PIANO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE · 2016. 1. 15. · Aggiornamento Piano Protezione Civile –...

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Il Tecnico: Dott.ssa Geol. Silvia Ciurlia Lecce – [email protected] 2013 PIANO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE AGGIORNAMENTO P.O. FESR 2007-2013 – Asse II – Linea di Intervento 2.3 – Azione 2.3.2 Rafforzamento delle strutture comunali di protezione civile COMUNE DI ALBEROBELLO (BA)

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I l T e c n i c o : D o t t . s s a G e o l . S i l v i a C i u r l i a

L e c c e – s t u d i o c i u r l i a @ g m a i l . c o m

2013

PIANO COMUNALE DI

PROTEZIONE CIVILE

AGGIORNAMENTO

P.O. FESR 2007-2013 – Asse II – Linea di Intervento 2.3 – Azione 2.3.2

Rafforzamento delle strutture comunali di protezione civile

COMUNE DI ALBEROBELLO (BA)

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INDICE

IL PIANO -

INTRODUZIONE

PARTE 1 PREMESSA E INQUADRAMENTO NORMATVO

Pag.2 • Premessa e chiave di lettura del Piano

• Inquadramento Normativo

LA

CONOSCENZA

DEL

TERRITORIO

PARTE 2 DATI E STRUTTURE DI RIFERIMENTO COMUNALI

Pag.11 • Informazioni Generali

• Altre Strutture di riferimento locali

• Strutture Sanitarie e Veterinarie

• Enti Gestori Servizi Essenziali

• Viabilità

• Dati popolazione

• Comuni Confinanti

COME

ATTIVARSI

PARTE 3 IL SISTEMA COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE

Pag.17 • I centri di comando comunali (C.O.C. ; P.O.; P.T.)

o Introduzione

o Procedure di attivazione

• Le funzioni di supporto del C.O.C.

• Le aree di Protezione Civile

o Aree di Attesa

o Aree di Accoglienza

o Aree di Ammassamento Soccorritori

o Punto Medico Avanzato

o Elenco e dati Strutture Ricettive

COME

OPERARE

PARTE 4 GESTIONE DEI RISCHI NEL TERRITORIO COMUNALE – MODELLO DI INTERVENTO

Pag.56 • Introduzione

• Procedure per i rischi specifici

o Incendi di interfaccia

o Idrogeologico/Idraulico

o Sismico

o Ondate di Calore

o Neve e Grandine

o Trombe d’Aria

o Chimico-Industriale

o Trasporto Sostanze Pericolose

• Altre strutture sul territorio e risorse disponibili

• Elenco attrezzature in dotazione al comune e al volontariato

• Elenco strutture di ricovero anziani e persone con disabilità

• Il Sistema di informazione alla popolazione

ALLEGATI

PARTE 5 TAVOLE CARTOGRAFICHE E MODULISTICA

Pag.97 • Glossario (Allegato Modulistica)

• Avvisi - Ordinanze sindacali – Determine e Deliberazioni di Giunta

• Schede censimento danni (Allegato Modulistica)

• Cartografia

o Tav1 – Rischio inc. interfaccia - Carta delle fasce e aree di interfaccia

o Tav2 - Rischio incendi di interfaccia – Carta della Pericolosità

o Tav3 – Rischio incendi di interfaccia – Carta della Vulnerabilità

o Tav4 – Rischio incendi di interfaccia – Carta del Rischio di Interfaccia

o Tav5, 6, 7 – Rischio incendi di interfaccia – Carte degli scenari

o Tav8 – Carta del rischio idraulico e geomorfologico

o Tav9 - Carta dei valori ambientali e culturali

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PARTE 1 – IL PIANO -

INTRODUZIONE

Premessa e Inquadramento Normativo

Piano Comunale di Protezione Civile

• Premessa e chiave di lettura del Piano Pag. 3

• Inquadramento Normativo Pag. 3

COMUNE DI ALBEROBELLO

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PREMESSA E CHIAVE DI LETTURA DEL PIANO

Con il termine "protezione civile" si intendono tutte le strutture e le attività messe in campo dallo Stato e

dagli Enti Locali per tutelare l'integrità della vita, i beni, gli insediamenti e l'ambiente dai danni o dal

pericolo di danni derivanti da calamità naturali, da catastrofi e da altri eventi calamitosi.

Il Piano di Protezione Civile del Comune di Alberobello (BA) si pone come obiettivo prioritario quello di

dotare il Comune di uno strumento tecnico di semplice utilizzo che, in accordo con le direttive regionali e

nazionali, individui le attività fondamentali da svolgere nelle varie fasi di attivazione dei rischi; permettendo

all’Amministrazione Comunale una notevole flessibilità operativa, condizione necessaria per una corretta

gestione delle emergenze.

I punti chiave di questo strumento possono essere schematizzati come segue:

1. Sintesi delle informazioni relative al territorio;

2. Definizione del sistema comunale di protezione civile con i relativi strumenti per il

coordinamento delle criticità;

3. Individuazione delle aree di protezione civile, loro mappatura e produzione di schede di sintesi

necessarie all’atto dell’attivazione e allestimento;

4. Elenco sintetico delle attività che le singole funzioni di supporto del C.O.C. devono compiere, e

relativa modulistica;

5. Definizione schematica delle attività specifiche da compiere in relazione ai rischi specifici

presenti nel territorio e individuazione di strutture o zone particolarmente vulnerabili che dovranno

essere monitorate con particolare attenzione;

6. Cartografia allegata.

L’approccio nell’uso di questo piano deve essere dinamico. Partendo dalle informazioni e dalle procedure di

base inserite, bisogna individuare e attuare la miglior strategia per il raggiungimento degli obiettivi

prioritari previsti in caso di emergenza, ossia garantire l’incolumità delle persone, il soccorso e l’assistenza

alla popolazione, la tutela dei beni e dell’ambiente e il ripristino delle condizioni precedenti all’evento.

Questo documento rappresenta inoltre una guida per l’Amministrazione nell’interazione con le strutture

sovraordinate, deputate a supportare il Comune in caso di emergenza, attraverso schemi di comunicazione,

modulistiche condivise e standard a livello regionale e nazionale.

Il Piano di Protezione Civile è conforme alla vigente normativa di riferimento, regionale e nazionale. In

particolare fa propri gli indirizzi forniti dal Dipartimento Nazionale attraverso le indicazioni operative del 14

ottobre 2011 e la D.P.C.M. concernente gli “indirizzi operativi per la gestione delle emergenze” del 03

dicembre 2008 nella quale troviamo un invito rivolto a Regioni e Province affinché definiscano le modalità

per […] fornire il proprio supporto, anche di natura tecnica, sostenendo i Comuni nel reperimento delle

risorse e delle conoscenze necessarie alla predisposizione ed all’aggiornamento dei piani di emergenza,

favorendo i necessari raccordi fra i diversi soggetti interessati. […]

INQUADRAMENTO NORMATIVO

Il sistema nazionale di protezione civile

Dal 1992 in Italia la protezione civile è un "Servizio Nazionale", attualmente coordinato, a seguito della

Legge n. 100 del 12 luglio 2012, dal Ministro dell'interno o il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del

Consiglio dei Ministri e composto, come dice il primo articolo della legge, dalle amministrazioni dello Stato,

centrali e periferiche, dalle regioni, dalle province, dai comuni, dagli enti pubblici nazionali e territoriali e da

ogni altra istituzione ed organizzazione pubblica e privata presente sul territorio nazionale.

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Al coordinamento del Servizio nazionale e alla promozione delle attività di protezione civile, provvede

quindi il Ministro dell'interno o il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri

attraverso il Dipartimento della Protezione civile.

Nella maggioranza dei Paesi europei, quello della protezione civile è un compito assegnato ad una sola

istituzione o a poche strutture pubbliche; in Italia, invece, in questa funzione è coinvolta tutta

l'organizzazione dello Stato, dai Ministeri al più piccolo comune, includendo anche la società civile, che

partecipa a pieno titolo al Servizio nazionale della protezione civile, soprattutto attraverso le organizzazioni

di volontariato. Le ragioni di questa scelta sono legate sia ad una motivazione istituzionale, sia ad

un’esigenza operativa vincolata alle caratteristiche fisiche del nostro territorio.

Il processo di riforma dell’ordinamento amministrativo, orientato all’aumento delle competenze e

responsabilità delle istituzioni regionali e locali, rispetto a quelle nazionali, non ha risparmiato il settore

della protezione civile. Il territorio italiano, soggetto ad una gamma di rischi notevole, viene più facilmente

gestito da un modello organizzativo flessibile e in grado di favorire un supporto efficace per prevenire e

prevedere le criticità, con una costante presenza di risorse umane, mezzi, capacità operative e decisionali.

Per le motivazioni su indicate il sistema è basato sul principio di sussidiarietà tra gli Enti; il primo

responsabile della protezione civile in ogni Comune è il Sindaco, che organizza le risorse comunali secondo

piani prestabiliti per fronteggiare i rischi specifici del suo territorio. In caso di evento calamitoso la

valutazione rapida dello scenario permette all’intero sistema di definire la portata dell'evento e valutare se

le risorse locali sono sufficienti o è necessario un supporto dall’esterno. Per consentire la rapida valutazione

della situazione, da cui dipende l’attivazione a catena del sistema di protezione civile, è necessario che tra i

vari livelli, a partire da quello comunale, sia garantito il costante flusso di informazioni.

L’organizzazione della protezione civile italiana prevede che vengano necessariamente identificati i soggetti

istituzionali con il compito di coordinare in caso di emergenza; a livello comunale questo ruolo compete al

Sindaco, definito dalla normativa “Autorità locale di protezione civile”.

La normativa nazionale e regionale

La Legge n. 225 del 24 febbraio 1992, con le successive modificazioni, rappresenta la base dell’attuale

sistema: con essa viene istituito il Servizio Nazionale di Protezione Civile, con una prima definizione delle

competenze di Regioni, Province, Prefetture, e Comuni in materia di previsione, prevenzione, soccorso e

ritorno alle normali condizioni di vita. In particolare, questa legge prevede (Art. 3) che le competenze della

Protezione Civile siano attribuite ad un numero elevato di soggetti, non solo per la gestione dell'emergenza,

ma per tutta una serie di attività che coprono le fasi del "prima e del dopo” (Previsione, Prevenzione,

Soccorso e superamento dell'Emergenza).

Altro aspetto importante è rappresentato dall’individuazione di differenti livelli di criticità delle emergenze.

Il legislatore infatti definisce (Art.2) le emergenze in tre livelli:

1) tipo A: “eventi naturali o connessi con l'attività dell'uomo che possono essere fronteggiati mediante

interventi attuabili dai singoli Enti e amministrazioni competenti in via ordinaria”;

2) tipo B: “eventi naturali o connessi con l'attività dell'uomo che per loro natura ed estensione comportano

l'intervento coordinato di più enti o amministrazioni competenti in via ordinaria”;

3) tipo C: “calamità naturali o connesse con l'attività dell'uomo che in ragione della loro intensità ed

estensione debbono, con immediatezza d'intervento, essere fronteggiate con mezzi e poteri straordinari da

impiegare durante limitati e predefiniti periodi di tempo.”(cosi modificato dalla Legge 100/2012).

Sin dalla sua nascita la legislazione in materia di protezione civile fa si che le amministrazioni locali siano

quelle a dover affrontare in prima linea le emergenze, supportate dagli organi superiori in caso di aumento

delle varie criticità. Da evidenziare la modifica apportata dalla legge 100/2012, che introduce il concetto di

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limitatezza temporale nell’uso di quei mezzi e poteri straordinari messi in campo per la risoluzione degli

interventi effettuati nell’immediatezza.

Al raggiungimento del massimo livello emergenziale previsto dalla norma (art. 2 comma C) o

nell’imminenza di tale raggiungimento, Il Consiglio dei Ministri “… su proposta del Presidente del Consiglio

dei Ministri, ovvero, per sua delega, del Ministro dell'interno o del Sottosegretario di Stato alla Presidenza

del Consiglio dei Ministri segretario del Consiglio, acquisita l'intesa delle regioni territorialmente interessate,

delibera lo stato di emergenza, determinandone durata ed estensione territoriale in stretto riferimento alla

qualità ed alla natura degli eventi, nonché indicando l'amministrazione pubblica competente in via ordinaria

a coordinare gli interventi conseguenti all'evento successivamente alla scadenza del termine di durata dello

stato di emergenza …” (cosi come riportato nella Legge 100/2012). Rispetto alla legge precedente il

legislatore ha voluto dare un notevole risalto alla struttura policentrica del sistema di protezione civile e al

ruolo delle amministrazioni periferiche. La deliberazione dello stato di emergenza avviene infatti solo dopo

aver acquisito l’intesa con le regioni interessate e, con lo stesso atto, si individua l’amministrazione che, al

termine del periodo emergenziale gestito da un commissario, deve coordinare tutti gli interventi

conseguenti all’evento.

Per meglio comprendere l’evoluzione negli anni della normativa dobbiamo ricordare un altro passaggio

fondamentale nell’attribuzione delle competenze agli enti locali. La Legge n. 59/97 (compresa all’interno

del gruppo di leggi più note come “pacchetto Bassanini”) nasce in seguito alle direttive europee volte a

favorire l’armonizzazione fra i paesi membri dell’Unione sul tema del decentramento. In seguito a tale

norma si hanno numerosi cambiamenti nelle modalità di collegamento tra Stato, Regioni e sistema delle

autonomie locali in campo amministrativo.

Con il decreto attuativo n°112 del 31 marzo 1998 vengono applicate le novità apportate dalle leggi

Bassanini. Al Capo VII del decreto sono riportate le competenze delle diverse componenti del servizio

nazionale della protezione civile, distinguendo quelle che rimangono in capo allo Stato (art. 107) da quelle

attribuite agli Enti Locali (art. 108).

Art.108, comma 1, lettera b: sono attribuite alle province le funzioni relative:

1. All'attuazione, in ambito provinciale, delle attività di previsione e degli interventi di prevenzione dei

rischi, stabilite dai programmi e piani regionali, con l'adozione dei connessi provvedimenti amministrativi;

2. Alla predisposizione dei piani provinciali di emergenza sulla base degli indirizzi regionali;

3. Alla vigilanza, sulla predisposizione da parte delle strutture provinciali di protezione civile, dei servizi

urgenti, anche di natura tecnica, da attivare in caso di eventi calamitosi di cui all'articolo 2, comma 1,

lettera b) della legge 24 febbraio 1992, n. 225;

La partecipazione diretta degli Enti Locali diventa la chiave per affrontare i rischi in maniera più rapida ed

organica: ciò avviene sia rimarcando l’autonomia decisionale locale riguardo alla gestione dei rischi

territoriali, sia potenziando gli strumenti normativi a disposizione delle Regioni.

Il passaggio definitivo avviene con le modifiche apportate alla Costituzione attraverso la Legge

Costituzionale n°3 del 18 ottobre 2001. Non si tratta più di una legge ordinaria, bensì di una modifica

costituzionale che vuole sancire in maniera inequivocabile il percorso intrapreso quasi dieci anni prima. La

nuova competenza per gli Enti Locali è qui espressa in maniera definitiva, e permette l’inizio di un nuovo

percorso di pianificazione del territorio.

Nel dettaglio, la nuova Costituzione definisce la Protezione Civile tra le materie di competenza concorrente

fra Stato e Regioni:

Art. 117 […] Sono materie di legislazione concorrente quelle relative a: […] protezione civile […]. Nelle

materie di legislazione concorrente spetta alle Regioni la potestà legislativa, salvo che per la

determinazione dei principi fondamentali, riservata alla legislazione dello Stato.

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Viene introdotto il principio di sussidiarietà:

Art. 118 […] Le funzioni amministrative sono attribuite ai Comuni salvo che, per assicurarne l'esercizio

unitario, siano conferite a Province, Città metropolitane, Regioni e Stato, sulla base dei principi di

sussidiarietà, differenziazione ed adeguatezza.

I Comuni, le Province e le Città metropolitane sono titolari di funzioni amministrative proprie e di quelle

conferite con legge statale o regionale, secondo le rispettive competenze. […]. Stato, Regioni, Città

metropolitane, Province e Comuni favoriscono l'autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo

svolgimento di attività di interesse generale, sulla base del principio di sussidiarietà".

In conclusione spetta alle Regioni la potestà legislativa sulla base dei principi fondamentali dettati dalle

leggi dello stato, e i processi sia decisionali che operativi vedono come indispensabili protagonisti gli Enti

Locali. La protezione civile è definitivamente un “affare locale”, e il Sindaco ne è il principale protagonista.

Le strutture nazionali e gli enti locali preposti all’attività di protezione civile

Il cammino legislativo iniziato nel 1992 con la Legge 225 vede il coinvolgimento nella protezione civile non

solo dell'organizzazione dello Stato e del sistema degli Enti Locali, ma anche di tutta la società civile, che

partecipa a pieno titolo al Servizio Nazionale della Protezione Civile.

Fra i vari aspetti trattati dal legislatore, infatti, di fondamentale importanza assume l’Art. 6, che menziona

chi fa parte del nuovo sistema, e, nel farlo, coinvolge praticamente tutte le realtà della società italiana:

Art. 6, comma 1: All'attuazione delle attività di protezione civile provvedono, secondo i rispettivi

ordinamenti e le rispettive competenze, le amministrazioni dello Stato, le regioni, le province, i comuni e le

comunità montane, e vi concorrono gli enti pubblici, gli istituti ed i gruppi di ricerca scientifica con finalità di

protezione civile, nonché ogni altra istituzione ed organizzazione anche privata. A tal fine le strutture

nazionali e locali di protezione civile possono stipulare convenzioni con soggetti pubblici e privati.

Art. 6, comma 2: Concorrono, altresì, all'attività di protezione civile, i cittadini ed i gruppi associati di

volontariato civile, nonché gli ordini ed i collegi professionali.

Le componenti istituzionali del servizio, ovvero gli Enti Locali, sono affiancate da strutture operative, ovvero

dai soggetti che vanno ad operare materialmente sul terreno, soprattutto nella fase di soccorso:

Art. 11: sono strutture operative nazionali del Servizio nazionale della protezione civile:

- il Corpo nazionale dei vigili del fuoco quale componente fondamentale della protezione civile;

- le Forze armate;

- le Forze di polizia;

- il Corpo forestale dello Stato;

- i Servizi tecnici nazionali;

- i gruppi nazionali di ricerca scientifica di cui all'articolo, l'Istituto nazionale di geofisica ed altre

istituzioni di ricerca;

- la Croce Rossa Italiana;

- le strutture del Servizio sanitario nazionale;

- le organizzazioni di volontariato;

- il Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico - CNSAS.

Per concludere di seguito vengono menzionate alcune novità introdotte dalla legge 100/2012, riportate

nell’elenco seguente:

1. Attraverso le ordinanze previste dall’art. 5 della 225/92 ed emanate dal Capo del Dipartimento della

protezione civile, “si dispone esclusivamente in ordine all’organizzazione dei servizi di soccorso e assistenza

ai soggetti colpiti dall'evento, nonché agli interventi provvisionali strettamente necessari alle prime

necessità nei limiti delle risorse disponibili, allo scopo finalizzate”. Inoltre, nello stesso articolo, il comma

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1-bis introduce la durata massima prevista dello stato di emergenza individuandola di regola in 60 giorni

prorogabili, con ulteriore deliberazione del C.D.M. per un periodo, di regola, non superiore ai 40 giorni.

2. Le stesse ordinanze, se emanate entro 21 giorni dalla dichiarazione dello stato di emergenza, potranno

essere immediatamente operative e altresì trasmesse al Ministero dell'economia e delle finanze perché

comunichi gli esiti della loro verificazione al Presidente del Consiglio dei Ministri per i conseguenti

provvedimenti. Dopo il 21 giorno le ordinanza sono emanate previo concerto con il Ministero dell’economia

e delle finanze, limitatamente ai profili finanziari.

3. L’art. 4 definisce che le ordinanze emanate ai sensi del comma 2 individuano i soggetti responsabili per

l'attuazione degli interventi previsti ai quali affidare ambiti definiti di attività, identificati nel soggetto

pubblico ordinariamente competente allo svolgimento delle predette attività in via prevalente, salvo

motivate eccezioni.

Sono poi inseriti nei successivi commi (4 bis, ter, quater) ulteriori indicazioni.

4. Nell’art. 15 al comma 3 sono aggiunte le parole “… dei servizi di emergenza che insistono sul territorio

del Comune …”, individuando quindi il Sindaco come soggetto competente a coordinare tutte le risorse per

la gestione degli eventi che si trovino sul territorio comunale.

5. Viene inserito il concetto di coperture assicurative su base volontaria contro i rischi di danni derivanti da

calamità naturali. Questo punto. al momento attuale, dovrà essere oggetto di ulteriori studi e

approfondimenti.

Buone pratiche nel rapporto tra gli Enti e le Amministrazioni locali

In aggiunta al quadro normativo, di seguito vengono analizzati anche direttive o indirizzi, provenienti dal

Dipartimento Nazionale della protezione civile, emessi con il preciso scopo di “consigliare” comportamenti

e buone pratiche, al fine di migliorare il sistema della protezione civile.

Di seguito, ad esempio, vengono esaminate la Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 03

dicembre 2008, concernente gli “indirizzi operativi per la gestione delle emergenze” e la direttiva del 14

ottobre 2011, relativa alle “indicazioni operative per provvedere a prevenire eventuali situazioni di

emergenza connesse a fenomeni idrogeologici e idraulici”

Negli Indirizzi operativi troviamo un esplicito richiamo alle amministrazioni Provinciali e Regionali affinché si

facciano promotrici di iniziative finalizzate al supporto delle realtà comunali, in particolare quelle di piccole

dimensioni, nella realizzazione di modelli di pianificazione che consentano una efficiente organizzazione

delle risorse a livello locale.

Oltre a questa importante nota, possiamo leggere quanto segue: A livello comunale, così come previsto

dall'art.15 commi 3 e 4 della legge 24 febbraio 1992, n. 225 e dall' art. 108 del Decreto Legislativo 31 marzo

1998, n. 112, il Sindaco assume la direzione ed il coordinamento dei servizi di soccorso e di assistenza alla

popolazione colpita e provvede ai primi interventi necessari a fronteggiare l'emergenza, dando attuazione a

quanto previsto dalla pianificazione di emergenza.

In particolare, anche utilizzando il potere di ordinanza, il Sindaco, attraverso il personale della sua struttura

comunale, con l'ausilio delle componenti / strutture operative della protezione civile presenti sul territorio

(vigili del fuoco, forze di polizia, strutture sanitarie, enti gestori della rete idrica, elettrica, del gas, dei rifiuti

e della telefonia, volontariato locale) e con l’eventuale interessamento di aziende private, provvede a dare

corso alle seguenti attività:

- individuazione della sede più idonea per l'ubicazione del centro operativo comunale, delle aree di

attesa e delle aree di ricovero della popolazione (Laddove non prevista già in fase di pianificazione

dell'emergenza); l'individuazione delle situazioni di pericolo e la prima messa in sicurezza della

popolazione, anche disponendone l'evacuazione; l'assistenza sanitaria ai feriti;

- la distribuzione dei pasti e l'assegnazione di un alloggio alternativo alla popolazione "senza tetto";

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- la continua informazione alla popolazione sulla situazione e sui comportamenti da adottare anche

attraverso l'attivazione di uno sportello informativo comunale;

- il controllo della viabilità comunale con particolare attenzione alla possibilità di afflusso dei soccorritori

e di evacuazione della popolazione colpita o a rischio;

- il presidio a vista del territorio per seguire l'evoluzione dell'evento.

In funzione dell'intensità e dell'estensione dell'evento, nonché della capacità di risposta del sistema locale,

per garantire il coordinamento delle attività di gestione dell'emergenza, si attiveranno sul territorio, con

diversi livelli di responsabilità, i centri operativi e di coordinamento, presso i quali sono rappresentate le

componenti e le strutture operative del Servizio nazionale della protezione civile.

A livello provinciale, secondo il modello adottato da ciascuna Regione, si attiva il Centro di Coordinamento

dei Soccorsi (C.C.S.) nel quale sono rappresentati, oltre alla Regione, alla Prefettura-Ufficio Territoriale del

Governo ed alla Provincia, gli enti, le amministrazioni e le strutture operative funzionali alla gestione

dell'emergenza con il compito di:

- valutare le esigenze sul territorio,

- impiegare in maniera razionale le risorse già disponibili,

- definire la tipologia e l'entità delle risorse regionali e nazionali necessarie per integrare quelle

disponibili a livello provinciale, individuando, laddove non previsto dalla pianificazione di emergenza, i

siti destinati ad aree di ammassamento soccorsi.

Presso il C.C.S. viene assicurata la direzione unitaria degli interventi da coordinare con quelli realizzati dai

Sindaci dei comuni interessati. Qualora il modello adottato dalla Regione non indichi chiaramente a quale

Autorità è attribuita la funzione di responsabilità del C.C.S. e non fossero vigenti in tal senso opportuni

protocolli d'intesa tra Prefettura e Provincia, tale funzione si intende assegnata al Prefetto della provincia in

qualità di rappresentante dello Stato sul territorio, in ragione del dovere di assicurare la salvaguardia della

vita e dei beni delle persone.

In ogni caso, fermo restando quanto previsto dal modello organizzativo regionale, le principali funzioni

operative risultano così attribuite:

- il Prefetto è responsabile dell'attivazione e dell'impiego delle risorse statuali presenti sul territorio

provinciale, dell'ordine e della sicurezza pubblica, ed emette ordinanze esercitando, qualora

necessario, la funzione di sussidiarietà nei confronti dei Sindaci;

- il Presidente della Provincia è responsabile dell'immediata attivazione e dell'impiego delle proprie

risorse, cura le problematiche concernenti la viabilità e le reti ed infrastrutture di servizi, e, se previsto

dall'ordinamento regionale, coordina l'impiego del volontariato e mantiene il raccordo con i comuni

interessati dall'evento.

Il modello organizzativo a livello provinciale deve prevedere una sala operativa unica ed integrata, che da

un lato attua quanto stabilito in sede di C.C.S. e dall'altro raccoglie, verifica e diffonde le informazioni

relative all'evento ed alla risposta di protezione civile, attraverso il raccordo costante con i diversi centri

operativi attivati sul territorio, la sala operativa regionale e il Dipartimento della protezione civile.

Quadro normativo riguardante il servizio nazionale della Protezione Civile

Di seguito la lista riassuntiva delle principali normative a livello nazionale e regionale in ambito di

Protezione Civile:

• Legge 24 febbraio 1992, n. 225

Istituzione del servizio nazionale della Protezione Civile

• Decreto Legislativo 31 marzo 1998, n. 112

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Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle regioni ed agli enti locali, in

attuazione del capo I della Legge 15 marzo 1997, n. 59

• Decreto 28 marzo 2003 Presidente Consiglio dei Ministri Dipartimento Protezione Civile

Dichiarazione dello stato di emergenza in relazione alla tutela della pubblica incolumità

nell'attuale situazione internazionale

• Decreto 12 aprile 2002 Presidente Consiglio dei Ministri Dipartimento Protezione Civile

Costituzione della Commissione nazionale per la previsione e la prevenzione dei grandi rischi

• Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, 2 marzo 2002

Costituzione del Comitato operativo della Protezione Civile

• Decreto Presidente della Repubblica 194/2001

Regolamento recante norme concernenti la partecipazione delle organizzazioni di volontariato

nelle attività di Protezione Civile

• Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, 20 dicembre 2001

Linee guida relative ai piani regionali per la programmazione delle attività di previsione,

prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi

• Legge 9 novembre 2001, n. 401

Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 7 settembre 2001, n. 343, recante

disposizioni urgenti per assicurare il coordinamento operativo delle strutture preposte alle

attività di Protezione Civile

• Decreto Legge n. 343 del 7 settembre 2001

Modificazioni al decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300; Modificazioni al decreto legislativo

30 luglio 1999, n. 303; Modificazioni alla legge 21 novembre 2000, n. 353.

• Legge 21 novembre 2000, n. 353

Legge - quadro in materia di incendi boschivi

• Legge 10 agosto 2000 n. 246

Potenziamento del Corpo nazionale dei vigili del fuoco

• Decreto Legislativo del 17 agosto 1999, n.334

Attuazione della direttiva 96/82/CE relativa al controllo dei pericoli di incendi rilevanti connessi

con determinate sostanze pericolose

• Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 18 maggio 1998, n. 429

Regolamento concernente norme per l'organizzazione e il funzionamento della Commissione

nazionale per la previsione e le prevenzione dei grandi rischi

• Legge 18 maggio 1989, n. 183

Norme per il riassetto organizzativo e funzionale della difesa del suolo

• Legge 3 agosto 1999, n. 265

Disposizioni in materia di autonomia e ordinamento degli enti locali

• Legge Regionale della Puglia n. 18 del 30 novembre 2000

Conferimento di funzioni e compiti amministrativi in materia di boschi e foreste, Protezione

Civile e lotta agli incendi boschivi

• Deliberazione n° 255 in data 7 Marzo 2005

L. 225/1992 vigente, D.L.vo 112/1998 e L.R. 18/2000. Protocollo d’intesa sulle linee guida

regionali per la Pianificazione di emergenza in materia di Protezione Civile.

• Ordinanza della Presidenza del Consiglio dei Ministri n.3606 del 28 agosto 2007

Disposizioni urgenti di Protezione Civile dirette a fronteggiare lo stato di emergenza in atto nei

territori delle regioni Lazio, Campania, Puglia, Calabria e della regione Siciliana in relazione ad

eventi calamitosi dovuti alla diffusione di incendi e fenomeni di combustione.

• Deliberazione della Giunta Regionale n.954 del 4 giugno 2009

Accordo di Programma “Regione Puglia - Corpo Forestale dello Stato” per la cooperazione

istituzionale per la gestione ed il coordinamento della lotta attiva agli incendi boschivi del 2009

• Decreto Presidente Consiglio Ministri del 2 luglio 2010

Proroga della costituzione e delle modalità di funzionamento del Comitato operativo della

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Aggiornamento Piano Protezione Civile – Alberobello (BA) 10

Protezione Civile

• Deliberazione della Giunta Regionale n.674 del 11 aprile 2012

Legge n. 353/2000 e L.R. n. 18/2000: Piano di previsione prevenzione e lotta attiva contro gli

incendi boschivi 2012-2014” della Regione Puglia

• Legge n.100 del 12 luglio 2012

Disposizioni urgenti per il riordino della Protezione Civile

• Decreto Regione Puglia n.106 del 3 dicembre 2012

Istituzione del Coordinamento Regionale UCCR MIBAC

• Decreto Giunta Regione Puglia 800/2012, in attuazione della Direttiva 27 febbraio 2004 e s.m.i.

Procedure di Allertamento del Sistema Regionale di Protezione Civile per il Rischio

Meteorologico, Idrogeologico e Idraulico

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Aggiornamento Piano Protezione Civile – Alberobello (BA) 11

PARTE 2 – LA CONOSCENZA DEL

TERRITORIO

Dati e Strutture di riferimento Comunali

Piano Comunale di Protezione Civile

• Informazioni Generali Pag.12

• Altre Strutture di riferimento locali Pag.13

• Strutture Sanitarie e Veterinarie Pag.13

• Enti Gestori Servizi Essenziali Pag.14

• Viabilità Pag.15

• Dati popolazione Pag.15

• Comuni Confinanti Pag.15

COMUNE DI ALBEROBELLO

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Aggiornamento Piano Protezione Civile – Alberobello (BA) 12

INFORMAZIONI GENERALI

Ente / Struttura /

Ruolo Nome Recapito

Comune Alberobello

Piazza del Popolo, 31

Centralino

Tel: 080/4321200; Fax: 080/4325706

Web: www.comune.alberobello.ba.it

Sindaco Avv. Michele Maria

Longo

Tel: 080/4036235

E-mail: [email protected]

Associazione “Radio Club

C.B. dei Trulli K96”

Responsabile:

Giuseppe Salamida

Contrada Pudicino

Cell: 320/6931770

Tel. e Fax: 080/4322123

E-mail: [email protected]

Resp. Struttura Comunale

Protezione Civile

Com.te Dott.

Giuseppe Rutigliano

Cell: 320/4330201

Tel: 080/4325340; Fax: 080/4327035

E-mail:

[email protected]

Dirigente UTC

protempore

Ing. Orazio Lazzaro

(vice responsabile)

Cell: 320/2295990

Tel: 080/4321200; Fax: 080/4325706

E-Mail: [email protected]

Comando Polizia Locale Com.te Dott.

Giuseppe Rutigliano

Piazza del Popolo, 31

Cell: 320/4330201

Tel: 080/4325340; Fax: 080/4327035

E-mail:

[email protected]

Ufficio Lavori Pubblici

Dirigente UTC

protempore

Ing. Orazio Lazzaro

Cell: 320/2295990

Tel: 080/4321200; Fax: 080/4325706

E-Mail: [email protected]

Perito Tecnico

Francesco Sorbilli

Cell: 320/2295990

Tel: 080/4036244

E-Mail: [email protected]

Ufficio Servizi Sociali

Responsabile

Sig. Sebastiano

Salamida

Tel.: 080/4036213; Fax: 080/4325706

Regione Puglia - Sala

Operativa Regionale

Responsabile

R. Celeste

Tel: 080/5802212 – 080/5802208

Fax: 080/5802272

Resp. R. Celeste: 335/1300421

Gianbattista A.: 335/1300420

E-mail: [email protected]

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Aggiornamento Piano Protezione Civile – Alberobello (BA) 13

Provincia di Bari – Settore

Protezione Civile

Referente: Capitano

Bruno Lecci Tel: 080/5412608

Prefettura - UTG Dott. Mario Volpe Tel: 080/5293111

ALTRE STRUTTURE DI RIFERIMENTO LOCALI

Ente / Struttura Località Recapito

Carabinieri Alberobello

Viale Bari, 18

(112)

Tel: 080/4321010; Fax: 080/4321166

Vigili del Fuoco

Distaccamento di Putignano

(BA)

(115)

Tel: 080/4911222

Distaccamento di Martina

Franca (BA)

(115)

Tel: 080/4800218

Polizia di Stato Commissariato di Monopoli

(BA)

(113)

Tel: 080/4182311

Guardia di Finanza Tenenza di Putignano (BA) (117)

Tel: 080/4911017

Corpo Forestale dello Stato Comando stazione

di Alberobello

Via Cavour, 67

(1515)

Tel: 080/4322848; Fax: 080/4327056

Polizia Provinciale Bari Tel: 080/5412736; Fax: 080/5412661

STRUTTURE SANITARIE E VETERINARIE

Tipologia e Sede Ricettività/

Posti Letto Referente Recapito

Distretto Socio Sanitario

BA 14 - Putignano

Tel: 080/4050501

Reperimento di ausili sanitari

(bastoni, carrozzine) per

persone disabili.

Consultorio di Alberobello Tel: 080/4328307;

080/4328308

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Aggiornamento Piano Protezione Civile – Alberobello (BA) 14

Presidio ospedaliero

Putignano

Cardiologia – 12

Chirurgia Generale - 20

Geriatria - 20

Medicina Generale - 36

Nefrologia - 10

Oculistica - 13

Ortopedia e Traumatologia - 22

Ostetricia E Ginecologia - 32

Pediatria - 14

Unita' Coronarica - 8

Recupero e Riabilitazione - 6

Lungodegenti - 35

Pneumologia - 20

Medico di Turno

Centralino - Tel:

080/4050111; urp -

080/4050852

Guardia Medica e Pronto

Soccorso Medico di Turno Tel: 080/4328111

Servizio di continuità

assistenziale Tel: 080/4328230

Farmacie

Dr. Vittorio Indiveri Piazza del Popolo, 7

Tel: 080/4321019

Dr.ssa Marilena

Petrella C.so Vittorio Emanuele, 4

Tel: 080/4321047

Medici Veterinari

Dott. Nicola Gigante

Dott. Antonio

Miccolis

Tel.: 080/4325522

Cell: 368/3556952

ENTI GESTORI SERVIZI ESSENZIALI

Azienda/Società Recapito

Azienda raccolta rifiuti

(Tradeco)

Ref.: Roberto Santoro

Tel: 080/3101146; 080/3101134; 080/3101236

E-mail: [email protected]

Cell: 333/7549933

Azienda/e energia elettrica

(ENEL S.p.A)

Tel: 800900800/803500

Fax: 800/046674; 06/64447335

Azienda/e distribuzione gas

(ENEL Gas S.p.A) Tel: 800900806/800900860

Gas Natural Tel: 800829344

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Aggiornamento Piano Protezione Civile – Alberobello (BA) 15

Aziende per telecomunicazioni

- Fastweb S.p.A. (192000/192192/192193/192194)

- H3G S.p.A. (133/139)

- Poste Mobile S.p.A. (160)

- Telecom S.p.A. TIM (119)

- Telecom S.p.A. (170/187/191/1949)

- Vodafone S.p.A. (154/190)

- Wind Telecomunicazioni S.p.A. (155/156/158/159/1928)

Acquedotto Pugliese

(AQP S.p.A)

Tel: 800735735

Tel: 080/5723456 (da cellulare)

Sede Alberobello Tel: 080/4320211

VIABILITA’

Azienda/Società Referente Recapito

ANAS - Bari

(841148)

Tel: 080/5091111; Fax: 080/5091437

E-mail: [email protected]

Servizio Viabilità Provincia di Bari Geom. Cerrato

Vincenzo Tel: 080/5412854

Polizia Locale Com.te Dott.

Giuseppe Rutigliano

Cell: 320/4330201

Tel: 080/4325340; Fax: 080/4327035

E-mail:

[email protected]

DATI POPOLAZIONE

TOTALE POPOLAZIONE RESIDENTE AL 31/12/2011 10.904

COMUNI CONFINANTI

COMUNE TELEFONO

Comune di Castellana Grotte Centralino - Tel: 080/4900206

Polizia Locale – Tel: 080/4965014

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Aggiornamento Piano Protezione Civile – Alberobello (BA) 16

Comune di Monopoli Centralino - Tel: 080/4140111

Polizia Locale – Tel: 080/9373014

Comune di Fasano Centralino - Tel: 080/4394111

Polizia Locale – Tel: 080/4414254

Comune di Martina Franca Centralino - Tel: 080/4836111

Polizia Locale – Tel: 080/4836221

Comune di Locorotondo Centralino - Tel: 080/4356111

Polizia Locale – Tel: 080/4356219

Comune di Mottola Centralino - Tel: 099/8866911

Polizia Locale – Tel: 099/0064014

Comune di Noci Centralino - Tel: 080/4948200

Polizia Locale – Tel: 080/4977014

Comune di Putignano Centralino - Tel: 080/4056111

Polizia Locale – Tel: 080/4911014

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Aggiornamento Piano Protezione Civile – Alberobello (BA) 17

PARTE 3 – COME ATTIVARSI

Il Sistema Comunale di Protezione Civile

Piano Comunale di Protezione Civile

• I centri di comando comunali (C.O.C. ; P.O.; P.T.) Pag.18

o Introduzione Pag.18

o Procedure di attivazione Pag.19

• Le funzioni di supporto del C.O.C. Pag.26

• Le aree di Protezione Civile Pag.44

o Aree di Attesa Pag.44

o Aree di Accoglienza Pag.46

o Aree di Ammassamento Soccorritori Pag.51

o Punto Medico Avanzato Pag.52

o Elenco e dati Strutture Ricettive Pag.52

COMUNE DI ALBEROBELLO

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Aggiornamento Piano Protezione Civile – Alberobello (BA) 18

I CENTRI DI COMANDO COMUNALI

INTRODUZIONE

Il C.O.C. (Centro Operativo Comunale)

Riferimenti normativi: metodo Augustus, L.225/92 art. 15, D.Lgs 112/98 art. 108 comma C, D.P.C.M. 03

dicembre 2008.

Il Centro Operativo Comunale (C.O.C.), rappresenta la struttura di coordinamento di cui il Sindaco, in

qualità di autorità di protezione civile, si può avvalere per garantire una pronta e coordinata risposta, in

caso di eventi critici, per il soccorso e l’assistenza alla popolazione, la difesa dell’ambiente e dei beni.

Il C.O.C., in relazione alle esigenze riscontrate dall’Amministrazione, può essere organizzato in uffici,

denominati Funzioni di Supporto, ai quali il Sindaco affida compiti specifici.

Per ogni Funzione di Supporto attivata è individuato, nel piano comunale di protezione civile, un referente

specifico, che ne coordinerà le attività avvalendosi di personale dell’Amministrazione, del volontario o di

altri Enti/Strutture.

Il Centro Operativo Comunale va quindi inteso come una struttura altamente flessibile che coadiuva il

Sindaco, quale Autorità di protezione civile, in tutte le attività necessarie alla gestione di eventi critici o

emergenziali.

Il P.O. (Presidio Operativo)

Riferimenti normativi: O.P.C.M. 28 agosto 2007 – n. 3606, Manuale operativo per la predisposizione di un

piano comunale o intercomunale di protezione civile – D.P.C. ottobre 2007.

Il Presidio Operativo comunale rappresenta il primissimo livello di attivazione della struttura comunale di

protezione civile e viene attivato per gestire il monitoraggio sul territorio e per coordinare gli interventi

necessari a risolvere le eventuali criticità in essere, almeno fino a che esse risultino gestibili attraverso

questa struttura.

Il Presidio Operativo può essere costituito anche dal solo referente dell’ufficio tecnico che, sulla base della

gravità degli eventi previsti o in corso, potrà essere affiancato da altro personale dell’Amministrazione, in

relazione alle competenze necessarie.

Il P.T. (Presidio Territoriale)

Riferimenti normativi: O.P.C.M. 28 agosto 2007 – n. 3606, Manuale operativo per la predisposizione di un

piano comunale o intercomunale di protezione civile – D.P.C. ottobre 2007, D.P.C.M. 03 dicembre 2008.

Il Presidio Territoriale comunale è la struttura deputata alla vigilanza sul territorio per garantire le attività di

ricognizione, sopralluogo e monitoraggio, in particolare sulle aree maggiormente esposte al rischio.

Il Presidio Territoriale può avere carattere misto, ovvero può essere composto da personale

dell’Amministrazione, unitamente a personale di altri Enti (Locali o Statali in sede locale) e dal volontariato.

L’azione del Presidio Territoriale, coordinata dal Presidio Operativo o dal C.O.C., assume un valore chiave

per garantire la corretta valutazione della situazione di criticità, e consentire la messa in atto delle

contromisure finalizzate alla salvaguardia della vita umana, dell’ambiente e dei beni.

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Aggiornamento Piano Protezione Civile – Alberobello (BA) 19

PROCEDURE DI ATTIVAZIONE

L’attivazione delle strutture di comando del Comune viene sempre disposta formalmente dal Sindaco, in

qualità di Autorità locale di protezione civile. Nello specifico, le singole strutture di comando e vigilanza

vengono attivate come di seguito sintetizzato:

• C.O.C.: mediante Ordinanza;

• Presidio Operativo: mediante Ordinanza;

• Presidio Territoriale: mediante nota scritta a firma del Sindaco

Le strutture di comando e vigilanza, di seguito descritte nelle singole procedure, possono essere attivate

anche in caso di esercitazioni.

Attivazione del Centro Operativo Comunale (C.O.C.)

Per tutti gli eventi nei quali sia necessario un coordinamento delle risorse comunali in concorso con altri

Enti o Aziende esterne, il Sindaco può procedere all’attivazione del C.O.C., convocando i funzionari

individuati in questo piano e disponendo l’apertura delle funzioni di supporto ritenute necessarie.

In particolare si potrà seguire i seguenti criteri:

1. Se è già attivo il Presidio Operativo: il responsabile del Presidio Operativo concorda con il Sindaco la

necessità di attivare il C.O.C.;

2. Non è attiva nessuna struttura di comando comunale: la disposizione di attivazione è data dal Sindaco o

Vice Sindaco, sentito anche il Responsabile della protezione civile.

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Aggiornamento Piano Protezione Civile – Alberobello (BA) 20

3. In caso di assenza o comprovata irraggiungibilità del Sindaco: l’attivazione del C.O.C. può essere ordinata

da qualunque funzionario comunale (partendo dai Dirigenti), che riferisce immediatamente al Prefetto e

alla Struttura regionale. L’attivazione viene ratificata, appena possibile, con apposita ordinanza.

Le convocazioni dei funzionari (referenti delle funzioni di supporto) avverranno per le vie brevi (telefono, di

persona).

Dopo l’apertura del C.O.C., la Segreteria di Coordinamento produrrà, vistati dal coordinatore e a

firma del Sindaco, i seguenti atti:

• Comunicazione di attivazione del C.O.C. con indicate le funzioni attivate;

• Ordine di servizio per il personale del Comune impiegato.

Attivazione in caso di eventi eccezionali

Nel caso in cui il territorio comunale fosse colpito da un evento imprevedibile e di portata tale da

determinare il temporaneo blocco delle comunicazioni, tutto il personale del Comune e delle Associazioni

di volontariato, individuato in questo piano, senza attendere comunicazioni si recherà presso il seguente

punto di raccolta:

SEDE del Municipio, Piazza del Popolo, 31

L’attivazione del C.O.C. e l’attuazione delle procedure di questo piano avverrà a carico del personale che

sarà riuscito a raggiungere il luogo prestabilito. In tal caso le principali azioni da compiere saranno le

seguenti:

1. Attuare, per quanto possibile, un sommario controllo del territorio con le forze a disposizione;

2. Contattare in ordine di priorità, procedendo a quello successivo in caso di mancata risposta, i seguenti

soggetti istituzionali:

a. Regione Puglia – Sala Operativa Regionale Tel: 080/5802212

b. Prefettura – UTG Tel: 080/5293111

3. Attuare, per quanto possibile, le procedure previste in questo piano in attesa dell’arrivo di un sopporto

esterno.

Attivazione del Presidio Operativo (P.O.)

Il Presidio Operativo comunale può essere attivato nei seguenti casi:

1. Previsione di criticità (es. avviso di criticità del Centro Funzionale Decentrato o di altro soggetto

istituzionale delegato a tale funzione);

2. Al verificarsi di criticità minori sul territorio, tali da richiedere un aumento del livello di attivazione

della struttura comunale di protezione civile;

3. Al verificarsi di gravi criticità o calamità, in attesta della piena attivazione del C.O.C.;

4. A discrezione del Sindaco, per gestire in modo coerente e sicuro specifici eventi sul territorio

comunale (es. manifestazioni sportive o musicali di particolare rilievo).

In relazione ai flussi di comunicazione in ingresso, il Presidio Operativo potrà essere attivato come segue:

1. Ricezione di segnalazione da parte del Sindaco: CONTATTA PERSONALMENTE IL RESPONSABILE E

DISPONE L’ATTIVAZIONE VERBALMENTE PER POI RATIFICARLA CON ORDINANZA.

2. Ricezione segnalazione da parte del Responsabile comunale della protezione civile: IL

RESPONSABILE AVVISA PERSONALMENTE IL SINDACO E, RICEVUTA L’AUTORIZZAZIONE VERBALE

ALL’ATTIVAZIONE, PREDISPONE L’ORDINANZA PER LA SUCCESSIVA FIRMA DEL SINDACO.

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Aggiornamento Piano Protezione Civile – Alberobello (BA) 21

3. Chiunque altro riceva una segnalazione o si renda conto di una situazione critica in corso,

CONTATTA IL RESPONSABILE COMUNALE DELLA PROTEZIONE CIVILE.

4. Decisa l’apertura del Presidio Operativo IL RESPONSABILE DELLA PROTEZIONE CIVILE, DI CONCERTO

CON IL SINDACO, NE DEFINISCE LA COMPOSIZIONE utilizzando tutto o in parte il personale

individuato nell’apposita scheda.

In caso di comprovata impossibilità nell’attuare la procedura sopra descritta (persistenti problemi di

comunicazione, assenza dei soggetti indicati), l’attivazione del Presidio Operativo Può essere disposta da un

qualunque funzionario dell’Amministrazione comunale, partendo da chi ha incarichi di dirigenza, che avrà il

compito si agire secondo le indicazioni di questo piano per garantire la sicurezza dei cittadini, dell’ambiente

e dei beni.

Tutti i dati relativi al Presidio Operativo, sede compresa, sono contenuti nella sezione SCHEDE DI

RIFERIMENTO. Il Presidio Operativo può, in relazione alle esigenze, operare anche in altre sedi o

direttamente sul territorio.

Attivazione del Presidio Territoriale Comunale (P.T.)

Il Responsabile del Presidio Operativo, al fine di provvedere a verificare l’evolversi della situazione di

criticità in essere nel territorio Comunale, può attivare, di concerto con il Sindaco, il Presidio Territoriale

Comunale.

E’ importante evidenziare che il Presidio Territoriale può essere attivato dal Responsabile della Protezione

Civile, sentito il Sindaco, senza che P.O. o C.O.C. siano stati attivati. Tale eventualità permette di effettuare

una prima valutazione della situazione in atto, e di modulare la risposta più idonea agli eventi (es.

attivazione o meno di P.O. o C.O.C.).

Al fine di migliorare il monitoraggio del territorio, o nel caso in cui l’evolversi della situazione lo richieda, il

Sindaco, sentito il Presidio Operativo o il referente per la protezione civile, può richiedere il concorso dei

servizi di emergenza che insistono sul territorio comunale (Strutture dello Stato in sede locale,118,

volontariato, ecc…).

Tutti i dati relativi al Presidio Territoriale sono contenuti nella sezione SCHEDE DI RIFERIMENTO.

Lo sportello unico per il cittadino (U.R.P.)

In caso di attivazione del P.O e/o C.O.C. può essere attivato, in relazione alla situazione in essere, un

apposito ufficio che funzioni come unica interfaccia con la popolazione, al fine di consentire una maggiore

razionalità sia nelle informazioni fornite che nella raccolta delle esigenze della popolazione.

L’U.R.P. è coordinato dalla funzione Assistenza alla popolazione e vede il coinvolgimento e il supporto di

tutte le funzioni di supporto del C.O.C.

Presso l’U.R.P. il cittadino deve aver accesso almeno ai seguenti servizi:

1. informazioni generali sui servizi di assistenza attivati, su documenti e pratiche necessarie;

2. compilazione e consegna delle domande di verifica degli edifici (unico sportello autorizzato);

3. compilazione e consegna di domande per necessità di alloggi o di inserimento in aree di accoglienza

o assistenza sanitaria;

4. compilazione e consegna domande di assistenza per attività produttive;

5. ogni altro servizio che si dovesse rendere necessario in relazione agli eventi in essere.

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Aggiornamento Piano Protezione Civile – Alberobello (BA) 22

SCHEDE DI RIFERIMENTO Centro Operativo Comunale - C.O.C. (composizione)

Funzioni di supporto/ruoli Nominativi Recapiti

Coordinatore del C.O.C. Avv. Michele Maria

Longo

Tel: 080/4036235

E-mail: [email protected]

Segreteria di

coordinamento

Com.te Dott.

Giuseppe Rutigliano

Cell: 320/4330201

Tel: 080/4325340; Fax: 080/4327035; E-mail:

[email protected]

Tecnica, pianificazione e

censimento danni

Dirigente UTC

protempore

Ing. Orazio Lazzaro

Cell: 320/2295990

Tel: 080/4321200; Fax: 080/4325706

E-Mail:

[email protected]

Perito Tecnico

Francesco Sorbilli

Cell: 320/2295990; Tel.: 080/4036244

E-Mail: [email protected]

Sanità e veterinaria

Com.te Dott.

Giuseppe Rutigliano

Cell: 320/4330201

Tel: 080/4325340; Fax: 080/4327035; E-mail:

[email protected]

118 Tel.: 118

Volontariato

Sig. Martino Longo Cell: 320/4330225

Perito Tecnico

Francesco Sorbilli

Cell: 320/2295990; Tel.: 080/4036244

E-Mail: [email protected]

Materiali e mezzi Perito Tecnico

Francesco Sorbilli

Cell: 320/2295990

Tel.: 080/4036244

E-Mail: [email protected]

Servizi essenziali

Dirigente UTC

protempore

Ing. Orazio Lazzaro

Cell: 320/2295990

Tel.: 080/4321200; Fax: 080/4325706; E-Mail:

[email protected]

Perito Tecnico

Francesco Sorbilli

Cell: 320/2295990

Tel.: 080/4036244

E-Mail: [email protected]

Strutture operative locali e

viabilità

Com.te Dott.

Giuseppe Rutigliano

Cell: 320/4330201

Tel: 080/4325340; Fax: 080/4327035; E-mail:

[email protected]

Sig. Martino Longo Cell: 320/4330225

Telecomunicazioni e

supporto informatico

Perito Tecnico

Francesco Sorbilli

Cell: 320/2295990; Tel.: 080/4036244

E-Mail: [email protected]

Sig. Martino Longo Cell: 320/4330225

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Aggiornamento Piano Protezione Civile – Alberobello (BA) 23

Assistenza alla

popolazione e scolastica

Assistente sociale

Rosalia Copertino Cell: 338/2232781

Responsabile Ufficio

Servizi Sociali

Sig. Sebastiano

Salamida

Tel.: 080/4036213; Fax: 080/4325706

Amministrativa e

finanziaria

Perito Tecnico

Francesco Sorbilli

Cell: 320/2295990

Tel.: 080/4036244

E-Mail: [email protected]

Direttore di

ragioneria

Rag. Lorenzo Pugliese

Tel.: 080/4036227; Fax: 080/4325706

E-Mail: [email protected]

Sig. Martino Longo Cell: 320/4330225

Mass media, informazione

e comunicazione

Com.te Dott.

Giuseppe Rutigliano

Cell: 320/4330201

Tel: 080/4325340; Fax: 080/4327035

E-mail:

[email protected]

Sig. Martino Longo Cell: 320/4330225

Centro Operativo Comunale (sede)

Sede Indirizzo Tel e fax Coordinate

Geografiche (WGS84)

Palazzo Municipale Piazza del Popolo, 31 Tel: 080/4321200 Lat: 40°47’01,96”

Long: 17°14’15,78”

Sede C.O.C.

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Aggiornamento Piano Protezione Civile – Alberobello (BA) 24

Presidio Operativo Comunale - P.O. (composizione)

Ruolo e nominativo Telefono E-mail

Avv. Michele Maria Longo

(Sindaco) Tel: 080/4036235 [email protected]

Referente: Perito Tecnico

Sig. Francesco Sorbilli

(Ufficio LLPP)

Cell: 320/2295990

Tel.: 080/4036244 [email protected]

Dirigente UTC protempore

Ing. Orazio Lazzaro

Cell: 320/2295990

Tel.: 080/4321200;

Fax: 080/4325706 [email protected]

Presidio Operativo Comunale (sede)

Sede Indirizzo Tel e fax Coordinate

Geografiche (WGS84)

Palazzo Municipale Piazza del Popolo, 31

Tel: 080/4321200 Lat: 40°47’01,96”

Long: 17°14’15,78”

Sede P.O.

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Aggiornamento Piano Protezione Civile – Alberobello (BA) 25

Presidio Territoriale Comunale (strutture e persone che ne possono fare parte)

Struttura e referente Contatto Compiti e Funzioni

Perito Tecnico

Sig. Francesco Sorbilli

(Ufficio LLPP)

Cell: 320/2295990

Tel.: 080/4036244

E-Mail: [email protected]

- Controllo punti critici

- Controllo delle aree

soggette a rischio

- Controllo

dell’agibilità delle vie

di fuga

- Controllo della

funzionalità delle

aree di emergenza

Com.te Dott. Giuseppe

Rutigliano (Polizia Locale)

Cell: 320/4330201

Tel: 080/4325340; Fax: 080/4327035

E-mail:

[email protected]

Sig. Giuseppe Salamida

(Volontariato)

Cell: 320/6931770

Tel. e Fax: 080/4322123

E-mail: [email protected]

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Aggiornamento Piano Protezione Civile – Alberobello (BA) 26

LE FUNZIONI DI SUPPORTO DEL C.O.C.

Nelle pagine che seguono, sono menzionate le schede relative a obiettivi e attività di base delle funzioni di

supporto individuate in questo piano comunale di protezione civile.

L’elenco sotto riportato rappresenta la composizione del C.O.C., che viene attivato dal Sindaco con le

funzioni ritenute necessarie per la gestione dell’evento, cosi come specificato nelle procedure di

attivazione.

Le funzioni di supporto sono attivabili in caso di necessità, con specifici ambiti di competenza individuati in

questo piano, e operano a supporto dell’Autorità Locale di Protezione Civile, ovvero il Sindaco.

Schede di funzione presenti:

FUNZIONE 1

SEGRETERIA DI CORDINAMENTO

FUNZIONE 2

TECNICA, PIANIFICAZIONE E CENSIMENTO DANNI

FUNZIONE 3

SANITA’ E VETERINARIA

FUNZIONE 4

VOLONTARIATO

FUNZIONE 5

MATERIALI E MEZZI

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Aggiornamento Piano Protezione Civile – Alberobello (BA) 27

FUNZIONE 6

SERVIZI ESSENZIALI

FUNZIONE 7

STRUTTURE OPERATIVE LOCALI E VIABILITA’

FUNZIONE 8

TELECOMUNICAZIONI E SUPPORTO INFORMATICO

FUNZIONE 9

ASSISTENZA ALLA POPOLAZIONE E SCOLASTICA

FUNZIONE 10

AMMINISTRATIVA E FINANZIARIA

FUNZIONE 11

MASS MEDIA, INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE

In caso di necessità, il Sindaco può attivare, con apposita ordinanza, il C.O.C., predisponendo anche l’ordine

di servizio per il personale assegnato alle varie funzioni di supporto (reperibile anche esternamente al

personale comunale).

Gli atti di cui sopra vengono predisposti dalla segreteria di coordinamento, quando attivata, e sottoposti

alla firma del Sindaco.

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Aggiornamento Piano Protezione Civile – Alberobello (BA) 28

Per quanto riguarda le attività delle funzioni di supporto, oltre alle indicazioni contenute nelle schede, si fa

riferimento a quanto segue:

• I singoli referenti di funzione mantengono aggiornato il piano di protezione civile attraverso la

quotidiana attività lavorativa, con particolare attenzione all’aggiornamento dei dati di competenza,

facendo sì che gli stessi siano immediatamente disponibili in caso di necessità.

• I vari referenti di funzione, in caso di emergenza, partendo dagli schemi delle attività di base inseriti

in questo piano, effettuano ogni azione mirata al raggiungimento degli obiettivi della loro funzione,

in costante contatto con il Sindaco e con il coordinamento del C.O.C..

• Il coordinatore del C.O.C. si avvale della segreteria di coordinamento per garantire che le varie

funzioni di supporto agiscano in modo sinergico e che il flusso comunicativo tra le stesse e il

coordinamento sia costante. Questa struttura di coordinamento (coordinatore e segreteria) tiene i

rapporti con le strutture sovraordinate al C.O.C. (Struttura regionale, C.O.M. e/o Di.Coma.C.).

• La segreteria di coordinamento, in caso di attivazione del C.O.C., provvede a convocare periodiche

riunioni dei referenti delle funzioni di supporto, al fine di definire una linea univoca nell’attività di

gestione dell’emergenza, anche sulla base delle indicazioni provenienti dal territorio e/o dalle

strutture sovraordinate.

Ogni funzione di supporto, all’interno del proprio ambito di competenza, ha la libertà di organizzarsi nel

modo più coerente con le attività da svolgere e con le disposizioni eventualmente emanate dalle strutture

sovraordinate (Struttura regionale, C.O.M. e/o Di.Coma.C.).

In assenza di disposizioni specifiche, i referenti delle funzioni si attengono agli obiettivi previsti nelle

schede, alle necessità emerse dal territorio e alle indicazioni del Sindaco e al coordinamento del C.O.C..

Durante eventi reali o esercitazioni si deve, in ogni caso, tener conto dei seguenti punti fondamentali:

1. Mantenere un costante scambio di informazioni con la segreteria di coordinamento, utilizzando i

moduli allegati al piano o eventualmente prodotti durante l’evento;

2. Attenersi alle competenze assegnate alle singole funzioni di supporto, se attivate. Altrimenti, fare

riferimento al coordinamento. (es.: necessità di linee telefoniche – funzione telecomunicazioni,

necessità di acquisto materiali – funzione materiali e mezzi, preparazione di comunicati stampa –

mass media, informazione e comunicazione …).

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Aggiornamento Piano Protezione Civile – Alberobello (BA) 29

Funzione 1

SEGRETERIA DI COORDINAMENTO

Obiettivi

La segreteria di coordinamento del C.O.C. è l’Ufficio centrale che

garantisce l’ottimizzazione e la direzione coordinata del lavoro di tutte le

funzioni. Dipende direttamente dal Sindaco e lo supporta in tutta la sua

attività. Per provvedere a mantenere un costante controllo sulle attività in

essere, tutte le comunicazioni in uscita dal C.O.C vengono vistate dal

coordinamento, che ne verifica la correttezza e l’eventuale aderenza alle

disposizioni delle strutture sovraordinate (Struttura regionale, C.O.M.,

ecc..). Questo passaggio risulta necessario per consentire al Sindaco di

mantenere il controllo sugli impegni di spesa e sugli atti amministrativi

prodotti.

Attività fondamentali

da espletare

1. Possedere costantemente il quadro della situazione sul territorio

del Comune, in particolare:

• Numero di persone coinvolte nell’evento;

• Persone da alloggiare o assistere in altro modo;

• Quantità e tipologia di danni subiti dal territorio;

• Attività poste in essere dal sistema comunale di protezione

civile;

• Ogni altro dato utile da utilizzare per prendere decisioni

strategiche nelle sedi competenti (Regione, Centri di

coordinamento dell’emergenza …).

2. Coordinare l’attività di tutte le funzioni del Centro Operativo

Comunale, provvedendo a vistare gli atti e in particolare quelli che

prevedono impegni di spesa;

3. Gestire il protocollo generale del C.O.C.;

4. Garantire, assieme alle funzioni assistenza alla popolazione e mass

media, informazione e comunicazione, la funzionalità del front-

office per la popolazione (U.R.P.), in modo tale da fornire un

quadro organico della situazione e degli adempimenti necessari;

5. Redigere tutte le ordinanze del Sindaco necessarie alla gestione

degli eventi e al superamento dell’emergenza;

6. Mantenere i contatti con tutte le strutture sovra comunali;

7. Avere costantemente il quadro della situazione logistica dei campi

(utilizzando l’apposito allegato);

8. Mantenere i rapporti con i media (tramite la funzione mass media,

se attivata).

Impostazione

logistica

Deve poter contare su di un ufficio in grado di far lavorare almeno 3

persone e di una stanza adiacente da adibire a area riunioni. Questa

funzione di norma non accetta il pubblico se non per problematiche

specifiche: deve quindi poter ricevere garantendo la massima privacy per il

cittadino e l’assoluta riservatezza dei documenti e dei dati elaborati.

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Aggiornamento Piano Protezione Civile – Alberobello (BA) 30

Gestione della Corrispondenza

Procedure per la posta in ingresso

Tutta la corrispondenza in ingresso deve essere protocollata, verificata, assegnata alla funzione o alle

funzioni di competenza e eventualmente posta all’attenzione del Sindaco dalla segreteria di

coordinamento.

Le e-mail non vengono protocollate ma soltanto verificate e vistate dal coordinamento per il seguito di

competenza.

Dopo aver protocollato la comunicazione si provvede ad effettuarne una copia che rimane agli atti presso

l’archivio della predetta segreteria di coordinamento.

Procedure per la posta in uscita

Tutta la corrispondenza in uscita, dopo essere stata siglata dal responsabile della funzione di supporto che

l’ha elaborata, deve essere firmata dal Sindaco o dal Coordinatore del C.O.C. e protocollata prima dell’invio.

Gli atti risultanti dal concorso di più funzioni di supporto, devono uscire con un unico documento (esempio:

risposta ad un cittadino in merito a richieste che prevedono il parere delle funzioni assistenza alla

popolazione e sanità).

Per la sola funzione materiali e mezzi si procederà come segue:

1. Tutte le richieste di acquisto materiali non vengono protocollate dal coordinamento ma solo

registrate dalla funzione materiali e mezzi;

2. Tutti gli ordinativi di materiale non vengono protocollati dal coordinamento ma soltanto vistati. Gli

atti sono registrati dalla funzione materiali e mezzi.

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Aggiornamento Piano Protezione Civile – Alberobello (BA) 31

Funzione 2

TECNICA, PIANIFICAZIONE E CENSIMENTO DANNI

Obiettivi

1. Gestisce l’attività di verifica dei danni al patrimonio edilizio, con il

supporto dei tecnici eventualmente inviati dalle strutture

sovraordinate (Struttura regionale, C.O.M. o Di.Coma.C. ...).

2. Garantisce un flusso giornaliero di informazioni verso il

coordinamento del C.O.C., relativamente agli esiti delle verifiche

effettuate, agli interventi tecnici e alle necessità di supporto

esterno (n° dei tecnici necessari, strutture operative …).

3. Mantiene un quadro costantemente aggiornato in merito agli

interventi di messa in sicurezza del territorio (individuazione zone

rosse, puntellamenti, chiusura strade …) e alle demolizioni che si

rendessero necessarie.

Attività fondamentali

da espletare

Per garantire il raggiungimento degli obiettivi prefissati si fa riferimento,

compatibilmente con le possibilità del Comune, ai seguenti punti:

1. Dotarsi in fase ordinaria dei dati cartografici necessari: cartografia

del territorio cartacea e/o digitale e ogni altro strumento utile allo

scopo, ivi compresi i dispositivi tecnico/informatico (pc, plotter,

stampanti …);

2. Utilizzare e supportare l’U.R.P. come solo punto di ricezione delle

domande di verifica effettuate dai cittadini;

3. Creare una tabella riassuntiva delle richieste di verifica;

4. Coordinarsi con le squadre inviate in supporto al fine di

organizzare in modo corretto le attività di verifica, evitando doppie

verifiche o sovrapposizioni;

5. Individuare la priorità nelle verifiche da effettuare (es. uffici

pubblici, scuole, esercizi commerciali, abitazioni …) e definire le

zone rosse aggiornandole a seguito del procedere dei controlli e

delle attività di messa in sicurezza;

6. Creare un report giornaliero delle verifiche effettuate e dei relativi

esiti da trasmettere al coordinamento del C.O.C.;

7. Attuare tutto quello che dovesse essere richiesto, in termini di

procedure o attività specifiche, dalle strutture di coordinamento

sovraordinate.

Impostazione

logistica

La funzione necessita di spazi molto ampi, parte dei quali devono essere

idonei al ricevimento di un gran numero di persone, senza che questo

afflusso disturbi il lavoro dei tecnici e dei funzionari addetti alla

registrazione delle schede di censimento.

Note esplicative

Nelle attività indicate si deve porre la massima attenzione al fine di evitare le seguenti criticità:

1. Doppie verifiche a causa di errori nella ricezione delle richieste;

2. Difficoltà, per la squadra di rilevatori, nell’individuazione degli edifici da verificare;

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Aggiornamento Piano Protezione Civile – Alberobello (BA) 32

3. Mancata trasmissione dei dati al coordinamento del C.O.C.;

La funzione deve mantenere contatti costanti non solo con il Coordinamento del C.O.C. ma anche con

l’U.R.P. (sportello unico per il cittadino), al quale fornisce la modulistica, le informazioni e le procedure per

consentire ai cittadini di redigere le domande necessarie alle verifiche.

E’ utile ricordare che dai dati provenienti dall’attività di verifica dei danni all’edificato dipendono le seguenti

azioni:

1. Emissione delle ordinanze (inagibilità, perimetrazione delle zone rosse …);

2. Erogazione dei contributi di autonoma sistemazione;

3. Individuazione del numero di alloggi provvisori da costruire (Moduli Abitativi Provvisori – MAP) e

delle aree per la loro realizzazione;

4. Individuazione degli interventi necessari alla ripresa delle attività economiche e produttive, ivi

compresa l’attività di identificazione dei terreni da adibire ad aree per i servizi e gli esercizi

commerciali provvisori;

5. Individuazione delle necessità per la ripresa delle attività scolastiche e l’installazione degli eventuali

Moduli Uso Scolastico Provvisori (MUSP).;

6. Individuazione delle necessità per la riattivazione delle strutture religiose adibite al culto, anche

mediante l’installazione di moduli provvisori;

7. Organizzazione di ogni attività tesa al ripristino dell’edificato o alla sua ricostruzione (puntellamenti,

demolizioni …).

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Aggiornamento Piano Protezione Civile – Alberobello (BA) 33

Funzione 3

SANITA’ E VETERINARIA

Obiettivi

1. Garantisce il raccordo con le strutture sanitarie regionali, il sistema

118 e la funzione di supporto omologa dell’eventuale C.O.M. di

riferimento, se attivato.

2. Garantisce ogni azione tesa al mantenimento di adeguati standard

igienico-sanitari nei campi di accoglienza.

3. Coordina ogni forma di intervento sanitario e psico-sociale nel

territorio di competenza, assicurando l’utilizzo di uno standard

unico e di un costante flusso di informazioni.

Attività fondamentali

da espletare

Nell’ambito delle attività previste per la funzione sanità si deve porre

particolare attenzione ai seguenti punti:

1. Garantire il flusso di informazioni verso la centrale 118 o verso

l’omologa funzione sanità del C.O.M. (o Struttura regionale) per le

esigenze di soccorso alla popolazione, di evacuazione di strutture

ospedaliere o di qualunque tipo di residenza assistita (RA, RSA …);

2. Si tiene in contatto con le famiglie dei disabili non

autosufficienti e/o persone bisognose di assistenza, da

trasferire fuori delle aree a rischio, mettendo a loro

disposizione dei volontari per gli eventuali preparativi;

3. Garantire il monitoraggio sanitario (epidemiologico) sulle aree di

accoglienza e comunque sulla popolazione evacuata;

4. Mantenere un costante controllo sul territorio ed eventualmente

far emanare disposizioni al Sindaco in merito alla zooprofilassi e

alla gestione degli animali domestici nelle aree di accoglienza;

5. Monitorare le condizioni igieniche del territorio e in particolare

delle aree di protezione civile (situazione dei R.S.U., presenza di

derrate alimentari scadute o deteriorate, presenza di rifiuti

speciali, attività di disinfezione/disinfestazione …);

6. Gestire le pratiche riguardanti richieste di assistenza particolare

per cittadini con problematiche sanitarie (dalla tipologia di alloggio

fornito alle eventuali terapie specifiche), insieme alla funzione

assistenza alla popolazione;

7. Raccordarsi per la corretta gestione dei servizi mensa e per la

costante vigilanza sugli stessi;

8. Controllare la situazione relativa agli scarichi fognari delle aree di

accoglienza, richiedendo eventuali specifiche analisi;

9. Attuare quanto stabilito dalle strutture/uffici sovraordinati.

Impostazione

logistica

La funzione deve mantenere stretti contatti con i referenti delle aree di

accoglienza e deve poter ricevere il pubblico per l’acquisizione di pratiche

relative alle richieste di assistenza per problematiche sanitarie.

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Aggiornamento Piano Protezione Civile – Alberobello (BA) 34

Funzione 4

VOLONTARIATO

Obiettivi

L’obiettivo prioritario di questa funzione è garantire la presenza del

volontariato, la sua efficienza operativa e il disbrigo delle pratiche previste.

In situazione ordinaria, la struttura alla quale è demandata la gestione

della funzione volontariato si fa carico di promuovere ogni azione utile al

mantenimento dell’efficienza dei gruppi locali tramite l’organizzazione di

esercitazioni, di incontri formativi e l’adesione a progetti per

l’implementazione delle dotazioni di mezzi e materiali.

L’obiettivo principale è comunque quello di armonizzare le attività del

volontariato con le esigenze di pianificazione e gestione delle emergenze

comunali.

Attività fondamentali

da espletare

1. Gestire le pratiche amministrative necessarie all’attivazione del

personale volontario impiegato;

2. Provvedere a richiedere, alle strutture sovraordinate, il concorso di

altro personale volontariato eventualmente necessario per la

gestione della situazione in essere;

3. Coordinare le risorse del volontariato operanti all’interno del

territorio del Comune;

4. Promuovere e vigilare sulla sicurezza nelle attività del personale

volontario (turnazione regolare del personale, utilizzo di idonei

dpi: divise, scarpe, guanti da lavoro, caschi …);

5. Gestire la banca dati del personale impiegato giornalmente;

6. Dare corso alle pratiche amministrative previste (rilascio

attestazioni di presenza, richieste di attivazione alla Regione …).

Impostazione

logistica

Benché non abbia contatti diretti con la popolazione, questa funzione

deve interfacciarsi con il personale volontario eventualmente presente in

campo; necessita di uno spazio con accesso diretto per evitare di

interferire con le attività delle altre funzioni.

Note esplicative

Per la gestione del censimento del personale operante nel territorio del Comune si fa riferimento alle

disposizioni della Regione.

I dati che devono essere censiti:

1. Numero dei volontari presenti e dati personali;

2. Associazioni di appartenenza;

3. Data di arrivo e di partenza del personale;

4. Campo nel quale è dislocato il personale;

5. Nominativi dei responsabili delle associazioni presenti;

6. Mezzi a disposizione delle associazioni presenti.

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Aggiornamento Piano Protezione Civile – Alberobello (BA) 35

Funzione 5

LOGISTICA - MATERIALI E MEZZI

Obiettivi

1. Mantiene aggiornato il censimento dei materiali e dei mezzi

appartenenti al Comune, al volontariato o ai privati, previsti nel

Piano di Protezione Civile;

2. Aggiorna il dato relativo alle aziende che possono fornire materiali

e servizi utili per la gestione delle emergenze, avendo cura di

distinguere tra i fornitori abituali o convenzionati con

l’Amministrazione e quelli utilizzabili comunque in caso di

emergenza.

3. Durante gli eventi aggiorna il dato relativo ai materiali assistenziali

forniti dalla Regione o dallo Stato e quelli acquistati dal Comune,

allo scopo anche di organizzarne il recupero al termine delle

esigenze e per la rendicontazione delle spese.

Attività fondamentali

da espletare

In fase ordinaria

1. Censimento mezzi e materiali di proprietà dell’Amministrazione

comunale;

2. Censimento mezzi e materiali appartenenti alle associazioni di

volontariato che sono inserite nel piano;

3. Censimento mezzi e materiali appartenenti alle aziende private

locali;

4. Censimento delle aziende impiegabili in caso di emergenza per la

fornitura di beni o servizi;

In emergenza

1. Mantenere aggiornato il dato dei materiali assistenziali distribuiti

sul territorio e di quelli acquistati (luogo d’impiego, referente a cui

è affidato il materiale, congruità delle forniture …);

2. Garantire i rifornimenti e i servizi tecnici necessari alle esigenze

dell’emergenza (pasti, attrezzature, mezzi, interventi tecnici,

dotazione di materiali di prima assistenza);

3. Gestire le procedure per gli acquisti, le richieste di forniture dai

magazzini attivati per l’emergenza, le forniture di carburante;

4. Gestire il magazzino di stoccaggio degli aiuti per tutto il territorio

del C.O.C.;

5. Supportare il recupero dei materiali di prima assistenza regionali o

statali forniti per l’emergenza, anche mediante l’attivazione e la

gestione di un magazzino in loco (seguendo le indicazioni fornite

dalle strutture di coordinamento sovraordinate);

6. Mantenere un flusso di comunicazione costante con il

Coordinamento del C.O.C., il quale dovrà vistare tutti gli atti in

uscita e, in particolare, quelli relativi agli acquisti.

Impostazione

logistica

La funzione deve mantenere stretti contatti con tutte le funzioni di

supporto e deve poter ricevere il personale che gestisce le aree di

accoglienza; necessita di un ampio spazio e di un eventuale accesso

esterno per i referenti delle aree.

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Aggiornamento Piano Protezione Civile – Alberobello (BA) 36

Note esplicative

Censimento dei materiali assistenziali utilizzati per l’allestimento dei campi

Nel territorio comunale sono distribuiti, in caso di necessità, numerosi materiali per l’allestimento delle

tendopoli e l’assistenza alla popolazione (tende, letti, stufe, generatori, container, tende sociali, moduli

bagno, frigoriferi ….).

Tali materiali, di proprietà della Regione o dello Stato, devono essere presi in carico ufficialmente dal C.O.C.

e se ne deve conoscere dettagliatamente la consistenza e l’ubicazione; al fine di agevolare le operazioni di

recupero e la conseguente riduzione delle spese collegate alla gestione dell’emergenza.

Per l’attività di recupero è necessario conoscerne la distribuzione così da poter rispondere

dettagliatamente alle varie disposizioni impartite sull’argomento dalle strutture di coordinamento

sovraordinate.

Essendo molto difficile procedere ad una presa in carico dei materiali, mediante gestione delle bolle di

consegna, in particolare nelle prime ore dell’emergenza, si deve procedere ad un censimento accurato non

appena i campi sono allestiti.

Tutti i dati raccolti sui materiali presenti sul territorio devono essere trasmessi immediatamente al

coordinamento del C.O.C.. Per questa attività si fa riferimento alla Regione per ogni dettaglio sulle tipologie

dei materiali e sulle modalità di censimento degli stessi.

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Aggiornamento Piano Protezione Civile – Alberobello (BA) 37

Funzione 6

SERVIZI ESSENZIALI

Obiettivi

La funzione serve a soddisfare i bisogni relativi alle forniture idriche,

elettriche, di gas e agli allacci alla rete fognaria nel territorio comunale.

L’attività preposta comprende la verifica, con i relativi enti gestori, della

messa in sicurezza delle reti, l'allaccio delle nuove utenze provvisorie per

l'emergenza e l’informazione alla popolazione evacuata sulle procedure di

voltura, nuovi allacci, disattivazione delle utenze e riallacci delle utenze

precedentemente disattivate.

Attività fondamentali

da espletare

1. Verificare, anche in base a quanto previsto nel piano comunale, le

necessità di attivazione di utenze idriche ed elettriche per le

strutture emergenziali (tendopoli, centri di accoglienza, C.O.C.,

aree per soccorritori …) provvedendo a:

• Inoltrare ai gestori dei servizi le richieste di allaccio, voltura o

potenziamento;

• Creare un report contenente tutti i dati delle richieste, il

numero cliente, il luogo dell'allaccio e l'uso per cui è stato

richiesto.

2. Garantire le forniture di gas per le esigenze dei campi (mense,

riscaldamento, acqua …). Per questa necessità si possono

prevedere contratti di noleggio con aziende che forniscono

cisterne di gas (interrabili e non) e che provvedono al loro allaccio

secondo le vigenti norme di sicurezza. Tali aziende, per contratto,

devono provvedere alla messa in opera, al rifornimento, alla

manutenzione e al ritiro dell'impianto.

3. Provvedere all'allaccio in fognatura pubblica di tutte le aree di

accoglienza, qualora ne fossero sprovviste. In caso di necessità di

scarico nei corsi d'acqua o a dispersione, si provvede a richiedere

l'analisi delle acque reflue.

4. Verificare, presso le omologhe funzioni di supporto delle strutture

di comando sovraordinate, quanto è stato posto in essere circa la

messa in sicurezza delle reti dei servizi essenziali (elettrici, idrici,

gas).

Impostazione

logistica

La funzione deve mantenere stretti contatti con le aree di accoglienza e

con le varie funzioni di supporto, di norma non è aperta al pubblico.

Note esplicative

Per quanto riguarda l'intestazione delle utenze dei servizi essenziali:

1. Le nuove utenze per le strutture emergenziali ricadenti e operanti nel territorio del Comune (C.O.C.,

campi soccorritori, tendopoli …) vengono intestate direttamente al Comune e contabilizzate come

spese per la gestione dell'emergenza.

2. Se nelle strutture di cui al punto 1 sono già presenti delle utenze, le stesse devono essere volturate

al Comune o sospese e sostitute con nuove utenze sempre intestate al Comune. Per la scelta della

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Aggiornamento Piano Protezione Civile – Alberobello (BA) 38

voltura delle utenze si deve valutare anche il tempo di utilizzo della stessa; in caso di eventi di breve

durata, inferiore a due mesi, si valuta anche l’uso delle utenze non volturate e il conseguente

rimborso all’intestatario

Le utenze dei campi autonomi riconosciuti dal Comune o individuati in questo piano, sono attivate o

volturate a nome del Comune per il tempo che si renda necessario.

Funzione 7

STRUTTURE OPERATIVE LOCALI E VIABILITA’

Obiettivi

Ottemperare a tutto quanto necessario per la gestione, la messa in

sicurezza della viabilità e l’apertura di itinerari alternativi.

Cooperare con le strutture operative (D.Lgs. 225/92 art. 11) inviate sul

territorio e interfacciarsi, per ogni necessità, con l’omologa funzione del

C.O.M. di riferimento o, se non attivato, con la struttura regionale.

Attività fondamentali

da espletare

Al fine di raggiungere gli obiettivi prefissati, questa funzione deve:

1. Coordinare le strutture operative locali con particolare riferimento

alla gestione della viabilità.

2. Produrre le ordinanze da sottoporre al coordinamento del C.O.C.,

relative alla viabilità (chiusura strade, itinerari alternativi …).

3. Interfacciarsi con le funzioni omologhe delle strutture

sovraordinate, o con la Regione, per coordinare gli interventi

tecnici, di controllo del territorio e gestione della viabilità, che si

dovessero rendere necessari.

4. Interfacciarsi con le strutture operative non comunali che

dovessero essere inviate dalla struttura regionale nel territorio

(Vigili del Fuoco, Forze dell'Ordine, Croce Rossa Italiana …).

5. Creare un report aggiornato sulle strutture operative, comunali e

non, operanti nel territorio.

Impostazione

logistica

La funzione è il punto di riferimento delle Forze dell’Ordine, dei Vigili del

Fuoco e di tutti i soggetti comunali e non che afferiscono al settore della

sicurezza e degli interventi tecnici. Non ha, di norma, contatto con il

pubblico e deve poter essere sistemata in un luogo che garantisca un

minimo di privacy.

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Aggiornamento Piano Protezione Civile – Alberobello (BA) 39

Funzione 8

TELECOMUNICAZIONI E SUPPORTO INFORMATICO

Obiettivi

1. Garantire la capacità di comunicazione tramite rete fissa, mobile

ed internet sia alle strutture di comando (C.O.C., Magazzino

centrale …) sia alle aree di accoglienza e dei soccorritori.

2. Gestire le esigenze di supporti informatici per le attività della

struttura di comando e fornire supporto per la medesima

necessità presso le aree di accoglienza.

Attività fondamentali

da espletare

Al fine di raggiungere gli obiettivi previsti per la funzione bisogna:

1. Avere almeno una linea per il telefono e una per il fax per l’attività

del C.O.C., valutandone ogni ulteriore esigenza;

2. Avere 1 o più linee telefoniche/fax nelle aree accoglienza;

3. Garantire la connessione adsl Wi-Fi per il C.O.C. e la connessione

adsl non Wi-Fi per le segreterie dei campi;

4. Valutare la copertura telefonica cellulare;

5. Creare un report di tutte le richieste effettuate per linee

telefoniche e adsl, della loro ubicazione e dell'utilizzo previsto;

6. Offrire il supporto necessario ai radioamatori eventualmente

inviati in loco;

7. Garantire la dotazione di computer, stampanti e fotocopiatrici per

le esigenze del C.O.C. e/o per le aree di accoglienza.

Impostazione

logistica

Questa funzione non ha contatti diretti con il pubblico e, occupandosi

esclusivamente di comunicazioni radio, telefoniche ed internet, non

necessità di grandi spazi. La postazione radio deve essere in un luogo

idoneo che non disturbi le altre funzioni di supporto.

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Aggiornamento Piano Protezione Civile – Alberobello (BA) 40

Funzione 9

ASSISTENZA ALLA POPOLAZIONE E SCOLASTICA

Obiettivi

Gli obiettivi prioritari della funzione di supporto sono i seguenti:

1. Supportare la popolazione durante il ricovero nelle aree di

accoglienza e facilitare l’eventuale altra sistemazione alloggiativa;

2. Monitorare le situazioni di fragilità sociale e sanitaria;

3. Supportare la ripresa delle attività scolastiche;

4. Organizzare, in accordo con le funzioni segreteria di

coordinamento e mass media, informazione e comunicazione, un

punto informazioni per la popolazione (U.R.P.);

5. Gestire le pratiche per l'eventuale assegnazione di contributi per le

autonome sistemazioni della popolazione;

6. Tale funzione deve offrire un supporto a 360° per la popolazione,

anche garantendo la massima informazione.

Attività fondamentali

da espletare

Per il raggiungimento degli obiettivi previsti si possono seguire i seguenti

punti orientativi:

1. Censire puntualmente la popolazione ospitata nelle aree di

accoglienza;

2. Verificare i dati raccolti dai censimenti con i dati dell'anagrafe

comunale;

3. Interfacciarsi con il servizio di assistenza sociale del Comune, con

la funzione sanità o con l'ASL e con gli eventuali gruppi di psicologi

presenti sul territorio, a fine di acquisire i dati sulle situazioni di

criticità sociale e sanitaria presenti nella popolazione;

4. Interfacciarsi con le direzioni scolastiche per valutare le necessità

logistiche per il ripristino delle attività;

5. Garantire, appena possibile, l'apertura di uno sportello di

informazione alla popolazione in grado di diventare il canale di

comunicazione preferenziale con i cittadini.

Impostazione

logistica

La funzione deve avere contatto diretto con il pubblico, pertanto deve

essere dislocata in modo tale da consentire l’ingresso dei cittadini senza

creare disagio alle attività delle altre funzioni di supporto.

Note esplicative

Il ruolo della funzione è fondamentale per il rapporto con la popolazione e, in virtù degli ambiti operativi

assegnati, richiede un costante coordinamento con le altre funzioni di supporto del C.O.C. e con strutture

esterne quali: servizio sanitario regionale, direzione scolastica, servizi sociali, ASL, Croce Rossa Italiana,

associazioni o gruppi per il supporto psicologico in emergenza…

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Aggiornamento Piano Protezione Civile – Alberobello (BA) 41

Funzione 10

AMMINISTRATIVA E FINANZIARIA

Obiettivi

1. Garantire la correttezza di tutte le pratiche amministrative

connesse con la gestione dell'emergenza e la corretta esecuzione

di contratti, forniture e pagamenti;

2. Mantenere uno storico dettagliato di tutte le attività contabili e

amministrative effettuate durante il periodo di apertura del C.O.C.

Attività fondamentali

da espletare

1. Accensione delle coperture assicurative per le aree di accoglienza

e per il personale civile che collabora nella gestione dei campi;

2. Gestione delle eventuali richieste di risarcimento per infortuni;

3. Avvio al pagamento e rendicontazione delle spese a seguito degli

ordini di acquisto;

4. Gestione dei pagamenti delle utenze telefoniche, elettriche e

idriche intestate al Comune per le necessità connesse con

l'emergenza;

5. Inventario dei beni durevoli acquisiti o acquistati per la gestione

dell'emergenza;

6. Mantenimento dei rapporti con gli altri comuni per la gestione e

l’integrazione delle risorse comprensoriali;

7. Valutazione delle spese e amministrazione dei contratti di

fornitura in relazione alle necessità (es. contrattualizzazione dei

servizi manutentivi delle aree, del servizio di catering, forniture di

gas e di ogni altro servizio esterno che si rendesse necessario per

la gestione dell’emergenza o per il ritorno alla normalità);

8. Creazione di uno storico con l’elencazione delle attività contabili e

amministrative del periodo di apertura del C.O.C., contenente il

dettaglio delle richieste, delle fatture e delle bolle firmate per

attestare le congruità della fornitura.

Impostazione

logistica

Di norma non ha contatti diretti con la popolazione e deve poter operare

assistendo tutte le funzioni di supporto nelle pratiche specifiche.

Note esplicative

Elenco delle tipologie dei servizi attivabili tramite contratto di fornitura

In caso di evento si potrà prevedere di affidare alcuni servizi ad aziende esterne al fine di garantirne la

funzionalità e agevolare una prima ripresa dell’economia locale.

In base a questa premessa si potrà prendere in considerazione la possibilità di stipulare contratti per la

fornitura almeno dei seguenti servizi:

1. Manutenzione ordinaria e straordinaria delle aree di accoglienza, nello specifico:

• Allacci in fognatura;

• Installazione e gestione cisterne per il gas delle cucine e/o per la fornitura di acqua calda;

• Sistemi idraulici di bagni e cucine;

• Impiantistica elettrica;

2. Gestione ordinaria delle aree di accoglienza:

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Aggiornamento Piano Protezione Civile – Alberobello (BA) 42

• Fornitura di pasti in catering;

• Fornitura alimenti freschi;

• Pulizia e disinfezione bagni;

• Disinfezione e disinfestazione aree di accoglienza;

• Pulitura della vegetazione sul perimetro delle aree di accoglienza.

La lista è puramente indicativa e non vincola all’attivazione dei contratti. Potranno inoltre rendersi

necessarie altre tipologie di servizi in relazione all’evento verificatosi.

Indicazioni sulle procedure per l'acquisto dei materiali

Come specificato in altre sezioni del piano, le procedure per l’acquisto dei materiali sono effettuate dalla

funzione materiali e mezzi, la quale gestisce le richieste, produce gli ordinativi e raccoglie le bolle di

consegna.

La funzione materiali e mezzi, verificata la congruità della fornitura, trasferisce la pratica in originale

(mantenendone una copia) alla funzione amministrativa, la quale provvede a:

1. Verificare che la documentazione contenga i seguenti allegati:

• Richiesta contenente il nominativo del richiedente, la struttura per la quale viene fatta la

richiesta (campo, mensa, struttura operativa …), la motivazione della richiesta, il timbro e la

firma della funzione di supporto e il visto del coordinamento;

• La bolla di consegna firmata dal ricevente per attestazione della congruità della fornitura;

• La fattura intestata al Comune (o scontrino ove non prevista la ricezione fattura).

2. Avviare la pratica di liquidazione;

3. Mantenere uno storico delle spese divise per tipologia (alimentari, servizi, materiali elettrici….)

anche seguendo le disposizioni delle strutture sovraordinate, al fine di procedere in modo corretto

alla rendicontazione delle spese sostenute per l’emergenza.

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Aggiornamento Piano Protezione Civile – Alberobello (BA) 43

Funzione 11

MASS MEDIA, INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE

Obiettivi

Questa funzione ha i seguenti macro obiettivi:

1. Mantenere i rapporti con i media;

2. Informare la popolazione e far conoscere le attività che si stanno

svolgendo;

3. Realizzare campagne comunicative.

Attività fondamentali

da espletare

Deve tenere strettissimi contatti con il Sindaco e con il Coordinamento del

C.O.C., al fine di possedere un quadro chiaro della situazione, delle attività

in corso e della strategia comunicativa impostata dal Sindaco.

Nello specifico la funzione Mass media e Informazione deve organizzare

almeno le seguenti attività:

Situazione ordinaria:

1) Organizzare campagne informative per la popolazione sulle

tematiche della protezione civile;

2) Curare specifiche rassegne stampa;

3) Informare i media circa attività e iniziative inerenti la protezione

civile svolte dal Comune.

Emergenza (fase del primo intervento e del soccorso):

1) Emettere comunicati stampa per fornire informazioni urgenti sulla

situazione e sulle disposizioni del Comune per la sicurezza dei

cittadini;

2) Organizzare conferenze stampa con i rappresentanti dei media;

Emergenza (fase di assestamento e organizzazione):

1) Gestire tutti i rapporti con i media (conferenze stampa giornaliere,

interviste, accreditamenti ...);

2) Differenziare i canali di informazione per la popolazione:

comunicati attraverso i media, sms, pagine web, eventuali

pubblicazioni...;

3) Valutare la necessità ed eventualmente organizzare, in

collaborazione con le funzioni segreteria di coordinamento e

assistenza alla popolazione, uno sportello unico per i rapporti con

il cittadino (URP), che sia in grado anche di fornire assistenza per la

compilazione di tutte le pratiche.

Impostazione

logistica

I locali della funzione non sono accessibili al pubblico e si deve individuare

uno spazio nel quale organizzare conferenze stampa. L'eventuale necessità

dello sportello per il cittadino dipende dalla situazione in essere (numero

di persone coinvolte, durata dell'emergenza, ecc ...).

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Aggiornamento Piano Protezione Civile – Alberobello (BA) 44

LE AREE DI PROTEZIONE CIVILE

Introduzione

Questo modello prevede la seguente divisione in tipologie di aree:

TIPO AREA DESCRIZIONE AREA SIMBOLOGIA

Aree di Attesa

Luoghi dove la popolazione si può

radunare a seguito di un evento,

autonomamente o in base alle

disposizioni del Sindaco.

Aree di accoglienza

Strutture coperte, pubbliche o

private, che possono ospitare

eventuali persone evacuate

(palestre, palazzetti, scuole …).

Non confondere con alberghi,

campeggi, etc.

Aree di ammassamento

soccorritori

Spazi in grado di garantire lo

spazio necessario per la

localizzazione di mezzi e

operatori in situazioni di

emergenza.

Punto Medico Avanzato Luogo idoneo ad accogliere un

centro medico avanzato.

Benché le aree individuate in questo piano garantiscano gli spazi necessari ad ospitare la popolazione del

Comune, si dovrà comunque tenere conto che la dinamicità degli eventi, e la difficoltà nel prevedere le

precise necessità in termini di alloggio, potrebbero obbligare la struttura comunale ad effettuare

aggiustamenti in corso d’opera.

AREE DI ATTESA

Le Aree di Attesa sono luoghi in cui viene garantita la prima assistenza alla popolazione e in cui quest’ultima

deve convergere in caso di evento che ne metta a rischio la sicurezza. Per le aree di attesa si possono

utilizzare piazze, slarghi, parcheggi, spazi pubblici o privati ritenuti idonei e non soggetti a rischio (frane,

alluvioni, crollo di strutture attigue, etc..), raggiungibili attraverso un percorso sicuro possibilmente

pedonale e segnalato sulla cartografia. Il numero delle aree da scegliere è funzione della capacità ricettiva

degli spazi disponibili e del numero degli abitanti. In tali aree la popolazione riceverà le prime informazioni

sull'evento e i primi generi di conforto, in attesa dell'allestimento delle aree di ricovero. Le Aree di Attesa

della popolazione saranno utilizzate per un periodo di tempo compreso tra poche ore e qualche giorno. Le

aree di attesa nel Comune di Alberobello sono raggiungibili da mezzi mobili per l’eventuale trasporto di

persone con disabilità.

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Aggiornamento Piano Protezione Civile – Alberobello (BA) 45

ELENCO AREE DI ATTESA PER LA POPOLAZIONE

DENOMINAZIONE

AREA DI ATTESA UBICAZIONE

COORDINATE

GEOGRAFICHE (WGS84) RICETTIVITA’

01 Parcheggio via F. Bini Lat: 40°48’02,56”

Long: 17°15’37,64” 1180 mq

02 Parcheggio del Cimitero Comunale Lat: 40°47’37,09”

Long: 17°14’23,14” 470 mq

03 Parcheggio SS172 Km30 Lat: 40°49’00,02”

Long: 17°13’03,76” 6000 mq

04 Parcheggio via Vaccari Lat: 40°47’08,01”

Long: 17°13’47,27” 620 mq

05 Parcheggio ZI, SP78 Lat: 40°46’27,62”

Long: 17°12’59,47” 1520 mq

06 Parcheggio vicino palazzetto dello sport Lat: 40°46’48,07”

Long: 17°14’46,53” 850 mq

Localizzazione aree di attesa

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Aggiornamento Piano Protezione Civile – Alberobello (BA) 46

AREE DI ACCOGLIENZA

Le Aree di Accoglienza o di Ricovero sono i luoghi in grado di accogliere la popolazione ed assisterla nelle

fasi di allontanamento dalle proprie abitazioni in seguito ad un evento critico. Queste devono avere

dimensioni sufficienti per accogliere almeno una tendopoli. Si devono individuare aree non soggette a

rischio (di inondazioni, di frane, di crollo di ammassi rocciosi, di incendio etc..), ubicate nelle vicinanze di

risorse idriche, elettriche e ricettive per lo smaltimento di acque reflue.

Le aree di accoglienza devono essere poste in prossimità di un nodo viario o comunque devono essere

facilmente raggiungibili anche da mezzi di grande dimensione. E’ preferibile che le aree abbiano nelle

immediate adiacenze spazi liberi ed idonei per un eventuale ampliamento. Le aree individuate per il

ricovero della popolazione possono essere dotate di attrezzature ed impianti di interesse pubblico per la

realizzazione e lo svolgimento, in condizioni di "non emergenza", di attività fieristiche, concertistiche,

circensi, sportive etc.. Le Aree di Ricovero della Popolazione sono utilizzate per un periodo di tempo

compreso tra pochi mesi e qualche anno. Le aree di accoglienza vengono adeguate per l’accoglienza di

persone diversamente abili.

Non sempre le situazioni critiche, classificabili nell’ambito delle competenze della protezione civile,

necessitano dell’attivazione di vere e proprie tendopoli; spesso si verificano micro eventi o situazioni tali

che per la loro durata non richiedono l’allestimento di aree di accoglienza propriamente dette (tende,

cucine da campo …).

Per tali motivi, la popolazione può essere ospitata temporaneamente in strutture come:

1. Edifici scolastici;

2. Palestre;

3. Circoli ricreativi, centri sociali;

4. Strutture ricettive pubbliche e private (alberghi, agriturismo, B&B, ostelli, affittacamere, etc.).

L’utilizzo di queste strutture dipende dai seguenti parametri:

• Numero di persone da evacuare;

• Previsione temporale del periodo di evacuazione;

• Condizioni fisico – cliniche delle persone evacuate;

• Evento per il quale viene disposta l’evacuazione.

In particolare, l’ultimo punto, ci fornisce indicazioni sull’ubicazione delle strutture da scegliere in relazione

alla distanza dall’evento verificatosi.

L’uso di tali strutture è subordinato alla seguente procedura di massima:

• Attivazione della catena di comando comunale prevista da questo piano;

• Valutazione dell’evento in essere e acquisizione di informazioni dai Vigili del Fuoco o da altri

soggetti competenti in relazione all’evento;

• Valutazione del numero di persone da evacuare;

• Identificazione della/e strutture da attivare;

• Predisposizione della/e strutture anche mediante eventuali ordinanze e richiesta di supporto per il

loro allestimento (brande, tavoli, altro…);

• Emissione dell’ordinanza di evacuazione;

• Attuazione dell’ordinanza fornendo il massimo supporto in termini di gestione della viabilità,

assistenza per il trasporto e informazione alla popolazione sulla situazione;

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Aggiornamento Piano Protezione Civile – Alberobello (BA) 47

• Attivazione di quanto necessario all’eventuale fornitura di pasti e di altri tipi di assistenza.

Strutture ricettive private

Le strutture ricettive private (es. alberghi, agriturismi, campeggi, appartamenti in affitto) non possono

essere considerate aree di accoglienza ma potrebbero essere utilizzate per la sistemazione della

popolazione eventualmente evacuata, previo convenzioni o accordi con la Regione e i soggetti proprietari.

L’utilizzo di tali strutture è comunque subordinato alle esigenze derivanti dal tipo di evento, alle necessità

contingenti, alla prevista durata della fase di prima emergenza o a necessità mediche delle persone

evacuate.

ELENCO AREE DI ACCOGLIENZA PER LA POPOLAZIONE

Nome struttura

Direzione Didattica Scuola

Elementare “Morea”

Indirizzo Struttura

Via D. Aligheri, 35

Coordinate Geografiche

(WGS84)

Lat: 40°47’,03,13”

Long: 17°14’08,93”

Destinazione d’uso

Attività Scolastiche

Superficie e Posti Letto

1800 mq; 250 p.l.

Energia Elettrica Gas Acqua

Si Si Si

Servizi Igienici Linee Telefoniche

Si Si

Barriere Architettoniche: No

Contatto Struttura Tel: 080/4321011

Fax: 080/4327903

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Aggiornamento Piano Protezione Civile – Alberobello (BA) 48

Nome struttura

Scuola Elementare e

Materna

Indirizzo Struttura

Via Barsento

Coordinate Geografiche

(WGS84)

Lat: 40°47’09,01”

Long: 17°13’51,36”

Destinazione d’uso

Attività Scolastiche

Superficie e Posti Letto

1300 mq; 200 p.l.

Energia Elettrica Gas Acqua

Si Si Si

Servizi Igienici Linee Telefoniche

Si Si

Barriere Architettoniche: No

Contatto Struttura Tel: 080/4325761

Nome struttura

Scuola Media “L. Tinelli”

Indirizzo Struttura

Via Montegrappa, 90

Coordinate Geografiche

(WGS84)

Lat: 40°47’20,71”

Long: 17°14’10,32”

Destinazione d’uso

Attività Scolastiche

Superficie e Posti Letto

3200 mq; 300 p.l.

Energia Elettrica Gas Acqua

Si Si Si

Servizi Igienici Linee Telefoniche

Si Si

Barriere Architettoniche: No

Contatto Struttura Tel: 080/4321031

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Aggiornamento Piano Protezione Civile – Alberobello (BA) 49

Nome struttura

Scuola Elementare e

Materna frazione Coreggia

Indirizzo Struttura

Via Angelo Turi

Coordinate Geografiche

(WGS84)

Lat: 40°48’17,85”

Long: 17°15’55,21”

Destinazione d’uso

Attività Scolastiche

Superficie e Posti Letto

700 mq; 100 p.l.

Energia Elettrica Gas Acqua

Si Si Si

Servizi Igienici Linee Telefoniche

Si Si

Barriere Architettoniche: No

Contatto Struttura Tel: 080/4324532

Nome struttura

Asilo

Indirizzo Struttura

Contrada Pudicino

Coordinate Geografiche

(WGS84)

Lat: 40°47’06,02”

Long: 17°13’47,69”

Destinazione d’uso

Attività Scolastiche

Superficie e Posti Letto

650 mq; 100 p.l.

Energia Elettrica Gas Acqua

Si Si Si

Servizi Igienici Linee Telefoniche

Si Si

Barriere Architettoniche: No

Contatto Struttura Tel: 080/4327525

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Aggiornamento Piano Protezione Civile – Alberobello (BA) 50

Nome struttura

Palazzetto dello sport

Indirizzo Struttura

Via Piccinni

Coordinate Geografiche

(WGS84)

Lat: 40°46’48,10”

Long: 17°14’44,98”

Destinazione d’uso

Attività Sportive

Superficie e Posti Letto

1200 mq; 350 p.l.

Energia Elettrica Gas Acqua

Si Si Si

Servizi Igienici Linee Telefoniche

Si No

Barriere Architettoniche: No

Nome struttura

Centro anziani

Indirizzo Struttura

Strada Zona B

Coordinate Geografiche

(WGS84)

Lat: 40°47’13,37”

Long: 17°14’47,31”

Destinazione d’uso

Centro per anziani

Superficie e Posti Letto

1100 mq; 350 p.l.

Energia Elettrica Gas Acqua

Si Si Si

Servizi Igienici Linee Telefoniche

Si Si a breve

Barriere Architettoniche: No

Servizi Aggiuntivi: Mensa, servizi per persone con

disabilità

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Aggiornamento Piano Protezione Civile – Alberobello (BA) 51

AREE DI AMMASSAMENTO SOCCORRITORI

Le Aree di Ammassamento dei soccorritori sono localizzate in siti dove mezzi e operatori di soccorso

possono sostare per il tempo necessario al superamento dell’emergenza e garantiscono un razionale

impiego dei soccorritori e delle risorse nelle zone di intervento. Le aree preposte non devono essere

soggette a rischio (dissesti idrogeologici, inondazioni, incendi, etc..), e devono essere ubicate nelle vicinanze

di risorse idriche, elettriche e ricettive per lo smaltimento di acque reflue.

Le aree di ammassamento devono essere poste in prossimità di un nodo viario o comunque devono essere

facilmente raggiungibili anche da mezzi di grandi dimensioni. Possono essere dotate di attrezzature ed

impianti di interesse pubblico per la realizzazione e lo svolgimento, in condizioni di "non emergenza", di

attività fieristiche, concertistiche, circensi, sportive etc.. Le Aree di Ammassamento dei soccorritori e risorse

sono utilizzate per un periodo di tempo compreso tra poche settimane e qualche mese.

ELENCO AREE DI AMMASSAMENTO PER I SOCCORRITORI

AREA DI

AMMASSAMENTO UBICAZIONE

COORDINATE GEOGRAFICHE

(WGS84) RICETTIVITA’

Parcheggio Palazzetto

dello Sport

Via Piccinni Lat: 40°46’49,29”

Long: 17°14’43,22”

1300 mq

Energia Elettrica Gas Acqua Servizi Igienici Linee Telefoniche

Si Si Si Si No

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Aggiornamento Piano Protezione Civile – Alberobello (BA) 52

PUNTO MEDICO AVANZATO

Luogo idoneo ad accogliere un centro medico avanzato, che assicura l’assistenza sanitaria in casi di

emergenza. Il centro deve essere localizzato in prossimità di un nodo viario o comunque deve essere

facilmente raggiungibile anche da mezzi di grandi dimensioni come le ambulanze.

PUNTO MEDICO AVANZATO

PUNTO MEDICO

AVANZATO UBICAZIONE

COORDINATE GEOGRAFICHE

(WGS84) RICETTIVITA’

Parcheggio Palazzetto

dello Sport

Via Viterbo Lat: 40°46’47,23”

Long: 17°14’43,15”

900 mq

ELENCO E DATI STRUTTURE RICETTIVE

Nome Indirizzo Disponibilità/

Categoria

Contatti

Hotel “Dei Trulli” Via Cadore, 32 4 stelle

Tel.: 080/4323555

Fax: 080/4323560

E-Mail: [email protected]

Hotel “Airone” Via Col di Lana, 30 3 stelle

Tel.: 080/4322804

Fax: 080/4322803

E-Mail: [email protected]

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Aggiornamento Piano Protezione Civile – Alberobello (BA) 53

Hotel “Cuor di

Puglia” Viale A. Viterbo, 3 3 stelle

Tel.: 080/4325595;

E-Mail: [email protected]

Hotel “Silva” Via I. Svevo, 7 3 stelle Cell.: 392/2037016

E-Mail: [email protected]

Hotel

“Lanzillotta” Piazza Ferdinando IV, 30-31 4 stelle

Tel.: 080/4321511

Fax: 080/4325355

Hotel “Le Alcove” Piazza Ferdinando IV, 7 4 stelle Tel.: 080/4323754

E-Mail: [email protected]

Hotel “Sovrano” Viale A. De Gasperi, 35 4 stelle

Tel.: 080/4321711

Fax: 080/4321427

E-Mail: [email protected]

Hotel “Olimpo” Via Sette Liberatori della

Selva, sn 4 stelle

Tel.: 080/4321678

Fax: 080/4327049

E-Mail: [email protected]

Hotel

“Ramapendula” Contrada Popoleto 3 stelle

Tel.: 080/4326069

Fax: 080/4301639

Hotel “Didi” Via Piave, 22-30 3 stelle Tel.: 080/4323432

Fax: 080/4323433

Hotel “Miniello” Via Balenzano, 10-16 3 stelle Tel./Fax: 080/4324158

Hotel “Victor

Country”

Contrada albero della croce,

SP n.78 per Mottola 4 stelle

Tel.: 080/4326054

E-Mail: [email protected]

Hotel “Astoria” Viale Bari, 11 3 stelle

Tel.: 080/4323320

Fax: 080/4321290

E-Mail: [email protected]

Hotel “La Chiusa

di Chietri”

Via SS 172 dei trulli, km

29.800 4 stelle

Tel.: 080/4325481

Fax: 080/4323558

E-Mail: [email protected]

Hotel

“Donatello” Via A. Turi, 98 3 stelle

Tel./Fax: 080/4324539

E-Mail: [email protected]

Hotel “Residence

Miniello” Via Umberto I, 5 3 stelle Tel./Fax: 080/4324158

Hotel “His

Majesty” Via Indipendenza, 49/c 4 stelle

Tel.: 080/4324143

Fax: 080/4327955

E-Mail: [email protected]

Hotel “Colle del

Sole” Via Indipendenza, 63 3 stelle

Tel.: 080/4321814

E-Mail: [email protected]

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Aggiornamento Piano Protezione Civile – Alberobello (BA) 54

Appartamenti

“Trullidea”

Sede legale Via Monte San

Gabriele, 1 n. 3 immobili

Tel.: 080/4323860

E-Mail: [email protected]

Appartamenti

“Giardino dei

Trulli”

Via XXIV Maggio, 15 n. 4 immobili E-Mail: [email protected]

Appartamenti

“Trulli Holiday” Via Duca degli Abruzzi, 45 n. 9 immobili

Tel.: 080/4325970

Cell: 339/5046972; 333/2529019

E-Mail: [email protected]

Case vacanze

“Palmisano

Mimmo Patrizio”

Vico Francesco Lippolis, 2 n. 5 immobili Tel.: 080/4324376

Case Vacanze Contrada Staffone n. 3 immobili Tel.: 080/4383059

Case Vacanza

“Charming Sputh

Italia Tours”

Via Alcide De Gasperi, 45 n. 3 immobili

Tel.: 080/4323829

Fax: 080/4348144

E-Mail: [email protected]

Case Vacanza

“Trulli Paparale” Contrada Paparale n. 3 immobili

Tel./Fax: 080/4325441

E-Mail: [email protected]

Case Vacanze Via Monte San Marco, 80 n. 3 immobili

Affittacamere

“Servizi Turistici” Via Indipendenza, 45

n. 4 camere

n. 16 posti letto

Tel.: 080/4323210

Fax: 080/2461183

Cell: 380/7945389

E-Mail: [email protected]

Affittacamere

“JaJa” Contrada Gravina sn

n. 5 camere

n. 10 posti letto

Case per ferie

“S.Antonio” Via Isonzo, 8/A n. 66 posti letto

Tel./Fax: 080/4322913

E-Mail: [email protected]

Camping “Dei

Trulli”

Via Provinciale 113 per

Monopoli n. 90 piazzuole

Tel. 080/4323699; Fax: 080/4322145

Cell: 327/1568047

Camping “Bosco

Selva” Via Bosco Selva, 27 n. 40 piazzuole

Tel.: 080/4323726

Fax: 080/4323863

E-Mail: [email protected]

BB “Trulli Oasi

Coreggia” Contrada Malvischi, 4 n. 6 posti letto

Cell.: 392/5713655

E-Mail: [email protected]

BB “Trullimania” Vico Forno Vecchio, 3-4 n. 10 posti letto Cell.: 392/4266607

E-Mail: [email protected]

BB “Lo Prete” Contrada Loprete, 15 n. 12 posti letto Cell.: 347/4601180; 348/6998066

E-Mail: [email protected]

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Aggiornamento Piano Protezione Civile – Alberobello (BA) 55

BB “Casa de

Carlo” Via Monte San Marco, 1 n. 10 posti letto

Tel.: 080/4321370

Cell.: 338/2493941

BB “Villa Grassi” Contrada Malvischi, 5/A n. 9 posti letto Cell.: 333/8075379

E-Mail: [email protected]

BB “La Trullessa

Holiday” Via F. Bini, 4 n. 10 posti letto

Tel.: 080/4324888

Fax: 080/4324735

Cell: 335/8011762

E-Mail: [email protected]

BB

“Pietradimora” Via Monte San Marco, 28 n. 8 posti letto

Tel./Fax: 080/4324370

Cell: 349/5650106

E-Mail: [email protected]

BB “San

Leonardo Contrada San Leonardo, 1 n. 10 posti letto

Tel./Fax: 080/4321724

Cell: 333/2413509

E-Mail: [email protected]

BB “I Trulli di

Pastore” Viale canale di pilo, 4 n. 10 posti letto

Tel.: 080/4324565

Cell: 392/7504629

E-Mail: [email protected]

BB “Trulli

Colarossa” Contrada Colarossa, 6 n. 10 posti letto

Cell: 339/5404581

E-Mail: [email protected]

BB di “Schiavone

Ottavio”

Via Sette Comuni, 6

Via Monte Tonale, 3 n. 9 posti letto Tel.: 080/4322425

BB “Residenza

Apulia Joyful

People”

Viale Apulia, 12 n. 10 posti letto

Tel.: 080/4323166

Cell: 339/3077178

E-Mail: [email protected]

Agriturismo

“Raggio di Sole” Contrada Villa Curri, 7 n. 24 posti letto

Tel./Fax: 080/4321248

Cell.: 339/3005576; 393/5258107

E-Mail: [email protected]

Agriturismo

“Abbondanza” Contrada Lama Colonna, 5 n. 12 posti letto

Tel.: 080/4325762

Fax: 080/2140910

Cell: 348/9291329

E-Mail: [email protected]

Agriturismo

“Terranova” Contrada Torrenuova, sn n. 8 posti letto Tel.: 080/4321325

Agriturismo

“Perrini” Via Provinciale Putignano, 2 n. 8 posti letto

Tel.: 080/4324797

Cell.: 338/3937031 393/5258107

E-Mail: [email protected]

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Aggiornamento Piano Protezione Civile – Alberobello (BA) 56

PARTE 4 – COME OPERARE

Gestione dei Rischi nel Territorio Comunale –

Modello di Intervento

Piano Comunale di Protezione Civile

• Introduzione Pag.57

• Procedure per i rischi specifici

o Incendi di interfaccia Pag.58

o Idrogeologico/Idraulico Pag.68

o Sismico Pag.74

o Ondate di Calore Pag.78

o Neve e Grandine Pag.81

o Trombe d’Aria Pag.83

o Chimico-Industriale Pag.85

o Trasporto Sostanze Pericolose Pag.85

• Altre strutture sul territorio e risorse disponibili Pag.90

• Elenco attrezzature in dotazione al comune e al volontariato Pag.93

• Elenco strutture di ricovero anziani e persone con disabilità Pag.93

• Il Sistema di informazione alla popolazione Pag.94

COMUNE DI ALBEROBELLO

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Aggiornamento Piano Protezione Civile – Alberobello (BA) 57

INTRODUZIONE

Le procedure del piano comunale raccolgono le indicazioni di massima per la gestione degli scenari di

rischio e dei flussi di comunicazione.

Gli scenari di rischio inseriti nel piano sono i seguenti:

1. Incendi di Interfaccia

2. Idrogeologico/Idraulico

3. Sismico

4. Ondate di Calore

5. Neve e Grandine

6. Trombe d’aria

7. Chimico-Industriale

8. Trasporto Sostanze Pericolose

Le procedure del piano comunale, pur essendo una indicazione fondamentale, possono essere soggette, in

caso di emergenza, a modifiche e variazioni sulla base degli eventi o delle specifiche richieste da parte della

Regione Puglia o del Dipartimento Nazionale.

Per l’attuazione di quanto previsto dalle procedure del piano comunale si segue il seguente schema:

1. Attivare la struttura di comando più idonea (parte 3 del piano);

2. Seguire le indicazioni procedurali descritte nella parte 4 del piano (operative e di

comunicazione);

3. Utilizzare i documenti e le modulistiche contenuti nel piano.

Per eventuali situazioni critiche non prevedibili il Comune attiva comunque la sua struttura di comando e fa

rifermento alla Prefettura e alle strutture regionali e statali per le indicazioni procedurali e allo scopo di

ottenere il supporto necessario.

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Aggiornamento Piano Protezione Civile – Alberobello (BA) 58

RISCHIO DI INCENDIO DI INTERFACCIA

Si definisce incendio di interfaccia un evento in atto ad una distanza inferiore ai 200 metri dalla zone

antropizzate.

MODELLO DI INTERVENTO

La risposta del sistema di Protezione Civile comunale ad un incendio di interfaccia può essere articolata in

quattro fasi operative non necessariamente successive.

INCENDI DI INTERFACCIA

PR

EA

LLE

RT

A

ATTIVAZIONE:

• comunicazione da parte della Prefettura-UTG dell’inizio della campagna AIB;

• trasmissione da parte della Prefettura – UTG del Bollettino di pericolosità media

• verificarsi di un incendio boschivo sul territorio comunale

PROCEDURE OPERATIVE:

il Sindaco:

• avvia le comunicazioni e mantiene i contatti con i Sindaci dei comuni limitrofi, con

le strutture operative locali presenti sul territorio (il Corpo Forestale dello Stato

in caso di incendio boschivo in atto), i Vigili del fuoco la Prefettura – UTG, la

Provincia e la Regione

l’Ufficio Tecnico:

• garantisce il rapido accesso ala cartografia relativa allo scenario specifico

• controlla i bollettini di criticità per il rischio incendi

INCENDI DI INTERFACCIA

AT

TE

NZ

ION

E

ATTIVAZIONE:

• trasmissione da parte della Prefettura – UTG del Bollettino di pericolosità alta

• possibile propagazione dell’incendio verso zone d’interfaccia (fascia perimetrale di 200

metri), come da valutazione del Direttore delle Opere di Spegnimento (D.O.S.)

PROCEDURE OPERATIVE:

Il Sindaco :

• attiva il Presidio Operativo e Presidio Territoriale

• mantiene i contatti tramite telefoni, fax e e-mail con Regione, Prefettura-UTG,

Provincia, comuni limitrofi, strutture locali di CC, VVF, GdF, CP, per informarli

dell’evolversi della situazione e per ricevere bollettini, avvisi e altre

comunicazioni

Il Presidio Operativo:

• mantiene i contatti con il COR (Centro Operativo Regionale)dando la disponibilità

del supporto per eventuali necessità riguardanti la chiusura della viabilità e la

gestione della viabilità alternativa

• verifica, tramite la scheda dello scenario di rischio e la cartografia specifica, la

posizione dell’incendio rispetto alle zone abitate ed alla viabilità

Il Presidio Territoriale:

• controlla l’evolversi dell’evento sul terreno

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Aggiornamento Piano Protezione Civile – Alberobello (BA) 59

INCENDI DI INTERFACCIA

PR

EA

LLA

RM

E

ATTIVAZIONE:

• incendio in atto che sicuramente interesserà la zona di interfaccia (fascia

perimetrale di 200 metri), come da valutazione del P.T. o del D.O.S.

PROCEDURE OPERATIVE:

Il Sindaco :

• dispone l’attivazione immediata delle strutture operative locali e delle risorse

(pubbliche e private)

• contatta la popolazione che risiede nelle aree la cui fascia perimetrale, in

relazione all’evento, sarà interessata dall’incendio

• valuta, in relazione al numero ipotizzato di persone da evacuare, la necessità di

un supporto esterno, nel qual caso effettua la richiesta a Prefettura – UTG:

Il Presidio Operativo:

• propone al sindaco, in relazione allo scenario dinamico, di rinforzare il presidio

operativo o di disporre l’attivazione del C.O.C.

• mantiene i contatti tramite telefoni, fax e e-mail con Regione, Prefettura-UTG,

Provincia, comuni limitrofi, strutture locali di CC, VVF, GdF, CP, per informarli

dell’evolversi della situazione e per ricevere bollettini, avvisi e altre

comunicazioni

Il Presidio Territoriale:

• garantisce un perimetro di sicurezza anche con la chiusura della viabilità.

Il Presidio Operativo/C.O.C. :

• verifica la disponibilità delle aree di protezione civile previste dal piano

• individua e allerta, se necessario, strutture ricettive pubbliche o private nel caso

fosse necessaria l’evacuazione della popolazione interessata

• verifica la presenza di persone non autosufficienti nelle aree interessate

dall’evento e procedere ad avvisare, di ogni necessità, la centrale operativa 118.

INCENDI DI INTERFACCIA

ALL

AR

ME

ATTIVAZIONE:

• verificarsi dell’incendio d’interfaccia (all’interno della fascia perimetrale di 200

metri)

PROCEDURE OPERATIVE:

Il Presidio Operativo/C.O.C. :

• mantiene i contatti tramite telefoni, fax e e-mail con Regione, Prefettura-UTG,

Provincia, comuni limitrofi, strutture locali di CC, VVF, GdF, CP, per informarli

dell’evolversi della situazione e per ricevere bollettini, avvisi e altre

comunicazioni

• informa i soggetti istituzionali previsti nel piano comunale di protezione civile

dell’avvenuta attivazione del C.O.C./Presidio Operativo

• dispone, a seguito di una ordinanza del Sindaco, l’evacuazione della popolazione

residente nell’area interessata dall’incendio, avvalendosi delle strutture locali o

di eventuali strutture esterne richieste in fase di preallarme

• coordina le operazioni d’evacuazione dei disabili

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Aggiornamento Piano Protezione Civile – Alberobello (BA) 60

• attua tutto quanto necessario all’assistenza della popolazione evacuata, anche

con il concorso di strutture esterne, al fine di offrire la massima assistenza

sanitaria, logistica e socio-psicologica

• attua ogni azione necessaria all’assistenza di turisti stranieri, facilitando al

massimo i contatti tra gli stessi e le ambasciate dei rispettivi paesi.

Il passaggio da una fase all’altra o la cessazione dell’emergenza a causa dell’estinzione dell’incendio o

dell’evacuazione completa delle aree a rischio, vengono disposti dal Sindaco sulla base delle comunicazioni

del Centro Funzionale Centrale trasmessi dalla Prefettura-UTG, e/o dalla valutazione del Presidio

Territoriale.

METODOLOGIA DI ANALISI DEL RISCHIO

Per la valutazione e classificazione del rischio di incendio di interfaccia sul territorio comunale sono state

utilizzate le linee guida proposte nel “Manuale operativo per la predisposizione di un piano comunale o

intercomunale di Protezione Civile” elaborato dal Dipartimento Nazionale di Protezione Civile.

Per aree di interfaccia si intendono quelle “zone, aree o fasce nelle quali l’interconnessione tra strutture

antropiche e aree naturali è molto stretta” , dove il sistema urbano può venire rapidamente in contatto con

la possibile propagazione di un incendio originato da vegetazione combustibile e quindi denominato

incendio di interfaccia.

L’analisi del rischio è stata rivolta esclusivamente agli incendi di interfaccia con l’obiettivo di pianificare

scenari di rischio ed individuare i modelli di intervento mirati alla salvaguardia della popolazione, dei beni e

delle infrastrutture esposte.

L’analisi è stata eseguita in quattro fasi successive:

1. Perimetrazione delle fasce ed aree di interfaccia

2. Valutazione della pericolosità

3. Analisi della vulnerabilità

4. Valutazione del rischio

Perimetrazione delle fasce ed aree di interfaccia

Mediante l’utilizzo di un’immagine satellitare “bing” del 2011 e le immagini aeree “agea” del 2010, sono

state individuate e perimetrate le aree antropizzate presenti sul territorio, includendo gli insediamenti

abitativi e quelli produttivi, sia agglomerati che sparsi. Gli elementi posizionati sul territorio ad una distanza

relativa inferiore ai 50 metri sono stati raggruppati all’interno di un unico perimetro.

Per individuare la zona di contiguità tra la vegetazione e le strutture antropiche, dove quest’ultime

risultano quindi esposte al contatto con i possibili fronti di fuoco, è stata evidenziata una fascia di 50 metri

di larghezza, denominata AREA DI INTERFACCIA, lungo tutto il perimetro interno delle aree antropizzate.

Una porzione di territorio esterna alle aree antropizzate e di larghezza pari a 200 metri è stata poi tracciata

per valutare la pericolosità che insiste sulle aree di interfaccia. Tale area, denominata FASCIA PERIMETRALE,

viene utilizzata nel sistema di allertamento per determinare il passaggio tra le diverse fasi di allerta.

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Aggiornamento Piano Protezione Civile – Alberobello (BA) 61

Valutazione della pericolosità di incendio di interfaccia

Per poter classificare il rischio di incendio nelle aree di interfaccia è stato necessario effettuare una

preliminare analisi della pericolosità di incendio in loro prossimità. L’analisi è stata applicata all’intera fascia

perimetrale mediante la mappatura delle diverse tipologie di vegetazione presenti ed il successivo esame,

all’interno di ogni area omogenea per tipologia vegetazionale, di altri cinque fattori a cui è stato attribuito

un peso per la valutazione finale della pericolosità.

PARAMETRO CRITERIO VALORE MASSIMO

VEGETAZIONE

coltivi e pascoli inclusi oliveti 0

coltivi e pascoli abbandonati 2

boschi di latifoglie e conifere 3

boschi di conifere

mediterranee e macchia 4

DENSITA DELLA VEGETAZIONE rada 2

colma 4

DISTANZA DAGLI INCENDI

PREGRESSI

assenza di incendi 0

100 m < evento < 200 m 4

eventi < 100 m 8

CONTATTO CON AREE BOSCATE

nessun contatto 0

contatto discontinuo o limitato 1

contatto continuo laterale 2

nucleo completamente

circondato 4

PENDENZA

< 10% 0

10% < pendenza < 30% 1

> 30% 2

CLASSIFICAZIONE PIANO AIB

basso 0

medio 2

alto 4

I valori associati ad ogni fattore sono stati sommati per ottenere un valore complessivo di pericolosità. Il

territorio relativo alla fascia perimetrale è risultato quindi in sub-regioni omogenee per valore di

pericolosità.

Ad ogni sub-regione è stata associata una CLASSE DI PERICOLOSITA’ definita in base a specifici intervalli di

valori e ad ognuna classe è stata associata una specifica colorazione per la rappresentazione cartografica

finale:

PERICOLOSITA VALORI COLORE

BASSA P < 10 giallo

MEDIA 11 < P < 18 arancione

ALTA P > 19 rosso

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Aggiornamento Piano Protezione Civile – Alberobello (BA) 62

Analisi della vulnerabilità agli incendi di interfaccia

Per poter definire il rischio di interfaccia è stata valutata la vulnerabilità degli esposti presenti nell’area di

interfaccia.

Per il calcolo della vulnerabilità è stato utilizzato il metodo analitico indicato nel “Manuale operativo per la

predisposizione di un piano comunale o intercomunale di Protezione Civile”.

Di seguito vengono indicati gli steps eseguiti:

• Al perimetro esterno dell’area di interfaccia è stata associata la classe di pericolosità in sua

prossimità. Il perimetro esterno è risultato quindi suddiviso in tratti omogenei per classe di pericolosità e ad

ogni tratto sono stati associati i valori relativi ai parametri analizzati.

• Nei tratti omogenei per classe di pericolosità sono stati individuati gli esposti presenti nell’area di

interfaccia ed analizzati quelli direttamente in contatto con la fascia perimetrale, che potrebbero essere

colpiti direttamente dal fronte del fuoco. Nella tabella informativa associata ad ogni tratto è stata quindi

inserita l’informazione relativa alla tipologia degli esposti ed è stato inserito il valore corrispondente alla

sensibilità di ognuno, come indicato nel manuale.

• Dal Piano AIB della Regione Puglia 2012-2014 sono stati estratti i valori di “incendiabilità” e quelli

relativi alle “vie di fuga”

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Aggiornamento Piano Protezione Civile – Alberobello (BA) 63

Sommando i valori parziali di “sensibilità”, “Incendiabilità” e “vie di fuga” è stato ottenuto il valore

complessivo rappresentativo delle tre classi di vulnerabilità, bassa, media ed alta.

Per la definizione delle classi di vulnerabilità è stato diviso l’intervallo tra il valore massimo ed il minimo in

tre parti, corrispondenti all’ampiezza delle classi di vulnerabilità:

Ampiezza classi = (V max – V min)/3

Le classi di vulnerabilità sono state pertanto valutate come segue

V min < X < V min + ampiezza BASSA

V min + ampiezza < X < V max - ampiezza MEDIA

V max - ampiezza < X < V max ALTA

Per ogni classe di vulnerabilità è stata individuata una specifica colorazione per la rappresentazione

cartografica finale:

VULNERABILITA COLORE

BASSA giallo

MEDIA arancione

ALTA rosso

Valutazione del rischio di incendio di interfaccia

La valutazione finale del rischio è stata effettuata incrociando la classe di pericolosità, in prossimità del

perimetro esterno dell’area di interfaccia, con la classe di vulnerabilità di ciascun tratto secondo la

seguente tabella:

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Aggiornamento Piano Protezione Civile – Alberobello (BA) 64

PERICOLOSITA’

VU

LNE

RA

BIL

ITA

’ classe ALTA MEDIA BASSA

ALTA R4 R4 R3

MEDIA R4 R3 R2

BASSA R3 R2 R1

Ad ogni classe di Rischio è stato associato un colore per la finale rappresentazione cartografica

RISCHIO R1 BIANCO

RISCHIO R2 GIALLO

RISCHIO R3 ARANCIONE

RISCHIO R4 ROSSO

SCENARI INCENDIO DI INTERFACCIA (Tav.5, 6, 7)

Gli scenari si collocano nell’area comunale di Alberobello dove si riscontrano aree a rischio incendio R4

AREE DI PROTEZIONE CIVILE

TIPOLOGIA NOME UBICAZIONE RICETTIVITA’

AREE DI ATTESA

01 Parcheggio via F. Bini 1180 mq

02 Parcheggio del Cimitero Comunale 470 mq

03 Parcheggio SS172 Km30 6000 mq

04 Parcheggio via Vaccari 620 mq

05 Parcheggio ZI, SP78 1520 mq

06 Parcheggio vicino palazzetto dello

sport 850 mq

AREE DI ACCOGLIENZA

Scuola Elementare

“Morea” Via D. Aligheri, 35 1800 mq

Scuola Elem. e

Materna Via Barsento 1300 mq

Scuola Media “L.

Tinelli” Via Montegrappa, 90 3200 mq

Scuola Elem. e

Materna frazione

Coreggia

Via Angelo Turi 700 mq

Asilo Contrada Pudicino 650 mq

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Aggiornamento Piano Protezione Civile – Alberobello (BA) 65

Palazzetto dello

sport Via Piccinni 1200 mq

Centro anziani Strada Zona B 1100 mq

VIE DI FUGA _____________

AREA DI ATTESA

SCENARIO 1 (Area sud comunale)

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Aggiornamento Piano Protezione Civile – Alberobello (BA) 66

SCENARIO 2 (Area centro comunale)

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Aggiornamento Piano Protezione Civile – Alberobello (BA) 67

SCENARIO 3 (Area est comunale)

STRUTTURE A RISCHIO

STRUTTURE ESPOSTE STIMA

PERSONE PRESENTI

MODALITA’ DI

EVACUAZIONE

Abitazioni private, centri

commerciali, edifici di

interesse culturale,

aziende agricole

n°> 50 Mezzi propri

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Aggiornamento Piano Protezione Civile – Alberobello (BA) 68

RISCHIO IDROGEOLOGICO/IDRAULICO

MODELLO DI INTERVENTO

La risposta del sistema di Protezione Civile comunale ad uno o più eventi di rischio idrogeologico/idraulico

può essere articolata in quattro fasi operative non necessariamente successive.

RISCHIO IDROGEOLOGICO/IDRAULICO

PR

EA

LLE

RT

A

ATTIVAZIONE:

• Al ricevimento del Bollettino di criticità con previsione di criticità ordinaria

conseguente alla possibilità di fasi temporalesche intense, emesso dalla Regione

d’intesa con il Dipartimento della Protezione Civile. Il bollettino è consultabile anche al

sito: www.protezionecivile.puglia.it

PROCEDURE OPERATIVE:

Il Sindaco :

• avvia le comunicazioni e mantiene i contatti con i Sindaci dei comuni limitrofi, con

le strutture operative locali presenti sul territorio (il Corpo Forestale dello Stato

in caso di incendio boschivo in atto), i Vigili del fuoco la Prefettura – UTG, la

Provincia e la Regione

Il Referente di Protezione Civile:

• garantisce la ricezione dei bollettini e degli avvisi

• verifica l’evoluzione delle previsioni meteo e rimane informato sulla situazione

del territorio e in particolare sull’eventuale inizio degli eventi previsti

RISCHIO IDROGEOLOGICO/IDRAULICO

AT

TE

NZ

ION

E

ATTIVAZIONE:

• al ricevimento dell’Avviso di criticità moderata emesso dalla Regione d’intesa con il

Dipartimento della Protezione Civile; il bollettino è consultabile anche al sito:

www.protezionecivile.puglia.it

• al verificarsi di un evento di criticità ordinaria

• al superamento di soglie riferite ai sistemi di allertamento locale

PROCEDURE OPERATIVE:

Il Sindaco :

• mantiene i contatti tramite telefoni, fax e e-mail con Regione, Prefettura-UTG,

Provincia, comuni limitrofi, strutture locali di CC, VVF, GdF, CP, per informarli

dell’evolversi della situazione e per ricevere bollettini, avvisi e altre

comunicazioni

• attiva il Presidio Operativo e Presidio Territoriale

Il Presidio Operativo:

• mantiene i contatti con il COR (Centro Operativo Regionale)dando la disponibilità

del supporto per eventuali necessità riguardanti la chiusura della viabilità e la

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Aggiornamento Piano Protezione Civile – Alberobello (BA) 69

gestione della viabilità alternativa

• garantisce la ricezione dei bollettini e degli avvisi

• verifica, tramite la scheda dello scenario di rischio e la cartografia specifica, come

potrebbe evolversi l’evento di rischio sul territorio

Il Presidio Territoriale:

• prevede un controllo a vista sul territorio

RISCHIO IDROGEOLOGICO/IDRAULICO

PR

EA

LLA

RM

E

ATTIVAZIONE:

• al ricevimento dell’Avviso di criticità elevata emesso dalla Regione d’intesa con il

Dipartimento della Protezione Civile; il bollettino è consultabile anche al sito:

www.protezionecivile.puglia.it

• al verificarsi di un evento con criticità moderata

• al superamento di soglie riferite ai sistemi di allertamento locale o all’aggravarsi

della situazione nei punti critici monitorati dal Presidio Territoriale

PROCEDURE OPERATIVE:

Il Sindaco :

• dispone l’attivazione immediata delle strutture operative locali e delle risorse

(pubbliche e private)

• contatta la popolazione che risiede nelle aree soggette a rischio

idraulico/idrogeologico

• valuta, in relazione al numero ipotizzato di persone da evacuare, la necessità di

un supporto esterno, nel qual caso effettua la richiesta a Prefettura – UTG:

Il Presidio Operativo:

• propone al sindaco, in relazione allo scenario dinamico, di rinforzare il presidio

operativo o di disporre l’attivazione del C.O.C.

• mantiene i contatti tramite telefoni, fax e e-mail con Regione, Prefettura-UTG,

Provincia, comuni limitrofi, strutture locali di CC, VVF, GdF, CP, per informarli

dell’evolversi della situazione e per ricevere bollettini, avvisi e altre

comunicazioni

Il Presidio Territoriale:

• effettua il monitoraggio a vista dei punti a rischio censiti, ponendo particolare

attenzione ai punti critici individuati dal Piano di Protezione Civile

Il Presidio Operativo/C.O.C. :

• verifica la disponibilità delle aree di protezione civile previste dal piano

• individua e allerta, se necessario, strutture ricettive pubbliche o private nel caso

fosse necessaria l’evacuazione della popolazione interessata

• verifica la presenza di persone non autosufficienti nelle aree interessate

dall’evento

• predispone al pronto impiego di tutte le risorse comunali

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Aggiornamento Piano Protezione Civile – Alberobello (BA) 70

RISCHIO IDROGEOLOGICO/IDRAULICO

ALL

AR

ME

ATTIVAZIONE:

• al verificarsi di un evento con criticità elevata; il bollettino è consultabile anche al

sito: www.protezionecivile.puglia.it

• al superamento di soglie riferite ai sistemi di allertamento locale o all’aggravarsi

della situazione nei punti critici monitorati dal Presidio territoriale

PROCEDURE OPERATIVE:

Il Presidio Operativo/C.O.C. :

• mantiene i contatti tramite telefoni, fax e e-mail con Regione, Prefettura-UTG,

Provincia, comuni limitrofi, strutture locali di CC, VVF, GdF, CP, per informarli

dell’evolversi della situazione e per ricevere bollettini, avvisi e altre

comunicazioni

• informa i soggetti istituzionali previsti nel piano comunale di protezione civile

dell’avvenuta attivazione del C.O.C./Presidio Operativo

• intensifica il monitoraggio del territorio, in particolare dei punti critici

• gestisce gli eventi in relazione a quanto si verifica sul territorio, ponendo in

essere ogni azione possibile al fine di salvaguardare l’incolumità della

popolazione, l’integrità dei beni e dell’ambiente

• coordina le operazioni d’evacuazione dei disabili

Il passaggio da una fase all’altra o la cessazione dell’emergenza a causa della cessazione del rischio

idrogeologico/idraulico o dell’evacuazione completa delle aree a rischio, vengono disposti dal Sindaco sulla

base delle comunicazioni del Centro Funzionale Centrale trasmessi dalla Prefettura-UTG, e/o dalla

valutazione del Presidio Territoriale.

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Aggiornamento Piano Protezione Civile – Alberobello (BA) 71

SCENARI DI CRITICITA’ IDROGEOLOGICA E IDRAULICA (Sistema di allertamento Regione Puglia)

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Aggiornamento Piano Protezione Civile – Alberobello (BA) 72

METODOLOGIA DI ANALISI DEL RISCHIO

Per la valutazione e classificazione del rischio idrogeologico/idraulico sul territorio comunale sono state

utilizzate le aree a pericolosità idraulica e geomorfologia individuate dal PAI (Piano Assetto Idrogeologico)

dell’Autorità di Bacino (Adb) della Puglia.

L’Autorità di Bacino della Puglia, ai sensi dell’art.17 comma 6 ter della legge n.183 del 18 maggio 1989, il 30

novembre 2005 ha approvato, mediante il Comitato Istituzionale, il PAI (Piano Stralcio per l'Assetto

Idrogeologico). L’approvazione è stata confermata dalla Regione Puglia con delibera del 30 dicembre 2005.

Obiettivo del Piano Stralcio per l'Assetto Idrogeologico (PAI) è la riduzione del rischio idrogeologico entro valori

compatibili con gli usi del suolo in atto, in modo da salvaguardare l'incolumità delle persone e ridurre al minimo

i danno ai beni esposti. Il PAI è lo strumento conoscitivo, normativo e tecnico-operativo mediante il quale

vengono pianificate e programmate le azioni e le norme d’uso finalizzate al miglioramento delle condizioni di

regime idraulico e della stabilità geomorfologica. Al fine di perseguire questi obiettivi è necessario a ridurre gli

attuali livelli di pericolosità e consentire uno sviluppo sostenibile del territorio nel rispetto degli assetti naturali,

della loro tendenza evolutiva e delle potenzialità d'uso.

Il PAI ha come obiettivo specifico l'individuazione delle aree a rischio frana e di alluvione e la previsione di

azioni finalizzate alla prevenzione e mitigazione di detto rischio sul territorio.

L’art. 36 delle NTA del PAI definisce le aree a pericolosità idraulica nel modo seguente:

• Area ad alta pericolosità idraulica (A.P.): porzione di territorio soggette ad essere allagate per eventi di

piena con tempo di ritorno inferiore o pari a 30 anni;

• Area a media pericolosità idraulica (M.P.): porzione di territorio soggette ad essere allagate per eventi di

piena con tempo di ritorno compreso tra 30 e 200 anni;

• Area a bassa pericolosità idraulica (B.P.): porzione di territorio soggette ad essere allagate per eventi di

piena con tempo di ritorno compreso tra 200 e 500 anni

L’art. 36 delle NTA del PAI definisce le aree a pericolosità geomorfologica nel modo seguente:

• Area a pericolosità geomorfologica molto elevata (P.G.3): porzione di territorio interessata da fenomeni

franosi attivi o quiescenti;

• Area a pericolosità geomorfologica elevata (P.G.2): porzione di territorio caratterizzata dalla presenza di

due o più fattori geomorfologici predisponenti l’occorrenza di instabilità di versante e/o sede di frana

stabilizzata;

• Area a pericolosità geomorfologica media e moderata (P.G.1): porzione di territorio caratterizzata da bassa

suscettività geomorfologica all’instabilità.

Quando le aree a pericolosità interessano l’antropizzato vengono individuate le aree a rischio in relazione agli

eventi alluvionali e franosi. Queste sono suddivise in quattro classi in base all'incrocio del grado di pericolosità

di una determinata area con gli elementi a rischio in essa presenti, quali agglomerati urbani, insediamenti,

infrastrutture ecc.

Le classi di rischio individuate sono:

• R1 – rischio moderato: per il quale i danni sociali, economici ed al patrimonio ambientale sono marginali;

• R2 – rischio medio: per il quale sono possibili danni minori agli edifici, alle infrastrutture ed al patrimonio

ambientale che non pregiudicano l'incolumità delle persone, l'agibilità degli edifici e la funzionalità delle

attività economiche;

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Aggiornamento Piano Protezione Civile – Alberobello (BA) 73

• R3 – rischio elevato: per il quale sono possibili problemi per l'incolumità delle persone, danni funzionali

agli edifici ed alle infrastrutture, con conseguente inagibilità degli stessi, l'interruzione di funzionalità delle

attività socioeconomiche e danni rilevanti al patrimonio ambientale;

• R4 – rischio molto elevato: per il quale sono possibili la perdita di vite umane e lesioni gravi alle persone,

danni gravi agli edifici, alle infrastrutture ed al patrimonio ambientale e la distruzione di attività

socioeconomiche.

Nel territorio comunale di Alberobello il PAI dell’Adb Puglia ha individuato aree a pericolosità idraulica che non

interessano l’antropizzato, per cui non sono presenti aree a rischio idraulico. Non sono state individuate aree a

pericolosità geomorfologica e quindi a rischio geomorfologico.

Da tenere in considerazione la fascia di pertinenza fluviale dell’ampiezza di 75 m da entrambe le sponde dei reticoli,

come prescritto dalle NTA del PAI (Art.6 comma8).

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Aggiornamento Piano Protezione Civile – Alberobello (BA) 74

RISCHIO SISMICO

In base alla classificazione sismica, che divide i Comuni italiani in quattro categorie in base all’intensità e alla

frequenza degli eventi, Alberobello è collocato nella zona a sismicità molto bassa (Zona 4).

Essendo il rischio sismico NON PREVEDIBILE, la struttura comunale oltre ad attivare le procedure generali del

presente piano seguirà le indicazioni di seguito riportate.

1. Attivazione della catena di comando (Presidio Operativo o C.O.C., Presidio Territoriale Comunale)

2. Soccorso e messa in sicurezza della popolazione mediante intervento delle strutture operative preposte al

soccorso tecnico urgente e sanitario (VV.F. – 118)

3. Organizzazione della struttura comunale (P.O. / C.O.C.) per rispondere all’esigenza di acquisire tutte le

informazioni possibili sull’evento e interfacciarsi prontamente con i soccorsi esterni

4. Mantenimento dei contatti con la Regione, Prefettura – UTG o con le eventuali altre strutture di

coordinamento attivate (C.O.M., C.C.S. …), per trasmettere tutte le indicazioni necessarie a fornire un

quadro completo della situazione nel Comune

5. Informazione costante verso la popolazione.

Indicativamente si potrà seguire questa procedura:

• Attivazione per eventi nettamente avvertiti (situazione critica): al verificarsi di un evento nettamente

avvertito almeno il personale dell’Amministrazione indicato più avanti, deve attivarsi (anche

telefonicamente) e definire il luogo più idoneo di incontro.

a. Sindaco

b. Assessore alla protezione civile

c. Referente comunale per la protezione civile

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Aggiornamento Piano Protezione Civile – Alberobello (BA) 75

d. Polizia locale

e. Referenti delle funzioni di supporto del C.O.C. e del volontariato locale.

• Attivazione per eventi distruttivi (emergenza): tutto il personale del Comune e del volontariato locale,

appena possibile e senza necessità di essere contattati, si reca presso l’area di protezione civile e

organizza le seguenti attività:

1. Verifica: per monitorare la situazione su tutto il territorio comunale si utilizza il presidio

territoriale comunale

2. Soccorso: qualunque richiesta di soccorso per la popolazione (feriti, persone imprigionate dalla

macerie…) o segnalazione di immediato pericolo per l’incolumità pubblica (fughe di gas,

incendi in atto…) deve essere tempestivamente trasmessa ai numeri di emergenza(115, 112,

113, 118)

3. Collegamento: contemporaneamente all’avvio della fase di verifica si provvede a stabilire un

contatto, usando i mezzi possibili, con le seguenti strutture

a. Regione Puglia – Settore protezione Civile – Tel: 080/5802212; Resp. R. Celeste Cell:

335/1300421; A. Gianbattista Cell: 335/1300420

b. Prefettura ‐ UTG di Bari ‐ Tel: 080/5293111

c. Provincia di Lecce, ufficio p.c. – Tel: 0832/983621

4. Organizzazione: coordinare le risorse a disposizione attraverso l’attivazione del Presidio

Operativo o del C.O.C. al fine di provvedere alla gestione degli eventi e ad interfacciarsi con gli

eventuali soccorsi esterni inviati (per queste attività si fa riferimento alle procedure di questo

piano e alle schede delle funzioni di supporto del C.O.C.).

RISCHIO SISMICO – ALLARME LIV.1 (Eventi Minori)

Entro 1-3 ore dall’evento Entro 6-8 ore dall’evento Dopo le 12-24 ore dall’evento

Soggetto Azione Soggetto Azione Soggetto Azione

Referente

per la P.C.

Avvisa il Sindaco e

contatta il personale

impiegabile nel P.O.

e nel P.T.. Si reca

presso la sede del

P.O./C.O.C. e verifica

la situazione

P.T.

Deve aver raggiunto

tutte le località del

comune e raccolto

informazioni sulle

necessità della

popolazione e sui

danni subiti

P.O.

o

C.O.C.

Gestisce le esigenze

della popolazione:

-Quantifica le

eventuali esigenze

alloggiative per

l’emergenza (tende,

alberghi, affitti…)

-Valuta eventuali

esigenze di supporto

socio sanitario a

favore della

popolazione, in

particolare ai disabili

-Garantisce

l’informazione alla

popolazione sulle

esigenze connesse

con l’evento,

attivando 1 o più

punti informazioni

P.O.

Coordina

l’attivazione del

sistema comunale al

fine di effettuare una

prima verifica della

situazione in essere

P.O.

Possiede un quadro

generale dei danni

subiti dal territorio e

almeno una stima

approssimata di

quanta popolazione

deve essere assistita.

P.T.

Si attiva su richiesta

del P.O. e ne segue

le istruzioni

Sindaco

Assieme al personale

del P.O., valutata la

situazione, decide se

attivare il C.O.C.

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Aggiornamento Piano Protezione Civile – Alberobello (BA) 76

Sindaco

Si reca presso la sede

del P.O. per valutare

la situazione e per

procedere alla

formalizzazione degli

atti di sua

competenza:

(ordinanze,

attivazione del

volontariato…)

P.O.

o

C.O.C.

Trasmette un primo

report dettagliato

della situazione alla

Regione

P.O.

o

C.O.C.

Mantiene costanti i

contatti con la Sala

Operativa Regionale

per la gestione

dell’emergenza.

P.O.

Comunica le

avvenute attivazioni

e la situazione in

essere alla Regione

P.O.

o

C.O.C.

Si raccorda con la

Sala Operativa

Regionale per tutte

le necessità di

assistenza alla

popolazione e

verifiche tecniche

dei danni

P.O. = Presidio Operativo

P.T. = Presidio Territoriale

C.O.C. = Centro Operativo Comunale

RISCHIO SISMICO – ALLARME LIV.2 (Eventi Gravi)

Entro 4-8 ore dall’evento Entro 12-24 ore dall’evento Dopo le 48-72 ore dall’evento

Soggetto Azione Soggetto Azione Soggetto Azione

Referenti

Comune e

Strutture

Op. Locali

Si radunano presso

la sede del C.O.C.

Struttura

di

coordina

mento o

C.O.C.

Verifica lo stato dei

luoghi di raccolta

della popolazione.

In pratica deve

rispondere alle

seguenti domande:

-Le aree previste dal

piano sono

immediatamente

utilizzabili?

-La popolazione ha

raggiunto le aree

previste dal piano?

-Quanta popolazione

si trova in queste

aree (o in altre

spontanee)?

Sindaco Attiva il C.O.C.

Personale

giunto sul

posto

Organizza un primo

controllo del

territorio per

rendersi conto della

situazione

C.O.C.

Individua e attiva un

magazzino per la

raccolta e lo

stoccaggio dei

generi di prima

necessità da

distribuire alla

popolazione del

Comune

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Aggiornamento Piano Protezione Civile – Alberobello (BA) 77

Personale

giunto sul

posto

Verifica che la sede

del C.O.C. possa

essere utilizzata

come punto di

coordinamento e di

riferimento per tutte

le attività

Struttura

di

coordina

mento o

C.O.C.

Avvia, per quanto

possibile, le attività

propedeutiche

all’allestimento delle

Aree di Protezione

Civile

C.O.C.

Effettua un primo

censimento della

popolazione assistita

o da assistere

direttamente o con

il supporto di

strutture operative

esterne giunte sul

posto, tenendo

conto in particolar

modo dei disabili

Personale

giunto sul

posto

Avvia le

comunicazioni

ufficiali con la Sala

Operativa Regionale

Struttura

di

coordina

mento o

C.O.C.

Mantiene contatti

con la Sala Operativa

Regionale per tutte

le esigenze di

soccorso e

assistenza alla

popolazione.

Sindaco

O

C.O.C.

Attua tutto quanto

necessario per la

gestione

dell’emergenza

operando in stretta

collaborazione con

la Sala Operativa

Regionale.

Garantisce la

massima

informazione alla

popolazione e i flussi

di comunicazione

verso le strutture

sovraordinate.

In caso di evento sismico il Comune valuta la necessità di effettuare una primissima verifica a vista dello stato

degli edifici e/o di altre opere (ponti, ecc..), al fine di garantire la sicurezza della popolazione.

Le necessità di sopralluoghi, le priorità e le tempistiche possono variare in relazione a differenti parametri, tra i

quali:

• Magnitudo dell’evento

• Ora del giorno in cui si dovesse verificare

• Necessità di raggiungimento di tutte le aree di protezione civile indicate dal presente piano

• Giorno della settimana in cui si dovesse verificare (es. Domenica – verifica chiese)

• Periodo dell’anno (es. Estate – scuole chiuse)

• Altre situazioni specifiche conosciute dal Comune (manifestazioni, sagre etc…).

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Aggiornamento Piano Protezione Civile – Alberobello (BA) 78

RISCHIO ONDATE DI CALORE

Sistema nazionale di previsione allarme

Il Ministero della Salute attiva dal 15 maggio al 15 settembre di ogni anno il Sistema nazionale di prevenzione

allarme, con il supporto tecnico-scientifico del Dipartimento di Epidemiologia del SSR del Lazio, Centro di

competenza del Dipartimento della protezione civile. Il sistema permette la previsione, sorveglianza e

prevenzione degli effetti delle ondate di calore sulla salute della popolazione.

Dislocato in 27 città italiane consente di individuare, dal lunedì al venerdì, per ogni specifica area urbana, le

condizioni meteo-climatiche che possono avere un impatto significativo sulla salute dei soggetti vulnerabili. Per

quanto riguarda la Regione Puglia la città monitorata è Bari.

In base ai modelli su menzionati vengono elaborati dei bollettini giornalieri per ogni città, in cui sono

comunicati i possibili effetti sulla salute delle condizioni meteorologiche previste a 24, 48 e 72 ore. I bollettini

sono inviati ai centri locali individuati dalle Amministrazioni competenti, per l'attivazione in caso di necessità di

piani di intervento a favore della popolazione vulnerabile. A seconda delle condizioni climatiche, viene indicato

lo stato di “assenza di rischio”, “allerta”, “situazione a rischio di effetti negativi sulla salute umana”.

Di seguito le modalità di informazione alla popolazione e l’attivazione dei luoghi idonei per l’accoglienza

temporanea in caso di condizioni meteo critiche.

Ricezione avvisi condizioni climatiche

I bollettini relativi al rischio ondate di calore sono consultabili sul sito della Protezione Civile della Regione

Puglia www.protezionecivile.puglia.it

In caso di “allerta” per ondata di calore, le informazioni vengono diffuse dal “Referente del Calore” al Direttore

Sanitario dell’Azienda territoriale, che provvede a trasmetterle ai Direttori di Distretto Sanitario (DS) e ai

Direttori di Presidio Ospedaliero.

I Direttori di DS inviano comunicazione:

− Ai sindaci;

− Ai servizi di continuità assistenziale e ai pronto soccorso estivi;

− Ai Medici di Medicina Generale e ai Pediatri di Libera Scelta.

Le informazioni vengono altresì pubblicate sul sito web della Regione Puglia.

Tutte le comunicazioni sono trasmesse via mail; nel caso dei Medici di Medicina Generale (MMG) e Pediatri di

Libera Scelta (PLS) è data facoltà ai Direttori di Distretto di realizzare una lista di distribuzione via sms.

Informazione alla popolazione

Per informare correttamente e in modo capillare la popolazione sui rischi connessi con le ondate di calore sono

messe a disposizione le indicazioni, fornite ogni anno dal Ministero della Salute, nel sito web

www.protezionecivile.puglia.it, nell’ufficio municipale comunale, nei Distretti Sanitari e presso le sedi dei

medici di base.

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Aggiornamento Piano Protezione Civile – Alberobello (BA) 79

L’eventuale attivazione dei luoghi di accoglienza è comunicata alla popolazione con avvisi esposti nelle

bacheche comunali, nel sito web comunale e mediante comunicazione diretta tramite personale del Comune e

della Polizia Locale.

Il Sindaco può richiedere il supporto del volontariato per presidiare i centri di accoglienza individuati al fine di

fornire assistenza (informazioni, bevande fresche …) alla popolazione.

Per questa tipologia di rischio il Sindaco può decidere di attivare il Presidio Operativo per coordinare

l’intervento informativo e di assistenza da parte della struttura comunale e del volontariato; in tal caso ne dà

comunicazione ai soggetti individuati nelle procedure generali di questo piano

Soggetto responsabile Azioni da compiere Livello di allerta

Referente Protezione Civile

• Distribuisce nei luoghi

pubblici i dépliant del

Ministero della Sanità

• Distribuisce ed affigge la lista

dei luoghi consigliati in caso

di livello 2 e 3

Livello 0 Nessun Rischio

Referente Protezione Civile

• Affigge gli avvisi nei luoghi

previsti

• Verifica, in relazione alle

previsioni, la funzionalità dei

luoghi previsti

Livello 1 Rischio Basso

Referente Protezione Civile

• Affigge gli avvisi nei luoghi

previsti

• Verifica la funzionalità degli

eventuali generatori elettrici

presso le strutture sensibili. Livello 2

Rischio elevato

Sindaco

• Valuta l’eventualità di

attivare e presidiare, nelle

ore più calde, le aree

individuate.

Referente Protezione Civile • Affigge gli avvisi nei luoghi

previsti Livello 3

Rischio elevato per 3 o più giorni

consecutivi Sindaco

• Valuta l’eventualità di

attivare e presidiare, nelle

ore più calde, le aree

individuate.

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Aggiornamento Piano Protezione Civile – Alberobello (BA) 80

NUMERI TELEFONICI DI EMERGENZA

Responsabile Struttura Comunale Protezione Civile

Com.te Dott. Giuseppe Rutigliano

Cell: 320/4330201

Tel: 080/4325340; Fax: 080/4327035

E-mail:

[email protected]

Vice Responsabile Struttura Comunale P. Civile

Dirigente UTC protempore

Ing. Orazio Lazzaro (vice responsabile)

Cell: 320/2295990

Tel: 080/4321200; Fax: 080/4325706

E-Mail:

[email protected]

Distretto Socio Sanitario BA 14 - Putignano Tel: 080/4050501

Guardia Medica e Pronto Soccorso Medico di Turno

Tel: 080/4328111

Osservatorio Epidemiologico Regione Puglia

Numero Verde 800210144

Tel: 080/5478481

Fax: 080/5478472

E-mail: [email protected]

Servizio Urgenza Emergenza Sanitaria 118

Ministero della Salute Tel: 1500 (attivo dal 15 maggio al 15 settembre)

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Aggiornamento Piano Protezione Civile – Alberobello (BA) 81

RISCHIO NEVE E GRANDINE

Rischio neve

La neve può provocare disagi al traffico sia automobilistico che ferroviario, costringendo ad operazioni di

sgombro delle strade e di ripristino della regolare e sicura circolazione stradale. Le nevicate cospicue possono

creare isolamento di case sparse nelle zone più periferiche, impercorribilità di strade provinciali e comunali

nonché ingenti danni alle colture floreali ed ortofrutticole. Quello del rischio neve è un fenomeno che si può

prevedere anche con 1-2 giorni di anticipo.

Quando le precipitazioni sono tali da compromettere le condizioni di fluidità del traffico sulla rete stradale

e causare gravi disagi alla popolazione il Sindaco assume, nell’ambito del territorio comunale, la direzione

del coordinamento dei servizi di emergenza e provvede ad attivare gli interventi necessari dandone

immediata comunicazione al Prefetto

Rischio grandinate

La grandine risulta un evento meteorologico estremo in grado di causare danni elevati sia all’agricoltura che

alle altre attività umane.

La grandine si forma esclusivamente nelle nubi temporalesche, dove a causa della notevole instabilità dell’aria

si formano violente correnti convettive. Il periodo favorevole alle grandinate coincide con quello di formazione

dei fenomeni temporaleschi e risulta di norma esteso da marzo a novembre. Le grandinate più intense sono

tuttavia tipiche del periodo estivo allorché l’atmosfera, ricchissima di energia, è in grado di dar luogo ai

fenomeni di maggiore violenza. Il fenomeno della grandine è variabilissimo nel tempo e diversamente

localizzato nello spazio.

Quando le precipitazioni sono tali da compromettere le condizioni di fluidità del traffico sulla rete stradale

e causare gravi disagi alla popolazione il Sindaco assume, nell’ambito del territorio comunale, la direzione

del coordinamento dei servizi di emergenza e provvede ad attivare gli interventi necessari dandone

immediata comunicazione al Prefetto

PROCEDURE OPERATIVE

Per una migliore organizzazione delle strutture operative chiamate a rispondere all’emergenza sono state

individuate le seguenti fasi di intervento

RISCHIO NEVE E GRANDINE

PR

EA

LLA

RM

E

ATTIVAZIONE:

• la fase di preallarme inizia con l’invio da parte del Dipartimento della Protezione

Civile o della Prefettura del bollettino di condizioni meteo avverse con la previsione

di precipitazione nevose o di grandine. L’allerta può prevedere fenomeni nevosi nelle

successive 12 ore (stato di allerta 2) o 24 ore (stato di allerta 1).

PROCEDURE OPERATIVE:

Il Sindaco e/o la Struttura di Protezione Civile Comunale :

• informa la popolazione ed emette ordinanza sindacale per l’obbligo di transito

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Aggiornamento Piano Protezione Civile – Alberobello (BA) 82

con pneumatici da neve o catene a bordo

• effettua la messa in servizio e verifica del corretto montaggio di tutte le

attrezzature sui mezzi impiegati

• attiva le procedure di verifica rafforzata degli impianti di riscaldamento nelle

scuole

• verifica se sussistono i requisiti per la chiusura preventiva delle scuole

• verifica le scorte di cloruro di sodio

RISCHIO NEVE E GRANDINE

EV

EN

TO

IN

AT

TO

ATTIVAZIONE:

• la fase di allarme inizia con il persistere della precipitazione nevosa o di grandine

(manto stradale coperto con conseguente difficoltà di circolazione) oppure con l’invio

del messaggio di “allarme”. L’allarme dovrebbe sempre essere preceduto dalla fase di

“preallarme” e quindi, tutto l’apparato della Protezione Civile dovrebbe essere già

allertato. Non sono da escludere casi in cui, per la particolare tipologia del fenomeno

meteorologico, non sia possibile prevedere una fase che consenta prima ancora di

ufficializzare uno stato di allarme, di predisporre interventi adeguati.

PROCEDURE OPERATIVE:

Il Sindaco:

• con l’inizio delle precipitazioni nevose il Sindaco o suo Assessore delegato

convoca il COC attivando le seguenti funzioni di supporto:

- funzione Sanità

- funzione Mass Media e Comunicazione

- funzione Volontariato

- funzione Materiali e Mezzi

- funzione Viabilità

In base all’evoluzione del fenomeno possono essere eventualmente attivate

ulteriori funzioni (es. Servizi essenziali, Assistenza alla popolazione).

Spetta al COC provvedere a:

- attivare i mezzi ed il personale che vanno ad operare sul terreno

- concordare con le squadre le modalità operative di intervento

- mantenere un quadro aggiornato della viabilità raccogliendo informazioni dalle

squadre operative e dalle pattuglie della Polizia Locale

- gestire in maniera coordinata l’intervento della Polizia Locale con le altre Forze

dell’Ordine per eventuali interventi sulla viabilità (chiusure, cambi sensi di

marcia...)

- valutare il livello di emergenza e il tipo di precipitazione

- valutare l’impatto del fenomeno su eventuali attività programmate sul territorio

(mercati, manifestazioni sportive)

- predisporre i comunicati alla cittadinanza in funzione del livello di emergenza

dichiarato.

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Aggiornamento Piano Protezione Civile – Alberobello (BA) 83

RISCHIO TROMBE D’ARIA

Le trombe d'aria sono dei vortici depressionari di piccola estensione in cui i venti possono raggiungere elevate

velocità, anche di alcune decine di km/h; si verificano alla base di quelle enormi nuvole temporalesche

chiamate cumulonembi, che si formano in seguito a forti instabilità dell'aria.

Una tromba tipica presenta la forma di un tubo o di un cono a pareti ripide, con la base verso l'alto ed il vertice

che si protende verso la superficie terrestre fino a toccarla. Spesso l'andamento è sinuoso a causa della diversa

velocità con cui la base trasla rispetto alla sommità, per cui l'aspetto della tromba diventa simile a quello di una

proboscide.

I venti hanno una rotazione normalmente ciclonica (antioraria nell'emisfero nord). La velocità aumenta dal

centro alla periferia ed il valore massimo, come anche il diametro della tromba, è in relazione alla profondità

della depressione. I meccanismi di formazione non sono ancora ben noti, anche se la situazione favorevole si ha

ogni qualvolta al di sopra di aria fresca molto umida scorre un flusso d'aria calda secca.

La Tromba d’Aria possiede diverse analogie con i tornado, da cui si differenzia unicamente per le minori

dimensioni (da 10 a 80 m), e per le velocità nettamente inferiori dei venti e, quindi, per le minori energie in

gioco.

L'area interessata al passaggio di una tromba è molto ristretta, per cui i danni prodotti all’impatto con edifici o

altre opere possono essere considerevoli. Se la tromba passa sulla terra ferma trasporta in alto polvere e tutto

ciò che non è fissato, ma se ha molta forza riesce a sradicare alberi o a distruggere fabbricati.

Il fenomeno ha una durata limitata nel tempo (anche 10-30 minuti) e spesso si sposta nello spazio seguendo

traiettorie imprevedibili e indefinite. La velocità di traslazione è molto variabile e, generalmente, supera i 15

nodi. Le altezze delle trombe d’aria sono variabili dai 100 ai 1000 m e coincidono di solito con l'altezza della

base dei cumulonembi da cui hanno origine.

Le trombe si formano con maggiore frequenza sui mari caldi (ad esempio sul Mediterraneo) e nelle zone delle

calme equatoriali, cioè dove sono più alte le probabilità di formazione dei sistemi nuvolosi temporaleschi. La

frequenza è minima tra i 10 ed i 20 di latitudine ed è media tra i 30 ed i 40. Molto bassa o

nulla è la probabilità a latitudini superiori. Oltre i tropici la frequenza massima si verifica nei mesi fra il termine

dell'estate e l'inizio dell'autunno, nella zona temperata in estate.

Gli scenari che possono originarsi nell’area colpita da una tromba d’aria sono vari e, in funzione dei danni

prodotti, viene fatta una classificazione come segue:

GRADO EFFETTI

LIEVE Oggetti di poco peso vengono scaraventati in aria; rottura di vetri.

MODERATO Scoperchiamento parziale dei tetti, crollo dei cornicioni e di qualche muro pericolante;

abbattimento dei cartelloni pubblicitari, danni alle colture.

FORTE Scoperchiamento totale dei tetti; crollo di qualche casa di vecchia costruzione, di

baracche e capannoni, piegamento e abbattimento di alberi.

ROVINOSO Lesione alle strutture degli edifici, diversi crolli di case di vecchia costruzione, edifici

pericolanti, baracche e capannoni, pali abbattuti ed alberi sradicati; qualche oggetto

pesante scaraventato in aria a qualche metro di distanza.

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Aggiornamento Piano Protezione Civile – Alberobello (BA) 84

DISASTROSO Crolli di case in muratura di costruzione anche recente e di capannoni industriali, piloni

in cemento armato abbattuti, imposte e saracinesche scardinate, parecchi oggetti

pesanti (macchine, roulotte, lamiere, tubi, ecc.) e persone scaraventate in aria a

parecchi metri di distanza.

CATASTROFICO Tornado di tipo americano.

PROCEDURE OPERATIVE

Per una migliore organizzazione delle strutture operative chiamate a rispondere all’emergenza sono state

individuate le seguenti fasi di intervento

RISCHIO TROMBE D’ARIA

PR

EA

LLA

RM

E

ATTIVAZIONE:

• la fase di preallarme inizia con l’invio da parte del Dipartimento della Protezione

Civile o della Prefettura del bollettino di condizioni meteo avverse con la previsione

di venti a rotazione ciclonica con forti gradienti, che comportano un potenziale

rischio di formazione di trombe d’aria

PROCEDURE OPERATIVE:

Il Sindaco e l’organo di Polizia Locale :

• controllano le aree vulnerabili: strade alberate; parchi pubblici; strade con

cartelloni pubblicitari; zone attraversate da cavi elettrici o altri servizi per via

aerea.

RISCHIO TROMBE D’ARIA

ALL

AR

ME

ATTIVAZIONE:

• la fase di allarme inizia quando dal controllo sul territorio da parte degli enti

competenti si rileva l’insorgere di situazioni critiche (sradicamento alberi, caduta di

rami, cartelloni pubblicitari, cavi elettrici o manufatti leggeri)

PROCEDURE OPERATIVE:

Il Sindaco:

• convoca il COC attivando le seguenti funzioni di supporto:

- funzione Materiali e Mezzi

- funzione Strutture Operative Locali e Viabilità

I responsabili delle citate funzioni sono di supporto all’Ufficio Manutenzione, per

il reperimento e l’utilizzo delle risorse, dei mezzi e dei materiali necessari per

fronteggiare l’emergenza, per porre i cancelli al fine di interdire le strade a rischio

e disporre il traffico nelle direttrici delle strade disponibili.

In base all’evoluzione del fenomeno possono essere eventualmente attivate

ulteriori funzioni (es. Servizi essenziali, Assistenza alla popolazione).

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Aggiornamento Piano Protezione Civile – Alberobello (BA) 85

RISCHIO CHIMICO INDUSTRIALE

Secondo l’INVENTARIO NAZIONALE DEGLI STABILIMENTI SUSCETTIBILI DI CAUSARE INCIDENTI RILEVANTI AI

SENSI DELL'ART. 15, COMMA 4 DEL DECRETO LEGISLATIVO 17 AGOSTO 1999, N, 334 e s.m.i., REDATTO IN

COLLABORAZIONE CON ISPRA - SERVIZIO RISCHIO INDUSTRIALE, nel territorio Comunale di Alberobello non

sono presenti industrie classificate a rischio di Incidente Rilevante.

Sul territorio comunale sono presenti attività di “depositi carburanti” che, in caso di eventuale incidente,

possono immettere nell’aria sostanze nocive e tossiche.

Il modello di intervento che viene seguito in questo caso è lo stesso del “Rischio di Trasporto di Sostanze

Pericolose”, di seguito descritto.

RISCHIO DI TRASPORTO DI SOSTANZE PERICOLOSE

Il Rischio da trasporto di sostanze pericolose è da annoverare fra gli eventi non prevedibili. Le sostanze

pericolose, trasportate su gomma o per via ferroviaria, sono quelle in grado di provocare danno alle persone,

alle cose, all’ambiente e generalmente comprendono:

• esplosivi

• comburenti

• tossici

• corrosivi

• sostanze che reagiscono a contatto con l’acqua.

Ognuna di esse può presentarsi allo stato liquido, solido, gassoso.

Le sostanze pericolose vengono classificate secondo i pericoli che esse presentano, come dall’elenco seguente:

• Classe 1 a oggetti e sostanze esplosive

• Classe1 b oggetti con materiale esplosivo

• Classe 1 c mezzi di accensione e similari

• Classe 2 gas compressi, liquefatti o disciolti sotto pressione

• Classe 3 sostanze liquide infiammabili

• Classe 4.1 sostanze solide infiammabili

• Classe 4.2 sostanze soggette ad accensione spontanea

• Classe 4.3 sostanze che a contatto con l’acqua sviluppano gas infiammabili

• Classe 5.1 sostanze comburenti

• Classe 5.2 perossidi organici

• Classe 6.1 sostanze tossiche

• Classe 6.2 sostanze ripugnanti o che possono causare infezioni

• Classe 7 sostanze radioattive

• Classe 8 sostanze corrosive

Per ogni classe le sostanze vengono indicate individualmente o per gruppi e sottogruppi, secondo numeri

“ordinali”.

Le sostanze non indicate singolarmente rientrano in gruppi o sottogruppi codificati come tali.

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Aggiornamento Piano Protezione Civile – Alberobello (BA) 86

Nel caso in cui una sostanza non sia codificata singolarmente e non rientri in un gruppo o sottogruppo, il suo

trasporto su strada non è ammesso, fatti salvi accordi specifici tra Stati.

Per ogni trasporto di sostanze pericolose deve essere redatto un documento di trasporto, da depositare nella

cabina di guida, nel quale devono essere indicati il nome o i nomi del prodotto trasportato, la classe, le cifre di

identificazione (codifica).

Per le sostanze non espressamente indicate, ma rientranti in gruppi o sottogruppi collettivi, deve essere citato

il nome chimico o commerciale e la relativa lettera del gruppo o sottogruppo di appartenenza. Alcune sostanze

possono richiedere per la loro natura ulteriori annotazioni specifiche.

Per le sostanze pericolose poste in una cisterna amovibile, in un contenitore cisterna o in più batterie di

recipienti (cisterne multiple) si devono apporre sui contenitori, sui fianchi e sulla testata, una o più etichette

conformi alle codifiche della sostanza.

Durante la fase di trasporto di sostanze pericolose le unità di trasporto (singole e multiple) devono essere

munite anteriormente e posteriormente di un pannello di colore arancione (retroriflettente) di cm. 40 X 30,

con un bordo nero di 15 mm.

Per il trasporto di alcune sostanze pericolose è prescritto che i pannelli su menzionati siano corredati da due

gruppi di cifre: nella parte superiore trova posto la numerazione indicante il tipo di pericolosità; la parte

inferiore serve all’identificazione della sostanza.

La prima cifra del numero superiore indica il pericolo principale: 2=gas; 3=liquido infiammabile; 5= materia

comburente o perossido organico; 6= materia tossica; 8=materia corrosiva; 9=pericolo di esplosione violenta

dovuta a decomposizione spontanea o a polimerizzazione.

Nel caso in cui le prime due cifre siano uguali vi è un’intensificazione del pericolo principale; quando la seconda

e la terza cifra sono uguali, vi è un’intensificazione del pericolo secondario. Es. 33 significa liquido molto

infiammabile. Tuttavia, quando la prima coppia di cifre dà 22 indica un gas fortemente refrigerato; quando la

prima coppia è 44 indica un solido infiammabile allo stato fuso e ad una temperatura elevata.

La combinazione 42 indica un solido che può emettere gas a contatto con l’acqua. Quando il numero di

identificazione è 333, indica un liquido spontaneamente infiammabile. Quando il numero di identificazione del

pericolo è preceduto dalla lettera X, indica il divieto assoluto di contatto tra la sostanza e l’acqua.

Il personale della Polizia Stradale, Carabinieri, Polizia Locale, Vigili del Fuoco, che giunge per primo sul luogo

dell’incidente, nel quale è coinvolto un mezzo che trasporta sostanze pericolose, deve, con assoluta

immediatezza, procedere ad attuare una cerchia di sicurezza intorno agli automezzi coinvolti.

Nel caso in cui si avvertano effetti diretti sulla persona ( effetti tossici, irritanti, nauseabondi, maleodoranti,

ecc.) o si nota la condensazione in atmosfera di una nube tossica, la cintura di sicurezza deve essere molto più

ampia, a seconda della situazione “in loco”.

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Aggiornamento Piano Protezione Civile – Alberobello (BA) 87

RISCHIO TRASPORTO SOSTANZE PERICOLOSE

CO

ND

IZIO

NI

DI

PA

CE

ATTIVAZIONE:

• Normale svolgimento delle attività sociali ed economiche della popolazione

RISCHIO TRASPORTO SOSTANZE PERICOLOSE

ALL

AR

ME

ATTIVAZIONE:

• Si verifica un incidente con coinvolgimento di mezzi adibiti al trasporto di sostanze

pericolose

PROCEDURE OPERATIVE:

Il Sindaco:

• Allerta e attiva la struttura operativa locale di Protezione Civile e i componenti

del COC

• Imposta la Pianificazione dell’Emergenza sulla base delle “Funzioni di Supporto”

ritenute opportune

• Informa il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco dell’evento

• Informa il Dipartimento Provinciale dell’ARPA dell’evento

• Dispone un sopralluogo nell’area insieme ai VV. F., Forze dell’Ordine, ARPA e

personale specializzato avvalendosi della Funzione del COC “Strutture Operative

Locali e Viabilità”

• Dirama l’allarme e le informazioni alla popolazione, avvalendosi della Funzione

del COC “Strutture Operative Locali e Viabilità”

• Circoscrive ed interdice alla popolazione, in via precauzionale, l’area coinvolta

dall’evento, avvalendosi della Funzione del COC “Strutture Operative Locali e

Viabilità”

• Tiene i rapporti con la Provincia e con i VV.F per la fornitura di materiali necessari

per superare l’emergenza, avvalendosi della Funzione del COC “Materiali e

Mezzi”

• Attua la messa in sicurezza delle persone disabili e/o non autosufficienti presenti

nell’area interessata dall’evento avvalendosi della Funzione del COC “Sanità e

Veterinaria”

• Dispone l’allontanamento della popolazione dalle aree a rischio

• Vieta l’accesso alla zona contaminata, costituendo posti di blocco e deviando il

traffico con percorsi alternativi, avvalendosi della Funzione del COC “Strutture

Operative Locali e Viabilità”

• Se necessario coordina l’impiego delle forze di volontariato avvalendosi della

Funzione del COC “Volontariato”

• Attiva e mantiene costantemente in funzione, presso la sede del C.O.C., un ufficio

stampa o centro di informazione per la cittadinanza e per i mass media

avvalendosi della Funzione “Mass Media, Informazione Comunicazione”

• Mantiene costantemente informate la Prefettura e la Provincia avvalendosi della

Funzione del COC “Strutture Operative Locali e Viabilità”

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Aggiornamento Piano Protezione Civile – Alberobello (BA) 88

La Funzione Tecnica, Pianificazione e Censimento Danni:

• Raccoglie e fornisce la cartografia necessaria

• Tiene sotto continuo monitoraggio l’evolversi dell’evento e le conseguenze che si

producono nel territorio. Verifica/stima la popolazione, i beni e i servizi coinvolti

nell’evento

• Individua, in collaborazione con la Prefettura, la necessità di evacuare la

popolazione facendo diramare l’allarme dalla Funzione “Strutture Operative

Locali e Viabilità”

• Provvede al recupero del materiale usato ed all’eventuale conferimento in

discarica dello stesso

• Predispone i provvedimenti amministrativi per garantire la pubblica e privata

incolumità

La Funzione Sanità e Veterinaria:

• Coordina l’attività d’intervento delle strutture sanitarie e delle associazioni di

volontariato a carattere sanitario

• Verifica la presenza di inabili tra la popolazione eventualmente da evacuare e

provvede al loro aiuto

• Controlla le possibilità di ricovero della popolazione eventualmente da evacuare,

comunicando le eventuali carenze alla Prefettura e specificando anche le

esigenze di trasporto, con particolare riguardo ai disabili e alle persone non

autosufficienti

• Informa il distretto sanitario e le strutture sanitarie sia per rendere tempestivi i

soccorsi, sia per mantenere attivo il posto medico anche fuori dall’orario di

servizio

La Funzione Volontariato:

• Si coordina con le altre funzioni di supporto per l’impiego dei volontari

• Predispone l’invio di squadre di volontari per le esigenze delle altre funzioni di

supporto

• Accoglie i volontari giunti da fuori registrandone le generalità

La Funzione Materiali e Mezzi:

• Aggiorna un elenco di mezzi in attività e disponibili per far fronte all’emergenza

• Registra l’importo e il tipo di spese sostenute dal Comune per incarichi a ditte

private e acquisto di materiali utili

La Funzione Telecomunicazioni e supporto informatico:

• Garantisce i contatti radio tra il C.O.C. e le squadre esterne

• Mantiene efficiente la strumentazione della Sala Operativa

La Funzione Servizi Essenziali:

• Assicura la continuità dell’erogazione dei servizi a rete

• Assicura il rifornimento idrico in casi di emergenza da inquinamento delle falde

La Funzione Strutture operative locali e viabilità:

• Richiede e gestisce l’intervento e l’arrivo delle strutture operative (VV.F., Polizia

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Aggiornamento Piano Protezione Civile – Alberobello (BA) 89

Locale, Carabinieri, ARPA, Volontariato)

• Effettua una prima ricognizione sul luogo dell’incidente con l’aiuto di eventuale

personale specializzato, per verificare la tipologia, l’entità dello sversamento ed i

livelli di contaminazione

• Dà disposizioni per delimitare le aree a rischio, tramite l’istituzione di posti di

blocco (cancelli) sulle reti di viabilità, allo scopo di regolamentare la circolazione

in entrata ed in uscita dall’area a rischio. La predisposizione dei posti di blocco

deve essere attuata in corrispondenza dei nodi viari, per favorire manovre e

deviazioni

• Garantisce un costante collegamento e contatto con la Prefettura e gli altri

Organi di Polizia

• Si occupa di diffondere l’ordine di evacuazione alla popolazione coinvolta

• Individua i punti critici del sistema viario e predispone gli interventi necessari al

ripristino della viabilità

• Individua i materiali, i mezzi ed il personale necessario alla messa in sicurezza

della rete stradale e cura i rapporti con le ditte che eseguono i lavori

La Funzione Assistenza alla popolazione e scolastica:

• Provvede, in accordo con la funzione di volontariato, all’assistenza della

popolazione evacuata

• Coordina i soccorsi alle categorie deboli

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Aggiornamento Piano Protezione Civile – Alberobello (BA) 90

RISORSE SUL TERRITORIO A LIVELLO COMUNALE

ALTRE STRUTTURE SUL TERRITORIO E RISORSE DISPONIBILI

Aziende/Società Nome/Referente Recapito

Detentori pale meccaniche

– terne - autocarri

Cardone Nicola Via della Repubblica, 21 – Putignano (BA)

Tel.: 080/4934846; Cell: 330/938386

“Nuova Geojonica snc”

dei F.lli Greco Pietro

Luciano & Cosimo

Via M. D’Azeglio, 81 – Carosino (TA)

Cell: 338/5928817

E-Mail: [email protected]

Ruggieri Martino Antonio Via M. Girolamo, 7 – Alberobello (BA)

Tommaso Mileti

Via Brenta, 19 – Putignano (BA)

Cell: 338/4995623; 366/2076264

E-Mail: [email protected]

Manutenzione e

sistemazione strade e verde

“Col. Arc.” Di Colucci

Arcangelo C.da Capitolo Zona B, 104 - Martina Franca (TA)

Cell: 329/4152746; Fax: 080/4383663

F.lli Masciulli Angelo Contrada Lo Prete, 1 – Alberobello (BA)

Tel.: 080/4323652

Palmisano srl Contrada Lamione, 2 – Alberobello (BA)

Tel.: 080/4326041

Colucci Martino C.da Staffone Zona B2, 42 – Martina Franca (TA)

Cell: 360/763161; Fax: 080/4054222

Ditta “Lisi Stefano snc” di

Lisi Stefano e Angelo e C. C.da San Marco 91B – Locorotondo (BA)

Cell: 333/7400240; Fax: 080/2148624

“Colarc” di Colucci

Stefano

C.da Chiancone, 212 – Locorotondo (BA)

Tel./Fax: 080/4322145

Giacovazzo Tommaso C.da Coreggia, 14 – Alberobello (BA)

Tel.:080/4324674

Impianti elettrici,

idrotermici, antincendio,

aria compressa, gas,

condizionamento

“Dev.Imp.” di De Virgiliis

Cosmo

Via Isonzo, 37 – Alberobello (BA)

Tel./Fax: 080/4323988; Cell: 338/3970090

E-Mail: [email protected];

[email protected]

“AEI srl” di Luca Lo Re

Via D. Aversa, 11 – Alberobello (BA)

Tel.: 080/4322896; Fax: 080/4327693

Cell: 335/6943695; 347/3325775

E-Mail: [email protected]

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Aggiornamento Piano Protezione Civile – Alberobello (BA) 91

Impianti elettrici,

idrotermici, antincendio,

aria compressa, gas,

condizionamento

Gentile Vito C.so A. De Gasperi – Alberobello (BA)

Cell: 368/3538944; Fax: 080/4325541

Grassi Angelo C.so Vittorio Emanuele, 56 – Alberobello (BA)

Tel./Fax: 080/4321862

Greco Antonio Via Barsento 79/4 – Alberobello (BA)

Tel./Fax: 080/4322286

“Miro Edilizia” di Nardelli

Luigi

Via De Amicis, 53 – Alberobello (BA)

Cell: 347/5650623

“Idratel” di Marraffa

Antonio

Via Vico Barseta, 43 – Alberobello (BA)

Tel.: 080/4323451; Cell: 368/7135652

E-Mail: [email protected]

Maellaro Donato

Via Monte Pasubio, 57 – Alberobello (BA)

Cell: 339/7998011; 339/1150684

E-Mail: [email protected]

Bonifiche Siti Inquinati

Ecologia di Viso Nicolò &

Compani sas

C.da Carluccio, 710/B – Monopoli (BA)

Tel./Fax: 080/4204141

Cell: 368/3863094

Antinia srl Z.I., Via C. Contegiacomo – Putignano (BA)

Tel./Fax: 080/4054748

Serveco Z.I., Via delle Imprese, 3 – Montemesola (TA)

Tel.: 099/5671111; Fax: 099/5671112

Eco Ambiente Sud srl C.da Fascianello, 51 – Fasano (BR)

Tel.: 080/4413069; Fax: 080/4422520

D’Alena Eco-trend srl

Via SS172 dei trulli-Via Cappuccini 157 –

Putignano (BA)

Tel.: 080/4931341; Fax: 080/4051761

Vendita utensileria,

ferramenta Convertini Giuseppe Via Putignano – Alberobello (BA)

Materassi, mobili

D’Oria Arredi Via De Amicis, 34 - Alberobello (BA)

Tel.: 080/4325246

Lineatre Mobili e Idee srl Via D. Aversa, 44 - Alberobello (BA)

Tel.: 080/4322960; 080/4327196

Studi Fotografici Giannini Gianvito Corso Trieste e Trento - Alberobello (BA)

Tel.: 080/4322680

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Aggiornamento Piano Protezione Civile – Alberobello (BA) 92

Studi Fotografici Pesce Carmela Via Contessa, 1 - Alberobello (BA)

Tel.: 080/4321501

Carburanti

Resta Pasquale Contrada Lo Prete - Alberobello (BA)

Tel: 080/4321796

Distributore “Q8” Corso Trieste e Trento, 49 - Alberobello (BA)

Tel: 080/4321420

Distributore “Cogest srl” Via VII liberatori della selva - Alberobello (BA)

Tel: 080/4324187

Distributore “ENI” Via Bari - Alberobello (BA)

Tel: 080/4322856

Distributore “API” Via Indipendenza, 45 - Alberobello (BA)

Tel.: 080/4323210

Distributore “API” Viale Einaudi - Alberobello (BA)

Tel: 080/4326032

Risorse Alimentari

Punto SMA supermercati Vico Barsento, 4 - Alberobello (BA)

Tel.: 080/4322111

SISA supermercati Via Ammiraglio Milo - Alberobello (BA)

Tel.: 080/4321484

DOC supermercati Viale L. Einaudi, 2 - Alberobello (BA)

Tel: 080/4324395; 080/4324474

A&O supermercati Via Vittime del Fascismo, 12 - Alberobello (BA)

Tel.: 080/4325162

CONAD supermercati Viale Einaudi, 65 - Alberobello (BA)

Tel.: 080/4323390; 080/4324165

DiMeglio supermercati Corso Trieste e Trento - Alberobello (BA)

Tel.: 080/4323771

TODIS supermercati Via Giovè, 3 - Alberobello (BA)

Tel.: 080/4324129

M&D supermercati Viale Viterbo, 5 - Alberobello (BA)

Tel.: 080/4324409; 080/4327252

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Aggiornamento Piano Protezione Civile – Alberobello (BA) 93

ELENCO ATTREZZATURE IN DOTAZIONE AL COMUNE E AL VOLONTARIATO

Attrezzature di Protezione Civile

- Apparati radio-veicolari (n.2)

- Apparati radio-portatili (n.3)

- Stazione Radio Base

- Pick-up completo di modulo AIB

- Attrezzatura informatica per sala COC

- GPS portatile

- Spargisale

- Lama spalaneve

- Dispositivi di protezione individuale

- Autoveicolo Land Rover

- Ambulanza (associazione di volontariato per disabili)

ELENCO STRUTTURE DI RICOVERO ANZIANI E PERSONE CON DISABILITÀ

Di seguito le strutture di ricovero per persone anziane e con disabilità all’interno del territorio comunale

Casa di cura e clinica privata

“Apollo 2” Via Capecelatro G. Tel.: 080/4322845

Casa di cura e clinica privata

“Apollo ” Via D. Morea, 11 Tel.: 080/4324172

Residence “Insieme” Via Cavour, 16 Tel.: 080/4323825

Cell: 339/5756920

Casa di riposo “Il Sogno” Via Cavour, 2

Tel.: 080/4323569

E-Mail: [email protected]

Residenza “Fondazione Giovanni

XXIII”

Strada Provinciale

per Noci, 12

Tel./Fax: 080/4322792

E-Mail: [email protected]

Residenza “San Raffaele” Viale Bari, 10 Tel.: 080/4326228

Centro “Opera Don Guanella” Via Bainsizza Tel.: 080/4325491

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Aggiornamento Piano Protezione Civile – Alberobello (BA) 94

IL SISTEMA DI INFORMAZIONE ALLA POPOLAZIONE L’informazione alla popolazione sui rischi che possono minacciare l’integrità della vita, dei beni e degli

insediamenti, oltre ad essere un diritto previsto dalle leggi vigenti, rappresenta un presupposto indispensabile

per l’efficacia e l’efficienza dei piani d’emergenza.

Con la legge n. 265/99, art. 12, vengono trasferite al Sindaco le competenze del Prefetto in materia di

informazione alla popolazione in situazioni di pericolo per calamità naturali. Informare la popolazione significa

trasferire quelle conoscenze utili ad una maggiore presa di coscienza rispetto ai rischi e ai pericoli cui si è

esposti in determinati ambienti. Tale conoscenza, quando si trasforma in cultura e sensibilità condivisa dalla

comunità si esprime poi, nel singolo individuo, in comportamenti ed azioni positive e consapevoli, colmando

quel “vuoto informativo” che può dar luogo a comportamenti incoerenti in caso di crisi.

In materia di protezione civile la funzione di tale informazione assume particolare rilievo proprio perché,

concretizzandosi in atteggiamenti adeguati e corretti da parte del cittadino, può contribuire all’efficacia della

risposta operativa.

In tal senso il cittadino non subisce passivamente l’informazione “dall’alto” ma la interpreta e diventa attore

dinamico, attivo e collaborativo, producendo un ulteriore effetto positivo, quello di un’evoluzione del rapporto

con le istituzioni, fatto di maggiore vicinanza e fiducia reciproca.

L’informazione si sviluppa principalmente in tre tempi:

- Informazione preventiva

- Informazione in stato d’emergenza (e post-evento)

- Informazione in stato post-emergenza

L’informazione preventiva, è finalizzata a diffondere conoscenze sulla natura dei rischi che possono minacciare

la popolazione e l’ambiente. L’obiettivo è di ridurre la tendenza dell’individuo ad assumere autonomi criteri di

giudizio nell’attribuire il grado di rischio ad una determinata situazione, accrescendo la capacità di

collaborazione da parte dei cittadini.

L’informazione preventiva fornisce indicazioni che riguardano:

- il rischio e gli effetti di un possibile evento in un determinato territorio

- i comportamenti da adottare in caso di emergenza

- le modalità attraverso cui verranno lanciati avvisi e messaggi d’allerta

In caso di emergenza (e post-evento) vengono date costantemente informazioni circa:

- il fenomeno previsto o in atto

- i comportamenti e le misure particolari di autodifesa da adottare

- l’evoluzione dell’evento e delle operazioni di soccorso

- i numeri da contattare e i riferimenti utili

- cosa fare dopo l’evento (ad esempio in caso di evacuazione)

Nella fase post-emergenza, quando viene dichiarato il cessato allarme, la comunicazione riguarda tutte quelle

informazioni date o richieste dal cittadino utili al ripristino dello stato di normalità.

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Aggiornamento Piano Protezione Civile – Alberobello (BA) 95

I CANALI DI COMUNICAZIONE

Informazione Preventiva

Il presupposto fondamentale di una “comunicazione integrata” efficace è che le informazioni siano date alla

popolazione in modo diversificato e attraverso diversi supporti. Partendo da un’analisi del contesto, del

territorio e dei destinatari del messaggio, dei quali si rileva il livello di percezione rispetto al rischio e ai bisogni

informativi, sono individuate le migliori strategie di informazione e vengono privilegiati determinati mezzi di

comunicazione.

Fra le iniziative promosse:

- Produzione di un opuscolo informativo specifico per la popolazione da distribuire nei luoghi pubblici e in

occasione di campagne informative sulla protezione civile

- Corsi e giornate di formazione, incontri, rivolti sia alla popolazione che agli operatori del settore, con

campagne specifiche per chi è affetto da disabilità.

• Sito web

L'utilizzo ottimale delle tecnologie di comunicazione e di Internet, costituisce un’esigenza strategica per le

pubbliche amministrazioni. La Rete è infatti un mezzo importante sia per accrescere la produttività del lavoro

all'interno degli uffici pubblici, sia per migliorare la qualità dei servizi che essi devono offrire ai cittadini. In

particolare sul sito web del comune (www.comune.alberobello.ba.it) viene pubblicato il Piano di Protezione

Civile Comunale, con i relativi allegati, e l’opuscolo informativo per la popolazione.

• Esercitazioni

All’interno della struttura comunale vengono pianificate e promosse periodicamente esercitazioni e simulazioni

di stati d’emergenza in spazi pubblici, luoghi di lavoro, edifici scolastici. L’obiettivo è facilitare la

memorizzazione delle informazioni e l’apprendimento dei comportamenti da adottare in caso d’emergenza,

tramite azioni pratiche. Le esercitazioni sono indirizzate in particolar modo alle Strutture Operative, per testare

l’efficienza e l’efficacia dell’organizzazione e delle procedure delineate nei piani d’emergenza.

Informazione in emergenza (e post-evento)

• Dispositivi di allarme

Per avvisare la popolazione di un fenomeno previsto o in atto, soprattutto per eventi territorialmente

circoscritti, vengono utilizzati dispositivi di allarme (altoparlanti montati sulle autovetture o altri sistemi

acustici, sirene, megafoni) e comunicazioni porta a porta, utilizzando il Volontariato e la Polizia Locale, in

coordinamento con le Forze dell’Ordine e con i Vigili del Fuoco. Per le persone disabili vengono utilizzati

dispositivi di allarme specifici, in particolare per le disabilità visiva, uditiva e motoria.

• Comunicato stampa

Attraverso il comunicato stampa vengono fornite ai mezzi di informazione (stampa, radio, tv) notizie ufficiali

sugli sviluppi della situazione e sulle azioni intraprese dall’Ufficio e dalle Strutture Operative. Questo strumento

risponde soprattutto ad un bisogno di trasparenza nei confronti delle Istituzioni e della popolazione. I mezzi di

comunicazioni utilizzati sono soprattutto locali, tra questi l’emittente “Teletrullo”.

• Il modello di avviso alla popolazione in stato d’emergenza

Per la diffusione in modo capillare e rapido in aree specifiche di informazioni su un evento in corso, possono

essere distribuiti “Avvisi urgenti alla popolazione”, in strada o eventualmente porta a porta. Il modello

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Aggiornamento Piano Protezione Civile – Alberobello (BA) 96

comunica in modo sintetico ed essenziale tutte le informazioni urgenti sul pericolo, i divieti, le precauzioni e i

numeri d’emergenza.

• Sito Web

In caso d’emergenza la sezione “news” sull’home page del sito sarà interamente riservata all’evento. Si

potranno trovare notizie aggiornate sugli sviluppi e sull’evoluzione dell’emergenza, informazioni utili sui

comportamenti da adottare e sui numeri da contattare, indicazioni su eventuali divieti e particolari precauzioni.

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Aggiornamento Piano Protezione Civile – Alberobello (BA) 97

PARTE 5 – ALLEGATI

Modulistica e Tavole Cartografiche

Piano Comunale di Protezione Civile

• Glossario (Allegato Modulistica)

• Avvisi - Ordinanze sindacali – Determine e Deliberazioni di

Giunta (Allegato Modulistica)

• Schede censimento danni (Allegato Modulistica)

• Cartografia

o Tav1 – Rischio incendi di interfaccia - Carta delle

fasce e aree di interfaccia

o Tav2 - Rischio incendi di interfaccia – Carta della

Pericolosità

o Tav3 – Rischio incendi di interfaccia – Carta della

Vulnerabilità

o Tav4 – Rischio incendi di interfaccia – Carta del

Rischio di Interfaccia

o Tav5, Tav6, Tav7 – Rischio incendi di interfaccia –

Carte degli scenari

o Tav8 – Rischio Idraulico/Idrogeologico – Carta del

rischio idraulico e geomorfologico

o Tav9 – Carta dei valori ambientali e culturali

COMUNE DI ALBEROBELLO

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