Parrocchia Regina Pacis Forlì PIANO PASTORALE 2015-2016 · 1 indice presentazione d. roberto pag 2...

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1 Parrocchia Regina Pacis Forlì PIANO PASTORALE 2015-2016 Misericordiosi come il Padre Il presente piano pastorale è in attuazione del Progetto Pastorale Diocesano e del Progetto di Evangelizzazione-Rinnovamento, elaborato dal Mov. Mondo Migliore(Roma) viale Kennedy 4 tel e fax 0543 63254 cell. 348 5653363 e-mail: [email protected] sito: parrocchiareginapacis.it contatto fb: Parrocchia Regina Pacis

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Parrocchia Regina Pacis – Forlì

PIANO PASTORALE

2015-2016

Misericordiosi come il Padre

Il presente piano pastorale è in attuazione del Progetto Pastorale Diocesano

e del Progetto di Evangelizzazione-Rinnovamento, elaborato dal

Mov. Mondo Migliore(Roma)

viale Kennedy 4 – tel e fax 0543 63254

cell. 348 5653363 e-mail: [email protected] sito: parrocchiareginapacis.it

contatto fb: Parrocchia Regina Pacis

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INDICE

PRESENTAZIONE d. Roberto Pag 2

REVISIONE 2014-2015 4

ITINERARIO DI EVANGELIZZAZIONE 6

ANNO 2015-2016: MISERICORDIOSI COME IL PADRE 10

APERTURA ANNO PASTORALE 12

GIORNATA MISSIONARIA/FESTA S. GIOVANNI PAOLO II 13

FESTA DI CRISTO RE/OTTAVARIO 14

NATALE 16

FESTA DELLA VITA 17 FESTA ACCOGLIENZA E FRATERNITA’ 18

PASQUA 20

FESTA DELLA FAMIGLIA 21

MADONNA DELLA PACE – FESTA DELLA PARROCCHIA 22

FESTA DEL SACERDOZIO 23 II LIVELLO: LE PICCOLE COMUNITA’ 24

III LIVELLO: PASTORALE DELLE FAMIGLIE 26

IVa LIVELLO: PASTORALE GIOVANILE 28

IVb LIVELLO: PASTORALE DEI PENSIONATI, ANZIANI, MALATI 29

PASTORALE SOCIALE 31

Va LIVELLO: CATECHESI 32

Vb LIVELLO: LITURGIA 35 Vc LIVELLO: CARITA’ 37

VI LIVELLO: PASTORALE MINISTERIALE 39

VII LIVELLO: STRUTTURE DI PARTECIPAZIONE 40

VIII LIVELLO: STRUTTURE DI ELABORAZIONE 42

IX LIVELLO: COMUNICAZIONI 43

X LIVELLO: SERVIZI AMMINISTRATIVI 45

XI LIVELLO: SERVIZI TECNICI 46

ALLEGATI: EVANGELIZZAZIONE E RINNOVAMENTO 48

ASSOCIAZIONI, MOVIMENTI, AGGREGAZIONI LAICALI 49

PAPA FRANCESCO: PARROCCHIA APERTA E ACCOGLIENTE 55

CALENDARIO SETTEMBRE OTTOBRE 56

CALENDARIO NOVEMBRE DICEMBRE 57

CALENDARIO GENNAIO FEBBRAIO 58

CALENDARIO MARZO APRILE 59

CALENDARIO MAGGIO GIUGNO 60

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Anno pastorale 2015 – 2016

Carissimi,

quanta grazia del Signore ci è data, quanti segni della sua bontà e del suo amore, quanti momenti di intensa vita parrocchiale ci ha donato e ci dona! Grazie a Dio nostro Padre e alla Vergine che ci accompagnano nella fede e ci sono vicini nella vita. Ripartiamo sempre dal Sinodo che abbiamo celebrato e che ora siamo chiamati ad attuare nel nostro impegno per le famiglie, per i giovani, per le persone in difficoltà, nella vita sociale e nel rinnovamento continuo della parrocchia, secondo le indicazioni del Concilio e di papa Francesco, scrutando i tempi che siamo chiamati a vivere. Tempi, tante volte, delicati e difficili ma che diventano appelli e opportunità di amore, di fede, di dono, nella vita concreta di ogni giorno della parrocchia, delle nostre famiglie, di ogni persona.

Stiamo vivendo l’anno significativo del Giubileo del 50° della nostra parrocchia: il Signore ci ha concesso e ci concede di vivere tanti momenti di grazia e di vera vita parrocchiale a livello culturale, religioso, storico, formativo, come esperienza intensa e gioiosa della nostra comunità. Sono davvero tante le esperienze e i fatti vissuti, molte persone e tante famiglie nuove coi loro bambini, le varie feste e particolarmente la festa centrale del 50°, organizzata in piazza Giovanni XXIII, il piazzale parrocchiale pieno di ragazzi e di famiglie nel catechismo, nel centro estivo, nei momenti di animazione. Abbiamo scoperto tanti segni di fede e di catechesi nelle varie parti della chiesa, così come è stata pensata e costruita, nelle opere d’arte in essa presenti, come la Via Crucis, le vetrate artistiche, il battistero, le opere in ferro battuto, il tabernacolo, il Crocifisso, la Madonna della Pace, la cappella dei Santi. Abbiamo potuto leggere e scoprire tanti aspetti della vita della comunità parrocchiale, guardati da altri occhi, specie nelle trasmissioni di TV 2000, di Radio Maria, di Teleromagna e nei giornali della città

Papa Francesco ci dice tre parole particolari: “Guardare al passato con gratitudine, vivere il presente con passione, abbracciare il futuro con speranza. Continuiamo e riprendiamo sempre il nostro cammino con la fiducia nel Signore, con slancio, freschezza, entusiasmo così da elaborare insieme modi nuovi di vivere la gioia del vangelo e risposte sempre più adeguate di testimonianza e di annuncio”.

Continuiamo così le celebrazioni del 50° e l’attuazione giorno per giorno delle indicazioni e delle scelte del nostro Sinodo e ci apriamo al nuovo anno

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pastorale 2015-’16. Saremo aiutati da momenti forti come il Sinodo mondiale dei Vescovi sulla Famiglia, che si terrà in ottobre a Roma, e il Convegno della Chiesa italiana che si terrà a Firenze nel prossimo mese di novembre, dal titolo “In Gesù Cristo, un nuovo umanesimo”, per la dignità, il rispetto, la promozione della vita umana e cristiana per i singoli, le famiglie, l’intera società con i suoi problemi e le sue sfide.

Soprattutto ci prepariamo, con tutta la Chiesa e l’umanità, a vivere nella maniera più profonda, più concreta e più santa l’Anno della Misericordia, che ha indetto e che ci dona papa Francesco. Sarà per tutti noi l’esperienza vera dell’amore unico e infinito del Signore e la strada del nostro impegno per i nostri fratelli, specie quelli più in difficoltà, vicini e lontani. Sperimenteremo l’importanza, la gioia e il pudore di vivere le opere di misericordia materiale e spirituale e ci edificheremo sempre più come Chiesa della misericordia, “Chiesa sempre nuova nelle persone”.

In Diocesi e in parrocchia avremo particolare attenzione ai giovani, alla loro crescita nella formazione cristiana; alle famiglie, perché siano sostenute nei loro ideali e propositi, nella loro fedeltà, nelle loro difficoltà materiali e spirituali; alle persone in difficoltà, verso le quali non avremo mai abbastanza amore, comprensione, tenerezza. Gesù ha detto: “Qualunque cosa avete fatto a uno di questi, l’avete fatto a me: Venite benedetti…”

Abbiamo anche due appuntamenti: nel prossimo mese di ottobre 2015, esattamente il 18, celebreremo la festa di S. Giovanni Paolo II e nel mese di ottobre 2016 avremo la Visita pastorale del Vescovo alla nostra Unità pastorale (cioè le quattro parrocchie della nostra zona). A questa Visita ci preparemo lungo il corso dell’anno.

Tutto sarà possibile per la presenza attiva di ogni parrocchiano e di ogni famiglia. Già tanti offrono la loro opera nei vari ambiti, ma l’invito è sempre rivolto a tutti: c’è sempre più bisogno di persone che offrano un po’ di tempo e le loro capacità a servizio dei fratelli, nell’esperienza bella della vita parrocchiale. E il Signore benedice e ricompensa chi si dona con gioia e generosità. Grazie!

d. Roberto, unitamente a d. Cristafer

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Revisione: Anno Pastorale 2014-2015

Meta dell’anno 2014-2015

Tutti gli abitanti della parrocchia e, in essa, le piccole comunità, i gruppi

di famiglie e gli altri vari gruppi si sentono una comunità di chiamati a

seguire Cristo nella vita concreta della propria situazione e dell’ ambiente sociale, attraverso scelte ed esperienze di fede, di amore, di

coinvolgimento, di servizio, di “uscita”, nel cammino della Chiesa e della diocesi.

La meta dell’anno, non da tutti, ma da buona parte dei parrocchiani e dei vari gruppi, è stata raggiunta e realizzata, specialmente nella preparazione e nella celebrazione del Sinodo parrocchiale e nel successivo anno del 50° della parrocchia.

Questi segni positivi:

- Clima e senso di comunità. Disponibilità, generosità, servizio negli Operatori pastorali, negli Educatori, Capi, Animatori. Realizzazione dei lavori tecnici nella chiesa all’esterno e all’interno. (Apertura anno pastorale)

- Senso della vita cristiana come missione (inviti del sinodo) - Sinodo: esperienza grande e positiva, con vari momenti forti di

coinvolgimento e di celebrazioni (novembre 14) - Dal Sinodo al Giubileo del 50°: Bella celebrazione del Natale. Apertura

del 50°. Spirito ed esperienza di fervore, di consapevolezza, di attesa delle iniziative. (Natale 14)

- Festa della vita e dei Giovani: giovani felici di preparare la festa per gli altri. (febbraio 15)

- Consacrazione chiesa. Dal Sinodo all’impegno per le persone in difficoltà (terza domenica del mese) (marzo 15)

- Giornata delle Palme, messa in Tv e missione di strada. Celebrazione della settimana santa e della Pasqua del 50°. A Roma col Papa. Festa delle famiglie. (aprile 15) Corso per il Matrimonio.

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- Ospiti fiorentini per le vetrate. Presenza riprese di TV 2000 e Radio Maria. Festa parrocchiale in piazza. (maggio 15)

- Serate del 50°.

Anno

del 50°

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Itinerario di Evangelizzazione e

Rinnovamento della Parrocchia

Prima tappa: Kerigmatica o di convocazione: a – sensibilizzazione all’incontro e alla riconciliazione b – sensibilizzazione alla Fraternità c- sensibilizzazione alla Chiesa, come insieme di battezzati … fino alla Settimana di Fraternità

Seconda tappa: precatecumenale o di evangelizzazione:

a – Bibbia come Parola di Dio

b – fede come atteggiamento di vita

c – Cristo e il suo mistero… fino al Sinodo parrocchiale

Terza tappa: Catecumenale o di vita di Chiesa:

a – mistero della Chiesa

b – i Sacramenti (battesimo, cresima, riconciliazione, matrimonio e ordine

c – L’Eucarestia, fonte, culmine, centro della vita della Chiesa…. fino al Congresso Eucaristico parrocchiale.

Terza tappa: tempo di scelte, di riflessioni, di dialogo e di confronto. Dopo aver proclamato la scelta di Cristo nel Sinodo si tratta ora di riscoprire la Chiesa.

Fasi di questo cammino catecumenale: nella 1a fase la Chiesa si riscopre come comunità di fede, di speranza, di carità: v. Evangelii Gaudium (circa 2 anni). Nella 2a fase si riscoprono i Sacramenti (2 anni). La 3a fase ruota attorno all’Eucarestia e si conclude con il Congresso Eucaristico (2 anni).

La parrocchia e il suo rinnovamento

Da “La gioia del Vangelo” (Evangelii Gaudium) di papa Francesco

“Sogno una scelta missionaria capace di trasformare ogni cosa, perché le

consuetudini, gli stili, gli orari, il linguaggio e ogni struttura ecclesiale

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diventino un canale adeguato per l’evangelizzazione del mondo attuale. Le strutture diventino tutte più missionarie, la pastorale ordinaria in tutte le sue istanze sia più espansiva e aperta, ponga gli operatori pastorali in costante

atteggiamento di “uscita” e favorisca così la risposta positiva di tutti coloro ai quali Gesù offre la sua amicizia”. (27)

“La parrocchia può assumere forme molto diverse che richiedono la docilità e

la creatività missionaria del pastore e della comunità, perché sia capace di riformarsi e adattarsi costantemente . Si suppone che stia realmente a contatto con le famiglie e la vita del popolo. Essa è presenza della Chiesa nel territorio, ambito dell’ascolto della Parola, della crescita della vita cristiana, del dialogo, dell’annuncio, della carità generosa, dell’adorazione e della celebrazione. Attraverso tutte le sue attività, la parrocchia incoraggia e forma i suoi membri perché siano agenti dell’evangelizzazione. Essa è comunità di comunità, santuario dove gli assetati vanno a bere per continuare a camminare, e centro di costante invio missionario. (28).

“Invito tutti ad essere audaci e creativi in questo compito di ripensare gli

obiettivi, le strutture, lo stile e i metodi evangelizzatori delle proprie comunità. Una individuazione dei fini senza un’adeguata ricerca comunitaria dei mezzi per raggiungerli è condannata a tradursi in mera fantasia. L’importante è non camminare da soli, contare sempre sui fratelli in un saggio e realistico discernimento pastorale. (33)

“Fedele al modello del Maestro, è vitale che oggi la Chiesa esca ad annunciare il Vangelo a tutti, in tutti i luoghi, in tutte le occasioni, senza

indugio, senza repulsioni e senza paura. La gioia del Vangelo è per tutto il popolo, non può escludere nessuno”(23).

Dal Sinodo parrocchiale

(78) Mettere la Parrocchia, come comunità dei credenti, in stato di totale trasformazione e di continuo rinnovamento per una maggiore fedeltà a Dio e una reale fedeltà alle persone, nell’amore, nel servizio, nella ricerca e nell’accoglienza di tutti.

Vivere la gioia del Vangelo, la gioia della fede e la testimonianza.

“Recuperiamo e accresciamo il fervore, la dolce e confortante gioia di

evangelizzare. Possa il mondo del nostro tempo ricevere la Buona Novella non

da evangelizzatori tristi e scoraggiati, impazienti e ansiosi, ma da ministri del

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vangelo, la cui vita irradii fervore, che abbiano per primi ricevuto in loro la

gioia di Cristo” (E.G. 10).

“Gioire ed esultare sempre nel Signore! Essere persone che cantano la vita, che cantano la fede” (papa Francesco).

L’Equipe di Animazione pastorale curerà la programmazione e la realizzazione del Piano pastorale, che nei prossimi anni si baserà sulle indicazioni del Sinodo.

Promuovere la vita parrocchiale in cammino di Unità Pastorale con le parrocchie di S. Caterina, S. Maria Lauretana, S. Giuseppe Artigiano (ambiti pastorali, problemi emergenti, tematiche con esperti o persone significative…).

La parrocchia in mano ai fedeli laici, collaboratori, formati ad un chiaro spirito ecclesiale di comunione e di missione. Ministero dei sacerdoti: servizio all’unità del popolo di Dio, nelle sue varie espressioni, animazione della preghiera, dei sacramenti e della formazione.

L’economia della parrocchia: entrate, uscite, offerte, spese, lavori, bilanci: tutto sia in mano a laici retti, precisi, disinteressati, attenti ai poveri, collaboratori del parroco, responsabile ultimo della pastorale e dell’amministrazione.

Rendere operativi: Consiglio Pastorale parrocchiale, Consiglio Affari Economici, Equipes delle Zone, Equipes dei Settori pastorali, Coordinatrice Pastorale, Coordinatore tecnico… (curare l’elenco dei membri delle varie realtà)

Istituzione di Osservatòri sulle realtà sinodali: Famiglia, Giovani, Persone in difficoltà, Vita sociale, Rinnovamento Parrocchia.

Scelta pastorale prioritaria della parrocchia su: Famiglia, Giovani, Persone in difficoltà, Vita sociale, Rinnovamento pastorale. Attuazione delle indicazioni del Sinodo, secondo i tempi e i modi possibili.

Parrocchia: comunità tra le case, Chiesa di strada, che va a incontrare tutti i suoi figli, anche quelli che si sono allontanati per varie ragioni e quanti non conoscono il vangelo. Ogni anno si faranno “missioni di strada”: fedeli laici che si preparano e vanno a trovare i parrocchiani nelle loro case.

(79) Promozione di:

Incontri: “Parola di Dio”. Incontri: “Dottrina sociale della Chiesa”.

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Incontri: “La Gioia del Vangelo: E.G.: evangelizzazione.” Incontri: “Liturgia e preghiera” Incontri culturali. Cineforum per Famiglie o per giovani. Centro di Ascolto “Caritas” Centro di Ascolto “Famiglia”. Disponibilità delle competenze e SOS parrocchiale: medici, insegnanti,

avvocati, psicologi, commercialisti, infermieri, sarti, cuochi, informatici, lavori

tecnici, qualunque tipo di volontariato…

Celebrazione

del Sinodo

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Anno 2015 – 2016

Misericordiosi come il Padre

Meta dell’Anno: Tutti i parrocchiani e specificatamente Le Piccole Comunità, le Famiglie, i

Gruppi e i Settori pastorali vivono l’esperienza della MISERICORDIA, in

una Chiesa che è di tutti (non giudicati, ma accolti e amati) nella vita della

parrocchia e nel cammino della diocesi, della Chiesa universale e

dell’umanità di oggi, con iniziative mensili, Piccole Comunità, pastorale

familiare e pastorale giovanile, pastorale della carità e degli anziani, nella

liturgia e nella catechesi.

Spiegazione dei termini: Tutti i parrocchiani: le persone che abitano nel territorio della parrocchia o che frequentano questa parrocchia. Esperienza: non è qualcosa di nozionistico, di discorsi, parole, riflessioni, ma la vita e le azioni di ogni giorno. Misericordia: è accogliere e lasciarsi salvare dall’amore infinito di Dio ed esprimere misericordia, in tutte le sue forme, verso gli altri, specie i più poveri, malati, peccatori, persone in difficoltà. Vita della parrocchia: nelle sue iniziative, nelle sue azioni di liturgia, di catechesi, di carità, nella sua opera educativa e salvatrice. Cammino della Diocesi: che vive il biennio dei giovani e segue i momenti salienti dell’Anno della misericordia. Cammino della Chiesa universale: che vive il Sinodo sulla Famiglia e l’Anno Santo della misericordia e segue le indicazioni di papa Francesco. Cammino dell’umanità di oggi: nelle sue linee di progresso e di sviluppo e nella drammaticità dei problemi nelle quali si trova: guerre, persecuzioni, oppressioni, sfruttamento, fame, emigrazioni, criminalità, corruzione, violenza, ideologie… Valori: Chiesa e Misericordia Chiesa,comunità che vive di misericordia, che vive la misericordia . Esperienza di Dio che accoglie, perdona, fa sentire la sua tenerezza . perdono: chiedere perdono e perdonare . comprensione . non giudicare

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. accoglienza

. amore ai più poveri

. Disponibilità verso gli altri, fisica e col cuore

. Tolleranza verso le idee diverse degli altri, che possono arricchire e allargare le nostre visuali . ascolto: mettersi in ascolto . Dono per gli altri (tempo e aiuto per gli altri) . servizio: mettersi a servizio degli altri; Chiesa a servizio dei più bisognosi . Far sentire tutti parte della nostra grande famiglia, sentirsi fratelli . offrire un pasto/posto a chi non l’ha . aiutare il prossimo . ascoltare gli anziani . chiamare (anche al telefono, una famiglia, un malato, un anziano) . perdonare per le offese ricevute . coraggio del perdono (cominciando dalla famiglia), della correzione fraterna, dei gesti di pace, della condivisione . pregare per chi compie azioni cattive . Cristo, tenerezza di Dio misericordioso Missioni di strada, missione di casa in casa, missione negli ambienti (bar, luoghi pubblici, centri commerciali, piazze, scuole…) Distribuire le Opere di Misericordia, corporali e spirituali, durante le varie feste e nelle varie realtà parrocchiali.

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I - Pastorale dell’intero popolo di Dio ( o della moltitudine) APERTURA ANNO PASTORALE Corresponsabilità dei fedeli laici nell’applicare la misericordia come manifestazione dell’amore di Dio.

Domenica 27 settembre 2015 Meta: I parrocchiani e in particolare tutti gli Operatori pastorali vivono,

nell’apertura dell’Anno Pastorale, l’esperienza di essere Chiesa costruita da ciascun membro della comunità, per portare l’amore del Signore a tutti. Perché: 1. Di fatto molti battezzati e cresimati restano lontani o passivi nell’esperienza cristiana. Solo una parte partecipa all’Eucarestia, solo alcuni assumono un ruolo di azione e di servizio all’evangelizzazione e alle attività parrocchiali. 2. Nella vita della Chiesa e nell’opera della evangelizzazione tutti sono destinatari e tutti sono soggetti di azione. “Il Signore chiama anche te e lo fa con grande rispetto e amore” (EG 113) 3. Occorre offrire a più gente possibile l’opportunità di un’azione, piccola o grande, nell’evangelizzazione, nella vita della comunità cristiana, nelle realtà e nelle attività della parrocchia. Curare gli elenchi degli operatori (anche per incoraggiare altri), invitare ad assumere compiti, elencare le risorse che le persone possono offrire, secondo le proprie competenze. Slogan: Chiesa: dono di Dio, compito e vita di tutti e di ciascuno (EG 112,113)

Gesto: Celebrazione dell’impegno e Mandato a tutti gli Operatori pastorali, catechisti, educatori, membri attivi dei settori e dei servizi pastorali Quando: Domenica 27 settembre. Dove: Sede parrocchiale Come: - Giornalino e notiziario - Rosario nelle Zone - Costituzione delle Equipes di Zona - Raccolta delle disponibilità - Contatti e ripresa delle varie attività - S. Messa solenne - Celebrazione dell’impegno e Mandato - Pranzo parrocchiale - Visione dei filmati di TV 2000.

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- Sinodo: Rinnovamento della parrocchia - Osservatorio. Chi: Eq.di Animazione Past., le varie equipe interessate, i Gruppi parrocchiali FESTA di S. GIOVANNI PAOLO II (18 ottobre) (collegata al 50° - ricordi e cimeli - foto delle persone con lui): Amore, solidarietà, impegno sociale a tutta l’umanità e alla Chiesa impegnata nell’evangelizzazione e nella promozione dei poveri-

Domenica 18 ottobre 2015 – Giornata missionaria mondiale Meta: I parrocchiani, nella giornata missionaria e nella festa di

S. Giovanni Paolo II, il grande missionario del mondo, con un ricordo

particolare nell’anno del 50° (perché la parrocchia, attraverso d. Michele e i parrocchiani, ha avuto un particolare legame con lui), esprimono

concretamente amore, solidarietà, impegno sociale all’umanità sofferente

di oggi e sperimentano iniziative di evangelizzazione missionaria. Perché: 1. I problemi del mondo sono enormi (v. anche le analisi di EG e di LS (Laudato si’). Nella società si avvertono atteggiamenti di indifferenza, di esclusione, di chiusura. Non è chiara la preoccupazione di portare il vangelo e lo sviluppo della vita là dove c’è più bisogno. 2. “Andate in tutto il mondo, annunciate il vangelo, curate i malati, sanate i lebbrosi…” “la gioia (la luce, la forza, la giustizia) del vangelo è per tutti i popoli”. “Il compito dell’evangelizzazione implica ed esige una promozione integrale di ogni essere umano” (EG 182) 3. E’ necessario promuovere iniziative creative di evangelizzazione, come “missione qui” e come sensibilizzazione all’opera delle Missioni e alle necessità del mondo. Tutte le realtà e le realtà parrocchiali devono esprimere lo spirito missionario del vangelo. Slogan: “Amiamo questo magnifico pianeta dove Dio ci ha posto, amiamo l’umanità che lo abita”. (EG 183) Gesto: Scene di filmati di Giovanni Paolo II nelle cinque parti del mondo. Processione e omaggio alla statua. Missione di strada, con l’immagine di Giovanni Paolo e del mondo. Quando: Domenica 18 ottobre. Dove: Chiesa e territorio. Come: - Giornale, notiziario, striscioni o manifesti - invito a portare cimeli o ricordi di Giovanni Paolo II (iniziativa del 50°)

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- esposizione e mostra su Giovanni Paolo II - messa con filmato e testimonianza - processione alla statua - missione di strada - Incontri di lavoro degli Osservatori (Famiglie, Giovani, Persone in difficoltà, Vita sociale, rinnovamento parrocchia) Chi: Comitato 50°, Eq. di Animazione Missionaria, Eq. Liturgica,

NOVEMBRE 2015: Ottavario Santi e Defunti (1 – 8 nov.)

Festa di Cristo RE (22 Nov.) Consolazione e amore

Il regno di Dio sulla terra e nell’eternità: ottavario dei defunti - Cristo Re. “La proposta è il Regno di Dio (Lc 4,43); si tratta di amare Dio che regna nel mondo. Nella misura in cui Egli riuscirà a regnare tra noi, la vita sociale sarà uno spazio di fraternità, di giustizia, di pace, di dignità per tutti” (EG 180)

Meta: I parrocchiani, alla luce del vangelo e del mistero di Cristo,

sperimentano il regno Dio, che ogni giorno si costruisce sulla terra e che

avrà la sua pienezza nei cieli e offrono consolazione, speranza, amore,

ovunque si trovano a vivere. (vocazione all’eternità, chiesa pellegrinante v. Lumen Gentium)

Perché: 1. Di fronte ai problemi della vita, specie davanti all’enigma del dolore e della morte, a riguardo della vocazione all’eternità ci si lascia andare facilmente alla mentalità comune, mondana, pagana. Ha poca forza la luce del vangelo, la fede nell’amore di Dio, nel suo regno che si costruisce, la speranza dell’eternità. 2. “Non siate tristi come gli altri che non hanno speranza. Consolatevi a vicenda con le Parole di Dio” 1 Tess4,13) “L’attesa del mondo futuro non attenua l’impegno nella vita presente…” (Gaudium et Spes) 3. Il mese di novembre ha delle forti occasioni di evangelizzazione: dalla celebrazione dei Santi, dei defunti, dell’Ottavario fino alla festa di Cristo, Re dell’universo. Si tratta di alimentare con la consolazione e l’amore la virtù teologale della speranza che è certezza dell’amore e della fedeltà di Dio su questa terra e soprattutto per l’eternità. Slogan: “Ricordati di me quando sarai nel tuo Regno” “Oggi sarai con me in paradiso”.

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Gesto: Conoscere il proprio santo protettore, i santi del nostro tempo, ricordare e pregare per i defunti della famiglia o degli amici, accogliere e lasciarci salvare da Cristo Re e Salvatore (riprendere il Credo del popolo di Dio). Quando: Mese di Novembre Dove: Nelle case Come: - Giornalino e Notiziario - Poster - Festa dei Santi (31 ott) - Vita dei Santi - Commemorazione dei defunti - Ottavario dei defunti per Zone e ricordo dei defunti (il foglietto si compila all’inizio della Messa - Incontri del lunedì: APOCALISSE - Festa di Cristo Re. Chi: Equipe Liturgia e le eq. corrispondenti

DICEMBRE: Apertura dell’Anno Santo della Misericordia: 8 dicembre Roma; 13 dicembre Forlì (cattedrali del mondo)

Domenica 20 dic.: Pellegrinaggio della Parrocchia alla

porta Santa della Cattedrale: indulgenza dell’Anno della Misericordia nella conclusione ormai vicina del

Giubileo del 50° della parrocchia

LUNEDI’ 21 PASSAGGIO DEL CROCIFISSO DI SAN DAMIANO In preparazione alla GMG di Cracovia

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NATALE 2015: Cristo tenerezza del Padre e degli uomini conclusione del 50°: gesti, ricordi, documenti scritti, video, foto….

Meta: I parrocchiani, nella grazia dell’Anno Santo della Misericordia e nella conclusione del giubileo del 50°, sperimentano l’amore misericordioso di Dio, celebrando la nascita di Gesù, tenerezza del Padre,

rivolta a tutti gli uomini e a ciascuno di essi.

Perché: 1. Molta gente non pensa a Dio, si lascia andare nell’indifferenza religiosa, non sente l’amore di Dio, semmai si ribella e lo rimprovera quando ci sono dei problemi o delle sofferenze. Non si conosce Dio, perché non c’è una continua opera di evangelizzazione; ci si lascia andare alla secolarizzazione e alle ideologie contrarie al suo progetto d’amore. 2. Gesù Cristo è il volto della misericordia del Padre. Essa è divenuta viva, visibile e ha raggiunto il suo culmine in Gesù di Nazareth.. Nella « pienezza del tempo » (Gal 4,4), quando tutto era disposto secondo il suo piano di salvezza, Dio mandò suo Figlio nato dalla Vergine Maria per rivelare a noi in modo definitivo il suo amore. (MV 1) 3. Possiamo vivere intensamente, numerosi e con profondità, i grandi momenti di questo Avvento e Natale, accogliendo tutta la grazia di Gesù Salvatore ed esprimendo a più gente possibile tenerezza vera e amore concreto (nelle famiglie, in parrocchia, nella vita sociale).

Slogan: Gesù, tenerezza di Dio accanto a ciascuno di noi

Gesto: Pellegrinaggio a piedi da Regina Pacis alla porta santa della Cattedrale. Messa solenne di Mezzanotte a conclusione del Giubileo del 50° (con brevi scene delle celebrazioni più importanti). Quando: 1. Domenica 20 dicembre, ore… v. orario possibile per Messa in cattedrale (v. Vescovo). 2. Mezzanotte di Natale Dove: 1. Cattedrale, 2. Regina Pacis Come: - Giornalino, notiziario - Manifesti, canti - Opuscoli 50° - Ricordini 50° - Avvento - Veglia-presepio vivente - Visita ai malati e anziani - Giornate delle Confessioni - Dopo Natale: Dom. 27: S. Famiglia e anniversario d. Michele. Chi: Comitato 50° - EAP – Eq. liturgia, le varie eq. interessate.

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FESTA della VITA e dei GIOVANI dono, disponibilità, scelte

Sabato 30 e Domenica 31 gennaio 2016

Meta: I parrocchiani assumono la pastorale giovanile, cioè l’attenzione, l’accoglienza, la promozione dei giovani nella Chiesa e nella società, come

realtà che interessa tutti; i giovani dei gruppi e altri di buona volontà

diventano attivi e protagonisti nell’evangelizzazione e nelle attività parrocchiali, con scelte concrete di coerenza e di apertura verso tutti i

giovani.

Perché: 1. Ci si riempie facilmente la bocca di discorsi sui giovani, ma forse non c’è un vero interessamento o per lo meno la capacità di intervenire in maniera efficace, in quanto i giovani restano ai margini sia nella vita sociale sia in quella ecclesiale. I giovani stessi faticano ad assumere una formazione di maturazione e di scelte umane e cristiane per una vita piena e libera.

2. “Se volete fare qualcosa di buono nella vita, vivete, non vivacchiate” (Piergiorgio Frassati). Vivete!

Sempre amore, vita, amici. Ma si possono vivere queste parole soltanto “in uscita”: uscendo sempre per portare qualcosa. Se tu rimani fermo non farai niente nella vita e rovinerai la tua”.(papa Francesco ai giovani a Torino, 21.6.15)

3. E’ importante cercare di mettere in opera quanto abbiamo detto e scritto nel Sinodo a riguardo dei giovani; questo deve essere l’impegno di tutta la comunità e l’impegno dei giovani stessi, con atteggiamento di apertura verso gli altri, specie verso quegli amici che hanno bisogno di essere aiutati nella vita cristiana, nella fede, nei valori importanti, nella libertà di fronte ai condizionamenti culturali e sociali. (v. Sinodo GIOVANI) Slogan: Vivere, non vivacchiare; scegliere, amare, cercare, servire nella

gioia. Gesto: 1.Messaggio a tutti i Giovani della parrocchia e delle scuole, portato dai giovani attivi in parrocchia 2. Festa dei Giovani 3. Messa dei Giovani Quando: 1.Ultima settimana di gennaio. 2. Sabato 30 gennaio 2016 3. Domenica 31 gennaio 2016

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Dove: parrocchia Come: Giornalino fatto dai giovani per i giovani (presentazione delle varie esperienze…)

- Sviluppare le comunicazioni attraverso face book, WhatsApp, e-mail… - Preparazione del messaggio ai giovani - Preparazione Festa - Preparazione Messa - Studio del doc. Sinodo - Incontro coi giovani, sui giovani (v. Barbara Ghetti) - Attività specifiche (es. sala musica – cene, pizzate…) - Adorazione Giovani

Chi: Equipe past. giovani, gruppi giovanili, eq. past. familiare, eq. catechesi…..

QUARESIMA: febbraio-marzo: opere di misericordia corporali e spirituali

ACCOGLIENZA (festa domenica 28 febbraio 2016). Da Misericordiae Vultus nn. 17 e 18 - La Quaresima di questo Anno Giubilare sia vissuta più intensamente come momento forte per celebrare e sperimentare la misericordia di Dio. “Tu, o Signore, sei un Dio che toglie l’iniquità e perdona il peccato, che non serbi per sempre la tua ira, ma ti compiaci di usare misericordia. Tu, Signore, ritornerai a noi e avrai pietà del tuo popolo. Calpesterai le nostre colpe e getterai in fondo al mare tutti i nostri peccati (Mihea 7,18-19).

Concretamente è tempo di preghiera, digiuno e carità: « Non è piuttosto questo il digiuno che voglio: sciogliere le catene inique, togliere i legami del giogo, rimandare liberi gli oppressi e spezzare ogni giogo? Non consiste forse nel

dividere il pane con l’affamato, nell’introdurre in casa i miseri, senza tetto, nel vestire uno che vedi nudo, senza trascurare i tuoi parenti? Se toglierai di mezzo a te l’oppressione, il puntare il dito e il parlare empio, se aprirai il tuo cuore all’affamato, se sazierai l’afflitto di cuore, allora brillerà fra le tenebre la tua luce, la tua tenebra sarà come il meriggio. (Isaia 58,6-11).

Poniamo di nuovo al centro con convinzione il sacramento della

Riconciliazione, perché permette di toccare con mano la grandezza della misericordia. Sarà per ogni penitente fonte di vera pace interiore. (17)

Si organizzino nelle Diocesi “missioni al popolo”, specialmente durante il tempo forte della Quaresima, i pastori siano solleciti nel richiamare i fedeli ad accostarsi «al trono della grazia per ricevere misericordia e trovare grazia» (18)

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Meta: I parrocchiani vivono intensamente il periodo particolare della

Quaresima di questo Anno Santo accogliendo i segni e la grazia della

misericordia del Signore e divenendo essi stessi misericordia e aiuto ai

poveri, ai deboli, agli emarginati, ai sofferenti, a quanti sono in necessità spirituale e materiale. (v. doc. Sinodo: Le persone in difficoltà)

Perché: 1.Molte sono le sofferenze, i drammi, le preoccupazioni delle persone in difficoltà vicine e lontane. Non sempre si è attenti e capaci di offrire un vero aiuto morale, spirituale, materiale. A volte si rimane nell’indifferenza o nel senso di impotenza. Di fronte ai grandi problemi del mondo ci si sente schiacciati e si perde la speranza. 2: “Venite benedetti dal Padre mio… Avevo fame, avevo sete, ero nudo, malato, in carcere. E mi avete aiutato. Qualunque cosa avete fatto a uno di questi, l’avete fatto a Me”. “Gesù di Nazareth con la sua parola, con i suoi gesti e con tutta la sua persona rivela la misericordia di Dio”. (MV. 1) 3. Occorre operare delle scelte e assumere uno stile di vita che apra alla condivisione e all’aiuto, in concreto seguendo le opere di misericordia spirituale e materiale. Occorre fare con decisione e concretezza la scelta dei poveri.

Slogan: MISERICORDIOSI COME IL PADRE

Gesto: 1. Opere di misericordia 2. Festa della Fraternità e dell’Accoglienza Quando: 1. Durante la Quaresima 2. Dom. 28 febbraio 2016 Dove: in parrocchia Come: - Giornalino e Notiziario - Poster - Elenchi malati e anziani in difficoltà - Famiglie in ristrettezze - Inviti -Incontro con d. Enzo sul carcere -raccolta di viveri e offerte - Accoglienza delle Comunità di Servizio della Zona - Studio del Sinodo - Osservatorio Chi: Eq. Caritas, gruppi caritativi, volontari, le varie eq. interessate… FESTA CONOSCENZA E INCONTRO 13 MARZO

Quaresima: offrire “un posto/un pasto” a…. (dar da mangiare agli affamati…)

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PASQUA: 27 marzo 2016 misericordia e amore

Meta: I parrocchiani meditano, accolgono e sperimentano l’amore di Cristo, che giunge fino al perdono e al dono di sé e si impegnano ad essere

Chiesa di misericordia, di perdono, di pace nella vita conceta di ogni

giorno. Perché: 1. Non è sempre chiaro il centro della fede, che è Cristo morto per amore e risorto per offrire salvezza piena. Si vivono mezze misure e compromessi. Si vorrebbero fare sconti sul perdono e sull’amore, sul servizio, anche se questi sono gli insegnamenti fondamentali di Cristo, con la sua testimonianza. 2. La prima verità della Chiesa è l’amore di Cristo. 3. Di questo amore, che giunge fino al perdono e al dono di sé, la Chiesa si fa serva e mediatrice presso gli uomini. Dove la Chiesa è presente, là deve essere evidente la misericordia del Padre. Nelle nostre parrocchie, nelle comunità, nelle associazioni e nei movimenti… dovunque vi sono dei cristiani, chiunque deve poter trovare un’oasi di misericordia. (MV 12). E’ necessario mettersi decisamente e concretamente su questa strada di Cristo, come singoli, come famiglie, come comunità cristiana, come parrocchia. Slogan: “Mi ha amato e ha dato se stesso per me”. “L’amore di Cristo ci spinge con urgenza”. Gesto: 1. Domenica delle Palme 2. La lavanda dei piedi come attenzione ai poveri. 3. Notte di Pasqua: il battesimo ci ha dato il perdono pieno di Dio e la sua Vita nuova in Cristo. 4. Domenica della Divina Misericordia. Quando: 1. 20 marzo; 2. 24 marzo; 3. 26-27 marzo; 4. 3 aprile. Come: -Giornale e Notiziario -Poster e messaggi - Messa delle Palme - Settimana Santa: Giovedì con la lavanda dei piedi e prima comunione privata. - Venerdì santo: Ritiro Medie, celebrazione della Croce, celebrazione in città. -Sabato Santo Confessioni e benedizione uova. - Veglia pasquale con rinnovazione promesse battesimali. - Domenica 3 aprile: Festa della Divina Misericordia: processione dopo la

Messa delle 10,30, con l’Immagine della Divina Misericordia fino a

piazzale della Vittoria e benedizione alla parrocchia e alla città.

(accompagnati dalla banda)

Chi: EAP, eq. liturgica, catechisti,………….

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APRILE: Domenica 17 aprile 2016 : Festa Famiglia ascolto e comprensione

Meta: I parrocchiani vivono soprattutto all’interno delle loro famiglie l’ascolto e la comprensione vicendevole, il perdono, l’amore, il sacrificio, il servizio per il bene profondo di tutti. Perché: 1. La vita delle famiglie molte volte è segnata da stress, problemi, difficoltà, disagi, perdita di armonia. Si sperimentano fragilità nella vita di coppia e nell’educazione dei figli. 2. “Amatevi come Io vi ho amato” 3. E’ necessario che le famiglie prendano in mano la loro realtà e ricerchino quei comportamenti e gesti che aiutano a crescere nel’amore, a superare le difficoltà, a promuovere la serenità di tutti. Sono molto importanti: l’ascolto e la comprensione, il dialogo, l’amore, il dono di sé, il sacrificio, il perdono, la fiducia. Slogan: “Amatevi come Io vi ho amato”

Gesto: Festa della famiglia e celebrazione degli anniversari. Visita alle Famiglie (quelle degli anniversari e altre) Quando: in preparazione e nella domenica 17 aprile 2016. Come: - Giornale e Notiziario - Poster - Inviti - Visite - Festa degli anniversari - Pranzo delle Famiglie -Sinodo -Osservatorio Chi: Eq. di past. Familiare, le varie equipes interessate

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Domenica 29 maggio 2016

Festa della Regina della Pace, Madre di Misericordia Misericordia: vita di Dio e vita degli uomini

MARIA SS, “Regina, Madre di misericordia” (Salve regina - Magnificat) MV n. 24

Meta: Nella festa parrocchiale in onore della Madonna della Pace, i

parrocchiani sperimentano di essere fratelli e cercano di far in modo che

tutti si sentano parte di questa grande famiglia che è la parrocchia. Perché: 1. C’è poca identità di popolo, di quartiere, di parrocchia. Ci si conosce poco e non si avverte il bisogno di aprirsi agli altri, di interessarsi, di costruire spirito di comunità, legami di fraternità. Ci sono chiusure, individualismo, solitudine. 2. “Erano tutti uniti in preghiera, con Maria, la madre di Gesù”. SALVE REGINA. MADRE di MISERICORDIA (?) 3. E’ importante favorire la presenza attiva e gioiosa alla vita della comunità parrocchiale, per conoscersi, aiutarsi vicendevolmente, coinvolgere sempre nuove famiglie e nuove persone nell’esperienza della fraternità e dell’amore concreto e rispettoso. Slogan: Salve regina, Madre di Misericordia

Gesto: 1. Processione 2. Festa popolare Quando: 1. venerdì 27 maggio 2. sabato 28 e domenica 29 maggio 2016. Dove: in piazza Giovanni XXIII Come: -Giornale e Notiziario - Manifesti -Mese di Maggio: nelle Zone (una settimana ogni zona) - Messe nelle Zone - Visita ai malati - Processione in Zona 2 - Messe della Festa - Festa popolare Chi: EAP, tutte le equipes e i gruppi parrocchiali

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SETTIMANA DI REVISIONE E PROGRAMMAZIONE

SABATO 19 GIUGNO DOMENICA 20

FESTA DEL SACERDOZIO

I sacerdoti

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2015-16: Livelli 2-11

Chiedersi continuamente: Come trasformare ogni cosa (consuetudini, stili,

modi, orari, linguaggio, strutture…), come essere in costante e continuo

atteggiamento di “uscita…”? (E.G.27)

I vari settori o realtà parrocchiali faranno la propria programmazione, alla luce della meta generale: Catechesi, piccole Comunità, gr. famiglia, Gr. Giovanili: Scout, ACR, oratorio, Masci, S. Vincenzo, Caritas, Gruppo ed Equipe Missionaria, missione Belem, Equipes di Zona: da rilanciare con persone nuove.

II - PICCOLE COMUNITA’

Meta: Le Piccole Comunità accolgono la parola e l’amore di Dio, vivono un’esperienza di Chiesa che invita e accoglie, che si prossima alla vita delle

persone e offre amore, misericordia, comprensione.

Perché: 1. Mentre chi anima e partecipa alle Piccole Comunità ne è molto felice (v. intervista a TV 2000), molti non accolgono questa proposta e ne sottovalutano la portata, privandosi di fatto di un’esperienza concreta di vita cristiana, ricca di prospettive. 2. La credibilità della Chiesa passa attraverso la strada dell’amore misericordioso e compassionevole, nella condivisione della Parola di Dio e della vita. (MV) 3. Occorre sensibilizzare e promuovere la vita delle Piccole Comunità e il sorgere di altre nuove Comunità, anche con la formazione e la testimonianza di quanti ne fanno parte. La Chiesa delle origini (v. Atti) è la comunità dei credenti che accolgono la Parola di Dio, pregano insieme e condividono la vita.

Slogan: Chiesa di tutti, Chiesa nelle case. “La salvezza che Dio realizza e che la Chiesa gioiosamente annuncia, è per tutti e Dio ha dato origine a una via per unirsi a ciascuno degli esseri umani di tutti i tempi. Ha scelto di convocarli come popolo e non come esseri isolati. Nessuno si salva da solo, cioè né come individuo isolato né con le sue proprie forze. Dio ci attrae tenendo conto della complessa trama di relazioni interpersonali che comporta la vita in una comunità umana (E.G. 113)

Quando: una volta al mese Dove: nelle case… Come: Tracce, inviti, preparazione, Temi: La Chiesa popolo di Dio, Chiesa di tutti, Chiesa della misericordia e dell’amore verso il prossimo, specie il prossimo bisognoso.

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- Gesù dona il suo Spirito, principio di vita nuova. - Radunati nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo - Cristo Gesù, capo del Corpo che è la Chiesa - La Chiesa popolo e famiglia di Dio - Chiesa della misericordia e dell’amore verso il prossimo - Chiesa realtà visibile e spirituale - La Chiesa fatta di cristiani evangelizzatori, secondo papa Francesco, audaci e creativi. - La Chiesa presente nei diversi tempi e luoghi e nelle diverse culture. (v. testo Alla ricerca di senso, prima parte, Lumen Gentium e Misericordiae

vulnus)

- Le Piccole Comunità si ritrovano una volta al mese, possibilmente nella stessa settimana, a partire da ottobre fino a maggio (settembre e giugno: a libera conduzione). - Gli incontri delle Piccole Comunità saranno preceduti dalla riunione degli Animatori, Coordinatori e segretari, nella settimana precedente. - I segretari faranno giungere in parrocchia le proposte e le osservazioni ritenute importanti da sottoporre all’attenzione dei sacerdoti, dell’EAP, del Consiglio Pastorale. - Particolare invito ad animare e a partecipare alle Piccole Comunità è rivolto ai cristiani praticanti, alle famiglie giovani, ai giovani stessi. Si intende promuovere il sorgere di nuove Comunità. Quando: Settimane per gli Incontri delle Piccole Comunità:

Settembre ‘15: 14 – 19 Ottobre ’15: 12 – 17 Novembre ’15: 16 – 21 Dicembre ’15: 14 – 19 Gennaio ’16: 18 – 23 Febbraio ’16: 15 – 20 Marzo ’16: 14 – 19 Aprile ’16: 18 – 23 Maggio: ’16: 16 – 21 Giugno ’16: 13 - 18.

Responsabili: d. Roberto, Maria Grazia Brunelli, Domenica Celli, ….

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III - Pastorale delle FAMIGLIE

Meta: I parrocchiani cercano di costruire la propria famiglia come luogo

dell’ascolto, del dono di sè, della tenerezza, dell’amore, della comprensione, del perdono, dell’apertura e della condivisione verso chi ha bisogno.

Perché: 1. Le famiglie, insieme alle gioie e alle speranze, sperimentano spesso fragilità, difficoltà di dialogo, incomprensioni, tensioni, conflitti, chiusure, evasioni, tentazioni. Persistono difficoltà per il lavoro, l’educazione dei figli, la relazione di coppia. 2. La famiglia è chiamata a realizzare il progetto di Dio (“una sola carne”), ad essere un riflesso della Trinità nelle relazioni interpersonali, a imitare Cristo che ama, dando tutto se stesso. 3. E’ necessario che le famiglie costruiscano con consapevolezza la loro unità, fedeltà, durata in rapporti umani e cristiani semplici e profondi ispirati alla misericordia, con ascolto, dialogo, comprensione, incoraggiamento, amore, perdono, tenerezza. E’ opportuno che le famiglie siano protagoniste nella vita della società e della Chiesa.

Slogan: Nulla è più grande dell’amore. Come: - Osservatorio permanente “Famiglia, oggi e domani” (gruppo di persone che

si ritrovano periodicamente): - Equipe pastorale per la Famiglia (gruppo di persone per la elaborazione,

l’animazione, l’attuazione e la revisione delle iniziative). - Famiglie: soggetto di pastorale, di comunione, di evangelizzazione, di apertura continua verso le altre famiglie: soggetti responsabili e attivi nella vita ecclesiale e nella vita sociale. (Sinodo)

- Pastorale della famiglia a tutti i livelli: catechesi, liturgia, carità, vicinanza, attenzione, valorizzazione e promozione. - Formazione permanente delle famiglie (v. indicazioni del Sinodo).

- La comunità parrocchiale esprima particolare attenzione e azione pastorale verso le famiglie, accostate nella loro situazione concreta, soprattutto verso quelle che sono ferite o in difficoltà, perchè abbiano speranza e forza nella situazione delicata in cui si trovano (Sinodo). - Disponibilità e offerta di tempo e di competenze, volontariato. - Gruppi Famiglia in parrocchia o in luoghi da scegliere: Giovani Coppie 1 (1° sabato), Giovani Coppie 2 (da animare: v. Ilham e Massimo Bertaccini) (2° sabato); Gruppo Famiglie di adulti (3° sabato). Modalità: Ritrovo, incontro su tema, cena assieme (possibilità di baby sitter dove ci sono vari bambini).

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A volte iniziative specifiche: film, uscita, esperienze… Ci vuole una coppia o due persone come incaricati per ogni gruppo

Preparare un elenco di temi: riprendere anche il Sinodo)

Si può iniziare sempre con un tempo di condivisione: “Cosa ha fatto Gesù per me in questo periodo? Cosa ho fatto io o abbiamo fatto noi, per Gesù in questo

periodo?”

- Piccole Comunità: animate come famiglia. Fare alcuni incontri per coppie in cui presentare le Piccole Comunità, come opera familiare, ecclesiale e missionaria della propria famiglia (in ottobre e novembre). - Incontri mensili dei Genitori “Catechisti dei propri figli”: per le classi II, III, IV Elementare, II media e per le altre in Avvento e Quaresima e in preparazione ai Sacramenti. (v. livello V, catechesi): scelta di temi e di brani biblici: preparare l’elenco dei temi: riprendere anche il Sinodo: ...............

Servizi da internet, You Tube, spezzoni di films… Coinvolgere almeno un

catechista, assieme al sacerdote, per ogni classe.

- Incontri di preparazione al Battesimo: un incontro in ciascuna famiglia interessata, mediante la visita di una coppia della pastorale battesimale (individuare una o più coppie, oltre al diacono); un incontro in parrocchia, tutti insieme, la vigilia del Battesimo (sabato ore 16,30). Gli incontri sono di informazione e formazione sacramentaria e di fede per genitori e padrini in preparazione al battesimo dei figli. - Celebrazione della Festa della Vita e della Festa della Famiglia, (v. livello I, pastorale del popolo di Dio). - Premura e inviti personalizzati alle famiglie in difficoltà, alle famiglie straniere o di altre regioni (Feste, pranzi, ritrovi...) - Coinvolgimento delle famiglie che si aprono alla parrocchia in occasione del catechismo dei bambini. - Cene per Famiglie (nei sabati del mese) - Giornate diocesane per le Famiglie: v. programma diocesano

- Visita e benedizione alle Famiglie: da gennaio ad aprile 2015, preparate almeno in parte da qualche missione di strada - Trovare le persone che preparano i vari momenti dell’anno per la pastorale familiare: *Festa della Vita, *Festa della Famiglia….(vedi resp. feste) - Corsi per i Fidanzati in preparazione al Matrimonio: Corso di Unità pastorale: marzo-aprile, animato da coppie di sposi. Corsi diocesani (v. doc. diocesano) - Momenti conviviali: es. Capodanno in parrocchia, S. Martino, altri momenti di festa, esperienze, uscite…

Chi: Equipe di Pastorale Familiare: …………………

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Domanda costante: Cosa significa “tutti siamo discepoli missionari”? Cosa significa: “famiglia in uscita, che va agli altri, che evangelizza”? “Si tratta di portare il vangelo alle persone con cui ciascuno ha a che fare, tanto ai più vicini quanto agli sconosciuti…, in dialogo personale in cui l’altra persona si esprime e condivide le sue gioie, le sue speranze, le preoccupazioni per i suoi cari e tante cose che riempiono il suo cuore… ricordando l’annuncio fondamentale: l’amore personale di Dio che si è fatto uomo, ha dato se stesso per noi e, vivente, offre la sua salvezza e la sua amicizia” (Evangelii gaudium, 127-128)

IV - SETTORI PASTORALI

GIOVANI

Meta: I Giovani accolgono e sperimentano nella gioia la tenerezza, la

fiducia, l’amore, la misericordia di Gesù, il Figlio di Dio, amico e salvatore

e cercano di portarla ad altri giovani.

Perché: 1. L’età giovanile, piena di opportunità, rimane per tanti tempo di attesa, di adeguamento ai modelli comuni del consumismo, di fragilità di relazioni … (v. Sinodo) 2. “Gesù, fissato quel giovane del vangelo, lo amò” 3. l’esperienza cristiana come gioia e pienezza, le scelte importanti per un futuro che va costruito e la generosità del cuore verso gli altri

Slogan: “Vivere, non vivacchiare, scegliere, non subire”. Come: - Osservatorio permanente “Giovani nella società e nella Chiesa”: gruppo di persone che tengono aggiornata la comunità sulla situazione sociale e parrocchiale, offrendo elementi utili agli operatori della pastorale giovanile e ai giovani stessi. - Equipe di pastorale giovanile: per la pastorale dei giovani, in collegamento con l’unità pastorale e con la Diocesi. - attenzione, preoccupazione, amore, fiducia per tutti i giovani - pastorale giovanile nelle sue varie fasi e proposte - formazione nei gruppi giovanili e apertura all’impegno verso gli altri giovani - Festa dei Giovani nella giornata per la Vita: 31 gennaio 2016 e date vicine: Festival al sabato sera, 30 gennaio (pizza e spettacolo); Messa della domenica

31 gennaio: ore 10,30 e ore 12.

- Verificare l’accoglienza e l’attuazione delle indicazioni e delle scelte del Sinodo a riguardo dei Giovani. - Conoscenza anagrafica di tutti i giovani della parrocchia: curare elenchi generali, elenchi dei partecipanti ai gruppi, contatti e conoscenza dei giovani

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universitari provenienti da altre città. (approfittare della visita alle case) - Pastorale occasionale rivolta a tutti: esprimere amicizia, stima, fiducia in tutti. Nelle iniziative tenere presenti sempre tutti. Comunicare e far conoscere il più possibile le iniziative parrocchiali. Avere attenzione ai giovani in generale, oltre a quanti sono nei gruppi. - Promuovere l’adesione ai Gruppi associati: A.C., Agesci, Oratorio d. Bosco, Gruppo parrocchiale, Gruppo Ministranti, … - Si propongono alcuni momenti in cui mettersi a servizio di attività parrocchiali: pranzo pensionati, visite e auguri agli anziani nelle case, distribuzione avvisi e messaggi, addobbi e lavori tecnici per le feste, spettacoli musicali e recite… - Curare la vita spirituale: preghiera, messa, confessione, direzione spirituale, catechesi, approfondimento di elementi di fede cristiana.… - Curare la pastorale vocazionale: dialogo, interventi, esperienze, preghiera, proposta… - Catechesi e formazione: ogni gruppo, quando si ritrova, farà il suo momento di catechesi. - Oratorio ‘in parrocchia’ ed Estate Ragazzi. - Curare i campetti da gioco, pallacanestro, pallavolo, calcetto, tendone. - Attività ricreative, culturali, di volontariato, recital, musical, feste, tornei sportivi. - Partecipazione ai momenti diocesani: Biennio dei Giovani, Veglia missionaria, marcia della pace, veglia delle Palme (giornata mondiale), veglia di Pentecoste, iniziative dei giovani. – Giornata Mondiale della Gioventù (GMG) in diocesi e a Cracovia (26 – 31 luglio 2016).

Per i Giovani: formazione alle scelte; proposte forti, promuovere

disponibilità.

(v.Sinodo: Progetti e azioni n. 35)

Chi: Equipe past. Giovani, Gruppi giovanili…

PENSIONATI, ANZIANI, MALATI

Meta: Gli anziani, i malati, le persone in difficoltà sentono e sperimentano

l’amore del Signore, la sua vicinanza e consolazione, la misericordia, la tenerezza, la vocazione alla vita sempre.

Perché: 1. Gli anziani e le persone in difficoltà si sento spesso soli, inutili, non valorizzati, quasi di peso.

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2. Gesù si è incarnato e si rende presente nelle persone deboli e bisognose: “qualunque cosa avete fatto, l’avete fatta a Me”. 3. E’ importante che le persone, in qualsiasi situazione, siano aiutate a sperimentare il valore della vita e delle proprie azioni, nella vita materiale e in quella spirituale.

Slogan: Ogni persona è grande: lo diciamo con umiltà e dignità. “L’amore del Signore è per tutti e per sempre”

Come: - Osservatorio “Persone in difficoltà”. - Equipe Animazione Pensionati: - Verificare e attuare le indicazioni e le scelte del Sinodo a riguardo delle persone in difficoltà. - Curare elenchi di anziani e malati - Curare gli inviti personalizzati - Gli anziani stessi si coinvolgano verso gli altri anziani. - attenzione e vicinanza a tutti gli anziani, i malati, le persone in difficoltà - Piccole Comunità - iniziative specifiche: - Ritrovo settimanale: ogni mercoledì pomeriggio: ore 15 alle 17. Curare inviti

personalizzati. - Pranzo quindicinale, alla domenica, in parrocchia assieme alle famiglie, con invito particolare a chi è solo e agli amici della Caritas.* - Sensibilizzare e invitare caldamente ai ritrovi e ai pranzi. - Piccole gite o pellegrinaggi. - Particolare invito ai momenti forti della vita parrocchiale. - Coinvolgimento nelle varie espressioni del volontariato parrocchiale: Messaggeri, Segreteria, Caritas, Liturgia, servizi in chiesa… - Incontro di preghiera per gli anziani e malati in preparazione al Natale, alla Pasqua, alla festa della Madonna.**

*Proposta di date e gruppi di servizio indicativi per i pranzi:

27 settembre ‘15: Festa di apertura anno pastorale 18 ottobre ‘15 : Zona 1 8 novembre ‘15: Zona 4 22 novembre ‘15: FESTA di CRISTO RE (Cuochi e Scout) 6 dicembre ‘15: Zona 2 20 dicembre ‘15: Caritas 17 gennaio ‘16: Messaggeri 31 gennaio ‘16: FESTA della VITA e dei Giovani (Gr. Giovani) 14 febbraio ‘16: Azione Cattolica

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28 febbraio ’16: FESTA ACCOGLIENZA (Caritas e Masci) 13 marzo ‘16: Zona 3 FESTA CONOSCENZA E INCONTRO 3 aprile ’16: Zona 5 17 aprile ‘16: FESTA DELLA FAMIGLIA (cuochi e gruppo famiglie) 15 maggio ‘16 Giovani Coppie 29 maggio ’16: Pranzo alla festa parrocchiale 11 giugno ’16 Cena alla festa del Sacerdozio

** 16 dicembre ’15; 23 marzo ’16; 25 maggio ’16 (con gruppo di p. Pio)

(v. Sinodo: nn. 45-49)

Chi: Equipe Pensionati…

PASTORALE SOCIALE

Meta: I parrocchiani vivono come cittadini responsabili e attivi nella vita

della città e nel contesto sociale e culturale del nostro tempo con

l’inserimento nelle strutture sociali e del volontariato coltivando i valori del vangelo, con la testimonianza della coerenza e dell’amore verso il prossimo nel lavoro, nella scuola, nelle varie espressioni di vita e

promuovendo la giustizia, la dignità di ogni persona, l’aiuto alle persone in difficoltà.

Perché: 1. Normalmente ci si lamenta della società e del mondo nelle grandi cose, come nelle piccole, si vivono indifferenza, scarso coinvolgimento, litigiosità, tensioni, pretese… 2. “Voi siete la luce del mondo, il sale della terra” dice Gesù. 3. E’ importante formare una coscienza sociale nella consapevolezza del proprio ruolo responsabile e attivo, per promuovere il vero bene comune per le famiglie, la propria e quella degli altri, e per tutte le persone, specie quelle più in difficoltà.

Slogan: L’impegno sociale è una vocazione altissima, è una delle forme più

preziose della carità, perché cerca il bene comune. (EG 205)

Come: (dal Sinodo) - Osservatorio permanente “Vita sociale”, un gruppo di persone per la

lettura dei segni dei tempi e della situazione, in collegamento con la Caritas diocesana e la Pastorale sociale. Per facilitare comunicazioni e consultazioni: news letters, internet, e-mail…

- Equipe “Pastorale sociale”. - Incontri periodici o Corso sulla Dottrina sociale della Chiesa.

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- Lettura, commento, messa in opera dell’Enciclica Laudato si’, sulla cura della casa comune.

- Formazione all’impegno sociale, abilitazione a reali competenze locali e anche a più vasto raggio (nella politica, nell’economia, nella sanità, nell’informazione, nello sport e tempo libero…)

- Far superare, anche nei giovani, il disinteresse e il disincanto per la questione politica, per maturare una propria personale partecipazione ai problemi degli altri e allo sviluppo del bene comune. Aiutare i giovani a scoprire i valori della vera azione politica.

- Incoraggiamento e sostegno a quanti si inseriscono nelle realtà e nelle istituzioni pubbliche.

- Sostenere ogni sforzo per trovare lavoro, urgenza del nostro tempo, sia per i giovani, sia per gli adulti.

- Promuovere, come cristiani, i valori della convivenza civile, il rispettarsi l’un l’altro, l’esempio nella quotidianità, il non vergognarsi della propria fede, collaborare con le istituzioni che operano per il bene sociale; difendere i poveri.

- Informarsi e partecipare agli incontri pubblici, comunali o cittadini. - Fare rete con gli enti assistenzialistici e partecipare gli uni agli eventi degli

altri. - Educazione continua al senso civico, al rispetto delle persone e delle cose,

alla cura del creato, ai propri doveri nella vita sociale, scolastica, lavorativa e di tempo libero, all’obbedienza alle leggi.

- Valorizzare le indicazioni offerte dalle grandi Associazioni, presenti anche in parrocchia: es.: Azione Cattolica (cittadinanza responsabile), Agesci (carta del coraggio), Masci (cuore, città, creato), …

- Coinvolgere di tanto in tanto le autorità locali in dibattiti con i parrocchiani su temi di attualità.

- Formazione di un gruppo di volontariato “Ecologia e ambiente”, che cura le strutture e gli spazi attorno alla chiesa e nelle vie adiacenti (servizio utile ed esempio per gli altri).

Chi: Equipe di past. Sociale

V - SERVIZI PASTORALI

CATECHESI

Meta: La catechesi immette nell’esperienza dell’amore di Dio, della sua misericordia e tenerezza che danno senso e gioia alla vita e coinvolge nel

diventare portatori di amore e misericordia agli altri, specie a chi ha più

bisogno.

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Perché:1. La catechesi è ricercata da poche persone giovani e adulte (ma chi ne usufruisce ne è molto contento); i ragazzi e i bambini (e le loro famiglie) la vivono spesso in maniera passiva, distratta, discontinua come un dovere e una necessità per l’ammissione ai sacramenti 2. “Amerai il Signore Dio tuo con tutto il cuore e il prossimo come te stesso”: qui sta tutto l’insegnamento di Gesù. 3. E’ necessario che ogni forma di catechesi, agli adulti e ai ragazzi e bambini, sia sempre il grande annuncio “Gesù Cristo ti ama, ha dato la sua vita per salvarti, adesso è al tuo fianco ogni giorno per illuminarti, per rafforzarti, per liberarti” (EG 164) e dia la possibilità di costruire la vita nell’amore che dà la vera gioia.

Slogan: La tenerezza di Dio è fonte di gioia, di serenità e di pace per ogni

persona

Come: - Catechesi degli adulti: Piccole Comunità, gruppi di Famiglie, Incontro dei Genitori del Catechismo, incontri di Coriano ( i lunedì di ottobre); incontri specifici del lunedì nei mesi successivi su Bibbia, Liturgia, Dottrina sociale, …..

- catechesi dei Ragazzi e Bambini: in maniera attiva ed esperienziale (dall’esperienza al dialogo catechistico che “legge” l’amore di Gesù e che coinvolge in nuove esperienze di amore, di gioia, di tenerezza.

- Il catechismo viene fatto con il Vangelo (almeno un testo ogni gruppo di catechismo) e con sussidi vari che aiutano a conoscere i brani della Parola di Dio scelti per tradurli in catechesi, formazione, preghiera, vita. Si usano anche filmati e sussidi attivi.

- Ogni gruppo di catechesi (per classe) fa il progetto per l’anno, indicativamente: per la 3°: Gesù ci è amico; per la 4°: Gesù ci fa i suoi doni (Riconciliazione ed Eucarestia); per la 5°: conosciamo Gesù (attraverso i miracoli e le parabole); per la 1° media: Gesù ci chiama (attraverso le sacre scritture); per la 2° media: Gesù ci dona il suo Spirito per darci la gioia di essere discepoli missionari (i doni dello Spirito Santo). I progetti possono essere approfonditi, in riferimento all’anno liturgico, alle verità fondamentali della fede, all’esperienza concreta di vita di Chiesa.

- Dai più piccoli in avanti si legge e si racconta di Gesù, il quale ci fa conoscere Dio, Padre, Figlio e Spirito Santo, ci insegna le verità della fede e i

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comportamenti di vita. Si scopre che tutta la storia del popolo ebraico è stata l’attesa e la preparazione alla venuta di Gesù, il Salvatore.

- Catechesi dei Ragazzi dalla Seconda Media alla Terza elementare: un giorno alla settimana da scegliere tra Giovedì e il Venerdì.

- Reclutamento Catechisti e loro formazione. Riunione catechisti il 2° martedì del mese.

- Iscrizioni e formazione dei gruppi dei ragazzi: 13 – 20 sett. 2015

- II Media: Cresima: ottobre 2016; Catechesi Ragazzi: le prime tre settimane del mese nel proprio giorno scelto; la quarta settimana: tutti al venerdì sera: genitori e ragazzi, con attività sia insieme sia separati.(ore 20,30-21,30). Ritiri, Esercizi Spirituali settembre 2016.

- IV Elementare: Prima Confessione: Domenica 21 febbraio 2016, ore 15 – 17 a Vecchiazzano.

- Prima Comunione privata: giovedì santo: 24 marzo 2016. Prima Comunione solenne: Domenica 1° maggio 2016, ore 10,30. Catechesi, incontri Genitori, Ritiro. (per tre settimane, incontro dei bambini nel giorno settimanale, giovedì o venerdì; la quarta settimana: incontro al Sabato, genitori e figli: IV sabato del mese 14.45 – 15.45.) - III Elementare: (per tre settimane, incontro dei bambini nel giorno settimanale, giovedì o venerdì; la quarta settimana: incontro al Sabato, genitori e figli: III sabato del mese 14.45 – 15.45.)

- II Elementare: Genitori catechisti dei loro bambini: Un incontro mensile per i genitori: il 2° sabato del mese, ore 15 – 16; contemporaneamente: attività con i loro bambini. Incontro di iscrizione e preparazione dei genitori: sabato 26

settembre, ore 15.

Durante il mese i genitori, assieme ai bambini seguono il programma del sussidio a casa. Invito a partecipare alla S. Messa, ogni domenica, assieme ai bambini. Un Catechista per i genitori e d. Roberto, catechisti per i bambini.

- QUINTA Elementare e PRIMA Media: Incontro settimanale al giovedì o al venerdì di tutte le settimane del mese. Gli incontri dei Genitori verranno organizzati in occasioni particolari.

La Catechesi abbia sempre un aggancio alla vita dei ragazzi.

Chi: Equipe per la Catechesi: Cristina, Genziana, Maria Stella, Valeria

(v. Sinodo ed esperienze nuove)

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LITURGIA

Meta: La liturgia, culmine e fonte della vita cristiana, rende presente e

attuale l’opera della salvezza, cioè la misericordia, la grazia, l’amore di Dio che salva per il tempo e per l’eternità e aiuta ad accogliere, sperimentare e vivere il perdono, la grazia, la luce e la forza del Signore.

Perché:1. Se consideriamo le statistiche dei battezzati, vediamo che solo una piccola parte partecipa e vive la liturgia. A volte la si vive come senso di obbligo, di dovere e in maniera poco attiva. 2. “Dal cuore della Trinità, dall’intimo più profondo del mistero di Dio, sgorga e scorre senza sosta il grande fiume della misericordia. Ogni volta che ognuno ne avrà bisogno, potrà accedere ad essa, perché la misericordia di Dio è senza fine. (MV24) 3. E’ importante lasciarci amare e salvare dalla presenza attiva del Signore nelle celebrazioni dell’Eucarestia e degli altri sacramenti, con consapevolezza e con l’impegno e la gioia di diventare portatori di misericordia e di sostegno al prossimo.

Slogan: La misericordia del Signore è senza fine e per sempre.

Come: - Centralità della liturgia festiva e feriale (questa anche nelle case) - Liturgie attive e coinvolgenti per sperimentare e vivere la presenza di Dio, la vita della Chiesa (segno e strumento di salvezza) e l’amore al prossimo (v. Sinodo).

- Costituire l’Equipe di Animazione Liturgica, i cui componenti si ritrovano a gruppi per preparare l’animazione delle varie liturgie. - Incontri liturgici, per la formazione liturgica e per l’accostamento dei testi biblici della domenica - Le celebrazioni liturgiche devono continuamente esprimere la novità e la gioia dell’incontro con Dio e con i fratelli, con partecipazione attiva, gesti, canti, stile, spirito che esprimano l’azione orante ed evangelizzatrice di tutta la comunità - L’Equipe si impegna a dare alle celebrazioni eucaristiche festive e alle iniziative mensili molta partecipazione attraverso segni, gesti e parole che aiutino la Comunità nella percezione del mistero che viene celebrato, del tema e della meta che caratterizza ogni celebrazione. - L’Equipe prepara l’iniziativa mensile nell’aspetto liturgico in collaborazione con l’equipe corrispondente. - Collabora col coro e con quanti sono disponibili per il canto e il suono. Invita le persone per i servizi liturgici.

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- Si interessa del servizio dei ministranti perché sia sempre più curato e qualificato. - Preparare, secondo le occasioni, una scheda di programmazione per ogni

celebrazione…. Es. Coro… Lettori, pregh. dei fedeli, offertorio, questua

Indicazioni particolari: S. Messa e Adorazione - Curare bene la celebrazione della S. Messa festiva e feriale - Adorazione Eucaristica: un giorno intero alla settimana, il venerdì. Ore 7 – 22 (nella cappella feriale). - Silenzio e raccoglimento per la preparazione e la preghiera personale (mezz'ora prima della Messa inizia l'adorazione; un quarto d'ora prima qualche sacerdote si mette a disposizione per le confessioni) - Prendere posto il più avanti possibile e mettersi vicino agli altri per fare comunità, per sentire il bisogno e la responsabilità degli altri. - Servizi liturgici: criterio: più persone possibili siano attive per esprimere la partecipazione di tutti i fedeli. - Si invitano i bambini a ritrovarsi per classi di catechismo, coi catechisti. - Ogni domenica a turno una classe di catechismo vive la messa attorno all’altare. - Lettori: 3 lettori. I lettori sono invitati a leggere forte e lentamente, vicino al microfono. - Processione offertoriale: varie persone per i doni della messa; i bambini piccoli portano all’altare un lume. - Questua: 2 o 4 o 6 persone - Saluto e Notiziario: 4 persone - Canto: “che tutti cantino”! Scegliere canti adatti alle varie assemblee e per i periodi particolari: Avvento, Natale, Quaresima, Pasqua, Maggio, Pentecoste… - Proiettare i canti nello schermo, assieme ad immagini che commentino il vangelo o particolari aspetti…

- Preparare dei power point per aiutare la partecipazione. - Musica o cori per mantenere il raccoglimento (prima e soprattutto dopo la messa). - Invitare al silenzio dopo la messa, per aiutare il raccoglimento e la preghiera personale.

Celebrazioni: Giorni feriali, Battesimi, Confessioni, Unzione dei malati,

Matrimoni, Funerali…

Chi: Equipe Liturgica: Maltoni Roberto, Cecchetti Roberto, Petrocchi

Giancarlo, Coro, Teresa Cecchetti, catechisti, Domenica Celli, Giovanna e

Stefano Chieffo, Suor Irene.

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CARITA’

Meta: I parrocchiani, vivendo le varie forme di carità, cercano di mettere

in pratica il comando di Gesù “siate misericordiosi come il Padre”.

Perché: 1. Molte sono le necessità delle famiglie e delle persone in difficoltà. Le risposte sono sempre limitate e inadeguate e invece le povertà materiale, morali e spirituali crescono. 2. “Siate misericordiosi come il Padre” . v. MV 3. E’ necessario promuovere sempre la conoscenza e la sensibilità verso le persone e le situazioni di necessità. E’ importante sviluppare tutte le forme di solidarietà e di carità che sono di sostegno alla promozione delle persone, della giustizia, della dignità e l’aiuto concreto per i problemi immediati.

Slogan: Siate misericordiosi come il Padre. (fare uno striscione per l’anno della misericordia)

Come:

- Le opere di misericordia corporale e spirituale -Osservatorio delle persone in difficoltà, un equipe di persone che svolgono il compito di monitorare la situazione delle famiglie e delle persone in difficoltà, che aiutano a capire i fenomeni sociali, che mettono a fuoco i problemi emergenti e le cause, che indicano linee possibili di intervento.

-Equipe “Pastorale della Carità”, oltre al Centro di Ascolto Caritas.

-Studio e attuazione dell’Evangelii Gaudium: “L’inclusione sociale dei poveri” nn. 186 – 216. -La Parrocchia deve essere centro di accoglienza per le situazioni di disagio, facendo affidamento alle parole del Vangelo di Gesù che dice “qualunque cosa avete fatto a uno di questi piccoli, l’avete fatto a Me”; “questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri, non c’ amore più grande di chi dà la vita per la persona amata”. Non c’è gioia più grande che aiutare gli altri. -Essere attenti e sensibili ai problemi degli anziani, dei malati, dei poveri, degli immigrati, delle famiglie in difficoltà perché la vita cristiana si concretizza nell’avere molta attenzione a chi ha bisogno, a chi è solo, al povero, all’ammalato, al forestiero. -Sensibilizzare continuamente alla carità secondo il vangelo, guardando il modo di comportarsi di Gesù. Informare attraverso il Notiziario parrocchiale su eventuali necessità concrete del momento.

-Promuovere la sensibilizzazione alla giustizia e alla pace.

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-Curare un elenco riservato di famiglie della parrocchia, che sono in difficoltà; elenchi di anziani, di malati e disabili, per un’attenzione costante e per evitare dimenticanze.

-Formare un gruppo di persone disponibili e reperibili che possono essere contattate per aiutare per i bambini, per spese e commissioni.

-Rendere operativo un SOS parrocchiale per le varie necessità e per il trasporto in auto, per la spesa, le visite mediche… per la Messa e le attività parrocchiali.

-Qualificare l’opera del Centro di Ascolto Caritas, per le famiglie e le persone in difficoltà, per i poveri di passaggio, in collaborazione con il gruppo

S. Vincenzo e con il Centro di Ascolto Diocesano: accoglienza, dialogo, offerta delle notizie e degli aiuti possibili; distribuzione periodica di viveri e abbigliamento. Non si danno soldi. In casi di necessità farsi portare le pezze giustificatiove per affitti, visite mediche, bollette… Invitare a non lasciarsi andare ai vizi: alcol, fumo, gioco… -Collaborazione con l’Emporio della Solidarietà (di via Lunga) -Essere informati, collaborare e fare riferimento alle realtà operanti in città e in diocesi (es. Caritas, Centro di aiuto alla Vita, ass. papa Giovanni, ass. Paolo Babini, villaggio Mafalda…)

-Mercatino dell’usato di vestiario e altro, per la Caritas e la S. Vincenzo.

Mercatini con dolci o lavori eseguiti dagli adulti e anziani, coinvolgendo i ragazzi, a favore della carità. Mercatino dei giocattoli o scambio.

-Raccolta di offerte nelle celebrazioni di gioia (battesimo, comunione, cresima, matrimonio) e di dolore (funerali) per aiutare, attraverso la Caritas, le Missioni e le situazioni di povertà.

-Oratorio “in parrocchia”, per accoglienza e aiuto ai ragazzi che sono in difficoltà.

-Istituzione di una domenica al mese per la raccolta di materiale (viveri, cancelleria, igiene) e di offerte, per far fronte alle richieste e alle necessità (3a

domenica)

-Segnalare nel Notiziario domenicale richieste e offerte. Testimonianze di condivisione (anche in chiesa) per la sensibilizzazione e il coinvolgimento.

- Gruppo S. Vincenzo per rispondere ai bisogni materiali e morali delle famiglie e delle persone assistite. -Equipe di Animazione Missionaria e Gruppo Missionario, col particolare impegno a essere una presenza-testimonianza sempre più apertamente

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propositiva nella comunità parrocchiale, in collegamento con il Centro Missionario Diocesano e con il Comitato per la Lotta contro la Fame nel Mondo e soprattutto con i diversi missionari che sono in contatto con la nostra parrocchia e operano in varie parti del mondo. -Adozioni a distanza promosse dal Progetto Agata Smeralda e adozioni prenatali a favore di madri in difficoltà, tramite i Centri di aiuto alla Vita col Progetto Gemma.

Chi: Equipe Caritas: Nora Ravaioli, Giovanna Benini, Rita Gurini Vernia,

Chiara Garavini… ……………………………………….

VI - PASTORALE MINISTERIALE

Meta: I parrocchiani sono formati, invitati e coinvolti in un proprio

servizio nella Chiesa (es. parrocchia, diocesi…) e nella società, come portatori della misericordia operosa di Dio, in quanto si intende aiutare le

persone nei problemi della vita e nella loro risposta di fede e di amore a

Dio e al prossimo.

Perché: 1. Un certo numero di parrocchiani hanno compiti e servizi nella comunità ecclesiale e sociale, ma molti ancora non sono coinvolti direttamente per assumersi ruoli e servizi specifici. 2. Abbiamo l’esempio di Gesù che “non è venuto per essere servito ma per servire e dare la vita per molti”. 3. E’ opportuno aiutare più gente possibile a offrire la propria disponibilità, la sensibilità, le competenze e soprattutto la buona volontà per il bene degli altri, nella famiglia, in parrocchia, nella vita sociale.

Slogan: “Non per essere serviti, ma per servire”

Come: - invitare, coinvolgere, offrire la gioia e la possibilità di ruoli attivi: - elenco dei settori parrocchiali perché le persone possano offrire la loro opera: - Incontri in parrocchia per gli Operatori pastorali, insieme o per settori) - Corso in Diocesi: incontri di Coriano. - Scuola diocesana di teologia. - Corsi parrocchiali di Bibbia, Liturgia, Dottrina sociale, Magistero della Chiesa o per temi particolari - Incontri culturali - Momento spirituale-formativo all’inizio di ogni incontro. - Incontri di formazione per i messaggeri e festa dei Messaggeri:

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- Incontri per gli Animatori, Coordinatori, segretari per le Piccole Comunità (il mercoledì precedente la settimana degli incontri)

(v. Sinodo, rinnovamento della parrocchia)

VII - STRUTTURE di DECISIONE

Meta: Le persone che offrono la loro collaborazione nel Consigli

parrocchiale e nelle varie Equipe di animazione cercano di aiutare tutti ad

accogliere la grazia del Signore nell’Anno Santo della Misericordia e a vivere scelte e azioni di misericordia e di amore al prossimo.

Perché: 1. A volte ci si ferma soprattutto sugli aspetti programmatici e organizzativi, dando per scontata la missione evangelizzatrice della Chiesa e quindi di ogni azione pastorale. 2. L’architrave che sorregge la vita della Chiesa è la misericordia. 3. Tutta l’azione pastorale della Chiesa deve essere avvolta dalla tenerezza con cui si indirizza ai credenti; nulla del suo annuncio e della sua testimonianza verso il mondo può essere privo di misericordia. È giunto di nuovo per la Chiesa il tempo di farsi carico dell’annuncio gioioso del perdono. È il tempo del ritorno all’essenziale per farci carico delle debolezze e delle difficoltà dei nostri fratelli. (MV10)

Slogan: La misericordia è l’amore della Chiesa e della parrocchia verso tutti.

Come: -Incontri del Consiglio Past e del Consiglio Amministrativo -Incontro delle Equipes di Animazione dei vari Gruppi e Settori pastorali

A – Equipe di Animazione Pastorale (E.A.P.)

- L’Equipe di Animazione Past. si consolida nei suoi membri e sostiene il cammino parrocchiale con continuità nella sua attuazione e revisione. - E’ costituita l’équipe con elenco preciso dei partecipanti (d. Cristafer, Cristina, Maria Grazia, Domenica, Giancarlo, Chiara G.…). - Cercare persone per i vari settori - Incontro mensile, vedi date revisioni feste. - Verbale con resoconto da pubblicare. - La revisione può essere occasione di uno sguardo d’insieme sulle attività del mese.

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B - Consiglio Pastorale Parrocchiale

Il Consiglio Pastorale approva, sostiene e verifica il piano pastorale parrocchiale. Viene convocato ogni tre mesi:

- Mercoledì 23 settembre 2015: Riunione del CP con la presentazione del piano pastorale e la raccolta di eventuali indicazioni e suggerimenti

- Altre convocazioni del Consiglio Pastorale: Merc. 11 novembre ’15; Merc. 24 febbraio ’16; Merc. 4 maggio ’16.

C – Equipes di Coordinamemto Zonale:

- Consolidare, anche con membri nuovi e un giovane, le Equipes di Coordinamento per ciascuna delle cinque Zone della Parrocchia: (verificare e

proporre anche ad altre persone)

Zona 1: Saura Brecciaroli (401073), Antonio Piani (62284), Rita Bandini

(60339), Giovanni Tassinari (61274)

Zona 2: Daniela Sampieri (400045), Susi Riccardi (551222), Giancarlo

Petrocchi (3487741303), Stelio Milandri (550264), Luciana Galassi Billi

(68868)

Zona 3: Stefano Chieffo (30205) Roberto Cecchetti (23275), Valeria

Zamagni (3476595568), Cesare Natalini (3477441167), Elisa Santoni

(3342512747) Maria Stella Perciacante (3487657803)

Zona 4: Gianna Neri (401386), Nora Ravaioli (34365), Pina Rustignoli

(66079), Domenica Celli (550794), Wladia Landi (67521).

Zona 5: Anna Limarzi (63028), Massimo Dall’Agata (66298), (63212), Rosamaria Angelini (552492), Raffaela Cesaro, Fam Rroshi.

- Iniziative di Zona: Rosario in settembre, messa in novembre nell’ottavario dei defunti in chiesa a turno una zona ogni sera, segno natalizio, missione di strada e visita alle famiglie,via Crucis in Quaresima in chiesa, animata a turno dalle cinque zone, accoglienza della Madonna, messa in maggio, processione….

- Situazione delle famiglie, dei malati, dei giovani, dei problemi nell’ambito della Zona

- Creatività e audacia di iniziative di evangelizzazione… D – Equipes di Animazione dei Settori Pastorali: (verificare e proporre

anche altre persone)

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- Consolidare, anche con membri nuovi e un giovane, le Equipes dei Livelli e dei Settori pastorali:

Eq. Animazione Piccole Comunità: d. Roberto, Maria Grazia Brunelli, Domenica Celli,

Eq. Pastorale Familiare: coniugi Tassinari, coniugi Petrocchi…

Eq. Pastorale Giovanile: equipe dell’oratorio…………………….

Eq. Pastorale degli Anziani e Malati: Gianna Neri, Linda Gentili.

Eq. per la Catechesi: Cristina, Valeria, Genziana, Maria Stella.….

Eq. per la Liturgia: Maltoni Roberto, Cecchetti Roberto, Giancarlo Petrocchi, due del Coro, Teresa Cecchetti, due Catechisti, Domenica Celli, Giovanna e Stefano Chieffo, Suor Irene, don Cristofer

Eq. per la Carità: Nora Ravaioli, Giovanna Benini, Vernia Rita, coniugi Arcara, Eduard (Edi).

Eq. per le Strutture di partecipazione: segretario CP, Segretario EAP, Segretario zonale.

Eq. per Elaborazione: Paola Truppi, Luciana Galassi Billi, Giacometti Pino, Daniela Paganelli, Linda Mambelli

Eq. per le Comunicazioni: Giornale o Lettera ai Parrocchiani: Piani Antonio, Rosanna Ricci, Serena Vernia, Giovanni Foschi, Arrigo Bazzocchi Manifesti, striscioni, banners, powerpoint, ……..

Eq. per gli Affari Economici: don Roberto, don Christafer, Carlo Zaccaroni, Andrea Sampieri, Cesare Natalini, Stefano Chieffo, Eduard Bairamai (cercare

anche una donna)

Eq. per i Servizi tecnici: Andrea Sirri, Rroshi Germano, Ciro, Edi, Roga, Angelo.

VIII - STRUTTURE di ELABORAZIONE

Meta: Alla luce della misericordia si “legge” ogni opera di Dio e ogni contributo o esperienza perché serva alla crescita interiore del popolo di

Dio e alla sua carità pastorale.

Perché: 1. Non siamo abituati normalmente a leggere la vita e le situazioni alla luce della presenza e dell’opera del Signore; quando lo si fa ci si apre ad una prospettiva più grande nella speranza e nella gioia dell’amore.

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2. La Parola di Dio si rende viva ed efficace nella vita delle persone e nel cammino del popolo cristiano. 3. E’ importante ogni momento di riflessione sulla vita e sui contributi che vengono offerti, per una vera “lettura dei segni dei tempi” e come aiuto allo sviluppo dell’azione pastorale.

Slogan: Il Padre sempre opera nella sua misericordia e nel suo amore.

Come: - Equipe di elaborazione nella vita della parrocchia e nei contributi offerti: proposta a: Paola Truppi, Luciana Galassi Billi, Giacometti Pino, Daniela

Paganelli, Linda Mambelli. - Osservatori

- Analisi dei dati della parrocchia (v. testo Analisi e diagnosi)

- consultazioni popolari o di settori: elaborazione dei contenuti e dei messaggi. (messaggio natalizio per i giovani, testimonianze, riflessione quaresimale…)

IX - COMUNICAZIONI

Meta: Tutte le nostre comunicazioni portano il carattere di annunci e

inviti positivi, di speranza, di fiducia, di serenità e pace, come riflesso della

rivelazione che Dio fa del suo amore.

Perché: 1. Viviamo in un mondo di informazioni spesso negative, drammatiche e offerte in modo violento, scoraggiante, pericoloso per il mal esempio. 2. “Andate in tutto il mondo, annunciate il vangelo”, che significa la buona notizia dell’amore di Dio e delle sue opere di salvezza. 3. La nostra azione di Chiesa sarà animata dalla fiducia, dalla speranza, dalla comprensione con cui intendiamo rivolgerci a tutti, perché tutti si sentano amati e invitati a fare la propria parte nella vita della comunità cristiana e nella vita sociale.

Slogan: Annunciamo a tutti l’amore grande di Dio e la sua misericordia.

Come: -Usare tutte le forme, specie quelle più nuove ed efficaci, per le comunicazioni della comunità cristiana. -Sito, face book, e-mal, messaggi telefonici, personali e di gruppo, giornali, TV, radio - Giornalino o Lettera ai parrocchiani - Notiziario

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Lettera ai Parrocchiani

- La Lettera ai Parrocchiani spiega, in modo semplice e progressivo, l’obiettivo dell’anno a riguardo della chiamata di tutti ad essere evangelizzatori e missionari.

- La lettera viene consegnata normalmente a mano, con attenzione alle situazioni particolari.

- L’Equipe di Redazione si ritrova una volta al mese. - Composizione della Lettera: I : Disegno e titolo; II : Testimonianza-

esperienza; III : Approfondimento sull’annuncio di Cristo; IV: Programma dell’Iniziativa mensile.

- La lettera deve essere pronta almeno dieci giorni prima di ogni celebrazione comunitaria.

- I messaggi e gli slogan dovranno essere ben evidenziati, perché spronino la gente a pensare e, nel caso specifico, aiutino la gente a sentire l’amore del Signore e a dare la propria risposta.

- Quando esce il giornalino “Regina Pacis”, l’ultima facciata di esso diventa la “Lettera ai Parrocchiani” e deve conservare le modalità proprie della Lettera.

Messaggeri:

- Ricerca di nuovi messaggeri; curare che ci sia un numero sufficiente di messaggeri

- Sostenerli con incontri e col dialogo personale (un incontro, per quanti possono partecipare, in occasione della consegna della Lettera (o Gionalino).

- All’inizio dell’Anno Pastorale vengono convocati i messaggeri per rimotivarli nel loro prezioso servizio e per renderli consapevoli dell’importanza della loro testimonianza.

- - Festa dei Messaggeri… (data?) - Va ripresentata l’iniziativa e il ruolo dei Messaggeri (presentazione dei

messaggeri: “sono i nostri missionari qui”). NOTITIAE PACIS

Notiziario domenicale, per i praticanti, con invito a portarlo nella propria famiglia e anche a chi non può venire in chiesa.

E’ così composto: appunti sulla Parola di Dio della domenica, avvisi, comunicazioni, notizie, orari…, presentazione sistematica della Misericordia di Dio (II facciata), esperienze, rubriche per le famiglie o per i giovani o per gli anziani… Collegamento con la Diocesi e la Chiesa universale.

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Viene distribuito all’uscita di tutte le messe festive, e lo si lascia in chiesa durante la settimana.

Viene pubblicato anche sul sito della parrocchia.

Cercare qualche collaboratore. Tutti i gruppi e i settori pastorali sono invitati

a far pervenire durante la settimana in parrocchia le proprie iniziative per

rendere partecipe tutta la comunità.

Giornale “REGINA PACIS”

Giornalino parrocchiale per tutte le famiglie della parrocchia:

- impostazione pastorale della parrocchia - celebrazioni del 50° della parrocchia e successivamente: Anno della

Misericordia - presentazione delle celebrazioni ecclesiali - lettura cristiana di fatti sociali (della città, della nazione, del mondo) - esperienze di vita cristiana, di associazioni, di parrocchia - orari e inviti alle iniziative parrocchiali e diocesane.

Sito e facebook della parrocchia, gruppi su WhatsApp

Manifesti – cartelloni – avvisi - Lettere-cartoncini -inviti-biglietti per le Famiglie in occasione della festa di apertura anno pastorale, della Festa della Vita e della Festa della Famiglia, ……

Sensibilizzazione alla stampa della Diocesi, al Momento, all'Avvenire, a Famiglia Cristiana, a Credere… alle riviste missionarie e a quelle delle realtà ecclesiali.

Chi: Redazione: d. Roberto, Antonio Piani, Rosanna Ricci, Arrigo Bazzocchi, Serena Vernia. Compositore: Giovanni Foschi

X - SERVIZI di AMMINISTRAZIONE

Meta: L’amministrazione parrocchiale cura la manutenzione ordinaria e

straordinaria degli ambienti, strutture, mezzi e promuove, col suo

sostegno, l’attività evangelizzatrice, caritativa ed educativa della comunità. Perché: 1. Non sempre c’è consapevolezza dell’importanza di contribuire alla vita della parrocchia e delle scelte prioritarie che sono opportune per la vita della comunità cristiana e del contesto sociale. 2. “Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date” (Mt. 10,8)

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3. E’ importante usare le risorse economiche innanzitutto per l’evangelizzazione, la carità, le opere formative ed educative; come pure è necessario curare gli ambienti e i mezzi, con senso di responsabilità in tutti. E’ positiva la trasparenza e la comunicazione a riguardo delle entrate e delle uscite.

Slogan: “Il Signore ama chi dona con gioia” (2 Cor. 9,7). Come: -Entrate e uscite (bilancio) - L’Equipe per gli Affari Economici cura l’amministrazione della parrocchia.

- Sensibilizzazione dei fedeli alla partecipazione con offerte, nelle questue delle messe, nella celebrazione dei sacramenti e dei funerali, nei lumini votivi, nelle cassette poste in chiesa. - Funzione della Segreteria e dei contabili. - Bilancio preventivo e consuntivo.

Chi: Consiglio degli Affari Economici: d.Roberto, d. Cristafer, Natalini Cesare, Sampieri Andrea, Zaccaroni Carlo, Stefano Chieffo, Eduard Bairamai. (cercare anche una donna)

XI - SERVIZI TECNICI

Meta: Un certo numero di persone, volontari e alcuni compensati, curano

gli ambienti, i mezzi e le iniziative della parrocchia, perché tutti si sentano

ben accolti e a loro agio nelle strutture e nella vita della comunità

cristiana. Si dà specifica attenzione anche alle iniziative di missione e

testimonianza evangelizzatrice in uscita.

Perché: 1. Non è sempre facile responsabilizzare chi usufruisce degli strutture e dei mezzi della parrocchia. Non è sempre facile la cura e la bellezza accogliente degli ambienti della comunità. 2. Il miglior modo di amare è offrire il proprio servizio, non farsi servire, risparmiare fatica e tempo agli altri. 3. E’ importante sensibilizzare e coinvolgere molte persone per le varie attività e necessità; formare alla disponibilità e al servizio che previene e risparmia fatica e sacrificio agli altri, dove soprattutto ciascuno svolge la propria attività.

Slogan: E’ grande chi si fa piccolo e si mette a servire, come Gesù. Come: Avere cura da parte di tutti dei vari ambienti e mezzi:

- Chiesa, casa, sala grande, cucina, sale del catechismo, sedi Scout e Acr, Sala Bibbia, tendone, campetti, giardinetti chiesa…

- Pulmino, auto

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- Fotocopiatrici, ciclostile, computer, videoproiettori, impianti. - Costituire una équipe per i servizi tecnici e invitare nuove persone:

Andrea Sirri, Roshi Germano, Angelo, Ciro, Edy, Roga Tonino.

- Creare una mentalità di rispetto in chi usa i locali e le strutture della parrocchia. - Controllare periodicamente i vari impianti: amplificazione,

illuminazione, riscaldamento, antincendio… - Coinvolgimento delle persone alla cura e alla pulizia della chiesa e della casa parrocchiale: particolare invito a chi usa i vari ambienti. - Procedere con sollecitudine alle opere di manutenzione ordinaria. - Promuovere volontariato per i lavori nella parrocchia. - Curare il giardino attorno alla chiesa. - Costituire incaricati per le varie feste e le varie iniziative.

Segreteria Parrocchiale: - disponibilità di molte persone per l’accoglienza e il disbrigo di pratiche e di servizi immediati.

Chi: Equipe tecnica: Andrea Sirri, Roshi Germano, Angelo, Ciro, Edy, Tonino Roga, Roberto Amadori.

Tv 2000

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ALLEGATI

Evangelizzazione e rinnovamento Il linguaggio con cui annunciare il vangelo chiede di essere rinnovato

Giubileo Straordinario della Misericordia: appaia in maniera più evidente che il dono della misericordia è l’annuncio che la Chiesa è chiamata a trasmettere nella sua opera di evangelizzazione in questo tempo di grandi cambiamenti. Proprio questi cambiamenti sono una felice provocazione a cogliere i segni dei tempi che il Signore offre alla Chiesa perché sia capace – come ha saputo fare nel corso di duemila anni – di portare Gesù Cristo agli uomini del nostro tempo. La missione è sempre identica, ma il linguaggio con cui annunciare il Vangelo chiede di essere rinnovato, con saggezza pastorale. Questo è essenziale sia per essere compresi dai nostri contemporanei, sia perché la Tradizione cattolica possa parlare alle culture del mondo di oggi e aiutarle ad aprirsi alla perenne fecondità del messaggio di Cristo. I tempi sono di grandi sfide, che non dobbiamo aver paura di fare nostre. Infatti, solo nella misura in cui ce ne faremo carico saremo capaci di offrire risposte coerenti perché elaborate alla luce del Vangelo. È questo ciò che gli uomini attendono oggi dalla Chiesa: che sappia camminare con loro offrendo la compagnia della testimonianza della fede, che rende solidali con tutti, in particolare con i più soli ed emarginati. Quanti poveri – anche poveri nella fede - attendono il Vangelo che libera! Quanti uomini e donne, nelle periferie esistenziali generate dalla società consumista, atea, attendono la nostra vicinanza e la nostra solidarietà! Il Vangelo è l’annuncio dell’amore di Dio che, in Gesù Cristo, ci chiama a partecipare della sua vita. La nuova evangelizzazione dunque è questo: prendere coscienza dell’amore misericordioso del Padre per diventare noi pure strumenti di salvezza per i nostri fratelli. È qui che si inserisce il grande tema della catechesi come lo spazio all’interno del quale la vita dei cristiani matura perché fa esperienza della misericordia di Dio. Non un’idea astratta di misericordia, ma un’esperienza concreta con la quale comprendiamo la nostra debolezza e la forza che viene dall’alto. “Giorno per giorno, toccati dalla sua compassione, possiamo anche noi diventare compassionevoli verso tutti» (MV 14).

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Lo Spirito Santo, che è il protagonista dell’evangelizzazione, è anche l’artefice della crescita della Chiesa nel comprendere la verità di Cristo. È Lui che apre il cuore dei credenti e lo trasforma perché il perdono ricevuto possa diventare esperienza di amore per i fratelli. La domanda su come stiamo educando alla fede, pertanto, non è retorica, è essenziale. La risposta richiede coraggio, creatività e decisione di

intraprendere strade a volte ancora inesplorate. La catechesi, come componente del processo di evangelizzazione, ha bisogno di andare oltre la semplice sfera scolastica, per educare i credenti, fin da bambini, ad incontrare Cristo, vivo e operante nella sua Chiesa.

È l’incontro con Lui che suscita il desiderio di conoscerlo meglio e quindi di seguirlo per diventare suoi discepoli. La sfida della nuova evangelizzazione e

della catechesi, si gioca proprio su questo punto fondamentale: come incontrare Cristo, qual è il luogo più coerente per trovarlo e per seguirlo.

(papa Francesco: 29 maggio 2015)

Dal Sinodo parrocchiale

77. Associazioni, Movimenti, Piccole comunità, gruppi giovanili, gruppi

di famiglie… quale rinnovamento?

Nei gruppi, seguendo il suggerimento di Papa Francesco, c’è bisogno di maggior apertura, con un atteggiamento positivo verso il futuro, nello spirito di rinnovamento, sempre ricaricati dalla preghiera e umili per essere utili alla Chiesa.

Apertura verso tutti, missionarietà verso i coetanei, atteggiamento continuo di scelte in “uscita” verso le realtà dei giovani e della società.

In particolare si possono valorizzare di più i gruppi giovanili, con attività, di partecipazione e di preghiera, belle e formative e con opere caritative, perché i giovani hanno bisogno di essere stimolati ed aprirsi alle realtà dei più bisognosi, di cui, a volte, potrebbero non accorgersi e che, comunque, sono strumento della loro crescita e formazione.

AZIONE CATTOLICA

Cari amici dell’Azione Cattolica…È la gioia dei discepoli nell’incontro con il Cristo risorto, e richiede di essere interiorizzata dentro uno stile evangelizzatore capace di incidere nella vita. Nell’attuale contesto sociale ed ecclesiale, voi laici di Azione Cattolica siete chiamati a rinnovare la scelta missionaria, aperta agli orizzonti che lo Spirito indica alla Chiesa ed

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espressione di una nuova giovinezza dell’apostolato laicale. Questa scelta

missionaria: tutto in chiave missionaria, tutto. E’ il paradigma dell’Azione Cattolica: il paradigma missionario. Questa è la scelta che oggi fa l’Azione Cattolica. Anzitutto le parrocchie, specialmente quelle segnate da stanchezza e chiusure. Queste parrocchie hanno bisogno del vostro entusiasmo apostolico, della vostra piena disponibilità e del vostro servizio creativo. Si tratta di assumere il dinamismo missionario per arrivare a tutti, privilegiando chi si sente lontano e le fasce più deboli e dimenticate della popolazione. Si tratta di aprire le porte e lasciare che Gesù possa andare fuori. Si tratta di una Chiesa "in uscita": sempre Chiesa in uscita.

Questo stile di evangelizzazione, animato da forte passione per la vita della gente, è particolarmente adatto all’Azione Cattolica, formata dal laicato diocesano che vive in stretta corresponsabilità con i Pastori. In ciò vi è di aiuto la popolarità della vostra Associazione, che agli impegni intraecclesiali sa unire quello di contribuire alla trasformazione della società per orientarla al bene. Ho pensato di consegnarvi tre verbi che possono costituire per tutti voi una traccia di cammino.

Il primo è: rimanere. Rimanere con Gesù, rimanere a godere della sua compagnia. Per essere annunciatori e testimoni di Cristo occorre rimanere anzitutto vicini a Lui. È dall’incontro con Colui che è la nostra vita e la nostra gioia, che la nostra testimonianza acquista ogni giorno nuovo significato e nuova forza. Rimanere in Gesù, rimanere con Gesù.

Secondo verbo: andare. Mai un’Azione Cattolica ferma! Non fermarsi: andare! Andare per le strade delle vostre città e dei vostri Paesi, e annunciare che Dio è Padre e che Gesù Cristo ve lo ha fatto conoscere, e per questo la vostra vita è cambiata: si può vivere da fratelli, portando dentro una speranza che non delude. Ci sia in voi il desiderio di far correre la Parola di Dio fino ai confini, rinnovando così il vostro impegno a incontrare l’uomo dovunque si trovi, lì dove soffre, lì dove spera, lì dove ama e crede, lì dove sono i suoi sogni più profondi, le domande più vere, i desideri del suo cuore. Lì vi aspetta Gesù. Questo significa: andare fuori, uscire, andare uscendo.

E infine, gioire. Gioire ed esultare sempre nel Signore! Essere persone che cantano la vita, che cantano la fede. Questo è importante: non solo recitare il Credo, recitare la fede, conoscere la fede ma cantare la fede! Ecco. Dire la fede, vivere la fede con gioia, e questo si chiama "cantare la fede".(v. S. Agostino) Persone capaci di riconoscere i propri talenti e i propri limiti, che sanno vedere nelle proprie giornate, anche in quelle più buie, i segni della

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presenza del Signore. Gioire perché il Signore vi ha chiamato ad essere corresponsabili della missione della sua Chiesa. Gioire perché in questo cammino non siete soli: c’è il Signore che vi accompagna, ci sono i vostri Vescovi e sacerdoti che vi sostengono, ci sono le vostre comunità parrocchiali, le vostre comunità diocesane con cui condividere il cammino. Non siete soli!

Con questi tre atteggiamenti, rimanere in Gesù, andare ai confini e vivere la gioia dell’appartenenza cristiana, potrete portare avanti la vostra vocazione, ed evitare la tentazione della "quiete", la tentazione della chiusura e quella dell’intimismo… (papa Francesco: 3 maggio 2014)

AGESCI (Scout)

Cari amici dell’AGESCI, Vi dirò una cosa - ma non vantatevi! -: voi siete una parte preziosa della Chiesa in Italia. Grazie! Voi offrite un contributo importante alle famiglie per la loro missione educativa verso i fanciulli, i ragazzi e i giovani. I genitori ve li affidano perché sono convinti della bontà e saggezza del metodo scout, basato sui grandi valori umani, sul contatto con la natura, sulla religiosità e la fede in Dio; un metodo che educa alla libertà nella responsabilità. Questa fiducia delle famiglie non va delusa! E anche quella della Chiesa: vi auguro di sentirvi sempre parte della grande Comunità cristiana.

Avete fatto la “Carta del coraggio” che esprime le vostre convinzioni e aspirazioni, e contiene una forte domanda di educazione e di ascolto rivolta alle vostre comunità capi, alle parrocchie e alla Chiesa nel suo insieme. Questa domanda investe anche l’ambito della spiritualità e della fede, che sono fondamentali per la crescita equilibrata e completa della persona umana.

Quando una volta qualcuno chiese al vostro fondatore, Lord Baden Powell, “che cosa c’entra la religione [con lo scoutismo]?”, egli rispose che «la religione non ha bisogno di “entrarci”, perché è già dentro! Non c’è un lato religioso del Movimento scout e un lato non… L’insieme di esso è basato sulla religione, cioè sulla presa di coscienza di Dio e sul suo Servizio» (Discorso ad

una conferenza di Commissari scout/guide, 2 luglio 1926, in L’educazione non finisce mai, Roma 1997, p. 43). E questo l’ha detto nell’anno ’26.

Nel panorama delle associazioni scout a livello mondiale, l’AGESCI è tra quelle che investono di più nel campo della spiritualità e dell’educazione alla fede. Ma c’è ancora tanto da lavorare, perché tutte le comunità-capi ne comprendano l’importanza e ne traggano le conseguenze. So che fate dei momenti formativi per i capi sull’accostamento alla Bibbia, anche con metodi

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nuovi, mettendo al centro la narrazione della vita vissuta a confronto con il Messaggio del Vangelo. Mi congratulo con voi per queste buone iniziative, e mi auguro che non si tratti di momenti sporadici, ma che si inseriscano in un progetto di formazione continua e capillare, che penetri fino in fondo nel tessuto associativo, rendendolo permeabile al Vangelo e facilitando il cambiamento di vita.

C’è una cosa che mi sta particolarmente a cuore per quanto riguarda le associazioni cattoliche, e vorrei parlarne anche a voi. Associazioni come la vostra sono una ricchezza della Chiesa che lo Spirito Santo suscita per evangelizzare tutti gli ambienti e settori. Sono certo che l’AGESCI può apportare nella Chiesa un nuovo fervore evangelizzatore e una nuova capacità di dialogo con la società. Mi raccomando: capacità di dialogo! Fare ponti, fare ponti in questa società dove c’è l’abitudine di fare muri. Voi fate ponti, per favore! E col dialogo, fate ponti. Ma questo può avvenire solo a una condizione: che i singoli gruppi non perdano il contatto con la parrocchia del luogo, dove hanno la loro sede, ma che in molti casi non frequentano, perché, pur svolgendo là il loro servizio, provengono da altre zone. Siete chiamati a trovare il modo di integrarvi nella pastorale della Chiesa particolare, stabilendo rapporti di stima e collaborazione ad ogni livello, con i vostri vescovi, con i parroci e gli altri sacerdoti, con gli educatori e i membri delle altre associazioni ecclesiali presenti in parrocchia e nello stesso territorio, e non accontentarvi di una presenza “decorativa” alla domenica o nelle grandi circostanze.

Ci sono, nell’AGESCI, molti gruppi che già sono pienamente integrati nella loro realtà diocesana e parrocchiale, che sanno fare tesoro dell’offerta formativa proposta dalla comunità parrocchiale ai ragazzi, ai giovanissimi, ai giovani, agli adulti, frequentando, insieme con gli altri loro coetanei, i gruppi di catechesi e formazione cristiana. Fanno questo senza rinunciare a ciò che è specifico nell’educazione scout. E il risultato è una personalità più ricca e più completa. Se voi siete d’accordo, andiamo avanti così! (papa Francesco: 13

giugno 2015)

MASCI

Cari fratelli e sorelle, vi ringrazio per il lavoro che svolgete nella Chiesa e nella società, testimoniando il Vangelo, secondo lo stile proprio dello scoutismo. E’ importante sottolineare la dimensione ecclesiale della vostra realtà associativa, che raccoglie laici ben consapevoli degli impegni derivanti dai sacramenti del Battesimo e della Cresima. Mossi da questa convinzione, in questi anni di impegno apostolico vi siete sforzati di testimoniare i valori di

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lealtà, di fraternità e di amore a Dio e al prossimo, servendo generosamente la comunità ecclesiale e quella civile.

La terminologia tipica dello scoutismo utilizza molto il termine “strada”, come valore significativo nella vita dei ragazzi, dei giovani e degli adulti. Vorrei incoraggiarvi allora a proseguire il vostro cammino che vi chiama a fare strada in famiglia; fare strada nel creato; fare strada nella città.

Fare strada in famiglia. La famiglia rimane sempre la cellula della società, e il luogo primario dell’educazione. E’ la comunità d’amore e di vita in cui ogni persona impara a relazionarsi con gli altri e con il mondo; e grazie alle basi acquisite in famiglia è in grado di proiettarsi nella società, di frequentare positivamente altri ambienti formativi, come la scuola, la parrocchia, le associazioni… Così, in questa integrazione tra le basi assimilate in famiglia e le esperienze “esterne” impariamo a trovare la nostra strada nel mondo.

Tutte le vocazioni muovono i primi passi in famiglia, e ne portano l’impronta per tutta la vita. Per un movimento come il vostro, basato sull’educazione permanente e sulla scelta educativa, è importante riaffermare che l’educazione in famiglia costituisce una scelta prioritaria. Per voi genitori cristiani la missione educativa trova una sua specifica sorgente nel Sacramento del matrimonio, per cui il compito di allevare i figli costituisce un vero e proprio ministero nella Chiesa. Non solo però i genitori verso i figli, ma anche i figli verso i loro fratelli e verso gli stessi genitori hanno un certo compito educativo, quello dell’aiuto reciproco nella fede e nel bene. Accade a volte che un bambino con il suo affetto, con la sua semplicità, sia in grado di rianimare tutta una famiglia. Dialogo tra i coniugi, ascolto e confronto reciproco sono elementi essenziali perché una famiglia possa essere serena e feconda.

Fare strada nel creato. Il nostro tempo non può disattendere la questione ecologica, che è vitale per la sopravvivenza dell’uomo, né ridurla a questione meramente politica: essa infatti ha una dimensione morale che tocca tutti, così che nessuno può disinteressarsene. In quanto discepoli di Cristo, abbiamo un motivo in più per unirci con tutti gli uomini di buona volontà per la tutela e la difesa della natura e dell’ambiente. Il creato, infatti, è un dono affidatoci dalle mani del Creatore. Questa dottrina della nostra fede è per noi uno stimolo ancora più forte per un rapporto responsabile e rispettoso con la creazione: nella natura inanimata, nelle piante e negli animali riconosciamo l’impronta del Creatore, e nei nostri simili la sua stessa immagine.

Vivere a più stretto contatto con la natura, come fate voi, implica non solo il rispetto di essa, ma anche l’impegno a contribuire concretamente per eliminare

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gli sprechi di una società che tende sempre più a scartare beni ancora utilizzabili e che si possono donare a quanti sono nel bisogno.

Fare strada nella città. Vivendo nei quartieri e nelle città, siete chiamati ad essere come lievito che fermenta la pasta, offrendo il vostro sincero contributo per la realizzazione del bene comune. È importante saper proporre con gioia i valori evangelici, in un leale e aperto confronto con le varie istanze culturali e sociali. In una società complessa e multiculturale, voi potete testimoniare con semplicità e umiltà l’amore di Gesù per ogni persona, sperimentando anche nuove vie di evangelizzazione, fedeli a Cristo e fedeli all’uomo, che nella città vive spesso situazioni faticose, e a volte rischia di smarrirsi, di

(papa Francesco: 8.11.1914)

SAN VINCENZO

CARITAS

Gruppo Missionario

Missione Belem

Gruppo di Preghiera di P. Pio

Gruppo Ministranti e Chierichetti

Oratorio d. Bosco

Oratorio “in parrocchia”

Comunione e Liberazione, Focolarini, Rinnovamento nello Spirito,

Neocatecumenali, Opus Dei…

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Parrocchia aperta e accogliente:

papa Francesco 16.6.2014 – Roma

Dobbiamo accogliere sempre tutti con cuore grande, come in famiglia, chiedendo al Signore di farci capace di partecipare alle difficoltà e ai problemi che spesso i ragazzi e i giovani incontrano nella loro vita.

Dobbiamo avere il cuore di Gesù, il quale «vedendo le folle ne sentì compassione, perché erano stanche e sfinite come pecore che non hanno pastore» (Mt 9,36). Vedendo le folle, ne sentì compassione. A me piace sognare una Chiesa che viva la compassione di Gesù. Compassione è “patire con”, sentire quello che sentono gli altri, accompagnare nei sentimenti. E’ la Chiesa madre, come una madre che carezza i suoi figli con la compassione. Una Chiesa che abbia un cuore senza confini, ma non solo il cuore: anche lo sguardo, la dolcezza dello sguardo di Gesù, che spesso è molto più eloquente di tante parole. Le persone si aspettano di trovare in noi lo sguardo di Gesù, a volte senza nemmeno saperlo, quello sguardo sereno, felice che entra nel cuore. Ma — come hanno detto i vostri rappresentanti – deve essere tutta la parrocchia ad essere una comunità accogliente, non solo i sacerdoti e i catechisti. Tutta la parrocchia! Accogliere…

Dobbiamo ripensare quanto le nostre parrocchie sono accoglienti, se gli orari delle attività favoriscono la partecipazione dei giovani, se siamo capaci di parlare i loro linguaggi, di cogliere anche negli altri ambienti (come ad esempio nello sport, nelle nuove tecnologie) le possibilità per annunciare il Vangelo. Diventiamo audaci nell’esplorare nuove modalità con cui le nostre comunità siano delle case dove la porta è sempre aperta. La porta aperta! Ma è importante che all’accoglienza segua una chiara proposta di fede; una proposta di fede tante volte non esplicita, ma con l’atteggiamento, con la testimonianza: in questa istituzione che si chiama Chiesa, in questa istituzione che si chiama parrocchia si respira un’aria di fede, perché si crede nel Signore Gesù.

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SETTEMBRE 2015

OTTOBRE 2015

1 m

1 g catechismo -

2 m

2 v EAP-catechismo -

3 g

3 s giov coppie-

4 v

4 D opere parrocchiali - 1° dom. del mese

5 s ritiro cresimandi S. Ellero

5 l CORIANO

6 D op parr-cresimandi S. Ellero

6 m s. messa 12 ann.Annalena-prep. Picc. Com.

7 l

7 m cresimandi ore 20.30

8 m riunione catechisti ore 20.45

8 g catechismo - 50°: Pizzol

9 m

9 v Cat -inc catechisti. U. past. R.P.

10 g

10 s cat. 2° elementare

11 v

11 D

12 s ordinazione episcopale d. Erio

12 l PICCOLE COMUNITA' (12-17)- CORIANO

13 D inizio iscrizioni catechismo

13 m riunione catechisti ore 20.45

14 l PICCOLE COMUNITA' (15-20)

14 m VEGLIA cresimandi ore 20.30

15 m

15 g Catechismo -50°: Oratori

16 m

16 v cat-Incontro CARITAS U.P.

17 g

17 s cat 3° el – CRESIMA

18 v

18 D F. MISS.-S.Giovanni PaoloII-Pranzo Z 1

19 s eq. past fam. Pizza e incontro ore 20

19 l CORIANO

20 D

20 m

21 l R. messagg. ore 16-Ros. z. 2 V. Vallicelli

21 m

22 m Ros. z. 3 via Franchi

22 g catechismo - 50°: Scout

23 m Ros. z. 4 g. via Plauto- cons. past

23 v Cate – Incontro U. P. Pasorale giov

24 g catechismo- Rosario z. 5 via Peroni

24 s cat 4° el. - Gr. famiglie-

25 v Catechismo - Rosario z. 1 via Giottoli

25 D

26 s in.a.past. Dioc. -ord.sac. D.Germano P.

26 l CORIANO

27 D APERTURA ANNO PASTORALE

27 m

28 l EQ. Unità past. a S. Giuseppe Artigiano

28 m gruppo P. Pio

29 m

29 g catechismo

30 m gr. P. Pio-cresimandi ore 20.30

30 v catechismo- inc. u.p. past fam. A R.P.

31 s Festa dei Santi

FESTE MENSILI

PICCOLE COMUNITA'

CONSIGLIO PASTORALE

ALTRE FESTE

AVVENTO/QUARESIMA

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57

NOVEMBRE 2015

DICEMBRE 2015

1 D Tutti i Santi -opere parrocchiali-1° dom del mese 1 m

2 l Defunti - 2 m

3 m OTTAVARIO: zona 1 3 g catechismo - 50°: Presepe

4 m OTTAVARIO: zona 2 4 v catechismo - MOSTRA MISSIONARIA-

5 g catechismo - OTTAVARIO: zona 3- 50°: Frisina 5 s catechismo 2° el.-Giov. coppie

6 v catechismo OTTAVARIO: zona 4- EAP 10.30 6 D op parr 1° d del m. -2° di AVV. – M. MISS.-pranzo Z2

7 s cat. 2° elementare - giovani coppie OTT. Zona 5 7 l MOSTRA MISSIONARIA

8 D Pranzo: zona 4 8 M IMM.– A.C.- M. MISS.

9 l Incontro Bibbia 9 m prep. Piccole comunità

10 m

10 g catechismo

11 m piccole comunità –CONSIGLIO PASTORALE 11 v catechismo

12 g catechismo- 12 s catechismo 3° elementare-

13 v catechismo- 13 D 3° AVV.-AP IN CATT. e nel mondo DELL'ANNO SANTO

14 s cat 3° el 14 l PICCOLE COMUNITA' (14 - 19)

15 D FESTA 50ENNI 15 m

16 l PICCOLE COMUNITA' (16-21) 16 m celebrazione anziani

17 m Incontro Bibbia 17 g catechismo

18 m

18 v catechismo - Veglia della PACE diocesana

19 g catechismo - 50°: ferrobattuto 19 s gruppo famiglie

20 v catechismo - catechismo 2° media 20 D 4° AVV-pranzo caritas- PELL. PARR. PORTA SANTA

21 s catechismo 4° elementare 21 l confessioni PASS. DEL CROCIFISSO DI S. DAMIANO

22 D CRISTO RE - - Pranzo cuochi e scout 22 M confessioni

23 l Incontro Bibbia 23 M

24 m

24 G Confess.– culmine 50° Messa ore 24

25 m gruppo P. Pio 25 v NATALE del SIGNORE

26 g Catechismo - 50°: ceramiche 26 s S. Stefano -

27 v EAP ore 10,30 - catechismo 27 D

28 s

28 l Anniversario d. Michele

29 D 1° domenica di AVVENTO 29 m

30 l Incontro Bibbia 30 m

31 G Capodanno in parrocchia

FESTE MENSILI

PICCOLE COMUNITA'

CONSIGLIO PASTORALE

ALTRE FESTE

AVVENTO/QUARESIMA

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58

GENNAIO 2016

FEBBRAIO 2016

1 V Giorn.mon. Pace ap AS s. Maria Magg.

1 l

2 s

2 m Candelora – Vita Cons.giub vita cons e chius anno v.c.

3 D 1° del mese – OPERE PARR

3 m

4 L

4 G MADONNA del FUOCO

5 m VEGLIA RE MAGI

5 v catechismo

6 M Epifania. Infanzia Miss.

6 s giovani coppie

7 g catechismo

7 D pranzo

8 v EAP-catechismo

8 l

9 s cat 2° elementare gr. fam.

9 m riunione catechisti

10 D

10 m CENERI - P. Picc.com-invio missionari misericordia

11 l

11 g catechismo - M. di L. – gior. del mal. -

12 m riunione catechisti

12 v cat. - via crucis ore 17.30

13 m Preparazione Picc. Comunità

13 s cat 2° elementare

14 g catechismo

14 D I DI Q. pranzo AC- VEGLIA DI S. VALENTINO

15 v catechismo

15 l PICCOLE COMUNITA' 15-20

16 s cat 3° elementare

16 m

17 D PRANZO messaggeri - Ann. Ordin. Vesc.

17 m

18 l PICCOLE COMUNITA' 18-23

18 g catechismo

19 m giubileo degli op. dei pellegrinaggi

19 v catechismo

20 m

20 s cat. 3° elementare – incontro famiglie

21 g catechismo-giubileo degli op. dei pellegrin. 21 D II DI QUARESIMA- PRIMA CONFESSIONE

22 v catechismo - catechismo 2° media

22 l giubileo della curia romana

23 s cat. 4° el.

23 m

24 D pranzo

24 m Gr. P. Pio- CONSIGLIO PASTORALE

25 l conv. S. Paolo-cel ecumenica a S. Paolo F.M. 25 g catechismo

26 m

26 v cat. - via crucis ore 17.30 cat 2 media

27 m Gr. P. Pio

27 s cat. 4° elementare

28 g catechismo

28 D III DI Q.-FESTA DELL'ACC. - PRANZO CARITAS-MASCI

29 v catechismo

29 l

30 s FESTIVAL DEI GIOVANI

31 D FESTA DELLA VITA pranzo

FESTE MENSILI

PICCOLE COMUNITA'

CONSIGLIO PASTORALE

ALTRE FESTE

AVVENTO/QUARESIMA

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59

MARZO 2016

APRILE 2016

1 m

1 v catechismo

2 m

2 s giovani coppie

3 g catechismo

3 D DIV. MIS.-processione PRANZO Z.5

4 v catechismo-via crucis ore17.30-24 oreper il Signore 4 l

5 s giovani coppie-24 ore per il Signore

5 m

6 D IV di Quaresima - opere parrocchiali

6 m

7 l

7 g catechismo

8 m riunione catechisti

8 v catechismo

9 m prep piccole comunità

9 s cat. 2° elementare

10 g catechismo

10 D pranzo

11 v EAP-catechismo-via crucis ore17.30-

11 l

12 s cat. 2° elementare

12 m riunione catechisti

13 D V di Q PR. ZONA 3-F. CON. E INCONTRO

13 m prep piccole comunità

14 l PICCOLE COMUNITA' ( 14-19)

14 g catechismo

15 m

15 v EAP - catechismo

16 m

16 s cat. 3° el. Gruppo famiglie

17 g catechismo

17 D FESTA DELLE FAMIGLIE-PR CUOCO/GR

FAM

18 v EAP -cat-via cr ore17.30-VIA CRUCIS UNITA' PAST 18 l PICCOLE COMUNITA' (18-23)

19 s cat. 3°4 elementare - gr fam 18.30-gmg dioc 19 m

20 D DOMENICA DELLE PALME - gmg diocesana

20 m

21 l

21 g catechismo

22 m

22 v catechismo - cat 2°media

23 m

23 s Cat 4 elementare

24 g GIOVEDI' SANTO

24 D pranzo-giub. dei ragazzi 13-16 anni

25 v VENERDI' SANTO- RITIRO MEDIE

25 l

26 s SABATO SANTO

26 m

27 D PASQUA

27 m Gruppo P. Pio

28 l Lunedì dell'Angelo

28 g catechismo-Veglia 1° comunione

29 m

29 v catechismo

30 m Gruppo P. Pio

30 s

31 g catechismo

FESTE MENSILI

PICCOLE COMUNITA'

CONSIGLIO PASTORALE

ALTRE FESTE

AVVENTO/QUARESIMA

Page 61: Parrocchia Regina Pacis Forlì PIANO PASTORALE 2015-2016 · 1 indice presentazione d. roberto pag 2 revisione 2014-2015 4 itinerario di evangelizzazione 6 anno 2015-2016: misericordiosi

60

MAGGIO 2016

GIUGNO 2016

1 D Prima Comunione op. parr

1 m

2 l settimana rosario zona 5

2 g

3 m

3 v giubileo dei sacerdoti

4 m CONSIGLIO PASTORALE

4 s

5 g cat.-giub:veglia per coloro che hanno bisogno di consolazione 5 D

6 v EAP-catechismo

6 l

7 s

7 m

8 D ASCENSIONE

8 m

9 l settimana rosario zona 1

9 g

10 m riunione catechisti

10 v

11 m Preprazione piccole comunità

11 s FESTA DEL SACERDOZIO

12 g catechismo

12 D F. DEL SACERDOZIO giub. degli ammalati

13 v catechismo

13 l PICCOLE COMUNITA' (13-18)

14 s cat. 2° elementare

14 m

15 D PENTECOSTE - pranzo GIOV COPPIE

15 m

16 l PICC. COM. (16-21)-settimana rosario 4

16 g

17 m

17 v

18 m

18 s

19 g catechismo

19 D

20 v catechismo - catechismo 2° media

20 l

21 s cat 3 elem -gruppo famiglie

21 m

22 D TRINITA'

22 m GR PADRE PIO

23 l settimana rosario zona 2 - 3

23 g

24 m

24 v Natività S. Giovanni Battista -

25 m Gruppo P. Pio

25 s

26 g cat- -PROC. CORPUS DOMINI

26 D

27 v cat-PROC. DELLE FAMIGLIE Z 2-giub diaconi

27 l

28 s FESTA PARROCCHIALE

28 m

29 D FESTA PARROCCHIALE -CORPUS DOMINI

29 m Ss. Pietro e Paolo

30 l

30 g

31 m

da MARTEDI' 26 A DOMENICA 31 LUGLIO

GIUBILEO DEI GIOVANI

GIORNATA MONDIALE DELLA GIOVENTU'

A CRACOVIA

FESTE MENSILI

PICCOLE COMUNITA'

CONSIGLIO PASTORALE

ALTRE FESTE

AVVENTO/QUARESIMA