PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIONE SCUOLA DELL’INFANZIA E … · relazioni tra gli alunni...

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1 REPUBBLICA ITALIANA REGIONE SICILIANA CIRCOLO DIDATTICO DI ACI CATENA “EMANUELE ROSSI” Via F. Strano, 79 95022 Aci Catena (CT) , Tel. e Fax 095/801522 Codice Fiscale 81003950870 - Codice Meccanografico CTEE036006 PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIONE SCUOLA DELL’INFANZIA E PRIMARIA Anno scolastico 2018/2019

Transcript of PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIONE SCUOLA DELL’INFANZIA E … · relazioni tra gli alunni...

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REPUBBLICA ITALIANA – REGIONE SICILIANA

CIRCOLO DIDATTICO DI ACI CATENA

“EMANUELE ROSSI” Via F. Strano, 79 – 95022 Aci Catena (CT) , Tel. e Fax 095/801522

Codice Fiscale 81003950870 - Codice Meccanografico CTEE036006

PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIONE

SCUOLA DELL’INFANZIA E PRIMARIA

Anno scolastico 2018/2019

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PREMESSA

La prospettiva dell’inclusione ha come fondamento il riconoscimento e la valorizzazione delle

differenze e rivolge particolare attenzione al superamento degli ostacoli, all’apprendimento e alla

partecipazione che possono determinare l’esclusione dal percorso scolastico formativo. Queste

riflessioni portano a concludere che nella scuola, oltre ad una buona progettazione

didattico/educativa, sono da predisporre dispositivi organizzativi e procedure innovative che sappiano

rispondere ai nuovi bisogni emergenti e supportino nella normalità del “fare scuola” i processi di

integrazione e inclusione.

Il C.D. “E. Rossi” intende sviluppare il Piano Annuale per l’Inclusione nella convinzione che

l’obiettivo prioritario di ogni ordine scolastico sia di garantire il successo formativo di ciascun alunno.

La crescita del numero degli alunni che manifestano bisogni educativi speciali con difficoltà di

apprendimento, di sviluppo di abilità e competenze, nonché di disturbi del comportamento stabili o

transitori, e per i quali è necessario trovare strategie di intervento individualizzato e personalizzato,

determina evidenti elementi di cambiamento nel contesto scolastico: tale complessità richiede

l’attivazione di una progettualità autonoma che superi il modello “alunno in difficoltà/docente di

sostegno”.

Nella scuola, l’attenzione agli studenti è favorita, non solo dalla capacità di tutti i docenti di

osservare e cogliere i segnali di disagio, dalla consapevolezza delle famiglie di trovare nella scuola

un alleato competente per affrontare un percorso positivo per i loro figli, ma anche dalla utilizzazione

di mirati strumenti diagnostici in età evolutiva. In questo senso, tale approccio integrato consente di

assumere un’ottica culturale di lettura dei bisogni nella quale i fattori ambientali assumono una

correlazione con lo stato di salute dell’individuo. In tal modo la disabilità non riguarda il singolo che

ne è colpito, bensì tutta la comunità e le istituzioni. Nel contempo considera che ogni persona, nel

corso della propria vita, può essere portatrice di bisogni e limitazioni specifiche di “disabilità” che

possono essere temporanee e che necessitano di un modello flessibile, integrato e soggetto a revisioni.

Gli studenti con B.E.S. richiedono prassi di integrazione e di inclusione che da un lato affermino il

ruolo centrale di ciascuno studente e dall’altro valorizzino le diversità come ricchezza per l’intera

comunità scolastica. Alla specificità individuale di ogni studente, la scuola è chiamata a rispondere

con interventi e competenze didattiche e pedagogiche diversificate e, contemporaneamente, ben

integrate fra loro. Affinché la diversità sia effettivamente ricchezza per tutta la comunità scolastica,

la scuola è tenuta ad operare scelte organizzative che coinvolgano l’intero anno scolastico, le famiglie

e le risorse presenti sul territorio.

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La sfida posta dalla scuola inclusiva, però, non è semplicemente quella di “fare posto” alle

differenze, in nome di un astratto principio di tolleranza della diversità ma, piuttosto, di affermarle,

mettendole al centro dell’azione educativa.

L’obiettivo della scuola inclusiva è quello di garantire la partecipazione di tutti gli alunni nel

processo di apprendimento, assicurando una risposta qualitativa al problema degli alunni in difficoltà,

ponendo attenzione ai bisogni del soggetto, mettendo al centro del percorso formativo

l’apprendimento.

Nel nostro Circolo Didattico sono presenti alunni con difficoltà di apprendimento, svantaggio

socio-culturale e disturbi evolutivi specifici (soprattutto aggressività ed iperattività) e alunni stranieri,

prevalentemente bulgari. Nello specifico accoglie 31 alunni con certificazione di sostegno, di cui 1

alunno audioleso, 6 alunni con L.104 art.3 comma3, due alunni con certificazione DSA, nella Scuola

Primaria. Nella Scuola dell’Infanzia sono 4 alunni con certificazione di sostegno, di cui 2 alunni

audiolesi, 3 alunni con L.104 art.3 comma3.

FINALITA’

Favorire il benessere di tutti gli alunni e l’inclusione degli alunni in situazione di

difficoltà cognitive, comunicative, comportamentali e relazionali

Ridurre e prevenire le difficoltà di apprendimento facilitando i percorsi didattici

Migliorare il rapporto degli alunni con la scuola riducendo le possibilità di insuccesso

e abbandono scolastico

Favorire la crescita dell’autostima, lo sviluppo della motivazione, la strutturazione

degli automatismi, lo sviluppo ottimale delle potenzialità

Sviluppare la consapevolezza della diversità come “valore” da vivere e da condividere

Favorire un clima di accoglienza e di attenzione alle relazioni che prevenga e rimuova

eventuali ostacoli alla piena inclusione

METODOLOGIA

La programmazione e la realizzazione del percorso didattico andrà indirizzata verso la

personalizzazione e/o individualizzazione dei percorsi educativi rispettando la peculiarità di

approccio, metodo, stile e livello di apprendimento di tutti gli alunni.. La programmazione si ispirerà

a:

Individualizzazione (percorsi differenziati per obiettivi comuni)

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Personalizzazione (percorsi e obiettivi differenziati)

• Strumenti compensativi

• Misure dispensative

Si cercherà di migliorare la fiducia di base mediante la tecnica del sostegno psicologico e

dell’incoraggiamento. Si procederà con strategie diversificate, con interventi individualizzati, con

stimolazioni da parte dell’insegnante, con somministrazione del rinforzo e occasioni per raccontare,

descrivere, ricostruire fatti ed eventi. Si costruiranno percorsi didattici finalizzati ad offrire

opportunità di osservazione, riflessione, rappresentazione della realtà. In ogni situazione si cercherà

di collegare il più possibile il lavoro dell’alunno a quello del gruppo classe ed accanto al necessario

intervento individualizzato, saranno privilegiate comunque le attività a piccoli gruppi e/o

laboratoriali, senza mai perdere di vista le finalità dell’inclusione. Si cercherà di promuovere le

relazioni tra gli alunni stimolando la collaborazione e la sperimentazione di forme di aiuto reciproco.

AZIONI INCLUSIVE

Il P.A.I. prevede inoltre la progettazione e la realizzazione di una serie di azioni a livello di Circolo

e di territorio.

A livello di Circolo :

- incontri in continuità con la Scuola dell’Infanzia e la Scuola Secondaria di primo grado con

particolare attenzione alla realizzazione di attività idonee agli alunni in situazione di diversità;

- incontri collegiali tra insegnanti di sostegno per elaborazione/confronto/verifica/ dei percorsi

educativo-didattici.

A livello di territorio:

- rapporti con le diverse istituzioni locali (ASP, Comune, Enti Locali) sia per la realizzazione di

eventuali “progetti integrati” sia per la stesura del PDF e del PEI, sia per particolari situazioni

problematiche che eventualmente si potranno creare;

- rapporti con i Centri Territoriali di Supporto all’Inclusione.

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Scuola : C.D. “E. ROSSI” di ACICATENA (CT) A.s. 2018/2019

Piano Annuale per l’Inclusione Scuola dell’Infanzia

Parte I – analisi dei punti di forza e di criticità

A. Rilevazione dei BES presenti: n°

1. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3) 4

minorati vista \

minorati udito 2

Psicofisici 2

2. disturbi evolutivi specifici

DSA

ADHD/DOP

Borderline cognitivo

Altro

3. svantaggio (indicare il disagio prevalente)

Socio-economico 15

Linguistico-culturale 8

Disagio comportamentale/relazionale 5

Altro

Totali 46

% su popolazione scolastica 18%

N° PEI redatti dai GLHO 4

N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione sanitaria

N° di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione sanitaria

B. Risorse professionali specifiche Prevalentemente utilizzate in… Sì / No

Insegnanti di sostegno Attività individualizzate e di

piccolo gruppo

Si

Attività laboratoriali integrate

(classi aperte, laboratori protetti,

ecc.)

SI

AEC Attività individualizzate e di

piccolo gruppo

NO

Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti,

ecc.)

No

Assistenti alla comunicazione Attività individualizzate e di piccolo gruppo

SI

Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti,

ecc.)

SI

Funzioni strumentali / coordinamento SI

Referenti di Istituto (disabilità, DSA, BES) SI

Psicopedagogisti e affini esterni/interni SI

Docenti tutor/mentor NO

Altro:

Altro:

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C. Coinvolgimento docenti curricolari Attraverso… Sì / No

Coordinatori di classe e simili

Partecipazione a GLI SI

Rapporti con famiglie SI

Tutoraggio alunni SI

Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva

Si

Altro:

Docenti con specifica formazione

Partecipazione a GLI SI

Rapporti con famiglie SI

Tutoraggio alunni SI

Progetti didattico-educativi a

prevalente tematica inclusiva SI

Altro:

Altri docenti

Partecipazione a GLI SI

Rapporti con famiglie SI

Tutoraggio alunni SI

Progetti didattico-educativi a

prevalente tematica inclusiva SI

Altro:

D. Coinvolgimento personale ATA

Assistenza alunni disabili SI

Progetti di inclusione / laboratori integrati SI

Altro:

E. Coinvolgimento famiglie

Informazione /formazione su genitorialità e psicopedagogia dell’età evolutiva

SI

Coinvolgimento in progetti di inclusione SI

Coinvolgimento in attività di promozione

della comunità educante SI

Altro:

F. Rapporti con servizi sociosanitari territoriali e istituzioni deputate alla sicurezza. Rapporti con CTS / CTI

Accordi di programma / protocolli di intesa

formalizzati sulla disabilità SI

Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati su disagio e simili

SI

Procedure condivise di intervento sulla

disabilità SI

Procedure condivise di intervento su

disagio e simili SI

Progetti territoriali integrati NO

Progetti integrati a livello di singola scuola SI

Rapporti con CTS / CTI SI

Altro:

G. Rapporti con privato sociale e volontariato

Progetti territoriali integrati SI

Progetti integrati a livello di singola scuola SI

Progetti a livello di reti di scuole NO

H. Formazione docenti

Strategie e metodologie educativo-

didattiche / gestione della classe SI

Didattica speciale e progetti educativo-

didattici a prevalente tematica inclusiva SI

Didattica interculturale / italiano L2 SI

Psicologia e psicopatologia dell’età

evolutiva (compresi DSA, ADHD, ecc.) SI

Progetti di formazione su specifiche disabilità (autismo, ADHD, Dis. Intellettive,

sensoriali…)

SI

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Altro:

Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati*: 0 1 2 3 4

Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo 3

Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti

2

Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive; 3

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola 3

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti;

3

Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative;

2

Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi

formativi inclusivi; 4

Valorizzazione delle risorse esistenti 3

Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la

realizzazione dei progetti di inclusione 3

Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo

inserimento lavorativo.

3

Altro:

Altro:

* = 0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4 moltissimo Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei sistemi scolastici

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Parte II – Obiettivi di incremento dell’inclusività proposti per il prossimo anno

Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo

GLI: Rilevazioni BES presenti nella scuola; rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di

inclusività della scuola; elaborazione di una proposta di PAI (Piano Annuale per l’Inclusività)

riferito a tutti gli alunni con BES, da redigere al termine di ogni anno scolastico (entro il mese di

giugno) con supporto/apporto delle Figure Strumentali.

Confronto sui casi, consulenza e supporto ai colleghi sulle strategie/metodologie di gestione delle

classi; formulazione proposte di lavoro per GLI; Raccolta Piani di Lavoro (PEI e PDP) relative ai

BES.

Consigli di interclasse: Individuazione casi in cui sia necessaria e opportuna l’adozione di una

personalizzazione della didattica ed eventualmente di misure compensative e dispensative;

rilevazione alunni BES di natura socio-Economica e/o linguistico/culturale; definizione di

interventi didattico-educativi; individuazione strategie e metodologie utili per la realizzazione

della partecipazione degli studenti con BES al contesto di apprendimento; definizione dei bisogni

dello studente; progettazione e condivisione progetti personalizzati; individuazione e

proposizione di risorse umane strumentali e ambientali per favorire i processi inclusivi; stesura e

applicazione Piano di Lavoro (PEI e PDP); collaborazione scuola/famiglia/territorio;

condivisione con insegnante di sostegno (se presente).

Docenti di sostegno: partecipazione alla programmazione educativo/didattica; supporto al

consiglio di interclasse docenti nell’assunzione di strategie e tecniche pedagogiche,

metodologiche e didattiche inclusive; interventi sul piccolo gruppo con metodologie particolari in

base alla conoscenza degli studenti; rilevazione casi BES; coordinamento, stesura e applicazione

Piano di Lavoro (PEI e PDP).

Assistente alla comunicazione: Collaborazione alla programmazione e all’organizzazione delle

attività scolastiche in relazione alla realizzazione del progetto educativo con particolare

attenzione alle strategie didattiche inerenti alla tipologia di disabilità sensoriale; collaborazione

alla continuità nei percorsi didattici.

Collegio Docenti: Su proposta del GLI delibera del PAI (mese di Giugno); esplicitazione nel POF

di un concreto impegno programmatico per l’inclusione.

Funzioni Strumentali “Inclusione”: collaborazione attiva alla stesura della bozza del PAI.

Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti

Si prevede l’attuazione di interventi di formazione su:

• metodologie didattiche e pedagogia inclusiva

• strumenti compensativi e dispensativi per l'inclusione

• nuove tecnologie per l'inclusione

• le norme a favore dell'inclusione

• strumenti di osservazione per l'individuazione dei bisogni

• gruppo dei pari e apprendimento cooperativo come strategia compensativa per i BES

Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive; La valutazione del Piano Annuale dell’Inclusione avverrà in itinere monitorando punti di forza e

criticità, andando ad implementare le parti più deboli.

Il GLI rileva i BES presenti nella scuola, monitorando e valutando il livello di inclusività della

scuola; elabora la proposta di PAI riferito a tutti gli alunni con BES al termine di ogni anno

scolastico. Il filo conduttore che guiderà l’azione della scuola sarà quello del diritto

all’apprendimento di tutti gli alunni.

L’esercizio di tale diritto comporta da parte dei docenti un particolare impegno in relazione agli

stili educativi, al ripensamento della trasmissione-elaborazione dei saperi, ai metodi di lavoro, alle

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strategie di organizzazione delle attività in aula; il tutto si traduce nel passaggio, dalla scuola

dell’insegnare alla scuola dell’apprendere che tiene insieme l’importanza dell’oggetto culturale e

le ragioni del soggetto.

Per quanto riguarda la modalità di verifica e di valutazione degli apprendimenti i docenti tengono

conto dei risultati raggiunti in relazione al punto di partenza e verificano quanto gli obiettivi siano

riconducibili ai livelli essenziali degli apprendimenti.

Relativamente ai percorsi personalizzati i Consigli di Interclasse dei docenti concordano le

modalità di raccordo con le discipline in termini di contenuti e competenze, individuano modalità

di verifica dei risultati raggiunti che prevedano anche prove assimilabili, se possibile, a quelle del

percorso comune. Stabiliscono livelli essenziali di competenza che consentano di valutare la

contiguità con il percorso comune e la possibilità del passaggio alla classe successiva.

Per non disattendere gli obiettivi dell’apprendimento e della condivisione e dell’inclusione, è

indispensabile che la programmazione delle attività sia realizzata da tutti i docenti curricolari, i

quali, insieme all’insegnante per le attività di sostegno definiscono gli obiettivi di apprendimento

sia per gli alunni con disabilità, sia per gli alunni BES in correlazione con quelli previsti per l’intera

classe.

La progettualità didattica orientata all’inclusione comporta l’adozione di strategie e metodologie

favorenti, quali l’apprendimento cooperativo, il lavoro di gruppo e/o a coppie, il tutoring,

l’apprendimento per scoperta, la suddivisione del tempo in tempi, l’utilizzo di mediatori didattici,

di attrezzature e ausili informatici, di software e sussidi specifici.

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola

Diverse figure professionali collaborano all’interno dell’istituto: contitolarità dei docenti di

sostegno con gli insegnanti di classe, assistenti igienico/sanitari, assistenti alla comunicazione. Gli

insegnanti di sostegno promuovono attività individualizzate, attività con gruppi eterogenei di

alunni, attività laboratoriali con gruppi. Gli assistenti alla comunicazione favoriscono interventi

educativi in favore dell’alunno con disabilità sensoriale, interventi che favoriscono l’autonomia, in

classe o in altre sedi dell’istituto unitamente al docente in servizio in contemporanea e al docente

di sostegno.

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai

diversi servizi esistenti

Inserimento degli alunni nelle attività pomeridiane previste nei moduli dei progetti FSEPON

finanziati.

Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che

riguardano l’organizzazione delle attività educative

La famiglia è corresponsabile del percorso da attuare all’interno dell’istituto; perciò viene coinvolta

attivamente nelle pratiche inerenti l’inclusività. La modalità di contatto e di presentazione della

situazione alla famiglia è determinante ai fini di una collaborazione condivisa. Le comunicazioni

sono e saranno puntuali, in modo particolare riguardo alla lettura condivisa delle difficoltà e alla

progettazione educativo/didattica del Consiglio di Interclasse dei docenti per favorire il successo

formativo dello studente. In accordo con le famiglie vengono individuate modalità e strategie

specifiche, adeguate alle effettive capacità dello studente, per favorire lo sviluppo pieno delle sue

potenzialità, nel rispetto degli obiettivi formativi previsti nei piani di studio.

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Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi;

In base alle situazioni di disagio e sulle effettive capacità degli studenti con bisogni educativi

speciali, viene elaborato un PDP (PEI nel caso di alunni con disabilità).

Nel PDP vengono individuati gli obiettivi specifici d’apprendimento, le strategie e le attività

educativo/didattiche, le iniziative formative integrate tra istituzioni scolastiche e realtà

socio/assistenziali o educative territoriali, le modalità di verifica e valutazione. Per ogni soggetto

si dovrà provvedere a costruire un percorso finalizzato a: rispondere ai bisogni individuali;

monitorare la crescita della persona ed il successo delle azioni; monitorare l'intero percorso;

favorire il successo della persona nel rispetto della propria individualità/identità. Nella scuola

dell’infanzia, in quanto primo segmento del sistema educativo di istruzione e formazione, prevede

la costruzione di un curricolo finalizzato a favorire negli alunni lo sviluppo dell’identità, la

maturazione dell’autonomia e l’acquisizione delle competenze. Ciò vale per tutti gli alunni, anche

per gli alunni in condizione di disabilità o di svantaggio socio-economico e/o linguistico. A tal fine

la scuola costruisce un curricolo che comprenda percorsi individualizzati e personalizzati per gli

tutti gli alunni, nel pieno rispetto delle loro peculiarità. A tal fine si definiscono modalità di lettura

del bisogni educativi, delle peculiarità degli alunni (stile di apprendimento, codice linguistico,

modelli culturali di riferimento, modalità di gestione delle relazioni etc), di rilevazione delle

competenze e delle abilità in possesso degli alunni in entrata. Inoltre di prevedono itinerari

finalizzati sul raggiungimento di obiettivi minimi comuni al resto della sezione,

(individualizzazione) attraverso itinerari specifici e percorsi che prevedano obiettivi e percorsi

diversificati. Le metodologie dovranno avere carattere inclusivo: apprendimento cooperativo,

attività di tutoring etc, nonchè l’utilizzo di attività di ricerca, esplorazione, gioco. Inoltre sin dalla

scuola dell’infanzia si proporranno attività di scoperta della realtà attraverso l’osservazione, il

gioco e la valorizzazione dei diversi stili di apprendimento attraverso l’uso di diversi linguaggi

espressivi. Ci si avvarrà di un uso creativo e cooperativo delle nuove tecnologie volto a favorire lo

sviluppo di abilità sociali e di competenze attraverso l’uso di facili software didattici. Valorizzazione delle risorse esistenti

Ogni intervento sarà posto in essere partendo dalle risorse e dalle competenze presenti

nella scuola anche se, visto il numero e le diverse problematicità di cui i soggetti sono

portatori nonché le proposte didattico formative per l'inclusione, si ritiene necessaria la

presenza di risorse aggiuntive costituite anche da docenti in esubero, utilizzati come risorse

interna per sostenere gli alunni in particolari difficoltà

Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di

inclusione

Si confermerà e rafforzerà un rapporto già esistente con le associazioni del territorio in progetti di

inclusioni sociale.

Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico,

la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo.

Notevole importanza viene data all'accoglienza: così per i futuri alunni vengono realizzati progetti

di continuità, in modo che, in accordo con le famiglie e gli insegnanti, essi possano vivere con

minore ansia il passaggio fra i diversi ordini di scuola. Valutate quindi le disabilità e i bisogni

educativi speciali presenti, la Commissione Formazione Classi provvederà al loro inserimento nella

classe più adatta.

Il PAI che si intende proporre trova il suo sfondo integratore nel concetto di "continuità".

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Tale concetto si traduce nel sostenere l'alunno nella crescita personale e formativa. Fondamentale

risulta essere l'Orientamento inteso come processo funzionale a dotare le persone di competenze

che le rendano capaci di fare scelte consapevoli dotandole di un senso di autoefficacia

(empowerment) con conseguente percezione della propria "capacità". L'obiettivo prioritario

che sostiene l'intera progettazione è permettere alle persone di "sviluppare un proprio progetto di

vita futura".

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Scuola : C.D. “E. ROSSI” di ACICATENA (CT) A.s. 2018/2019

Piano Annuale per l’Inclusione Scuola Primaria

Parte I – analisi dei punti di forza e di criticità

I. Rilevazione dei BES presenti: n°

4. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3) 31

minorati vista \

minorati udito 1

Psicofisici 30

5. disturbi evolutivi specifici

DSA 2

ADHD/DOP \

Borderline cognitivo \

Altro \

6. svantaggio (indicare il disagio prevalente)

Socio-economico 25

Linguistico-culturale 20

Disagio comportamentale/relazionale 12

Altro

Totali 120

% su popolazione scolastica 27%

N° PEI redatti dai GLHO 29

N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione sanitaria 2

N° di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione sanitaria

J. Risorse professionali specifiche Prevalentemente utilizzate in… Sì / No

Insegnanti di sostegno Attività individualizzate e di

piccolo gruppo

SI

Attività laboratoriali integrate

(classi aperte, laboratori protetti,

ecc.)

SI

AEC Attività individualizzate e di

piccolo gruppo

NO

Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti,

ecc.)

NO

Assistenti alla comunicazione Attività individualizzate e di piccolo gruppo

SI

Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti,

ecc.)

SI

Funzioni strumentali / coordinamento SI

Referenti di Istituto (disabilità, DSA, BES) SI

Psicopedagogisti e affini esterni/interni SI

Docenti tutor/mentor SI

Altro:

Altro:

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A. Coinvolgimento docenti curricolari Attraverso… Sì / No

Coordinatori di classe e simili

Partecipazione a GLI SI

Rapporti con famiglie SI

Tutoraggio alunni SI

Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva

SI

Altro:

Docenti con specifica formazione

Partecipazione a GLI SI

Rapporti con famiglie SI

Tutoraggio alunni SI

Progetti didattico-educativi a

prevalente tematica inclusiva SI

Altro:

Altri docenti

Partecipazione a GLI SI

Rapporti con famiglie SI

Tutoraggio alunni SI

Progetti didattico-educativi a

prevalente tematica inclusiva SI

Altro:

B. Coinvolgimento personale ATA

Assistenza alunni disabili SI

Progetti di inclusione / laboratori integrati SI

Altro:

C. Coinvolgimento famiglie

Informazione /formazione su genitorialità

e psicopedagogia dell’età evolutiva Si

Coinvolgimento in progetti di inclusione SI

Coinvolgimento in attività di promozione

della comunità educante SI

Altro:

D. Rapporti con servizi sociosanitari territoriali e istituzioni deputate alla sicurezza. Rapporti con CTS / CTI

Accordi di programma / protocolli di intesa

formalizzati sulla disabilità SI

Accordi di programma / protocolli di intesa

formalizzati su disagio e simili SI

Procedure condivise di intervento sulla disabilità

SI

Procedure condivise di intervento su

disagio e simili SI

Progetti territoriali integrati SI

Progetti integrati a livello di singola scuola SI

Rapporti con CTS / CTI SI

Altro:

E. Rapporti con privato sociale e volontariato

Progetti territoriali integrati SI

Progetti integrati a livello di singola scuola SI

Progetti a livello di reti di scuole SI

F. Formazione docenti

Strategie e metodologie educativo-didattiche / gestione della classe

SI

Didattica speciale e progetti educativo-

didattici a prevalente tematica inclusiva SI

Didattica interculturale / italiano L2 SI

Psicologia e psicopatologia dell’età evolutiva (compresi DSA, ADHD, ecc.)

SI

Progetti di formazione su specifiche

disabilità (autismo, ADHD, Dis. Intellettive, sensoriali…)

SI

Altro:

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Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati*: 0 1 2 3 4

Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo 3

Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento

degli insegnanti 2

Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive; 3

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola 3

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola,

in rapporto ai diversi servizi esistenti; 3

Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare

alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative; 2

Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi;

4

Valorizzazione delle risorse esistenti 3

Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione

3

Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel

sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo.

3

Altro:

Altro:

* = 0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4 moltissimo Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusione dei sistemi scolastici

Approvato dal Gruppo di Lavoro per l’Inclusione in data 22/05/2018

Deliberato dal Collegio dei Docenti in data 22/06/2018

Allegati:

Proposta di assegnazione organico di sostegno e altre risorse specifiche (AEC, Assistenti Comunicazione, ecc.)

Il Dirigente Scolastico

Dott.ssa Nunzia Grillo Firmato digitalmente