Percorsi per crescere... - Giornalino per la Somalia · 2014-04-24 · !ika die L eute sind arm das...
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SCUOLA MEDIA LEONARDO DA VINCI
MITTELSCHULEBOLZANO-BOZEN
Giornalino per la Somalia2014
Introduzione
Attraverso il giornalino ci proponiamo di far conoscere alcune attività svolte dalle classi.
Inoltre cogliamo l'opportunità per raccogliere fondi per il “Progetto Somalia” che la scuola porta avanti da alcuni anni in collaborazione con
l'associazione trentina Water for Life.
Grazie per il vostro contributo e buona lettura!
Viel Spaß beim Lesen!
Prossimamente questo giornalino si potrà visionare a colori sul nostro sito: www.icbz3.it
Die Sonne scheint immer
Land ohne Wasser
Mogadisciu ist die Hauptstadt
Es liegt in Afrika
die Leute sind arm
das Volk ist hungrig
es liegt am indischen Ozean
Stella Giordani 2D
taat im Osten Afrikas
berhalb liegt der Golf von Aden
eer gibt es im Osten und Norden
rmut und Kriege
eider gibt es sie im ganzen Staat.
m Moment sind die Einwohner 13 Mio.
uch die Krankenheiten sind zu viele!
Sabrina La Viola 2D
Unsere Schule hat eine Partnerschaft mit
omalia
D rt leben viele arme Kinder
Die Hauptstadt ist ogadischu
Fast lle sind Muslime
In Somalia spricht man auch Ita ienisch
Somalia l egt im Horn von
A frika
Michele Spazzini 2D
Progetto intercultura
Quest'anno la nostra scuola ha partecipato al progetto intercultura tenuto da Mamadù. In tre incontri abbiamo imparato e riZlettuto molto sull'argomento dell'immigrazione straniera.
Nel primo incontro abbiamo fatto un piccolo cartellone con alcune parole emerse partendo dal termine immigrato. Poi Mamadù ha consegnato un foglio con su scritto “TOP SECRET” e ci ha chiesto di scegliere tra 7 persone su 10 di sesso, professione e caratteristiche diverse, per farle andare su un altro pianeta. Da questa attività abbiamo capito come spesso, anche senza rendersene conto, si abbiano molti pregiudizi, e non solo nei confronti degli immigrati.
Nel secondo incontro Mamadù ci ha mostrato un documentariosull'immigrazione, dove alcune persone immigrate da altri paesi raccontavano la loro storia.
Nell'ultimo incontro Mamadù ha portato un suo amico di nome Aminur. Aminur è nato e cresciuto in Bangladesh. Per alcuni motivi famigliari Aminur venne costretto a partire verso un altro paese, lasciando scuola, famiglia e amici. Siamo rimasti affascinati e commossi da questa triste e coraggiosa storia.
La storia di Aminur
All’età di 15 anni Aminur viveva in Bangladesh, in India, con la sua famiglia. Suo fratello era un politico e quando il suo partito perse le elezioni, degli uomini andarono a casa sua e gli tagliarono braccia e gambe. Per Aminur sarebbe stato molto pericoloso rimanere in India, perché c’era il rischio che quegli uomini facessero del male anche a lui. Allora suo padre chiese ad un suo amico, che abitava in Libia, se poteva accogliere Aminur per un determinato tempo e lui accettò. Una volta arrivato all’aeroporto, Aminur pensava di trovare l’amico di suo padre, invece trovò solo un luogo caldo e deserto. Rimase in aeroporto per un paio d’ore Zino a quando si decise ad allontanarsi e andare a cercare aiuto. Camminò per le vie afose e deserte della città, Zino a quando non incontrò alcuni ragazzi che stavano lavorando. Parlò loro in inglese e gli chiese se conoscevano un posto dove dormire e un posto dove lavorare. Loro lo accolsero in casa loro e gli trovarono lavoro come saldatore (Aminur non aveva saldato mai nella sua vita!).Trascorsi un paio di mesi dall’arrivo di Aminur scoppiò la guerra e molti suoi amici se ne dovettero andare. Aminur invece rimase, cosciente dei pericoli, ma
sapendo anche di non poter tornare nel suo paese d’origine. Un giorno chiese informazioni ad un suo amico sui barconi che portavano dalla Libia in Italia. Una volta fatti tutti i pagamenti Aminur si imbarcò. Rimase per giorni e notti senza mangiare, bere e andare in bagno; sulla barca c’erano molte persone, tutte una sopra l’altra, tutti ammucchiati. Ad un certo punto degli uomini dissero ad Aminur di buttare in mare un uomo che era morto accanto a lui.Arrivati a Lampedusa gli emigrati furono suddivisi in gruppi e destinati a varie città italiane. Una volta arrivato a Bolzano, Aminur cercò un posto dove alloggiare e un posto di lavoro. Poi incontrò Mamadu, che gli diede la possibilità di raccontare la sua storia.
Lettera a Aminur
Caro Aminur,sono Laura; la tua storia mi ha colpito, perché parlava di un ragazzino di 15 anni che lascia la sua famiglia e il suo paese per andare in un paese straniero a causa della paura di essere catturato e massacrato. Mi sono meravigliata per come, pur non conoscendo la Libia e pur non avendo nessuno, tu ti sia arrangiato da solo e sia riuscito a trovare dimora e lavoro.Mi hai fatto riKlettere molto sulle imbarcazioni che portano qui in Italia gli immigrati, in particolare su come queste persone vivono la traversata, su come devono sentirsi: “Ce la farò ad arrivare a destinazione o non ce la farò? Cosa ne sarà di me ?”. Io non riuscirei a sopportare uno stress così pesante !Adesso che sei tranquillo e sereno prova a mettere su famiglia e prova ad andare avanti con gli studi e a laurearti, se questo è il tuo sogno e se ne hai la possibilità.
Laura Schöpf II E
Somalia ist ein schönes Land
Die EinwO hner
von SoMalia sind 10 Millionen
JubA ist ein Fluss
SomaLia hat auch einige Inseln
DIe Hauptstadt von Somalia ist
MogAdischiu
Gariano Jenny 2D
Somali ist die wichtigste Sprache
in diesem Land
Es liegt im Osten Afrikas
Meer und Berge prӓgen die Landschaft
Das Horn von Afrika ist der ӧstlichste Punkt.
Im Land waren über 20 Jahre Krieg.
Der Islam ist die Religion im Land
Die Azuki-Bohnen sind eine beliebte
Speise.
Linda Marcello 2D
Somalia liegt im Osten des
afrikanischen Kontinents
Die Einw Ohner Somalias heißen Somalier
Die Hauptstadt ist Mogadischu
H Aauptsprache Somalias ist Somali
Das Land ist in 18 Regionen eingeteilt
Die Religion ist Islamisch
In SomaliA spricht man auch Arabisch
Simone Rivetti 2D
UN GOMMONE CARICO DI EUROPEI
Il 21 ottobre 2013, noi la II°C ed altre classi della Scuola Media Leonardo da Vinci, siamo andati al teatro comunale di Gries per vedere lo spettacolo “UN GOMMONE CARICO DI EUROPEI”.
TRAMA:Giorgio e Carmine, due italiani, si trovano in una spiaggia siciliana ad aspettare un gommone che li porti in Africa. Nello spettacolo i due raccontano la propria vita: Giorgio, un progettista delle sfilate di moda milanesi, ormai si ritrova senza lavoro ed è costretto a lasciare la propria città mentre Carmine, un calabrese, abbandona la propria famiglia per cercare di mantenerla altrove. Infatti le economie mondiali si sono capovolte: l’Europa subisce una fase di declino, spostando l’economia e cultura emergenti e ricche in Africa. Tra paure, speranza e la nascita di una nuova amicizia, i due uomini trascorrono la vigilia di Natale aspettando il gommone che li porterà in Tunisia. Lo spettacolo si conclude con un rumore di nave, sarà la guardia costiera o gli scafisti? Ognuno può interpretare il finale come vuole!
GIUDIZIO e RIFLESSIONI:Lo spettacolo ci è piaciuto perché abbiamo potuto riflettere su quanto il concetto di “emigrare” sia relativo. Adesso, in Italia, arrivano gli immigrati africani a Lampedusa ma se un giorno fosse il contrario, come ci propone lo spettacolo? Le scene che ci sono piaciute di più sono quando i protagonisti mangiavano, cantavano e ricordavano la loro vita perché parlavano delle tradizioni italiane comuni un po’ a tutti noi!
Giorgio e Carmine i protagonisti Un gommone carico di immigrati che arriva a Lampedusa
Chiara Zanirato, Sara Piccirillo 2C
In S omalia gibt es tropisches Klima
NO ch spricht man in Somalia auch Italienisch
M ogadisciu ist die
H A uptstadt von Somalia
L eute in Somalia sind arm
Es i st ein Staat in
A frika
Marco VieDi 2D
STRAND VOLK
ARMUT
OZEAN
KAMEL TIERE
WARM
GAROLLI ARIANNA 1D
Sommer
Obst
Markt
Arbeiter
Lamm
HImmel
Afrikaner
Bighetti Alice 1D
MIO NONNO MAGNO
Magno Schöpf – 6/9/1934 – 10/3/1987
a cura di Laura Schöpf
Il papà di mio nonno era austriaco. Morì durante la seconda guerra mondiale (1940).
La mamma invece era sudtirolese. Lei si chiamava Crescenzia, era la primogenita della famiglia Wach, una famiglia nobile che discendeva dalla famiglia degli Asburgo. Lo stemma di questa famiglia riportava tra le altre cose un’aquila nera. Abitavano a Malles Venosta, avevano terre, campi e un versante di una montagna. Alla morte del padre, la mia bisnonna fu obbligata a
lasciare la casa paterna e a trasferirsi a Bolzano con i figli più grandi, per la legge del Maso Chiuso. Questa legge prevedeva che, alla morte del padre, tutti i beni passassero al primogenito maschio che di conseguenza diventava il nuovo capo-famiglia. I tre figli più piccoli, e tra questi mio nonno, rimasero in quella casa fino a quando, cresciuti, si sarebbero avvicinati a Bolzano.
Durante quegli anni i tre figli crebbero svolgendo lavori domestici e lavori nei campi dello zio. Andavano a scuola con le ciaspole durante l’inverno e con delle scarpe rotte quando la neve non c’era. La scuola era molto distante, ma mio nonno provava una grande gioia nel poterci andare. Aveva pochi giochi e poco tempo per giocare. Mio papà mi raccontò di quando mio nonno vide un suo amico esplodere giocando con un pezzo di ferro che non sapeva essere una bomba a mano.
Mio nonno era il secondo di tre fratelli: Seppl era il più grande, il nonno era il secondo e Robert era il più piccolo. Arrivato a Bolzano si rivolse a Seppl, che lo aiutò a trovare un lavoro in fabbrica, mentre per dormire si rivolse a un dormitorio pubblico (camerate dove dormivano molte persone). Il nonno era molto arrabbiato con la sua mamma perché si era sentito abbandonato da lei quando lui era piccolo. Solo dopo tanti anni riuscì a perdonarla e a farla conoscere a mio papà.
Durante gli anni della fabbrica continuò a studiare, prima ottenendo il diploma di terza media, poi quello di scuola superiore. Nel dopo-lavoro della fabbrica conobbe mia nonna e dopo alcuni anni si sposarono (6/9/1959).Il mio papà è sempre stato molto orgoglioso del nonno. Spesso mi racconta di com’era arrivato a Bolzano, confondendo i semafori per le lanterne che addobbavano il suo paese nei giorni di festa e i vigili per persone vestite come nei giorni di carnevale.
A quel tempo il nonno non parlava italiano, ma solo un dialetto tedesco. In pochi anni imparò l’italiano e frequentò solo scuole italiane. Nel 1975 diventò insegnante di materie tecniche e continuò a farlo fino alla sua morte, nel 1987.
SoMMER
OHNE
MAHLZEIT
ALLE
LAUFEN
IMMER
ALLEIN
Francesco Trentini 1D
Sonne
Obdachlose
Mutter
Abend
Liebe
Immigrant
Arme
LUCA RAVAGNANI 1D
ALCUNI POST DEL NOSTRO BLOG!Dal sito www.icbz3.it
Gita a Vienna
Il 26 gennaio io, la mia classe (3A) e la classe della 3F siamo pariti per Vienna. Abbiamo
visto molte chiese, musei, piazze ... Particolarmente belli sono stati il musical di Sissi, il
duomo e i negozi. Una sera sia la nostra classe che la 3F siamo andati al teatro per
vedere il musical di Sissi. La prof ci aveva detto già, prima della partenza, di portarci dei
vestiti eleganti per questa serata e così eravamo tutti eleganti. Lo spettacolo è iniziato
verso le 7 di sera e la storia era tutta cantata: narrava la vita di Sissi, il suo matrimonio con
l'imperatore Francesco Giuseppe, i loro quattro figli di cui due morti (la piccola Sophie
morta a 2 anni durante il viaggio in Ungheria e il figlio Rudolf, che da piccolo era stato
costretto a frequentare la scuola militare e da grande a sposare una donna, ma amandone
un'altra si suicidò insieme alla sua amata sparandosi in testa) e i litigi con sua suocera
perché all'epoca ad occuparsi dell'educazione dei figli erano le istitutrici, mentre Sissi
voleva educare i suoi figli da sé. Molti della nostra compagnia hanno avuto come
personaggio preferito la Morte: era rappresentata da un uomo vestito con abiti scuri che
amava Sissi e la voleva portare via con sé perché sapeva che la sua vita sarebbe stata
molto dolorosa e triste, ma lei non lo voleva, perché voleva rimanere al fianco di suo
marito; ma alla fine dopo diversi anni cambiò idea perché si accorse che la Morte aveva
ragione. Tutto lo spettacolo era accompagnato da canti, danze, luci ed è stato bellissimo.
Una mattina siamo andati a visitare lo Stephansdom, ovvero il duomo di Vienna: è stato
costruito in stile gotico e poi ristrutturato dopo i bombardamenti della Seconda Guerra
Mondiale. La guida ci ha spiegato che nello stile gotico tutto veniva curato nei minimi
dettagli perché tutto doveva essere perfetto agli occhi di Dio.
Le serate nell'ostello passate insieme alla 3F sono state una delle cose più belle della gita
a Vienna: andavamo nelle camere e ci divertivamo insieme guardando la tv o giocando.
Un'esperienza unica.
di Chiara
Una giornata al Galilei Martedì 4 febbraio invece di una normale giornata di scuola sono stato a visitare e a
sostenere delle lezioni al Galileo Galilei, o meglio conosciuto come I.T.T., situato in via
Cadorna. Appena entrato mi hanno fatto accomodare in una stanza, dove c'erano alcuni
miei amici di altre scuole. Poi un professore ci ha portati in un'aula dedicata alla fisica in
cui stava facendo lezione una prima. Il primo impatto è stato subito positivo. Alla seconda
ora ci hanno diretti nell'aula 112, una di quelle di informatica, dove due insegnanti, una
donna e un uomo, stavano tenendo una lezione ad una seconda. La professoressa ha
subito detto ai suoi alunni di smettere con quello che stavano facendo e ci ha mostrato
insieme ai ragazzi il bellissimo progetto di robotica. Con i loro robot i ragazzi hanno
completato e sperimentato delle missioni che hanno portato alla FLL (First Lego League),
il campionato di robotica. L'ora successiva siamo rimasti in quest'aula e nel frattempo è
arrivata una terza. I ragazzi ci hanno, poi, mostrato alcuni lavori prodotti da loro stessi. La
stessa professoressa, più tardi, ci ha mostrato una presentazione sulla scuola. Alle 10:40
abbiamo fatto pausa. Dopo aver fatto merenda siamo risaliti assieme al referente
scolastico, il quale ci ha portato in un'altra aula di informatica, dove era presente un
professore che stava parlando ai suoi studenti di quinta liceo dei Malware, ovvero dei
virus. L'ora successiva, l'ultima per noi, siamo stati nel laboratorio di chimica, dove un
insegnante ci ha fatto provare alcuni piccoli esperimenti. Dopo di che siamo tornati tutti a
casa.
E veniamo alle mie impressioni. Devo essere sincero, questa scuola mi ha proprio colpito,
soprattutto per la varietà di attrezzi e per la disponibilità degli insegnanti che ci hanno
assistito ed indirizzato tutto il giorno. L'esperienza nel laboratorio di chimica è stata
fantastica. Non pensavo che mi piacesse così tanto. La scuola è immensa e piena di
articolazioni. Ho capito che l'informatica fa proprio per me. Le lezioni sono molto
interessanti e penso proprio che il prossimo anno mi iscriverò qui.
di Daniel
Animali domesticiPerché è bello avere un animale domestico?
Perché gli animali domestici sono di compagnia per le persone anziane e aiutano i
bambini a essere più autonomi e responsabili, per esempio nella cura e bisogni degli
animali. E soprattutto sono utili alle persone disabili come le persone non vedenti che così,
grazie a un cane, possono comunque svolgere le normali attività quotidiane.
Un po' di tempo fa abbiamo letto la storia di una ragazza anoressica che non riusciva
nemmeno più a fare la spesa, e grazie a un cane la fece ogni giorno: perché il cane
abbaiava quando il frigorifero era vuoto e così la ragazza era spinta a fare la spesa da
sola.
Perché un cane ci fa stare meglio?
• Ci fa fare esercizio fisico, perché ogni giorno bisogna portalo a spasso all'aria
aperta oppure un gatto molto giocoso.
• Un animale domestico tiene molto alla compagnia, così come ci teniamo anche noi!
• Delle ricerche scientifiche hanno dimostrato che le persone con un animali
domestico hanno più autostima, sono più rilassate e raramente stressate.
Perché adottare un amico a 4 zampe invece che comprarlo?
Perché gli animali che si trovano nel canile sono animali abbandonati e spesso anche
maltrattati dai loro vecchi padroni. Per questo sono spesso animali tristi, solitari e spesso
anche aggressivi. Si può dare loro una seconda possibilità di avere una vita felice:
dovrebbero essere adotti da persone che sono disposti a tenere un animale domestico
dandogli amore, felicità e cure.
di Giada e Perla
Recensione del libro “Ascolta il mio cuore”“Ascolta il mio cuore” è stato scritto da Bianca Pitzorno , un'autrice che scrive libri per
bambini e adolescenti. Questo libro è stato pubblicato per la prima volta nel 1991. È un
romanzo di avventura che narra la storia di una bambina, che frequenta la quarta
elementare di una scuola femminile degli anni '40/'50. Durante l'anno scolastico, Prisca, la
protagonista, insieme alle sue migliori amiche Elisa e Rosalba, decide di aiutare due loro
nuove compagne di classe, discriminate perché zingare. Inoltre dovranno farsi accettare
dalla nuova maestra per avere l’occasione di saltare la quinta elementare e passare
direttamente in prima media compiendo il grande ''salto'' : una promozione che
l'insegnante concede ogni anno alle sue allieve migliori. Ovviamente le alunne non
perderanno l’occasione di compiere scherzi per far impazzire la nuova insegnante, molto
esigente e severissima sulla disciplina, che a fine anno si troverà davanti una brutta
sorpresa, organizzata come vendetta dagli alunni della IV D.
Questo libro ci è piaciuto molto perché fa capire il modo di pensare e lo stile di vita di quei
tempi. Inoltre è molto divertente e quando si inizia a leggerlo ci si immedesima nei
personaggi della storia.
di Francesca e Nicole
Si parte per DobbiacoIl giorno 20 novembre le classi 2C e 2E partiranno per un soggiorno di tre giorni a
Dobbiaco. Il programma prevede di andare a visitare dei musei, arrampicare, e altre
attività molto interessanti. Al ritorno vi racconterò com'è andata la gita.
di Sofia
Recensione dello spettacolo “Lager”Oggi con la mia classe siamo andati a Laives per vedere uno spettacolo di nome “Lager”
perché lunedì era il Giorno della memoria.
Lo spettacolo non era come tutti gli altri perché gli attori (un uomo e una donna) non
recitavano, ma leggevano quello che i reduci dei campi di concentramento avevano
vissuto.
In particolare hanno parlato del Lager di Bolzano situato in via Resia, ma che per i
progionieri era solo di passaggio per poi andare in quelli della Germania.
A me lo spettacolo è piaciuto perché è un argomento particolarmente interessante anche
se sicuramente terribile per quello che hanno raccontato i reduci di campi di
concentramento.
di Simone
La storia di AminurVi sto per raccontare la storia di un ragazzo di 22 anni, immigrato in Italia dal Bangladesh,
di nome Aminur.
A 15 anni viveva e frequentava la scuola in Bangladesh. Suo fratello maggiore faceva il
politico, e quando il suo partito ha perso, arrivarono di notte i suoi oppositori politici e gli
tagliarono mani e piedi. Aminur ne venne a conoscenza solo il giorno dopo, quando la
madre arrivò nella sua classe e gli disse che non poteva più restare in Bangladesh perché
lo avrebbero ucciso. Aminur si mise a piangere, ma la madre gli dette dei soldi e gli disse
di andare in aeroporto e prendere il primo volo per la Libia.
Giunto in Libia si aspettava di trovare qualcuno come gli aveva detto la madre, ma invece
non c’era nessuno. Istintivamente si mise a piangere, ma poi capì che non serviva a niente
e iniziò a cercare qualcuno che potesse aiutarlo. Trovò un operaio a cui riuscì a spiegargli
la sua storia in inglese. Lui lo portò in casa sua e gli diede da mangiare per due settimane,
poi gli trovò un lavoro come saldatore.
Dopo qualche anno scoppiò la guerra e Aminur, non essendo libico, non poteva uscire di
casa e il suo vicino di casa doveva procurargli il cibo. Ma dopo un paio di mesi i soldi
iniziarono a scarseggiare e gli dissero che con 1000 euro poteva pagare uno scafista e
andarsene dalla Libia. Rassegnato accettò e si imbarcò sul barcone insieme ad altri
duecento passeggeri. Il barcone era una vecchia nave cargo e per riuscire ad imbarcare
così tante persone bisognava stringersi e inginocchiarsi. A bordo conobbe un ragazzo di
25 anni che, non essendo mai stato in barca, continuava a vomitare. Dopo un giorno di
viaggio senza mangiare né bere, il ragazzo iniziò a vomitare la bile; successivamente
morì. Aminur fu costretto a gettare il suo corpo in mare e proseguire il viaggio. Dopo 36
ore sbarcarono a Lampedusa, dove gli diedero da mangiare e da bere. Successivamente
furono portati a Taranto, dove li divisero in gruppi di dieci persone e portarono ogni gruppo
in una città italiana diversa. Aminur è capitato a Bolzano. Ha lavorato per un po' come
pizzaiolo ma ora non riesce a trovare lavoro.
Vi ho voluto raccontare questa storia per farvi capire cosa passano gli immigrati venendo
in Italia e come continuano a vivere dopo l’arrivo. Queste persone vanno aiutate!
di Michele
Il nostro mercatinoNei giorni prima delle vacanze di Natale la professoressa Critelli e altri insegnanti hanno
organizzato il mercatino di Natale, i cui proventi sono stati devoluti all'associazione “Water
for Life” che aiuta una scuola della Somalia. Al mercatino tra le tante cose si potevano
trovare alcuni oggetti realizzati da noi studenti. Per aiutare la scuola somala chi voleva
poteva fare una semplice donazione anche di soli 50 centesimi. Siamo grati a chi li ha
donati.
All'interno del mercatino si poteva, inoltre, trovare una raccolta fotografica di noi studenti
alle prese con dei lavori nell'aula di artistica. Le foto sono state scattate dai rappresentanti
del “Parlamentino degli alunni”. Il nostro mercatino ogni anno è situato al piano inferiore
della scuola, più precisamente nell'aula magna.
Il mercatino da noi alle Leonardo da Vinci è ormai una tradizione, si ripete con successo
ogni anno. Di solito si fa anche quello di Pasqua, in questa occasione non troverete
addobbi od oggetti natalizi, è ovvio, ma potrete trovare tante altre cose interessanti. La
nostra scuola ha già devoluto somme di denaro in Somalia. Col mercatino di Natale
dell'anno scorso abbiamo ricavato oltre 3000 euro con cui abbiamo potuto donare a
bambini più poveri di noi un'istruzione, un quaderno, un libro ed un astuccio.
Ci sembra proprio un bel lavoro.
Per questo progetto si ringraziano tutte le professoresse.
di Daniel e Omar
La pagella
Ogni anno arriva quel momento di terrore, odiato da molti studenti, quel momento che
mette panico, che crea angoscia, litigi e conflitti: la consegna delle pagelle.
Chi non si è mai spaventato poco prima della consegna delle pagelle?
Beh, crediamo che questa sia una cosa del tutto normale.
In quel momento mille pensieri passano per la testa e ci si pone mille domande:
avrò materie sotto?
Se sì, quante?
Che voto avrò preso in condotta?
Come reagiranno i miei genitori se la pagella non sarà quella che si aspettano?
E poi arriva il momento cruciale: la consegna.
Quando le pagelle vengono consegnate tutte le nostre paure vengono a galla e non si fa
altro che sperare che sia andata bene.
Quando si trova il coraggio di iniziare a leggerle e di guardare tutti i voti, in alcuni casi va
meglio di quello che l'alunno potesse aspettarsi perché, al giorno d'oggi, anche i professori
sono più comprensivi di quelli di una volta.
Quando si portano a casa e, con tutta l'ansia possibile, si consegnano ai genitori sperando
che non si deludano se la pagella non è andata come loro si aspettavano.
Ogni genitore reagisce in modo diverso, ma anche se la pagella non è esattamente come
ci si aspettava, l'importante è non scoraggiarsi mai e cercare sempre e in tutti i modi di
recuperare.
di Mariangela e Margherita
Recensione del libro “Patto di Mezzanotte”
“Il Patto di Mezzanotte” è un libro scritto da David Whitley e pubblicato nel 2008 da Salani
Editore.
Questo libro fa parte di una trilogia. Gli altri due libri si intitolano: “The children of the lost”
e “Il cantico dei sussurri”. Ecco la trama del primo libro. Nella città di Agorà, tutto si può
vendere (le emozioni come rabbia e tristezza e anche la vita). Due ragazzi, Lily e Mark,
vivono nella città di Agorà dove misteri e segreti sono sempre a portata di mano.
Mark e Lily sono coinvolti nel misterioso “Patto di Mezzanotte”, in cui i due ragazzi devono
decidere se rimanere nella città di Agorà oppure oltrepassare una porta che conduce in un
altro luogo. Solo uno dei due ragazzi può decidere, anche per conto dell'altro, se rimanere
nella città oppure uscire. Secondo il patto è Lily che deve prendere questa difficile scelta.
La ragazza decide di oltrepassare la porta e andare in un luogo sconosciuto e Mark è
costretto a seguirla.
Questo libro mi è piaciuto molto perché:
- le storie dei due protagonisti sono raccontate alternativamente: in un capitolo viene
raccontata la storia di Mark, nel capitolo seguente quella di Lily e così via;
- nel testo è presente molta suspense e non capisci cosa succederà fino all'ultima riga.
di Sara
I GpsIn classe abbiamo letto degli articoli che parlavano dei metodi di controllo che utilizzano i
genitori per controllare i figli. Alcuni genitori vogliono tenere i figli sempre sotto controllo e
per questo fanno uso di alcuni strumenti specifici per il controllo: i Gps. Sono strumenti in
grado di fornire una posizione precisa e, ad esempio, di far notare al genitore quando il
figlio attraversa zone pericolose o proibite... Molti psicologi ritengono che questi metodi di
controllo così eccessivi rendano i ragazzi meno autonomi e che, se la batteria si dovesse
scaricare o il sistema si dovesse danneggiare, i ragazzi e i genitori andrebbero nel panico.
Noi pensiamo che non serva usare questi strumenti così severi, bisognerebbe avere più
fiducia nei figli e dar loro responsabilità senza il bisogno di sapere dove si trovano o cosa
fanno.
di Giulia e Margherita
LINDENBERG
Vom 25. August bis zum 7. September war ich in Lindenberg in Deutschland
für eine Studienreise. Diese Reise wurde von meiner Schule Leonardo da
Vinci organisiert . Am Anfang war ich nicht froh, weil nur eine Mitschülerin
Elena dabei war. Ich muss aber sagen, dass der Aufenthalt sehr lehrreich und
sehr angenehm war.
Ich war in einem College, im Humboldt Institut.
Der typische Tagesablauf war: von 8.00 bis 13.00 Uhr hatten wir in der Klasse
Unterricht und nachmittags hatten wir viele Möglichkeiten. (wir konnten
schwimmen, radfahren, basteln…)
Um 18 Uhr hatten wir Abendessen und von 19.00 bis 20.00 Uhr mussten wir
Aufgaben machen und danach hatten wir eine Stunde frei. In dieser Stunde
war ich normalerweise im Schwimmbad und nur selten bin ich mit meinen
Freundinnen in meinem Schlafzimmer geblieben. Hier haben wir gespielt und
geredet.
Am Mittwoch und am Samstag haben wir einige Ausflüge gemacht. Wir
haben Lindau, Waldsee, Bodensee, Füssen und das Schloss von
Neuschweinstein besichtigt.
Wir haben auch das Zeppelin Museum besichtigt. Es befindet sich in
Friedrichshafen am Bodensee.
Ich habe gewusst, dass es eines der besten Museen ist: es ist reich an
Technik, Geschichte, Köstume und originelle Funde, es ist also ein sehr
interessantes Museum.
Bereits am ersten Tag mussten wir eine Aufnahmeprüfung schreiben, um
das Niveau unserer Sprachkenntnisse zu bestimmen. In meiner Klasse (A2 plus) waren wir alle Studenten von der Mittelschule Leonardo da Vinci,
Elena, Lucia, Dalila, Melissa, Bianca, Sara, Luca und Francesco, mit denen
ich eine gute Beziehung habe. Auch nach der ersten Woche machten wir ein
Test und ein weiteres schrieben wir am Ende des Kurses.
Am Freitag Abend sind wir in die Disko gegangen, aber am Sonntag mussten
wir unsere Zimmer aufräumen. Wir haben auch Studenten von verschiedenen
Ländern (China, Frankreich, Polen, Spanien, Schweiz, Russland…)
kennen gelernt, mit denen ich noch immer in Kontakt bin.
Schließlich muss ich sagen, dass es ein fantastisches Erlebnis war, das ich
gerne wiederholen möchte.
Sony Florio 3D
LINDENBERG – HUMBOLDT INSTITUT
Am 25. August bin ich mit einer Gruppe von meiner Schule nach Lindenberg
gefahren. Wir waren alle aufgeregt. Um ein Uhr sind wir in den Bus
gestiegen. Die Reise hat 5 Stunden gedauert und um sechs Uhr sind wir im
Humbolt-Institut angekommen. Wir haben gegessen und dann sind wir ins
Bett gegangen. Am Montag haben wir einen schriftlichen Test gehabt und
dann haben wir viele Aktivitäten gemacht: Basteln, Fussball, Rad fahren,
Spaziergänge und Ausflüge. Das Schlafzimmer war nicht sehr groß aber
bequem. Das Bad haben wir mit den anderen Gruppen der Etage geteilt. Um
sechs Uhr haben wir gegessen und dann haben wir andere Aktivitäten
gemacht.
Von Dienstag bis Freitag hatten wir am Morgen Unterricht. Wir haben immer
zwei Pausen gemacht: eine von zehn Uhr bis halb elf und eine von zwölf Uhr
bis Viertel nach zwölf. Um ein Uhr hatten wir Mittagessen: es war sehr gut
und wir haben immer alles gegessen. Nach dem Mittagessen haben wir
jeden Tag viele Aktivitäten gemacht: Fussball gespielt, geschwommen,
gewandert, Basketball gespielt, wir haben uns aber auch mit unserer Gruppe
unterhalten. Um sechs Uhr hatten wir Abendessen und um acht Uhr mussten
wir eine Stunde Hausaufgaben machen.
Am Mittwoch haben wir nach dem Unterricht einen Ausflug gemacht. Wir
haben das Museum von Zeppelin besichtigt. Zeppelin hat die Luftschiffe
erfunden. Um sieben Uhr sind wir wieder zum Humboldt-Institut
zurückgekommen. Wir haben gegessen und dann haben wir die
Hausaufgaben gemacht. Später sind wir ins Schwimmbad gegangen; es war
nicht groß aber wir haben hier viel gespielt. Am Freitag und Samstag konnten
wir eine Stunde später ins Bett gehen. Wir konnten in die Disco gehen oder
ein Lagerfeuer machen und alles war immer unterhaltsam!
Am Samstag haben wir einen anderen Ausflug gemacht aber er war länger.
Wir haben das Schloss Neuschwanstein besichtigt. Es war wunderbar!
Dann haben wir auch eine kleine Stadt besichtigt: Fussen.
Sonntag war frei. Um elf Uhr hatten wir Brunch und den ganzen Tag konnten
wir machen, was wir wollten.
Am anderen Mittwoch sind wir nach Lindau, am Bodensee, gefahren. Wir
haben die Stadt besichtigt. Freitag sind wir zum Waldsee gefahren und wir
haben im See geschwommen. Es war einbisschen kalt aber sehr
unterhaltsam.
Am Samstag waren wir alle traurig, weil wir nicht nach Hause zurückfahren
wollten. Im Humboldt-Institut habe ich viele Leute kennengelernt. Die Kinder
waren aus Spanien, Schweiz, Portugal, Rumänien, Polen, China und
Japan und noch jetzt schreiben wir uns jeden Tag.
In Lindenberg haben wir viel Deutsch gelernt aber wir haben auch viel Spaß
gehabt!
Elena Soprana 3D
E’ una fortuna che ci siano libri da leggere senza esercizi, così possiamo divertirci ad inventarli noi! Tutto e di più su
“Il bambino con il cuore
di legno” di John Boyne
“Il bambino con il cuore di legno”. Inventa tu un nuovo titolo.
Testo a buchi sull’introduzione al primo capitolo: completa, utilizzando le parole in basso: “Noah Barleywater se ne …….. di casa al mattino presto, prima che il sole …………., prima che i cani si ………….., prima che la rugiada ………… di posarsi sui campi. Prese il ……….. dall’attaccapanni in corridoio, ma si mise le …………… solo una volta fuori di casa. Imboccò il vialetto, aprì il ……………, uscì, tutto in punta di ……… per non rischiare che, ……………..scricchiolare la ghiaia, i suoi genitori ………………….. a controllare…”
Svegliassero –scarpe – cancello – piedi – cappotto – finisse - sentendo - andò – scendessero - sorgesseInfine, analizza le forme verbali presenti nel testo.
Riassumi in 15 righe il capitolo II.
Esercizi a risposta multipla:1) Quale lavoro svolge il padre di Noah?
a) idraulico;b) cacciatore;c) taglialegna;d) muratore.
2) Quella di Noah è una storia di a) avventura;b) horror;c) gossip;d) altro.
3) Quanti anni ha Noah?a) 12 anni;b) 8 anni;c) 13 anni;d) 11 anni.
Sottolinea i complementi presenti nel testo seguente e cerchia le parole di cui non conosci il significato:Appena fuori dal paese, Noah entra in una realtà diversa da quella che aveva immaginato di incontrare, un bosco, un mondo quasi onirico fatto di paradossi, assurdità e apparenti nonsense, dove incontra personaggi singolari: alberi che parlano, si spostano e i cui rami ricrescono appena spezzati, mele che supplicano di non essere mangiate, asini che reclamano il loro quindicesimo pasto quotidiano, insomma c’è da rimanere stupiti e smarriti.
Infine, soffermati sulla frase in grassetto: cosa vuol dire?
Qual è la tua opinione sul romanzo?Penso che questo romanzo sia………………….
Hajar EL Hoummadi-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Esercizi a scelta multipla
1) Perché Noah scappa di casa?a) perché i suoi genitori non lo considerano;b) perché sua madre sta morendo;c) perché ha preso un brutto voto a scuola;d) perché è in cerca di avventure.
2) Chi incontra Noah durante il suo tragitto?
a) una papera;b) un asino;c) un verme;d) un elefante.
3) Che tipo di ragazzo è Noah?a) un ragazzo dal cuore profondo;b) un ragazzo arrogante;c) un ragazzo cattivo;d) un ragazzo stupido.
Riassumi il romanzo in tre pagine.
Completa i seguenti dati:TITOLO…………………………………………….AUTORE………………………………………….TRADUZIONE DI…………………………………ILLUSTRAZIONE DI……………………………….CASA EDITRICE…………………………………….DEDICATO A……………………………………….CAPITOLI………………………………………….PAGINE…………………………………………………
Nell’apposita tabella trascrivi tutti i personaggi suddividendoli inPERSONAGGI CHE HANNO CAUSATO PROBLEMI A NOAH
PERSONAGGI CHE LO HANNO AIUTATO A CAPIRE
Riassumi i capitoli più significativi.
Lessico: spiega il significato delle seguenti paroleSusseguivano……………………………………………………………………………Brezza………………………………………………………………………………..Grafite…………………………………………………………………………………….Tendenza………………………………………………………………………………….Coetaneo………………………………………………………………………………….Entusiasmanti…………………………………………………………………………….Resilienza…………………………………………………………………………………Onirico…………………………………………………………………………………….Smarrimento………………………………………………………………………………….
Alessandro Franzoso-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Domande
1) Il romanzo inizia con Noah Barleywater che scappa di casa. Perché lo fa secondo te? Prova a fare delle ipotesi.
2) Ad un certo punto Noah ripensa ai successi che ha avuto in otto anni di vita. Te li ricordi? Quali erano? Riportali nella tabella.
12
345
3) Arrivato al primo villaggio Noah ha fame e trova un albero di mele: descrivi la scena. Cosa c’è di strano?
4) Continuando il suo cammino Noah incontra tanti personaggi… Completa la tabella.
Personaggi Attibuti e apposizioni Informazioni: modi di fare, carattere, linguaggio…
Uomo con il gattoUomo con il giornaleBassottoAsinoIl vecchio
5) Noah parla anche dei suoi genitori e degli adulti in generale. Racconta… 6) Il vecchio ha un ruolo molto importante nella storia. Perché?
Esercizi a scelta multipla:1) Quale lavoro fa il padre di Noah?
a) il pompiere;b) l‘insegnante;c) Il taglialegna;d) Il poliziotto.
2) Cosa fa la madre prima di morire?a) porta Noah al mare;b) porta Noah in montagna;c) crea il mare per Noah;d) crea la montagna per Noah
3) Dopo aver letto una metà del romanzo hai cominciato a capire che il bambino con il cuore di legno èa) Noah;b) Il padre di Noah;c) Il padre del vecchio;d) Il vecchio
Crocetta V se la frase è giusta, F se è sbagliata:1 Toby Lovely era il più veloce della scuola V F2 Noah da grande farà il panettiere V F3 Noah ha partecipato alle olimpiadi ed ha vinto V F4 Il vecchio ha un negozio di giocattoli V F5 La madre di Noah è malata V F
Pietro Ghellere-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Testo a buchi: inserisci nel testo le parole sottostanti:Noah…………………………se ne andò di casa al…………………. ……………….., prima che il sole sorgesse, prima che i ………………………….si svegliassero, prima che la……………….finisse di posarsi sui campi.Saltò giù dal……………………., si infilò alla bell’e meglio i …………………………che aveva preparato la sera prima e, trattenendo il respiro, sgattaiolò ………………………….. al piano di …………..C’erano…………………………………..che scricchiolavano, perché avevano le……………………….di legno un po’ sollevate, e………………..ci camminò sopra……………………,
cercando di fare meno rumore possibile. Prese il ………………………….dall’attaccapanni in ……………………………….., ma si mise le scarpe solo una volta fuori di casa.
Parole: leggerissimo – Noah – Barleywater – sotto – vestiti – cappotto – corridoio – mattino presto – rugiada – cani – tre scalini – assi – letto – silenzioso
Vero (V) o Falso (F)?1 Noah ha 9 anni V F2 Noah è scappato per fare l’avventuriero come aveva sempre sognato V F3 Noah prese tre mele dall’albero V F
Cerchia l’alternativa corretta1 Il padre di Noah era un taglialegna/spazzacamino2 Nel negozio del vecchio era tutto in legno /plastica3 Da giovane, il vecchio costruiva marionette /correva
Rispondi alle seguenti domande:1 Elenca i successi di Noah2 E quelli del compagno di classe di Noah? Quali sono?3 Perché Noah è geloso di Charlie?4 Scrivi i mestieri che volevano fare i compagni di classe del vecchio.5 Qual è il tuo personaggio, quale il tuo luogo preferito? Perché?
Descrivi:1 il negozio di giocattoli;2 l’albero;3 l’asino e il bassotto
Disegna una nuova copertina per questo libro. Scatena la tua fantasia!
Inventa un nuovo titolo.Anna Fazio
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Vero o Falso?1 Noah ha 9 anni V F2 Noah è molto conosciuto a scuola V F3 Dopo il secondo villaggio Noah incontra un bassotto e un asino V F4 Il negozio di giocattoli aveva anche giochi in plastica V F5 Il vecchio da giovane era un velocissimo corridore V F6 La madre di Noah fece costruire la spiaggia in una piscina V F
Descrivi i personaggi sotto elencati:Noah:La mamma di Noah:Il bassotto:L’asino:Mrs ShieldsMr QuakerDr Wings
Testo a buchi: inserisci negli spazi vuoti le parole sottostanti.La mamma di Noah non era mai stata il genere di donna che prendeva decisioni………………………, ma da qualche mese, da quando la loro………………….di primavera dalla zia…………………………….era saltata, le cose erano cambiate. Da che Noah ne aveva memoria, ci andavano tutti gli anni per……………….., e ogni volta il ragazzo non vedeva l’ora di ……………………………., perché Mark, suo…………………, era il suo ………………………….., nonostante si vedessero solo poche volte
all’anno.
Pasqua, inaspettate, cugino, Joan, partire, migliore amico, vacanza
Inventa un altro finale, subito dopo che Noah ritorna a casa.
Cosa si potrebbe migliorare di questo libro? Come?
Domande a risposta multipla:1 Noah ha a) 10 anni b) 7 anni c) 8 anni d) 12 anni2 Da giovane il vecchio era bravo a) nella corsa b) nell’atletica c) nel nuoto d) nel calcio3 Il bambino con il cuore di legno è a) Noah b) il vecchio c) Dmitri d) Toby Lovely4 Il negozio di giocattoli aveva giochi di a) plastica b) solo legno c) feltro d) legno e plastica
Cosa ne pensi di questo romanzo? Cosa ti ha fatto capire? Se ti fossi trovato al posto di Noah, cosa avresti fatto?
Francesca Bosio-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Tutti sappiamo che di un libro la prima cosa che ci colpisce è la copertina. Disegna tu una nuova, inerente al libro e che abbia lo stesso titolo
Rispondi alle seguenti domande:1. Descrivi Noah.2. Perché Noah scappa di casa? Qual è la tua opinione sul suo comportamento?3. Come incontra Noah il vecchio? Spiega in breve.4. Cosa fece Noah con il vecchio? Che cosa si raccontarono? Quali consigli il vecchio ha dato a Noah?5. Com’erano i giocattoli nel negozio del vecchio?
Metti in ordine le sequenze: cosa è successo prima? Cosa avviene dopo?A Noah ruba le mele da un albero Sequenza n.1B Noah scappa di casa Sequenza n.2C Noah guarda un albero strano Sequenza n.3D Noah finisce sul giornale Sequenza n.4E Noah incontra un piccolo uomo Sequenza n.5F Noah arriva nel bosco Sequenza n.6G Noah incontra un asino e un bassotto Sequenza n.7
Spiega nelle seguenti 4 righe come si conclude il romanzo:………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
Inventa un finale diverso.
Quali personaggi ti hanno colpito in modo particolare? Scegline almeno 3 e descrivili.
Una delle tematiche affrontate nel romanzo è il bullismo: ritrova le pagine e i capitoli e riporta gli episodi sul tuo quaderno.Quali altre tematiche importanti sono affrontate in questo libro?
Sarah AbdulRispondi alle seguenti domande:
1. Chi è Noah?2. Perché sta scappando?3. Dove sta andando?4. Chi incontra nella sua “AVVENTURA”?5. Quali luoghi scopre?6. Tornerà a casa, o no? Se sì, spiega il perché.7. Se tu fossi Noah, cosa avresti fatto?
Metti una crocetta sulla risposta giusta1. Noah è…
a) un ragazzino di 8 annib) un anziano signorec) un ladrod) un ragazzo di 13 anni
2. Cosa succede quando Noah prende tre mele?a) non succede nienteb) l’albero inizia a gridarec) l’albero si immobilizza e sembra che si stia afflosciandod) Noah viene inseguito da un poliziotto
3. Chi incontra Noah nel primo villaggio?a) un signore con un gatto in una carriola e un altro signore su una panchinab) una signora e un baristac) un anziano e il suo caned) un ragazzo che è alla ricerca della madre
4. Nel secondo villaggio, dopo il bassotto e l’asino, chi incontra Noah?a) un vecchiob) un giovane corridorec) i suoi genitorid) un essere strano
Scrivi il titolo per te più adatto.
Racconta dal momento in cui Noah entra nel NEGOZIO DI GIOCATTOLI in poi…
Fai un riassunto del libro in 2 pagine
Come avresti fatto finire la storia? Inventa un finale diverso.Stefano Tomasini
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Riordina la frase:di casa/ Noah Barleywater/ presto/se ne andò/al mattino
Vero/falsoNoah ha otto anni V FNoah trova quattro villaggi V FNoah coglie tre mele V FNoah perde due mele, ma una se la mangia V FNoah trova un villaggio dove c’è un cane e un gatto V F
Noah si sofferma ad osservare un negozio di dolciumi V FNoah incontra un vecchio molto cortese V FIl vecchio è Pinocchio V FA Noah sta morendo il padre V FNoah non torna più a casa V F
Domande:1. Che cosa intende il vecchio con “Forse adesso inizio a capire”? (p.196, cap.20)2. Che cosa cerca di insegnarci questa storia?3. Cosa ne pensi del libro? Ti ha suscitato curiosità? Esprimi la tua opinione.
Collega:1. il vecchio a) agitato per il gatto2. l’asino b) usa lo scalpello3. il bassotto c) bisbiglia, prega Noah di non prendere mele4. il signore con la carriola d) eloquente e chiacchierone5. l’albero e) sempre affamato6. la madre f) deciso/a e forte di carattere
Il vecchio racconta…Era un martedì mattina e Mrs Shiels si aggirava tra i banchi chiedendoci che mestiere ci sarebbe piaciuto fare da grandi, cosa che forse era un po’ prematura, dato che all’epoca avevamo otto anni, ma secondo lei era importante che programmassimo il nostro futuro, anche con così largo anticipo. Volle sapere non solo quali aspirazioni avevamo ma anche che mestiere facevano i nostri genitori. (p. 103)
Per sbaglio un’auto è passata sulle frasi creando scompiglio: riordina tu.
FIGLIO/A PADRE MADRE
Marjorie Willingham capo delle forze armate ha inventato le piscinePilota di elicotteri
Jasper Bennett attore del cinema sussurra ai cavalliGiocatore di calcio
Matthew Byron inventore di lunghi scivoli che finiscono mai avuta sacerdote nelle piscine
Toby Lovely ricercatore aiuta la gente a evadere le tassePoeta di corte
Il vecchio fabbrica giocattoli astronautaAtleta
Lorenzo Bettini-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Adesso ritagliate, mescolate bene in una busta, ed estraete. Buon divertimento!
Noi ragazzi della III C