Pellegrino L. Approccio Metodologico Su Tappetti Musivi. 2006

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    logie quali la fotogrammetria e lascansione laser, successivamenteutilizzate per lelaborazione dimappe tematiche. Queste sono ca-ratterizzate in modo tale da mo-strare il grado di vulnerabilit e -allo stesso tempo- lestensionedelle aree danneggiate, in rela-zione alle diverse condizioni am-

    bientali che sono presenti nel sito.In questi ultimi anni il CRPR ha

    via via integrato le metodiche dintervento per il re-stauro delle superfici mosaicate, recependo i parame-tri codificati dalle scuole pi avanzate. Del tutto inac-cettabile risulta oggi alla luce dei nuovi principi e nelcampo delle nuove metodologie della conservazione lapplicazione del metodo di esecuzione del restauro,riguardante lintegrazione delle lacune, fondato sutecniche semplicistiche come luso di malta a base dicemento: una sorta di metodo del rattoppo che mor-tifica ed occulta la leggibilit del manufatto.

    Il paradigma scientifico adottato dalle pi avanzatescuole di restauro ha accantonato tale metodo datempo. In coerenza con esso la linea sviluppata neinostri laboratori quella dellapplicazione del metododelle integrazioni dipinte o incise unitamente allusodi malte colorate in pasta. Questo tipo di soluzione cisembra essere pi rispettosa sia dei materiali originali- in quanto non interferisce con questi- sia delle tec-niche di esecuzione -in quanto rivaluta il mosaico pa-vimentale ponendolo sullo stesso piano del mosaicoparietale (da sempre tenuto in maggior considera-zione).Sia pur brevemente un'ultima segnalazione di carat-tere metodologico, a completamento del quadro di ri-cerca sulla conservazione, va dedicata alla tecnicadella Colorimetria. Si tratta della misurazione del co-lore con laiuto di uno spettrofotometro, che consentenon soltanto il controllo del possibile fenomeno delloscolorimento nel corso del tempo delle tessere di mo-saico, ma anche un approccio pi armonioso e scien-tifico nel campo delle integrazioni cromatiche. Per unrelativo approfondimento dell'analisi sulla valenze delcontributo tecnico-scientifico della colorimetria al re-stauro si rinvia allarticolo sulle lastre Naskhi , dove stata evidenziata lutilit applicativa ad un caso ri/co-

    struttivo di particolare complessit.

    Nellaffrontare temi legati alla conservazione e mu-sealizzazione dei mosaici lapproccio dovr essere ri-volto prima di tutto alla valutazione dello stato generaledi degrado dei manufatti ed allo studio e alle ricerchesulle tecniche e i materiali originali impiegati.Indagini visivo-tattili preliminari (che possono sembraretroppo semplicistiche e perci inutili), sono per il re-stauratore fondamentali nella preparazione di un pro-gramma diagnostico ben studiato: la fase conoscitivadetermina linizio di quel processo di studio che nella

    seconda fase supporta il vero e proprio programma me-todologico.Sulla base di queste osservazioni preliminari sono statescelte le aree rappresentative per le analisi microscopi-che e la raccolta di campioni. Lobbiettivo principale quello di identificare i materiali originali e gli agenti re-sponsabili del degrado.Nellampio e diversificato panorama dei siti archeolo-gici siciliani, arricchiti dalla compresenza significativadi mosaici, lattenzione del CRPR stata rivolta a quat-tro diverse tipologie di mosaico utili per verificare unnuovo tipo di approccio metodologico. Parecchi fattori- quali la cronologia del sito, i materiali originali, le tec-niche desecuzione adottate, lesposizione alle calamitnaturali e ai danni causati dalluomo, il grado di vulne-rabilit e lestensione superficiale dei manufatti origi-nali - sono stati presi in considerazione nella scelta deimosaici. Peraltro le risultanze diagnostiche, acquisitedalle analisi dei prelievi raccolti nel corso dei sopralluo-ghi ai siti, costituiscono elementi conoscitivi utili allin-tegrazione dei dati della C arta del Rischio : progettostrumentale indispensabile, una sorta di radiografia ge-nerale che il CRPR sta conducendo sul patrimonio cul-turale siciliano a impatto aleatorio.Rilievi grafici e vedute tridimensionali delle superfici

    mosaicate possono essere eseguite con laiuto di tecno-

    FORME/ TOPPE /CROMIELorella Pellegrino

    QUALE APPROCCIO METODOLOGICO SUI TAPPETTI MUSIVI?

    LABORIAN DO

    CRPR/InForma - rivista semestrale del Centro Regionale Progettazioe e Restauro - N.1 - Anno 2006