Per una storia dellistruzione professionale Dal 1859 ad oggi CESP Centro studi per la scuola...

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Per una storia Per una storia dell’istruzione dell’istruzione professionale professionale Dal 1859 ad oggi Dal 1859 ad oggi CESP CESP Centro studi per la Centro studi per la scuola pubblica scuola pubblica

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Per una storia Per una storia dell’istruzione dell’istruzione professionaleprofessionale

Dal 1859 ad oggiDal 1859 ad oggi

CESP CESP Centro studi per la scuola Centro studi per la scuola

pubblicapubblica

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La storia dell’istruzione e La storia dell’istruzione e formazione professionale in formazione professionale in Italia ha origini lontane. Le Italia ha origini lontane. Le prime norme risalgono al prime norme risalgono al 1859, alla legge Casati, la 1859, alla legge Casati, la quale, nel definire il primo quale, nel definire il primo

assetto del sistema assetto del sistema dell’istruzione in Italia, dell’istruzione in Italia,

trasferì allo Stato l’impegno trasferì allo Stato l’impegno finanziario per l’ istruzione finanziario per l’ istruzione

professionale.professionale.

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Nel 1928 Nel 1928

Passano alla competenza del Ministero della Passano alla competenza del Ministero della Pubblica Istruzione i corsi per la formazione Pubblica Istruzione i corsi per la formazione

pratica dei lavoratori.pratica dei lavoratori.

Nel 1938 Nel 1938

Nascono accanto agli Istituti Tecnici e alle Scuole Nascono accanto agli Istituti Tecnici e alle Scuole Tecniche gli Istituti Professionali, il cui avvio è Tecniche gli Istituti Professionali, il cui avvio è

però bloccato dallo scoppio della guerra.però bloccato dallo scoppio della guerra.

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La scuola italiana nel periodo La scuola italiana nel periodo post-bellico:1943-1962post-bellico:1943-1962

Nel caos post-bellico si delineò Nel caos post-bellico si delineò un ibrido a metà tra riforma un ibrido a metà tra riforma Gentile e riforma Bottai Gentile e riforma Bottai

Scuola elementare gentilianaScuola elementare gentiliana L'istruzione elementareL'istruzione elementare fu portata fu portata a 5 anni : 3 anni (con esame finale) a 5 anni : 3 anni (con esame finale) + 2 (con esame finale).+ 2 (con esame finale).

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Scuola secondaria inferiore – BottaiScuola secondaria inferiore – Bottai( semplifica lo schema Gentile)( semplifica lo schema Gentile)

-La scuola media fu divisa in tre filoni:-La scuola media fu divisa in tre filoni: la scuola media vera e propria che la scuola media vera e propria che

riunificava tutti i corsi inferiori di riunificava tutti i corsi inferiori di Gentile;Gentile;

la scuola di avviamento la scuola di avviamento professionale triennale;professionale triennale;

la scuola artigiana triennale e senza la scuola artigiana triennale e senza sbocchi.sbocchi.

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Scuola secondaria superiore Scuola secondaria superiore Bottai+GentileBottai+Gentile

(Licei -Istituti tecnici di 5 anni- Istituto (Licei -Istituti tecnici di 5 anni- Istituto magistrale di 4 anni-Scuole tecniche magistrale di 4 anni-Scuole tecniche biennali- “Istituti Professionali di Stato” biennali- “Istituti Professionali di Stato” ))A “ latere” del sistema scolastico A “ latere” del sistema scolastico sistemazione dei Conservatori, degli istituti sistemazione dei Conservatori, degli istituti musicali e degli istituti d'artemusicali e degli istituti d'arte. . .( .( Con Gentile era Con Gentile era nel frattempo già nato il Liceo Artistico e con Bottai nel frattempo già nato il Liceo Artistico e con Bottai nnel el 1938 era stato emanato anche un Regio decreto con il 1938 era stato emanato anche un Regio decreto con il quale si istituivano tre scuole di istruzione tecnica con quale si istituivano tre scuole di istruzione tecnica con finalità speciali che, negli anni 50 viene appunto finalità speciali che, negli anni 50 viene appunto utilizzato come base giuridica per la nascita e utilizzato come base giuridica per la nascita e diffusione degli Istituti Professionali si Stato).diffusione degli Istituti Professionali si Stato).

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Nel 1948 Nel 1948 l’articolo 117 della Costituzione assegna alle l’articolo 117 della Costituzione assegna alle

Regioni le norme legislative in materia di Regioni le norme legislative in materia di “istruzione artigiana e professionale”, e l’art. “istruzione artigiana e professionale”, e l’art. 118 delega alle stesse le relative funzioni 118 delega alle stesse le relative funzioni amministrative ( nascendo però le regioni amministrative ( nascendo però le regioni molto dopo -1970- nei fatti l’istruzione molto dopo -1970- nei fatti l’istruzione professionale viene impartita dallo Stato).professionale viene impartita dallo Stato).

Così,forzando una norma del 1938 (art. 9 del Rdl 21 settembre 1938, convertito nella legge 2 giugno 1939, n. 139), che consentiva di istituire nell’ambito dell’istruzione tecnica «scuole aventi finalità ed ordinamento speciale», crebbe, negli anni cinquanta del secolo scorso, l’istruzione professionale prima bi- e poi triennale

.

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L’istruzione professionaleL’istruzione professionalesottosistema dell’istruzione tecnicasottosistema dell’istruzione tecnica

Mantenendo i segni della propria origine, essa fu Mantenendo i segni della propria origine, essa fu concepita come sottosistema dell’istruzione concepita come sottosistema dell’istruzione tecnica e destinata sia agli allievi che non tecnica e destinata sia agli allievi che non potevano permettersi di intraprendere gli studi potevano permettersi di intraprendere gli studi tecnici quinquennali a causa delle loro condizioni tecnici quinquennali a causa delle loro condizioni economiche familiari sia agli allievi economiche familiari sia agli allievi scolasticamente più deboli che non sarebbero mai scolasticamente più deboli che non sarebbero mai riusciti a proseguire i più impegnativi studi tecnici, riusciti a proseguire i più impegnativi studi tecnici, ma che avevano comunque bisogno di una ma che avevano comunque bisogno di una formazione culturale più solida di quella reperibile formazione culturale più solida di quella reperibile nelle tradizionali scuole di arti e mestieri.nelle tradizionali scuole di arti e mestieri.

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Nel 1949 Nel 1949 la Legge 264/49la Legge 264/49

La legge, che rimarrà sino agli anni Settanta il La legge, che rimarrà sino agli anni Settanta il principale strumento normativo del sistema principale strumento normativo del sistema di formazione professionale, disciplina per la di formazione professionale, disciplina per la prima volta la materia dell’addestramento prima volta la materia dell’addestramento professionale e lo assegna al Ministero del professionale e lo assegna al Ministero del Lavoro. La legge si rivolge ad un’utenza Lavoro. La legge si rivolge ad un’utenza esclusivamente adulta; provvede sia alla esclusivamente adulta; provvede sia alla

riqualificazione professionale dei lavoratori riqualificazione professionale dei lavoratori disoccupati, sia a quella di manodopera già disoccupati, sia a quella di manodopera già occupata di età non superiore ai 45 anni.occupata di età non superiore ai 45 anni.

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L’organizzazione dei corsiL’organizzazione dei corsi

L’organizzazione dei corsi di addestramento L’organizzazione dei corsi di addestramento professionale viene assegnata sia alle professionale viene assegnata sia alle amministrazioni pubbliche, in particolare amministrazioni pubbliche, in particolare attraverso grossi enti parastatali - INACLI attraverso grossi enti parastatali - INACLI (industria) e ENALC (commercio),e nel 1958 (industria) e ENALC (commercio),e nel 1958 l’INIASA (artigianato) -, sia a enti, istituzioni, l’INIASA (artigianato) -, sia a enti, istituzioni, associazioni, centri di formazione di varia natura associazioni, centri di formazione di varia natura e matrice. Si sviluppa così quel groviglio di enti di e matrice. Si sviluppa così quel groviglio di enti di formazione, molti dei quali collegati anche alle formazione, molti dei quali collegati anche alle organizzazioni sindacali, che saranno in seguito organizzazioni sindacali, che saranno in seguito uno dei maggiori ostacoli alla ricomposizione uno dei maggiori ostacoli alla ricomposizione della formazione scolastica ed extrascolastica.della formazione scolastica ed extrascolastica.

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Nel 1951 Nel 1951

Sono estesi ai giovani i corsi di Sono estesi ai giovani i corsi di addestramento professionale, ponendo le addestramento professionale, ponendo le basi per lo sviluppo di quella formazione basi per lo sviluppo di quella formazione

professionale iniziale che sarà destinata a professionale iniziale che sarà destinata a divenire per molto tempo la parte più divenire per molto tempo la parte più

consistente dell’intero sistema di consistente dell’intero sistema di formazione professionale regionale.formazione professionale regionale.

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La legge 25/55La legge 25/55Nel 1955 Nel 1955

La Legge 25 istituisce ufficialmente l’apprendistato e La Legge 25 istituisce ufficialmente l’apprendistato e integra l’addestramento pratico con un integra l’addestramento pratico con un “insegnamento complementare”,volto a volto a “conferire all’apprendista le nozioni teoriche “conferire all’apprendista le nozioni teoriche indispensabili all’acquisizione della piena capacità indispensabili all’acquisizione della piena capacità professionale”. L’apertura verso i giovani e il professionale”. L’apertura verso i giovani e il configurarsi di una funzione suppletiva rispetto alla configurarsi di una funzione suppletiva rispetto alla scuola obbligano il nascente sistema di formazione scuola obbligano il nascente sistema di formazione professionale a strutturarsi in corsi lunghi e articolati, professionale a strutturarsi in corsi lunghi e articolati, con programmi di studio parzialmente mutuati dai con programmi di studio parzialmente mutuati dai curricula scolastici, anche se tale integrazione sarà curricula scolastici, anche se tale integrazione sarà destinata a fallire.destinata a fallire.

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Nel 1957 Nel 1957

Nasce la CEE: il trattato di Roma istituisce il Nasce la CEE: il trattato di Roma istituisce il Fondo Sociale Europeo (articolo 123) e Fondo Sociale Europeo (articolo 123) e formula “principi generali per l’attuazione formula “principi generali per l’attuazione di una politica comune di formazione di una politica comune di formazione professionale” finalizzata, tra l’altro, a professionale” finalizzata, tra l’altro, a favorire lo “sviluppo armonioso delle favorire lo “sviluppo armonioso delle economie nazionali e del mercato economie nazionali e del mercato comune”. Il FSE, divenuto operativo nel comune”. Il FSE, divenuto operativo nel 1960, giocherà un ruolo sempre più 1960, giocherà un ruolo sempre più rilevante nello sviluppo della formazione rilevante nello sviluppo della formazione professionale in Italia ( la sua conclusione professionale in Italia ( la sua conclusione era prevista per il 2006).era prevista per il 2006).

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Per una nuova pedagogiaPer una nuova pedagogia Inizia ad affermarsi l’insostenibilità Inizia ad affermarsi l’insostenibilità

pedagogica di una formazione disposta pedagogica di una formazione disposta non per l’uomo, ma per il mercato del non per l’uomo, ma per il mercato del lavoro e la necessità di un’istruzione lavoro e la necessità di un’istruzione professionale da non considerare ‘minore’ professionale da non considerare ‘minore’ rispetto all’istruzione liceale e tecnica. rispetto all’istruzione liceale e tecnica. Pertanto si cerca di ritardare il più Pertanto si cerca di ritardare il più possibile l’incontro con l’esperienza possibile l’incontro con l’esperienza addestrativa. Da qui, la scelta di addestrativa. Da qui, la scelta di prolungare sempre di più il tempo della prolungare sempre di più il tempo della formazione scolastica generale.formazione scolastica generale.

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Nel 1962 Nel 1962

L’istituzione della Scuola Media unica L’istituzione della Scuola Media unica porta alla soppressione delle Scuole porta alla soppressione delle Scuole di Avviamento Professionale; gli di Avviamento Professionale; gli Istituti Professionali prendono nuovo Istituti Professionali prendono nuovo slancio, proseguendo quello sviluppo slancio, proseguendo quello sviluppo delineato e sostenuto dalla delineato e sostenuto dalla commissione Gonella (1947/49), che commissione Gonella (1947/49), che porterà alla graduale soppressione porterà alla graduale soppressione delle scuole tecniche.delle scuole tecniche.

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Le due grandi cesure Le due grandi cesure della scuola italianadella scuola italiana

La prima cesuraLa prima cesura La scuola media unica. La scuola media unica. La prima La prima

cesura tra la scuola del dopoguerra e la cesura tra la scuola del dopoguerra e la scuola degli anni settanta si determina scuola degli anni settanta si determina nnel el 1962/63 con la grande svolta1962/63 con la grande svolta, , quandoquando il primo governo di centrosinistra il primo governo di centrosinistra approva la legge istitutiva della scuola approva la legge istitutiva della scuola media unica obbligatoria e gratuita che media unica obbligatoria e gratuita che elimina l'avviamento professionale.elimina l'avviamento professionale.

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Nel 1967 Nel 1967

Gli Istituti Professionali di Stato Gli Istituti Professionali di Stato hanno una sistemazione definitiva hanno una sistemazione definitiva all’interno dell’istruzione secondaria all’interno dell’istruzione secondaria superiore, e si collocano superiore, e si collocano integralmente nella sfera di integralmente nella sfera di competenza del Ministero della competenza del Ministero della Pubblica Istruzione.Pubblica Istruzione.

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Nel 1969 Nel 1969

Viene modificato l’esame di Viene modificato l’esame di maturità e viene resa maturità e viene resa quinquennale la durata della quinquennale la durata della grandissima maggioranza degli grandissima maggioranza degli Istituti Professionali; il biennio Istituti Professionali; il biennio aggiuntivo alla qualifica triennale aggiuntivo alla qualifica triennale risulterà finalizzato più all’accesso risulterà finalizzato più all’accesso all’università che all’università che all’approfondimento della all’approfondimento della preparazione professionale.preparazione professionale.

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Nel 1972 Nel 1972

Il D.P.R. n. 10 del 15 gennaio, Il D.P.R. n. 10 del 15 gennaio, emanato subito dopo la creazione emanato subito dopo la creazione delle Regioni, trasferisce le delle Regioni, trasferisce le competenze ministeriali in materia competenze ministeriali in materia di “istruzione artigiana e di “istruzione artigiana e professionale” alle Regioni; si professionale” alle Regioni; si tratta del solo settore tratta del solo settore extrascolastico.extrascolastico.

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Nel 1973 Nel 1973

Il DPR n. 478 del 30 giugno istituisce Il DPR n. 478 del 30 giugno istituisce l’ISFOL (Istituto per lo Sviluppo della l’ISFOL (Istituto per lo Sviluppo della Formazione Professionale dei Formazione Professionale dei Lavoratori), che diventerà operativo Lavoratori), che diventerà operativo il 1° febbraio 1974.il 1° febbraio 1974.

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Nel 1978Nel 1978

La legge 845 definisce, in modo più La legge 845 definisce, in modo più chiaro e articolato del DPR 10/72, chiaro e articolato del DPR 10/72, le competenze regionali. E’ le competenze regionali. E’ sancito definitivamente il sancito definitivamente il dualismo fra “formazione dualismo fra “formazione professionale” regionale e professionale” regionale e “istruzione professionale” statale. “istruzione professionale” statale.

Gli Istituti Professionali, cresciuti e Gli Istituti Professionali, cresciuti e consolidati nell’alveo della più consolidati nell’alveo della più generale istruzione statale, si generale istruzione statale, si schierarono risolutamente contro schierarono risolutamente contro la propria regionalizzazionela propria regionalizzazione..

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Il progetto ‘92Il progetto ‘92

Il "Progetto 92", da sperimentazione Il "Progetto 92", da sperimentazione guidata dal Ministero, nato nell'anno guidata dal Ministero, nato nell'anno 1988/89 (vedi D.M. 24 aprile 1992) 1988/89 (vedi D.M. 24 aprile 1992) diventa nuovo ordinamento ed è diventa nuovo ordinamento ed è esteso a regime a tutte le classi esteso a regime a tutte le classi iniziali dei corsi di qualifica a partire iniziali dei corsi di qualifica a partire dall'anno scolastico 1995/96.dall'anno scolastico 1995/96.

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La struttura del nuovo ordinamento La struttura del nuovo ordinamento

ll percorso formativo ha durata ll percorso formativo ha durata triennale e si articola in un biennio triennale e si articola in un biennio unitario ed un terzo anno (definito unitario ed un terzo anno (definito monoennio) a scelta dell’allievo monoennio) a scelta dell’allievo destinato al conseguimento di un destinato al conseguimento di un diploma statale di qualifica diploma statale di qualifica professionale Il triennio comprende professionale Il triennio comprende tre aree di apprendimento:tre aree di apprendimento:

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Le tre Aree delLe tre Aree del progetto ‘92 progetto ‘92

un'area comune con finalità formative di base a con finalità formative di base a carattere umanistico e scientifico secondo i programmi carattere umanistico e scientifico secondo i programmi del nuovo biennio che diventerà obbligatorio e che ha del nuovo biennio che diventerà obbligatorio e che ha già avuto il parere favorevole del Consiglio Superiore già avuto il parere favorevole del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione. Le ore settimanali della Pubblica Istruzione. Le ore settimanali complessive di quest'area sono 22;complessive di quest'area sono 22;

un'area di indirizzo differenziata nei settori tecnologici differenziata nei settori tecnologici fondamentali e operativi per 14 ore complessive fondamentali e operativi per 14 ore complessive settimanali;settimanali;

un'area di approfondimento di 4 ore settimanali di 4 ore settimanali complessive, obbligatorie per tutti gli allievi, complessive, obbligatorie per tutti gli allievi, finalizzata prioritariamente al perseguimento del finalizzata prioritariamente al perseguimento del recupero culturale del gruppo classe nel primo anno.recupero culturale del gruppo classe nel primo anno.

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L’Area di approfondimentoL’Area di approfondimento In II e III classe, tale area, che è la novità di In II e III classe, tale area, che è la novità di

maggior rilievo, può essere utilizzata per maggior rilievo, può essere utilizzata per approfondimenti professionali specifici, sia approfondimenti professionali specifici, sia mediante lo svolgimento di appositi moduli mediante lo svolgimento di appositi moduli didattici, sia mediante apporti esterni didattici, sia mediante apporti esterni all'istruzione scolastica (interventi di all'istruzione scolastica (interventi di rappresentanti altamente qualificati che rappresentanti altamente qualificati che esercitano la professione nei rispettivi esercitano la professione nei rispettivi settori produttivi - attività di pubbliche settori produttivi - attività di pubbliche relazioni - stages aziendali in convenzione relazioni - stages aziendali in convenzione con le imprese, ecc.). Al termine del con le imprese, ecc.). Al termine del triennio lo studente consegue il Diploma di triennio lo studente consegue il Diploma di Qualifica Professionale di primo livelloQualifica Professionale di primo livello

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MA…..MA…..

In quegli stessi anni la formazione In quegli stessi anni la formazione professionale regionale toccava un professionale regionale toccava un punto minimo causato, specie in punto minimo causato, specie in alcuni settori, dalle nuove scelte delle alcuni settori, dalle nuove scelte delle famiglie che chiedevano più famiglie che chiedevano più attenzione alla formazione globaleattenzione alla formazione globale

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Inizia il percorso integratoInizia il percorso integrato

. Si comincia a lavorare allora per progettare . Si comincia a lavorare allora per progettare la terza area che diventa la punta di la terza area che diventa la punta di diamante del sistema dell’istruzione diamante del sistema dell’istruzione professionale. L’individuazione di un docente professionale. L’individuazione di un docente con funzioni di coordinamento di progetto e con funzioni di coordinamento di progetto e la sua retribuzione per tale compito, la sua retribuzione per tale compito, l’organizzazione di visite aziendali e stage l’organizzazione di visite aziendali e stage estivi, la possibilità per gli allievi di estivi, la possibilità per gli allievi di conseguire un ulteriore diploma di secondo conseguire un ulteriore diploma di secondo livello regionale di microspecializzazione livello regionale di microspecializzazione costituiscono la risposta ai nuovi bisogni.costituiscono la risposta ai nuovi bisogni.

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"Protocollo d’intesa tra Ministero della "Protocollo d’intesa tra Ministero della Pubblica Istruzione e Regione Veneto",Pubblica Istruzione e Regione Veneto",

In tale ottica il 13 gennaio 1994 In tale ottica il 13 gennaio 1994 viene siglato uno viene siglato uno specifico "Protocollo d’intesa tra Ministero della Pubblica specifico "Protocollo d’intesa tra Ministero della Pubblica Istruzione e Regione Veneto", in base al quale "Il Ministero Istruzione e Regione Veneto", in base al quale "Il Ministero della Pubblica Istruzione e la Regione Veneto, nel quadro della Pubblica Istruzione e la Regione Veneto, nel quadro degli indirizzi programmatori esplicitati dal Piano degli indirizzi programmatori esplicitati dal Piano Triennale di Formazione Professionale, si impegnano a Triennale di Formazione Professionale, si impegnano a progettare e a realizzare congiuntamente attività progettare e a realizzare congiuntamente attività integrate tra il sistema della Formazione Professionale e integrate tra il sistema della Formazione Professionale e gli Istituti Professionali di Stato per realizzare, in via gli Istituti Professionali di Stato per realizzare, in via sperimentale, corsi di formazione professionale biennali sperimentale, corsi di formazione professionale biennali post-qualifica che consentano l’acquisizione di un diploma post-qualifica che consentano l’acquisizione di un diploma di maturità e anche di una qualifica professionale di 2° di maturità e anche di una qualifica professionale di 2° livello".livello".

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DM 15/4/94 DM 15/4/94 Programmi e orari per i corsi post-qualifica degli Programmi e orari per i corsi post-qualifica degli

istituti professionali diistituti professionali diStato.Stato.

Il curricolo dei nuovi corsi post-qualifica ( la terza area)

• • Organizzate in sede scolasticaOrganizzate in sede scolastica:: 1- area delle discipline comuni di formazione 1- area delle discipline comuni di formazione

umanistica e scientifica 15 ore sett.umanistica e scientifica 15 ore sett. 2- area delle discipline di indirizzo 15 ore sett.2- area delle discipline di indirizzo 15 ore sett. totale ore annuali in sede scolastica 900totale ore annuali in sede scolastica 900

• • Di competenza regionaleDi competenza regionale 3- area di professionalizzazione3- area di professionalizzazione

Totale ore annuali di competenza regionale da 300 a Totale ore annuali di competenza regionale da 300 a 450450

Totale ore annuali curricolo integrato da 1200 a 1350Totale ore annuali curricolo integrato da 1200 a 1350

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AREA DI PROFESSIONALIZZAZIONE AREA DI PROFESSIONALIZZAZIONE (3^ area)(3^ area)

Il biennio post-qualifica degli Istituti Professionali Il biennio post-qualifica degli Istituti Professionali comprende come detto in precedenza un’area di comprende come detto in precedenza un’area di professionalizzazione (cosiddetta terza area), di professionalizzazione (cosiddetta terza area), di competenza regionale con un monte ore annuale competenza regionale con un monte ore annuale di 300/450 (200 per le IV, 200 per le V e 200 per di 300/450 (200 per le IV, 200 per le V e 200 per stages), svincolata dalle logiche organizzative stages), svincolata dalle logiche organizzative degli orari settimanali.degli orari settimanali.

I percorsi che caratterizzano detta terza area in I percorsi che caratterizzano detta terza area in via principale si attuano attraverso convenzioni via principale si attuano attraverso convenzioni con le Regioni in forza delle quali, al termine del con le Regioni in forza delle quali, al termine del percorso di studi, si consegue il diploma di scuola percorso di studi, si consegue il diploma di scuola secondaria superiore e una qualifica professionale secondaria superiore e una qualifica professionale regionale.regionale.

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La seconda cesuraLa seconda cesuraL’Autonomia scolasticaL’Autonomia scolastica

art.21 L 59/97art.21 L 59/97 La scuola-azienda e il passaggio La scuola-azienda e il passaggio

dal sistema scolastico statale al dal sistema scolastico statale al sistema scolastico sistema scolastico integrato( Stato-Regioni-Privato)integrato( Stato-Regioni-Privato)

I quattro pilastri della trasformazione: I quattro pilastri della trasformazione: L’Autonomia scolastica- Il riordino dei L’Autonomia scolastica- Il riordino dei cicli di Berlinguer- La legge di parità- cicli di Berlinguer- La legge di parità- La riforma degli organi collegiali.La riforma degli organi collegiali.

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Nel 1998Nel 1998

Vent’anni dopo la legge 845/78, Vent’anni dopo la legge 845/78, Bassanini tenta nuovamente di Bassanini tenta nuovamente di passare gli istituti professionali alle passare gli istituti professionali alle Regioni, per rilanciare la gestione Regioni, per rilanciare la gestione regionale di tutta l’istruzione regionale di tutta l’istruzione professionale. professionale. (Dlgs. n. 112 del 31 marzo (Dlgs. n. 112 del 31 marzo 1998).1998).

Continua la trasformazione Continua la trasformazione dell’istruzione professionale dell’istruzione professionale 

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Nel 2001Nel 2001 L. Cost. n.3 del 2001 , riforma del Titolo V L. Cost. n.3 del 2001 , riforma del Titolo V

.Nonostante i precedenti inequivocabili segnali, il .Nonostante i precedenti inequivocabili segnali, il nuovo art. 117 ha riproposto, con la forza di una nuovo art. 117 ha riproposto, con la forza di una

norma costituzionale, sia il dualismo fra norma costituzionale, sia il dualismo fra “formazione” e “istruzione” professionale, sia la “formazione” e “istruzione” professionale, sia la vexata quaestio della separazione dell’istruzione vexata quaestio della separazione dell’istruzione professionale dal resto dell’istruzione secondaria professionale dal resto dell’istruzione secondaria

superiore. L’art. 117 distingue infatti a) superiore. L’art. 117 distingue infatti a) l’”istruzione”, sulla quale lo stato ha legislazione l’”istruzione”, sulla quale lo stato ha legislazione esclusiva in materia di “norme generali”, “livelli esclusiva in materia di “norme generali”, “livelli essenziali delle prestazioni” e detta i “principi essenziali delle prestazioni” e detta i “principi

fondamentali”per la legislazione concorrente delle fondamentali”per la legislazione concorrente delle regioni, e b) l’”istruzione e formazione regioni, e b) l’”istruzione e formazione

professionale” demandata alla legislazione professionale” demandata alla legislazione regionale, pur rimanendo i “livelli essenziali delle regionale, pur rimanendo i “livelli essenziali delle prestazioni” di competenza esclusiva dello Stato prestazioni” di competenza esclusiva dello Stato

anche in questo settore.anche in questo settore.

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Il Progetto 2002Il Progetto 2002( parte la sperimentazione -( parte la sperimentazione -

1997/98)1997/98)Basandosi sull’Accordo per il lavoro del 1996,sul testo di

legge dell’Autonomia scolastica, sul Riordino dei cicli di Berlinguer, viene presentato , nel maggio del 1997 il nuovo progetto 2002. Obiettivi dichiarati : superare la scuola attuale, autoreferenziale e piegata su se stessa, distante dal mondo del lavoro e della produzione . Strumenti: modelli organizzativi e curriculari flessibili , aperti , polivalenti attraverso interazioni,opzioni,passaggi da un canale formativo all’altro.

Viene previsto un biennio sperimentale con :- riduzione dell’orario settimanale da 40 a 34 ore;- Struttura modulare delle materie di insegnamento e

maggiore integrazione sul territorio;- Flessibilità oraria.

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Il progetto si estende alle terze eIl progetto si estende alle terze eai corsi post-qualificaai corsi post-qualifica

Dall’a.s. 1999/2000 coinvolge le terze classi

Dall’anno 2000/2001 il progetto prosegue nei corsi post-qualifica – IV e V anno

Nel triennio sono previste tre aree: Area di Equivalenza ( formazione generale); Area di indirizzo ( laboratori); Area approfondimento e di integrazione;

Nel biennio post-qualifica si aggiunge: L’area di integrazione e/o di

professionalizzazione

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STRUTTURA DEL CORSOSTRUTTURA DEL CORSOAREA DI EQUIVALENZAAREA DI EQUIVALENZA Si tratta di un'area mirata Si tratta di un'area mirata

alla formazione generale, comune in tutti gli alla formazione generale, comune in tutti gli istituti superiori.istituti superiori.

Nel biennioNel biennio: prevede 21 ore settimanali prevede 21 ore settimanali corrrispondenti a 693 ore annuali.corrrispondenti a 693 ore annuali.Nel III anno Nel III anno l'orario settimanale dell'area di l'orario settimanale dell'area di equivalenza è di 12 ore corrispondenti a 396 equivalenza è di 12 ore corrispondenti a 396 ore annuali.ore annuali.

Nel IV e V anno Nel IV e V anno l'orario settimanale dell'area di l'orario settimanale dell'area di equivalenza è di 14 ore settimanali equivalenza è di 14 ore settimanali corrispondenti a 462 ore annuali, per lasciare corrispondenti a 462 ore annuali, per lasciare spazio alle discipline professionalizzanti spazio alle discipline professionalizzanti dell'indirizzo.dell'indirizzo.

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AREA DI INDIRIZZOAREA DI INDIRIZZO

E' fortemente impostata sull'esperienza di laboratorio, per un , per un primo approccio alla professionalità.primo approccio alla professionalità.

Nel III anno l'area di indirizzo concorre in modo più specifico e concorre in modo più specifico e mirato a costruire delle conoscenze/competenze e capacità mirato a costruire delle conoscenze/competenze e capacità in linea con il corso di qualifica in linea con il corso di qualifica

Nel IV e V anno tale area concorre a costruire, in modo mirato, tale area concorre a costruire, in modo mirato, specifiche conoscenze/competenze in linea con l'impianto e specifiche conoscenze/competenze in linea con l'impianto e la "ratio" dei corsi di qualifica e aperta ad integrazione con la "ratio" dei corsi di qualifica e aperta ad integrazione con la formazione professionale e con la realtà del mondo la formazione professionale e con la realtà del mondo produttivo.produttivo.

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AREA DI APPROFONDIMENTO E DI AREA DI APPROFONDIMENTO E DI INTEGRAZIONEINTEGRAZIONE

Nel biennio è finalizzata essenzialmente a fornire la è finalizzata essenzialmente a fornire la conoscenza del territorio e del mondo del lavoro e ad conoscenza del territorio e del mondo del lavoro e ad attività di riequilibrio socio-culturale;attività di riequilibrio socio-culturale;

Nel III anno, concorre all'acquisizione di una Nel III anno, concorre all'acquisizione di una formazione adeguata in rapporto ai diversi settori di formazione adeguata in rapporto ai diversi settori di impiego .impiego .

La flessibilità curriculare permette di reperire “ore” per La flessibilità curriculare permette di reperire “ore” per realizzare autonomi progetti d'istituto realizzare autonomi progetti d'istituto

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AREA DI INTEGRAZIONE E/O DI AREA DI INTEGRAZIONE E/O DI PROFESSIONALIZZAZIONEPROFESSIONALIZZAZIONE

Nel curricolo del biennio post-qualifica si Nel curricolo del biennio post-qualifica si inserisce un'area di professionalizzazione inserisce un'area di professionalizzazione teorico-pratica della durata minima di teorico-pratica della durata minima di 600 ore annuali, comprensiva di 600 ore annuali, comprensiva di eventuali crediti riconosciuti, quale parte eventuali crediti riconosciuti, quale parte integrante del corso di studi, di integrante del corso di studi, di competenza della regione ( finanziata competenza della regione ( finanziata dalla regione o dalla scuola in via dalla regione o dalla scuola in via surrogatoria).surrogatoria).

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L’Area professionalizzante o terza area L’Area professionalizzante o terza area

Gli obiettivi della terza area prevedono l’utilizzo Gli obiettivi della terza area prevedono l’utilizzo anche di consulenti esterni che assicurino anche di consulenti esterni che assicurino l’acquisizione di quelle specifiche professionalità l’acquisizione di quelle specifiche professionalità che rappresentano uno degli obiettivi prioritari che rappresentano uno degli obiettivi prioritari del nuovo impianto formativo. Qualora vi siano del nuovo impianto formativo. Qualora vi siano difficoltà per la scuola nel procurarsi all’esterno difficoltà per la scuola nel procurarsi all’esterno tutte le professionalità, è possibile utilizzare tutte le professionalità, è possibile utilizzare docenti interni particolarmente competenti. docenti interni particolarmente competenti. Il percorso viene completato con un periodo di Il percorso viene completato con un periodo di stage presso agenzie o enti pubblicistage presso agenzie o enti pubblici..

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Nel 2003 Nel 2003 La legge Moratti La legge Moratti

Legge 53 di riforma della scuola. L’art. 2 assicura “a Legge 53 di riforma della scuola. L’art. 2 assicura “a tutti il diritto all'istruzione e alla formazione per tutti il diritto all'istruzione e alla formazione per almeno dodici anni o, comunque, sino al almeno dodici anni o, comunque, sino al conseguimento di una qualifica entro il diciottesimo conseguimento di una qualifica entro il diciottesimo anno di età; l'attuazione di tale diritto si realizza nel anno di età; l'attuazione di tale diritto si realizza nel “sistema di istruzione”, costituito dai licei e nel “sistema di istruzione”, costituito dai licei e nel “sistema di istruzione e formazione professionale”. “sistema di istruzione e formazione professionale”. Dal compimento del quindicesimo anno di età i Dal compimento del quindicesimo anno di età i diplomi e le qualifiche si possono conseguire in diplomi e le qualifiche si possono conseguire in alternanza scuola-lavoro o attraverso l'apprendistato.alternanza scuola-lavoro o attraverso l'apprendistato.

  

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L’istruzione professionaleL’istruzione professionaleè ceduta alla formazione professionale è ceduta alla formazione professionale Mentre i licei hanno durata quinquennale ( due Mentre i licei hanno durata quinquennale ( due

bienni + un quinto anno); nel sistema bienni + un quinto anno); nel sistema dell'istruzione e della formazione professionale i dell'istruzione e della formazione professionale i percorsi possono essere triennali e quadriennali, i percorsi possono essere triennali e quadriennali, i percorsi quadriennali danno accesso all'istruzione percorsi quadriennali danno accesso all'istruzione e formazione tecnica superiore e anche, previa e formazione tecnica superiore e anche, previa frequenza di apposito corso annuale, all’esame di frequenza di apposito corso annuale, all’esame di Stato e quindi all’Università. Il sistema assicura la Stato e quindi all’Università. Il sistema assicura la possibilità di cambiare indirizzo all'interno del possibilità di cambiare indirizzo all'interno del sistema dei licei, nonché di passare dai licei sistema dei licei, nonché di passare dai licei all'istruzione e formazione professionale, e all'istruzione e formazione professionale, e viceversa.viceversa.

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Nel 2007Nel 2007Arriva il Gattopardo (Fioroni )Arriva il Gattopardo (Fioroni )

Con la legge 40/07 lo Stato finge di Con la legge 40/07 lo Stato finge di riappropriarsi dell’istruzione professionale.riappropriarsi dell’istruzione professionale.

. “. “Gli istituti tecnici e professionali riordinati Gli istituti tecnici e professionali riordinati e potenziati attivano ogni opportuno e potenziati attivano ogni opportuno collegamento con il mondo del lavoro e collegamento con il mondo del lavoro e dell'impresa, la formazione professionale, dell'impresa, la formazione professionale, gli EELL.....”( art 13 comma 1 bis). -Si gli EELL.....”( art 13 comma 1 bis). -Si prevede la “ Riduzione del numero degli prevede la “ Riduzione del numero degli attuali indirizzi e loro riammodernamento attuali indirizzi e loro riammodernamento nell'ambito di ampi settori tecnico-nell'ambito di ampi settori tecnico-professionali articolati in un'area di professionali articolati in un'area di istruzione generale comune a tutti gli istruzione generale comune a tutti gli indirizzi e in aree di indirizzo”indirizzi e in aree di indirizzo”

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Istruzione e formazioneIstruzione e formazione professionale professionale

Vengono “ Organizzati organici raccordi Vengono “ Organizzati organici raccordi tra i percorsi degli istituti tecnico-tra i percorsi degli istituti tecnico-professionalie i percorsi di istruzione e professionalie i percorsi di istruzione e formazione professionale, finalizzati al formazione professionale, finalizzati al conseguimento di qualifiche e diplomi conseguimento di qualifiche e diplomi professionali.”( art 13, comma 1 professionali.”( art 13, comma 1 quiques).quiques).

Si prevede la riduzione oraria dei Si prevede la riduzione oraria dei curricolicurricoli

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Nel suo rapporto annuale l' Nel suo rapporto annuale l' Isfol usa una metaforaIsfol usa una metafora

“ “ È caduto un muro come quello di È caduto un muro come quello di Berlino tra scuola, formazione e lavoro Berlino tra scuola, formazione e lavoro e si è aperto un cantiere, il più grande e si è aperto un cantiere, il più grande del mondo, il cantiere della del mondo, il cantiere della formazione. L'autonomia scolastica, la formazione. L'autonomia scolastica, la Formazione professionale, Formazione professionale, l'Apprendistato hanno gettato le l'Apprendistato hanno gettato le fondamenta di una nuova costruzione.fondamenta di una nuova costruzione.

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La Gelmini La Gelmini e il riordino degli istituti e il riordino degli istituti

professionaliprofessionali( quello che si dice nel testo, poco)( quello che si dice nel testo, poco)

Contesto normativo: il nuovo Titolo V della Contesto normativo: il nuovo Titolo V della costituzione costituzione “ gli istituti professionali possono “ gli istituti professionali possono rilasciare qualifiche e diplomi di competenza delle regioni rilasciare qualifiche e diplomi di competenza delle regioni solo in regime di sussidiarietà, nel rispetto delle esclusive solo in regime di sussidiarietà, nel rispetto delle esclusive competenze delle regioni.” competenze delle regioni.”

La legge 40/2007La legge 40/2007( struttura dei corsi 2+2+1; ( struttura dei corsi 2+2+1; rapporti tra istruzione e formazione rapporti tra istruzione e formazione professionale).professionale).

L’art.64L-133/2008 L’art.64L-133/2008 (32 ore settimanali x33 (32 ore settimanali x33 settimane)settimane)

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Le prime proposteLe prime proposte

Identità: L’istruzione professionale L’istruzione professionale sviluppa competenze in precisi ambiti sviluppa competenze in precisi ambiti settoriali e facilita giovani e adulti a settoriali e facilita giovani e adulti a ricomporre i segmenti formativi acquisiti ricomporre i segmenti formativi acquisiti anche in contesti informali e non formali;anche in contesti informali e non formali;

l’istruzione tecnica sviluppa competenze l’istruzione tecnica sviluppa competenze in precisi ambiti tecnologiciin precisi ambiti tecnologici

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Settori di riferimentoSettori di riferimento

I settori vengono ridotti sostanzialmente a due:I settori vengono ridotti sostanzialmente a due: Industria e Artigianato- Produzioni industriali e Industria e Artigianato- Produzioni industriali e

artigianali;artigianali; Servizi : - per l’agricoltura e lo sviluppo rurale;Servizi : - per l’agricoltura e lo sviluppo rurale;

- manutenzione e assistenza tecnica;- manutenzione e assistenza tecnica;

- socio-sanitari;- socio-sanitari;

- enogastronomia e ospitalità- enogastronomia e ospitalità

alberghiera;alberghiera;

- commerciali- commerciali

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Struttura e organizzazione dei percorsiStruttura e organizzazione dei percorsi

Struttura-Struttura- 32 ore settimanali di lezioni=1.056 32 ore settimanali di lezioni=1.056

ore;ore; Un’area di istruzione generale Un’area di istruzione generale

comune a tutti i percorsi;comune a tutti i percorsi; Aree di indirizzo specifiche con Aree di indirizzo specifiche con

opzioni in riferimento alle esigenze opzioni in riferimento alle esigenze del mondo del lavoro e del territorio.del mondo del lavoro e del territorio.

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ArticolazioneArticolazione Primo biennio Primo biennio : per ciascun anno 660 ore di : per ciascun anno 660 ore di

attività e insegnamenti generali comuni ai attività e insegnamenti generali comuni ai due settori + 396 ore di attività e due settori + 396 ore di attività e insegnamenti obbligatori per ciascun insegnamenti obbligatori per ciascun indirizzo in funzione orientativa;indirizzo in funzione orientativa;

Secondo biennioSecondo biennio: per ciascun anno 495 ore : per ciascun anno 495 ore di attività e insegnamenti comuni ai due di attività e insegnamenti comuni ai due settori + 561 ore di attività obbligatori per settori + 561 ore di attività obbligatori per ciascun indirizzo;ciascun indirizzo;

Quinto annoQuinto anno: 495 ore di attività e : 495 ore di attività e insegnamenti generali +561 ore di attività e insegnamenti generali +561 ore di attività e insegnamenti obbligatori per ciascun insegnamenti obbligatori per ciascun indirizzoindirizzo

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I percorsi inoltre :I percorsi inoltre : Verranno valutati in base a “risultati di a “risultati di

apprendimento” secondo il quadro europeo dei titoli apprendimento” secondo il quadro europeo dei titoli e qualifiche (EQF);e qualifiche (EQF);

Avranno un collegamento organico con il mondo organico con il mondo del lavoro (stage,tirocini,alternanza scuola-lavoro);del lavoro (stage,tirocini,alternanza scuola-lavoro);

Saranno sostenuti nell’organizzazione didattico-didattico-formativa da dipartimenti interni secondo linee guida formativa da dipartimenti interni secondo linee guida nazionali;nazionali;

Si avvarranno della consulenza di un comitato di un comitato tcnico-scientifico tcnico-scientifico paritetico :Dirigente+docenti+espertiparitetico :Dirigente+docenti+esperti

Potranno stipulare contratti d’opera con esperti con esperti del mondo del lavoro per l’arricchimento dell’offerta del mondo del lavoro per l’arricchimento dell’offerta foprmativa;foprmativa;

Avranno un ufficio tecnico per una migliore per una migliore organizzazione e per la sicurezzaorganizzazione e per la sicurezza

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Collegamento organico con il sistema Collegamento organico con il sistema dell’istruzione e formazione professionale dell’istruzione e formazione professionale regionale regionale

Per un collegamento organico con Per un collegamento organico con l’IFP si istituiscono spazi di l’IFP si istituiscono spazi di autonomia in relazione all’orario autonomia in relazione all’orario annuale delle lezioni:annuale delle lezioni:

25% primo biennio;25% primo biennio; 35% secondo biennio;35% secondo biennio; 40% quinto anno.40% quinto anno.

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Valutazione e titoli finaliValutazione e titoli finali

I percorsi si concludono con un esame di stato I percorsi si concludono con un esame di stato che rilascia diploma di istruzione professionale che rilascia diploma di istruzione professionale con la specificazione dell’indirizzo seguito;con la specificazione dell’indirizzo seguito;

Il titolo consente l’accesso agli ITS e a percorsi Il titolo consente l’accesso agli ITS e a percorsi di istruzione e formazione tecnica superiore; di istruzione e formazione tecnica superiore;

All’Università;All’Università; Agli istituti di alta formazione artistica, Agli istituti di alta formazione artistica,

musicale e coreutica.musicale e coreutica.

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Quello che la Gelmini non diceQuello che la Gelmini non dice(ma che dice il Direttore Generale (ma che dice il Direttore Generale

dell’istruzione dell’istruzione in un pubblico convegno)in un pubblico convegno)

Bisogna applicare la riforma del Titolo Bisogna applicare la riforma del Titolo V della costituzione e il principio di V della costituzione e il principio di sussidiarietà;sussidiarietà;

Bisogna acquisire una concezione Bisogna acquisire una concezione dell’istruzione come educazione,con dell’istruzione come educazione,con l’integrazione tra istruzione e l’integrazione tra istruzione e formazione professionale;formazione professionale;

Bisogna collaborare con le regioni Bisogna collaborare con le regioni come dimostra l’accordo con la come dimostra l’accordo con la Lombardia.Lombardia.

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Un sistema integratissimoUn sistema integratissimo

Licei-Tecnici-Professionali-Licei-Tecnici-Professionali-

pari dignità alla Formazione Professionale;pari dignità alla Formazione Professionale; Si deve prevedere la costruzione di un Si deve prevedere la costruzione di un

sistema armonico di questo nuovo sistema armonico di questo nuovo assetto;assetto;

L’istruzione Professionale deve allearsi, L’istruzione Professionale deve allearsi, interconnettersi con la Formazione interconnettersi con la Formazione professionale, realizzando diplomi in tre, professionale, realizzando diplomi in tre, quattro, cinque anni.quattro, cinque anni.

Page 56: Per una storia dellistruzione professionale Dal 1859 ad oggi CESP Centro studi per la scuola pubblica.

L’intesa Formigoni-GelminiL’intesa Formigoni-Gelminiil futuro prossimo dell’istruzione il futuro prossimo dell’istruzione

professionaleprofessionale

Si sperimenta, a partire dall'anno Si sperimenta, a partire dall'anno 2009-2010, l'unificazione del sistema 2009-2010, l'unificazione del sistema dell'istruzione professionale statale dell'istruzione professionale statale con l'istruzione e formazione con l'istruzione e formazione professionale (IFP) regionaleprofessionale (IFP) regionale..

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Tempi e modalità di attuazione Tempi e modalità di attuazione

L'attuazione prevede due fasiL'attuazione prevede due fasi:: In una prima fase, anno scolastico 2009-2010, la , anno scolastico 2009-2010, la

IFP regionale verrà offerta anche dagli Istituti IFP regionale verrà offerta anche dagli Istituti professionali statali in aggiunta ai loro tradizionali professionali statali in aggiunta ai loro tradizionali percorsi di Istruzione professionale.;percorsi di Istruzione professionale.;

In una seconda fase, anno scolastico 2010-2011, , anno scolastico 2010-2011, si attuerà un più stretto raccordo, con la si attuerà un più stretto raccordo, con la possibilità di avere per i primi 4 anni i percorsi di possibilità di avere per i primi 4 anni i percorsi di IFP regionale e di attivare un quinto anno per il IFP regionale e di attivare un quinto anno per il raggiungimento del diploma di Statoraggiungimento del diploma di Stato

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Qualifiche professionaliQualifiche professionali

Coerentemente con il riordino dell'istruzione Coerentemente con il riordino dell'istruzione professionale, le qualifiche professionali professionale, le qualifiche professionali verranno rilasciate solamente in esito ai verranno rilasciate solamente in esito ai percorsi triennali della Formazione percorsi triennali della Formazione Professionale.Professionale.

Quinto anno ed esame di Stato - Quinto anno ed esame di Stato - L'ordinamento di IFP regionale si completerà L'ordinamento di IFP regionale si completerà con l'attivazione di un corso di quinto anno, con l'attivazione di un corso di quinto anno, realizzato d'intesa con le Università e con realizzato d'intesa con le Università e con l'Alta Formazione artistica, musicale e l'Alta Formazione artistica, musicale e coreutica, finalizzato a sostenere l'esame di coreutica, finalizzato a sostenere l'esame di Stato valido anche per l'ammissioneStato valido anche per l'ammissione

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Insegnanti regionalizzati?Insegnanti regionalizzati? Contrattazione integrativa regionale - Contrattazione integrativa regionale -

La Regione, limitatamente al personale La Regione, limitatamente al personale degli istituti professionali, interverrà in degli istituti professionali, interverrà in ambiti quali: contrattazione territoriale ambiti quali: contrattazione territoriale integrativa, formazione del personale, integrativa, formazione del personale, criteri di utilizzazione del personale, criteri di utilizzazione del personale, premialità in rapporto a risultati premialità in rapporto a risultati conseguiti, criteri di allocazione e conseguiti, criteri di allocazione e utilizzo di risorse attribuite alle scuole. utilizzo di risorse attribuite alle scuole.

Anna Grazia StammatiAnna Grazia Stammati

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FINEFINE