Parole chiave: SOSTENIBILITA’ - RAI CULTURA Rapporti di aggiornamento: – “Oltre i limiti”...

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Parola chiave: SOSTENIBILITAVincenzo Atella Facoltà di Economia Università Roma Tor vergata e Fondazione Farmafactoring

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Parola chiave:

SOSTENIBILITA’

Vincenzo AtellaFacoltà di Economia

Università Roma Tor vergatae Fondazione Farmafactoring

•17 obiettivi

•169 target

•240+ indicatori

L’Agenda Globale delle Nazioni Unite e i Sustainable Development Goals (SDGs)

Come si classifica l’Italia?

Come si classifica l’Italia?

Quanto si parla di sostenibilità oggi?

• Una semplice ricerca su Google oggi trova oltre 20 mil di risultati sulla parola “SOSTENIBILITÀ” e oltre 140 mil di risultatinella sua versione in inglese “SUSTAINABILITY”!

• Su Google Scholar si trovano oltre 54.000 risultati per “SOSTENIBILITÀ” e oltre 3,8 mil di risultati su “SUSTAINABILITY”!

Quanto se ne parlava ieri?

• Se si cerca su Google Scholar nel periodo 1950-60 la parola“SUSTAINABILITY” appare solo 1.560 volte e tra il 1960-70 solo 3.340 volte.

• Negli stessi periodi, la parola “SOSTENIBILITÀ” si trova, rispettivamente 14 e 19 volte!

Un po’ di storia…

“Urgono visioni e approcci radicalmente nuovi per affrontare la problematica intricata,

sconcertante e senza precedenti che attanaglia l’intera società umana.”

Aurelio Peccei, 1972

Un po’ di storia…

• Verso la fine degli anni ’60, in un periodo storico in cui le economie dei Paesi più avanzati procedevano alla massima velocità, un gruppo di visionari (tra cui l’italiano Aurelio Peccei) decise di avviare una seria riflessione per studiare un tema che allora appariva molto eterodosso e di scarso interesse: i limiti dello sviluppo economico.

Un po’ di storia…

• Quel gruppo commissionò al MIT di Boston un lavoro che fu poi pubblicato nel 1972 in documento dal titolo “Rapporto sui limiti dello sviluppo”, a oggi considerato una pietra miliare nel settore, che ci racconta di come il genere umano (e i decision maker in particolare), se lo si valuta per le scelte quotidiane che esso compie, sia, spesso, troppo miope per capire il futuro prossimo.

Un po’ di storia…

• A quel Rapporto hanno poi fatto seguito altri due Rapporti di aggiornamento:

– “Oltre i limiti” (1992)

– “Limits to Growth: The 30-Year Update” (2004)

• Nella sostanza dei fatti questi due Rapporti hanno confermato i risultati del primo Rapporto.

Un po’ di storia…

• I primi due rapporti, hanno prodotto una vasta attenzione sull’argomento.

• Ma l'essenza del messaggio, che l'umanità si sarebbe scontrata con la rarefazione delle risorse naturali, fu sostanzialmente rigettata dalla cultura economica internazionale, convinta che lo sviluppo tecnologico avrebbe sopperito a ogni rarefazione di risorse.

…e questi sono i risultati!

L’attualità di Peccei - 1972

Alcuni sviluppi favorevoli si possono notare: dall’avvio allariunificazione e dal rilancio dell’Europa all’accettazionedell’Ostpolitik, dal rientro della Cina nel sistemainternazionale alla fine prossima della tragedia vietnamita(che però peserà a lungo sulla coscienza di ogni uomocivile), dalla firma di alcuni accordi marginali sul controllodegli armamenti nucleari e dalla prevista conferenza sullasicurezza europea alla mentalità globalistica - non solointernazionale – che comincia timidamente ad affacciarsi intaluni organismi multinazionali. Sarebbe ingiusto econtroproducente minimizzare questi sintomi, e ancor piùscoraggiarne la manifestazione.

L’attualità di Peccei - 1972

Alcuni sviluppi favorevoli si possono notare: dall’avvio allariunificazione e dal rilancio dell’Europa all’accettazionedell’Ostpolitik, dal rientro della Cina nel sistemainternazionale alla fine prossima della tragedia vietnamita(che però peserà a lungo sulla coscienza di ogni uomocivile), dalla firma di alcuni accordi marginali sul controllodegli armamenti nucleari e dalla prevista conferenza sullasicurezza europea alla mentalità globalistica - non solointernazionale – che comincia timidamente ad affacciarsiin taluni organismi multinazionali. Sarebbe ingiusto econtroproducente minimizzare questi sintomi, e ancor piùscoraggiarne la manifestazione.Sarebbe ingiusto e controproducente minimizzare questisintomi, e ancor più scoraggiarne la manifestazione.

L’attualità di Peccei - 1972

Però non dobbiamo illuderci. Senza una forte ventata diopinione pubblica mondiale alimentata a sua volta daisegmenti più creativi della società - i giovani el’intellighenzia artistica, intellettuale scientifica,manageriale - la classe politica continuerà in ogni paese arestare in ritardo sui tempi, prigioniera del corto termine ed'interessi settoriali o locali, e le istituzioni politiche, giàattualmente sclerotiche inadeguate e ciononpertantotendenti a perpetuarsi, finiranno per soccombere. Ciòrenderà inevitabile il momento rivoluzionario come unicasoluzione per la trasformazione della società umana…

L’attualità di Peccei - 1972

Però non dobbiamo illuderci. Senza una forte ventata diopinione pubblica mondiale alimentata a sua volta daisegmenti più creativi della società - i giovani el’intellighenzia artistica, intellettuale scientifica,manageriale - la classe politica continuerà in ogni paese arestare in ritardo sui tempi, prigioniera del corto terminee d'interessi settoriali o locali, e le istituzioni politiche,già attualmente sclerotiche inadeguate e ciononpertantotendenti a perpetuarsi, finiranno per soccombere. Ciòrenderà inevitabile il momento rivoluzionario come unicasoluzione per la trasformazione della società umana…

PARTE 1

DA DOVE VENIAMO

The WHO ranking - 2000

Bloomberg 2017

Una spesa pro-capite più alta è solitamente associata ad una pù elevata aspettativa di vita, ma questa relazione tende ad essere meno pronunciata nei paesi sviluppati.

Altri fattori influenzano le aspettative di vita

2007 (or latest year available)

Source: OECD Health Data 2009, OECD (http://www.oecd.org/health/healthdata).

2870

Ad oggi, in termini di “value for money”,

il SSN italiano rimane uno dei migliori al mondo.

Le ragioni sono le seguenti:• Una popolazione sufficientemente sana

• Fattori di rischio relativamente bassi

• Costi unitari bassi (per beni, servizi, personale)

Tuttavia, ci sono delle preoccupazioni:• Grosse differenze regionali

• Una popolazione che invecchia

• Inefficienze manageriali e organizzative

Il problema della sostenibilità finanziaria

…ma cosa ci aspetta per il futuro?

• In assenza di rilevanti cambiamenti nelle politiche sanitarie, l’aumento dei costi sarà tale che la spesa sanitaria crescerà più di quanto il sistema economico sia in grado di permettersi, creando problemi ai bilanci dello Stato e delle Regioni.

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Le determinanti della spesa

S = P*Q

Q = f(N,π(γ))

S = g(P,N,γ,π)

N = popolazione

γ = struttura demografica

π = prevalenza patologie

Q = Bisogni della popolazione

• E’ necessario

– ridurre il numero di pazienti con bisogni sanitari

– ridurre la degenerazione delle patologie e attenuare i sintomi di quelle patologie tipiche della terza età

– ridurre le patologie ad alto rischio di invalidità

– selezionare ed incentivare trattamenti medici più efficaci

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Intervenire sulle prevalenze investendo sulla prevenzione

Prime conclusioni

• Il sistema sanitario italiano è un sistema sostanzialmente sano con delle buone prospettive di sostenibilità se confrontato con quello di paesi simili al nostro per livello di sviluppo.

• Chiaramente, siamo lontani dalla perfezione e la spesa sanitaria dovrà essere monitorata con molta più attenzione per capire i problemi ed i bisogni della popolazione.

Prime conclusioni

• Paradossalmente, questa è una buona notizia per il futuro in quanto ci dice che abbiamo ancora margini di manovra per guadagnare efficienza e, quindi, ridurre i costi.

• Investire di più organizzando e gestendo al meglio la prevenzione sul territorio: è questa una delle chiavi di lettura più importanti per vincere le sfide del futuro.

• Il compito per i policy makers sarà quindi quello di affrontare i problemi della sanità in un contesto di approccio strutturale e non certo coninterventi “sporadici” e “ad hoc” come ampiamente fatto negli anni passati.

PARTE 2

GUARDARE AL FUTURO

Perchè se si parla di sostenibilità occorre guardare al futuro!

“Se non sai dove stai

andando finirai con

l’andare da qualche

altra parte.”

Yogi Berra

…e se guardi al futuro occorre chiedersise stiamo andando nella giusta

direzione.

Italy has the smallest share of 0-29 population in Europe

Italy has one of the fattest share of adolescent (5-17) pop. (2010)

Measured overweight (including obesity) among children aged 5-17, 2010 or nearest year

Source: International Association for the Study of Obesity, 2013; Bos et al. (2004), Universitat Karlsruhe and Ministeres de l’Education nationale et de la Sante for Luxembourg; and KNHANES 2011 for Korea.

For BOYS:Italy = 36%England = 22%Germany = 20% France = 15%

For GIRLS:Italy = 34%England = 26%Germany = 20% France = 15%

Italy has the lowest share (<10%) of adolescent practicing physical activities

Currie, C. et al. (eds.) (2012), Social Determinants of Health and Well-being Among Young People. Health Behaviour in School-aged Children (HBSC) Study: International Report from the 2009/2010 Survey, WHO Regional Office for Europe, Copenhagen.

49%

Curva J

Costi pro-capite annuali per punto di BMI (Euro)

Fonte: nostre elaborazioni su dati HS - SiSSI

Differenziali della spesa pro-capite rispetto alla

classe normopeso per età e BMI

Fonte: nostre elaborazioni su dati HS - SiSSI

Una delle aree più inquinate d’Europa e in Italia

Trend in ADLs

Source: our prediction using EUFEM

Trend nelle prevalenze di patologie croniche in EU

STATISTICHE DESCRITTIVE BASATE SU DATI ISTAT MULTISCOPO

GLI EFFETTI DELLA CRISI ECONOMICA:

UNA CRISI DISEGUALE

• Se guardiamo agli ultimi 200 anni, la domanda di salute tra le generazioni sta cambiando in un modo che non ha precedenti:– L'aspettativa di vita è aumentata in gran parte a causa di

cambiamenti tecnologici e migliori interventi di sanità pubblica– Tuttavia, l'invecchiamento della popolazione indotto dalla crescita

della speranza di vita ha ampliato la prevalenza di malattie non trasmissibili (NCDs) e le condizioni di co-morbidità

– Inoltre, le nuove condizioni economiche e i cambiamenti di stile di vita hanno esacerbato e anticipato l'insorgenza di malattie non trasmissibili: le giovani generazioni sembrano avere uno stato di salute peggiore rispetto a quello di equivalenti generazioni precedenti.

I cambiamenti negli ultimi anni

Il nuovo scenario socio-economico

• Come riportato da un sondaggio condotto dal The Guardian sulle prospettive di Millennials, gli individui nati tra il 1980 e la metà degli anni '90 (o Generazione Y) sono tagliati fuori dalla ricchezza generata nelle società occidentali.

• In USA e in Italia, il reddito disponibile dei Millennials è leggermente superiore in termini reali rispetto a quello dei loro coetanei di 30 anni fa, mentre il resto della popolazione ha sperimentato notevoli guadagni.

• In 7 principali economie del Nord America e in Europa, la crescita del reddito di una coppia tra i 20 e i 30 anni è a livelli inferiori rispetto alle medie registrate negli ultimi 30 anni (Luxemburg Income Study (LIS)).

Il nuovo scenario socio-economico

• Per la prima volta nella storia dei paesi industrializzati (ad eccezione dei tempi di guerra), il reddito dei giovani adulti si è ridotto rispetto al resto della società:– 30 anni fa i giovani adulti erano in grado di guadagnare più della media nazionale, ma

oggi in molti paesi i loro stipendi sono inferiori del 20%.

• Al contrario, i pensionati hanno visto aumentare il loro reddito:– per la prima volta in Francia, i nuovi pensionati hanno generato più reddito disponibile di

famiglie con capofamiglia una persona sotto i 50 anni– le famiglie italiane <35 anni sono diventate più povere di quelle con pensionati >80– nel 2013, alla fine della crisi, le famiglie americane <30 anni hanno meno reddito di

quelle di età 65-79.

Il nuovo scenario socio-economico

• Se si accetta l'ipotesi che gli shock socio-economici possono influenzare gli indicatori di stato di salute (ad esempio, morbilità, mortalità e l'aspettativa di vita), questo nuovo scenario socio-economico può causare grandi cambiamenti nei cicli di vita di diverse generazioni, con effetti sulla salute sconosciuti sia a livello micro che macro.

• Se ciò accadesse, la salute dei giovani adulti di oggi influirà negativamente sulla salute media della popolazione e la spesa sanitaria globale di domani.

• In che modo ciò può impattare rispetto alle ipotesi di evoluzione dello stato di salute della popolazione fatte negli anni 70?

Variazioni nelle CONDIZIONI ECONOMICHE per coorti e generazioni tra il 1993 e il 2012

Variazioni nelle CONDIZIONI ECONOMICHE per coorti e generazioni tra il 1993 e il 2012

Variazioni nelle CONDIZIONI DI SALUTE per coorti e generazioni tra il 1993 e il 2012

Variazioni nelle CONDIZIONI DI SALUTE per coorti e generazioni tra il 1993 e il 2012.

I cambiamenti in atto

Atella et al., 2017

I cambiamenti in atto

Atella et al., 2017

Quale messaggio portare a casa?

• Per definire una governance della politica sanitaria che sappia migliorare rispetto al presente e sappia garantire la sostenibilità del sistema è indispensabile avere un quadro chiaro dell’evoluzione della domanda e dell’offerta:– DOMANDA: è necessario conoscere i trend dei bisogni

sanitari e dei relativi consumi nel medio e lungo periodo.

– OFFERTA: è necessario conoscere dove gli attuali trend tecnologici potrebbero portarci, visto che molte delle pipelines sono note al momento.

Non ripetere gli errori del passato

• Non considerare questi aspetti ci porterebbe a commettere degli errori che sono stati già fatti in passato (in questo ed altri settori) e creerebbe, comunque, spazio per ampie sacche di incertezza che rallentano o riducono le decisioni di investimento (pubbliche e private) e la capacità di gestire al meglio i pazienti:

Un po’ di storia…

• Quel gruppo commissionò al MIT di Boston un lavoro che fu poi pubblicato nel 1972 in documento dal titolo “Rapporto sui limiti dello sviluppo”, a oggi considerato una pietra miliare nel settore, che ci racconta di come il genere umano (e i decision maker in particolare), se lo si valuta per le scelte quotidiane che compie, sia, spesso, troppo miope per capire il futuro prossimo.

Non ripetere gli errori del passato

• Non considerare questi aspetti ci porterebbe a commettere degli errori che sono stati già fatti in passato (in questo ed altri settori) e creerebbe, comunque, spazio per ampie sacche di incertezza che rallentano o riducono le decisioni di investimento (pubbliche e private) e la capacità di gestire al meglio i pazienti:– Le pensioni sono l’esempio classico in cui non sono stati

presi in considerazione i trend futuri. Era chiaro sin dall’inizio cosa sarebbe potuto accadere!!

– Un altro esempio, rispetto al quale non stiamo facendo nulla, e che porterà a grossi problemi tra circa 30 anni, è quello dei nuovi pensionati. Sappiamo tutti fin da oggi che questi individui saranno poveri per gli standard attuali!

…e evitare di farne altri!

• Altro aspetto fondamentale di cui già si hanno buone evidenze, ma sarebbe utile approfondire per una migliore governance, è che, a parità di età, le nuove generazioni sembrano avere uno stato di salute peggiore delle vecchie generazioni:

– i dati epidemiologici e di spesa sembrerebberoconfermare questo trend;

– Questo, unitamente al problema di avere pensionati poveri, non farà altro che peggiorare il problema.

…anche perché sulla disponibilità di piùrisorse non sembra possiamo contarci!

Fonte: Felice e Vecchi, 2013.

Conclusioni

• In sanità i prossimi 40 anni non saranno come gli ultimi 40 anni!

• Sono intervenuti una serie di importanti cambiamenti strutturali(demografici ed epidemiologici) che impongono un ripensamentodella strategia complessiva con la quale affrontare i problemi dellasanità

• Le generazioni più giovani sono state colpite più delle vecchiegenerazioni con un impatto differenziale sullo stato di salute

• Lo studio di questi fenomeni sarà importante per assicurare la sostenibilità del nostro SSN

• Sono, quindi, necessarie ulteriori ricerche in questa direzione

Conclusioni

• Sia ben chiaro: questa non è una visione pessimistica del mondo

• E’ piuttosto una visione plausibile di quello che potrebbe accadere se tutto continuerà a rimanere così come è ora e nessuna azione verrà intrapresa

GRAZIE PER L’ATTENZIONE

Per richiedere copia della presentazione:

[email protected]