Parole di Vita - Ottobre 2011

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GIORNALE DELLA COMUNITÀ PARROCCHIALE DI CASTELLO OTTOBRE 2011_N. 04 Benedetto colui che viene nel nome del Signor e

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“Parole di Vita” è il giornale della Parrocchia di Castello, pubblicato per tutti i membri della comunità parrocchiale.

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Benedetto colui che viene nel nome del Signore

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TERRA SANTA - 12/19 aprile 2012

12. APRILE - Giovedì: MILANO - TEL AVIV - MONTE CARMELO - NAZARETH (o TIBERIADE)Partenza da Castello ore 5.00. Partenza da Malpensa ore 8.00. Galilea, Haifa con il Monte Carmelo (Santuario di Stella Maris; S.Messa), Nazareth o Tiberiade.

13 APRILE - Venerdì: NAZARETH - MONTE TABOR "Il Verbo si è fatto Carne e abita tra noi"

Visita di Nazareth: la Basilica dell'Annunciazione (S.Messa), la Chiesa di S.Giuseppe, laSinagoga e la Fontana della Vergine. Escursione al Monte Tabor (Basilica della Trasfigurazione)e sosta a Cana.

14 APRILE - Sabato: LAGO DI TIBERIADE "La vita pubblica di Gesù"

Escursione attorno al Lago di Tiberiade: il Monte delle Beatitudini (S.Messa); Tabga, con le chiese del Primato e della Moltiplicazione dei pani e dei pesci; Cafarnao, con il memoriale di San Pietro, la Sinagoga e gli Scavi archeologici. Traversata del Lago in battello.

15 APRILE - Domenica: NAZARETH - QUMRAN - GERICO "Il Mar Morto"

Giudea seguendo la Valle del Giordano; visita di Qasr al Yahud, luogo del Battesimo di Gesùsulla sponda occidentale del Giordano (rinnovo delle promesse battesimali). Visita degli scavi diQumran. Sosta per un bagno nel Mar Morto, Gerico.

16 APRILE - Lunedì: GERICO - MASADA - BETANIA - GERUSALEMME "Verso la città Santa"

Masada: visita della rocca che custodisce i resti della residenza di Re Erode e che vide l'ultimoepisodio di resistenza degli Zeloti contro l'esercito romano, Ein Gedi, Betania presso la chiesache ricorda la resurrezione di Lazzaro (S.Messa), Gerusalemme.

17 APRILE - Martedì: GERUSALEMME "La Passione"

Visita del Monte degli Ulivi: edicola dell'Ascensione, Chiesa del Pater, Dominus Flevit, Orto degliUlivi e Basilica dell'Agonia. Gerusalemme antica: Muro del Pianto, la Chiesa di Sant'Anna con laPiscina Probatica, il percorso della Via Dolorosa (Flagellazione, Lithostrotos) fino alla Basilica del Santo Sepolcro (S.Messa).

18 APRILE - Mercoledì: GERUSALEMME - BETLEMME "La Natività"

Visita del Monte Sion con il Cenacolo, la Basilica della Dormizione e San Pietro in Gallicantu,Betlemme con il campo dei Pastori e la Basilica della Natività (S.Messa).

19 APRILE - Giovedì: GERUSALEMME - TEL AVIV - MILANOMattinata a disposizione per completare le visite. Partenza alle ore 16.10 Tel Aviv. Arrivo a Milano Malpensa alle ore 19.30.

QUOTE DI PARTECIPAZIONE a persona

Valida con minimo 40 - massimo 50 partecipanti e 1250,00Supplemento Camera Singola e 370,00Acconto alla prenotazione e 100,00

Per maggiori informazioni e per prenotazione rivolgersi a don Egidio: 0341364138

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ED I TOR I A LE

CARISSIMI PARROCCHIANI,dopo il periodo estivo vi viene consegnato questo nuovonumero del Giornale della Comunità cristiana di Castello.A dire il vero l’anno pastorale 2011-2012 è già iniziato da unpo’ di tempo.E soprattutto tanti e importanti eventi hanno caratterizzatoquesto periodo d’inizio dell’anno pastorale.

1. Il più importante e a tutti noto è l’arrivo del nuovo

Arcivescovo S. E. Card. Angelo Scola.

L’8 settembre abbiamo salutato il Card. Dionigi Tettamanzi chedopo nove anni di episcopato ha lasciato la guida della nostra Diocesi ambrosiana al Card. AngeloScola. L’abbiamo ringraziato veramente per tutto l’immenso lavoro spirituale che ha profuso neisuoi innumerevoli incontri con i fedeli della nostra Diocesi.Si è appassionato della vita della Chiesa. Ha ascoltato le vicende tristi e liete della gente; hacontinuato a proporre pratiche di giustizia e di carità e ha realizzato quel “Fondo famiglia - lavoro”che ha insegnato a tanti il dovere della solidarietà ed ha permesso ad altrettanti di ricevere un con-tributo in momenti particolarmente difficili.Ora abbiamo il nuovo Cardinale. Ha già incontrato i rappresentanti di tutte le mille parrocchie dellanostra Diocesi; ma sapendo quale grande responsabilità il Signore gli ha messo sulle spalle, nonha esitato a chiedere una preghiera a tutti noi:“Vengo a voi con animo aperto e sentimenti di sim-patia; ma chiedo per me in particolare la preghiera dei bambini, degli anziani, degli ammalati, deipiù poveri ed emarginati”. E noi non mancheremo di fargli sentire la nostra affettuosa vicinanza.

2. L’altro impegno di tutta la Diocesi e quindi anche della nostra Comunità cristiana è stato quel-lo del rinnovo del Consiglio Pastorale Parrocchiale.

Non tutti sanno di che si tratta: sono una trentina di persone che, scelte dai Gruppi operanti in par-rocchia, o indicate dalla Comunità stessa o invitate dal parroco, sono entrate a far parte di questoorganismo pastorale, il cui scopo principale è quello di appassionarsi della vita spirituale

della Comunità cristiana e sostenere, consigliare il parroco nella sua azione pastorale.

Ho trovato in loro tanto entusiasmo e devo proprio ringraziare queste persone per avere accettatodi entrare a far parte del Consiglio pastorale.Vorrei ricordare quanto disse il Card. Tettamanzi a questo proposito:“I nuovi consiglieri, a par-tire da una corretta comprensione dell’identità della Chiesa e dell’ascolto della Parola di Dio, sonochiamati a costruire insieme un volto di comunità cristiana che sia capace di scelte nuove e corag-giose, capaci di affrontare le esigenze dell’annuncio evangelico e sostenute dalla consapevolezzadell’indefettibile vicinanza del Signore”.

Concludo con quest’ultima osservazione sul volto nuovo della Comunità: questo infatti è l’impe-gno che deve sempre caratterizzare la nostra vita cristiana.Dobbiamo ogni giorno vivere nella fedeltà al Signore, perchè la fraternità di tutti i credenti siasegno di una nuova Comunità cristiana che testimonia la bellezza della fede nel Signore Gesù.

Ricordo allora a tutti i bambini, i ragazzi, i giovani e gli adulti (gli anziani già lo fanno): ritor-

nate a vivere la domenica come giorno del Signore; celebrate l’Eucaristia con tutti gli altri cristianie scoprite la gioia di far parte di una grande famiglia che non solo lavora, fatica, studia e vive gli impe-gni quotidiani, ma non trascura di far festa e di lodare il Signore morto e risorto, Lui che è il centrodella nostra vita.

Un saluto cordiale a tutti voi.Il vostro parroco don Egidio

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Con la celebrazione dell’8 settembre in Duomo, nella solennità di Maria nascente, ilCard. Tettamanzi ha terminato il suo mandato di Vescovo di Milano. Pubblichiamoalcuni stralci dell’omelia che ha rivolto a tutti i fedeli.

Sento oggi quanto mai viva in me la veritàaffascinante e impegnativa del motto episco-pale che da 22 anni mi accompagna comeVescovo: Gaudium et pax. I sentimenti e lostile con cui volevo servire la Chiesa, comefratello e come Vescovo, erano nel segnodella gioia e della pace. Oggi vorrei che l'e-sperienza della gioia e della pace non fosse-ro tanto la sintesi del mio servizio in mezzo avoi, quanto l'augurio più semplice e appassio-nato per il nostro cammino e per il camminodi tutta la Chiesa aperta al domani: "A te,Chiesa di Milano, il Signore doni gioia epace". […] Desidero fare memoria e renderegrazie a Dio della bellezza e della luminositàdi questa nostra Chiesa ambrosiana, in sestessa e nelle sue concrete comunità, nellefamiglie e nelle singole persone. Ci sono vivi,nascosti e manifesti, molti doni e numerosicarismi di fede e di esperienza spirituale; cisono infinite generosità a servizio dei più umilie dei più poveri, in diversi contesti sociali e inmezzo a molte difficoltà. Quanta carità e buonesempio ho visto di persona in questi anni! Equanto amore!. […] Voglio ricordare i ragazzi

e i giovani che ho incontrato, con la loro fre-schezza e il loro entusiasmo. Vedo davanti ame tanti genitori che amano i loro figli e desi-derano per essi un futuro di verità e di giusti-zia, in cui possano crescere accanto a qual-cuno che parli loro di Dio e del suo amore pernoi. Penso a tanti uomini e donne di buonavolontà che lavorano per il bene comune,affrontando molti ostacoli e con straordinariaperseveranza. […] Sono molto vicino ai mieiconfratelli sacerdoti, verso i quali mi spingo-no una grande stima e un affetto sincero.Carissimi, stiamo attraversando molti cambia-menti nella Chiesa e nella società: cambia-menti che ci hanno portato anche a qualche

sofferenza e ad alcune scelte non facili; matutto questo ci apre al futuro, ci purifica, ciriconduce all'essenziale, ci fa riflettere innan-zitutto sulla nostra stessa fede e sul sensoprofondo del nostro ministero. Vorrei dire atutti i sacerdoti di questa nostra Chiesa: daoggi, nell'intercessione della preghiera, visentirò ancora più vicini.[…] Un saluto cordia-lissimo desidero rivolgere al Cardinale Carlo

Maria Martini, che mi ha sempre accompa-gnato con ammirevole discrezione e moltoaffetto. In questi anni ho sentito davvero ilconforto e l'intercessione della sua preghiera.[…] Se ho cercato di servire e guidare questaChiesa, devo riconoscere con gratitudine diesserne stato anzitutto io stesso edificato,incoraggiato e ricolmato di gioia grazie aun'infinità di persone e a molte comunità.

Per questo guardo alla Chiesa di Milano e alsuo futuro con umile realismo, sempre colmodi fiducia e di serenità.[…] Ho cercato di con-trassegnare la vita della nostra Chiesa e dellenostre comunità con slancio missionario.Fin dall'inizio del mio servizio episcopale hovoluto incoraggiare ad assumere con grandeserietà la sfida di annunciare ancora e sem-pre il Vangelo. Sentivo nel cuore l'urgentenecessità di un nuovo annuncio, a tutti e aciascuno, ai vicini e ai lontani; non tanto conle parole, ma innanzitutto con una testimo-nianza personale della verità di Gesù Cristo edella bellezza della fede in una società che èin cerca di speranza. […] Auguro davvero chequesta bellissima Chiesa di Milano sappiarinunciare a molte cose pur di non perdere ciòche è essenziale. Forse occorrerà ridurrequalcosa dei suoi programmi e delle sue isti-tuzioni, ma semplicemente per renderlaancora più agile e più splendente, positiva,capace di entrare nel cuore delle persone e

Gaudium et paxCH I ESA

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nei bisogni più veri di questa nostra genera-zione.[…] Il nostro Paese ha bisogno di unaChiesa trasparente, che sia madre e maestra,comprensiva ed esigente, pronta solo a servi-re e non a conquistare, unicamente preoccu-pata di far incontrare Gesù Cristo mediante lafede e la carità, capace per questo di amareogni uomo perché figlio di Dio. Nel difficileconflitto delle interpretazioni e nell'analisicomplessa del tempo presente, al di là diogni ideologia e oltre ogni opportunismo delmomento, ho cercato e ho sempre chiesto atutti voi di mantenere "fisso lo sguardo suGesù, colui che dà origine alla fede e la portaa compimento" (Ebrei 12,2) e di tenere comebussola il Vangelo, parola, celebrazione evita. Non finiremo mai di ritornare all'evidenzadel Vangelo, alla sua forza irresistibile e allasua divina capacità di aprire al futuro […] Siannuncia il Vangelo con una vita sobria, conuna solidarietà sincera, con la giustizia cheonora la dignità personale di tutti, con ilcoraggio di scelte profetiche. Si annuncia ilVangelo con una vita ecclesiale basata sullacomunione che fonda la collaborazione esuscita la corresponsabilità. Si annuncia ilVangelo rendendo ragione della speranzache è in noi e facendolo davanti al mondo"con dolcezza e rispetto, con una rettacoscienza" (cfr. 1 Pietro 3,15s), non cedendomai a nessun risentimento, ma divenendoseminatori di gioia e di pace[…] A tutti è rivolta la mera-vigliosa chiamata a esseresanti. Questa vita spiritualeprofonda, che è la santità,attraversa la nostra biogra-fia ed è ciò che rimanementre tutto il resto passa;è la modalità unica e irripe-tibile con cui il Signore ciattira nelle varie stagionidella vita. Mentre crescia-mo nella santità compren-diamo la parte più vera dinoi, si chiariscono i nostricompiti e si consolidano le

nostre responsabilità. […] Sì, guardiamo inavanti, fratelli e sorelle. Nella gioia e nellaverità della fede, con sincero affetto auguroinsieme a voi al nuovo Arcivescovo, il cardi-nale Angelo Scola, di entrare amato e bene-detto - e nel nome del Signore - comeVescovo di questa Chiesa. […] Vorrei dire alui che la Chiesa di Milano, nella quale è natoed è stato battezzato, lo aspetta per compie-re insieme un altro tratto di strada. La Chiesamilanese ama i suoi Arcivescovi e li aiuta mol-tissimo nel loro ministero. [...] Dicono chenelle giornate limpide e un po' ventose daVilla Sacro Cuore di Triuggio si può vedere laMadonnina del Duomo. Una visione che, findal primo giorno del mio ingresso in Diocesicome Vescovo, mi è sempre stata di aiuto edi consolazione: oggi questa visione mirichiama quel vincolo di fede e di affetto chenon potrà mai essere cancellato, perchéstampato da Dio nei nostri cuori. E anche senon sempre potrò vedere la Madonnina delDuomo, sono sicuro che anche nelle giornatemeno limpide, sarà sempre lei, Maria, a rivol-gere su tutti e su ciascuno di noi il suo sguar-do materno e misericordioso. Ogni giornopregherò la Madonna per la Chiesa di Milano,che mi ha generato nella fede e che ho cer-cato di servire con amore. A voi tutti, che misiete diventati cari, siano gioia e pace.

Dionigi Card. Tettamanzi

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"Ho bisogno di voi""Ho bisogno di voi, di tutti voi": con queste paro-le il Cardinale Angelo Scola ha salutato Milano etutta la Diocesi ambrosiana nello scorso luglio,appena nominato suo arcivescovo. Le stesseparole ha rivolto ai milanesi domenica 25 set-tembre durante l'omelia in Duomo nel giorno delsuo ingresso ufficiale in diocesi, davanti a deci-ne di migliaia di persone accorse ad accoglierlo.La stessa vicinanza ha chiesto e ricevuto du-rante l'incontro con la Zona III (Lecco), a cui ilCardinale ha dedicato l'intera giornata di mar-tedì 12 ottobre. Il momento più intenso è statoquello della celebrazione eucaristica nella basi-lica di San Nicolò alle ore 18.00. Davanti alleautorità, ai numerosi sacerdoti e religiose, auna folla di persone che gremiva la chiesa, ilCard. Scola è apparso emozionato e felice disalutare da vicino i fedeli della Zona a lui piùcara, quella della sua terra di origine e luogodei suoi affetti più familiari.Durante l'omelia, riprendendo le letture appenaascoltate, il Cardinale ha invitato tutti a dedicar-si "alla propria salvezza con rispetto e timore",secondo l'invito di San Paolo. Ognuno è chia-mato a vivere fino in fondo il proprio "mestieredi vivere", per rispondere alla chiamata delSignore che per ciascuno ha un progetto d'a-more e di felicità. Nella Chiesa, nella sua testi-monianza di fede e di carità, ciascuno di noi puòtrovare la guida sicura anche nel tempo pre-sente, tempo di travaglio, segnato da molti ele-menti di crisi. Da qui l'invito paolino a lavorare"senza mormorare e senza esitare", e a vivereuna piena comunione all'interno della Chiesa.Il Cardinale alla fine della Messa ha salutatolungamente tutte le persone che lungo la nava-ta hanno voluto incontrarlo, stringendo in unabbraccio tutto il popolo affidato al suo ministe-ro di pastore della Chiesa milanese. E tuttil'hanno ricambiato con lo stesso affetto.La sera, alle ore 21 presso il Cenacolo Fran-cescano, si è svolto l'incontro con i rappresen-tanti di tutte le parrocchie della Zona III.Rispondendo alle domande che gli sono state

poste, Scola ha innanzitutto chiesto ai presentidi essere lì non per delega, ma per testimo-nianza verso tutti i fedeli delle loro parrocchie, acui la parola dell'Arcivescovo vuole arrivare. Piùche una risposta puntuale alle singole doman-de, quella del Cardinale è stata una lezione sul-l'essenza del cristianesimo, da cui sempre oc-corre ripartire per impostare le soluzioni ai pro-blemi. Il genio del cristianesimo non è quellodell'annuncio della salvezza che sta oltre lavita, bensì un processo di salvezza che iniziagià qui sulla terra, nella Chiesa. Dio, infatti, si ècoinvolto nella storia in Cristo, via - verità - vita.La divisione tra fede e vita nasce quando nonvediamo cosa c'entra con noi Gesù. Inveceoccorre prendere sul serio la logica con cui Diosi è manifestato agli uomini, che è stata quelladell'incarnazione e della comunione, dell'amici-zia con pochi uomini che poi si è allargata almondo intero. Ma anche quelli che Lui si erascelto non hanno capito finchè non l'hannovisto risorto. Così anche a noi Gesù ha lasciatoil dono che ce lo rende vicino, l'Eucarestia,attraverso cui noi partecipiamo a quell'evento dimorte e di resurrezione. Dobbiamo recuperarela concezione della vita come vocazione, ognibattezzato ha un compito e una missione inso-stituibile, i laici non sono i clienti della Chiesa,ma i primi testimoni dell'avvenimento cristiano,la parrocchia non deve vivere secondo lo stiledell'azienda, ma della famiglia. Per finire il Cardinal Scola ha invitato tutte leparrocchie a prendere sul serio il VII IncontroMondiale delle Famiglie che si terrà a Milanodal 30 maggio al 3 giugno 2012, con la presen-za conclusiva del Papa. Tutta la diocesi lavo-rerà su questo tema: "La Famiglia: il lavoro, lafesta", a partire anche dalla lettera pastoraledel nuovo Arcivescovo. Per la prima volta unevento di portata mondiale si svolgerà in unluogo che non è Roma e ciò costituisce unagrande responsabilità per la diocesi ambrosia-na e per tutti noi.

Laura

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Il Card. Angelo Scola a Malgrate dove è nato il 7 novembre 1941 e dove è cresciuto partecipando alla vita della comunità, nell’oratorio e come chierichetto fino all’ingresso in Seminario.

E’ diventato sacerdotenel 1970. Ha conseguito il dottorato in filosofia e inteologia e ha insegnatoAntropologia Teologicaalla Pontificia UniversitàLateranense.Dal 1991 al 1995 è statoVescovo di Grosseto edal 2002 Patriarca diVenezia.

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18 settembre, festa dell'Esaltazione dellaSanta Croce o, più familiarmente, del SantoCrocifisso vissuta con particolare solennità egioia, quest'anno. La Messa solenne delleore 10 è stata presieduta da don MauroBarlassina che ha ricordato, insieme allacomunità in cui è nato e cresciuto, il 25moanniversario della sua ordinazione sacerdo-tale. Don Mauro è oggi parroco di Besnate,in provincia di Varese e, da poco, è a capo diuna Comunità Pastorale che si estende dallerive del lago di Varese fino alle pendici delSacro Monte di Varese. Nell'omelia, don Mauro ha riflettuto sull'inter-rogativo che pone una comunità che si fermaper festeggiare il Crocifisso, Gesù crocifisso.Il senso di tutto sta nel fatto che Gesù èvenuto nel mondo per salvare ciascuno,attraverso il sacrificio della croce, personal-mente, e non genericamente. San Paolo havissuto tutto ciò nella sua carne e non puòfare a meno di raccontare come siano avve-nute la sua conversione e la sua vocazione.Nella giornata per il Seminario don Mauro halegato alla testimonianza di san Paolo unacitazione del neo-arcivescovo Angelo Scola,che ha scritto che riconoscere Cristo signifi-ca riconoscerlo come l'avvenimento dellapropria vita. Staqui la vocazione,ha detto donMauro, pensan-do agli eventi chelo hanno fattodiventare sacer-dote per sempre,nell'ormai lonta-no 1986.Per essere disce-poli di Cristo, nonbasta, però, un'a-

desione formale, a parole, ma la logica deldiscepolo deve essere quella del testimone,sull'esempio di Gesù in croce. Per esseretestimoni, però, è necessario anche avere elasciarsi accompagnare da una guida spiri-tuale e don Mauro ha ricordato quanto sianostati importanti per lui nel discernimentovocazionale i parroci don Mario Molteni,prima, e don Fernando Pozzoli, poi.Proprio la presenza di don Fernando, che haconcelebrato con don Egidio, don Contardoe con il "poliziotto di Dio", il monaco bene-dettino don Paolo Borrella, è stata una gradi-ta sorpresa per don Mauro che, immutatonell'aspetto, rispetto ai ricordi di chi non lovedeva da anni, al termine della Messa haincontrato e salutato gli amici, i compagnidegli anni di oratorio e tutta la comunità. La giornata di festa è stata completata dall'a-

pertura straordi-naria dell'archi-vio-museo par-rocchiale, che haconsentito ad altriparrocchiani diconoscere qual-cosa di più sullastoria e sulla sto-ria di fede delpopolo di Castel-lo.

Matteo

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RUT: VITA E SPERANZACon il mese di ottobre sono ripartiti i Gruppi diascolto della Parola. Quest'anno leggeremo,per intero, il libro di Rut: un breve racconto, al-l'apparenza molto semplice, che però contienein sé temi attualissimi, che toccano ciascun uomo in ciascun tempo; possono toccare cia-scuno di noi. E' un libro che parla di crisi economica e di emi-grazione; parla di morte e di abbandono; parladi legami parentali; di indifferenza e di solida-rietà; di desolazione e di speranza.Soprattutto, è un libro che apre alla speranza.Partendo da una situazione triste (una donna,Noemi, che perde in breve tempo marito e figli -la sua giovane nuora, Rut, che rimane vedova einsieme a lei affronta un difficile avvenire), attra-verso percorsi di privazione e di coraggio, cimostra che ogni situazione può aprirsi a sbocchiimpensati e imprevedibili. Non ritirarsi, non chiu-dersi, non sprofondare nell'amarezza e nelloscoraggiamento, non lasciarsi vivere; affrontare,rimanere aperti a nuove possibilità e crederci,saper vedere al di là delle situazioni, cercaresempre: è l'invito di questo racconto, che senzateorie o discorsi ci propone una via di coraggioe di speranza.E' un racconto coinvolgente, che non può la-sciare indifferenti; avanzato per i tempi in cui èstato scritto, propone come "eroina" una donna,e una donna straniera: una di quelle donne chesecondo molti israeliti avrebbero dovuto essereradiate dalla comunità, ripudiate dai mariti, cac-ciate insieme ai loro figli e rinviate ai paesi d'o-rigine (sono così lontane da noi, queste posizio-ni? o ci circondano, le respiriamo, le sentiamoogni giorno, tutte intorno a noi? forse non in ca-sa, ma sul luogo di lavoro, per la strada, nei bar,alla televisione?). Rut, la donna straniera, vedo-va e debole, indifesa, sarà poi l'antenata delgrande re Davide. Sorprendente e provocatorio. Anche in linea contutte le Scritture, che ci mostrano come la venu-ta del Messia sia stata preparata da personesemplici, non famose, addirittura da poveri (ve-dove, stranieri), che nella loro quotidianità però

incarnano i principi fondamentali della fede, cheè molto di più che non la stretta osservanzadella Legge.Sorprendente e bellissimo anche il rapporto disolidarietà e di amicizia tra due donne, che nonhanno tra loro legami di sangue, ma sanno ri-manere unite nella sventura e forti insieme nelfronteggiare le difficoltà: un esempio raro pertempi in cui alle donne non era attribuito grandevalore.E Dio? Ad una lettura superficiale Dio sembrapoco presente. Dio, il Signore, non si rivela nelvento, nel tuono o nel fuoco, non accompagnaattraverso grandi segni salvifici (come l'aperturadelle acque nel Mar Rosso); è una presenza ap-pena avvertita nello svolgersi degli avvenimenti,che accompagna senza mai sostituirsi nelle scel-te, che nella vicinanza non rischia mai di diven-tare imposizione. L'uomo, la donna, vivono lapropria storia secondo le proprie scelte; se guar-dano oltre agli avvenimenti, possono scorgere lamano di Dio che li sostiene e li benedice. Il breve racconto, all'apparenza molto semplice,ci presenta una circostanza non del tutto origi-nale, con quel matrimonio finale che risolvetutto, tra il ricco, generoso possidente e la gio-vane povera e bisognosa di protezione; davve-ro originale è però la vicenda intera, il modo incui viene narrata, il contesto, i riferimenti. Nerisulta, infine, un racconto straordinario: da leg-gere, da meditare, da pregare. E' un invito: se partecipate ad un gruppo diascolto sicuramente vi troverete sapore ed ar-ricchimento.

MariaGiovanna

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Vorrei spendere una parola di ringraziamen-to per una nostra suora della Scuoladell'Infanzia che è stata trasferita: suor

Costanza. Ha vissuto per tre anni nellanostra comunità, prestandosi nel servizio allaScuola dell'Infanzia e anche in alcune attivitàpastorali. L'abbiamo incontrata tante volteall'ingresso dell'asilo, pronta adaccogliere bambini e genitori,premurosa con tutti. Forse l'a-vrete conosciuta anche durantele benedizioni natalizie che havissuto con molto entusiasmo.Ora la sua superiora l'ha voluta aRoma presso di sé. Noi ci siamorassegnati a lasciarla partire, leiun po' meno. Ma, comunque, lefacciamo un sacco di auguri. Sece l'ha fatta a stare tre anni aCastello, ce la farà anche aRoma. Suora che va, suora cheviene. E infatti è arrivata suor

Emma. Si è già inserita nella no-

stra parrocchia come superiora delle tre suo-re Betlemite e come collaboratrice pastoraleper la nostra comunità. Non possiamo cheaugurarle un mondo di bene e la nostra sim-patica amicizia nel Signore. Benvenuta suorEmma!

don Egidio

UN AUGURIO DI BENE

Catechesi adulti sul libro di Rut in parrocchia - ore 21.00

Giovedì 10 novembre “Una storia triste”Giovedì 12 gennaio “L’Onnipotente mi ha tanto amareggiata”Giovedì 23 febbraio “Rut, un Abramo al femminile”Giovedì 22 marzo “Un segno di speranza”Giovedì 3 maggio “L’incontro nella notte”

Mercoledì 16 novembre - ore 15.30 - al Convegno con Silvana ManzellaMartedì 25 novembre - ore 21.00 - in oratorio con suor Emma

Incontri di spiritualitàper le persone separate o divorziate

lunedì 14 novembre ore 21in casa parrocchiale

Per informazioni rivolgersi a don Egidio: 0341364138

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Come una elegante signora d'altri tempi,anche la piazza di Castello si è "rifatta il truc-co", raffinandolo e modernizzandolo secondole tendenze più in voga: ridisegnato il sa-grato, dove è stata ampliata la zona di pas-saggio davanti all'uscita principale della chie-sa; ripristinato l'acciottolato prospiciente lafontana di San Giovanni Nepomuceno; modi-ficato anche l'ingresso al parcheggio con laridefinizione del perimetro tramite un cordoloin pietra e paracarri in cemento; collocatiall'interno dello stesso due vasi di circa unmetro e mezzo di diametro, destinati ad ac-cogliere delle piccole aiuole per restituire allapiazza un po' di colore e di prestigio. E ancora: lungo il perimetro esterno, salendoa destra da via A. Fogazzaro è stato realiz-zato uno stretto, ma utilissimo marciapiede,largo circa un metro, che permette di cammi-nare senza dover aggirare le auto parcheg-giate o, peggio, in transito, evitando così diesporre a pericoli soprattutto bambini e per-sone anziane. Di nuova costruzione anche loscivolo per i passeggini e l'area di protezioneall'ingresso della scuola materna; finalmentela zona parcheggi è stata ben delimitata at-traverso la segnaletica orizzontale.Interessante e di grande utilità è l’acciottola-to destinato - in quanto area privata - dallaparrocchia per iniziative pastorali e per il per-sonale della scuola dell’Infanzia.

Pur sacrificando qualche posto auto, il risul-tato finale è di un maggior decoro del luogo edi una migliore funzionalità degli accessi edelle aree ad uso pubblico, a favore anche diuna maggiore scorrevolezza del traffico.A questo riguardo, qual è l'opinione dellepersone? A tutti è gradita la miglioria esteti-ca, che rende più gradevole e accogliente lapiazza, così come viene riconosciuto digrande valore, soprattutto da mamme enonni, il nuovo marciapiede esterno allapiazza; genitori e operatrici della scuola ma-terna sono soddisfatti dell'area senza autodavanti alla scuola, che evita l'ingolfamentonelle ore di punta. In generale, insomma, lanota è positiva.Tuttavia, qualche naso storto non manca:quando si parla dei parcheggi, si lamentanoin particolare i residenti, che faticano a trova-re posto, e gli esercenti le cui attività si affac-ciano sulla piazza, che chiedono uno spazioper le soste brevi dei loro clienti e fornitori. Ineffetti, i posti disponibili sono spesso occupa-ti per l'intera giornata dalle auto dei pendola-ri, che in realtà, per lasciare i loro mezzi, di-sporrebbero di varie zone vicine alla stazio-ne, tra l'altro convenzionate con il Comune. Da parte nostra, ci auguriamo che presto sipossa godere in tutta tranquillità dei beneficiprodotti dalla "nuova piazza" di Castello.

Umberto

La piazza si rifa il look,

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VI TA PARROCCH I A LE

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UNA SCELTA CORAGGIOSASono finalmente cominciati i lavori di ristrut-turazione di spogliatoi, docce e servizi igie-nici del campo di calcio dell'Oratorio. Eraormai da molti anni che c'era questa neces-sità ma, per motivi diversi, i lavori eranosempre stati rinviati. Infatti, a parte qualcheintervento tampone nell'ultimo decennio, lastruttura già da tempo era inadeguata alleesigenze delle attività che si svolgono inoratorio. "Nonostante le difficoltà economi-che del momento - dice don Egidio - lasituazione era tale che non si poteva aspet-tare oltre per questo rifacimento, che ren-derà più pulito e decoroso l'ambiente fre-quentato da oltre 250 ragazzi, tra oratorio eallenamenti della Zanetti." Con la ristruttu-razione in corso, ovviamente, questi spazinon sono completamente disponibili, ma il

campo è in gran parte sfruttabile. I lavori,comunque, termineranno entro la fine del-l'anno. A quando un campo di calcio in erbasintetica, come si sta diffondendo semprepiù, anche negli oratori cittadini? "Ci abbia-mo pensato - risponde don Egidio - ènecessario, ma questo costituirà un altrolotto di lavori. La ristrutturazione in corsocosterà circa settantamila euro. Terminati ilavori, ci fermeremo finché non avremoripagati i debiti contratti, poi penseremo alcampo.E’ un grosso intervento, che

abbiamo intrapreso nella spe-

ranza che tutti coloro che usu-

fruiscono di queste strutture,

sappiano contribuire in modo

generoso alle nuove spese."Matteo

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Sono state quattro setti-mane quelle dal 13 giu-gno al 7 luglio, nelle quali

abbiamo cercato di impa-rare a valorizzare il nostro

tempo. Sulle note di BATTIBALENOabbiamo giocato, pregato e ci siamodivertiti insieme.Sono trascorse velocemente tra le gior-nate in oratorio, le passeggiate in monta-gna, le mattinate di compiti, i giochi inpiscina e la gita a Cogoleto.Per questo oratorio estivo 2011 bisognaringraziare don Paolo e suor Victorine,per il loro impegno e la loro presenza; glianimatori, che con tanto entusiasmo sisono messi al servizio dei più piccoli; lemamme e tutti coloro che hanno collabo-rato durante queste settimane. E infine,anzi, soprattutto, tutti i bambini chehanno trascorso con noi queste settima-ne di vacanza, senza i quali non avrem-mo potuto vivere questa esperienza!Grazie a tutti!

Elisa

BATTIBALENO - vedo il mondo a testa in giu!Oratorio estivo 2011

,ORATOR IO

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Anche quest'anno un gruppo di ragazzidella nostra parrocchia, dalla quarta ele-mentare alle superiori, ha partecipato alcampeggio: sabato 9 Luglio siamo partitipieni di entusiasmo e voglia di stare insie-me, alla "conquista" di Maranza, in ValPusteria (Alto Adige).Sono stati sette giorni ricchi di divertimen-to, gioco, spensieratezza, ma anche rifles-sioni, preghiera e fatica.Abbiamo vissuto tante cose insieme: lemesse, le serate organizzate, le gite, i tor-nei e i vari giochi proposti.E' stata una bellissima esperienza per laquale dobbiamo ringraziare, per primi, tuttii ragazzi, dai più grandi ai più piccoli, chehanno deciso di mettersi in gioco e parte-cipare a questa vacanza comunitaria.Un grazie a suor Victorine, sempre pronta

a combattere contro ogni malanno e a ras-sicurarci con la sua risata; grazie a donPaolo per averci accompagnati neimomenti di riflessione e preghiera e gra-zie a Giorgio per averci seguito tra boschi,rifugi e vette, spronando anche i più stan-chi ad arrivare in cima.Grazie anche ad Alessandra, Francesca,Giulia e Marco, i "grandi", per la loro pre-ziosa presenza e per il loro impegno.Ultimo grazie, ma non meno importante, aMatteo e Stefano (o meglio conosciuticome Speck e Dott. Pancetta) per il lorograndissimo entusiasmo e per il loro lavo-ro, per la fantasia e per il divertimento checi hanno procurato.Ancora una volta grazie a tutti … al pros-simo campeggio!

Nicola e Elisa

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9/16 luglio 2011

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Maranza9/16 luglio

2011

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Come ci ha ricordato il nostro Arcivescovo An-gelo nel messaggio di apertura degli oratori loscorso 2 Ottobre, "quest'anno la proposta edu-cativa dei nostri Oratori è orientata decisamen-te verso il VII Incontro Mondiale delle Famiglieche avremo la gioia di ospitare proprio nellanostra diocesi alla fine di maggio e che vedrà inmezzo a noi la presenza del Santo PadreBenedetto XVI. Tale avvenimento rappresentauna straordinaria opportunità per essere confer-mati nella fede dal Successore di Pietro, che ciaiuterà a dialogare con le famiglie di tutto ilmondo accogliendo insieme a loro il Vangelodell'uomo-donna, del matrimonio, della famigliae della vita".Anche i nostri ragazzi, adolescenti, 18 e 19enni,giovani e famiglie della parrocchia di Castellohanno cominciato a riflettere e a prepararsi inoratorio a questo evento mondiale, proponendoil 1° TORNEO DELLE FAMIGLIE che avrà luo-

go ogni terza domenica del mese (vedi program-ma e date nel riquadro sotto), che - appunto -abbiamo chiamato DOMENICA… INSIEME

ALLE FAMIGLIE. Le altre domeniche del mesesono state assegnate per la preparazione e l'ani-mazione al glorioso gruppo ministranti diCastello (II domenica del mese) e all'AzioneCattolica Ragazzi (l'ultima domenica del mese).Quest'anno infatti il nostro oratorio ospiterà leattività dell'Azione Cattolica Adulti al Sabato equelle dell'Azione Cattolica Ragazzi l'ultima do-menica del mese.Al vertice di queste iniziative sta comunque laproposta spirituale per i ragazzi di tutte le fasced'età.Un interessante proposta educativa e spiritualeche sicuramente porterà entusiasmo, passionee gioia di stare insieme in Oratorio… CREAN-

DO E RICREANDO.

don Paolo

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- Domenica 23 ottobre - Presentazione- Domenica 20 novembre- Domenica 18 dicembre- Domenica 29 gennaio- Domenica 19 febbraio- Domenica 18 marzo- Domenica 22 aprile- Domenica 6 maggio:

conclusione anno oratorianocon premiazione squadra vincentedel Torneo

Il torneo si terrà anche in caso di maltempo

Il costo di iscrizione è di 1 e a persona.

Programma delle giornate:ore 10.00 S. Messa.Alle ore 14.00 accoglienza.Alle ore 14.30 preghiera insieme e inizio giochi.E alla fine merenda per tutti!

DOMENICA... INSIEME ALLE FAMIGLIE1° TORNEO DELLE FAMIGLIE

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"Saldi nella fede"Hola amigos!

Quante volte abbiamo ripetuto questa salutodurante la XXVI Giornata Mondiale dellaGioventù a Madrid lo scorso agosto!Quanti volti, quante storie, quanti giovani di-versi provenienti da ogni angolo del mondo sisono incontrati nella capitale spagnola, insie-me al Santo Padre per riconfermarsi "saldinella fede". Aldilà di ogni barriera linguistica,sociale e culturale, ad accomunare i due mi-lioni di pellegrini vi era un solo elemento: ilcredo cattolico.La nostra avventura è cominciata domenica14, con un estenuante viaggio di ventidue orein pullman, che ci ha condotto a Moralzarzal, ilpaese a cinquanta chilometri da Madrid cheavrebbe ospitato gran parte dei giovani ambro-siani arrivati in Spagna. Da lunedì a venerdì ilnostro alloggio è stato la "Plaza de Toros", l'a-rena cittadina, che solitamente ospita le corri-de. Dopo un primo giorno di visita alla capitale,con successiva S. Messa di apertura dellamanifestazione, le tre mattine seguenti sonostate caratterizzate dalle catechesi tenute al-

la Fiera di Madrid rispettivamente dal Card.Betori, vescovo di Firenze, Card. Bagnasco,vescovo di Genova e presidente della CEI edal Card. Tettamanzi. Al termine dell'incontrotenuto dal nostro arcivescovo uscente, i giova-ni milanesi hanno partecipato insieme a que-

st'ultimo ad un momento di preghiera al qualeha preso parte anche la nuova guida dellanostra diocesi: Card. Angelo Scola.Nella serata di giovedì ha avuto luogo, nellacentralissima Plaza de Cibeles, l'accoglienzaal Santo Padre. Canti e balli hanno dato il ben-venuto a Benedetto XVI, il quale, colpito dallanumerosa presenza di giovani italiani (più dicento mila), ci ha invitato a vivere la GMG conspirito di preghiera e di fraternità. Un altro intenso momento si è tenuto nel tardopomeriggio di venerdì quando il Santo Padreha presieduto, lungo Viale Recoletos, la Via

Crucis; nella quale la Santa Croce è stata sor-retta da giovani vittime di differenti problemati-che sociali. Finalmente con la giornata di sabato l'evento èentrato nel vivo: il buongiorno ci è stato datodal Card. Tettamanzi, con il quale abbiamo re-citato le lodi mattutine. A mezzogiorno ci siamorecati all'aeroporto militare di Cuatro Vientos,dove si sarebbe svolta la veglia serale di pre-

ghiera con il Santo Padre. Acqua e viveri cisono stati subito distribuiti e, per sopperire altremendo caldo (c'erano quaranta gradi), si so-no adoperati addirittura i Vigili del Fuoco che,con una decina di automezzi, hanno bagnato igiovani con potenti getti d'acqua. Passato dunque il pomeriggio tra canti, balli,giochi e nuove amicizie, abbiamo cominciato inserata la veglia con Benedetto XVI, purtroppointerrotta e ridimensionata da un violento tem-porale. Nonostante le avverse condizioni me-

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teo, il Papa non ha abbandonato i fedeli, chel'hanno poi ringraziato in una surreale atmosfe-ra con il grido "Esta es la juventud del Papa".Nell'omelia il Pontefice ha invitato noi giovaniitaliani a non lasciar spegnere la fiamma cheDio ha acceso nei nostri cuori, alimentandola econdividendola con i nostri coetanei che vivononel buio e cercano una luce nel loro cammino. La buonanotte ci è stata data sotto le stelle e lasveglia, la domenica mattina, è arrivata con leprime luci dell'alba. A metà mattina è andato inscena l'ultimo atto della GMG, con la S. Messa

di Invio, celebrata ancora una volta da Bene-detto XVI. Durante l'omelia di questa celebra-zione eucaristica il Santo Padre ci ha invitato afar nostro lo slogan del pellegrinaggio, presodalla Lettera di San Paolo ai Colossesi: "Radi-cati e fondati in Cristo, saldi nella Fede". Il no-stro distacco da Madrid e da questa fantasticaesperienza di vita cristiana è stato ufficializzatocon l'Angelus, che ci ha inviato alle nostre fami-glie e comunità con una rinnovata speranza nelcuore, e con una fede sicuramente rinfrancata. E così mentre tornavamo con il treno a Lecconel pomeriggio del lunedì ci stavamo già orga-nizzando per la prossima GMG, che si svol-

gerà nel 2013 a Rio de Janeiro, perché anchelì non dovremo sicuramente mancare. Per que-sto motivo i ringraziamenti abbiamo deciso difarli in portoghese, giusto per abituarci un po'alla lingua che dovremo imparare a parlare:"Obrigado Bento XVI! Obrigado Senhor!".

AndreGotTega

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L'intervista di questo numero del bollettinonon credo richieda introduzioni elaborate.Voglio partire subito con le domande aFrancesca Galli, ragazza del nostro oratorioche quest'estate ha avuto un'esperienzadavvero particolare nel continente africano…

- Presentati subito e vediamo di scoprire

com'è nata quest'idea del viaggio in Africa.

Certo, mi sembra giusto! Mi chiamo France-sca, ho 21 anni e sono iscritta al terzo anno diinfermieristica a Monza. Ho sempre fatto partedella parrocchia di Castello. Per quanto riguar-da l'Africa è sempre stata un'idea che balenavain testa, da quando ero bambina, che poi si èsviluppata e costruita nel tempo con la visionedi documentari, facendo parte del COE e, in

questo modo, avendo esperienza diretta con larealtà africana. Erano anni che pensavo ad un modo per rea-lizzare questo sogno di volare verso quel magi-co continente che tanto mi affascina, così, gra-zie alla collaborazione con alcune amiche, so-no riuscita a parlare con Giovanni, un ragazzoche aveva già avuto esperienze in RepubblicaCentroafricana, il quale ci ha messe in contattocon Suor Giulia Mazzon, suora francescanamissionaria, avente sede a Gemona del Friuli.Questa suora gestisce un ospedale, o meglio,un centro medico a funzione di dispensario aMaigarò, in Repubblica Centroafricana, che èstato, poi, la mia destinazione…- Quindi sei partita, ma eri sola?

No, non ero sola, mi ha accompagnato Laura,

IL VIAGGIO VERSO IL MIO SOGNO AFRICANO

OR AT O R I O - MO N D O

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una ragazza di 25 anni che abita a CassagoBrianza. Abbiamo deciso di andare da sole,senza alcuna associazione, con l'unico contat-to di suor Giulia.- Raccontaci cosa facevi durante il giorno.

Quali erano i tuoi compiti?

Premetto che io e Laura avevamo deciso diproporci come aiuto in ambiente medico, inquanto io studentessa di infermieristica e Lau-ra volontaria della Croce Rossa a Casatenovo.La giornata iniziava con la sveglia alle 6.30,avevo un'ora per prepararmi e alle 7.30 iniziavail giro medico; questo consisteva nel seguire lasuora nel dispensario, poi accompagnare imedici e gli infermieri per la routine ospedalierache prevede la visita e il controllo della patolo-gia e della terapia dei pazienti. Successivamente medicavo le piaghe da decu-bito e restavo con i bambini del centro nutrizio-nale per seguirli e farli giocare. Anche nelpomeriggio rimanevo con i piccoli dell'orfano-trofio per guardare cartoni animati (i nostri,quelli della Disney) e per proporre giochi in stileoratorio. Questo lavoro era molto importanteperché i bambini con cui avevamo a che farehanno bisogno di affetto, senza di noi nonavrebbero ricevuto alcun tipo di stimolo e nonavrebbero saputo cosa fare per passare iltempo.Qualche giorno, nelle mie tre settimane di per-manenza, sono anche andata a visitare i villag-gi vicini. Il mio ultimo compito, invece, era quello di si-stemare la piccola farmacia,ovvero pulire, riordinare, cata-logare i farmaci e buttarequelli scaduti. Questo lavorolo facevamo io e Laura per-ché gli africani, per questogenere di mansioni, nonhanno molta voglia e, per dipiù, quelli dell'ospedale nonne avevano le competenzenecessarie.- Quali sono le diversità che

hai notato con più evidenza

rispetto all'Italia?

Sicuramente la mentalità! So-

no davvero rimasta colpita da quanto questepersone rimangano indifferenti nei riguardi dialcune tematiche legate al quotidiano come lamalattia. Purtroppo, dove stavo io, vigeva lalegge della sopravvivenza, quindi la morte e lasofferenza, essendo all'ordine del giorno, noncolpivano la gente quanto nel nostro paese.Sicuramente i loro cuori ne risentono, ci man-cherebbe, ma non sono abituati ad esternare ipropri sentimenti.Anche la cura per i bambini è trascurata. Pochemamme seguono i propri figli. Non esiste l'ana-grafe, quindi ognuno può cambiarsi il nomequando vuole. Non avendo la necessità di se-guire appuntamenti, impegni o visite, la conce-zione del tempo è del tutto assente, tanto chenei villaggi non esistono orologi. Nonostantetutto, però, la loro cortesia è fantastica! Gli afri-cani hanno sempre il sorriso sulle labbra, tiabbracciano e ti salutano creando un legameprofondo di affetto e simpatia. I bambini sonomolto curiosi, venivano a toccare i miei capellibiondi perché non ne sono abituati e osserva-vano le vene in trasparenza nel mio bracciorosa.- Ce ne sono, invece, di similitudini?

Cavolo, domanda difficile. C'è da dire che i me-dici e gli infermieri erano molto preparati, comeda noi. Devono ancora imparare molto perquanto riguarda gli aspetti organizzativi e ge-stionali. Poi siamo tutti uomini, legati dagli stes-si sentimenti, e questa mi pare un'ottima simili-tudine!

MONDO

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- Secondo te, chi potrebbe intraprendere

questo tipo di esperienza?

Certamente non è un viaggio che tutti possonofare. Assolutamente è indispensabile la motiva-zione che ti spinge a partire. Quando sei giù, avolte, ti prende lo sconforto per la mancanza direazioni nelle persone, la loro apatia e malavo-glia nel fare quello che consigli o chiedi. Servono, inoltre, la gioia di aiutare, la prontez-za, la disponibilità al sacrificio e al lavoro e l'a-pertura di mente più totale: non ci si può per-mettere di giudicare una mentalità che è total-mente diversa da quella occidentale.- Qual è stata la preparazione, in Italia, per

questo viaggio?

Beh, noi, non essendo parte di alcuna associa-zione, non abbiamo fatto alcun tipo di incontro,se non con Giovanni. Io ho dovuto fare il pas-saporto e molte vaccinazioni (tifo, epatite A,colera, febbre gialla, meningococco e malaria),anche se, poi in Africa non abbiamo avuto nes-sun tipo di problema di salute. Eravamo un po'preoccupate prima di partire perché la Farnesi-na non consiglia la Repubblica Centroafricanacome luogo di destinazione per un viaggio acausa dei problemi che ci sono ancora nellazona di confine con il Sudan, però noi non era-vamo vicine.Appena arrivate, però, io ho sentito subitoun'atmosfera di casa, dato che eravamo nellacasa delle suore, dove potevamo anche man-giare italiano.- Com'è il cielo dell'Africa?

Uh, è magnifico! I tramonti sono adorabili! Houna foto nella mia mente: la terra rossa attra-versata da una strada che sembra non finiremai, incorniciate dal rosso del tramonto Afri-

cano; è un'immagine che riempie il cuore. Iopenso che l'Africa serve davvero! In un postodove le persone soffrono e stanno male, dovela gente muore e soffre, tu puoi alzare gli occhiper incontrare un cielo che colma l'animo. Ilviaggio in Africa mi ha cambiata e, guardandoquel cielo, non posso che ringraziare chi c'èlassù e me l'ha fatto fare…- L'ultima domanda: qual è il tuo ricordo più

prezioso, oltre questo fantastico cielo?

Ce ne sono tantissimi, ma il più bello, sicura-mente, è l'aver visto nascere un bambino! Laura aveva già assistito ad un parto in un ser-vizio in ambulanza, io invece mai. Quel giornoeravamo andati a prendere la mamma a termi-ne in un villaggio e, mentre tornavamo versol'ospedale in jeep, io avevo una gran paura chenascesse durante il tragitto. Poi, però siamo riu-sciti a raggiungere il dispensario e il bambino ènato. Tutto è stato stupendo: lavarlo, vestirlo,tenerlo in braccio, coccolarlo e sentire i primivagiti. Sicuramente il miglior ricordo.

Stefano

MONDO

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Per ringraziare Francesca di aver condiviso questa sua esperienza, abbiamo deciso di riportarele coordinate bancarie per poter contribuire al progetto di Suor Francesca.

BANCA POPOLARE FRIULADRIA

Filiale: Via dei Pioppi - 33013 GEMONA DEL FRIULIIBAN: IT38N0533663880000035211948 B.I.C. (ex swift) BPPNIT2P611Intestato a : Congregazione Suore Francescane Miss. S. Cuore 33013 GEMONA DEL FRIULI - Largo P. G. Fioravanti, 9 Cod. Fisc. 02605730585Causale: specificare Missione Maïgaro e finalità (es. adozione a distanza; rinnovo adozione a distanza di nome del bimbo/a, etc.).

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Anche quest'anno sono entrati a fare parte delnostro gruppo chierichetti quattro nuovi membri:Della Corte Paola, Dell'Oro Michele, Rao Filippoe Russo Simone. Dopo qualche mese di prepa-razione ce l'hanno fatta: domenica 25 settembre2011 per la prima volta sono saliti sull'altareindossando la veste rossa. Dopo aver promes-so di svolgere questo compito con puntualità ecostanza i newentry sono saliti sull'altare conuna candela accesa, la cui fiamma simboleggiala luce del servizio all'altare. Questa giornataspeciale è stata preceduta da una serata conl'intero gruppo che ha accolto i nuovi chierichet-ti con un momento di preghiera tenuto da donPaolo, un giocone e, naturalmente, l'immanca-bile pizzata insieme.

Francesca, Betty e Letizia

Vestizionenuovi chierichetti 2011

Lunedì 6 giugno, durante la Somma Conclu-

sione dell’anno, si sono svolte le tradizionalipremiazioni, che hanno visto trionfare SilviaConsonni (Campionissima 2011), il Gruppo 2(guidato dal veterano Riccardo Invernizzi, cheha conquistato l'ambitissima Sommo Cup),Alessia De Filippi (Confra Cup 2011) e i nuovicerimonieri SomMo.Chi (vincitori del premiospeciale assegnato dai vecchi cerimonieri:Sommo Staff Cup).

CH I ER ICHETT I

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"corde emozionali" di tutti.Il progetto è già ideato, ora manca solo il tagliodel nastro e l'entusiasmo dei bimbi, che, diquesto siamo certe, non mancherà.D'altronde chi non ha mai respirato il fascinodella scuola dell'infanzia? Chi non ha il ricordodi un profumo, di un sorriso? Chi non vedetutto questo negli occhi del proprio bambino? Il contesto ci aiuta e noi non tentenniamo unsecondo nel tuffarci con i bambini nelle loroemozioni, nel creare intorno a loro gioie, sco-perte, avventure, esperienze, giochi, colo-ri…ma anche piccole fatiche e novità; creia-mo, li osserviamo, li affianchiamo e tante volteridiamo e piangiamo con loro…e con voi!Quindi?! Viaaaaaaaa!!! Che lo spettacoloabbia inizio!Infine vogliamo cogliere l'occasione per ringra-ziare di cuore chi, come sempre, crede intutto questo e cammina al nostro fianco.

Lo staff della don G. Pozzi

... via !!!!!!!!!!!!

SCUOLA DELL ’INFANZ I A

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... via !!!!!!!!!!!!Pronti, partenza… … … via?!?! Certo!Viaaaaaaaaaaa!!!!Anche quest'anno scolastico, nonostante unavvio un po' burrascoso e difficile, è partito conil solito entusiasmo!Fortunatamente, i brusii, i toni decisamente unpo' più alti, le paure e le perplessità sono rima-ste fuori dal "cancelletto verde", dentro ci sonoi bambini e non c'è spazio e tempo per queste"cose da grandi"! E meno male che ci sonoloro, questi bambini, che con i loro sorrisi, i loropianti e i loro bisogni non ti lasciano scelta,siamo qui per loro…si, siamo qui per voi bam-bini e come ogni anno siamo partiti, manicherimboccate e problemi fuori dalla porta.Come sempre, i corridoi sono carichi di allegriae di corse proibite, le classi traboccano di colo-ri così come di canti e monellate, il giardino digiochi e libertà e i saluti, a volte strazianti,diventano risate e primi amicizie…e non si puòrimanere immobili davanti a tanta meraviglia.Vi diamo un'anteprima, le "avventure fantasti-che" dei bambini della scuola dell'infanzia donPozzi, quest'anno, prenderanno spunto da ciòche più di reale e naturale c'è: i quattro ele-menti, fuoco, acqua, terra e aria.Attraverso giochi, uscite, sperimentazioni, sto-rie e tanta tanta esperienza concreta avvicine-remo i bambini a questa affascinante realtà,carica di concretezza, ma capace di toccare le

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L'inizio della nuova stagione sportiva in casaZanetti, coincide con l'avvio dei lavori di am-modernamento degli spogliatoi e delle tribune alato del campo di calcio dell'oratorio. Final-mente gli atleti e i tifosi della mitica associazio-ne sportiva, potranno godere di una strutturaadeguata alle loro esigenze con docce e servizifunzionanti, un accesso più sicuro e confortevo-le per una maggiore partecipazione ai prossimieventi sportivi e non. Il disagio relativo all'attua-le cantiere durerà solo fino a dicembre e con l'i-nizio del nuovo anno saranno accessibili sia lenuove strutture, sia il campo di calcio che vedesolo rimandato, si spera di poco, il medesimotrattamento. A settembre è ripresa l'attività agonistica delle

9 formazioni calcistiche iscritte ai campionatiprovinciali FIGC e per la prima volta in oltre 60anni la ASD O. Zanetti partecipa al campionatodi Seconda Categoria esordendo nel miglioredei modi: una bella vittoria della Prima Squadrasulla Pontese per 1 a 0, con un gol di Callegher!Alla Scuola Calcio boom d'iscrizioni con 30bambini che insieme ai loro allenatori, quest'an-no vedrà scendere in campo il sabato pomerig-gio come "assistenti", i ragazzi della PrimaSquadra, neo campioni provinciali. Una gene-

rosa testimonianza della "grande famiglia Za-netti" che nell'aiuto reciproco e nella disponibi-lità fonda il proprio valore.Presso la palestra della scuola primaria G. Car-ducci, sono iniziati i corsi settimanali di ginna-

stica ritmica nelle tre categorie: Baby, Base eIntermedio con parecchie bambine iscritte, alle-nate con dedizione e pazienza da Mara Mig-giano (contatto cell. 348.736.5096) e le sueassistenti.Sono aperte anche le iscrizioni ai corsi di palla-

volo che inizieranno tra breve, chi fosse inte-ressato può contattare Giordano Colombo (cell.329.191.8623), gli allenamenti saranno suddivi-si tra la palestra della scuola G. Carducci equella del Liceo Artistico in via Calatafimi. Informazioni più dettagliate si possono trovaresul sito www.asdzanetti.it.

Nell'augurare un in bocca al lupo a tutte le squa-dre per l'anno sportivo appena iniziato, rivolgia-mo un appello a tutti coloro che desiderano col-laborare con l' ASD O. Zanetti come accompa-gnatori, dirigenti o segretari offrendo un po' delproprio tempo libero, di mettersi in contatto conFranco Castelli (cell. 349.253.5217). Grazie.

Umberto

NUOVA STAGIONE IN CASA ZANETTI

ZANETT I

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Crespi Martino di Francesco e Domenici Giulia

Galeazzi Lorenzo Paolo Alessandro di Marco e Stabilini Marianna

Dedivitiis Cecila di Gianfranco e Agostoni Fiorenza

Citterio Domitilla di Stefano e Agostoni Clara

Gariboldi Francesco di Roberto e Marchio Claudia

Rusconi Giorgia di Antonio e Isacchi Diana

Garbagnati Nicole di Jan e Artusi Marilina

Baldinu Fancesco di Raffaele e Strambini Rosa

Perego Alessia di Giuliano e Aimiuwu Eki

Perego Ginevra di Giuliano e Aimiuwu Eki

Angelibusi Cloe di Stefano e Airoldi Alba Chiara

Cogliati Margherita Karol Maria di Mauro e Bagato Annamaria

Colombo Mattia di Cristian e Galbani Maria

Sormani Leonardo di Michele e Negri Federica

Corti Tullia di anni 92

Marazzi Adriano di anni 87

Carenini Maria di anni 86

Raschetti Ida di anni 83

Ravasio Clara di anni 83

Magni Gianmarco di anni 84

Colosimo Santo di anni 78

Leonardi Adele di anni 100

Balbiani Rosa Giuseppina di anni 90

Rigamonti Maria di anni 99

De Filippi Luciano di anni 82

Dell’Oro Luigi di anni 75

Longhi Felice di anni 83

Bonacina Teresina di anni 77

Offerte alle celebrazioni di Battesimi, Matrimoni, Funerali e 10.691,00Offerte in occasione della S. Cresima e 675,00

Perri Jonathan e Riva MonicaFavero Matteo e Sala ChiaraMameli Stefano e Miggiano MaraNegri Massimo e Mangola Chiara

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La redazione

Don Egidio Casalone, Santo Caruso, Stefano Ghislanzoni, Paolo Longhi, Mariolina Mauri, Laura Panzeri, ChiaraPizzi, Matteo Possenti, Umberto Riva.

Si ringraziano tutti coloro che hanno collaborato alla stesura dei testi e alla distribuzione del Giornale della ComunitàParrocchiale.

Sabato : ore 18.30 (vigiliare)Domenica : ore 8.00 - 10.00 - 11.30 - 18.30

I Sacerdoti sono normalmente disponibili per le Confessioni prima delle S. Messe.

Parroco (don Egidio)Don MarioDon ContardoDon PaoloScuola MaternaAbitazione Suore Betlemite

Indirizzi E-mail: [email protected] - [email protected] Internet: www.parrocchiadicastello.it

- Tel. e Fax 0341.36.41.38- Tel. 0341.36.89.21- Tel. 0341.28.55.57- Tel. 339.5629229- Tel. e Fax 0341.36.93.37- Tel. 0341.28.37.24

Per problematiche familiari, assistenza alimentare, richieste di lavoro, patronato sociale,servizio medico, consulenza giuridicaMartedì ore 9.30 - 10.00 e Giovedì ore 14.30 - 15.30 in casa parrocchialeServizio medico, consulenza giuridica: solo su prenotazione

S. MESSE FERIALI

S. MESSE FESTIVE

BUONA STAMPA

da Lunedì a Venerdì: ore 8.30 - 18.30

Sabato dalle ore 19.00 alle ore 19.30Domenica dalle ore 8.30 alle ore 12.30

SEGRETERIA PARROCCHIALE

SERVIZIO SEGRETARIATO SOCIALE

da Lunedì a Venerdì ore 16.00 - 17.00

PER EVENTUALI OCCORRENZE

SAN VINCENZOMercoledì ore 9.30 - 10.30 in oratorio

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SOMMARIO

EDITORIALE .01 Carissimi parrocchiani

CHIESA.02 Gaudium et pax

.04 “Ho bisogno di voi”

VITA PARROCCHIALE .07 Cresima

.08 25esimo don Mauro Barlassina

.09 Rut: vita e speranza

.10 Un augurio di bene

.12 La piazza si rifà il look

.13 Una scelta coraggiosa

ORATORIO.14 Battibaleno - vedo il mondo a testa in giù! - Oratorio estivo 2011

.16 Campo vacanze estive a Maranza - 9/16 luglio 2011

.18 Creando e ricreando - anno oratoriano 2011/2012

.20 “Saldi nella fede”

MONDO.22 Il viaggio verso il mio sogno africano

CHIERICHETTI.25 Vestizione nuovi chierichetti 2011

SCUOLA DELL’INFANZIA .26 ...VIA!!!!!!!

ZANETTI.27 Nuova stagione in casa Zanetti

.28 Anagrafe Parrocchiale

.29 Orari parrocchia di Castello

In copertina: il precedente Arcivescovo di Milano, Card. Tettamanzi e l’attuale, Card. Scola

alla GMG di Madrid - Agosto 2011

.10 .1

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