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1 PIANO DELLA PERFORMANCE, DEGLI INDICATORI E DEI RISULTATI ATTESI DI BILANCIO 2017 [Periodo di riferimento 2017-2019]

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PIANO DELLA PERFORMANCE,

DEGLI INDICATORI E DEI RISULTATI ATTESI DI BILANCIO

2017 [Periodo di riferimento 2017-2019]

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INDICE

PRESENTAZIONE DEL PIANO…………………………………………………………………………………………………………………………

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Parte I: il contesto interno del esterno IDENTITÀ DI REGIONE LOMBARDIA…………………………………………………………………………………………………………………

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1. Premessa………………………………………………………………………………………………………………………………………………. 5 2. Le Direzioni…………………………………………………………………………………………………………………………………………….. 5 3. Il personale…………………………………………………………………………………………………………………………………………….. 8 4. Il Sireg…………………………………………………………………………………….................................................................................... 9 IL CONTESTO…………………………………………………………………………………………………………………………………………… 11 CICLO DI PROGRAMMAZIONE E VALUTAZIONE………………………………………………………………………………………………………… 48 1. Il flusso della programmazione integrata……..…………………………………………………………………………………………………………… 48 2. La programmazione………………………………………………………………………………………………………………………………………… 49 3. La valutazione………………………………………………………………………………................................................................................................ 49

ALBERO DELLA PERFORMANCE………………………………………………………………………………………………………………………….. 51 I Risultati attesi strategici……………………………………………………………………….................................................................................................. 52

Parte II: la performance e gli indicatori LA PERFORMANCE E GLI INDICATORI DI RISULTATO.……………………………………………………………………………………………….

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Missione 1 Servizi istituzionali e generali, di gestione……………………………………………………………………………………………………… 53 Missione 3 Ordine Pubblico e Sicurezza…………………………………………………………………………………………………………………… 69 Missione 4 Istruzione e diritto allo studio……………………………………………………………………………………………………………………. 73 Missione 5 Tutela e valorizzazione dei beni e attività culturali…………………………………………………………………………………………….. 81 Missione 6 Politiche Giovanili, Sport e Tempo Libero……………………………………………………………………………………………………… 86 Missione 7 Turismo…………………………………………………………………………………………………………………………………………... 92 Missione 8 Assetto del Territorio ed Edilizia Abitativa……………………………………………………………………………………………………… 95 Missione 9 Sviluppo Sostenibile e Tutela del Territorio e dell’ambiente………………………………………………………………………………….. 100 Missione 10 Trasporti e Diritto alla Mobilità…………………………………………………………………………………………………………………. 115 Missione 11 Soccorso Civile………………………………………………………………………………………………………………………………… 125 Missione 12 Diritti Sociali, Politiche Sociali e Famiglia……………………………………………………………………………………………………... 129

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Missione 13 Tutela della Salute……………………………………………………………………………………………………………………………... 143 Missione 14 Sviluppo economico e Competitività………………………………………………………………………………………………………….. 156 Missione 15 Politiche per il Lavoro e la Formazione Professionale………………………………………………………………………………………. 166 Missione 16 Agricoltura, Politiche Agroalimentari e Pesca………………………………………………………………………………………………... 172 Missione 17 Energia e diversificazione delle Fonti Energetiche…………………………………………………………………………………………... 178 Missione 18 Relazioni con le altre Autonomie Territoriali e Locali………………………………………………………………………………………… 180 Missione 19 Relazioni Internazionali………………………………………………………………………………………………………………………... 183 Altre Missioni………………………………………………………………………………………………………………………………………………….. 187 Obiettivi Strategici Trasversali……………………………………………………………………………………………………………………………….. 188

GLI INDICATORI FINANZIARI…………………………………………………………………………………………………………………………………

Indicatori sintetici……………………………………………………………………………………………………………………………………………... Indicatori analitici concernenti la composizione delle entrate e la capacità di riscossione……………………………………………………………… Indicatori analitici concernenti la composizione delle spese per missioni e programmi e la capacità dell'amministrazione di pagare i debiti negli esercizi di riferimento…………………………………………………………………………………………………………………………………………

Parte III: la correlazione del Piano con le altre programmazioni regionali L'INTEGRAZIONE CON IL PIANO COMUNICAZIONE…………………………………………………………………………………………………….

189 189 195

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FOCUS SU TRASPARENZA E ANTICORRUZIONE………………………………………………………………………………………………………..

212

FOCUS SU BENESSERE ORGANIZZATIVO………………………………………………………………………………………………………………..

215

AZIONI DI MIGLIORAMENTO………………………………………………………………………………………………………………………………… 217

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PRESENTAZIONE DEL PIANO

Il Piano delle Performance, degli Indicatori e dei Risultati Attesi 2017 in linea con quanto fatto negli scorsi anni, integra in un unico documento due

strumenti di programmazione previsti dalla legge quali:

il Piano della Performance, previsto dal D. Lgs 150/2009, nel quale sono esposti i principali obiettivi strategici e operativi che l’amministrazione

intende perseguire nel triennio successivo;

Il Piano degli Indicatori e Risultati Attesi di Bilancio, previsto dal D.Lgs 118/2011, nel quale vengono definiti, per ogni programma di bilancio,

indicatori in grado di restituire i principali risultati che l’amministrazione persegue nel triennio di riferimento.

In attuazione del Decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 9 dicembre 2015, Il documento si arricchisce quest’anno di nuovi indicatori

di carattere finanziario, uguali per tutte le regioni, che consentono una lettura ancora più completa dell’azione regionale.

Anche per il 2017 Regione Lombardia conferma di voler rispondere agli obblighi normativi nazionali in modo innovativo, con l’obiettivo di consegnare

ai cittadini un documento che in modo sintetico chiarisca, per ogni Missione e Programma di Bilancio, quali obiettivi Regione Lombardia intende

perseguire, con quali risorse e in base a quali target intende misurare la propria performance.

In tal senso, il documento si divide in 3 parti essenziali:

1. La Parte I descrive il contesto di riferimento, interno ed esterno all’Amministrazione, in cui Regione Lombardia esercita la propria governance;

2. La Parte II è dedicata alla performance e agli indicatori di risultato e finanziari. Qui sono definiti gli obiettivi della Amministrazione ed

evidenziati, tra gli altri, gli obiettivi della Dirigenza apicale di Regione Lombardia. Novità dell’edizione 2017 è la maggiore attenzione all’apporto

di Enti e Società del Sistema Regionale all’attuzione degli obiettivi programmati;

3. La Parte III evidenzia la correlazione del Piano con le altre programmazioni rilevanti e trasversali di Regione Lombardia. In particolare, è

esplicitata la stretta interdipendenza tra la definizione della performance ed il Piano triennale di prevenzione della corruzione e trasparenza

(PTPCT), come sollecitato da ANAC. È inoltre descritta la stretta interdipendenza tra l’attuazione del Piano e la programmazione per il

prossimo triennio di attività correlate al Benessere Organizzativo finalizzate a promuovere e mantenere il benessere fisico, psicologico e

sociale dei lavoratori. Infine, per il primo anno, è evidenziata la stretta connessione del Piano della performance e degli Indicatori con il Piano

di Comunicazione.

In linea con quanto definito dal Principio di programmazione del D. Lgs 118/2011, sono stati previsti, per larga parte, indicatori con target triennali

2017-2019. In limitati casi questo non è stato possibile a causa di forti contrazioni di bilancio, che non hanno consentito di identificare obiettivi

realistici per il biennio 2018-2019.

Con questa nuova impostazione, arricchita di ulteriori informazioni, il Piano della Performance, degli Indicatori e dei Risultati Attesi 2017 mette a

sistema un modo più semplice, chiaro e trasparente di rappresentare i programmi di Regione a cittadini, imprese e stakeholder, all’interno di un

percorso istituzionale che intende interpretare in modo innovativo il ruolo regionale.

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Parte I: Il contesto interno ed esterno

IDENTITÀ DI REGIONE LOMBARDIA

1. Premessa

Regione Lombardia è un ente di governo. Come da Statuto (art .1) “esprime e promuove in modo unitario gli interessi delle comunità che

insistono sul suo territorio, nel rispetto dei principi dello stato di diritto, democratico e sociale.”

È composta da

Consiglio Regionale che “esercita la funzione legislativa attribuita dalla Costituzione alla Regione, concorre alla determinazione dell’indirizzo

politico regionale ed esplica le funzioni di controllo sull’attività della Giunta, nonché ogni altra funzione conferitagli da norme costituzionali,

statutarie e da leggi dello Stato e della Regione. Il Consiglio esercita altresì la funzione di controllo sull’attuazione delle leggi e di valutazione

degli effetti delle politiche regionali.” (art. 14 Statuto)

Giunta che è l’organo esecutivo della Regione ed è composta dal Presidente e da quattordici assessori. Compito della Giunta, tra gli altri, è

quello di provvedere all’attuazione del programma di governo (art 28 dello Statuto).

ll presente Piano delle Performance si riferisce in modo esclusivo alla Giunta e al suo personale.

2. Le Direzioni

Dal punto di vista organizzativo, la Giunta regionale è articolata in 14 Direzioni Generali, ognuna delle quali presidia un ambito di attività, provvedendo a

dare attuazione operativa alle linee politiche espresse dal governo regionale. Ciascuna Direzione Generale fa riferimento a un Assessore e interviene

nelle materie corrispondenti alle deleghe che quest’ultimo ha ricevuto dal Presidente. Per la Presidenza, il riferimento politico è il Presidente che ha

delegato la gestione di alcune importanti partite all’Assessore all’Economia, Crescita e Semplificazione, all'Assessore al Post Expo e alla Città

Metropolitana e ai 4 Sottosegretari.

1. Direzione Generale Presidenza

Si articola in due Aree "Affari Istituzionali" e "Relazioni esterne, territoriali, internazionali e comunicazione" e una Direzione Centrale

"Programmazione, Finanza e Controllo di gestione" poste sotto il coordinamento del Segretario generale, al quale inoltre afferiscono direttamente

tutte le funzioni di presidio delle attività riconducibili alle funzioni di controllo nella Giunta regionale. In tale articolazione risultano variamente attestate

anche le funzioni di “service” alle Direzioni generali (organizzazione, personale, patrimonio, sistemi informativi, acquisti, servizi interni, facility, ecc.).

All’interno della DC Programmazione, Finanza e Controllo di Gestione è collocato l’Organismo Pagatore Regionale, costituito in attuazione dell’art.

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7 del Regolamento (UE) n. 1306/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013, per la gestione dei controlli e delle

erogazioni degli aiuti unionali per l’agricoltura.

2. Direzione Generale Agricoltura

Promuove gli obiettivi della politica regionale agricola, agroalimentare, rurale, forestale, caccia e pesca, tramite erogazione, regolazione, attuazione

autorizzazione. Presidia la fase ascendente e discendente di formazione degli atti di livello nazionale e comunitario. Promuove la creazione di

condizioni di sistema favorevoli ad un modello di agricoltura innovativa, che coniughi redditività e sostenibilità d’impresa, cooperazione ed

integrazione di filiera, sicurezza alimentare e qualità. Promuove il contrasto alla contraffazione e l’educazione a una sana e corretta alimentazione.

3. Direzione Generale Università, Ricerca e Open Innovation

Definisce politiche e misure finalizzate a supportare la ricerca in settori strategici, orientandola al benessere dei cittadini e traguardandone sempre

più i risultati verso il mercato, ora anche in attuazione della Legge Regionale n. 29 del 23 novembre 2016 “Lombardia è ricerca e innovazione“ che,

oltre a dare per la prima volta un inquadramento trasversale della materia, individua gli strumenti finalizzati a valorizzare il capitale umano e le

eccellenze del territorio, rafforzare l’ecosistema dell’innovazione anche attraverso la promozione della cooperazione tra imprese, università e

organismi di ricerca, rendendo in ultima analisi più competitivo e attrattivo il sistema scientifico ed economico lombardo. La DG è Autorità di Gestione

della Programmazione FESR, da un lato presidia le operazioni di chiusura del POR-FESR 2007-2013, dall’altro coordina e monitora l’avanzamento

dell’attuazione del POR-FESR 2014-2020, in raccordo anche con le altre DG coinvolte.

4. Direzione Generale Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile

Promuove la protezione e la valorizzazione dell’ambiente e del paesaggio, il miglioramento della qualità dell’aria, e la tutela e gestione delle acque,

anche attraverso la valutazione della compatibilità ambientale delle trasformazioni e dei progetti, la prevenzione dei fenomeni di inquinamento e la

bonifica di siti inquinati. Favorisce la riduzione dei rifiuti e i processi di riuso delle materie. Promuove politiche che uniscano competitività e sostenibilità

nei servizi di rete - servizi idrici, energia e telecomunicazioni - e nella valorizzazione delle aree protette.

5. Direzione Generale Sviluppo Economico

Coordina e promuove le politiche a favore del sistema economico e delle imprese lombarde, in una logica di attrattività integrata del territorio

e di valorizzazione delle eccellenze, con particolare riferimento alla crescita competitiva del sistema produttivo e turistico, al sostegno al

terziario innovativo e ai settori della moda e del design, alle politiche per l’internazionalizzazione delle imprese e per lo sviluppo delle start-

up e degli strumenti per l'accesso al credito. Promuove la crescita competitiva del sistema delle imprese manifatturiere e del commercio e

delle loro aggregazioni sul territorio, promuove le attività di tutela dei consumatori e sostiene lo sviluppo del sistema fieristico lombardo e

della rete distributiva dei carburanti per autotrazione.

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6. Direzione Generale Casa, Housing Sociale, Expo 2015 e Internazionalizzazione

Sostiene la domanda abitativa delle fasce più deboli, attraverso misure e agevolazioni per la locazione e per l’acquisto della prima casa, si occupa

di interventi per il recupero e la valorizzazione del patrimonio abitativo pubblico, promuove interventi di housing sociale a canoni sostenibili per

rispondere in modo adeguato ai bisogni abitativi del territorio, anche di residenzialità temporanea (studenti, particolari categorie di lavoratori, altro).

Svolge una funzione di regolazione, vigilanza e controllo del sistema di edilizia residenziale pubblica e sociale.

7. Direzione Generale Culture, Identità e Autonomie

Promuove la cultura come fattore di crescita delle persone, di sviluppo economico, di attrattività dei territori. Sviluppa e coordina i sistemi e le reti per

una promozione degli itinerari culturali e una valorizzazione e fruizione del patrimonio artistico e storico. Sostiene lo spettacolo dal vivo e il cinema.

8. La Direzione Reddito di Autonomia e Inclusione Sociale

Sviluppa politiche che riconoscano nel reddito di autonomia lo strumento per la promozione della capacità della famiglia e della persona di diventare

protagonista della propria autonomia dove supporto e sostegno, anche economico, non sono volti unicamente ad integrare il reddito ma soprattutto

a favorire l’autonomia sociale e a garantire alla persona opportunità di inclusione sociale.

9. Direzione Generale Infrastrutture e Mobilità

Ha come obiettivo il miglioramento delle condizioni di mobilità delle persone e delle merci, attraverso la realizzazione e la gestione di un sistema

delle infrastrutture e dei servizi più integrato, efficiente e sostenibile. E’ impegnata nel potenziamento e riqualificazione del sistema infrastrutturale

(viario, ferroviario, idroviario e aeroportuale) e nello sviluppo delle grandi reti di trasporto, curandone l’integrazione con i corridoi multimodali nazionali

ed europei e con il contesto territoriale di riferimento. Ha tra le sue priorità il miglioramento della qualità del trasporto pubblico e la diversificazione

dell’offerta dei servizi, anche attraverso l’integrazione con forme innovative di mobilità.

10. Direzione Generale Istruzione, Formazione e Lavoro

Disciplina il sistema regionale di Istruzione e Formazione Professionale, sviluppa il sistema regionale di istruzione e formazione tecnica superiore,

attua il diritto allo studio con attenzione al merito. Promuove politiche finalizzate all’inserimento lavorativo di particolari categorie (es. i giovani)

valorizzando strumenti quali il tirocinio e l’apprendistato. Sostiene l’occupazione anche valorizzando la contrattazione aziendale e segue le situazioni

di crisi, in collaborazione con ARIFL, anche attraverso la gestione degli ammortizzatori in deroga. La Direzione è Autorità di Gestione della

Programmazione FSE.

11. Direzione Generale Welfare

Stabilisce le regole del sistema sanitario, sociosanitario e sociale integrato costituito dall'insieme di funzioni, risorse, servizi, attività, professionisti e

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prestazioni che garantiscono l'offerta sanitaria e sociosanitaria della Regione.

12. Direzione Sport e Politiche per i giovani

Promuove e sostiene la programmazione locale in materia politiche giovanili; finanzia iniziative rispondenti agli obiettivi del Fondo Nazionale Politiche

Giovanili; sostiene progetti per i giovani nell’ambito della programmazione europea e del turismo lowcost. Disciplina e sostiene il settore delle

professioni sportive della montagna e della pratica sportiva, con particolare attenzione agli interventi per un precoce avvicinamento all’attività motoria

nella scuola e da parte di minori appartenenti a famiglie con disagio economico, ai giovani talenti e all’associazionismo sportivo. Incentiva la

realizzazione e la riqualificazione degli impianti sportivi di proprietà pubblica e sostiene la montagna, attraverso interventi per i comprensori sciistici,

la qualificazione dei rifugi e dei sentieri.

13. Direzione Generale Sicurezza, Protezione civile e Immigrazione

Programma le azioni regionali dirette a rimuovere le cause di possibili disastri naturali e coordina gli interventi in caso di calamità naturali e le politiche

relative alla polizia locale.

14. Direzione Generale Territorio, Urbanistica, Difesa del suolo e Città metropolitana

Si occupa di governo del territorio, pianificazione territoriale e difesa del suolo, valutazione ambientale strategica di piani e progetti, conoscenza del

territorio, riqualificazione e sviluppo urbano.

3. Il personale

Regione Lombardia ha il minor numero di dipendenti rispetto agli abitanti in confronto alle altre regioni (1 dipendente ogni 3.300 abitanti, metà della media nazionale).

Un risultato conseguito soprattutto grazie al rispetto delle norme più stringenti sulla riduzione del turn over, bilanciato da un’esclusione tassativa del precariato e da investimenti in un’efficace formazione del personale e in un costante ammodernamento dei sistemi informativi.

In evidenza il trend del personale in servizio presso la Giunta (comparto e dirigenti) dal 2000 ad oggi:

2000 2010 2011 2012 2013 2014 2015

2016 (1/12/2016)

4.451 3.084 3008 2975 2922 2910 2825 3173*

*Sono compresi i 413 dipendenti trasferiti dalle province.

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4. Il Sireg

Il “Sistema Regionale”, così come delineato dalla Legge Regionale n. 30 del 27 dicembre 2006 e dalle successive modifiche1 è costituito dalla Regione

e dai soggetti di cui agli allegati A1 e A2 della citata legge. Tali soggetti concorrono insieme a Regione al conseguimento degli obiettivi di finanza pubblica.

Il Sistema Regionale partecipa alla realizzazione del Programma Regionale di Sviluppo, sia uniformando le proprie scelte strategiche agli indirizzi definiti

in tali documenti sia contribuendo direttamente alla realizzazione degli obiettivi.

ALLEGATO A1

Sezione I

Enti dipendenti

a) Agenzia regionale per l’istruzione, la formazione e il lavoro (ARIFL)

b) Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente (ARPA)

c) Ente regionale per i servizi all’agricoltura e alle foreste (ERSAF)

d) Ente regionale per la ricerca, la statistica e la formazione (ÉUPOLIS LOMBARDIA)

Società partecipate in modo totalitario

a) Finlombarda s.p.a.

b) Infrastrutture Lombarde s.p.a.

c) Lombardia Informatica s.p.a.

d) ARCA s.p.a. - Azienda regionale centrale acquisti

Sezione II

Enti Sanitari

a) Azienda regionale dell’emergenza urgenza (AREU)

b) Agenzie di tutela della salute (ATS);

c) Aziende ospedaliere (AO);

c bis) Aziende sociosanitarie territoriali (ASST);

c ter) Agenzia di controllo del sistema sociosanitario lombardo;

c quater) Agenzia per la promozione del sistema sociosanitario lombardo;

d) Fondazioni IRCCS di diritto pubblico:

1 L.R. 23/2015 e deliberazioni della Giunta regionale X/4550 del 10 dicembre 2015 e X/4964 del 21 marzo 2016

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Policlinico San Matteo di Pavia

Istituto Nazionale Neurologico Carlo Besta di Milano

Istituto Nazionale dei Tumori di Milano

Ca' Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano

Enti pubblici

a) Aziende lombarde per l’edilizia residenziale (ALER)

ALLEGATO A2

Società a partecipazione regionale

a) Ferrovie Nord Milano (FNM S.p.A.)

b) Navigli Lombardi S.c.a.r.l.

c) Explora s.c.p.a.;

d) Arexpo s.p.a.

Enti pubblici

a) Consorzi di bonifica

b) Enti Parco regionali

Fondazioni istituite dalla Regione

a) Fondazione Minoprio Istituto Tecnico Superiore (Fondazione Minoprio);

b) Fondazione Lombardia Film Commission

c) Fondazione Lombardia per l'Ambiente (FLA).

d) Fondazione Regionale per la Ricerca Biomedica

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IL CONTESTO2

SCENARIO ECONOMICO E FINANZIARIO

1.1 Scenario internazionale

Nel corso del 2015 l’economia mondiale è cresciuta complessivamente del 3%, facendo registrare un leggero rallentamento rispetto al 3,3% dell’anno precedente. L’area Euro è cresciuta meno della media globale (+1,6%), sebbene in accelerazione rispetto all’anno precedente (+0,9%), e tale crescita è principalmente imputab ile alla dinamica degli investimenti fissi e dei consumi privati che, in ogni caso, resta inferiore rispetto a quanto registrato nei passati periodi di ripresa.

Per il biennio 2016-2017, le proiezioni del FMI prefigurano una nuova accelerazione della crescita globale (+3,1% nel 2016 e +3,4% nel 2017). La crescita delle economie emergenti e di quelle in via di sviluppo, pur seguendo la stessa dinamica di quella delle economie avanzate (ripresa dell’accelerazione nel prossimo biennio), viaggia su ritmi più che doppi (+4,1% e +4,6% per il 2016-2017, contro +1,8% in entrambi gli anni, rispettivamente).

Il rallentamento della crescita previsto per le economie dell’Area Euro (+1,6% nel 2016) appare in controtendenza rispetto al quadro globale. In particolare la crescita dei Paesi dell’Area Euro potrebbe risentire anche degli effetti dell’uscita della Gran Bretagna dall’Unione europea.

Particolarmente rilevante appare la recessione in Russia (-3,7% e -1,2% per gli anni 2015 e 2016) e Brasile (-3,8% e -3,3%) che si prevede debba arrestarsi solo nel 2017, portando entrambe ad una lieve ripresa (+1% per la Russia, +0,5% per il Brasile). In rapido rallentamento appare, inoltre, la crescita dell’economia cinese (dal +6,9% del 2015 al +6,6% del 2016, fino al +6,2% del 2017), mentre maggiormente omogenea appare la dinamica di ripresa nei Paesi avanzati (tabella 1.1).

Tabella 1.1 – Stime e proiezioni del tasso di crescita del PIL in alcuni Paesi. Anni 2015-2017

Paesi Stime Proiezioni

2015 2016 2017

Mondo +3,1 +3,1 +3,4

Economie avanzate +1,9 +1,8 +1,8

USA +2,4 +2,2 +2,5

Area Euro +1,7 +1,6 +1,4

Germania +1,5 +1,6 +1,2

2 Il contesto è stato predisposto da Eupolis ed è aggiornato a ottobre 2016.

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Francia +1,3 +1,5 +1,2

Italia +0,8 +0,9 +1,0

Spagna +3,2 +2,6 +2,1

Giappone +0,5 +0,3 +0,1

Regno Unito +2,2 +1,7 +1,3

Canada +1,1 +1,4 +2,1

Economie emergenti ed economie in via di sviluppo +4,0 +4,1 +4,6

Russia -3,7 -1,2 +1,0

Cina +6,9 +6,6 +6,2

India +7,6 +7,4 +7,4

Brasile -3,8 -3,3 +0,5

Messico +2,5 +2,5 +2,6

Arabia Saudita +3,5 +1,2 +2,0

Nigeria +2,7 -1,8 +1,1

Sud-Africa +1,3 +0,1 +1,0

Fonte: Fondo Monetario Internazionale

I fattori di ottimismo per le prospettive macroeconomiche internazionali sono concreti e possono essere ascritti all’orientamento fortemente espansivo della politica monetaria della Banca Centrale Europea che ha contribuito a garantire una certa stabilità finanziaria, pur non essendo ancora riuscita a conseguire i risultati sperati in termini di crescita reale e di inflazione. Il complessivo rallentamento dell’economia mondiale e la scarsa dinamica degli investimenti hanno spinto la Federal Reserve, dopo la stretta monetaria di dicembre 2015, a lasciare il tasso di riferimento invariato tra lo 0,25 e lo 0,50 per cento e a rivedere le decisioni di politica monetaria rinviando le ipotesi di aumento dei tassi di interesse.

Gli scambi internazionali di beni e servizi si sono mostrati sostanzialmente stagnanti, con una crescita che si è limitata all’1,6%, in netto rallentamento rispetto all’incremento registrato l’anno precedente e pari al 2,9%.

Nel complesso, sebbene le prospettive per l’economia mondiale siano ancora orientate verso una moderata ripresa, i rischi recessivi sono ancora significativi e dovuti a diversi fattori tra cui: l’incertezza dovuta al percorso di uscita della Gran Bretagna dall’Unione europea, l’accrescimento della vulnerabilità finanziaria (dimostrato dalla caduta, tra fine 2015 e inizio 2016, delle quotazioni azionarie e obbligazionarie), la volatilità dei flussi dei capitali internazionali e degli elevati livelli di debito interno e le basse quotazioni del greggio e delle materie prime, la cui crescita faciliterebbe una più rapida ripresa da parte dei paesi produttori dando un maggior impulso alla domanda mondiale.

1.2 Previsioni per l’economia italiana

Dopo la fuoriuscita, nel 2015, dal periodo di recessione economica (PIL +0,8% rispetto all’anno precedente), per la nostra economia, nel prossimo biennio è previsto un

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consolidamento della ripresa sebbene su livelli (+0,7% nel 2016 e 1,1% nel 2017) inferiori a quelli delle economie avanzate (+1,9% nel 2016 e +1,8% nel 2017) e a quelli medi dell’area Euro (+1,6% nel 2016 e +1,4% nel 2017) 3.

Le previsioni del DEF 2016

Nello scenario programmatico stimato dal Governo nella Nota di Aggiornamento al Documento di Economia e Finanza 2016, il PIL reale4 cresce, nel 2016, dello 0,8%, mentre crescerebbe dell’1% nel 2017, quindi dell’1,3% nel 2018 e infine dell’1,2% nel 2019.

La crescita nel triennio 2017-2019 risulterebbe più elevata, tendendo conto di una politica di bilancio ancora tesa al raggiungimento del pareggio di bilancio nel medio periodo, ma più concentrata sulla promozione dell’attività economica e dell’occupazione. In particolare, la sterilizzazione della clausola di salvaguardia comporterebbe un minore carico di imposte indirette e un minor aumento dei prezzi al consumo che si tradurrebbe in un incremento della spesa da parte delle famiglie con ricadute anche sugli investimenti.

Figura 1.1 – Le prospettive del PIL Italiano nel periodo 2015-2019 - scenario programmatico

3 I dati previsionali PIL Italia 2016-2017 sono di fonte ISTAT, mentre gli altri sono di fonte FMI.

4 I dati si riferiscono alla crescita del PIL che incorpora gli effetti della misure che il Governo intende presentare.

0,7% 0,8%1,0%

1,3% 1,2%1,4%

1,8% 1,8%

2,9%3,0%

0,0%

0,5%

1,0%

1,5%

2,0%

2,5%

3,0%

3,5%

1.400.000

1.450.000

1.500.000

1.550.000

1.600.000

1.650.000

1.700.000

1.750.000

1.800.000

1.850.000

2015 2016 2017 2018 2019

PIL reale (scala di sx) Pil nominale (scala di sx)

Tasso di varizione del PIL reale (scala di dx) Tasso di varizione del PIL nominale (scala di dx)

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Fonte: elaborazione Éupolis Lombardia su dati Ministero dell’Economia e delle Finanze, Nota di Aggiornamento Documento di Economia e Finanza 2016.

La domanda interna ha avuto una dinamica espansiva collocandosi su livelli di crescita tendenziale superiori all’1,5%. Tale crescita è da ritenersi prevalentemente imputabile alla ripresa dei consumi delle famiglie. Rimane negativo il contributo della domanda estera netta. La ripresa della domanda interna è stata accompagnata da una forte ripresa delle importazioni, solo parzialmente mitigata dall’aumento delle esportazioni.

I consumi privati, dopo gli incrementi del 2014, hanno registrato un’ulteriore accelerazione (+0,9%) sostenuti dalle migliori condizioni del mercato del lavoro, del recupero del reddito disponibile in termini reali (+0,8%) e dal miglioramento delle condizioni finanziarie5.

Le esportazioni, nonostante il rallentamento del commercio mondiale, sono aumentate del 4,3% beneficiando anche del deprezzamento dell’euro nei confronti delle principali divise internazionali e del calo del prezzo delle materie prime, petrolio in particolare, che si colloca su valori storicamente bassi. La ripresa delle aspettative dei consumatori e in generale della domanda interna guidano la ripresa delle importazioni.

Con riferimento al mercato del lavoro, i dati relativi al secondo trimestre del 2016 evidenziano il perdurare degli effetti positivi delle misure su ll’occupazione. Nel complesso l’occupazione continua a crescere in modo sostenuto sia in termini congiunturali (+0,8%, 189mila occupati in più rispetto al precedente trimestre) che tendenziali (439mila occupati in più rispetto al secondo trimestre del 2015). La dinamica di crescita riguarda, seppure con differenti intensità, tutte le tipologie di lavoratori: i dipendenti a tempo indeterminato (+0,3% rispetto al trimestre precedente), quelli a termine (+3,2%) e gli indipendenti (+1,2%). L’aumento dell’occupazione, inoltre, ha avuto effetti positivi su tasso di disoccupazione che si è ridotto di 0,6 punti percentuali attestandosi all’11,5%.

1.3 La finanza pubblica nel DEF 2016

Secondo le previsioni riportate nella Nota di aggiornamento al Documento di Economia e Finanza 2016 (NADEF), l’indebitamento netto tendenziale nel 2016 si dovrebbe attestare al 2,4% del PIL con una riduzione di 0,2 punti percentuali rispetto al 2015. Nei due anni successivi l’indebitamento netto dovrebbe continuare a ridursi, passando all ’1,6% e allo 0,8%, rispettivamente, nel 2017 e nel 2018; nel 2019 si prevede invece di raggiungere il pareggio di bilancio nominale con un deficit nullo (figura 1.2).

Il miglioramento dell’indebitamento netto è dovuto dall’effetto combinato del calo degli interessi passivi e dell’incremento dell’avanzo primario, anche se tali effetti, risentendo del rallentamento delle prospettive di crescita nel breve periodo, sono meno marcati rispetto le previsioni contenute nel DEF, che prefiguravano un surplus di circa 0,4 punti di PIL nel 2019. L’avanzo primario risulta costante rispetto al PIL nel 2016, e cresce a ritmi sistenuti nei tre anni successivi, attestandosi, nel 2019, al 3,4%. A seguito del minor esborso per gli interessi sul debito pubblico, la spesa per interessi è prevista in diminuzione ad un ritmo di circa 2 decimi di punto di PIL annui fino al 2019, passando così dal 4,2% del 2015 al 3,4% nel 2019. Secondo lo scenario programmatico della NADEF, l’incidenza del debito sul PIL si attesta al 132%, un livello superiore al dato programamtico pubblicato nel DEF di aprile, pari al 132,4%. Tale variazione è dovuta sia all’evoluzione più modesta attesa per il PIL nominale, che passa dal 2,2% all’1,8% (Fig. 1.1), sia alla riduzione significativa degli introiti previsti dalle privatizzazioni per l’anno in corso. Dal 2017 il debito è previsto in riduzione grazie al conseguiemento degli avanzi primari, diminuendo nel 2019 di circa 6,2 punti percentuali di PIL rispetto al 2016.

Figura 1.2 – Italia: indicatori di finanza pubblica 2015-2019 (in percentuale del PIL)

5 Fonte DEF2016 sez. I

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Fonte: elaborazione Éupolis Lombardia su dati Ministero dell’Economia e delle Finanze, Nota di Aggiornamento al Documento di Economia e Finanza 2016.

Sul lato delle entrate, nel 2016 il gettito tributario è atteso crescere ad un tasso inferiore a quello dell’economia, pertanto la sua incidenza sul PIL si riduce di 0,6 punti percentuali, effetto dovuto al ridimensionamento delle imposte indirette, indotto soprattutto dagli interventi delle leggi di stabilità per il 2015 e per il 2016, tra cui la piena deducibilità del costo del lavoro dalla base imponibile IRAP, l’eliminazione della TASI per l’abitazione principale e l’esenzione parziale dell’IMU sui terreni agricoli. Nel 2017 la crescita delle entrate tributarie è sostenuta prevalentemente dalle imposte indirette per l’effetto dell’entrata in vigore delle clausole di salvaguardia che, tuttavia, verranno sterilizzate con la Legge di Bilancio. L’aumento del gettito complessivo per il 2017 risulta più contenuto rispetto a quello delle imposte indirette perché risente degli effetti delle misure di riduzione del carico fiscale, in buona parte ascrivibile agli interventi di agevolazione per le imprese e alla riduzione dell’aliquota IRES dal 27,5% al 24%. I contributi sociali in rapporto al PIL, infine, si riducono di 0,2 punti percentuali nel 2016 a seguito delle agevolazioni contributive temporanee per le nuove assunzioni a tempo indeterminato che terminano nel 2018: dal 2019 il peso deli contributi sociali in rapporto al PIL torna al livello del 2015. Per queste ragioni, la pressione fiscale nel 2016 cala di 0,8 punti percentuali rispetto al 2015, collocandosi al 42,6%. Nel 2017 presenta un lieve rialzo, di circa un decimo di punto percentuale di PIL, rimanendo poi costante al 42,7% sino al 2019 (tabella 1.2). Per quanto riguarda la spesa, la NADEF indica che le spese primarie si sono collocate al 46,2% del PIL nel 2015 e sono attese diminuire di quasi 3 punti percentuali nel periodo di previsione, arrivando così al 43,5% nel 2019 (43,2% del PIL secondo le previsioni riportate nel DEF dello scorso aprile). Tutte le principali componenti delle spese correnti mostrano andamenti decrescenti in rapporto al PIL. In particolare, la previsione tendenziale conferma il trend calante delle spese per i redditi di lavoro dipendente nell’anno in corso e in quelli successivi, che passano dal 9,8% del 2015 al 9% del 2019. Le spese per consumi intermedi sono previste in diminuzione dall’8,1% del 2015 al 7,6% nel 2019, quale conseguenza delle norme di contenimento adottate dal Governo (ad esempio le norme in materia di centrale unica di acquisti). La spesa per le pensioni si riduce di 0,2 punti percentuali in termini di PIL nel 2016, attestandosi al 15,6%, per poi calare ulteriormente di un decimo di punto percentuale sia nel 2017 che nel 2018 ed attestarsi al 15,4% del PIL nel 2019. Infine, le spese in conto capitale continuano a ridursi in percentuale del PIL, ma si prevede una ripresa degli investimenti fissi con un’accelerazione connessa allo sfruttamento della clausola sugli investimenti: si prevede un tasso di crescita del 1% nel 2016, del 3,6% nel 2017, del 3% nel 2018 e del 1,8% nel 2019.

122%

124%

126%

128%

130%

132%

134%

-3,00%

-2,00%

-1,00%

0,00%

1,00%

2,00%

3,00%

4,00%

5,00%

2015 2016 2017 2018 2019

SALDO PRIMARIO (scala di sx) INTERESSI PASSIVI (scala di sx)

INDEBITAMENTO NETTO (scala di sx) DEBITO PUBBLICO (scala di dx)

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Tabella 1.2 – Conto economico consolidato delle Amministrazioni: previsioni tendenziali a confronto 2015-2019 (in percentuale del PIL)

PREVISIONI NOTA AGGIORNAMENTO DEF 2016

2015 2016 2017 2018 2019

Redditi da lavoro dipendente 9,8 9,7 9,6 9,3 9,0

Consumi intermedi 8,1 8,0 7,9 7,6 7,6

Prestazioni sociali in denaro 20,3 20,3 20,2 20,2 20,0

Pensioni 15,8 15,6 15,5 15,5 15,4

Altre prestazioni sociali 4,5 4,7 4,7 4,6 4,6

Altre uscite correnti 3,9 4,0 3,7 3,7 3,6

Totale uscite correnti primarie 42,1 42,0 41,4 40,7 40,3

Interessi passivi 4,2 4,0 3,7 3,6 3,4

Totale uscite correnti 46,3 46,0 45,2 44,3 43,7

Investimenti fissi lordi 2,2 2,2 2,3 2,3 2,2

Contributi agli investimenti 1,0 0,9 0,8 0,7 0,7

Altre uscite in conto capitale 0,9 0,4 0,4 0,4 0,3

Totale uscite in conto capitale 4,1 3,5 3,5 3,4 3,2

Totale uscite primarie 46,2 45,5 44,9 44,1 43,5

Totale uscite complessive 50,4 49,5 48,7 47,7 46,9

Totale entrate tributarie 30,1 29,5 29,7 29,6 29,4

Imposte dirette 14,8 14,8 14,4 14,2 14,1

Imposte indirette 15,2 14,4 15,2 15,4 15,3

Imposte in conto capitale 0,1 0,2 0,1 0,0 0,0

Contributi sociali 13,3 13,1 13,1 13,1 13,3

Altre entrate correnti 4,2 4,2 4,1 4,0 4,0

Totale entrate correnti 47,5 46,6 46,7 46,7 46,6

Altre entrate in conto capitale 0,3 0,2 0,2 0,2 0,2

Totale entrate 47,8 47,0 47,0 46,9 46,9

Pressione fiscale 43,4 42,6 42,8 42,7 42,7

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Fonte: elaborazione Éupolis Lombardia su dati Ministero dell’Economia e delle Finanze, Nota di aggiornamento al Documento di Economia e Finanza 2016.

1.4 Situazione dell’economia della Lombardia

Tutte le regioni italiane parteciperanno alla ripresa economica nel 2016, ma la Lombardia fungerà da traino alla crescita con uno sviluppo del PIL dell’1% (insieme all’Emilia Romagna con +1,1%) a cui seguirà, nel prossimo biennio, un ulteriore incremento dell’1,4/1,5%.

Figura 1.3 – Tasso di crescita del PIL in Italia e Lombardia, anni 2014-2018

Fonte: Prometeia, ISTAT (previsione Italia 2016), FMI (previsione Italia 2017)

Le esportazioni lombarde, nel 2015, sono cresciute dell’1,9% in misura inferiore rispetto alla media nazionale. Nel 2016 le esportazioni di beni dovrebbero aumentare del 3,7% e un progressivo rafforzamento della crescita è previsto per il biennio seguente. La ripresa della domanda interna favorisce anche l’accelerazione delle importazioni che faranno registrare tassi di crescita sostenuti nei prossimi anni.

Con riferimento agli investimenti, nel 2016 la loro dinamica presenterà una notevole accelerazione beneficiando in particolare delle migliori condizioni del mercato del credito che renderà le imprese più propense ad avviare progetti di investimento, ma anche dell’effetto positivo sui costi delle materie prime (energia in particolare) del basso prezzo del petrolio.

La dinamica dei consumi delle famiglie dovrebbe presentarsi in linea con quella dell’anno scorso (dall’1,4% all’1,5%) grazie soprattutto al recupero del reddito disponibile, particolarmente intenso nel biennio 2015-2016.

Sul fronte occupazionale si registrano, nel 2016, il quarto ed il quinto trimestre consecutivi di crescita del numero di occcupati: il dato congiunturale è di circa 67mila occupati in più rispetto al primo trimeste dell’anno (+1,6%), mentre quello tendenziale mostra 140mila occupati in più rispetto al secondo trimestre 2015 (+2,7%, meglio del dato medio nazionale: +2%). In particolare tali performance sono ascrivibili prevalentemente alla componente maschile dell’offerta di lavoro: se, infatti, a livello tendenziale si rileva una discrepanza di genere di sette decimi (+3% maschi contro +2,3% femmine), a livello congiunturale il dato maschile è oltre otto volte quello femminile (+2,6% contro +0,3%). Il tasso di disoccupazione, inoltre, dovrebbe continuare a ridursi passando dal 7,9% nel 2015 al 7,4% del 2016 fino al 6,3% previsto per il 2018.

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Tabella 1.3 – Lombardia: scenario di previsione al 2018 (var. % su valori concatenati 2010 ove non altrimenti specificato)

2014 2015 2016 2017 2018

Prodotto interno lordo -0,9 1,2 1,0 1,1 1,3

Saldo regionale (% sulle risorse interne) 18,8 18,2 18,3 17,2 16,6

Domanda interna (al netto var. scorte) 0,1 1,4 1,4 1,2 1,5

Consumi finali interni 0,9 1,2 1,2 0,9 1,1

Spesa per consume delle famiglie 1,3 1,4 1,3 1,2 1,4

Spesa per consume delle A.p. e delle Isp -0,5 0,2 0,7 -0,1 0,0

Investimenti fissi lordi -3,0 2,3 2,5 2,5 3,2

Importazioni di beni dall’estero 2,7 7,6 1,4 7,0 6,7

Esportazioni di beni verso l’estero 1,6 1,9 1,3 4,0 3,7

Rapporti caratteristici (%)

Tasso di occupazione 42,7 42,8 43,2 43,4 43,5

Tasso di disoccupazione 8,2 7,9 7,5 6,8 6,4

Tasso di attività 46,5 46,4 46,7 46,6 46,5

Unità di lavoro (var. %) 0,3 0,8 1,2 0,8 0,5

Reddito disponibile 0,1 0,5 2,1 1,0 1,5

Fonte: Prometeia, Scenari per le economie locali, aprile 2016

La produzione industriale, nel primo trimestre del 2016, è cresciuta su base tendenziale dell’1,3% rispetto allo stesso trimestre del 2015, con una decelerazione del tono espansivo rispetto all’ultimo trimestre del 2015. L’indice della produzione industriale non ha ancora raggiunto i livelli pre-crisi. Le aspettative degli imprenditori industriali per la domanda estera e interna si stabilizzano sui livelli di fine 2015. Le aspettative sulla produzione rimangono in territorio positivo mentre sono in leggero miglioramento le aspettative sull’occupazione anche se la quota di imprenditori che non prevede variazioni rimane elevata (84%).

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CAPITOLO 2. AREA ISTITUZIONALE

2.1 Assetti istituzionali

2.1.1 Riforme istituzionali

Il quadro delle riforme istituzionali non è stato portato a compimento, nell’anno 2016, in attesa dell’esito della consultazione referendaria tenutasi il 04/12/2016, a seguito della quale non è stato confermato il testo costituzionale approvato in seconda votazione a maggioranza assoluta, ma inferiore ai due terzi dei membri di ciascuna Camera, recante: “Disposizioni per il superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del numero dei parlamentari, il contenimento dei costi di funzionamento delle istituzioni, la soppressione del CNEL e la revisione del Titolo V della parte II della Costituzione”. Il testo costituzionale incideva, infatti, su molti profili istituzionali delle autonomie territoriali: per quanto riguarda la Regione in particolare, si richiamano la connessione, a livello elettorale, prevista tra Consigli regionali e Senato della Repubblica e la riconfigurazione del riparto di potestà legislative tra Stato e Regioni, che avrebbe comportato un sostanziale accentramento, in capo allo Stato, di numerose competenze oggi regionali.

Dal momento che la riforma costituzionale non entrerà in vigore (art. 138 Cost.), l’assetto costituzionale vigente resta invariato: conseguentemente, la Repubblica continuerà ad essere costituita anche dalle Province, oltre che dai Comuni, dalle Città metropolitane, dalle Regioni e dallo Stato (art. 114 Cost.) e viene confermato l’attuale riparto delle potestà legislative e regolamentari tra Stato e Regioni.

Poiché le Province restano enti territoriali costituzionalmente garantiti, appare opportuno attivarsi per il “superamento della legge Delrio” – nella misura in cui la legge 56/2014 si configura come normativa “ponte” in attesa di una riforma costituzionale che alla fine non è stata confermata – e per una nuova disciplina delle province quali enti territoriali che possono legittimamente essere titolari, oltre che delle funzioni fondamentali stabilite dalla legge dello Stato, anche di funzioni amministrative conferite ex art. 118 Cost., nonché di “autonomia finanziaria di entrata e di spesa” e di “risorse autonome” ex art. 119, Cost. (seppure in presenza di vincoli sempre più rigidi posti dalla legislazione statale, in ragione delle esigenze di contenimento della spesa pubblica e di equilibrio di bilancio).

La definizione del riassetto istituzionale regionale non pare poter prescindere, comunque, da un ripensamento del ruolo provinciale nei termini di cui sopra.

A livello istituzionale, restano da valutare anche i passaggi necessari ad avviare l’iniziativa in tema di regionalismo differenziato, ex art. 116, terzo comma, Cost., tenendo conto, da un lato, che il catalogo delle materie nelle quali alla Regione possono essere attribuite ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia, con la bocciatura della riforma costituzionale, resta più ampio comprendendo, accanto ad alcune materie di competenza esclusiva statale, quelle concorrenti e, dall’altro, che appare comunque improbabile che si arrivi a realizzare compiutamente il regionalismo differenziato in questa legislatura (che scadrà nel 2018, unitamente a quella statale, salve elezioni anticipate): è necessario, infatti, che la legge venga approvata dalle Camere a maggioranza assoluta dei componenti, sulla base dell’intesa Stato/Regione.

2.1.2 Comuni e forme associative

Tra la fine del 2016 ed il 1° gennaio 2017, a seguito dell’entrata in vigore delle leggi regionali di fusione dei Comuni di Ramponio Verna, Lanzo d’Intelvi e Pellio Intelvi, in provincia di Como (l.r. 32/2016) e di incorporazione del Comune di Cavallasca nel Comune di San Fermo della Battaglia, sempre in provincia di Como (l.r. 33/2016), il numero dei Comuni lombardi è passato da 1527 a 1524. Due ulteriori referendum di fusione comunale, relativi rispettivamente ai Comuni di Cerete, Fino del Monte, Onore, Rovetta e Songavazzo, in provincia di Bergamo, e ai Comuni di Castiglione delle Stiviere e Solferino, in provincia di Mantova, svoltisi il 20 novembre 2016, non hanno avuto esito favorevole.

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Significativa l’adesione dei comuni lombardi a forme di associazionismo finalizzate alle gestione associata di servizi: nel 2016 si contano 72 unioni di comuni lombarde (UCL, più una compagine in itinere d’iscrizione), iscritte al Registro delle Unioni di Comuni Lombarde con 235 Comuni interessati da questa forma associativa, pari a più del 6% della popolazione residente della regione.

Le richieste di fusione comunale pervenute entro il 31/12/2016 ai sensi della l.r. 29/2006 sono sei.

L’attività di monitoraggio svolta da Regione Lombardia sull’obbligo di gestione associata e sullo stato delle Unioni di Comuni ha messo in luce il permanere di difficoltà nei processi aggregativi di gestione dei servizi, dovute a peculiarità di assetto organizzativo degli enti interessati oltre che alla necessità di soluzioni tecniche più semplici e condivise con l’intero sistema delle autonomie locali.

Le molteplici proroghe, disposte dallo Stato, del termine per il completamento degli obblighi associativi portano a ritenere che debbano essere significativamente ripensati i termini della G.A.O. sia quanto al perimetro delle funzioni da associare sia quanto ai comuni destinatari degli obblighi. Regione Lombardia ha comunque avviato un’attività di accompagnamento, col supporto tecnico di Èupolis Lombardia, a sostegno delle forme di associazionismo nelle promittenti e neo UCL nonché nei processi di fusione; si è spesa nella creazione di attività laboratoriali quali approfondimenti verticali su tematiche fondamentali per la costituzione e tenuta delle UCL e delle fusioni (uff. personale, area finanziaria/tributaria/bilancio, uff. tecnico, Sistema Informativo unico). A latere delle attività laboratoriali è stato reso disponibile alla comunità delle UCL un Website specializzato che raccoglie le richieste e i desiderata delle UCL, sottoponendo i quesiti agli esperti designati, le cui risposte diventano delle FAQ a disposizione di tutti e pubblicate sul Website

Da ultima, si segnala la proroga della gestione associata obbligatoria disposta con il d.l. "milleproroghe" sino al 31.12.17.

2.1.3 Province

Dopo l’esito del Referendum e la conferma del rango costituzionale delle Province, emerge la necessità di una riflessione e di un confronto sul futuro ruolo di questi enti anche in relazione ad un possibile revisione della Legge 56/14 ( Del Rio).

Nell’ambito del processo di riorganizzazione del sistema degli enti territoriali appare prioritario - anche nell’ambito dell’Osservatorio regionale - il monitoraggio della tenuta finanziaria e organizzativa delle Province - anche alla luce degli squilibri generati dal prelievo statale nel corrente triennio, anche in funzione dalla valutazione del livello di efficacia dell’esercizio delle funzioni regionali ora delegate dalla l.r. 19/2015.

Sarà inoltre opportuna una riconsiderazione dello stumento di raccordo con il territorio costituito dai “Tavoli istituzionali di confronto”, previsti dall’art. 7 della l.r. 19/2015 come ambiti finalizzati alla definizione delle zone omogenee previste dagli statuti provinciali, prevedendo la partecipazione dei principali attori istituzionali e socio-economici di livello provinciale,

Sarà altresì opportuna una valutazione degli esiti del percorso di confronto territoriale attivato nel primo semestre del 2016 che ha affrontato i più ampi temi del riordino istituzionale e che sono stati in ultimo sintetizzati nel Documento presentato al Comitato Riforme in data 13 luglio, e denominato “La riforma delle Autonomie in Lombardia”.

2.1.4 Città metropolitane

Le Città metropolitane di Torino, Milano, Venezia, Genova, Bologna, Firenze, Bari, Napoli e Reggio Calabria sono subentrate alle omonime Province a seguito della l. 56/2014 (cd. Legge Delrio) che ha qualificato le Città metropolitane come enti territoriali dotati di funzioni di programmazione e coordinamento.

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La mancata conferma della Riforma costituzionale a seguito del Referendum del 4.12.2016 comunque non modifica la posizione delle Città metropolitane quali enti costitutivi della Repubblica.

Per quanto riguarda nello specifico la Città metropolitana di Milano, il 28 settembre 2014 è stato eletto il primo Consiglio metropolitano, mentre il 22 dicembre 2014 è stato approvato lo Statuto dalla Conferenza metropolitana dei Sindaci e, più di recente, a seguito della elezione del nuovo Sindaco di Milano, che per legge assume anche la qualifica di Sindaco metropolitano, si sono svolte il 9 ottobre 2016 le elezioni di II livello per il rinnovo del Consiglio metropolitano, alle quali hanno fatto seguito i decreti sindacali del 26 ottobre che hanno assegnato specifiche deleghe ad alcuni consiglieri metropoltiani e la carica di Vice Sindaco metropoltiano.

I rapporti tra Regione Lombardia e Città Metropolitana di Milano sono regolati dalla l. r. 12 ottobre 2015, n. 32, che ha istituito la Conferenza permanente Regione-Città Metropolitana per il monitoraggio e il confronto continuo sull’aggiornamento degli strumenti di raccordo, anche attraverso l’approvazione di una intesa quadro. La Conferenza è stata costituita il 17 marzo 2016 con la firma del Protocollo d’intesa tra Regione e Città Metropolitana, avviando così i suoi lavori.

La legge ha anche disposto, per quanto riguarda le funzioni amministrative non fondamentali, che le funzioni già conferite alla Provincia di Milano nell’ambito delle materie agricoltura, foreste, caccia e pesca e politiche culturali fossero trasferite in capo alla Regione, mentre le altre funzioni già spettanti alla Provincia di Milano rimanessero in capo alla Città Metropolitana. Il trasferimento delle funzioni è stato attuato con decorrenza 1 aprile 2016.

La normativa regionale ha interessato anche la procedura di individuazione delle Zone omogenee da parte della Città Metropolitana in raccordo con la Regione e gli adeguamenti alla normativa di settore negli ambiti concernenti la pianificazione territoriale, il servizio idrico integrato, il trasporto pubblico locale e lo sviluppo economico. Con particolare riferimento all’individuazione delle Zone omogenee, la Legge Delrio ha previsto una specifica intesa tra Regione e Città Metropoltiana che - seguendo l’iter previsto dalla l.r. 32/2015 - è stata concertata nella seduta della Conferenza permanente del 19.12.2016 e approvata con DGR n. X/6094 del 29.12.2016.

A maggio 2016, la Città metropolitana ha approvato il Piano Strategico Metropolitano, sul quale è stato avviato il confronto con la Regione ai fini della definizione dell’intesa quadro, così come previsto nella l.r. 32/2015.

Infine, a febbraio 2015 Regione Lombardia ha adottato le “Linee guida sulle richieste di adesione alla Città metropolitana di Milano”, che contengono gli indirizzi valutativi che devono motivare la richiesta di adesione alla Città metropolitana da parte di altri Comuni (ad oggi il percorso è stato formalmente avviato da parte del Comune di Vigevano la cui istanza è in attesa del parere del Consiglio regionale).

2.1.5 Riforma della Pubblica Amministrazione

Il quadro normativo in materia di Pubblica Amministrazione sta fortemente mutando a seguito dell’entrata in vigore dei primi decreti legislativi emanati in attuazione della legge 124/2015 recante “Deleghe al Governo in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche” (cd. Legge Madia). Il provvedimento contiene deleghe legislative in settori rilevanti: dirigenza pubblica, riorganizzazione dell'amministrazione statale centrale e periferica, digitalizzazione della PA, servizi pubblici locali di interesse economico generale, semplificazione del procedimenti amministrativi, razionalizzazione e controllo delle società partecipate, anticorruzione e trasparenza. Si tratta, con ogni evidenza, di provvedimenti di notevole impatto per la Regione, che dovrà valutare la necessità di modificare il proprio ordinamento regionale al fine di adeguarlo al rinnovato quadro normativo statale, in un’ottica tesa comunque a preservare e valorizzare gli spazi di competenza regionale.

Tra le novità di particolare rilievo per il livello regionale possono essere segnalate: a) la regolamentazione dei servizi pubblici locali di interesse economico generale con la disciplina generale delle modalità di affidamento; b) il riordino complessivo del sistema delle Camere di Commercio; c) la riforma delle società a partecipazione pubblica con una disciplina

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complessiva dei vincoli di costituzione e delle modalità di funzionamento; d) la revisione della disciplina in materia di segnalazione certificata di inizio attività (SCIA), di conferenza di servizi e di altri profili correlati al procedimento amministrativo (l. 241/1990); e) la revisione della normativa nazionale sulla nomina dei dirigenti sanitari; f) il riordino della dirigenza pubblica e della valutazione dei rendimenti dei pubblici uffici, la modifica delle modalità di accesso al ruolo dirigenziale.

Con la recente sentenza n. 251/2016, la Corte Costituzionale ha svolto ampie considerazioni sulle interferenze tra competenze statali e regionali non risolvibili secondo il criterio della prevalenza, dichiarando l’illegittimità di diverse disposizioni relative ad alcune deleghe legislative, contenute nella legge 124/2015, nelle parti in cui hanno previsto che i decreti legislativi attuativi siano adottati previa acquisizione del parere reso in sede di Conferenza unificata o in Conferenza Stato-Regioni, anziché previa intesa in tali sedi, in tal modo ledendo il principio di leale collaborazione interistituzionale (solo l’intesa in sede di Conferenza Unificata/Stato-Regioni, contraddistinta da una procedura che consente lo svolgimento di genuine trattative, garantisce – ad avviso della Consulta - un reale coinvolgimento), finalizzato a realizzare un “confronto autentico” del Governo con le autonomie regionali per contemperare la compressione delle competenze di queste ultime. Le pronunce di illegittimità costituzionale, contenute nella richiamata sentenza, sono circoscritte alle disposizioni di delegazione della legge 124/2015, oggetto del ricorso, e, ad avviso della Consulta, non si estendono alle relative disposizioni attuative. A seguito della citata pronuncia, la Regione sta valutando se impugnare i decreti legislativi attuativi della legge 124/2015 i cui termini per il ricorso alla Consulta non sono ancora scaduti. In particolare è in via di approvazione la proposizione di ricorso alla Corte Costituzionale per questione di legittimità costituzionale del decreto legislativo 219/2016 in materia di Camere di Commercio. Mentre sono i corso gli approfondimenti sugli aspetti giuridici connessi all’adeguamento della normativa regionale alle nuove previsioni dei decreti delegati, entro i termini fissati dallo Stato (ad es., in riferimento ai d.lgs. nn. 216/2016, cd. SCIA 1, e 222/2016, cd. SCIA 2, e al d.lgs. 127/2016, in tema di conferenza di servizi).

2.2 Strategia dell’Unione europea per la regione alpina

Regione Lombardia è coinvolta nel percorso di implementazione della Strategia dell’Unione europea per la Regione Alpina (EUSALP: European Union Strategy for the Alpine Region), la cosiddetta “Macroregione Alpina” sorta a seguito della risoluzione politica firmata da Stati e Regioni a Grenoble il 18 ottobre 2013.

Le “strategie macro-regionali” sono previste dall’Unione europea come strumenti finalizzati al rafforzamento della cooperazione e coesione territoriale e rappresentano una modalità di coordinamento di fondi (comunitari e non) tra stati e regioni confinanti allo scopo di affrontare insieme sfide e opportunità comuni.

Il 28 luglio 2015 la Commissione Europea ha reso noto la Comunicazione e il Piano d’azione della Strategia, poi approvata definitivamente dal Consiglio europeo. EUSALP coinvolge sette Paesi: cinque membri dell’Unione europea (Austria, Francia, Germania, Italia e Slovenia) e due non membri (Liechtenstein e Svizzera) e 48 entità regionali, per un totale di oltre 75 milioni di persone, pari al 15% del totale della popolazione UE, una superficie complessiva di 450mila kmq.

Il valore aggiunto della Strategia sarà dato dal patto di collaborazione tra aree di pianura e grandi aree metropolitane da un lato, e aree montane e peri-montane dall’altro, e declinato lungo tre principali pilastri di intervento – crescita economica e innovazione; trasporti e connettività; ambiente ed energia – e una tematica trasversale dedicata alla governance. La “Dichiarazione di Milano” sottoscritta dai partecipanti in occasione della Conferenza degli stakeholder, organizzata a Milano l’1 e 2 dicembre 2014, ha rimarcato come EUSALP sia l’unico «esempio di strategia costruita sull’approccio bottom-up» che assegna un ruolo anche alle regioni all’interno degli organismi di governance della Strategia (assemblea generale ed executive board).

A Brdo in Slovenia, il 25 e 26 gennaio 2016 si è svolta la Conferenza di lancio della Strategia che entra così nella fase operativa. Con l’occasione sono stati definiti i Gruppi di

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lavoro (Action Groups) che si dovranno fare carico dell’implementazione degli obiettivi della Strategia all’interno di ciascun pilastro. Regione Lombardia è leader dell’AG1 che ha il compito di coordinare le strategie di ricerca e innovazione delle singole regioni, anche attraverso la creazione di un network tra centri di eccellenza nell’area EUSALP al fine di sostenere il trasferimento tecnologico per i processi di innovazione delle PMI e la loro competitività nei settori di comune interesse.

2.3 Personale della Pubblica amministrazione

Secondo i dati disponibili ad oggi sulla distribuzione geografica dei dipendenti dell’intero comparto pubblico, nel 2014 in Lombardia si concentra il più elevato numero di addetti in assoluto. La quota riportata ai 1.000 abitanti per la Lombardia si conferma, invece, la più bassa tra tutte le regioni italiane (tabella 2.1).

Tabella 2.1 – Distribuzione dei dipendenti pubblici nelle regioni italiane – Anno 2014

Regione Dipendenti pubblici Dip. pubblici ogni 1000 abitanti

Abruzzo 72.022 53,99

Basilicata 34.338 59,37

Calabria 112.785 56,95

Campania 293.883 50,07

Emilia-Romagna 211.635 47,60

Friuli-Venezia Giulia 85.353 69,43

Lazio 403.650 68,76

Liguria 98.967 62,17

Lombardia 411.019 41,21

Marche 82.137 52,88

Molise 18.902 60,06

Piemonte 220.428 49,68

Puglia 206.686 50,53

Sardegna 111.791 67,19

Sicilia 282.623 55,47

Toscana 206.830 55,15

Umbria 49.760 55,49

Valle d'Aosta 12.188 94,78

Veneto 228.325 46,34

Trentino-Alto Adige 81.072 77,07

Fonte: elaborazione Éupolis Lombardia su dati Ministero dell’Economia e delle Finanze, Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato, Conto annuale

Il numero dei dipendenti di Regione Lombardia è diminuito tra il 2013 e il 2014 di 20 unità, passando da 3.304 a 3.284 (numeri comprendenti il personale di Giunta e Consiglio Regionale), proseguendo una tendenza consolidata da almeno un lustro. Fra le Regioni a statuto ordinario anche nel 2014 Regione Lombardia presenta il rapporto più basso fra

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dipendenti e popolazione residente: 0,33 ogni 1.000 abitanti, quasi la metà rispetto a Veneto, Piemonte e Emilia-Romagna, che registrano i valori minori dopo quello lombardo (tabella 2.2).

Tabella 2.2 – Numero dipendenti pubblici delle Regioni a statuto ordinario - Anni 2013, 2014

2013 2014

Regione Uomini Donne Totale Dip. Regioni ogni

1.000 abitanti Uomini Donne Totale Dip. Regioni ogni

1.000 abitanti

Abruzzo 915 820 1.735 1,32 865 776 1.641 1,23

Basilicata 673 440 1.113 1,93 695 462 1.157 2,00

Calabria 1.458 868 2.326 1,19 1.297 835 2.132 1,08

Campania 3.443 2.198 5.641 0,98 3.256 1.988 5.244 0,89

Emilia Romagna 1.159 1.734 2.893 0,66 1.134 1.725 2.859 0,64

Lazio 2.249 2.070 4.319 0,78 2.198 2.037 4.235 0,72

Liguria 491 727 1.218 0,78 488 714 1.202 0,76

Lombardia 1.180 2.124 3.304 0,34 1.181 2.103 3.284 0,33

Marche 703 690 1.393 0,90 700 678 1.378 0,89

Molise 403 307 710 2,27 366 283 649 2,06

Piemonte 998 1.763 2.761 0,63 999 1.811 2.810 0,63

Puglia 1.664 962 2.626 0,65 1.659 970 2.629 0,64

Toscana 1.066 1.517 2.583 0,70 1.063 1.532 2.595 0,69

Umbria 564 718 1.282 1,45 560 702 1.262 1,41

Veneto 1.225 1.541 2.766 0,57 1.210 1.485 2.695 0,55

Totale 18.191 18.479 36.670 17.671 18.101 35.772

Fonte: elaborazione Éupolis Lombardia su dati Ministero dell’Economia e delle Finanze, Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato, Conto annuale

Sul lato della spesa, il costo del lavoro dei dipendenti di Regione Lombardia è sceso fra il 2013 e il 2014, passando da 188,6 milioni di euro a 187 milioni di euro. Anche il costo pro capite del pubblico impiego regionale è sceso da 19,26 a 18,75 euro, rimanendo quindi il più basso fra le Regioni a statuto ordinario, abbondantemente inferiore al valore dell’intero settore (tabella 2.3).

Tabella 2.3 – Costo del lavoro dei dipendenti pubblici delle Regioni a statuto ordinario - Anni 2013, 2014

2013 2014

Regione Costo del lavoro (€) Costo pro capite (€) Costo del lavoro (€) Costo pro capite (€)

Abruzzo 92.098.670 70,17 88.228.678 66,14

Basilicata 65.238.024 113,22 60.909.610 105,31

Calabria 136.406.751 69,66 142.199.551 71,80

Campania 296.711.423 51,43 275.545.299 46,94

Emilia Romagna 158.311.871 36,17 156.585.648 35,22

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Lazio 264.949.129 47,68 245.292.943 41,78

Liguria 65.519.109 41,86 64.425.856 40,47

Lombardia 188.622.488 19,26 187.023.137 18,75

Marche 63.167.491 40,88 63.237.055 40,72

Molise 48.412.008 154,50 45.550.929 144,73

Piemonte 189.965.044 43,43 177.570.551 40,02

Puglia 148.772.166 36,73 148.739.561 36,36

Toscana 146.978.496 39,80 143.199.505 38,18

Umbria 67.566.230 76,50 67.272.616 75,02

Veneto 143.798.539 29,63 144.736.839 29,38

Regioni ordinarie 138.434.496 41,02 134.034.519 38,95

Fonte: elaborazione Éupolis Lombardia su dati Ministero dell’Economia e delle Finanze, Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato, Conto annuale

2.4 Digitalizzazione

A livello nazionale, la Lombardia si posiziona tra le regioni più avanzate riguardo all’accesso a Internet e all'uso del personal computer, seconda solo al Trentino-Alto Adige. Nel 2015 trovano conferma le tendenze degli anni precedenti: rispetto al 2014, la percentuale delle persone che usano internet è aumentata di quasi cinque punti percentuali e quella delle famiglie che vi hanno accesso è aumentata di due punti percentuali (tabella 2.4).

Tabella 2.4 – Dotazione di beni tecnologici e accesso a Internet in Lombardia – Anni 2013, 2014, 2015 2013 2014 2015

Famiglie che possiedono un PC 67,0% 68,4% n.d.

Famiglie con accesso a internet 64,8% 68,1% 70,1%

Famiglie con accesso a banda larga 64,1% 66,9% 69,2%

Persone di 6 o più anni che usano internet 60,1% 63,0% 66,8%

Fonte: elaborazione Éupolis Lombardia su dati Istat

Differenziando per tipologia di connessione, quasi tutte le famiglie con effettivo accesso a internet dispongono di una connessione a banda larga, attraverso rete fissa o mobile, con un costante aumento nel tempo. Inoltre, secondo Infratel Italia, il 99,6% della popolazione lombarda è ormai raggiunta da banda larga (velocità di connessione da 2 a 20 Mbps) fissa o wireless, mentre il 62,8% è raggiunto da una rete che supporta una connessione fino a 30 Mbps; solo in Campania, Lazio e Calabria una porzione maggiore della popolazione è raggiunta da una rete così veloce (figura 2.1). Secondo la stessa fonte, in Lombardia sono attivi 7 accordi di programma per la banda ultralarga (velocità di connessione da 30 a 100 Mbps) e il 95% delle infrastrutture è già completato6. Secondo la mappatura 2015 sulla copertura della banda ultralarga, il 35% delle unità immobiliari della Lombardia è effettivamente raggiunto da questo tipo di connessione, un dato superiore a quello nazionale, pari al 29% delle unità immobiliari.

6 www.infratelitalia.it/regione/Lombardia/

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Figura 2.1 – Percentuale della popolazione raggiunta da banda

con velocità di connessione fino a 30 Mbps nelle regioni italiane

Fonte: dati Infratel Italia (accesso al sito internet del 13 maggio 2016)

All’incremento dell’uso e dell’accesso a Internet da parte delle famiglie è corrisposto un aumento del numero delle persone con più di 14 anni che hanno usato questo mezzo di comunicazione per relazionarsi con la Pubblica Amministrazione, dopo la leggera diminuzione nel 2014. Nel 2015, la percentuale di individui che hanno ottenuto informazioni dai siti della PA e la percentuale di individui che hanno spedito moduli compilati alla PA si sono assestate sopra i valori del 2013, mentre la percentuale di individui che ha scaricato moduli della PA è rimasta costante (tabella 2.5).

Tabella 2.5 – Persone di 14 anni e più che hanno usato Internet nell’ultimo anno per relazionarsi con la Pubblica amministrazione in Lombardia – Anni 2013, 2014, 2015

2013 2014 2015

Ottenere informazione dai siti web della PA 32,8% 31,8% 34,2%

Scaricare moduli della PA 26,5% 25,7% 25,7%

Spedire moduli compilati della PA 18,1% 17,5% 18,5%

Fonte: elaborazione Éupolis Lombardia su dati Istat

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2.5 Post Expo

La realizzazione di Expo Milano 2015 ha generato un significativo impatto economico: secondo le stime contenute nel rapporto diffuso dalla Camera di Commercio di Milano7 l’indotto economico complessivo per il periodo 2012-2020 è pari a 31,6 miliardi di euro, pari a circa l’1% del valore della produzione nazionale. Inoltre, stando alle cifre diffuse dalla società Expo 2015 spa, il flusso di visitatori ha superato la soglia dei 21 milioni portando un significativo contributo all’arrivo di turisti in Lombardia. Nel complesso EXPO 2015 si sta dimostrando un fattore di crescita dell’attrattività del territorio lombardo che potrebbe contribuire a rilanciare il tur ismo, a stimolare la nascita di nuove imprese, oltre a promuovere la reputazione internazionale della Lombardia.

L’eredità materiale dell’evento è rappresentata dall’area della manifestazione la cui valorizzazione e riqualificazione è affidata alla società Arexpo s.p.a. compartecipata da Regione Lombardia.

A febbraio il Governo ha presentato il progetto dello Human Technopole, un polo di eccellenza internazionale che dovrebbe osp itare laboratori per ricerca di base (ricerca “pre-competitiva”) sulla lotta contro il cancro e le patologie neurodegenerative. A regime il costo del HT dovrebbe ammontare a circa 160 milioni di euro all’anno a fronte d i circa 1400/1500 ricercatori impiegati stabilmente nel centro.

In agosto il Rettore dell’Università degli Studi di Milano, su mandato del Consiglio di Amministrazione e con il parere favorevole del Senato Accademico, ha comunicato alla Società Arexpo la formale manifestazione di interesse dell’Ateneo a trasferire nell’area che ha ospitato l’Expo Milano 2015 le attività didattiche e scientifiche dei Dipartimenti, attualmente gravitanti nell’area di Città Studi e in zone limitrofe, che fanno riferimento alle aree scientifiche (biologia, biotecnologie, medicina sperimentale, farmacologia, agroalimentare, scienze della terra, chimica, fisica, matematica, informatica). Oltre ai progetti dello Human Technopole e del Campus Universitario, sul sito espositivo confluiranno altre attività, in modo da qualificare l’area come un centro di gravitazione per il mondo della ricerca e dell'innovazione, non solo lombarda, sul modello dei maggiori science and technology parks.

In questo contesto - “fisico e culturale” - si inseriscono in modo importante le opportunità legate al Post Brexit che danno alla Lombardia e a Milano la possibilità di competere a livello internazionale per ospitare grandi Agenzie Europee (es. la sede della Corte di prima istanza del tribunale unificato dei brevetti, l’Agenzia Bancaria Europea, l’Agenzia Europea del Farmaco).

7 Disponibile sul sito http://www.mi.camcom.it/home

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CAPITOLO 3. AREA ECONOMICA

3.1 La struttura produttiva e l’imprenditorialità

I più recenti dati di fonte camerale indicano che dopo il periodo di contrazione del tessuto produttivo registrato tra 2012 e 2013 e la fase di stabilità che ha caratterizzato il 2014 (-0,2%), il 2015 si è attestato come un anno di leggera ripresa, in controtendenza rispetto al dato nazionale. Le imprese lombarde attive iscritte nei registri camerali al 31 dicembre 2015 erano infatti 813.913, in lieve aumento rispetto all’anno precedente (+0,2%). Si sono iscritte 59.130 nuove imprese nel 2015 (+0,3% rispetto al 2014) mentre le cessazioni hanno riguardato 55.627 imprese (-3,9% rispetto al 2014). Il contributo maggiore a questa fase espansiva è dato dai servizi (+2,2%).

A livello settoriale si confermano, infatti, le principali tendenze di lungo periodo: continuano a diminuire le imprese delle costruzioni (-1,6% rispetto alle attive nel 2014) e dell’industria in senso stretto (-1,3%), rallenta la contrazione in agricoltura (-1% tra 2014 e 2015, mentre tra 2013 e 2014 si era registrato un -1,9%) e aumentano con maggiore intensità le imprese attive nel commercio, trasporto e alberghi e negli altri servizi.

Tabella 3.1 – Numero delle imprese attive per principali settori di attività economica.

Lombardia, anni 2014, 2015

2014 2015 Var. %

2015/2014 Peso sul totale

nel 2015

Agricoltura 47.720 47.237 -1,0% 5,8%

Industria in senso stretto 103.557 102.190 -1,3% 12,6%

Costruzioni 138.446 136.254 -1,6% 16,7%

Commercio, trasporto e alberghi 276.014 277.603 0,6% 34,1%

Altri servizi 246.125 250.055 1,6% 30,7%

Altre imprese8 806 574 -28,8% 0,1%

Totale 812.668 813.913 0,2% 100%

Fonte: elaborazioni Éupolis Lombardia su dati Unioncamere Lombardia

Le imprese del settore manifatturiero hanno dimensioni medie maggiori rispetto alle imprese lombarde. Infatti l’industria in senso stretto (manifattura, attività estrattive, fornitura di energia, acqua e rifiuti) rappresenta il 28% degli addetti alle unità locali delle imprese situate in Lombardia contro l’8% delle costruzioni. Per quanto riguarda i servizi, il 31% degli addetti alle unità locali in Lombardia è impiegato in commercio, trasporto e alberghi e il restante 34% in altre tipologie di attività di servizi.

Nonostante in Lombardia le imprese femminili rappresentino una quota inferiore alla media nazionale (19% contro 22,4% nel 2015), nell’ultimo anno per queste si registra una

8 La classificazione “altre imprese” comprende le imprese non classificate, le Organizzazioni e gli organismi extraterritoriali, l'Amministrazione Pubblica e difesa e le assicurazioni sociali obbligatorie.

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variazione positiva (+1%) più elevata di quella media nazionale e di quella totale delle imprese lombarde. Questo dato è legato al fatto che la ripresa si è avuta soprattutto nei servizi, settore in cui l’incidenza delle imprese femminili risulta maggiore. Anche l’imprenditoria straniera fornisce un contributo positivo alla demografia imprenditoriale lombarda: nel 2015, continuando una tendenza già in atto negli anni passati, queste imprese sono cresciute del 5,5% e rappresentano l’11,6% delle imprese lombarde. Al contrario, le imprese giovanili continuano a contrarsi e la flessione nel 2015 supera quella del 2014 (-2,6% contro il -1,9%): la quota di imprese controllate in prevalenza da persone di età inferiore ai 35 anni è pari al 9,5%.

Per quanto riguarda la forma giuridica, poco più della metà delle imprese attive nel 2015, così come negli anni precedenti, sono ditte individuali. Tra le restanti, prosegue la diffusione di società di capitali (erano il 27,6% nel 2014, sono il 28,3% nel 2015) a fronte di una contrazione delle società di persone (erano il 18,8% lo scorso anno, sono nel 2015 il 18,4%). Anche se in termini assoluti è soprattutto la crescita delle società a responsabilità limitata a determinare questa tendenza (+5.782 imprese, pari al +3,3% rispetto al 2014), va segnalato il contributo apportato dall’introduzione della srl semplificata, che ha senz’altro favorito il processo (nel 2015 + 2.774 imprese, parti a +87,7%).

Anche nel 2015, la Lombardia si conferma la regione che ospita il numero maggiore (in valore assoluto) di startup innovative iscritte alla sezione speciale del Registro delle imprese ai sensi del decreto legge 179/2012: sono 1.122 imprese, pari al 21,8% del totale nazionale; di queste 756 hanno sede nella provincia di Milano. Il 47% delle startup innovative lombarde è attivo nei servizi di informazione e comunicazione, il 26,7% in attività professionali, scientifiche e tecniche, il 12,5% in settori manifatturieri.

3.2 Procedure concorsuali, scioglimenti e liquidazioni

Dopo il picco dei fallimenti raggiunto nel 2014, nell’ultimo anno si è registrato un calo significativo (-8,3%), riportandosi comunque su valori più elevati del 2013. Accelera inoltre il calo dei concordati (-37,4%), ossia degli accordi stipulati tra imprese e creditori per evitare il fallimento, che già nel 2014 avevano mostrato un arretramento. Prosegue infine la diminuzione di scioglimenti e liquidazioni (-4,7%), che avevano visto una forte crescita nel 2013.

Tabella 3.2 – Procedure concorsuali, scioglimenti e liquidazioni. Lombardia, anni 2013 - 2015

2013 2014 2015 Var % 2015/2014

Scioglimenti e liquidazioni 19.045 16.884 16.088 -4,7%

Fallimenti 2.940 3.237 2.969 -8,3%

Concordati 491 449 281 -37,4%

Altre procedure concorsuali 91 126 137 8,7%

Fonte: elaborazioni Éupolis Lombardia su dati InfoCamere

3.3 Credito

Diverse analisi (Banca d’Italia, Commissione Europea e altri) confermano che il mercato del credito nel 2015, sia su scala nazionale che regionale, si è trovato ancora stretto fra un’offerta fortemente selettiva ed un debole riavvio della domanda. In Lombardia si rilevano, tuttavia, dei segnali di ripresa dell’attività produttiva che si sono in parte riflessi sulla dinamica del credito erogato alla clientela residente in regione.

Secondo le informazioni tratte dalla rilevazione della Banca d’Italia presso i principali intermediari che operano in Lombardia (Regional Bank Lending Survey, RBLS), l’andamento dei finanziamenti bancari a imprese e famiglie ha beneficiato sia di un miglioramento delle condizioni di accesso al credito, sia di una ripresa della domanda di prestiti.

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L’andamento in flessione dei prestiti bancari in Lombardia si è attenuato nel primo semestre del 2015, risalendo progressivamente dal punto di minimo raggiunto negli ultimi mesi del 2013 (dal - 4,8% al - 1,2%).

Il credito alle imprese è diminuito su base annua del 3,1% a giugno 2015, in attenuazione rispetto all’anno passato (-3,8% a dicembre 2014).

Nel primo semestre del 2015 l’andamento del credito alle famiglie ha mostrato lievi segnali di ripresa. A giugno 2015 i finanziamenti erogati dalle banche e dalle società finanziarie sono cresciuti dello 0,3%.

La maggiore domanda ha interessato sia i mutui per l’acquisto di abitazioni (in linea con il recupero registrato nel mercato immobiliare), sia la componente del credito al consumo.

Per quanto riguarda la qualità del credito, il flusso di nuove sofferenze rettificate in rapporto ai prestiti di inizio periodo si è attestato all’1,8%.

Rispetto alla tematica dei confidi attivi sul mercato regionale, non sono disponibili nuovi aggiornamenti rispetto alla precedente versione del DEFR, in cui si evidenziavo 41 soggetti operanti come intermediari vigilati (-31% rispetto al 2012) e uno stock complessivo di garanzie pari a oltre 9,2 miliardi di euro, di cui 3,2 miliardi relativi a garanzie erogate alle sole imprese lombarde e formalizzate in circa 80 mila rapporti.

La rigidità nelle relazioni con il sistema bancario ha portato le imprese a orientarsi ad altre forme di approvvigionamento. Anche per quest’anno si rileva una performance significativa dello strumento dei Mini Bond: secondo l’osservatorio sui Mini Bond, l’entità complessiva delle emissioni ha superato 9 miliardi di euro, di cui 1,4 miliardi nel 2015 (78 emissioni), 1,8 miliardi nel 2014 (62 emissioni) e 5,8 miliardi nel 2013 (35 emissioni), oltre il 40% di queste emissioni si sono concentrate in Lombardia.

3.4 Export

Nonostante il rallentamento del commercio mondiale, beneficiando anche del deprezzamento dell’euro, la domanda estera in Lombardia nel 2015 è cresciuta ad un tasso maggiore rispetto all’anno precedente (+1,5% contro il +1,3% del 2014), raggiungendo i 111,2 miliardi di euro. A livello nazionale la dinamica è stata tuttavia più sostenuta (+3,8%), registrando una crescita significativa soprattutto nelle regioni meridionali.

Opposta la dinamica delle importazioni (115,5 miliardi), più positiva in Lombardia (+4,6%) che nel resto d’Italia. Questo dato segna un forte recupero rispetto agli anni passati. Data questa dinamica di import ed export, il saldo commerciale in Lombardia, già negativo in passato, si attesta a -4,2 miliardi di euro.

l principale mercato di sbocco nel 2015 è l’Unione Economica e Monetaria (40% dell’export), aggiungendo le merci esportate negli altri Stati dell’UE si cumula oltre il 54% dell’export e con riferimento all’intera Europa si raggiunge il 65%. Si confermano nel 2015 la dinamica positiva dell’export verso gli Stati Uniti e quella negativa verso la Russia, legata in parte alla recessione del Paese, in parte all’embargo. La Cina ha invece aumentato le proprie esportazioni verso la Lombardia, scalzando la Francia dal secondo posto nella classifica dei mercati di approvvigionamento. In termini di saldo con i Paesi UEM, la Lombardia nel 2015 ha registrato un deficit di oltre 17 miliardi di euro (la metà di questo dovuti ai rapporti commerciali con la Germania, primo partner commerciale per importazioni ed esportazioni), a cui si aggiunge un -7,6 miliardi con i BRICS. Bilancia in attivo invece con l’America settentrionale (+5,2 miliardi), il Medio Oriente (+4,1 miliardi) e i Paesi europei non UE (+3,3 miliardi).

Nel 2015 l’export è aumentato in quasi tutti i settori: si è avuta una lieve contrazione solo per gli articoli farmaceutici e i prodotti in metallo; il commercio di mezzi di trasporto (+17% l’import, +12% l’export) ha mostrato invece una rilevante crescita rispetto all’anno precedente. Discorso a parte merita la perdurante dinamica negativa di import ed export in valore rispetto alle materie prime energetiche, legata al calo del prezzo del petrolio.

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3.5 Ricerca e sviluppo

Come evidenziato dall’Indagine Comunitaria sull’Innovazione (CIS)9 che rileva le attività innovative nelle imprese con oltre 10 addetti attive in determinati settori, in Lombardia, il 47,1% delle imprese del campione ha svolto attività finalizzate all’introduzione di innovazioni, il 39.1% delle imprese ha introdotto innovazioni di prodotto-servizio o di processo, il 33% delle imprese ha realizzato innovazioni organizzative10 ed, infine, il 30% ha puntato su innovazioni di marketing3.

La spesa in ricerca e sviluppo in Lombardia nel 2014 ha registrato un leggero aumento rispetto all'anno precedente (+1,86%), soprattutto grazie al contributo delle imprese (per cui si evidenzia un incremento dell’3,00%), da cui provengono oltre 3,24 dei 4,62 miliardi di euro di spesa lombarda in R&S nel 2014 (oltre il 70% del totale). Un modesto contributo alla crescita della spesa in R&S arriva anche del settore universitario, cresciuto dello 0,75%. Questa crescita ha più che compensato la leggera diminuzione degli altri due comparti rispetto all'anno precedente: -0,76% la spesa delle istituzioni private non profit, -4,68% quella delle istituzioni pubbliche.

Per quanto riguarda il rapporto spese in ricerca e sviluppo su PIL, l’indicatore per la Lombardia nel 2014 corrisponde a 1,32%, in crescita rispetto al 2013, ma ancora inferiore a quello italiano (1,38%).

3.6 Turismo e Cultura

Secondo i primi dati disponibili nel 2015 a livello nazionale la performance dei flussi turistici è positiva sia per arrivi sia per presenze, rispettivamente +2,7% e +1,9%. Un buon contributo a questo risultato deriva dalla componente internazionale che nel nostro paese cresce del 3,2% a fronte di un aumento del turismo nazionale del 2,1%.

Il saldo positivo della spesa turistica aumenta dello 0,8% rispetto a quello del 2014. In questo contesto per la Lombardia, che fin dal 2000 ha fatto registrare un tasso di crescita medio annuo del 4,8% contro l’1,9% nazionale, tenuto conto anche di EXPO, si prevede una dinamica estremamente favorevole. I dati finora disponibili supportano tale previsione: nel 2015 rispetto al 2014 le spese dei turisti in Lombardia sono aumentate del 5,1%, per arrivare al 9,9% nel solo comune di Milano. Nell’area metropolitana milanese, che maggiormente ha beneficiato delle ricadute di EXPO, la spesa turistica è cresciuta del 16,7% a fronte di un incremento del 21,7% dei viaggiatori stranieri.

Per il 2014 i flussi generati dal turismo si attestano in circa 14 milioni di arrivi e poco più di 34 milioni di presenze. La dinamica positiva registrata è stata prevalentemente sostenuta dalla componente straniera: le presenze sono crescite del 2% a fronte di una lieve contrazione (-0,3%) del turismo interno.

La spesa media mensile delle famiglie destinata a tempo libero, cultura e giochi nel 2011 era pari a 204 euro, tale cifra è scesa fino a quota 146 euro nel 2014 (-13,4% rispetto all’anno precedente) sempre comunque ben al di sopra del dato medio nazionale (121 euro nel 2014).

La spesa totale consolidata delle amministrazioni pubbliche centrali, regionali e locali (fonte Conti Pubblici Territoriali, UVAL DPS) per cultura e servizi ricreativi in Lombardia è diminuita del 4% tra 2012 e 2013, attestandosi a 1,195 miliardi di euro, mentre il dato nazionale è aumentato del 3%, raggiungendo la quota 9,357 miliardi di euro.

9 Le attività innovative sono rilevate ogni due anni: l’ultimo aggiornamento disponibile è relativo al periodo 2010-2012, con dati pubblicati nel 2015. In Lombardia l’universo d’indagine comprende oltre 38 mila imprese. 10 Dati 2012. I dati 2014 non sono ancora disponibili.

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3.7 Agricoltura

Il sistema agro-alimentare lombardo è il più importante in Italia e tra i più rilevanti nel contesto europeo. Nel 2014 con i suoi quasi 2 miliardi di euro ha contribuito al 7,4% del valore della produzione vegetale in Italia. Ancora più rilevante la quota di valore della produzione animale che con quasi 4,5 miliardi di euro pesa per oltre un quarto sul totale nazionale (26,3%). Nel 2014, per l’agricoltura, la selvicoltura e la pesca, complessivamente la produzione si è attestata a 7,6 miliard i di euro con un decremento di circa il 2% rispetto al 2013. Il valore aggiunto prodotto dal settore si attesta su 3,5 miliardi di euro ritornando ai valori del 2007 dopo la flessione del 2009.

A fine 2014 le imprese agricole erano 47.720 e rappresentavano il 5,8% del totale delle imprese lombarde. La flessione rispetto al 2013 è stata del’1,9%, mentre nel periodo 2010-2014 si attesta su un 7,9%. Questa flessione è stata inferiore rispetto a quella registrata a livello nazionale (-2,5% nell’ultimo anno e -11% nel quinquennio).11

Le prime valutazioni sull’annata agraria 2014-2015 in Lombardia indicano un andamento caratterizzato da significativi cambiamenti rispetto all’anno precedente. L’andamento dell’agricoltura lombarda nel 2015 ha risentito di numerosi fattori, che hanno modificato le superfici, influenzato le rese e, conseguentemente, le produzioni. L’avvio della riforma PAC, con gli obblighi della diversificazione e delle aree ecologiche, ha provocato uno spostamento delle scelte colturali. La continua oscillazione dei prezzi di mercato, caratterizzata da dinamiche differenti per settori, ha portato anch’essa a significativi mutamenti nel valore delle produzioni.

Il valore della produzione presenta una evidente flessione (stimabile tra il 5 e il 7%), derivante da lievi decrementi nelle quantità prodotte e da una generalizzata riduzione dei prezzi. Per quanto riguarda le superfici nel 2015 in Lombardia è proseguito lo spostamento dalle colture cerealicole a quelle foraggere e a quelle destinate ad usi industriali. Anche la stima delle rese evidenzia generalizzate diminuzioni, dovute all’andamento climatico sfavorevole. La dinamica combinata di variazioni delle superfici e delle rese ha portato ad un significativo calo delle produzioni di vegetali di circa il 7%.

Le produzioni animali hanno manifestato, invece, una sostanziale stabilità (-0,2%).

L’attività dei servizi connessi è stimata in lieve crescita, come negli anni precedenti, e anche le attività secondarie (agriturismo, trasformazione, ecc.) sono stimate in incremento quantitativo sulla base dei dati amministrativi e del trend degli anni più recenti.

3.8 Commercio

Uno degli esiti della crisi economico finanziaria di questi ultimi anni è stato quello del crollo della domanda interna, che permane tuttora. A conferma della tendenza in atto, il numero degli esercizi commerciali in sede fissa nel 2015 è sceso a 87.949 facendo registrare un’ulteriore diminuzione rispetto agli anni precedenti. Si evidenzia, inoltre, che il numero di unità commerciali ogni mille abitanti nel 2015 si è attestato intorno a 8,8. Si segnala, tuttavia, un elemento positivo di contesto: la spesa media mensile delle famiglie lombarde nel 2014 (rilevata su dati Istat) risulta in aumento rispetto all’anno precedente raggiungendo i 2.950 euro (+ 1,9%). Tale aumento si deve in particolare alle spese per sanità (+32%), mobili, articoli e servizi per la casa (+23,4%), abbigliamento e calzature (+18,2%). Al contrario sono diminuite le spese per servizi ricettivi e ristorazione (-19,3%), tempo libero e cultura (-13,4%), abitazione, energie e altri combustibili (-1,3%).

11 Elaborazioni su dati Infocamere.

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3.9 Formazione

Gli iscritti nelle scuole secondarie di II grado nell’anno scolastico 2015/16 sono oltre 400.000: 370.000 circa nelle scuole statali e circa 30.000 nelle paritarie (7,5% del totale). Il numero di iscritti alla scuola statale è in lieve aumento (+0,8%) mentre è in diminuzione nelle paritarie; la quota degli alunni frequentati gli istituti paritari è circa 8,5% (più elevata che in Italia, 6,7%).

Gli iscritti nell’Istruzione e Formazione Professionale superano le 67.000 unità (considerando il complesso di CFP e formazione presso scuole statali12), con un aumento del 5,3% rispetto all’anno precedente. Più consistente la crescita degli iscritti nei percorsi di IeFP presso i CFP: i dati riferiti all’anno 2014-2015 registrano quasi 53.000 iscritti (di cui circa 4.000 con disabilità e 9.000 stranieri), con una crescita di 3.700 unità rispetto all’anno precedente (+7,5%), sale così dal 14% al 14,5% la quota di iscritti nei CFP sul totale degli iscritti alle scuole di II grado.

All’interno del sistema di IeFP gli indirizzi maggiormente frequentati sono benessere-cura della persona e ristorazione (rispettivamente 13.000 e 10.500 allievi), seguiti dall’indirizzo elettrico e meccanico (nel complesso).

Sono circa 60.000 gli studenti della scuola secondaria di II grado (statale e paritaria) che hanno superato l’esame di Stato nel 2015 conseguendo il diploma al termine del percorso quinquennale di studi (+1,4% rispetto al 2014). La quasi totalità degli alunni ammessi agli esami ha superato la prova (99%), valori in linea con quelli degli anni precedenti (98,8% nel 2014); 1 su 2 ottiene la maturità in un liceo, 1 su 3 in un istituto tecnico.

Il numero degli immatricolati nelle università lombarde nel 2015/2016 ammonta a 49.885 (+2,1% rispetto all’anno precedente)13; 1 su 4 è residente fuori regione; dei 36.800 immatricolati residenti in Lombardia circa l’86% si è diplomato nel 2015 (tra questi oltre 2 su 3 provengono dai licei (circa 22.000 studenti).

3.10 Lavoro

Nel 2015 gli occupati in Lombardia sono poco meno di 4,3 milioni di persone, in lievissimo aumento rispetto al 2014 (+0,5%), ma ancora sotto (sebbene di poco) ai livelli del 2008 (-0,4%); le donne sono circa il 43% del totale degli occupati (oltre 1,8 milioni), in calo rispetto all’anno precedente (-0,8%); al contrario, la componente maschile è in ripresa (+1,3%, poco meno di 2,4 milioni in termini assoluti).

I lavoratori dipendenti sono più di 3,3 milioni (78% del totale, +0,8% rispetto al 2014), di cui quasi 3 milioni sono a tempo indeterminato; tra i dipendenti la quota femminile è del 46% circa (in linea con il 2014), così come tra coloro i quali hanno il contratto a tempo indeterminato. Mezzo milione di donne sono dipendenti occupate a tempo parziale (80% del totale occupati part time), un dato perfettamente in linea con i valori del 2013 e 2014; gli uomini con contratto part time sono oltre 120.000 (il doppio rispetto al 2007, in aumento anche rispetto al 2014, +7%).

Tra gli occupati, oltre 930.000 hanno un elevato titolo di studio (22% del totale, con un crescita di +7,5% sul 2014), di cui più della metà sono donne (52%, sia nel 2014 sia nel 2015); si registra la tendenza opposta tra i bassi titoli di studio (120.000 occupati nel 2015, meno del 3% del totale occupati in Lombardia, con una diminuzione rispetto al 2014 del 15%).

12 Dati forniti da DG IFL di Regione Lombardia. 13 Dati disponibili sul sito del MIUR.

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I disoccupati sono oltre 360.000 (48% donne), in calo rispetto al 2014 (-3,5%), per gran parte dovuto alla componente maschile (-6%); quasi il 55% dei disoccupati era precedentemente occupato (tale quota era del 58% nel 2014, in un anno si registra una diminuzione superiore al 5%), degli ex-occupati il 59% sono uomini (erano il 58% nel 2014).

Il tasso di occupazione 15-64 anni nel 2015 in Lombardia è al 65,1% (era 64,9% nel 2014 e 64,8% nel 2013); per gli uomini si attesta al 72,7% (in lieve aumento rispetto al 72,1% del 2014), per le donne è al 57,5% (in linea con il 2014 e il 2013, in ogni caso il dato migliore dal 2004); rimane basso il tasso di occupazione dei 15-24enni (19,5%, in calo rispetto al 20,6% del 2014) specialmente per la componente femminile (16,3%, era 18,6% nel 2014), mentre il tasso di occupazione degli over 55 è in aumento (48,5% nel 2014 contro il 47,4% del 2014), specialmente per gli uomini (59%).

Il tasso di disoccupazione si attesta a 7,9% (era 8,2% nel 2014) e risulta più elevato per la componente femminile (8,7% contro 7,2% degli uomini); il tasso di disoccupazione di lungo periodo (12 mesi o più) si attesta al 4,3%, in callo rispetto al 4,6% del 2014; il tasso di disoccupazione giovanile (15-24 anni) è del 32,3%, in aumento rispetto al 31,2% del 2014: peggiora significativamente la componente femminile (il tasso di disoccupazione passa dal 30% del 2014 al 33,5% del 2015), mentre la componente maschile segna un timido calo (il tasso passa dal 32,2% al 31,5%).

3.11 Sport e tempo libero

Nel 2015 è proseguita la ripresa della partecipazione dei cittadini lombardi a spettacoli cinematografici, teatrali, e musica li già registrata nel 2014. L’aumento della percentuale di lombardi che negli ultimi 12 mesi è andato a teatro, al cinema, a concerti, in discoteca è di circa un punto percentuale mentre è aumentato di oltre 3 punti percentuali il numero di coloro che sono andati a visitare musei, mostre, siti archeologici o monumenti.

Ancora molto basso il dato relativo alla lettura: la percentuale della popolazione che nel corso di un anno non legge almeno un libro, pur in lieve riduzione nel 2015 rispetto al 2014, rimane molto elevata (49,9%, era il 52,5%). Un’ulteriore conferma della situazione poco incoraggiante in relazione ai consumi culturali deriva dal possesso di libri: nel 2014 è aumentata fino al 7,1% la quota di famiglie che non possiedono libri (9,8% in Italia).

Inversa la tendenza per le attività sportive. La percentuale di persone di almeno 3 anni che ha dichiarato di aver svolto sport in modo continuativo o saltuario nel corso del 2015 è pari al 40,7%, dato superiore alla media nazionale (33,3%) ed in crescita rispetto agli anni precedenti. Coloro che dichiarano di non aver svolto alcun tipo di attività fisica in Lombardia sono il 31,4% (39,9% in Italia).

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CAPITOLO 4. AREA SOCIALE

4.1 Demografia

Nel 2015 la popolazione residente in Italia si è ridotta, una inversione di tendenza rilevante se si considera che questa era cresciuta costantemente dal 1952 in poi. In Lombardia il trend è stato ancora marginalmente positivo: da 10.002.615 abitanti il primo gennaio 2015 a un valore stimato pari a 10.008.000 il primo gennaio 2016. Nell’anno scorso, non solo si è impennata la mortalità ma si è registrata una diminuzione della stessa speranza di vita. I valori comunque rimangono di tutto rispetto (80,5 anni gli uomini, 85,2 anni le donne). Questi dati rappresentano una significativa novità demografica, con rilevanti impatti sociali ove si consolidassero nei prossimi anni. Le più recenti previsioni demografiche prodotte da Éupolis Lombardia ipotizzano una significativa diminuzione della popolazione residente nel corso dei prossimi vent’anni. Infine, aumenta in modo più contenuto la popolazione immigrata, per effetto della netta riduzione del saldo migratorio netto con l’estero, che risulta pari a circa un quarto di quello conseguito nel 2007, a riprova di una parziale perdita di attrattività del Paese nei confronti dei migranti internazionali.

La composizione per età conferma l’invecchiamento della popolazione lombarda: l’indice di vecchiaia (rapporto tra popolazione di 65 anni e più e popolazione di età 0-14 anni, moltiplicato per 100) si stima per il 2016 pari al 155,5%, in crescita rispetto ai già elevati valori di inizio millennio.

4.2 Condizione abitativa

Le abitazioni occupate da residenti al 9 ottobre 2011 in Lombardia ammontavano a 4.092.999 unità (+ 12,7% rispetto al 2001). Di queste, la quota maggiore era occupata da una (30,7%) o due (29,4%) persone, mentre solo il 4,7% era occupato da più di cinque individui. La superficie media per occupante si attesta a 41 mq. Il 74% delle famiglie lombarde risulta possedere un’abitazione di proprietà, mentre il 18,7% ricorre alla locazione e il 2,3% dichiara di vivere in una situazione di coabitazione.

Se consideriamo la condizione economica delle famiglie e la spesa per l’abitazione, attraverso le elaborazioni Éupolis Lombardia su dati ISTAT – EU-SILC 2013, emerge come al crescere del reddito disponibile decresca l’incidenza dell’affitto come soluzione abitativa e aumenti quella della proprietà. La tabella 4.1 mostra come le famiglie più povere con redditi bassi abitino in affitto nel 32% dei casi, mentre quelle nella terza fascia14 scendano al 14%; allo stesso tempo, la quota delle famiglie in proprietà con mutuo risulta maggiore nella fascia delle famiglie con reddito medio (22,6%) mentre risulta più contenuta nella fascia delle famiglie con reddito basso (10,4%). La domanda di locazione appare quindi fortemente influenzata dalla condizione economica, mettendo in evidenza come a questo segmento del mercato immobiliare ricorrano verosimilmente molte famiglie che non sono nelle condizioni di potersi permettere l’acquisto di una casa.

14 Le fasce di reddito sono determinate impiegando la metodologia dei quinti di reddito in accordo con lo standard Istat di classificazione. Per confrontare le condizioni economiche delle famiglie con diversa numerosità e composizione, il reddito famigliare viene diviso per opportuni parametri, in modo da ottenere un reddito equivalente. Utilizzando il reddito equivalente le famiglie vengono ordinate dal reddito più basso a quello più alto e successivamente divise in cinque gruppi. Le fasce prese in considerazione nell’analisi riportata corrispondono ai primi 3 quinti di reddito: famiglie con reddito basso (da 0 a 20%), famiglie con reddito medio-basso (dal 20% al 40%), famiglie con reddito medio (dal 40% al 60%).

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Tabella 4.1 – Titolo di godimento dell’alloggio delle famiglie appartenenti ai primi tre quinti di reddito. Lombardia, anno 2013 (valori percentuali)

Affitto Proprietà con mutuo Proprietà senza mutuo

Famiglie con reddito basso 31,8% 10,4% 57,8%

Famiglie con reddito medio-basso 24,3% 15,9% 59,8%

Famiglie con reddito medio 13,6% 22,6% 63,8%

Totale regionale 18,8% 19,9% 61,3%

Fonte: elaborazioni Éupolis Lombardia su dati Istat - Eu-Silc

Per quanto riguarda la spesa delle famiglie per l’abitazione, le famiglie lombarde in affitto nel 2013 hanno speso 683 euro al mese (contro 635 euro nel 2011) e l’incidenza di questa spesa sul loro reddito è stata del 31% (contro il 29% nel 2011). Le famiglie proprietarie con mutuo hanno invece speso 888 euro (contro 915 euro nel 2011), ma sul loro reddito la spesa ha inciso in misura minore (27% contro il 28% nel 2011). Le famiglie proprietarie senza mutuo sono quelle che in termini assoluti spendono meno per l’abitazione (266 euro) e questo comporta un’incidenza della spesa sul reddito particolarmente bassa se confrontata con quella delle altre due tipologie (9%).

La difficile e persistente situazione del mercato del lavoro ha fatto registrare un nuovo aumento del numero di sfratti per morosità, ovvero per incapacità di chi alloggia nell’abitazione di ottemperare ai doveri di pagamento relativi ai costi abitativi (affitto, rate del mutuo, spese condominiali, utenze). In Lombardia, nel 2014, gli sfratti per morosità sono stati 14.01215 (il 4,5% in più rispetto al 2013).

La consistenza del patrimonio di Edilizia Residenziale Pubblica regionale è di circa 170mila alloggi. L’estensione degli alloggi ERP regionali è mediamente di 62 mq. Le tipologie abitative sono equamente ripartite tra la dimensione piccola (fino a 50 mq), media (tra i 51 e i 70 mq) e grande (oltre 70mq), con una leggera prevalenza del taglio medio. Nel 2013, 121.650 famiglie risiedono in alloggi a canone sociale o a canone moderato. Si tratta per la maggior parte (67,5%) di famiglie il cui reddito familiare è inferiore a 20.000 euro, alle quali è richiesto un canone d’affitto medio di circa 133 euro mensili16.

4.3 Condizione economica

Tutte le regioni settentrionali presentano importi di reddito superiori alla media nazionale (14.061 euro pro-capite annuale) e, tra queste regioni, la Lombardia si colloca al primo posto (16.780 euro annui) seguita dal Trentino Alto Adige (16.601 euro annui), mentre il Veneto è la regione a reddito pro-capite più contenuto (14.507 euro annui). Le famiglie residenti in Lombardia hanno percepito nel 2013 un reddito familiare di 34.044 euro, pari a circa 2.837 euro al mese.

In Lombardia le famiglie più ricche percepiscono un reddito medio pari a 4,9 volte quello delle famiglie più povere, dato in linea con la media settentrionale, e che mostra un minore

15 Dati pubblicati dall’ufficio centrale di statistica del Ministero dell’Interno. 16 Dati Osservatorio regionale sulla condizione abitativa.

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livello di disuguaglianza rispetto alla media nazionale (5,7 volte).

L’indice di povertà regionale17 è marginalmente aumentato passando dal 5,6 del 2013 al 5,8% del 2014; è anche aumentata la quota di famiglie che vivono al di sotto della soglia di povertà (percentuale), passate dal 3,8 del 2013 al 4% del 2014. Nel medio periodo si evidenzia una crescita della povertà relativa (figura 4.1), sia pure su livelli molto inferiori alla media nazionale.

Figura 4.1 – Famiglie che vivono al di sotto della soglia di povertà regionale (percentuale)

Fonte: Istat – Indagine sulle spese delle famiglie18 - 2014

Sul fronte dei consumi, nel 2014 si è registrata una ripresa nel livello di spesa delle famiglie lombarde, pari a euro 2.950,06 (nel 2013 era di euro 2.893,74), superiore alla media nazionale (di 461 euro) e a quella delle altre regioni del nord (di 228 euro). Nel medio periodo si è ritornati, in valori monetari correnti, al livello del 2003/2004, molto al di sotto del valore registrato nel 2011 (figura 4.2).

Figura 4.2 – Spesa media mensile delle famiglie per regione. Serie ricostruite anni 1997-2014 (Valori in euro)

17 Persone che vivono al di sotto della soglia di povertà (percentuale). Anno 2013.2014. Fonte: Istat – Indagine sulle spese delle famiglie

18 A partire dal 2014, l’indagine sulle spese delle famiglie ha sostituito l'indagine sui consumi delle famiglie. Le novità introdotte in quest’indagine hanno modificato alcuni risultati e reso necessario ricostruire le serie storiche della povertà relativa a partire dal 1997.

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Fonte: Istat – Indagine sulle spese delle famiglie – 2014

4.4 Bisogni e offerta di salute

4.4.1 La trasformazione demografica e dei bisogni di salute

La popolazione lombarda aumenta soprattutto per la crescita della popolazione anziana (>65 anni), cresciuta in 10 anni dell’11% (la crescita a livello nazionale è al 10%). Al 1° gennaio 2015 più di un lombardo su 5 (21,6 %) è anziano e solo 1 su 7 (14,2%) è bambino (<14 anni).

La trasformazione demografica ha come esito una popolazione anziana, che spesso vive sola. Le famiglie uni personali lombarde sono circa il 40% del totale (a fronte di una percentuale nazionale del 31,2% - Censimento 2011) e ben il 56% degli anziani lombardi vivono da soli.19

Come è intuitivo, al crescere degli anziani, crescono anche i pazienti cronici. Nel 2014, il 38,9% (contro il 37,9 dell’anno precedente) degli italiani ha dichiarato di essere affetto da almeno una delle principali patologie croniche (diabete, ipertensione, bronchite cronica, asma bronchiale, artrosi, artrite, osteoporosi, malattie del cuore, malattie allergiche, disturbi nervosi, ulcera gastrica e duodenale). La percentuale di malati cronici aumenta al crescere dell’età: nella classe 60-64 anni ne soffre il 63,9% e tra le persone ultra settantacinquenni la quota raggiunge l’85,5%. La Lombardia è lievemente sopra il dato nazionale, con una percentuale di cronici del 39,9% dei residenti.20

4.4.2 Gli stili di vita

Nel 2015 circa 1/3 degli italiani ha praticato sport (19 milioni e 600 mila), in modo più o meno continuativo21. Si registra un aumento di questa abitudine che riguarda tutte le età,

19 “Annuario statistico italiano 2014”, ISTAT, Anno 2014 20 “Annuario statistico italiano 2015”, ISTAT, Anno 2015 21 “La pratica sportiva in Italia”, ISTAT, Aggiornamento Biennio 2013-2015.

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con una crescita più decisa fra i bambini di 6-10 anni (dal 59,5% al 65,3%) e fra quanti risiedono nelle aree metropolitane.

La Lombardia è la regione con il più alto numero di atleti e società sportive. Le persone che praticano regolarmente sport sono il 40,7% (il 28,5% in maniera continuativa); un altro 27% svolge solo qualche attività sportiva.22

Il 76% della popolazione lombarda dichiara inoltre di aver cambiato le proprie abitudini alimentari e il 57% afferma di averlo fatto per prestare maggiore attenzione alla propria salute.23

I fumatori in Italia nel 2015 sono 10,9 milioni, pari al 20,8% della popolazione, in calo rispetto al 2014. Il calo ha interessato in maniera percentuale soprattutto le donne (dal 25,4% al 25,1% gli uomini e dal 18,9 al 16,9% le donne). Anche in Lombardia il numero di fumatori è in diminuzione in linea con la media nazionale, ma la percentuale di fumatori tra i giovani (14-18 anni) è superiore a quella nazionale (22% contro il 20%).24

La prevenzione in Lombardia si mantiene su buoni livelli, come documentato nel caso dei due tumori più diffusi: colon retto e mammella. Nel caso del tumore al colon retto il programma di screening a titolo gratuito nelle fasce d'età raccomandate nel biennio 2012-2013 ha raggiunto in Lombardia il 93% della popolazione (58% a livello nazionale), con una adesione del 53% (55% le donne). Anche nel caso dello screening mammografico il programma di screening annuale ha raggiunto il 93% delle donne (74% a livello nazionale) e l’adesione corretta, cioè la percentuale di donne che hanno effettuato la mammografia sul totale delle invitate e tenuto conto di coloro che per vari motivi vengono escluse (es. mammografia recente), è pari al 68% (contro una media nazionale del 62%).25

4.5.3 L’offerta sanitaria

La Lombardia è la seconda regione italiana, dopo il Lazio, per numero di strutture (140 le strutture lombarde e 147 quelle del Lazio)26. Il rapporto tra strutture e abitanti è lievemente inferiore alla media nazionale (1,4 strutture per 100.000 abitanti contro le 1,8 per 100.000 abitanti in Italia). Il numero di presidi articolati secondo le 8 Agenzie di Tutela della Salute introdotte con la recente Legge regionale 23/2015 e per tipologia viene mostrata nella tabella 4.2. La natura giuridica dei diversi presidi è equamente distribuita tra tipologie di strutture di natura pubblica e privata.

Tabella 4.2 – Presidi socio sanitari lombardi suddivisi per ATS e per tipologia

ATS Azienda ospedaliera Casa di cura pri-vata ac-

creditata Casa di cura pri-vata non

accreditata IRCCS

fondazione IRCCS

privato IRCCS pubblico Altro27 Totale

Città Metropolitana Milano

29 17 4 3 11 1 65

Insubria 15 8 3 1 3 30

Brescia 14 12 2 28

Bergamo 10 13 2 25

Brianza 9 7 1 3 1 1 22

22 “Istat, Indagine multiscopo "Aspetti della vita quotidiana", dato 2015. 23 “Verso l’EXPO: gli italiani e gli sprechi alimentari a casa e nelle mense scolastiche”, World Food Day, IPSOS, 16/10/2014. 24 “Rapporto Nazionale sul Fumo”, Osservatorio Fumo, Alcol e Droga dell’Istituto superiore di sanità, Anno 2014. 25 “Gli screening oncologici in Lombardia”, DG Salute, anno 2015.

26 Database “Elenco strutture accreditate e non”, Ministero della Salute, aggiornamento 30/09/2015. 27 Si tratta di due tipologie: 1. “Ospedale classificato o assimilato” ai sensi dell’art. 1, ultimo comma, della Legge 132/1968, oppure di 2. “Ospedale a gestione diretta” (solo 2 nell’ATS Montagna).

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Pavia 8 5 1 4 18

Val Padana 8 8 1 17

Montagna 4 2 6

Totale 97 70 10 4 22 1 7 211

Fonte: elaborazione Éupolis Lombardia su dati Ministero della Salute (aggiornamento 30/09/2015)

La distribuzione dei presidi e dei posti letto per abitanti (tabelle 4.3 e 4.4) risente ancora della evoluzione storica del sistema di offerta. Spiccano Pavia, Brescia e Bergamo con una incidenza di strutture e posti letto significativa dovuta alla secolare tradizione di presenza sociosanitaria e, all’estremo opposto, l’ATS Montagna la cui complicata orografia impedisce una più capillare presenza sul territorio.

Tabella 4.3 – Strutture e presidi per abitante e per ATS

ATS Abitanti Strutture Presidi Strutture

per 100.000 abitanti

Presidi per 100.000 abitanti

Pavia 548.722 12 17 2,19 3,10

Bergamo 1.108.853 17 28 1,53 2,53

Val Padana 776.529 11 18 1,42 2,32

Brescia 1.192.571 18 25 1,51 2,10

Brianza 1.204.808 16 22 1,33 1,83

Insubria 1.435.052 19 30 1,32 2,09

Città Metropolitana Milano 3.426.401 45 65 1,31 1,90

Montagna 338.291 2 6 0,59 1,77

Totale Lombardia 10.031.227 140 211 1,4 2,1

Fonte: elaborazione Éupolis Lombardia su dati ISTAT (2015) e su dati Ministero della Salute (aggiornamento 30/09/2015)

Tabella 4.4 – Posti letto suddivisi per ATS

ATS Presidi28 Abitanti Totale

Posti letto Posti letto per

presidio Posti letto per

100.000 abitanti

Città Metropolitana Milano 59 3.426.401 14.242 241,39 415,65

Montagna 5 338.291 1.011 202,2 298,86

Brianza 21 1.204.808 4.004 190,67 332,34

Insubria 27 1.435.052 5.094 188,67 354,97

Brescia 27 1.192.571 4.717 174,7 395,53

28 Esclusi presidi senza posti letto.

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Val Padana 16 776.529 2.794 174,63 359,81

Pavia 18 548.722 3.027 168,17 551,65

Bergamo 23 1.108.853 3.803 165,35 342,97

Totale Lombardia 196 10.031.227 38.692 197,41 385,72

Fonte: elaborazione Éupolis Lombardia su dati Ministero della Salute (2014)

Per tutte le ATS i posti per acuti rappresentano la quota parte più significativa, seguiti dalla riabilitazione e dalla lungodegenza. L’ATS Città Metropolitana di Milano evidenzia la quota più alta per tutte le tipologie di posto letto, seguita da Insubria e Brescia (figura 4.3).

Figura 4.3 – Posti letto per ATS suddivisi per tipologia (dati percentuali)

Fonte: elaborazione Éupolis Lombardia su dati Ministero della Salute (2014)

4.6 Disabili

La stima dei disabili in Lombardia è ancora riferita al 201329, pari a circa 413 mila persone30.

29 Audizione del Presidente dell'Istituto nazionale di statistica alla Commissione "Lavoro, previdenza sociale" del Senato della Repubblica, aprile 2016

30 Dati ISTAT sulle “Condizioni di salute e ricorso ai servizi sanitari 2013”.

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Le persone con disabilità in età lavorativa (15-65 anni) erano circa 77.000 in Lombardia (il 18,6% del totale regionale), mentre più dei tre quarti risultava over 65, con una percentuale di ultraottantenni pari al 52,4% del totale. Poco più del 25% delle persone in età da lavoro è occupata, mentre il 30% circa risulta inabile al lavoro e il 15% è in cerca di un’occupazione.

Per quanto riguarda le fonti di natura amministrativa, dall’archivio dei beneficiari delle prestazioni pensionistiche Inps, è possibile identificare i percettori di indennità di accompagnamento, con i quali si può approssimare lo stato di disabilità grave31. Nel 2014 in Lombardia 280.545 ricevevano questa indennità, il 13,2% del totale nazionale (2.128.440). La più parte erano ultrasessantacinquenni (203.151).

La legge quadro n.328 del 2000 ha attribuito ai comuni la competenza in materia di assistenza sociale, tra cui gli interventi a favore dei disabili. In Lombardia nel 2012 la spesa per interventi e servizi sociali dei Comuni singoli e associati per l'area disabili (persone disabili con meno di 65 anni, spesa calcolata al netto delle compartecipazioni degli utenti e del Servizio sanitario nazionale) era pari a 323.343.705 euro, con un valore pro-capite pari a 4.117 euro.

Gli iscritti alle liste di collocamento mirato sono oltre 60.000 (al 2014), il 56% sono uomini, nel complesso 2 su 3 sono disponibili al lavoro; la quasi totalità degli iscritti sono invalidi civili, 1 su 3 ha un grado di disabilità superiore all’80% e 1 su 2 è iscritto alle liste da 6 anni; il 60% degli iscritti ha più di 45 anni, mentre il 5% circa meno di 24 anni.

I posti riservati (a norma di legge) ai disabili sono oltre 75.000, di cui un terzo risulta scoperto (85% presso datori di lavoro privati).

31 Si tratta di coloro che percepiscono l’indennità di accompagnamento, in quanto riconosciuti in condizione di gravità, secondo la normativa vigente, da una commissione medico legale operante nelle Asl.

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CAPITOLO 5. AREA TERRITORIALE

5.1 Uso del suolo

Il tema dell’uso del suolo, e in particolare del suo “consumo”, è ormai da anni al centro di un’attenzione diffusa. Anche l’azione politica è concentrata sul tema e Regione Lombardia ha al riguardo approvato una specifica norma (l.r. 31/2004), anticipando il percorso del legislatore statale impegnato nella discussione di un DDL sullo stesso tema. Le dinamiche di trasformazione rilevate in questi ultimi 15 anni hanno fatto registrare una massiccia urbanizzazione del territorio lombardo (47mila ettari di territorio), di cui il 25% circa è di tipo residenziale. Le previsioni degli strumenti di governo del territorio descrivono poi uno scenario per i prossimi anni che stima circa 53mila ettari di nuova trasformazione, 20mila dei quali destinati a trasformazione di suoli oggi a destinazione agricola o naturale.

Queste trasformazioni si inseriscono in un quadro territoriale molto complesso e diversificato, nonché fortunatamente ancora ricco di ambienti naturali e bellezze paesaggistiche. Ad esempio è utile sottolineare l’importanza del reticolo idrico lombardo, che interessa il 3,5% del territorio, e di un ambiente lacustre costituito da oltre 600 specchi d’acqua, di cui 68 con superficie superiore a 0,2 kmq. Il reticolo idrografico principale è costituito da 16 corsi d’acqua, con un’estens ione di oltre 1.900 km, e da un insieme di fiumi o torrenti secondari che si sviluppano su circa 9.500 km. Al reticolo naturale si affianca poi la fitta rete di canali e corsi d’acqua artificiali, creata a scopo irriguo e/o di bonifica ed estesa per circa 40.000 km.

Va infine evidenziato che l’intero territorio lombardo è oggetto di attenzione tramite la pianificazione paesaggistica regionale (di cui è in corso di elaborazione una variante) e che ben il 52% è soggetto a tutela ai sensi del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio.

5.2 Qualità dell’aria

I dati sulla qualità dell’aria registrati in Lombardia negli ultimi anni mostrano un trend in costante discesa per tutti gli inquinanti monitorati. In particolare i valori limite e gli obiettivi di legge continuino ad essere rispettati per gli inquinanti tradizionali quali il biossido di zolfo (SO2), il monossido di carbonio (CO) ed il benzene (C6H6), grazie all’adozione nel tempo di provvedimenti specifici. Permangono invece superamenti, pur in un trend in discesa, per le polveri sottili (PM10), per l’ozono (O3) e, localizzati, per il biossido di azoto (NO2). Il Benzo(a)Pirene (BaP) supera invece il valore obiettivo o comunque fa registrare i valori più alti nelle aree in cui più consistente è il ricorso alla legna per riscaldare gli ambienti. Relativamente all’ultimo biennio, l’anno 2014 è stato caratterizzato da condizioni meteorologiche favorevoli alla d ispersione degli inquinanti (numero di giorni di pioggia maggiori rispetto agli anni precedenti) mentre per l’anno 2015 è da segnalare un episodio prolungato di superamento del limite giornaliero di PM10, avvenuto a fine anno, dal 25 novembre al 30 dicembre a Milano, e durato36 giorni. In questo periodo, la presenza di condizioni di forte stabilità atmosferica, hanno determinato il perdurare di una situazione anomala per la formazione e l’accumulo degli inquinanti. Complessivamente, comunque, nel 2015 per il PM10, il valore limite sulla media annua è stato rispettato in tutti i capoluoghi, eccetto Milano e Pavia, mentre si sono registrati un numero di superamenti inferiore o uguale a 35 giorni nei soli capoluoghi di Lecco e Sondrio. Si osserva tuttavia che il numero di giorni di superamento della media giornaliera è diminuito progressivamente nel tempo.

5.3 Servizio idrico

All’elevato grado di antropizzazione del territorio regionale è correlata la complessità ed estensione del sistema infrastrutturale e di gestione finalizzato da un lato al prelievo, potabilizzazione e distribuzione dell’acqua potabile e dall’altro alla raccolta, trasporto e depurazione delle acque reflue. Il patrimonio infrastrutturale funzionale al sistema è

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considerevole e consta oggi di circa 45.000 km di rete acquedottistica, circa 30.000 km di rete fognaria e 1.569 impianti di depurazione.

La rilevante dimensione quantitativa evidenzia la complessità dell'azione di presidio necessaria a garantire la qualità del servizio all’utenza e il contenimento dell’impatto esercitato dagli scarichi di acque reflue urbane. Con la l.r. 21/2010 Regione ha attribuito a partire dal 1 gennaio 2011 le funzioni di governance del servizio agli Enti di governo degli Ambiti Territoriali Ottimali (ATO) che sono articolati su base provinciale. La maggior parte degli ATO (mancano tre Province) vede finalmente la presenza di un gestore unico, avendo così completato il processo di razionalizzazione ed efficientamento dell'assetto del servizio, essendo teso a superare la frammentazione che da anni rappresenta un ostacolo allo sviluppo estensivo, tecnologico e qualitativo del sistema.

Per quanto riguarda il servizio di depurazione, la dimensione complessiva di trattamento supera i 13 milioni di Abitanti Equivalenti (AE). L'esame dello stato del servizio, così come si evince dalle ricognizioni in corso nei diversi ATO, denota diffuse criticità con una presenza non trascurabile di agglomerati non conformi agli obblighi europei per assenza o insufficienza degli impianti di depurazione e/o incompletezza delle reti fognarie. La pianificazione d’ambito impegna gli enti nell’individuazione degli investimenti necessari a colmare nel breve/medio periodo le lacune rilevate. Già nel periodo 2014/16 sono stati condotti investimenti significativi che hanno consentito di completare l’assetto infrastrutturale di molti agglomerati con un impatto positivo sui corpi idrici.

5.4 Energia

Il trend dei consumi energetici finali in Lombardia nel decennio 2000-2010, pur facendo segnare un incremento complessivo pari al 7,7%, pone in risalto una dicotomia temporale, tale per cui nei primi 5 anni l’incremento di consumo è stato quasi pari a quanto complessivamente registrato per l’intero decennio. A partire dal 2005 i consumi sono infatti calati progressivamente, in particolare nel 2009, anno in cui si è registrato il minino del periodo. Il calo è attribuibile per gran parte al settore industriale, esito sia delle condizioni economiche relative alla delocalizzazione delle imprese sia dei fenomeni di crisi. A partire dal 2009 i consumi di energia elettrica hanno poi visto un nuovo trend positivo, ad eccezione del settore industriale in cui ancora si registrava un calo. Nel 2014, infine, si è registrato nuovamente un calo in particolare nel settore domestico. Nel 2007 il consumo di ogni cittadino lombardo era in media di 7.029 kwh, riducendosi poi nel 2014 a 6.374 kwh (ossia di quasi il 10%). L’energia prodotta in Lombardia da fonti energetiche rinnovabili (elettriche e termiche) nel 2010 ammontava a circa l’8,2% di quella finale lorda consumata e il dato di produzione negli ultimi anni è continuato a crescere. Nel settore elettrico nel 2014 la Lombardia aveva il primato italiano sia per potenza installata (15,9%) che per produzione (16,5%) da FER, con punte nelle province di Sondrio e Brescia.

Nel complesso le due fonti preponderanti restano l’energia idroelettrica e le biomasse (per la produzione termica), ma una frazione crescente deriva da altre fonti meno tradizionali, quali il teleriscaldamento da fonti rinnovabili (4%), la produzione di energia elettrica da rifiuti (4,4%) e biogas (2,1%). Per quanto riguarda l’energia fotovoltaica nel periodo 2010-2014, la produzione è più che decuplicata, passando da 190 a 2046 GWh, rivestendo però come FER nel contesto lombardo un’importanza marginale.

5.5 Rifiuti

La produzione totale dei rifiuti urbani nel 2015 è stata pari a 4.571.435 tonnellate, segnando un calo di circa 1,7% rispetto all’anno precedente, valore che conferma un trend generale di decrescita registrato già a partire dal 2008 (con l’eccezione del 2014). Anche il dato di produzione pro-capite ha registrato un calo di 1,7% rispetto al 2014, in linea con la variazione della produzione totale.

Continua a diminuire la frazione di rifiuti urbani indifferenziati destinata alla discarica, pari allo 0,7% dell’ammontare complessivo dei rifiuti urbani, a fronte di una raccolta differenziata aumentata ulteriormente rispetto al 2014 e attestatasi a fine 2015 al 59%. Si è raggiunto inoltre l'84,6% di recupero complessivo (tra materia ed energia) rispetto al

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quantitativo prodotto di rifiuti urbani.

5.6 Bonifica delle aree contaminate

Regione Lombardia, a partire dal 1995, si è dotata di una pianificazione settoriale in materia di bonifica, anticipando la normativa nazionale di settore (D.Lgs. 22/1997 e DM 471/1999). A giugno 2014 è stato approvato il nuovo Programma Regionale di bonifica delle aree inquinate (PRB), tuttora vigente. I dati relativi ai procedimenti di bonifica sul territorio lombardo presentano, alla data del 30 aprile 2016, la seguente situazione:

• 1887 siti bonificati, il cui procedimento è concluso con certificazione provinciale di avvenuta bonifica;

• 840 siti contaminati, dove sono in corso le attività di bonifica per il risanamento ambientale; i siti contaminati comprendono i siti con contaminazione di suolo e falda, i siti con contaminazione o di solo suolo o di sola falda e, infine, i siti con contaminazione di falda e bonifica dei suoli conclusa.

Si evidenzia che i siti ricadenti sul territorio di due o più Comuni sono in carico all’attività diretta di Regione. I siti di interesse regionale, ad aprile 2016, sono 71, di cui 34 contaminati,

16 bonificati e 17 potenzialmente contaminati, ove sono in corso le attività per la verifica dell’effettivo stato di inquinamento delle matrici ambientali. Per 4 siti è stato chiuso il

procedimento per non contaminazione, a seguito dell’accertamento dello stato qualitativo di suolo e falda.

Inoltre Regione Lombardia supporta altresì la gestione dei procedimenti per i siti di competenza comunale, anche attraverso l’erogazione di risorse regionali per interventi d’ufficio

di messa in sicurezza di emergenza e bonifica e coordina le attività territoriali per i procedimenti in capo al Ministero.

Infine Regione Lombardia ha attivato tavoli tecnici e progetti europei per la valutazione dell’inquinamento diffuso.

5.7 Mobilità

Lo sviluppo del trasporto collettivo e del servizio ferroviario e la diffusione di servizi pubblici flessibili, uniti alle crescenti opportunità di mobilità non motorizzata e alla maggiore facilità di utilizzo integrato dei diversi mezzi di trasporto, fanno registrare una tendenza verso scelte modali più sostenibili. In Lombardia la domanda di trasporto collettivo ha raggiunto nel 2015 i 1.089,2 milioni pax/anno, con un incremento del 5,3% rispetto ai 1.034,4 milioni pax/anno del 2014.

La domanda di servizi ferroviari è cresciuta in modo consistente, passando dai circa 400 mila pax/giorno dei primi anni 2000 ai circa 715 mila del 2015. Nel 2015 l’offerta complessiva di servizi ferroviari è di circa 42,3 milioni di “treni/km”, di cui oltre un milione attivato anche per garantire l’accessibilità al sito Expo; la flotta è composta da circa 330 treni, di cui 151 di nuova costruzione.

Anche i servizi di navigazione pubblica di linea concorrono a rispondere alle esigenze di mobilità locale, rappresentando al contempo una risorsa importante per il turismo lacuale. Ogni anno i servizi di navigazione di linea sui laghi trasportano oltre 9 milioni di passeggeri (di cui, nel 2013, circa 3 sul Lago Maggiore, più di 2,5 sul Lago di Como, quasi 2 sul Lago di Garda, circa 1,3 sul Lago d’Iseo e quasi 0,3 sul Lago di Lugano) e più di 600.000 veicoli.

Per il traffico merci è preponderante l’uso della modalità su strada: escludendo la componente di traffico interno a lla Lombardia (pari a circa il 49% del totale e con caratteristiche

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poco adatte al sistema ferroviario, in quanto si svolge su distanze inferiori a quelle efficienti per il treno), il trasporto ferroviario rappresenta circa il 14% del totale. Il ruolo della ferrovia è più significativo se si considera la ripartizione modale della componente internazionale del traffico merci. Su questa componente, infatti, la ferrovia rappresenta il 67,4% del traffico totale internazionale. La maggior parte del traffico ferroviario internazionale è costituito dai trasporti intermodali (circa il 62%), favoriti anche dal ruolo svolto dal sistema Sempione/Gottardo che - con riferimento al traffico ferroviario internazionale con origine/destinazione Italia che interessa i valichi alpini - copre il 56% del traffico (con 24 mln ton/anno), contro il 33,5% coperto dai valichi verso l’Austria e il 10,5% da quelli verso la Francia.

5.8 Infrastrutture di trasporto

La rete viaria lombarda è costituita da circa 1.000 km di strade statali, oltre 10.000 km di strade provinciali e più di 58.000 km di strade comunali. Pur avendo una buona articolazione sul territorio, non riesce a soddisfare con un adeguato livello di servizio le esigenze della domanda sulle medie distanze tra i poli urbani e nei collegamenti con Milano. L’estensione della rete autostradale è passata da oltre 600 km nel 2014 ad oltre 700 km nel 2015 (circa 30 km per 1.000 kmq), grazie ai nuovi interventi infrastrutturali, importanti per migliorare le relazioni sovraregionali e regionali e l’accessibilità all’area di Milano (principalmente Brebemi, Tangenziale Est Esterna di Milano, Pedemontana - Tratta A, Tratta B1 e Primi Lotti Tangenziali VA e CO). La rete ferroviaria ha uno sviluppo di circa 2.000 km con 428 stazioni: per 320 km (con 124 stazioni) costituisce la rete regionale in concessione a Ferrovienord, per la parte restante appartiene alla rete nazionale in concessione a RFI SpA ed è suddivisa fra rete AV/AC (linea Milano - Bologna, linea Milano - Torino), rete fondamentale, rete complementare e linee di nodo. Il significativo sviluppo infrastrutturale realizzato nel decennio 2003-2012 ha reso possibile un parallelo consistente potenziamento del servizio ferroviario regionale. Il sistema aeroportuale lombardo rappresenta circa il 24% del traffico nazionale di passeggeri e circa il 68% del traffico merci. Tre dei 4 aeroporti lombardi sono aeroporti internazionali compresi nella rete europea «TEN-T Core» e si trovano ai primi 4 posti nella classifica nazionale per il traffico passeggeri (dopo Roma Fiumicino): Malpensa (circa 19 mln di pax/anno nel 2015, -1,4% rispetto al 2014), Linate (oltre 9,5 mln di pax/anno nel 2015, +7% rispetto al 2014), Orio al Serio (oltre 10 mln di pax/anno nel 2015, +18% rispetto al 2014). Per il traffico merci Malpensa è il 1° aeroporto in Italia (oltre 500.000 ton/anno nel 2015, + 8% rispetto al 2014). Rilevante per il trasporto merci anche l’aeroporto di Montichiari, che costituisce una riserva di capacità dell’intero sistema (circa 30.000 ton/anno nel 2015). La Lombardia è la prima regione italiana per vie navigabili ed estensione fluviale: le vie navigabili in esercizio costituiscono una rete di oltre 1.000 km (di cui 621 km di coste lacuali e 386 km di coste fluviali). Comprendono, oltre ai cinque laghi maggiori (Lago di Garda, Lago d’Iseo, Lago di Como, Lago di Lugano e Lago Maggiore), 18 laghi minori, il fiume Po e le idrovie collegate (funzionali anche al traffico merci), i tratti sublacuali dei fiumi Mincio, Oglio, Adda e Ticino, nonché il sistema dei Navigli lombardi, che storicamente collega il nodo di Milano con i laghi e il Po. Le infrastrutture per la navigazione contano 162 porti (e zone portuali) regionali che, insieme a quelli privati e ai cantieri nautici, ospitano oltre 30.000 posti barca. La rete ciclabile di interesse regionale si estende per oltre 2.900 km (con 17 percorsi) ed è interessata da 3 percorsi di valenza europea (EuroVelo) e 6 percorsi nazionali. Dal 2010 al 2014 in Lombardia sono stati complessivamente realizzati/riqualificati 976 km di percorsi ciclabili.

5.9 Sicurezza stradale e del territorio

In Lombardia, nel 2014, gli incidenti stradali con lesioni a persone sono stati 33.176, con un numero complessivo di morti pari a 448, in leggero aumento rispetto al 2013 (+2,3), dato che scontava però un forte calo rispetto all’anno precedente (-20%); l’indice di mortalità (morti per 100 incidenti) è stato pari a 1,35, valore che resta molto al di sotto di quello nazionale (1,91). Rispetto ai medesimi indicatori riferiti al 2001 si è riscontrata una riduzione del 38,6% del numero di incidenti (erano più di 54.000 nel 2001), del 58% del numero di morti (erano 1.073 nel 2001) e del 32% dell’indice di mortalità (pari a 1,98 nel 2001). Si conferma anche il trend positivo di riduzione del numero dei feriti che da 75.851 del 2001 sono scesi a 44.755 nel 2014, con una riduzione del 39,7%.

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Con riferimento ai rischi naturali, e in particolare a quello idrogeologico, va rilevato come il 50% del territorio lombardo risulti soggetto a un rischio elevato o molto elevato. Nelle aree montane la pericolosità naturale deriva prevalentemente da movimenti di versante e valanghe, mentre in pianura e nei fondovalle da fenomeni di esondazione e alluvionali. Va rilevato che questo tipo di rischio è per molta parte conseguenza della diffusa antropizzazione del territorio per cui anche fenomeni non particolarmente gravosi determinano danni economici diretti e indiretti quasi sempre ingenti. La superficie totale in frana nel 2014 era pari a circa 4125 kmq, con una distribuzione prevalente nelle aree montane di Sondrio, Bergamo, Lecco e Como.

Secondo i dati ISPRA del 2014 la popolazione esposta a frane supera le 76mila persone, mentre quella esposta a rischio alluvioni di pericolosità media (ovvero con tempo di ritorno tra 100 e 200 anni) è stimata pari ad oltre 280 mila persone. E’ tuttavia interessante evidenziare come un numero sempre maggiore di movimenti franosi monitorati e con trasmissione di dati in real time, dia possibilità di allertamento sempre più rapide ed efficaci.

5.10 Biodiversità e aree protette

La Lombardia è caratterizzata da una grande ricchezza di paesaggi naturali, habitat e specie di interesse comunitario e/o inserite in liste di attenzione (IUCN, liste rosse nazionali, ecc.) nonché da un numero elevato di endemismi. L’alto valore di biodiversità è riconosciuto nella Rete Natura 2000 (RN2000) regionale, inclusiva di 242 Siti, 193 Siti di Importanza Comunitaria (SIC) e 67 Zone di Protezione Speciale (ZPS), per una superficie totale di 346.342 ha. Dal 2015 185 SIC sono stati inoltre ufficialmente designati Zone Speciali di Conservazione (ZSC).

Regione Lombardia ha inoltre individuato uno schema di Rete Ecologica Regionale (RER) per assicurare la connessione ecologica tra le aree più importanti per la biodiversità presenti sul territorio regionale, e delle quali i Siti della RN2000 sono parte integrante.

Rete Natura 2000 si integra poi con il sistema delle aree protette esteso su oltre il 23% del territorio regionale e costituito da 24 Parchi regionali, 99 parchi di interesse sovracomunale, 66 Riserve naturali regionali, 33 Monumenti naturali ai quali si aggiungono il settore lombardo del Parco Nazionale dello Stelvio e 3 Riserve Naturali Statali.

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CICLO DI PROGRAMMAZIONE E VALUTAZIONE

1. Il flusso della programmazione integrata: fasi, attori e tempi

PROGRAMMAZIONE STRATEGICA

PRS

+

DEFR e Nota Aggiornamento

Programma Regionale di Sviluppo: è il documento di programmazione strategica con valenza di legislatura Documento di Economia e Finanza Regionale: aggiorna annualmente il PRS

Elaborato dalla Dirigenza, in accordo con gli Assessori, a partire dal Programma di Governo del Presidente. Approvato dal Consiglio a inizio legislatura. Elaborato dalla Dirigenza su indicazione della Giunta. Approvato con risoluzione dal Consiglio Regionale

PROGRAMMAZIONE OPERATIVA

RA Risultati Attesi

Declinazione del PRS in risultati di Legislatura

Approvati da Giunta e Consiglio in quanto parti integranti di PRS e DEFR

Albero di programmazione

Scheda A di Direttori e dirigenti

Declinazione dei RA in Azioni e prodotti con scadenze temporali e indicatori di misurazione Obiettivi raccordati all’albero di programmazione, alla cui realizzazione è legato il sistema premiale del personale

Elaborati dalla Dirigenza. Validati annualmente dal vertice dell'Amministrazione Definiti da Direttori e Dirigenti in accordo con gli Assessori, il Segretario Generale e L’Organismo Indipendente di Valutazione (OIV)

Piano della performance, degli Indicatori e dei Risultati Attesi di Bilancio

RENDICONTAZIONE E VALUTAZIONE

Rendicontazione albero di programmazione e scheda

di valutazione

Rendicontazione di obiettivi e indicatori presenti nell’albero di programmazione e nelle Schede A di Direttori e Dirigenti

Validata dal Segretario Generale e dai Direttori. Il raggiungimento degli obiettivi individuali legati alla valutazione è verificata dall’OIV.

Relazione annuale sull’attuazione del Programma Regionale di Sviluppo

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2. La programmazione

Con l’avvio della X Legislatura (2013) si è impostato un nuovo allineamento tra la programmazione strategica ed operativa degli obiettivi e il bilancio

regionale, secondo l’armonizzazione dei sistemi contabili.

Il Programma Regionale di Sviluppo, approvato dalla Giunta il 14 maggio 2013 e il 9 luglio 2013 dal Consiglio Regionale e i suoi successivi

aggiornamenti, mutuano lo schema di bilancio previsto dal d.lgs 118/2011 sull’armonizzazione e inquadrano i nuovi obiettivi di legislatura e risultati

attesi nelle rispettive Missioni e Programmi di bilancio su cui insistono le risorse ad essi destinati.

Con questa impostazione, per ogni Risultato Atteso del PRS e per le sue azioni è possibile risalire alle risorse impiegate.

All’interno delle novità inserite con il processo di armonizzazione dei bilanci, Regione Lombardia ha impostato il Piano della performance, degli Indicatori e dei Risultati Attesi di Bilancio che, accanto agli indicatori più finanziari e resi cogenti dal Decreto MEF del 9.12.2015, individua un set di indicatori correlato con gli obiettivi di legislatura delineati nel PRS 2013-2018. Per ciascun programma di bilancio per cui è stato elaborato un indicatore, il Piano fornisce:

la distribuzione delle risorse per destinazione d’uso;

la descrizione sintetica dei principali obiettivi sottostanti selezionati e l’eventuale arco temporale previsto per la loro realizzazione;

i potenziali destinatari o beneficiari dell’intervento. Il primo Piano Indicatori è stato approvato dalla Giunta regionale a seguito dell’assestamento di bilancio il 27 settembre 2013. Il piano 2017 (il quarto in ordine di tempo), integrato con il Piano delle Performance per restituire una più trasparente e misurabile programmazione per il triennio 17-19, è il primo Piano di Regione Lombardia che legge sia le dinamiche finanziarie (ai sensi del decreto MEF), sia i risultati delle politiche.

3. La valutazione

a. Valutazione delle prestazioni dei dirigenti La valutazione delle prestazioni dei dirigenti per l’anno 2017 misura i risultati conseguiti relativamente ai seguenti parametri: Parametro A - Obiettivi individuali e comportamenti organizzativi. Il parametro incide per il 70% sulla valutazione complessiva. Parametri B (Peso 30%) - Risultati direzionali riferiti a tematiche strategiche e a parametri di performance gestionali-finanziarie.

b. Valutazione delle prestazioni dei titolari di posizione organizzativa La valutazione delle prestazioni dei titolari di Posizione Organizzativa per l'anno 2017, misurerà i risultati conseguiti relativamente ai seguenti parametri: Parametro A - Obiettivi individuali. Il parametro incide per il 60% sulla valutazione complessiva. Parametro B - Contributo al conseguimento dei parametri B applicati alla dirigenza. Il parametro incide per il 25% sulla valutazione complessiva. Obiettivo istituzionale di Ente – Riferito ad indici di virtuosità dell’Ente, il parametro incide per il 15% sulla valutazione complessiva.

c. Valutazione delle prestazioni del personale del comparto

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La performance individuale è denominata par. A in coerenza con le metodologie di valutazione del personale dirigente e dei titolari di PO. La valutazione sul par. A è riferita ad aspetti comportamentali (40%) e professionali (60%). Il Parametro B ha un peso totale pari al 40%; è articolato in 2 sotto-parametri; uno collegato direttamente al conseguimento degli obiettivi del dirigente di assegnazione; l’altro riferito al miglioramento dell’efficienza organizzativa. Il parametro C – Riferito ad indici di virtuosità dell’Ente, il parametro incide per il 35% sulla valutazione complessiva.

Ai fini della valutazione della prestazione individuale e dell’attribuzione della retribuzione di risultato influiscono violazioni accertate e sanzionate del codice di comportamento (delibera ANAC n. 75/2013 e art.15 comma 5 e 7 del Codice di comportamento regionale, approvato con D.G.R. n. 6062 del 29.12.2016).

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ALBERO DELLA PERFORMANCE

L’Albero delle Performance di Regione Lombardia prevede 4 livelli.

La parte alta dell’Albero è mutuata dalla classificazione del bilancio (e del rendiconto) prevista dall’armonizzazione dei Bilanci. È infatti organizzata

per Missioni e Programmi, secondo la strutturazione nazionale, non modificabile, valida per tutte le Regioni e gli EELL.

Le Missioni sono 22 e i Programmi 65. Per ogni programma sono definiti una serie di indicatori di risultato.

A ciascun programma fanno riferimento in base al PRS dei Risultati attesi (RA).

I risultati attesi sono 326. L’elenco completo di Missioni, Programmi e RA del DEFR, approvato dal Consiglio con risoluzione il 29 novembre 2016 è allegato al presente Piano. Ogni risultato atteso è articolato in una o più azioni. L’azione può avere valenza annuale o pluriennale e viene attuata

Azioni

Azione Azione Azione Azione

Risultato atteso

Programma

Missione

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attraverso la realizzazione di prodotti, pianificati annualmente dai dirigenti responsabili.

I Risultati Attesi Strategici La Giunta Regionale, nel 2017, si concentrerà con maggiore attenzione su un blocco di un centinaio di Risultati Attesi, sui quali si giocherà anche

la valutazione delle performance di Direttori Generali, Centrali e di Funzione Specialistica.

Questi Risultati Attesi, assegnati ai Direttori Generali su indicazione degli Assessori di riferimento e validati dal Segretario Generale, per

l’importanza che ricoprono nel 2017, sono definiti Risultati Attesi Strategici e monitorati con maggiore attenzione nel corso dell'anno.

Nel Piano che segue, per ogni Programma di Bilancio, sono evidenziati gli eventuali Risultati Attesi Strategici che concorrono alla sua

realizzazione e la loro declinazione operativa. L’insieme dei Risultati Attesi Strategici e della loro declinazione operativa costituisce la

Performance 2017 di Regione Lombardia.

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Parte II: la performance e gli indicatori di risultato e finanziari

LA PERFORMANCE E GLI INDICATORI DI RISULTATO 2017

MISSIONE 1 SERVIZI ISTITUZIONALI E GENERALI, DI GESTIONE

-

200.000.000,00

400.000.000,00

600.000.000,00

800.000.000,00

1.000.000.000,00

1.200.000.000,00

1.400.000.000,00

Missione 1 Previsioni nel triennio 17-19

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Programma 1 Organi Istituzionali

Risorse 2017-2019

2017 2018 2019

71.242.810,00 70.951.210,00 69.736.210,00

Principale

destinazione risorse

Spese di funzionamento degli organi istituzionali del

Consiglio

Spese di rappresentanza, comunicazione istituzionale e

funzionamento di comitati, collegi e commissioni della

Giunta

Risultati Attesi RA 1. Miglioramento del funzionamento del Consiglio Regionale e riduzione dei costi della politica

Destinatari Cittadini

RA Indicatore Formula UdM Fonte Dato

2015

Obiettivo

2017

Obiettivo

2018

Obiettivo

2019

RA 1. Miglioramento del funzionamento del Consiglio Regionale e riduzione dei costi della politica

Costo della politica per

cittadino lombardo

Previsione spese per Giunta e

Consiglio (art.24 LR 3/2013)

/popolazione Lombardia32

€ RL 2,48 2,76 2,76

32 Dato Istat 1/1/2016: popolazione residente in regione Lombardia (10.008.349).

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Programma 2 Segreteria generale

Risorse 2017-2019

2017 2018 2019

4.877.223,00 4.877.223,00 4.877.223,00

Principale

destinazione risorse

Risorse destinate a retribuzioni, contributi e IRAP di parte del

personale, secondo lo spacchettamento delle spesi di

personale per Missioni e programmi previsto

dall’armonizzazione

Risultati Attesi

Destinatari Dipendenti della Giunta

Per questo programma si fa riferimento all’indicatore della Missione 1 – Programma 10 “Risorse Umane”

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Programma 3 Gestione economica, finanziaria, programmazione,

provveditorato

Risorse 2017-2019

2017 2018 2019

637.076.140,00 644.291.052,00 563.548.022,00

Principali

destinazioni risorse

Gare per l’acquisto di beni e servizi (tramite ARCA)

Spese postali

Partecipazione regionale ai progetti finanziati a valere sui

Programmi a Gestione Diretta dell’Unione europea

Ente Sireg Coinvolto

ARCA

Risultati Attesi

Strategici 2017

RA 2. Riduzione dei costi e riduzione della spesa - Definizione della procedura per la valutazione di

congruità degli affidamenti in house per gli enti strumentali e le società del SIREG;

- Approvazione Direttive SIREG 2017

RA 3 Tempi di pagamento di Regione Lombardia a 30 gg

- Pagamento delle fatture della Regione entro i trenta giorni dal ricevimento (sessanta in ambito sanitario)

RA 5 Adozione del bilancio regionale definito secondo principi e schemi dettati dall’armonizzazione

Direzione responsabile: DG Presidenza

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- Approvazione manovra di Assestamento 2017-2019 e bilancio di previsione 2018 - 2020 in linea con i nuovi principi;

- Elaborazione norme finanziarie PDL di iniziativa consiliare e della giunta;

- Coordinamento delle procedure relative alla gestione delle entrate e introduzione delle nuove modalità di pagamento e di recupero dei tributi regionali;

- Coordinamento adempimenti Gestione Sanitaria Accentrata;

- Approvazione DEFR e nuova impostazione del Piano indicatori;

Risultati Attesi (altri) RA 4. Introduzione di strumenti innovativi di supporto al capitale circolante

RA 6 Revisione della normativa nazionale e regionale in materia di ordinamento contabile regionale e degli enti locali in linea con le esigenze regionali

Destinatari Cittadini, Altre PA

Obiettivi Indicatore Formula UdM Fonte Dato 2015 Obiettivo

2017

Obiettivo

2018

Obiettivo

2019

RA 2. Riduzione dei costi e della spesa: ottimizzazione dei processi di approvvigionamento della PA per la fornitura di beni e servizi attraverso strumenti di e-procurement

N gare lanciate su

Sintel

Conteggio delle procedure di gara sopra e sottosoglia lanciate su Sintel.

N Arca 99.597 70.000 80.000 83.000

Valore gare lanciate su

Sintel

Valore (in euro) delle procedure di gara sopra e sottosoglia lanciate su Sintel.

€ Arca 12,3 mld 4,5 mld 5 mld 5,5 mld

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Programma 4 Gestione delle entrate tributarie e servizi fiscali

Risorse 2017-2019

2017 2018 2019

149.629.061,00 123.441.061,00 124.741.061,00

Principali destinazione

risorse

Restituzione ai contribuenti di somme indebitamente versate33

Risultati Attesi (altri)

RA 23 Riduzione della pressione fiscale

RA 24 Lotta all’evasione fiscale

RA 25. Riscossione dei tributi a livello regionale

Destinatari Cittadini

Obiettivi Indicatore Formula UdM Fonte Dato 2015 Obiettivo

2017

Obiettivo

2018

Obiettivo

2019

RA 23. Riduzione della

pressione fiscale

Giorni per rimborso34

N giorni N RL 50 gg per accettazione;

70 gg per ricusazione35

45 gg per accettazione;

70 gg per ricusazione

45 gg per accettazione;

45 gg per accettazione;

33 Si tratta di somme imprevedibili versate erroneamente dai contribuenti e sulle quali Regione Lombardia non ha alcuna possibilità né di prevederne l’ammontare, né di migliorare la sua performance. 34 Il termine di Legge è 60 gg. 35 I giorni previsti per la ricusazione sono comprensivi di periodi di interruzione dei termini per richiesta di documenti aggiuntivi

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Programma 5 Gestione dei beni demaniali e patrimoniali

Risorse 2017-2019

2017 2018 2019

88.364.911,48 82.498.119,00 82.147.746,00

Principale

destinazione risorse

Manutenzione ordinaria e straordinaria degli immobili

regionali, affitti, arredi, sicurezza

Risultati Attesi RA 7 Razionalizzazione dell’uso degli immobili anche mediante l’accorpamento delle sedi con altri enti del Sireg

RA 7b Razionalizzazione delle attività di gestione, manutenzione e riqualificazione del patrimonio immobiliare regionale

RA 8 Valorizzazione del patrimonio regionale

Ente Sireg Coinvolto IlSpA

Destinatari

Giunta regionale

Obiettivi Indicatore Formula UdM Fonte Dato 2015 Obiettivo

2017

Obiettivo

2018

Obiettivo

2019

Insediamento nelle UTR delle nuove funzioni trasferite ai sensi della legge “Delrio”

N. UTR in cui viene

completato il trasferimento

della funzione agricoltura,

= N. RL -

11 11 11

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caccia e pesca

Razionalizzazione del patrimonio SiReg nei capoluogi di provincia una volta completato il processo di trasferimento delle funzioni ai sensi della legge “Delrio”

N. di capoluoghi dove

accorpare le sedi di STer e

SiReg con, eventualmente,

Aziende Socio-Sanitarie e

Enti di area vasta

= N. RL -

2

1

1

Razionalizzazione delle attività di gestione, manutenzione del patrimonio immobiliare regionale

N. interventi di

manutenzione straordinaria

(attivati e) conclusi sulle

sedi istituzionali regionali

= N. RL - 2 2 2

Servizi di hard e soft facility

resso le sedi istituzionali: %

richieste di intervento

trattate

= % RL - 100 100 100

N. di diagnosi energetiche

acuisite sugli edifici

istituzionali

= N. RL - 2 2 2

Programma 7

Risorse 2017-2019

Principale

destinazione risorse

Elezioni o consultazioni popolari. Anagrafe e stato civile

2017 2018 2019

26.615.000,00 175.000,00 130.000,00

Sistemi informativi, acquisto materiali, trasferimenti agli EELL per

garantire il corretto svolgimento delle consultazioni elettorali

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Risultati Attesi

Strategici 2017

RA 48B Svolgimento del referendum consultivo - Coordinamento e organizzazione delle attività operative

necessarie alla effettuazione della consultazione referendaria sulla base del cronoprogramma già definito.

Elezioni regionali 2018 - Impostazione di tutti gli atti necessari alla effettuazione della

consultazione elettorale regionale sia di carattere normativo-giuridico che di carattere organizzativo

- Modifiche alla legge elettorale regionale in previsione delle elezioni regionali 2018 e definizione di interventi di semplificazione degli adempimenti per l'indizione e organizzazione della consultazione elettorale regionale.

Direzione Responsabile: DG Presidenza

Destinatari Cittadini

Obiettivi Indicatore Formula UdM Fonte Dato

2015

Obiettivo

2017*

Obiettivo

2018**

Obiettivo

2019

Garantire il regolare

svolgimento delle

elezioni

Costo delle elezioni per cittadino € liquidati/totale

cittadini lombardi

€ RL 0,0011 0,38 1,27a

3,3b

* per il 2017 l'indicatore si riferisce al costo elezione per cittadino referendum consultivo regionale

** per il 2018 l'indicatore si riferisce al costo elezione per cittadino in occasione di elezioni regionali: in abbinamento con altra consultazione (a); senza

abbinamento(b)

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62

Programma 8 Statistica e Sistemi Informativi

Risorse 2017-2019

Principale

destinazione risorse

2017 2018 2019

96.068.756,00 64.258.516,00 64.558.516,00

Sistemi informativi e infrastrutture ICT per lo svolgimento

delle attività amministrative di Regione Lombardia e per il

conseguimento degli obiettivi PRS

Ente Sireg Coinvolto

LISpA

Risultati Attesi (altri)

RA 16. Attuazione dell’Agenda digitale lombarda RA 17. Valorizzazione delle piattaforme trasversali RA 18. Integrazione dei sistemi informativi del SIREG e standardizzazione dei processi operativi di gestione e riduzione dei costi di gestione RA 19. Sviluppo dell’interoperabilità tra sistemi informativi della PA RA 20. Promozione dello sviluppo di competenze digitali per il superamento del divario digitale RA 21. Approvazione del Piano Regionale per l’Open Government e valorizzazione del patrimonio informativo pubblico RA 21B. Sviluppo dell'ecosistema digitale E015

Destinatari Imprese, cittadini, altre PA e personale della Giunta Regionale

Obiettivi Indicatore Formula UdM Fonte Dato

2015

Obiettivo

2017

Obiettivo

2018

Obiettivo

2019

RA 18. Integrazione dei

sistemi informativi del

SIREG e

standardizzazione dei

Riduzione spese di gestione [1-(Spesa Totale di

gesione anno/ Spesa

Totale di gesione anno-

% RL 7,5 2 2 1

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63

processi operativi di

gestione e riduzione dei

costi di gestione

1)]*10036

Programma 9 Assistenza tecnico-amministrativa agli enti locali

Risorse 2017-2019

Principale

destinazione risorse

2017 2018 2019

19.581.140,00 19.581.140,00 19.581.140,00

Risorse destinate a retribuzioni, contributi e IRAP di parte del

personale, secondo lo spacchettamento delle spesi di

personale per Missioni e programmi previsto

dall’armonizzazione

Per questo programma si fa riferimento all’indicatore della Missione 1 – Programma 10 “Risorse Umane”

36 In sede di rendicontazione l’indicatore sarà normalizzato tenendo conto del numero di schede servizio previste dagli IUG considerati

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64

Programma 10

Risorse 2017-2019

Principale

destinazione risorse

Risorse Umane

2017 2018 2019

57.424.856,00 57.105.441,00 41.614.703,00

Spesa del personale dipendente al lordo dei Fondi pluriennali vincolati 2015 applicati e degli aumenti contrattuali, nonché al lordo del piano assunzionale destinato all’assorbimento del personale di Area Vasta

Destinatari Cittadini lombardi e personale di Regione Lombardia

Obiettivi Indicatore* Formula UdM Fonte Dato

2015

Obiettivo

2017

Obiettivo

2018

Obiettivo

2019

Corretto

dimensionamento del

numero di dipendenti

rispetto ai cittadini

potenziali utenti dei

servizi offerti

numero dipendenti/

popolazione residente in

Lombardia

numero dipendenti37/

popolazione residente in

Lombardia

‰ RL

0,488 0,6 0,6 0,6

spesa di personale/spesa

corrente

spesa di

personale/spesa

corrente (Esclusa spesa

sanitaria)

% RL

4,24% 15% 15% 15%

Costo del personale della

Giunta / popolazione

residente in Lombardia38

Costo

personale/popolazione

€ RL

16,93 25 25 25

* Gli indicatori sono stati costruiti sulla totalità di risorse destinate al personale di Regione Lombardia, comprese quelle spacchettate all’interno delle diverse Missioni e programmi, ai sensi dell’armonizzazione.

37 Il numero dei dipendenti posti al numeratore comprendono: dipendenti con contratto a tempo indeterminato della Giunta, dipendenti degli Enti Sireg di primo livello e

dipendenti delle Società. 38 Dato Istat 1/1/2016: popolazione residente in regione Lombardia (10.008.349).

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65

Programma 11 Altri servizi generali

Risorse 2017-2019

Principale

destinazione risorse

2017 2018 2019

74.403.811,00 65.005.179,00 53.137.718,00

Spese di funzionamento quali spese legali, canoni, abbonamenti,

spese postali, noleggi, telefonia, notifica atti, assicurazioni. Sportelli

polifunzionali per i cittadini.

Risultati Attesi

Strategici 2017

RA 10 Miglioramento della trasparenza e della legalità - Aggiornamento del PTPCT 2018-2020 in coerenza con le

direttive ANAC e degli stakeholders. - Prosecuzione dell'analisi dei rischi per le Direzioni ed

attività non comprese nel PTPCT 2018-2020 e individuazione di misure trasversali per il miglioramento del sistema complessivo.

- Adozione di un sistema di monitoraggio costante per la rilevazione delle attività e misure adottate in attuazione del PTPCT anche al fine di rilevare eventuali scostamenti utili alla ridefinizione degli obiettivi e per l'aggiornamento del nuovo Piano.

- Consolidamento della rete degli RPCT degli enti sanitari e delle società totalmente partecipate ed degli enti dipendenti (All. 1 della L.R. 30/2006)

- Rafforzamento delle rete interna dei Referenti Dirigenti della Prevenzione Corruzione, Trasparenza e Privacy

- Aggiornamento follow - up: completamento di un sistema di rating dei sistemi di gestione e controllo delle procedure in base al grado di realizzazione dei piani d'azione. Il

Direzione Responsabile: DG Presidenza

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66

risultato atteso è preordinato al contenimento del rischio di valutazione del sistema di controllo interno.

- Verifica dell'efficacia dei sistemi di controllo del rischio di gestione dei contributi finanziari regionali, del rischio compliance nella applicazione delle misure anti - corruzione nelle procedure di assegnazione, monitoraggio e rendicontazione di contributi regionali, del rischio contrattualistica nelle procedure di controllo delle convenzioni poste in essere per l’acquisizione dei servizi di comunicazione, del rischio compliance processo di consolidamento dei conti del Sistema Sanitario Regionale e del rischio di controllo del SIREG con la verifica del sistema di gestione e controllo dell’ALER di Bergamo Lecco e Sondrio.

- Applicazione della nuova normativa in materia di trasparenza, ai sensi del Dgls. n. 97/2016, attraverso l'implementazione degli strumenti e modalità operative per l'attuazione della normativa con particolare attenzione all'accesso civico generalizzato.

- Adeguamento al nuovo regolamento europeo privacy - Favorire l'aderenza del PTPCT al contesto regionale

attraverso il coordinamento tra Audit UE - Audit interno e privacy - Comitato Controlli - Comitato legalità e trasparenza - Arac e interlocuzioni con la Corte dei Conti.

Risultati Attesi (altri)

RA 9. Attuazione dell’Agenda Lombardia Semplice

Destinatari Cittadini, dipendenti della Giunta, PA e imprese

Obiettivi Indicatore Formula UdM Fonte Dato

2015

Obiettivo

2017

Obiettivo

2018

Obiettivo

2019

Ridurre le spese di

funzionamento

Spese di

funzionamento/popolazione

residente in Lombardia

Spese

totali39/popolazione

residente in Lombardia40

€ RL 4,7 7,43 6,50 5,31

39 Totale delle spese di funzionamento conteggiate nel programma 11 della Missione 1 relative a spese legali, canoni, abbonamenti, spese postali, noleggi, telefonia, notifica

atti, assicurazioni… 40 Dato Istat 1/1/2016: popolazione residente in regione Lombardia (10.008.349).

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Programma 12 Politica Regionale Unitaria per i Servizi Istituzionali e generali, di gestione

Risorse 2017-2019 Principale destinazione risorse

2017 2018 2019

24.420.857,60 19.009.995,00 12.881.457,00

Risorse per Assistenza Tecnca POR FESR, POR FSE, Cooperazione transfrontaliera Italia-Svizzera

Risultati Attesi

Strategici 2017

RA 26 Programmazione comunitaria POR FESR 2014-2020 1. Avvio progettazione delle nuove 2 aree interne "Oltrepo' Pavese" e "Alto Lago di

Como". 2. Presidio tramite la Cabina di Regia della spesa dei programmi dell’n+3 e della

riserva di Performance al 31/12/2018. 3. Presidio degli equilibri di bilancio nel processo di stanziamento e gestione delle

risorse della Programmazione comunitaria nel rispetto dei principi contabili dell'armonizzazione;

4. Attuazione della Politica Agricola Comune 2014-2016 per quanto concerne il PSR 14-20, la gestione di tutte le fasi per la presentazione della Domanda Unica 2017, la gestione informatica dell’OCM vino, la certificazione ISO 27001, la gestione di tutte le fasi per la gestione degli esiti dei controlli 2016

5. Pubblicazione del primo bando di attuazione del Programma Italia Svizzera 2014-2020

6. Coordinamento degli Assi del Programma 7. Presidio per l'attuazione delle azioni POR FESR 2014/2020 con particolare

riferimento alla performance della spesa:

riprogrammazione POR

avanzamento spesa in previsione dei target 2018 (n. 2 certificazioni) 8. Chiusura del Programma POR FESR 2007-2013 9. Coordinamento degli Assi del Programma POR FSE 2014/2020 e presidio per

l'attuazione delle azioni sull'Assi I Occupazione" e sull'Asse III "Istruzione" con particolare riferimento alla performance della spesa.

Direzione Responsabile: DG Presidenza Direzione Responsabile: DG Università, Ricerca e Open Innovation Direzione Responsabile: DG Istruzione, formazione e lavoro

Destinatari Regione

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Gli indicatori relativi ai POR 2014-2020 sono collocati nelle Missioni: 4, 7, 10, 12, 14, 15, 17

MISSIONE 1: ALTRI OBIETTIVI 2017

Risultati Attesi Strategici 2017 Risultati Attesi (altri)

RA 27 Partecipazione ai nuovi Programmi di cooperazione territoriale Realizzazione del Forum internazionale di Spazio Alpino in raccordo con la strategia EUSALP RA 28 Attuazione del Piano d’Azione della Macroregione Alpina (EUSALP) Attuazione, sviluppo e promozione della Strategia europea per la Macroregione Alpina EUSALP

- Obiettivo 1 del Piano d’Azione sullo Sviluppo economico: assistenza tecnica ai gruppi d’azione dell’obiettivo 1 e agli altri gruppi di interesse per RL. Realizzazione di almeno 2 report di sintesi dell’attività degli Action Groups in relazione all’apporto di RL e degli enti del sistema coinvolti.

- Sviluppo e promozione della Strategia: realizzazione di due workshop a Bruxelles sui temi di EUSALP anche in collaborazione con le istituzioni europee (Parlamento, Commissione, e/o Comitato delle Regioni).

RA 30. Rafforzamento di reti e organismi di parità che operano a livello territoriale RA 31. Promozione della presenza delle donne negli organi elettivi e nelle nomine di competenza regionale RA 32. Definizione del Piano regionale per il contrasto alla violenza di genere RA 34. Patto regionalizzato di stabilità territoriale per consentire maggior investimenti sul territorio RA 34b. Partenariato Pubblico Privato: programma integrato di interventi per la ripresa degli investimenti degli Enti Locali Lombardi

Direzione Responsabile: Presidenza

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MISSIONE 3 ORDINE PUBBLICO E SICUREZZA

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70

Programma 1 Polizia locale e amministrativa

Risorse 2017-2019

2017 2018 2019

1.246.440,00 1.407.587,00 1.339.322,00

Principale

destinazione risorse

Trasferimenti correnti ad amministrazioni locali per attività di

formazione a favore della polizia locale per canoni per

radiofrequenze e per iniziative di comunicazione

Risultati Attesi

Strategici 2017 RA 331 Riordino normativo in materia di polizia locale e sicurezza, promozione dell’associazionismo e interventi formativi specifici - Approvazione in Giunta di un'unica proposta di regolamento che

dia attuazione alle disposizioni normative previste dalla l.r. 6/2015 “Disciplina regionale dei servizi di polizia locale e promozione di politiche integrate di sicurezza urbana” e che ricomprenda e aggiorni quelle regolamentari attualmente vigenti.

Direzione Responsabile Direzione Generale Sicurezza,

Protezione civile e Immigrazione

Risultati Attesi

Destinatari

329. Coordinamento e raccordo delle polizie locali e promozione di intese con lo Stato e le altre Regioni del Nord per potenziare il servizio di polizia locale anche a livello di Macroregione Cittadini, altre PA

Obiettivi Indicatore Formula UdM Fonte Dato

2015

Obiettivo

2017

Obiettivo

2018

Obiettivo

2019

Innalzamento livello di

professionalità degli

N operatori di polizia locale

formati (agenti e ufficiali) dal

N (dato incrementale dal

2009)

N. RL 1704 2.454

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71

operatori Polizia Locale 2009

Programma 2 Sistema integrato di sicurezza urbana

Risorse 2017-2019 2017 2018 2019

9.579.974,00 1.789.974,00 1.789.974,00

Principale

destinazione risorse

Trasferimenti a EELL, Stato e privati per attività attinenti la sicurezza

Risultati Attesi RA 332. Sottoscrizione di Protocolli con Agenzia Nazionale beni sequestrati alla criminalità organizzata (per riutilizzo ai f ini della

sicurezza)

RA 334. Potenziamento degli strumenti e realizzazione di iniziative in materia di sicurezza urbana, anche d’intesa con gli Enti

locali, per incrementare la sicurezza percepita dalla popolazione

RA 335. Interventi per la prevenzione ed il contrasto della criminalità e delle truffe agli anziani, per la promozione dell’educazione

alla legalità e iniziative di sostegno alle vittime della criminalità e dei soggetti danneggiati da atti vandalici

Destinatari

Cittadini, altre PA, Associazioni, Amministrazioni centrali

Obiettivi Indicatore Formula UdM Fonte Dato

2015

Obiettivo

2017

Obiettivo

2018

Obiettivo

2019

Diffusione cultura della

legalità

Progetti finanziati N (dato incrementale dalla

data di prima applicazione

della legge regionale del

N. RL 15 16

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72

2011)

Prevenzione e

contrasto della

criminalità organizzata

Progetti finanziati N Progetti finanziati (dato

incrementale dalla data di

prima applicazione della

legge regionale del 2011)

N. RL 38 46

Miglioramento delle

condizioni di sicurezza

urbana in zone a

rischio

N comandi di polizia

partecipanti a interventi in

materia di sicurezza

urbana proposti dalla

Regione (accordi di

collaborazione) dal 2011

N (dato incrementale dal

2011)

N RL 218 357

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MISSIONE 4 - ISTRUZIONE E DIRITTO ALLO STUDIO

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74

Programma 1 Istruzione prescolastica

Risorse 2017-2019 2017 2018 2019

8.500.001,00 8.500.001,00 8.500.001,00

Principale destinazione risorse

Contributi regionali per concorrere alle spese di gestione delle scuole dell'infanzia autonome e finanziamento per le sezioni primavera.

Risultati Attesi

RA 152 Consolidamento della rete dei servizi per l’infanzia

Destinatari Cittadini

Obiettivi Indicatore Formula UdM Fonte Dato a.s.

2014/2015 Obiettivo

2017 Obiettivo

2018 Obiettivo

2019

RA 152 Consolidamento della rete dei servizi per l’infanzia

N classi primavera attivate N classi primavera attivate in Lombardia

N RL 363 360 360 360

Risorse erogate (media per scuola)

Risorse Erogate (media scuola)

€ RL 5505,84 5500,00 5500,00 5500,00

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75

Programma 2 Altri ordini di istruzione non universitaria

Risorse 2017-2019 2017 2018 2019

259.183.739,75 184.876.143,00 201.789.839,00

Principale destinazione risorse

Trasferimenti alle amministrazioni locali, ai privati e alle istituzioni sociali private per il diritto dovere di istruzione e formazione; finanziamento regionale per la formazione docenti a seguito dell'adozione di sistemi digitali nelle scuole; finanziamento di percorsi formativi innovativi non ricompresi nel repertorio di IeFP Gli anni precedenti erano state considerate solo le risorse autonome. Il primo indicatore viene calcolato come gli anni precedenti, considerando le sole risorse autonome.

Risultati Attesi Strategici 2017

RA 153 Rafforzamento dell'autonomia del sistema di istruzione e di IEFP 1. Consolidamento del sistema IeFP e particolare

attenzione allo sviluppo del sistema dell'alternanza e dell'apprendistato di primo e terzo livello al fine della costruzione del sistema duale lombardo.

2. Accordi con partner istituzionali esteri per il potenziamento dell'internazinalizzazione dei percorsi con esperienze formative e di alternanza all'estero (4 motori)

Direzione Responsabile Direzione Generale Istruzione, Formazione e Lavoro

Risultati Attesi (altri)

RA 154. Rafforzamento della collaborazione sistematica tra sistema di istruzione e IeFP e sistema economico RA 155 Sviluppo infrastrutture e strumenti per la qualità del sistema di istruzione e IeFP

RA 157. Nuovi ruoli di Stato e Regione in materia di istruzione

Destinatari Cittadini, Altre PA,

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Risultato Atteso Indicatore Formula UdM Fonte Dato 2015

Obiettivo 2017

Obiettivo 2018

Obiettivo 2019

RA 153. Rafforzamento dell’autonomia del sistema di istruzione e di IeFP

Risorse erogate (media per alunno)

risorse erogate/totale alunni beneficiari

€ RL 2182,95 1600 1600 1600

N studenti che ottengono la qualifica triennale41

N studenti che ottengono la qualifica triennale

N RL 11.275 9500 9500 9500

N studenti che ottengono il diploma di quarto anno IeFP42

N studenti che ottengono il diploma di quarto anno IeFP

N RL 5.664 3500 4000 4000

N iscritti primo anno IeFP presso enti accreditati/totale studenti iscritti primo anno 2°ciclo in Lombardia (scuole statali + CFP)

N iscritti primo anno IeFP presso enti accreditati/totale studenti iscritti primo anno in Lombardia

% RL 16,6% 10% 10% 10%

% di studenti che ottengono la qualifica triennale a fronte degli iscritti

N studenti che ottengono la qualifica triennale/ N iscritti* al terzo anno IeFP presso enti accreditati

% RL 83,9% 82% 82% 82%

Programma 3 Edilizia scolastica

Risorse 2017-2019 2017 2018 2019

421.582,00 421.582,00 421.582,00

Principale destinazione risorse

Risorse destinate a retribuzioni, contributi e IRAP di parte del personale, secondo lo spacchettamento delle spesi di personale per Missioni e programmi previsto dall’armonizzazione.

Per questo programma si fa riferimento all’indicatore della Missione 1 – Programma 10 “Risorse Umane”

41 Percorsi finanziati da Regione Lombardia 42 Istruzione e Formazione Professionale

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Programma 4 Istruzione universitaria

Risorse 2017-2019 2017 2018 2019

76.285.315,00 74.818.315,00 74.688.315,00

Principale destinazione risorse

Contributi alle università, alle istituzioni dell’Alta Formazione Artistica Musicale ed alle scuole superiori per mediatori linguistici, con i proventi derivanti dalla tassa regionale per il diritto allo studio universitario per le azioni di sostegno economico agli studenti

Trasferimenti alle amministrazioni locali, alle imprese e alle istituzioni sociali private per la gestione dei servizi relativi al diritto allo studio universitario

Contributi per la realizzazione di poli universitari o per l’acquisto di beni materiali per le università

Risultati Attesi RA 158. Diritto allo studio che premi «i capaci e i meritevoli»

RA 159. Promozione del sistema universitario e attrazione dei talenti

Destinatari Cittadini

Obiettivi Indicatore43 Formula UdM Fonte Dato 2015 (a.s.14-15)

Obiettivo 2017

(a.s. 16-17)

Obiettivo 2018

(a.s. 17-18)

Obiettivo 2019

(a.s. 18-19)

RA 158. Diritto allo studio che premi «i capaci e i meritevoli»

Studenti supportati da servizi di DSU

N studenti beneficiari N RL

16.482 16.000 16.000 16.000

Contributo medio € RL 3573,59 3.500 3.500 3.500

43 Indicatore costruito sulle sole risorse autonome

2016 2017 2018

24.095.975 19.667.605 19.667.605

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78

Programma 5 Istruzione tecnica superiore

Risorse 2017-2019 2017 2018 2019

15.555.507,69 8.238.506,00 4.005.546,00

Principale destinazione risorse

Finanziamento di percorsi formativi di istruzione tecnica superiore (ITS) e di istruzione e formazione tecnica superiore (IFTS)

Risultato Atteso RA 160. Rafforzare l’istruzione e formazione tecnica superiore

Cittadini Destinatari

Obiettivi Indicatore Formula UdM Fonte Dato 2015 (a.s.14-15)

Obiettivo 2017

Obiettivo 2018

Obiettivo 2019

Rafforzare l’istruzione e formazione tecnica superiore

Percorsi ITS finanziati n. RL 29 40 40 40

Percorsi IFTS finanziati n. RL 53 35 35 35

Studenti beneficiari n.studenti ITS + n.studenti IFTS n. RL 1.693 2.000 2.000 2.000

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79

Programma 7 Diritto allo studio

Risorse 2017-2019 2017 2018 2019

37.032.104,00 33.032.104,00 36.932.104,00

Principale destinazione risorse

Risorse destinate alla libera scelta del percorso educativo e dote scuola; valorizzazione del merito

Risultato Atteso RA 156 Contrasto alla dispersione scolastica

RA 161. Sostegno del diritto allo studio ordinario

Destinatari Cittadini

obiettivi Indicatore Formula UdM Fonte Dato 2015 (a.s.14-15)

Obiettivo 2017

(a.s. 16-17)

Obiettivo 2018

(a.s. 17-18)

Obiettivo 2019

(a.s. 18-19)

Promozione di un sistema educativo di qualità, accessibile, autonomo e responsabile

Studenti beneficiari N studenti beneficiari N RL

117.784 138.000 138.000 138.000

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Programma 8 Politica regionale unitaria per l'istruzione e il diritto allo studio

Risorse 2017-2019 2017 2018 2019

793.252,00 793.252,00 793.252,00

Principale destinazione risorse

Risorse destinate a retribuzioni, contributi e IRAP di parte del personale, secondo lo spacchettamento delle spesi di personale per Missioni e programmi previsto dall’armonizzazione

Per questo programma si fa riferimento all’indicatore della Missione 1 – Programma 10 “Risorse Umane”

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MISSIONE 5 TUTELA E VALORIZZAZIONE DEI BENI E ATTIVITÀ CULTURALI

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Programma 1 Valorizzazione dei beni di interesse storico

Risorse 2017-2019 Principale destinazione risorse

2017 2018 2019

3.186.963,00 2.968.138,00 2.968.138,00

Interventi per lo sviluppo, la promozione, la conservazione, la conoscenza e la valorizzazione del patrimonio culturale materiale e immateriale della Lombardia.

Risultati Attesi Strategici 2017

RA 129 Valorizzazione degli istituti e dei luoghi della cultura e del patrimonio culturale immobile e mobile regionale, Abbonamento Musei Lombardia Milano - Promozione delle vendite dell'Abbonamento, raggiungimento

di almeno 15.000 tessere vendute e di 80.000 visite nel corso dell'anno.

- Avvio di almeno 1 sperimentazione del progetto in una delle Regioni limitrofe.

RA 132 Promozione della Villa Reale di Monza restaurata e valorizzazione del parco - Definizione di eventi regionali all'interno del Piano di

valorizzazione; - Sottoscrizione Accordo di Programma per la valorizzazione del

complesso monumentale Villa Reale e Parco di Monza, affidamento incarico ed elaborazione primi scenari di Masterplan.

Direzione Responsabile Direzione Generale Culture, Identità e Autonomie Direzione Responsabile Direzione Generale Culture, Identità e Autonomie Direzione Responsabile: DG Presidenza

Destinatari

Cittadini

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Obiettivi Indicatore Formula UdM Fonte Dato 2015

Obiettivo 2017

Obiettivo 2018

Obiettivo 2019

Valorizzazione del patrimonio ambientale, architettonico, artistico ed archeologico

investimenti attivati sui finanziamenti concessi

Investimenti attivati / Finanziamenti concessi

% RL 47% 45% 45% 45%

Programma 2 Attività culturali e interventi diversi nel settore culturale

Risorse 2017-2019 2017 2018 2019

18.346.176,00 15.859.876,00 10.407.786,00

Principale destinazione risorse

Interventi per il cinema, per il sistema bibliotecario e museale, patrimonio immateriale, promozione eventi culturali e di spettacolo, promozione dell’impresa culturale e creativa.

Risultati Attesi Strategici 2017

RA 133 Promozione educativa e culturale - Misura di sostegno per i sistemi bibliotecari dell'Area

Metropolitana. RA 136B Salvaguardia della lingua lombarda - Ricerca in collaborazione con Eupolis; - Convegno; - Costituzione del Tavolo sulla lingua lombarda art. 11,

LR 25/2016

Direzione Responsabile Direzione Generale Culture, Identità e Autonomie

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Risultati Attesi (altri) RA 130. Promozione e sviluppo della cultura materiale e immateriale (AESS, patrimonio immateriale tutelato dall’Unesco, tradizioni orali)

RA 131. Attrattività e valorizzazione del patrimonio culturale (itinerari)

RA 135. Promozione di eventi e manifestazioni

RA 136. Promozione dello spettacolo e dell’arte contemporanea

Destinatari Cittadini, Associazioni e Imprese e Enti locali

Obiettivi Indicatore Formula UdM Fonte Dato 2015 Obiettivo

2017 Obiettivo

2018 Obiettivo

2109

Promuovere l'impresa culturale e creativa

Investimenti attivati a seguito dei finanziamenti concessi

Investimenti attivati/ finanziamenti concessi

% RL 24% 25% 25% 25%

Promuovere eventi culturali e di spettacolo, di celebrazioni e della memoria storica

Investimenti attivati a seguito dei finanziamenti concessi

Investimenti attivati/ finanziamenti concessi

% RL 94% 90% 90%

Promuovere, sviluppare e coordinare il sistema delle biblioteche, dei musei, della cultura materiale e immateriale, dei Siti Unesco Lombardi e delle aree archeologiche

Investimenti attivati a seguito dei finanziamenti concessi

Investimenti attivati/finanziamenti concessi

% RL 52% 50% 50%

Sostenere il cinema Progetto schermi di classe

n. di studenti

partecipanti alle

proiezioni

programmate

N. studenti N RL n.d. 25.000 26.000 27.000

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MISSIONE 5: ALTRI OBIETTIVI STRATEGICI 2017

Risultati Attesi Strategici 2017

RA 128 Nuovi strumenti per la cultura e per i beni e le attività culturali: definizione della programmazione triennale e annuale in attuazione della legge di riordino, piani integrati della cultura, sostegno all’accesso dei fondi europei - Approvazione della programmazione triennale ed

annuale; - Percorso di concertazione territoriale per l'impostazione

dei Piani Integrati della Cultura; - Costituzione di almeno due tavoli della cultura; - Pubblicazione invito a presentare manifestazioni

d'interesse da parte di operatori culturali lombardi che intendono partecipare a un programma comunitario e selezione proposte di interesse regionale

RA 128B Digitalizzazione del patrimonio culturale e sostegno alle imprese culturali e creative - Nuova azione FESR sugli attrattori culturali:

pubblicazione bando e avvio 1° fase di selezione proposte progettuali;

- Gara FSE per digitalizzazione: aggiudicazione e Piano di Lavoro.

Direzione Responsabile Direzione Generale Culture, Identità e Autonomie (in collaborazione con DG Presidenza per la parte normativa)

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MISSIONE 6 POLITICHE GIOVANILI, SPORT E TEMPO LIBERO

*Per restituire una lettura adeguata delle risorse destinate alle Politiche Giovanili, Sport e Tempo Libero è importante ricordare che, oltre alle risorse presenti in

bilancio nella Missione 6, alla promozione della pratica sportiva e alle politiche giovanili sono destinate le risorse sui fondi allocati presso Finlombarda (circa 2

milioni di Euro) che saranno destinati allo sviluppo e riqualificazione dell’impiantistica sportiva di base.

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Programma 1 Sport e tempo libero

Risorse 2017-2019 2017 2018 2019

13.452.780,89 10.046.291,00 3.437.291,00

Principale

destinazione risorse

Risorse destinate alla promozione e alla pratica dello sport,

al sostegno dell’associazionismo sportivo dilettantistico,

alla formazione e aggiornamento di guide alpine e maestri

di sci, all’abbattimento conto interesse su mutui agevolati

dell’impiantistica sportiva con l'Istituto per il Credito

Sportivo, alla concessione di contributi per le infrastrutture

sportive e ricreative e per la messa in sicurezza,

adeguamento e riqualificazione di rifugi, bivacchi e sentieri.

Risultati Attesi

Strategici 2017

RA 140 Sport per tutti 1. Governance nello sport e nelle professioni della

montagna - Approvazione Regolamento regionale in attuazione

Capo II (professioni della montagna) e Capo III (aree sciabili, aree sciabili attrezzate e regole di comportamento) della l.r. 26/2014 a seguito del completamento dell'iter consiliare;

- Proposta, modifiche e integrazioni alla L.R. 26/2014. 2. Sviluppo della pratica sportiva per il rilancio dello sport

in Lombardia - Impostazione e attuazione misure a sostegno della

pratica sportiva e presidio dei processi attuativi con particolare riferimento agli aspetti di semplificazione delle procedure;

- Educazione motoria - nuovo progetto 2017/2018 - approvazione Accordo di collaborazione e gestione dei rapporti con i soggetti attuatori, criteri attuativi e avvio del progetto;

- Dote Sport: Impostazione e attuazione nuova misura 2017 e valutazione dote 2015 e 2016 .

Direzione Responsabile Direzione Generale Sport e Politiche per i Giovani

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RA 142 Adeguamento, riqualificazione e realizzazione di impianti sportivi di base Sostegno all’impiantistica sportiva e ai comprensori sciistici

- Impostazione e attuazione nuova misura per il sostegno alla gestione e esercizio impianti di risalita

- Accordi di Programma: monitoraggio avanzamento Accordi in essere (ADP Falesie, ADP Impiantistica sportiva di Adro, Viadana e Campione); sottoscrizione nuovo ADP Livigno (SO); promozione AdP Centro Sportivo "al Bione" – Comune di Lecco

RA 145 Riqualificazione e valorizzazione dei rifugi Sviluppo e promozione della sentieristica e delle professioni della montagna

- Approvazione PdL "Rete Escursionistica della Lombardia e proposta Regolamento attuativo

- Linee guida professioni della montagna e atti di indirizzo per l'esercizio dei poteri di vigilanza, ispezione e controllo sui rispettivi collegi

Risultati Attesi (altri)

RA 137. Sostegno alle realtà sportive di base RA 138. Supporto alla pratica sportiva per concorrere alla tutela della salute RA 139. Promozione dello sport per le categoria deboli RA 141. Grandi eventi e manifestazioni sportive RA 142. Adeguamento, riqualificazione e realizzazione di impianti sportivi di base RA 143. Piano di monitoraggio della geografia dello sport RA 146. Sviluppo delle professioni sportive RA 146c. Semplificazione delle procedure burocratiche dei bandi per le piccole associazioni sportive dilettantistiche

Destinatari

Cittadini, imprese, altre PA e Associazioni

Obiettivi Indicatore Formula UdM Fonte Dato

2015

Obiettivo

2017

Obiettivo

2018

Obiettivo

2019

RA 139. Promozione dello sport per le categorie deboli

Famiglie sostenute con la Dote Sport

Numero di famiglie sostenute con la Dote Sport

N. RL 9.305 10.000 10.000 10.000

domande finanziate/domande presentate

% RL

32,8% 60% 60% 60%

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RA 140. Sport per tutti

Scuole primarie aderenti al progetto di educazione motoria

Numero scuole (istituti scolastici) aderenti al progetto di educazione motoria

N.

RL – Ufficio Scolastico

434 440

Alunni coinvolti nel progetto di educazione motoria

Numero alunni delle scuole ammesse a finanziamento sul progetto di educazione motoria

N. RL – Ufficio Scolastico

78.994 80.000

Classi finanziate nel progetto di educazione motoria

Numero classi finanziate nel progetto di educazione motoria

N. RL – Ufficio Scolastico

3.704 3.900

RA 146. Sviluppo delle professioni sportive

Qualificazione operatori dello sport montano

Percentuale dei maestri di sci abilitati in rapporto agli iscritti alla formazione

% RL - Collegio

nd >90% > 90% > 90%

Percentuale dei maestri di sci specializzati in rapporto agli iscritti alla formazione dei corsi di specializzazione

% RL - Collegio

nd >95% > 95% > 95%

Percentuale guide alpine e A.M.M. abilitati in rapporto agli iscritti alla formazione

% RL - Collegio

nd >90% > 90% > 90%

RA 142. Adeguamento, riqualificazione e realizzazione di impianti sportivi di base

Centri sportivi riqualificati con intervento regionale

Centri sportivi riqualificati con contributo regionale dal 2010

N. RL/ICS 222 Aumento minimo del 50%

Aumento minimo del 5%

RA 143 Piano di monitoraggio della geografia dello sport

Completamento del primo aggiornamento del DB Impianti sportivi da parte dei comuni

Incremento percentuale degli impianti sportivi pubblici aggiornati rispetto al dicembre 2016(= 3.554)

% RL/ CONI

nd +10% +10% +10%

RA 145. Riqualificazione e valorizzazione rifugi

Spesa complessiva per riqualificazione sentieri/ stanziamento complessivo bando sentieri 2015

% RL // >90% //

//

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Programma 2 Giovani

Risorse 2017-2019

2017 2018 2019

1.927.372,00 1.164.545,00 764.545,00

Principale

destinazione risorse

Risorse destinate ad interventi a sostegno della cittadinanza attiva e

per la valorizzazione del potenziale dei giovani nonché alla

riqualificazione/a-mmodernamento degli ostelli anche in

cofinanziamento con AAdPQ "nuova generazione di idee"

Risultati Attesi

Strategici 2017

RA 149 Promozione della creatività e della partecipazione giovanile - Ripartizione Fondo nazionale per le politiche giovanili

2016 – impostazione nuova misura per la realizzazione di forme di aggregazione giovanile per l'ampliamento e il consolidamento dell'offerta aggregativa negli oratori lombardi

- Definizione, in raccordo con il Ministero, dell'Intesa per le politiche giovanili 2017

- Proposta costituzione, in raccordo con Finlombarda, del Fondo per le politiche giovanili per l'utilizzo delle risorse vincolate reiscritte

- Approvazione progetto definitivo AdP Ostello di Lecco

Direzione Responsabile Direzione Generale Sport e Politiche per i Giovani

Risultati Attesi (altri)

RA 147. Sostegno alla programmazione locale in materia di politiche giovanili

RA 150. Migliorare l’accoglienza delle strutture dedicate ai giovani sostenendo il turismo low cost

RA 151. Nuova Programmazione comunitaria in materia di giovani e sport

Destinatari Cittadini di età compresa tra i 14 e i 35 anni di età

Ente Sireg Coinvolto

Finlombarda Spa

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Obiettivi Indicatore Formula UdM Fonte Dato 2015 Obiettivo

2017

Obiettivo

2018

Obiettivo

2019

RA 149. Promozione della creatività e della partecipazione giovanile

Giovani

coinvolti nei

progetti di

aggregazione

giovanile

Numero giovani beneficiari del progetto “Oratori”

N RL 330 300

RA 150. Migliorare l'accoglienza delle strutture dedicate ai giovani, sostenendo il turismo low cost: potenziamento della rete degli ostelli

Strutture

riqualificate

con intervento

regionale (*)

N strutture

avviate/riqualificate

con finanziamento

regionale dal 2010

N RL 59 66 _ _

(*) Non sono previsti nuovi bandi per il finanziamento per la riqualificazione o per la realizzazione di nuovi ostelli

(**) non sono previste risorse per una nuova misura nel 2017

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MISSIONE 7 TURISMO

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Programma 1 Sviluppo e valorizzazione del turismo Risorse 2017-2019

2017 2018 2019

22.098.308,00 33.457.365,00 33.228.330,00

Principale destinazione risorse

Interventi regionali finalizzati alla promozione turistica, progetti di eccellenza, realizzazione di programmi presentati dai sistemi turistici (autonomie locali ed altri soggetti pubblici) finalizzati alla valorizzazione del territorio

Risultati Attesi Strategici 2017

RA 121 Marketing territoriale integrato - Valorizzazione delle eccellenze del territorio attraverso l’integrazione con le imprese del settori del commercio, della moda, del design e del terziario innovativo - Approvazione in Giunta di almeno n. 2 provvedimenti attuativi

della l.r. 27/2015 - Realizzazione di almeno n. 1 misura di incentivazione per la

qualificazione e valorizzazione del sistema degli Infopoint lombardi

- Promozione di almeno n. 1 Infopoint "Gate" - Promozione di almeno n. 1 misura a sostegno della

riqualificazione strutturale della filiera estesa dell'attrattività

Direzione Responsabile: Direzione Generale Sviluppo Economico

Risultati Attesi (altri)

RA 122. Network turistici locali

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RA 123. Coordinamento delle attività turistiche a livello regionale e sovraregionale

RA 124. Creazione di nuove piattaforme tecnologiche per l’inserimento e la gestione dei contenuti turistici

RA 125. Organizzazione turistica - Strumenti orientati alla semplificazione normativa e all’innalzamento della qualità dell’offerta

RA 126. Sostegno alla filiera turistica e sistema delle imprese e sviluppo di nuove forme di ricettività alberghiera ed extralberghiera.

RA 127. Sostegno all’innovazione e incentivi al sistema ricettivo (p.e. alberghi, b&b, etc.)

RA 127 b. Sviluppo di iniziative di promozione turistica

Destinatari Cittadini e Imprese

Ente/Società Sireg Coinvolto

Explora

Obiettivi Indicatore Formula UdM Fonte Dato 2015

Obiettivo 2017

Obiettivo 2018

Obiettivo 2019

RA 122 Network turistici locali

Investimenti attivati a fronte di finanziamento regionale

Investimenti attivati MLN€ RL 19,8 12 MLN

Programma 2 Politica regionale unitaria per il turismo Risorse 2017-2019

2017 2018 2019

1.106.076,00 1.106.076,00 1.106.076,00

Risorse destinate a retribuzioni, contributi e IRAP di parte del personale, secondo lo spacchettamento delle spesi di personale per Missioni e programmi previsto dall’armonizzazione

Per questo programma si fa riferimento all’indicatore della Missione 1 – Programma 10 “Risorse Umane”

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MISSIONE 8 ASSETTO DEL TERRITORIO ED EDILIZIA ABITATIVA

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Programma 1 Urbanistica ed assetto del territorio

Risorse 2017-2019 2017 2018 2019

7.253.346,00 6.661.050,00 6.477.237,00

Principale

destinazione risorse

Contributi trentacinquennali in annualità ad enti locali,

loro consorzi e comunità montane per la realizzazione

ed il completamento di opere di collettamento e di

depurazione delle acque.

Predisposizione revisione PTR e predisposizione nuovi

PTRA

Gestione osservatorio Regionale Contratti Pubblici;

Risultati Attesi

Strategici 2017

Ra 278 Aggiornamento e revisione del Piano Territoriale Regionale integrato con il Piano Paesaggistico confermando l’assetto pianificatorio multiscalare previsto dall’attuale legge regionale - Approvazione da parte del Consiglio Regionale

dell'adeguamento del PTR ai contenuti della lr 31/2014.

RA 280 Implementazione di un modello di governo del territorio fortemente integrato (urbanistica, ambiente e paesaggio) anche attraverso la revisione della L.R. 12/2005 - Approvazione da parte del Consiglio regionale del PDL

riguardante l'aggiornamento della lr 12/2005

RA 281. Rafforzamento della governance integrata dei dati

territoriali e rilancio del Sistema informativo territoriale

integrato anche in chiave interregionale (SIT)

- Completamento del data Base Topografico nei Comuni Lombardi: affidamento dei lavori per la realizzazione dei nuovi DBT di almeno 200 Comuni

Direzione Responsabile: Direzione Generale Territorio, Urbanistica e Difesa del Suolo

Risultati Attesi (altro)

RA 197b. Attuazione della l.r. 8/2013 per la prevenzione e il trattamento del gioco d'azzardo patologico, con il coinvolgimento delle istituzioni locali e dei vari organi dell’Amministrazione dello Stato

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RA 279. Accompagnamento agli enti locali per la revisione dei Piani di Governo del Territorio RA 280b. Interventi di programmazione negoziata, a valenza territoriale, di rilevanza regionale (ADPQ Malpensa, ADP, PII, PRUSST, PRU).

RA 280c. Governance territoriale e rafforzamento delle reti degli stakeholders RA 282. Procedure informatiche e regole comuni per la gestione territoriale, anche ai fini del monitoraggio dei piani, in

cooperazione con gli Enti Locali

RA 283. Rafforzamento dell’utilizzo degli strumenti di pianificazione di area vasta (ad es. i Piani Territoriali Regionali d’Area PTRA)

RA 285. Definizione di disposizioni atte a limitare la dispersione insediativa (consumo e impermeabilizzazione di suolo, erosione

del suolo agricolo, inquinamento, inefficienza del TPL etc.) in particolare valorizzando il ciclo demolizione/ricostruzione e

incentivando l’utilizzo delle aree dismesse e/o abbandonate

RA 286. Implementazione degli strumenti della perequazione, compensazione e premialità per la realizzazione di un governo

territoriale di equità, ambientalmente e finanziariamente sostenibile

RA 288. Rinnovo e semplificazione delle procedure di Valutazione Ambientale Strategica (VAS) integrate con altra forme di

valutazione ambientale in grado di garantire efficacemente la sostenibilità di piani e progetti

RA 289. Prevenzione del rischio idrogeologico attraverso la pianificazione dell’assetto geologico, idrogeologico e sismico e la disciplina di uso del suolo a scala di bacino (PAI, Direttiva alluvioni) in forte integrazione con gli altri strumenti di governo e gestione del territorio (PTR, PTCP, PGT) RA 290. Sviluppo dell’Osservatorio Regionale dei Contratti Pubblici

RA 290b Sviluppo di iniziative tecnico-normative in materia di opere pubbliche di competenza regionale

RA 291. Interventi per lo sviluppo delle infrastrutture a livello locale

RA 294. Promozione di politiche per il coordinamento dei tempi e degli orari delle città

Destinatari Cittadini e imprese

Obiettivi Indicatore Formula UdM Fonte Dato

2015

Obiettivo

2017

Obiettivo

2018

Obiettivo

2019

RA 290. Sviluppo dell’Osservatorio Regionale dei Contratti Pubblici44

N contratti attivi45 monitorati

dall’Osservatorio Regionale

Contratti Pubblici

N contratti attivi monitorati

dall’Osservatorio Regionale

Contratti Pubblici

N RL 121.932 140.000 148.000 155.000

44 L’obiettivo monitorato fa riferimento a una minima parte delle risorse di questo Programma che sono invece quasi completamente utilizzate come trasferimento agli Enti

locali per opere di collettamento e depurazione acque. 45 Contratti, aggiudicati a partire dal 2002, per i quali non è ancora pervenuta la scheda di collaudo.

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Programma 2

Risorse 2017-2019

Principale destinazione risorse

Edilizia residenziale pubblica e locale e piani di edilizia economico popolare

2017 2018 2019

291.376.143,61 110.494.704,53 8.104.217,00

Interventi e programmi ERP, interventi di housing sociale per l’incremento dell’offerta di alloggi nell’ambito del sistema dei fondi immobiliari, realizzazione di servizi abitativi a canone convenzionato

Risultati Attesi Strategici 2017

RA 295. Riforma del sistema di edilizia residenziale pubblica - Sistema delle ALER:

- verifica semestrale (30.06) e annuale (31.12) sul grado di conseguimento degli obiettivi del Piano di risanamento di Aler Milano e Aler PV-LO (Dgr) e azioni correttive in caso di scostamento rispetto al piano; - esiti "Due Diligence" di sistema sule 4 Aziende interessate dai processi di fusione per incorporazione ed elaborazione di indirizzi e linee guida per un funzionamento nazionale, in un ottica di efficienza ed efficacia, delle stesse (Dgr).

- Definizione dei provvedimenti attuativi (regolamenti) relativi alla l.r. 16/2016: accesso e permanenza nei servizi abitativi pubblici, contributo d solidarietà e accreditamento operatori privati erogatori di servizi abitativi pubblici e sociali (Dgr)

RA 297 Housing sociale: progetti speciali e strumenti finanziari innovativi

- Accordo di Programma finalizzato alla realizzazione di programmi sperimentali di rigenerazione urbana,

Direzione Responsabile: Direzione Generale Casa, Housing Sociale, Expo 2015 e Internazionalizzazione delle imprese.

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99

recupero, riqualificazione del patrimonio abitativo pubblico e sociale (Dgr) e prime misure

- AdP Pieve Emanuele: aggiornamento del masterplan con previsione di un nuovo intervento di Housing Sociale (Dgr)

Risultati Attesi (altri)

RA 296. Nuova programmazione di settore RA 298. Sperimentazione di un sistema innovativo di accreditamento per la gestione sostenibile del patrimonio abitativo RA299 Incremento dell’offerta abitativa pubblica RA 299B Sviluppo urbano sostenibile ed inclusione sociale RA 300. Riqualificazione energetica e ambientale del patrimonio abitativo pubblic

Destinatari Famiglie e cittadini, altre PA e operatori di housing sociale

Ente Sireg Coinvolto

ILSpA

Obiettivi* Indicatore Formula UdM Fonte Dato 2015

Obiettivo 2017

Obiettivo 2018

Obiettivo 2019

Incremento dell’offerta di alloggi nell’ambito del sistema dei fondi immobiliari (Housing sociale), in locazione a canone convenzionato, moderato, sociale, anche con formule di locazione con patto di futuro acquisto o patto di riscatto, interventi di edilizia universitaria in locazione temporanea, residenze per anziani, operazioni di ritiro dell’invenduto residenziale e creazione di mix sociali innovativi

N alloggi messi a disposizione

N alloggi messi a disposizione

N RL 307 397 987 995

Realizzazione di alloggi all’interno del Piano Nazionale di edilizia abitativa*

N alloggi a disposizione x abitare sociale/ERP

N alloggi messi a disposizione per abitare sociale/ERP

N RL 155 545 50 0

Interventi di recupero alloggi sfitti in cattivo stato di manutenzione**

N. alloggi sfitti recuperati

N. alloggi sfitti recuperate

N RL 545 889 1.120 10

* Tutti gli interventi sono finanziati con risorse ministeriali pari a circa 65 MLN €. Le previsioni tengono conto dei cronoprogrammi agli atti al momento della stesura del

presente documento.

** I dati sono suscettibili di variazioni in funzione dell’andamento dei lavori, in carico ai singoli soggetti attuatori.

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MISSIONE 9 SVILUPPO SOSTENIBILE E TUTELA DEL TERRITORIO E DELL’AMBIENTE

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101

Programma 1 Difesa del Suolo

Risorse 2017-2019

2016 2017 2018

74.890.677,96 27.221.860,68 15.524.257,00

Principale

destinazione risorse

Bonifiche, opere idrauliche di competenza regionale

Risultati Attesi

Strategici 2017

RA 232. Nuova legge sulla Governance della difesa del suolo e della gestione dei corsi d’acqua - Approvazione dei regolamenti attuativi relativi a

invarianza idraulica e idrologica ed alla manutenzione e gestione della vegetazione in alveo

RA 245b. Recupero, bonifica e messa in sicurezza di siti inquinati - Patto per la Lombardia: interventi di bonifica schede

n.46 (Brescia-Caffaro), n.47 (Pioltello-Rodano), n.48 (Cerro al Lambro), in raccordo con il Ministero Ambiente e il Commissario competenti per i siti di interesse nazionale

- Attuazione del Piano regionale bonifiche e programmazione risorse;

- Completamento bonifica Città della Salute nel SIN Sesto San Giovanni

- Aggiornamento dell’Accordo per il SIN Polo chimico di Mantova per la finalizzazione delle risorse finanziarie disponibili

Difesa della città di Como dalle esondazioni

Direzione Responsabile: Direzione Generale Territorio, Urbanistica e Difesa del Suolo

Direzione Responsabile: Direzione Generale Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile

Direzione Responsabile: Direzione Presidenza

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102

- Attività di comunicazione ed informazione rivolte alla cittadinanza ed alle Associazioni rispetto allo sviluppo ed avanzamento delle iniziative assunte da Regione e ILSPA, nonché quando definito delle caratteristiche del progetto in corso di realizzazione

- A seguito della approvazione del nuovo progetto per il completamento del cantiere, avvio della gara d'appalto per l'aggiudicazione dei lavori

- A seguito della rescissione del contratto con SACAIM, definizione dei contenuti progettuali relativi al completamento dei lavori.

Risultati Attesi (altri)

RA 233. Piani ed interventi di difesa del suolo (AdP Struttura di Missione “Italiasicura”, Ministero dell’Ambiente, AdP salvaguardia idraulica e la riqualificazione dei corsi d’acqua dell’area metropolitana milanese e altri programmi di intervento).

RA 234. Promozione e gestione degli interventi in materia di bonifica e irrigazione anche attraverso la promozione sul territorio di tecniche e tecnologie per utilizzare metodi di irrigazione alternativi a quello di scorrimento, in un’ottica di maggiore efficienza nell’utilizzo delle risorse idriche.

RA 235. Regolamentazione della gestione e sicurezza degli invasi

RA 237. Programma straordinario per la regolarizzazione delle occupazioni delle aree demaniali

RA 238. Ottimizzazione Agenzia Interregionale per il fiume Po (AIPo)

RA 239. Crescita operativa e sviluppo interregionale dei Consorzi di Bonifica

RA 240. Attuazione progetti Strategici di Sottobacino fluviale e Studi di sottobacino

RA 241. Semplificazione e razionalizzazione autorizzazioni idrauliche

RA 242. Nuove modalità di informazione e comunicazione ai cittadini per la realizzazione delle opere

RA 243. Individuazione/mappatura delle situazioni a rischio geologico, idrogeologico e sismico, e valanghivo

RA 244. Aggiornamento del Piano generale di bonifica, di irrigazione e di tutela del territorio rurale e approvazione dei Piani

comprensoriali

Destinatari Cittadini e imprese

Ente Sireg Coinvolto

ILSpA

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103

Obiettivi Indicatore Formula UdM Fonte

Dato 2015 Obiettivo

2017

Obiettivo

2018

Obiettivo

2019

RA 245b. Recupero, bonifica e messa in sicurezza di siti inquinati

N Comuni interessati da siti di interesse nazionale da bonificare46

N N RL 10 10 10 10

RA 233. Piani ed interventi di difesa del suolo: Attuazione interventi prioritari per la mitigazione del rischio idrogeologico (AdP MATTM)

Realizzazione dell’intervento di messa in sicurezza del Lago d’Idro

Fatto/Non Fatto F/NF

RL Aggiudicato il bando di gara il 30

ottobre 2015.

Avanzamento dei lavori

per la nuova

traversa e bypass

idraulico secondo

cronoprogramma

Avanzamento dei

lavori secondo

cronoprogramma

Avanzamento dei lavori secondo

cronoprogramma

RA 233. Piani ed interventi di difesa del suolo: AdP salvaguardia idraulica e riqualificazione dei corsi d’acqua dell’area metropolitana milanese: Progetto Seveso

Realizzazione delle aree di laminazione in comune di Senago

Fatto/Non Fatto F/NF

RL Chiusa la Conferenza dei Servizi il 27 maggio

2015; pubblicazione del bando di gara il 18

agosto 2015.

Avanzamento dei lavori

secondo cronoprogra

mma

Conclusione dei lavori

secondo cronoprog

ramma

46 L’indicatore fa riferimento alle sole risorse vincolate.

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104

Programma 2 Tutela, valorizzazione e recupero ambientale

Risorse 2017-2019 2017 2018 2019

7.310.991,00 7.262.095,00 5.348.442,00

Principale destinazione risorse

Quote ammortamenti mutui per per manutenzione straordinaria e ripristino delle opere di bonifica relative all'Alluvione del novembre 2002

Risultati Attesi (altri) RA 246. Riordino normativo del settore estrattivo e maggiore sostenibilità delle attività di estrazione mineraria RA 247. Promozione della riqualificazione dei siti estrattivi

RA 250. Azioni integrate per lo sviluppo sostenibile

Destinatari Cittadini e imprese

Non si ritiene di identificare un indicatore di risultato su questo programma in quanto la quasi totalità delle risorse sono destinate a quote di ammortamenti mutui. I Risultati Attesi perseguiti non prevedono invece risorse.

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105

Programma 3 Rifiuti

Risorse 2017-2019 2017 2018 2019

12.587.057,91 7.087.769,00 5.434.247,00

Principale

destinazione risorse

Azioni per la riduzione della produzione di rifiuti, la corretta

gestione e il riuso

Risultati Attesi

Strategici 2017

RA 256 Attuazione Programma Regionale Gestione

Rifiuti e azioni finalizzate alla riduzione, riuso, riciclo e

recupero dei rifiuti

- Fanghi da acque reflue: linee di indirizzo per un utilizzo ambientalmente e socialmente sostenibile attraverso un percorso di confronto con i soggetti interessati

- Rivalsa dello Stato per infrazione discariche: presidio delle azioni in corso con la formulazione di proposte e la gestione degli impatti per la Lombardia

- Iniziative per promuovere la Circular economy: progetti europei (Interreg Europe Circe, H2020 Screen,....), programmazione di azioni per la riduzione della produzione di rifiuti in Lombardia

- Elementi di aggiornamento del PRGR a seguito del monitoraggio dei primi due anni di applicazione e dell'evoluzione normativa (DPCM rete nazionale inceneritori)

- Proposta di riforma della disciplina per le attività estrattive (presentazione alla Giunta)

Direzione Responsabile: Direzione Generale Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile

Risultati Attesi (altri)

RA 257. Prevenzione e contrasto all’illegalità

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106

RA 258. Mappatura e smaltimento dell’amianto

RA 259. Pianificazione, riordino normativo e della disciplina del settore dei rifiuti e sostegno finanziario agli enti locali

Destinatari

Cittadini, imprese e altre PA

Obiettivi Indicatore Formula UDM Fonte Dato 2015 Obiettivo

2017

Obiettivo

2018

Obiettivo

2019

RA 256 Attuazione Programma Regionale Gestione Rifiuti e azioni finalizzate alla riduzione, riuso, riciclo e recupero dei rifiuti

% Raccolta differenziata media regionale

Σ RD: sommatoria dei quantitativi

delle diverse frazioni che

compongono la raccolta differenziata

ivi incluse, se conteggiate e

rendicontate, le quote destinate al

compostaggio domestico, di

prossimità e di comunità.

RU ind : rifiuti urbani indifferenziati.

- ARPA 59% 60% 60,5% 61%

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107

Programma 4 Servizio Idrico Integrato

Risorse 2017-2019 2017 2018 2019

19.597.373,01 5.372.562,34 63.454,00

Principale

destinazione risorse

Contributi in conto capitale agli ATO (Ambiti Territoriali

Ottimali) per la progettazione e la relativa realizzazione di

opere infrastrutturali attinenti al servizio idrico integrato

Risultati Attesi

Strategici 2017

RA 260. Razionalizzazione e ottimizzazione del servizio

idrico integrato

- Patto per la Lombardia: azioni attuative relative alle schede interventi n.49 (servizio idrico) e n. 50 (depurazione laghi prealpini)

- Infrazione acque: indirizzo e controllo attività dei gestori del servizio idrico

Direzione Responsabile: Direzione Generale Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile

Risultati Attesi (altri) RA 261. Completamento pianificazione d’ambito e relativa attuazione RA 262. Facilitazione dell'accesso al credito relativi agli interventi infrastrutturali del sistema idrico

Destinatari Cittadini, altre PA

Obiettivi Indicatore Formula UdM Fonte Dato

2015

Obiettiv

o

2017

Obiettivo

2018

Obiettivo

2019

RA 260.

Razionalizzazione e

ottimizzazione del

N interventi annuali su = N RL 36 7 10 7

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108

servizio idrico

integrato*

servizio idrico integrato47

*a questo Risultato Atteso concorrono anche le risorse del programma 9.9 pagina 89.

Programma 5 Aree protette, parchi naturali, protezione

naturalistica e forestazione

Risorse 2017-2019 2017 2018 2019

16.218.538,00 16.619.768,00 15.753.622,00

Principale

destinazione risorse

Salvaguardia, gestione e valorizzazione delle superfici e

delle produzioni forestali con trasferimenti agli enti gestori

delle Aree protette regionali; funzioni trasferite e delegate

e attuazione di programmi a dimensione o rilevanza

regionale

Risultati Attesi

Strategici 2017

RA 264 Salvaguardia della biodiversità - Azioni regionali per la biodiversità: progetto Life Gestire

2020, impegni internazionali a seguito della COP XIII anche nell'ambito della rete nrg4sd; organizzazione di un evento internazionale sul tema degli Aichi target

RA 266b. Disciplina paesaggistica e iniziative per la tutela e la promozione della qualità del paesaggio lombardo - Formulazione proposta di piano paesaggistico

regionale; presentazione alla Giunta regionale

Direzione Responsabile: Direzione Generale Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile

Risultati Attesi (altri)

RA 263. Armonizzazione, aggiornamento e semplificazione normativa RA 265. Valorizzazione delle aree protette RA 266. Promozione della filiera bosco legno e delle attività economiche sostenibili

47 L’indicatore fa riferimento a vincolate.

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109

Destinatari Cittadini e altre PA lombardi

Ente Sireg Coinvolto Enti Parco

Obiettivi Indicatore Formula UdM Fonte Dato

2015

Obiettivo

2017

Obiettivo

2018

Obiettivo

2019

RA 265. Valorizzazione delle aree protette

Superficie di parchi regionali interessati da politiche regionali di tutela ambientale

= Migliaia ettari

RL 464 468 468 468

RA 264. Salvaguardia della biodiversità

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110

Programma 6 Tutela e valorizzazione delle risorse idriche

Risorse 2017-201948 2017 2018 2019

45.535.837,31 32.031.305,00 11.751.055,00

Principale

destinazione risorse

Finanziamento interventi in materia di acque pubbliche

Risultati Attesi

Strategici 2017 RA 269 Implementazione e ottimizzazione degli

strumenti regionali per la tutela delle acque (Piano di

Tutela, Piano di Gestione del distretto idrografico del

Po)

- Approvazione Piano di Tutela e Uso delle Acque e prime attuazioni (Piano Bilancio Idrico)

Direzione Responsabile: Direzione Generale Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile

Risultati Attesi

RA 267. Riordino normativo e disciplina delle risorse idriche

RA 268. Protezione, risanamento e miglioramento degli ecosistemi acquatici

RA 270. Attuazione federalismo demaniale e riassegnazione concessioni grandi derivazioni idroelettriche, ottimizzazione della regolazione dei laghi

Destinatari Cittadini e Altre PA lombarde

Obiettivi Indicatore Formula UdM Fonte Dato

2015

Obiettivo

2017

Obiettivo

2018

Obiettivo

2019

Tutela e valorizzazione

delle risorse idriche

N. iniziative in materia di tutela

e valorizzazione delle acque

= n 6 3 4 2

48 Nel totale delle risorse sono considerati anche i trasferimenti di risorse agli Enti (canoni idrici) che non sono stati rappresentati con un indicatore; trattandosi di “puri

trasferimenti” si possono solo individuare indicatori di carattere finanziario

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111

Programma 7 Sviluppo sostenibile territorio montano piccoli Comuni

Risorse 2017-2019 2017 2018 2019

13.535.706,94 11.060.000,00 11.060.000,00

Principale

destinazione risorse

Risorse destinate a interventi per la montagna e a trasferimenti per il

funzionamento delle Comunità Montane

Obiettivi

Indicatore* Formula UdM Fonte Dato 2015 Obiettivo

2017

Obiettivo

2018

Obiettivo

2019

Azioni a favore della montagna

N progetti approvati, avviati e conclusi nel piano di investimenti del Parco Stelvio

N progetti approvati, avviati e conclusi

N RL n.d. 6 approvati 1 avviato

5 avviati 1 concluso

5 conclusi 2 avviati

Azioni a favore della montagna

N progetti strategici finanziati con Fondo Montagna

N progetti strategici finanziati con Fondo Montagna

N RL n.d. 1 2 2

Azioni a favore della montagna

N progetti approvati, avviati e conclusi per Fondo Comuni Confinanti

N progetti strategici approvati, avviati e conclusi

N RL n.d. 15 approvati

5 avviati

41 approvati 23 avviati 5 conclusi

28 avviati

15 conclusi

*Gli Indicatori non si riferiscono alle risorse erogate per il concorso al finanziamento delle Comunictà Montane (circa 10 MLN)

Risultati Attesi (altri) RA 41. Attrattività della montagna RA 41b. Attuazione di politiche intersettoriali ed integrate per le Aree Interne (Fondi Strutturali Europei) RA 42. Ottimizzazione della programmazione economica per la Montagna (PISL Montagna) RA 42b. Nuova forma di gestione del Parco dello Stelvio

Destinatari Cittadini, imprese e EELL lombardi

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112

Programma 8 Qualità dell’aria e riduzione dell’inquinamento

Risorse 2017-2019 2017 2018 2019

4.911.417,00 4.486.041,00 4.369.377,00

Principale

destinazione risorse

Attuazione direttiva nitrati e attuazione dei programmi

regionali e dei piani d'azione per la qualità dell'aria

Risultati Attesi

Strategici 2017 RA 275 Azioni a sostegno delle politiche regionali per l'adattamento ai cambiamenti climatici e mitigazione delle emissioni di gas climalteranti - Attuazione impegni assunti per il clima (COP 21

Parigi, Climate Group, Under2MoU), sviluppo di progetti e reti internazionali e partecipazione COP 23.

- Azioni per l'adattamento al cambiamento climatico, anche attraverso la partecipazione a progetti internazionali (Life Masteradapt).

- Piano Aria: completamento o aggiornamento delle azioni di breve periodo, in raccordo con le iniziative assunte a livello di bacino padano e nazionale.

- Completamento fase sperimentale “Protocollo aria” e iniziative per la stagione critica 2017-2018

- Costruzione di una proposta, da presentate al Governo in accordo con le regioni del bacino padano, di misure incentivanti per il miglioramento della qualità dell’aria

RA 273. Attuazione del Piano Regionale degli Interventi per la Qualità dell'Aria

Direzione Responsabile: Direzione Generale Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile

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113

- Piano Aria: completamento o aggiornamento delle azioni di breve periodo, in raccordo con le iniziative assunte a livello di bacino padano e nazionale.

- Completamento fase sperimentale “Protocollo aria” e iniziative per la stagione critica 2017-2018

Risultati Attesi (altri)

RA 271. Riduzione delle emissioni inquinanti in atmosfera

RA 272. Sviluppo di reti di monitoraggio delle emissioni

RA 274. Semplificazione e razionalizzazione delle procedure per le imprese soggette alla disciplina "Seveso”

RA 276. Prevenzione e riduzione dell'inquinamento da agenti fisici (rumore, vibrazioni, radiazioni)

RA 277. Controllo e prevenzione del rischio chimico nel trasporto delle sostanze pericolose

Destinatari Cittadini e imprese

Ente Sireg Coinvolto

ARPA

Obiettivi Indicatore Formula UdM Fonte Dato

2015

Obiettivo

2017

Obiettivo

2018

Obiettivo

2019

RA 272. Sviluppo di reti

di monitoraggio delle

emissioni

Avanzamento progetto

sperimentale per

realizzazione di supersiti di

monitoraggio (n.8)

% % RL 77% 100%

Attuazione della

direttiva nitrati

Imprese conformi alla

direttiva nitrati/N di imprese

interessate

= % RL 83.18% 84% 84% 84%

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Programma 9 Politica regionale unitaria per lo sviluppo sostenibile e la tutela del territorio e dell'ambiente

Risorse 2017-2019 2017 2018 2019

1.293.398,00 534.127,00 534.127,00

Principale

destinazione risorse

Tali risorse concorrono alla realizzazione delle attività

previste dalla Missione 9 Programma 4: sono quindi

rappresentate dallo stesso indicatore

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115

MISSIONE 10 TRASPORTI E DIRITTO ALLA MOBILITÀ

* Le cifre indicate nel 2016 e nel 2017 sono al lordo sia di Fondo Pluriennale Vincolato (FPV) applicato che di FPV cumulato per un totale di 73 milioni.

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Programma 1 Trasporto Ferroviario

Risorse 2017-2019

Principale

destinazione risorse

2017 2018 2019

891.056.560,23 762.685.712,87 625.540.068,00

Corrispettivo per i contratti di Servizio ferroviari, acquisto

materiale rotabile, TPL, potenziamento linee ferroviarie

Risultati Attesi

Strategici 2017

Ra 309 Sviluppo sulle grandi direttrici europee delle rete ferroviaria AV/AC e dei collegamenti transalpini

- Collegamento ferroviario Arcisate-Stabio: fine lavori, attivazione servizio, definizione e attuazione regime tariffario.

RA 312 Miglioramento dell’offerta di servizi ferroviari

- Attuazione Dote trasporti: rimborso spese agli utenti del servizio ferroviario a lunga percorrenza e alta velocità (dgr con criteri, procedure e modalità di erogazione risorse)

Direzione Responsabile Direzione Generale Infrastrutture e

mobilità

Risultati Attesi (altri)

RA 308. Promozione della liberalizzazione ferroviaria

RA 310. Interventi per il potenziamento delle rete ferroviaria RFI in ambito regionale e nel nodo di Milano

RA 311. Riqualificazione, potenziamento e gestione della rete ferroviaria regionale concessa

RA 313. Rinnovo materiale rotabile

RA 314. Sviluppo forme innovative di mobilità

Destinatari Cittadini (lavoratori, famiglie, studenti, turisti)

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117

Obiettivi Indicatore Formula UdM Font

e

Dato 2015 Obiettivo

2017

Obiettivo

2018

Obiettivo

2019

Contratti di servizio

ferroviari

Treni per KM Treni*km/anno N RL 42.335.920 43.500.000 44.000.000 44.000.000

Rinnovo materiale

rotabile

Nuovi treni Treni entrati in servizio a

partire dal 2007 N RL 151 181 185 191

Aumento del numero

dei viaggiatori del

SFR49

Numero viaggiatori SFR

al giorno

Numero viaggiatori

SFR/giorno N RL 715.000 720.000 730.000 735.000

Adeguamento alla

normativa sulla

sicurezza della rete

ferroviaria regionale in

concessione a

Ferrovienord

(attrezzaggio rete e

materiale rotabile)

% rete ferroviaria

adeguata alla normativa

sulla sicurezza

= % RL

95%

100%

49 Servizio Ferroviario Regionale.

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118

Programma 2 Trasporto Pubblico Locale

Risorse 2017-2019

Principale

destinazione risorse

2017 2018 2019

693.121.899,71 716.774.862,00 636.650.957,00

Affidamento servizi TPL autofilometrotranviari

Risultati Attesi

Strategici 2017

RA 316 Miglioramento dell’offerta di servizi di TPL

- Interreg Italia-Svizzera 2014-2020: avvio progetto per l'integrazione e il miglioramento dei servizi di trasporto pubblico nell'area transfrontaliera.

Direzione Responsabile Direzione Generale Infrastrutture e mobilità

Risultati Attesi (altri)

RA 315. Attuazione della legge sul TPL e del Programma Regionale della Mobilità e dei Trasporti

RA 317. Sviluppo della rete metropolitana e metrotranviaria

RA 318. Rinnovo parco autobus e sviluppo tecnologie innovative

RA 319. Attuazione dell’integrazione tariffaria

RA 320. Offerta di titoli di viaggio agevolati

RA 321. Miglioramento del servizio taxi

Destinatari Cittadini (lavoratori , famiglie, studenti, turisti, categorie

agevolate)

Agenzie di Bacino per il Trasporto Pubblico Locale ed

enti titolari di affidamenti di servizi di TPL e di funzioni

amministrative in materia di trasporto.

Aziende di trasporto pubblico.

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119

Agenzie di Bacino per il Trasporto Pubblico Locale ed

Enti Locali per le risorse finalizzate al rinnovo parco

autobus.

Obiettivi Indicatore Formula UdM Fonte Dato 2015 Obiettivo

2017

Obiettivo

2018

Obiettivo

2019

Servizi di TPL Vetture*Km/anno Vetture*Km/anno N RL 303.000.000 287.000.000 287.000.000 287.000.000

Titoli di viaggio

agevolati

Agevolazioni

rilasciate dal 2004

a invalidi e

pensionati a basso

reddito

Agevolazioni rilasciate dal

2004

N RL 173.462 192.000

200.000 209.000

Rinnovo parco autobus Nuovi autobus

cofinanziati a

partire dal 2009

Nuovi autobus cofinanziati a

partire dal 2009

N RL 1.221 1.460

1.880 1.88050

50 Non si prevedono incrementi rispetto al 2018, in quanto per l’anno 2019 non risultano stanziate risorse sul bilancio regionale né assegnate risorse statali.

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120

Programma 3 Trasporto per vie d’acqua

Risorse 2017-2019

Principale

destinazione risorse

2017 2018 2019

21.777.802,84 10.645.846,00 9.585.846,00

Risorse destinate al potenziamento e gestione delle vie

navigabili

Risultati Attesi

Strategici 2017 RA 323 Regolamentazione e promozione della navigazione interna e gestione del demanio lacuale e idroviario e sviluppo della navigazione pubblica

- Navigazione pubblica sul Sistema dei Navigli lombardi: elaborazione e approvazione del Regolamento.

Direzione Responsabile Direzione Generale Infrastrutture e mobilità

Risultati Attesi (altri) RA 322. Recupero e valorizzazione del sistema dei Navigli RA 324. Investimenti per la valorizzazione del demanio lacuale

RA 325. Interventi per la navigabilità del Po, lo sviluppo dei porti fluviali e delle idrovie collegate

RA 326. Sviluppo del trasporto intermodale delle merci e della logistica

Destinatari Cittadini (passeggeri)

Obiettivi Indicatore Formula UdM Fonte Dato

2015

Obiettivo

2017

Obiettivo

2018

Obiettivo

2019

Gestione della

navigazione sul Po e

idrovie collegate

nell’ambito dell’Intesa

interventi avviati dal 2012 per la

navigabilità del Po e delle idrovie

collegate e lo sviluppo dei porti di

Cremona e Mantova

N Interventi avviati

dal 2012 N. RL 34 46 52 58

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121

interregionale per la

navigazione interna

Ammodernamento di

opere relative al

demanio della

navigazione interna

Interventi sui laghi conclusi dal 2012 N interventi conclusi

dal 2012 N. RL 83 133 153 168

Programma 4 Altre modalità di trasporto

Risorse 2017-2019

Principale

destinazione risorse

2017 2018 2019

55.708,00 55.708,00 55.708,00

Le risose collegate si riferiscono quasi totalmente a capitoli

su rimborso prestiti e ammortamento mutuo, di conseguenza

non è applicabile un indicatore.

Risultati Attesi (altri)

RA 327. Sviluppo di Malpensa e del sistema regionale aeroportuale

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122

Programma 5 Viabilità e infrastrutture stradali

Risorse 2017-2019

Principali

destinazioni risorse

2017 2018 2019

217.626.117,30 145.056.349,75 16.503.123,00

Concessioni autostradali, realizzazione opere viarie,

manutenzione opere viarie e interventi per il

miglioramento della sicurezza stradale, infrastrutture per

la mobilità ciclistica (risorse POR-FESR 2014-2020)51

Risultati Attesi

Strategici 2017

RA 302 Accelerazione delle opere infrastrutturali prioritarie e della viabilità connessa

- Pedemontana: closing finanziario per le tratte B2, C e D e avvio lavori tratta B2.

- Brebemi: apertura al traffico dell'interconnessione con la A4.

RA 304 Riqualificazione, potenziamento e gestione della rete stradale di interesse regionale

- 'Patto per la Lombardia': presidio attività, avvio procedure attuative e avanzamento principali interventi (es. Varianti Tremezzina, Gardesana, Edolo; Asse interurbano di Bergamo; Ponte di Ostiglia).

- Gestione della rete viaria regionale: stipula della convenzione con ILSPA e avvio gestione.

- Variante di Morbegno (2° lotto): conclusione lavori e apertura al traffico.

- Variante per Ospedale S. Gerardo di Monza: conclusione lavori e apertura al traffico

- Ponte di S. Benedetto Po: avvio lavori.

Direzione Responsabile Direzione Generale Infrastrutture e mobilità

51 Un indicatore sulla mobilità ciclistica sarà inserito a partire dal prossimo anno.

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123

- Paullese (2° lotto - 1° stralcio - tratta A): avvio lavori.

- Variante di Guidizzolo: avvio lavori

Risultati Attesi (altri)

RA 303. Nuove modalità di partnership pubblico-privato per le nuove infrastrutture RA 306. Sviluppo della mobilità ciclistica RA 307 Interventi per la riduzione dell’incidentalità e l’incremento della sicurezza stradale

Destinatari

Cittadini, imprese e EELL

Ente Sireg Coinvolto

ILSpA

Obiettivi Indicatore Formula UdM Fonte Dato 2015 Obiettivo

2017

Obiettivo

2018

Obiettivo

2019

Interventi su rete stradale di interesse regionale

Km aperti al traffico nell’anno Km aperti al traffico

nell’anno (nuova rete) km RL 25,8 16

4

8

Riduzione dell’incidentalità stradale

N interventi in corso di realizzazione nell’anno52

N interventi in corso di realizzazione nell’anno

N RL 70

20

Riduzione dell’incidentalità stradale

Enti coinvolti53 N Enti coinvolti N RL 70

20

52 Si tratta di interventi finalizzati all’abbattimento del numero di incidenti stradali. 53 Per Enti coinvolti si intende i soggetti pubblici coinvolti negli interventi di prevenzione finalizzati alla riduzione dell’incidentalità stradale.

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124

Programma 6 Politica regionale unitaria per i trasporti e il

diritto alla mobilità

Risorse 2017-2019

Principali

destinazioni risorse

2017 2018 2019

283.808,00 283.808,00 283.808,00

Risorse destinate a retribuzioni, contributi e IRAP di parte

del personale, secondo lo spacchettamento delle spese

di personale per Missioni e programmi previsto

dall’armonizzazione

Risultati Attesi (altri)

RA 328. Potenziamento dell’utilizzo dei fondi nazionali e comunitari

Per questo programma si fa riferimento all’indicatore della Missione 1 – Programma 10 “Risorse Umane”

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125

MISSIONE 11 SOCCORSO CIVILE

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126

Programma 1 Sistema di protezione civile

Risorse 2017-2019*

Principale

destinazione risorse

2017 2018 2019

14.019.687,76 11.657.835,88 10.389.548,00

*A queste risorse si aggiungono circa 2,2 MLN di Euro di risorse registrate nella Missione 1 e destinate al Servizio di integrazione, ottimizzazione, implementazione delle reti radio per la gestione delle emergenze esistenti sul territorio regionale e della centrale interforze di Protezione Civile (indicatore 2)

Funzionamento, sviluppo e potenziamento del sistema di

protezione civile, gestione della sala operativa e attività

antincendio

Risultati Attesi

Strategici 2017

RA 343 Adeguamento della sala operativa di protezione civile - individuazione delle modalità atte a garantire la

continuità della Sala Operativa di Protezione Civile e lo sviluppo dei sistemi informativi e gestionali a supporto della Sala Operativa e dell'Unità di Crisi Regionale per la gestione delle emergenze.

Direzione Responsabile: Direzione Generale Sicurezza, Protezione civile e Immigrazione

Risultati Attesi (altri)

RA 336. Adeguamento e aggiornamento del sistema di conoscenza, valutazione, monitoraggio e definizione di nuove modalità

organizzative per l’allertamento dei rischi naturali e antropici

RA 337. Prevenzione del rischio sismico

RA 338. Protezione delle infrastrutture critiche

RA 339. Azioni per il sistema di protezione civile, anche a livello di Macroregione

RA 340. Promozione del volontariato di Protezione Civile tra i giovani

RA 342. Formazione di amministratori, tecnici e volontari e promozione di interventi formativi nelle scuole

RA 344. Supporto per il completamento ed il miglioramento della pianificazione di emergenza a di livello comunale e sviluppo

delle pianificazioni di settore di livello regionale

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127

Destinatari Cittadini

Obiettivi Indicatore Formula UdM Fonte Dato

2015

Obiettivo

2017

Obiettivo

2018

Obiettivo

2019

Miglioramento dei tempi di attivazione del sistema di protezione civile in caso di emergenza

Riduzione del tempo per l’ emissione di avvisi di criticità da parte della Sala Operativa di Protezione Civile rispetto al bollettino ARPA di segnalazione

N Minuti N RL <175 <175

Riduzione del tempo di intervento dalla segnalazione di un incendio al primo intervento

N Minuti N RL 60 60

Servizio di integrazione, ottimizzazione, implementazione delle reti radio per la gestione delle emergenze esistenti sul territorio regionale e della centrale interforze di Protezione Civile.

superficie territorio coperto dal sistema radio Tetra/ superficie totale Lombardia

% territorio lombardo % RL 35% 35%

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128

Programma 2 Interventi a seguito di calamità naturali

Risorse 2017-2019 Principale destinazione risorse

2017 2018 2019

5.065.149,00 821.784,00 821.782,00

Risorse per interventi conseguenti a calamità naturali

Risultati Attesi Strategici 2017

RA 345 Supporto ed interventi a seguito di calamità naturali ed eventi di natura antropi - Completamento dell'attuazione delle Ordinanze di Protezione

Civile emanate in conseguenza agli eventi alluvionali che hanno colpito il territorio regionale nel periodo luglio-novembre 2014.

RA 349 Vigilanza sismica sulle costruzioni - Verifica sugli impatti conseguenti l'entrata in vigore della norma

e sui primi effetti delle linee guida emanate e monitoraggio delle procedure di livello comunale.

Direzione Responsabile: Direzione Generale Sicurezza, Protezione civile e Immigrazione

Destinatari

Cittadini e EELL

Si ritiene di non proporre indicatori in quanto le risorse relative a questo programma vengono per lo più impiegate per far fronte a interventi di ripristino

conseguenti a calamità. Il utilizzo è pertanto condizionato dal verificarsi o meno di eventi calamitosi. Gli interventi legati all’RA 345 vengono invece spesati

utilizzando le risorse del Dipartimento di Protezione Civile tramite la contabilità speciale e che, per loro natura, non transitano dal bilancio regionale.

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129

MISSIONE 12 DIRITTI SOCIALI, POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIA

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130

Programma 1 Interventi per l’infanzia, i minori e per asilo nido

Risorse 2017-2019*

Principale

destinazione risorse

2017 2018 2019

5.647.376,41 700.000,00 700.000,00

Interventi a favore della maternità, della natalità e risorse per

la funzione educativa svolta dagli oratori.

Obiettivi Indicatore Formula UdM Fonte Dato

2015

Obiettivo

2017

Obiettivo

2018

Obiettivo

2019

Sostegno della funzione educativa

degli oratori

Risorse impegnate e liquidate Risorse impegnate e liquidate

% RL 100% 100%

Risultati Attesi (altri) RA 188. Sostegno alla natalità, alla maternità e alla paternità

RA 189. Rafforzamento degli interventi e i servizi per l’infanzia

RA 190. Sviluppo delle politiche per la tutela dei minori

Destinatari Cittadini (donne, minori)

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131

Programma 2 Interventi per la disabilità

Risorse 2017-2019*

Principale

destinazione risorse

2017 2018 2019

13.113.293,00 18.140.666,00 15.140.666,00

Risorse destinate ad interventi per disabili (cani guida,

interventi per tubercolotici, contributi per l’adeguamento degli

strumenti di guida e rimborsi a enti pubblici e privati per spese

di adeguamento di centraline telefoniche per l’assunzione di

persone non vedenti)

Risultati Attesi

RA 191. Attuazione del Piano Azione Regionale 2010-2020 per le persone con disabilità

Destinatari Cittadini (disabili)

Obiettivi Indicatore54 Formula UdM Fonte Dato

2015

Obiettivo

2017

Obiettivo

2018

Obiettivo

2019

Addestramento di Cani Guida per non vedenti

N. Cani addestrati affidati a non vedenti

N. cani affidati a non vedenti Lombardi

N. RL 11 14

Addestramento di Cani Guida per non vedenti

N. Cani addestrati N. cani addestrati per il supporto a non vedenti

N. RL 50 50

Provvidenze a favore di cittadini affetti da TBC55

N. di cittadini beneficiari che già non beneficiano del contributo INPS

N. di cittadini beneficiari che già non beneficiano del contributo INPS

N. RL 15 15

54 Gli indicatori si riferiscono alle sole risorse autonome. 55 Si tratta di erogazioni a cittadini affetti da tubercolosi non assicurati dall’Inps o non assistiti per difetto assicurativo, ai sensi della Legge 4 Marzo 1987, n 88 -Provvedimenti

a favore dei tubercolotici.

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132

Modifica degli strumenti di guida

Cittadini disabili beneficiari del contributo per la modifica delle autovetture

Cittadini disabili beneficiari del contributo per la modifica

N. RL 376 376

Programma 3 Interventi per gli anziani

Risorse 2017-2019* 2017 2018 2019

11.880.179,00 11.465.982,00 11.261.238,00

Risultati Attesi RA 203. Differenziazione della rete delle Unità d’offerta sociale e sociosanitaria

Destinatari

Cittadini anziani

Obiettivi Indicatore Formula UdM Fonte Dato

2015

Obiettivo

2017

Obiettivo

2018

Obiettivo

2019

Sostegno a strutture dedicate all’assistenza residenziale per anziani

Valore delle Risorse impegnate sul Totale delle risorse disponibili

Risorse impegnate / Totale risorse disponibili

% RL 100% 100%

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133

Programma 4 Interventi per i soggetti a rischio di esclusione sociale

Risorse 2017-2019 2017 2018 2019

11.032.577,00 11.186.353,00 10.132.280,00

Principale

destinazione risorse

Risorse destinate a programmi per l’inclusione sociale di immigrati,

carcerati, soggetti deboli

Risultati Attesi

Destinatari

RA 185. Redazione di linee di indirizzo per gli interventi a favore delle persone soggette a provvedimenti dell’autorità giudiziaria

e a rischio di emarginazione

RA 186. Consolidamento delle conoscenze del fenomeno migratorio attraverso l’analisi dei flussi

RA 187. Formazione dedicata sulle materie dell'immigrazione.

RA 187b. Iniziative in tema di immigrazione e azioni di prevenzione del lavoro sommerso e del contrasto al

caporalato

Azioni di prevenzione e contrasto del caporalato

Risultati Attesi

Strategici 2017

RA 184 Interventi a sostegno dell’inclusione e della coesione sociale - Governance del sistema delle politiche sociali ed inclusione

sociale con coordinamento dell'Asse 2 POR FSE 2014-2020 RA 184B Reddito d’autonomia - Programmazione delle politiche regionali di inclusione sociale

con la messa a sistema del programma regionale Reddito di autonomia

Direzione Generale Responsabile: Direzione Generale Reddito di Autonomia e Inclusione Sociale

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134

Cittadini (Immigrati, Detenuti) Associazioni, Altre PA

Obiettivi Indicatore Formula UdM Fonte Dato 2015 Obiettivo

2017

Obiettivo

2018

Obiettivo

2019

Interventi per contrastare la povertà

N enti che hanno contribuito al processo di distribuzione dei prodotti alimentari

N enti N RL 1300

1300

Interventi per contrastare la povertà

Persone che hanno beneficiato della distribuzione gratuita dei prodotti alimentari

N persone N RL 263.725

290.000

Interventi di tutela e assistenza delle persone ristrette negli istituti penitenziari

n. persone potenziali beneficiarie N persone N RL

9377

5.000

Interventi per l’integrazione della popolazione migrante

n. persone che hanno beneficiato di interventi propedeutici all’integrazione (apprendimento alla

lingua italiana, informazione e orientamento)

n.persone N RL n.d. 6.000

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135

Programma 5 Interventi per le famiglie

Risorse 2017-2019

Principale

destinazione risorse

2017 2018 2019

42.628.905,00 41.268.905,00 40.998.905,00

Risorse destinate ad interventi vari per la conciliazione

famiglia-lavoro e ai progetti promossi dall’associazionismo

famigliare e dal terzo settore

Risultati Attesi RA 178. Valorizzazione delle politiche territoriali di conciliazione dei tempi lavorativi con le esigenze familiari e le reti di imprese che offrono servizi di welfare

RA 179. Sviluppo della legge regionale sulla famiglia e le azioni connesse

RA 181. Semplificazione dell’accesso ai servizi

RA 182. Sostegno alla creazione di Fondi di previdenza integrativi

RA 183b. Sostegno ai genitori separati

Destinatari Imprese

Obiettivi Indicatore UdM Fonte Dato 2015 Obiettivo

2017

Obiettivo

2018

Obiettivo

2019

Sostegno della conciliazione famiglia-lavoro n. progetti avviati dalle Alleanze nella nuova programmazione

N RL N.D 10

Interventi a sostegno dei genitori separati N genitori separati beneficiari

N RL 1416 1400

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136

Programma 6 Interventi per il diritto alla casa

Risorse 2017-2019 Principale destinazione risorse

2017 2018 2019

33.017.213,00 43.544.984,00 18.065.135,00

Sostegno alla locazione di abitazioni

Risultati Attesi RA 204. Welfare abitativo strumenti e strategie innovativi per il mantenimento dell’abitazione

Destinatari Famiglie, cittadini (cittadini in situazione di disagio acuto, morosità

incolpevole)

Obiettivi Indicatore Formula UdM Fonte Dato 2015

Obiettivo 2017

Obiettivo 2018

Obiettivo 2019

Sostegno alle famiglie per l’accesso alle abitazioni in locazione

Famiglie beneficiarie* N famiglie destinatarie contributo per la locazione

N RL 18.500 1.000 1.000 1.000

Beneficio medio per famiglia*

Entità risorse totali/n. famiglie beneficiarie

€ RL 1.200 6.000 6.000 6.000

Asse V – Sviluppo urbano sostenibile: progetto Lorenteggio**

N operazioni avviate N RL 0 0 1

*Nell’anno 2015 il FSA era finanziato con risorse nazionale, non più previste nel 2016. Il sostegno alle famiglie in locazione a partire dal 2016 è stato realizzato attraverso altre due nuove misure che hanno come bacino solo 155 Comuni ATA e non tutti i Comuni lombardi (come invece aveva il FSA). Quindi cambia radicalmente l’indicatore “famiglie beneficiarie” e il valore del beneficio medio per famiglia. Poichè il fondo nazionale per il sostegno alla morosità incolpevole è garantito dal MIT fino al 2020, si segnala l’obiettivo invariato anche negli anni seguenti, anche se la messa a regime dell’aiuto potrebbe richiedere qualche aggiustamento.

** L’indicatore, pur avendo disponibilità finanziaria in questa Missione e Programma, si riferisce ad azioni contenute nel “RA 299b: Sviluppo urbano sostenibile ed inclusione sociale”

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137

Programma 7 Programmazione e governo della rete dei servizi

sociosanitari e sociali

Risorse 2017-2019

Principale

destinazione risorse

2017 2018 2019

57.709.025,14 47.226.756,00 47.146.756,00

Supporto al mantenimento ed allo sviluppo dei servizi nonché

degli interventi socioassistenziali in area anziani, minori e

disabili

Contributi alle ASL e ai Comuni per l’esercizio delle funzioni

di accreditamento vigilanza e controllo sulla rete delle unità di

offerta sociali

Risultati Attesi Strategici 2017

RA 194 Ottimizzazione dell’organizzazione territoriale - Proposta di legge per la revisione e adeguamento della l.r. 3/2008

conseguente al mutato assetto istituzionale, tesa a semplificare i rapporti tra pubblica amministrazione e terzo settore e definendo una nuova governance nei rapporti tra pubblico e privato;

- Documento tecnico di proposta di revisione e rafforzamento della rete degli operatori accreditati, anche attraverso la promozione dell’accreditamento qualitativo volontario su base regionale.

Direzione Generale Responsabile: Direzione Generale Reddito di Autonomia e Inclusione Sociale

Risultati Attesi

RA 193. Adeguamento del sistema di accreditamento e controllo

RA 197. Attuazione del piano d’azione regionale per le Dipendenze

Destinatari Cittadini, Altre PA (Comuni)

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138

Obiettivi Indicatore Formula UdM Fonte Dato 2015 Obiettivo

2017

Obiettivo

2018

Obiettivo

2019

Sostegno delle rete dei servizi sociali

Entità risorse regionali Entità risorse nazionali

Entità risorse regionali Entità risorse nazionali

€ RL 58.314.150,00

40.031.965,94

54.000.000,00

39.973.985,03

Per restituire una immagine adeguata della rete dei servizi sociali presenti in Lombardia, si elencano di seguito le unità di offerta per il 2016:

UNITA' DI OFFERTA SOCIALI IN ESERCIZIO

NUMERO POSTI E NUMERO STRUTTURE A DICEMBRE 2016

PRIMA INFANZIA

ASILI NIDO MICRO NIDI NIDI FAMIGLIA CENTRI PRIMA INFANZIA

ATS NR STRUTTURE NR POSTI NR STRUTTURE NR POSTI NR STRUTTURE NR POSTI NR STRUTTURE NR POSTI

ATS DELLA BRIANZA 218 6507

22 210 41 205

24 438

ATS DELLA CITTA' METROPOLITANA DI MILANO 746

26579 106 1013 102 510

44 855

ATS DELLA MONTAGNA 38

925 6 58 13 65

5 77

ATS DELLA VAL PADANA 126

3648 28 276 13 65

3 67

ATS DELL'INSUBRIA 200

6312 44 480 44 220

13 292

ATS DI BERGAMO 163 4644 37 362

15 75 4 117

ATS DI BRESCIA 166 4754 20 195

22 110 2 38

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139

ATS DI PAVIA 90 2743 14 149

10 50 1 20

RL 1747 56112 277 2743

260 1300 96 1904

UNITA' DI OFFERTA SOCIALI IN ESERCIZIO

NUMERO POSTI E NUMERO STRUTTURE A DICEMBRE 2016

MINORI RESIDENZIALI MINORI DIURNI

COMUNITA' EDUCATIVE COMUNITA' FAMILIARI ALLOGGI AUTONOMIA CENTRI AGGREGAZIONE

GIOVANILE

CENTRI RICREATIVI

DIURNI

ATS NR

STRUTTURE

NR

POSTI

NR

STRUTTURE

NR

POSTI

NR

STRUTTURE NR POSTI

NR

STRUTTURE NR POSTI

NR

STRUTTURE

NR

POSTI

ATS DELLA BRIANZA

33 293 3 17 8 24 12 730 112 -

ATS DELLA CITTA' METROPOLITANA DI MILANO

143 1157 26 137 154 516 49 3729 430 -

ATS DELLA MONTAGNA

12 101 0 0 4 20 6 324 34 -

ATS DELLA VAL PADANA

23 227 6 32 5 14 21 1232 161 -

ATS DELL'INSUBRIA

68 566 12 68 26 90 19 875 81 -

ATS DI BERGAMO 20 155 5 29 5 15 16 359 502

-

ATS DI BRESCIA 21 195 4 22 8 19 57 3549 268

-

ATS DI PAVIA 45 386 8 40 27 77 3 130 60

-

RL 365 3080 64 345 237 775 183 10928 1648

-

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140

UNITA' DI OFFERTA SOCIALI IN ESERCIZIO

NUMERO POSTI E NUMERO STRUTTURE A DICEMBRE 2016

DISABILI

COMUNITA'

ALLOGGIO DISABILI

CENTRI SOCIO

EDUCATIVI

SERVIZIO

FORMAZIONE

ALL'AUTONOMIA

ATS NR

STRUTTURE

NR

POSTI

NR

STRUTTURE

NR

POSTI

NR

STRUTTURE

NR

POSTI

ATS DELLA BRIANZA

19 162 28 640 5 133

ATS DELLA CITTA' METROPOLITANA DI MILANO

46 366 63 1349 26 544

ATS DELLA MONTAGNA

9 77 10 160 6 154

ATS DELLA VAL PADANA

19 169 22 462 12 230

ATS DELL'INSUBRIA

41 370 37 846 12 230

ATS DI BERGAMO 7 60 14 265 30 577

ATS DI BRESCIA 17 179 18 365 12 371

ATS DI PAVIA 14 120 3 55 3 84

RL 172 1503 195 4142 106 2323

UNITA' DI OFFERTA SOCIALI IN ESERCIZIO

NUMERO POSTI E NUMERO STRUTTURE A

DICEMBRE 2016

ANZIANI

CENTRI DIURNI

ANZIANI

ALLOGGI

PROTETTI ANZIANI

ATS NR

STRUTTURE

NR

POSTI

NR

STRUTTURE

NR

POSTI

ATS DELLA BRIANZA

9 735 11 193

ATS DELLA CITTA' METROPOLITANA DI MILANO

15 654 18 366

ATS DELLA MONTAGNA

7 335 6 88

ATS DELLA VAL PADANA

2 80 14 277

ATS DELL'INSUBRIA

21 1405 8 116

ATS DI BERGAMO 2 100 2 52

ATS DI BRESCIA 13 899 7 118

ATS DI PAVIA 3 69 8 88

RL 72 4277 74 1298

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141

Programma 8 Cooperazione e associazionismo

Risorse 2017-2019 2017 2018 2019

2.340.969,00 2.340.969,00 2.340.969,00

Risultati Attesi (altri)

RA 198. Promozione del terzo settore

RA 200. Prevenzione e contrasto della vittime di violenza contro le donne

RA 201. Introduzione agli strumenti innovativi per il servizio civile

Destinatari Associazioni e organizzazioni di volontariato

Obiettivi Indicatore Formula UdM Fonte Dato

2015

Obiettivo

2017

Obiettivo

2018

Obiettivo

2019

Utilizzo delle risorse per politiche a favore delle donne, azioni di contrasto alla violenza, alle associazioni

Valore delle Risorse impegnate sul Totale delle risorse disponibili

Risorse impegnate / Totale risorse disponibili

% RL nd 100%

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142

Programma 10 Politica regionale unitaria per i diritti sociali e la

famiglia

Risorse 2017-2019 2017 2018 2019

646.965,00 646.965,00 646.965,00

Risultati Attesi (altri)

RA 184B Reddito di Autonomia

Destinatari Cittadini, Comuni, Ambiti, ATS

Obiettivi Indicatore Formula UdM Fonte Dato

2015

Obiettivo

2017

Obiettivo

2018

Obiettivo

2019

Sostegno alle famiglie

Spesa rendicontata e risorse di competenza di esercizio

% RL 100% 60%

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143

MISSIONE 13 TUTELA DELLA SALUTE

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144

Programma 1 SSR – finanziamento ordinario corrente per la garanzia dei LEA

Risorse 2017-2019

Principale destinazione risorse

2017 2018 2019

18.749.014.905,00 18.749.014.905,00 18.748.181.571,00

Risorse destinate ai LEA

Risultati Attesi Strategici 2017

RA 204B Riordino del sistema sociosanitario - Definizione di un nuovo sistema di valutazione delle performance dei

Direttori Generali delle ATS e delle ASST con particolare riferimento all'impatto sul territorio della riforma.

- Sperimentazione del modello di indicatori finalizzati a valutare, anche nell'ambito del Comitato Paritetico sul monitoraggio della riforma, i risultati conseguiti con particolare riferimento alla presa in carico del paziente.

RA 205 Analisi del bisogno sanitario e sociosanitario alla luce delle evidenze epidemiologiche e di flussi di utenza - Definizione di un modello e di un processo di governo della domanda sulla

base del livello di intensità del bisogno e ricostituzione, in questa logica, della filiera erogativa fra ospedale e territorio attraverso la presa in carico della persona e la definizione del relativo sistema tariffario.

Direzione Responsabile: DG Welfare

Risultati Attesi (altri)

RA 206. Riorganizzazione della rete di offerta sociosanitaria RA 207. Rimodulazione del sistema delle compartecipazioni RA 208. Efficiente programmazione, controllo e distribuzione delle risorse a garanzia della sostenibilità della spesa sanitaria RA 209. Certificazione dei bilanci di tutte le aziende sanitarie e della gestione sanitaria accentrata regionale da completarsi entro la fine della legislatura. RA 210. Promozione della cultura della donazione con riferimento alla donazione del sangue e all’attività trapiantologica RA 211. Promozione di azioni per la riduzione ulteriore delle liste di attesa

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145

RA 212. Promozione del governo clinico e di una sempre maggiore appropriatezza gestionale degli erogatori RA 213. Contrattazione regionale per i medici MMG, PLS, Specialisti ambulatoriali) e monitoraggio risorse assegnate alle ATS RA 214B. Riorganizzazione attività di vigilanza sui farmaci nel territorio RA 215. Potenziamento del ruolo delle farmacie RA 216. Sviluppo del sistema emergenza urgenza sanitaria con il progetto Numero unico di accesso all’emergenza 112, esteso a livello regional RA 217. Governo e sviluppo della sanità pubblica veterinaria e della sicurezza alimentare RA 218. Promozione di iniziative rivolte al bisogno di salute delle persone sottoposte a procedimento penale" RA 219.B Gestione rilascio esenzioni per patologia, invalidità e reddito RA 220. Sviluppo strumenti digitali per la sanità (SISS, FSE, ricetta digitale...) RA 221. Programmazione e sostegno di iniziative di prevenzione e di promozione della salute in ogni fascia d’età ed in ogni ambiente di vita e di lavoro RA 222. Miglioramento della qualità dei programmi di screening oncologici di provata efficacia RA 223. Sostegno e coordinamento della attività di controllo per la tutela e la sicurezza del lavoratore, del consumatore, del cittadino RA 226. Organizzazione della sorveglianza sanitaria per il volontariato di Protezione Civile (D.lgs 81/2008) RA 227B. Ottimizzazione dei flussi informativi e contabili sui medicinali (File F – File R)

Destinatari Cittadini

Obiettivi Indicatore Formula UdM Fonte Dato 2015 Obiettivo 2017

Obiettivo 2018

Obiettivo 2019

Garanzia di erogazione dei LEA nel rispetto degli standard quali/quantitativi definiti dalla normativa

Spesa pro capite per la prevenzione

Risorse prevenzione / cittadini

€ LA 2014

n.d.

Incidenza programmata pari al 5,50% delle risorse disponibili

Incidenza programmata pari al 5,50% delle risorse disponibili

Incidenza programmata pari al 5,50% delle risorse disponibili

Spesa pro-capite per territorio (MMG, Farmaceutica Ambulatoriale)

Risorse per territorio / cittadini

€ LA 2014

n.d.

fino al 51,00% delle risorse disponibili

fino al 51,00% delle risorse disponibili

fino al 51,00% delle risorse disponibili

Spesa pro-capite livello assistenza ospedaliera

Risorse per ospedali / cittadini

€ LA 2014

n.d.

fino al 43,50% delle risorse disponibili

fino al 43,50% delle risorse disponibili

fino al 43,50% delle risorse disponibili

Valore medio Somma tariffe ricoveri € RL 3.688,00 3650-3750 3700-3800 3700-3800

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146

di un ricovero / numeri ricoveri

Prestazioni ambulatoriali pro capite

Numero prestazioni /cittadini

N RL 17,62

16-18 17-19 17-19

Percentuale spesa ambulatoriale per cittadini esenti

Spesa cittadini esenti / ambulatoriale

% RL

72,97%

73-76 75-78 75-78

Appropriatezza prescrittiva dei farmaci

Farmaceutica convenzionata

Numero di ricette di farmaci /mese

N RL

6,5 milioni/mese

6.5 6,5 milioni/mese (se non viene modificata la convenzione per le farmacie ele regole di prescrizione)

6,5 milioni/mese (se non viene modificata la convenzione per le farmacie ele regole di prescrizione)

Peso % DDD farmaci equivalenti su totale DDD

DDD farmaci equivalenti / totale DDD

% RL

76%

73% 76% 77%

Sistema Informativo Socio Sanitario

Referti on-line

Numero di referti on-line consultabili tramite il Fascicolo Sanitario Elettronico

N RL

25,5

26 27 mil 27 mil

Prenotazioni “canali alternativi”

Numero di prenotazioni effettuate dai cittadini su ulteriori canali rispetto al call center o ai CUP aziendali: Internet, farmacie e medici

N RL

154.418

300.000 330.000 330.000

Attuazione misure contenute nel Piano

Incidenti e infortuni sul

tasso d’incidenza degli infortuni sul

‰ INAIL e ISTAT

22,85 16,12 al netto

della CIG56

16,12 In attesa di indicazioni

56 tasso d’incidenza degli infortuni sul lavoro denunciati (confronto con base dati INAIL 2012 e tiraggio CIG pari al valore medio attuale del 45%)

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147

Regionale della Prevenzione

lavoro

lavoro denunciati in occasione di lavoro (confronto con base dati INAIL 2012)

Obiettivo quinquennale 2014-2018 da

raggiungere nel 2018

UE7MS

Imprese attive sorvegliate/ totale imprese da controllare relativamente alla sicurezza sul lavoro

% RL (Sist. Inf.

IMPreS@;

6,5%

≥5% ≥5% ≥5%

Mantenimento del N. dei controlli in strutture/imprese (in relazione alla graduazione del rischio) a tutela del consumatore e del cittadino57

N RL (Sist.inf. IMPreS

@; 110.823

Mantenimento N. controlli

Mantenimento N. controlli

Mantenimento N. controlli

Vaccini bambini

Copertura vaccinale per ciclo base vaccinazione esavalente (polio/difto/tetanopertosse/epatite B-HIB) e

dose MPR in bambini valutati al compimento del 24° mese di età

% RL (DWH sanitari

o)

Nd

nd

≥ 95%

≥ 95%

≥ 95%

≥ 95%

≥ 95%

≥ 95%

Screening

Estensione del programma biennale di screening della mammella a tutta la popolazione interessata (donne 50-69)

% RL (Sist. Inf.

DWH screeni

ng)

98%

≥ 95% ≥ 95% ≥ 95%

57 Il mantenimento è subordinato all’invarianza di risorse di personale

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148

Adesione programma di screening della mammella

% RL (Sist. Inf.

DWH screeni

ng)

69%

≥ 60% ≥ 60% ≥ 60%

Estensione programma di screening del colon retto

% RL (Sist. Inf.

DWH screeni

ng)

96%

≥ 95% ≥ 95% ≥ 95%

Adesione programma di screening del colon retto

% RL (Sist. Inf.

DWH screeni

ng)

49%

≥ 45% ≥ 45% ≥ 45%

Piano della Prevenzione veterinaria

N controlli nel settore della sicurezza alimentare

N stabilimenti controllati nel settore della sicurezza alimentare/numero di stabilimenti riconosciuti CE 853/04 che trattano alimenti di origine animale

N RL

Stabilimenti Controllati

2.690/Programmati 2.690

100%

>90% ≥95% ≥95%

N controlli nel settore sanità animale

N allevamenti controllati/numero allevamenti presenti da controllare

N RL Allevamenti controllati

10.208/Allevamenti

programmati 10.208 100%

100% 100% 100%

Garanzie sanitarie per l’esportazion

e

Controlli sugli allevamenti e stabilimenti coinvolti nella filiera export

N Controlli sugli

allevamenti e

stabilimenti

Controlli sugli allevamenti e stabilimenti n.3249/contr

olli programmati

100% 100% 100%

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149

coinvolti nella filiera export

n. 3249

Governance regionale della ricerca sanitaria

N progetti di ricerca

N progetti approvati complessivamente

N RL 4

18 ? 8

Promozione della cultura della donazione con riferimento alla donazione del sangue e all’attività trapiantologica

Tempo di risposta alla chiamata Tempo di risposta alla chiamata per patologie tempo-dipendenti

% di interventi con tempo di risposta inferiore o uguale a 20 min % di interventi con tempo di risposta inferiore o uguale a 15 min in area urbana, 20 min in area intermedia (codici rossi per patologie tempo dipendenti)

%

%

AREU

AREU

84%

95%

≥ 75% ≥ 75%

≥ 75% ≥ 75%

>_ 75%

N donazioni N di donazioni effettuate

N RL 474.373 sangue 411 organi

Donazioni sangue intero

484.326 unità

Donazione di organi 378 donatori

segnalati.

Donazioni sangue intero 462.000 unità Donazione di organi 378

donatori segnalati.

Donazioni sangue intero 462.000 unità

Donazione di organi 378

donatori segnalati.

N trasfusioni unità di sangue trasfuso

N RL 453.548 460.135 445.000

445.000

Razionalizzazione degli assetti organizzativi delle aziende sanitarie pubbliche (Piani

N trapianti N trapianti effettuati N RL 705 664 664 664

Spesa per il personale (ASL, AO, AREU e Fondazioni

TOTALE della spesa per il personale dipendente + incarichi di consulenza +

% RL

51,25% 49,90% 49,90% 49,90%

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150

Organizzazione Aziendale) e della spesa per personale dipendente, per incarichi di consulenza, collaborazioni coordinate e continuative e lavoro interinale

IRCCS) collaborazioni coordinate e continuative + lavoro interinale / spesa complessiva (costo della Produzione)

Nel programma 1 della Missione 13 sono presenti anche risorse destinate ai servizi socio-sanitari. Per restituire una immagine adeguata della rete dei servizi

socio-sanitari presenti in Lombardia, si elencano di seguito le unità di offerta fino a giugno 2016

TIPO UDO (Unità Di Offerta)

Numero UDO Numero posti Numero Trattamenti ambulatoriali

autoriz. accred. contrat. autoriz. accred. contrat. autorizzati accreditati a contratto

RSA 687 675 653 62.849 60.506 57.379

CDI 308 303 278 7.363 7.153 6.261

RSD 91 89 88 4.141 4.061 3.946

CDD 263 261 260 6.720 6.638 6.553

CSS 170 170 169 1.546 1.517 1.508

HOS 35 35 35 388 381 381

RIA

Residenziale (*)

82 78 77

152 152 152

Day Hospital (*) 136 129 126

In regime diurno continuo 1.278 1.250 1.250

Trattamenti ambulatoriale 1.384.374 1.347.514 1.317.443

Trattamenti domiciliare 232.753 231.753 231.753

INT Cure Intermedie 2.996 2.863 2.852

TOX Residenziale 138 134 133 2.631 2.407 1.937

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151

Semiresidenziale 219 202 187

CON Privati 97 88 79

Pubblici 145 145 145

SMI 10 10 10

SERT 87 87 87

ADI 251 251 461

Totale Generale 2.364 2.326 2.475 90.419 87.259 82.532 1.617.127 1.579.267 1.549.196

Tipo UDO (unità di offerta) Numero UDO Numero Posti Numero Trattamenti

Autorizz. Accred. Contr. Autorizz. Accred. Contr. Autorizz. Accred. Contr.

RSA 690 678 664 63.210 60.753 57.910 0 0 0

CDI 307 304 277 7.364 7.215 6.249 0 0 0

RSD 94 93 90 4.197 4.128 4.016 0 0 0

CDD 265 262 261 6.771 6.669 6.554 0 0 0

CSS 170 169 167 1.546 1.511 1.492 0 0 0

HOS 37 37 36 405 401 390 0 0 0

RIA

RESIDENZIALE (*)

83 77 76

152 152 152 0 0 0

DAY HOSPITAL (*) 138 129 126 0 0 0

IN REGIME DIURNO CONTINUO 1.276 1.246 1.246 0 0 0 TRATTAMENTI AMBULATORIALE

0 0 0 1.389.074 1.346.214 1.316.143

TRATTAMENTI DOMICILIARE 0 0 0 232.453 231.453 231.453

INT CURE INTERMEDIE 3.016 2.863 2.845 0 0 0

TOX RESIDENZIALE

163 157 137 2.781 2.560 2.228 0 0 0

SEMIRESIDENZIALE 219 202 139 0 0 0

CONS PRIVATI 98 98 78 0 0 0 0 0 0

PUBBLICI 140 140 140 0 0 0 0 0 0

SMI 10 10 10 0 0 0 0 0 0

SERT 86 86 86 0 0 0 0 0 0

ADI 221 221 391 0 0 0 0 0 0

TOTALE 2.364 2.332 2.413 91.075 87.829 83.347 1.621.527 1.577.667 1.547.596

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152

TIPO UDO

Numero UDO

autoriz. accred.

RSA 29,06% 29,02%

CDI 13,03% 13,03%

RSD 3,85% 3,83%

CDD 11,13% 11,22%

CSS 7,19% 7,31%

HOS 1,48% 1,50%

RIA

Residenziale (*)

3,47% 3,35%

Day Hospital (*)

In regime diurno

continuo

Trattamenti

ambulatoriale

Trattamenti domiciliare

TOX Residenziale

5,84% 5,76% Semiresidenziale

CON Privati 4,10% 3,78%

Pubblici 6,13% 6,23%

SMI 0,42% 0,43%

SERT 3,68% 3,74%

ADI 10,62% 10,79%

Totale Generale 100,00% 100,00%

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153

Tipo UDO Numero UDO

Autorizz. Accred. Autorizz. Accred.

RSA 690 678 29,19 29,07

CDI 307 304 12,99 13,04

RSD 94 93 3,98 3,99

CDD 265 262 11,21 11,23

CSS 170 169 7,19 7,25

HOS 37 37 1,57 1,59

RIA

RESIDENZIALE (*)

83 77

3,51 3,30

DAY HOSPITAL (*)

IN REGIME DIURNO CONTINUO

TRATTAMENTI AMBULATORIALE

TRATTAMENTI DOMICILIARE

INT CURE INTERMEDIE

TOX RESIDENZIALE

163 157 6,90 6,73 SEMIRESIDENZIALE

CONS PRIVATI 98 98 4,15 4,20

PUBBLICI 140 140 5,92 6,00

SMI 10 10 0,42 0,43

SERT 86 86 3,64 3,69

ADI 221 221 9,35 9,48

TOTALE 2.364 2.332 100,00 100,00

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154

Programma 5 SSR – Investimenti sanitari

Risorse 2017-2019

Principale destinazione risorse

2017 2018 2019

262.984.706,00 26.204.441,00 29.884.139,00

Investimenti per il SSR

Risultati Attesi

RA 228. Completamento dei progetti strategici di edilizia sanitaria compresa la realizza-zione/completamento dei nuovi ospedali

RA 229. Investimento negli interventi finalizzati al miglioramento e all’ammodernamento delle strutture sanitarie intervenendo prioritariamente per la messa a norma e sicurezza i presidi

RA 230. Sviluppo e rinnovo del parco tecnologico delle apparecchiature ad alta complessità

RA 230b Attuazione Città della Salute e della ricerca

Destinatari Cittadini e Altre PA

Obiettivi Indicatore Formula UdM Fonte Dato

2015

Obiettivo

2017

Obiettivo

2018

Obiettivo

2019

Interventi di edilizia sanitaria – VII atto integrativo Interventi di edilizia sanitaria approvati e ammessi a finanziamento

N. interventi finanziati

N RL 8 0 21 21

Interventi di messa a norma e sicurezza presidi ospedalieri e sedi ASL Programmazione Nazionale Antincendio

Interventi approvati

N. interventi finanziati

N RL 10 0 14 14

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155

Programma 7 SSR – Ulteriori Spese in materia sanitaria

Risorse 2017-2019

Principale destinazione risorse

2017 2018 2019

148.632.193,00 19.764.702,00 514.344,00

Investimenti per il SSR

Risultato Atteso RA 231. Sviluppo di progetti di sanità internazionale e nazionale, in funzione dell’attrattività del SSL Destinatari

Cittadini

Obiettivi Indicatore Formula UdM Fonte Dato

2015

Obiettivo

2017

Obiettivo

2018

Obiettivo

2019

RA 231. Sviluppo di progetti di sanità internazionale e

nazionale, in funzione dell’attrattività del SSL

n. interventi = n RL 18 25 25 25

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156

MISSIONE 14 SVILUPPO ECONOMICO E COMPETITIVITÀ

INDICATORI RELATIVI ALLA PROGRAMMAZIONE FESR 2014-2020

Obiettivi Indicatore Formula UdM Fonte Dato 2015

Dato 2016

Obiettivo 2017*

Obiettivo 2019**

Rafforzamento della competitività dell’economia regionale

N. di imprese finanziate con le risorse del POR FESR 2014-2020

= N. Stima su

obiettivo

40

301

(34 FRIM +155 AGGR + 112 A3)

5517

(5437 SE+10 FRIM 1

+30 FRIM 2 +10 LINEA INNO

+10 progetti*3 partner CALL)

nd

N. di imprese finanziate che cooperano con gli istituti di ricerca

= N. Stima su

0 155

(AGGR) 133

(30 CALL+103 nd

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157

obiettivo SE)

Investimenti complessivi R&S&I attivati in Asse 1 = M€ Stima su

obiettivo 20

58 (AGGR+ CTL)

140 (60 CALL+20

FRIM+3 INNO+57 SMART

FASHION)

nd

N. di nuove imprese che ricevono un sostegno = N. Stima su

obiettivo 0

26 (INTRAPRENDO)

350 (INTRAPRENDO)

nd

NB: I dati inseriti sono afferenti alle misure Asse 1 e 3 di competenza delle DDGG UROI e SE

*Include imprese ammesse al finanziamento (decreto di graduatoria) indipendentemente dal termine del progetto

** Dato non disponibile sulla base delle misure attualmente programmate

Programma 1 Industria, PMI e artigianato

Risorse 2017-2019

Principale destinazione risorse

2017 2018 2019

132.569.114,00 48.889.950,00 17.812.068,00

Risorse destinate allo sviluppo della competitività delle imprese lombarde e dell’attrattività della regione

Ente Sireg Coinvolto

Finlombarda Spa

Risultati Attesi Strategici 2017

RA 55. Attrazione di nuovi investimenti sul territorio lombardo: Promozione di iniziative volte a promuovere l'attrattività degli investimenti sul territorio lombardo in attuazione al Programma AttrACT

Direzione Responsabile: DG Sviluppo Economico

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158

- Approvazione di almeno n. 10 Accordi per l'Attrattività con i Comuni lombardi

- Promozione di almeno n. 1 evento di promozione della Lombardia quale regione per l'attrazione degli investimenti

- Sviluppo di almeno una misura per l'attrazione degli investimenti in collaborazione con soggetti operanti a livello nazionale su tema/in collaborazione con il MISE

RA 59. Sviluppo dell’imprenditorialità e sostegno allo start up di nuove imprese - Promozione di almeno n. 1 misura attuativa della l.r. 26/2015

"Manifattura 4.0" - Promozione di almeno n. 1 iniziativa in attuazione al Programma

strategico per la creazione e lo sviluppo aziendale

Risultati Attesi (altri)

RA 49. Sostegno e sviluppo di fattori di competitività del territorio RA 51. Supporto all’internazionalizzazione delle imprese RA 52. Sostegno all’accesso al credito e al processo di rafforzamento del sistema delle garanzie RA 54. Sostegno alle imprese in difficoltà RA 56. Contrasto al fenomeno dell’usura RA 57. Diffusione della Responsabilità Sociale di Impresa RA 58. Attivazione di interventi straordinari per le imprese colpite dal sisma e da altri eventi calamitosi RA 60. Sostegno alla competitività e innovazione delle imprese del terziario, della logistica e della mobilità delle merci RA 61. Sostegno alla competitività delle imprese dei settori moda, design e creatività RA 62. Supporto alle imprese digitali e promozione dello sviluppo di servizi smart RA 63. Promozione dell'export delle filiere produttive lombarde RA 64. Supporto al posizionamento competitivo globale delle fiere internazionali RA 65. Valorizzazione del sistema fieristico quale fattore di attrattività nel quadro di una strategia di marketing territoriale

Destinatari Imprese

Obiettivi Indicatore Formula UdM Fonte Dato 2015

Obiettivo 2017

Obiettivo 2018

Obiettivo 2019

Sostegno alla competitività delle imprese a valere sulla Legge Regionale

N imprese beneficiarie N imprese beneficiarie N RL 1.313 +3% +3% +3%

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159

11/2014 con contributi diretti alle imprese

Mappatura e promozione di opportunità di insediamento produttivo (Programma AttrACT)

N. aree di insediamento produttivo maoppate e incluse nel programam di marketing territoriale tramite gli Accordi di Attrattività

N. aree di insediamento produttivo maoppate e incluse nel programam di marketing territoriale tramite gli Accordi di Attrattività

N RL 0 70 150

RAS 61. Sostegno alla competitività delle imprese dei settori moda, design e creatività*

Investimenti attivati a fronte di finanziamento regionale

Investimenti attivati MLN€ RL nd 57 MLN 0 4 MLN

* i dati si riferiscono all’utilizzo di risorse del POR FESR e pertanto sono da considerare un di cui della tabella indicatori FESR di pag. 148

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160

Programma 2 Commercio - reti distributive - tutela dei consumatori

Risorse 2017-2019

Principale destinazione risorse

2017 2018 2019

2.824.906,00 2.319.422,00 2.186.352,00

Risorse destinate allo sviluppo della competitività delle piccole e medie imprese commerciali, alla tutela dei consumatori e allo sviluppo della rete carburanti

Risultati Attesi (altri) RA 66. Promozione dell’equilibrio tra piccole medie e grandi strutture di vendita e riordino normativo della programmazione commerciale

RA 67. Sostegno e sviluppo alle reti e alle polarità commerciali

RA 68. Promozione integrata del territorio in una logica di marketing urbano ed interventi per l’attrattività territoriale

RA 69. Capitalizzazione di EXPO 2015 per i consumi, la rete distributiva e la promozione delle filiere di prodotti lombardi nel Mondo

RA 70. Accompagnamento alla trasformazione dell’impresa commerciale verso forme e canali innovativi e ad elevato valore aggiunto e contenuto tecnologico e sostegno al credito

RA 71. Sostegno al commercio storico, di vicinato e di prossimità sociale e valorizzazione delle eccellenze anche sostenendo la filiera Km 0. RA 72. Contrasto alla crisi dei consumi e difesa dei diritti dei consumatori e degli utenti, anche attraverso l’attivazione di progetti pilota

RA 73. Programmazione della rete dei carburanti per autotrazione e sviluppo dei sistemi distributivi di carburanti a basso impatto ambientale destinati a mezzi su gomma e su rotaia

Destinatari Imprese e cittadini

Obiettivi Indicatore Formula UdM Fonte

Dato 2015 Obiettivo 2017

Obiettivo 2018

2019

Sostegno alla competitività delle imprese commerciali

Investimenti attivati a fronte di finanziamento regionale

Investimenti attivati Euro RL 37,2 14MLN 9MLN 8MLN

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161

Programma 3 Ricerca e Innovazione

Risorse 2017-2019* Principale destinazione risorse

2017 2018 2019

84.367.452,00 86.438.789,00 79.033.751,00

*comprensive delle risorse POR FESR 2014-2020 Contributi per iniziative e progetti di ricerca e innovazione

Ente Sireg Coinvolto

Finlombarda Spa

Risultati Attesi Strategici 2017

RA 74 Governance del sistema regionale della ricerca e dell'innovazione

1. Attuazione della l.r. 29/2016 "Lombardia è ricerca e innovazione"

Foro regionale per la ricerca e l'innovazione

Realizzazione giornata della ricerca e premi per ricercatori e imprese (8 Novembre)

sperimentazione di "team di progetto" congiunti tra università e imprese con l'obiettivo di favorire il trasferimento tecnologico;

Sottoscrizione Accordi per la ricerca 2. Azioni, in linea con le traiettorie di sviluppo delineate nei

Programmi di Lavoro R&I delle Aree di Specializzazione (AdS), per favorire l'emersione delle "industrie emergenti".

RA 75 Sviluppo dell'innovazione in Lombardia e attivazione di nuovi strumenti finanziari

1. Appalto pre-commerciale: avvio della procedura di appalto pre-commercialeprevista sull'Asse 1 POR FESR 2014-2020

Direzione Responsabile: DG Università, Ricerca e Open Innovation

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162

2. Sottoscrizione impegno/accordo con FEI per l'investimento in Fondi di venture capital e Private Equity per lo sviluppo di start up (fondo dei fondi)

Risultati Attesi (altri) RA 76. Valorizzazione dell'offerta di ricerca e conoscenza

RA 77. Valorizzazione del Parco Tecnologico Padano

RA 78. Valorizzazione della Fondazione Regionale per la ricerca biomedica

RA 90. Promozione della sostenibilità del territorio, dell’innovazione, della ricerca industriale e dello sviluppo sperimentale nell’ambito del POR FESR 2007-2013

RA 93 Promozione di accordi per la ricerca, l’innovazione e la valorizzazione del capitale umano

Destinatari Imprese e organismi di ricerca

Obiettivi Indicatore Formula UdM Fonte

Dato 2015

Obiettivo* 2017

Obiettivo 2018

Obiettivo 2019

Sostegno all’innovazione ed al trasferimento tecnologico

Cofinanziamento in R&S di imprese e organismi di ricerca

Cofinanziamento in R&S di imprese e organismi di ricerca / investimento attivato in R&S*100

% RL

53%

47% 47% 49%58

Promozione e sviluppo del capitale umano all’insegna della multidisciplinarietà e della qualità scientifica

Ricercatori59 coinvolti nei progetti finanziati da RL

= n. RL

100

18560

Promozione e sostegno della ricerca e dell’innovazione

Progetti di ricerca e/o di innovazione attivati

= n. RL 12261

18562

(40 FRIM 1 e 2+10

CALL+10 INNO+ 20 ACCORDI

58 L’obiettivo è innalzare il cofinanziamento dei proponenti 59 Da intendersi come personale addetto alla ricerca 60 Ipotizzando almeno un ricercatore per progetto 61 40 FRIM FESR 2020 + 82 progetti di R&S in attuazione di Accordi di collaborazione 62 Un minor numero di progetti ma di importo e impatto superiori

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163

IST+5 CTL+50 NUOVI

VOUCHER + 50

SMART FASHION)

Programma 4 Reti e altri servizi di pubblica utilità

Risorse 2017-2019

Principale destinazione risorse

2017 2018 2019

8.152.158,00 3.130.158,00 4.630.158,00

Sviluppo della Banda Ultra Larga sul territorio regionale

Risultati Attesi

Strategici 2017

RA 87. Completamento del sistema di connettività a Banda Larga e Banda Ultra Larga - Sviluppo sul territorio regionale della BUL:

avanzamento iniziative finanziate con fondi POR FESR e PSR

Direzione Responsabile: Direzione Generale Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile

Risultati Attesi

RA 79. Semplificazione degli adempimenti inerenti il ciclo di vita delle imprese

RA 83. Contenimento degli oneri amministrativi sulle imprese in proporzione alla dimensione e al settore delle stesse secondo i principi dello ‘Small Business Act'

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164

RA 84. Coinvolgimento attivo delle rappresentanze delle imprese nella semplificazione degli adempimenti inerenti il ciclo di vita delle imprese

Destinatari Cittadini e Imprese, PPAA

Obiettivi Indicatore Formula UdM Fonte Dato 2015

Obiettivo 2017

Obiettivo 2018

Obiettivo 2019

Riduzione dei divari digitali nei territori e diffusione di connettività in banda ultralarga (“Digital Agenda europea)*

Unità (imprese) addizionali con accesso alla banda larga ad almeno 100 MBPS*

numero SIR Sistema

informativo regionale

n.d. * 2.625*

*L'obiettivo sarà perseguito con fondi POR, utilizzati per la realizzazione di un'infrastruttura che sarà operativa solo a partire dal 2018. Non è possibile definire

i target intermedi al 2016 e 2017.

Per questo programma si fa riferimento all’indicatore della Missione 1 – Programma 10 “Risorse Umane”

Programma 5 Politica regionale unitaria per lo sviluppo economico e la competitività

Risorse 2016-2018

Principale destinazione risorse

2017 2018 2019

1.325.115,00 562.136,00 562.136,00

Risorse destinate a retribuzioni, contributi e IRAP di parte del personale, secondo lo spacchettamento delle spesi di personale per Missioni e programmi previsto dall’armonizzazione

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165

MISSIONE 14: ALTRI OBIETTIVI 2017

Risultati Attesi Strategici 2017 Risultati Attesi (altri)

RA 94 Efficientantamento e semplificazione dei processi di gestione Open Innovation e progetti di ricerca e innovazione, anche in raccordo con il mondo universitario e le imprese, destinati a rafforzare la crescita, l'occupazione e la qualità della vita 1. Open Innovation:

avvio di call internazionale per l'utilizzo della piattaforma open source

iniziative matching tra esigenze di innovazione di grandi imprese e l'offerta delle PMI

2. Societal Innovation: coinvolgimento dei cittadini nella realizzazione di progetti diinnovazione sociale

3. Open data e big data:

sviluppo di progettualità in raccordo con le università lombarde e LISPA per favorire l'utilizzo di dei dati al servizio dei cittadini

valorizzazione degli esiti dei progetti nei confronti di cittadini e stakeholders

RA 88. Riqualificazione e valorizzazione del territorio per incrementarne l’attrattività e il turismo sostenibile

RA 88b. Sostegno alle aggregazioni per lo sviluppo competitivo del territorio

RA 89. Supporto alle PMI nell’individuazione di Piani di Rilancio Aziendale per mantenere e sviluppare una capacità competitiva adeguata

RA 91. Promozione degli investimenti ad elevato contenuto innovativo nelle aree della ricerca industriale, sviluppo sperimentale, innovazione tecnologica e sviluppo organizzativo-aziendale

RA 92. Sostegno alla realizzazione di progetti di ricerca applicata e sviluppo sperimentale nelle tematiche dei servizi digitali e delle Smart Cities and Communities

RA 95. Miglioramento della competitività delle imprese del terziario avanzato anche attraverso partnership di livello sovranazionale.

RA 95b. Utilizzo delle risorse comunitarie per l’efficienza energetica

Direzione Responsabile: DG Università, Ricerca e Open Innovation

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166

MISSIONE 15 POLITICHE PER IL LAVORO E LA FORMAZIONE PROFESSIONALE

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167

Programma 1 Servizi per lo sviluppo del mercato del lavoro

Risorse 2017-2019 Principale destinazione risorse

2017 2018 2019

118.702.767,11 81.125.760,80 37.100.000,00

Risorse per l’accompagnamento delle situazioni di crisi aziendali, la gestione e il monitoraggio della Lista di Mobilità dei dipendenti pubblici, la gestione degli incentivi al reimpiego.(con il supporto di ARIFL)

Risorse destinate a favorire l’inserimento lavorativo di persone con disabilità

Risultati Attesi Strategici 2017

RA 165 Promozione della riforma dei servizi pubblici per l'impiego Valorizzando la rete degli operatori accreditati e dei centri Pubblici per l’impiego: Riforma del Mercato del Lavoro 1. Attuazione della riforma in materia di servizi per il lavoro e

politiche attive sul territorio regionale secondo il nuovo modello di mercato del lavoro (d.lgs. 150/2015): proroga del periodo transitorio (rinnovo Accordo quadro del 30 luglio in materia di politiche attive per il lavoro e conseguente convenzione del 2 dicembre 2015).

2. Consolidamento delle specificità del modello lombardo. 3. Revisione del sistema dell'accreditamento regionale a seguito

delle modifiche di cui al D.lgs 150/2015.

Direzione Responsabile: Direzione Generale Istruzione, Formazione e Lavoro

Risultati Attesi (altri) RA 162 Promozione dell’orientamento e del placement lavorativo dei giovani attraverso il coinvolgimento attivo del sistema scolastico e universitario lombardo RA 163. Qualificazione del sistema degli accreditati ai servizi di istruzione e formazione ed ai servizi al lavoro attraverso la valutazione delle performance RA 164. Sviluppo del sistema di certificazione delle competenze acquisite in qualsiasi ambito e registrazione sul libretto formativo del cittadino RA 166. Sostegno all’inserimento e al reinserimento lavorativo delle persone con disabilità e dei soggetti svantaggiati attraverso percorsi di inclusione socio-lavorativa

Destinatari Cittadini (lavoratori con disabilità), imprese, altre PA

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168

Ente Sireg Coinvolto

ARIFL per l’accompagnamento delle situazioni di crisi aziendali, la gestione e il monitoraggio della Lista di Mobilità dei dipendenti pubblici. (senza trasferimento di risorse specifiche)

Obiettivi Indicatore Formula UdM Fonte Dato 2015

Obiettivo 2017

Obiettivo 2018

Obiettivo 2019

Favorire l’inserimento lavorativo delle persone con disabilità nel mercato del lavoro*

N disabili inseriti e sostenuti grazie a politiche regionali

N disabili inseriti e sostenuti grazie a politiche regionali

N RL 3418 4500 4500 4500

Programma 2 Formazione professionale

Risorse 2017-201963 Principale destinazione risorse

2017 2018 2019

26.173.726,98 7.978.246,21 657.197,00

Risorse per la formazione continua, la formazione professionale, attività d’eccellenza nello sviluppo del capitale umano

Risultati Attesi RA 167. Sviluppo di un sistema della formazione professionalizzante

RA 168. Valorizzazione della formazione in assetto lavorativo (tirocini e apprendistato) Destinatari

Imprese e lavoratori

63 Le risorse indicate non comprendono i fondi FSE relativi alle iniziative di eccellenza nello sviluppo del capitale umano (questi ultimi previsti nella missione 15 programma 4).

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169

Obiettivi Indicatore Formula UdM Fonte Dato 2015

Obiettivo 2017

Obiettivo 2018

Obiettivo 2019

Migliorare le competenze ed abilità dei lavoratori

% contratti di apprendistato stipulati /totale contratti stipulati in un anno nella fascia di età 15-29 anni

% contratti di apprendistato /totale contratti (per anno) nella fascia di età 15-29 anni

% estrazioni COB

15% 15% 13%* 13%

* l'abbassamento solo prudenziale della percentuale dell'apprendistato dal 15%, al 13% diciamo che l'effetto è dato da:: 1) contrazione della stipula dei contratto causa Job Act, in poche parole i consulenti del lavoro proporranno altri contratti più convenienti perché meno onerosi nella loro applicazione 2) potrebbe esserci un piccolo incremento per l'introduzione dell'alternanza scuola - lavoro proposto dal MIUR sul 1° livello art43 con la sperimentazione del duale (in ordine alle centinaia di contratti) 3) riforma DELRIO sulle province e impatti della convenzione con MLPS sulla gestione dei CPI che comporta una riduzione del personale dedicato nelle province alla

gestione dell'apprendistato di 2° livello (cataloghi offerta formativa su Sintesi)

Programma 3 Sostegno all’occupazione

Risorse 2017-2019

Principale destinazione risorse

2017 2018 2019

83.570.567,03 58.905.034,97 59.565.313,00

Risorse per l'inserimento di lavoratori svantaggiati nell'ambito dell'azione di sistema welfare to work per le politiche di reimpiego

Risultati Attesi (altri)

RA 170. Promozione dell’invecchiamento attivo sostenendo il passaggio intergenerazionale RA 171. Valorizzazione della contrattazione di secondo livello sostenendo la flessibilità organizzativa e il miglioramento della produttività aziendale RA 172. Valorizzazione e promozione di interventi volti a prevenire le crisi aziendali e a garantire interventi integrati

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170

RA 173. Promozione di misure per sostenere l'occupazione e l'occupabilità femminile

Destinatari Imprese e lavoratori NB: Alcune azienda a fronte di un senior in uscita, assumeranno 2/3 junior. Il monte ore rimane uguale

Programma 4 Politica regionale unitaria per il lavoro e la formazione professionale

Risorse 2017-2019 Principale destinazione risorse

2017 2018 2019

4.094.201,00 4.094.201,00 4.094.201,00

Risorse per l'inserimento di lavoratori svantaggiati nell'ambito dell'azione di sistema welfare to work per le politiche di reimpiego

Risultati Attesi (altri) RA 174. Econ.15.4 Promozione dell’occupazione con particolare riguardo ai giovani, alle donne e agli over 40 RA 175. Econ.15.4 Promozione della mobilità internazionale del capitale umano (studenti, apprendisti, lavoratori e imprenditori), anche mediante accordi e reti internazionali RA 176. Promozione della ricollocazione di lavoratori espulsi o in fase di espulsione dal mercato del lavoro, attraverso servizi personalizzati e orientati alle richieste delle imprese RA 177. Attivazione del fondo di garanzia quale strumento per l’anticipazione sociale della CIG.

Obiettivi Indicatore Formula UdM Fonte Dato 2015

Obiettivo 2017

Obiettivo 2018

Obiettivo 2019

Sostegno al passaggio intergenerazionale

N Adesioni attraverso INPS di soggetti interessati all’attivazione del ponte generazionale

N. soggetti coinvolti (persone in uscita e in ingresso - mercato del lavoro)

N RL 103 36 usc 46 ent

36 usc 46 ent

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171

Destinatari Imprese e lavoratori

Ente Sireg Coinvolti ARIFL in supporto alla progettazione degli interventi della misura Dote Unica Lavoro (senza trasferimento di risorse specifiche)

Obiettivi Indicatore Formula UdM Fonte Dato 2015 Obiettivo 2017

Obiettivo 2018

Obiettivo 2019

Consolidare l’integrazione delle politiche attive e passive per il lavoro in relazione ai fabbisogni occupazionali delle imprese, per favorire l’inserimento lavorativo

Percentuale inserimenti occupazionali su doti attivate e concluse (soggetti disoccupati, ammortizzati e giovani 15-29 anni)

Percentuale inserimenti occupazionali su doti attivate e concluse (soggetti disoccupati, ammortizzati e giovani 15-29 anni)

% RL nd 23% 23% 24%

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172

MISSIONE 16 AGRICOLTURA, POLITICHE AGROALIMENTARI E PESCA

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173

Programma 1 Sviluppo del settore agricolo e del sistema agroalimentare

Risorse 2017-2019 Principale destinazione risorse

2017 2018 2019

90.766.135,79 74.532.143,00 73.860.951,00

Sviluppo della ricerca, del trasferimento dell’innovazione e della qualità in campo agricolo e agroalimentare

Anticipazioni finanziarie a OPR

Spese per la gestione dell’Organismo Pagatore

Cofinanziamento regionale per investimenti per l'attuazione del piano di sviluppo rurale 2007/2013

Abbattimento dei costi burocratici e oneri fiscali e sviluppo servizi di business per l’impresa tramite sviluppo ed attivazione di nuovi strumenti informativi a servizio delle imprese agricole ed agroalimentari

Supporto all’aggregazione delle imprese e recupero del peso del settore primario nelle filiere di qualità

Tutela, promozione e sicurezza delle filiere agroalimentari e forestali

Sviluppo dell’export dell’agroalimentare lombardo: azioni coordinate nell’ambito di Expo 2015 e ricerca nuovi mercati

Direttiva nitrati: azioni per la revisione in ambito macroregionale delle aree vulnerabili; confronto politico con la Commissione Europea per la revisione della normativa

Servizio fitosanitario: rilancio e attuazione del Piano regionale

Azioni a tutela della risorsa suolo agricolo e per l’azzeramento del consumo di suolo

Sostegno all’agricoltura di montagna e alle azioni di Sviluppo locale e di valorizzazione e fruizione del territorio rurale

Sostegno alla filiera del bosco – legno e tutela del patrimonio forestale demaniale

Revisione della pianificazione e della normativa in materia venatoria

Azioni a sostegno dell’attività piscatoria professionale e dilettantistica

Contributo per il funzionamento di ERSAF.

Risultati Attesi Strategici 2017

RA 96B Programmazione politiche agricole regionali. Presidio dei tavoli negoziali RA 97B Attuazione del Programma di Sviluppo Rurale 2014/20 - Attuazione del PSR 2014 - 2020: raggiungimento del target N+3

Direzione Responsabile: Direzione Generale Agricoltura

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174

RA 105 Tutela, promozione, sicurezza e sviluppo delle produzioni agricole, agroalimentari e forestali di qualità e biologiche nonché sviluppo di progetti integrati di filiera e di area - Definizione e approvazione del Piano di promozione - Realizzazione di almeno 3 iniziative sull'estero RA 109 Potenziamento del Servizio Fitosanitario: attuazione del Piano Fitosanitario regionale triennale, prevenzione, lotta obbligatoria alle malattie della piante, monitoraggio e sviluppo del polo unico per la diagnostica di qualità e divulgazione dei risultati - Analisi delle criticità della vigente organizzazione - Proposta di un nuovo modello di governance - Approvazione del programma fitosanitario triennale 2018 - 2020

Risultati Attesi (altri)

RA 98. Tutela della redditività d’impresa tramite erogazione dei premi PAC, agevolazioni per l’accesso al credito, sviluppo dei

sistemi assicurativi, dei servizi di sostituzione e sostegno agli investimenti aziendali

RA 99. Abbattimento dei costi burocratici

100. Econ.16.1 Revisione e riordino delle deleghe e delle competenze pubbliche in campo agricolo in applicazione della

legge Delrio ed entrata a regime delle funzioni UTR (con particolare riguardo alle attività in materia di agricoltura, foreste, caccia,

pesca, foreste)

RA 101. Sviluppo della ricerca e del trasferimento dell’innovazione in campo agricolo, agroalimentare e forestale

RA 102. Ridefinizione del sistema dei servizi di consulenza e dell’assistenza tecnica in agricoltura RA 103. Sviluppo

dell’imprenditoria giovanile

RA 103. Sviluppo dell’imprenditoria giovanile

RA 104. Supporto all’aggregazione delle imprese e recupero del peso del settore primario nelle filiere di qualità anche con

l’applicazione delle Organizzazioni Comuni di Mercato

RA 106b. Supporto alle esportazioni e accesso verso nuovi mercati, lotta alla contraffazione e azioni per la sensibilizzazione dei

giovani in tema di alimentazione e buone pratiche agricole

RA 107b. Supporto alle imprese nella Gestione del rischio in agricoltura per danni da calamità naturali , epizozie e fitopatie e azioni

per la riduzione dei rischi ambientali

RA 108b. Applicazione della Direttiva nitrati, delle buone pratiche agricole e delle misure del PSR per la tutela delle risorse idriche

RA 110. Azioni a tutela della risorsa suolo agricolo e per l’azzeramento del consumo di suolo e sviluppo dell’agricoltura conservativa

RA 111. Sviluppo rurale delle aree svantaggiate e dell’agricoltura di montagna

RA 112. Sostegno e promozione della filiera bosco - legno e tutela del patrimonio forestale demaniale

RA 113b. Attuazione di politiche di sviluppo locale nelle aree rurali e e di sviluppo della multifunzionalità

RA 114. Regolazione della materia venatoria e tutela e gestione della fauna selvatica

RA 115. Azioni a sostegno dell’attività piscatoria professionale e dilettantistica, tutela delle rotte migratorie e promozione del

consumo di pesce a km zero RA 116. Supporto allo sviluppo del Turismo Rurale e delle imprese di Agriturismo

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175

Destinatari Imprese ed operatori del settore agricolo e agroalimentare.

Obiettivi Indicatore Formula UdM Fonte Dato 2015 Obiettivo 2017

Obiettivo 2018

Obiettivo 2019

Attuazione Politica Comunitaria 2014/2020

PAC: numero imprese che ne hanno usufruito

N imprese N RL 34.000 30.000 30.000 30.000

Sostegno alla competitività del settore agricolo

Fondi spesi/totale fondi disponibili

Fondi spesi/totale fondi disponibili

% RL 100 100 100 100

Programma 2 Caccia e pesca

Risorse 2017-2019

2017 2018 2019

2.375.239,00 2.275.239,00 1.775.239,00

Risultati Attesi (altri) RA 114. Revisione della pianificazione e della normativa in materia venatoria

RA 115. Azioni a sostegno dell’attività piscatoria professionale e dilettantistica, tutela delle rotte migratorie e promozione del consumo

di pesce a km zero

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176

Destinatari

Cittadini

Obiettivi Indicatore Formula UdM Fonte Dato 2015 Obiettivo 2017

Obiettivo 2018

2019

Sostegno dell’attività piscatoria professionale e dilettantistica

Fondi spesi/totale fondi disponibili

Fondi spesi/totale fondi disponibili

% RL 100 100 100 100

Programma 3 Politica regionale unitaria per l'agricoltura, i sistemi agroalimentari, la caccia e la pesca

Risorse 2017-2019

2017 2018 2019

1.200.060,00 1.159.335,00 749.156,00

Obiettivi Operativi64 Supporto alla gestione e monitoraggio PSR 2014-20 ai fini della efficienza della spesa ed efficacia della programmazione

Destinatari

Ditte assegnataria incarico assistenza tecnica e valutazione PSR2014-20

64 Per questo programma non sono previsti per il 2015 Obiettivi di carattere strategico, ma unicamente obiettivi operativi

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177

Obiettivi Indicatore Formula UdM Fonte Dato 2015

Obiettivo 2017

Obiettivo 2018

Obiettivo 2019

Supporto alla gestione e montoraggio avanzamento PSR 2014 - 20

Gare assegnate N. Gare assegnate N RL 2 0 0 0

Approvazione R.A R.A. N. R.A 0 1 1 1

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178

MISSIONE 17 ENERGIA E DIVERSIFICAZIONE DELLE FONTI ENERGETICHE

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179

Programma 1 Fonti Energetiche

Risorse 2017-201965 Principale destinazione risorse

2017 2018 2019

56.582.287,00 31.452.628,00 54.295.318,00

Risorse destinate all’AQST Provincia di Sondrio

Risorse destinate all’accordo quadro “Accordo di programma ambiente ed energia”

Risultati Attesi

Strategici 2017 RA 118. Promozione dell’edilizia sostenibile

- Agevolazione di interventi di riqualificazione energetica mediante azioni normative

- Regolare avanzamento delle attività connesse ai bandi per la riqualificazione energetica degli edifici pubblici

RA 119. Programma Energetico Ambientale Regionale - Relazione di monitoraggio sull’attuazione del PEAR, con

incluso l’aggiornamento degli scenari energetici - Azioni per l’efficienza energetica dell’illuminazione

pubblica

Direzione Responsabile: Direzione Generale Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile

Risultati Attesi (altri) RA 117. Incentivazione dell'efficienza energetica e delle fonti rinnovabili RA 119. Programma Energetico Ambientale Regionale RA 120. Sviluppo di filiere a basso impatto ambientale

Destinatari Provincia di Sondrio

Enti locali

Consorzi di bonifica

Obiettivi Indicatore Formula UdM Fonte Dato 2015

Obiettivo 2017

Obiettivo 2018

Obiettivo 2019

Riduzione del fabbisogno energetico degli edifici residenziali

EPgl,nren (energia globale non rinnovabile)7

= KWh/mq Cened 249,44

244,93 240,03 235,23

65 Nel totale delle risorse sono considerati anche i trasferimenti di risorse agli Enti (canoni idrici) che non sono stati rappresentati con un indicatore; trattandosi di “puri

trasferimenti” si possono solo individuare indicatori di carattere finanziario

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180

MISSIONE 18 RELAZIONI CON LE ALTRE AUTONOMIE TERRITORIALI E LOCALI

Programma 1 Relazioni finanziarie con le altre autonomie territoriali

Risorse 2017-2019 2017 2018 2019

73.420.680,01 42.484.581,78 59.983.082,00

Principale destinazione risorse

Contributi alla gestione associata dei servizi comunali

Fondo sperimentale di riequilibrio relativo alla compartecipazione della tassa automobilistica

Programmazione Negoziata

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181

Iniziative emblematiche

Risultati Attesi Strategici 2017

RA 35. Semplificazione della normativa regionale in tema di Gestioni Associate Modifiche alla disciplina regionale in tema di gestioni associate delle funzioni comunali, di forme associative e di fusioni tra comuni in coerenza con la evoluzione del quadro normativo statale RA 37 Attuazione di interventi per l’efficienza e affiancamento agli Enti Locali: Gestioni Associate e fusioni di Comuni Garantire la necessaria sincronia tra le attività del Sistema UTR a supporto della Gestione Associata di funzioni e servizi e le azioni regionali correlate all'esito referendario e all'attuazione della Legge Delrio RA 38 Consolidamento dei nuovi assetti organizzativi degli UTR e affinamento del loro ruolo - Realizzazione presso gli UTR di incontri con i principali

stakeholder di Regione Lombardia - Assicurare la continua congruenza tra il modello organizzativo

del Sistema UTR e l'evoluzione del quadro normativo nazionale e regionale in materia di riassetto territoriale e di allocazione delle funzioni

RA 38b Garantire il miglior funzionamento possibile per gli enti provinciali alla luce delle rilevanti modifiche ex l 56/14 - Predisposizione di sintetica piattaforma per la richiesta di ulteriori

forme e condizioni particolari di autonomia per la Regione Lombardia nelle materie e secondo le procedure dell'art. 116, 3° comma cost. in vista ed in esito allo svolgimento del referendum consultivo regionale

- Interventi di ridefinizione dell'assetto delle funzioni delle province lombarde e della città metropolitana in coerenza con l'evoluzione della normativa statale e dello stato della finanza territoriale

Direzione Responsabile: DG Presidenza

Risultati Attesi (altri)

RA 33. Attuazione della Macroregione del Nord

RA 36. Semplificazione e digitalizzazione di procedure amministrative degli Enti Locali

Destinatari Cittadini, imprese, altre PA e Associazioni

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182

Obiettivi Indicatore Formula UdM Fonte Dato 2015 Obiettivo 2017

Obiettivo 2018

Obiettivo 2019

Ottimizzazione delle funzioni rese dalla Pubblica Amministrazione

N. dei servizi gestione associata e percorsi fusione attivati

N. dei servizi di gestione associata attivati (dato incrementale)

N. RL 764 800 810 815

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183

MISSIONE 19 RELAZIONI INTERNAZIONALI

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184

Programma 1 Relazioni internazionali e Cooperazione allo sviluppo

Risorse 2017-2019

Principale destinazione risorse

2017 2018 2019

6.797.917,00 6.029.424,00 2.010.483,00

Contributi a Expo 2015 Spa

Partecipazione al capitale sociale di Arexpo

Risultati Attesi Strategici 2017

RA 43 Sviluppo di rapporti internazionali istituzionali e di supporto allo sviluppo economico - Organizzazione di almeno 3 missioni internazionali e 20 incontri

con le istituzioni diplomatiche dei paesi esteri.

RA 48 Valorizzazione e riqualificazione del sito espositivo (fase post-Expo) - Definizione, in raccordo con la Società Arexpo, degli strumenti e

procedimenti amministrativi per l'avvio delle operazioni di sviluppo e riqualificazione delle aree dell'ex sito espositivo volte alla realizzazione delle attrezzature pubbliche e di interesse pubblico o generale del “Parco della Scienza, del Sapere e dell’Innovazione”, a partire dal progetto “Human Technopole” e dal Campus dell'Università degli Studi di Milano.

- Individuazione degli elementi chiave (procedurali e tecnici) per garantire la sostenibilità ambientale nella definizione del Masterplan per il post Expo, in raccordo con Presidenza e società Arexpo

Direzione Responsabile: DG Presidenza Direzione Responsabile: DG Presidenza

Direzione Responsabile: Direzione Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile

Risultati Attesi (altri) RA 44. Consolidamento delle relazioni con le istituzioni europee

RA 45. Rafforzamento delle reti internazionali

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185

RA 46. Innovazione degli interventi di cooperazione allo sviluppo

RA 47b. Macroregione italiana ed europea: promozione di reti e apertura internazionale, a partire da EXPO

Destinatari Cittadini, imprese, altre PA, Associazioni

Obiettivi Indicatore Formula UdM Fonte Dato 2015

Obiettivo 2017

Obiettivo 2018

Obiettivo 2019

Valorizzazione dell’area e delle opere del sito espositivo nella fase transitoria del post-Expo – Riattivazione del Cardo (cd. “Fast Post Expo”)

Realizzazione “Human Technopole”

Strutture attivate/da completare

N. Progetto esecutivo (DPCM

16/09/2016)

// 50%

Insediamento operatori “Human Technopole”

Risorse umane impiegate N. Progetto esecutivo (DPCM

16/09/2016)

40 280

Investimenti complessivi attivati a fronte del contributo regionale

Investimenti complessivi attivati

MLN€ Arexpo SpA

40 50

N. visitatori Cardo N. visitatori Cardo N. Arexpo SpA

75.000 100.000

Progetti realizzati N. Progetti realizzati N. Arexpo SpA

5 10

Strutture riqualificate con contributi regionali

N. Strutture riqualificate con contributi regionali

N Arexpo SpA

5 10

Posizionamento internazionale di Regione Lombardia

Sviluppo delle relazioni avviate durante Expo 2015 attraverso missioni, incontri ed eventi internazionali

N. delle missioni, degli incontri e degli eventi

internazionali

N RL 20 20

Posizionamento internazionale di Regione Lombardia

Sviluppo delle relazioni avviate durante Expo 2015 attraverso missioni, incontri ed eventi internazionali

N. delle missioni, degli incontri e degli eventi

internazionali

N RL 20 20

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186

Programma 2 Cooperazione territoriale

Risorse 2017-2019

Principale destinazione risorse

2017 2018 2019

16.250.957,55 17.168.414,60 14.413.125,00

Cooperazione transfrontaliera 2007-2013

Risultati Attesi

RA 29. Interventi territoriali integrati

Destinatari Cittadini, altre PA, associazioni

Obiettivi Indicatore Formula UdM Fonte Dato 2014

Obiettivo 2017

Obiettivo 2018

Obiettivo 2019

Sviluppo della politica di coesione territoriale attraverso una spesa rigorosa ed efficace

N. Progetti con chiusura contabile e decreto rideteminazione finale P.O. Italia Svizzera 2007 – 2013 (Assi 1-2-3)

N. Progetti con chiusura contabile e decreto rideteminazione finale

N RL 17066 170 (con

chiusura definitiva

degli ultimi 18 progetti)

/ /

Sviluppo della politica di coesione territoriale attraverso una spesa rigorosa ed efficace

N. Progetti approvati P.C. Italia Svizzera 2014/2020 (Assi 1-2-3-4-5)

N. Progetti valutati con i diversi bandi

N RL /

40 45 35

66 Numero progetti necessario a riutilizzo ulteriori economie che si creeranno

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187

ALTRE MISSIONI

MISSIONE PROGRAMMA COMMENTO

20. Fondi e accantonamenti

1. Fondo di riserva Indicatore non applicabile Questo programma è composto da capitoli finalizzati ad agevolare la partecipazione regionale a bandi europei assicurando la copertura della quota di cofinanziamento richiesta dalla UE per progetti proposti e gestiti, qualora approvati, dalle diverse Direzioni Generali.

2. Fondo svalutazione crediti Indicatore non applicabile

3. Altri Fondi Indicatore non applicabile

50. Debito pubblico

1. Quota interessi ammortamento mutui e prestiti obbligazionari

Indicatore non applicabile

2. Quota capitale ammortamento mutui e prestiti obbligazionari

Indicatore non applicabile

60. Anticipazioni finanziarie

1. Restituzione anticipazioni di tesoreria

Indicatore non applicabile

99. Servizi per conto terzi

1. Servizi per conto terzi - Partite di giro

Indicatore non applicabile

2. Anticipazioni per il finanziamento del sistema sanitario nazionale

Indicatore non applicabile

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188

OBIETTIVI STRATECIGI TRASVERSALI

Risultati Attesi Strategici 2016

COMUNICAZIONE E RELAZIONI ESTERNE

- Realizzazione di attività di comunicazione ad hoc per la diffusione dei risultati della Legislatura in corso

- Realizzazione del Piano di comunicazione - Attuazione del sistema di portali Internet di RL (completamento del

sistema del nuovo portale e coordinamento minisiti; chiusura vecchia piattaforma; attivazione di strumenti di monitoraggio reputation e sentiment)

VALUTAZIONE ATTUAZIONE PRS

- Verifica dell attuazione del PRS e rendicontazione di legislatura dei Principali Risultati Attesi (RA)

PROGRAMMAZIONE NEGOZIATA

- Definizione degli atti negoziali in fase di avvio (ADP relativo circolo Sestese a Sesto Calende, predisposizione del Piano Territoriale del Parco dello Stelvio e Atto Integrativo ADP per la valorizzazione delle aree ex Fiat Alfa Romeo, ADP Competitività

CONTROLLO DI GESTIONE Consolidamento del modello di controllo di gestione in relazione ai centri di responsabilità e centri di intervento e strutturazione del conseguente del sistema informativo di supporto;

Direzione Responsabile: DG Presidenza

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2017 2018 2019 2017 2018 2019 2017 2018 2019

11.1 Incidenza spese rigide (disavanzo, personale e debito)

su entrate correnti (*)[Disavanzo iscritto in spesa + Stanziamenti competenza (Macroaggregati 1.1 "Redditi di lavoro dipendente" + 1.7 "Interessi passivi" + Titolo 4 "Rimborso prestiti" + "IRAP" [pdc U.1.02.01.01] – FPV entrata concernente il Macroaggregato 1.1 + FPV spesa concernente il Macroaggregato 1.1)] / (Stanziamenti di competenza deiprimi tre titoli delle Entrate + Utilizzo Fondo anticipazioni di liquidità del DL 35/2013) (*)

1,58% 1,59% 2,02% 0,23% 0,23% 0,23% 1,35% 1,37% 1,80%

22.1 Indicatore di realizzazione delle previsioni di

competenza concernenti le entrate correntiMedia accertamenti primi tre titoli di entrata nei tre esercizi precedenti /Stanziamenti di competenza dei primi tre titoli delle "Entrate correnti" (4)

100,84% 101,60% 101,83%

2.2 Indicatore di realizzazione delle previsioni di cassa corrente

Media incassi primi tre titoli di entrata nei tre esercizi precedenti / Stanziamenti di cassa dei primi tre titoli delle "Entrate correnti" (4)

60,65%

2.3 Indicatore di realizzazione delle previsioni di competenza concernenti le entrate proprie

Media accertamenti nei tre esercizi precedenti (pdc E.1.01.00.00.000 "Tributi" – E.1.01.04.00.000 "Compartecipazioni di tributi" + E.3.00.00.00.000 "Entrate extratributarie") / Stanziamenti di competenza dei primi tre titoli delle "Entrate correnti" (4)

91,72% 92,41% 92,62%

2.4 Indicatore di realizzazione delle previsioni di cassa concernenti le entrate proprie

Media incassi nei tre esercizi precedenti (pdc E.1.01.00.00.000 "Tributi" – "Compartecipazioni di tributi" E.1.01.04.00.000 + E.3.00.00.00.000 "Entrate extratributarie") / Stanziamenti di cassa dei primi tre titoli delle "Entrate correnti" (4)

54,82%

33.1 Incidenza spesa personale sulla spesa corrente

(Indicatore di equilibrio economico-finanziario)Stanziamenti di competenza (Macroaggregato 1.1 + IRAP [pdc U.1.02.01.01] – FPV entrata concernente il Macroaggregato 1.1 + FPV spesa concernente il Macroaggregato 1.1) /Stanziamenti competenza (Spesa corrente – FCDE corrente – FPV di entrata concernente il Macroaggregato 1.1 + FPV spesa concernente ilMacroaggregato 1.1)

0,85% 0,86% 0,87% 0,04% 0,04% 0,04% 5,53% 6,00% 6,19%

INDICATORI FINANZIARI

VALORE INDICATORE (indicare tante colonne quanti sono gli eserci considerati nel bilancio di previsione)

(dati percentuali)

TOTALE MISSIONI

Indicatori sintetici

DEFINIZIONETIPOLOGIA INDICATORE SOLO PER MISSIONE 13 - TUTELA DELLA SALUTE

TUTTE LE SPESE AL NETTO MISSIONE 13

Rigidità strutturale di bilancio

Entrate correnti

Spese di personale

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2017 2018 2019 2017 2018 2019 2017 2018 2019

INDICATORI FINANZIARI

VALORE INDICATORE (indicare tante colonne quanti sono gli eserci considerati nel bilancio di previsione)

(dati percentuali)

TOTALE MISSIONI

Indicatori sintetici

DEFINIZIONETIPOLOGIA INDICATORE SOLO PER MISSIONE 13 - TUTELA DELLA SALUTE

TUTTE LE SPESE AL NETTO MISSIONE 13

3.2 Incidenza del salario accessorio ed incentivante rispetto al totale della spesa di personale

Indica il peso delle componenti afferenti la contrattazione decentrata dell'ente rispetto al totale dei redditi da lavoro

Stanziamenti di competenza (pdc 1.01.01.004 + 1.01.01.008 "indennitàe altri compensi al personale a tempo indeterminato e determinato"+ pdc 1.01.01.003 + 1.01.01.007 "straordinario al personale a tempo indeterminato e determinato" + FPV in uscita concernente il Macroaggregato 1.1 – FPV di entrata concernente il Macroaggregato 1.1) / Stanziamenti di competenza (Macroaggregato 1.1 + pdc 1.02.01.01 "IRAP"– FPV di entrata concernente il Macroaggregato 1.1 + FPV spesa concernente il Macroaggregato 1.1)

3.3 Incidenza della spesa di personale con forme di contratto flessibile

Indica come gli enti soddisfano le proprie esigenze di risorse umane, mixando le varie alternative contrattuali più rigide (personale dipendente) o meno rigide (forme di lavoro flessibile)

Stanziamenti di competenza (pdc U.1.03.02.010 "Consulenze" + pdc U.1.03.02.12 "lavoro flessibile/LSU/Lavoro interinale") /Stanziamenti di competenza (Macroaggregato 1.1 "Redditi di lavoro dipendente" + pdc U.1.02.01.01 "IRAP" + FPV in uscita concernente il Macroaggregato 1.1 – FPV in entrata concernente il Macroaggregato 1.1)

1,86% 1,70% 1,57% 8,57% 8,57% 8,57% 1,60% 1,43% 1,30%

3.4 Spesa di personale procapite

(Indicatore di equilibrio dimensionale in valore assoluto)

Stanziamenti di competenza (Macroaggregato 1.1 + IRAP [pdc 1.02.01.01] – FPV entrata concernente il Macroaggregato 1.1 + FPV spesa concernente il Macroaggregato 1.1 ) / popolazione residente (Popolazione al 1° gennaio dell'esercizio di riferimento o, se non disponibile, al 1° gennaio dell'ultimo anno disponibile)

18,84 18,80 18,78 0,70 0,70 0,70 18,14 18,10 18,08

44.1 Indicatore di esternalizzazione dei servizi Stanziamenti di competenza (pdc U.1.03.02.15.000 "Contratti di

servizio pubblico" + pdc U.1.04.03.01.000 "Trasferimenti correnti a imprese controllate" + pdc U.1.04.03.02.000 "Trasferimenti correnti a altre imprese partecipate") al netto del relativo FPV di spesa / totale stanziamenti di competenza spese Titolo I al netto del FPV

3,20% 3,27% 3,10% 0,00% 0,00% 0,00% 3,20% 3,27% 3,10%

55.1 Incidenza degli interessi passivi sulle entrate correnti

(che ne costituiscono la fonte di copertura)Stanziamenti di competenza Macroaggregato 1.7 "Interessi passivi" / Stanziamenti di competenza primi tre titoli ("Entrate correnti")

0,45% 0,45% 0,68% 0,13% 0,13% 0,12% 2,00% 2,06% 3,54%

5.2 Incidenza degli interessi sulle anticipazioni sul totale degli interessi passivi

Stanziamenti di competenza voce del piano dei conti finanziario U.1.07.06.04.000 "Interessi passivi su anticipazioni di tesoreria" / Stanziamenti di competenza Macroaggregato 1.7 "Interessi passivi"

1,10% 1,13% 0,74% 4,14% 4,28% 4,44% 0,13% 0,13% 0,08%

5.3 Incidenza degli interessi di mora sul totale degli interessi passivi

Stanziamenti di competenza voce del piano dei conti finanziario U.1.07.06.02.000 "Interessi di mora" / Stanziamenti di competenza Macroaggregato 1.7 "Interessi passivi"

6 Investimenti

Esternalizzazione dei servizi

Interessi passivi

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2017 2018 2019 2017 2018 2019 2017 2018 2019

INDICATORI FINANZIARI

VALORE INDICATORE (indicare tante colonne quanti sono gli eserci considerati nel bilancio di previsione)

(dati percentuali)

TOTALE MISSIONI

Indicatori sintetici

DEFINIZIONETIPOLOGIA INDICATORE SOLO PER MISSIONE 13 - TUTELA DELLA SALUTE

TUTTE LE SPESE AL NETTO MISSIONE 13

6.1 Incidenza investimenti su spesa corrente e in conto capitale

Totale stanziamento di competenza Macroaggregati 2.2 + 2.3 al netto dei relativi FPV / Totale stanziamento di competenza titolo 1 e 2 della spesa al netto del FPV

5,72% 3,46% 1,48% 1,38% 0,14% 0,16% 24,77% 19,89% 9,14%

6.2 Investimenti diretti procapite(Indicatore di equilibrio dimensionale in valore assoluto)

Stanziamenti di competenza per Macroaggregato 2.2 "Investimenti fissi lordi e acquisto di terreni" al netto del relativo FPV / popolazione residente (al 1° gennaio dell'esercizio di riferimento o, se non disponibile, al 1° gennaio dell'ultimo anno disponibile)

7,07 3,10 3,59 7,07 3,10 3,59

6.3 Contributi agli investimenti procapite(Indicatore di equilibrio dimensionale in valore assoluto)

Stanziamenti di competenza Macroaggregato 2.2 Contributi agli investimenti al netto del relativo FPV / popolazione residente (al 1° gennaio dell'esercizio di riferimento o, se non disponibile, al 1° gennaio dell'ultimo anno disponibile)

126,58 75,08 28,85 26,23 2,57 2,94 100,34 72,50 25,90

6.4 Investimenti complessivi procapite (Indicatore di equilibrio dimensionale in valore assoluto)

Totale stanziamenti di competenza per Macroaggregati 2.2 "Investimenti fissi lordi e acquisto di terreni" e 2.3 "Contributi agli investimenti" al netto dei relativi FPV / popolazione residente (al 1° gennaio dell'esercizio di riferimento o, se non disponibile, al 1° gennaio dell'ultimo anno disponibile)

133,65 78,17 32,44 26,23 2,57 2,94 107,41 75,60 29,50

6.5 Quota investimenti complessivi finanziati dal risparmio corrente

Margine corrente di competenza / Stanziamenti di competenza (Macroaggregato 2.2 "Investimenti fissi lordi e acquisto di terreni" + Macroaggregato 2.3 "Contributi agli investimenti") (10)

11,98% 31,89% 31,15% 37,58% 542,30% 343,47% 17,58% 33,89% 34,25%

6.6 Quota investimenti complessivi finanziati dal saldo positivo delle partite finanziarie

Saldo positivo di competenza delle partite finanziarie / Stanziamenti di competenza (Macroaggregato 2.2 "Investimenti fissi lordi e acquisto di terreni" + Macroaggregato 2.3 "Contributi agli investimenti") (10)

2,65% 4,93% 6,33% 8,32% 83,86% 69,82% 3,89% 5,24% 6,96%

6.7 Quota investimenti complessivi finanziati da debito Stanziamenti di competenza (Titolo 6"Accensione di prestiti" - Categoria 6.02.02 "Anticipazioni" - Categoria 6.03.03 "Accensione prestiti a seguito di escussione di garanzie" - Accensioni di prestiti da rinegoziazioni) / Stanziamenti di competenza (Macroaggregato 2.2 "Investimenti fissi lordi e acquisto di terreni" + Macroaggregato 2.3 "Contributi agli investimenti") (10)

6,32% 19,82% 9,27%

7 Debiti non finanziari7.1 Indicatore di smaltimento debiti commerciali Stanziamento di cassa (Macroaggregati 1.3 "Acquisto di beni e servizi"

+ 2.2 "Investimenti fissi lordi e acquisto di terreni") / stanziamenti di competenza e residui al netto dei relativi FPV (Macroaggregati 1.3 "Acquisto di beni e servizi" + 2.2 "Investimenti fissi lordi e acquisto di terreni")

90,00% 90,00% 90,00%

191

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2017 2018 2019 2017 2018 2019 2017 2018 2019

INDICATORI FINANZIARI

VALORE INDICATORE (indicare tante colonne quanti sono gli eserci considerati nel bilancio di previsione)

(dati percentuali)

TOTALE MISSIONI

Indicatori sintetici

DEFINIZIONETIPOLOGIA INDICATORE SOLO PER MISSIONE 13 - TUTELA DELLA SALUTE

TUTTE LE SPESE AL NETTO MISSIONE 13

7.2 Indicatore di smaltimento debiti verso altre amministrazioni pubbliche

Stanziamento di cassa [Trasferimenti correnti a Amministrazioni Pubbliche (U.1.04.01.00.000) + Trasferimenti di tributi (U.1.05.00.00.000) + Fondi perequativi (U.1.06.00.00.000) + Contributi agli investimenti a Amministrazioni pubbliche (U.2.03.01.00.000) + Altri trasferimenti in conto capitale (U.2.04.01.00.000 + U.2.04.11.00.000 + U.2.04.16.00.000 + U.2.04.21.00.000)] / stanziamenti di competenza e residui, al netto dei relativi FPV, dei [Trasferimenti correnti a Amministrazioni Pubbliche (U.1.04.01.00.000) + Trasferimenti di tributi (U.1.05.00.00.000) + Fondi perequativi (U.1.06.00.00.000) + Contributi agli investimenti a Amministrazioni pubbliche (U.2.03.01.00.000) + Altri trasferimenti in conto capitale (U.2.04.01.00.000 + U.2.04.11.00.000 + U.2.04.16.00.000 + U.2.04.21.00.000)]

90,00% 90,00% 90,00%

88.1 Incidenza estinzioni debiti finanziari (Totale competenza Titolo 4 della spesa) / Debito da finanziamento al

31/12 dell'esercizio precedente (2)3,12% 3,29% 5,54% 0,97% 1,01% 1,05% 2,15% 2,28% 4,49%

8.2 Sostenibilità debiti finanziari Stanziamenti di competenza [1.7 "Interessi passivi" – "Interessi di mora" (U.1.07.06.02.000) – "Interessi per anticipazioni prestiti" (U.1.07.06.04.000)]+ Titolo 4 della spesa – (Entrate categoria 4.02.06 "Contributi agli investimenti direttamente destinati al rimborso dei prestiti da amministrazioni pubbliche + Trasferimenti in conto capitale per assunzione di debiti dell'amministrazione da parte di amministrazioni pubbliche (E.4.03.01.00.000) + Trasferimenti in conto capitale da parte di amministrazioni pubbliche per cancellazione di debiti dell'amministrazione (E.4.03.04.00.000))] / Stanziamenti competenza titoli 1, 2 e 3 delle entrate

0,66% 0,67% 1,14% 0,19% 0,19% 0,19% 0,47% 0,48% 0,95%

8.3 Indebitamento procapite (in valore assoluto) Debito di finanziamento al 31/12 (2) / popolazione residente (al 1° gennaio dell'esercizio di riferimento o, se non disponibile, al 1° gennaio dell'ultimo anno disponibile)

191,35 191,35 191,35 191,35 191,35 191,35 191,35 191,35 191,35

99.1 Incidenza quota libera di parte corrente nell'avanzo

presuntoQuota libera di parte corrente dell'avanzo presunto/Avanzo di amministrazione presunto (6)

9.2 Incidenza quota libera in c/capitale nell'avanzo presunto

Quota libera in conto capitale dell'avanzo presunto/Avanzo di amministrazione presunto (7)

9.3 Incidenza quota accantonata nell'avanzo presunto Quota accantonata dell'avanzo presunto/Avanzo di amministrazione presunto (8)

9.4 Incidenza quota vincolata nell'avanzo presunto Quota vincolata dell'avanzo presunto/Avanzo di amministrazione presunto (9)

10

Composizione avanzo di amministrazione presunto dell'esercizio precedente (5)

Debiti finanziari

Disavanzo di amministrazione presunto dell'esercizio precedente

192

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2017 2018 2019 2017 2018 2019 2017 2018 2019

INDICATORI FINANZIARI

VALORE INDICATORE (indicare tante colonne quanti sono gli eserci considerati nel bilancio di previsione)

(dati percentuali)

TOTALE MISSIONI

Indicatori sintetici

DEFINIZIONETIPOLOGIA INDICATORE SOLO PER MISSIONE 13 - TUTELA DELLA SALUTE

TUTTE LE SPESE AL NETTO MISSIONE 13

10.1 Quota disavanzo che si prevede di ripianare nell'esercizio

Disavanzo iscritto in spesa del bilancio di previsione / Totale disavanzo di amministrazione di cui alla lettera E dell'allegato riguardante il risultato di amministrazione presunto (3)

10.2 Sostenibilità patrimoniale del disavanzo presunto Totale disavanzo di amministrazione di cui alla lettera E dell'allegato riguardante il risultato di amministrazione presunto (3) / Patrimonio netto (1)

10.3 Sostenibilità disavanzo a carico dell'esercizio Disavanzo iscritto in spesa del bilancio di previsione / Competenza dei titoli 1, 2 e 3 delle entrate

8,83%

10.4 Quota disavanzo presunto derivante da debito autorizzato e non contratto

Disavanzo derivante da debito autorizzato e non contratto/Disavanzo di amministrazione di cui alla lettera E dell'allegato al bilancio di previsione riguardante il risultato di amministrazione presunto

100,00%

1111.1 Utilizzo del FPV (Fondo pluriennale vincolato corrente e capitale iscritto in entrata del

bilancio - Quota del fondo pluriennale vincolato non destinata ad essere utilizzata nel corso dell'esercizio e rinviata agli esercizi successivi) / Fondo pluriennale vincolato corrente e capitale iscritto in entrata nel bilancio

(Per il FPV riferirsi ai valori riportati nell'allegato del bilancio di previsione concernente il FPV, totale delle colonne a) e c)

60,48% 100,00% 60,48% 100,00%Fondo pluriennale vincolato

193

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2017 2018 2019 2017 2018 2019 2017 2018 2019

INDICATORI FINANZIARI

VALORE INDICATORE (indicare tante colonne quanti sono gli eserci considerati nel bilancio di previsione)

(dati percentuali)

TOTALE MISSIONI

Indicatori sintetici

DEFINIZIONETIPOLOGIA INDICATORE SOLO PER MISSIONE 13 - TUTELA DELLA SALUTE

TUTTE LE SPESE AL NETTO MISSIONE 13

1212.1 Incidenza partite di giro e conto terzi in entrata Totale stanziamenti di competenza per Entrate per conto terzi e partite

di giro / Totale stanziamenti primi tre titoli delle entrate

(al netto dell'anticipazione sanitaria erogata dalla Tesoreria dello Stato e dei movimenti riguardanti la GSA e i conti di tesoreria sanitari e non sanitari)

2,17% 2,10% 2,01%

12.2 Incidenza partite di giro e conto terzi in uscita Totale stanziamenti di competenza per Uscite per conto terzi e partite di giro / Totale stanziamenti di competenza del titolo I della spesa

(al netto del rimborso dell'anticipazione sanitaria erogata dalla Tesoreria dello Stato e dei movimenti riguardanti la GSA e i conti di tesoreria sanitari e non sanitari)

2,16% 2,11% 2,03% 16,65% 16,80% 16,80%

(5) Da compilare solo se la voce E dell'allegato al bilancio concernente il risultato di amministrazione presunto è positivo o pari a 0.

(1) Il Patrimonio netto è pari alla Lettera A) dell'ultimo stato patrimoniale passivo disponibile. In caso di Patrimonio netto negativo, l'indicatore non si calcola e si segnala che l'ente ha il patrimonio netto negativo. L'indicatore è elaborato a partire dal 2018, salvo per gli enti che hanno partecipato alla sperimentazione che lo elaborano a decorrere dal 2016. Le Autonomie speciali che adottano il DLgs 118/2011 dal 2016 elaborano l'indicatore a decorrere dal 2019.

(2) Il debito di finanziamento è pari alla Lettera D1 dell'ultimo stato patrimoniale passivo disponibile. L'indicatore è elaborato a partire dal 2018, salvo che per gli enti che hanno partecipato alla sperimentazione che lo elaborano a decorrere dal 2016. Le Autonomie speciali che adottano il DLgs 118/2011 dal 2016 elaborano l'indicatore a decorrere dal 2019.

(3) Indicatore da elaborare solo se la voce E dell'allegato a) al bilancio di previsione è negativo. Il disavanzo di amministrazione è pari all'importo della voce E. Ai fini dell'elaborazione dell'indicatore, non si considera il disavanzo tecnico di cui all'articolo 3, comma 13, del DLgs 118/2011 e il disavanzo da debito autorizzato e non contratto.

(4) La media dei tre esercizi precedenti è riferita agli ultimi tre consuntivi approvati o in caso di mancata approvazione degli ultimi consuntivi, ai dati di preconsuntivo. In caso di esercizio provvisorio è possibile fare riferimento ai dati di preconsuntivo dell'esercizio precedente. Per gli enti che non hanno partecipato alla sperimentazione, nel 2016 sostituire la media con gli accertamenti del 2015 (dati stimati o, se disponibili, di preconsuntivo). Nel 2017 sostituire la media triennale con quella biennale (per il 2016 fare riferimento a dati stimati o, se disponibili, di preconsuntivo). Le Autonomie speciali che adottano il DLgs 118/2011 a decorrere dal 2016, elaborano l'indicatore a decorrere dal 2017.

Partite di giro e conto terzi

(*) Al netto del disavanzo da debito autorizzato e non contratto

(10) Indicare al numeratore solo la quota del finanziamento destinata alla copertura di investimenti, e al denominatore escludere gli investimenti che, nell'esercizio, sono finanziati dal FPV

(6) La quota libera di parte corrente del risultato di amministrazione presunto è pari alla voce E riportata nell'allegato a) al bilancio di previsione. Il risultato di amministrazione presunto è pari alla lettera A riportata nell'allegato a) al bilancio di previsione.

(7) La quota libera in c/capitale del risultato di amministrazione presunto è pari alla voce D riportata nell'allegato a) al bilancio di previsione. Il risultato di amministrazione presunto è pari alla lettera A riportata nel predetto allegato a).

(9) La quota vincolata del risultato di amministrazione presunto è pari alla voce C riportata nell'allegato a) al bilancio di previsione. Il risultato di amministrazione presunto è pari alla lettera A riportata nel predetto allegato a).

(8) La quota accantonata del risultato di amministrazione presunto è pari alla voce B riportata nell'allegato a) al bilancio di previsione. Il risultato di amministrazione presunto è pari alla lettera A riportata nel predetto allegato a).

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Esercizio n+1: Previsioni competenza

/ totale previsioni competenza

Esercizio nn+2: Previsioni

competenza / totale previsioni

competenza

Esercizio n+3: Previsioni

competenza / totale previsioni

competenza

Media accertamenti nei tre esercizi

precedenti / Media Totale accertamenti

nei tre esercizi precedenti (*)

Previsioni cassa esercizio n+1 /

(previsioni competenza + residui) esercizio n+1

Media riscossioni nei tre esercizi precedenti / Media accertamenti nei tre esercizi precedenti

(*)

TITOLO 1: Entrate correnti di natura tributaria, contributiva e perequativa

10101 Tipologia 0101: Imposte, tasse e proventi assimilati 4,71% 5,00% 5,17% 4,70% 100,00% 75,97%

10102 Tipologia 0102: Tributi destinati al finanziamento della sanità 46,79% 50,77% 51,85% 37,50% 100,00% 71,02%

10103 Tipologia 0103: Tributi devoluti e regolati alle autonomie speciali 0,00% 0,00% 0,00% 17,89% 0,00% 74,02%

10104 Tipologia 0104: Compartecipazioni di tributi 2,63% 2,86% 2,93% 0,23% 100,00% 86,03%

Totale TITOLO 1: Entrate correnti di natura tributaria, contributiva e perequativa 54,13% 58,64% 59,94% 60,43% 100,00% 72,38%

TITOLO 2: Trasferimenti correnti

20101 Tipologia 0101: Trasferimenti correnti da Amministrazioni pubbliche 1,68% 1,60% 1,53% 5,55% 100,00% 67,70%

20103 Tipologia 0103: Trasferimenti correnti da Imprese 0,16% 0,17% 0,18% 0,40% 100,00% 73,73%

20104 Tipologia 0104: Trasferimenti correnti da Istituzioni Sociali Private 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 100,00% 55,18%

20105 Tipologia 0105: Trasferimenti correnti dall'Unione Europea e dal Resto del Mondo 0,26% 0,26% 0,25% 0,16% 100,00% 22,71%

Totale TITOLO 2: Trasferimenti correnti 2,10% 2,03% 1,96% 6,12% 100,00% 66,91%

TITOLO 3: Entrate extratributarie

30100 Tipologia 0100: Vendita di beni e servizi e proventi derivanti dalla gestione dei beni 2,56% 2,75% 2,81% 3,14% 100,00% 31,63%

30200 Tipologia 0200: Proventi derivanti dall'attività di controllo e repressione delle irregolarità e degli illeciti 0,11% 0,11% 0,10% 0,14% 100,00% 93,86%

30300 Tipologia 0300: Interessi attivi 0,07% 0,08% 0,08% 0,13% 100,00% 97,19%

30400 Tipologia 0400: Altre entrate da redditi da capitale 0,09% 0,01% 0,01% 0,05% 100,00% 81,54%

30500 Tipologia 0500: Rimborsi e altre entrate correnti 0,18% 0,19% 0,10% 0,13% 100,00% 81,95%

Totale TITOLO 3: Entrate extratributarie 3,01% 3,13% 3,10% 3,59% 100,00% 38,93%

TITOLO 4: Entrate in conto capitale

40200 Tipologia 0200: Contributi agli investimenti 1,70% 0,83% 0,60% 1,12% 100,00% 67,52%

40300 Tipologia 0300: Altri trasferimenti in conto capitale 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 100,00%

40400 Tipologia 0400: Entrate da alienazione di beni materiali e immateriali 0,01% 0,00% 0,00% 0,06% 100,00% 100,00%

40500 Tipologia 0500: Altre entrate in conto capitale 0,05% 0,02% 0,02% 0,03% 100,00% 60,25%

Totale TITOLO 4: Entrate in conto capitale 1,76% 0,85% 0,62% 1,21% 100,00% 69,07%

Titolo Tipologia Desc. Titolo

Composizione delle entrate (dati percentuali) Percentuale riscossione entrate

Indicatori analitici concernenti la composizione delle entrate e la capacità di riscossione

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Esercizio n+1: Previsioni competenza

/ totale previsioni competenza

Esercizio nn+2: Previsioni

competenza / totale previsioni

competenza

Esercizio n+3: Previsioni

competenza / totale previsioni

competenza

Media accertamenti nei tre esercizi

precedenti / Media Totale accertamenti

nei tre esercizi precedenti (*)

Previsioni cassa esercizio n+1 /

(previsioni competenza + residui) esercizio n+1

Media riscossioni nei tre esercizi precedenti / Media accertamenti nei tre esercizi precedenti

(*)

Titolo Tipologia Desc. Titolo

Composizione delle entrate (dati percentuali) Percentuale riscossione entrate

Indicatori analitici concernenti la composizione delle entrate e la capacità di riscossione

TITOLO 5: Entrate da riduzione di attività finanziarie

50200 Tipologia 0200: Riscossione crediti di breve termine 0,19% 0,06% 0,06% 0,17% 100,00% 38,82%

50300 Tipologia 0300: Riscossione crediti di medio-lungo termine 0,28% 0,24% 0,06% 0,37% 100,00% 97,83%

50400 Tipologia 0400: Altre entrate per riduzione di attività finanziarie 0,69% 0,74% 0,75% 1,04% 100,00% 98,58%

Totale TITOLO 5: Entrate da riduzione di attività finanziarie 1,16% 1,04% 0,87% 1,59% 100,00% 91,83%

TITOLO 6: Accensione Prestiti

60300 Tipologia 0300: Accensione mutui e altri finanziamenti a medio lungo termine 5,37% 0,00% 0,00% 0,17% 0,00% 100,00%

Totale TITOLO 6: Accensione Prestiti 5,37% 0,00% 0,00% 0,17% 0,00% 100,00%

TITOLO 7: Anticipazioni da istituto tesoriere/cassiere

70100 Tipologia 0100: Anticipazioni da istituto tesoriere/cassiere 2,95% 3,20% 3,27% 0,00% 0,00% 0,00%

Totale TITOLO 7: Anticipazioni da istituto tesoriere/cassiere 2,95% 3,20% 3,27% 0,00% 0,00% 0,00%

TITOLO 9: Entrate per conto terzi e partite di giro

90100 Tipologia 0100: Entrate per partite di giro 28,80% 30,33% 29,44% 26,75% 100,00% 66,78%

90200 Tipologia 0200: Entrate per conto terzi 0,71% 0,78% 0,79% 0,14% 100,00% 94,08%

Totale TITOLO 9: Entrate per conto terzi e partite di giro 29,52% 31,11% 30,23% 26,89% 100,00% 66,92%

TOTALE TITOLI 100,00% 100,00% 100,00% 100,00% 95,12% 69,69%

(*) La media dei tre esercizi precedenti è riferita agli ultimi tre consuntivi disponibili. In caso di esercizio provvisorio è possibile fare riferimento ai dati di preconsuntivo dell'esercizio precedente. Nel 2016 sostituire la media degli accertamenti con gli accertamenti del 2015 stimati e la media degli incassi con gli incassi 2015 stimati (se disponibili, dati preconsuntivo). Nel 2017 sostituire la media triennale con quella biennale (per i dati 2016 fare riferimento a stime, o se disponibili, a dati di preconsuntivo). Le Autonomie speciali che adottano il DLgs 118/2011 a decorrere dal 2016 non elaborano l'indicatore nell'esercizio 2016.

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Incidenza Missione/Program

ma: Previsioni stanziamento/

totale previsioni missioni

di cui incidenza FPV: Previsioni stanziamento

FPV/ Previsione FPV totale

Capacità di pagamento:

Previsioni cassa/ (previsioni

competenza - FPV + residui)

Incidenza Missione/Programma: Previsioni stanziamento/

totale previsioni missioni

di cui incidenza FPV: Previsioni stanziamento

FPV/ Previsione FPV totale

Incidenza Missione/Program

ma: Previsioni stanziamento/

totale previsioni missioni

di cui incidenza FPV: Previsioni stanziamento

FPV/ Previsione FPV totale

01 Organi istituzionali 0,20% 0,00% 90,94% 0,20% 0,00% 0,21% 0,00% 0,21% 0,00% 86,64%

02 Segreteria generale 0,01% 0,00% 99,79% 0,01% 0,00% 0,01% 0,00%

03

Gestione economica, finanziaria, programmazione, provveditorato

1,75% 0,00% 80,64% 1,85% 0,00% 1,68% 0,00% 1,57% 0,10% 89,19%

04 Gestione delle entrate tributarie e servizi fiscali 0,41% 0,00% 90,02% 0,36% 0,00% 0,37% 0,00% 0,29% 1,98% 64,55%

05 Gestione dei beni demaniali e patrimoniali 0,24% 0,00% 90,34% 0,24% 0,00% 0,24% 0,00% 0,20% 1,16% 80,48%

07Elezioni e consultazioni popolari - Anagrafe e stato civile

0,07% 0,00% 90,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,02% 0,00% 99,65%

08 Statistica e sistemi informativi 0,26% 0,00% 90,19% 0,18% 0,00% 0,19% 0,00% 0,18% 0,60% 80,23%

09Assistenza tecnico-amministrativa agli enti locali

0,05% 0,00% 99,75% 0,06% 0,00% 0,06% 0,00%

Indicatori analitici concernenti la composizione delle spese per missioni e programmi e la capacità dell'amministrazione di pagare i debiti negli esercizi di riferimento

MISSIONI E PROGRAMMI

BILANCIO DI PREVISIONE ESERCIZI 2017, 2018, 2019 (dati percentuali) MEDIA TRE RENDICONTI PRECEDENTI (O DI PRECONSUNTIVO DISPONIBILE) (*)

(dati percentuali)

ESERCIZIO 2017 ESERCIZIO 2018 ESERCIZIO 2019Incidenza Missione

programma: Media (Impegni +

FPV) /Media (Totale impegni +

Totale FPV)

di cui incidenza

FPV: Media FPV / Media Totale FPV

Capacità di pagamento:

Media (Pagam. c/comp+ Pagam. c/residui )/ Media

(Impegni + residui definitivi)

Missione 01 Servizi istituzionali, generali

e di gestione

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Incidenza Missione/Program

ma: Previsioni stanziamento/

totale previsioni missioni

di cui incidenza FPV: Previsioni stanziamento

FPV/ Previsione FPV totale

Capacità di pagamento:

Previsioni cassa/ (previsioni

competenza - FPV + residui)

Incidenza Missione/Programma: Previsioni stanziamento/

totale previsioni missioni

di cui incidenza FPV: Previsioni stanziamento

FPV/ Previsione FPV totale

Incidenza Missione/Program

ma: Previsioni stanziamento/

totale previsioni missioni

di cui incidenza FPV: Previsioni stanziamento

FPV/ Previsione FPV totale

Indicatori analitici concernenti la composizione delle spese per missioni e programmi e la capacità dell'amministrazione di pagare i debiti negli esercizi di riferimento

MISSIONI E PROGRAMMI

BILANCIO DI PREVISIONE ESERCIZI 2017, 2018, 2019 (dati percentuali) MEDIA TRE RENDICONTI PRECEDENTI (O DI PRECONSUNTIVO DISPONIBILE) (*)

(dati percentuali)

ESERCIZIO 2017 ESERCIZIO 2018 ESERCIZIO 2019Incidenza Missione

programma: Media (Impegni +

FPV) /Media (Totale impegni +

Totale FPV)

di cui incidenza

FPV: Media FPV / Media Totale FPV

Capacità di pagamento:

Media (Pagam. c/comp+ Pagam. c/residui )/ Media

(Impegni + residui definitivi)

10 Risorse umane 0,16% 3,74% 98,83% 0,16% 0,00% 0,12% 0,00% 0,55% 1,17% 97,00%

11 Altri servizi generali 0,20% 0,00% 91,41% 0,19% 0,00% 0,16% 0,00% 0,15% 0,11% 75,09%

12Politica regionale unitaria per i servizi istituzionali, generali e di gestione

0,07% 0,00% 90,26% 0,05% 0,00% 0,04% 0,00% 0,07% 0,23% 81,41%

3,44% 3,74% 87,21% 3,31% 0,00% 3,08% 0,00% 3,23% 5,36% 86,33%

01 Polizia locale e amministrativa 0,00% 0,00% 92,97% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,01% 88,55%

02 Sistema integrato di sicurezza urbana 0,03% 0,00% 90,29% 0,01% 0,00% 0,01% 0,00% 0,01% 0,01% 90,93%

03Politica regionale unitaria per l'ordine pubblico e la sicurezza

0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00%

0,03% 0,00% 90,65% 0,01% 0,00% 0,01% 0,00% 0,01% 0,01% 90,67%

TOTALE Missione 01 Servizi istituzionali, generali e di

gestione

Missione 03 Ordine pubblico e sicurezza

TOTALE Missione 03 Ordine pubblico e sicurezza

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Incidenza Missione/Program

ma: Previsioni stanziamento/

totale previsioni missioni

di cui incidenza FPV: Previsioni stanziamento

FPV/ Previsione FPV totale

Capacità di pagamento:

Previsioni cassa/ (previsioni

competenza - FPV + residui)

Incidenza Missione/Programma: Previsioni stanziamento/

totale previsioni missioni

di cui incidenza FPV: Previsioni stanziamento

FPV/ Previsione FPV totale

Incidenza Missione/Program

ma: Previsioni stanziamento/

totale previsioni missioni

di cui incidenza FPV: Previsioni stanziamento

FPV/ Previsione FPV totale

Indicatori analitici concernenti la composizione delle spese per missioni e programmi e la capacità dell'amministrazione di pagare i debiti negli esercizi di riferimento

MISSIONI E PROGRAMMI

BILANCIO DI PREVISIONE ESERCIZI 2017, 2018, 2019 (dati percentuali) MEDIA TRE RENDICONTI PRECEDENTI (O DI PRECONSUNTIVO DISPONIBILE) (*)

(dati percentuali)

ESERCIZIO 2017 ESERCIZIO 2018 ESERCIZIO 2019Incidenza Missione

programma: Media (Impegni +

FPV) /Media (Totale impegni +

Totale FPV)

di cui incidenza

FPV: Media FPV / Media Totale FPV

Capacità di pagamento:

Media (Pagam. c/comp+ Pagam. c/residui )/ Media

(Impegni + residui definitivi)

01 Istruzione prescolastica 0,02% 0,00% 90,00% 0,02% 0,00% 0,03% 0,00% 0,03% 0,00% 100,00%

02 Altri ordini di istruzione non universitaria 0,71% 0,03% 90,01% 0,53% 0,00% 0,60% 0,00% 0,43% 0,70% 98,69%

03 Edilizia scolastica 0,00% 0,00% 97,27% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,07% 0,09% 99,89%

04 Istruzione universitaria 0,21% 0,00% 90,01% 0,22% 0,00% 0,22% 0,00% 0,27% 0,54% 92,77%

05 Istruzione tecnica superiore 0,04% 0,00% 90,05% 0,02% 0,00% 0,01% 0,00% 0,01% 0,12% 40,90%

06 Servizi ausiliari all istruzione 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 100,00%

07 Diritto allo studio 0,10% 0,00% 90,05% 0,10% 0,00% 0,11% 0,00% 0,23% 0,64% 97,12%

08Politica regionale unitaria per l'istruzione e il diritto allo studio

0,00% 0,00% 99,81% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00%

Missione 04 Istruzione e diritto

allo studio

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Incidenza Missione/Program

ma: Previsioni stanziamento/

totale previsioni missioni

di cui incidenza FPV: Previsioni stanziamento

FPV/ Previsione FPV totale

Capacità di pagamento:

Previsioni cassa/ (previsioni

competenza - FPV + residui)

Incidenza Missione/Programma: Previsioni stanziamento/

totale previsioni missioni

di cui incidenza FPV: Previsioni stanziamento

FPV/ Previsione FPV totale

Incidenza Missione/Program

ma: Previsioni stanziamento/

totale previsioni missioni

di cui incidenza FPV: Previsioni stanziamento

FPV/ Previsione FPV totale

Indicatori analitici concernenti la composizione delle spese per missioni e programmi e la capacità dell'amministrazione di pagare i debiti negli esercizi di riferimento

MISSIONI E PROGRAMMI

BILANCIO DI PREVISIONE ESERCIZI 2017, 2018, 2019 (dati percentuali) MEDIA TRE RENDICONTI PRECEDENTI (O DI PRECONSUNTIVO DISPONIBILE) (*)

(dati percentuali)

ESERCIZIO 2017 ESERCIZIO 2018 ESERCIZIO 2019Incidenza Missione

programma: Media (Impegni +

FPV) /Media (Totale impegni +

Totale FPV)

di cui incidenza

FPV: Media FPV / Media Totale FPV

Capacità di pagamento:

Media (Pagam. c/comp+ Pagam. c/residui )/ Media

(Impegni + residui definitivi)

1,09% 0,03% 90,04% 0,89% 0,00% 0,97% 0,00% 1,04% 2,08% 96,76%

01 Valorizzazione dei beni di interesse storico 0,01% 0,00% 97,97% 0,01% 0,00% 0,01% 0,00% 0,00% 0,04% 66,87%

02 Attività culturali e interventi diversi nel settore culturale 0,05% 0,00% 91,30% 0,05% 0,00% 0,03% 0,00% 0,09% 0,16% 87,88%

0,06% 0,00% 92,31% 0,05% 0,00% 0,04% 0,00% 0,09% 0,20% 86,69%

01 Sport e tempo libero 0,04% 0,00% 91,12% 0,03% 0,00% 0,01% 0,00% 0,03% 0,34% 84,96%

02 Giovani 0,01% 0,00% 90,75% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,02% 0,27% 86,33%

0,04% 0,00% 91,02% 0,03% 0,00% 0,01% 0,00% 0,05% 0,61% 85,52%

01 Sviluppo e valorizzazione del turismo 0,06% 0,00% 90,38% 0,10% 0,00% 0,10% 0,00% 0,07% 0,57% 76,46%

02 Politica regionale unitaria per il turismo 0,00% 0,00% 99,82% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 100,00%

TOTALE Missione 04 Istruzione e diritto allo studio

Missione 05 Tutela e valorizzazione dei beni e delle attività

culturali

TOTALE Missione 05 Tutela e valorizzazione dei beni e

delle attività culturali

Missione 06 Politiche giovanili,

sport e tempo libero

TOTALE Missione 06 Politiche giovanili, sport e

tempo libero

Missione 07 Turismo

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Incidenza Missione/Program

ma: Previsioni stanziamento/

totale previsioni missioni

di cui incidenza FPV: Previsioni stanziamento

FPV/ Previsione FPV totale

Capacità di pagamento:

Previsioni cassa/ (previsioni

competenza - FPV + residui)

Incidenza Missione/Programma: Previsioni stanziamento/

totale previsioni missioni

di cui incidenza FPV: Previsioni stanziamento

FPV/ Previsione FPV totale

Incidenza Missione/Program

ma: Previsioni stanziamento/

totale previsioni missioni

di cui incidenza FPV: Previsioni stanziamento

FPV/ Previsione FPV totale

Indicatori analitici concernenti la composizione delle spese per missioni e programmi e la capacità dell'amministrazione di pagare i debiti negli esercizi di riferimento

MISSIONI E PROGRAMMI

BILANCIO DI PREVISIONE ESERCIZI 2017, 2018, 2019 (dati percentuali) MEDIA TRE RENDICONTI PRECEDENTI (O DI PRECONSUNTIVO DISPONIBILE) (*)

(dati percentuali)

ESERCIZIO 2017 ESERCIZIO 2018 ESERCIZIO 2019Incidenza Missione

programma: Media (Impegni +

FPV) /Media (Totale impegni +

Totale FPV)

di cui incidenza

FPV: Media FPV / Media Totale FPV

Capacità di pagamento:

Media (Pagam. c/comp+ Pagam. c/residui )/ Media

(Impegni + residui definitivi)

0,06% 0,00% 90,64% 0,10% 0,00% 0,10% 0,00% 0,07% 0,57% 76,87%

01 Urbanistica e assetto del territorio 0,02% 0,00% 94,51% 0,02% 0,00% 0,02% 0,00% 0,02% 0,13% 84,31%

02Edilizia residenziale pubblica e locale e piani di edilizia economico-popolare

0,80% 19,51% 90,10% 0,32% 0,00% 0,02% 0,00% 0,71% 13,81% 94,25%

0,82% 19,51% 90,23% 0,34% 0,00% 0,04% 0,00% 0,73% 13,94% 93,59%

01 Difesa del suolo 0,21% 1,67% 90,53% 0,08% 0,00% 0,05% 0,00% 0,40% 8,79% 68,64%

02 Tutela, valorizzazione e recupero ambientale 0,02% 0,00% 96,06% 0,02% 0,00% 0,02% 0,00% 0,02% 0,07% 95,63%

03 Rifiuti 0,03% 0,03% 90,21% 0,02% 0,00% 0,02% 0,00% 0,02% 0,26% 72,19%

04 Servizio idrico integrato 0,05% 1,28% 90,02% 0,02% 0,00% 0,00% 0,00% 0,07% 1,54% 80,78%

TOTALE Missione 07 Turismo

Missione 08 Assetto del territorio ed edilizia abitativa

TOTALE Missione 08 Assetto del territorio ed

edilizia abitativa

201

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Incidenza Missione/Program

ma: Previsioni stanziamento/

totale previsioni missioni

di cui incidenza FPV: Previsioni stanziamento

FPV/ Previsione FPV totale

Capacità di pagamento:

Previsioni cassa/ (previsioni

competenza - FPV + residui)

Incidenza Missione/Programma: Previsioni stanziamento/

totale previsioni missioni

di cui incidenza FPV: Previsioni stanziamento

FPV/ Previsione FPV totale

Incidenza Missione/Program

ma: Previsioni stanziamento/

totale previsioni missioni

di cui incidenza FPV: Previsioni stanziamento

FPV/ Previsione FPV totale

Indicatori analitici concernenti la composizione delle spese per missioni e programmi e la capacità dell'amministrazione di pagare i debiti negli esercizi di riferimento

MISSIONI E PROGRAMMI

BILANCIO DI PREVISIONE ESERCIZI 2017, 2018, 2019 (dati percentuali) MEDIA TRE RENDICONTI PRECEDENTI (O DI PRECONSUNTIVO DISPONIBILE) (*)

(dati percentuali)

ESERCIZIO 2017 ESERCIZIO 2018 ESERCIZIO 2019Incidenza Missione

programma: Media (Impegni +

FPV) /Media (Totale impegni +

Totale FPV)

di cui incidenza

FPV: Media FPV / Media Totale FPV

Capacità di pagamento:

Media (Pagam. c/comp+ Pagam. c/residui )/ Media

(Impegni + residui definitivi)

05Aree protette, parchi naturali, protezione naturalistica e forestazione

0,04% 0,00% 91,04% 0,05% 0,00% 0,05% 0,00% 0,09% 0,51% 84,75%

06 Tutela e valorizzazione delle risorse idriche 0,13% 4,82% 91,22% 0,09% 0,00% 0,03% 0,00% 0,08% 1,72% 96,29%

07Sviluppo sostenibile territorio montano piccoli Comuni

0,04% 0,00% 90,00% 0,03% 0,00% 0,03% 0,00% 0,12% 1,00% 89,39%

08 Qualità dell'aria e riduzione dell'inquinamento 0,01% 0,00% 92,07% 0,01% 0,00% 0,01% 0,00% 0,03% 0,21% 94,85%

09

Politica regionale unitaria per lo sviluppo sostenibile e la tutela del territorio e l'ambiente

0,00% 0,00% 93,01% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,01% 0,45% 62,79%

0,54% 7,79% 90,78% 0,32% 0,00% 0,21% 0,00% 0,84% 14,55% 80,64%

01 Trasporto ferroviario 2,45% 29,55% 90,02% 2,19% 0,00% 1,86% 0,00% 2,66% 22,15% 88,32%

02 Trasporto pubblico locale 1,91% 0,00% 90,11% 2,06% 0,00% 1,89% 0,00% 1,92% 5,13% 96,12%

Missione 09 Sviluppo sostenibile e tutela del territorio

e dell'ambiente

TOTALE Missione 09 Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente

202

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Incidenza Missione/Program

ma: Previsioni stanziamento/

totale previsioni missioni

di cui incidenza FPV: Previsioni stanziamento

FPV/ Previsione FPV totale

Capacità di pagamento:

Previsioni cassa/ (previsioni

competenza - FPV + residui)

Incidenza Missione/Programma: Previsioni stanziamento/

totale previsioni missioni

di cui incidenza FPV: Previsioni stanziamento

FPV/ Previsione FPV totale

Incidenza Missione/Program

ma: Previsioni stanziamento/

totale previsioni missioni

di cui incidenza FPV: Previsioni stanziamento

FPV/ Previsione FPV totale

Indicatori analitici concernenti la composizione delle spese per missioni e programmi e la capacità dell'amministrazione di pagare i debiti negli esercizi di riferimento

MISSIONI E PROGRAMMI

BILANCIO DI PREVISIONE ESERCIZI 2017, 2018, 2019 (dati percentuali) MEDIA TRE RENDICONTI PRECEDENTI (O DI PRECONSUNTIVO DISPONIBILE) (*)

(dati percentuali)

ESERCIZIO 2017 ESERCIZIO 2018 ESERCIZIO 2019Incidenza Missione

programma: Media (Impegni +

FPV) /Media (Totale impegni +

Totale FPV)

di cui incidenza

FPV: Media FPV / Media Totale FPV

Capacità di pagamento:

Media (Pagam. c/comp+ Pagam. c/residui )/ Media

(Impegni + residui definitivi)

03 Trasporto per vie d'acqua 0,06% 0,10% 90,12% 0,03% 0,00% 0,03% 0,00% 0,07% 1,52% 87,49%

04 Altre modalità di trasporto 0,00% 0,00% 92,04% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,05% 0,03% 100,00%

05 Viabilità e infrastrutture stradali 0,60% 25,59% 90,05% 0,42% 0,00% 0,05% 0,00% 0,99% 22,42% 73,11%

06Politica regionale unitaria per i trasporti e il diritto alla mobilità

0,00% 0,00% 98,39% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 22,72%

5,02% 55,24% 90,06% 4,70% 0,00% 3,83% 0,00% 5,69% 51,25% 90,06%

01 Sistema di protezione civile 0,04% 0,17% 91,08% 0,03% 0,00% 0,03% 0,00% 0,04% 0,23% 87,20%

02 Interventi a seguito di calamità naturali 0,01% 0,00% 90,86% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,07% 0,29% 85,38%

0,05% 0,17% 90,97% 0,04% 0,00% 0,03% 0,00% 0,10% 0,52% 85,95%

Missione 10 Trasporti e diritto

alla mobilità

TOTALE Missione 10 Trasporti e diritto alla

mobilità

Missione 11 Soccorso civile

TOTALE Missione 11 Soccorso civile

203

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Incidenza Missione/Program

ma: Previsioni stanziamento/

totale previsioni missioni

di cui incidenza FPV: Previsioni stanziamento

FPV/ Previsione FPV totale

Capacità di pagamento:

Previsioni cassa/ (previsioni

competenza - FPV + residui)

Incidenza Missione/Programma: Previsioni stanziamento/

totale previsioni missioni

di cui incidenza FPV: Previsioni stanziamento

FPV/ Previsione FPV totale

Incidenza Missione/Program

ma: Previsioni stanziamento/

totale previsioni missioni

di cui incidenza FPV: Previsioni stanziamento

FPV/ Previsione FPV totale

Indicatori analitici concernenti la composizione delle spese per missioni e programmi e la capacità dell'amministrazione di pagare i debiti negli esercizi di riferimento

MISSIONI E PROGRAMMI

BILANCIO DI PREVISIONE ESERCIZI 2017, 2018, 2019 (dati percentuali) MEDIA TRE RENDICONTI PRECEDENTI (O DI PRECONSUNTIVO DISPONIBILE) (*)

(dati percentuali)

ESERCIZIO 2017 ESERCIZIO 2018 ESERCIZIO 2019Incidenza Missione

programma: Media (Impegni +

FPV) /Media (Totale impegni +

Totale FPV)

di cui incidenza

FPV: Media FPV / Media Totale FPV

Capacità di pagamento:

Media (Pagam. c/comp+ Pagam. c/residui )/ Media

(Impegni + residui definitivi)

01 Interventi per l'infanzia e i minori e per asili nido 0,02% 0,00% 90,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,04% 0,66% 82,45%

02 Interventi per la disabilità 0,04% 0,00% 90,12% 0,05% 0,00% 0,05% 0,00% 0,00% 0,00% 100,00%

03 Interventi per gli anziani 0,03% 0,00% 90,02% 0,03% 0,00% 0,03% 0,00% 0,16% 0,00% 90,76%

04 Interventi per soggetti a rischio di esclusione sociale 0,03% 0,00% 90,11% 0,03% 0,00% 0,03% 0,00% 0,05% 0,05% 91,40%

05 Interventi per le famiglie 0,12% 0,00% 90,06% 0,12% 0,00% 0,12% 0,00% 0,05% 0,28% 70,21%

06 Interventi per il diritto alla casa 0,09% 0,00% 90,07% 0,13% 0,00% 0,05% 0,00% 0,09% 0,00% 94,84%

07Programmazione e governo della rete dei servizi sociosanitari e sociali

0,16% 0,00% 90,12% 0,14% 0,00% 0,14% 0,00% 0,35% 0,20% 84,10%

08 Cooperazione e associazionismo 0,01% 0,00% 90,97% 0,01% 0,00% 0,01% 0,00% 0,01% 0,01% 88,65%

Missione 12 Diritti sociali, politiche sociali e famiglia

204

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Incidenza Missione/Program

ma: Previsioni stanziamento/

totale previsioni missioni

di cui incidenza FPV: Previsioni stanziamento

FPV/ Previsione FPV totale

Capacità di pagamento:

Previsioni cassa/ (previsioni

competenza - FPV + residui)

Incidenza Missione/Programma: Previsioni stanziamento/

totale previsioni missioni

di cui incidenza FPV: Previsioni stanziamento

FPV/ Previsione FPV totale

Incidenza Missione/Program

ma: Previsioni stanziamento/

totale previsioni missioni

di cui incidenza FPV: Previsioni stanziamento

FPV/ Previsione FPV totale

Indicatori analitici concernenti la composizione delle spese per missioni e programmi e la capacità dell'amministrazione di pagare i debiti negli esercizi di riferimento

MISSIONI E PROGRAMMI

BILANCIO DI PREVISIONE ESERCIZI 2017, 2018, 2019 (dati percentuali) MEDIA TRE RENDICONTI PRECEDENTI (O DI PRECONSUNTIVO DISPONIBILE) (*)

(dati percentuali)

ESERCIZIO 2017 ESERCIZIO 2018 ESERCIZIO 2019Incidenza Missione

programma: Media (Impegni +

FPV) /Media (Totale impegni +

Totale FPV)

di cui incidenza

FPV: Media FPV / Media Totale FPV

Capacità di pagamento:

Media (Pagam. c/comp+ Pagam. c/residui )/ Media

(Impegni + residui definitivi)

10Politica regionale unitaria per i diritti sociali e la famiglia

0,00% 0,00% 99,88% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00%

0,49% 0,00% 90,10% 0,51% 0,00% 0,44% 0,00% 0,76% 1,21% 86,51%

01

Servizio sanitario regionale - finanziamento ordinario corrente per la garanzia dei LEA

51,57% 0,00% 90,02% 53,93% 0,00% 55,74% 0,00% 57,02% 0,00% 77,01%

04Servizio sanitario regionale - ripiano di disavanzi sanitari relativi ad esercizi pregressi

0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,21% 0,00% 100,00%

05 Servizio sanitario regionale - investimenti sanitari 0,72% 0,00% 90,00% 0,08% 0,00% 0,09% 0,00% 0,93% 0,04% 18,05%

06Servizio sanitario regionale - restituzione maggiori gettiti SSN

0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,69% 0,00% 38,70%

07 Ulteriori spese in materia sanitaria 0,41% 0,00% 90,01% 0,06% 0,00% 0,00% 0,00% 0,19% 0,00% 35,02%

52,70% 0,00% 90,02% 54,07% 0,00% 55,83% 0,00% 59,04% 0,04% 72,85%

TOTALE Missione 12 Diritti sociali, politiche sociali e

famiglia

Missione 13 Tutela della salute

TOTALE Missione 13 Tutela della salute

205

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Incidenza Missione/Program

ma: Previsioni stanziamento/

totale previsioni missioni

di cui incidenza FPV: Previsioni stanziamento

FPV/ Previsione FPV totale

Capacità di pagamento:

Previsioni cassa/ (previsioni

competenza - FPV + residui)

Incidenza Missione/Programma: Previsioni stanziamento/

totale previsioni missioni

di cui incidenza FPV: Previsioni stanziamento

FPV/ Previsione FPV totale

Incidenza Missione/Program

ma: Previsioni stanziamento/

totale previsioni missioni

di cui incidenza FPV: Previsioni stanziamento

FPV/ Previsione FPV totale

Indicatori analitici concernenti la composizione delle spese per missioni e programmi e la capacità dell'amministrazione di pagare i debiti negli esercizi di riferimento

MISSIONI E PROGRAMMI

BILANCIO DI PREVISIONE ESERCIZI 2017, 2018, 2019 (dati percentuali) MEDIA TRE RENDICONTI PRECEDENTI (O DI PRECONSUNTIVO DISPONIBILE) (*)

(dati percentuali)

ESERCIZIO 2017 ESERCIZIO 2018 ESERCIZIO 2019Incidenza Missione

programma: Media (Impegni +

FPV) /Media (Totale impegni +

Totale FPV)

di cui incidenza

FPV: Media FPV / Media Totale FPV

Capacità di pagamento:

Media (Pagam. c/comp+ Pagam. c/residui )/ Media

(Impegni + residui definitivi)

01 Industria, PMI e Artigianato 0,36% 0,00% 90,15% 0,14% 0,00% 0,05% 0,00% 0,11% 0,09% 70,59%

02 Commercio - reti distributive -tutela dei consumatori 0,01% 0,00% 93,07% 0,01% 0,00% 0,01% 0,00% 0,03% 0,06% 70,70%

03 Ricerca e innovazione 0,23% 0,00% 90,17% 0,25% 0,00% 0,23% 0,00% 0,14% 1,58% 67,24%

04 Reti e altri servizi di pubblica utilità 0,02% 0,00% 90,16% 0,01% 0,00% 0,01% 0,00% 0,00% 0,01% 98,21%

05Politica regionale unitaria per lo sviluppo economico e la competitività

0,00% 0,00% 90,24% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,31% 0,87% 95,86%

0,63% 0,00% 90,19% 0,41% 0,00% 0,31% 0,00% 0,58% 2,60% 83,33%

01 Servizi per lo sviluppo del mercato del lavoro 0,33% 7,83% 90,00% 0,23% 0,00% 0,11% 0,00% 0,12% 0,39% 96,65%

02 Formazione professionale 0,07% 1,76% 90,10% 0,02% 0,00% 0,00% 0,00% 0,07% 0,35% 97,63%

Missione 14 Sviluppo economico

e competitività

TOTALE Missione 14 Sviluppo economico e

competitività

Mi i 15

206

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Incidenza Missione/Program

ma: Previsioni stanziamento/

totale previsioni missioni

di cui incidenza FPV: Previsioni stanziamento

FPV/ Previsione FPV totale

Capacità di pagamento:

Previsioni cassa/ (previsioni

competenza - FPV + residui)

Incidenza Missione/Programma: Previsioni stanziamento/

totale previsioni missioni

di cui incidenza FPV: Previsioni stanziamento

FPV/ Previsione FPV totale

Incidenza Missione/Program

ma: Previsioni stanziamento/

totale previsioni missioni

di cui incidenza FPV: Previsioni stanziamento

FPV/ Previsione FPV totale

Indicatori analitici concernenti la composizione delle spese per missioni e programmi e la capacità dell'amministrazione di pagare i debiti negli esercizi di riferimento

MISSIONI E PROGRAMMI

BILANCIO DI PREVISIONE ESERCIZI 2017, 2018, 2019 (dati percentuali) MEDIA TRE RENDICONTI PRECEDENTI (O DI PRECONSUNTIVO DISPONIBILE) (*)

(dati percentuali)

ESERCIZIO 2017 ESERCIZIO 2018 ESERCIZIO 2019Incidenza Missione

programma: Media (Impegni +

FPV) /Media (Totale impegni +

Totale FPV)

di cui incidenza

FPV: Media FPV / Media Totale FPV

Capacità di pagamento:

Media (Pagam. c/comp+ Pagam. c/residui )/ Media

(Impegni + residui definitivi)

03 Sostegno all'occupazione 0,23% 0,09% 90,05% 0,17% 0,00% 0,18% 0,00% 0,02% 0,05% 97,19%

04Politica regionale unitaria per il lavoro e la formazione professionale

0,01% 0,00% 91,10% 0,01% 0,00% 0,01% 0,00% 0,32% 0,52% 97,39%

0,64% 9,67% 90,11% 0,44% 0,00% 0,30% 0,00% 0,53% 1,30% 97,26%

01 Sviluppo del settore agricolo e del sistema agroalimentare 0,25% 0,02% 90,71% 0,21% 0,00% 0,22% 0,00% 0,40% 0,81% 96,66%

02 Caccia e pesca 0,01% 0,00% 90,96% 0,01% 0,00% 0,01% 0,00% 0,00% 0,00% 100,00%

03

Politica regionale unitaria per l'agricoltura, i sistemi agroalimentari, la caccia e la pesca

0,00% 0,00% 90,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 66,33%

0,26% 0,02% 90,70% 0,22% 0,00% 0,23% 0,00% 0,40% 0,81% 96,66%

01 Fonti energetiche 0,16% 0,00% 90,18% 0,09% 0,00% 0,16% 0,00% 0,06% 0,27% 88,25%

Missione 15 Politiche per il lavoro

e la formazione professionale

TOTALE Missione 15 Politiche per il lavoro e la formazione professionale

Missione 16 Agricoltura, politiche

agroalimentari e pesca

TOTALE Missione 16 Agricoltura, politiche

agroalimentari e pesca

Mi i 17 E i

207

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Incidenza Missione/Program

ma: Previsioni stanziamento/

totale previsioni missioni

di cui incidenza FPV: Previsioni stanziamento

FPV/ Previsione FPV totale

Capacità di pagamento:

Previsioni cassa/ (previsioni

competenza - FPV + residui)

Incidenza Missione/Programma: Previsioni stanziamento/

totale previsioni missioni

di cui incidenza FPV: Previsioni stanziamento

FPV/ Previsione FPV totale

Incidenza Missione/Program

ma: Previsioni stanziamento/

totale previsioni missioni

di cui incidenza FPV: Previsioni stanziamento

FPV/ Previsione FPV totale

Indicatori analitici concernenti la composizione delle spese per missioni e programmi e la capacità dell'amministrazione di pagare i debiti negli esercizi di riferimento

MISSIONI E PROGRAMMI

BILANCIO DI PREVISIONE ESERCIZI 2017, 2018, 2019 (dati percentuali) MEDIA TRE RENDICONTI PRECEDENTI (O DI PRECONSUNTIVO DISPONIBILE) (*)

(dati percentuali)

ESERCIZIO 2017 ESERCIZIO 2018 ESERCIZIO 2019Incidenza Missione

programma: Media (Impegni +

FPV) /Media (Totale impegni +

Totale FPV)

di cui incidenza

FPV: Media FPV / Media Totale FPV

Capacità di pagamento:

Media (Pagam. c/comp+ Pagam. c/residui )/ Media

(Impegni + residui definitivi)

02

Politica regionale unitaria per l'energia e la diversificazione delle fonti energetiche

0,00% 0,00% 90,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00%

0,16% 0,00% 90,18% 0,09% 0,00% 0,16% 0,00% 0,06% 0,27% 88,25%

01 Relazioni finanziarie con le altre autonomie territoriali 0,20% 3,81% 90,08% 0,12% 0,00% 0,18% 0,00% 0,55% 2,15% 97,56%

0,20% 3,81% 90,08% 0,12% 0,00% 0,18% 0,00% 0,55% 2,15% 97,56%

01 Relazioni internazionali e Cooperazione allo sviluppo 0,02% 0,00% 90,38% 0,02% 0,00% 0,01% 0,00% 0,22% 2,50% 99,44%

02 Cooperazione territoriale 0,04% 0,02% 90,24% 0,05% 0,00% 0,04% 0,00% 0,05% 0,05% 95,55%

0,06% 0,02% 90,30% 0,07% 0,00% 0,05% 0,00% 0,27% 2,54% 98,54%

01 Fondo di riserva 0,00% 0,00% 0,00% 0,02% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00%

02 Fondo crediti di dubbia esigibilità 0,05% 0,00% 0,00% 0,03% 0,00% 0,03% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00%

Missione 17 Energia e diversificazione

delle fonti energetiche

TOTALE Missione 17 Energia e diversificazione

delle fonti energetiche

Missione 18 Relazioni con le altre autonomie territoriali

e locali TOTALE Missione 18 Relazioni con le altre

autonomie territoriali e locali

Missione 19 Relazioni

internazionali

TOTALE Missione 19 Relazioni internazionali

Missione 20 Fondi e accantonamenti

208

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Incidenza Missione/Program

ma: Previsioni stanziamento/

totale previsioni missioni

di cui incidenza FPV: Previsioni stanziamento

FPV/ Previsione FPV totale

Capacità di pagamento:

Previsioni cassa/ (previsioni

competenza - FPV + residui)

Incidenza Missione/Programma: Previsioni stanziamento/

totale previsioni missioni

di cui incidenza FPV: Previsioni stanziamento

FPV/ Previsione FPV totale

Incidenza Missione/Program

ma: Previsioni stanziamento/

totale previsioni missioni

di cui incidenza FPV: Previsioni stanziamento

FPV/ Previsione FPV totale

Indicatori analitici concernenti la composizione delle spese per missioni e programmi e la capacità dell'amministrazione di pagare i debiti negli esercizi di riferimento

MISSIONI E PROGRAMMI

BILANCIO DI PREVISIONE ESERCIZI 2017, 2018, 2019 (dati percentuali) MEDIA TRE RENDICONTI PRECEDENTI (O DI PRECONSUNTIVO DISPONIBILE) (*)

(dati percentuali)

ESERCIZIO 2017 ESERCIZIO 2018 ESERCIZIO 2019Incidenza Missione

programma: Media (Impegni +

FPV) /Media (Totale impegni +

Totale FPV)

di cui incidenza

FPV: Media FPV / Media Totale FPV

Capacità di pagamento:

Media (Pagam. c/comp+ Pagam. c/residui )/ Media

(Impegni + residui definitivi)

03 Altri fondi 0,07% 0,00% 0,00% 0,02% 0,00% 0,01% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00%

0,13% 0,00% 0,00% 0,07% 0,00% 0,05% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00%

01Quota interessi ammortamento mutui e prestiti obbligazionari

0,19% 0,00% 100,00% 0,20% 0,00% 0,37% 0,00% 0,37% 0,00% 100,00%

02Quota capitale ammortamento mutui e prestiti obbligazionari

0,10% 0,00% 99,06% 0,11% 0,00% 0,25% 0,00% 0,19% 0,00% 100,00%

0,29% 0,00% 99,67% 0,31% 0,00% 0,62% 0,00% 0,57% 0,00% 100,00%

01 Restituzione anticipazione di tesoreria 3,03% 0,00% 0,00% 3,16% 0,00% 3,27% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00%

3,03% 0,00% 0,00% 3,16% 0,00% 3,27% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00%

01 Servizi per conto terzi - Partite di giro 12,38% 0,00% 100,00% 12,04% 0,00% 10,91% 0,00% 10,34% 0,00% 85,09%

02Anticipazioni per il finanziamento del sistema sanitario nazionale

17,88% 0,00% 97,52% 18,70% 0,00% 19,33% 0,00% 15,04% 0,00% 47,77%

TOTALE Missione 60 Anticipazioni finanziarie

Missione 99 Servizi per conto terzi

accantonamenti

TOTALE Missione 20 Fondi e accantonamenti

Missione 50 Debito pubblico

TOTALE Missione 50 Debito pubblico

Missione 60 Anticipazioni

finanziarie

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Incidenza Missione/Program

ma: Previsioni stanziamento/

totale previsioni missioni

di cui incidenza FPV: Previsioni stanziamento

FPV/ Previsione FPV totale

Capacità di pagamento:

Previsioni cassa/ (previsioni

competenza - FPV + residui)

Incidenza Missione/Programma: Previsioni stanziamento/

totale previsioni missioni

di cui incidenza FPV: Previsioni stanziamento

FPV/ Previsione FPV totale

Incidenza Missione/Program

ma: Previsioni stanziamento/

totale previsioni missioni

di cui incidenza FPV: Previsioni stanziamento

FPV/ Previsione FPV totale

Indicatori analitici concernenti la composizione delle spese per missioni e programmi e la capacità dell'amministrazione di pagare i debiti negli esercizi di riferimento

MISSIONI E PROGRAMMI

BILANCIO DI PREVISIONE ESERCIZI 2017, 2018, 2019 (dati percentuali) MEDIA TRE RENDICONTI PRECEDENTI (O DI PRECONSUNTIVO DISPONIBILE) (*)

(dati percentuali)

ESERCIZIO 2017 ESERCIZIO 2018 ESERCIZIO 2019Incidenza Missione

programma: Media (Impegni +

FPV) /Media (Totale impegni +

Totale FPV)

di cui incidenza

FPV: Media FPV / Media Totale FPV

Capacità di pagamento:

Media (Pagam. c/comp+ Pagam. c/residui )/ Media

(Impegni + residui definitivi)

30,26% 0,00% 98,17% 30,74% 0,00% 30,23% 0,00% 25,38% 0,00% 55,36%TOTALE Missione 99 Servizi

per conto terzi

210

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211

Parte III: la correlazione del Piano con le altre programmazioni regionali

L'INTEGRAZIONE CON IL PIANO COMUNICAZIONE

Il Piano di Comunicazione e Promozione è il documento programmatico che, in base alla LR 9/1990, viene predisposto ogni anno come riferimento

strategico per indirizzare e coordinare le attività di comunicazione e promozione svolte da Regione Lombardia.

Oltre al rendiconto dell’anno passato, delinea e aggiorna:

il contesto regionale e lo scenario media di riferimento,

posizionamento, vision, strategia e priorità che nel 2017 guideranno l’azione dell’amministrazione regionale,

attività di comunicazione individuate con il contributo di ciascuna direzione regionale e degli enti del Sireg.

A livello formale, il Piano sorveglia la coerenza tra attività e obiettivi del Piano regionale di sviluppo e costituisce parte del DEFR quale allegato

integrante il Piano degli Indicatori.

Dal punto di vista sostanziale, l’attività di comunicazione sarà guidata e indirizzata da un approccio olistico, strategico, multicanale, con attività

facilmente fruibili, ripetute e rinforzate nel tempo, capace di valorizzare il messaggio a seconda dei differenti mezzi utilizzati.

Posizionato nel periodo di fine legislatura, le linee strategiche proposte per il 2017 mirano alla raccolta, alla disseminazione e alla valorizzazione

dei fatti e dei risultati concreti raggiunti costituiranno il filo conduttore di tutte le attività di comunicazione che si svolgeranno nel 2017.

Partendo dagli obiettivi principali della legislatura e dai temi più rilevanti, si lavorerà per raccontare in modo sempre più sistematico e pervasivo,

con un utilizzo efficace dello storytelling, i risultati raggiunti, informando i cittadini sugli esiti delle buone politiche messe in campo da Regione

Lombardia. Restituire questi risultati, utilizzando in modo differenziato tutti gli strumenti a disposizione, avrà anche come effetto ulteriore quello di

generare un circolo virtuoso che potrà contribuire a diffondere buone pratiche e alimentare la fiducia dei cittadini.

La centralità dei territori è sempre stato uno degli assi portanti delle politiche dell’attuale Governo regionale e nel 2017 sarà ulteriormente valorizzato

con una comunicazione ampia e organica.

In sintesi dunque il 2017 sarà un anno di comunicazione senza soluzione di continuità, con un forte ingaggio dei territori, coinvolgimento degli

opinion leader e presenza continuativa sui media.

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FOCUS TRASPARENZA E ANTICORRUZIONE

Anticorruzione a cura del DFS Anticorruzione/Trasparenza

La legge 190/2012 dispone l’obbligo, per tutte le Amministrazioni, di adottare entro il 31 gennaio di ogni anno, il Piano triennale di prevenzione

della corruzione e trasparenza (PTPCT).

Con la Delibera n. 831 del 3 agosto 2016 l’Autorità Nazionale Anticorruzione ha approvato il Piano Nazionale Anticorruzione 2016, predisposto in

attuazione del D. L. n. 90/2014, che ha affidato ad ANAC tutte le funzioni e competenze in tema di programmazione della trasparenza e della

prevenzione dei fenomeni corruttivi. Il PNA 2016, nell’evidenziare le lacune dei piani anticorruzione finora predisposti, fornisce alle Amministrazioni

le necessarie ed utili indicazioni per consentire alle stesse di apportare gli opportuni aggiustamenti e adattamenti nell’elaborazione dei Piani per il

prossimo triennio. Si tratta di un modello che contempera l'esigenza da un lato di uniformità nel perseguimento di effettive misure di prevenzione

della corruzione e dall’altro l'autonomia organizzativa delle amministrazioni.

Il P.T.P.C.T., come da indicazioni contenute nel PNA 2016, unifica per la prima volta sia il piano della prevenzione della corruzione che le misure per la trasparenza, definisce anche gli opportuni raccordi con altri strumenti di programmazione ed in particolare con il Piano della Performance e con il Controllo di Gestione, al fine di promuovere una maggiore consapevolezza dei principi di legalità, correttezza, trasparenza e misurazione della performance. ANAC, infatti, richiama l’attenzione sulla necessaria coerenza tra PTPCT e Piano della performance sotto due profili a) le politiche sulla performance

contribuiscono alla costruzione di un clima organizzativo che favorisce la prevenzione della corruzione; b) le misure di prevenzione della corruzione

devono essere tradotte, sempre, in obiettivi organizzativi ed individuali assegnati agli uffici e ai loro dirigenti. Ciò agevola l’individuazione di misure

ben definite in termini di obiettivi, le rende più effettive e verificabili e conferma la piena coerenza tra misure anticorruzione e perseguimento della

funzionalità amministrativa.

Tra le misure preventive rilevanti c’è indubbiamente la prosecuzione attività di formazione ai diversi livelli (generale, speciale e specialistica) per nuovo codice comportamento, nuova normativa trasparenza ed accesso civico, nuovo codice appalti e analisi rischi laboratoriale – controlli, area finanza e gare ed appalti alla luce del nuovo codice e linee guida Anac). Per un raccordo tra le performance individuali e le misure preventive nella predisposizione delle schede obiettivi per l’anno 2017 si evidenzia la necessità di inserire nella scheda obiettivi dei Referenti Dirigenti e PO uno specifico obiettivo che afferisce alla prevenzione della corruzione al fine di investire i Referenti di una maggior responsabilità nell’assicurare la collaborazione al RPCT per l’attuazione degli adempimenti e misure inserite nel PTPCT. Il coordinamento tra i due Piani si esplica necessariamente con riferimento all’attuazione delle misure di mitigazione dei rischi corruttivi in esito al

complesso processo di analisi condotto nel 2016, che costituisce uno degli elementi essenziali dell’aggiornamento del vigente Piano di Prevenzione

della Corruzione.

Sulla base di quanto disposto all’art. 1, comma 16 della legge 190/2012, il P.T.P.C.T. tratta la “gestione del rischio corruzione” nelle 4 aree

individuate dalla normativa (Area A - Acquisizione e progressione del personale, Area B - Affidamento di lavori, servizi e forniture, Area C -

Provvedimenti ampliativi della sfera giuridica dei destinatari privi di effetto economico diretto ed immediato per il destinatario – Area D –

Provvedimenti ampliativi della sfera giuridica del destinatario con effetto economico diretto e immediato per il destinatario) che si articolano nei

processi descritti all’allegato 2 del PNA. Nel corso del 2016, in continuità con l’attività di analisi degli anni precedenti, il RPCT ha promosso un’azione

di estensione e approfondimento dell’analisi dei rischi con riferimento alle 4 Aree individuate dalla normativa estendendo questa analisi e

valutazione ai processi di tutte le Direzioni Generali. Per le aree C e D, le modalità di svolgimento delle attività di analisi sono state improntate,

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come negli anni precedenti, al metodo della formazione laboratoriale, con la costituzione di specifici gruppi di lavoro formati da personale individuato

dalle Direzioni, sotto il coordinamento del RPCT. I gruppi di lavoro sono stati chiamati a: individuare, in logica incrementale rispetto al lavoro svolto

nelle analisi iniziali, nuove tipologie di sotto processi e i relativi rischi; per ogni sotto processo analizzato, proporre le misure obbligatorie e ulteriori

collegate a obiettivi di riduzione del rischio; per ogni sotto processo, proporre la valutazione del rischio secondo la metodologia definita nel

P.T.P.C.T.

Per le aree A e B si è provveduto ad un aggiornamento delle misure indicate nel precedente Piano attraverso il coinvolgimento del personale

operante nei sotto-processi contenuti nelle medesime. In particolare l’area B è stata rivista alla luce dell’entrata in vigore del nuovo codice degli

appalti, anche se alcune attività in corso restano disciplinate dalla precedente normativa.

La gestione del rischio si completa con la successiva azione di monitoraggio per verificare lo stato di attuazione delle misure di prevenzione del

rischio corruzione, relativamente al 2017.

Gli esiti del lavoro di approfondimento dell’analisi dei rischi, unitamente agli esiti del monitoraggio effettuato con le Direzioni sull’attuazione

delle misure di prevenzione della corruzione, costituiscono oggetto dell’aggiornamento del PTPCT per l’anno 2017.

Per il 2017 il Responsabile della prevenzione della corruzione verificherà, attraverso un sistema di monitoraggio, integrato nel Piano, l’effettiva

applicazione delle misure di mitigazione dei rischi e di prevenzione della corruzione previste nell’aggiornamento del Piano, anche al fine di darne

evidenza negli obiettivi del Piano Performance e dei risultati attesi strategici.

Tale obiettivo richiede:

- una specifica attività di monitoraggio e verifica da parte del Responsabile della prevenzione della corruzione in collaborazione con i Referenti

Dirigenti e P.O. della prevenzione della Corruzione e Trasparenza;

- una attiva partecipazione dei dirigenti responsabili di procedimento nell’attuazione delle misure di prevenzione previste dal PTPCT, in

collaborazione con il Responsabile della prevenzione della corruzione, come anche previsto dall’art. 16 del D.Lgs. 165/2001.

Obiettivo Indicatore UDM Target 2017

Attuazione del piano triennale anticorruzione da parte dei Dirigenti responsabili delle Direzioni generali

% Attuazione delle misure di prevenzione prescritte dal Piano triennale di prevenzione della corruzione 2017-2019

% 95%

Trasparenza

Il decreto legislativo 25 maggio 2016, n. 97, adottato in attuazione della legge 7 agosto 2015, n. 124, pone al centro della disciplina della

trasparenza gli obblighi di pubblicazione, introducendo altresì forme di maggiore tutela per i diritti dei cittadini e nuovi strumenti per promuovere

la partecipazione degli interessati all’attività amministrativa. Rispetto alla legislazione pregressa, la principale novità è il riconoscimento a chiunque,

indipendentemente dalla titolarità di situazioni giuridicamente rilevanti, del diritto di accesso ai dati e ai documenti detenuti dalla Pubblica

Amministrazione, nel rispetto dei limiti relativi alla tutela di interessi pubblici e privati, e salvi i casi di segreto o di divieto di divulgazione previsti

dall’ordinamento. Il nuovo Accesso civico “FOIA” (Freedom of Information Act) si configura così, per la prima volta sullo scenario normativo italiano,

come un diritto fondamentale. In linea con le novità introdotte nello scenario normativo, la Giunta Regionale della Lombardia ha da tempo iniziato

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un processo di apertura al confronto con i cittadini attraverso il principio della trasparenza, intesa come accessibilità totale delle informazioni

concernenti l’organizzazione e le attività della pubblica amministrazione, allo scopo di favorire forme diffuse di controllo sul perseguimento delle

funzioni istituzionali e sull’utilizzo delle risorse pubbliche. E’ stata individuata, fin dall’inizio, una soluzione informatica per la gestione dei contenuti

da pubblicare, partendo da un’analisi approfondita dei contenuti degli obblighi di pubblicazione previsti dal D. Lgs. 33/2013 e dei processi di

creazione e gestione dei dati. Le priorità di intervento sono emerse in particolare dall’analisi sull’automatizzabilità dei flussi informativi relativi ai

contenuti. Lo strumento informativo Sistema Elettronico per la TRAsparenza (SETRA) è stato progettato con lo scopo di ottimizzare i processi

di raccolta, gestione, conservazione, monitoraggio e pubblicazione dei contenuti oggetto degli obblighi di pubblicazione. Il Sistema, reso disponibile

nel 2016, è stato realizzato con l’idea di semplificare il processo di pubblicazione dei dati, consente il monitoraggio di scadenze ed aggiornamenti

dei contenuti e di misurare il rispetto degli obblighi di pubblicazione sulla base di indicatori precisi: copertura, completezza e compatibilità. E’,

quindi, emersa la necessità di consentire l’integrazione fra SETRA e SIOP (contenitore dei dati del personale), per pubblicazione dei dati inerenti

la sottosezione “Personale” di Amministrazione Trasparente. Nel 2016 si è conclusa anche la realizzazione dell’Anagrafica Unica dei Procedimenti

della Giunta Regionale, supportata dall’applicativo informatico Gestione Monitoraggio Procedimenti (GMP), che raccoglie l’elenco e le informazioni

dei procedimenti da pubblicare, ai sensi dell’ex art. 35 del D. Lgs. 33/2013. Nel corso del 2016 è proseguito inoltre il percorso finalizzato a rendere

l’applicativo “Osservatorio Contratti Pubblici” l’unica fonte di tutte le informazioni relative ai contratti pubblici di lavori, servizi e forniture necessarie

ad adempiere agli obblighi di pubblicazione previsti dall’art. 37, c. 1 del D. Lgs. 33/2013. Per un raccordo tra le performance individuali e l’attuazione

delle attività e misure relative alla trasparenza nella predisposizione delle schede obiettivi per l’anno 2017 si evidenzia la necessità di inserire nella

scheda obiettivi dei Referenti Dirigenti e PO uno specifico obiettivo che afferisce alla trasparenza al fine di investire i Referenti di una maggior

responsabilità nell’assicurare la collaborazione al RPCT per l’attuazione degli adempimenti e misure inserite nel PTPCT. Nel corso del 2017

proseguirà il lavoro di integrazione dell’Osservatorio con la piattaforma SINTEL dell’Azienda Regionale Centrale Acquisti (ARCA)

utilizzata per la gestione delle procedure di gara sotto e soprasoglia, dalla Giunta Regionale, da tutti gli enti del sistema regionale e da un numero

sempre crescente di stazioni appaltanti di Regione Lombardia. Tale integrazione è finalizzata a rendere automatico l’inserimento dei dati obbligatori

nell’Osservatorio Contratti Pubblici. Particolare attenzione verrà data ad interventi formativi che riguarderanno il nuovo Accesso Civico diffuso, il

“FOIA” (Freedom of Information Act), con approfondimenti specifici sugli aspetti giuridici e sulle applicazioni pratiche nella fase attuativa. Nel

2017 la Sezione Amministrazione Trasparente sarà pubblicata sul Nuovo Portale Istituzionale di Regione Lombardia, di cui si prevede il go live nei

primi mesi dell’anno. Sarà attivata una funzionalità che consentirà l’aggiornamento automatico dei contenuti, da SETRA verso il nuovo Portale.

Obiettivo Indicatore UDM Target 2017

Pubblicazione in Amministrazione Trasparente degli obblighi previsti dall normativa vigente e da eventuali decreti integrativi e correttivi

% Incremento del flusso informativo delle pubblicazioni anche attraverso il Sistema Elettronico della trasparenza (SETRA)

% 10 %

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FOCUS SU BENESSERE ORGANIZZATIVO

Per benessere organizzativo si intende la capacità di un’organizzazione di promuovere e mantenere il benessere fisico, psicologico e sociale dei lavoratori. Il concetto di benessere organizzativo si riferisce, quindi, al modo in cui le persone vivono la relazione con l'organizzazione in cui lavorano; tanto più una persona sente di appartenere all'organizzazione, perché ne condivide i valori, le pratiche, i linguaggi, tanto più trova motivazione e significato nel suo lavoro.

Tale concetto fa riferimento, da una parte, alla definizione di “salute” condivisa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità come “stato di completo

benessere fisico, mentale e sociale e non la semplice assenza dello stato di malattia o infermità”, fatta propria dal d.lgs. n° 81/2008 (art. 2 lett. o) e

quindi connessa al tema dello stress lavoro-correlato; dall’altra parte, al tema della efficienza e della produttività delle organizzazioni, in quanto

numerosi studi e ricerche hanno dimostrato che le strutture più efficienti sono quelle con dipendenti soddisfatti e con un “clima interno” sereno e

partecipativo.

Molteplici sono le fonti normative, a partire da quelle generali (l'accordo europeo del 2004 sullo stress lavoro-correlato e il già citato d.lgs n° 81/2008

di recepimento delle direttive europee in materia di tutela della salute) fino ai provvedimenti a livello nazionale.

Con specifico riguardo alle Amministrazioni pubbliche, va menzionata la Direttiva del Ministro della Funzione Pubblica del 24 marzo 2004. Con

questa direttiva si demanda alle Pubbliche amministrazioni di attivarsi, oltre che per raggiungere obiettivi di efficacia e di produttività, anche per

realizzare e mantenere il benessere fisico e psicologico delle persone, attraverso la costruzione di ambienti e relazioni di lavoro che contribuiscano

al miglioramento della qualità della vita dei lavoratori e delle prestazioni.

La direttiva fornisce specifiche indicazioni su finalità, modalità e strumenti per il perseguimento degli stessi; in particolare, fornisce agli enti gli

strumenti operativi necessari allo scopo (c.d. Kit del benessere organizzativo). Tali strumenti hanno costituito la base per lo svolgimento dell’indagine

condotta in Regione Lombardia tramite questionari (novembre 2012) e per le successive azioni di partecipazione del personale delle diverse

Direzioni tramite la formazione dei Gruppi di lavoro benessere (anno 2014).

Con il d.lgs. 150/2009, il tema del benessere organizzativo viene ripreso, con l’obiettivo di sviluppare la produttività, l’efficienza e la trasparenza nella p.a., con riferimento agli obblighi di valutazione delle performance; in tale contesto, viene assegnato agli OIV l’obbligo di realizzare indagini sul personale dipendente volte a rilevare il livello di benessere organizzativo e il grado di condivisione del sistema di valutazione nonché la rilevazione della valutazione del proprio superiore gerarchico da parte del personale (art. 14, c.5). Il d.lgs. 33/2013 richiama l’obbligo di pubblicazione dei dati relativi ai livelli di benessere delle pubbliche amministrazioni (art. 20, c.3), affermando implicitamente la relazione tra il Piano della performance, la valutazione delle prestazioni e il benessere organizzativo. Pertanto, il tema del benessere organizzativo deve tradursi nella definizione di obiettivi organizzativi (Piano degli interventi per il miglioramento del benessere lavorativo) e nell’individuazione di adeguate modalità di monitoraggio e si sviluppa attraverso l’obiettivo strategico di coordinamento delle iniziative volte a garantire la promozione della salute negli ambienti di lavoro dell’Ente.

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Il Responsabile della gestione delle sedi regionali svilupperà le attività finalizzate a realizzare, nel triennio 2016-2018:

- l’approvazione del Piano degli interventi per il miglioramento del benessere lavorativo (2016);

- la sperimentazione di interventi per la promozione della salute e del benessere negli ambienti di lavoro (2016);

- l’attuazione degli interventi per il miglioramento del benessere lavorativo (2017-2018).

Un ulteriore obiettivo operativo, condiviso con le altre Unità Organizzative dell’Area Organizzazione e con l’Organismo indipendente di valutazione

sarà:

- la definizione degli strumenti per la raccolta, l’elaborazione e la pubblicazione dei dati inerenti i livelli di benessere.

- il monitoraggio dei livelli di benessere organizzativo.

Nel 2016, una volta approvato il Piano degli interventi per il miglioramento del benessere lavorativo, Il Responsabile della gestione delle sedi

regionali si coordinerà con la U.O. Organizzazione e personale Giunta e Sireg (per l’attuazione degli interventi di miglioramento), con la U.O.

Sistemi informativi (per il supporto tecnologico agli strumenti di rilevazione) e con l’Organismo Indipendente di valutazione, al fine di attivare ogni

iniziativa mirata alla più efficace gestione degli interventi e alla definizione di adeguate modalità di monitoraggio.

Indicatore 2016

Obiettivo Indicatore UDM Target 2015

Approvazione del Piano degli interventi per il miglioramento del benessere organizzativo e avvio dell’attuazione (fase di sperimentazione)

% Attuazione delle misure di miglioramento del benessere negli ambienti di lavoro

% 20%

Pubblicazione in Amministrazione Trasparente degli obblighi previsti dal d.lgs. 33/2013 (art.20, c.3)

% Incremento della partecipazione dei lavoratori alle indagini dirette sul benessere organizzativo

% 60 %

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217

AZIONI DI MIGLIORAMENTO

Regione Lombardia, fin dall’avvio della X Legislatura, si è proposta di assumere il ruolo di una Pubblica Amministrazione innovativa, in grado di interpretare le sfide attuali e di mettere a disposizione strumenti avanzati e flessibili rispetto alle esigenze di cittadini, stakeholder e territori. In questa linea di indirizzo, ha progressivamente razionalizzato e integrato tutti i documenti e i mezzi di conoscenza e di rappresentazione degli obiettivi di governo, secondo una lettura capace di privilegiare il punto di vista dei soggetti protagonisti. Tant’è che sono ormai 3 anni che ha unificato in un unico documento il Piano della Performance e il Piano degli Indicatori e dei Risultati Attesi di Bilancio. Nel dare attuazione alle novità dettate dal Decreto 9 dicembre 2015 "Piano degli indicatori e dei risultati attesi di bilancio delle Regioni, delle Province autonome di Trento e di Bolzano, e dei loro organismi ed enti strumentali", che identifica un set di indicatori comuni che ogni Amministrazione ha l'obbligo di inserire nel proprio Piano, Regione Lombardia ha mantenuto questa impostazione, integrando il set di indicatori indicati dal Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) all’interno di un Piano che vuole restituire un’immagine quanto più completa della sua azione amministrativa. Nel solco di quanto fatto fino ad oggi, il 2018 sarà l'anno in cui rinsalderare ulteriormente la parte programmatica delle politiche e quella delle risorse: dopo questo primo anno sperimentale, è infatti opportuno ragionare rispetto ad un'integrazione più compiuta tra indicatori obbligatori di bilancio definiti dal MEF e indicatori facoltativi proposti a livello regionale, con l’obiettivo ultimo di meglio apprezzare il rapporto tra risultati della gestione finanziaria e risultati delle politiche. Proseguirà il lavoro di allineamento degli indicatori di risultato del PRS con quelli contenuti nei POR del settennato 14-20 dei fondi strutturali europei. Sarà quindi possibile avere una visione più chiara dei risultati conseguiti con le risorse a disposizione e in prospettiva anche degli “effetti leva” che potranno essere ottenuti. Procederà il lavoro di messa a sistema degli indicatori di contesto, selezionati ed aggiornabili in modo certificato, anche grazie alla collaborazione con Eupolis Lombardia. Si insisterà, inoltre, per far emergere in modo sempre più evidente il contributo di Enti e Società del Sistema Regionale nell’attuazione della programmazione regionale. Dopo l'inserimento nel Piano 2017 di un focus sulla correlazione con il Piano Comunicazione, nel 2018 si potrà lavorare per il completamento del documento con nuovi Focus previsti dal D. Lgs 150/2009, quali ad esempio quello relativo alle politiche e agli obiettivi di Pari Opportunità. Infine, visto il grande investimento che Regione Lombardia sta facendo per la costruzione di un adeguato sistema di controllo di gestione, si potrà integrare il Piano con alcuni indicatori più di carattere gestionale, relativi ai processi interni, capaci di restituire una misurazione dell’efficienza dell’agire di Regione Lombardia e di arricchire così la base informativa e di giudizio offerta ai cittadini.