Percezione conscia e inconscia 27 febbraio 2003 Silvia Savazzi Dip. di Scienze Neurologiche e della...

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Percezione conscia e inconsciaPercezione conscia e inconscia

27 febbraio 200327 febbraio 2003

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Distinzione tra:Distinzione tra:

livelli di coscienzalivelli di coscienza: sveglio, assonnato, : sveglio, assonnato, attento, addormentato, stato di coma, ecc.;attento, addormentato, stato di coma, ecc.;

ee

contenuti della coscienzacontenuti della coscienza: es. essere : es. essere consapevoli della presenza di una mela consapevoli della presenza di una mela verde piuttosto che di un’arancia.verde piuttosto che di un’arancia.

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Questa distinzione riflette l’esperienza Questa distinzione riflette l’esperienza soggettiva quotidiana della distinzione soggettiva quotidiana della distinzione tra essere coscienti/incoscienti rispetto tra essere coscienti/incoscienti rispetto all’essere coscienti/incoscienti di all’essere coscienti/incoscienti di qualcosa.qualcosa.

I I livelli di coscienzalivelli di coscienza possono essere possono essere considerati come un fattore essenziale considerati come un fattore essenziale perché si abbia consapevolezza ma non perché si abbia consapevolezza ma non riflettono direttamente una specifica riflettono direttamente una specifica esperienza conscia.esperienza conscia.

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Distinzione tra:Distinzione tra:

attività neurale che correla con una singola attività neurale che correla con una singola esperienza cosciente esperienza cosciente

ee

attività che riflette una percezione (o attività che riflette una percezione (o azione) non cosciente associata a tale azione) non cosciente associata a tale esperienza.esperienza.

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Tale distinzione riflette l’idea comune che Tale distinzione riflette l’idea comune che molti dei processi cognitivi che sottostanno molti dei processi cognitivi che sottostanno all’esperienza cosciente non sono accessibili all’esperienza cosciente non sono accessibili all’introspezione.all’introspezione.

Allo stesso modo, stimoli che non sono Allo stesso modo, stimoli che non sono accessibili alla coscienza possono influenzare il accessibili alla coscienza possono influenzare il comportamento non solo in condizioni comportamento non solo in condizioni patologiche ma anche nei soggetti normali.patologiche ma anche nei soggetti normali.

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È quindi necessario riuscire a distinguere il È quindi necessario riuscire a distinguere il contributo differenziale dei due processi, contributo differenziale dei due processi, implicito ed esplicito se vogliamo identificare implicito ed esplicito se vogliamo identificare le basi neurali della coscienza.le basi neurali della coscienza.

Un Un correlato neurale della coscienzacorrelato neurale della coscienza è uno è uno specifico pattern di attività neurale che correla specifico pattern di attività neurale che correla con una particolare esperienza cosciente.con una particolare esperienza cosciente.

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Consapevolezza e Consapevolezza e area visiva primariaarea visiva primaria (V1) (V1)

L’area visiva primaria è la più precoce area visiva corticale.L’area visiva primaria è la più precoce area visiva corticale.

Pazienti con danno in V1 perdono la capacità di Pazienti con danno in V1 perdono la capacità di percepire in modo cosciente gli stimoli visivi.percepire in modo cosciente gli stimoli visivi.

Quindi V1 sembra essere necessaria per la Quindi V1 sembra essere necessaria per la percezione visiva normale.percezione visiva normale.

Questo dato da solo, però, non può dirci se l’attività Questo dato da solo, però, non può dirci se l’attività in V1 produce esperienza cosciente o se sia in V1 produce esperienza cosciente o se sia necessaria un’ulteriore elaborazione da parte di necessaria un’ulteriore elaborazione da parte di aree visive superiori (extrastriate).aree visive superiori (extrastriate).

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Tale situazione è simile alla situazione della Tale situazione è simile alla situazione della retina. Le cellule gangliari della retina sono retina. Le cellule gangliari della retina sono necessarie alla percezione visiva ma questo non necessarie alla percezione visiva ma questo non significa che siano la base neurale della coscienza: significa che siano la base neurale della coscienza: le proprietà dei campi recettivi di queste cellule le proprietà dei campi recettivi di queste cellule sono troppo diversi dalle caratteristiche sono troppo diversi dalle caratteristiche dell’esperienza cosciente.dell’esperienza cosciente.

Inoltre non sempre l’attività in V1 correla con la Inoltre non sempre l’attività in V1 correla con la coscienza.coscienza.

Ad, es non possiamo discriminare a quale occhio è Ad, es non possiamo discriminare a quale occhio è stato presentato uno stimolo anche se in V1 ci stato presentato uno stimolo anche se in V1 ci sono cellule che ricevono proiezioni da un solo sono cellule che ricevono proiezioni da un solo occhio.occhio.

Consapevolezza e Consapevolezza e area visiva primariaarea visiva primaria (V1) (V1)

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Consapevolezza e Consapevolezza e area visiva primariaarea visiva primaria (V1) (V1)

Ancora, l’attività in V1 e l’esperienza cosciente Ancora, l’attività in V1 e l’esperienza cosciente possono variare in modo indipendente.possono variare in modo indipendente.

Quando chiudiamo gli occhi in V1 non c’è attività Quando chiudiamo gli occhi in V1 non c’è attività neurale, eppure la nostra percezione cosciente neurale, eppure la nostra percezione cosciente non è di un mondo a fotogrammi staccati bensì di non è di un mondo a fotogrammi staccati bensì di una sensazione di continuità.una sensazione di continuità.

Durante le microsaccadi l’attività in V1 cambia ma Durante le microsaccadi l’attività in V1 cambia ma l’impressione che abbiamo del mondo rimane l’impressione che abbiamo del mondo rimane inalterata, il nostro mondo visivo non “vibra” ma inalterata, il nostro mondo visivo non “vibra” ma rimane stabile.rimane stabile.

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Consapevolezza e Consapevolezza e area visiva primariaarea visiva primaria (V1) (V1)

Possono esserci cambiamenti nella percezione Possono esserci cambiamenti nella percezione cosciente anche in assenza di cambiamenti cosciente anche in assenza di cambiamenti nell’attività in V1.nell’attività in V1.

Ad es. nel Ad es. nel binocular rivalrybinocular rivalry due immagini diverse due immagini diverse presentate in aree corrispondenti dei due occhi presentate in aree corrispondenti dei due occhi sono visibili in alternanza (diverso percetto) sono visibili in alternanza (diverso percetto) nonostante che gli stimoli presentati siano sempre nonostante che gli stimoli presentati siano sempre gli stessi (stessa attività in V1).gli stessi (stessa attività in V1).

In pazienti con In pazienti con estinzione visivaestinzione visiva, a cui vengono , a cui vengono presentati stimoli doppi l’attività in V1 è presente presentati stimoli doppi l’attività in V1 è presente anche se il soggetto riferisce di aver visto un solo anche se il soggetto riferisce di aver visto un solo stimolo (quello ipsilesionale).stimolo (quello ipsilesionale).

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Consapevolezza e Consapevolezza e area visiva primariaarea visiva primaria (V1) (V1)

L’attività di neuroni in V1, nonostante sia L’attività di neuroni in V1, nonostante sia necessaria per l’esperienza visiva necessaria per l’esperienza visiva normale non da luogo, da sola normale non da luogo, da sola all’esperienza cosciente.all’esperienza cosciente.

L’attività in V1 è necessaria ma non sufficiente!L’attività in V1 è necessaria ma non sufficiente!

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Consapevolezza e Consapevolezza e aree visive ventraliaree visive ventrali (V5/MT) (V5/MT)

A differenza di danni in V1 che provocano deficit A differenza di danni in V1 che provocano deficit di consapevolezza per tutti gli stimoli presentati di consapevolezza per tutti gli stimoli presentati in una data regione dello spazio, un danno alla in una data regione dello spazio, un danno alla corteccia visiva ventrale causa deficit specifici di corteccia visiva ventrale causa deficit specifici di consapevolezza di consapevolezza di determinate caratteristichedeterminate caratteristiche degli stimoli.degli stimoli.

Un danno nell’area occipito-temporale ventrale i Un danno nell’area occipito-temporale ventrale i cui neuroni rispondono a stimoli colorati, causa cui neuroni rispondono a stimoli colorati, causa acromatopsiaacromatopsia, ossia un danno nella percezione del , ossia un danno nella percezione del colore degli stimoli.colore degli stimoli.

Un danno al giro fusiforme, i cui neuroni Un danno al giro fusiforme, i cui neuroni rispondono alla presentazione delle facce, rispondono alla presentazione delle facce, provoca provoca prosopoagnosiaprosopoagnosia, ossia l’incapacità di , ossia l’incapacità di riconoscere facce note.riconoscere facce note.

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Consapevolezza e Consapevolezza e aree visive ventraliaree visive ventrali (V5/MT) (V5/MT)

È necessario che vi sia attività in un’area corticale È necessario che vi sia attività in un’area corticale funzionalmente specializzata per evocare funzionalmente specializzata per evocare coscienza delle caratteristiche degli stimoli coscienza delle caratteristiche degli stimoli analizzati in tale area.analizzati in tale area.Gli Gli schizofrenicischizofrenici mostrano attività mostrano attività neurale modalità-specifica durante neurale modalità-specifica durante le allucinazioni.le allucinazioni.

La percezione di La percezione di contorni illusoricontorni illusori produce attività neurale nelle aree produce attività neurale nelle aree extrastriate.extrastriate.

La percezione di La percezione di movimento illusoriomovimento illusorio in condizione in condizione di stimolazione statica attiva neuroni nelle aree di stimolazione statica attiva neuroni nelle aree V5/MT responsabili dell’elaborazione del V5/MT responsabili dell’elaborazione del movimento.movimento.

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Consapevolezza e Consapevolezza e aree visive ventraliaree visive ventrali (V5/MT) (V5/MT)

L’attività neurale dei singoli neuroni nelle L’attività neurale dei singoli neuroni nelle aree visive ventrali, contrariamente a V1, aree visive ventrali, contrariamente a V1, correla benecorrela bene con i contenuti visivi della con i contenuti visivi della coscienza.coscienza.

Tuttavia tale correlazione non è perfetta.Tuttavia tale correlazione non è perfetta.

Studi con fMRI mostrano attività neurale in Studi con fMRI mostrano attività neurale in aree extrastriate indotta da stimoli non aree extrastriate indotta da stimoli non visti coscientemente (anche se l’attività visti coscientemente (anche se l’attività per stimoli non visti è solitamente di minor per stimoli non visti è solitamente di minor entità).entità).

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Consapevolezza e Consapevolezza e aree visive ventraliaree visive ventrali (V5/MT) (V5/MT)

Nell’Nell’estinzioneestinzione si attivano le aree specifiche per le si attivano le aree specifiche per le facce nonostante il soggetto non percepisca facce nonostante il soggetto non percepisca coscientemente la presenza della faccia coscientemente la presenza della faccia controlesionale.controlesionale.

Soggetti con Soggetti con danno in V1danno in V1 mostrano attività neurale mostrano attività neurale nelle aree visive ventrali anche per stimoli nelle aree visive ventrali anche per stimoli presentati nella porzione cieca del campo visivo, presentati nella porzione cieca del campo visivo, ossia per stimoli non percepiti coscientemente.ossia per stimoli non percepiti coscientemente.

Soggetti normali mostrano attività nelle aree Soggetti normali mostrano attività nelle aree specializzate per determinate caratteristiche degli specializzate per determinate caratteristiche degli stimoli anche se presentati troppo brevemente (o stimoli anche se presentati troppo brevemente (o mascherate) per essere percepiti in modo cosciente. mascherate) per essere percepiti in modo cosciente.

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Consapevolezza e Consapevolezza e aree visive ventraliaree visive ventrali (V5/MT) (V5/MT)

Quindi, nonostante l’attività di singole cellule nelle Quindi, nonostante l’attività di singole cellule nelle aree ventrali correli con la visione conscia, risultati aree ventrali correli con la visione conscia, risultati con fMRI indicano che la presenza di attività BOLD con fMRI indicano che la presenza di attività BOLD da sola non può essere sufficiente per produrre da sola non può essere sufficiente per produrre esperienza conscia. esperienza conscia.

L’attività di regioni funzionalmente specializzate L’attività di regioni funzionalmente specializzate nelle aree visive ventrali è nelle aree visive ventrali è necessarianecessaria per per l’esperienza cosciente di specifiche caratteristiche l’esperienza cosciente di specifiche caratteristiche degli stimoli e mostra solitamente un’elevata degli stimoli e mostra solitamente un’elevata correlazione con essa. Tuttavia, come per V1, correlazione con essa. Tuttavia, come per V1, l’attività nelle aree visive ventrali l’attività nelle aree visive ventrali nonnon è è sufficientesufficiente per rendere ragione dell’esperienza cosciente.per rendere ragione dell’esperienza cosciente.

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Il Il timingtiming dell’attività neurale dell’attività neurale

Oltre al livello dell’attività neurale, può essere Oltre al livello dell’attività neurale, può essere importante anche la temporizzazione di tale attività importante anche la temporizzazione di tale attività come causa di insorgenza della consapevolezza.come causa di insorgenza della consapevolezza.

La consapevolezza visiva potrebbe essere associata La consapevolezza visiva potrebbe essere associata ad un particolare tipo si attività neurale, ad esempio ad un particolare tipo si attività neurale, ad esempio attività oscillatoria oppure alla sincronizzazione attività oscillatoria oppure alla sincronizzazione delle scariche.delle scariche.

Potrebbe inoltre essere che l’insorgenza della Potrebbe inoltre essere che l’insorgenza della consapevolezza sia data da una combinazione tra consapevolezza sia data da una combinazione tra queste due ipotesi: sincronizzazione delle scariche e queste due ipotesi: sincronizzazione delle scariche e livello di scarica.livello di scarica.

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Il Il timingtiming dell’attività neurale dell’attività neurale

Da studi elettrofisiologici (EEG) è stato dimostrato Da studi elettrofisiologici (EEG) è stato dimostrato che oscillazioni sincronizzate ad alta frequenza (40-che oscillazioni sincronizzate ad alta frequenza (40-150 Hz) sono correlate all’integrazione delle 150 Hz) sono correlate all’integrazione delle caratteristiche degli oggetti e che possono quindi caratteristiche degli oggetti e che possono quindi essere un valido substrato per la consapevolezza essere un valido substrato per la consapevolezza visiva.visiva.Processi cognitivi fortemente associati alla Processi cognitivi fortemente associati alla coscienza possono modulare la sincronizzazione del coscienza possono modulare la sincronizzazione del segnale.segnale.Es, stimoli visivi ambigui producono Es, stimoli visivi ambigui producono pattern di sincronizzazione che pattern di sincronizzazione che correlano con la percezione cosciente.correlano con la percezione cosciente.Non ci sono però prove certe che Non ci sono però prove certe che distruggendo la sincronizzazione si distruggendo la sincronizzazione si perda anche la coscienza dello stimolo.perda anche la coscienza dello stimolo.

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Il Il timingtiming dell’attività neurale dell’attività neurale

Un’altra possibilità è che possa essere importante il Un’altra possibilità è che possa essere importante il preciso preciso momentomomento in cui l’attività nervosa si attua (in in cui l’attività nervosa si attua (in relazione alla presentazione dello stimolo) per la relazione alla presentazione dello stimolo) per la percezione cosciente.percezione cosciente.

Es. stimoli che non cadono dentro ad un (classico) Es. stimoli che non cadono dentro ad un (classico) campo recettivo di un neurone possono comunque campo recettivo di un neurone possono comunque modulare la sua risposta neurale. Tale modulazione modulare la sua risposta neurale. Tale modulazione riflette delle caratteristiche rilevanti per la riflette delle caratteristiche rilevanti per la percezione conscia.percezione conscia.

Queste caratteristiche rilevanti sembrano risultare Queste caratteristiche rilevanti sembrano risultare da connessioni di da connessioni di feedbackfeedback da aree in cui da aree in cui l’elaborazione dello stimolo è più elevata e che l’elaborazione dello stimolo è più elevata e che sembrano essere necessarie per la consapevolezza sembrano essere necessarie per la consapevolezza dello stimolo.dello stimolo.

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Consapevolezza e Consapevolezza e aree parietali e prefrontaliaree parietali e prefrontali

Lo studio degli stimoli Lo studio degli stimoli “instabili” indica che l’attività “instabili” indica che l’attività nelle aree parietali e nelle aree parietali e prefrontali sono fortemente prefrontali sono fortemente associate alla consapevolezza associate alla consapevolezza visiva dei soggetti normali. visiva dei soggetti normali.

Le aree che vengono attivate Le aree che vengono attivate da tali stimoli sono le aree da tali stimoli sono le aree ventrali, parietali e prefrontali. ventrali, parietali e prefrontali. Le prime vengono sempre Le prime vengono sempre attivate, mentre le ultime due attivate, mentre le ultime due riflettono le fluttuazioni dei riflettono le fluttuazioni dei due percetti.due percetti.

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Consapevolezza e Consapevolezza e aree parietali e prefrontaliaree parietali e prefrontali

Questo dato è confermato dal fatto che pazienti Questo dato è confermato dal fatto che pazienti con danni prefrontali manifestano problemi nel con danni prefrontali manifestano problemi nel riuscire a cambiare la percezione corrente in riuscire a cambiare la percezione corrente in stimoli “instabili”.stimoli “instabili”.

Lo stesso correlato neurale (aree parietali e Lo stesso correlato neurale (aree parietali e prefrontali) si ha anche quando il soggetto diventa prefrontali) si ha anche quando il soggetto diventa cosciente di un cambiamento nella scena che cosciente di un cambiamento nella scena che prima non aveva notato.prima non aveva notato.

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Consapevolezza e Consapevolezza e aree parietali e prefrontaliaree parietali e prefrontali

Possiamo quindi affermare che, nonostante che Possiamo quindi affermare che, nonostante che l’attività nelle aree ventrali correli fortemente l’attività nelle aree ventrali correli fortemente con la coscienza di uno stimolo, senza con la coscienza di uno stimolo, senza l’attivazione concomitante delle aree parietali e l’attivazione concomitante delle aree parietali e prefrontali tale attivazione non produce prefrontali tale attivazione non produce consapevolezza.consapevolezza.

Tale conclusione è supportata da evidenze sui Tale conclusione è supportata da evidenze sui pazienti con estinzione e con neglect; un danno pazienti con estinzione e con neglect; un danno alle aree parietali produce non consapevolezza alle aree parietali produce non consapevolezza per gli stimoli controlesionali nonostante le per gli stimoli controlesionali nonostante le cortecce visive e le relative afferenze alle aree cortecce visive e le relative afferenze alle aree parietali siano intatte.parietali siano intatte.

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Il Il correlato neurale della coscienzacorrelato neurale della coscienza è uguale o è uguale o diverso dal diverso dal correlato neuralecorrelato neurale che media la che media la percezione percezione non coscientenon cosciente??

Due ipotesi:Due ipotesi:

1. Stesso correlato neurale;1. Stesso correlato neurale;

2. Correlati neurali diversi.2. Correlati neurali diversi.

Percezione inconscia e inconsciaPercezione inconscia e inconscia

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StessoStesso correlato neurale correlato neurale

Il correlato neurale per la percezione conscia e Il correlato neurale per la percezione conscia e per quella inconscia è uno ed è lo stesso. per quella inconscia è uno ed è lo stesso. Quello che differisce nelle due condizioni è che Quello che differisce nelle due condizioni è che gli stimoli non percepiti coscientemente gli stimoli non percepiti coscientemente producono un’attivazione di minor entità producono un’attivazione di minor entità rispetto agli stimoli visti.rispetto agli stimoli visti.

Quindi, la variabile critica per l’emergere Quindi, la variabile critica per l’emergere dell’esperienza cosciente sarà il dell’esperienza cosciente sarà il grado di grado di attivazioneattivazione neurale. neurale.

IpotesiIpotesi: il/i supposti “centri della coscienza” : il/i supposti “centri della coscienza” hanno una soglia di attivazione superiore a hanno una soglia di attivazione superiore a quella dei “centri incoscienti” e quindi quella dei “centri incoscienti” e quindi l’attività neurale debole prodotta da stimoli l’attività neurale debole prodotta da stimoli non coscienti non potrà attivarli.non coscienti non potrà attivarli.

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Correlati neurali Correlati neurali diversidiversi

Ci sarebbero due correlati neurale differenti Ci sarebbero due correlati neurale differenti per la percezione cosciente e per quella non per la percezione cosciente e per quella non cosciente.cosciente.Ad es, il primo potrebbe essere corticale Ad es, il primo potrebbe essere corticale mentre il secondo sottocorticale.mentre il secondo sottocorticale.

IpotesiIpotesi: solo il pattern di attivazione per la : solo il pattern di attivazione per la percezione cosciente è connesso al/ai supposti percezione cosciente è connesso al/ai supposti “centri della coscienza”.“centri della coscienza”.

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Qualche esempio di percezione Qualche esempio di percezione inconscia in condizioni patologicheinconscia in condizioni patologiche

NeglectNeglect: il soggetto non percepisce né : il soggetto non percepisce né concepisce il lato controlesionale dello spazio concepisce il lato controlesionale dello spazio e del proprio corpo.e del proprio corpo.

BlindsightBlindsight: danno alle vie visive primarie, il : danno alle vie visive primarie, il soggetto non percepisce gli stimoli che soggetto non percepisce gli stimoli che cadono nella porzione cieca del campo visivo.cadono nella porzione cieca del campo visivo.

Amnesia anterogradaAmnesia anterograda: il soggetto non ricorda : il soggetto non ricorda eventi successivi alla lesione cerebrale.eventi successivi alla lesione cerebrale.

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Amnesia anterogradaAmnesia anterograda

AneddotoAneddoto: un neurologo durante la visita con : un neurologo durante la visita con un paziente con amnesia anterograda, con un un paziente con amnesia anterograda, con un metodo piuttosto subdolo decide di misurare metodo piuttosto subdolo decide di misurare le sue capacità mnestiche implicite. Questo le sue capacità mnestiche implicite. Questo paziente, ogni volta che entrava dal neurologo paziente, ogni volta che entrava dal neurologo non lo riconosceva, così come non ricordava i non lo riconosceva, così come non ricordava i test che gli venivano sottoposti. Alla fine di test che gli venivano sottoposti. Alla fine di una seduta il neurologo saluta il paziente una seduta il neurologo saluta il paziente stringendogli la mano ma tenendo nella stringendogli la mano ma tenendo nella propria mano una puntina e quindi propria mano una puntina e quindi pungendolo. Alla visita successiva il paziente pungendolo. Alla visita successiva il paziente rifiutò di stringere la mano del neurologo, rifiutò di stringere la mano del neurologo, nonostante non sapesse riferire una nonostante non sapesse riferire una motivazione valida per tale rifiuto. motivazione valida per tale rifiuto.

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BlindsightBlindsight

Quando vengono presentati degli stimoli visivi Quando vengono presentati degli stimoli visivi a soggetti con blindsight riferiscono di non a soggetti con blindsight riferiscono di non percepire nulla. Ossia, come predice la lesione percepire nulla. Ossia, come predice la lesione cerebrale, sono totalmente ciechi.cerebrale, sono totalmente ciechi.

Nonostante questo, se li si obbliga a dire Nonostante questo, se li si obbliga a dire dovedove gli stimoli sono stati presentati, riferiscono la gli stimoli sono stati presentati, riferiscono la posizione esatta con una accuratezza posizione esatta con una accuratezza superiore al caso.superiore al caso.

Nella vita quotidiana, nonostante la loro Nella vita quotidiana, nonostante la loro cecità, a volte riescono a non sbattere contro cecità, a volte riescono a non sbattere contro gli oggetti ma possono muoversi gli oggetti ma possono muoversi nell’ambiente come se le loro capacità visiva nell’ambiente come se le loro capacità visiva fossero pressoché conservate.fossero pressoché conservate.

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NeglectNeglect

Immagini chimericheImmagini chimeriche

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NeglectNeglect

Page 31: Percezione conscia e inconscia 27 febbraio 2003 Silvia Savazzi Dip. di Scienze Neurologiche e della Visione.

NeglectNeglect

Compito di scelta della Compito di scelta della categoria semantica. categoria semantica. Vengono misurati i Vengono misurati i tempi di reazione.tempi di reazione.

Più veloci per gli Più veloci per gli stimoli uguali, stimoli uguali, intermedi per i intermedi per i congruenti e più lenti congruenti e più lenti per gli incongruenti.per gli incongruenti.

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NeglectNeglect

Copia di disegni.Copia di disegni.

In C quello che In C quello che c’è a sinistra c’è a sinistra viene disegnato viene disegnato a destra a destra (allochiria).(allochiria).

Questo è un Questo è un indice che il indice che il soggetto ha soggetto ha elaborato gli elaborato gli stimoli presenti stimoli presenti a sinistra.a sinistra.

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Caso D.F. di Milner et a., 1991Caso D.F. di Milner et a., 1991

Paziente con un vasto danno cerebrale causato Paziente con un vasto danno cerebrale causato da monossido di carbonio.da monossido di carbonio.

Era perfettamente in grado di riferire il colore e Era perfettamente in grado di riferire il colore e la grana degli stimoli ma non la loro forma o la grana degli stimoli ma non la loro forma o l’orientamento.l’orientamento.

Se però gli si chiedeva di imbucare una lettera Se però gli si chiedeva di imbucare una lettera dentro ad una fessura, nonostante non fosse in dentro ad una fessura, nonostante non fosse in grado di dire l’orientamento della fessura, i suoi grado di dire l’orientamento della fessura, i suoi movimenti erano corretti.movimenti erano corretti.

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Esempi di percezione inconscia in soggetti normaliEsempi di percezione inconscia in soggetti normali

Le tecniche utilizzate per lo studio della Le tecniche utilizzate per lo studio della elaborazione implicita nei normali possono elaborazione implicita nei normali possono essere varie, ad es:essere varie, ad es:

1. Manipolazione delle caratteristiche degli 1. Manipolazione delle caratteristiche degli stimoli,quali la durata o l’intensità;stimoli,quali la durata o l’intensità;

2. Mascheramento;2. Mascheramento;

con tali metodi si riescono a costruire delle con tali metodi si riescono a costruire delle situazioni sperimentali che permettono di situazioni sperimentali che permettono di studiare l’influenza di uno stimolo non visto studiare l’influenza di uno stimolo non visto su determinate variabili che possono essere su determinate variabili che possono essere misurate (report verbale o misurate (report verbale o comportamentale).comportamentale).

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~ 0.13 cd/m2

Soglia percettiva assolutaSoglia percettiva assoluta

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Il primingIl priming

Uno stimolo cue non informativo può produrre Uno stimolo cue non informativo può produrre una facilitazione (es, velocizzare i tempi di una facilitazione (es, velocizzare i tempi di reazione) la detezione di uno stimolo target a cui reazione) la detezione di uno stimolo target a cui il soggetto deve rispondere.il soggetto deve rispondere.Es. il soggetto è più veloce a rispondere se lo Es. il soggetto è più veloce a rispondere se lo stimolo target (gatto) è preceduto da uno stimolo stimolo target (gatto) è preceduto da uno stimolo cue associato ad esso (topo) rispetto a quando è cue associato ad esso (topo) rispetto a quando è preceduto da uno stimolo ad esso non associato preceduto da uno stimolo ad esso non associato (auto).(auto).

Questo fenomeno è presente anche quando lo Questo fenomeno è presente anche quando lo stimolo cue non è percepito coscientemente dal stimolo cue non è percepito coscientemente dal soggetto; nonostante che il soggetto non sia soggetto; nonostante che il soggetto non sia cosciente di aver visto lo stimolo “topo” il suo cosciente di aver visto lo stimolo “topo” il suo comportamento (tempi di reazione più veloci) ne comportamento (tempi di reazione più veloci) ne viene influenzato.viene influenzato.

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Effetto di ridondanza del doppio stimoloEffetto di ridondanza del doppio stimolo

I tempi di reazione sono più veloci I tempi di reazione sono più veloci

quando vengono presentati due stimoliquando vengono presentati due stimoli

rispetto ad uno solorispetto ad uno solo

Effetto implicito di ridondanza Effetto implicito di ridondanza degli stimoli in soggetti normalidegli stimoli in soggetti normali

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Scopo del lavoroScopo del lavoro

1. Creare un effetto implicito di ridondanza al doppio stimolo1. Creare un effetto implicito di ridondanza al doppio stimolo

2. Determinare una soglia per l’effetto di ridondanza2. Determinare una soglia per l’effetto di ridondanza

3. Determinare la natura neurale dell’effetto3. Determinare la natura neurale dell’effetto

4. Evidenziare un possibile locus neurale di insorgenza4. Evidenziare un possibile locus neurale di insorgenza

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Come produrre un effetto Come produrre un effetto implicitoimplicito di ridondanza nei di ridondanza nei soggetti normali?soggetti normali?

riducendo la visibilità degli stimoli in modo da ricreare riducendo la visibilità degli stimoli in modo da ricreare

la condizione di non consapevolezza degli stimoli doppila condizione di non consapevolezza degli stimoli doppi

vista nei pazienti neurologicivista nei pazienti neurologici

Alla presentazione di uno stimolo doppio,Alla presentazione di uno stimolo doppio,

il soggetto poteva percepirne coscientementeil soggetto poteva percepirne coscientemente

solo uno!solo uno!

1.1.

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Come determinare una Come determinare una sogliasoglia per l’effetto di ridondanza? per l’effetto di ridondanza?

utilizzando due diversi stimoli sotto soglia:utilizzando due diversi stimoli sotto soglia:

• uno stimolo che non poteva mai essere visto (0%)uno stimolo che non poteva mai essere visto (0%)

• uno stimolo che poteva essere visto in un numero esiguo di volte (1%)uno stimolo che poteva essere visto in un numero esiguo di volte (1%)

stimolo in grado di elicitare il 50% di detezionistimolo in grado di elicitare il 50% di detezioni

2.2.

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Due modelli tentano di spiegare l’effetto di ridondanzaDue modelli tentano di spiegare l’effetto di ridondanza

TR = 340TR = 340

TR = 330TR = 330

Canale Canale A A

Canale Canale B B

Canale Canale A A

Canale Canale B B

Modelli probabilisticiModelli probabilistici (Hershenson, 1962; Raab, 1962)(Hershenson, 1962; Raab, 1962)

Modelli di coattivazione Modelli di coattivazione neuraleneurale (Miller, 1982)(Miller, 1982)

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Come determinare la Come determinare la natura neuralenatura neurale dell’effetto di ridondanza? dell’effetto di ridondanza?

STtRT | DTtRT | DSeTTtRT | +

Disequazione di MillerDisequazione di Miller

Una violazione di questa disequazione implica che non basta Una violazione di questa disequazione implica che non basta

la sola facilitazione statistica per spiegare un tempo di reazione la sola facilitazione statistica per spiegare un tempo di reazione

più veloce agli stimoli doppipiù veloce agli stimoli doppi

3.3.

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EsperimentoEsperimento

12 soggetti destrimani naive con visione normale o corretta di 12 soggetti destrimani naive con visione normale o corretta di età media di 20.25 annietà media di 20.25 anni

. Determinazione della soglia percettiva assoluta per ciascun . Determinazione della soglia percettiva assoluta per ciascun soggetto con il metodo degli stimoli costanti (viene variata la soggetto con il metodo degli stimoli costanti (viene variata la luminosità, da 0.02 cd/mluminosità, da 0.02 cd/m22 a 0.58 cd/m a 0.58 cd/m22););

. Determinazione dell’effetto di sommazione implicito e non al . Determinazione dell’effetto di sommazione implicito e non al doppio stimolo doppio stimolo

MetodoMetodo::

SoggettiSoggetti::

StimoliStimoli::Quadrato di ca. 1° di angolo visivo presentato per 150 msec. sul Quadrato di ca. 1° di angolo visivo presentato per 150 msec. sul meridiano orizzontale a tre diverse intensità posto a 6° di meridiano orizzontale a tre diverse intensità posto a 6° di eccentricità dal punto di fissazioneeccentricità dal punto di fissazione

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Stimoli singoli sopra sogliaStimoli singoli sopra soglia

visti più del 95% delle voltevisti più del 95% delle volte

luminanza: 0.30 cd/mluminanza: 0.30 cd/m22

Stimoli singoli sotto sogliaStimoli singoli sotto soglia

visti meno dell’1% delle voltevisti meno dell’1% delle volte

luminanza: 0.05 cd/mluminanza: 0.05 cd/m22

Stimoli singoli controlloStimoli singoli controllo

visti lo 0% delle voltevisti lo 0% delle volte

luminanza: 0.02 cd/mluminanza: 0.02 cd/m22

Stimoli utilizzatiStimoli utilizzati

SingoliSingoli

+

+

+

+

+

+

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Doppi sotto sogliaDoppi sotto soglia Doppi sopra sogliaDoppi sopra soglia Doppi controlloDoppi controllo

DoppiDoppi

Stimoli utilizzatiStimoli utilizzati

Doppi sopra/sotto sogliaDoppi sopra/sotto soglia Doppi sopra/controlloDoppi sopra/controllo

+

+

+

+ +

+

+

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SingleSingle Visible-Visible-visiblevisible

Visible-Visible-subliminalsubliminal

Visible-Visible-controlcontrol

372.8 373.2367.0356.6

RisultatiRisultati

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Miller race inequality testMiller race inequality test

Visible-control

Visible-subliminal

Visible-visible

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EmianopsiaEmianopsia

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Estinzione visivaEstinzione visiva

Bilaterale correttoBilaterale corretto

Bilaterale estintoBilaterale estinto

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ConclusioniConclusioni

1. 1. Si ha sommazione sia agli stimoli percepiti come Si ha sommazione sia agli stimoli percepiti come ridondanti, sia per quelli non coscientemente ridondanti, sia per quelli non coscientemente ridondanti.ridondanti.

2. 2. Il guadagno trovato nei TR allo stimolo doppio è, in Il guadagno trovato nei TR allo stimolo doppio è, in entrambi i casi, da attribuirsi a sommazione neurale.entrambi i casi, da attribuirsi a sommazione neurale.

3.3. Un possibile locus di insorgenza dell’effetto sono i Un possibile locus di insorgenza dell’effetto sono i collicoli superiori.collicoli superiori.

4.4. Quando uno stimolo è principalmente elaborato da Quando uno stimolo è principalmente elaborato da strutture sotto-corticali rimane inconscio.strutture sotto-corticali rimane inconscio.

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Modello di organizzazione delle vie visiveModello di organizzazione delle vie visive

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