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*Personaggi delle Fiabe e Archetipi junghiani* Secondo Jung le fiabe sono "/l'espressione pi pura dei processipsichici dellinconscio collettivo e rappresentano gli archetipi informa semplice e concisa/".L'analisi delle fiabe secondo i principi della psicologia analiticajunghiana stata portata avanti da Marie-Louise von Franz che hadedicato a questo soggetto ben cinque saggi, tutti tradotti in italiano(vedi bibliografia ). L'opera pi approfonditasull'argomento, per, il voluminoso lavoro di Hedwig von Beit:/Symbolik des Mrchens/, purtroppo disponibile solo in tedesco.In questo articolo vogliamo brevemente analizzare un aspetto dellapsicologia analitica di Jung che si rivela particolarmente fecondo perlo studio del simbolismo delle fiabe; si tratta della teoria delle*quattro funzioni psicologiche*: /Pensiero, Sentimento, Sensazione,Intuizione/. Queste quattro funzioni permettono di descrivere variefigure archetipiche che rappresentano i diversi aspetti della psicologiamaschile e femminile. I personaggi della fiaba (come quelli del sogno)sono sempre un'espressione di queste figure archetipiche e quindi sonomolto spesso riconducibili ad un aspetto particolare di una datafunzione psicologica. Vediamo in sintesi come Jung definisca le quattrofunzioni e le loro relazioni.*Pensiero, Sentimento, Sensazione, Intuizione*formano due coppiecontrapposte in cui le due funzioni di ciascuna coppia si escludono avicenda:1) *Pensiero* e *Sentimento* sono dette *funzioni* *razionali* perchlavorano entrambe per mezzo di /valutazioni/: il /Pensiero/ valuta,mediante nessi concettuali e deduzioni logiche, secondo il criteriovero/falso; il /Sentimento/ valuta, mediante le emozioni, secondo ilcriterio piacevole/spiacevole o accettato/rifiutato.2) *Sensazione* e *Intuizione*//sono dette *funzioni irrazionali* perchnon lavorano con giudizi ma con mere percezioni, senza valutare ci che percepito: la /Sensazione/ percepisce la cose come sono nella realt,cogliendo i singoli particolari, i fatti empirici (capacit di analisi);l/Intuizione/ percepisce attraverso una percezione interioreinconscia delle possibilit insite nelle cose, andando al di l delsingolo particolare empirico per cogliere il senso globale del fatto(capacit di sintesi).Sebbene lindividuo abbia in s tutte e quattro le funzioni, prevalentemente solo una di queste quella con cui egli si orienta e siadatta nella realt. Questa funzione detta funzione differenziata o/superiore/ e determina il tipo psicologico a cui appartienelindividuo. Dato che ciascuna di queste funzioni pu combinarsi con unatteggiamento prevalentemente /estroverso/ (cio orientato verso ilmondo esterno, verso i fatti e le persone) o /introverso/ (cioorientato verso il mondo interiore, verso i propri pensieri edemozioni), possiamo avere in tutto *otto tipi psicologici* di base: untipo intellettuale (funzione pensiero) estroverso o un tipointellettuale introverso, un sentimentale estroverso o introverso, ecos via.Nella psicologia di Jung vale la legge fondamentale degli opposti:conscio e inconscio rappresentano una polarit dialettica e quindi, sela coscienza sviluppa un certo atteggiamento o una certa funzione,linconscio assumer latteggiamento o la funzione opposta. Cos, allafunzione superiore, che determina il nostro atteggiamento conscio,corrisponde una funzione inferiore opposta; un intellettuale introverso,ad esempio, sar, inconsciamente, un sentimentale estroverso.Oltre che della sua funzione superiore, luomo si serve in parte anchedi una seconda funzione /ausiliaria/, solo relativamente differenziata,che appartiene allaltra coppia dialettica (cio a quella coppia in cuinon rientrano la funzione superiore ed inferiore). La funzione opposta aquella ausiliaria sar quindi prevalentemente inconscia e andr adaffiancarsi alla funzione inferiore.Il seguente schema circolare illustra le polarit dialettiche che siinstaurano tra le quattro funzioni. Ad ogni funzione stato attribuitoun elemento della filosofia classica (Terra, Acqua, Aria, Fuoco) ed uncorrispondente colore. I settori grigio scuro rappresentano lecombinazioni tra la funzione principale e quella ausiliaria. Le figure archetipiche che esprimono l'Io maschile e l'Io femminile siripartiscono secondo queste quattro funzioni, dando luogo ad ottopersonaggi maschili e ad otto femminili; otto e non quattro, in quantociascuna funzione pu assumere una valenza positiva o negativa. Intutto, risultano *16 personaggi archetipici* ai quali possiamoaggiungere due archetipi/sintetici/: 1) il *Vecchio Sapiente* cheesprime la totalit del principio maschile e spirituale; 2) la*MadreTerra *o "Magna Mater" che esprime la totalit del principio femminile emateriale.A queste figure archetipiche sono riconducibili i vari personaggi cheincontriamo nelle fiabe e nei sogni. Una loro descrizioneparticolarmente efficace la troviamo nel libro di Tom Chetwynd: /Adictionary for Dreamers/ (traduzione italiana: Chetwynd T.,/L'interpretazione dei sogni secondo la psicanalisi/, ed. Longanesi,Milano 1977). Riportiamo qui di seguito lo schema elaborato da Chetwyndcon la sua descrizione dei 18 personaggi: si tratta di una descrizioneriferita in particolare al simbolismo onirico ma altrettanto valida seapplicata all'interpretazione simbolica dei personaggi delle fiabe. *L'IO DI UN UOMO***E' la personificazione del principio del Logos, ragione e spiritocosciente. Presso le trib primitive questo spirito molto menosviluppato che nell'uomo "civilizzato", ed fin troppo incline a essereriassorbito nell'inconscio. Ma tuttavia l'uomo "civilizzato" ha latendenza a perdersi nell'iperdistinzione, nell'ipercritica, a smarrirsinel deserto dell'intellettualismo. Questo processo, che ha gi intaccatol'evoluzione di molte generazioni, si riflette di nuovo in ogniindividuo dopo il distacco dal grembo materno (cio la totale unita conla natura) fino a un'eventuale rottura con la madre. Non si tratta didisprezzare il grande valore della ragione e dell'intelligenza, ma direintegrare il mondo dell'inconscio quando ci si renda necessario. Nonlasciare mai la propria madre diverso che lasciarla e poi sposarsi:allo stesso modo, necessario discriminare nella sfera interiore tuttoci che veramente maschile prima che il principio cosciente trovi lapossibilit di riallacciarsi all'inconscio, per non esserne sommerso inmodo regressivo. I pericoli di questa situazione sono spesso descrittinei sogni.*Il Vecchio Sapiente (Il Vecchio Saggio) *E' il tipico archetipo dell'integrit dell'Io di un uomo, in tutti isuoi aspetti, il suo potenziale che gli fa cenno dal futuro; ma,soprattutto, le forze vitali che vengono ad un compromesso con lospirito cosciente. Quando l'ammirazione per i "superiori"(e specialmenteper il padre) comincia a vacillare (le loro opinioni non sembrano pitanto giuste), il Vecchio Sapiente appare nei sogni come un indiziodella saggezza e della superiorit che l'individuo vorrebbe acquisireper s. Nessun archetipo pu apparire alla sola invocazione delsognatore, ma il Vecchio Sapiente compare spesso quando l'individuo, ol'eroe del sogno, si trova in una situazione disperata dalla quale solol'intervento dello spirito pu liberarlo, spesso galvanizzando leriserve di energia dell'inconscio per raggiungere il suo scopo. IlVecchio Sapiente molte volte fonte d'ispirazione, di entusiasmo, diperspicacia, di intuito, di comprensione. Se d un consiglio, val lapena di seguirlo.Vi sono quattro principali aspetti dell'Io di un uomo, ciascunocorrispondente a una delle funzioni della mente: /il Padre, /sensazione; /l'eterno Giovane, /emozione, sentimento; /l'Eroe, /pensiero, intelletto; /l'Imbroglione /(o Mago Bianco), intuizione./*1. Il Padre/Orco*. /Questa figura e la personificazione dell'autorit,della legge, dell'ordine, delle convenzioni sociali, dei comportamentiesemplari, ecc. e inoltre della protezione maschile. Il vero padrecontribuisce notevolmente a formare questa immagine nell' individuo./L'Orco. /Il padre oppressivo, che minaccia di modellare la personalitin un modo conformistico. Tutti i problemi che l'individuo ha neiconfronti della disciplina (un atteggiamento di ribellione oppure unatteggiamento di sottomissione) risalgono di solito al suo rapporto conil vero padre. Ma se egli riesce a riconoscere in s il Padredell'archetipo (che comprende anche il potenziale padre, cio il padreche egli sar un giorno), se riesce a vedere il problema proprio come sipresenta in lui, i punti in cui gli pi facile controllarlo, alloradeve essere capace di trasformare questo aspetto negativo e distruttivodell'archetipo in un elemento positivo (naturalmente sempre tenendopresente che questo aspetto uno dei quattro che compongono la suapersonalit e che deve lasciare spazio anche agli altri)./*2. Il Giovane/Vagabondo o Cacciatore*. / l'equivalente maschile dellaPrincipessa; per questa sua giovinezza, ha in s il seme dellapotenziale trasformazione nell'Eroe e, successivamente, nel VecchioSapiente, incarnando cosi tutti gli aspetti dell'Io; poich egli ancheil Cercatore./Il Vagabondo. /L'errante, chi va alla deriva (chi stato visto, in unsogno, aggrappato a un pezzo di legno trasportato dalla corrente): privodi ogni altra influenza, questo aspetto delle forze vitali interiorievita ogni impegno, rifiuta di diventare adulto e finisce col restaresempre infantile, anche nella vecchiaia, piuttosto che accettare la suacondizione di uomo. /Il Cacciatore. /Una passione piena di curiosit perl'avventura, che contrasta con la pazienza, il sacrificio, la dedizione./*3. L'Eroe/Cattivo*. /L'audacia e lo spirito d'iniziativadell'individuo, la sua volont e il suo potere di comando. Questaattitudine maschile aggressiva stata talmente esaltata in tutti icampi che di solito non difficile osservare la direzione e lo sboccoche essa prende in quanto particolare forza vitale, anche se la tendenzaesteriore antieroica. Il Messia, il Salvatore la manifestazione pielevata di questo aspetto dell'Io. Pu inoltre essere rappresentato dalGuaritore, che appare nei santuari o nelle grotte./Il Cattivo. /Poich rappresenta le radici dell'inconscio, o ilcomplemento del pensiero cosciente e dell'ego, questo archetipo ha unapropensione all'egoismo che pu portare alla megalomania, soprattuttoquando le emozioni siano state trascurate. Se l'individuo si identificacon questa particolare forza interiore dell'Io (o se, al contrario, latrascura al punto che essa finisce con l'esplodere e con il prenderepossesso della sua personalit), il disprezzo nei confronti della sferafemminile del suo inconscio e la mancanza di rispetto verso gli altrideformeranno inevitabilmente le sue azioni, anche se le sue intenzioniiniziali erano grandi e nobili. E' in queste circostanze che l'ideadella resurrezione e della vita futura viene usata come un'arma pertorturare e massacrare la gente; persino l'amore stato manipolato ebrandito in vari modi: anche una coperta ha molti usi, pu fra l'altroservire per soffocare qualcuno. Questo aspetto dell'uomo, decisamenteaggressivo e dominatore, pu rendere quasi tutto una nuova arma./*4. L'Imbroglione (o Mago Bianco)/Mago Nero*. /Questa figura inafferrabile quanto la stessa intuizione: i lati oscuri e quelliluminosi sembrano molto meno differenziati che negli altri archetipi.Pu essere utile in un primo tempo e poi diventare pericoloso, oviceversa. Tuttavia alla fine della ricerca, quando le difficolt sonostate affrontate e gli ostacoli superati, quando le prove e i compitiimposti da questa figura sono terminati, quando trascorso il periodoin cui si cerca di uscire dalle sue grinfie oppure vi si rimanevolontariamente, allora tutti gli sforzi hanno una ricompensa, qualunquecosa sia successa nel frattempo. *L'IO DI UNA DONNA*Ogni donna rappresenta il mondo dell'energia femminile incarnata. E'l'espressione dell'inafferrabilit del sentimento e dell'istinto. E'l'archetipo della natura e della vita, il "terrestre", l'erotico. Visono quattro aspetti principali del potenziale femminile, che siricollegano alle quattro funzioni della mente: /la Madre, / sensazione;/la Principessa, /emozione, sentimento; /l'Amazzone, /pensiero,intelletto; /la Sacerdotessa, /intuizione. Come la sfera femminilecompensa, in generale, la cosciente volont di comando, del mondomaschile, cosi il particolare tipo di femminilit della donna completerl'uomo: un uomo emotivo, effeminato, che abbia come complemento unadonna tipo amazzone tutt'altro che raro.*La "Magna Mater" (La Grande Madre). La Madre Terra *Questo archetipo l'equivalente del Vecchio Sapiente e presenta latotalit nella donna o la sua potenziale integrit Non bisognaconfonderla con quella parte del potenziale femminile che lamaternit, la Madre (vedi pi avanti). Il fatto di portare in seno ipropri figli pu certo contribuire a sviluppare il lato materno delcarattere, ma in realt non poi cosi importante: questo aspetto dellapersonalit infatti interiore e spirituale, e pu essere coltivato invari altri modi. Il carattere pu raggiungere la totalit, assimilareogni aspetto della femminilit in quasi tutte le situazioni, ma puanche fallire questa meta nelle circostanze pi favorevoli./*1. La Madre/Madre Terrificante*. /E' l'aspetto materno protettivodella donna, le sue qualit legate alla casa e alla famiglia: lacreatrice del focolare, colei che d il cibo, che il rifugio, l'amore,la tenerezza. Poich si tratta dell'aspetto della femminilit richiestoe preteso da questa nostra societ, finora gli stata data troppaimportanza, a spese di una compiutezza individuale e personale delladonna, senza la quale ella non pu tuttavia essere una buona madre. E'certamente necessario per la donna scoprire e sviluppare la parte pi"importante" del suo potenziale, ma ugualmente necessario per lei nontrascurare gli aspetti secondari del suo vero lo. In definitiva, ellapotr diventare un essere completo concentrandosi sull'aspetto inferiore(quello meno considerato) della sua personalit. Ci sar sempre un forteconflitto fra ci che vuole da lei la societ (l'appartenenza alformicaio comunitario o l'accettazione di una "camicia di forza") e ilperfezionamento del suo potenziale interiore, cosa questa che richiedeuna grande attenzione per gli altri tre aspetti del suo vero lo./La Madre Terrificante. /E' l'aspetto possessivo, divorante edistruttivo della maternit. Pu sorgere in una madre comprensiva,iperprotettiva, che per ad un tratto minaccia la crescita, lo sviluppo,l'indipendenza dell'individuo. La madre che tiene i figli legati a scon un amore e una dedizione al di fuori del normale pu apparire inqueste sembianze; oppure ella stessa si pu vedere in sogno sotto questafigura, che grugnisce come una scrofa e che ulula come una lupa, ecc. Ilsogno pu anche rappresentare l'aspetto terrificante della vera madredurante l'infanzia: //una protezione contro l'incesto e rivela sia ildesiderio sia la paura ad esso connesso. L'archetipo della MadreTerrificante simboleggia anche la dea irata che ha dato origine a tuttele infamie del mondo, a tutto ci che cattivo e malvagio. La madre che solamente "la mamma" e trascura tutte le altre sue qualit, //poiquella che ha pi probabilit di apparire in sogno sotto questo aspettoterrificante.*/2/*/*. La Principessa/Seduttrice.* /Questo aspetto, in una donna, labase stessa dell'amore e dei rapporti personali. E' la "ragazza", ilflirt, la qualit eternamente giovane della spontaneit e del caloreumano che pu continuare a fiorire fra altri aspetti pi maturi. Non solamente la capacita di attrarre, ma anche quella di essere attratta.Poich si tratta di un impulso che segue una scelta cosciente, non deveessere necessariamente impetuoso, anche se conserva la sua naturaessenziale: un modo del tutto particolare e personale di avvicinarsiagli altri./La Seduttrice. /Preferisce comparire nei sogni in costumi storici,soprattutto greci o romani: //la fatale sirena, la distruttrice dimatrimoni, il succube e l'immagine della fantasia erotica, cosa cheimpedisce ogni autentico rapporto: triste effetto dei sogni di grandezzasul chiuso mondo del narcisismo./*3. L'Amazzone/Cacciatrice.* /E' la personificazione delle qualitintellettuali in una donna. Se l'aspetto pi importante del suocarattere, si tratta certamente di una donna che far carriera, di unadonna d'affari: una compagna degli uomini e una loro rivale. Ma troppospesso la qualit inferiore: quella che, da sempre trascurata, ad uncerto punto della vita esiger una precisa attenzione su di s./La Cacciatrice. /Compendia in s il tipo descritto qui sopra, che"caccia", aizza gli uomini con accanimento sia perch, frustrata nelleproprie ambizioni, le ha proiettate su un particolare uomo o sugliuomini in generale, sia perch non // riuscita a sviluppare altriimportanti aspetti della sua femminilit; oppure per entrambi i motivi./*4. La Sacerdotessa/Strega.* /L'intuizione, questo aspetto femminilecos poco valorizzato dalla moderna societ, ha pochissimi sbocchi.Ormai come funzione principale deve essere pressoch scomparsa, ma ledonne che fanno di tutto per coltivarla sono ancora pi eccezionali perla loro rarit. Il mondo interiore fa parte della realt e dellacreazione quanto il mondo tangibile, il quale pu essere percepitosoggettivamente solo attraverso i sensi. Disprezzare l'intuizione e ilmondo interiore che esperimentato direttamente dalla mente (la qualefunziona in un modo ben pi raffinato che l'occhio o l'orecchio)significa perdere il contatto con l'altro aspetto pi evidente eimmediato della realt e non controbilanciare una visione egocentrica eunilaterale, che tanto facilmente non distingue il mondo visto dall'egodal mondo reale./La Strega o la Maga. / La donna con un'intuizione primitiva e nonsviluppata viene automaticamente eliminata dalla sfera spiritualecompleta; quando ella cerca di usare questa facolt non pu farviaffidamento: rischia di trovarsi intrappolata in un mondo di visionisoggettive, senza alcuna relazione con la realt. La Strega, come figuradei sogni, pu riferirsi a uno degli aspetti negativi della femminilit,in particolare alla Madre Terrificante. Per indicare invece questoarchetipo il sogno sottolineer il suo magico potere d'intuizione: essapotr infatti comportarsi come una versione femminiledell'Imbroglione/Mago Nero. ------------------------------------------------------------------------ Non sar difficile ritrovare, nelle descrizioni di Chetwynd, moltipersonaggi tipici delle fiabe pi note: il Re e la Regina, come Padre eMadre, l'Orco e la Matrigna, che rappresentano i loro aspetti negativi,il Principe (o Giovane) e la Principessa, la Fata (o Sacerdotessa) e laStrega, il Mago (Bianco) e lo Stregone (Mago Nero), l'Eroe e il Cattivo,il Vagabondo, spesso rappresentato nella fiaba come il fratello minoredisprezzato da tutti, l'Eroina (o Amazzone) e il suo aspetto negativo(la Cacciatrice o Assassina), e cos via.Lo studio di numerose fiabe pi o meno note ci ha tuttavia convinto chelo schema junghiano delle quattro funzioni, articolate nelle 16 modalitdescritte, costituisca uno strumento di portata molto pi ampia diquella finora descritta. Utilizzato in modo opportuno, esso si rivelainfatti applicabile non solo ai personaggi ma ad ogni altro elementosignificativo che compare nella fiaba: animali, luoghi, tempi, oggetti,ecc.Basandoci su questa idea, dopo una lunga analisi e catalogazione deisimboli presenti nelle fiabe pi diffuse, abbiamo elaborato un sistemacomposto da *94 immagini simboliche o archetipiche* alle quali sonoriconducibili tutti gli elementi della fiaba. Da tali immagini,illustrate da Nicola Vanore, stato ricavato il nostro mazzo delle*CARTE DELLE FIABE *, disponibileesclusivamente su questo sito.Si tratta di uno strumento utile nonsoltanto per interpretare le fiabe tradizionali secondo l'otticajunghiana ma soprattutto per crearne di nuove, in base ad un semplicemetodo combinatorio.Il mazzo ha un valore contemporaneamente psicologico e divinatorio: lafiaba originale creata dal "consultante" pu infatti essere interpretatacome unespressione simbolica della sua situazione presente, deiproblemi che sta affrontando e delle possibili vie di soluzione.Il modo in cui abbiamo sviluppato la teoria junghiana delle quattrofunzioni giungendo al sistema dei *94 archetipi* dettagliatamentespiegato nel libretto di istruzioni allegato al mazzo, cos come latecnica di interpretazione della fiaba originale creata dal "consultante". ------------------------------------------------------------------------*BIBLIOGRAFIA*Biagi C. - Pompas M., /I sogni dell'anima/, Sperling & Kupfer Editori,Milano 2001.Carotenuto A. (a cura di), /Trattato di psicologia analitica/, 2 voll.,UTET, Torino 1992.Chetwynd T., /L'interpretazione dei sogni secondo la psicanalisi/, ed.Longanesi, Milano 1977Dieckmann H., /Fiabe e simboli/, edizioni Ma.Gi, Roma 2003Franz M. L. von., /Le fiabe interpretate, /Bollati Boringhieri Editore,Torino 1980.Franz M. L. von., /Il femminile nella fiaba, /Bollati BoringhieriEditore, Torino 1983.Franz M. L. von., /Le fiabe del lieto fine, /edizioni RED, Novara 1986.Franz M. L. von., /L'individuazione nella fiaba, /Bollati BoringhieriEditore, Torino 1987.Franz M. L. von., /L'ombra e il male nella fiaba, /Bollati BoringhieriEditore, Torino 1995.Jung C. G., /Tipi psicologici/, in /Opere vol. 6, /Bollati BoringhieriEditore, Torino 1997.Jung C. G., /Gli archetipi dell'inconscio collettivo/, in /Opere vol.9*, /Bollati Boringhieri Editore, Torino 1997.Pieri P. F., /Dizionario junghiano/, Bollati Boringhieri Editore, Torino1998.Santagostino P., /Guarire con una fiaba/, Feltrinelli Editore, Milano 2004.