengono collegate tutte le varie attività.

La rivisitazione dei curricula, soprattutto per Matematica e Italiano, parte dall’analisi dei

risultati delle prove Nazionali INVALSI e dall’analisi dei risultati dello scrutinio finale

dell’anno scolastico precedente.

Dopo aver evidenziato i punti di criticità nei risultati degli alunni relativi ai diversi

contenuti (suddivisi per grandi nuclei tematici e correlati ai processi cognitivi coinvolti),

viene adeguata la programmazione curriculare, ponendo più attenzione ai fini della

successiva pratica didattica a quei contenuti tematici in cui è stato evidenziato

maggiore disagio o difficoltà o per i quali è necessario intensificare l’azione didattica per

lo sviluppo delle eccellenze.

La rivisitazione interessa anche il confronto e la diffusione tra docenti di metodologie

didattiche innovative e alternative per facilitare l’apprendimento degli alunni.

Fondamentale per la rivisitazione critica è lo stimolo di alcuni docenti che vantano nel

proprio curricolo professionale attività di formazione presso Enti Nazionali (ANSAS –

INDIRE), sperimentazione personale di metodologie innovative, esperienza di

organizzazione/direzione di Dipartimenti disciplinari, esperienze professionali di diverse

tipologie nei POR – PON - PQM.

Il corpo centrale dei curricula disciplinari non esplica la sua funzione solo attraverso la

ordinaria attività curriculare.

Questo momento che costituisce la struttura essenziale del Piano della Scuola si dirama

in una serie di opportunità ulteriori, extracurricolari e facoltative che la Scuola offre

come opportunità formativa in funzione del recupero/consolidamento di competenze di

base e/o sviluppo delle eccellenze o soltanto come possibilità di ampliare e completare

la propria formazione con attività culturali diversificate.

Canali centrali, e possiamo dire storici, dell’ampliamento dell’Offerta Formativa della

Scuola sono:

PPPRRROOOGGGEEETTTTTTIII LLLIIINNNGGGUUUEEE CCCOOOMMMUUUNNNIIITTTAAARRRIIIEEE

TTTRRRIIINNNIIITTTYYY CCCOOOLLLLLLEEEGGGEEE (((cccooonnn ccceeerrrtttiiifffiiicccaaazzziiiooonnneee)))

IIINNNFFFOOORRRMMMAAATTTIIICCCAAA

AAATTTTTTIIIVVVIIITTTAAA ’’’ MMMOOOTTTOOORRRIIIEEE EEE SSSPPPOOORRRTTTIIIVVVEEE

PPPRRROOOGGGRRRAAAMMMMMMAAA FFFRRRUUUTTTTTTAAA NNNEEELLLLLLEEE SSSCCCUUUOOOLLLEEE CCCOOORRRAAALLLEEE DDD ’’’IIISSSTTTIIITTTUUUTTTOOO

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LE ATTIVITA’ DELLA SCUOLA

I CAMPI DI ESPERIENZA

NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA

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SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA DI 1° GRADO

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...

...

ORGANIZZAZIONE E MODELLI

SCUOLA DELL’INFANZIA

TEMPO SCUOLA (40 h., dal lun. al ven.) 08,00 – 16,00 (plessi Patti, S. Giovanni, S. Nicolella)

08,15 – 16,15 (plesso Montagnareale)

ORARIO SETTIMANALE Ore 40: plessi Patti, S. Giovanni, Montagnareale,

S. Nicolella.

ORARIO DI SERVIZIO DEI DOCENTI 08,00 – 13,00 / 11,00 – 16,00 (plessi Patti, S. Giovanni,

S. Nicolella)

08,15 – 13,00 / 11,15 – 16,15 (plesso Montagnareale)

LABORATORI PROPOSTI Linguistico – Artistico – Espressivo - Manipolativo

La flessibilità è la caratteristica peculiare di una scuola innovativa ed efficiente che valorizza appieno le risorse per garantire qualità dell’insegnamento-apprendimento.

Viene nominato un insegnante-coordinatore per ogni sezione.

L’orario d’ingresso sarà flessibile fino alle ore 9.30.

Collegialmente si segue una programmazione di tutte le attività, adattandole alle esigenze ambientali e seguendo un unico filo conduttore, comune a tutti i plessi, “La costituzione: bussola per la vita”

Le attività di laboratorio sono strutturate per gruppi omogenei ed eterogenei.

SCUOLA PRIMARIA

TEMPO SCUOLA Dal lunedì al sabato (Tempo normale) Dal lunedì al venerdì (Tempo pieno)

h. 08,15 – 16,15 (Tempo pieno, cl. IA): plesso XXV Aprile Patti.

h. 08,15 – 13,05 (adeguamento servizio di trasporto): plesso XXV Aprile Patti.

h. 08,15 – 12,45: plessi Montagnareale, Santa Nicolella, Scala, Gallo.

ORARIO SETTIMANALE

Ore 30 (27 ore disciplinari più 3 ore di attività opzionali facoltative): plesso XXV Aprile Patti.

Ore 27: plessi Montagnareale, Santa Nicolella, Scala, Gallo.

ORARIO DI SERVIZIO DEI DOCENTI h. 22+2 di programmazione (per cattedra intera)

LABORATORI PROPOSTI Linguistico-Artistico-Espressivo.

Viene nominato un insegnante-coordinatore per ogni classe, già dall’anno scolastico 2009-2010. Gli insegnati-coordinatori vengono individuati tra i docenti che svolgono attività di insegnamento “prevalente” nelle rispettive classi. Le attività di laboratorio sono gestite dai docenti interni. Tutti gli insegnamenti e le attività laboratoriali possono coinvolgere gruppi classe e/o interclasse, con la massima flessibilità. Le attività opzionali vengono inserite preferibilmente nelle ultime ore della giornata.

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SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

TEMPO SCUOLA (dal lunedì al sabato)

Plesso Bellini

h. 08,10 – 13,10 (Lunedì, Mercoledì, Giovedì, Sabato)

h. 08,10 – 17,00 (Martedì, Venerdì – comprensivo di mensa ore 13,10-14,00)

Plesso Montagnareale

h. 08,15 – 13,15 (Lunedì, Mercoledì, Giovedì, Sabato)

h. 08,15 – 16,15 (Martedì, Venerdì – comprensivo di mensa ore 13,15-14,15)

ORARIO SETTIMANALE

Plesso Bellini

Ore 30: tempo normale

Ore 38 (ore 36 + 2 di mensa)

Plesso Montagnareale

Ore 36 (ore 34 + 2 di mensa)

ORARIO DI SERVIZIO DEI DOCENTI h. 18 cattedra

LABORATORI PROPOSTI Linguistico – Artistico-espressivo – Musicale – Ginnico –

Scientifico – Lettura.

Viene nominato un insegnante-coordinatore per classe.

Nella predisposizione dell’orario per discipline la scuola si attiva, compatibilmente con i vincoli esterni (legati alla presenza di spezzoni orari su cui operano diversi docenti in servizio anche presso altri Istituti Scolastici), per l’utilizzo ottimale delle risorse nel contesto classe. L’obiettivo dell’azione didattica è l’acquisizione di competenze trasversali e specifiche descritte nel profilo dello studente al termine del primo ciclo. L’impianto della progettazione formativa è sostenuta da forme organizzative che utilizzano strategie didattiche collegiali. DIPARTIMENTI Assume valenza strategica l’istituzione dei Dipartimenti Disciplinari per valorizzare la dimensione collegiale e cooperativa dei docenti e per una progettualità condivisa e flessibile del curricolo. I dipartimenti, quali articolazioni funzionali dello stesso collegio, hanno funzione di supporto alla didattica e alla progettazione, in una visione unitaria e integrata. Essi costituiscono un efficace modello organizzativo per favorire un maggior raccordo tra le discipline per realizzare interventi sistematici in relazione alla didattica per competenze, all’orientamento e alla valutazione degli apprendimenti. Un dipartimento disciplinare comprende tutti i docenti della stessa disciplina o area disciplinare. Il lavoro dei Dipartimenti Disciplinari è coordinato da un docente designato. Scopo dei dipartimenti

Un continuo scambio di idee, pareri e decisioni nella pianificazione DIDATTICA.

La possibilità di confrontare il processo di INSEGNAMENTO/ APPRENDIMENTO.

la partecipazione collettiva agli obiettivi, ai programmi e alle modalità attuative del POF.

L’Istituto, sul piano organizzativo e didattico definisce e individua i seguenti dipartimenti: DIPARTIMENTO LINGUISTICO-ESPRESSIVO. DIPARTIMENTO SCIENTIFICO.

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I LABORATORI

Che cosa intendiamo per laboratorio…

Non solo luogo fisico ben attrezzato ma luogo di esperienza

concreta, dove… si fa, si crea, si scopre, si ipotizza, si sperimenta, si

coopera, si produce in diversi modi…

“il laboratorio è il luogo dove si genera creatività”.

L’istituto è dotato di:

laboratori multimediali,

laboratori linguistici,

laboratori scientifici,

laboratori musicali,

laboratorio di ceramica,

galleria d’arte, palestre, biblioteche, Aule video, Lim...

Le attività di laboratorio in orario scolastico si articolano in:

· Laboratori curricolari: artistico - espressivo, tecnologico, informatico, scientifico;

· Laboratori integrativi: attività di progetto.

MOMENTI ASSOCIATIVI E RICREATIVI

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PROGETTI

ARRICCHIMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA

ACCOGLIENZA CONTINUITA’ ORIENTAMENTO

PROGETTI DI CONTINUITA’ E ORIENTAMENTO PROGETTI DI CONTINUITA’ E ORIENTAMENTO

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La “progettualità integrata” rappresenta la base

dell’ampliamento dell’Offerta Formativa.

L’Istituto, nell’ambito della propria progettualità, al fine di

predisporre ambienti accoglienti, relazioni rassicuranti,

attività in comune tra gli alunni delle classi “ponte” e

momenti d’incontro e condivisione affinché si realizzi una

effettiva continuità che allarghi gli spazi fin qui

sperimentati, predispone e attua un percorso di

“Accoglienza” predisponendo ambienti ed occasioni

adeguati al proprio “Progetto educativo” valorizzando tutte

le risorse disponibili, in quanto consapevole che la scuola non è solo luogo di

apprendimento e della cognitività, ma anche luogo di vita.

Attenzione viene prestata anche ai percorsi progettuali riferiti alla “Continuità” al fine

di garantire, ai bambini e agli alunni che transiteranno nell’ordine di scuola successivo,

percorsi formativi organici e completi, cercando anche di prevenire qualsiasi difficoltà

che potrebbe sorgere in tale passaggio. In particolare il passaggio dalla Scuola

dell’Infanzia alla scuola Primaria rappresenta, per i bambini, una fase importante,

caratterizzata da incertezze, da novità e da impegni sia scolastici che extrascolastici. I

progetti continuità infanzia-primaria hanno l’obiettivo di “sostenere” il bambino in

questo primo contatto con la Scuola Primaria, mettendolo a contatto con gli ambienti

fisici in cui andrà ad operare, con nuovi insegnanti e con un metodo di lavoro sempre

più intenso e produttivo. Il tutto valorizzando le competenze già acquisite e nel rispetto

di quelli che sono gli elementi distintivi propri dell’età evolutiva che il bambino sta

attraversando; le attività progettuali, a valenza laboratoriale, sono improntate sul gioco

e sul gioco-lavoro, sfruttando l’entusiasmo, il desiderio di nuovi apprendimenti.

L’aspetto ludico delle attività consentirà al bambino di inserirsi nel nuovo contesto

scolastico senza traumi e di vivere le nuove esperienze scolastiche e culturali

serenamente.

La scuola, ancora, è consapevole

dell’importanza dell’orientare i ragazzi,

pertanto anche in questo caso si attiva con

percorsi di “Orientamento” articolati in più

dimensioni: non solo orientamento per scelte

relative all’ambito scolastico, ma soprattutto

un “orientamento alla vita”, in un percorso formativo continuo, un personale progetto

che parta dalla capacità di scegliere conoscendo la realtà, ma anche e soprattutto se

stessi; in questo caso si da una ulteriore possibilità, agli “alunni in formazione”, di

conoscersi, scoprire e potenziare le proprie capacità, affrontare i propri problemi,

operare delle scelte sempre più in modo autonomo (in relazione all’età).

La nostra Scuola si assume l’impegno di creare le condizioni per il raggiungimento dello

stato di benessere dell’utenza, alunni e famiglie, per contrastare il disagio, prevenire la

dispersione scolastica e il rischio di abbandono per qualsivoglia ragione e accrescere il

successo formativo mediante il miglioramento in senso qualitativo dei processi di

insegnamento/apprendimento.

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Particolare attenzione, perciò, è indirizzata anche alla

progettazione di percorsi/processi educativi finalizzati alla

rimozione delle cause del disagio, all’integrazione degli alunni

disabili e stranieri (inclusione), al recupero della motivazione,

all’acquisizione di un metodo di studio (imparare ad

imparare), all’acquisizione delle competenze di base

soprattutto nell’area linguistica e scientifica.

Si dà precedenza, nei progetti finanziabili con il Fondo d’istituto, ai progetti di continuità

fra i diversi livelli di scolarità, ai progetti che consentano di ampliare la

contemporaneità ove le esigenze risultano prioritarie (B.E.S., inclusione) ai fini del

raggiungimento degli obiettivi formativi irrinunciabili e ai progetti che qualificano il

servizio scolastico.

In generale, nei progetti di arricchimento dell’Offerta

Formativa, i docenti trovano lo spazio per mettere in atto le

strategie educativo-didattiche più adatte agli stili di

apprendimento degli allievi.

Le dinamiche che sottendono la realizzazione dei progetti

consentono inoltre l’instaurarsi di un clima relazionale

particolarmente stimolante e favoriscono, per talune

iniziative, la partecipazione delle famiglie (es., attività teatrali, Presepi Viventi, ecc.).

Tutti i progetti rispondono ai seguenti indicatori:

▪ COMPATIBILITA’: con il Piano dell’Offerta Formativa.

▪ FATTIBILITA’: siano determinate e presenti le risorse necessarie.

▪ ACCETTABILITA’: siano progetti richiesti/graditi particolarmente dall’utenza.

Nel nostro contesto scolastico sono state individuate

le seguenti Aree Progettuali, Territorio e

Ambiente; Sport e Benessere, Area dei

Linguaggi, per la redazione di Progetti P.O.F. unitari

con “sviluppo in verticale” e/o differenziati per ordine

di Scuola, di alta valenza educativa, integrati nel

curricolo scolastico, ed eventualmente ampliati ove lo

consentano le risorse finanziarie. Nell’ambito delle

suddette Aree verranno realizzate le seguenti attività

progettuali promosse dai docenti d’istituto, finanziate

(se previsto) con il Fondo d’Istituto:

SCUOLA DELL’INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SC. SEC. I GRADO

Il tempo che fa... il tempo che passa

Attività motoria: Muovendo s’impara

Cantiamo insieme

Attività motoria: Muovendo s’impara

Attività motoria: Sport di classe

Attività motoria: Perseus

Scienza in gioco

Lingua Francese

Lingua Spagnola

Corale d’Istituto

Prescuola

Inclusione

Inclusione

Lingua Spagnola

Scienza in gioco

Giochi Sportivi Studenteschi

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Di seguito il dettaglio delle iniziative progettuali / manifestazioni in collaborazione con altri Istituti

Scolastici, Enti, Associazioni:

PROTOCOLLI D’INTESA – RETI TRA SCUOLE / ENTI / ASSOCIAZIONI

INIZIATIVE ISTITUTI / ENTI / ASSOCIAZIONI

Protocollo d’Intesa finalizzato a promuovere e diffondere la cultura scientifica nell’ambito della Scuola Secondaria di I Grado.

Protocollo d’Intesa con il Liceo Classico – Scientifico – Linguistico “V. Emanuele” di Patti.

Protocollo d’Intesa finalizzato a promuovere e diffondere la cultura scientifica nell’ambito della Scuola Secondaria di I Grado.

Protocollo d’Intesa con l’I.I.S. “Borghese-Faranda” di Patti.

Progetto riferito alla legge regionale 20 novembre 2008, n. 15 art. 1, Regione Siciliana, finalizzato all’attuazione di una serie di iniziative (nell’ambito del progetto “Cittadini consapevoli per il domani”) che hanno come obiettivo quello di formare coscienze libere e democratiche, di sviluppare il rifiuto di ogni forma di omertà o di accettazione passiva e acritica della violenza, di infondere il coraggio della denuncia e della ribellione alla sopraffazione, di conoscere e apprezzare il patrimonio ambientale ed artistico-monumentale del proprio territorio. Destinatari: alunni della Scuola Secondaria di I Grado e alunni della Scuola Primaria.

Finanziato dalla Regione Sicilia.

Accordo di Rete finalizzato alla presentazione/attuazione di un progetto (denominato “Costruttori di Legalità”) riferito alla legge regionale 13 settembre 1999, n. 20 all’art. 14 (Regione Siciliana), al fine di contribuire a consolidare una nuova coscienza finalizzata all’educazione civica, per iniziative riguardanti attività integrative, di documentazione, approfondimento, studio e ricerca sui valori della legalità in Sicilia. Destinatari: alunni della Scuola Secondaria di I Grado e alunni della Scuola Primaria.

Finanziato dalla Regione Sicilia. Rete di Scuole: I.C. Gioiosa Marea (capofila) – I.C. N.3 L. Radice Patti – I.C. N.2 L. Pirandello di Patti – I.C. S. Piero Patti – I.C. Longi – I.C. di Brolo.

Accordo di Rete/Partenariato per la predisposizione e attuazione di un progetto volto alla “prevenzione dell’uso di alcool, fumo e delle nuove dipendenze patologiche” – D.D. n. 1437 del 12 luglio 2012, Regione Siciliana, Assessorato della Famiglia, delle Politiche Sociali e del lavoro. Destinatari: alunni Scuola Secondaria di I Grado.

Rete di Scuole: I.C. N.3 Patti (capofila), I.C. N.2 Patti. -- Soggetti partner: Associazione di Promozione Sociale Futuro Migliore di Patti, Associazione di Volontariato Fraternità Misericordia di San Piero Patti.

Progetto Pilota, sperimentale, “Verso una Scuola Amica” proposto dal MIUR e dall'UNICEF Italia; il progetto si propone di favorire non solo la conoscenza dei diritti enunciati dalla Convenzione sui Diritti dell'infanzia e dell'adolescenza, ma soprattutto l'assunzione di prassi educative che permettano ai bambini e ai ragazzi di vivere e condividere i diritti che li riguardano.

Enti promotori: MIUR e UNICEF Italia

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La “Cultura della Sicurezza” è obiettivo trasversale della Scuola. Si attua con l’informazione e la

formazione sulla prevenzione dei rischi; iniziative correlate, tra l’altro, sono:

INIZIATIVE ISTITUTI / ENTI / ASSOCIAZIONI

Manifestazione d’interesse relativa al Progetto di Educazione Stradale Lim. Edu. Strada, rivolto agli alunni della Scuola Primaria e Secondaria di I Grado: attraverso l’utilizzo di strumenti multimediali (LIM) si pone l’obiettivo di educare i giovani a un corretto comportamento in strada per promuovere anche capacità di analisi, di critica e di sintesi.

Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca (M.I.U.R.).

Ulteriori momenti educativi-formativi, con la finalità di incrementare il senso civico degli alunni e di

sensibilizzarli ulteriormente su specifiche tematiche sociali, sono rappresentati dalla partecipazione a

iniziative / concorsi che, in modo particolare, fanno riferimento alla “solidarietà”:

INIZIATIVE ISTITUTI / ENTI / ASSOCIAZIONI

Raccolta fondi per Telethon, finalizzata a sostenere la ricerca scientifica riferita alla malattie genetiche. Viene attuata nell’ambito dell’Istituto da diversi anni scolastici, in tutti gli ordini di scuola, coinvolgendo gli alunni anche in attività laboratoriali per la realizzazione di piccoli manufatti da utilizzare per la raccolta dei fondi.

Fondazione Telethon (promotrice dell’iniziativa).

Iniziativa di “Adozione a distanza”, avviata da diversi anni nell’Istituto, ha già permesso di concludere il ciclo di adozione per due bambini. E’ un’opportunità che consente agli alunni di accompagnare il terzo bambino “adottato” nella sua crescita e di offrirgli una vita più dignitosa, in quanto usufruisce di un'alimentazione adeguata, della frequenza di una scuola che gli consente di acquisire un livello base di istruzione, del necessario materiale scolastico e di controlli e cure mediche in caso di bisogno. Il bambino adottato si chiama Yogesh, è nato nell’anno 2001 nella cittadina di Pune (in India) e parla la lingua Marathi. Ogni anno riceviamo almeno due disegni del nostro amico lontano che sembrano dire... grazie!

Organizzazione Non Governativa di cooperazione allo sviluppo “Intervita Onlus” (promotrice dell’iniziativa).

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AREA DEI BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI, DEL SOSTEGNO E DELL’INTEGRAZIONE

“Ho imparato che il problema degli altri è uguale al mio. Sortirne insieme è la politica, sortirne da

soli è l’avarizia” (Don Milani)

La scuola pubblica ha un grande compito da svolgere:

assicurare a ogni cittadino il pieno sviluppo della persona

umana. Una scuola inclusiva mette in atto tutte le strategie

utili a rendere uguali e non dissimili le persone. Significa che

bisogna operare contro ogni discriminazione, de-costruire

stereotipi e pregiudizi, imparare a valorizzare il punto di vista, gli stili cognitivi, le

abilità e le disabilità di ciascuno. La capacità della scuola di essere accogliente ed

inclusiva si attualizza oggi anche in rapporto agli alunni stranieri e/o con disagio socio-

culturale-familiare. L’inclusione di alunni con specifiche esigenze educative, anche

disabili, non produce un abbassamento della qualità dei processi di apprendimento.

Anzi, l’eterogeneità dei gruppi classe, in presenza di un buon progetto educativo e di

una buona didattica, stimola processi significativi di apprendimento e di socializzazione.

L’impegno deve essere anche di tipo culturale affinché la “diversità” non venga

percepita come avversità e l’incontro con l’altro non venga vissuto con paura, ma come

occasione di conoscenza e crescita comune.

La Scuola partecipa all’iniziativa “Verso Una Scuola Amica”,

per creare una scuola in cui la Convenzione sui diritti

dell’infanzia e dell’adolescenza viene attuata e vissuta

quotidianamente dai bambini e dai ragazzi. Una scuola amica

valorizza le differenze e promuove la partecipazione autentica del

soggetto al proprio processo formativo.

La Circolare Ministeriale n 8/2013 e la Direttiva Ministeriale del 27 dicembre 2012

”strumenti d’intervento per alunni con Bisogni Educativi Speciali e organizzazione

territoriale per l’inclusione scolastica”- Indicazioni operative - estendono a tutti gli

studenti in difficoltà il diritto alla personalizzazione dell’apprendimento, richiamandosi

espressamente ai principi enunciati dalla Legge 53/2003. Fermo restando l’obbligo di

presentazione delle certificazioni per l’esercizio dei diritti conseguenti alle situazioni di

disabilità e di DSA, è compito dei Consigli di classe indicare in quali altri casi sia

opportuna e necessaria l’adozione formalizzata di una personalizzazione della didattica

ed eventualmente di misure compensative o dispensative, nella prospettiva di una

presa in carico globale ed inclusiva di tutti gli alunni. Pertanto con la sigla BES si fa

riferimento ai Bisogni Educativi Speciali portati da tutti quegli alunni che presentano

difficoltà richiedenti interventi individualizzati non obbligatoriamente supportati da

una diagnosi medica e/o psicologica, ma comunque riferiti a situazioni di difficoltà

tali da far prefigurare un intervento mirato, personalizzato (anche temporaneo). Il

panorama dei bisogni è molto vasto e non si riferisce esclusivamente a cause

specifiche: si può trattare di svantaggio sociale e culturale, di disturbi specifici di

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apprendimento e/o di disturbi evolutivi specifici, di difficoltà derivanti dalla non

conoscenza della cultura e della lingua italiana perché appartenenti a culture diverse.

I Consigli di classe o i team dei docenti nelle Scuole Primarie dell’Istituto, ottemperando

alle suddette indicazioni ministeriali, nei casi di alunni con Bisogni Educativi Speciali, si

attivano elaborando (per ogni singolo allievo) un Piano Didattico Personalizzato (PDP)

strutturato sulla base di un percorso individualizzato e personalizzato che costituisce lo

strumento privilegiato con cui le difficoltà di apprendimento connesse ai BES possono

essere affrontate. Il PDP ha lo scopo di definire, monitorare e documentare le strategie

di intervento più idonee e i criteri di valutazione degli apprendimenti; in esso si

potranno includere progettazioni didattico-educative calibrate sui livelli minimi attesi

per le competenze in uscita, da parte dei docenti, sia nelle attività individuali che

collegiali.

In particolare la scuola progetta e realizza percorsi didattici specifici per rispondere ai

Bisogni Educativi degli allievi con Disturbi Specifici dell’Apprendimento (D.S.A.)

adeguatamente certificati (con diagnosi medica). A tal fine, per ogni singolo allievo, si

attiva per: 1) Determinare inizialmente il “funzionamento” delle abilità strumentali:

lettura, scrittura, calcolo; 2) Determinare le caratteristiche del processo di

apprendimento: lentezza, caduta nei processi di automatizzazione, difficoltà a

memorizzare sequenze, difficoltà nei compiti di integrazione;… 3) Determinare il livello

di consapevolezza (da parte dell’alunno) del proprio modo di apprendere: conoscere le

proprie modalità di apprendimento, i processi e le strategie mentali per lo svolgimento

di compiti; applicare consapevolmente comportamenti e strategie operative adeguate al

proprio stile cognitivo;… 4) Individuare le eventuali modifiche o adattamenti all’interno

degli obiettivi disciplinari; 5) Mettere in atto strategie metodologiche e didattiche:

nell'individuare le strategie metodologiche e didattiche il Consiglio di Classe e/o il team

terrà conto dei tempi di elaborazione, dei tempi di produzione, della quantità dei

compiti assegnati, della comprensione consegne, scritte e orali; dell’uso e scelta di

mediatori didattici che facilitano l'apprendimento (immagini, schemi, mappe, ecc.); 6)

Attuare misure dispensative: nell'ambito delle discipline l'alunno viene dispensato dalla

lettura ad alta voce, dal prendere appunti, dal rispetto dei tempi standard; …); 7)

Utilizzare strumenti compensativi, l'alunno usufruirà dei seguenti strumenti

compensativi nelle aree disciplinari: tabelle e formulari; calcolatrice; computer; risorse

audio: sintesi vocale, audiolibri, libri parlati; …; 8) Patto con la famiglia, si concordano:

i compiti a casa, le modalità di aiuto (chi, come, per quanto tempo, per quali

attività/discipline - gli strumenti compensativi utilizzati a casa), le dispense, la riduzione

di compiti, le interrogazioni, altro; 9) Adottare appropriati criteri e modalità di Verifica e

Valutazione: organizzazione di interrogazioni programmate; compensazione con prove

orali di compiti scritti non ritenuti adeguati; uso di mediatori didattici durante le

interrogazioni; valutazioni più attente ai contenuti che non alla forma;… (In base al

D.P.R. n. 122 del 22 giugno 2009 per gli alunni con difficoltà specifiche di

apprendimento - D.S.A. - adeguatamente certificate, la valutazione e la verifica degli

apprendimenti, comprese quelle effettuate in sede di esame conclusivo dei cicli, devono

tener conto delle specifiche situazioni soggettive di tali alunni; a tali fini, nello

svolgimento dell’attività didattica e delle prove d’esame, sono adottati, nell’ambito delle

risorse finanziarie disponibili a legislazione vigente, gli strumenti metodologico-didattici

compensativi e dispensativi ritenuti più idonei. In ultimo, in base all’art. 5, comma 4,

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della Legge 8 ottobre 2010, n. 170, “Agli studenti con DSA sono garantite, durante il

percorso di istruzione e di formazione scolastica e universitaria, adeguate forme di

verifica e di valutazione, anche per quanto concerne gli esami di Stato...”).

Anche nel corrente anno scolastico è attivo, presso il plesso XXV Aprile di Patti, uno

“Sportello DSA/ADHD” (nell’ambito della successiva specificata rete denominata

RE.S.A.B.E.S.) gestito dalla dott.ssa M. Andaloro, rivolto ad insegnanti, alunni e

genitori. L’organizzazione scolastica dell’istituto ha in attivo 8 docenti, distribuiti nei tre

ordini di scuola, formati come referenti DSA, che rappresentano una risorsa per

effettuare tempestive operazioni di screening e precoci individuazioni di DSA.

Con riferimento ai Bisogni Educativi degli alunni disabili, nella scuola le attività di

sostegno, svolte da docenti specializzati coadiuvati da un’equipe di operatori psico-

pedagogici (appartenenti all’A.S.P. 5 Distretto di Patti), costituiscono parte integrante

delle attività didattico educative dell’Istituto e mirano ad agevolare l’integrazione di

alunni in difficoltà psico-fisiche e ad accompagnarne il percorso formativo nel

contesto della classe/sezione di appartenenza.

Vengono predisposti anche lavori individualizzati finalizzati all’acquisizione di abilità e di

competenze, tenendo presente l’obiettivo primario dell’integrazione.

La programmazione individualizzata, redatta considerando i pre-requisiti educativi

e didattici dell’alunno e le sue potenzialità, stabilisce obiettivi graduali coerenti con la

programmazione di classe/sezione seguendo metodologie semplificate nell’ambito

del Piano Educativo Individualizzato (PEI), nel quale vengono presi in

considerazione gli obiettivi educativi e didattici stabiliti per la classe; in base alle

potenzialità dell'alunno, si decide di mantenerne comuni alcuni e/o di differenziarne

altri. In aggiunta agli obiettivi relativi alle discipline, il PEI tiene conto anche

dell'autonomia sia personale che sociale dell'alunno, con il fine di favorire la sua reale

integrazione sia nell’ambito scolastico che extra-scolastico. Il PEI viene periodicamente

verificato e modificato in caso di necessità, per consentire un ottimale adattamento alla

situazione dell’allievo.

Particolare attenzione viene riservata gli alunni stranieri - tutti coinvolti nelle attività

progettuali, scolastiche ed extrascolastiche della scuola -, negli ultimi anni presenti

sempre in misura maggiore nel nostro territorio, accomunati a volte dalle difficoltà

incontrate a livello linguistico e a livello di integrazione socio-culturale. L’Istituto

considera l’integrazione degli alunni stranieri un’importante occasione di tipo educativo,

utile sia agli interessati che alla classe e alla scuola nel suo complesso e si attiva (oltre

all’elaborazione di un eventuale Piano Didattico Personalizzato - PDP -, che tenga conto

dei specifici bisogni formativi, come già specificato), per attuare un percorso di

accoglienza, con le équipe pedagogiche di sezione e di classe per:

favorire attività di socializzazione e di lavoro di gruppo, che valorizzino la

collaborazione, lo scambio di idee, l'aiuto reciproco

favorire momenti di discussione e di studio riferiti alla "cultura" di provenienza, in

modo che le conoscenze degli alunni stranieri diventino una risorsa culturale per la

classe

discutere con la classe i problemi connessi al processo di integrazione e concordare i

comportamenti più opportuni.

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Per la gestione delle attività per l’inclusione degli alunni con Bisogni Educativi Speciali

(BES) le direttive ministeriali forniscono particolari indicazioni, tra queste la specifica

che le competenze assegnate al Gruppo di Lavoro per l’Handicap di Istituto – GLHI -, si

estendono alle problematiche relative a tutti i BES per cui il GLHI vede trasformare il

proprio acronimo in GLI Gruppo di Lavoro per l’Inclusione. Uno dei compiti del GLI in

seno all’Istituto, è quello di elaborare una proposta di Piano Annuale per l’Inclusività

(PAI) riferito a tutti gli alunni con BES procedendo ad un’analisi delle criticità e dei punti

di forza degli interventi di inclusione scolastica operati nell’anno scolastico che si

conclude: è un documento interno della scuola autonoma, finalizzato all’auto-

conoscenza e alla pianificazione della propria offerta formativa in senso inclusivo,

sfondo e fondamento sul quale sviluppare una didattica attenta ai diversi bisogni

educativi degli alunni. Questo Istituto, al fine di rendere più incisivi gli interventi a

favore degli alunni con Bisogni Educativi Speciali, per il terzo anno consecutivo ha

aderito alla rete provinciale di scuole, attualmente denominata “RE.S.A.B.E.S.” - Rete

Scolastica Alunni con Bisogni Educativi Speciali -, avente come scuola Capofila l’Istituto

Tecnico Nautico “Caio Duilio” di Messina. La rete, mirando a promuovere sul territorio

della provincia di Messina l’integrazione del servizio scolastico con gli altri servizi svolti

da Enti pubblici e privati,

si pone i seguenti obiettivi:

▪ miglioramento della qualità del servizio scolastico a favore degli alunni con bisogni

educativi speciali (BES);

▪ arricchimento delle competenze dei docenti nell’area educativo-didattica a favore

degli alunni che presentano bisogni educativi speciali;

▪ promozione di studi e ricerche grazie alla collaborazione con l’Università degli Studi

di Messina (Dipartimento di Scienze Cognitive e Sociali e Dipartimento di Scienze

Pediatriche), l’Associazione Italiana Dislessia, l’Associazione Anastasis, l’Associazione

In.Formazione;

“spazia” tra i seguenti settori di intervento

▪ interventi a favore degli alunni con BES, dei loro genitori e dei docenti;

▪ informazione, prevenzione, formazione, consulenza ed intervento a favore di alunni

con Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA);

realizza le seguenti attività

a) consulenza (interventi quindicinali nelle singole scuole da parte delle esperte)

▪ sportelli di ascolto e consulenza a favore di docenti, genitori, alunni;

▪ supporto ai docenti della Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria;

▪ osservazioni in classe;

▪ supporto alla gestione della classe;

▪ approfondimento diagnostico;

b) formazione, incontri seminariali con i docenti sui temi:

▪ l’osservazione delle difficoltà di apprendimento collegate ai BES dall’infanzia

all’adolescenza;

▪ la conduzione dello screening (dalla somministrazione delle prove allo scoring);

▪ la stesura del PDP;

▪ la gestione della classe in presenza di alunni con bisogni educativi speciali;

▪ il potenziamento delle abilità di lettura, scrittura, matematica e delle strategie di

studio.

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AGGIORNAMENTO DOCENTI

ATTIVITÀ DI FORMAZIONE E RICERCA-AZIONE PER IL MIGLIORAMENTO E L’INNOVAZIONE

METODOLOGICO-DIDATTICA

“L’importanza del ruolo dell’insegnante in quanto promotore del cambiamento, della comprensione

e della tolleranza reciproca, non è mai stata così evidente come oggi. La necessità di cambiare

assegna enormi responsabilità agli insegnanti che contribuiscono a forgiare i caratteri e gli spiriti

delle nuove generazioni.

(Jacques Delors)

Accanto alla solida padronanza dei contenuti disciplinari si rendono necessarie una non

minore abilità nel gestire e modulare in maniera differenziata le forme e i modi con cui

il sapere può essere comunicato e trasmesso, nonché la capacità di cogliere le

specificità dei contesti e delle situazioni e di adattare conseguentemente il proprio

operato.

Già nel 1966 l’UNESCO sottolineava che “si deve riconoscere che il progresso

nell’educazione dipende in gran parte della preparazione e dall’abilità del gruppo di

insegnanti in genere, e dalle qualità umane, pedagogiche e tecniche dei singoli

insegnanti”.

La formazione in questa società sempre più complessa, pertanto, acquista una

rilevanza strategica e costituisce un elemento di fondamentale importanza, sia per la

riqualificazione della professionalità del personale docente che per la definizione di

specifici ruoli professionali legati alle nuove attribuzioni della scuola “autonoma”.

In quest’ottica il Collegio dei Docenti predispone ogni anno un piano di formazione che

tiene conto sia delle progettualità attivate o da attivare, sia delle istanze teoriche,

tecniche ed organizzative connesse alla gestione complessiva dell’offerta formativa,

integrabile durante l’anno scolastico sulla base di sopravvenute esigenze formative.

Accanto alle attività collegiali programmate vi sono le varie proposte formative (corsi,

seminari,…) che gli uffici scolatici centrali (MIUR, Ufficio Scolastico Regionale e Ufficio

Scolastico Provinciale) e istituzioni/Enti del comprensorio attivano e/o promuovono nel

corso dell’anno scolastico.

Per l’anno scolastico corrente, nell’ambito dell’Istituto, sono stati programmati e si è

data l’adesione (attualmente) a percorsi formativi e di aggiornamento relativi, tra

l’altro, alle seguenti tematiche: Bisogni Educativi Speciali (BES) inclusi i Disturbi

specifici dell’apprendimento; Progettazione e valutazione (Valutazione e Miglioramento:

Piano di Miglioramento).

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Accordo di rete denominato RE.S.A.B.E.S. Rete Scolastica Alunni con Bisogni Educativi Speciali, finalizzato a creare un coordinamento tra le scuole del Comune e della Provincia di Messina, per un supporto psicopedagogico destinato agli alunni con Bisogni Educativi Speciali e per coordinare, unitamente agli Enti di Formazione aderenti alla Rete, seminari di studio per affinare le competenze pedagogiche e didattiche dei Docenti. Rete di Scuole: I.I. Scolastici della provincia di Messina. Scuola Capofila “I.T.N. Caio Duilio” di Messina.

Accordo di rete per l’attuazione di un Progetto di Ricerca Azione (RA) per la diffusione dell’innovazione tecnologica attraverso la Sperimentazione Metodologica-Didattica in contesti a rischio socio-educativo, rivolto a docenti della Scuola Primaria e della Scuola Secondaria di I Grado. Rete di Scuole: I.C. N.2 “Giovanni Paolo II” di Capo d’Orlando (capofila) - I.C. N.1 di Capo d’Orlando - I.C. N.1 “Cesareo” di Sant’Agata Militello - I.C. N.3 “L. Radice” Patti - I.C. 2 “Pirandello” Patti.

Corso di formazione rivolto alle famiglie e attuato nell’ambito del progetto Alcol, fumo e nuove dipendenze patologiche: no grazie, finanziato dall’Assessorato della Famiglia e delle Politiche Sociali della Regione Sicilia. L’obiettivo del progetto, attuato attraverso l’intervento dei docenti dell’Università di Palermo, Catania e Messina, è quello di promuovere la cultura della salute tra i giovani attraverso la diffusione delle conoscenze scientifiche sui danni prodotti dal consumo delle sostanze d’abuso che si basi non su principi dogmatici poco metabolizzabili ma, invece, sul richiamo consapevole e condiviso delle intelligenze e delle conoscenze.

Progetto pilota di formazione rivolto agli insegnanti della Scuola dell’Infanzia, relativo alla prevenzione della violenza sui minori a rischio di abuso e maltrattamento. L’iniziativa di formazione, promossa e attuata con propri operatori dall’ASP 5 Messina si pone, tra l’altro, gli obiettivi generali di diffondere e rafforzare una nuova cultura per la tutela dell’infanzia e l’individuazione dei possibili fattori di rischio nello sviluppo evolutivo, ciò in considerazione del fatto che la scuola rappresenta il contesto privilegiato per la diffusione di interventi volti alla promozione del benessere psicologico e della tutela psico-fisica dell’infanzia, dal momento che gli insegnanti rappresentano un riferimento educativo imprescindibile e soprattutto un potenziale fattore di protezione all’interno si situazioni a rischio.

Piano di Miglioramento nell’ambito del Progetto “Valutazione & Miglioramento”. Il nostro è uno dei 408 Istituti Comprensivi coinvolti da alcuni anni nella sperimentazione del progetto “Valutazione e Miglioramento”. Tale progetto intende promuovere il miglioramento delle istituzioni scolastiche attraverso un percorso che, partendo dalla valutazione esterna, si propone di supportare l’attivazione di processi interni finalizzati all’autovalutazione e all’apprendimento organizzativo. Nella Fase 1, conclusasi nel giugno scorso, un Team di valutatori ha visitato la nostra scuola con un duplice obiettivo: valutare la qualità progettuale, l’efficienza organizzativa e gestionale ed identificare i punti di forza e debolezza del servizio scolastico offerto. Al termine delle visite valutative è stato redatto dagli osservatori un Rapporto di Valutazione in cui sono segnalati i punti di forza e i nodi critici del servizio scolastico offerto ed indicate alcune possibili aree di miglioramento. La Fase 2 del Progetto, che inizia con questo nuovo anno scolastico, prevede la predisposizione e l’implementazione di un Piano di miglioramento su un’area di interesse scelta dalla scuola tra quelle suggerite dal team di valutatori. L’Ente promotore dell’iniziativa è l’INVALSI con il contributo dei fondi strutturali europei afferenti al PON 2007-2013 per l’istruzione; il progetto si avvale della consulenza scientifica e del supporto metodologico della Fondazione Giovanni Agnelli.

“Registro on line” - L’Istituto, in base alle indicazioni ministeriali, già coinvolto nel processo di modernizzazione in atto con l’attivazione delle “ iscrizioni on line”, per il secondo anno scolastico consecutivo, ha adottato – previa formazione del personale docente - i “registri on line” (in sostituzione del registro cartaceo di classe e del registro cartaceo dell’insegnante) inizialmente nelle Scuole Primarie dei plessi di Montagnareale e Patti XXV Aprile e nelle Scuole Secondarie di I Grado di Montagnareale e “Bellini” di Patti. Con questo nuovo “strumento” adottato dall’Istituto i genitori, utilizzando una password assegnata dalla scuola, tramite un collegamento internet possono accedere on line ai suddetti registri e verificare la situazione scolastica dei propri figli (assenze, note, valutazioni,...) e visionare i titoli degli argomenti delle lezioni giornaliere nonché i compiti assegnati per casa.

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VISITE GUIDATE E VIAGGI D’ISTRUZIONE

L’arricchimento dell’Offerta Formativa, prodotto specifico

dell’autonomia scolastica, si realizza attraverso iniziative integrative

promosse dalla scuola a completamento dell’ordinaria attività

curriculare. Rientrano tra queste iniziative i viaggi di istruzione, che

per la loro importanza nel quadro generale della formazione degli

allievi, devono trovare spazio nella progettazione e realizzazione del

Piano dell’Offerta Formativa.

"Le gite rappresentano un'opportunità fondamentale per la promozione dello sviluppo

relazionale e formativo di ciascun alunno e per l'attuazione del processo di

integrazione scolastica dello studente diversamente abile, nel pieno esercizio del diritto

allo studio".

Tipologia dei viaggi

Nella definizione “viaggi di istruzione” si ricomprendono le seguenti tipologie:

a) viaggi di istruzione propriamente detti, ovvero viaggi di integrazione culturale in

Italia e all’estero, con periodi di soggiorno superiori ad un giorno;

b) visite guidate, ovvero viaggi presso località di interesse storico-artistico-

ambientale con lezioni in campo presso musei, gallerie, fiere, parchi con rientro

in sede nello stesso giorno.

c) uscite didattiche sul territorio, di durata pari o inferiore all’orario delle lezioni.

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LA VALUTAZIONE

L’autonomia si coniuga con la responsabilità. La scuola, chiamata a

rendere conto, verifica percorsi e processi, valuta le scelte e le modifica.

“Agli insegnanti competono la responsabilità della valutazione e la cura

della documentazione… la valutazione precede, segue e accompagna i

percorsi curricolari. Attiva le azioni da intraprendere, regola quelle

avviate, promuove il bilancio critico su quelle condotte a termine. Assume una

preminente funzione formativa e di accompagnamento dei processi di apprendimento e

di stimolo al miglioramento continuo”.

Alle istituzioni scolastiche spetta la responsabilità dell’autovalutazione che ha la

funzione di introdurre modalità riflessive sull’intera organizzazione dell’offerta educativa

e didattica della scuola, per svilupparne l’efficacia… (Indicazioni Nazionali 2012).

“La valutazione è espressione dell'autonomia professionale propria della funzione

docente, nella sua dimensione sia individuale che collegiale, nonché dell'autonomia

didattica delle istituzioni scolastiche. Ogni alunno ha diritto ad una valutazione

trasparente e tempestiva,(DPR N. 249/98).

La valutazione ha per oggetto il processo di apprendimento, il comportamento e il

rendimento scolastico complessivo degli alunni. La valutazione concorre, con la sua

finalità anche formativa e attraverso l'individuazione delle potenzialità e delle carenze di

ciascun alunno, ai processi di autovalutazione degli alunni medesimi, al miglioramento

dei livelli di conoscenza e al successo formativo” (DPR 122/99).

Per garantire trasparenza e oggettività, sono stati predisposti, il patto di

corresponsabilità, il regolamento di disciplina, i criteri di valutazione.

COSA DA CHI COME QUANDO DOCUMENTI

Conoscenze abilità

competenze

Consigli di classe e singoli docenti

Verifiche orali e scritte

Test strutturati e

semi strutturati Lavori di gruppo

Simulazioni e giochi di ruolo

Fine 1° bimestre (novembre)

Fine 1° quadrimestre

(gennaio) Fine 3° bimestre

(Marzo) Fine 2°

quadrimestre

Registri personali

Griglie per la rilevazione

degli apprendimenti

Schede di valutazione

Comportamento: condotta, diligenza

partecipazione, impegno, frequenza

Consigli di classe

Osservazioni sistematiche

Intero anno scolastico

Registri personali Griglie per

l’osservazione sistematica Schede di

valutazione

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DATI SULLA SCUOLA

Ordine e grado di scuola: Istituto Comprensivo

Denominazione: Istituto Comprensivo n. 3 “L. Radice” - Patti

Indirizzo: Piazza XXV Aprile , n 1 – 98066 Patti

Tel. 0941 21408 – 0941 243051

Fax 0941 243051

Codice fiscale 86000830835

Codice istituto: MEIC849001

Email: [email protected]

Sito web: www.icbellini.it

Anno scolastico 2014/2015

Numero allievi 787

Numero classi 44

Numero docenti 109

Numero unità ATA 6

Numero collaboratori scolastici 14

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INFO ISTITUTO

UFFICIO DIRIGENZA

TEL. 0941240110

SEDE: Piazza XXV Aprile n 1, Patti

ORARIO DI RICEVIMENTO: dal lunedì al venerdì (su appuntamento)

UFFICIO DI SEGRETERIA

TEL. 094121408 - 0941243051

ORARIO DI RICEVIMENTO: tutti i giorni ore 8.00-14.00 - martedì: ore 14.00-17.00

CTP – EDA: sede via Mazzini, Patti