PERCORSI PREFERENZIALI PER PERSONE “ANZIANE … · • per un aiuto ed una omogenità di...
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XXXI SEMINARIO DEI LAGHI 14 – 16 Ottobre 2010
“IL RAPPORTO DINAMCO TRA OSPEDALE E TERRITORIO”
PERCORSI PREFERENZIALI PER PERSONE “ANZIANE FRAGILI” TRA TERRITORIO E OSPEDALE: UN’ESPERIENZA GENOVESE
Anna Banchero
Perché definire un “PERCORSO ASSISTENZIALE”:
• per la complessità dell’approccio clinico terapeutico all’anziano e alla persona fragile
• per un aiuto ed una omogenità di approccio rispettosa dei LEA (un’ uniformità dei diritti /uniformità dell’offerta
Come procedere:a. gruppo multidisciplinare di esperti, per elaborare il percorsob. individuazione delle aree di maggiore criticità clinica e
organizzativa del processo in esame (letteratura scientifica,evidenze e competenze)
c. stesura del p.a. con sequenza di azioni e raccomandazionid. discussione documento anche con le Società medico-
scientifiche;e. redazione del documento finale.
IL PERCORSO ASSISTENZIALE
L’OFFERTA OSPEDALIERA è prevalentemente CARATTERIZZATA da diversi elementi, che spesso, non possono tenere “nella dovuta considerazione” le esigenze dell’anziano e della persona fragile:
● caso clinico: diagnosi, terapie e prognosi
• organizzazione “dedicata” alle urgenze, complessità cliniche e situazioni critiche
• tecnologie spostate sull’acuzie• risultati “poco condizionati” dalle situazioni psico-sociali• autonomia del medico e multiprofessionalità prevalentemente
basata sugli aspetti disgnostici e prognostici• tempi prevalentemente collegati “all’evoluzione clinica” alla
guarigione o alla stabilizzazione(TECNOS E ANTROPOS)
L’OFFERTA OSPEDALIERA
Cosa significa “TERRITORIO” : una complessità di fatti, di saperi, di relazioni e di opportunità. In termini di offerta e risorse, il territorio è caratterizzato da:
● servizi per l’accesso● prestazioni di medicina generale● Prevenzione e cure primarie
● continuità assistenziale
● Medicina specialistica
● integrazione sociosanitaria
● servizi di assistenza e di emergenza sociale
● risorse di “capitale umano e sociale”
La domanda per anziani e fragilità non è solo di tipo clinico, ma richiede “interventi misti” : clinici, assistenziali e azioni di solidarietà sociale ……(mutuo. auto-aiuto, volontariato, etc.)
SIGNIFICATO DI “TERRITORIO”
L’OFFERTA TERRITORIALE è prevalentemente CARATTERIZZATA da
elementi, “più favorevoli” alle esigenze dell’anziano e della persona
fragile:
● “strutture” attrezzate all’approccio con la cronicità, complessità , interdisciplinarietà
● anche nella complessità: minore criticità
● valutazione multidisciplinare: PAI come risultato del lavoro multiprofessionale che prosegue nella evoluzione del PAI e nella verifica finale
● presa in carico (non solo caso clinico)● diagnosi e terapia formulate anche tenendo conto dell’empatia con il
paziente e con il nucleo familiare● case manager (non sempre medico)
(ANTROPOS E TECNOS)
L’OFFERTA TERRITORIALE
E’ STATO PROGRAMMATO per difficoltà di:• ammissione a PS e reparti• agire sul sovraffolamento• gestione del caso • dimissione
I soggetti di maggior rilievo:
• Pronto Soccorso H San Martino• Nucleo di accoglienza • Case manager • Distretto sociosanitario • UO Cure intermedie• Presidi di assistenza diurna e a ciclo continuativo• Comune di Genova In collaborazione anche con Volontariato e “Associazioni di tutela”
IL PROGETTO “GENOVA – SAN MARTINO”
OSPEDALE/ TERRITORIO: IL PERCORSO
PRONTO
SOCCORSO
TRIAGE
Infermieristico
II° livello -
ricovero
POLO ACCOGLIENZA SOCIO-
SANITARIA
Valutazione caso
Individuazione Case Manager
Scheda
Triage
Dimissione
(Aged
PlusF)
Domicilio MMG
Cure Intermedie
Distretto
Sociosanitario
Punto Unico di
Accesso
UVM- PAI
- FRNA
- Progetto Badanti
- Cure domiciliari prestazioni
Distrettuali
- Residenzialità
«semplice»
«complessa»
La metodologia: utilizzo della RETE e dei PERCORSI ASSISTENZIALI
• La rete: ASL /COMUNE altri soggetti della Comunità Sociale;• L’idea guida “integrazione sociosanitaria” nel percorso
territorio/H/ territorio
La metodologia operativa:• identificazione degli anziani e/o persone fragili con bisogni
complessi di tipo sociosanitario• fragilità determinata dalla presenza di almeno uno dei
sottoindicati parametri al triage di accoglienza: • sospetta malnutrizione/disidratazione, stato confusionale,
ulcere trofiche o da pressione, igiene personale scadente, paziente “solo”
• colore del codice di accesso (ad esclusione del codice rosso)
IL PROGETTO “GENOVA – SAN MARTINO”
2
Il PERCORSO ASSISTENZIALE:
• presso il PS è collocato il nucleo di accoglienza (geriatra, infermiere, AS) che ha il compito di :
• Effettuare un triage che legge/valuta il bisogno• Segnala immediatamente il ricovero al MMG per ottenere maggior
informazioni sul paziente e invia a MMG un sms che conferma o meno il ricovero e informaticamente gli esiti del triage
• contatta il PUA per la presa in carico da parte del Distretto o congiunta e individua un “case manager”
• Procede ad una valutazione con AGED PLUS che invia informaticamente al Distretto
• In caso di ricovero il CM accompagna il paziente in reparto o alla UO Cure Intermedie
• Con dimissioni dal PS il CM contatta le cure domiciliari o il referente della residenzialità
• Il Distretto attiva il Comune per misure di “accompagnamento e sostegno al domicilio (FNA, sussidi, altro)
IL PROGETTO “GENOVA – SAN MARTINO”
3
CHI ACCEDE ALLE CURE INTERMEDIE O ALLA RESIDENZA:
• Chi deve completare l’assessment/osservazione con ulteriori accertamenti
• Chi necessita di cure per stabilizzare e riattivare (riabilitazione) le condizioni psico-fisiche
• Dove è necessario “un tempo definito” per consentire il rientro a domicilio (dimissione complessa)
IL PROGETTO “GENOVA – SAN MARTINO”
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I DATI DI UN TRIMESTRE
• 400 accessi al PS • 180 dimissioni dopo 2,2 gg dalla Medicina di Urgenza a
domicilio di cui il 37% con supporti sanitari e misure sociali
• 129 trasferiti a reparti dell’ospedale con degenza max di 15 gg
• 46 inseriti nelle C.I o RSA• 45 deceduti
Dei pazienti valutati al PS, 37 hanno avuto un re-ricovero nei tre mesi di attuazione del progetto
IL PROGETTO “GENOVA – SAN MARTINO”
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LE PROSPETTIVE :
IL PROGETTO “GENOVA – SAN MARTINO”
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ACCORDO con i MMG per intercettare a chiamata del 118i pazienti anziani e/o fragili con codici bianchi e verdi peravviarli alle “Case della Salute” del Ponente, Centro eLevante, dell’area ASL 3 genovese, per sottoporli agliaccertamenti necessari con la presenza dei rispettiviMMG e concordare le dimissioni come da progetto