Pensiero stupendo - Diocesi di Carpi...Pensiero stupendo Iniziati i lavori per la messa in sicurezza...

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Una copia 1,50 Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 nr. 46) art. 1, comma 1 - CN/MO Numero 30 - Anno 27º Domenica 9 settembre 2012 SETTIMANALE DELLA DIOCESI DI CARPI • sdoganamenti import export • specialisti nelle formalità doganali e di trasporto con i paesi dell’Est • magazzino doganale proprio di temporanea custodia di merci estere • trasporti e spedizioni internazionali • linea direttissima plurisettimanale Bulgaria-Italia-Bulgaria Consulente Commercio estero • Diritto Doganale Comunitario Import Export • Iva Comunitaria e Nazionale • Accise • Centro Elaborazione dati Intrastat • Contenzioso doganale Docenze • Formazione Aziendale in materia Doganale • www.samasped.com - [email protected] Carpi (Mo), via dei Trasporti, 2/a - tel. 059 657.001 · fax 059 657.044 www.cadmestieri.com - [email protected] dott. Franco Mestieri Risolvere i vostri problemi quotidiani è il nostro lavoro 3 PAGINA PAGINA 14 PAGINA Scuola Problemi e soluzioni Paritarie ai blocchi di partenza 12 Solidarietà A cena con lo chef Il pluristellato Massimo Bottura a Medolla PAGINA 12 Anziani Nuovo di ritorno Riapre la casa protetta aumentando i servizi PAGINA 9 Commercio Non solo mercato L’impegno del Comune per il dettaglio in crisi PAGINA 7 Sanità Opportunità post sisma Pneumologia d’area per Carpi e Mirandola C EDITORIALE EDITORIALE Dalle “torbide manovre” ai molti e gravi problemi del Paese Più amore all’Italia PAGINA 6 Ospedali Un altro inizio Il rientro al Ramazzini delle Medicine San Martino Spino Missionari Francesco Bonini on un comunicato ufficiale durissimo il Quirinale ha fermamente denunciato le “torbide manovre” che ormai da settimane s’intrecciano sulle intercet- tazioni telefoniche della procura di Palermo. Tutto il caravanserraglio di una certa politica, infatti, sta ormai da settimane speculando su una vicenda che formalmente non avrebbe dovuto neppure esistere, come ha ricordato a suo tempo lo stesso capo dello Stato sollevando conflitto di attribuzione dinanzi alla Corte costituzionale. Siamo così ai presupposti di quello che sempre il Quirinale ha denun- ciato come un vero e proprio, pur “risibile”, tentativo di “ricatto”. La politica italiana e, soprattutto, il cosiddetto dibattito politico italiano è una cosa da sempre molto particolare. Da sempre si nutre più che dei fatti, delle idee, dei programmi e della responsabilità di metterli in atto, di retroscena, complotti veri o presunti, dossier, trame più o meno oscure. In tempi tranquilli è semplicemente folklore latino e la conseguenza è semplicemente una cronica instabilità politica sia pure nella stabilità degli assetti di fondo. 5 Gemellaggi Pensiero stupendo Pensiero stupendo Iniziati i lavori per la messa in sicurezza della Cattedrale. Eliminate le inagibilità indotte, si guarda alla riapertura Iniziati i lavori per la messa in sicurezza della Cattedrale. Eliminate le inagibilità indotte, si guarda alla riapertura Pag. 17 Pag.13 Pag.4 Vicini e lontani Segnali di ripresa Segnali di ripresa Ancora insieme Ancora insieme

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Una copia 1,50Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale

D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 nr. 46) art. 1, comma 1 - CN/MO

Numero 30 - Anno 27ºDomenica 9 settembre 2012

SETTIMANALE DELLA DIOCESI DI CARPI

• sdoganamenti import export• specialisti nelle formalità doganali e di trasporto con i paesi dell’Est• magazzino doganale proprio di temporanea custodia di merci estere• trasporti e spedizioni internazionali• linea direttissima plurisettimanale Bulgaria-Italia-Bulgaria

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dott. Franco Mestieri

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3PAGINA

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Scuola

Problemie soluzioniParitarieai blocchi di partenza

12

Solidarietà

A cenacon lo chefIl pluristellato MassimoBottura a Medolla

PAGINA12

Anziani

Nuovodi ritornoRiapre la casa protettaaumentando i servizi

PAGINA9

Commercio

Non solomercatoL’impegno del Comuneper il dettaglio in crisi

PAGINA7

Sanità

Opportunitàpost sismaPneumologia d’areaper Carpi e Mirandola

C

EDITORIALEEDITORIALE

Dalle “torbide manovre”ai molti e gravi problemi del Paese

Più amore all’Italia

PAGINA6

Ospedali

Un altroinizioIl rientro al Ramazzinidelle Medicine

San Martino Spino Missionari

Francesco Bonini

on un comunicato ufficiale durissimo il Quirinaleha fermamente denunciato le “torbide manovre”che ormai da settimane s’intrecciano sulle intercet-tazioni telefoniche della procura di Palermo. Tutto

il caravanserraglio di una certa politica, infatti, sta ormai dasettimane speculando su una vicenda che formalmente nonavrebbe dovuto neppure esistere, come ha ricordato a suotempo lo stesso capo dello Stato sollevando conflitto diattribuzione dinanzi alla Corte costituzionale. Siamo cosìai presupposti di quello che sempre il Quirinale ha denun-ciato come un vero e proprio, pur “risibile”, tentativo di“ricatto”.La politica italiana e, soprattutto, il cosiddetto dibattitopolitico italiano è una cosa da sempre molto particolare. Dasempre si nutre più che dei fatti, delle idee, dei programmie della responsabilità di metterli in atto, di retroscena,complotti veri o presunti, dossier, trame più o meno oscure.In tempi tranquilli è semplicemente folklore latinoe la conseguenza è semplicemente una cronicainstabilità politica sia pure nella stabilità degliassetti di fondo.

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Gemellaggi

PensierostupendoPensierostupendo

Iniziati i lavori per la messa in sicurezza della Cattedrale.Eliminate le inagibilità indotte, si guarda alla riaperturaIniziati i lavori per la messa in sicurezza della Cattedrale.Eliminate le inagibilità indotte, si guarda alla riapertura

Pag. 17Pag.13Pag.4Vicini e lontaniSegnalidi ripresaSegnalidi ripresa Ancora insiemeAncora insieme

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2 9 settembre '12

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L’Evangelista Marco, Evangeliario di Lorsch (sec. VIII-IX)

In

XXIII Domenica del Tempo Ordinario

Loda il Signore, anima miaDomenica 9 settembreLetture: Is 35,4-7a; Sal 145; Gc 2,1-5; Mc 7,31-37Anno B – III Sett. Salterio

Dal Vangelo secondo Marco

quel tempo, Gesù, uscito dalla regione di Tiro, pas-sando per Sidòne, venne verso il mare di Galilea inpieno territorio della Decàpoli.Gli portarono un sordomuto e lo pregarono di im-

porgli la mano. Lo prese in disparte, lontano dalla folla, glipose le dita negli orecchi e con la saliva gli toccò la lingua;guardando quindi verso il cielo, emise un sospiro e glidisse: «Effatà», cioè: «Apriti!». E subito gli si aprirono gliorecchi, si sciolse il nodo della sua lingua e parlavacorrettamente. E comandò loro di non dirlo a nessuno. Mapiù egli lo proibiva, più essi lo proclamavano e, pieni distupore, dicevano: «Ha fatto bene ogni cosa: fa udire isordi e fa parlare i muti!».

Cristo era sordo-muto; nonpoteva comunicare con gli al-tri, ascoltare la loro voce edesprimere i propri sentimentie bisogni. Se la sordità e lamutezza consistono nella in-capacità di comunicare cor-rettamente con il prossimo,di avere relazioni buone ebelle, allora dobbiamo rico-noscere subito che siamo tut-

ti, chi più chimeno, dei sordo-muti ed è perciòa tutti che Gesùrivolge quel suogrido: Effatà,apriti! La diffe-renza è che la sor-dità fisica non di-pende dal sogget-to ed è del tuttoi n c o l p e v o l e ,mentre quellamorale lo è. Sia-mo sordi, per farequalche esempio,

quando non sentiamo il gridodi aiuto che si leva verso dinoi e preferiamo mettere tranoi e il prossimo il “doppiovetro” dell’indifferenza. Sia-mo muti quando ci chiudia-mo per orgoglio in un silen-zio sdegnoso e risentito, men-tre forse con una sola paroladi scusa e di perdono potrem-mo riportare la pace e la sere-

nità in casa.Quello tuttavia che decidedella qualità di una comuni-cazione non è il semplice par-lare o non parlare, ma il par-lare o non parlare per amore.Sant’Agostino diceva allagente in un discorso: “E’ im-possibile sapere in ogni cir-costanza qual è la cosa giustada fare: se parlare o tacere, secorreggere o lasciar correre.Ecco allora che ti viene datauna breve regola che vale pertutti i casi: ‘Ama e fa’ ciò chevuoi’”. Preoccupati che neltuo cuore ci sia amore, poi separli sarà per amore, se tacisarà per amore e tutto saràbene perché dall’amore nonviene che il bene.E’ da qui che bisogna ognivolta ripartire. Gesù è venutoper “riconciliarci con Dio” ecosì riconciliarci gli uni congli altri. Lo fa soprattutto at-traverso i sacramenti. La Chie-

sa ha sempre visto nei gestiapparentemente strani cheGesù compie sul sordo-muto(gli pone le dita negli orec-chi e gli tocca la lingua) unsimbolo dei sacramenti gra-zie ai quali egli continua a“toccarci” fisicamente perguarirci spiritualmente. Perquesto nel battesimo il mi-nistro compie sul battez-zando i gesti che Gesù fecesul sordo-muto: gli mette ildito negli orecchi e gli toc-ca la punta della lingua, ri-petendo la parola di Gesù:Effatà, apriti!In particolare il sacramen-to dell’Eucaristia ci aiutapoi a vincere la inco-municabilità con il prossi-mo, facendoci sperimenta-re la più meravigliosa co-munione con Dio.

Padre RanieroCantalamessa

Il brano evangelico di que-sta domenica ci invita a ri-flettere sul fatto che Gesùnon operava miracoli comechi aziona una bacchettamagica o fa schioccare ledita. Quel “sospiro” che silascia sfuggire al momentodi toccare gli orecchi delsordo, ci dice che si imme-desimava con le sofferenze

della gente, partecipava in-tensamente alla loro disgra-zia, se ne faceva carico. Imiracoli di Cristo poi non sonomai fine a se stessi; sono “se-gni”. Quello che Gesù operòun giorno per una persona sulpiano fisico indica quello cheegli vuole operare ogni gior-no per ogni persona sul pianospirituale. L’uomo guarito da

Vita della Chiesa

Gesù guarisce il sordomuto,miniatura XIV secolo

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39 settembreEMERGENZA

Terremoto

Annalisa Bonaretti

tabilizzare, è questala parola più usata daClaudio Camellini,project manager Cmb,

per sintetizzare i lavori post-sisma. La dice con l’atten-zione e il riguardo di unmedico davanti a un pazien-te critico, d’altronde le no-stre pietre vecchie sono unpo’ come un anziano paren-te a cui tutti, ma proprio tut-ti, vogliamo un gran bene.Fanno parte di noi, dellanostra vita, della storia indi-viduale e collettiva e la lorosorte ci è cara.Stabilizzare, dunque, è statala parola, ma soprattutto l’at-teggiamento, che ha guidatoi tecnici Cmb, dal primo al-l’ultimo. “Per noi la sicurez-za è essenziale – spiega Clau-dio Camellini -, quella deinostri collaboratori, delle per-sone che frequentano e fre-quenteranno i luoghi doveoperiamo, ma anche la sicu-rezza delle cose su cui lavo-riamo è determinante per ilnostro agire. La sicurezza

dell’intero ambiente di lavo-ro è essenziale sempre, e perle opere causate da un sismalo diventa ancora di più. Pri-ma di iniziare abbiamo fattoindagini accurate che non sonoancora terminate perché inogni lavoro i cambiamentisono all’ordine del giorno,

soprattutto quando le situa-zioni sono complesse comein questo caso”.Camellini aggiunge il costodei lavori di messa in sicu-rezza, “415 mila euro, solo ilcosto del ponteggio!”, comedire che per la Cattedrale, sim-bolo della città e non solodella Diocesi, Cmb è dispo-sta a metterci del suo per quelloche, evidentemente, ritiene unpatrimonio di tutti e non solouna commessa, un lavoro ba-sta che sia.L’ingegnere responsabilecommerciale Area Sede im-pegnato in Cattedrale è Fa-brizio Ghidoni, ilcapocantiere Mirco Casarini;le persone coinvolte nei lavo-ri in Cattedrale sono 12.“Adesso – spiega Camellini– stiamo sviluppando operepropedeutiche per la messain sicurezza e la stabilizzazionedell’edificio. Il lavoro com-plessivo risulta impegnativoda un punto di vista tecnico,serve una grande delicatezzaper intervenire sulle lesioniche ha subito l’edificio. Ladifficoltà è decidere le moda-lità operative in un ambitooperativo particolare”. Pro-prio come davanti a un pa-ziente critico, quando un me-dico si chiede se è meglio unintervento “forte” che non èdetto il malato riesca a soste-nere o uno meno incisivo cheperò un fisico minato può reg-gere.Sta di fatto che, a consulto, cisono più specialisti e sicura-mente la terapia scelta sarà

quella giusta.Appena in tempo, viene dadire, visto la pioggia di que-sti giorni che sicuramentenon aiuta nell’interveniresulla Cattedrale e che puòdanneggiare ulteriormentequanto già lesionato dal ter-remoto.Ma il Duomo è in buonemani: mani esperte di mura-tori che sanno fare – e farebene – il loro mestiere e cheapplicano quanto deciso datecnici competenti che, a tremesi di distanza dal sisma,ammettono di aver vissuto“un’esperienza molto forte,anche dal punto di vistaumano. Io e Fabrizio(Ghidoni, ndr) – ricordaClaudio Camellini – abbia-mo girato in lungo e in largola Bassa e abbiamo impara-to tanto, non solo da un pun-to di vista professionale. Miriferisco all’aspetto umano.Questo lavoro, in questocontesto, ci ha insegnatomolto e ci ha arricchito”.Una grande attenzione quelladi Cmb al territorio ma an-che alle persone, infatti, comespiega Paolo Zaccarelli, re-sponsabile delle Risorseumane della CooperativaMuratori e Braccianti, “giàdalle prime settimane postsisma abbiamo prestato unagrande attenzione al fattoche tutte le persone che la-vorano per noi si sentisseroa loro agio e che nessunofacesse cose per cui non sisentiva pronto. Sono stati intanti ad avere subito dannialle abitazioni, tantissimiquelli ad avere parenti, ami-ci o conoscenti in situazionidi grave disagio, dunque èstato ovvio prestare un’at-tenzione particolare allo statod’animo. Abbiamo distribu-ito delle schede che spiega-vano come gestire situazio-ni di stress per far capire chesentirsi ‘diversi’ era norma-le in una situazione anorma-le come quella che ci haportato a vivere la calamitànaturale che ha colpito cosìduramente il nostro territo-rio e, chi più chi meno, cia-scuno di noi. Questa atten-zione alle sensibilità indivi-duali penso sia stato un fat-tore di tranquillità per chilavora in Cmb”. Cooperati-va non solo di nome, ma difatto.

Cmb e i lavori in Cattedrale

S

Con cura

La messa in sicurezzaL’impegno di monsignor Cavina per la riapertura

Per monsignor Francesco Cavina vedere la piazza diCarpi dall’alto è un’emozione unica. Lo sguardo delVescovo, salito insieme ai tecnici sulla struttura allestitaper la messa in sicurezza della Cattedrale, spazia sull’am-pia spianata del centro storico cittadino, per poi tornarealle ferite inferte dal sisma al Duomo di Carpi, così vicineche sembra quasi possibile toccarle, per lenirle. E quelponteggio, in fondo, è un segnale positivo per monsignorCavina, che giunge in una favorevole concomitanza conla riapertura di alcune aree dell’ospedale Ramazzini diCarpi: “Sono questi i due polmoni della città che devonotornare a funzionare”, ha ripetuto ricordando il suo impe-gno per entrambi, e la sua gioia, “perché è finalmentepossibile mettere in sicurezza la nostra Cattedrale e sperosi possa presto giungere anche alla sua riapertura”.L’intervento può essere stimato nell’ordine dei 500 milaeuro e prevede più fasi.Attualmente si sta provvedendo alla messa in sicurezzadella cupola e della facciata, opere che risultano partico-larmente complesse per la difficoltà di raggiungere lacupola centrale, che poi sarà sottoposta ad una preventivacerchiatura su più livelli, sia sull’esterno che sull’interno,con il ripristino delle murature distrutte. Si provvederàanche alla messa in sicurezza della facciata e delle zonedi tetto lesionate dal crollo dei decori, attraverso larealizzazione di una copertura provvisoria delle porzionimancanti.Il progetto è a cura dell’ingegner Marco Soglia; le operedi messa in sicurezza sono state appaltate alla cooperativaCmb; responsabile della sicurezza è la società di ingegne-ria Enerplan, entrambe di Carpi.

B.B.

Al centro Claudio Camellini e Marco Soglia

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4 9 settembre '12

Delegazione Calabria – Sici-lia, gemellata con la quartazona pastoraleLa Delegazione ha visitato perla prima volta la diocesi neigiorni di giovedì 23 e venerdì24 agosto. Facevano parte del-la Delegazione don AntoninoSangallo, direttore della

Caritas diocesano di ReggioCalabria, insieme a due opera-tori Caritas della sua diocesi eal Delegato della regione Sici-lia, don Vincenzo Cosentino.La delegazione ha fatto visitaalle parrocchie di Cibeno, SanMarino, Budrione eMigliarina, Fossoli. I delegati

4 9 settembreEMERGENZA

TerremotoAggiornamentisui gemellaggi

Benedetta Rovatti

roseguono i contattitra le regioni eccle-siastiche e le zone pa-storali della Diocesi,

frutto dei gemellaggi propo-sti da Caritas italiana comepossibilità di comunione esostegno concreto ai territoricolpiti dal sisma.Delegazione Campania –Basilicata, gemellata conprima, seconda, terza zonapastoraleIl parroco di Limidi, donAntonio Dotti, ha chiestoaiuto alla Delegazione perpoter partecipare al campoestivo dei lupetti della par-rocchia. La Caritas dellaBasilicata si è attivata subitoper individuare un sacerdoteche potesse sostituire donAntonio nella celebrazioneferiale e nella messa dome-nicale della settimana dal 27agosto al 2 settembre. DonGaetano Corbo di Potenzasi è messo a disposizionedella parrocchia ed è statoospitato presso una famiglia.Tale servizio ha rappresen-tato per don Gaetano l’op-portunità per far visita a donGianpio Caleffi, che avevaconosciuto ai tempi del ter-remoto in Irpinia, quando donCaleffi si era recato nellaDiocesi di Potenza in qualitàdi direttore della Caritasdiocesana: occasione per rin-saldare un legame di lungoperiodo e ricambiare la vici-nanza della nostra Diocesi.Insieme a don Gaetano è ve-nuto Vito, un giovane dellaparrocchia che si è messo adisposizione delle attività dianimazione per minori, ri-siedendo presso il centro dicoordinamento Caritas diMirandola. Domenica la co-munità di Limidi ha salutatoe ringraziato il sacerdote e ilgiovane nella messa, con lapromessa di continuare larelazione anche nella lonta-nanza.Dalle parrocchie di Limidi,Cortile e San BernardinoRealino è arrivata alla Dele-gazione la richiesta di un aiu-to per il campo Acrinterparrocchiale che si svol-ge nella prima settimana disettembre. Ha risposto al bi-sogno la Diocesi di Avellino,con l’invio di due volontari,che aiuteranno gli educatoridel campo dando la loro di-sponibilità in cucina.

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hanno incontrato i parroci, chehanno descritto la realtà delterritorio e l’animazione pa-storale presente in ciascunaparrocchia. Ha accompagna-to la delegazione anche donAndrea La Regina, respon-sabile Caritas per l’emergen-za terremoto del nord Italia.La visita ha dato vita alle pri-me attività di sostegno alleparrocchie della nostra dioce-si. Nella giornata di martedì28 settembre, infatti, sette vo-lontari della Caritas di ReggioCalabria, accompagnati da dueresponsabili, hanno raggiuntoCarpi per sostenere le attivitàeducative nei campi gioco par-rocchiali. La delegazione tor-nerà martedì 4 settembre perfare un punto della situazionee definire altre modalità di so-stegno e scambio reciproco.Delegazione Lombardia,gemellata con quinta, sesta eottava zona pastoraleUn secondo incontro con ladelegazione si è tenuto marte-dì 21 agosto al centro di coor-dinamento Caritas regionaledi Mirandola. Vi hanno presoparte il delegato regionale, donClaudio Visconti, il direttoreCaritas di Crema, don Fran-cesco Gipponi e MarziaMoltemi di Caritasambrosiana. Era presente an-che Marcello Pietrobon,referente dell’area emergenzadi Caritas italiana. L’incontro

è servito per definire le priori-tà dell’intervento della dele-gazione sulle parrocchie concui è gemellata (quinta, sesta eottava zona pastorale). Nellagiornata di lunedì 3 settembrequattro volontari dalle diocesidi Bergamo e Crema sarannoimpegnati per una settimananell’animazione del campoestivo nella parrocchia diMortizzuolo.Delegazione Toscana,gemellata con la settima zonapastoraleProseguono i contatti con lecomunità gemellate; la dele-gazione Toscana ha sostenutola realizzazione del campodiocesano dei Giovanissimidell’Azione Cattolica, su in-vito della parrocchia di SanPossidonio.

A Rolo unadelegazionedi ImolaLa Diocesi di Imola dicui è originariomonsignor FrancescoCavina ha scelto disostenere la parrocchiadi Rolo nella ricostruzio-ne e nella riaperturadella chiesa. Durantetutto l’anno, diverseattività saranno finalizza-te alla raccolta di fondi ealla creazione di unlegame di comunione conla parrocchia retta dadon Callisto Cazzuoli,che sabato 2 settembre haincontrato una delegazio-ne composta dal vicariogenerale della Diocesi,dal sacerdote incaricatocome assistente dellaCaritas e dal suo diretto-re, nonché dai referentidelle aggregazioni laicalidiocesane di Imola: “E’stato un primo momentoper permettere loro direndersi conto dellasituazione – racconta donCazzuoli –: anche da noinon è facile, pur essendostati meno colpiti di altreparrocchie che hannoperso completamente lachiesa. E’ nato anche uncomitato per i restauri;infatti il sisma ha dan-neggiato non solo lachiesa ma le altre struttu-re dove sono collocate lesedi scout e la scuolamaterna parrocchiale.Vedremo col tempo dipredisporre tutti gliinterventi necessari.Adesso sta sorgendoquesto bel legame con laDiocesi di Imola, chesicuramente durerà neltempo”.

Monsignor Douglas Regattieri a VallaltaDomenica 9 settembre

con una delegazione di Cesena-Sarsina

Domenica 9 settembre alle 18 sarà presente a Vallalta, inoccasione della Sagra parrocchiale di Santa Maria Bianca,monsignor Douglas Regattieri, che presiederà la solenneprocessione mariana. La sua partecipazione si inseriscenell’ambito del gemellaggio sorto tra la comunità di Vallalta,paese d’origine di monsignor Regattieri, e la Diocesi diCesena-Sarsina da lui guidata, iniziato già lo scorso giugnocon una lunga visita nel territorio così duramente colpitodalle scosse. Questa domenica arriverà insieme a lui unadelegazione della Diocesi. La prima tappa sarà una brevevisita a Mirandola.

La delegazione della Diocesi di Imola a Rolo

La chiesa di RoloMonsignor Douglas in una precedente visita

Frammentidi comunioneFrammentidi comunione

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59 settembre '12

Corte europea dei di-ritti dell’uomo oggi siè pronunciata giudican-

do contrario al rispetto dellavita privata e familiare il di-vieto imposto a una coppiaportatrice di una malattia ge-netica di ricorrere alla dia-gnosi preimpianto nel qua-dro della fecondazione in vitro.Secondo i giudici della Cortedi Strasburgo, la cui decisio-ne diverrà definitiva entro tremesi se nessuna delle partifarà ricorso, “il sistema legi-slativo italiano in materia didiagnosi preimpianto degliembrioni è incoerente” dalmomento che allo stesso tempoun’altra legge dello Stato per-mette alla coppia di accedereall’aborto terapeutico.

Uguale tutelaanche ai malatiSecondo Adriano Pessina,direttore del Centro di Bioeticadell’Università Cattolica, lasentenza odierna “si allinea aquella tendenza, definita dieugenetica liberale, che pri-vilegia gli interessi della cop-pia e pone sotto silenzio ilproblema della tutela dellavita nascente, specie quandoè malata. Eppure, la recenteConvenzione Onu sui dirittidelle persone con disabilitàha sancito con chiarezza ildivieto di abortire un feto oun embrione perché malati eaffetti da grave disabilità”.La Corte europea, aggiunge,“afferma oggi che il divietodi selezione degli embrioni,stabilito dalla legge 40, sa-rebbe in contrasto con la leg-ge 194 che consentirebbe ilcosiddetto ‘aborto tera-peutico’. In realtà, la legge194 consente l’aborto di unfeto affetto da patologia nonperché malato, ma perché lamadre dichiara che la conti-

que “un atteggiamento diriduzionismo antropologico edi discriminazione nei con-fronti dell’embrione, consi-derato meramente ‘materialedi laboratorio’, in palese con-traddizione con la recentesentenza” della Corte di giu-stizia dell’Unione europea(con sede a Lussemburgo) inmateria di brevettabilità de-gli embrioni “che riconoscela dignità di essere umanoanche al concepito”. LucioRomano conclude sottoline-ando che la legge 40, controla quale è intervenuta la Cor-

te di Strasburgo, “non è unalegge né ideologica né con-fessionale, ma pensata per latutela dei diritti di tutti i sog-getti coinvolti, ivi compresiquelli del concepito”.

Sentenze contraddittoriePer Antonio GioacchinoSpagnolo, direttore dell’Isti-tuto di bioetica della facoltàdi medicina dell’UniversitàCattolica di Roma, “non èvero che la legge italiana èincoerente. Incoerente è laCorte europea, con le sue sen-tenze contraddittorie. Solo

poco tempo fa si è pronuncia-ta a favore dello statuto del-l’embrione umano, quando sene discuteva la brevettabilità.E ora - prosegue - viene fattaconfusione tra bambino eembrione, tanto che quelloche in una sentenza prece-dente viene definito corpo darispettare qui sembra esseresminuito a favore dell’inte-resse dei coniugi”. Al mo-mento della diagnosipreimpianto, spiega Spagno-lo, “la vita è già iniziata: ladiagnosi, poi, comporta ladistruzione dell’embrione che

Per Carlo Casini, presidentedella commissione Affari co-stituzionali del Parlamentoeuropeo, la Corte “si è ac-corta che tra la legge 40sulla fecondazione artificialee la legge 194 sull’interru-zione di gravidanza c’è ‘unaincongruenza’. È la scoper-ta dell’acqua calda”. Casi-ni, intervistato da Sir Euro-pa, sostiene che la legge ita-liana sull’aborto “si preoc-cupa soltanto della donna”,mentre la seconda “punta atutelare tutti i soggetti coin-volti nelle procedure di pro-creazione assistita, quindi igenitori e il bambino”.

Le prime risposte al pronunciamento della Corte europeadei diritti dell’uomo sulla legge 40 e la legge 194La

Non c’è incoerenza

nuazione della gravidanzametterebbe a repentaglio lasua salute psichica o fisica.Le due leggi, formalmente,sono coerenti nel vietare l’eli-minazione di un embrione odi un feto perché malati: lamalattia, infatti, non può es-sere causa di minor tutela”.

Non è “materialedi laboratorio”La sentenza della Corte euro-pea dei diritti dell’uomo, su-scettibile di rivisitazione allaGrande Camera, “non can-cella le problematiche eticheconnesse alla diagnosi gene-tica preimpianto”, commentaLucio Romano, presidentenazionale dell’associazioneScienza & vita. “Con la tec-nica della diagnosi geneticapreimpianto, che richiedenecessariamente una sovrap-produzione di embrioni, èimplicito che anche embrionisani, portatori e non, sarannosoppressi”. Inoltre, prosegue,“giustificare la diagnosi ge-netica preimpianto sulla basedi un ‘riconosciuto’ dirittoall’aborto esplicita tangibil-mente la finalità selettivaeugenetica della tecnica stes-sa”. La sentenza rivela dun-

risulta affetto da una malat-tia, e questo non si collocanel diritto dei genitori di ave-re un figlio sano, che comun-que è un diritto tutto da discu-tere”. La legge sullafecondazione assistita, spe-cifica, “non si rivolge ai por-tatori di malattie genetiche,ma solo a chi è sterile o affet-to da malattie sessualmentetrasmissibili come Hiv edepatite: e in quei casi non siricorre alla diagnosipreimpianto” perché si appli-ca un trattamento prima cheavvenga la fecondazione.“Non è vero – conclude - chec’è incoerenza nemmeno conla legge 194: nonostante siauna legge ‘cattiva’, non ga-rantisce mai il diritto di eli-minare un bambino malato”.

Sir

Copertina

Carlo Casini

ontinua dalla primaC Più amore all’Italia

In tempi più complicati por-ta al rischio di collasso. Oggici siamo vicini. Per questobisogna fare molta attenzio-ne. (…)È allora il tempo di andareoltre, di andare avanti. Beneha fatto il capo dello Statoad appellarsi alla Corte Co-

stituzionale. Abbiamo biso-gno di chiarezza nei rapportitra le istituzioni. Questo cer-tamente non significa assen-za di conflitti. Il conflittopolitico, il conflitto di potereè fisiologico, se si svolge inun quadro chiaro e se nonmette a repentaglio il siste-

ma. Per questo bisogna guar-dare avanti, voltando pagina.A questo esercizio necessa-rio per non impantanarci nel-le nostre contraddizioni na-zionali ha spronato nei giorniscorsi il cardinale Bagnasco.“È necessario - ha detto - strin-gere i ranghi dell’amore al

Paese. È l’ora di una solida-rietà lungimirante, della as-soluta concentrazione suiproblemi prioritari dell’eco-nomia e del lavoro, dellarifondazione della politicae delle procedurepartecipative, della riformadello Stato”.

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6 9 settembre '12 CronaCarpi

Annalisa Bonaretti

n’esperienza ampia-mente positiva”, rias-sume così i tre mesipost sisma Carlo Di

Donato, direttore dell’Unitàoperativa di Medicina delRamazzini. Appena rientratonel suo reparto con una partedei posti letto abituali (31),ricorda l’accoglienza dei col-leghi di Baggiovara. “Tuttigli operatori ci hanno accoltomolto bene, un paio di perso-ne, poi, sono state di una gen-tilezza infinita: ci hanno gui-dato per conoscere l’ospeda-le e, quando necessario, sonosempre state presenti. Il latopiù positivo di questa espe-rienza che nessuno di noi maiavrebbe voluto vivere è sen-za dubbio l’aver lavorato,bene, insieme. Siamo riuscitia ribaltare una situazione ne-gativa in una realtà positiva,a cominciare dai colleghi edagli infermieri di Mirandola.Con loro la collaborazione èiniziata dopo il terremoto del20 maggio che ha colpito loroma ha lasciato praticamenteindenni noi. La gente era di-sponibile – sottolinea Di Do-nato -, elastica, capace di adat-tarsi. Lavorare insieme puòcreare tensioni e malumori,commistioni non facili dagestire, per noi non è statocosì. Non sono cose che studio impari sui libri, sono coseche improvvisi. Questi incontriprofessionali forzati ci hannoarricchito personalmente”.Per quanto riguarda la per-manenza a Baggiovara, Car-lo Di Donato sottolinea chela sua équipe “ha lavorato inuna situazione logistico-am-

bientale-architettonica splen-dida, Baggiovara è un ospe-dale ricco di risorse. Però lanostra situazione emozionaleed organizzativa era comples-sa, tra noi operatori c’eranopersone terremotate, con gran-di disagi, ma non è mai man-cata la professionalità e lavoglia di fare. In questo lun-go periodo – precisa Di Do-nato – abbiamo incontratosituazioni particolari e diver-se. Penso al primo periodo, ilprimo mese e mezzo, quando

pazienti e parenti hanno di-mostrato una grandissima di-sponibilità. Si rendevano contodella situazione critica e, adesempio, quando comunica-vamo le dimissioni del mala-to, spesso con appena 24 oredi preavviso, la notizia veni-va accolta con comprensio-ne. Potevano anche essercidietro situazioni catastrofiche,tipo non avere la casa agibile,ma tutti capivano la comples-sità e, soprattutto, l’impor-tanza di avere letti liberi perchi viveva situazioni ancorapiù gravi. Era chiaro a tuttiche si doveva fare con meno,e così è stato”.A Baggiovara i posti letto diMedicina Area Nord erano40, 20 per Carlo Di Donato e20 per Paolo Tosi, direttoredell’Unità operativa di Me-dicina del Santa Maria Bian-ca di Mirandola; adesso chesono tutti al Ramazzini, i po-sti di Di Donato sono 31, quellidi Tosi 20 mentre la Neurolo-

gia diretta da Gabriele Gre-co ne ha a disposizione 10.Un graduale ritorno alla nor-malità.Domenica mattina, con ungiorno d’anticipo rispetto alladata fissata, 29 pazienti cheerano stati ricoverati pressoil Sant’Agostino Estense diBaggiovara a seguito dell’eva-cuazione dell’ospedale, sonorientrati al Ramazzini.Tutto si è svolto regolarmen-te grazie ad una organizza-zione che ha funzionato almeglio e che ha coinvolto ilpersonale sanitario diBaggiovara e Carpi, speciali-sti della centrale operativa 118e una trentina di volontari.L’operazione di trasferimen-to, per la quale sono stateutilizzate 11 ambulanze delvolontariato e 2 del 118, èiniziata alle 8 di domenica 2settembre e si è conclusa cir-ca quattro ore dopo, intornoalle 12, quando l’ultimo deipazienti è stato accolto pres-so il Ramazzini dove è statoricoverato nel reparto di Me-dicina al terzo piano, nel Cor-po due.Le operazioni di trasferimen-to sono state coordinate oltreche dalle direzioni dei dueospedali, dalla centrale ope-rativa del 118 e dagli ufficiinfermieristici di Carpi eBaggiovara. Fondamentalecome sempre il ruolo delvolontariato, oltre al 118 sonoinfatti state coinvolte novediverse associazioni della pro-vincia, la Croce Rossa di Carpi,Ravarino, Finale Emilia, laPubblica Assistenza diCastelnuovo, Soliera,Castelfranco, Carpi, Mode-na, e Misericordia di Mode-na. E’ soprattutto per agevo-lare i volontari che il trasferi-mento è stato anticipato, ladomenica è più facile essereliberi da impegni lavorativi.La disponibilità, quella, c’èsempre, ma non sempre èpossibile metterla in pratica.

Domenica 2 settembre 29 pazienti da Baggiovara sono ritornati alRamazzini. Tutto si è svolto senza alcun problema grazie al lavorodei sanitari e dei volontari. Tre mesi da esiliati, ma secondo CarloDi Donato è stata un’esperienza che ha arricchito gli operatori

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79 settembre '12

Ramazzini avrebbe bisogno diuna Pneumologia. Il proble-ma del posto fisico da dedica-re al reparto sarebbe risolvibilenel momento in cui si spostal’Avis alla Dorando Pietri. Eimmaginare un’area inter-nistica che la comprenda nonè un esercizio di fantasia, mauna possibilità concreta che sipotrebbe realizzare senza trop-pe difficoltà e che, con ogniprobabilità, sarebbe gradita aGiovannini e al suo staff che sivedrebbero riconoscere unruolo di maggior peso all’in-terno dell’Azienda Usl e cer-tamente anche dai professio-nisti più illuminati che lavora-no a Carpi, che saprebbero diavere un collega di valorecome Michele Giovannini.Questo ragionamento implical’inclusione di Carpi, nonl’esclusione di Mirandola chenon può vedersi privata di unadelle sue eccellenze.Se attualmente i posti lettosono 16, sarebbe possibilemetterne una decina a Carpi egli altri lasciarli a Mirandola(o viceversa) fornendo così unservizio anche ai carpigianiche non dovrebbero più spo-starsi su Mirandola. Per nondire, poi, che il Ramazzini, adifferenza del Santa MariaBianca, è dotato di unaRianimazione e questo, in cer-ti casi, può fare la differenza.Al momento, a parte la man-canza di spazio, questa non èuna opzione della dirigenzaprovinciale e lo si può desu-mere dalla scelta di spostaresu Carpi, anche se solo mo-

mentaneamente, la Medicinadi Paolo Tosi, carpigiano pri-mario a Mirandola, che dal 2settembre ha trovato posto alRamazzini insieme alla Medi-cina diretta da Carlo Di Do-nato. Giovannini, invece, re-sterà a Vignola creando cosìun forte disagio ai malati del-l’Area Nord perché, dal dopoterremoto, tutte le Pneumolgiesono al centro o a Sud dellaprovincia: a Modena al Poli-clinico, a Sassuolo e, conGiovannini, a Vignola.Un po’ di timore che voglianotrattenere a Baggiovara e din-torni il bravo professionistac’è, inutile negarlo, qualche

CronaCarpi

Annalisa Bonaretti

si aggiungono le vociterremoto e spendingreview alla fatiscenzadei due ospedali del-

l’Area Nord, il Ramazzini aCarpi e il Santa Maria Biancaa Mirandola, la situazione dicerto non migliora.Però vogliamo (ancora) crede-re che il sisma non sia stato soloquell’enorme dramma che è,ma che abbia offerto anche l’op-portunità di un profondoripensamento dell’intero siste-ma, compreso quello sanitario.Allora, in quest’ottica, perchénon pensare anche a potenzia-re sinergie tra i due nosocomi,tenendo fermo un dato: se cam-biamenti – leggi disagi e diffi-coltà - devono esserci, devonoriguardare il meno possibile imalati e i loro famigliari. Dun-que, rientra in questa filosofiaanche il fatto che dovrebberoessere medici, infermieri, tec-nici a girare di più, non pa-zienti e accompagnatori.Un esempio di sanità d’areapotrebbe essere laPneumologia diretta, bene, daMichele Giovannini. E’ unfiore all’occhiello dell’ospe-dale di Mirandola, Giovanniniè arrivato da pochi anni e si èconfermato un ottimo acqui-sto, non è presidente regionaledell’Aipo, Associazione Ita-liana Pneumologi Ospedalieri,per caso.Ottimo professionista e uomoschivo, continua ad abitare aBologna; gran parte del suolavoro si svolge al Santa Ma-ria Bianca dove ha un repartodi 16 letti, ma ogni giorno, dal2010, lui o qualcuno dei suoicollaboratori, è al Ramazziniper visitare. Dunque, un ponteimportante si è già creato tra idue centri principali dell’AreaNord, ma si può ancora faretanto.Pneumologia è una specialitàche interessa ospedale e terri-torio, cura i pazienti non soloaffetti da patologie polmonarima anche quelli che soffrono dimalattie neuromuscolari, la slae altre che possono avere rica-dute varie sulla respirazione.

L’impegnodel privatoGiovannini a Mirandola hacinque medici di cui solo tre diruolo; degli altri due a contrat-to, uno viene pagato dall’as-sociazione “La nostraMirandola”. Pensare che concosì poco personale si possaattivare una sorta di repartoanche a Carpi diventa franca-mente difficile, ma non im-possibile. Sta di fatto che il

voce in merito esiste e non ènemmeno tanto vaga. Ancheper questo averlo sia suMirandola che su Carpi rega-lerebbe qualche certezza in piùai malati e a coloro a cui sta acuore la sanità di un’area che,diciamocelo, ha rischiato mol-to e non a causa del sisma, maben prima.Ma se grazie all’impegno pro-fuso dai professionisti e su tuttiTeresa Pesi, direttore delRamazzini, e ClaudioVagnini, direttore del Distret-to, la situazione sta tornandovelocemente alla normalità,non va dimenticato che i duenosocomi sono obsoleti e la

I cambiamenti necessari per riorganizzare la sanità del post sismafanno intravedere possibilità per una nuova cultura d’area.Motori del cambiamento potrebbero essere Oculistica e Pneumologia

Ad ampio respiroSe

Modenaperde il 118

Uscita di pessimo gusto quel-la dell’assessore regionalealla Sanità Carlo Lusentiche, alla Festa del Pd, haannunciato lariorganizzazione delle cen-trali del 118 anticipando chela Regione ha in mente diavere solo tre centrali opera-tive. Quella per l’Area Nordservirà Piacenza, Parma,Reggio Emilia e avrà sede aParma; quella centrale, consede a Bologna, servirà ilcapoluogo, Modena e Ferrara;quella per l’Area Sud copri-rà l’intera Romagna.L’anticipazione era già statadata sul sito web del 118 diBologna motivandola con unaragione un po’ così. “Guar-diamo alle esperienze di ri-ferimento internazionali.New York, ad esempio, haun’unica centrale operativa”.E’ vero che la tecnologia oggiconsente cose inimmaginabilifino a ieri, ma, per carità,lasciamo stare l’America econcentriamoci sulle faccen-de di casa nostra. Noi nonsiamo gli americani e primadi fare proclami sarebbe beneche la politica pensasse amodificare le organizzazio-ni. E a rispettare gli attoricoinvolti nel cambiamento.Ad esempio, di questa bril-lante idea di Lusenti, il di-partimento di Emergenza Ur-genza di Modena è stato av-visato? Se ne è discusso o sisono fatte solo delle chiac-chiere? La nuova organizza-zione, che è senza dubbio dafare, va però costruita concalma, coinvolgendo anchei professionisti. Poi che cisia una centrale telefonicaoperativa a Bologna o aModena, chi se ne importa,può essere anche in India,basta solo che funzioni e chela dislocazione dei mezzi restiuguale. E se migliora, di-ventando più capillare, tan-to meglio.Ci sono Paesi in cui esisteaddirittura un numero unicoche raggruppa tutte le emer-genze, dai carabinieri allapolizia passando dai vigilidel fuoco al 118. Nessun di-sagio per i cittadini perchél’importante è che funzionie risponda al bisogno.Ma anche il rispetto versochi lavora è essenziale.Lusenti deve aver scambia-to la platea della Festa delPd per qualcosa d’altro. Unascivolata, ma soprattutto diquesti tempi la politica, senon vuole continuare a farsidel male, deve essere piùattenta. Molto più attenta.Le elezioni sono vicine e leamministrative non poi cosìlontane. Da buon intenditor...

A.B.

A Carpi, dopo lo stop forzato dovuto al terre-moto, anche l’Ostetricia ha ripreso le sue atti-vità a partire dalla mattina del 29 agosto. E inospedale, nel pomeriggio del 29, si è tornato asentire il vagito di una nuova vita, quella diElisabetta, una bella bambina di 3 chili e mez-zo, seconda figlia di una coppia italiana.Poco dopo, alle 18.19, è nato an-che il primo maschietto, uno splen-dido pargolo di 3 chili e 800 gram-mi di origini pachistane. Aquarantotto ore dalla riaperturadel reparto, quindi, sono due ibambini venuti alla luce. E unterzo “è in arrivo”: sarà il primofiglio di un’altra coppia italiana efarà la felicità di mamma Barba-ra.La riapertura dell’Unità operati-

va di Ostetricia rappresenta un significativosegnale di ripresa per l’ospedale Ramazzini, epiù in generale per tutta la città. “La nostragratitudine – dice non senza emozione PaoloAccorsi, direttore del Dipartimento di Ostetri-cia, Ginecologia e Pediatria dell’Azienda Usldi Modena – va a tutti coloro che hanno

lavorato in questi tre lunghi mesi,spesso tra mille difficoltà, peraiutare l’ospedale a tornare allanormalità. E in particolare dob-biamo ricordare l’impegno e illavoro, davvero straordinario,svolto dal nostro direttore Tere-sa Pesi. Un grazie sentito è quin-di rivolto all’ospedale di Sassuoloe al Policlinico che hanno ‘ospi-tato’ i nostri professionisti”.

Ramazzini, due nuovi nati in quarantotto oreLa prima bambina nata in ospedale dopo il terremoto si chiama Elisabetta

Paolo Accorsi

AmosBartolino

MicheleGiovannini

necessità di un ospedale perl’Area Nord non è venutameno. Un ospedale modernoinserito in una sanità rivolta alfuturo e non costretta a farequotidianamente i conti con ilpassato.

Ponti e finanzadi progettoDopo il terremoto, è bene sa-perlo, nulla sarà più come pri-ma; poi c’è il taglio della spesapubblica con cui fare i conti,ma c’è anche un decreto, alvaglio del consiglio dei mini-stri, che prevede la partnershippubblico-privato di cui abbia-mo un esempio in zona, quellodell’ospedale di Sassuolo.Inoltre abbiamo, proprio a casanostra, una cooperativa, laCmb, che ha costruito e conti-nua a realizzare struttureospedaliere all’avanguardia intutt’Italia, con modalità inte-ressanti per tutti come quelladel project financing. Insom-ma, manca solo la volontàpolitica regionale per affron-tare, una volta per tutte, il temaospedale d’area.E quello, almeno altrettantoimportante, di saper trattenerei bravi professionisti. AmosBartolino, direttore diOculistica al Ramazzini, halasciato a fine giugno per an-dare a Correggio dove gli han-no dato la possibilità di opera-re tutte le mattine. E’ in aspet-tativa, dunque può rientrare,ma se ha scelto di andarsenenon sarà facile fargli cambiareidea. Abbiamo perso un otti-mo professionista, un uomoschietto che dice pane al panee vino al vino, ma se i decisorisanno guardare oltre, facilitatianche dall’unione delle pro-vince, perché non iniziare alavorare su una collaborazio-ne tra Carpi e Correggio? Aquesto punto Bartolino nonsarebbe più un bravo medicoche i dirigenti modenesi si sonolasciati scappare, ma divente-rebbe un ponte tra due cittàvicine non solo geografica-mente. E tra due province che,tra un po’, dovrebbero diven-tare un’unica macro area. Icambiamenti, se guidati, pos-sono davvero diventare un’op-portunità, in barba al rispar-mio a tutti i costi.

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8 9 settembre '12 CronaCarpi

Proroga del pagamento delle tasse

Richiesta saggia e necessaria

Andrea Leoni

rorogare fino al 30 no-vembre 2013 il paga-mento delle tasse daparte dei cittadini e

delle imprese che hanno su-bito danni durante il sisma”.Questo è quanto chiede inuna risoluzione presentataalla Regione EmiliaRomagna il consigliere re-gionale Andrea Leoni. Unaproposta coerente con quantosostenuto nell’editoriale diNotizie del numero scorsoalla luce delle difficoltà incui si dibattono le aziendedel territorio.“La decisione del Consigliodei Ministri di prorogare al30 novembre di quest’annoi versamenti e gliadempimenti tributari dellepopolazioni delle provincedi Modena, Ferrara, ReggioEmilia e Bologna colpite dalsisma del 20 e 29 maggioscorso non basta. Sarebbebastato approvare l’emen-damento presentato dall’ono-revole Isabella Bertoliniquando si discuteva il de-

creto terremoto che chiede-va la proroga di un anno alpagamento delle tasse pernon trovarsi in questa situa-zione. Quando si discuteràil nuovo decreto deciso dalGoverno – afferma Leoni -è necessario che tutte le for-ze politiche concordino unamodifica perché si arrivi aduna proroga di almeno unanno. Se sarà approvato cosìfra due mesi ci ritroveremonella stessa situazione. Bi-sogna evitare nuove diffi-coltà a chi sta combattendoper ricostruire e far ripartirequelle zone martoriate. Sonocerto che tutte le forze poli-tiche presenti in Regionevoteranno questa risoluzio-ne che chiede ad Errani difare pressioni sul Governoper dare tempo e respiro achi sta tentando faticosamen-te di rialzarsi. Ovviamentela strada maestra rimanesempre quella della ‘no taxarea’ ma purtroppo Errani ela sinistra non ne voglionosentir parlare.”

Confesercenti“L’auspicio è che la proro-ga oltre al giugno 2013 comedetto dal ministro Catania,per quello che riguarda lasospensione delle tasse, perle imprese colpite dal sisma,trovi riscontro in un prov-vedimento celere da partedel Governo”. È quanto ri-badisce Confesercenti Mo-dena a seguito alle dichiara-zioni del ministro all’Agri-coltura, Mario Catania invisita nei giorni scorsi nellezone della Bassa modenesecolpite dal terremoto. ”Prov-vedimento che andrebbe ef-fettivamente incontro allereali necessità delle impre-se, perché, per superarel’emergenza occorrerà piùtempo, ancora di più per ot-tenere il consolidamentodella ripresa” commentaConfesercenti.“Un intervento – aggiungel’associazione - che deveoperare in modo selettivoper le imprese ancorainagibili e costrette alla chiu-

sura e per quelle che hannotempi molto incerti per ri-prendere l’attività. Preveden-do per chi è tuttora in gravedifficoltà la sospensionedegli adempimenti fiscalioltre al giugno 2013, quan-do la fase più critica do-vrebbe essere superata. E’una delle condizioniprioritarie affinché questaparte importante del tessutoeconomico possa davvero so-stenere la ripresa. Affronta-ta l’emergenza pura, occor-rerà poi supportare il conso-lidamento perché l’econo-mia è vitale per la comunitàlocale. Per questo risulte-rebbe coerente prevedere,anche dopo il 2013, unacongrua rateizzazione diquanto dovuto all’erario eai vari istituti, oltre a signi-ficativi abbattimenti comeavvenuto in altre aree colpi-te dal terremoto”.

Piano casa post sismaBanca Centro Emiliafra gli istituti aderenti

Banca Centro Emilia presie-duta da Giuseppe Accorsi èfra gli istituti di credito cuisarà possibile rivolgersi perottenere i rimborsi indicatidall’ordinanza firmata dalcommissario straordinarioErrani il 28 agosto e che pre-vede il rimborso, fino al mas-simo dell’80%, delle spesericonosciute per la riparazio-ne o il rafforzamento dell’abi-tazione principale.I contributi concedibili saran-no erogati esclusivamente pertramite degli istituti di credi-to che hanno siglato l’accor-do regionale e potranno esse-re richiesti per gli immobiliclassificati nelle categorie “B”(agibili con provvedimento)o “C” (parzialmente agibili)della schede AeDES non ap-pena la Regione predisporràl’apposita procedura informa-tica e la modulistica sul sitow w w . r e g i o n e . e m i l i a -romagna.it/terremoto.Le domande dovranno esse-re presentate entro il 30 no-vembre presso il Comune nelquale è situato l’edificio dan-neggiato e varranno anchecome comunicazione di ini-zio lavori che dovranno esse-re completati entro un termi-ne massimo di otto mesi, conpossibilità di ottenere unaproroga di quattro mesi soloper giustificati motivi. Ledomande dovranno inoltreessere corredate da una peri-

zia realizzata dal tecnico in-caricato del progetto, anch’es-sa rimborsabile mediante ilcontributo.Il contributo verrà erogatodalla banca in due diversetranche: il 40% alcompletamento del 50% deilavori, il rimanente 60% aconclusione dell’intervento.Anche le spese sostenute perinterventi iniziati prima del-l’entrata in vigore dell’ordi-nanza regionale, potrannoaccedere al contributo nei li-miti previsti dall’ordinanzastessa.Banca Centro Emilia, coeren-temente con quanto indicatoin ordinanza, sta predispo-nendo un apposito conto cor-rente a zero spese da utilizza-re esclusivamente per i paga-menti e per la riscossione deicontributi.

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Giuseppe Accorsi

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99 settembre '12

Una nuova era

CronaCarpi

Annalisa Bonaretti

entornati”, “Era ora”,queste le frasi che sisentivano più spessosabato mattina al rien-

tro in piazza Martiri del mer-cato.Gli ambulanti, forse a causa diuna giornata non proprio bel-lissima, non avevano quel-l’espressione sorridente che miaspettavo di trovare, forse do-vevano ancora smaltire i tremesi passati in via Tolomeo,zona industriale priva di ser-vizi, resa ancora menoappetibile da un’estate torri-da.Qualcuno si è sbottonato ed èsbottato: “Non è colpa del-l’assessore Morelli se siamoandati a finire là, anzi, lui hafatto fin troppo per noi e hafatto davvero bene. E’ statoqualche ambulante ad indica-re quel luogo ed è stato undisastro. Io ho lavorato la metàdella metà, anzi, ho perso il90% dei clienti e delle vendi-te, non credo che agli altri siaandata molto meglio. Pensareche c’erano altre possibilità”,poi si ammutolisce. Riprendeil filo del discorso solo perdire che, se ci fosse stato unaccordo e se si fosse elaboratauna strategia tra ambulanti, lecose sarebbero andate diver-samente. Meglio. “Potevamosaltare un paio di mercati e poifare sentire la nostra voce. Aquel punto avremmo avuto lachance di andare in un postomeno infelice di quello. Pensoal piazzale delle Corriere, avia Carducci, via Ugo da Carpima anche a via Guido Fassi.Insomma, potevamo escogi-tare qualcosa di meglio. Gliambulanti devono contare dipiù, ma dell’importanza delnostro ruolo adesso comincia-no a rendersene conto anche inegozianti. Prima c’era chi nonci voleva o arricciavano il nasose avevamo il banco davanti alloro negozio, adesso c’è chi lorichiede. Si sono accorti chenoi portiamo gente”. Che nonsempre coincide con la parolaclienti.

Un lavorocoraleGli ambulanti, grazie a unadelibera, potevano anche nonpartecipare al mercato di viaTolomeo, ma l’adesione è sta-ta comunque massiccia. Sta difatto che i mancati guadagnimolto probabilmente non di-pendono dalla posizione madal dato che, dopo il sisma,molte persone sono andate viae chi è rimasto non aveva certo

in testa, come primo pensiero,di fare acquisti. Mercato omeno.Ma il ritorno in piazza Martiridei colorati e chiassosi banchidel mercato va salutato consimpatia nei confronti diun’amministrazione che, nel-lo specifico, ha fatto del suomeglio. L’assessore al Com-mercio e al Centro storicoSimone Morelli si è dato ve-ramente un gran daffare e irisultati si vedono. E si ve-dranno. Intanto, si è conqui-stato la simpatia, l’affetto e lagratitudine della categoria deicommercianti. “Da parte mia– precisa – devo ringraziaregli uffici tecnici del Comune,senza le loro competenze sareiriuscito a fare ben poco. Desi-dero fare un nome che racco-glie tutti coloro che hanno la-vorato con me, GiovanniGnoli. Il nostro architetto è unprofondo conoscitore del cen-tro storico, la sua professiona-lità, unita a determinazione,amore per il lavoro e la città,ha reso possibile delletempistiche invidiabili. Noiabbiamo messo in campo unastrategia molto seria e abbia-mo fatto un lavoro massiccio econtinuo. Tutto ciò, insieme, èstato la nostra forza. Per quan-to riguarda il mercato – spiegaMorelli – il nostro è stato ilprimo della zona del cratere ariaprire. Una molla potente èstato il grande rispetto cheabbiamo per il lavoro”.Dopo il rientro del mercatodel sabato, Morelli aspetta contrepidazione quello del giove-dì che si allungherà anche sucorso Fanti, Cabassi e su viaBerengario, una modalità ne-cessaria visti gli spazi più ri-stretti della piazza a causa del-le recinzioni di sicurezza an-cora presenti ma che potrebberisultare particolarmente inte-ressante. Qualche ambulanteha dovuto vincere il pregiudi-

zio di cambiare postazione, matutto sommato si è registratauna grande disponibilità.

Un’altraPomposa“Il clima è buono, non solocon gli ambulanti ma con icommercianti in generale;sono certo che proseguiremosu questa strada che ci porta adeterminare insieme le scelte.Abbiamo iniziato veramenteun dialogo, chi parla è ascolta-to e i singoli individui hannorafforzato le associazioni chesono propositive. C’è unasinergia tra diversi soggetti epenso di poter dire che questoè un momento di comunità. Ilclima è nuovo, la promozionenon è l’unico baluardo per le

scelte commerciali e lavivibilità del centro. A mioavviso – osserva Morelli –serve un disegno diverso dalpassato. Ritengo importante unrecupero dei beni storici-arti-stici, occorre dar loro una vo-cazione. Abbiamo iniziato uncammino che, rispetto al pas-

sato, apre – sillaba e ripete iltermine, apre -. Il ritorno delmercato così presto lo consi-dero un momento simbolico.Era un progetto ambiziosopensare di rientrare in piazzaad appena tre mesi dal sisma,noi ci siamo riusciti. L’abbia-mo fatto insieme. E’ iniziatoun patto nuovo, un ambizio-

sissimo salto in avanti. Perso-nalmente mi batterò per dare achi ha voglia di investire lapossibilità di farlo con mag-giori aperture rispetto al pas-sato. Nel commercio – con-clude Simone Morelli – devecambiare il modello che deveconsiderare la qualità, non solola quantità. Perché non imma-

ginare, anche a Carpi, una pic-cola Pomposa? Il momentonon è dei più adatti per la man-canza di denari pubblici, maquesto dato di fatto non devediventare un insormontabileostacolo. In città abbiamo viemolto belle – penso a PaoloGuaitoli -, iniziamo un ragio-namento diverso con i com-mercianti e con i proprietaridegli immobili. Il centro stori-co può diventare anche il luo-go deputato ai servizi, pensoalle assicurazioni ma non solo.Il terremoto ci ha costretto aripensare alla città e al model-lo di sviluppo, prendiamo ilmeglio di quanto hanno sapu-to fare gli altri – penso ai con-sorzi pubblico-privatodell’Umbria – e diamoci dafare. Come amministrazionedobbiamo impegnarci a met-tere in campo leve urbanisti-che capaci di creare un volanoimportante. Ci sono vincoliche vanno rispettati, altri…”,non finisce la frase SimoneMorelli, forse si rende contodi essere andato un tantino ol-tre. Ma ha ragione e va soste-nuto, ci sono indubbiamentevincoli da rispettare e mante-nere, ma altri sono da abolire.Chissà che questo clima rinato,capace di trasmettere un po’ difiducia, non riesca a dare forzaalla parte migliore della politi-ca e che, così, un passo allavolta, le cose cambino. Se nonsarà così, saranno gli eventi atravolgerci. Inevitabilmente.Ma anche i commercianti de-vono fare la loro parte e pensa-re di riaprire la piazza allemacchine, come sostiene qual-cuno di loro, con ogni proba-bilità non sarebbe sufficientea far rifiorire il commercio. Ilpassato non è riproducibile,non bastano quattro sgommateper ricreare l’energia di annidefinitivamente passati. Sia-mo altro da allora, occorre benaltro.

Il mercato è tornato in piazza Martiri.Un dialogo proficuo tra commercianti e

amministrazione comunale per ridarevitalità al centro storico

Purtroppo a causa del perdurare del transennamento delTorrione degli Spagnoli, alcuni operatori dovranno esserespostati dai loro abituali posteggi: il sabato sette di lorosaranno traslati, sempre in piazza Martiri, ma in testa almercato (direzione corso Alberto Pio); il giovedi 21 di lorosaranno traslati: cinque in corso Fanti, nove in corso Cabassi,sette in via Berengario.“Pur nella consapevolezza che questi 28 operatori commer-ciali saranno penalizzati rispetto agli altri – commenta An-drea Baraldi, vicedirettore Confcommercio Carpi -auspichiamo che anch’essi potranno rientrare il più prestopossibile nei propri posteggi ordinari. Siamo comunque moltocompiaciuti che il lavoro di mediazione del Comune di Carpi- e nello specifico dell’ assessore Simone Morelli e dei suoistretti collaboratori -, abbia portato ad una soluzione in tempibrevi del problema mercatale di Carpi che coinvolgeva tuttoil tessuto economico del centro storico cittadino. Anziil coinvolgimento di altri assi - corso Fanti e Cabassi e viaBerengario - potrebbe aprire nuovi scenari commerciali”.

Una nuova era

“B

“DALLA TERRA ALLA TAVOLA”Carpi: tutti i martedì e sabato dalle 7.30 alle 13

al Parco Giovanni Paolo II, ex Foro BoarioNovi: in via G. Di Vittorio, ogni giovedì mattina

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La grave crisi del dettaglioL’autunnodel commercioLa previsione dell’Ufficio stu-di di Confcommercio naziona-le è, per quest’anno, di un calodel 3,3% di consumo pro-capi-te, addirittura peggiore rispet-to a un non brillante 2011 quan-do hanno chiuso i battenti oltre105 mila imprese di cui 62.477punti vendita al dettaglio. Ilsaldo tra le nuove attività mes-se in piedi – qualche coraggio-so che ci prova c’è sempre – equelle cessate è stato negativoper oltre 34 mila unità e valu-tando solo i negozi, la differen-za, sempre in negativo, è statadi 18.648.Nel 2012 è ipotizzabile la chiu-sura di 65 mila negozi e nelsettore commerciale nel suocomplesso, comprese le azien-de all’ingrosso e quelle di ven-dita di auto e moto, la cessazio-ne di attività a causa dell’effet-to combinato di recessione eImu, secondo la Cgia di Mestre,potrebbe arrivare addiritturaa 150 mila, con lo strascicoinevitabile e doloroso dellaperdita di nuovi posti di lavo-ro.Se poi si aggiunge l’aumentodell’Iva, non si può che essereultrapessimisti.La crisi che non accenna apassare incute timori ulteriori,un’incertezza sul futuro di nonfacile gestione. La paura diperdere potere d’acquisto e,soprattutto, di perdere il lavo-ro, paralizza i consumi. Maqualche segnale nuovo nonmanca: riguarda soprattutto ilterziario e i servizi alla perso-na. Si tratta di piccole impresedi assistenza sanitaria, traspor-ti, consegne a domicilio, ripa-razioni, informatica e parruc-chiere.Soprattutto in Lombardia sistanno tentando strade alter-native: reti di impresa e di-stretti commerciali dove con-centrare offerte omogenee, unasorta di “vie degli specialisti”diffuse e apprezzate all’estero.Tutto questo richiede unmarketing territoriale intelli-gente e, certamente, sono ideepiù facilmente realizzabili incittà grandi, perlomeno medie,e non di piccole dimensionicome Carpi. Che nonostante i70 mila abitanti resta, ci piac-cia o no, un paesone.Quello che si può fare anchequi è rispondere al mutamentodegli stili di vita, dunque esse-re flessibili. Che non significa,ad esempio, aumento degli ora-ri di lavoro, ma mutamento.Perché è bene ricordare quelloche, in natura, sopravvive. Nonè il più forte ma quello che,meglio degli altri, si adatta alcambiamento. E’ questo l’uni-co modo per resistere. Com-mercio compreso.

AB

SimoneMorelli

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10 9 settembre '12 Cultura e Spettacoli

Luca Pellegrini

neve imbianca il con-vento delle clarisse diUrbino. Non ci si aspet-terebbe mai di trovar-

le, in quel luogo di preghiera,a loro agio di fronte a unacinepresa. E dietro questa,Liliana Cavani porgere do-mande anche non conforte-voli, ma importanti per la vitadi oggi, nella e fuori la Chie-sa. Rispondono per ventidueminuti in Clarisse – docu-mentario fuori concorso, pro-dotto dalla stessa regista in-sieme a Claudia Mori – conpacatezza e semplicità, conquel “sensum fidei” che illu-mina l’intelligenza umana ele loro vite di clausura. Natograzie a un biglietto di augu-ri. “Ogni Natale e ogni Pa-squa – ricorda la regista – nericevevo uno da una clarissache mi diceva di pregare perme. Una volta mi sono trova-ta da quelle parti, ho chiestodi poter visitare la loro comu-nità, tre novizie e dieci suore.Ho cominciato a fare delledomande e mi sono parse cosìmoderne che mi è rimasta unabellissima impressione. Poilo scorso anno mi chiedonodi fare un intervento sulladonna e la Chiesa al Conve-gno della Cei ‘Cristo nostrocontemporaneo’. Ho accetta-to, proponendo di fare ciò che

so fare, il cinema. La settima-na prima di Natale ho rag-giunto il convento con la miatroupe, abbiamo girato in ungiorno”.

Cosa cercava di capire del-la vita di una suora diclausura?Cosa era rimasto di SantaChiara in una comunità diclarisse oggi. Finite le ripreseho capito: possono dire qual-che cosa di Dio al mondo

contemporaneo perché è Dioil motivo del loro stare lì.

Sembra insistere molto sul-l’aspetto delicato del ruolodella donna nella ChiesaMi premeva sentire il pareredi donne che vivono così in-tensamente in comunione conla Chiesa. Mi hanno dato ri-sposte illuminate, ammetten-do il problema: “Avvertire laparità con un sacerdote è raro.Ma noi non siamo soltanto

qui per ricevere, ma per dare,perché nell’accoglienza c’èun dono. Si sta avviando uncambiamento”. E su Gesù ele donne: “Bisognerebbe es-sere capaci di accoglierle comeLui ha saputo accoglierle”.

Sulla preghieraaprono un orizzonte...Ci credono veramente. Hochiesto se la ritengono un’ar-ma. La superiora ha risposto:“Un’arma fragile, potente

La

nell’impotenza. I frutti diquesta mia preghiera di cin-quant’anni in monastero dovesono? Però ci credo”.

Le risposte sulla Resurre-zione le hanno aperto unariflessione sulla scienzaQuesto argomento mi preme-va moltissimo. Hanno chiari-to subito che non c’è distin-zione tra il Risorto e il Croce-fisso, l’uno non è separatodall’altro. Alla Chiesa vienerimproverato di essere triste,di mettere sempre innanzi l’im-magine della Croce. Ma Lui ègià risorto, loro sono certeche la vita non può finire qui.Ho pensato al Bosone di Higgs:queste nuove scoperte dellascienza mi sembra che vada-no più nella direzione dellavisione di queste suore chenon delle idee degli atei diprofessione. Li trovo pateticiper il solo fatto che accettanodi entrare in questo dibattito.E poi non è vero che crederein Dio sia contro la scienza,anzi proprio credendo si am-plia la conoscenza, perché ilmistero della Resurrezione edella vita eterna è così grandeche ingloba tutto. Trovo per-fettamente coerente che lesuore dicano: noi siamo giàrisorte con Lui.

Da Avvenire,2 settembre 2012Liliana Cavani

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119 settembre '12Cultura e Spettacoli

Sono aperte le iscrizioni per le selezionidal vivo del concorso CARPE RIDENS.

Il vincitore riceverà un rimborso spesedi importo pari a 500 euro.

Per partecipare alle selezioni occorre inviare un curriculum,una foto ed un link web ove poter visionare un video dell’ar-tista/degli artisti all’indirizzo: [email protected]

entro e non oltre il 19 Ottobre 2012.

Le selezioni si terranno pressoil Teatro del Circolo Guerzoni,

Via Genova 1 Carpi (Mo) in sei serate.http://www.migliocomico.it

L’ANGOLO DI ALBERTO

sisma, che nel maggioscorso ha violentemen-te scosso la nostra cit-tà, ha sconvolto il no-

stro modo di vivere e tutto ciòche veniva dato per scontato,le abitudini, la sicurezza, iluoghi cari e familiari, le no-stre belle chiese.Ma l’operosità e il dinami-smo dei carpigiani, la speran-za e il bisogno di normalità, ildesiderio di poter recuperarealmeno in parte quel patri-monio vitale hanno avuto ilsopravvento e hanno trovatorealizzazione, dove possibi-le, negli interventi di operemurarie, nelle ristrutturazionie nella sistemazione dellecostruzioni colpite. Gli edifi-ci messi in sicurezza, il ritor-no di molte persone alle pro-prie abitazioni, la timidariapertura di negozi e attivitàcommerciali hanno significatola presa di coscienza di unamaggior stabilità e una mag-gior fiducia nella ripresa del-la normalità. Questi interventiconcreti, per il ripristino del-le realtà private e delle sedipubbliche istituzionali, sonostati affiancati da una serie diiniziative, volte alla riaperturadi alcune attività culturali, cheruotano attorno al Castellodei Pio.Come ha spiegato l’assesso-

re alle Politiche Culturali,Alessia Ferrari, “ dopo i dannidel sisma e le verifiche effet-tuate, la città ormai può final-mente riappropriarsi delle sueistituzioni culturali. Rialzar-si dopo il terremoto è possi-bile non solo ricostruendomaterialmente gli edifici maanche dando la possibilità agrandi e piccoli di stare insie-me, giocare, divertirsi, stu-diare, conoscere”.In quest’ottica, lunedì 27 ago-sto ha riaperto al pubblico ilprimo piano della Bibliotecamultimediale Loria; lariapertura del secondo pianoè attesa per le prossime setti-mane. L’Archivio storico, consede a Palazzo dei Pio, hapotuto essere visitato già apartire da lunedì 3 settembre

e resterà agibile fino a marte-dì 11, con orario ridotto; dalunedì 17 settembre verrà ri-pristinato l’orario di aperturasettimanale al pubblico, purcon qualche limitazione tem-poranea, per quanto attiene laconsultazione dei materiali

documentari. La Biblioteca“Il Falco magico e il “Castel-lo dei ragazzi”, entrambi si-tuati nel Castello dei Pio, sonodisponibili ai piccoli frequen-tatori già da alcuni giorni.Relativamente ai Musei delPalazzo dei Pio, una primaparte dei percorsi è stata ria-perta domenica 2 settembre,con la possibilità di visitarela sala del Guerriero, l’anticoingresso della rocca di LionelloPio a piano terra nel Cortiled’onore del castello. La de-nominazione della sala deri-va dall’interessante scoperta,in un vano attiguo alla cosid-detta Sala ex Poste, di un af-fresco databile alla secondametà del Quattrocento, raffi-gurante un guerriero in vestedi “sentinella del palazzo”.L’avvenimento è stato festeg-giato con una serie di inizia-tive, quali un laboratorio perbambini dai cinque ai diecianni, visite gratuite guidate eperformance teatrali con i ra-gazzi del laboratorio “Fareteatro”.

S.C.

Festivalfilosofia 2012La parola alle cose

Da venerdì 14 a domenica16 settembre a Modena,Carpi e Sassuolo quasi 200appuntamenti fra lezionimagistrali, mostre, concer-ti, spettacoli e cene filosofi-che.

Un concetto chiave della tra-dizione filosofica e una que-stione cruciale dell’esperien-za contemporanea. È “Cose”il tema dell’edizione 2012che si svolgerà a Modena,Carpi e Sassuolo dal 14 al 16settembre. Lezioni magistra-li, mostre, spettacoli, lettu-re, giochi per bambini e cenefilosofiche. Gli appuntamen-ti sono quasi 200 e tutti gra-tuiti.Il programma filosofico delfestival propone anche la se-zione “La lezione dei classi-ci”: esperti eminenti com-menteranno i testi che, nellastoria del pensiero occiden-tale, hanno costituito modellio svolte concettuali rilevantiper il tema delle cose. Se lelezioni magistrali sono ilcuore della manifestazione,un vasto programma creati-vo coinvolge narrazioni e leperformance, la musica i li-bri, le iniziative per bambinie ragazzi. Oltre 20 le mostreproposte in occasione delfestival e accanto a pranzi ecene filosofici ideati dall’Ac-cademico dei Lincei TullioGregory per i circa sessantaristoranti ed enoteche delletre città, nella notte di sabato15 settembre è previsto il“Tiratardi”, con iniziative eaperture di gallerie e museifino alle ore piccole.Informazioni: Consorzioper il festivalfilosofia,tel.059/2033382 ewww.festivalfilosofia.it

A Modenaper le scuole di Novi

Botta e…rispostaDomenica 9 settembre 2012,nell’ambito delle iniziativeper la raccolta di fondi a fa-vore degli Istituti Scolasticie della Scuola di Musica delcomune di Novi, si svolgeràuna giornata no-stop, dalle16 alle 23 in piazzale F. Tortia Modena. Promotore del-l’evento è Mario Magnaninidi Novi, gestore del ristoran-te FUSORARI, cibi e viaggi.La giornata, che gode delpatrocinio dei Comuni diNovi e di Modena e dellaProvincia di Modena, preve-de la proposta di “street-food” a cura del ristorante,un’asta d’arte, il mercatinocon la vendita di t-shirt efelpe, un concerto del Corodelle Mondine e la parteci-pazione di varie personalità.

Maria Silvia Cabri

A Cremona raccolta fondiAnche per CarpiLa Prefettura di Cremonaorganizza per martedì 18settembre presso VillaZaccaria nel Comune diBordolano (Cr) una seratabenefica a favore delleDiocesi di Cremona e diCarpi. I fondi raccoltisaranno infatti destinati asostenere il restauro dellechiese danneggiate dalsisma. Nella Diocesi diCarpi ben 43 sono inagibilie in una di queste, aRovereto, ha perso la vitadon Ivan Martini che eranativo di Cremona. Nelladiocesi lombarda i danni sisono verificati in particola-re nel casalasco, colpendoinnanzitutto il Duomo diCasalmaggiore. Gli am-bienti, il servizio, l’accom-pagnamento musicale e ilmenù della serata sarannomessi a disposizionegratuitamente. Il prezzo delbiglietto di invito è di 70euro. I biglietti saranno“venduti” anche grazieall’opera disensibilizzazione e divul-gazione svolta dai presi-denti e dai rappresentantidei Club di servizio, delleSocietà sportive, degliOrdini professionali e degliIstituti di credito. Nel corsodella serata è previstaanche la realizzazione diuna lotteria il cui ricavatosarà sempre devoluto allasistemazione delle chiesedelle due Diocesi.

Il

A Carpi una graduale riaperturadi musei e biblioteche

Culturain centro

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12 9 settembre '12 Mirandola Concordia

Ospiti e famigliari, operatorie volontari del Cisa diMirandola hanno partecipatonumerosi alla celebrazionepresieduta dal Vescovomonsignor FrancescoCavina sabato 1 settembre.Un momento comunitario perfesteggiare insieme lariapertura della struttura dopoil terremoto. Erano presentiMaino Benatti, sindaco diMirandola, Loreta Gigantee Paolo Negro, rispettivamen-te direttore generale e presi-dente di Asp Area Nord. Al-l’altare, a fianco del Vesco-vo, il cappellano del Cisa,padre Emmanuel Mukenge,e il parroco di Mirandola, donCarlo Truzzi. La liturgia èstata animata dalla Corale

La ricostruzione post ter-remoto deve garanti-re, oltre alla qualità esicurezza degli edifi-

ci, anche il rispetto delle nor-me che regolano l’edilizia ele operazioni finanziarie a essacollegate. Lo chiede la Cisldi Modena che sul tema “Ri-costruzione e legalità” pro-muove un convegno in pro-gramma lunedì 10 settembrea Concordia. L’iniziativa sisvolgerà a partire dalle 10.45nella tensostruttura della Pro-tezione civile presso il cam-po sportivo di via Togliatti edurerà tutta la giornata. Apri-ranno i lavori il sindaco diConcordia, Carlo Marchini,e il responsabile Cisl dellazona di Mirandola, RemoPerboni. Coordinati dal se-gretario provinciale Cisl,William Ballotta, nella mat-tinata interverranno il segre-tario provinciale della Filca(gli edili Cisl), DomenicoChiatto, quello della Fiba (ibancari Cisl), PaoloBellentani, e il sindaco diSan Felice sul Panaro, Al-berto Silvestri.Alle 13 pausa per il buffetsolidale, poi si riprenderà alle14 con gli interventi, fra glialtri, del coordinatore nazio-nale del progetto San Fran-cesco (nato per promuoverela cultura della legalità e de-stinare a fini sociali una partedei capitali confiscati alla cri-minalità), Alessandro DeLisi, del presidente di Con-findustria Modena, PietroFerrari, e quello della Pro-vincia, Emilio Sabattini.La chiusura dei lavori è pre-vista intorno alle 17.Remo Perboni, oltre che se-gretario di zona della Cisl diMirandola, è anche nella se-greteria della Filca, ovverodella Federazione italiana la-voratori costruzioni e affini.Spiega che “il problema dellavoro nero e delle possibiliinfiltrazioni mafiose nell’am-

bito della ricostruzione postterremoto nella Bassa è unrischio reale, soprattutto nelsettore privato. La Medicinadel Lavoro sta svolgendo con-trolli per individuare even-tuali situazioni irregolari. Maoltre a questo tipo di verifi-che, bisognerebbe far iscri-vere alla Cassa edili di Mo-dena tutti coloro che vengo-no a lavorare in questa zona,pur provenienti da altri terri-tori. Solo così si avrebbe uncontrollo effettivo sulle azien-de edili che vengono ad ope-rare qui”.Dopo anni di profonda crisi,il settore dell’edilizia sta co-noscendo ora, nella Bassamodenese, un forte incremen-to del lavoro proprio nell’am-bito della ricostruzione diaziende e case. “Molti lavo-ratori dell’edilizia - continuaPerboni - quest’estate nonsono proprio andati in ferie ohanno trascorso a casa solo lasettimana di ferragosto. Hannocosì dimostrato un forte sen-so del dovere anche se in con-dizioni di vita e di lavorodifficili: dopo giornate di la-voro sotto il sole cocente, moltiinfatti tornavano a dormirein tenda e negli accampamentiper sfollati”.

L.M.

Remo Perboni

Riaperto il Cisa di Mirandola. Lavori in corso e nuovi progettial via per garantire e incrementare i servizi agli anziani

Ripartire anche a tavolaLo chef Massimo Bottura ospite del Circolo Medico. Borse di studio per il Nazareno

Straordinaria partecipazionealla Cena della solidarietà, daltitolo Insieme a tavola, dallacucina l’energia per ripartireorganizzata dal Circolo Medi-co “M. Merighi” che si è tenu-ta a Medolla presso L’HotelLa Cantina, lo scorso 30 ago-sto. Ospite d’onore della sera-ta è stato lo chef MassimoBottura. Ha colpito quandoMassimo Bottura, visibilmen-te emozionato, ha condivisocon gli oltre 100 astanti la sen-sazione di “commozione” ve-dendo case e capannoni crol-lati, mentre stava arrivando aMedolla. Silenzio religioso insala durante gli interventi del

grande chef che tutto il mondovorrebbe, quando ricordaval’importanza della frutta e ver-dura fresca e di stagione, an-cora di come le briciole delpane che oggi restano sullatavola e vanno buttate, anni fasi raccoglievano e dopo alcunigiorni erano seccate e unen-dole con un pizzico del nostrotipico formaggio, nascevano ifamosi gratein. Con natura-lezza Massimo Bottura ha stu-pito la platea mostrando comesi possa utilizzare quello cherimane della mela, il torsolo, econ straordinaria professiona-lità creare un piatto che lo ren-de unico al mondo. Nel corso

della serata unica nel suo ge-nere, realizzata in collabora-zione con La Cantina, Tre StelleArredamenti Medolla e Lapam,sono state consegnate, dai di-rigenti di questa associazione,nelle mani di Luca Franchini,direttore della Scuola Alber-ghiera Nazareno di Carpi, treborse di studio per altrettantiragazzi delle zone terremotateche frequentano l’istitutocarpigiano. Momento caricodi simboli proprio come diceil titolo della serata “Insieme atavola, dalla cucina l’energiaper ripartire”

Nunzio Borelli

Segno di speranzaLa celebrazione presieduta dal Vescovo alla casa protetta

Savani di Carpi. “Ringrazia-mo il Signore – ha dettomonsignor Cavina durantel’omelia – per la riapertura diquesta casa. E’ un segno disperanza, segno che, nono-stante tutto, la vita ricomin-cia. Il Signore è la nostra for-tezza, ci sostiene e ci confor-ta se ci sappiamo consegnarea Lui con fiducia. Chiediamodunque al Signore questa con-versione del cuore che ci ren-da capaci di accoglierlo pie-namente nella nostra vita e diaccogliere i nostri fratelli. Per-ché un giorno – ha concluso –anche noi possiamo stare sem-pre con Lui là dove non cisarà più né dolore, né malat-tia, né terremoto, né morte”.

V. P.

Lunedì 10 settembre a Concordia Cislriflette sul post terremoto con sindacalisti,imprenditori e amministratori

Ricostruzione e legalitàLaura Michelini

circa due mesi dai ter-remoti di maggio, il 26luglio ha riaperto il Cisadi Mirandola, prima

struttura pubblica a riprenderel’attività in tempi rapidi e com-pletamente rinnovata. Ora ac-coglie 121 ospiti anziani, conun aumento del 25% dei postiletto autorizzata da una delibe-ra regionale del 6 giugno 2012.Oggi il Cisa, che è rimasto chiu-so dal 29 maggio pur non avendomai avuto problemi diinagibilità, si presenta rinno-vato e risistemato completa-mente: “Abbiamo recuperatotutte le crepe, rimesso a nuovola struttura. Gli ospiti sono cosìritornati in una struttura bella ein ordine, con nuovi colori chesicuramente hanno contribui-to ad alleviare l’ansia del rien-tro post terremoto” spiegaLoreta Gigante, direttrice diAsp Comuni Modenesi AreaNord che gestisce il Cisa e glialtri servizi alla persona delterritorio.Anche la casa protetta di Fina-le Emilia è funzionante, men-tre la Augusto Modena di SanFelice è oggetto di interventidi ristrutturazione per circa al-tri due/tre mesi: i suoi ospitiora si dividono tra le strutturedel Cisa di Mirandola, di Fina-le Emilia e di Manzolino.Gli altri servizi gestiti da Aspsono operativi e stanno dandorisposta sul territorio dell’AreaNord, anche se in alcuni casiutilizzano strutture provviso-rie, per l’inagibilità delle pro-prie sedi. E’ il caso per esem-pio del centro diurno di Medolla.Anche l’assistenza domiciliare

ha ripreso a funzionare a pienoregime nelle abitazioni degliutenti.“Prima della riattivazione deiservizi, l’Asp Area Nord hamesso a disposizione i proprioperatori in tutti i campi diaccoglienza – spiega Gigante -: l’assistenza domiciliare, chesubito dopo il terremoto quasinon esisteva più, ha in questomodo temporaneamente trasfor-mato il suo servizio su richie-sta dei Comuni. Lo stesso Cisa,funzionante fino alla mattinadel 29 maggio, è stato fino aquella data punto d’accoglien-za per gli anziani nonautosufficienti rimasti senzacasa oppure senza badante”.L’Asp non si ferma alla ripresae riattivazione dei servizi esi-

stenti prima del terremoto: com-piendo analisi accurate sui bi-sogni sociali e residenzialiemergenti del territorio, sonostati messi in cantiere alcuniprogetti importanti, come lacreazione di un nuovo centrodiurno a Mirandola e la realiz-zazione di micro residenze dif-fuse per anziani. La novità èche si tratta di strutture – defi-nitive - completamenteecosostenibili, antisismiche erealizzate in legno.Ad ottobre inizieranno i lavoridi costruzione del nuovo cen-tro diurno, che troverà spazionel parco del Cisa e allargheràla capacità ricettiva da 20 a 25posti. “Le micro residenze dif-fuse sono un progetto di Asp –precisa la direttrice -. Si tratta

di sei gruppi di mini alloggiper anziani, che saranno di-sposti su tutto il territorio del-l’Area Nord. Ogni blocco saràcostituito da sei mini alloggiper un totale di 12 posti ognu-no, più l’alloggio per l’assi-stenza che sarà presente 24 oresu 24”. I tempi di realizzazio-ne previsti per entrambi questiprogetti sono molto brevi, dialcuni mesi.Asp ha perso nel terremotoanche la propria sede ammini-strativa: gli uffici di Pavignanesono completamente inagibilie non recuperabili; sarà costruitauna nuova sede a San Felice.“Desidero ringraziare di cuoreil Vescovo per la disponibilitàe la sensibilità dimostrata neiconfronti degli anziani. Il 29maggio infatti era presente alCisa e ha confortato gli ospitiche erano in attesa dell’eva-cuazione dalla struttura. E’ statoimportante fare festa per lariapertura del Cisa e avere dinuovo tra noi il Vescovo: dopoaver condiviso i momenti dif-ficili, abbiamo voluto condivi-dere anche i momenti gioiosidel ritorno alla normalità” diceGigante.I ringraziamenti della direttri-ce Asp vanno anche “a tutti gliamministratori, in particolareai sindaci, e a tutto il mondodel volontariato, perché in questimomenti è importante la colla-borazione tra tutti gli attori.Un grazie sentito anche ai di-pendenti, che in questo perio-do difficile hanno dato dispo-nibilità a lavorare in tutti gliambiti in cui c’è stato bisogno,a prescindere dal servizio diappartenenza”.

Loreta Gigante, direttrice Asp;Flavia Orsi, responsabile Area servizi residenziali Asp;

Roberta Gatti, responsabile Sostegno domicilio Asp.

A BentornatiBentornati

Massimo Bottura

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139 settembre '12

Virginia Panzani

ue terremoti nel giro didieci mesi: è quanto havissuto la parrocchiadi San Martino Spino,

la più lontana da Carpi e im-mersa nelle valli mirandolesi.Già il 17 luglio 2011, infatti,la chiesa parrocchiale avevasubito - unica nel territoriodiocesano - alcuni danni aseguito di una scossa conepicentro nel vicinomantovano. Il sisma del 20 e29 maggio è giunto dunquecome pioggia sul bagnato peruna comunità che sperava dipoter finalmente recuperarela propria chiesa. “Dopo ilprimo terremoto – spiega ilparroco don William Balle-rini – grazie alla collabora-zione fra la parrocchia, la Curiae il Comune di Mirandola,era stato possibile in brevetempo mettere in sicurezza edelimitare le parti lesionate,rendendo parzialmente agi-bile la chiesa. Abbiamo cosìcontinuato a celebrare, quasinormalmente, le funzioni re-ligiose. Purtroppo, le scossedel maggio scorso hanno ul-teriormente danneggiato l’edi-ficio, che oggi è del tuttoinagibile, pur trovandosi incondizioni, per così dire, menopeggiori rispetto ad altre chiesediocesane. Si sono aggiuntiinoltre danni consistenti alpiano superiore della canonica,

che perciò non può essereutilizzata per le attività pa-storali”. Pur non rientrandonei casi di pericolo per la pub-blica incolumità - non vi sonoinagibilità indotte - è previstoun intervento di“stabilizzazione” del comples-so parrocchiale, che, affermadon Ballerini, “si attende conansia e che riguarderà primala chiesa e poi la canonica. Lasorte di quest’ultima è infattistrettamente collegata allaprima dato che i due edificisono attigui. Nel frattemposono stati recuperati tutti iquadri, le opere d’arte e lesuppellettili, tranne i banchi,

Luglio 2011 e maggio 2012: due sismi importanti a San Martino Spino,dove si cerca di far ripartire la comunità. Ma i disagi non mancano

A Gavello tante le difficoltàAppello ai giovaniAnche la parrocchia diGavello, retta da donWilliam Ballerini, si trovaalle prese con una situazio-ne quanto mai precaria. In-genti i danni alla chiesa –giungendo da Mirandola èben visibile il tetto crollato– e alla canonica, entram-be, ovviamente, inagibili.Dalla chiesa sono state trat-te in salvo le opere di carattere storico-artistico, compresi gli arredi e iparamenti. Come a San Martino Spino, non vi è tuttavia pericolo per la pubblicaincolumità e si è in attesa di un intervento di messa in sicurezza. Per il tramitedi don Aleardo Mantovani è stata donata alla parrocchia una casetta di legnoanaloga a quella in uso nel parco di Villa Varini a San Possidonio. Sei metri persei di superficie, la struttura è utilizzata per la celebrazione della messa: “Nonè grande – afferma don Ballerini – ma per il momento cerchiamo di farlabastare”. In questo contesto non sarà facile organizzare le attività del nuovoanno, un anno di cambiamenti anche dal punto di vista pastorale dato che daqualche mese la comunità costituisce unità pastorale con la parrocchia di SanMartino Spino e non più con quella di Quarantoli. “So che, grazie a Dio, –sottolinea don Ballerini – è presente in parrocchia un bel gruppetto di giovaniche si rende disponibile per il catechismo e per altre attività di servizio. Speroproprio – conclude – di poter contare sulla loro collaborazione”.

V. P.

Recuperate le statue dellaMadonna, la loro storiasingolare e toccante

Una dolcepresenzaMotivo di speranza viene, per lacomunità sanmartinese, dall’af-fidamento a Maria, che, come diconsueto, è stata festeggiata ladomenica dopo ferragosto. Unadevozione rivolta all’antica sta-tua della Madonna del Rosario,che a seguito del sisma è statasottoposta ad un piccolo inter-vento di recupero: gli abiti at-tuali – risalenti a mezzo secolofa – della Vergine e del Bambi-no sono stati riportati alla lorolucentezza dalle donne della par-rocchia, mentre il braccio di Gesùè stato riparato da un artigianolocale, Andrea Cerchi. Singo-lare è la tradizione che vuolel’immagine fatta realizzare nel‘700 dal marchese Paolo Anto-nio Menafoglio, feudatario diSan Martino Spino. “Si dice –racconta don Ballerini – che nel-la statua della Vergine il mar-chese abbia voluto riprodurre lefattezze della figlia morta ado-lescente e sepolta lontano. Dotòpoi la statua di un ricco corredodi abiti, oggi perduti, che veni-vano cambiati in base ai coloriliturgici. In seguito, morì ancheil figlio del marchese che, a ri-cordo del piccolo, fece porre inbraccio alla Madonna un Bam-bino Gesù, quasi a voler uniresimbolicamente i due fratelli”.Come hanno scritto gli studiosi,non si sa quanto di vero ci sia inquesta storia, tuttavia c’è un par-ticolare degno di nota. “Pare –spiega don Ballerini – che lagiovane Menafoglio fosse claudicante. Sotto il vestito, lastatua della Madonna ha una gamba più corta, poggiando ilpiede su di una calzatura più alta dell’altra”.Ma non va dimenticata la presenza nella chiesa di SanMartino Spino di una seconda statua della Vergine, unaMadonna di Fatima, giunta dalla Val Gardena nel 1943 e frale prime, con questa iconografia, ad essere introdotte inEmilia Romagna. Scampata al bombardamento del treno chedurante la guerra la trasportava a destinazione, è rimastaindenne anche al terremoto del 20 maggio. “In occasione delmese mariano – osserva don Ballerini – era stata tolta dallasua cappella e posta su di un altare a lato del presbiterio.Nonostante l’abbondante caduta di calcinacci non ha subitoalcun danno”. Un piccolo “miracolo” che riempie il cuore dicommozione.

V. P.

perché purtroppo – ammette– non si è trovato un postodove metterli”. Se finora si ècelebrata la messa – non sen-za disagio – davanti alla chie-sa sotto un tendone in presti-to dalla sagra, l’immediatofuturo appare problematicoin vista della brutta stagione.“Si sta cercando – sottolineadon Ballerini – una sistema-zione più stabile, o con unastruttura prefabbricata o al-l’interno di qualche edificioqui in paese. Se non altro si ètrovata una soluzione per ilcatechismo, che si terrà il sa-bato pomeriggio nella scuolamaterna. Ma è tutto ancora da

organizzare, se si pensa chenon abbiamo ancora celebra-to né le prime comunioni néle cresime”. E c’è, soprattut-to, da ritessere i contatti al-l’interno della comunità par-rocchiale, che negli ultimi mesisembra essersi momentanea-mente disgregata. “Ho con-statato – osserva amareggia-to don Ballerini – un calonotevole nella partecipazio-ne alle messe. I motivi posso-no essere tanti, in questomomento di difficoltà, ma miauguro di cuore che – conclu-de - passata l’estate, si possa-no riprendere più o meno re-golarmente le attività”.

D

Nella tenda del Signore

Vita della Chiesa

Madonna del Rosario

Madonna di Fatima

Page 14: Pensiero stupendo - Diocesi di Carpi...Pensiero stupendo Iniziati i lavori per la messa in sicurezza della Cattedrale. Eliminate le inagibilità indotte, si guarda alla riapertura

14 9 settembre '12

Benedetta Bellocchio

ono iniziati i lavori chepermetteranno l’instal-lazione dei moduli perla didattica prefabbri-

cati messi a disposizione dallaRegione per l’istituto paritarioSacro Cuore di Carpi, in attesadi completare la messa in si-curezza antisismica dell’edi-ficio. “Tempo permettendo –spiega il preside FrancoBussadori – saranno prestoultimati gli scavi nel camposportivo, sui quali saranno postidei blocchi di cemento perpoggiare i container ed effet-tuare tutti gli allacciamentinecessari. Contiamo di starenei tempi di installazione, pre-visti intorno a fine settembre-primi di ottobre, anche se l’ini-zio della scuola subirà inevi-tabilmente delle modifiche”.E infatti, mentre i piccolissimidel Nido primavera “PaulHarris” hanno già iniziato il 3di settembre i primi inserimenti,essendo la struttura perfetta-mente agibile, le sezioni discuola d’infanzia cominceran-no lunedì 10 settembre, primapresso le palestre a piano ter-ra, in attesa di entrare nei mo-duli, una volta completati.“Unica eccezione – chiarisceil dirigente scolastico – per ibimbi di tre anni che richiedo-no più attenzione e un inseri-mento graduale. Per questo, inaccordo con tutte le educatrici,condivideranno per il primoperiodo gli spazi del Nido”.Le scuole elementari e medieinizieranno invece il 17 set-tembre presso le canonichedelle parrocchie di Quartiroloe Corpus Domini.“Certo non è semplice iniziarecosì l’anno scolastico – osservaBussadori – ma nell’attesa cheterminino i lavori agli edificidella scuola, quella dei containerci è sembrata una scelta saggia:gli operai possono agire in tran-quillità e soprattutto i bambinipiù piccoli non corrono rischiinutili, rimanendo quanto piùpossibile a distanza dai cantieri.Senza contare – puntualizza –quanto sia importante adessol’elemento psicologico: il fatto

di avere i ragazzi in un prefab-bricato garantisce sicurezza eserenità al personale e alle fami-glie, e ai ragazzi stessi, in questoperiodo in cui continuano,seppure lievi, le scosse”. Al di làdel nome poco accattivante, talimoduli, ricorda il preside, sonorealizzati appositamente persvolgere attività didattiche al-l’interno, garantendo così losvolgimento delle lezioni.Un ultimo pensiero del diri-gente va al personale: “prati-camente è stato confermato ilcorpo docente rispetto all’an-no scorso, un segno di conti-nuità su cui il Sacro Cuore hainvestito nel tempo e che cre-do sia ancora più da apprezza-re in questo periodo di fatichee incertezze. A tutti, dunque –conclude – non mi resta cheaugurare che sia, nonostantetutto, un buon anno scolasti-co”.

Prosegue l’installazione dei moduli per la didattica al Sacro Cuore

S

Scuola Sacro CuoreAnno scolastico 2012-2013Informazioni per i genitori

SCUOLA DELL’INFANZIAInizio della scuola

il 10 settembreRiunione preliminare giovedì 6 set-tembre alle ore 18.30 in Sala Bian-ca di Palazzo Corso (c.so Fanti 89)per i genitori delle sezioni 4 anni e5 anni di materna.

SCUOLE ELEMENTARIE MEDIE

Inizio delle lezioniil 17 settembre.

Riunione preliminare giovedì 13 settembre alle ore 18 pressoil Cinema Eden (via Santa Chiara 22).

Info e aggiornamenti: www.sacrocuorecarpi.it

Armando Ferrari

Caduti in Guerra e a SantaCroce la Matilde Capello. Nel-l’estate si sono svolti diversilavori per il ripristino delle strut-ture. La villa principale rima-ne invece inagibile e per oral’unico intervento effettuato hainteressato il campanile, al finedi evitare dannose infiltrazio-ni di pioggia.A Fossoli la scuola d’infanziaMamma Nina ha riaperto i bat-tenti lunedì 3 settembre con iprimi inserimenti. Il terremotoaveva causato danni ad alcunetramezze e, soprattutto, allatorretta centrale, causandonel’inagibilità, ma durante l’estatesono stati eseguiti tutti i lavorinecessari, che sono terminatiin tempo per consentire lariapertura della scuola in tuttasicurezza.A Novi le attività della scuolad’infanzia parrocchiale ripren-

dono regolarmente il 17 set-tembre. I mesi estivi sono statioccasione per mettere in attolavori di piccola entità che era-no in programma già prima delterremoto e che non hanno ri-guardato la struttura portantedella scuola.A Mirandola sono in corso ilavori di adeguamento sismicodell’edificio di viale Libertàche ospita le scuole dell’infan-zia Don Adani e Beata VergineAssunta. Si prevede a breve la

ripresa delle attività scolasti-che, per la quale a tempo debi-to saranno informati i genitori.La scuola d’infanzia EdgardoMuratori di Concordia riapreil 17 settembre al piano terra.Si stanno svolgendo lavori perovviare ai danni non consistentidovuti al terremoto. Si preve-de di poter utilizzare al piùpresto anche i piani superiori.Anche la scuola Silvia Beatri-ce Varini di San Possidonioutilizzerà il pianterreno dal 10

settembre, non perché lesionatadal terremoto – la scuola è sem-pre stata agibile - ma per veni-re incontro alle richieste e aqualche timore da parte dei ge-nitori dei bambini.La scuola materna parrocchia-le di Rolo è stata seriamentelesionata dal terremoto, ma dal10 di settembre è previsto l’ini-zio regolare dell’attività di pre-scuola nella tensostruttura,mentre successivamente, nonappena sarà allestito sul terre-no del campo sportivo il pre-fabbricato in arrivo dalla Re-gione, riprenderà l’attività di-dattica.Nessun danno si è rilevato allascuole d’infanzia parrocchialidi Limidi e di Quarantoli dovele attività ripartiranno regolar-mente.Un discorso a parte merita lascuola Filomena Budri di

Mortizzuolo. L’edificio hasubito danni, anche se all’in-terno della parrocchia è quelloche ha retto meglio. Tuttaviavisti i costi per rendereantisismica la scuola, il con-siglio pastorale ha deciso dicostruire entro un anno unnuovo edificio. Nel frattem-po le attività sono ripartite il5 settembre in unatensostruttura presso il cam-po sportivo di via Baraldini.Entro due settimane ci sarà iltrasferimento all’interno delprefabbricato Tav che ospi-terà anche le attività parroc-chiali. Successivamente è pre-vista la prosecuzione dell’an-no scolastico in un edificiodi legno antisismico, collo-cato in località Confine edonato alla parrocchia perospitare la scuola materna.

agibile la nuova scuo-la dell’Istituto Figliedella Provvidenza aSanta Croce di Carpi,

per cui con il 17 settembreriprenderanno regolarmentele lezioni per i bambini delleelementari. Le strutture peròhanno subito seri danni: laparte vecchia in corrispon-denza del portico di ingresso,le stanze dei bambini e dellesuore sono al momentoinutilizzabili e non è possibi-le ospitare i bimbi sordi comedi consueto, per cui si è inricerca di soluzioni alternati-ve e di finanziamenti per po-ter coprire le spese necessa-rie a ripristinare le strutture. Ilavori sono già in corso.Riaperte entrambe le scuoled’infanzia della Fondazioneopera pia Paltrinieri, che ge-stisce a Gargallo di Carpi la

Le scuole paritarie prontea ripartire. Non senza difficoltà

Ci siamo!

Si è spento Armando Ferrariper decenni amministratore dell’Aceg

Talenti guadagnati

Cultura e Società

Lo scorso 29 agosto nellachiesa della Sagra sono sta-te celebrate le esequie di Ar-mando Ferrari. A presiede-re il rito monsignor RinoBottecchi e don Nino Levratti,sacerdoti con i quali avevalungamente collaborato comeamministratore dell’Aceg edella parrocchia della Cat-tedrale.

Il 27 agosto si è spento Ar-mando Ferrari, per gli amicipiù anziani Nunzio. Scom-pare così un altro “Amicodel Campo”, cioè uno di queiragazzi che nell’immediato dopoguerra collaborarono condon Vincenzo Benatti alla realizzazione di quel complesso diopere che oggi chiamiamo Eden.Nunzio collaborò a tal punto da divenire il “contabile” di donVincenzo Benatti. Compito che si rivelò tutt’altro che sempli-ce quando si trattò di gestire il Centro di AddestramentoProfessionale che iniziò la propria attività in quegli anni. Allainsita complessità del lavoro amministrativo doveva poiaggiungersi quella di “inseguire” don Benatti nelle sue sem-pre nuove iniziative, nell’intento di inquadrarle dal punto divista contabile. Ritengo di non esagerare se affermo cheFerrari offrì sempre il meglio delle sue qualità professionalie morali.Una presenza ed un servizio proseguiti poi a fianco di donNino Levratti nella gestione contabile e amministrativadell’Aceg per tanti anni. E ancora va ricordato come stimatoe competente funzionario della Lapam.Come posso tacere le sue prestazioni assolutamente a titologratuito, quale appartenente al Consiglio per gli Affari Eco-nomici della Parrocchia della Cattedrale, di cui tenne lacontabilità fino a qualche anno fa. Come non ricordare la suaopera contabile per il Club del Corso fin dalla sua fondazio-ne?Quanti meriti. Perfino l’Associazione Nazionale Carabinieriin congedo ha ricevuto il suo contributo, non solo contabile,ma anche di solidarietà che gli veniva da una spontanea (ericambiata) simpatia per l’Arma.Qualche giorno fa nelle letture della messa veniva ricordatala parabola dei talenti. Quelli guadagnati da Armando NunzioFerrari non sono certamente pochi.

Ercole Gasparini

La Redazione e il Consiglio di Amministrazionedi Notizie partecipano al dolore dei familiari

per la scomparsa diArmando Ferrari

e si uniscono alla preghiera riconoscente al Signoreper il suo generoso servizio

in diversi ambiti della vita ecclesiale e civile.

E’

Franco Bussadori

Ai blocchidi partenzaAi blocchidi partenza

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159 settembre '12159 settembre '12

CividaleSagra della Beata Vergine del Borghetto

8-9 settembre

Dopo il terremoto, quella di quest’anno sarà una mini sagra,che nasce dalla volontà di celebrare la Solenne Festa dellaBEATA VERGINE DEL BORGHETTO cogliendo l’occasioneper ritrovarci insieme e passare qualche ora spensierata. Nonmi è difficile pensare che vi mancheranno alcune delle propostedi sempre, soprattutto i tradizionali tortelli di zucca…L’annoprossimo torneremo alle tradizioni di sempre.

Don Flavio e il comitato sagra

SABATO 8 SETTEMBRE• Ore 14,00 Gare ciclistiche: 36ª edizione della tradizionale

Gara Ciclistica Amatoriale• Ore 19,00 Apertura stand gastronomico• Ore 21,00 Gruppo musicale Guasti Alberto – Scuola di

danza Latino Selvaggio

DOMENICA 9 SETTEMBRE• Ore 10,00 Solenne celebrazione della Santa Messa a cui

segue la Processione Mariana accompagnata dalla Banda• Ore 19,00 Apertura stand gastronomico• Ore 21,00 Concerto della Filarmonica di Mirandola

Saranno allestiti bar e ristorante (penne al ragù, grigliata dicarne, gnocco fritto, patatine, insalata, ciambella), pesca dibeneficenza, rivendita di zucche.Con la collaborazione del circolo ANSPI il Borghetto e con ilpatrocinio del Comune di Mirandola

Cantina Sociale di CarpiPUNTI VENDITA

CARPI - via Cavata, 14 - Tel. 059 643071CONCORDIA - Prov. le per Mirandola, 57 - Tel. 0535 57037

RIO SALICETO - Via XX Settembre, 11/13 - Tel. 0522 699110Aperto tutti i giorni dalle ore 8 alle 12 e dalle 14 alle 18 - Sabato mattina aperto fino alle 12

Le formelle dipinte a manoche rappresentano MariaBambina e la chiesa diRivara, progettate prima delsisma ma realizzate suc-cessivamente: saranno do-nate all’Arcivescovo diModena e alle autorità, do-menica 9 settembre e ven-dute per contribuire al re-stauro della chiesa.

VallaltaSagra di Santa Maria Bianca

3-11 settembre

GIOVEDÌ 6 SETTEMBRE• Ore 21.00: “Si può essere ogni giorno eroi…” Concerto-

dialogo con Marco Spaggiari, voce dei Controtempo; con-duce Giancarlo, seminarista di Rolo.Incontro-testimonian-za per giovani, adolescenti e adulti (sotto la tenda).

VENERDÌ 7 SETTEMBRE• Ore 20.30: Liturgia penitenziale con le Confessioni. Saran-

no presenti vari sacerdoti

SABATO 8 SETTEMBRENatività della Beata Vergine Maria• Ore 20.00: S. Messa prefestiva• Ore 21.00: Spettacolo di Burattini

DOMENICA 9 SETTEMBRESagra parrocchiale di Santa Maria Bianca• Ore 10.30: Santa Messa con le Prime Comunioni

Saranno presenti una delegazione della parrocchia diVall’Alta (Bergamo), con il parroco don Daniele, e ilSindaco di Concordia

• Ore 18.00: Processione mariana guidata da mons. DouglasRegattieri con una delegazione di Cesena

• Ore 21.00: Danzarte - Serata musicale con Alice e 2Nd Time

LUNEDÌ 10 SETTEMBRE• Ore 18.30: Santa Messa per i defunti della parrocchia• Ore 21.00: Serata con l’orchestra Renato Tabarroni

MARTEDÌ 11 SETTEMBRE• Ore 21,00: Serata con l’orchestra Roberto Morselli e DeboraNelle serate da sabato 8 a martedì 11 settembre funzionerà loStand gastronomico

Vallalta in festa per i 100 anni di Massimo GranaUn compleanno importanteDomenica 2 settembre, tuttoil paese di Vallalta si è strettointorno a Massimo Granaper festeggiare il suo cente-simo compleanno. Compiere100 anni non è facile, masoprattutto essere, come lui,lucido e ancora abbastanzaautonomo. Era da molto tem-po che ripeteva che avrebbeinvitato tutto il paese, per isuoi 100 anni, se fosse riuscito ad arrivarci. Noi lo abbiamoaccontentato, partecipando numerosi alla sua festa. Il signorMassimo era molto contento, ma anche molto commosso nelvedere tanta gente, venuta proprio per lui, in quel giornoimportante. Gli auguriamo di restare ancora a lungo fra noie festeggiare tanti altri compleanni.

San Giovanni di ConcordiaSagra della Madonna del Carmine

13-16 settembre

GIOVEDÌ 13• Ore 20,30 Rosario Meditato

VENERDÌ 14• Ore 20,30 S. Messa di suffragio defunti

SABATO 15• Ore 19,30 I Risottai di Villimpenta - Grigliata mista di carne

preparata da “I fiol d’la schifosa” - Bensone per tutti (offertodal forno Sgarbi)

• Ore 21,00 DANZARTE scuola di ballo di Emanuela Mussini- Concerto di balletti

DOMENICA 16• Ore 11,00 S. Messa• Ore 17,00 Vespro e Processione. I bimbi sono invitati a

portare qualche fiore• Ore18,00 Borlenghi preparati dai Volontari di Maranello• Ore18,30 Aperitivo con animazione• Ore19,30 I Risottai di Villimpenta – Gnocco fritto preparato

da “Bocciofila Cavallino” di Maranello – Bensone per tutti(offerto dal Forno Sgarbi)

• Ore 21,00 Concerto della Filarmonica cittadina G.Diazzi

LUNEDÌ 17• Ore 19,30 I Risottai di Villimpenta - Gnocco fritto e tigelle

offerti alla sagra da Piccolo Borgo• Ore 20,00 MusiQuake (il concerto dall’anima antisismica)

di Francesco Gilioli ed Eleonora Barelli• Ore 21,30 Le fruste infuocate di Maranello (spettacolo

folkloristico)• Ore 22,30 Tutti a ballare con Francesco ed Eleonora

La sagra di Rivara chiude con un concertomariano nel giorno dell’Addolorata. NellaBassa Modenese si riparte dopo il terremoto

Conforto ai fratelliLa messa della memoria della Beata Vergine Addolorata,sabato 15 settembre alle ore 21, cui seguirà il concertoproposto dal Gamma Chorus di Poggio Rusco (MN), chiudela parte religiosa della sagra di Rivara.Gli abitanti della Bassa Modenese hanno vissuto nel maggioscorso il terremoto e fatto l’esperienza della fragilità dellavita umana, sia personalmente sia comunitariamente, moltiin un attimo si sono trovati senza casa o senza lavoro (alcunisenza entrambi). In questa memoria della Beata VergineMaria Addolorata, c’è l’invito ad accogliere il messaggioche ci propone la liturgia: passare dall’accettazione deldolore all’offerta di esso come cooperazione alla redenzio-ne operata da Gesù Cristo, sull’esempio di Maria: stareaccanto alle infinite croci dei nostri fratelli e sorelle perrecarvi conforto e cooperare così alla redenzione.

F.B.

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16 9 settembre '1216 9 settembre '12

Parrocchia di S. Agata - CibenoSagra in onore di Maria Madre di Dio

3 - 10 settembre

GIOVEDI’ 6 SETTEMBRE• ore 19,00: S. Messa• ore 19,30: Apertura ristorante, bar e pesca di beneficienza

Piano Bar e Karaoke con Dino• ore 21,00: “Così per gioco” – giochi da tavolo e di società

per tutte le età

VENERDI’ 7 SETTEMBRE• ore 19,00: S. Messa• ore 19,30: Apertura ristorante, bar e pesca di beneficienza

Piano Bar con Dino• ore 20,45: Torneo di briscola• ore 21,30: L’Eco del Bardo in concerto

i grandi successi rock di ieri e di oggi

SABATO 8 SETTEMBRE• ore 19,00: S. Messa• ore 19,30: Apertura ristorante, bar e pesca di beneficienza

Piano Bar con Dino• ore 21,30: 19° GABELO D’ORO

concorso canoro tra parrocchienel corso della serata: estrazione dei biglietti della lotteriae lancio delle lanterne volanti

DOMENICA 9 SETTEMBREFesta di Maria Madre di Dio(la S. Messa delle ore 9,30 non viene celebrata)• ore 10,30: Processione con la statua della Madonna

Itinerario: via Bonasi, via Gasparotto, via Martiri di Fossoli,via Renzo Guaitoli, via Bonasi. Le famiglie che abitanolungo il percorso sono invitate ad adornare le case condrappi e fiori.

• ore 11,15: S. Messa nell’area della sagra• ore 13,00: Pranzo insieme

(è necessario prenotarsi entro il 7 settembre)

LUNEDI’ 10 SETTEMBRE• ore 20,30: S. Messa in suffragio di tutti i defunti della

parrocchia

Nelle serate di martedì 4 e mercoledì 5 settembre sarà infunzione il bar-piadineriaNelle serate di venerdì 7 e sabato 8 settembre sarà allestitoun spazio attrezzato per i bambini con servizio di anima-zione

Rubrica a cura della FederazioneNazionale Pensionati CISL

Carpi - Viale Peruzzi 2 - tel. 059 682322Mirandola - Via Bernardi 19 - tel. 0535 21259

Il saluto del segretario Pietro PifferiIl sindacato è partecipazione

Giunto alla fine del mio mandato di Segretario Generale dellaFNP/CISL, desidero inviare un saluto particolarmente sentito atutti i “miei” pensionati.Sono stati otto anni di intenso lavoro non sempre compensati darisultati, soprattutto negli ultimi tempi in cui la crisi globale si èfatta sentire forte anche sui pensionati.Si è fatta sentire soprattutto perché non tutte le pensioni sonostate adeguate al costo della vita, il cui sistema per altro nonrecupera tutta l’inflazione, sia perché, spesso, la loro pensione èrimasto l’unico sostentamento di figli e nipoti che hanno persoo non trovano lavoro.Questa carenza pesa psicologicamente sugli anziani più di ognialtra cosa, più della stessa scarsa pensione, con la quale faticanosempre più a far fronte al costo della vita e al diluvio di tasse,motivato con la necessità di sanare il debito pubblico, maabbattutosi su di loro con ben poca equità.Nell’anno dedicato all’invecchiamento attivo e alla solidarietàtra le generazioni vorremmo che si tenessero ben presenti fattiche smentiscono una visione culturale dualistica dicontrapposizione tra anziani e giovani.In ogni caso la nostra battaglia per un fisco più equo (chi ha dipiù paghi di più) e la lotta contro l’evasione (possibilmenteintroducendo contrasti di interessi) deve continuare; anche per-ché è l’unico modo per rilanciare i consumi interni, la crescita,il lavoro, l’occupazione.Un pensiero affettuoso va ai pensionati non autosufficienti e alleloro famiglie che devono affrontare le sofferenze, i disagi e ipesanti costi spesso sostenuti da soli per la mancanza di una

legge sulla non autosufficienza e la cronicità adeguatamentefinanziata, come succede negli altri paesi europei.Ma un pensiero particolare va ai nostri iscritti dell’Area Nord e atutta la gente della bassa che ha subito nel mese di maggio unterremoto devastante e che, in gran numero, oggi è costretta avivere una situazione di precarietà abitativa. Sono certo che laFNP saprà essere presente nelle iniziative di solidarietà atte acontribuire alla soluzione degli enormi problemi che il sisma haprocurato.In fine una raccomandazione. Non dimentichiamo mai che ilSindacato è partecipazione, che nasce per dare speranza e quindiha bisogno di persone positive: vedere il bicchiere mezzo pienonon è raccontare pietose bugie ma dire la verità sulla fatica tutta perraggiungere quel determinato risultato, per quanto piccolo.

Pietro Pifferi

Festa dei pensionati FNP CISLdi Pavullo

Sabato 15 settembre la Fede-razione Nazionale Pensionatidella LEGA di PAVULLO èlieta di invitare iscritti e sim-patizzanti alla consueta festadei pensionati, che si svolgeràa SESTOLA presso l’HOTELMIRAMONTI. Alle ore 9 saràcelebrata la Santa Messa al-l’interno dell’Hotel; al termi-ne un piccolo rinfresco cuiseguiranno due interventi sultema del volontariato e sull’attività della nostra ANTEAS;relatori Angelo Mastroddi neo presidente ANTEAS di Modenae Luigi Belluzzi della segreteria territoriale FNP. E’ ormaitrascorso un anno dall’ultima volta che ci siamo ritrovati allaPIANE di MOCOGNO. E’ stato un anno difficile colmo disacrifici, di rinunce e lotte per lenire in parte quei provvedimentiiniqui che hanno colpito le fasce più deboli.In questo giorno di festa sarà doveroso ricordare coloro chehanno vissuto e vivono il terrificante evento sismico che hacolpito i nostri paesi della bassa Modenese e zone limitrofe.Alle 12,30 si terrà il tradizionale pranzo sociale e successiva-mente un po’ di svago con il complesso “I suonati per caso” eballo liscio, gara di pinnacolo e di briscola.

Il Segretario Lega FNP di PavulloLidia Bombarda

GIOVEDÌ 6 SETTEMBRE• Ore 19: Santa MessaA seguire, apertura bar, ristorante con piatti a tema e stand• Ore 21: Serata jazz a ritmo brasiliano con i “Whole Tone

Trio”

VENERDÌ 7 SETTEMBRE• Ore 19: Santa Messa nell’anniversario

della dedicazione della nuova chiesaA seguire, apertura bar, ristorante e stand• Ore 21: “A Maria”, concerto del soprano Serena Daolio

al pianoforte il maestro Paolo Andreoli

SABATO 8 SETTEMBRE• Ore 19: Santa Messa nella Solennità della Natività

della Beata Vergine Maria presieduta damonsignor Francesco Cavina

• Ore 20: Processione con partenza dalla chiesa, via MarIonio (verso Dondi Jersey), via Budrione Migliarina, viaMar Nero, Vai Mar Caspio, Largo dei Mari, via MareAdriatico, Via Mar Ionio e arrivo alla chiesa. Le famiglieche abitano lungo il percorso sono invitate a dare solennitàalla processione con luci e addobbi.

A seguire, apertura bar, ristorante e stand della sagra• Ore 21: “Stasera mi butto”, 3° concorso di talenti fossolesi

e non, condotto da Max Azzolini

DOMENICA 9 SETTEMBRE• Ore 10: Santa Messa• Ore 11.30: Santa Messa solenne

con ricordo degli anniversari di matrimonio• Ore 13: Pranzo comunitario• Ore 18.30: Fossolimpiadi 2012. Giochi a squadre per tutta

la famiglia

Funzioneranno bar e stand gastronomici CON CUCINATRADIZIONALE, BANCO TORTE, tanti giochi per grandie piccini, clowneria e truccabimbi, pesca e altri stand

FossoliSagra in onore della Nascitadella Beata Vergine Maria

1-9 settembre

Santa CroceSagra della Madonna dell’Aiuto

31 agosto - 9 settembre

GIOVEDÌ 6 SETTEMBRE• Ore 19.00: S. Messa a ricordo del 20° del gruppo scout

Branco Lupetti Colline di Seonee.Seguiranno i festeggiamenti. Sono inviatati tutti i lupetti equanti sono stati lupetti nella parrocchia di Santa Croce.

VENERDÌ 7 SETTEMBRE• Ore 19.00: Santa Messa• Ore 20.00: Apertura ristorante e stand vari• Ore 21.30: Serata musicale e danzante

SABATO 8 SETTEMBRE• Ore 19.00: Santa Messa festiva• Ore 20.00: Apertura ristorante e stand vari• Ore 21.30: Serata musicale e danzante

DOMENICA 9 SETTEMBRE• Ore 8.30: Santa Messa• Ore 11.00: Santa Messa solenne a ricordo del 30° delle

Sorelle di Santa Cecilia in parrocchia• Ore 20.00: Apertura ristorante e stand vari• Ore 21.30: Serata di musica gospel con il Coro Gospel

Soul di Carpi

Tutte le sere: pesca di beneficenza, pesca delle piante,mercatino missionario, intrattenimenti vari.

Visita alla Cappella degli Scrovegni con gli affreschi diGiotto e percorso pedonale guidato verso la Basilica diSant’Antonio. Alle ore 12 la Santa Messa cui seguirà ilpranzo.Alle ore 16,30 a Piazzola sul Brenta (15 km da Padova),visita Guidata a Villa Contarini, risalente al sec XVI°. Altermine, tempo libero per la visita alla Mostra mercato difiori e piante insolite e rare, idee per il giardino, nel parcodella villa.Partenza alle ore 7 da Fossa, quota 60 euro adulti (ingres-si, guida, pranzo, pullman) 50 euro fino a 12anni, caparra20 euro.Info: Nino Ruosi (0535-23859/cell.3391245217) e OtelloBertoli (335-7770971/0535-34644)

Parrocchia di San Pietro Apostolo di Fossa di Concordia

Domenica 30 settembreGita a Padova

Gabelo d’Oro 2012Si cercano gruppi

L’8 settembre alle 21 si tiene durante la sagra parrocchiale diCibeno il Gabelo d’Oro, manifestazione cui partecipano grup-pi parrocchiali di giovani e non che si esibiscono con unproprio spettacolo. Quest’anno la parrocchia vuole estenderel’invito a tutte le parrocchie. Chi vuole esibirsi (anche con unvideo) può contattare gli organizzatori (Tiziano Maini: 3400603389, e-mail: [email protected].

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179 settembre '12

Il Centro MissionarioDiocesano di Carpi, cercavolontari che possano re-carsi, anche per due/tre set-timane, in Madagascar.Sono richieste competenzeper la realizzazione dell’im-pianto elettrico, idraulico,posa della pavimentazionee dei rivestimenti,posizionatura sanitari.Le disponibilità devono per-venire entro il 20 settembrerivolgendosi a: Centro Mis-sionario tel. 331 2150000(Magda); Volontari per leMissioni tel. 349 7136129(Luca); Volontari per le Mis-sioni tel. 340 2482552(Enzo).

er i malatidel MadagascarLuciano è un missio-

nario in continuo movimen-to, dalle ampie vedute, in-stancabile nel prodigarsi ver-so il prossimo più disagiato.Partito ventidue anni fa conl’organizzazione RTM(Reggio Terzo Mondo), neha spesi diciassette lavoran-do ad Ambositra, cittadinasull’altopiano centrale delMadagascar, per curare gliammalati di tisi, lebbra, por-tatori handicap, malati men-tali e preoccupandosi del loroinserimento lavorativo. Nel2007 si sposta al sud del pae-se, a Manakara, per seguireun grande progetto finanzia-to dall’Unione Europea perla prevenzione, in questa va-sta regione, di tante malattietra cui la filariosi per la qualenon vi è rimedio se non ap-punto la prevenzione. Nel 2010rischia di morire in un tenta-tivo di rapina dove viene ac-coltellato al polmone, rista-bilitosi, torna nel “suo”Madagascar per portare a ter-mine questo progetto e l’an-no successivo riparte con unanuova missione: nominatoresponsabile dei Servi dellaChiesa in Madagascar, si tra-sferisce ad Analabe.Analabe è un villaggio nellaforesta distante pochi chilo-metri da Manakara, i cattolicisono solo il 3 % della popola-zione ed il resto sonomussulmani. Qui la gente vivein condizioni di povertà estre-ma, non hanno né acqua nécorrente elettrica, la giornatatipo di una famiglia si basasulla raccolta di un particolaretipo di legna adatto solo per

A fine giugno è rientrato ilmissionario LucianoLanzoni mentre, i primi diluglio, è arrivata Suor An-gela Bertelli. Il primo per leattività di formazione dei“Servi della Chiesa” l’isti-tuto secolare di cui fa parte,mentre suor Angela per unperiodo di riposo e di for-mazione religiosa. L’impattocon le persone traumatizzatedall’esperienza del post ter-remoto li ha molto colpiti esi sono subito prestati adincontrare tante realtà percondividere insieme la sof-ferenza che entrambi vivo-no, nella loro terra di mis-sione, quando arrivano ci-cloni, inondazioni o miserieumane che sconvolgono lavita di tanti esseri umani.Hanno spaziato dai ragazzidel campo giochi della par-rocchia di San Possidonio,all’incontro con il gruppodell’Azione CattolicaAdultissimi, alle testimonian-ze nelle celebrazionieucaristiche delle parrocchiedi Limidi, Panzano, Fossolie Gargallo. Proprio qui, nellaloro parrocchia d’origine,dove da ragazzi hanno con-diviso la nascita della lorovocazione missionaria, han-no donato momenti di gran-de intensità spirituale, rivi-vendo il brano del Vangelodi Giovanni (6,41-51) nellaquotidianità della loro vitamissionaria. “In quel tem-po, i Giudei si misero a mor-morare contro Gesù perchéaveva detto “Io sono il panedisceso dal cielo…Io sono ilpane della vita... i vostri padrihanno mangiato la mannanel deserto e sono morti…seuno mangia di questo panevivrà in eterno e il pane cheio darò è la mia carne per lavita del mondo”.

Dove gli “angeli” sono di casa

ranea continua a lavorare perloro, infatti lo scorso febbra-io ha avviato la costruzionedel reparto psichiatrico “dia-gnosi e cura” nell’ospedaledi Ambositra. Questa non èsolo una semplice costruzio-ne ma, come afferma Lucia-no, “il Centro Missionario diCarpi e la Onlus SolidarietàMissionaria, hanno finanzia-to la struttura per un valore dicirca 50mila euro, mentre, incollaborazione con l’Associa-zione Volontari per le Mis-sioni, si stanno impegnandoad inviare volontari per ter-

minare la costruzione e tuttoquesto ritornerà a vantaggiodi chi soffre di problemi men-tali ed epilettici. Invece, at-traverso il progetto finanzia-to dall’Unione Europea e ge-stito da RTM, potremo ac-quistare un apparecchio perl’elettroencefalogramma, for-mare i tecnici per l’utilizzodell’apparecchio e i mediciper la lettura dei tracciati.Grazie a questo progetto ge-stito da RTM, la ConferenzaEpiscopale Italiana sosterràla strutturazione di classi sco-lastiche per il sostegno deiragazzi disabili”. A questo vaaggiunto che il Ministero dellaSanità del Madagascar si im-pegna a fornire i letti e l’arre-do interno mentre una dittafarmaceutica si impegna afornire i medicinali a prezzoscontato per cinque anni per-ché questo viene consideratoun progetto pilota che ha l’ob-biettivo di portare ad aprireun’altra struttura adAntanarivo (al nord) ed una aManakara (al sud).

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Poiché suor Angela,anche se rimane inItalia fino a fine anno,sarà poco reperibileperché impegnata nel-la formazione con lasua congregazione, èstata organizzata persabato 22 settembrealle ore 20 presso laparrocchia diQuartirolo, una sera-ta con cena di benefi-cenza per l’acquistodi una carrozzina egli ausili ortopediciper i bambini della“Casa degli Angeli”.

E’ obbligatoria la prenota-zione con il versamento dellaquota di partecipazione di25 euro, presso la sede prov-visoria del Centro Missio-nario in Via Milazzo, 2 aCarpi (tel. 331.2150000).

chirurgico sbagliato, dormen-do per terra sotto il letto del-l’ospedale dove era ricoveratafino al giorno della morte. Dopoalcuni anni le nasce unmaschietto e dopo un mese ilmarito l’abbandona perché fug-ge con la sua migliore amica.Lei è costretta a lavorare ma lostipendio non le basta per pa-gare affitto, luce, acqua, latte ebaby sitter per il bimbo ed arri-vare a fine mese. Così quandoil piccolo ha nove mesi va dasuor Angela confidandole ladecisione di mettere il bimbo inorfanatrofio e togliersi la vita.Suor Angela ospita entrambi, licura ed ogni giorno, nell’oradegli esercizi spirituali mentrei bimbi riposano, le fa conosce-re quel pane che sfama tutti:Gesù. A distanza di un paio

d’anni il marito si ripresentachiedendo di tornare insiemema, Anhoi, dichiara a suor An-gela “il vero amore io l’ho sco-perto qui conoscendo Gesù,quello che vivevo con mio ma-rito era solo un incontro di cor-pi. Io non sono più disposta aperdere questo amore per tor-nare con mio marito ma, solo seanche lui sarà disposto a cono-scere questo ‘pane che sfama’,io sarò disposta a tornare conlui”.E’ commossa, suor Angela,quando racconta questa ed al-tre vicende che hanno colpitoquesti bimbi e queste mamme,come il terremoto ha colpitoqui, ma la commozione le vie-ne perché con questi episodi ilSignore continua a darle i segnie le conferme che il difficile

Suor Angela Bertelli è una“sister” fuori dagli schemi, inpantaloni e maglietta con latracolla equo-solidale, può di-sorientare chi non la conoscema, appena si mette a parlare di“pane che sfama” ogni dubbioo incertezza svaniscono per la-sciare spazio all’unica certezzache un essere umano ha: Gesù.Anhoi, è una della mammebuddiste che vivono alla “Casadegli Angeli” la struttura cheospita circa una dozzina di bam-bini con gravissimi handicap aBangkok e dove suor Angelausa la fisioterapia per far cono-scere Gesù, il pane che sfama,ed essere d’esempio a questobrano del Vangelo. Questamamma ha assistito per un annola sua bimba, gravemente am-malata a causa di un intervento

MadagascarSi cercano volontari

cammino di conversione chesta facendo con la fisioterapia èla strada giusta che suor Ange-la sta percorrendo per esseresempre segno dell’unico “pane”che sfama il mondo.

M.G.

Per Luciano Lanzoni e suor Angela Bertellinumerosi incontri con le comunità colpite dal terremoto

Ospedale Ambositra

Carla Baraldi a Cividale

Carla Baraldi è ritornata in Italia per un breve periodo diriposo a fine luglio scorso e ripartirà il prossimo mese diottobre. Il Centro Missionario ha organizzato una sera-ta, aperta a tutti, presso la parrocchia di Cividale giovedì13 settembre alle ore 21. L’incontro è aperto a tutticoloro che desiderano incontrare Carla, salutarla edavere aggiornamenti sul suo importante servizio chesvolge a favore di bambini orfani e denutriti a Pererè.

fare il fuoco che serve percucinare (non hanno il gas comenoi). All’alba, marito e mo-glie, partono a piedi spingen-do il carretto carico di legna evanno in paese a venderlo,lasciando i bambini da soli inforesta. A fine giornata il gua-dagno è circa di un euro, unoe mezzo, e con quellocomperano il riso per mangia-re solo quel giorno, rientrati acasa tornano a raccogliere le-gna per la mattina successiva.In questo ambiente Luciano èandato a vivere, nelle stessecondizioni in cui loro vivono,

senza acqua, senza luce e sor-ridendo soddisfatto dice “lanotte c’è un cielo stellato bel-lissimo”! Ha lasciato un luo-go dove viveva con delle co-modità per andare tra loro afar conoscere quel “pane chesfama” dicendogli “sono quiper camminare insieme a voi ecrescere con voi”. Da pochimesi è stato raggiunto da donGiovanni Ruozi della diocesidi Reggio Emilia per percor-rere insieme questo camminodi evangelizzazione.I malati mentali, sono il suodebole perciò, in contempo-

Il Centro Missionario si ètrasferito temporaneamentein via Milazzo 2 (paralleladi viale Cavallotti) a Carpi.

L’ufficio sarà aperto dallunedì al venerdì, ore 9-12,

telefono 331 2150000.

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18 9 settembre '12

Sede di Carpivia Falloppia, 26 - Tel. 059.652799

Filiale di Limidi di Solieravia Carpi Ravarino, 427 - Tel. 059.652799

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Vita della Chiesa

Neppure di fronte alla morte di una personalità eminente, ilcardinale Carlo Maria Martini, testimone appassionato ecredibile di un profondo amore alla vita propria e di tutticoloro che incontrava nel suo ministero culturale, magistralee pastorale, si sono fermati i soliti innescatori di baruffemediatiche, sempre alla caccia di presunte incoerenze tral’insegnamento ufficiale della Chiesa in materia morale e leposizioni personali di alcuni suoi membri. La morte, mysteriumtremendum, è strappata al riguardoso silenzio, alla commo-zione della mente e del cuore, forma laicissima di contempla-zione del culmine dell’esistenza dell’uomo, che incutereverenziale timore ed esige rispetto incondizionato. Così èper tutti, credenti e no, per il naturale trasudare di unasensibilità umana limpida e vivace. O, più precisamente,dovrebbe essere, se il dibattito pubblico su questioni delicatee decisive della vita non fosse inquinato da istanze ideologi-che e revansciste che accecano gli occhi e l’intelligenza eportano a vedere ovunque distinzioni e divisioni, creandocontrapposizioni che non hanno riscontro nella realtà deifatti, né fondamento nell’argomentazione ragionevole.Paragonare la lucida e umanissima decisione del cardinale edei suoi medici di fronte all’ultima crisi parkinsoniana, dimetà agosto, che ha segnato il breve epilogo della sua esisten-za terrena (circa due settimane), segnato dalla “incapacità adeglutire cibi solidi e liquidi” – come affermato dal suomedico curante – con le scelte del padre di Eluana Englaro odi Piergiorgio Welby è una operazione strumentale priva diogni realistico riferimento clinico ed etico. L’arcivescovoemerito di Milano soffriva di una malattia neurodegenerativa,quella di Parkinson, che gli ha consentito di idratarsi e nutrirsiordinariamente per via orale fino a poco prima della suamorte. La libera accettazione dell’ineludibile avvicinarsidella morte gli ha fatto chiedere, come fece anche il beatoGiovanni Paolo II (che soffriva di una patologia simile), chenon si procedesse a manovre di posizionamento di sonde perl’alimentazione enterale o ad altri interventi sproporzionati eincongruenti con la decisione di accogliere i tempi e i modicon i quali il Signore gli è venuto incontro nell’ultimo,definitivo abbraccio. Per questo “è rimasto lucido fino all’ul-timo e ha rifiutato ogni forma di accanimento terapeutico”, hadichiarato il dottor Pezzoli.Ben diversa di fatto, e opposta di valore, è stata la decisionearbitraria di sospendere l’idratazione e l’alimentazione diEluana, da 17 anni in stato vegetativo persistente, una condi-zione patologica stazionaria che non l’aveva portata, sino aquel momento, alle soglie della morte. Non era in agonia néstava per entrarvi. La donna avrebbe continuato a vivereancora per parecchio tempo (non possiamo sapere quanto) e,per il suo stato clinico, la nutrizione enterale era perfettamen-te appropriata, condizione necessaria per supportare la fisio-logica necessità di acqua e cibo. Infine, la decisione vennepresa da altri, non da lei stessa.Welby, invece, venne colpito all’età di 16 anni dalla distrofiamuscolare di Becker, una malattia neuromuscolare a progres-sione generalmente assai più lenta della malattia di Parkinson.Su sua richiesta, il respiratore gli venne staccato 45 annidopo, anche in questo caso non in prossimità della morte (lavita di pazienti affetti da questa forma particolare di distrofiamuscolare può durare a lungo). Una scelta di eutanasiavolontaria, in un momento della propria malattia, che nulla haa che vedere – né clinicamente, né moralmente – con ladecisione di rinunciare a forme di “accanimento terapeutico”alle soglie della morte.Non vi è spazio per chi vuole ignobilmente speculare sullamorte dignitosissima ed evangelica di un tenace difensoredella dignità della vita umana e di “generoso servitore delVangelo”, come lo ha chiamato Benedetto XVI.

Roberto ColomboAvvenire, 2 settembre 2012

Note biografiche

La Bibbia e il pastorale. Emagari un giornale. Il librodelle Sacre scritture e il ba-stone che richiama il mini-stero episcopale possono, ac-costati agli strumenti dellacomunicazione sociale, sim-boleggiare alcuni tratti es-senziali della figura di CarloMaria Martini, sacerdote ge-suita, studioso delle Sacrescritture, arcivescovo di Mi-lano, cardinale, scomparsoall’età di 85 anni.Martini era nato a Torino il15 febbraio 1927, ordinatosacerdote nella Compagniadi Gesù a Chieri (Torino) il13 luglio 1952. Nel 1969 ènominato Rettore del Ponti-ficio Istituto Biblico e nel1978 della Pontificia Univer-sità Gregoriana, dove peròrimane per un breve periodo.Infatti il 29 dicembre 1979papa Giovanni Paolo II loelegge arcivescovo di Mila-no. Nell’estate 2002 lascia laguida della diocesi, dappri-ma si ritira a Gerusalemme,città sempre amata, per rac-cogliersi in preghiera e perproseguire gli studi biblici.Tornato definitivamente inItalia nel 2008 - anche perl’aggravarsi del Parkinsonche lo affligge da tempo -, sistabilisce all’istitutoAloisianum, residenza deigesuiti a Gallarate (Varese),dove si spegne il 31 agosto2012.

tere pastorali che annualmentescandivano la sua proposta dipriorità rivolta alle comunitàcristiane ambrosiane. E sinutrivano della memoria diAmbrogio, pastore di unachiesa in tempi di transizio-ne.Ecco allora che il primo ciclodi cinque lettere che invitavaa concentrarsi sui pilastri del-l’esperienza cristiana (dimen-sione contemplativa della vita,parola di Dio, eucarestia, mis-sione, carità, dispiegate tra1980 e 1986), si integravacon la proposta iniziale di unmagistero alla città che insi-steva sulla riconciliazione ri-spetto ai duri conflitti deglianni Settanta, cercava gli spazidella solidarietà in una cittàcondizionata dalla rivoluzio-ne neoliberista, rifletteva sullapace di fronte alle ultime ten-sioni della guerra fredda, siapriva all’accoglienza del di-verso e dell’immigrato.Il secondo ciclo delle letterepastorali dedicate agli atteg-giamenti di fondo della vitacristiana (educare, comuni-care, vigilare), che corserodal 1987 al 1993, si intrecciòcon una serie di discorsi allacittà sempre più puntuali e

radicali, rispetto alle trasfor-mazioni dell’epoca [...].Questi sono anche gli annidei primi tentativi di sintetiz-zare un metodo attorno adalcuni punti fermi, collegatianche alla celebrazione delsinodo diocesano e alla pro-posta ormai decollata della“Cattedra dei non credenti”.La lettera per la città intitola-ta “Alzati e vai a Ninive” del1991 esprimeva questa con-sapevolezza con un ragiona-mento approfondito sulle con-dizioni dell’evangelizzazionein una situazione intermediatra cristianità esecolarizzazione, approdan-do a identificare il punto cri-tico nello “stile pastorale” (unostile comunicativo, di amore-vole discernimento, di irra-diazione e di accoglienza).Ecco allora l’ultimo ciclo, incui l’apertura al Giubileo del2000 e alla proposta di papaGiovanni Paolo II di dedicareattenzione progressiva allaTrinità strutturava una rifles-sione magisteriale che tocca-va i punti più alti nel rivolger-si alla città. Restano paginecruciali quelle dedicate al rap-porto tra silenzio e parola dellaChiesa, che approdarono a

L’eredità del Cardinale Martininelle lettere pastoralialla città e alla diocesi

Maestroautorevole

C

Il cardinal Martini non ci ha lasciato un testamento spirituale, nel senso esplicito dellaparola. La sua eredità è tutta nella sua vita e nel suo magistero e noi dovremocontinuare ad attingervi a lungo. Ha, però, scelto la frase da porre sulla sua tomba,tratta dal Salmo 119 (118): “Lampada per i miei passi è la tua parola, luce sul miocammino”. In tal modo, egli stesso ci ha dato la chiave per interpretare la sua esistenzae il suo ministero.

Card. Angelo Scola, omelia delle esequie

Squallide operazionisulla morte del cardinal Martini

Rispetto e veritàarlo Maria Martini, ar-civescovo per più divent’anni (1980-2002),

ha accompagnato la Milanoche usciva dai corruschi eappassionati anni Settanta (nonsolo, ma anche di piombo)[...]. Ha esercitato lungo tuttiquesti anni un magistero di-screto, umile, appassionato,capace di parlare a credenti enon credenti, che è quindidiventato in qualche modo unmodello vivente di come laChiesa si possa e si debbarapportare alla “città dell’uo-mo”. Un punto di riferimentonazionale e anche ben più chenazionale.Il suo approccio sapienzialealla città e alla società è sca-turito sempre spontaneamen-te dalla radice biblica edeucaristica della sua vita edella sua riflessione. Per cui idiscorsi alla città, tipici dellasolennità di Sant’Ambrogio,sono sempre stati intessuti nona caso di riferimenti alle let-

proporre – da “serva inutile”,umile e grata – un allarmesulle condizioni etiche dellaconvivenza, anche nelle lororicadute istituzionali e politi-che. Allarme bilanciato dal-l’esortazione a coltivare ilgrande “sogno” del futuro,senza fuggire dalle responsa-bilità nel presente, prenden-do sul serio le paure del nuo-vo millennio, amplificate dalterrorismo omicida dell’11settembre, ma costruendoneoperosamente le speranze.Un magistero confermato negliultimi dieci anni di vita daArcivescovo emerito, quan-do ha saputo alternaresapientemente silenzi e paro-le, contribuendo alla ricercasu alcuni nodi profondi delvivere cristianamente l’uma-nità (da un approccio non scon-tato alle questioni bioetiche,fino agli spunti sofferti sullamalattia e la morte). Un mae-stro autorevole che andavaoltre ogni ideologia, un pa-store credente che si facevainterrogare dal “non credenteche era in lui”, un duraturopunto di riferimento per unvolto di Chiesa fedele all’uma-nità perché fedele al Signore.

Guido Formigoni, storico

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199 settembre '12

Il quotidianodei cattolici

GIOVEDÌ 6 SETTEMBRE• Ore 9.30, Carpi, Seminario: riunione degli uffici della Curia• Ore 12, Carpi, Seminario: conferenza stampa su Diocesi di

Carpi e terremoto

VENERDÌ 7 SETTEMBRE• Ore 9.30, Carpi, Seminario: Ritiro Spirituale del Clero• Ore 19.00, Santa Croce di Carpi: Santa Messa con i sacerdoti

SABATO 8 SETTEMBRE• Ore 19.00, Fossoli di Carpi: Sagra della Natività di Maria,

Santa Messa e processione

Agenda

DOMENICA 9 SETTEMBRE• Modena, Parrocchia della Sacra Famiglia: Santa Messa

DALL’11 AL 20 SETTEMBRE• monsignor Francesco Cavina sarà a Roma per un periodo di

formazione. Domenica 16 settembre sarà a Lugo per presie-dere la professione perpetua di suor Joshita e il 18 settembresarà presente alla serata benefica organizzata a Bordolano(Cr) dalla Prefettura di Cremona.

Frequenza per la diocesiFM 90,2

La Tvdell’incontroDigitale terrestreCanale 801 Sky“E’ TV” Bologna

AGENDA del VESCOVOSegreteria vescovile

Corso Fanti 7 Carpi - Telefono 059 686707

Nei giorni scorsi il Vescovo monsignorFrancesco Cavina ha reso note alcunenomine relative ai Sacerdoti moderatoridelle Zone Pastorali e agli Uffici Pastorali

Zone pastoraliSarà don Luca Baraldi, parroco diGargallo e direttore dell’Ufficio Liturgi-co, il nuovo moderatore della SecondaZona Pastorale (Quartirolo, Corpus Do-

mini, Santa Croce,Gargallo, Panzano)in sostituzione di donCarlo Malavasi oraVicario Generale.Don Flavio Segalina, parroco di Cividalee Quarantoli e assistente di zonadell’Agesci, è stato nominato moderato-re dell’Ottava Zona Pastorale (Quarantoli,Gavello, San Martino Spino, Tramuschio);subentra a don Fabio Barbieri, nominatoparroco a Quartirolo di Carpi.

Caritas DiocesanaIl Vescovo, che secondo quanto previstodallo Statuto istitutivo è Presidente dellaCaritas Diocesana, ha provveduto allanomina a direttore della Caritas Diocesanadi don Massimo Dotti, Rettore del Se-minario e presidente della FondazioneAceg. Don Massimo è da sempre attentoalle problematiche legate al disagio gio-vanile e alle nuove povertà che ha segui-to nel suo ministero pastorale come di-rettore dell’Oratorio Cittadino e presi-dente della Pia Fondazione Casa della Divina Provvidenza diMamma Nina e dell’Agape.Il Vescovo ringrazia Stefano Facchini per l’impegno profu-so in questi anni nello svolgimento del suo incarico e per lemolteplici iniziative che hanno fatto della Caritas Diocesanaun punto di riferimento per gli interventi caritativi, grazie alquotidiano impegno per far fronte ad ogni forma di povertà edi ingiustizia con uno sguardo aperto al territorio, all’Italia eal mondo intero.Per quanto riguarda gli impegni della Caritas Diocesana sulfronte dell’emergenza terremoto il Vescovo ha confermatodon Carlo Malavasi responsabile dei rapporti con la CaritasNazionale in ordine alle collaborazioni con le delegazioniregionali e alla realizzazione dei Centri di Comunità. Inquesto compito don Malavasi sarà coadiuvato dalla dottores-sa Benedetta Rovatti.

ORARIO SS. MESSEGli orari delle Sante Messe celebrate in Diocesi sono consultabili sul sitodiocesano www.carpi.chiesacattolica.it oppure rivolgendosi direttamentealle segreterie parrocchiali.Di seguito alcuni aggiornamenti rispetto agli orari precedentemente pub-blicati comunicati dalle parrocchie.

Ai sensi del D.Lgs n. 196 del 30/06/1993 si comunica che i dati dei destinatari del giornale, forniti all'impresa editrice Notizie scrl all'attodella sottoscrizione dell'abbonamento, o diversamente acquisite da enti e associazioni collegati, sono contenuti in un archivioinformatico idoneo a garantire la sicurezza e la riservatezza. Tali dati saranno utilizzati, salvo divieto espresso per iscritto dagliinteressati, oltre che per il rispetto al rapporto di abbonamento o di invio pacchi, anche per le proprie attività istituzionali, ivi compresela comunicazione, l'informazione e la promozione, nonchè per conformarsi ad obblighi normativi e di legge.

Settimanale della Diocesi di Carpi

ASSOCIATO ALL'USPI - UNIONE STAMPA PERIODICA ITALIANAE ALLA FISC - FEDERAZIONE ITALIANA SETTIMANALI CATTOLICI

Via don E. Loschi, 8 – 41012 Carpi (Mo) - Tel. 059/687068 – Fax 059/630238Redazione: [email protected]

Amministrazione: [email protected]à: [email protected] Grafica: [email protected]

CHIUSO IN REDAZIONE E IN TIPOGRAFIA IL MARTEDI’

Direttore Responsabile: Luigi LammaCoordinamento di Redazione: Annalisa Bonaretti – CoordinamentoArea Ecclesiale: Benedetta Bellocchio e Virginia Panzani – Redazio-ne: Laura Michelini (Mirandola – Concordia), Pietro Guerzoni, SaverioCatellani, Corrado Corradi, Maria Silvia Cabri, Magda Gilioli - Fotogra-fia: Fotostudioimmagini, Carlo Pini. Editore: Notizie soc. coop.Grafica e impaginazione: Compuservice sas - 059/684472

Registrazione del Tribunale di Modena n. 841 del 22.11.86 - C.C.P. n. 15517410 intestato a Notizie, Settimanaledella Diocesi di Carpi - Stampa: Sel srl - Cremona - Autorizzazione Prot. DCSP/1/1/5681/102/88/BU del 13.2.90.La testata percepisce contributi statali diretti ex L. 7/8/1990 nr. 250.

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Anno pastorale 2012-2013

Verso l’anno della FedeSacerdoti e Curia:i prossimi appuntamenti

Riprendono le attività pasto-rali anche per gli uffici dellaCuria di Carpi, chiamati aincontrarsi giovedì 6 settem-bre dalle ore 9,30 alle 12 inSeminario per condividere ipropri percorsi insieme alVescovo. Quest’anno al cen-tro del cammino della Dioce-si sarà l’Anno della Fede in-detto da Papa Benedetto XVI.Venerdì 7 settembre, inve-ce si riuniranno i sacerdotiper un momento di aggiorna-mento su “Gli effetti del si-sma sulla vita personale epastorale”. A tenere questoincontro, che vuole essereoccasione di dialogo frater-no, sarà don Giuseppe Zanon,delegato vescovile per il cle-ro della Diocesi di Padova.Giovedì 27 settembre dalleore 10 alle 12, sempre in Se-minario, si terranno le elezio-

ni del nuovo consigliopresbiterale. Si tratta di unorganismo diocesano compo-sto da un gruppo di sacerdotiche, rappresentando il pre-sbiterio, ha il compito di “co-adiuvare il Vescovo nel go-verno della diocesi, a normadel diritto, affinché sia pro-mosso, il più efficacementepossibile, il bene pastoraledella porzione di popolo diDio a lui affidata”.

Apostolato della PreghieraIntenzioni per il mese di settembre

Generale: Perché i politici agiscanosempre con onestà, integrità e amore

alla verità

Missionaria: Perché aumenti nelle comunità ladisponibilità al dono di missionari, sacerdoti elaici, e di risorse concrete in favore delle chiesepiù povere

Dei Vescovi: L’azione delle aggregazioni laicali,dei gruppi e dei movimenti sia fermento evangelicoe profezia incisiva nella Chiesa e nella comunitàcivile

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SISMA

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le popolazioni che hanno subito danni a causa dei recenti eventi sismici.

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versando la somma sul conto corrente presso:

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sono esenti da commissioni

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non operative e di appoggio, alle postazioni mobili attivate

e alle agevolazioni per privati ed imprese.

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Orario delle Sante Messe da sabato 8 settembre

Le Sante Messe saranno celebrate nella chiesa della Sagrain piazzale Re Astolfo con il seguente orarioSabato, prima messa festiva: ore 18.30Domenica e festivi: ore 8, 10.45, 12, 18Messa festiva all’Oratorio Cittadino: ore 9.30Giorni feriali: ore 9, 18.30, precedute dal Santo Rosario

don MassimoDotti

don LucaBaraldi

Don FlavioSegalina

Parrocchia della Cattedrale

Page 20: Pensiero stupendo - Diocesi di Carpi...Pensiero stupendo Iniziati i lavori per la messa in sicurezza della Cattedrale. Eliminate le inagibilità indotte, si guarda alla riapertura