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Piano della performance (articolo 10, comma 1, lettera a), del decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150) ANNI 2015 - 2017

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Piano della performance (articolo 10, comma 1, lettera a), del decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150)

ANNI 2015 - 2017

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1 Piano della Performance 2015 - 2017

Piano della Performance 2015-2017……………………………………………………….. Pag. 3

Sezione 1

1. Presentazione del Piano …………………………………...…………………….. Pag. 4

Sezione 2

2. Sintesi delle informazioni di interesse per i cittadini e gli stakeholder esterni…….... Pag. 7

2.1 Chi siamo………………………………………………………………………...….. Pag. 7

2.2 Cosa facciamo……………………………………………………………………….. Pag. 8

2.3 Come operiamo…………………………………………………………………….... Pag. 9

Sezione 3

3. Definizione dell’identità dell’organizzazione……………………………………..… Pag. 10

3.1 L’Amministrazione “in cifre"……………………………………………………….. Pag. 10

3.2 Mandato Istituzionale e Missione…………………………………………………… Pag. 12

3.3 Albero della performance………………………………………………..………….. Pag. 15

Sezione 4

4. Analisi del contesto………………………………………………………………….. Pag. 16

4.1 Analisi del contesto esterno……………………………………………………….… Pag. 16

4.2 Analisi del contesto interno…………………………………………………….…… Pag. 20

4.2.1 Organizzazione …………………………………………………………………..…. Pag. 22

4.2.2 Risorse economiche………………………………………………………………..... Pag. 28

4.2.3 Risorse umane………………………………………………………………..……… Pag. 30

4.2.4 Salute Finanziaria…………………………………………………………………..... Pag. 32

Sezione 5

5. Obiettivi strategici e obiettivi operativi anno 2014…..…………………………….... Pag. 33

Sezione 6

6. Dagli obiettivi strategici agli obiettivi operativi programmazione 2015...……….…. Pag. 41

6.1 Obiettivi operativi …………………………………………………………………... Pag. 62

6.2 Obiettivi assegnati al personale dirigenziale……………………………………….... Pag. 62

6.3 Coordinamento ed integrazione del Piano della Performance con il Piano triennale

per la trasparenza integrità e anticorruzione………….…………………………..…. Pag. 63

Sezione 7

7 Processo seguito e azioni di miglioramento del ciclo di gestione della performance Pag. 66

7.1 Fasi soggetti e tempi del processo di redazione del Piano…………………………... Pag. 66

7.2 Coerenza con la programmazione economico finanziaria e di bilancio…………….. Pag. 67

7.3 Azioni per il miglioramento del ciclo di gestione della performance ………………. Pag. 67

Sezione 8

8. Allegati tecnici …………………………………………………………………..….. Pag. 69

- Scheda tipo obiettivi e relativo piano di azione;

- Piano Attuativo Aziendale 2014 - Schede di sintesi degli interventi e degli obiettivi raggiunti

- Piano di Rientro;

- Piano della Comunicazione;

- Regolamento per la misurazione e valutazione della Performance

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2 Piano della Performance 2015 - 2017

Sezione 9

9. Comunicazione del piano all’interno e all’esterno ……………………………….… Pag. 69

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3 Piano della Performance 2015 - 2017

Piano della performance 2015-2017

La conclusione del ciclo triennale di gestione della performance avviata nel 2013 ed

aggiornata annualmente coincide con la fine di un lungo periodo di commissariamento di questa

ASP e con la nomina, nel mese di luglio 2014, del Direttore Generale che ha dato avvio ad un

nuovo periodo di governo assicurando una maggiore stabilità.

La nuova Direzione Strategica ha dato si continuità alle azioni intraprese, ma soprattutto ha definito

una nuova programmazione a medio e lungo termine anche in considerazione della non favorevole

contingenza economica finanziaria che si riflette sulla disponibilità del bilancio aziendale.

L’obiettivo principale che si intende perseguire e raggiungere nel triennio 2015-2017 è sicuramente

quello di dare attuazione alla nuova rete ospedaliera, e di conseguenza poter così perfezionare l’atto

aziendale e la dotazione organica di questa ASP e poter così definire, finalmente, il documento di

organizzazione che individui le linee strutturali e le competenze dei Dirigenti, la cui mancanza in

questi ultimi anni ha rappresentato la più grossa criticità nell’operatività e nel funzionamento

dell’Azienda.

Altra sfida determinante è il maggior impulso che è necessario imprimere allo sviluppo del

territorio, quale sede deputata -come individuata dalla legge Regionale n. 05/09- a dare tutte le

risposte assistenziali ponendo al centro del sistema il cittadino, con esclusione solo del trattamento

del paziente acuto che, comunque, deve essere accompagnato e guidato all’ospedalizzazione

sempre dalle articolazioni territoriali, per poi essere nuovamente preso in carico all’esterno

dell’ospedale, secondo un percorso ben definito e continuo. Certo negli ultimi anni, per le pesanti

restrizioni economiche, l’Azienda non è riuscita a realizzare il ruolo centrale indicato dalla legge di

riforma regionale non potendo reperire le risorse necessarie sia strutturali, tecnologiche che umane,

così penalizzando e rallentando gli interventi necessari a tutela e valorizzazione del territorio, che,

come è ben noto, nella Provincia di Messina si caratterizza per le particolari connotazioni geo-

morfologiche e logistiche.

In tale scenario, l’adozione del nuovo piano triennale per gli anni 2015-2017 rappresenta

un’importante occasione per riorientare l’azione di governo verso gli obiettivi strategici individuati

dalla Regione e per imprimere i dovuti stimoli per realizzare il dovuto, quanto necessario, controllo

della spesa e la valorizzazione delle risorse per ottenere la migliore qualità dei servizi offerti in

modo egualitario in tutto il territorio di competenza, nella ferma ed assoluta convinzione che solo

un’azione sinergica e coordinata tra la Regione ed il Vertice Aziendale e tra quest’ultimo e tutte le

articolazioni aziendali, operatori sia dell’area dirigenziale che del comparto, sia dipendenti che

legati da rapporti in convenzione, possa portare ad un efficace ed efficiente rapporto tra risorse

impiegate e benefici ottenuti.

Nella descrizione del presente Piano si è schematizzato proprio il livello di programmazione

strategica che ha avvio dalle disposizioni regionali per poi essere tradotto negli indirizzi che la

Direzione Aziendale intende assumere procedendo all’individuazione degli obiettivi gestionali,

operativi e di qualità così, responsabilizzando tutti gli attori del mondo sanità che operano in questa

ASP rispetto al risultato di performance sia a livello di singole strutture che individuali ed in un

perfetto ciclo di gestione, si ripercorre il cerchio che si chiude con il risultato ottenuto dall’intera

Azienda.

Il Direttore Generale

Dott. Gaetano Sirna

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4 Piano della Performance 2015 - 2017

SEZIONE 1

1. Presentazione del Piano

Il Piano della Performance è un documento di programmazione triennale redatto secondo le

disposizioni di cui all’articolo 10 del decreto legislativo n. 150 del 27 ottobre 2009 e nel rispetto

della linee guida approvate con delibera n. 112 del 28.10.2010 della CiVIT, con delibera n. 1/2012

(Linee guida relative al miglioramento dei sistemi di misurazione e valutazione della performance e

dei piani della performance) e con delibera n. 6/2013 (linee guida relative al ciclo di gestione della

performance per l’annualità 2013). Esso ha per oggetto la definizione del sistema di valutazione,

monitoraggio e misurazione delle azioni da compiere per realizzare il soddisfacimento del bisogno

pubblico del bene salute.

Il Piano della Performance fa parte della complessa normativa in materia di trasparenza ed attiene ai

dati informativi sull’organizzazione, la perfomance ed i procedimenti. Il Piano è lo strumento che

dà avvio al ciclo di gestione della performance (articolo 4 del D. Lgs 150/09); è un documento

programmatico triennale in cui, in coerenza con le risorse assegnate, sono esplicitati gli obiettivi,

gli indicatori ed i target. Il Piano definisce dunque gli elementi fondamentali (obiettivi, indicatori e

target) su cui si baserà poi la misurazione, la valutazione e la rendicontazione della performance

individuale e delle strutture aziendali.

Schematicamente il Piano della Performance:

- si adotta entro il 31 gennaio di ogni anno;

- individua gli obiettivi strategici ed operativi;

- definisce, con riferimento agli obiettivi finali ed intermedi ed alle risorse, gli indicatori per la

misurazione e la valutazione della performance dell’amministrazione;

- definisce gli obiettivi assegnati al personale dirigenziale ed i relativi indicatori;

- è coerente con i contenuti e il ciclo della programmazione finanziaria e di bilancio;

- da compimento alla fase programmatoria del ciclo di gestione della performance.

Secondo quanto previsto dall’articolo 10, comma 1, del decreto, il Piano è redatto con lo scopo di

assicurare “la qualità, comprensibilità ed attendibilità dei documenti di rappresentazione della

performance”, che viene sintetizzato nelle tre finalità di seguito descritte:

1) Qualità della performance (art.5 Decreto n.150/09):

Il Piano ha lo scopo di assicurare la qualità della rappresentazione della performance dal momento

che in esso è esplicitato il processo e la modalità con cui si è arrivati a formulare gli obiettivi

dell’amministrazione, nonché l’articolazione complessiva degli stessi. Questo consente la verifica

interna ed esterna della “qualità” del sistema di obiettivi o, più precisamente, del livello di coerenza

con i requisiti metodologici che, secondo il decreto, devono caratterizzare gli obiettivi.

Il Piano consente la verifica dell’effettivo rispetto di tali requisiti metodologici dal momento che,

oltre a definire gli obiettivi, esplicita il metodo ed il processo attraverso i quali si è arrivati ad

individuarli. In particolare, individua ed esplicita i bisogni della collettività, la missione

istituzionale, le priorità politiche, le strategie e le risorse disponibili ed il collegamento tra questi

elementi e gli obiettivi.

2) Comprensibilità della performance (art.11 Decreto n. 150/09):

Il Piano assicura la comprensibilità della rappresentazione della performance. Nel Piano viene

esplicitato il “legame” che sussiste tra i bisogni della collettività, la missione istituzionale, le

priorità politiche, le strategie, gli obiettivi e gli indicatori dell’Azienda. Questo rende esplicita e

comprensibile la performance attesa, ossia il contributo che l’Azienda nel suo complesso e nelle

unità organizzative e negli individui di cui si compone intende apportare attraverso la propria

azione alla soddisfazione dei bisogni della collettività.

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5 Piano della Performance 2015 - 2017

3) Attendibilità della performance (art. Decreto n. 150/09):

La terza finalità del Piano è di assicurare l’attendibilità della rappresentazione della performance.

La rappresentazione della performance è attendibile solo se è verificabile ex post la correttezza

metodologica del processo di pianificazione (principi, fasi, tempi, soggetti) e delle sue risultanze

(obiettivi, indicatori, target).

Il processo di redazione del Piano della Performance si inserisce nell’ambito del complessivo

processo di pianificazione strategica e programmazione operativa dell’Azienda.

Il punto di partenza è costituito dagli obiettivi strategici di indirizzo definiti dalle indicazioni e dalla

programmazione regionale sanitaria, attraverso i documenti che individuano le linee politiche,

organizzative ed amministrative per lo sviluppo e l’adeguamento del sistema sanitario regionale e la

promozione della salute dei cittadini siciliani. L’arco temporale di riferimento del presente Piano è

il triennio 2015- 2017, esso svolge funzioni di programmazione ed è sottoposto a verifica.

I principi generali che hanno guidato la redazione del Piano sono stati:

A) IMMEDIATA INTELLEGIBILITA’

Il Piano è strutturato secondo una parte principale accessibile e comprensibile a tutti e dagli allegati

tecnici dedicati ai cosiddetti “addetti ai lavori”.

Per una migliore intelligibilità di seguito si riportano le fondamentali definizioni contenute nel

Piano:

· Performance: contributo che qualunque soggetto inteso come organizzazione, unità

operativa, gruppo o singolo individuo può apportare al raggiungimento degli obiettivi per i

quali l’Azienda vive ed opera;

· Performance Organizzativa: la performance ottenuta dall’Azienda nel suo

complesso ovvero dalle singole UU. OO. nelle quali si articola;

· Performance Individuale: performance ottenuta dai singoli individui o micro-gruppi di

individui;

· Ciclo di Gestione della Performance: il processo posto in essere per la

definizione degli obiettivi e per i piani di azione ad essi legati e attraverso cui si provvede

alla misurazione, valutazione e rendicontazione dei risultati alla fine del ciclo;

· Piano della Performance: l’insieme degli obiettivi strategici ed operativi su cui si

fonda l’attività dell’Amministrazione, approvato e revisionato annualmente dall’Azienda;

· Misurazione della Performance: attività di riscontro degli scostamenti tra i singoli obiettivi

prefissati e i conseguenti risultati raggiunti, in base ad indicatori misurabili in termini

quantitativi e/o economici ovvero riferiti a processi di qualità;

· Valutazione della Performance: attività di analisi e valutazione dei risultati ottenuti sulla

base della misurazione della performance, delle aspettative e del grado di soddisfacimento

dei bisogni di utenti e cittadini;

· Rendicontazione sulla Performance: descrizione periodica degli esiti dell’attività di

misurazione e valutazione della performance dell’Azienda o dei singoli gruppi o individui,

indirizzata agli Organi di indirizzo politico-amministrativo (Assessorato), ai cittadini, agli

stakeholder, all’ANAC (ex CiVIT);

· Sistema di Misurazione e Valutazione della Performance: l’insieme dei criteri che fissano

le metodologie da utilizzarsi, i vari steps ed il ruolo dei soggetti coinvolti nel processo di

misurazione e valutazione della performance;

· Indicatore: caratteristica del processo, misurabile, che evidenzia significative informazioni

sull’efficacia, efficienza o qualità dell’attività realizzata ovvero sul grado di raggiungimento

dell’obiettivo;

· Benchmarking: operazione di confronto attraverso cui comprendere ed importare le buone

pratiche che si sviluppano in altre organizzazioni o in strutture analoghe;

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6 Piano della Performance 2015 - 2017

· Stakeholder: gruppo qualificato di individui che può essere influenzato direttamente o

indirettamente dal raggiungimento degli obiettivi aziendali o, comunque, dalla sua azione;

· Outcome: risultato finale dell’azione;

· Accountability: il necessario rendiconto dei risultati di un’azione amministrativa, tramite

informazioni corrette agli utenti e tale da permettere l’espressione di un valido giudizio.

B) TRASPARENZA

Ai sensi dell’articolo 11, comma 3, del decreto sopracitato questa ASP assicura la massima

trasparenza in ogni fase del Ciclo di gestione della performance.

C) VERIDICITA’ E VERIFICABILITA’

I contenuti del Piano sono rispondenti alla realtà e per ogni indicatore è indicata la fonte di

provenienza dei dati e sono individuati gli attori coinvolti.

D) PARTECIPAZIONE

Il prodotto finale, che si auspica sia qualitativamente un buon risultato, è frutto di un complesso

processo di coinvolgimento degli attori del sistema sanità e rappresenta il momento di sintesi di

distinte analisi dei problemi, di elaborazioni di proposte e di discussioni.

Infatti, non è stato possibile, in considerazione del numero di persone interessate, la partecipazione

plateale e collettiva con uno scambio diretto con la Direzione Generale, piuttosto, ogni singolo

operatore dell’Azienda è stato coinvolto nella redazione del Piano direttamente o tramite l’invito

rivolto alla Dirigenza alla massima diffusione dello stesso.

I risultati di un’organizzazione complessa come quella di una Azienda Sanitaria, misurati nella

capacità di fornire servizi appropriati e tempestivi secondo i bisogni e le attese dei pazienti, sono

dipendenti dalle strategie, dai modelli di governo e dallo sviluppo delle politiche del personale

operante in azienda che con le conoscenze, capacità, attitudini, competenze e modalità relazionali

rappresentano la qualità del prodotto offerto.

La metodologia utilizzata vuole realizzare la valorizzazione e la crescita professionale dei

dipendenti e la risposta ottenuta è stata più che positiva, infatti, ciascun individuo nell’offrire

l’apporto richiesto ha eseguito il proprio lavoro sentendosi così realmente parte, se non essenziale,

sicuramente fondamentale di questa grande Azienda.

Al fine di strutturare il documento in modo da semplificare la lettura, preliminarmente viene

presentata l’ASP di Messina e dopo vengono descritte le modalità di assegnazione alla stessa da

parte degli organi sovraordinati degli obiettivi da raggiungere, vengono definiti gli obiettivi

strategici che devono guidare l’azione delle ente ed infine, tali indicazioni vengono contestualizzate

negli obiettivi annuali che devono corrispondere con i risultati della Relazione sulla Performance,

redatta a consuntivo di ciascun anno.

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7 Piano della Performance 2015 - 2017

SEZIONE 2

2.Sintesi delle informazioni di interesse per i cittadini e gli stakeholder esterni

Il presente Piano è uno strumento che serve a facilitare l’ottenimento di importanti vantaggi

organizzativi e gestionali per questa Azienda, attraverso:

· Individuazione ed incorporazione delle attese dei portatori di interesse (stakeholder);

· Realizzazione di una effettiva accountability e trasparenza ed efficacia dei meccanismi di comunicazione interna ed esterna;

· Miglioramento del coordinamento tra le diverse funzioni e strutture organizzative.

Gli stakeholder sono coloro che: a) contribuiscono alla realizzazione della missione istituzionale; b)

sono in grado di influenzare, con le loro molteplici decisioni (di spesa, di investimento, di

collaborazione, di regolazione e controllo), il raggiungimento degli obiettivi aziendali; c) vengono

influenzati dalle scelte ed attività dell’amministrazione.

Più semplicemente, gli stakeholder possono essere individuati nei pazienti-cittadini, anche nelle

forme associative di rappresentanza, il volontariato, i professionisti esterni, il personale dipendente

e le organizzazioni sindacali.

La performance indica il contributo che con azioni dell’equipe o del singolo viene offerto per il

raggiungimento degli obiettivi dell’Azienda, e più in generale per la soddisfazione dei bisogni di

salute degli utenti. Le azioni eseguite vengono rappresentate, misurate e verificate.

2.1. Chi siamo L'Azienda Sanitaria Provinciale di Messina si è costituita il 01/09/2009 ai sensi dell'art 8 della L.R.

5 del 14/04/2009.

L’Azienda Sanitaria Provinciale di Messina è un Ente con personalità giuridica pubblica ed

autonomia imprenditoriale, svolge le funzioni legislativamente assegnatele di tutela e promozione

della salute degli individui e della collettività.

L’ASP ha sede legale in Messina in Via La Farina n. 263, Codice fiscale e Partita IVA n°

03051870834. Il logo dell'Azienda, da inserire in tutti gli atti ufficiali, è il seguente:

Il sito web ufficiale dell’Azienda è : www.asp.messina.it.

L'Asp di Messina estende la sua competenza su tutto il territorio della provincia di Messina

suddiviso in 107 comuni (il Comune di Capizzi è gestito dall’ASP di Enna), distribuiti in circa

3.247 Kmq di superficie, con una popolazione residente di 645.087 abitanti (esclusi i 3.284 di

Capizzi), rilevata secondo i dati Istat al 01 gennaio 2014. E’ evidente che in un territorio così vasto

le difficoltà che questa Azienda incontra quotidianamente sono innumerevoli quanto diversificate,

pur se, come disposto dalla Legge Regionale n. 30/1993 e dal D.P.R.S. del 22/09/2009 e s.m.i., il

territorio di competenza è suddiviso in 8 distretti come di seguito definiti:

Distretto di Messina

Distretto di Taormina

Distretto di Milazzo

Distretto di Lipari

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8 Piano della Performance 2015 - 2017

Distretto di Barcellona P.G.

Distretto di Patti

Distretto di Mistretta

Distretto di S. Agata Militello

L'Asp di Messina, per effetto della Legge n. 05/2009, presta la sua assistenza per acuti in due

distretti Ospedalieri e per ogni comune indicato è presente uno stabilimento ospedaliero:

· Distretto Ospedaliero ME 1 Patti- Sant'Agata- Mistretta

· Distretto Ospedaliero ME 2 Taormina- Milazzo- Barcellona- Lipari

Occorre evidenziare che in alcun modo l’attività di pianificazione della Direzione può essere

univoca in quanto le aree geografiche dei 107 comuni, non solo sono distanti ma presentano

caratteristiche diverse, riconducibili a comunità montane piuttosto che insulari e/o ad alta densità

turistica etc., che rendono particolare il territorio dell'Asp di Messina che conta n. 8 distretti di cui

Lipari e Mistretta non arrivano a 20.000 abitanti mentre Messina, con i comuni della zona tirrenica

e ionica, conta una popolazione di circa 300.000.

2.2. Cosa facciamo

L'ASP promuove la salute nel territorio di competenza sulla base dei dati epidemiologici rilevati

sulla popolazione del territorio; sviluppa attività di educazione sanitaria, di igiene e sicurezza degli

ambienti collettivi di vita e di lavoro, di vigilanza sui cibi destinati all'alimentazione umana e degli

animali, di prevenzione della malattia e degli infortuni; eroga prestazioni e servizi sanitari e, in

particolare, di diagnosi e cura sia in regime domiciliare, sia in regime ambulatoriale, sia di ricovero

ospedaliero, a favore delle persone iscritte al servizio sanitario nazionale. L'Azienda accoglie nelle

sue strutture pubbliche, o private accreditate, chiunque ne abbia bisogno, indipendentemente dalla

nazionalità, dall'etnia, dalla cultura e dalla religione.

L'Azienda gestisce, inoltre, le attività socio-assistenziali di rilievo sanitario assumendone l'onere in

tutto o in parte, secondo quanto disposto dalle normative nazionali e regionali.

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9 Piano della Performance 2015 - 2017

Per il raggiungimento delle suddette finalità, l'ASP si avvale delle proprie strutture gestite

direttamente e dei servizi resi da aziende sanitarie private accreditate, siano esse profit o no profit,

delle associazioni di volontariato, delle cooperative sociali e più in generale di ogni risorsa messa a

disposizione dalla società civile e disponibile alla collaborazione.

L’assetto organizzativo e gestionale scaturente dall’ Atto Aziendale al momento vigente è stato

delineato funzionalmente a tali strategie di azione, valorizzando risorse e professionalità acquisite,

allo scopo di realizzare un sistema flessibile e dinamico, idoneo a rispondere ad esigenze di

semplificazione dei processi e di efficacia ed efficienza nell’erogazione dei servizi offerti, evitando

duplicazioni e garantendo livelli diversificati e molteplici di prestazioni.

Tale assetto sarà opportunamente modificato in seguito al D.A. n° 46 del 14/01/2015 sulla “Riqualificazione

e rifunzionalizzazione della rete ospedaliera- territoriale” e conseguentemente si provvederà ad adottare il

nuovo Atto Aziendale e la nuova Pianta Organica secondo le Linee Guida che verranno emanate dal

competente Assessorato della Salute.

2.3. Come operiamo L'ASP pone al centro della propria azione il cittadino sia nella sua accezione di cliente che ha

diritto alla prestazione in relazione al suo bisogno di salute, sia nella sua accezione umana di

persona che ha diritto al massimo della dignità e del rispetto anche e soprattutto, nelle situazioni di

disagio e difficoltà in cui si trova chi manifesta un bisogno di assistenza sanitaria.

L'ASP nel riconoscere la centralità del cittadino, quale interlocutore privilegiato, gli garantisce

l’ascolto, la proposta, il controllo anche ai fini di supporto, sia come utente singolo o tramite le

associazioni di volontariato e di tutela dei diritti, in tutte le fasi di programmazione delle attività,

valutazione della qualità dei servizi, tutela dei diritti degli utenti, nel rispetto del D.Lgs. n. 502/92 e

del D. Lgs. n. 150/09 e ss.mm.ii.

Gli strumenti organizzativi con cui viene effettivamente assicurata tale partecipazione sono: la

Carta dei Servizi aggiornata annualmente, l'Ufficio Relazioni con il Pubblico, il Comitato

Consultivo rinnovato per il triennio 2014-2016 ai sensi del D.A. n° 1019 del 15/04/2010 con

delibera 3128/DG del 28/10/2014 e la Rete Civica della Salute il cui modello, su atto d’indirizzo

dell’Assessorato, è stato adottato con deliberazione n° 3532/DG del 12/12/2014. Successivamente,

di concerto con le altre Aziende Sanitarie Ospedaliere dell’Area Metropolitana, sono stati

sottoscritti i primi tre accordi di collaborazione con l’ordine Professionale degli Assistenti Sociali

della Sicilia, con Cittadinanza Attiva Onlus e l’IPASVI Collegio Provinciale di Messina.

Dimensioni queste che si intendono “messe a sistema” dalla funzione aziendale della

comunicazione che trova applicazione nel Piano della Comunicazione anno 2015 adottato con

delibera n° 3579/DG del 18/12/2014 e redatto in sintonia con i documenti di pianificazione

regionali e aziendali. Il piano rappresenta lo strumento in grado di coniugare strategie, obiettivi,

destinatari, azioni e strumenti di comunicazione secondo un disegno organico e razionale. Nello

stesso vengono descritte le attività previste per il 2015 ritenute più significative, unitamente a

quelle istituzionali dei diversi servizi impegnati nella comunicazione aziendale, che vanno a

implementare il “sistema comunicazione” con l’obiettivo di costruire e sostenere alleanze e reti di

collaborazione dentro e fuori la realtà aziendale. La finalità del Piano della Comunicazione 2015, in

una prospettiva di respiro triennale, è quella di superare il modello organizzativo “verticale”

dell’informazione, a vantaggio di un approccio trasversale orientato alle esigenze degli utenti ed

assicurare la più ampia offerta informativa, adottando strumenti e linguaggi diversificati, al fine di

garantire tempestività e facilità di accesso, nel rispetto delle esigenze informative di ognuno.

Inoltre, per la comunicazione interna, svolge un ruolo determinante nel creare motivazione, fiducia

e sicurezza, rappresentando un valido strumento di condivisione di valori e confronto, divulgando

notizie e comunicando eventi che rendono possibile far conoscere in modo più approfondito l'ente

anche al suo interno.

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10 Piano della Performance 2015 - 2017

Il paziente pone la sua fiducia nei professionisti sanitari ed in tale ottica l’ASP si cura non solo del

cittadino ma anche dei professionisti ed operatori impegnati nei diversi ruoli ed attività, le cui

capacità professionali devono seguire le nuove competenze tecniche e scientifiche. A tal fine, sono

state create le condizioni organizzative e gestionali per far si che gli operatori siano pienamente

consapevoli sia del loro ruolo nell’organizzazione ed in particolare nell’ambito delle relazioni con i

pazienti, i familiari e con i colleghi, sia del mutamento dei bisogni del cittadino e della

organizzazione dettata dalla riforma sanitaria regionale e sia della possibilità del processo continuo

di miglioramento professionale che passa non solo attraverso la formazione ma anche partecipando

con la dovuta e richiesta professionalità alla quotidiana attività lavorativa.

L'azienda ha organizzato l’attività sanitaria in tre macro sistemi sanitari utilizzando le proprie sedi

periferiche e così rendendo unica la gestione del bene salute, secondo logiche di integrazione:

1) Territoriale: ove si definisce il bisogno sanitario del territorio di competenza e si

acquisiscono i servizi sanitari necessari attraverso l’attività dei Distretti. Questo macro

sistema sanitario si occupa inoltre della diagnosi e cura del paziente non ricoverato

attraverso la tradizionale attività del medico di medicina generale e di continuità

assistenziale, soprattutto organizzando il sistema della deospedalizzazione, delle cure

domiciliari e l'assistenza specialistica con i neo istituiti e gli istituendi Punti Territoriali

Assistenziali.

2) Ospedaliero: ove vengono prestate le cure per pazienti in fase acuta; il sistema ospedaliero,

secondo la Rete Ospedaliera Aziendale, collabora con quello distrettuale fornendo

prestazioni specialistiche nell'ambito delle cure domiciliari ed esercitando una funzione

strumentale nelle campagne di prevenzione e di educazione sanitaria.

3) Prevenzione: trattasi di produzione di prestazioni e di servizi relativi alle aree di sanità

pubblica, di tutela della salute e di sicurezza negli ambienti di vita e di lavoro.

La programmazione delle attività è incentrata sul raffronto tra dati epidemiologici e la preventiva

individuazione dei bisogni e delle priorità dei cittadini-utenti nonché sulla misurazione degli

scostamenti tra le loro aspettative ed i risultati raggiunti per accrescere le possibilità di migliorare di

continuo sia il servizio che il rapporto fra istituzione sanitaria e cittadini.

SEZIONE 3

3. Definizione dell’identità dell’organizzazione

3.1. L’amministrazione in cifre

Anno di costituzione dell’ASP 01.09.2009

TERRITORIO DI COMPETENZA

Superficie Kmq 3.247

Comuni n. 107

Popolazione residente 645.087 abitanti (senza i 3.284 di Capizzi), dati

Istat al 01 gennaio 2014

AREA TERRITORIALE

Distretti Sanitari n. 8

Poliambulatori n. 18

Consultori Familiari n. 26

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11 Piano della Performance 2015 - 2017

Centri di Continuità Assistenziale n. 106 (comprese 5 C.C. A. turistici)

Punti Territoriale di Emergenza n. 23 (di cui 9 ambulanze medicalizzate)

Centri di Riabilitazione n. 9

Centri Salute Mentale n. 6

SERT n. 7

NPI n. 8

Farmacie n. 241 (di cui 3 non attive)

Punti di Primo Intervento n. 9

Punti di Primo Intervento Pediatrici n. 7

Punti Territoriali di Assistenza n. 6

Posti attivati RSA n. 268

AREA OSPEDALIERA

Distretti Ospedalieri n. 2

Stabilimenti Ospedalieri n. 7

Posti letto (D.A. n. 1374 del 25.05.2010) n. 735 (senza pp.ll. Psichiatria ME)

Ricoveri Ordinari (al 31.12.2013) n. 29.962

Ricoveri DH/DS (al 31.12.2013) n. 8.330

Casi Day Service (al 31.12.2013) n. 5.782

Accessi Pronto Soccorso (al 31.12.2013) n. 130.117

CASE DI CURA CONVENZIONATE

Case di cura private accreditate n. 9 (di cui una sospesa)

Posti letto n. 778

RISORSE UMANE

Dipendenti in servizio (al 31.12.2014) n. 4.714 di cui:

Area Dirigenza n. 1.368

- Dirigenti Medici n. 1.134

- Dirigenti Veterinari n. 56

- Dirigenti Sanitari non medici n. 144

- Dirigenti Ruolo Professionale n. 6

- Dirigenti Amministrativi n. 19

- Dirigenti Tecnici n. 9

Area Comparto n. 3.346

- Sanitari n. 2.198

- Amministrativi n. 491

- Tecnico n. 654

- Professionale n. 3

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12 Piano della Performance 2015 - 2017

Area Medici Convenzionati n. 643

MMG n. 547 (al 30.11.2014)

PLS n. 96 (al 30.11.2014)

DATI DI BILANCIO ANNI 2013 -2014 -2015:

Consuntivo

2013

Pre-Consuntivo

Mod. CE IV Trim

2014

Bilancio Preventivo

2015

Totale valore della produzione (A) 1.173.392 1.161.824 1.142.292

Totale costi della produzione (B) 1.148.149 1.127.285 1.123.860

Totale proventi ed oneri finanziari (C) -5.447 -5.170 -4.924

Totale rettifiche di valore di attività

finanziarie (D) - - -

Totale proventi ed oneri straordinari

(E) 1.348 125 1.000

Risultato prima delle imposte (A-B+/-

C+/-D+/-E) 21.044 29.494 12.508

Totale imposte e tasse 20.704 20.990 20.975

Risultato di esercizio 340 8.504 -8.467

3. 2. Mandato istituzionale e Missione I contenuti del “mandato istituzionale” e della “missione” oltre alla descrizione della “visione” sono

riportati nell’Atto Aziendale di questa Azienda approvato con decreto assessoriale n. 2156/10, e che

di seguito si riportano.

Il mandato istituzionale dell’Azienda Sanitaria è contenuto nel Piano Sanitario Nazionale e nei

dettami del Ministero alla Salute, che in ogni singola Regione, anche in quelle a Statuto Speciale, si

traducono nel Piano Sanitario Regionale e nelle disposizioni del competente Assessorato alla

Salute.

L’Azienda concorre allo sviluppo dell'intero servizio sanitario regionale con la finalità di:

· Garantire la sua affidabilità clinica, assistenziale, economica e finanziaria, anche tramite lo

sviluppo dei propri sistemi informativi;

· Attuare le politiche regionali in tema di formazione ed aggiornamento del personale, di

attività di ricerca ed innovazione, di informazione e comunicazione ai cittadini, di

facilitazione dell'accesso ai servizi, di applicazione degli strumenti per il governo clinico;

· Dare attuazione ai risultati delle concertazioni promosse e definite con la Regione.

A tal fine orienta la propria gestione adottando i criteri e le metodologie proprie degli strumenti del

governo clinico, della medicina basata sull'evidenza, del governo finanziario.

In particolare:

· Promuove ogni azione di educazione sanitaria e di prevenzione degli infortuni e delle

malattie, in grado di favorire il passaggio dalla gestione dell'evento clinico alla gestione

della salute;

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13 Piano della Performance 2015 - 2017

· Applica protocolli diagnostici, terapeutici e riabilitativi nonché procedure sanitarie,

assistenziali ed amministrative efficaci, efficienti ed appropriate;

· Ricerca modalità di gestione della salute secondo programmi individuali per pazienti che

necessitano d'interventi preventivi, specialistici o di tipo post intervento;

· Collabora con gli utenti affinché si possa trovare una risposta qualificata ai loro bisogni

sanitari anche nei casi in cui non possa intervenire direttamente;

· Ricerca la collaborazione dei propri operatori, dipendenti o convenzionati, per offrire servizi

sempre più qualificati per l'utenza: per questo individua nella formazione e

nell'aggiornamento del personale un elemento strategico non solo di miglioramento

professionale, ma anche di cambiamento culturale per porre l'utente al centro del sistema

sanitario aziendale;

· Rifugge l'accanimento terapeutico, cercando di restituire all'assistito la migliore qualità di

vita possibile;

· Pubblicizza i tempi di attesa sia per le prestazioni ambulatoriali che per i ricoveri cercando

soluzioni sempre più efficaci, sia per migliorarli che per facilitare l'accesso alle prestazioni

stesse;

· Ricerca la collaborazione delle strutture pubbliche e private con la finalità di assicurare

all'utenza prestazioni tempestive, efficienti, efficaci ed appropriate;

· Ricerca la collaborazione del volontariato per migliorare la tempestività, la qualità e

l'umanizzazione dei propri servizi;

· Sviluppa e modula i propri sistemi di miglioramento continuo dell'offerta sanitaria a partire

dall'analisi del bisogno sanitario locale nel rispetto delle indicazioni regionali, dell'analisi

delle attività e delle indicazioni degli utenti e degli operatori sanitari;

· Sviluppa i propri sistemi informativi anche con mezzi informatici al fine di favorire

l'approccio del cittadino al sistema delle prestazioni sanitarie e sociali.

In applicazione della vigente normativa regionale le azioni che questa ASP promuove sono volte a

realizzare:

· Una qualificata integrazione dei servizi sanitari e socio sanitari anche attraverso il

necessario trasferimento dell’offerta sanitaria dall’ospedale al territorio con progressivo

potenziamento delle attività, nonché un compiuto coinvolgimento dei MMG e PLS e

l’ottimale distribuzione sul territorio dei medici specialisti, favorendo l’instaurarsi di

relazioni funzionali fra operatori ospedalieri e territoriali al fine di ottimizzare il sistema

della continuità assistenziale nei processi di prevenzione, cura e riabilitazione;

· L’ottimale organizzazione delle modalità di accoglienza e accesso alla rete dei servizi

nell’ambito del distretto sanitario;

· L’applicazione del riordino della rete ospedaliera pubblica e privata accreditata in funzione

di una equilibrata distribuzione territoriale dell’offerta, così come previsto con l’apposito

Decreto Assessoriale n° 46 del 14/01/2015;

· Il superamento della frammentazione e/o duplicazione delle strutture organizzative esistenti,

attraverso processi di aggregazione in dipartimenti e di integrazione operativa e funzionale;

· I processi di razionale distribuzione del personale eventualmente risultante in esubero anche

per effetto del riordino della rete ospedaliera, nel rispetto della vigente normativa, dei

contratti e degli accordi sindacali;

· Il potenziamento dei servizi finalizzati alle attività di riabilitazione, lungodegenza e post-

acuzie;

· Una progressiva riduzione della mobilità sanitaria passiva extra-aziendale;

· L’applicazione delle disposizioni sulla trasparenza di cui al decreto legislativo n. 150/09,

attraverso il miglioramento dell’apposita pagina web dedicata sul sito internet aziendale e

l’adozione del programma triennale per la trasparenza e l’integrità, da pubblicare on line;

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14 Piano della Performance 2015 - 2017

· L’attuazione del principio di responsabilità attraverso l’implementazione di un completo

controllo di gestione per la verifica dell’appropriatezza, qualità, efficacia, efficienza ed

economicità delle prestazioni e dell’operato dei suoi responsabili, sulla base di consolidati

criteri tecnico-scientifici e mediante l’informatizzazione delle funzioni e delle dinamiche

sanitarie, anche in ottemperanza al D.A. n. 835 del 23/05/2014 con il quale sono state

approvate le Linee Guida per l’implementazione della metodologia regionale uniforme di

Controllo di Gestione, recepito con delibera n.2170/CS del 23/06/2014.

La missione istituzionale dell'Asp di Messina, cioè la ragion d’essere, è quella di soddisfare i

bisogni e le aspettative di salute dei cittadini, attraverso l'erogazione delle prestazioni sanitarie, nel

rispetto dei livelli essenziali ed uniformi definiti dal Piano Sanitario Nazionale e secondo gli

obiettivi generali e di salute stabiliti dal Piano Sanitario della Regione Sicilia, coerentemente con le

evidenze epidemiologiche e nell'ambito delle risorse umane e materiali disponibili.

Per conseguire la propria mission l’ASP si ispira ai seguenti principi:

· Sussidiarietà solidale e complementarietà tra gli erogatori dei servizi;

· Centralità e partecipazione del cittadino quale titolare del diritto alla salute e soggetto attivo

del percorso assistenziale;

· Universalità e parità di accesso ai servizi sanitari nel rispetto del diritto di libera scelta dei

cittadini nell’ambito dei soggetti pubblici e privati accreditati;

· Integrazione socio-sanitaria ai sensi della Legge n. 328/2000 e DPCM del 14/02/2001;

· Economicità del sistema che assicuri la sostenibilità economica e garantisca il

mantenimento degli obiettivi di riqualificazione del SSR;

· Compartecipazione degli Enti Locali alla programmazione delle attività ed alla verifica dei

risultati di salute;

· Tutela e miglioramento delle condizioni di accesso ai servizi per residenti e utenti;

· Coinvolgimento dei cittadini attraverso l’accessibilità e la trasparenza degli atti, nonché la

verifica del gradimento dell’utenza per i servizi erogati attraverso i sistemi di rilevazione

della Customer Satisfaction, anche alla luce delle norme contenute nel D.Lgs. n. 150/09 e

dal n. 33/2013 ;

· Trasparenza e accessibilità, come previsto dal D. Lgs. n. 33/2013, con il quale nel ribadire

che la trasparenza è intesa come accessibilità totale delle informazioni relative

all’organizzazione, finalizzata alla realizzazione di un amministrazione aperta e al servizio

del cittadino (art.1, c.2 D.Lgs 33/13), è stato introdotto l’istituto dell’accesso civico (art. 5)

ed inoltre è stata realizzata, sul sito web istituzionale, la sezione “Amministrazione

trasparente” che sostituisce la precedente sezione “Trasparenza, valutazione e merito”

prevista dall’art. 11, c. 8 del D.Lgs. n. 150/09;

· Sicurezza dei prodotti, processi ed ambienti di lavoro, ovvero l’insieme di tecnologie,

regole, procedure e comportamenti finalizzati a garantire la massima tutela per i pazienti e

gli operatori che usufruiscono o lavorano nei servizi;

· Innovazione quale capacità di stimolare, valorizzare e riconoscere le soluzioni innovative

proposte in ogni ambito di attività in quanto fattore determinante di sviluppo e di crescita;

· Formazione e aggiornamento quale strumento indispensabile per migliorare arricchire ed

aggiornare le competenze individuali e collettive durante l’intero arco di vita professionale

dei dipendenti e supporto necessario per l’apprendimento e l’interiorizzazione dei valori

aziendali;

· Prevenzione della corruzione attraverso l’adozione e l’applicazione del “Piano Triennale di

Prevenzione della Corruzione 2015-2017” coerentemente a quanto previsto della Legge 6

novembre 2012, n.190, P.N.A 2013, D.Lgs 33/13 e D.Lgs 39/13 e s.m.i.;

· Responsabilità diffusa utilizzando l’istituto della delega ed il riconoscimento di autonomia

agli operatori nell’esercizio delle attività loro assegnate;

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15 Piano della Performance 2015 - 2017

· Partecipazione e coinvolgimento delle varie categorie di soggetti coinvolti nel processo

sanitario.

In sintesi, ai sensi dell'art. 2 della L.R. 5 del 14/04/2009, l'ASP intende assicurare agli utenti, in

relazione al bisogno assistenziale, l'accesso informato e la fruizione appropriata e condivisa dei

servizi sanitari di diagnosi, cura e riabilitazione nonché di prevenzione nel rispetto dei principi di

trasparenza, efficacia, efficienza ed appropriatezza.

La visione strategica di questa ASP, cioè la sua ragione d’essere futura, considera elemento

essenziale la valorizzazione dell'autonomia e della responsabilità dei propri operatori, con

particolare riguardo alla dirigenza, al fine di dare tempestivo riscontro ai bisogni dell'utenza,

coniugando i principi dell'efficienza e dell'efficacia con quelli dell'equità e della trasparenza.

3.3. Albero della Performance

L’Albero della Performance: il collegamento fra mandato istituzionale-missione e aree

strategiche

L’albero della performance è una mappa logica che rappresenta, i legami tra mandato istituzionale,

missione, aree strategiche, obiettivi strategici e piani operativi (che individuano obiettivi operativi,

azioni e risorse). Esso fornisce una rappresentazione articolata, completa, sintetica ed integrata della

perfomance dell’amministrazione.

Nella logica dell’albero della performance il mandato istituzionale e la missione sono articolati in

aree strategiche che si declinano in obiettivi operativi.

Rappresentazione grafica dell’albero della perfomance:

Potenziamento “ Nodo di

allerta per alimenti e

mangimi”

Eradicazione della

Tubercolosi bovina, della

Brucellosi bovina e ovi-

caprina

Aggiornamento Piano

Regionale Integrato dei

Controlli Ufficiali PRIS

Attuazione programma di

audit art. 4, par. 6 Reg. CE

882/2004

Raccordo e

coordinamento flussi

Implicazioni della Legge

135/2012

Monitoraggio e gestione

nell’acquisto di beni e

servizi

Sicurezza dei pazienti

Monitoraggio tempi di

attesa

Formazione profess,

Umanizzazione

dell’assistenza

Appropriatezza,

Accreditamento

Controllo malattie

croniche e sorvegl fattori

di rischio

comportamentali

Riordino della rete

ospedaliera e

riconversioni

Riorganizzazione

dell’assistenza territoriale

Riqualificazione della rete

di Emergenza-Urgenza

Tutela delle fragilità e

integrazione

sociosanitaria

Piani d'Azione

Albero della Performance - ASP Messina

Area Strategica:

Flussi informativi e

monitoraggio acquisti

Area Strategica:

Qualità e governo

clinico

Area Strategica:

Sanità pubblica

veterinaria e sicurezza

alimentare

La missione istituzionale dell'Asp di Messina, cioè la ragion d’essere, è quella di soddisfare i bisogni e le aspettative di salute dei cittadini,

attraverso l'erogazione delle prestazioni sanitarie, nel rispetto dei livelli essenziali ed uniformi definiti dal Piano Sanitario Nazionale e secondo

gli obiettiv i generali e di salute stabilit i dal Piano Sanitario della Regione Sicilia, coerentemente con le ev idenze epidemiologiche e

nell'ambito delle risorse umane e materiali disponibili.

Obiettivi operativi

Mandato istituzionale

Il mandato istituzionale dell’Azienda Sanitaria è contenuto nel Piano Sanitario

Nazionale e nei dettami del Ministero alla Salute, che in ogni singola Regione, si

traducono nel Piano Sanitario Regionale e nelle disposizioni del competente

Assessorato alla Salute.

Missione

Area Strategica:

Prevenzione

Area Strategica:

Reti assistenziali

Potenziamento screening

oncologici

Implementazione

screening uditivo

neonatale

Implementazione

Screening metabolico

neonatale allargato

882/2004comportamentali

sociosanitaria

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16 Piano della Performance 2015 - 2017

SEZIONE 4

4. Analisi del contesto

Gli attori coinvolti sono:

staff;

stakeholder esterni;

stakeholder interni.

4.1 Analisi del contesto esterno

L’analisi del contesto esterno garantisce la coerenza delle strategie ai bisogni e alle attese dei

portatori di interesse.

4.1.1 Contesto generale

La serie di immagini che si ottiene fotografando, in senso dinamico, il contesto esterno e di seguito

quello interno permette di tracciare la strada da percorrere nella definizione delle azioni strategiche

che conducono all’obiettivo finale, pertanto, la strategia dell’ASP di Messina non può prescindere

dall’analisi del profilo socio-demografico del territorio di competenza che permette di cogliere i

cambiamenti e le necessità della collettività e dei singoli individui. Il presente piano ha una

dimensione futura dovendo applicarsi nel corso di un triennio, ciò comporta che occorre analizzare

lo scenario in cui si opera ed affrontare le criticità rappresentate principalmente da una ricerca del

benessere manifestata dal cittadino-utente in modo sostanzialmente diversa dal passato anche

recente.

Le dinamiche socio-ambientali impattano con il sistema sanitario ed in particolare con l’attività

dell’Azienda nel medio e lungo periodo.

Infatti demograficamente è aumentata la popolazione anziana con il risultato che

epidemiologicamente prevalgono sempre più le patologie croniche. Inoltre sono aumentati i

cittadini stranieri determinando una differenziazione tra ambiti culturali, socioeconomici e stili di

vita che si traducono in contenuti diversi del valore famiglia e salute.

A livello di rete di informazione e di trasporti, l’evoluzione cui si assiste verso la globalizzazione

ha comportato, pur nel miglioramento dell’assistenza sanitaria offerta, un aumento della mobilità

passiva ed una modifica del modello clinico assistenziale tradizionale che permette al singolo di

connettersi telematicamente anche da casa per avere un consulto con il MMG/PLS o con lo

specialista.

Per quanto sopradetto si evidenziano due profili di utenti:

- fragile, anziano e/o cronico che richiede un numero elevato di prestazioni che possono essere

sicuramente soddisfatte a livello locale ove il cittadino ha la residenza;

- informato e competente che è consapevole della sua richiesta di salute ed è parte attiva delle scelte

sanitarie e si muove in un libero mercato alla ricerca del medico e della struttura che ritiene più

adeguati al suo bisogno.

Di seguito si riporta l’analisi sociodemografica ed epidemiologica effettuata dall’Assessorato alla

Sanità nelle linee guida del Piano Attuativo:

Informazioni demografiche

La popolazione, nel corso degli anni, si è concentrata prevalentemente sulla costa, abbandonando in

buona parte i centri collinari. Situata all'estremità nordorientale dell'isola e affacciata a nord sul Mar

Tirreno, ad est sullo Stretto di Messina, che la separa dalla Calabria, e sul Mar Ionio. Confina ad est

con la Provincia di Reggio Calabria, ad ovest con la Provincia di Palermo, a sud con la Provincia di

Enna e la Provincia di Catania.

Il territorio è prevalentemente montuoso, ad eccezione delle poco estese piane alluvionali alle foci

dei corsi d'acqua. Il territorio provinciale comprende anche l'arcipelago delle Isole Eolie, dette

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17 Piano della Performance 2015 - 2017

anche Isole Lipari, un arcipelago di origine vulcanica, al largo della Sicilia settentrionale, di fronte

alla costa tirrenica messinese. L'arcipelago è composto dalle seguenti isole: Alicudi, Filicudi,

Lipari, Panarea, Salina, Stromboli e Vulcano. Le catene montuose dei Monti Peloritani e dei Monti

Nebrodi o Caronie, con l'omonimo Parco Regionale Naturale, rappresentano la continuazione

naturale dell'Appennino continentale in territorio siciliano. I principali corsi d'acqua sono il fiume

Alcantara (che segna il confine con la provincia di Catania) ed altri corsi d'acqua a regime

torrentizio tra cui il fiume Pollina, ad ovest, che costituisce il limite di confine con la provincia di

Palermo. Il clima della provincia di Messina è il più mite in assoluto della Sicilia ed anche il più

piovoso. D'estate si sale raramente al di sopra dei 35 °C e d'inverno raramente al di sotto dei 10 °C.

Montagna 66,3%

Collina 33,7%

Pianura 0,0%

Il commercio insieme al turismo è l'elemento trainante dell'economia in provincia. I dati Istat

relativi al numero di attività commerciali mettono in evidenza come il settore sia sviluppato e

trainante per la città capoluogo ed in modo particolare per i centri di Milazzo, Barcellona Pozzo di

Gotto e Capo d'Orlando. A Messina si trovano industrie di medie dimensioni con attività di

produzione di caffè, birra e generi alimentari, prefabbricati, mobili. Un capitolo a parte è invece il

settore della cantieristica navale, presente nella zona del porto cittadino (storica sede della

Rodriquez dove fu costruito il primo aliscafo al mondo). In provincia, la sede più importante è la

Raffineria Mediterranea di Milazzo. Cantieri navali anche a Giammoro. Qui trovano spazio anche

le acciaierie. Un'importante centrale elettrica si trova a San Filippo del Mela.

Mobilità Passiva Intra Regionale per DRG

Il DRG con maggiore fuga di ricoveri ordinari di residenti nella provincia di Messina (con

esclusione dei residenti a Capizzi) che si sono ricoverati fuori dal territorio provinciale risulta

quello per “Interventi su utero e annessi non per neoplasie maligne senza CC”, seguito dai ricoveri

per DRG “Malattie cardiovascolari eccetto infarto miocardico acuto, con cateterismo cardiaco e

diagnosi non complicata”, "Neonato normale” e “psicosi”. DRG a maggiore fuga Intra Regione - Residenti Provincia di Messina (anno 2013)

DRG M/C Descrizione DRG Peso 2011 2012 2013

359 C Interventi su utero e annessi non per neoplasie maligne senza CC 0,978 259 271 333

125 MMalattie cardiovascolari eccetto infarto miocardico acuto, con

cateterismo cardiaco e diagnosi non c0,7 199 206 258

391 M Neonato normale 0,16 196 202 217

430 M Psicosi 0,767 170 201 189

410 M Chemioterapia non associata a diagnosi secondaria di leucemia acuta 0,754 194 184 173

311 C Interventi per via transuretrale senza CC 0,72 102 136 146

127 M Insufficienza cardiaca e shock 1,027 129 129 143

558 CInterventi sul sistema cardiovascolare per via percutanea con stent

medicato senza diagnosi cardiova1,691 111 141 133

371 C Parto cesareo senza CC 0,733 144 133 125

381 CAborto con dilatazione e raschiamento, mediante aspirazione o

isterotomia0,457 97 82 115

12 M Malattie degenerative del sistema nervoso 0,91 111 125 115

429 M Disturbi organici e ritardo mentale 0,793 82 99 112

316 M Insufficienza renale 1,15 120 104 112

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18 Piano della Performance 2015 - 2017

Mobilità Passiva Extra Regionale per DRG

Relativamente alla mobilità passiva extraregione si evidenzia che il DRG con maggiore fuga di

ricoveri, di residenti nella provincia di Messina (con esclusione dei residenti a Capizzi) risulta

essere quello relativo alla

“Sostituzione di articolazioni maggiori o reimpianto degli arti inferiori” seguito dai ricoveri per

DRG ““chemioterapia non associata a diagnosi secondaria di leucemia acuta”, “ Altre diagnosi del

Sistema Muscolo-Scheletrico e del tessuto connettivo” e "Interventi sul ginocchio senza diagnosi

principale di infezione” .

DRG a maggiore fuga extra Regione - Residenti Provincia di Messina (anno 2011-2013)

DRG M/C Descrizione DRG Peso 2011 2012 2013

544 C Sostituzione di articolazioni maggiori o reimpianto degli arti inferiori 2,028 171 169 181

410 M Chemioterapia non associata a diagnosi secondaria di leucemia acuta 0,754 223 199 150

256 M Altre diagnosi del sistema muscolo-scheletrico e del tessuto connettivo 0,622 132 143 143

503 C Interventi sul ginocchio senza diagnosi principale di infezione 0,922 148 152 115

518 CInterventi sul sistema cardiovascolare per via percutanea senza

inserzione di stent nell’arteria cor1,218 68 73 94

311 C Interventi per via transuretrale senza CC 0,72 89 75 93

359 C Interventi su utero e annessi non per neoplasie maligne senza CC 0,978 109 103 91

500 C Interventi su dorso e collo eccetto per artrodesi vertebrale senza CC 1,259 104 93 83

430 M Psicosi 0,767 79 78 81

290 C Interventi sulla tiroide 0,998 95 95 78

225 C Interventi sul piede 0,883 83 82 75

12 M Malattie degenerative del sistema nervoso 0,91 79 63 70

335 C Interventi maggiori sulla pelvi maschile senza CC 1,908 57 61 67

Mobilità Attiva Extra-Regione ed Intra-Regione per DRG

Per quanto riguarda la mobilità attiva extraregione si riscontra che i DRG a maggiore attrazione da

parte dei presidi ospedalieri afferenti all’ASP di Messina sono “chemioterapia non associata a

diagnosi secondaria di leucemia”, “Altri interventi Cardiotoracici” e il “Parto Cesareo senza CC”.

Osservando i dati relativi alla mobilità attiva intra-regione per il primo DRG ritroviamo

“chemioterapia non associata a diagnosi secondaria di leucemia”, i successivi casi a maggiore

attrazione sono “Interventi sistema cardiovascolare per via percutanea senza inserzione di Stent

nell’Arteria coronarica senza IMA” e “neonato normale”.

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19 Piano della Performance 2015 - 2017

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20 Piano della Performance 2015 - 2017

Infine, a completamento dell’analisi dell’offerta ospedaliera, di seguito si riporta la tabella

riassuntiva del tasso di ospedalizzazione dei residenti nella provincia di Messina, che chiaramente

si riferisce ai ricoveri effettuati dagli ospedali pubblici e le case di cura accreditate:

Tasso Ospedalizzazione 2009-2013 Residenti Provincia di Messina (escluso nido e hospice)

Residenti Ord DHtotale

ricoveriOrd DH

Fuori

regioneOrd DH Tot

2009 654.601 81.455 62.578 144.033 7.184 2.345 9.529 144.033 135,4 99,2 234,6

2010 653.810 77.220 48.571 125.791 7.116 2.439 9.555 125.791 129 78 207

2011 653.737 74.934 46.690 121.624 6.736 2.300 9.036 121.624 124,9 74,9 199,9

2012 649.320 74.321 40.930 115.251 6.339 2.017 8.356 115.251 124,2 66,1 190,4

2013 648.062 72.243 26.307 98.550 6.144 1.752 7.896 98.550 121 43,3 164,3

Infra Regione Extra RegioneTotale

ricoveri

Numero ricoveri

Tasso

Ospedalizzazione

Fonte Prod dati aggiornati 16/07/2014

Osservando la presente tabella si evidenzia un importante decremento del tasso di ospedalizzazione

che per l’anno 2013 si attesta al 164,3 per 1000 abitanti (ordinari: 121, DH: 43.30) di poco

superiore al target previsto pari a 160 (ordinari: 120, DH: 40).

4.2 Analisi del contesto interno

Questa ASP ritiene di dover focalizzare l’analisi del contesto interno sulle risorse umane

disponibili perché ritenuta più utile, nello spirito del Piano, sia per il cittadino-utente che in tal

modo ha la percezione immediata del personale che incontrerà quando accede ai servizi sanitari, sia

per la Direzione Strategica che ha uno strumento per compiere le scelte strategiche, sia per i singoli

dirigenti che nella realizzazione dei loro compiti devono gestire le risorse umane affidategli, ed

infine per tutti i dipendenti che possono collocarsi in base ai loro dati personali e professionali

all’interno dell’organizzazione di cui fanno parte.

Di seguito si riporta una tabella riassuntiva del personale operante in Azienda nel corso

dell’ultimo triennio. Dalla tabella si evince una riduzione costante del personale dipendente nel

corso dell’ultimo triennio pari a circa l’0.66% tra il 2012 e il 2013 e pari a 2.10% tra il 2013 e il

2014. Nello specifico si riscontra una riduzione, nell’arco del triennio, dell’ 1,65% per la dirigenza

e del 3,18% del personale del comparto e più dettagliatamente nell’ultimo anno la riduzione ha

riguardato soprattutto l’area amministrativa.

Fem Masc Tot Fem Masc Tot Fem Masc Tot

Dirigente 597 794 1.391 603 787 1.390 603 765 1.368

Amministrativi 10 10 20 10 10 20 12 7 19

Medici 461 695 1.156 467 685 1.152 466 668 1.134

Sanitari non medici 111 32 143 110 36 146 109 35 144

Tecnici 8 3 11 8 3 11 7 2 9

Professionale 2 3 5 2 3 5 3 3 6

Veterinari 5 51 56 6 50 56 6 50 56

Comparto 2.126 1.330 3.456 2.096 1.329 3.425 2.063 1.283 3.346

Amministrativi 343 196 539 330 186 516 316 175 491

Sanitari 1.398 845 2.243 1.389 846 2.235 1.362 836 2.198

Tecnici 385 289 674 375 296 671 383 271 654

Professionale 0 2 1 3 2 1 3

Totale (Dirigenti +Comparto) 2.723 2.124 4.847 2.699 2.116 4.815 2.666 2.048 4.714

2012 2013 2014

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21 Piano della Performance 2015 - 2017

Per quanto invece concerne la distribuzione per sesso si evidenzia una prevalenza di donne

(56,55%) rispetto agli uomini (43,45%). Scendendo nel dettaglio si evidenzia un maggior

numero di donne nell’area del comparto (61,66%) mentre nell’area dirigenziale sono presenti più

uomini (55,92%) che donne.

Considerando oltre al sesso anche l’età (vedi grafico) si nota un peso maggiore del personale nelle

classi di età più elevate: il 91,79% del totale dei dipendenti è ultraquarantenne con un’età media di

circa 51 anni (51 anni e 5 mesi), leggermente più elevata nelle aree dirigenziali (52 anni per i

dirigenti medici, veterinari e tecnici, 54 per i dirigenti sanitari non medici e amministrativi, 50 anni

per dirigenti professionali) rispetto al comparto (51 anni). La classe di età che ha un peso maggiore

è quella dei dipendenti compresi tra i 50 e i 60 anni che da sola arriva a coprire il 45,21%.

Nel grafico sottostante è riportata l’assegnazione del personale in servizio al 31 dicembre 2014

nelle diverse aree aziendali.

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22 Piano della Performance 2015 - 2017

Oltre la metà del personale dipendente (57,17%) è assegnato ai Presidi Ospedalieri; il 16,36% è

assegnato ai Distretti Sanitari; il 10,44% è assegnato al DSM (dove afferiscono le Dipendenze

Patologiche e la Neuropsichiatria Infantile); l’8,74% svolge il proprio servizio nell’ambito delle

Strutture Centrali di supporto (Direzione Aziendale Generale, Amministrativa, Sanitaria, le

Strutture di Staff, il Dipartimento del Farmaco, il Dipartimento Funzionale di Cure Primarie, il

Dipartimento Funzionale di Riabilitazione, il Dipartimento Risorse Umane e Finanziarie, il

Dipartimento Risorse Tecnologiche); il rimanente 7,30% è assegnato alla Prevenzione Medica e

Veterinaria.

4.2.1. Organizzazione

Nell'ambito della propria autonomia l'Azienda definisce gli assetti organizzativi, le caratteristiche e

le funzioni delle singole articolazioni organizzative, l'attribuzione delle responsabilità di direzione e

gestionali, nonché le modalità di interazione tra i vari soggetti aziendali: dipartimenti, distretti,

unità operative, unità organizzative.

Di seguito si procede alla descrizione dell’organizzazione prevista dall’Atto Aziendale, approvato

con D.A. n° 2156/2010 e adottato con delibera n°3688 del 29/09/2010, che sarà oggetto di

rivisitazione a seguito del D.A. n°46/2015 “Riqualificazione e rifunzionalizzazione della rete

ospedaliera-territoriale della Regione Sicilia” che prevede l’obbligo di ottemperare alle disposizioni

programmatiche adeguando secondo specifico cronoprogramma i presidi ospedalieri e territoriali

dell’Azienda entro il triennio 2014-2016.

Il Dipartimento

Il dipartimento è il modello ordinario di gestione operativa dell'attività dell'Azienda, ai sensi

dell'art. 17 bis del D. L.vo n° 502/1992 e s.m.i. Vi sono due tipologie di dipartimenti, strutturali o

funzionali, con differenze sostanziali. Il dipartimento strutturale ha la responsabilità gestionale

piena e diretta delle risorse assegnate con rilevanza gerarchica, in particolare delle risorse umane,

ed è diretto da uno dei dirigenti delle strutture complesse ad esso afferenti. Il dipartimento

funzionale comprende unità operative omogenee che erogano i loro prodotti di specialistica

ambulatoriale e strumentale, ricovero, day hospital, consulenza, trattamenti riabilitativi emergenza-

urgenza, interventi educativi, etc…

Le funzioni dei dipartimenti, sia sanitari che amministrativi, comprendono la definizione di progetti

e programmi, l'allocazione di risorse e la realizzazione di obiettivi prioritari per conferire la

massima omogeneità alle procedure organizzative, amministrative, assistenziali e di utilizzo delle

apparecchiature. I Dipartimenti, nello svolgimento delle loro funzioni proprie intendono conseguire

i seguenti obiettivi:

a) convergenza di competenza ed esperienza;

b) interdisciplinarietà;

c) garanzia di continuità delle prestazioni prevenendo ridondanze di tempi e/o procedure inutili;

d) accorpamento di attività secondo criteri di efficienza ed efficacia pratica.

Le articolazioni territoriali dei dipartimenti strutturali trovano collocazione esclusivamente

organizzativa nel distretto in quanto la gestione compete al direttore del dipartimento; invece le

articolazioni periferiche dei dipartimenti funzionali sono sottoposte alla gestione diretta del

direttore del distretto, il quale realizza nel proprio ambito di competenza territoriale gli indirizzi e le

linee guida operative formulate dal direttore del dipartimento cui afferiscono funzionalmente le

UU.OO per il raggiungimento degli obiettivi assegnati.

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23 Piano della Performance 2015 - 2017

I DIPARTIMENTI STRUTTURALI sono organismi soggetti a rendicontazione analitica ed

organizzati in centri di costo/responsabilità e sono:

° Dipartimento di Salute Mentale

° Dipartimento di Prevenzione Medica

° Dipartimento di Prevenzione Veterinario

° Dipartimento del Farmaco

° Dipartimento di Diagnostica per Immagini

I direttori dei dipartimenti strutturali, negoziano con la direzione aziendale risorse ed obiettivi. A

loro volta i direttori di dipartimenti ribaltano tali obiettivi alle strutture complesse o semplici, a

valenza dipartimentale, che ne fanno parte.

Il Dipartimento Strutturale di Salute Mentale svolge attività volte alla prevenzione, cura e

riabilitazione nel campo della salute mentale: le tre aree di competenza sono la Salute Mentale

Adulti (SMA), la Neuropsichiatria Infantile ed Adolescenza (NPIA) e Dipendenze Patologiche

(DP). Le UU.OO.CC. afferenti al DSM vengono individuate quali Moduli Dipartimentali e sono:

Modulo Dipartimentale SMA Taormina

Modulo Dipartimentale SMA Messina Sud

Modulo Dipartimentale SMA Messina Nord

Modulo Dipartimentale SMA Milazzo- Lipari

Modulo Dipartimentale SMA Barcellona- Patti

Modulo Dipartimentale SMA S.Agata M- Mistretta

Modulo Dipartimentale NPIA Provinciale

Modulo Dipartimentale DP Provinciale.

Il Dipartimento Strutturale di Prevenzione per la Salute è suddiviso in tre aree:

1) Area Igiene e Sanità Pubblica a cui afferiscono le UU.OO.CC. Servizio Sanità pubblica,

Epidemiologia e Medicina Preventiva (S.P.E.M.), Servizio Igiene ambienti di vita (S.I.AV.),

Servizio Igiene degli alimenti, Sorveglianza e Prevenzione Nutrizionale (S.I.A.N)

2) Area Tutela della Salute e Sicurezza Ambienti di Lavoro a cui afferiscono le UU.OO.CC.

Servizio Prevenzione e Sicurezza ambienti di lavoro (S.P.R.E.S.A.L.) e Servizio

Impiantistica e Antinfortunistica (SIA);

3) Laboratorio di Sanità Pubblica.

Il Dipartimento Strutturale di Prevenzione Veterinario è suddiviso in tre UU.OO.CC.:

1) U.O.C. Servizio Sanità Animale (ex area A);

2) U.O.C. Servizio Igiene della produzione, trasformazione, commercializzazione

conservazione degli alimenti di origine animale e loro derivati (ex area B);

3) U.O.C. Servizio Igiene degli alimenti e delle produzione zootecniche (ex area C).

Il Dipartimento Strutturale Diagnostica per Immagini riveste un ruolo centrale di natura

strategica nei percorsi diagnostico-terapeutici, sia in prevenzione che in emergenza. Esso si articola

in due macroaree:

· Area Ospedaliera che comprende tutti i servizi di radiodiagnostica degli stabilimenti ospedalieri

distribuiti nel territorio dell'Asp (sette in totale);

· Area territoriale che comprende tutti i servizi di diagnosi radiologica distrettuali distribuiti sul

territorio di competenza dell'Asp.

Il Dipartimento Strutturale del Farmaco è suddiviso in due aree, articolate in strutture complesse

e strutture semplici: Assistenza Farmaceutica Ospedaliera e Territoriale.

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24 Piano della Performance 2015 - 2017

I DIPARTIMENTI FUNZIONALI

Sono organismi dotati di autonomia tecnico professionale e scientifica, possono esseri assegnatari

di budget, soggetti a rendicontazione non analitica, e coinvolgono “orizzontalmente” le strutture

che ne fanno parte e sono diretti da uno dei responsabili delle unità operative complesse con il

ruolo di coordinamento.

I dipartimenti funzionali sono:

° Dipartimento Cure Primarie ed Integrazione Socio Sanitaria a cui afferiscono:

1) U.O.C. Assistenza Sanitaria pazienti fragili (Assistenza Domiciliare, R.S.A, Hospice)

2) U.O.C. Assistenza Sanitaria di Base e Specialistica-Medicina Legale.

° Dipartimento Materno Infantile svolge funzioni sia ospedaliere che territoriali consultoriali.

Svolgono funzioni ospedaliere le UU.OO.CC. di Pediatria (P.O. Taormina con Neonatologia, P.O.

di Milazzo con Neonatologia, P.O. di Patti con Neonatologia e TIN) e quelle di Ostetricia e

Ginecologia (Patti, S. Agata di Militello, Milazzo e Taormina).

° Dipartimento di Riabilitazione si divide in due aree, ospedaliera e territoriale, cui afferiscono

due UU.OO.CC.:

1) U.O.C Riabilitazione Minori dell'Area Metropolitana;

2) U.O.C. Riabilitazione Adulti e Minori della Provincia.

I servizi amministrativi dell'Asp di Messina sono organizzati in due dipartimenti funzionali:

Dipartimento Risorse Umane e Finanziarie e Dipartimento Risorse Tecnologiche che

garantiscono il supporto alla attività di produzione di prestazioni sanitarie dei distretti, dei presidi

ospedalieri, dei dipartimenti e dipendono direttamente dalla Direzione Amministrativa, ognuno dei

quali è composto da quattro unità operative complesse.

o Il Dipartimento Risorse Umane e Finanziarie: U.O.C. Gestione Risorse Umane Personale

Dipendente; U.O.C. Economico Finanziario e Patrimoniale, U.O.C. Gestione Personale

Convenzionato U.O.C., Gestione e acquisizione prestazioni sanitarie e socio sanitarie.

o Il Dipartimento Risorse Tecnologiche: U.O.C. Provveditorato; U.O.C. Tecnico; U.O.C.

Facility Management; U.O.C. Gestione del Patrimonio Informatico e Rete Aziendale.

Distretto Sanitario

Il Distretto contribuisce alla missione aziendale, assicurando alla popolazione residente la

disponibilità e l'accesso ai servizi ed alle prestazioni di tipo sanitario, incluse nei livelli essenziali di

assistenza, e di tipo sociale ad alta integrazione sanitaria. I distretti sanitari gestiscono direttamente

i PTA e le strutture ricadenti nel loro ambito territoriale infatti la direzione dei PTA è affidata al

direttore del distretto, anche nel caso dei P.T.A. di Barcellona, S. Agata, Mistretta e Lipari che nel

decreto di rimodulazione della rete ospedaliera prevedono un'allocazione fisica all'interno degli

stabilimenti ospedalieri. L'area di integrazione tra il Distretto ed il Dipartimento di Prevenzione

riguarda i programmi e le iniziative di prevenzione primaria e la promozione di stili di vita salutari,

la cui responsabilità tecnica fa capo al direttore del dipartimento mentre la loro realizzazione al

direttore del distretto che si avvale dei suoi collaboratori. Nel distretto trovano allocazione le

articolazione organizzative del Dipartimento di Salute Mentale le cui modalità di integrazione

professionale possono essere definite anche tramite specifici protocolli d'intesa. Il direttore del

distretto deve realizzare l'interazione con l'U.O.C. intersettoriale di Psicologia posta alle dipendenze

della Direzione Aziendale. E' importante sottolineare che in considerazione del limitato bacino di

utenza e delle esigue risorse, le direzioni dei distretti sanitari di Lipari e Mistretta assorbono anche

le funzioni delle direzione mediche degli stabilimenti ospedalieri di Lipari e Mistretta.

Il distretto è dotato di autonomia tecnico-gestionale ed economico-finanziaria con contabilità

separata all'interno del bilancio dell'Azienda. La Direzione Generale assegna il budget al distretto

che a sua volta, insieme con il dirigente amministrativo dell' U.O.C. Direzione Amministrativa

delle attività territoriali, del Dipartimento Cure Primarie e del Dipartimento del Farmaco, negozia

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25 Piano della Performance 2015 - 2017

con le sue articolazioni nonché con i medici di medicina generale ed i pediatri di libera scelta. Il

distretto ha la responsabilità dell'insieme dei servizi necessari a garantire la salute della popolazione

presente sul territorio e provvede ad organizzare, secondo criteri di equità, accessibilità e

appropriatezza, l'erogazione dei servizi sanitari territoriali coordinandoli ed integrandoli con quelli

ospedalieri.

Area Territoriale

Dipendono dall'area territoriale gli otto Distretti, il Dipartimento strutturale di Salute Mentale, il

Dipartimento strutturale di Prevenzione Medica, il Dipartimento di Prevenzione Veterinaria ed il

Dipartimento Cure Primarie ed Integrazione Socio-Sanitaria. L'area territoriale dell'Asp svolge

funzioni relative all'igiene, alla sanità pubblica, all'assistenza sanitaria collettiva in ambienti di vita

e di lavoro, all'assistenza sanitaria di base, specialistica e riabilitativa, alla medicina legale e fiscale,

alla farmaceutica, alla salute mentale e tossicodipendenze, alla sanità pubblica veterinaria, alla

tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Tali attività sono erogate sia dai servizi

direttamente gestiti sia forniti da altre articolazioni organizzative. La gestione complessiva delle

attività amministrative dell'area territoriale è affidata ad un dirigente amministrativo con incarico di

struttura complessa che è posto alle dirette dipendenze della Direzione dell'Asp a cui risponde in

relazione agli obiettivi affidati

Il dirigente amministrativo esercita i propri poteri in materia di adempimenti vincolati relativi al

personale dipendente ed all'attività libero professionale, rapporti con il personale convenzionato,

acquisti relativi alla gestione routinaria dei distretti sanitari e mobilità interna.

Distretto Ospedaliero

Il Distretto Ospedaliero costituisce un'unica entità organizzativa di tipo ospedaliero articolata su più

stabilimenti con sedi in comuni diversi:

- assicura l'erogazione uniforme dell'attività ospedaliera sull'intero territorio di riferimento;

- favorisce l'adozione di percorsi assistenziali e di cura integrati, nonché l'attivazione di

protocolli e linee guida che assicurino l'esercizio della responsabilità clinica e l'utilizzo appropriato

delle strutture e dei servizi assistenziali;

- riorganizza le attività ospedaliere in funzione delle modalità assistenziali, dell'intensità delle

cure, della durata della degenza e del regime di ricovero.

Il Distretto Ospedaliero è gestito da un direttore dell’ U.O.C. Direzione Amministrativa dei Presidi

di competenza, posti alle dirette dipendenze della Direzione Aziendale che affida loro gli obiettivi

legati alla funzione di coordinamento.

Nell'ASP di Messina sono istituiti due Distretti Ospedalieri:

Distretto Ospedaliero ME 1 comprendente le strutture di Mistretta, Patti e S. Agata di Militello;

Distretto Ospedaliero ME 2 comprendente gli stabilimenti di Taormina, Barcellona, Milazzo e

Lipari.

Giusto D.A.n°46/2015, la rete ospedaliera sarà riorganizzata con l’istituzione degli Ospedali Riuniti

di S. Agata di Militello e Mistretta nel Distretto Ospedaliero ME 1 e gli Ospedali Riuniti di

Barcellona, Milazzo e Lipari nel Distretto Me 2.

In area Ospedaliera sono previsti i seguenti Dipartimenti funzionali:

° Dipartimento Area Chirurgica: vi afferiscono tutte le UU.OO. di area chirurgica di tutti i

presidi ospedalieri dell’Azienda.

° Dipartimento Area Medica: vi afferiscono tutte le UU.OO. di area medica di tutti i presidi

ospedalieri dell’Azienda.

° Dipartimento Area Diagnostica di Laboratorio: vi afferiscono tutte le UU.OO. di area

diagnostica di laboratorio di tutti i PP.OO. dell’Azienda.

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26 Piano della Performance 2015 - 2017

° Dipartimento di Emergenza e Accettazione (DEA): vi afferiscono tutte le UU.OO.

dell’area di emergenza Anestesia e Rianimazione, P.S. + OBI di tutti i presidi ospedalieri

dell’Azienda.

° Dipartimento Oncologico che svolge anche attività di Medicina Nucleare e Psicologia: vi

afferiscono direttamente le UU.OO. di Chirurgia Generale ad indirizzo Oncologico e Oncologia

Medica del P.O. di Taormina, e le UU.OO. di Radiodiagnostica, Radioterapia, Farmacia e

UFA, Anatomia Patologica, Ematologia e Laboratorio di Biologia Molecolare,

Ginecologia e Ostetricia, Otorinolaringoiatria, Gastroenterologia, Anestesia Rianimazione e

Terapia Antalgica, Patologia Clinica e Urologia.

Il territorio ha un’ adeguata distribuzione dei Pronto Soccorso: in ogni presidio ospedaliero

è possibile l’accesso in P.S.. La nuova organizzazione prevede la riduzione del ricorso al PS per

patologie non urgenti. L’attivazione dei PTA e l’istituzione ed il potenziamento dei servizi di OBI

dovrebbero azzerare del tutto i codici bianchi e limitare l’accesso al Pronto Soccorso solo nei casi

di reali urgenze. Il nuovo modello, inoltre, dovrebbe portare una riduzione del tasso di

ospedalizzazione riducendo e/o eliminando i ricoveri inappropriati.

Infine, le UU.OO.CC che dipendono direttamente dalla Direzione Generale sono le seguenti:

il Servizio di Psicologia, il Servizio Prevenzione e Protezione, il Servizio Legale-Avvocatura e lo

Staff del Direttore Generale per il coordinamento delle UU.OO.SS Programmazione e Controllo di

Gestione, Ufficio Relazioni con il Pubblico e Ufficio Stampa, Formazione e Aggiornamento,

Qualità Rischio Clinico e Flussi Informativi. L'U.O.C. Ospedalità Privata e la U.O.S. Agenzia di

Progetto e il Servizio Sociale sono alle dirette dipendenze del Direttore Sanitario.

L'organigramma riportato rappresenta l'organizzazione aziendale ed i più rilevanti livelli

organizzativi e di responsabilità di programmazione, gestione e controllo:

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27 Piano della Performance 2015 - 2017

Lo schema sopra riportato corrisponde a quanto previsto dal vigente Atto Aziendale e sarà meglio

definito nel nuovo Atto Aziendale (come da D.A. n°46/2015) ed al fine di attuare integralmente il

nuovo assetto si procederà all’elaborazione del documento di pianificazione, con l’individuazione

delle UU.OO.SS. così da realizzare un’organizzazione più flessibile delle attività e delle

competenze assegnate a ciascun dirigente. Innumerevoli sono state le azioni compiute dalla costituzione dell’Azienda ad oggi, rivolte sia ai singoli

professionisti ed alla loro valorizzazione sia al contesto organizzativo, che hanno già creato le

condizioni per offrire un servizio di qualità alla popolazione del territorio di competenza. Adesso

occorre solo valorizzare il lavoro fatto finalizzandolo agli obiettivi strategici e dare applicazione alla

programmazione e progettualità disegnate per realizzare interventi mirati ad un maggiore

coinvolgimento delle risorse umane e definire con chiarezza i compiti e le attività che ciascuno deve

svolgere, in modo che si delinei un sistema dove si sappia “chi fa cosa”.

Area Territoriale

DIPARTIMENTO ONCOLOGICO

DEA

DIPARTIMENTO DI DIAGNOSTICA DI

LABORATORIO

DIPARTIMENTO DI CHIRURGIA

DIPARTIMENTO DI DIAGNOSTICA DI

MEDICINA

Distr. Osped. ME 1 e Distr. Osped. ME 2

Direzione Generale

Direzione

Amministrativa Direzione

Sanitaria

Dip. Risorse Umane e

Finanziarie

Dipartimento Risorse

Tecnologiche

Comitato

Consultivo

OIV

UOC Servizio

Legale

UOC Servizio

di Psicologia

UOC Servizio

Prevenzione

e Protezione

UOC Staff

Direttore

Generale

Distretti da 1-8 DSM

Dipartimento

di Prevenzione

Veterinario

Dipartimento

di prevenzione

per la salute

Dipartimento Cure Primarie e

Integrazione Socio

Sanitaria

DIPARTIMENTO MATERNO INFANTILE

DIPARTIMENTO RIABILITAZIONE

DIPARTIMENTO DEL FARMACO

DIPARTIMENTO DI DIAGNOSTICA PER IMMAGINI

UOC

Ospedalità

Privata

Dip.

Area Sanitaria

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28 Piano della Performance 2015 - 2017

La valutazione della performance individuale e di equipe diventa così una leva che l’Azienda ha per la

migliore realizzazione della descritta innovazione organizzativa e per il miglioramento delle capacità,

competenze e professionalità delle persone.

In tale ottica è stato adottato con delibera n° 3613/DG del 22/12/2014 il “Regolamento Aziendale per la

Misurazione della Performance dei Dirigenti e del Personale del Comparto - Sistema Premiante”.

La formalizzazione del sistema di individuazione e valutazione per l’Azienda assolve ad una pluralità di

scopi:

· Migliorare l’efficienza del sistema di programmazione ed attuazione degli obiettivi;

· Introdurre uno strumento di apprendimento organizzativo e di orientamento dei comportamenti

a supporto dei processi decisionali;

· Misurare e rendere pubblica e trasparente l’efficacia organizzativa rispetto agli obiettivi

istituzionali.

4.2.2. Risorse economiche

La programmazione economica per il 2015 è provvisoria alla data di predisposizione del presente

Piano della Performance, in quanto il Bilancio di Previsione 2015 è stato redatto ed adottato con

delibera n° 3649/DG del 29/12/2014, sulla base delle istruzioni impartite dall’ Assessorato

Regionale della Salute, a partire dalla situazione economica pre-consuntiva rappresentata dalla

proiezione lineare annua del Modello CE al 30/09/2014.

La situazione economica pre-consuntiva è stata rideterminata a seguito della predisposizione del

Modello CE al IV trimestre 2014 e mostra un risultato in miglioramento rispetto dalla proiezione

lineare annua del Modello CE al 30/09/2014 (+ 1,7 mln); il conto economico definitivo 2014 sarà

determinato comunque in sede di predisposizione del bilancio di esercizio 2014 (aprile-maggio

2015).

Nella tabella sotto-riportata vengono messi a confronto i dati relativi all’ultimo consuntivo chiuso

(2013), alla situazione economica pre-consuntiva 2014 (desunta dal Modello CE al IV trimestre

2014) ed al Bilancio di previsione 2015 (predisposto nel mese di dicembre 2014 a partire dalla

proiezione lineare annua del Modello CE al 30/09/2014):

Consuntivo

2013

Pre-Consuntivo 2014

Mod. CE IV Trim

2014

Bilancio Preventivo

2015

Totale valore della produzione (A) 1.173.392 1.161.824 1.142.292

Totale costi della produzione (B) 1.148.149 1.127.285 1.123.860

Totale proventi ed oneri finanziari (C) -5.447 -5.170 -4.924

Totale rettifiche di valore di attività

finanziarie (D) - - -

Totale proventi ed oneri straordinari (E) 1.348 -125 -1.000

Risultato prima delle imposte (A-B+/-

C+/-D+/-E) 21.044 29.494 12.508

Totale imposte e tasse 20.704 20.990 20.975

Risultato di esercizio 340 8.504 -8.467

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29 Piano della Performance 2015 - 2017

La programmazione economica 2015 sarà sviluppata inizialmente facendo riferimento ai dati pre-

consuntivi 2014 rilevati nel Modello CE al IV Trimestre 2014; essa sarà poi aggiornata non appena

sarà intervenuta la negoziazione delle risorse finanziarie con la Regione, a seguito della quale verrà

attribuito l’ammontare dell’assegnazione annua e verrà concordato il risultato d’ esercizio obiettivo

2015.

Ciò implica, chiaramente, che gli obiettivi strategici che l’Azienda si fisserà per il 2015 dovranno

tenere conto non solo della necessità di comprimere i costi rispetto ai valori pre-consuntivi 2014,

ma anche dell’esigenza di rimodulare l’offerta di assistenza nell’ottica di una maggiore

appropriatezza ed efficienza.

A seguito dell’assegnazione degli obiettivi alla Direzione da parte della Regione per l’anno 2015, si

potranno avere ulteriori impatti sulla situazione economica aziendale, in incremento per gli obiettivi

di potenziamento dell’assistenza, in decremento per gli obiettivi di riduzione della spesa.

Nelle more dell’assegnazione delle risorse economiche per l’anno 2015 da parte dell’Assessorato

2015, si considererà tetto invalicabile il valore negoziato per l’anno 2014.

La negoziazione delle risorse finanziarie per l’anno 2014 è intervenuta in data 11/09/2014 presso

l’Assessorato della Salute; in esito a tale negoziazione, durante la quale è stata rilevata una perdita

strutturale di circa €/mgl 20.000, l’Azienda si è impegnata, a fronte di un contributo in conto

esercizio pari a €/mgl 1.072.409 oltre un contributo per sviluppo di € 8.666 e della quota di accesso

al fondo di sostegno pari a €/mgl 11.165, a conseguire un risultato in equilibrio e ad assorbire negli

esercizi futuri progressivamente il disequilibrio economico rispetto alla quota capitaria (€/mgl

19.831).

Il risultato tendenziale dell’anno 2014 è pari a circa + €/mgl 8.500, pertanto, su richiesta

dell’Assessorato, l’Azienda ha avviato un percorso di risanamento strutturale del sistema aziendale,

rappresentato nel “Piano di Rientro 2015-2018”. Tale Piano, finalizzato a mettere in campo

opportune azioni di miglioramento per poter ottenere progressivamente nel quadriennio il

riequilibrio economico finanziario, è stato notificato ai diversi centri di responsabilità aziendali con

nota prot. n° 5275/DG del 10/12/2014.

Il Piano si propone quale target, nel periodo di riferimento, la riduzione dei costi pari ad €/mgl.

13.000 fino all’equilibrio di bilancio nel 2018 secondo il seguente trend:

Anno 2015 Anno 2016 Anno 2017 Anno 2018

€/mgl 2.500 €/mgl 3.000 €/mgl 3.500 €/mgl 4.000

Il Bilancio Preventivo 2015 costituisce la prima annualità del Piano di Rientro e chiude con una

perdita di €/mgl 8.467.

Tale risultato economico dovrebbe essere il frutto combinato di una serie di manovre economiche

che la Direzione Strategica ha programmato di porre in atto nel corso del 2015 coerentemente con

la programmazione regionale e nazionale e con i vincoli di contenimento della spesa scaturenti

dalla normativa vigente e compatibilmente con l’esigenza di assicurare i LEA e di adeguare

l’azione strategica ai bisogni di salute.

Le azioni gestionali da porre in essere nel 2015, i cui impatti economici sono stati stimati nel

Bilancio Economico di previsione 2015, sono di seguito sintetizzate:

· Rimodulazione delle attività nell’ambito dei Progetti Obiettivo di PSN i cui fondi sono stati

assegnati sin dal 2009, per le linee progettuali ancora inattuate o incomplete;

· Contenimento della spesa farmaceutica, mediante la continua sensibilizzazione dei medici

prescrittori e la distribuzione per conto a regime per l’intero anno;

· Contenimento dei costi dei beni (-2% dispositivi medici) e servizi (-5% servizi appaltati non

sanitari, manutenzioni e noleggi), in attuazione di quanto disposto DL 66/2014;

· Riduzione del saldo negativo della Mobilità, mediante negoziazione dei volumi di attività

con gli altri erogatori pubblici provinciali;

· Potenziamento delle cure domiciliari;

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30 Piano della Performance 2015 - 2017

· Potenziamento della rete di assistenza in RSA;

· Contenimento dei costi di Assistenza Integrativa e Protesica, quale effetto congiunto della

nuova gara sui pannoloni, i cui prezzi risultano più bassi, nonché dall’attivazione a regime

dal 2015 del nuovo software, che, uniformando la gestione delle autorizzazioni, consentirà

di effettuare un benchmarching tra i distretti aziendali, volto all’individuazione di eventuali

inefficienti meccanismi autorizzativi della spesa;

· Riduzione del costo del personale dipendente, per effetto dell’adozione del riassetto

organizzativo a seguito della rimodulazione dei posti letto ospedalieri, con conseguente

adeguamento quali-quantitativo degli organici dei presidi ospedalieri pubblici e riduzione

delle UU.OO.CC. e UU.OO.SS. come previsto dal D.A. n° 46 del 14/01/2015

Al fine di realizzare le economie preventivate e raggiungere gli obiettivi prefissati, con nota prot. n°

94 del 19/01/2015 si è proceduto alla assegnazione provvisoria del Budget economico 2015 ai

diversi centri di responsabilità aziendali, sulla scorta dell’assegnazione avvenuta per l’anno 2014

per ciascun conto economico di pertinenza. L’Azienda precederà successivamente all’assegnazione

del Budget economico definitivo il cui rispetto verrà monitorato trimestralmente.

Come già avvenuto nella scorsa annualità, lo stesso Budget potrà essere oggetto di revisione in

corso d’opera, laddove dall’andamento della spesa e dal monitoraggio periodico si rilevassero

particolari esigenze gestionali o nell’eventualità che intervenissero nuove disposizioni normative.

4.2.3. Risorse umane

L’ambito di analisi “risorse umane” evidenzia le conoscenze, le capacità, le attitudini, i

comportamenti, il turn-over e i valori dominanti dei soggetti che operano nell’organizzazione.

Le risorse umane rappresentano per l’Azienda la componente fondamentale per la garanzia della

propria missione e la loro complessa gestione passa attraverso la pianificazione, il reclutamento, la

selezione, l’assunzione, la formazione, la valutazione delle prestazioni e del potenziale,

l’amministrazione e la retribuzione, la comunicazione ed il clima.

Nella consapevolezza che il personale dipendente e convenzionato sia la risorsa essenziale e

l’elemento fondamentale per la realizzazione degli interventi programmati, questa ASP riconosce

particolare rilievo allo sviluppo formativo e professionale delle proprie risorse umane, alla

valorizzazione delle professionalità attraverso gli strumenti contrattuali e nel rispetto della

normativa nazionale e regionale, nonché alla predisposizione di interventi finalizzati a garantire la

massima sicurezza nei luoghi di lavoro. A tal fine questa ASP si pone come obiettivo sia il

reclutamento di professionisti ed operatori fortemente qualificati che lo sviluppo delle capacità

professionali di ciascun operatore nei limiti delle disposizioni nazionali e regionali in materia.

L’Azienda, quindi, riconosce la centralità dell’elemento umano ed intende favorire la sua

partecipazione propositiva e decisionale negli ambiti di rispettiva competenza, la condivisione ed il

coinvolgimento nelle responsabilità, la gratificazione professionale attraverso strategie incentivanti.

In questo contesto si inserisce quanto previsto dal “Piano di Comunicazione” relativamente alla

comunicazione interna, che da strumento informativo del vertice aziendale si è trasformata in una

comunicazione organizzativa polifunzionale con cui comunicare: istruzioni ed operazioni pratiche

che facilitino il processo produttivo. A tal fine, accanto ad azioni ordinarie di implementazione dei

processi comunicativi interni di natura, soprattutto, relazionale (riunioni, incontri, audit…) si è

pianificata la elaborazione di una Procedura Aziendale per la “Comunicazione interna” in tutte le

sue articolazioni.

Il capitale umano e la sua valorizzazione è elemento fondamentale per lo sviluppo

dell’organizzazione di questa ASP, anche alla luce della nuova geografia delle professioni in

ambito sanitario ed in particolare si deve prendere atto che, per effetto di tale trasformazione, sta

crescendo il ruolo e la competenza del personale sanitario non medico oggi laureato.

La formazione continua è funzione strategica dello sviluppo professionale delle risorse umane nel

sistema sanitario ed è finalizzata a mantenere, sviluppare ed accrescere le competenze e le

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31 Piano della Performance 2015 - 2017

performance degli operatori della salute. In una organizzazione complessa, quale è quella sanitaria,

la formazione è uno dei più importanti strumenti di governo clinico ed assume un ruolo

indispensabile per supportare le modificazioni organizzative, l’ammodernamento tecnologico e

l’introduzione di nuovi strumenti, definendoli come processi e prodotti.

Il Decreto Assessoriale del 7/09/2012 impegna le Aziende ad investire in programmi di formazione

in quanto azioni di provata efficacia per il miglioramento continuo delle competenze professionali

con ricadute significative per la salute del cittadino. Questa impostazione implica la necessità di

superare un modello di gestione centrato esclusivamente sulla funzione di autorizzazione degli

eventi e di controllo della spesa, per arrivare ad un modello “sistemico” in cui la formazione

diviene processo dinamico di apprendimento continuo per migliorare la qualità dell’assistenza

offerta.

Tale evoluzione presuppone un forte collegamento non solo all’organizzazione, ma anche alle

persone, leve strategiche per la gestione del cambiamento.

In tal senso l’Azienda, già impegnata sui temi della formazione dal 2005, nel triennio 2015-2017

sarà impegnata a sviluppare processi formativi che tengono conto di tre livelli principali:

· L’accreditamento delle attività formative, nel contesto istituzionale dell’Educazione

Continua in Medicina;

· La valorizzazione di metodi e tecniche di apprendimento ritenute più appropriate, in

particolare le opportunità della formazione sul campo;

· L’accesso diffuso alla documentazione scientifica.

Il Piano della Formazione, sia nella sua valenza triennale che nella declinazione annuale, descrive

la programmazione delle attività secondo processi di continuità e coerenza con gli obiettivi

regionale, con il Piano Attuativo Aziendale e dell’area Metropolitana.

Nel programma di valorizzazione delle risorse umane e professionali operanti in Azienda, l’ASP

assume l’obbligo del rispetto delle pari opportunità tra uomo e donna. Al riguardo con la legge 4

Novembre 2010 n. 183 art. 21 comma 1 lettera c) è stata disposta l’ istituzione del “Comitato unico

per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora contro le discriminazioni” che

è frutto della fusione tra i Comitati per le Pari Opportunità e i Comitati Paritetici sul fenomeno del

mobbing. Il Comitato Unico di Garanzia (CUG) è costituito in forma paritetica da 16 componenti

effettivi e 12 supplenti scelti fra il personale dell’Amministrazione civile dell’Interno (nelle varie

qualifiche e carriere: prefettizia, dirigenza contrattualizzata e aree funzionali) e da 16 componenti

effettivi e 12 supplenti nominati dalle organizzazioni sindacali.

I compiti del C.U.G. sono:

a) contribuire all’ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico migliorando l’efficienza

delle prestazioni collegata alla garanzia di un ambiente di lavoro caratterizzato dal rispetto dei

principi di pari opportunità, di benessere organizzativo e dal contrasto di qualsiasi forma di

discriminazione e di violenza morale o psichica per i lavoratori

b) operare in un’ottica di continuità con le attività progettuali già proprie degli organismi

preesistenti; tra i suoi obiettivi emerge quello di assicurare parità e pari opportunità di genere,

rafforzando la tutela dei lavoratori e delle lavoratrici; garantisce inoltre l’assenza di qualunque

forma di violenza morale o psicologica e di discriminazione

c) esercitare compiti propositivi, consultivi e di verifica nell’ambito delle competenze che la legge i

contratti collettivi e le altre disposizioni demandavano ai Comitati per le pari opportunità e ai

Comitati paritetici sul fenomeno del mobbing.

L’Asp con deliberazione n° 906/CS/13 e successive integrazioni (deliberazioni nn° 1146/CS/13 e

1268/CS del 04/04/2013) ha istituito il Comitato Unico di Garanzia.

Con nota prot. n° 12647/DG del 09/10/2014 è stato dato corso all'attivazione del programma di

rilevazione e valutazione del BENESSERE ORGANIZZATIVO, ai sensi del D.Lgs 150/2009, in

tale prospettiva è stato affidato al Servizio Sociale Aziendale la realizzazione del programma di

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32 Piano della Performance 2015 - 2017

rilevazione al fine di identificare eventuali criticità e intervenire con adeguate azioni preventive e/o

correttive.

Coerentemente con le indicazioni della CIVIT oggi ANAC, è stata assicurata un'adeguata

informazione sull'iniziativa garantendo la possibilità di partecipazione a tutti i dipendenti. Tale

programma ha avuto inizio con la trasmissione on-line del questionario, a tutto il personale

dipendente, unitamente al cedolino di retribuzione del mese di ottobre.

Il Comitato Unico di Garanzia dell'Azienda (CUG) e l'Organismo Indipendente di Valutazione

contribuiranno, ciascuno per la propria parte, al processo di rilevazione e analisi.

L’organizzazione dell’ASP si fonda sulla gestione delle risorse umane ed in tal senso il presente

atto, come già fatto per i documenti di organizzazione adottati da questa Direzione, verrà diffuso

affinché ogni singolo individuo-lavoratore possa identificarsi nella cultura aziendale sentendosi

motivato e partecipe alle scelte di programmazione.

4.2.4. Salute Finanziaria

La cognizione dello stato di “salute finanziaria” deve essere inteso in termini di equilibri finanziari,

economici e patrimoniali, tenendo conto dei vincoli di bilancio e dei sistemi contabili propri di ogni

amministrazione.

Lo stato di “salute finanziaria”, l’analisi organizzativa e la ricognizione quantitativa e qualitativa

delle risorse strumentali, economiche e umane disponibili condizionano il raggiungimento degli

obiettivi strategici e degli obiettivi operativi.

In questo quadro si inseriscono anche le azioni ed i processi indicati nel Piano di Rientro 2015-2018

che si propone quale target, nel periodo di riferimento, la riduzione dei costi pari ad €/mgl. 13.000

fino all’equilibrio di bilancio nel 2018 secondo il seguente trend:

Anno 2015 Anno 2016 Anno 2017 Anno 2018

€/mgl 2.500 €/mgl 3.000 €/mgl 3.500 €/mgl 4.000

Le manovre che condurranno ai risultati attesi, applicando le misure di contenimento coerenti con

la programmazione nazionale e regionale vigente, riguarderanno le seguenti aree di intervento:

A) Ospedale-Territorio, attraverso la riorganizzazione delle attività territoriali e la loro

integrazione con gli ospedali:

a) Incremento dell’assistenza territoriale, con particolare riferimento all’assistenza per

gli anziani, i malati affetti da disturbi psichici e i malati terminali;

b) Contenimento dell’inappropriatezza ospedaliera;

c) Riduzione del tasso di ospedalizzazione;

d) Maggiore efficienza delle strutture ospedaliere, con riduzione della degenza media;

e) Riduzione della mobilità passiva;

f) Allineamento della dotazione dei posti letto per acuti alla nuova rete ospedaliera;

g) Implementazione dell’assistenza ospedaliera relativa all’offerta di posti letto post-

acuzie.

B) Beni e servizi, procedure per il conseguimento di economie:

a) Monitoraggio sistematico dei prezzi di acquisto;

b) Monitoraggio dei consumi;

c) Potenziamento del ricorso al sistema di centralizzazione degli acquisti e a CONSIP;

d) Rafforzamento del monitoraggio sugli acquisti in economia;

e) Ottimizzazione del processo di distribuzione degli acquisti e di riduzione degli

sprechi in ambito logistico.

C) Assistenza farmaceutica, riduzione della spesa;

D) Assistenza integrativa e protesica, riduzione dei costi;

E) Commissione invalidi civili, abolizione dei costi;

F) Gestione del Personale dipendente;

G) Informatizzazione.

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33 Piano della Performance 2015 - 2017

SEZIONE 5

5. Obiettivi strategici e obiettivi operativi

Risultati anno 2014

Si ritiene opportuno rappresentare e rendere noti i risultati raggiunti per il trascorso anno 2014 che

costituiranno oggetto di analisi specifica e dettagliata nella relazione sulla performance che verrà

successivamente redatta.

Per quanto riguarda l’attività programmatica sarà incentrata anche sugli obiettivi programmatici

annuali individuati dall’Assessorato Regionale alla Sanità che sono stati assegnati al Direttore

Generale di questa ASP, in data 01/07/2014.

L'Assessorato ha convenuto, in considerazione che la nomina dei Direttori Generali è avvenuta

oltre la metà dell'anno 2014, di ampliare il perimetro di validità degli obiettivi fino al 31/12/2015

venendo così a far coincidere la valutazione a diciotto mesi come da Legge 502 art. 3-bis, comma 6,

con la durata degli obiettivi di salute e di funzionamento dei servizi di cui sono l’oggetto.

Tali obiettivi rappresentano gli indirizzi e le attività a breve termine che questa Azienda si è

impegnata a realizzare per l’anno 2015 nell’ambito della programmazione sanitaria regionale.

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34 Piano della Performance 2015 - 2017

Preliminarmente, si rappresenta che, nell'ambito degli obiettivi assegnati, l'area dirigenziale

dell'Azienda è tenuta a porre in essere ogni azione necessaria per la realizzazione degli obiettivi a

valenza generale di seguito specificati, che sono inseriti nel contratto del Direttore Generale:

OBIETTIVI

GENERALI

Equilibrio economico di

bilancio SI

Fondi PO-FESR. Utilizzo

delle risorse derivanti dai

Fondi Europei (PO-FESR)

nella misura dei target di

spesa annualmente assegnati.

k

Tutte le apparecchiature acquistate mediante l'utilizzo dei Fondi

Europei (PO – FESR) sono state regolarmente istallate e funzionanti,

nello specifico:

Ø Una RMN presso lo Stabilimento Ospedaliero di Barcellona

P.G.

Ø Una TAC presso il Poliambulatorio di Via del Vespro –

Distretto Sanitario di Messina

Ø Un Mammografo presso lo Stabilimento Ospedaliero di

Milazzo

Tutta la documentazione relativa è stata debitamente trasmessa all'

Assessorato.

Contenimento della spesa

riferita al personale SI

Contenimento della spesa

farmaceutica SI

Contenimento della spesa

riferita a beni e servizi

Riduzione del 5% degli importi contrattuali: tutte le ditte con le

quali sono vigenti i contratti sono state invitate a presentare una

miglioria sui prezzi praticati.

Rispetto della direttiva “Flussi

Informativi” di cui al decreto

interdipartimentale n° 1174/08

del 30 maggio 2008.

SI

Osservanza delle

disposizioni impartite dalla

Regione in merito alla

Libera Professione

Intramuraria, i sensi della

L. 120 del 3 agosto 2007 e

smi

SI

In riferimento agli obiettivi sopra schematizzati si rileva che la Direzione Strategica sin dal

momento del suo insediamento ha posto in essere tutte le azioni propedeutiche ed i processi

necessari al pieno raggiungimento degli stessi, dando una nuova spinta propulsiva nel mettere in

campo energie e professionalità.

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35 Piano della Performance 2015 - 2017

Per quanto riguarda il contenimento della spesa riferita al personale si evidenzia che il costo al

30/12/2014 è pari a € 223.973.219,40 nei limiti dettati dall’Assessorato della Salute con D.A.

1868/2010 modificato dal successivo D.A. 2322/2011 (€ 241.481.000).

In merito all’obiettivo sul contenimento della spesa relativa a beni e servizi si precisa che una parte

delle ditte con le quali sono vigenti i contratti hanno aderito alla richiesta di miglioria sui prezzi e

per ciascuna di queste sono state predisposte le delibere con le quali si è preso atto della miglioria.

Molte altre hanno respinto la richiesta sia perché nel corso del 2012 e del 2013 erano state già

invitate ad effettuare degli sconti, sia perché le norme comunitarie stabiliscono l’impossibilità di

modificare i contratti una volta stipulati. Per questi casi e per i prodotti sanitari, è stata data

comunicazione al Dipartimento del Farmaco che tutti i contratti dovevano intendersi decurtati del

5% al fine di limitare gli ordini; mentre per i beni economali, i cui ordini sono stati emessi dal

Provveditorato, gli stessi sono stati diminuiti del 5%.

In relazione al contenimento della spesa farmaceutica si evidenzia, dai dati disponibili relativi al

periodo gennaio-novembre, una spesa pari ad € 68.084.884 la cui proiezione all’anno risulta pari ad

€74.274.418 quindi inferiore al valore di €79.537.193 previsto per l’anno 2014.

Per raggiungere tale risultato sono state adottate una sommatoria di azioni, quali l’assegnazione del

Budget ai MMG, il monitoraggio dello stesso, l’invio di comunicazioni trimestrali a tutti i MMG, la

convocazione dei medici alto-spendenti, l’ indizione di riunioni con la partecipazione dei MMG

degli specialisti ambulatoriali ed ospedalieri, la piena attuazione alla DPC da marzo 2014, l’

incremento della fornitura dei farmaci del primo ciclo terapeutico a seguito di dimissioni da

ricovero ospedaliero e da visita ambulatoriale presso i PP.OO. ed infine l’avvio della distribuzione

del primo ciclo anche a seguito di visita specialistica presso i poliambulatori dei distretti.

L’obiettivo “Rispetto della direttiva Flussi Informativi” di cui al decreto interdipartimentale n°

1174/08 del 30 maggio 2008” si può ritenere raggiunto pur se ancora risultano presenti alcune

criticità legate alla rete informatica aziendale, che si sta provvedendo ad ottimizzare. In particolare

per quanto riguarda il flusso SISM, per la cui elaborazione e trasmissione il Dipartimento Salute

Mentale è stato dotato di un software dedicato, le difficoltà ancora persistenti saranno superate

grazie alla formazione del personale ed ad una sempre più corretta ed adeguata implementazione

dei dati. Per l'anno 2014/2015 l'Assessorato della Salute ha assegnato all'Azienda i seguenti tre macro obiettivi

verificati con cadenza trimestrale oltre che alla data del 31/12/2015:

Obiettivo 1: Piano Attuativo Aziendale 2014/2015

Obiettivo 2: Esiti

Obiettivo 3: Progetti di miglioramento organizzativo

Per quanto attiene ai sub obiettivi assegnati dalla Regione per l’anno 2014 possono essere così

elencati, indicando i risultati raggiunti:

Obiettivo 1: Piano Attuativo del PSR Per quanto riguarda l’Obiettivo1 occorre specificare che i diversi capitoli del Piano Attuativo Aziendale

2014/2015, redatto da questa ASP entro la data prevista del 21-03-2014, sono stati tradotti per l’anno 2014, e

così avverrà per l’anno 2015, negli obiettivi da raggiungere attraverso la contrattazione di budget, in

coerenza alle scadenze previste dagli specifici crono programmi.

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36 Piano della Performance 2015 - 2017

OBIETTIVO

VALORE

RAGGIUNTO

Sub

obiettivo

1.1

Redazione e approvazione

del Piano Attuativo

Aziendale

Si vedi nota prot n° 3759/CS del 21/03/2014

Sub

obiettivo

1.1

Realizzazione delle azioni

previste dal Piano Attuativo

Aziendale

Per il grado di raggiungimento dei singoli obiettivi

si rimanda ai risultati riportati nell’apposito allegato

al presente Piano della Performance.

Obiettivo 2: Esiti Appropriatezza e tempestività degli interventi con riferimento all'intervento

chirurgico in seguito a frattura del collo del femore per pazienti over 64, di Colecistectomia

laparoscopica, all'incidenza dei parti cesarei e alla PTCA, ove necessita, in caso di infarto

miocardico acuto

OBIETTIVO

VALORE

RAGGIUNTO

Sub

obiettivo

2.1

Tempestività interventi a

seguito di frattura femore

Trattasi di dati da elaborare dal flusso A, non

disponibili alla data di stesura del presente piano

Sub

obiettivo

2.2

Riduzione incidenza parti

cesarei

Trattasi di dati da elaborare dal flusso A, non

disponibili alla data di stesura del presente piano

Sub

obiettivo

2.3

Tempestività

nell'effettuazione P.T.C.A

nei casi di I.M.A. stemi

Trattasi di dati da elaborare dal flusso A, non

disponibili alla data di stesura del presente piano

Sub

obiettivo

2.4

Colecistectomia

laparoscopica

Trattasi di dati da elaborare dal flusso A, non

disponibili alla data di stesura del presente piano

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37 Piano della Performance 2015 - 2017

Obiettivo 3: Progetti di miglioramento organizzativo

OBIETTIVO

VALORE

RAGGIUNTO

Sub

obiettivo

3.1

Gestione

autonoma dei nuovi

flussi

SI

E' stato redatto il Piano per l'autosufficienza ex art. 79. inoltrato con

nota prot. n. 16418/DG del 29/12/2014.

Sub

obiettivo

3.2

Valutazione della

qualità delle

strutture ospedaliere

secondo la

prospettiva del

cittadino

SI

E' stata effettuata la prima valutazione partecipata di tutte le

Strutture Ospedaliere secondo gli strumenti e la metodologia del

progetto di ricerca corrente AGENAS, come da nota prot.

n° 970 del 29/12/2014.

Sub

obiettivo

3.3

Incremento

dell’utilizzo dei

“Day Service” in

regime di

appropriatezza

Trattasi di dati da elaborare dal flusso A, non disponibili alla

data di stesura del presente piano.

Sub

obiettivo

3.4

Rispetto degli

standard di

sicurezza dei punti

nascita

Indicatori 1,2,4 e 5 trattasi di dati da elaborare dal flusso A e flusso

CEDAP, non disponibili alla data di stesura del presente piano.

Indicatore 3: SI

E' stato redatto il documento, su modello proposto da Assessorato,

con i criteri di ricovero in TIN (cod. 73) e Patologia Neonatale (62)

Sub

obiettivo

3.5

Redazione

conforme e

omogenea dei

modelli LA

SI

Si è proceduto alla compilazione del Modello LA per l’anno 2013

entro la scadenza prevista del 30/06/2014:

· Utilizzando i flussi prodotti dall'azienda (Pilastro Personale,

Pilastro Beni, Pilastro Personale convenzionato);

· Effettuando controlli di coerenza tra i costi inseriti nel

modello secondo i diversi livelli assistenziali e le attività

svolta desumibile dai flussi.

OBIETTIVO SPECIFICO

DELL'ASSESSORE

VALORE

RAGGIUNTO

Eradicazione della Brucellosi e

riorganizzazione del Settore Veterinario

SI

Nota prot. n° 11505/DG del 16/09/2014

e successiva implementazione

In applicazione dell’art. 5 della L.R. n. 5 del 14.04.2009 questa Azienda ha provveduto a redigere il

Piano Attuativo (P.A.A.) di durata triennale (2012 – 2014) con delibera 3636/CS del 22.11.2012, ed

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38 Piano della Performance 2015 - 2017

ha aggiornato annualmente gli obiettivi con il documento di sintesi del P.A.A. da ultimo per l'anno

2014.

Nel rispetto delle linee guida emanate dall’Assessorato Regionale alla Sanità, è evidente la ricaduta

che le azioni programmatiche indicate nello stesso hanno sul Piano della Performance e sugli

obiettivi aziendali per l’anno 2014 e che, comunque devono indirizzare l’attività dell’ASP anche

per il 2015, di seguito si riportano come dettagliate per linee di intervento:

1. Assistenza Collettiva e negli Ambienti di Vita e di Lavoro;

2. Assistenza Territoriale e Continuità Assistenziale;

3. Assistenza Ospedaliera

4. Integrazione Socio sanitaria;

5. Area della salute della donna, del bambino e dell’età giovanile;

6. Area Oncologica;

7. Area Cure Palliative e terapia del dolore;

8. Area Cardiologica;

9. Area Neurologica;

10. Area del poli-traumatizzato;

11. Area Trapianti e Piano sangue;

12. Area Salute mentale;

13. Area del miglioramento della qualità per l’attuazione del governo clinico e per la sicurezza

dei pazienti;

14. Area della Partecipazione alla rete formativa regionale, attuazione del piano aziendale di

comunicazione, partecipazione alla rete civica;

15. Area della Partecipazione a programmi di sviluppo della ricerca, cooperazione

internazionale, innovazione e gestione delle tecnologie sanitarie.

Gli obiettivi strategici come sopra descritti per essere raggiunti devono essere tradotti in obiettivi

operativi aziendali da contrattare con i Responsabili delle strutture.

Per assicurare il perseguimento di obiettivi progettuali Aziendali e/o l’efficace ed efficiente

gestione di processi a valenza strategica che coinvolgono più Dipartimenti, l’Azienda identifica

Centri di Responsabilità, di carattere permanente o temporaneo, in corrispondenza di aggregazioni

di risorse, professionali e materiali, anche non riconducibili a specifiche strutture organizzative, e

prevede, per gli stessi, la formulazione di uno specifico budget.

Gli obiettivi come definiti da questa Azienda devono essere non solo rispondenti ai bisogni della

collettività, ma soprattutto raggiungibili in quanto correlati alla quantità e qualità delle risorse

disponibili ed infine, misurabili.

In tale fase assumono un ruolo decisivo i seguenti attori:

ü Direzione Aziendale dell’ASP, che definisce obiettivi, priorità, piani, programmi e direttive

generali per l’azione amministrativa e per la gestione;

ü Dirigenti vari settori organizzativi responsabili della gestione;

ü Unità Operativa Programmazione e Controllo di Gestione quale supporto al processo di

programmazione e l’interazione tra gli attori coinvolti nel processo.

Il processo di budgeting, come da regolamento aziendale, è strumento di contrattazione

fondamentale della gestione aziendale per la pianificazione strategica, articolato a livello di Centri

di Responsabilità, corrispondenti alle macrostrutture (Distretti Sanitari, Stabilimenti Ospedalieri,

Dipartimenti e UU.OO. dipendenti direttamente dalla Direzione Aziendale).

L’attività di budgeting è improntata alla gestione delle risorse, utilizzando il sistema di budget

inteso in termini di documenti revisionali, riferiti all’esercizio o a periodi di tempo più

circostanziati, al fine di definire gli obiettivi di gestione e le risorse disponibili per le singole

strutture organizzative e le relative responsabilità operative, ai vari livelli aziendali.

A livello di singoli centri di responsabilità, quali quelli individuati dal modello organizzativo

aziendale, il processo di budgeting si articola nelle seguenti fasi:

Page 40: Piano della performance - asp.messina.it · 7 Processo seguito e azioni di miglioramento del ciclo di ... soggetti) e delle sue risultanze (obiettivi, indicatori, ... per lo sviluppo

39 Piano della Performance 2015 - 2017

1a fase – linee guida del processo

Individuate le linee guida aziendali per l’anno di riferimento, in sintonia con quelle indicate dalla Regione Sicilia per le

Aziende sanitarie territoriali e nel rispetto di quanto disposto con le Leggi Finanziarie regionali, vengono fissati gli

obiettivi specifici di carattere operativo per l’attuazione delle scelte della programmazione.

2a fase – formulazione delle proposte di budget

Seguendo il metodo della contrattazione top-down, tale fase è sviluppata sulla scorta delle indicazioni dei responsabili

delle singole aree organizzative.

3a fase – definizione negoziata delle proposte definitive

Procedendo alla definizione degli obiettivi, i responsabili delle varie macro-strutture individuate procedono con la

contrattazione interna che diviene propedeutico per l’avvio della negoziazione tra le parti (Direzione Aziendale e

Responsabili dei Centri di Responsabilità).

4a fase – approvazione del budget

Superate le articolate fasi della contrattazione vera e propria, si giunge all’approvazione del budget a livello di singola

macro-struttura. Pertanto, l’attività delle singole UU.OO., in coerenza con la propria mission e coerentemente con le linee

regionali, viene realizzata garantendo le prestazioni sanitarie di competenza concernenti le attività di prevenzione,

diagnosi, cura e riabilitazione ai livelli di area ospedaliera e territoriale. In tale contesto la U.O. Programmazione e

Controllo di Gestione assume il ruolo fondamentale del controller, cioè della guida attraverso un momento di confronto e

di analisi con le singole UU.OO., sia a livello di struttura semplice che complessa, ruolo che poi si concretizza nel

raccordo tra la direzione aziendale e le varie UU.OO. a vario titolo interessate.

I responsabili dei Centri di Responsabilità individuati dall’Azienda, allo scopo di giungere alla

formulazione degli obiettivi di budget, sono tenuti a coinvolgere i propri collaboratori, attraverso

modalità e strumenti coerenti con il ruolo dagli stessi svolto nel perseguimento degli obiettivi, ed a

fornire all’Azienda elementi utili a verificare la loro effettiva partecipazione al processo di

programmazione.

La predisposizione del Piano di Azione contenente tempi, progettualità e modalità per la

realizzazione ed il raggiungimento degli obiettivi, è uno strumento utile per il monitoraggio

temporale degli obiettivi prefissati al fine di verificarne il loro conseguimento, e per la

responsabilizzazione di tutto il personale dipendente a tutti i livelli.

Nella logica del coinvolgimento di tutte le UU.OO. afferenti alla Macrostruttura firmataria del

Budget la formulazione di tali Piani di Azione di concerto e condivisa da chi dovrà sinergicamente

ed in quota parte concorrere al raggiungimento degli obiettivi prefissati, è fase indispensabile del

processo di monitoraggio periodico e di verifica delle attività conducente, altresì, a valutare il grado

di raggiungimento degli obiettivi e, ove ritenuto necessario, porre gli opportuni e conseguenti

interventi correttivi per verificare gli scostamenti tra i risultati effettivi e quelli attesi, comunque

dovuti a cause esterne e non governabili.

Per l'anno 2014 pur non essendo stato avviato il processo di contrattazione di budget dal

Commissario Straordinario pro tempore sono state comunque puntualmente avviate tutte le azioni

finalizzate al raggiungimento degli obiettivi già individuati, infatti con nota prot. 12908/CS del

25/10/2013 è stato trasmesso ai Dirigenti responsabili di struttura il Programma Operativo di

Consolidamento e Sviluppo 2013-2015 contenente gli interventi programmatici individuati dalla

Regione a valenza strategica; e in data 30-01-2014 con deliberazione nr. 172/CS, è stato adottato il

Piano Triennale della Performance 2014-2016 di questa ASP ove sono stati indicati gli obiettivi

strategici.

Pertanto la Direzione Aziendale insediatasi nel luglio 2014, stante il ristretto margine temporale, ha

ritenuto di dover procedere direttamente all’assegnazione del Budget 2014 per il ribaltamento degli

obiettivi regionali individuati per questa ASP che erano stati già trasmessi con nota prot 9358/DG

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40 Piano della Performance 2015 - 2017

del 22/07/2014 unitamente agli obiettivi previsti da P.A.A. per i necessari adempimenti per le

specifiche aree di competenza,

Infatti con nota prot. n° 10634/DG del 20/08/2014 sono state trasmesse le schede budget 2014 da

sottoscrivere, ove sono stati indicati gli obiettivi, i relativi indicatori ed i valori attesi, ai dirigenti

responsabili delle strutture soggette alla contrattazione (Stabilimenti Ospedalieri, Distretti Sanitari,

Dipartimenti Strutturali e Funzionali, UU.OO.CC. e UU.OO. direttamente dipendenti dalla

Direzione Strategica)

Successivamente, i responsabili delle citate strutture hanno provveduto al ribaltamento a cascata

degli obiettivi ai responsabili delle UU.OO.SS. sott’ordinate mediante analoghe procedure e

metodologie ed alla redazione del piano di azione completo di tutti gli obiettivi, indicatori e valori

attesi assegnati e condivisi con tutto il personale operante nelle strutture stesse.

Con successiva nota prot n°06 /DG del 02/01/2015, a conclusione del processo, è stata richiesta ai

responsabili delle strutture soggette a contrattazione una relazione consuntiva in merito al

raggiungimento degli obiettivi assegnati, al fine dell'attribuzione della performance organizzativa

ed individuale da parte del competente Organismo di Valutazione, unitamente alle schede di

valutazione ed i dati elaborati dai flussi aziendali.

Il processo di valutazione per l’anno 2014 è ancora in corso e dovrà essere definito entro il 30/6/

2015, data in cui per disposizioni legislative occorre redigere la relazione sulla performance.

Si ritiene necessario precisare che questa Azienda, nelle more dell’adozione del nuovo piano di

organizzazione e in applicazione del Decreto 874 del 3 maggio 2013 che prevede l’istituzione del

flusso CRIL, con deliberazione n. 2996/CS del 30/08/2013 ha adottato l’aggiornamento al piano dei centri

di costo, tale revisione è nata dalla necessità di fotografare meglio la struttura organizzativa

aziendale e di rispettare il livello minimo di aggregazioni e di dettaglio richiesti nel Piano dei

CRIL. Inoltre, in ottemperanza al Decreto n. 835/14, che suggerisce l’introduzione dei CRIL

relativi ai centri transitori (da utilizzare in sede di prima nota contabile) al fine di garantire il

corretto funzionamento del sistema di rilevazione ed il raccordo tra rilevazioni di Co.Ge. e di Co.An.,

ha provveduto ad aggiornare il piano dei centri di costo/centri di responsabilità aziendale con

delibera n° 3661/DG del 30/12/2014. La nuova definizione del piano dei centri di costo/centri di

responsabilità, che descrive nel modo più possibile realistico l’attuale assetto organizzativo

aziendale è stata elaborata prevedendo e codificando una struttura operativa adattabile e variabile

che possa mutuare eventuali nuove esigenze organizzative/contabili aziendali, oltreché coniugare

plausibili modifiche ma che, in ogni caso, risponda al principio dell’implementazione della

metodologia regionale uniforme di controllo di gestione e rispetti le prerogative e le esigenze di

monitoraggio a livello sia regionale che nazionale.

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41 Piano della Performance 2015 - 2017

SEZIONE 6

6. Dagli obiettivi strategici agli obiettivi operativi

Programmazione anno 2015

Le stringenti disposizioni introdotte dal Legislatore Nazionale in tema di spending review e di

sostenibilità del Sistema Sanitario Nazionale impongono, in un contesto di minus-finanziamento

complessivo del sistema di welfare, la definizione di ulteriori misure per:

· adeguare la produzione di salute al nuovo sistema parametrico di finanziamento del SSN

basato sui fabbisogni e costi standard;

· garantire i livelli essenziali di assistenza intervenendo anche sulle reti assistenziali e

sull’appropriatezza delle prestazioni e dei servizi e sulle modalità di erogazione degli stessi;

· rispettare l’equilibrio economico-finanziario della gestione, agendo in modo selettivo sulle

residue aree di inefficienza nell’acquisizione dei fattori produttivi e nel loro utilizzo.

La nuova pianificazione regionale deve, quindi, fondarsi sul consolidamento dei risultati raggiunti

nei due trienni precedenti, e rilanciarsi in ulteriori interventi di sistema derivanti dall’obbligo di

attuare le nuove disposizioni normative.

Con queste motivazioni, la Regione Siciliana ha deciso di avvalersi della facoltà prevista all’art.15,

comma 20, del D.L. n.95/2012, convertito in Legge n.135/2012, in continuità con il Programma

Operativo 2010-2012 di prosecuzione del Piano di Rientro, mediante la predisposizione di un

“Programma Operativo di Consolidamento e Sviluppo delle misure strutturali e di innalzamento dei

livello di qualità del Sistema Sanitario Regionale” (P.O.C.S.) per il triennio 2013–2015.

Con nota prot n° 12908/CS del 25/10/2013 la Direzione Aziendale ha provveduto a trasmettere a

tutti gli attori coinvolti il POCS pervenuto, ancora in bozza, in data 18 ottobre 2013.

Successivamente lo stesso è stato adottato con D.A. n° 476 del 26/03/2014 ed infine integrato con

D.A. n° 678 del 23/04/2014, pertanto con nota prot. n° 14482/DG del 17/11/2014 il vertice

Aziendale ha notificato i suddetti DD.AA ai dirigenti responsabili delle strutture soggette alla

contrattazione, per gli adempimenti di competenza.

Pertanto il Sistema Obiettivi, oltre che rafforzare e dare continuità alle linee programmatiche

perseguite negli anni precedenti, si dimensiona coerentemente con quanto presente nel P.O.C.S e

nelle eventuali revisioni del Piano Sanitario Regionale, articolando il sistema secondo una logica

«rolling» per il triennio 2014 -2016, declinato su livelli di raggiungimento annuali.

Inoltre al fine del raggiungimento dell’equilibrio di bilancio, oltre a rispettare tutte le azioni già

intraprese, è stato stilato il Piano di Rientro 2015/2018, finalizzato a mettere in campo opportune

azioni di miglioramento, per poter ottenere progressivamente nel quadriennio il riequilibrio

economico finanziario, ed è stato redatto ed adottato con delibera n° 3649/DG del 29/12/2014, il

Bilancio di Previsione 2015 sulla base delle istruzioni impartite dall’ Assessorato regionale della

Salute.

Di seguito si riportano gli obiettivi validi per l’anno 2015 come indicati nel succitato POCS

concordato con i Ministeri della Salute e dell’Economia e delle Finanze per l’anno 2013-2015.

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rrito

rio

Re

gio

na

le

·

Mo

nit

ora

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io s

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est

rale

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lle s

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ole

are

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rog

ett

ua

li d

el P

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allo

ste

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i rife

rim

en

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·

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azi

on

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cific

a o

pe

rato

ri U

OEP

SA

(o

rga

niz

zazi

on

e c

ors

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ntr

o il

31/1

2/2

014

; ·

Form

azi

on

e s

pe

cific

a o

pe

rato

ri U

OEP

SA

(SV

OLG

IMEN

TO c

ors

i) e

ntr

o il

3

1/1

2/2

01

5.

3.1

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bie

ttiv

o S

pe

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o:

A

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azi

on

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el P

rog

ett

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azi

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3.1

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en

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rativo

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ne

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gio

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el P

rog

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llo p

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il

31/1

2/2

014

; ·

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ne

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ria

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i ad

ott

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co

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ian

i azi

en

da

li d

i pro

mo

zio

ne

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ntr

o il

31/1

2/2

014

; ·

Ste

p d

i mo

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rag

gio

de

lle s

ing

ole

ASP

co

n c

ad

en

za s

em

est

rale

(re

po

rt a

+

90g

g d

allo

ste

p d

i rife

rim

en

to)

Page 45: Piano della performance - asp.messina.it · 7 Processo seguito e azioni di miglioramento del ciclo di ... soggetti) e delle sue risultanze (obiettivi, indicatori, ... per lo sviluppo

44

Pia

no

de

lla P

erf

orm

an

ce

2015

-20

17

3.2

L’in

teg

razi

on

e d

elle

re

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ssis

ten

zia

li: o

spe

da

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ra, te

rrito

ria

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me

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nza

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rge

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sp

ec

ific

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i ri

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3.2

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pe

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o:

Rio

rdin

o d

ella

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ni

3.2

.1.1

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en

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era

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en

tro

il 3

1/1

2/2

01

4;

·

Rid

uzi

on

e e

ffe

ttiv

a d

elle

UU

.OO

.CC

. e

de

lle U

U.O

O.S

S. d

el 1

00

% e

ntr

o il

31

/12

/20

15

.

3.2

.1.2

In

terv

en

to o

pe

rativo

: D

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issi

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e, ric

on

ve

rsio

ne

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er

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in li

ne

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a

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ffic

ien

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ffic

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ia

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·

Att

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zio

ne

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gli

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gra

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azi

on

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00%

en

tro

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31

/12/2

01

4;

·

Att

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gli

inte

rve

nti (

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tività

) a

l 70

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ntr

o il

31

/12

/20

14

; ·

Att

ua

zio

ne

de

gli

inte

rve

nti (

op

era

tività

) a

l 70

% e

ntr

o il

31

/12

/20

15

.

3.2

.2 O

bie

ttiv

o s

pe

cific

o:

Rio

rga

niz

zazi

on

e

de

ll’a

ssis

ten

za t

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ria

le

3.2

.2.1

In

terv

en

to o

pe

rativo

: P

ote

nzi

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Nu

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i PTA

co

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rmi a

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N. d

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tro

il 3

1/1

2/1

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re a

tte

so 7

5%

·

En

tro

il 3

1/1

2/2

01

5 v

alo

re a

tte

so ≥

90

%

3.2

.2.2

In

terv

en

to o

pe

rativo

: In

cre

me

nto

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l nu

me

ro d

ei P

resi

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Terr

ito

ria

li d

i A

ssis

ten

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PTA

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ttiv

ati

Ap

ert

ura

di u

n P

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ess

ina

(P

resi

dio

Re

gin

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arg

he

rita

)

3.2

.2.3

In

terv

en

to o

pe

rativo

: Svilu

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o e

co

nso

lida

me

nto

de

i pe

rco

rsi

ass

iste

nzi

ali

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r p

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en

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du

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tti d

a

pa

tolo

gie

cro

nic

he

“ta

rge

t”

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i A

zie

nd

e c

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ad

ott

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o il

mo

de

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i re

te in

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de

lla g

est

ion

e in

teg

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re

gio

na

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n

Azi

en

de

: ·

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ntr

o il

31

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01

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· 1

00

% E

ntr

o il

31

/12

/20

15

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i A

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nd

e S

an

ita

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Pro

vin

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cu

i è s

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att

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pe

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ffic

ien

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esp

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. A

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nd

e S

an

ita

rie

Pro

vin

cia

li:

· 5

0%

En

tro

il 3

1/1

2/2

01

4

· 1

00

% E

ntr

o il

31

/12

/20

15

3.2

.2.4

In

terv

en

to o

pe

rativo

: P

erc

ors

i

ass

iste

nzi

ali

osp

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ale

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rrito

rio

pe

r le

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ie c

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tic

a u

nic

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N. d

i pro

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cie

in c

ui v

ien

e im

ple

me

nta

to il

mo

de

llo d

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ec

ialis

tic

a u

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a p

rovin

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le”

rela

tiva

me

nte

alla

ass

iste

nza

de

i pa

zie

nti c

on

pa

tolo

gie

ta

rge

t/ N

. d

i azi

en

de

sa

nita

rie

pro

vin

cia

li:

· 6

5%

En

tro

il 3

1/1

2/2

01

4

· 1

00

% E

ntr

o il

31

/12

/20

15

N. d

i pro

vin

cie

in c

ui è

de

fin

ito

e s

pe

rim

en

tato

un

mo

de

llo d

i “sp

ec

ialis

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a u

nic

a p

rovin

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le”

rela

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me

nte

alla

ass

iste

nza

de

i pa

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nti c

on

pa

tolo

gie

ta

rge

t/ N

. d

i azi

en

de

sa

nita

rie

pro

vin

cia

li:

· 5

5%

En

tro

il 3

1/1

2/2

01

4

· 1

00

% E

ntr

o il

31

/12

/20

15

Page 46: Piano della performance - asp.messina.it · 7 Processo seguito e azioni di miglioramento del ciclo di ... soggetti) e delle sue risultanze (obiettivi, indicatori, ... per lo sviluppo

45

Pia

no

de

lla P

erf

orm

an

ce

2015

-20

17

3.2

.2 O

bie

ttiv

o s

pe

cific

o:

Rio

rga

niz

zazi

on

e

de

ll’a

ssis

ten

za t

err

ito

ria

le

3.2

.2.5

In

terv

en

to o

pe

rativo

: Svilu

pp

o

de

i pe

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rsi a

ssis

ten

zia

li p

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pa

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nti in

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an

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cu

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no

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ti e

mo

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rati i

pe

rco

rsi a

ssis

ten

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li p

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dia

be

te m

elli

to e

ob

esi

tà/N

. d

i A

zie

nd

e S

an

ita

rie

Pro

vin

cia

li re

gio

na

li:

100%

En

tro

il 3

1/1

2/2

014

N. d

i A

zie

nd

e S

an

ita

rie

Pro

vin

cia

li re

gio

na

li in

cu

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no

att

iva

ti e

mo

nito

rati i

pe

rco

rsi

ass

iste

nzi

ali

pe

r D

SA

/ N

. d

i Azi

en

de

Sa

nita

rie

Pro

vin

cia

li re

gio

na

li:

100%

En

tro

il 3

1/1

2/2

015

3.2

.2.6

In

terv

en

to o

pe

rativo

: P

ote

nzi

am

en

to d

ell’

att

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c

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le

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me

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ne

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ors

o N

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; -

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rco

rso

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ass

o r

isc

hio

in

cu

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ass

iste

nza

ost

etr

ica

è a

ffid

ata

alla

re

te c

on

sulto

ria

le f

ino

a

lla 36^

se

ttim

an

a e

su

cc

ess

iva

me

nte

a

gli

Am

bu

lato

ri p

er

la g

ravid

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za fisi

olo

gic

a a

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rmin

e d

ei p

un

ti n

asc

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; -

pe

rco

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a r

isc

hio

in

cu

i l’

ass

iste

nza

ost

etr

ica

vie

ne

co

-ge

stita

da

gli

Am

bu

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ri p

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la

gra

vid

an

za a

ris

ch

io d

ei p

un

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asc

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(p

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art

e s

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ria

) e

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i Co

nsu

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ri (

pe

r la

pa

rte

p

reve

ntiva

/ed

uc

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ste

gn

o p

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oso

cia

le);

-

Re

aliz

zazi

on

e d

ella

re

te in

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atic

o-in

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co

nsu

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ria

le.

- N

um

ero

di p

ian

i pro

vin

cia

li d

i im

ple

me

nta

zio

ne

de

l pe

rco

rso

na

scita

/N. d

i pro

vin

ce

:

·

100%

en

tro

il 3

1/1

2/2

014

-

Nu

me

ro d

i p

un

ti n

asc

ita

in

c

ui

son

o st

ati a

ttiv

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mb

ula

tori p

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ravid

an

za a

te

rmin

e e

qu

elli

pe

r la

gra

vid

an

za a

ris

ch

io/N

. d

ei p

un

ti n

asc

ita

re

gio

na

li:

·

70%

en

tro

il 3

1/1

2/2

014

; ·

100%

en

tro

il 3

1/1

2/2

015

. -

di c

on

sulto

ri c

he

invia

no

da

ti c

om

ple

ti s

ull’

att

ività

//N

. d

i co

nsu

lto

ri.

·

50%

en

tro

il 3

1/1

2/2

014

;

·

10

0%

en

tro

il 3

1/1

2/2

01

5.

3.2

.2.7

In

terv

en

to o

pe

rativo

: A

ssis

ten

za

san

ita

ria

alla

po

po

lazi

on

e im

mig

rata

di A

SP

ch

e h

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no

fo

rma

lizza

to u

n p

ian

o p

rovin

cia

le p

er

la r

ea

lizza

zio

ne

de

lla r

ete

ass

iste

nzi

ale

str

an

ieri/N

° d

i pro

vin

ce

: 1

00%

en

tro

il 3

1.1

2.2

01

4:

di A

zie

nd

e S

an

ita

rie

Pro

vin

cia

li c

he

ha

nn

o a

ttiv

ato

gli

Uff

ici T

err

ito

ria

li Str

an

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de

i P

un

ti A

ssis

ten

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tra

nie

ri/N

° d

i A

zie

nd

e S

an

ita

rie

Pro

vin

cia

li:

·

50%

en

tro

il 3

1.1

2.2

014

·

100%

en

tro

il 3

1/1

2/2

015

.

di a

zie

nd

e o

spe

da

liere

e u

niv

ers

ita

rie

ch

e h

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no

att

iva

to g

li U

ffic

i Ass

iste

nza

Str

an

ieri/

di a

zie

nd

e o

spe

da

liere

e u

niv

ers

ita

rie

: ·

50%

en

tro

il 3

1.1

2.2

014

·

100%

en

tro

il 3

1/1

2/2

015

.

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46

Pia

no

de

lla P

erf

orm

an

ce

2015

-20

17

3.2

.2 O

bie

ttiv

o s

pe

cific

o:

Rio

rga

niz

zazi

on

e

de

ll’a

ssis

ten

za t

err

ito

ria

le

3.2

.2.8

In

terv

en

to o

pe

rativo

:

Riq

ua

lific

azi

on

e d

ella

re

te d

ei l

ab

ora

tori

di l

ab

ora

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art

ec

ipa

nti a

lle V

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di l

ab

ora

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ub

blic

i e p

riva

ti a

cc

red

ita

ti d

ella

Re

gio

ne

: ·

60%

en

tro

il 3

1.1

2.2

014

; ·

80%

en

tro

il 3

1/1

2/2

015

. N

° d

i la

bo

rato

ri p

ost

i so

tto

il c

on

tro

llo m

etr

olo

gic

o/

di l

ab

ora

tori p

ub

blic

i e p

riva

ti

ac

cre

dita

ti d

ella

Re

gio

ne

: ·

50%

en

tro

il 3

1.1

2.2

014

;

·

70%

en

tro

il 3

1/1

2/2

015

. N

° d

i la

bo

rato

ri s

ott

op

ost

i a v

erific

a d

elle

ap

pro

pria

tezz

a d

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ind

ag

ini m

icro

bio

log

ich

e/

di l

ab

ora

tori p

ub

blic

i e p

riva

ti a

cc

red

ita

ti d

ella

Re

gio

ne

: ·

50%

en

tro

il 3

1.1

2.2

014

; ·

70%

en

tro

il 3

1/1

2/2

015

.

3.2

.3 O

bie

ttiv

o s

pe

cific

o:

Riq

ua

lific

azi

on

e d

ella

re

te d

i Em

erg

en

za-U

rge

nza

3.2

.3.1

In

terv

en

to O

pe

rativo

: R

ide

fin

izio

ne

de

lla r

ete

ne

lle s

ue

c

om

po

ne

nti

terr

ito

ria

le e

d o

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da

liera

Ind

ice

sin

tetic

o d

ell’

imp

lem

en

tazi

on

i (fin

o a

fu

nzi

on

alit

à o

ttim

ale

a r

eg

ime

) 50

% a

l 31/1

2/2

014

, 80%

al 3

1/1

2/2

015

C

op

ert

ura

al 5

0%

de

l fa

bb

iso

gn

o d

el p

ers

on

ale

sa

nita

rio (

me

dic

i e in

ferm

ieri )

de

dic

ato

a

l 118 e

ntr

o il

31/1

2/2

015

Ad

eg

ua

me

nto

de

l pa

rco

am

bu

lan

ze (

co

ntr

att

o U

nic

red

it le

asi

ng

sp

a)

70%

al 3

1/1

2/2

01

3

e 1

00%

al 3

1/0

6/2

014

C

ost

o d

el p

ers

on

ale

al n

ett

o d

elle

re

vis

ion

i co

ntr

att

ua

li (2

013

=100

):201

5:1

00%

, 201

6:1

00

%

3.2

.3.2

In

terv

en

to O

pe

rativo

:

Inte

gra

zio

ne

de

lla r

ete

d

ell’

em

erg

en

za/u

rge

nza

co

n la

g

est

ion

e d

elle

pa

tolo

gie

te

mp

o

dip

en

de

nti

Co

mp

leta

me

nto

de

lla r

ete

se

co

nd

o il

mo

de

llo H

ub

-Sp

oke

: R

ete

Po

litra

um

a,

Re

te S

tro

ke

, R

ete

Ste

n /

Sta

m,

Ind

ice

sin

tetic

o d

ell’

imp

lem

en

tazi

on

i (fin

o a

fu

nzi

on

alit

à o

ttim

ale

a r

eg

ime

) 50%

al 3

1/1

2/2

014

, 1

00%

al 3

1/1

2/2

015

3.2

.4 O

bie

ttiv

o s

pe

cific

o:

Sa

nità

pe

nite

nzi

aria

3.2

.4.1

In

terv

en

to o

pe

rativo

: Sa

nità

p

en

ite

nzi

aria

- C

om

ple

tam

en

to d

el

pro

ce

sso

di t

rasf

erim

en

to d

elle

fu

nzi

on

i sa

nita

rie

in t

em

a d

i sa

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pe

nite

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aria

a

l Se

rviz

io S

an

ita

rio

Re

gio

na

le

Att

ua

zio

ne

de

l pro

ce

sso

di t

rasf

erim

en

to:

100%

al 3

1/1

2/2

014

3.2

.4.2

In

terv

en

to o

pe

rativo

: D

isa

ttiv

azi

on

e O

spe

da

li p

sic

hia

tric

i

giu

diz

iari e

re

aliz

zazi

on

e d

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REM

S

Att

iva

zio

ne

di S

tru

ttu

re r

esi

de

nzi

ali

spe

cific

he

co

n m

od

uli

di 2

0 p

ost

i, p

er

co

mp

less

ivi 8

0

po

sti s

u b

ase

re

gio

na

le,

de

stin

ate

ad

ac

co

glie

re le

pe

rso

ne

cu

i so

no

ap

plic

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le m

isu

re

di s

icu

rezz

a d

el R

ico

ve

ro in

Osp

ed

ale

Psi

ch

iatr

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Giu

diz

iario

e d

ell’

ass

eg

na

zio

ne

a C

asa

d

i Cu

ra e

Cu

sto

dia

.

·

Ese

cu

tività

de

i pro

ge

tti :

50%

al 3

1/1

2/2

014 e

100

% a

l 31/1

2/2

01

5

·

Ca

ntie

razi

on

e d

ei p

rog

ett

i: 25%

al 3

1/1

2/2

014 e

75

% a

l 31/1

2/2

01

5

Page 48: Piano della performance - asp.messina.it · 7 Processo seguito e azioni di miglioramento del ciclo di ... soggetti) e delle sue risultanze (obiettivi, indicatori, ... per lo sviluppo

47

Pia

no

de

lla P

erf

orm

an

ce

2015

-20

17

3.2

.5 O

bie

ttiv

o s

pe

cific

o:

Tute

la d

elle

fra

gili

tà e

in

teg

razi

on

e s

oc

iosa

nita

ria

3.2

.5.1

In

terv

en

to o

pe

rativo

: Im

ple

me

nta

zio

ne

de

ll’a

ssis

ten

za

resi

de

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ale

pe

r so

gg

ett

i no

n

au

tosu

ffic

ien

ti.

Co

mp

leta

me

nto

de

ll’a

ttiv

azi

on

e d

ei p

ost

i già

pro

gra

mm

ati a

i se

nsi

de

l De

cre

to

Ass

ess

oria

le d

el 2

4 m

ag

gio

2010 n

.1325 n

on

dis

po

nib

ili a

l dic

em

bre

2012.

3.2

.5.2

In

terv

en

to o

pe

rativo

: Im

ple

me

nta

zio

ne

fo

rme

di l

un

go

a

ssis

ten

za

10%

de

i po

sti p

rog

ram

ma

ti e

ntr

o il

31/1

2/2

01

4

30%

de

i po

sti p

rog

ram

ma

ti e

ntr

o il

31/1

2/2

01

5

3.2

.5.3

In

terv

en

to o

pe

rativo

:

Inn

alz

am

en

to q

ua

li-q

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ntita

tivo

de

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ello

di c

ure

do

mic

ilia

ri in

teg

rate

M

an

ten

ime

nto

de

llo s

tan

da

rd ≥

3,5

%

de

i ca

si t

ratt

ati/p

op

ola

zio

ne

ove

r 65

3.2

.5.4

In

terv

en

to o

pe

rativo

:

Diffe

ren

zia

zio

ne

tra

tta

me

nti

tera

pe

utic

o/r

iab

ilita

tivi -

Im

ple

me

nta

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ne

de

lle f

orm

e d

i a

ssis

ten

za p

er

il tr

att

am

en

to d

i so

gg

ett

i c

on

pro

ble

ma

tic

he

psi

co

pa

tolo

gic

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sp

ec

ific

he

.

Ind

ice

sin

tetic

o d

’Im

ple

me

nta

zio

ne

de

l PSS

M(D

.A.

27/0

4/2

012

)rife

rito

al n

um

ero

de

i po

sti

pro

gra

mm

ati:

·

60%

al 3

1/1

2/2

014

·

100%

al 3

1/1

2/2

015

D

efin

izio

ne

de

i co

nte

nu

ti c

ara

tte

rizz

an

ti i

pro

gra

mm

i te

rap

eu

tic

o-r

iab

ilita

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nte

nsi

vi e

d

est

en

sivi c

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ren

tem

en

te a

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revis

ion

i de

gli

att

i di i

nd

iriz

zo n

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on

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in m

ate

ria

; ·

De

fin

izio

ne

de

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sta

nd

ard

s o

rga

niz

zativi;

· D

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izio

ne

de

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orr

ela

te t

arif

fe g

iorn

alie

re;

· D

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izio

ne

de

i re

qu

isiti o

rga

niz

zativi e

str

utt

ura

li p

er

le n

uo

ve

str

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ure

sp

ec

ialis

tic

he

;

· d

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izio

ne

de

lle m

od

alit

à p

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l’a

ttiv

azi

on

e d

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att

ività

sp

ec

ialis

tic

he

pre

vis

te;

· a

ttiv

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on

e, a

co

nc

lusi

on

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el t

rie

nn

io, d

el n

um

ero

co

mp

less

ivo

de

i po

sti p

rog

ram

ma

ti.

Page 49: Piano della performance - asp.messina.it · 7 Processo seguito e azioni di miglioramento del ciclo di ... soggetti) e delle sue risultanze (obiettivi, indicatori, ... per lo sviluppo

48

Pia

no

de

lla P

erf

orm

an

ce

2015

-20

17

3.2

.6 O

bie

ttiv

o

spe

cific

o: La

g

est

ion

e d

el

pe

rso

na

le

3.2

.6.1

In

terv

en

to o

pe

rativo

: M

on

ito

rag

gio

de

l pe

rso

na

le d

ipe

nd

en

te

e n

on

de

l SSR

Sp

esa

pe

r il

pe

rso

na

le p

er

gli

an

ni 2

013, 201

4 e

20

15 n

ei l

imiti p

revis

ti d

alla

leg

ge

fin

an

zia

ria

de

l 2007 o

vve

ro il

ris

pe

tto

de

l lim

ite

1,4

% d

ella

sp

esa

so

ste

nu

ta n

ell’

an

no

2004

.

3.2

.6.2

In

terv

en

to o

pe

rativo

: R

ide

term

ina

zio

ne

de

lle d

ota

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ni

org

an

ich

e

· Fo

rma

lizza

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ne

de

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ine

e G

uid

a R

eg

ion

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ind

ica

nti i

nu

ovi c

rite

ri p

er

la d

ete

rmin

azi

on

e

de

lle d

ota

zio

ni o

rga

nic

he

azi

en

da

li: e

ntr

o il

31/1

0/2

01

4;

· fo

rmu

lazi

on

e d

elle

nu

ov

e d

ota

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ne

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ich

e A

zie

nd

ali

e f

orm

aliz

zazi

on

e d

ei n

uo

vi A

tti

Azi

en

da

li: e

ntr

o il

30/0

3/2

01

5;

· a

pp

rova

zio

ne

de

lle n

uo

ve

do

tazi

on

i org

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ich

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de

i nu

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tti A

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nd

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ad

op

era

de

lla

Re

gio

ne

se

co

nd

o le

pre

vis

ion

i di c

ui a

ll’a

rt.1

6 d

ella

LR

5/0

9 e

co

mu

nq

ue

en

tro

il

30

/06

/201

5.

3.2

.6.3

In

terv

en

to o

pe

rativo

: M

isu

re d

i

co

nte

nim

en

to d

el p

ers

on

ale

a t

em

po

d

et.

(in

co

ere

nza

al D

L 7

8/2

010

, a

rt

9,c

.28)

Rid

uzi

on

e p

rog

ress

iva

ne

gli

an

ni o

gg

ett

o d

ella

pro

gra

mm

azi

on

e d

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sp

esa

pe

r p

ers

on

ale

a

tem

po

de

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ina

to p

er

la c

ate

go

ria

co

mp

art

o e

i ru

oli

san

ita

rio

, a

mm

nis

tra

tivo

, te

cn

ico

e

pro

fess

ion

ale

, n

on

ch

é p

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inq

ua

dra

to c

on

ra

pp

ort

i fle

ssib

ili (

CO

.CO

.CO

/PR

O.)

·

rid

uzi

on

e d

ella

sp

esa

20

14 d

el 1

5%

ris

pe

tto

al 2

012;

·

rid

uzi

on

e d

ella

sp

esa

20

15 d

el 4

4%

ris

pe

tto

al 2

01

2;

·

rid

uzi

on

e d

ella

sp

esa

20

14 d

el 2

9%

ris

pe

tto

al 2

00

9;

·

rid

uzi

on

e d

ella

sp

esa

20

15 d

el 5

0%

ris

pe

tto

al 2

00

9.

3.2

.6.4

In

terv

en

to o

pe

rativo

: M

isu

re d

i c

on

ten

ime

nto

de

l tu

rn o

ve

r d

i pe

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na

le

a t

em

po

ind

ete

rmin

ato

Blo

cc

o d

el t

urn

ove

r n

ella

mis

ura

di:

· 7

0%

pe

r i m

ed

ici e

d a

ltri d

irig

en

ti s

an

ita

ri,

· 50%

pe

r il

co

mp

art

o s

an

ita

rio

ad

ec

ce

zio

ne

de

gli

infe

rmie

ri, O

SS e

pe

rso

na

le d

ella

ria

bili

tazi

on

e

· 7

0%

pe

r c

om

pa

rto

PTA

. A

va

lere

ne

gli

an

ni 2

013

, 2014

, 201

5 il

nu

me

ro d

elle

un

ità

ass

un

te a

te

mp

o in

de

term

ina

to

da

lle A

zie

nd

e d

el S

SR

no

n p

su

pe

rare

: ·

Il 3

0%

de

lle u

nità

ce

ssa

nti d

al s

erv

izio

pe

r il

pe

rso

na

le m

ed

ico

; ·

il 3

0%

de

lle u

nità

ce

ssa

nti d

al s

erv

izio

pe

r il

pe

rso

na

le d

ella

dirig

en

za s

an

ita

ria

no

n

me

dic

a;

· il

50%

de

lle u

nità

ce

ssa

nti d

al s

erv

izio

de

l pe

rso

na

le d

el c

om

pa

rto

sa

nita

rio

;

il 50%

de

lle u

nità

ce

ssa

nti d

al s

erv

izio

de

l pe

rso

na

le d

el c

om

pa

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PTA

Fan

no

ec

ce

zio

ne

alle

mis

ure

di c

ui s

op

ra le

fig

ure

pro

fess

ion

ali

pe

r le

qu

ali

no

n è

pre

vis

to

blo

cc

o d

el t

urn

ove

r.

3.2

.6.5

In

terv

en

to o

pe

rativo

: R

ide

term

ina

zio

ne

e m

on

ito

rag

gio

de

lla

co

nsi

ste

nza

de

i fo

nd

i de

l tr

att

am

en

to

ac

ce

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rio

de

l pe

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na

le d

ipe

nd

en

te

Rid

uzi

on

e d

ei f

on

di d

i co

mp

ete

nza

de

ll’a

nn

o 2

013 2

014

, 2

015 p

rop

orz

ion

alm

en

te a

lla

dim

inu

zio

ne

pe

rce

ntu

ale

de

l pe

rso

na

le in

se

rviz

io(V

s 2012)r

isp

ett

iva

me

nte

de

llo 0

,2; 0

,6; 0

,8.

Co

rris

po

nd

en

za (

10

0%

) d

el v

alo

re d

ei f

on

di i

nte

gra

tivi e

spo

sto

a c

ost

o n

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sun

tivo

de

gli

an

ni o

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ett

o d

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pre

sen

te p

rog

ram

ma

zio

ne

co

n il

va

lore

de

i fo

nd

i de

libe

rati

Page 50: Piano della performance - asp.messina.it · 7 Processo seguito e azioni di miglioramento del ciclo di ... soggetti) e delle sue risultanze (obiettivi, indicatori, ... per lo sviluppo

49

Pia

no

de

lla P

erf

orm

an

ce

2015

-20

17

3.2

.6.6

In

terv

en

to o

pe

rativo

: M

isu

re d

i c

on

ten

ime

nto

pe

r il

co

nfe

rim

en

to d

i in

ca

ric

hi e

x a

rt. 15 s

ep

tie

s

Rid

uzi

on

e d

ei f

on

di d

i co

mp

ete

nza

in

p

rop

orz

ion

e a

l ma

nc

ato

rin

no

vo

inc

aric

hi i

n s

ca

de

nza

(Vs

2012

), r

isp

ett

iva

me

nte

de

l 6%

, 2

4%

, 4

3%

pe

r i t

re a

nn

i de

l pro

gra

mm

a.

Rid

uzi

on

e d

el n

um

ero

de

gli

inc

aric

hi e

x a

rt 1

5 s

ep

tie

s p

er

ma

nc

ato

rin

no

vo

(Vs

2012),

risp

ett

iva

me

nte

de

l 12%

, 36%

, 49

%p

er

i tre

an

ni d

el p

rog

ram

ma

3.2

.6.7

In

terv

en

to o

pe

rativo

: M

isu

re d

i c

on

ten

ime

nto

de

i co

sti p

er

co

nsu

len

ze

Il p

ian

o p

rop

ost

o d

alla

Re

gio

ne

pe

r la

rid

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on

e c

om

ple

ssiv

a d

ei c

ost

i pe

r in

ca

ric

hi d

i c

on

sule

nza

è c

osì

fo

rmu

lato

:

· rid

uzi

on

e d

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sp

esa

co

mp

less

iva

pe

r in

ca

ric

hi d

i co

nsu

len

za n

el 2

013 n

ella

mis

ura

de

l 20%

ris

pe

tto

a q

ue

lla s

ost

en

uta

ne

l 2012;

· rid

uzi

on

e d

ella

sp

esa

co

mp

less

iva

pe

r in

ca

ric

hi d

i co

nsu

len

za n

el 2

014 n

ella

mis

ura

de

l 35%

ris

pe

tto

al 2

012

; ·

rid

uzi

on

e d

ella

sp

esa

pe

r in

ca

ric

hi d

i co

nsu

len

za n

el 2

015 n

ella

mis

ura

de

l 58%

ris

pe

tto

a

ll’a

nn

o 2

012 in

mo

do

da

ra

gg

iun

ge

re u

n v

alo

re p

ari a

l 18%

de

lla s

pe

sa s

ost

en

uta

ne

l

2009

.

3.2

.6.8

In

terv

en

to o

pe

rativo

: P

rest

azi

on

i a

gg

iun

tive

R

idu

zio

ne

pro

gre

ssiv

a d

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sp

esa

pe

r p

rest

azi

on

i ag

giu

ntive

ris

pe

ttiv

am

en

te f

ino

al 9

8%

, 96%

, 94%

ris

pe

tto

al 2

012

3.2

.6.9

In

terv

en

to o

pe

rativo

: Li

be

ra

Pro

fess

ion

e

Mo

nito

rag

gio

de

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lum

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tip

olo

gia

de

lle p

rest

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on

i, d

ei p

un

ti f

isic

i di e

rog

azi

on

e e

de

i

co

sti r

ela

tivi.

Page 51: Piano della performance - asp.messina.it · 7 Processo seguito e azioni di miglioramento del ciclo di ... soggetti) e delle sue risultanze (obiettivi, indicatori, ... per lo sviluppo

50

Pia

no

de

lla P

erf

orm

an

ce

2015

-20

17

3.3

I F

luss

i in

form

ativ

i

Ob

iett

ivo

sp

ec

ific

o

Inte

rve

nto

op

era

tivo

In

dic

ato

ri d

i ri

sulta

to

3.3

.1 O

bie

ttiv

o

spe

cific

o:

Ind

ivid

ua

zio

ne

di

un

a f

un

zio

ne

d

ed

ica

ta d

i ra

cc

ord

o e

c

oo

rdin

am

en

to p

er

tutt

i i f

luss

i in

form

ativi

di r

ife

rim

en

to

3.3

.1.1

In

terv

en

to o

pe

rativo

: m

iglio

ram

en

to e

d im

ple

me

nta

zio

ne

de

l si

ste

ma

di c

od

ific

a d

elle

SD

O

Re

ce

pim

en

to f

utu

re li

ne

e G

uid

a C

od

ific

a p

er

la c

om

pila

zio

ne

e la

co

dific

a d

elle

info

rma

zio

ni

clin

ich

e d

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SD

O;

Re

po

rtis

tic

a p

erio

dic

a d

el m

on

ito

rag

gio

invii

att

rave

rso

MIF

; M

an

ua

le o

pe

rativ

o e

sis

tem

atic

o d

ei c

on

tro

lli lo

gic

o-f

orm

ali

ese

gu

iti a

ttra

ve

rso

il f

low

loo

k.

Ind

ice

sin

tetic

o d

i ava

nza

me

nto

(risp

ett

iva

me

nte

33%

,66

%,1

00%

pe

r i t

re a

nn

o d

el p

rog

ram

ma

)

3.3

.1.2

In

terv

en

to o

pe

rativo

Azi

on

i di

mig

liora

me

nto

, in

te

rmin

i di c

om

ple

tezz

a,

qu

alit

à e

te

mp

istic

a, d

ei f

luss

i in

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ativi

(NSIS

) c

on

solid

ati

Imp

lem

en

tazi

on

e v

alid

azi

on

e d

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luss

i già

in u

so p

ress

o le

azi

en

de

(flo

wlo

ok):

(ris

pe

ttiv

am

en

te n

ella

mis

ura

40

%,8

0%

,100

% p

er

i tre

an

no

de

l pro

gra

mm

a)

Imp

lem

en

tazi

on

e c

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tro

lli q

ua

lità

de

i Flu

ssi (

co

nte

nu

ti):

(r

isp

ett

iva

me

nte

ne

lla m

isu

ra 2

0%

,60

%,9

0%

pe

r i t

re a

nn

o d

el p

rog

ram

ma

) C

op

ert

ura

de

i flu

ssi i

nfo

rma

tivi c

on

solid

ati

: (r

isp

ett

iva

me

nte

ne

lla m

isu

ra 9

0%

,95

%,1

00%

pe

r i t

re a

nn

o d

el p

rog

ram

ma

)

3.3

.1.3

In

terv

en

to o

pe

rativo

:

Re

aliz

zazi

on

e e

d im

ple

me

nta

zio

ne

de

i n

uo

vi f

luss

i in

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ativi d

el N

SIS

, g

esi

ste

nti o

in v

ia d

i ad

ozi

on

e

Ra

gg

iun

gim

en

to d

el 1

00

% d

i co

pe

rtu

ra d

el f

luss

o H

osp

ice

en

tro

l’a

nn

o e

ma

nte

nim

en

to n

eg

li a

nn

i su

cc

ess

ivi.

3.3

.1.4

In

terv

en

to o

pe

rativo

. Te

sse

ra

san

ita

ria

: c

orr

ett

a g

est

ion

e d

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luss

i e

sist

en

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ple

me

nta

zio

ne

de

lle

evo

luzi

on

i in

ma

teria

di r

ice

tta

e

lett

ron

ica

, a

i se

nsi

di q

ua

nto

pre

vis

to

da

ll’a

rt. 50 d

ella

L. 326

/2003

, D

PC

M

26/3

/2008

, D

M 2

/11/2

011 e

art

. 13 d

el D

L 179/2

012

, n

on

ch

é c

orr

ett

a a

ttu

azi

on

e d

i q

ua

nto

pre

vis

to d

al D

M 1

1/1

2/2

009 p

er

il c

on

tro

llo d

elle

ese

nzi

on

i da

re

dd

ito

da

lla

co

mp

art

ec

ipa

zio

ne

.

·

Imp

lem

en

tazi

on

e r

ice

tta

de

ma

teria

lizza

ta f

ino

al 3

0%

ne

l 201

3, fin

o a

l 100

% n

el 2

014

co

n m

an

ten

ime

nto

ne

gli

an

ni s

uc

ce

ssiv

i;

·

Ulte

rio

ri r

isu

lta

ti p

rog

ram

ma

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·

Pe

rce

ntu

ale

di r

ice

tte

no

n a

sso

cia

te a

l me

dic

o in

ferio

re a

ll’1%

da

l 20

14 in

po

i;

·

Pe

rce

ntu

ale

di l

ab

ora

tori e

fa

rma

cie

no

n in

via

nti in

ferio

re a

l 3%

(c

um

ula

to f

arm

ac

ie e

la

bo

rato

ri);

·

Pe

rce

ntu

ale

di m

ed

ici i

nvia

nti le

pre

scrizi

on

i su

pe

rio

re a

l 75%

en

tro

la f

ine

de

l 2013 e

d

ell’

80%

en

tro

la f

ine

de

l 2014

; ·

An

ag

rafe

ass

istiti, m

ed

ici e

ero

ga

tori a

llin

ea

ti a

l 97%

alle

ba

nc

he

da

ti r

eg

ion

ali;

·

Ris

pe

tto

de

l se

gu

en

te c

ron

op

rog

ram

ma

co

nd

ivis

o c

on

il M

inis

tero

de

ll’Ec

on

om

ia e

d

elle

Fin

an

ze n

el c

ors

o d

el 2

012

.

3.3

.1.5

In

terv

en

to o

pe

rativo

: C

art

ella

C

linic

a E

lett

ron

ica

e F

asc

ico

lo S

an

ita

rio

Ele

ttro

nic

o

· A

ttiv

azi

on

e d

el F

asc

ico

lo S

an

ita

rio

ele

ttro

nic

o a

l 30%

ne

l 201

4 e

al 1

00

% n

el 2

015

.

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51

Pia

no

de

lla P

erf

orm

an

ce

2015

-20

17

3.3

.1.6

In

terv

en

to O

pe

rativo

: C

en

tro

un

ico

di p

ren

ota

zio

ne

re

gio

na

le

(CU

P)

Me

ssa

a r

eg

ime

di t

utt

e le

att

ività

3.3

.2 A

pp

rop

ria

tezz

a

org

an

izza

tiva

3.3

.2 A

pp

rop

ria

tezz

a o

rga

niz

zativa

· R

idu

zio

ne

de

i ric

ove

ri in

DH

di a

lme

no

20 m

ila p

er

og

ni a

nn

o n

el t

rie

nn

io 2

013

-2015 (

risp

ett

o a

l 2012

), c

on

ra

gg

iun

gim

en

to d

ella

pe

rce

ntu

ale

de

l 25%

ne

l 201

5;

· in

cre

me

nto

de

l 30%

de

i D

ay S

erv

ice

ero

ga

ti n

el 2

013

, d

el 4

5 n

el 2

01

4 e

de

l 60%

ne

l 201

5

risp

ett

o a

l 2012;

· re

po

rtis

tic

a p

erio

dic

a d

el m

on

ito

rag

gio

de

i ric

ov

eri o

rdin

ari, D

H e

de

l Da

y S

erv

ice

.

3.4

In

terv

en

ti d

i g

est

ion

e e

mo

nito

rag

gio

su

ll’a

cq

uis

to d

i be

ni e

se

rviz

i e

su

lla r

iqu

alif

ica

zio

ne

de

lla s

pe

sa fa

rma

ce

utic

a

Ob

iett

ivo

sp

ec

ific

o

Inte

rve

nto

op

era

tivo

In

dic

ato

ri d

i ri

sulta

to

3.4

.1 O

bie

ttiv

o

Sp

ec

ific

o: Eff

ett

i e

imp

lica

zio

ni d

ella

Leg

ge

13

5/2

012

3.4

.1.1

In

terv

en

to o

pe

rativo

: M

an

ten

ime

nto

de

l sis

tem

a d

i c

om

pa

rte

cip

azi

on

e a

lla s

pe

sa

farm

ac

eu

tic

a

Ad

ozi

on

e

di p

rovve

dim

en

ti p

er

il m

an

ten

ime

nto

de

gli

eff

ett

i de

ll’a

ttu

ale

sis

tem

a d

i c

om

pa

rte

cip

azi

on

e e

ntr

o il

31

.12

.20

13 -

fin

o a

l 31/1

2/2

01

5

Ma

nte

nim

en

to d

ella

qu

ota

di c

om

pa

rte

cip

azi

on

e a

i liv

elli

de

l 2012

.

3.4

.1.2

In

terv

en

to o

pe

rativo

: M

isu

re p

er

la

pro

mo

zio

ne

de

i fa

rma

ci b

iosi

mila

ri

Ra

gg

iun

gim

en

to d

i un

a p

erc

en

tua

le c

om

ple

ssiv

a d

i pre

scrizi

on

i di b

iosi

mila

ri p

ari a

l 7 %

, n

el 2

013

, a

l 11%

ne

l 20

14 e

al 1

6%

ne

l 2015

.

3.4

.1.3

In

terv

en

to o

pe

rativ

o: So

glie

p

resc

ritt

ive

R

ag

giu

ng

ime

nto

de

lla m

ino

r sp

esa

pro

gra

mm

ata

ne

l trie

nn

io f

ino

al n

ett

o d

i € 1

05

.452

.983

n

ella

pro

gre

ssio

ne

de

l 33

%, 53

% e

10

0%

ris

pe

ttiv

am

en

te n

ei t

re a

nn

i de

l pro

gra

mm

a.

3.4

.2 O

bie

ttiv

o

spe

cific

o: In

terv

en

ti

di m

on

ito

rag

gio

e

ge

stio

ne

n

ell’

ac

qu

isto

di b

en

i e

se

rviz

i

3.4

.2.1

In

terv

en

to o

pe

rativo

: R

iorg

an

izza

zio

ne

e p

ote

nzi

am

en

to d

ei

sist

em

i di c

on

tro

llo e

mo

nito

rag

gio

de

lla

spe

sa s

an

ita

ria

in t

erm

ini d

i pre

zzi e

q

ua

ntità

(p

rezz

i di r

ife

rim

en

to, c

on

tra

tto

q

ua

dro

, liv

elli

di s

erv

izio

, a

ttiv

azi

on

i di

pe

na

li, e

tc.)

La r

idu

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ne

de

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sto

pe

r a

pp

rovvig

ion

am

en

to d

i be

ni g

razi

e:

- a

ll’in

div

idu

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on

e d

i co

mp

ort

am

en

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i ac

qu

isto

an

om

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- a

ll’in

diriz

zam

en

to v

ers

o p

roc

ed

ure

di a

cq

uis

to c

en

tra

lizza

to;

- a

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gre

ssiv

o a

llin

ea

me

nto

ai m

iglio

ri p

rezz

i pra

tic

ati a

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llo r

eg

ion

ale

; -

all’

ind

ivid

ua

zio

ne

e c

orr

ezi

on

e d

i co

mp

ort

am

en

ti d

i co

nsu

mo

an

om

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risp

ett

o a

ll’a

ttiv

ità

e

rog

ata

; -

l’o

ttim

izza

zio

ne

de

lla lo

gis

tic

a d

ei p

roc

ess

i di a

cq

uis

to.

La r

idu

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ne

de

l co

sto

pe

r a

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rovvig

ion

am

en

to d

i se

rviz

i gra

zie

:

- a

ll’in

div

idu

azi

on

e d

i co

mp

ort

am

en

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i ac

qu

isto

an

om

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-

al p

rog

ress

ivo

alli

ne

am

en

to a

i mig

liori p

rezz

i pra

tic

ati a

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eg

ion

ale

; -

all’

ind

izio

ne

di p

roc

ed

ure

di g

ara

ce

ntr

aliz

zate

.

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52

Pia

no

de

lla P

erf

orm

an

ce

2015

-20

17

3.4

.2.2

In

terv

en

to o

pe

rativo

: P

ian

ific

azi

on

e p

olie

nn

ale

su

gli

ac

qu

isti –

Mo

de

llo o

rga

niz

zativo

e g

ove

rno

de

i fa

bb

iso

gn

i

· D

imin

uzi

on

e d

el 5

%d

el c

ost

o p

er

ac

qu

isiz

ion

e d

i d

isp

osi

tivi m

ed

ici p

er

le a

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nd

e

osp

ed

alie

re (

ob

iett

ivo

già

ass

eg

na

to p

er

la v

alu

tazi

on

e d

ei D

ire

tto

ri G

en

era

li), c

on

un

imp

att

o d

i circ

a 1

0 €

/mln

a v

ale

re s

olo

pe

r l’

an

no

2013

, 201

4 e

20

15

; ·

dim

inu

zio

ne

de

l 10

% r

isp

ett

o a

lla s

pe

sa 2

011 d

el c

ost

o d

i ac

qu

isiz

ion

e d

i be

ni n

on

sa

nita

ri

e s

erv

izi (

ad

esc

lusi

on

e d

ei p

rem

i ass

icu

rativi)

pe

r tu

tte

le a

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nd

e d

el S

SR

, p

er

un

risp

arm

io p

ari a

circ

a 7

5 €

/mln

pe

r c

iasc

un

an

no

de

l trie

nn

i 2013

-2015, q

ua

le im

pa

tto

de

l D

L 95/2

012 r

eg

istr

ato

su

l CE t

en

de

nzi

ale

2013

, 201

4 e

2015

; ·

dim

inu

zio

ne

de

l co

sto

pe

r p

rem

i ass

icu

rativi p

er

circ

a 4

€/m

ln a

va

lere

pe

r l’

an

no

2013

E p

er

circ

a 8

€/m

ln a

va

lere

pe

r c

iasc

un

an

no

20

14 e

2015

.;

· d

imin

uzi

on

e d

el 1

0%

circ

a d

ei c

om

pe

nsi

an

nu

i de

gli

Org

an

i Dire

ttiv

i e d

ei c

om

po

ne

nti il

C

olle

gio

Sin

da

ca

le, su

lla b

ase

di q

ua

nto

pre

vis

to d

alla

ultim

a L

eg

ge

Fin

an

zia

ria

Re

gio

na

le

pe

r u

n im

pa

tto

pa

ri a

0,7

€/m

ln p

er

cia

scu

n a

nn

o d

el t

rie

nn

io;

3.4

.2.3

In

terv

en

to O

pe

rativo

: A

spe

tti

org

an

izza

tivi e

log

istic

i de

i pro

ce

ssi d

i a

cq

uis

to

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53

Pia

no

de

lla P

erf

orm

an

ce

2015

-20

17

3.5

Qu

alit

à d

el G

ov

ern

o C

linic

o

Ob

iett

ivo

sp

ec

ific

o

Inte

rve

nto

op

era

tivo

In

dic

ato

ri d

i ri

sulta

to

3.5

.1 O

bie

ttiv

o

Sp

ec

ific

o: Sic

ure

zza

d

ei p

azi

en

ti

3.5

.1.1

In

terv

en

to o

pe

rativo

: M

on

ito

rag

gio

de

gli

eve

nti s

en

tin

ella

e d

ei

rela

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ian

i di m

iglio

ram

en

to

Co

rre

tto

utiliz

zo d

el p

roto

co

llo d

i se

gn

ala

zio

ne

e r

ela

tivo

mo

nito

rag

gio

: In

dic

e s

inte

tic

o d

i ava

nza

me

nto

33%

. 66

% 1

00%

in p

rog

ress

ion

e n

el t

rie

nn

io d

el p

rog

ram

ma

3.5

.1.2

In

terv

en

to o

pe

rativo

:

Imp

lem

en

tazi

on

e d

elle

ra

cc

om

an

da

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ni

min

iste

ria

li o

di o

rga

nis

mi i

nte

rna

zio

na

li su

lla q

ua

lità

e s

icu

rezz

a d

ei p

azi

en

ti e

re

lativa

va

luta

zio

ne

Co

rre

tto

utiliz

zo d

el p

roto

co

llo d

i im

ple

me

nta

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ne

e r

ela

tivo

mo

nito

rag

gio

: In

dic

e s

inte

tic

o d

i ava

nza

me

nto

33%

. 66

% 1

00%

in p

rog

ress

ion

e n

el t

rie

nn

io d

el p

rog

ram

ma

3.5

.1.3

In

terv

en

to o

pe

rativo

: P

rog

ram

ma

d

i im

ple

me

nta

zio

ne

e m

on

ito

rag

gio

de

lla

Ra

cc

om

an

da

zio

ne

pe

r la

sic

ure

zza

ne

lla

tera

pia

on

co

log

ica

Pro

ge

tta

zio

ne

re

aliz

zazi

on

e e

ap

plic

azi

on

e d

i un

mo

de

llo r

eg

ion

ale

di g

ov

ern

o c

linic

o

inte

gra

to U

FA –

ON

CO

– E

MA

pe

r la

mig

liore

ga

ran

zia

di s

icu

rezz

a, a

pp

rop

ria

tezz

a e

ge

stio

ne

c

om

ple

ssiv

a d

ella

te

rap

ia a

ntitu

mo

rale

: In

dic

e s

inte

tic

o d

i ava

nza

me

nto

33%

. 66

% 1

00%

in p

rog

ress

ion

e n

el t

rie

nn

io d

el p

rog

ram

ma

3.5

.1.4

In

terv

en

to o

pe

rativo

: P

rog

ram

ma

di m

on

ito

rag

gio

sis

tem

atic

o d

ell’

uso

de

lla

ch

ec

k li

st in

Sa

la O

pe

rato

ria

Co

rre

tto

utiliz

zo d

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ch

ec

klis

t in

sa

la o

pe

rato

ria

e r

ela

tivo

mo

nito

rag

gio

:

Ind

ice

sin

tetic

o d

i ava

nza

me

nto

33%

. 66

% 1

00%

in p

rog

ress

ion

e n

el t

rie

nn

io d

el p

rog

ram

ma

3.5

.1.5

In

terv

en

to o

pe

rativo

: G

est

ion

e d

ei

sin

istr

i e d

eg

li a

spe

tti a

ssic

ura

tivi a

live

llo

reg

ion

ale

Re

aliz

zazi

on

e d

el p

rog

ett

o r

eg

ion

ale

pe

r la

ce

ntr

aliz

zazi

on

e d

ei s

inis

tri:

Ind

ice

sin

tetic

o d

i a

va

nza

me

nto

33%

. 66

% 1

00%

in p

rog

ress

ion

e n

el t

rie

nn

io d

el p

rog

ram

ma

3.5

.1.6

In

terv

en

to o

pe

rativo

: Svilu

pp

o

org

an

izza

tivo

de

l Pe

rco

rso

na

scita

Imp

lem

en

tazi

on

e d

eg

li st

an

da

rd d

el m

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ua

le A

ge

na

s n

ei p

un

ti n

asc

ita

de

lla R

eg

ion

e

Sic

ilia

na

: In

dic

e s

inte

tic

o d

i ava

nza

me

nto

33%

. 66

% 1

00%

in p

rog

ress

ion

e n

el t

rie

nn

io d

el p

rog

ram

ma

3.5

.2 O

bie

ttiv

o

Sp

ec

ific

o:

Mo

nito

rag

gio

te

mp

i

di a

tte

sa

3.5

.2.1

In

terv

en

to o

pe

rativo

: Sis

tem

atizz

are

l’U

tiliz

zo d

el F

luss

o e

x a

rt. 50

pe

r il

mo

nito

rag

gio

sp

ec

ific

o e

x p

ost

Mo

nito

rag

gio

sis

tem

atic

o d

ell’

utiliz

zo d

el f

luss

o e

x a

rt.5

0 r

ela

tiva

me

nte

ai t

em

pi d

i att

esa

3.5

.2.2

In

terv

en

to o

pe

rativo

: SD

O

Ris

ulta

to a

tte

so (

Re

po

rt s

em

est

rale

ch

e

an

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zi t

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i i c

am

pi d

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luss

o S

DO

e li

ve

lli

di g

ara

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a)

An

alis

i e m

on

ito

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gio

de

l flu

sso

SD

O e

de

i liv

elli

di g

ara

nzi

a p

er

i te

mp

i di a

tte

sa

3.5

.2.3

In

terv

en

to o

pe

rativo

: M

on

ito

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gio

ex

an

te (

Re

po

rt p

erio

dic

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Mo

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gio

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te d

elle

pre

sta

zio

ni s

ec

on

do

le li

ne

e g

uid

a m

inis

teria

li

Page 55: Piano della performance - asp.messina.it · 7 Processo seguito e azioni di miglioramento del ciclo di ... soggetti) e delle sue risultanze (obiettivi, indicatori, ... per lo sviluppo

54

Pia

no

de

lla P

erf

orm

an

ce

2015

-20

17

3.5

.2.4

In

terv

en

to o

pe

rativo

: M

on

ito

rag

gio

de

i te

mp

i d’a

tte

sa p

er

i

pe

rco

rsi d

iag

no

stic

o t

era

pe

utic

i in

are

a

on

co

log

ica

Ris

ulta

ti p

rog

ram

ma

ti

Mo

nito

rag

gio

de

i te

mp

i d’a

tte

sa p

er

i pe

rco

rsi d

iag

no

stic

o t

era

pe

utic

i

3.5

.3 O

bie

ttiv

o

Sp

ec

ific

o:

Form

azi

on

e d

ei

pro

fess

ion

isti

3.5

.3.1

In

terv

en

to o

pe

rativo

: P

rog

ett

o

form

azi

on

e a

pa

rtire

da

lle c

om

pe

ten

ze

clin

ich

e e

re

lativi l

ive

lli d

i au

ton

om

ia

pro

fess

ion

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“p

rivile

ge

s”

· M

on

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gio

de

ll’a

pp

lica

zio

ne

di q

ua

nto

pre

vis

to d

al D

.A. c

he

ha

intr

od

ott

o i

live

lli d

i a

uto

no

mia

pro

fess

ion

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in t

re d

isc

iplin

e m

ed

ico

ch

iru

rgic

he

;

· sv

ilup

po

de

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ge

tto

fo

rma

tivo

a p

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ire

da

i liv

elli

di a

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no

mia

pro

fess

ion

ale

co

nfe

riti;

· e

ste

nsi

on

e d

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me

tod

olo

gia

ad

altre

dis

cip

line

me

dic

o c

hiru

rgic

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; ·

inte

gra

zio

ne

de

i fa

scic

oli

pe

rso

na

li d

ei p

rofe

ssio

nis

ti a

l fin

e d

i fa

vo

rire

lo s

vilu

pp

o d

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c

om

pe

ten

ze in

div

idu

ali.

In

dic

e s

inte

tic

o d

i ava

nza

me

nto

33%

. 66

% 1

00%

in p

rog

ress

ion

e n

el t

rie

nn

io d

el p

rog

ram

ma

3.5

.3.2

In

terv

en

to o

pe

rativo

: Fo

rma

zio

ne

su

RC

A (

Ro

ot

Ca

use

An

aly

sis)

Svilu

pp

o d

i u

n p

rog

ram

ma

fo

rma

tivo

su

lla R

CA

da

inse

rire

ne

i pia

ni fo

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tivi d

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azi

en

de

sa

nita

rie

de

lla R

eg

ion

e

ind

ice

sin

tetic

o d

i ava

nza

me

nto

33%

. 66

% 1

00%

in p

rog

ress

ion

e n

el t

rie

nn

io d

el p

rog

ram

ma

3.5

.3.3

In

terv

en

to o

pe

rativo

: A

ud

it C

linic

o

e P

NE (

Pro

gra

mm

a N

azi

on

ale

Esi

ti)

Svilu

pp

o d

i u

n p

rog

ram

ma

fo

rma

tivo

su

ll’a

ud

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o a

pa

rtire

da

i da

ti d

el P

NE d

a in

serire

ne

i p

ian

i fo

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tivi d

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azi

en

de

sa

nita

rie

de

lla R

eg

ion

e

ind

ice

sin

tetic

o d

i ava

nza

me

nto

33%

. 66

% 1

00%

in p

rog

ress

ion

e n

el t

rie

nn

io d

el p

rog

ram

ma

3.5

.4 O

bie

ttiv

o

Sp

ec

ific

o:

Pe

rso

na

lizza

zio

ne

e

um

an

izza

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ne

d

ell’

ass

iste

nza

e

co

invo

lgim

en

to d

ei

citta

din

i/p

azi

en

ti

3.5

.4.1

In

terv

en

to o

pe

rativo

: Sis

tem

a

Re

gio

na

le Q

ua

lità

pe

rce

pita

· In

tro

du

zio

ne

di u

na

nu

ova

me

tod

olo

gia

pe

r la

rile

va

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ne

de

lla p

erc

ezi

on

e c

he

ha

il p

azi

en

te

de

ll’e

spe

rie

nza

vis

suta

pre

sso

la

str

utt

ura

sa

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ria;

· m

on

ito

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gio

pe

rio

dic

o d

ei l

ive

lli d

i qu

alit

à p

erc

ep

ita

. in

dic

e s

inte

tic

o d

i ava

nza

me

nto

33%

. 66

% 1

00%

in p

rog

ress

ion

e n

el t

rie

nn

io d

el p

rog

ram

ma

3.5

.4.2

In

terv

en

to o

pe

rativo

: M

iglio

rare

la

rela

zio

ne

me

dic

o p

azi

en

te

Svo

lgim

en

to d

el p

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ram

ma

imp

lem

en

tativo

tra

mite

l’im

ple

me

nta

zio

ne

de

i do

cu

me

nti

de

dic

ati a

l pa

zie

nte

e a

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dic

o e

lab

ora

te d

al C

om

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to d

i Bio

etic

a R

eg

ion

ale

in

dic

e s

inte

tic

o d

i ava

nza

me

nto

33%

. 66

% 1

00%

in p

rog

ress

ion

e n

el t

rie

nn

io d

el p

rog

ram

ma

3.5

.4.3

In

terv

en

to o

pe

rativo

: V

alu

tazi

on

e

e g

est

ion

e d

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olo

re c

ron

ico

R

ea

lizza

zio

ne

de

l pro

gra

mm

a d

i au

dit r

eg

ion

ale

in

dic

e s

inte

tic

o d

i ava

nza

me

nto

33%

. 66

% 1

00%

in p

rog

ress

ion

e n

el t

rie

nn

io d

el p

rog

ram

ma

3.5

.5 O

bie

ttiv

o

Sp

ec

ific

o:

Ap

pro

pria

tezz

a

3.5

.5.1

In

terv

en

to o

pe

rativo

: P

rog

ram

ma

Co

ntr

olli

an

alit

ici

Ra

gg

iun

gim

en

to d

eg

li a

de

mp

ime

nti L

EA

ind

ice

sin

tetic

o d

i ava

nza

me

nto

33%

. 66

% 1

00%

in p

rog

ress

ion

e n

el t

rie

nn

io d

el p

rog

ram

ma

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55

Pia

no

de

lla P

erf

orm

an

ce

2015

-20

17

3.5

.6 O

bie

ttiv

o

Sp

ec

ific

o:

Ac

cre

dita

me

nto

3.5

.6.1

In

terv

en

to o

pe

rativo

: R

ec

ep

ime

nto

e a

ttu

azi

on

e d

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no

rme

n

azi

on

ali

de

l sis

tem

a d

i ac

cre

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me

nto

(in

tesa

sta

to r

eg

ion

i in

ma

teria

di

ac

cre

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me

nto

de

lle s

tru

ttu

re s

an

ita

rie

“TR

AC

”)

· R

ec

ep

ime

nto

fo

rma

le d

ell’

Inte

sa S

tato

– R

eg

ion

i n.2

59

/CSR

de

l 20

.12

.2012

;

· d

efin

izio

ne

de

lle m

od

alit

à e

de

i te

mp

i di a

de

gu

am

en

to a

i co

nte

nu

ti d

ell’

Inte

sa S

tato

Re

gio

ni d

el 2

0.1

2.2

012 s

ulla

ba

se a

nc

he

de

lle in

dic

azi

on

i in

ta

l se

nso

ch

e v

err

an

no

fo

rnite

da

l Ta

vo

lo d

i la

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ro p

er

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vilu

pp

o e

l’a

pp

lica

zio

ne

de

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a d

i ac

cre

dita

me

nto

na

zio

na

le d

i c

ui a

l D.M

. Sa

lute

6.2

.201

3;

· in

div

idu

azi

on

e d

i mo

da

lità

op

era

tive

pe

r l’

eff

ett

ua

zio

ne

de

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erific

he

in c

oe

ren

za c

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ten

uti d

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ric

hia

ma

ta In

tesa

e p

rom

ozi

on

e d

i azi

on

i co

ere

nti a

lle v

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tazi

on

i eff

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ua

te;

· fo

rma

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ne

de

i va

luta

tori c

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fa

ran

no

pa

rte

de

ll’o

rga

nis

mo

di v

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tazi

on

e r

eg

ion

ale

; ·

eff

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ua

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ne

di a

ud

it p

ress

o le

Azi

en

de

Sa

nita

rie

mira

nti a

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re le

mo

da

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ttu

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on

e

de

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he

su

i re

qu

isiti d

a p

art

e d

eg

li o

pe

rato

ri.

ind

ice

sin

tetic

o d

i ava

nza

me

nto

33%

. 66

% 1

00%

in p

rog

ress

ion

e n

el t

rie

nn

io d

el p

rog

ram

ma

3.5

.6.2

In

terv

en

to o

pe

rativo

: In

div

idu

azi

on

e d

el f

ab

bis

og

no

di

pre

sta

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ni p

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tutt

e le

tip

olo

gie

a

ssis

ten

zia

li e

co

nse

gu

en

te d

efin

izio

ne

de

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bb

iso

gn

o d

i off

ert

a, a

rtic

ola

to p

er

cia

scu

n li

ve

llo d

i ass

iste

nza

· En

tro

il 3

0.9

.2013 –

Co

stitu

zio

ne

de

l ta

vo

lo d

i stu

dio

pre

sso

l’A

sse

sso

rato

pe

r la

Sa

lute

·

En

tro

il 3

1.1

2.2

013 -

De

fin

izio

ne

de

l fa

bb

iso

gn

o d

i p

rest

azi

on

i/o

ffe

rta

pe

r le

va

rie

tip

olo

gie

e

dis

cip

line

ass

iste

nzi

ali

osp

ed

alie

re

· En

tro

il 3

0.6

.2014 -

De

fin

izio

ne

de

l fa

bb

iso

gn

o d

i pre

sta

zio

ni/

off

ert

a p

er

le v

arie

tip

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gie

e

dis

cip

line

ass

iste

nzi

ali

terr

ito

ria

li

· En

tro

il 3

1.1

2.2

014 –

Avvio

de

ll’a

ttiv

ità

di m

on

ito

rag

gio

su

i fa

bb

iso

gn

i ed

ela

bo

razi

on

e I r

ep

ort

·

En

tro

il 3

1.1

2.2

015 –

Ela

bo

razi

on

e r

ep

ort

an

nu

ale

in

dic

e s

inte

tic

o d

i a

va

nza

me

nto

33%

. 66

% 1

00%

in p

rog

ress

ion

e n

el t

rie

nn

io d

el p

rog

ram

ma

3.5

.6.3

Au

torizz

azi

on

e e

Ac

cre

dita

me

nto

d

elle

str

utt

ure

tra

sfu

sio

na

li d

ella

re

te

reg

ion

ale

.

Nu

me

ro d

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str

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tra

sfu

sio

na

li a

uto

rizz

ate

e a

cc

red

ita

te a

lla d

ata

de

l 31 d

ice

mb

re 2

01

4

ind

ice

sin

tetic

o d

i ava

nza

me

nto

33%

. 66

% 1

00%

in p

rog

ress

ion

e n

el t

rie

nn

io d

el p

rog

ram

ma

Page 57: Piano della performance - asp.messina.it · 7 Processo seguito e azioni di miglioramento del ciclo di ... soggetti) e delle sue risultanze (obiettivi, indicatori, ... per lo sviluppo

56

Pia

no

de

lla P

erf

orm

an

ce

2015

-20

17

3.6

Sa

nità

pu

bb

lica

ve

terin

aria

e s

icu

rezz

a a

lime

nta

re

Ob

iett

ivo

sp

ec

ific

o

Inte

rve

nto

op

era

tivo

In

dic

ato

ri d

i risu

lta

to

3.6

.1 O

bie

ttiv

o s

pe

cific

o:

po

ten

zia

me

nto

“N

od

o r

eg

ion

ale

sist

em

a r

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Page 58: Piano della performance - asp.messina.it · 7 Processo seguito e azioni di miglioramento del ciclo di ... soggetti) e delle sue risultanze (obiettivi, indicatori, ... per lo sviluppo

57

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Page 59: Piano della performance - asp.messina.it · 7 Processo seguito e azioni di miglioramento del ciclo di ... soggetti) e delle sue risultanze (obiettivi, indicatori, ... per lo sviluppo

58

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Page 60: Piano della performance - asp.messina.it · 7 Processo seguito e azioni di miglioramento del ciclo di ... soggetti) e delle sue risultanze (obiettivi, indicatori, ... per lo sviluppo

59 Piano della Performance 2015-2017

Secondo quanto previsto dall’articolo 10 comma 1 del decreto n. 150/09, i piani operativi ed i

connessi obiettivi operativi sono coerenti con gli obiettivi strategici e riguardano il breve periodo. In

particolare tale sezione riguarda:

- gli obiettivi operativi per l’anno 2015 elaborati sulla scorta degli indirizzi e degli obiettivi strategici su

base triennale;

- gli indicatori per la misurazione e la valutazione della performance;

- gli obiettivi assegnati al personale dirigenziale ed i relativi indicatori per l’anno 2015.

Gli obiettivi relativi all’anno 2015, così come evidenziato nel paragrafo precedente sono stati

individuati dall’ Assessorato nel Sistema Obiettivi 2014/2015 venendo così a far coincidere la

valutazione a diciotto mesi dei Direttori Generali come da Legge 502 art. 3-bis, comma 6, con la

durata degli obiettivi di salute e di funzionamento, unitamente agli obiettivi generali a valenza

triennale presenti nel contratto del Direttore Generale come di seguito riportati :

1) Equilibrio economico di bilancio.

2) Fondi PO-FESR. Utilizzo delle risorse derivanti dai Fondi Europei (PO-FESR) nella misura dei

target di spesa annualmente assegnati.

3) Contenimento della spesa riferita al personale, alla farmaceutica e a beni e servizi.

4) Rispetto della direttiva “Flussi Informativi” di cui al decreto interdipartimentale n° 1174/08 del 30

maggio 2008.

5) Osservanza delle disposizioni impartite dalla Regione in merito alla Libera Professione Intramuraria,

i sensi della L. 120 del 3 agosto 2007.

6) Eradicazione della Brucellosi e riorganizzazione del Settore Veterinario (Obiettivo specifico

assegnato a questa ASP dall'Assessore alla Salute).

1) Obiettivo 1: Piano Attuativo del PSR

OBIETTIVO

INDICATORE

Sub

obiettivo

1.1

Redazione e approvazione

del Piano Attuativo

Aziendale

Aggiornamento del Piano entro il 28/02/2015

Sub

obiettivo

1.1

Realizzazione delle azioni

previste dal Piano Attuativo

Aziendale

Realizzazione delle azioni previste dal Piano Attuativo

Aziendale entro il 31/12/2015

Il presente Piano della Performance sarà di seguito revisionato quando verrà definito il P.A.A. per

l'anno 2015 e saranno dati nuovi obiettivi da parte dell’Assessorato della Salute.

Page 61: Piano della performance - asp.messina.it · 7 Processo seguito e azioni di miglioramento del ciclo di ... soggetti) e delle sue risultanze (obiettivi, indicatori, ... per lo sviluppo

60 Piano della Performance 2015-2017

2) Obiettivo 2: Esiti Appropriatezza e tempestività degli interventi con riferimento all'intervento

chirurgico in seguito a frattura del collo del femore per pazienti over 65, di Colecistectomia

laparoscopica, all'incidenza dei parti cesarei e alla PTCA, ove necessita, in caso di infarto

miocardico acuto

OBIETTIVO

INDICATORE

Sub

obiettivo

2.1

Tempestività interventi a

seguito di frattura femore

Interventi effettuati entro 0-2 giorni dal ricovero /

numero totale di casi di frattura femore su pazienti

over 65

Sub

obiettivo

2.2

Riduzione incidenza parti

cesarei

Parti cesarei di donne non precesarizzate (cesarei

primari) / totale parti di donne (con nessun pregresso

cesareo)

Sub

obiettivo

2.3

Tempestività

nell'effettuazione P.T.C.A

nei casi di I.M.A. stemi

PTCA effettuate entro un intervallo temporale di 0-1

giorno dalla data di ricovero con diagnosi certa di

I.M.A. STEMI / numero totale di I.M.A. STEMI

diagnosticati su pazienti residenti della provincia.

Sub

obiettivo

2.4

Colecistectomia

laparoscopica

Numero di ricoveri con intervento di colecistectomia

laparoscopica con degenza post-operatoria entro 3

giorni / numero totale di ricoveri con intervento di

colecistectomia laparoscopica.

Page 62: Piano della performance - asp.messina.it · 7 Processo seguito e azioni di miglioramento del ciclo di ... soggetti) e delle sue risultanze (obiettivi, indicatori, ... per lo sviluppo

61 Piano della Performance 2015-2017

Obiettivo 3: Progetti di miglioramento organizzativo

OBIETTIVO

INDICATORE

Sub

obiettivo

3.1

Gestione

autonoma dei nuovi

flussi

Piena attuazione delle azioni contenute nel progetto secondo crono

programma.

Sub

obiettivo

3.2

Valutazione della

qualità delle

strutture ospedaliere

secondo la

prospettiva del

cittadino

Realizzazione piano di miglioramento sugli item non soddisfatti

Sub

obiettivo

3.3

Incremento

dell’utilizzo dei

“Day Service” in

regime di

appropriatezza

Riduzione dei DH

Incremento dei Day Service

Sub

obiettivo

3.4

Rispetto degli

standard di

sicurezza dei punti

nascita

Nei PN (senza UTIN) :

1) Numero di nati con età gestazionale inferiore a 34 settimane

compiute la cui madre sia stata ricoverata da piú di 24 ore (1 giorno)

2) Percentuale di neonati pretermine trasferiti entro le prime 72 ore di

vita .

Nei PN (con TIN)

3) Formalizzazione di un documento su modello proposto da

Assessorato con i criteri di ricovero in TIN (cod. 73) e Patologia

Neonatale (62), comprensivo degli indicatori per il monitoraggio

dell’effettiva attuazione

4) Elaborazione di un Report di monitoraggio con gli indicatori del

documento di cui al punto 3, con i risultati relativi al quarto trimestre

per la validazione del processo e la definizione della baseline

5) Percentuale di neonati dimessi direttamente da Terapia Intensiva

Neonatale (cod. 730)

Sub

obiettivo

3.5

Redazione

conforme e

omogenea dei

modelli LA

AL 31.07.2015 (dati 2014)

Compilazione e completezza rilevazione costi dei sub-livelli

assistenziali di pertinenza dell’azienda:

· Celle modello LA con dati ricavabili

automaticamente da flussi già esistenti (celle con

controllo puntuale).

· Totali carenze di riga

· Carenze di colonne per le righe rilevate

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62 Piano della Performance 2015-2017

Inoltre rientrano nella programmazione del triennio di riferimento gli obiettivi previsti con il D.A. N° 46 del

14/01/2015 sulla “Riqualificazione e rifunzionalizzazione della rete ospedaliera-territoriale”, l’Azienda

dovrà pertanto procedere ad attuare quanto prescritto, secondo specifico cronoprogramma (allegato 4 del

Decreto). A seguito delle indicazioni e delle azioni in esso contenute, l’Azienda dovrà approvare e

trasmettere alla struttura assessoriale un piano attuativo aziendale definito in coerenza con le risorse

assegnate completo delle modalità di realizzazione e degli specifici tempi di attuazione.

6.1. Obiettivi operativi

Gli Obiettivi Operativi saranno, pertanto, coerentemente declinati da quelli sopra descritti

comunicati dall’Assessorato alla Salute, per cui sarà compito di questa amministrazione provvedere

entro il 1° trimestre del c.a. ad assegnare i singoli obiettivi operativi per l’anno 2015, secondo il

vigente regolamento aziendale, con le procedure sopra descritte opportunamente rivisitate alla luce

del nuovo “Regolamento per la misurazione e valutazione della performance”.

Il presente Piano sarà oggetto di integrazione una volta definito il PAA 2015 e di revisione annuale

per procedere agli aggiornamenti tra cui gli obiettivi operativi e quelli assegnati per ribaltamento

per l’anno di riferimento.

Sempre secondo quanto previsto dall’articolo 10 al comma 3, il Piano sarà oggetto di revisione infra-

annuale nel caso in cui intervenissero situazioni straordinarie ed eventuali variazioni e/o scostamento

del budget.

Ogni obiettivo strategico stabilito nella fase precedente è articolato in obiettivi operativi per

ciascuno dei quali vengono definite le azioni, i tempi, le risorse economiche, umane e strumentali, e

le responsabilità organizzative connesse al loro raggiungimento, ai quali si associano uno o più

indicatori a ciascuno dei quali è attribuito un cosiddetto valore atteso.

In particolare, attraverso la contrattazione di budget vengono declinati a livello di singole strutture

operative gli obiettivi strategici aziendali e mediante lo sviluppo di un’apposita reportistica, viene

monitorato l’andamento della gestione confrontandolo con gli obiettivi prefissati al fine di valutare

tempestivamente eventuali criticità e scostamenti dai programmi e dagli obiettivi prefissati al fine di

attuare gli specifici correttivi.

6.2. Obiettivi assegnati al personale dirigenziale

Se da un lato l’attività di indirizzo, programmazione e controllo è appannaggio della Direzione

Strategica, per altro verso l’attività gestionale viene esercitata attraverso lo strumento di

attribuzione di incarichi di struttura e di responsabilità assegnati al personale dirigente.

L’Azienda, ha adottato una politica di decentramento e di partecipazione alla gestione del sistema

azienda; un siffatto approccio, rappresenta la condizione per affidare alle specifiche ed elevate

competenze professionali e tecnico-specialistiche incarichi di responsabilità di gestione condivisi e

collegati agli obiettivi aziendali per il raggiungimento del risultato prefissato.

L’assegnazione degli obiettivi, dei compiti, delle responsabilità e dei poteri decisionali permette un

riconoscimento della responsabilità ed una gestione meritocratica del personale dirigenziale.

Tale sistema è espresso nell’evoluzione normativa che caratterizza la Pubblica Amministrazione

(D. Lgs. n. 150/09 c.d. Decreto Brunetta) e nelle disposizioni del contratto individuale di lavoro,

che lega tutti i Dirigenti alla strategia ed agli obiettivi aziendali mediante un’obbligazione di

risultato.

Con delibera n° 3613/DG del 22/12/2014 l’Azienda ha adottato il “Regolamento per la misurazione

e valutazione della Performance dei Dirigenti e del Personale del Comparto-Sistema Premiante”, in

conformità con le disposizioni di cui ai vigenti CC.CC.NN.LL., del D.Lgs n° 150/09 ed in

applicazione del D.A. 01821 del 26/09/2011 “ Linee di indirizzo regionali in materia di verifica e

valutazione del personale dipendente del S.S.R.” previa consultazione delle OO.SS. per le aree del

Comparto, Dirigenza SPTA e Dirigenza Medica.

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63 Piano della Performance 2015-2017

Il sistema di valutazione rappresenta lo strumento permanente teso all’adeguamento del contesto

organizzativo ed al raggiungimento degli obiettivi aziendali. Esso si fonda su due aspetti: la

performance organizzativa definita dal sistema degli obiettivi aziendali e la performance individuale

con funzione di premialità. La valutazione dei dipendenti, pertanto, si svolge su due elementi

strettamente collegati: il raggiungimento degli obiettivi e le competenze dimostrate.

Attraverso apposite schede, ad ogni dirigente verranno assegnati uno o più obiettivi, a cui saranno

attribuiti i relativi pesi, misurati da specifici indicatori.

La misurazione della performance organizzativa viene, pertanto, effettuata in relazione alla

sommatoria dei pesi misurati secondo criteri di valutazione di ciascun obiettivo.

Il processo di valutazione della performance individuale è lo stesso per tutti i dipendenti cambiano

invece gli aspetti valutati, i soggetti che intervengono e gli strumenti.

Tale processo si svolge in tre fasi:

· FASE 1 Comunicazione degli obiettivi;

· FASE 2 Monitoraggio;

· FASE 3 Colloquio di valutazione.

La valutazione della performance individuale annuale avviene mediante la compilazione della

schede di valutazione della dirigenza e del comparto che prevede l’individuazione di un certo

numero di aree di esame. La valutazione riguarda le attività professionali, le prestazioni svolte, le

competenze organizzative e i risultati di gestione ed è finalizzata a verificare l’apporto al

raggiungimento degli obiettivi e la professionalità espressa.

6.3. Coordinamento ed integrazione del Piano della Performance con il Piano triennale per la

Trasparenza Integrità e Anticorruzione

Con delibera n° 6/2013, la C.I.V.I.T. (ora A.N.AC.), a seguito delle disposizioni introdotte dai

nuovi provvedimenti normativi tra cui la L.190/2012, ha posto l'attenzione sulla necessità di

un'efficace integrazione tra gli strumenti di avvio del ciclo di gestione della performance

richiamando in proposito il D.Lgs. n.150/2009, che individua nel Programma Triennale per la

Trasparenza e l’Integrità uno dei quattro strumenti per attuare il ciclo di gestione della performance,

insieme con il Piano e la relazione sulla performance, il Sistema di misurazione e valutazione della

performance e gli standard di qualità dei servizi.

L’attuazione del Programma Triennale per la Trasparenza e l’Integrità (P.T.T.I.), così come del

Piano Triennale della Prevenzione della Corruzione (P.T.P.C.), costituisce una responsabilità

organizzativa oggetto di valutazione organizzativa e individuale, e pertanto le misure ivi contenute

devono diventare dei veri e propri obiettivi da inserire nel Piano della Performance, declinati in

obiettivi di performance organizzativa e individuale e correlati anche al sistema di retribuzione di

risultato e di produttività collettiva.

Gli obiettivi della trasparenza possono essere raggruppati in tre diversi ambiti:

• il processo di attuazione del programma triennale;

• la pubblicazione dei dati intesa come risultato dell’attuazione del programma;

• iniziative in tema di integrità rappresentabili da indicatori relativi, ad esempio alla

pubblicazione di codici etici e alla individuazione delle aree maggiormente esposte al

rischio.

Il Piano della Performance viene, inoltre, adeguato e integrato progressivamente con l’applicazione

delle disposizioni previste dalla L. n.190/2012 e s.m.i. e, quindi, con il Piano di Prevenzione della

Corruzione, contenendo obiettivi relativi alle misure previste, e in particolare, al Codice di

Comportamento. Nel rispetto delle Linee Guida indicate dalla CiVIT oggi ANAC con deliberazione

n. 75/2013, questa Azienda ha adottato il proprio Codice di Comportamento, giusta deliberazione n.

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64 Piano della Performance 2015-2017

4354/CS del 30/12/2013, che rappresenta una delle misure principali delle strategie di prevenzione

della corruzione a livello decentrato secondo quanto indicato nel Piano Nazionale Anticorruzione.

I contenuti del Codice di Comportamento devono essere coordinati con il sistema di misurazione e

valutazione della performance nel senso della rilevanza del rispetto del codice ai fini della

valutazione dei risultati conseguiti dal dipendente o dall’ufficio. Infatti, oltre agli effetti di natura

disciplinare, penale, civile, amministrativa e contabile, le eventuali violazioni al codice rilevano

anche in ordine alla misurazione e valutazione della performance.

Il Piano triennale di Prevenzione della Corruzione anni 2015/2017, con particolare sezione dedicata

alla Trasparenza, adottato entro il 31/01/2015, individua gli obiettivi operativi da collegare al Piano

della Perfomance, mediante la loro condivisione con le unità operative interessate alle relative

misure e la comune responsabilità nel loro raggiungimento la cui evidenza dovrà essere contenuta

nelle schede di budget.

Gli obiettivi sono i seguenti:

Obiettivi Anticorruzione

Obiettivo Indicatori Target

Attivare processi formativi sui temi dell'anticorruzione per accrescere le competenze e rinforzare il senso etico

Corso di formazione generale sui temi dell’etica e della legalità (FAD) realizzati

SI/NO

Numero corsi di formazione specifica per le aree a più elevato rischio di corruzione realizzati / Numero di corsi programmati

100%

Valutazione del rischio per le UU.OO. individuate quali a più alto rischio di corruzione nel P.T.P.C.

Individuazione di almeno un rischio specifico per area e sotto-area dei processi attuati dall’amministrazione e della relativa misura

Individuazione entro il 31 gennaio 2015

Monitoraggio delle misure individuate e implementate

Monitoraggio trimestrale

Rotazione incarichi negli uffici preposti allo svolgimento delle attività nel cui ambito è più elevato il rischio che siano commessi reati di corruzione

Numero rotazione di figure responsabili di procedimenti (dirigenti e comparto) negli uffici a più elevato rischio di corruzione / Numero totale di figure responsabili di procedimenti (dirigenti e comparto) (ad esclusione di quelli con competenze uniche in azienda) negli uffici più elevato rischio di corruzione In ogni caso la mancata rotazione deve essere motivata dal Responsabile UOC Competente

≥ 10%

Iniziative di integrità Redazione della relazione del responsabile della prevenzione della corruzione recante i risultati dell’attività

Evidenza della redazione

Monitoraggio rispetto dei tempi procedimentali

Pubblicazione risultati del monitoraggio periodico concernente il rispetto dei tempi procedimentali

Evidenza della pubblicazione entro 60 giorni

del monitoraggio

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65 Piano della Performance 2015-2017

Obiettivi Trasparenza

Obiettivo Indicatori Target

Diffusione trasparenza

Giornata della trasparenza una giornata

N. indicatori "Riordino Trasparenza" soddisfatti sul sito "Bussola della trasparenza dei siti web" / N. indicatori "Riordino Trasparenza" previsti dalla verifica nuovi adempimenti D.Lgs n. 33/2013 sul sito "Bussola della trasparenza dei siti web"

100%

Adempimenti obblighi di pubblicazione nella sezione “Amministrazione trasparente”

Aggiornamento adempimenti obblighi di pubblicazione nella sezione “Amministrazione trasparente”

SI/NO

Obiettivi Codice di Comportamento

Obiettivo Indicatori Target

Attivare processi formativi sui contenuti del Codice di comportamento in funzione preventiva del rischio corruttivo

Numero corsi di formazione specifica sul Codice di Comportamento realizzati / Numero di corsi programmati

100%

Adeguare gli atti dell'Amministrazione ai contenuti del codice di comportamento

Inserimento delle disposizioni e delle clausole di risoluzione del rapporto di lavoro negli atti di incarico, consulenze e collaborazioni

100% tipologie di atti interessati

Inserimento della clausola di risoluzione nei contratti di affidamento di appalti di fornitura di servizi

100% tipologie di atti interessati

Monitorare l'applicazione del codice di comportamento

Rilevazione delle violazioni e delle relative sanzioni irrogate

100% delle rilevazioni comunicate al RPC e all' OIV

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66 Piano della Performance 2015-2017

SEZIONE 7

7. Il processo seguito e le azioni di miglioramento del Ciclo di gestione delle performance

Il Piano è uno strumento di fondamentale importanza per la corretta attuazione del Ciclo di gestione

della performance. Per questa ragione il decreto prevede il necessario aggiornamento annuale del

Piano ed in caso di mancato adempimento rilevanti sanzioni a livello sia di amministrazione nel suo

complesso sia dei singoli Dirigenti (articolo 10, comma 5 decreto n. 150/09).

7.1 Fasi, soggetti e tempi del processo di redazione del Piano

Il Piano della Performance identifica i valori e gli obiettivi generali che si intendono perseguire nel

triennio di riferimento ed è stato impostato in modo da lasciare libero spazio alle azioni ed alle

modalità di realizzazione delle stesse, alla competenza e professionalità degli attori coinvolti nel

sistema.

Il Piano è stato definito attraverso una partecipazione attiva del personale dirigente dell’Azienda

fortemente voluta e formalizzata con nota prot. n. 15841/DG del 12/12/2014 del Direttore Generale

a livello di macrostruttura, con l’invito alla massima diffusione ed al coinvolgimento del personale

afferente alle strutture organizzative.

La dirigenza delle diverse aree di questa ASP -con ancora più entusiasmo e consapevolezza degli

anni precedenti- ha risposto a tale richiesta sentendosi parte attiva nella redazione del Piano della

Performance, direttamente coinvolta nel processo strategico e di programmazione, proprio per i

riflessi che lo stesso produce sull’attività quotidiana dagli stessi prestata a tutti i livelli di

competenza per la soddisfazione della domanda rivolta dall’utenza.

Gli input offerti da tutti gli attori del sistema sono stati utilizzati per la realizzazione del presente

Piano che, conseguenzialmente nulla ha di astratto, piuttosto, rappresenta l’analisi delle strutture e

dei bisogni del territorio della provincia di Messina, come effettivamente vissuti in ogni singolo

presidio sia a livello ospedaliero che territoriale.

In perfetta sintonia con le disposizioni normative in materia, l’adozione del Piano segna solo

l’inizio del percorso relativo al ciclo di gestione della performance, nella sua funzione di

orientamento della vita dell’Azienda per tutta la sua durata arricchendosi delle vicende che

alimentano le azioni da perseguire per il raggiungimento del benessere individuale e collettivo

compatibilmente con la sostenibilità economica.

Le fasi per la stesura del Piano sono le seguenti:

Ø Individuazione della programmazione triennale

Ø Individuazione obiettivi strategici e operativi per ciascun anno

Ø Concordanza con il Piano Attuativo Aziendale

Ø Omogeneizzazione con i documenti di programmazione economico-finanziaria

Ø Individuazione degli obiettivi dei singoli centri di responsabilità

Ø Coordinamento ed integrazione fra gli ambiti relativi alla performance, alla qualità, alla

trasparenza e integrità, all'anticorruzione e gli standard di qualità dei servizi

Ø Attribuzione ai singoli dirigenti di struttura degli obiettivi per la predisposizione dei relativi

adempimenti

Ø Adozione formale dell’atto e realizzazione di tutti gli adempimenti necessari e conseguenti.

A seguito dell’adozione del Piano, l’Azienda curerà il monitoraggio delle attività ed il loro costante

adeguamento, tramite verifiche in itinere sulla efficienza ed efficacia delle azioni programmate e

sulla persistente congruità degli obiettivi individuati ed assegnati.

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67 Piano della Performance 2015-2017

FASI TEMPI

Avvio processo elaborazione del Piano Settembre

Raccolta istanze stakeholder Ottobre

Linee di indirizzo strategico Ottobre

Approvazione relazione previsionale e programmatica e

del bilancio di previsione Novembre

Avvio del processo di elaborazione delle schede di budget Novembre

Definizione obiettivi operativi e ripartizione risorse per

elaborazione e approvazione Bilancio di previsione e

budget direzionale

31 dicembre

Approvazione e adozione del Piano 31 gennaio

Nello schema sopra vengono riportate le tempistiche delle fasi relative al processo di elaborazione

del Piano della Performance che l’ASP di Messina si prefigge di rispettare. Va evidenziato che

anche per l’anno 2014 non è stato possibile rispettare parte delle scadenze programmate. Pertanto le

attività relative all’avvio del processo di elaborazione delle schede di budget come quelle relative

agli obiettivi operativi si auspica di concluderle entro il I trimestre del 2015. Lo slittamento di

queste due fasi propedeutiche alla redazione del Piano della Performance dopo la scadenza del

termine di conclusione del documento comporterà una revisione dello stesso Piano.

7.2 Coerenza con la programmazione economico-finanziaria e di bilancio

Il Piano, secondo l’articolo 5, comma 1, e articolo 10, comma 1, del decreto n. 150/09, è stato

elaborato anche in coerenza con i contenuti ed il ciclo della programmazione finanziaria e di

bilancio.

E’ evidente che gli obiettivi del Piano e quelli presenti nelle Note Integrative al Bilancio di

Previsione devono essere coerenti e coincidere a livello di risorse economiche complessivamente

necessarie al loro perseguimento. A tal fine, questa Azienda ha provveduto ad allineare il calendario

della predisposizione del Piano, di cui all’articolo 10 del decreto, a quello del bilancio di previsione

che è stato adottato con delibera n° 3649/DG del 29/12/2014, sulla base delle istruzioni impartite

dall’ Assessorato Regionale della Salute, a partire dalla situazione economica pre-consuntiva

rappresentata dalla proiezione lineare annua del modello CE al 30/09/2014.

7.3 Azioni per il miglioramento del Ciclo di gestione delle performance

L’Azienda dall’avvio del sistema nell’anno 2011 ha intrapreso un percorso atto al miglioramento

del ciclo di gestione della performance che necessita di ulteriori perfezionamenti, tra i quali la

creazione di un s un flusso informativo completo, affidabile, tempestivo e verificabile.

L’Organismo di Valutazione Indipendente, previsto dall’art. 14 del D.Lgs. 150/2009, ha sostituito

il Nucleo Aziendale di Valutazione, con compiti più ampi di verifica e di responsabilità diretta e

con l’obbligo di segnalare all’esterno eventuali incongruenze rilevate in ordine al rispetto degli

obblighi di trasparenza ed integrità.

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68 Piano della Performance 2015-2017

L’OIV, coadiuvato dalla struttura tecnica permanente, deve verificare il livello di evoluzione del

ciclo di gestione della performance e deve individuare le principali aree di miglioramento, da

condividere con la Direzione Strategica, che si tradurranno in obiettivi operativi da inserire negli

aggiornamenti annuali del Piano.

Questa Azienda dopo aver proceduto alla costituzione dell’OIV con delibera n. 2833/CS del

03.2012, insediatosi in data 25.01.2013, ha istituito la Struttura Tecnica Permanente con nota prot.

n° 541/CS del 16/01/2013 come modificata con nota prot. n° 663/CS del 17.01.2014.

Da ultimo con delibera n° 3613/DG del 22/12/2014 ha adottato il “Regolamento per la misurazione

e valutazione della Performance dei Dirigenti e del Personale del Comparto-Sistema Premiante”, in

conformità con le disposizioni di cui ai vigenti CC.CC.NN.LL., del D.Lgs n° 150/09 ed in

applicazione del D.A. 01821 del 26/09/2011 “ Linee di indirizzo regionali in materia di verifica e

valutazione del personale dipendente del S.S.R.” previa consultazione delle OO.SS. per le aree del

comparto, dirigenza SPTA e dirigenza medica.

Tale sistema di individuazione e valutazione assolve ad una pluralità di scopi:

· Migliorare l’efficienza del sistema di programmazione ed attuazione degli obiettivi;

· Introdurre uno strumento di apprendimento organizzativo e di orientamento dei

comportamenti a supporto dei processi decisionali

· Misurare e rendere pubblica e trasparente l’efficacia organizzativa rispetto agli obiettivi

istituzionali.

L’ASP, nel rispetto di quanto previsto dall’art. 14 del D. Lgs n. 150/09, coordina la propria attività

relativa alla performance in raccordo con l’OIV.

L’ASP predispone la relazione sugli obiettivi e il monitoraggio per il raggiungimento degli stessi

per la relativa attribuzione della performance organizzativa e individuale, successivamente

sottoposti a controllo e validazione dell’OIV per la verifica del sistema di funzionamento

complessivo della valutazione, della trasparenza e integrità.

L’art. 10 comma 1 lettera b del D. Lgs n. 150/09 dispone che annualmente entro il 30 giugno si

rediga la Relazione sulla performance con la quale vengono evidenziati a consuntivo, con

riferimento all’anno precedente, i risultati organizzativi e individuali raggiunti rispetto ai singoli

obiettivi programmati ed alle risorse, con rilevazione degli eventuali scostamenti

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69 Piano della Performance 2015-2017

SEZIONE 8

8. Allegati tecnici

Gli allegati tecnici costituiscono parte integrante del Piano ed hanno due funzioni principali:

a) facilitare l’elaborazione del Piano fornendo degli strumenti di supporto alla redazione di

contenuti dello stesso;

b) alleggerire il Piano da contenuti di natura tecnica che, pur necessari ai fini di una trasparenza

totale sugli andamenti gestionali, potrebbero comprometterne la immediata comprensibilità ed

intelligibilità.

Costituiscono allegati al Piano i seguenti documenti:

- Scheda tipo obiettivi e relativo piano di azione

- Piano Attuativo Aziendale 2014 - Schede di sintesi degli interventi e degli obiettivi raggiunti

- Piano di Rientro

- Piano della Comunicazione

- Regolamento per la misurazione e valutazione della Performance dei Dirigenti e del Personale

del Comparto-Sistema Premiante e relative schede

Il presente Piano sarà integrato con gli obiettivi assegnati dalla Regione al Direttore Generale per

l’anno 2015, non ancora contrattati.

Costituiranno, peraltro, parte integrante degli allegati dello stesso le schede inerenti gli obiettivi

assegnati alle strutture per l’anno 2015 ancora in corso di definizione.

SEZIONE 9

9. Comunicazione del Piano della Performance all’interno e all’esterno

Questa Azienda ha l’obbligo di comunicare il processo e i contenuti del Piano in coerenza con la

disciplina del Decreto Legislativo 150/2009 e gli indirizzi della delibera n. 105/2010 della Ci.VIT,

oggi ANAC, ed in particolare:

- Ai sensi dell’articolo 11, comma 8, del decreto, il Piano viene pubblicato sul sito internet

istituzionale www.asp.messina.it nella sezione di facile accesso e consultazione, denominata:

«Amministrazione Trasparente» nell’apposita sotto sezione.

- Ai sensi dell’articolo 10, comma 2 del D.lgs 150/2009 e della L.11/8/2014 n.114, il Piano viene

trasmesso al Ministero dell’Economia e delle Finanze, al Dipartimento Funzione Pubblica e

all’Assessorato Regionale della Sanità.

- Ai sensi dell’articolo 11, comma 6, del decreto il Piano viene presentato agli stakeholder (utenti,

fornitori, personale dipendente e convenzionato, associazioni di categoria, tribunale del malato,

ecc.), anche attraverso la pubblicazione sul sito aziendale nell’apposita sezione del sito

“Amministrazione Trasparente”.