Patologie esotiche dell ’equide: rischi di introduzione ... · Patologie esotiche dell ’equide:...
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Patologie esotiche dellPatologie esotiche dell ’’equide: equide: rischi di introduzione sul nostro rischi di introduzione sul nostro
territorio nazionaleterritorio nazionaleAndrea Capobianco DondonaAndrea Capobianco Dondona
CESMECdR Nazionale per lo studio delle malattie esotiche
Torino, 09/05/2014Torino, 09/05/2014
Malattie emergenti Malattie emergenti -- riemergentiriemergenti
•• Malattia Malattia riconosciuta per la prima volta riconosciuta per la prima volta o che o che si si presenta con un nuovo quadro evolutivopresenta con un nuovo quadro evolutivo, o che , o che si si èè verificata precedentemente ma mostra un verificata precedentemente ma mostra un aumento dellaumento dell’’incidenza o unincidenza o un’’espansione espansione rispetto ai parametri geograficirispetto ai parametri geografici, agli , agli ospitiospiti o alla o alla diffusione dei diffusione dei vettorivettori. .
•• Molte di queste infezioni sono Molte di queste infezioni sono zoonosizoonosi, , alcune possono evolvere e divenire malattie alcune possono evolvere e divenire malattie trasmissibili delltrasmissibili dell’’uomo.uomo.
WHOWHO--FAOFAO--OIE OIE
ConsultationConsultation
Maggio 2004Maggio 2004
Malattie equine non Malattie equine non
presenti in Italiapresenti in Italia
•• Malattia/e non presentiMalattia/e non presenti sul territorio nazionale sul territorio nazionale e e che possono essere introdotteche possono essere introdotte da un altro da un altro paese sia temporaneamente che in via paese sia temporaneamente che in via permanente.permanente.
•• Malattie causate da: virus, batteri, funghi o Malattie causate da: virus, batteri, funghi o parassiti.parassiti.
•• La loro introduzione in un paese può interessare La loro introduzione in un paese può interessare non solo chi non solo chi èè direttamente coinvolto, ma può direttamente coinvolto, ma può avere avere effetti collaterali devastantieffetti collaterali devastanti..
•• Sebbene le Sebbene le conseguenze economicheconseguenze economiche possono possono essere molto serie, gli essere molto serie, gli aspetti socialiaspetti sociali non non possono in alcun modo essere trascurati.possono in alcun modo essere trascurati.
Controllo delle malattie Controllo delle malattie
esoticheesotiche•• LL’’unico modo per evitare lunico modo per evitare l’’introduzione di una introduzione di una
malattia esotica malattia esotica èè chiudere completamente le chiudere completamente le
frontierefrontiere a qualunque commercio, incluse animali e a qualunque commercio, incluse animali e
persone. Resta comunque il persone. Resta comunque il problema dei vettoriproblema dei vettori!!
•• EE’’ IMPOSSIBILE!!!IMPOSSIBILE!!!
•• La strategia migliore La strategia migliore èè che lche l’’intero settore si dia intero settore si dia
delle delle regole per scongiurare una tale eventualitregole per scongiurare una tale eventualitàà, ,
e questo richiede che TUTTE le persone coinvolte si e questo richiede che TUTTE le persone coinvolte si
impegnino in tal senso.impegnino in tal senso.
•• EE’’ necessario rispettare in maniera rigorosa le necessario rispettare in maniera rigorosa le
normative sanitarie in termini di import/exportnormative sanitarie in termini di import/export
LL’’OIE e la movimentazione OIE e la movimentazione
degli Equididegli Equidi
•• Luglio 2013Luglio 2013: accordo tra OIE e : accordo tra OIE e International International
Federation of Horseracing Authorities (Federation of Horseracing Authorities (IFHA)IFHA)
-- Superare i problemi legati alle importazioni temporaneeSuperare i problemi legati alle importazioni temporanee
-- Gruppo di lavoro per definire protocolli e regolamentiGruppo di lavoro per definire protocolli e regolamenti
•• 2011 e 20122011 e 2012: conferenza FEI: conferenza FEI--OIE OIE ““International horse International horse
MovementMovement””
•• Dal 2012Dal 2012
-- Disease Free Country per la Peste EquinaDisease Free Country per la Peste Equina
-- Sul Terrestrial Code: zones and compartmentsSul Terrestrial Code: zones and compartments
-- Equine Disease Free Zone (EDFZ) per eventi sportiviEquine Disease Free Zone (EDFZ) per eventi sportivi
Malattie batteriche e Malattie batteriche e
parassitarieparassitarieENGLISH ITALIAN PATHOGEN Present in Italy OIE Listed
Anthrax Antrace (Bacillus anthracis) Bacterium + +
Equine Babesiosis (Piroplasmosis) Babesiosi Equina (Piroplasmosi) Parasite + +
Echinococcus granulosus var equinus Echinococcus granulosus var equinus Parasite + +
Equine Granulocytic Ehrlichiosis (EGE) Ehrlichiosi Equina Parasite + -
Potomac Horse Fever (PHF) Erlichiosi monocitaria equina (Neorickettsia risticii) Parasite + -
Epizootic Lymphangitis Linfangite epizootica (Histoplasma farciminosum) Fungus + +
Lyme DiseaseMalattia di Lyme
(Borrelia burgdorferi, B. afzelii and B. garinii)Bacterium + -
Contagious Equine Metritis (CEM) Metrite Contagiosa (Taylorella equigenitalis) Bacterium + +
Equine Protozoal Myeloencephalitis (EPM)Mieloencefalite Protozoaria Equina (Sarcocystis
neurona)Parasite ? -
Dourine Morbo Coitale Maligno (Trypanosoma equiperdum) Parasite +/- +
Glanders Morva (Burkholderia mallei) Bacterium +/- +
Nagana Nagana (trypanosomiasi) Parasite - -
Corynebacterium pseudotuberculosis (Pigeon
Fever)
Pseudotubercolosi
(Corynebacterium pseudotuberculosis)Bacterium + -
Horse Mange Rogna equina Parasite + +
Salmonella equi abortus Salmonella equi abortus Bacterium + -
Surra Surra (Trypanosoma evansi) Parasite - +
Trichinellosis Trichinellosi Parasite + +
Malattie viraliMalattie viraliENGLISH ITALIAN PATHOGEN Present in Italy OIE Listed
Equine Infectious Anaemia (EIA) Anemia Infettiva Virus + +
Equine Arteritis Virus (EAV) Arterite virale equina Virus + +
Japanese Encephalitis (JE) Encefalite Giapponese Virus - +
Equine Viral Encephalitides (EEE, WEE, VEE) Encefaliti Virali Equine Virus - +
Equine Encephalosis (EE) Encefalosi Equina Virus - -
Getah Getah virus Virus ? -
Equine Influenza (EI) Influenza Equina Virus +/- +
Louping Ill Louping Ill Virus - -
Borna Disease Malattia di Borna Virus + -
Nipah Virus Nipah Virus Virus - +
African Horse Sickness (AHS) Peste Equina Virus - +
Horse Pox Pox Equino Virus - +
Rabies Rabbia Virus - +
Equine Rhinopmeumonitis (EHV-1 abortion) Rinopolmonite equina Virus + +
Vesicular Stomatitis (VS) Stomatite Vescicolare Virus - +
West Nile Virus (WNV) West Nile Disease Virus + -
Malattie a Rischio Malattie a Rischio
IntroduzioneIntroduzione
ENGLISH ITALIAN PATHOGEN Present in Italy OIE Listed
Glanders Morva (Burkholderia mallei) Bacterium +/- +
Surra Surra (Trypanosoma evansi) Parasite - +
African Horse Sickness (AHS) Peste Equina Virus - +
Equine Influenza (EI) Influenza Equina Virus +/- +
Equine Viral Encephalitides (EEE,
WEE, VEE)Encefaliti Virali Equine Virus - +
Japanese Encephalitis (JE) Encefalite Giapponese Virus - +
Vesicular Stomatitis (VS) Stomatite Vescicolare Virus - +
L’agente patogeno
• Burkholderia mallei
- Batterio gram negativo
- Sopravvive principalmente negli animali infetti
- E’ in grado di sopravvivere a lungo in ambienti
favorevoli (umidi)
- E’ velocemente inattivato da calore e luce solare
• E’ “imparentato” con Burkholderia pseudomallei
- Agente della melioidosi
• Ha una storia antica ed è stato usato in passato
come arma batteriologica
Trasmissione
Animali e UomoAnimali e Uomo
•Ingestione
- Cibo od acqua contaminati
- Essudati cutanei, secrezioni respiratorie
•Inalazione
•Contatto diretto
- Abrasioni della cute
- Mucose
•Fomiti
•Uomo-uomo (raro)
Epidemiologia
• Endemica
- Alcuni paesi di: Africa, Medio Oriente, Asia, e Sud America
• Sospetta
- Paesi Balcanici, ex repubbliche Sovietiche
• Casi sporadici
- Centro America
• Una tempo era molto diffusa, ma è stata eradicata in molti paesi
Ospiti
• Colpisce i solipedi
- Asini
• Forma acuta
- Cavalli
• Forma cronica
• Carnivori, uomo e capre
sono anch’essi suscettibili
• Suini e bovini sono resistenti
Malattia negli animali
• Le diverse forme di malattia non sono facilmente distinguibili a differenza dell’uomo- Possono presentarsi simultaneamente
- Incubazione: 2 - 6 settimane
• Forma nasale- Febbre, tosse, dispnea, abbondante scolo
nasale, ulcere
- Coinvolgimento linfonodale e vascolare
- Morte
Malattia negli animali
Forma Polmonare
- Noduli ed ascessi
nei polmoni
- Dispnea
- Tosse
- Febbre
- Progressiva
debilitazione
Forma Cutanea
- Noduli ed ulcere
cutanee
- Linfoadenopatia
- Gonfiore delle
articolazioni ed edema
degli arti
- Orchite nei maschi
Malattia negli animali
• Forma acuta
− Più comune negli asini
− Sintomatologia nasale e polmonare
� Tosse e dispnea
� Noduli ed ulcere sulla mucosa nasale
� Linfonodi sottomandibolari ingrossati
− Possibile sintomatologia neurologica
− Morte
Malattia negli animali
• Forma cronica
- Tosse, malessere, febbre, perdita di peso
- Scolo nasale ed ulcere, noduli cutanei
- Coinvolgimento linfonodale e vascolare
- Gonfiore delle articolazioni ed edema degli arti
• Forma latente
- Solitamente sintomi meno evidenti
- Scolo nasale
- Orchite (frequente)
Diagnosi differenziale
• Melioidosi
• Adenite equina (Streptococcus equi var equi)
• Linfangite
• Altre forme di polmonite
• Empiema della tasca gutturale
• Dermatofitosi
• Dermatomicosi
Trattamento
• Gli antibiotici sono efficaci
- Solo nelle aree endemiche
• Dubbi sull’opportunità di
curare gli animali
- Possono diventare serbatoi
asintomatici e infettare
l’uomo
Prevenzione
• Cavalli
- Diagnosi precoce e quarantena
- Conferma di laboratorio e
abbattimento
• E’ una malattia notificabile
• Non esistono vaccini nè per
l’uomo nè per gli animali
Il parassita
• Trypanosoma evansi
- Organismo appartenente al subgenere
Trypanozoon
- Trasmesso da insetti ematofagi
- In Brasile è trasmesso anche dai pipistrelli vampiri
Ospiti
• Colpisce un’ampia varietà di specie
- Cavalli, muli e asini
- Cammelli e lama
- Cervi
- Bovini, bufali, pecore e capre
- Maiali
• Carnivori (cane e gatto) ed elefanti sono
anch’essi suscettibili, insieme ad altre
specie
Trasmissione
• Non richiede un vettore biologico, ma può
essere trasmesso meccanicamente
- Sangue
- Tessuti
• Tabanus spp.
• Genera: Haematopota, Chrysops, Lyperosia,
Stomoxys, Musca and Atylotus
• I carnivori possono anche infettarsi ingerendo
tessuti infetti.
Epidemiologia
• Endemica
- Africa
- Medio Oriente
- Asia
- Sud America
- Isole Canarie (Spagna)
• Nel 2006 c’è stato un focolaio in Francia nei dromedari
Sintomatologia clinica
• La malattia non è sempre di facile identificazione- Esistono forme subcliniche
- Incubazione: 5 - 60 giorni
• Forme: acuta, subacuta e cronica- Febbre, perdita di peso, letargia, anemia,
linfoadenomegalia, edema
- Talvolta orticaria, ittero e petecchie emorragiche sulle mucose
- Rara la sintomatologia neurologica, ma possibile paresi e atrofia muscolare
- Aborti e malformazioni fetali sono possibili
- Leucopenia ed immunosoppressione
Diagnosi differenziale
• Peste equina
• Arterite virale
• Anemia infettiva
• Babesiosi equina
• Encefaliti
Prevenzione e controllo
• Diagnosi precoce e quarantena
• Conferma di laboratorio e
isolamento o meglio
abbattimento
• Controllo dei vettori /
repellenti
• Stabulazione notturna al
chiuso
• E’ una malattia notificabile
African Horse Sickness Virus
• Virus ad RNA senza envelope
• Famiglia Reoviridae
- Genere Orbivirus
• Nove sierotipi (1-9)
- Tutti viscerotropici
- Sierotipo 9• Aree endemiche
• Focolai fuori dall’ Africa
- Sierotipi 1-8• Aree geografiche limitate
Distribuzione
• Endemica in Africa
Sub-sahariana
• Focolai
- Africa Settentrionale e
Meridionale
- Medio Oriente
- Spagna e Portogallo
Morbilità/Mortalità
• Variano in base alla specie, allo stato
immunitario, alla forma di malattia
• Mortalità in base alla specie
- I cavalli sono particolarmente sensibili
Specie Mortalità
Cavalli 50-95%
Muli 50%
Asini Europei ed Asiatici 5-10%
Asini Africani e zebre Rara
Morbilità/Mortalità
• Mortalità in base alla forma di malattia
Forma di Malattia Mortalità
Polmonare Fino a 95%
Cardiaca 50% o superiore
Mista 70-80%
Horsesickness fever Normalmente guarisce
Trasmissione
• Non contagiosa
• Trasmessa da vettori: Culicoides spp.
- Culicoides imicola – vettore principale
- C. bolitinos
- C. variipennis
- Altri artropodi ?
• Viremia negli equidi
- Cavalli: da 12 a 40 giorni
- Zebre, asini Africani: fino a 6 settimane
Storia
• 1600: Prima segnalazione- Cavalli nell’ Africa Meridionale
• 1921: Sir Arnold Theiler- Ha descritto 7 focolai in Southern Africa dal 1780 al
1918
• 1959-61: Medio Oriente- Primo focolaio fuori dall’Africa
• 1987-91: Spagna e Portogallo- Zebre importate
- Nuove specie di Culicoides
Impatto Economico
• 1989: Portogallo
- 137 focolai
• 104 allevamenti
- 206 cavalli abbattuti
- 170.000 equini vaccinati
- Costo: $1.9 milioni
SPAIN
Incubazione
• Sperimentale: 2-21 giorni
• Infezione naturale: 3-14 giorni
Disease Form Incubation Period
Peracute (pulmonary) form 3-5 days
Subacute (edematous or cardiac)
form
7-14 days
Acute (mixed) form 5-7 days
Horsesickness fever 5-14 days
Sintomatologia Clinica
• Quattro forme di malattia
- Iperacuta (polmonare)
- Subacuta edematosa (cardiaca)
- Acuta (mista)
- Horsesickness fever
• Infezioni sintomatiche sono più comuni nei
cavalli e nei muli
• Le zebre sono solitamente asintomatiche
Iperacuta - Forma Polmonare
• Febbre acuta
• Improvvisa e grave insufficienza polmonare
• Dispnea, tachipnea
• Sudorazione profusa
• Tosse spasmodica
• Essudato nasale sierofibrinoso
• Morte rapida (poche ore) Schiuma dalle narici dovuta ad edema
polmonare
Subacuta Edematosa –
Forma Cardiaca
• Edema
- Fosse sopraorbitali, palpebre
- Guance, labbra, lingua, spazio
inter mandibolare
- Collo, torace, costato
- Assente nelle estremità
inferiori degli arti
• Se l’animale guarisce l’edema
persiste per circa 3-8 giorni
Subacuta – Forma Cardiaca
• Stadi terminali
- Grave depressione, coliche, petecchie della
congiuntiva e della lingua ventrale
• Morte per insufficienza cardiaca
• Mortalità del 50% o superiore
• Morte entro 4-8 giorni
Acuta – Forma Mista
• Forme polmonari e cardiache
• Sintomatologia cardiaca di solito subclinica
- Seguita da grave insufficienza respiratoria
• Sintomi respiratori lievi
- Seguito da edema e morte
• Diagnosi da esame necroscopico
• Mortalità del 70-80%
Horsesickness Fever
• Segni clinici lievi
• Febbre molto caratteristica (3-8 giorni)
- Remissione al mattino (non rilevabile)
- Peggioramento pomeridiano
• Altri sintomi
- Lieve anoressia o depressione
- Congestione delle mucose
- Aumento della frequenza cardiaca
• Raramente fatale
Diagnosi Differenziale
• Arterite virale equina
• Anemia infettiva equina
• Hendra
• Purpura emorragica
• Piroplasmosi equina
• Encefalosi Equine
• Antrace
• Tossine
Controllo
• Quarantena
- Equidi da aree endemiche
• Asia, Africa, Mediterraneo
- Minimo 60 giorni al punto di ingresso
• Controllo dei vettori e protezione degli animali
- Insetticidi
- Stabulazione in stalle a prova di insetto dal
tramonto all'alba
Encefaliti Equine
• Eastern equine encephalitis (EEE) -
Encefalite equina dell'Est
• Western equine encephalitis
(WEE) - Encefalite equina
dell‘Ovest
• Venezuelan equine encephalitis
(VEE) - Encefalite equina
Venezuelana
I Virus
• EEE, WEE, and VEE viruses
- Famiglia Togaviridae
- Genere Alphavirus
• Trasmessa da zanzare
• La malattia
- Encefalite nell’uomo e nei cavalli
- Altri mammiferi ed uccelli si
infettano occasionalmente
Vettori delle
Encefaliti Equine
MalattiaMalattia VettoreVettore
EEE Culiseta melanura
Aedes spp.
Culex (Cx.) nigrapalpus Coquilletidia spp.
WEE Culex tarsalis
Aedes melanimon
Aedes dorsalis
Aedes campestris
VEE Culex (Melanoconion) spp.
Rischi per l'uomo
• Eastern equine encephalitis
- Gli anziani sono più a rischio
- Tasso di mortalità: 33%
• Western equine encephalitis
- Bambini <1 anno sono più a rischio
- Tasso di mortalità: 3%
• Venezuelan equine encephalitis
- I bambini si ammalano più facilmente
- Mortalità rara
Rischi per gli animali
• Mortalità nei cavalli
- EEE ~ 90%
- VEE ~ 50 to 90%
- WEE ~ <30%
• Vaccino disponibile
negli U.S.A.
Storia della EEE
• 1942-1943
- Epidemia in Michigan
• 1947
- Southern Louisiana
e Texas
- 14,000 casi
- 83% di mortalità
• 1951
- Isolato da Culiseta melanura
Epidemiologia della EEE
• 1964-2010- 270 casi totali
- In media 6 casi all’anno
- In media 1 - 2 decessi all’anno
• Mortalità- Uomo: 30 to 70%
- Equini: 90%
• I casi nei cavalli di solito appaiono prima- Servono da sentinelle per l’uomo
•Endemic in portions of the American continent
•Eastern half of N. America from Canada to the Caribbean Islands and S. America.
•EEE viruses comprises 2 major variants, North & South American
EEE nei cavalli
• Incubazione: 5 – 14 giorni
• Sintomatologia nei cavalli- Febbre, anoressia, depressione
- Sintomatologia del SNC• Ipersensibilità, vagare senza meta, circling, atassia,
paresi, paralisi
• La morte può verificarsi entro pochi giorni
• Si verificano anche infezioni asintomatiche o lievi
• Vaccino disponibile per i cavalli
EEE negli Uccelli
• Asintomatica nella maggior parte delle specie
• Sintomi clinici
- Depressione, tremori, paralisi delle gambe, sonnolenza
- Emù, struzzi
• Enterite emorragica, vomito
- Morte 24 ore dopo l’insorgenza dei sintomi
• Vaccinazione
- Alcuni uccelli vengono vaccinati per EEE
Epidemiologia della WEE
• Culex tarsalis
- Popolazioni molto abbondanti in estate
- Epidemie associate con freddo, primavere piovose
- Il vento può trasportare zanzare per 800 miglia in meno di 24 ore
• Casi tra Giugno-Agosto - 639 casi dal 1964
- 1989-1997: nessun decesso (uomo)
�WEE is more widely distributed in N. and S. America than either EEE or the endemic strains of VEE virus. Occurs more frequently in the western states and provinces of the USA and Canada, respectively.
WEE negli Animali
• Asintomatica
- Blacktail jackrabbit, kangaroo rat, Western gray squirrel,
prairie dog, birds
Cavalli Cavalli
• Segni clinici:
- Febbre, depressione, alterata capacità cognitiva, atassia,
disfagia
- Progresso fino alla paralisi, convulsioni, morte
- Tasso di mortalità <30%
• Trattamento con terapia di supporto
• Vaccino disponibile
Ceppi Virali
Subtype Cycle Pathogenic
I-A
I-B
I-C
Epizootic/ Epidemic
Highly virulent for equines
I-D II
I-E III
I-F IV
V
VI
Enzootic/ Endemic Not for horses
Limited cases in humans
Ceppi di VEE
• Epizootici/Epidemici
- I-A, I-B, and I-C
- Malattie nell’uomo e
cavallo
- Trasmesso da molte
specie di zanzare
- Serbatoio naturale
sconosciuto
- Cavalli e asini agiscono
come amplificatori
• Enzootici/Endemici
- Malattia nell’uomo
- Trasmesso
prevalentemente da
Culex (Melanoconion)
- Serbatoio naturale sono
i roditori che vivono in
paludi e foreste
� Endemic strains –Atlantic coastal regions from Florida through Panama, Colombia, French Guiana, Peru, Brazil to Argentina.
�Epidemic strains– Have traditionally originated in northern S. America.
Storia della VEE
• 1938- Isolato dal cervello di cavallo
• 1962-1964- Focolaio in Venezuela
• 23.000 casi umani
• 1967- Focolaio in Colombia
• 220.000 casi umani
• Oltre 67.000 cavalli morti
Storia della VEE
• 1969-1971- Il più grande focolaio registrato
- Dal Costa Rica alla Valle del Rio Grande in Texas
- Migliaia di casi di encefaliti nell’uomo
- Oltre 100.000 cavalli morti
• 1995- Venezuela e Colombia
- Oltre 90.000 casi umani
Trasmissione Epizootica
della VEEPrimary Vector
multiple mosquito species
Dead-end hostsHumans
Vertebrate Host
Horses
Other species naturally
infected but not amplifiers
Trasmissione Enzootica della
VEE
Primary VectorCulex
(Melanoconion) species
Dead end hosts
Humans
Vertebrate Host
Rodents
VEE nei Cavalli
• Incubazione: 1 - 5 giorni
• I cavalli sono estremamente sensibili
- Febbre, anoressia, depressione, labbra flaccide,
palpebre e orecchie cadenti, incoordinazione e
cecità
- Morte da 5 a 14 giorni dopo l'esordio clinico
• Mortalità: dal 50 al 90%
• La trasmissione intrauterina causa aborto,
natimortalità
VEE negli Animali
• La maggior parte degli animali domestici non mostrano segni clinici o amplificano il virus
• Sperimentalmente- Conigli e cani infettati muoiono dopo l'inoculo
- Animali di laboratorio sensibili• Fungono da sentinelle
• Guinea pigs, topi, criceti
• Ceppi enzootici non causano malattia negli animali
VEE come Arma
Batteriologica
• Aerosolized VEE
• La malattia nell’uomo e nei cavalli si manifesta
contemporaneamente
• Sintomatologia simil-influenzale nell’uomo
• Possibile sintomatologia neurologica nei cavalli
• Ampio numero di casi in una area geografica
definita
Encefalite Giapponese
• Genere Flavivirus
• Il nome viene dal Latino flavus che
significa “giallo”
• Virus ad RNA a singolo filamento
con envelope
• Morfologia non ben definita
Storia
• 1870s: Giappone
- Epidemie di “Encefalite estiva”
• 1924: Ampia epidemia in Giappone
- 6.125 casi umani; 3.797 decessi
• 1935: isolato per la prima volta
- Da un uomo morto di encefalite
• 1938: il virus è isolato da una zanzara (Culex
tritaeniorhynchus)
Storia
• 1940 to 1978
- La malattia si diffonde con epidemie in China,
Korea ed India (6.000 casi umani)
• 1983: vaccinazione in South Korea
- Inizia già all’età di 3 anni
- Nelle zone endemiche anche prima
Impatto Economico
• Maiale
- Alta mortalità nei suinetti
• Cavallo
- Mortalità fino al 5%
• Uomo
- Costo per la vaccinazione e le
cure mediche
- Controllo dei vettori
Distribuzione
• Endemica nelle
zone temperate e
tropicali dell’Asia
• Controllo della
malattia con la
vaccinazione
Japan
China
Korea
Indonesia
IndiaPhilippines
Morbilità/Mortalità
• Maiale
- Alta mortalità nei suinetti
- Rara negli adulti
• Cavallo
- Bassa mortalità (<5%)
• Uomo
- Mortalità: dal 5 al 40%
- Grave sintomatologia neurologica: 45 to 70%
Trasmissione
• Trasmessa da vettori
• Ciclo enzootico
- Zanzare: Culex
• Culex tritaeniorhynchus
- Reservoir/ospiti amplificatori
• Maiali, pipistrelli, uccelli trampolieri
• Forse anche rettili ed anfibi
- Ospiti accidentali
• Cavalli, uomo, altri
Sintomatologia: Cavallo
• Incubazione: da 8 a 10 giorni
• Di solito subclinica
• Febbre, locomozione
compromessa, stupore,
digrignamento dei denti
• Cecità, coma, morte (raro)
Sintomatologia: Maiale
• Incubazione non definita
• Esposizione durante la prima parte della
gravidanza è pericolosa
• Nascita di feti nati morti o mummificati
• Suinetti: segni neurologici, morte
• Verri: infertilità, gonfiore dei testicoli
Diagnosi Differenziale
• Cavallo
- WEE, EEE, altre encefaliti virali, Hendra, rabbia,
neurotossine, encefaliti tossiche
• Maiale
- Myxovirus-parainfluenza 1, coronavirus, Menangle
virus, Nipah virus, Porcine parvovirus, PRRS
Prevenzione
• Controllo dei vettori
- Eliminare le zone di riproduzione delle zanzare
- Controllo delle larve e degli adulti
• Vaccinazione
- Cavallo, maiale, uomo
• Misure di protezione personali
- Evitare le ore di attività delle zanzare
- Uso di repellenti contenenti DEET
Vesicular Stomatitis Virus
• Vesiculovirus ad RNA
- Famiglia Rhabdoviridae
- Principali sierotipi
• VSV-NJ e VSV-I
• Colpisce: cavalli, bovini, maiali,
camelidi e l’uomo
- Pecore e capre sono resistenti
• Assomiglia molto ad altre malattie
vescicolari come l’Afta Epizootica
Storia
• Inizi del 1800s
- Malattia equina simile alla Stomatite Vescicolare
• 1927: identificazione del virus
• 1950s: prime segnalazioni di casi umani
• 1982-83: focolaio nell’Ovest degli U.S.A.
- In precedenza, tipiche onde epizootiche
- Oggi, un evento l’anno negli U.S.A.
Focolai Recenti
• 1998-99: NM, CO, TX; 130 positivi
• 2004-05: TX, NM, CO; 470 positivi
• 2005: nove stati; 786 positivi
• 2006: WY; 29 positivi
• 2009: TX, NM; 7 positivi
• 2010: AZ; 4 positivi
Impatto Economico
• 1928: allevamenti da latte in California
- Perdita da 97$ to 202$ per capo
• 1995: allevamenti da carne in New Mexico
- Perdita da 53$ per capo
• Perdite dovute a:
- Aumento degli abbattimenti, aumento della
mortalità
- Produzione ridotta di latte
- Lavoro, farmaci, spese veterinarie
Distribuzione
• Emisfero Occidentale
- America Settentrionale, Centrale e Meridionale
• Emergenza nell’Emisfero Orientale?
- 2009: Bahrain, Laos (sospetta)
- 2009: Pakistan (in un area limitata)
• Sud Ovest degli U.S.A
- Focolai nelle regioni più calde
• Sud Est degli U.S.A.: ciclo enzootico
Morbilità / Mortalità
• Morbilità
- Varia tra il 5 e il 90%
- La maggior parte degli animali siero-convertono
• Mortalità
- Più alta negli adulti
- La morte è rara nei bovini e nei cavalli
Trasmissione negli Animali
• Vettori
- Flebotomi
- Mosche
- Epidemie stagionali
• Contatto diretto
- Animali infetti
- Oggetti contaminati
Sandfly
Blackfly
Trasmissione all’Uomo
• Contatto diretto
- Tessuti infetti, liquido vescicolare, saliva
• Punture di insetto
- Mosche, flebotomi
• Aerosol
- In laboratorio
Sintomatologia clinica
• Incubazione
- 3 – 5 giorni
• Febbre e vescicole che ricordano
FMD
• I cavalli si ammalano in maniera
grave
- Lesioni orali
• Scialorrea, masticazione,
sfregamento della bocca, zoppia
- Lesioni delle bande coronariche
Sintomatologia clinica
• Bovini e maiali
- Lesioni vescicolari
• Orali, ghiandola mammaria, fascia
coronarica, regione interdigitale
- Di solito limitate ad un’unica
area del corpo
- Salivazione e zoppia
• Remissione in 2 settimane
Trattamento
• Non esistono trattamenti specifici
• Terapia di supporto
- Acqua fresca e pulita
• Elettroliti se necessario
- Alimentazione umida
• Antibiotici per infezioni secondarie
• Prognosi fausta
• Gli animali da reddito possono subire perdite
Prevenzione
• Non acquistare da allevamenti positivi per 3
mesi dopo l'infezione
• Evitare il pascolo nelle ore di massima attività
vettoriale
• Segregazione e isolamento necessario per
ridurre la diffusione
• Disinfezione e pulizia
• Programmi di controllo dei vettori
Influenza Equina
• Si conoscono due sottotipi
- H7N7 (equine virus 1)
- H3N8 (equine virus 2)
- Altri si sono estinti o prevalenze bassissime
•• 19871987: epidemia in India, 27.00 casi (centinaia
di morti)
•• 19891989: epidemia in China (H3N8) senza morti
•• 20072007: ultima epidemia imponente in Australia
• Infetta anche i cani e raramente l’uomo
Conclusioni
1. L’analisi del rischio può fornire un aiuto consistente
nella gestione delle strategie di controllo
- dal momento che l’influenza del clima su ecosistemi e
malattie infettive non è completamente noto
- per ridurre ad un livello accettabile l’INCERTEZZA con
cui si è chiamati ad operare in caso di malattie “nuove”.
L’analisi del rischio deve essere basata su DATI SPECIFICIDATI SPECIFICI
generati dalle attività di sorveglianza condotta nello
stesso “ambiente” a cui l’analisi è riferita
Conclusioni
2. Previsioni a lungo termine sui cambiamenti
climatici e sulla conseguente evoluzione delle
vector-borne diseases sono ancora inaffidabili.
Inoltre è necessario un approccio UMILE nel
prevedere le possibili evoluzioni di una malattia
(BTV8 in Nord Europa)
3. Training appropriato e programmi di
comunicazione dovrebbero essere indirizzati a tutti
gli “attori” affinché siano in grado di fronteggiare
malattie la cui natura può essere completamente
differente da quelle presenti sul territorio
Conclusioni
3.3. Approccio pragmaticoApproccio pragmatico adottato per
immaginare ed implementare nuove
strategie
(i.e.: vaccinazione dei bovini nell’Europa del sud);
5. Di fronte alle nuove sfide mantenere un
approccio basato sull’esperienza e su dati dati
consolidaticonsolidati (es.: ricorso alla vaccinazione)
Conclusioni
6. Solo attraverso la collaborazione internazionalecollaborazione internazionale
è possibile tentare di controllare le TADs
caratterizzate da una diffusione rapida quali le
vector-borne
7. Necessario essere preparati disponendo di
strumenti diagnostici e vaccini in anticipo