Parte II: Alessandro Volta, nel bicentenario dell'invenzione della pila, 1799-1999.
Parzanese bicentenario Don Pietro Paolo Parzanese
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““Ariano di Puglia, veduta pittoresca all’epoca del
Parzanese
BICENTENARIO DELLA NASCITA DI BICENTENARIO DELLA NASCITA DI D. PIETRO PAOLO PARZANESED. PIETRO PAOLO PARZANESE
(1809-2009)(1809-2009)
Omaggio a Pietro Paolo Parzanesecur. di Giovanni Orsogna
““Ariano di Puglia, veduta pittoresca all’epoca del
Parzanese
BICENTENARIO DELLA NASCITA DI BICENTENARIO DELLA NASCITA DI D. PIETRO PAOLO PARZANESED. PIETRO PAOLO PARZANESE
(1809-2009)(1809-2009)
Parzanese visto da vicinoDon Pietro Paolo ParzaneseAriano Irpino, 1809- Napoli 1852Di umili origini, dopo un’infanzia piuttosto tribolata, entra in seminario, diventa sacerdote e si dedica all’insegnamento delle teologia.Traduce la bibbia e Virgilio. E’ ammiratore di Foscolo e Manzoni.Si sente intimamente legato alla gente della sua terra (il Sud) e diventa “il poeta dei poveri.Tra le sue opere principali : “Canzoni popolari”, “I Canti del Viggianese, “I canti del povero”, “Dio, Angeli e Santi”, “I fiori e le stelle”.
““ Ariano di Puglia, veduta pittoresca all’epoca del Parzanese
BICENTENARIO DELLA NASCITA DI BICENTENARIO DELLA NASCITA DI D. PIETRO PAOLO PARZANESED. PIETRO PAOLO PARZANESE
(1809-2009)(1809-2009)I fondi documentari:Fondo “Lo Parco”, Napoli Biblioteca Nazionale.Fondo Giudice Ietti, Biblioteca Provinciale di AvellinoFondo – Carteggio Villani, Biblioteca Provinciale “Magna Grecia”di FoggiaArchivio Storico Museo del Sannio. Benevento, Carteggio Pietro Paolo ParzaneseArchivio Storico Museo Civico di Ariano Irpino.Archivi privati
Bicentenario della nascita di Pietro Paolo Parzanese
1809-2009ALBUM DELLA MEMORIA
Omaggio a Pietro Paolo
Parzanese
Parzanese riscopertoParzanese riscopertoL’opera poetica ,pastorale, politica e di impegno civile di PietroL’opera poetica ,pastorale, politica e di impegno civile di Pietro
Paolo Parzanese (1809-1852) trova un ulteriore esempio di riscoperta,Paolo Parzanese (1809-1852) trova un ulteriore esempio di riscoperta,
grazie al contributo della ristampa del saggio di D. Santoro, grazie al contributo della ristampa del saggio di D. Santoro,
ad un secolo distanza.ad un secolo distanza.
Ma Il Parzanese è veramente conosciuto nella giusta dimensione?Ma Il Parzanese è veramente conosciuto nella giusta dimensione?
La più bella definizione l’ha espresso il prof. Luigi BALDACCI:La più bella definizione l’ha espresso il prof. Luigi BALDACCI:
““Una voce poetica quella del P. a torto dimenticata per essere stataUna voce poetica quella del P. a torto dimenticata per essere stata
Una delle voci piu’ dotate ed interessanti del primo ottocento”.Una delle voci piu’ dotate ed interessanti del primo ottocento”.
La critica ha riconosciuto di avere un debito da saldare nei confrontiLa critica ha riconosciuto di avere un debito da saldare nei confronti
del poeta irpino; questi ha avuto nello scorcio dell’ottocento ed inizidel poeta irpino; questi ha avuto nello scorcio dell’ottocento ed inizi
del Novecento una un’ampia diffusione delle sue opere.del Novecento una un’ampia diffusione delle sue opere.
..
Parzanese riscopertoParzanese riscopertoParzanese è il poeta degli umili, dei poveri, Parzanese è il poeta degli umili, dei poveri,
che ha rappresentato le classi contadine ed operaieche ha rappresentato le classi contadine ed operaie
del Mezzogiorno. del Mezzogiorno.
Uomo impegnato nella evangelizzazione, nella pastorale, eUomo impegnato nella evangelizzazione, nella pastorale, e
nell’impegno politico, non si è risparmiato nell’elevare la suanell’impegno politico, non si è risparmiato nell’elevare la sua
Voce, con scritti lirici e letterari per difendere la verità, la giustizia edVoce, con scritti lirici e letterari per difendere la verità, la giustizia ed
Impegnarsi per realizzare una città a misura d’uomo.Impegnarsi per realizzare una città a misura d’uomo.
Partecipò alla Carboneria, firmò la celebre protesta degli elettori di ArianoPartecipò alla Carboneria, firmò la celebre protesta degli elettori di Ariano
Nel 1848 con Mancini, segnalato dal governo borbonico fu anche perseguitato.Nel 1848 con Mancini, segnalato dal governo borbonico fu anche perseguitato.
Suggello della Carboneria Irpina e
Casa natale di Parzanese
Bozzetti di ParzaneseBozzetti di ParzaneseL’uomoL’uomo
Chi guarda il ritratto di ParzaneseChi guarda il ritratto di Parzaneserimane attratto dalla sua fisionomiarimane attratto dalla sua fisionomiaserena, ridente, vivace, ci sembraserena, ridente, vivace, ci sembra
ascoltare la sua voce sonora,ascoltare la sua voce sonora, persuasiva e commoventepersuasiva e commovente
come quando affascinava la platea.come quando affascinava la platea. IntelligenzaIntelligenza
Vivace e memoria prodigiosa.Vivace e memoria prodigiosa.Così lo descriveva il contemporaneo Così lo descriveva il contemporaneo
dott. Melchiorre Imbimbo:dott. Melchiorre Imbimbo:
. .
Parzanese in abiti canonicali
Bozzetti di ParzaneseBozzetti di Parzanese
L’uomoL’uomo
““P. P. Parzanese, di anni 33, di tempe-P. P. Parzanese, di anni 33, di tempe-
ramento sanguigno, di molta mobilitàramento sanguigno, di molta mobilità
nervosa, è dato allo studio, così dellenervosa, è dato allo studio, così delle
scienze proprie e delle lettere nelle qualiscienze proprie e delle lettere nelle quali
si esercita con successo”….si esercita con successo”….
Animo sensibile, innamorato Animo sensibile, innamorato
della vita, della vita,
Affascinato dalla natura, sacerdote Affascinato dalla natura, sacerdote
di notevoledi notevole
elevatura e protettore dei poveri.elevatura e protettore dei poveri.
. .
Ariano, cattedrale vista da via Parzanese
Bozzetti di ParzaneseBozzetti di ParzaneseLa fortuna letterariaLa fortuna letteraria
Nel panorama dellea letteratura di forte impegnoNel panorama dellea letteratura di forte impegnoreligioso, pastorale, civico e culturale dell’ottocentoreligioso, pastorale, civico e culturale dell’ottocentomeridionale, trova degna collocazione il P., a tortomeridionale, trova degna collocazione il P., a tortodimenticato post-mortem, ma che in vita riscossedimenticato post-mortem, ma che in vita riscosseampi successi letterari e di critica. ampi successi letterari e di critica. Lo stesso De Sanctis, Muscetta ed altri critici auspicavanoLo stesso De Sanctis, Muscetta ed altri critici auspicavanoun’attenta rivalutazione critico-filologica e letteraria.un’attenta rivalutazione critico-filologica e letteraria.Si cercano mecenati o sponsors disponibili ad intraprendereSi cercano mecenati o sponsors disponibili ad intraprendereUn serio lavoro di recupero del corpus letterario, dell’epistolarioUn serio lavoro di recupero del corpus letterario, dell’epistolarioe di altre opere inedite sparse in archivi e biblioteche.e di altre opere inedite sparse in archivi e biblioteche.
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Parzanese in abiti canonicali
““Ariano di Puglia, veduta pittoresca all’epoca del Parzanese
Bozzetti di ParzaneseBozzetti di ParzaneseIl poetaIl poeta
P.Nicola Flammia, concittadino di ParzaneseP.Nicola Flammia, concittadino di ParzaneseSintetizza così amabilmente la personalitàSintetizza così amabilmente la personalitàPoetica del cantore dei poveri:Poetica del cantore dei poveri:“… “… Onore e vanto di ArianoOnore e vanto di Arianoche ti die’ i nataliche ti die’ i nataliIllustre per ingegno, coltura e patriottismoIllustre per ingegno, coltura e patriottismoPoeta idillico geniale fioritoPoeta idillico geniale fioritoCreatore del canto popolare educativoCreatore del canto popolare educativoOratore sacro e facondo commoventeOratore sacro e facondo commoventeGloria gentile dell’Irpinia”Gloria gentile dell’Irpinia”Concludeva la dedica dei suoi studi su P.Concludeva la dedica dei suoi studi su P.““Altri di me piu’ valentiAltri di me piu’ valentiCingano di meritati alloriCingano di meritati alloriLa tua poetica fronte”La tua poetica fronte”
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Ariano Irpino, Casa natale del Parzanese
P. Nicola Flammia
Il SacerdoteLa definizione desanctisiana, riduttiva del P.:La definizione desanctisiana, riduttiva del P.:““Buono e pio poeta del villaggio” ha offuscato la Buono e pio poeta del villaggio” ha offuscato la complessa personalità, invece Egli era dotato complessa personalità, invece Egli era dotato di energica vena poetica, di parola incisiva, di energica vena poetica, di parola incisiva, di prosa dai forti contenuti di prosa dai forti contenuti e valori cristiani, antropologici e sociologici e valori cristiani, antropologici e sociologici che possono considerarsi un classico del giornalismo docche possono considerarsi un classico del giornalismo doc..
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Ariano Irpino, Museo Civico, Manoscrito dei Canti del Viggianese
Il SacerdoteIl sacerdote dalla solida educazione classica,Il sacerdote dalla solida educazione classica, buon conoscitorebuon conoscitoredella poesia contemporanea italiana e straniera,della poesia contemporanea italiana e straniera, fu traduttorefu traduttoredel Bdel Büürger e dell’Uhland, della Bibbia, di Virgilio.rger e dell’Uhland, della Bibbia, di Virgilio.
Nell’opera del rinnovamento del linguaggioNell’opera del rinnovamento del linguaggio poetico avviata dal Romanticismo, poetico avviata dal Romanticismo, il contributo dato dal Parzanese il contributo dato dal Parzanese è considerato tra i piu’ significativiè considerato tra i piu’ significativi..Merito del Parzanese aver fatto conoscereMerito del Parzanese aver fatto conoscereil romanticismo del Mezzogiorno d’Italia.il romanticismo del Mezzogiorno d’Italia.
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Ariano Irpino, Museo Civico, Manoscrito dei Canti del Viggianese
Critici ed estimatori di Pietro Paolo Parzanese
Francesco De Sanctis
Rosa Taddei
P. Nicola Flammia
Critici ed estimatori di Pietro Paolo Parzanese
Francesco Lo Parco
Gabriele Grasso
D. Felice Molinario
Un ricordo particolare è indirizzato anche a Felice Mazza che volle raccogliere fonti e libri appartenuti al Parzanese, e a tutti gli studiosi e critici come il marchese Susanna, Carlo Muscetta, Michele Tondo, Nicola e Ottaviano D’antuono, Luisa Martiniello e a quanti con tesi di lauree hanno onorato la figura di Parzanese. Un grazie a tutti gli arianesi che hanno voluto conservare cimeli e testimonianze parzanesiane.
Critici ed estimatori di Pietro Paolo Parzanese
Francesco Lo Parco
Gabriele Grasso
D. Felice Molinario
Il primo nucleo dei manoscritti del fondo Parzanese è stato costituito grazie anche alla sensibilità della Signora Sorgarello Anita Lucia per esaudire le volontà del marito Avv. Antonio Novario. Le opere a stampa originali sono state donate da Ottaviano D’Antuono. Esprimiamo la più viva gratitudine.Un cospicuo fondo Lo Parco si trova presso la Biblioteca Nazionale di Napoli.
1. Quando io nacqui, mi disse una voce:Tu sei nato a portar la tua croce;Io, piangendo, la croce abbracciai, Che dal cielo assegnata mi fu;Poi guardai, guardai, guardai…Tutti portan la croce quaggiù.
2. Vidi un re tra baroni e scudierisotto il peso di cupi pensieri;e al valletto che stava alla porta.Domandai: a che pensa il tuo re?mi rispose : la croce egli portache il signore col trono mi diè!
3. Sotto il peso di cupi pensieri, E al valletto che stava alla porta Domandai: a che pensa il tuo rè? Mi rispose: la croce egli porta Che il Signore col trono gli diè.
4. Vidi un giorno tornare un soldato dalla guerra, col braccio troncato. Perché mesto, gli chiesi, ritorni? Non ti basta la croce d'onor? Ei rispose: passare i miei giorni, Altra croce m'ha data il Signor.
Meddlie di ParzaneseLA CROCE
5. Vidi un uomo giulivo nel volto in mantello di seta ravvolto, E gli dissi: a tè solo, o fratello, Questa vita è cosparsa di fior?Non rispose, ma aperse il mantello…La sua croce l'aveva nel nel cor.
6. più e allor mi abbracciai la fatica,ch’è la croce dei poveri amica.Del mio pianto talor la bagnai;ma non voglio lasciarla mai più.O fratelli, guardai, guardai…Tutti portan la croce quaggiù.
Meddlie di ParzaneseLA CROCE
Ritratto originale dal Poliorama Pittoresco, 1852
1. Le jour où je naquis, une secrète voix Me dit: Dieu t'a créé pour porter une croix..
Plus tard, de la suffrence ignorant le mystère, je mouillais de mes pleurs la croix que Dieu m'offrait. Mais lorsque, autour de moi, mon regard s'égarait,
je ne voyais partout que des croix sur la terre.
1. Il giorno in cui nacqui, una voce segreta Mi disse: Dio ti ha creato per portare una croce.
Più tardi, del dolore ignorando il mistero, Io bagnai dei miei pianti la croce che Dio mi offriva. Ma quando, intorno a me, il mio sguardo si perdeva
Ovunque sulla terra non vedevo che croci.
Meddlie di ParzaneseUNA CANZONE POPOLARE
DEL PARZANESE E L'ODE ALLA CROCE
DI GIOVANNI REBOUL
Meddlie di ParzaneseUNA CANZONE POPOLARE
DEL PARZANESE E L'ODE ALLA CROCE
DI GIOVANNI REBOUL2. J' ai vu des rois puissants qu' escortaient leurs
barons;Le poids de noirs soucis courbait leurs nobles
fronts;Aux chevaliers armés qui veillaient à leur porte,
J' ai demandé, surpris: «A quoi pensent les rois?» Et tous m'ont répondu: «Chacun d'eux à la croix,
Chacun d'eux, inquiet, pense à la croix qu' il porte
2 Ho visto potenti sovrani scortati dai loro baroni;II peso di cupi affanni piegava le loro nobili fronti;Ai cavalieri in armi che vigilavano alla porta reale;
Ho chiesto, sorpreso: «A che pensano questi monarchi?»
E tutti mi hanno risposto: «Ciascuno di loro alla croce,
Ciascun di loro, pensa turbato alla croce che deve portare».
Meddlie di ParzaneseUNA CANZONE POPOLARE
DEL PARZANESE E L'ODE ALLA CROCE
DI GIOVANNI REBOUL
3.J' ai vu, près du berceau de son fils expirant, Une mère jeter un long cris déchirant.
«Console-toi, reviens à l'espoir, pauvre mère, Un autre enfant bientôt viendra te réjouir»
3. Ho visto, presso la culla del figlio morente, Una madre gettare un lungo grido straziante.
«Consolati, torna a sperare, povera madre, Un altro bambino ti darà nuova gioia ben presto».
Meddlie di ParzaneseUNA CANZONE POPOLARE
DEL PARZANESE E L'ODE ALLA CROCE
DI GIOVANNI REBOUL
4.Nul réve de bonheur ne peut plus m'éblouir;Trop pesante est ma croix, ma douler trop amère»!
4.. Non più sogni felici faran colpo su me;troppo pesante è la mia croce, troppo amaro il mio
dolore.
Meddlie di ParzaneseUNA CANZONE POPOLARE
DEL PARZANESE E L'ODE ALLA CROCE
DI GIOVANNI REBOUL
5.J' ai vu d'heureux mortels vêtus de pourpre et d'or, Sans l'épuiser jamais prodiguant leur trésor,
Jeunes, fiers, admirés par la foule ravie. «Riches, leur ai-je dit, que votre sort est beau»!
Ils ont, sans me répondre, entrouvert leur manteau:La croix perçait leur coeur, un ver rongeait leur vie .
5. Ho visto fortunati mortali, coperti di porpora e d'oro,
prodigare i loro tesori senza mai esaurirli, Giovani, fieri, ammirati da una folla incantata.
«O ricchi - gli ho detto - com'è bello il vostro destino!»
Senza rispondermi hanno aperto il mantello:La croce lacerava il cuor loro, un verme ne rodeva la
vita.
6. Courage donc, portons vaillamment notre croix:Plus d'indignes soupirs, ni de lâches effrois.La croix est une amie, un soutien salutaire.
Sur notre fàible coeur portons-la chaque jour:Nous ne la quitterons qu'au celeste séjour.
Tout homme doit porter sa croix sur cette terre.
6. Coraggio dunque, strenuamente portiamo la nostra croce:Non più indegni sospiri; ne vili spaventi.
La croce è un'amica, un salutare sostegno. Portiamola tutti i giorni sul nostro debole cuore:
Non la abbandoneremo che nel soggiorno celeste. Ognuno deve portare la sua croce su questa terra.
Meddlie di ParzaneseUNA CANZONE POPOLARE
DEL PARZANESE E L'ODE ALLA CROCE
DI GIOVANNI REBOUL
Frontespizi di studi su Parzanese
P. Nicola Flammia, Studiio sulla vita e sulle opere di
Parzanese
Canzoni Popolari di Parzanese 1831
Costume popolare arianese, sec. XVIII
Meddlie di Parzanese Addio a Partenope
Come il sogno di un’ arabo, Di stelle verginali Lieto il tuo cielo appar;
Scendon ventando l' aliGli angeli sul tuo mar.
Ma quali schiere veglianoNei bruni tuoi castelli ?
Oh! son quei volti maceriAffacciati ai cancelli ?
Un cupo suon di pianto alla terra vien fuor....Dei generosi è il canto
Sospiro di dolor?Ahi ! di regno libidine
E feroce sospetto!Stanno la terra e l'aere Di rio veleno infetto;
Napoli, vista da Posillipo, sec. XIX
Meddlie di Parzanese L’Irpinia(1837)
Costumi popolari napoletani
Stettero un di per queste balze irpineI vecchi padri come rocce immoti,
Ed al fulmin de le aquile latine,Offerser petti a libertà devoti.
Bruni dal sole e con diffuso crineTrasser a morte dagli antri remoti;E quelli che induceano pelli ferineSanguinose lasciavano ai nepoti.
Pur la tremenda eredità, neglettaImprecò sui degeneri protervi
Pari al sangue oltraggiato alta vendetta.Così Irpinia vendè animo e nervi;
Ed or ne’ cenci dal tiranno aspettaUn pan che nutra gli affamati servi.
Meddlie di Parzanese ORA PRO NOBIS
Salve , o Maria, Vergine Bella,
Tra le tempeste tu ci sei stella
Al nostro pianto l’orecchio inchina
Madre Regina!Tu parla a Dio de’ nostri
affanni,che si ricordi de’ figli suoi, Nascemmo al pianto fin da’
primi anni! Prega per noi!Costumi popolari, regno di Napoli, sec. XIX
Meddlie di Parzanese LA PROVVIDENZA
Sei povero, augelletto,Non semini, né mieti;Pur canti per dilettoE passi i giorni lieti.
Augello, e chi ti ha datoCosì felice stato?
“Al nido e al cibo mioPensa pietoso Iddio!”
(…)Sol io di poca fede,Io misero operaio…!Finora chi mi diede
Lo strame, il pane, il saio?Chi i figli miei ti pasceBambini fra le fasce?
“Non ti smarrir, cuor mio, Padre di tutti è Dio”.
Meddlie di Parzanese OTTAVA
IN RISPOSTA ALLA FRASE DI SCHERNO DI METTERNICH (L’Italia essere una espressione geografica)
Né a stranio aiuto volga mai pensieroChe a lei peggior nemico è lo straniero:Opra è d’inferno, se l’estranee genti,che un dì per noi fu combattute e dome,han giurato di radere dai viventiFin dell’Italia il glorioso nome;e laceral addosso i vestimenti,E sozzarle di polvere le chiome,sicchè ritorni in lacerata gonnaColei che di province un dì fu donna.
Frammento dell’inno alla CostituzioneSotto il vessillo dei tre coloriDeh! Consentito mi sia morir;Sarian le spie nel letto di fiori,al ciel cogli angeli potrai salir.Padre di tutti è
Dio”.
Ariano, monumento a P.P.
Parzanese
Meddlie di Parzanese
L’ITALIA E NAPOLI
Dio lo volle! L’Italia s’è desta,e dal fango solleva la testa,
Ah! Tanti anni tradita, percossa,Le catene piangendo portò.
Dio l volle: L’Italia si è scossa,E le infami catene spezzò.
…Deh! Abbracciate le tombe dei fortiChe pel patrio terreno son morti!
Noi vedremo dai gelidi avelliDalle spine sbocciar il bel fior!
O fratelli, fratelli, fratelliSiam redenti lo volle il Signor.
Ariano , Museo Civico, studi linguistici di Parzanese, sec. manoscritti
Dolce delizia del mio bel foco,O Passerino, di cui suol prendersi
La schietta vergine, continuo gioco:Cui suole accogliere nell’odoroso
Grembo, e il ditino ai morsi porgereDall’acre stridulo rostro stizzoso.
Piangete o Véneri, gemete Amori,e in largo pianto pur or stempratevi
Sensibilissimi umani cori!E’ morto il Passero di schietta vergine
Sola delizia continuo gioco!Più delle proprie luci l’amava
Chè amabil era, che a lei qual bambolaA madre tenera solo anelava.
Meddlie di Parzanese1. AL PASSERO DI CATULLO
2. PER LA MORTE DEL PASSERO Parzanese traduttore
Frontespizio Canti del Povero
Donna che tanta dai nerissimi occhiArcana voluttate al cor m’ispiri
Che il segreto dell’anima mi tocchi!….
La fresca bocca e il delicato visoMi porgi; quando non ti vien dal core
Il gentile de l’animo sorriso!….
Quando degli occhi tuoi la lucentezzaFia ceh si oscuri, e pel’ dimesso aspettoMorrà il roseo splendor de la bellezza,
Ricordati di me, che giovinettoPer te l’ultima lagrima versai,
E il desìo di morir chiudendo il petto,ogni speranza umana abbandonai..
Meddlie di ParzaneseI PRIMI AMORI DEL GIOVANE PARZANESE
Armonia XXIVRICORDATI DI ME – A R. M. ( ROSARIA O RAIMONDA MOSCATELLI)
Ariano, Cattedrale, pulpito dove Parzanese tesseva i suoi celebri panegirici
Oh! Se mite pallor su la sembianzaSi spande a lei che dolcemente muor;
E un non so di candida speranzaVive in quel soavissimo pallor,
Perché il cor mio palpitar non resta,E non si chiudon i miei sguardi al sol;Chè così fine avria l’aspra tempestaIn che mi avvolge disperato duol?
Almeno nel silenzio della fossaPoserei come stanco passeggier:
Né piu’ le fibre tremeriano e l’ossaAgitate a la smania del pensier.
Meddlie di ParzaneseI PRIMI AMORI DEL GIOVANE PARZANESE
Armonie XIVA R.*** V. ( ROSA VERNACCHIA)
Grottaminarda, paese amato da Parzanese, luogoFrequentato da bambino con la sua madre originaria di questo ridente cittadina
Questa mia spoglia dormirebbe lietaSe un salice piangesse a lei vicin:
Ed una casta lagrima segretaDi un bel ciglio tremasse in sul confin!
Vergin gentile, che di viver stancaSul ferètro ti lasci abbandonar,
Sei lieta, come una colomba biancaChe il collo stende sul devoto altar:
Solo or che morta la nativa rosa,Che il viso mollemente t’infiorò,Ora lo stanco tuo petto riposa
Dal martir, che i tuoi giorno consumò.
Meddlie di ParzaneseI PRIMI AMORI DEL GIOVANE PARZANESE
Armonie XIVA R.*** V. ( ROSA VERNACCHIA)
Grottaminarda, paese amato da ParzanesePacchiane arianesi
Deh! Teco anch’io dormissi fra gli estinti,
Poi che il fiore de l’alma inaridì:Dirìa il mondo son tronchi due
giacinti,Colti dal vento allo spuntar del dì.
Meddlie di ParzaneseI PRIMI AMORI DEL GIOVANE PARZANESE
Armonie XIVA R.*** V. ( ROSA VERNACCHIA)
Ariano, la suggestiva Villa Comunale
““Ariano di Puglia, veduta pittoresca all’epoca del
Parzanese
BICENTENARIO DELLA NASCITA DIBICENTENARIO DELLA NASCITA DID. PIETRO PAOLO PARZANESED. PIETRO PAOLO PARZANESE
1809-20091809-2009
Omaggio a Pietro Paolo Parzanese
Bicentenario della nascita di Pietro Paolo Parzanese
1809-2009ALBUM DELLA MEMORIA
Bicentenario della nascita di Pietro Paolo Parzanese
1809-2009ALBUM DELLA MEMORIA
Lapide commemorativa
Del centenario della morte di Parzanese
20 agosto 1953
Bicentenario della nascita di Pietro Paolo Parzanese
1809-2009ALBUM DELLA MEMORIA
Opuscolo commemorativo
Società Parzanese
U.S.A.7 LUGLIO 1912
Archivio Privato Prof. Emilio
Chianca
Bicentenario della nascita di Pietro Paolo Parzanese
1809-2009ALBUM DELLA MEMORIA
Omaggio a Pietro Paolo
Parzanese
Bicentenario della nascita di Pietro Paolo Parzanese
1809-2009ALBUM DELLA MEMORIA
Il Poliorama Pittoresco opera
ideata da Parzanese
Costume popolare
Contadina di Ariano
Bicentenario della nascita di Pietro Paolo Parzanese
1809-2009ALBUM DELLA MEMORIA
Il Poliorama Pittoresco opera ideata da
ParzaneseCostume popolare
Contadina di ArianoBozzetto umoristico
attribuito a ParzaneseMs. Fondo Parzanese, Museo Civico di Ariano
Irpino