Percorso formativo Regione Campania «Verifiche di ... · All. VI -Disposizioni concernenti l'uso...

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Dipartimento Innovazioni Tecnologiche e Sicurezza degli Impianti Prodotti e Insediamenti Antropici Ing. Romano Ciancio INAIL UOT Certificazione Verifica e Ricerca di Genova 28/01/2016,H 14:00-18:00 Napoli Centro Direzionale La prima verifica periodica degli Apparecchi di Sollevamento di tipo Fisso Percorso formativo Regione Campania «Verifiche di attrezzature, macchine e impianti ex D.Lgs. 81/08 e s.m.i.»

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Dipartimento Innovazioni Tecnologiche e Sicurezza

degli Impianti Prodotti e Insediamenti Antropici

Ing. Romano Ciancio

INAIL UOT Certificazione

Verifica e Ricerca di Genova

28/01/2016,H 14:00-18:00 Napoli Centro Direzionale

La prima verifica periodica degli Apparecchi di

Sollevamento di tipo Fisso

Percorso formativo Regione Campania

«Verifiche di attrezzature, macchine e impianti ex

D.Lgs. 81/08 e s.m.i.»

Introduzione

Obiettivi del corso:

1) Definizione di attrezzatura di sollevamento di tipo fisso

2) Tipologie di attrezzature rientranti nella categoria di tipo fisso

3) Stato dell’arte , soluzioni tecniche e principali dispositivi di sicurezza

4) Normativa di riferimento e adempimenti di legge

5) Scheda tecnica : compilazione

5) Prove da effettuare in fase di verifica

6) Esito della verifica: i vari scenari tra verbale positivo, verbale negativo,

verbale di interruzione e verbale sospensivo…

7) Simulazione: la prima verifica periodica di una gru a ponte.

Definizioni

Attrezzatura Intervento/

periodicità

Apparecchi di sollevamento materiali con portata superiore a 200 Kg. non azionati a mano, di

tipo fisso, con modalità di utilizzo riscontrabili in settori di impiego quali costruzioni, siderurgico,

portuale, estrattivo e con anno di fabbricazione antecedente 10 anni

Verifica

annuale

Apparecchi di sollevamento materiali con portata superiore a 200 Kg , non azionati a

mano, di tipo fisso, con modalità di utilizzo riscontrabili in settori di impiego quali

costruzioni, siderurgico, portuale, estrattivo e con anno di fabbricazione non

antecedente 10 anni

Verifica

biennale

Apparecchi di sollevamento materiali con portata superiore a 200 Kg. non azionati a

mano, di tipo fisso, con modalità di utilizzo regolare e anno di fabbricazione

antecedente 10 anni

Verifica

biennale

Apparecchi di sollevamento materiali con portata superiore a 200 Kg. non azionati a

mano, di tipo fisso, con modalità di utilizzo regolare e anno di fabbricazione non

antecedente 10 anni

Verifica

triennale

•Attrezzatura di lavoro (Dlgs 81/08 Articolo 69.1) : Agli effetti delle disposizioni di cui al presente Titolo si intende per:

a) attrezzatura di lavoro: qualsiasi macchina, apparecchio, utensile o impianto, inteso

come il complesso di macchine, attrezzature e componenti necessari all’attuazione di un

processo produttivo, destinato ad essere

usato durante il lavoro

•Apparecchio di sollevamento : apparecchio a funzionamento discontinuo,

destinato a sollevare e movimentare nello spazio carichi sospesi mediante gancio o altri

organi di presa.

•Tipo FISSO : ne Mobile, ne Trasferibile

Tipologie di attrezzature rientranti nella categoria di tipo fisso

Gru a ponte: gru fissa o in grado di muoversi lungo vie di corsa avente

almeno una trave prevalentemente orizzontale e provvista di almeno un

meccanismo di sollevamento [EN 15011].

Gru a cavalletto: gru fissa o in grado di muoversi lungo vie di corsa / binari

avente almeno una trave prevalentemente orizzontale sostenuta da almeno

una gamba e dotata di almeno un meccanismo di sollevamento [EN 15011].

Gru a bandiera del tipo a colonna: gru in grado di ruotare su un pilastro

fissato alla base di una fondazione, o fissata ad un pilastro che può ruotare

nella sua fondazione [ISO 4306].

Gru a bandiera del tipo a mensola: gru fissata ad una parete [ISO 4306].

Gru a bandiera del tipo a bicicletta: gru in grado di muoversi su binari

assicurati in posizione elevata ad una parete o ad una struttura portante

[ISO 4306].

Tipologie di attrezzature rientranti nella categoria di tipo fisso

Gru Derrick: gru girevole con un braccio incernierato nella parte inferiore di

un montante verticale che è supportato in alto e nella parte inferiore. (può

presentarsi in installazione anche di tipo trasferibile)

Gru a braccio rotante: gru motorizzata progettata per installazione

permanente, montata in postazione fissa o libera di traslare su rotaie

orizzontali, dotata di un braccio che può ruotare intorno all’asse verticale

[EN14985].

Argani e paranchi: nascono come attrezzature di tipo trasferibile, tuttavia

se fissati in modo permanente ad una struttura, ad esempio per costituire

una gru a bandiera o una monorotaia, laddove questa destinazione sia

prevista dal fabbricante ovvero sia redatta una dichiarazione di conformità

CE dell’insieme così realizzato, queste attrezzature vanno considerate

apparecchi di sollevamento di tipo fisso.

Tipologie di attrezzature rientranti nella categoria di tipo fisso

Gru a ponte

Tipologie di attrezzature rientranti nella categoria di tipo fisso

Gru a cavalletto

Tipologie di attrezzature rientranti nella categoria di tipo fisso

Gru a Bandiera

Tipologie di attrezzature rientranti nella categoria di tipo fisso

Gru Derrick Sono composte generalmente da:

• un ritto di sostegno

• un braccio mobile

• un sistema di sostegno per il ritto che può essere di tipo a stralli (gru derrick a venti)

o a puntoni reticolari disposti a triedro (gru derrick a gambe fisse), ancorati al suolo su

plinti in c.a. .

• un sistema di rotazione tipo ralla che può essere al piede del ritto o a metà altezza

• un motore

• argani per il brandeggio e il sollevamento e relative funi

Tipologie di attrezzature rientranti nella categoria di tipo fisso

Gru a braccio rotante

1 : CABINA OPERATORE

2: SALA ARGANI

3: MECCANISMO DI ROTAZIONE

4: MOTORIZZAZIONE

5-6 :MECCANISMI DI TRASLAZIONE

Lo stato dell’arte: soluzioni tecniche e principali dispositivi di sicurezza

Gru a ponte e a cavalletto

NORMA EN

DATA PUBBLICAZIONE IN

G. U. EUROPEA

CESSAZIONE VALIDITA’

EN 15011:2011 20/07/2011 31/08/2014

EN 15011:2011+A1:2014 11/07/2014

Lo stato dell’arte: soluzioni tecniche e principali dispositivi di sicurezza

Dispositivi di sicurezza installati

Dispositivo di protezione dal sovraccarico elettrico (ove presente)

Limitatore di carico massimo (indicare eventualmente se di tipo elettromeccanico / a cella di carico su perno puleggia /di tipo

potenziometrico )

Allarme acustico di marcia (ove presente)

Avvertimento acustico per sovraccarico (clacson) (ove presente)

Finecorsa di salita / discesa paranco di sollevamento

Finecorsa di traslazione carrello

Finecorsa di scorrimento ponte / Anticollisione meccanici o a fotocellula

Tamponi in gomma e riscontri metallici sulle vie di corsa del carrello e del ponte

Freno motore (descrizione per quali meccanismi ed eventualmente il tipo di freno)

Dispositivo di arresto di emergenza

Eventuali interblocchi elettromeccanici per l’accesso in quota ove previsto e dispositivi di protezione(DPC)

Altri dispositivi di sicurezza eventualmente presenti (Es finecorsa rallentamento o consenso per “zona morta”; selettore portata

su pulsantiera/radiocomando per celle di carico a più soglie di portata; interruttore a chiave estraibile per

radiocomando/pulsantiera, eventualmente presenza di inverter).

Eventualmente in aggiunta per gru a cavalletto:

Dispositivo di frenatura manuale meccanica in condizione di riposo con eventuale microswitch di segnalazione e interblocco

Dispositivo di interblocco posto sull’eventuale botola di accesso in quota

Lo stato dell’arte: soluzioni tecniche e principali dispositivi di sicurezza

Gru a bandiera

Dispositivi di sicurezza installati

Dispositivo di protezione dal sovraccarico elettrico (ove presente)

Limitatore di carico massimo (indicare eventualmente se di tipo elettromeccanico / a cella di carico su perno puleggia /a frizione )

Allarme acustico di marcia (ove presente)

Avvertimento acustico per sovraccarico (clacson) (ove presente)

Finecorsa di salita / discesa paranco di sollevamento

Finecorsa di traslazione carrello

Tamponi in gomma e riscontri metallici sulle vie di corsa del carrello

Freno motore (descrizione per quali meccanismi ed eventualmente il tipo di freno)

Dispositivo di arresto di emergenza

Lo stato dell’arte: soluzioni tecniche e principali dispositivi di sicurezza

Gru Derrick

Dispositivi di sicurezza installati

Dispositivo antiavviamento in caso di guasto sui teleruttori di potenza

Dispositivo rivelatore di inversione di fase o mancanza di fase

Dispositivo di protezione dal sovraccarico elettrico (ove presente)

Limitatore di carico massimo

Allarme acustico di marcia (ove presente)

Allarme visivo di marcia (se presente)

Finecorsa di salita / discesa argano di sollevamento

Finecorsa di salita / discesa argano inclinazione braccio

Tamponi di riscontro braccio mobile

Finecorsa di rotazione

Freno motore di servizio (indicare eventualmente il tipo di freno)

Freno di emergenza con sensore di velocità rotazione argano(se presente)

Dispositivo di arresto di emergenza

Dispositivi di protezione (DPC) per l’accesso in quota per manutenzione (scala,parapetti) eventualmente presenti

Altri dispositivi di sicurezza eventualmente presenti

Lo stato dell’arte: soluzioni tecniche e principali dispositivi di sicurezza

Gru a Braccio Rotante

NORMA EN

DATA PUBBLICAZIONE IN

G. U. EUROPEA

CESSAZIONE VALIDITA’

EN 14985:2007 6/11/2007 15/03/2012

EN 14985:2012 23/03/2012 --

Lo stato dell’arte: soluzioni tecniche e principali dispositivi di sicurezza

Dispositivi di sicurezza installati

Indicare i principali dispositivi di sicurezza previsti dal fabbricante e riportati nelle istruzioni. Di seguito si riporta un elenco, non

esaustivo, dei dispositivi di sicurezza previsti per la specifica attrezzatura:

Dispositivo di protezione dal sovraccarico elettrico (ove presente)

Limitatore di carico massimo (indicare eventualmente se di tipo elettromeccanico / a cella di carico su perno puleggia /di tipo

potenziometrico )

Allarme acustico di marcia (ove presente)

Avvertimento acustico per sovraccarico (clacson) (ove presente)

Finecorsa di salita / discesa argano di sollevamento

Finecorsa di salita / discesa argano inclinazione braccio ed eventuali riscontri di arresto

Finecorsa di scorrimento / Anticollisione meccanici o a fotocellula

Tamponi in gomma e riscontri metallici sulle vie di corsa

Freno motore (descrizione per quali meccanismi ed eventualmente il tipo di freno)

Dispositivo di arresto di emergenza

Freno di emergenza con sensore di velocità rotazione argano(se presente)

Dispositivi di protezione (DPC) per l’accesso in quota (scala,parapetti) eventualmente presenti

Dispositivo di frenatura manuale meccanica in condizione di riposo con eventuale microswitch di segnalazione e interblocco

Altri dispositivi di sicurezza eventualmente presenti

Normativa e adempimenti di legge

Messa in servizio e Richiesta di P.V.P. Riferimenti

normativi D.P.R. 459/96 art. 11.3 ripreso dal d.lgs. 17/2010 art.18

D.Lgs.81/2008: Capo I –Titolo 3 -Uso delle attrezzature di lavoro e dei dispositivi

di protezione individuale

All. V -Requisiti di sicurezza delle attrezzature di lavoro;

All. VI -Disposizioni concernenti l'uso delle attrezzature di

lavoro

All. VII -Verifiche di attrezzature

D.Lgs.27 gennaio 2010, n. 17 [cd. «Nuova direttiva macchine»]

D.M. 11 Aprile 2011

ACCORDI STATO/REGIONI SULLA FORMAZIONE DEI

LAVORATORI

Formazione dei lavoratori –G.U. del 11/01/2012

Abilitazione uso attrezzature lavoro –G.U. 12/03/2012

Normativa e adempimenti di legge

Normativa e adempimenti di legge

Controlli Periodici… Art 71.8. il datore di lavoro, secondo le indicazioni fornite dai fabbricanti ovvero, in

assenza di queste, dalle pertinenti norme tecniche o dalle buone prassi o da

linee guida, provvede affinché:

a) le attrezzature di lavoro la cui sicurezza dipende dalle condizioni di installazione

siano sottoposte a un controllo iniziale (dopo l’installazione e prima della messa in

esercizio) e ad un controllo dopo ogni montaggio in un nuovo cantiere o in una nuova

località di impianto, al fine di assicurarne l’installazione corretta e il buon

funzionamento;

b) le attrezzature soggette a influssi che possono provocare deterioramenti suscettibili

di dare origine a situazioni pericolose siano sottoposte:

1. ad interventi di controllo periodici, secondo frequenze stabilite in base alle

indicazioni fornite dai fabbricanti, ovvero dalle norme di buona tecnica, o in assenza di

queste ultime, desumibili dai codici di buona prassi;

2. ad interventi di controllo straordinari al fine di garantire il mantenimento di buone

condizioni di sicurezza, ogni volta che intervengano eventi eccezionali che possano

avere conseguenze pregiudizievoli per la sicurezza delle attrezzature di lavoro, quali

riparazioni, trasformazioni, incidenti, fenomeni naturali o periodi prolungati di inattività;

c) gli interventi di controllo di cui alle lettere a) e b) sono volti ad assicurare il buono

stato di conservazione e l’efficienza a fini di sicurezza delle attrezzature di lavoro e

devono essere effettuati da persona competente.

Normativa e adempimenti di legge

Controlli Periodici: Sanzioni

Art 71.9. I risultati dei controlli di cui al comma 8 devono

essere riportati per iscritto e, almeno quelli relativi agli

ultimi tre anni, devono essere conservati e tenuti a

disposizione degli organi di vigilanza.

Art. 87. (Sanzioni a carico del datore di lavoro, del

dirigente, del noleggiatore e del concedente in uso)

2. Il datore di lavoro e il dirigente sono puniti con la pena

dell’arresto da tre a sei mesi o con l’ammenda da 2.500 a

6.400 euro per la violazione:

…………..;

c) dell’articolo 71, commi 1, 2, 4, 7 e 8

La compilazione della scheda tecnica: l’esame documentale e i dati da rilevare

Premessa

La prima delle verifiche periodiche prevede la compilazione di una scheda

tecnica dell’attrezzatura, che costituisca un riferimento per le verifiche

periodiche successive.

La compilazione della scheda tecnica, infatti, è funzionale a consentire

l’identificazione dell’attrezzatura nel corso delle verifiche periodiche (sia

nella prima che nelle successive); in essa è previsto il recupero di tutte le

informazioni necessarie ad individuare l’attrezzatura, reperibili dalla

documentazione a corredo della stessa (istruzioni, dichiarazione di

conformità) ovvero rintracciabili direttamente sull’attrezzatura al momento

della verifica (evenienza questa che per chiarezza dovrebbe essere

indicata sulla scheda).

Laddove le informazioni richieste non risultino reperibili, il tecnico dovrà

indicare “informazione non disponibile/non reperibile”.

Per la compilazione della scheda tecnica è necessario disporre delle

istruzioni fornite dal fabbricante a corredo della macchina; pertanto, qualora

il datore di lavoro non dovesse avere a disposizione le suddette istruzioni, il

tecnico non potrà procedere all’effettuazione della verifica.

La compilazione della scheda tecnica: l’esame documentale e i dati da rilevare

Dove rilevare i dati necessari alla compilazione della scheda tecnica:

1. Istruzioni per l’uso e la manutenzione (Solitamente il Cap. 3 è

dedicato alle caratteristiche tecniche)

NOTA: laddove il manuale non riportasse le caratteristiche tecniche è

necessario , in sede di verifica, confrontarsi con il costruttore per le

dovute integrazioni.

Nel caso in cui il costruttore non fornisca le dovute integrazioni o dichiari

che il manuale è “così com’è”, è necessario accertare se ci sono i

presupposti per dire che il manuale è incompleto (tale presupposto si

può configurare come una presunta non conformità allo specifico RES

della Direttiva Macchine(punto 1.7.4.2 Dlgs 17/2010) )

2. Con misurazione diretta dei dati richiesti dalla scheda tecnica per

quanto possibile (naturalmente è opportuno specificare che il dato è

stato preso per misura diretta)

Collegamento a istruzioni per l’uso di una gru a ponte

Collegamento a caratteristiche tecniche di una gru a ponte

La compilazione della scheda tecnica: l’esame documentale e i dati da rilevare

CASO PRATICO: La scheda tecnica di una gru a ponte..

Collegamento a istruzioni per la compilazione della scheda tecnica

Fasi della prima verifica periodica

La prima verifica periodica, oltre alla compilazione della scheda tecnica

identificativa dell’attrezzatura, contempla anche una fase di controlli (visivi e

funzionali) volti a:

• accertare la corrispondenza tra le indicazioni rilevate nelle istruzioni, e

sinteticamente riportate nella scheda che andrà ad accompagnare la

macchina, e le condizioni effettivamente riscontrate al momento del

sopralluogo, sia per quanto attiene la configurazione dell’attrezzatura che i

dispositivi di sicurezza presenti;

• valutare lo stato di manutenzione e conservazione dei principali organi

dell’attrezzatura;

• accertare l’efficacia dei dispositivi di sicurezza previsti dal fabbricante.

Identificazione dell’attrezzatura

Consiste nell’identificazione dell’attrezzatura di lavoro in base alla

documentazione eventualmente allegata alla comunicazione di messa in

servizio inoltrata all’Unità Operativa Territoriale INAIL competente ovvero alle

informazioni riportate nella richiesta di prima verifica, controllandone la

rispondenza ai dati riportati nella targhetta CE ovvero nelle istruzioni del

fabbricante (marcatura CE, nome e indirizzo del fabbricante o dell’importatore

autorizzato della gru, designazione della serie o del tipo, numero di serie,

anno di fabbricazione, matricola assegnata dall’INAIL in sede di

comunicazione di messa in servizio).

Identificazione dell’attrezzatura

Nel caso in cui detti dati non dovessero coincidere con quelli riportati sulla

scheda tecnica a corredo dell’attrezzatura (e sulla denuncia di messa in

servizio presentata dall’utente) bisognerà verificare se trattasi di macchina

diversa ovvero di mero errore da parte dell’utente all’atto della denuncia di

messa in servizio. Nel primo caso non sarà possibile procedere con

l’effettuazione della verifica; mentre nel secondo caso sarà necessario

richiedere all’utente di comunicare la modifica dei dati per l’aggiornamento

della banca dati INAIL e riportare nel verbale di verifica, alla voce

“osservazioni”, la discrepanza rilevata.

Identificazione dell’attrezzatura

Qualora dovesse risultare smarrita la targhetta identificativa della macchina

sarà necessario procedere, ove possibile, al riconoscimento della macchina

confrontando i dati riportati nella scheda tecnica (e desunti dalle istruzioni) con

quelli rilevati sull’attrezzatura, specificando nel verbale (alla voce

“osservazioni”) che l’identificazione dell’apparecchio è avvenuta per raffronto

delle caratteristiche dimensionali. Nel caso di macchine marcate CE ai sensi

della Direttiva Macchine, l’assenza della marcatura si configurerebbe come

una non rispondenza al requisito essenziale di sicurezza 1.7.3, ma, prima di

procedere con gli adempimenti previsti al punto 3.2.2 dell’allegato II al D.M. 11

aprile 2011, è consigliabile, ove possibile, contattare il fabbricante.

Esame Documentale

1. Dichiarazione CE di conformità dell’apparecchio di sollevamento e delle

eventuali attrezzature intercambiabili, verificando in particolare la

corrispondenza delle informazioni riportate sulla dichiarazione con quelle

sulla targhetta identificativa affissa sulla macchina/attrezzatura

intercambiabile;

2. Dichiarazione di corretta installazione, ove prevista;

3. Registro di controllo, verificandone la disponibilità e la regolare tenuta; tale

documento può essere cartaceo o in formato elettronico;

4. Istruzioni dell’apparecchio e delle eventuali attrezzature intercambiabili,

verificando la congruenza tra le indicazioni in esse riportate e quanto

riscontrato sulla macchina in verifica.

Le istruzioni devono

• essere nella lingua dello stato membro in cui la macchina è stata

commercializzata o messa in opera;

• essere solo “istruzioni originali” o una traduzione delle “istruzioni originali” nel

qual caso la traduzione deve essere accompagnata dalle istruzioni originali;

• coprire l’uso previsto del macchinario e anche qualsiasi uso scorretto

ragionevolmente prevedibile;

Esame Documentale

• includere il nome e l’indirizzo del fabbricante;

• includere una copia della marcatura della macchina ad eccezione del

numero di serie;

• includere una copia delle principali voci della Dichiarazione di Conformità;

• contenere i risultati delle misurazioni per i livelli di rumore nella stazione di

comando;

• contenere le istruzioni per montare, utilizzare, manutenere e smontare la

gru.

5. Dichiarazione, a firma di tecnico abilitato, di idoneità delle vie di corsa;

6. Relazione relativa all’effettuazione delle prove di idoneità all’uso(Verbale

di collaudo e di consegna della gru)

Alla fine dell’esame documentale occorre accertare la corrispondenza della

configurazione di allestimento dell’attrezzatura con una di quelle previste dal

fabbricante nelle istruzioni (ad esempio accessori amovibili installati,

presenza di paranchi ausiliari ecc.)

L’esame delle condizioni di manutenzione dell’attrezzatura

Il verificatore prende visione dei controlli che dai documenti a corredo della

macchina risulta siano stati condotti sulla stessa (il datore di lavoro, infatti, ai

sensi dell’art. 71 comma 9 è tenuto a registrare qualsiasi controllo condotto),

verificando che il datore di lavoro si sia attenuto alle indicazioni riportate nelle

istruzioni.

In caso di interventi di manutenzione straordinaria verificare che non

comportino una nuova immissione sul mercato; in particolare, accertare che

l’intervento non introduca rischi aggiuntivi non presi in considerazione dal

fabbricante all’atto dell’immissione sul mercato dell’attrezzatura (aumenti di

portata e di potenza, modifiche dimensionali che possono incidere sulla

resistenza e/o sulla stabilità dell’attrezzatura, ed in generale aumenti dello

stato delle sollecitazioni), se necessario acquisendo documentazione

aggiuntiva.

L’esame delle condizioni di manutenzione dell’attrezzatura

Il verificatore procede inoltre ad un controllo visivo di:

• Strutture della gru e delle vie di corsa al fine di valutare eventuale presenza

di corrosione o sporco (polvere, residui di lavorazione dell’ambiente di

lavoro).

• contrassegni sui comandi al fine di valutarne la presenza, il

posizionamento, la coerenza e la leggibilità;

• marcatura CE onde attestarne la leggibilità e l’indelebilità.

• eventuali targhette identificative per verificarne la presenza, la leggibilità e

la coerenza (es verifica sulla congruenza dei sensi dei movimenti indicati

sotto la trave delle gru a ponte con quanto rilevato azionando i vari comandi);

• eventuale presenza di cartelli che rimandano a norme antinfortunistiche ( es

obbligo di uso di determinati DPI o DPC; norme d’uso per apparecchi di

sollevamento, avvisi di istruzione, prescrizione, pericolo) Link

Le prove da condurre in fase di sopralluogo

Il verificatore provvede a far eseguire ad un operatore informato, formato ed

addestrato dal datore di lavoro alla conduzione della gru a ponte almeno le

prove di funzionamento di seguito elencate, con riferimento allo stato

dell’arte.

Sono essenzialmente:

• Prove di funzionamento a vuoto

• Prove di funzionamento con carico nominale

Le prove sono tese a verificare la funzionalità dei movimenti e l’efficienza

dei dispositivi di sicurezza a corredo della gru.

Link

L’esito della verifica periodica

Al termine delle prove ci si avvia verso la fase conclusiva della verifica

ovvero nella redazione del verbale nel quale si annoteranno anche eventuali

osservazioni riscontrate durante l’attività.

Analiziamo quindi i giudizi da esprimere nelle varie sezioni presenti nel

modello ministeriale del verbale.

Collegamento a Verbale di Prima Verifica Periodica

In ultimo i casi di Interruzione e Sospensione della Prima Verifica Periodica

Collegamento a Circolare MLPS 25/05/12

Simulazione: verifica periodica di una gru a ponte

Documentazione a disposizione :

Caratteristiche tecniche di una gru a ponte

Disegni in pianta e sezione

Istruzioni per l’uso e manutenzione

Registro di controllo

Grazie per l’attenzione

Ing. Romano Ciancio

INAIL UOT CVR di Genova

Competenza territoriale per la Liguria

[email protected]