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Roberto Vicini

L’alternanza scuola-lavoro in Lombardia

eccellenze, criticità e prospettive di sistema

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parte prima

le dimensioni quanti-qualitative dell’alternanza in Lombardia

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alternanza: le diverse accezioni

l’utilizzo del termine rimanda ad una molteplicità di significati, che si collocano tra una accezione ampia (obbligo formativo) ed una più specifica (art. 4, L. n. 53/03):

a) qualsiasi strategia formativa in cui si integranointegrano le modalità tipiche dell’ambiente formale/scolastico (sapere) e le esperienze di lavoro (fare);

b) metodologia formativa che valorizza la dimensione dimensione formativa del lavoro.formativa del lavoro.

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La dimensione quantitativa

in Lombardia si realizzano ogni anno circa 75 mila tirocini, dei quali oltre15 mila sono realizzati con le imprese di Assolombarda

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Istruzione

“In Lombardia c’è una grande ricchezza di esperienze, che non appare episodica ma si colloca in una tendenza consolidata all’incremento: praticamente tuttitutti gli istituti superiori della Lombardia hanno rapporti e collaborazioni con il mondo del lavoro.”

G. Pupazzoni Dirigente Ufficio Integrazione delle Politiche formativeUfficio Scolastico Regionale Lombardia

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Istruzione e Formazione Professionale

lo stage costituisce una modalità strutturale dei percorsi di Istruzione e Formazione Professionale, nelle loro diverse tipologie

l’attuale offerta di IFP regionale costituisce il 10% dell’offerta complessiva di Istruzione (ambito diritto-dovere)

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alunni e docenti secondo ciclo

Licei

Istituti tecnici

Istituti prof.

Istituti d'arte

FP Totale

LombardiaV. A. 125.415 131.470 69.923 3.240 21.631 351.679

% 35,66% 37,38% 19,88% 0,92% 6,15% 100,00%

ItaliaV. A. 1.055.802 892.008 540.564 57.893   2.546.267

% 41,46% 35,03% 21,23% 2,27%   100,00%

 Alunni Classi

Personaledocente

Secondo ciclo totale

330.048

14.675

28.648

di cui Istituti Professionali

69.923

3.245

6.070

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TIPOLOGIA CORSI ALLIEVI

4° anno Sperimentazione 40 630

FLAD 11 93

Triennali - Anno Sperimentazione 2005-2006 781 15.392

Biennali Riallineati 305 4.525

percorsi integrati, parziali e/o destrutturati 49 848

Sperimentazione triennali Istruzione 210 4.372

apprendistato in DDIF 757 9074

TOTALE GENERALE 2.137 34.841

La sperimentazione in DDIF

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Impresa

dati ISTUD (anno 2004 - campione significativo: 330 aziende di diversi settori; n° dipendenti da 11 a 250; Province di Milano, Lodi, Como, Lecco e Brescia):

43 % di collaborazioni in atto

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Dati Excelsior 2005 - ripartizione percentuale delle imprese che hanno attivato tirocini o stage nel 2004 secondo gli accordi con enti e soggetti per regione e provincia - Totale imprese

 

Camere di Commercio

Università e master

Scuolemedie superiori

Centri di F. P.

Associaz. di categoria

Altri soggetti TOTALE 

 

LOMBARDIA 1,3 22,4 35,3 21,3 4,2 15,6 100,0

TRENTINO ALTO ADIGE 0,6 12,0 35,0 25,6 6,8 19,9 100,0

EMILIA ROMAGNA 1,3 18,2 32,0 23,3 6,3 18,8 100,0

UMBRIA 1,7 19,4 28,8 25,6 6,0 18,6 100,0

CAMPANIA 2,9 34,5 13,7 20,4 10,3 18,1 100,0

CALABRIA 1,8 36,5 11,9 10,3 12,5 27,1 100,0

SICILIA 2,2 30,7 19,1 15,7 10,2 22,1 100,0

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le tipologie

di fronte all’estrema varietà delle esperienze ed alla natura stessa dell’oggetto ogni tipizzazione risulta astratta:

- impossibilità di delimitare in modo netto i modelli (ogni situazione adotta e presenta soluzioni ad hoc “miste”);

- il percorso in “alternanza” non è definibile completamente in base ai suoi presupposti di partenza, ma si connota per la disponibilità continua al cambiamento ed alla ridefinizione in itinere degli obiettivi e delle strategie adottati

(ricerca SIFI)

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le tipologie

Simulazione

Prodotto su commessa

Tirocinio-Stage (scuola e FP)

Scuola bottega

Apprendistato

On the job

sistema educativo

sistema lavorativo

studente

lavoratore

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stage - ISTRUZIONE

il termine viene utilizzato con riferimento ad esperienze molto diverse tra loro, per caratteristiche organizzative e finalità

organizzazione: esperienze interne/esterne all’orario scolastico; articolate in un’unica/in più sessioni; realizzate in un momento/ diluite lungo tutto l’arco; coinvolgenti tutta la classe/alcuni alunni per classe; brevi/lunghe; ecc.

finalità: orientative; formative; di accompagnamento al lavoro; ecc.

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stage - ISTRUZIONE

exracurricolare estivo exracurricolare durante l’anno scolastico interno alla 3^ area curricolare tirocinio curricolare (programmi ministeriali per indirizzi

“sociali”: Dirigente di comunità, Operatore dei servizi sociali, ecc.)

all’interno di corsi di formazione professionale di personalizzazione

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stage - IFP

Tra i caratteri peculiari, forte centralità:

- dell’utente (personalizzazione): articolazione delle attività in funzione dei suoi tempi di apprendimento e del percorso di crescita personale e professionale;

- dell’esperienza formativa realizzata nel contesto aziendale, non solo ai fini dell’acquisizione di competenze tecniche, ma, più in generale, connesse all’assunzione di un ruolo lavorativo ed all’esercizio della professione

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stage - IFP

carattere strutturale, entro il percorso quota oraria consistente e significativa (dal 30% al 50%

nei biennali tradizionali; 40%/50%, collegato all’area tecnico-professionale nelle Indicazioni Regionali)

coinvolgimento di tutti gli allievi, secondo diverse modalità (rotazione di più gruppi; alternanza durante la settimana: 3 gg. in aula/laboratorio e 2 in azienda)

convenzioni – progetto formativo – tutor formativo ed aziendale

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Scuola bottega

nasce a Brescia (1977) e si diffonde in tutta Lombardia; oggi in fase calante, ma con una ipotesi di rilancio, a partire dal nuovo contesto normativo

caratteri peculiari:

- lavoro in bottega + frequenza di percorso presso struttura formativa formale

- articolazione dell’alternanza nella stessa giornata (mattina bottega – pomeriggio aula)

- rete di artigiani e utilizzo di insegnanti volontari a supporto della formazione umana e professionale

- centratura sul target del disagio

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Scuola bottega - metodologia

- centralità del soggetto e percorso personalizzatopercorso personalizzato: con la guida dell’educatore, attraverso il gruppo dei pari quale luogo di confronto ed i colloqui individuali si opera una costante rilettura delle esperienze di apprendimento in aula e in bottega;

- approccio per competenzecompetenze: la progettazione avviene sulla base di aggregati di competenze, ricavate tramite analisi del processo e della figura professionale

- forte ruolo del “mediatore educativomediatore educativo” / tutortutor

- decisività del lavoro in equipeequipe dei formatori

- progetto personale-professionaleprogetto personale-professionale e “diario dello stage”

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parte seconda

gli investimenti: integrazione e competenze

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Regione Lombardia: un cantiere aperto…

l’immagine forse più adeguata è quella di un insieme di cantieri aperti:

- una grande iniziativa (vedi anche i cantieri dei siti, laboratori e strumenti per la connessione tra esperienze),

- con diversi centri propulsori (Istituzioni scolastiche; Associazioni del MdL; USR e CSA; RL; Polo Qualità; CISEM; Province; Camere di Commercio, ecc.)

- ed una rete di interessi convergenti

Tutto ciò rappresenta un punto di forza, ma anche diversi elementi di criticità

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Progetti, ricerche ed investimenti

15 anni di Intese

dal gennaio 2002, in particolare, Intese ed Accordi tra Assolombarda e USR, con la collaborazione di ISTUD (Istituto Studi Direzionali – Associazione Industriali Lecco), gruppo CLASS e IARD

avvio “stage per docenti”, con finanziamento FSE (“Progetto stage in azienda” e “Territori di integrazione tra il mondo della scuola e il mondo delle imprese”) e project work docenti-referenti aziendali-studenti

progetto integrato “Scuole, Università, imprese per lo sviluppo delle competenze strategiche per i successo formativo e professionale” - fondato su una stabile collaborazione tra un pool di scuole milanesi (Polo qualità di Milano), i principali atenei cittadini, USR, Assolombarda, Regione Lombardia e la consulenza tecnica del gruppo CLAS - volto a mettere a punto nuove metodologie didattiche ed una definizione di modello di classificazione per competenze

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Progetti, ricerche ed investimenti

Provincia di MILANO - CISEM (Centro per l'innovazione e la sperimentazione educativa Milano) ricerche e studi partecipazione e supporto a progetti territoriali (Consorzio Brianza)

Polo Qualità di Milano: nell’ambito della propria mission (proposta di un modello di gestione della scuola come organizzazione, per processi ed obiettivi) lavoro specificamente rivolto alla promozione di un sistema integrato

tra scuole, Università, Formazione e Impresa, attraverso l’apprendimento per competenze (definizione di un modello condiviso)

ReQuS (Rete per la Qualità della scuola), quale strumento e modalità di lavoro condiviso

“progetto alternanza”

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Progetti, ricerche ed investimenti - USR

l’attività dell’U.S.R. in questo ambito si è fondata su una serie di azioni di sistema volte ad analizzare in maniera approfondita le esperienze di raccordo scuola–mondo del lavoro già in atto:

ricerca sugli stages in Lombardia prodotta dall’Università Bicocca in collaborazione con l’Ufficio (che ha documentato non solo la grande ricchezza di esperienze, ma anche il carattere non episodico della loro realizzazione);

studio affidato all’ISTUD sulle “Attese, rappresentazione e atteggiamento del sistema delle imprese nei confronti di modalità formative scuola-lavoro” per conoscere il “punto di vista” delle imprese lombarde nei confronti dei nuovi percorsi di formazione.

In quest’ultimo studio, in particolare, si è cercato di sondarne l’interesse sia rispetto alla fascia di destinatari coinvolti (15-18enni), sia rispetto agli specifici territori e sistemi socio-economici interessati, considerati come le “precondizioni” per l’avvio dell’esperienza di alternanza.

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Progetti, ricerche ed investimenti -RL

Azioni di sistema: SIFI (Sistema integrato di formazione e di

istruzione) Consorzio Brianza

Intese ed Accordi – raccordo istituzionale promozione delle reti territoriali ed istituzionali costruzione delle condizioni di sistema

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Progetto Qualità della scuolaRL - USR - Polo qualità

“Integrazione del sistema – Identificare, sperimentare e diffondere le modalità operative più efficaci per favorire e ampliare la collaborazione e la sinergia tra diversi soggetti. Si inseriscono in quest’ambito interventi di varia natura:

realizzazione del Progetto FSE 2003 L’organizzazione in rete come modello per la qualità del sistema integrato di servizi per l’istruzione e la formazione , che vede coinvolti scuole superiori, CFP della provincia di Milano, CF del Comune di Milano, Città dei Mestieri di Milano e di Parigi

progettazione e realizzazione di percorsi di alternanza scuola – lavoro che utilizzino la “Mappa delle competenze strategiche e relative prestazioni” prodotta con l’attuazione del Progetto FSE 2002 Interventi integrati tra le scuole superiori, le Università e le Imprese milanesi per lo sviluppo delle competenze strategiche richieste dall’università e dal mondo del lavoro

progettazione integrata di percorsi formativi a livello di Consigli di classe, in collaborazione tra scuole superiori, università, imprese, formazione professionale, IRRE Lombardia

sperimentazione di un modello di certificazione delle competenze condiviso da scuola, università, imprese

collaborazione in interventi per la realizzazione di stage per docenti.”

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Accordo territoriale RL-USR

L’Accordo Territoriale RL-USR, siglato nell’ambito di quanto previsto dall’Accordo Quadro del 19 giugno 2003 della sperimentazione dei percorsi triennali, costituisce la cornice di riferimento complessiva dell’insieme degli interventi, in un’ottica di sistema

L’Accordo regolamenta la sperimentazione :- dei percorsi triennali e di 4° anno di IFP;- dei Poli/Campus.

Prevede la costituzione di una Commissione regionale per i passaggi (ai sensi dell’Accordo in CU del 28/10/04) e pone particolare attenzione al nodo certificazione delle competenze e dimensione della rete territoriale.

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parte terza

l’alternanza ex art. 4, L. 53/03

le sperimentazioni

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Le sperimentazioni

Tra le sperimentazioni più significative del nuovo istituto dell’alternanza in Lombardia :

- sperimentazione attivata dall’USR (dal 2002-03) ex art. 4, L. 53/03

- sperimentazione USR nell’ambito dei percorsi triennali di IFP

- sperimentazione “percorsi di alternanza nei piani di studio personalizzati” (dispositivo multimisura – azioni di sistema 2004)

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Sperimentazione triennali USR

attualmente:

151 percorsi

2.300 alunni

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percorsi di alternanza nei piani di studio personalizzatiterritorio di Monza – Brianza

partnership (ATS):- Consorzio Desio Brianza per la formazione professionale (ente pubblico, creato

da 6 Comuni della zona nel 1982);- Ce.se.d – Centro Servizi Didattici (cooperativa sociale);- Assindustria Monza e Brianza;- Associazione In-presa di Emilia Vergani; - Istituzione culturale “C. Don Gnocchi”;- I.I.S.S. “I. Versari”- I.T.I.S. “E. Majorana”- I.P.S. “L. Don Milani”In rapporto con l’Università Statale di Bergamo

elementi caratterizzanti:- sperimentazione dell’alternanza in rapporto al PECUP ed ai Piani personalizzati

di studio, nell’ottica del lavoro come giacimento culturale;- territorialità e co-progettazione

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Sperimentazione USR - art. 4, L. 53/03

L’USR ha avviato a partire dall’anno scolastico 2003/04 una sperimentazione del nuovo istituto dell’alternanza scuola-lavoro, configurato dall’art. 4, L. 53/03:

a. s. 2003/04 : 9 scuole, 850 studenti a. s. 2004/05: 18 scuole, 3.559 studenti a. s. 2005/06: 120 scuole, 8.891studenti

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Sperimentazione USR - art. 4, L. 53/03

per assicurare le condizioni istituzionali necessarie alla sperimentazione, è stato costituito un Gruppo di progetto e coordinamento che vede la partecipazione attiva:

delle scuole del progetto, di Assolombarda, di Formaper (azienda speciale della Camera di Commercio di Milano, in rappresentanza delle altre Camere di Commercio delle province di Bergamo, Como, Cremona, Lecco, Mantova, Pavia e Varese), del Polo Qualità, Confindustria Lombardia, Apilombarda (Associazione regionale delle Piccole Imprese); partecipa ai lavori un osservatore designato dalla Regione Lombardia; invitato permanente è “Sodalitas”, associazione di volontariato sociale molto attiva nel settore.

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Sperimentazione USR - art. 4, L. 53/03

Strategia complessiva: la connessione con la sperimentazione del nuovo sistema di IFP garantire “una transizione migliorativa” delle attuali pratiche di

alternanza: l’esperienza degli stage non va semplicemente trasferita, ma utilizzata quale supporto nell’elaborazione e costruzione del nuovo modello, di cui costituisce un’importante premessa;

considerare l’alternanza scuola-lavoro non solo un’esperienza in sé rilevante, ma un laboratorio significativo per la costruzione del nuovo sistema di istruzione e di formazione;

e creare un sistema complessivo di governo sia dell’“alternanza”, sia delle sperimentazioni nell’ambito dell’IFP, in collaborazione con gli altri soggetti istituzionali (RL);

guidare i processi: non estendere in termini quantitativi, ma puntare sulla qualità e sull’accompagnamento.

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Sperimentazione USR - art. 4, L. 53/03

Le “Linee guida”prodotte dal Gruppo di progetto, quale strumento per la progettazione, sulla base dei primi risultati e quale strumento aperto: visto il carattere di forte novità della sperimentazione e il suo stretto legame con il territorio, si è scelto di non formulare indicazioni progettuali rigide, ma di lasciare campo aperto a ipotesi diverse. Molti aspetti, relativi soprattutto alla definizione e agli strumenti di certificazione delle competenze, rimangono ancora aperti, ma il cammino verso un convenzionamento del linguaggio appare già positivamente iniziato ma non concluso.

La formazione dei referenti e dei tutor (Stresa)- sviluppare, con una metodologia laboratoriale, i nuovi elementi

della progettazione, della certificazione e dell’integrazione;- raccogliere e riflettere sulle buone prassi, definendo gli elementi di

riferimento per tutti;- porre le condizioni di una dinamica “a cascata” di supporto e

accompagnamento sul territorio.

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Sperimentazione USR - art. 4, L. 53/03

elementi comuni qualificanti:

- progettazione per UdA /Unità Formative (interdisciplinarietà ed innovazione della didattica curricolare)

- centratura sulle competenze - in fase di progettazione e valutazione/certificazione- non solo quelle trasversali – competenze “nobili”

- articolazione programmata negli anni dello sviluppo del progetto

due tipologie:

a) alternanza come metodologia (modalità attraverso cui raggiungere, in modo diverso, gli stessi obiettivi della scuola: impresa come luogo vicario della scuola e come rinforzo della sua mission);

b) alternanza come arricchimento del curricolo e servizio “in più”

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parte quarta

punti di forza e criticità

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Punti di forza

retroterra culturale favorevole nel territorio e tra le imprese; ruolo-chiave svolto dalle Associazioni nel raccordo tra scuola e

impresa: non si limitano a essere semplici rappresentanti degli interessi delle imprese associate, ma diventano “facilitatori” del coinvolgimento diretto dell’azienda nelle iniziative e nei progetti sperimentali avviati con le scuole;

consapevolezza della centralità delle competenze e di una ridefinizione delle metodologie (strategie laboratoriali; unità formative; ecc.) e dei curricoli (ripensamento degli statuti epistemologici delle “materie”);

investimenti formativi e strategia dell’accompagnamento (ruolo chiave dei tutor);

livello organizzativo (commissioni di lavoro miste; coordinamenti) ed istituzionale (Intese ed Accordi)

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Elementi di criticità

rilevazione ISTUD (alternanza “tradizionale”)

- funzione “amministrativa” del tutor scolastico (contatto con azienda; stipula convenzione) e mancanza di aiuto nel decodificare l’esperienza in situazione lavorativa;

- indicazioni generiche della scuola per lo stage, sia per gli aspetti da approfondire (in termini di obiettivi e competenze), sia per la valutazione (solo in pochi casi la scuola trasmette e condivide una scheda di valutazione);

- percezione di anti-economicità dell’alternanza da parte dell’impresa;- sensazione di impreparazione: mancanza di formazione dei tutor

aziendali e di strumenti adeguati;- contingenza e debolezza delle reti

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Impresa dati ISTUD

ospita stage e tirocini 92,30%

richiede alle scuole il CV dei diplomati per assunzione 40,10%

ospita studenti per visite aziendali 32,40%

effettua interventi in aula su argomenti specifici (qualità, sicurezza, contenuti tecnici, management) 9,90%

fornisce attrezzature alla scuola 7,70%

progetta corsi in aula assieme alla scuola 4,20%

effettua interventi in aula per promuovere l'azienda 3,50%

sul 43 % di collaborazioni in atto:

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Impresa dati ISTUD

del 43 % di collaborazioni in atto

- 52,1% a carattere sporadico e 9,2% molto frequenti;- 62,7% contatto su iniziativa della scuola;- 13,4% su iniziativa delle imprese.

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Elementi di criticità

analisi USR (sperimentazione “nuova” alternanza):

- difficoltà nell’individuare i partner nel mondo del lavoro in numero sufficiente;- resistenza dei Consigli di classe nel farsi coinvolgere (nel 41,7% dei casi

l’alternanza è stata promossa dai Dirigenti…);- debole assunzione di un ruolo formativo da parte dei tutor aziendali;- difficoltà nella progettazione congiunta;- debolezza della cultura e mancanza di strumenti di valutazione e di

certificazione; - mancanza di linguaggio condiviso.

NB- per il 50% delle scuole non è possibile stabilire l’equivalenza formativa- differenziazione e forti discontinuità nell’utilizzo delle modalità di certificazione

(Portfolio; scheda di certificazione delle competenze condivisa; certificato integrativo al diploma)

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58,3% l’individuazione dei partner aziendali

33% la progettazione;

16,7% l’individuazione e il coinvolgimento dei docenti;

16,7% l’individuazione e il coinvolgimento degli studenti;

16,7% l’individuazione dei contenuti da sviluppare;

25% la condivisione del linguaggio;

8,3 altro;

0 la condivisione degli obiettivi;

0 il coinvolgimento dei genitori;

Nella sperimentazione coordinata dall’USR, le criticità rilevate (seminario formativo di Stresa) riguardano prevalentemente:

Monitoraggio

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Elementi di criticità - fase di transizione

incertezza normativa e istituzionale

mancanza di certezza circa gli elementi quadro di riferimento (standard)

governance

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parte quinta

le condizioni di sistema: la prospettiva della Regione Lombardia

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Le condizioni di sistema

quadro istituzionale e normativo:

- unitarietà del sistema, anche a livello di gestione; - chiarezza di esercizio delle funzioni (assunzione livello periferico MIUR;- programmazione offerta; valutazione; - certezza e coerenza ordinamentale (percorsi, titoli, standard)

Standard (formativi, professionali e di descrizione e certificazione delle competenze): livello regionale nell’ambito di quello nazionale

Valutazione (degli apprendimenti, a supporto dell’autovalutazione e di sistema)

Governance:

- promozione e valorizzazione delle eccellenze, - equità, - supporto e accompagnamento dei processi in un’ottica sussidiaria

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Che cosa stiamo facendo

livello istituzionale: verso un governo condiviso (ultimo Accordo e Segreteria

Tecnica)

accompagnamento: lavoro sugli OSA, sulle competenze tecnico-professionali

(ridefinizione epistemica e standard) e sull’elaborazione delle prove conclusive degli esami

certificazioni e crediti: Commissione per gli ambiti di equivalenza

promozione: reti e Poli filiere formative con progettazione integrata