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Piano dell’offerta formativa 2015-2016 1 MINISTERO DELL’ ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA Istituto Comprensivo “Mons. Mario Vassalluzzo” Via A. Ferrentino, 15 84086 Roccapiemonte (SA) - c.f. 94065920657 C.M. SAIC8BD00X contatti: tel/ fax 081/931587-email :[email protected]

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Piano dell’offerta formativa 2015-2016

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MINISTERO DELL’ ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA

Istituto Comprensivo “Mons. Mario Vassalluzzo”

Via A. Ferrentino, 15 – 84086 – Roccapiemonte (SA) - c.f. 94065920657 C.M. SAIC8BD00X contatti: tel/ fax 081/931587-– email :[email protected]

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Indice

Cenni biografici su Mons. Mario Vassalluzzo

1. INTRODUZIONE Il P.O.F. 4

2. L’IDENTITÀ CULTURALE DELLA SCUOLA I dati anagrafici 9 Le risorse umane 10 Le risorse strutturali 11 Le risorse finanziarie 13 Il contesto locale 14

Il contesto nazionale ed europeo 16

3. MISSION E VISION DI SCUOLA La scuola come comunità di pratiche 18

4. LE SCELTE FORMATIVE La nostra scuola in sintesi 19

Le esigenze formative 20 Il piano di miglioramento 22

Le competenze fondamentali della persona 24 Traguardi di competenza per la Scuola dell’Infanzia 26

Traguardi di competenza per la scuola Primaria 27 Traguardi di competenza per la scuola Secondaria di primo grado 28 La scuola e il suo progetto 33 Aspetti della continuità 34 Il curricolo 35 Il percorso formativo 36 Inclusività scolastica 39 Offerta formativa integrazione scolastica 43 I progetti di Istituto 44 Le visite guidate e i viaggi d’istruzione 47 La continuità e l’ orientamento 50

5. L’IMPIANTO ORGANIZZATIVO L’organizzazione didattica 51 L’orario scolastico 53 Il calendario scolastico 55

6. LA GESTIONE DEI PROCESSI Il modello organizzativo 56 La pianificazione delle azioni 60

6. IL CONTROLLO DEI RISULTATI La valutazione dei processi di apprendimento 60 I criteri metodologici 64 Autoanalisi e autovalutazione d’Istituto 65 Criteri di valutazione dei processi di apprendimento 68

Appendice 83

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Monsignor Mario

Vassalluzzo, uomo di grande

cultura, umanità e carisma,

muore il 4 marzo 2014 all’età di

84 anni.

Originario di Casalvelino, era

stato ordinato sacerdote a 25 anni, nel 1955. Da decenni era residente a Roccapiemonte ed era

stato amministratore parrocchiale a San Potito e poi parroco a San Giovanni Battista di

Roccapiemonte, dove oltre ad essere stato parroco, aveva svolto gran parte della sua attività di

storico e giornalista.

Aveva coniugato in modo eccezionale le tre passioni della sua vita: la Fede, il giornalismo e

l'amore per la storia.

Prima del congedo per limiti d’età nel 2012, era stato per oltre un trentennio al servizio della

cattedra di Prisco, prima come cancelliere, durante l’episcopato di Jolando Nuzzi, e dal 1989

come vicario generale della diocesi di Nocera Inferiore-Sarno .

Ordinato nel 1955, ha accompagnato come vicario tutto l’episcopato del vescovo emerito

Gioacchino Illiano, e nel primo anno di presenza pastorale dell'attuale presule, Giuseppe

Giudice, è stato da questi designato "delegato ad omnia".

Uomo di immensa cultura, ha ottenuto diversi riconoscimenti ed onorificenze anche

ecclesiastiche: era stato infatti nominato sotto Giovanni Paolo I "Cameriere segreto di Sua

Santità".

La sua passione per la comunicazione lo ha visto fondatore di una radio (Radio Libera Valle del

Sarno: Ralivas) e più volte direttore di testate locali.

Con questa attività aveva riunito intorno a lui le menti più brillanti dell'Agro ottenendo

spessissimo stima incondizionata anche da non credenti.

Tra i testi scritti brilla la collezione di biografie sia di santi e beati dell'Agro che di persone per le

quali è ancora in corso la causa di beatificazione. Oltre a questo, la raccolta dell'attività pastorale

del vescovo Illiano e una serie di testi di storia locale che sono stati e sono di riferimento per altri

studiosi.

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Il P.O.F. ( Piano dell’Offerta Formativa) è la “carta d’identità” della scuola, in quanto consente a

quest’ultima di:

evidenziare la propria specificità rispetto alle altre scuole dello stesso ordine e grado

presenti sul territorio;

rendere trasparenti le finalità educative;

autovalutare il processo di insegnamento-apprendimento al fine di migliorarlo;

fornire agli studenti criteri di valutazione omogenei;

assumere impegni nei confronti dell’utenza.

Esso illustra la politica educativa, le metodologie didattiche, i vari progetti attivati, gli obiettivi,

le finalità da perseguire e le modalità di verifica dell’apprendimento.

Il P.O.F. viene progettato dopo un’analisi dei bisogni formativi e del contesto socio-culturale in

cui la scuola opera; viene redatto seguendo le indicazioni del Collegio dei docenti e diventa

operativo dopo l’approvazione da parte del Consiglio dell’Istituzione. A questo punto viene

presentato alle famiglie per illustrare le attività della scuola.

L’Istituto Comprensivo , in ottemperanza sia delle linee direttrici stabilite negli articoli 3 e 34

della Costituzione Italiana (promozione dell’uguaglianza sia formale che sostanziale dei cittadini

e caratteristiche specifiche della scuola) sia delle Indicazioni dei Programmi Ministeriali della

Il PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA

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Scuola dell’Infanzia, della Scuola Primaria e della Scuola Media, pone come obiettivo finale

della propria azione la realizzazione di se stesso come

Scuola della formazione dell’uomo e del cittadino: è attenta alla dimensione formativa sia

nella sfera socio affettiva che in quella cognitiva degli apprendimenti.

Scuola che colloca nel mondo: assume ed educa alla diversità, come risorsa e stimolo per la

crescita.

Scuola orientativa: quindi scuola che costruisce percorsi di apprendimento rispettosi di

tempi, ritmi e stili cognitivi, anche attraverso l’individualizzazione dell’insegnamento,

sviluppando in ciascuno la consapevolezza di sé e delle proprie capacità e potenzialità.

Scuola secondaria nell’ambito dell’istruzione dell’obbligo: nell’ottica della continuità

educativa, a partire dalla valorizzazione delle esperienze precedenti, propone esperienze e

contenuti nuovi, adeguati all’età degli alunni.

Sulla base delle indicazioni fornite dal Regolamento dell’Autonomia delle istituzioni scolastiche

e assumendo come riferimento normativo i D.M. 179/99 e la Direttiva Ministeriale n° 180/99 di

pari data, il Collegio Docenti dell’Istituto Comprensivo Statale “Mons. Mario Vassalluzzo” di

Roccapiemonte nato dall’accorpamento tra l'istituto comprensivo "Dante Alighieri e la Direzione

Didattica di Roccapiemonte, ha elaborato nell’anno scolastico 2013-2014 il proprio Piano

dell’Offerta Formativa improntandolo sperimentalmente, ma in continuità con il lavoro svolto

negli anni scolastici precedenti, agli indicatori di:

FLESSIBILITÀ,

INTEGRAZIONE,

RESPONSABILITA’ ed AUTOVALUTAZIONE per la realizzazione del SUCCESSO

FORMATIVO.

Conseguentemente l’Istituto intende proporre alle comunità di pertinenza un’offerta formativa

ricca ed articolata, le cui linee di indirizzo sono costituite insieme da un curricolo impostato nei

suoi aspetti disciplinari, opzionali e facoltativi e da un sistema di valori da trasmettere ai ragazzi

in maniera condivisa.

Più in concreto l’Istituto si propone come finalità prioritarie per contribuire efficacemente alla

formazione di futuri cittadini europei:

fornire agli alunni una buona formazione curriculare;

offrire stimoli culturali più vasti ed insieme rispondenti alle esigenze individuali.

In questo quadro la scuola promuove un’educazione improntata ai seguenti valori:

la democrazia e l’uguaglianza fra i cittadini;

l’Unione Europea e l’uguaglianza fra popoli e paesi;

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la consapevolezza della necessità e del rispetto delle regole;

la consapevolezza dei diritti individuali e sociali;

l’accettazione degli altri e dei diversi;

la capacità di scegliere, valutare ed autovalutare;

la consapevolezza della parità degli individui relativamente al sesso, all’etnia, alla

religione, alla classe sociale ecc.;

la compiuta formazione culturale della persona;

Gli obiettivi, le priorità e più in generale le scelte educative, didattiche ed organizzative

dell’Istituto sono stabiliti dal Collegio dei docenti, dal Consiglio d’Istituto e dai Consigli di

classe e vengono raccolti e resi pubblici nel presente Piano dell’Offerta Formativa, che definisce

l’identità della scuola.

Le scelte operate in questi ambiti coinvolgono gli alunni, la scuola tutta, le famiglie ed in

qualche misura la comunità locale, attraverso una collaborazione proficua e di reciproco aiuto tra

Scuola, Comune ed altre istituzioni e/o organizzazioni locali.

Il Piano dell’Offerta formativa 2015-2016, sulla scorta delle risultanze del RAV e degli

elementi di analisi e valutazione emersi nelle sedi collegiali (sedute del Collegio dei docenti e del

C.I di Istituto svoltesi nei mesi di settembre e di ottobre dedicate alla individuazione delle linee

guida dell’Offerta Formativa) ed a seguito della interlocuzione intessuta – nella prima fase

dell’a.s. – con famiglie, enti, associazioni e realtà territoriali, è orientato agli indirizzi di seguito

indicati, ritenuti coerenti con il perseguimento delle priorità e degli obiettivi di miglioramento.

A riguardo dei processi organizzativi inerenti alla didattica la scuola intende promuovere i

seguenti aspetti:

Valorizzare e verificare il coordinamento didattico al fine di assicurare esiti scolastici

tendenzialmente più omogenei tra classi e plessi;

Riorganizzare e valorizzare le attività dei dipartimenti e dei gruppi di lavoro, in specie per

migliorare il funzionamento didattico per quanto concerne i seguenti campi e contesti:

La cura della continuità verticale;

Il raccordo tra competenze in uscita ed in entrata tra i diversi ordini di scuola a riguardo dei

diversi ambiti disciplinari;

La promozione diffusa ed integrata della didattica per competenze nella progettazione e

programmazione curricolare;

L’effettiva realizzazione di una didattica a carattere inclusivo, anche attraverso la cura della

corresponsabilità educativa scuola-famiglia;

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La definizione di una progettazione curriculare relativa allo sviluppo delle competenze

sociali e trasversali;

L’implementazione di processi di valutazione interna delle competenze degli alunni

attraverso prove di verifiche intermedie e finali;

L’individuazione e l’uso diffuso di strumenti utili per la valutazione delle competenze sia di

tipo cognitivo che di tipo sociale (rubriche valutative, questionari, obiettivi educativi

condivisi di riferimento, ecc).

A riguardo della progettualità formativa inerente all’arricchimento ed ampliamento del Piano

dell’Offerta formativa la scuola si propone di realizzare in primo luogo:

- Progetti per il recupero ed il potenziamento delle competenze, anche in orario pomeridiano;

- Progetti di tutoraggio educativo e formativo per le fasce di alunni BES; progetti specifici per

la presa in carica delle difficoltà recate dagli alunni DSA;

- Progetti per il potenziamento in inglese;

- Progetti in continuità verticale tra le classi ponte;

- Progetti per la promozione delle competenze informatiche presso gli studenti.

Adeguato spazio ed attenzione si intende, inoltre, attribuire a:

- Progetti inerenti alla promozione e allo sviluppo delle competenze nei diversi linguaggi

(musica, sport, teatro, cinema, ecc).

La scuola, altresì, intende promuovere e/o partecipare a progetti per la promozione delle

competenze trasversali e sociali (Ed. alla salute ed alla affettività; Ed alla prevenzione dei

conflitti; Ed. alimentare; Ed. alla cittadinanza; Ed. alla Legalità).

Cura per l’ambiente scuola, per il decoro e il migliore utilizzo degli spazi

L’Istituto, come collettività di lavoro e comunità, valuta essenziale per il perseguimento del

Piano dell’Offerta Formativa l’attenzione e la cura rispetto alle condizioni degli ambienti e dei

locali scolastici. In primo luogo, in quest’ottica essa è impegnata ad interloquire con l’Ente

Comune, affinché siano effettuati i necessari lavori di manutenzione, non solo al riguardo del

primario aspetto della sicurezza, ma anche allo scopo di assicurare il decoro dovuto, nonché

l’igiene, di tutti gli ambienti, incluse le pertinenze scolastiche.

Ciò nella consapevolezza della stretta relazione che si pone tra condizioni del contesto scuola e

degli ambienti che lo compongono con la promozione del benessere emotivo, cognitivo e

relazionale degli allievi e del personale scolastico.

A riguardo della cura e del miglioramento degli ambienti, la scuola si impegna a rendere i singoli

locali e contesti, rispetto agli scopi dedicati, meglio fruibili e funzionali, anche sotto l’aspetto

tecnico ed estetico, ed ad accrescerne l’operatività sotto i diversi profili,

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In particolare, l’Istituto considera un obiettivo di miglioramento rilevante incrementare, nel

limite delle risorse utilizzabili, le dotazioni a disposizione di locali e spazi, affinché possano

avvalersi di tutto ciò che occorre per le attività che vi si svolgono e le funzioni inerenti

(attrezzature, strumentazioni, materiali, sussidi, arredi ecc) .

Riferimenti tematici dell’azione didattica

Sul piano culturale la scuola ritiene di valorizzare nell’attività didattica l’attenzione ai temi del

VICINO e del LONTANO, del LOCALE e del GLOBALE: il territorio e la cultura locale ( le

tradizioni, la lingua , la storia , gli usi ed i costumi, ecc) , l’ambiente, la globalizzazione, le

migrazioni, la povertà, la fame nel mondo, ecc.

Rapporti con professionalità esterne

Nell’ambito delle complessive attività la scuola è tesa promuovere e valorizzare il personale

interno favorendo lo sviluppo professionale dei singoli e dei gruppi di lavoro; nel contempo,

intende anche avvalersi di quelle professionalità esterne che possano offrire utili contributi

specifici ( psicologi, esperti in dinamiche relazionali, esperti in didattica disciplinare e didattica

per competenze, esperti in settori specifici quali il trattamento dei DSA, consulenti, ecc).

Rapporti con il territorio

L’attività della scuola è rivolta ed aperta a promuovere accordi, intese, convenzioni con Enti,

associazioni, Onlus , osservatori, Università, ecc,. Ciò allo scopo del migliore perseguimento di

obiettivi specifici e degli obiettivi di miglioramento.

Attività formative rivolte ai docenti

La scuola intende promuovere, nel corso del corrente anno scolastico, iniziative formative in

ordine ai seguenti ambiti:

- La didattica per competenze;

- La didattica inclusiva; il trattamento dei DSA.

Uso delle risorse per il perseguimento degli obiettivi di miglioramento

L’uso delle risorse a disposizione è rivolto a dare risposte, anzitutto, alle esigenze prioritarie ed

agli obiettivi più rilevanti di miglioramento, ed è quindi orientato ad evitare dispersione e

frammentazione delle stesse. Esso è teso a riconoscere e a valorizzare le professionalità dei

docenti e dei gruppi di lavoro ed a promuovere la responsabilizzazione di singoli e gruppi.

Per quanto concerne i processi organizzativi inerenti alla didattica, a inizio anno scolastico i

dipartimenti disciplinari dei diversi ordini di scuola dell’istituto comprensivo si sono riuniti per

delineare gli obiettivi formativi disciplinari, la cui funzione è quella di promuovere le

capacità e trasformarle in competenze ;

individuare prove di verifica per classi parallele per la valutazione diagnostica;

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stabilire gli indicatori e i descrittori relativi al comportamento degli alunni;

definire i traguardi di competenza al termine della scuola primaria e gli standard di

valutazione.

Gli obiettivi individuati sono scaturiti dalla fusione dei seguenti percorsi:

l’esplorazione dei bisogni formativi (esperienze degli alunni);

le competenze generali che dovrà conseguire l’alunno in uscita dalla scuola primaria;

In Appendice “Gli obiettivi formativi Disciplinari” della Scuola Primaria e della Scuola

Secondaria.

CODICE

SAIC8BD00X

INTITOLAZIONE

“MONS. MARIO VASSALLUZZO”

VIA

VIA ANGELO FERRENTINO

C.A.P. – COMUNE – PROVINCIA

84086 ROCCAPIEMONTE (SA)

TELEFONO E FAX

081/931587

CODICE FISCALE

94065920657

E-MAIL

[email protected]

SITO INTERNET

www.istitutocomprensivoroccapiemonte.gov.it

DIRIGENTE SCOLASTICO

Prof. CIRO AMARO

I DATI ANAGRAFICI

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L’Istituto Comprensivo comprende la sede centrale (scuola secondaria di primo grado), 3 plessi di

scuola primaria e precisamente via Ponte,via Ferrentino e Casali, 4 sedi di scuola dell'infanzia

ubicati in via Berlinguer,via Ferrentino ,via Carmine Pagano e Casali.

Nello specifico, la distribuzione degli alunni, dei docenti e del personale ATA è la seguente:

PLESSO VIA A. FERRENTINO

Scuola

dell’Infanzia

Sezioni/ Classi

2

Alunni

38

Docenti

5

Personale ATA

3

Scuola

Primaria

9 186 16

PLESSO VIA PONTE

Scuola

Primaria

Classi

9

Alunni

187

Docenti

15

Personale ATA

1

PLESSO CASALI

Scuola

Primaria

Classi

6

Alunni

110

Docenti

12

Personale ATA

2

PLESSO VIA BERLINGUER

Scuola

dell’Infanzia

Sezioni

3

Alunni

58

Docenti

7

Personale ATA

2

PLESSO C. PAGANO

Scuola

dell’Infanzia

Sezioni

3

Alunni

70

Docenti

7

Personale ATA

2

PLESSO CASALI

Scuola

dell’Infanzia

Sezioni

2

Alunni

46

Docenti

5

Personale ATA

2

PLESSO VIA PIGNO - SEDE CENTRALE

Scuola

secondaria

Classi

15

Alunni

304

Docenti

35

Personale ATA

3

LE RISORSE UMANE

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PLESSI INFANZIA

VIA C. PAGANO

Scuola dell’Infanzia

3 aule

1 sala mensa

1 ampio spazio ricreativo

2 ripostigli

14 servizi igienici

VIA BERLINGUER

Scuola dell’Infanzia

3 aule

1 sala mensa

1 ampio corridoio

3 ripostigli

14 servizi igienici

Scuola dell’Infanzia via Ferrentino

3 aule (Scuola dell’Infanzia)

1 sala mensa (Scuola dell’Infanzia)

1 ampio corridoio (spazio

ricreativo)

2 aule (Scuola Primaria)

1 locale deposito materiale

12 servizi igienici

Scuola dell’Infanzia Casali

3aule

1 sala mensa (Scuola dell’Infanzia)

1 ampio corridoio (spazio ricreativo)

1 locale deposito materiale

7 servizi igienici

1 palestra

LE RISORSE STRUTTURALI

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PLESSI PRIMARIA

VIA PONTE

9 aule 3 laboratori informatici

1 laboratorio scientifico 1 laboratorio musicale 1 saletta utilizzabile come

deposito materiale scolastico 1laboratorio linguistico

multimediale (LLM) 1 sala docenti

1 biblioteca 16 servizi igienici 4 ampi corridoi (2 al piano

inferiore e 2 al piano superiore)

2 ripostigli

VIA FERRENTINO

Scuola dell’Infanzia

(Piano rialzato) Scuola Primaria (Piano

superiore) 1 atrio 11 aule di cui n.2 dotate di

L.I.M. 1 laboratorio informatico 1 laboratorio linguistico

multimediale (LIM) 1 saletta utilizzabile come

deposito materiale scolastico 9 servizi igienici 1 cortile interno 1 cortile identificato come

punto di raccolta per casi di emergenza

2 ripostigli

3 uffici ex Direzione

Didattica

CASALI

8 aule

1 laboratorio informatico

1 ampio ingresso

1sala professori

1 aula sostegno

1 locale deposito

10 bagni

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SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO

Ufficio del Dirigente Scolastico Ufficio del DSGA Uffici assistenti amministrativi

15 aule

1 sala professori

1 auditorium

1 sala video

1 biblioteca e videoteca

1 laboratorio multimediale

1 laboratorio scientifico

1 laboratorio musicale

Il budget finanziario dell’istituzione scolastica è determinato da:

assegnazione finanziaria statale

assegnazioni provenienti dal Fondo Sociale Europeo e dal Fondo di Sviluppo Regionale

assegnazioni provenienti da Enti privati

La gestione finanziaria del budget, declinata per obiettivi e per progetti, si svolge sulla base di un

unico documento contabile annuale denominato Programma annuale contenente l’esplicitazione

finanziaria e contabile degli impegni progettuali di cui al P.O.F..

LE RISORSE FINANZIARIE

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L'istituto comprensivo opera nel comune di Roccapiemonte,territorio appartenente

geograficamente all'agro nocerino-sarnese e composto da circa 10,000 abitanti.

Ad un'attenta analisi risulta che il contesto socio – economico-culturale degli utenti dell'istituto è

composto in maggioranza di famiglie appartenenti al ceto medio.

Le attività economiche fanno capo a piccole aziende industriali che operano nel settore

metalmeccanico e alimentare.

Inizialmente di origine rurale l'ambiente è in evoluzione con aumento del settore terziario

Nel paese poche sono le strutture ricreative,come pure gli spazi verdi in cui i bambini potrebbero

avere esperienze socializzanti.

Sono presenti associazioni religiose che cercano di aggregare i ragazzi con attività socio-culturali

e ricreative.

Il territorio richiede nuove abilità sociali come la capacità di integrare sistemi culturali e di

pensiero diversi o nuovi come il tema della multirazzialità e la trasferibilità dei modelli di

comportamento

E’ in questa prospettiva che la scuola deve porsi come punto di riferimento e promuovere

iniziative tali da sviluppare valori essenziali nell'individuo.

La scuola accoglie anche alunni diversamente abili per i quali mette in atto azioni di integrazione

per garantire un loro pieno inserimento.

ANALISI DEL CONTESTO ECONOMICO E CULTURALE

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Gli interventi messi in atto dal nostro istituto per promuovere la crescita culturale ed umana dei

nostri allievi fanno riferimento ai seguenti documenti:

Legge n.107 (Buona Scuola) del 13/07 2015;

Indicazioni per il curricolo per la scuola dell’infanzia e per il primo ciclo d’istruzione –

Roma, 30 maggio/4 settembre 2012 – Ministero della Pubblica Istruzione;

Documento di indirizzo per la sperimentazione dell’insegnamento di “Cittadinanza e

Costituzione” – Roma, 4 marzo 2009;

Misure di accompagnamento alla costruzione del curricolo di scuola secondo le

Indicazioni per la scuola dell'infanzia e del primo ciclo- Direzione Generale per gli

ordinamenti scolastici -nota 31 gennaio 2008;

Indicazioni per il curricolo per la scuola dell'infanzia e per il primo ciclo di istruzione

relativamente all'insegnamento della religione cattolica –DPR 11 Febbraio 2010 n. 105;

“Disposizioni urgenti in materia di istruzione e Università” -Decreto- legge n. 137 del 1

settembre 2008;

Documento tecnico allegato al regolamento ministeriale sul nuovo obbligo di istruzione –

Roma, 30 luglio 2007;

“Quadro europeo delle competenze di base per l’apprendimento permanente” del

Parlamento europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006;

Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico -Legge

8 ottobre 2010, n. 170

Sono documenti che sollecitano la scuola a farsi motore di civiltà e democrazia, di diffusione di

competenze di cittadinanza irrinunciabili.

La finalità esplicitamente richiamata nei documenti non è più produrre conoscenza fine a se

stessa spendibile solo nei confini di un’aula, ma sviluppare nel bambino competenze utili a

IL CONTESTO NAZIONALE ED EUROPEO

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muoversi adeguatamente nel mondo. Una scuola essenziale, democratica, cooperativa, non

carica di contenuti, ma centrata su competenze per la vita.

Una scuola che attraverso le discipline può e deve:

- insegnare a leggere comprendendo e amando la lettura

- insegnare a scrivere per esprimersi e comunicare sapendo argomentare

- insegnare a narrare

- accostare all’arte (muoversi, mimare, dipingere, recitare, cantare, suonare)

- insegnare la logica, la matematica, le geometrie

- formare gli strumenti per “guardare il mondo”

Ma queste competenze hanno come presupposto indispensabile:

- l’unitarietà dei saperi, la ricerca di interconnessioni, l’ecologia della mente

- l’apprendimento socio-costruttivo

- la necessità della valutazione formativa e della trasparenza della comunicazione

- la continuità delle età evolutive: dai tre ai sedici anni la scuola è un filo rosso che attraversa e

contribuisce fortemente a tenere insieme elementi per un percorso di maturazione del sè

- la consapevolezza dell’identità plurima di ciascuno e ciascuna, come risultato di una storia di

vita, aperta e in continuo movimento

La formazione di competenze richiede una piccola “rivoluzione culturale” per passare da una

logica dell’insegnamento ad una logica dell’allenamento (coaching) sulla base di un postulato

semplice: le competenze si costruiscono esercitandosi intorno a situazioni d’insieme complesse.

Si tratta di apprendere a fare ciò che non si sa fare “facendolo”.

Alla luce di queste considerazioni l’Istituto Comprensivo di Roccapiemonte costruisce la cultura

dei propri allievi insieme a loro e alle loro famiglie ed elabora la proposta formativa esplicitata

nel presente P.O.F..

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Piano dell’offerta formativa 2015-2016

18

Affinché la mission, la vision ed i valori siano accettati e sostenuti dalle parti interessate, la

strategia e le politiche della organizzazione dell’Istituto Comprensivo di Roccapiemonte si

esplicano e si legittimano nell’implementazione e nel consolidamento della "comunità di

pratica" cioè nella valorizzazione dell’ impegno reciproco.

Nell’ottica del conseguimento di criteri essenziali di qualità la scuola lavora per:

1) Aiutare ciascun alunno ad acquisire il più vasto apprendimento possibile su se stesso ed

un’idea della propria importanza come membro della società.

2) Promuovere la comprensione e l’apprezzamento delle persone che appartengono a gruppi

sociali, culturali ed etnici diversi dal proprio.

3) Aiutare ad acquisire al grado più esteso possibile la padronanza delle abilità di base nell’uso

delle parole e dei numeri.

4) Aiutare ad acquisire un atteggiamento positivo verso la scuola ed il processo di

apprendimento.

5) Aiutare ad acquisire le abitudini e gli atteggiamenti del cittadino responsabile.

6) Aiutare ad acquisire le abitudini di una buona salute e la comprensione delle condizioni

necessarie per mantenere il benessere fisico ed emotivo.

7) Dare l’occasione per ed incoraggiare ad essere creativi in uno o più campi dell’attività umana.

8) Aiutare a comprendere le opportunità aperte per prepararsi ad una vita produttiva e rendere

pronti a trarne il massimo vantaggio.

9) Aiutare a comprendere ed apprezzare quanto più si può le conquiste umane nelle scienze

naturali e sociali, nelle discipline umanistiche e nelle arti.

10)Aiutare a prepararsi per un mondo in rapido cambiamento e dalle imprevedibili richieste, in

cui formarsi continuamente lungo la vita adulta sarà una normale esigenza.

LA SCUOLA COME COMUNITA’ DI PRATICHE

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Piano dell’offerta formativa 2015-2016

19

Scuola

alfabetizzatrice di ogni codice

comunicativo

STIMOLI INTERNI

Predisporsi al cambiamento

confrontandosi con scuole, agenzie e

territorio

CAMBIAMENTO

INNOVAZIONE

Una scuola che si mette in gioco

con atteggiamento critico

Scuola

che

sa sa leggere le

car caratteristiche

dell’oggi e le

l traduce

i in bisogni

educativi

Scuola

che

custodisce e

pratica il

terreno

dei diritti

Scuola che promuove

il dialogo interculturale

Scuola

che

attiva le

competenze

per una

cittadinanza

attiva e

responsabile

STIMOLI ESTERNI Scenario europeo

Scenario nazionale

Specificità territoriale

LA NOSTRA AZIONE IN SINTESI

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Piano dell’offerta formativa 2015-2016

20

L’Istituto Comprensivo è consapevole che sia gli allievi con problematiche socio-familiari, sia

quelli che vivono l’infanzia e la preadolescenza in modo sereno e costruttivo hanno un bisogno

“forte” di esperienze positive, in grado di facilitare anche in ambito scolastico la strutturazione di

personalità equilibrate, capaci di risolvere le difficoltà naturali dei ragazzi e comunicare tra loro e

con l’ambiente, a maturare una serena affettività, ad essere ricettivi e propositivi a livello culturale

ed educativo

LA DOMANDA FORMATIVA

CONOSCITIVA FORMATIVA

Acquisire le abilità di base

Apprendere ad apprendere

Accrescimento culturale

Riconoscere la propria identità

Conseguire autostima

Rispettare se stesso, gli altri e

l’ambiente

Conoscere le regole e rispettarle

Ipotizzare il proprio progetto di vita

LE ESIGENZE FORMATIVE

DOMANDA DEI

GENITORI

FORMAZIONE

Sulla mission della scuola

Sulle attività che si svolgono Sui criteri di valutazione

DOMANDA DEI

GENITORI

DOMANDA

DELL’ALUNNO

Per migliorare la conoscenza delle

problematiche adolescenziali

Per conoscere le reali esigenze del

ragazzo

Per sapere come intervenire nelle

diverse situazioni

INFORMAZIONE

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Piano dell’offerta formativa 2015-2016

21

POLITICA DELLA QUALITA’

Promozione del successo formativo: Finalità

Incremento delle attività di accoglienza e di orientamento

Promozione della formazione del personale docente per favorire il processo di crescita

professionale.

Al fine di erogare servizi rispondenti ai bisogni dei clienti e creare un’elevata customer

satisfaction, l’istituto tende a finalizzare lo sforzo di tutto il personale

nell’interpretazione delle esigenze del cliente

nella flessibilità dell’offerta formativa

nel controllo dei processi e dei risultati

nel miglioramento continuo

DOMANDA

DELL’AMBIENTE

Formare persone responsabili e capaci di apprendere

Avere persone capaci di adattarsi ai cambiamenti

Promuovere lo sviluppo della democrazia.

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Piano dell’offerta formativa 2015-2016

22

A settembre dell’anno scolastico in corso, all’inizio delle attività didattiche, il Collegio dei

docenti ha analizzato i dati successivi all’autovalutazione di Istituto effettuata al termine del

precedente anno scolastico e ha evidenziato i punti di forza e i punti di criticità dell’azione

scolastica e dei risultati conseguiti. Da ciò scaturisce l’ipotesi di un Piano di miglioramento in

cui gli obiettivi adottati per il triennio 2016-2019 vengano ridefiniti e declinati in obiettivi

globali descritti in obiettivi operativi misurabili attraverso l’individuazione di indicatori di

risultato quantitativi e qualitativi .

Gli obiettivi globali e operativi sono di seguito riportati.

Autovalutazione di Istituto

Punti di forza Punti di debolezza Risultati conseguiti

Diagnosi

Piano di

miglioramento

misurabili attraverso

obiettivi globali descritti in:

obiettivi operativi

indicatori di risultato

quantitativi

indicatori di risultato

qualitativi

IL PIANO DI MIGLIORAMENTO

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Piano dell’offerta formativa 2015-2016

23

Modulare il curricolo in

funzione dell’acquisizione delle

competenze trasversali

attraverso l’uso consapevole

delle discipline e di metodologie

di insegnamento /apprendimento

di tipo costruttivo Ricercare modalità di

progettazione per competenze

atte a garantire l’unitarietà

dell’insegnamento Finalizzare l’istruzione

all’educazione utilizzando le

discipline come leve strategiche

per riaffermare i valori del senso

civico, della responsabilità

individuale e collettiva, del bene

comune

Potenziare e diversificare il POF

attraverso le opportunità offerte

dai PON (“Competenze per lo

sviluppo”) per l’innalzamento

delle competenze chiave Supportare i docenti con

interventi di formazione sulle

modalità di progettazione

didattica, sul metodo di

insegnamento/apprendimento e

sulle modalità di

verifica/valutazione Sollecitare la ricerca sui temi della

continuità e del curricolo verticale

e sulle conoscenze/competenze da

raggiungere al termine della

scuola dell’infanzia e dei due

segmenti del primo ciclo secondo

standard diffusi nell’area UE.

Monitorare

periodicamente i livelli generali

e specifici di

apprendimento

degli alunni per

rilevare gli

eventuali punti

di criticità e il

gap rispetto ai

livelli regionali,

nazionali ed

europei

Adeguare gli

strumenti di

progettazione,

verifica,

valutazione e documentazione

in uso

nell’istituzione.

Implementare

iniziative di orientamento

collegate

all’analisi

delle

possibilità

produttive del

territorio

anche in

riferimento

agli alunni

diversamente

abili

Implementare

iniziative

formative in

collaborazione con i

potenziali

partner del

territorio

Adottare

progressivamente un modello

organizzativo

orientato alla

qualità che

attribuisca con

precisione ruoli e

funzioni.

IL PIANO DI MIGLIORAMENTO

Innalzare gli esiti formativi con riferimento ai dati delle

rilevazioni INVALSI

verificando periodicamente e

con sistematicità i progressi di

ogni singolo alunno

soprattutto nelle capacità di

base e intervenendo con

strategie di rinforzo, di

approfondimento e di

recupero in stretta relazione

con le carenze o le potenzialità

verificate sulla base di un

esplicito contratto formativo

condiviso dall’allievo e dai

suoi genitori.

Focalizzare il controllo e la

valutazione non

solo sugli aspetti di

contesto esterno ed

interno ma anche

sull’esplorazione

del nucleo

essenziale del

processo formativo

e cioè

sull’insegnamento/

apprendimento e

sulla sua efficacia.

formativa.

Rendere la scuola centrale nel

percorso culturale

della comunità

creando una rete

di relazioni e

legami cooperativi

con scuole ed

agenzie del

territorio così da

alimentare il

tessuto sociale e

fornire risposte

efficaci alle

emergenze

formative.

Orientare le procedure al

successo durevole

conseguibile

attraverso la

gestione efficace

dell'organizzazione,

la consapevolezza

del suo contesto e

l’individuazione e

l'applicazione di

strategie e

interventi tesi al

miglioramento e

all’ innovazione.

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Piano dell’offerta formativa 2015-2016

24

Le Competenze fondamentali della persona indicate dal Parlamento Europeo, di seguito

riportate, richiamate nel documento nazionale (Indicazioni per il curricolo) sollecitano a un

curricolo organizzato attorno ai nuclei fondanti delle discipline per sostenere gli allievi

nell’acquisizione di conoscenze e competenze stabili e generative di ulteriori approfondimenti.

COMUNICAZIONE NELLA MADRE LINGUA

La comunicazione nella madrelingua è la capacità di comprendere, interpretare ed esprimere concetti, pensieri,

sentimenti, fatti e opinioni in for ma sia orale sia scritta e di interagire in modo personale sul piano

linguistico in una vasta gamma di contesti culturali e sociali (istruzione e formazione, lavoro, vita domestica

e tempo libero).

COMUNICAZIONE NELLA LINGUA STRANIERA

La comunicazione nelle lingue straniere richiede le principali abilità della comunicazione nella madrelingua:

capacità di comprendere, interpretare ed esprimere concetti, pensieri, sentimenti, fatti e opinioni in forma sia orale

sia scritta in differenti contesti sociali e culturali (istruzione e formazione, lavoro, casa, tempo libero) a seconda dei

desideri o delle esigenze individuali.

COMPETENZE MATEMATICA E DI BASE IN SCIENZA E TECNOLOGIA

A. La competenza matematica è l'abilità di sviluppare e applicare il pensiero matematico per risolvere una serie di problemi in situazioni quotidiane. La competenza matematica comporta, in misura variabile, la capacità e

la disponibilità a usare modelli matematici di pensiero (logico e spaziale) e di presentazione (formule, modelli,

costrutti, grafici, carte).

B. La competenza in campo scientifico si riferisce alla capacità e alla disponibilità a usare l'insieme delle

conoscenze e delle metodologie possedute per spiegare il mondo che ci circonda sapendo identificare le

problematiche e traendo conclusioni che siano basate su fatti comprovati.

C. La competenza in campo tecnologico è considerata l'applicazione di tale conoscenza e metodologia per

dare risposta ai bisogni avvertiti dagli esseri umani.

D. La competenza in campo scientifico e tecnologico comporta la comprensione dei cambiamenti determinati

dall'attività umana e la consapevolezza della responsabilità di ciascun cittadino.

CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE

Consapevolezza dell'importanza dell'espressione creativa di idee, esperienze ed emozioni in un'ampia varietà di

mezzi di comunicazione, compresi la musica, le arti dello spettacolo, la letteratura e le arti visive.

COMPETENZE DIGITALI

La competenza digitale consiste nel saper utilizzare con dimestichezza e spirito critico le tecnologie della

società dell'informazione (TSI) per il lavoro, il tempo libero e la comunicazione. Essa è supportata da abilità di base

nelle TIC: l'uso del computer per reperire, valutare, conservare, produrre, presentare e scambiare informazioni

nonché per comunicare e partecipare a reti collaborative tramite Internet .

COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE

IL PROGETTO CULTURALE ED EDUCATIVO

LE COMPETENZE FONDAMENTALI DELLA PERSONA

(Parlamento Europeo – 18 dicembre 2006)

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Piano dell’offerta formativa 2015-2016

25

L’I.C. “Mons. Mario Vassalluzzo” definisce i traguardi di competenza da raggiungere al termine

della Scuola dell’Infanzia e della Scuola Primaria e le competenze disciplinari e trasversali da

raggiungere al termine della scuola secondaria di primo grado.

Dall’individuazione di queste competenze scaturisce la costruzione del curricolo verticale.

Queste includono competenze personali, interpersonali e interculturali e riguardano tutte le forme di comportamento

che consentono alle persone di partecipare in modo efficace e costruttivo alla vita sociale e lavorativa, in contesti

sempre più diversificati, come anche a risolvere i conflitti ove ciò sia necessario. La competenza civica dota le

persone degli strumenti per partecipare appieno alla vita civile grazie alla conoscenza dei concetti e delle

strutture socio-politiche e all'impegno a una partecipazione attiva e democratica.

SPIRITO DI INIZIATIVA ED IMPRENDITORIALITA’

Il senso di iniziativa e l'imprenditorialità concernono la capacità di una persona di tradurre le idee in azione. In ciò rientrano la creatività, l'innovazione e l'assunzione di rischi, come anche la capacità di pianificare e di gestire

progetti per raggiungere obiettivi. È una competenza che aiuta gli individui, non solo nella loro vita quotidiana,

nella sfera domestica e nella società, ma anche nel posto d i lavoro, ad avere consapevolezza del contesto in cui

operano e a poter cogliere le opportunità che si offrono ed è un punto di partenza per le abilità e le conoscenze più

specifiche di cui hanno bisogno coloro che avviano o contribuiscono ad un'attività s ociale o

commerciale. Essa dovrebbe includere la consape volezza dei valori etici e promuovere il buon governo.

IMPARARE AD IMPARARE

Imparare a imparare è l'abilità di perseverare nell'apprendimento, di organizzare il proprio apprendimento anche

mediante una gestione efficace del tempo e delle informazioni, sia a livello individuale che in gruppo. Questa

competenza comprende la consapevolezza del proprio processo di apprendimento e dei propri bisogni,

l'identificazione delle opportunità disponibili e la capacità di sormontare gli ostacoli per apprendere in modo

efficace. Questa competenza comporta l'acquisizione, l'elaborazione e l'assimilazione di nuove conoscenze e abilità

come anche la ricerca e l 'uso delle opportunità di orientamento. Il fatto di imp arare ad imparare fa sì che i

discenti prendano le mosse da quanto hanno appreso in precedenza e dalle loro esperienze di vita per usare e

applicare conoscenze e abilità in tutta una serie di contesti: a casa, sul lavoro, nell'istruzione e nella formazione . La

motivazione e la fiducia sono elementi essenziali perché una persona possa acquisire tale competenza.

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Piano dell’offerta formativa 2015-2016

26

TRAGUARDI DI COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA INFANZIA

CO

MP

ET

EN

ZE

TR

AS

VE

RS

AL

I

Imp

ara

re a

d i

mp

ara

re;

Pro

gett

are;

Ris

olv

ere p

ro

ble

mi;

In

div

idu

are c

oll

eg

am

en

ti e

rela

zio

ni;

Co

mu

nic

are;

Co

lla

bo

ra

re e

pa

rte

cip

are.

COMPETENZE PER CAMPI DI ESPERIENZE

Il

sé e

l’a

ltro

Ha sviluppato l’identità personale..Conosce la propria storia personale e ha

il senso dell’appartenenza ad un gruppo. Ha raggiunto una prima

consapevolezza del senso civico. Riconosce e rispetta la diversità.Sa

dialogare e confrontarsi con gli altri. Riconosce e accetta il ruolo

dell’educatore.

Il c

orp

o i

n

movim

en

to

Ha raggiunto una buona autonomia personale. Ha raggiunto e padroneggia

il controllo dinamico del proprio corpo in tutte le situazioni/attività.

Conosce le parti del corpo e rappresenta in modo appropriato il corpo in

posizione statica e dinamica.

L’a

rte

, la

mu

sica

e i

med

ia

Ha sviluppato interesse e riconosce i linguaggi non-verbali. Comunica e si

esprime anche attraverso il linguaggio corporeo e le attività grafico-

espressive. Usa in modo appropriato tecniche pittoriche e le utilizza in

modo creativo. E’ in grado di portare a termine con impegno il proprio

lavoro. Sa ricostruire le fasi di un lavoro. Sa riconoscere, discriminare e

riprodurre suoni-rumori.

I d

iscorsi

e l

e

pa

role

Ha acquisito padronanza della lingua italiana e la usa in modo appropriato.

Comunica in modo adeguato emozioni/pensieri/esperienze utilizzando il

linguaggio verbale. Racconta/ascolta/comprende brevi narrazioni o letture.

Formula ipotesi sulla lingua scritta e sperimenta la lettura in modo

spontaneo e creativa.

Nu

meri

e s

pa

zio

F

en

om

en

i e v

iven

ti

Sa raggruppare e ordinare secondo criteri dati. Sa quantificare e

simbolizzare

Ha padronanza dei concetti topologici. Ha acquisito l’orientamento

temporale

Sa collocare nel tempo fatti e persone. Coglie le relazioni temporali e le

trasformazioni naturali. Ha sviluppato spirito di osservazione, formula

ipotesi e

Confronti. Usa il linguaggio appropriato in campo scientifico e logico-

matematico. Si dimostra interessato e curioso nei confronti degli

apprendimenti di lettura, scrittura e calcolo.

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Piano dell’offerta formativa 2015-2016

27

TRAGUARDI DI COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA PRIMARIA

C

OM

PE

TE

NZ

E T

RA

SV

ER

SA

LI

Imp

ara

re a

d i

mp

ara

re;

Pro

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, R

isolv

ere

pro

ble

mi;

In

div

idu

are

co

lleg

am

enti

e r

ela

zio

ni;

Co

mu

nic

are

; C

oll

ab

ora

re e

part

ecip

are

.

COMPETENZE DISCIPLINARI Italiano: Partecipa a scambi comunicativi con compagni e docenti attraverso messaggi chiari e

pertinenti, esprimendo vissuti e riflessioni personali e usando registri linguistici adeguati ai

contesti; legge, comprende ed analizza testi riesponendone il contenuto in forma chiara e

articolata, manifestando senso critico; produce testi di vario tipo relativi ad esperienze

personali, ad argomenti di studio e/o tematiche trattate, nel rispetto di strutture morfologiche,

sintattiche e lessicali.

Storia: Individua elementi di contemporaneità, sviluppo nel tempo, durata nei quadri storici di

civiltà studiati; comprende e utilizza termini specifici del linguaggio disciplinare; colloca nel

tempo e nello spazio fatti e fenomeni storici del presente e del passato; conosce le radici

storiche della realtà locale; impiega le fonti documentali e l’osservazione per conoscere e

comprendere realtà storiche diverse.

Geografia: Si orienta nel tempo e sulle carte geografiche utilizzando strumenti oggettivi

(bussola, punti cardinali); estende le proprie carte mentali a spazi più lontani dal proprio

ambiente di vita e al territorio italiano, conosce e descrive gli elementi caratterizzanti il

territorio nazionale.

Matematica: Usa i numeri naturali (entro il milione) e i numeri razionali riconoscendo il

valore posizionale delle cifre; esegue le quattro operazioni anche con numeri decimali con

consapevolezza del concetto e padronanza degli algoritmi; individua, descrive e costruisce

relazioni significative: analogie, differenze, regolarità; costruisce, disegna e esplora figure

geometriche; analizza il testo di un problema, individua le informazioni necessarie per

raggiungere un obiettivo, organizzare un percorso di soluzione e realizzarlo.

Scienze: Individua e mette in relazione gli organismi viventi con il loro ambiente; osserva e

descrive il ciclo vitale di piante, animali, uomini; agisce sperimentalmente sui fatti per

comprenderne le regole ed intervenire sul loro svolgersi.

Inglese: Comprende e produce espressioni familiari di uso quotidiano e formule comuni utili

per soddisfare bisogni di tipo concreto, espresse oralmente in modo chiaro e lento; produce

oralmente domande semplici e brevi frasi per chiedere e dare informazioni su se stesso,

l’ambiente familiare e la vita di classe; collega parole e gruppi di parole con connettivi

elementari.

Tecnologia: Adopera procedure elementari dei linguaggi di rappresentazione grafico/iconico e

modellistica tridimensionale; approfondisce ed estende l’impiego della videoscrittura; utilizza

semplici algoritmi per l’ordinamento e la ricerca.

Educazione fisica: Utilizza il linguaggio corporeo e motorio per comunicare ed esprimere i

propri stati d’animo, anche attraverso la drammatizzazione e le esperienze ritmo-musicali;

sperimenta una pluralità di esperienze per conoscere e apprezzare le molteplici discipline

sportive; comprende all’interno di varie occasioni di gioco e di sport il valore delle regole e

l’importanza di rispettarle, nella consapevolezza che la correttezza e il rispetto reciproco sono

aspetti irrinunciabili nel vissuto di ogni esperienza ludico-sportiva;

Arte e immagine: Legge criticamente i messaggi iconici ed prende coscienza del patrimonio

artistico e culturale del territorio proprio e non; produce in modo creativo immagini e

manufatti utilizzando tecniche e materiali diversi.

Musica: Riconosce alcune strutture fondamentali del linguaggio musicale mediante l’ascolto

di brani di epoche e generi diversi; esegue collettivamente ed individualmente brani

vocali/strumentali curando l’intonazione, l’espressività e l’interpretazione.

Religione: Interpreta e comprende i principali segni religiosi dei diversi popoli; riconosce la

Chiesa come comunità di credenti; coglie nell’insegnamento cristiano proposte di scelte

responsabili per un progetto di vita; riconosce i Vangeli come documento-fonte della fede

cristiana.

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Piano dell’offerta formativa 2015-2016

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TRAGUARDI DI COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA SECONDARIA C

OM

PE

TE

NZ

E T

RA

SV

ER

SA

LI

Imp

ara

re a

d i

mp

ara

re;

Pro

get

tare

, R

isolv

ere

pro

ble

mi;

In

div

idu

are

co

lleg

am

enti

e r

ela

zio

ni;

Co

mu

nic

are

; C

oll

ab

ora

re e

part

ecip

are

.

COMPETENZE DISCIPLINARI

L’alunno è capace di interagire in diverse situazioni comunicative,

sostenendo le proprie idee con testi e scritti.

Usa la comunicazione orale e scritta.

Nelle attività di studio, personali e collaborative, usa i manuali delle

discipline o altri testi di studio, al fine di ricercare, raccogliere e rielaborare

i dati, le informazioni, i concetti e le esperienze necessarie, anche con

l’utilizzo di strumenti informatici.

Legge testi letterari di vario tipo e comincia a manifestare gusti personali.

E’ capace di utilizzare le strutture metalinguistiche per migliorare la

comunicazione orale e scritta.

Comprensione orale (ascolto)

Capire i punti essenziali di un discorso, a condizione che venga usata una

lingua chiara e che si parli di argomenti familiari, inerenti alla scuola, al

tempo libero, ecc.

Individuare l’informazione principale di programmi radiofonici o televisivi

su avvenimenti di attualità o su argomenti che riguardano la propria sfera di

interessi, a condizione che il discorso sia articolato in modo chiaro.

Comprensione scritta (lettura)

Leggere e individuare informazioni concrete e prevedibili in semplici testi

di uso quotidiano (per esempio un annuncio, un menu, un orario…) e in

lettere personali.

Leggere globalmente testi relativamente lunghi (opuscoli, articoli di

giornale…) per trovare informazioni specifiche relative ai propri interessi.

Leggere e capire testi riguardanti istruzioni.

Produzione orale

Descrivere o presentare in modo semplice persone, condizioni di vita o di

studio, compiti quotidiani, indicare cosa piace o non piace, motivare

un’opinione ecc. con espressioni o frasi connesse in modo semplice anche

se con esitazioni e con errori formali che non compromettano però la

comprensibilità del messaggio.

Interagire con uno o con più interlocutori, comprendere i punti chiave di

una conversazione ed esporre le proprie idee in modo chiaro e

comprensibile, purché l’interlocutore aiuti se necessario.

Gestire senza sforzo conversazioni di routine, facendo domande e

scambiando idee e informazioni in situazioni quotidiane prevedibili.

Produzione scritta

Raccontare per iscritto avvenimenti ed esperienze, esponendo opinioni e

spiegandone le ragioni con frasi semplici.

Scrivere semplici biografie immaginarie e lettere personali semplici,

adeguate al destinatario che si avvalgano di lessico sostanzialmente

appropriato e di sintassi elementare anche se con errori formali che non

compromettano però la comprensione del messaggio.

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Piano dell’offerta formativa 2015-2016

29

SECONDA LINGUA

Comprensione orale(ascolto)

Comprendere espressioni e frasi di uso quotidiano se pronunciate

chiaramente e lentamente (es. consegne brevi e semplici) e identificare il

tema generale di un discorso in cui si parli di argomenti conosciuti (es. la

scuola, le vacanze, i passatempi, gli amici, i propri gusti…).

Comprensione scritta (lettura)

Comprendere testi semplici di contenuto familiare e di tipo concreto (es.

cartoline, messaggi di posta elettronica, lettere personali, brevi articoli di

cronaca…) e trovare informazioni specifiche in materiali di uso corrente

(menu, opuscoli…).

Produzione orale

Esprimersi in modo comprensibile utilizzando espressioni e frasi adatte alla

situazione all’interlocutore, per interagire con un compagno o un adulto con

cui ha familiarità per soddisfare bisogni di tipo concreto, scambiare

semplici informazioni relative alla sfera personale (gusti, amici, attività

scolastica, giochi, vacanze…), sostenendo ciò che si dice o si chiede con

mimica e gesti e chiedendo eventualmente all’interlocutore di ripetere.

Produzione scritta

Scrivere testi brevi e semplici (biglietti, messaggi di posta elettronica,

cartoline, promemoria, brevi lettere personali per fare gli auguri, ringraziare

o invitare qualcuno, per chiedergli notizie, per parlare raccontando le

proprie esperienze…) anche se con errori formali che non compromettano

però la comprensione del messaggio.

MUSICA

L’alunno è in grado di partecipare in modo attivo alla realizzazione di

esperienze musicali attraverso l’esecuzione e l’interpretazione di brani

strumentali e vocali appartenenti a generi e culture differenti.

E’ in grado di ideare e realizzare prodotti musicali utilizzando modalità

improvvisative e forme di notazione intuitiva e tradizionale.

Dimostra la propria capacità di comprensione di eventi e opere musicali

negli aspetti formali e strutturali e in relazione al contesto storico-culturale.

STRUMENTO MUSICALE

Dominio tecnico dello strumento al fine di produrre eventi musicali tratti da

repertori della tradizione scritta e orale con consapevolezza interpretativa,

sia nella restituzione dei processi formali, sia nella capacità di attribuzione

di senso.

Capacità di produrre autonome elaborazioni di materiali sonori, pur

all’interno di griglie predisposte.

Acquisizione di abilità in ordine alla lettura ritmica e intonata e di

conoscenze di base della teoria musicale.

Un primo livello di consapevolezza del rapporto tra organizzazione delle

attività senso-motoria legata al proprio strumento e formalizzazione dei

proprio stati emotivi.

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Piano dell’offerta formativa 2015-2016

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Un primo livello di capacità performative con tutto ciò che ne consegue in

ordine alle possibilità di controllo del proprio stato emotivo in funzione

dell’efficacia della comunicazione.

ARTE E IMMAGINE

Osserva, descrive, rappresenta e riconosce la realtà e le esperienze

attraverso linguaggi espressivi;

Usa in modo corretto le tecniche di base;

Rielabora i messaggi visivi in modo personale e creativo;

Riferisce il messaggio apparente di un’espressione artistica utilizzando i

termini specifici;

Conosce e apprezza il patrimonio culturale e artistico

CORPO MOVIMENTO SPORT

L’alunno, attraverso le attività di gioco motorio e sportivo, che sono

esperienze privilegiate dove si coniuga il sapere, il saper fare e il saper

essere, ha costruito la propria identità personale e la consapevolezza delle

proprie competenze motorie e dei propri limiti.

Utilizza gli aspetti comunicativo-relazionali del linguaggio corporeo-

motoriosportivo, oltre allo specifico della corporeità, delle sue funzioni e

del consolidamento e dello sviluppo delle abilità motorie e sportive.

Possiede conoscenze e competenze relative all’educazione alla salute, alla

prevenzione e alla promozione di corretti stili di vita.

È capace di integrarsi nel gruppo, di cui condivide e rispetta le regole,

dimostrando di accettare e rispettare l’altro.

È capace di assumersi responsabilità nei confronti delle proprie azioni e di

impegnarsi per il bene comune.

Sperimenta i corretti valori dello sport (fair play) e la rinuncia a qualunque

forma di violenza, attraverso il riconoscimento e l’esercizio di tali valori in

contesti diversificati.

AREA STORICO-GEOGRAFICA

STORIA

L’alunno dimostra una conoscenza dei contenuti storici.

È capace di stabilire relazioni tra i fatti e rielaborare quanto appreso,

utilizzando il linguaggio specifico.

Conosce ed applica le regole dell’organizzazione sociale e scolastica.

Comprende i fondamenti e le istituzioni della vita sociale, civile, economica

e politica.

1. L’alunno sa analizzare l’ambiente fisico ed umano.

2. Sa cogliere le relazioni.

3. Sa rielaborare le conoscenze acquisite utilizzando il linguaggio e gli

strumenti propri della disciplina.

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Piano dell’offerta formativa 2015-2016

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L'insegnamento di "Cittadinanza e Costituzione" (art. 1)

L'articolo 1 della legge n. 169/2008 apre la strada all'introduzione nel nostro sistema scolastico dell'insegnamento di "Cittadinanza e Costituzione", da impartire nell'ambito del monte ore delle aree storico-geografica e storico-sociale delle scuole di ogni ordine e grado e con iniziative analoghe nella scuola dell'infanzia.

Non si tratta di una mera rivisitazione della tradizionale "educazione civica", bensì di una sostanziale innovazione curricolare. Infatti sono previste come misure preliminari il varo di un piano di sensibilizzazione e di formazione per i docenti e l'avvio di una specifica sperimentazione ex art. 11 del DPR 275/1999.

La riflessione sulle esperienze già realizzate e in corso nelle scuole e l'approfondimento dei temi trattati costituiscono una solida base formativa nella prospettiva della sperimentazione nazionale dell'insegnamento di "Cittadinanza e Costituzione"; insegnamento che dovrà, tuttavia, interpretare quei temi alla luce delle recenti acquisizioni e delle sensibilità oggi diffuse nelle culture giovanili.

Il progetto è stato definito dal Documento d’indirizzo 4 marzo 2009 prot. n. 2079 che fissa l’entrata in vigore dell’insegnamento di “Cittadinanza e Costituzione” nell’anno scolastico 2010-2011, mentre per l’anno scolastico 2009-2010 prevede la sperimentazione.

Questa scuola ha deciso di non aderire alla sperimentazione nonostante i docenti, in particolare quelli dell’area storico-geografica, includeranno nella propria programmazione la trattazione di argomenti quali la Costituzione Italiana, i principi fondanti della futura Costituzione Europea e la trattazione dei Diritti dell’Uomo, al fine di promuovere nei ragazzi la capacità di condivisione delle regole, la partecipazione alle scelte e alle decisioni, la capacità di sapersi confrontare con gli altri anche in una logica interculturale.

AREA MATEMATICO-SCIENTIFICO-TECNOLOGICA

MATEMATICA

Possiede le conoscenze teoriche necessarie;

sa utilizzare i concetti fondamentali della matematica;

riflette sui principi e sui metodi applicati;

sa leggere la realtà e risolvere problemi concreti e significativi, analizzando

le situazioni e traducendole in termini matematici;

usa una terminologia specifica.

SCIENZE NATURALI E SPERIMENTALI

Mostrare curiosità e capacità di riflessione nei confronti della realtà

naturale:

osserva e indaga il mondo che ci circonda, usando il metodo scientifico

(raccogliere e classificare dati, formulare ipotesi e verificarle);

comprende e sa usare linguaggio specifico utile per la comprensione e

l’espressione dei contenuti relativi ai fenomeni studiati;

comprende e sa esporre i concetti acquisiti in modo corretto

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Piano dell’offerta formativa 2015-2016

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TECNOLOGIA

osserva e analizza l’ambiente e sa rappresentare processi usando strumenti

operativi e/o modelli logici e un linguaggio specifico corretto;

sa ideare, progettare e realizzare oggetti fisici, grafici o virtuali, seguendo

una definita metodologia;

sa ricercare relazioni tra la tecnologia e i contesti socio-ambientali che

hanno contribuito a determinarla.

INSEGNAMENTO FACOLTATIVO

RELIGIONE

Sa esporre il cammino religioso dell’uomo.

Sa ricostruire in una successione cronologica le tappe del cammino

religioso storico ebraico-cristiano

Sa individuare gli aspetti del linguaggio cristiano

Sa confrontare le proprie idee e formulare un giudizio

Sa prendere coscienza riguardo alle domande essenziali che sono alla base

delle religioni

Sa cogliere i valori presenti nel messaggio cristiano

Ha rispetto per tutti

Sa riconoscere e classificare una fonte religiosa

Sa utilizzare le fonti bibliche

Sa classificare e riconoscere il significato dei termini religiosi

Sa utilizzare un linguaggio biblico.

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Piano dell’offerta formativa 2015-2016

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ASPETTI DELLA

CONTINUITA’ ORIZZONTALE VERTICALE

TRASVERSALE

Al fine di organizzare il proprio curricolo la scuola deve porsi in continuità e in

complementarietà con le esperienze che il bambino compie nei vari ambienti di vita. Ciò esige

l’attuazione di interventi congiunti e coordinati per rispondere ai bisogni di tutti gli alunni e in

particolare dei bambini diversamente abili. Gli interventi si dispiegano secondo tre linee:

verticale, orizzontale e trasversale. La linea verticale esprime l’esigenza di impostare una

formazione che possa poi continuare lungo l’intero arco della vita. Quella orizzontale indica la

necessità di un’attenta collaborazione fra la scuola e gli attori extrascolastici: la famiglia in

primo luogo. Quella trasversale indica la continuità del processo formativo incentrato sui valori

cognitivi ed affettivi della persona.

Ciò al fine di :

garantire il diritto dell’alunno ad un processo formativo organico e completo, che mira a

promuovere uno sviluppo articolato, multidimensionale del soggetto che costruisce la

propria identità;

favorire un rapporto di continuità metodologico - didattico tra gli ordini scolastici;

favorire una prima conoscenza del futuro ambiente fisico e sociale;

favorire la crescita e la maturazione complessiva del bambino;

sviluppare attività individuali e di gruppo fra ordini di scuola;

promuovere la socializzazione, l’amicizia e la solidarietà;

favorire, se possibile, la formazione di classi “equilibrate”

LA SCUOLA/IL PROGETTO

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Piano dell’offerta formativa 2015-2016

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CONTINUITÁ DEL PROCESSO FORMATIVO

CONTINUITÀ VERTICALE:

- raccordo sistematico tra le varie

istituzioni scolastiche (scuola

dell’infanzia, primaria, media)

(progetti e attività di continuità)

- “continuità” nello sviluppo delle

competenze che l’alunno può

acquisire dall’ingresso nella

scuola fino ad orientarlo nelle

scelte future (coordinamento dei

curricoli tra i vari ordini

scolastici)

CONTINUITÀ ORIZZONTALE:

-organizzare i rapporti scuola-

famiglia, scuola-enti territoriali, tra

ambienti di vita e formazione del

bambino, nell’ottica della

creazione di un sistema integrato.

- rendere effettivo il diritto di ogni

persona di accedere al sistema scolastico e formativo attraverso

una serie di servizi ed attività

destinati a facilitare l'assolvimento

dell'obbligo scolastico ed a

garantire l'uguaglianza delle

opportunità.

-colloqui fra i docenti dei diversi

ordini scolastici per lo scambio di informazioni e riflessioni specifiche sugli alunni -attività da svolgere con approccio

interdisciplinare comuni all’ultimo

anno della scuola dell’Infanzia e la

prima classe della scuola Primaria, la

quinta classe della scuola Primaria e

la prima classe della scuola

Secondaria.

- promozione dell’integrazione degli

alunni provenienti da culture diverse e degli alunni diversamente abili.

-comunicazione/informazione alle

famiglie;

- sulla base delle offerte del

territorio.

-iniziative scuola/territorio.

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Piano dell’offerta formativa 2015-2016

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I percorsi sono organizzati:

nella Scuola dell’Infanzia nel contesto dei campi di esperienza

nella Scuola Primaria e nella Scuola Secondaria di Primo Grado attraverso

l’acquisizione dei saperi disciplinari raggruppati in quattro aree:

o area dei linguaggi

o area storico-geografica- sociale

o area matematica

o area scientifico-tecnologica

ALFABETIZZAZIONE:

• STRUMENTALE

• CULTURALE

• UMANA

CURRICOLO

DISCIPLINE CAMPI DI

ESPERIENZE

Saper apprendere

SVILUPPO DELLE

COMPETENZE

Saper fare

AMBIENTE DI

APPRENDIMENTO

Saper essere

IL CURRICOLO

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Piano dell’offerta formativa 2015-2016

36

…Nel nostro tempo la “mission” fondamentale dell’istruzione è aiutare ogni individuo a

sviluppare tutto il suo potenziale e a diventare un essere umano completo e non uno strumento

per l’economia; l’acquisizione delle conoscenze e competenze dev’essere accompagnata da

un’educazione del carattere, da un’apertura culturale e da interessamento alla responsabilità

sociale…(Libro Bianco su Istruzione e Formazione- Insegnare e apprendere 1995) Per la scuola

il significato di competenze nel suo complesso deve essere ripensato come “capacità di

utilizzazione intelligente e creativa delle conoscenze e delle procedure fino a fare di esse la fonte

rigeneratrice di altre…”

La scuola prospetta perciò gli strumenti formativi più opportuni per individuare le possibilità

pedagogiche da mettere in campo, nonché le strategie didattiche utili per la costruzione e la

comunicazione delle competenze stesse.

Sono competenze essenziali le competenze sociali e le competenze trasversali

Le competenze sociali (esistenziali, relazionali e procedurali) sono riferite all’educazione alla

cittadinanza e quindi alla conoscenza dei propri diritti e doveri e all’impegno ad esercitarli

gestendo in modo costruttivo i sentimenti.

Le competenze trasversali (non riguardano una singola disciplina) discendono direttamente

dalle competenze chiave Europee per l’apprendimento permanente: comunicazione nella madre

lingua e nelle lingue straniere, competenza matematica, competenze di base in scienze e

competenza tecnologica, digitale, imparare ad imparare, competenze sociali e civiche, spirito di

iniziativa ed imprenditorialità, consapevolezza ed espressione culturale.

In quest’ottica i docenti dell’I.C. di Roccapiemonte rilevano le conoscenze possedute dagli

allievi e individuano le competenze chiave cui l’alunno deve tendere con il contributo di tutte le

discipline.

Per la scuola primaria, le competenze, esplicitate in obiettivi di apprendimento e declinate in

contenuti disciplinari vengono strutturate in Piani annuali disciplinari (PAD) per classi

parallele e, successivamente, in 4 moduli didattico-disciplinari (settembre/ottobre/novembre,

dicembre/gennaio, febbraio/marzo, aprile/maggio).

Ogni modulo viene realizzato attraverso una successione di azioni di insegnamento

/apprendimento logicamente ordinata e più o meno estesa a seconda della complessità delle

operazioni mentali attivate nell’alunno e, ispirandosi ai principi della progressività,

dell’adeguatezza e delle pari opportunità, attivando le metodologie più opportune.

IL PERCORSO FORMATIVO

dai nuclei fondanti alle competenze

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Piano dell’offerta formativa 2015-2016

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Per i tre ordini di scuola è stato così predisposto un curricolo integrato articolato in tre

percorsi

Scuola dell’Infanzia

Percorso laboratoriale

Percorso per Progetti

la considerazione/

concretizzazione di specificità e di linguaggi

afferenti i vari campi

- l’utilizzo sistematico della

didattica laboratoriale - l’intervento mirato su

piccolo gruppo

- la valorizzazione del fare e

del riflettere di ciascuno

- l’ampliata valenza formativa

dei nuclei tematici e degli itinerari differenziati

- l’utilizzo funzionale di

competenze docenti

- la costruzione dell’identità - la conquista

dell’autonomia

- l’acquisizione di

competenze in

coerenza con gli

Obiettivi

di Apprendimento

- la personalizzazione dei percorsi

di apprendimento - l’ampliamento degli orizzonti

cognitivi, operativi, esperenziali

- l’arricchimento dell’offerta

formativa - la consapevole e sistematica

attivazione dei linguaggi

espressivi, multimediali,

informatici

- l’acquisizione di idonee

norme comportamentali

attraverso

garantisce

attraverso

garantisce

attraverso

garantisce

Percorso per aree o campi di

esperienza

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Piano dell’offerta formativa 2015-2016

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Scuola primaria e Scuola secondaria

Percorso disciplinare

Percorso interdisciplinare

Percorso laboratoriale

il linguaggio

proprio di ogni

disciplina

- la trasversalità degli

obiettivi

- la forte valenza formativa

dei nuclei tematici

- l’ancoraggio al territorio

- l’operatività

- un approccio

metodologico diverso

- un ambiente meno

affollato

l’alfabetizzazione

culturale in coerenza

con gli obiettivi

nazionali del sistema

di istruzione

- l’unitarietà dell’insegnamento

- la formazione ai valori della

comunità umana

- il senso di appartenenza alla

comunità locale

- la costruzione e l’applicazione

delle conoscenze

- la personalizzazione dei

percorsi di apprendimento

- la pratica della cooperazione

attraverso

garantisce

attraverso

garantisce

attraverso

garantisce

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Piano dell’offerta formativa 2015-2016

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Norme primarie di riferimento per tutte le iniziative che la scuola ha finora intrapreso sono state

la L. 104/1992, per la disabilità, la L. 170/2010 e successive integrazioni, per gli alunni con

DSA, e sul tema della personalizzazione la L. 53/2003. Ora la nuova Direttiva Ministeriale del

27 dicembre 2012 “Strumenti d’intervento per alunni con bisogni educativi speciali e

organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica” amplia l’area dei DSA a differenti

problematiche quali, ad esempio, i deficit del linguaggio, delle abilità non verbali, della

coordinazione motoria, dell’attenzione e dell’iperattività, nonché il funzionamento intellettivo al

limite, e introduce il tema dello svantaggio socioeconomico, linguistico, culturale.

Nella prospettiva che

La Repubblica garantisce il rispetto della dignità umana e i diritti di libertà e di

autonomia delle persone handicappate e ne promuove la piena integrazione nelle famiglie,

nelle scuole, nel lavoro e nella società

è consentito, a norma dell’articolo 110 comma 2 del D.L. n° 297/94, il completamento

dell’obbligo d’istruzione anche fino al diciottesimo anno di età

nel rispetto della vigente legislazione scolastica, l’attività di sostegno realizzata nella nostra scuola

intende favorire lo sviluppo delle abilità socio-relazionali, finalizzate al raggiungimento di

un’adeguata comunicazione fra tutti gli alunni, prerequisito indispensabile per impostare una

corretta attività educativo-didattica nel contesto classe.

Al tempo stesso si propone di recuperare le abilità di base di ogni singolo alunno e di svilupparne al

meglio le potenzialità.

Pertanto, considerate le diversificazioni delle disabilità degli alunni, riferite sia alla sfera cognitiva

che emotivo-relazionale e psicomotoria, le modalità di intervento sugli alunni saranno individuate

singolarmente ed esplicitate nel P.E.I.

Tali interventi, riferiti sia al recupero delle abilità di base, che allo sviluppo di competenze socio-

relazionale, saranno costantemente verificate con prove mirate rispettando i tempi di apprendimento

di ciascun alunno.

L’attività di rinforzo sarà la costante dell’intervento dell’insegnante specializzato che utilizzerà le

strategie più idonee per mantenere nel tempo gli apprendimenti programmati.

Ogni docente si avvarrà di mezzi e strumenti più adeguati, per rendere il più efficace possibile

l’intervento didattico-educativo.

INCLUSIVITA’ SCOLASTICA DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI

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Piano dell’offerta formativa 2015-2016

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Si attiveranno laboratori pratico-operativi, intesi a stimolare la capacità di operare nel concreto e

di acquisire una migliore conoscenza di sé attraverso l’esperienza personale, raggiungendo

così una maggiore sicurezza ed autostima nelle proprie capacità e possibilità di riuscita

scolastica.

Gli alunni diversamente abili, al fine di raggiungere una più ampia integrazione, frequenteranno

diversi laboratori proposti dal consiglio.

Per gli alunni diversamente abili la scuola, partendo dalla considerazione che la diversità

rappresenta una dimensione esistenziale e non una caratteristica emarginante, una risorsa

dunque, e che la relazione è uno strumento per la crescita personale, ricerca e predispone

percorsi di insegnamento/apprendimento che “sfruttino” e valorizzino la diversità in un’ottica di

collaborazione, cooperazione e solidarietà.

Dall’esame delle condizioni di partenza di ogni alunno, si passa all’individuazione di percorsi

formativi individuali e alla predisposizione di interventi da effettuare a cura degli insegnanti di

classe con la collaborazione degli insegnanti di sostegno e dell’ASL SA 1.

Delineato il PEI (Piano Educativo Individualizzato), il documento che contiene tutti gli interventi

scolastici ed extrascolastici afferenti all’alunno e il disegno educativo per lui individuato viene

sottoscritto nell’ambito del GLI (Gruppi di lavoro per l’inclusione o per l’inclusività).

La costituzione del GLI, in una composizione più fedele al disposto legislativo, prevede la

partecipazione del Dirigente Scolastico, degli insegnanti di sostegno e della classe e dei genitori,

con finalità più generali di delineamento delle linee portanti della politica dell’istituto nel vasto

ambito della gestione dell’argomento “disabilità”, DSA, ADHD, BES.

L’attuale nuovo gruppo si propone di sviluppare con proposte, individuazione di problemi

logistici e non, stimoli culturali e operativi, una maggiore e più condivisa sensibilità della

Comunità tutta verso il fenomeno e anche un concreto aiuto alla miglior gestione possibile dello

stesso.

La nuova sposta definitivamente l’attenzione dalle procedure di certificazione all’analisi dei

bisogni di ciascuno studente ed estende in modo definitivo a tutti gli studenti in difficoltà il

diritto – e quindi il dovere per tutti i docenti – alla personalizzazione dell’apprendimento, anche

attraverso il diritto ad usufruire di misure dispensative e strumenti compensativi, nella

prospettiva di una presa in carico complessiva ed inclusiva di tutti gli alunni.

L’attenzione ai DSA come l’attenzione ai BES non ha lo scopo di favorire improprie

facilitazioni ma di rimuovere quanto ostacola i percorsi di apprendimento, e questo non genera

un livellamento degli apprendimenti ma una modulazione degli stessi sulle potenzialità di

ciascuno, nell’ottica di una scuola più equa e più inclusiva.

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Piano dell’offerta formativa 2015-2016

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In quest’ottica il gruppo dell’I.C. di Roccapiemonte composto dal Dirigente Scolastico,

dai docenti di sostegno e dai docenti coordinatori di classe, dagli esperti istituzionali o

esterni in regime di convenzione con la scuola, dai rappresentanti dell’Ente Locale

(Comune di Roccapiemonte): Responsabile Servizi Sociali, dott.ssa Gioiella Giovanna,

dai rappresentanti dei Centri di Riabilitazione che seguono gli alunni/allievi, dal

rappresentante ASL – Distretto Sanitario 60 di Nocera Inferiore : Dott.ssa Giuseppina

Cimmino, dai genitori degli alunni diversamente abili per

socializzare i contenuti delle osservazioni/verifiche sulla integrazione scolastica dei

diversamente abili;

individuare forme costanti di interscambi comunicativi con le famiglie;

avanzare eventuali problemi, ipotesi percorribili e curare la documentazione diagnostica

con un’intesa organica con l’ASL SA 1.

Facendo riferimento alle norme che ne prevedono la costituzione: la Direttiva Ministeriale 27

dicembre 2012 “Strumenti d’intervento per alunni con bisogni educativi speciali e

organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica”; la Circolare Ministeriale n. 8 del 6 marzo

2013, Prot. 561, il gruppo procede ad un’analisi delle criticità e dei punti di forza degli interventi

di inclusione scolastica operati nell’anno appena trascorso e formula un’ipotesi globale di

utilizzo funzionale delle risorse specifiche, istituzionali e non, per incrementare il livello di

inclusività generale della scuola nell’anno successivo. Il Piano è quindi discusso e deliberato in

Collegio dei Docenti e inviato ai competenti Uffici degli UUSSRR, nonché ai GLIP e al GLIR,

per la richiesta di organico di sostegno, e alle altre istituzioni territoriali come proposta di

assegnazione delle risorse di competenza, considerando anche gli Accordi di Programma in

vigore o altre specifiche intese sull'integrazione scolastica sottoscritte con gli Enti Locali.

Tali problematiche, certificate da uno o più specialisti, documentate dalla famiglia o

semplicemente rilevate dalla scuola, devono trovare risposte adeguate e articolate, devono essere

al centro dell’attenzione e dello sforzo congiunto della scuola e della famiglia.

Ciò è possibile attraverso una osservazione e una lettura attenta dei segni di disagio, un dialogo

con la famiglia ma soprattutto offrendo idonee e personalizzate risposte, nell’intento di favorire

pienamente l’inclusione di tutti gli alunni e il loro successo formativo.

Per gli alunni con DSA, l’art.3 della legge 170/2010 così recita: Per gli studenti che,

nonostante adeguate attività di recupero didattico mirato, presentano persistenti difficoltà', la

scuola trasmette apposita comunicazione alla famiglia. E' compito delle scuole di ogni ordine

e grado, comprese le scuole dell'infanzia, attivare, previa apposita comunicazione alle famiglie

interessate, interventi tempestivi, idonei ad individuare i casi sospetti di DSA degli studenti.

Dunque, la scuola ha il compito fondamentale di effettuare, attraverso l’osservazione,

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Piano dell’offerta formativa 2015-2016

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l’identificazione dei casi sospetti e mettere in atto delle attività di recupero didattico mirato. La

normativa vigente non prevede, anche in presenza di un riconoscimento clinico, il supporto di un

docente di sostegno, garantisce tuttavia l’attuazione di buone prassi che assicurino il successo

scolastico degli alunni con DSA: intervento di tipo preventivo, già nel periodo di frequenza

nella scuola dell’Infanzia attraverso il potenziamento dei prerequisiti necessari

all’apprendimento della lettura e della scrittura; nella scuola Primaria, invece, la

somministrazione di test di screening consentono di individuare i bambini a rischio di

apprendimento della letto-scrittura e attuare gli strumenti tradizionali, convenzionali,

compensativi, dispensativi necessari

Lo strumento privilegiato è rappresentato dal percorso individualizzato e personalizzato, redatto

in un Piano Didattico Personalizzato (PDP), che ciascun docente e tutti i docenti del consiglio

di classe sono chiamati ad elaborare; si tratta di uno strumento di lavoro con la funzione di

definire, monitorare e documentare le strategie di intervento più idonee.

Come esplicita ancora la Direttiva, il delicato e importante compito di presa in carico dei BES

riguarda tutta la comunità educante e richiede un approfondimento e un accrescimento delle

competenze specifiche di docenti e dirigenti scolastici.

Un ruolo fondamentale in questa direzione è in primo luogo demandato ai Centri Territoriali di

Supporto, che rappresentano l’interfaccia fra l’Amministrazione e le scuole e tra le scuole stesse

in relazione ai BES e che dovranno realizzare una rete di supporto al processo di integrazione,

allo sviluppo professionale dei docenti, alla formazione dei docenti verso le migliori pratiche e

alla diffusione delle stesse.

Nella definizione di una strategia globale è fondamentale il ruolo demandato all’Ufficio

Scolastico Regionale, cui spetta il compito di definire la governance complessiva dei processi,

fornire linee di intervento regionali e indicazioni specifiche, attivare specifiche sperimentazioni

sul territorio per rispondere in maniera innovativa ai bisogni degli studenti con BES.

In conclusione, particolare attenzione deve porsi all’uso della terminologia con preciso

riferimento alle espressioni che nel succedersi delle disposizioni normative hanno via via

acquisito nuovi significati.

Così è accaduto per il concetto di INSERIMENTO degli alunni disabili, originariamente inteso

unicamente come concreta introduzione fisica dell’alunno nella classe, poi più ampiamente

rappresentato dal termine di INTEGRAZIONE, ovvero partecipazione all’attività di classe nella

misura delle personali capacità del singolo e oggi ancora più compiutamente compreso nel

termine di INCLUSIONE, da intendersi come capacità di adempiere ai bisogni educativi primari

degli alunni con difficoltà diverse, che vanno dalle disabilità, ai disturbi specifici di

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Piano dell’offerta formativa 2015-2016

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apprendimento (dislessia, disgrafia, disortografia, discalculia), alle difficoltà di linguaggio, per

esempio, di alunni stranieri, o ai problemi legati a situazioni di disagio famigliare o sociale.

L’obiettivo che il nostro Istituto si propone è appunto quello di diventare una scuola sempre più

“inclusiva” per i disabili e per gli studenti tutti.

.

Gli alunni portatori di handicap che frequentano l’Istituto Comprensivo nella scuola Secondaria di

Primo Grado e scuola primaria sono psicofisici e più un alunno con deficit sensoriale (ipoacusico).

Questi alunni presentano disabilità di tipo psicofisico ed alcuni di essi sono affetti da

patologie,disturbi del linguaggio, disturbi della sfera emozionale, disturbi motori, disturbi della

condotta s disturbi specifici dell’apprendimento e deficit sensoriale.

Spesso l’età mentale non corrisponde all’età cronologica e le diverse disabilità consistono in una

scarsa capacità di elaborazione concettuale, con labilità di processi logico-formativi, disabilità

prattognostiche, povertà lessicale con conseguente difficoltà di tipo espressivo e grammaticale,

difficoltà neuropsicologiche settoriali nei versanti attentivo-mnesici e d’elaborazione dei dati

percettivi. In questo contesto la scuola si propone di attivare tutte le risorse, sia di tipo strumentale

che didattiche, con attività aggiuntive e specialistiche di supporto alla didattica, finalizzate a

potenziare le capacità comunicative e relazionali degli alunni con diverse difficoltà. Come da prassi

sperimentata, per quanto concerne la Scuola Secondaria di Primo Grado si proseguirà con il

progetto “Insieme per Crescere”, che, con le diverse attività di laboratorio, contribuirà a sviluppare

dinamiche relazionali adeguate tra i coetanei, basi indispensabili per promuovere il pieno sviluppo

della persona ed attuare una effettiva integrazione all’interno del contesto classe.

Ci si propone in tal modo di sviluppare le abilità e le competenze di base, requisiti indispensabili

per promuovere il pieno sviluppo della persona ed attuare una effettiva integrazione all’interno del

contesto classe.

Considerando che nell’Istituto Comprensivo sono inseriti alunni diversamente abili nella scuola

dell’Infanzia, nella Scuola Primaria e nella Scuola Secondaria di Primo Grado, si ritiene opportuno

progettare una didattica personalizzata per ogni ordine di scuola ed attività aggiuntive,

programmate in parte all’interno della didattica curriculare, in parte nel piano educativo

individualizzato, finalizzate al recupero delle abilità di base e allo sviluppo delle abilità presenti.

Inoltre, per alcuni alunni che usufruiscono della Legge 104/92 e per altri affetti da particolari

patologie, unitamente all’offerta formativa didattica, il nostro Istituto si avvale anche della

L’OFFERTA FORMATIVA PER L’INTEGRAZIONE SCOLASTICA

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Piano dell’offerta formativa 2015-2016

44

collaborazione dell’Educatrice Professionale, che, nel corrente anno scolastico, all’interno dei tre

ordini di scuola, intende realizzare i seguenti progetti:

Laboratorio ludico

Laboratorio di creatività

Laboratorio di rilassamento

Circle time

Per l’anno scolastico 2015-2016 sono stati elaborati progetti congruenti con le priorità formative

individuate e finalizzati a sostenere e rafforzare l’azione didattica attraverso offerte diversificate

per l’ampliamento delle occasioni di apprendimento.

Ulteriori progetti saranno attuati, in riferimento alle priorità suddette, a partire dalla presenza a

scuola dei docenti che entreranno a far parte del cosiddetto Organico Potenziato previsto dalla

Legge 107/2015.

Di primaria importanza, per la ricchezza di possibilità che offrono, sono i Progetti finanziati con

il Fondo Sociale Europeo e con il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale. Essi consentono di

dare risposta alle esigenze e alle richieste della comunità scolastica attraverso strumenti ed azioni

tese all’integrazione tra i saperi disciplinari e alla promozione del successo scolastico degli

allievi.

I progetti si suddividono in:

Progetti di arricchimento dell’offerta formativa realizzati nelle ore curricolari;

Progetti di ampliamento dell’offerta formativa realizzati in orario extrascolastico tra cui i

Progetti PON “Competenze per lo sviluppo” FSE Annualità 2015

Progetti di miglioramento finalizzati ad innalzare la qualità dei processi e degli esiti

formativi

I PROGETTI

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Piano dell’offerta formativa 2015-2016

45

QUADRO DEI PROGETTI DI ISTITUTO SCUOLA INFANZIA

- AMBITO ACCOGLIENZA – PARTECIPAZIONE GENITORI – COINVOLGIMENTO

NELLE ATTIVITA’ – PROMOZIONE DELLA SCUOLA Progetto “IMMAGINE

ACCOGLIENZA” tutti i plessi di scuola dell’Infanzia, doc. di scuola dell’Infanzia ;

- AMBITO COMPETENZE DI BASE (Organizzazione spaziale e temporale)–

COMPETENZE MOTORIE – AUTONOMIA – Progetto di PSICOMOTRICITA’ – Ins

Sc. Infanzia Via Ferrentino – docenti PESCE, FAGGIANO, PAGANO, IANNONE;

- AMBITO DELLA CONTINUITA’ DIDATTICA

- Progetto Continuità Infanzia di Carmine Pagano con Primaria Plesso Primaria di Via

Ponte;

- “ Expo in school” doc. Federico (Inf), Landolfi (primaria), Pisano (primaria), Raina

(Infanzia), Vitiello (Infanzia). Plesso di scuola dell’Infanzia di Casali e Plesso di sc

primaria di Casali;

- AMBITO PROGETTI SPECIFICI – Progetto sul Natale “Notte Magica”– sc Infanzia Via

Berlinguer doc. Adinolfi, Nizza, Rispoli, Cirillo, Sellitto .

SCUOLA PRIMARIA

- AMBITO ED ALLA CITTADINANZA ALLA LEGALITA’ ALLA SALUTE –

COMPETENZE TRASVERSALI

- Progetto Miur Parlawiki – Cittadinanza e costituzione”– Costruisci il vocabolario della democrazia - prot. MIUR 0008457 del 15-09-2015

- AMBITO LINGUISTICO – Progetto Trinity (grades 2 e 3) – doc. Trezza, Re, Petrillo, -

classi V di sc. Primaria;

- AMBITO “IL TERRITORIO E LA COMUNITA’ DI APPARTENENZA”;

- Progetto “Il Bosco di Monte Caruso” –Docenti Bruno e Cocina - alunni classe 3 A –

plesso di Via Ferrentino;

- AMBITO ATTIVITA’ PER IL RECUPERO - CONSOLIDAMENTO DELLE

COMPETENZE DI BASE”

- Progetto recupero – Ambito linguistico e matematico – doc Pisano e Landolfi –

alunni classe 2 A plesso di Casali –

- Progetto recupero e consolidamento initaliano classi 2 A e B Via Ferrentino –Doc.

Morese

-AMBITO PROGETTO SPECIFICI:

- Progetto “Natale di solidarietà” – tutti gli alunni – plesso Casali – doc. Bartiromo,

Fiore, Landolfi, Langella, Montefusco, Pagano, Pecoraro, Esposito, Spaduzzi,

Realfonzo, Pisano

-AMBITO SPORTIVO

- Progetto Sport in Classe – CONI – MIUR;

PROGETTI DI AMPLIAMENTO DELL'OFFERTA FORMATIVA

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Piano dell’offerta formativa 2015-2016

46

-AMBITO MUSICALE:

- Progetto “ Officina Musicale – Propedeutica musicale alunni classi quinte” - ore 22 in

orario curriculare con i docenti della scuola primaria

- SCUOLA SECONDARIA

- AMBITO ED ALLA CITTADINANZA ALLA LEGALITA’ ALLA SALUTE –

COMPETENZE TRASVERSALI

- Staffetta di scrittura creativa e della legalità – Prof.ssa Rescigno e Giordano due classi

coinvolte;

- Progetto Ben…essere in amore – in collaborazione con ASL di Nocera Inferiore – Ref.

Doc. Giordano

- Settimana della Legalità – Alunni di diverse classi sc. Sec. Prof.ssa Pagano Vincenza –

- Verso una scuola amica – Prof.sse Pergamo e Pagano – Progetto Miur Unicef di Ed. alla

Solidarietà – (migrazioni, povertà, sottosviluppo economico); realizzazione mostra finale;

- Progetto Miur Parlawiki – Cittadinanza e costituzione”– Costruisci il vocabolario della democrazia - prot. MIUR 0008457 del 15-09-2015;

- Progetto Miur sul tema del cyber-bullismo, in specie con riferimento al fenomeno del

sexting, D.D. n.1135 del 30/10/2015 "Piano di azioni e iniziative per la prevenzione dei fenomeni di cyber-

bullismo" - AMBITO ORIENTAMENTO - Rapporti con scuole del territorio;

- AMBITO - ATTIVITA’ DI RECUPERO DEGLI APPRENDIMENTI

- Prof.ssa Mastrangelo – “Prepariamoci all’Esame” alunni classe 3 A–

- Prof.ssa Mastrangelo – “Insieme verso la matematica” alunni classe 1 A–Rapporti con il

Centro Sociale Comune di Roccapiemonte;

- AMBITO LINGUISTICO INGLESE– Progetto Trinity (grades 2 e 3) – doc. Trezza, Re,

Petrillo;

- AMBITO- ATTIVITA’ SPORTIVE

- Avviamento alla Pratica Sportiva del Calcio e dello sport in generale a cura della

Polisportiva Rocchese

- GSS Studenteschi – corsa campestre- pallamano - bad minton – doc. Di Corcia;

- AMBITO LINGUISTICO – ITALIANO

- Progetto “Il mestiere di scrivere” doc. Vitale, classe 1 B;

- AMBITO MUSICALE

- Adesione al progetto MIUR di cui al . D.D. n .1137 del 30/10/2015 "Promozione della cultura musicale

nella scuola";

- AMBITO SCIENTIFICO-TECNOLOGICO;

- Progetti ministeriali Code Week e Linguaggio Computazionale;

- AMBITO INCLUSIONE

- Progetto Sportello Ascolto Prof.ssa Guarino –

- Progetto Pedagogico clinico alunni Dsa – dott.ssa Bevilacqua del “Centro Studi e

Osservatorio Permanente sul disagio giovanile” Comune di Roccapiemonte;

- Progetto “Lo psicologo a scuola” – condotto da Dott.ssa Consiglia Moscatiello

- Progetto relativo all’Avviso MIUR nr.2061 del 15-10-2015 – Progetto della scuola in

collaborazione con SINAPSI e Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti: “Innovazione

didattica con uso di tecnologie specifiche rivolta all’integrazione degli alunni con

disabilità visiva”;

- AMBITO – Progetti a carattere specifico

- Prof.ssa Pagano “Natale a scuola”

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Piano dell’offerta formativa 2015-2016

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I viaggi d’istruzione, le visite didattiche, gli spettacoli teatrali e ogni altro interscambio con

l’esterno sono attività didattiche svolte con altri mezzi ed in contesti diversi da quelli quotidiani

dell’edificio scolastico.

Per realizzarli vengono utilizzate tutte le risorse della comunità scolastica e più di tutto

l’impegno personale e culturale dei docenti.

Un viaggio è un’ unità didattica che nasce dalla volontà di ampliare le conoscenze dei nostri

alunni, ed è sempre in coerenza con le finalità educative e con la programmazione didattica, è un

progetto,un percorso non solo fisico, che concorre a pieno titolo alla crescita integrale della

persona dal punto di vista culturale, didattico e sociale, le uscite devono rispondere ai bisogni

formativi degli alunni, per fornire stimoli diversi ed ampliare le opportunità di vivere esperienze

significative.

Gli obiettivi dei Viaggi d’Istruzione possono essere così riassunti:

DIDATTICO- CULTURALI

FORMATIVI

DI SOCIALIZZAZIONE

Alcune iniziative e itinerari saranno comuni a più classi, anche di plessi diversi, altre si

differenzieranno in ragione dei percorsi didattico-educativi programmati e svolti nelle diverse

classi/sezioni. Per tutte leproposte è previsto il contributo economico delle famiglie a copertura

di spese di viaggio ed organizzative. I programmi saranno dettagliati a cura dei docenti di

classe/sezione, coordinati dal docente titolare della Funzione Strumentale e comunicati a tempo

debito a tutti i genitori interessati, che rilasceranno apposita autorizzazione scritta.

“Regolamento per le visite e i viaggi di istruzione.

IL CONSIGLIO DI CLASSE

in attuazione delle finalità del POF, sulla base degli orientamenti programmatici del collegio dei

docenti, degli obiettivi cognitivi ed educativi fissati per ciascuna classe:

programma gli itinerari delle visite guidate e dei viaggi di istruzione che intendono effettuarsi

propone, sulla base della loro disponibilità, i docenti accompagnatori, che devono essere uno

ogni quindici alunni con eventuale elevazione di una unità in presenza di alunni portatori di

handicap. Indica alla commissione, in via orientativa, il periodo di effettuazione delle visite e

dei viaggi, che non dovranno comunque avvenire nei giorni prefestivi, nei giorni di chiusura

VISITE GUIDATE E VIAGGI D’ISTRUZIONE

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Piano dell’offerta formativa 2015-2016

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della scuola o nell’ultimo mese della scuola. Eventuali deroghe, soprattutto nei viaggi relativi ad

attività sportive, potranno essere richieste al responsabile di settore e concesse dalla D.S.

I coordinatori e gli accompagnatori delle classi partecipanti impartiranno agli alunni una

preliminare preparazione alla visita o al viaggio, attraverso la predisposizione di materiale

didattico e di richiamo delle regole di comportamento.

Prevede, su richiesta e per motivi validi e comprovati, la partecipazione dei genitori alla visita o

la viaggio, a condizione che si impegnino a pagare regolarmente la loro quota.

IL RESPONSABILE VISITE E VIAGGI

Presenta ipotesi ed accoglie itinerari di visite e viaggi dai consigli di classe;

Provvede alla richiesta dei preventivi di spesa ad almeno tre agenzie di viaggio.

Verifica che queste inviino la dichiarazione di conformità prevista dal punto 97 della C.M.

n° 291 del 14/10/92 e si adeguino a quanti disposto nel più recente D.L. 17/03/314/CEE

concernente i viaggi di istruzione;

Consegna ai ragazzi il programma analitico del viaggio e il modulo di adesione e

autorizzazione da parte di chi esercita la patria potestà;

Prima della partenza fornisce agli accompagnatori il piano camere.

IL COORDINATORE E GLI ACCOMPAGNATORI

Verificano che almeno i 2/3 della classe partecipino alla visita o al viaggio (per il calcolo dei 2/3

non verranno conteggiati gli alunni esclusi per motivi disciplinari secondo le norme previste nel

regolamento scolastico);

Richiedono e raccolgono le autorizzazioni dei genitori che una volta firmate diventano vincolanti

per quanto riguarda l’adesione e il pagamento della quota del viaggio;

Richiedono la ricevuta dell’avvenuto versamento sul conto corrente della scuola che dovrà essere

effettuato in due o in unica soluzione ma con la dovuta puntualità;

Per le visite guidate di una giornata le quote saranno ritirate dai coordinatori e dagli

accompagnatori

Consegnano l’elenco nominativo degli alunni e degli accompagnatori (compreso l’eventuale

sostituto) al responsabile visite e viaggi.

I DOCENTI ACCOMPAGNATORI

Individuati tra i docenti delle classi frequentate dagli alunni partecipanti al viaggio, vigilano, non

solo a tutela dell’incolumità degli alunni, ma anche a tutela del patrimonio artistico, degli arredi

e del mezzo di trasporto e di quanto altro gli alunni usufruiscono (per dare a tutte le classi

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Piano dell’offerta formativa 2015-2016

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l’opportunità di effettuare il viaggio quando non ci sono sufficienti accompagnatori disponibili

nel corso frequentato dagli alunni, si deroga la possibilità che uno degli accompagnatori possa

essere reperito tra quelli disponibili tra gli altri corsi);

Informano, a viaggio concluso, la D.S. e il responsabile visite e viaggi d’istruzione di eventuali

inconvenienti verificatisi nel corso del viaggio o della visita, con riferimento anche al servizio

fornito dall’agenzia.

GLI ALUNNI

Si dovranno presentare puntuali alla partenza e saranno tenuti a rispettare durante tutta la durata

del viaggio le norme di comportamento previste dal regolamento scolastico, pena provvedimenti

disciplinari al rientro.

I GENITORI

Sono tenuti a prendere visione del programma analitico del viaggio consegnato ai propri figli e a

firmare l’autorizzazione di partecipazione che una volta firmata diventa vincolante ai fini del

numero dei ragazzi partecipanti e del versamento della quota spettante;

Sono tenuti ad informare i docenti accompagnatori delle eventuali allergie, intolleranze

o altri problemi di salute dei propri figli allo scopo di permettere un adeguato trattamento

in caso di necessità;

Devono versare sul conto corrente della scuola in una o due soluzioni la quota di

partecipazione (ricevuta da consegnare a scuola ai coordinatori o agli accompagnatori che

a loro volta la consegneranno al responsabile).

Tutta la prassi relativa alla preparazione dei viaggi sarà anticipata alla prima parte

dell’anno scolastico e comunicata tempestivamente alle famiglie. E’ evidente che una

adeguata programmazione è tanto più produttiva quanto più precoce.

Nella scelta dei pacchetti di viaggio, la commissione terrà conto del rapporto qualità-

prezzo, scegliendo le proposte che diano la possibilità al maggior numero di ragazzi di

aderire all’iniziativa.

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Piano dell’offerta formativa 2015-2016

50

Consapevoli che una scuola che mira alla qualità dei percorsi formativi debba curare la

continuità della propria azione e adoperarsi affinchè gli allievi raggiungano autonomia e

consapevolezza nelle scelte, l’Istituto Comprensivo mette in atto un piano di interventi mirato al

raggiungimento delle seguenti finalità:

Garantire il diritto dell’alunno ad un percorso formativo organico e coerente a livello

pedagogico e didattico;

Permettere agli studenti in uscita dalla scuola secondaria di primo grado di operare scelte

consapevoli e conformi alle proprie attitudini e alle proprie potenzialità.

Il Piano di intervento prevede le seguenti azioni:

Rendere sereno e naturale il

passaggio da un ordine di scuola all’altro

Eliminare gli ostacoli, le difficoltà, le discordanze di natura didattica, valutativa

Favorire la capacità di orientarsi

nell’ambiente scuola

Avviare gli alunni all’autovalutazione del proprio rendimento scolastico

Analizzare e confrontare i risultati delle prove INVALSI per rilevare gli elementi di criticità nei processi cognitivi

Conoscere in dettaglio le tipologie di

istituti di istruzione superiore presenti sul territorio

Conoscere le opportunità di collocazione professionale offerte dal territorio

Promuovere negli studenti la

consapevolezza di essere soggetti attivi nella scelta del proprio percorso

LA CONTINUITA’ E L’ ORIENTAMENTO

CONTINUITA’ ORIENTAMENTO

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Piano dell’offerta formativa 2015-2016

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Il curricolo-Insegnamenti Monte ore minimo annuale è di 900 ore.

L’orario complessivo del curricolo e quello destinato alle singole discipline e attività sono

organizzati in modo flessibile, anche sulla base di una programmazione plurisettimanale

confermata in n. 4 ore quindicinali come da Piano delle attività a.s. 2015/2016.

• AREA LINGUISTICO-ARTISTICA-ESPRESSIVA

• AREA STORICO-GEOGRAFICA

• AREA MATEMATICO-SCIENTIFICO-TECNOLOGICA

• Insegnamenti Monte ore minino: annuale 900 ore

• Monte ore massimo annuale 908 su un curriculo settimanale di ore 27, per la Scuola

Primaria e di 30 ore per la Scuola Secondaria, così distribuite:

SCUOLA PRIMARIA

DISCIPLINE CLASSE

1a

CLASSE

2a

CLASSE

3a

CLASSE

4a

CLASSE

5a

Italiano 8h 8h 7h 7h 7h Storia 2h 2h 2h 2h 2h Geografia 1h 1h 2h 2h 2h Matematica 6h 6h 5h 5h 5h Scienze 2h 2h 2h 2h 2h

Arte e Imm. 1h 1h 1h 1h 1h

Ed. Fisica 1h 1h 1h 1h 1h

Musica 1h 1h 1h 1h 1h

Informatica 1h 1h 1h 1h 1h

Religione 2h 2h 2h 2h 2h

Inglese 2h 2h 3h 3h 3h Totale 27h 27h 27h 27h 27h

L’ORGANIZZAZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA

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Piano dell’offerta formativa 2015-2016

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SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO

Disciplina Monte ore settimanale

Italiano/ Approfondimento 7

Storia, Geografia 3

Matematica 5

Scienze 1

Tecnologia 2

Inglese 3

Francese 2

Arte e immagine 2

Musica 2

Scienze motorie e sportive 2

Religione 1

Totale 30

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Piano dell’offerta formativa 2015-2016

53

Le scelte culturali, didattiche e progettuali dell’istituzione sono sostanziate nell’organizzazione

oraria qui di seguito riportata:

L’orario settimanale di servizio per i docenti della scuola elementare, da prestare in non meno di

cinque giorni, è di 24 ore comprensive anche delle due ore di riunione di programmazione, più

tutte le ore necessarie allo svolgimento della funzione docente; sono invece aggiuntive le ore

prestate per attività integrative, di collaborazione e/o di progetto.

SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO

Giorni Orario Monte ore settimanale

Dal lunedì al venerdì 8,00 – 14,00 30

CORSO AD INDIRIZZO MUSICALE

Giorni Orario Monte ore settimanale

Lunedì e mercoledì

Martedì e Giovedì

14,00 – 19,00

14,00 – 18,00

SCUOLA DELL’INFANZIA

Giorni Orario Monte ore settimanale

Dal lunedì al venerdì 8,15 – 16,15 40

SCUOLA PRIMARIA

Giorni Orario Monte ore settimanale

Dal lunedì al venerdì

8,15 – 13,30

27

L’ORARIO SCOLASTICO

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Piano dell’offerta formativa 2015-2016

54

L’orario settimanale per gli insegnanti della scuola dell’infanzia è di 25 ore settimanali di lezione

frontale.

L’orario settimanale di servizio per i docenti della scuola secondaria, da prestare in non meno di

cinque giorni, comprende ore 18 di cattedra più tutte le ore necessarie allo svolgimento della

funzione docente; sono invece aggiuntive le ore prestate per attività integrative, di

collaborazione e/o di progetto.

L’orario settimanale di servizio per il personale amministrativo e per il Direttore S.G.A., da

prestare in non meno di cinque giorni, comprende 36 ore. La definizione della distribuzione delle

ore nella singola giornata e nella settimana è determinata dall’accordo con il Dirigente Scolastico

e la R.S.U., sulla base delle linee fissate dal Consiglio d’Istituto.

Corso ad indirizzo musicale

La nostra autonomia scolastica a partire dall’anno scolastico 2011/2012 è stata arricchita dallo

studio degli strumenti musicali di seguito elencati in modo da favorire una crescita armoniosa dei

nostri ragazzi e garantire una continuità pedagogica verticale essenziale per un istituto

comprensivo: violino, violoncello, oboe, pianoforte. I docenti:

Ingenito Francesca – Pianoforte;

Fagiani Mauro – violoncello

Ferrara Sabatino –oboe;

Farina Gloria – violino

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Piano dell’offerta formativa 2015-2016

55

FFEE

SSTT

II VVII TT

ÀÀ

NNAA

ZZII OO

NNAA

LLII

Tutte le

domeniche

1 novembre 2015

8 dicembre 2015

25 dicembre 2015

26 dicembre 2015

1 gennaio 2016

6 gennaio 2016

Lunedì di Pasqua

25 aprile 2016

1 maggio 2016

2 giugno 2016

La festa del Santo

Patrono

Inizio lezioni:

14 settembre 2015

Termine lezioni:

8 giugno 2016

( Scuola Primaria)

30 giugno 2016 (Scuola dell’Infanzia)

Festività Natalizie: dal 23 dicembre 2015 al 5 gennaio 2016

Festività pasquali:

dal 24 marzo 2016 al 29 marzo2016

Altre festività:

2 novembre 2015

7 dicembre (ponte dell’Immacolata)

8 e 9 febbraio 2016 (carnevale)

2 giugno 2016

DD

EETT

EERR

MMII NN

AAZZ

II OONN

II RREE

GGII OO

NNAA

LLII

IL CALENDARIO SCOLASTICO

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Piano dell’offerta formativa 2015-2016

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Le persone costituiscono una risorsa importante per un'organizzazione ed il loro pieno

coinvolgimento accresce la loro capacità di creare valore Poiché le persone sono tra le risorse più

preziose e più critiche, è necessario assicurare che il loro ambiente di lavoro incoraggi la

crescita personale, l'apprendimento, il trasferimento di conoscenze ed il lavoro di gruppo.

Ciascuna di esse, con i propri ruoli e le proprie responsabilità, deve agire per il raggiungimento

degli obiettivi comuni tesi al miglioramento dell’azione formativa e alla qualità di un servizio

scolastico di accoglienza, efficacia ed efficienza.

Nella nostra scuola la gestione delle persone viene condotta attraverso un approccio pianificato,

trasparente, etico e socialmente responsabile, in modo che l'organizzazione assicuri che esse

comprendano l'importanza del loro contributo e del loro ruolo e possano sentirsi completamente

coinvolte nel conseguimento degli obiettivi dell'organizzazione.

La struttura organizzativa della scuola è così delineata:

il Dirigente Scolastico in numero di 1 con il compito di dirigere, sovrintendere,

promuovere e valorizzare le risorse umane e professionali per la piena realizzazione

del piano attuativo del POF;

i collaboratori del D.S. in numero di 2 con il compito di collaborare con il Dirigente

scolastico per la predisposizione del piano attuativo del POF;

i referenti di plesso in numero di 8 con compiti di organizzazione e coordinamento

delle attività del plesso di cui sono referenti;

le figure strumentali in numero di 4 con funzioni specifiche in relazione al settore

di competenza;

lo Staff di direzione in numero di 10 (collaboratori del D.S., responsabili di plesso,

FF:SS) con funzioni di problematizzazione, indirizzo, pianificazione, ricognizione,

coordinamento e sviluppo, ricerca, controllo, documentazione e informazione.

il personale ATA in numero di 15 con attribuzione di incarichi specifici di supporto

connessi alle attività dell’istituzione scolastica.

L.S.U. (Lavoratori Socialmente Utili) dipendenti della Coop Manital

Il docente coordinatore delle attività di sostegno all’handicap cura le attività

relative sotto il profilo organizzativo (G.L.I. di Istituto, rapporti con le Asl).

IL MODELLO ORGANIZZATIVO

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Piano dell’offerta formativa 2015-2016

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Il coordinatore del Consiglio di Classe è responsabile del coordinamento delle

attività didattiche ed organizzative stabilite dal Consiglio e presiede, se delegato, le

riunioni dei docenti della classe.

Il coordinatore di progetto o laboratorio ne stila la programmazione e ne cura

l’attuazione operativa, organizzando anche l’intervento di esperti esterni, se previsto.

Il responsabile di progetto o laboratorio per la classe cura la partecipazione dei

propri alunni al progetto o laboratorio e ne organizza le attività.

Nel suo complesso l’Istituto organizza le risorse umane in una gamma di opportunità e di mezzi,

che sinteticamente si indicano di seguito:

riconoscimento della professionalità dei docenti nel programmare, nell’attuare e nel

documentare il lavoro scolastico;

adozione di un calendario scolastico e di un orario delle lezioni in funzione didattica;

realizzazione di attività relative all’orientamento formativo ed informativo;

realizzazione di visite e viaggi d’istruzione;

realizzazione di gruppi di lavoro e di commissioni;

adozione di progetti di continuità educativa e funzionalità del gruppo di lavoro tra docenti,

dalla Scuola Materna, primaria e secondaria;

utilizzo dei laboratori d’informatica, scienze, ecc.

gestione funzionale della biblioteca scolastica

adozione di un sistema valutativo coerente con lo strumento scheda;

utilizzo degli strumenti e dei materiali in dotazione alla scuola;

utilizzo dei mezzi di comunicazione di massa (quotidiani, riviste, video, internet);

organizzazione di attività integrative scolastiche e parascolastiche;

interattività con gli altri soggetti sociali e istituzionali del territorio;

collaborazione e presenza attiva dei genitori.

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Piano dell’offerta formativa 2015-2016

58

Rosanna

CONSIGLIO DI ISTITUTO

Presidente

Gianpiero Adinolfi

RAPPRESENTANZE

SINDACALI UNITARIE

D.S.G.A. Antonia De Lista

Coll. scolastico

Leo

(C.G.I.L.)

Ins.

Nizza

(UIL.)

Ass. te Amm. Gestione Docenti - ATA

Carratu’ N.

RESPONSABILI PLESSI

Primaria Ins.ti

Morese Celotto

Montefusco

RESPONSABILI

PLESSI

INFANZIA

Ins.ti

Adinolfi

Fimiani

Pesce C.

Vitiello

COLL.

VICARIO

Prof.

Tedesco

SECONDO

COLL.

Ins.te

Ferrentino

REFERENTI

COLLEGIO DEI DOCENTI

ST

AF

F D

I GE

ST

ION

E

FUNZIONI STRUMENTALI

Consiglio di

Sezione

Infanzia

Consiglio di

Interclasse

Primaria

Consiglio di

Classe Secondaria

Coordinatori

Sc. Secondaria

Raiola 1^A

Labella 1^B

Guarino 1^C

Macinante 1^D

Di Domenico 1^E

Mastrangelo 2^A

Rescigno 2^B

Di Benedetto 2^C

Settineri 2^D

Giordano 3^A

Vitale 3^B

Pagano M.G. 3^C

Tedesco 3^D

Pergamo 3^E

Coordinatori

Plesso S. Maria G.

Soriente 1^A

Siano 1^B

Morese M.R. 2^A

Cocina 2^B

Bruno 3^A

De Simone 4^A

Fasolino 4^B

Bottiglieri 5^A

Re 5^B

Plesso Casali

Landolfi 1^A

Pisano 2^A

Pecoraro 3^A

Montefusco 4^A

Bartiromo 4^B

Fiore 5^A Plesso V. Ponte D’Angelo 1^A

Trotta 1^B

La Croce 2^A

Desiderio 2^B

Morese A. 3^A

Fortunato 3^B

Cardaropoli 4^A

Celotto 4^B

Mauro 5^A

Coordinatori

Plesso

Berlinguer

Adinolfi

Plesso

C. Pagano Fimiani

Plesso

S. M. Grazie

Pesce

Plesso

Casali

Vitiello

GESTIONE P.O.F.. SITO WEB

MORESE M. ROSARIA

REALFONZO FRANCESCO

GESTIONE CONTINUITÀ

E ORIENTAMENTO

Prof. MACINANTE

GESTIONE SOSTEGNO AL

LAVORO DEI DOCENTI

PAGANO M. GIOVANNA

GRUPPO DI AUTOVALUTAZIONE

GESTIONE VIAGGI DI

ISTRUZIONE

MONTEFUSCO M. ROSARIA

INGENITO FRANCESCA

RESPONSABIL

E SC.

SECONDARIA

Prof.sse

Pagano M.G.

INTEGRA-

ZIONE

Ins.te CILENTI

Ass. te Amm. Gestione Contabilità Aliberti A. Riccio C.

Ass. te Amm. Gestione Alunni

Caiazza G.- Leo M.

Ins.

Montefusco

(C.I.S..L)

INVALSI

Prof.ssa PAGANO M.

GESTIONE SOSTEGNO AL

LAVORO DEGLI ALUNNI

DIVERSAMENTE ABILI

PAGANO VINCENZA

SPORTELO

D’ASCOLTO

Prof.ssa GUARINO

CORSO

MUSICALE

Prof.ssa

INGENITO

UNICEF

Prof.ssa

PERGAMO

DIRIGENTE SCOLASTICO

PROF. CIRO AMARO

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Piano dell’offerta formativa 2015-2016

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La nostra scuola è particolarmente attenta, oltre

all’applicazione delle norme di sicurezza come

in tutti gli altri ambienti di lavoro, a fornire

agli alunni tutte le informazioni utili in materia

perché convinti che sia da perseguire la finalità di

educare i ragazzi alla coscienza della sicurezza:

troppo spesso una mancanza di educazione genera

disattenzione e non rispetto per l’incolumità propria

e altrui. In questa ottica i docenti sono sempre pronti

a cogliere l’occasione per esporre i rischi e i pericoli che si

possono presentare nei diversi ambienti o a seguito di

comportamenti apparentemente innocui (ad esempio il dondolarsi

sulla sedia). Mantenendo fede a questo obiettivo, la scuola ha

organizzato il Servizio di Prevenzione e Protezione in modo che

durante le attività didattiche sia sempre presente, in ciascun plesso,

un numero adeguato di docenti formati per il Primo Soccorso, la vigilanza antincendio, il

coordinamento delle emergenze. Non è secondario l’impegno dell’Istituto per la formazione e

l’aggiornamento del personale in materia di sicurezza, tanto che è già organizzata e pianificata la

formazione o l’aggiornamento del personale da svolgersi in corso d’anno.

La struttura del Servizio di Prevenzione e Protezione è organizzata come indicato di seguito:

FIGURE SENSIBILI PREPOSTE ALL’ATTUAZIONE

DELLE DISPOSIZIONI IN MATERIA DI SICUREZZA

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Piano dell’offerta formativa 2015-2016

60

Al fine di garantire la qualità dei processi e dei risultati la scuola pianifica in modo oculato le

proprie azioni ( l’organizzazione, il funzionamento e la proposta pedagogica).

Le fasi che caratterizzano il ciclo dell’offerta formativa possono essere così sintetizzate:

1. Definizione del Piano dell’offerta formativa

2. Elaborazione del Piano dell’offerta formativa

3. Progettazione delle attività inerenti al Piano

4. Erogazione del servizio

5. Controllo dei servizi erogati

6. Valutazione e autovalutazione

7. Riprogettazione ed elaborazione di strategie di sviluppo

In riferimento alle Indicazioni per il curricolo per la scuola dell’infanzia e per il primo ciclo di

istruzione, la valutazione, la cui responsabilità compete ai docenti, precede, accompagna e segue

i percorsi curricolari.

La valutazione si presenta, quindi, come un’azione che risponde non tanto a un’istanza

certificativa quanto a un’esigenza formativa, è un’ azione pedagogica in cui è importante

dosare il significato comunicativo della valutazione stessa: essa deve aiutare a capire e

incoraggiare il miglioramento, piuttosto che giustificare la selezione precoce. Riveste una

preminente funzione formativa: si può parlare, quindi, non solo di valutazione

dell’apprendimento, ma soprattutto di valutazione per l’apprendimento.

La pratica valutativa si pone all’inizio di un percorso per poter rilevare una situazione di

partenza e approntare, di conseguenza, un adeguato itinerario di apprendimento personalizzato

per il recupero, il consolidamento e il potenziamento delle abilità.

In itinere permette un bilancio del processo di apprendimento per stimolare un continuo

miglioramento, attraverso strategie didattiche e metodologiche centrate sull’alunno; alla fine può

fornire indicazioni orientative per favorire l’espressione di tutte le potenzialità in qualsiasi

contesto.

La funzione della valutazione è, quindi, quella di cogliere le dinamiche dei processi formativi

distinguendo tra la verifica, intesa come misurazione il più possibile oggettiva del profitto e

LA PIANIFICAZIONE DELLE AZIONI

LA VALUTAZIONE DEI PROCESSI DI APPRENDIMENTO

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Piano dell’offerta formativa 2015-2016

61

delle abilità acquisite dall’alunno, e la valutazione, intesa come apprezzamento dei cambiamenti

introdotti dall’educazione nella personalità dell’alunno, in senso formativo e di sviluppo globale.

La valutazione bimestrale e al temine dei due quadrimestri terrà presente in particolare i

seguenti criteri:

- progressi rispetto ai livelli di partenza;

- eventuali e particolari difficoltà;

- impegno personale;

- risposta agli obiettivi delle singole discipline;

- processo di apprendimento in evoluzione e sviluppo delle capacità.

Le verifiche saranno periodiche e sistematiche, orali e scritte e si articoleranno sui contenuti e

sulle metodologie espresse nei PAD.

In ogni prova saranno chiare le richieste e così la verifica servirà anche a rendere l’alunno

consapevole del proprio progresso o delle eventuali difficoltà e del lavoro necessario per

conseguire gli obiettivi.

Per fare ciò occorre però fissare dei criteri di riferimento uguali per tutti, che traducono la

capacità degli alunni in realizzazione dell’alunno.

I criteri essenziali per una valutazione periodica ed annuale di qualità sono:

• La chiarezza sulla finalità formativa

• La validità, l’attendibilità, la trasparenza e l’equità

• La coerenza con gli obiettivi di apprendimento previsti dai PAD

• La considerazione sia dei processi di apprendimento sia dei loro esiti

• La valenza informativa

La scuola dell’Infanzia, nell’intervento formativo-educativo seguirà i seguenti criteri:

- Valutazione iniziale: intesa come accoglienza ed inserimento;

- Valutazione in itinere: durante i percorsi didattici;

- Valutazione in uscita: abilità e competenze che il bambino deve possedere al termine della

frequenza della scuola dell’Infanzia

La Valutazione nella scuola Primaria e Secondaria si articola in tre fasi:

La valutazione in ingresso con la quale il docente individua le capacità, le

conoscenze e le abilità dei singoli allievi, descrivendo la situazione di

apprendimento di ciascuno. Questo è il punto di partenza per definire, una

volta individuati gli Obiettivi di apprendimento, quali percorsi, con quali

strategie, ciascun alunno potrà ampliare, sviluppare, acquisire nuove

competenze.

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Piano dell’offerta formativa 2015-2016

62

La valutazione formativa è un momento fondamentale per la verifica in itinere del grado di

acquisizione degli obiettivi disciplinari proposti nelle varie discipline e rappresenta, anche, uno

strumento indispensabile per predisporre percorsi di rinforzo, unità di consolidamento, strategie

metodologiche e didattiche alternative.

Si seguiranno i seguenti criteri:

gradualità (rispettando ritmi e modalità dell’apprendimento e della maturazione personale);

integrazione tra apprendimento teorico e apprendimento attivo e applicativo;

globalità (investe gli aspetti del comportamento, degli atteggiamenti, delle relazioni, delle

conoscenze e delle competenze);

individualizzazione (tenere conto del cammino compiuto dall'alunno in tutte le sue tappe).

La valutazione formativa e la valutazione sommativa costituiscono gli strumenti periodici del

processo di insegnamento/apprendimento: verificano i livelli di apprendimento di ciascun alunno

rispetto alle capacità individuali, alle conoscenze e abilità e documentano le competenze

raggiunte.

La valutazione individuale ha la funzione di registrare con continuità, durante l’anno

scolastico, i risultati raggiunti in termini di:

- Maturazione complessiva (autonomia, relazioni, partecipazione);

- Acquisizione di competenze;

- Attitudini e capacità che emergono dalla personalità di ogni alunno.

Criteri generali di valutazione delle discipline

La valutazione al termine dei quadrimestri terrà presente in particolare i seguenti criteri:

- progressi rispetto ai livelli di partenza;

- eventuali e particolari difficoltà;

- impegno personale;

- risposta agli obiettivi delle singole discipline;

- processo di apprendimento in evoluzione e sviluppo delle capacità.

Le prove oggettive al termine di ogni modulo didattico disciplinare bimestrale saranno precedute

da verifiche, periodiche e sistematiche, orali e scritte (elaborati scritti, esercizi del tipo vero/falso

o a scelta multipla, esercizi grammaticali e lessicali, dettati, colloqui) che si articoleranno sui

contenuti espressi nei moduli didattici disciplinari.

Le prove sono finalizzate ad accertare:

il livello di autonomia personale raggiunto

l’evoluzione del processo di apprendimento

il livello degli apprendimenti disciplinari

l’acquisizione di competenze

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Piano dell’offerta formativa 2015-2016

63

il progresso rispetto alla situazione iniziale

l’impegno rispetto alle proprie capacità

il modo di relazionarsi

le capacità espositive adeguate alla situazione comunicativa

Con la L. 53/2003 ad integrazione della valutazione interna degli apprendimenti è stata introdotta

anche una valutazione esterna formativa effettuata periodicamente dall’ INVALSI e che vede

coinvolti gli alunni del 2° e 5° anno della Scuola Primaria

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Piano dell’offerta formativa 2015-2016

64

L’attività didattica della scuola si ispirerà ai seguenti criteri metodologici:

Personalizzazione: I percorsi formativi, le proposte vengono pianificate tenendo conto degli

interessi, delle potenzialità, dei ritmi e degli stili di apprendimento degli alunni per

dare loro un insegnamento adeguato ai propri bisogni.

Gradualità: Le varie proposte sono articolate dal semplice al complesso per evitare bruschi

salti e frammentarietà nel rispetto dell’età degli alunni e dei tempi di assimilazione.

Interdisciplinarità: Contenuti ed obiettivi non vengono fissati pensando ad una sola disciplina o

ambito disciplinare, ma in un contesto più ampio per far conseguire un sapere sempre più

organico ed una formazione sempre più armonica.

Operatività: Il processo di apprendimento è attivo e coinvolge tutte le facoltà dell'alunno. La

Scuola diviene " laboratorio " per permettere esperienze differenziate, così che, accanto ai

momenti teorici, trovino largo spazio la ricerca, la progettazione, l'esperimento, la manualità, la

gestualità, ....

Collegialità: Raccordo e confronto fra docenti

Progettualità: I percorsi progettuali devono attivare sia gli aspetti cognitivi, ma anche affettivi,

motivazionali, relazionali e creativi che agiscono nella crescita dell'io e promuovono in ogni

alunno la capacità di riconoscersi come persona capace di "fare" e di produrre "nuova cultura".

Tenendo conto della diversificazione del processo di apprendimento e di crescita nelle varie età,

si indica la seguente articolazione del percorso formativo:

Scuola dell'Infanzia

Approccio ludico all'apprendimento in una organizzazione spazio - tempo - attività rispondente

ai bisogni di conoscenze, esplorazione e movimento tipici dell'età.

Monoennio scuola Primaria

Raccordo con la Scuola dell'Infanzia teso al raggiungimento delle strumentalità di base per una

prima alfabetizzazione.

I Biennio Scuola Primaria

Consolidamento dell'alfabetizzazione e approccio pluri, inter e transdisciplinare tenendo conto

della motivazione e dell'esperienza diretta del fanciullo

II Biennio Scuola Primaria

Avvio all'organizzazione delle singole attività scolastiche per aree disciplinari tenendo presente il

riferimento all'esperienza

I CRITERI METODOLOGICI

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Piano dell’offerta formativa 2015-2016

65

Scuola Secondaria I grado

Garantire il diritto dell’ alunno ad un percorso formativo organico e coerente a livello

pedagogico e didattico; permettere agli studenti in uscita dalla scuola secondaria di primo grado

di operare scelte in relazione alle peculiarità proprie dei diversi segmenti del sistema,con

attenzione all’impatto prodotto in termini di prosecuzione degli studi.

La scuola adotta processi valutativi che partono dal basso, dai bisogni formativi della comunità

scolastica e rappresentano un’opportunità professionale per rielaborare criticamente la propria

esperienza e orientare processi di sviluppo.

L’autovalutazione (autoanalisi iniziale, monitoraggio in itinere, autovalutazione finale)

rappresenta una delle espressione più alte dell’autonomia della scuola, in quanto espressione

della capacità di valutare criticamente il proprio operato e di apprendere dall’esperienza; essa

costituisce la modalità peculiare con cui ogni scuola assume le proprie responsabilità educative e

rende conto del proprio lavoro e dei suoi esiti; valutarsi significa sostenere un’azione di

miglioramento continuo poiché ci si orienta a promuovere un cambiamento delle condizioni di

apprendimento utile ad un più efficace perseguimento degli obiettivi.

I processi autovalutativi permettono di trovare strategie di miglioramento della scuola che

coinvolgono tutto il personale, in una sistematica analisi della pratica corrente, con lo scopo di

progettare piani di sviluppo.

La nostra scuola elabora un sistema di valutazione interna che si articola in:

- Autovalutazione di Istituto, cioè degli elementi del sistema

- Valutazione degli apprendimenti

L’autovalutazione si configura come un orientamento culturale e sociale che vuole

implementare aspetti di innovazione e consolidare i punti forti di un’organizzazione. Ciò al fine

di realizzare quanto segue:

definire i punti di forza e di debolezza della scuola

individuare, nei processi chiave del servizio scolastico, gli ambiti dove apportare

miglioramenti

scegliere gli obiettivi più appropriati alle caratteristiche della scuola per pianificare e

programmare le azioni e i progetti necessari per raggiungerli.

AUTOANALISI E AUTOVALUTAZIONE D’ISTITUTO

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Piano dell’offerta formativa 2015-2016

66

L’analisi dei processi rappresenta la fase che vede il servizio scolastico come un percorso che

ripropone ciclicamente una sequenza di cinque fasi:

offerta

progettazione dell’offerta

organizzazione

controllo dell’erogazione

Valutazione e riprogettazione dell’offerta

CONTROLLO DELLA QUALITA’ DEL SERVIZIO

Valutazione delle prestazioni degli alunni

L’Istituto verifica, alla fine di ogni anno scolastico, le proprie attività con le seguenti modalità:

relazioni finali dei docenti e dei coordinatori delle classi sviluppate tenendo conto dei

seguenti indicatori:

ore di lezioni effettive;

frequenza degli alunni;

tempo dedicato alle attività non curricolari;

livello raggiunto dagli alunni;

attività di recupero effettuate;

accesso alle strutture e agli strumenti;

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Piano dell’offerta formativa 2015-2016

67

contatti con le famiglie

relazioni dei Docenti cui è stata attribuita la Funzione Strumentale.

I Docenti sono tenuti, entro il mese di giugno, a relazionare per iscritto sulle attività del P.O.F.,

in sede di verifica delle stesse.

Per progettare e misurare i risultati ottenuti viene usato il metodo di Deming (esperto di qualità)

il cui andamento, esplicitato nel grafico, è ciclico.

DIAGRAMMA DI FLUSSO “CICLO DI DEMING”

Per analizzare in maniera critica il funzionamento dell’Istituto viene usato uno strumento

chiamato “Autoanalisi d’Istituto” che coinvolge tutti gli utenti del servizio scolastico, il

Dirigente, i Docenti e gli alunni in primo luogo perché direttamente coinvolti nel processo

formativo, ma anche la famiglia, gli ausiliari ed il personale di segreteria. I risultati

dell’autoanalisi indicano il livello di qualità dell’Istituto e servono a favorire la crescita del

dialogo tra le varie parti e ad orientare i processi di miglioramento. L’azione di monitoraggio

viene effettuata mediante questionari della cui predisposizione, distribuzione e raccolta dati. Tali

questionari riguardano gli aspetti organizzativi, formativi e didattici, ritenuti più significativi.

PLAN = Pianificazione dei progetti

DO = Esecuzione degli stessi

CHECK = Verifica dei risultati

ACT = Adozione di contromisure

qualora venga rilevato uno

scostamento altrimenti si può

continuare ad applicare quanto

pianificato.

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Piano dell’offerta formativa 2015-2016

68

I dati rilevati attraverso questa azione servono per capire se il servizio soddisfa i bisogni

dell’utenza (Customer satisfaction).

Gli esiti del monitoraggio vengono elaborati dalla F.S. sotto forma di grafici e raccolti

annualmente in fascicoli.

Ai fini della trasparenza e della partecipazione tali esiti sono presentati nelle riunioni dei

genitori e nei Collegi dei Docenti.

Le prime due/tre settimane di frequenza sono denominate “periodo dell’Accoglienza” e sono

destinate prevalentemente all’accertamento della situazione di partenza degli alunni attraverso la

somministrazione di prove e questionari tesi non solo a verificare le conoscenze, le abilità e le

competenze degli allievi, ma anche a rilevare i loro stili di apprendimento. Sulla base dei risultati

ottenuti, i docenti dei vari Dipartimenti progettano il Piano annuale disciplinare.

I traguardi intermedi e finali conseguiti negli apprendimenti (Le prove bimestrali sono

progettate per classi parallele e fanno riferimento agli standard di valutazione condivisi)

sono attestati in un Documento di valutazione progettato secondo il dettato del Decreto

legislativo n. 137 del 1° settembre 2008, convertito in legge il 30 ottobre 2008 (n. 169) che

recita così:

art. 2, comma 2 “a decorrere dall’anno scolastico 2008/2009, la valutazione del

comportamento è effettuata mediante l’attribuzione di un voto numerico espresso in decimi”;

art. 3, comma 1 “dall’anno scolastico 2008/2009, nella scuola primaria la valutazione

periodica ed annuale degli apprendimenti degli alunni e la certificazione delle competenze da

essi acquisite sono effettuate mediante l’attribuzione di voti numerici espressi in decimi e

illustrate con giudizio analitico sul livello globale di maturazione raggiunto dall’alunno”;

art 3, comma 1 bis “dall’anno scolastico 2008/2009, nella scuola secondaria di primo grado la

valutazione periodica ed annuale degli apprendimenti degli alunni e la certificazione delle

competenze da essi acquisite nonché la valutazione dell’esame finale del ciclo sono effettuate

mediante l’attribuzione di voti numerici espressi in decimi”.

Al fine di migliorare la precisione e l'omogeneità d'attribuzione dei voti il Collegio dei Docenti

ha condiviso dei criteri di valutazione in cui la gamma dei voti decimali da 0 a 10 è ripartita in

intervalli.

LA VALUTAZIONE E LE SUE FASI

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Piano dell’offerta formativa 2015-2016

69

I docenti, sulla base delle rilevazioni effettuate e delle situazioni di apprendimento riportate

nella tabella attribuiscono, a ciascun alunno, per ciascuna disciplina, il VOTO rappresentativo

dell’effettivo livello di profitto disciplinare conseguito.

I voti disciplinari per gli alunni diversamente abili vengono determinati secondo i criteri previsti

dal P.E.I. di cui all’art. 12, comma 5 della L.104/92.

Allo scopo di disporre di criteri di valutazione oggettivi e condivisi attraverso i quali formulare

giudizi validi ed affidabili, l’istituzione ha definito gli standard di valutazione di seguito

riportati:

STANDARD DI VALUTAZIONE SCUOLA DELL’INFANZIA

LIVELLO

DESCRIZIONE DEL LIVELLO

IN SVILUPPO

L’alunno individua in modo limitato gli elementi costitutivi delle attività svolte, riesce a cogliere pochissime relazioni. Applica in modo parziale le

conoscenze acquisite, sa farsi capire, ma i suoi interventi non sono sempre coerenti o pertinenti al contesto. Obiettivi parzialmente acquisiti

INTERMEDIO

L’alunno individua in modo essenziale gli elementi

costitutivi delle attività svolte, sa coglierne alcune relazioni. In situazioni semplici sa applicare le conoscenze acquisite. Utilizza un linguaggio abbastanza chiaro e appropriato ai contesti. Obiettivi acquisiti in modo essenziale.

RAGGIUNTO

L’alunno sa elaborare e mettere in relazione in modo autonomo e completo i contenuti trattati. Sa sistematizzare le sue conoscenze e pianificare le attività. Possiede un repertorio linguistico ricco che sa utilizzare coerentemente nei diversi contesti. Obiettivi pienamente e organicamente raggiunti.

CRITERI DI VALUTAZIONE DEI PROCESSI DI APPRENDIMENTO

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Piano dell’offerta formativa 2015-2016

70

STANDARD DI VALUTAZIONE SCUOLA PRIMARIA

Valutazione

10

L’alunno si orienta con prontezza e sicurezza tra le varie fonti di informazioni e si serve in modo appropriato degli strumenti formativi e dei modelli logici per rielaborarle in

modo consapevole, approfondito e personale; utilizza efficacemente i registri linguistici appropriati per comunicare conoscenze, esperienze, emozioni e sentimenti; organizza il proprio lavoro in modo autonomo e preciso; contribuisce spontaneamente e costantemente alla realizzazione delle attività collettive apportando un contributo sempre efficace e rispettando i propri doveri e i diritti degli altri.

Valutazione

9

L’alunno si orienta con sicurezza tra le varie fonti di informazioni e si serve in modo appropriato degli strumenti formativi e dei modelli logici per rielaborarle in modo personale; utilizza efficacemente i registri linguistici appropriati per comunicare

conoscenze, esperienze, emozioni e sentimenti; organizza il proprio lavoro in modo autonomo e preciso; contribuisce sempre alla realizzazione delle attività collettive apportando un contributo efficace e rispettando i propri doveri e i diritti degli altri.

Valutazione

8

L’alunno si orienta correttamente tra le varie fonti di informazioni e si serve in modo appropriato degli strumenti formativi e dei modelli logici per rielaborarle in modo personale; utilizza correttamente i registri linguistici appropriati per comunicare conoscenze, esperienze, emozioni e sentimenti; organizza il proprio lavoro in modo preciso; contribuisce alla realizzazione delle attività collettive apportando un valido contributo e rispettando i propri doveri e i diritti degli altri.

Valutazione

7

L’alunno si orienta abbastanza correttamente tra le varie fonti di informazioni e, guidato, si serve degli strumenti formativi e dei modelli logici per rielaborarle in modo ordinato e

corretto; utilizza in modo semplice i diversi registri linguistici per comunicare conoscenze, esperienze, emozioni e sentimenti; organizza il proprio lavoro in modo corretto; contribuisce alla realizzazione delle attività collettive apportando il proprio contributo e rispettando i propri doveri e i diritti degli altri.

Valutazione

6

L’alunno ha bisogno di essere guidato per orientarsi tra le varie fonti di informazioni e per servirsi degli strumenti formativi e dei modelli logici per rielaborarle; utilizza registri

linguistici abbastanza appropriati per comunicare conoscenze, esperienze, emozioni e sentimenti; organizza il proprio lavoro in modo superficiale; contribuisce alla realizzazione delle attività collettive apportando contributi modesti e rispettando in modo approssimativo i propri doveri e i diritti degli altri.

Valutazione

5

L’alunno incontra difficoltà ad orientarsi tra le varie fonti di informazioni e a servirsi degli strumenti formativi e dei modelli logici per rielaborarle; utilizza con difficoltà e approssimazione i registri linguistici per comunicare conoscenze, esperienze, emozioni e sentimenti; organizza il proprio lavoro in modo incerto; contribuisce alla realizzazione

delle attività collettive solo se sollecitato e non sempre rispetta i propri doveri e i diritti degli altri.

Valutazione

4

L’alunno non sa orientarsi tra le varie fonti di informazioni né servirsi degli strumenti formativi e dei modelli logici per rielaborarle; non è in grado di utilizzare i diversi

registri linguistici per comunicare conoscenze, esperienze, emozioni e sentimenti; non sa organizzare il proprio lavoro; non contribuisce alla realizzazione delle attività collettive e rispetta raramente i propri doveri e i diritti degli altri.

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Piano dell’offerta formativa 2015-2016

71

CRITERI DI VALUTAZIONE SCUOLA SECONDARIA

ITALIANO – STORIA – GEOGRAFIA – PROVE ORALI

INDICATORI

VOTI

Conoscenza

1) Ricchezza e qualità delle

informazioni

2) Focalizzazione del problema

Competenze

1) Proprietà del linguaggio

2) Uso pertinente del lessico

specifico

Capacità elaborative, critiche

e creative

1) Organicità espositiva

2) Capacità di giudizio

DESCRITTORI

10

Conosce i contenuti in

modo completo, organico

e approfondito

Mostra padronanza lessicale

e formale nell’esposizione

E’ capace di esprimere

giudizi autonomi e

criticamente motivati (classi

terze)

9

Conosce i contenuti in

modo completo e

organico

Espone in forma organica e

lineare. Mostra padronanza nell’uso

del lessico specifico

E’ capace di esprimere

giudizi criticamente

motivati

(Classi terze)

8

Conosce i contenuti in

modo completo

Espone in forma logica e

coerente.

Utilizza il lessico in forma

corretta

E’ capace di esprimere

giudizi personali

motivandoli

(Classi terze)

7

Conosce i contenuti in

modo

adeguato

Espone in forma semplice e

lineare

Utilizza il lessico in forma

corretta

E’ capace di individuare i

concetti chiave e sintetizzarli

E’ capace di esprimere

giudizi personali ( classi

terze)

6

Conosce essenzialmente i

contenuti

Usa un linguaggio

essenzialmente corretto pur in

presenza di qualche improprietà

lessicale

Espone in forma semplice

E’ capace di individuare i

concetti chiave e sintetizzarli

5

Conosce i contenuti in

modo incompleto

Usa un linguaggio non sempre

corretto e con qualche

improprietà lessicale

Mostra difficoltà

nell’individuare i concetti

chiave, nel sintetizzare e

nell’esprimere giudizi

4 Non conosce i contenuti o

li conosce in modo

confuso e frammentario

Espone in forma disorganica e

scorretta e con molte improprietà

lessicali

Non è capace di individuare i

concetti chiave, di

sintetizzare e di esprimere

giudizi

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Piano dell’offerta formativa 2015-2016

72

ITALIANO – PROVE SCRITTE

INDICATORI

VOTI

Presenza

grafica

Uso della lingua Contenuto e

organizzazione

dell’esposizione

Aspetti

personali

DESCRITTORI

10/9

Presentazione

grafica molto

accurata (estetica

presentazione)

Padronanza lessicale e

formale completa

Esposizione completa,

ampia e articolata

Notevoli elementi

di originalità,

fantasia e maturità

(classi seconde e

terze)

8

Presentazione

grafica molto

accurata

Padronanza lessicale e

formale

Esposizione completa,

ampia e articolata

Numerosi elementi

di originalità,

fantasia e

maturità( classi

seconde e terze)

7

Presentazione

grafica accurata

Uso linguistico

corretto

Proprietà del

linguaggio.

Esposizione organica,

logica e coerente

Qualche elemento

di originalità,

fantasia e

maturità (classi

seconde e terze)

6

Presentazione

grafica accurata

Uso linguistico corretto

con qualche improprietà

lessicale

Esposizione organica

e lineare

Elementi di

originalità e

fantasia

5

Presentazione

grafica accettabile

(leggibilità)

Esposizione

semplice e lineare

Uso linguistico

sostanzialmente corretto,

con qualche errore e

improprietà lessicale

Qualche carenza nella

strutturazione dei

periodi e nello

svolgimento della

traccia

Qualche

elemento di

originalità e

fantasia

4

Presentazione

grafica accettabile

(leggibilità)

Uso linguistico non

sempre corretto, con

qualche errore e

improprietà lessicale

Carenze nella

strutturazione dei

periodi e nello

svolgimento della

traccia

Qualche

elemento di

originalità e

fantasia

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Piano dell’offerta formativa 2015-2016

73

MATEMATICA

INDICATORI

VOTI

Conoscenza

Applicazione di regole, proprietà,

procedimenti

Risoluzione di

problemi Uso dei

linguaggi

specifici

DESCRITTORI

10

Conosce i contenuti

in modo completo,

organico e

approfondito

Applica con

padronanza e rapidità

regole e procedimenti

che rielabora in modo

corretto ed autonomo

Risolve con

padronanza i problemi

utilizzando anche

procedimenti diversi

Usa i linguaggi

specifici in modo

appropriato e rigoroso

9

Conosce i contenuti

in modo completo e

organico

Applica con

padronanza e rapidità

regole e procedimenti

che rielabora in modo

corretto ed autonomo

Risolve i problemi

in modo preciso

Usa i linguaggi

specifici in modo

appropriato e sicuro

8

Conosce i

contenuti in modo

completo

Applica con

correttezza regole e

procedimenti

Risolve i problemi

in modo corretto

Usa i linguaggi

specifici in modo

appropriato

7

Conosce i

contenuti in modo

più che

sostanziale

Applica in modo quasi

corretto regole e

procedimenti

Risolve i problemi

senza errori

seguendo

procedimenti noti

Usa i linguaggi

specifici in modo

corretto

6

Conosce in

modo

sostanziale i

contenuti

Applica con

qualche

incertezza

regole e

procedimenti

Risolve i problemi

con qualche

incertezza

Usa i linguaggi

specifici in modo

sostanziale

e gestisce solo

situazioni semplici

5

Conosce i

contenuti in modo

superficiale ed

incompleto

Applica con difficoltà

regole e procedimenti

Risolve i problemi

in modo impreciso

Usa i linguaggi

specifici in modo

impreciso e gestisce

con difficoltà

situazioni nuove e

semplici

4

Non conosce i

contenuti o li

conosce in

modo confuso

e frammentario

Non applica regole e

procedimenti o solo se

guidato e con gravi

errori

Non risolve i

problemi o li

risolve in modo

errato

Non usa i linguaggi

specifici o li usa in

modo improprio

gestendo con gravi

difficoltà situazioni

semplici

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Piano dell’offerta formativa 2015-2016

74

SCIENZE

INDICATORI

VOTI

Conoscenza

Esecuzione di

procedure per

osservare, misurare,

registrare

Formulazione di

ipotesi su un

fenomeno

Uso dei linguaggi

specifici

DESCRITTORI

10

Conosce i

contenuti in modo

organico e

approfondito

Esegue le procedure

con rigore e padronanza

Formula ipotesi

corrette con

padronanza

Usa i linguaggi

specifici in modo

appropriato e

rigoroso

9

Conosce i

contenuti in modo

organico

Esegue le

procedure con

precisione

Formula

ipotesi

corrette con

immediatezza

Usa i linguaggi

specifici in modo

appropriato e sicuro

8

Conosce i

contenuti in modo

completo

Esegue le procedure in

modo corretto

Formula

ipotesi

corrette

Usa i linguaggi

specifici in

modo

appropriato

7

Conosce i

contenuti in modo

adeguato

Esegue le

procedure senza

errori

Formula in

genere ipotesi

corrette

Usa i linguaggi

specifici in

modo corretto

6

Conosce i

contenuti nelle

linee

essenziali

Esegue le procedure

con qualche

incertezza

Formula

ipotesi

con qualche

incertezza

Usa i linguaggi

specifici in

modo

sostanziale

5

Conosce i

contenuti in modo

incompleto

Esegue le procedure in

modo parzialmente

corretto

Formula

ipotesi con

difficoltà

Usa i linguaggi

specifici in

modo impreciso

4

Non conosce i

contenuti o li

conosce in

modo confuso

e frammentario

Non esegue le

procedure o le esegue

in modo errato

Non formula

ipotesi o formula

ipotesi errate

Non usa i

linguaggi specifici

o li usa in modo

improprio

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Piano dell’offerta formativa 2015-2016

75

ARTE E IMMAGINE

INDICATORI

VOTI

Comunicazione

Visiva Rappresentazione

dello spazio

Strumenti tecnici

espressivi

Storia dell’arte

DESCRITTORI

10

Conosce le strutture del linguaggio visuale in modo accurato, consolidato, sicuro

Rappresenta lo spazio in modo accurato, consolidato, sicuro

Distingue, descrive e

applica diverse

tecniche espressive

semplici in modo

accurato, consolidato,

sicuro

Legge e riconosce i

generi della pittura,

scultura e

architettura in modo

accurato,

consolidato, sicuro

8/9

Conosce le strutture del linguaggio visuale in modo accurato,

ben consolidato

Rappresenta lo spazio in modo ben

consolidato

Distingue, descrive e

applica diverse

tecniche espressive

semplici in modo ben

consolidato

Legge e riconosce i

generi della pittura,

scultura e architettura

in modo ben

consolidato

7

Conosce le strutture del linguaggio visuale in modo completo

Rappresenta lo spazio in modo completo

Distingue, descrive e

applica diverse

tecniche espressive

semplici in modo

completo

Legge e riconosce i

generi della pittura,

scultura e

architettura in modo

completo

6 Conosce le strutture del linguaggio visuale con qualche incertezza

Rappresenta lo spazio in modo adeguato

ma con qualche

incertezza

Distingue, descrive

e applica diverse

tecniche espressive

semplici in modo

adeguato ma con

qualche incertezza

Legge e riconosce i

generi della pittura,

scultura e

architettura in modo

adeguato ma con

qualche incertezza

5 Conosce le strutture del linguaggio visuale in modo non sempre

adeguato.

Rappresenta lo spazio in modo non sempre

adeguato.

Distingue, descrive e

applica diverse

tecniche espressive

semplici in modo

adeguato

Legge e riconosce i

generi della pittura,

scultura e architettura

in modo non sempre

adeguato.

4

Conosce le

strutture del

linguaggio visuale

in modo incerto e

non sempre

adeguato

Rappresenta lo spazio

in modo incerto e

non sempre

adeguato.

Distingue, descrive e

applica diverse

tecniche espressive

semplici in modo non

sempre adeguato

Legge e riconosce i

generi della pittura,

scultura e architettura

in modo incerto e non

sempre adeguato

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Piano dell’offerta formativa 2015-2016

76

LINGUA INGLESE - FRANCESE

INDICATORI

VOTI Comprensione

della lingua

Produzione

orale

e interazione

Ricezione

scritta

Conoscenza e

uso delle

strutture e delle

funzioni

linguistiche

Conoscenza

della civiltà

DESCRITTORI

10/9

Comprende con

sicurezza i

messaggi orali

di un discorso

Sa usare la lingua

in modo corretto

per vari scopi

comunicativi

Comprende con

sicurezza i

messaggi scritti

Sa produrre testi

scritti in modo

corretto e coerente

con gli scopi

comunicativi

Possiede una più

che buona

conoscenza della

civiltà della

popolazione della

lingua studiata e

sa fare raffronti

personali e

approfonditi con la

propria cultura

7/8

Comprende

globalmente i

messaggi orali

Sa interagire in

modo personale

in situazioni di

vita quotidiana

Comprende gli

elementi

principali di un

messaggio o

testo scritto

Sa scrivere testi

semplici e corretti

attinenti a varie

esperienze

Possiede una

buona conoscenza

della civiltà della

popolazione della

lingua studiata

6

Comprende in

modo essenziale i

messaggi orali su

argomenti di vita

quotidiana

Sa produrre

messaggi orali

semplici

relativi a

situazioni note

Comprende in

modo essenziale i

messaggi scritti

su argomenti di

vita quotidiana

Produce testi scritti

elementari in forma

globalmente

corretta

Possiede una

discreta

conoscenza della

civiltà della

popolazione della

lingua studiata

4/5

Non comprende

messaggi orali

anche se espressi

con articolazione

lenta e chiara

Anche se guidato

non riesce ad

esprimersi in

modo

comprensibile

ed adeguato alle

situazioni

Non sa

comprendere

semplici testi e

messaggi

scritti anche se

guidato

Produce testi scritti

in maniera

incomprensibile e

con errori formali

Possiede una

conoscenza

parziale e

superficiale della

civiltà studiata

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Piano dell’offerta formativa 2015-2016

77

TECNOLOGIA

INDICATORI

VOTI

Osservazione ed analisi

della realtà tecnica in

relazione all’uomo e

all’ambiente

Progettazione,

realizzazione e

verifica delle

esperienze lavorative

Conoscenze

tecniche e

tecnologiche

Comprensione ed

uso di linguaggi

specifici

DESCRITTORI

10/9

Sa spiegare i fenomeni attraverso un’osservazione autonoma ; si orienta ad acquisire un sapere più integrale

Realizza gli elaborati grafici in modo autonomo; usa gli strumenti tecnici con scioltezza e proprietà

Conosce ed usa le varie tecniche in maniera autonoma

Comprende completamente e usa in modo sicuro e consapevole il linguaggio tecnico e/o informatico

8

Sa spiegare i fenomeni

attraverso una buona osservazione; si orienta ad acquisire un sapere completo

Realizza gli elaborati

grafici in modo razionale; usa gli strumenti tecnici con sicurezza e in modo appropriato

Conosce ed usa le

varie tecniche in maniera sicura

Usa con padronanza

il linguaggio tecnico e/o informatico

7

Sa spiegare i fenomeni attraverso un’osservazione

abbastanza corretta; conosce nozioni e concetti

Realizza gli elaborati grafici in modo corretto; usa gli strumenti tecnici

in modo adeguato e abbastanza appropriato

Conosce ed usa le varie tecniche in modo corretto

Usa il linguaggio tecnico e/o informatico in modo

chiaro ed idoneo

6

Analizza e spiega semplici meccanismi attraverso un’osservazione essenziale

Realizza gli elaborati grafici in modo essenziale; usa gli strumenti tecnici in modo sufficientemente corretto

Conosce ed usa le tecniche più semplici

Usa il linguaggio tecnico e/o informatico in modo sufficientemente corretto

5

Conosce in modo parziale

i fenomeni e i meccanismi della realtà tecnologica

Rappresenta e riproduce

in modo incerto gli elaborati grafici; usa gli strumenti tecnici in modo poco corretto

E’ incerto nell’usare

le tecniche più semplici

Comprende

complessivamente il linguaggio tecnico e/o informatico, ma ha difficoltà nel suo utilizzo

4

Denota una conoscenza carente dei fenomeni e dei meccanismi della realtà tecnologica

Ha gravi difficoltà nel rappresentare e riprodurre gli elaborati grafici; usa gli strumenti

tecnici in modo non corretto

Coglie in modo parziale e inadeguato le tecniche più semplici

Ha gravi difficoltà nel comprendere e usare il linguaggio tecnico e/o informatico

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Piano dell’offerta formativa 2015-2016

78

MUSICA

INDICATORI

VOTI

Capacità di ascolto,

interpretazione e

analisi

Conoscenza della

storia della musica

Applicazione della

teoria musicale

alla notazione

musicale

L’espressione

strumentale e

vocale

DESCRITTORI

10/9

Riconosce e

analizza con

linguaggio

appropriato le

principali strutture

del linguaggio

musicale

Coglie di ogni

periodo studiato le

peculiarità stilistiche, i

generi e le forme che

lo caratterizzano ed

effettua confronti in

modo accurato,

consolidato, sicuro

L’utilizzazione dei

simboli è precisa,

pronta e autonoma

Dimostra un

preciso, personale

e autonomo

impiego dello

strumento e della

voce

7/8

Riconosce in un

brano ascoltato i

parametri del

suono: altezza,

intensità, timbro,

ritmo

Coglie di ogni

periodo studiato le

peculiarità stilistiche, i

generi e le forme che

lo caratterizzano ed

effettua confronti in

modo consolidato

L’utilizzazione dei

simboli è pronta e

precisa

Dimostra un

corretto e personale

impiego dello

strumento e della

voce

6

Riesce a

individuare, se

guidato, i diversi

parametri del

suono: altezza,

intensità, timbro

Coglie di ogni

periodo studiato le

peculiarità stilistiche, i

generi e le forme che

lo caratterizzano ed

effettua confronti con

incertezza

L’utilizzazione

dei simboli è

piuttosto precisa

Dimostra qualche

incertezza nell’uso

dello strumento e

della voce

4/5

Individua con incertezza e confusione i diversi parametri del suono

Coglie di ogni

periodo studiato le

peculiarità

stilistiche, i generi

e le forme che lo

caratterizzano ed

effettua confronti in

modo confuso

L’utilizzazione dei

simboli è imprecisa

Dimostra di non

sapere impiegare

correttamente l’uso

dello strumento e

della voce.

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Piano dell’offerta formativa 2015-2016

79

EDUCAZIONE FISICA

INDICATORI

VOTI

Acquisizione delle

capacità coordinative

e delle capacità

condizionali

Conoscenza e

applicazione

delle regole

ludico – sportive

Acquisizione del

linguaggio

motorio specifico

Conoscenza degli

elementi per un

corretto rapporto

tra attività fisica e

benessere

DESCRITTORI

10

Ha acquisito con piena padronanza tutte le

capacità condizionali e coordinative affrontate e sa utilizzarle e trasferirle nei diversi contesti motori

Conosce in modo preciso le regole

ludico – sportive e sa applicarle con padronanza in tutte le situazioni

Ha acquisito il linguaggio del

corpo in modo approfondito e tecnicamente corretto.

Conosce approfonditamente gli

argomenti teorici trattati ed è in grado di utilizzarli in altri contesti.

9

Ha acquisito con padronanza tutte le capacità condizionali e coordinative

affrontate e sa utilizzarle e a volte trasferirle nei diversi contesti motori.

Conosce in modo preciso le regole ludico – sportive e sa applicarle con

padronanza in tutte le

situazioni

Ha acquisito il linguaggio del corpo in modo pieno e tecnicamente

adeguato

Conosce gli argomenti teorici trattati ed è in grado di utilizzarli in altri contesti

8

Ha pienamente acquisito tutte le capacità condizionali e coordinative affrontate e sa utilizzarle in

contesti noti

Conosce le regole ludico – sportive e sa applicarle in quasi tutte le situazioni.

Ha acquisito il linguaggio del corpo in modo adeguato

Conosce gli argomenti teorici trattati in modo completo e a volte è in grado di utilizzarli in altri contesti

7

Ha acquisito tutte le capacità condizionali e coordinative affrontate e sa utilizzarle adeguatamente

Conosce in modo abbastanza preciso le regole ludico – sportive e le applica quasi sempre in modo corretto

Ha una buona conoscenza del linguaggio del corpo

Conosce gli argomenti teorici trattati in modo completo

6

Ha acquisito le capacità condizionali e coordinative affrontate

Conosce le regole ludico – sportive ma non sempre le

applica in modo corretto

Ha una conoscenza di base del linguaggio del corpo

Conosce gli argomenti teorici trattati in modo generico.

5

Ha acquisito solo parzialmente le capacità condizionali e coordinative affrontate

Conosce solo alcune regole ludico-sportive e le applica raramente in modo corretto.

Ha una scarsa conoscenza del linguaggio del corpo

Conosce gli argomenti teorici trattati in modo superficiale e incompleto

4

Non ha acquisito nessuna delle capacità condizionali e coordinative affrontate

Conosce solo in parte

alcune regole ludico –

sportive e non sa

applicarle correttamente.

Non ha acquisito il linguaggio del corpo

Non ha alcuna conoscenza degli argomenti teorici trattati

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Piano dell’offerta formativa 2015-2016

80

RELIGIONE

INDICATORI

VOTI

Conoscenza dei

contenuti

essenziali della

Religione

Uso delle fonti bibliche

ed ai documenti

Riconoscimento dei

valori religiosi

Comprensione e

uso dei linguaggi

specifici

DESCRITTORI

Ottimo Conoscenza

ampia,

articolata e

completa dei

contenuti

Usa con sicurezza ed

autonomia le fonti

Sicurezza ed

autonomia nell’uso

delle fonti

Conoscenza

ampia, articolata e

completa dei

contenuti

Distinto

Conoscenza

completa dei

contenuti

essenziali della

Religione

Usa in modo corretto e

organico le fonti

Uso corretto e

organico delle

fonti

Conoscenza

soddisfacente dei

contenuti essenziali

della Religione

Buono

Conoscenza

soddisfacente

dei vari aspetti

dei contenuti

disciplinari

Usa in modo corretto le

fonti Conoscenza

adeguata dei valori religiosi

Conoscenza dei

vari aspetti dei

contenuti

disciplinari

sufficiente

Conoscenza

essenziale dei

contenuti della

disciplina

Usa in modo essenziale le

fonti Comprensione dei

valori essenziali della

Religione

Conoscenza

essenziale dei

contenuti della

disciplina

Non

sufficiente

Conoscenza

scarsa dei

contenuti

essenziali

Mostra incapacità di fare

riferimenti corretti alle

fonti bibliche ed ai

documenti

Scarsa capacità di riconoscere i valori religiosi

Scarsa conoscenza

dei contenuti

essenziali

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Piano dell’offerta formativa 2015-2016

81

Le finalità della valutazione del comportamento dello studente riguardano:

- l’accertamento dei livelli di apprendimento e consapevolezza raggiunti, con specifico

riferimento alla cultura e ai valori della cittadinanza e della convivenza civile;

- la verifica delle capacità di rispettare il complesso delle disposizioni che disciplinano

la convivenza civile e la vita della istituzione scolastica nell’adempimento dei propri

doveri e nella consapevolezza dei propri diritti e rispetto dei diritti altrui;

- la valenza formativa del voto di comportamento.

Il comportamento degli allievi è valutato dal Consiglio di classe con voto numerico espresso in

decimi che, espresso fin dalla prima valutazione periodica, è riferito al comportamento degli

alunni durante l’intero periodo di permanenza nella sede scolastica, anche con riferimento alle

iniziative e alle attività con rilievo educativo realizzate al di fuori di essa.

La valutazione scaturisce da un giudizio complessivo di maturazione e di crescita civile e

culturale dello studente e in tale contesto vanno collocate anche le sanzioni disciplinari, come

rappresentate nel Regolamento di disciplina e in coerenza con il Patto educativo di

corresponsabilità.

La valutazione del comportamento concorre, unitamente a quella relativa agli apprendimenti

nelle singole discipline, alla complessiva valutazione dello studente, alla media dei voti e, quindi,

al computo del credito scolastico.

Sono considerate valutazioni positive del comportamento i voti dal sei al dieci.

La valutazione del comportamento – espressa (se necessario anche a maggioranza) in sede di

scrutinio finale dal Consiglio di classe – corrispondente ad un voto inferiore a sei/decimi,

comporta l’automatica non ammissione all’anno successivo o all’esame conclusivo del ciclo.

I fattori che concorrono alla valutazione del comportamento verranno osservati in modo

sistematico dai docenti componenti dei Consigli di classe, raccolti e riportati in sede di Consiglio

dal Coordinatore della classe. Il voto di condotta viene attribuito collegialmente da tutti i membri

del Consiglio di classe.

Il collegio dei Docenti ha individuato degli INDICATORI a ciascuno dei quali è stato attribuito

un peso declinato poi in descrittori come di seguito riportato:

CRITERI DI VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO

APPRENDIMENTI

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Piano dell’offerta formativa 2015-2016

82

VO

TI

INDICATORI SCUOLA PRIMARIA (quadrimestre)

1. Cultura della cittadinanza e

Rispetto del regolamento di disciplina

40%

2. Atteggiamento di studio

40%

3. Frequenza

20%

DESCRITTORI

10/9

ottimo

Comportamento sempre corretto e responsabile

Nessuna infrazione al Regolamento

Motivazione ed attenzione improntati a responsabilità e

impegno apprezzabili Impegno ed interesse positivi

Frequenza

regolare

0-5 assenze e/o

ritardi e/o uscite

8

distinto

Comportamento buono per responsabilità e collaborazione Nessuna infrazione al Regolamento

Motivazione ed attenzione positivi e generalmente adeguati alle richieste impegno ed interesse costanti

Frequenza

abbastanza

regolare;

6-10 assenze e/o

ritardi e/o uscite

7

buono

Comportamento non sempre corretto. A volte di disturbo alle

attività. Frequenti richiami e infrazioni non sanzionate come da Regolamento

Motivazione ed attenzione saltuari

Impegno e costanza spesso superficiali

Frequenza non

sempre regolare,

11-20 assenze

e/o ritardi e/o

uscite .

6

sufficiente

Comportamento spesso scorretto. Numerose infrazioni al Regolamento con sanzioni quali la il richiamo verbale e/o il richiamo scritto

Motivazione ed attenzione occasionali e settoriali Impegno e costanza approssimativi e superficiali

Frequenza

irregolare;

21 - 25 assenze

e/o ritardi e/o

uscite on sempre

regolarmente

giustificati

VALUTAZIONE INSUFFICIENTE

5

Non

sufficiente

Comportamento scorretto, poco

responsabile

Frequente violazione del Regolamento

di disciplina con richiami verbali e/o

scritti e sanzioni che prevedano la

diffida e/o l’allontanamento dalla

scuola o che, successivamente

all’irrogazione delle sanzioni

disciplinari non abbia dimostrato

apprezzabili e concreti cambiamenti

nel comportamento

Motivazione ed

attenzione sporadici

Impegno e costanza

molto carenti

Frequenza

irregolare

Oltre 5 assenze

e/o ritardi e/o

uscite on sempre

regolarmente

giustificati

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Piano dell’offerta formativa 2015-2016

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INDICATORI - SCUOLA SECONDARIA

Votoo

INDICATORI DESCRITTORI

10/9

Comportamento Rispettoso nelle relazioni interpersonali

Propositivo con i docenti, con i compagni

Rispetto del

regolamento Rispettoso delle norme comportamentali e delle

disposizioni riguardanti la vita scolastica

Frequenza Frequenza assidua delle lezioni e rispetto degli orari

Partecipazione Collaborazione attiva al dialogo educativo

Approfondimento dello studio con contributi originali

Rispetto delle consegne Puntuale e scrupoloso nelle consegne scolastiche

8

Comportamento Disponibile con i docenti, con i

compagni. Corretto nelle relazioni

interpersonali. Rispetto del

regolamento Rispettoso delle norme comportamentali e delle

disposizioni riguardanti la vita scolastica

Frequenza Frequenza regolare delle lezioni e rispetto degli orari

Partecipazione Interesse per le proposte didattiche e collaborazione attiva

al dialogo educativo

Rispetto delle consegne Attento e responsabile nel rispettare le consegne scolastiche

7

Comportamento Corretto, ma non sempre collaborativo con i docenti e i

compagni. Nel complesso attento nel rispettare le relazioni

interpersonali Rispetto del

regolamento Attento alle norme regolamentari

Frequenza Frequenza in maniera regolare delle lezioni, discontinuo rispetto

agli orari

Partecipazione Interesse per le attività didattiche

Rispetto delle consegne Puntuale nelle consegne scolastiche

6

Comportamento Non sempre disponibile con i docenti, con i compagni.

Problematico nelle relazioni interpersonali.

Rispetto del

regolamento Discontinuo adeguamento alle norme disciplinari previste

dal

Regolamento d’Istituto

Frequenza Frequenza in maniera irregolare delle lezioni e poco rispetto

degli orari

Partecipazione Interesse saltuario per le proposte didattiche

Rispetto delle consegne Rispetto delle consegne in modo saltuario

5

Comportamento

Irrispettoso nel rapporto con i docenti, con i

compagni. Problematico nelle relazioni interpersonali. A volte

ostacolo allo svolgimento delle lezioni.

Rispetto del

regolamento Inosservante delle norme disciplinari previste dal Regolamento

d’Istituto, sanzionabile secondo quanto previsto dallo Statuto

degli alunni

Frequenza Frequenza in maniera scarsa delle lezioni e scarso rispetto

degli orari

Partecipazione Scarso interesse per le proposte didattiche e fonte di

disturbo

durante l’attività didattica Rispetto delle consegne Scarso rispetto delle consegne

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Piano dell’offerta formativa 2015-2016

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Il D.P.R. n. 122 del 22 giugno 2009 recante norme per la valutazione degli alunni e, in

particolare, l’art. 1 comma 5 attribuisce al Collegio dei docenti il compito di definire “modalità e

criteri per assicurare omogeneità, equità e trasparenza della valutazione nel rispetto del principio

della libertà di insegnamento”. I contenuti fondamentali del Regolamento possono essere così

sintetizzati:

Nella scuola primaria la valutazione degli apprendimenti è effettuata dal docente ovvero

collegialmente dai docenti contitolari della classe che, con decisione assunta

all’unanimità, possono non ammettere l’alunno alla classe successiva solo in casi

eccezionali e comprovati da specifica motivazione (legge 169/2008, art.3, commi 1 e 1

bis). La valutazione del comportamento degli alunni è espressa attraverso un giudizio

riportato nel documento di valutazione;

Nella scuola secondaria di primo grado il Collegio tenendo conto

del DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 22 giugno 2009 , n. 122

Regolamento recante coordinamento delle norme vigenti per la valutazione degli alunni e

ulteriori modalità applicative in materia, ai sensi degli articoli 2 e 3 del decreto-legge 1°

settembre 2008, n. 137, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2008, n.

169;

che ogni alunno ha diritto ad una valutazione trasparente e tempestiva, secondo quanto

previsto dall'articolo 2, comma 4, terzo periodo, del decreto del Presidente della

Repubblica 24 giugno 1998, n. 249, e successive modificazioni;

che la valutazione dello studente da parte del Consiglio di classe deve essere un momento

delicato in cui si intrecciano elementi di diversa natura che coinvolgono conoscenze,

competenze, abilità e fattori relazionali; possiede un importante ruolo di certificazione nei

confronti dell’esterno; deve tener conto, oltre che dei risultati raggiunti in termini di

apprendimento, anche di altre componenti che attengono alla personalità dell’alunno:

impegno, serietà nello studio, progressione nell’apprendimento; deve essere il più

possibile formativa, in modo che ognuno possa superare le proprie difficoltà;

CRITERI PER L’ AMMISSIONE AGLI ESAMI E ALLE CLASSI INTERMEDIE

CRITERI DI VALUTAZIONE DELLE DISCIPLINE E PER LA

RILEVAZIONE DELLA CONDOTTA

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Piano dell’offerta formativa 2015-2016

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che l’individuazione dei criteri di valutazione deve corrispondere quanto più possibile

all’esigenza di porre punti di riferimento condivisi, volti a rendere omogenei gli standard

utilizzati dai singoli Consigli di Classe;

che l’esplicitazione dei criteri deve facilitare l’attivazione del processo di autovalutazione

degli studenti e coinvolgere in modo più consapevole i genitori stessi;

che i dipartimenti disciplinari nel mese di settembre 2015, al fine di rendere chiara e

trasparente la valutazione, anche in riferimento all’autovalutazione, hanno approntato

delle griglie per la valutazione degli apprendimenti, pubblicate sul sito web della scuola e

parte integrante del POF

delibera

i criteri per la valutazione delle discipline e del comportamento degli alunni che , a

seguito della legge 30 -10- 2008 n.° 169, viene effettuata mediante l’attribuzione di voti

numerici espressi in decimi e riportati in lettere sui documenti e i seguenti criteri di

ammissione agli esami e alle classi intermedie:

CRITERI PER L’AMMISSIONE ALL’ESAME DI STATO

Il Consiglio di classe, nel rispetto della normativa in atto, procederà alla valutazione dell’alunno

qualora le sue assenze non superino i 3/4 delle dell'orario annuale personalizzato.

Sarà ammesso all’esame di stato l’alunno che:

a) abbia raggiunto gli obiettivi minimi di conoscenze, competenze e abilità fissati dal C.d.C.,

riportando la sufficienza in tutte le materie, compresa la condotta;

b) presenti un quadro globale costituito da molte sufficienze ed insufficienze non gravi in non

più di tre discipline, eccezion fatta per la condotta che deve essere minimo 6/10

Nel giudizio di ammissione saranno presi in considerazione anche:

a) la partecipazione attiva e responsabile alle attività curricolari ed extracurricolari, quali corsi di

ampliamento dell’offerta formativa che consentono di realizzare significativi progressi

nell’apprendimento rispetto alla situazione di partenza;

b) l’interesse mostrato e la frequenza regolare del corso di studi e dei corsi pomeridiani;

c) la correttezza del comportamento nei rapporti con i docenti e con i compagni nel rispetto delle

regole della comunità scolastica.

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Non si ammette all’esame di Stato l’alunno che:

1. presenti un quadro complessivo gravemente insufficiente;

2. abbia evidenziato nel corso degli studi uno scarso impegno ed una partecipazione

discontinua alle attività didattiche curricolari ed extracurricolari non producendo

progressi significativi nell’apprendimento, manifestando capacità inadeguate ad

organizzare il proprio lavoro in modo autonomo;

3. abbia seguito infruttuosamente corsi di recupero o potenziamento in orario curriculare o

pomeridiani organizzati dalla scuola per colmare lacune conoscitive reiterate;

4. non abbia maturato un metodo di studio adeguato anche a causa della frequenza non

assidua, e pertanto non sia riuscito ad acquisire i contenuti disciplinari e a raggiungere gli

obiettivi formativi fondamentali per affrontare gli esami di Licenza;

5. l’alunno che abbia riportato una valutazione della condotta inferiore a 6/10 .

CRITERI DI AMMISSIONE ALLE CLASSI INTERMEDIE

Sarà dichiarato non ammesso alla classe successiva:

1. l’alunno che presenti un quadro gravemente insufficiente in tutte le materie, avendo

evidenziato nel corso dell'anno uno scarso impegno ed una partecipazione discontinua

alle attività didattiche curricolari ed extracurricolari e che, non avendo maturato un

metodo di studio adeguato, non abbia acquisito i contenuti disciplinari e gli obiettivi

formativi fondamentali per proseguire gli studi;

2. l’alunno che presenti un quadro globale di insufficienze anche non gravi, ma generalizzate

in tutte le discipline, conseguenti ad una partecipazione e ad un impegno discontinui che

non hanno prodotto progressi significativi nell'apprendimento, e/o che abbia manifestato

capacità inadeguate ad organizzare il proprio lavoro in modo autonomo per affrontare gli

studi successivi;

3. l’alunno che, pur presentando delle sufficienze, abbia però un quadro globalmente

negativo con più di tre insufficienze gravi e che abbia evidenziato durante l'anno una

partecipazione ed un impegno discontinui ed un metodo di studio inefficace per

l'acquisizione degli obiettivi minimi disciplinari richiesti per il proseguimento degli studi;

4. l’alunno che abbia riportato una valutazione della condotta inferiore a 6/10.

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Ammissione con voto di Consiglio

Per gli studenti che in sede di scrutinio finale (giugno) presentino non più di tre valutazioni

insufficienti non gravi, il Consiglio di classe, dopo aver valutato la possibilità dell’alunno di

raggiungere gli obiettivi formativi e di contenuto propri delle discipline interessate, mediante lo

studio personale svolto autonomamente nel periodo estivo, li ammette dando comunicazione alle

famiglie tramite lettera, dalla quale si evincono le materie nelle quali l’alunno non ha raggiunto

la sufficienza.

Sarà compito delle famiglie provvedere al recupero degli apprendimenti affinché gli alunni

l’anno successivo siano in grado di dimostrare lo studio effettuato tramite prova di recupero che

si terrà nei primi giorni di lezione.

CRITERI PER LA FORMULAZIONE DEL GIUDIZIO DI IDONEITÀ

E PER LA VALUTAZIONE DEL COLLOQUIO D’ESAME

1) Giudizio di idoneità (curricolo triennale)

La Circolare ministeriale n. 48 del 31 maggio 2012, recita:

L’ammissione all’esame degli alunni interni, previo accertamento della prescritta frequenza ai

fini della validità dell’anno scolastico (art. 3, c. 2, DPR n. 122/2009), è disposta, con decisione

assunta a maggioranza dal consiglio di classe, nei confronti dell’alunno che ha conseguito una

votazione non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline (valutate

queste con un unico voto) e un voto di comportamento non inferiore a sei decimi. Il giudizio di

idoneità è espresso in decimi, considerando il percorso scolastico complessivo compiuto

dall’allievo nella scuola secondaria di primo grado. In caso di valutazione nega tiva, viene

espresso un giudizio di non ammissione all’esame medesimo, senza attribuzione di voto.

La decisione relativa all’ammissione agli esami appartiene al consiglio di classe, presieduto dal

dirigente scolastico (o da un suo delegato), a garanzia della uniformità dei giudizi sia

all’interno della classe, sia nell’ambito di tutto l’istituto.

L’esito della valutazione è pubblicato all’albo dell’Istituto sede d’esame, con indicazione

“Ammesso”, seguito dal voto in decimi attribuito al giudizio di ammissione, ovvero “Non

ammesso”.

In caso di non ammissione all’esame, le istituzioni scolastiche adottano idonee modalità di

comunicazione preventiva alle famiglie.

La valutazione, periodica e annuale, affidata ai docenti, accerta nel corso del triennio il

raggiungimento degli obiettivi formativi ai fini del passaggio al periodo scolastico successivo,

valutando anche il comportamento degli alunni, e ferma restando la possibilità di non ammettere

all’anno successivo in caso di accertate gravi carenze.

La valutazione deve essere:

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Piano dell’offerta formativa 2015-2016

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finalizzata a sostenere, motivare, orientare, valorizzare la crescita e l’apprendimento;

tesa alla promozione e alla valorizzazione delle capacità e delle caratteristiche

individuali;

relazionale, condivisa, realizzata nello scambio comunicativo tra docenti e alunni;

comunicata agli alunni nei suoi valori positivi e nelle sue intenzioni costruttive.

La valutazione deve avere funzione di:

verifica degli apprendimenti individuali;

promozione della motivazione;

mezzo di formazione;

comunicazioni d’informazione agli alunni

Durante i tre anni vengono individuati metodologie e strumenti diversi: prove oggettive;

questionari;

osservazioni in itinere;

relazioni;

produzioni orali e scritte.

In definitiva, la valutazione fornisce informazioni sui risultati, ha funzione di diagnosi o di

bilancio, d’orientamento, di conoscenza di sé, di valorizzazione delle capacità, d’uso formativo

dell’errore e dell’insuccesso.

Perciò, pur non essendo facile racchiudere in un voto il complesso processo valutativo,

dobbiamo comunque far corrispondere al “voto di idoneità” triennale una serie di rilevazioni che

tengano conto di queste voci: comportamento, impegno e partecipazione, attenzione e

apprendimento, esperienze ed evoluzione.

Vengono utilizzati gli indicatori e i descrittori previsti in ARGO. Sarà cura degli insegnanti

intersecare eventualmente i vari aspetti dei diversi livelli per ricavarne un giudizio il più

possibile realistico.

2) Griglia di valutazione per il colloquio d’esame

La sottocommissione verbalizza la traccia del colloquio e formula un voto relativo ad esso. Il

voto, anche per questo tipo di prova, non potrà prescindere dalla situazione di partenza del

candidato. Facendo riferimento agli obiettivi di apprendimento si suggeriscono le voci seguenti:

1. Capacità di comprendere adeguatamente le richieste della sottocommissione;

2. Capacità di comunicare oralmente le proprie esperienze attraverso i vari linguaggi, anche

specifici;

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3. Capacità di esporre in modo chiaro le proprie conoscenze e opinioni, servendosi di strumenti

adeguati (cartine, grafici, schemi, ecc,);

4. Capacità di organizzare le conoscenze e i contenuti acquisiti secondo le coordinate spazio-

temporali e gli opportuni legami;

5. Capacità di orientarsi nei linguaggi non verbali;

6. Capacità di esprimersi in modo sintetico/analitico, a seconda della richieste e dell’argomento;

7. Capacità di applicare e generalizzare le conoscenze acquisite;

8. Conoscenza degli argomenti e capacità di esporli, servendosi di una pluralità di linguaggi;

9. Possesso adeguato dei contenuti generali e specifici relativi alle diverse discipline.

IL CALCOLO DEL VOTO FINALE

All’esito dell’esame di licenza concorrono, tutti espressi in decimi, il giudizio di idoneità, le

prove scritte (compresa la prova Invalsi) e il colloquio. Il voto finale dell’esame di licenza dovrà

essere espresso in decimi, ed è costituito dalla media aritmetica dei voti in decimi ottenuti nel

giudizio di idoneità, nelle singole prove (italiano, matematica, prova Invalsi, inglese e francese) e

nel colloquio, arrotondata all’unità superiore per frazione pari o superiore allo 0,5. Conseguono

il diploma gli studenti che ottengono una valutazione complessiva non inferiore a sei decimi. Può

essere assegnata la lode da parte della commissione esaminatrice, con decisione assunta

all’unanimità, ai candidati con punteggio di 9,70.

Il collegio delibera, altresì, i criteri di valutazione delle prove scritte, del colloquio

pluridisciplinare e delle modalità di svolgimento degli esami di licenza.

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Piano dell’offerta formativa 2015-2016

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OBIETTIVI FORMATIVI - SCUOLA PRIMARIA – SCUOLA SECONDARIA

AREA LINGUISTICO – ARTISTICO –ESPRESSIVA

ITALIANO – INGLESE- ARTE E IMMAGINE- MUSICA- ED. FISICA

Acquisire la capacità di esprimere e comunicare nei diversi linguaggi l’esperienza del mondo e di sé.

Utilizzare linguaggi e codici diversi per analizzare, comprendere e interpretare la realtà naturale e sociale.

ITALIANO

I BIENNIO II BIENNIO – SCUOLA SECONDARIA

ASCOLTO E PARLATO Sollecitare la pratica del rispetto reciproco e della

partecipazione.

Conoscersi e conoscere attraverso l’interazione sociale.

Costruire l’identità personale attraverso il narrare e il

narrarsi.

Educare alla conoscenza e all’accettazione di sé e

dell’altro.

Esprimere verbalmente e fisicamente, nella forma più

congeniale, la propria emotività ed affettività.

Avviare al superamento dell’egocentrismo

attraverso il prendere coscienza dell’esistenza di punti

di vista diversi dal proprio.

Superare l'egocentrismo attraverso la comprensione

e l'accettazione di punti di vista diversi dal proprio

Manifestare il proprio punto di vista e le esigenze

personali in forme corrette ed argomentate

Esercitare modalità socialmente efficaci di

espressione delle proprie emozioni e della propria

affettività

Incrementare le abilità orali, intese come vie di

accesso e di generazione di nuovi saperi

Promuovere l'argomentazione come pratica di

pensiero democratico per educare alla cittadinanza e

alla convivenza civile.

LETTURA Conseguire il bisogno e il desiderio di leggere per

situazioni di uso funzionale reale.

Stabilire contatti motivanti con il testo.

Acquisire competenze testuali: sviluppare la capacità

di comprendere in maniera approfondita.

Attraverso la proposizione di testi letterari adeguati

all'età, promuovere momenti di

avvicinamento fra il vissuto esistenziale del bambino

e la cultura scolastica

SCRITTURA Usare la scrittura per comunicare, esprimere, conoscere. Acquisire competenze testuali: sviluppare la capacità

di produrre, in maniera coerente, attraverso la

manipolazione e la riformulazione di testi.

RIFLESSIONE SULL’USO DELLA

LINGUA

Acquisire la consapevolezza che ogni atto linguistico si

svolge in un contesto di comunicazione, determinato da

soggetti diversi,da scopi specifici e da mezzi usati.

Acquisire la consapevolezza che ogni atto linguistico

si svolge in un contesto di comunicazione,

determinato da soggetti diversi, da scopi specifici e

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Piano dell’offerta formativa 2015-2016

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Riflettere sull’atto comunicativo in relazione ai diversi

codici (verbale/non verbale).

Incrementare nuovi stili di apprendimento attraverso la

scoperta di nuovi significati e forme.

Documentarsi per ricercare risposte ai propri dubbi

linguistici.

dai mezzi usati

Sviluppare attività cognitive per affrontare e

risolvere problemi di comprensione e produzione di

testi.

INGLESE

ASCOLTO E PARLATO Acquisire semplici strutture linguistiche necessarie per

un confronto diretto tra la propria cultura e le altre.

Sviluppare la capacità comunicativa in una

dimensione di cittadinanza europea e di confronto

interculturale.

LETTURA Sviluppare un atteggiamento di curiosità e interesse per

la lingua straniera.

Sviluppare le flessibilità cognitiva fornendo un

ulteriore strumento di organizzazione di conoscenze

SCRITTURA Acquisire minime competenze testuali relative alla

scrittura per comunicare, esprimere, conoscere.

Sviluppare ed esprimere bisogni, esperienze,

sentimenti ed emozioni utilizzando nuovi codici.

RIFLESSIONE SULL’USO DELLA

LINGUA

Acquisire strumenti e strutture linguistiche

necessarie per un confronto diretto tra la propria

cultura e le altre.

ARTE E IMMAGINE- MUSICA -EDUCAZIONE FISICA

SPRIMERSI E COMUNICARE

OSSERVARE E LEGGERE LE

IMMAGINI

IL LINGUAGGIO DEL CORPO

COME

MODALITA’COMUNICATIVO-

ESPRESSIVA

Sviluppare le proprie potenzialità creative ed espressive

per una maggiore consapevolezza del mondo delle

immagini.

Sviluppare l’ascolto vario e cosciente, ponendo

l’attenzione ai caratteri di espressione e comunicazione

che la musica offre.

Sviluppare le proprie potenzialità creative ed espressive

per una maggiore consapevolezza di se stessi.

Prendere coscienza del valore del corpo, inteso come

espressione della personalità, e come condizione

relazionale, comunicativa, espressiva, operativa.

Migliorare il gusto estetico attraverso esperienze

grafico-pittoriche.

Prende consapevolezza del valore del patrimonio

storico –artistico e culturale, sviluppando una

maggiore sensibilità e rispetto per il mondo dell’arte.

Migliorare se stessi, la propria personalità, il gusto

estetico, la sensibilità attraverso la conoscenza e

l’esecuzione di vari generi musicali.

Prendere coscienza del valore del corpo, inteso

come espressione della personalità, e come

condizione relazionale, comunicativa, espressiva,

operativa.

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Piano dell’offerta formativa 2015-2016

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AREA STORICO-GEOGRAFICO - SOCIALE

STORIA - GEOGRAFIA

Avviare alla costruzione dei concetti fondamentali della storia abituando l’alunno ad una corretta prassi per la ricerca: i procedimenti di analisi e

sintesi.

Sviluppare lo spirito critico che permetta alla persona di darsi dei criteri di condotta e di instaurare un corretto rapporto nelle relazioni tra

individui e individuo-ambiente.

STORIA

I BIENNIO II BIENNIO – SCUOLA SECONDARIA

USO DELLE FONTI Conoscere se stesso e riconoscere se stesso

negli altri:

capacità di confronto interpersonale;

capacità di cooperazione in contesti diversi;

conoscenza del contesto interculturale.

Conoscere ed ordinare eventi storici operando

su dati, informazioni, concetti fondamentali.

ORGANIZZAZIONE DELLE

INFORMAZIONI

Acquisire un metodo di indagine storiografica,

selezionando e utilizzando informazioni.

Comprendere, apprendere e relazionare con un

linguaggio appropriato eventi e processi

storici, usando un metodo di ricerca e

rielaborazione di informazioni consono ed

efficace.

STRUMENTI CONCETTUALI Sviluppare attività metacognitive.

Problematizzare la realtà.

Sviluppare attività metacognitive.

Problematizzare la realtà.

PRODUZIONE SCRITTA E ORALE Utilizzare linguaggi e codici diversi per

comprendere la realtà.

Utilizzare linguaggi e codici diversi per

comprendere la realtà.

GEOGRAFIA

ORIENTAMENTO Orientarsi nello spazio vissuto ai fini della

comprensione dell’interazione uomo-ambiente

Conoscere la molteplicità delle realtà

ambientali, da un punto di vista

fisico e antropico.

LINGUAGGIO DELLA GEO-GRAFICITA’ Favorire la capacità di descrivere e

rappresentare lo spazio vissuto ma

anche quello immaginato.

Comprendere, apprendere, rappresentare e

relazionare in modo consono la realtà

geografica, esperita in attività di studio e

ricerca attuate con diversi approcci euristici.

PAESAGGIO Favorire la capacità di osservare e riconoscere Osservare, descrivere e confrontare diversi

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le eventuali

trasformazioni o mutamenti subiti da un

paesaggio.

paesaggi geografici, fisici e antropici

dell’Italia, cogliendo le relazioni tra le risorse

del territorio e le attività economiche.

REGIONE E SISTEMA TERRITORIALE Promuovere le capacità di intuire le relazioni

esistenti tra risorse e

attività umane.

Cogliere le coordinate storiche, geografiche ed

organizzative della vita

umana per individuare le relazioni tra uomo e

ambiente.

RELIGIONE

DIO E L’UOMO Comprendere attraverso i racconti biblici che le

origini del mondo sono opera di Dio e all’uomo

è affidata la responsabilità.

Conoscere la storia evangelica del primo

Natale.

Comprendere che l’annuncio del Regno è

rivolto a tutti gli uomini di ogni tempo.

Scoprire, attraverso le figure di Pietro e Paolo,

come il messaggio di Gesù si sia diffuso su

tutta la terra.

Maturare atteggiamenti di rispetto per le altre

religioni.

LA BIBBIA E LE FONTI Conoscere la struttura, il contenuto e il valore

culturale della Bibbia.

Comprendere la struttura dei Vangeli

I VALORI ETICI E RELIGIOSI Maturare atteggiamenti di solidarietà e rispetto

coerenti, seguendo l’esempio di Gesù.

Maturare atteggiamenti di solidarietà e rispetto

coerenti, seguendo l’esempio di Gesù.

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AREA MATEMATICO-SCIENTIFICO-TECNOLOGICA

MATEMATICA – SCIENZE - TECNOLOGIA

Abituare la mente a dedurre ordinatamente, valutare con logica e consequenzialità, a formulare ipotesi e a individuare gli elementi utili risoluzione.

Sviluppare nell’alunno un atteggiamento scientifico attraverso l’osservazione, la descrizione e la spiegazione dei fatti della realtà anche con l’uso di

strumenti e tecnologie.

MATEMATICA

I BIENNIO II BIENNIO – SCUOLA SECONDARIA

NUMERI Simbolizzare la realtà con il linguaggio della

matematica

Sviluppare un atteggiamento di osservazione e

problematizzazione della realtà.

SPAZIO E FIGURE Individuare somiglianze- differenze, forme-

dimensioni, nella realtà naturale.

Favorire lo sviluppo di attività meta -cognitive

attraverso la costruzione e l’utilizzo di modelli

e schemi.

RELAZIONI DATI E PREVISIONI Problematizzare la realtà e promuovere

l’analisi e la risoluzione.

Sapere utilizzare linguaggi logici .

Commentare, individuare collegamenti, operare

semplici inferenze, proporre ipotesi esplicative

dei problemi.

SCIENZE

OGGETTI, MATERIALI E

TRASFORMAZIONI

Acquisire la capacità di osservare, descrivere e

rappresentare la

realtà utilizzando specifici linguaggi

disciplinari

Osservare oggetti e fenomeni della realtà

cogliendone gli aspetti caratterizzanti e le

relazioni

Analizzare e descrivere con proprietà lessicale

Elaborare un progetto da perseguire con

concretezza e continuità

OSSERVARE E SPERIMENTARE SUL

CAMPO

Osservare fatti e fenomeni della realtà

cogliendo gli aspetti caratterizzanti e le

relazioni

Acquisire gli strumenti per gestire in modo

adeguato le conoscenze

Promuovere la capacità di avanzare ipotesi e

verificare il risultato.

Esplorare i fenomeni con approccio scientifico.

Conoscere la geografia fisica della terra e il

significato dei principali fenomeni naturali

attraverso l’osservazione e la sperimentazione.

Saper osservare fatti e fenomeni.

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L’UOMO, I VIVENTI E L’AMBIENTE Analizzare il mondo dei viventi per coglierne

caratteristiche essenziali.

Rispettare l’ambiente inteso come

patrimonio comune fatto di luoghi, persone,

oggetti, monumenti,ecosistemi, flora, fauna.

Sensibilizzare ai temi di natura ecologica

Riconoscere caratteristiche strutturali e

funzionali degli organismi animali e vegetali.

Avere cura della propria salute con scelte

adeguate di comportamenti e di abitudini

alimentari

TECNOLOGIA

VEDERE E OSSERVARE Rappresentare dati dell’osservazione Descrivere e rappresentare elementi del mondo

artificiale cogliendone le differenze per forma,

materiali, uso e funzioni

PREVEDERE E IMMAGINARE Usare procedure informatiche per

l’acquisizione di competenze linguistiche e

logiche

Acquisire ed interpretare l’informazione

INTERVENIRE E TRASFORMARE Conoscere ed utilizzare strumenti tecnologici

per esprimersi e comunicare

e per potenziare gli apprendimenti disciplinari

Utilizzare procedure informatiche per acquisire

competenze spaziali.

Descrivere e rappresentare elementi del mondo

artificiale

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Piano dell’offerta formativa 2015-2016

97

PIANO ANNUALE DISCIPLINARE – ITALIANO/ARTE E IMMAGINE/ MUSICA - CLASSE

_ ASSE DEI LINGUAGGI -

ANNO SCOLASTICO 2015-2016

COMPETENZE

TRASVERSALI

TRAGUARDI DI COMPETENZE OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO CONTENUTI

Comunicare

in lingua italiana

Imparare ad imparare

Progettare

Individuare relazioni e

collegamenti

Risolvere problemi

Acquisire ed interpretare

l’informazione

Agire in modo autonomo

e responsabile

Collaborare e

partecipare

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Piano dell’offerta formativa 2015-2016

98

PIANO ANNUALE DISCIPLINARE –MATEMATICA/SCIENZE/TECNOLOGIA - CLASSE

_ ASSE MATEMATCO-SCIENTIFICO-TECNOLOGICO

ANNO SCOLASTICO 2015-2016

COMPETENZE

TRASVERSALI

TRAGUARDI DI COMPETENZE OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO CONTENUTI

Comunicare

in lingua italiana

Imparare ad imparare

Progettare

Individuare relazioni e

collegamenti

Risolvere problemi

Acquisire ed interpretare

l’informazione

Agire in modo autonomo

e responsabile

Collaborare e partecipare

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Piano dell’offerta formativa 2015-2016

99

PIANO ANNUALE DISCIPLINARE – STORIA/GEO/RELIGIONE - CLASSE

_ ASSE STORICO – GEOGRAFICO - SOCIALE

ANNO SCOLASTICO 2015-2016 COMPETENZE

TRASVERSALI

TRAGUARDI DI COMPETENZE OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO CONTENUTI

Comunicare

in lingua italiana

Imparare ad imparare

Progettare

Individuare relazioni e

collegamenti

Risolvere problemi

Acquisire ed interpretare

l’informazione

Agire in modo autonomo

e responsabile

Collaborare e

partecipare

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Piano dell’offerta formativa 2015-2016

100

MODULO DIDATTICO DISCIPLINARE DI (Inserire la disciplina) ((Inserire il bimestre) - CLASSE

ANNO SCOLASTICO 2015-2016

COMPETENZE

TRASVERSALI

TRAGUARDI DI COMPETENZE OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO CONTENUTI

Comunicare in lingua

italiana

Imparare ad imparare

Progettare

Individuare relazioni e

collegamenti

Risolvere problemi

Acquisire ed interpretare

l’informazione

Agire in modo autonomo e

responsabile

Collaborare e

partecipare

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Piano dell’offerta formativa 2015-2016

101

ISTITUTO COMPRENSIVO” MONS. MARIO VASSALLUZZO” ROCCAPIEMONTE (SA)

Anno scolastico 2015/2016

MODULO FORMATIVO

(1°- 2°- 3°- 4° Modulo didattico) di (Inserire la disciplina) (Inserire il bimestre) dal al Classi

COMPETENZE

TRASVERSALI OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO CONTENUTI METODI STRUMENTI MODALITA' DI VERIFICA

Comunicare

in lingua italiana

Imparare ad imparare

Progettare

Individuare

relazioni e

collegamenti

Risolvere problemi

Acquisire ed

interpretare

l’informazione

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Collaborare e

partecipare

Roccapiemonte, I docenti