Piano Annuale per l’Inclusione - icnavarra.gov.it II -PAI.pdf · Scuola I.C. “N. NAVARRA”...

29
Scuola I.C. “N. NAVARRA” Alcamo A.S. 2017-2018 Piano Annuale per l’Inclusione Parte I analisi dei punti di forza e di criticità A. Rilevazione dei BES presenti: disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3) 46 minorati vista minorati udito 1 Psicofisici 45 disturbi evolutivi specifici 25 DSA 20 ADHD/DOP Borderline cognitivo Sospetto DSA 5 svantaggio (indicare il disagio prevalente) 5 - Socio-economico - Linguistico-culturale 4 - Disagio comportamentale/relazionale 1 - Motorio-prassico - altro Alunni stranieri 19 Totali 95 % su popolazione scolastica N° PEI redatti dai GLHO 46 N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione sanitaria 20 N° di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione sanitaria 10 B. Risorse professionali specifiche Prevalentemente utilizzate in… Sì / No Insegnanti di sostegno Attività individualizzate e di piccolo gruppo Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.) AEC Attività individualizzate e di piccolo gruppo no Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.) no Assistenti alla comunicazione Attività individualizzate e di piccolo gruppo Attività laboratoriali integrate (classi aperte,) si Funzioni strumentali / coordinamento Referenti di Istituto (disabilità, DSA, svantaggio, bullismo e cyberbullismo) si Psicopedagogisti e affini esterni/interni Docenti tutor/mentor Altro:

Transcript of Piano Annuale per l’Inclusione - icnavarra.gov.it II -PAI.pdf · Scuola I.C. “N. NAVARRA”...

Scuola I.C. “N. NAVARRA” Alcamo A.S. 2017-2018

Piano Annuale per l’Inclusione Parte I – analisi dei punti di forza e di criticità A. Rilevazione dei BES presenti: n°

disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3) 46 minorati vista minorati udito 1 Psicofisici 45

disturbi evolutivi specifici 25 DSA 20 ADHD/DOP Borderline cognitivo Sospetto DSA 5

svantaggio (indicare il disagio prevalente) 5 - Socio-economico - Linguistico-culturale 4 - Disagio comportamentale/relazionale 1 - Motorio-prassico - altro

Alunni stranieri 19 Totali 95

% su popolazione scolastica N° PEI redatti dai GLHO 46 N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione sanitaria 20 N° di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione sanitaria 10

B. Risorse professionali specifiche Prevalentemente utilizzate in… Sì / No

Insegnanti di sostegno Attività individualizzate e di piccolo gruppo

Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.)

AEC Attività individualizzate e di piccolo gruppo

no

Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.)

no

Assistenti alla comunicazione Attività individualizzate e di piccolo gruppo

Attività laboratoriali integrate (classi aperte,)

si

Funzioni strumentali / coordinamento sì Referenti di Istituto (disabilità, DSA,

svantaggio, bullismo e cyberbullismo) si

Psicopedagogisti e affini esterni/interni sì Docenti tutor/mentor sì

Altro:

Coinvolgimento docenti curricolari Attraverso… Sì / No

Coordinatori di classe e simili

Partecipazione a GLI sì Rapporti con famiglie sì Tutoraggio alunni sì Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva

Altro:

Docenti con specifica formazione

Partecipazione a GLI sì Rapporti con famiglie sì Tutoraggio alunni sì Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva

Altro:

Altri docenti

Partecipazione a GLI sì Rapporti con famiglie sì Tutoraggio alunni sì Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva

Altro:

Coinvolgimento personale ATA

Assistenza alunni disabili sì Progetti di inclusione / laboratori integrati

Altro:

Coinvolgimento famiglie

Informazione /formazione su genitorialità e psicopedagogia dell’età evolutiva

Coinvolgimento in progetti di inclusione sì

Coinvolgimento in attività di promozione della comunità educante sì

Altro:

Rapporti con servizi sociosanitari territoriali e istituzioni deputate alla sicurezza. Rapporti con CTS / CTI

Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati sulla disabilità

no

Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati su disagio e simili

no

Procedure condivise di intervento sulla disabilità sì

Procedure condivise di intervento su disagio e simili sì

Progetti territoriali integrati Sì Progetti integrati a livello di singola scuola

Rapporti con CTS / CTI sì Altro:

Rapporti con privato sociale e Progetti territoriali integrati no

volontariato Progetti integrati a livello di singola scuola si

Progetti a livello di reti di scuole

Formazione docenti

Strategie e metodologie educativo-didattiche / gestione della classe sì

Didattica speciale e progetti educativo-didattici a prevalente tematica inclusiva

Didattica interculturale / italiano L2 no Psicologia e psicopatologia dell’età evolutiva (compresi DSA, ADHD, ecc.)

Progetti di formazione su specifiche disabilità (autismo, ADHD, Dis. Intellettive, sensoriali…)

Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati*: 0 1 2 3 4

Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo X

Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti

X

Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive; X

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola

X

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti;

X

Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative;

X

Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi;

X

Valorizzazione delle risorse esistenti X

Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione

X

Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo.

X

Continuità tra i diversi ordini di scuola, in particolare con altre scuole di provenienza.

X

* = 0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4 moltissimo

Parte II – Obiettivi di incremento dell’inclusività- anno scolastico 2017/2018 Gli obiettivi di incremento dell’inclusività: Strutturazioni permanenti di laboratori “del fare e del sapere” per alunni diversamente abili e

alunni con BES(con particolari esigenze comportamentali, senso-percettive-manipolative e psicomotorie) in orario curriculare. Laboratorio di:

• Informatica : “ Il mio PC” alfabetizzazione e recupero delle abilità linguistiche, ortografiche, logico matematiche

• Giardinaggio : “ Un giardino a scuola” • “Manipolazione e manualità creativa”

Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo (chi fa cosa, livelli di responsabilità nelle pratiche di intervento, ecc.) Oggi gli insegnanti si trovano di fronte a una realtà complessa, operare nella eterogeneità dei propri contesti-classi e strutturare un’offerta formativa completa e orientata a valorizzare il potenziale di ogni studente. Tenendo conto delle norme Ministeriali, la scuola è inclusiva quando è in grado di accogliere le diversità e di costruire percorsi individualizzati e personalizzati capaci di portare ogni alunno al massimo livello possibile di formazione e di competenza. A tal fine viene redatto il PAI, rivolto agli alunni con bisogni educativi speciali, inteso come strumento di progettazione collegiale dell’offerta formativa e di una didattica inclusiva attenta ai bisogni di ciascuno nel realizzare gli obiettivi comuni. Il PAI viene predisposto dal GLI (Gruppo di Lavoro per l’Inclusione):

• composto da docenti di sostegno, da docenti curricolari, da eventualmente personale ATA, dai specialisti rappresentanti dell’A. S. P del territorio di riferimento dell’istituzione scolastica, Enti Locali e da eventualmente personale ATA.

• Il GLI è nominato e presieduto dal DS e in sede di definizione e di attuazione del PAI si avvale della consulenza e del supporto dei genitori.

• Analizza la situazione complessiva dell’Istituto con riferimento alle strutture, alle risorse umane e materiali, agli alunni con BES (numero di alunni con disabilità, tipologia

• degli handicap, alunni con DSA, alunni stranieri, alunni con svantaggio e le classi coinvolte);

• Ha in compito di supportare i docenti curriculare e i consigli di classe nella realizzazione del P.E.I-.P.E.P e dei P.D.P

• Cura i rapporti con le A.S.P, collabora con le istituzioni pubbliche e private presenti nel territorio.

• Formula proposte di tipo organizzativo e progettuale per il miglioramento dell’inclusione degli alunni BES nell’istituto.

• Propone le spese per l’acquisto di materiali ed attrezzature per le varie attività didattiche previste per ciascun P.E.I. e per i P.D.P.

• Monitora e verifica l’esito delle attività comprese nel PAI • Elabora e delibera il PAI per l’a. s. 2017/2018 • Nel mese di settembre revisione e adatta la proposta di Piano Annuale per l’inclusione in

base alle risorse assegnate alla scuola. • Il GLI individuare i criteri per l’assegnazione degli alunni con disabilità alle classi;

Individuare i criteri per l’assegnazione dei docenti di sostegno alle classi; , secondo criteri organizzativi funzionali alle esigenze formative degli studenti e in base alle risorse assegnate, nell’ottica di favorire il processo di inclusione. Il Dirigente Scolastico predispone:

• Incontri periodici del GLI che hanno la finalità di programmare le scelte organizzative e di monitorare la situazione in itinere. Incontro del GLI finalizzato alle proposte delle assegnazioni dei docenti di sostegno alle classi e definizione delle esigenze di fabbisogno di organico di sostegno per l’a.s.2018/2019 con la componente dell’ASP e Ente Locale.

• Incontri del GLHO • Organizza la formazione dei docenti. • Nomina le funzioni strumentali della scuola dell’ Infanzia, della Primaria, della scuola

Secondaria di Primo grado. • Rendiconta al Collegio dei Docenti. • Fornisce al Collegio dei Docenti informazioni riguardo agli alunni in entrata. • Favorisce i contatti e il passaggio di informazioni tra gli ordini di scuola e il territorio.

FUNZIONE STRUMENTALE

AREA 2- Interventi e servizi per gli studenti: Coordinamento di interventi mirati per gli alunni con bisogni educativi speciali –

• Organizzazione e Coordinamento dei lavori del GLI.

• Coordinamento comunicazione e interazione del GLI con genitori e associazioni di genitori di alunni diversamente abili, di alunni con DSA, di alunni con cittadinanza non italiana.

• Coordinamento GLHO (Per ogni alunno Diagnosi Funzionale (acquisizione); creazione del fascicolo personale riservato; Profilo dinamico funzionale (elaborazione); Piano educativo individualizzato (elaborazione); PEP e cura dei raccordi con il GLI.

• Contatti, raccordi, incontri con operatori presenti nel territorio (servizi specialistici, centri di riabilitazione, equipe pluridisciplinare, altri operatori dell’ASP, Enti Locali, CTI,CTS, scuole e con tutti gli organismi privati e no-profit che si occupano di disabilità) in ordine al processo di integrazione degli alunni diversamente abili anche al fine di predisporre il PEI, il PEP.

• Coordinamento adempimenti Esami di Stato Primo ciclo per gli alunni con BES.

• Organizzazione, gestione e coordinamento, monitoraggio, verifica, valutazione delle attività curriculari ed extracurriculari inserite nel PAI e finalizzati a contrastare il disagio scolastico e a promuovere il successo formativo degli alunni BES (DSA, H, svantaggio socio-culturale, alunni stranieri, alunni con difficoltà di apprendimento).

Monitorare i dati relativi alla dispersione scolastica e al successo formativo degli alunni BES.

• Coordinamento acquisto di sussidi alunni BES.

• Supporto nell’organizzazione delle attività di continuità, accoglienza ed orientamento per gli alunni BES.

• Partecipazione alle riunioni di staff.

AREA 3 Interventi e servizi per gli studenti: Coordinamento attività di accoglienza, orientamento, continuità..

• Coordinamento lavori delle Commissione accoglienza, continuità ed orientamento

• Organizzazione, gestione e coordinamento delle attività di continuità tra Infanzia/primaria, primaria/Secondaria di primo grado, Secondaria di primo grado/secondaria sec grado

• Predisposizione in raccordo con la Commissione continuità e orientamento di un modello di “Consiglio orientativo” per le famiglie da consegnare ai coordinatori delle classi terze secondarie primo grado entro fine novembre;

• Monitoraggio dell’efficacia del giudizio orientativo.

• Contatti, rapporti, incontri con operatori del territorio nell’ottica della continuità tra scuola ed extra-scuola.

• Monitoraggio degli esiti formativi degli alunni usciti dalla scuola Primaria al termine del primo anno della scuola Secondaria di primo grado.

• Monitoraggio degli esiti formativi degli alunni in uscita dal primo ciclo a conclusione del primo anno di studi nel secondo ciclo.

• Coordinamento delle attività di orientamento curriculari ed extra-curriculari.

• Coordinamento ed organizzazione di incontri informativi e attività per i genitori.

I Consigli di classe

• Gli alunni con BES saranno individuati sulla base di osservazioni oggettive. • L’osservazione dei Consigli di classe, per quanto concerne i BES di tipo socio economico

culturale, sarà sottoposta a verifica da parte degli operatori dei servizi sociali. • Osservano, analizzano dati rilevati, prendono atto della relazione clinica, definiscono,

condividono e attuano il Profilo Dinamico Funzionale(PDF). • Redigono le linee generali dei PEI-PEP • Elaborano, attivano e verificano i PDP per alunni con DSA e alunni con BES. • Stabiliscono l’adozione di strumenti compensativi o dispensativi. • Condividono i PDP con gli studenti e le famiglie (patto formativo). • Negli interventi personalizzati, mirano ad organizzare l’unitarietà

dell’insegnamento/apprendimento basato sui contenuti irrinunciabili e lo sviluppo/consolidamento delle competenze di base utili all’orientamento personale e sociale.

Il GLHO Il GLHO è composto dal Consiglio di Classe (insegnanti curricolari e di sostegno), operatori ASL (e/o dell’ente privato referente) che seguono il percorso riabilitativo dell’alunno con disabilità, i genitori dell’alunno ed un esperto richiesto dalla famiglia e/o dall'Associazione di cui fanno parte. Tale gruppo ha il compito di predisporre il PDF e il PEI - PEP e di verificarne l'attuazione e l'efficacia dell'intervento scolastico.

L’ASP

• Effettua l’accertamento, fa la diagnosi e redige una relazione. • Incontra la famiglia per la restituzione relativa all’accertamento effettuato. • Fornisce supporto alla scuola per individuare il percorso da intraprendere in assenza della

collaborazione della famiglia. Collegio dei Docenti Discute e delibera il piano annuale dell’inclusione (PAI). All’inizio di ogni anno scolastico discute e delibera gli obiettivi da perseguire proposti dal GLI e le attività da porre in essere che confluiranno nel Piano Annuale dell’Inclusione. Al termine dell’anno scolastico verifica i risultati ottenuti. Funzione strumentale Autovalutazione d’Istituto

• Attraverso il monitoraggio e l’autovalutazione delle attività verifica i risultati delle azioni inclusive, evidenziando punti di forza e criticità per avviare progetti/attività di miglioramento.

Personale ATA

• Collabora con i docenti al buon andamento del PAI. Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti Si propongono i seguenti corsi di formazione per i docenti:

• Didattiche efficaci nella bassa expertise scolastica Dott. Pedagogista Sanzeri Ferdinando • I disturbi dello spettro autistico- • Teorie e strumenti a supporto degli insegnanti Assocazione Humanamente. • Didattica 2.0 • Il pensiero computazionale Coding • Progettazione per competenze • Didattica orientativa • Didattica metacognitiva • Formazione sul pensiero computazionale • Corso di formazione” Il Baskin @ scuola” come strumento di inclusione sociale. • Corso di tutor per l’autonomia nell’apprendimento dal secondo ciclo della scuola primaria

al termine della scuola per alunni con DSA con l’associazione DISLEGO • Corso sulla Sindrome di Down a cura dell’Associazione Italiana Persone Down - AIPD di

Alcamo

.

Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive Tutti gli alunni riconosciuti hanno diritto ad uno specifico piano: a) Piano Educativo Individualizzato ex art. 12, comma 5 della L. 104/1992, a favore degli alunni con disabilità a cui si fa riferimento per la valutazione. b) Piano Didattico Personalizzato per gli alunni con DSA secondo quanto previsto dalla legge 170 del 8/10/2010 e le relative Linee guida del 12/07/2012 c) Piano Didattico Personalizzato per tutti gli alunni con BES secondo quanto previsto dalla Direttiva BES e CTS 27/12/29012 e Circolare applicativa n.8 del 6/03/2013

Le strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive si basano sulla valutazione iniziale; sulle osservazioni programmate che definiscono le valutazioni di verifica e le valutazioni finali per le nuove progettualità.

Verificare e valutare gli obiettivi raggiunti dal singolo alunno considerando le abilità in ingresso e le conquiste ottenute in itinere e finali.

Adottare sistemi di valutazione programmati e condivisi in modo verticale ed orizzontale.

Valutazione formativa. Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola

• Dirigente scolastico • Funzioni strumentali( Area 2. Area 3) • Referente alunni H • Referente alunni con DSA • Referente alunni con svantaggio socio culturale e alunni stranieri • Referente Bullismo e cyberbullismo • Gruppo di coordinamento (GLI ) • Sportello ascolto : progetto” Il Counselling a scuola “. • Commissione di Intercultura • Commissione Continuità e Orientamento • Attività laboratoriale indirizzata agli alunni con particolari esigenze formative. • Docenti curriculari • Docenti di sostegno

Supportano i docenti della classe in attività inclusive quali: lavori di piccolo gruppo di livello, apprendimento cooperativo, attività di tutoring, attività individuali per fondare abilità e conoscenze utili ad una migliore collaborazione con i compagni (i lavori individuali debbono sempre nascere da una esigenza dell’alunno).

• Gruppo dei Pari Sostengono i compagni in difficoltà consapevoli degli obiettivi (relativi a conoscenze abilità e competenze) che è necessario raggiungere (minimi e massimi, i più utili per chi è in difficoltà).

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola

• Cooperativa sociale” La Valle Verde” (Assistenti alla comunicazione)

• Cooperativa sociale “ La Fenice” ( Assistente alla comunicazione )

• Associazione Centro studi A-maiuscola – U.O.C. Coordinamento SERT ASP di TP

• Comune di Alcamo (Assistenti igienico-alla persona)

• AIAS (logopedia, fisioterapia, psicomotricità).

• U.O. S. Neuropsichiatria infantile di Alcamo

• I.P.A.B. (Istituto San Pietro)

• LIONS CLUB ALCAMO

• ROTARY CLUB ALCAMO

• MIVAS-Associazione culturale teatrale

• Associazione Polisportiva ACTOR POLIS

• Associazione Sirio FIT Dance (Danze caraibiche)

• Associazione ASD HATHOR – ORIENTAL DANCE AND MUSIC

• Associazione VIVI IL BOSCO

• Associazione Fare Ambiente – Gal di C.mmare del Golfo

• MIPAAF-Ministero

• Associazione Kalatub–Archeoclub

• I.S.A.S. Armonia Onlus

• Associazione Spazio Famiglia

• Associazione Libera di Alcamo

• Associazione cultutale rumena DESEBAL

Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative

Le famiglie partecipano a tutti gli incontri istituzionali organizzati della scuola (,GLHO, GLI con funzione di consulenza e supporto) e da quelli periodici programmati e non ,per monitorare l’andamento didattico-disciplinare dei loro figli, istaurando buoni rapporti di collaborazione. Altri incontri sono programmati e realizzati con l’equipe multidisciplinare dell’ASP di riferimento. Pertanto, i familiari, in sinergia con la scuola, concordano all’attuazione di strategie necessarie per l’integrazione dei loro figli. I genitori delle prime classi e i genitori di nazionalità romena e polacca hanno partecipato alle attività di accoglienza dei docenti polacchi e rumeni del progetto Erasmus+ KA2-Cooperation for Innovation and the Exchange of Good Practices KA219- Strategic Partnerships for School s Only Progetto : 2017-1-IT02-KA21036934_1 “Let’sbuildbridgestogether” di cui il nostro istituto fa parte. Si realizzeranno per i genitori i seguenti progetti :

o Progetto ” Il Counselling a scuola “ ( Sportello Ascolto) o Progetto ”Mangiamo : cibo istruzione per l’uso” (ASP di Trapani), o Progetto “ Martina” Associazione. LIONS Club.

IL GLI propone per l’anno scolastico 2017/2018 un maggior coinvolgimento dei genitori a dibattiti e a conferenze sulle tematiche inerenti lo sviluppo psicofisico dei loro figli e sulle difficoltà d’apprendimento. Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi. Si realizza attraverso una:

Didattica individualizzata e personalizzata

Didattica multisensoriale

Didattica laboratoriale

Didattica metacognitiva

Nell’elaborazione e nell’ attuazione del curriculo si terranno in considerazione: i contenuti irrinunciabili e gli obiettivi minimi per ogni disciplina.

OBIETTIVO/COMPETENZA Educativo - didattico relativo al progetto di vita.

ATTIVITÀ

• Attività personalizzata rispetto al compito comune • Attività differenziata con materiale predisposto • Affiancamento / guida nell’attività comune • Attività di approfondimento / recupero a gruppi dentro la classe o per classi parallele • Attività di approfondimento / recupero individuale • Tutoraggio tra pari • Lavori di gruppo tra pari in classe (Peer- Education ) • Attività individualizzata • Cooperative learning

CONTENUTI

• Comuni • Ridotti • Facilitati • Differenziati • Semplificati

SPAZI

• Organizzazione dello spazio aula • Palestra • Auditorium • Laboratorio informatica • Laboratori (scientifico, informatico, musicale, artistico) • Aula psicomotoria

TEMPI

• Tempi aggiuntivi e per l’esecuzione delle attività • Tempi flessibili per docenti specializzati e alunni

STRATEGIE METODOLOGICHE

• Apprendimento cooperativo favorendo le attività in piccoli gruppi.

• Azioni di tutoraggio.

• Approccio strategico nello studio utilizzando mediatori didattici facilitanti l’apprendimento (immagini, mappe …).

• Uso di dispositivi extra-testuali per lo studio (titolo, paragrafi, immagini,)

• Sollecitare collegamenti fra le nuove informazioni e quelle già acquisite ogni volta che si inizia un nuovo argomento di studio.

• Promuovere inferenze, integrazioni e collegamenti tra le conoscenze e le discipline. • Definizione di obiettivi di un compito in “sotto obiettivi”

• Somministrazione di schemi grafici relativi all’argomento di studio, per orientare l’alunno nella discriminazione delle informazioni essenziali.

• Apprendimento esperienziale e laboratoriale “per favorire l’operatività e allo stesso tempo il dialogo, la riflessione su quello che si fa”;

• Autovalutazione e autocontrollo da parte degli alunni delle strategie di apprendimento.

MATERIALI/STRUMENTI

Strumenti compensativi informatici

Calcolatrice, registratore, lettore mp3, computer con sintesi vocale , programmi con video scrittura con correttore ortografico, dizionari multimediale, LIM, mappe concettuali, libri digitali, software specifici per il recupero e il potenziamento delle abilità.

Strumenti compensativi tradizionali

• Libri di testo, testi adattati, testi specifici, formulari, tabelle delle misure, delle forme geografiche, tavole pitagoriche, tabella dei mesi,, tabelle per l’analisi grammaticale e logica, cartine geografiche e storiche schede operative didattiche;

• Strumenti da disegno, strumenti musicali, attrezzi specifici per attività di psicomotricità; MISURE DISPENSATIVE

Nell’ambito delle varie discipline l’alunno viene dispensato: - Dalla lettura ad alta voce; - Dal prendere appunti; - Dai tempi standard (dalla consegna delle prove scritte in tempi maggiori di quelli previsti per la

classe); - Dal copiare dalla lavagna; - Dalla dettatura di testi/o appunti; - Da un eccesivo carico di compiti a casa - Dall’ effettuazione di più prove valutative in tempi ravvicinati; - Dallo studio mnemonico di formule, tabelle; definizioni - Altro ( es.: sostituzione della scrittura con linguaggio verbale e/o iconico).

RISULTATI ATTESI

Acquisizione di conoscenze, abilità, competenze riconoscibili come risultato degli interventi e dei percorsi personalizzati e rispondenti ai bisogni formativi precedentemente rilevati.

VERIFICHE La verifica degli obiettivi programmati sarà effettuata in itinere e con osservazioni sistematiche. Periodicamente saranno controllati obiettivi, metodologie e contenuti per eventuali cambiamenti, ove se ne riscontrasse la necessità. Le verifiche scritte faranno riferimento a quelle fissate per la classe, ma saranno personalizzate o individualizzate (se necessario). Le verifiche orali saranno effettuate con semplici domande per facilitare l’esposizione orale e verificare, effettivamente i contenuti appresi dall’alunno. Si concordano: - Verifiche orali programmate -Compensazione con prove orali di compiti scritti - Uso di mediatori didattici durante le prove scritte e orali (mappe mentali, mappe cognitive.) - Valutazioni più attente alle conoscenze a alle competenze di analisi, sintesi e collegamento con

eventuali elaborazioni personali, piuttosto che alla correttezza formale - Prove informatizzate - Valutazione dei progressi in itinere Le verifiche saranno effettuate sulla base del PEI-PEP e del PDP e saranno valutate facendo riferimento ad apposite griglie di valutazione contenute nel PTOF. VALUTAZIONE Per verificare il raggiungimento degli obiettivi si seguirà una valutazione formativa e sommativa.

Si vaglierà in concreto se l’alunno ha percorso un cammino di crescita sia dal punto di vista educativo, comportamentale che culturale. Per gli alunni con BES che seguono una programmazione per obiettivi minimi i C.d.C adatteranno gli indicatori delle griglie di valutazione disciplinari alle situazioni specifiche di ogni singolo alunno. Per la valutazione delle verifiche scritte di italiano, di matematica e di lingue straniere si farà riferimento ad apposite griglie di valutazione . Per gli alunni diversamente abili che seguono una programmazione personalizzata, la valutazione disciplinare, farà riferimento ad una apposita griglia di valutazione da calibrare per disciplina contenuta nel PTOF. Per la valutazione del comportamento e delle competenze chiavi di cittadinanza sociali e civiche degli alunni diversamente abili si farà riferimento ad apposite griglie contenuta nel PTOF. Valorizzazione delle risorse esistenti Miglioramento del raccordo e dell’organizzazione di

• Ricognizione delle competenze dei docenti interni e loro valorizzazione. • Collaborazione tra docenti di sostegno e docenti curricolari. • Collaborazione con la Segreteria • Assistente all’ autonomia e alla comunicazione • Psicologa del SERT • Collaborazione in rete CTI • Tutte le classi con la LIM. • Classi fornite di PC o Tablet per alunni con BES • Laboratorio attrezzato di manipolazione, di giardinaggio. • Aula psicomotoria • Palestra interna ed esterna fornite di attrezzature ginniche e ausili inclusivi. • Biblioteca con sezione specifica per disabili, alunni con DSA e BES.

Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione

Risorse materiali e tecnologiche

LIM in tutte le classi. Materiali e strumenti utili per il giardinaggio e costruzione di una serra. Materiali di facile consumo. Materiale specifico per il laboratorio artistico-manipolativo. Canestri mobili per svolgere lo sport di squadra del Baskin e segnatura campi da gioco. Materiale ginnico sportivo Pc portatile o tablet per ciascun alunno in difficoltà. Stampante e PC con wifi. Software didattici specifici per il recupero. Libri di testo in adozione gratuiti per chi ha svantaggio socio-economico culturale. Libri di testo semplificati per alunni BES o altri libri equipollenti. Materiali per certificati L. 104 in situazione di gravità (palloni, tappeti, attrezzature varie).

Allestire P.C in biblioteca con database didattici per alunni DSA e BES. PROGETTI educativi-didattici proposti per l’ a. s. 20117/18 a carattere inclusivo

Si propongono per il corrente anno scolastico progetti educativi-didattici a carattere inclusivo con

la partecipazione degli alunni disabili e degli alunni con BES.

La scuola si avvale anche della collaborazione gratuita di associazioni ed esperti esterni per la

realizzazione di alcuni progetti extracurriculari e curriculari.

SINTESI DEI PROGETTI DA REALIZZARE SCUOLA DELL’INFANZIA

L’amico ambiente Ritorno al passato-archeologia-storia Legalmente insieme “Luci di Natale” Teatro in lingua inglese “Once up on a time” “Open Day” Piccoli passi verso la scuola primaria Progetto continuità e orientamento Il corpo in movimento “Muoviamoci ragazzi”

SCUOLA PRIMARIA Progetti PON “Progetti di inclusione sociale lotta al disagio

Titolo progetto “ Insieme per crescere” : - insieme per …. Giocare a palla rilanciata - insieme per …. Ragionare (Potenziamento delle competenze di base) - insieme per… Navigare (Innovazione didattica e digitale)

L’amico ambiente Progetto Mangiamo in collaborazione con l’ASP ( classi quarte e quinte) Muoviamoci ragazzi (classi quarte) Open Day Progetto continuità e orientamento: Gomito a Gomito, Progetto Erasmus+ KA2-Cooperation Let’s build bridges together (classi quinte) Ritorno al passato- archeologia-storia Piccoli passi verso la scuola primaria Legalmente insieme Educazione alla multimedialità a classi aperte Recupero di Italiano e Matematica Recupero, approfondimento e potenziamento delle eccellenze di Italiano a classi aperte Inglese a classi aperte Le basi dell’informatica Teatro in lingua inglese “Once upon a time” Danza caraibica Ass. sportiva Sirio Sport in classe (Miur/Coni) Settimana della creatività e dello sport Incontri con lo strumento

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

Progetti PON “Progetti di inclusione sociale lotta al disagio Titolo progetto “ Insieme per crescere “ : - insieme per …. Giocare a Baskin - insieme per… Ragionare (Potenziamento delle competenze di base) - insieme per… Scrivere (Potenziamento delle competenze di bas - insieme per..... Navigare (Innovazione didattica e digitale) - insieme per ..... Parlare (Potenziamento della lingua straniera) Progetto Erasmus+ KA2-Cooperation “Let’s build bridges together” (classi prime) Progetto” Mangiamo” : cibo istruzione per l’uso” (ASP di Trapani), Progetto “ Martina” Lions Club Muoviamoci ragazzi ( classi Prime ) Costruiamo la piramide alimentare (classe 2^ B) Progetto sul bullismo e cyberbullismo : ”Generazioni Connesse- Safer Internet Centre Italy

III”. Progetto Ceramica Legalmente insieme Teatro in lingua “Once upon a time” “Attività a classi aperte” (Scienze) “Attività a classi aperte” (Matematica) “Attività a classi aperte” (Italiano) Attività a classi aperte (inglese) Do- Re-Mi-fa….cciamo un coro Incontri con lo strumento Avviamento alla pratica sportiva: Pallavolo –Pallacanestro (Miur/Coni)

Baskin e Unihoc Giochi di squadra a carattere inclusivo (progetto curriculare) Danza caribica l’ass. sportiva Sirio Fit Dance Muoviamoci ragazzi ( classi Prime ) Settimana della creatività e dello sport Giornata dello sport Danze del Medioriente Musical “ Notre Dame de Paris” in collaborazione con l’Ass. Mivas Sportello Ascolto : Progetto “Il Counselling a scuola “. Progetto continuità e orientamento:” Gomito a gomito con” Open Day

Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo.

Notevole importanza nella nostra scuola, sarà dato alle attività di accoglienza, di continuità e di orientamento e si realizzeranno relativi progetti. A tal fine si attuerà un denso programma di lavori ed attività realizzati all’interno delle classi quinte e prime medie. Si organizzerà una giornata di accoglienza “Open Day”, affinché gli alunni e i loro genitori prendano contatto con la nuova scuola, con il Dirigente, con i docenti (delle sezioni della scuola dell’Infanzia, delle classi prime della scuola Primaria e della scuola Secondaria di I° grado), per avere ulteriori delucidazioni sull’Offerta Formativa del nostro Istituto e per facilitare il loro inserimento nella futura scuola. Il Dirigente, valutate le disabilità dei singoli alunni e i bisogni educativi speciali in sede di GLI provvederà al loro inserimento nella classe più adatta e all'assegnazione dell'insegnante di sostegno.

Nell’ambito delle attività di continuità ed orientamento per rendere più funzionale la formazione delle classi prime e l'accoglienza degli alunni con BES ( H - DSA- alunni stranieri- alunni con

svantaggio socio economico, linguistico culturale ,comportamentale),iscritti nel nostro Istituto per l’anno scolastico 2017/2018, si realizzeranno incontri tra i referenti delle scuole primarie di provenienza e le funzioni strumentali dell’Area 2 e dell’Area3 del nostro istituto per garantire il passaggio delle necessarie informazioni. Elaborato dal Gruppo di Lavoro per l’Inclusione in data 08/09/2017 e deliberato dal Collegio dei Docenti in data25/10/17.

APPENDICE Protocollo di Accoglienza e inclusione degli alunni stranieri

PREMESSA

Nel nostro Istituto Comprensivo non si rileva una alta presenza di alunni stranieri ma si prevede che

negli anni a venire il loro numero possa crescere sensibilmente. L’Italia , infatti, insieme agli altri

Paesi Europei ha visto negli ultimi anni aumentare notevolmente la presenza di migranti.

“La presenza di alunni con cittadinanza non italiana ha assunto da tempo le caratteristiche di un

fenomeno strutturale, che la scuola ha affrontato nella sua complessità, con esperienze di

innovazione. Tenuto conto della rilevanza di tale fenomeno, e ai fini di una proficua integrazione

dei minori interessati, dovrà essere posta particolare attenzione a tutta la complessa problematica

che caratterizza l’iscrizione e la scolarizzazione di tali alunni.”

Il Rapporto Eurydice del 2007\2008, “Integrazione scolastica dei bambini immigrati in Europa”

Offre un’ ulteriore conferma a quella che da anni è una certezza per chi ha a che fare con il

mondo dell’istruzione: non si può parlare di istruzione senza porsi la questione della integrazione

bambini stranieri. I dati parlano chiaro, e tutt’ora il fenomeno dell’immigrazione è in costante

crescita in tutta Europa. La Commissione Europea ha prodotto negli ultimi due anni riflessioni

significative sull’immigrazione e l’integrazione.

COSA È IL PROTOCOLLO

Il protocollo d'accoglienza e integrazione degli alunni stranieri è un documento che viene

deliberato dal Collegio dei Docenti e viene inserito nel POF.

Contiene criteri, principi, indicazioni riguardanti l'iscrizione e l'inserimento degli alunni immigrati,

definisce i compiti e i ruoli degli insegnanti, del personale amministrativo, dei mediatori culturali

Traccia le diverse possibili fasi di accoglienza e le attività di facilitazione per l'apprendimento

della lingua italiana. Il protocollo costituisce uno strumento di lavoro che viene integrato e rivisto

sulla base delle esperienze realizzate.

FINALITA’

Il protocollo si propone di:

• Definire pratiche condivise all'interno delle scuole in tema di accoglienza di alunni stranieri;

• Facilitare l'ingresso a scuola di bambini e ragazzi di altra nazionalità nel sistema scolastico e

sociale;

• Sostenere gli alunni neo-arrivati nella fase di adattamento al nuovo contesto;

• Favorire un clima d'accoglienza e di attenzione alle relazioni che prevenga e rimuova

eventuali ostacoli alla piena integrazione;

• Costruire un contesto favorevole all'incontro con altre culture e con le " storie" di ogni

alunno;

• Favorire un rapporto collaborativo con la famiglia;

• Promuovere la comunicazione e la collaborazione fra scuola e territorio sui temi

dell'accoglienza e dell'educazione interculturale nell'ottica di un sistema formativo

integrato.

ORGANIZZAZIONE DEL PROTOCOLLO

Il protocollo d'accoglienza e integrazione delinea prassi condivise di carattere:

• Amministrativo- burocratico- informativo che riguardano l'iscrizione e l'inserimento a

scuola degli alunni stranieri;

• Comunicativo- relazionale riguardante i compiti e i ruoli degli operatori scolastici e le fasi

dell'accoglienza a scuola;

• Educativo- didattico che traccia le fasi relative all'assegnazione della classe e

l’insegnamento dell'italiano come seconda lingua;

• Sociale che individua i rapporti e le collaborazioni con il territorio.

PRIMA FASE:

COMPITI SEGRETERIA

• Iscrivere l'alunno utilizzando la modulistica predisposta;

• Acquisire l'opzione di avvalersi o non avvalersi della religione cattolica;

• Informare la famiglia sull'organizzazione della scuola, consegnando, se possibile, note

informative nella lingua d'origine;

• Fornire ai genitori la modulistica bilingue per facilitare la comunicazione con gli insegnanti

(assicurazione, uscite, assenze, discipline, progetti, materiali necessari…)

• Controllare se è stato assolto l'obbligo scolastico e indirizzare i genitori verso istituti

superiori

• Informare i genitori del tempo che intercorrerà tra l'iscrizione e l'effettivo inserimento nella

classe (circa una settimana);

• Fissare il primo incontro tra le famiglie e la Commissione Accoglienza;

• Avvisare la Commissione Accoglienza interessata.

MATERIALI:

• Moduli d'iscrizione (se è possibile in versione bilingue)

• Scheda di presentazione dell'Istituto

• Modulistica varia

SECONDA FASE: COMUNICATIVO- RELAZIONALE

In questa fase è utile che sia individuato un gruppo di accoglienza (Commissione)

rappresentativo delle diverse figure scolastiche e dei diversi plessi o livelli di scuola dell'istituto.

E' composta da 3 docenti della scuola, dal personale di segreteria, dai mediatori e/o operatori

interculturali.

La Commissione si riunisce ogni qualvolta si presenti il caso d’iscrizione di alunni stranieri

neoarrivati. Per gli alunni che si iscrivono durante il periodo estivo, l’inserimento effettivo nella

classe avverrà, previa convocazione della Commissione di Accoglienza, nel mese di settembre,

prima dell’inizio delle lezioni.

COMPITI:

• Esamina la prima documentazione raccolta dalla segreteria all'atto dell'iscrizione;

• Effettua un colloquio con la famiglia nel quale raccoglie informazione su: situazione

familiare, storia personale e scolastica, situazione linguistica dell'alunno;

• Effettua un colloquio con l'alunno per la valutazione delle abilità, delle competenze, dei

bisogni specifici di apprendimento e degli interessi;

• Fornisce informazioni sull’organizzazione della scuola;

• Fa presente la necessità di una collaborazione continuativa tra scuola e famiglia.

• Propone l'assegnazione alla classe. Stabilisce, sulla scorta degli elementi raccolti

durante il colloquio, la classe d’inserimento, tenendo conto dell’età anagrafica,

di un primo accertamento di competenze ed abilità, delle aspettative familiari emerse dal

colloquio nonché del numero di alunni per classe, della presenza di altri alunni stranieri e

delle problematiche rilevanti nella classe.

• Fornisce le informazioni raccolte ai docenti che accoglieranno l'alunno in classe;

• Individua con il team docenti percorsi di facilitazione

MATERIALI:

• griglia di osservazione delle competenze linguistiche e del comportamento relazionale per

gli alunni stranieri.

• Griglia di valutazione.

Fra l’atto formale dell’iscrizione e l’effettivo inserimento in classe intercorrerà un lasso di tempo

(max. 1 settimana) che permetterà di curare l’inserimento stesso (scambio di informazioni,

accordi con il team docente, preparazione della classe ....).

COMPITI DELLA COMMISSIONE

• Predisporre schede di rilevazione della competenza linguistica ed eventualmente di altre

abilità.

• Promuovere l’attuazione di laboratori linguistici, individuando risorse interne ed esterne e

spazi adeguati e facilitando, dove necessario, il coordinamento tra gli insegnanti che fanno

alfabetizzazione.

• Favorire e facilitare il rapporto con la famiglia.

• Stabilire contatti con Enti Locali, servizi, associazioni di volontariato, altre Istituzioni

Scolastiche per fare proposte, progetti e corsi di formazione.

CRITERI DI ASSEGNAZIONE ALLA CLASSE

I dati raccolti nelle fasi precedenti permettono di assumere decisioni in merito alla classe di

inserimento e secondo le indicazioni del DRP 31/08/’99 n°394.

“ I minori stranieri soggetti all’obbligo scolastico vengono iscritti alla classe corrispondente all’età

anagrafica, salvo che venga deliberata l’iscrizione ad una classe diversa, tenendo conto:

a) dell’ordinamento degli studi del Paese di provenienza dell’alunno, che può determinare

l’iscrizione ad una classe immediatamente inferiore o superiore rispetto a quella corrispondente

all’età anagrafica;

b) dell’accertamento di competenze, abilità e livelli di preparazione dell’alunno;

c) del corso di studi eventualmente seguito dall’alunno nel Paese di provenienza;

d) del titolo di studio eventualmente posseduto dall’alunno”.

e) E’auspicabile che ogni classe non abbia più di 5 alunni stranieri e che vengano

eventualmente raggruppati a parità di età per etnie

f) L'iscrizione del minore alla scuola dell'obbligo può essere richiesta in qualunque periodo

dell'anno scolastico;

Si rileva la necessità di avere la consulenza di un mediatore culturale che possa fornire

informazioni sui sistemi scolastici dei paesi di provenienza, sulla tipologia dei loro curricoli, sulla

durata e sul calendario scolastico.

TERZA FASE: EDUCATIVO- DIDATTICA

In questa fase la Commissione Accoglienza dopo aver valutato il nuovo alunno:

• Individua i più opportuni percorsi facilitati di inserimento (necessità di corsi integrativi in

alcune materie, inserimento in laboratori di lingua italiana, ecc.)

• Presenta la proposta dell'attività da svolgere al Collegio dei Docenti e coinvolge il consiglio

di classe o di interclasse allo svolgimento dell'attività programmata.

• Insieme agli insegnanti che accoglieranno l'alunno in classe individuerà, sulla base delle

risorse interne ed esterne disponibili, percorsi di facilitazione da attivare a livello didattico

(rilevazione dei bisogni specifici di apprendimento, uso di materiale visivi, musicali, grafici

per contestualizzare la lezione, modalità di semplificazione linguistica, modalità di

adattamento dei programmi curriculari, istituzione di laboratori intensivi di lingua italiana) e

percorsi di facilitazione relazionale (es. utilizzo di materiali nelle diverse lingue).

ACCOGLIENZA

L'accoglienza non può essere una fase definita nel tempo, ma dovrebbe corrispondere

ad una modalità di lavoro atta ad instaurare e mantenere nella comunità scolastica un clima

accogliente e motivante per tutti i protagonisti dell'azione educativa (genitori, alunni,

docenti, collaboratori scolastici). La collegialità è fondamentale in tutte le fasi della

programmazione: la lingua è trasversale a tutte le discipline e l’alunno appartiene alla classe,

non ad un unico insegnante.

Sarà compito degli insegnanti preparare l'accoglienza predisponendo attività mirate a:

• Sensibilizzare la classe all'accoglienza del nuovo compagno per favorire l’inserimento

dell’alunno straniero:

- informando i compagni del nuovo arrivo e creando un clima positivo di attesa

- dedicando del tempo ad attività di benvenuto e conoscenza

- preparando un’aula visibilmente multiculturale (cartelli di benvenuto nella lingua

d’origine, carta geografica con segnato il Paese di provenienza…)

- individuando un alunno particolarmente adatto a svolgere la funzione di tutor

(compagno di viaggio) dell’alunno straniero

• Favorire la conoscenza degli spazi della scuola

• Favorire la conoscenza dei tempi e dei ritmi della scuola

• Facilitare la comprensione dell'organizzazione delle attività

• Rilevare i bisogni specifici di apprendimento

• Individuare ed applicare modalità di semplificazione dei contenuti e di facilitazione

linguistica per ogni disciplina, stabilendo contenuti minimi ed adattando ad essi la verifica e

la valutazione

• Programmare il lavoro con gli insegnanti che seguono l’alunno straniero

• Informare l’alunno e la famiglia del percorso predisposto per lui dalla scuola

• Valorizzare la cultura altra

• Mantenere i contatti con la Commissione di Accoglienza

L’INSERIMENTO NELLA CLASSE / SEZIONE

Nella prima fase dell’inserimento scolastico, l’insegnamento della lingua italiana come seconda

lingua deve tendere soprattutto a:

1. fornire al bambino straniero gli strumenti linguistici che gli possono permettere di partecipare

ad alcune attività comuni della classe;

2. sviluppare l’italiano utile sia alla scolarizzazione che alla socializzazione in generale.

Sarebbe opportuno che ci fosse un insegnante facilitatore.

Il bambino, nella prima fase di accoglienza è inserito nella classe, impara a comunicare con

compagni e insegnanti. Apprende il lessico e i modi per la conversazione: richiamare l’attenzione,

chiedere, denominare oggetti, azioni, rispondere a richieste e a comandi, esprimere i propri

vissuti.

La lingua presentata è legata al contesto, ai campi di attività comunicativa del quotidiano.

I tempi proposti tengono conto degli interessi e dei bisogni del bambino straniero perché trovi

nella scuola un ambiente nel quale stare bene.

Gli argomenti che si presenteranno potranno essere affrontati secondo la seguente impostazione:

¨presentazione del lessico di base relativo al tema proposto (utilizzando anche oggetti, foto,

immagini, disegni, CD rom, situazioni utili alla contestualizzazione);

¨ memorizzazione del lessico e riutilizzo anche in contesti diversi;

¨ introduzione del nuovo vocabolario in strutture semplici e via via più complesse;

¨ esercizi di riconoscimento, discriminazione;

¨ espressione orale e scritta (risposta a semplici domande, produzione di frasi di brevi testi) con

riutilizzo del lessico e delle strutture presentati.

I temi iniziali riguarderanno il bambino, la sua storia, le caratteristiche principali dell’identità e del

suo ambiente di vita quotidiana.

Suggerimenti metodologici

Le attività dovranno essere svolte piccolo gruppo dei pari per favorire la socializzazione e

sostenere l’approccio linguistico (gioco, attività ludica e di laboratorio, “tutoraggio”).

Nel primo anno di attività si mirerà all’apprendimento e al consolidamento della lingua italiana,

cui dovranno essere destinati tempo e risorse umane, attraverso l’impostazione di un progetto

specifico (laboratorio di italiano L2 valorizzando possibilmente anche la lingua e la cultura

d’origine).

Per quanto riguarda le materie di studio è utile precisare che il comma 4 dell’art. 45 del D.P.R.

394/ 1999, che qui si riporta, recita:

“Il Collegio dei docenti definisce, in relazione al livello di competenza dei singoli alunni stranieri il

necessario adattamento dei programmi di insegnamento; allo scopo possono essere adottati

specifici interventi individualizzati o per gruppi di alunni, per facilitare l’apprendimento della

lingua italiana utilizzando, ove possibile, le risorse professionali della scuola. Il consolidamento

della conoscenza e della pratica della lingua italiana può essere realizzata altresì mediante

attivazione di corsi intensivi di lingua italiana sulla base di specifici progetti, anche nell’ambito

delle attività aggiuntive di insegnamento per l’arricchimento dell’offerta formativa.”

Il Collegio docenti delega i Consigli di classe interessati a individuare possibili forme di

“adattamento dei programmi di insegnamento; possibili forme già sperimentate da Consigli di

classe di altre scuole primarie e secondarie di secondo grado, possono essere:

• la temporanea esclusione dal curriculum di quelle discipline che presuppongono una

specifica competenza linguistica, sostituendole con attività di alfabetizzazione o

consolidamento linguistico.

• la riduzione degli obiettivi e dei contenuti di alcune discipline, in modo da favorire il

raggiungimento di obiettivi minimi disciplinari.

• la sostituzione di parti di programma con altre più consone alla formazione dell’alunno.

L’italiano come seconda lingua

La scuola attiverà laboratori di italiano L2 articolandoli nei livelli previsti dal Portfolio europeo,

tuttavia le classi di italiano L2 potranno prevedere accorpamenti di livelli simili (esempio: A1+A2 o

B1+B2).

VALUTAZIONE

Per quanto attiene alle modalità di valutazione e di certificazione degli alunni stranieri, in

particolare dei neo- arrivati, si fa riferimento a quanto espresso nelle Linee guida per

l'accoglienza e l'integrazione degli alunni stranieri emanate dal Ministero dell'Istruzione,

dell'Università e della Ricerca Dipartimento per l'Istruzione - Direzione Generale per lo studente-

Ufficio per l'integrazione degli alunni stranieri (Circolare ministeriale n° 24 del marzo 2006).

Dall'emanazione della legge n°517/77 ad oggi, l'approccio alla valutazione nella scuola è

positivamente cambiato. Accanto alla funzione certificativa si è andata sempre più affermando

la funzione regolativa in grado di consentire, sulla base delle informazioni raccolte, un continuo

adeguamento delle proposte di formazione alle reali esigenze degli alunni e ai traguardi

programmati per il miglioramento dei processi e dei risultati, sollecitando, altresì, la

partecipazione degli alunni e dei genitori al processo di apprendimento. L'art. 4 DPR n°275/99,

relativo all'autonomia didattica delle istituzioni scolastiche, assegna alle stesse la responsabilità di

individuare le modalità e i criteri di valutazione degli alunni, prevedendo altresì che esse operino

nel "rispetto della normativa nazionale".

... l'art. 45, comma 4 DPR n° 394/99 che così recita " il Collegio dei Docenti definisce, in relazione

al livello di competenza dei singoli alunni stranieri, il necessario adattamento dei programmi

d'insegnamento...". Benché la norma non accenni alla valutazione, ne consegue che il possibile

adattamento dei programmi per i singoli alunni comporti un adattamento della valutazione,

anche in considerazione degli orientamenti generali su questo tema, espressi in circolari e

direttive, che sottolineano fortemente l'attenzione ai percorsi personali degli alunni.

Per il Consiglio di classe che deve valutare gli alunni stranieri inseriti nel corso dell'anno scolastico

- per i quali i percorsi personalizzati prevedono interventi di educazione linguistica e di messa a

punto curricolare- diventa fondamentale conoscere, per quanto possibile, la storia scolastica

precedente, gli esiti raggiunti, le caratteristiche delle scuole frequentate, le abilità e le

competenze essenziali acquisite. In questo contesto, che privilegia la valutazione formativa

rispetto a quella "certificativa" si prendono in considerazione il percorso dell'alunno, i passi

realizzati, gli obiettivi possibili, la motivazione e l'impegno e, soprattutto, le potenzialità di

apprendimento dimostrate. In particolare, nel momento in cui si decide il passaggio da una

classe all'altra o da un grado scolastico al successivo, occorre far riferimento ad una pluralità di

elementi fra cui non può mancare una previsione di sviluppo dell'alunno. Emerge chiaramente

come nell'attuale contesto normativo vengono rafforzati il ruolo e la responsabilità delle istituzioni

scolastiche e dei docenti nella valutazione degli alunni.

I quadrimestre

I Consigli di classe potranno decidere che gli alunni stranieri, i quali non conoscendo la lingua

partono da un’evidente situazione di svantaggio, possano avere una valutazione nelle materie

pratiche e meno legate alla lingua, come educazione motoria, musicale, arte e immagine e

matematica, in alcuni casi lingua straniera.

Il lavoro svolto dagli alunni nei corsi di alfabetizzazione o di sostegno linguistico diventa parte

integrante della valutazione di italiano (intesa come materia curriculare) o anche di altre

discipline, qualora durante tale attività sia possibile l’apprendimento di contenuti.

L’attività di alfabetizzazione sarà oggetto di verifiche orali e scritte (da svolgere in classe)

predisposte dal docente del corso di alfabetizzazione e concordate con l’insegnante curriculare.

Nel caso in cui l’alunno straniero abbia una buona conoscenza di una lingua straniera (inglese –

francese –spagnolo), essa almeno in una prima fase potrà essere utilizzata come lingua veicolare

per l’acquisizione dei contenuti e l’esposizione degli stessi, previa la predisposizione di opportuni

materiali.

Il Consiglio di classe dovrà coinvolgere la famiglia nei diversi momenti del processo valutativo e

prevedere la presenza di un mediatore linguistico durante i colloqui con i genitori e durante la

consegna delle schede di valutazione. In assenza di tale figura bisognerà prevedere la possibilità

di trasmettere il documento di valutazione dell’alunno debitamente tradotto.

E’ utile ricordare che per tutti gli alunni e quindi anche per gli alunni stranieri, la valutazione

sommativa non dovrebbe essere la semplice media delle misurazioni rilevate con le varie prove,

ma dovrebbe tener conto del raggiungimento di obiettivi trasversali che sono comunque

disciplinari quali impegno, partecipazione, progressione nell’apprendimento, eventuali condizioni

di disagio. E’ opportuno inoltre prendere in considerazione la situazione di eventuale svantaggio

linguistico e rispettare i tempi di apprendimento dell’Italiano come L2.

Nella valutazione finale, di passaggio da una classe all’altra o da un grado scolastico al

successivo, occorre inoltre far riferimento ad una previsione di sviluppo dell’alunno.

QUARTA FASE: SOCIALE

Il protocollo di accoglienza della Scuola costituisce la base sulla quale verrà costruita una rete

di raccordo ed integrazione dell’azione delle Istituzioni scolastiche e del Servizio Sociale del

Comune.

SCHEDA RILEVAZIONE ANAGRAFICA