PGNews 02 2018-02 (testi) rev#4...Freddure d’inverno … brrrr! PGNEWS 4 #2 Editoriale Ciao a...

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PGNEWS Febbraio,2018

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Febbraio,2018

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In copertina Autore: Edonita B. – 2^D Progetto grafico di copertina: Prof.ssa Comazzetto Disegni: Na Y., Jiahui C., Jiahui L., Sofia X. - 3^H Grafica: Andrea M., Li Cheng Y., Luca B. – 3^ H

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Sommario 04 Editoriale

Gemelli non si nasce … si diventa!!!

06 Per non dimenticare mai

07 Uscita alla comunità terapeutica di Pa-gnano d’Asolo

08 In-dipendenze

09 Le terze incontrano Giorgia Benusiglio

10 Uscita al Museo Bellona

11 Le immagini della fantasia

12 Ciao Mateo…

13 Altipiano

14 Mondiali 2018

Corsa campestre provinciale

15 Lo sapevi che…

16 Rubrica d’arte

19 Dark souls

20 Noi siamo tutto

21 Divergent

22 Freddure d’inverno … brrrr!

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Editoriale Ciao a tutti! Siamo sempre noi, le direttrici del giornalino. Vi è sembrato degno della vostra attenzione? A nome della 3H e della 3A ringraziamo tutti coloro che hanno dato un contributo al primo numero, specialmente gli alunni che si sono impegnati a realizzare le copertine. Il vostro aiuto è stato molto apprezzato e lo sarà anche per i prossimi numeri! È anche grazie a voi che il gior-nalino è ricco di articoli, interviste interessanti e recensioni dettagliate. Siamo fieri nel comunicarvi che il lavoro sta andando a gonfie vele e che i prossimi articoli sa-ranno innovativi e stimoleranno la vostra curiosità. Sperando che anche questo numero sia di vostro gradimento, vi auguriamo BUONA LETTURA!!! Aurora G. – 3^A Jie Y. – 3^H

Gemelli non si nasce… si diventa!!! Intervista alla Prof.ssa Sideri sul progetto “Gemellaggio” Ogni anno a scuola viene organizzato il progetto gemellaggio: uno scambio culturale con stu-denti dei Paesi Bassi. Lo scopo è venire a conoscenza di realtà e culture diverse dalle nostre. L’iniziativa parte dalla professoressa di lingua inglese Sideri che, con altri insegnanti e con il collega dell’istituto olandese (Dalton), ha deciso di far conoscere i rispettivi studenti prima at-traverso lo scambio di email, poi con l’effettivo viaggio nei rispettivi paesi. Trenta ragazzi italiani sono in partenza per i Paesi Bassi, dove saranno ospitati da famiglie olan-desi. Le attività che si avviano sono entusiasmanti e interessanti per tutti. Il 1 febbraio gli alunni partecipi andranno nella città Dalton Den Haah (l’Aia) e torneranno l’8 febbraio, mentre gli studenti olandesi verranno ospitati dalle famiglie italiane dal 5 al 12 aprile.

1. In cosa consiste il progetto gemellaggio? È un progetto nel quale partecipano i ragazzi delle classi terze che sono gemellati con coetanei della scuola Dalton della città di Dalton Den Haah (L’Aia). Ci sono trenta ragazzi italiani e trenta olandesi che si scambiano email e poi si conoscono realmente. I ragazzi restano otto giorni e sono ospitati da famiglie olandesi.

2. Quando è iniziato? Quattro anni fa.

3. Da dove è nata l'idea di fare il gemellaggio con l'Olanda? Gli anni precedenti gli alunni si scambiavano solamente mail. Successivamente una collega olandese ha pensato di avviare questa nuova modalità.

4. Qual è lo scopo? È di realizzare uno scambio culturale, conoscere una realtà diversa dalla nostra, vivendo quella settimana in Olanda, venire a contatto con dei ragazzi stranieri e vivere nelle loro famiglie.

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5. Come e quando è stata la prima esperienza? Quattro anni fa, nell’anno scolastico 2014/2015. È stata entusiasmante sia per i ragazzi sia per le famiglie e gli insegnanti.

6. Che tipo di attività vengono fatte quando siete ospiti in Olanda? I ragazzi italiani preparano dei power-point sulla nostra città, la nostra scuola e le tradizioni italiane e lo presentano ai ragazzi olandesi. I ragazzi frequentano le loro lezioni, i laboratori scientifici, fanno lezioni in olandese, visitano la città e fanno attività sportive.

7. Qual è stata la sua prima impressione su questo paese? Mi è piaciuto molto, è ordinato, tranquillo, molto vivibile e i ragazzi vanno a scuola in bici. In alcuni casi percorrono in bici anche otto chilometri.

8. Quali caratteristiche devono avere gli alunni per partecipare? Essere interessati, incuriositi, accettare realtà diverse dalla nostra, spirito di adattamento, di-sponibilità, conoscenza media dell’inglese.

9. Come si sono sentiti gli alunni in Olanda? Complessivamente hanno dimostrato di star bene, qualcuno ha dovuto adattarsi a situazioni diverse dalle loro.

10. Ha ancora intenzione di continuare a organizzare il progetto del gemellaggio? Se sì, lo farà ancora in Olanda? Sì, credo moltissimo nel progetto, è molto impegnativo, lo farò ancora con questa scuola, so che posso contare su un certo tipo di organizzazione. Loro ci conoscono e noi conosciamo loro.

Flamur M., Sofia X., Jie Y. – 3^H

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#2 6

Per non dimenticare mai Un film per ricordare l’Olocausto Il 27 gennaio è una data ormai storica, in quanto viene ricordata come la giornata commemora-tiva delle vittime del nazismo e del fascismo, dell’olocausto e di coloro che, con grave rischio personale, hanno protetto i perseguitati dalle dittature. La scelta della data richiama il 27 gen-

naio 1945, giorno in cui l’Armata Rossa (truppe sovietiche) arrivò presso la città di Auschwitz sco-prendo l’esistenza dei campi di concentramento e liberandone i pochi superstiti. Il ricordo della Shoah, cioè lo sterminio del po-polo ebreo, viene celebrato anche da molte altre nazioni. Il termine olocausto, dal greco holos “completo” e kaustos “rogo”, è stato introdotto alla fine del XX secolo per indicare l’eli-minazione di gruppi di persone indesiderate attraverso l’uso di camere a gas. Ciò è stato reso pos-sibile non solo dalla follia di chi lo realizzò ma anche dall’omertà e dall’indifferenza di quanti finsero di non sapere. In ricordo di quanto è accaduto, venerdì 26 gennaio, tutte le classi terze della nostra scuola sono an-date al cinema per vedere il film “Gli invisibili” che racconta la storia vera di quattro ebrei (Hanni, Eugen, Ruth, Bruno, Cioma) sfuggiti ai nazisti grazie all’aiuto di tedeschi contrari alle idee di Hitler. Uno dei personaggi che ci ha colpito maggiormente è stato

Cioma Schönhaus che, dopo aver dovuto lasciare i suoi genitori, trovatosi da solo a Berlino, diventa un abile fabbricante di passaporti per altri ebrei che, come lui, si nascondevano dalla Gestapo (il corpo di polizia del nazismo). Jie Y. 3^ H, Aurora F. – 3^ A

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Uscita alla Comunità terapeutica di Pagnano d’Asolo Nelle regole la speranza del riscatto Il 19 dicembre le classi 3A e 3B, hanno visitato la comunità “Giuseppe Olivotti” di Pagnano d’Asolo. Si tratta di una comunità maschile, che accoglie persone dipendenti da sostanze stu-pefacenti con disturbi relazionali, psichici e comportamentali, che necessitano di una riabilita-zione per mezzo di una terapia singola e/o collettiva. La comunità, attraverso varie attività e compiti, aiuta i tossico-dipendenti un po' alla volta, per esempio, imponendo delle “espe-rienze”, al posto delle punizioni, grazie alle quali, questi possono avere dei limiti e imparare dai propri sbagli. Arrivati alla comunità, frate Alberto ci ha accompagnato nella sala principale, dove siamo stati accolti da quattro ospiti. Dopo le presentazioni, ci hanno raccontato la loro storia e il loro primo approccio con le sostanze stupefacenti. Uno di loro ci ha raccontato di come, da piccolo, non abbia avuto un’infanzia come tutti gli altri ed abbia trovato rifugio nell’al-col. Un altro ci ha spiegato di come abbia iniziato a fare uso di queste sostanze per una delu-sione amorosa. Nel parlare hanno detto una frase che ci ha fatto molto riflettere: “La libertà proviene dal rispetto delle regole”; infatti, è proprio rispettando le regole e seguendo la giusta strada, che i tossico-dipendenti possono riprendere il controllo della propria vita e viverla con serenità e pace. Successivamente tutti insieme abbiamo letto una serie di principi chiamati “la filosofia”: una sorta di sostegno motivazionale per gli ospiti della comunità. In seguito, ci hanno spiegato la loro giornata tipo: ogni giorno la sveglia è prevista per le sette; nella matti-nata, ognuno ha una serie di mansioni da svolgere, mentre dalle undici alle dodici circa, pos-sono confrontarsi con gli altri ospiti della comunità. Dopo pranzo, possono giocare in una sala adibita allo svago (con biliardo, calcetto…). Ogni giorno, ognuno dei ragazzi, deve svolgere un determinato compito. Successivamente ci hanno anche mostrato la struttura della comunità (dove è fondamentale aiutarsi e sostenersi a vicenda), che ci è sembrata accogliente e familiare. Prima di andarcene, ci hanno salutati con queste parole: “La prima volta che fumi o bevi, lo fai per provare, ma la seconda sei già fregato”, frase che ci è rimasta impressa nella mente e ci ha fatto riflettere sulle conseguenze delle nostre azioni. Maria Sofia M, Anna Z., Aurora F. – 3^A

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In-dipendenze Ragionare in autonomia per essere liberi Tutte le classi terze, tra novembre e dicembre, hanno partecipato a scuola a laboratori sulle dipendenze. Alcune terze hanno ospitato due esperti della cooperativa Kirikù che hanno ap-profondito questa tematica molto importante per i ragazzi di oggi.

Il laboratorio è iniziato con le presentazioni di tutti. Successivamente ci è stato proposto un gioco utile a rompere il ghiaccio: abbiamo messo a terra le scarpe, le abbiamo mischiate e ognuno doveva prendere un paio di scarpe altrui, diverse tra loro, e cambiando postazione, for-mare un cerchio con le scarpe abbinate. Finito il gioco, ci siamo ripresi le scarpe e ognuno ha dato la propria definizione della parola “dipendenza” e abbiamo realizzato un cartellone inserendo termini inerenti le cose che per noi si legano alle dipendenze, suddividendole in normali (genitori, cibo, ecc.) e patologiche (droga, fumo, ecc.). Dopo una breve pausa, abbiamo visto un video tratto dalla serie Big Bang Theory in cui una ragazza perdeva il senso del tempo, non dormiva e non usciva di casa o in-contrava amici a causa della dipendenza da un gioco. Ma con l’aiuto di un amico si è resa conto della gravità della sua condizione e ha smesso di giocare. Nella seconda lezione abbiamo composto una coppia di disegni: il primo di noi stessi come siamo realmente e il secondo di come vorremmo essere e abbiamo risposto a delle domande sulla moda. Successivamente, abbiamo visto un video particolare in cui si vedevano masse di persone incol-late allo schermo del cellulare che ignoravano qualsiasi realtà, cadendo in precipizi. In seguito abbiamo elencato gesti degli altri che potrebbero piacerci o irritarci e abbiamo discusso sull’importanza di aiutare le persone, dare conforto e rimanere positivi. Andrea M., Alessandra L.. – 3^H

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Conclusione del Progetto di prevenzione delle dipendenze

Le terze incontrano Giorgia Benusiglio Montebelluna. Giovedì 18 gennaio le classi terze della IC R. L. Montalcini hanno partecipato ad un incontro con Giorgia Benusiglio, nota blogger e autrice del libro “Vuoi trasgredire? Non farti!” L’evento, organizzato dal Comune presso il Palamazzalovo, ha visto coinvolti circa 1000 ra-gazzi di età compresa tra i 13 e i 15 anni frequentanti le scuole di Montebelluna. L’incontro con la blogger è stato il momento conclusivo di un progetto più ampio di preven-zione delle dipendenze che ha interessato gli alunni delle classi terze: infatti le terze dei corsi A, B, C e D hanno preso parte ad un percorso proposto dalla Cooperativa Olivotti che si è arti-colato in due lezioni-laboratorio svoltesi in classe e in una visita presso la Comunità Terapeu-tica di Pagnano d’Asolo; la 3^E, la 3^F, la 3^G e la 3^H, invece, hanno svolto attività proposte dalla cooperativa Kirikù. Giorgia Benusiglio ha raccontato la sua storia iniziata a 17 anni, quando una sera, per curiosità, sceglie, con leggerezza, di provare mezza pastiglia di ecstasy. Il suo pensiero è stato: “Una volta, che vuoi che sia, mica si muore per mezza pasticca, lo fanno tutti, ci provo anch’io, sì una volta, che sarà mai.”. Ed è stata una volta di troppo: quella mezza pastiglia ha cambiato irreversibilmente la sua vita per sempre. “Di droga si muore anche se la provi per una sola volta”: questo è il messaggio che Giorgia ha voluto lanciare condividendo con i ragazzi il vissuto di dolore che è riuscita a superare anche grazie alla sua determinazione e alla sua voglia di vivere. Con le sue parole ha emozionato la platea e il suo linguaggio semplice, ma efficace ha permesso ai ragazzi di riflettere, attraverso una corretta informazione, su un tema così importante come quello dell’assunzione di droghe e di comprendere come un gesto, fatto con incoscienza, possa portare a conseguenze gravi e irreparabili. Grazie Giorgia! La vita è bella!!!!! Annalisa T. – 3^A

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Uscita al Museo Bellona Artigiani medievali per un giorno

La mattina dell’11 dicembre 2017, la classe 1D ha effettuato un’uscita al museo civico della città per approfondire gli argomenti studiati in storia medievale. Ad accoglierci c’era un esperto archeologo di nome Fabio, che ci ha condotto nel sottotetto, dove si è svolta la parte teorica. Fabio ci ha spiegato in maniera molto coinvolgente come si svolgeva la vita nel Medioevo, illustrandocela e rendendoci partecipi attraverso i laboratori. Ci ha inse-gnato a realizzare alcuni oggetti dell’epoca medievale: una croce aurea e una “scarsea” ovvero un portamonete. La lezione è stata in-teressante perché attraverso la coinvolgente spiegazione dell’archeologo, tutti noi ab-biamo potuto rivivere per qualche ora la vita, gli usi ed i costumi di un tempo ormai passato. Nonostante il maltempo, che ha costretto la scolaresca ad un’uscita in pullman anziché una passeggiata attraverso la città, la visita al museo è stata effettuata rispettando tempi e modi stabiliti. Un grazie va al personale della segreteria alunni che si è adoperato per for-nirci il pulmino ed al comune, sempre pronto e disponibile a venirci incontro. Niccolò P. – 1^D

Al museo abbiamo approfondito l’epoca sto-rica del Medioevo, che stiamo affrontando con la professoressa Colella. Fabio, un ar-cheologo, ci ha fatto alcune domande per ve-dere se eravamo preparati; successivamente, ci ha consegnato una carta di Montebelluna, che raffigurava anche una parte del Montello, ed una torre di creta, che rappresentava un ca-stello. Dovevamo piazzare quest’ultima nella carta in posizione strategica e spiegare il mo-tivo del posizionamento. Abbiamo scoperto che a Montebelluna c’è stato solamente un ritrovamento medievale, proprio a Mercato Vecchio, il Casteller. Suc-cessivamente, abbiamo visto un filmato sui protagonisti del Medioevo, scoprendo che in quel tempo c’erano pochissimi soldati, ma molti artigiani, fabbri e contadini. Lisa C. – 1^D

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Febbraio 2018 11

Le prime a Sarmede

Le immagini della fantasia Il 25 gennaio 2018 la 1^D e la 1^A si sono recate a Sarmede per assistere alla mostra “Le Imma-gini della Fantasia”. Siamo partiti da scuola alle 8:30. Il viaggio è durato più o meno un’ora. L’autobus si è fermato davanti a un parco giochi. Qui abbiamo fatto merenda e poi ci siamo avviati verso il museo. La prima cosa che mi è saltata all’occhio è stata una grande “TV” che proiettava un video di un maestro che insegnava a disegnare. Ci hanno portato in una stanza dove abbiamo appoggiato le nostre cose. È arrivata la guida che ci ha portati a vedere alcune illustrazioni. Ognuna di esse raccontava una storia. Abbiamo visitato molte stanze, ma le illustrazioni che mi sono piaciute di più sono state quelle di Philip Giordano che era appassionato di cultura giapponese. Abbiamo conosciuto molte creature della mitologia, ad esempio il Kappa. Alcuni hanno scattato delle foto. Alle 11:20 siamo risaliti in autobus per ritornare a scuola. Il viaggio di ritorno è stato come quella dell’andata, ma per qualche motivo mi è parso meno noioso!

Il Kappa è una creatura della mitologia giapponese che vive nelle paludi. Appena vede passare una persona, l’afferra sotto l’acqua. Ci sono due modi per sfuggirgli: F regalargli dei cetrioli e, siccome gli piacciono, lui ti ringrazia e ti lascia andare. F ha una “vaschetta” sulla testa piena d’acqua. Se la vaschetta è vuota, rimane paralizzato. Siccome è molto educato, basta fare il saluto giapponese che è una specie di inchino, così anche lui lo fa e l’acqua si versa a terra. Poi però non si può andare via, con-viene aiutarlo così pensa che sei il suo salvatore.

IL KAPPA CHE VOLEVA UNA SPOSA C’era una volta un vecchio signore giapponese che lavorava e coltivava tanto riso per nutrire le sue tre figlie. Un giorno disse: “Quanto mi piacerebbe avere qualcuno che lavori al mio posto, sarei disposto a dargli in sposa una delle mie figlie.” All’improvviso spuntò fuori un Kappa dalla sua risaia: “Se ciò che dici è vero, sarò lieto di aiutarti.” Il vecchio tornò a casa e raccontò l’ac-caduto alla primogenita che disse: “Giammai, io voglio sposarmi con un uomo di terra, non con uno di acqua.” L’anziano tentò allora con la secondogenita: “No padre, voglio una casa grande sulla terra. Non voglio vivere sott’acqua.” La più giovane rispose invece: “Padre, se adesso sono qui è tutto per merito tuo. E sia, farò quel che vuoi, ma tu, dammi alcune zucche dentro una rete.” Il padre la accontentò e la ragazza andò dal Kappa. Disse, indicando la rete: “Signor Kappa, puoi portare dentro la casa la mia dote?” Il Kappa tentò di spostare la rete sott’acqua, ma le zucche si ostinavano a non scendere. “Ma come” disse la ragazza “non riesci a portare a casa la mia dote e io dovrei diventare tua moglie?” Il Kappa tentava, tentava, tentava, ma non serviva a niente, così, arrabbiato mandò a casa la ragazza, ma questa gli fece promettere che avrebbe coltivato il riso del padre e non avrebbe più chiesto in sposa nessuna delle sue sorelle. Yi Y. – 1^A

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Ciao Mateo… Resterai nei nostri cuori Montebelluna, 13 dicembre 2017. A causa di una malattia grave, un tumore al cervello, è venuto a mancare Mateo Hoxha, studente sedicenne del liceo Levi di Montebelluna, nato a Feltre da una famiglia di origine albanese. Il calvario era cominciato tre mesi prima e lo aveva condotto in vari ospedali, tra cui quello di Milano, alla ricerca di una possibile cura. Considerato incurabile dopo i primi esami medici, era rimasto in parte paralizzato a causa della crescita tumorale, ma nonostante la sua condizione, dimostrava grande coraggio e diceva sem-pre a tutti che stava bene, per non addolorare le persone che glielo chiedevano. Il rito funebre è stato particolarmente significativo: si e svolto proprio come lui aveva richiesto. Si era raccomandato che fosse un giorno di festa, che si ascoltasse una canzone allegra e che fosse la sua insegnante di italiano delle medie a leggere un discorso ai presenti. Il suo ultimo pensiero lo ha rivolto alla sorella Greisi, anche lei studentessa del Levi: ha chiesto ai genitori e ai parenti di prendersi sempre cura di lei. Gli insegnanti delle medie lo ricordano come un alunno eccellente, sempre rispettoso e gene-roso con adulti e coetanei. Gli amici lo ricordano come un ragazzo vivace, a cui piaceva molto scherzare, ma anche gentile e rispettoso con tutti. “Non basta sembrare dei leoni, bisogna esserlo” è stato l’ultimo messaggio che ci ha lasciato, un insegnamento che lui ha vissuto nella sua pelle e che ora vale per chi gli ha voluto bene e soffre per la sua mancanza. Blerian K. – 2^B

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Febbraio 2018 13

Altipiano Escursioni nell’opera e nel paesaggio di Mario Rigoni Stern [fotografie di Loïc Seron] Per onorare Mario Rigoni Stern, è stata allestita nella Biblioteca Comunale di Montebelluna una mostra fotografica intitolata “Altipiano”.

Chi è Mario Rigoni Stern? Militare e scrittore italiano scrisse “Il sergente nella neve” in cui raccontò la sua esperienza di sergente degli Alpini nella disastrosa ritirata di Russia durante la Seconda guerra mondiale. Pubblicò due romanzi ambientati nella sua terra natale e ispirati a grande rispetto e amore per la natura. Sono questi i temi di “Il bosco degli urogalli” e “Uomini, boschi e api”.

“Stanchi di giocare ci sdraiavamo ai piedi dei quattro larici e a voce alta leggevo libri di avventure; ognuno di noi era un personaggio…” “Il sergente nella neve” La mostra illustrava delle fotografie di grandi dimensioni, in bianco e nero e a colori di Loïc Seron che ha passeggiato per l’Altopiano di Asiago e ha scattato alcuni panorami. Loïc Seron è un artista francese appassionato di letteratura, in particolare delle opere di Rigoni Stern. Thomas C. e Jiahui C. – 3^H

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#2 14

Sport

Mondiali 2018 Prima nel 1930, poi nel 1958, e ora nel 2018: per la terza volta l’Italia è fuori dal gioco. Il match si è concluso con un 1-0 per la Svezia e per la delusione l’allenatore della nazionale Ventura non si è pre-sentato neanche ai microfoni della Rai. Da alcuni è stato definito “confuso” nell’amministrare la for-mazione e i cambi. D’altro canto questo avveni-mento è stato centro di tante vignette scherzose tra i giovani. Ve ne riportiamo alcune. Nell'ultimo periodo si è discusso però del possi-bile rientro della Nazionale ai mondiali il 14 giu-gno, anche se con una bassa percentuale di successo. A quanto pare, secondo le regole della FIFA "qualora un'associazione calcistica si ritiri o sia esclusa dalla competizione (le trentadue quali-ficate), il comitato organizzatore della FIFA pren-derà una decisione a sua discrezione sulla questione, prendendo così qualsiasi azione ritenuta necessaria e in particolare può anche decidere di sostituire l'associazione calcistica che non può par-tecipare con un'altra associazione". Che ci possa essere ancora una possibilità per l'Italia di entrare ai Mondiali russi del 2018? Soumaila Y., Christian G., Emma M. 3^H

Corsa campestre provinciale Mi chiamo Gabriele Pagnan e frequento la classe 1°H. Il 19 dicembre scorso, visto che ero arrivato tra i primi otto alla corsa campestre della scuola, sono andato alla fase provinciale che si teneva a Villorba. Per me è stata una esperienza molto bella, perché sono stato insieme ai miei amici, mi sono confrontato con quelli più veloci di me e abbiamo corso in coppia. Per me è stata una bellissima idea perchè insieme ci siamo incitati e aiutati. Appena prima della gara, mi sentivo un po' agitato, ma mentre correvo non pensavo ad altro tranne che a continuare a correre veloce e a non stancarmi. Finita la competizione, le mie mani si erano trasformate in un blocco di ghiaccio, per fortuna hanno distribuito il té caldo e appena ho preso tra le mani il bicchiere mi sono riscaldato. Il tipo di gara cambiava a seconda delle categorie: i ragazzi/e (classi prime), facevano la staffetta 4x1000 e siccome gli atleti erano otto si correva in coppia. I cadetti/e (classi seconde e terze), correvano insieme in squadre, sommando alla fine le posizioni di ogni singola atleta. Questa, per me, è stata la più bella esperienza della scuola media e speriamo che me ne capitino altre ancora più belle. Gabriele P. – 1^H.

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Febbraio 2018 15

Rubrica di storia

Lo sapevi che…? a cura di Federico T. – 1^H

210 ANNI FA 1 GENNAIO 1808 Vietata la deportazione degli schiavi in America con la “Riforma Jefferson”. Fu il primo passo verso la libertà e l’uguaglianza.

70 ANNI FA 1 GENNAIO 1948 Entrata in vigore della Costituzione Italiana, documento fondamentale dell’ordina-mento giuridico italiano che racchiude al suo interno le regole fondamentali su cui si basa la vita della società italiana.

100 ANNI FA 2 GENNAIO 1918

Bollettino di guerra: Nella giornata di consultazione di artiglieria, batterie nostre ed Inglesi provocarono lo scoppio di due depositi di munizioni nemici a Fontigo e a sud di Conegliano. Pattuglie inglesi attaccarono gli avamposti avversari, infliggendo per-dite e catturando alcuni prigionieri.

Una decina di imbarcazioni nemiche cariche di truppe, che tentavano di raggiungere la destra Piave di fronte a Intestadura, vennero disperse dal nostro fuoco. Aviatori e batterie inglesi hanno abbattuto tre velivoli nemici. […] Nella notte aerei lanciarono qualche bomba su Mestre e Treviso […] Firmato: DIAZ.

60 ANNI FA 3 GENNAIO 1958 Il satellite artificiale sovietico Sputnik I brucia al rientro in atmosfera dopo circa 1400 orbite e 70.000.000 Km. Termina quindi la storia del primo satellite artificiale della storia andato in orbita.

170 ANNI FA 3 GENNAIO 1848

A Milano dopo una protesta contro le autorità politiche austriache ci furono violenti scontri con 3 morti e 50 feriti. La causa è che la maggior parte dei milanesi non com-prava più sigarette dall’Austria con lo scopo di colpire l’economia austriaca.

80 ANNI FA 6 GENNAIO 1838 Samuel Morse brevetta il telegrafo. La sua prima linea telegrafica è tra Washington e Baltimora.

170 ANNI FA 12 GENNAIO 1848

A Palermo ha inizio un moto rivoluzionario contro lo stato borbonico guidato da Francesco Bagnasco. Questo giorno coincide con il compleanno del Re e gli insorti cacciano via l’esercito borbonico dalla Sicilia.

Questo fatto è molto importante perché, se le truppe borboniche fossero rimaste sull’isola, Garibaldi sarebbe stato respinto e l’unificazione dell’Italia non sarebbe av-venuta.

50 ANNI FA 14 GENNAIO 1968

Un violento terremoto devasta la regione del Belice, in Sicilia.

Il bilancio è di 400 morti, un migliaio di feriti e 98000 sfollati. Aiuti e soccorritori ar-rivano da tutto il mondo.

60 ANNI FA 31 GENNAIO 1958 Gli Stati Uniti lanciano in orbita l’Explorer I, il primo satellite statunitense.

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#2 16

Rubrica d’arte Presentiamo in ogni numero di questa rubrica una selezione di alcuni dei lavori prodotti dagli studenti nelle ore di Arte e immagine, proposti dalle loro insegnanti. Un dipinto è una poesia... I ragazzi si sono ispirati a questa immagine e hanno provato a scrivere una poesia. Prof.ssa Comazzetto

Ho trascorso il mio tempo guardando negli occhi le persone. Solo nei tuoi ho visto l’immensità i tuoi occhi rispecchiavano il cielo scorgevo nuvole bianche non si scostavano ferme erano le lacrime accumulate in una vita intera mai scese.

Giulia T. – 3^D L’occhio vede le immagini Il cuore i sentimenti L’occhio è la macchina fotografica Il cuore è la memoria Collaborano Ma certe volte sbagliano E ci costringono a fermarci alle apparenze.

Angela A. – 3^D

Apri gli occhi, mi dissero. Guarda in faccia la realtà, mi esortarono. Non puoi rifiutare i fatti. Non li ascoltai. Tenni gli occhi chiusi, gli dissi che se quella era la loro realtà, dove tutto si spegne, tutto è normalmente perfetto, io preferivo la mia.

Serena C. – 3^D Mi piaci un casino Ma non prendertela con me Prenditela con i tuoi occhi, sembrano un cielo, il più bel cielo di sempre.

Leonardo Z. – 3^D

René Magritte, Il falso specchio, 1928, olio su tela, The Museum of Modern Art, New York

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Febbraio 2018 17

v

Nuvole nel cielo Nuvole nella mente Nuvole nelle città Nuvole di vapore Nuvole di pensieri pessimisti Nuvole di smog Nuvole che offuscano la vista a chi guida Nuvole che offuscano la mente di chi sogna Nuvole che offuscano la vista di chi pensa Nuvole che coprono il cielo, Distruggono le persone, spaventano i sognatori.

Ginevra C. – 3^D

Il cielo ci cadrà addosso, le nuvole ci soffocheranno. Ne usciremo morti, insieme.

Vittoria M. – 3^D Libertà è vedere gli occhi e vedere il cielo, è chiudere gli occhi e vedere lontano, è chiudere gli occhi e non vedere nulla. La libertà non sta nello scegliere, ma nel potersi sottrarre a tale scelta. Per essere veramente liberi, non basta allargare la gabbia in cui siamo rinchiusi, ma vederne l’uscita.

Pietro T. – 3^D

Aria di Natale... Quest’anno l’atrio della scuola si è tinto di nuove idee. La professoressa Beraldo di Arte e Immagine ci spiega: “Da tempo desideravo trasmettere la sensazione di un clima più in sintonia con il Natale e con l’inverno che imbianca le nostre montagne, alle quali io sono molto affezionata. Era mio desiderio far conoscere i paesaggi invernali delle Dolomiti ai nostri giovani. Così ho pensato di attivare un laboratorio didattico con le sezioni A, B e C, lasciando la libertà agli studenti di realizzare i propri oggetti (senza vincoli di religione)”. Per due settimane si sono creati oggetti di vario tipo che sono stati appesi ad un piccolo albero di rami secchi. Così, per un breve arco di tempo, il bellissimo murale con i colori vivaci della giungla ha lasciato spazio alle montagne innevate, al cielo notturno con la luna e ad un piccolo villaggio con presepe e tanta neve.

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#2 18

“Mosaichiamo” L’arte decorativa del mosaico consiste nell’unire, seguendo uno schema preciso, tasselli di pietra, vetro colorato o altro ma-teriale il cui effetto visivo è dato dall’accostamento di elementi diversi. Da Roma ad Aquileia, da Ravenna a Bisanzio, esso orna i più celebri templi della cristianità, facendosi sempre più lin-guaggio universale. Le tessere, variamente tagliate nelle dimensioni e nelle forme, sono disposte in modo differenziato sul piano di allettamento, in modo che i riflessi siano uniformi ma continuamente variati. La luce partecipa così a definire la realtà musiva, con magici ef-fetti. Presentiamo alcuni lavori delle classi 2^G e 2^H sul tema del mosaico classico e rivisitazione in chiave contemporanea. Prof.ssa Di Pietro

Hakim B. – 2^H

Sheetal Z., Lisa T., Emma M., Anna C., Aurora M., Elisabeth T., Angela L. – 2^G

Alessandro B., Luca S., Giuseppe S. – 2^ H

Lara T., Antonio G., Mattia G.,Dennis G., Edonit M. – 2^ G

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Febbraio 2018 19

Recensioni Videogiochi

Dark Souls Dark Souls è un videogioco di ruolo/azione fantasy sviluppato da FromSoftware.

Trama Nell'Era degli Antichi il mondo era dominato da draghi eterni. Poi, improvvisa-mente e dal nulla, si accese la fiamma primordiale. Quattro Lord, risvegliati dalla fiamma primordiale, trovarono in essa quattro grandi anime, che li resero divini: Nito; la Strega di Izalith e le sue figlie del Caos; Gwyn; ed il Nano furtivo generò l'umanità. Gli altri, invece, usarono i poteri acquisiti per porre fine al regno dei draghi. Così i draghi si estinsero e cominciò l'Era del Fuoco, un'era di pace e di prosperità, che purtroppo non durò a lungo: la Fiamma diventò sempre più debole e andava spegnendosi. La Strega di Izalith tentò di replicare la Fiamma, ma fallì, allora Gwyn vincolò a sé la Fiamma, nel tentativo di alimentarla: essa riprese a bru-ciare intensamente, ma nonostante ciò, era ancora destinata a spegnersi. Mille anni dopo la fiamma sta per spegnersi e il mondo è avvolto nell'oscurità. Fra gli uomini sopravvissuti si distinguono i Non Morti. Il protagonista della storia è uno di questi. L’obiettivo di quest’ultimo, è quello di raggiungere la Fornace della Prima Fiamma dove affronterà Lord Gwyn e dopo averlo battuto si troverà davanti a due scelte: sacrificarsi nella Fiamma per far ritornare l'Era del Fuoco, oppure lasciare che si spenga una volta per tutte e dare così inizio all'Era dell'Oscurità.

Modalità di gioco Il giocatore deve combattere con varie armi potenziabili, magie e strategie per sopravvivere in una ambientazione dark-fantasy. Il mondo di gioco è liberamente esplorabile: le ambientazioni che lo compongono sono tutte collegate tra loro e per la maggior parte accessibili sin dall'inizio.

Le armi Il gioco dispone di una grande quantità di armi potenziabili. Sono in tutto 130, suddivisibili in 15 categorie: Pugnali, Spade, Spade possenti, Spadoni, Spade ricurve, Spadoni ricurvi, Katane, Spade perforanti, Asce, Martelli, Lance/Alabarde, Fruste, Pugni/Artigli, Archi/Balestre, Cataliz-zatori/Talismani/Fiamme. A queste si aggiungono gli scudi, divisi in Scudi e in Scudi pesanti.

Multigiocatore Dark Souls possiede funzioni multigiocatore molto innovative. È infatti possibile:

F lasciare o leggere messaggi scritti ad altri giocatori per avvertirli di imminenti pericoli o tesori, oppure per suggerire strategie da adoperare. È anche possibile votare positivamente o negativa-mente questi messaggi.

F toccare una «macchia di sangue» e visualizzare la morte di un altro giocatore, così da non incorrere nel suo stesso errore.

F ascoltare alcuni eventi che stanno attualmente compiendo altri giocatori, come ad esempio suo-nare una campana. Samuele F. – 3^ C

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#2 20

Film

Noi siamo tutto Adolescenti tra amore e malattia Tratto dal romanzo di Nicola Yoon, “Noi siamo tutto” è sicuramente la love story per eccel-lenza dell’autunno di quest’anno. Uscito nelle sale il 21 settembre 2017, ha come regista Stella Meghie; i protagonisti sono in-terpretati da Amanda Stenberg e Nick Robinson, rispettivamente nei ruoli di Maddy e Olly. La trama è molto appassionante e commovente, racconta la storia d’ amore tra un ragazzo che si è appena trasferito e la sua nuova vicina. La ragazza però, è affetta da una rara patologia, la SCID che la rende parzialmente allergica a tutto e per questo costretta a rimanere chiusa in casa, dove l'aria è filtrata e tutto è sterilizzato. Maddy può frequentare soltanto la madre e la sua infermiera personale che, prima di entrare in casa, devono seguire delle proce-dure per non “infettare” l'am-biente. La passione inizia quando una sera Maddy scopre che la sua camera si affaccia proprio di fronte alla finestra del ragazzo; da quel momento lui le lascia il suo numero di telefono e ini-zieranno a conoscersi. I guai arriveranno quando la madre scoprirà il sentimento nato tra i due e farà di tutto per ostacolarlo. In seguito la prota-gonista farà una scoperta che la porterà ad odiare la madre e scappare di casa. Questo film affronta la tematica dell’adolescenza, della ribellione contro i genitori e soprattutto della ma-lattia, ma in modo leggero e ironico. L’intenzione del regista è far commuovere il pubblico e far rivivere l’emozione del primo amore. Ho trovato questo film appassionante, mi è piaciuta molto la trama, ricca di colpi di scena. La musica era perfetta: lenta e triste nei momenti commoventi e allegra e veloce nei momenti felici. Considero questo lungometraggio non una di quelle storie romantiche e banali, ma diversa, sorprendente che cerca di approfondire quel sentimento travolgente che è l’amore. Giulia F. – 3^A

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Febbraio 2018 21

Libri

Divergent Veronica Roth È il primo volume di una trilogia distopica per ragazzi. L’autrice di questo mondo immaginario è Veronica Roth, una scrittrice statunitense famosa in particolar modo grazie alle sue opere DIVERGENT, INSURGENT e ALLEGIANT. La prima edizione originale risale al 2011, ma il romanzo è stato pubblicato in Italia successivamente nel 2012, sotto la casa editrice De Ago-stini. Questo romanzo di fantascienza tratta le vicende di una Chicago in un futuro imprecisato. Dopo una lunga e sanguinosa guerra, gli unici abitanti nel pianeta si sono riuniti a Chicago e per proteggersi dalle minacce esterne hanno costruito una recinzione intorno all’omonima

città. Per mantenere la pace raggiunta, la popolazione si è suddivisa in 5 fa-zioni, ognuna delle quali è stretta-mente legata e consacrata a una virtù: l’onestà per i Candidi, l’altruismo per gli Abneganti, il coraggio per gli Intre-pidi, la sapienza per gli Eruditi e l’ami-cizia per i Pacifici. Il momento cruciale nella vita di ogni cittadino è il Giorno della Scelta, che cade allo scoccare del 16° compleanno quando ogni giovane sceglie a quale fazione votare e quindi a quale appar-tenere nella propria vita. Ora, è il mo-mento di Beatrice, la cui scelta non solo sorprenderà tutti ma segnerà in modo indelebile il suo destino. Passando dalla fazione degli Abne-ganti a quella degli Intrepidi, la prota-gonista rinominando se stessa con il nome di Tris, sarà sottoposta ogni giorno a un duro allenamento accom-

pagnato da qualche frecciatina dei suoi compagni. Inoltre dovrà lottare per determinare chi sono realmente i suoi amici e se la storia d’amore con il suo istruttore, prima odiato, possa adattarsi allo stile di vita che ha pericolosamente scelto. Beatrice scoprirà le crepe e le spacca-ture d’odio di una società tutt’altro che perfetta. Una società che la vorrebbe morta e sepolta se scoprisse il suo prezioso segreto. Perché Beatrice non è una ragazza qualunque, lei è diversa. Lei è una DIVERGENTE. Questo romanzo è un susseguirsi e un alternarsi tra amore, colpi di scena, passione e guerra. Lo con-siglio a chi vuole immergersi in questo universo e diventare un Intrepido senza paure, o quasi. Vittoria S. – 3^A

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#2 22

L’angolo del burlone

Freddure d’inverno… Brrrrr!!! a cura di: Raffaele L. – 3^H

F SAPETE PERCHÉ LE TENDE PIANGONO? PERCHÈ SONO DA SOLE.

UNA GOCCIA DI SANGUE

MENTRE CADEVA DISSE:

“OGGI NON SONO IN VENA”.

“ORA VEDIAMO…” DISSE IL CIECO!!

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Febbraio 2018 23

PG-News #3

Anticipazioni! nel prossimo numero…

F Resoconto del gemellaggio in Olanda F Il Carnevale a Montebelluna F Curiosità in inglese, francese, tedesco F Nuovissime recensioni F La gita delle terze a Torino F Sondaggio sui generi di lettura più amati dagli studenti

E molto altro… solo su PG-News!!

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CARI RAGAZZI E RAGAZZE, SIETE INVITATI A SCRIVERE ARTICOLI DI GIORNALE, RACCONTI, FUMETTI, VIGNETTE, PER ARRICCHIRE IL NOSTRO GIORNALINO SCOLASTICO. ATTENDIAMO LE VOSTRE PROPOSTE DA CONSEGNARE ALLE REDAZIONI PRESSO LE CLASSI 3^A - 3^H