Personal Branding

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La comunicazione on-line gli strumenti I social media Facebook, Linkedin, Tweeter Brand Reputation on line

Transcript of Personal Branding

La comunicazione on-linegli strumenti

I social mediaFacebook, Linkedin, Tweeter

Brand Reputation on line

2MyAcademy – Stefano Marchi

L’evoluzione e le relazioni

3MyAcademy – Stefano Marchi

27 milioni di interlocutori (solo in italia)

L'audience online da PC nel giorno medio e' composta nel 56% dei casi da uomini (7,5 milioni) e nel 44% da donne (circa 6 milioni). Si conferma il profilo piuttosto maturo degli utenti collegati da PC nel giorno medio, con il 49% dei casi tra i 35 e i 54 anni (6,6 milioni). (Audiweb)

Costruire, trasmettere e promuovere la propria immagine attraverso internet e i social media

4MyAcademy – Stefano Marchi

Personal Branding

La differenza è sostanziale: virtuale allontana, digitale avvicina.

5MyAcademy – Stefano Marchi

Virtuale e Digitale

Gli utenti di internet, si informano.Se cerco il mio nome su Google, cosa succede?

1. Blocchiamo il nostro dominio NomeCognome.xx, può tornare utile2. Se partecipiamo a blog e forum, firmiamo con il nostro nome e

cognome3. Profiliamoci sui social con il nostro Nome e Cognome4. Titoliamo e tagghiamo le foto con precisione5. Monitoriamo le ricerca con le kword a noi vicine (il nostro nome, la

nostra azienda, ecc)

6MyAcademy – Stefano Marchi

1) Facciamoci trovare

Facebook ti aiuta a connetterti e rimanere in contatto con le persone della tua vita.

Inizia una conversazione, esplora i tuoi interessi e tieniti informato.

Condividi e scopri, ovunque su Google

Entra a far parte della più grande rete di professionisti del mondo!

7MyAcademy – Stefano Marchi

I Social NetworkCosa sono? Così si legge nelle rispettive homepage:

Cosa voglio dire di me?

1. Mostra, non dire: "Che cosa ho fatto” bensì "Chi sono"2. Adatta le parole chiave specificamente per il tuo pubblico3. Utilizza  un linguaggio fresco ed evita autocelebrazione4. Rispondi alla domanda di chi ti legge: "Come può essermi utile?"5. Chiudi la tua bio con qualcosa di simpatico o di personale6. Rivedi spesso la tua biografia

8MyAcademy – Stefano Marchi

2) Social Bio

Facciamoci sentire, spesso

1. Utilizziamo il nomecognome come handle2. Utilizziamo lo stesso avatar, possibilmente la nostra foto, per tutti i presidi social3. Scriviamo una biografia asciutta ma completa e informale4. Decidiamo se essere “Autori” o “Curatori”5. Seguiamo profili interessanti e influenti nel nostro settore professionale6. Cerchiamo con gli  hashtag  le potenziali discussioni a cui prendere parte e gli utenti più attivi7. Partecipare, facciamo domande e diamo consigli8. Facciamo ReTweet: danno valore a chi pubblica e a chi ci legge9. Rispondere sempre o comunque il più possibile10. Non parliamo solo di noi11. Diffondiamo notizie di nostro interesse12. Twittiamo con frequenza e costanza: manteniamo così altra la nostra presenza e l’attenzione dei

follower

9MyAcademy – Stefano Marchi

3) Condividiamo opinioni

“Il business è nella lista”

1. Utilizziamo il nostro nome e cognome come URL2. Curiamo il CV: compiliamo con cura tutti i luoghi di studio e di lavoro3. Concentriamoci sulla job description e sul riepilogo: internet è veloce, il primo impatto

è fondamentale4. Connettiamoci SOLO con la gente giusta: ricordiamo che siamo chi frequentiamo5. Usiamo gli endorsement e richiediamoli: la referenza è fondamentale6. Monitoriamo costantemente chi ci visita, è un inizio di contatto7. selezioniamo gruppi che appartengono al nostro business e ai hobbies: gli interessi

comuni aprono relazioni8. Aggiorniamo spesso il nostro status, condividendo notizie rilavanti per la nostra

cerchia

10MyAcademy – Stefano Marchi

4) Cura (ed espandi) le relazioni professionali

Siamo le persone che frequentiamo

1. Compiliamo nella maniera più completa possibile i campi informazione: è utilissimo per il SEO

2. Utilizziamo come Vanity Url il nostro nome cognome, sarà più facile essere trovati3. Usiamo la cover per raccontare la nostra vita4. Usiamo le liste, per separare i contatti intimi, dalle amicizie e i contatti professionali5. Selezioniamo gruppi e pagine rilevanti per noi, evitando di esagerare con i “like”:

creerebbe per noi un eccesso di informazioni, per chi ci legge un disorientamento6. Usiamo gli “eventi” per partecipare e diffondere appuntamenti e seminari7. Aggiorniamo spesso il nostro status, evitando la banalità8. Interagiamo con le persone importanti per la nostra professionalità: l’Edge Rank ci

premierà e appariremo più spesso nella loro bacheca

11MyAcademy – Stefano Marchi

5) Sii Social

Se non ci dotiamo di un blog vero e proprio, usiamo G+: un post su G+ resta, un Tweet è effimero

1. Compiliamo nella maniera più completa possibile il nostro profilo, la sezione story e tutte le informazioni che riteniamo rilevanti

2. Non dimentichiamo che G+ è direttamente connesso al nostro account Google: qualunque servizio di Google utilizziamo rende immediatamente disponibile l’account G+

3. Connettiamoci con le cerchie corrette, ricordando di profilare con cura le liste4. Scegliamo se essere “Creator” o “Collector”5. Postiamo solo contenuti aggiornati, di qualità e verificati: usiamo i link alla fonte per

referenziare

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6) Mostra e condividi il know how

Condividiamo la nostra expertise sulle piattaforme di document sharing (Slideshare, Issuu, Prezi…)

1. Ciò che scriviamo ci referenzia: pubblichiamo solo contenuti di valore, verificando le fonti e rispettando i copyright

2. Utilizziamo poco testo e molte immagini3. Interagiamo con altri curatori di contenuti4. Coinvolgiamo il nostro network, non solo come audience5. Identifichiamo la nostra area di competenza e approfondiamola fino a diventare degli

evangelist per il nostro network

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7) Share Know How

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8) Sii te stesso, condividi la tua vita privata

Pubblico e privato si mischiano. Spesso chi ci sceglie lo fa anche in funzione del nostro comportamento personale.

1. Condividiamo i momenti di vita privata, (attraverso, ad esempio, Instagram) ricordando che i social non perdonano.

2. Controlliamo le impostazioni di privacy dei social, verifichiamo i tag di terzi su nostre foto, video o post.

3. Raccontiamo i nostri hobby e le nostre passioni, rendono sicuramente più interessante la nostra professionalità.

4. Prepariamo una bozza di piano di comunicazione sui temi che vogliamo condividere con le liste professionali (associazionismo, sport, ecc) e cosa vogliamo tenere per i nostri contatti privati (famiglia, animali, ecc)

15MyAcademy – Stefano Marchi

9) Misura le tue attività

La numerosità di followers e amici è puro vezzo:

1. Misuriamo il trend di crescita di follower e unfollower2. Verifichiamo l’engagement rate, ovvero l’interazione che scatenano i nostri post3. Misuriamo la reach, la numerosità di chi effettivamente ci segue4. Confrontiamo i risultati con chi, professionalmente, è paragonabile a noi

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In sintesi:

Ricapitolando la roadmap:

1) Facciamoci trovare2) Scriviamo una social Bio di impatto3) Condividiamo opinioni (Twittiamo!)4) Curiamo e ampliamo le relazioni professionali su Linkedin5) Siamo social, sul Social Network per eccellenza6) Pubblichiamo e condividiamo il nostro know how (G+)7) Condividiamo i nostri documenti8) Mescoliamo sapientemente vita privata e professionale9) Misuriamo le attività

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Grazie!www.stefanomarchi.info