PIANO ANNUALE PER - pascolisangiorgio.gov.it · progettare la propria offerta formativa in senso...
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PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIONE
(P.A.I.)
A.S. 2017-2018
ISTITUTO COMPRENSIVO
“G. PASCOLI”
Via IV Novembre 74027 San Giorgio Jonico (TA)
TEL. 099 5929830 FAX 0995929247
e-mail [email protected]
Codice Fiscale 90134440735
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PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIONE
A.S. 2017/18
Il Piano Annuale per l‟inclusione è uno strumento che consente alle istituzioni scolastiche di
progettare la propria offerta formativa in senso inclusivo, spostando l‟attenzione dal concetto di
integrazione a quello di inclusione.
La nostra scuola nel porre il concetto di persona umana al centro dell‟attività educativa
consideral‟accoglienza della diversità un valore irrinunciabile e favorisce l‟inclusione degli alunni con
bisogni educativi speciali. Attraverso adeguate strategie organizzative e didattiche e la stesura dei piani
didattici personalizzati si vuole contrastare la dispersione scolastica, promuovere il successo formativo di
tutti e di ciascuno e garantire a tutti gli alunni la piena realizzazione di sé nella propria peculiare espressione
e singolarità.
Nel Piano Annuale per l‟Inclusività viene ipotizzata una serie di azioni volte al miglioramento del
grado d‟inclusività dell‟Istituto. Il presente Piano costituisce un concreto impegno programmatico per
l‟inclusione ed uno strumento di lavoro dinamico, pertanto sarà soggetto a modifiche e/o integrazione.
Questo documento diventerà parte integrante del POF.
1. NORMATIVA DI RIFERIMENTO
La Direttiva Ministeriale del 27 dicembre 2012 “Strumenti d’intervento per alunni con bisogni
educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica” estende il campo di intervento e di
responsabilità di tutta la comunità scolastica all‟intera area dei Bisogni Educativi Speciali (BES).
Nella Circolare Ministeriale n.8 del 6 marzo 2013 si precisa che l'individuazione dei BES e la
successiva attivazione dei percorsi personalizzati sarà deliberata da tutti i componenti del team docenti
dando luogo al PDP, firmato dal Dirigente Scolastico, dai docenti e condiviso dalla famiglia. I docenti
potranno avvalersi per tutti gli alunni con bisogni educativi speciali degli strumenti compensativi e delle
misure dispensative previste dalle disposizioni attuative della Legge 170/2010 (DM 5669/2011), meglio
descritte nelle Linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con disturbi specifici di
apprendimento del 12/07/2011.
Per quanto riguarda gli alunni con disabilità certificata con L.104/92 si continua inoltre a far
riferimento alla stessa legge, al DPR del 24 febbraio 1994 e alle Linee Guida per l‟integrazione scolastica
degli alunni con disabilità del 04/08/2009.
2. BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI
L‟inclusività riguarda tutti gli alunni in situazione di Bisogni Educativi Speciali (BES):
alunni con disabilità certificata in base alla Legge 104/1992
alunni con Disturbi Specifici di Apprendimento segnalati in base alla Legge 170/2010
alunni in situazione di svantaggio socio/economico, linguistico, affettivo relazionale/comportamentale
e culturale anche temporaneo, definiti nella Direttiva Ministeriale del 27/12/2012 e nella Circolare
Ministeriale n.8 del 06/03/2013.
3. INCLUSIONE SCOLASTICA
Con l‟espressione „inclusione scolastica‟ s‟intende riconoscere l‟insieme di tutte le circostanze
(culturali, strumentali, organizzative, … ) volte a corrispondere efficacemente al diritto di tutti e di ciascuno
di pervenire al successo formativo e, attraverso questo, al successo individuale e sociale futuro, nel pieno
rispetto delle caratteristiche individuali, quali esse siano.
Il concetto di inclusione scolastica non si riferisce solamente all‟affermazione del diritto della persona
ad essere presente nel contesto scolare, ma all‟idea che quella presenza sia significativa e dotata di senso
tale da consentire a ciascun soggetto il massimo sviluppo possibile delle sue capacità, abilità, potenzialità.
PREMESSO CHE:
La scuola, quindi, s‟impegna a creare un ambiente di apprendimento significativo affinché tutti gli alunni
possano sentirsi rispettati nelle specifiche, personali diversità.
Il concetto di "Inclusione" si applicherà a tutti gli alunni, come garanzia diffusa e stabile di poter partecipare
alla vita scolastica e di raggiungere il massimo possibile in termini di apprendimento e formazione.
VISTO CHE:
la presenza di alunni con bisogni educativi speciali nell'I.C. “ G. Pascoli” ha assunto una dimensione
strutturale ed una rilevanza numerica significativa.
CONSIDERATO CHE:
1. il presente documento, P.A.I. 16-17, verrà assunto nel P.T.O.F.16-19 e nei suoi aggiornamenti annualiin
modo che ne diventi parte integrante e che l‟inclusione diventiimpegno programmatico dell’Istituto
relativamente:
- alle scelte e agli strumenti metodologico – didattici;
- alla formazione delle classi,
- all‟organizzazione dei tempi e degli spazi scolastici,
- alle relazioni tra docenti, alunni e famiglie;
- alla formazione/aggiornamento del personale scolastico
2. la C.M. N° 8 del 6 marzo 2013 dichiara in modo chiaro che la presa in carico dei BES debba essere al
centro dell‟attenzione e dello sforzo congiunto della scuola e della famiglia.
3. la C.M. N° 8 del 6 marzo 2013 individua quale priorità la necessità di rilevare, monitorare e valutare il
grado di inclusione della scuola per:
- Accrescere la consapevolezza dell‟intera comunità educante sulla centralità e la trasversalità dei
processi inclusivi in vista della qualità dei “risultati” educativi;
- Predisporre piani e processi per il miglioramento organizzativo e culturale;
- Promuovere azioni, tempi e metodologie attente ai bisogni/aspettative dei singoli;
4. L‟inclusione comporta di pensare in termini di “un progetto di classe”, per cui si chiede ai docenti, tutti,
di leggere e riflettere “pedagogicamente” sulla realtà “classe” per poi impostare un serio lavoro di
team che, partendo dai reali bisogni dei singoli/della collettività, sia in grado di fornire risposte
realistiche ed adeguate a tutti e ad ognuno;
5. Ciascun docente dovrà predisporre il proprio Piano di lavoro educativo e didattico sulla base del PTOF
e del “progetto di classe”elaborato dal consiglio di classe/team di docenti in base all‟analisi della
situazione complessiva di partenza della classe stessa, in modo da dare risposte concrete ai bisogni
specifici evidenziati;
6. La proposta di elaborazione del PAI elaborata dal GLI e avanzata nella seduta del 29/06/2017
Il Collegio dei docenti decide di adottare il seguente:
Piano Annuale per l’Inclusione
Parte I – analisi dei punti di forza e di criticità
A. Rilevazione dei BES presenti:
1. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3) 23
minorati vista 1
minorati udito /
Psicofisici 22
2. disturbi evolutivi specifici 22
DSA 21
ADHD/DOP /
Borderline cognitivo 1
Altro /
3. svantaggio (indicare il disagio prevalente) 13
Socio-economico 12
Linguistico-culturale /
Disagio comportamentale/relazionale 1
Altro /
Totali 58/789
% su popolazione scolastica 7,4%
N° PEI redatti dai GLI 23
N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione sanitaria 22
N° di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione sanitaria 13
B. Risorse professionali specifiche Prevalentemente utilizzate in… Sì / No
Insegnanti di sostegno Attività individualizzate e di piccolo
gruppo Si
Attività laboratoriali integrate (classi
aperte, laboratori protetti, ecc.) Si
AEC
Assistente Educativo Culturale
Attività individualizzate e di piccolo
gruppo Si
Attività laboratoriali integrate (classi
aperte, laboratori protetti, ecc.) Si
Assistenti alla comunicazione Attività individualizzate e di piccolo
gruppo NO
Attività laboratoriali integrate (classi
aperte, laboratori protetti, ecc.) NO
Funzioni strumentali / coordinamento 1
Referenti di Istituto (disabilità, DSA, BES) 2
Psicopedagogisti e affini esterni/interni /
Docenti tutor/mentor /
Altro: /
Altro: /
C. Coinvolgimento docenti curricolari Attraverso… Sì / No
Coordinatori di classe e simili
Partecipazione a GLI NO
Rapporti con famiglie Si
Tutoraggio alunni Si
Progetti didattico-educativi a
prevalente tematica inclusiva Si
Altro: /
Docenti con specifica formazione
Partecipazione a GLI Si
Rapporti con famiglie Si
Tutoraggio alunni Si
Progetti didattico-educativi a
prevalente tematica inclusiva Si
Altro: /
Altri docenti
Partecipazione a GLI Si
Rapporti con famiglie Si
Tutoraggio alunni Si
Progetti didattico-educativi a
prevalente tematica inclusiva Si
Altro: /
D. Coinvolgimento personale ATA
Assistenza alunni disabili Si
Progetti di inclusione / laboratori integrati NO
Altro: /
E. Coinvolgimento famiglie
Informazione /formazione su genitorialità e
psicopedagogia dell’età evolutiva Si
Coinvolgimento in progetti di inclusione NO
Coinvolgimento in attività di promozione della
comunità educante Si
Altro: /
F. Rapporti con servizi sociosanitari
territoriali e istituzioni deputate alla
sicurezza. Rapporti con CTS / CTI
Accordi di programma / protocolli di intesa
formalizzati sulla disabilità NO
Accordi di programma / protocolli di intesa
formalizzati su disagio e simili NO
Procedure condivise di intervento sulla
disabilità NO
Procedure condivise di intervento su disagio e
simili NO
Progetti territoriali integrati SI
Progetti integrati a livello di singola scuola NO
Rapporti con CTS / CTI Si
Altro: /
G. Rapporti con privato sociale e
volontariato
Progetti territoriali integrati NO
Progetti integrati a livello di singola scuola Si
Progetti a livello di reti di scuole NO
H. Formazione docenti
Strategie e metodologie educativo-didattiche /
gestione della classe NO
Didattica speciale e progetti educativo-didattici
a prevalente tematica inclusiva Si
Didattica interculturale / italiano L2 NO
Psicologia e psicopatologia dell’età evolutiva
(compresi DSA, ADHD, ecc.) Si
Progetti di formazione su specifiche disabilità
(autismo, ADHD, Dis. Intellettive,
sensoriali…) NO
Altro:
Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati*: 0 1 2 3 4
Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo X
Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli
insegnanti X
Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive; X
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola X
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in
rapporto ai diversi servizi esistenti; X
Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle
decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative; X
Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi
formativi inclusivi; X
Valorizzazione delle risorse esistenti X
Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione
dei progetti di inclusione X
Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema
scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento
lavorativo. X
Altro:Disponibilità fondi per acquisto sussidi e materiali didattici per i BES X
Altro:
Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei sistemi scolastici * = 0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4 moltissimo
Parte II – OBIETTIVI di incremento dell’inclusività proposti PER IL PROSSIMO ANNO SCOLASTICO
ASPETTI ORGANIZZATIVI E GESTIONALI coinvolti nel cambiamento inclusivo (chi fa cosa, livelli di
responsabilità nelle pratiche di intervento, ecc.). Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti
all’interno della scuola.
Nella prospettiva di una reale politica inclusiva definire con chiarezza chi fa cosa (setting organizzativo –
gestionale) è essenziale affinché l‟intero processo non si traduca in forme estemporanee di azione o, ancor
peggio, in adempimenti di mero carattere burocratico.
L’impegno sarà volto ad affinare e consolidare un setting organizzativo, un organigramma/funzionigramma
che, nel rispetto della normativa vigente, risulti funzionale alla realizzazione dell’inclusione della scuola.
CHI COSA
Il Dirigente Scolastico
o convoca e coordina il GLI;
o assegna i docenti di sostegno;
o garantisce i rapporti con gli enti territoriali coinvolti (ASL; servizi sociali/
comunali/ provinciali, CTI, CTS);
o promuove iniziative finalizzate all‟ inclusione;
o esplicita criteri e procedure di utilizzo funzionale delle risorse professionali
presenti
Il coordinatore
dell’inclusione e le
docenti referenti
H,DSA,BES
o promuovono attività di formazione e aggiornamento;
o monitorano i risultati dei percorsi, dei progetti e delle attività di inclusione;
o curano la continuità tra classi e ordini di scuola e collaborano
all‟orientamento per la scuola superiore.
o rilevano gli alunni con BES presenti all‟interno dell‟istituzione scolastica, sia
come numero, sia come tipologia di disturbo, certificato e non;
o raccolgono e documentano i Progetti degli interventi didattico-educativi (PEI
e PDP) elaborati per gli alunni con BES (disabilità certificate L104, art3 comma
1 e 3), Disturbi evolutivi specifici,DSA, ADHD e da svantaggio.
o offrono consulenza ai colleghi sulle strategia/metodologie di gestione delle
classi;
o partecipano al GLI o lo presiedno in caso di assenza del DS
o coordinano GLHO
o elaborano una proposta di piano annuale per l‟Inclusività (PAI)
o tengono rapporti con le famiglie e con le strutture sanitarie di riferimento;
Il Collegio Docenti
o delibera l‟approvazione del PAI proposto dal GLI (mese di giugno);
o definisce i criteri programmatici miranti ad incrementare il grado di inclusività
della scuola all‟interno di un Piano Triennale dell‟Offerta formativa (PTOF) e di
un Piano Annuale per l‟Inclusione(PAI), coerenti fra loro;
o partecipa ad azioni di formazione e di aggiornamento inerenti alle dinamiche
dell‟inclusione,concordate anche a livello territoriale (CTI/CTS,).
Il Consiglio di
classe/Team docenti
o Individua casi in cui è stato necessaria e opportuno l‟adozione di una
personalizzazione della didattica ed eventualmente di misure compensative
e dispensative;
o rileva tutte le certificazioni.
o rileva alunni BES di natura socio-economica e/o linguistico-culturale;
o definisce interventi didattico-educativi, strategie e metodologie;
o elabora la Stesura e applicazione Piano di Lavoro (PEI e PDP);
o collabora con scuola-famiglia-territorio.
Il Gruppo Lavoro o rileva le necessità dell‟istituto in merito agli alunni con BES;
Inclusione (GLI) o elabora, aggiorna e verifica il Piano Annuale dell‟Inclusione;
o promuove la cultura dell‟inclusione;
o documenta e informa l‟intera comunità educante (genitori, docenti, ASL)
circa i progetti messi in atto per l‟inclusione scolastica ed extrascolastica;
o valuta il livello di inclusività dell‟istituto e promuove azioni di miglioramento
per superare eventuali criticità.
I docenti di sostegno
o redigono il PEI con il team docenti del CdC/CdI;
o partecipano all‟èquipe psicopedagogiche;
o curano gli aspetti metodologici e didattici dei percorsi individualizzati;
o favoriscono rapporti tra specialisti, servizi sociali, famiglia, educatori.
I docenti curriculari
o curano le relazioni all‟interno del gruppo classe favorendo l‟inclusione;
o attuano le strategie previste da PDP, Patti formativi ecc.;
o collaborano alla stesura e all‟attuazione dei PEI e dei PDP;
o partecipano, ove previsto, ai gruppi operativi e agli incontri con le équipe
psicopedagogiche.
Docenti referenti
adozione e
cyberbullismo
o promuovono azioni specifiche di settore;
o partecipano al Gli
I collaboratori scolastici o si occupano dell‟assistenza materiale e dell‟igiene degli alunni con disabilità
o problemi fisici.
Gli Educatori
o condividono con i docenti della sezione/classe le strategie e le metodologie
del PEI;
o supportano la didattica per il raggiungimento degli obiettivi del piano
individualizzato;
o partecipano agli incontri delle équipe psicopedagogiche.
Gli assistenti alla
persona
o sostengono il processo di integrazione degli studenti disabili non autonomi
La Famiglia
o Inoltra la documentazione/ diagnosi alla segreteria didattica, all‟atto
dell‟iscrizione o alla formulazione della certificazione /diagnosi;
o collabora alla stesura e all‟attuazione del PEI;
o condivide la metodologia e gli obiettivi del PEI/PDP/ Patto Formativo con gli
insegnanti del Team/CdC;
o collabora all‟attuazione dei piani sostenendo la motivazione e l‟impegno
dello studente nel lavoro scolastico ed extra-scolastico.
Possibilità di strutturare PERCORSI SPECIFICI di FORMAZIONE e AGGIORNAMENTO degli insegnanti
Il tema dell‟inclusione, per la varietà di situazioni che rileva e nella sua prospettiva più ampia di presidio del
benessere scolastico, implica la necessità e l‟impegno costante dell‟aggiornamento e della formazione del
personale.
L’impegno sarà volto
a proseguire e/o intraprendere percorsi di formazione che comportino un progressivo ampliamento del
n. di docenti coinvolti, di sostegno e non, al fine di innalzare le competenze culturali e professionali
degli operatori;
a promuovere forme di disseminazione degli esiti di formazione conseguiti da singoli o da gruppi di
docenti che hanno beneficiato della formazione.
A.S. 2016-2017 A.S. 2017-2018
Il coordinatore dell’inclusioneha:
o partecipato con esito positivo al corso di
formazione di primo livello presso l‟IC “VIOLA” di
TARANTO “Inclusive learning”;
Il Dirigente Scolastico parteciperà alla
formazione prevista dalla rete di scopo dell‟IC
“Viola” di Taranto (“MettiAMO in rete
l‟inclusione” )
I docenti e i referenti H,DSA,BES hanno :
o partecipato al corso formazione presso L‟IST.
“DON MILANI-PERTINI” di GROTTAGLIE " Nuove
metodolgie e strumenti Innovativi nella Didattica
per Competenze"
Il docente referente cyberbullismoha:
o partecipato al corso formazione presso il CTS DI
TARANTO “…azioni di prevenzione e di contrasto
al bullismo e al cyberbullismo”.
o aspetti organizzativi connessi al metodo ABA.
Il coordinatore dell’inclusioneparteciperà
allaformazione prevista dalla rete di scopo
dell‟IC “Viola” di Taranto“MettiAMO in rete
l‟inclusione”:
o corso di formazione di secondo livello finalizzato alla
Costruzione e sperimentazione del Software Magna
Grecia per l‟autoanalisi della qualità inclusiva delle
Istituzioni Scolastiche attraverso un percorso di
Ricerca-Azione.
o sugli aspetti organizzativi connessi al metodo ABA.
Docenti curriculari e di sostegno
Svolgeranno percorsi di formazione organizzati:
o dalla rete di ambito(Ambito 23) per la
formazione sull‟inclusione
o dalla rete di scopo dell‟IC “Viola” di Taranto
(“MettiAMO in rete l‟inclusione”)
n. 2 docenti - Formazione Ricerca-Azione modello
ABA – corso alta specializzazione e corso RBT
(RegisteredBehaviorTechnician);
n. 1 docente - Formazione ABA – corso base;
n. 2 docenti - Formazione dei docenti sulle
opportunità del software libero e delle risorse open
source per la didattica inclusiva.
RILEVAZIONE, MONITORAGGIO E VALUTAZIONE del grado di inclusività della scuola
Le azioni in parola sono finalizzate ad accrescere la consapevolezza dell‟intera comunità educante sulla
centralità e la trasversalità dei processi inclusivi in relazione alla qualità dei risultati educativi. Da tali azioni si
potranno desumere indicatori realistici sui quali fondare piani di miglioramento organizzativo e culturale.
(CM n. 8 del 6/3/2013).
L‟azione valutativa dell‟inclusione, con le prassi e gli strumenti che comporta, si delinea come percorso
complesso che deve monitorare i diversi aspetti che compongono la dimensione inclusiva:
Essa necessita di orientarsi alla valutazione
dell‟intero Piano Annuale dell‟Inclusione (agito della scuola)
dei percorsi di didattica personalizzata: PEI – PDP (agito dei docenti)
degli alunni con BES (agito degli alunni)
delle figure di sistema (agito del coordinatore/referenti)
L’impegno sarà volto a definire e/o consolidare prassi valutative efficaci per la piena implementazione
dell’inclusione nell’Istituto, attraverso la rilevazione di punti di forza e di criticità, in vista di azioni di
consolidamento delle buone prassi e correttive delle criticità.
A.S. 2016-2017 A.S. 2017-2018
Il PAI è stato socializzato in sede di riunioni del
GLI (n. 2).
La verifica dei percorsi didattici personalizzati
(PEI) è stata condotta attraverso specifici
incontri (n. 2 GLHO nel corso dell‟anno) per gli
alunni H. Il monitoraggio dei PDP è stato gestito
attraverso le riunioni di team/consigli di classe.
Per il piano annuale dell’Inclusione
o Incrementare il numero di incontri del Gli: ad
inizio d‟anno, in itinere, al termine dell‟a.s.
o stesura di un cronoprogramma con la finalità di
individuare la successione temporale e la
competenza delle azioni connesse alla gestione
degli alunni con BES;
o implementazione del Software Magna Grecia
Le attività di verifica e la valutazione degli alunni
con BES sono state condotte in coerenza con il
percorso didattico personalizzato (PEI – PDP)
stilato per ogni singolo alunno.
per l‟autoanalisi della qualità inclusiva delle
Istituzioni Scolastiche (se disponibile a
conclusione del percorso di formazione
promosso dall‟IC “Viola” (rete di scopo
“MettiAMO in rete l‟inclusione”)
Per i percorsi di didattica personalizzata: PEI –
PDP
o Estendere la strategia di elaborazione e
monitoraggio già attivata per gli alunni H/PEI
(specifiche riunioni: GLHO) anche agli alunni con
DSA e BES da svantaggio/PDP.
Per gli alunni con BES
o adozione di prassi di screening per
l‟individuazione precoce dei casi;
o integrazione del Curricolo verticale con
l‟individuazione degli obiettivi minimi;
o approfondimento normativo relativamente agli
aspetti connessi allo svolgimento degli esami di
stato, alle prove Invalsi per gli alunni con BES.
Per le figure di sistema
o Riunioni periodiche con il DS
o Relazione al Collegio dei docenti
Organizzazione dei diversi TIPI DI SOSTEGNO PRESENTI ALL’ESTERNO DELLA SCUOLA, in rapporto ai diversi
servizi esistenti.
La presa in carico degli alunni con BES comporta l‟attivazione di un sistema di relazioni che interessano
diversi interlocutori (persone, enti associazioni, … ), in ragione delle diverse sfere di competenza.
L’impegno sarà volto a consolidare e ampliare la rete di relazioni, sfruttando le potenzialità connesse con le
diverse sfere di competenza, al fine di promuovere la definizione di un sistema integrato per l’Inclusione.
A.S. 2016-2017 A.S. 2017-2018
Nell‟ottica della gestione degli alunni con BES e
della prevenzione del disagio, la scuolaha operato
attraverso procedure condivise di intervento sulla
disabilità, su disagio e simili con leseguenti strutture:
o con l‟Ufficio Scolastico Provinciale per la
gestione dell‟organico di sostegno;
o con i CTSdi zona per attività di
formazione/informazione;
o con i servizi sociali per la gestione di casi
problematici;
o con il Tribunale dei Minori per la gestione di casi
problematici;
o conl‟UTR (Unità territoriale riabilitativa)di
Grottaglieper la Valutazione, diagnosi e presa in
carico di alcuni casi;
o con l‟AMBITO territoriale 6 (comune capofila
Grottaglie) ilper il tramite del Comune di San
o Coinvolgere figure di esperti a supporto
dell‟azione inclusiva della scuola rivolta sia ad
alunni (sul piano didattico) che alle famiglie (sul
piano culturale).
o Implementare prassi e strumenti per la
prevenzione del disagio che dovessero
derivarne quale esito dei lavori del tavolo
interistituzionale promosso dal Tribunale dei
minori.
Giorgio, per la gestione delle figure di supporto
(assistenti/educatori);
o con il Centro di terapia OSMAIRM presente sul
territorio per i casi che necessitano di
trattamenti riabilitativi personalizzati e
prolungati, multidisciplinari (sanitari, sociali,
psicologici, educativi, addestrativi).
Sono stati svolti anche incontri con figure di medici
specialisti, per specifici casi.
Sono state interessate figure di specialisti (psicologi,
giuristi, assistenti sociali,figure apicali, … ) facenti
capo ad associazioni del settore delle adozioni, del
tribunale dei minori, della polizia postale, della
Amministrazione scolastica, del Comune nella
realizzazione di attività di promozione della cultura
della prevenzione del disagio e/o del rischio e della
diversità (convegni sul bullismo, sul cyber bullismo,
sulle adozioni).
Il Dirigente scolastico ha dato la propria disponibilità
a partecipare volontariamente ad un tavolo
interistituzionale promosso dal Tribunale dei minori al
fine di individuare prassi e strumenti per la
prevenzione del disagio.
Ruolo delle FAMIGLIE nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione
delle attività educative.
La Famiglia, alla quale si riconduce la responsabilità genitoriale relativamente al percorso di crescita e di
formazione di qualsiasi minore, è riconosciuta dalla Scuola quale componente importante e sensibile
dell‟intero processo di inclusione. Interlocutore indispensabile per una presa in carico integrata degli alunni
con BES.
La comprensione e comunicazione efficaci sono precondizioni determinanti ai fini di quella collaborazione
e condivisione necessarie per la piena riuscita della prospettiva inclusiva della scuola.
E tanto rileva sia a fronte di casi già conclamati e noti e, ancor più, nei casi in cui la scuola si fa promotrice
dell‟istanza di accertamento a fronte di casi sospetti.
Il coinvolgimento della Famiglia, in termini di effettiva collaborazione, va promossa al fine di garantire
quella coerenza educativa che, nel caso degli alunni con BES, è più che mai funzionale alla riuscita di un
progetto di presa in carico reale.
L’impegno sarà volto a curare la relazione con le Famiglie, a stabilire un rapporto di reciproca fiducia, per
un’azione congiunta ed efficace. La scuola si orienta ad:
o entrare in rapporto empatico con i Genitori al fine di rilevarne bisogni ed aspettative anche implicite;
o curare la comunicazione con i Genitori di alunni che, per qualsiasi ragione, si trovassero in una
condizione temporanea o permanente di Bes.
A.S. 2016-2017
A.S. 2017-2018
La scuola ha promosso incontri con le Famiglie
anche al di fuori delle previsioni ordinamentali
(incontri di GLI, GLHO) promuovendo l‟interlocuzione
La scuola si pone i seguenti obiettivi:
o Coinvolgimento e partecipazione attiva delle
in tutti i casi se ne sia rilevata la necessità. Gli incontri
sono stati verbalizzati e sottoscritti dalle Famiglie al
fine di promuovere una comunicazione chiara e
trasparente e per favorire un processo di
responsabilizzazione condivisa tra Scuola e Genitori.
Analogamente è avvenuto in tutte le circostanze in
cui sia stata la Famiglia ad avanzare richiesta di
incontro.
Ciò ha consentito di agire in modo attento alla
prevenzione e al monitoraggio delle singole
situazioni di alunni con BES.
famiglie e della comunità nel dare supporto e
nel partecipare alle decisioni che riguardano
l‟organizzazione delle attività educative nei
Consigli di classe, nei colloqui scuola-famiglia, in
incontri specifici; (un n. maggiore di incontri di
condivisione)
o Definire e condividere un PROTOCOLLO DI
GESTIONE DELL’INCLUSIONE con modalità,
strumenti, circostanze attraverso cui deve
avvenire ed essere controllata, tra gli altri, la
relazione Scuola – Famiglia.
o La sottoscrizione di documenti di
programmazione (PDP, PEI) e/o verbali
d‟incontro non intesi come passaggi formali ma
come autentica assunzione di impegno alla
cooperazione da parte di tutti i soggetti coinvolti
nella definizione ed attuazione di specifici piani
di intervento educativo – didattico.
Sviluppo di un CURRICOLO attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi
L‟attività educativo – didattica per gli alunni con BES deve svolgersi nel rispetto di una precisa ed
intenzionale attività di programmazione che espliciti obiettivi, strategie, strumenti e tempi per la promozione
del successo scolastico e formativo degli alunni, rispettando le caratteristiche individuali di ciascuno e
valorizzandone le potenzialità.
L’impegno sarà volto ad affinare la capacità di progettazione individualizzata (PEI – PDP – PROGETTI di
ampliamento dell’OF) e di istituto.
A.S. 2016-2017 A.S. 2017-2018
Quest‟anno la scuola haelaborato la nuova
modulistica per i BES:
o PEI su base ICF;
o PDP DSA e svantaggio
Entrambifinalizzati a:
rispondere ai bisogni individuali;
monitorare il percorso di crescita dell‟alunno/
della persona, sia sotto il profilo scolastico che
educativo.
o Revisione della modulistica dopo il primo anno di
implementazione;
o Esplorazione ed eventuale adesione ad
opportunità progettuali per l‟inclusione che
dovessero essere promosse dall‟esterno dell‟IS;
o Progettazione annuale delle azioni connesse
con il diritto allo studio degli alunni adottati;
o Progettazione annuale degli interventi volti alla
prevenzione/contrasto dei fenomeni del
bullismo/cyber bullismo.
Acquisizione e distribuzione di RISORSE AGGIUNTIVE utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione
L‟eterogeneità dei soggetti con BES e la molteplicità di risposte possibili richiede di fatto la necessità di
risorse non sempre immediatamente disponibili all‟interno della Scuola al fine di potenziare il processo di
inclusione.
L’impegno sarà volto cercare di capitalizzare risorse/opportunità aggiuntive che dovessero prospettarsi per
supportare e corroborare l’azione inclusiva.
A.S. 2016-2017 A.S. 2017-2018
La scuola ha individuato e finanziato n. 2 figure di
docenti specificatamente dedicate al presidio della
dimensione dell‟Inclusione scolastica.
La scuola ha garantito l‟impegno alla richiesta di
organico scolastico in deroga rispetto all‟organico
di sostegno assegnato di diritto e valutato
insufficiente rispetto ai bisogni.
Analogamente la scuola ha agito sul Civico Ente,
per quel che concerne la concessione di un
maggior numero di figure di supporto all‟Inclusione
degli alunni H aventi diritto (educatori e assistenti).
Ha avanzato richieste al Civico Ente in materia di
diritto allo studio.
o Continuare a garantire figure interne di supporto
che abbiano accesso al FIS.
o Continuare ad agire nell‟ottica della richiesta di
unità aggiuntive sia c/o l‟ufficio scolastico
provinciale (organico di sostegno) che c/o il
civico ente (assistenti ed educatori).
o Attivare iniziative di fundraising sia materiale
(reperimento fondi al fine di consentire
l‟allestimento di spazi strutturati, attrezzati e
funzionali ad essere reali ambienti per
l‟apprendimento a favore di alunni con BES) che
immateriale (reperimento competenze per
supporto all‟attività educativo – didattica e/o
alla relazione con le Famiglie).
o Esplorazione delle opportunità di supporto
offerte dal CTS e delle reti di scopo;
o Protocolli di intese con i servizi socio-sanitari.
Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la
CONTINUITÀ tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo.
L‟inserimento in un nuovo segmento di scuola (passaggio dalla scuola dell‟Infanzia e dalla scuola primaria)
è un momento delicato per alunni che hanno BES. Esso richiede alla Scuola l‟attivazione di tutte le risorse e
le strategie utili a prevenire eventuali difficoltà di inserimento e a promuovere un‟accoglienza commisurata
e attenta alle necessità di tali alunni.
L’impegno sarà volto a garantire la Continuità educativo – didattica per gli alunni e la Continuità relazione
con le Famiglie e le altre figure di supporto che abbiano già operato nella presa in carico degli alunni con
Bes.
A.S. 2016-2017 A.S. 2017-2018
La scuola, in quanto istituto comprensivo, prevede il
passaggio di informazioni mediante incontri tra
docenti, specificatamente dedicati alla preventiva
conoscenza di tali alunni e dei loro bisogni.
Analogamente con le scuole presenti sul territorio.
Al medesimo fine concorrono le normali iniziative di
continuità promosse dalla scuola tra le classi ponte.
La formazione delle classi si basa su criteri proposti in
Collegio sulla scorta dei criteri generali definiti dal
Consiglio di Istituto ed è attenta alla ponderata
distribuzione degli alunni con BES nelle varie classi.
Valutate quindi le disabilità e le altre tipologie di
bisogni educativi speciali presenti, la nostra
scuolaha provveduto al loro inserimento degli alunni
nella classe ritenuta più idonea.
L‟acquisizione della documentazione, il confronto
diretto e personale con le famiglie, gli incontri di
Definire più puntualmente il setting organizzativo
(azioni, tempi, attori, strumenti, documentazione ...)
finalizzato alla gestione della Continuità educativo -
didattica per gli alunni e relazionale con le Famiglie
e le altre figure di supporto che abbiano già
operato nella presa in carico degli alunni con Bes.
In particolare, tale prospettiva si riferisce a:
o lo scambio di informazioni con le altre scuole del
territorio;
o incontri propedeutici con le Famiglie;
o l‟acquisizione di documentazione aggiornata
relativa ai casi soggetti a certificazione.
programmazione di settembre (consigli di classe,
riunioni di team, …), la preventiva lettura dei
documenti da parte dei docenti, hanno consentito
di creare le migliori condizioni per l‟impostazione
delle iniziative efficaci e commisurate alla specificità
dei casi, soprattutto per gli alunni di nuovo ingresso.
Inoltre, rilievo è stato dato alla gestione del percorso
formativo degli alunni con BES e alla definizione e
condivisione di una prospettiva di inserimento
scolastico successivo alla sc. sec. di I gr.
(orientamento)
In tale prospettiva è stato fondamentale che il
confronto in sede di GLHO con tutte le sue
componenti o i consigli di classe incontrare le
Famiglie per valutare le migliori soluzioni per l‟alunno
tenendo conto del dovere (e della responsabilità) di
dover tracciare, in molti casi, per loro un progetto di
vita che punti all‟inserimento sociale e lavorativo
possibile e rispettoso delle potenzialità e della
dignità della persona.
ACRONIMI
PAI Piano Annuale dell‟Inclusività
DSA Disturbi Specifici di Apprendimento
ADHD Sindrome da Deficit di Attenzione e Iperattività
PEI Piano Educativo Individualizzato
GLI Gruppo di Lavoro per l‟Inclusione
PDP Piano Didattico Personalizzato
CTS Centro Territoriale per il Sostegno
CTI Centro Territoriale per l‟Integrazione
AEC Assistenti Educativi Culturali
PROPOSTA del GLI: 29/06/2017
DELIBERA del COLEGIO: 30/06/2017