#partecipazione #innovazione - cooplat.it · Viene in mente una bella e semplice poesia di Gianni...

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BilancioSociale2017 #innovazione #partecipazione www.cooplat.it

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BilancioSociale2017

#innovazione#partecipazione

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“Il duca Astolfo non si fermò ad esplorare tutto; poiché non era salito lì con quello scopo. Fu condotto da San Giovanni in una valle cinta da due montagne, dove per mezzo di un miracolo viene raccolto ciò che si perde, o per colpa nostra, o per colpa del tempo o della sorte: ciò che si perde qui, là si raduna”(Adattamento da: Ludovico Ariosto, Orlando Furioso, Canto XXXIV, Ottava 73).

L’Orlando Furioso è un’immensa partita di scacchi che si gioca sulla carta geografica del mondo, una partita smisurata, che si dirama in tante partite simultanee. La carta del mondo è ben più vasta d’una scacchiera, ma su di essa le mosse d’ogni personaggio si susseguono secondo regole fisse come per i pezzi degli scacchi. Italo Calvino sul poema di Ariosto

a cura dellaPresidenza di Cooplat

con la collaborazione diEnrica Stellatelli

fotografie realizzate daiSoci addetti Cooplat

design: Noè

BilancioSociale2017

#innovazione#partecipazione

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IndicePremessa

Presentazione - #innovazione#partecipazione#lavoroIl significato del nostro Bilancio sociale

I portatori di interesse - L’affidabilità di solide radiciPremessa metodologica - La trasparenza

I. COOPLAT OGGI #innovazioneVisione - Dare valore al lavoro e alla partecipazioneMissione - Valori alla base dell’impresaLe attività imprenditoriali - Partner dei nostri clienti

Information technologyCore business: Facility management e Energia e manutenzioniEcologia

Il valore aggiunto - Una risorsa per tuttiI sistemi di gestione integrati - Per stare al passo con l’innovazioneLa sicurezza sul lavoro - Sicuri di noi stessi!Obiettivi e strategie - Buona cooperazione è buona impresa

II. LA RELAZIONE SOCIALE #partecipazioneCooperare è riconoscersi

Lavoro in team e co-design dei processi in Cooplat: progettare insiemeDiversity management - Il valore della diversitàCon Artemisia - Contro la violenza alle donne!DegustamondoLat - Storie di cibi e di persone

Cooplat e i sociMutualità prevalente - Libera adesione a socioLa Governance - Un’organizzazione ben definita Gli organi sociali - Essere cooperativa Bilancio 2016 in ricordo di PaoloL’organizzazione sociale - Il nostro radicamento sul territorioLa comunicazione interna - Verso la Newsl@tEssere soci - 1361 persone legate dal patto mutualisticoI vantaggi per i soci - Borse di studio e piccolo prestito

Cooplat e il lavoro - Occupazione stabile in tutta ItaliaFondi sanitari integrativi - Un’opportunità per tuttiLa formazione - Valorizzare le risorse umane per investire sul futuro

Cooplat e la collettività - Solidali per naturaIniziative solidaliNei territoriPartecipazioni, incontri, convegni

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IndiceIII. IDENTITÀ #emancipazione#pace

La globalità dei nostri valoriEletti i vertici nazionali di Legacoop Produzione e ServiziIn Toscana c’è la nuova Area LavoroAncora a proposito di innovazioneI riferimenti internazionali e nazionali

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#innovazione#partecipazione#lavoroUn anno fa è venuto a mancare Paolo Gragnani, che era un nostro vice presidente. Persona riconosciuta e stimata nel nostro settore, era un mirabile esempio di capacità di relazione e di motivazione anche all’interno della cooperativa. Un preziosissimo punto di equilibrio nelle relazioni interne. Ne abbiamo patito la mancanza sentendo ogni giorno la sua presenza tra noi.Paolo era un vecchio compagno, un vero cooperatore. Era uno spirito innovatore, un antico innovatore che ci spronava ad affrontare i cambiamenti senza timori.

Di innovazione nel 2017 ne abbiamo impostata e prodotta tantissima, caro Paolo!A solo un anno di distanza il documento di analisi dello stato dell’arte del nostro sistema informativo e di fonia più che “as is” (come è) oggi potremmo già chiamarlo “come eravamo”.In questo volume abbiamo introdotto un paragrafo sull’information technology che forse non rende nemmeno in parte l’impegno profuso dal rinnovato ufficio IT sotto la guida della preziosissima ing. Alessandra Tavani. Dietro a quanto presentiamo c’è un immane e qualificato lavoro per creare le condizioni infrastrutturali necessarie alla realizzazione del nostro “to be”, ovvero di un nuovo, organico, adeguato sistema informatico. Abbiamo cambiato chilometri di cavi, sistemato le nostre macchine. Siamo pronti ad un ingente investimento sul nostro futuro, verso cui guardiamo con fiducia.

Si tratta di un investimento economico, programmato, per obiettivi di innovazione dei processi su cui stiamo già lavorando da tempo, ma in questa prosa è necessario da parte mia, a nome del consiglio di amministrazione, una sorta di richiamo al nostro interno, anche se credo potrebbe valere per il sistema italiano delle imprese: la mentalità deve essere flessibile e le innovazioni vanno affrontate con coraggio e consapevolezza della loro impellente, straordinaria e continua necessità.

Per affrontare queste sfide ci vuole spirito giovane, voglia di cimentarsi con le novità e di non ritenere inalterabili le proprie abitudini, perché per migliorare bisogna cambiare.Sarebbe folle non interpretare il cambiamento, non cimentarsi con l’innovazione!Innovazione vuol dire anche formazione. Su impulso della direzione generale e delle risorse umane abbiamo avviato un importante assessment sui quadri più giovani della cooperativa, con l’obiettivo di costruire successivamente percorsi di formazione mirata a migliorare i punti di debolezza di ciascuno. Una formazione ben strutturata rafforza l’organizzazione, aiuta a migliorare i processi, a rendere più solida e performante l’azienda.

Rinnovo dei sistemi operativi e crescita di nuove leve di cooperatori e cooperatrici sono gli assi fondamentali di un lavoro di cui andiamo orgogliosi, temi su cui si è agito con determinazione.Caro Paolo, come hai visto per questo bilancio sociale abbiamo scelto la metafora di Astolfo che va sulla luna a recuperare il senno di Orlando. L’abbiamo scelto perché ci piaceva evocare le nuvole, il clouding, come luogo di maggior sicurezza dei dati, per evocare con un poema cavalleresco la banalità, in fondo, di questo presente e di questo futuro che impressiona tanti.

Ecco, visto che si dice che i defunti sono in cielo, fai come Astolfo per Orlando e cura il nostro senno e casomai riportacelo dovessimo titubare nel rinnovamento.Il senno, in effetti, non pare più albergare a proprio agio tra i mortali, offuscato dal pregiudizio e frustrato dalla violenza del linguaggio e delle relazioni tra le persone che ormai si manifestano spesso disinvoltamente nella vita politica e sociale, nelle relazioni di lavoro.

Presentazione

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Nella nostra cooperativa circa un terzo della forza lavoro viene dalle più disparate parti del mondo. Abbiamo studiato chi fossimo diventati ormai già alcuni anni fa; abbiamo lavorato sull’integrazione per offrire occasioni di incontro e di conoscenza che andassero anche oltre la quotidianità del lavoro stesso. Abbiamo promosso, per iniziativa del comitato soci di Firenze, un appuntamento annuale chiamato Degustamondolat, festa a base di piatti tipici legati ai tanti diversi luoghi di provenienza di soci e addetti. Ne è scaturito un trionfo di sapori, profumi e ricette provenienti dai quattro angoli del pianeta, insieme a specialità delle diverse regioni italiane e città della Toscana in cui la cooperativa è presente.Viene in mente una bella e semplice poesia di Gianni Rodari, La pelle

“Pelle bianca come la cerapelle nera come la serapelle arancione come il solepelle gialla come il limonetanti colori come i fioridi nessuno puoi fare a menoper disegnare l’arcobaleno.Chi un sol colore ameràun cuore grigio sempre avrà”.

Abbiamo continuato la sperimentazione di pratiche di diversity management nei cantieri per costruire e rafforzare una cultura del rispetto delle diversità, viste non come ostacolo ma come condizione fondamentale per incentivare benessere personale e organizzativo.

Abbiamo proseguito con i laboratori partecipativi avviati nel 2016 per sperimentare la co-progettazione e far acquisire competenze e strumenti utili a rafforzare l'attitudine alla collaborazione e alle dinamiche relazionali. Abbiamo somministrato un questionario sulla soddisfazione lavorativa ad un’ampia parte dei nostri lavoratori riscontrando una significativa adesione: ha compilato il questionario circa il 65% dei lavoratori interessati (ben 1571 risposte!). Analizzeremo con attenzione, col consiglio di amministrazione, i risultati, confortati dal complessivo giudizio positivo: 6,7 come media di una scala tra 1 e 10.

L’adozione del manuale organizzativo e gestionale ai sensi della legge 231/2001 è stata l’occasione per rivisitare tutti i processi aziendali e per ridefinire i mansionari, anche alla luce della necessità di adeguare le procedure al nuovo gdpr europeo in tema privacy. Possiamo perciò dire di aver svolto un’azione “dall’alto e dal basso” rendendo la ridefinizione dei processi una grande occasione di confronto sulla nostra organizzazione e sul suo miglioramento.La capacità di rimettere insieme i pezzi del puzzle sarà la cifra della qualità del lavoro che sapremo esprimere nel prossimo futuro.Infine, voglio ringraziare i comitati soci per il loro impegno in attività solidali che arricchiscono la nostra azione di responsabilità sociale, contribuendo in varie forme al sostegno di attività nelle comunità in cui operiamo. Per tutte, come ho l’onore di poter dire da alcuni anni, voglio citare il sostegno strutturato di Cooplat alle attività dell’associazione Artemisia onlus di Firenze impegnata nel contrasto alla violenza di genere e sui minori.

Buona lettura

Fabrizio FrizziPresidente Cooplat

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Premessa

Il significato del nostro Bilancio socialeIl 2017 segna uno spartiacque per l’innovazione tecnologica aziendale e consolida le sperimentazioni partecipative avviate in modo strutturato nel 2016 con il 70° anniversario. Guardiamo al futuro con fiducia, convinti che la forma di impresa cooperativa sia attrezzata, per sua natura, ad affrontare meglio le sfide del nuovo mondo.

Troviamo ispirazione nel nostro passato, che ci racconta la capacità di superare tutte le crisi e i cambiamenti che la storia del paese ha conosciuto. La nostra storia comincia infatti il 1° febbraio del 1946: nell’immediato dopoguerra un gruppo di nove ex partigiani, per immaginarsi un futuro di lavoro, di partecipazione e di solidarietà nel solco della nascente Costituzione, fonda a Firenze la Cooperativa L.A.T. (Lavoratori Ausiliari del Traffico). Noi, che ne siamo gli eredi, testimoniamo che quei valori fondanti sono attuali, perché hanno ancora la forza e la vitalità di generare speranza per il futuro. I valori della cooperazione, della partecipazione e della solidarietà sono tuttora in grado di creare lavoro di qualità, di generare integrazione e costruire legalità, democrazia e benessere.Ogni anno il bIlancio sociale ripercorre la vita della cooperativa nello spazio di un agile volume. Si rendiconta quanto fatto e lo spirito con cui si sono vissuti i 365 giorni passati. Si espongono i dati che caratterizzano la nostra impresa, si esprimono “in prosa” i numeri del bilancio economico.Il bilancio 2017 dedica, come nelle precedenti edizioni, largo spazio alle iniziative e agli eventi più significativi che hanno caratterizzato il nostro agire cooperativo in termini di innovazione di processo, di organizzazione aziendale, di responsabilità sociale, il nostro stare insieme oggi in un’impresa al passo con i tempi. Come sempre, abbiamo dovuto selezionare, tra le tante attività e iniziative svolte quelle più significative.Speriamo di esserci riusciti.

71° anno: Siamo Capitani CoraggiosiIl 2017 si è aperto con una bella trasmissione, della durata di circa 20 minuti, andata in onda mercoledì 1 febbraio (il nostro Compleanno) sull'emittente Rtv 38. Il titolo: «Capitani Coraggiosi». È stata la testimonianza di una storia aziendale che sa coniugare l’attenzione al presente con il coraggio di accogliere le sfide e di guardare al futuro.

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I portatori di interesseL’affidabilità di solide radiciIl nostro scopo mutualistico è un’occasione per l’economia e la dinamica sociale

La cooperativa non è un’impresa come tutte le altre perché non ha scopo di lucro. Agisce sulla base dei valori di riferimento, ha un patrimonio intergenerazionale, condivide tra i soci e con gli altri stakeholder le attività per costruire un futuro solido, non antepone il lucro a breve termine all’interesse generale.

Dovunque lavoriamo mettiamo radici e ci qualifichiamo per la nostra affidabilità. Per questo curiamo con attenzione, in tutti i territori, il rapporto con i nostri portatori di interesse (stakeholder), gli interlocutori della cooperativa. Possono essere singoli o associazioni, istituzioni, professionisti e gruppi organizzati. Tutti però sono accomunati da una caratteristica: essere portatori di interessi, valori, bisogni e aspettative nei confronti di Cooplat. Si tratta dunque di un complesso di rapporti sociali, professionali e imprenditoriali che fanno di Cooplat un aggregatore di relazioni dense di contenuti nei diversi territori in cui opera. Perché il nostro obiettivo è favorire, promuovere e costruire coesione sociale dovunque siamo presenti. Questo vuol dire mettere radici.

Soci: sono portatori di interesse primari e interni. Siamo prima di tutto una cooperativa di lavoro, la cui finalità è garantire lavoro ai soci, alle migliori condizioni possibili sul mercato. È quanto facciamo, dando priorità ai contratti a tempo indeterminato e investendo in sicurezza e formazione. Clienti e fornitori: la capacità di offrire servizi complessi con logica integrata ci vede ormai leader sul mercato. Con grande flessibilità possiamo rispondere a singole richieste o integrare i servizi per rispondere alle più diverse esigenze delle “clientele”. Ci poniamo quindi come partner competenti, disponibili a individuare insieme sempre nuove soluzioni per migliorare la qualità del servizio finale offerto a cittadini e utenti. Sistema finanziario: con gli istituti di credito e gli strumenti finanziari del movimento cooperativo manteniamo un rapporto fondato su chiarezza, trasparenza, reciproco rispetto. Sono tutti elementi importanti per costruire su solide basi i nostri progetti di sviluppo. Istituzioni/territorio: in qualsiasi realtà locale ci troviamo ad operare, ricerchiamo sempre un rapporto significativo e trasparente con le Istituzioni, le organizzazioni sindacali, dell’associazionismo e del volontariato.

Al centro, in tutti i territori, il rapporto con gli stakeholder

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C’è futuro nella partecipazione e c’è futuro nella cooperazione!

Premessa metodologicaLa trasparenzaIl Bilancio sociale 2017 è il tredicesimo che presentiamo pubblicamente ed è qualcosa che va ben al di là di un evento. Siamo convinti che la nostra impresa è tanto più forte e utile quanto più si apre al confronto con le comunità di riferimento. Rendicontare è per noi un impegno di trasparenza.

Il 2017 ci ha visti protagonisti in tanti settori, sia sul piano delle attività imprenditoriali che di quelle sociali che ci caratterizzano nei territori in cui siamo attivi.

Per rafforzare la nostra attività d’impresa abbiamo impostato un significativo rinnovamento del nostro sistema informatico. Per rinnovare la nostra organizzazione abbiamo portato avanti due progetti estremamente fruttuosi: uno legato al Diversity management, l’altro più orientato alla co-progettazione e alla soddisfazione sul luogo di lavoro. Ne diamo ampio risalto nella Relazione sociale.

Confermiamo anche per quest’anno la modalità del report integrato, con la presentazione congiunta di bilancio economico e bilancio sociale, modalità capace di ben evidenziare allo stesso tempo la forza imprenditoriale e sociale che esprimiamo.I contenuti del documento risultano organizzati in tre sezioni:

1. “Cooplat oggi”, dove la cooperativa si presenta, in termini strategici, politici, valoriali e con le sue attività.

2. “Relazione sociale”, in cui sono esposti sinteticamente i rapporti in cooperativa e tra la cooperativa e i suoi interlocutori.

3. “Identità della cooperativa”, dove esploriamo i nostri valori distintivi, ma anche importanti iniziative del movimento cooperativo nazionale e internazionale.

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I. COOPLAT OGGI#innovazione

L’impresa cooperativa è più attuale e moderna di quanto viene percepito nella società e di quanto noi stessi siamo consapevoli.

C’è futuro nella cooperazioneLo slogan riassume un importante lavoro di riflessione e confronto sulla funzione dell’impresa cooperativa nel mondo contemporaneo di cui vogliamo essere interpreti

Visione - Dare valore al lavoro e alla partecipazioneNoi siamo solidali per natura,flessibili per scelta,competitivi per qualità,orgogliosi della nostra libertà.Rinnoviamo continuamentela nostra organizzazioneper interpretare il cambiamentoed essere così un valore aggiuntoper l’economia e la dinamica sociale.

Siamo una cooperativa orgogliosa della propria identità, capace di affrontare le sfide, di accogliere le novità e valorizzare le competenze. Siamo consapevoli che il futuro è di chi sa rimboccarsi le maniche, di chi sa stare al passo coi tempi.Per questo diciamo: “C’è futuro nella Cooperazione, c’è futuro in Cooplat”.In questa visione aziendale è centrale la piena dignità delle persone nel lavoro. Valorizziamo il patrimonio intergenerazionale, avendo come riferimento l’etica del lavoro e il rispetto della legalità.

Diamo valore al lavoro, diamo valore alla partecipazione.

Per attuare questa visione continueremo a lavorare per:● qualificare l’organizzazione, in una prospettiva strategica legata all’innovazione e alla maggiore

produttività, mantenendo sempre alto il posizionamento sul mercato di riferimento● affermare una moderna identità cooperativa.

L’impresa cooperativa è portatrice, per sua vocazione, di capacità produttiva e di efficienza

“Poi giunse a ciò che ci pare di aver a tal punto che non preghiamo mai Dio di darcene di più; intendo il senno: e ce n’era qui un monte, e da solo era molto di più che tutte le

altre cose enumerate” (Adattamento da Ludovico Ariosto, Orlando Furioso, Canto XXXIV, Ottava 82)

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Missione - Valori alla base dell’impresaSiamo consapevoli della nostra identità, delle nostre potenzialità e dei nostri valori. Per questo siamo protagonisti di un mercato in continuo cambiamento e sempre più esigente.Per dare attuazione alla nostra missione intendiamo:

● proseguire nell’innovazione continua dei processi di gestione dei servizi integrati complessi● esprimere, praticandola, la cultura della sicurezza sul lavoro● utilizzare i sistemi di certificazione per migliorare l’organizzazione● consolidare i livelli di democrazia interna ampliando gli spazi e le occasioni di partecipazione● migliorare la comunicazione e le occasioni di confronto con il corpo sociale per garantire

informazione e coinvolgimento.

Le attività imprenditoriali - Partner dei nostri clientiIn ogni attività il nostro obiettivo è dare valore al lavoro e aumentare la produttività. Nelle condizioni di un mercato agguerrito cerchiamo di offrire ai soci e agli addetti le migliori condizioni di lavoro possibili. Per soddisfare le esigenze dei clienti investiamo in innovazione.

Siamo un partner efficiente a fianco di aziende che competono sul mercato, una realtà solida e affidabile a supporto delle pubbliche amministrazioni impegnate in un processo di razionalizzazione e di innovazione. Siamo cresciuti in efficienza e competitività per un libero mercato in cui si affermino valori di legalità, dignità del lavoro, rispetto dell’ambiente e sicurezza.

Il bilancio sociale mostra il volto della cooperativa, un volto sensibilmente cambiato negli anni. Le attività si sono fatte sempre più attente alla qualità e all’alta specializzazione. Facility management ed Ecologia sono i due settori di attività per cui siamo conosciuti e riconosciuti in larga parte del territorio nazionale. A questi nel 2013 si è aggiunto il comparto Energia e manutenzioni, che costituisce un altro tassello di un progetto industriale che perseguiamo con determinazione. Progetto che offre ai clienti l’opportunità di fruire di servizi complessi anche integrati, capaci di soddisfare le loro esigenze.

Possiamo contare su una capacità progettuale in grado di corrispondere anche a specifiche esigenze. Un progetto industriale che fa perciò della funzionalità la bussola che ci conduce negli spazi sempre più difficili di un mercato agguerrito e a tratti spregiudicato. Un mercato che affrontiamo con determinazione nel ruolo di partner dei nostri clienti e non di semplici fornitori di servizi.

Alla base di ogni progetto industriale c’è l’innovazione tecnologica. Dal 2017, più di sempre, abbiamo avviato un progetto organico di innovazione di tutta la nostra infrastruttura informatica, introducendo novità significative per la gestione operativa dei nostri servizi e per offrire ai clienti un’interfaccia per il monitoraggio delle attività che svolgiamo. Soprattutto abbiamo disegnato un futuro prossimo all’avanguardia nel campo dei servizi IT associati ai nostri processi e al nostro settore, predisponendo quella che con ambizione definiamo Cooplat 4.0.

L’esperienza maturata nel corso di settant’anni di vita e di lavoro ci insegna che nel campo dei servizi è importante saper innovare continuamente, diversificare e specializzare i settori operativi e al contempo integrarli in relazione alle esigenze del cliente.La produttività si accompagna alla qualità dei servizi offerti, in particolare all’integrazione non solo dei segmenti della nostra attività, ma soprattutto con i clienti, in una partnership che offre un’efficace risposta ai bisogni cosiddetti “no core”.

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I. COOPLAT OGGI #innovazione

Information technologyAbbiamo messo la testa tra le nuvole e ci siamo trovati subito a nostro agio.Tutto il processo di innovazione avviato in questi anni ha trovato nella rivoluzione dei sistemi informativi aziendali un senso che ci ha aiutato a migliorare notevolmente la nostra organizzazione e a rendere davvero facile il monitoraggio dei nostri clienti e sempre più trasparente l’intensità e la qualità delle attività che svolgiamo.La struttura IT ha lavorato per il potenziamento del nostro business, sia in fase di start up che di gestione dei contratti, arricchendo la nostra proposta commerciale di web app calibrate sui processi operativi.

TIcket web, reportistica sulle non conformità, pianificazione delle attività giornaliere e periodiche, controlli di qualità, impostazione dei turni e gestione delle presenze, tracciabilità delle esperienze formative della nostra forza lavoro, sistemi di gestione documentale e anagrafiche immobiliari, sono alcuni titoli di un libro virtuale che scriviamo, aggiorniamo, implementiamo continuamente, un libro che rappresenta la nostra continua innovazione.

Il nuovo impulso dato all’ufficio IT dal 2017, fatto di nuove applicazioni sempre più funzionali a migliorare performance e qualità del lavoro, ad ingegnerizzare i processi di business ma anche di infrastrutture informatiche e di fonia all’avanguardia, àncora la cooperativa alla realtà contemporanea e la predispone alle prossime sfide. Si è avviato un piano di investimenti impegnativo con l’obiettivo di costruire in breve tempo una Cooplat 4.0.

Ciò ha comportato (e comporterà ancora di più nel prossimo futuro) uno stress iniziale negli apparati amministrativi, ma la consapevolezza della necessità di dotarsi di nuove strumentazioni che rendano più competitiva la cooperativa ha alimentato un nuovo fiducioso entusiasmo. Di grande significato e di ottimo auspicio l’impegno profuso dai lavoratori nei cantieri dove sono state fatte le prime sperimentazioni. Si è affrontata la novità con determinazione e si sono subito ottenuti risultati significativi. Segno di vitalità nella forza lavoro, di attaccamento alla propria professione e alla propria azienda.

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Core business: Facility management e Energia e manutenzioni

Nel corso del 2017 la divisione facility ha rafforzato il suo posizionamento di mercato, confermando quasi interamente il portafoglio in scadenza nell’anno e acquisendo ulteriori clienti, dentro un trend complessivo di crescita positivo, sia per quanto riguarda il fatturato che per i livelli di performance economica raggiunti.

Al percorso di specializzazione settoriale e di sviluppo, sui tre cardini della grande distribuzione, del fashion e del sanitario, si è affiancata un’ulteriore spinta commerciale che ha condotto all’acquisizione di importanti commesse, talora complesse in termini di volumi, di livelli di qualità attesi, di tipologia di servizi prestati e di ambiti territoriali, sulle quali ci siamo cimentati, attraverso uno sforzo corale, che ha permesso il consolidamento di Cooplat dentro un segmento di mercato qualificato e, parallelamente, la crescita professionale e manageriale di nuove leve di responsabili gestionali e capo cantiere.

Il processo di specializzazione e qualificazione delle risorse umane resta centrale dentro la logica di saper leggere e interpretare correttamente i bisogni del clienti e nella capacità di trasformare tale lettura in risposte e azioni personalizzate e perfettamente aderenti alle aspettative del mercato qualificato che intendiamo affrontare.

Per far questo occorre mettere al centro processi strutturati di condivisione degli obiettivi e delle linee di azione, selezione e ingaggio di professionalità qualificate e, soprattutto, un’azione formativa costante che guardi, in particolare modo, allo sviluppo delle soft skills anche tra gli operatori impegnati in prima persona nell’esecuzione dei servizi dentro ambiti lavorativi complessi e particolarmente qualificati.

Oltre alla capacità di “saper leggere i bisogni dei clienti” e “fornire risposte” occorre dare un forte impulso alla capacità di “proporre e innovare” attraverso lo sviluppo di competenze e soluzioni tecniche che guardano l’efficientamento dei processi operativi, l’innovazione tecnologica e la sostenibilità ambientale e sociale. Dentro questo quadro di conferme e consolidamento delle capacità gestionali e professionalità operative, gli obiettivi che ci prefiggiamo sono un’ulteriore crescita dei livelli di fatturato con il potenziamento dell’azione commerciale, la qualificazione della proposta tecnica e un progressivo processo di differenziazione e ampliamento della gamma dei servizi proposti.

L’esperienza acquisita nella gestione delle attività complesse di manutenzione e fornitura dei vettori energetici per i propri clienti, ha permesso a Cooplat di intraprendere un progetto di riorganizzazione della propria struttura gestionale ed operativa, ponendo le basi per uno sviluppo del settore con obiettivi e traguardi precisi. Il panorama attuale vede l’Italia come leader in Europa per l’efficienza energetica e Cooplat, con preciso impegno e sguardo al futuro, certifica la propria posizione di gestore affidabile, in grado di investire in progetti di riqualificazione energetica e creando così le condizioni per un futuro sostenibile.

Efficienza e risparmio energetico: la via al futuro sostenibile A riprova di questa nostra affidabilità nel dicembre 2017 la rivista Gestione Energia ha intervistato Lorenzo Ciani, responsabile della nostra Divisione Energia e Manutenzioni.L’intervista è centrata sui nostri servizi rivolti al Settore Ospedaliero, dove l’obiettivo primario è sempre quello di coniugare maggiore efficienza e risparmio energetico Un obiettivo decisamente possibile, che va a vantaggio di tutta la collettività e dell’ambiente.L’intervista completa è disponibile nel blog del sito cooplat.it

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Ecologia

Cooplat è riconosciuta a livello nazionale come uno dei maggiori e più affidabili player nel settore dell’ecologia e dei servizi ambientali. La cooperativa, attraverso l’esperienza ed il know-how acquisito, ha svolto anche nel 2017 un ruolo di primo livello ed è partner affidabile nella progettazione, consulenza e gestione di servizi di raccolta, trasporto e smaltimento di rifiuti.

I presidi storici della Divisione Ecologia hanno mantenuto costante il loro peso all'interno degli scenari strategici dei singoli territori. Siamo soddisfatti del lavoro svolto e abbiamo confermato tra la fine del 2017 e l’inizio del 2018 tutto il nostro portafoglio nel settore, cogliendo anche nuove opportunità.

Circa il comparto dell’ecologia abbiamo tuttavia avviato una approfondita riflessione sul posizionamento generale della cooperativa nel settore e, in particolare, sulla possibilità di svolgere un ruolo attivo in piena coerenza con la nostra mission.

Riflessione necessaria alla luce dei complessi accadimenti che stanno riguardando la società Sei Toscana, gestore unico dei servizi di igiene urbana nella Toscana Sud da noi partecipata al 13%, in seguito all’inchiesta della Magistratura di Firenze ed al successivo provvedimento di commissariamento del contratto di servizio emesso nello scorso marzo 2017 da parte del Prefetto di Siena su richiesta dell’Autorità Nazionale Anti Corruzione.

Per quanto sopra, le ragioni per ritenere l’investimento in Sei Toscana strategico per il consolidamento del settore Ecologia, sono messe fortemente in discussione. I partner industriali, rappresentati dalla nostra cooperativa, da Unieco e da La Castelnuovese, non sono nella condizione di sostenere il piano industriale in ragione del fallimento e della liquidazione coatta in cui sono incorsi La Castelnuovese prima e la stessa Unieco subito dopo.

La crisi dei due principali partner industriali (Unieco e La Castelnuovese) e le tensioni causate dall’inchiesta giudiziaria hanno determinato nei gestori pubblici la convinzione di intervenire per ri-costituire una maggioranza dei soggetti pubblici all’interno della società, così da superare le tensioni esistenti e rimettere in ordine la gestione del servizio.

Da tempo tale obiettivo ci trova favorevoli e disponibili a svolgere un ruolo costruttivo tant’è che, da un lato, abbiamo messo a disposizione parte della quota di partecipazione societaria della cooperativa per favorire il raggiungimento di tale obiettivo da parte dei soggetti pubblici, dall’altro operiamo per disincagliare l’investimento della partecipazione stessa, rientrando dall’investimento.

Infatti, la concessione ventennale acquisita con Sei Toscana aveva il significato fondamentale di stabilizzare una iniziativa di lungo periodo, in un territorio storicamente presidiato anche da altri settori aziendali e all’interno di una strategia aziendale di rafforzamento delle proprie attività caratteristiche e di perseguimento dello scopo mutualistico.

L’uscita da Sei Toscana mina tale strategia di consolidamento pluriennale del settore , respingendolo nell’alveo delle gare di durata limitata per le quali gli investimenti richiesti rientrano nel periodo con difficoltà, esponendo la cooperativa ad un eccessivo indebitamento.

Si tratta di una cruda realtà, quella di Sei, nemmeno ipotizzabile poco più di un anno e mezzo fa, che deve essere affrontata con determinazione, avviando, come abbiamo fatto, un riesame del comparto, mettendo in atto uno studio di fattibilità per l’eventuale scorporo, anche parziale, del ramo ecologia.

I. COOPLAT OGGI #innovazione 15

58,21%70,25%36,23%

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0,37%0,76%

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13,83%5,76%

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2,03%4,20% 0,80%

1,64%

0,08%0,16%

2,34%4,83%

0,05%0,09%10,07%

4,83%18,01%

1,98%4,09%

11,40%5,67%

20,09%

0,01%0,01%

0,01%0,03%

LEGENDA% ricavi% Facility% Ecologia% Energia e Man.

RIEPILOGO RICAVITOSCANA 69.472.630,63VENETO 949.242,68SARDEGNA 12.194.085,20LAZIO 12.023.068,28LIGURIA 440.427,29UMBRIA 92.616,25MARCHE 2.792.752,23ABRUZZO 54.359,76LOMBARDIA 2.427.437,37PIEMONTE 16.502.367,88CAMPANIA 2.363.546,89SICILIA 14.856,00CALABRIA 7.846,00VAL D’AOSTA 13.004,99TOTALE 119.348.241,45

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TOSCANA 18.559.285,43 40.639.051,23 10.274.293,97 69.472.630,63

VENETO 949.242,68 949.242,68

SARDEGNA 10.265.868,55 1.928.216,65 12.194.085,20

LAZIO 9.226.138,78 2.796.929,50 12.023.068,28

LIGURIA 440.427,29 440.427,29

UMBRIA 92.616,25 92.616,25

MARCHE 2.792.752,23 2.792.752,23

ABRUZZO 54.359,76 54.359,76

LOMBARDIA 2.427.437,37 2.427.437,37

PIEMONTE 13.170.242,33 3.332.125,55 16.502.367,88

CAMPANIA 2.363.546,89 2.363.546,89

SICILIA 14.856,00 14.856,00

CALABRIA 7.846,00 7.846,00

VAL D'AOSTA 13.004,99 13.004,99

TOTALE 51.221.535,09 57.852.412,39 10.274.293,97 119.348.241,45

ECOLOGIA FACILITY ENERGIA MAN.REGIONE TOTALE

RICAVI PER DIVISIONI E REGIONI

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2017 2016Ricavi delle vendite e delle prestazioni 119.348.241 112.412.192Capitalizzazione costi - -Altri ricavi caratteristici 499.497 548.213VALORE PRODUZIONE CARATTERISTICA 119.847.738 112.960.405Contributi in c/esercizio per personale - -VALORE DELLA PRODUZIONE SOCIALE 119.847.738 112.960.405Acquisto m.p. sussidiarie e di consumo -11.226.515 -9.085.100Servizi -33.770.302 -31.228.255Godimento beni di terzi -7.597.923 -8.010.053Variazione rimanenze m.p. 21.780 -10.630Oneri diversi di gestione -716.267 -877.977VALORE AGGIUNTO LORDO 66.558.511 63.748.390Ammortamenti e altri acc.ti -1.375.744 -2.411.842VALORE AGGIUNTO NETTO 65.000.752 62.372.646Proventi finanziari 372.734 234.801Ricchezza distribuibile 65.373.486 62.607.447

Siamo orgogliosi di lavorare anche per sostenere le comunità di riferimento in cui ci troviamo ad operare

Il valore aggiunto - Una risorsa per tutti Da 72 anni siamo una vera cooperativa, produttrice di Valore Aggiunto per i soci e per le comunità in cui operiamo

Generare valore aggiunto per i propri portatori di interesse e per le comunità è uno dei valori aggiunti della vera cooperazione. In Cooplat lo facciamo da sempre. Da sempre con il nostro lavoro contribuiamo al sostegno delle comunità di riferimento in cui ci troviamo ad operare.Lo testimoniano la nostra buona occupazione, con contratti a tempo indeterminato, oltre che le tante iniziative, grandi e piccole, che si svolgono ogni anno in tutti i territori in cui siamo presenti.

Questo significa produrre Valore aggiunto.

Il parametro del valore aggiunto rappresenta la ricchezza creata dall’azienda nell’esercizio contabile, con riferimento a tutti gli interlocutori che partecipano alla sua distribuzione. Il valore aggiunto è determinato dalla contrapposizione dei ricavi e dei costi intermedi, che rappresenta la ricchezza distribuibile; si ottiene mediante la riclassificazione delle voci del conto economico di esercizio.

Distribuzione del valore aggiunto ai portatori di interesseDall’analisi della distribuzione del valore aggiunto si evidenzia che la quota maggiore (97,27%) è stata destinata al lavoro (soci e addetti), il rimanente è andato nell’ordine al sistema finanziario (1,67%), allo Stato, sotto forma di imposte (0,90%), a cui seguono il patrimonio aziendale, ovvero la costituzione delle riserve indivisibili (0,02%), il sistema cooperativo (0,09%) e le liberalità (0,05%), cioè i contributi rivolti al territorio (associazioni, fondazioni...).

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Sa 8000 - A Febbraio 2018 si è svolta la verifica di mantenimento semestrale della certificazione SA8000. Anmdo - Si sono svolte con successo tutte le verifiche trimestrali di processo e di risultato presso il Presidio Ospedaliero San Lazzaro di Alba (CN). Soa - A Febbraio 2018 abbiamo ottenuto l’attestazione di qualificazione alla esecuzione di lavori pubblici (SOA) per Impianti termici e di condizionamento (Categoria OS28) con importo a base d’asta fino a 258.000 euro. Questa certificazione si aggiunge a quella già posseduta per gli appalti di opere pubbliche di verde e arredo urbano (Categoria OS 24) con importo a base d’asta fino a 1.033.000 euro.

A marzo 2018 è stato emesso il nuovo Organigramma aziendale

Per qualificare l’organizzazione, migliorare la qualità del lavoro, dare risposte efficaci ed efficienti ai nostri clienti, per migliorare noi stessi

I sistemi di gestione integrati - Per stare al passo con l’innovazione Il 2017 ha visto come sempre impegnata tutta la cooperativa sul piano della completa attuazione e implementazione dei Sistemi di gestione.

Da anni ormai il “Sistema qualità”, come ci piace chiamarlo in maniera più sintetica ed evocativa, è il nostro orizzonte, ci indica i grandi obiettivi cui tendere, ma allo stesso tempo, grazie a procedure e istruzioni operative, ci segnala il giusto cammino quotidiano per migliorare la nostra organizzazione.Interpretiamo i sistemi di gestione integrati come una bussola aziendale di gestione delle attività, non alla stregua di una vuota costrizione regolativa.

Dal 21 al 29 maggio 2017 si è svolto l’Audit integrato per il mantenimento di tutte le certificazioni, inclusa la nuova Anmdo. Il fatto che non sia stata segnalata nessuna “Non conformità” è appunto il segnale che l’implementazione dei vari sistemi di gestione funziona bene.Sappiamo che questo risultato è frutto di un continuo monitoraggio e adeguamento, anche perché siamo un’azienda in continua evoluzione. Nella gestione quotidiana delle varie attività che svolgiamo, così come nell’acquisizione di nuovi lavori, sappiamo di doverci confrontare con la necessità di adeguamenti e soprattutto di introdurre innovazione.In questa ottica il superamento di ogni Audit è un successo per tutta la cooperativa.

Nello specifico segnaliamo che a luglio 2017 è stato emesso il nuovo Mansionario.Per quanto riguarda la Sa 8000, in conformità ai requisiti della nuova edizione della norma, è stato istituito un gruppo di performance Etiche (GPE), composto equilibratamente da rappresentanti dei lavoratori SA8000 e del management, con il compito di valutare e monitorare la conformità alla norma mediante incontri periodici.

I. COOPLAT OGGI #innovazione 19

La sicurezza sul lavoro - Sicuri di noi stessi!Un’ottima performance! Indici di frequenza e di gravità toccano i livelli più bassi degli ultimi 10 anni.

Siamo davvero orgogliosi dei risultati 2017 ottenuti sul piano della sicurezza sul lavoro e della prevenzione degli infortuni. È l’orgoglio del “ben fare”, un orgoglio raddoppiato, perché in questo settore “fare bene” significa anche “fare del bene”: ai nostri soci, ai nostri addetti, che sanno di poter lavorare in un ambiente sicuro, e alla collettività tutta, perché gli infortuni sul lavoro rappresentano un costo per l’intera comunità. Guardando le tabelle si rileva un miglioramento sia dell’indice di frequenza che di quello di gravità. In particolare l’indice di frequenza - pari a 47, 29 - è il più basso degli ultimi 10 anni. Per quanto riguarda l’indice di gravità (137,13), è sceso di ben 22 punti rispetto al 2016, ed è la seconda migliore performance nei 10 anni, superata solo dal dato 2013.

Risultati che sono frutto dell’impegno in tutti i settori: caliamo di vari punti nelle pulizie e nella logistica, fa bene l’ecologia, ottimi risultati per giardinaggio e ristorazione, dove gli indici sono stati addirittura dimezzati. Risultati che dovremo impegnarci a confermare per il 2018, prestando particolare attenzione alle nuove attività. Ad esempio, per quanto riguarda il settore energia, dovremo continuare ad impegnarci per trasferire capillarmente a ogni cantiere e a ogni addetto la nostra cultura della prevenzione, che ci ha permesso di raggiungere gli ottimi risultati del 2017.

Tassi inferiori alla media e formazione È ovvio che anche per il 2017 i nostri tassi, relativamente agli infortuni, sono inferiori alla media nazionale inail per tutti i settori di riferimento e che questo ci permette di liberare risorse economiche, destinandole ad altri investimenti. Un traguardo che raggiungiamo ininterrottamente dal 2007.

Un risultato che viene dal fatto di considerare la sicurezza come un riferimento costante nell’impostazione del lavoro, un orizzonte che non perdiamo mai di vista, attraverso la formazione e il rispetto di precise procedure.Ogni anno infatti migliaia di ore di formazione sono dedicate proprio alle cruciali problematiche della sicurezza sul lavoro, per innalzare il livello generale dei nostri operatori.

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INDICI DI FREQUENZA GENERALI

2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017

97,69 87,08 70,97 58,69 57,87 63,77 47,69 57,43 57,70 50,90 47,29

INDICI DI GRAVITÁ GENERALI

2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017

269,26 208,73 188,35 144,97 156,65 168,76 130,96 145,37 154,37 159,91 137,13

2015 2016 2017

N° giornate infortuni 14 15 4

Ore lavorate 3500592,06 4165366,42 4060327,76

N° infortuni brevi 9 12 14

N° infortuni lunghi 193 200 178

totali 202 212 192

N° giornate inf.lunghi 5390 6646 897

totali 5404 6661 901

Indice di frequenza 57,70 50,90 47,29

Indice di gravità 154,37 159,91 137,13

I. COOPLAT OGGI #innovazione 21

154,4 159,9

137,1

57,7050,90

47,29

2015 2016 2017

ANDAMENTO INDICE DI GRAVITÁ E FREQUENZA

Obiettivi e strategie - Buona cooperazione è buona impresaAbbiamo fatto tanto, ma non ci fermiamo. Siamo consapevoli che occorre programmare continuamente lo sviluppo, che bisogna essere lungimiranti per poter guardare al futuro con ottimismo e fiducia.

Una buona cooperativa progetta il futuro favorendo la partecipazione dei soci, lavorando sulla comune identità e su obiettivi condivisi per assolvere al proprio scopo mutualistico e guardare avanti con fiducia sempre rinnovata, dando valore al lavoro.

Una buona azienda si pone obiettivi realizzabili, ma al tempo stesso ricchi di prospettiva e ispirati da una ideale visione di fondo.

Per rafforzare la nostra impresa pianifichiamo e programmiamo la crescita del fatturato ben consapevoli che lo sviluppo deve essere compatibile con le risorse umane, professionali e finanziarie a disposizione, sicuramente concentrato nelle aree geografiche dove la cooperativa è maggiormente radicata e strutturata.

➔ Consolidare il fatturato➔ Migliorare il margine operativo lordo➔ Incrementare la redditività e l’utile agendo sulla produttività➔ Sviluppare i sistemi informativi➔ Adeguarsi al Regolamento UE 2016 679 (privacy)➔ Implementare i sistemi di gestione➔ Reimpostare attività di controllo sulla qualità dei servizi erogati➔ Migliorare la rilevazione della soddisfazione del cliente➔ Consolidare la cultura della sicurezza➔ Monitorare applicazione modello organizzativo ex dgls 231/2001➔ Ristrutturare attività di comunicazione➔ Monitorare e migliorare i processi aziendali➔ Calcolare il valore Carbon Footprint attraverso il software SOS CAM➔ Monitorare la soddisfazione dei clienti➔ Mantenere e sviluppare il programma di formazione➔ Mantenere e sviluppare le occasioni di partecipazione➔ Supportare le iniziative sociali➔ riaffermare presenza nei territori in cui si opera

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II. LA RELAZIONE SOCIALE#partecipazione

Cooperare è riconoscersi Da anni portiamo avanti progetti partecipativi per valorizzare le persone nel lavoro, per rispettare le diversità e farne un valore nella organizzazione aziendale.

Ci sono passaggi importanti e simbolici nella vita delle aziende ed in particolare nella vicenda cooperativa, passaggi in cui si sciolgono nodi e si definiscono impostazioni che riguardano il futuro. Lo è stato nel 1998 l’incontro/convegno a Pontignano, nei pressi di Siena, con un confronto duro e importante all’interno del gruppo dirigente, dove fu definito l’assetto organizzativo e partecipativo della Cooplat dei primi anni 2000: la scelta divisionale/i temi della governance con il nuovo assetto del consiglio di amministrazione/la nascita dell’organizzazione sociale e i comitati soci.

Una valenza analoga, seppure con modalità assolutamente diverse, è rappresentata dall’esperienza partecipativa dell’OST (Open Space Technology), a Firenze al Mandela forum nell’aprile 2016, dove una platea più ampia ancora fra soci , responsabili di cantiere, resp. gestionali , dirigenti, grazie all’opera delle delle facilitatrici della cooperativa Sociolab, ha dato una nuova lettura della”finalità mutualistica” della Cooperativa, evidenziando punti di forza e debolezza in una prospettiva decennale (come vogliamo la coop del 2026).

La “visione” della cooperativa che ne è scaturita fa coincidere perfettamente i temi del lavoro e dell’organizzazione con la dimensione sociale, mettendo al centro dell’attenzione della cooperativa il cantiere e le relazioni fra e con le persone che lo popolano (in primis i soci). Il cantiere diviene luogo e laboratorio di sperimentazione per la realizzazione della finalità mutualistica, attorno al quale l’azienda nelle proprie articolazioni si struttura in maniera sempre più organizzata e innovativa, con un atteggiamento di servizio alla produzione.

Con questa convinzione nel 2017 abbiamo portato avanti due progetti ambiziosi: uno dedicato alla partecipazione attiva alla vita della cooperativa e alla rilevazione della soddisfazione lavorativa; l’altro, che consideriamo complementare, dedicato alla formazione sul riconoscimento e la gestione delle diversità (diversity management).

Sono due focus che caratterizzano la nostra relazione sociale, ma che non esauriscono la ricchezza di iniziative che abbiamo svolto per il miglioramento della qualità del lavoro in cooperativa e l’impegno che mettiamo nel sostegno ai progetti sociali delle comunità in cui ci troviamo ad operare (di cui rendiamo conto alla fine di questa sezione).

“Qui Astolfo ebbe un duplice motivo di stupore: che quel mondo da vicino era ben grande, mentre, per noi che lo osserviamo dalla Terra, assomiglia piuttosto ad una piccola palla; e che

gli conveniva aguzzare ambo gli occhi, se voleva riconoscere da lì la Terra e il mare che la circonda intorno; poiché non mandando luce propria, la loro immagine è offuscata”.

(Adattamento da Ludovico Ariosto, Orlando Furioso, Canto XXXIV, Ottava 71)

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Il successo della bella esperienza partecipativa avviata in collaborazione con la cooperativa Sociolab al Mandela forum nell’aprile 2016 ha portato il consiglio di amministrazione a deliberare una prosecuzione del lavoro, focalizzando l’attenzione sugli elementi emersi come centrali dalle diverse attività di ascolto e coinvolgimento. Il progetto, presentato nel settembre 2017, ha delineato i seguenti obiettivi:

● fornire competenze trasversali, che favoriscano un nuovo modello di gestione dei gruppi di lavoro

● attivare un processo di formazione-azione rivolto a responsabili gestionali e capo cantiere, per migliorare la qualità del lavoro e della partecipazione

● sperimentare il modello su un’area definita per favorirne la replicabilità● sperimentare strumenti e modalità per la rilevazione del benessere lavorativo.

Nel corso della presentazione i soci partecipanti hanno svolto un workshop immaginando Cooplat come se fosse una casa. Attraverso questa metafora casa, ognuno ha potuto immaginare il proprio lavoro, dalle sue fondamenta al cielo.

La composizione dei gruppi che hanno lavorato durante la mattina è stata eterogenea: dirigenti, quadri, impiegati, capo cantiere, membri dei comitati soci, soci lavoratori.È emersa una naturale propensione al confronto, con la ricerca dei punti comuni per la realizzazione di un progetto collettivo: qualità del lavoro e benessere lavorativo sono stati fortemente connessi con l’identità comune.

Da tutti i gruppi è emersa la necessità di lavorare sulla coesione e sulla formazione di una “squadra solida”; concetto che è applicabile, a caduta, dal gruppo dirigente, all’ufficio e al cantiere.Per tutti, questa modalità è apparsa come un buon antidoto ai conflitti e un buon metodo per risolverli.

Tra novembre 2017 e gennaio 2018 i responsabili gestionali dell’area fiorentina e alcuni capo cantiere del settore facility (circa 29 partecipanti) sono stati coinvolti in 5 workshop collaborativi con l’obiettivo di:

● migliorare la qualità del lavoro e della partecipazione all'interno della cooperativa;● fornire competenze trasversali capaci di favorire un nuovo modello di gestione dei gruppi di

lavoro;● sperimentare il modello su un'area definita (Firenze) per favorirne la replicabilità.

I partecipanti hanno così potuto acquisire competenze e strumenti utili al lavoro di tutti i giorni, rafforzare l'attitudine alla collaborazione e alle dinamiche relazionali.

Lavoro in team e co-design dei processi in Cooplat:

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Sono stati utilizzati alcuni strumenti di service design e management, con una metodologia che proponeva l’immedesimazione empatica in tre profili di utenti, non rappresentati da persone reali ma certamente verosimili: il dipendente non socio, il socio lavoratore e il capo cantiere. Sono state ipotizzate storia, comportamenti, emozioni, bisogni personali e lavorativi, attingendo informazioni dall’esperienza diretta che ciascuno dei partecipanti ai workshop ha maturato sul cantiere. Da questo percorso sono emersi sia elementi di forza che punti critici.Abbiamo ancora una volta verificato che la nostra forza è la passione dei soci lavoratori. Una passione e un attaccamento alla cooperativa che ciascuno mette quotidianamente nelle mansioni che svolge. Sono loro che producono la ricchezza della cooperativa, sono loro la ricchezza della cooperativa.Questa passione si è tradotta in uno schietto confronto, incentrato sull’individuazione dei limiti anche organizzativi per suggerire azioni immediate che possano migliorare il nostro lavoro e le relazioni sui luoghi di lavoro, anche tra livelli subordinati e superiori.Non sono mancate considerazioni critiche sui carichi di lavoro o sulle prerogative di varie funzioni, come il progetto dichiaratamente presupponeva. Il “chi fa cosa” è una vexata quaestio in qualsiasi organizzazione complessa. La critica è stata utile, è stata costruttiva. E si è innestata positivamente nel solco dei forti cambiamenti alla struttura aziendale portati o avviati proprio nel 2017.

In particolare, dai laboratori svolti è apparsa la necessità di agire immediatamente su due aspetti

1. Sul fronte della comunicazione, è emersa la necessità di potenziare la Newslat (attualmente foglio di informazione mensile consegnato con le buste paga), anche rendendola digitale. Con questa modalità potrà essere veicolata una gamma di contenuti più ampi, con possibilità di approfondimenti e collegamenti al sito internet aziendale, che nel formato cartaceo è assolutamente impossibile predisporre

2. Il secondo aspetto riguarda il tema dell’accoglienza dei nuovi assunti e la promozione all’adesione a socio della cooperativa. È emersa infatti la necessità di strutturare meglio l’accoglienza dei neoassunti. L’idea è quella di organizzare una giornata dell’accoglienza, auspicabilmente mensile, per tutti i neoassunti, per promuovere l’adesione a socio, trasmettere i valori del movimento cooperativo e orientare ciascuno dentro l’organizzazione nella quale presta il proprio lavoro. La finalità mutualistica della cooperazione è la sostanza di ogni passo che facciamo, a partire dal primo: quello dell’assunzione e dell’ingresso.

Questionario sulla soddisfazione lavorativaFacendo seguito ad impegni assunti negli incontri partecipativi cui si è fatto riferimento, nella prima metà del 2018 è stato somministrato a tutti i lavoratori e le lavoratrici del facility e dell’energia e manutenzioni un questionario sulla soddisfazione lavorativa. Il Consiglio di Amministrazione valuterà l’esito del questionario e proporrà le azioni per migliorare. Emergono, ad una prima sommaria lettura, importanti questioni da valutare approfonditamente, ma anche un dato confortante. Innanzitutto la grande partecipazione: ha compilato il questionario circa il 65% dei lavoratori interessati (ben 1571 risposte!). In secondo luogo il giudizio complessivo è risultato positivo: 6,7 come media di una scala tra 1 e 10.

progettare insieme

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Diversity management - Il valore delle diversitàIl percorso formativo ‘A tutta Diversity’, nato nel 2012 per indagare la realtà delle donne straniere in Cooperativa, si è ampliato negli anni fino a comprendere tutti i possibili aspetti della diversità presenti in un ambito lavorativo: genere, età, cultura, ecc. L’idea alle base è quella di fare delle diversità, riconosciute, incluse e valorizzate attivamente, un punto di forza del gruppo di lavoro e dell’intera cooperativa.

La specificità di ‘A tutta Diversity’ consiste infatti nel suo approccio fortemente legato al contesto, capace di leggerne potenzialità e criticità attraverso una metodologia partecipata e attiva. Una metodologia che pone al centro la persona lavoratrice in costante relazione con l’impresa. Tale soggetto, all’interno di una rete complessa di relazioni organizzative, diventa una lente privilegiata di analisi e un importante strumento di trasformazione interna.

Il lavoro della ricercatrice Alessia Belli è dunque proseguito anche nel 2017. In particolare, dopo i laboratori di formazione del 2016, dedicati all’esplorazione dei temi delle Diversità (vedi Bilancio sociale 2016, pp 29-30), è stata avviata una sperimentazione sui cantieri del territorio di Firenze e Pisa: Ospedale Serristori (Figline Valdarno); The Mall (Leccio); Ufficio Paghe (Firenze); Museo dell’Opera del Duomo (Firenze); Scuola Normale Superiore (Pisa).

Nei cantieri oggetto della sperimentazione sono state introdotte due ‘scatole di melograno’: dei contenitori di bisogni e idee che raccolgono in forma anonima gli spunti di miglioramento e i bisogni percepiti, ovvero le potenzialità e le criticità relative al luogo di lavoro. Posizionate alla fine del 2017, verranno aperte periodicamente e discusse in occasione di specifiche riunioni, durante le quali i/le responsabili daranno anche notizie importanti riguardanti l’azienda e la ‘realtà cantiere’ con modalità di comunicazione rispettose delle opinioni di tutti, di ascolto attivo, di atteggiamento propositivo e collaborativo e, soprattutto, con l’idea di rafforzare lo scambio e il legame tra i diversi livelli della Cooperativa.

Il/la responsabile può inoltre proporre periodicamente, con un ruolo di stimolo, momenti di incontro per coinvolgere il cantiere (cene, visite, passeggiate, ecc.) al di fuori del luogo di lavoro, in un’ottica di rafforzamento del gruppo, di scambio e di condivisione. Allo stesso scopo verrà incentivata la condivisione di cibo in alcune occasioni individuate all’interno del cantiere. Al termine del percorso sono stati previsti, come strumento di verifica, dei focus group sia nei cantieri interessati che con il gruppo dei responsabili gestionali e dei capocantiere coinvolti nel laboratorio di formazione del 2016.

diversità in cantiere: nuove sperimentazioni a Firenze e Milano. L’esplorazione della diversità in cooperativa e le modalità per la sua gestione all’interno dei luoghi di lavoro va avanti anche nel 2018, in due significativi cantieri di lavoro selezionati tra Firenze e Milano.

A Firenze verranno effettuate interviste a responsabili gestionali e capocantiere e un focus group con le persone lavoratrici, quale importante analisi preliminare. Seguirà un laboratorio formativo di 24 ore (suddivise in 6 moduli da 4 ore ciascuno) che terrà conto delle caratteristiche e specifiche esigenze emerse: attraverso una metodologia partecipata e interattiva sarà quindi individuato un project work da implementare sul cantiere interessato. Il percorso verrà infine verificato e valutato congiuntamente attraverso un focus group finale.

A Milano saranno condotte interviste alle persone lavoratrici che confluiranno in ‘Diversità in cantiere’, una raccolta di storie di vita e di lavoro, la quale renderà visibile, e dunque patrimonio comune, la diversità che caratterizza e informa ogni ambiente di lavoro. Sarà in seguito realizzato un percorso formativo (e la successiva sperimentazione di un project work), che coinvolgerà sia responsabili che lavoratori/trici, per un totale di 18 ore di laboratorio.

A monte di tutto la consapevolezza della necessità di mantenere stretto il legame tra memoria personale e identità lavorativa. È questa la condizione imprescindibile per poter disegnare percorsi di valorizzazione della diversità efficaci e sostenibili, proprio perché basati sulle reali esigenze, sul vissuto individuale e la dimensione propositiva delle persone lavoratrici.

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Con Artemisia - Contro la violenza alle donne!Sono ormai molti anni (dal 2013) che collaboriamo con Artemisia Onlus, organizzazione impegnata nel contrasto alla violenza familiare su donne e bambini. Una collaborazione nata dalla volontà dei Comitati soci e che è andata via via crescendo. Siamo partiti con attività di informazione e sensibilizzazione, siamo poi passati alla donazione di fondi, per esempio nelle ricorrenze natalizie, quando i comitati soci possono decidere di devolvere una quota ad associazioni e organizzazioni di volontariato; dal 2015 siamo poi impegnati in un progetto che vede il lavoro al centro della possibilità di riconquista della propria autonomia da parte delle donne vittime di violenza. Da allora abbiamo infatti assunto in cooperativa cinque donne vittime di violenza, segnalate da Artemisia stessa. Crediamo così di dare il nostro concreto contributo al contrasto al femminicidio.

#tudachepartestai - Il 2017 contro gli stereotipi di comportamenti e linguaggiA novembre 2017 è ripartita, anche con la nostra adesione, la campagna #tudachepartestai, che ci aveva visti impegnati pure l’anno precedente. Iniziativa promossa da Artemisia e Toscana Aeroporti, col Patrocinio del Comune di Firenze che ha visto tra i sostenitori il fotografo Carlo Cantini, la grafica Fabiana Bonucci, Findomestic, Cibreo.La campagna invita a comprare una spilla a forma di fiore, per sostenere Artemisia e per testimoniare il proprio impegno contro la violenza di genere e contro tutti gli stereotipi.

La campagna ha soprattutto l’obiettivo di sensibilizzare il territorio al tema della violenza sulle donne, di fare prevenzione e di mettere in rete soggetti diversi. “Il nostro impegno” commenta la presidente di Artemisia Teresa Bruno - mira a modificare comportamenti e linguaggi che creano il terreno dove possono crescere discriminazioni e violenze”. Un impegno per il rispetto dei diritti e della libertà di scelta delle donne. Un impegno perché i bambini e le bambine non vengano ingabbiati in rigidi ruoli di genere, che impediscono loro di sviluppare le loro inclinazioni e capacità. Quando si dice a un bambino “non piangere come una femminuccia”, tu da che parte stai? Quando senti dire… “l’hanno stuprata perché era ubriaca e se l’è andata a cercare”, tu da che parte stai? Quando una donna è una poco di buono e un uomo un play boy da invidiare, tu da che parte stai? Quando un amico parla della sua compagna come fosse una sua proprietà, tu da che parte stai? Ci sono comportamenti ritenuti culturalmente accettabili nei rapporti fra uomini e donne, fra adulti e bambini, che preparano il terreno a forme di limitazione della libertà femminile, di controllo e di violenza”. “Indossa il nostro Fiore – si legge nella nota di lancio della campagna – e prendi posizione contro la violenza alle donne. La spilla rappresenta l’impegno a riconoscere il terreno dove cresce la violenza di genere e a intervenire per contrastarla”.

Tirocini con ArtemisiaNel 2018 abbiamo attivato una nuova modalità di inserimento e avviamento al lavoro, attraverso una convenzione con Artemisia e FormAzione CO&SO Network per ospitare tirocini non curriculari finanziati dalla Regione Toscana. Due donne segnalate da Artemisia hanno effettuato il tirocinio nei nostri cantieri di lavoro ed altre lo faranno in futuro.

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DegustamondoLat - Storie di cibi e di persone DegustamondoLat 2017 è stato un successo. L’appuntamento ormai tradizionale di metà settembre, dedicato ai cibi e ai sapori di tutto il mondo, ha fatto letteralmente scatenare i soci con le loro migliori ricette e la tavola è stata come sempre un trionfo di colori, profumi e sapori. Il 17 settembre 2017 dunque, sempre presso l’attrezzatissimo e ospitale Circolo I° Maggio delle Sieci (Pontassieve – Firenze), sono comparse specialità provenienti da tutta Italia e da tutto il mondo: accanto al cinghiale e al peposo figuravano le specialità della cucina romena e dello Sri Lanka, mentre i cannoli siciliani hanno sfidato in bontà la schiacciata con l’uva.

Memorie che riaffiorano Piatti e cibi dietro ai quali c’è sempre una storia, che i cuochi sono stati sollecitati a raccontare. È stato ad esempio chiesto in quale ricorrenza o periodo dell’anno il piatto viene preparato, quali sono la sua storia e la sua origine, ma anche un particolare ricordo individuale legato alla specialità. Una sorta di invito a far scattare, grazie a profumi, odori e sapori, quella memoria involontaria latente in ognuno di noi. È emerso anche, dai piatti preparati, un vero e proprio meticciamento culturale, presente nella gastronomia talvolta in maniera insospettabile. Ad esempio, secondo alcune tradizioni, il nome del Caciucco, specialità proposta dai soci livornesi, sembra derivare dal termine turco ‘küçük’, indicante appunto gli scarti di piccole dimensioni con i quali si compone la zuppa. La pasta di mandorle, così leggera e friabile, diventa per chi la prepara “il ricordo della spuma del mare di Sicilia”, mentre ecco un commento sul Cannolo Siciliano, con libera traduzione….

Chiè ca è ppi mmia u’ Cannuolu? Mi rispiaci ma nun si po’ discriviri cche paroli!(I’ ke llè per me il Cannolo Siciliano?) (Spiacente ma 'un si puole descrivere a parole!)

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Immigrazione: l’integrazione possibileDegustamondoLat è la testimonianza diretta, visiva e gustativa, della diversità culturale e di origine presente in Cooplat, che ormai da anni si configura come un vero laboratorio interculturale. Un laboratorio che ha portato la propria testimonianza al convegno “Immigrazione: l’integrazione possibile”, che si è svolto il 1 dicembre 2017 nella sede del consiglio regionale a Reggio Calabria, su iniziativa di Legacoop Calabria. È stato un confronto tra istituzioni, politica, rappresentanti della chiesa, della cooperazione e del terzo settore, per analizzare il fenomeno più complesso dell’era attuale e per individuare le risposte e gli strumenti migliori per governarlo.

Arricchita dalla partecipazione del presidente di Legacoop Mauro Lusetti, del governatore calabrese Mario Oliverio e del presidente del Consiglio regionale della Calabria Nicola Irto, la giornata di riflessione si è articolata su una serie di incontri e dibattiti che hanno messo al centro dell’attenzione soprattutto storie e testimonianze sul tema dell’immigrazione e dei passaggi successivi, come l’accoglienza e l’integrazione, declinati anche come una grande opportunità di crescita sociale ed economica per i territori.

Cooplat ha portato la sua esperienza quasi trentennale di integrazione attraverso il lavoro. Era presente il Presidente Fabrizio Frizzi, che ha ripercorso, anche grazie a un breve video riassuntivo, visibile sul nostro sito, la storia della presenza di personale straniero immigrato in cooperativa. Una storia iniziata negli anni ’90, con la nascita del Progetto Cooperative per la Città di Firenze, e poi proseguita con una crescita esponenziale dei lavoratori stranieri dal 2000 in poi.

Oggi i lavoratori stranieri in cooperativa sono 434, su oltre 3000 addetti e provengono da 39 diversi paesi. È tutto questo che fa di Cooplat un vero Laboratorio interculturale, che ha il suo collante nel lavoro, inteso come elemento fondante dell’identità e della dignità della persona, ma anche come opportunità di stare insieme per conoscersi e riconoscersi.

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Cooplat e i soci La cooperativa è fatta di soci. Una cooperativa di lavoro è fatta di soci lavoratori che partecipano attivamente alla gestione dell’impresa.Operare insieme ad altri è iscritto nel dna dell’impresa cooperativa. L’inclusione, peraltro al centro della giornata internazionale della cooperazione 2017 (#coopsday2017), e i principi cooperativi della porta aperta, del controllo democratico dei soci, della partecipazione economica, sono i valori costitutivi alla base del nostro agire. Siamo una cooperativa di lavoro e i soci sono al tempo stesso lavoratori e imprenditori di sé stessi. Attraverso la libera adesione a socio e la partecipazione attiva alla vita democratica della cooperativa, il lavoratore diventa attore in prima persona delle scelte imprenditoriali.

Diventare soci dà il diritto a:● discutere le decisioni della cooperativa in assemblea ● eleggere il cda e farne parte ● usufruire del prestito sociale e di tutte le opportunità offerte dal regolamento interno ● eleggere i comitati soci ed essere eletto

Mutualità prevalente - Libera adesione a socio Le porte per i nuovi soci sono sempre aperte. Chiunque, senza alcuna discriminante se non il rispetto dello statuto, dei regolamenti e degli altri lavoratori e lavoratrici, ha il diritto di diventare socio, attraverso la sottoscrizione della quota sociale. Nel 2017 i soci sono risultati 1361 (914 donne e 447 uomini), su un totale di 3006 lavoratori. Anche per il 2017 dunque ci confermiamo una cooperativa a mutualità prevalente, in primo luogo perché nello svolgimento delle attività ci avvaliamo prevalentemente della prestazione lavorativa dei soci.

L’importo complessivo di tutti i costi diretti o indiretti, inerenti l’apporto dell’opera personale prestata con carattere di continuità dai soci, ivi compresi i contributi previdenziali e assistenziali, è risultata il 39,93% dell’ammontare complessivo di tutti gli altri costi.

A. Costo totale del lavoro 63.633.534,00

B. Dipendenti esclusi -17.875.214,00

C. Costo del lavoro per calcolo mutualità prevalente (A-B)

45.758.320,00

D. Costo del lavoro dei soci 31.465.428,00

Rapporto (D/C) 74,14%

I DATI RELATIVI ALLA MUTUALITÀ SONO I SEGUENTI

Costo del lavoro dei soci 31.465.425,00

Altri costi tranne MP 78.797.976,00

Rapporto: 39,93%

AL 31/12/2017 I DATI SONO I SEGUENTI

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La Governance - Un’organizzazione ben definitaLa Cooperativa nel 2017 ha portato a termine il percorso di definizione del modello di organizzazione, gestione e controllo, ai sensi del d.lgs. n. 231/2001, cioè l’insieme delle regole e delle procedure organizzative della Cooperativa volte a prevenire la commissione dei reati e sono iniziati i controlli della sua attuazione da parte dell’Organismo di Vigilanza.

L’ufficio deI sistemi di gestione, contemporaneamente all’adozione del modello 231, ha adeguato i mansionari e le procedure interne in relazione alla riorganizzazione dei processi aziendali.

Finestra sul 2018 - Aggiornamento Manuale dei Sistemi integratiA seguito del primo aggiornamento del mansionario datato luglio 2017, è stata emessa nel 2018 una nuova revisione del Manuale dei Sistemi di Gestione Integrati. Sono state redatte, con il coinvolgimento di tutte le funzioni aziendali per ambito di rispettiva competenza, le procedure operative che descrivono le modalità di svolgimento delle attività. È in fase di completamento la redazione da parte delle diverse funzioni aziendali delle istruzioni operative.Il 28 Marzo 2018 è stato emesso l’ultimo Organigramma aziendale.

Gli organi sociali - Essere cooperativaIl cda Cooplat, eletto nel 2016, rimarrà in carica fino al 2019.

Nel 2017 risultava così composto: Frizzi Fabrizio – Presidente e Consigliere di amministrazioneCamerano Antonino Mario – Vice Presidente e Consigliere di amministrazioneBallerini Andrea – Consigliere di AmministrazioneBoretti Vanessa – Consigliere di Amministrazione (dal 10.05.2017 subentrata a Paolo Gragnani, confermata dall’assemblea dei soci del 29 giugno 2017)Gelli Cristina – Consigliere di AmministrazioneMugnai Carlo – Consigliere di AmministrazionePanci Fabio – Consigliere di AmministrazionePerferi Silvia – Consigliere di AmministrazionePiazzini Anna – Consigliere di AmministrazioneSchirru Ignazio – Consigliere di AmministrazioneSequi Lucia - Consigliere di Amministrazione

Finestra sul 2018 A Lucia Sequi è subentrato a inizio 2018 il socio Antonio Castellano, come Consigliere di amministrazione.

Collegio Sindacale(in carica per lo stesso periodo di nomina del Consiglio di Amministrazione)Mochi Lorenzo – Presidente del Collegio SindacaleFormichi Paolo – Membro Effettivo del Collegio SindacaleManfriani Gino – Membro Effettivo del Collegio SindacaleBanchetti Stefano – Membro Supplente del Collegio SindacalePiagentini Maria Pia – Membro Supplente del Collegio Sindacale

Finestra sul 2018 - Gianluca Pezzati ha sostituito Gino Manfriani come membro effettivo.

Il Cda ha fissato il compenso lordo della presidenza per il 2017 nei seguenti termini: presidente 7.017,31 euro ogni bimestre, vicepresidenti 5.628,84 ogni bimestre.

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L’importo del gettone di presenza per i consiglieri, stabilito dall’assemblea dei soci, è pari a 81,25 euro per ogni giornata di presenza.

Finestra sul 2018 - Nel corso della presentazione del Bilancio 2017 sarà nominata come da Statuto la Commissione elettorale di garanzia, che rimarrà in carica fino al rinnovo del Cda previsto nel 2019. Sarà inoltre definito il numero dei consiglieri da eleggere al prossimo mandato (2019) del Consiglio di Amministrazione.

Assemblee separate di Bilancio sono aperte a tutti i soci della sezione e sono convocate per

nominare i Delegati all'Assemblea generale e

votare il Bilancio.

COMITATI SOCIsono eletti ogni tre anni

dall’Assemblea dei soci. Il numero dei membri del

Comitato è in relazione al numero di soci della sezione. I

Comitati esprimono un loro Responsabile.

INCONTRI DI INFORMAZIONE CON I SOCI

nel corso dell’anno vi possono essere varie occasioni di incontro con i soci

sui territori. Due sono gli appuntamenti abituali: la Presentazione del Bilancio di

previsione e la Presentazione della semestrale. Si tratta di importanti

occasioni di confronto con il gruppo dirigente, per discutere l’andamento generale dell’azienda e del singolo

territorio.

Nel 2017 gli incontri per la Presentazione del Bilancio di

previsione si sono svolti dal 26 aprile al 5 maggio; gli

incontri natalizi con i soci sono stati anche occasione

per dare informazioni sul pre-consuntivo di bilancio.

SOCIformano le Sezioni soci, nuclei di

almeno 50 soci per ambito territoriale. In tutto sono 8: le

Sezioni soci di Firenze, Livorno, Piombino, Grosseto,

Versilia/Massa, Siena, Piemonte e Sardegna.

Nel 2017 le Assemblee separate di Bilancio si

sono svolte dal 12 al 23 giugno e hanno visto la

partecipazione di 147 soci.

I Comitati sono stati rinnovati nel

corso delle Assemblee

separate di giugno 2016 e rimarranno

in carica fino al 2019.

Incontridi Natale

Sono definiti dai Comitati soci in ogni territorio. Negli ultimi anni, in sintonia con una linea di sobrietà, si sono orientati verso la solidarietà, semplici brindisi e scambio di auguri.

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Assemblea Generale dei Delegati

è formata dai delegati nominati dalle singole Assemblee separate; si riunisce per votare il

Bilancio. Ogni tre anni elegge il Cda, il Collegio dei Sindaci revisori e i membri del Comitato soci. Un anno prima delle elezioni del Cda elegge la

Commissione di Garanzia, che vigila sulle elezioni del Cda stesso.

L’Assemblea generale dei delegati si è svolta il 29 giugno 2017 presso l’Auditorium Enrico Caruso del Gran Teatro all’aperto Giacomo Puccini e ha visto

la partecipazione di 16 delegati

Consiglio di Amministrazione

è eletto ogni tre anni dall’Assemblea dei soci.

Il Cda si è riunito 15 volte nel 2017.

L'attuale Consiglio, eletto nel 2016, resterà in carica fino al

2019.

Società di

Certificazione

Collegio Revisoridei Conti

È stato rinnovato insieme al Cda nel

2016. resterà in carica fino al 2019.

Presentazione Bilancio sociale

è un evento aperto ai soci e a tutti gli stakeholders.

Attraverso il Bilancio sociale la cooperativa si presenta in tutti i suoi aspetti: aziendali, sociali e

valoriali. Dal 2015 il Bilancio sociale viene presentato

insieme al Bilancio di esercizio..

Nel 2017 il Bilancio sociale si è svolto il 29 giugno a Torre del Lago (Lu), come sempre

alla presenza di numerosi ospiti e invitati.

Nel 2016 è stata riconfermata una composizione del Cda con 11

Consiglieri, numero che si è rivelato nel corso degli anni quello più

equilibrato per garantire rappresentatività ed operatività.

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Bilancio 2016 in ricordo di Paolo Il 29 giugno 2017 a Torre del Lago, in ricordo del vicepresidente Paolo Gragnani, si è svolta la presentazione del Bilancio 2016.

Delegati, ospiti e rappresentanti delle istituzioni hanno affollato l’Auditorium Enrico Caruso del Gran Teatro all’aperto Giacomo Puccini di Torre del Lago (Lucca), terra natale di Paolo Gragnani, il nostro vicepresidente scomparso improvvisamente nella notte tra il 31 marzo e il 1° aprile 2017.

Paolo è stato ricordato in molti interventi con affetto e commozione. Era molto conosciuto in Versilia e nella sua Torre del Lago: era stato fra le altre cose coordinatore delle Misericordie della Versilia e dirigente della Misericordia di Torre del Lago.

Alla fine dei lavori c’è stato spazio anche per la musica del suo amato Giacomo Puccini, interpretata dagli artisti del Festival Puccini in collaborazione con la Fondazione Festival Pucciniano, di cui Gragnani è stato amministratore e appassionato sostenitore.

In ricordo di Paolo, pochi giorni dopo la sua scomparsa, i Comitati soci hanno dato vita a una iniziativa di solidarietà: una raccolta fondi a favore della Fondazione Stella Maris di Calambrone (Pisa), che ha raggiunto la cifra di 1711,00 euro.

I Commenti degli ospiti al nostro Bilancio 2016

Mauro Lusetti - Presidente Nazionale Legacoop: “Il 1° luglio 2017 si festeggia la giornata internazionale della cooperazione, Cooplat con i suoi 70 anni di vita e i risultati che anche quest’anno porta in approvazione all’assemblea dei soci dimostra come lo slogan con il quale le Nazioni Unite hanno voluto lanciare questa giornata, ‘La cooperazione non lascia indietro nessuno’, sia vero e praticato”.

Roberto Negrini - Presidente di Legacoop Toscana: “Cooplat è un motore di sviluppo della Toscana e della cooperazione, è riuscita a sviluppare attività in vari ambiti in anni particolarmente difficili per l’economia del Paese, diversificando l’attività, creando un modello organizzativo originale con al centro i soci e destinando il 97% del valore aggiunto ai lavoratori”.

Angelo Migliarini - Presidente Area Lavoro Legacoop Toscana: “Cooplat è una delle più grandi cooperative della produzione dei servizi in Toscana, produrre lavoro è la sua vocazione. In questi anni ha dimostrato di essere dentro al mercato che cambia, di saper trasformare i modelli di business, di aderire ai nuovi concetti economici di servilizzazione e personalizzazione, di saper raccogliere l’innovazione pertinente e trasferirla sui propri clienti, di essere cooperativa vera al servizio dei soci e delle comunità”.

Alberto Veronesi - Presidente della Fondazione Festival Pucciniano: “Ho avuto il privilegio di conoscere Paolo Gragnani e di apprezzare le sue qualità umane e professionali. Con Paolo, nel periodo in cui è stato consigliere di amministrazione della Fondazione, abbiamo condiviso il progetto per la realizzazione del nuovo teatro. A nome della Fondazione Festival Pucciniano vorrei testimoniare la più profonda gratitudine per il suo appassionato impegno nel favorire progetti in ambito culturale, oltre che sociale. A nome mio personale posso solo dire che custodisco il ricordo di una persona davvero speciale”.

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L’organizzazione sociale - Il nostro radicamento sul territorio L’organizzazione sociale esprime da sempre la nostra volontà di essere presenti sui territori in cui operiamo, dando così a tutti i lavoratori la possibilità di partecipare attivamente alla gestione della cooperativa.

L’organizzazione sociale è composta dall’Ufficio soci, dai Comitati soci e dalle Sezioni soci.

L’Ufficio soci coordina le attività dei comitati soci e delle sezioni soci e promuove iniziative sui territori; in collaborazione con tutte le altre funzioni della cooperativa redige il bilancio sociale.

I Comitati soci sono chiamati a svolgere numerosi compiti e funzioni

a) Promuovere l’attività delle sezioni territoriali, in particolare:

● collaborare con l’ufficio soci nell’attività di informazione e comunicazione sociale● collaborare con la presidenza, la direzione ed il responsabile territoriale competente, in forma

consultiva non vincolante, all’individuazione dei soci da cooptare nel Consiglio di Amministrazione in caso di sostituzione di uno o più consiglieri di amministrazione

b) Gestire le attività sociali e solidaristiche della cooperativa

c) Contribuire a programmare la politica sociale della cooperativa, in particolare:

● redigere, entro il mese di settembre di ogni anno, un documento con le proposte di attività per l’anno successivo, legate al proprio territorio, corredato dalle previsioni di spesa, da inviare all’ufficio soci

● collaborare con l’ufficio soci all’elaborazione del programma annuale delle attività che interessano la generalità dei soci

● collaborare con l’ufficio soci nelle attività attinenti la responsabilità sociale dell’impresa

I Comitati soci sono nominati ogni tre anni dall’assemblea dei soci, con la stessa cadenza del rinnovo del Cda. Gli attuali 8 comitati soci sono stati eletti nel corso delle Assemblee separate per l’approvazione del Bilancio 2015 (giugno 2016) e rimarranno in carica fino al 2019.

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Composizione dei Comitati soci nel 2017

FIRENZE: Laura Conti (Responsabile), Laura Zinanni, Silvana Fusco, Fabio Giannelli, Ramon Sanchez Cecilio Tavera, Oana Timircan, Sara Amato, Ignazio Roccaro, Anna Maria Bavetta. I due soci Marco Zeni e Fouad Boukhatem nel corso del 2017 hanno lasciato il comitato soci. GROSSETO: Antonella Vescovo, (Responsabile), Benedetta Caniati, Giuliana Rubechini. LIVORNO: Leandro Massantini (Responsabile), Michela Ricciarelli, Maria Salvi, Maria Grazia Monforte, Katiuscia Bertei, Melania Ricoveri. Durante il 2017 si è dimessa dall’incarico la socia Stefania LemmiPIOMBINO: Marzia Franci, Manuela Borselli, Zhaneta Zenuni, Roberta Borselli (Responsabile). Nel corso del 2017 Claudia Bardi ha lasciato l’incarico ed è stata sostituita da Roberta Borselli. SARDEGNA: Michele Podda (Responsabile), Francesco Cortis, Roberto Galizia, Nicolò Puddu, Alessandro Picciau.SIENA: Alberto Taccioli (Responsabile), Lina Tessitore, Giorgio Imparato, Elisabetta Goia. VERSILIA/MASSA: Micaela Lorenzetti (Responsabile), Clelia Radano, Cinzia Lattanzi, Stefania Pucci, Giuseppina Ciffa. PIEMONTE: Gabriele Sabatini (Responsabile), Giuseppina Gullo, Salvatore Maniaci, Pierpaolo Viarizzo, Rosaria Buttacavoli.

Le sezioni soci 2017 - SOCI ADERENTIFirenze/Prato/Pistoia: 463 Grosseto: 28 Piemonte: 97Livorno: 340 Piombino: 65 Sardegna: 110Siena/Arezzo: 126 Versilia/Massa: 148

Finestra sul 2018 - Festa a Livorno per la nuova sede sociale

Il 16 febbraio 2018 si è svolta l’inaugurazione della nuova sede Cooplat di Livorno, in via Grotta delle Fate n° 19.Presenti a questo importante momento numerosi ospiti, tra cui Angelo Migliarini, Presidente dell’Area Lavoro di Legacoop Toscana, oltre che un folto gruppo di soci e addetti.“Per la nostra Cooperativa – ha commentato il Presidente Cooplat Fabrizio Frizzi – si tratta di un importante traguardo: una sede di proprietà e interamente ristrutturata, più funzionale e accogliente, per garantire sempre maggiori servizi alla collettività, ai nostri soci e ai nostri addetti sul territorio livornese”.“Un segnale importante – ha commentato Angelo Migliarini - in un territorio in cui tutta la cooperazione è impegnata per garantire e sviluppare occupazione”.L’inaugurazione si è svolta in un grande clima di festa, anche per la recente conferma dell’appalto triennale che lega Cooplat da 20 anni esatti alle scuole di Livorno. Una commessa di grande responsabilità, che pone tutti gli addetti Cooplat a confronto con i bambini dei nidi e delle scuole materne, con i loro genitori e l’intera collettività.

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La comunicazione interna - Verso la NewsL@t Anche per tutto il 2017 è proseguita la pubblicazione con spedizione allegata alle buste paga di NewsLat, il foglio informativo che dal 2006 ricevono tutti i soci e gli addetti.

In ormai 11 anni Newslat (è nata nel 2006) è diventata un importante punto di riferimento per dare notizie relative ad appuntamenti sociali, promozioni e in generale a eventi di interesse per la vita della cooperativa. In ogni numero è dedicato ampio spazio alle comunicazioni in materia di Sa 8000 e un divertente approfondimento in forma di vignetta sulla sicurezza.

Ma in 11 anni tante cose sono cambiate. In particolare la diffusione di smartphone e tablet rende ormai possibile un trasferimento del nostro foglio informativo per via telematica.

È quanto è emerso in uno dei laboratori di approfondimento curati da Sociolab. La Newslat è infatti vista come un importante strumento e il suo approdo digitale consentirebbe di dare un’informazione più veloce e tempestiva. L’informazione sulla vita della cooperativa è ritenuta essenziale da parte dei nostri soci e addetti. Una Newslat digitale permetterebbe di aumentare le notizie, di approfondirle anche con link al sito aziendale, di pubblicare più numeri al mese, svincolandoci dalla rigida data delle buste paga. Tutte cose di difficile attuazione sul supporto cartaceo.

Il progetto di NEWSL@T è attualmente allo studio.

Ricordiamo che a partire dal 2012 le vignette con le due figure femminili Coppinella e Farfallat, ideate da Giuseppe di Bernardo, al quale nel 2010 è succeduto come illustratore Francesco Della Santa, vivono ambientazioni meno legate al contesto lavorativo. Pur lanciando temi attinenti alla cooperativa, hanno trovato la loro collocazione in situazioni via via diverse: cinematografiche, la storia dell’umanità, le fiabe, il cibo, lo sport, la musica e nel 2017 la mitologia.

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Essere soci - 1361 persone legate dal patto mutualisticoNel 2017 il numero di soci risulta di 1361 unità (- 61 unità rispetto al 2016, quindi sostanzialmente stabile).

2015 2016 2017

Capitale sociale 4.174.419 3.805.922 3.720.025

Riserve indivisibili 11.306.628 12.710.824 13.116.751

Utile d'esercizio 1.279.525 491.408 54.174

TOTALE 16.760.644 17.008.154 16.890.950

PATRIMONIO SOCIALE

2015 2016 2017

Prestito da soci 2.207.361 2.295.800 2.172.452

PRESTITO DA SOCI

Il prestito sociale nel 2017 è diminuito di 123.348 euro.

Prestito garantitoNell’ottica di garantire l’istituto del “Prestito da soci” e rendere il suo funzionamento sempre più trasparente, la cooperativa il 28 aprile 2017 ha ampliato la Fidejussione con Cooperfidi Italia. La nuova Fidejussione garantisce il pagamento del 50% del prestito (era il 30% nel 2016), elevando questa tutela in maniera ancor più significativa.

Medaglie ai soci Ogni anno Cooplat consegna una medaglia ai soci con 30 anni di presenza in cooperativa. I soci premiati per il 2017 sono Eleonora Zanchi, Massimo Mani, Franco Della Lastra, Silvia Perferi, Manuela Mannini, Stefania Pieri e Sergio Grazzini.

I vantaggi per i soci - Borse di studio e piccolo prestitoI soci usufruiscono di alcuni vantaggi e benefici, previsti anche nel Regolamento interno, tra cui è importante ricordare:

● Il Prestito da soci, che tende a valorizzare in modo rilevante il risparmio dei soci della cooperativa

● Il Piccolo Prestito (art. 23 del Regolamento Interno). Il prestito è erogato su richiesta scritta dei soci, ed è differenziato nell’ammontare; può essere del valore di 500, di 1000, sino al massimo di 1500 euro. Per regolamento interno il socio, una volta ricevuto il prestito, deve rimborsare la somma in 10 rate mensili, senza interessi. Durante il 2017 il Piccolo Prestito è stato corrisposto a 60 soci per un totale erogato pari ad € 60.000,00.

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● 15 Borse di studio del valore di € 1.000 per i figli dei soci meritevoli (art. 23 del Regolamento

interno)

● Contributi in caso di matrimonio e decesso (art. 23 del regolamento interno)

● Iniziative culturali mirate ai soci e ai loro familiari

● Convenzioni

Finestra sul 2018 - Verso un nuovo Welfare cooperativoÈ ormai all’attenzione del Cda una proposta dell’ufficio soci per introdurre un piano di welfare cooperativo per i soci, che si vada ad aggiungere ai benefits previsti per tutti dal contratto di lavoro, ad esempio il fondo sanitario. Si pensa di configurare un piano di iniziative aggiornate alle reali esigenze dei soci, anche finalizzate alla conciliazione della vita familiare con quella lavorativa. L’obiettivo più generale è insomma quello di migliorare le condizioni lavorative e sociali.

PICCOLO PRESTITO

ANNO N.ro Soci beneficiari Importo erogato

2014 66 € 71.500,00

2015 57 € 55.000,00

2016 2016 € 53.000,00

2017 60 € 60.000,00

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Cooplat e il lavoroOccupazione stabile in tutta Italia Ci confermiamo una cooperativa nazionale Nel 2017 confermiamo il nostro radicamento sia a livello regionale che nazionale. Siamo una cooperativa in cui il LAVORO è caratterizzato da contratti a tempo indeterminato, da una maggioranza di soci e addetti femminile e con oltre 400 lavoratori stranieri.

Commentando in estrema sintesi i dati, come sempre ampiamente illustrati nelle tabelle, possiamo dire che nel 2017 abbiamo occupato 3006 lavoratori (con una sostanziale stabilità rispetto al 2016, quando erano 3024). Siamo attivi in numerose regioni d’Italia e in tutte le aree geografiche del paese: Nord, Centro, Sud e Isole.

RegioneSoci

UominiSoci

DonneSoci

TotaleDip.

UominiDip.

DonneDipend. Totali

Totale Uomini

Totale Donne

Totale Soci/Dip

Abruzzo 0 0 0 0 16 16 0 16 16

Campania 4 2 6 54 17 71 58 19 77

Lazio 3 33 36 90 92 182 93 125 218

Liguria 0 2 2 24 11 35 24 13 37

Lombardia 12 10 22 44 45 89 56 55 111

Marche 2 2 4 4 107 111 6 109 115

Piemonte 59 38 97 122 102 224 181 140 321

Sardegna 101 14 115 104 94 198 205 108 313

Toscana 264 807 1.071 235 460 695 499 1.267 1.766

Umbria 0 0 0 0 12 12 0 12 12

Valle d'Aosta 0 0 0 0 4 4 0 4 4

Veneto 2 6 8 0 8 8 2 14 16

TOTALE 447 914 1.361 677 968 1.645 1.124 1.882 3.006

SOCI/DIPENDENTI AL 31 DICEMBRE 2017

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Sui 3006 addetti i soci sono 1361 (- 61 rispetto al 2016) di cui 914 donne e 447 uomini. I dipendenti sono 1645 (+43 rispetto al 2016), di cui 968 donne e 677 uomini. Come si vede si conferma ancora, sia tra i soci che tra i dipendenti, la prevalenza femminile. In Toscana si conferma particolarmente forte il legame sociale, con un maggior numero di soci (1071) rispetto agli addetti (695). Sul piano degli addetti complessivi è da evidenziare rispetto al 2016 la crescita in Piemonte (+56), Lombardia (+39) e Liguria (+34).

ANNO SOCI DIPENDENTI TOTALE

2011 1.309 608 1.917

2012 1.308 580 1.888

2013 1.184 632 1.816

2014 1.155 664 1.819

2015 1.119 619 1.738

2016 1.120 740 1.860

2017 1.071 695 1.766

CONFRONTO SOCI/DIPENDENTI REGIONE TOSCANA NEL PERIODO 2011-2017

ANNO SOCI DIPENDENTI TOTALE

2011 1.631 1.381 3.012

2012 1.634 1.373 3.007

2013 1.475 1.368 2.843

2014 1.438 1.542 2.980

2015 1.383 1.432 2.815

2016 1.422 1.602 3.024

2017 1.361 1.645 3.006

CONFRONTO SOCI/DIPENDENTI TERRITORIO NAZIONALE NEL PERIODO 2011-2017

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RIPARTIZIONE LAVORATORI PER TIPOLOGIA CONTRATTUALE

Tempo Indeterminato Tempo Determinato TOTALE

Uomini 991 133 1.124

Donne 1.740 142 1.882

TOTALE 2.731 275 3.006

I dati evidenziano con chiarezza che in Cooplat anche nel 2017 i contratti a tempo indeterminato sono in larga maggioranza: 2731 (90,85%), rispetto ai 275 a tempo determinato (erano 214 nel 2016).

Nazionalità Uomini Donne Totale

Extra UE 147 195 342

UE 17 75 92

Italiana 960 1.612 2.572

TOTALE 1.124 1.882 3.006

LAVORATORI STRANIERI IN COOPLAT

Come evidenzia la tabella Cooplat è un vero e proprio Laboratorio interculturale, dove il lavoro regolare è un collante di socializzazione, integrazione e dignità. In totale ci sono 434 lavoratori stranieri, con un incremento di 5 unità rispetto al 2016, anno che aveva già visto, dopo un periodo di sostanziale stabilità, una crescita di ben 58 lavoratori stranieri. I lavoratori provengono sia da paesi Ue (75 donne e 17 uomini) che extra Ue (195 donne e 147 uomini). Da notare che anche tra i lavoratori stranieri le donne (270) superano il numero degli uomini (164). I lavoratori stranieri provengono da 39 diverse nazioni, oltre all’Italia. La comunità più numerosa è ancora quella dell’Albania (77), seguita da Romania (69), Filippine (46), Shri Lanka (40), Perù (39), Marocco (29), Nigeria (19).

Fasce Età Uomini Donne Totale Percentuale

Inf.a 25 anni 28 22 50 1,66%

Fra 25 e 35 an. 106 133 239 7,95%

Fra 35 e 45 an. 260 399 659 21,92%

Fra 45 e 55 an. 424 778 1.202 39,99%

Oltre 55 anni 306 550 856 28,48%

Totale 1.124 1.882 3.006 100,00%

RIPARTIZIONE DEI LAVORATORI PER ETÁ

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Stabile rispetto al 2016 la ripartizione per età. La maggioranza dei lavoratori si colloca sempre nelle fasce 35/55 anni, che rappresentano il 61,91%. Alla fascia di età inferiore ai 25 anni appartiene l’1,66% degli addetti, a conferma del dato nazionale sugli occupati complessivi in quella fascia. Crediamo di dover segnalare che le attività svolte dalla nostra Cooperativa anche nel 2017 confermano la scarsa attrattività per il mondo giovanile e per le sue attese professionali.

LAVORATORI ISCRITTI AL SINDACATO SUDDIVISI IN SOCI E DIPENDENTI

Organ.Sindacale Soci Dipendenti Totale

Iscritti OO.SS. 766 774 1.540

Non iscritti 595 871 1.466

Totale 1.361 1.645 3.006

Il 2017 conferma che i nostri addetti per oltre la metà (1540) sono iscritti a una organizzazione sindacale: siamo una cooperativa dove tutti i diritti sono garantiti, inclusi quelli della rappresentanza sindacale. Si segnala, dopo alcuni anni di flessione, un incremento nel numero di iscritti (nel 2016 erano 1488).

Anzianità Operai Impiegati Quadri/Dirigen. Totale

<= 2 ANNI 671 26 3 700

> 2 ANNI <= 4 ANNI 569 18 0 587

> 4 ANNI <= 8 ANNI 563 40 5 608

> 8 ANNI <= 15 ANNI 699 16 2 717

> 15 ANNI 345 41 8 394

Totale 2.847 141 18 3.006

RIPARTIZIONE DEI LAVORATORI PER ANZIANITÁ DI SERVIZIO

ANNOORE CIG

STRAORDINARIAN.ro Adddetti

coinvoltiORE F.I.S. (Fondo

Integrazione Salariale)N.ro Adddetti

coinvolti

2016 9.407,33 20 10.078,97 128

2017 16.509,24 22 24.243,64 133

RICORSO AMMORTIZZATORI SOCIALI ANNI 2016 - 2017

Anche per il 2017 le attività che hanno richiesto il ricorso agli ammortizzatori sociali sono state quelle legate ai cantieri scolastici e presso il Polo industriale di Piombino.

La maggior parte dei lavoratori, sia soci che dipendenti, si colloca nella fascia oltre i 4 anni di servizio (1719). Un dato che conferma come, pur in presenza del meccanismo degli appalti, riusciamo a garantire un’occupazione duratura a un gran numero di addetti.

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Fondi sanitari integrativi - Un’opportunità per tuttiCon l’occasione del bilancio sociale diamo conto dei vari fondi sanitari integrativi per soci e dipendenti nei vari settori e per i vari livelli.

FONDO ASIMIl fondo Asim riguarda il maggior numero di lavoratori che sono quelli del settore facility: offre assistenza sanitaria integrativa per i dipendenti delle imprese esercenti servizi di Pulizia, Servizi Integrati/Multiservizi.Il Fondo, costituito dalle parti sociali nel 2013, nasce in attuazione di quanto contenuto nel rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (C.C.N.L.) del 31 maggio 2011.Il Fondo è operativo da ottobre 2014 e, se il lavoratore era già all’epoca dipendente a tempo indeterminato, dà diritto alle prestazioni previste dal relativo piano sanitario (Piano Sanitario Fondo ASIM), se sostenute dopo il 01/10/2014.In pratica tutti i lavoratori assunti a tempo indeterminato e inquadrati nel CCNL di riferimento hanno diritto ad essere iscritti al Fondo ASIM, il cui costo è a totale carico dell’impresa.Sul sito internet del fondo (www.fondoasim.it), di recente rinnovato e ampliato, si possono trovare tutte le informazioni relative al Piano Sanitario oltre alle modalità di accesso allo stesso (prenotazioni, rimborsi e consulenze).

La formazione - Valorizzare le risorse umane per investire sul futuroll 2017 è stato per Cooplat un anno di riflessioni importanti sul ruolo e sul valore della formazione - e della funzione risorse umane più in generale - all’interno della cooperativa: si istituisce l’Ufficio Formazione, Selezione e Valutazione del Personale, nasce il progetto dell’Assessment e prende avvio l’impostazione di politiche interne improntate a rafforzare l’ascolto delle esigenze e delle criticità presenti nelle diverse compagini, a favorire il dialogo interno e la crescita professionale. L’attività di assessment prevista per il 2018 è destinata ad alcune figure chiave della cooperativa: direttori di divisione, responsabili di funzione, responsabili gestionali, capocantiere. Si tratta di un metodo di indagine e valutazione che consente di mappare le competenze interne, individuando aree di forza e aree di miglioramento, al fine di tracciare dei percorsi di sviluppo professionale personalizzati.

Questo tipo di intervento si inserisce quindi appieno nella fase di cambiamento e innovazione che Cooplat sta vivendo e risponde al desiderio di valorizzare quanto più possibile le proprie risorse, in un’ottica di forte investimento sul futuro. I percorsi formativi che ne conseguiranno avranno l’obiettivo di dotare le persone di quanti più strumenti possibili per svolgere al meglio i propri incarichi e raggiungere una piena realizzazione lavorativa.

Oltre a questa intensa attività progettuale, il 2017 ha visto anche il compimento del piano formativo finanziato mediante l’avviso 25 di Foncoop sui temi dell’innovazione, la riorganizzazione strategica e d’impresa, il controllo di gestione, l’Energy management e il risparmio energetico, la professionalizzazione di capocantiere e responsabili gestionali nei diversi settori professionali. Infine, sono stati realizzati tutti i corsi previsti dalla normativa in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro, così come quelli sui temi dei sistemi di gestione e certificazioni di qualità.

FONDO F.A.S.D.A.: per il lavoratori del settore Igiene e ambienteDIR.COOP: per i dirigentiQ.ASS: per i quadri con contratto CommercioFONDO ASIM: per i lavoratori del settore Pulizia, Servizi Integrati/Multiservizi

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Finestra sul 2018 - Tirocini con Artemisia e Caritas FirenzeNel 2018 abbiamo attivato una convenzione con Artemisia e FormAzione CO&SO Network per ospitare tirocini non curriculari finanziati dalla Regione Toscana. Due donne segnalate da Artemisia hanno effettuato il tirocinio presso le nostre strutture ed altre lo faranno in futuro. Sempre in merito ai tirocini, con una specificità legata alle politiche di integrazione attraverso il lavoro, nel 2018 Cooplat ha attivato una convenzione con la Caritas di Firenze e ha ospitato il tirocinio extra curriculare di una donna nigeriana presso l'ospedale di Borgo San Lorenzo.

I nostri valori si concretizzano attraverso iniziative in tutti i territori in cui siamo presenti, molte delle quali promosse direttamente dai comitati soci

Cooplat e la collettività - Solidali per naturaL’impresa cooperativa esprime naturalmente responsabilità sociale

Affermiamo solidi valori etici: legalità, rispetto, solidarietà, integrazione. Valori che si concretizzano attraverso iniziative in tutti i territori in cui siamo presenti, molte delle quali promosse dai nostri comitati soci. I comitati sono un’organizzazione volontaria che, oltre a sostenere l’impresa, affianca varie associazioni impegnate nel supporto alla cura delle persone, nella ricerca scientifica, nella cultura, in adozioni a distanza, in iniziative sociali e sportive. Ecco una breve sintesi di quanto abbiamo fatto nel 2017.

Iniziative solidali Il restauro della Maddalena Penitente all’Ospedale di Santa Maria Nuova a FirenzeL’Ospedale di Santa Maria Nuova a Firenze è il più antico Ospedale fiorentino e ha la sua sede in pieno centro storico. Possiede un grande patrimonio artistico, molte però sono le opere ancora nei magazzini o da restaurare.La Fondazione Santa Maria Nuova onlus, per non gravare sui contributi pubblici destinati alla sanità, ha cercato negli anni di individuare partners che condividano l’ambizioso progetto di un Museo in un Ospedale cittadino.Cooplat è tra questi e ha contribuito con circa 5000 euro al restauro del dipinto della Maddalena Penitente di Simone Pignoni. L’opera restaurata e ora collocata nell’Ospedale è stata presentata al pubblico il 7 marzo 2017.

Raccolta per la Fondazione Stella MarisNel mese di aprile 2017, a pochi giorni dalla scomparsa del nostro vice presidente Paolo Gragnani, la rete dei Comitati soci ha promosso una raccolta di fondi da destinare alla Fondazione Stella Maris di Calambrone – Pisa. L’iniziativa di raccolta ha raggiunto la cifra di € 1711.

Alluvione Livorno: il contributo alla campagna di LegacoopA seguito dell’alluvione che ha colpito la città e il territorio di Livorno (notte tra il 9 e il 10 settembre 2017), sede storica di Cooplat e con un gran numero di soci e addetti, il CdA ha deciso di stanziare un contributo di 5.000 € a favore della campagna di raccolta fondi promossa da Legacoop Toscana in collaborazione con Legacoop Nazionale. A questa iniziativa si è affiancata una raccolta fondi interna, lanciata dal comitato soci di Livorno a favore della campagna denominata “AiutiamoLI”. 45

Natale 2017: i comitati soci e la solidarietàDurante i festeggiamenti del Natale 2017 i Comitati soci hanno coinvolto oltre 370 soci nelle iniziative territoriali di Firenze, Siena, Viareggio, Livorno, Grosseto, Torino e Cagliari.Otto sono state le Associazioni a cui sono stati devoluti contributi economici per un ammontare di 1.600 €:

● Artemisia centro antiviolenza - Firenze ● Associazione Ara - Versilia ● Onlus autismo - Livorno ● Comitato per la vita - Grosseto ● Associazione Vivere - Piemonte ● Thalassaazione - Cagliari ● Gdeim Izik Saharawi - Piombino ● Telethon

Nei territori Il parco dell’Anconella è tornato a vivereIl 19 maggio 2017, alla presenza di tanti ragazzi delle scuole del quartiere 3 di Firenze, si è ufficialmente concluso l’intervento di ricostruzione e di riqualificazione del Parco dell’Anconella. Il Parco si trova vicino alla nostra sede ed era stato distrutto da un nubifragio nell’agosto del 2015.Cooplat ha dato il proprio contributo al recupero del parco, aderendo alla campagna promossa da Legacoop Toscana. Sono stati raccolti 100mila euro, che hanno finanziato la fornitura e la messa in posa di circa 150 piante, oltre alla manutenzione dei nuovi alberi per tre anni.

Comitato soci Sardegna: il Memorial Gian Mario MiliaDal 29 maggio al 14 luglio 2017 presso lo Sporting “San Francesco” a Quartu S.E si è svolta la sesta edizione del torneo di calcio a sette “Memorial Gian Mario Milia”. Gian Mario era il figlio di Marco Milia, capo squadra in forza alla cooperativa sull’appalto di Cagliari.Il Torneo ha acquisito nel tempo una certa rilevanza, con un livello tecnico agonistico piuttosto alto e ha visto la partecipazione di una dozzina di squadre. La cooperativa ha partecipato con una propria squadra e le maglie hanno esibito il logo aziendale.

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Cagliari: con Avis e Thalassazione per la raccolta di sangueAnche nel 2017 i soci Cooplat di Cagliari sono stati impegnati in una azione di solidarietà a favore di Avis Cagliari e di Thalassazione. L’iniziativa, denominata “Raduno del cuore”, si è svolta il 2 agosto presso il centro Raccolta Avis in Via Talete a Cagliari.

Festival del RicicloA Mogoro (Provincia di Oristano) il 19 agosto 2017 si è svolto il Festival del Riciclo.La manifestazione è stata organizzata dalla Pro Loco e dal Comune di Mogoro in collaborazione con Cooplat: ci sono stati laboratori di riciclo creativo per ragazzi e poi “Eco-live”, con Manzella quartet, che esegue virtuosismi musicali con strumenti riciclati.

Coopat e GeaBasket ancora insiemeÈ proseguito anche per la stagione 2017/2018 il rapporto tra Cooplat e la squadra di Basket maschile grossetana “GeaBasket”.Milita nel campionato di Serie D ed è scesa in campo con i colori della cooperativa.

Partecipazioni, incontri, convegniA Pisa il Festival internazionale della Robotica - Il Futuro è già qui Il primo Festival internazionale della Robotica (Pisa, 7/13 settembre 2017) ha visto la partecipazione di oltre 10.000 persone. Promossa da Comune di Pisa, Fondazione Arpa, Istituto di biorobotica della Scuola Superiore Sant’Anna e centro di ricerca Piaggio dell’Università di Pisa, la manifestazione si è svolta in 12 distinti luoghi del centro cittadino. Molto gradito il concerto di Andrea Bocelli del 12 settembre, nel quale il tenore è stato diretto, assieme all’orchestra, proprio da un robot.

«È stato un grande successo – hanno commentato gli organizzatori del Festival internazionale della Robotica. La scelta di Pisa è dovuta al fatto che l’area vanta una delle più alte concentrazioni al mondo di addetti e di attività di ricerca, sviluppo e applicazioni di sistemi robotici”. Anche Cooplat ha dato il suo contributo a questo appuntamento, partecipando come main sponsor. «Siamo orgogliosi di aver dato il nostro contributo al Festival internazionale della Robotica. Qui non si parla di futuro,ma ci siamo già dentro. Un evento che ha premiato il valore del nostro territorio, fatto di un mix positivo di imprenditoria, università e centri di ricerca all’avanguardia. Anche noi di Cooplat facciamo la nostra parte e abbiamo accettato la sfida di stare nel futuro e nell’innovazione ». 47

Festival della Salute 2017 tra Welfare e prevenzione Oltre 50mila visitatori sono giunti a Montecatini (Pt) per la decima edizione del Festival della salute (28 settembre/1 ottobre 2017), che ha proposto 60 ore di seminari, incontri e talk show, 50 ore di laboratori sui temi della salute e 80 ore dedicate alla prevenzione. Tra i moltissimi temi affrontati, il focus privilegiato è stato è stato su prevenzione, dipendenze e welfare. Cooplat, protagonista in Toscana nell’ambito dei servizi di sanificazione ospedaliera, ha contribuito a questo successo, partecipando ancora una volta al Festival come main sponsor. Un’iniziativa che valorizza tutti gli operatori che a vario titolo contribuiscono al funzionamento del nostro sistema sanitario regionale.

Forum risk management - Tecnologie applicate alla salute Il Forum Risk Management in Sanità, rassegna sulle tecnologie applicate alla sicurezza del paziente, è giunto nel 2017 alla sua dodicesima edizione. L’evento, (Firenze – 28 novembre/1 dicembre), è il punto di riferimento per il panorama della sanità nazionale, un momento di incontro tra tutti gli operatori del settore. Con un programma denso di convegni, meeting e workshop, Forum Risk Management in Sanità è il luogo dove portare idee e proporre soluzioni, per lavorare insieme al miglioramento della qualità dei servizi sanitari e sociali.

Cooplat è stata presente con un proprio stand, in cui ci siamo proposti come Partner per il Futuro. Siamo infatti partner di fiducia di moltissime realtà ospedaliere e sanitarie, riconosciuti per la qualità del nostro lavoro e per la cura e l’attenzione dei nostri operatori. Una buona organizzazione sanitaria si misura dalla qualità delle prestazioni che eroga, quindi non può prescindere da un’attenta e ben organizzata attività di pulizia, disinfezione, sanificazione.

Sappiamo che questi fattori sono fondamentali per consentire agli operatori sanitari di agire in un ambiente sano e di ridurre il rischio clinico. In questo settore siamo sempre pronti a sperimentare soluzioni innovative per portare efficienza ai clienti, forti della nostra lunga esperienza nel settore.Ecco perché ci dichiariamo: Partner per il Futuro

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“Le lacrime e le sofferenze degli amanti, il tempo sprecato che si dilapida nel gioco, e l’ozio interminabile degli ignoranti, i progetti irrealizzati che non hanno mai luogo; sono tanti i vani desideri che occupano la maggior parte della Luna: in conclusione, tutto ciò che quaggiù si

potrebbe perdere, lo potrai ritrovare salendo lassù”. (Adattamento da Ludovico Ariosto, Orlando Furioso, Canto XXXIV, Ottava 75)

III. IDENTITÁ#emancipazione#pace

La globalità dei nostri valori Libertà, democrazia e partecipazione sono gli strumenti indispensabili per una crescita sostenibile e inclusiva, per dare lavoro stabile e sviluppare le comunità.

Il movimento cooperativo è diffuso in tutto il mondo. Quasi 3 milioni di cooperative e le loro associazioni sono rappresentate a livello globale dall’Ica, Alleanza Cooperativa Internazionale. Ica lavora con governi e organizzazioni per creare ambienti legislativi che consentano alle cooperative di formarsi e di crescere.

L’ultimo World Co-Operative Monitor (http://www.monitor.coop), realizzato da Ica in collaborazione e con il supporto tecnico e scientifico di Euricse (European Research Institute on Cooperative and Social Enterprises) è stato presentato nel corso della Conferenza annuale di Kuala Lumpur (Malaysia) del 16 novembre 2017. Il Monitor ha rivelato un fatturato globale di quasi 2,4 triliardi di dollari equivalenti per le prime 300 cooperative del mondo, divise nei settori di assicurazioni e credito, agricoltura e industria alimentare, commercio, industria, servizi, educazione/welfare/salute.

Nel mondo più di 1,2 miliardi di persone, una persona su sei nel pianeta, fa parte dei quasi 3 milioni di cooperative, che danno lavoro a 280 milioni di uomini e donne, pari al 10% della popolazione attiva mondiale. “In quanto imprese di proprietà dei soci, gestite da loro stessi e al loro servizio - si legge nella presentazione di Ica - le cooperative offrono alle persone i mezzi per realizzare, collettivamente, le loro aspirazioni economiche, rafforzando al tempo stesso il loro capitale sociale e umano e concorrendo allo sviluppo delle comunità”. Le cooperative contribuiscono quindi a una crescita economica sostenibile e inclusiva, alla creazione di lavoro stabile, allo sviluppo dei loro territori.

Nessuno resta indietro #coopsday2017Le cooperative di tutto il mondo hanno celebrato il 1 luglio 2017 la giornata internazionale ONU-ICA delle cooperative.Il tema scelto è stato quello dell’inclusione, in riferimento ai principi cooperativi della porta aperta, del controllo democratico dei soci, della partecipazione economica. Le cooperative in tutto il mondo offrono infatti uno spazio in cui tutte le persone, senza discriminazione di razza, religione, orientamento politico, genere, cultura, origini sociali o situazioni economiche possono rispondere alla necessità di costruire comunità migliori.

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“In un tempo in cui nel mondo aumentano le disuguaglianze nei redditi - si legge nella presentazione della giornata - è bene ricordare che le soluzioni a queste disuguaglianze esistono. La cooperazione è tra queste. Dal momento che sono incentrate sulle persone e sulle comunità e non sui capitali, le cooperative permettono una migliore distribuzione e circolazione della ricchezza, non solo a livello locale ma anche globale. La globalizzazione - si legge ancora nel documento dedicato alla giornata Ica 2017 - deve essere legata a valori quali quelli espressi dal movimento cooperativo, senza i quali diventa insostenibile. Tutto ciò ribadendo che le cooperative non fanno carità, ma sono organizzazioni imprenditoriali”.

La Cooperazione patrimonio immateriale dell’Unesco Per questo motivo dal dicembre 2016 l’ideale cooperativo è stato incluso tra i Patrimoni immateriali dell’Unesco. “Le cooperative - si legge nella motivazione - consentono la costruzione di una comunità attraverso interessi comuni e valori, generano soluzioni innovative ai problemi sociali, creano occupazione, rivitalizzano le aree urbane e sono impegnate nella progettazione di energia rinnovabile”. La piattaforma ‘Coops for 2030’ (www.coopsfor2030.coop) offre la possibilità alle cooperative di tutto il mondo di proporre e illustrare le proprie iniziative a favore di uno sviluppo sostenibile.

Intanto in Italia dai 130 anni di cooperazione… Il 2017 è stato segnato dalla prosecuzione e chiusura degli eventi legati alle celebrazioni dei 130 anni di cooperazione italiana. Legacoop è nata infatti a Milano nel 1886. Da segnalare il 1° febbraio 2017 l’incontro di una delegazione dell’Alleanza delle Cooperative Italiane (Aci) con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e la mostra Itinera, che ha fatto tappa in numerose città italiane. .. alla cooperazione 4.0 Il 2 marzo 2017 a Roma si è svolta l’Assemblea nazionale dei delegati e delle delegate di Legacoop. A conclusione delle celebrazioni dei 130 anni della Cooperazione italiana lo sguardo più che al passato è stato rivolto al futuro e alla necessità di innovazione. “Vogliamo costruire una Cooperazione 4.0 – ha spiegato il Presidente Lusetti. Non uno slogan; deve diventare la sfida quotidiana”. Parlare di Cooperazione 4.0 vuol dire affrontare alcuni nodi irrisolti della nostra economia. “Rischiamo che l’innovazione – ha aggiunto Lusetti – diventi oggettivamente nemica del lavoro e che le nuove forme di intermediazione digitali cancellino diritti dei lavoratori e dei consumatori. Dobbiamo ritrovare il coraggio di chi ha iniziato la nostra storia 130 anni fa: il nostro compito è far parte di questo cambiamento per inventare nuovi modi per conciliare sviluppo e centralità delle persone, crescita e comunità, con una particolare attenzione a donne e giovani”.

Eletti i vertici nazionali di Legacoop Produzione e Servizi I delegati riuniti a Roma il 30 novembre 2017 hanno eletto i vertici della nuova Associazione Nazionale Cooperative di Produzione, Lavoro e Servizi. Presidente è stato eletto Carlo Zini, già Presidente di Ancpl, insieme ai due vice Presidenti Angelo Migliarini, già vice Presidente di Legacoop Servizi e Presidente dell’Area Lavoro Legacoop Toscana, in funzione di Vicario, e Paolo Mongardi, Presidente della cooperativa SACMI.

Finestra sul 2018 - Cambiare l’Italia cooperandoCambiare l’Italia cooperando è il titolo del “Manifesto per cambiare il paese” proposto dall’Alleanza italiana delle cooperative. Cinque i pilastri: lavoro, innovazione, legalità, welfare e sostenibilità. Un manifesto che disegna “il paese che vorremmo” e in cui la cooperazione si propone come agente attivo per risolvere molti dei problemi che si presentano ogni giorno sui territori. Al centro delle preoccupazioni e delle proposte ci sono quindi le persone e gli strumenti per un riscatto sociale ed economico del Paese reale: i lavoratori, i disabili, il mercato e le imprese cooperative nel loro ruolo di avamposti di innovazione.

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In Toscana c’è la nuova Area Lavoro L’Area Lavoro di Legacoop Toscana, costituitasi nel 2017, è la nuova realtà regionale che riunisce le cooperative di servizi e quelle di produzione e lavoro. Un soggetto unico che rappresenta oltre un miliardo e 300 milioni di valore della produzione e 316 cooperative associate, per un totale di più di 19mila soci e oltre 18mila addetti.“L’Area Lavoro – ha dichiarato il presidente Angelo Migliarini – punterà su sviluppo, tecnologia e innovazione per costruire in Toscana il lavoro del futuro. Vogliamo stare al passo con i tempi, costruire un nuovo modello di governance per incrementare le sinergie fra l’economia della materia e intangibles.

Ancora a proposito di innovazione La Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e Area Lavoro Legacoop Toscana si sono alleate per favorire l’innovazione e il trasferimento delle competenze dai centri di ricerca alla cooperazione di lavoro. Il protocollo di intesa è stato firmato il 13 ottobre 2017 a Pisa dal Rettore Pierdomenico Perata e dal presidente dell’Area Lavoro Angelo Migliarini, a margine dell’evento “Il mestiere di innovare”.

L’accordo punta a migliorare il trasferimento delle conoscenze e delle competenze tecnico-scientifiche dal settore universitario a quelli della produzione e della circolazione di beni e servizi, anche attraverso la promozione e lo svolgimento di attività di ricerca. Docenti, ricercatori e tecnici della Scuola Sant’Anna saranno coinvolti in attività di formazione del personale di Legacoop, nonché di consulenza e supporto delle aziende innovative che sorgeranno in ambito cooperativo.“Investire in innovazione – ha affermato il presidente dell’Area Lavoro di Legacoop Toscana Angelo Migliarini – è oggi una priorità per le nostre imprese: per questo occorre accelerare e favorire il trasferimento delle competenze tecniche e scientifiche dall’università ai nostri settori economici

I riferimenti internazionali e nazionaliUna forza mondiale ICA Alleanza Cooperativa Internazionale rappresenta e assiste quasi 3 milioni di cooperative in tutto il mondo. È stata fondata a Londra nel 1895 e conta 309 organizzazioni cooperative nazionali e internazionali in 107 paesi. Ha sede a Bruxelles, in Belgio.

Cooperatives Europeil coordinamento europeo delle cooperative, formato da 84 organizzazioni di 33 paesi europei, 176.000 imprese cooperative, che danno lavoro a 4,7 milioni di cittadini e associano 141 milioni di persone. In pratica in Europa 1 cittadino su 5 è socio di una cooperativa.

ACI Alleanza delle Cooperative Italianeha 39.000 imprese associate, rappresenta oltre il 90% del mondo cooperativo italiano per persone occupate (1.150.000), fatturato (140 miliardi di euro) e soci (oltre 12 milioni), il 58% donne e il 15% immigrati. Rappresenta l'8% del Pil italiano.

Legacoopè la più antica organizzazione del movimento cooperativo italiano, nata nel 1886 a Milano. Conta 15 mila imprese cooperative, attive in tutte le regioni e in tutti i settori. È organizzata in strutture territoriali e settoriali.

Legacoop produzione e serviziriunisce le cooperative attive nel campo della produzione e dei servizi. Cooplat aderisce a Legacoop produzione e servizi toscana.

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www.cooplat.it

diamo valore al lavoro