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PERIODICO DELLA PARROCCHIA S. STEFANO IN VIMERCATE - ANNO 84°

OTTOBRE 2014

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Parola AmicaVimercateOTTOBRE

sommario• Calendario - Vita Parrocchiale• I due abbracci• La comunità educante• La Festa Compatronale• Il Convegno su Don Moioli• Il volto vimercatese di Don Moioli• Segnali di fumo• La corsa del Vangelo• La catechesi per l’iniziazione cristiana• Cammini di fede per ragazzi e giovani• Esaltazione della Croce• Gestione 1° Semestre 2014• Gruppi di Ascolto 2014-15• Ottobre Missionario• Dal Battesimo un percorso

di evangelizzazione• Sembrava un sogno• Nella teca espositiva• Cuori solidali• Dal Circolo ACLI• Il Nido del Gabbiano• 60° di Madre Giuseppina Villa• Anagrafe e Offerte

Sottoscrizione annua- Ordinaria e 20- Promozionale e 25

Periodico della Parrocchia S. Stefano in VimercateRedazione e Amministrazione:Centro Paolo VI - via De Castillia, 2 - VimercateDirettore responsabile: Don Giuseppe PonziniTribunale di Monza n. 540 del 15-3-86

In copertina: Botero, L’orchestra

Indirizzi utiliCentro di Ascolto CaritasVia Mazzini, 35 - Tel. 039.6612179Centro Aiuto alla Vita - CAVVia Mazzini, 35 - Tel. 039.6084605Consultorio Familiare - CEAFVia Mazzini, 33 - Tel. 039.666464

Sacerdoti con incarichi pastoraliDon Mirko BelloraResponsabile Comunità PastoraleVia S. Marta, 24 - Tel. 039.669169

Don Roberto ValeriVicario Comunità PastoraleVia Mazzini, 35 - Tel. 039.6612094

Don Marco FusiVicario Comunità PastoraleVia De Castillia, 2 - Cell. 349.1764.070

Don Davide MarzoVicario Comunità PastoraleVia Valcamonica, 23 - Tel. 039.667718

Mons. Giuseppe PonziniResidente con incarichi pastoraliVia Valcamonica, 23 - Tel. 039.668635

Don Silvio VillaResidente con incarichi pastoraliVia De Castillia, 2 - Tel. 039.6082404

Don Alfio MottaRettore OspedaleVia Ospedale, 8 - Tel. 039.6654630

Sacerdoti residenti

Don Gianni RadiceVia Terraggio Molgora, 11 - Tel. 039.6083129

Don Peppino PeregoVia S. Marta, 3 - Tel. 039.6080817

Segreteria parrocchialeVia de Castillia, 2 - Tel. 039.668122mail:[email protected] lunedì a sabato, eccetto festivi,ore 9 - 12 - per battesimo: venerdì,ore 17,30 - 20,00

Orario delle ss. messe

GIORNI FESTIVI:Ore 8,30 • 10,00 • 11,30 • 18,00Vigiliare: Ore 18,00GIORNI FERIALI:Ore 7,30 • 8,30 • 18,00

1 M s. Teresa di Gesù Bambino, dottore

2 G ss. Angeli custodi

3 V b. Luigi Talamoni, sacerdote

4 S s. Francesco d’Assisi, patrono d’Italia

5 D SESTA dopo MARTIRIO del BATTISTA6 L s. Bruno, sacerdote

7 M Beata Vergine Maria del Rosario

8 M s. Anselmo di Lucca, sacerdote

9 G ss. Dionigi e compagni, martiri

10 V s. Casimiro

11 S s. Alessandro Sauli, vescovo

12 D SETTIMA dopo MARTIRIO del BATTISTA13 L s. Margherita Maria Alacoque, vergine

14 M s. Callisto I, papa martire

15 M s. Teresa d’Avila, dottore

16 G b. Contardo Ferrini

17 V s. Ignazio d’Antiochia , vescovo martire

18 S s. Luca evangelista

19 D DEDICAZIONE DUOMO DI MILANO 20 L s. Maria Bertilla

21 M s. Orsola, martire

22 M b. Giovanni Paolo II, papa

23 G s. Giovanni da Capestrano, sacerdote

24 V s. Antonio Maria Claret, vescovo

25 S b. Carlo Gnocchi, sacerdote

26 D PRIMA DOPO DEDICAZIONE27 L s. Sabina, martire

28 M ss. Simone e Giuda apostoli

29 M s. Onorato di Vercelli, vescovo

30 G s. Germano

31 V s. Volfango, vescovo

OTTOBRE

1 Ore 21.00 Preparazione Gruppi Ascolto1-3 Ore 9.30 S. Messa con Omelia

Seguono Confessioni2 Ore 21.00 Percorso Fidanzati3 ANNIVERSARIO COMUNITA’ PASTORALE

Ore 21.00 S. Messa Contemplativa in S. Stefano4 Ore 16.00 Convegno su Don Giovanni Moioli

Ore 18.30 S. Messa del Card. A. Scola5 FESTA COMPATRONALE B.V. DEL ROSARIO

Ore 11.30 S. Messa “del Miracolo”Ore 15.30 Celebrazione dei Vespri

Processione al PonteOre 18.00 Presentazione BattezzandiOre 21.00 Concerto Corali Vimercate e Villongo

6 Ore 9.30 Ufficiatura di SuffragioOre 21.00 S. Messa Anniversari Sacerdoti

9 Ore 21.00 Percorso Fidanzati10 Ore 21.00 “Segnali di fumo” – 1 (TeatrOreno)12 Ore 10.00 S. Messa Oratorinsieme

Ore 16.00 Celebrazione Battesimi14 Ore 21.00 Lectio Divina a S. Maurizio16 Ore 21.00 Percorso Fidanzati17 Ore 21.00 “Segnali di fumo” – 2 (TeatrOreno)19 DEDICAZIONE DELLA CATTEDRALE

Ore 15.00 Incontro dopo il Battesimo23 Ore 21.00 Percorso Fidanzati24 Ore 21.00 “Segnali di Fumo” – 3 (TeatrOreno)25 Ore 16.00 “Il volto vimercatese

di Don G. Moioli” (Gabbiano)26 GIORNATA MISSIONARIA 27 Ore 21.00 Consiglio Pastorale Decanale28 Ore 21.00 Consiglio Pastorale Comunità30 Ore 21.00 Percorso Fidanzati

calendario liturgico vita parrocchiale

Perchè il Signore conceda pace alle regioni del mondopiù martoriate dalla guerra e dalla violenza.

Perchè i cattolici italiani diano il loro contributo alla crescita della coerenza moralenella vita pubblica e privata.

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Apostolato della preghiera

In ogni cosa è bene, di tanto in tanto,mettere un punto interrogativo

a ciò che a lungo si era dato per scontato(Bertrand Russell)

Forse è proprio questo che il nostro Cardinale Angelo Scola ci chiede nella sua Notapastorale “La comunità educante”, un tema che afferma stargli particolarmente acuore, un’esperienza decisiva nella vita cristiana che rimanda al volto della Chiesa,un volto di comunione, un volto educativo. Un tema che non si deve dare per sconta-to, ma che mette tutto e tutti in gioco. Perché, scrive l’arcivescovo, una comunità vivae consapevole è la condizione imprescindibile perché i ragazzi incontrino personal-mente Gesù come ‘centro affettivo’, cioè punto di riferimento stabile per la loro vita.All’inizio di un nuovo anno pastorale e all’inizio del sesto anno della nostra comuni-tà pastorale “Beata Vergine del Rosario” ci sono necessarie domande forti sulla nostracapacità e sul nostro stile di essere una comunità e una comunità educante, così comela descrive il cardinale: “Si può anche dire che la comunità educante è la fraternità,l’amicizia in Cristo tra tutti gli educatori che hanno a che fare col ragazzo/a. Ciòcrea un ambito di relazioni nuove nelle quali il ragazzo/a percepisce un insieme dilegami, azioni e gesti da cui impara che far parte di quella fraternità, basata sull’ap-partenenza a Cristo, è bello e ha futuro.”Non è solo una questione di tipo organizzativo, ma piuttosto il cuore di un’esperien-za di fede e di comunione che si fa testimonianza nella vita, una vita che fiorisce e fafiorire, che attrae per la gioia, la speranza e la bellezza che fa trapelare.

Mi sono tornati alla mente due racconti che narrano di due abbracci:

«Allora di ogni persona ce n'è solo una al mondo?» domandò Ben. «Sì,ce n'è solo una», disse la mamma. «E perciò sono tutti soli?». «Sono unpò soli ma sono anche un pò insieme. Sono sia l'uno sia l'altro». «Macom'è possibile?». «Ecco, prendi te per esempio. Tu sei unico», spiegòla mamma, «e anch’io sono unica, ma se ti abbraccio non sei più solo enemmeno io sono più sola». «Allora abbracciami», disse Ben stringen-dosi alla mamma. Lei lo tenne stretto a sé. Sentiva il cuore di Ben chebatteva. Anche Ben sentiva il cuore della mamma e l'abbracciò forteforte. «Adesso non sono solo», pensò mentre l'abbracciava, «adesso nonsono solo. Adesso non sono solo». «Vedi», gli sussurrò mamma, «pro-prio per questo hanno inventato l'abbraccio». (David Grossman)

Rabbì Aronne arrivò un giorno nella città in cui cresceva il piccoloMardocheo, che sarebbe diventato il famoso Rabbì di Lechowitz. Ilpadre di Mardocheo non era però contento del ragazzo e glielo condus-

I due abbracci

se, lamentandosi che non aveva costanza nello studio.“Lasciatemelo qui un poco” disse Rabbì Aronne.Quando fu solo col piccolo Mardocheo, strinse il bambino al suo cuore.In silenzio se lo tenne affettuosamente vicino fino a che il padre tornò.Quando, fatto adulto e famoso, il Rabbì di Lechowitz raccontava questoincontro della sua infanzia, diceva: “Ho imparato allora come si con-vertono gli uomini”.

È questo il calore che deve sprigionarsi all’interno di una comunità educante e chedeve saper emanare la comunità educante, la nostra comunità.Un calore che si è splendidamente colto domenica 14 settembre alla S. Messa delle10 per il saluto e il grazie a don Marco Pavan che lascia la nostra comunità per quel-la di Legnano.È stata una celebrazione intensa, ricca di emozioni non trattenute. Le lacrime di donMarco si sono mischiate a quelle di tante persone. Una persona a me cara mi ha dettodi aver visto un ragazzino correre ad abbracciare il papà che gli chiedeva: perchépiangi? Perché voglio bene a don Marco! Mi sono detto che se riuscissimo a viverecon questa intensità e con questo calore ogni nostra domenica, il giorno del Signore,ogni nostro incontro, ogni nostro legame, se non lasciassimo non dette tante paroledi gratitudine, se non lasciassimo chiuso e freddo il cuore, se la creatività, l’energia,la tenerezza che si sono viste e vissute alla celebrazione di domenica fossero vissu-te sempre … tutto riprenderebbe colore! E tutto profumerebbe di festa, anche il quo-tidiano.

È per questo profumo di festa, di festa di comunità, che ho scelto per l’immagine dicopertina “L’orchestra” di Botero (mi spiace solo per la ridotta presenza femminile)

Una comunità è come un’orchestra che suona una sinfonia,ogni strumento preso da solo è bello.

Ma quando suonano tutti insieme,ognuno lasciando che l’altro passi avanti,

nel momento in cui occorre, è ancora più bello.Una comunità è bella

quando ognuno esercita pienamente il suo dono.(Jean Vanier)

Così abbiamo cantato con don Marco nella canzone “Mani”: Sapessi quante volte,guardando questo mondo, vorrei che Tu tornassi a ritoccarne il cuore… È una pre-ghiera che faccio mia perchè il cuore di ognuno e della nostra comunità sia “toccato”dal nostro Dio così da trasformarlo in un cuore di carne e sia continuamente “ri-toc-cato”, certo che le mani di Dio sono come quelle di uno splendido pittore che stadando vita a un capolavoro.

DON MIRKO BELLORAwww.donmirkobellora.it

Di emergenza educativa si sentespesso parlare e la Chiesa “Maestradi umanità” come la definì Paolo VI,non poteva esimersi dal mettere incampo le proprie risorse.Il papa Benedetto XVI così si espres-se al convegno di Verona:“In concreto, perchè l’esperienzadella fede e dell’amore cristiano siaaccolta e vissuta e si trasmetta dauna generazione all’altra, una que-stione fondamentale e decisiva èquella dell’educazione alla persona.Occorre preoccuparsi della forma-zione della sua intelligenza senzatrascurare quelle della sua libertà ecapacità di amare. E per questo ènecessario il ricorso anche all’aiutodella Grazia. Solo in questo modo sipotrà contrastare efficacemente quelrischio per le sorti della famigliaumana che è costituito dallo squili-brio tra la crescita tanto rapida delnostro potere tecnico e la crescitaben più faticosa delle nostre risorsemorali. Un’educazione vera habisogno di risvegliare il coraggiodelle decisioni definitive, che oggivengono considerate un vincolo chemortifica la nostra libertà, ma inrealtà sono indispensabili per cre-scere e raggiungere qualcosa digrande nella vita, in particolare perfar maturare l’amore in tutta lasua bellezza: quindi per dare consi-stenza e significato alla stessa liber-tà. Da questa sollecitudine per la

persona umana e la sua formazionevengono i nostri “no” a forme debo-li e deviate di amore e alle contraffa-zioni della libertà, come anche allariduzione della ragione soltanto aciò che è calcolabile e manipolabile.In verità questi “no” sono piuttostodei “si” all’amore autentico, allarealtà dell’uomo come è stato creatoda Dio. Voglio esprimere qui tutto ilmio apprezzamento per il grandelavoro educativo e formativo che lesingole Chiese non si stancano disvolgere in Italia, per la loro atten-zione pastorale alle nuove genera-zioni e alle famiglie: grazie per que-sta attenzione! Tra le moltepliciforme di questo impegno non possonon ricordare, in particolare, lascuola cattolica, perchè nei suoiconfronti sussistono ancora, in qual-che misura, antichi pregiudizi, chegenerano ritardi dannosi, e ormainon più giustificabili, nel ricono-scerne la funzione e nel permetternein concreto l’attività.”(Benedetto XVI, Verona 10 ottobre2006)L’Arcivescovo ha improntato inmodo deciso l’anno pastorale sullanecessità dell’educare ancora conforza e determinazione, mostrandoche il cristiano ha molto da offrire inquesto ambito essenziale della vita.La sua è stata un’omelia decisamen-te mariana. Del resto non potevaessere diversamente, nella festa di

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LA COMUNITÀ EDUCANTE

Maria Nascente, patrona dellaCattedrale, che per tradizione segnal’inizio dell’attività diocesana. Dallamadre di Gesù l’Arcivescovo hapreso le mosse nel tracciare i compi-ti che attendono la ChiesaAmbrosiana. Maria, che la primaLettura di oggi, composta da versettidel Cantico dei Cantici e delSiracide, definisce «Madre del bel-l’amore e del timore, della cono-scenza e della santa speranza, inme ogni dono di vita e verità, in meogni speranza di vita e virtù». Hasottolineato l’Arcivescovo: «Sonoqueste dimensioni irrinunciabili diquel “nuovo umanesimo” cosìnecessario alla nostra società plu-rale».Innanzi tutto in vista dell’Expo2015, occasione nella quale, nel-l’omelia dell’Arcivescovo, i cristianinon possono non riconoscere lamano provvidente del Padre: «Ilconvenire a Milano di centinaia dimigliaia di donne e uomini, prove-nienti da quasi tutti i Paesi delmondo, per riflettere sul tema“Nutrire il pianeta. Energia per lavita”, muove la nostra libertà aprendere sul serio la propostapastorale “Il campo è il mondo”per percorrere, da testimoni, tuttele vie calcate dall’uomo di oggi. Icristiani, vivendo in pienezza laloro appartenenza a Cristo inten-dono offrire il loro contributoall’edificazione del nuovo umane-simo in Milano e nelle terre lom-barde, vivendo e proponendo,come ancora ci ricorda San Paolo,

“una vita per la giustizia». Cosaintende il cardinale quando parla dinuovo umanesimo lo precisa nel pro-seguo dell’omelia: il “nuovo uma-nesimo” va ben oltre il tema dellanutrizione materiale e spirituale alcentro dell’Expo: «Siamo spinti -ha precisato il cardinale Scola - adaffrontare il rapporto tra cultura eculture e quello del dono dellanostra fede cristiana consideratain se stessa e in relazione ad ognireligione o mondovisione.L’europeo di oggi ha bisogno di uncentro solido a partire dal qualeinterloquire con le molte forme dimanifestazione culturale e religio-sa presenti nelle nostre realtà. Èun compito prezioso proprio diquell’educazione alla vita buonache deve mobilitare tutti i fedeli e,in modo decisivo, i laici». Per que-sto, ha annunciato il cardinale, verràdedicata al “nuovo umanesimo” unaseconda Nota Pastorale (dopo “Lacomunità educante”, uscita lo scorsogiugno), in occasione della solennitàdi Sant’Ambrogio.La proposta cristiana di un nuovoumanesimo e di una sana pluralità,non può prescindere da un solidometodo educativo: «Si tratta di farfiorire in ogni persona e in ognicomunità quella vita che ci per-mette di “camminare non secondola carne ma secondo lo Spirito», hadetto l’Arcivescovo citando l’episto-la ai Romani, seconda Lettura dellaliturgia odierna. In questo senso, haproseguito, “la proposta pastorale“Alla scoperta del Dio vicino”

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resta decisiva per la risposta dellanostra libertà all’iniziativa amantedi Gesù e, di conseguenza, per lasuscitazione di comunità di cristia-ni spalancate a 360°».La festività di Maria Nascente è diconsuetudine, anche l’occasione percelebrare il rito di ammissione agliOrdini sacri. Durante il saluto rivol-to ai candidati l’Arcivescovo hadetto: «Hanno compiuto un cam-mino educativo che, con il gestopubblico che fra poco compiremo,entra nella sua fase decisiva. Non èpossibile accogliere un ministeronella Chiesa - nessuno si invia dasé, tutti siamo presi a servizio -senza la disponibilità cordiale epermanente a lasciarsi educare».Anche Paolo VI, prossimo alla beati-ficazione, il cui percorso cristiano esacerdotale, dalla sua attività di assi-stente alla FUCI fino al pontificato,«indica una totale disponibilità alasciarsi educare e condurre “innomine Domini”», ha ricordatoScola.Infine, il cardinale è tornato a rivol-gersi alla Madonna alla fine dellacelebrazione, quando ha chiesto atutti i fedeli di pregare ogni sera perchiedere a Maria di proteggere ilmondo in questo momento così diffi-cile dal punto di vista geopoliticointernazionale, così come per lasituazione sociale, economica, poli-tica, culturale del nostro Paese.Così i nostri vescovi hanno sentitol’urgenza dell’educare e la ripropon-gono in un bellissimo documentoalla Chiesa Italiana:

“Una speranza affidabile, animadell’educazione. Tra i compiti affi-dati dal Maestro alla Chiesa c’è lacura del bene delle persone, nellaprospettiva di un umanesimo inte-grale e trascendente.Ciò comporta la specifica responsa-bilità di educare al gusto dell’auten-tica bellezza della vita, sia nell’oriz-zonte proprio della fede, che maturanel dono pasquale della vita nuova,sia come prospettiva pedagogica eculturale, aperta alle donne e agliuomini di qualsiasi religione e cultu-ra, ai non credenti, agli agnostici e aquanti cercano Dio.Chi educa è sollecito verso una per-sona concreta, se ne fa carico conamore e premura costante, perchèsboccino, nella libertà, tutte le suepotenzialità.Educare comporta la preoccupazioneche siano formate in ciascuno l’intel-ligenza, la volontà e la capacità diamare, perchè ogni individuo abbiail coraggio di decisioni definitive.Riecheggia in queste parole l’inse-gnamento del Concilio Vaticano II:“Ogni uomo ha il dovere di tenerfermo il concetto della personaumana integrale, in cui eccellono ivalori della intelligenza, della volon-tà, della coscienza e della fraternità,che sono fondati tutti in DioCreatore e sono stati mirabilmentesanati ed elevati in Cristo” Gaudiumet Spes, 61”(Educare alla vita buona delVangelo, Orientamenti educativi,5, Cei 2010-2020)

Don Roberto

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«Al risveglio tu mi dici‘Buongiorno’ e io so quali sonostati i tuoi sogni, i tuoi primipensieri … eppure tu sei unmistero. Noi parliamo, la tuavoce, il tuo pensiero, le tueparole, mi sono più familiaridel mondo: ognuno di noi puòterminare la frase cominciatadall’altra … eppure tu sei, noisiamo mistero» (Anne Philipe)

Mi sembra un felice commentoal quadro “Gli amanti” di RenéMagritte che ho scelto per illu-strare il ciclo di ottobre 2014.Vicinissimi eppur lontani,conosciuti eppur sconosciuti,mistero l’uno all’altra, come hadetto incisivamente MauriceBlanchot: “Gli amanti sonoinsieme, ma non ancora”.È stata anche la geniale intui-zione del filosofo EmmanuelLévinas che ha sostituito larelazione ‘io-tu’ dell’amico econnazionale Martin Buber conla relazione ‘io-altro’ perché,secondo lui, tra le persone c’èuna lontananza, un abissoinsormontabile. L’altro non ètanto un ‘tu’ che permetta unacerta confidenza al punto da eli-

minare la distanza, ma uno stra-niero irraggiungibile. L’altro èuna realtà che si sottrae al miopossesso, al mio potere.L’uomo è un iceberg con tantisegreti, può svelarsi solo se c’èascolto, attenzione, empatia.Può svelarsi solo se lui vuoleraccontare e raccontarsi. Trauomo e uomo sono aperti abissiinvalicabili. L’amore è il ponteche permette di incontrarsi, diavvicinarsi, di capirsi, di comu-nicare.Da qui bellezza e crisi dellacomunicazione: ne parlerannorelatori apprezzatissimi e origi-nali che ci aiuteranno a cono-scere, a leggere i segnali fumodi sempre e di oggi. Il temascelto trascinerà con sé molte-plici risonanze … dalla libertà,al desiderio, alla relazione contutti, alla relazione con Dio.“Nasco ogni volta che dico tu”scriveva un poeta partigiano,Aldo Capitini. Questo è ciò chec’è in gioco in queste sere enella vita.

Don Mirko Belloraresponsabile

della Comunità Pastorale

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CICLO OTTOBRE

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In atletica esistono diverse disciplinesportive e molte sono singole, ci simisura uno contro l’altro in tantimodi differenti (salto in alto e inlungo, la maratona..). Ci sono peròanche gare di squadra come la staf-fetta: bisogna correre rapidamente econ forza, ma per vincere o almenoper realizzare una buona prestazioneoccorre anche consegnare bene iltestimone ai propri compagni disquadra. L’immagine della staffetta ci aiuta acogliere un poco il mistero dellaChiesa: il Vangelo di Gesù è conse-gnato nella comunità cristiana ai pic-coli e ai giovani. Don Marco Pavanin questi nove anni ha consegnato avoi la bella notizia di Gesù nellasquadra della comunità ed ora ilVescovo mi ha mandato tra voi per-ché, anche insieme a me, prosegua lacorsa (vogliamo immaginare bella,faticosa e affascinante) del Vangelo!Faremo questa staffetta insieme: c’èbisogno del vostro aiuto concreto, digiovani educatori e di adulti signifi-cativi che si spendano come catechi-sti, allenatori, collaboratori nelmondo della Chiesa locale.Con la guida “tecnica” e con la com-pagnia attenta dei sacerdoti dellacomunità ci troveremo spesso a farefatica negli allenamenti con l’eserci-zio della preghiera e la pazienzadella formazione: abbiamo tra lemani la responsabilità ed il compito

alto di porre tra le mani e nel cuoredei ragazzi la conoscenza viva diGesù. L’incontro con Lui ha letteral-mente salvato la nostra vita dalvuoto, dalla noia e dall’isolamentofino a scoprire “che vale la vita, senon per essere data”(Paul Claudel)?La festa dell’oratorio è una bellaoccasione per rimetterci ai blocchi dipartenza, disporre il cuore alla gioiadella testimonianza e raccoglierciper ritrovare ancora slancio e moti-vazioni.Dunque eccomi a partire con voi inquesta bella sfida: la premessa èpositiva in virtù della bella acco-glienza e di diversi volti che diventa-no di giorno in giorno sempre menosconosciuti. Il titolo slogan dell’anno pastorale è“Solo insieme” quale ripresa dellachiamata di Gesù ai discepoli perchécondividano la vita con Lui e formi-no insieme quella primissima comu-nità educata dal Signore e così dive-nuta educante nei confronti di quantihanno ricevuto l’annuncio. Le mol-teplici differenze tra discepoli nonfurono un ostacolo anzi una vera ric-chezza per la testimonianza.La chiamata di Gesù ai dodici èemblema di una convocazione che ilSignore esprime per tutti noi affin-chè viviamo con Lui e rendiamo piùbella e numerosa la famiglia dellaChiesa!

Don Marco Fusi

LA CORSA DEL VANGELO

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Cari genitori, raccolgo volentieri il testimone lascia-tomi da don Marco Pavan per conti-nuare a coltivare il seme della fede cheè in ciascuno. Insieme a voi, con i catechisti e i sacer-doti della comunità, desideriamo rico-noscere la presenza del Signore edaccompagnare in particolare i bambinialla scoperta di Gesù nei Sacramenti(Confessione, Comunione, Cresima). L’iscrizione alla catechesi avvienedurante la festa dell’Oratorio del 28settembre dalle ore 15. Ci sarannogiochi e attività per i ragazzi edanche un primo semplice momentodi saluto per i genitori. L’itinerario(come l’iscrizione) inizia già dalleprime elementari con il cosiddetto“Primo annuncio”.Immagino che siate già presissimidai ritmi della vostra famiglia (l’ini-zio della scuola, gli allenamenti dei

bambini, i nonni...) eppure statepronti a mettervi in gioco nel per-corso di fede dei figli in modo che siaanche vostro!

don Marco e i catechisti

L’oratorio è casa della comunità inparticolare per i ragazzi, richiede moltacura e dedizione (pulizie, riscaldamen-to, luce, materiale per le attività dellacatechesi, fotocopie o sussidio…).La vostra collaborazione anche seavete poco tempo e’ preziosa (fateviavanti!!):• catechesi• piccole manutenzioni• volontari al bar • pulizie

(anche una volta al mese)• cucina• attività di segreteria

(nei pomeriggidalle 16,30 alle 18,30)

Percorso di Catechesi per Iniziazione Cristiana

Cresima e Prima Comunione, 1 giugno 2014

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CATECHESI E CAMMINI DI FEDEPER RAGAZZI E GIOVANI

Presso il CENTRO GIOVANILE CRISTO RE

1-2 elem. 2007-2008 Domenica Ore 15,30

23 novembre Primo annuncio

ANNO di NASCITA INCONTRI PRIMO INCONTRO PERCORSO

3 elem. 2006 Lunedì / sabato Domenica 26 ottobre

Discepolato

4 elem. 2005 Martedì ore 17sabato mattina

18 ottobre Confessione edEucarestia

5 elem. 2004 Mercoledì ore 17sabato mattina

11 ottobre Confessione,Eucarestia e Cresima

1 media 2003 Giovedì Ore 16,45

2 ottobre Mistagogia

Preado 2-3 media

2001 - 2002 Venerdìore 20,45

17 ottobre Speranza eAmore

adolescenti 2000 - 99 - 98 Mercoledì ore 20,45

1 ottobre Avere?!

18enni 97 - 96 Mercoledì ore 20,45

1 ottobre Regola di Vita

Giovani Dal 95 in su Domenica Ore 18,30

19 ottobre Condividere lafede

18enni e Giovani: Venerdì 3 ottobre ore 19 ci troviamo presso CGCR perpartecipare in Duomo alla Redditio Symboli

Preado: sabato 4 ottobre ore 19,30 pizzata e serata insieme in CGCR (iscrizioni dagli edu)Sabato 11 ottobre ORATORINSIEME a VelascaDomenica 12 ottobre ORATORINSIEMEore 10 S. Messa in Santuario

Cresima e Prima Comunione, 1 giugno 2014

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Due semplici premesse:1. Non sono l’uomo della festa,delle occasioni straordinarie, madella feria, dell’ordinarietà, dellaquotidianità: il quotidiano mostraquanto il Vangelo sia penetratonella carne e nel sangue, quanto nonsia solo un bel vestito che ci mettia-mo addosso nelle grandi occasioni;il quotidiano è il luogo che Gesùstesso ha scelto per mostrare (non aparole, ma con la sua stessa esisten-za) l’amore di Dio.2. Non mi piace parlare di me,delle cose che ho fatto, detto, vissu-to, dei miei successi e dei miei risul-tati… mi piace pensare alla mia esi-stenza come “voce di uno che gridanel deserto”… ciò che conta è chequesta voce sia udita e che ilSignore sia riconosciuto e accolto,al di là delle mie preferenze, gusti,amicizie, doti… sono diventatoprete così, mettendo nelle mani del

Signore la mia vita e voglio viverecosì… “nudo sono venuto al mondoe nudo lascerò questo mondo”: ciòche mi è dato di vivere e fare è soloun dono di cui essere riconoscente

Oggi celebriamo la festa dell’esaltazio-ne della santa croce, ossia contemplia-mo l’amore crocifisso di Dio. Alla lucedelle letture proposte dalla liturgia dioggi, ho cercato di rileggere la vita delprete e quindi la mia vita

1. Il prete come colui che interce-de. La prima lettura presenta Mosènel ruolo di intercessore: conosce ilsuo popolo, vi è immerso (cf. papaFrancesco: “il pastore deve puzzaredel suo gregge”); conosce Dio,parla a lui cuore a cuore; non vive lasua relazione con Dio in modoesclusivo, ma lasciando entraretutto il popolo.2. il prete come colui che segue ilmaestro. La seconda lettura ci hapresentato l’inno di san Paolo nella

Esaltazione della Santa CroceOmelia del 14-9-’14

Festa degli Anniversari di Matrimonio, 18 maggio 2014

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lettera dei Filippesi: Dio sceglie disalvare l’uomo con un movimentodi kenosi, abbassamento; a partireda questo abbassamento sgorga unasovra-esaltazione: non dopo insenso cronologico, ma nell’abbas-samento Dio rivela il suo essere Dio(cf. Isaia 55,8: “i miei pensieri nonsono i vostri pensieri, le mie vie nonsono le vostre vie”). Il Vangelo cipresenta il desiderio di Dio chenulla vada perduto… il desiderio diDio di donare a tutti il suo amoresovrabbondante e salvifico e il pretecome colui che continuamente gettaponti, intesse il dialogo, vive lacomunione che conduce a Lui.Sempre il Vangelo ci presental’amore folle di Dio per l’uomo, chediviene salvezza… il prete comecolui che partecipa di questo amorecrocifisso, si lascia attrarre da que-sto amore e si mette al suo servizio.3. Il prete come colui che è incammino. Molti guardano a noipreti e immaginano oppure chiedo-no la perfezione su tutti i fronti,come se per noi la vita cristiana nonfosse un cammino (con i suoi passiavanti e le sue scivolate…), ma undato di fatto “ovvio”… guardatecicon un occhio di benevolenza, per-ché le vostre fatiche sono le nostrefatiche, i vostri dubbi sono i nostridubbi. Per essere in cammino,occorre essere ancorati al Signore:chiedeteci e aiutateci ad essereuomini di Dio, uomini per cui è per-cepibile in modo concreto questoprimato, uomini che lasciano intui-re che il fare è sostenuto da unarelazione portante.

A partire da questo modo di essere delprete, mi accorgo di tante fatiche e ina-deguatezze in questi anni, durezze dicuore e fatiche nell’ascolto, che a voltemi hanno impedito di far percepire labellezza del Vangelo e la gioia deldonarsi ai fratelli. Di questo vi chiedoperdono e chiedo perdono al Signore.Chiedo perdono per le occasioni in cui,anziché promuovere il Vangelo elasciar trasparire il volto di amore diDio, sono stato un ostacolo; chiedoperdono per le occasioni in cui non hovissuto sino in fondo l’essere uomo dicomunione, che lancia continuamenteponti, che fa sentire accolto chi nor-malmente si sente escluso; chiedo per-dono soprattutto a chi mi è stato vicinoed ha collaborato con me, penso in par-ticolare alle catechiste, agli educatori,agli animatori: a volte mi sono lasciatoprendere dalle “cose da fare”, dall’an-sia di prestazione, senza mettere al cen-tro la bellezza delle relazioni, la gratui-tà dell’incontro, senza lasciar trasparireche è bello essere cristiani e vivere lafede.Riconosco le mie inadeguatezze … mava bene così: il mondo è già stato sal-vato dal Signore Gesù, non ho ansia daprestazione!Infine, permettetemi una parola, cheforse troppo poche volte ho detto, mache vorrei sia l’unica che rimanga benescritta nei nostri cuori: GRAZIE. Inquesti nove anni, ho congiunto questaparola con la parola GIOIA: il mottodella mia ordinazione: Dio ama chidona con gioia (2Cor 9,7); la scopertadi ogni giorno: c’è più gioia nel dareche nel ricevere.

don Marco Pavan

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La Parrocchia intende fornire ai parrocchiani una informazione, seppure sinte-tica, sull’andamento della gestione.

In merito al primo semestre 2014 si rileva dalla contabilità che le entrate sonostate € 198.000 a fronte di € 265.000 del primo semestre 2013, vale a dire unminor introito di € 67.000. Le voci più significative sono state: le offerte libe-re, le offerte per le attività caritatevoli ed i ricavi per la gestione dell’oratorio.Indubbiamente si tratta di un calo significativo, peraltro prevedibile in questoperiodo di recessione economica del nostro paese.

Si è fatto fronte alle minori entrate con una attenta gestione delle spese corren-ti, in particolare quelle relative alle utenze, e contenendo nello stretto necessa-rio le spese di manutenzione ordinaria. L’ammontare delle spese del 1° seme-stre 2014 è stato di € 179.000 a fronte di € 225.000 dello stesso periodo dell’an-no precedente, cioè un risparmio per minor spese di € 46.000.

Facendo la differenza tra € 67.000 (minori entrate) e € 46.000 (minori spese) siha uno sbilancio negativo di € 21.000. L’esperienza insegna che nel mese didicembre le entrate correnti sono più consistenti rispetto a quelle degli altri mesidell’anno. Pertanto non è azzardato prevedere che la gestione ordinaria a fineanno non evidenzierà un risultato negativo.

Per quanto riguarda la parte straordinaria dell’amministrazione segnaliamo chealla data odierna due benefattori hanno fatto lasciti a favore della Parrocchia percomplessivi € 150.000.

Sul versante delle spese straordinarie sono state programmate le seguenti opere:

- Lavori in corso al Centro Giovanile per approntare un appartamentoper il nuovo vicario. Preventivo di spesa € 130.000

- Rifacimento tetto casa parrocchiale. Preventivo di spesa € 80.000- Completamento restauro panche Santuario.

Preventivo di spesa € 10.000

Infine si aggiunge che la Parrocchia non ha debiti né con le banche, né con terzi.

CONSIGLIO AFFARI ECONOMICI

GESTIONE 1° SEMESTRE 2014

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Anno 2014-15

CALENDARIO DEGLI INCONTRI DEI GRUPPI D’ASCOLTO

Incontri di preparazione Data indicativa degli incontri nelle case

1 ottobre ‘145 novembre ‘143 dicembre ‘1414 gennaio ‘1511 febbraio ‘1515 aprile ‘1513 maggio ‘1510 giugno ‘15

8 ottobre ‘1412 novembre ‘1410 dicembre ‘1421 gennaio ‘1518 febbraio ‘1522 aprile ‘1520 maggio ‘15Incontro conclusivo dalle suore canossiane

Il testo che i Gruppi di Ascolto della Parola seguiranno quest’anno è “Il pane dellasalvezza” pubblicato da In dialogo (€ 7,20)

Il percorso che viene proposto stimola e apre la riflessione e la preghiera lungo duedirettrici.

La prima è, per così dire, più interiore. Le pagine del Vangelo di Marco (cfr. Mc 6,6b -8,26) costituiscono la cosiddetta “sezione dei pani” e sono significativamente dinamiche,cioè ricche di movimento, di passaggi di situazioni, di domande e di insegnamenti.

La seconda direttrice è invece data dalla circostanza dell’Expo 2015 e dal suo tema“Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”.

Ribadiamo la necessità di un metodo rigoroso per vivere con frutto gli incontri neiGruppi di Ascolto. Papa Francesco ha ricordato che “la lettura spirituale di un testodeve partire dal suo significato letterale, altrimenti si farà facilmente dire al testo quelloche conviene, quello che serve per confermare le proprie decisioni, quello che si adatta aipropri schemi mentali” (Evangelii Gaudium, 152). C’è un atteggiamento di fondo che sen-tiamo necessario suggerire: la Parola di Dio va accolta con umiltà perchè è parolad’amore. Solo se viene riconosciuta e accolta come parola d’amore entra nel cuore ecambia la vita. E bisogna lasciare che la Parola faccia il suo percorso: dalla mente al cuoree da questo alla vita quotidiana.

Grazie anche a coloro che in vario modo hanno generosamente prestato la loro collabora-zione. Soprattutto, grazie ai tanti gruppi che, raccogliendo questa proposta, vorrannoviverla con amore e fedeltà, comprendendola come alimento per una testimonianza divita cristiana più autentica e trasparente.

La Commissione per i Gruppi di Ascolto della Parola della Diocesi di Milano

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“Periferie, cuore della missione” èlo slogan scelto da Missio, organi-smo pastorale della Cei, perl’Ottantottesima Giornata Missio-

naria Mondiale che si svolgerà,come di consueto, nel mese diOttobre. Prendendo lo spunto dalmagistero di Papa Francesco,l’obiettivo è quello di richiamarel’attenzione dei fedeli e delle comu-nità sulla centralità dell’impegno adgentes, per raggiungere le periferie,le frontiere, tutto ciò che è distanteda noi, non solo geograficamente,ma anche a livello esistenziale.Essere credenti, infatti, significaassumerci le proprie responsabilitàdi battezzati, l’impegno alla conver-sione del cuore, al bene condiviso,alla pace, alla giustizia, alla riconci-liazione, al rispetto del creato.Ecco che allora la periferia si quali-fica come il locus per eccellenzadella missione, traguardo da rag-giungere e dunque “dove andare” e“da cui ripartire”.

OTTOBRE MISSIONARIO

Per la nostra comunità a cura della CommissioneMissionaria Parrocchiale:

• Domenica 19 ottobre ore 21 Rosario Missionario in Santuario• da Lunedì 20 a venerdì 24 ottobre dopo la messa vespertina

recita del Vespro con il messaggio del Papa.• Sabato 25 Veglia Diocesana in Duomo con mandato missionario.• Sabato 25 e Domenica 26 ottobre omelie durante le S. Messe

a cura di una madre Canossiana e di un padre del PIME

Sul sagrato del Santuario faremo la 5° edizione della “CROSTA-TA della SOLIDARIETÀ” e ci sarà anche un banchetto conoggettistica missionaria.

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Da qualche anno la nostra parrocchiapropone ai bambini battezzati negliultimi sei anni e ai loro genitori un per-corso di “accompagnamento” in questaprima fase dell’iniziazione cristiana.Papa Francesco ci ha più volte riportatialla bellezza del Battesimo e alla neces-sità di mantenerne viva la “memoria”.

“Siamo chiamati a vivere il nostroBattesimo ogni giorno, come realtàattuale nella nostra esistenza. Se riu-sciamo a seguire Gesù e a rimanerenella Chiesa, pur con i nostri limiti,con le nostre fragilità e i nostri pec-cati, è proprio per il Sacramento nelquale siamo diventati nuove creaturee siamo stati rivestiti di Cristo. È inforza del Battesimo, infatti, che, libe-rati dal peccato originale, siamoinnestati nella relazione di Gesù conDio Padre; che siamo portatori diuna speranza nuova, perché ilBattesimo ci dà questa speranzanuova: la speranza di andare sullastrada della salvezza, tutta la vita. Equesta speranza niente e nessuno puòspegnere, perché la speranza nondelude.” (UDIENZA GENERALE,Piazza San Pietro, Mercoledì 8 gen-naio 2014).

Proprio alla MEMORIA DEL BAT-TESIMO è dedicato il primo appunta-mento al quale le famiglie sono invita-te con i loro bambini. Si tratta di unritrovo durante il quale con i genitoridei bimbi battezzati durante l’ultimoanno solare ripercorriamo il significato

del Sacramento ricevuto attraversol’immagine della vite e dei tralci. IlBattesimo ci innesta in Cristo come iltralcio alla vite, cosicché partecipiamodella vita stessa di Cristo, divenendofigli adottivi di Dio Padre. Accanto alla lettura del brano evangeli-co, commentato dal Sacerdote, si com-pie il gesto simbolico di “innestare” untralcio/foglia con il “nome” del propriobambino all’albero della vite che èGesù Cristo. Segue un momento di condivisionedell’esperienza, da parte dei genitoriche lo desiderano, di come hanno vis-suto la nascita e la ri-nascita battesima-le del proprio bambino. Si tratta di unmomento particolarmente significati-vo. Infatti, come ci ricorda PapaFrancesco,

“La dimensione comunitaria non èsolo una “cornice”, un “contorno”,ma è parte integrante della vita cri-stiana, della testimonianza e del-l’evangelizzazione. La fede cristiananasce e vive nella Chiesa, e nelBattesimo le famiglie e le parrocchiecelebrano l’incorporazione di un

Dal Battesimo un percorso di evan-gelizzazione per genitori e bambini

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nuovo membro a Cristo e al suocorpo che è la Chiesa”. (UDIENZAGENERALE, Piazza San Pietro,Mercoledì 15 gennaio 2014).

Durante l’incontro dello scorso annoPastorale, ad esempio, AlessandraIsaj, una bambina battezzata in etàscolare, ha raccontato: “È stataun’esperienza bella fare il battesimo. Ascuola io facevo religione, non sapendoche solo i cristiani la facevano.Iniziando a fare quella materia che mipiaceva molto, ho chiesto ai miei geni-tori se potevo diventare cristiana eallora i miei genitori, le mie sorelle edio abbiamo iniziato il nostro camminocon madre Claudia che ci ha aiutati aprepararci per il Battesimo. Il mioBattesimo non lo dimenticherò maiperché da lì la mia vita cambiò.”

Per qualcuno, chiedere il dono delBattesimo per un figlio mette in motoun percorso di avvicinamento perso-nale alla fede cristiana, come ha rac-contato Eki Ester: “Mio marito è cat-tolico. Abbiamo conosciuto MadreClaudia quando abbiamo deciso dibattezzare nostro figlio Trinity. Lei ciha aiutato e mi ha incoraggiato a rice-vere anch’io il Battesimo. Abbiamo ini-ziato il percorso di preparazione, mapoco dopo sono rimasta incinta e sonostata costretta a interrompere. Hoavuto la mia seconda figlia Litsa che èstata battezzata. Madre Claudia mi haincoraggiato a riprendere il percorsodi preparazione al Battesimo e almatrimonio. Il 12 aprile 2014 ci siamosposati con rito misto, poiché non eroancora battezzata. Ho ricevuto ilBattesimo la notte di Pasqua. Sono

molto grata a Dio onnipotente peravermi fatto conoscere le persone giu-ste che mi hanno incoraggiato e aiuta-to durante questo lungo periodo di pre-parazione.”

Alcune coppie non sposate approda-no alla scelta del matrimonio cristia-no, come hanno raccontato Robertae Giovanni: “Se oggi siamo qui, insie-me, a parlare di noi è perché Dio ci hadato la possibilità di reincontrarci eriscoprire l’uno nell’altra quello stupo-re e quella scintilla che ci ha unito daragazzini. Alla fine del nostro percorsopossiamo dire di aver capito cosasignifichi veramente il dono di séall’altro e possiamo dire di sentircipronti per ricevere il sacramento delmatrimonio, sicuri che la fede nelSignore non ci abbandonerà mai.”

E, ancora, Daniela e Roberto: “ColBattesimo Tommaso è diventato figliodi Dio, gli è stato lavato via il peccatooriginario ed è entrato anche lui a farparte della comunità cristiana, è rinatouna seconda volta. L’impegno di noigenitori è quello di educarlo alla fedecristiana e trasmettere tali valori.Dopo il Battesimo abbiamo proseguito

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il percorso non solo come famiglia maanche come coppia, con la preparazio-ne al matrimonio, infatti il 13 settembreci sposeremo davanti a Dio.”IL PERCORSO POST-BATTESI-MO CONTINUA oltre alla memoriadel Battesimo: durante l’anno pastoralesono programmati tre incontri, desti-nati ai bambini da 0 a 6 anni e alle lorofamiglie. Ogni incontro mette a temaun brano della Bibbia: il passo vieneprima letto e poi presentato ai più pic-coli attraverso una drammatizzazionedella Parola, grazie alla partecipazionedi diversi genitori che si rendono di

volta in volta disponibili ad “interpreta-re” i personaggi necessari. Si tratta diun metodo del quale abbiamo neglianni riscontrato la particolare efficacia:la drammatizzazione si svolge in unclima di grande attenzione da parte deipresenti; i bambini osservano a boccaaperta lo svolgersi della scena. Per ogni incontro si sceglie anche uncanto, solitamente dal ritornello orec-chiabile, che viene ripetuto più voltecosicché i bambini lo possano impara-re. Segue un momento di riflessione siaper gli adulti, guidata quest’anno dadon Roberto e da Madre Claudia, siaper i bambini, che si riuniscono in sedeseparata con alcune catechiste e ripren-dono in maniera semplice i contenuti

fondamentali del brano messo a tema. Uno dei momenti più belli è quello incui i due gruppi - genitori e bimbi - siriuniscono e si scambiano le proprieriflessioni: i bambini dicono qualco-sa ai genitori e viceversa. Se da unlato i genitori devono fare lo sforzo dicomunicare in maniera semplice ipropri pensieri ai figli, dall’altrocapita non di rado di stupirsi dellegrandi intuizioni di cui sono capaci ibambini. Essi ci dimostrano di essereaperti al Mistero ed è davvero possi-bile parlare loro di Dio: non occorreaspettare che sviluppino particolaricapacità cognitive per proporre loroil primo annuncio. Ogni incontro sichiude con il momento di convivialitàlegato alla merenda insieme. Si tratta diun cammino che, seppur fatto di pochiappuntamenti, può costare fatica allefamiglie che devono sacrificare qual-che pomeriggio domenicale, e tuttavianon mancano le testimonianze di geni-tori che, fedeli nel tempo, hanno sco-perto l’importanza di questi momenticome supporto all’educazione cristianadei propri figli.

L’équipe battesimale

PROSSIMI APPUNTAMENTIPERCORSO POST-BATTESIMOrivolto a tutte le famiglie con bambinibattezzati, da 0 a 6 anni.

1° incontro 19 ottobre 20142° incontro 25 gennaio 20153° incontro 15 marzo 2015

MEMORIA DEL BATTESIMOrivolto alle famiglie con bambini battez-zati l’anno precedente

12 aprile 2015Vi aspettiamo!

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Era un sogno...partire per Roma inVaticano a prestare servizio di chie-richetto in Basilica.Proprio io! Ebbene si! Il tanto atteso2 luglio arrivò...Fare questo viaggio per me volevasignificare tante cose...Stare lontano da casa per ben 20giorni, il mio primo viaggio da solo,conoscere amici nuovi venuti dacittà diverse, alloggiare in pre-semi-nario Pio X a pochi metri da dovealloggia il nostro Papa Francesco...

Eravamo un gruppo di 31 ragazzi

della mia età.In pre-seminario la sveglia suonavaalle 6! Pronti a vestirci, rifare il lettoe essere in Basilica alle 6.45... dopoaver servito la Santa Messa tutti afare colazione! E poi ogni giorno unprogramma diverso...Ho avuto la possibilità di visitare igiardini vaticani, le varie Basiliche,i Tesori di San Pietro, Roma e tuttala sua storia... ma sopratutto provareun emozione indescrivibile ognivolta che passavo sotto la finestra diPapa Francesco...Mi sembrava di sognare e invece eratutto vero...Ogni volta che mi affacciavo allafinestra della mia camera sentivo lapace, la quiete, la serenità... una sen-sazione di leggerezza...Sono contento di aver fatto questoviaggio, di solito quando si torna daun viaggio si porta a casa un ogget-to, una cartolina per ricordo... io nonho portato nessun oggetto.Questo viaggio mi ha insegnato acondividere con gli altri i momentibelli e meno belli; ad essere piùresponsabile, mi ha insegnato che ilmomento della celebrazionedell’Eucarestia è un momento spe-ciale e va vissuto con fede e amoreverso Gesù.É stata un’esperienza meravigliosa,unica che porterò sempre nel cuore..

Francesco Luberto

SEMBRAVA UN SOGNO...MA ERA REALTÀ...

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A settembre nella teca è stato espostoun “Kyriale ambrosiano” del 1770. E’un corale cartaceo manoscritto di 96pagine in fogli di grande formato ( 46x 30,5 cm. ) con legatura in pelle mar-rone. Scrittura gotica nera e rossa, ini-ziali rosse. Le iniziali delle sezioniliturgiche sono dipinte in giallo, rosa,rosso, viola, blu. La lettera seguentel’iniziale è ornata da disegni in colorseppia rappresentanti volti caratteriz-zati. Notazione quadrata su rigo tetra-

stico, riga gialla per il Do e rossa per ilFa. Contiene canti per le Messe: dallaprima domenica dopo Pasqua allaprima domenica dopo l’Epifania.

Ad ottobre, in occasione della FestaCompatronale della B. V. del Rosario,nella teca verrà presentato uno degliantichi abiti per la Statua dellaMadonna che la nostra parrocchiaancora conserva. E’ un abito completocomposto da gonna, corpino e manto,in tessuto bianco decorato con ricamia fiori policromi e racemi in oro, dellaprima metà del XX secolo.

Per novembre nella teca verranno pro-posti in visione due Reliquiari “gemel-li”: dedicati a San Faustino uno e aSan Fortunato l’altro. Sono manufattiin legno intagliato, dorato e dipinto (verde e oro ), di cm. 55 x 29, della fineXVIII – inizio XIX secolo. OgniReliquiario è costituito da una baserettangolare, scontornata ed arroton-data sui due angoli anteriori, da cui sidipartono, verso l’alto, due fasci dirami e foglie che circondano e sosten-gono una teca di forma irregolare: tri-lobata nella parte alta, più ampia,stretta e terminante con un tratto retti-lineo in basso. La piccola teca contie-ne le reliquie ed un cartiglio con ilnome del Santo Martire. La partesuperiore del Reliquiario termina conuna corona color oro che sormonta lateca ed avvolge un mazzo di foglieverdi.

Settembre, ottobre e novembrenella teca espositiva

Carlo Mauri

La crisi iniziata nel 2007ai “piani alti” dellafinanza ha investito inquesti anni tutto il siste-ma produttivo e com-merciale, compromet-

tendo gravemente l’occupazione econducendo alla povertà moltefamiglie sia immigrate che italiane.Per venire incontro all’estendersidella povertà anche in mezzo a noi,tutte le associazioni caritative dellecomunità cristiane (le SanVincenzo, i Centri di Ascolto, iMagazzini Caritas, i BanchiAlimentari, ecc.) hanno cercato inquesti anni di potenziare le proprieattività.Da parte sua la Diocesi di Milanoha dato vita nel 2008 al FondoFamiglia Lavoro, che ha erogatopiù di 20 milioni di euro, mentre alivello locale si sono costituitinumerosi Fondi di varia denomina-zione. A Vimercate il Fondo CittàSolidale ha erogato dal 2011240.000 euro a oltre 200 famiglie.Ma il proseguire della crisi sul fron-te produttivo occupazionale e l’al-largarsi del numero delle famiglieche ne sono toccate richiede unapprofondimento della “coscienzasolidale” in tutta la comunità e unallargamento di quella che possia-mo chiamare la “base solidale”della comunità, peraltro già cosìattiva nel nostro territorio, ma ora

chiamata a intervenire nei confrontidi bisogni più rilevanti ed estesi.Per approfondire questa coscienza eallargare questa base, laCommissione Caritas della nostraComunità Pastorale si propone disvolgere, in collaborazione con leassociazioni caritative e di volonta-riato che vorranno coinvolgersi, unprogramma di sensibilizzazione,animazione e proposta, avendosullo sfondo l’avvenimento e latematica di Expo 2015 e accoglien-do l’invito del nostro Arcivescovo arealizzare fra di noi “lo stile dellacomunità educante”.L’azione di sensibilizzazione e pro-posta che la Commissione Caritaspropone potrebbe riguardare duegrandi settori: quello del tempolibero e quello delle spese non vita-li, aprendo su di essi una stimolanteriflessione.Il tempo libero è una risorsa acosto zero che spesso viene consu-mata a frutto sociale zero. Obiettivodella riflessione sarebbe di finaliz-zarne una parte a finalità sociale,secondo modalità e servizi chepotranno essere concordati con leCaritas parrocchiali o con altreAssociazioni di volontariato, secon-do le loro attività specifiche.Le spese non vitali sono oggi unavoce molto rilevante, perchè com-prendono: viaggi, crociere, palestra,bellezza, gioco, sport, fumo, moda,

Caritas 2015Cuori solidali. Energia per la vita

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collezionismo, ecc. Un primo utilis-simo esercizio di riflessione sulleproprie spese non vitali è la loroquantificazione annuale: vengonofuori delle belle cifre. Poi si puòdecidere l’ammontare della quota-parte che si vuol mettere a disposi-zione di chi non può affrontarespese vitali. Se questa riflessioneviene fatta a livello familiare, perdecidere la percentuale che si vuolemettere a disposizione dei poveri, sicompie un esercizio molto educati-vo che può assumere i connotati diuna “revisione di vita”, e aiuta acompattare la famiglia e a coinvol-gere e responsabilizzare i figli, spe-cialmente adolescenti.La Commissione Caritas, in colla-borazione con altre associazioni,vorrebbe proporre una simile rifles-

sione sul tempo libero e sulle spesenon vitali in occasione dellaGiornata Caritas (novembre), sug-gerendo nei mesi seguenti motiva-zioni, esemplificazioni e destinazio-ni concrete per qusta riflessionepersonale e familiare, fino a giunge-re a una specie di delibera o impe-gno da offrire nella S. Messa dellaGiornata della Solidarietà (febbra-io), favorendone poi la traduzionepratica nei mesi successivi.La Commissione Caritas si proponedi mettere a punto questo progetto“Cuori Solidali” nel corrente mesedi ottobre in dialogo con le altreAssociazioni caritative e di volonta-riato, per poi presentarlo a tutta laComunità di Vimercate e Burago inoccasione della Giornata Caritas del9 novembre p.v.

Circolo A.C.L.I.Nel mese di luglio si è costituito ilCoordinamento brianzolo perl’Alleanza educativa Scuola eFamiglia al quale partecipano realtàe associazioni che si occupano difamiglia e scuola, tra le quali leA.C.L.I. L’impegno del Coordinamento è dianimare in Brianza confronti pubbli-ci al fine di promuovere una culturadell’incontro e della ‘Convivialitàdelle differenze’, che quindi pro-

muova il dialogo fra le diverse posi-zioni ideologiche e la comprensionereciproca.Questo è un argomento di attualitànel mondo scolastico, in quanto icontenuti delle teorie gender, stannoseguendo delle modalità di inseri-mento nei percorsi educativi, e rite-niamo utile mettere in luce alcunipunti di questa deriva.A tal fine stiamo organizzando dueincontri che riassumo come segue:

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Venerdì 10 ottobre ore 21,00 – Lʼincontro si terrà nella salaconferenze della sede del Cittadino di Via Longhi, 3 a MonzaʻLa Sfida dellʼeducazione di genere: mamma e papà: Chebello!ʼ

Relatori:Laura Boccenti Docente storia e filosofia, preside del

Liceo Faes - Monforte di Milano Milena Santerini Deputato, ordinario di Pedagogia -

Università Cattolica di Milano Mario Adinolfi Giornalista e scrittore

(autore del libro “Voglio la mamma ”)

Venerdì 24 ottobre ore 21,00 – Si terrà nella sala E del TeatroBinario 7 in Via Filippo Turati, 8 – 20900 Monza.ʻLa famiglia e la scuola non vanno mai contrapposte!ʼ

Mattia Ferrero Presidente dell'Unione Giuristi Cattolici di Milano

Roberto Pellegatta Associazione Dirigenti Scolastici DiSAL

Marco Campione Ministero Istruzione Università e Ricerca

Rosario Montalbano Assessore Istruzione Monza.

ARCIDIOCESI DI MILANOSERVIZIO PER LA FAMIGLIA

SERVIZIO PER LA PASTORALE SOCIALE E DEL LAVORO

“CON-DIVIDERE PER MOLTI-PLICARE” - Famiglie e stili di vita La Santa Sede, la Diocesi diMilano e Caritas Internationalis,Italiana e Ambrosiana saranno pre-senti nello spazio espositivo diEXPO 2015 rispettivamente con un

padiglione e un palinsesto di eventi einiziative. In sintonia con questo coinvolgi-mento la Chiesa di Milano aderiscealla Campagna promossa da CaritasInternationalis “Una sola famigliaumana. Cibo per tutti” e promuove

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un percorso di approfondimento permettersi in ascolto delle esperienzegià in atto sui territori diocesani, trar-ne riflessioni condivise e traiettoriedi azione comune sui temi di altovalore civile e religioso connessi colnutrirsi in giustizia e nel rispetto dellavita di tutti. Caritas Ambrosiana, Servizio per laFamiglia, Ufficio per la PastoraleSociale, in collabora- zione conACLI, Forum Regionale delleAssociazioni Familiari dellaLombardia, Oasi per la Famiglia,intendono sostenere insieme un per-corso che ha come focus l’agire abi-tuale dei singoli e delle famiglie. Il percorso è mosso da interroga-tivi importanti e urgenti: comeripensare i principi del nostro siste-ma economico e le attuali politichesocioeconomiche per garantire ilbenessere della persona e della fami-glia? Come attivare le diverseforme aggregative e associativepresenti nella nostra società perchéassumano un ruolo di veri protagoni-sti del cambiamento? Quale ruolo lefamiglie possono giocare nellacostruzione di una vita buona per legenerazioni di domani? Dare delle risposte concrete a questedomande è la direzione verso cuicamminare e quindi non può essere ilrisultato di una riflessione di una solavoce. Molte famiglie in questi anni si sonomesse in relazione e organizzate,mostrando di essere soggetti in gradodi costruire reti e scambi orientatiall’eticità e alla solidarietà: esperien-

ze di acquisto condiviso basate sugiustizia ed equità, reti costruiteattorno all’accoglienza di soggettipiù deboli, pratiche di mutualità econdivisione… Queste esperienze fondate su unalogica di dono e di reciprocità, tesso-no una trama di relazioni costruendodelle vere e proprie reti che praticanouna “economia di condivisione”.Presenti nelle nostre comunità spessoin modo silenzioso, rappresentanooggi la testimonianza di uno stile divita possibile, capace di “nutrire ilpianeta”. Il percorso che proponiamo intendeaccompagnare il prossimo annopastorale 2014-2015 e concludersicon un evento che si realizzerà nelmese di Ottobre 2015. Per preparaci in modo adeguato sonostate previste tre fasi.Prima fase - Ottobre-Marzo 2014 Avvio di momenti di confronto parte-cipativo per far emergere le buoneprassi e creare rete. Creazione di gruppi di lavoro cittadi-ni, decanali o interdecanali conl’obiettivo di: identificare e metterein relazione esperienze di economiadi condivisione presenti sul territorio;progettare eventi pubblici per il gior-no 12 aprile 2015.Seconda Fase - Maggio-Settembre2015 Lavoro a livello diocesano finalizza-to a far sintesi, di quanto realizzatonei laboratori locali, e a produrre undocumento che restituisca esperienzee linee di lavoro. Terza fase conclusiva -

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Il nido del Gabbiano.

Chissà se il 15 giugno quando è venuto presso la nostra libreria a presentare la sua ultima operaGiorgio Fontana si aspettava che questa sua disponibilità gli avrebbe portato fortuna. Noi nonabbiamo sicuramente nessun merito, però aver scelto un autore che un paio di mesi dopo avreb-be vinto un premio importantissimo per la letteratura italiana, come: il Premio Campiello, è moti-vo di soddisfazione.Milano, estate 1981: siamo nella fase più tarda, e più feroce, della stagione terroristica in Italia.Non ancora quarantenne, Giacomo Colnaghi a Milano è un magistrato sulla linea del fronte.Coordinando un piccolo gruppo di inquirenti, indaga da tempo sulle attività di una nuova bandaarmata, responsabile dell'assassinio di un politico democristiano. Cattolico convinto, è di umili origini, ma consapevole che la sua riuscita personale sia la prova divivere in una società aperta. È sposato con figli, ha due amici carissimi, con i quali incrocia scher-maglie polemiche, ama le ore incerte, le periferie, il calcio, gli incontri nelle osterie.Dall'inquietudine è avvolto anche il ricordo del padre Ernesto, che lo lasciò bambino morendo inun'azione partigiana. Quel padre, la cui storia eroica Colnaghi ha sempre inseguito, per trattene-re quell'unica persona che ha forse amato davvero, pur senza conoscerla. L'inchiesta che svolgeè complessa e articolata, tra uffici di procura e covi criminali, tra interrogatori e appostamenti.Ma la sua coscienza aggiunge alla caccia all'uomo una corsa per capire le ragioni profonde, l'ori-gine delle ferite che stanno attraversando il Paese...

Morte di un uomo felice di Giorgio Fontana – Casa editrice Sellerio

Conclusione: Evento Diocesano 4Ottobre 2015Convegno in EXPO ed eventualmen-te anche fuori EXPO di restituzionedel percorso precedentemente svolto. Il percorso intende coinvolgere ognifamiglia e persona interessata aitemi, sollecitando alla partecipazioneattiva coloro che nei territori, a parti-re dalle reti dei promotori, sono giàimpegnati e sensibili. A tal fine sono stati organizzati degliincontri per ogni zona pastorale. Viinvitiamo ad un incontro fissato per ilgiorno martedì 21 ottobre, presso

Sala dell'Oratorio Piazza Cuzzi, Besana Brianza in cui verrà presenta-ta in modo approfondito l’iniziativa edato mandato operativo a quantisaranno interessati e disponibili alcoordinamento e alla promozionelocale dell’esperienza. Chiediamo a chi è interessato edisponibile di contattare la segreteriaorganizzativa per segnalare il proprionome, al fine di favorire il passaggiodi informazioni e comunicazioni. Il riferimento è:[email protected];Tel. 0276037347.

Parola Amica32

MOVIMENTO TERZA ETÀ

Giugno e Settembre 2014 sono mesi che vanno ricordati per una intensa successione dieventi carichi di emozioni che hanno fatto pulsare e vibrare i cuori di molti fedeli dellaComunità parrocchiale di S. Stefano.

Citiamo brevemente: la festosa S. Messa del giugno scorso, per celebrare il 65* anniver-sario di Ordinazione sacerdotale di don Gianni Radice; la giubilante lacrimosa ed esube-rante esultanza dei ragazzi oratoriani, manifestata a don Marco Pavan durante la sua S.Messa di "addio" di domenica 14 settembre ed i successivi grazie, abbracci e baci dispen-sati "a iosa" sul sagrato; la felicità espressa per l'ingresso nella nostra Comunità di duenuovi Sacerdoti, don Marco Fusi e don Davide Marzo.

E frammezzato a tali gioviali eventi, eccoun altro lieto Anniversario: quello di MadreGiuseppina Villa dell'Ordine delleCanossiane, che ha compiuto 60 anni di vitareligiosa.

Noi del Movimento Terza Età parrocchia-le ci piace esprimere la nostra gratitudine allaMadre per esserci stata di aiuto durante gliincontri spirituali presso la nostra Sede ed inSantuario nei momenti contemplativi eucari-stici e mariani.

Madre Giuseppina è nata a Giovenzana il5 aprile 1929, una piccola frazione di ColleBrianza, un antico borgo disposto sulle riden-ti colline lecchesi, coronate da boschi e casta-gneti. E da lì, un bel giorno di agosto del 1954, stuzzicata e sollecitata da alcune amiche,partecipa ad un ciclo di Esercizi Spirituali per ragazze, presso il Convento delleCanossiane di Vimercate. Sul finire degli Esercizi, e dopo un colloquio con la MadreSuperiora Elisa, come un "fulmine a ciel sereno", Giuseppina nel tornare a casa, annunciaalla sua mamma che desidera farsi suora; ed il 14 settembre 1954 entra in Convento. Nonha avuto alcuna esitazione e paura dal proferire il " per sempre del Signore".

Dopo il Noviziato e la presa dei Voti, inizia, per la giovane Madre Giuseppina, l'avven-tura itinerante per le "vie del mondo", quale insegnante catechista ed educatrice dei fan-ciulli e dei giovani, e tanto altro ancora. E Viene presto inviata in Portogallo - città diPorto - per quattro anni; in Brasile nella regione di Santa Caterina, per cinque anni; aVerona-San Massimo, presso il Seminario per la formazione dei Chierici da inviare inAmerica Latina, per 8 anni; a Legnago, presso la Casa di Spiritualità per Esercizi, per

60° Anniversario di vita religiosa"Madre Giuseppina Villa"

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circa 16 anni; a Roma, alla "Romanina", per altri dodici anni.

Nel 1999, a seguito delle condizioni precarie del fratello (residente a Barzanò) chiede diessere a lui avvicinata per prestargli aiuto ed assistenza durante i momenti di sofferenza edolore. Le viene concesso di "accasarsi" presso il Convento di Vimercate, ove continua, atutt'oggi, la sua attività nelle varie incombenze di aiuto a lei affidate, consapevole che lavita comunitaria conventuale aiuta a superare differenze e fatiche. E nei momenti difficilivolge lo sguardo verso l'Alto…

Ovviamente non è più la minuta, veloce e frizzante venticinquenne Giuseppina di quan-do ha avuto inizio la sua attività missionaria. Ora che ha raggiunto "una discreta età", lavediamo, sovente assisa, dietro la vetrata della portineria del Convento, indaffarata ed alleprese con la centralina telefonica ed il monitor delle telecamere di sorveglianza; oppure lasi scorge per le vie della città per portare l'Eucaristia agli ammalati ed alle persone anzia-ne; oppure ancora avvicinarsi alle prime panche del Santuario, con la sua camminata unpoco claudicante, per assistere alle funzioni liturgiche.

Nel pomeriggio di Domenica 14 Settembre, a sessant'anni precisi dalla sua entrata inConvento, tutta la Comunità delle Madri Canossiane l'hanno caldamente festeggiatafacendo celebrare in suo onore la S. Messa da don Gianni (suo estimatore), alla quale èseguìto uno "sfizioso e spumeggiante" rinfresco, con il tradizionale taglio della torta.

A Madre Giuseppina va il nostro saluto ed augurio per il proseguimento della sua atti-vità, ed un grazie dal profondo del cuore per la sua umile e costante generosità nel servi-re ed aiutare per molti anni la nostra Comunità Parrocchiale.

Piccola e dolce Madre, sei per noi tutti un valore aggiunto…!Che il Signore ti benedica…!

Per il Movimento Terza Età: Armando D'Alessio Grassi 14 Settembre 2014

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S. Messa per M. Giuseppina Villa e M. Carla perego, 21 settembre 2014

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Somme raccolte alla data del 3 agosto 2014 e 37.540,00Dal 3 agosto all’8 settembre 2014 (52 buste) e 655,00

Totale e 38.195 ,00La Commissione Amministrativa

Raccolta FondiPer gli Interventi sugli Stabili Parrocchiali

w Con il Battesimo sono diventati figli di DioCanale Gabriele Natale – Deni Rebecca

w In nome di Dio si sono uniti in matrimonioCavalleri Mauro con Visconti Raffaella – Viganò Roberto con Missaglia Daniela –Ripamonti Riccardo con Zhang Lina – Confalonieri Marco con Del Gesso Chiara

w Sono tornati alla casa del PadreVilla Angela di anni 94 – Missaglia Luigi di anni 70 – Carzaniga Giulio di anni 77 –Crippa Daniela in Beretta di anni 60

P.A. alla Madonna secondo le intenzioni dell’offerente 50Gli amici in memoria di Moioli Luigi 150Una panca 50N.N. alla Madonna (2 offerte) 55

TOTALE e 305

Offerte libere mese di SETTEMBRE 2014

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RESTAURO PANCHE SANTUARIOCome riportato in altra parte di questo bollettino, tra le opere programmate vi è anche ilrestauro delle rimanenti panche del Santuario.

Eventuali parrocchiani che desiderassero sostenere il restauro di una panca, potrannomettere il proprio nominativo come benefattore. Per questo dovranno contattare la segre-teria della parrocchia in Via De Castillia 2 – Vimercate - tel. 039/668122.

CONSIGLIO AFFARI ECONOMICI