Perdersi a Roma

16
PERDERSI A R OMA viaggio fotografico insolito e sentimentale progetto per una mostra fotografica di Ezio Bocci

description

Viaggio fotografico insolito e sentimentale

Transcript of Perdersi a Roma

Page 1: Perdersi a Roma

PERDERSI A ROMAviaggio fotografico insolito e sentimentale

progetto per una mostra fotografica di Ezio Bocci

Page 2: Perdersi a Roma

Foce dell’Aniene

Mio fiume anche tu, Tevere fataleora che notte già turbata scorre.

GIUSEPPE UNGARETTI

Page 3: Perdersi a Roma

“Ho fotografato i paesaggi, i quartieri, gli alberi ed i ruderi di Roma, con

occhio nuovo, perdendomi dietro essi e ogni volta mi si rivela

la loro incantevole dolcezza e bellezza, ogni volta mi convinco

con più forza che va esaltata e raccontata a tutto il mondo.”

Ezio Bocci

progetto per una mostra fotografica

Gianicolo

Page 4: Perdersi a Roma

Lungotevere

A Roma ho visto che il Tevere non è bello, ma trascurato nelle banchine, da dove spuntano rive a cui non c’è chi mette mano. Nessuna usa le navi da carico brunite dalla ruggine,nemmmeno le barche. (...) Bella è però l’acqua del fiume, verde argilla o biondo - a seconda di come la luce lo irradia.

INGEBORG BACHMANN

Page 5: Perdersi a Roma

Colpisce l'essenzialità dell'immagine, con l'emersione

di volta in volta del soggetto, di un ambiente,

di un'atmosfera: c'è insomma in queste fotografie il segno

di una capacità evocativa. In esse l'assenza di un intento

meramente descrittivo favorisce l'immediatezza

partecipativa, mentre - ove operata - la rivalutazione

del particolare esprime il tentativo riuscito di una ricerca interiore.

Paesaggi, caseggiati, scorci di vie tornano a noi come

i luoghi di un sentire pregno di verità: risultato di una tensione affettiva

in cui si radica il nostro bisogno d'identità.

Riccardo Agrusti

Auditorium

Page 6: Perdersi a Roma

Garbatella

Allora mi convinsi che nascere romani era una concessione speciale di Nostro Signore Gesù Cristo.

ETTORE PETROLINI

Page 7: Perdersi a Roma

premessa

Il fascino della normalità: questa la chiave di lettura di PERDERSI A ROMA. In una contemporanei-

tà dominata da una eccessiva esposizione ai mass media e dalla spettacolarità, la mostra ci propo-

ne - attraverso un pregevole racconto visivo - la segreta identità dei luoghi cosi come la scoperta

di momenti suggestivi della quotidianità.

È un perdersi per ritrovarsi, un movimento errante racchiuso in una espressione all'apparenza vaga

e contraddittoria - il fascino della normalità - un movimento che abbraccia i quartieri e le periferie

romane, luoghi anonimi e per questo trascurati dalla iconografia tradizionale, ma di cui invece sco-

priamo la bellezza.

Sono proprio questi i luoghi, rappresentati senza retorica, che ci permettono un movimento di

libertà che ci rende partecipi di una esperienza che ci educa al gusto dell'immagine.

La cifra stilistica è quella di un morbido realismo, depurato da ogni intento provocatorio se non

quello di un'ammaliante armonia, di un senso di quieta e luminosa solitudine, che viene trasmes-

sa all'osservatore attraverso l'equilibrio compositivo.

La mostra vuole promuovere e favorire l’immagine della Capitale d’Italia all’estero ed offrire un materia-

le originale e innovativo che arricchisce ed esalta le finalità istitutive dell’ente organizzatore e degli

sponsor.

Aventino

Page 8: Perdersi a Roma

Quartiere Coppedè

Roma è il demone contro cui lotto. Se vinco la battaglia, cioè riesco a trasformarequesto grandioso essere universale in una visione penetrante e in una trattazione artistica, allora sarò anch’io un trionfatore.

GREGOROVIUS

Page 9: Perdersi a Roma

la mostra ”Perdersi a Roma”

Una lavoro fotografico, rigorosamente in bianco e nero, dove la Città Eterna è rappresentata e pre-

sentata attraverso luoghi per lo più insoliti, inusuali perciò “non luoghi”comuni, messi in luce al fine

di riscoprire con un occhio nuovo e diverso, ambienti naturali, artistici o appartenenti all’organizza-

zione della vita quotidiana: i prati dell'Auditorium, la Garbatella, il Portuense e Monteverde così

come la Caffarella, il Ponte Nomentano, Il Quartiere Coppedè, l’Aventino o la Foce dell'Aniene.

L’autore si è lasciato guidare, nella ricerca dei luoghi, da un senso di smarrimento, inizialmente,

come se l’occhio, divenuto quello di uno straniero, seguisse l’impulso delle gambe per una passeg-

giata non prevista, l’opposto di una visita guidata in cui si conosce già l’oggetto del conoscere.

La partenza è quindi uno stato d’animo, il desiderio di PERDERSI A ROMA, scoprendo e rinnovan-

do sensazioni ed emozioni che, diversamente, si danno per scontate quando il percorso di una

visita o di una passeggita è dettata dalla agenda turistica di un percorso in luoghi di fama nazio-

nale e internazionale.

È sorprendente, come si evince dalle immagini, quanto di più e di più nuovo si riesca a conosce-

re di una città, di un quartiere, di una strada anonima e di quanto l’anonimato riveli poi la sua

potenzialità e ricchezza a vantaggio di una identità più marcata e visisvamente meno scolorita.

Ci si perde insieme quindi, visitatore e visitato, in un percorso spontaneo animato solo dalla voglia

di ritrovarsi insieme, a Roma...

Esquilino

Page 10: Perdersi a Roma

Dives in Misericordiae - Tor Treteste

Se vuoi vivere mutati in colomba;se perire, o viandante, vieni a Roma,alma garage, alma garage immenso.

RAFAEL ALBERTI

Page 11: Perdersi a Roma

scheda tecnica della mostra

l titolo “PERDERSI A ROMA - viaggio fotografico insolito e sentimentale”

l numero 45 fotografie in bianco e nero

(il numero delle foto può essere aumentato su un lavoro totale di più di 600)

l formati: 40 fotografie cm. 70x100

4 panoramiche orizzontali variabili da cm. 140x50 a cm. 200x50

1 panoramica verticale cm. 50x150

l stampa bianco e nero digitale Lambda su carta Kodak

l montaggio su alluminio 10/10

l la mostra sarà arricchita da una serie di pannelli con versi poetici e brani di letterattura

di famosi scrittori che, in una commistione di linguaggi, hanno reso Roma immortale.

l video della durata di 10 min. con lettura dell’attrice Ilaria Tucci di alcuni brani su Roma

appartenenti alla letteratura mondiale.

l a disposizione ad integrazione la pubblicazione letteraria PERDERSI A ROMA

di Roberto Carvelli (Edizioni Interculturali), una non-guida che tra prosa poetica, interviste,

poesie ridisegna una nuova visione della città.

Pigneto

Page 12: Perdersi a Roma

Santa Croce in Gerusalemme

Roma è la città dove nessuno ha amici, mai l’ho sentito così brutalmentecome in quest’ultimo periodo... O si è legati da patti soprannaturali o sivive e si muore da soli, in questa città crudele.

CRISTINA CAMPO

Page 13: Perdersi a Roma

curriculum vitaeNato a Roma

1976 inizia l'attività fotografica.

1979 autodidatta inizia la professione di grafico pubblicitario come free-lance.

1980 apre lo studio di grafica pubblicitaria Op Studio.

1983 si diploma in fotografia pubblicitaria presso l'Istituto Europeo di Design di Roma.

1984-85 collabora con la Visualsonic Multivision dove cura la progettazione di audiovisivi

ed in particolare di sistemi in multivisione.

1985 ad oggi con lo studio di comunicazione visiva “Ezio Bocci Immagine & Comunicazione”,

cura immagine e pubblicità di prodotti e servizi per aziende ed istituzioni in Italia e all'estero,

nel contempo svolge ricerche in campo fotografico che trovano applicazione nell'attività

editoriale, espositiva e di designer.

Vive e lavora a Frascati.

Attività espositiva

1985 personale fotografica presso la Galleria “Barte” di Frascati.

1986 personale fotografica presso la Galleria “Dulcis In” di Roma.

1987 improvvisazione performance musicale-fotografica con il trio jazz Orselli-Apuzzo-Lalla.

1993 mostra collettiva, come designer, presso l'Istituto di Cultura Ungherese a Roma

1994 mostra collettiva, come designer, al Museo d'Arte Moderna di Pécs (Ungheria).

2003 mostra collettiva fotografica presso la “Living Gallery Primo Piano” di Lecce.

2004 personale fotografica Corpi nella Luce presso la “Living Gallery Primo Piano” di Lecce.

2006 mostra fotografica sulle Ville Tuscolane in occasione del Florida Wine Festival

presso il Mary Brogan Museum di Tallahasse (Florida), presentata tra gli altri al Governatore Jeb Bush.

2008 partecipa con alcune opere ispirate a neorealismo italiano, alla mostra itinerante Ciao Anna dedicata

ad Anna Magani, prodotta dalle Edizioni Interculturali.

2009 personale fotografica Perdersi a Roma presso il Teatro Eliseo di Roma - Foyer Romolo Valli.

2009 mostra collettiva T+T presso le “Scuderie Aldobrandini” di Frascati.

Parione

Page 14: Perdersi a Roma

Stazione Termini

Alla Stazione Termini ho visto che a Roma i commiati sono presipiù alla leggera che altrove. Perchè quelli che partono lasciano aquelli che restano lo scontrino della nostalgia.

INGEBORG BACHMANN

Page 15: Perdersi a Roma

Pubblicazioni

2004 Riccardo Agrusti, Di Vin Viaggio foto di Ezio Bocci, edito dalla Regione Lazio,

2005 Luigi Devoti, Gli scrittori che passarono di qua foto di Ezio Bocci,

edito dal Istituto Regionale Ville Tuscolane,

2005 Riccardo Agrusti, Di Vin Viaggio part. II foto di Ezio Bocci, edito dalla Regione Lazio,

2006 Realizzazione di un audiovisivo per la pubblicazione Andata&ritorno

edita dalla Provincia di Roma in occasione del 150° della linea ferroviaria Roma-Frascati.

Sue opere fotografiche sono presso collezionisti privati in Italia e all'estero.

Visitabile sul web agli indirizzi:

http://www.eziobocci.it/perdersi_a_roma.html

http://www.landscapes-online.it

http://www.ezioboccigallery.com

http://www.eziobocci.com

Mandrione

Page 16: Perdersi a Roma

Ezio BocciVia delle fratte, 51 - 00044 Frascati RMtel. 06 [email protected]/perdersi_a_roma

Ponte Nomentano