Parrocchia Regina Pacis PIANO PASTORALE 2018 - 2019 · - Il senso dei segni della cresima (olio,...

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1 Parrocchia Regina Pacis Forlì PIANO PASTORALE 2018 - 2019 Il presente piano pastorale è in attuazione del Progetto Pastorale Diocesano e del Progetto di Evangelizzazione-Rinnovamento, elaborato dal Mov. Mondo Migliore (Roma) viale Kennedy 4 tel e fax 0543 63254 cell. 348 5653363 e-mail: [email protected] sito: parrocchiareginapacis.it contatto fb: Parrocchia Regina Pacis

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Parrocchia Regina Pacis – Forlì

PIANO PASTORALE

2018 - 2019

Il presente piano pastorale è in attuazione del Progetto Pastorale Diocesano

e del Progetto di Evangelizzazione-Rinnovamento, elaborato dal

Mov. Mondo Migliore (Roma)

viale Kennedy 4 – tel e fax 0543 63254

cell. 348 5653363 e-mail: [email protected] sito: parrocchiareginapacis.it

contatto fb: Parrocchia Regina Pacis

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Nello Spirito Santo consacrati e confermati figli di Dio e fratelli di tutti

Carissimi,

buon cammino in questo anno pastorale 2018-2019. Dopo gli anni del Sinodo, del 50° della parrocchia, della Chiesa in uscita, secondo la Evangelii Gaudium di papa Francesco, della visita del Vescovo alla nostra Unità pastorale, avendo dedicato ultimamente

l azio e pasto ale ad u a aggio o sape olezza del ost o esse e Chiesa e del nostro battesimo, e anche con la grazia delle celebrazioni del 50° di Sacerdozio, ci proponiamo in questa nuova tappa, di ravvivare la grazia dello Spirito Santo che ci è data nella Cresima e che ci consacra e ci conferma come veri figli di Dio e veri fratelli di tutti. Questo nel nostro rapporto personale con il “ig o e, ella fa iglia, ella pa o hia, ell U ità pasto ale, ella Dio esi,

ell atte zio e ai seg i dei te pi e al cammino della Chiesa universale e dell i te a u a ità. Ci aiute à i tutto uesto il uo o Ves o o Mo s. Li io, he a oglia o ella fede e ell affetto del uo e. Il Ves o o i ha i di ato ella pa ola F‘ATE‘NITA u pu to fo da e tale del Va gelo e della nostra

testimonianza cristiana. Siamo tutti FRATELLI tra di noi, perché tutti FIGLI di un u i o Pad e. Nell a o pasto ale he i sta da a ti sa e o hia ati ad app ofo di e uesta e ità fo da te l espe ie za istia a e a oglie e le conseguenze che da essa derivano, accogliendo ogni giorno la luce, la gioia, la forza dello Spirito del Signore e riconoscendoci fratelli con tutti, in primo luogo coi poveri, ai quali papa Francesco ci esorta a dare il primo posto. Ci illumina e ci spinge la testimonianza di Annalena Tonelli e di Benedetta Bianchi Porro. Percepiamo che la fraternità, indicata dal Vescovo, è ricca di significati e fortemente stimolante per diventare sempre più un popolo di fratelli e discepoli missionari. Ciascuno di noi, battezzato e cresimato, è chiamato alla g azia, all o o e, alla gioia, alla espo sa ilità di esse e u ost utto e atti o della Chiesa in questa comunità parrocchiale, con la propria disponibilità e generosità, con spirito di comunione e di servizio. Questa è la vocazione di ciascuno e di tutti nel Popolo di Dio; le famiglie e i gruppi associati, portatori di carismi e di esperienze educative importanti, troveranno pieno sviluppo nel cammino della comunità parrocchiale. Invochiamo sempre lo Spirito Santo e la protezione della Regina della Pace, Madre di Dio e Madre di tutti.

vostro d. Roberto, unitamente a tutti i collaboratori

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Carissimi fratelli e sorelle,

… Il io deside io he i og i o u ità i sia u luogo, u o spazio, u te po pe la lettu a e l as olto comunitario del Vangelo. Che introduca alla sua proclamazione durante la celebrazione eucaristica. Il Vangelo è una sorgente inesauribile a cui attingere

uotidia a e te l a ua i a, he isto a la ost a esistenza. Ascoltare, discernere e vivere, sono le tre parole che Papa Francesco ci suggerisce nel suo messaggio per questa giornata di preghiera per le

vocazioni. Se sapremo ascoltare il Signore, ascoltare i bisogni dei poveri, ascoltarci reciprocamente, con pazienza e disponibilità, sapremo creare una comunione solida e fraterna. Dopo l as olto, ual il o pito del Pasto e? Dife de e e tenere unito il gregge. Far camminare tutti e insieme! È quello che cercherò di fa e. Ma pe fa uesto isog o della espo sa ilità di tutti, ette dosi a servizio gli uni degli altri. Ognuno sia disposto a seguire la chiamata che il Signore gli ha riservato, ognuno pronto a pronunciare ogni giorno il suo sì. Nella mia storia personale ho scoperto che dire di sì al Signore è sempre la scelta giusta, anche quando la proposta che mi veniva fatta era esigente. Per questo chiedo agli adulti, alle mamme, ai papà, di testimoniare il Vangelo in famiglia, nel posto di lavoro, lì dove si trovano a svolgere un ruolo, ad esercitare una responsabilità, nei diversi ambiti della vita umana, dall e o o ia alla ultu a, dalla sa ità all a i ist azio e, all edu azio e e alla politica. Si rendano disponibili anche ad educare alla fede nei percorsi catechistici che la comunità cristiana predispone in parrocchia per ragazzi, per giovani e per adulti. Per questo chiedo ai giovani di considerare le loro capacità, le loro competenze, i doni che hanno ricevuto come qualcosa non da sfruttare solo a proprio vantaggio, ma come un tesoro prezioso affidato ad ognuno per la gioia di tutti. Abbiamo avuto lungo la storia e anche nel nostro tempo testimonianze grandi e significative . Con il loro esempio e la loro intercessione, vogliamo oggi, a he oi i ita li, pe e de e i o e p ese te l a o e di Dio i uesto t atto della nostra storia. Camminiamo insieme nel nome del Signore, restiamo uniti, sempre, sostenuti da Maria, Madre di Gesù e Madre nostra. dall o elia dell i g esso i dio esi + Livio Corazza, vescovo

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Revisione anno 2017-2018

La meta era: I cristiani della parrocchia prendono

coscienza e sperimentano di essere Chiesa, perché nati

nello stesso Battesimo, in uscita verso tutti, chiamati a

costruire, come persone impegnate, una nuova vita

sociale.

La meta è stata in buona parte raggiunta: Segni positivi:

- Gli eventi mensili, le catechesi, le omelie, i temi delle Piccole Comunità, gli i o t i di ate his o ai a i i… so o state e a olte e app ofo dite, hanno animato sensibilità e coscienza del battesimo e dei propri impegni di

attezzati… - Gli eventi mensili sono stati vissuti bene e intensamente da molti parrocchiani e hanno espresso quanto programmato. - Si sono svolte varie celebrazioni del battesimo con coinvolgimento della gente, in particolare è stato un fatto molto importante il battesimo di Martin (ragazzo di 8 anni, adottato). – Molte volte abbiamo fatto il rinnovo delle promesse battesimali e abbiamo

issuto il ito dell a ua all i izio della essa. – Vari parrocchiani individualmente o in gruppo si sono aperti alla vita sociale e si sono resi presenti in alcune situazioni di aiuto ai più bisognosi: Caritas, Ospedale, carcere, visite ad anziani nelle ase… Segni problematici: - A volte si è cercato di fare tutto secondo il programma, ma col fiatone, cioè con tensioni, stanchezza, perché tutto era sulle pelle di pochi collaboratori. – Non sì è riusciti ad affidare ad una equipe spe ifi a l a i azio e delle litu gie delle feste e delle domeniche ordinarie. – A olte si a e te diffi oltà o a a ze ella o u io e e ell u ità della

ita della pa o hia. ‘i a e p ese te l i di idualis o delle pe so e, la fati a nel coinvolgimento, la difficoltà da parte dei gruppi di essere presenti e operanti, a causa dei molti impegni del gruppo stesso. – E s a sa a olte la os ie za so iale a igua do della pa te ipazio e atti a nella vita della città e nei riguardi dei problemi dei più poveri: immigrati, p ofughi, fa iglie i diffi oltà…

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2018-2019 - Programmazione Pastorale

Meta dell’a o: Tutti i battezzati, in particolare i praticanti, che devono

essere aperti a tutti, approfondiscono ed esprimono la loro maturità

cristiana, in maniera responsabile e attiva, andando verso gli altri per

coinvolgerli e instaurare relazioni di fiducia, di speranza, di amore.

Perché: 1. Solo una parte dei praticanti è consapevole del proprio ruolo e porta

avanti qualche impegno specifico nella comunità cristiana. La maggior parte

dei battezzati e dei cresimati vive una situazione di passività, rivolgendosi alla

parrocchia più per chiedere dei servizi religiosi che per offrire collaborazione.

Nella ita so iale a a to all i peg o ella fa iglia, el p op io la o o, el olo ta iato, ella ita ultu ale… pe sisto o, i olti, atteggia e ti di

chiusura, di delega, di disimpegno, di critica, di indifferenza.

. A ete fo za dallo “pi ito “a to che scenderà su di voi e mi sarete testimoni

in Gerusalemme, nella Giudea, nella Samaria e fino agli estremi confini della

te a Atti ,

. E e essa io aiuta e le pe so e ad app ofo di e la g azia e la espo sa ilità del battesimo e della Cresima, a prendere coscienza della propria vocazione e

missione nella comunità cristiana e ad esprimere nella società la propria

presenza, attiva, responsabile, coerente con il Vangelo di Gesù.

I doni dello Spirito Santo: Sapienza, intelletto, consiglio, fortezza, scienza,

pietà, timor di Dio.

I vo azio e dello “pi ito all i izio di og i ele azio e. Pa ola di Dio all i izio di og i i o t o

I frutti dello Spirito: amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà,

mitezza, dominio di sé.

Confermazione: Sacramento della maturità nella Chiesa.

Cristiani maturi dove Dio può costruire la sua Chiesa.

Valori che esprimono maturità:

consapevolezza, condivisione, collaborazione, uscita verso gli altri,

coinvolgimento, testimonianza, solidarietà, disponibilità, servizio,

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responsabilità , coscienza sociale, edificazione della Chiesa, responsabilità nella

Chiesa.

Atteggiamenti che esprimono conversione e maturità:

- Da spettatori scontenti a protagonisti impegnati

- Dalla critica alla proposta

- Da attendere ad andare

- Da selezionare ad accogliere

- Da superiore/inferiore a uguali/fratelli

- Da destinatari a responsabili

Cresima: CONFERMAZIONE

- Il senso dei segni della cresima (olio, imposizione della mani – segno della

pace – lo “pi ito “a to: olo a, fuo o, e to,…

- I o azio e dello “pi ito “a to, all i izio della Messa, elle Cele azio i…. Es.: la o sa azio e a ie e o l i posizio e delle mani e

l i plo azio e dello “pi i to, osì la o sa azio e ell u ità… (preghiera dopo la consacrazione)

KE‘IGMA: og i a u io e e, esse ziale, ipetuto, o gesti e pa ole…

Contenuto essenziale: Abbiamo un Padre - siamo già salvati -

chiamati ad amarci

Lettera alla Famiglia o Giornalino, locandine, striscioni, face book, gruppi

WhatsApp, addobbi fuori e dentro la chiesa, cartoline per inviti personali,

materiale per i vari gesti.

Livello I

Pastorale del Popolo di Dio

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Apertura Anno Pastorale: 30 settembre 2018 - consapevolezza - Meta: I parrocchiani sono sensibilizzati e oi volti ell’off i e la lo o p op ia collaborazio e all’azio e eva gelizzat i e e issio a ia della Chiesa.

Perché: 1. Molti parrocchiani hanno un atteggiamento passivo, si rivolgono alla

chiesa e alla parrocchia più per chiedere servizi religiosi, catechistici, caritativi,

ricreativi, anzichè offrire in maniera attiva e concreta la propria opera per lo

sviluppo della vita cristiana e delle attività parrocchiali.

2. A ciascuno è data una manifestazione particolare dello Spirito per l'utilità

comune (1 Cor. 12,7) (cfr. Ef. 4,15).

3. Si offrono riflessioni e motivazioni per la partecipazione attiva nella Chiesa e

si invitano i singoli parrocchiani ad assumere un proprio compito per un

servizio generoso e gioioso a tutti gli altri.

Slogan: E ORA TUTTI INSIEME INCOMINCIAMO A SERVIRE IL SIGNORE!

(Annalena)

Gesto: Giornata di Festa, incontri formativi, momenti comunitari, cerchio

dello Spirito.

Lettera alla Famiglia o Giornalino - Locandine - Striscioni - Facebook - Gruppi WhatsApp - Addobbi fuori e dentro chiesa - Cartoline per inviti personali - Materiale per i vari gesti

30 settembre 2018:

Ore 9,30 Cerchio di Comunità: Canti di inizio – lancio della Giornata – incontri

in gruppi di età e categoria

O e , “. Messa o u ita ia se possi ile all ape to?)

Ore 11,30 catechesi fondamentale

Ore 12,45 Pranzo comunitario

*Tempo libero: giochi dei ragazzi e dei bambini, giochi per adulti

Ore 14,30 Esperienze e dinamiche nei gruppi

Ore 16 Cerchio dello Spirito (nel parco)

Canto allo Spirito: Invochiamo la tua presenza

Dono dello Spirito: SAPIENZA

Frutto dello Spirito: Gioia

Animatori evento: Voci di Maria - Masci

* Anniversario e convegno di Annalena (5-7 ottobre 2018)

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Chiesa missionaria: 21 ottobre 2018 - andare agli altri -

Meta: I parrocchiani sono sensibilizzati e coinvolti in esperienze di missione

verso gli altri, nei condomini, nelle strade, in alcuni luoghi pubblici.

Pe h : . U te po si hia a a istia o hi a da a i hiesa, o a, più oppo tu a e te si hia a istia o u testi o e ella so ietà, issio a io ed evangelizzatore, in uscita per andare ad incontrare gli altri.

. A date i tutto il o do, a u iate il a gelo, attezzate… Oggi i uesto a da e di Gesù, so o p esenti gli scenari e le sfide sempre nuovi della

missione evangelizzatrice della Chiesa e tutti siamo chiamati a questa nuova

us ita issio a ia. . E e essa io aiuta e le pe so e e i g uppi a p e de e se p e più os ie za

della p op ia o azio e issio a ia, o e isposta all a o e di Dio e i peg o di amore al prossimo, specie per chi ha più bisogno sia a livello spirituale che

materiale.

Slogan: TUTTI SIAMO CHIAMATI AD UNA NUOVA USCITA MISSIONARIA

(v. E.G. 20 ss)

Gesto: Uscita parrocchiale a Bologna (CMV) o a S. Pietro in Vincoli

Lettera alla Famiglia o Giornalino - Locandine - Striscioni - Facebook - Gruppi WhatsApp - Addobbi fuori e dentro chiesa - Cartoline per inviti personali - Materiale per i vari gesti

Domenica 21 ottobre:

ore 9 Ritrovo e partenza programma da concordare con p. Luca - ore 17,30

– 18 Rientro a Forlì

Canto allo Spirito: Vieni Spirito forza

dall alto

Dono dello Spirito: INTELLETTO

Frutto dello Spirito: Dominio di sè.

Animatori evento: Missione Belem

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Cristo Re: 25 novembre 2018 - servizio

Meta: Le persone mettono le proprie capacità a servizio degli altri nella

comunità cristiana e nella società, con fervore, con gioia, con umiltà, con

costanza.

Perché: 1. Molte volte non si fanno fruttare i talenti di Dio,si rimane chiusi in

se stessi e ella p op ia fa iglia. C u a e talità di aspetta si dagli altri, di

i diffe e za, asseg azio e o pig izia. “e pu e u a uo a p ese za el volontariato, molta gente fa poco o niente per gli altri sia nella parrocchia, sia

negli ambienti di vita sociale.

. I pa ate da e he so o ite e u ile di uo e… Io so o e uto o pe esse e se ito, a pe se i e e da e la ita pe la sal ezza degli uo i i .

. E e e s uo e e le pe so e pe h t o i o el se izio u a di e sio e importante della propria esistenza, offrendo disponibilità, capacità,

competenze, nella comunità cristiana, nella società, nelle varie forme di

volontariato.

Slogan: SERVI di TUTTI per portare la GIOIA e la VITA del VANGELO. (v.E.G.)

Gesto: Testimonianze: scritte, parlate, sociali

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Canto allo Spirito: Lo Spirito di Dio

Dono dello Spirito: CONSIGLIO

Frutto dello Spirito: pace

Animatori evento: Giovani e Adulti di A.C.

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Natale del Signore: 25 dicembre 2018 - relazioni nuove,

edificazione della Chiesa -

Meta: Nel tempo propizio del Natale le persone vivono gesti, azioni, scelte di

amore e sperimentano la gioia di relazioni umane nuove e vere.

Perché: 1. La celebrazione del Natale è molto sentita e vissuta, ma rischia di

fe a si alle ose este io i, a zi h a oglie e la ita uo a dell a o e he Gesù ha portato.

. Gesù si fatto uo o pe po ta i l a o e del Pad e e di i he sia o tutti f atelli e e de i tali. Nessu o si sal a da solo, a Dio ci attrae tenendo

conto della complessa trama di relazioni interpersonali che si stabiliscono nella

o u ità u a a GeE, ss . Nell espe ie za della fede e della pratica cristiana del Natale è importante

che i cristiani maturino un amore concreto, semplice, sincero verso tutti, in

particolare verso quanti hanno più bisogno di amore: malati, anziani, giovani

in difficoltà.

Slogan: NA“CE GE“U’ IL “IGNORE e, o LUI, la VITA NUOVA ell’AMORE

Gesto: Atti concreti di relazioni di fraternità e di amore: in famiglia, nel

palazzo o nella via, verso i malati e gli anziani, verso le comunità che

a olgo o pe so e i e essità, i fo e di volo ta iato…

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AVVENTO: dal 2 dicembre 2018

8 dicembre: Immacolata (Azione Cattolica)

Concorso dei presepi

Visita e auguri ai malati e agli anziani

CONFESSIONI: giovedì 13, venerdì 14 dicembre: ragazzi del catechismo.

Giornate intere per tutti: Sabato 22, Domenica 23, lunedì 24 dicembre.

S. Messa solenne della notte: 24 dicembre, a mezzanotte, preceduta dalla

Veglia natalizia.

25 dicembre: Ss. Messe: 8,30 10,30 12 15 17,30 19.

S. Stefano: 26 dicembre.

Festa liturgica della S. Famiglia: 30 dicembre.

di e e: i g azia e to dell A o.

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1° gennaio 2019: Giornata della Pace.

Domenica 6 gennaio: Epifania del Signore.

Canto allo Spirito: Luce del mondo,

sono qui a lodarti

Dono dello Spirito: LA SALVEZZA IN GESÙ

Frutto dello Spirito: AMORE

Animatori evento: Catechisti

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Festa della Vita: 27 gennaio 2019 - responsabilità -

Meta: Le persone prendono coscienza dei maggiori problemi della società

attuale, riflettono sui fatti e i luoghi dove la vita è offesa o distrutta, dove ha

bisogno di essere difesa e promossa, operano scelte di aiuto alla vita dei

bambini, degli anziani, dei poveri, dei malati, delle vittime della guerre, della

violenza, della povertà nel mondo.

Perchè: 1. Siamo in una situazione culturale e sociale che, se per alcuni aspetti

porta avanti segni di progresso e passione per la vita, nello stesso tempo

accetta o causa le situazioni più gravi di fronte al bene unico e sommo che è la

vita e la dignità di ogni persona.

. Un essere umano è sempre sacro e inviolabile, in qualunque situazione e in

og i fase del suo s iluppo EG ss Do tuo f atello? Il “ig o e a Caino)

. E i po ta te aiuta e le pe so e pe h o si fe i o a dis o si ast atti, a facciano esperienze e scelte concrete di aiuto a chi ha bisogno e così

promuovano una nuova cultura della vita.

Slogan: IO PEN“O CHE CO“A MERAVIGLIO“A E’ LA VITA anche nei suoi aspetti più delicati; e la mia anima è piena di gratitudine e di

amore verso Dio per questo." Benedetta Bianchi Porro Gesto: S. Messa genitori e Bambini (offerta dei bambini al

Signore). Nuovi battezzati, Case Tutor a servizio dei bambini – Centro Aiuto

alla Vita

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Canto allo Spirito: Tu sorgente viva

Dono dello Spirito: FORTEZZA

Frutto dello Spirito: PAZIENZA

Animatori evento: ACR e Lupetti e Reparto

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Festa dei Popoli: 24 febbraio 2019 - solidarietà -

Meta: Gli abitanti della parrocchia conoscono, accolgono, favoriscono

l’i teg azio e e la vita di ua ti so o giu ti da alt e pa ti dell’Italia e del o do e vivo o l’espe ie za della f ate ità, se za ada e alle diffe e ze di

razza, cultura, religione, modi di vivere e offrono a tutti la testimonianza

della vita cristiana.

Perché: 1. Un certo numero di abitanti, nel quartiere della parrocchia,

p o e go o da alt e pa ti dell Italia e del o do: u a e ta i teg azio e, a he se la o os e za e l a oglie za so o a o a de oli. I istia i p ati a ti sono molto presenti e disponibili; i membri di altre religioni a volte sono un

po igidi. U uo a osta e to a ie e o le fa iglie he si i olgo o alla Ca itas e usuf uis o o dell O ato io Aiuto Co piti e del Ce t o Esti o pe i ragazzi e i bambini.

. La pa o hia u a Chiesa dalle po te ape te. E la asa ape ta del Pad e. Se la Chiesa deve arrivare a tutti, chi deve privilegiare? Soprattutto i poveri e

gli i fe i. Us ia o, us ia o a off i e a tutti la ita di Gesù C isto EG ss . E i po ta te sviluppare il dialogo con chiunque, intensificare la conoscenza

vicendevole, il rispetto, la promozione di chiunque è in qualche necessità,

mettendosi in contatto diretto (v. volontariato), così da saper sviluppare il

senso di una nuova umanità.

Slogan: La PACE del MONDO? È CONVIVIALITÀ delle DIFFERENZE. È mettersi

a sedere alla stessa tavola fra persone diverse, che noi siamo chiamati a

servire. D. Tonino Bello

Gesto: S. Messa nelle parrocchie – pranzo – pomeriggio comunitario (al

Tiffany)

La pa e o i ialità. È a gia e il pa e i sie e o gli alt i, se za sepa a si. E l alt o u olto da

scoprire, da contemplare, da amare. Il genere umano, Signore, è chiamato a vivere sulla terra

ciò che le tre Persone divine vivono nel cielo: la o vivialità delle diffe e ze . d. Tonino Bello

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Invito a don Enrico Casadio e ai rappresentanti delle fedi presenti a Forlì con cui lui si interfaccia e preparazione preghiera multi- religiosa

Pe la pa te i eativa: usi he e da ze…… sfilate a iti….. i i t adizio ali

Invito al Vescovo Livio

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Canto allo Spirito: Spirito del Padre

Dono dello Spirito: SCIENZA

Frutto dello Spirito: MITEZZA

Animatori evento: Oratorio Aiuto compiti

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Festa dell’A oglie za e della F ate ità: 4 a zo 9

- disponibilità - Meta: Gli abitanti della parrocchia pensano agli altri, vanno loro incontro, li

cercano, li accolgono, li vogliono, si rendono disponibili verso gli altri,

cominciando da chi è in difficoltà e dalle attività parrocchiali e di

volontariato, per realizzare una fraternità concreta.

Perché: 1. Persistono atteggiamenti di chiusura nel proprio mondo o nella

p op ia fa iglia, pau a o it osia ad ap i si agli alt i, e t e olta ge te he soff e la solitudi e, l e a gi azio e, il disagio so iale. . Og i olta he a ete fatto ueste ose a u o di uesti pi oli po e i ,

l a ete fatto a Me, di e il “ig o e. A oglie e, p otegge e, p o uo e e, i teg a e papa F a es o . ‘ipe sa e la testi o ia za e l ope a di d. O este Benzi.

. E olto i po ta te sti ola e le pe so e e le fa iglie pe h si e da o disponibili ad atteggiamenti, azioni, scelte di accoglienza e di amore al

prossimo bisognoso.

Slogan: I 4 verbi di papa Francesco: ACCOGLIERE, PROTEGGERE, PROMUOVERE E INTEGRARE

Gesto: Accoglienza delle Comunità di servizio e degli anziani e malati

S. Messa solenne

B i disi dell A oglie za Pranzo comunitario (doni ai partecipanti)

Festa nel pomeriggio.

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Canto allo Spirito: Spirito di Dio

Do o dello “pi ito: PIETA Frutto dello Spirito: BONTÀ

Animatori evento: Coca e Clan

(per attività quaresimali: Gruppo Missionario,

Caritas, S. Vincenzo)

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Pasqua di Risurrezione: 21 aprile 2019 - salvezza nel popolo di Dio -

Meta: I cristiani esprimono e testimoniano la loro fede in Cristo Risorto e

a olgo o la salvezza del “ig o e ell’espe ie za o eta di popolo di Dio, nelle celebrazioni e nella vita di ogni giorno.

Pe h : . No al e te si o side a la fede o e u espe ie za personale,

solo in seconda battuta come esperienza comunitaria. Non è chiara la

coscienza della Chiesa, di cui facciamo parte, come sacramento della salvezza

di Cristo, cioè che Cristo risorto è vivente e ci salva nel suo popolo.

2. “ i e papa F a es o: Nessu o si sal a da solo, o e i di iduo isolato, a Dio ci attrae tenendo conto della complessa trama di relazioni interpersonali

che si stabiliscono nella comunità umana: Dio ha voluto entrare in una

di a i a popola e, ella di a i a di u popolo GeE . E e e aiuta e le pe so e e le fa iglie, oi olge dole elle g a di e

profonde celebrazioni pasquali, per maturare e vivere l espe ie za della fede cristiana come comunità, come popolo di Dio, dove si trova la grazia di Cristo.

Slogan: DIO SANTIFICA E SALVA GLI UOMINI NON INDIVIDUALMENTE, MA

NEL SUO POPOLO (v. GeE, n. 6)

Gesto: Forti esperienze comunitarie:

Messa delle Palme,

Pasqua,

Processione Divina Misericordia

Festa della Famiglia

Via Crucis di Unità pastorale: venerdì 12 aprile

14 aprile: domenica delle PALME (a tutte le messe).

Messa sole e all ape to , . Giovedì santo, 18 aprile:

ore 10 Messa crismale (in cattedrale)

Confessioni tutto il pomeriggio e sera

ore 18,30 Messa della Cena del Signore e Prima Comunione privata. Segue

Adorazione.

Venerdì Santo, 19 aprile: Astinenza e digiuno.

Ritiro Ragazzi Medie (9-17)

CONFESSIONI tutto il giorno

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Ore 18,30 Liturgia della Croce

ore 20 Celebrazione cittadina (Via Crucis) da S. Mercuriale al Duomo.

Sabato Santo: 20 aprile: CONFESSIONI tutto il giorno e la sera. Benedizione

delle uova. Ore 23,15 Solenne Veglia Pasquale e Messa della Risurrezione.

Giorno di PASQUA ap ile e lu edì dell A gelo: Messe se o do l o a io festivo solito.

Domenica 28 aprile: Festa della Divina Misericordia

Ore 10,30 S. Messa solenne e processione fino ai Parco.

Mercoledì 1° maggio: Festa di S. Pellegrino.

Ore10,30 S. Messa di Prima Comunione

Domenica 5 Maggio: Festa parrocchiale della Famiglia:

ore 10,30 S. Messa con gli Anniversari,

ore 12,30 Pranzo

Lettera alla Famiglia o Giornalino - Locandine - Striscioni - Facebook - Gruppi WhatsApp - Addobbi fuori e dentro chiesa - Cartoline per inviti personali - Materiale per i vari gesti

Canto allo Spirito: VIENI SANTO SPIRITO

Dono dello Spirito: TIMOR di DIO

Frutto dello Spirito: BENEVOLENZA

Animatori evento: Coro, Gruppo Liturgico,

(Giovani coppie per la festa della Famiglia)

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Festa della Madonna della Pace, festa della Parrocchia:

25 e 26 maggio 2019 - testimonianza ed evangelizzazione -

Meta: Gli abitanti della parrocchia vivono il tempo della festa parrocchiale in

onore della Madonna della Pace, come tempo di testimonianza (esserci in

maniera attiva) e di evangelizzazione come apertura e amore a tutti.

1.Perché: La festa parrocchiale rischia di essere intesa come un insieme di

attività religiose e soprattutto ricreative e non come momento di

coinvolgimento delle persone nella missione specifica della Chiesa, presenti e

operanti, per la propria parte, nella vita comunitaria.

2. Ogni cristiano maturo è un discepolo missionario evangelizzatore (EG )

Tutti sia o hia ati ad esse e sa ti i e do o a o e e off e do ias u o la p op ia testi o ia za elle o upazio i di og i gio o, lì do e si t o a . GeE 14)

3. Occorre aiutare i cristiani a confermare la propria fede, a testimoniare la

presenza di Cristo nella propria vita, nella famiglia, nel lavoro, nel tempo

libero, nella cultura, nello sport, nella vita sociale, per essere cristiani adulti e

cittadini responsabili.

Slogan: CHIAMATI alla “ANTITA’ ella TE“TIMONIANZA di og i GIORNO. (v.

GeE 14 ss)

Gesto: Processione – Festa popolare

Mese di Maggio: in chiesa: ore 8 18 20,45.

Nelle Zone: Rosario e celebrazione della Parola:

Lunedì 20 maggio: Zona 1: via Giottoli.

Martedì 21 maggio: Zona 2: via Vallicelli-Zanchini.

Mercoledì 22 maggio: Zona 3: via Renato Serra.

Giovedì 23 maggio: Zona 4: Parco di via Plauto 28.

Venerdì 24 maggio: PROCESSIONE: Vie Kennedy, Gentili, Tumedei, Quartaroli,

La Greca, Gentili, Kennedy, p. Giovanni.

Sabato 25 maggio: Pomeriggio e sera: Iniziative della Festa

Domenica 26 maggio: Ss. Messe, orario solito.

S. Messa solenne, ore 10,30.

Pranzo alla Festa.

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Pomeriggio e sera: Iniziative della festa, stand gastronomici, stand delle attività

parrocchiali, pesca, lotteria, complessi musicali e teatrali.

Domenica 9 giugno: Pentecoste

Sabato 15 giugno: Festa del Sacerdozio

Lettera alla Famiglia o Giornalino - Locandine - Striscioni - Facebook - Gruppi WhatsApp - Addobbi fuori e dentro chiesa - Cartoline per inviti personali - Materiale per i vari gesti

Canto allo Spirito: VIENI SPIRITO CREATORE - Spirito Santo illumina

Dono dello Spirito: LA MADRE DI DIO

E DELLA CHIESA

Frutto dello Spirito: FEDELTÀ

Animatori evento: Gruppi Famiglie

Festa del sacerdozio: sabato 15 giugno 2019

Settimana di programmazione (giugno 2019)

Unità pastorale: Festa dei popoli, Catechisti, Operatori Carità,

Fa iglie, giova i…

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2018 – 2019 Programm. Past. II

Livello II - PICCOLE COMUNTA’ Meta: Un certo numero di parrocchiani si ritrovano in Piccole Comunità,

ell’as olto della Pa ola di Dio e ella lettu a dei seg i dei te pi, pe app ofo di e l’espe ie za istia a, pe i te sifi a e elazio i di fidu ia, di speranza, di amore e per maturare la propria partecipazione attiva nella

Chiesa e nella società.

Perchè: 1. Molte volte le persone o le famiglie rimangono chiuse in se stesse,

nei propri impegni e nei propri problemi. Chi si apre agli altri invece è molto

contento e sperimenta un modo vero di costruire relazioni nuove con le

persone e di cercare insieme linee di impegno cristiano.

. Vi ete i pa e t a oi. “oste ete i de oli, siate pazie ti o tutti. Ce ate sempre il bene tra voi e con tutti. State sempre lieti, pregate incessantemente,

in ogni cosa rendete grazie: questa è la volontà di Dio. Non spegnete lo Spirito,

esa i ate og i osa, te ete iò he uo o . Tess. , -21).

3. Occorre sensibilizzare di nuovo le persone perché comprendano il valore dei

vari aspetti che si vivono nelle Piccole Comunità e sentano la bellezza

dell i o t o o u ita io: l ospitalità offe ta e a olta, la o os e za e l a o e i e de ole, l aiuto e ip o o, la p ese za di C isto, la lettu a della pa ola di

Dio nel confronto e nella conversione della vita.

Slogan: CERCATE SEMPRE IL BENE TRA VOI.

Come: 1. Incontro mensile delle Piccole Comunità esistenti. Le Piccole Comunità si ritrovano una volta al mese, possibilmente nella stessa settimana, a partire da ottobre fino a maggio (settembre e giugno: a libera conduzione). Rinnovano il loro impegno, cercano di aumentare il numero dei partecipanti, vivono la concretezza delle opere di bene nella Chiesa e nella società. 2. Animazione e organizzazione di nuove Piccole Comunità (cominciando dai

periodi forti di Avvento e Quaresima.

3. Per questo: Incontri di formazione per famiglie, coppie di sposi, singoli, per

p epa a li all a i azio e delle Pi ole Co u ità. 4. Temi degli Incontri:

- i doni dello Spirito Santo

- i temi diocesani

- la maturità cristiana dei cresimati

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Quando: Settimane per gli Incontri delle Piccole Comunità: “ette e : 10– 15 Otto e : 15 – 20 No e e : – 17 Di e e : – 15 Ge aio : – 19 Fe aio : – 16 Ma zo : 11 – 16 Ap ile : – 12 Maggio: : – 18 Giug o : - 15 Responsabili: d. Roberto, Maria Grazia Brunelli, Domenica Celli.

Livello III – Pastorale familiare Meta: Un certo numero di famiglie si ritrova in incontri e in esperienze di vita

per approfondire e verificare la maturità e la coerenza della fede cristiana,

per fare scelte di apertura e impegno evangelizzatore verso altri,

coinvolgendoli perché si rendano attivi e protagonisti nella Chiesa e nella

società.

Perché: 1. Le famiglie in molti casi sono fragili e de oli sia ell a o e vicendevole, sia nella fede; molte volte restano chiuse in se stesse, sentono

poco il matrimonio come una vocazione e una missione a favore della Chiesa e

della società.

2. Nella famiglia, che si potrebbe chiamare Chiesa domestica, matura la prima

esperienza ecclesiale della comunione tra le persone, in cui si riflette, per

grazia, il mistero della Santa Trinità. Ogni famiglia diventa a tutti gli effetti un

bene per la Chiesa.

. E i po ta te p e de e os ie za he la ellezza del dono reciproco e

gratuito, la gioia per la vita che nasce e la cura amorevole di tutti i membri, dai

piccoli agli anziani, sono alcuni frutti che rendono unica e insostituibile la

isposta alla o azio e della fa iglia ta to pe la Chiesa, ua to pe l i te a società. (A.L. 87-88). La pastorale famigliare, il ritrovarsi in gruppi di famiglie,

l'impegno verso gli altri sono un modo per vivere e testimoniare la vocazione e

la missione della famiglia.

Slogan: CONDIVIDERE LA FEDE e LA VITA CON LE ALTRE FAMIGLIE.

Come: - Testimonianze, conosciute o scritte, di famiglie donate e impegnate per gli altri.

- Gruppi-Famiglie in parrocchia, come esperienze di formazione per nuove forme di evangelizzazione e di impegno.

- 1. Gruppo Famiglie, 2. Giovani Famiglie, 3. Giovani sposi, Genitori delle varie classi di catechismo.

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- Preparazione dei Battesimi. - Preparazione del Matrimonio. - Preparazione della festa della Vita e della festa delle Famiglie. - Gruppi di preghiera per le famiglie, i loro figli e i loro malati.

Dal Sinodo parr: - Famiglie: soggetto di pastorale, di comunione, di evangelizzazione, di apertura continua verso le altre famiglie: soggetti responsabili e attivi nella vita ecclesiale e nella vita sociale. (Sinodo) - Pastorale della famiglia a tutti i livelli: catechesi, liturgia, carità, vicinanza, attenzione, valorizzazione e promozione. - Formazione permanente delle famiglie (v. indicazioni del Sinodo). - La comunità parrocchiale esprima particolare attenzione e azione pastorale verso le famiglie, accostate nella loro situazione concreta, soprattutto verso quelle che sono ferite o in difficoltà, perchè abbiano speranza e forza nella situazione delicata in cui si trovano (Sinodo). - Disponibilità e offerta di tempo e di competenze, volontariato. - Piccole Comunità: animate come famiglia. Fare alcuni incontri per coppie in cui presentare le Piccole Comunità, come opera familiare, ecclesiale e missionaria della propria famiglia (in ottobre e novembre). - I o t i e sili dei Ge ito i Cate histi dei p op i figli : pe le lassi II, III, IV Elementare, per le altre in Avvento e Quaresima e in preparazione ai Sacramenti. (v. livello V, catechesi): scelta di temi e di brani biblici: preparare l ele o dei te i: riprendere anche il Sinodo: ............... Servizi da internet, You Tu e, spezzo i di fil s… Coi volge e al e o u ate hista, assie e al sacerdote, per ogni classe. - Incontri di preparazione al Battesimo: un incontro in ciascuna famiglia interessata, mediante la visita di una coppia della pastorale battesimale (individuare una o più coppie); un incontro in parrocchia, tutti insieme, la vigilia del Battesimo (sabato ore 16,30). Gli incontri sono di informazione e formazione sacramentaria e di fede per genitori e padrini in preparazione al battesimo dei figli. * Costituzione di una Equipe di formazione prebattesimale (contatto con le famiglie, incontro, dialogo, accoglienza, amicizia) - Celebrazione della Festa della Vita e della Festa della Famiglia, (v. livello I, pastorale del popolo di Dio). - Premura e inviti personalizzati alle famiglie in difficoltà, alle famiglie straniere o di altre regioni (Feste, pranzi, ritrovi...) - Coinvolgimento delle famiglie che si aprono alla parrocchia in occasione del catechismo dei bambini.

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- Cene per Famiglie (nei sabati del mese). Nei due mesi di novembre e febbraio: nel proprio sabato: incontro e cena genitori e bambini e catechisti delle classi 2a, 3a, 4a, 5°, 1a media (orario 18,30 incontro, intervallo e gioco; 19,30 cena insieme. - Giornate diocesane per le Famiglie: v. programma diocesano - Visita e benedizione alle Famiglie: da gennaio ad aprile 2019, preparate almeno in parte da qualche missione di strada. - T o a e le pe so e he p epa a o i a i o e ti dell a o pe la pasto ale fa ilia e: *Festa della Vita, *Festa della Fa iglia…. edi esp. feste - Corsi per i Fidanzati in preparazione al Matrimonio:

Corso di Unità pastorale: marzo-aprile, animato da coppie di sposi.

Corsi diocesani (v. doc. diocesano) - Momenti conviviali: es. Festa dei Santi, Capodanno in parrocchia, S. Martino, alt i o e ti di festa, espe ie ze, us ite…

Chi: Equipe di pastorale familiare: pe so e…

Livello IV - Pastorale di settore

IV A - Pastorale giovanile Meta: I giovani della parrocchia, per quanto è possibile, sono sostentuti e

coinvolti nella loro crescita umana e cristiana in vista delle loro scelte di vita.

Pe h : . Molti gio a i las ia o l espe ie za istia a, po ta o a a ti tutta ia la loro formazione negli studi, el la o o, ell a o e o i peg o; al u i rischiano di sciupare la loro vita nella superficialità, nelle dipendenze, in

abitudini che esprimono il loro disagio umano e sociale.

2. Chiamati in Cristo ad uscire da se stessi verso la pienezza della gioia e dell a o e . “i odo dei Gio a i

. E e essa io he i gio a i si se ta o i te pellati e oi olti ella lo o formazione e nella loro crescita per realizzare scelte umane e cristiane di vita profonde e soddisfacenti.

Slogan: CHIAMATI in CRISTO ad USCIRE da SE STESSI verso la PIENEZZA della GIOIA e dell’AMORE. Come: - Sinodo dei Giovani: Roma ottobre 2018 e GMG di Panama (gennaio 2019).

- Attività formativa nei gruppi giovanili parrocchiali

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- Momenti unitari degli operatori nei gruppi giovanili, per una maggior comunione di intenti e per un buon inserimento e un buon servizio nella vita della parrocchia.

- Formazione e coinvolgimento in azioni concrete di evangelizzazione dei giovani.

- Proposte di esperienze forti e significative vicine o lontane. - “i odo su I gio a i, la fede e il dis e i e to o azio ale . - Rivolgersi sempre a tutti, con amore, fiducia, interessamento vero ai

singoli. Valorizzazione di ogni aspetto e di ogni azione positiva dei singoli e dei gruppi.

- Proporre ai Gruppi associativi, come costitutivo del loro essere e dell i peg o, di i e e espe ie ze i us ita e so gli alt i, o e se izio di carità, come presenza negli ambienti di vita, come testimonianza di fede.

- Esperienze di volontariato caritativo con le realtà forlivesi (Caritas, Case Famiglia, Centro di aiuto alla vita, Oratorio Compiti...)

- Interessamento e coinvolgimento degli universitari sia locali, sia provenienti da altre città.

- Feste dei giovani. - Riprendere e attualizzare gli studi e le indicazioni del Sinodo parrocchiale a riguardo dei giovani.

- Osse vato io pe a e te Gio a i ella so ietà e ella Chiesa : g uppo di persone che tengono aggiornata la comunità sulla situazione sociale e parrocchiale, offrendo elementi utili agli operatori della pastorale giovanile e ai giovani stessi. Pe so e: …………… - Equipe di pastorale giovanile: per la pastorale dei giovani, in collegamento o l u ità pasto ale e o la Dio esi. Pe so e: …………..

- Conoscenza anagrafica di tutti i giovani della parrocchia: curare elenchi generali, elenchi dei partecipanti ai gruppi, contatti e conoscenza dei giovani universitari provenienti da altre città. (approfittare della visita alle case) - P o uo e e l adesio e ai Gruppi associati: A.C., Agesci, Animatori Centro Esti o, G uppo pa o hiale, G uppo Mi ist a ti, … - Si propongono alcuni momenti in cui mettersi a servizio di attività parrocchiali: pranzo pensionati, visite e auguri agli anziani nelle case, distribuzione avvisi e messaggi, addobbi e lavori tecnici per le feste. - Curare la vita spirituale: preghiera, messa, confessione, direzione spirituale, ate hesi, app ofo di e to di ele e ti di fede istia a.…

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- Curare la pastorale vocazionale: dialogo, interventi, esperienze, preghiera, p oposta… - Catechesi e formazione: ogni gruppo, quando si ritrova, farà il suo momento di catechesi. - O ato io i pa o hia ed Estate ‘agazzi. - Curare i campetti da gioco, pallacanestro, pallavolo, calcetto, tendone. - Attività ricreative, culturali, di volontariato, recital, musical, feste, tornei sportivi. - Partecipazione ai momenti diocesani: Veglia Madonna del Fuoco, Veglia delle Palme, veglia di Pentecoste, Giornata Mondiale della Gioventù, iniziative dei giovani. Chi: E uipe past. Gio a i, G uppi gio a ili…

IV B - Pastorale degli anziani e malati Meta: Gli anziani e i malati sono aiutati a vivere la loro situazione di età e di

salute, in maniera attiva e aperta verso gli altri, con la preghiera, con

contatti, con relazioni di fiducia, di speranza, di amore.

Perché: 1. Molte volte gli anziani e i malati soffrono e lamentano solitudine,

disagi. Vari trovano senso della vita nel volontariato o nell'aiuto ai figli e nipoti;

altri restano chiusi in se stessi e nelle loro case.

2. Compio nella mia carne ciò che manda ai patimenti di Cristo a vantaggio del

suo o po he la Chiesa. La ita u a osa e a igliosa, se p e (Benedetta)

3. Occorre suscitare il desiderio e la volontà di aprirsi agli altri, nelle varie

fo e di dispo i ilità i pa o hia, ell a ito fa ilia e, el olo ta iato. Slogan: LA VITA È UNA CO“A MERAVIGLIO“A, “EMPRE

Come:

Visita periodica ai malati e anziani nelle case, da parte dei sacerdoti e dei ministri della Comunione.

- - Gli anziani (e i malati) si sentano pensati, amati. - Si sentano attivi e protagonisti, assieme agli altri, nella comunità cristiana. - Momenti di incontro, di amicizia, di preghiera, di esperienze.

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- Volontariato parrocchiale, secondo le possibilità, individualmente o in qualche gruppo. Promuovere e invitare alla disponibilità in azioni e iniziative concrete: Messaggeri, segreteria, cura della chiesa, servizi nella liturgia, collaborazione ai pranzi e ai momenti di festa, gruppo missionario, gruppo S. Vincenzo, visita ai malati e ai vicini.

- Incontro quindicinale del mercoledì (II e IV mercoeldì del mese: ore 15,30 – 17): preghiera, riflessione comunitaria, gioco (tombola o altro), condivisione.

- Pranzo dei pensionati e delle famiglie: Prima domenica del mese. - Osservatorio Pe so e i diffi oltà : pe so e: …………… - Equipe Animazione Pensionati: pe so e ……

IV C - Altri Settori

Livello V – Servizi pastorali

V – I - Catechesi Meta: I parrocchiani approfondiscono la Parola di Dio e le verità della fede in

un itinerario di maturazione cristiana che rende responsabili e attivi nella vita

della Chiesa e ell’a o e al p ossi o. Perché: 1. La catechesi è intesa normalmente rivolta ai bambini e ai ragazzi,

con scarso risultato di continuità quando diventano adolescenti. Poche

persone, in riferimento all i tera comunità, vivono momenti di catechesi e di

fo azio e ell età gio a ile e ell età adulta. . Chi as olta le ie pa ole e le ette i p ati a si ile ad uo o he ost uis e la sua asa sulla o ia… Mt. 7, 24-27) . Il se i ato e us ì a

seminare, parte della semente cade sui vari tipi di terreno, il seme caduto sulla

uo a te a, p odu e il , il , il pe u o Mt. 13, 3-23)

. E i po ta te u a e la formazione cristiana degli adulti e dei giovani in tutte

le maniere possibili. I ragazzi e i bambini devono essere coinvolti in una

catechesi creativa ed esperienziale non finalizzata solo ai sacramenti, ma alla

crescita cristiana nello sviluppo della vita.

Slogan: ASCOLTARE la PAROLA e METTERLA in PRATICA

Come: - Evangelizzazione e formazione permanente degli adulti e delle famiglie - Catechesi e formazione dei bambini, dei ragazzi, dei giovani (anno

catechistico)

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- Tutto ciò che la comunità cristiana vive e propone è per la testimonianza di vita, ost uita su azio e e fo azio e .

- Ogni momento di formazione sia animato in maniera attiva, creativa, sempre nuova, aderente alla vita concreta delle persone. (v. EG audaci e

eati i, o a i, etodi… - Catechesi degli adulti: Piccole Comunità, gruppi di Famiglie, Incontro dei Genitori del Catechismo, incontri di Coriano (i lunedì di ottobre); incontri specifici del lunedì nei mesi successivi su Bibbia, Liturgia, Dottrina sociale, …..

- Catechesi dei Ragazzi e Bambini: - in ma ie a atti a ed espe ie ziale dall espe ie za al dialogo ate histi o

he legge l a o e di Gesù e he oi olge i uo e espe ie ze di a o e, di gioia, di tenerezza).

- Il catechismo viene fatto con il Vangelo (almeno un testo ogni gruppo di catechismo) e con sussidi vari che aiutano a conoscere i brani della Parola di Dio scelti per tradurli in esperienza di formazione, preghiera, vita. Si usano anche filmati e sussidi attivi.

- Og i g uppo di ate hesi pe lasse fa il p ogetto pe l a o, indicativamente: per la 3a: Gesù ci è amico, la riconciliazione; per la 4a: Gesù ci fa i suoi doni (Eucarestia: messa e comunione); per la 5a: conosciamo Gesù (attraverso i miracoli e le parabole); per la prima media: Gesù ci chiama (attraverso le sacre scritture); per la 2a media: Gesù ci dona il suo Spirito per darci la gioia di essere discepoli missionari (i doni dello Spirito Santo). I progetti possono essere approfonditi, in riferimento all a o litu gi o, alle e ità fo da e tali della fede, all espe ie za concreta di vita di Chiesa.

- Dai più piccoli in avanti si legge e si racconta di Gesù, il quale ci fa conoscere Dio, Padre, Figlio e Spirito Santo, ci insegna le verità della fede e i comportamenti di vita. Si scopre che tutta la storia del popolo ebraico è stata l attesa e la p epa azio e alla e uta di Gesù, il “al ato e (Medie).

- Catechesi dei Ragazzi dalla Seconda Media alla Terza elementare: un giorno alla settimana da scegliere tra Giovedì e il Venerdì.

- Reclutamento Catechisti e loro formazione. Riunione catechisti il 2° martedì del mese.

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- II Media: Cresima: ottobre 2019; Catechesi Ragazzi: le prime tre settimane del mese nel proprio giorno scelto; la quarta settimana: tutti al venerdì sera: genitori e ragazzi, con attività sia insieme sia separati.(ore 20,30-21,30). Ritiri, Esercizi Spirituali settembre 2018.

- IV Elementare: Prima Comunione privata: giovedì santo: 18.4.2019. Prima Comunione solenne: 1° maggio 2019, ore 10,30. Catechesi, incontri Genitori, Ritiro. (per tre settimane: incontro dei bambini nel giorno settimanale, giovedì o venerdì; la quarta settimana: incontro al Sabato, genitori e figli: IV sabato del mese 14.45 – 15.45.)

- - III Elementare: (per tre settimane, incontro dei bambini nel giorno settimanale, giovedì o venerdì; la quarta settimana: incontro al Sabato, genitori e figli: III sabato del mese 14.45 – 15.45.) Prima Confessione: Domenica 12 maggio 2019, ore 15,30 – 17,30 a Vecchiazzano.

- - II Ele e ta e: Ge ito i ate histi dei lo o a i i : U i o t o e sile per i genitori: il 2° sabato del mese, ore 15 – 16; contemporaneamente: attività con i loro bambini. Incontro di iscrizione e preparazione dei genitori: sabato 29 sette e 18, ore 15.

- Durante il mese i genitori seguono il programma del sussidio a casa. Invito a partecipare alla S. Messa, ogni domenica, assieme ai bambini.

- Un Catechista per i genitori e d. Roberto, catechisti per i bambini. - QUINTA Elementare e PRIMA Media: Incontro settimanale al giovedì o al

venerdì di tutte le settimane del mese. Gli incontri dei Genitori verranno organizzati in occasioni particolari.

- Chi: Equipe per la Catechesi: Cristina, Genziana, Maria Stella, Alice.

V – II - Liturgia Meta: I praticanti sono coinvolti a vivere in maniera attiva la celebrazione

dell’Eu a estia e gli alt i iti litu gi i e i pa a o ad esse e istia i espo sa ili pe po ta e l’a o e del “ig o e ai f atelli.

Perché: 1. Alcuni segni esteriori indicano una partecipazione alla celebrazione

dell Eu a estia passi a, dista te o hiusa ell espe ie za i di iduale o del dovere morale.

. Lu e ai ost i passi la tua pa ola o “ig o e “al o P e dete e a giate tutti! Mt.

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. E i po ta te atu a e u a consapevolezza e una partecipazione

comunitaria che esprima la vita del nostro popolo di Dio, la presa di coscienza

he sia o sal ati o da soli, a i sie e, l i peg o a po ta e e testi o ia e nella vita concreta la grazia che il Signore dona.

Slogan: L’AMORE DEL “IGNORE E’ RIVER“ATO NEI NO“TRI CUORI Come:

- fo azio e dell e uipe litu gi a o la pa te ipazio e di al u e pe so e disponibili e presenti (pensando alle varie messe); queste persone si it o a o a g uppi pe p epa a e l a i azio e delle a ie liturgie.

- Curare una partecipazione attiva, con le varie iniziative possibili di famiglie e di bambini, con testimonianze e sussidi.

- L E uipe si i peg a a da e alle ele azio i eu a isti he festi e e alle iniziative mensili molta partecipazione attraverso segni, gesti e parole che aiutino la Comunità nella percezione del mistero che viene celebrato, del tema e della meta che caratterizza ogni celebrazione.

- L e uipe p epa a l i iziati a e sile ell aspetto litu gi o i olla o azio e o l e uipe o ispondente.

- Collabora col coro e con quanti sono disponibili per il canto e il suono. Invita le persone per i servizi liturgici.

- Si interessa del servizio dei ministranti perché sia sempre più curato e qualificato.

- Preparare, secondo le occasioni, una scheda di programmazione per ogni ele azio e…. Es. Co o… Letto i, p egh. dei fedeli, offe to io, uestua…

- Indicazioni particolari

- S. Messa e Adorazione - Curare bene la celebrazione della S. Messa festiva e feriale

- - Adorazione Eucaristica: un giorno intero alla settimana, il venerdì. Ore 7 – 22 (nella cappella feriale). - Silenzio e raccoglimento per la preparazione e la preghiera personale (mezz'ora prima della Messa inizia l'adorazione; un quarto d'ora prima qualche sacerdote si mette a disposizione per le confessioni)

- Prendere posto il più avanti possibile e mettersi vicino agli altri per fare comunità, per sentire il bisogno e la responsabilità degli altri. - Servizi liturgici: criterio: più persone possibili siano attive per esprimere la partecipazione di tutti i fedeli. - Si invitano i bambini a ritrovarsi per classi di catechismo, coi catechisti. - Ogni domenica a turno una classe di catechismo vive la messa attorno

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all alta e. - Lettori: 3 lettori. I lettori sono invitati a leggere forte e lentamente, vicino al microfono. - Processione offertoriale: varie persone per i doni della messa; i bambini pi oli po ta o all alta e u lu e. - Questua: 2 o 4 o 6 persone - Saluto e Notiziario: 4 persone - Ca to: he tutti a ti o ! “ eglie e a ti adatti alle a ie asse lee e per i periodi particolari: Avvento, Natale, Quaresima, Pasqua, Maggio, Pe te oste… - Proiettare i canti nello schermo, assieme ad immagini che commentino il

a gelo o pa ti ola i aspetti… - Preparare dei power point per aiutare la partecipazione.

- Musica o cori per mantenere il raccoglimento (prima e soprattutto dopo la messa).

- Celebrazioni: Giorni feriali, Battesimi, Confessioni, Unzione dei malati, Matrimoni, Funerali…

- Formazione del Gruppo Ministranti - Formazione del Gruppo Musicisti

Chi: Equipe Liturgica: Maltoni Roberto, Cecchetti Roberto e Teresa, Coro, catechisti, Domenica Celli, Giovanna e Stefano Chieffo, Suor Irene…

V – III – Carità Meta: I cristiani cercano di conoscere i problemi del mondo, specie dei

poveri, vicini e lontani, esprimono la loro fede e la loro maturità cristiana con

le opere di carità, come aiuto a chi è in difficoltà e come condivisione e

amore concreto.

Perché: 1. Molte persone, anche nel nostro territorio, sono in difficoltà

materiali e morali; i problemi del mondo, a causa della strumentalizzazione

politica e dei mezzi di comunicazione, vengono percepiti nella paura,

ell indifferenza, nella tentazione del razzismo.

2. A e o fa e,... Qualu ue osa a ete fatto a uesti pi oli, l a ete fatta a Me . Mt. ….

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3. Occorre sensibilizzare continuamente e coinvolgere le persone in gesti,

azioni, stili di vita, improntati alla carità autentica, alla condivisione, alla difesa

e promozione delle persone, all a oglie za e all aiuto o eto, ella ricerca

anche comunitaria di conoscenza dei problemi e di linee di intervento.

Slogan: CRISTO nei FRATELLI

Come: - aiuto alle persone e alle famiglie in difficoltà, - i gesti e le s elte di o di isio e e di a oglie za….

- Le opere di misericordia corporali e spirituali - Osservatorio delle persone in difficoltà: una equipe di persone che

svolgono il compito di monitorare la situazione delle famiglie e delle persone in difficoltà, che aiutano a capire i fenomeni sociali, che mettono a fuoco i problemi emergenti e le cause, che indicano linee possibili di intervento.

- E uipe Pasto ale della Ca ità , oltre al Centro di Ascolto Caritas. - La Parrocchia deve essere centro di accoglienza per le situazioni di disagio. - Essere attenti e sensibili ai problemi degli anziani, dei malati, dei poveri,

degli immigrati, delle famiglie in difficoltà perché la vita cristiana si o etizza ell a e e olta atte zio e a hi ha isog o, a hi solo, al

po e o, all a alato, al fo estie o. - Sensibilizzare continuamente alla carità secondo il vangelo, guardando il

modo di comportarsi di Gesù. - Promuovere la sensibilizzazione alla giustizia e alla pace. - Curare un elenco riservato di famiglie della parrocchia, che sono in

diffi oltà; ele hi di a zia i, di alati e disa ili, pe u atte zio e costante e per evitare dimenticanze.

- Formare un gruppo di persone disponibili e reperibili che possono essere contattate in aiuto per i bambini, per spese e commissioni.

- Disponibilità di un SOS parrocchiale per le varie necessità e per il trasporto i auto, pe la spesa, le isite edi he… pe la Messa e le attività parrocchiali.

- Qualifi a e l ope a del Centro di Ascolto Caritas, per le famiglie e le persone in difficoltà, per i poveri di passaggio, in collaborazione con il gruppo S. Vincenzo e con il Centro di Ascolto Diocesano: accoglienza, dialogo, offerta delle notizie e degli aiuti possibili; distribuzione periodica di viveri e abbigliamento. Non si danno soldi. In casi di necessità farsi po ta e le pezze giustifi atio e pe affitti, isite edi he, ollette… Invitare a non lasciarsi andare ai vizi: alcol, fu o, gio o…

- Colla o azio e o l E po io della “olida ietà di ia Lu ga

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- Essere informati, collaborare e fare riferimento alle realtà operanti in città e in diocesi (es. Caritas, Centro di aiuto alla Vita, ass. papa Giovanni, ass. Paolo Babini, villaggio Mafalda…

- Me ati o dell’usato di vestiario e altro, per la Caritas e la S. Vincenzo. Mercatini con dolci o lavori eseguiti dagli adulti e anziani, coinvolgendo i ragazzi, a favore della carità.

Mercatino dei giocattoli o scambio. - Raccolta di offerte nelle celebrazioni di gioia (battesimo, comunione,

cresima, matrimonio) e di dolore (funerali) per aiutare, attraverso la Caritas, le Missioni e le situazioni di povertà.

- O ato io i pa o hia , per accoglienza e aiuto ai ragazzi che sono in difficoltà.

- Una domenica al mese (la terza) per la raccolta di materiale (viveri, cancelleria, igiene) e di offerte, per le famiglie in difficoltà.

- Segnalare nel Notiziario domenicale richieste e offerte. Testimonianze di condivisione (anche in chiesa) per la sensibilizzazione e il coinvolgimento.

- Gruppo S. Vincenzo per rispondere ai bisogni materiali e morali delle famiglie e delle persone assistite.

- Equipe di Animazione Missionaria e Gruppo Missionario, col particolare impegno a essere una presenza-testimonianza sempre più apertamente propositiva nella comunità parrocchiale, in collegamento con il Centro Missionario Diocesano e con il Comitato per la Lotta contro la Fame nel Mondo e con i diversi missionari che sono in contatto con la nostra parrocchia e operano in varie parti del mondo.

- Adozioni a distanza promosse dal Progetto Agata Smeralda e adozioni prenatali a favore di madri in difficoltà, tramite i Centri di aiuto alla Vita, col Progetto Gemma.

Chi: Equipe Caritas: Giovanna Benini, Rita Gurini Vernia, Edi, Laura, Roberto A ado i…

Livello VI – Pastorale ministeriale Meta: Gli operatori pastorali assumono il loro compito in maniera attiva e

espo sa ile, fo da do la lo o azio e sull’a o e di Dio e ette dosi a servizio della crescita dei fratelli, istaurando con tutti relazioni di fiducia, di

speranza, di amore.

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Perché: 1. Gli operatori pastorali non sempre riescono a portare avanti compiti

e azioni con costanza, con senso di responsabilità e umiltà per costruire la

comunione parrocchiale, evitando il rischio di autoreferenzialità.

. A date a he oi ella ia ig a . Li a dò a due a due ad a u ia e il eg o di Dio . L ope ato e pasto ale sia u a pe so a di o u io e, alt i e ti

potrebbe causare più danni che benefici. “e a he pa lassi le lingue degli angeli… se… a o ho la a ità, o so o ulla Co .

. E i po ta te la fo azio e o ti ua degli ope ato i pasto ali, la hia ezza delle proposte che la parrocchia fa, la consapevolezza degli impegni che si assu o o, l i peg o a po ta e a a ti la p op ia pa te ell a o ia o gli altri, la collaborazione e la fedeltà, per evitare che alcuni abbiano troppi pesi e che la pastorale sia disordinata e nervosa. Slogan: SERVITE IL SIGNORE NELLA GIOIA Come:

- Dialogo continuo con le pe so e pe la se si ilizzazio e e l assu zio e di qualche impegno, secondo i doni di Dio e le proprie possibilità. - Formazione degli operatori pastorali - Impegni personali a servizio di tutta la comunità, in unione a tutti gli altri

pe l a o ia del Corpo di Cristo che è la Chiesa) - Elenco delle necessità - Costituzione chiara delle varie equipes pastorali. - Incontri di formazione attiva ed esperienziale con gli Operatori pastorali. - Elenco dei settori parrocchiali perché le persone possano offrire la loro

opera: - Corso in Diocesi: incontri di Coriano. - Scuola diocesana di teologia. - Corsi parrocchiali di Bibbia, Liturgia, Dottrina sociale, Magistero della

Chiesa o per temi particolari - Incontri culturali - Momento spirituale-fo ati o all i izio di og i i o tro. - Incontri di formazione per i messaggeri e festa dei Messaggeri: - Incontri per gli Animatori, Coordinatori, segretari per le Piccole Comunità. - (v. Sinodo, rinnovamento della parrocchia)

Chi: d. Roberto

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Livello VII – Strutture di partecipazione Meta: La comunità parrocchiale rinnova le strutture di partecipazione e le varie forme di corresponsabilità attiva dei fedeli, chiarisce gli ambiti di responsabilità, forma gli operatori pastorali, ne verifica la comunione organica nel se vizio all’i te o corpo in quella porzione di Chiesa, che è la parrocchia. Perché: 1. Sono alcuni anni che non si rinnovano i Consigli e le èquipes pastorali, molta parte della vita parrocchiale è sulle spalle di poche persone disponibili, manca a volte il dialogo, la ricerca e il discernimento comunitario, l azio e pasto ale is hia di esse e ipetiti a, diso di ata, o po a eati ità e poca speranza.

. E eglio he olti fa ia o po o, a zi h po hi he fa ia o tutto. U corpo ben compaginato e connesso, attraverso le giu tu e… (Ef. 4, 16)

. E oppo tu o, att a e so le i di azio i dei fedeli, s eglie e u e to u e o di persone che ricercano e animano i servizi necessari alla vita della comunità e delle sue parti: consiglio pastorale, consiglio amministrativo, équipes dei livelli e dei setto i pasto ali, uipes delle )o e… Slogan: VOI SIETE IL CORPO DI CRISTO, CIASCUNO PER LA SUA PARTE. Come: - Costituzione di un nuovo Consiglio pastorale parrocchiale

- Costituzione delle varie equipes dei gruppi, dei settori, dei servizi pastorali: Piccole Comunità, Famiglie, Giovani, Anziani, Pastorale sociale, Cate hesi, Litu gia, Ca ità…. “i s i o o i o i a o a a o he le persone offrono la propria disponibilità.

A – Equipe di Animazione Pastorale (E.A.P.) - L E uipe di A i azio e Past. si o solida ei suoi e i e sostie e il cammino parrocchiale con continuità nella sua attuazione e revisione. - E ostituita l uipe o ele o p e iso dei pa te ipa ti “a e doti, C isti a, Ma ia G azia, Do e i a, Chia a G., Ali e, E i o… . - Cercare persone per i vari settori - Incontro mensile, vedi date revisioni feste. Verbale con resoconto da pubblicare B - Consiglio Pastorale Parrocchiale Si rinnova il Consiglio Pastorale parrocchiale: dialogo con le persone, consultazione, nomina rappresentanti dei Gruppi, nomine del parroco. Il Consiglio Pastorale approva, sostiene e verifica il piano pastorale parrocchiale. Viene convocato ogni tre mesi: -Mercoledì 19 settembre 2018: Riunione del CP con la presentazione del piano pastorale e la raccolta di eventuali indicazioni e suggerimenti. Merc. 5

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dicembre 2018; Merc. 13 marzo 2019; Mart. 15 maggio 2019 (Revisione dell a o . - C – Equipes di Coordinamemto Zonale:- Formazione, anche con membri nuovi e un giovane, le Equipes di Coordinamento per ciascuna delle cinque Zone della Parrocchia: ZONA 1: ZONA 2: ZONA 3: ZONA 4: ZONA 5:

- Iniziative di Zona: ‘osa io i sette e, essa i o e e ell otta a io dei defunti in chiesa a turno una zona ogni sera, segno natalizio, missione di strada e visita alle famiglie, accoglienza della Madonna, serata di rosario i aggio elle )o e, p o essio e….

- Situazio e delle fa iglie, dei alati, dei gio a i, dei p o le i ell a ito della Zona.

- C eati ità e auda ia di i iziati e di e a gelizzazio e…

D – Equipes di Animazione dei Settori Pastorali: - Consolidare, anche con membri nuovi e un giovane, le Equipes dei Livelli e dei Settori pastorali: Eq. Animazione Piccole Comunità: Eq. Pastorale Familiare: Eq. Pastorale Giovanile: Eq. Pastorale degli Anziani e Malati: Eq. per la Catechesi: Eq. per la Liturgia: Eq. per la Carità: Eq. per Elaborazione: Eq. per le Comunicazioni: Giornale o Lettera ai Parrocchiani: Eq. per gli Affari Economici: Eq. per i Servizi tecnici: Manifesti, st is io i, a e s, po e poi t, ……..

Livello VIII - Strutture di Elaborazione Meta: Alcune persone elaborano contributi, testimonianze, esperienze, sussidi come aiuto alla partecipazione attiva dei fedeli.

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Perché: 1. Ci sono molti doni di Dio e molte forme di vita cristiana che possono divenire aiuto alla maturazione di tanti fedeli, evitando il rischio di perdere occasioni e testimonianze che sono un segno dell ope a di Dio e della sa tità semplice del popolo credente.

. Tutti sia o hia ati ad esse e sa ti i e do o a o e e offrendo ciascuno la p op ia testi o ia za elle o upazio i di og i gio o… GeE,

. E oppo tu o alo izza e i do i he Dio se i a el suo popolo pe la edificazione di tutti, nelle varie forme di comunicazione, di conoscenza, di se izio, o pe la esaltazio e di ual u o, a pe la lode di Dio, l edifi azio e o u e ell u iltà, pe la ita dei più se pli i e po e i.

Slogan: ESAMINATE TUTTO, RITENETE CIÒ CHE È BUONO Come: - Equipe di elaborazione della vita della parrocchia e dei contributi offerti.

- I iziati e ultu ali . A o iosi sape i… e alt e - Raccolta di testimonianze ed esperienze, rielaborate e pubblicate in

opuscoli o nei vari mezzi di comunicazione (v. Livello IX: Comunicazioni). - Osservatori: i cinque Osservatori indicati dal Sinodo parr. - Analisi dei dati della parrocchia (v. testo Analisi e diagnosi) - consultazioni popolari o di settore: elaborazione dei contenuti e dei

messaggi (messaggio natalizio per i giovani, testimonianze, riflessione ua esi ale…

Chi: proposta a: Paola Truppi, Luciana Galassi Billi, Daniela Paganelli, Linda Ma elli…

Livello IX - Comunicazioni Meta: I mezzi di comunicazione, che la parrocchia appronta, esprimono e formano la maturità, la testimonianza e la coerenza cristiana, oggi particolarmente necessarie in un ambito così esteso e importante, ma anche condizionante. Perché:1. Molti sono i messaggi, le notizie, le comunicazioni che irrompono nella vita di tutti. Tutto questo comporta il rischio della superficialità, dell i flazio e, del elati is o, dell i diffe e za, del o dizio a e to ultu ale e comportamentale. 2. La e ità i fa à li e i . La tua pa ola o “ig o e lu e ai ost i passi, guida al ost o a i o . P edi ate il a gelo a og i eatu a

. E i po ta te olti a e il isog o di otizie e e, positi e e i o aggia ti e offrire, coi nostri mezzi di co u i azio e, l aiuto ad u a fede più atu a e ad una testimonianza di vita cristiana più coerente.

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Slogan: ANNUNCIATE LE OPERE DEL SIGNORE. Come:

- Costituzione della nuova rete dei messaggeri: rifare tutto lo stradario del territorio parrocchiale con la p oposta di essagge o a uo e pe so e (genitori del catechismo, membri dei gruppi parrocchiali, fedeli che si e do o dispo i ili…) si i o a l i ito ai e hi essagge i do e

bisogno; verificare e curare che ci sia un numero sufficiente di messaggeri - Sostenere i messaggeri con incontri e col dialogo personale. - Nella p i a pa te dell A o Pasto ale e go o o o ati i essagge i pe

rinnovare la coscienza del loro prezioso servizio e per renderli consapevoli dell i po ta za della lo o testi o ia za.

- Festa dei Messagge i… data…

NOTITIAE PACIS Notiziario domenicale, per i praticanti, con invito a portarlo nella propria famiglia e anche a chi non può venire in chiesa. E osì o posto: appu ti sulla Pa ola di Dio della do e i a, a isi, comunicazio i, otizie, o a i…, p ese tazio e degli ele e ti fo da e tali della esortazione Gaudete et exultate o di altri documenti (II facciata), espe ie ze, u i he pe le atego ie fa iglie, gio a i, a zia i… . Collegamento con la Diocesi e la Chiesa universale. Vie e dist i uito all us ita di tutte le esse festi e, e lo si las ia i hiesa durante la settimana. Viene pubblicato anche sul sito della parrocchia.

Cercare qualche collaboratore. Tutti i gruppi e i settori pastorali sono invitati a

far pervenire durante la settimana in parrocchia le proprie iniziative per

renderne partecipe tutta la comunità.

Gio ale REGINA PACI“ Giornalino parrocchiale per tutte le famiglie della parrocchia: - impostazione pastorale della parrocchia - i grandi temi della evangelizzazione della Chiesa oggi. - presentazione delle celebrazioni ecclesiali - lettura cristiana di fatti sociali (della città, della nazione, del mondo) - esperienze di vita cristiana, di associazioni, di parrocchia - orari e inviti alle iniziative parrocchiali e diocesane. LETTERA ai PARROCCHIANI Si alterna al Giornale: in forma più semplice ed essenziale, soprattutto per l i iziati a e sile e pe la p ese tazio e dei te i della C esi a e delle ete

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e sili. Qua do il Gio ale l ulti a pagi a ipo ta i o te uti e lo stile della Lettera Sito e facebook della parrocchia, gruppi su WhatsApp Manifesti – cartelloni – avvisi - Lettere-cartoncini - inviti-biglietti per le Famiglie in occasione della festa di apertura anno pastorale, della Festa della Vita e della Festa della Fa iglia, …… Sensibilizzazione alla stampa della Diocesi, al Momento, all'Avvenire, a Fa iglia C istia a, a C ede e… alle i iste issio a ie e a uelle delle ealtà ecclesiali.

Chi: Redazione: d. Roberto, Rosanna Ricci, Arrigo Bazzocchi, Serena Vernia. Compositore: Giovanni Foschi i ita e alt i…

Livello X – Servizi amministrativi Meta: Le offerte che giungono in parrocchia, frutto di condivisione e di sacrificio concreto delle pe so e e delle fa iglie, so o desti ate all’aiuto delle persone in difficoltà vicine o lontane (nei paesi di missione) e alle attività liturgiche, formative e culturali della nostra comunità cristiana. Perché:1. Molte persone offrono i frutti della loro condivisione, dei loro ispa i, dei lo o sa ifi i, pe l azio e litu gi a, fo ati a e a itati a della

parrocchia e soprattutto per le persone in difficoltà. Non sempre e non tutti vivono questa generosità del cuore, secondo le loro possibilità. Non sempre si è attenti al rispetto delle strutture e ai risparmi possibili, specie negli strumenti di azione e nelle utenze.

. Qualu ue osa a ete fatto a u o di uesti iei f atelli, l a ete fatto a Me (Mt.

. E i po ta te aiuta e a atu a e la condivisione e la generosità del cuore, come singoli e come famiglie, perché la vita della comunità sia sostenuta dalla partecipazione attiva anche finanziaria delle persone e perché i bisognosi siano aiutati a costruire con dignità la loro vita. Slogan: IL SIGNORE AMA CHI DONA CON GIOIA. Come: - Il Co siglio pe gli Affa i E o o i i u a l a i ist azio e della parrocchia. - Bilancio delle Entrate e delle Uscite (sempre consultabile nella prima nota mensile). - Comunicazione nel Notiziario delle offerte, specie di giornate speciali. - Sensibilizzazione dei fedeli alla partecipazione attiva con offerte, nelle

questue delle messe, nella celebrazione dei sacramenti e dei funerali, nei

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lumini votivi, nelle cassette collocate in chiesa, nelle donazioni e nei lasciti testamentari.

- Funzione della Segreteria e dei contabili. Chi: Consiglio degli Affari Economici: d. Roberto, Sacerdoti collaboratori, Cesare Natalini, Andrea Sampieri, Stefano Chieffo, Eduard Bairamai, Marco Fu o… N.B. – Il Consiglio verrà rinnovato su i di azio e popola e, o l i se i e to anche di una donna.

Livello XI – Servizi tecnici Meta: Le attività liturgiche, formative, caritative, ricreative sono rese possibili dai vari mezzi tecnici necessari e dalle persone che offrono tempo, o pete ze e a o d’ope a p ati a, o e f utto del lo o se so di

responsabilità. . Perché: 1. Abbiamo molte strutture, ambienti, attività che necessitano di manutenzione, di allestimento, di preparazione e organizzazione. Non sempre si è attenti e responsa ili ell uso di a ie ti e ezzi. Molte olte i la o i ricadono sulle stesse persone, che non sono tante.

. I se izi più u ili di ost a o la aggio e g a dezza d a i o. Io so o e uto pe se i e, o pe esse e se ito . . “ull ese pio di Gesù stesso possiamo imparare tutti a non farci mai servire,

ma a servire e a offrire la nostra collaborazione anche faticosa a servizio di tutti, o atte zio e ad a o ge i di iò he da fa e e i te e e do i prima persona. Slogan: RENDI FRUTTUOSA, SIGNORE, L’OPERA DELLE NO“TRE MANI. Come: Servizi tecnici in generale

- Sensibilizzare alla collaborazione concreta - Promuovere e accogliere ogni forma di disponibilità. - Avere cura da parte di tutti dei vari ambienti e mezzi parrocchiali:

Chiesa, casa, sala grande, cucina, sale del catechismo, sedi Scout e Acr, “ala Bi ia, te do e, a petti, gia di etti hiesa…

- Pulmino, auto - Fotocopiatrici, ciclostile, computer, videoproiettori, impianti. - Creare una mentalità di rispetto in chi usa i locali e le strutture della parrocchia. Inviti e coinvolgimento delle persone alla cura e alla pulizia della chiesa e della casa parrocchiale: particolare invito a chi usa i vari ambienti.

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- Controllare periodicamente i vari impianti: amplificazione, illuminazione, riscaldamento, cassetta pronto soccorso, a ti e dio…

- Procedere con sollecitudine alle opere di manutenzione ordinaria. - Promuovere volontariato per i lavori nella parrocchia. - Curare il giardino attorno alla chiesa. - Costituire incaricati per le feste e le varie iniziative. - Preparazione del nuovo presepio.

Segreteria Parrocchiale: - dispo i ilità di olte pe so e pe l a oglie za e il disbrigo di pratiche e di servizi immediati. Chi: Equipe tecnica: Andrea Sirri, Germano Rroshi, Ciro Autiero, Edy Baramaj, Alessandro Gallozzi, Roberto Amadori. ___________________________________ Seguiamo e facciamo nostre le iniziative del Popolo di Dio in DIOCESI:

- Programma pastorale diocesano - Iniziative da riportare nel Notiziario parrocchiale

UNITA’ PA“TORALE:

- Incontri di Equipe di Unità pastorale - iniziative comuni - incontri di settori pastorale

_________________________________________________________________________________

Realtà parrocchiali:

AZIONE CATTOLICA - AGESCI (Scout) - MASCI – San Vincenzo – CARITAS -

Gruppo Missionario - Missione Belem – Ciudad de la Felicidad

(Guatemala) - Voci di Maria - Gruppo di Preghiera di P. Pio - Gruppo

Ministranti e Chierichetti - Oratorio “in parrocchia”

Comunione e Liberazione – Focolarini - Rinnovamento nello Spirito – Neocatecumenali - Opus Dei.

Ogni singola realtà preparerà la propria presentazione dello spirito, degli obiettivi,

del metodo e i programmi delle attività. Li presenterà alla comunità parrocchiale

(consiglio pastorale, Equipe di animazione giovanile…) e verranno poi pubblicati

nel Notiziario.

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La CONFERMAZIONE Catechesi di papa Francesco

1. La testimonianza cristiana

Dopo le catechesi sul Battesimo, questi giorni che seguono la solennità di Pentecoste ci invitano a riflettere sulla testimonianza che lo Spirito suscita nei battezzati, mettendo in movimento la loro vita, aprendola al bene degli altri. Ai suoi discepoli Gesù ha affidato una missione grande: «Voi siete il sale della terra, voi siete la luce del mondo» (cfr Mt 5,13-16). Queste sono immagini che fa o pe sa e al ost o o po ta e to, pe h sia la a e za sia l e esso di sale e do o disgustoso il i o, osì o e la a a za o l e esso di lu e impediscono di vedere. Chi può davvero renderci sale che dà sapore e preserva dalla corruzione, e luce che rischiara il mondo, è soltanto lo Spirito di Cristo! E questo è il dono che riceviamo nel Sacramento della Confermazione o Cresima, su ui deside o fe a i a iflette e o oi. “i hia a Confermazione perché conferma il Battesimo e ne rafforza la grazia (cfr Catechismo della Chiesa Cattolica, ; o e a he Cresima , dal fatto he i e ia o lo “pi ito edia te l u zio e o il is a – olio misto a profumo consacrato dal Vescovo –, te i e he i a da a Cristo l U to di “pi ito “a to.

Rinascere alla vita divina nel Battesimo è il primo passo; occorre poi comportarsi da figli di Dio, ossia conformarsi al Cristo che opera nella santa Chiesa, lasciandosi coinvolgere nella sua missione nel mondo. A ciò provvede l u zio e dello “pi ito “a to: «se za la sua fo za, ulla ell uo o» f Sequenza di Pentecoste). Senza la forza dello Spirito Santo non possiamo fare nulla: è lo Spirito che ci dà la forza per andare avanti. Come tutta la vita di Gesù fu animata dallo Spirito, così pure la vita della Chiesa e di ogni suo membro sta sotto la guida del medesimo Spirito.

Concepito dalla Vergine per opera dello Spirito Santo, Gesù intraprende la sua issio e dopo he, us ito dall a ua del Gio da o, ie e o sa ato dallo

Spirito che discende e rimane su di Lui (cfr Mc 1,10; Gv 1,32). Egli lo dichiara esplicitamente nella sinagoga di Nazaret: è bello come Gesù si presenta, qual è la carta identitaria di Gesù nella sinagoga di Nazaret! Ascoltiamo come lo fa: «Lo Spirito del Signore è sopra di me, per questo mi ha consacrato con l u zio e e i ha a dato a po ta e ai po e i il lieto a u io» Lc 4,18). Gesù si presenta nella sinagoga del suo illaggio o e l U to, Colui he stato u to dallo Spirito.

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Gesù è pieno di Spirito Santo ed è la fonte dello Spirito promesso dal Padre (cfr Gv 15,26; Lc 24,49; At 1,8; 2,33). In realtà, la sera di Pasqua il Risorto alita sui discepoli dicendo loro: «Ricevete lo Spirito Santo» (Gv 20,22); e nel giorno di Pentecoste la forza dello Spirito discende sugli Apostoli in forma straordinaria (cfr At 2,1-4), come noi conosciamo.

Il ‘espi o del C isto ‘iso to ie pie di ita i pol o i della Chiesa; e i effetti le bocche dei discepoli, «colmati di Spirito Santo», si aprono per proclamare a tutti le grandi opere di Dio (cfr At 2,1-11).

La Pentecoste – che abbiamo celebrato domenica scorsa – è per la Chiesa ciò he pe C isto fu l u zio e dello “pi ito i e uta al Gio da o, ossia la

Pe te oste l i pulso issio a io a o su a e la ita pe la sa tifi azio e degli uomini, a gloria di Dio. Se in ogni sacramento opera lo Spirito, è in modo speciale nella Confermazione che «i fedeli ricevono come Dono lo Spirito Santo» (Paolo VI, Cost. ap., Divinae consortium naturae). E nel momento di fare l u zio e, il Ves o o di e uesta pa ola: ‘i e i lo “pi ito “a to he ti stato dato i do o : il g a de do o di Dio, lo “pi ito “a to. E tutti oi a ia o lo Spirito dentro. Lo Spirito è nel nostro cuore, nella nostra anima. E lo Spirito ci guida nella vita perché noi diventiamo sale giusto e luce giusta agli uomini.

Se nel Battesimo è lo Spirito Santo a immergerci in Cristo, nella Confermazione è il Cristo a colmarci del suo Spirito, consacrandoci suoi testimoni, partecipi del medesimo principio di vita e di missione, secondo il disegno del Padre celeste. La testimonianza resa dai confermati manifesta la ricezione dello Spirito Santo e la docilità alla sua ispirazione creativa. Io mi domando: come si vede che abbiamo ricevuto il Dono dello Spirito? Se compiamo le opere dello Spirito, se pronunciamo parole insegnate dallo Spirito (cfr 1 Cor 2,13). La testimonianza cristiana consiste nel fare solo e tutto quello che lo Spirito di Cristo ci chiede, concedendoci la forza di compierlo. (23 maggio 2018)

2: Il sigillo dello Spirito

P osegue do l a go e to della Co fe azio e o C esi a, deside o oggi ette e i lu e l «i ti a o essio e di uesto sa a e to o tutta

l i iziazio e istia a» Sacrosanctum Concilium, 71).

P i a di i e e e l u zio e spi ituale he o fe a e affo za la g azia del Battesimo, i cresimandi sono chiamati a rinnovare le promesse fatte un giorno da genitori e padrini. Ora sono loro stessi a professare la fede della Chiesa,

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pronti a rispondere «credo» alle domande rivolte dal Vescovo; pronti, in particolare, a credere «nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e che oggi, per mezzo del sacramento della Confermazione, è in modo speciale a [loro] conferito, come già agli Apostoli nel giorno di Pentecoste» (Rito della Confermazione, n. 26).

Poiché la venuta dello Spirito Santo richiede cuori raccolti in orazione (cfr At 1,14), dopo la preghiera silenziosa della comunità, il Vescovo, tenendo le mani stese sui cresimandi, supplica Dio di infondere in loro il suo santo Spirito Paraclito. Uno solo è lo Spirito (cfr 1 Cor 12,4), ma venendo a noi porta con sé ricchezza di doni: sapienza, intelletto, consiglio, fortezza, scienza, pietà e santo timore di Dio (cfr Rito della Confermazione, nn. 28-29). Abbiamo sentito il passo della Bibbia con questi doni che porta lo Spirito Santo. Secondo il profeta Isaia (11,2), queste sono le sette virtù dello Spirito effuse sul Messia per il o pi e to della sua issio e. A he sa Paolo des i e l a o da te f utto

dello Spirito che è «amore, gioia, pace, magnanimità, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé» (Gal 5,22). L u i o “pi ito dist i uis e i

oltepli i do i he a i his o o l u i a Chiesa: l Auto e della di e sità, a allo stesso te po il C eato e dell u ità. Così lo “pi ito dà tutte ueste i hezze he so o di e se a allo stesso odo fa l a o ia, io l unità di tutte queste

ricchezze spirituali che abbiamo noi cristiani.

Per tradizione attestata dagli Apostoli, lo Spirito che completa la grazia del Battesi o ie e o u i ato att a e so l i posizio e delle a i f At 8,15-17; 19,5-6; Eb 6,2). A questo gesto i li o, pe eglio esp i e e l effusio e dello Spirito che pervade quanti la ricevono, si è ben presto aggiunta una unzione di olio profumato, chiamato crisma[1], rimasta in uso fino ad oggi, sia in Oriente che in Occidente (cfr Catechismo della Chiesa Cattolica, 1289).

L olio – il crisma – è sostanza terapeutica e cosmetica, che entrando nei tessuti del corpo medica le ferite e profuma le membra; per queste qualità è stato assu to dalla si oli a i li a e litu gi a pe esp i e e l azio e dello “pi ito Santo che consacra e permea il battezzato, abbellendolo di carismi. Il “a a e to ie e o fe ito edia te l u zio e del is a sulla f o te, o piuta dal Ves o o o l i posizio e della a o e edia te le pa ole:

«Ricevi il sigillo dello Spirito Santo che ti è dato in dono».[2] Lo Spirito Santo è il dono invisibile elargito e il crisma ne è il sigillo visibile.

Ricevendo in fronte il seg o della o e o l olio p ofu ato, il o fe ato i e e du ue u a i p o ta spi ituale i dele ile, il a atte e , he lo

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configura più perfettamente a Cristo e gli dà la grazia di spandere tra gli uomini il uo p ofu o f 2 Cor 2,15).

Riascoltia o l i ito di sa t A ogio ai eo o fe ati. Di e osì: «‘i o da he hai i e uto il sigillo spi ituale […] e o se a iò he hai i e uto. Dio

Padre ti ha segnato, ti ha confermato Cristo Signore e ha posto nel tuo cuore quale pegno lo Spirito» (De mysteriis 7,42: CSEL 73,106; cfr CCC, . E u dono immeritato lo Spirito, da accogliere con gratitudine, facendo spazio alla sua i esau i ile eati ità. E u do o da ustodire con premura, da assecondare con docilità, lasciandosi plasmare, come cera, dalla sua infuocata carità, «per riflettere Gesù Cristo nel mondo di oggi» (Esort. ap. Gaudete et exsultate, 23). (30 maggio 2018)

3: Per la crescita della Chiesa

Proseguendo la riflessione sul sacramento della Confermazione, consideriamo gli effetti che il dono dello Spirito Santo fa maturare nei cresimati, portandoli a diventare, a loro volta, un dono per gli altri. È un dono lo Spirito Santo. Ricordiamo che quando il es o o i dà l u zio e o l olio, di e: ‘i e i lo “pi ito “a to he ti dato i do o . Quel do o dello “pi ito “a to e t a i oi e fa fruttificare, perché noi poi possiamo darlo agli altri. Sempre ricevere per dare: mai ricevere e tenere le cose de t o, o e se l a i a fosse u magazzino. No: sempre ricevere per dare. Le grazie di Dio si ricevono per darle agli altri. Questa è la vita del cristiano. È proprio dello Spirito Santo, dunque, de e t a i dal ost o io pe ap i i al oi della o u ità: ricevere per dare. Non siamo noi al centro: noi siamo uno strumento di quel dono per gli altri.

Completando nei battezzati la somiglianza a Cristo, la Confermazione li unisce più fortemente come membra vive al corpo mistico della Chiesa (cfr Rito della Confermazione, n. 25). La missione della Chiesa nel mondo procede attraverso l appo to di tutti olo o he e so o pa te. Qual u o pe sa he ella Chiesa i sono dei padroni: il Papa, i vescovi, i preti, e poi ci sono gli altri. No: la Chiesa siamo tutti! E tutti a ia o la espo sa ilità di sa tifi a i l u l alt o, di a e e cura degli altri. La Chiesa siamo noi tutti. Ognuno ha il suo lavoro nella Chiesa, ma la siamo tutti. Dobbiamo infatti pensare alla Chiesa come a un organismo vivo, composto di persone che conosciamo e con cui camminiamo, e non come a una realtà astratta e lontana. La Chiesa siamo noi che camminiamo, la Chiesa siamo noi che oggi stiamo in questa piazza. Noi: questa è la Chiesa. La Confermazione vincola alla Chiesa universale sparsa su tutta la terra,

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coinvolgendo però attivamente i cresimati nella vita della Chiesa particolare a cui essi appartengono, con a capo il Vescovo, che è il successore degli Apostoli.

E per questo il Vescovo è il ministro originario della Confermazione (cfr Lumen gentium, 26), perché lui inserisce nella Chiesa il confermato. Il fatto che, nella Chiesa latina, questo sacramento sia ordinariamente conferito dal Vescovo evidenzia il suo «effetto di unire più strettamente alla Chiesa, alle sue origini apostoliche e alla sua missione di testimoniare Cristo, coloro che lo ricevono» (Catechismo della Chiesa Cattolica, 1313).

E questa incorporazione ecclesiale è ben significata dal segno di pace che conclude il rito della crismazione. Il Vescovo dice, infatti, a ogni confermato: «La pace sia con te». Ricordando il saluto di Cristo ai discepoli la sera di Pasqua, colma di Spirito Santo (cfr Gv 20,19-23)- abbiamo sentito -, queste parole illuminano un gesto che «esprime la comunione ecclesiale con il Vescovo e con tutti i fedeli» (cfr CCC, 1301). Noi, nella Cresima, riceviamo lo Spirito Santo e la pace: quella pace che dobbiamo dare agli altri. Ma pensiamo: og u o pe si alla p op ia o u ità pa o hiale, pe ese pio. C la e i o ia della Cresima, e poi ci diamo la pace: il Vescovo la dà al cresimato, e poi nella Messa, la scambiamo tra di noi. Questo significa armonia, significa carità fra noi, significa pace. Ma poi cosa succede? Usciamo e incominciamo a sparlare degli alt i, a spella e gli alt i. I o i ia o le hia hie e. E le hia hie e sono guerre. Questo non va! Se noi abbiamo ricevuto il segno della pace con la forza dello Spirito Santo, dobbiamo essere uomini e donne di pace, e non distruggere, con la lingua, la pace che ha fatto lo Spirito. Povero Spirito Santo il lavoro che ha con noi, con questa abitudine del chiacchiericcio! Pensate bene: il hia hie i io o u ope a dello “pi ito “a to, o u ope a dell u ità della Chiesa. Il chiacchiericcio distrugge quello che fa Dio. Ma per favore: smettiamola di chiacchierare!

La Confermazione si riceve una sola volta, ma il dinamismo spirituale suscitato dalla santa unzione è perseverante nel tempo. Non finiremo mai di adempiere al mandato di effondere ovunque il buon profumo di una vita santa, ispirata dall affas i a te se pli ità del Va gelo.

Nessuno riceve la Confermazione solo per sé stesso, ma per cooperare alla crescita spirituale degli altri. Solo così, aprendoci e uscendo da noi stessi per incontrare i fratelli, possiamo davvero crescere e non solo illuderci di farlo. Qua to i e ia o i do o da Dio de esse e i fatti do ato – il dono è per donare – affinché sia fecondo, e non invece seppellito a motivo di timori

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egoistici, come insegna la parabola dei talenti (cfr Mt 25,14-30). Anche il seme, ua do oi a ia o il se e i a o, a o pe ette lo lì, ell a adio,

lasciarlo lì: è per seminarlo. Il dono dello Spirito Santo dobbiamo darlo alla o u ità. Eso to i esi ati a o i ga ia e lo “pi ito “a to, a o opporre

resistenza al Vento che soffia per spingerli a camminare in libertà, a non soffocare il Fuoco ardente della carità che porta a consumare la vita per Dio e per i fratelli. Che lo Spirito Santo conceda a tutti noi il coraggio apostolico di comunicare il Vangelo, con le opere e le parole, a quanti incontriamo sulla nostra strada. Con le opere e le parole, ma le parole buone: quelle che edificano. No le parole delle chiacchiere che distruggono. Per favore, quando uscite dalla chiesa pensate che la pace ricevuta è per darla agli altri: non per distruggerla col chiacchiericcio. Non dimenticare questo.

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“ul te a gio a i ipo tia o la risposta data dallo stesso Papa Francesco alla domanda che lo scrittore Thomas Leoncini, in una

sua celebre conversazione, pu li ata poi i u suo li o dal titolo Dio g a de .Che cosa vede quando pensa a un giovane? Vedo un ragazzo o una ragazza che cerca la propria strada, che vuole volare con i piedi, che si affaccia sul o do e gua da l o izzo te o o hi ol i di speranza, pieni di futuro e anche di illusioni. Il giovane va con due piedi come gli adulti, ma a differenza degli adulti he li te go o pa alleli, e ha se p e u o dava ti all alt o, p o to per partire, per scattare. Sempre lanciato in avanti. Parlare dei giovani significa parlare di promesse, e significa parlare di gioia. Hanno tanta forza i giovani, sono capaci di guardare con speranza. Un giovane è una promessa di vita che ha insita un certo grado di tenacia; ha abbastanza follia per potersi illudere e la sufficiente capacità per potere guarire dalla delusione che ne può derivare. Non si può pa la e di giova i, poi, se za to a e il te a dell adoles e za, pe h non bisogna mai sottovalutare questa fase della vita, che probabilmente è la più difficile e i po ta te dell esiste za. L adoles e za seg a il p i o ve o o tatto os ie te o l ide tità e app ese ta u a fase di passaggio ella vita

non solo dei figli, ma di tutta la famiglia; è una fase intermedia, come un ponte he i po ta dall alt a pa te della strada. E per questo motivo gli adolescenti

non sono né di qua né di là, sono in cammino, in viaggio, in movimento. Non sono bambini – e non vogliono essere trattati come tali - ma non sono nemmeno adulti – eppure vogliono essere trattati come tali, specialmente a livello di p ivilegi. Qui di p o a il e te si può di e he l adoles e za sia u a te sio e, u i evita ile te sio e i t ospettiva del giova e. Ma allo stesso tempo è talmente forte che riesce a investire anche tutta la famiglia, o forse è prop io uesto he la e de osì i po ta te . E la p i a ivoluzio e del giova e uomo e della giovane donna, la prima trasformazione della vita, quella che ti cambia così tanto da stravolgere spesso anche le amicizie, gli amori, la quotidianità. Quando si è adoles e ti la pa ola do a i diffi il e te si può usare con certezza. Probabilmente anche da adulti dovremmo essere più cauti nel pronunciarla, soprattutto in questo periodo storico, ma mai come da adoles e ti si o sapevoli dell atti o e dell i po ta za he iveste. L atti o pe l adoles e te u o do he può st avolge e a he tutta la vita, si pe sa probabilmente molto più al presente in quella fase che in tutto il resto dell esiste za. Gli adoles e ti e a o il o fo to, do a da o, dis uto o di tutto, cercano risposte. Mi preme sottolineare quanto sia importante questo

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discutere tutto. Gli adolescenti sono desiderosi di imparare, per potersela cavare e diventare autonomi, ed è in questo periodo che gli adulti devono essere più comprensivi che mai e cercare di dimostrare la giusta via con i comportamenti, senza pretendere di insegnare solo a parole. I agazzi passa o att ave so stati d a i o diffe e ti, a he epe ti i, e le fa iglie o lo o. E u a fase he p ese ta dei is hi, se za du io, a, soprattutto, è un tempo di crescita, per loro e per tutta la famiglia. L adoles e za o u a patologia e o possia o aff o ta la o e se lo fosse. Un figlio che vive bene la propria adolescenza - per quanto difficile possa essere per i genitori – è un figlio con futuro e speranza. Mi preoccupa spesso la te de za attuale a edi alizza e p e o e e te i ost i agazzi. “e a he si voglia risolvere ogni cosa medicalizzando, o controllando tutto, con lo slogan

sf utta e al assi o il te po e osì l age da dei agazzi dive ta peggio di uella di u g a de di ige te. I sisto : l adoles e za o u a patologia he

dobbiamo combattere. Fa parte della crescita normale, naturale nella vita dei

ost i agazzi. Dove vita ovi e to, dove ovi ento ci sono

a ia e ti, i e a, i e tezze, spe a za, gioia, e a he a gos ia e desolazione.

Papa Francesco, nel gennaio del 2017, annunciando ai giovani questa ele azio e e lesiale, ha detto: a issi i giova i, so o lieto he ell otto e

2018 si celebrerà il Sinodo dei vescovi sul tema: - i giovani, la fede e il discernimento vocazionale -. Ho voluto he foste voi al e t o dell atte zio e, pe h vi po to el uo e .

Papa F a es o: la FRATERNITA’

A tutti l augu io di u esiste za colma di gioia e di speranza. Nel cuore di ogni uo o e di og i do a il deside io di una vita piena, con un anelito insopprimibile alla fraternità, che

sospinge verso la comunione con gli altri, nei quali troviamo non nemici o concorrenti, ma fratelli da accogliere ed abbracciare.

La f ate ità u a di e sio e esse ziale dell uo o, il uale u esse e relazionale. La viva consapevolezza di questa relazione ci porta a vedere e trattare ogni persona come una vera sorella e un vero fratello; senza di essa

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diventa impossibile la costruzione di una società giusta, di una pace solida e duratura. E occorre subito ricordare che la fraternità si comincia ad imparare solitamente in seno alla famiglia, soprattutto grazie ai ruoli responsabili e complementari di tutti i suoi membri, in particolare del padre e della madre. La famiglia è la sorgente di ogni fraternità, e perciò è anche il fondamento e la via primaria della pace, poiché, per vocazione, deve contagiare il mondo con il suo amore.

Poi h i u solo Pad e, he Dio, oi siete tutti f atelli f Mt 23,8-9). La radice della fraternità è contenuta nella paternità di Dio. Non si tratta di una pate ità ge e i a, i disti ta e sto i a e te i effi a e, e sì dell a o e personale, puntuale e straordinariamente concreto di Dio per ciascun uomo (cfr Mt 6,25-30). Una paternità, dunque, efficacemente generatrice di f ate ità, pe h l a o e di Dio, ua do a olto, di e ta il più fo ida ile age te di t asfo azio e dell esiste za e dei appo ti o l alt o, aprendo gli uomini alla solidarietà e alla condivisione operosa.

Nella famiglia di Dio, dove tutti sono figli di uno stesso Padre, e perché innestati in Cristo, figli nel Figlio, o i so o ite di s a to . Tutti godo o di u eguale ed i ta gi ile dignità. Tutti sono amati da Dio, tutti sono stati riscattati dal sangue di Cristo, morto in croce e risorto per ognuno. È questa la ragione per cui non si può rimanere indifferenti davanti alla sorte dei fratelli.

«Chi fra voi è il più grande diventi come il più piccolo e chi governa diventi come quello che serve» – dice Gesù Cristo – «io sono in mezzo a voi come uno che serve» (Lc 22,26-27). Ogni attività deve essere, contrassegnata da un atteggiamento di servizio alle persone, specialmente quelle più lontane e s o os iute. Il se izio l a i a di uella f ate ità he edifi a la pa e. (papa Francesco, dal messaggio del 1° gennaio 2014)

F atello e so ella so o pa ole he il istia esi o a a olto. E, g azie all espe ie za fa ilia e, so o pa ole he tutte le culture e tutte le epoche comprendono.

Il legame fraterno ha un posto speciale nella storia del popolo di Dio, che riceve la sua i elazio e el i o dell espe ie za u a a. Il sal ista a ta la ellezza del lega e f ate o: «E o, o ello e o dol e he i f atelli i a o insieme!» (Sal 132,1). E questo è vero, la fratellanza è bella! Gesù Cristo ha po tato alla sua pie ezza a he uesta espe ie za u a a dell esse e f atelli e

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so elle, assu e dola ell a o e t i ita io e pote zia dola osì he vada ben oltre i legami di parentela e possa superare ogni muro di estraneità.

Sappiamo che quando il rapporto fraterno si rovina, quando si rovina il rapporto tra fratelli, si apre la strada ad esperienze dolorose di conflitto, di tradimento, di odio. Il racconto biblico di Caino e Abele ostituis e l ese pio di

uesto esito egati o. Dopo l u isio e di A ele, Dio do a da a Cai o: «Do Abele, tuo fratello?» (Gen , a . E u a do a da he il “ig o e o ti ua a ripetere in ogni generazione. E purtroppo, in ogni generazione, non cessa di ripetersi anche la drammatica risposta di Caino: «Non lo so. Sono forse io il custode di mio fratello?» (Gen 4,9b). La rottura del legame tra fratelli è una osa utta e atti a pe l u a ità. A he i fa iglia, ua ti f atelli litiga o pe

pi ole ose, o pe u e edità, e poi o si pa la o più, o si saluta o più. Questo è brutto! La fratellanza è una cosa grande, quando si pensa che tutti i fratelli hanno abitato il grembo della stessa mamma durante nove mesi, vengono dalla carne della mamma! E non si può rompere la fratellanza. Il legame di fraternità che si forma in famiglia tra i figli, se avviene in un clima di edu azio e all ape tu a agli alt i, u a g a de s uola di li e tà e di pa e. E proprio la famiglia che introduce la fraternità nel mondo!

La fraternità in famiglia risplende in modo speciale quando vediamo la p e u a, la pazie za, l affetto di cui vengono circondati il fratellino o la sorellina più deboli, malati, o portatori di handicap. I fratelli e le sorelle che fanno questo sono moltissimi, in tutto il mondo, e forse non apprezziamo abbastanza la loro generosità.

Avere un fratello, una so ella he ti uole e e u espe ie za fo te, impagabile, insostituibile. Nello stesso modo accade per la fraternità cristiana. I più pi oli, i più de oli, i più po e i de o o i te e i i: ha o di itto di p e de i l a i a e il uo e. “ì, essi so o ostri fratelli e come tali dobbiamo amarli e trattarli. Quando questo accade, quando i poveri sono come di casa, la nostra stessa fraternità cristiana riprende vita. I cristiani, infatti, vanno incontro ai poveri e deboli non per obbedire ad un programma ideologico, ma pe h la pa ola e l ese pio del “ig o e i di o o he tutti sia o f atelli. Questo il p i ipio dell a o e di Dio e di og i giustizia f a gli uo i i . (papa Francesco, udienza 15.2.2015)

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La vita di comunità, la vita di fraternità, può essere difficile perché ci sono i problemi umani, le gelosie, la competitività, le incomprensioni: tante cose che noi tutti abbiamo, tutti, io per primo. Tutti. Essere consci di questo è molto importante per essere comprensivi nella vita comunitaria. E arrivare al punto di poter parlare come fratelli. A

volte, quando si parla come fratelli, si dicono anche cose che non piacciono. Ma si di o o o e f atello, io o a ità, o la dol ezza, o l u iltà, a non si nascondono le cose, no. Una delle cose chiare – la più chiara della vita comunitaria – è poter parlare come fratelli. Forse il fratello ti dice una cosa che non ti piace, ma senza rimanere con il rancore. La la fraternità è una grazia, e se o p eghie a, uesta g azia non viene. Tu preghi per questo fratello, pe l alt o, pe l alt o, pe il “upe io e? La p eghie a o eta pe il f atello. E questo fa il miracolo della fraternità. Avere il coraggio di parlare come il Vangelo ci insegna: se tu hai qualcosa con il fratello, o sai che lui ha qualcosa contro di te, parlagli. Parlagli in disparte. E poi, se la cosa non va, parla in comunità, ma parla. Vi esorto nella vita comunitaria ad andare su questa via della verità, della libertà, con molta carità e preghiera, ma andare così, senza aver paura. Non abbiate paura. È brutto che io credente non abbia il coraggio di dire quello che penso al mio fratello, ma vada dietro e lo dica ad un altro. Questo è il chiacchiericcio. Tante volte, forse lo avrete sentito, come chiamo io le hia hie e: il hia hie o e u te o ista . Pe h la hia hie a u atto di terrorismo, perché io vado con la bomba in mano, butto la bomba, distruggo il fratello e me ne vado tranquillo. E poi, chi risuscita la fama del fratello? Faccio del male da diet o. È u po la alu ia o la diffa azio e. A volte posso avere ragione, ma faccio una diffamazione: gli tolgo la buona fama. Per favore custodite la fraternità. Questo non vuol dire che tutti saremo amici intimi. No, ma fratelli; con le regole del rispetto, le regole della libertà, la stima e la preghiera gli uni per gli altri . (papa Francesco a una comunità religiosa)

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SETTEMBRE 2018

OTTOBRE 2018

1 s g. per la salvaguardia del creato

1 l

2 D opere parr

2 m 3 l

3 m

4 m

4 g S. Francesco CATECHISMO

5 m

5 v Ann. Annalena T. CONVEGNO V.P. CAT

6 g

6 s giovani famiglie: convegno Annalena

7 v

7 D opere parrocchiali

8 s Giovani famiglie

8 l

9 D

9 m Riunione catechisti

10 l Esercizi Spirituali Cresimandi

10 m

11 m Eserc. cresimandi- Riunione catechisti

11 g catechismo

12 m

12 v catechismo

13 g

13 s catechismo 2 elem- giov. Sposi

14 v

14 D

15 s Giovani Sposi

15 l PICC. COMUNITA' 15-20 - CORIANO

16 D raccolta viveri per Caritas

16 m

17 l inizio iscrizioni a catechismo

17 m

18 m giorn. clero

18 g CATECHISMO

19 m CONSIGLIO PASTORALE - g clero

19 v CATECHISMO -

20 g giorn. clero

20 s CATECHISMO 3 el. - gr. Famiglie

21 v

21 D F. DELLA CHIESA MISSIONARIA- Ann. D. Lijo

22 s Ord. Sac. D. Massimo Tumini - Famiglie

22 l Incontro di Coriano-

23 D

23 m

24 l

24 m gr. P.Pio -

25 m

25 g S. Mercuriale/ catechismo

26 m gr. Padre Pio

26 v catechismo

27 g catechismo

27 s catechismo 4 elementare

28 v catechismo

28 D

29 s inaugurazione anno past diocesano

29 l Incontro di Coriano

30 D FESTA DI APERTURA ANNO PASTORALE

30 m

31 m s.m. operatori carità a Dovadola

FESTE MENSILI

PICCOLE COMUNITA'

CONSIGLIO PASTORALE

ALTRE FESTE

AVVENTO/QUARESIMA

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NOVEMBRE 2018

DICEMBRE 2018

1 g TUTTI I SANTI 1 s CATECHISMO 2 elementare????

2 v DEFUNTI 2 D opere parr -1 DOM AVVENTO

3 s OTTAVARIO .-giov. Fam. 3 l

4 D opere parr- OTTAVARIO 4 m

5 l OTTAVARIO 5 m prep. Piccole Comunità/cons. pastorale

6 m OTTAVARIO - riunione catechisti 6 g

7 m OTTAVARIO - prep. Piccole comunita' 7 v

8 g CATECHISMO - OTTAVARIO 8 s IMMACOLATA - FESTA AC - M. MISS. -PRANZO

9 v CATECHISMO - OTTAVARIO 9 D 2 DOM AVVENTO - 10 s CATEC 2 elemen.- giovani sposi 10 l PICCOLE COMUNITA' 10 - 15

11 D

11 m riunione catechisti

12 l PICCOLE COMUNITA' 12 - 17 - INCONTRO BIBBIA

12 m

13 m

13 g CATECHISMO

14 m

14 v CATECHISMO

15 g CATECHISMO 15 s CATECHISMO 3 elementare - giovani sposi 16 v CATECHISMO 16 D 3 dom Avvento- raccolta viveri

17 s CATECHISMO 3 elem.-gruppo famiglie 17 l

18 D raccolta viveri - giornata mondiale poveri 18 M

19 l

19 M

20 m

20 G CATECHISMO

21 m

21 v CATECHISMO

22 g CATECHISMO 22 s CATECHISMO 4 elementare gr. Famiglie 23 v CATECHISMO 23 D 4 DOM AVVENTO- PRANZO

24 s CATECHISMO 4 elementare 24 l

25 D CRISTO RE- 25 m NATALE

26 l

26 m S.STEFANO

27 m

27 g

28 m

28 v ann. Don Michele 29 g CATECHISMO 29 s

30 v CATECHISMO 30 D

31 L TE DEUM

FESTE MENSILI

PICCOLE COMUNITA'

CONSIGLIO PASTORALE

ALTRE FESTE

AVVENTO/QUARESIMA

Page 54: Parrocchia Regina Pacis PIANO PASTORALE 2018 - 2019 · - Il senso dei segni della cresima (olio, imposizione della mani – segno della pace – lo “pi ito “ato: oloa, fuo o,

54

GENNAIO 2019

FEBBRAIO 2019 1 m GIORNATA MONDIALE DELLA PACE

1 v CATECHISMO

2 m Campo invernale

2 s

3 g

3 D

4 v

4 l MADONNA DEL FUOCO

5 s

5 m riunione catechisti

6 D EPIFANIA DEL SIGNORE oper parr.

6 m preparazione Piccole Comunità

7 l

7 g catechismo

8 m riunione catechisti

8 v catechismo

9 m preparazione Piccole Comunità

9 s CATEC 2 elemen.- giov. Famiglie

10 g CATECHISMO

10 D

11 v CATECHISMO

11 l PICCOLE COMUNITA' 11 - 16- GIOR. MOND. MAL

12 s CATEC 2 elemen- giov fam

12 m

13 D

13 m

14 l PICCOLE COMUNITA' 14-19

14 g catechismo

15 m

15 v catechismo

16 m

16 s catechismo 3 elem. - giovani sposi

17 g CAT- giornata dilogo cristiani/ebrei

17 D raccolta viveri

18 v CAT. Sett. Pregh. Unita' cristiani

18 l

19 s CATECHISMO 3 elem.- giov sposi

19 m

20 D raccolta viveri

20 m

21 l

21 g catechismo

22 m

22 v catechismo

23 m

23 s catechismo 4 el. - gr. Famiglie

24 g catechismo- novena madonna del Fuoco

24 D FESTA DEI POPOLI

25 v catechismo

25 l

26 s CAT. 4 elemen. - gruppo famiglie

26 m

27 D FESTA DELLA VITA

27 m Gruppo P. Pio

28 l

28 G catechismo - corso matrimonio

29 m

30 m Gruppo P. Pio

31 g catechismo

FESTE MENSILI

PICCOLE COMUNITA'

CONSIGLIO PASTORALE

ALTRE FESTE

AVVENTO/QUARESIMA

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55

MARZO 2019

APRILE 2019 1 v catechismo

1 l

2 s

2 m

3 D

3 m

4 l

4 g catechismo - corso matrimonio

5 m riunione catechisti 5 v catechismo

6 m MERCOLEDI' CENERI-prep. Piccole Com.

6 s

7 g catechismo - corso matrimonio 7 D V DOM. QUARESIMA

8 v catechismo

8 l scuol. Form. Soc. pol

9 s catec 2 elemen.- giov. Famiglie 9 m riunione catechisti

10 D I DOM. QUARESIMA 10 m preparazione Piccole Comunità

11 l PICCOLE COMUNITA' 11-15/sc. Form. Soc-pol

11 g catechismo - corso matrimonio

12 m

12 v catechismo- via Crucis unità Pastorale

13 m CONSIGLIO PASTORALE 13 s catec 2 el. Giovani sposi - gmg dioc

14 g catechismo - corso matrimonio

14 D DOM. DELLE PALME-RACCOLTA VIVERI

15 v catechismo

15 L scuol. Form. Soc. pol

16 s catechismo 3 elem.-giovani sposi 16 m

17 D II DOM. QUARESIMA/1° ann. Vscovo Livio 17 m

18 l scuol. Form. Soc. pol 18 g GIOVEDI' SANTO

19 m s. Giuseppe 19 v VENERDI' SANTO

20 m

20 s SABATO SANTO

21 g catechismo - corso matrimonio 21 D PASQUA

22 v catechismo 22 l

23 s CcatechismoATECHISMO 4 el. - gruppo famiglie 23 m

24 D III DOM QUARESIMA-F. FRATERNITA' E ACC.

24 m Gruppo P. Pio

25 l scuol. Form. Soc. pol 25 g catechismo

26 m

26 v catechismo - cat 2 media

27 m Gruppo P. Pio

27 s CAT. 3 elementare- gr. Famiglie

28 g catechismo - corso matrimonio 28 D DOM. DELLA DIVINA MISERICORDIA

29 v catechismo 29 l

30 s

30 m

31 D IV DOM. QUARESIMA

FESTE MENSILI

PICCOLE COMUNITA'

CONSIGLIO PASTORALE

ALTRE FESTE

AVVENTO/QUARESIMA

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MAGGIO 2019

GIUGNO 2019

1 m PRIMA COMUNIONE-SAN PELLEGRINO

1 s

2 g catechismo

2 D ASCENSIONE

3 v catechismo

3 l

4 s

4 m

5 D FESTA DELLA FAMIGLIA- b.V.del Lago

5 m

6 l

6 g

7 m riunione catechisti

7 v

8 m preparazione Piccole Comunità

8 s VEGLIA DI PENTECOSTE

9 g catechismo

9 D PENTECOSTE

10 v catechismo

10 l

11 s catec 2 elemen.-- giov. Famiglie

11 m

12 D giornata di preghiera per le vocazioni

12 m

13 l settimana rosario zona 4 - PICCOLE COMUNITA'

13 g

14 m

14 v

15 m CONSIGLIO PASTORALE

15 s FESTA DEL SACERDOZIO -

16 g CATECHISMO

16 D FESTA DEL SACERDOZIO - TRINITA'

17 v CATECHISMO - ROSARIO ZONA???

17 l

18 s CATECHISMO 3 elem.-giov. sposi. VEGLIA PENT.

18 m

19 D RACCOLTA VIVERI - PRANZO

19 m

20 l Messa via Giottoli

20 g processione cittadina Corpus Domini

21 m Messa via Vallicelli - Zanchini

21 v

22 m Messa via Renato Serra

22 s

23 g catechismo-messa parco via Plauto

23 D CORPUS DOMINI

24 v catechismo - processione zona 5

24 l san Giovanni Battista

25 s FESTA MADONNA DELLA PACE

25 m

26 D FESTA MADONNA DELLA PACE

26 m

27 l

27 g Gruppo P. Pio

28 m

28 v

29 m Gruppo P. Pio

29 s Ss Pietro e Paolo

30 g

30 D

31 v

FESTE MENSILI

PICCOLE COMUNITA'

CONSIGLIO PASTORALE

ALTRE FESTE

AVVENTO/QUARESIMA