PIANIFICAZIONE E PROGRAMMAZIONE DEI SERVIZI · obiettivi da raggiungere e le priorità degli...

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FONDAZIONE CASA DI RIPOSO SAN GIUSEPPE ONLUS Redazione: Avv Tomas Chiaramonte – direttore. Approvazione: CDA seduta del 12/11/2010 [PIANIFICAZIONE E PROGRAMMAZIONE DEI SERVIZI PERIODO ATTUATIVO: 2011-2013]

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FONDAZIONE CASA DI RIPOSO SAN GIUSEPPE ONLUS Redazione: Avv Tomas Chiaramonte – direttore. Approvazione: CDA seduta del 12/11/2010

[PIANIFICAZIONE E PROGRAMMAZIONE DEI SERVIZI

PERIODO ATTUATIVO: 2011-2013]

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INDICE:

PAGINA

PREAMBOLO. 3 1. LA PERSONA ANZIANA: IL CUORE DELLA NOSTRA ORGANIZZAZIONE. 5 2. VERSO L’ACCREDITAMENTO: IL SISTEMA QUALITA’DELL’ORGANIZZAZIONE. 6

2.1 LA STRUTTURA ORGANIZZATIVA (Organigramma funzionale). 6 3. APPROFONDIMENTI E FOCUS OPERATIVI. 18

FOCUS A- Istituzione area qualità-monitoraggi-urp-ure-formazione 19 FOCUS B- Risorse Umane 20 ALLEGATO I - Organigramma funzionale ALLEGATO II - Programmazione Annuale Obiettivi Strategici e Specifici

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PIANIFICAZIONE E PROGRAMMAZIONE DEI SERVIZI1 Periodo attuativo: anni 2011-2013

PREAMBOLO

LA FONDAZIONE “CASA DI RIPOSO SAN GIUSEPPE ONLUS” Con atto pubblico di costituzione di fondazione del 18 febbraio 2009 rogato dal dottor Giannaugusto Fantin, notaio in Verona (suo repertorio n. 101084) la Parrocchia di San Martino Vescovo ha donato i mezzi finanziari necessari per dar vita a questa Fondazione. Con decreto della Giunta della Regione Veneto n. 86 del 26 maggio 2009 è stata conferita la personalità giuridica alla Fondazione così costituita con contestuale iscrizione della stessa al n. 504 del Registro regionale delle persone giuridiche istituito - a norma del D.P.R. 361/2000 - con D.G.R. n. 112/2001. LA NOSTRA STORIA La sua fondazione risale al 1896 con la presenza delle “Piccole Suore della Sacra Famiglia” inviate dal loro fondatore, Beato Giuseppe Nascimbeni, su richiesta dell’amico don Luigi Cordioli allora parroco del paese di S. Martino B.A. che mise a loro disposizione un edificio donato alla Parrocchia. Essa ha sempre operato in risposta ai bisogni dei tempi, passando dal dare ospitalità a poveri ed orfani fino ad accogliere anziani in stato di bisogno. LA NOSTRA VISIONE – ISPIRAZIONE Tutta l’azione della Fondazione Casa di Riposo San Giuseppe Onlus è legata alla visione Cristiana dell’uomo e della società, alla dottrina sociale cristiana, quale emerge dal Vangelo, dai documenti della Chiesa e dalle indicazioni dei Vescovi. La Fondazione Casa di Riposo San Giuseppe Onlus vuole promuovere la centralità della persona, nello sforzo costante di valorizzarne la dignità creando spazi di incontro in un clima di famiglia. La Fondazione testimonia la sua visione ed ispirazione attraverso il comportamento di quanti operano al suo interno. Chiunque si trovi ad operare per la Fondazione Casa di Riposo San Giuseppe Onlus deve essere rispettoso dell’ispirazione cristiana che essa vuole esprimere e deve rispettare sempre la dignità e i diritti della persona residente. LA NOSTRA MISSIONE2 La Fondazione Casa di Riposo San Giuseppe – O.n.l.u.s. ha per scopo istituzionale – senza finalità alcuna di lucro - lo svolgimento di attività nel settore dell’assistenza sociale e socio sanitaria e della beneficenza. Essa quindi ospita ed assiste persone anziane che versano in condizioni di autosufficienza e non, fisica o psichica nonché soggetti invalidi ad un lavoro proficuo provvedendo al mantenimento ed all’assistenza delle persone ospitate sul piano spirituale, fisico, psichico e sociale di ciascuno favorendo le relazioni degli ospiti tra di loro, con l’ambiente esterno e con quello di provenienza. Ciò nel pieno rispetto della personalità e della libertà di ciascuno. L’ASSETTO ISTITUZIONALE. Sono organi della Fondazione: il Consiglio di Amministrazione, il Presidente e l’Organo di revisione contabile. L’Amministrazione della Fondazione spetta al Consiglio di Amministrazione. Esso è composto da cinque consiglieri. Due di essi nominati dal Vescovo della Diocesi di Verona cui compete pure la designazione del

1 Fonti : Requisiti accreditamento 22/2002; DGRV 84/2007; DGRV 2067/2007. Requisito richiesto dalla legge sull’autorizzazione e l’accreditamento delle strutture residenziali per anziani della Regione Veneto_requisito: è attuata la programmazione annuale del servizio: rsa-anz.ac.4.1.1. cs-pna-accr-4.5 . 2 Requisito richiesto dalla legge sull’autorizzazione e l’accreditamento delle strutture residenziali per anziani della Regione Veneto_requisito:l’Ente gestore deve definire fin dal momento della sua costituzione, la mission, ossia l’impegno che, attraverso lo svolgimento delle attività, si vuole dedicare al raggiungimentodell’obiettivo generale del servizio. Lo stesso Gestore deve esplicitare le tipologie di utenza, i servizi di riferimento e le strategie di sviluppo del servizio che intende perseguire: PA-au-0.1

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Presidente. Due consiglieri sono poi nominati dal Vescovo della Diocesi di Verona ma su indicazione del Consiglio Pastorale della parrocchia di San Martino Vescovo. Il Consiglio di Amministrazione dura in carica cinque anni. Al consiglio di Amministrazione spettano i seguenti compiti:

- Discutere ed approvare il bilancio consuntivo ed il bilancio preventivo; - Definire il programma generale, annuale e/o pluriennale di amministrazione con la specificazione degli

obiettivi da raggiungere e le priorità degli stessi; - Controllare l’andamento della gestione valutando la qualità dei servizi resi e indicando le iniziative da

adottare per il miglioramento; - Deliberare l’accettazione di donazioni, eredità e legati; - Operare in banca chiedendo affidamenti ordinari o richiedendo mutui; - Stipulare convenzioni con enti pubblici e/o privati per la gestione dell’attività; - Nominare e revocare il Direttore determinandone i poteri e le competenze; - Gestire il personale dipendente mediante assunzioni e licenziamenti organizzandone il servizio anche

emanando un apposito regolamento organico nel quale debbono essere specificate competenze, obblighi, e diritti dei singoli dipendenti.

- Proporre modifiche allo statuto; - Deliberare ogni altro atto di amministrazione, anche oneroso, utile per il buon funzionamento della

Fondazione. Il Consiglio di Amministrazione può delegare il compimento degli atti di ordinaria amministrazione al Presidente del Consiglio stesso, ad altro Consigliere o al Direttore, nei limiti dei poteri e delle competenze a quest’ultimo conferiti. In forza di apposita delega conferitagli dal Consiglio di Amministrazione il Direttore provvede alla predisposizione degli atti del Consiglio di Amministrazione ed adotta ogni provvedimento di gestione necessario al buon funzionamento dell’Ente nell’ambito delle direttive, dei poteri e delle competenze attribuitegli. Il Direttore partecipa alle riunioni del Consiglio di Amministrazione con funzioni di Segretario.

I PRINCIPI DEL NOSTRO AGIRE ORGANIZZATIVO. La Fondazione Casa di Riposo San Giuseppe Onlus vuole tendere ad utilizzare in modo efficace e coordinato le risorse disponibili al fine di soddisfare il più possibile i bisogni dell’anziano. Per realizzare tali bisogni è necessario creare le condizioni affinché il personale possa realizzare dei piani di lavoro con efficacia ed efficienza.

- Come rendere i principi realtà? Individuazione delle aree di responsabilità con organizzazione del lavoro per risultati; Programmazione dei servizi; Controllo Direzionale di Gestione. Regolamentazione delle attività.

- Attraverso quali strumenti? Un modello organizzativo per funzioni e centri di responsabilità. Il lavoro per equipe: l’approccio olistico3. La Carta dei Servizi. Il Sistema di Gestione della Qualità.

3 Con il lavoro per equipe, infatti, non è una sola figura professionale ad occuparsi dell’anziano e neppure molte figure ad occuparsi dello stesso soggetto, ognuna indipendentemente dall’altra, in maniera separata. Il lavoro di equipe sta a significare che l’intervento sull’anziano è effettuato da un gruppo “integrato” formato di persone che orientano il proprio agire secondo direzioni collegialmente assunte e condivise, mediante una continua correlazione fatta di confronti, contributi, suggerimenti, pareri. (approccio olistico).

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1. LA PERSONA ANZIANA: IL CUORE DELLA NOSTRA ORGANIZZAZIONE. UOI – PAI4. L’Unità Organizzativa Interna (U.O.I.) – ai sensi della L.R. 22/2002 e successive integrazioni e ai sensi dell’art.12 della Convenzione stipulata annualmente con l’Ulss20 - dopo un’esatta rilevazione delle tipologie degli ospiti accolti, del loro fabbisogno assistenziale, della presenza dei familiari e delle valutazioni medico diagnostiche, definisce le linee guida per l’assistenza dell’ospite all’interno del PAI. Tenendo in evidenza la tipologia dei residenti, l’anziano viene inserito in un programma delle attività sia a carattere interno (progetto educativo/animativo/riabilitativo: l’UOI in sede di PAI iniziale deciderà in quali progetti o “percorsi” inserire l’ospite: stimolazione cognitiva, sensoriale, occupazionale, motoria, socializzante) che esterno: possibilità di reinserimento nel territorio anche attraverso la partecipazione ad iniziative promosse dalle agenzie sociali. MONITORAGGIO DELLE ATTIVITA’ E VALUTAZIONE PERIODICA L’implementazione del sistema qualità promuoverà una serie di attività volte alla raccolta dati, sintesi, valorizzazione e reporting in grado di monitorare lo svolgimento delle attività di assistenza e l’impiego delle risorse utilizzate per raggiungere determinati risultati. IL CONTROLLO DIREZIONALE: REPORTING PERIODICO E VALUTAZIONE ANNUALE5 Il sistema di controllo direzionale che si vuole improntare rappresenta un processo che ha lo scopo di assicurare la coerenza e la valutazione dell’operato con le risorse stanziate nel bilancio di previsione approvato annualmente dal CDA. Le fasi principali nelle quali si sviluppa il processo di controllo direzionale all’interno della Fondazione Casa di Riposo San Giuseppe Onlus sono:

1. Definizione della Programmazione Annuale e Pluriennale; 2. Il Bilancio di Previsione (Budget); 3. Monitoraggio e valutazione periodica delle Attività (Strumenti Utilizzati: Pianificazione annuale degli

incontri e verbalizzazione degli stessi. Revisioni periodiche delle azioni intraprese per il miglioramento continuo dei servizi. Relazione informativa periodica al CDA. Supervisione sull’attuazione dei P.A.I. riferiti agli ospiti attraverso la revisione periodica in UOI);

4. Reporting e valutazione finale (Bilancio consuntivo).

LA CARTA DEI SERVIZI6 La Carta dei Servizi è il patto con cui chi eroga un determinato servizio o prestazione si impegna nei confronti del cittadino/utente. I destinatari della Carta dei Servizi sono pertanto tutti coloro che intendono utilizzare quei servizi o godere di quelle prestazioni che un ente pubblico o privato si candida a fornire. La carta dei servizi è una guida per orientare gli utenti nella fruizione dei servizi socio assistenziali e sanitari della Fondazione Casa di Riposo San Giuseppe – O.n.l.u.s., precisandone gli standards ai quali la struttura si uniforma. La carta dei servizi della Fondazione, approvata con delibera del 6/12/2000, è stata aggiornata con delibera del 21/9/2001 e del 29/11/2001, oltre a successive revisioni tecniche e adattamenti informali (cambio di ragione sociale etc…). 4 Requisito richiesto dalla legge sull’autorizzazione e l’accreditamento delle strutture residenziali per anziani della Regione Veneto indicatore: all’interno del servizio sono definite delle Unità Operative Interne_ rsa-anz.ac.4.3.1 E’ definito un progetto assistenziale individualizzato: rsa-anz.ac.4.7.1.1. il PAI è documentato: rsa-anz.ac.4.7.1.2. 5 Requisito richiesto dalla legge sull’autorizzazione e l’accreditamento delle strutture residenziali per anziani della Regione Veneto Indicatore: viene garantito un sistema di controllo dei risultati: rsa-anz.ac.4.2.2. 6 Fonte normativa: DPCM 19.05.1995 – Regolamento Regionale 10 maggio 2001, n.3 (art.2). L.7/08/1990 n241 e DPCM 27/01/1994 “Principi sull’erogazione dei servizi pubblici”. Requisito richiesto dalla legge sull’autorizzazione e l’accreditamento delle strutture residenziali per anziani della Regione Veneto Indicatore: Nella carta dei servizi sono definiti i criteri per l’accesso ai servizi, le modalità di funzionamento degli stessi, le condizioni per facilitare le valutazioni del servizio da parte degli utenti e dei soggetti che rappresentano i loro diritti (esempio: il Tutor), le procedure per assicurare la tutela degli utenti finali: PA-au-0.2.

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Il documento si fonda sul reciproco riconoscimento dei diritti e dei doveri del residente e della Fondazione Casa di Riposo San Giuseppe – O.n.l.u.s. IL COMITATO FAMILIARI7. Si ritiene opportuno attivare un percorso di costituzione del comitato familiari che, nel corso del 2004, si era tentato di formare senza però ottenere la disponibilità dai familiari.

2. VERSO L’ACCREDITAMENTO: IL SISTEMA QUALITA’DELL’ORGANIZZAZIONE.

Obiettivo Organizzativo 2011-2013: Implementazione del Sistema Qualità e sua applicazione.

Il principale obiettivo organizzativo è quello di implementare un Sistema Qualità in grado di coniugare: a) un livello di base che ottempera ai requisiti richiesti dalla normativa di settore per ottenere l’autorizzazione all’esercizio b) un livello avanzato, anch’esso costituente obbligo normativo, e detto di accreditamento istituzionale. Ottenuto l’accreditamento come prescrivono le norme cogenti della Regione Veneto, il Consiglio potrà, se lo riterrà opportuno, proseguire sulla strada della Certificazione di Qualità ISO 9001/2000, come logica evoluzione dell’Accreditamento Istituzionale. Si dovrà implementare, per fasi successive e con obiettivi raggiungibili, un sistema qualità che, sulla base delle procedure e del contratto individuale con il singolo residente, permetta di verificare la correttezza delle prestazioni svolte da dipendenti e collaboratori durante le fasi del processo lavorativo.

2.1 LA STRUTTURA ORGANIZZATIVA (Organigramma funzionale)8 Il presente documento ha anche lo scopo di definire i ruoli, i centri di responsabilità e di assegnare obiettivi specifici e raggiungibili a dipendenti e collaboratori impegnati nella Struttura. Si precisa che lo stesso documento sarà oggetto di revisione periodica anche su indicazione dei diretti interessati, al fine di rendere più coerente possibile la descrizione delle funzioni e delle attività con la realtà operativa, pur considerando che un minimo grado di approssimazione non potrà essere eliminato. Alla base della differenziazione di funzioni e di responsabilità risiede comunque la necessità di alimentare continuamente lo spirito di collaborazione e di solidarietà nei confronti di colleghi e collaboratori nell’interesse dell’utenza.

(SCHEMA IN ALLEGATO I) Il personale incaricato a far parte della struttura organizzativa è chiamato ad esercitare, con discrezionalità, la propria responsabilità in relazione alla posizione organizzativa ricoperta, tenendo sempre in evidenza che gli effetti prodotti dalle proprie azioni influenzano in modo significativo i rapporti con i collaboratori sia a livello verticale che a livello orizzontale. Lo stile assunto da ognuno non modifica la struttura organizzativa, ma agisce sul clima,sui comportamenti e quindi sulla cultura organizzativa. Ogni manifestazione di responsabilità,

7 Requisito richiesto dalla legge sull’autorizzazione e l’accreditamento delle strutture residenziali per anziani della Regione Veneto indicatore: i familiari sono coinvolti nelle attività del servizio: rsa-anz.ac.4.8.1. 8 Requisito richiesto dalla legge sull’autorizzazione e l’accreditamento delle strutture residenziali per anziani della Regione Veneto_ indicatore: la direzione definisce ed assegna le responsabilità ed il ruolo di ciascuno: rsa-anz.ac.4.4.1.

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quindi, associata ad un uso sensato della libertà e della discrezionalità, innesca inevitabilmente un processo di responsabilizzazione e di coinvolgimento su quanti partecipano ai processi organizzativi (teoria dell’empowerment).

Il Consiglio di Amministrazione Il CDA è il vertice della Fondazione, le funzioni e le attribuzioni del CDA, oltre all’elenco contenuto nello Statuto, si possono così riassumere: Pianificazione strategica a lungo termine. Questa funzione include le attività di definizione delle politiche e degli obiettivi generali della Fondazione. Programmazione, definizione dei budget e controllo della gestione. Questa funzione comprende la definizione degli obiettivi a breve e medio termine, l’individuazione di meccanismi incentivanti e di idonei indicatori di risultato, la rilevazione degli accadimenti, l’analisi degli scostamenti, la fissazione delle procedure per il reporting (sistema informativo), e per la valutazione delle performanches, lo sviluppo delle pubbliche relazioni. Quest’ultima funzione include la promozione dello scopo e dell’immagine della Fondazione, il mantenimento e lo sviluppo dei contatti con le diverse energie del territorio (volontari, possibili donatori) anche attraverso la propria influenza sociale e le proprie conoscenze. Anche i membri del Consiglio sono tenuti a rispettare i livelli gerarchici della Fondazione definiti dallo stesso CDA.

Il Direttore

E’ suo preciso e prioritario dovere rispettare sempre la dignità e i diritti della persona residente oltre che rispettare l’ispirazione e la missione della Fondazione San Giuseppe. Il Direttore è la persona incaricata dal Consiglio di Amministrazione. Egli adotta ogni provvedimento di gestione necessario al buon funzionamento della Fondazione nell’ambito delle direttive, dei poteri e delle competenze attribuitegli con apposito disciplinare, assumendone le relative responsabilità tecniche, finanziarie ed amministrative.

In particolare, competono al Direttore le seguenti attività: ♦ Predisposizione delle azioni/circolari per lo sviluppo dei progetti approvati dal Consiglio di

Amministrazione; ♦ Adozione ed attuazione di ogni provvedimento organizzativo, tecnico di gestione e di investimento; ♦ Predisposizione del bilancio di previsione al 30 Novembre di ogni anno, sulla base degli indirizzi

programmatici del Consiglio di Amministrazione; ♦ Monitoraggio periodico del bilancio generale della Fondazione da relazionare al Consiglio di

Amministrazione; ♦ Approvazione della documentazione del Sistema Qualità (Manuale, Procedure, Linee Guida,

Formazione) di cui è il Responsabile; ♦ Approvazione del Manuale HACCP su delega del Legale Rappresentante; ♦ Predisposizione della valutazione della sicurezza del personale e rischio incendio; ♦ Approvazione del piano di prevenzione e protezione dai rischi e di emergenza/antincendio (D. Lgs.

81/2008) su delega del Legale Rappresentante; ♦ Attuazione del Riesame del Sistema Qualità in collaborazione con il Responsabile di Area Sistema

Qualità della Fondazione; ♦ Monitoraggio del trattamento delle non conformità interne da parte dei vari Responsabili preposti;

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♦ Monitoraggio e verifica delle azioni correttive/preventive; ♦ Accettazione/diniego dei reclami fondati; ♦ Approvazione della pianificazione delle campagne di rilevazione della soddisfazione degli utenti; ♦ Predisposizione della relazione di pianificazione e programmazione dei servizi della Fondazione Casa di

Riposo San Giuseppe Onlus; ♦ Predisposizione dei Regolamenti amministrativi necessari al buon funzionamento della fondazione e al

rispetto della normativa vigente e loro revisione; ♦ Approvazione dei contratti con i soggetti esterni; ♦ Approvazione dello schema dei contratti individuali con i residenti e/o loro revisione. ♦ Sintesi e predisposizione della relazione periodica di informazione al CDA secondo il seguente schema:

1. Relazione flussi ospiti del periodo; 2. Prospetti di bilancio consuntivo periodico (andamento costi/ricavi del periodo); 3. Prospetti dei flussi di organico periodico; 4. Relazione su casi particolari e andamento di progetti e lavori.9

Coordinatore Del Personale e Dei Servizi (CdPS)

E’ suo preciso e prioritario dovere rispettare sempre la dignità e i diritti della persona residente oltre che rispettare l’ispirazione e la missione della Fondazione San Giuseppe. Nel rispetto delle linee di indirizzo, stabilite dal Consiglio di Amministrazione e dalle direttive/circolari del Direttore, il Coordinatore del Personale e dei Servizi risponde del personale della struttura organizzativa e dei servizi generali della Fondazione. In particolare competono al Coordinatore del Personale e dei Servizi le seguenti attività:

♦ La gestione degli affari generali della Fondazione (archiviazione autorizzazioni, monitoraggio delle convenzioni con Enti Pubblici, monitoraggio dei contratti ecc…);

♦ La predisposizione della pianificazione delle risorse umane e dei relativi budget di servizio; ♦ La verifica dei requisiti e delle istruttorie dei contratti individuali di lavoro del personale dipendente; ♦ La predisposizione dell’istruttoria e il mantenimento dei rapporti con i fornitori, autorizzati dal Direttore

e dal Consiglio di Amministrazione. ♦ L’Autorizzazione sia delle prove che dell’inserimento di nuovi prodotti anche su proposta dei

Responsabili di Servizio; ♦ La predisposizione delle proposte di inserimento di nuovi prodotti e/o nuovi fornitori da inserire nella

lista dei fornitori qualificati; ♦ La supervisione dei programmi di manutenzione ordinaria del patrimonio dell’impiantistica, delle

attrezzature di pulizia e sanificazione; ♦ La verifica annuale dei fabbisogni per la conferma o ridefinizione dei contratti con i fornitori; ♦ La predisposizione delle procedure del sistema di sicurezza in conformità ai programmi di

prevenzione e protezione previsti dalla normativa D.Lsg.81/2008, su indicazione dell’RSPP e del Direttore.

♦ Preposto alla sicurezza ai sensi del D.Lgs 81/2008; 9 Requisito richiesto dalla legge sull’autorizzazione e l’accreditamento delle strutture residenziali per anziani della Regione Veneto_ : è garantita l’esistenza di un sistema di controllo di gestione rsa-anz.ac.4.2.1. cs-pna-acrr- 4.2 / requisito: deve essere redatto un report almeno annuale di valutazione dei risultati in rapporto agli obiettivi definiti dalla programmazione aziendale: cs-pna-accr-4.3

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♦ Il Controllo e la gestione delle proposte di aggiornamento dei sistemi informatici della Fondazione Casa San Giuseppe ONLUS.

♦ Il Controllo e la gestione del S.I.S.T.R.I.

Nel rispetto delle linee di indirizzo stabilite dal Consiglio di Amministrazione e dalle direttive/circolari del Direttore risponde della gestione di tutte le accoglienze e dei contratti individuali e relativi piani di assistenza individuale degli assistiti della Fondazione.

♦ Controlla, approva e verifica in tempo reale sia i contratti individuali che la presenza complessiva dei residenti interni ed esterni;

♦ Gestisce l’archiviazione dei documenti amministrativi dei residenti in accettazione delle domande di accoglienza;

♦ Rivede periodicamente l’elenco delle domande di accoglienza e cura la corretta applicazione della procedura di accoglimento;

♦ Calendarizza le attività di animazione, in collaborazione con il personale del Settore Sociale e anche in collaborazione con i volontari ed il cappellano;

♦ Monitora le attività affinché siano coerenti con il budget e la carta dei servizi in vigore; ♦ Controlla le attività, nel buon uso delle attrezzature e degli strumenti, anche sotto l'aspetto della

sicurezza del lavoro; ♦ Provvedere, al pari del "buon padre di famiglia", al funzionamento della casa per quanto riguarda, in

particolare, l'ordine dei beni e dei servizi, secondo i criteri di qualità e di economicità (budget); ♦ Gestisce la turnazione del personale, in collaborazione con i Responsabili di Servizio, nel rispetto

delle necessità e dei diritti dei residenti, oltre che delle disposizioni contrattuali e delle direttive dell'Ente.

Contabile – Economo - Ragioniere C/O Uffici Amministrativi

E’ suo preciso e prioritario dovere rispettare sempre la dignità e i diritti della persona residente oltre che rispettare l’ispirazione e la missione della Fondazione San Giuseppe. Nel rispetto delle linee di indirizzo, stabilite dal Consiglio di Amministrazione e dalle direttive/circolari del Direttore risponde della predisposizione, controllo e verifica dei budget complessivi di spesa e di entrata del bilancio annuale e/o pluriennale approvato dal Consiglio di Amministrazione. In particolare, gli competono le seguenti attività10:

♦ Verifica della congruenza economica delle richieste di assunzione del personale da parte del Coordinatore dei Servizi o dei R.d.S., in base ai quadri tecnici/direttive approvati/e dal Direttore e dal CDA;

♦ Verifica della congruenza delle richieste di approvvigionamento occasionale di beni /servizi con i budget di previsione dei relativi settori/servizi e relativa approvazione;

♦ Verifica della congruenza degli investimenti patrimoniali e/o pluriennali con il bilancio di previsione e/o consuntivo approvati dal Consiglio di Amministrazione;

♦ Verifica della congruenza delle spese di acquisto e manutenzione straordinaria sulla base dell’andamento del bilancio di previsione;

10 Requisito richiesto dalla legge sull’autorizzazione e l’accreditamento delle strutture residenziali per anziani della Regione Veneto_ indicatore: è garantita l’esistenza di un sistema di controllo di gestione rsa-anz.ac.4.2.1. / cs-pna-acrr- 4.2 /requisito: deve essere redatto un report almeno annuale di valutazione dei risultati in rapporto agli obiettivi definiti dalla programmazione aziendale: cs-pna-accr-4.3

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♦ Controllo e monitoraggio trimestrale (03 - 06 – 09 – 12) dei consumi mensili; ♦ Controllo e monitoraggio trimestrale (03 - 06 – 09 – 12) delle entrate; ♦ Gestione della cassa economale secondo le previsioni del relativo Regolamento;

Obiettivo di questo settore sarà principalmente quello di sviluppare, seguendo le Direttive di CDA e Direttore, un controllo di gestione in grado di permettere un controllo continuo delle attività economiche della Fondazione, attraverso:

Quadri tecnici sull’andamento del rapporto spese/ricavi della Fondazione e di ogni settore/servizio in una logica di budgeting;

Quadri tecnici degli ordini (di acquisti/manutenzione e contratti);

Quadro tecnico degli investimenti finanziari e patrimoniali.

Referente Sistema Qualita’- Monitoraggi - URP/URE – Formazione (di nuova istituzione)11

E’ suo preciso e prioritario dovere rispettare sempre la dignità e i diritti della persona residente oltre che rispettare l’ispirazione e la missione della Fondazione San Giuseppe. Nel rispetto delle linee di indirizzo, stabilite dal Consiglio di Amministrazione e dalle direttive/circolari del Direttore risponde della gestione e del buon funzionamento del sistema integrato di qualità della Fondazione.

♦ È il rappresentante della Direzione per la gestione del sistema integrato di qualità; ♦ Stabilisce, implementa e mantiene il Sistema integrato di Qualità conformemente alle norme di

riferimento ed alla Politica per la Qualità decisa dal Consiglio di Amministrazione; ♦ Identifica i problemi dei processi del sistema Qualità e ne propone le soluzioni con le azioni di

miglioramento e/o correttive; ♦ Svolge la funzione di Organismo di vigilanza interno per la prevenzione dei reati ai sensi dell’art. 6 del

D.Lgs 231/2001, in base alle direttive del Direttore e di apposito Regolamento di disciplina della responsabilità amministrativa della struttura organizzativa approvato dal CDA secondo le prescrizioni contenute dall’art. 5 comma 1 del D.Lgs 231/2001;

♦ Promuove il miglioramento continuo del sistema integrato di Qualità riferendo alla Direzione in occasione dei specifici riesami;

♦ Gestisce i reclami ricevuti dagli utenti dei servizi erogati dalla Fondazione Casa di Riposo San Giuseppe O.N.L.U.S. ed elabora i dati per i riesami del Sistema Qualità della Direzione12;

♦ Si occupa del programma annuale delle azioni di pubbliche relazioni, informazione, azioni di ricerca e raccolta fondi della Fondazione in base alle direttive del CDA e/o del Direttore;

♦ Promuove ogni attività finalizzata alla mediazione e prevenzione dei conflitti con i familiari e tra il personale;

11 Ai sensi dell’art. 6, punto 1 lettera b) del D.Lgs n.231/2001 il compito di vigilare sul funzionamento e sull’osservanza dei modelli di controllo e di curare il loro aggiornamento deve essere affidato ad un organismo dell’Ente dotato di autonomi poteri di iniziativa e controllo (posizione di staff alla direzione). 12 requisito: deve essere redatto un report almeno annuale di valutazione dei risultati in rapporto agli obiettivi definiti dalla programmazione aziendale: cs-pna-accr-4.3

11

♦ Svolge attività di supporto all’animazione secondo il calendario annuale approvato dal CDA e dalla Direzione;

♦ Promuove e sostiene la formazione permanente e specifica, secondo i percorsi attivati dalla Fondazione, quale strumento necessario per mantenere viva l'ispirazione cristiana e per favorire la crescita professionale e deontologica.

♦ Programma e coordina i servizi aperti all’utenza esterna (domiciliare e diurno)13. ♦ Cura l’aggiornamento della Carta dei Servizi14. ♦ Elabora e propone alla Direzione strumenti e procedure di rilevazione della soddisfazione sia

dell’utente che dei familiari circa l’intervento complessivamente erogato, compresa l’attività di sintesi e rendiconto dei dati raccolti.15

♦ Si occupa della progettazione e della programmazione annuale e pluriennale dei percorsi formativi sulla base dei budget forniti dalla Direzione, privilegiando nella docenza le professionalità interne, compresa la programmazione e la gestione dei servizi di formazione continua e l’attività di tenuta della relativa documentazione. Anche alla luce dei fabbisogni acquisiti, propone entro il mese di settembre, un piano della formazione, anche pluriennale, allo scopo di favorire la crescita professionale e deontologica delle risorse umane e di porre in essere una logica di crescita professionale e di supervisione continua.16

Responsabile del Settore Socio Sanitaria Assistenziale e Riabilitativa (R.S.S.A.R)17 E’ suo preciso e prioritario dovere rispettare sempre la dignità e i diritti della persona residente oltre che rispettare l’ispirazione e la missione della Fondazione San Giuseppe. Nel rispetto delle linee di indirizzo stabilite dal Consiglio di Amministrazione e dalle direttive/circolari del Direttore risponde della conduzione dell’Area Residenziale in conformità ai progetti assistenziali individualizzati (PAI), alla carta dei servizi e al Regolamento Interno.

Risponde della gestione dei servizi socio-assistenziali, riabilitativi ed infermieristici. Ha pertanto compiti di coordinamento, formazione e guida di tutti gli operatori della residenza, in conformità ai principi statutari e nel rispetto delle direttive e dei budget individuati dal Consiglio di Amministrazione e dal Direttore sulla base di un programma pluriennale ed annuale:

♦ attività gestionale secondo i parametri di qualità e di economicità fissati dal Consiglio di Amministrazione (budget e Carta dei Servizi);

13 requisito: la struttura promuove azioni finalizzate ad attuare il coordinamento e l’integrazione con gli altri servizi sociali e socio-sanitari del territorio: cs-pna-accred-4.6 14 Fonte normativa: DPCM 19.05.1995 – Regolamento Regionale 10 maggio 2001, n.3 (art.2). L.7/08/1990 n241 e DPCM 27/01/1994 “Principi sull’erogazione dei servizi pubblici”. 15 Requisito richiesto dalla legge sull’autorizzazione e l’accreditamento delle strutture residenziali per anziani della Regione Veneto requisito: devono essere messi in atto strumenti e procedure di rilevazione della soddisfazione sia dell’utente che dei familiari circa l’intervento erogato complessivamente: PA.accr.0.2. 16 Requisito richiesto dalla legge sull’autorizzazione e l’accreditamento delle strutture residenziali per anziani della Regione Veneto_ indicatore: l’aggiornamento professionale e la formazione devono essere pianificati in base ai bisogni del personale e in funzione degli obiettivi generali del Servizio. Tale attività deve essere documentata: PA.accr.0.1. 17 Requisito richiesto dalla legge sull’autorizzazione e l’accreditamento delle strutture residenziali per anziani della Regione Veneto_ indicatore: L’Ente gestore deve garantire la funzione di coordinamento all’interno dei singoli nuclei o delle singole unità di offerta, svolta da personale appartenente alle professioni sanitarie o sociosanitarie. La funzione di coordinamento deve garantire: l’elaborazione e analisi dei dati relativi ai progetti personalizzati, i rapporti con i familiari degli ospiti, le attività funzionali all’organizzazione: CS-PNA-au-1.4.2.

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♦ promozione di relazioni nei confronti del Residente, della sua famiglia, degli altri responsabili e di tutte le figure professionali e le persone con cui interagisce;

♦ controllo delle attività, nel buon uso delle attrezzature e degli strumenti, anche sotto l'aspetto della sicurezza del lavoro;

♦ azione educativa nei confronti di tutte le professionalità con cui interagisce, al fine di favorire un comportamento volontaristico e solidale.

ed in particolare, per quanto concerne le attività caratteristiche del Sistema Qualità: ♦ nell’accoglienza dei nuovi residenti e personalizzazione del programma globale di assistenza (Piani di

attività); ♦ nella gestione delle prove di nuovi prodotti, segnalazione e valutazione di nuovi fornitori in

collaborazione con il CdPS; ♦ nella gestione dei documenti socio-sanitari personali dei residenti (cartella sanitaria etc); ♦ nell’attività a rilevazione della qualità di vita nella residenza; ♦ nell’attività di segnalazione e definizione del trattamento risolutivo delle non conformità interne; ♦ nell’attività di registrazione, analisi e supporto alla risoluzione dei reclami; ♦ nell’attività di inserimento del nuovo personale; ♦ nell’attività di preposto alla sicurezza ai sensi del D.Lgs 81/2008; ♦ nell’approvazione del programma di pulizia ordinaria e straordinaria compreso lo smaltimento dei

rifiuti.

Coordina, pianifica e verifica l’assistenza infermieristica preventiva, curativa e riabilitativa avendo cura di controllare la corretta applicazione delle prescrizioni diagnostiche - terapeutiche ed avvalendosi, nell’espletamento delle proprie funzioni anche dell’opera del personale infermieristico e/o di specifici operatori di supporto. E’ suo dovere operare in conformità al piano assistenziale personalizzato espresso dal lavoro multi disciplinare in sede di Unità Organizzativa Interna (UOI), nel rispetto del progetto Assistenziale individualizzato (PAI) e delle risorse economiche ed organizzative approvate dal Consiglio di Amministrazione (Budget). In particolare, gli competono le seguenti attività caratteristiche del Sistema Qualità:

♦ Gestione dei campioni biologici dei residenti per analisi chimiche; ♦ Gestione della documentazione sanitaria dei residenti, dei referti medici e diagnostici;

La RSSAR è responsabile dell’Identificazione e della conservazione dei farmaci - compresi gli stupefacenti - presso la Residenza, compresa la corretta compilazione dei registri dei medicinali oltre che la corretta archiviazione e tenuta degli stessi.

Operatore addetto all’assistenza E’ suo preciso e prioritario dovere rispettare sempre la dignità e i diritti della persona residente oltre che rispettare l’ispirazione e la missione della Fondazione San Giuseppe. L’addetto di assistenza, a qualsiasi servizio sia esso destinato (residenziale, diurno o domiciliare), eroga direttamente l’assistenza agli utenti e presta la sua opera nelle seguenti attività:

♦ aiuto per il governo dell’alloggio; ♦ aiuto nelle attività della persona su se stessa;

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♦ aiuto a favorire l’autosufficienza nell’attività giornaliera; ♦ prestazioni igienico-sanitarie di semplice attuazione inserite in un programma globale di assistenza e

in collaborazione col servizio sanitario; ♦ segnalazione al servizio sanitario competente di qualsiasi anormalità nelle condizioni del residente; ♦ collaborazione con il personale infermieristico, medico e paramedico della struttura. ♦ (se necessario) accompagnamento del residente per visite mediche o altre necessità; ♦ prelievo della biancheria sporca; ♦ smistamento dei capi; ♦ collaborazione con i servizi rivolti alla socializzazione del residente.

Tutor E’ suo preciso e prioritario dovere rispettare sempre la dignità e i diritti della persona residente oltre che rispettare l’ispirazione e la missione della Fondazione San Giuseppe. E’ la persona incaricata in UOI alla tutela dei diritti della persona residente, espressi nella carta dei servizi, in conformità al piano individuale di assistenza personalizzata previsto dal contratto sottoscritto dal residente.

Collabora con le altre figure professionali nella definizione, applicazione e periodica verifica dei piani di attività dei servizi socio–assistenziali personalizzati dei residenti che gli sono stati associati.

Segnala al responsabile le modifiche da apportare al PAI e le non conformità.

Infermiere E’ suo preciso e prioritario dovere rispettare sempre la dignità e i diritti della persona residente oltre che rispettare l’ispirazione e la missione della Fondazione San Giuseppe. L’infermiere lavora in costante rapporto ed integrazione con le figure che erogano l’assistenza di base garantendo una assistenza globale socio sanitaria.

Affianca inoltre il Medico nel corso delle visite, organizza le visite specialistiche presso le strutture sanitarie esterne, cura la gestione dei farmaci e la somministrazione delle terapie farmacologiche prescritte dal Medico.

In assenza del RSSAR svolge attività di supporto e coordinamento del personale ai nuclei.

Medico E’ suo preciso e prioritario dovere rispettare sempre la dignità e i diritti della persona residente oltre che rispettare l’ispirazione e la missione della Fondazione San Giuseppe. Il Medico è il responsabile dell’assistenza sanitaria. Svolge attività di prevenzione, diagnosi e cura; garantisce visite ed adeguate terapie. Provvede al collegamento con specialisti esterni e con i presidi ospedalieri in caso di ricovero, come da accordo tra Azienda ULSS e Medico di Medicina generale per l’erogazione dell’assistenza programmata agli ospiti non autosufficienti in residenze protette che prevede: 1 Riconoscimento degli accordi integrativi da A.C.N. vigente; 2 I Compiti del medico di medicina generale sono la diagnosi, la cura, la prevenzione e la riabilitazione 3 A.C.N. vigente in particolare:

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♦ accoglimento dell’ospite non autosufficiente in struttura, con valutazione e compilazione in struttura, con valutazione e compilazione del diario clinico al primo accesso utile al medico;

♦ visita medica generale periodica dell’ospite non autosufficiente durante tutta la permanenza in struttura con cadenza minima mensile e comunque immediata ad ogni richiesta del personale paramedico;

♦ prescrizione ed accertamenti diagnostici; ♦ prescrizioni di visite specialistiche; ♦ prescrizioni di farmaci secondo le direttive dell’Azienda Sanitaria; ♦ prescrizioni di presidi/ausili ivi compresi i presidi atti all’eventuale contenzione, secondo le indicazioni

dell’Azienda ULSS; ♦ rilascio di certificazioni; ♦ compilazione del diario clinico e suo costante aggiornamento (annotazioni di interventi / visite / ricoveri

/ considerazioni cliniche / accertamenti diagnostici richiesti / visite specialistiche / eventuali altre indicazioni utili);

♦ partecipazione alle Riunioni di Equipe di Residenza per la predisposizione, attivazione, aggiornamento di Progetto Assistenziali Individuali;

♦ collaborazione con il personale della struttura, con particolare riferimento alle indicazioni sulla effettuazione delle terapie prescritte, sia ordinarie che al bisogno;

♦ indicazioni scritte, in casi di particolare necessità, per i colleghi di continuità assistenziale chiamati durante il loro servizio (ore notturne – prefestive e festive).

4 Orario: ♦ come da parametri stabiliti dall’accordo regionale; ♦ rilevazione orario della presenza giornaliera con sistemi automatizzati o, in assenza, diversamente

autorizzati; ♦ range orario preferibile:

- dalle h. 8.00 alle h. 11.30. ♦ salvo diversi accordi con le strutture residenziali:

- presenze giornaliere concordate con la struttura nell’arco della settimana, preferibilmente articolate sia al mattino che al pomeriggio;

- in caso di servizio prestato da più medici, questi devono adeguare gli orari alla massima copertura nell’arco della giornata;

- ogni cambiamento di orario dovrà essere richiesto con anticipo di almeno un mese e attuato solo previo accordo con la struttura;

- obbligo di essere disponibile per la struttura in qualsiasi momento nel rispetto delle norme di cui all’A.C.N. vigente.

5 Rapporti con il personale della struttura: non sussistono rapporti gerarchici tra medico convenzionato e il personale di assistenza che peraltro è tenuto ad ottemperare alle prescrizioni di carattere sanitario impartite dal medico a favore degli ospiti.

6 Divieto di : ♦ ricevere informatori farmaceutici durante l’orario in cui al punto precedente; ♦ divieto di ricevere propri assistiti esterni durante l’orario di cui al punto precedente.

7 Comunicazione delle assenze alla struttura:

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♦ vanno effettuate , di regola, con congruo anticipo (almeno tre giorni prima), per iscritto se i giorni di assenza sono superiori a tre, anche verbalmente per assenze di durata inferiore;

♦ contestualmente alla comunicazione dell’assenza alla struttura, va indicato il nominativo del medico sostituto, il quale dovrà garantire l’orario del medico sostituito.

8 In caso di presenza di più medici di medicina generale all’interno della struttura: la ripartizione in carico degli assistiti non deve superare la quota di 60 unità per ciascun medico e deve tenere conto dell’eventuale organizzazione dell’assistenza per nuclei omogenei di ospiti non autosufficienti.

9 Cause di sospensione del protocollo terapeutico: il protocollo terapeutico viene sospeso durante i periodi di ricovero ospedaliero dell’assistito, con conseguente riduzione del trattamento economico del periodo stesso (oggi viene fatto).

10 Cause di cessione del protocollo terapeutico Il protocollo terapeutico cessa per: - decesso dell’assistito; - dimissione definitiva dell’assistito; - cambio del medico; - risoluzione del rapporto convenzionale.

11 Risoluzione del rapporto: in caso di accertata violazione del presente accordo, nonché dei più generali obblighi convenzionali, il Direttore Generale dell’Azienda ULSS, anche su proposta motivata del responsabile della struttura protetta, ha facoltà di risolvere il rapporto instaurato in base al presente accordo con il medico di medicina generale, nel rispetto delle procedure previste dagli accordi vigenti.

Eventuali prestazioni professionali integrative di quelle già previste per l’assistenza programmata nelle case di riposo e richieste all’ ULSS di competenza, saranno oggetto di accordo integrativo tra Direttore Generale e Responsabile della struttura assistenziale, in accordo con i rappresentati sindacali della medicina di base presenti sul territorio.

Fisioterapista E’ suo preciso e prioritario dovere rispettare sempre la dignità e i diritti della persona residente oltre che rispettare l’ispirazione e la missione della Fondazione San Giuseppe. E’ la figura professionale che, in accordo con il Medico curante e/o specialista (fisiatra), definisce il programma delle attività di riabilitazione individuale e per gruppi dei residenti.

L’attività dei fisioterapisti consiste ne: ♦ la valutazione tecnico-fisiatrica del residente segnalato; ♦ l’attuazione del programma di trattamento riabilitativo stabilito dal medico; ♦ l’addestramento all’uso di ausili, la verifica periodica dell’efficacia ed efficienza degli stessi; ♦ formazione del personale su specifici argomenti.

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Psicologo E’ suo preciso e prioritario dovere rispettare sempre la dignità e i diritti della persona residente oltre che rispettare l’ispirazione e la missione della Fondazione San Giuseppe. Le prestazioni dello psicologo, svolte in collaborazione con il restante personale, sono rivolte sia alle persone residenti (interventi di valutazione cognitiva e funzionale) e dei loro familiari (Counselling e sostegno psicologico), sia al personale stesso della Casa (mappatura ed interventi di valutazione dello stress del “Caregiver”). L’intervento nei confronti dell’anziano si svolge attraverso:

• una fase di valutazione dei fabbisogni di cura (aspetti relazionali e di socializzazione, cognitivi, affettivi e inerenti l’individualità personale); • una fase di intervento individuale (colloqui mirati per agevolare l’ambientamento, per elaborare perdite affettive, fisiche e/o di ruolo sociale, per sostenere il tono dell’umore e per migliorare l’immagine di sé e la propria autostima); • una fase di intervento di gruppo (interventi di stimolazione relazionale e interventi volti al mantenere e/o attivare funzioni cognitive vitali come la memoria, l’attenzione, la concentrazione, il linguaggio, l’orientamento spazio-temporale); • una fase di intervento sull’ambiente (interventi miranti a valorizzare l’ambiente fisico in cui l’anziano è inserito e vive nella Casa al fine di permettere una stimolazione sensoriale continua) 18.

Lo psicologo svolge anche il ruolo di team leader dell’Unità Organizzativa Interna per la definizione del PAI ed è responsabile della convocazione, della supervisione, della comunicazione ai familiari, della stesura e dell’archiviazione, del Progetto Assistenziale Individualizzato di ciascun ospite.19 Collabora alla realizzazione delle attività di animazione secondo il calendario annuale approvato dal CDA e/o Direzione.

Educatore Professionale-Animatore E’ suo preciso e prioritario dovere rispettare sempre la dignità e i diritti della persona residente oltre che rispettare l’ispirazione e la missione della Fondazione San Giuseppe. E’ la figura professionale che, in accordo con il Coordinatore dei Servizi e con la Direzione, organizza attività occupazionali e di animazione finalizzate alla socializzazione ma, soprattutto, al rallentamento del decadimento delle funzioni cognitive dei residenti. La realizzazione di tali attività dovrà contribuire a garantire agli utenti un ambiente domestico e familiare20. In particolare, è competenza specifica dell’Educatore-Professionale-Animatore la gestione della programmazione delle attività culturali e di animazione della residenza in conformità: - al budget comunicato dalla Direzione e approvato dal CDA; - al PAI dei singoli residenti; - al calendario annuale delle attività approvato dal CDA e/o Direzione.

18 Requisito richiesto dalla legge sull’autorizzazione e l’accreditamento delle strutture residenziali per anziani della Regione Veneto requisito: il Servizio assicura agli utenti un ambiente domestico e familiare: rsa-anz.ac.4.9.1 19 Requisito richiesto dalla legge sull’autorizzazione e l’accreditamento delle strutture residenziali per anziani della Regione Veneto requisito: all’interno del servizio sono definite delle Unità Operative Interne_ rsa-anz.ac.4.3.1.; requisito: E’ definito un progetto assistenziale individualizzato: rsa-anz.ac.4.7.1.1.; requisito: il PAI è documentato: rsa-anz.ac.4.7.1.2.; requisito: Deve essere definito e documentato il PAI sulla base ..omissis…: csa-pna-acrr- 4.8.1-2. 20 Idem nota 18.

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Psicomotricista E’ suo preciso e prioritario dovere rispettare sempre la dignità e i diritti della persona residente oltre che rispettare l’ispirazione e la missione della Fondazione San Giuseppe.

L’attività di psicomotricità è rivolta agli ospiti della struttura secondo i piani e le indicazioni contenute nel PAI e nel calendario annuale delle attività di animazione. Tale attività ha lo scopo di stimolare e sviluppare il benessere psicofisico della persona attraverso interventi individuali e di gruppo.

Addetto al Settore di Ristorazione

E’ suo preciso e prioritario dovere rispettare sempre la dignità e i diritti della persona residente oltre che rispettare l’ispirazione e la missione della Fondazione San Giuseppe. Cura le seguenti attività: -preparazione alimenti (taglio, sminuzzamento, lavaggio, triturazione, miscelazione, cottura, ecc.); - pulizia utensili (coltelli, mezzaluna, forchette, …); - pulizia attrezzature (affettatrice, tritacarne, frullatore, cappe, superfici...) E’chiamato ad agire nel rispetto della normativa HACCP e nel rispetto delle norme sulla sicurezza dei luoghi di lavoro, soprattutto con riferimento all’uso di: attrezzature manuali per cucina (coltelli, ecc…) attrezzature elettriche per cucina (affettatrice, grattugia, ecc…) attrezzature a gas per cucina (fornelli, ecc…); sostanze specifiche per la pulizia della cucina ed il lavaggio delle stoviglie. Agisce seguendo le direttive del Responsabile del Settore Ristorazione presso la cucina della Fondazione il quale:

• coordina e pianifica l’attività di ristorazione (preparazione dei pasti e fornitura delle materie prime) sulla base del budget fissato annualmente dal Consiglio di Amministrazione;

• è responsabile dell’applicazione del piano di autocontrollo H.A.C.C.P; • adegua le proprie scelte operative in conformità al budget annuale approvato dal CDA; • Predispone lo schema di menù stagionale in collaborazione con la dietista ed è responsabile della sua

corretta applicazione.

Addetto al Settore Pulizie21 E’ suo preciso e prioritario dovere rispettare sempre la dignità e i diritti della persona residente oltre che rispettare l’ispirazione e la missione della Fondazione San Giuseppe. Si occupa delle seguenti attività: - Cura, riassetto e pulizia delle camere degli Ospiti; - Pulizia e riordino dei locali delle camere degli ospiti; - pulizia dei corridoi di piano e delle scale di accesso; -pulizia delle zone comuni; E’ chiamato, in caso di necessità, a collaborare con il restante personale della struttura al fine di garantire il corretto svolgimento dei servizi alberghieri.

21 richiesto dalla legge sull’autorizzazione e l’accreditamento delle strutture residenziali per anziani della Regione Veneto requisito: Il centro di Servizio deve essere in possesso di un documento che definisca le procedure di pulizia e sanificazione: PA-au-0.3

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L’addetto agisce uniformandosi alle indicazioni contenute nel piano delle pulizie approvato dalla Direzione e/o dal CDA e secondo le indicazioni del Responsabile del settore pulizie, il quale è chiamato ad agire nel rispetto dei budget individuati dal Consiglio di Amministrazione ed in particolare: ♦ coordina e pianifica l’attività di pulizia in collaborazione con il coordinatore del personale e dei servizi sulla base del budget fissato annualmente dal Consiglio di Amministrazione e/o dalla Direzione; ♦ adegua le proprie scelte operative in conformità alle direttive del coordinatore del personale e dei servizi.

Addetto al Settore Guardaroba/Lavanderia e Stireria

E’ suo preciso e prioritario dovere rispettare sempre la dignità e i diritti della persona residente oltre che rispettare l’ispirazione e la missione della Fondazione San Giuseppe.

E’ responsabile delle dotazioni strutturali (lenzuola, indumenti…) per il pernottamento ed il soggiorno dell’Ospite, gestisce i servizi interni di lavanderia e guardaroba; deve occuparsi della corretta conservazione di tutta la biancheria (lavaggio, stiratura, piccoli lavori di cucito).

Utilizza ed è responsabile di segnalare qualsiasi malfunzionamento riferito all’attrezzatura in dotazione:

♦ Carrelli; ♦ Lavatrici; ♦ Asciugatrici; ♦ Attrezzatura manuale per operazioni di cucitura; ♦ Macchinari per la stiratura. E’ chiamato, in caso di necessità, a collaborare con il restante personale della struttura al fine di garantire il corretto svolgimento dei servizi alberghieri.

Cura della persona Parrucchiera/Estetista L’attività comprende tutti i trattamenti e i servizi volti a modificare, migliorare mantenere e proteggere l’aspetto estetico dei capelli, ivi compresi i trattamenti tricologici complementari che non implicano prestazioni di carattere medico, curativo o sanitario, nonché il taglio della barba e ogni altro servizio inerente o complementare. Pedicure L’attività di pedicure è rivolta al mantenimento costante delle condizioni dei piedi e degli arti inferiori in generale onde evitare la comparsa di patologie o l’acutizzarsi di eventuali patologie in corso secondo le indicazione del Medico e della RSSAR. Eventuali complicanze di patologie in corso che richiedano un intervento di medicazione giornaliero vengono segnalate agli infermieri professionali delle residenze. Dietista L’attività di dietista è rivolta alle seguenti attività: • revisione del menù stagionale secondo le proposte del Responsabile del Servizio Ristorazione; • controllo andamento peso ospiti; • revisione diete speciali e indicazioni nutrizionali specifiche; • revisione prospetto integratori somministrati; • raccolta e gestione delle problematiche igienico dietologiche segnalate; • Revisione del documento HACCP.

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3. APPROFONDIMENTI E FOCUS OPERATIVI

FOCUS: A

ISTITUZIONE DELL’ AREA QUALITA’-CONTROLLI-URP URE-FORMAZIONE22

(Ruolo di nuova istituzione)

Incarico. L’incarico avrà durata triennale a seguito di un periodo di prova di sei mesi, con verifica semestrale. Ritenuto che tale incarico non comporta alcuna progressione verticale in termini di categoria contrattuale si ritiene di incaricare il Direttore affinché conduca dei colloqui personali finalizzati a valutare le attitudini e le motivazioni dei singoli dipendenti a ricoprire il ruolo di nuova istituzione. Incentivo. L’ammontare dell’incentivo riferito a questa funzione sarà determinato dal CDA annualmente in base alle disponibilità di bilancio e al contratto collettivo di riferimento. Funzioni: 1- GESTIONE SISTEMA QUALITÀ Implementazione e applicazione del Sistema Qualità come approvato da CDA e Direzione. 2- URP (UFFICIO RELAZIONI CON IL PUBBLICO/UTENZA)23 Si dovrà costituire un Sistema informativo in grado di facilitare la comunicazione della Fondazione Casa di Riposo San Giuseppe Onlus verso l’esterno, al suo interno e nei confronti del mondo Istituzionalizzato. La funzione Comunicativa ha come obiettivi:

- dare visibilità interna ed esterna ai servizi che la Fondazione è in grado di offrire. - chiarire le modalità di integrazione e collaborazione tra i componenti delle diverse aree e degli

specifici settori. - gestire la mediazione dei conflitti e proporre strategie di “raffreddamento”. - misurare i risultati quantitativi e qualitativi sui temi della comunicazione tra i servizi e nei confronti

dell’esterno. I percorsi da sviluppare:

2.1. La Comunicazione Interna La comunicazione interna alla Fondazione si sviluppa attraverso tutti gli strumenti disponibili: A) riviste interne, bacheche, circolari…. B) incontri continui e dibattiti informali svolta dai responsabili di area della Fondazione che mirano a coinvolgere a rotazione tutti i collaboratori (esempio: progetto sperimentale “supporto di opinione ”). 2.2. La Comunicazione Esterna La Fondazione dovrà assicurare l’informazione ai familiari, ai collaboratori, ai dipendenti, ai fornitori, alle associazioni, ai comuni, alle case di riposo vicine… mediante: - giornalino e/o rubriche su altri giornali; 22 Il resp AREA QUALITA’ dovrà formulare la revisione del presente capitolo, entro il 30 settembre di ogni anno. La proposta verrà vagliata da Direzione e CDA e approvata. 23 Requisito richiesto dalla legge sull’autorizzazione e l’accreditamento delle strutture residenziali per anziani della Regione Veneto_ indicatore: è promossa l’integrazione con la rete dei servizi sociosanitari e sociali del territorio:rsa-anz.ac.4.5.1. requisito: la struttura promuove azioni finalizzate ad attuare il coordinamento e l’integrazione con gli altri servizi sociali e socio-sanitari del territorio: cs-pna-accred-4.6

20

- Convegni/convention ad hoc, incontri pubblici; - mailing list (alle testate giornalistiche etc…); - Progetti di collaborazione con il territorio (scuole, associazioni di volontariato, Istituzione Comunale); - Comunicazioni periodiche al comitato parenti. - Azioni di marketing finalizzate alla raccolta fondi. 2.3. In particolare: LA CARTA DEI SERVIZI. Monitoraggio e revisione periodica della Carta dei Servizi secondo gli sviluppi strutturali, le direttive di CDA e Direttore e le richieste della normativa vigente. 2.4. In Particolare: IL COMITATO PARENTI Una volta riattivato curare i rapporti con i referenti e la procedura di richiesta informazioni.24 3 – U.R.E. (UFFICIO RELAZIONI CON L’ESTERNO - SERVIZI ESTERNI).25

Dovrà provvedere al coordinamento e al supporto nella gestione dei servizi esterni attivi sul territorio come, ad esempio, il servizio domiciliare in convenzione con l’Amministrazione Comunale di San Martino Buon Albergo.

FOCUS B

RISORSE UMANE (CdPS)

Esistono tre tipologie di Risorse Umane: 1. il personale dipendente; 2. il personale volontario; 3. il personale esterno.

Obiettivo strategico dell’organizzazione è pianificare adeguatamente le interazioni fra i vari gruppi di persone per curarne le interazioni all’interno dell’Ente. L’analisi strategica delle risorse umane ha 4 fasi:

1. analisi quantitativa: numero di persone e suddivisione nei settori, sesso, titolo di studio, età, tempo dedicato all’organizzazione (pieno, part-time, periodico).

2. analisi qualitativa: valutazione della disponibilità collaborativa, capacità di coordinare il lavoro degli altri, accettazione dello stile organizzativo, qualità del lavoro svolto, professionalità acquisita, potenziale.

Obiettivo della fase 1 e 2 : valutare la criticità di ogni risorsa all’interno dell’organizzazione. 3. Analisi del turn over: tempi di sostituzioni per le cause più diverse (dimissioni, pensionamento) verifica delle possibili sostituzioni con personale interno o esterno.

24 Requisito richiesto dalla legge sull’autorizzazione e l’accreditamento delle strutture residenziali per anziani della Regione Veneto indicatore cs-pna-accr.4.9. 25Requisito richiesto dalla legge sull’autorizzazione e l’accreditamento delle strutture residenziali per anziani della Regione Veneto indicatore: è promossa l’integrazione con la rete dei servizi socio-sanitari e sociali del territorio rsa-anz.ac.4.5.1. cs-pna-accr-4.6 Questo standard viene valorizzato anche dalle attività di animazione ed educative (scambi con le scuole) oltre che convegni i collaborazione con il comune per la cittadinanza etc…

21

4. Analisi delle posizioni critiche rimaste scoperte (vacatio): quando si prevede una uscita in posizione critica si deve prevedere una strategia (affiancamento praticanti, investimento in tecnologia, avanzamento di carriera di sottoposti…).

Personale dipendente Obiettivi:

1. Fidelizzazione; 2. cura del clima organizzativo; 3. trasparenza nella valutazione delle performanches e nelle scelte operative. 4. Implementazione del metodo di lavoro ad equipe.

Azioni: A. Formazione Continua: da programma formed e indicazioni del Responsabile di Area Formazione. B. Progetti finalizzati al coinvolgimento degli OSS-OAA nella vita della Struttura, valorizzandone anche il

lavoro “di concetto” (es.: progetto “supporto di opinione”, partito nel settembre 2010, tavoli tecnici per il miglioramento).

C. Incentivo annuale: premio per la produttività (ex SVQ) quantificato annualmente dal CDA e legato al raggiungimento dei sub-obiettivi del sistema qualità (cfr. accordo sindacale del 12/10/2010).

D. Accordo sindacale sull’individuazione dei criteri di chi deve rientrare al lavoro in caso di assenze non programmate (cfr. accordo sindacale del 12/10/2010).

E. Incontro annuale di socializzazione delle strategie e delle scelte operative del C.D.A. (Relazione Informativa a tutto il personale sulla Programmazione annuale o pluriennale dei servizi).

F. Incontri periodici di revisione e valutazione delle criticità e delle performanches secondo lo schema seguente:

PARTECIPA CADENZA OGGETTO COSTO ANNUO

RISULTATI ATTESI

Ufficio Resp.: Dir

Personale Uffici.

Quind/mens Controllo di gestione In orario Controllo di gestione periodico

Staff Resp: Dir

CdPS, RASSR

Quind/mens Verifica andamento servizio socio-sanitario-assistenziale

In orario Confronto e coordinamento per la risoluzione delle criticità segnalate

Andamento dei Servizi Resp: CDPS

CdPS, RdS Mens./Trim. Verifica andamento servizi In orario Confronto e coordinamento per la raccolta delle segnalazioni e la risoluzione delle criticità

Verifiche dei servizi Resp: A.Q.

A.Q. CdPS RASSR RdS

Mens./Trim. Compilazione schede e sintesi da manuale qualità

In orario Iniziare una politica di monitoraggio e valutazione periodica delle attività. Applicazione sistema Qualità.

Tavoli Tecnici su argomenti specifici Resp: Vari in base alle aree di competenza

Presenza volontaria piccoli gruppi (anche su proposta delle RSU)

Semestr./al bisogno

Tavoli tematici/formativi/operativi: pai, turni, piani di lavoro, mansionari, sistema qualità. Potranno dare vita a protocolli operativi veri e propri che poi saranno socializzati con tutto il personale del settore specifico.

Ore per incontri (nei limiti delle ore da budget per le attività extra: formazione, incontri.)

Confronto continuo per il miglioramento organizzativo.

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Personale Volontario26 Aggiornamento albo volontari. Nel caso di segnalazioni di criticità nel rapporto tra personale dipendente e personale volontario, organizzazione incontri ad hoc. Definisce la procedura di inserimento del personale volontario in collaborazione con il Referente Qualità. Calendarizzazione delle attività di volontariato legate all’animazione con cadenza almeno annuale. Personale esterno – consulenti Monitoraggio periodico delle prestazioni secondo il disciplinare di incarico approvato dal CDA e/o dalla Direzione. Segnalazione di incongruenze e proposte di rinnovo alla Direzione tempestivamente o annualmente entro il 30 settembre di ogni anno.

26 Requisito richiesto dalla legge sull’autorizzazione e l’accreditamento delle strutture residenziali per anziani della Regione Veneto: indicatore: il servizio prevede la presenza del volontariato rsa-anz.ac.4.6.1.1. La direzione cura l’integrazione dei volontari con gli operatori nelle attività svolte rsa-anz.ac.4.6.1.2. L’ente qualora intenda valersi di volontari dovrà curarne l’inserimento nelle attività anche mediante adeguati interventi di tutoraggio e formazione: cs-pna-accr-4.7