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N.01 A.S. 2017-2018 IL GIORNALINO DELL’I.C. CICAGNA PARLIAMONE

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In questo numero...

Le nostre esperienzeSono trascorsi già o... finalmente... cinque anni!Autunno nel bosco Il sentiero degli avi di Colombo Per non dimenticare... Intervista al Sindaco di Coreglia Ligure La Shoah. Intervista alla signora Rina

I progetti del nostro IstitutoArti e mestieriIl Mercatino di Natale Concorso “Giornata di Cristoforo Colombo 2017”Halloween a FavaleIl gioco della sabbiaLa scatola delle emozioniA teatroIl libro della giungla... un mondo di animaliAmo dove vivoNatale alla pasticceria Galletti Il Natale arriva anche a MonleonePrimo premioLa lettura è un viaggio: noi abbiamo iniziato il nostro!!!

Le nostre intervisteQuesta cuffia mi sta strettaWimbledon sto arrivando!

Le nostre recensioniUn’avventura tra le cime HimalayaneConsiglio questo libro perchè...

Giochi, filastrocche e raccontiCrossword numbersFilastrocca della primaIl dito con le gambeColomboIl mareLe stelle e la principessa magicaDue fatine coraggioseUn extraterrestre distrattoLettera al Presidente

Hanno collaborato a questo numero:i bambini e i ragazzi delle scuole di Cicagna, Favale, Gattorna, Lorsica, Lumarzo, Monleone

Hanno curato il progetto grafico:i ragazzi della scuola di Gattorna

In copertina:marionette di cartone realizzate dagli alunni della IID della secondaria di Gattorna

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LE NOSTRE ESPERIENZE

Io speriamo che me la cavo!La nostra maestra dice che sembriamo i

protagonisti del libro “Io speriamo che me la

cavo”. Sarà, per caso, per queste risposte?

Lo sapevate che ...• L'Italia è uno stato europeo che ha dei confini naturali: a sud il mare e a nord il

cielo.• L'Italia è divisa in 20 regioni due di queste

sono monotone: la regione del Vaticano e la

Repubblica di San Marino.• In Italia nelle zone di confine si parla il

londinese.• La Valle d'Aosta confina a est con l'Austria e

a sud con la Tunisia.

Pietro: Ricordo con piacere l'esperimento del “vulcano” che abbiamo fatto in giardino in III. E' stato bello perché era divertente quando il “nostro vulcano è esploso”.Diletta: L'esperienza più bella quando con l'aiuto delle insegnanti preparavamo le “Pigotte” per la giornata dei Diritti dei bambini. Peccato non le abbiamo più fatte.Martina: L'anno scorso in occasione dell'Open Day abbiamo presentato ai genitori il progetto “Rendere consapevoli” e glielo abbiamo illustrato facendo “Quattro passi per....Monleone” recandoci a piedi, attraverso la pineta, a Cicagna.Angelica: Sport a scuola con gli istruttori di Acrobatica, due ragazzi che ci hanno fatto divertire insegnadoci a fare capriole e salti che subito ci spaventavano, poi però volevamo ripetere. Ma il bello era vedere loro quando saltavano e andavano sullo skeateboard. Veramente bello!Thomas: In 3^ elementare abbiamo preparato il pane. Cioè proprio impastato cotto e soprattutto mangiato. Che buono, che divertimento.Alessio: io invece ricordo il gioco delle bocce. All'inizio non ero molto contento poi invece mi sono divertito quando abbiamo giocato maschi contro femmine.Youssef: un'altra bella esperienza l'abbiamo fatto in 2^ quando siamo andati allo stadio a Genova per vedere la

partita Genoa-Torino, vinta dal Genoa. Noi con altre scuole avevamo preparato uno striscione.Caterina: Un anno con le maestre abbiamo preparato un orto nel giardino, vicino alla palestra, seminando patate, rucola e insalata. Dopo pochi mesi sono nate le piantine.Alessio: A me non è piaciuto per niente il lavoro all'uncinetto.Hayat: quest'anno è venuta un'insegnante a proporci i balli di gruppo. Io mi sono divertita molto.Francesco: E' stato emozionante la mattina in cui è venuto a trovarci un giocatore della squadra di calcio dell'Entella.Giada: un progetto che mi è piaciuto molto e Safer Internet,con la maestra Laura. Abbiamo giocato e imparato tante cose sull'utilità ma anche sui pericoli della rete.Federico: quest'anno di Arte e Immagine la maestra si è “fissata” su Picasso. All'inizio mi sembrava impossibile poi con pazienza sono riuscito a “riprodurre” il quadro la “Guernica” rappresenta il bombardamento di Guernica.Sara: abbiamo fatto tante belle attività, però abbiamo anche studiato...

Gli alunni della classe V della Scuola Primaria di Monleone

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Sono trascorsi già o... finalmente... cinque anni!

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Autunno nel bosco

LE NOSTRE ESPERIENZE

Giovedì 26 ottobre, noi alunni della scuola primaria di Lorsica, ci siamo recati nel bosco in località “Fosco”, per una lezione sull’autunno all’aria aperta.Con il pulmino, siamo arrivati al confine con il comune di Orero. Da lassù abbiamo ammirato un panorama stupendo, si vedono: Lorsica, Verzi, Canavissolo, il Monte Ballano e persino il Monte Caucaso. Nel bosco abbiamo ammirato i colori dell’autunno: giallo, arancione, marrone e rosso. Abbiamo osservato l’albero del castagno: la corteccia, le foglie, i ricci e il frutto. La corteccia è liscia e bruna- rosastra con dei puntini bianchi quando la pianta è giovane, è grigia con screpolature che formano delle strisce dall’alto verso il basso quando la pianta è cresciuta. Le foglie sono caduche, grandi e lanceolate con margine seghettato. I frutti sono le castagne contenute in un riccio spinoso. Distinguiamo la buccia di colore marrone e la base detta “ilo” di colore chiaro, che sembra una nuvoletta, e la “torcia” ossia l’apice con “piccoli peletti”.Noi bambini abbiamo raccolto le castagne e un pò di legnetti, corteccia ecc… per realizzare un mini presepe.In mezzo al bosco ci aspettava una sorpresa: i cavalli dell’ Agriturismo “Il sogno”, Chicco e Cottage. Li abbiamo accarezzati e dato loro da mangiare le castagne, sono davvero stupendi!Siamo scesi a piedi fino all’agriturismo dove abbiamo cotto e mangiato le nostre castagne appena raccolte!Al “Sogno” hanno anche altri animali: conigli, galline, pulcini e due bellissimi cagnolini di nomi Axel e Ciarly!

Gli alunni della Scuola Primaria di Lorsica

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Nell'ambito delle celebrazioni per il Giorno della Memoria, il 22 gennaio 2018, a Coreglia Ligure, si è svolta la manifestazione per ricordare la piccola Nella Attias. Anche noi abbiamo partecipato, recandoci, a piedi, fino al luogo della commemorazione.Abbiamo ascoltato i vari interventi che si sono susseguiti ed, al termine, abbiamo posto alcune domande al Sindaco di Coreglia Ligure, Elio Cuneo.Da quanti anni viene svolta sul territorio del vostro Comune questa manifestazione e com'è nata? La manifestazione è nata nel 2002 con la posa della lapide che ricorda la deportazione egli ebrei dal Campo 52 di

Calvari che sorgeva proprio lì dove abbiamo fatto la cerimonia. Quell'anno avevamo capito, che era importante ricordare quel luogo, quanto era successo e le persone che lì erano passate per poi essere inviate a Auschwitz. Da allora tutti gli anni a gennaio ci ritroviamo e riproponiamo la Cerimonia e devo dire che è sempre più seguita.Perchè la scelta di intitolare la piazza proprio alla piccola Nella Attias? Nella Attias era la più piccola del gruppo di 29 persone ebree prigioniere. Ed essendo la più piccola e la più indifesa abbiamo voluto che proprio lei diventasse il simbolo più importante di quel luogo e le abbiamo intitolato la piazza, volevamo restituirle un po' di quella dignità e di quella libertà che allora ingiustamente le avevano negato.Chi ha realizzato il monumento dedicato alla piccola Nella e cosa rappresenta?

Il monumento, posto in Piazza Nella Attias, lo abbiamo chiamato Monumento all'Uguaglianza. E’ stato realizzato nel 2012 dall'artista ungherese B. Berzsenyi utilizzando marmo bianco di Carrara. L'artista ha rappresentato l'ingresso di una camera a gas di Auschwitz con la piccola Nella che ne sta varcando la soglia. Ma nella cella si intravvede una finestrella da cui può entrare un raggio di luce, a significare che, nonostante la crudeltà e la tristezza per ciò che è accaduto, esiste sempre una speranza e una luce a cui ogni uomo deve ancora oggi guardare con fiducia. Accanto l'artista ha posto una stele, su cui ha inciso la parola “uguaglianza” in tantissime lingue.Le parole della Senatrice Liliana Segre, che lei ha letto durante la manifestazione, ci hanno molto colpiti. Una bambina che d'un tratto, senza un reale motivo, non ha più la possibilità di frequentare la scuola. Anche la Segre era stata imprigionata nel Campo di concentramento di Coreglia? Liliana Segre è una Signora che ha vissuto la drammatica esperienza della deportazione nel campo di concentramento di Auschwitz riuscendo a sopravvivere e a ritornare a casa.Non è passata nel campo 52 di Coreglia, ma era sullo stesso treno sul quale erano stati caricati i 29 ebrei del Campo di Coreglia quindi compagni di viaggio da Milano fino a Auschwitz. Il 18 gennaio di quest'anno il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella l'ha nominata Senatrice a vita.Alla Commemorazione erano presenti tanti bambini e ragazzi. Cosa ne pensa? Il fatto che alla Commemorazione ci fossero molti bambini e ragazzi mi ha fatto molto felice. Solo la vostra presenza può dare un senso vero a cerimonie come la nostra. Siete voi che dovete conoscere la storia di queste persone e capire cosa è successo: solo così potrete impegnarvi e fare sì che non succedano più simili orrori, che a nessun bambino sia tolto il diritto di andare a scuola, che nessun bambino venga più ucciso come Nella.

I bambini della classe III della Scuola Primaria di Monleone

LE NOSTRE ESPERIENZE

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Per non dimenticare ... Intervista al Sindaco di Coreglia Ligure

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La ShoahIntervista alla signora Rina

Quest’anno, per ricordare il Giorno della Memoria, abbiamo vissuto un’esperienza diversa: insieme alla scuola di Ognio siamo andati a Neirone ad intervistare la signora Rina.Lei ha circa 99 anni ed è stata imprigionata in un campo di detenzione a Chiavari. Quando è stata catturata aveva vent’anni; per sua fortuna non è mai stata picchiata o torturata e non le hanno nemmeno tagliato i capelli.Ricorda chiaramente quelle notti spaventose dentro al campo: sentiva le urla di persone torturate dai fascisti, non dormiva e temeva che avessero catturato anche un suo fratello perché lo aveva sentito nominare. Non fu così, si trattava di un’altra persona con lo stesso nome.Dopo la sua liberazione, Rina è tornata a Corsiglia dove per un lungo periodo ha ospitato Natalina, una sua coetanea scappata dal campo di detenzione di Calvari.La signora racconta quel periodo come anni di vero terrore, con la paura di essere scoperte e uccise, camminavano al buio per non farsi scoprire. Anche di notte vegliavano e si spaventavano tutte le volte che sentivano bombardamenti, passi o vedevano avvicinarsi delle luci.In quei tempi, ci racconta ancora Rina, c’era grande solidarietà fra la gente: procuravano cibo a chiunque ne avesse bisogno e si aiutavano tra di loro. Il cibo per fortuna non mancava mai, c’erano pane, grano, formaggio, latte e farina di castagne in abbondanza. Pensate che lei ci ha detto che nella sua vita avrà raccolto più di 100 quintali di castagne!Grazie alla signora Rina abbiamo scoperto cose che non sapevamo: per noi, abituati ad avere informazioni dalla tv e dal computer, ascoltare la sua testimonianza diretta è stato decisamente molto più interessante e coinvolgente.

I bambini della Scuola Primaria di Lorsica

LE NOSTRE ESPERIENZE

Mercoledì 4 Ottobre la nostra classe (quinta primaria di Lumarzo) con la classe quarta accompagnati dalle insegnanti, ci siamo recati sul sentiero degli avi di Colombo.E' un sentiero lungo 19 Km e stretto che si snoda tra gli alberi ed è percorribile a piedi in circa 7 ore; parte da Terrarossa di Moconesi in Valfontanabuona e arriva a Genova Quinto ( si racconta che proprio i nonni

di Colombo si siano trasferiti da Terrarossa a Genova Quinto proprio seguendo questo sentiero).A Terrarossa si trova la casa dove hanno abitato i nonni di Colombo, adesso è diventata un museo e contiene molte testimonianze dell'epoca:”quadri, cartine geografiche ecc.”Questo sentiero è stato inaugurato nel 1992 ed è indicato da 2 puntini rossi o ISC che significa “Itinerario Storico Colombiano”.Dalle alture di questo sentiero abbiamo potuto osservare Genova dall'alto e il mare, un panorama spettacolare che ci ha molto emozionato pensando proprio ai nonni di quel grande navigatore che lo hanno percorso magari carichi o chissà con qualche mulo al seguito ma con tanta fatica:”Chissà forse loro non si saranno emozionati tanto quanto noi, ma avranno pensato che la loro fatica sarebbe presto terminata perchè stavano per arrivare a Quinto la loro meta”.

Classe V Primaria di Lumarzo

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Il sentiero degli avi di Colombo

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I PROGETTI DEL NOSTRO ISTITUTO

Arti e mestieriIl Mercatino di NataleIl mercatino di Natale si è tenuto lunedì 18 e martedì 19 dicembre, dalle ore 9:00 alle ore 17:00, presso l'aula di arte della Scuola Media di Gattorna.Abbiamo venduto oggetti realizzati da noi studenti della scuola nell’ambito del progetto Arti e mestieri, promosso dalla nostra professoressa di arte Nadia Dilotti. Abbiamo utilizzato materiale riciclato per costruire stelline di Natale, palline, pigne dorate, centrotavola di legno, scatoline, ghirlande decorate, ecc... La vendita dei manufatti è stata possibile grazie alla nostra disponibilità e a quella di alcune mamme volenterose. In quell'occasione abbiamo sfoggiato le nostre doti di commercianti per convincere le persone ad acquistare i nostri oggetti e siamo riusciti nel nostro intento. D'altronde il fine era buono: raccogliere fondi per la scuola!

Davide Olcese, Andrea Varni, Luis Mora, III C della Secondaria di Gattorna

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I PROGETTI DEL NOSTRO ISTITUTO

Concorso “Giornata di Cristoforo Colombo 2017I bambini della scuola dell’infanzia di Favale hanno partecipato all’evento organizzato dal comune di Moconesi in collaborazione con la Civica Biblioteca Lascito Cuneo di Calvari svolta mercoledì 12 ottobre a Calvari.Per l’occasione i bambini con un elaborato grafico e plastico hanno presentato il tema “Cristoforo Colombo e la scoperta dell’America :la grande avventura!” creando una filastrocca in rima inventata da loro inserita in un elaborato plastico che rappresenta le tre caravelle sul mare.

Scuola infanzia Favale

Halloween a FavaleIl 31 ottobre i bambini della scuola dell’infanzia di Favale insieme ai

ragazzi della scuola primaria di Favale (progetto continuità) hanno festeggiato per le vie del paese la festa di Halloween, percorrendo le vie

del luogo bussando alle porte con “dolcetto o scherzetto?”; hanno trascorso una mattinata in allegria all’insegna del bel tempo.

L’uscita rientra nel progetto continuità con la scuola primaria, progetto che comprende le varie uscite e varie attività di tutto l’anno scolastico.

Scuola infanzia Favale

Il gioco della sabbiaIl gioco della sabbia in classe ha permesso ai bambini di esprimere le proprie sensazioni ed emozioni, favorendo la manipolazione e la socializzazione tra i compagni; è stato un modo nuovo per loro di creare, manipolare e giocare sviluppando la propria fantasia.L’attività pratica rientra nel progetto annuale “La scatola delle emozioni”, progetto svolto insieme alle scuola dell’infanzia dell’Istituto Comprensivo. Scuola infanzia Favale

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Amo dove vivoI bambini di 5 anni della scuola dell’infanzia di Favale insieme alla scuola primaria hanno partecipato alla manifestazione “Amo dove vivo” presso il

palazzetto di Cicagna in occasione della giornata dei diritti dell’Infanzia presentando un canto in genovese “L’emigrante”; è stato un momento

molto emozionante vissuto dai bambini in cui si sono sentiti i protagonisti di questa importante giornata dedicata esclusivamente a loro.

Scuola infanzia Favale

Natale alla pasticceria GallettiLa scuola dell’infanzia ha partecipato all’uscita in pasticceria Galletti in preparazione al Natale, una “dolce”mattinata nella preparazione del loro panettone, dei baci di Dama e di altri dolcetti e alla scoperta degli strumenti presenti nel laboratorio; i bambini si sono divertiti molto, si sono messi in gioco e sono stati premiati con una buona merenda al cioccolato e portando a casa il loro dolcetto preparato con tanta cura.

Scuola dell’Infanzia di Favale

La scatola delle emozioniCon i bambini della scuola dell’infanzia abbiamo insieme ascoltato il

racconto “i colori delle emozioni” dell’autrice Anna Llenas, un libro pop-up dove si è raccontato come le emozioni sono state mescolate e come alla fine il mostro dei colori è riuscito a mettere a posto ognuna con il

proprio colore.I bambini hanno poi espresso le loro emozioni attraverso la voce, i propri

racconti e stati d’animo, attraverso i colori hanno esternato ciò che sentivano nel cuore. Il lavoro sulle emozioni ha prodotto notevole

materiale per le insegnanti per lavorare ed approfondire maggiormente il comportamento, le attitudini , le reazioni e i bisogni di ciascun bambino.

Scuola dell’Infanzia di Favale

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I PROGETTI DEL NOSTRO ISTITUTO

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I PROGETTI DEL NOSTRO ISTITUTO

Il libro della giungla… un mondo di animaliIn un tranquillo pomeriggio in sezione abbiamo raccontato “Il libro della giungla”, un racconto inserito all’interno del progetto scolastico delle tre scuole dell’infanzia “Amico libro: un libro per tutti”, i bambini molto entusiasti al termine della storia hanno rappresentato nel gioco libero quello che hanno immaginato ascoltando, sviluppando la loro creatività, il loro ingegno e la loro fantasia creando l’ambiente e i personaggi.

Scuola infanzia Favale

A teatroSempre all’interno del progetto continuità con la scuola primaria di Favale, la scuola dell’infanzia ha partecipato a dicembre allo spettacolo “Pinocchio”.Il racconto di Pinocchio fa parte del progetto che viene sviluppato sia per la scuola primaria che per la scuola dell’infanzia durante tutto l’anno scolastico; progetto che ha come punto importante l’esordio nello spettacolo Natalizio che ha appunto come tema la storia di Pinocchio e le uscite didattiche nel nuovo anno a Collodi.Lo spettacolo ha avuto successo nei bambini, sono stati molto coinvolti dal personaggio sul palco, hanno interagito con lui per tutto il tempo dello spettacolo creando insieme un modo nuovo e creativo per raccontare e conoscere i particolari della storia.

Scuola infanzia Favale

In occasione del Santo Natale, la nostra scuola ha aderito al concorso organizzato dalla Parrocchia di Serra, realizzando cinque mini-presepi.Lo spunto per il nostro presepe è nato dalla realtà in cui viviamo: nella nostra classe sono presenti bambini provenienti da diversi Paesi, che parlano svariate lingue (albanese, arabo, rumeno, spagnolo e russo). A scuola, ogni giorno, impariamo che ciascuno di noi è speciale e ha tanto da dare agli altri, pur essendo diverso, pur venendo da lontano, pur professando una religione diversa, pur parlando un’altra lingua. Spesso ci troviamo a riflettere su brutti episodi di intolleranza e chiusura… Questo ci rattrista molto.Il nostro presepe, realizzato con materiale di riciclo, è ambientato nel mare di Lampedusa; tra le onde sono visibili tracce di poveri naufraghi, bambini, donne e uomini fuggiti dalla miseria, dallo sfruttamento e dalle guerre. Giuseppe e Maria con in braccio Gesù Bambino hanno i loro volti e tratti e si trovano su una zattera alla deriva: un’immagine di tenerezza, la rivoluzionaria tenerezza di cui parla sempre Papa Francesco, uno sguardo rivolto agli ultimi, ai più bisognosi.Ecco le parole che ci hanno ispirato: “Il Signore Gesù che si fa bambino a Natale ci è vicino con la sua tenerezza, con la sua misericordia, col suo perdono e con il suo amore” (Papa Francesco).

Gli alunni della classe IV della scuola Primaria di Monleone

Il presepe della “tenerezza”

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Noi bambini della classe seconda della Primaria di Cicagna abbiamo costruito un piccolo presepe interamente fatto con materiale di riciclo come tappi, cartone, legno, pigne, corteccia. Abbiamo partecipato quindi al concorso “Presepi in Fontanabuona” assieme ad altre scuole come un unico grande presepe e ci siamo classificati secondi . Ecco la foto della nostra fatica. Una bella esperienza.

Classe II della Scuola Primaria di Cicagna

I PROGETTI DEL NOSTRO ISTITUTO

Primo premio

La lettura è un viaggio: noi abbiamo iniziato il nostro!!!Come sicuramente già sapete, anche quest'anno è prevista la gara di lettura “ Leggo, comprendo e mi metto in gioco” riservata alle classi prime e seconde della scuola media di Cicagna e di Gattorna.Il 16 gennaio si è svolta la prima prova che ha visto coinvolte la IA e la IB. Riuscirà la IB, che ha totalizzato un punto in più, a mantenere il vantaggio?Lo saprete martedì 6 febbraio, giorno dalla seconda e conclusiva prova.Nell'augurare a tutti BUONA LETTURA , vi comunichiamo che il giorno 13 febbraio saranno consegnati i libri ai nostri compagni delle classi IC e ID di Gattorna.Quello stesso giorno saranno comunicate le date delle sfide.

Un saluto a tutti dagli alunni della classe I B della Secondaria di Cicagna

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LE NOSTRE INTERVISTE

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Wimbledon, arrivo!Alcune domande alla nostra campionessa di tennis, Denise ValenteA che età hai iniziato a giocare a tennis?Ho iniziato a giocare quando avevo cinque anni in un campo vicino a casa mia con mio papà. Poi a sette anni ho avuto il mio primo maestro e giocavo una volta a settimana (sempre vicino a casa mia). Poi quando sono diventata più grande ho cambiato maestro e ora mi alleno due volte a Genova, due volte a Rapallo e due volte a La Spezia ogni settimana.

Hai mai incontrato giocatori famosi? Chi vorresti incontrare?Ho incontrato il mio giocatore preferito, Denis Shapovalov, l' anno scorso a Milano, ma mi piacerebbe molto incontrare anche Roger Federer, perché è il giocatore più importante della storia del tennis di oggi.

Qual è stata l'esperienza, torneo o partita, che ti ha colpito di più?L'ultima esperienza che ho fatto è stata la più bella, cioè a Bolton in Inghilterra; perché ho giocato molto bene e sono andata con la Federazione Italiana di Tennis.

C'è qualche luogo in cui desideri giocare? Vorresti che un domani il tennis diventasse il tuo mestiere?Sì, non vedo l'ora di andare, sempre con la federazione, a fare un torneo internazionale a Maia in Portogallo. Da grande vorrei tanto giocare a Wimbledon che è il torneo più importante del mondo. Spero che un domani il tennis sia il mio mestiere.

Come riesci a far coincidere i tuoi impegni col tuo sport?E' impegnativo far coincidere tutto, spesso quando devo andare a giocare mangio e studio in macchina oppure alla sera tardi, perché ho allenamento alle due e mezza ed esco da scuola alle due.

Lorena Giuffra, Valentina Tubera, Chiara Gardella, IIID Secondaria di Gattorna

Questa cuffia mi sta stretta!Qualche domanda sulla pallanuoto a Vittoria VaninQuando è nata questa tua passione?Ho praticato nuoto per nove anni, ma sono sempre stata affascinata da questo sport, anche se è più praticato dai maschi; inizialmente, per cambiare, volevo fare nuoto agonistico, ma il mio insegnante non me lo ha permesso per colpa della mia età. Stavo per abbandonare totalmente l'acqua, ma mio papà mi ha convinto a provare la pallanuoto. Alla prima lezione me ne sono innamorata!

Che ruolo hai? Ti piace o vorresti cambiarlo?Sono portiere, questo ruolo mi è stato assegnato dai miei due allenatori, sia per le scelte delle mie compagne che per le mie capacità. Non è male... ma sento che non è il ruolo giusto per me. Vorrei cambiarlo per andare in attacco.

Qual è il tuo numero?Il mio numero è l'1, ed è deciso dal mio ruolo, tutti i portieri sono contraddistinti da questo numero; però se fossi in attacco, che è quello che vorrei, sarei il numero 8.

Consiglieresti questo sport ai tuoi compagni?Sì, lo consiglierei perché, pur essendo uno sport con molto contatto fisico e molto faticoso, è uno sport di squadra che ti permette di legare con altre persone, formando una famiglia.

Viola Fusco, IIIC Secondaria di Gattorna

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LE NOSTRE RECENSIONI

Un’avventura tra le cime himalayane

Questo libro parla del tentativo di rubare la statua del Drago d'Oro da parte dell'americano Tex Armadillo per conto di un multimiliardario collezionista, e del tentativo dei protagonisti di sventarlo.La vicenda si svolge sulle cime dell'Himalaya, tra monasteri abbandonati e città nascoste; i protagonisti sono il sedicenne americano Alexander Cold, la nonna giornalista Kate Cold,l'amica di Alexander, Nadia, il principe del Regno Proibito, DilBahadur, e il suo maestro, Tensing. Alexander, Kate e Nadia incontrano Tensing e Dil Bahadur verso la metà del libro, quando i due monaci accorrono in loro aiuto per salvare cinque ragazze che erano state rapite da quelli che, si scopre dopo, erano i soci dell'antagonista, Tex Armadillo; poi ci si rende conto che il rapimento era un diversivo per rapire il re del Regno Proibito e rubare la preziosa statua del Drago d'Oro, che si diceva avesse poteri soprannaturali; i protagonisti allora, aiutati da una decina di yeti (che erano in debito con i monaci per averli salvati dall'estinzione) corrono in aiuto del re, ma la faccenda si complica...Questo libro mi e` piaciuto molto, e` scritto bene e alterna situazioni comiche a situazioni avventurose e a riflessioni filosofiche. L'unico appunto che ho da fare e` che la storia principale inizia solo dopo la prima metà del libro.

Riccardo Rosasco III C Secondaria di Gattorna

I. Allende, Il regno del Drago d'Oro, Feltrinelli

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Consiglio questo libro perché...... parla dell'amicizia tra il figlio di un tenente delle SS e un bambino ebreo.Quest'amicizia limitata dal filo spinato segnerà i due nel destino...

V. Fusco e V. Vanin, III C

J. Boyne, Il bambino con ilpigiama a righe, Bur

... questa amicizia non sembra andare oltre le leggi razziali della Germania nazista. Ma sarà realmente così?

V. Fusco e V. Vanin, III C

F. Uhlman, L’amico ritrovato, Feltrinelli

... si tratta di un classico della letteratura partigiana, esperienza che viene raccontata con gli occhi di un ragazzo, Pin, che la vive come una grande avventura.

D. Olcese, III C

I. Calvino, Il sentiero dei nidi di ragno, Einaudi

... ha una trama originale, con personaggi carismatici, che affrontano straordinarie avventure, scendono fino al centro della terra.

A. Varni, III C

J. Verne, Viaggio al centro della Terra, Mondadori

... è un classico della etteratura inglese, che tramite gli aforismi e la trama centrale rimanda un messaggio importante: lo scorrere del tempo.

L. De Vero, M. Cheldi, A. Cheldi, III C

O. Wilde, Il ritratto di Dorian Gray, Mondadori

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GIOCHI, FILASTROCCHE E STORIE

Il dito con le gambeUn giorno un bambino di nome Giovanni, si svegliò tutto contento, andò in bagno e si lavò la faccia, poi scese in cucina a fare colazione, quando sentì la sua mamma urlare! Il bambino chiese alla madre perché gridava, così lei indicò la mano di suo figlio. Giovanni diventò pallido come un lenzuolo. Al bambino mancava il dito indice della mano destra. Fortunatamente non era un giorno di scuola se no come avrebbe fatto a scrivere?!? In quel momento i due decisero di cercare il dito, guardarono dappertutto ma non lo trovarono. Giovanni si affacciò alla finestra, disperato; in quell'istante vide il dito correre verso il negozio “Merano & Co.”. Allora Giovanni disse alla mamma di correre e andare nel negozio dove aveva visto entrare il suo dito. La mamma gli chiese come mai non ci andava lui, il bambino rispose che se il cassiere avesse visto la sua mano gli avrebbe fatto un centinaio di domande, perciò era meglio se ci fosse andata lei. Così la mamma si cambiò e corse nel negozio. Intanto il bimbo la teneva d'occhio dalla finestra. La mamma di Giovanni entrò nel negozio. Non so se in questo momento potete immaginarvi lo spettacolo che si presentò davanti agli occhi della madre di Giovanni, ma proverò a descrivervelo. C'erano tantissimi oggetti fatti in vetro che brillavano per via della luce esterna che entrava dentro il negozio. Dopo essersi ripresa da quello spettacolo notò che il dito di suo figlio era fermo su uno scaffale. Allora ella chiese se poteva avere il dito e il cassiere lo prese, lo impacchettò e lo diede alla mamma del bambino. Pagò 35 euro e se ne andò. Intanto suo figlio si era addormentato. Quando arrivò in casa andò da Giovanni, lo svegliò e gli fece vedere il dito. Il bambino chiese al dito perché se ne fosse andato e il dito rispose che era fuggito perché non aveva più voglia di essere infilato in bocca. Giovanni promise che non lo avrebbe più fatto, da allora il dito non si staccò più dal bambino.

Serena Sbarbaro, ID Scuola Secondaria Gattorna

ColomboSette anni ha aspettatoprima che il re di Spagna l'abbia aiutatoin Asia pensava di essere arrivatoma gli indigeni ha incontrato.Purtroppo gli scogli la Santa Maria hanno affondatoe così la prima colonia ha fondatoe quando tornò tanti marinai riportòma i suoi uomini morti ritrovòe la seconda colonia fondò.

Roberto Musolesi, classe V Scuola Primaria Lumarzo

Il mareIl mare azzurro come il cielopieno di avventure e di tanti tesori da scoprirecalmo come il battitodelle ali di una farfallaMa la sua tranquillità può diventare tempesta sotto la forza del vento irruenteprovocando paura.

Samuele Brandi, classe IV Scuola Primaria Lumarzo

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IL GIORNALINO DELL’I.C. CICAGNA

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Le stelle e la principessa magicaTanto tempo fa, nello spazio, una stellina di nome Electra era scartata da tutte le altre stelle ed era molto triste. Un giorno arrivò una strana stella, aveva una lunga coda ed era molto brillante, più di Electra. Arrivò anche una principessa magica che voleva osservare le stelle, vide la stellina Electra e le chiese che cosa non andava, lei rispose che non era accettata da nessuno! Intanto la strana stella con quella lunga coda osservò un po’ Electra ed Electra, insieme alla principessa che si chiamava Gemma, osservò quella stella così brillante. Si avvicinarono e le chiesero quale fosse il suo nome e perché fosse così luminosa. Lei rispose che si chiama Holly e che era una stella speciale che aveva l’incarico di illuminare la notte di Natale! Electra chiese alla principessa se anche lei sarebbe potuta diventare così luminosa… Gemma le fece un incantesimo e lei tornò ad essere felice e quando le altre stelle la videro le vollero di nuovo tutte bene e vissero tutte felici, insieme alla principessa che aiutò a risolvere i problemi di tutte le altre stelle.

Valentina Olcese - Classe IV Scuola Primaria Lumarzo

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GIOCHI, FILASTROCCHE E STORIE

Crossword numbersClasse II della Scuola Primaria di Monleone

6

3

1

5

7

2

4

ACROSS1. Quattro2. Sette4. Tre5. Uno7. Dieci

DOWN1. Cinque2. Sei3. Nove4. Due6. Otto

Filastrocca della primaSiamo dodici bambinie la prima facciamo.

Quando suona la campanellatutti in classe filiamo.

Scriviamo, contiamoleggiamo, impariamo.

Ma un'altra campanellanoi tutti aspettiamo...

Quella che dice:ora giochiamo!

Basta italiano,matematica, religione.

Finalmente suonala ricreazione!

Chi gioca, chi colorachi la merenda divora.

Se poi il sole fa capolinotutti quanti corriamo in giardino!

Filastrocca dei bambini della classe I, Scuola Primaria di Monleone, Ahlam, Alice, Douaa, Gabriele, Greta, Kawtar, Marco, Morgana, Noura, Pietro, Sebastiano, Sofia

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IL GIORNALINO DELL’I.C. CICAGNA

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Fran

cesc

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Se

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Due fatine coraggioseTanto tempo fa, all’interno del tronco di una sequoia secolare, viveva un intero popolo di fate, date le dimensioni dell’albero, il popolo era comodissimo dentro il tronco. Le fate avevano il potere di far cambiare stagione agli alberi, ma un giorno saltò fuori un problema. Una dama di corte andò a riferire una cosa al re: “ Sire, una fata di nome Irene, per sbaglio, ha condotto degli umani fino alla nostra sequoia e ora vogliono catturarci ”…” Ma è terribile! “ disse il re “ Se ci catturano non potremo più far cambiare le stagioni agli alberi e allora sarebbe un disastro! “ Irene che aveva origliato tutto si disse: “Visto che è colpa mia, andrò a cancellare la memoria agli umani, dopotutto il loro villaggio non è molto lontano da qui “. E partì. Dopo un po’ decise di fermarsi un attimo. Mentre riposava incontrò una fata di nome Margherita. Irene le raccontò del pericolo che incombeva sul popolo della sequoia. Margherita che era molto dolce, decise di aiutare Irene. Quando arrivarono al villaggio, tutti dormivano, allora le fatine praticarono il loro incantesimo che, raddoppiato, era più potente e quando gli umani si svegliarono non ricordarono più niente delle fate della sequoia. Le due amiche si salutarono, promettendosi di vedersi ogni tanto e tornarono felici dal loro popolo.

Giulia Rovegno - Classe IV Scuola Primaria Lumarzo

Lettera al presidenteEgregio Signor Presidente, mi chiamo Nicholas, ho nove anni e abito a Terrarossa di Colombo in Liguria. Mi piacerebbe poter vedere una parata militare con tutti i soldati in divisa, vorrei vedere anche gli aerei “caccia”, gli elicotteri e i carrarmati. Però avrei una richiesta da farle: le chiedo se quando è in Consiglio con gli altri Presidenti potete fare in modo di mantenere la pace nel mondo. Grazie. Le porgo i miei saluti.

Nicholas Rosasco, Classe IV Scuola Primaria Lumarzo

GIOCHI, FILASTROCCHE E STORIE

Un extraterrestre distrattoTanto tempo fa, su un lontano pianeta della galassia, viveva un extraterrestre con un piccolo casco verde, una tutina grigia e delle scarpette marroni, che era anche molto distratto. Un giorno decise di andare a vedere com’era la Terra, così prese il suo ufo e si mise in viaggio. Dopo qualche giorno arrivò e, dato che era un extraterrestre molto distratto, sbattè contro un castello e il suo ufo si ruppe… In quel castello ci abitava un re potente. Il re uscì ad aiutare l’extraterrestre. Con dello scotch aggiustarono l’ufo, si salutarono e ritornarono a casa. Infine all’extraterrestre distratto non venne più dato quel nome perché aveva capito che quando si fa una cosa bisogna stare attenti!

Asia Giadrini, Classe IV Scuola Primaria Lumarzo

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E adesso... coloriamo!