Per l’Ente pubblico rispondere ai cittadini è un dovere ... · zione. Dice il volantino:...

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Sped. abb. postale - Pubblicità inferiore al 40% - Registrazione del Tribunale di Bologna n. 6558 dell’11.4.96 N.1 - Anno XVIII - GENNAIO-FEBBRAIO 2013 FILIALE DI RASTIGNANO Via A. Costa, 106 A/H - Tel. 051.6540973 - Fax 051.6264241 Una risposta negativa dispiace. La man- cata risposta fa pensare che il personag- gio tenuto a rispondere non sia all’altez- za del suo compito. A maggior ragione la risposta è doverosa nei confronti dei giornali. È il caso delle proposte fatte da L’Idea che non sono state riscontrate. Era in primavera la nostra proposta di ospitare “Pianoro Informa” nel nostro giornale. Le quattro facciate del notizia- rio del Comune preparate dalla brava Simona Simoncini (redattore e diretto- re responsabile) porterebbero, a nostro avviso, un risparmio al Comune senza nulla cambiare nelle modalità in atto per prepararle. Il risparmio sarebbe signifi- cativo costituito dalla eliminazione del costo di spedizione del notiziario a tutte le famiglie; inoltre il minor costo della stampa su carta anziché cartoncino più pesante e stampato all’interno in un solo passaggio de L’Idea. Era in estate quando abbiamo chiesto chiarimenti circa le mancate informa- zioni dovute al Consiglio Comunale ed ai cittadini in merito alla perdita di 1.961.000 euro da parte della STU (la so- cietà per azioni che ha realizzato il nuo- vo centro di Pianoro); una perdita che il Comune doveva contribuire a ripianare in quanto detentore della maggioranza delle azioni e che doveva inserire nel Bi- lancio. Era in autunno quando abbiamo propo- sto di consentire al Circolo degli scacchi di fare corsi di insegnamento del gioco degli scacchi all’interno del centro diur- no Enrico Giusti. Il tutto senza spese per il Comune per gli insegnanti e per le ap- parecchiature. A tutt’oggi, inizio di febbraio, nessuna risposta. Marco Malpensi [email protected] IL NOSTRO COMUNE NON RISPONDE Per l’Ente pubblico rispondere ai cittadini è un dovere L’idea in Crimea, Ucraina con Guido Pinoli, Franco Presti e Francesco Barbieri L’Idea a Nazareth davanti alla chiesa dell’annunciazione con Roberta Bonfiglioli, Giuliana Borghi, Camillo Subranni e Valentino Maisano Porta sempre L’Idea con te, fai una foto strana e particolare con il tuo giornale! Inviala in formato jpg a [email protected]. Le migliori verranno pubblicate. i lettori de L’Idea

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Sped. abb. postale - Pubblicità inferiore al 40% - Registrazione del Tribunale di Bologna n. 6558 dell’11.4.96 N.1 - Anno XVIII - GENNAIO-FEBBRAIO 2013

FILIALE DI RASTIGNANOVia A. Costa, 106 A/H - Tel. 051.6540973 - Fax 051.6264241

Una risposta negativa dispiace. La man-cata risposta fa pensare che il personag-gio tenuto a rispondere non sia all’altez-za del suo compito. A maggior ragione la risposta è doverosa nei confronti dei giornali. È il caso delle proposte fatte da L’Idea che non sono state riscontrate.Era in primavera la nostra proposta di ospitare “Pianoro Informa” nel nostro giornale. Le quattro facciate del notizia-rio del Comune preparate dalla brava Simona Simoncini (redattore e diretto-re responsabile) porterebbero, a nostro avviso, un risparmio al Comune senza nulla cambiare nelle modalità in atto per prepararle. Il risparmio sarebbe signifi-cativo costituito dalla eliminazione del costo di spedizione del notiziario a tutte le famiglie; inoltre il minor costo della stampa su carta anziché cartoncino più pesante e stampato all’interno in un solo passaggio de L’Idea.Era in estate quando abbiamo chiesto chiarimenti circa le mancate informa-zioni dovute al Consiglio Comunale ed ai cittadini in merito alla perdita di 1.961.000 euro da parte della STU (la so-cietà per azioni che ha realizzato il nuo-vo centro di Pianoro); una perdita che il Comune doveva contribuire a ripianare in quanto detentore della maggioranza delle azioni e che doveva inserire nel Bi-lancio.Era in autunno quando abbiamo propo-sto di consentire al Circolo degli scacchi di fare corsi di insegnamento del gioco degli scacchi all’interno del centro diur-no Enrico Giusti. Il tutto senza spese per il Comune per gli insegnanti e per le ap-parecchiature.A tutt’oggi, inizio di febbraio, nessuna risposta.

Marco [email protected]

IL NOSTRO COMUNE NON RISPONDEPer l’Ente pubblico rispondere ai cittadini è un dovere

L’idea in Crimea, Ucraina con Guido Pinoli, Franco Presti

e Francesco Barbieri

L’Idea a Nazareth davanti alla chiesa dell’annunciazione con Roberta Bonfiglioli, Giuliana Borghi, Camillo Subranni e Valentino Maisano

Porta sempre L’Idea con te, fai una foto strana e particolare con il tuo giornale!Inviala in formato jpg a [email protected]. Le migliori verranno pubblicate.“i lettori de L’Idea”

“lettere” 2 L’IDEA n.1 anno XVIII - gennaio - febbraio 2013

LA RIQUALIFICAZIONE DELLA ZONA INDUSTRIALE DI PIANORO

Quella che un tempo era la zona industriale compresa fra via dell’Artigiano, via del Lavoro e il tratto della SP65 ha visto negli ul-timi anni una forte crescita anche nel comparto residenziale e com-merciale. Quello che mi appare quando frequento quelle zone è che alcuni aspetti stiano rimanen-do un po’ indietro rispetto a tale sviluppo. Nulla di particolarmente grave, non stiamo parlando del-la necessita di opere faraoniche, quanto di piccole accortezze che sarebbero particolarmente sem-plici da realizzare e che portereb-bero beneficio ai fruitori di questi nuovi servizi ed ai residenti. In tutta la zona non c’è nemmeno un punto per la raccolta differenziata nonostante la quantità enorme di spazio a disposizione. Questo è un vero peccato perché industrie e negozi producono grandi quan-tità di imballaggio, soprattutto plastica leggera e cartone, che potrebbero benissimo essere rac-colti e inviati al riciclo senza par-ticolari problemi logistici. La pista pedonale/ciclabile che collega via della Resistenza con via dell’Ar-tigiano dal lato di quest’ultima sbocca su un marciapiede stretto, senza nessuna rampa e senza un passaggio pedonale che consenta l’attraversamento dell’incrocio, il che dissuade i ciclisti dall’utilizza-re tale percorso, mette a rischio la sicurezza di chi deve attraversarlo a piedi e mette in seria difficoltà un portatore di handicap. Sarebbe pertanto opportuno predisporre una piccola rampa in prossimità della fine del paracarro di legno ed un attraversamento pedonale/ciclabile che colleghi questo punto con il marciapiede dall’altra parte dell’incrocio, vicino alla fermata del bus. Sull’altro lato della strada, dove negli ultimi anni sono nati nuovi esercizi commerciali come un bar, un centro benessere ed un negozio di vestiti, la situazione sta diventando critica per quanto riguarda la viabilità. Nonostan-te le linee continue che vietano la

Per scrivere al giornale potete mandare e-mail a: [email protected] ricorda che non verranno pubblicate lettere anonime o lettere scritte a mano e firmate con nomi non rintracciabili dalla redazione

>> EDITOREL’IDEA - Associazione per la promozionedella cultura e dell’informazione a Pianoro.

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Marco Pizziolo, Marta Rocca,Giorgio Rocchi, Sergio Savigni, Mirko Sita, Gianna Solmi, Sebastiano Bernardi.

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n.1 anno XVIII

sosta in banchina e nonostante l’e-norme parcheggio posto 100 metri dopo, chi scende dall’autobus alla fermata subito prima del bar ed è diretto verso i negozi è costretto a camminare in mezzo alla strada in quanto i veicoli occupano tutta la banchina, specialmente la sera in orario da aperitivo. Inoltre chi ha parcheggiato negli spazi riservati fuori dalla sede stradale per usci-re è costretto a spingersi in mezzo alla via per avere visibilità, special-mente quando i mezzi parcheg-giati (in infrazione) sul ciglio della strada sono SUV o furgoni. Anche in questo caso si potrebbe provve-dere con semplicità all’installazio-ne di alcuni di quei paletti arancio-ni in gomma dura già sperimentati con successo in via Casalini vicino all’ingresso dello stadio di Pian di Macina o a protezione dei posti moto nel parcheggio della pisci-na. Mi sembra che i tre interventi proposti siano alla portata di tutti anche in tempi di spendig review.

Luca Monti

IL NUOVO PALAZZETTO DELLO SPORT

Desidero esprimere il mio apprez-zamento per la nuova gestione del Palazzetto Dello Sport di condotta dal signor Alessandro Bianchini. Ho potuto rilevare come frequen-tatore abbonato la giusta ed op-portuna realizzazione dei rinno-vati spogliatoi rispetto alla zona benessere/relax, il rinnovo delle macchine e degli attrezzi da pale-stra, tutti di ultima generazione e la filodiffusione di musica grade-vole ed adatta alla pratica sportiva. Inoltre la pulizia accurata di ogni ambiente interno alla struttura nonché l’applicazione di regole comportamentali chiare e visibili con la volontà di farle rispettare a vantaggio di tutti gli sportivi e non che frequentano ora ed in futu-ro questa nostra importantissima struttura.

Giorgio Veggetti

INFOLINE PER CARITAS RASTIGNANO

Voglio complimentarmi per la bella iniziativa della Caritas del-la parrocchia di Rastignano che ha attivato una infoline per le famiglie in difficoltà della fra-zione. Dice il volantino: “Con-dividere i problemi ci rende capaci di affrontarli con maggiore razionalità. Non essere soli ci aiuta a trovare qualche soluzione. Chiama il cellulare Caritas 348.38.17.499”.

Gianluigi Pagani

LE ELEZIONI SCOLASTICHE A RASTIGNANO

Ringrazio la redazione de L’Idea per l’attenzione che dedica al tema della scuola, anche per aver pub-blicato nello scorso numero i risul-tati delle elezioni dei genitori nel Consiglio di Istituto dell’Istituto Comprensivo di Rastignano e con l’occasione ringrazio tutti i 195 ge-nitori che sono andati a votare e, fra questi, un ulteriore grazie ai 72 che mi hanno votato. La scuola è di tut-ti, e tutti dobbiamo impegnarci per migliorarla, per renderla capace di far crescere le nuove generazio-ni, una scuola dove tutti abbiano voce: dirigente, docenti, personale, genitori, per costruire insieme un progetto educativo. Proprio per fa-vorire più informazione e collabo-razione sulle problematiche delle scuole di Rastignano, ma non solo, ho dato vita a una newsletter inti-tolata “Rastignano e dintorni”: chi fosse interessato a riceverla può comunicare il suo indirizzo email a: [email protected]

Marco Calandrino,rappresentante dei genitori nel Consi-glio di Istituto dell’Istituto Compren-

sivo di Rastignano

L’ALTALENA NON MORIRÀStoria per ridere e per riflettere

Tutto iniziò 6 anni fa, un mio cono-scente sapendo che avevo 2 bimbi piccoli mi chiese se ero interessato alla sua altalena visto che, essendo cresciuta, sua figlia non l’utilizza-

va più. Andai a vederla ed in ef-fetti realizzai subito che sarebbe stata perfetta per i miei piccoli e non potevo neanche trattare sul prezzo in quanto la cifra richiesta era pari a ZERO. Così il giorno stesso la smontai e la rimontai in bella mostra nel giardino davanti casa e per essere sicuro che non creasse incidenti oltre ai fissaggi soliti l’ancorai al terreno con due tirafondi in ferro e in più legai la stessa ad un albero con una corda robusta, volevo essere sicuro che non si muovesse neanche con un tifone. E così iniziò la sua nuova vita rallegrando non solo i miei figli, ma anche quelli del vicinato, in quanto era stata montata nel giardino condominiale e chiunque poteva utilizzarla. Tutto andava bene per la piccola altalena finché un bel giorno qualcuno decise che per lei era giunta la fine, ci ritro-vammo in buchetta tutti noi della stecca 43, una bella lettera da parte della cooperativa Martino in cui si diceva che dopo un sopraluo-go fatto dai vigili si riscontravano alcune mancanze che la rende-vano pericolosa: praticamente ci volevano i tappetini anti-caduta, ci voleva la certificazione CE e l’omologazione. Non posso e non voglio pensare che i vigili vada-no in giro alla ricerca di altalene pericolose, hanno il loro da fare per pensare a queste cose di poco conto. Ovviamente l’altalena non possedeva i requisiti necessari per rimanere al suo posto, doveva essere abbattuta. Per togliermi lo sfizio di vedere se era veramente pericolosa, decisi di interpellare alcune persone e sentire un loro parere al riguardo, con mio gran-de stupore i risultati delle analisi furono terrificanti. Prima arrivaro-no i RIS di Bagnacavallo e grazie alle loro tecnologie avanzatissime trovarono tracce ematiche risalenti a possibili batteri di una qualche sconosciuta forma di vita, le pos-sibilità di contagio erano altissime, poi feci analizzare la consistenza del materiale di cui era costruita l’altalena e questa volta chiamai il professore cinese SO TOT MI dell’università di Borgo Locasciul-lo laureato in scienza della materia il quale mi sorprese dicendomi che all’interno del metallo c’erano re-sidui di criptonite allo stato puro, provate ad immaginare il pericolo corso dall’umanità intera, se il fi-glio di Superman fosse passato da quelle parti e avesse deciso di farsi un giro, avrebbe perso tutti i suoi poteri, saremmo rimasti in balia delle forze del male. Non contento interpellai anche il professore pre-mio Nobel della medicina Dott. Balanzon rettore dell’università di Cà di Zannino, anche lui essendo un esperto chimico mi fece notare dopo approfondite analisi che se un bimbo in preda ad un attacco di fame convulsa avesse deciso di mangiarsi un pezzo di altalena probabilmente si sarebbe spaccato

n.1 anno XVIII - gennaio - febbraio 2013 3 L’IDEA

denti e stomaco e poteva lasciarci le penne. Dopo questi dati cata-strofici non posso fare altro che ringraziare chi ha fatto modo che i pericoli fossero eliminati, peccato solo che mentre smontavo l’alta-lena la piccola Giulia (la figlia di un nostro vicino) con la sincerità e la semplicità di una bambina di 5 anni mi chiese il perché stessi smontando l’altalena, potevo dir-le della pericolosità che aveva, ma probabilmente non avrebbe capito allora mi sono trincerato in un più rassicurante “quando sarai grande capirai” ma adesso che ci penso anch’io non capisco perché la sto smontando… probabilmente non sono ancora grande abbastanza.

LIETO FINE:L’altalena è stata rimontata presso un cortile privato di un mio cono-scente, continuerà a rallegrare pic-coli e meno piccoli.

p.s.Possibile che persone nascano già vecchie, è chiaro che un’altalena è di per sé pericolosa, se non stai attento puoi farti male, ma è lo stesso male che puoi farti cadendo in bicicletta o giocando a pallone, quando ero piccolo l’altalena era formata da una corda attaccata ad un ramo, nessuno è mai venuto a chiedermi se l’albero aveva la cer-tificazione eppure come dice Va-sco Rossi “Sono ancora qua”.

Rino Lipparini

I FURTI AL CIMITERO

Scrivo questa lettera per una que-stione che, purtroppo, riguarda tante famiglie di Pianoro e non solo. Scrivo per evidenziare lo scempio perpetrato dai ladri che impunemente agiscono al cimite-ro di Musiano lasciato senza nes-sun controllo da chi, si presume, è preposto a tale scopo. Credo che i nostri cari avrebbero il diritto di essere meglio tutelati dai troppi e continui furti nei luoghi di sepol-tura dai quali viene asportato di tutto: fiori veri e finti, piante, por-tafiori in rame, coperture di lam-

pade votive. Nella parte “C” una dozzina di loculi sono senza luce a causa di un guasto che da metà gennaio 2012 non è ancora stato ri-parato nonostante sia stato versato il giusto onere economico richie-sto. Di chi è tale negligenza? Ho già sporto reclamo verbale quattro volte senza ottenere risultati.

Giancarlo Stanghellini

LA RACCOLTA DELL’IMMONDIZIA A RASTIGNANO

Nella foto fatta il 23 dicembre alle ore 15 in via Marzabotto a Rasti-gnano si riassume meglio di 1000

parole (‘a picture is worth a thou-sand words’ proverbio inglese) l’e-sito della sperimentazione tuttora in corso per la gestione del ‘rusco’ indifferenziato.

Roberto Breschi

LA STRADA PIANORO BOTTEGHINO DI ZOCCA Via Donini, la bella strada costrui-ta qualche anno fa dal CAVET sul vecchio tracciato, miglioran-dolo ed ampliandolo, congiunge in poco meno di 5 Km. Pianoro a Botteghino di Zocca e quindi a San

Lazzaro. È percorsa giornalmente nei due sensi da centinaia di veico-li ed è un bel collegamento strada-le che però, a mio parere, special-mente in autunno ed in inverno nel caso di nebbia presenta non poche pericolosità: nelle ore sera-li non è illuminata, la riga bianca che segna la mezzeria stradale è inesistente, in alcuni punti il guar-drail è sostituito da un muretto alto pochi centimetri, veramente insufficiente nel caso di una uscita di strada, e andrebbero aumentati anche i catarifrangenti. Spero che queste mie osservazioni vengano raccolte da chi di dovere, ringra-zio per l’ospitalità e porgo cordiali saluti.

Gastone Mingardi

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Gianluigi Pagani

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Tra “Proverbi di Santi”, raccontati ed illustrati ma-gistralmente da Adriano Simoncini, e canti in com-pagnia del coro Blue Skies il museo di Arti e Mestieri di via del Gualando 2 ha fe-steggiato l’arrivo del Natale. Si è fatto un brindisi speciale con lo spumante rosèe pro-dotto con uvaggi ricavati dall’ultracentenaria “Vite del Fantini”, gentilmente offerto dall’azienda Podere Riosto, il vino prodotto dal museo in occasione della Tradizionale Festa della Vendemmia di settembre, e la degustazione dei dolci tipici delle feste, Pénza e Panspzièl del panificio Casarini. A cornice, la bellis-sima mostra “I protettori di arti e me-stieri nella cultura contadina”, a cura di Pierluigi Benassi. Si è chiuso così il ric-co programma di eventi 2012, anno in cui il museo ha festeggiato il suo quin-

to anniversario di apertura al pubblico ed ha ottenuto il riconoscimen-to di “Museo di Qualità” da parte dell’IBC della Re-gione Emilia Ro-magna. Un senti-

to ringraziamento a quanti contribuiscono attivamente a far “vivere” la struttura ed a tutti i sostenitori, in parti-colare all’Amministrazione Comunale e ad EmilBanca. Il museo riapre dopo le festi-vità natalizie sabato 26 gen-naio, ore 15.00-18.00. Per in-formazioni: tel. 051.77.69.27 – 051.652.91.05 (Comune di Pianoro) [email protected], www.museodiar-tiemestieri.it

Cecilia MosconiPresidente dell’Associazione Territorio e Civil-

tà dei Mestieri

UNA BELLA INIZIATIVA AL MUSEO ARTI E MESTIERI

4 L’IDEA n.1 anno XVIII - gennaio - febbraio 2013“cultura”

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“AMARCORD” NIDI E MATERNE

DI PIANORO

Tanti i ricordi nel corso della serata che ha visto l’incon-tro di “dade”, cuoche, edu-catrici e maestre che hanno operato ed operano nei nidi e nelle materXne di Piano-ro. Per tutte un momento di simpatici “amarcord” legati alle tante generazioni di pic-coli pianoresi che hanno nu-trito e cresciuto. Nella foto, da sinistra in prima fila: Mara Monti, Rosa Negroni, Anna Borghi, Wanda Giun-ta, Elvira Polmoni, Gina Priori, Augusta Mengoli ed

Ivonne Mingozzi. In secon-da fila: Maria Teresa Rubi-ni, Ivana Minetti, Sabrina, Cristina Salvi, Roberta Bo-nora, Daniela Naldi, Vanna Monari, Elena Sanguetto-li, figlia di Franca Modelli, Ada Gatti, Mirella Nassetti, Sandra Sarti, Vanna Negri-ni, Silvana Nanni, Roberta Baratta, Valeria Guidastri, Marisa Lazzarini, Claudia Corticelli e Valeria Garruti.

Paolo [email protected]

I CAMPIONI DEL PIANORO CRICKET CLUB NON POSSONO MORIRE!

Dirigenti e giocatori della società hanno ristrutturato la Club House per fare il lavoro a costo zero per mancanza di fondi in quanto il Club ancora non ha trovato uno sponsor da 20.000/30.000 euro per sopravvivere con tutte le atti-vità. Così ci siamo trasformati in falegnami e restauratori con il materiale fornito da Sayerlak, unica ditta che non ci ha ancora lasciato, e dall’Ufficio Tecnico del Comune. An-che il sindaco Gabriele Minghetti ha aderito all’iniziativa. In questo periodo di ferma del gioco, sono stati aperti i “giochi” amministrativi quali rinnovi delle cariche per il quadriennio olimpico e la ricerca di giocatori di livello a costo zero.

Arcido Parisi presidente del Pianoro Cricket Club

Mmomenti di lavoro

IL CORSO DI INTRECCIOSono aperte le iscrizioni al corso di intreccio della paglia

di grano, che si terrà nelle giornate di sabato 2 marzo (pomeriggio) e domenica 3 marzo (mattina) presso il museo

Arti e Mestieri. Per informazioni ed iscrizioni: 338.77.38.701.

n.1 anno XVIII - gennaio - febbraio 2013 5 L’IDEA “attualità”

Via dell’Artigiano, 35 - 40065 Pianoro (Bo)Tel. 051 65 19 984 - Gilberta Cel. 335 16 71 094

ABBIGLIAMENTO UOMO & DONNA

6 L’IDEA n.1 anno XVIII - gennaio - febbraio 2013“cultura” Ma è solamente una canzoneGiù a bizzeffe riforme di strutturaMa ne hanno un gran paura.Se si riforma cosa succederà?Continuerà la loro grossa indennità?Si corre in aereo e non in biciclettaPer aver che cosa? La medaglietta?Son verità piuttosto amareChi se ne frega, basta andare a votare.Questi onorevoli di nuovo stampoFan prima il tuono e dopo il lampoUrlano, tuonano,frullano, cantono per apparirePoi come un lampo cercan di svanire.Tutti così! Che disperazioneNo, facciam pur qualche eccezioneNon più politica, per caritàMa per un po più d’onestà.Siam sinceri senza mentireSarebbe bello potere dire:“abbiamo fatto il nostro dovereli abbiamo eletti con piacere.”Ormai siam certi che per il domaniIl nostro destino non è in buone maniMa siam delusi, non si può durarePer tanti anni a farci imbrogliare.Mi scuserete se ho scherzatoDi fantasia non son dotatoMa in verità vi debbo dichiarareChe faccio molta fatica a scherzare.

(continua)

E che fra poco partiran da soli.Un misto di gioia e di dolore, un grido“Figlioli miei io vi benedico”E senza parole poi si chiude il plico.Sempre nel 1961 Silvio dedica una poesia a se stesso o meglio alla sua nascita:La nascita del sindacoA metà dell’irta china vi è una vecchia casettaHa una finestra al nord ed un olmo che l’ombreggiaScarsa la luce che entra nell’umile tugurioMa accadde per me lassùQuel che vale di più.Eravamo in agosto, giorno di martedìChe in quell’anno era anche il primo dìUna giovane sposa gemeva per le doglieEra il suo primogenito l’atteso nascituroIo nacqui senza saperlo il mio futuro.Una piccola storia si iniziò in quell’oraChe bene o male che vada però continua ancoraPer nulla interessante ed ancor meno indispensabileColui che nacque allora se è degno non lo sòÈ ora il vostro Sindaco e fa quello che può.Questo ragazzo or vecchio, vissuto di stentiVorrebbe veder voi esser tutti contentiMa è cosa certa e lui lo sa, sarebbe

impossibileE allora si accontenta di darsi a tutti voiSenza chiedere onori come fanno certi eroi.Nel 1962 ci sono le elezioni in alcuni comuni e province italiane ma non a Pianoro o a Bologna; Silvio scrive una poesia dedicata agli onorevoli deputati:Gli onorevoliLe giornate di aprile docile e miteSono lentamente finiteDegli oratori la danza truffaldinaÈ adesso finita in cabinaDanza truffaldina non si può dir di tuttiMa per i soli farabutti.Hanno parlato tutti di democraziaMa è soltanto una lontana profeziaDi libertà ne han fatto ognun grande abusoMa solo ed esclusivamente per loro uso.Ognun dovizia tutte le persone

PIANORO RACCONTA (41°)

dai diari del sindaco Silvio Mucinia cura di Romano Colombazzi

[email protected]

Come annunciato nel precedente numero 4 Luglio-Agosto 2012 de L’Idea, nei diari degli anni ’60 ho scoperto un Silvio Mucini poeta. Le poesie non hanno un titolo e si occupano di vari argomenti. La 1^ poesia è del 6 febbraio 1961 ed è scritta in occasione del matrimonio della nipote Ivonne:Il matrimonioIeri nel candore di una vestePiena di gioia e di serenitàSi avvia all’altare mia nipote Ivonne ed io son testeQuanta amore, quanta dolcezza, quanta felicitàSon le nozze che uniscono due cuoriGiovani, agili, leggiadri come i fiori.Una musica dolce li accoglie in chiesaUn lungo corteo di parenti ed amiciDi fiori intorno è una gran distesaNon solo loro ma tutti sembriam felici.Ma ecco il sacerdote in cotta e stalaRiceve il rituale sì ed il pensiero vola.Già pregustano le gioie la coppia solaNel dolce nido che è la sua casettaOve nascerà una famigliolaChe ogni coppia con ardore s’aspetta.Ma la casetta è là tanto lontanaAll’altro lato della Val padana.I babbi e le mamme ognun guardano i figlioliChe son stati già nel loro nido

Messaggio elettorale a pagamento - Committente politico responsabile Francesco Maringiò

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Hanno collaborato: Daniela Mignogna Stefania Musolesi Fiorella Bigondi Roberta Lotti Giancarlo Benaglia

ALCUNE DELLE IDEE CHE ABBIAMO

SOSTENUTO E CHE CONTINUEREMO

A SOSTENERE ATTIVAMENTE.

PRESSIONE FISCALE

L’I.M.U ha lo scopo di coprire una parte

del deficit dello Stato e determinerà un

abbassamento del livello dei servizi

pubblici locali, con la conseguente

necessità di aumentare le aliquote ai

cittadini. Con questa consapevolezza

abbiamo chiesto al Sindaco, alla Giunta e

a tutte le forze politiche presenti in

consiglio, di sostenere la nostra richiesta

di rivedere anche con le minoranze le

aliquote, alla data delle successive

scadenze, per fare un’analisi sulle

ripercussioni dell’imposta e del suo

impatto sullo strato sociale, per

arrivare insieme a scelte condivise su

quelli che possono essere i

miglioramenti sull’applicazione delle

aliquote future. Quindi: aprire dunque un tavolo di confronto con le minoranze per affrontare questo grave momento di crisi, nella logica del miglioramento di queste aliquote, per trovare una possibile maggiore equità a favore dei cittadini:

definire le aliquote in modo tale da ridurre

al minimo la tassazione sui cittadini, sulle

attività produttive e commerciali, sui

fabbricati ad uso strumentale nelle piccole

aziende agricole anche se la loro attività

non è quella principale;

prevedere sgravi per le famiglie con a

carico persone con disabilità.

ACQUA I partiti prima hanno legiferato per la sua

gestione privata, dopo il referendum

hanno continuato ad essere indifferenti

all'applicazione dei quesiti referendari che

ne prevedono la ripubblicizzazione e

l'esclusione del calcolo del profitto nella

tariffa (remunerazione da capitale),

respingendo tutti gli ordini del giorno o

mozioni presentati dai sostenitori veri del

referendum vincente, finalizzati ad

impegnare i Sindaci a prendere decisioni

nel rispetto della volontà popolare;

abbiamo presentato in consiglio comunale

un ordine del giorno affinché gli esiti

referendari trovassero piena attuazione

negli accordi di gestione dell'acqua;

abbiamo chiesto il rispetto del decreto del Presidente della Repubblica, applicativo del voto referendario, a Regione (nuovo ATO unico regionale), Sindaci e aziende incaricate per la gestione dell'acqua pubblica (HERA).

Abbiamo votato NO ALLA FUSIONE DI

HERA CON ACEGAS-APS, mentre il PD

ha votato compatto a favore.

RACCOLTA DIFFERENZIATA E

“PORTA A PORTA” Nel Consiglio

Comunale del 28 novembre 2012 è stata

votata l’approvazione delle modifiche e

delle integrazioni al regolamento per il

servizio di raccolta e smaltimento dei

rifiuti.

Il sistema “eGate” di Rastignano, però

non raccoglie il consenso della

popolazione per tutta una serie di ragioni

quali il cattivo funzionamento della

tessere, la difficile accessibilità per anziani

e disabili, le aperture per il conferimento

dei rifiuti troppo piccole rispetto al volume

del rusco, i meccanismi spesso non

funzionanti: tutto questo induce i residenti

a comportamenti impropri, quali portare i

rifiuti in altri luoghi più accessibili. Per

queste ragioni che abbiamo espresso

all’assessore Sassatelli, il regolamento

non ha avuto il nostro voto favorevole

ma un’astensione: l’assessore ha

assicurato che saranno apportati

miglioramenti nel sistema. E noi

verificheremo che questo avvenga.

E’ però importante ricordare che la Lista Civica ha partecipato attivamente alla nascita di un percorso che porterà un sensibile miglioramento nella raccolta differenziata per il comune di Pianoro, in coerenza con il proprio programma elettorale in materia, dettagliatamente presentato al momento dell'insediamento della giunta comunale. Infatti è ormai noto a tutti come la raccolta porta a porta sia il metodo migliore per incrementare le percentuali di raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani fino ai livelli obbligatori del 65% richiesti dal Piano Provinciale (69% per quanto riguarda i comuni del Hinterland bolognese e quindi

anche Pianoro). Già ampiamente collaudata da altri comuni in tutta Italia e già adottata da comuni montani e pedemontani come Sasso Marconi, Monte San Pietro, con risultati eccezionali (fino circa all'80%), questa tipologia di raccolta di rifiuti potrà, nel medio termine dopo un primo periodo di sperimentazione, dare risultati importanti relativamente al contenimento della TARSU, che è attualmente pagata dai cittadini, e che sarà sostituita dalla TARES, in quanto sarà possibile, per gradi successivi, premiare chi differenzia rispetto a chi non differenzia, nel senso che ognuno pagherà per l'effettivo quantitativo di rifiuti indistinti apportati ai cassonetti; porterà inoltre entrate per il Comune dalla maggior quantità di materiale (vetro, carta, plastica...) apportata ai rispettivi consorzi di riciclaggio/smaltimento ed eviterà la saturazione delle discariche esistenti e l'utilizzo degli inceneritori che, come risaputo, sono nocivi alla salute. Già nel consiglio comunale del 29 settembre 2010 la nostra lista civica presentò un Ordine del Giorno sulla raccolta porta a porta:

Durante la riunione fu possibile trovare una convergenza con un testo promosso dal Gruppo di maggioranza, relativo allo stesso ordine del giorno, che invitava la Giunta ad avviare nel nostro Comune la raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani con il metodo del porta a porta, previa la verifica di fattibilità e convenienza economica del servizio.

“Invito aperto a tutti i cittadini”

per l’assemblea che si terrà il 25

Febbraio alle 20:30 presso la sala

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8 L’IDEA n.1 anno XVIII - gennaio - febbraio 2013“attualità”Nel pomeriggio dello scorso 19 gennaio, in via Di Vittorio 3-3° a Rastignano, il sindaco Gabriele Minghetti ha inaugurato la “Bot-tega delle idee” per l’occasione gremita di gente. Un nuovo spazio della locale asso-ciazione di volontariato “Amici di Tamara e Davide” costituitasi per ricordare Tamara Ciurlo e Davide Martelli, che hanno lascia-to una traccia profonda nella frazione pia-norese. Associazione presieduta da Federi-ca Maranesi, che ha trovato il sostegno di tante persone nell’organizzazione di tante iniziative rivolte ai concittadini più deboli: bambini, giovani, anziani con solo l’aspi-razione di essere utili alla comunità locale. La sede ospita anche l’associazione Atletico Rastignano guidata dal presidente Davide Boschi.Per info: [email protected]; www.amiciditamaraedavide.it.

Giancarlo FabbriUn momento dell’inaurugazione

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n.1 anno XVIII - gennaio - febbraio 2013 9 L’IDEA “attualità”La convivenza è sempre dif-ficile per tutti, ma quando prevalgono il rispetto e l’af-fetto avviene il miracolo ed il condominio diventa un luogo dove si può trovare una dimen-sione piacevole e rassicurante. Tutte le occasioni sono buone per stare insieme e divertirsi. Quando poi si ha la fortuna di avere nel gruppo di condomi-ni un appassionato della mac-china da presa che dispensa a tutti i presenti il filmato in CD, il ricordo è assicurato. Se poi Giuseppe si esibisce come uno showman navigato dello spet-tacolo, ci si spella dal ridere e la ricarica emotiva è inevita-bile. L’occasione speciale ed indimenticabile che ha visto i condomini tutti insieme è stato l’87° compleanno della Iole.

Gianna [email protected]

LE REGOLE DEL CONDOMINIO

Foto di Sara Colombazzi, gli amici e condomini che hanno partecipato all’evento sono, da sinistra verso destra: Lia, Luca, Maurizia, Graziella, Guido, Giuseppe, Anna, Luciano, Rosanna, Iole, Giannina, Silvana, Gianna, Sergio, Giorgio, Bruna e Romano.

10 L’IDEA n.1 anno XVIII - gennaio - febbraio 2013“attualità”

Gli ospiti saranno accolti presso la famiglia Guglielmi

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Anche quest’anno gli amici della Bocciofila di Pianoro Nuova hanno dato vita ad una ricca ed allegra giorna-ta allietando numerosissimi bambini con l’arrivo di una Befana preparata nei minimi particolari. Giancarlo Mi-narini, bravissimo nel coin-volgere i piccoli festeggiati, telefona alla Befana per farsi dire dove si trova, e, un po’ perché ha rotto la scopa, un po’ perché ha forato e si è fermata in Pian di Macina a cambiare una gomma, que-sta vecchietta piena di ener-gie si fa sempre un po’ de-

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LA BEFANA DELLA BOCCIOFILA

siderare. Ma alla fine arriva per la gioia di tutti. Resta il dubbio se a divertirsi siano di più i bambini o gli adulti che preparano e gustano l’at-tesa, ma una cosa è certa: gli amici della Bocciofila sono sempre molto bravi a creare aggregazione e, nel tempo, hanno dato vita ad una re-altà locale che vivacizza e caratterizza il nostro paese. Un ringraziamento da parte di tutta la redazione del gior-nale per il loro importante operato.

Stefano [email protected]

Il giorno 10 Febbraio alle ore 17, nella Cattedrale di San Pie-tro, Sua Eminenza il Cardinale Carlo Caffarra ordinerà dia-cono della Chiesa di Bologna Enrico Tomba della Parrocchia dei Santi Pietro e Girolamo di Rastignano. L’Idea si rallegra con il nuovo Ministro Istituito del Comune di Pianoro.

Gianluigi Pagani

Nella foto Enrico, il quarto da destra, insieme agli altri sei diaconi durante il recente pellegrinaggio in Terra Santa.

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LA BEFANA DELLA PROLOCO

La befana della ProLoco quest’anno è stata molto attiva ed è andata in piazza Falcone e Borsellino a Pianoro Nuova, in piazza Piccinini a Rastignano, ai giardinetti di Pianoro Vec-chia ed in tutte le case di riposo del comune intrattenendo gli ospiti che hanno molto gradito la musica dei nostri 3 suo-natori ed alcuni anziani hanno anche ballato.

Luciano [email protected]

Ricordiamo ai lettori che domenica 10 febbraio si terrà la 26sima edizione del carnevale

di Pianoro con sfilata di carri allegorici, attrazioni, musica, spettacoli, crescentine, ecc.

Il tutto sapientemente preparato dalla nostra Proloco.

Sabato 16 febbraio alle ore 15 vi sarà il carnevale a Rastignano

L’OROLOGIO ROTTOQuesto orologio non è il solo, è uno dei tanti. È difficile che in un paese come l’Italia dove non si riesce nemmeno a tenere in ordine uno strumento di tale grande importanza, si pos-sa far funzionare tutto il resto, che è molto più complicato.

LA STACCIONATA ROVINATAUna staccionata rovinata non è grave, come dico-no anche i politici per TV, ci sono cose più importan-ti. Ma siccome le cose più importanti sono difficili da fare, cerchiamo di rimediare almeno alle cose “piccole”.

IL CONSORZIO AGRARIOGuardando come sono stati programmati i lavori di ricostruzione del consorzio agrario di fronte alla stazione di Pianoro e vedendo i mezzi impiegati, non sembra nemmeno di essere in Italia. Incredi-bili anche i tempi di realizzazione. Insomma un esempio per molti.

l’ululone(romantico e sognatore)

di Umberto Fusinie-mail: [email protected]

“ ”

IL NATALE A PIAN DI MACINALa comunità piandimacinese è sempre viva ed attiva. An-che in questo storico momento di crisi economica i paesa-ni hanno rinnovato l’abituale palcoscenico natalizio: sen-za badare a “spese” re Magi a hanno mirra, incenso ed oro.

Hanno impiegato quattro giorni di duro lavoro le mamme ed i papà che hanno utilizzato il periodo delle feste natalizie per rimettere a nuovo la scuola materna “Nonna Orsa” di Pianoro Nuova. Grazie a tempere, rulli, smalti ed altri materiali donati da una azienda edile locale, i geni-tori-imbianchini hanno effettuato un per-fetto restyling alla struttura scolastica che ha una superficie di oltre 500 mq. Ovvia-mente molto soddisfatta Franca Filippini, assessore alla pubblica istruzione, che ha patrocinato e seguito l’operazione: <<E’ questo un grande regalo che la squadra dei genitori imbianchini ha donato ai loro piccoli ed all’intera comunità. In tempi di grande crisi finanziaria per i Comuni, questi interventi sono veramente prov-videnziali>>. Assieme al ringraziamento dell’amministratrice un plauso va anche al circolo “Il Rifugio” di Pianoro Vecchia che ha versato l’utile dell’attività annuale, a Sayerlack che ha fornito i materiali per potere imbiancare le elementari di Pianoro Vecchia ed ai genitori che hanno lavorato in una classe della materna “Dada Anto-nella” di Rastignano.

Paolo Brighenti

Sopra,Il gruppo all’interno di Nonna Orsa di Pianoro

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A destra, il gruppo all’esterno delle elementari di Pianoro Vecchia

GRANDE LAVORO DEI GENITORI CHE SISTEMANO LE STRUTTURE SCOLASTICHE

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n.1 anno XVIII - gennaio - febbraio 2013 13 L’IDEA “attualità”

14 L’IDEA n.1 anno XVIII - gennaio - febbraio 2013“cultura”

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Da giovanotto quasi ventenne mio pa-dre era già maestro muratore ed uno dei più bravi, ma faceva anche per hobby il sarto ed il barbiere prendendo qualche soldino in più. Dico soldino perché a quei tempi a quei tempi la giornata la-vorativa costava diciotto soldi, due sol-di meno di una lira. Il latte costava tre centesimi al litro e gli scudi d’argento erano grossi, con un diametro di circa 4 centimetri erano le cinque lire di tanti anni fa. Ebbene un giorno di quasi fine ottocento (1889) si trovava a lavorare sui tetti della sacrestia di San Bartolo-meo. Notò che alla finestra della cucina del prete una bella e giovane ragazza lo stava a guardare con insistenza e pensò fra sé “Ma soccialov che bela serva cl’à al prit”. Imparò poi verso sera che era venuta da qualche settimana a fare la serva al parroco. Veniva dal Poggetto di San Pietro in Casale, paese natio del sacerdote. Al papà piacque quella don-na che sposò entro brevissimo tempo. Il prete donò in affitto una pigione a San Bartolomeo, e là andarono ad abitare. Nacquero lassù la figlia Maria, la Fer-nanda, la Flora, Alfonso e l’Anna detta Nita, ma la casa era in Pian di Macina e papà vi tornò nel 1900, dove nacquero

Gaetano, Ferruccio, Nello, poi io, Ubal-do ed Eliseo. Si disse poi che la Flora an-cora piccoletta a San Bartolomeo vide la Madonna che camminava innanzi a lei sul muraglione del piazzale. La bimba corse in casa e raccontò la cosa. Il prete che era presente se la prese in braccio e le disse dolcemente: “Te Florinda dì a to medar che l’ad daga depiò magner, quand la diblazza la sarà passé, tè la Madona t’an la vad piò”. Tornando a papà nel 1915 volle fare per comodità un piccolo forno e si mise al lavoro, in un angolo del vecchio convento comin-ciò a scavare per fare una buca. Dopo che ebbe scavato più di un metro di ter-riccio, scoperse un muro di 30 centime-tri che girava intorno; meravigliato di questa scoperta si domandò: “Ma quast al per un poz”. Curioso scavò ancora e giù un paio di metri, trovò fissate nel muro lunghe lame di quercia taglien-ti, ancor più in meraviglia capì di aver

scoperto un pozzo a rasoio, ove veniva-no gettati i corpi di donne e fanciulle. Chi l’aveva fatto quel pozzo? Se non i frati neri del fu convento? Perché a quel tempo in Pian della Macina (com’era chiamato allora) vi erano soltanto due case, il convento ed il mulino. Ecco per-ché si diceva una volta che dalle case di campagna donne e ragazzine spari-vano senza lasciare traccia alcuna. Bella roba facevano quei frati, bella roba, e chissà per quanto tempo. Che fece allo-ra papà? Riempì di nuovo il pozzo, fece il forno e poi non se ne parlò più.

I racconti di AngiolinoIL POZZO

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sono dividere in due grandi attività: la promozione e la commercializzazione. La promozione consiste nella realizza-zione di materiale promo, la partecipa-zione a fiere di settore, la partecipazione a work shop, organizzazione di press ed educational tour con giornalisti e tour operator. Da un tre anni siamo editori della rivista “nelle Valli Bolognesi” nata come strumento di marketing locale. Per il comparto commercializzazione, ci occupiamo della creazioni di pacchetti e della loro gestione. Prevalentemente

ci occupiamo di turismo lento. I temi sulla quale lavoriamo sono il trekking, la MTB, l’ippoturismo ed i motori inte-si come auto e moto d’epoca. Organiz-ziamo eventi legati ai temi che in que-sti anni abbiamo sviluppato. Tra i più significativi AdAgio, Etruscan Trail, In Viaggio con i Celti. Siamo a disposizio-ne anche delle amministrazioni locali per progetti di promozione o gestione di eventi.

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n.1 anno XVIII - gennaio - febbraio 2013 15 L’IDEA “attualità”

al Plebenato del Pino>. Nel Dizionario corografico, geologico, ecc3. a pag. 348 si riporta:<Quando da alcuni rogiti con-servati negli archivi di S.Gio. in Monte e di S. Francesco non si nominasse questo luogo e quando dai frammenti di pub-blici estimi del 1282 non fossimo assi-curati dell’esistenza del medesimo, nei secoli scorsi e dell’essere stato Castello

e di suoi proprie-tari Cattanei, noi altro non avrem-mo potuto dire.> Altri storici mo-derni affermano che in latino “da Riosto”, cioè ori-ginario di, si tra-duce “A Riosto” e che nel tempo è

3 Società Corografica: <Dizionario corografico, georgico, orittologico, storico dell’Italia>- P.IV- P.348

Un lettore ci ha richiesto notizie storiche sul “Castel-lo di Riosto.” La diatriba sull’esistenza o meno di un castello a Riosto è ancora aperta tra gli storici anti-chi e moderni. Nella Valle del Savena diversi palazzi (Montecalvo,Arienti, Favale) sono stati Castelli tra il 1000 ed il 1200, ma non esiste una documentazione esatta. Di certo è che Riosto è molto antico. Il Savioli in un docu-mento del 15 Gennaio 850 ri-porta il nome di S.Martino di Riosto1 e dei Cattanei di Rio-sto. Il Dott. Luigi Aureli, nel-la descrizione della Parroc-chia di Riosto,2 riporta:<Chi un secolo fa fosse stato nel desiderio di conoscere la Sto-ria di Riosto e di sua chiesa altro non avrebbe apparato in proposito se non che esisteva nei se-coli scorsi in questo luogo un castello, ch’ebbe li suoi Cattanei proprietari e che apparteneva la sua chiesa nel 1366

1 SAVIOLI: < Annali bolognesi> -Vol.2 –P.II-pag.458 e ol.1-P.I-pag.1802 AURELI: < Le chiese parrocchiali della Diocesi di Bologna> -Tomo 3-pag.72

diventato Ariosto o Ariosti, a causa della fusione della particella con il toponimo della località. Tale fusione è avvenuta quando la famiglia migrò a Ferrara. Originari di Riosto, furono detti da Riosto, poi chiamati Ariosto. Appar-tenevano alla nobiltà bolo-gnese ed il loro nome compa-re già in documenti della fine del 1000. Nel 1117 gli Ariosti o Riosti risultavano Catta-nei anche di San Martino di Soverzano e, nella gerarchia medievale, i Cattanei erano una via di mezzo tra il Con-te ed il Valvassore. Carpani4 scrive: <Avevano qui il ca-stello che sorgeva a ponente

della chiesa parrocchiale, nel luogo dove c’era la villa dei Signori Rosa denominata il Palazzo>. Dell’an-tico edificio del XIII° secolo situato nel feudo rimangono solo alcuni ruderi ed ultimamente, assieme all’amico Um-berto Fusini, ho fatto un sopralluo-go. I resti del fabbricato sono tipici di un Palazzo del ‘800 e lo testimonia la ghiacciaia e le resta delle mura. Se sia stato un Palazzo o un Castello non lo si rileva dagli attuali resti. Dalle carte topografiche risulta sempre il Palazzo di Riosto. L’ubicazione del Palazzo è sicuramente un luogo idoneo (285 m s.l.m.) alla costruzione di un Castello in quanto domina dall’alto di un colle tut-to il paesaggio circostante. Ines Curzio e Lamberto Monti riportano in una loro pubblicazione che:<nel 1407 gli Ariosto o Riosto vendettero il castello a Donna Chiara degli Arrighi, moglie del cava-liere Bartolomeo Marchione Manzoli.> Il Bacchi5 scrive:<Si ritiene che il nome Riosto sia derivato a questa contrada, per trovarsi dessa soggetta,anche pri-ma del 1300 alla famiglia Ariosti, ora estinta, e la quale dopo avervi possedu-to un castello, vi ebbe, forse sullo stesso luogo, una villa, che passata dapprima in proprietà dei Sigg. Monti, è ora del sig. Rosa.> Attualmente la proprietà dell’ex Villa o Palazzo appartiene alla famiglia Lanzoni.

(Prosegue nel prossimo numero)

4 CARPANI: <Storia di Pianoro>-pag. 1245 BACCHI: <L’APPENNINO BOLOGNESE 1881> - pag. 638

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16 L’IDEA n.1 anno XVIII - gennaio - febbraio 2013“cultura”