Percorso didattico sull'Alimentazione di Daniela Basosi & Lucia Lachina

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1 PERCORSO DIDATTICO SULL’ALIMENTAZIONE (Daniela Basosi & Lucia Lachina)* PREMESSA Proponete ai vostri allievi di esporre per scritto, brevemente quale sia il loro tipo di alimentazione; questo vi servirà per avere un primo approccio con l’argomento e per orientarvi e predisporre le schede di lavoro in modo più mirato. Si possono infatti presentare varie situazioni; le idee sull'alimentazione sono molto più varie di quanto non si possa immaginare e dipendono da tanti fattori, usi, consuetudini; inoltre oggi ci possiamo trovare di fronte ad allievi che provengono da varie parti del mondo e hanno culture diverse che interessano anche l'ambito alimentare. Approfittare di queste situazioni per chiarire dubbi, ma anche per aprirsi a culture diverse è un'occasione da non perdere. (all 1) 1) DIMMI COSA MANGI Dalla lettura delle relazioni presentate dai ragazzi avrete un panorama generale sulle loro abitudini alimentari; è quindi il momento per passare ad un lavoro di indagine più accurato. Fate tenere ad ognuno di essi un diario alimentare per circa una settimana (potete far utilizzare delle schede come quelle dell'all. 2), dovranno annotare tutto ciò che mangiano. (all.3) Dalla consultazione delle schede e prendendo spunto anche da ciò che vi hanno scritto nella relazione iniziale potete proporre un gioco per mettere in evidenza i pregiudizi alimentari. Se avete intenzione di approfondire il lato culturale del problema cogliete l'opportunità di far riempire le schede anche in occasioni di festività, momenti nei quali è più facile che le famiglie rispettino tradizioni del loro paese. (all.4) Preparate tanti fogli con sopra riportate le affermazioni che comunemente si sentono dire in giro (all. 5), fate preparare ad ogni allievo un foglio diviso in due colonne, una per le frasi che indicano comportamenti positivi nell’alimentazione (FA BENE), una per i comportamenti negativi (FA MALE). Distribuite ad ognuno il foglio con le frasi e fatele ritagliare e attaccare nella colonna giusta. (all. 6) ( Questo esercizio presuppone che comunque, quando sarete più avanti nel lavoro, riprendiate l’argomento del "fa male, fa bene" per far capire che non vi sono alimenti che fanno bene o male in assoluto ma che si può e si deve mangiare di tutto un po’) * Gruppo di ricerca e sperimentazione didattica di educazione scientifica del Cidi di Firenze

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Indicazioni dettagliate per la realizzazione di un percorso didattico sull'alimentazione nella scuola secondaria di primo grado di Daniela Basosi & Lucia Lachina

Transcript of Percorso didattico sull'Alimentazione di Daniela Basosi & Lucia Lachina

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PERCORSO DIDATTICO SULL’ALIMENTAZIONE

(Daniela Basosi & Lucia Lachina)*

PREMESSA

Proponete ai vostri allievi di esporre per scritto, brevemente quale sia il loro tipo di alimentazione;

questo vi servirà per avere un primo approccio con l’argomento e per orientarvi e predisporre le

schede di lavoro in modo più mirato. Si possono infatti presentare varie situazioni; le idee

sull'alimentazione sono molto più varie di quanto non si possa immaginare e dipendono da tanti

fattori, usi, consuetudini; inoltre oggi ci possiamo trovare di fronte ad allievi che provengono da

varie parti del mondo e hanno culture diverse che interessano anche l'ambito alimentare.

Approfittare di queste situazioni per chiarire dubbi, ma anche per aprirsi a culture diverse è

un'occasione da non perdere. (all 1)

1) DIMMI COSA MANGI

Dalla lettura delle relazioni presentate dai ragazzi avrete un panorama generale sulle loro

abitudini alimentari; è quindi il momento per passare ad un lavoro di indagine più accurato.

Fate tenere ad ognuno di essi un diario alimentare per circa una settimana (potete far utilizzare delle

schede come quelle dell'all. 2), dovranno annotare tutto ciò che mangiano. (all.3)

Dalla consultazione delle schede e prendendo spunto anche da ciò che vi hanno scritto nella

relazione iniziale potete proporre un gioco per mettere in evidenza i pregiudizi alimentari.

Se avete intenzione di approfondire il lato culturale del problema cogliete l'opportunità di far

riempire le schede anche in occasioni di festività, momenti nei quali è più facile che le famiglie

rispettino tradizioni del loro paese. (all.4)

Preparate tanti fogli con sopra riportate le affermazioni che comunemente si sentono dire in giro

(all. 5), fate preparare ad ogni allievo un foglio diviso in due colonne, una per le frasi che indicano

comportamenti positivi nell’alimentazione (FA BENE), una per i comportamenti negativi (FA

MALE). Distribuite ad ognuno il foglio con le frasi e fatele ritagliare e attaccare nella colonna

giusta. (all. 6)

( Questo esercizio presuppone che comunque, quando sarete più avanti nel lavoro, riprendiate

l’argomento del "fa male, fa bene" per far capire che non vi sono alimenti che fanno bene o male in

assoluto ma che si può e si deve mangiare di tutto un po’)

* Gruppo di ricerca e sperimentazione didattica di educazione scientifica del Cidi di Firenze

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2) UN PO’ DI STATISTICA

Adesso riprendiamo in esame i diari alimentari e utilizziamoli per dare una immagine della

classe. Costruite insieme con gli alunni il grafico del numero dei pasti (all. 7), del tipo di alimenti

presenti nei menù (all. 8), ecc. questi grafici saranno la base per una discussione collettiva e ci

permetteranno di fare alcune considerazioni quali:

a) Importanza dell'equilibrio nella distribuzione dei pasti

b) Importanza della prima colazione

c) Varietà degli alimenti

Queste osservazioni saranno alla base di alcuni argomenti di "Educazione alla salute" che sarà

opportuno riprendere più tardi, nello svolgimento del nostro percorso.

Dalla consultazione dei diari alimentari si nota infatti che molto frequentemente i ragazzi tendono a

mangiare sempre gli stessi tipi di alimenti e a "saltare" la colazione mattutina (non solo i ragazzi!),

nonostante i suggerimenti dei nutrizionisti. Questa seconda informazione potrebbe anche aiutarci a

capire perché molti allievi hanno frequenti cali di rendimento nel lavoro in classe.

Che sia importante variare i tipi di cibi nell’alimentazione quotidiana è un argomento che risulterà

più chiaro dopo che si saranno esaminate le tabelle di composizione di vari cibi.

3) ALCUNI POSSIBILI SVILUPPI INTERDISCIPLINARI DEL NOSTRO PERCORSO

a) come si mangia nel mondo

Oggigiorno è facile che nella scuola siano presenti ragazzi provenienti da paesi con usi e

costumi diversi fra loro; potrebbe essere molto interessante ed educativo far presentare le diverse

abitudini alimentari e discutere in classe sul perché vi sono queste differenze. Questo lavoro

potrebbe coinvolgere in modo veramente interdisciplinare varie discipline: storia, geografia, tecnica

ecc.

Per rendere più divertente il lavoro si potrebbe addirittura prevedere di preparare una festa culinaria

con pietanze cucinate dai ragazzi oppure la realizzazione di un ricettario interculturale. (all. 9)

Un altro interessante argomento da svolgere è osservare come la presenza di certi alimenti abbia

influenzato lo sviluppo delle civiltà: grano, mais, riso, il passaggio da uomo-cacciatore ad uomo-

allevatore, ecc..

b) come è cambiata l’alimentazione nel tempo

Fate raccogliere ai vostri allievi informazioni (interviste, foto, ricette, letture, ecc.) su come

mangiavano i loro nonni, genitori, ecc.

3

Discutete in classe le relazioni e costruite un cartellone della storia del cibo. Anche questo può

essere un argomento da approfondire con altri insegnanti. (all.10a-b-c).

4) PERCHÉ MANGIAMO

Occorre arrivare a far capire ai ragazzi che attraverso il cibo ci procuriamo l’energia e i

materiali necessari al nostro corpo.

Fate rispondere alle seguenti domande, individualmente e per scritto:

1) che cosa accadrebbe al nostro corpo se non mangiassimo per un giorno? E per una settimana?

2) Quanto potremmo resistere senza acqua?

3) Conosci esseri viventi che possono fare a meno dell’acqua?

Dalla lettura e dalla discussione degli elaborati dei ragazzi si giungerà alla conclusione che sia il

cibo che l’acqua sono indispensabili per la nostra vita; il nostro compito sarà allora quello di cercare

di far capire come cibo e acqua interagiscono con il nostro corpo.

5) GLI ALIMENTI FORNISCONO ENERGIA

Che cosa otteniamo dagli alimenti? È’ una domanda alla quale molti risponderanno: “energia” per

muoverci, per mantenere il nostro corpo ad una certa temperatura ecc. (all.11).

Possiamo dimostrare che veramente dai vari alimenti si può ottenere energia (in questo caso sotto

forma di calore).

Questa esperienza sarà condotta dall'insegnante; gli allievi osserveranno e costruiranno una scheda

di lavoro su questa esperienza. (all.12).

Procuriamoci:

• zucchero, olio, noci, pane secco, arachidi, ecc.;

• provetta di vetro resistente al calore

• pinza di legno per provette

• crogiuolo di ceramica

• termometro (10°C - 110°C)

• acqua

Mettete 10 ml di acqua nella provetta e misurate la temperatura dell'acqua.

Ponete 2 grammi dell'alimento (è importante che la quantità sia la stessa per ogni sostanza!) nel

crogiuolo, e fatelo bruciare. Tenete la provetta, con la pinza di legno per evitare di scottarvi, sopra

la fiamma che si sviluppa dall'alimento, a circa 2 cm di distanza e muovendola. Quando l'alimento

cessa di bruciare misurate nuovamente la temperatura dell'acqua. Cosa è accaduto?

Fate riportare i dati su una tabella. (all.12)

4

Si noteranno variazioni diverse a seconda degli alimenti e i ragazzi noteranno che i grassi riescono a

far aumentare la temperatura dell'acqua più degli altri alimenti; al contrario l'acqua non può essere

bruciata e non determina nessuna variazione di temperatura nella provetta. Si potrà dunque dedurre

che gli alimenti contengono energia che viene "trasferita" all'acqua che così si riscalda e che

alimenti diversi forniscono, a parità di quantità, quantità diverse di energia (ad esempio i grassi

danno più energia degli zuccheri).

L'esperienza può essere svolta con l'uso di un apparecchio chiamato “bomba calorimetrica”.

Sarà opportuno approfittare di questa esperienza per introdurre la definizione del termine "caloria"

che i ragazzi troveranno consultando le tabelle dietetiche e per cercare di far capire che questo

termine definisce proprio l'energia contenuta negli alimenti.

A questo scopo fate calcolare ai vostri allievi di quanti gradi è aumentata la temperatura dell'acqua

nella provetta per ogni alimento, e poi, applicando la formula suggerita nella scheda , risalite alle

calorie liberate da ogni alimento.(all.13)

Probabilmente, consultando le tabelle degli alimenti, troverete delle differenze fra l'energia

calcolata con questa esperienza un po' empirica e i valori riportati: chiedete agli alunni se possono

dare una giustificazione per questa differenza. Fate esporre le loro osservazioni e aprite una

discussione dalla quale si dovrà giungere ad una logica conclusione.

Dalla discussione dovrebbe emergere che l'energia che si origina dalla combustione dell'alimento

riscalda non solo l'acqua della provetta ma anche la provetta e l'aria intorno, perciò il nostro

esperimento non è tanto preciso nel misurare la quantità di energia che si ottiene, infatti noi

possiamo misurare solo quella che serve per riscaldare l'acqua ma non quella che si "disperde" nel

riscaldare l'aria e la provetta.

6) I PRINCIPI NUTRITIVI

Questa esperienza ci fornirà il pretesto per introdurre la distinzione in

• glucidi

• lipidi

• proteine

ed elaborare semplici schede informative su queste sostanze. (all.14, 15, 16)

Sarà necessario far comprendere che spesso gli alimenti non sono costituiti da un solo componente,

ma da un miscuglio di queste sostanze che sono definite principi nutritivi.

Dalla precedente esperienza (all.12) si è sperimentato che l’acqua non fornisce energia ma qui

occorre ribadire che è una sostanza indispensabile per la sopravvivenza e che è un componente

5

fondamentale di tutti gli esseri viventi. (questo argomento viene riaffrontato nel punto 10 del nostro

percorso) .

Potremo così far distinguere negli alimenti i principi nutritivi che forniscono energia (principi

nutritivi energetici) quali i glucidi e i lipidi, da quelli che forniscono soprattutto materiali da

costruzione (principi nutritivi plastici) come le proteine e alcuni sali minerali.

Non dimenticheremo di fare un accenno anche alle vitamine che svolgono importanti funzioni di

protezione e regolazione. (all.17,18,19,20,21).

7) LEGGERE LE ETICHETTE DEGLI ALIMENTI

È un lavoro che si può fare facilmente ed insegna a scegliere con cognizione di causa i prodotti

alimentari.

Fate raccogliere etichette dagli alimenti che vengono solitamente utilizzati in famiglia e proponete

agli allievi di leggerle e commentarle per scritto. (all. 22).

8) I NUTRIENTI

Procuratevi schede informative di vari alimenti e distribuitele ai vostri allievi divisi in piccoli gruppi

di lavoro. (all. 23a-b)

In questo settore il nostro lavoro sarà tutto di tipo informativo, si faranno consultare le tabelle della

composizione di vari alimenti, facendo osservare quali alimenti siano più ricchi di sostanze

energetiche, quali di plastiche e così via. (all. 24).

Le considerazioni fatte dai vari gruppi saranno esposte e discusse collettivamente.

9) CHE COSA E QUANTO MANGIARE

Il fabbisogno energetico e plastico.

Potete chiedere ai vostri allievi di stilare una classifica per i fabbisogni fra vari tipi di persone,

ponendo ad esempio alcune domande come:

a) chi ha più bisogno di energia, un ragazzo in crescita o un adulto che fa vita sedentaria?

b) la crescita richiede solo una quota maggiore di alimenti che forniscono energia oppure anche

una "qualità" particolare di sostanze nutritive?

Potete così introdurre il discorso che ogni essere vivente ha bisogno di una certa quota di energia

per mantenere i suoi processi vitali. La quantità di energia necessaria per mantenere l’equilibrio

nell’organismo e assolvere ai bisogni vitali (processi respiratori, circolazione, tono muscolare, ecc.)

è chiamata Metabolismo Basale. Il bisogno totale di energia per un individuo è dato dalla somma

6

dell’energia necessaria per il metabolismo basale più l’energia necessaria per le sue attività: più un

individuo è attivo, più ha bisogno di energia. (all.25)

Con l’aiuto di tabelle per calcolare i fabbisogni di energia si potranno determinare le richieste di

vari individui (es. adulti maschi e femmine, ragazzi di 12-13 anni, lavori sedentari, attività sportiva

ecc.). (all. 26-27).

10) IMPORTANZA DELL’ACQUA – L’ACQUA E GLI ESSERI VIVENTI

a) Esperienze per mettere in evidenza la presenza dell’acqua in tutti gli esseri viventi.

Procuratevi vari tipi di alimenti (semi, foglie di spinaci, insalata, ecc, carne, uovo, ecc..

Distribuite ai vostri allievi, divisi in gruppi, uguali dosi di ogni varietà e fate pesare ogni quantità e

triturare separatamente.

Poi, utilizzando la carta assorbente, fate “asciugare” il più possibile il composto tritato.

Fate ripesare il composto dopo che è stata assorbita l'acqua.

Riportare tutti i dati su una tabella.

Gli allievi potranno così rendersi conto del contenuto diverso di acqua dei preparati proposti e

potranno compilare una tabella sul contenuto di acqua dei diversi alimenti. (all 28).

1. L’acqua potabile, esperienze per mettere in evidenza la presenza dei sali minerali

nell’acqua.

Utilizzate un litro di acqua minerale, fate evaporare completamente l’acqua e pesate il residuo.

Chiedete di che cosa può essere fatto, fate riflettere gli allievi sul ciclo dell’acqua e sull’origine

dell’acqua delle sorgenti, così che possano essi stessi fare delle ipotesi. (collegare questo argomento

all’unità didattica sulle soluzioni).

Si potranno poi proporre esperienze sul diverso contenuto in sali minerali delle varie acque, ad

esempio: lettura e confronto delle etichette delle diverse acque minerali in commercio. (all.29)

11) DALLA BOCCA A TUTTO IL CORPO

A questo punto è arrivato il momento di fornire alcune schematiche informazioni sull'apparato

digerente umano, senza calcare troppo sugli aspetti anatomo-fisiologici ma avendo cura che si abbia

una corretta visione dei rapporti fra i vari organi e i diversi momenti del processo di digestione.

Soprattutto è importante che l'allievo sia consapevole che l'apparato digerente è il sistema attraverso

il quale i principi nutritivi contenuti negli alimenti si rendono utilizzabili per il nostro corpo.

Non è necessario ricorrere a troppo sofisticate descrizioni biochimiche, potrete ricorrere a qualche

semplice modello di riferimento come quello dell'allegato 30.

7

Questa parte del lavoro è tutta di tipo informativo, ma si può fare un lavoro di tipo più esperienziale

per una parte dell'apparato digerente: la bocca.

12) BOCCA E DENTI

Dividete gli alunni in coppie e fateli esaminare reciprocamente i denti.

Occorre contarli, descrivere i vari tipi per forma, dimensioni, numero. A tal fine è bene predisporre

una scheda di lavoro da consegnare a ciascun allievo. (all.31)

Fate riflettere ogni allievo sulla corrispondenza fra forma e utilizzo del dente, magari facendo loro

provare a vedere quali denti utilizzano in alcune situazioni quali ad esempio: mordere una mela,

strapparne un boccone, ridurla in poltiglia.

I dati trovati vanno fatti confrontare con uno schema dentale. (all.32)

13) COSA MANGIANO GLI ALTRI ANIMALI

Osservazioni sul tipo di alimentazione di alcuni animali, sarebbe bene che i ragazzi

potessero veramente seguire personalmente la dieta naturale di alcuni esemplari, altrimenti scegliete

alcuni animali di cui si possa ricostruire con facilità il tipo di alimentazione. Sarà molto facile

distinguere tre principali gruppi: erbivori, carnivori, onnivori.

14) CONFRONTIAMO IL TIPO DI ALIMENTAZIONE CON L’APPARATO DIGERENTE

Procuriamoci la dentatura di un animale erbivoro, di un carnivoro, di un onnivoro e

facciamole confrontare ai ragazzi: le disegneranno, le descriveranno prima individualmente e poi,

attraverso la discussione collettiva, riusciranno a mettere in relazione la dentatura con il tipo di

alimentazione.

Lo stesso potrebbe essere fatto con altre parti dell’apparato digerente. (all.33-34).

15) TUTTI GLI ESSERI VIVENTI SI NUTRONO COME GLI ANIMALI?

Se vogliamo, a questo punto possiamo ritornare sui concetti di eterotrofo ed autotrofo che avevamo

già trattato nel percorso sulle relazioni, per rinforzarne la padronanza.

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All. 1

DAI QUADERNI DEGLI ALUNNI

Devo dire che le mie abitudini alimentari sono molto varie; io mangio di tutto, dalla verdura

(soprattutto) alla carne, dalla frutta (molta) ai dolci.

Di solito non mangio tanta carne, solamente quanta ne basta.

A colazione bevo quasi sempre il caffè-latte con i biscotti o con una brioche, escluse quelle mattine

che mi alzo tardi e che quindi, per non saltare il pranzo, salto la colazione.

A pranzo mangio quasi sempre la pasta, con varietà di sughi.

Io e la mia famiglia non siamo abituati a mangiare primo, secondo ecc. come fanno in molti, ma

mangiamo il “primo” a pranzo e il “secondo” a cena.

A cena mangio quasi sempre la carne, dal coniglio al tacchino, pollo, bistecca, insomma anche

questa varia.

I contorno sono: insalata, cavoli cavolfiore, mais, patate fritte, lesse, al forno, pomodori ecc..

Quello che di solito mangio in tutta la giornata non è molto ma sono molte tutte le ….”porcherie”

che bevo e mangio fuori dai pasti.

Ho un’alimentazione sbagliatissima, magari salto il pranzo e faccio la cena, …………anche per

quanto riguarda i principi nutritivi dei vari alimenti non so quasi nulla, in genere segno quello che

mi dicono; mi era giunta voce che non andavano mischiati i carboidrati con le proteine perché

dicono che fa ingrassare. Ma sarà poi vero?

Ultimamente mi era anche giunta la voce che si dimagriva a bere caffè e coca cola, ma anche

questo sarà vero?

Come si può notare sono portata a credere a tutto ciò che mi dicono, infatti adesso in casa ho

anche la coca cola, questa è una nuova dieta.

Sono un ragazzo che odia la verdura e la frutta. Mangio molta cioccolata, pastine e tanti altri

mangiarini molto dannosi al nostro organismo.

Sono un ragazzo che non ha bisogno di diete per far ridurre il mio peso corporeo, anzi forse il

contrario!

Sono un ragazzo che mi ritengo un po’ diverso dagli altri nel mangiare, anche perché io mangio

molto e non ingrasso, questo perché faccio molto movimento e quello che mangio lo smaltisco in

poco tempo.

Tutte le mattine a scuola faccio colazione, mentre altri tanti ragazzi non mangiano.

Il mio solo difetto è che a me sono goloso soprattutto di sostanze dannose al nostro organismo,

mentre le sostanze che servono non le mangio. Sono un ragazzo che bevo molto soprattutto acqua.

Non ho problemi di alcool perché sono abbastanza analcolico.

Posso dire che sono abbastanza soddisfatto della mia abitudine alimentare.

Io, solitamente, ho delle abitudini alimentari un poco scorrette perché mi piace poco la verdura e

la frutta che sono essenziali.

A tavola per esempio mi piace tantissimo la pasta così ne mangio abbastanza non lasciandomi

spazio alla carne e alle verdure, ecco questo secondo me è la cosa più scorretta che si possa fare;

invece bisognerebbe mangiare un poco do tutto, poca pasta per non riempirsi, un po’ di carne

accompagnata dalle verdure e infine la frutta, che invece io mangio poche volte perché c’è il dolce

che viene prima ma che in realtà fa ingrassare e basta. Anche durante il giorno se a uno gli viene

fame non dovrebbe mangiare dolciumi, merendine e via discorrendo ma farsi un panino con l’olio

o mangiare una frutta che è più nutriente di tutto.

Questo è quello che ci consigliano i nostri genitori, però devono capire che all’età che abbiamo

non ci facciamo molto caso a quello che mangiamo, se è corretto o no!

9

All. 2

DIMMI COSA MANGI………………………

GIORNO COLAZIONE PRANZO MERENDA CENA ALTRO

10

All. 4

Dal quaderno di ………………… All.3

11

Dal quaderno di …………………

12

All.4

13

All.5

BERE L’ACQUA DURANTE I PASTI

MANGIARE UOVA

MANGIARE CARNE DI MAIALE

MANGIARE CARNE ROSSA (DI MANZO)

BERE LATTE

MANGIARE FORMAGGI

USARE PRODOTTI ALIMENTARI “LIGHT”

MANGIARE MOLTA FRUTTA

MANGIARE MOLTA CARNE

MANGIARE PANE

ELIMINARE LA PASTASCIUTTA

USARE L’OLIO DI MAIS INVECE DELL’OLIO D’OLIVA

LA FRUTTA NON FA INGRASSARE

BERE MOLTE BEVANDE GASSATE TIPO COCACOLA

NON USARE MAI OLIO

MANGIARE MOLTI DOLCIUMI

MANGIARE SEMPRE GLI STESSI ALIMENTI

NON CONSUMARE VERDURE CRUDE

NON FARE COLAZIONE

SBUCCIARE LA FRUTTA

SOSTITUIRE LO ZUCCHERO CON DOLCIFICANTI

SOSTITUIRE IL PANE CON CRACKERS O GRISSINI

ELIMINARE TUTTI I DOLCI DALLA NOSTRA ALIMENTAZIONE

14

All.6

FA BENE

FA MALE

15

All. 7 CLASSE III A allievi n. 25 COLAZIONE

20

MERENDA MATTUTINA

18

PRANZO

25

MERENDA POMERIDIANA 15

CENA 25

0

5

10

15

20

25

COLAZIONE

MERENDA

MATTUTINA

PRANZO

MERENDA

POMERIDIANA

CENA

16

All. 8

SCHEDA ALIMENTI SEMPRE SPESSO RARAMENTE MAI

PANE 22 3 RISO 15 10

PASTA 15 6 4 LATTE 12 7 2 4

FORMAGGIO 4 11 7 3 CARNE BOVINA 10 7 8 CARNE SUINA 2 12 8 3

POLLAME 6 17 1 1 UOVA 5 10 10 PESCE 4 8 12 3

FRUTTA FRESCA 10 5 9 1 VERDURA 11 7 2 5 LEGUMI 3 12 3 2

NUTELLA 8 7 10 SALUMI 4 18 3 DOLCI 20 5

TE 5 10 10 CAFFÈ 2 3 7 13

BEVANDE GASSATE 5 18 2

0

5

10

15

20

25

SE

MP

RE

SP

ES

SO

RA

RA

ME

NT

E

MA

I

PANE

RISO

PASTA

LATTE

FORMAGGIO

CARNE BOVINA

CARNE SUINA

17

18

19

All. 11

PERCHÉ MANGIAMO

Perché abbiamo bisogno di mangiare?

…………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………

Per svolgere quali funzioni il nostro organismo consuma energia?

…………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………

Abbiamo tutti bisogno della stessa quantità di energia durante qualsiasi momento della nostra vita?

…………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………

Quali fattori condizionano il consumo di energia ?

…………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………

20

All. 11bis

21

All.12

22

All. 13 CALCOLARE LE CALORIE Definizione di CALORIA: quantità di calore necessaria per far aumentare di un grado centigrado, da 14,5°C a 15,5°C, la

temperatura di un grammo di acqua distillata. Poiché questa è un'unita di misura molto "piccola" si usa più frequentemente la kilocaloria: 1kcal = 1000cal Per calcolare il numero di kilocalorie prodotte da un grammo di alimento si deve moltiplicare

l'aumento della temperatura dell'acqua (calcolare la differenza della temperatura dell'acqua) per la

quantità ,espressa il millilitri, dell'acqua utilizzata (10 ml). Quindi dividere il risultato per i grammi

di alimento bruciati (2 g). si sarà così ottenuto il numero di calorie prodotte per grammo di

alimento. Per convertirlo in kilocalorie dividere il risultato per 1000 (mille).

Notare che nelle tabelle degli alimenti, di norma, il valore calorico è espresso in kcal per 100

grammi di alimento.

Riportare tutti i dati in tabella.

Temperatura dell'acqua °C Energia alimentare ALIMENTO

Prima della combustione

Dopo la combustione

Differenza

Calorie

kcal kcal/gr

zucchero

olio

pane secco

noci

arachidi

acqua

23

All. 14

24

All. 15

25

All. 16

26

All. 17

27

28

All. 19

29

30

31

All. 22

32

All. 23 a COMPOSIZONE CHIMICA E VALORE ENERGETICO DEGLI ALIMENTI Per 100 g di alimento edibile. Il valore energetico è espresso in kcal

ALIMENTO kcal Glucidi (g)

Lipidi (g)

Proteine (g)

Acqua (g)

Fe (mg)

Ca (mg)

Vit A (µg)

Vit C (mg)

Biscotti Marie 418 85,3 7,8 6,6 2,2 0,9 22 tracce - Fette biscottate 410 83 6 11,3 4 3,8 55 - - Pane 280 64 0,5 8,1 31 0,7 17 - - Pasta 356 82,8 0,3 10,8 12,4 1,3 17 - - Pizza margheri 271 52,9 5,6 5,6 39,3 tracce 12 - - Riso 362 87,6 0,6 7 12,9 0,6 6 - - Ceci 334 54,3 4,9 21,8 13 6,1 137 3 3

ALIMENTO kcal Glucidi

(g) Lipidi

(g) Proteine

(g) Acqua

(g) Fe

(mg) Ca

(mg) Vit A (µg)

Vit C (mg)

Fagioli freschi Fagioli secchi Piselli Broccoli Carciofi Carote Cavolfiore Cipolle Insalata Melanzane Patate Pomodori Spinaci Zucchine Albicocche Arance Banane Mele Noci Pere Pesche Uva

33

All. 23 b ALIMENTO kcal Glucidi

(g) Lipidi

(g) Proteine

(g) Acqua

(g) Fe

(mg) Ca

(mg) Vit A (µg)

Vit C (mg)

Agnello Carne bovina Coniglio Maiale Pollo Tacchino Mortadella Prosciutto crudo Salsiccia Fegato

ALIMENTO kcal Glucidi

(g) Lipidi

(g) Proteine

(g) Acqua

(g) Fe

(mg) Ca

(mg) Vit A (µg)

Vit C (mg)

Acciughe Merluzzo Seppia Sogliola Tonno fresco Tonno sott’olio Trota

ALIMENTO kcal Glucidi

(g) Lipidi

(g) Proteine

(g) Acqua

(g) Fe

(mg) Ca

(mg) Vit A (µg)

Vit C (mg)

Latte Yoghurt Emmenthal Fontina Gorgonzola

34

All. 24

Dal quaderno di …………………

35

ALL. 25

36

All. 26

37

All. 27

Esercizio Quanta energia consumi? Le diverse attività che svolgiamo richiedono il consumo di una certa quantità di energia . Nella tabella è indicato il consumo energetico orario in alcune situazioni della giornata. Prepara un aerogramma circolare diviso in 24 settori uguali, corrispondenti alle ore della giornata e colora diversamente i settori a seconda dell’attività che hai svolto nel corso della giornata . Calcola qual è stato il tuo consumo energetico nelle diverse attività SONNO 60 Kcal/h STUDIO 100 Kcal/h ALIMENTAZIONE 3 Kcal/h per Kg di peso corporeo GIOCO VIVACE 380 Kcal/h GINNASTICA 145 Kcal/h PULIZIE CASA 145 Kcal/h La Caloria è il calore sviluppato per riscaldare un grammo di acqua dalla temperatura di 14,5°C alla temperatura di 15,5°C. Bruciando un grammo di zuccheri si sviluppano 4,1 Kcal. Bruciando un grammp di proteine si sviluppano 4,1 Kcal. Un grammo di grassi sviluppa ),6 Kcal.

Dal quaderno di …………………

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All. 28

CONTENUTO DI ACQUA DEGLI ALIMENTI • alimenti di vario tipo: semi, foglie (insalata), carne, uovo, ecc

• bilancia

• carta assorbente

• mortaio e pestello

ALIMENTO PESO INIZIALE PESO DOPO AVER ASSORBITO

L'ACQUA

DIFFERENZA

FAGIOLI

INSALATA

MELA

PANE

ZUCCHINA

COCOMERO

ZUCCHERO

PASTA CRUDA

PASTA COTTA

Gli alimenti più ricchi in acqua sono: ……………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………. quelli più poveri di acqua sono: …………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………….. Quali alimenti si conservano più facilmente? Quelli contenenti molta acqua o quelli poveri di acqua? …………………………………………………………………………………………………………

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ALL 29

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All. 30

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All.31 LA BOCCA Osserva l'interno della bocca, quali strutture riconosci? Dai una breve descrizione di ognuna. LABBRA …………………………………………………………………………….

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LINGUA …………………………………………………………………………….

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GOTE …………………………………………………………………………….

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PALATO …………………………………………………………………………….

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ARCATE ……………………………………………………………………………

DENTARIE …………………………………………………………………………….

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I DENTI

Osserva le arcate dentarie:

• quanti sono i denti?…………………………………………………..

• sono tutti uguali?……………………………………………………

• quante forme diverse puoi distinguere?…………………………….

Disegna e descrivi accuratamente le varie forme che hai individuato

DISEGNO DESCRIZIONE

Ora addenta una mela e osserva quale impronta vi hanno lasciato i tuoi denti, quali sono i denti

utilizzati per questa operazione?

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Poi strappane un morso, quali denti hai utilizzato?

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Adesso masticala accuratamente il pezzo di mela, quali denti utilizzi per questa operazione?

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Puoi adesso stabilire una relazione fra la forma del dente e il tipo di lavoro svolto? SI NO

Prova a darne una breve descrizione.

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a) quali variazioni noti nella dentatura dei vari animali?

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b) i denti dello stesso tipo presentano la stessa forma nei diversi animali? …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

c) pensate che esista una relazione fra la forma dei denti e il tipo di alimentazione dell'animale? …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

d) Osserva bene le forme dei vari tipi di denti e per ciascun tipo indica la funzione svolta nella masticazione ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

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