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1 n° 4 - OTTOBRE | NOVEMBRE 2012 www.leggopassword.it In questo numero: OBIETTIVO BENESSERE: FORUM SU SALUTE ALIMENTAZIONE E STILE DI VITA FISICA E FUMETTI! FLASH, MILIONI DI CHEESEBURGER PER UNA CORSETTA ALLA VELOCITÀ DELLA LUCE A CASTELPLANIO, UN’INIZIATIVA A SUPPORTO DEI MALATI DI ALZHEIMER RUBRICHE ... E TANTO ALTRO ANCORA DA SCOPRIRE E DA LEGGERE COPIA GRATUITA l’accesso mirato all’informazione Passione per la moda femme

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Password - l'accesso mirato all'informazione numero ottobre/novembre

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n° 4 - OTTOBRE | NOVEMBRE 2012

www.leggopassword.it

In questo numero:

OBIETTIVO BENESSERE:FORUM SU SALUTE

ALIMENTAZIONE E STILE DI VITA

FISICA E FUMETTI!FLASH,

MILIONI DI CHEESEBURGER PER UNA CORSETTA

ALLA VELOCITÀ DELLA LUCE

A CASTELPLANIO, UN’INIZIATIVA A SUPPORTO DEI MALATI DI ALZHEIMER

RUBRICHE

... E TANTO ALTRO ANCORADA SCOPRIRE E DA LEGGERE

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Password – bimestrale di informazione. n° 4 anno 2012 - ottobre | novembre Direttore responsabile: Chiara Cascio Editore: Studio Gamma Coordinamento generale: Gianna Scortechini ProgettoGrafico:StudioGamma Sede, Direzione, Redazione: via Risorgimento 189/a Moie di Maiolati Spontini (An), tel. 0731 701404, fax. 0731 706476

www.leggopassword.it - [email protected] redazione@leggopassword.itCopyright-Tuttiidirittiriservati-MarchioegraficaregistratiVietata la riproduzione anche parziale. L’editore si riserva il diritto di segnalare alle autorità competenti coloro che in malafede comunicano annunci non corrispondenti a verità.Collaboratori: Avv. Monica ChecchiniDott.ssa Norma ZingarettiFrancesco Cascio (foto)Catiuscia CeccarelliRiccardo CeccarelliSilvia PiangerelliRegistrato al Tribunale di Ancona n. 5/09 del 23.03.2009 Reg. Periodici Stampa:TipografiaTJ-JesiFoto di copertina: Chiara Cascio

Tipografia-Litografia-StampaViaGorgolungo,5-Jesi(An)

Tel. 0731 254141 / Fax 0731 [email protected]

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EDITOR

IALE

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twitta con “RedazionePW”

LA RICERCA DELLA FELICITÀ. RISCOPRIRE LA GIOIA DEL VIAGGIO …

“La vita è così. Non puoi prepararti a viverla, non puoi essere pronto a priori. Questa è

la sua bellezza, questa è la sua meraviglia: la vita ti coglie sempre alla sprovvista, è

sempre una sorpresa. Se hai occhi per vedere, puoi constatare che ciascun momento è una

sorpresa e che nessuna risposta prefabbricata è applicabile”

(OSHO)

Vivi qui ed ora. Gli esperti dicono che la felicità va ricercata nel presente e nelle piccole cose che ci circondano. Altri dicono che la gioia si nasconde nell’amore per gli altri, nell’atto di dare al prossimo. Una società basata sulla solidarietà è più felice. Oggi invece siamo continuamente proiettati in avanti.Lanostravitaèscrittasuunagenda:programmiamo ciò che faremo nei mesi successivi, scandiamo la nostra esistenza per “prossime” fasi, fissiamo obiettivi a lungoperiodo. In questo continuo correre verso una meta, non apprezziamo i lati positivi del momento che stiamo vivendo. I mass media ci bombardano con immagini e messaggi su prodotti, oggetti, situazioni che dovremmo desiderare in quanto - garantiscono - in grado di soddisfarci e di

renderci felici. In realtà, questa continua tensione verso “ciò che potrebbe essere domani se ...” non ci rende in grado di godere dei risultati raggiunti, né dell’auto né dell’orologio o borsa che acquistiamo. C’è chi invece ricerca la felicità lungo il viaggio, non nella destinazione. E forse è proprio così. Si può essere felici ascoltando la musica, mangiando una torta, facendo una corsa all’aperto. Si può godere della compagnia degli amici, della famiglia, di una persona accanto che ci vuole bene. Il forum di questo numero di Password approfondisce il tema del benessere fisico,psicologicoespirituale.Lodedichiamoatuttii lettori che si interrogano sul perché della propria insoddisfazione. Dall’alimentazione allo sport, dall’equilibrio psicologico al crescente interesse per le discipline olistiche, in questo numero vi indichiamo la via per raggiungere il benessere. E se non credete che la felicità possa nascondersi nel presente, ricordate che qualsiasi tunnel stiate percorrendo, per quanto lungo e buio possa essere, potete sempre arredarlo con ciò che vi fa stare meglio. E ricominciare da lì. Da voi stessi. Chiara Cascio

DIFENDI LA TUA CASAdi Luca Annibaldi

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Castelbellino by nightCatia Amadio

“La nave cascata”Vacanze all’isola del Giglio

Barbara

Le due sorelleChiara Cascio

Scatti d’E

state

BANCA MARCHE LUCIANO GOFFI È IL NUOVO DIRETTORE

Luciano Goffi è il nuovo direttore generale di Banca Mar-che. Goffi, 58 anni, ha svolto tutta la propria carriera nel-la Banca Popolare di Ancona, di cui è direttore generale dal 2002. Nella scelta il Cda ha tenuto conto sia delle forti capacità manage-riali espresse da Goffi sia della sua profonda conoscenza del terri-torio e del tessuto economico delle Marche e dell’Italia centrale. “Abbiamo fatto una scelta tutta locale, di un personaggio ecce-zionale nato a Jesi, come espressione della volontà di Banca Mar-

che di essere attore del territorio - ha dichiarato in conferenza stampa il presidente Lauro Co-sta - Vogliamo andare avanti, pensare al futuro, traghettare imprese e privati fuori dalla crisi”. “RingrazioBancaMarcheperlafiducia,ricoprounincaricochepermeèfontedigrandesoddisfazio-ne – ha dichiarato Luciano Goffi–èunperiododirecessioneeconomicamaBancaMarchehaman-tenutolasuacapacitàdigenerarereddito.Prudenzaeefficienzasonoivalorisucuifacciamoleva”.

MazzasordaCatia Amadio

Jesi: Notte AzzurraRedazione Password

Lago TrasimenoChiara75

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5EDILIZIA • BIOEDILIZIA • ENERGIE RINNOVABILI

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BILANCIA: State vivendo un periodo più che positivo. Chi ha a che fare con voi in questi giorni noterà qualcosa di

diverso, sprigionate vera e propria Armonia, basta la vostra presenza ad illuminare gli am-bienti e a rasserenare gli animi. Ottime anche le prospettive di lavoro.

SCORPIONE: Il sole d’autunno colora di tinte meravigliose il mondo e farà sali-re il vostro ottimismo alle stelle. No-vembre sarà il vostro mese. Nel lavoro

vi darete da fare con impegno. L’ambizione vi spinge a emergere. SAGITTARIO: Siete noti per non essere perso-

ne tranquille o immuni da tentazioni, ma ora correte il rischio di rimanere prigionieri del vostro gioco. Corteg-

giate o vi fate corteggiare sperando in una simpatica avventura e poi piangete quando l’altro se ne va senza salutare!

CAPRICORNO: Periodo particolarmente buono che vi accompagnerà per lungo tempo, approfittatene cominciando a limare gli aspetti negativi del vostro carattere

mostrandovi meno prepotenti e misteriosi.

ACQUARIO: Sforzatevi di guardare la re-altà con obiettività, e vi accorgerete che certi cambiamenti indispensabili sono il

trampolino verso futuri successi. A novembre la tenacia porta i primi risultati

PESCI: Il periodo si presenta con le carte in regola ma tocca a voi vincere le sfide che il destino vi mette sul cam-

mino. Il partner ufficiale per quanto condivi-da la gioia dei vostri successi prima o poi vi presenterà il conto.

L’ORO

SCOPO

DIO

LIMPIA

ARIETE: La vostra disponibilità d’ani-mo vi seguirà nella vita professionale e anche i più accesi critici saranno

costretti a riconoscere le vostre qualità. No-vembre porta “rinascita” in tutti i settori, Mercurio positivo spinge a realizzare nuovi progetti (anche in capo al mondo!)

TORO: Forza e coraggio è finito il pe-riodo dei transiti penalizzanti pure. Migliora decisamente la vita di coppia

e ritorna appagante la condivisione di tene-rezza e interessi.Un avvertimento: evitate gli investimenti pesanti!

GEMELLI: Dopo mesi fantastici e facili ora la situazione s’ingarbuglia! Prima Venere poi Marte, in opposizione vi

procureranno una serie di contrattempi. Sa-prete destreggiarvi, affidandovi alla furbizia e all’inventiva, vostre inesauribili risorse.

CANCRO: La vita di coppia sarà en-tusiasmante e qualcuno prenderà la decisione di allargare la famiglia!

Mettete da parte ogni incertezza nel lavoro, le vostre proposte otterranno grande appro-vazione con nuove prospettive di guadagno.

LEONE: Chi in passato ha vissuto tensioni e incomprensioni, ora tro-va serenità e complicità. Se siete

sentimentalmente liberi, non perdete tempo e dichiaratevi a chi v’interessa:sarete irresi-stibili! Nel lavoro concentratevi sull’obietti-vo, presto i risultati.

VERGINE: I single o coloro che sono re-duci da dolorose esperienze, si scrolli-no dalle spalle delusioni e rancori, si

gettino nella mischia: l’amore li attende!!!. Al lavoro potrete coronare ambiziosi progetti.

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MOIE, INAUGURATO IL NUOVO POLO SCOLASTICO

Una scuola così bella che tutti i bambini non vedono l’ora di metterci piede. Sembra impossibile e invece esiste davvero: è il nuovo Polo scolastico di Moie, entrato in funzione a settembre, con l’inizio delle attività didattiche della scuola primaria, e inaugurato sabato 27 ottobre alla presenza delle autorità regionali, provinciali e comunali. Ampi spazi, pareti colorate e illustrate, giardini pensili, aule tecnologiche, la nuova scuola, che sorge in via Venezia, è stata pensata e realizzata a misura di bambino: “Ci eravamo posti l’obiettivo ambizioso di realizzare una struttura che aumentasse la voglia di andare a scuola - ha dichiarato il sindaco Giancarlo Carbini - Ebbene, l’entusiasmo dimostrato dai bambini che frequentano qui ci fa pensare che il risultato è stato raggiunto”. Il sindaco Giancarlo Carbini non nasconde la soddisfazione per aver condottoinporto,nonsenzadifficoltàperivincoliimposti dal Patto di stabilità, un’opera di edilizia scolastica paragonabile sicuramente a poche altre in Italia. Il comune di Maiolati Spontini ha realizzato una struttura ex novo, con tecniche d’avanguardia, l’unica del territorio in linea con l’ultima normativa antisismica. Sia il complesso “eFFeMMe23” che il Polo scolastico fanno parte del progetto “MICS: Moie di Maiolati Spontini Istruzione Cultura e Sport”, che si completerà con la costruzione del nuovo palazzetto dello Sport. Si tratta del progetto più qualificante e importantedella Giunta Carbini. Un piano unico nella nostra regione per originalità e peculiarità, che presenta con una visione comune e omogenea la zona della cittadina di Moie dove sono previste le principali realtà in tema di Istruzione, Cultura e Sport. Saranno investiti complessivamente 14 milioni di euro, fondi ottenuti dai proventi della discarica. Il MICS “Moie di Maiolati Spontini Istruzione Cultura e Sport” prevede un’intera area, contornata da

parchi e da verde attrezzato e che a breve sarà uno dei principali snodi di piste ciclabili, dove sorgono l’asilo nido, la scuola dell’infanzia, il nuovo Polo scolastico e il complesso culturale eFFeMMe23, primo passo del progetto integrato, splendido esempio di riconversione di un antico complesso industriale che produceva mattoni e ora “produce” cultura. Il nuovo passo sarà il Palazzetto dello Sport di prossima realizzazione. Il nuovo Polo scolastico è strutturato su due livelli, collegati internamente da due grandi vani scala e due ascensori, su cui sono collocate le aule didattiche (20 per la scuola primaria e 12 per la scuola secondaria di I grado) ed i laboratori (7 per le attività di interciclo della scuola primaria e 7 per le attività speciali e musicali della scuola secondaria di I grado).Al piano terra, uffici per la direzionedidattica ed amministrativa e relativi servizi. A partire dalle ultime normative vigenti in materia di risparmio energetico ed isolamento acustico, sono stati selezionati materiali, sistemi costruttivi ed impiantistici che, interagendo in modo corretto con gli agenti climatici esterni, consentono di ottenere considerevoli risparmi in termini di combustibile annualmente impiegato e di emissioni inquinanti, e di mantenere elevati livelli di comfort ambientale interno. Tra le scelte tecnologiche messe in campo, isistemidiriscaldamentoradiantiasoffittoabassatemperatura e l’installazione in copertura di un impianto fotovoltaico del tipo vetro-vetro per la produzione di energia elettrica. La segnaleticapermette di identificare tutti i luoghi: aule,laboratori, uffici, servizi e spazi comuni (mensa,biblioteca). I segnali sono costituiti da forme geometriche tridimensionali e “divertenti” che ricordano i baloon dei fumetti. I segnali degli spazi dedicati ai ragazzi, come i laboratori o la mensa, hanno testi tradotti nelle 4 lingue insegnate a scuola. Un modo immediato per orientarsi imparando. Nella scuola primaria, le pareti dei corridoi e degli spazi comuni sono diventate grandi superficicomunicativecapacidiveicolaremessaggiimportanti e complessi come il rispetto degli altri,

l’integrazione e l’educazione ambientale in modo immediato e “leggero”. Il progetto ideato per la Scuola Secondaria di I grado è legato al mondo della musica. “È una struttura importante che riguarderà le generazioni future per i prossimi cinquant’anni” ha dichiarato l’assessore ai Lavoripubblici Umberto Domizioli. “L’istruzione merita locali bellie sicuri, la cittadinanza deve poterne usufruire” ha aggiunto l’assessore all’Istruzione Silvia Badiali.Ilavorialsecondolotto,che riguarderà ancora la scuola primaria, dovrebbero partire a gennaio.

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FESTA PROVINCIALE DEI NONNI, ANCORA SUCCESSI

Nuovo grande successo per la Festa provinciale dei Nonni, giunta oramai alla sua 3^ edizione, iniziativa organizzata e promossa dall’associazione Obiettivo Famiglia Federcasalinghe il 13 ottobre scorso presso il centro comunale 6001 di Moie. Nell’anno europeo dell’Invecchiamento attivo e della solidarietà tra generazioni, la Festa dei Nonni è parte di un progetto più esteso dal nome “Gli anziani, una risorsa, un’enciclopedia vivente da valorizzare ed ascoltare” che l’associazione Obiettivo Famiglia Federcasalinghe propone ogni anno: l’obiettivo, la cura di sé e il benessere anche nella terza età attraverso momenti di divertimento, di socializzazione e di confronto con le nuove generazioni. LaFestadeiNonni,patrocinatadallaProvinciadi Ancona, dal Comune di Maiolati Spontini e resa possibile grazie al sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi, ètornata quest’anno con un ricco programma, per una serata all’insegna dell’allegria e del divertimento con musica, buffet e ballo, in compagnia dell’orchestra La Nuova Età.Elemento di novità la partecipazione dei giovani che ha messo in risalto il confronto tra nuove e vecchie generazioni: gruppi di ragazze hanno prestato servizio ai tavoli e accompagnato gli anziani ospiti ai loro posti in sala. A suggellare l’incontro tra le generazioni di ieri e di oggi, Agnese Testadiferro, venticinquenne di Moie, che è stata chiamata a recitare una bellissima poesia scritta da una nonna, Mirella Ortolani, dedicata ai nipoti. La presidente di ObiettivoFamiglia Federcasalinghe Marche Maria Elvira

Conti Fabbri ha consegnato alla giovane Agnese un omaggio e una pergamena in quanto “giovane nipote di oggi e possibile nonna di domani”.“La Festa ricorda che le radici sonoimportanti così come l’albero e i frutti” ha spiegato la presidente Conti Fabbri – Credo nell’importanza di creare punti di contatto tra le nuove e le vecchie generazioni affinché siapossibile il passaggio di valori, racconti e storie. Lasperanzaècheigiovanidioggipossanofarnebuon uso per cambiare in meglio la società di domani”. E ha aggiunto: “In un momento delicato di crisi economica come quello che stiamo affrontando, non va dimenticato il contributo importante che i nonni danno alle famiglie e alla comunità, riconfermando il loro ruolo di pilastro e di risorsa all’interno di ogni casa”. A premiare i nonni come risorsa, il sindaco di Maiolati Spontini Giancarlo Carbini e l’assessore ai Servizi sociali Fabiana Piergigli, entrambi ospiti d’onore della serata, che hanno consegnato una medaglia ricordo e una pergamena alla coppia più anziana e ai due “supernonni” che, da svariati anni, si occupano di volontariato. Premiati da parte della presidente Maria Elvira Conti Fabbri anche i “supernonni” Alba Ciommei di Moie, prima iscritta all’associazione Federcasalinghe Marche nel lontano 1987, e Geniale Olivieri di Jesi, grande cultoreed appassionato di storia locale. In ultimo, la presidente Maria Elvira Conti Fabbri ha consegnato una pergamena ricordo al sindaco Carbini e all’assessore Piergigli, come riconoscimento per la sensibilità e la partecipazione dimostrate verso tutte le attività promosse da Obiettivo Famiglia Federcasalinghe Marche.

Nella foto sopra: il momento della premiazione della Sig.ra Ciommei.Afianco:la presidente Maria Elvira Conti Fabbri

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Invito tutti i lettori di Password a rivolgermi (via mail: [email protected] - o via posta scrivendo a: Avv. Monica Checchini, Via Clementina, 31 - Castelbellino Stazione - An -) i quesiti legali che li as-sillano,alfinediconsentirmidiaiutarliocomunque,diorientarli verso le scelte più opportune.

Si avvisano i lettori che hanno sottoposto quesi-ti legali alla sottoscritta che riceveranno il parere direttamente al domicilio indicatomi.

Egregio avvocato, mio padre ha più di 80 anni e pur essendo in perfetta forma per la sua età non solo la sua memoria sta venendo meno a poco a poco, ma comincia a non ricordare neanche le cose fatte poco prima. Volevo interdirlo e far-lo dichiarare incapace di intendere e di volere, ma mi hanno detto che gli potrei nominare un “amministratore di sostegno”. In cosa consiste? qual è la differenza? Cosa devo fare e soprattutto è vero? Signora N. C.

Gent.maSignoraN.C.,lafiguradell’“amministra-tore di sostegno”èstataistituitanel2004alfineditutelare, con la minore limitazione possibile della ca-pacità d’agire, le persone prive in tutto o in parte di autonomia nello svolgimento delle funzioni della vita quotidiana, mediante interventi di sostegno tempora-neo o permanente. Ai sensi del “nuovo” art. 404 codi-ce civile, la persona che, per effetto di una infermità ovverodiunamenomazionefisicoopsichica,sitrovanell’impossibilità, anche parziale o temporanea, di provvedere ai propri interessi, può essere assistita dal suddetto amministratore di sostegno, nominato dal Giudice Tutelare (che si trova presso il Tribunale – Cancelleria “Volontaria Giurisdizione”) del luogo in cui questa ha la residenza o il domicilio.Lascelta(il discrimine) tra interdizione e amministrazione di sostegno è conseguenza di un giudizio che non è di tipo scientifico o medico-legale bensì prettamente giuridico, corrispondendo ad una valutazione di tipo qualitativo (in primo luogo in considerazione del tipo di attività che deve essere compiuta per conto del be-neficiario)enonquantitativo;sarà quindi il Giudice e non lo psicologo a dover decidere se applicare la misura dell’interdizione o dell’amministrazione di sostegno La scelta dell’amministratore di sostegno avviene con esclusivo riguardo “alla cura ed agli in-teressi della persona del beneficiario”;ciòsignificache l’amministratore di sostegno, a differenza di ciò che avviene nell’interdizione e nell’inabilitazione, non si sostituisce al rappresentato (persona in fa-vore della quale l’amministratore di sostegno è stato nominato) ma sceglie con questo cosa è meglio per

lui (art. 408 c.c.). I soggetti nominabili quale amministratore di sostegno sono: la persona designata dallo stesse interes-sato; il coniuge che non sia legalmenteseparato, una persona stabilmente con-vivente,ilpadreolamadre,ilfigliooilfratello o la sorella, un parente entro il quarto grado o il soggetto designato dal genitore superstite con testamento, atto pubblico o scrittura privata autenticata. Il procedimento per l’apertura dell’am-ministrazione di sostegno ha inizio con un ricorso al Giudice Tutelare per l’i-

stituzione dell’amministratore di sostegno che deve indicarelegeneralitàdelbeneficiarioeladiluidi-mora abituale, le ragioni per cui si richiede la nomi-na dell’amministratore di sostegno e il nominativo e il domicilio, se conosciuti da chi presenta il ricorso, del coniuge, dei discendenti, degli ascendenti, dei fratelli e dei conviventi del beneficiario. Il ricorso può essere presentato dalla stessa persona benefi-ciaria (e, cioè, in favore della quale viene nominato l’amministratore di sostegno), da una persona stabil-menteconviventeconlapersonabeneficiaria,daunparenteentro ilquartogrado,daunaffineentro ilsecondo grado, dal tutore/curatore, dal Pubblico Mi-nistero o dai responsabili dei servizi sanitari e sociali. Il Giudice Tutelare fissa l’udienza di comparizione delle parti, incluso il Pubblico Ministero e il bene-ficiario (e comunica gli atti al P.M);dispone che il ricorso sia notificato, a cura del ricorrente, al bene-ficiarioeallepersoneindicatedalGiudicecomedasentire quali fonti di informazione; dispone la convo-cazione della persona beneficiaria per provvedere all’esame della stessa. Nel corso del procedimento di amministrazione di sostegno, il Giudice Tutelare ascolta i parenti della persona “protetta” (in favore della quale deve essere nominato l’amministrato-re di sostegno) al solo fine di comprenderemegliola situazione; imprescindibile è invece l’opinione della persona “protetta” stessa (anche se non è in-dispensabile per l’applicazione della misura dell’am-ministrazionedisostegnoilfattocheilbeneficiarioabbia chiesto o quanto meno accettato il sostegno e abbia indicato la persona da nominare). N.B.: La mi-sura dell’amministrazione di sostegno può e deve essere “modellata” sulle specifiche esigenze e ne-cessità del beneficiario, tenuto conto, per quanto è possibile, delle sue opinioni e dei suoi desideri. Stante la complessità dell’argomento e l’impossibili-tà di affrontarlo compiutamente in questa sede, mi auguro di averne fornito quanto meno le linee guida.

Avv. Monica Checchini

PressoloStudioLegaleChecchinièdisponibile la modulistica necessaria

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Silvia Piangerelli è lau-reata in Lettere e ha conseguito un Master in Editoria con una tesi sulla letteratura per l’in-fanzia e sull’importanza delle fiabe per lo svilup-po psicologico del bambi-no. Lavora come redattri-ce e ideatrice di testi per una casa editrice, per cui scrive articoli, racconti, testi di varia natura de-stinati ai bambini e alle insegnanti.

I CLASSICI DELLA LETTERATURA PER RAGAZZI

“I romanzi non ci forniscono una nuova forma di sapere, ma una nuova capacità di comuni-care con esseri diversi da noi. […] L’orizzonte ultimo di tale esperienza non è la verità, ma l’amore, forma suprema del rapporto umano”. Tzvetan Todorov

Quali sono i libri che ogni bambino dovrebbe leggere? Quali i classici intra-montabili che fanno parte del no-stro patrimonio letterario e che dovrebbero costituire il baga-glio culturale di ciascuno di noi? Il termine “classico” racchiude un’accezione ampia, indicando, comunemente, tutto ciò che assurge a esemplare, a model-lo. Italo Calvino definì classico“un libro che non hamai finitodi dire quel che ha da dire” e cheesercitaquindiun’influenzaparticolare sia quando si impone come indimenticabile sia quando si nasconde nelle pieghe della memoria mimetizzandosi da in-conscio collettivo o individuale. Un classico della letteratura per ragazzi, per essere considerato tale, dovrebbe avere un connubio tra qualità formale e ric-chezza di contenuto. Esiste, dunque, un cano-ne di classici della letteratura a cui riferirsi? Antonio Faeti in una delle sue “Ventidue lezioni per ostinarsi a leggere” ci offre un elenco di ventidue opere di letteratura per l’infanzia che include: Alice nel paese delle meraviglie, Pe-ter Pan, L’ape Maja, Piccole donne, Le avven-ture di Pinocchio, La storia del dottor Dolit-tle, I ragazzi delle via Paal, Il piccolo principe, Heidi, L’isola del tesoro, Il giornalino di Gian Burrasca, Mary Poppins, Ciuffettino, I misteri della jungla nera.Lostudiosohasceltoquestilibri perché “compaiono ormai solo come ico-ne dell’immaginario. Se Peter Pan è il piccolo nume di quella temuta sindrome che evoca la noncrescita,ilrifiutodelleresponsabilità,[…]Heidi è l’ecologica, è la lotta contro l’invaden-za di un urbanesimo avvelenato” e Alice allude alle mille forme del perdersi, del disambien-tamento. Ma diversi sono i titoli che Faeti non

LETT

ERAT

URAINFANZ

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ha inserito nella sua lista, come Pippi Calze-lunghe, i libri di Rodari, di Roberto Piumini, di BrunoMunari… Ciascuno dei tanti titoli citatiin questo articolo meriterebbe una trattazione a parte, io ne ho scelto uno, sperando di ren-dergli giustizia in poche righe: “Piccole donne” diLouisaMayAlcott.Pubblicatonel1868narralastoriadellequattrosorelleMarch:Amy,Jo,MegeBeth,chevivonoconlamadreeladome-stica mentre il padre è al fronte a combattere laGuerradiSecessione.Joelesorellelottanoper essere se stesse, al di là di ciò che la fa-

miglia e la società vorrebbero per loro. Jo sogna di diven-tare scrittrice, Beth suona ilpiano, Amy dipinge e Meg si sposa presto perché deside-ra avere una famiglia. Anche se il romanzo è ambientato nell’Ottocento americano e ci sembra apparentemente distante dal nostro mondo e da quello dei nostri bambini, ci rendiamo subito conto che le sorelle March parlano il linguaggio del cuore, vivendo e raccontando le nostre stes-se emozioni. E voi, lettori di Password e della mia rubrica, quale libro, tra quelli citati e no, vi ha appassionato nella

vostra infanzia e il cui ricordo vi accompagna ancora oggi? Se vi va di condividerlo insie-me, scrivetemi a [email protected] Mi piacerebbe discuterne con voi e con gli altri lettori nel mio prossimo articolo.

Silvia Piangerelli

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La Massoneria, questa sconosciuta. O se conosciuta, più per sentito dire, per la sua “leggenda” e per quel qualcosa di “oscuro” o di segreto che essa ha avuto nei decenni passati, se non da secoli. Per conoscerne qualcosa di più, l’occasione è quella di una mostra che si terrà a Monte Roberto, presso la chiesa di S. Carlo, in piazza Ruggeri, dal 13 ottobre al 10 novembre. Vi saranno esposti quasi un centinaio gli manufatti, tra oggetti e documenti che riguardano la Massoneria a livello internazionale. La mostra dal titolo“I Massoni: davvero Fratelli maledetti? Storia, opere, eventi, oggetti, curiosità, della Massoneria mondiale” è allestita da Ettore Passalalpi Ferrari che ha curato anche il relativo catalogo. Sarà presentata sabato 13 ottobre, alle ore 16,30, nella sala consigliare del Comune con gli interventi del sindaco Olivio Togni, dell’assessore alla cultura Riccardo Ceccarelli e di Ettore Passalalpi Ferrari, cui seguiranno l’inaugurazione e la visita alla mostra nella vicina sede espositiva. Lamostraèstatavoluta,attraversoquestaserie di oggetti e di immagini relativi alla Massoneria, per avere un primo approccio conoscitivo verso un’associazione che per lo più non ha goduto sempre di quella serenità di giudizio che dovrebbe essere necessaria per ogni fenomeno storico e culturale.

I documenti in mostra vanno da stampe dell’Ottocento illustranti momenti della vita massonica (iniziazione, celebrazioni, riunioni, ecc.), a oggetti specifici(decorazioni, diplomi, grembiulini, medaglie, ecc.) e curiosità (vasi, bicchieri, distintivi ecc.), tutti nella loro concreta autenticità.

Non c’è stata alcuna intenzione, in quanti hanno promosso e realizzato la mostra, di dare risposte esaurienti sulla Massoneria: se ne sono volute proporre soltanto immagini ed oggetti per meglio conoscerla, per stimo-lare approfondimenti e sfatare eventuali pregiudizi. Non sono infatti rari nella storia passata e recente del nostro paese riferimenti alla Massoneria, dai moti carbonari, a Garibaldi e alla vicenda unitaria,

daglidecennidell’Ottocentofinoaquellidel secolo scorso. Anchegli ideali propugnati di Libertà,diUguaglianza e di Fratellanza, sono ormai condivisi, senza dimenticare magari le forti polemiche che in passato ci sono state tra Massoneria e aggregazioni religiose, in particolare la Chiesa cattolica. Un motivo di più per conoscere e approfondire. La mostra resterà aperta fino al 10novembre nei giorni di martedì, venerdì, sabato e domenica dalle 16 alle 19. Per visite fuori orario telefonare in Comune, 0731-702472.

CONOSCERE LA MASSONERIA a cura di Riccardo Ceccarelli

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PSICOL

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“Ciò che chiamiamo malattia è la fase ter-minale di un disturbo molto più profondo e perché un trattamento possa avere davvero successo è evidente che non basterà cura-re la sola conseguenza senza risalire alla causa fondamentale che andrà eliminata”

Dott Edward Bach

“Che non sia venuto in mente a nessuno che il cervello, il computer dell’organismo, pos-sa essere responsabile di tutte le malattie, è perlomeno strano nell’era dell’informatica”

Dott Ryke Geerd Hamer

Vorrei parlarvi di una branca della medicina tanto vasta quanto sconosciuta che è la psico-somatica. Già all’interno della parola possia-mocomprendere il significato.Lapsicosoma-tica studia la relazione tra mente (psiche) e corpo (soma) e in modo particolare il modo in cui il nostro mondo emozionale e affettivo pro-duce effetti sul corpo. Il presupposto teorico è che corpo e mente sono un’unità inscindibile e come tali sono strettamente legati tra loro. I disturbi psicosomatici possono portare a vere e proprie malattie a livello organico che possono essere causate o aggravate da fattori emozionali. A livello medico è il si-

stema nervoso autonomo in una comples-sa interazione con quello endocrino ed im-munitario che permette il manifestarsi nel corpo (malattia) dei sintomi psicologici. Le emozioni come la preoccupazione, il rim-pianto, il risentimento, la paura, l’ansia, i pen-sieri angosciosi possono mantenere il sistema nervoso autonomo in uno stato di emergenza e attivazione continua. Se ciò accade per un pe-riodo di tempio prolungato e supera ciò che un organismo può sopportare, va a causare danni agli organi più deboli. Facciamo qualche esem-pio: gastrite, colite, stipsi, aritmie, cefalea, asma, dolori mestruali, psoriasi, sudorazione profusa, arrossamento da emozione, crampi muscolari, artrite ecc... Questi sono solo al-cuni tra i disturbi psicosomatici più frequenti, ma che purtroppo spesso vengono curati sola-mente a livello medico con scarso successo. Sintomi psicosomatici sono comunissi-mi e facilmente riconoscibili in quasi tutti i disturbi d’ansia e anche in varie forme di depressione ma ne esistono alcuni di più dubbia comprensione, difficilmenteimputabiliaunproblemapsicologico piuttosto che a un malfun-zionamento organico. In ogni caso una caratteristica comune dei disturbi psicosomatici è la presenza di sintomi

PSICOMATICA: QUANDO IL CORPO CI PARLA

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fisici che fanno pensare a un malessere del corpo e quindi a una condizione medica ma che nonsonogiustificatidaquesta.È fondamentale in ogni caso indagare accuratamente ed esclu-dere qualsiasi causa organica del disturbo. Quando la causa della patologia è dubbia, bisogna prendere sempre in considerazio-ne una forte componente di origine psi-cosomatica. Il disturbo psicosomatico vie-ne spiegato come un meccanismo di difesa da emozioni dolorose e intollerabili che si concretizza in un’espressione diretta del disagio psicologico attraverso il corpo. L’ansia, la sofferenza, le emozioni troppo dolorose per poter essere sentite e vissute trovano una via di scarico immediata nel corpo, manifestandosi in uno o più sintomi (Es. mal di testa e nausea). Ciò accade per-ché la persona non riesce a “mentalizzare” il disagio psicologico, cioè ad essere consape-vole delle proprie tensioni emozionali e dei conflitti interiori. Facciamo alcuni esempi. Le cefalee possono segnalare la necessi-tà di allentare l’eccessivo controllo razio-nale, il bisogno di lasciarsi andare e lasciar spazio all’intuizione. È possibile che ven-gano trattenute rabbia e pulsioni sessuali. La sudorazione eccessiva di alcune parti delcorpo (mani, piedi, ascelle) affligge le per-sone timide, emotive, ansiose che possono avere difficoltà nei rapporti interpersonali. Quando invece si soffre spesso di gastriti, bruciori di stomaco o altri disturbi digestivi, spesso c’è dietro un atteggiamento di “man-dare giù” con troppa frequenza le offese del-la vita. Il motto di queste persone è “porgere l’altra guancia”, ma allo stesso tempo covano nel profondo rabbia e risentimenti profondi. In questo modo costringono l’apparato dige-rente ad una lenta e complessa digestione della rabbia. In pratica sono vittime di trop-pa diplomazia.Vari studi hanno evidenzia-to come certi tipi di organizzazioni familiari siano strettamente correlate allo sviluppo e al mantenimento dei disturbi psicosoma-tici. Il disturbo psicosomatico in un mem-

bro della famiglia gioca un ruolo impor-tante nel mantenimento dell’equilibrio. Le famiglie con pazienti psicosomati-ci sono caratterizzate dall’impossibili-tà di esplicitare e dare voce al conflitto ealla tensione emozionale che né deriva. L’impossibilitàdiesprimereleemozionièunacaratteristica di personalità dell’individuo, ma è anche una qualità del sistema cui appartiene, la sua famiglia, a cui è costretto a conformarsi. I vissuti emozionali che non possono essere verbalizzati all’interno della famiglia si ma-nifestano nel corpo e nel sintomo psicosoma-tico. Infatti le emozioni vengono evitate in modo da mantenere una pseudo armonia del sistema familiare. Il disturbo corporeo è il linguaggio scelto dal paziente per esprimere il disagio della sua famiglia. Troppo spesso qual-siasi disturbo non viene accettato, quindi non osservato ed ha da subito una connotazione negativa. Invece è un segnale, un messaggio che ci viene mandato per attirare l’attenzione su qualcosa di cui diversamente non ci si pren-derebbe cura. Bisognerebbe quindi fermarsi,ascoltarsi e chiedersi cosa non va nella propria vita, più che imprecare contro il fato, o sentir-si vittime della sfortuna o del destino, o peggio sentendosi in colpa. Per fare questo potreb-be essere utile l’aiuto di un esperto che aiuti nella lettura di questo particolare linguaggio. Laterapiasibasaprincipalmentesull’aiutarela persona ad essere sempre più consapevole del proprio stato emotivo, stimolando anche emozioni positive di amore fiducia, speranzaverso di sé.

Dott.ssa Norma Zingaretti Psicologa Psicoterapeuta in Analisi Bioenergetica

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Tutte le bambine che si avvicinano alla danza lo fanno perché rimangono affascinate dall’elegante figura della ballerina che si muove veloce sullescarpe da punta, come se non toccasse il pavimento e non fosse soggetta alla forza di gravità; ognibambina aspetta con ansia il momento in cui finalmenteindosseràquellescarpetteesoloallorasi sentirà davvero una ballerina. In questo momento così importante però, le allieve devono essere assistite dalla propria insegnante che deve saper capire come e quando avvicinare le allieve allo studio della danza sulle punte. Spesso, infatti, si tende a sottovalutare i rischi e le gravi conseguenze che le scarpe da punta possono avere sul corpo di un’allieva non ancora pronta a quel tipo di lavoro. La danza infatti è un tipo di esercizio fisico cheprevede posizioni e movimenti assolutamente non naturali per il corpo, costringendolo quindi ad uno sforzo notevole; il fatto di dover eseguire questimovimenti sulla punta dei piedi rende maggiore lo sforzo. Per poter cominciare a danzare sulle punte, le allieve devono prima lavorare e studiare per diversi anni sulle mezze punte così da assicurarsi una struttura muscolare e ossea e una forza tale da permettere al proprio corpo di sostenersi sulle punte senza causare gravi danni alla schiena, ai piedi, alla postura, alle caviglie. Spesso, purtroppo, alcune insegnanti avvicinano troppo presto le proprie allieve a questo tipo di studio,rischiando di comprometterela lorosalutefisicainquantononancoramaturefisicamenteperaffrontareiltraumadi sostenere tutto il peso del proprio corpo sulla puntadeipiedi.Leragazzinedovrebberoavereperprimacosaun’etàadeguataeciòsignificachenonsarebbe il caso di fare loro indossare le punte prima dei 10-11anni almeno; inoltre,nonè tanto l’etàquanto gli anni di studio ad essere il criterio per decidereseiniziareadusarleono;nonèopportunofar indossare le scarpe da punta ad una ragazza al primo anno di studio della danza classica, a prescinderedallasueetàanagrafica.È importante capire che per mantenere l’equilibrio su una superficie così limitata, com’è appunto lascarpetta da punta, il corpo deve compiere uno sforzo molto grande dovendo sostenersi da solo

LA DANZA SULLE PUNTE: QUANDO LE ALLIEVE SONO PRONTE PER DIVENTARE VERE BALLERINE

a cura di Mariella Strappa

senza nessun tipo di aiuto esterno;perquestomotivo è necessario avere una muscolatura molto forte e sicura, soprattutto nelle zona della schiena e degli addominali. Inoltre bisogna essere molto consapevoli della propria postura così da poter indirizzare in modo giusto il peso del corpo evitando così di cadere dalle punte con il rischio di storte e slogature delle caviglie. Per evitare un approccio sbagliato e dannoso per la salute alla danza è fondamentale quindi, che il genitore, prima di iscrivere la propria figlia aduna scuola o ad un corso di danza classica, riceva tutte quelle informazioni tecniche che dimostrino la serietà e la professionalità degli insegnanti.

Mariella Strappa è presidente e direttore didattico e artistico dell’associazione sportiva dilettantistica NuovoSpazioStudioDanzadiJesi.AffiliataallaUISP,Nuovo Spazio Studio Danza opera principalmente nella promozione e studio della danza in tutte le sue tecniche: classica, moderna, contemporanea, urban (hip-hop). Mariella Strappa, coreografa e insegnante di danza classica dai numerosi riconoscimenti, è stata la prima in Vallesina ad aver introdotto nella sua scuola il metodo di insegnamento della Royal Academy Dance (R.A.D.): Nuovo Spazio Studio Danza è oggi uno dei principali centri della regione Marche e del centro Italia, sede di esami professionali. La scuola collaboracon insegnanti e professionisti di alto livello. Tra gli insegnanti ospiti di Nuovo Spazio Studio Danza, il ballerinojesinoFrancescoMariottiniche,durantel’anno, svolge stage di tecnica classica e moderna.NuovoSpazioStudioDanzaèaJesiinviaDonMinzoni3/ter. Per informazioni, contattare lo 0731 200077 o consultare il sito www.nuovospaziostudiodanza.it

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“Quando i sapori locali incontrano la globalizzazione, nasce Small Pizza, marchio di ristorazione in franchising, fondatoaJesinel2000dall’imprenditoreMarco Martellini e diffuso dapprima in piccola scala su tutta la Provincia (Ancona, Chiaravalle, Pianello) e attualmente in espansione all’estero, con un punto vendita recentemente aperto a Riga, in Lettonia.Laformulaèquelladelfastfooddellapizzamade in Italy, lavorata artigianalmente, buona e leggera, anche per il portafoglio. Particolarità che dà il nome al marchio è la pizza versione small, piccola e rotonda, dal diametro di 17 centimetri, che è possibile gustare al piatto. “Il prodotto è tutto nostrano, dalla farina alla mozzarella - spiega Martellini - L’impasto viene lasciato lievitare duegiorni prima di essere utilizzato. Questo ne garantisce l’alta digeribilità”. Ma qual è il successo di Small Pizza? “Un prodotto genuino, veloce, accessibile – svela Martellini – Siamo i primi in zona ad aver introdotto il servizio a domicilio per la pizza. Con pochi euro in più, la pizza arriva calda direttamente a casa del cliente”. Il marchio Small Pizza si sta diffondendo aldifuorideiconfiniitaliani:“InLettoniahanno apprezzato il nostro modo di lavorare e hanno deciso di importarlo - precisa Martellini - Attualmente siamo

in trattativa anche con un nuovo centro commerciale alle Canarie. Se tutto va bene, a dicembre, Small Pizza aprirà un punto vendita anche lì”. All’estero sono importati, oltre al marchio e allo stile, come da franchising, anche i prodotti italiani: “È un modo di promuovere le eccellenze locali oltre che la nostra cultura gastronomica – aggiunge Martellini –Ladecisioneditentarel’espansioneneiPaesi Baltici è nata proprio con l’ideadipromuovere il marchio laddove i ristoranti e le pizzerie italiane non sono ancora molti”.Small Pizza cerca collaboratori per estendere la rete franchising e aprire nuovi punti vendita, anche in zona. Un’opportunità di lavoro da non perdere, considerata l’affidabilità e la qualitàlegati a un marchio già consolidato come Small Pizza. Per seguire l’apertura dei nuovi punti vendita e per informazioni, consultare il sito www.smallpizza.it.

SMALL PIZZA QUANDO IL “MADE IN ITALY” È TUTTO DA MANGIARE

Inaugurazione delpuntovenditaaRiga(Lettonia)

Marco Martellini, titolaredel franchising “Small Pizza”

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CAFÉ SOLLIEVOA CASTELPLANIO,

UN’INIZIATIVA A SUPPORTO DEI MALATI DI ALZHEIMER

E DELLE FAMIGLIE

L’Alzheimer è unamalattia degenerativa chedistrugge lentamente e progressivamente le cellule del cervello. Colpisce la memoria e le funzioni mentali ma può causare altri problemi come confusione, cambiamenti di umore e disorientamento spazio-temporale. All’inizio i sintomi - qualche difficoltàa ricordare e la perdita delle capacità intellettive - possono essere così lievi da passare inosservati, sia all’interessato che ai familiari e agli amici. Col progredire della malattia, diventano però sempre più evidenti e cominciano a interferire con le attività quotidiane e con le relazioni sociali. Ledifficoltà pratiche nelle più comuni attivitàquotidiane, come vestirsi, lavarsi o andare alla toilette, diventano a poco a poco così gravi da determinare, col tempo, la completa dipendenza dagli altri.Dall’Alzheimer non c’è possibilità di guarigione. Fortunatamente, però, esistono sul territorio reti di supporto e assistenza che offrono supporto psicologico ai familiari e sottopongono i malati a pratiche ed esercizi che possono, se non altro, rallentare il processo degenerativo.Dal mese di maggio, è attivo a Castelplanio, presso i locali della Parrocchia Santa Maria del Cammino , il “Café Sollievo”, un servizio di sostegno e aiuto dedicato ai malati di Alzheimer e alle famiglie, organizzato e promosso dalla società ALMA Consulting in collaborazione con l’associazione Alzheimer Italia Marche e con il supporto del Comune.Due pomeriggi al mese, per un totale di quattro ore complessive, in cui i malati e le famiglie incontrano gli esperti per affrontare i primi sintomi e disagi legati alla malattia.“Il Café Sollievo è un’iniziativa pilota sul territorio, un punto di riferimento importante di cui c’è necessità - spiega il dott. Maurizio Latini, sociologo di Alma Consulting – Tutta l’attività ruota intorno l’idea di condivisione

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Sotto,dasinistra:ildott.Stronati,ildott.Latinieladott.ssaSecondini

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dell’esperienza dell’Alzheimer attraverso attività pratiche e formative alternate a momenti ricreativi e conviviali, a base di caffè, crostate, pizza e pasticcini offerti dalle famiglie. Gli incontri hanno avuto successo, i partecipanti trovano giovamento, anche se c’è difficoltànelcoinvolgeremalatiefamiglie,daparte loro c’è un po’ di remora nel mostrarsi”.“L’obiettivo è condividere l’esperienza dellamalattia attraverso momenti di interazione - aggiunge il dott. Alessandro Stronati, psicologo di Alma Consulting - Nei momenti di formazione, forniamo a malati e familiari esercizi e consigli pratici per affrontare al meglio la gestione del quotidiano nelle prime fasi della malattia. I primi sintomi sono perdita di memoria e di ricordi, cui fanno seguito problemi di orientamento spazio-temporale ed episodi di aggressività verbale: di fronte a questi disagi, anche la famiglia del malato va aiutata e supportata nella gestione dello stato emotivo”.AlzheimerItaliaèun’organizzazionesenzafinedi lucro formata in prevalenza da familiari dei malati. Dedicata alla promozione della ricerca media e scientifica sulle cause, sulla cura esull’assistenza per la malattia di Alzheimer, al sostegno dei malati e dei loro familiari, l’associazione è presente con una delegazione anche nel nostro territorio e si impegna nella promozione e attivazione di iniziative di

sostegno, come quella di Café Sollievo, e nella sensibilizzazione dell’opinione pubblica, delle istituzioni e delle autorità. “L’Alzheimer èuna malattia che coinvolge non solo il malato ma anche i familiari - spiega la dott.ssa Sara Secondini, vice presidente dell’associazione Alzheimer Italia Marche - Nel territorio, mancano strutture idonee e di sostegno. Ci si ritrova catapultati nella malattia, senza sapere a chi rivolgersi. Qui nella Vallesina, in particolare, manca un centro diurno per malati di Alzheimer di cui, invece, c’è forte necessità. Iniziative come Cafè Sollievo offrono sicuramente possibilità di aiuto, confronto e sostegno, permettendo ai partecipanti di sentirsi meno soli. Tuttavia c’è ancora molto da fare e Alzheimer Italia continua la sua lotta per il riconoscimento dei diritti dei malati”. Il Café Sollievo è gratuito e aperto a tutti gli interessati. Possono parteciparvi anche operatori socio-assistenziali. Per informazioni sul Café Sollievo e sulle date degli incontri è possibile contattare Alma Consulting ai numeri 329 4121467 – 3391524324 o visitare il sito www.alma-consulting.net. Oppure, è possibile rivolgersi anche all’associazione Alzheimer Italia Marche, con sede in Ancona, in via Sabotino 9, al numero 071 3580452, mail [email protected], sito internet www.alzheimermarche.it

VOCE

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ESotto, un momento del “Caffé Sollievo”(Foto di Chiara Cascio)

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2020

Rosora, piccolo e tranquillo borgo collinare del-la Vallesina, con poco meno di duemila anime. In pochi sanno che, proprio in questo paese, ha sede uno dei più importanti studi di registrazio-nedelleMarche.LaredazionediPasswordde-cide di visitarlo e di incontrarne il proprietario, Fabio Morbidelli, da più di vent’anni professio-nista ed esperto nell’attività di acquisizione, mixaggio ed editing del suono. FabiociaspettaalbarBierekaffee haus, di proprietà della sua famiglia. Ci offre un caf-fè e ci invita ad accomodarci all’aperto. “Ho iniziato a la-vorare nel settore nel 1987, seguendo le orme di mio zio Giancarlo dal quale ho eredi-tato la passione per la musica – racconta Fabio, mentre si accende e fuma una delle sue sigarette – All’epoca possedeva uno studio di registrazione a Genga, il primo nelle Marche e già attivo dagli anni ‘70”. Con quali artisti hai avuto l’onore di collabo-rare?“Ho lavorato a innumerevoli produzioni. Ho collaborato con cantanti e autori di fama in-ternazionale, come Gloria Gaynor, e con pro-tagonisti della musica italiana, come Patrizia Bulgari,GianniMorandi.Hoavuto l’occasionedi registrare con artisti che partecipavano al FestivaldiSanRemoealFestivalBar”.Qual è l’esperienza professionale che ti ha

dato più soddisfazioni?“LaproduzionediFoundLove,successointer-nazionale dei Double Dee. Un brano che negli Stati Uniti è uscito sotto l’etichetta della EPIC Records. Ho curato io il mixaggio: ricordo che, appenafinitodilavorarci,misonodetto:“Que-sta canzone sarà un successo!”. E di fatto, negli

anni ’90, il brano ha scalato le vette delle classifiche in-ternazionali”.Dopo gli anni con tuo zio, hai proseguito la tua attività a Rosora. “Sì, a partire dal 1995. Ma la vera svolta è avvenuta nel 2005, quando ho rilevato uno degli studi di registrazione più importanti in Italia, con sede a Mogliano Veneto. Sono così

entrato in possesso di una consolle famosissima e di alto livello, che lavora con sonorità ana-logiche: il modello Neve. Ne hanno fatto uso celebrità come Ramazzotti, Celentano, Simply Red per la registrazione dei loro album. Il mixer ha dato un valore aggiunto al mio lavo-ro e lo studio è attualmente il più importante delle Marche”. Con l’era tecnologica, come è cambiata la tua professione?“Oggi si registra molto più in the box, utiliz-zando quindi sonorità digitali elaborate al com-puter. Onestamente, credo che l’era digitale abbia sottratto alla musica il lato “umano”:

Intervista a Fabio Morbidelli“RISCOPRIAMO IL GUSTO DELLA MUSICA”

L’INTE

RVISTA

Testi e foto a cura di Chiara Cascio

FABIOMORBIDELLIproprietario dello studio

di registrazione più importante delle Marche.

Vanta collaborazionicon cantanti e autoridi grandissima fama

provenienti da ogni parte del mondo.

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ciascun brano è studiato, costruito e tagliato atavolino.Lesonoritàanalogicheregalanoin-vece delle sensazioni a chi le ascolta: la mu-sica entra dalle orecchie e attraversa tutto il corpo!” Come è cambiato il mercato dell’industria musicale?“I costi di produzione si sono abbassati e per un artista è diventato anche più semplice registra-re un brano o album. Il mercato è più accessi-bile e, inevitabilmente, si è saturato. Questo complica la strada che porta al successo, si fa più fatica a sfondare. Le opportunità per chivuole vivere di musica non sono molte ma cre-do che la passione faccia da motore. Sempre di più, mi capita di collaborare con artisti emer-gentidellazona,comeRobertoLongoeAndreaBravi,conband,orchestreegruppidimusicada ballo”.Progetti futuri?“Sono in fase di ultimazione lavori per promuo-versi ancor più a livello nazionale.

Il mio obiettivo resta quello di restituire alla musica la sua naturalezza, di valorizzarne il “gusto”diascoltarla…Menoartificialità,dun-que, più passione. È questa la mia battaglia”.

L’INTE

RVISTA

ASSOCIAZIONE ENTE PALIO SAN FLORIANOIl via alle attività dei Quartieri Storici

Posterma,SanBenedetto,SantaCroce,SanPietro.SonoinomideiquattroQuartieristoricidiJesicherivivono,ognianno,durantelecelebra-zionidelPaliodiSanFloriano.L’associazioneEntePalioSanFlorianoricerca,perlaprossi-ma edizione della manifestazione, volontari e collaboratori intenzionati a dare una mano e a partecipare alle attività riguardanti i Quartieri storici. Come è da tradizione, questi si sfiderannoingiochiegareagonistiche-tiroallafuneestaffetta-esfilerannonelCorteostoricodell’evento.“L’intenzioneèquelladicreareunComitatoperogniQuartierestorico,con un responsabile che, durante il Palio, ricoprirà il ruolo del Priore - spiega la presidente dell’associazione Chiara Cascio - Per la prossima edizione, vogliamo valorizzare e ripartire dai cittadini, nell’ottica di ricreare quello spirito di comunità e di unione che era tipico, in città, durante le celebrazioni legati al Santo”. Per informazioni, è possibile rivolgersi al numero 338 1416358oallasededell’associazioneinviaA.daJesi(piazzaBaccioPontelli),apertailsabatodalle10alle12,telefono0731561600,mail:[email protected]

SI ESEGUONO RIPARAZIONI

DI MOBILI, INFISSI

E LAVORI DI FALEGNAMERIA. Tel. 338 3171410

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Una sera qualunque, nella lontana Central City,ungiovanechimicodinomeBerryAllenesegue esperimenti nel laboratorio della po-liziascientifica.Iltemponone’deimiglio-ri,pioggia,lampietuoniaffliggonoilcielo,sembra quindi che ci siano le condizioni giu-ste per dedicarsi alla scienza piuttosto che a un pic-nic con gli amici. Ma i laboratori, si sa,nascondonopericoliequellaseraBerryviene accidentalmente investito da alcuni prodotti chimici caduti da uno scaffale per colpa di un fulmine. Stordito ed incredulo a causa dello strano incidente, esce per tor-nare a casa. D’improvviso scopre di correre più veloce del taxi che cercava di raggiun-gere. Subito dopo si accorge che la reazio-ne combinata del fulmine e dei prodotti gli aveva assegnato una velocità sovrumana. Il fatto di possedere l’ipervelocità ne cambiò drasticamente la vita. Iniziò infatti a mette-re il proprio potere al servizio dell’umanità combattendo il crimine, con il nome di Flash e tuta rossa annessa. Nasce quindi un nuovo supereroe, capace di muoversi così veloce-mente da poter stendere chiunque in una frazione di secondo. Inoltre, dato che stia-mo parlando di velocità prossime a quelle della luce, il giovane chimico diventa anche in grado di camminare in verticale sui muri,

FISICA E FUMETTI!FLASH, MILIONI DI CHEESEBURGER

PER UNA CORSETTA ALLA VELOCITÀ DELLA LUCE … a cura di Roberto Longo

FISICA E FUMETTI!FLASH, MILIONI DI CHEESEBURGER

PER UNA CORSETTA ALLA VELOCITÀ DELLA LUCE … a cura di Roberto Longo

“Cosa succederebbe se cavalcassi un raggiodi luce?”

A. Einstein

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sull’acqua e persino in aria.Infine, vale la pena insistere sul fatto che,comediversisuoisuper-colleghi,Berryacqui-sisce accidentalmente un super potere mentre esegue esperimenti in laboratorio (sogno na-scosto di ogni ricercatore). Se nella vita reale qualcuno affermasse di muo-versi alla velocità della luce, potrebbe suonare a ciascuno di noi “lievemente” esagerato. Oggi infatti sappiamo che questa velocità (circa tre-centomila kilometri al secondo mentre il razzo più veloce costruito dall’ uomo arriva a qua-rantacinque!) è prerogativa solo delle particel-le subatomiche (elettroni per esempio) e quin-di per Flash, che è dotato di una certa massa come tutti noi, sarebbe assurdo anche solo pen-sare di avvicinarsi a tale valore. Viaggiare alla velocità della luce infatti non è come prendere il tram: la percezione della realtà cambiereb-be drasticamente in quanto fenomeni relativi-stici, che a velocità comuni sono trascurabili, assumerebbero un peso importante. Per fare un esempio lo scorrere del tempo per Flash si fermerebbe facendolo rimanere per sempre giovane mentre tutti gli altri lentissimi (per lui!) terrestri invecchierebbero normalmente. Inoltre a velocità simili la resistenza dell’aria e l’attrito del suolo trasformerebbero il nostro eroe in un cumulo di cenere!Ma ammettiamo pure che Flash, in barba alla relatività e alle forze di attrito, riesca ad av-vicinarsi a velocità luminari rimanendo integro esanodimente.Laveradomandacheognunodi noi si è posto almeno una volta nella vita è la seguente: quanti cheeseburger dovrebbe mangiare per farsi una corsetta delle sue? Ogni movimento necessita di una certa quantità di energia e Flash per correre ha bisogno, come tutti noi, dell’energia immagazzinata nel cibo, racchiusa nei legami chimici che formano le complesse molecole degli alimenti. Questa energia si misura in kilocalorie (abbreviato kcal o Cal): il nome deriva dal fatto che ori-ginariamente i fisici dell’Ottocento usavanoquesta unità per misure di calore, senza sa-pere che anche il calore è in realtà una for-ma di energia. Il cibo è dunque la nostra fonte energetica ma é anche vero che le kilocalorie in eccesso tendono a trasformarsi in grassi: quindi, se non si è super-veloci come Flash, è sempre consigliabile seguire una dieta equi-

librata, soprattutto se si vuole fare colpo su persone esigenti dal punto di vista estetico e/o per risparmiarsi problemi cardiovascolari o alle articolazioni, legati appunto all’eccessivo ac-cumulo di grassi.Nel caso di Flash, é facile dedurre che il fabbi-sogno calorico aumenti con la sua velocità, più precisamente esso deve eguagliare la sua ener-gia cinetica (energia racchiusa in ogni corpo in movimento) che tradotto in parole povere significa:piùvaivelocepiùdevimangiare!Immaginiamo quindi che Flash decida di farsi una corsa a una velocità cento volte inferio-re a quella della luce (lontanissima dai valori massimi che può raggiungere). Supponendo che la sua massa sia di 70 kg e conoscendo la sua velocità, è possibile, grazie alle leggi delle meccanica classica, calcolare la sua energia ci-netica che in questo caso assume il ragguarde-vole valore di circa settantacinque miliardi di kilocalorie! Sapendo che un cheeseburger con-tiene circa cinquecento kilocalorie, il velocista scarlatto per correre all’ un per cento della velocità della luce dovrebbe fare uno spuntino di circa centoquarantamilioni di cheeseburger! Il nostro eroe dovrebbe quindi nutrirsi costan-temente, magari masticando a super velocità, e sperare che i fast food di Central City gli faccianounfortesconto;perluinone’proprioconsigliabile combattere il crimine a stomaco vuoto!

Per approfondimenti: “La fisica dei supereroi”,diJamesKakalios(Einaudi2007).

Roberto Longo nasce a Jesi il 4 Gen-naio 1978. Dopo ever ottenuto la lau-rea in ingegneria elettronica presso Università Politecnica delle Marche, si trasferisce in Belgio, dove consegue il Ph.D in ingegneria biomedica presso l’ Università Libera di Bruxelles. Autore di numerose pubblicazioni di livello internazionale, collabora con diversi istituti di ricerca interessati allo stu-dio e l’ utilizzo di ultrasuoni per la medicina e la biologia. Attualmente ricopre la carica di insegnante-ricerca-tore presso l’ Università di Montpellier 2, Francia. Per contattarloscrivete a:[email protected]

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Alimentazione, salute e stile di vita. Sono le parole chive al centro del Forum di questo numero, voluto dai giornalisti di Password e ospitato presso la rinnovata redazione a Moie, in Via Risorgimento. Tra gli esperti invitati, il Dott. Daniele Mazzieri, agronomo, esperto in agricoltura biologica, orti biologici, cibo e salute; la Dott.ssa Letizia Saturni, nutrizionista, specialista in Scienze dell’Alimentazione, presso il reparto di Cardiologia Riabilitativa della Casa di Cura privata Villa Serena, docente all’Università Politecnica delle Marche e neo presidente dell’Università degli Adulti della Media Vallesina; la Dott.ssa Graziella Belardinelli, presidente dell’Associazione Benesseree Dintorni; la Dott.ssa Giovanna Massei, psicologa clinica; il Dott. Marco Torresi del Centro di attività motoria Chipos.Che cosa significa adottare uno stile di vita sano e quali sono le conseguenze di una cattiva alimentazione?Dott.ssa Letizia Saturni: “Iniziamo con la

definizionedi“dieta”,intesa, senza cadere nei luoghi comuni, come un’ alimentazione corretta, equilibrata, variata, moderata, frugale, associata a un buon stile di vita, quindi a un buon comportamento nel mangiare. La parola dieta deriva dal greco e sta a significareunostiledivita,unmodus vivendi. Prendiamo ad esempio la “dieta mediterranea”, che va tanto di moda. Non è un semplice regime alimentare a base di frutta, verdura, pesce e carne ma comprende tutto un know howculturale,specificodiunterritorio,legatoalle abitudini secolari dei primi popoli che abitavano intorno al bacino del mediterraneo. Questo tipo di dieta non è allora qualcosa

OBIETTIVO BENESSEREAlimentazione, Salute, Stile di Vita

Intervista di Chiara CascioA cura di Catiuscia CeccarelliFoto di Francesco Cascio

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che ci limita ma piuttosto un mangiar bene associato al consumo di una grande abbondanza di prodotti vegetali. Già a partire dalla prima colazione, cibi come pane e marmellata, biscotti e ciambellone rientrano nella gamma deiprodottivegetali.Lanostraalimentazione,se ben fatta ed equilibrata, è già dunque, caratteristica mediterranea. Per quanto riguarda lo stile di vita si parla sempredell’attivitàfisica.Sonod’accordoma,come spiego ai miei pazienti, il nostro peso è l’espressione di un bilancio tra ciò che mangio e ciò che consumo. Se decido di essere una buona forchetta devo anche sapere che dovrò faremolta attività fisica. Per vivere inmodosano, basta mangiare in modo equilibrato, fare una passeggiata a passo sostenuto, non fumare, non bere troppo alcol. Concedersi ogni tanto un bicchiere di vino a tavola. Un fattore fondamentale è il gusto: qualsiasi dieta fallisce senza il gusto.”Il benessere inizia dunque a tavola. Dott. Mazzieri è d’accordo?Dott. Daniele Mazzieri: “Direidisì.Laqualitàdelcibo sicuramente influisce.C’èdifferenzatra gli alimenti che provengono dall’agricoltura convenzionale rispetto a quelli che derivano dall’agricoltura biologica. Ritengo che grandi marchi che producono pasta, per esempio, utilizzano metodologie molto spinte per arrivare a produrre enormi quantitativi di cereali. Questi vengono stoccati in silos in presenza di antibatterici per evitare che si sviluppino

muffe;queste,beneomale,sonosostanzecheun po’ rimangono e che ingeriamo, nonostante tutte le cautele del caso. È preferibile nutrirsi con cibi puri ed esenti da sostanze chimiche.Per quanto mi riguarda, da esperto e da papà, sposo il biologico. E questo per garantire a mio figliounaqualitàdivitachereputomigliore”.Le abitudini alimentari in famiglia. Qual è il ruolo della famiglia nell’educazione alimentare? Quali sono i principali errori che si fanno e quali disturbi si verificano?Dott.ssa Giovanna Massei: “La famiglia haun ruolo fondamentale per quanto riguarda i disturbi del comportamento alimentare che si sviluppano sin dall’età evolutiva, passando per l’adolescenza e poi per l’età adulta. È dal nucleo familiare che si originano infatti una serie di fattori di rischio. Il bambino molto spesso avvia un processo di modeling, osservando e riproducendo il comportamento degli adulti. Se un genitore, per esempio, segue una dieta eccessivamente restrittiva o fa notare di essere sempre a dieta, il bambino potrebbe sviluppare la tendenza ad assumere un comportamento alimentare simile, rischiando di cadere in disturbi come l’anoressia o la bulimia. Molto spesso la famiglia è complice nello sviluppo di comportamenti alimentari non sani e di credenze. Additare un bambino come “grasso”, associandolo a qualcosa di non gradevole, può spingerlo versoun rapportodi rifiutoneiconfronti del cibo. In casa, come a scuola o

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in altri contesti sociali, bisogna stare attenti nel fare certe affermazioni perché, anche non volendo, il bambino potrebbe viverle in maniera poco piacevole. Il disturbo alimentare è subdolo, non c’è una causa bene precisa, è condizionato da diversi fattori di rischio. In un adolescente, un comportamento che fa da allarme è non vedere il ragazzo o la ragazza sedersi a mangiare a tavola con i genitori”.Dott.ssa Saturni:“L’espertonutrizionistanonentra nel contesto psicologico, quanto piuttosto nel pasto assistito, nel tempo necessario che sidovrebbeimpiegareperunpasto;nelmododi mangiare, per esempio, se si mastica o no lentamente. Dipende dal disturbo che si va a trattare. Nell’anoressia, per esempio, è più una questione matematica: la ragazza è estremamente preparata sulle kilocalorie e le conosce meglio delle tabelle di composizione degli alimenti, rispetto al ragazzo”.Stile di vita sano è anche movimento. Quanto è importante l’attività fisica e quali sono i principali disturbi che nascono da uno stile di vita sedentario? Come affrontarli?Dott. Marco Torresi: “Ho da poco coniato un nuovo termine nel processo di evoluzione dell’uomo: dall’Homo Sapiens all’Homo Sedentem, seduto e sedentario. Geneticamente siamo uguali all’uomo di due milioni di anni fa ma, negli ultimi 40 anni anni, abbiamo messo l’uomo seduto. Se noi analizziamo le giornate

di un bambino di scuola elementare o di un ragazzo delle scuole medie , nell’arco della giornata sta sempre seduto con pochissime orededicateall’attivitàfisica,ascuolasolounpaio settimanali. Non sono niente. Dobbiamo trovare degli escamotage per far muovere questiragazzi,findapiccoli.Ilcondizionamentodella famiglia è importante. Per esempio, se abitate vicino ad un supermercato non andate afarelaspesaconvostrofiglioinauto!Andatea piedi! Altrimenti si insegna al bambino che, in quell’unica occasione che ha per camminare, non c’è bisogno di farlo perché c’è la macchina!Ma l’input deve venire anche dalle scuole. L’Educazionefisicanonvaconsiderata, tra levarie materie, come l’ultima ruota del carro. Purtroppo, nell’età evolutiva stanno crescendo lelombalgie,cosachefinoapochiannifanonsi era mai sentita. Il corpo umano è fatto per il movimento: se fermo è una macchina che non può funzionare”.L’attività dell’associazione di Benessere e Dintorni. Quali soluzioni propone per il benessere da acquisire nello stile di vita?Dott.ssa Graziella Belardinelli: “Non c’è una soluzione unica, ce ne sono tante. Dal bambino all’adulto, la cartina tornasole di ogni cosa, per stare bene, è fare ciò che ti dà gioia. A tutte le età. Fare una corsa, una mangiata. È semplice: essere allineati con quello che senti e che ti va di fare rende pronti a dare.

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Dott.ssa Giovanna Massei Catiuscia Ceccarelli, “Password”

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Secondo il mio punto di vista personale e non in quanto presidente di un’associazione che propone sistemi alternativi di equilibrio, oltre a se stessi, bisogna pensare anche agli altri.Io ritrovo così il mio equilibrio interiore e mi sento in pace. In questa società in cui siamo diventati tutti egoisti, è bene interessarsi agli altri perché, in fondo, gli altri siamo noi. L’altruismoe la solidarietà fannorinascere innoi un’apertura, un senso di accoglienza che ci fa stare bene. Credo nell’amore, in senso lato”.Che cosa fa l’associazione Benessere e Dintorni per promuovere la cultura del benessere e quanto è importante la vostra attività?Dott.ssa Belardinelli: “ L’associazione siadopera per diffondere culture e discipline alternative legate al benessere: l’idea di fondo è che, per far passare un malessere anche fisico, come il mal di testa, nonnecessariamente serve la pillolina ma magari basta essere più allegri, più felici. Magari più impegnati nel sociale. Se le persone si rendessero conto che aiutando gli altri stiamo bene tutti, secondo me la società potrebbe davvero cambiare. Si è conclusa da poco l’ottava edizione dell’iniziativa “Oli-Days”, a VillaBorgognoni,eabbiamopotutoconstatareche c’è una sete enorme di conoscenza di

queste tecniche alternative per il benessere, di punti di vista diversi da quelli ordinari della nostra cultura occidentale. Per ogni edizione, l’associazione propone così qualcosa di diverso. Nell’ultima, abbiamo inserito in programma l’ Ortho-Bionomy, una disciplina che stimolail corpo a ritrovare il proprio equilibrio. Ha riscosso notevole successo anche la terapia Craniosacrale. Sono tante le metodologie per allineare mente, corpo e spirito. Il corpo che si ammala non è solo il risultato di una cattiva alimentazione fisica ma anche spirituale. Setutto il giorno sono arrabbiato, mi stresso e mi affanno, la rabbia rovina il mio fegato. Sto male quando la mia anima non è allineata con quello che sto facendo. Noi dobbiamo capire che non siamo solo essere fisici ma anchespirituali,èimportantenutrireilnostrofisicoma è altrettanto importante nutrire anche lo spirito”.Quali sono i cibi da evitare? Come scegliere quello che va portato sulle nostre tavole. Come leggere l’etichetta?Dott. Mazzieri: “Per i prodotti agricoli è importante controllare la provenienza del prodotto: un consiglio è quello di preferire l’alimento a chilometri “zero”, di cui è più facile risalireallatracciabilità.Lederratealimentaridi larga distribuzione sono trasportate in condizioni “artificiali”, con l’impiego

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MDott. Marco Torresi Dott. Daniele Mazzieri

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di prodotti chimici che impediscono agli alimenti di marcire. È vero, sciacquandoli con dell’acqua, portiamo via le sostanze utilizzate ma questi procedimenti rischiano comunque di alterare il prodotto prima che ancora arrivi sulle nostre tavole. In parole povere, meglio un ceppo di insalata mangiucchiato dalla lumache piuttosto che quella nei sacchetti.Per quanto riguarda la qualità, se noi ci rivolgiamo a prodotti biologici occorre verificare che ci sia il marchio. Non tuttoquello che è biologico è in realtà sano. Lo èun prodotto in cui tutti gli ingredienti sono di origine biologica. Ecco perché è essenziale valutare l’etichetta, gli ingredienti. In questo caso vale sempre la “regola della nonna”: se la nonna è in grado di leggere e di riconoscere gli ingredienti di un prodotto allora possiamo stare tranquilli, altrimenti l’alimento è da evitare. Occorre controllare anche la tabella dei valori nutrizionali per vedere se ci sono, ad esempio, i grassi saturi, insaturi o trans. Questo tipo di cibo va evitato.”Dott.ssa Saturni, a questo argomento aggiungiamo qualche nota sull’educazione alimentare nella famiglia e, facendo riferimento anche al suo ruolo di presidente dell’Università degli Adulti della Media Vallesina, cerchiamo di capire il rapporto tra alimentazione e terza Età.Dott.ssa Saturni: “ A mio avviso, se in natura troviamo così tanti alimenti è perché, evidentemente, tutti servono al nostro corpo. Condivido la scelta della dieta vegetariana,

logicamente deve essere sempre equilibrata, variata e moderata. Come regola generale consiglio una dieta basata su: frugalità (porzionimoderate);equilibrio (carboidrati e proteine); varietà (se ho deciso di mangiare, per esempio, una mela non scelgo solo quella verde ma anche quella gialla, quella rossa, e così via). Ogni alimento ha una sua peculiarità che si riflette sul mio stato di salute. Nonescludo niente ma non abbondo nulla, mi muovo, non fumo e bevo adeguatamente. Per quanto riguarda l’educazione, sicuramente la famiglia gioca un ruolo fondamentale ma è inserita comunque nella società. C’è la scuola, lo sport, le feste di compleanno. Queste istituzioni devono comunicare con le famiglie. Se i genitori allestiscono in casa un menu completo con pasta, carne, pane, frutta e verdura, la scuola non può proporre gnocchi e pizza. Anche gli istruttori di sport devono collaborare con la famiglia: niente integratori o merendine con conservanti. Meglio acqua, saleezuccheroopaneemarmellata!Lefestedi compleanno, poi, sono un tripudio di grassi ezuccheri.L’educazionevaaldilàdellasolafamiglia. Ecco perché ho accettato volentieri di sperimentarmi anche in un altro ambiente, quello dei nonni. I nonni hanno una realtà diversa da quella dei loro nipoti e, avendo vissuto la fame del dopoguerra, oggi non riconoscono le giuste proporzioni. Il nonno, per merenda, fa magiare al nipote un sano panino

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Chiara Cascio, “Password”

Dott.ssaGraziellaBelardinelli

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…malaporzioneèesagerata!Quelpaninolìglianziani lo mangiavano ma poi andavano per i campialavorare;inostrifigliinvecevannodaltavoloaldivano…”Quanto incide lo stress sulla qualità della vita?Dott.ssa Massei: “Lo stress è un’attivazioneemozionale. A ben vedere, si è sempre stressati, anche quando si è innamorati. Diventa nocivo quando le condizioni ambientali non permettono a questo stato di eccitazione e di tensione di trovare sfogo, ma diventa continuo e sgradevole. Lo stress quotidiano,la frenesia quotidiana, incidono molto in un discorsodidisequilibriopsicofisicoconsestessie di relazione. In un mondo dove siamo sempre in tensione, protesi verso qualcosa o qualcuno, la cui immagine è proiettata nel futuro, bisogna provare a riacquistare una sorta di equilibrio personale. La strategia, forse più giusta, sta nel vivereil presente, qui e ora. Fare ogni cosa assaporandola,iniziandopropriodalmangiare;cercare di stare con se stessi anche quando si è presi da altro, per garantire un maggiore equilibrio con il proprio io e con tutto quello che ci circonda. Lamindfulness, una nuova terapia cognitiva e meditativa, è una delle nuove tecniche che aiutano a stare meglio con se stessi, a combattere lo stress.”L’educazione all’attività fisica è sufficientemente diffusa nella nostra cultura?

Quanto è importante per combattere lo stress?Dott. Torresi: “L’attività fisica aiuta ad abbassare il livello di stress ma va contestualizzata in base al soggetto. Non a tutti la stessa attività fa lo stesso effetto. C’è chi preferisce attività molto dinamiche, in cui scaricare le tensioni, e che quindi predilige sportcomelakickbox,sentendoillavorofisico,nonostante sia reduce da una giornata pesante. C’è pure la persona che gradisce un’ attività di massimo relax. Si consiglia di affidarsi aprofessionisti competenti che possano offrire una gamma di servizi seri più ampia per rispondere alle diverse esigenze. Stabilire una sorta di contratto con il cliente/paziente e capire cosa vuol dare il professionista e cosa vuole ricevere e può dare da lato fisicoil cliente.. Una passeggiata quotidiana di circa 30 minuti è consigliata ma l’attività fisicanon è solo quello. E’ importante imparare a conoscere il proprio corpo per imparare a muoversi.Iofacciosiaattivitàfisicadinamicasia meditativa, perché penso che siano complementari”.In conclusione, il segreto per un benessere fisico e psicologico, gli esperti dicono sia questo: “Mangia bene, muoviti ogni giorno, vivi qui ed ora!”

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MDott.ssaLetiziaSaturni

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Sono ripartiti i corsi di orientamento musicale e majorettes, organizzati e promossidall’associazione Banda Musicale e Majorettes di Pianello Vallesina, con il contributo delComune di Monte Roberto e quello della Provincia di Ancona. I corsi musicali sono tenuti da insegnanti diplomati al Conservatorio e prevedono lezioni di ottoni, legni, batteria e percussioni esisvolgerannopressolasededellaBanda,aPianelloVallesina,CasaFerazzani,inviaTrento2. “Lelezionisonosiaindividualichedigruppo-spiegailMaestroManolitoRango-L’obiettivonon è solo l’insegnamento, ma anche il coinvolgimento degli interessati nella realtà ricreativa e associativadiquestanostragrandefamiglia.L’annoscolasticosiconcluderà,poi,conunsaggiofinaleche,quest’annoperlaprimavolta,abbiamoavutol’onoredipresentarenellasplendidacornice di Villa Salvati”.Quali sono gli appuntamenti di cui ogni anno siete protagonisti?“SonomoltiquelliacuilaBandahapartecipatodurantel’anno2012:daltradizionaleConcerto dell’Epifania al Carnevalone di Fano sino all’immancabile Festa d’Estate. Ci sono poi i vari servizi istituzionali e religiosi locali e non, e le attività di gemellaggio con le altre realtà nazionali e internazionali.Quest’annoloscambioèavvenutoconlacittàdiMaranoLagunare,ospitataaluglio per la Festa d’Estate – spiega il Maestro Rango – poi raggiunta il mese successivo, noi ospiti a nostra volta. In quell’occasione abbiamo riproposto il nostro musical “Aggiungi un posto a tavola”,natodallacombinazionedivocirecitanti,bandaemajoretteseseguitoperlaprimavolta durante il tradizionale concerto d’Estate”.E le prossime iniziative in programma? “Il 25 novembre festeggeremo la Patrona della Musica: Santa Cecilia, poi partiremo per Avezzano, in provincia de L”Aquila, con la Santa Claus Band per la festa dell’8 dicembre - continua ilmaestro Rango - e il 2013 si aprirà poi con l’immancabile Concerto dell’ Epifania che quest’anno sarà dedicato a Giuseppe Verdi, in occasione del bicentenario dalla nascita.”.SuccessidunqueperlaBanda,icuicorsiogniannoregistranoungrandeecrescentenumerodiiscritti,maancheper leMajorettesche,guidatedallamaestraSilviaMercanti,quest’annosisonoaggiudicateilterzopostoalConcorsoNazionaleperMajorettesdiFaleria(VT).Per chi volesse praticare questo sport sono aperte le iscrizioni per i corsi con tecnica Twirling e Pon Pon, che si terranno presso la palestra di Pianello Vallesina due giorni a settimana (martedì dalle 20,00 alle 21,30 - giovedì dalle 18,30 alle 20,00).

Percontattarel’associazioneBandaMusicaleeMajorettesdiPianelloVallesinae chiedere informazioni dettagliate sui corsi chiamare il numero:

- 348 3182139 (Manolito Rango - insegnante)pericorsidiMajorettescontecnicaTwirlingePonPon

- 347 7364679 (Silvia Mercanti - insegnante)

ASSOCIAZIONE BANDA MUSICALE E MAJORETTES PIANELLO VALLESINA

Facciamo crescere la tua passione!

APERTE LE ISCRIZIONI PER I NUOVI CORSI DI ORIENTAMENTO

Provincia di Ancona

Comune di Monte Roberto

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