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Parole chiave della relazione

di apprendimento- insegnamento

Partecipare, Accogliere, Includere, Integrare

Rispettare, Emozionarsi, Esperire, Valorizzare,

Comunicare, Cooperare, Studiare

Progettare, Imparare ad imparare

Le linee di indirizzo del nostro programma per l’anno scolastico 2015-2016, tenuto conto di ciò che è stato ribadito nel Collegio e nel Consiglio di Istituto sono:

Scuola della partecipazione , una scuola dove lo studente è soggetto attivo e non passivo del proprio sapere in quanto impara a costruire la propria conoscenza. La conduzione della classe favorirà un contesto di socializzazione e benessere creando un solido tessuto integrativo, favorendo una proficua collaborazione tra pari. La creazione di un buon clima di classe permetterà di essere attenti alla relazione tra le persone sviluppando, tramite l’esempio, atteggiamenti di cura e rispetto reciproci per eliminare la competitività per il risultato. Le competenze sociali saranno quindi allenate con particolare attenzione al rispetto degli altri e delle regole condivise.

Scuola dell’inclusione e dell’integrazione, sensibile alle differenze ed alle difficoltà di apprendimentoin accordo con le competenze dei diversi enti, la scuola identifica attraverso il PAI ( Piano Annuale Inclusione) lo strumento principe di unitarietà dell’integrazione e dell’insegnamento, nonché della formazione docenti.

In ottemperanza alla normativa D.M. 27/12/2012 e C.M. n. 8 del 2013 per i bisogni educativi speciali, l’istituto ha adottato un nuovo modulo unitario per redigere un P.D.P. (Piano didattico personalizzato) che dopo una presentazione dell’alunno, attraverso l’eventuale anamnesi dell’ASL e le osservazioni di famiglia e docenti di classe, evidenzi gli obiettivi minimi previsti dalla programmazione delle varie discipline, le strategie metodologiche e didattiche, gli strumenti compensativi utilizzati a scuola e a casa e i rapporti che si intrattengono annualmente con le famiglie.

Scuola della motivazione , che intende rileggere le discipline con attività interessanti catturando l’interesse dello studente per coinvolgerlo nello studio, per dargli la possibilità di migliorare la prestazione scolastica. La conoscenza infatti si nutre della capacità di imparare e il traguardo delle competenze è alla base di una didattica che vuole insegnare ad imparare nel contesto, ad elaborare in modo personale, a scegliere le strategie migliori, a valorizzare le proprie conoscenze approfondendole, utilizzando i saperi formali e non formali attraverso laboratori organizzati per rendere la didattica più operativa.

Scuola con più linguaggi e più lingue : il plurilinguismo come nuova dimensione di vita e di apprendimento e la prospettiva interculturale sono importanti come pure il potenziamento delle conoscenze linguistiche.

Nel mondo contemporaneo la lingua inglese assume sempre più importanza come lingua veicolare e i diversi studi neocognitivisti e neurolinguistici hanno evidenziato come l’utilizzo di diverse lingue stimoli fin da piccoli maggiori connessioni neuronali, cioè maggiore possibilità di fare ragionamenti e di astrarre. Inoltre l’accesso a più lingue crea una maggiore ricchezza umana e una migliore apertura al mondo. Per questo, fin dalla scuola dell’infanzia, oltre ai linguaggi in cui si cerca di immergere e di creare esperienze

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con il bambino (linguaggio visivo, sonoro, motorio, espressivo, corporeo…) sono state promosse attività che, partendo dalla sensorialità arrivino a creare attitudini, conoscenza, parole.

Scuola della scienza e della tecnica dove le nuove generazioni sono formate al pensiero analitico e sintetico curando i processi induttivi e deduttivi graduati secondo il livello di età.

La scuola si pone come obiettivo quello di conoscere ed utilizzare nella didattica le nuove tecnologie informatiche e multimediali , riconosciute come utile strumento in grado di costruire un ponte tra le conoscenze degli insegnanti e le conoscenze degli studenti.

Scuola attenta all’infanzia e all’adolescenza impegnata nella conoscenza di queste età, ricche di potenzialità e contraddizioni, per favorire uguaglianza e offrire maggiori opportunità a tutti con particolare riferimento a chi è più svantaggiato attraverso la costituzione di uno sportello di consulenza psicologica e la collaborazione con le associazioni del territorio.

Scuola efficiente , capace di coinvolgere nel proprio progetto tutte le componenti, il corpo docente e il personale Ata, Gli incarichi di collaboratore, responsabile plessi, funzione strumentale saranno valorizzati come veri e propri punti intermedi di autorità e responsabilità al fine di dinamicizzare e rendere più efficaci e funzionanti le comunicazioni, l’insegnamento e i rapporti con le famiglie poiché sono l’agenzia educativa con cui la scuola condivide la massima responsabilità formativa e istruttiva e con loro saranno svolte attività in collaborazione.

Anche in riferimento al Rapporto di AutoValutazione si individuano ulteriori aspetti prioritari:

Scuola orientante e della continuità : potenziare lo studio dei risultati degli studenti nel passaggio tra un ordine di scuola e l’altro e migliorarli attraverso gruppi di lavoro in verticale dei docenti.

Scuola che sa sviluppare le competenze di cittadina nza, intendendo le competenze chiave di cittadinanza europee, con le relative declinazioni interdisciplinari. Ciò sarà fatto anche in base alla sperimentazione del nuovo documento della certificazione e del potenziamento dei relativi dipartimenti disciplinari.

In base a queste linee di indirizzo, alle priorità individuate, al Rapporto di AutoValutazione, ai risultati delle prove Invalsi, il Collegio ha individuato, ai fini dell’organico potenziato, le seguenti priorità d’intervento, così come descritto nella legge di riforma n. 107/2015 “La buona scuola”:

1. campo di potenziamento scientifico

2. campo di potenziamento laboratoriale

3. campo di potenziamento linguistico

4. campo di potenziamento artistico-musicale

5. campo di potenziamento umanistico,socioeconomico e per la legalità

6. campo di potenziamento motorio

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CAPITOLO I 1.CHI SIAMO E DOVE SIAMO

L’Istituto Comprensivo S. Rocco è composto da:

1a. DUE PLESSI DI SCUOLA DELL’INFANZIA:

Scuola dell’Infanzia

”Stella Polare”

via Ravegnana73\A Faenza

tel. 0546/28880 [email protected]

Salone centrale per giocare

Salone per il riposo pomeridiano

Scuola dell’Infanzia

“Dente di Leone”(sede distaccata del plesso

Stella Polare)

via Ravegnana, 69 Faenza

tel. 0546/28880

una sezione

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Una sezione

Il giardino

1b. DUE PLESSI DI SCUOLA PRIMARIA

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Scuola Primaria

“Martiri di Cefalonia”

via Granarolo, 26 Faenza

tel. 0546/28880

[email protected]

Scuola Primaria

“Edmondo de Amicis”

Viale Donati, 3 Granarolo Faentino.

Tel. e fax 0546/41547

[email protected]

1C. DUE PLESSI DI SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

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SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO RAFFAELE BENDANDI Via Ravegnana, 73 - tel. 0546/28880 fax 0546/664421

La palestra

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO RAFFAELE BENDANDI Via Martiri di Felisio, 14 tel./fax 0546/41010 [email protected] GRANAROLO FAENTINO

Scuola Dell’Infanzia “Stella Polare”e “Dente di leo ne”,Scuola Primaria Martiri di Cefalonia”e

Secondaria di primo grado “Bendandi” Questi quattro plessi sono situati nel quartiere S.Rocco tra due importanti strade: via Ravegnana, che congiunge Faenza a Ravenna, e via Granarolo che conduce alla frazione di Granarolo Faentino. Negli ultimi tempi la zona aveva subito una rapida trasformazione, sia dal punto di vista abitativo che artigianale ed industriale e si presentava sempre più come l’area faentina in maggiore evoluzione anche per quello che riguardava le attività commerciali e ricreative. Ora è una zona di incontro della città con la campagna, con tutte le contaminazioni vitali o inerti che le periferie comportano. L’Istituto Comprensivo ha cercato di adeguarsi a questi cambiamenti e alle inevitabili contraddizioni che lo accompagnano, puntando su una proposta didattica moderna ed innovativa e attivando strategie di collaborazione con il Comune di Faenza per offrire risposte adeguate alle necessità di accoglienza di un numero sempre più elevato di bambini.

Scuola Primaria e Secondaria di primo grado Granaro lo

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Ricostruzione del “Castrum Granaroli” nel 1477 visto da Faenza (S-O)

La scuola ha come bacino d’utenza le frazioni di Granarolo, Pieve Cesato, Fossolo, S. Andrea e Cassanigo . Il territorio è prevalentemente a vocazione agricola, tuttavia nella frazione di Granarolo sono presenti attività artigianali e piccole industrie che impiegano anche operai extra-comunitari, alcuni dei quali vivono nel paese con il loro nucleo familiare. A Granarolo e a Pieve Cesato è in atto un lento sviluppo urbanistico. Le associazioni di volontariato presenti sul territorio e l’oratorio collaborano con la scuola nella realizzazione di iniziative e progetti per far conoscere la storia e le tradizioni locali e per promuovere la tolleranza e la convivenza civile tra i giovani. 2. SPAZI SCOLASTICI

L’istituto dispone, nei suoi plessi, di: • aree esterne utilizzabili per attività ludico – ricreative; • spazi interni adibiti all’accoglienza e all’organizzazione di attività comuni; • in alcuni sono presenti aule strutturate per lo svolgimento di attività di laboratorio (informatico,

scientifico, artistico - ceramico, teatrale, musicale, tecnologico, lettura/biblioteca, sostegno e/o recupero);

• alcune aule attrezzate con lavagna interattiva multimediale (scuole primarie, scuola secondaria di primo grado Bendandi di Faenza e di Granarolo)

• palestre • sala mensa nei plessi di scuola primaria In alcuni plessi è presente un laboratorio informatico utilizzabile da tutte le classi.

3. POPOLAZIONE SCOLASTICA Nel corrente anno scolastico risultano iscritti 1058 alunni. Istituto Comprensivo S. Rocco

Alunni 1058

Docenti 121

Ata statale 11

Ata non statale 11

Scuola dell’Infanzia “Stella Polare “ Via Ravegnana, 73/A tel. 0546/28880 Responsabile di plesso: Barlotti Loredana

Alunni 116

12* 3

Scuola dell’Infanzia “Dente di Leone “ Via Ravegnana, 69 0546/ 28880 Responsabile di plesso: Camprincoli Loredana

Alunni 54

7* 2

Scuola Primaria “Martiri di Cefalonia” Via Granarolo, 26 Faenza 0546/28880 Responsabile di plesso: Galanzi Patrizia

Alunni 408

40* 2 6 posti per

amministrativi

4

Scuola Primaria “ E. De Amicis “ Viale Donati, 3 Granarolo Faentino 0546/ 41547 Responsabile di plesso: Calderoni Maria Luisa

Alunni 150

20* 1 2

S.S.I°plesso “R. Bendandi”Via Ravegnana, 73 - tel. 0546/28880 fax 0546/664421 Responsabile di plesso: Buti Adelaide

Alunni 248

32*

2

plesso “Bendandi R “. Granarolo Alunni 82

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Via Martiri Felisio, 14 –tel./fax0546/41010 Responsabile di plesso: Cinzia Cornacchia

15* 1

• alcuni docenti sono condivisi tra i plessi dell’istituto o con altri istituti scolastici.

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CAPITOLO II

ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA 1. ORARIO DEI PLESSI

Organizzazione oraria della scuola dell’Infanzia

La scuola è organizzata per garantire un tempo scuola dalle ore 8.00 alle ore 16.00, le famiglie possono scegliere la modalità oraria anti- meridiana, che prevede l’uscita dei bambini alle 11.45, oppure la modalità intermedia con uscita dopo il pranzo entro le 13.30, o l’orario completo con uscita dalle 15.30 alle16. Le attività sono supportate dalla compresenza degli insegnanti nelle varie sezioni.

Scuola dell’Infanzia Dente di Leone

Scuola dell’Infanzia

Stella Polare

Ingresso ore 8:00 / 9:00 uscite intermedie: prima del pranzo ore 11:30/11:45 dopo il pranzo ore 12:45/13:30 pomeridiana ore 15:30/16:00 Ingresso ore 8:00 / 9:00 uscite intermedie: prima del pranzo ore 11:30/11.45 dopo il pranzo ore 12.45/13:30 pomeridiana ore 15:30/16:00

Organizzazione oraria della Scuola Primaria

La scuola è organizzata in diverse modalità orarie: TEMPO NORMALE e TEMPO PIENO. Il TEMPO NORMALE prevede una presenza settimanale degli alunni dal lunedì al sabato di 28/32 ore, il TEMPO PIENO prevede una presenza settimanale dal lunedì al venerdì di 40 ore. Un’altra modalità prevede una presenza settimanale degli alunni dal lunedì al venerdì di 32 ore con tre rientri pomeridiani. Le eventuali ore di contemporaneità settimanali degli insegnanti, in seguito ad adeguata programmazione delle attività, possono essere destinate:

- totalmente al recupero e/o all’arricchimento dell’offerta formativa; - in parte al recupero e/o all’arricchimento dell’offerta formativa o alle supplenze brevi;

Nel corrente anno scolastico viene garantito un “tempo scuola” che prevede diverse opzioni, per soddisfare

le esigenze delle famiglie:

ORARIO plesso Martiri di Cefalonia

Tempo norma le

Classi Tot. num. ore lezioni Pomeriggi *

1A

1D

30

32

1

3 e sabato a casa

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12

2A

2D

30

30

1

2 e sabato a casa

3A 30

1

4A

4D

30

30

1

1

5A 30

1

* La mensa è considerata all’interno del tempo scuola

Tempo pieno

Classi Tot. num. ore Pomeriggi

1 B

1C

40

40

5

5

2B

2 C

40

40

5

5

3B

3C

40

40

5

5

4 B

4C

40

40

5

5

5 B

5 C

40

40

5

5

ORARIO plesso Edmondo De Amicis

Tempo normale

Classi Tot. Num. ore lezione Pomeriggi*

1A 28 1

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2A

2B

28

32

1

3 e sabato a casa

3A

3B

32

32

2

3 e sabato a casa

4A

4B

32

32

2

3 e sabato a casa

5A

5B

32

32

2

3 e sabato a casa

* La mensa è considerata all’interno del tempo scuola

Scuola Primaria

E. De Amicis

Ingresso ore 8.25/ 8.30

Uscita ore 12.30

Uscita pomeridiana ore 16.30

Organizzazione oraria della Scuola Secondaria di pr imo grado

La scuola garantisce a tutti gli alunni un insegnamento curricolare di 30 ore di lezione settimanali ripartite nelle varie discipline con orario 8.00 – 13.00 .sia nel plesso “R. Bendandi”di Faenza che nel plesso “R. Bendandi di Granarolo”

Presso la sede di Faenza i genitori possono scegliere la seconda lingua comunitaria (francese o spagnolo) mentre a Granarolo la seconda lingua comunitaria è francese. Verranno anche attivati laboratori facoltativi pomeridiani generalmente presso la sede di Faenza aperti agli alunni di tutte le sedi. MATERIE ORE

Italiano 6

Storia 2

Geografia 2

Matematica 4

Scienze 2

Inglese 3

Francese /

Spagnolo

2

Musica 2

Tecnologia 2

Arte immagine 2

Motoria 2

Religione 1

Totale ore 30

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2. SERVIZI SCOLASTICI

Nei plessi di Scuola dell’infanzia sono previsti i seguenti servizi a richiesta: • Pre-scuola dalle ore 7.30 alle ore 8.00.. • Post scuola nel plesso “Dente di Leone” dalle ore 16.00 alle ore 16.30. (Il servizio per gli alunni

che hanno fratelli iscritti alla primaria è gratuito). Post scuola nel plesso “Stella Polare” dalle ore 16 alle ore 18. Il servizio è gestito da una cooperativa ed è a pagamento (fino alle 16.30 è gratuito per gli alunni che hanno fratelli iscritti alla primaria)

Nei plessi di Scuola Primaria Martiri di Cefalonia sono previsti i seguenti servizi:

• Pre-scuola dalle ore 7:30 alle ore 8,15. Il servizio è gratuito. • Post scuola dalle ore 12,10 alle 14. Nel servizio può essere compresa la sorveglianza al pranzo

nei giorni aggiuntivi.. • Il servizio di post scuola dalle ore 16,30 alle 18,30I servizi sono gratuiti presso il plesso De

Amicis. E’ a pagamento per il plesso Martiri di Cefalonia. • Mensa scolastica, garantita dall’Ente Locale e fornita dalla Gemos. • Trasporto scolastico, garantito dall’Ente Locale.

Nel plesso di scuola primaria De Amicis Granarolo sono previsti i seguenti servizi:

• Pre-scuola dalle ore 7:30 alle ore 8,25. • Mensa scolastica, garantita dall’Ente Locale e fornita dalla Gemos. Il servizio è a pagamento • Trasporto scolastico, garantito dall’Ente Locale

Per usufruire del pre o post orario è necessario allegare alla richiesta del servizio, le dichiarazioni dei datori di lavoro di entrambi i genitori. Nel plesso della scuola secondaria di primo grado di Granarolo è previsto il seguente servizio:

• Trasporto scolastico, garantito dall’Ente Locale. 3. ESIGENZE FORMATIVE DEL TERRITORIO Dall’analisi della situazione emerge che nel territorio in cui opera la scuola sono sentite in modo molto forte le esigenze di valorizzare la peculiarità dell'ambiente sotto l'aspetto naturale, storico, geografico e le tradizioni linguistiche, gastronomiche, musicali, culturali. Altre esigenze molto sentite dalle famiglie degli alunni sono:

� l’apprendimento dell’ uso consapevole delle nuove tecnologie informatiche � l’orientamento � lo studio delle lingue straniere � l’attività artistica e teatrale.

Le persone provenienti da Paesi e da culture diverse dalla nostra, fanno sentire inoltre la necessità di:

� alfabetizzazione � istruzione di base � recupero e consolidamento degli apprendimenti � apertura a culture e tradizioni diverse � spazi, tempi, attività laboratoriali per rispondere ai bisogni sociali e culturali delle famiglie.

4.CRITERI PER LA FORMAZIONE DELLE CLASSI Scuola dell’infanzia: Per la formazione delle sezioni si tiene conto delle richieste di orario da parte delle famiglie e dell’età dei bambini: quattro sezioni sono omogenee e due sezioni sono miste. Scuola primaria: Per la formazione delle classi prime si prendono in considerazione i criteri proposti dal Collegio Docenti e deliberati dal Consiglio D’Istituto e sono i seguenti:

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la scelta oraria della famiglia e, dove esistono più classi con il medesimo orario, un’apposita commissione di docenti si avvale della collaborazione degli insegnanti della scuola dell’Infanzia per creare classi il più possibile omogenee fra di loro ed eterogenee al loro interno.

Scuola secondaria di primo grado: presso la sede Bendandi di Granarolo per la formazione delle classi prime un’apposita commissione:

• individua le fasce di livello in collaborazione con gli insegnanti della scuola Primaria per la formazione di classi il più possibili omogenee fra di loro ed eterogenee al loro interno.

presso la sede Bendandi di Faenza per la formazione delle classi prime un’apposita commissione • prende in considerazione la scelta dei genitori per la seconda lingua comunitaria • individua le fasce di livello in collaborazione con gli insegnanti della scuola Primaria per la

formazione di classi il più possibili omogenee fra di loro ed eterogenee al loro interno 5. CRITERI PER L’INSERIMENTO DI ALUNNI AD ANNO SCOLAST ICO INIZIATO

• scelta del tempo scuola, • richiesta dei genitori della 2° lingua comunitaria nella scuola secondaria. • classe meno numerosa, tenendo conto delle problematiche specifiche, • test somministrato dalla Commissione intercultura, se stranieri, • percentuale alunni stranieri nella classe, • gli alunni stranieri, possibilmente non nella classe terminale, per consentire un più proficuo

conseguimento delle competenze minime richieste al termine del 1^ ciclo. 6.CRITERI PER L’ASSEGNAZIONE DEI DOCENTI ALLE CLASS I E DEI COLLABORATORI AI PLESSI I Docenti sono assegnati dal Dirigente Scolastico alle classi tenendo conto dei seguenti criteri ( intesi non in modo vincolante) :

• continuità didattica • suddivisione delle eventuali assegnazioni a tempo determinato tra le classi e i plessi, • tentativo di assegnare il più possibile i docenti ad un unico plesso,

I collaboratori scolastici sono assegnati ai plessi dal Dirigente Scolastico, sentito il parere del DSGA, tenendo conto di:

• continuità sul plesso, • distribuzione sui vari plessi del personale a mansioni ridotte, • graduatoria interna • preferenze personali.

7 COLLABORAZIONI ESTERNE I principali partner esterni che offrono sostegno e collaborazione all’Istituto sono gli Enti Territoriali che contribuiscono, nel rispetto del diritto allo studio, alla realizzazione di progetti formativi quali: • la mediazione culturale nei confronti degli alunni extracomunitari e delle loro famiglie; • il supporto educativo per gli alunni portatori di handicap; • trasporti per uscite didattiche nel territorio; • i Carabinieri della sezione locale di Granarolo,la Polizia Stradale e le Associazioni “Faenza nel

cuore ”, “Faenza per te”, “Cosmohelp ” collaborano per l'educazione stradale e alla cittadinanza • il CONI collabora per l'educazione motoria ; • progetti di ampliamento dell’Offerta formativa sono effettuati con la collaborazione di

Biblioteca,Teatro Masini, Ludoteca, Pinacoteca, Pro loco, Associazione Scienza Faenza, Rotary, Amici della cardiologia ed Enti privati.

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Con le altre amministrazioni pubbliche (Regione, Provincia, CFP, CEFAL, AUSL, Polizia di Stato e i Carabinieri ) sono attivati:

• sostegni e collaborazioni per lo sviluppo del Piano formativo relativo alle attività integrativo - curriculari (continuità, orientamento, informatica, ambiente, educazione alla legalità, educazione all’immagine, educazione alla salute ecc.…);

• attività di consulenza per l'integrazione degli alunni in situazione di disagio, diversamente abili, stranieri (Centro delle famiglie di Faenza, CRT di Lugo Associ azione sportiva disabili di Faenza).

• progetti in ambito comunitario (Unione Europea), per favorire lo scambio delle informazioni (progetto Etwinning. )

L’Istituto si avvale della consulenza di ex docenti, ora in congedo, e genitori per attività laboratoriali e progetti. L’Istituto ha collaborazioni con:

• Musei regionali e cittadini, • enti culturali del territorio , l’Istituto Storico della Resistenza, la Sovrintendenza ai Beni

Archeologici dell’Emilia Romagna, • la Diocesi di Faenza - Modigliana ., • gli Istituti Comprensivi e le Scuole Secondarie di 2^ grado sul territorio,

Le risorse del territorio che collaborano con l’Istituto in occasione di mostre, concorsi, feste, spettacoli, manifestazioni varie sono:

• Quartiere centro nord, Rione Rosso, Rione Nero, Avis, Admo, Aido, Hera, Coop,Cooperativa Atlantide, CNA, CTF, CNR, ENEA, CEA, Rotary, Coldiretti, Conad La Filanda, Palestra della Scienza, Associazione Stareinsieme, Associazione Granaro-lesi, USP,Gioca-Faenza, Distretto Scolastico, fabbriche e banche ( Fondazione Banca del Monte, Banca di Credito Cooperativo e Cassa di Risparmio di Faenza) attive sul territorio

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CAPITOLO III

PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA, ORGANIZZATIVA E DIDATTICA

. 1.Obiettivi educativi generali di riferimento

Le Indicazioni per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione (giugno 2012) tracciano le linee e i criteri per il conseguimento delle finalità formative e degli obiettivi di apprendimento per la scuola dell’infanzia e del primo ciclo. La nostra scuola persegue una formazione che possa continuare lungo l’intero arco della vita, sviluppando le competenze indispensabili per proseguire ad apprendere. E’, inoltre, impegnata nel completamento dei curricoli di Istituto, dettagliandone i contenuti, secondo una metodologia operativa di studio e di approfondimento, promuove la capacità degli studenti di dare senso e organicità alla varietà delle loro esperienze. L’obiettivo prioritario di questo Istituto è di formare ogni studente sul piano cognitivo e culturale attraverso l’ascolto, la comunicazione partecipe e la valorizzazione delle abilità di ogni singolo individuo. E’ nostra finalità garantire la libertà e l’uguaglianza nel rispetto delle differenze e dell’identità di ciascuno, in particolare degli alunni con bisogni educativi speciali (art.2-3 della Costituzione ). Lo studente è posto al centro dell’azione educativa in tutti i suoi aspetti: cognitivi, relazionali, affettivi, estetici, etici, spirituali e religiosi. In questo percorso intendiamo favorire il pieno sviluppo della persona nella costruzione del sé, una persona capace di corrette e significative relazioni con gli altri e di una positiva interazione con la realtà naturale e sociale. Promuoviamo la pratica consapevole della cittadinanza attiva le cui abilità sono stimolate continuamente nell’ambito di tutte le attività di apprendimento, utilizzando e finalizzando i contributi che ciascuna disciplina può offrire nell’insegnamento delle regole del vivere e del convivere. (Legge 169 del 30 Ottobre 2008. Conoscenze e competenze relative a “Cittadinanza e Costituzione”). La scuola sensibilizza gli studenti al senso delle prime responsabilità sociali, alla solidarietà, alla giustizia, alla stima reciproca, al valore di essere membri di un gruppo, alla relazione con l’altro. Essa conduce gli alunni a riflessioni sulla cittadinanza nazionale, europea e mondiale, al fine di aiutarli a sentirsi parte di un tutto e vengono fatte esperienze di partecipazione alla vita scolastica, sul piano dell’esercizio della democrazia diretta o delegata, anche in riferimento ai processi decisionali, per mettere in pratica l’esercizio dei diritti e dei doveri dentro la scuola. Si formano,attraverso la conoscenza della Convenzione sui diritti dell’infanzia (20 Novembre 1989 ) e di articoli della Costituzione della Repubblica Italiana, cittadini in grado di partecipare consapevolmente alla costruzione di collettività ampie e composite valorizzando le diverse identità e radici culturali di ognuno. 2.Finalità generali La scuola dell’infanzia, la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado, collaborano al raggiungimento di questi obiettivi, ognuna secondo la propria specificità, avendo come orizzonte di riferimento le competenze chiave per l’apprendimento permanente definite dal Parlamento europeo (2006/962/CE). Il lavoro degli insegnanti è quindi guidato dalle seguenti finalità generali:

• rispettare e valorizzare le diversità facilitando l’integrazione e l’inclusione nella classe promuovendo legami cooperativi fra i suoi componenti;

• realizzare percorsi formativi che, attraverso offerte educative integrate, siano rispondenti alle inclinazioni personali degli studenti;

• favorire l’emozione di conoscere; • favorire il plurilinguismo come nuova dimensione di vita e di apprendimento; • creare un clima motivante per la costruzione del sapere di ogni alunno, stimolando la

collaborazione, la cooperazione, la partecipazione democratica e l’autonomia nello studio; • facilitare un’articolata organizzazione degli apprendimenti per l’elaborazione di un sapere

integrato; • agevolare la crescita delle capacità di progettazione e lo sviluppo del pensiero critico;

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• curare la formazione del pensiero scientifico e tecnico; • valorizzare la dimensione creativa; • sviluppare gli atteggiamenti che stanno alla base della capacità di imparare ad apprendere; • considerare le specificità di ogni età, in particolare le potenzialità e le criticità dell’adolescenza in

relazione ai nuovi mezzi di comunicazione.

In particolare la scuola dell’infanzia , molto spesso primo ambiente educativo dopo la famiglia avvierà un’educazione interculturale, per favorire una mediazione tra le diverse culture, valorizzando il vissuto soggettivo di tutti i bambini e promuovendo l’accettazione e la convivenza. Fornirà anche l’occasione per una socializzazione tra pari organizzata nel rispetto dei diritti e doveri di ognuno, proporrà esperienze atte a sostenere la naturale curiosità dei bambini e a riorganizzare le loro intuitive conoscenze dello spazio e del tempo. Li guiderà nello sviluppo della propria identità e nella conoscenza di se stessi sul piano corporeo, affettivo, emotivo e cognitivo, nella conquista dell’autonomia e nello sviluppo delle competenze. La scuola primaria , proseguendo il percorso della scuola dell’infanzia, rafforzerà la consapevolezza della necessità di regole prestabilite per poter stare bene insieme, ponendo esplicitamente tra le proprie finalità educative lo sviluppo delle abilità sociali. Fornirà i primi mezzi fondamentali della comunicazione e avvierà alla padronanza di abilità, competenze e concetti essenziali alla comprensione della realtà, fornendo gli strumenti di base per consentire di operare nelle diverse discipline, affrontare situazioni e risolvere problemi. La scuola primaria, lavorando in questo modo, getterà anche le prime basi perché gli alunni sviluppino la capacità di elaborare un sapere integrato ed organico. La scuola secondaria di primo grado considererà lo studente soggetto attivo del proprio sapere, favorendo momenti di socializzazione e di cooperazione, motivandolo con attività interessanti affinché possa migliorare la propria prestazione scolastica. Sosterrà gli alunni nel processo di acquisizione delle abilità di base avviato nella scuola primaria, svilupperà interessi e competenze progressivamente più complesse attivando un uso del ragionamento sia in direzione analitica che sintetica. Le singole discipline non saranno solo considerate nella loro specificità, ma verranno proposte all’interno di tre grandi aree disciplinari: area linguistico-artistico-espressiva; area storico-geografica; area matematico-scientifica-tecnologica. Verrà così sottolineata l’importanza di un insegnamento disciplinare non frammentato, ma capace di far cogliere le interconnessioni tra i diversi saperi e di avviare gli alunni ad una visione unitaria della conoscenza. Si favoriranno l’interdisciplinarietà e il lavoro collegiale tra insegnanti di discipline diverse. Verrà data grande importanza alla dimensione interculturale con il potenziamento delle conoscenze linguistiche, in particolare la lingua inglese. Alla scuola spetterà anche il compito di orientare e indirizzare gli alunni verso scelte in sintonia con le loro competenze e aspirazioni, facendo leva sulle capacità di una generazione multitasking. Il nostro Istituto, nel definire il proprio itinerario educativo e culturale, ha individuato nell’emozione di conoscere l’elemento che dà fondamento ed unità ad un progetto globale di scuola, coinvolgendone ogni aspetto. In questa direzione le esperienze, gli apprendimenti, il sapere, non vanno considerati come una semplice acquisizione di dati e di contenuti, ma rientrano nella storia della nostra vita e nel vissuto di ciascuno. Per fare ciò si cerca di vivere e produrre modalità, contesti di innovazione e integrazione scolastica, favorendo situazioni di benessere nell’apprendimento e nell’insegnamento. In altre parole “il piacere e lo stato di benessere producono il desiderio di apprendere e l’emozione di conoscere”. Per realizzare le finalità educative prioritarie e far diventare reale l’emozione di conoscere è necessario:

• valorizzare il positivo, il sa fare per cui è indispensabile partire dalle conoscenze dei bambini, valorizzandole. La regia educativa deve fornire sostegni all’azione di tutti, deve creare situazioni in cui ci siano diverse possibilità di azione, affinchè tutti possano partecipare;

• accettare anche il negativo, infatti l’educatore deve sempre essere dalla parte del bambino, manifestare fiducia e speranza. Gli scolari, sostenuti dalla presenza dell’insegnante, apprendono attraverso l’esempio, provando e riprovando senza temere di sbagliare, in quanto l’errore può essere punto di partenza, per riflettere e migliorare attraverso stimoli che accrescono l’ autostima, il senso di appartenenza e la gioia nel fare;

• motivare all’apprendimento, rendendo le attività interessanti e coinvolgenti per lo studente, per catturarne l’interesse e stimolare la curiosità, la voglia di conoscere e di imparare di ciascuno.

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3.Obiettivi educativi e formativi specifici da ragg iungere al termine del primo ciclo di istruzione Nella scuola dell’infanzia e nella scuola primaria i traguardi educativi e formativi partono dalla necessità di accettare delle regole che diano ai bambini la possibilità di riconoscere e rispettare gli spazi propri e dei compagni, di usare i materiali in modo attinente e corretto, di gestire le emozioni esprimendo i propri pensieri e rispettando le opinioni altrui. I docenti della scuola secondaria di primo grado , nell’ambito delle diverse aree disciplinari, hanno concordato obiettivi didattici ed educativi, che permettano agli alunni di raggiungere i traguardi formativi previsti. Per la valutazione della voce “condotta” , si terrà conto dei seguenti obiettivi didattico-formativi: -Comportamento

• avere cura di sé, delle persone, degli oggetti e degli ambienti che si frequentano • capire se stesso prendendo consapevolezza delle proprie potenzialità e risorse • leggere e gestire le proprie emozioni • accettare e rispettare le regole aderendo consapevolmente a valori condivisi • riconoscere e rispettare i valori sanciti dalla Costituzione (art.2; art.3; art.4; articoli 13-21) : i

diritti inviolabili di ogni essere umano, il riconoscimento della pari dignità sociale, le varie forme di libertà..)

• gestire i conflitti indotti dalla socializzazione • avere senso di responsabilità

- Socializzazione

• essere solidale e realizzare pratiche collaborative con ogni compagno • rispettare il punto di vista altrui • rispettare le decisioni della maggioranza • accettare il lavoro di gruppo e le sue dinamiche • cooperare consapevolmente coi compagni • valorizzare le capacità altrui • contribuire all’apprendimento comune • comprendere i bisogni dei compagni ed aiutarli senza assumere atteggiamenti di superiorità

- Attenzione

• prestare attenzione per il tempo richiesto • intervenire in modo pertinente • prendere appunti su quanto viene detto

- Partecipazione

• partecipare con proposte all’organizzazione dell’attività • lavorare superando le difficoltà • elaborare e promuovere azioni per migliorare continuamente il proprio contesto di vita • essere in grado di fruire delle molteplici forme di comunicazione provenienti dalla società

- Impegno • portare l’occorrente • rispettare le consegne • eseguire bene il proprio lavoro e portarlo a termine • studiare con regolarità • impegnarsi nelle attività scolastiche

4.Patto di corresponsabilità

Nella scuola è stata anche costruita e formalizzata un’alleanza educativa con i genitori e gli studenti (vedi allegato )

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Il patto di Corresponsabilità d’ Istituto è il documento che stabilisce, fra l’Istituzione (i docenti) e gli “utenti” ( alunni / genitori), un rapporto di diritti e di doveri all’interno degli obiettivi educativi definiti a livello istituzionale. L’Istituto,:

� esprime la propria offerta formativa � ed in particolare ogni singolo docente motiva il proprio intervento didattico � spiega le proprie strategie, gli strumenti di verifica, i criteri di valutazione

L’allievo e i genitori devono conoscere: � gli obiettivi didattici � i percorsi per raggiungerli � le fasi di realizzazione � i traguardi che si devono raggiungere al termine del primo ciclo di istruzione

L’allievo:

� si deve impegnare nello studio e nei compiti sia a scuola che a casa � deve rispettare le regole della convivenza esplicitate nel Regolamento di Istituto

I genitori potranno esprimere pareri e proposte, in un clima di collaborazione e di rispetto, per favorire la continuità del percorso formativo tra scuola e famiglia. 5-Verifica e valutazione

Per quanto riguarda la valutazione si fa riferimento al D.P.R. n. 122 del 22 giugno 2009 il quale introduce nuove indicazioni per i vari ordini di scuola e alle Nuove Indicazioni Nazionali del 2012.(vedi L’organizzazione del curricolo”)

5a.Verifiche

Le verifiche delle conoscenze sono effettuate tenendo conto della situazione di partenza, del lavoro svolto in classe, dei problemi incontrati in fase di realizzazione dell’attività didattica, del rendimento scolastico e dello sviluppo della personalità complessiva degli alunni.

Nella scuola dell’infanzia ogni volta che si sceglie un percorso di lavoro si effettueranno determinati momenti di verifica e valutazione sulle conquiste effettuate nel campo d’esperienza prevalente.

Le verifiche consistono in:

• osservazioni di gruppo e dei singoli alunni • conversazioni per individuare il miglior percorso di apprendimento degli stessi e strategie operative

adeguate.

Nella scuola primaria le verifiche consistono in:

• osservazioni di gruppo e dei singoli alunni • in conversazioni per individuare il miglior percorso di apprendimento degli stessi e strategie

operative adeguate • prove non strutturate ( interrogazioni orali, questionari aperti, relazioni, ricerche, prove grafiche,

produzione di testi scritti ); • prove strutturate ( a risposta aperta, di associazione, di completamento, a scelta binaria, a scelta

multipla, ecc.… ). Le verifiche sono: • sistematiche: vengono effettuate al termine di ogni unità di apprendimento o sequenza significativa • omogenee al tipo di esercitazioni e tecniche normalmente usate nel lavoro di classe • utili a rendere l’allievo partecipe dei propri progressi e delle proprie difficoltà per cui ogni prova

contiene esplicitate le prestazioni richieste

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Nella scuola secondaria di primo grado le verifiche consistono in: � prove non strutturate ( interrogazioni orali, questionari aperti, relazioni, ricerche, prove grafiche,

produzione di testi scritti ); � prove strutturate ( a risposta aperta, di associazione, di completamento, a scelta binaria, a scelta

multipla, ecc.… ). Le verifiche sono: � sistematiche: vengono effettuate al termine di ogni unità di apprendimento o sequenza significativa � omogenee al tipo di esercitazioni e tecniche normalmente usate nel lavoro di classe � utili a rendere l’allievo partecipe dei propri progressi e delle proprie difficoltà per cui ogni prova

contiene esplicitate le prestazioni richieste � impostate e studiate per servire come controllo di uno o più obiettivi e rispecchiano, nella valutazione

dei risultati, l’analisi delle prestazioni richieste, esplicitata nella programmazione. 5b .La valutazione La valutazione non riguarda solo i progressi compiuti dall'alunno nell'area cognitiva, ma documenta anche il processo di maturazione della personalità e le competenze acquisite. Sulla base della situazione di partenza si accerta l'avvicinamento progressivo agli obiettivi programmati; inoltre si mettono in rilievo e si promuovono attitudini e interessi personali utili ai fini di una conoscenza di sé che costituisca una base per le future scelte scolastiche e professionali. La valutazione periodica ed annuale degli apprendimenti e del comportamento degli allievi e la certificazione delle competenze da essi acquisite sono affidate ai docenti responsabili degli insegnamenti e delle attività educative e didattiche.

La valutazione avrà sempre carattere sommativo e verrà comunicata alle famiglie con cadenza quadrimestrale, tramite la scheda di valutazione adottata dalla scuola nell’ambito della sua autonomia.

Le schede di valutazione sono consegnate ed illustrate ai genitori, dal docente coordinatore, affiancato da almeno un altro docente del Consiglio di classe.

Al termine del terzo anno della scuola Secondaria di 1°, attraverso l’esame di Stato, viene effettuata la valutazione integrata , con la quale si stabilisce quale profilo scolastico è stato raggiunto, valutando anche le competenze acquisite dall’alunno, tramite apposito modello ministeriale.

Scuola primaria La valutazione degli apprendimenti, periodica e finale, espressa con voti in decimi, riportati in lettere, viene effettuata “dal docente ovvero collegialmente dai docenti contitolari della classe” (art. 2, c. 1); nel caso di più docenti, le delibere vengono assunte a maggioranza, se necessario.

“Nella scuola primaria i docenti, con decisione assunta all’unanimità, possono non ammettere l’alunno alla classe successiva solo in casi eccezionali e comprovati da specifica motivazione”;

Il comportamento viene valutato “attraverso un giudizio, formulato secondo le modalità deliberate dal collegio dei docenti, riportato nel documento di valutazione”.

Scuola secondaria di primo grado

La valutazione periodica e finale, sia degli apprendimenti sia del comportamento, espressa con voti in decimi, riportati in lettere, viene effettuata dal Consiglio di Classe, presieduto dal Dirigente o da un docente delegato; se necessario, le delibere vengono assunte a maggioranza.

Per l’ammissione alla classe successiva e all’esame finale del ciclo, sono richiesti: il non superamento dei cinquanta giorni di assenza con eventuali motivate deroghe autonomamente deliberate dal Collegio dei docenti; un voto per il comportamento non inferiore a sei decimi, che deve essere “illustrato con specifica nota” nel documento di valutazione (art. 2, c. 8); un voto non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline (art. 3, c. 3 della legge 169/2008).

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Se il Consiglio di classe ritiene di dover ammettere alla classe seguente un alunno che presenti carenze nell’apprendimento, deve attribuire comunque un voto non insufficiente a tutte le discipline e comunicare tale circostanza alla famiglia mediante “una specifica nota”, inserita nel documento di valutazione che segnali, sia pure in maniera sintetica, le carenze e le difficoltà incontrate dall’allievo. Per tutti gli alunni della classe conclusiva del ciclo, l’organo collegiale deve esprimere, con voto in decimi, anche un “giudizio di idoneità” o, in caso negativo, di non ammissione all’esame, formulato in base al “percorso scolastico compiuto dall’allievo nella scuola secondaria”. Tutte le prove d’esame, scritti e colloquio, compresa la prova nazionale, vengono valutate con voto in decimi; il punteggio finale dell’esame è dato dalla media ottenuta considerando sia i voti conseguiti nelle singole prove sia (per i candidati interni) il voto del giudizio di idoneità, con arrotondamento del risultato all’unità superiore nel caso di frazione pari o superiore a 0,5 (art. 3, c. 6). Se il voto finale così ottenuto è 10, la commissione può attribuire anche la lode, con decisione unanime (art. 3, c. 8), che dovrebbe tenere conto di criteri definiti dalla stessa commissione nella riunione preliminare.

Il voto finale attribuito all’esame deve essere “illustrato con una certificazione analitica dei traguardi di competenza e del livello globale di maturazione raggiunti dall’alunno” (art. 3, c. 5, che richiama l’art. 3, c. 3 bis, della legge 169/2008). Inoltre è stato realizzato un sistema nazionale di valutazione incentrato sull’INVALSI, che comprende due distinte funzioni: la realizzazione di una rilevazione nazionale di alto livello tecnico sugli apprendimenti e un programma permanente di supporto alle scuole per l’analisi e l’utilizzo della valutazione e per l’elaborazione di diagnosi valutative di scuola. 5c.STRUMENTI 1. Scuola Secondaria di primo grado 2. Registro dei verbali del Consiglio di classe 3. Registro personale del docente con programma mediasoft 4. Registro di classe 5. Scheda di valutazione quadrimestrale dell’alunno 6. Certificazione delle Competenze in classe quinta e al termine del primo ciclo di istruzione 5d-Criteri

La pubblicazione delle Nuove Indicazioni indica ai docenti gli obiettivi e i traguardi da raggiungere. In linea e in accordo con le direttive ministeriali, il Collegio dei docenti della Scuola Media Bendandi, ha adottato obiettivi e criteri di valutazione comuni nelle varie aree disciplinari, indicando anche, per ogni disciplina, il livello minimo da raggiungere. Tali standard verranno comunicati agli alunni, come pure la valutazione numerica relativa. (allegato).

6-Competenze da raggiungere al termine della scuola secondaria di primo grado

“La Competenza indica l’insieme delle conoscenze, abilità e atteggiamenti che consentono ad un individuo di ottenere risultati utili al proprio adattamento negli ambienti per lui/lei significativi.” (Boscolo). Un soggetto non nasce competente, ma diventa competente in qualcosa e in riferimento alle specifiche situazioni in cui è chiamato a manifestare in modo consapevole la sua competenza. Competenze chiave L’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) ha individuato, nell’ambito del progetto DeSeCo (Definition and Selection of Competencies), una serie di competenze-chiave per una positiva vita attiva e per il buon funzionamento della società. Le competenze chiave sono competenze necessarie per tutti, sono essenziali per “aver successo” nella vita e per contribuire al funzionamento della società, in quanto permettono agli individui di partecipare efficacemente in contesti multipli o settori sociali e conducono a risultati individuali e sociali importanti ed auspicati. In base al progetto DeSeCo l’Istituto Comprensivo si impegna a sviluppare le seguenti competenze chiave:

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COMPETENZE CHIAVE CAPACITA’ AGIRE IN MANIERA AUTONOMA

• affermare e difendere i propri diritti e interessi, responsabilità, limiti, necessità

• elaborare e realizzare programmi di vita e progetti personali • agire in situazione, in un ampio contesto • agire in modo responsabile

SERVIRSI DI STRUMENTI IN MANIERA INTERATTIVA

• utilizzare la lingua, i simboli ed i testi in modo interattivo • utilizzare le conoscenze e l’informazione in modo interattivo • utilizzare le nuove tecnologie in modo interattivo

FUNZIONARE IN GRUPPI SOCIALMENTE ETEROGENEI

• stabilire buone relazioni con gli altri • cooperare • gestire e risolvere i conflitti

6- Competenze chiave di cittadinanza, certificato d elle competenze In base alle Indicazioni Ministeriali 2012, la Scuola si prefigge di sviluppare le seguenti “Competenze chiave di cittadinanza”, che attraversano le diverse discipline e costituiscono traguardi irrinunciabili Documento per il passaggio di informazioni dalla sc uola dell’infanzia alla scuola primaria Autonomie personali e di lavoro ha cura della propria persona sa vestirsi, svestirsi e allacciare le scarpe sa ritagliare, incollare, impugnare la matita correttamente

porta a termine le attività proposte in modo autonomo

osservazioni Competenze sociali e civiche rispetta le regole della vita scolastica è in grado di affrontare in modo positivo i conflitti con i compagni

quando occorre, sa chiedere aiuto riesce a prestare attenzione per i tempi richiesti di una attività

sa riconoscere ed esprimere le proprie emozioni sa manifestare i propri desideri e paure affronta le nuove esperienze con serenità osservazioni Competenze comunicativo – linguistiche pronuncia correttamente struttura la frase in modo completo utilizza la lingua italiana con sempre maggiore proprietà

comunica e si esprime con una pluralità di linguaggi ascolta e comprende un testo narrativo

osservazioni

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Competenze cognitive si orienta nell’ambiente circostante e nello spazio

sa contare, classificare e ordinare

osservazioni indicatori esplicativi: 1: sì; 2: no; 3: in parte Certificato delle competenze al termine della scuol a primaria COMPETENZE CHIAVE Profilo delle competenze 01 COMUNICAZIONE NELLA

MADRELINGUA O LINGUA DI ISTRUZIONE.

Ha una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di comprendere enunciati, di raccontare le proprie esperienze e di adottare un registro appropriato alle diverse situazioni.

02 COMUNICAZIONE NELLE LINGUE STRANIERE.

E' in grado di esprimersi a livello elementare in lingua inglese e di affrontare una comunicazione essenziale in semplici situazioni di vita quotidiana.

03 COMPETENZA MATEMATICA E COMPETENZE DI BASE IN SCIENZA E TECNOLOGIA.

Utilizza le sue conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche per trovare e giustificare soluzioni a problemi reali.

04 COMPETENZE DIGITALI. Usa le tecnologie in contesti comunicativi concreti per ricercare dati e informazioni e per interagire con soggetti diversi.

05

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Livello Indicatori esplicativi A - Avanzato L'alunno svolge compiti e risolve problemi complessi, mostrando padronanza nell'uso

delle conoscenze e delle abilità; propone e sostiene le proprie opinioni e assume in modo responsabile decisioni consapevoli.

B - Intermedio L'alunno svolge compiti e risolve problemi in situazioni nuove, compie scelte consapevoli, mostrando di saper utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite.

C - Base L'alunno svolge compiti semplici anche in situazioni nuove, mostrando di possedere conoscenze e abilità fondamentali e di saper applicare basilari regole e procedure apprese.

D - Iniz iale L'alunno, se opportunamente guidato, svolge compiti semplici in situazioni note. Certificato delle competenze al termine della scuol a secondaria di 1° grado

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COMPETENZE CHIAVE PROFILO DELLE COMPETENZE

1

COMUNICAZIONE NELLA MADRELINGUA O LINGUA DI ISTRUZIONE.

Ha una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di comprendere enunciati e testi di una certa complessità, di esprimere le proprie idee, di adottare un registro linguistico appropriato alle diverse situazioni.

2

COMUNICAZIONE NELLE LINGUE STRANIERE.

Nell’incontro con persone di diverse nazionalità è in grado di esprimersi a livello elementare in lingua inglese e di affrontare una comunicazione essenziale, in semplici situazioni di vita quotidiana, in una seconda lingua europea. Utilizza la lingua inglese nell’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione.

3

COMPETENZA MATEMATICA E COMPETENZE DI BASE IN SCIENZA E TECNOLOGIA.

Le sue conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche gli consentono di analizzare dati e fatti della realtà e di verificare l’attendibilità delle analisi quantitative e statistiche proposte da altri. Il possesso di un pensiero logico-scientifico gli consente di affrontare problemi e situazioni sulla base di elementi certi e di avere consapevolezza dei limiti delle affermazioni che riguardano questioni complesse che non si prestano a spiegazioni univoche.

4

COMPETENZE DIGITALI . Usa con consapevolezza le tecnologie della comunicazione per ricercare e analizzare dati ed informazioni, per distinguere informazioni attendibili da quelle che necessitano di approfondimento, di controllo e di verifica e per interagire con soggetti diversi nel mondo.

5 IMPARARE AD IMPARARE. CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE .

Si orienta nello spazio e nel tempo dando espressione a curiosità e ricerca di senso; osserva ed interpreta ambienti, fatti, fenomeni e produzioni artistiche.

6

IMPARARE AD IMPARARE . Possiede un patrimonio organico di conoscenze e nozioni di base ed è allo stesso tempo capace di ricercare e di procurarsi velocemente nuove informazioni ed impegnarsi in nuovi apprendimenti anche in modo autonomo.

7

CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE .

Utilizza gli strumenti di conoscenza per comprendere se stesso e gli altri, per riconoscere ed apprezzare le diverse identità, le tradizioni culturali e religiose, in un’ottica di dialogo e di rispetto reciproco. Interpreta i sistemi simbolici e culturali della società.

8 CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE .

In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si esprime in ambiti motori, artistici e musicali che gli sono congeniali.

9

SPIRITO DI INIZIATIVA E IMPRENDITORIALITÀ. COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE.

Dimostra originalità e spirito di iniziativa. Si assume le proprie responsabilità, chiede aiuto quando si trova in difficoltà e sa fornire aiuto a chi lo chiede. È disposto ad analizzare se stesso e a misurarsi con le novità e gli imprevisti.

10 IMPARARE AD IMPARARE. COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE.

Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti. Orienta le proprie scelte in modo consapevole. Si impegna per portare a compimento il lavoro iniziato da solo o insieme ad altri.

11 COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE. Rispetta le regole condivise, collabora con gli altri per la

costruzione del bene comune esprimendo le proprie personali opinioni e sensibilità.

12

COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE. Ha cura e rispetto di sé, come presupposto di un sano e corretto stile di vita. Assimila il senso e la necessità del rispetto della convivenza civile. Ha attenzione per le funzioni pubbliche alle quali partecipa nelle diverse forme in cui questo può avvenire: momenti educativi informali e non formali, esposizione pubblica del proprio lavoro, occasioni rituali nelle comunità che frequenta, azioni di solidarietà, manifestazioni sportive non agonistiche, volontariato, ecc.

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INDICATORI

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7. Criteri metodologici condivisi

� Definizione di un regolamento di classe � Responsabilizzazione con incarichi, distribuiti a rotazione � Costante ricorso al dialogo individuale e alla discussione di gruppo per armonizzare la classe e

modificare i comportamenti sbagliati � Costante controllo del comportamento degli alunni, anche al di fuori delle aule � Valorizzazione delle doti individuali, in particolare degli alunni in difficoltà � Gratificazione di ogni progresso compiuto � Uso della metodologia del Cooperative-learning � Lezioni frontali utilizzando il metodo del problem solving � Conversazioni guidate � Applicazione del metodo scientifico: problematizzazione, formulazione di ipotesi, verifica � Attività di laboratorio � Visite didattiche e uscite d'istruzione � Uso di audiovisivi, Lim, cartelloni e grafici � Partecipazione a manifestazioni culturali e sportive � Coinvolgimento delle famiglie � Partecipazione degli alunni allo Sportello di ascolto (scuola secondaria di primo grado)

8 INIZIATIVE E PERCORSI DI INCLUSIONE E DI INTEGRA ZIONE PER ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI 8a. Gruppo di Lavoro per l’Inclusione Nella scuola è attivo il gruppo GLI, previsto dalla C.M. n° 8 del 06/03/2013. La scuola persegue l’importante finalità di offrire e garantire a tutti il pieno esercizio del diritto allo studio, creando i presupposti per il successo scolastico di ciascuno. La scuola vuole conoscere gli alunni sotto il profilo psicologico, socio-relazionale e cognitivo, raccogliendo tutte le informazioni attraverso un’attenta e sistematica osservazione dei soggetti nelle varie aree. Rielabora e analizza i dati e poi individua le aree di maggiore potenzialità, sulle quali impostare lo sviluppo della formazione e la promozione degli alunni. La scuola attiva interventi nei riguardi delle diversità per far sì che non diventino disuguaglianze progettando e realizzando percorsi didattici specifici per rispondere ai bisogni educativi degli allievi con particolare attenzione all’integrazione degli alunni con disabilità, utilizzando anche le varie forme di flessibilità previste dall’autonomia (tutor, insegnamento cooperativo, gruppi di lavoro, insegnamento individualizzato, ecc.) e le opportunità offerte dalle tecnologie (OCR computer, internet, lavoro di rete, laboratori, ecc.) affinché vi sia una vera inclusione nel gruppo classe. Seguendo le indicazioni date dall’ultima normativa riguardante gli alunni con bisogni educativi speciali, è stato stilato il Piano Annuale dell’Inclusione allo scopo di promuovere azioni di monitoraggio, buone pratiche, attività e modalità inclusive e formazione, proseguendo il percorso già avviato negli anni precedenti dai docenti di riferimento per l’inserimento degli alunni non italofoni, degli alunni con certificazioni di disabilità e DSA. Si sono pertanto poste le basi per dare vita ad iniziative, in sinergia, volte soprattutto:

• alla conoscenza della normativa e degli strumenti di intervento possibili • alla sensibilizzazione del collegio docenti nei confronti degli alunni che necessitano di bisogni

educativi speciali • alla formazione degli insegnanti • alla individuazione e alla diffusione nell’Istituto di pratiche didattiche inclusive • a stabilire e condividere criteri e metodi per individuare un bisogno educativo speciale • alla predisposizione di un modello di PDP condiviso tra i docenti dei diversi ordini di scuola • ad individuare spazi per animare l’alleanza scuola- famiglia

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La commissione GLI (Gruppo di Lavoro per l’Inclusione) di questo Istituto, riunitasi il 31/10/2013, ha estrapolato dalle normative di riferimento le seguenti categorie di alunni con bisogni educativi speciali:

• Alunni certificati in base alla Legge 104

• Alunni DSA (170/2010)

• Alunni in ospedale e istruzione domiciliare (dimessi, non in condizione H)

• Alunni seguiti a domicilio per particolari condizione di salute (Progetto: “Far scuola ma non a scuola”)

• Alunni con fabbisogno di somministrazione di farmaci in orario scolastico

• Alunni stranieri non alfabetizzati in lingua italiana o con alfabetizzazione insufficiente rispetto alle necessità di studio

• Alunni con svantaggio socioeconomico, linguistico, culturale (con segnalazione dei servizi)

• Alunni in condizione di adozione o affido, qualora la famiglia o il Consiglio di Classe ne ravvisi la necessità

Qualora il Consiglio di Classe individuasse la presenza di alunni appartenenti ad una o più di queste categorie, può predisporre un PDP (Piano Didattico Personalizzato) condiviso dal consiglio di classe e dalla famiglia. Il PDP è da intendersi come strumento utile al processo formativo dell’alunno in quanto, nel caso in cui se ne ravveda la necessità, analizzi la situazione di partenza e predisponga un piano di lavoro in cui sia possibile stabilire obiettivi e metodologie personalizzate, preveda una valutazione di tipo formativo ed individui eventuali misure compensative e dispensative. L’Istituto ha assunto un modello di PDP personalizzabile sulla base del bisogno educativo individuato. 8b. Recupero e potenziamento Nelle scuole primarie le attività di recupero sono programmate da ogni insegnante nell’ambito della propria attività. Nel caso in cui alcuni docenti abbiano a disposizione una o più ore di compresenza, i consigli di interclasse decidono il loro utilizzo dando priorità alle attività di recupero. Nelle scuole secondarie di primo grado le attività di recupero sono programmate da ogni insegnante nell’ambito della propria attività. Presso la sede Bendandi di Faenza quando è possibile i docenti della stessa disciplina di due classi parallele organizzano attività di recupero/potenziamento per gruppi di livello. Presso la sede di Granarolo sono attivati corsi pomeridiani di recupero di italiano e matematica per classi prime e seconde, mentre la classe terza svolge tali attività durante le ore di compresenza pomeridiane. Gli alunni si recano a Faenza per frequentare corsi di recupero di L2 e L3. Nell’anno scolastico 2013-14 sono stati previsti moduli di recupero di Italiano/Matematica/Inglese. In particolare sono previsti moduli di potenziamento delle lingue straniere studiate presso la Sede Bendandi di Faenza per facilitare il conseguimento di Certificazioni esterne con valenza europea e corsi di latino. 8c. Integrazione alunni disabili

Nella scuola dell’Infanzia nell’anno scolastico 2015/16 sono iscritti 5 alunni con disabilità 5 nel plesso Stella Polare 4 nel plesso Dente di leone, seguiti da 5 insegnanti di sostegno. Nella scuola Primaria sono attualmente iscritti 16 alunni, 11 nella sede di Martiri di Cefalonia e 5 nel plesso di Granarolo seguiti da 8 insegnanti di sostegno ad orario pieno. L'anno scolastico 2015/2016 vede iscritti alla Scuola Secondaria di primo grado Statale “R.Bendandi” 10 alunni nel plesso di Faenza e 2 nel plesso di Granarolo Faentino, affiancati da 5 docenti, Per favorire l’armonico sviluppo della identità degli alunni ed il loro percorso didattico, obiettivo principale è l‘INCLUSIONE, intesa come diritto fondamentale dell’individuo e come appartenenza ad una comunità Al tal fine l’Istituto ritiene essenziali : • il coinvolgimento umano e professionale di tutto il personale docente e non docente presente nella scuola; • l’accoglienza attraverso la condivisione di esperienze e di sperimentazioni didattiche; • la stimolazione dell’abilità comunicativa attraverso le relazioni interpersonali; • la continuità didattico- educativa con i diversi ordini di scuola; • la costruzione di un’efficace rete di rapporti con il territorio (enti, Cdhs, A.S.L., …) e con le famiglie; • il confronto, la programmazione e le verifiche periodiche del Consiglio di Classe. • per tutti i comportamenti interni ed esterni all’Istituto si fa riferimento al Protocollo d’ intesa firmato nel dicembre 2010 tra Provincia, USP, ASL e singole scuole della Provincia di Ravenna.

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La scuola organizza, tramite l'insegnante di sostegno, in qualità di coordinatore dei lavori coi ragazzi, gli incontri previsti dalla normativa per la stesura del P.D.F. (Profilo dinamico funzionale) e la stesura e verifica del P.E.I. - Il P.D.F. viene redatto dall'insegnante di sostegno in collaborazione con i referenti A.U.S.L., i docenti dei Consigli di Classe e i genitori degli alunni diversamente abili, dopo un adeguato periodo di osservazione. In esso viene rilevato il livello di partenza nelle varie aree ipotizzando un percorso di sviluppo adeguato. - II P.E.I. scaturisce dalla collaborazione fra scuola, famiglia ed AUSL. È il progetto di lavoro con l'alunno, che i Consigli si propongono di attuare, in base alla situazione rilevata e alle risorse disponibili. Esso contiene gli obiettivi educativi e didattici: le strategie, i modi, i tempi e gli spazi di lavoro, i contenuti e il materiale, le verifiche previste e i criteri di valutazione. E’ inoltre un “progetto di vita” nel senso che introduce la lettura e l’accompagnamento dello sviluppo globale dello studente delle sue risorse scolastiche ed extra scolastiche, dei suoi aspetti di potenzialità, delineati in una zona prossimale di crescita e in un principio operativo di realtà e azione. Al termine dell'anno scolastico, per ogni alunno, viene redatta una relazione conclusiva che mette in evidenza i risultati ottenuti, le difficoltà incontrate, i punti di forza e/o criticità del lavoro effettuato. In rapporto alle risorse umane tecniche disponibili, una specifica attenzione viene data alle attività di tipo pratico – manipolativo e musicale. In particolare sono privilegiate le attività che prevedono un supporto di tipo informatico (laboratorio di informatica con programmi di video - scrittura, programmi specifici per la lingua straniera). Principio cardine dell’inclusione è la presenza dell’alunno con disabilità all’interno della propria classe di appartenenza. Le attività individualizzate si sviluppano sui concetti di intenzionalità dell’intervento e della condivisione dei contenuti,attraverso l’utilizzo di strategie mirate che possono essere attivate, laddove necessario, in spazi esterni alla classe. L’assunzione del principio di inclusione garantisce il privilegio di coevolvere e crescere insieme, guardando nella direzione di tutti. A tal fine gli insegnanti di sostegno sono attivi nell’individuare e realizzare attività laboratoriali nelle classi nelle quali operano con modalità e contenuti che prendano l’avvio dalle potenzialità del singolo e che trovino espressione nella partecipazione di tutti. Nel nostro Istituto si è attivata una commissione a cui partecipano tutti gli insegnanti di sostegno coordinati dalla funzione strumentale. Gli obiettivi di tale commissione si esplicitano in particolare nella definizione delle fasi di progettazione, nella individuazione di problematiche comuni con conseguenti azioni finalizzate alla risoluzione ed alla condivisione di strategie ed azioni didattiche. Anche quest’anno l’Istituto propone l’iniziativa “E’ NORMALE ESSERE DIFFERENTI” in occasione della giornata per la disabilità 3 dicembre. Vengono proposte delle attività che possano coinvolgere tutte le classi. Quest’anno l’idea si sviluppa sul tema “UBUNTU…

io sono ciò che sono in virtù di ciò che tutti siamo

Una storia racconta che un antropologo propose il seguente gioco ad alcuni bambini di una tribù africana: mise un cesto di frutta vicino ad un albero e disse ai bambini che chi sarebbe arrivato prima avrebbe vinto tutta la frutta. Quando fu dato il segnale per partire i bambini (tutti) si presero per mano e si misero a correre insieme, dopodiché, una volta preso il cesto, si sedettero e si godettero insieme il premio. Quando fu chiesto ai bambini perché avessero voluto correre insieme, visto che uno solo avrebbe potuto prendersi tutta la frutta, risposero: “UBUNTU: come potrebbe uno essere felice se tutti gli altri sono tristi?” UBUNTU è un’etica o un’ideologia dell’Africa sub Sahariana che si focalizza sulla lealtà e sulle relazioni reciproche delle persone. È un’espressione in lingua bantu che indica “benevolenza verso il prossimo”. È una regola di vita, basata sulla compassione, il rispetto dell’altro. Appellandosi all’ubuntu si è soliti dire Umuntu ngumuntu ngabantu, “io sono ciò che sono in virtù di ciò che tutti siamo”. L’ubuntu esorta a sostenersi e aiutarsi reciprocamente, a prendere coscienza non solo dei propri diritti, ma anche dei propri doveri, poiché è una spinta ideale verso l’umanità intera, un desiderio di pace. ogni classe potra’ sviluppare il tema con cartelloni, elementi tridimensionali, scritti, in particolare per le quarte e le quinte…che saranno esposti nell’atrio della nostra scuola.

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Scopo della iniziativa e’ portare i nostri bimbi alla riflessione su quali azioni possono rendere migliore la nostra vita di comunita’, nelle classi, nelle relazioni con gli altri…l’obiettivo ideale e’ individuare come e quanto l’azione del singolo possa diventare potente, se condivisa, per il bene di tutti ed agire!

“Una persona che viaggia attraverso il nostro paese e si ferma in un villaggio non ha bisogno di chiedere

cibo o acqua: subito la gente le offre del cibo, la intrattiene. Ecco, questo è un aspetto di Ubuntu, ma ce ne

sono altri. Ubuntu non significa non pensare a se stessi; significa piuttosto porsi la domanda: voglio aiutare

la comunità che mi sta intorno a migliorare?” Nelson Mandela

8d. Recupero e potenziamento Nelle scuole primarie le attività di recupero sono programmate da ogni insegnante nell’ambito della propria attività. Nel caso in cui alcuni docenti abbiano a disposizione una o più ore di compresenza, i consigli di interclasse decidono il loro utilizzo dando priorità alle attività di recupero. Nelle scuole secondarie di primo grado le attività di recupero sono programmate da ogni insegnante nell’ambito della propria attività. Presso la sede Bendandi di Faenza quando è possibile i docenti della stessa disciplina di due classi parallele organizzano attività di recupero/potenziamento per gruppi di livello. Presso la sede di Granarolo sono attivati corsi pomeridiani di recupero di italiano e matematica per classi prime e seconde, mentre la classe terza svolge tali attività durante le ore di compresenza pomeridiane. Gli alunni si recano a Faenza per frequentare corsi di recupero di L2 e L3. Nell’anno scolastico 2015-16 sono stati previsti moduli di recupero di Italiano/Matematica/Inglese. In particolare sono previsti moduli di potenziamento delle lingue straniere studiate presso la Sede Bendandi di Faenza per facilitare il conseguimento di Certificazioni esterne con valenza europea e corsi di latino.

9. INTEGRAZIONE ALUNNI STRANIERI

In linea con la tendenza evidenziatasi a livello nazionale, anche nel nostro territorio la presenza degli alunni stranieri negli ultimi anni è aumentata e si è stabilizzata. Nell’Istituto particolare attenzione è quindi rivolta agli alunni con cittadinanza non italiana, i quali, al di là dell’integrazione sociale, devono affrontare sia il problema di acquisire un primo livello di padronanza della lingua italiana per comunicare sia un livello più avanzato per proseguire nella propria istruzione valorizzando le loro esperienze e le loro conoscenze per ancorarvi nuovi contenuti. Nell’ Istituto, opera un gruppo di lavoro che si propone di individuare percorsi e strategie, al fine non soltanto di affrontare in maniera organica tutte le problematiche connesse all’inserimento degli alunni stranieri nelle varie classi, ma anche di tracciare le linee essenziali e particolari di una vera didattica interculturale. Le azioni e gli interventi posti in essere sono coordinati dalla F.S. per l’area del “Sostegno agli studenti: intercultura” e puntano sul confronto fra culture e su uno scambio fondato sulla reciprocità che non si risolva soltanto in un accostamento di modi di pensare, tradizioni e stili di vita diversi, ma che, attraverso la valorizzazione delle differenze, ottenga una “contaminazione”, quindi un vero cambiamento. Un cambiamento in particolare nella comprensione e accettazione delle differenze degli altri e delle proprie, in uno spirito di scambio e di approfondimento delle diverse identità, di valorizzazione reciproca. Al fine di realizzare quanto sopra enunciato, d’intesa con gli Enti locali e gli altri soggetti, che sul territorio interagiscono per l’integrazione, sono impostati percorsi adeguati all’accoglienza, alla formazione completa degli alunni stranieri, al dialogo interculturale. Al loro arrivo, anche ad anno scolastico iniziato, viene attivato il Protocollo di accoglienza predisposto con la collaborazione di tutti i referenti dei diversi Istituti scolastici durante gli incontri del Tavolo dell’Intercultura. Il Protocollo contiene criteri, principi e indicazioni riguardanti l’iscrizione e l’inserimento degli alunni immigrati, definisce i compiti degli operatori scolastici, indica le fasi dell’accoglienza e delle attività di facilitazione per l’apprendimento della lingua italiana. Il Protocollo, strumento di lavoro fondamentale, è da considerarsi documento dinamico, in quanto suscettibile di essere annualmente integrato e rivisto sulla base delle esperienze raccolte, verificate, valutate. 9a. L’iscrizione

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• Viene individuato un addetto/a del personale ATA in segreteria per l’accoglienza degli alunni stranieri. • Il personale di segreteria consegna: - il modulo di iscrizione - la presentazione del sistema scolastico italiano, e la presentazione dell’istituto specifico con

orari, mensa, calendario, regolamento, indicazioni, avvisi, e informazioni sui luoghi scolastici, e disposizioni ASL, e un opuscolo del Centro Famiglie

- i documenti tradotti nella lingua d’origine della famiglia.

La segreteria raccoglie la documentazione scolastica e sanitaria, segnala alla commissione di accoglienza l’arrivo dell’alunno ed eventuali documenti mancanti.

9b. La prima conoscenza • La commissione prepara una traccia del primo colloquio (test d’ingresso) • I coordinatori della mediazione linguistica del Centro per le famiglie convocano la famiglia per il

primo colloquio. • Viene, quindi, organizzato un incontro a cui vengono invitati i genitori con il/la figlio/a insieme alla

funzione strumentale referente e almeno un docente della Commissione Integrazione Alunni Stranieri, la coordinatrice dei mediatori, il/la mediatore/trice linguistico culturale. Tuttavia da quest’anno il Centro per le Famiglie non fornirà più i mediatori per questo primo colloquio – test, ma l’Istituto è impegnato a continuare a proporre questo tipo di incontri, pur nella scarsità di risorse finanziarie.

• Durante l’incontro si procede con: - la ricostruzione del percorso biografico, - un momento di esplicitazione e confronto sui bisogni, le aspettative formative della scuola, della

famiglia e dell’alunno e la formulazione del patto formativo • Successivamente si ricostruiscono le competenze di entrata dell’alunno procedendo: - alla somministrazione di schede tradotte e ad un colloquio per ricostruire le competenze nella

lingua madre dell’alunno - alla verifica dell’eventuale conoscenza della lingua italiana.

9c.L’assegnazione alla classe

Il Dirigente sentita la FS e i docenti referenti assegna lo studente alle classi. Il coordinatore della classe, informato sugli esiti del primo colloquio:

• appronta un diario/fascicolo in cui verranno raccolte tutte le informazioni sull’alunno/a relative al percorso cognitivo e formativo e le schede di osservazioni periodiche

• presenta l’alunno/a al consiglio di classe • inserisce l’alunno/a in classe • segue il percorso educativo didattico dell’alunno/a

9d.Percorsi e strumenti metodologici educativi e di dattici

o stesura di un PDP (piano didattico personalizzato) che tenga conto della rilevazione di entrata e individui gli obiettivi minimi raggiungibili

o la comunicazione scuola famiglia viene effettuata inizialmente tramite il mediatore linguistico. o intervento del mediatore in classe per un primo orientamento rispetto alle routines

scolastiche e alle pratiche e i luoghi della scuola, e al passaggio tra L1 e L2 programmato dalla commissione.

o individuazione da parte dell’insegnante di un eventuale compagno tutor che segua l’alunno/a in classe.

o intervento in classe del mediatore al fine di sensibilizzare sulaa cultura e sulla scuola dei Paesi di origine per favorire la socializzazione

o attivazione di laboratori linguistici (italiano L2) di 1° e 2° livello o pubblicizzazione di iniziative del territorio per laboratori di sostegno scolastico e di sostegno

alla genitorialità.

9e.Collaborazione con il territorio L’Istituto lavora per lo sviluppo di rapporti tra Comune di Faenza, Asl, Centro per le famiglie e istituti del distretto scolastico per il coordinamento delle risorse sul territorio.

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La commissione ha • attivato laboratori di L2 in orario scolastico\extrascolastico • attivato un laboratorio di sostegno scolastico nella scuola media Bendandi di Faenza gestito da

ex insegnanti in pensione • approfondito tematiche inerenti i valori umani e i diritti dell’uomo la cittadinanza e l’intercultura

all’interno del curricolo, per attuare percorsi educativi e didattici nell’ottica sia della valorizzazione delle culture di origine degli alunni stranieri sia della reciprocità.

L’istituto ha sottoscritto un accordo con i Servizi Sociali per la presenza in classe di mediatori culturali per favorire una prima alfabetizzazione e l’inserimento del ragazzo e della sua famiglia nel nuovo ambiente di vita. 10-. ATTIVITÀ ALTERNATIVA ALLA RELIGIONE CATTOLICA È facoltà dei genitori avvalersi o meno dell’insegnamento della religione cattolica. La scelta viene effettuata al momento dell’iscrizione e ha validità annuale. All’inizio di ogni anno scolastico l’Istituto presenta ai genitori le attività alternative. Nella scuola dell’infanzia gli alunni che non si avvalgono dell’insegnamento della religione cattolica svolgono attività a piccolo gruppo preferibilmente con l’insegnante di sezione. Nella scuola primaria, se possibile, gli alunni escono dalla classe per svolgere attività di recupero o potenziamento con un insegnante in compresenza o appositamente nominato. Quando questo non è possibile gli alunni vengono inseriti in una classe parallela svolgendo attività inerenti alle materie scolastiche o, in accordo con le famiglie, rimangono in classe svolgendo attività individuali o partecipando in parte alla programmazione. Un’altra possibilità è quella di poter entrare a scuola nelle ore successive o uscire prima. Gli alunni della scuola secondaria di primo grado che non si avvalgono di tale insegnamento possono:

• entrare alle 9.00 se la lezione viene effettuata alla 1^ ora di lezione • uscire anticipatamente, nel caso sia alla 5^ ora, previa autorizzazione scritta dei genitori, • chiedere un’attività di studio assistito o alternativa fornita da un docente della scuola con ore

a pagamento . • fare studio guidato nei locali della scuola

Presso la sede Bendandi di Faenza si svolge l’attività alternativa alla religione cattolica con un progetto approvato dal Collegio Docenti la cui finalità è quella di indirizzare l’alunno verso una maggiore crescita di sé, aumentandone l’autostima e migliorando la manualità attraverso l’arte nel rispetto delle idee e delle proprie abilità. Gli obiettivi preventivati sono l’approfondimento storico e di storia dell’arte e il miglioramento della manualità. Presso la sede Bendandi di Granarolo alcuni alunni che non si avvalgono della lezione di religione cattolica svolgono attività di studio individualizzato. Con gli alunni stranieri si effettuano anche percorsi individualizzati che presuppongono il rafforzamento della lingua italiana per lo studio 11 ACCOGLIENZA, CONTINUITÀ E ORIENTAMENTO

Orientarsi vuol dire trovare la propria strada in ogni situazione. In ogni età scolastica esiste quindi la complessità dell’orientamento e la scuola ha cura dell’individuo che scopre il valore delle discipline e del saper scegliere e che riconosce i propri punti forti accettando quelli deboli. Il nostro istituto offre attività di orientamento che procedono in due direzioni anche se entrambe pongono al centro le alunne e gli alunni, visti nella loro complessità di persone. L’orientamento alla scuola secondaria di 2° grado e l’orientamento come continuità, che comprende tutte le iniziative che aiutano gli alunni dell’ultima classe della scuola dell’infanzia e quelli della quinta classe elementare ad intraprendere un nuovo percorso all’interno della scuola elementare o all’interno della scuola media e ad approfondire la collaborazione tra i docenti. L’insegnante deve cogliere le ansie, i timori, le resistenze, i sensi di inadeguatezza di questo momento di vita dei propri alunni. Nelle sezioni di scuola dell’infanzia e nella prima classe della scuola primaria si inserisce uno sfondo integratore che origina una strategia aggirante, capace di coinvolgere tutti gli alunni.

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In ogni ordine di scuola si favorisce la mediazione tra le persone e gli ambienti, si facilita lo sviluppo di relazioni cooperative e si crea un tramite per l’attività didattica. Si integra, così, il momento affettivo con il cognitivo e si favorisce il processo di apprendimento.

Il progetto “Insieme disegni-AMO il mondo”

• Prepara gli alunni della scuola dell’infanzia all’inserimento nella scuola primaria • Prepara gli alunni delle classi quinte della scuola primaria all’inserimento nella scuola secondaria di

primo grado • Prepara gli alunni delle classi seconde e terze della secondaria di primo grado alla scelta per la

prosecuzione degli studi, che dovranno effettuare l'anno successivo, informandoli sull’offerta formativa del territorio.

Per raggiungere gli obiettivi si effettueranno:

- visite degli alunni della scuola dell’infanzia (5 anni) alla scuola primaria (classe prima) per svolgere attività di accoglienza e/o visita degli alunni della scuola primaria (classe V) alla scuola dell’infanzia per svolgere attività di continuità e orientamento.

- visita degli alunni della scuola primaria (quinta elementare) alla scuola secondaria di primo grado (classe prima) per svolgere attività di accoglienza

- interventi in classe alla secondaria di primo grado (classi 3 medie) dei vari istituti superiori del territorio con insegnanti/gruppi studenti.

- colloquio con i docenti dei veri ordini di scuola per il passaggio delle informazioni

- realizzazione da parte degli alunni di un “Diario di Bordo” per registrare i momenti significativi del loro percorso scolastico attraverso rappresentazioni grafiche o pagine scritte.

Attivita’ di Orientamento scuola secondaria di prim o grado La scuola secondaria di primo grado ha tra le sue finalità l’orientamento degli alunni, per favorire una scelta consapevole e serena della scuola superiore, operata in base a capacità e attitudini perciò favorisce il confronto con le future realtà delle superiori e realizza attività volte ad ascoltare le esigenze degli alunni( sportello di ascolto con uno psicologo che può guidare ragazzi e genitori a conoscere meglio le proprie potenzialità ) . La Scuola Media “Bendandi” persegue questo obiettivo nell’arco del triennio secondo una procedura messa a punto dalla Commissione competente, formata da docenti che hanno frequentato specifici corsi di formazione. ORIENTAMENTO CLASSI TERZE OBIETTIVI ATTIVITA’ EQUIPE TEMPI

1 Approfondire la conoscenza di sé e delle proprie aree di

interesse, anche attraverso un

confronto con le opinioni di insegnanti

e genitori

Visione di slide, riflessione e discussione

Docenti referenti Ottobre/

novembre

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2 Conoscere le scuole superiori del territorio

(materie, indirizzi, diplomi, sbocchi

occupazionali e/o universitari)

Presentazione delle scuole attive sul territorio attraverso incontri con insegnanti delle scuole secondarie di 2° grado.

Presentazione delle scuole presenti nelle zone limitrofe ricercando informazioni sui siti e realizzando un libretto riassuntivo.

Rappresentanti degli Istituti secondari di

secondo grado

Docenti delle classi

Novembre/ dicembre

Sciogliere dubbi relativi a: 1. percorsi nei licei; 2. percorso

nei tecnici; 3. percorso nei professionali

Email per richiedere spiegazioni e sportello

Docenti referenti del progetto

4 Saper collegare le proprie attitudini e i

propri interessi ai vari tipi di scuola

superiore

Confrontare i risultati di un test a punteggio (che

individua l’area d’interesse) con i curricoli delle scuole

Docenti della classe

(insegnanti di lettere)

Dicembre-gennaio

5 Sviluppare competenze sociali

(autocontrollo, capacità di risolvere conflitti, capacità di affrontare problemi, capacità di lavorare

in gruppo)

Attività curricolari strutturate con modalità

che favoriscano l’acquisizione di

competenze sociali

Docenti della classe Ottobre / aprile

6 Fornire informazioni ai genitori degli

alunni delle classi terze

Incontro informativo con i genitori

Dicembre/gennaio

I docenti delle diverse discipline coinvolte verranno coordinati dall’insegnante di Lettere. .

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CAPITOLO IV

AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA

Dopo la compilazione del RAV l’Istituto I.C. San Rocco ha individuato le seguenti priorità per ampliare l’offerta formativa: 1) sviluppare in modo pieno e integrato le competenze chiave e di cittadinanza per la crescita ed il futuro inserimento degli alunni nella società e nel mondo del lavoro. In tal senso si intende perseguire il raggiungimento delle competenze anche durante attività laboratoriali in orario curricolare ed extracurricolare in particolare per gli alunni in difficoltà gestite da personale qualificato. 2) monitorare i risultati degli alunni nel primo anno della scuola secondaria di primo grado e della scuola secondaria di secondo grado ad opera di un team di insegnanti per verificare l’efficacia delle strategie didattiche. La restituzione dei risultati ai docenti delle classi permetterà di attivare processi di miglioramento e di innovazione. Ciò consentirà anche di valutare l’incidenza della dispersione scolastica e delle eccellenze. Risulta sempre maggiore l’esigenza da parte di alcuni ragazzi di intraprendere percorsi di studio differenti dalla lezione d'aula, ma nel contempo ricollegabili ad essa, in cui essi si riconoscano e che corrispondano maggiormente al loro vissuto personale. Fondamentale il "saper fare" del ragazzo o della ragazza ai fini della formazione globale della persona anche in relazione alla capacità della scuola di intercettare i diversi bisogni e le diverse competenze degli alunni. . La scuola vuole essere un contesto inclusivo che valorizza le differenze nel e del gruppo: un contesto inclusivo favorisce collaborazione dando modo a ciascuno di partecipare esprimendo tutte le proprie potenzialità, nel confronto con gli altri, promuovendo la crescita.A tal fine la scuola propone i seguenti progetti: 1 - DAL FARE AL.......DOCUMENTARE Esso è rivolto a piccoli gruppi formati da bambini risorsa e bambini che necessitano di percorsi diversificati dalla tradizionale attività didattica. Lo scopo è individuare gli interessi degli alunni, farli interagire, ascoltare, relazionare (utilizzando supporti mediatici e tecnologici e/o linguistici) condividere e rispettare le regole del gruppo e far emergere dei saperi impliciti al fine di organizzare dei percorsi pratico-manuali capaci di differenziarsi dalla lezione d'aula ma nel contempo ricollegabili ad essa. Si prevedono attività quali montaggio, smontaggio e/o progettazione di oggetti (bicicletta, motociclo, lettore cd, piccoli oggetti di uso quotidiano, vap veicolo a pedale)acquisendo conoscenze multidisciplinari (logico-matematiche, scientifiche, tecnologiche, artistiche, storiche, linguistiche e comunicative)e la documentazione del percorso realizzato nelle sue varie fasi (video, cartaceo, fotografico...). Durante le fasi di processo, il docente, in collaborazione con gli insegnanti della classe, individuerà gli indicatori specifici dei vari ambiti disciplinari. 2- MUSICA E MOVIMENTO Il progetto è rivolto a gruppi (massimo dieci partecipanti) composto da alunni risorsa ed alunni con particolari bisogni educativi che si discostano dalla tradizionale didattica in aula. La finalità è quella di favorire la capacità di porsi in ascolto di sé stessi (emozioni, sensazioni corporee, pensieri) e degli altri,di favorire lo sviluppo e la fiducia nei propri potenziali espressivi e di sensibilizzare al fare con la musica quale strumento relazionale, d’incoraggiamento all’espressività, momento di strutturazione e liberazione. Obiettivo del progetto sarà la conoscenza degli elementi storico geografici, di letteratura, di civiltà e di lingua inerenti al tema prescelto: attraverso il “fare” acquisendo conoscenze interdisciplinari umanistiche: di letteratura, storiche, geografiche, di cultura e civiltà oltre che di lingua. Dopo aver individuato gli interessi degli alunni legati ad aspetti culturali e sociali, si prevede di organizzare percorsi interdisciplinari: ascolti musicali, creazioni di coreografie e di idee sceniche, preparazione delle scenografie centrate su movimento libero e/o danza strutturata. Altro aspetto operativo sarà la documentazione del percorso realizzato nelle sue varie fasi (video, cartaceo, fotografico…) ed eventuale rappresentazione finale di quanto organizzato.

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3- GIORNALISTI IN ERBA Questo progetto di potenziamento prevede l’attivazione di un laboratorio di giornalismo informatico. Il progetto è interdisciplinare, coinvolgendo lingua italiana, geografia, storia, tecnologia, arte, matematica, inglese ed è rivolto agli alunni di classe quarta e quinta primaria. La finalità è potenziare il livello di inclusione dell’istituto comprensivo valorizzando i talenti, le competenze peculiari del singolo, in un contesto condiviso, mediante una didattica laboratoriale intesa anche come spazio di pensiero e progettualità. Attraverso la partecipazione al progetto si intende sostenere gli alunni nella capacità di sapere utilizzare la lingua italiana per raccontare le proprie esperienze, per descrivere fatti ed avvenimenti, saper utilizzare la lingua inglese in semplici contesti comunicativi, di sapere utilizzare la competenza digitale per ricercare dati ed informazioni e rielaborarli e per interagire con soggetti diversi, di saper organizzare e realizzare semplici progetti insieme ad altri, promuovendo il proprio spirito di iniziativa, la consapevolezza delle proprie abilità sociali e potenzialità relazionali, saper descrivere ed attribuire significato a produzioni artistiche. La produzione potrà sviluppare diversi contenuti trasversali alle varie discipline (rubriche di scienze, spettacolo, musica, cronaca, letteratura) avvalendosi di mezzi anche tecnici ed informatici (laboratorio di informatica, rete, fotocamere, registratori) e di docenti aggiuntivi. Attraverso una metodologia di lavoro laboratoriale (idoneo ad attivare dinamiche di cooperative learning, di tutoring, processi di problem solving e di pensiero metacognitivo) il prodotto finale sarà una rivista mensile informatica organizzata in rubriche, articoli, recensioni, editoriali.

4- INVENTIAMO UN FUMETTO?..

Le classi coinvolte sono le classi quinte della Scuola Primaria e classi di scuola secondaria di 1° grado

I docenti coinvolti sono quelli di arte e immagine, di tecnica, di area linguistica

Gli obiettivi del progetto sono:

• Produrre messaggi visivi vicini al mondo dei ragazzi • Sperimentare l’utilizzo di più codici per la realizzazione di un unico prodotto

• Stimolare il pensiero creativo

• Sviluppare le potenzialità creative

• Acquisire sensibilità nell’abbinamento testo scritto/testo grafico

5- PROGETTO E REALIZZO

Le classi coinvolte sono le classi quinte della Scuola Primaria e classi di scuola secondaria di 1° grado

I docenti coinvolti sono quelli di arte e immagine, di area scientifica e tecnica, di area linguistica

Gli obiettivi sono:

• pianificare le diverse fasi per la realizzazione di un oggetto impiegando materiali di uso quotidiano. • Realizzare un oggetto di design e/o di uso quotidiano in relazione ai bisogni e ai desideri degli

alunni.

• Stimolare il pensiero creativo

• Sviluppare le potenzialità creative, cognitive e manuali.

• Acquisire la capacità di realizzare una propria idea

Per i progetti 4 – 5 si propone un approccio ludico curando in particolare il clima sereno e spontaneo delle lezioni così che ogni alunno possa diventare protagonista attivamente alle proposte

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TEMATICHE DI AMPLIAMENTO E APPROFONDIMENTO DELL’OFF ERTA FORMATIVA

SALUTE E BENESSERE La scuola è consapevole del fatto che negli anni dall’infanzia all’adolescenza si compiono decisive esperienze formative che avranno grandi riflessi in futuro sullo star bene con se stessi e con gli altri. Seguendo le Nuove Indicazioni nazionali la scuola propone situazioni e contesti in cui gli alunni riflettono per capire il mondo e se stessi, diventando consapevoli che il proprio corpo è un bene di cui prendersi cura. Gli argomenti trattati saranno diversificati nei contenuti e nelle metodologie nei diversi ordini di scuola, in maniera trasversale e interdisciplinare. La scuola, inoltre, offre ai suoi alunni uno sportello di ascolto gestito da uno/a psicologo/a aperto anche alle famiglie che ne facciano richiesta. ATTIVITÀ MOTORIE

La scuola deve valorizzare il corpo e il movimento; al pari di un apprendimento della lettura e della scrittura, devono essere avviate delle procedure al fine di costruire ed arricchire gli schemi motori e posturali, nonché ampliare il più possibile il bagaglio motorio. Con questi interventi la scuola, in collaborazione con le società sportive, si propone di:

• offrire ai ragazzi e alle ragazze proposte operative ai fini della promozione della scuola come centro di aggregazione culturale, sociale e civile del territorio, attraverso l’attività sportiva;

• valorizzare la motricità in tutte le sue forme come elemento essenziale per lo sviluppo integrale della persona;

• attivarsi contro la dispersione scolastica; • coinvolgere positivamente tutti gli alunni nell’esperienza del mondo sportivo; • educare alla legalità rispettando le regole e bandendo la violenza; • promuovere uno spirito di sana competizione, di entusiasmo, di equilibrio psichico ed emotivo; • sostenere la formazione del carattere, della socialità, del senso di appartenenza al gruppo; • promuovere abitudini di vita sani che possano diventare prassi consolidate; • promuovere comportamenti corretti di igiene personale.

Gli obiettivi generali possono essere così schematizzati:

• acquisizione della conoscenza delle potenzialità del proprio corpo; • formazione psicofisica polivalente tramite la costruzione progressiva dello schema corporeo, il

consolidamento degli schemi motori di base, l’organizzazione spazio – temporale, lo sviluppo delle capacità coordinative, l’affermazione della lateralità e il consolidamento della dominanza;

• abituare i bambini alla competizione sportiva con senso di lealtà verso gli altri. Le diverse classi hanno la possibilità di aderire a diverse proposte specifiche per l’educazione motoria e sportiva: C.S.I. progetto GIOCA-SPORT, il progetto favorisce il conseguimento degli obiettivi psico-motori con la collaborazione tra il mondo sportivo/federale e il mondo scolastico e attraverso attività polivalenti e multilaterali, allo scopo di un avviamento alla conoscenza delle discipline sportive. PALLACANESTRO: società Futura Basket, società Scuola Faenza Basket A.S.D. ("Il minibasket nelle scuole elementari: easy basket!!"), società Raggi Solaris PALLAMANO: Handball Faenza 1983 C.A. FAENZA LOTTA FAENZA RUGBY DANZA EDUCATIVA SCI “Campionato studentesco faentino di Sci alpino : una giornata sui campi da sci con gara di slalom gigante, organizzata dallo “Sci Club UOEI di Faenza”

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GIOCHI SPORTIVI STUDENTESCHI: le specialità interessate saranno Atletic Games e campestre, atletica leggera su pista, staffette in piazza, orienteering, pallavolo femminile, pallamano femminile e maschile, lotta, nelle fasi di istituto, distrettuale, provinciale… CLASSI IN GIOCO manifestazione a cui partecipano le classi prime della secondaria di primo grado LA CORSA DELLA FAMIGLIA “La corsa della famiglia”, in corrispondenza della 100 Km del Passatore è una corsa a staffetta non competitiva che vede coinvolti attivamente i bambini dell’ultimo anno di scuola di tutti e tre gli ordini di scuola con uno o entrambi i genitori. Il progetto è nato nel 2006 con gli obiettivi di:

• educare e promuovere una sana abitudine sportiva di genitori e figli in un contesto ludico • rafforzare il valore dell’amicizia e dell’autostima • favorire le relazioni col territorio.

La staffetta è autogestita dalle famiglie supportate da un servizio trasporto pullman fornito da sponsor locali. Ogni concorrente percorrerà un tragitto adeguato all’età del bambino e arrivato al punto successivo passerà il testimone al concorrente successivo fino a raggiungere la piazza del Popolo di Faenza. Alcuni insegnanti e genitori il mattino della staffetta vanno a Firenze per recuperare il testimone e scendono in bicicletta per consegnarlo al bambino che partirà per primo per vivere appieno il clima della 100 Km del Passatore. EDUCAZIONE STRADALE

• Andarperstrada: quando i piccoli diventano grandi : progetto promosso dall’Associazione “Faenza per te” in collaborazione con la CRI e la Polizia Municipale di Faenza. I destinatari sono gli alunni della scuola dell’infanzia e della scuola primaria. Le finalità che si prefigge sono di educare alla convivenza civile e al rispetto delle regole, in particolare quelle relative alla sicurezza stradale con nozioni di primo soccorso. Al termine dell’attività sia teorica che pratica ci si attende che gli allievi abbiano acquisito maggior consapevolezza per poter prevenire incidenti e prestare il dovuto soccorso.

• Piedibus : l’iniziativa è rivolta agli alunni della scuola primaria Martiri. Il Piedibus è un autobus umano formato da un gruppo di bambini in movimento verso la propria scuola accompagnati da due adulti, con capolinea, fermate, orari e un suo percorso stabilito. Gli obiettivi sono: fare movimento, imparare a circolare, esplorare il proprio quartiere, diminuire il traffico e l’inquinamento, divertirsi insieme, favorire la sicurezza in se stessi, dare un buon esempio a tutti.

PROGETTO LETTURA “La consuetudine per i libri pone le basi per una pratica di lettura come attività autonoma che duri per tutta la vita. Per questo occorre assicurare le condizioni da cui sorgono bisogni e gusto di esplorazione di testi scritti…La lettura più spontanea, legata ad aspetti estetici o emotivi, va praticata in quanto risponde a bisogni presenti nella persona…” (da Indicazioni per il curricolo, 2012) Nel nostro istituto, nell’ottica di una formazione unitaria che vuole promuovere tutte le dimensioni della personalità, si attuano progetti per sviluppare negli alunni il GUSTO PER LA LETTURA , il piacere di leggere, l’emozione di scoprire e conoscere che passa attraverso quello strumento magico chiamato libro. In particolare:

• ogni plesso della scuola media Bendandi possiede una biblioteca a cui accedono mensilmente agli alunni per scegliere libri da prendere in prestito

• ogni sezione di scuola dell’ infanzia ed ogni classe di scuola primaria dedica un angolo del proprio spazio all’allestimento di una piccola biblioteca; nel plesso Martiri c’è una biblioteca accessibile a turno a tutte le classi;

• in particolare nella scuola dell’infanzia, per accrescere l’interesse dei bambini nei confronti dei libri, si mette a disposizione una vasta tipologia di libri diversi: morbidi, cartonati, tridimensionali, tattili e più strutturati, sulla base delle diverse età dei bambini. I genitori sono stati coinvolti e si sono resi disponibili a leggere a casa i libri scelti in prestito a scuola dai loro figli rinsaldando un legame fra chi legge e chi ascolta per condividere e diffondere il piacere della lettura;

• si realizza da tempo un’ attiva e proficua collaborazione con le biblioteche del territorio. In particolare la biblioteca Manfrediana di Faenza che propone laboratori, visite guidate, il gioco di

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lettura rivolto alle classi quinte . Le bibliotecarie scelgono alcuni titoli adatti all’età dei ragazzi e vengono in classe per proporre i libri direttamente agli alunni che, dopo averne letto almeno uno a testa, partecipano ad una attività ludica inerente i libri scelti, presso la biblioteca.

PROGETTO “I N VITRO”

“In vitro” è un progetto sperimentale di promozione della lettura, promosso dal Centro per il libro e la lettura in collaborazione con Regioni, Province, Comuni e associazioni di categoria (AIB, AIE, ALI).

Le finalità ed obiettivi del progetto sono:

• allargare la base dei lettori

• rendere la lettura un’abitudine sociale diffusa e riconosciuta

• aumentare i lettori abituali e stimolare quelli occasionali

• favorire l’abitudine alla lettura in particolare nella fascia di popolazione 0 – 12 anni.

Il territorio della provincia di Ravenna è stato scelto per la anche grazie al ruolo della Rete Bibliotecaria di Romagna e San Marino. Il focus è stato individuato nei bambini e ragazzi di età inferiore ai 14 anni.

Quest'anno il plesso De Amicis ha partecipato e vinto il concorso promosso da "In vitro" denominato "Trecento in bando": il progetto di lettura elaborato ha vinto trecento libri che serviranno ad allestire una biblioteca di plesso. Il progetto "Leggere per vivere " prevede diverse possibili iniziative, tra cui:

• proseguire l'iniziativa Un libro al mese l’iniziativa di promozione alla lettura che riguarda le classi seconde, terze, quarte, quinte del plesso De Amicis. Tutte la classi si recano a turno una volta al mese presso la biblioteca di Granarolo per ascoltare letture svolte dalle bibliotecarie volontarie in collaborazione con la sede centrale di Faenza e prendere in prestito libri;

• produrre materiali utili per allestire piccole mostre o per le feste della scuola. • allenare i giovani lettori disponibili a offrire la propria voce per letture a ragazzi di diverse età, in altre

classi o in luoghi diversi dalla propria scuola. • partecipare alla giornata mondiale del libro (23 Aprile) • di utilizzare una metodologia che valorizzi le potenzialità di tutti gli alunni, sulla creazione di

situazioni motivanti all'ascolto, alla lettura e alla produzione, sulla valorizzazione del gioco quale mezzo privilegiato per l'attivazione e lo sviluppo del processi cognitivi e di apprendimento.

Il Progetto In Vitro sostiene l’iniziativa “Libriamoci: giornate di lettura nelle scuole” (29, 30, 31 ottobre) al fine di promuovere la lettura attraverso l’emozione di ascoltare letture ad alta voce. E’ promossa da MiBACT e dal MIUR e vi aderiscono gli studenti di tutte le classi dell’istituto comprensivo. Le attività di lettura si articoleranno nelle tre giornate con modalità diverse in base ai tre ordini di scuola e in base ai plessi. Le diverse iniziative culmineranno nella giornata del 23 aprile, giornata nazionale della lettura e del libro : anche per questa iniziativa i singoli plessi e i diversi ordini di scuola organizzeranno le attività che ritengono più idonee. Amemipiaceleggere è il titolo del progetto di promozione della biblioteca scolastica del plesso Martiri di Cefalonia . Il progetto promuove la biblioteca come spazio aperto, accogliente e funzionale alle esigenze dei bambini, con scaffalature colorate e divertenti, tappeto e cuscini per letture rilassanti e tavoli per attività di scrittura, consultazione e ricerca. Nell’allestimento si è data grande importanza allo spazio lettura con tappeto e cuscini, per creare un’atmosfera che permetta ad ogni bambino di vivere il proprio incontro con i libri in maniera libera e personale. Gli obiettivi educativi e didattici sono i seguenti:

• creare un rapporto affettivo con il libro, anche attraverso un’esperienza di lettura di gruppo socializzante e comunicativa;

• favorire il piacere di leggere e di apprendere divertendosi, come risposta ai bisogni emotivi e cognitivi dei bambini;

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• offrire opportunità per produrre piccoli testi, sviluppare la creatività e la fantasia, migliorando anche le competenze di lettura e scrittura;

• stimolare nei bambini capacità di ascolto, attenzione, comprensione e comunicazione;

• integrare le conoscenze curricolari e favorire le abilità di studio;

• educare al rispetto dei libri intesi come bene durevole e comune.

ATTIVITA' ARTISTICHE E MUSICALI

Progetto sperimentale di strumento musicale per la scuola primaria.

L’iniziativa è accreditata in ambito regionale ai sensi del DM 8/2011 con decreto dell’U.S.R. Emilia Romagna n. 116 del 09/07/2014.

Il progetto prevede 2 ore di lezione settimanali (orario curricolare) di musica finalizzata allo studio degli strumenti violino e flauto. E’ rivolto agli alunni delle classi IVB, VA, VB, VC del plesso Martiri (in totale 85 alunni), che avranno la possibilità di proseguire l’esperienza presso la scuola secondaria Bendandi di Faenza.

Progetto "Ri-Suono" a cura dell'Associazione culturale Music Academy L'iniziativa è rivolta agli alunni di seconda, terza, quarta primaria. Il progetto ha lo scopo principale di educare alla cultura del riciclo delle risorse e di stimolare la creatività grazie alla creazione di un'orchestra musicale composta da strumenti realizzati dai bambini stessi partendo da materiali di recupero di facile reperibilità domestica. La comunicazione attraverso il colore , a cura del Distretto Scolastico in collaborazione con l'artista Drei.

I LUOGHI E LA MEMORIA:approfondimenti storico, geog rafici, artistici e culturali anche legati al

territorio.

L’Istituto è consapevole che la memoria e la storia sono elementi costitutivi del nostro stesso presente sia perché vi si radicano le origini e i valori della nostra convivenza democratica sia perché l’esercizio della memoria è una pratica essenziale per una cittadinanza partecipe. A scuola si impara ad esplorare, scoprire, conoscere, ma anche ad ordinare, sistematizzare, rielaborare le esperienze: si stimolano gli alunni ad investigare il presente, il passato, il futuro delle città o dei paesi in cui vivono, alla scoperta del loro ambiente e dell’interazione fra uomo e natura. Le attività scolastiche sono, inoltre, sede privilegiata di incontro, relazione, racconto di sé ed ascolto dei racconti dell'altro: dal racconto e dall'ascolto nasce la comprensione e si stimolano il rispetto e la solidarietà. La scuola, pertanto, propone:

• visite a musei, esposizioni e mostre per scoprire la realtà attraverso gli occhi degli artisti; • lo studio della funzione di luoghi pubblici e privati, dei servizi presenti in città; • di scoprire ciò che la città ci offre, immaginarla e progettarla a misura di bambino; • di leggere la storia e le tradizioni nelle pietre, nei suoni, nelle parole, nei paesaggi; • di eseguire esperienze che coinvolgono vari campi del sapere, stimolando la fantasia, la manualità

e la riflessione sul passato e sul futuro dei nostri ambienti di vita e delle nostre comunità. • il recupero delle tradizioni • la partecipazione alle feste paesane per favorire la condivisione tra i componenti di una comunità e

fare comparazioni tra passato e presente. Giornata della memoria 2016 Il nostro Istituto da anni è sensibile alla riflessione sia sugli eventi del passato recente, che hanno contribuito alla formazione della nostra democrazia e del nostro vivere civile, sia alle tematiche di educazione alla mondialità. Abbiamo partecipato fin dai primi anni della sua istituzione alle

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manifestazioni proposte dal Comune di Faenza sulla Giornata della Memoria, affrontando in classe argomenti e temi di storia contemporanea, in particolare la Shoah. Le classi quinte della scuola primaria affrontano l’argomento in classe con i propri insegnanti. Per quanto riguarda la scuola secondaria di 1° grado, in particolare gli alunni delle classi terze partecipano ad un progetto specifico denominato “Shoah” in collaborazione con il Comune e tutte le altre scuole secondarie di 1° grado della città di Faenza. Gli obiettivi di tale progetto sono:

• sensibilizzare gli studenti ad una memoria storica con particolare riferimento ai contenuti sviluppati nel corso del terzo anno inerenti alla Shoah;

• stabilire una rete di collaborazione con gli enti comunali per creare eventi in occasione della Giornata della Memoria.

Gli alunni godranno del privilegio di incontrare alcuni ricercatori universitari che hanno svolto ricerche su faentini che hanno vissuto l’esperienza della Shoah o sulla vita dei civili a Faenza negli anni tra il 1942 e il 1945. Verrà inoltre presentato un documentario storico sull’argomento. I ragazzi parteciperanno alla commemorazione della Giornata della Memoria organizzata dal comune di Faenza presso il teatro Masini alcuni come spettatori e altri come attori della manifestazione a conclusione del laboratorio teatrale organizzato dalla scuola in collaborazione con il Teatro Due Mondi.

EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA E INTERCULTURA

Compito fondamentale ed ineludibile della scuola è anche oggi, come nel passato, insegnare le “regole del vivere e del convivere”, nel significato di proporre un’educazione che incoraggi lo studente a fare scelte autonome e feconde, in tutti gli ambiti di vita. Così, infatti, recitano le Indicazioni per il curricolo, “quale risultato di un confronto continuo della sua progettualità con i valori che orientano la società in cui vive”(...) In quanto comunità educante, la scuola genera una diffusa convivialità relazionale, intessuta di linguaggi affettivi ed emotivi, e è anche in grado di promuovere la condivisione di quei valori che fanno sentire i membri della società come parte di una comunità vera e propria. La scuola affianca al compito dell’insegnare ad apprendere quello dell’insegnare ad essere”. La scuola educa alla convivenza attraverso la valorizzazione delle diverse identità individuali e il rispetto delle differenze per la piena attuazione del riconoscimento e della garanzia della libertà e dell’uguaglianza. Con un autentico atteggiamento di cura educativa la scuola promuove negli studenti il senso delle prime responsabilità sociali, la solidarietà, la giustizia, la stima reciproca, il valore di essere membri di un gruppo, della relazione con l’altro diverso da sé ed unico, la salvaguardia e l’orgoglio dell’identità nella reciprocità. La scuola conduce gli alunni a riflessioni sulla cittadinanza nazionale, europea (in collaborazione con il Punto Europa di Forlì ) e mondiale, al fine di aiutarli a percepirsi come particelle di un comune destino planetario. Si affrontano, inoltre, il tema dei diritti e dei doveri dei cittadini, proponendo un primo approccio degli alunni con la Costituzione Italiana e con la consapevolezza del loro ruolo attivo (in collaborazione con la Polizia e l’Arma dei Carabinieri). La riflessione ha da tempo assunto nel nostro Istituto più ampi respiri, anche a livello di educazione alla mondialità: gli alunni vengono attivamente coinvolti su alcuni concetti chiave per una lettura più attenta della realtà odierna, per sviluppare negli studenti una coscienza civile e democratica, che colleghi in ogni gesto quotidiano la propria responsabilità personale e collettiva ai diritti di ogni uomo e di ogni donna nel mondo. Temi da anni trattati sono lo sfruttamento del lavoro minorile, il concetto di giustizia, il valore della sobrietà e le cause della povertà.

POTENZIAMENTO DELLE LINGUE COMUNITARIE

A-Lingua inglese

Il progetto coinvolge gli alunni della scuola secondaria di primo grado e quelli delle classi quinte della scuola primaria per un soggiorno studio in Inghilterra durante l’estate, accompagnati da un insegnante dell’Istituto. Questa full immersion è un’importante opportunità per approfondire ed attivare le competenze linguistiche ed arricchirsi aprendosi ad una cornice europea ed effettuando gite di interesse artistico – culturale che affiancheranno la frequenza di un corso di inglese presso un college per due settimane. Inoltre gli studenti potranno sostenere il Trinity Exam , dopo il quale verrà rilasciato un certificato riconosciuto e valido per ottenere crediti formativi.

Gli alunni delle classi della scuola secondaria di 1° grado Bendandi di Granarolo e Faenza parteciperanno ad uno spettacolo teatrale in lingua inglese; le classi terze, inoltre, potenzieranno l’inglese con una

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lettrice madrelingua ,durante le ore curricolari, per potenziare l’abilità di listening e vocabulary, migliorando l’interesse dei ragazzi verso la lingua e familiarizzando con diversi tipi di accent e con aspetti della cultura dei Paesi anglofoni. Alcuni alunni delle classi terze della scuola secondaria di 1° grado R.Bendandi di Granarolo e Faenza per approfondire le abilità di reading, writing, listening e speaking partecipano al progetto KET al fine di ottenere la certificazione internazionale della Cambridge University. Progetto E – CLIL Winds of wars and seeds of peace Progetto curricolare che coinvolgerà storia, italiano,arte,musica, ed L2 svolto in verticale dalla scuola dell’infanzia alla secondaria di 1° grado. Saranno coinvolte la sezione F della scuola Dente di Leone; le classi ID, IIC, IIIB, IV, VA del plesso Martiri di Cefalonia; le classi ID, IID, del plesso Bendandi Faenza, IIIA del plesso Bendandi Granarolo Capofila del progetto è l’Istituto Comprensivo Matteucci. B- Lingua spagnola Per motivare e promuovere l’apprendimento delle lingua spagnola come strumento di interazione interpersonale e di conoscenza gli alunni delle classi prime, seconde e terze incontreranno, durante alcune ore di lezione curricolare, una lettrice madrelingua che tratterà alcuni argomenti di lessico e cultura adeguati al livello della classe. Alcuni alunni di classe terza verranno accompagnati da un’insegnante madrelingua ad una preparazione per il superamento delle prove di esame per la certificazione DELE.

AMBITO SCIENTIFICO E AMBIENTALE

La nostra scuola ritiene che l’educazione scientifica sia fondamentale nel processo di insegnamento-apprendimento, sia per la sua natura altamente formativa coinvolgendo il pensiero logico-deduttivo, la capacità di osservazione, di interrogazione, di porre domande, la capacità di progettazione, di categorizzazione e generalizzazione, sia perché la scuola ha il dovere di dialogare con la società, di contribuire al progresso di essa, e l’educazione scientifica ne è un mattone fondamentale. Metodologicamente si favorisce una pratica che, a partire dalle conoscenze di base o ancora intuitive, sappia individuare una domanda, ne ipotizzi una soluzione attraverso l’osservazione e la progettazione di prove sperimentali da cui trarre convalide o smentite. Grande attenzione viene posta alla individuale capacità degli alunni di osservare un fenomeno, di cogliere gli elementi e saperlo descrivere. I temi della salvaguardia ambientale, dei cicli naturali, dell’uso delle risorse, del clima, dello sviluppo sostenibile, oggi estremamente importanti, non possono non coniugarsi con il sapere scientifico. In alcune sedi ci sono spazi specifici ove sono stati allestiti laboratori scientifici. Una ricchezza va considerato il rapporto con il territorio e le risorse che esso mette in campo nei confronti della scuola: istituzioni, associazioni, enti, aziende, agenzie. In questa prospettiva la nostra scuola, in rete con altre scuole, partecipa ai percorsi proposti da diversi enti ed aziende (per esempio: HERA, COOP Italia, Palestra della scienza di Faenza, Apicoltura Lombardi, associazione culturale SCIENZaFAENZA, cooperativa di educazione ambientale Atlantide, Ente Parchi della Vena del gesso, musei…) Tradizionalmente nelle classi si pratica la raccolta differenziata che diviene spunto per attività didattiche più ampie. Alcune classi partecipano all’iniziativa nazionale “Puliamo il mondo” promossa da Legambiente e al progetto di Educazione alla sostenibilità diventando partner in progetti patrocinati dall’Unione europea, da Ministeri e dall’UNESCO. I materiali prodotti saranno presentati alla mostra della Settimana della scienza 2016. Tecnologie informatiche e multimediali Progetto Cl@sse 2.0 Nativi digitali, cittadini europei ovvero Nativi europei, cittadini digitali La classe VA della scuola primaria Martiri di Cefalonia procede nel progetto avviato già gli anni scolastici.

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La finalità è di approfondire la lingua inglese conoscendo reciproci ambienti di vita delle classi europee partner attraverso la produzione di materiale multimediale inerente la vita quotidiana. Si dedicherà anche alla produzione di esercizi-quiz o podcast in cui gli alunni presentano procedimenti matematici o argomenti scientifici. I materiali prodotti verranno poi scambiati attraverso la piattaforma e-twinning con accesso diretto anche degli alunni. Corso ECDL per il conseguimento della patente europea informatica in collaborazione con la scuola secondaria di 2° grado I.T.C. Oriani. SCUOLA DELL’INFANZIA

PROGETTI SEZIONI

EDUCAZIONE SCIENTIFICA: EDUCAZIONE IN FATTORIA SEZIONI A, E, B.

PICCOLI SCIENZIATI IN LABORATORIO TUTTE LE SEZIOINI DI ENTRAMBI I PLESSI STUZZICAMENTE (LOGICO-MATEMATICA) SEZIONI C, F

PROGETTO INTERCULTURA FAVOLE IN VIAGGIO

SEZIONI C, F

PROGETTO BENESSERE: INFANZIA A COLORI: GUADAGNARE

SALUTE NELLA PRIMA INFANZIA, IL CORPO IN GIOCO ATTIVA-MENTE

ENTRAMBI I PLESSI IN COLLABORAZIONE CON LA REGIONE

RACCONTI PER SENSI INTERATTIVI SEZIONI A, D NEL CENTRO DEL MIO GIORNO:

ESPERIENZE MULTIDISCIPLINARI A PARTIRE DALLA SENSORIALITÀ

SEZIONE A, D

LA CORSA DELLA FAMIGLIA TUTTE LE SEZIONI DI ENTRAMBI I PLESSI MARATONA D’ARTE TUTTE LE SEZIONI DI ENTRANBI I PLESSI

ANDAR PER STRADA IN COLLABORAZIONE CON COSMOHELP E “FAENZA PER TE”

TUTTE LE SEZIONI DI ENTRAMBI I PLESSI

L’ACQUA E LA SALUTE DELL’UOMO: LE AVVENTURE DI SCHIZZO IN

COLLABORAZIONE CON HERA

SEZIONI A, F

L’ACQUA FONTE DI BENESSERE: UN POMERIGGIO ALLE TERME

TUTTE LE SEZIONI DI ENTRAMBI I PLESSI

PROGETTO ACCOGLIENZA TUTTE LE SEZIONI DI ENTRAMBI I PLESSI OPEN DAY SEZIONI A, F

PROGETTO CONTINUITA’ INFANZIA –PRIMARIA

PASSO DOPO PASSO

SEZIONI A, F

PROGETTO LINGUISTICO UN TRENO DI PAROLE

SEZIONI C, F

PROGETTO PLURILINGUISMO HELLO HELLO

SEZIONI C, F

PROGETTO IN VERTICALE E-CLIL SEZIONI F PROGETTO DI PROMOZIONE DELLA

LETTURA :

PROGETTO LETTURA PRESTITO LIBRARIO

TUTTE LE SEZIONI DI ENTRAMBI I PLESSI

LUDOTECA E…DI FAVOLA IN FAVOLA SEZIONE A C’ERA UNA VOLTA…IN PINACOTECA SEZIONE A RACCONTI PER SENSI INTERATTIVI SEZIONI A, B, D, E

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SCUOLA PRIMARIA AMBITO CLASSI E ATTIVITA’

Accoglienza e continuità

Progetto di programmazione annuale: Classi prime e quinte di entrambi i plessi

Primi giorni di scuola Accoglienza future classi prime: Open day Accoglienza e continuità infanzia - primaria Accoglienza e continuità primaria - secondaria di 1° grado

Entrambi i plessi: percorsi e/o attività di accoglienza rivolte agli alunni delle classi prime Plesso Martiri: letture di accoglienza rivolte agli alunni di classe prima Entrambi i plessi: percorsi e/o attività di accoglienza rivolte agli alunni delle future classi prime Classi quinte di entrambi i plessi Classi quinte plesso De Amicis: attività "La gazzetta della scuola" Classi quinte plesso Martiri: lezioni di lingua francese e spagnola

I luoghi e la memoria:approfondimenti storico, geografici, artistici e culturali anche legati al territorio

Progetti di programmazione annuale: classi IIIB, IIIC, VB Martiri

� Giornata della Memoria

� Partecipazione a rappresentazioni presso il Teatro Masini di Faenza

� Attività presso la Pinacoteca e/o palazzo Milzetti plesso Martiri: classe quinta C , plesso De Amicis: class IA, IIA eIIB

• Attività presso la ludoteca:plesso De Amicis classi IVA e IVB La moneta e il baratto; classi VA e VB Un tuffo nel passato: i Romani

• Emozioni al cinema: classe IVC plesso Martiri Benessere

Tutte le classi di entrambi i plessi svolgono attività inerenti il progetto (educazione motoria, educazione al benessere emotivo e relazionale, educazione alla sicurezza personale, Frutta party – marmellata party)

� Frutta nella scuole

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� Percorsi proposti da Coop

� Educazione stradale

� Progetto proposto da Avis e Amici della cardiologia

� Educazione alle emozioni (anche in collaborazione con enti esterni, es. Associazione Farsi prossimo, Agiscuola…) Classi quinte plesso De Amicis: visione del film Inside out (Agiscuola)

Cittadinanza e intercultura

Progetto di programmazione annuale: classi IIA,IID, VA plesso Martiri

Attività inerenti la tematica a cui le classi hanno la possibilità di aderire

� Un impegno di giustizia: percorso nelle classi di educazione alla mondialità (in collaborazione con Mani Tese)

� Progetto L’albero dei diritti

� Festival della comunità educante (in collaborazione con Kaleidos)

� Giornata dei diritti dei bambini e delle bambine (20 novembre)

� Giornata della lingua madre

� Giornata della disabilità “E’ normale essere differenti”

� Differenza di genere in collaborazione con l’associazione S.O.S. Donna

� Festa dei nonni (plesso Martiri)

Promozione alla lettura: Un libro al mese

Classi seconde, terze, quarte e quinte del plesso De Amicis in collaborazione con i volontari del quartiere: visita alla biblioteca di Granarolo, ascolto di letture, prestito di libri.

Libriamoci (29-31 ottobre) Tutte le classi di entrambi i plessi. Giornata nazionale del libro e della lettura (23 aprile)

Plesso Martiri: maratona di lettura Plesso De Amicis: iniziative nelle diverse classi

Attività presso la biblioteca Manfrediana di Faenza

Classi prime e quinte di entrambi plessi; classe IVC Martiri Classi IIA, IIB, IIIA, IIIB De Amicis

Educazione musicale e artistica

Plesso Martiri: � classi IVB, VA, VB, VC : Studio degli strumenti

violino e flauto

� Carnevale dei bambini in collaborazione con il Comitato di S. Lazzaro

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� progetto Ri-suono in collaborazione con Music Academy classe III A

� progetto musicale classe IVC � Kid creative lab classi IIA,IID,IIIA,IIIB,IIIC,VA � Concorso di ceramica classe IV C � La comunicazione attraverso il colore (in

collaborazione col maestro Drei) classe VA Plesso De Amicis:

• Classi IIIA e IIIB, adesione al progetto Ri-suono in collaborazione con Music Academy

• Classi IVA e IVB laboratorio danza movimento- terapia

Educazione motoria: Basket Tutte le classi di entrambi i plessi CONI Classi prime, seconde, terze di entrambi i plessi Handball Faenza Classi quarte e quinte di entrambi i plessi; classi IIIA e

IIIB De Amicis, classi IIIB, IIIC Martiri Pallavolo Faenza Classi quarte e quinte di entrambi i plessi Giocasport Classi quarte e quinte di entrambi i plessi Danza Classi IIIA, IIIB, IIIC, IVB, IVC, VA, VB, VC plesso Martiri C.A, Faenza sezione lotta Classi IB, IC, ID, IIA, IIC, IIIC, IVD, VB, VC plesso Martiri Educazione scientifica e ambientale :

• visita e laboratori presso le fattorie didattiche del territorio

• visita e laboratorio presso il Planetario di Ravenna classi quinte De Amicis

• laboratori in ludoteca • percorsi proposti da Hera: hanno chiesto

l’adesione le classi IA, IIA, IIB, IVA, IVB del plesso De Amicis, classe IA plesso Martiri

• L’arca della biodiversità classi quarte De Amicis • percorsi proposti da Legambiente • Concorso ENPA Amico cane, amico gatto • Educazione al consumo sostenibile in

collaborazione con Mani Tese classe IIIA Martiri Progetti di recupero e/o potenziamento didattico :

presenza di un’insegnante madrelingua durante alcune lezioni di inglese

Classi quinte di entrambi i plessi

E-Clil (in verticale) Plesso Martiri: classi ID, IIC, IIIB, IV, VA E-Twinning Plesso Martiri: classe VA e IVC Progetto Cl@sse 2.0 Plesso Martiri: classe VA Rally matematico Classi VB, VC plesso Martiri, classi quarte e quinte

plesso De Amicis

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SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

PROGETTI DI POTENZIAMENTO E RECUPERO

A - LINGUE STRANIERE (scuola secondaria di primo grado) Preparazione certificazio ne Ket e

Dele Potenziamento di lingua inglese e spagnolo per alunni delle classi 3^ di tutti i plessi in orario pomeridiano.

Recupero inglese e spagnolo Recupero di lingua Inglese per gli alunni delle classi 1 ^2^ e 3^ Bendandi Faenza.

Lingua Madre ing lese e spagnola Interventi di esperti di madrelingua Alunni delle classi 2^e 3^ di entrambi i plessi.

Spettacolo teatrale in lingua

inglese Alunni delle classi 2^ e 3^ di entrambe le sedi.

E-CLIL Alunni delle classi terze in entrambe le sedi B - LETTERE-MATEMATICA (scuola secondaria di primo grado) Attività di

recupero/consolidamento e potenziamento di matematica classi terze di entrambi i plessi

Recupero delle abilità di base della matematica e consolidamento del metodo di studio in preparazione all’esame di 3^ e ampliamento dei concetti matematici relativamente all’algebra e alla logica per gli alunni delle due sedi.

Recupero/consolidamento matematica classi prime e seconde di entrambi i plessi

Recupero delle abilità di base della matematica e consolidamento del metodo di studio per alunni delle classi prime e seconde sede Bendandi di Faenza e di Granarolo.

Recupero italiano classi 1^, 2^ e 3^ Bendandi Faenza e Bendandi Granarolo

Attività di recupero da parte dei docenti dell’istituto.

Avvio al Latino classi terze Alternativa alla religione

Progetto di avviamento allo studio del latino per i ragazzi interessati di entrambi i plessi Approfondimenti. Recupero linguistico

PROGETTI DI PREVENZIONE DELL’INSUCCESSO E DEL DISAG IO

PROGETTO BENESSERE:

Progetto “ Primo Soccorso” Progetto “ IL DONO “ Progetto“ Ke sballo” Progetto “Conosci internet”

Incontri degli alunni delle classi prima, seconda, terza di Granarolo col dott. Donegaglia con operatori dell’ Associazione Viva Sofia in collaborazione coi Lions Incontri degli alunni delle classi seconde con operatori dell’ Associazione AVIS ADMO, AIDO. Tutte le classi terze di Bendandi Faenza e Granarolo progetto di prevenzione selettiva del consumo di alcolici negli adolescenti in collaborazione col Sert e promosso dal Rotary Classi seconde di entrambi i plessi: progetto di prevenzione sull’abuso di internet promosso dal Rotary Classi seconde di entrambi i plessi.

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Progetto “S.O.S. donna" Progetto“ Liberi di scegliere” e Concorso Educazione alimentare Scuola di cucina Sportello di ascolto

Classi terze e seconde di entrambi i plessi in collaborazione con le psicologhe dell’associazione La Fenice Prevenzione al tabagismo Classi seconde di entrambi i plessi. corso di educazione alimentare e visita guidata all’EXPO di Milano (classi terze e seconde) classi con alunni H per alunni delle classi e genitori che aderiscono volontariamente

Accoglienza e Orientamento Accoglienza Classi prime . Open Day Attività di presentazione della scuola media agli alunni di

5^ Elementare. Laboratori in continuità tra alunni di quinta e di prima media

Orientamento Alunni delle classi terze di entrambi i plessi Integrazione alunni stranieri Integrazione alunni stranieri in Collaborazione con gli

Enti territoriali, il CTP e il CEFAL per la realizzazione di progetti integrati

Aiuto ad alunni in difficoltà per evitare l’abbandono scolastico

Interventi di ex insegnanti cooordinati da un insegnante di lettere rivolti ad alunni delle varie classi, alunni stranieri di recente immigrazione o che devono affrontare l’esame di classe 3^. Sede Bendandi di Faenza. Interventi di facilitatori culturali e linguistici in collaborazione con l’Associazione servizi sociali associati.

Orientarsi: progetto per la riduzione della dispersione scolastica

alunni dell’Istituto verranno seguiti da insegnanti di lettere, matematica, inglese, di sostegno in convenzione con il CEFAL per prepararli all’esame di terza media.

Ecolier toi et moi Corrispondenze italo – africane e attività di aiuto alle popolazioni della Rep. Democratica del Congo in entrambe le sedi.

PROGETTI DI AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA

Open Day Attività di presentazione della scuola media agli alunni di

5^ Elementare. Laboratori in continuità tra alunni di quinta e di prima media.

Laboratorio teatrale Laboratori teatrali pomeridiani facoltativi per gli alunni delle varie classi per sviluppare le capacità creative, espressive e comunicative crescendo nell’autostima personale e nel rispetto dell’altro

Laboratorio dei tamburi Rivolto agli alunni delle classi prime e seconde della sede Bendandi di Faenza per creare un evento performativo per la manifestazione di fine anno ed esplorare il mondo della multiculturalità

Laboratorio della cartapesta Rivolto a tutti gli alunni della sede di Granarolo in orario extrascolastico per partecipare alla sfilata di carnevale nelle vie paesane

I luoghi e la memoria:

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Giornata della Memoria Sono coinvolti gli alunni di tutte le classi delle due sedi. In collaborazione con il Teatro Due Mondi si allestirà uno spettacolo sul tema della Shoah. Partecipazione al “Progetto Shoah” della Amministrazione comunale.

Shoah Tutti gli alunni delle classi terze delle due sedi in collaborazione con le autorità comunali e le altre scuole medie della città di Faenza per sensibilizzare gli studenti ad una memoria storica.

Promozione della lettura e della scrittura:

Libri e oltre Il piacere di leggere Progetto Biblioteca

Promozione della lettura attraverso le biblioteche alunni delle due sedi..

Cronisti in classe Produzione di articoli giornalistici per il concorso Campionato di giornalismo 2015 -16 indetto dal Resto del Carlino. Classi terze di entrambi i plessi.

Granarolo alta qualità Realizzazione del giornale di plesso. Classi del plesso di Granarolo

Educazione scientifica e ambientale:

Scienze in rete

Partecipazione alle manifestazioni organizzate nel territorio.

Educazione alla sostenibilità Conoscenza e analisi critica delle principali fonti di energia, il risparmio energetico, scelte consapevoli nell’utilizzo energetico in collaborazione con la fattoria didattica Apicoltura Lombardi e l’associazione culturale SCIENZa FAENZA L’acqua e il suo consumo sostenibile in collaborazione con la coop Atlantide (classe I^ Granarolo)

Progetto “La grande macchina del mondo ”in collaborazione con Hera

Alunni di tutte le classi terze e classi 2^ di entrambe le sedi per migliorare la conoscenza delle problematiche ambientali e sviluppare la cultura della sostenibilità.

La corsa delle VAP Veicoli A Pedali

Attività facoltativa rivolta agli alunni della sede di Faenza delle classi seconde e terze. Ideazione di un tema per la realizzazione della “carrozzeria” di un prototipo a pedale dell’ITIP Bucci di Faenza. Partecipazione alla gara tra le scuole secondarie di primo grado italiane ed europee.

Educazione alla cittadinanza: Educazione alla cittadinanza

europea

Incontri con esperti del centro Punto Europa dell’Università di Forlì. Classi seconde

Il rispetto delle regole e il bullismo

Incontri con la Polizia di Stato del Comando di Faenza. Rivolto alle classi terze e seconde di entrambi i plessi.

Educazione stradale

Gli alunni delle classi seguono attività di educazione stradale in modo pluridisciplinare

CONCORSI E MANIFESTAZIONI SPORTIVE E CULTURALI

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Centro sportivo scolastico Attività facoltativa con cadenza settimanale da novembre

2015 a maggio 2016 in orario pomeridiano extra scolastico anche con la collaborazione con esperti esterni a titolo gratuito per la promozione della pratica sportiva nel suo valore formativo, per tutti gli alunni delle due sedi.

Giochi della Gioventù e Giochi Sportivi Studenteschi e Classi in gioco

Promozione della pratica sportiva e valorizzazione delle potenzialità degli alunni. Le discipline sportive interessate saranno: pallavolo, pallamano, sci, lotta, atletica leggera e corsa campestre, orienteering, nelle diverse fasi (d’istituto, distrettuale, provinciale ed eventuali successive). Il progetto ha durata annuale con la partecipazione anche di esperti esterni. Rivolto a tutti gli alunni di entrambe le sedi.

Scuola pallamano

Attività con l’associazione Handball Faenza (4 lezioni per le classi I e II in orario scolastico e prosecuzione facoltativa in orario extrascolastico rivolta ai ragazzi di tutte le classi).

Le scuole vanno a canestro Il progetto prevede 6 lezioni pratiche con tutte le classi di entrambi i plessi, tenute da istruttori di basket; torneo scolastico pomeridiano e partecipazione ad eventi

Manifestazione sciistica UOEI Alcuni ragazzi parteciperanno, accompagnati dagli insegnanti di educazione fisica, ad una gara di sci.

Mostre e concorsi Promozione della creatività attraverso la partecipazione a concorsi artistici

Manifestazio ne paesana a

Granarolo Partecipazione delle classi della sede di Granarolo alla festa paesana

Festa di Natale Attività di celebrazione del Natale a dicembre nelle due sedi.

Manifestazioni di fine anno nei vari Plessi

“Le scuole in festa” a Granarolo coinvolge tutte le scuole del territorio.(ultimo sabato di giugno) Festa di fine anno plesso Bendandi in maggio: recite e danze

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CAPITOLO V

PARTECIPAZIONE E TRASPARENZA Come suggerito dalle Indicazioni per il Curricolo la scuola perseguirà costantemente l’obiettivo di costruire un’alleanza educativa con i genitori, attraverso l’instaurazione di relazioni costanti che riconoscano i reciproci ruoli al fine di supportarsi vicendevolmente nelle comuni e condivise finalità educative. 1. Riferimenti legislativi L’Istituto garantisce la trasparenza dei suoi atti, secondo le seguenti leggi di riferimento:

• Legge 7 agosto 1990, n°91 • Legge 11 febbraio 2005

2. Rapporti con le famiglie: Il coinvolgimento della famiglia è un fattore indispensabile per migliorare i livelli di formazione dei giovani. È necessario definire chiaramente il rapporto dialettico tra genitori e scuola, che sono parti distinte, con diverse responsabilità. È infatti proprio la responsabilità dell’autonomia scolastica a chiedere un coinvolgimento dei genitori nella definizione degli indirizzi generali, pur mantenendo la distinzione tra compiti di indirizzo e compiti gestionali. La scuola :

• si impegna a costruire consenso e condivisione sugli obiettivi formativi previsti, cercando di creare un rapporto di reciproca fiducia e collaborazione, nell’intento comune di favorire nei ragazzi uno sviluppo armonico della personalità

• riconosce la responsabilità primaria della famiglia rispetto al fatto educativo ed interagisce con essa nell’individuare i bisogni dell’alunno;

• si incarica di stimolare la collaborazione e la partecipazione attiva dei genitori a riunioni ed iniziative. Contemporaneamente tutti i genitori hanno il diritto all’informazione e alla consultazione, con il conseguente dovere degli insegnanti di informare sugli obiettivi, i traguardi di competenza, i criteri di valutazione della loro offerta formativa e di richiedere pareri su questa sia nei luoghi preposti (Consigli di Classe e Consiglio di Istituto), sia ai singoli genitori dei loro alunni. L’Istituto Comprensivo valorizza l'apporto di tutte le componenti scolastiche, in conformità ai principi di democrazia, partecipazione e trasparenza e intende perseguire una fattiva collaborazione con le famiglie degli alunni. I genitori

• conoscono l’offerta formativa dell’Istituto; • formulano pareri e proposte; • collaborano alla stesura ed alla realizzazione di progetti educativi e quindi all’Offerta Formativa; • partecipano attivamente a feste, mostre, spettacoli; • mettono a disposizione della scuola le proprie conoscenze, competenze e la propria esperienza

lavorativa; • si riuniscono in assemblee.

Sono inoltre previsti vari momenti di collaborazione: • incontro con i genitori interessati all’iscrizione alle scuole dell’infanzia • accoglienza dei genitori e dei bambini che dovrann

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• partecipazione allo svolgimento delle Feste della Scuola, alla realizzazione di progetti e laboratori. Colloqui, incontri con i docenti Scuola primaria Gli insegnanti della scuola primaria incontreranno le famiglie secondo il seguente calendario:

• 27 ottobre assemblea di classe ed elezione dei rappresentanti • Nel mese di dicembre colloqui individuali • Consegna dei documenti di valutazione in febbraio • Nel mese di aprile assemblee di classe o colloqui individuali • Consegna dei documenti di valutazione nel mese di giugno.

Scuola secondaria di primo grado I docenti della scuola secondaria di primo grado incontreranno le famiglie il 22 ottobre 2015 in occasione delle elezioni dei rappresentanti di classe, alla consegna delle schede di valutazione il 18 febbraio 2016 e il 16 giugno 2016 e nei ricevimenti generali del mese di dicembre e aprile. Inoltre sono previsti colloqui individuali la mattina, secondo l’orario stabilito dai docenti (vedi allegato) nei mesi di:

Novembre 2015 dal 3 al 16, Dicembre 2015 dal 1 al 14, Gennaio 2016 dal 11 al 23, Marzo 2016 dal 1 al 14 Maggio 2016 dal 2 al 14 Incontri con il DS Il Dirigente Scolastico riceve presso Scuola Primaria“Martiri Di Cefalonia”previo appuntamento Telefonando in Segreteria, è possibile organizzare incontri anche presso le sedi staccate. Segreteria Il DSGA riceve tutti i giorni presso la sede centrale dalle 11.30 alle 13.30. Gli uffici di segreteria sono aperti dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 8.30 e dalle 12.00 alle 13.30 e il sabato dalle 8.00 alle 8.30 e dalle 11.00 alle 12.30; il martedì pomeriggio dalle 15.30 alle 16.30. Nei periodi di sospensione dell’attività didattica, la Segreteria resterà chiusa al sabato.

3. I rappresentanti dei genitori nei Consigli

Scuola primaria Consigli di Intersezione e Intercla sse Il Consiglio di Intersezione (per la Scuola dell’Infanzia) e il Consiglio di Interclasse (per la Scuola Primaria) sono composti da: i docenti un rappresentante eletto dai genitori per ognuna delle sezioni interessate; il Dirigente Scolastico I Consigli di Intersezione e i Consigli di Interclasse hanno durata in carica un anno scolastico e hanno le seguenti competenze:

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• formulare al Collegio dei Docenti proposte in ordine all’azione educativa e didattica ed iniziative di sperimentazione;

• agevolare ed estendere ei rapporti reciproci fra docenti, genitori ed alunni; • verificare andamento complessivo dell’attività didattica nelle sezioni di loro competenza e proporre

opportuni adeguamenti del programma di lavoro didattico; • individuare le opportune iniziative integrative sia curriculari che extra curriculari idonee ad arricchire di

motivazioni e di interessi l’impegno degli allievi; • valutare la scelta dei libri di testo e dei sussidi didattici. • Individuare viaggi d’istruzione

I Genitori nei Consigli di classe della scuola sec ondaria di primo grado Il Consiglio di classe nella scuola Secondaria di 1° grado è formato dai docenti di ogni singola classe; ne fanno parte quattro rappresentanti eletti dai genitori. I Rappresentanti dei genitori restano in carica un anno e vengono eletti entro il mese di ottobre. I genitori eletti partecipano alle sedute dei consigli di classe (tranne a quelle in cui si tratta di valutazione degli alunni). Essi esprimono pareri circa:

• l’adozione di libri di testo,

• progetti,

• viaggi d’istruzione,

• uscite didattiche.

I rappresentanti dei genitori hanno dato vita ad un Comitato dei Genitori dell’Istituto.

Elezione dei Rappresentanti del C.d.I . Il Consiglio di Istituto è formato da 19 componenti: Dirigente scolastico (membro di diritto), 8 rappresentanti del personale docente, 2 rappresentanti del personale ATA, 8 rappresentanti dei genitori. Le elezioni avvengono ogni tre anni, vi partecipano i genitori degli alunni e il personale. Il Consiglio di Istituto delibera:

• il conto annuale e conto consuntivo; • l’impiego dei mezzi finanziari per quanto concerne il funzionamento amministrativo e didattico; • l’adozione del regolamento interno (uso delle attrezzature culturali, didattiche e sportive, vigilanza

alunni); • l’acquisto, il rinnovo, la conservazione delle attrezzature tecnico-scientifiche, multimediali, dotazioni

librarie, materiale di consumo occorrenti per le esercitazioni; • l’adattamento del calendario scolastico alle specifiche esigenze ambientali; • i criteri per la programmazione e l’attuazione delle attività parascolastiche,

interscolastiche,extrascolastiche, con particolare riguardo ai corsi di recupero e di sostegno, alle attività complementari, alle visite guidate e ai viaggi d’istruzione;

• la promozione di contatti con altre scuole al fine di realizzare scambi di informazioni, di esperienze e di intraprendere iniziative di collaborazione;

• la partecipazione ad attività culturali sportive e ricreative; • le forme e le modalità per lo svolgimento di attività assistenziali.

Modalità per Assemblee I genitori hanno diritto di riunirsi in assemblea nei locali della scuola; le assemblee possono essere:

- di classe; - di sezione; - della scuola; - di Istituto

L’assemblea di classe o di sezione è convocata su richiesta dei genitori eletti nei Consigli di classe; l’Assemblea della scuola o di Istituto è convocata su richiesta del Presidente dell’Assemblea dei rappresentanti, ove sia stato eletto, o dalla maggioranza del Comitato dei Genitori.

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La richiesta va indirizzata al Dirigente Scolastico, precisando l’ordine del giorno, la data e l’orario dell’incontro. Ottenuta l’autorizzazione, i genitori promotori ne danno comunicazione ai genitori interessati, mediante avviso scritto e affissione all’albo. All’assemblea possono partecipare, con diritto di parola, il Dirigente Scolastico e gli insegnanti interessati.

Procedure per l’accesso ai documenti In caso di reclamo per atti compiuti dall’amministrazione scolastica, come da legge n.241 del 7 Agosto 1990 e successive modifiche e integrazioni, i genitori degli alunni hanno diritto di accedere ai documenti riguardanti i loro figli, previa richiesta motivata e pertinente inoltrata al Dirigente Scolastico, in qualità di legale rappresentante dell’Istituto. Nella domanda vanno indicati: nome e cognome del richiedente, indirizzo e recapito telefonico, documenti richiesti. Le fotocopie dei documenti forniti dalla scuola sono soggetti all’imposta di bollo.

4.Funzionamento e responsabilità della RSU Diritti sindacali La RSU, sulla base della normativa richiamata negli articoli del Ccnl 2003 e delle eventuali contrattazioni decentrate, contratta col dirigente la puntuale applicazione all’interno delle singole scuole delle modalità e dei criteri di applicazione dei diritti sindacali per quanto riguarda le assemblee, i permessi, i locali, l’affissione (per i singoli aspetti consulta la voce RSU - diritti). Ai sensi dell’art. 42 del DLgs 165/2001 : “Nelle pubbliche amministrazioni la libertà e l’attività sindacale sono tutelate nelle forme previste dalle disposizioni della legge 20 maggio 1970, n. 300 , e successive modificazioni”. Pertanto sulle materie relative alla libertà e dignità del lavoratore ed alle libertà ed attività sindacali, qualora la contrattazione ai diversi livelli non disponga una specifica disciplina, si intendono richiamate le norme di minima previste dalla legge 300/1970 - Statuto dei Lavoratori. I riferimenti normativi essenziali sono quindi i seguenti: - lo Statuto dei Lavoratori, Legge 300/1970 - il CCNQ sulle libertà e prerogative sindacali del 7 agosto 1998, con le integrazioni e correzioni del CCNQ del 27 gennaio 1999 - l’Accordo Collettivo Quadro per la costituzione delle R.S.U., anche questo del 7 agosto 1998 - il CCNL 2003 - tutta la normativa secondaria che prevede informazione e/o contrattazione tra dirigenti e soggetti sindacali. All’interno dell’istituzione scolastica la RSU svolge un ruolo importante ( art. 5 del CCNQ 24/07/2003, art. 3 CCNL 15/03/2001) in quanto rappresenta unitariamente gli interessi del personale ed è titolare di relazioni sindacali nell’istituzione scolastica. I Rappresentanti Sindacali vengono eletti dal personale docente e non docente dell’Istituto, rimangono in carica tre anni. Le più importanti funzioni della Rappresentanza Sindacale Unitaria :

� Diritto all’informazione preventiva su: proposte di formazione delle classi e di determinazione degli organici della scuola; criteri per la fruizione di permessi per l’aggiornamento; utilizzazione dei servizi sociali; � Diritto all’informazione successiva su: nominativi del personale utilizzato nella attività e progetti retribuiti con il fondo d’Istituto criteri di individuazione e modalità di utilizzazione del personale in progetti derivanti da specifiche

disposizioni legislative e da convenzioni stipulate con altri Enti o Istituzioni verifica dell’attuazione della contrattazione collettiva integrativa d’Istituto sull’utilizzo delle risorse;

La RSU svolge contrattazione integrativa d’Istituto e sottoscrive i contratti integrativi d’Istituto su: modalità di utilizzazione del personale in rapporto al Piano dell’Offerta Formativa; criteri riguardanti:

a) le assegnazioni del personale docente, educativo ed ATA ai plessi b) ricadute sull’organizzazione del lavoro e del servizio derivanti dall’

intensificazione delle prestazioni c) rientri pomeridiani

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- criteri e modalità di applicazione dei diritti sindacali, determinazione del contingente di personale ( Legge 146/90- Legge n. 83/2000)

- attuazione della normativa in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro - criteri generali per la ripartizione delle risorse del fondo d’Istituto e per l’attribuzione dei compensi

accessori al personale docente ed ATA - criteri e modalità relativi all’organizzazione del lavoro e all’articolazione dell’orario del personale,

nonché i criteri per individuare il personale da retribuire con i fondi d’Istituto; La RSU assume le proprie decisioni a maggioranza; Esercita tutti i diritti sindacali a proprio favore:

- Indice l’assemblea del personale, richiedendone l’autorizzazione al Dirigente scolastico - Può richiedere l’uso temporaneo di un locale per le proprie riunioni - Dispone di spazi appositi di affissione in luoghi accessibili - Si avvale di permessi sindacali retribuiti per l’esercizio del mandato di rappresentanza.

5. Legge sulla Privacy Per le sue finalità istituzionali, l’Istituzione scolastica tratta idati personali, sia comuni che sensibili o giudiziari, di studenti, genitori, personale dipendente e fornitori. Entro il 31 marzo di ciascun anno la scuola adotta il DOCUMENTO PROGRAMMATICO SULLA SICUREZZA al fine di mettere in atto le misure di sicurezza per tutelare i dati personali oggetto di trattamento, fornisce una individuazione dei criteri tecnici ed organizzativi per la protezione delle aree e dei locali interessati a misure di sicurezza e dei criteri per assicurare l’integrità dei dati, da adottare per il trattamento dei dati personali effettuato dal personale dell’ istituto(Legge n. 675 del 31 dicembre1996;D.LGS. n. 196 del 30 giugno 2003; Decreto Ministeriale n.305 del 7.12.2006.). I dati su supporto cartaceo sono conservati negli armadi degli uffici o nella cassaforte dell’ufficio del dirigente scolastico. I dati su supporto elettronico sono conservati negli archivi elettronici del server, posizionato nell’ufficio del D.sga. 6.Garanzie per la sicurezza Riferimento legislativo: D.lgs 81/2008 L’Istituto ha predisposto piani di evacuazione per far fronte a situazioni di emergenza, nominato una Commissione Scuola Sicura composta da docenti, personale ATA un responsabile della scuola secondaria di primo grado nella persona del Prof. Samorì Silvano, sia un responsabile per ogni plesso e affidato la gestione della sicurezza alla ditta privata: Società S&L srl - Sicurezza e igiene nei luoghi di lavoro, P.I. 02051500391, con sede in via G.Bovini, 41 - 48100 Ravenna, tel.0544-1935138, fax 0544/239939 rappresentata legalmente dal Dott. Mario Padroni. Nel corso dell’anno scolastico, in ogni plesso si tengono prove di evacuazione che simulano casi di incendio, eventi sismici, situazioni di emergenza e allenano gli alunni a seguire i percorsi che permettono di raggiungere le aree di sicurezza. Periodicamente i responsabili della sicurezza effettuano controlli su strutture, procedure e dotazioni, tenendo conto della normativa vigente. I docenti e il personale ATA dell’intero Istituto seguono periodicamente corsi di aggiornamento sulla sicurezza.

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CAPITOLO VII

FORMAZIONE DEL PERSONALE

Una scuola di qualità è una scuola permanentemente attenta ai cambiamenti dei bisogni dei giovani e della società, per cui la formazione è un diritto del docente ed è un dovere poiché è parte integrante della sua funzione. Il docente ha l’obbligo morale di aggiornarsi sulle didattiche disciplinari e trasversali, sperimentando approcci diversi alle discipline, sull’utilizzo delle nuove tecnologie e dei mezzi dispensativi per i D.S.A. in modo da garantire al maggior numero di persone possibili, o meglio, a tutti, la formazione e l’istruzione che la Costituzione garantisce ai cittadini. La Scuola si fa carico di offrire ai docenti, al personale amministrativo ed ausiliario l’opportunità di frequenza a corsi di formazione interni ed esterni, che consentono di dare risposte efficaci alla domanda formativa. CORSI DI FORMAZIONE PREVISTI PER DOCENTI E ATA

• Corso di Formazione per le tematiche legate alla sicurezza e al primo soccorso, anche per il personale ATA.

• Completamento dei curricoli in verticale sulla base delle Nuove Indicazioni • Corso per l’utilizzo del registro elettronico (docenti della scuola primaria e secondaria di 1°

grado) • Corso sull’uso dei libri misti in adozione alla scuola secondaria di primo grado tenuto dalla

casa editrice Lattes. • Corso di informatica per ottenere la certificazione europea (ECDL) • Corso di formazione sulla didattica inclusiva • Corso di formazione per le attività interculturali nelle diverse discipline • Corso di formazione sull’innovazione didattica “Scuola senza zaino”. • Corso di formazione (Progetto 0-6) per gli insegnanti di scuola dell’infanzia • I docenti neo-assunti in anno di prova saranno affiancati da docenti tutor interni a tempo

indeterminato della stessa disciplina. Svolgeranno un piano formativo d’Istituto in accordo con il Dirigente scolastico. Questi docenti seguiranno anche la formazione nazionale INDIRE- Piattaforma “Puntoedu”.

• Alcuni docenti inoltre partecipano, su adesione volontaria, a Corsi di Formazione indetti da vari Enti, scuole e Istituti culturali.

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