Periodico di informazione paesana e dintorni a cura della ... · l’inaugurazione della...

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Anno XI - N. 62 - Ottobre 2017 - Copia Gratuita Periodico di informazione paesana e dintorni a cura della Pro-Loco Mugnano Pro Loco in... forma Sono passati poco più di tre mesi dall’ultima edizione della nostra “In…contriamoci a Mugnano” ed è giunto il momento, per il nuovo Consi- glio, di tirare un po’ le somme. Partiamo dal tempo, che, a parte una sera, è stato abbastanza clemente ed ha contribuito a portare nel nostro piccolo paese tante, tante persone fin dal- l’inaugurazione della manifestazione in piazza del Castello, inaugurazione che ha visto svelare il nuovo muro dipinto “la Carità di San Martino”, realiz- zato dall’artista Josè Carlos Araoz. Tanto stupore negli occhi dei partecipanti al “debutto” del nuovo muro e tanti complimenti sono arrivati all’artista da parte di tutte le autorità presenti, dei tecnici dell’arte e soprattutto dagli amici di Mugnano, che hanno potuto ammirare nuovamente San Martino collocato nel suo luogo naturale. E poi, serata dopo serata, si sono susseguiti tanti bellissimi eventi: le cene nel borgo che, con gli arrosticini e il cinghiale, hanno deliziato i nostri ospiti; l’enoteca che, tra un calice di vino e un bel concerto, ha fatto da compagna a tante chiacchiere estive; il giò box che ha fatto divertire e ballare i più giovani e non solo; il ballo, che ha visto danzare tante belle coppie e, per ultimo (ma non per importanza), la nostra cucina, che ha preparato pasti succulenti a cir- ca 10000 persone. Meritano una menzione particolare due eventi: il primo è la presentazione del libro sulla storia del Mugnano Calcio, tenutasi la prima domenica della festa; tanti amici hanno raccontato il loro vissuto all’interno del Gino Mosco- ni e altrettanti si sono emozionati ad ascoltare quelle parole. Il secondo evento è l’estemporanea di pittura, tenutasi anch’essa la prima domenica della festa. Tanti artisti hanno riempito il nostro borgo, hanno dise- gnato i nostri scorci e abbellito ogni angolo di capolavori. Un borgo meravi- glioso, curato in ogni dettaglio, che speriamo di vedere così per tante altre manifestazioni. (segue a pag. 2) In occasione della presentazione del libro sul calcio mugnanese per timidezza non ho preso la parola, seppur richiesta. Avrei voluto esporre alcune conside- razioni per evidenziare la “voglia” per il calcio che animava noi giovani (erano gli anni ‘50-‘60). Ricordo bene le mie peri- pezie per applicare sui sandali i tacchetti di cuoio che costruivo presso la bottega di Luigino Sacchetti e come mia madre mi comprò un paio di scarpini da calcio, ma due numeri superiori alla mia taglia Avrei voluto dire... (duravano di più!) con comprensibile mia difficoltà nel gioco. Le nostre peripezie per procurarci presso compiacenti contadini il legno per le traverse delle porte. Vedere i fratelli Lilli, studenti univer- sitari, rimboccarsi le maniche e falciare l’erba alta del campo in prossimità di un incontro estivo di calcio. Ricordo con grande affetto la figura di Chiatti Idelio che trattò sempre come un padre di famiglia, sebbene a quei tempi le divisioni politiche fossero molto senti- te con ripercussioni anche nell’ambito sportivo: pensate, si facevano incontri “rossi” contro “bianchi”! Infine la nostra squadra degli anni 70 riuscì ad ottenere ottimi risultati classifi- candosi subito a ridosso di squadre (Marsciano, Ellera, Juventina) che spen- devano dieci volte più di noi. La nostra arma vincente, sebbene gio- cassimo senza libero, era l’affiatamento della squadra costituita da tutti amici. Mario Galli La Pro Loco intende organizzare un Laboratorio creativo di oggettistica e cucito per le ragazze e i ragazzi dagli otto anni in su. I lavori del laboratorio saranno esposti in una bottega durante la prossima festa “In... contriamoci a Mugnano”

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Anno XI - N. 62 - Ottobre 2017 - Copia Gratuita

Periodico di informazione paesana e dintorni a cura della Pro-Loco Mugnano

Pro Loco in... formaSono passati poco più di tre mesi dall’ultima edizione della nostra

“In…contriamoci a Mugnano” ed è giunto il momento, per il nuovo Consi-glio, di tirare un po’ le somme.

Partiamo dal tempo, che, a parte una sera, è stato abbastanza clemente edha contribuito a portare nel nostro piccolo paese tante, tante persone fin dal-l’inaugurazione della manifestazione in piazza del Castello, inaugurazioneche ha visto svelare il nuovo muro dipinto “la Carità di San Martino”, realiz-zato dall’artista Josè Carlos Araoz. Tanto stupore negli occhi dei partecipantial “debutto” del nuovo muro e tanti complimenti sono arrivati all’artista daparte di tutte le autorità presenti, dei tecnici dell’arte e soprattutto dagli amicidi Mugnano, che hanno potuto ammirare nuovamente San Martino collocatonel suo luogo naturale.

E poi, serata dopo serata, si sono susseguiti tanti bellissimi eventi: le cenenel borgo che, con gli arrosticini e il cinghiale, hanno deliziato i nostri ospiti;l’enoteca che, tra un calice di vino e un bel concerto, ha fatto da compagna atante chiacchiere estive; il giò box che ha fatto divertire e ballare i più giovanie non solo; il ballo, che ha visto danzare tante belle coppie e, per ultimo (manon per importanza), la nostra cucina, che ha preparato pasti succulenti a cir-ca 10000 persone.

Meritano una menzione particolare due eventi: il primo è la presentazionedel libro sulla storia del Mugnano Calcio, tenutasi la prima domenica dellafesta; tanti amici hanno raccontato il loro vissuto all’interno del Gino Mosco-ni e altrettanti si sono emozionati ad ascoltare quelle parole.

Il secondo evento è l’estemporanea di pittura, tenutasi anch’essa la primadomenica della festa. Tanti artisti hanno riempito il nostro borgo, hanno dise-gnato i nostri scorci e abbellito ogni angolo di capolavori. Un borgo meravi-glioso, curato in ogni dettaglio, che speriamo di vedere così per tante altremanifestazioni.

(segue a pag. 2)

In occasione della presentazione dellibro sul calcio mugnanese per timidezzanon ho preso la parola, seppur richiesta.

Avrei voluto esporre alcune conside-razioni per evidenziare la “voglia” per ilcalcio che animava noi giovani (erano glianni ‘50-‘60). Ricordo bene le mie peri-pezie per applicare sui sandali i tacchettidi cuoio che costruivo presso la bottegadi Luigino Sacchetti e come mia madremi comprò un paio di scarpini da calcio,ma due numeri superiori alla mia taglia

Avrei voluto dire...(duravano di più!) con comprensibile miadifficoltà nel gioco.

Le nostre peripezie per procurarcipresso compiacenti contadini il legno perle traverse delle porte.

Vedere i fratelli Lilli, studenti univer-sitari, rimboccarsi le maniche e falciarel’erba alta del campo in prossimità di unincontro estivo di calcio.

Ricordo con grande affetto la figuradi Chiatti Idelio che trattò sempre comeun padre di famiglia, sebbene a quei tempi

le divisioni politiche fossero molto senti-te con ripercussioni anche nell’ambitosportivo: pensate, si facevano incontri“rossi” contro “bianchi”!

Infine la nostra squadra degli anni 70riuscì ad ottenere ottimi risultati classifi-candosi subito a ridosso di squadre(Marsciano, Ellera, Juventina) che spen-devano dieci volte più di noi.

La nostra arma vincente, sebbene gio-cassimo senza libero, era l’affiatamentodella squadra costituita da tutti amici.

Mario Galli

La Pro Locointende organizzare un

Laboratorio creativodi oggettistica

e cucitoper le ragazze

e i ragazzidagli otto anni in su.

I lavori del laboratoriosaranno esposti in una bottega

durante la prossima festa“In... contriamoci a Mugnano”

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Pro Loco in... forma(segue dalla prima pagina)

Pro Loco Mugnano

Ma la festa è anche tanto lavoro e fatica, discussioniprima di cominciare, durante e alla fine per rimettere aposto; discussioni date dalla stanchezza, tra persone chesono sempre le stesse a collaborare. Spunto, questo, chesta facendo riflettere il Consiglio sul futuro della festa.Chissà se il 2018 porterà qualche novità alla nostra“In…contriamoci a Mugnano”?

Festa a parte, dobbiamo comunicarvi due cose: la pri-ma riguarda il restauro del muro dipinto “Paesaggio sulTrasimeno” (che potete vedere in foto o, meglio ancora,recandovi direttamente nel borgo), avvenuta durante ilmese di settembre. È stato lo stesso artista Ilario Fratini,che aveva realizzato il muro nel 1995, a contattarci e achiederci di restaurarlo, appunto. Chissà che non sia daesempio e spunto per qualche altro suo collega?

La seconda comunicazione è più che altro un invito apartecipare numerosi all’assemblea paesana della Pro Locoche si terrà entro il 15 novembre.

Ci teniamo infine, come Consiglio, a ringraziare tutti igiovani che si sono adoperati in ogni settore della festanon solo la sera, ma durante tutto il giorno, tutti i collabo-ratori che come ogni anno danno il loro contributo e tuttele persone più anziane che fin dalla nascita della manife-stazione hanno dato e continuano a dare il loro apporto.

Arriva Santa Caterina, la voleno levà ‘sta testaccina???

AGENDAdel

MUGNANESE

Claudio Barbanera

OTTOBREC’en da fa’ quanto ‘n contadin grosso: éno da cogliel’ua, gì a cerca’ du’ funghe. S’ potrìa gi anche a arcogliele castagne.A proposito, arpensàno d’la castagnata tal borgo.Dovriino ariva’i baracconi: ce faréno ‘n salto per magna’‘l croccante.

NOVEMBRETutti a la fiera. Partìno sub’to doppo pranzo sinnòtocca lassa’ la machina a San Sisto.Se fa ‘l giro de tutte i cimiteri.Dua c’è, se coglie l’uliva (st’anno nun c’è tanto da co-glie).‘L 22 ariva Santa Cecilia, c’è la cena d’la banda a laSala Sommese.

DICEMBRECe sònno gli ove pe’ i cappelletti? E le mand’le per fài torcijoni?M’arcmando! Nun te scorda’ de nissuno pi rigale deNatale come anno scorso!Me mette pensiero a gì a tutte le cene.E ‘l Venticinque se va a bagià ‘l Bambino

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Saggi, feste, eventi, pellegrinaggiCon i saggi di fine anno scolastico la

scuola ha dato inizio alle feste a cui ilpaese poteva partecipare.

Quando l’odore dei fiori di tiglio pro-fumava le vie ed il loro polline tingeva lestrade di una polvere gialla, tante perso-ne già si prodigavano a sistemare e pre-disporre i vari angoli del paese per la fe-sta “In... contriamoci a Mugnano”.

Il gradevole profumo di cucina haannunciato l’inizio della festa, mentre laBanda accoglieva le autorità che, oltre adare inizio alla festa, dovevano mostrareal pubblico un magnifico murales raffi-gurante San Martino che dona il mantel-lo al povero, disegnano su una paretedell’ex palazzo del Sodalizio di SanMartino.

Nella stessa piazza tavoli particolaripreparati con grande creatività dai gio-vani e, nel borgo antico, un’atmosfera dialtri tempi, dove si potevano ammiraretanti quadri, fuori e dentro a vecchie bot-teghe artigianali e cantine.

Una mostra fotografica di gruppi digiocatori sin dai primi albori del calciomugnanese con esposizione anche di

scarpette, oggetti e indumenti appartenen-ti ai giocatori. Una commovente seratamotivava la mostra fotografica con la pre-sentazione del libro: La magia del calcionel paese dei Muri dipinti”, per promuo-vere la memoria alle future generazioni.

Il libro contiene una verarielaborazione di fatti accaduti, racconti,aneddoti, intere telecronache che docu-mentano successi ed insuccessi con lacitazione di tanti nomi di giocatori, alcu-ni dei quali non ci sono più.

Cosa dire dell’angolo dedicato aibambini? E’ stata un’intuizione meravi-gliosa che ha visto tanti bambini entusia-sti esprimersi in disegni di vario genere.

La calda estate poi, ci ha regalato afine mese di luglio una serata speciale conil passaggio della marcia Francescana cheha portato 270 giovani provenienti davarie parti d’Italia e che il 2 agosto dove-vano arrivare a piedi da Santa Maria de-gli Angeli per la Festa del Perdono.

E’ una consuetudine che a Mugnanosi ripete ogni quattro anni e che gratificala nostra parrocchia, ci fa conoscere tan-ti giovani capaci di dedicare uno spazio

importante alla propria vita, di staccarsidalle comodità, compreso il telefonino,per intraprendere un cammino pieno disacrificio, specialmente con il forte cal-do.

Hanno riempito la nostra chiesa inmaniera insolita, la loro permanenza com-posta, educata e silenziosa è stata di esem-pio a tanti giovani ed adulti.

Un gruppo di paesani poi, in unitàpastorale, si è recato alla Festa del Per-dono e, dopo aver assistito alla solennecelebrazione, ha aspettato l’arrivo dellemarce provenienti da tante altre regioni.

E’ stata un’esplosione gioiosa di gio-ventù che, cantando allegramente, si di-rigeva alla Porziuncola concludendo, fraun caldo fortissimo, un cammino che la-scerà un’impronta indelebile alla loro vita.

Ha concluso le feste l’apertura con be-nedizione dei locali da utilizzare per ilcatechismo ed altre attività parrocchialicon la partecipazione dei bambini, ai qualiè stata impartita la benedizione per l’ini-zio dell’anno scolastico.

Angiolina Bifarini

Ha ditto Gigino...Modi di dire perugini.

Arcòje su brodo e aci’ne.Credere e prendere per vero tutto quello che si è sentito dire,senza avere la capacità di discernere.

Morto ‘n papa, se n’arfà n’antro.Modo di dire, per superare un momento in cui una personaabbandona o si ritira da una organizzazione.

‘Mpara l’arte e mett’la da parte.Vecchio adagio che invitava a imparare più cose possibili,perché nel tempo può tornare utile.

Tutti i nodi vengono al pettine.Non giova tenere nascosti fatti o problemi irrisolti, perchéprima o poi vengono alla luce.

A terra Bevagna che Spello è caduto.Tipica espressione rivolta a chi si trova in una situazionecritica e, in base all’esperienza, difficilmente risolvibile.

‘N so’ tanto p’ la quale.Modo di esternare uno stato di salute non proprio ottimale.

‘N vo duèlle. Non vado da nessuna parte, o da nessuna parte in particola-re. Classica risposta alla domanda: “ ‘N dua vè?”

Carcato a lòrca.Caricato sulle spalle; riferito per lo più ad un oggetto tra-sportato a mano o a un bambino fatto salire sulle spalle.

COSI’ PARLAVAMO...

Renato Vernata

Pastura: dimestichezza, confidenza tra persone che si sonoconosciute da poco.

Pidocchio: persona testarda, meticolosa, puntigliosa, o an-che avara.

Quaqq’lo: caccola, crosta che si forma nelle narici nasali.

Regolizio: liquirizia, pastiglie dal sapore particolare e forte.

Smiccia’: sbirciare, guardare in modo sbrigativo, dare unavalutazione sommaria.

Vasella: anfora di terracotta che veniva usata per servire il vino.

Malaréso: persona ridotta male di salute, sfinito, senza forze.

Uss’ro: persona particolarmente schiva, scortese, che non stabene in compagnia.

Sgattina: ragazza graziosa, di personale minuto e agile neimovimenti.

Ragagnino: persona attaccabrighe, che si accalora oltre mi-sura nella diatriba.

Rioca: insistere ossessivamente su un argomento.

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Un’altra perla si aggiunge alla giànutrita “collana” di pubblicazioni dedi-cate al nostro paese, scritti che, con leproprie peculiarità ed argomentazioni,tentano di riaccendere i riflettori sul pas-sato e sulle variegate attività sociali, cul-turali, sportive, ludiche e ricreative, lequali, nel tempo, hanno segnato ed esal-tato i caratteri e le caratteristiche diMugnano e la qualità della vita (che nonsempre si misura in pecunia) dei paesa-ni tutti.

Terminata la lettura dell’ultima pub-blicazione, quella sul calcio a Mugnano,ho sentito il dovere, da mugnanese, diringraziare tutti gli amici che hannocontribuito alla realizzazione di questointeressante progetto e le Associazioniche ne hanno sostenuto i costi. Già dal-la foto in copertina, nella quale apparein bella mostra la “chiesina di SanSebastiano” (dalla quale prendeva ilnome il nostro campo sportivo) si com-prende il taglio e lo scopo del lavororealizzato dagli autori: per non dimen-ticare.

Quanti a Mugnano ricordano la“chiesina”? E questo vale ancora di piùper gli argomenti puntualmente trattatinel libro. Peccando di presunzione nel-l’interpretare le intenzioni, penso chegli autori, mugnanesi D.O.C., abbianovoluto dare anche un altro messaggio,non solo quello di una bella lettura checi ricorda il passato, ma anche un’esor-

Mugnano e la magiadel calcio

tazione alle giovani generazioni affin-ché facciano tesoro delle esperienzefatte, delle molteplici attività volonta-rie che ritroviamo nelle pagine di que-sto libro, per rinnovare la passione el’entusiasmo nel fare ancora di più emeglio per il bene del nostro paese.

Come già detto la pubblicazione èfrutto di una certosina ricerca, ricco diargomenti e documenti, puntuale nel-la cronologia e spesso divertente pergli aneddoti citati.

Quindi tutto bene, ma terminata lalettura una domanda sorge spontanea:perché il lavoro interrompe la sua cro-naca nell’anno 2002? Forse questionitecniche? Carenza di materiali? Oppu-re già si pensa alla seconda edizione?Beh, io mi auguro di si, poiché dal2002 ad oggi e nell’immediato futuro,

c’è e ci sarà ancora tanto da scriveresul calcio nel paese dei muri dipinti.

P.S.: le copie del libro sono ancoradisponibili, per cui, buona lettura a tut-ti.

Franco Chiatti

La Pro-Loco informache siamo presenti negliitinerari storico artistici

del Portale della RegioneUmbria all’indirizzo

www.umbriatourism.it

In terra di ciechi,beato chi c’ha n’occhio.

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L’angolo della saluteLA SINUSITE

Finite le vacanze, le scuole si riem-piono dei nostri rampolli, festanti evocianti. Ma ne basta uno per classeche si presenti con del bel “moccio”giallo-verde dal naso per infettaretutta la compagnia. E per trasmette-re l’infezione alle relative famiglie, ge-nitori e nonni compresi.

La sinusite è l’infiammazione deiseni paranasali. I seni paranasali sonodelle piccole caverne scavate nelleossa della faccia, tutte comunicanticon la parte interna del naso. A se-conda della posizione si chiamanoseni frontali, mascellari, etmoidali esfenoidali. Normalmente sono rico-perti da mucosa rosea e delicata si-mile a quella delle gengive.

Le cavità sinusali sono normal-

mente piene di aria che entra dalnaso quando respiriamo. Ma quan-do il naso si infiamma, di solito perinfezioni virali e ci viene la riniteacuta, cioè il classico raffreddore,anche i seni che sono in aperta co-municazione col naso si infiamma-no.

Di solito tutto si risolve in unasettimana spontaneamente, se ab-biamo potenti anticorpi a disposizio-ne. Altrimenti la faccenda si compli-ca. Nella strada aperta dal virus siinfilano facilmente streptococchi,stafilococchi, e altri germi che pro-ducono una secrezione giallo-verdeche cola dal naso e riempie anche lecavità sinusali.

Ecco una bella sinusite acuta. Cifa male la testa, soprattutto nella

zona frontale e mascellare dove sonola maggior parte delle cavità sinusali.Si respira male per via di tutte le se-crezioni che ostruiscono le prime vierespiratorie. Ci si sente deboli per-ché l’organismo è sotto attacco deigermi.

Nell’era pre-antibiotica erano fre-quenti le complicazioni, anche gra-vi. Otiti, meningiti e ascessi cerebralierano la conseguenza del passaggiodell’infezione agli organi vicinissimialla cavità sinusali. Una tempestivaed adeguata terapia antibiotica risol-ve il caso.

Pochi mesi fa è morto un adole-scente curato con omeopatia e noncon antibiotici, per un caso del ge-nere.

Dr. Vittorio Frongillo

polature da cui po-trebbero penetrare igermi patogeni.

Per non parlare dei tantissimi microrganismi che vivononel suolo i quali, degradando le sostanze organiche (foglie,rami, radici, ecc.), rendono disponibili gli elementi nutritivi(azoto, carbonio, fosforo, zolfo) per le piante e contribuisco-no alla formazione dello strato di humus, indispensabile perla fertilità del terreno.

E’ impossibile immaginare un mondo senza microbi e ne-anche lo vorremmo: è vero che faremmo volentieri a meno ditante malattie, anche gravi, ma dovremmo privarci di tantis-sime altre cose; ad esempio, cibi e bevande che consumiamoquotidianamente, vaccini, antibiotici, cortisone, insulina, tantialtri prodotti terapeutici, carburanti, ecc.Quindi dal prossimo numero esamineremo nel dettaglio al-cuni ambiti dove i batteri esplicano la loro attività a nostrovantaggio e del tutto gratuitamente.

I nostri amici microbiPrima dell’estate ci siamo lasciati

con l’intento di conoscere meglioil fantastico mondo dei micro-

bi, anche per rendere giusti-zia a tutti quelli che noncausano malattie, che sonopoi la stragrande maggio-ranza.

Innanzitutto c’è da direche senza microbi su questa terra non ci sarebbe stata vita,almeno come la conosciamo noi: milioni di anni fa infattil’atmosfera era costituita da gas come idrogeno, azoto, zol-fo, metano, ammoniaca, etc., ma non conteneva ossigeno. Icianobatteri, riuscendo a vivere anche in queste condizioni,hanno prodotto nel corso dei millenni un’atmosfera ricca diossigeno che ha permesso lo sviluppo di tutte le altre formedi vita cosiddette “superiori”, ovvero piante e animali, in-cluso l’uomo.

Da alcune stime fatte sulla base di modelli matematici, esi-sterebbero almeno mille miliardi di batteri diversi, che rap-presentano un universo ancora sconosciuto; infatti al momen-to si conoscono “appena” 100.000 specie perché si possonocoltivare in laboratorio, ma è noto che la maggior parte deimicrorganismi non sopporta condizioni artificiali e vive soloin natura. In pratica, noi conosciamo solo un decimilionesimodei batteri che verosimilmente esistono sulla terra.

Pensiamo solo ai microrganismi con i quali condividia-mo il nostro corpo: l’intestino umano pullula di batteri, tracui molti di specie non ancora identificate. Essi ci aiutano adigerire gli alimenti e ad assorbire i nutrienti, sintetizzanovitamine fondamentali e proteine antinfiammatorie che lenostre cellule non sanno produrre e addestrano il sistemaimmunitario a combattere gli intrusi che possono infettarci.

I batteri che abitano sulla nostra pelle secernono una sor-ta di lubrificante naturale per prevenire la formazione di scre-

Chi desiderasse averealtre copie di

“Mugnano in...forma”può ritirarle pressol’Edicola di Mugnano

Stefania Scuota

Tutti coloro che gradiscano far pubblicare unproprio articolo, sono pregati di consegnare ilmateriale entro il 30 novembre alla redazione.

Vi chiediamo cortesemente di non superarela mezza pagina di testo (pari circa a 50 righe

di lunghezza o 2.500 battute) per darci lapossibilità di pubblicarli tutti. Grazie.

...A chi ha paura, nun basta l’armatura.

A goccia a goccia si fa il mare.

Ambasciatore nun porta pena....

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Il Consiglio della ASD Mugnano Calcio

Al di là delle difficoltà iniziali dicarattere burocratico, tecnico e

logistiche, riscontrate ed affrontate(in parte riportate nel n° 58 del

giornalino), si può giudicare positiva-mente il risultato consuntivo di questa stagione sportiva di as-sestamento e di presa consapevolezza.

Sul piano strettamente tecnico, il 6° posto in classifica con-seguito nel campionato di 1^ Categoria Girone B con 123 vit-torie, 9 pareggi, 9 sconfitte e 44 goal fatti, forse non rispondeappieno alle aspettative alimentate in avvio di stagione. Letravagliate vicissitudini in corso d’opera (dimissione allenato-re, allenamenti in campo sintetico con infortuni), con le solu-zioni trovate e l’impegno profuso da tutti nell’arco della stagio-ne, fanno sì che si possa accettare con serenità il verdetto delcampo.

Senz’altro la Società può essere soddisfatta appieno per

Stagione 2016/2017

Resoconto di una ripartenza

quanto, nell’arco della stagione è riuscita a promuovere, in ter-mini di aggregazione, sinergie con le Associazioni del paese,coinvolgimento della comunità, che hanno trovato risposta inpartecipazione e sostegno.

Il numero dei soci, degli sponsor, i sostenitori, i tifosi dome-nicali in casa ed in trasferta ne sono la riprova. Come gli eventi,al di là del campionato, Triangolare, Sport & Musica, Lotteria,torneo dei Rioni, partecipazione alla pubblicazione e presenta-zione del libro “MUGNANO la magia del calcio nel paese deimuri dipinti” in collaborazione con la Pro Loco nell’ambito dellafesta, sono la testimonianza operativa che ha permesso un bi-lancio soddisfacente.

Un grazie quindi a tutti sportivi e non, che ci hanno sostenu-to moralmente e materialmente, e speriamo lo facciano ancoraper il fine comune di vedere in alto i colori della A.S.D.MUGNANO Calcio.

Anche quest’anno siamo quasigiunti alla fine della stagione delleattività del Motoclub, attività piene edintense, svolte con professionalità,tanto impegno e duro lavoro, ma allostesso tempo con tanto gradevole epiacevole divertimento; il tutto riusci-to benissimo grazie all’impegno diogni singola persona sia in qualità disocio, sostenitore, simpatizzante, macomunque di certo amico.

Tutto ciò è servito alla nostra As-sociazione durante questa stagione(come anche nelle passate stagioni)ad ottenere un ottimo risultato nelsuo secondo obbiettivo: sto parlan-do del rapporto del Motoclub con laFederazione Motociclistica Italiana,distinguendosi con piazzamenti ditutto rispetto nelle varie classificheNazionali e Regionali ed inserendosicosì in una sana competizione insie-me a grossi Motoclub di grandi Cittàcon storie motociclistiche di tutto ri-spetto dove normalmente la fannoda padroni.

Quindi mi sento orgoglioso di direche il nostro piccolo Motoclub di Pro-vincia, lavorando con grande quali-tà, ha raggiunto un risultato enorme,soprattutto considerando che un in-sieme di appena un’ottantina di soci,di cui tra l’altro una grossa percen-tuale non ha nemmeno il motorino,ma con una eccezionale voglia di sta-re insieme, ingrediente che ci ha datoquell’immensa forza nell’organizza-re tutte le manifestazioni ed ottene-re dei risultati di tutto rispetto.

E’ chiaro che tutto ciò ti gratifica

Obbiettivi raggiunti? … penso di sì!degli sforzi fatti, ma mai quanto ilprimo obbiettivo del Motoclub, cioèquello di andare in sella alla tuamoto e raggiungere angoli d’Italia,talvolta sperduti, dove socializzarecon nuove comunità, avere scambiculturali, spesso enogastronomici;questo ti permette di fare nuoveamicizie che non vedi l’ora di ospi-tare quando organizzi il tuo evento,fiero di portare nel nostro piccolo egrazioso Paese coloro che hanno fat-to dei tuoi giorni di vacanza un espe-rienza di vita.

Come dicevo prima, il Motoclubè formato da molti amici che nonhanno neanche il motorino ed altret-tanti amici provenienti da fuori pa-

ese, ai quali mi sento di fare un elo-gio particolare; mi sento di dirgli gra-zie di cuore per il loro lavoro, perchéalcuni addirittura da tempo formanoil Consiglio Direttivo e, con costanzae serietà, portano avanti il loro im-pegno. Pertanto colgo l’occasione perringraziare e fare i miei migliori com-plimenti al Consiglio Direttivo per l’ot-timo operato svolto negli ultimi dueanni, augurandomi che il prossimoeletto sia valido quanto questo e so-prattutto abbia in sé l’intento di pro-seguire sempre l’attività dell’Associa-zione, migliorando sempre, come fi-nora, nell’arco dei 10 anni passati, èstato fatto.

Massimo Nutarelli

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Per sempre mia. Il successo continua!“Sentirai tutti gli occhi addosso a te, sen-

sazione più magica non c’è: questo è il tea-tro!”

Prendiamo in prestito le parole di un ca-polavoro di Renato Zero per raccontarvi checosa si prova quando si entra nel meravi-glioso mondo del Teatro, ma ciò che Rena-to non racconta è l’emozione che si provaquando si fa del teatro uno strumento pereducare, sensibilizzare e aiutare gli altri.

Sentirsi utili, attraverso la propria arte,la nostra passione più grande, regalare unasperanza, è un’emozione che certamente nonriusciremo a descrivervi fino in fondo.

E’ così che ci sentiamo in questo mo-mento, grazie al lavoro che stiamo portando

avanti con lo spettacolo “Per sempre mia”che, dopo il grande successo del debutto, hainiziato il suo tour invernale nei più impor-tanti teatri umbri.

Nuove occasioni per emozionare edemozionarci, nuove occasioni per raccoglierefondi da destinare alle associazioni che sioccupano di donne vittime di violenza.

In tutto questo meraviglioso scenario sicollocano due belle sorprese che ci sono ar-rivate di recente: Il brano che in “Per sem-pre mia” è stato recitato da una straordinariaAlice Chiorri, è risultato finalista a dueprestigiosi concorsi letterari: “Menzioned’onore” al premio nazionale “Storie in viag-gio” e tra i vincitori del “premio letterario

internazionale Montefiore”.Che dire … il nome del nostro paese e

del nostro gruppo teatrale si collocano anco-ra una volta tra gli articoli di giornale cheparlano del buono della vita.

Abbiamo comunque e sempre bisognodi ognuno di voi, di tutti coloro che ci hannoda sempre sostenuto e che, speriamo, conti-nueranno a farlo anche in futuro.

Sabato 25 novembre alle ore 21.00, inoccasione della giornata mondiale contro laviolenza sulle donne, saremo al teatroMengoni di Magione.

Vi aspettiamo.

Gruppo teatrale La Fratente

Avete mai notato che ogni occasione importantedella nostra vita è accompagnata da una sua colonnasonora?

Mamme che addormentano i loro bambini, scola-resche in gita qua è là per il mondo, primi ministriche aspettano l’inno nazionale per scendere dal loroaereo, e ancora, innamorati che convolano a nozze,ragazzini timidi diventano coraggiosi e fanno musicasu un palco, brusii mattutini tra studenti addormen-tati alla fermata dell’autobus che canticchiano… cosac’è in comune? Beh, la musica, il linguaggio univer-sale dell’umanità (che poi, questa cosa non è che ladiciamo noi, Longfellow, poeta d’oltreoceano, lo scri-veva già qualche secolo fa!).

Più strumenti propongono vari suoni che si intrec-ciano l’un l’altro, generando un linguaggio fatto dinote e pause che si scrive, per convenzione, dise-gnando pallini tra le righe del pentagramma. Riusci-te a pensare ad un alfabeto più internazionale di così?Ad una fonetica più inclusiva? Non c’è bisogno di co-noscere le parole di “Imagine” di John Lennon per sognare con lui il mondo perfetto, come non servonoparole alla musica Klezmer per raccontare l’allegratristezza della cultura ebraica. Bastano sette note opoco più, una punteggiatura tutta particolare fatta dipause e articolazioni, e tutti siamo uguali, capaci allostesso modo di intenderci ed esprimere le nostreemozioni, di farle circolare da Mugnano all’altra par-te del globo.

Ho cominciato a suonare uno strumento musicaleda piccolissima, volevo afferrare tutti quei suoni chemi circondavano e farli parlare di me. Ricordo quantoè stato bello riuscire a mettere insieme le prime note,a sentire che potevo avere una seconda voce, ancorapiù forte, grazie a cui superare la timidezza, raccon-tare storie e scoprirne altre. Grazie alla musica hoconosciuto tante persone, ho scoperto nuovi punti di

“Per comunicare non c’è bisognodi parole, basta la musica”

Associazione Filarmonica

vista e ho capito quanto è bello far parte di un grup-po, perché con un solo suono si può dire molto, maquando la banda si riunisce tutte le nostre voci simoltiplicano e riusciamo a creare un bellissimo in-treccio di suoni.

In un periodo di forti divisioni, di incomunicabilitàe di difficoltà nelle relazioni, non si può che lanciareforte un messaggio di coesione e fratellanza, la musi-ca è il modo migliore per farlo.

Ricettario Mugnanese

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REDAZIONE:Angiolina Bifarini, Stefania Scuota, Renato Vernata.

Vignetta: Vania Morganti.

Progetto Grafico: Serena Chiatti, Lamberto Mencaroni,Alberto Rosadini, Graziano Scorpioni.

PICCOLO E’ BELLO

Maria Giovanna Galli

TORCOLO DOLCE600 g di farina 300 grammi di zucchero2 cucchiai di vaniglia1/2 limone grattugiato4 uovalatte q. b.200 g in parti uguali tra burro e strutto2 cucchiai di olio di oliva1 + 1/2 cartina di lievito per dolci3 cucchiai di cognac2 cucchiai di grappa

Antonella Morganti

8 fettine di arista10 castagne70 g di pancetta tesa250 g di funghi champignonfarina q. b.olio evouno spicchio di aglioSale q. b.pepe q. b.

FETTINE DI ARISTA CON CASTAGNEE FUNGHI

Una folla di pensieri mi ha assalito quando, duran-te l’ultima festa “Incontriamoci a Mugnano” è statoinaugurato il bel “muro” dipinto sulla parete del pa-lazzo del Sodalizio di S. Martino.

Per i mugnanesi il Sodalizio di S. Martino ha signi-ficato una grande struttura con grandi magazzini,cantina e un dirigente, il fattore, che gestiva il lavorosu vasti terreni, situati intorno al paese. Quando tut-to è cambiato in agricoltura, la gestione dei terreni èstata trasferita in una vecchia casa colonica e il Pa-lazzo di Mugnano è rimasto disabitato per anni. Quan-do il tentativo di realizzare nella struttura di Mugnanouna casa per anziani non è andato in porto, la dire-zione centrale del Sodalizio di Perugia ha venduto tuttala proprietà all’ente Ater delle residenze popolari chene ha ricavato ben tredici appartamenti.

Dopo la vendita io mi sono data da fare per richie-dere alla sede centrale di S. Martino di Perugia labella scultura raffigurante S. Martino a cavallo chedona il mantello al povero, che da sempre era stataposta sulla facciata del palazzo e che era stata ritira-ta come una cosa preziosa da conservare. Mi fu dettoche a Mugnano avrebbero mandato una copia, cosache non è mai avvenuta.

Il comitato della Proloco, che si è occupato del murodipinto, ha cercato con vari tentativi di ripristinare lavecchia scultura, senza riuscirci. Finché è avvenuto ilfelice incontro con il pittore argentino José CarlosAraoz che ci è stato presentato da una cara amica,Rita Castigli, che lo conosceva bene per aver lavoratomolto in via della Viola a Perugia. L’artista argentinosi è reso disponibile a studiare il soggetto da dipinge-re e, dopo essersi ampiamente documentato, si èmesso all’opera, realizzando un dipinto dai colorismaglianti.

Quando i mugnanesi e i visitatori passeranno da-vanti al bel dipinto “La carità di S. Martino” pensinoche quel lavoro non è nato per caso, ma è il frutto diuna ricerca e un impegno a riproporre un pezzo distoria del nostro paese.

Puoi inviarci la tua posta presso:Pro-Loco Mugnano, Via dell’Albero, 1 06132 Mugnano (PG)

posta elettronica: [email protected] internet: www.mugnanoperugia.it

Mettere la farina in una ciotola, aggiungere il cognac ela grappa mettere al centro lo zucchero.Unire le uova sbattute, il latte, il lievito e il burro eostrutto (ammorbiditi). Lavorare fino ad ottenere unimpasto omogeneo.Ungere uno stampo antiaderente per ciambelloni,preriscaldare il forno a 180° infornare, per circa un’ora.Volendo arricchire il dolce, aggiungere nell’impastogocciole di cioccolato.

Renata Boldrini

In una padella mettere la pancetta tagliata, un po’ diolio e rosolare.Aggiungere le fettine di arista infarinate e cuocereper pochi minuti .Mettete anche i funghi e le castagne a pezzetti.Continuare la cottura sfumando con un po’ di vino. ...A ogni santo la su’ festa

Arìva la luna settembrina,moje mia stamme vicina

2 ottobre

Festa dei NonniIl loro amore

è un tesoro che tutticustodiamo gelosamente

nel cuore.

Auguri a tutti i Nonni