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PERIODICO DI INFORMAZIONE E CULTURA DEL CENTRO STORICO E DEI QUARTIERI PRATI, DELLA VITTORIA, BORGO, TRIONFALE, BALDUINA, PRIMAVALLE, CASSIA anno Xv - n. 5 - dicemBre 2014 Distribuzione gratuitaeditoriale amare roma Angelo Di Gati Migliorare la qualità della vita nei Quartieri è, forse, una chimera?! Pare di sì; è sufficiente constatare quanto acca- de soprattutto nelle periferie: degrado, insicurezza, prostituzione, insediamenti abusivi. Sfiducia, paura, carenza di rife- rimenti certi per la soluzione dei proble- mi rendono difficile e tormentata la vita delle comunità. La crisi economica, la debole e a volte errata oculatezza delle amministrazioni civiche non sono certa- mente “estranee” alla situazione che si è venuta a creare. Ed allora che fare?! Co- me rispondere alla rabbia degli abitanti nei Quartieri di periferia (e sono tanti) nei quali i disagi e le difficoltà non sono pochi? Non è facile perché si rischia di cadere nella banalità e nella demagogia. E anche nell’ovvietà se si sostenesse che: la politica ha bisogno di acquisire autorevolezza; c’è bisogno di correttez- za morale e vera lotta alla corruzione; le Istituzioni e gli Enti locali dovrebbero essere più sensibili alle “voci” delle As- sociazioni di volontariato e dei Comitati di Quartiere. Vogliamo, invece, esse- re… “audaci”, non elencare colpe e condannare ma chiedere cosa potrebbe fare ciascuno di noi, quale contributo proporre per migliorare la qualità della vita! È il richiamo (ci sia consentito) ad un alto senso civico per amore della no- stra città, della sua bellezza e della sua storia. Roma era tanto amata, per il suo fascino, da Wolfgang Ghoete che, tra le tante parole di lode, nel 1778 nelle “Ele- gie Romane” scrisse “roma tu sei ve- ramente un mondo, ma senza l’amore Continua a pagina 2 Continua a pagina 5 Continua a pagina 3 Doveva essere, secondo i promotori, un punto di riqualificazione del quartiere, sia a livello economico che sportivo, invece è fermo da due anni, lasciando ampio spa- zio al degrado. Questa è l’attuale situazio- ne del Parco di Labaro, dove si trova il cantiere del Palazzetto dello Sport, già ai lettori auguriamo un buon natale e un sereno anno nuovo Il FascIno del bambInello Emanuele Bucci Il nostro concorso “In PocHe Parole” Domenica 30 novembre, come già più volte annunciato sul nostro giornale, si è A guardarlo, verrebbe da dire che il vestito è un po’ troppo prezioso, per es- sere l’opera di un francescano. Ma il Bambinello della Basilica di Santa Ma- ria in Aracoeli, la più famosa icona del Gesù Bambino a Roma, serba gran parte del suo fascino proprio nelle contraddi- zioni. Una su tutte: perché, dopo più di vent’anni, la statuetta rubata nel 1994 non torna miracolosamente al suo posto, come (secondo la leggenda) è già avve- nuto nel 1797? La responsabile del furto ritardi e degrado Parco del labaro Luca Prestagiovanni Se un periodico free press di Quartie- ri, come Igea, si può permettere una esclusiva, ebbene quella che leggerete è un’esclusiva. Non è fantasia. La notizia è vera, e va presa sul serio. E siccome non siamo ad aprile non è neanche uno scherzo. La macelleria Ferretti di via dei Gior- nalisti non è nuova alle sorprese. Si tra- scina intanto lo stesso cognome del Papa Mastai Ferretti (Pio IX) che come sostie- ne il proprietario, fu tra i suoi antenati. Ma ora in quel negozio c’è di più. Che affascina per la sua incredulità. Facen- Continua a pagina 8 Uno “scoop” vero! I dIscendentI dI F. barbarossa a monte marIo Nino Labate Continua a pagina 2 Pubblicità Auguri e Buone Feste Bar PasTicceria gasTronomia TavoLa caLda SCEGLI I TUOI REGALI TRA I NUMEROSI CESTINI NATALIZi Piazza della Balduina, 10 Tel. 06.35401784 servizi caTering L’ingresso dell’elegante Bar Un particolare dell’interno 00168 Roma Via M. Provenzale, 17/19 Tel. 06.35503896 342.1682968 (emergenze h24) 00168 Roma Via M. Provenzale, 17/19 Tel. 06.35503896 342.1682968 (emergenze h24)

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PERIODICO DI INFORMAZIONE E CULTURA DEL CENTRO STORICO E DEI QUARTIERI PRATI, DELLA VITTORIA, BORGO, TRIONFALE, BALDUINA, PRIMAVALLE, CASSIA

anno Xv - n. 5 - dicemBre 2014•Distribuzione gratuita•

editoriale

amare romaAngelo Di Gati

Migliorare la qualità della vita neiQuartieri è, forse, una chimera?! Pare disì; è sufficiente constatare quanto acca-de soprattutto nelle periferie: degrado,insicurezza, prostituzione, insediamentiabusivi. Sfiducia, paura, carenza di rife-rimenti certi per la soluzione dei proble-mi rendono difficile e tormentata la vitadelle comunità. La crisi economica, ladebole e a volte errata oculatezza delleamministrazioni civiche non sono certa-mente “estranee” alla situazione che si èvenuta a creare. Ed allora che fare?! Co-me rispondere alla rabbia degli abitantinei Quartieri di periferia (e sono tanti)nei quali i disagi e le difficoltà non sonopochi? Non è facile perché si rischia dicadere nella banalità e nella demagogia.E anche nell’ovvietà se si sostenesseche: la politica ha bisogno di acquisireautorevolezza; c’è bisogno di correttez-za morale e vera lotta alla corruzione; leIstituzioni e gli Enti locali dovrebberoessere più sensibili alle “voci” delle As-sociazioni di volontariato e dei Comitatidi Quartiere. Vogliamo, invece, esse-re… “audaci”, non elencare colpe econdannare ma chiedere cosa potrebbefare ciascuno di noi, quale contributoproporre per migliorare la qualità dellavita! È il richiamo (ci sia consentito) adun alto senso civico per amore della no-stra città, della sua bellezza e della suastoria. Roma era tanto amata, per il suofascino, da Wolfgang Ghoete che, tra letante parole di lode, nel 1778 nelle “Ele-gie Romane” scrisse “roma tu sei ve-ramente un mondo, ma senza l’amore

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Doveva essere, secondo i promotori, unpunto di riqualificazione del quartiere, siaa livello economico che sportivo, invece èfermo da due anni, lasciando ampio spa-

zio al degrado. Questa è l’attuale situazio-ne del Parco di Labaro, dove si trova ilcantiere del Palazzetto dello Sport, già

ai lettori auguriamo un buon natale e un sereno anno nuovo

Il FascIno del bambInelloEmanuele Bucci

Il nostro concorso

“In PocHe Parole”

Domenica 30 novembre, come già piùvolte annunciato sul nostro giornale, si è

A guardarlo, verrebbe da dire che ilvestito è un po’ troppo prezioso, per es-sere l’opera di un francescano. Ma ilBambinello della Basilica di Santa Ma-ria in Aracoeli, la più famosa icona delGesù Bambino a Roma, serba gran partedel suo fascino proprio nelle contraddi-zioni. Una su tutte: perché, dopo più divent’anni, la statuetta rubata nel 1994non torna miracolosamente al suo posto,come (secondo la leggenda) è già avve-nuto nel 1797? La responsabile del furto

ritardi e degrado

Parco del labaroLuca Prestagiovanni

Se un periodico free press di Quartie-ri, come Igea, si può permettere unaesclusiva, ebbene quella che leggerete èun’esclusiva. Non è fantasia. La notiziaè vera, e va presa sul serio. E siccomenon siamo ad aprile non è neanche unoscherzo.

La macelleria Ferretti di via dei Gior-nalisti non è nuova alle sorprese. Si tra-scina intanto lo stesso cognome del PapaMastai Ferretti (Pio IX) che come sostie-ne il proprietario, fu tra i suoi antenati.Ma ora in quel negozio c’è di più. Cheaffascina per la sua incredulità. Facen-

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Uno “scoop” vero!I dIscendentI

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Nino Labate

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il mondo non sarebbe mondo e romanon roma”. Ci alletta, in tempi natali-zi, parlare di amore per la città dove sivive e – indirettamente – anche per gliuomini nella quale operano. In fondo ilfascino di Roma, anche se caotica, bu-rocratica, sporca e insicura è più fortedei tanti difetti i quali – come ha scrittoRaffaele La Capria nel suo libro “LaBellezza di Roma” – ne fanno una“forza ritardante”, ma sempre… unaforza.

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2 dicembre 2014 www.igeanews.itAttualità

editoriale

dalla pagina 1

Pubblicità

chiedere di fermare lo scempio ambientaleche aveva portato all’abbattimento di qua-rantotto pini e alla cementificazione dibuona parte del parco, i lavori sono andateavanti con lentezza anche per il cambiodelle ditte incaricate.

Il progetto prevedeva la realizzazione diun edificio-palestra-campo per pallavolo epallacanestro, fornito di hall d’accesso edi tre locali destinati agli spogliatoi, alpronto soccorso e agli uffici amministrati-vi e dotato di tribune per 1.100 posti. Ac-canto un altro edificio per il nuoto, condoppia piscina, anche questo dotato dispogliatoi, sala medica, uffici amministra-tivi, locale bar, zona benessere e massag-gi. All’esterno, oltre a un parcheggio per350 vetture, figurava un campo di palla-volo con tribune, un edificio foresteria,nonché un parco giochi (già esistente) perbambini. Il tutto da consegnare il 12 set-tembre 2015.

“Il blocco dei lavori – ha spiegato il co-ordinatore del PD nel XV Municipio, Vin-cenzo Pira – è dovuto all’esaurimento deifondi pubblici della società che ha ottenu-to la concessione, e sembra che stia cer-cando un cofinanziamento privato. Altri-menti si dovrà trovare un altro assegnata-rio”.

Al momento non è stato realizzato ne-anche la metà dell’impianto sportivo. Perquesto motivo il Comitato Colli d’Oro haespressamente richiesto al Sindaco Igna-zio Marino, all’Assessore alle Politichedello Sport, Luca Pancalli, e al Presidentedel XV Municipio, Daniele Torquati, ditogliere la concessione alla società bian-coceleste, e di riconvertire il progetto,prospettando l’alternativa di realizzare unlaboratorio d’artigianato.

Attualitàdalla prima pagina

Un ponte pedonale da via trionfale a via dei GiornalistiLe proposte dell’Associazione Igea

sui problemi della mobilità, scaturite dalConvegno del marzo scorso, sono stateavanzate alle Commissioni Urbanistichedei Municipi I e XIV che, in base alle li-nee programmatiche del Comune, hannoorganizzato delle Conferenze con la par-tecipazione di Associazioni, Comitati diQuartiere e singoli cittadini, per la valo-rizzazione dei territori. In particolare irappresentanti dell’Associazione Igeahanno ribadito, per quanto riguarda iltraffico, l’urgenza di provvedere al ri-spetto delle regole soprattutto per i pedo-ni; di ridurre l’inquinamento atmosferi-

co; e di garantire una maggiore discipli-na del traffico. È stata anche proposta lacostruzione di un ponte pedonale e cicla-bile sopra via Trionfale per il prolunga-mento di via dei Giornalisti e illustrata lanecessità di incanalare il traffico sullaCirconvallazione Clodia da via dei Gla-diatori evitando così di intasare vialeAngelico e via Durazzo. Commissioni dilavoro sono state costituite anche neglialtri Municipi e in ogni Municipio sonostati formati laboratori tematici sui se-guenti argomenti: patrimonio ambienta-le e culturale, mobilità, servizi, spazipubblici, incontro e mobilità.

dato in concessione per 30 anni alla “La-zio Pallavolo”. Uno stallo assoluto, sulquale adesso si intravede un piccolo spira-glio di ripresa. Ma andiamo con ordine.

Nel 2006 la giunta Veltroni, concesseper trenta anni alla SSD Lazio Pallavolodel presidente Giorgio D’Arpino (candi-dato del PD nel 2008 al Consiglio Comu-nale), l’area del parco comunale dove siera deciso di costruire l’impianto sportivo,dedicato a Bob Lovati, storico portiere edirigente della SS Lazio. Oltre al cantiere,dunque, la società dovrebbe essere re-sponsabile della manutenzione del parconon coinvolto dal cantiere. I lavori, contermine previsto per il 2015, sono iniziatidue anni fa, ma nel settembre dello scorsoanno, si sono interrotti per bloccarsi pocodopo, nel gennaio di quest’anno.

Perché?Secondo il Comitato Colli d’Oro, che in

passato aveva raccolto 3.800 firme per

ritardi e degrado

Parco del labaroLuca Prestagiovanni

In alto a sinistra: il plastico del Parco. Sopra una macchina del cantiere inutilizzata esotto un’immagine dell’area dove dovrebbe sorgere l’opera.

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www.igeanews.it dicembre 2014 3

Attualità

Assistenza ambulatoriale anche duran-te i week end e i festivi, riorganizzazionedell’intera rete delle Unità di cure prima-rie, percorsi diagnostici assistenziali adhoc per i pazienti cronici, nuova gestionedelle liste d’attesa. Il programma dellaRegione Lazio è quello di costruire unnuovo modello di promozione e tuteladella salute pubblica caratterizzato dallapiena integrazione dei nodi della “Rete

Sociosanitaria Territoriale”. L’obiettivo?Alleggerire i Pronto Soccorso di quei casiche possono essere gestite dai medici difamiglia e dalle strutture di supporto. Tut-to bello sulla carta. Ma è lì che per il mo-mento resterà forse perché i medici di fa-miglia non sono così ottimisti anche per-ché la realtà che vivono tutti i giorni èmolto diversa. Sostengono intanto chenon ci sono i fondi e difettano le strutture.

«Manca ancora un accordo sul pianoeconomico, è impensabile pensare cheun medico possa lavorare anche il saba-to e la domenica senza che sia fissato uncorrispettivo economico. Ma non è soloquesto – spiega il dott. Francesco Fazi –Io sono stato, nella zona, il primo medi-co fautore della medicina di gruppo mase non siamo dotati degli strumenti ne-cessari come si fa? Non possiamo assu-merci la responsabilità di mandare a ca-sa un paziente senza avere la possibilitàdi fare gli accertamenti del caso. Unasoluzione potrebbe essere la possibilitàdi attivare le convenzioni con i centridiagnostici privati per permettere così acosti contenuti di poter offrire un servi-zio ed evitare di affollare i Pronto Soc-corso».

Sulla stessa linea il dott. Giorgio Volpi:«Servono strutture attrezzate con tutti glistrumenti diagnostici e anche con il sup-porto di sistemi informatici, se veramentesi vogliono sgravare i Pronto Soccorso.Altrimenti perché mai un paziente dovreb-be evitare di andare all’ospedale?».

Un progetto che sembra più concreto èquello relativo alla creazione della Casadella Salute, una sorte di Presidio Socio-Sanitario territoriale presso la strutturadel Palazzetto (ex Pronto Soccorso)dell’Ospedale Oftalmico. Si tratterebbedi un centro h24 dove potranno lavoraremedici di base, infermieri, qualche spe-cialista e la guardia medica.

«Sarebbe – spiega il dott. Volpi – laprima Casa della Salute per il territoriodi competenza dell’Asl RmE». Su questoi tempi di apertura potrebbero essere ab-bastanza brevi. «Se attrezzata – eviden-zia il dott. Fazi – potrebbe diventare unpunto di riferimento per i cittadini, so-prattutto nei weekend e festivi».

Attualità

Il nuovo modello proposto dalla regione

medIcI controFederica Ragno

svolta al teatro del Centro Don Orione in via della Camilluccia, la cerimonia di pre-miazione della 3ª edizione del Concorso Letterario “In poche parole” organizzatodall’Associazione Culturale Igea. La giuria, composta da Flavia adami, pedagogi-sta ed esperta di metodologie autobiografiche, alfonso angrisani, avvocato e scrit-tore, nina arcabasso, insegnante di lettere, emanuele bucci, studente universita-rio e collaboratore di Igea, tilde richelmy, membro del Direttivo dell’Associazio-ne, per il grande numero e la notevole qualità degli elaborati ricevuti ha avuto uncompito di scelta tutt’altro che facile. Infine, dopo un’impegnativa discussione, si èraggiunto un accordo sulla selezione finale di cinque racconti e i premi sono staticosì assegnati:– Primo premio a Vincenzo di mattia per il racconto “Adolescenza lontana”;– Secondo premio ad antonio Velonà per il racconto “L’incubo”;– Terzo premio a michele Giorgio per “Storia di Lampo, cirneco dell’Etna”;– Premio Speciale della Giuria all’autore più giovane, Giulia Grandini per

“L’angelo di Aisha”– Premio speciale della Giuria a stefano mura per “Un paese da favola”.

Grande successo di pubblico ha avuto la manifestazione di cui pubblicheremo unampio servizio fotografico nel prossimo numero insieme ai testi dei racconti pre-miati.

lUtto

Sentito cordoglio per l’improvvisamorte del Prof. Emilio Pulcinella vitti-ma di un incidente stradale accadutonei pressi dell’Aurelia. In bicicletta,era di ritorno con degli amici da unagita a Ladispoli quando un’auto haprima urtato e fatto cadere il gruppodei cicloamatori e subito dopo ha in-vestito il Prof. Pulcinella che è dece-duto sul colpo. Insegnante di educa-zione fisica e atleta esemplare eraamato e stimato da quanti lo hanno co-nosciuto per la sua onestà e per l’altosenso d’altruismo che lo ha semprecaratterizzato. Il giorno dei funeraliche si sono svolti nella Chiesa di S.Francesco in Piazza di Monte Gaudio,erano palpabili l’amore e la stima del-le numerosissime persone accorse perl’estremo saluto. Tra i tanti gli studen-ti del Prof. Pulcinella, il gruppo degliamici ciclisti, i commercianti della zo-na e quanti nel Quartiere lo stimava-no. Ai figli, alla mamma, alla compa-gna e ai familiari le condoglianze del-la Associazione, Direzione e Redazio-ne di Igea.

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4 dicembre 2014 www.igeanews.it

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www.igeanews.it 5www.igeanews.it dicembre 2014 5

AttualitàAttualità

di allora, una nobildonna romana, nasco-se l’icona nella sua abitazione e la sosti-tuì con una copia. Ma a mezzanotte dellostesso giorno, il Bambinello era tornatoda solo davanti alle porte del conventofrancescano al Campidoglio. Perché nonlo fa anche stavolta? Forse perché la suaattuale copia si è rivelata un valido sosti-tuto nel mantenerne vivo il culto? A giu-dicare dalle lettere dei bambini che conti-nuano ad arrivare dall’Italia e dall’estero,si direbbe di sì. La credenza vuole, infat-ti, che il Bambinello a volte dispensi mi-racoli: quando le labbra diventano rosseè il segno che la grazia sarà concessa,quando le labbra diventano bianche il ca-so è senza speranza.

Un’altra contraddizione, in fondo. Co-me può un piccolo caso mortale essereprivo di speranza per chi dispone dellafacoltà divina di compiere miracoli? Ec-co, forse per quest’anno potremmo invia-re anche noi, bambini un po’ cresciuti,ognuno con le sue diverse fedi e creden-ze, la nostra piccola, simbolica e pubbli-ca lettera a quel Gesù Bambino: un pen-siero dedicato al popolo “delle labbrabianche”, quelli che sembrano e si sento-no orfani anche della speranza di un mi-racolo. E in un altro Natale dell’epocadella crisi, della difficoltà a vivere in unacittà e in un paese di problemi e drammi,privati e collettivi, che paiono irrisolvibi-

li, il popolo delle labbra bianche è vasto edestinato a crescere. Un paese e una cittàdove, forse, il Bambinello rubato vorreb-be tornare a fare compagnia alla sua co-pia, ma come tanti non riesce più a ritro-vare la strada. Per quest’anno, cerchiamoallora di essere anche noi, sottoscrittoridi questa insolita lettera natalizia, prota-

gonisti della leggenda: secondo il mito fuun provvidenziale angelo notturno a di-pingere la statuetta, perché al frate fran-cescano che lo incise nel XV secolo man-cavano i colori necessari. Quest’anno, enon solo a Natale, cerchiamo di dipinge-re le labbra del Bambinello di quel rossoche manca a troppi di noi.

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dalla prima pagina

la “seconda copia” attira sempre i fedeli

Il FascIno del bambInelloEmanuele Bucci

dove i “mercatini” del XIV?

Indicati dalla cometaAlfonso Angrisani

Arriva il Natale e, tra i venti di una cri-si economica che non sembra voler mol-lare la sua rigida presa, ci si domandaquali iniziative siano previste nel nostroterritorio per allietare le festività immi-nenti. Va anzitutto dato conto del fattoche il Dipartimento Cultura del Comunedi Roma ha emanato, nel mese di settem-bre, un “avviso pubblico” destinato aiMunicipi, per “reperire proposte di mani-festazioni culturali che, pur facendo pos-sibilmente riferimento ad un’idea artisti-ca e progettuale unitaria, siano realizzatenei periodi di novembre/dicembre e feb-braio/aprile 2015”.

Nella graduatoria di ammissione ai re-lativi finanziamenti, già pubblicata, alcu-ni progetti da realizzare provengono dalMunicipio XIV. Si tratta di proposteavanzate da realtà associative operantinel nostro territorio, che quindi, pur tratante difficoltà, dimostra così di esserevivo e vegeto dal punto di vista culturalee sociale, anche (ma non solo) con riferi-mento alle festività natalizie.

Il Municipio XIV, a sua volta, per nonessere da meno, ha emanato un bando perla “concessione di suolo pubblico per ini-ziative socio-culturali-commerciali per ilperiodo delle festività natalizie”. Ovveroaree destinate ai mercatini di Natale che,per la precisione, sono il Parco AnnaBracci (via Ascalesi), il Borgo di SantaMaria di Galeria, piazza Sabbioneta epiazza Nostra Signora di Guadalupe.

L’interno della Basilica dell’Ara Coeli dove fu trafugata per la seconda volta la statua del “Bambinello”.

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Natale sta tornando all’antica, all’inti-mità del calore domestico, ripresentandousi e costumi del passato, tradizioni diuna volta, il presepe, l’albero e una sag-gia, più oculata, scelta dei doni. La festi-vità, come ripete l’adagio, ci vuole “coni tuoi”, a casa, radunati attorno allo stes-so desco sul quale, però, cominciano a

comparire nuove pietanze, unite – graziea una popolazione multietnica – a quelledi altre regioni e di paesi lontani, come ilsushi e il cus cus nella cena di magro e ilmaiale con le mele per il pranzo di Nata-le. Variazioni e agganci esteri anche neldessert con il baklawa, il kahk, il danesee il kourabiedes quasi a farla da padroni,

ma sulla tavola dei romani, seguendouna tradizione bimillenaria (risale infattialla Roma dei Cesari) non manca mai ilpangiallo anche se, nel corso dei secoli,ha subito delle piccole “varianti”, tipol’inserimento del cioccolato e il limoneal posto del cedro candito.

Durante l’era imperiale, per festeggia-re il “Solstizio d’inverno” che cadeva (ecade ancora) tra il 21 e 22 dicembre, ve-niva distribuito alla plebe un dolce, ilpangiallo, al posto della pecunia aurea, ilcui colore era dato dallo zafferanoabruzzese. Si dice anche, che l’inventoredel dolce fosse Marco Gavio Apicio, ungastronomo romano menzionato da Se-neca e da Plinio, autore di un famoso ri-cettario, De re coquinaria (l’Arte culina-ria). Un personaggio ricchissimo cheamava la buona cucina fatta di ricette unpo’ stravaganti, come le creste di gallocondite con il garum (salsa liquida a ba-se di interiora di pesce), le zampe dicammello e le murene (che nutriva conla carne degli schiavi) in agro. Si tolse lavita quando si rese conto che il suo patri-monio si era ridotto solo a dieci milionidi sesterzi! (1 sesterzio = 40 Euro)

La festa del Dies Natalis Solis Invictidurò sino al 325 d.C., fino a quando cioèla Chiesa stabilì che il 25 dicembre diogni anno fosse dedicato alla “NativitasDomini”, ossia alla nascita di Gesù, can-

cellando automaticamente il rito pagano.Il Pangiallo non scomparve, ma fu tra-sformato nel classico dolce natalizio.

La ricetta antica è semplicissima: unimpasto di frutta secca, miele, cedro can-dito e zafferano, ricoperto da uno stratodi pastella d’uovo. La moderna ha qual-che ingrediente in più, ovvero: noci,nocciole pelate, pinoli, canditi vari e uvapassa. Per la glassa: farina, olio e zaffe-rano. Oltre al pangiallo, nella tradizioneculinaria romana figurano le nociate e lenocchiate, dei biscottini che si accompa-gnano al vin dolce dove prevalgono lenoci e nocciole. Tra i dolci figura ancheil maritozzo, ma senza panna. Ci sonoanche i mostaccioli diversi da quelli na-poletani, poiché contengono due spezie:pepe e cannella. Non manca il classicocroccante alle mandorle, con una varian-te romana: è farcito col miele. Infine ilPanpepato, dolce tipico natalizio che or-mai ha messo le radici nella Capitale.

6 dicembre 2014 www.igeanews.itAttualitàAttualità

la tradizione del classico dolce romano

Il Pan GIallo deI cesarI sUlla taVola dI natale

Francesco Paolier

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Il “classico” e vero pangiallo romano è reperibile in via Tacito, nell’antico forno diAngelo Colapicchioni, assieme al “suo” Panpepato nel quale figura il raro pepe dellaMalesia.

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IL GIORNALE DEI QUARTIERI

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AttualitàIniziative del municipio XIV

PerIFerIe: centrI cUltUralI

Federica Ragno

«La bellezza salverà il mondo» scrive-va Dostoevskij. Parole più che mai attualiin una società che ha bisogno di ripartiredalla sua bellezza più grande, dalla Cultu-ra, tesoro troppo spesso dimenticato. Cul-tura come processo di emancipazione. Unpercorso che il Municipio XIV, nella per-sona dell’assessore Marco Della Porta, haintrapreso da tempo con il fine di riporta-re la centralità nelle periferie come luogodi proposta e di rivendicazione. L’obietti-vo? Riaccendere il dibattito nelle perife-rie e riportare gli stimoli lì dove c’è unavisione più ampia. Un progetto a lungotermine partito con il premio “PeriferieCorsare” di cui abbia già reso conto. Daquesto premio è nato Nuovi Quartieri, unmovimento di opinione per ricucire, attra-verso la cultura, il tessuto sociale e rende-re le periferie “nuovi quartieri”. Il primopasso del progetto Nuovi Quartieri è statala riqualificazione della Stazione Ottavia,quale primo spazio culturale di RomaNord. «La Stazione di Ottavia è una cen-tralità per il quartiere e per tutta la vastaperiferia che lo circonda, realizzarvi ilprimo spazio culturale del territorio èl’inedito progetto Nuovi Quartieri che ve-de nella cultura lo strumento determinan-te per una riqualificazione capace dicambiare fisionomia alla nostra città».Così l’assessore alla cultura del Munici-pio XIV Marco Della Porta spiega l’im-portante risultato realizzato, in collabora-zione con Rete Ferroviaria Italiana, grazie

a una mostra collettiva di artisti e archi-tetti a cura di Simona Sarti e del “Movi-mento Artisti Arte Per” con il fine di de-stinare a luogo di cultura un locale dellaStazione inutilizzato. «L’obiettivo – pro-segue l’assessore – è quello di fornire leperiferie di luoghi di incontro e aggrega-zione culturali alle nuove generazioni e atutti i cittadini». La prima iniziativa, svol-tasi all’interno della Stazione Ottavia aottobre, era intitolata “Passengers” cherappresenta l’idea di passeggero che sco-pre e conosce, nel suo viaggiare quotidia-no, sempre nuovi aspetti della sua città.Ma passeggero può anche riferirsi all’ar-te, in continua trasformazione. Un modoper vivere la stazione non più solo comeluogo di passaggio, spesso ritenuto peri-coloso, ma anche come spazio culturale.Un altro passo importante del progettoNuovi Quartieri è la riapertura del Ninfeodella Lucchina. Un progetto i cui lavoridureranno mesi, frutto di un accordo tra laSoprintendenza Speciale per i Beni Ar-cheologi di Roma e l’Assessorato allaCultura del Municipio XIV. Il Ninfeo è unsito archeologico situato nel quartiere diOttavia che aspetta di vedere luce da oltreventi anni. L’obiettivo è di restituire aicittadini una parte della storia: «verrannocoinvolti gli studenti residenti nel nostroterritorio – prosegue Della Porta – e unodi loro verrà mandato alla Soprainten-denza proprio per studiare e approfondiregli antichi tesori del Municipio».

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I Volontari: piccole grandi storie

da monte marIo al madaGascar

Gustavo Credazzi

Giovani lavoratori che dedicano il proprio tempo libero a persone in difficoltàe le loro ferie a esportare solidarietà esistono dappertutto e perfino tra noi, neinostri “indifferenti” quartieri residenziali di Roma Nord.

C’è Alessandra, andata in Indonesia dopo lo Tsunami ad aiutare a ricostruire lecase; c’è la giornalaia di via Cortina d’Ampezzo che raccoglie beni e prodotti e liporta personalmente ai poveri e poverissimi dell’Africa Centrale.

E in questi giorni abbiamo conosciuto anche Davide ed Elisabetta, due giovanivolontari del Centro Don Orione di via della Camilluccia, di ritorno dal Madaga-scar, dove hanno fatto una “full immersion” di 25 giorni in una delle zone più po-vere dell’Isola.

Lì hanno trovato in piena attività solidale don Aurelio, responsabile delle mis-sioni orionine e don Luciano che si occupa di quella locale. Con loro ci sono trecollaboratori malgasci: una direttrice, un’assistente sociale e un sacerdote chegestiscono una scuola elementare, una media e una professionale e distribuisconomedicine e cibo a chi ne ha bisogno.

Il tutto grazie alla formula del “sostentamento a distanza” di nostri concittadi-ni. L’attività si svolge ad Anatihazo, il quartiere più povero di Antananarivo, ca-pitale del Madagascar, la bellissima e verdissima isola africana ex colonia fran-cese.

Qui come in molti altri luoghi del mondo c’è un Centro dove si parla con ac-cento romano e dove oltre alla missione religiosa si esercita quella educativa, ci-vile, sanitaria e soprattutto di sostentamento.

In questo impronunciabile, lontanissimo luogo la povertà è assoluta, ma i nu-merosi bambini incontrati dai nostri volontari e curati dagli orionini sono bellis-simi e sempre sorridenti. Buon Natale.

Page 8: Parco del labaro · pallacanestro, fornito di hall d’accesso e di tre locali destinati agli spogliatoi, al pronto soccorso e agli uffici amministrati-vi e dotato di tribune per

doci fare un tuffo nel lontano Medioevopieno di misteri, intrighi e guerre feudalidi conquiste e invasioni.

Trovandomi giorni addietro nel nego-zio, il figlio dell’indimenticabile Bruno,Gianluca, indicando fra il serio e il facetola sua graziosa collaboratrice Cristina, misi è rivolto sornione dicendo: “… ma leilo sa che Cristina e i suoi due fratelli so-no discendenti di Federico Barbaros-sa?”.

“…Sì, sì, d’accordo… ma tu forse nonsai che io sono il cugino di NapoleoneBonaparte!” ho risposto.

“…Ma… stia attento… io sto dicendosul serio”.

“…Sì ma anche io parlo sul serio”. E siamo andati avanti con altre due o tre

battute ironiche. Io che continuavo a direche ero un Napoleone, e lui che insistevasu Cristina discendente di Federico Barba-rossa. Notata la mia totale incredulità,Gianluca alla fine aggiunse: “Guardi…vogliamo fare una scommessa?”.

“…Ma dai… finiscila… non scherza-re”.

“…Allora facciamo un’altra cosa…lefaccio portare un libro che i genitori diCristina custodiscono gelosamente…leise lo studi… e poi mi faccia sapere sescherzo!”.

Visto che insisteva e che il viso si eraintanto accigliato, gli ho detto di sì. Con-vinto che fosse una bufala. Ho atteso tutta-via un paio di settimane. Il motivo? Ho sa-puto dopo che la madre di Cristina teneva

questo libro come una reliquia e non vole-va farlo uscire da casa. Finché dopo tantemie insistenze ho avuto fra le mani un vo-lumetto di circa 80 pagine. Me lo hannoconsegnato avvolto in carta cellofan edentro una busta. Con una avvertenzaquasi intimidatoria: “mi raccomando, loguardi pure lo tenga caro e non lo mal-tratti, altrimenti sono costretto a chieder-gli come minimo… 5 mila euro di dan-ni!”.

La faccenda è cominciata da quel mo-mento a diventare interessante. L’ho infat-ti subito sfogliato. E dopo aver notato unadedica dell’autore ai parenti di Cristina,firmata a Subiaco il 15 dicembre del 1985,ho dato una veloce occhiata alla bibliogra-fia e ai documenti citati: libri storici, ita-liani, tedeschi e francesi; lettere di papi;dizionari enciclopedici; Archivio Vatica-no, Archivio Colonna; registri diocesani eparrocchiali, atti comunali, ecc. Le ricer-che non banali facevano se non altro capi-re la pazienza certosina dell’autore. Scrit-to nel 1983 da un colto teologo, GabrielePaolo Carosi, il volumetto, oggi fuori ca-talogo e introvabile, raccoglie la storia deidiscendenti del Barbarossa vissuti ad Anti-coli Corrado. Un paesino della provinciaromana vicinissimo a Ceri da dove poi, te-niamo bene a mente, si trasferirono a Ro-ma il nonno e il papà di Cristina. Il titoloè: “Discendenti del Barbarossa. Signoridi Anticoli Corrado (1240-1430) “Edizio-ni TI.E.S.S.” Per chi come me ignoravache Anticoli Corrado fosse il nome di unpaese, è bene che sappia che il suffissoCorrado della località è da fare risalire aCorrado di Antiochia, (in latino Corra-dus, da cui in italiano Corradi). Nipote delcolto, poliedrico e più famoso Federico IIdi Svevia la cui tomba è nella bella catte-drale di Palermo, e primo nipote a sua vol-ta di Federico Barbarossa. Il suffisso è perricordarlo come il più illustre signore del-la storia che ha reso omaggio ad Anticoliuna volta ereditato come feudo. Ho ini-ziato a leggerlo. Mi scuso con i lettori per-

ché questo periodo della storia italiananon mi è mai piaciuto e non lo conosco.Per questo faccio un quadruplo salto mor-tale di circa 800 anni. Lasciando agli ap-passionati gli approfondimenti del caso. Esalto dalla prima discesa del Barbarossa inItalia nel 1154, al 1940, poco prima del se-condo conflitto mondiale. Fu in questo an-no di preparazione alla “follia della guer-ra”, che arrivò ad Anticoli un gruppo distudiosi tedeschi per parlare con una fami-glia… discendente secondo le loro meti-colose e approfondite indagini del “reCorrado” – “[…] La delegazione era ac-compagnata da carabinieri italiani; e ciòesclude una iniziativa privata, e indica in-vece che la delegazione partiva col con-senso dell’ambasciata germanica… Imembri della delegazione si diressero adAnticoli. Ma lì seppero che i ricercati era-no a Ceri. Vanno a Ceri in cerca di Fer-nando Corradi e famiglia. La prima per-sona incontrata fu la madre di Fernando,Vittoria; questa al sapere che i carabiniericercavano suo figlio, si mise a gridare chese ne andassero, che suo figlio non avevafatto niente di male. Ma i carabinieri lacalmarono, facendole capire che si tratta-va di tutt’altro. Viene Fernando con la so-rella Santina. Il capo della delegazione distudiosi saluta… rispettosamente (il gras-setto è mio ) il discendente della imperialefamiglia Barbarossa…”. Così l’autore apag 76.

Per arrivare ai nostri giorni, succede orache il “ricercato” dai professori tedeschidiscendente di Barbarossa, signor Fer-nando corradi, era il nonno di Cristina epadre di domenico, papà di Cristina, poitrasferiti da Ceri a Roma negli anni Cin-quanta! Con una ulteriore e recentissimachicca! Riguarda l’Istituto Storico germa-nico di Roma, che con il suo studioso te-desco dott. Kai Sprenger ha in preparazio-ne un volume sull’ultima generazione diBarbarossa. Ebbene, nel maggio 2013 lelunghe ricerche di Sprenger sull’alberogenealogico lo portarono proprio a Ceri.

Dove secondo le sue indagini risiedevanogli ultimi discendenti dell’Imperatore edove ha però purtroppo saputo che l’ulti-missimo rampollo, Fabrizio corradi,abitava a Roma: così dichiara in una suaintervista. Per i lettori arrivati sino a que-sto punto e interessati, il sig. Fabrizio… èil fratello di cristina corradi, c’è poiemanuela corradi.!

Cristina oggi è una valida e spiritosacollaboratrice di Gianluca Ferretti nellamacelleria di via dei Giornalisti. Ed è unasignora modesta che non pensa mai a que-sta incredibile storia della sua famiglia eai suoi autentici antenati. Devo ammettereche se fosse di altre pretese, non essendouna snob (sic), avrebbe fatto presente aiquattro venti la sua discendenza. Ma leinon ne vuole neanche parlare!

Gabriele Paolo Carosi chiude il suo li-bro con queste parole: “[…] Se la guerrafosse andata diversamente, forse la fami-glia Corradi avrebbe avuto una certa for-tuna. Le cose sono andate come sono an-date; e lentamente degli ultimi discendentidi “re Corrado”, di Federico Barbarossasi perderà qualunque traccia”.

Mi sia permesso chiosare: meno maleche la guerra è andata come è andata, manonostante le sue tragedie e la sua follia,le tracce non si sono perse. I discendentidi Federico Barbarossa ce l’abbiamo an-cora. No… non è fantasia.

8 dicembre 2014 www.igeanews.itAttualitàCronache

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dalla prima pagina Uno “scoop” vero!

I dIscendentI dI FederIco barbarossa

Nino Labate

Da sinistra:Cristina, Fabrizio, Emanela Corradi, i

tre fratelli discendenti di Federico Barbarossa.

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È un progetto al quale Il Municipio XIVha lavorato da luglio 2013, ed ora, final-mente, è una realtà nel suo vasto territorio.La “Raccolta differenziata”, ormai dive-nuta un obbligo per raggiungere gli stan-dard europei nella gestione dei rifiuti e nelrecupero di questi ultimi attraverso il rici-clo, è iniziata lunedì 3 novembre per la zo-na che va da Casal del Marmo al “Raccor-do”, ma restando dentro i confini del-l’anello e dal 17 novembre è partita a pie-no regime coprendo anche le restanti aree.

La raccolta si sviluppa in due modalità,come avevamo anticipato nel precedentenumero: porta a porta e in strada. Si effet-tua porta a porta in via Pasolini e presso ilSanta Maria della Pietà; saranno eliminati,gradualmente, i cassonetti in strada, tran-ne le campane verdi per le bottiglie e i ba-rattoli di vetro.

L’AMA, coadiuvata dal Municipio XIV,ha provveduto ad informare tempestiva-mente tutti i residenti e commercianti inte-ressati da queste nuove modalità di raccol-ta differenziata attraverso l’invio di letterepersonali e l’installazione di numerosipunti informativi installati nei principalicentri di aggregazione del territorio.

“La presenza di tabelle informative – hariferito l’assessore all’Ambiente del Mu-nicipi, Errani – verrà prorogata fino a di-cembre”, per poter far fronte a qualsiasiulteriore chiarimento in merito a modalità

e orari. Municipio ed AMA, comunque,sono pronti, in caso di comportamenti irri-spettosi contro il decoro cittadino, ad in-tervenire. “Prima a redarguire – ha preci-sato l’assessore Errani – poi a sanziona-re”, che poi ha proseguito asserendo che“è fondamentale la collaborazione dei cit-tadini e degli esercizi commerciali”.

È auspicabile che, con l’estensione atutto il territorio dell’urbe della “diffe-renziata”, immagini come la foto chepubblichiamo, rimangano soltanto unlontano ricordo e inserite nella serie“Roma sparita”!

www.igeanews.it dicembre 2014 9

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Per la raccolta differenziata

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Sulle inadempienze di Roma per quanto riguarda i rifiuti,le ultime notizie arrivano da Strasburgo: la Corte europea ri-conosce la validità della documentazione presentata dallaCommissione UE e dichiara l’Italia inadempiente per le di-scariche di Malagrotta, Colle Fagiolara, Cupinoro, Montece-lio-Inviolata, Fosso Crepacuore e, inoltre, delle due discari-che del Sub Ato di Latina ubicate a Borgo Montello. Secon-do i giudici europei, al primo agosto del 2012, scadenza deltermine stabilito nella procedura di infrazione della Com-missione, il trattamento dei rifiuti a Roma e nel Lazio era

inadeguato e ha chiesto che l’Italia si conformi alle regole. Inparticolare i giudici sottolineano che solo i rifiuti già trattatidevono arrivare in discarica, per questo vanno adottate misu-re specifiche, per ridurre volume o pericolo, per rendere iltrasporto agevole e favorire il recupero. Non basta triturare,comprimere e gestire i rifiuti senza selezionare e stabilizzarele varie frazioni. L’interramento – e qualsiasi altro trattamen-to – deve essere controllato e gestito per prevenire o ridurrele conseguenze negative sull’ambiente e sulla salute dei cit-tadini.

la corte eUroPea condanna roma Per le dIscarIcHe

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10 dicembre 2014 www.igeanews.itAttualitàCronache

Sono notevoli i disagi e numerose leproteste degli utenti che nella zone di viaTrionfale – viale Medaglie d’Oro sono sta-ti penalizzati dal fatto che – dopo i tagli altrasporto pubblico – possono utilizzare unSOLO autobus diretto al centro della città.Ci riferiamo al “913”in cui, nelle ore dipunta, è impossibile o quasi salire. Ci sia-mo armati di buona volontà e, per consta-tare come stanno i fatti, abbiamo effettuatoun piccolo ma significativo monitoraggiodel servizio della linea 913 in viale Meda-glie d’Oro presso piazza della Balduina,

direzione centro, dalle 7.36 alle 9.15.Le condizioni del traffico e meteorolo-

giche erano buone, senza alcuna criticitàparticolare.

Nei 99 minuti del monitoraggio sonotransitati 18 autobus, con una frequenzamedia di 1 passaggio ogni 5,5 minuti, in-feriore del 10% rispetto alla frequenza di1 passaggio ogni 5 minuti indicata per leore di punta. Sempre in tema di frequenza,vi sono stati due autobus che hanno segui-to il precedente di soli 1 e 2 minuti, men-tre tre sono arrivati alla fermata dopo ben

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Sul problema del traffico si comincianoa intravedere le conclusioni anche se nonsono del tutto soddisfacenti. La GiuntaCapitolina ha recepito alcune delle 49 os-servazioni presentate dalle Associazioni oda singoli cittadini. L’associazione Igea,come è risaputo, da sempre si è occupatadei problemi del traffico e delle possibilisoluzioni tanto che ha organizzato dueconvegni sulla mobilità e sulle ripercus-sioni alla vita dei cittadini. Adesso si ini-ziano a tirare le somme, positive e pur-troppo anche negative. Diciamo subitoche ci ha fatto piacere leggere che la ri-chiesta di “un piano di acquisizione ed uti-lizzazione di mezzi pubblici (tram, filo-bus, autobus elettrici e autobus ibridi) me-no inquinanti e meno rumorosi degli at-tuali autobus alimentati a gasolio, da uti-lizzarsi anche nelle zone non centrali siastata recepita già a livello centrale. Dispia-ce invece constatare la superficialità conla quale si è sorvolato in merito alla ri-chieste di inserire il potenziamento deiparcheggi di scambio lungo le ferrovieFR3 e Roma-Civita Castellana-Viterboche riteniamo necessario perché il Piano

prevede, per tutta Roma Nord-Ovest, sol-tanto il parcheggio alla stazione Torrevec-chia… sul prolungamento della Metro A!Un Piano quindi incompatibile con le ef-fettive necessità alle quali, invece, moltofacilmente si può dare una soluzione for-temente migliorativa, peraltro in linea conil Piano Mobilità della Regione Lazio, cheper la ferrovia FR3 (Roma-Cesano-Viter-bo) pianifica “Interventi finalizzati a in-crementare la frequenza dei treni tra Ro-ma San Pietro e Cesano, a eliminare i pas-saggi a livello per migliorare la sicurezzae a potenziare i parcheggi di scambio aservizio delle fermate”. Dicevamo super-ficialità, perché modificare il nome del-l’Associazione da IGEA a “IGEA trafficolibero”, a fronte di un indirizzo [email protected] (al quale possonosempre essere inviate e-mail ) non può chefarci ridere! Il Consiglio del XIV Munici-pio, infine, quando ha approvato il Pianogenerale del traffico sembra aver persol’occasione di sottolineare l’importanzadella Ferrovia FR3 e di chiedere di poten-ziare anche i parcheggi di scambio delquadrante Nord-Ovest. (CP)

Per una migliore mobilità

PIù ParcHeGGI dI scambIo

8 minuti dal precedente, ed altri tre dopo 7minuti, con il risultato di due soli transitiin 15 minuti! Evidentemente un’attesatroppo elevata e, quindi, disagi e proteste.Risulta, inoltre, però che ben 8 dei 18 au-tobus hanno manifestato criticità nel farsalire i passeggeri e 6 veicoli erano a af-follati all’inverosimile. Pertanto è assolu-tamente necessario aumentare la frequen-za nelle ore di maggiore afflusso: dall’at-tuale un transito ogni 5 minuti (12 passag-gi/ora) ad almeno uno ogni 4 minuti (15passaggi/ora) onde rendere la linea effi-ciente. Inoltre l’assenza di una palina elet-tronica con indicazione degli orari di arri-vo rende imprevedibile la sequenza degliautobus; impossibile tacere, al riguardo,l’installazione della palina elettronica incorrispondenza della prima fermata di viaPrisciano (medesimo senso di marcia) che

è un una fermata tra le meno frequentatedella Linea 913!).

Due osservazioni riguardo agli auto-veicoli: l’angusta porta anteriore ostaco-la la salita considerevolmente, così comele strettoie dovute agli enormi passaruo-ta anteriori e posteriori ostacolano il pas-saggio dalle piattaforme verso il centroautobus, e molti passeggeri sono costret-ti a salire dalla porta centrale (ed altri ascendere dalle porte anteriori e posterio-ri). Tutti i particolari del monitoraggiosono stati inviati al Consigliere Alessan-dro Ciattaglia, Vice Presidente dellaCommissione “Urbanistica MobilitàAmbiente Verde e Parchi” del XIV Mu-nicipio per le necessarie valutazioni eper il coinvolgimento dell’Agenzia dellaMobilità e dell’ATAC per predisporreazioni migliorative del servizio.

monitorati i tempi dei passaggi del «913»

GraVI dIsaGI e ProtesteCarlo Pacenti

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12 dicembre 2014 www.igeanews.it

Il Forte Trionfale è in via di dismissio-ne. Come tanti altri forti e aree militaridella nostra città l’area che per oltre un se-colo ha ospitato il 3° reggimento Genio èdestinata a vedere radicalmente mutata lasua natura e destinazione.

Un anno fa – contrariamente agli obietti-vi della precedente amministrazione co-munale che vedeva i forti e le caserme diRoma quasi esclusivamente come un’oc-casione per fare cassa a beneficio dellecasse capitoline che, ieri come oggi, versa-vano in grandissime difficoltà finanziarie –in un seminario pubblico organizzato perla prima volta all’interno del Forte Trion-fale dal gruppo di studio interdisciplinare“Progetto Forti”, con la collaborazione didiverse realtà associative del territoriol’assessore all’urbanistica di Roma Capita-le, il Prof. Giovanni Caudo, facendosi por-tavoce della volontà della nuova ammini-strazione e prendendo atto della decadenzadel protocollo stipulato della precedentegiunta, annunciò di voler porre l’area e gliedifici del Forte a “servizio” della cittadi-

nanza, mediante proposte e apertura dispazi a beneficio del quartiere. In quellastessa occasione il Presidente del Munici-pio XIV, Valerio Barletta, lanciò l’ormaiben nota proposta di spostare nel Forte lasede del Municipio, riunendo al suo inter-no sia la sede amministrativa che quellapolitica, attualmente separate tra diversipadiglioni del S. Maria della pietà e la sedestorica di via Mattia Battistini, sedi su cuiperaltro l’amministrazione oggi paga si-gnificativi canoni di locazione. Da quel-l’annuncio il Forte è divenuto oggetto didiversi e importanti passaggi amministrati-vi, peraltro, a nostro modesto avviso, nonsufficientemente pubblicizzati.

OPPOSIZIONE DEL DEMANIOIn prima battuta l’assessorato all’urba-

nistica di Roma Capitale, in linea conquanto annunciato al seminario, ha tentatodi ottenere il Forte utilizzando lo strumen-to normativo del Federalismo demaniale,che consentiva alle Amministrazioni loca-li di chiedere allo Stato centrale il conferi-

I soliti ritardi della burocrazia

Forte trIonFale qUale destInazIone?

di Duccio Iacovoni

Attualità

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mento a titolo gratuito di aree ed edificistatali dismessi o in via di dismissione afronte di una specifica progettualità di va-lorizzazione. Roma Capitale incluse in ef-fetti il Forte Trionfale in un lungo elencodi richieste consegnato a fine novembre2013 all’Agenzia del Demanio. Quest’ul-tima, dopo aver ascoltato anche il Mini-stero della Difesa, nell’aprile di quest’an-no, prendendosi ben più tempo dei 60giorni previsti dalla legge (peraltro la de-cisione è stata pubblicata sul sito dellastessa Agenzia del Demanio solo a set-tembre), ha respinto la richiesta motivan-dola sostanzialmente con l’emergere diesigenze economiche dello stesso Mini-stero della Difesa, anche se non è chiaroquanto abbiano pesato considerazioni cir-ca l’effettiva capacità di un Comune concosì scarse disponibilità finanziarie di po-ter procedere ad un’effettiva opera di rige-nerazione dell’area.

L’amministrazione capitolina non si èperò data per vinta e ha messo intorno adun tavolo Demanio e Difesa per cercare ditrovare soluzioni alternative. Grazie aquesto sforzo si è arrivati ad agosto del-l’anno in corso alla firma di un protocollodi intesa tra i tre soggetti per la valorizza-zione dell’area del Forte che prevede unpercorso che, attraverso l’attivazione diun gruppo di lavoro, dovrebbe concluder-si con l’emanazione di una delibera dellaGiunta che recepisca un accordo tra leparti circa il cambio di destinazione d’usodi tutta l’area del Forte (incluso quindi ilcompendio), che attualmente è ovviamen-te di natura militare. Questo sarebbe soloil primo passo, sebbene cruciale, per l’av-vio della cosiddetta “rigenerazione” diquesta importantissima realtà del nostroquartiere. Tutto bene dunque?

LE RICHIESTE DEI CITTADINILa determinazione dell’assessorato

all’urbanistica appare molto chiara cosìcome quella di voler effettivamente sfrut-tare l’opportunità per portarvi all’internola nuova sede del Municipio. Ma che l’in-

tera operazione rappresenti una grandeoccasione di riqualificazione del quartiereè ancora tutto da vedere. Come Comitatonon siamo mai entrati nel tema pur con-troverso dello spostamento della sede delMunicipio. I punti su cui invece abbiamofocalizzato la nostra azione negli incontricon i cittadini e nella nostra interlocuzio-ne con il Municipio sono stati e sono tut-tora i seguenti: a) il nuovo assetto del For-te deve far emergere degli spazi per servi-zi socio-culturali che oggi nel nostro quar-tiere sono totalmente assenti; b) i dirittiedificatori che verranno richiesti dal Mi-nistero della Difesa non devono sacrifica-re le aree aperte e non edificate del Forte,da quelle storiche agli spazi verdi chevanno invece valorizzati e messi in colle-gamento con altre aree verdi prossime alForte (come il Parco di Sant’Onofrio asud o il parco dell’Insugherata a nord) po-nendo di fatto l’area del Forte come un ve-ra e proprio punto di riferimento di tutto ilquartiere, sia istituzionale (con la nuovasede del Municipio), sia dal punto di vistaurbanistico, considerata la sua ubicazione;c) in attesa che il processo di valorizzazio-ne si concluda (cosa che potrà impiegarediversi anni) è fortemente auspicabile chevengano intanto individuati dei possibilipercorsi di attraversamento pedonale,consentendo ad esempio ai cittadini diSant’Onofrio di poter raggiungere como-damente a piedi il loro Ufficio Postale sitoin via Sappada; d) che vengano valutatemolto attentamente tutte le implicazioniderivanti dallo spostamento della sede delMunicipio nel Forte, in primis dal puntodi vista della mobilità veicolare e dei par-cheggi; e) che tutto il processo sia infor-mato a principi di massima trasparenzanei confronti dei cittadini, da parte di tuttele istituzioni coinvolte, in modo che perchiunque sia sempre possibile conoscerelo stato di avanzamento delle varie fasiprogettuali ed esecutive (aspetto questoche finora si è verificato solo in parte).

Infine rimane imprescindibile l’avviotempestivo di un effettivo e organizzatoprocesso partecipativo che veda il pienocoinvolgimento della cittadinanza nellevarie fasi di questo percorso, così comeprevisto dal Regolamento della Partecipa-zione di Roma Capitale, a partire dalla so-pra menzionata delibera di giunta circa ilcambio di destinazione d’uso degli spazidel Forte.

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corsi per ImmigratiAnche quest’anno il SETEM-Italia ONLUS (Servizio Terzo Mondo) ha attiva-

to, per famiglie immigrate, dei corsi pomeridiani di lingua italiana per adulti e le-zioni individuali per minori delle scuole elementari e medie. Il sabato pomeriggioinoltre è stato attivato un laboratorio teatrale per ragazzi. I corsi, tutti gratuiti, sisvolgono nei locali di via Fornelli n 2.

Le iscrizioni ai corsi di italiano, alle lezioni individuali per ragazzi e al labora-torio teatrale si effettuano presso la sede del SETEM-Italia, via Fornelli n 2 (tra-versa di via Trionfale di fronte alla Parrocchia di S. Francesco d’Assisi a MonteMario), il martedì pomeriggio dalle ore 18 alle ore 19.30.

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Ha un bacino d’utenza superiore amolte città italiane con oltre 300milaabitanti e una competenza territorialeamministrativa piuttosto vasta che siestende da Monte Mario al confine deicomuni di Anguillara, Trevignano, Cam-pagnano, Formello e Le Rughe. Parlia-mo del Commissariato di Pubblica Sicu-rezza Primavalle, affrontando un tema diparticolare delicatezza e rilevanza, lacriminalità nel suo territorio, con il I Di-rigente della Polizia di Stato, Carlo Mu-sti, che guida attualmente con perizia egrande esperienza l’ufficio di polizia.

Dott. Musti, una domanda di caratteregenerale: può dirci se negli ultimi anni iltasso di criminalità nel Municipio XIV èaumentato, diminuito o rimasto stabile?

“Premetto che sono alla guida di questoCommissariato di P.S. da pochi mesi e chepertanto la mia conoscenza diretta dellarealtà del relativo Territorio si limita aquesto periodo. In ogni caso, ho potutoconstatare che non vi sono state sensibilivariazioni quali-quantitative dei reati pre-datori negli ultimi anni. Certo è che il par-ticolare momento socio-politico di crisieconomica causa una recrudescenza deireati di natura predatoria che solo un im-pegno costante e quotidiano degli uominida me diretti così come degli altri apparte-nenti alle Forze dell’Ordine consente dicontrastare con efficacia”.

esistono statistiche o comunque va-lutazioni sul territorio che evidenzia-

no in percentuale il tipo di criminicommessi, ad esempio rapine, furti,omicidi? È possibile conoscere chi so-no i soggetti più colpiti, se negozianti,semplici cittadini, o altro?

“È la natura stessa dell’interesse delmalfattore che determina tali obiettivi.Muovendosi generalmente il reo all’in-terno di un fabbisogno di modesta entità,sia esso per l’acquisto di piccoli quanti-tativi di stupefacenti o in alcuni limitaticasi per la sussistenza personale, in ge-nere la preda non è l’Istituzione di gros-se dimensioni, ad esempio l’IstitutoBancario o l’Ufficio Postale nei qualil’elevata disponibilità di denaro compor-ta elevate difese, ma piuttosto la micro-realtà economica quale il passante, il su-permercato o la farmacia, che garanti-scono più elevate possibilità di impunitàin soggetti non professionisti del crimi-ne. A ciò ovviamente si affiancano, inmisura sensibilmente più modesta, reatipredatori di rilevata risonanza economi-ca, e talvolta mediatica, ma con frequen-za assai più sporadica”.

a suo avviso, l’importanza del vo-stro delicato lavoro per la sicurezzadei cittadini è da questi ultimi percepi-ta in modo adeguato? che messaggiosi sentirebbe di dare agli abitanti delquartiere, o anche più in generale, perottimizzare il rapporto Forze dell’or-dine-cittadinanza?

“Premetto che il Commissariato di

P.S. Primavalle ha una competenza terri-toriale piuttosto vasta, con un bacino diutenza di circa 300.000 abitanti, compre-sa la popolazione residente nei Comunidi Anguillara, Trevignano, Campagnano,Formello e Le rughe. L’attività quotidia-na del Commissariato riguarda, poi, nonsoltanto la prevenzione e il controllo delterritorio ma anche la tutela dell’OrdinePubblico e l’attività di polizia ammini-strativa (rilascio passaporti, licenze, por-ti d’arma ecc.), che richiedono notevoleimpegno in termini di risorse per garan-tire sicurezza e per fornire servizi verso icittadini. Il messaggio che mi sento didare agli abitanti del quartiere è quello dirivolgersi serenamente alle Forze del-l’Ordine, senza timori o pregiudizi, vo-gliamo essere vicini alla gente, ognigiorno ci impegniamo per mantenere altala qualità della vita del territorio. Ma an-che noi poliziotti abbiamo bisogno disentire la vicinanza e la collaborazionedei cittadini, per superare le nostre diffi-coltà quotidiane”.

Una domanda forse scomoda, manecessaria: ritiene che le risorse delsuo commissariato siano adeguate alcarico di lavoro cui dovete fare fron-te? se no, quali sono i mezzi di cuiavreste maggiormente bisogno?

“La crisi che sta attraversando il Paeseha certamente inciso anche sulle Forzedell’Ordine che, come è noto, hanno su-bito tagli sia in termini di risorse umane

che di mezzi. Nonostante ciò, grazie al-l’impegno quotidiano e al costante spiri-to di servizio di tutto il personale delCommissariato, riusciamo a garantire al-l’utenza un efficace servizio”.

In tanti anni di impegno per garan-tire la sicurezza, c’è qualche episodioo fatto che a livello personale ama ri-cordare o che l’ha particolarmentecolpita?

“Il giorno di Pasqua, il 20 aprile scor-so, in zona Ottavia, una signora di ottan-tasei anni, mentre tornava a casa dopoaver assistito alla Messa, veniva aggre-dita e rapinata di una collanina da duepersone a bordo di un’automobile. A se-guito della caduta veniva ricoverataall’Ospedale San Filippo Neri dove, do-po tre giorni, moriva. Al termine di unaintensa attività investigativa e grazie alletestimonianze degli abitanti del quartie-re, siamo riusciti a risalire, nel luglioscorso, agli autori della rapina, un uomoed una donna di nazionalità straniera, ead assicurarli alla giustizia. Nei giornisuccessivi si presentava in Commissaria-to il genero della povera signora decedu-ta che, con le lacrime agli occhi, visibil-mente commosso, ci ringraziava per illavoro svolto e per il risultato ottenuto.Un episodio, questo, che mi ha colpitononostante la triste vicenda che ha vistovittima una signora anziana che tornavaa casa per festeggiare la Pasqua insiemeai suoi parenti”.

www.igeanews.it dicembre 2014 13

Intervista al dirigente del commissariato di Primavalle

“VoGlIamo essere VIcInI alla Gente”Alfonso Angrisani

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14 dicembre 2014 www.igeanews.itCronache

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La rivoluzione degli orari di aperturanon stop e la chiusura alle 22 nei mer-cati rionali, coinvolgono nel nostro quar-tiere il Mercato Trionfale di via AndreaDoria. Modifica prevista da un ordinan-za dell’assessore Marta Leonori per tuttii mercati capitolini, purché la maggio-ranza degli operatori siano a favore. Ilprovvedimento ha un duplice obiettivo:rilanciare i mercati rionali, risorsa im-portante della città, parte essenziale del-la tradizione e del suo tessuto culturalee adeguare la realtà della capitale a quel-la europea di Parigi, Madrid e Barcello-na che hanno un’abitudine consolidata diapertura anche notturna dei mercati .

Siamo andati al mercato Trionfale persentire le opinioni, gli umori degli ope-ratori del settore e del presidente dellacooperativa, Marino Lorenzetti. Questici ha detto che “per gli orari di apertura e

chiusura siamo in attesa di capire comesarà applicato il provvedimento. Questoè un mercato con banchi a conduzionefamiliare, l’orario di apertura dalle 7 alle22 tutti i giorni è improponibile, la pre-valenza degli stand si basa sull’ortofrut-ta e gli operatori andrebbero incontro anotevoli difficoltà. La maggioranza ècontraria e sarà difficile un’apertura nonstop con orario prolungato. Ritengo chesia opportuno – ha continuato Lorenzet-ti – che l’Assessore Comunale prenda at-to della nuova legge regionale sul com-mercio, sulla somministrazione di ali-menti anche nei mercati, che permette-rebbe un’apertura prolungata a cui noisiamo favorevoli, poiché consentirebbeai commercianti di offrire ai clienti i pro-dotti che vendono anche cotti, come inalcune capitali europee e, così, i mercatidiventerebbero centri di aggregazione”.Poi il presidente si è soffermato ad enu-merare i numerosi problemi del mercatoTrionfale: un ricorso al T.A.R. per ridur-re i costi di gestione e far rispettare gliaccordi che non sono stati onorati dalladitta costruttrice; affitti arretrati risolticon la rateizzazione, problemi di par-cheggio non previsti dalla ditta costrut-trice e dal comune di Roma. Questa delTrionfale, ha concluso Lorenzetti, unastruttura con troppe aperture che generacorrenti gelide durante l’inverno, è dive-nuta rifugio dei piccioni del quartiere.”

Abbiamo ascoltato anche i pareri didiversi commercianti che sono in mag-gioranza non favorevoli al provvedimen-to. Alcuni ne hanno chiarito i motivi co-me Margherita Magliani che ci ha evi-denziato il fatto che “i coltivatori direttisi alzano ogni mattina alle 4 per arrivarepresto e rientrano alle 16”. Inoltre, sot-tolinea la difficoltà che incontrano ognimattina per i posteggi; la struttura nonprevede parcheggi per i veicoli deglioperatori ma solo per i clienti a paga-mento.

Ianzi Paola che apre già il pomeriggiodi martedì e venerdì, dice che “lavorare

di più significherebbe abbandonare la fa-miglia”. lamenta il freddo intenso duran-te l’inverno, a causa di troppe aperturenella struttura e la presenza massicciadei piccioni, che mettono a rischio i re-quisiti igienico-sanitari del mercato.

Consensi, invece, dai clienti abituali,specialmente da quelli che, per motivi dilavoro sono costretti a fare i loro acquistisolo nella giornata di sabato che, comehanno precisato, è la più caotica e quellain cui i parcheggi esterni sono introvabi-li.

Il Presidente della Cooperativa MarinoLorenzetti intervistato dalla nostra collaboratrice Antonina Arcabasso

Il commerciante Antonio Compitelli acolloquio con Antonina Arcabasso

Margherita Magliani risponde alle domande di Antonina Arcabasso

apertura non stop e chiusura alle 22 nei mercati rionali?

contrarI I commercIantI del “trIonFale”Antonina Arcabasso

mercato dI barcellona:

ore 2La notte non mette paura ai clienti dei mercati Europei.

L’immagine che pubblichiamo ne è la testimonianza.

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Esiste la possibilità che si possa blocca-re il Piano sul traffico? Da alcuni giorni,infatti, sulle strade di Roma Nord, si sonovisti alcuni banchetti per la raccolta di fir-me, per chiedere al Comune l’annulla-mento del progetto, approvato dalla Giun-ta Marino e passato al vaglio dei Munici-pi. Il consigliere Municipale del NuovoCentro Destra, Stefano Erbaggi, in un in-contro pubblico ha illustrato l’opportunitàdi annullare il piano del traffico poichéprevede la suddivisione della città in seizone concentriche con piano tariffario dif-ferente (compreso il GRA), la realizzazio-ne di nuovi varchi ZTL, l’incremento del-le strisce blu, e nuove tariffe d’accesso inbase al modello e cilindrata dell’autovet-tura. I disagi per i cittadini sarebbero enor-mi soprattutto a livello economico. L’in-tento degli organizzatori dell’iniziativa èdi raccogliere 5mila firme, da essere con-segnate al Comune. “Bisogna cercare – hacontinuato Erbaggi – di invitare i cittadinia un maggiore uso dei mezzi pubblici,senza creare nuovi oneri economici a dan-no dell’automobilista!”. L.P.

In diversi punti della città alcuni sema-fori sono diventati improvvisamente “or-bi”. Poco male, poiché l’impianto è dotatonel suo insieme di “luci supplementari”.Cioè se salta una lampada, l’automobilistasposta leggermente il suo sguardo sull’im-pianto laterale e riesce a supplire al gua-sto. Chi si trova realmente in difficoltà è ilpedone davanti a un impianto che non fascattare l’“omino verde” perché non ve-dendo il segnale di “Via libera” indugiatroppo e quando si decide ad attraversarela strada è troppo tardi!

In via della Camilluccia, davanti al-l’Istituto Don Orione, per via d’un guastoal semaforo pedonale si sono verificati pa-recchi inconvenienti. Per evitarli, anzi, perscongiurarli, servirebbe solo una continuamanutenzione. Si chiede troppo?

sUl Parnaso con PaPàSabato 10 gennaio 2015, alle 18, presso il Centro Don Orione, in via della Camil-

luccia 120, sarà presentato il libro di Maria Cristina Casa “Sul Parnaso con papà”.Nell’opera, l’autrice intende ricordare il padre, il giornalista Francesco Casa, racco-gliendo alcuni suoi testi significativi, come  articoli, scritti per la Parrocchia “MaterDei” e lettere scritte durante la Seconda Guerra Mondiale. Il  ritratto dell’uomo e delpadre è inquadrato dalla figlia nella cornice di una vita professionale inscindibil-mente legata ad una profonda testimonianza di fede cristiana. Interverranno DonGiovanni Carollo, il giornalista dott. Vincenzo Lucrezi ed altri amici e conoscenti.

www.igeanews.it dicembre 2014 15

Cronache

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e In ParroccHIadi Beatrice Basile ed Elettra Boccanera

Nei nostri quartieri, alcuni dei quali ot-timamente forniti di strutture, la praticadello sport è offerta anche da numeroseassociazioni agonistiche-amatoriali.

Calcio, calcetto, karate, tennis, nuoto,tuffi, basket, pallavolo, canoa e canottag-gio sono le discipline maggiormente fre-quentate anche dai più piccoli che si affac-ciano per la prima volta nel grande mondodello sport. Abbiamo svolto una rapida in-dagine per poter elencare brevemente do-ve si svolgono le attività.

Cominciamo dagli Istituti scolastici,nelle cui palestre la pallavolo femminileha un flusso notevole di aderenti. Basta ri-cordare che, anche se i tornei sono appenacominciati, attualmente due squadre mili-tano nella Prima Divisione e una terzagioca in Serie C.

Ritrovi sportivi per i ragazzi sono an-che le Parrocchie che, anche se con fina-lità diverse, rispetto alle scuole, offronosvariate opportunità di praticare lo sport,magari poggiandosi su club ed enti pri-vati.

Il Centro Sportivo Don Orione, peresempio, ha una notevole varietà di di-

scipline sportive: judo, danza ritmica,basket e anche equitazione di campagna.

Il Presidente del GS. Nostra Signora diGuadalupe, Paolo Fattinnanzi, ha iscritto i“suoi ragazzi” ad un campionato denomi-nato “Oratorio Cup” al quale partecipanocinque squadre appartenenti ad altri Ora-tori Parrocchiali, con lo scopo non solo difar divertire i partecipanti, ma soprattuttodi creare un ambiente nel quale poter inse-gnare i valori fondamentali dello sport: ri-spetto, lealtà e disciplina. Lo stesso inten-to è quello che ha mosso la Parrocchia diSan Luigi di Montfort nel dare ai ragazzil’opportunità di passare un pomeriggio ti-rando due calci al pallone e apprendere levere regole dello sport.

La scelta delle discipline, in molte zo-ne, infine, è stata fornita dalla vicinanzadel Tevere, sulle cui rive, i circoli di canoae canottaggio, hanno aperto diverse“scuole di sport” e dai vari centri CONI,primo fra tutti quello dell’Acqua Acetosa,dove i ragazzi e le loro famiglie hanno lapossibilità di comprendere quale possa es-sere lo spor di gruppo o singolo più ido-neo da praticare.

LEGGETE E DIFFONDETEIL GIORNALE DEI QUARTIERI

GlI stUdentIdI GenoVa

Violenti scrosci di pioggia si sonoabbattuti anche su Roma, ma l’Italiadel Nord è stata flagellata dal maltem-po che ha fatto straripare decine dicorsi d’acqua, causato frane, serie diallagamenti, costretto centinaia di abi-tanti a lasciare le loro case, interrottostrade e ferrovie e, purtroppo, ha mie-tuto anche delle vittime. Un quadro ditragica desolazione dal quale, però,sono emersi gli “studenti di Genova”,decine di giovani che si sono rimboc-cati le maniche e hanno dato manforteagli uomini della protezione civile, ainegozianti alle prese con il fango cheaveva invaso i loro esercizi, agli auto-mobilisti, agli abitanti delle varie zonealluvionate. Dalla tragedia, è scaturitoun quadro di vera solidarietà, da cui lanostra Tilde Richelmy, ne ha tratto unamaro sonetto.

Antichi, infangati e tutti bagnati,ma chi li raccoglie in mezzo al pantano?“Siam qui per aiuto, per dare una mano,lasciateli a noi, se siam fortunatitroviamo i clienti e i testi infangatiritornano in vita”. Il suolo italiano- sia quello pianoso sia quello montano -richiede attenzione, lavori immediati.Italia corrotta, Italia stuprata:cemento, mazzette e fiumi interrati,i sismi, le frane e pioggia inclemente.L’Italia sarebbe, per certo, salvatatornassero indietro i soldi rubati.Questo vorrebbe davvero la gente.

Tilde Richelmy

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16 dicembre 2014 www.igeanews.it

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Gli auguri di Natale nel grande CentroAnziani di via Trionfale, vicino a SantaMaria della Pietà si fanno in grande.Qualche giorno prima della Festa unavera e propria orchestra composta da ol-tre dieci musicisti con cantanti e cori di-retti dal Maestro-direttore Mario De Si-mone accoglierà le decine di soci checon le loro famiglie e gli amici per unGran Concerto di Natale di musiche ecanzoni che nei grandi locali del Centro.Le autorità sono benvenute e quest’annosi aspetta il Presidente del Municipio Va-lerio Barletta.

Ma non è da meno la classica festa di

Capodanno con il Cenone che chiudel’anno sociale con un ricco menu – espesa accettabile – e soprattutto moltedecine di persone “socievoli”. E dopocena si balla!

Questo è il grande Centro Anziani delXIV Municipio, nato molti anni fa comedopolavoro degli autisti del Santa Mariadella Pietà che al momento della storicachiusura “basagliana” dei manicomi si ètrasformato dapprima in associazione dipromozione sociale e quindi nell’attualeCentro anziani di Monte Mario.

Ma sono ormai quasi vent’anni chegrazie alla disponibilità degli ampi e bei

locali in muratura circondati dal verde,all’angolo tra Trionfale e via Chiarugi, adue passi dal grande comprensorio diSanta Maria della Pietà di proprietà dellaProvincia e del Comune di Roma l’orga-nismo associativo cresce continuamented’importanza e di proseliti.

Ne abbiamo parlato con il presidenteNicola Sipone e con alcune tra le sociepiù attive: Teresa Salvatori, Franca Or-landi e Maria Garofalo che ci hanno ac-colto molto cordialmente sul posto illu-strandoci le attività e raccontandoci unpo’ la vita dell’organismo che può esseresintetizzata in poche cifre: quasi 2.000persone interessate alle attività del Cen-tro e 5/600 gli iscritti del 2014 che hannopagato ben 2 € a persona.

Tutti rigidamente over 55, ma chia-marli anziani si fa un torto al vero: sonopieni di vitalità, giocano a carte, ballano,contano, suonano e fanno molte altre co-se.

Le attività ordinarie sono appunto ilballo di gruppo che si svolge il martedì,il sabato e la domenica, richiama ognivolta circa 300 persone e si conclude conla grande festa di fine corso, perché c’èanche la scuola.

Un centinaio di persone fa inoltrel’utilissima “ginnastica dolce” nei localisociali, mentre mediante convenzionicon una piscina esterna una cinquantinadi loro si dedica ai bagni e al nuoto. Masembra il passatempo principale è il gio-

co delle carte con molte decine di perso-ne impegnate nei numerosi tavoli dellasala maggiore del Centro. E c’è ancheuna fornita e “visitata” biblioteca. Per gliuomini c’è anche il piacevole gioco-sport del biliardo al quale sono dedicateben tre sale e tre campi regolamentari dibocce.

Oltre all’attività quotidiana al Centrosi organizzano diversi eventi speciali.Abbiamo già accennato alla festa di finecorso degli amanti del ballo che riunisceun po’ tutti i soci e le loro famiglie. Mamolto importante è anche la Festa delledonne – che sembrano in maggioranza ese non lo sono lo fanno credere perchémolto attive – che riunisce l’8 marzo isoci a tavola a far festa. E immancabilein un luogo ancora un po’ proletario lecelebrazioni della Festa del Lavoro del1° Maggio: non è un caso se proprio nel-la sala biliardo, una delle più grandi delCentro, troneggia sulla parete una gran-de foto dell’indimenticato Sindaco LuigiPetroselli.

Per chi non va in vacanza si organizzainoltre la festa del 15 agosto, ma le piùimportanti dell’anno sono naturalmentequella di Natale e del 31 dicembre. In-somma sembra che l’entusiasmo nonmanchi, non c’è solitudine, si parla, sidiscute si gioca e probabilmente si guar-da alle persone esterne un po’ dall’alto inbasso: dall’alto del loro senso della so-cialità e disponibilità. Auguri!

www.igeanews.it dicembre 2014 17

Cronache

Il centro anziani di monte mario, uno dei più grandi di roma, annuncia per le Feste

“Gran Galà dI natale e rIcco cenone”Gustavo Credazzi

Le prove hanno severamente impegnato l’orchestra diretta dal Maestro Mario De Simone.

Il gioco delle carte, con vari tornei, tiene impegnati molti soci.

Il nostro Gustavo Credazzi a colloquio col Presidente Nicola Sipone, e due socie storiche Teresa Salvatori e Maria Garofalo.

Un momento attorno al tavolo da gioco.

Anche il biliardo, ha un suo spazio “di scontro”.

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18 dicembre 2014 www.igeanews.itCultura

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Serie di romanzi del genere Fantasyambientati a New York: Gregor ha undicianni e la sorellina Boots soltanto duequando finiscono in uno strano tubo che liconduce ad una città sotterranea nel regnodi Regalia. In questo “Sottomondo” ritro-veranno il padre che era scomparso dueanni prima e vivranno le avventure piùstraordinarie. (dai 10 anni).

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Sempre per il genere Fantasy che sem-bra oggi di gran lunga il più apprezzatodai giovanissimi è appena uscita questastoria ambientata in un collegio sulle Alpi:Cat, la protagonista cerca di fuggirne ma

una strana creatura la salva dalla caduta inun burrone e la riporta indietro. Presto sicapisce dalla scomparsa di una ragazza edalle parole dello zio di Cat che il collegiocela un segreto e che solo lei potrà decide-re se mantenerlo o svelarlo cambiando persempre il destino dell’umanità.

dIVerGentdi Veronica RothEd. De Agostini

Serie tra la fantascienza, l’avventura ela distopia che prefigura un’umanità in unfuturo non definito in cui le tendenze so-ciali sono portate a estremi apocalittici.Bandite le guerre, la società è divisa incinque fazioni al di fuori delle quali sonogli Esclusi. Beatrice Prior a sedici anni de-ve affrontare un test che stabilisca a qualefazione dovrà appartenere, il test però nondà risultati definitivi e lei sceglie di appar-tenere agli Intrepidi. L’ultimo libro dellaserie, “Allegiant”, così come il film che neè stato tratto, sono usciti quest’anno.

ossIdeadi Tim BrunoEd. Salani

Ancora una saga, di quattro libri, scrittada uno scienziato studioso di biologia ma-

rina, in cui protagonisti sono la natura edil messaggio ecologista dentro le atmosfe-re di un fantasy di nuova generazione. Da-vid a dodici anni riceve una lettera, se-guendone le indicazioni arriva alla portadel “tempo che si è fermato” e apre il libroincompiuto. Ed ecco che una creatura mi-steriosa appare nella sua stanza penetran-do da un varco di luce e gli porge un cornomagico: suonandolo David viene proietta-to in un luogo misterioso e selvaggio: laTerra di Arcon. Il giovane eroe viaggia co-sì nel tempo e nello spazio per raggiunge-re la Città del Cielo, portando sempre consé un orribile segreto.

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Massimo Recalcati, noto psicoanalistalacaniano, racconta la sua esperienza diragazzo difficile salvato da una giovaneprofessoressa di lettere capace di parlareai suoi studenti di poesia e letteratura congrande comunicativa e passione. Incontrodeterminante che ha cambiato la vitadell’autore e che lo ha indotto a scriveredella pratica dell’insegnare, del come es-

sere insegnanti in una società senza padri,del come far apparire nuovi universi, al-largare gli orizzonti e far sorgere nuovimondi agli occhi dei giovani allievi.

Il best seller

I GIornI dell’eternItàdi Ken FolletEd. Mondadori, pp. 1.224 €25

È uscito a settembre di quest’anno ed ègià ai primi posti tra i libri più vendutiovunque sia stato pubblicato: parliamo delcapitolo conclusivo della “Trilogia del se-colo” di Ken Follet. Vi si narrano le sortidi cinque famiglie tra Stati Uniti, UnioneSovietica, Germania, Inghilterra e Galles,unite fra loro attraverso gli sconvolgimen-ti del secolo breve: dagli anni ’60 con laguerra in Vietnam, gli assassinii di JohnKennedy e Martin Luther King, i grandimovimenti politici di massa, fino agli anni’80 con la caduta del muro di Berlino. Unastoria appassionante di un’epoca a noimolto vicina narrata con l’abituale mae-stria dal celebre scrittore inglese.

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A Natale come sempre c’è l’affanno per l’acquisto dei regali euna delle soluzioni migliori è senz’altro la scelta di un libro.Vediamo allora le proposte degli editori che possano soddisfarei lettori, dai piccoli ai grandi.

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www.igeanews.it dicembre 2014 19

Il PerIodIco IGeaContinuiamo la pubblicazione delle foto delle edicole dove potete trovare il nostro giornale. In questo numero l’Edicola Massimiani in Piazza AntonioMancini e l’Edicola Simoncelli-Vestroni in Piazza Walter Rossi.A tutti i titolari delle edicole e dei locali dov’è reperibile la nostra pubblicazioneva il nostro ringraziamento per la collaborazione e Auguri di Buone Feste. Periodico di Informazione e Cultura

dicembre 2014

editrice – associazione [email protected]

direttore responsabileAngelo Di Gati

caporedattoreFerruccio Ferrari Pocoleri

caposervizioGustavo Credazzi

segreteria di redazionePaola Ceccarani

redazione – amministrazioneVia dei Giornalisti, 52Tel.06.35454285 – [email protected]

Hanno collaborato: Alfonso Angrisani, Antonina Arca-basso, Beatrice Basile, Elettra Boc-canera, Emanuele Bucci, GiovanniDi Gati, Filippo Filippini, Guenda-lina Galdi, Duccio Jacovoni, NinoLabate, Fabio Ferrari Pocoleri, Car-lo Pacenti, Luca Prestagiovanni,Federica Ragno, Tilde Richelmy.

stampaVisual Print srlVia Giulio Venzi, 200163 Roma – Tel. +39 [email protected]

tiratura 10.000reg. tribunale di roma n. 472 del 6 novembre 2001

WWW.IGEANEWS.IT propone per ilweek-end nelle pagine on-lineuna visita a Capranica Prenestina

In queste edicole e… ADRIANI – Via Mario FaniASCONE – Piazzale degli EroiANTINARELLI – Via Torrevecchia, 87BOCCHINI F. – Via Col di Lana, 12/14BORRACCI Raffaele – Via Luigi RizzoBRUNORI Sandro – Via Pompeo Trogo, 44CALVANI – Largo MaccagnoCANALI – Piazza della Madonna del CenacoloCANALI – Piazza di Monte GaudioCAPONI ENRICO – Via Crescenzio (angolo via Tacito)CHINGO – Via OslaviaCOLASANTI M. – Viale MazziniDI RIENZO – Piazza dei Giochi DelficiDUE LEONI – Piazza Cola di RienzoEDICOLA DEI LUCCHETTI di Francesco Del Duce – Piazzale di Ponte MilvioEDICOLA-LIBRERIA – Piazza della BalduinaEDICOLA S. FILIPPO NERIELENA PIETRANTONI – Piazza ApollodoroEURO BAR – Via Torrevecchia, 19/AFABRIZIO CAVICCHIA – Via Taverna, 5FAMIGLIA IUELE – Piazza GiovenaleFELIZIANI STEFANO – Viale AngelicoFERRI FABIO – Piazza Nostra Signora di GuadalupeFERRI SIMONE – Via Trionfale, 8314Fu&Gi – Via Trionfale, 8203GANDOLFI – Piazza MazziniCLAUDIO GHERARDINI – Via Appiano, ang. San CiprianoGIATTI DANIELE – Piazza BainsizzaGIULIETTI SIMONE – Via delle Medaglie d’Oro, 249I DUE LEONI – Via Cola di RienzoLO STRILLONE – Via delle Medaglie d’OroC.C. SERVIZI Srl – Via Mattia Battistini fronte civico 452MARCO LEONARDI – Viale Pinturicchio, 75/BMARCO BARCA – Via FlaminiaMASSIMIANI – Piazza Antonio ManciniMAURIZIO VALLI – Largo Maresciallo DiazMAZZETTI Srl – all’interno Metro CiproMCP – Piazza Cola di RienzoRASTELLETTI ELENA – Via Andrea Doria, 50ROBERTO D’ITRI – Piazza Giovane ItaliaA. SILENZI – Largo Lucio ApuleioSIMONCELLI-VESTRONI – Piazza Walter RossiSECCAFICO COSIMO – Via Ugo De Carolis, 13SUSANNA CAPUZZI – Via Trionfale, 8891TABACCHERIA CARRA – Via Giordano Bruno, 41-43TABACCHINI – Via Giulio Cesare

… in migliaia di famiglie

Edicola Massimiani in Piazza Antonio Mancini

Edicola Simoncelli-Vestroni in Piazza Walter Rossi

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Page 20: Parco del labaro · pallacanestro, fornito di hall d’accesso e di tre locali destinati agli spogliatoi, al pronto soccorso e agli uffici amministrati-vi e dotato di tribune per

20 dicembre 2014 www.igeanews.it

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