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PENDIIASCIUTTIsistemi di controllodell’erosione superficiale

KMatsistemi di controllo dell'erosione superficiale

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KMatsistemi di controllo dell’erosione superficiale

Natura del problema

L’erosione del suolo è un fenomeno da controllare perché:

L'erosione del suolo consiste nel fenomeno di asportazione del materiale che lo costituisce da parte degli agenti erosivi (solitamente acqua e/o vento), attraverso azioni meccaniche e chimiche.Dal punto di vista scientifico e tecnico viene fatta una ulteriore distinzione a livello di scala spaziale: al concetto di erosione del suolo (soil erosion) si aggiunge quello di perdita di suolo (soil loss) e di produzione di sedimento (sediment yield).

A) riduce localmente lo spessore di terreno coltivabile, che contiene le sostanze organiche, l'acqua, i sali minerali e le particelle più fini: nel giro di poche generazioni, un terreno fertile può essere avviato alla desertificazione;

B) l’erosione superficiale accelerata e incontrollata può innescare sui pendii ripidi fenomeni franosi che accelerano il fenomeno erosivo amplificandolo in estensione e grandezza fino alla distruzione della copertura vegetale dell’intero versante;

C) Il materiale eroso viene trasportato a valle e riduce la capacità di portata dei corsi d’acqua aumentando i rischi di inondazione;

D) la sedimentazione del materiale eroso interra i canali irrigui e riduce l’efficienza e la durata in servizio dei serbatoi;

E) il materiale eroso è spesso ricco di sostanze chimiche (fertilizzanti, insetticidi o altro) provenienti dalle pratiche agricole, le quali tendono a distribuirsi sul terreno e a concentrarsi nei corsi d’acqua producendo un inquinamento distribuito sul territorio.

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KMat KMatsistemi di controllo dell’erosione superficiale

Soluzionicon geostuoiesintetiche

* accoppiato ad un biofeltro preseminato

CONTROLLO DELL’EROSIONE SUPERFICIALEC

NOME SPESSORE COLORE GEOSTUOIA LARGHEZZA

KMAT MINI L Nera 2 - 4

KMAT MINI L LB Marrone 2 - 4

KMAT MINI L GRASS* 10 Nera 2 - 4

KMAT F Nera 1

KMAT F GRASS* Nera 1

KMAT L Nera 2 - 4

KMAT L GREEN 17 Verde 2 - 4

KMAT L LB Marrone 2 - 4

KMAT SUPER L Nera 2 - 4

KMAT SUPERI L J 22 Nera 2 - 4

KMAT SUPER L GREEN Verde 2 - 4

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KMatsistemi di controllo dell’erosione superficiale

KMat® è una geostuoia ottenuta estrudendo monofila-menti di PP (polipropilene). Ha una struttura tridimensionale ad elevato indice di vuoti (superiore al 90%), molto flessibile e resistente, in grado di proteggere pendii naturali in terra, dall’azione erosiva.

La possibilità di poter variare il valore dello spessore finale (da 8 a 20 mm), consente di modulare gli ambiti di applica-zione, in funzione delle esigenze specifiche.

Il prodotto è confezionato in rotoli (2 o 4 m di larghezza) ed opportunamente protetto da un film plastico di colore verde che contraddistingue la funzione “controllo dell’erosio-ne superficiale”.

I vantaggi delle geostuoie KMat® sono:

• Ampia gamma di SPESSORI (da 8 fino a 20 mm)

• Adattabilità a profili non regolari di terreno, grazie alla sua FLESSIBILITÀ

• Elevate resistenze ai micro-organismi, agli agenti chimici presenti nel terreno, e al danneggiamento meccanico

• Ampia gamma di COLORI (nero*, verde, sabbia...)

* colore standard

Risultati di laboratorio per applicazioni in ambito idraulico

Pendii asciutti: canali di bonifica

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KMat KMatsistemi di controllo dell’erosione superficiale

L’utilizzo dei sistemi per il controllo dell’erosione superficiale KMat, grazie alla loro conformazione ad elevato indi-ce dei vuoti (superiore al 90%), consentendo la crescita dell’apparato vegetale, garantisce una costante e duratura protezione del terreno superficiale dai fenomeni erosivi (vento, acqua, neve, azioni antropiche).

Pendii asciutti: argini

Pendii asciutti: scarpate stradali

Pendii asciutti: scarpate stradali

Pendii asciutti: edilizia

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KMatsistemi di controllo dell’erosione superficiale

Il KMat MINI L è una geostuoia antierosiova tridimen-sionale ad elevato indice di vuoti ottenuta per estrusione di monofilamenti sintetici aggrovigliati e saldati nei punti di contatto. Il suo spessore è pari a 10 mm, e dichiara una resistenza a trazione in direzione longitudianle pari a 1,2 kN/m, con un indice di allungamento a rottura superiore al 50%.

La geostuoia viene proposta anche nella versione LB (di colore marrone)

Versione LB (marrone)

La geostuoia viene proposta anche nella versione GRASS (accoppiata ad un biofeltro vegetale preseminato).

Versione KMat MINI L

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KMat KMatsistemi di controllo dell’erosione superficiale

Il KMat F è una geostuoia antierosiova tridimensionale ad elevato indice di vuoti ottenuta per estrusione di monofila-menti sintetici aggrovigliati e saldati nei punti di contatto. Il suo spessore è pari a 10 mm, e dichiara una resistenza a trazione in direzione longitudianle pari a 1,2 kN/m, con un indice di allungamento a rottura superiore al 50%.

È stato ideato il modello F per un campo di applicazione specifico: elemento antierosivo al fronte delle terre rinforzate.

La geostuoia viene proposta anche nella versione KMat F GRASS (accoppiata ad un biofeltro vegetale presemi-nato)

Esempio di posa del prodotto accoppiato al biofeltro preseminato (KMat F GRASS) al fronte delle terre rionforzate)

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KMatsistemi di controllo dell’erosione superficiale

Il KMat L è una geostuoia antierosiova tridimensionale ad elevato indice di vuoti ottenuta per estrusione di monofila-menti sintetici aggrovigliati e saldati nei punti di contatto. Il suo spessore è pari a 17 mm, e dichiara una resistenza a trazione in direzione longitudianle pari a 1,8 kN/m, con un indice di allungamento a rottura superiore al 50%.

La geostuoia viene proposta anche nella versione LB (di colore marrone) e nella versione GREEN (di colore verde).

Pendio asciutto in ambito residenziale

Pendio asciutto in ambito stradale

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KMat KMatsistemi di controllo dell’erosione superficiale

Il KMat SUPER L è una geostuoia antierosiova tridimen-sionale ad elevato indice di vuoti ottenuta per estrusione di monofilamenti sintetici aggrovigliati e saldati nei punti di contatto. Il suo spessore è pari a 22 mm, e dichiara una resistenza a trazione in direzione longitudianle pari a 1,8 kN/m, con un indice di allungamento a rottura superiore al 50%.

La geostuoia viene proposta anche nella versione LJ (mag-giore resistenza a trazione pari a 1,9 kN/m) e nella versione GREEN (di colore verde).

Pendio asciutto: canale di bonifica

Pendio asciutto: canale di bonifica

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1. Regolarizzazione della superficie di posa, prov-vedendo all’eventuale eliminazione di materiali (radici, cep-pi, elementi lapidei grossolani …) ed oggetti estranei che possano in qualche modo danneggiare nella parte inferio-re il prodotto durante l’installazione. Il piano di posa dovrà pertanto risultare quanto più possibile regolare e privo di asperità.

2. Realizzazione di trincee di ancoraggio in sommità e alla base della scarpata. Il rotolo verrà steso dall’alto verso il basso, ancorandolo all’interno della trincea posta nella parte alta del piano inclinato, mediante dei picchetti metal-lici ad U le cui caratteristiche variano in funzione della ge-ometria del problema. La profondità minima del picchetto dovrà comunque essere non inferiore ai 20 cm (in funzione della litologia del terreno presente in sito). Inseriti i picchetti all’interno della trincea, questa verrà ricoperta con il terreno proveniente dallo scavo e compattato adeguatamente.

3. Installazione della geostuoia KMat lungo la scar-pata, prevedendo il fissaggio della stessa mediante pic-chetti in ferro sagomati ad U (densità non inferiore a 2 pic-chetti al metro quadrato). L’operazione ha lo scopo di far aderire il più possibile il materiale sintetico al sottofondo in terra.

4. Ancoraggio all’interno della trincea posta al pie-de della scarpata sempre mediante picchetti metallici ad U (vedi caratteristiche al punto 2). Il prodotto verrà quindi tagliato e la trincea riempita con il terreno derivante dallo scavo. I rotoli adiacenti dovranno presentare una sovrap-posizione minima di circa 10 – 15 cm. In corrispondenza della sovrapposizione dovranno essere installati dei pic-chetti metallici ad U almeno 1 ogni metro lineare.

5. Esecuzione di semina a spaglio se prevista. Nel caso si scegliesse l’installazione del prodotto KMat GRASS, disponendo di un biofeltro preseminato, non è necessario eseguire le semina preventiva.

6. Riporto di terreno vegetale sopra la geostuoia sin-tetica per circa 5- 10 cm al fine di proteggere la geostuoia e ricoprire il seme.

Pendii asciutti

Sistemi di controllodell’erosione superficiale

MANUALE DI POSA

KMatsistemi di controllo dell’erosione superficiale

Modalità di installazione

Manuale di posa delle geostuoie antierosive nei "Pendii asciutti"

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KMat KMatsistemi di controllo dell’erosione superficiale

Fissaggio della stuoia in trincea

Sovrapposizione dei 2 rotoli adiacenti

Ricopertura con terreno vegetale

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La geostuoia per il controllo dell’erosione KMat puo’ es-sere impiegata per proteggere il profilo della scarpata stra-dale, in attesa della crescita della vegetazione, per evitarela formazione di fessurazioni nel terreno e successiva asportazione di materiale.

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KMatsistemi di controllo dell’erosione superficiale

KMat in applicazioni stradali

Stuoia antierosiva KMat picchettata al suoloe messa in sicurezza con cavi d'acciaiopoiché in zona ventosa

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Il problema dell'erosione del suolo è diventato in questi ul-timi anni di dominio pubblico per le conseguenze vistose che ha provocato sul territorio con perdita di vite umane e ingenti danni economici.Il suolo è per sua natura predisposto all’erodibilità. Le prin-cipali cause che determinano l’erosione dei terreni sono imputabili a:

a) pioggeb) pendenza topografica del sitoc) fattore di copertura vegetaled) pratiche conservative

(agronomiche e ingegneristiche ad opera dell’uomo)f) ventog) neve

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KMat KMatsistemi di controllo dell’erosione superficiale

Stuoia antierosiva KMat parzialmente invertita

Pendio asciutto perfettamente eroso

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Nell’ambito idraulico le geostuoie sintetiche tridimensionali KMat sono in grado di proteggere dall’erosione la sponda in terra, garantendo nel tempo un livello di sicurezza altri-menti difficilmente raggiugibile.Esistono dei test specifici da eseguirsi in laboratorio (flume test) che consentono di identificare la massima sollecita-zione in termini di sforzi tangenziali a cui la stuoia è in grado di resistere, nelle differenti configurazioni (in assenza di ve-getazione ed in presenza di copertura).

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KMat in applicazioni idrauliche

Fasi di posa in opera di KMat lungo una sponda di un corso d’acqua

Pendio asciutto: canale di bonifica

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KMat KMatsistemi di controllo dell’erosione superficiale

Canale artificiale per eseguire i test di scorrimento con rivestimenti sintetici

Metodologia di calcolo sperimentale per la quantificazione della perdita di suolo a seguito di evento meteorico critico

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KMatsistemi di controllo dell’erosione superficiale

Le geostuoie sintetiche tridimensionali KMat sono spessoimpiegate nelle aree golenali, per proteggere le sponde de-gli argini in occasione degli eventi di piena e preservare la stabilità dell’opera.

KMat in applicazioni idrauliche

Tratto di argine interessato dal rivestimento protettivo calcestruzzo+geostuoia, ad avvenuta rivegetazione della sponda

Tratto di argine interessato dal rivestimento protettivocalcestruzzo+geostuoia durante la sua realizzazione

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KMat KMatsistemi di controllo dell’erosione superficiale

Ricopertura di KMat GRASS in un fosso di guardiaPosa di KMat GRASS in un fosso di guardia

Effetto del KMat GRASS dopo 3 mesi dalla posa

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KMatsistemi di controllo dell’erosione superficiale

Soluzionicon geostuoienaturali

CONTROLLO DELL’EROSIONE SUPERFICIALEC

NOME TIPO MATERIA PRIMA LARGHEZZA LUNGHEZZA

ECOVERNET J 500 XL Juta 2,42 68,5

ECOVERNET F J100 Biorete Juta 1,2 500

ECOVERNET F J500 Juta 1,22 68,5

ECOVERMAT P GRASS Paglia 2,4 25

ECOVERMAT PC 450 Biorete Paglia cocco 2 25

ECOVERMAT GRASS Fibre di cellulosa 1 40

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Nell’ambito idraulico le geostuoie sintetiche tridimensionali KMat sono in grado di proteggere dall’erosione la sponda in terra, garantendo nel tempo un livello di sicurezza altri-menti difficilmente raggiugibile.

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KMat KMatsistemi di controllo dell’erosione superficiale

Ecovermat - Pendii

Ecovermat PC 450 lungo un pendio asciutto in ambito stradale

Ecovermat PC 450 lungo un pendio asciutto in ambito residenziale

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Tema: tecnologie e materiali per l’edilizia e l’ambiente.

Nella realizzazione di opere edilizie e interventi di ingegneria ambientale esisto-no fondamentalmente due aspetti: quello visibile, in gran parte estetico, e quello non visibile, che coinvolge elementi strutturali, di protezione, mantenimento e sicurezza. Di quest’ultimo aspetto si occupa Tema da oltre 10 anni distinguen-dosi sia per le soluzioni applicative originali (in numerosi casi fortemente com-petitive) sia per le innovazioni tecnologiche e l’utilizzo di nuovi materiali.

Tema si avvale di un moderno sistema produttivo con stabilimenti in Italia, Spagna, Turchia, Romania e Russia. Fornisce le sue tecnologie in oltre 60 paesi, dove è protagonista nel mercato con soluzioni e prodotti per il drenaggio e l’isolamento nei settori dell’edilizia residenziale e civile.

Altrettanto importanti sono le innovative soluzioni ideate appositamente per le grandi opere d’in-tervento ambientale, dove Tema propone la più vasta e completa gamma di geocomposti drenanti, geostuoie tridimensionali antierosione e geogriglie di rinforzo.

Tema si caratterizza inoltre per la continua ricerca di nuovi prodotti, per il coinvolgimento attivo di progettisti e imprese, per l’affiancamento ai clienti nelle fasi realizzative.

TeMa Technologies and Materials srlvia dell’Industria 21 31029 Vittorio Veneto (TV) ITALYTel. +39 0438 5031 fax +39 0438 503462e-mail: [email protected] www.temacorporation.com

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