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I rossoneri chiudono avanti il primo tempo, poi subiscono la rimonta ospite ma si rammaricano per il punto di bonus difensivo sfumato nel finale. Seconda sconfitta consecutiva nel girone Promozione per il Paganica Rugby che, sul terreno amico dell’”enrico iovenitti”, cede 19-10 al Civitavecchia Centumcellae. i rossoneri, di fronte ad una delle squadre più attrezzate per il salto di categoria, non sfigurano, anzi possono recriminare per un punto di bonus difensivo sfumato solo nel finale e che avreebbe fatto morale ancor prima che classifica, concretizzan- do almeno in parte l’impegno profuso dai ragazzi nell’arco degli 80 minuti di gioco. La cronaca. dopo 10 minuti di gioco molto equilibrati durante i quali le due squadre, pur tenendo ritmi abbastanza alti, non riescono a trovare il modo di superarsi, è il Civitavecchia che muove per primo il punteggio grazie ad un piaz- zato mandato a segno dall’apertura gabriele gentile. il Paganica, a stretto giro di posta, avreb- be l’occasione per pareggiare i conti ma il piede di Stefano Rotellini è impreciso e il suo calcio si perde di poco a lato dell’acca laziale. i rossoneri di coach Sergio Rotellini gioca- no con grande concentrazione, tengono alta la pressione nella metà campo civita- vecchiese e capitalizzano a metà frazione: mischia sui 5 metri offensivi, Coscione introduce l’ovale e poi, agevolato dalla buona tenuta del pack, lo recupera in uscita trasmettendo subito verso Ottavio Modica il quale prende velocità, buca la rete difensiva biancogiallorossa evitando un paio di tentativi di placcaggio e con- clude il suo assolo con un tuffo al centro dei pali. Facile la trasformazione di Stefano Rotellini e primo vantaggio Paganica sul 7-3. il XV di casa, approfittando anche della temporanea superiorità numerica causa- ta dal giallo comminato al numero 14 laziale diottasi, allunga ancora al minuto 34: piazzato mandato a segno da Stefano Rotellini e parziale sul 10-3. il finale di frazione è favorevole al Civitavecchia che alza in maniera decisa il suo baricentro, aumenta il guadagno ter- ritoriale ma non riesce a finalizzare per via dell’ottima organizzazione difensiva dei padroni di casa che concedono. Paganica che, però, a lungo andare, cade nella trappola dell’indisciplina conceden- do due opportunità dalla piazzola agli uomini allenati da granatelli. gentile sbaglia il primo piazzato, non il rugby inserto di site.it a cura della POLISPORTIVA PAGANICA RUGBY 1969 - [email protected] - Cell. 338 9456750 Registrazione Tribunale di Avezzano 141/98 Direttore responsabile: Angelo Venti Redazione Loc. Petogna 15, Luco dei Marsi ceLl. 336.400 692 [email protected] / paganica in META NUMERO FEBBRAIO 2016-2 - DISTRIBUZIONE GRATUITA PAGANICA RUGBY CORAGGIOSO, MA NON BASTA: CIVITAVECCHIA SI IMPONE 19-11 di ANGELO LIBERATORE SEI NAZIONI 2016: DOPO DUE GIORNATE INGHILTERRA FRANCIA SU TUTTI D ire che nessuno se lo aspettava magari è troppo ma fra gli appas- sionati della palla ovale in pochi avreb- bero pronosticato un avvio così deciso delle due capolista. Per il XV della rosa e più in generale per ogni altro inglese l’obiettivo principale del torneo è dimenticare il record nega- tivo dell’ultima Coppa del Mondo. Non era mai successo, infatti, che la nazione ospitante non superasse la fase a gironi. Via Lancaster la squadra è affidata a eddy Jones, l’uomo che al mondiale ha sorpreso tutti alla guida del giappone. giocando un rugby divertente e efficace allo stesso tempo, il XV del sol levante è riuscito nell’ impresa di portare a casa lo scalpo del ben più blasonato Sud africa. Le trasferte di edimburgo e Roma non sono state sicuramente il banco di prova più duro, ma le due vittorie centrate (15 a 9 in Scozia e 40 a 9 contro l’italia) e gli scontri diretti con irlanda e galles da disputare a Twickenham, hanno convin- to i bookmakers a indicare i bianchi come favoriti per la vittoria finale. Se a inizio torneo l’inghilterra piangeva, la Francia dal canto suo aveva ben poco da ridere. Philippe Saint andré, logorato dal burrascoso rapporto con lo spoglia- toio e da una World Cup non entusia- SegUe a PagiNa 2 di GIUSEPPE MILANESE SegUe a PagiNa 2 FOTO di MARCELLO SPIMPOLO

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I rossoneri chiudono avanti il primotempo, poi subiscono la rimonta ospite

ma si rammaricano per il punto di bonusdifensivo sfumato nel finale.Seconda sconfitta consecutiva nel gironepromozione per il paganica Rugby che,sul terreno amico dell’”enrico iovenitti”,cede 19-10 al Civitavecchia Centumcellae.i rossoneri, di fronte ad una delle squadrepiù attrezzate per il salto di categoria, nonsfigurano, anzi possono recriminare perun punto di bonus difensivo sfumato solonel finale e che avreebbe fatto moraleancor prima che classifica, concretizzan-do almeno in parte l’impegno profuso dairagazzi nell’arco degli 80 minuti di gioco. La cronaca. dopo 10 minuti di giocomolto equilibrati durante i quali le duesquadre, pur tenendo ritmi abbastanzaalti, non riescono a trovare il modo disuperarsi, è il Civitavecchia che muoveper primo il punteggio grazie ad un piaz-zato mandato a segno dall’aperturagabriele gentile.il paganica, a stretto giro di posta, avreb-be l’occasione per pareggiare i conti ma ilpiede di Stefano Rotellini è impreciso e ilsuo calcio si perde di poco a lato dell’accalaziale.i rossoneri di coach Sergio Rotellini gioca-no con grande concentrazione, tengonoalta la pressione nella metà campo civita-

vecchiese e capitalizzano a metà frazione:mischia sui 5 metri offensivi, Coscioneintroduce l’ovale e poi, agevolato dallabuona tenuta del pack, lo recupera inuscita trasmettendo subito verso ottavioModica il quale prende velocità, buca larete difensiva biancogiallorossa evitandoun paio di tentativi di placcaggio e con-clude il suo assolo con un tuffo al centrodei pali.Facile la trasformazione di StefanoRotellini e primo vantaggio paganica sul7-3.il XV di casa, approfittando anche dellatemporanea superiorità numerica causa-ta dal giallo comminato al numero 14laziale diottasi, allunga ancora al minuto34: piazzato mandato a segno da StefanoRotellini e parziale sul 10-3.il finale di frazione è favorevole alCivitavecchia che alza in maniera decisa ilsuo baricentro, aumenta il guadagno ter-ritoriale ma non riesce a finalizzare per viadell’ottima organizzazione difensiva deipadroni di casa che concedono.paganica che, però, a lungo andare, cadenella trappola dell’indisciplina conceden-do due opportunità dalla piazzola agliuomini allenati da granatelli.gentile sbaglia il primo piazzato, non il

rugbyinserto di site.it a cura della POLISPORTIVA PAGANICA RUGBY 1969 - [email protected] - Cell. 338 9456750

Registrazione Tribunaledi Avezzano 141/98Direttore responsabile:Angelo VentiRedazioneLoc. Petogna 15,Luco dei Marsi ceLl. 336.400 [email protected] /paganicainMETA

NUMERO FEBBRAIO 2016-2 - DISTRIBUZIONE GRATUITA

PAGANICA RUGBY CORAGGIOSO, MA NON BASTA: CIVITAVECCHIA SI IMPONE 19-11di ANGELO LIBERATORE

SEI NAZIONI 2016: DOPO DUE GIORNATE INGHILTERRA FRANCIA SU TUTTI

D ire che nessuno se lo aspettavamagari è troppo ma fra gli appas-

sionati della palla ovale in pochi avreb-bero pronosticato un avvio così decisodelle due capolista.per il XV della rosa e più in generale perogni altro inglese l’obiettivo principaledel torneo è dimenticare il record nega-tivo dell’ultima Coppa del Mondo. nonera mai successo, infatti, che la nazioneospitante non superasse la fase a gironi.

Via Lancaster la squadra è affidata aeddy Jones, l’uomo che al mondiale hasorpreso tutti alla guida del giappone.giocando un rugby divertente e efficaceallo stesso tempo, il XV del sol levante èriuscito nell’ impresa di portare a casa loscalpo del ben più blasonato Sud africa.Le trasferte di edimburgo e Roma nonsono state sicuramente il banco di provapiù duro, ma le due vittorie centrate (15a 9 in Scozia e 40 a 9 contro l’italia) e gli

scontri diretti con irlanda e galles dadisputare a twickenham, hanno convin-to i bookmakers a indicare i bianchicome favoriti per la vittoria finale.Se a inizio torneo l’inghilterra piangeva,la Francia dal canto suo aveva ben pocoda ridere. philippe Saint andré, logoratodal burrascoso rapporto con lo spoglia-toio e da una World Cup non entusia-

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di GIUSEPPEMILANESE

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smante, ha lasciato la panchina dei bleus aguy novès, ex allenatore dello Stadetoulousain con cui ha conquistato 10 dei 19titoli nazionali vinti dal club. insomma, tutto lascia pensare che sia l’uo-mo giusto per cancellare il 62 a 13 subitodagli all Blacks a Cardiff lo scorso 17 ottobree per restituire ai francesi quel rugby cham-pagne che da sempre è il marchio di fabbri-ca della loro nazionale.i galletti sono stati impegnati nella garainaugurale del Sei nazioni a parigi control’italia nel primo match giocato al parco deiprincipi dopo gli attentati del 13 novembre.pur godendo dei favori del pronostico,guirado e compagni hanno dovuto faticarenon poco per portare a casa, anzi per man-tenere, il trofeo garibaldi. tra gli italianiregna la convinzione che se non fosse statoper una discutibile decisione arbitrale laFrancia ci avrebbe lasciato le penne e secosì fosse stato la vittoria di misura control’irlanda nel secondo turno non avrebbe dicerto placato l’ira funesta dei suoi tifosi.il galles. alla vigilia della Coppa del MondoWarren gatland ha dovuto fare i conti condiverse assenze per infortunio, ma il neoze-landese che ha guidato i British and irishLions nel tour australiano del 2013 ha sapu-to schierare una squadra arcigna e volente-rosa in grado di “sopravvivere” all’ infernalegirone a - lo stesso di australia e inghilterra- e di giocarsi l’accesso in semifinale allapari contro un rinato Sud africa, arrenden-dosi solo nel finale di gara.pareggio in casa alla prima e vittoria inScozia: uno score che per il momento nonsoddisfa i palati sempre più fini dei gallesi,ma chi conosce i dragoni e il loro allenatoresa bene che chi aspira alla vittoria finaledovrà in qualche modo vedersela con loro.anche l’irlanda, che ha iniziato il primo Seinazioni post o’Connel con un pareggiocasalingo contro il galles e con una sconfit-ta a parigi, è reduce da un mondiale avaro disoddisfazioni. dopo il 4 su 4 nel girone d contro Francia,italia, Romania e Canada, la squadra di Joe

Schmidt ha mancato l’obiettivo dell’accessoalle semifinali perdendo nei quarti contro ipumas argentini per 43 a 20. tutto questo non le impediva di partire trale favorite del sei nazioni, ma l’inizio balbet-tante ha ridimensionato notevolmente leaspettative dei trifogli che, con la missionequasi impossibile di non far sentire la man-canza di big paul, a questo punto dovrannocercare una buona prestazione a Londracontro l’inghilterra e di non deludere nelledue gare casalinghe contro italia e Scozia.Scozia che ricorderà il Mondiale 2016 comequello della vittoria contro l’australia sfug-gita all’ultimo secondo e anche se il Seinazioni è iniziato con due sconfitte arrivatecontro inghilterra e galles, la squadra diVern Cotter dimostrerà partita dopo partitadi essere un gruppo in salute che ambisce acrescere. insomma, se la Scozia nel corso del torneotrovasse la vittoria contro una delle duegrandi che le rimangono da affrontare, nes-suno si sorprenderebbe.e veniamo all’italia. Quarto posto nel gironeai Mondiali, allenatore prossimo alla sca-denza e un seguito che diventa sempre piùesigente e a cui bisogna iniziare a dare dellesoddisfazioni. Queste le premesse del 6nazioni degli azzurri.Brunel, dovendo fare a meno di parecchititolari, si è affidato a un gruppo giovane incui hanno trovato posto anche atleti prove-nienti dall’ eccellenza.

il francese ha chiesto ai suoi il massimoimpegno, di non abbassare mai la guardia enello stesso tempo di provare a essere peri-colosi nel gioco offensivo. Solo così a suo avviso l’italrugby potrà met-tere in discussione le superiorità delle homebritanniche e dei cugini d’oltralpe.nelle prime due gare gli azzurri hanno fattovedere di saper creare dei problemi, a volteseri, anche ad avversari più forti di loro e iprossimi tre impegni dovranno mostrarcinecessariamente una nazionale più propo-sitiva del solito.una volta per tutte, parisse e compagnidovranno dimostrare all’ italia ovale chequesto gruppo può effettivamente ambirea giocare alla pari con le grandi del rugby.

secondo che, arrivando propriosul fischio di de Martino, chiudei primi 40 di gioco con il punteg-gio di 10-6 in favore delpaganica.L’inizio della ripresa vede ancoraun Civitavecchia all’assalto con irossoneri di casa che si difendo-no in maniera strenua a cavallodella linea di meta.Fabio Rotellini e compagni reg-gono bene fino  all’11’ quando,ridotti in 14 per l’espulsionetemporanea del pilone Lepidi,sono costretti a capitolare sullapossente spinta del pacchettodi mischia civitavecchiese.ospiti che, quindi, operano ilcontrosorpasso sull’11-10 congentile che, poi, chirurgico dallapiazzola aggiunge altri duepunti allo score dei suoi.La partita si accende: deMartino manda fuori per 10minuti la seconda linea lazialeFraticelli ma il Civitavecchia, purcon l’uomo in meno, rintuzzabene le offensive paganichesi eriesce ad allargare ancora la for-bice di punteggio grazie al terzopiazzato mandato a bersaglioda gentile.Sotto 16-10 il paganica, al 28’,avrebbe l’occasione per ripor-tarsi a contatto, ma StefanoRotellini sbaglia un piazzato daposizione defilata e l’occasionesfuma.La parte conclusiva del matchvede un paganica che, sottobreak nel punteggio, gioca concoraggio alla ricerca del ribalto-ne, mentre il Civitavecchiatende a congelare azioni e pos-sessi per far scorrere il cronome-tro e costringere i rossoneri alfallo.eventualità, quest’ultima, che siconcretizza al 41’: coachgranatelli chiama subito i paliper un piazzato centrale che,segnato da gentile, fissa il risul-tato finale.ora, il campionato osserveràun’altra settimana di sosta che,però, per il paganica sarà pro-dromo del passaggio più duro edelicato della stagione: allaripresa, infatti, i rossoneridovranno fronteggiare due tra-sferte consecutive in terra diSicilia, rendendo visita prima alMessina e poi al Catania.

Segue da pagina 1:Paganica - Civitavecchia

Segue da pagina 1:Sei nazioni 2016...

FIOCCO ROSA E AZZURRO PER LA NOSTRA SOCIETÀ

Tutta la redazione fa gli auguri più sinceri e affettuosi a duepersone molto importanti della nostra società:Stefano Ciampa, che è da poco diventato padre della splendi-da AmélieSergio Rotellini, che è da poco diventato nonno del bellissimoMassimoAUGURI A STEFANO, A SERGIO E ALLE LORO FAMIGLIE!!!

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D al 1 luglio 2015 la polisportiva paganicaRugby ha, dopo una lunga e gloriosa

serie, un nuovo presidente, paganichesedoc: antonio Rotellini.antonio nasce a paganica il 13 settembredel 1959 da madre casalinga e padre impie-gato dell’inpS. Mancato avvocato a pochiesami dalla laurea, dal 1989 lavora comepromotore finanziario prima con San paoloinvest e poi nel gruppo uBi, in quest’ultimocome responsabile dei promotori dellaFiliale dell’aquila e di avezzano di iWBanK.da alcuni anni inoltre fa parte del direttivodella Sezione Volontari abruzzesi Sangue“antonio Ricciardi” di paganica.il 1989 è per lui un anno importante, nonsolo dal punto di vista lavorativo ma ancheperché sposa esterina e nel 1995 da lei hauna figlia, Viola.uomo discreto e riservato, appassionatospettatore di rugby, soltanto pochi mesi faha deciso di “dare una svolta” alla sua vitamettendosi alla guida della polisportivapaganica Rugby 1969. L’impresa è ardua ma fin da subito antonioha mostrato carattere ed entusiasmo riu-scendo ad apportare notevoli cambiamentinella società rossonera anche grazie ai suoivalidissimi collaboratori.abbiamo perciò deciso di conoscerlomeglio.Quale è il valore in cui credi di più?La lealtà.Quale è il sentimento umano che ti dà piùfastidio?L’invidia. Rende gli uomini cattivi, maldicen-ti e malpensanti. Sono contento se qualcu-no riesce a fare meglio di me. anzi devo rin-graziarlo se lo fa o mi aiuta a migliorarmi.Solo così gli uomini e le società in generaleprogrediscono. L’invidioso tende a distrug-gere pur di non far costruire l’altro. Ti definiscono un perfezionista. Tu cometi definisci?un perfezionista! Se prendo un impegnocerco di assolverlo nel migliore dei modi.Riconosco che spesso divento un rompi…..per chi mi sta vicino.Qual è un uomo della storia che hai ammi-rato particolarmente e a cui ti ispiri?Ci sono diversi personaggi storici che ammi-ro però preferisco soffermarmi sull’esempioche ci danno persone semplici che con i lorogesti quotidiani, forse più di altri hanno con-tribuito a scrivere la storia e che per taleragione ritengo siano “eroiche”. tra questepenso in particolar modo a quelle personeche quotidianamente alleviano le sofferenzealtrui, oppure quelle che combattono leingiustizie o ancora quelli che con le loroscoperte scientifiche hanno migliorato lavita di molti altri uomini. il loro è un lavorooscuro, spesso non riconosciuto ma in realtàè determinante per la crescita della società.La tua elezione è stata una sorpresa,forse anche per te. Vuoi raccontare ainostri lettori qual è stato il tuo primopensiero dopo aver detto “sì”? E se anco-ra oggi pensi di aver fatto la scelta giusta?

il primo pensiero che ha attraversato la miamente è stato: “spero di esserne all’altezza”.Ho sentito da subito di aver ereditato primadi tutto una grande responsabilità perchéquesta società ha una lunga e gloriosa storiafatta dell’impegno e del sacrificio di molti.Sicuramente penso, ancora oggi, di averfatto la scelta giusta. Questa è un’avventurache mi ha affascinato fin dall’inizio e che micoinvolge ogni giorno di più.Qual è stato l’augurio più bello che hairicevuto per questa nuova esperienza?Quello di mia figlia. Ci vuoi raccontare quale è stato fino a orail momento più difficile per te?Volentieri! non abbiamo potuto disputarela prima partita dell’under 16 perché nonraggiungevamo il numero minimo consen-tito. Comunicare la notizia ai ragazzi cheerano seduti in panchina è stato per medrammatico: alcuni di loro avevano quasi lelacrime agli occhi. Ma ciò che mi ha colpitodi più è stata la loro determinazione a ren-dersi disponibili fin da subito per darmi unamano per completare l’organico. e la setti-mana dopo abbiamo potuto giocare.Possiamo facilmente immaginare qualisono i sacrifici che comporta una caricadel genere. Ci interessa però sapere cosaci si guadagna (ovviamente non in termi-ni economici!).ti rispondo spiegandoti cosa ci ho già gua-dagnato: questa esperienza mi sta arric-chendo molto dal punto di vista umano. Hosempre vissuto il rugby in modo un po’distaccato, oggi invece riesco a cogliere piùprofondamente i valori di questo nobilesport a viverli in modo più consapevole eprofondo. Come fai a non rimanere affasci-nato dalla volontà, dalla passione e dall’a-more che tutti coloro che sono oggi nellapolisportiva dimostrano verso di essa e dal-l’attaccamento che gli atleti dimostranoverso la maglia che indossano?Bisogna che io lavori al meglio perché tuttociò merita rispetto.La sera prima dell’ultima partita fuoricasa contro il Civitavecchia sappiamo chehai detto a qualcuno “Ho un sogno, chedomani vinciamo”. Ma allora i sogni avolte si avverano? Cosa è cambiato dopoquella vittoria, per te, per i tuoi collabo-ratori e per gli atleti?più che di sogno parlerei di speranza. Questasquadra è cresciuta moltissimo quindi c’era-no oggettivamente tutti gli elementi persperare in un’ottima prestazione e infatti aCivitavecchia ritengo che il paganica Rugbyabbia scritto una pagina memorabile dellasua storia. dopo quella vittoria per me e per

i miei collaboratori è cresciuta la consapevo-lezza che le scelte fatte andavano nella giu-sta direzione e stavano dando i frutti sperati.Vedo inoltre gli atleti più consapevoli delleloro capacità e del fatto che imprese delgenere non sono da considerare degli episo-di. tecnici e atleti stanno lavorando benissi-mo e sono sicuro che avremo grosse soddi-sfazioni da loro nel tempo.Tu sei il presidente, quindi una guida pertutta la società, ma soprattutto per i gio-vani che vogliono praticare questo nobi-le sport…cosa diresti oggi a un ragazzoche sta per entrare in campo per giocarela sua prima partita come titolare?Lo guarderei negli occhi, gli darei una paccasulle spalle e semplicemente gli direi: “inbocca al lupo”, sperando che possa divertir-si come ha sempre fatto fin da quando hamesso per la prima volta le scarpette pergiocare a rugby. e resterei fuori dal campose avesse bisogno di me.Martin Luther King disse che l’unicomodo per andare avanti è andare avan-ti…dire “lo posso fare” anche quando saiche forse non puoi. Come pensi di andareavanti…insomma, come immagini ilfuturo di questa società?L’obiettivo che ci siamo posti è quello di, adio piacendo, riorganizzare questa società,offrire a tutti i nostri atleti le migliori condi-zioni per praticare il rugby, e non solo, e diavviare un programma specifico per i piùgiovani. per quanto difficile possa esserequindi direi che “Lo possiamo fare”.Volutamente dico “Lo possiamo fare” perchéquesta non è solo la mia avventura ma èquella di un gruppo di persone che amanoveramente questa società, che insieme a mesi stanno facendo carico del superamento ditante difficoltà, che sono delle splendidepersone e che ringrazio.Se ora di fronte a te ci fosse EnricoIovenitti come riassumeresti in una solaparola ciò che senti per la società che lui(insieme ad altri) ha fondato e della qualeè stato il primo presidente?Come ho detto all’inizio di questa intervista,la prima domanda che mi sono posta è stata“sarò all’altezza?”. Spero di lavorare al meglioper questa società sportiva e penso che ilmetterci tutto l’impegno possibile e tuttol’amore possibile sia il più grande segno dirispetto verso colui che, insieme ad altri, hafondato questa società e verso coloro chene hanno sempre tenuto alto il prestigio. Sedovessi riassumere ciò che sento per questasocietà in una sola parola questa è Rispetto.il rispetto cioè che si deve a ciò che altrihanno creato, altri ancora hanno contribui-to a far crescere e che non deve essere alservizio degli interessi di pochi ma di tutti.Gandhi disse: “La felicità è quando ciòche pensi, ciò che dici e ciò che fai sono inarmonia”. Antonio Rotellini comePresidente della Polisportiva PaganicaRugby 1969 è felice?Si, sono felice.

2/3nuMeRo FeBBRaio 2016-2

INTERVISTAAL PRESIDENTE

DI CRISTINA IOVENITTI

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UNA UNIVERSITÀ PER I SEMPRE GIOVANIDIMARISAMARGOTTI

A ll’aquila esiste una associazione diimportante rilevanza socio culturale

per la città: è l’università per la terza età. L’università per la terza età è nata 34 annifa (10 novembre 1982) per la volontà dimedici, professori, insegnanti, poeti, scrit-tori, dirigenti pubblici e privati, liberi pro-fessionisti, personalità religiose, personeilluminate che si sono associati con l’o-biettivo di migliorare ed elevare il livellodi vita delle persone anziane attraversoattività socio culturali e ludiche. Fra i soci fondatori un giovanissimonostro caro concittadino, goffredopalmerini. all’associazione possono par-tecipare tutte le persone di qualsiasi etàdesiderose di trascorrere del tempo inmodo appagante, interagire con altrepersone, stringere nuove amicizie.L’interesse verso l’associazione è tale chenel corso degli anni e fino al 2009 i socisono aumentati fino a superare i 600 edanche ora nonostante la forzata disper-sione a seguito del terremoto del 2009, gliiscritti sono circa 300. L’anno accademico coincide con quellodelle altre università, va da ottobre a mag-gio e si articola in due conferenze settima-nali il martedì e il giovedì pomeriggio.Le conferenze vertono su argomentidiversi che spaziano dalla medicina, all’ar-te, alla alimentazione, alla presentazionedi romanzi e poesie; esse durano in mediaun’ora e mezzo per lasciare spazio alledomande che gli associati vogliono rivol-gere ai conferenzieri. e qui si scatena l’in-teresse, la curiosità e la fame di conoscen-za con domande specifiche, richieste dimaggiori informazioni sull’argomento esoprattutto richiesta al conferenziere diritornare per approfondire l’argomento.anche gli iscritti sono coinvolti: si è sco-perto che molti sono scrittori, poeti, viag-giatori e la presentazione e lettura delleloro opere come pure i racconti dei viaggisono molto apprezzate.un personaggio particolarmente amato èil nostro goffredo palmerini fecondo scrit-tore che non manca mai di presentare perprima all’università, i suoi nuovi libri sulnostro paese e sugli abruzzesi all’estero.L’attività della associazione, però, non silimita ai canonici due incontri settimanalima favorisce la socializzazione con pranzisociali, gite e viaggi.particolarmente interessante è il viaggiodi fine anno della durata di circa una set-timana. nel susseguirsi degli anni oltre adavere girato l’italia in lungo ed in largoalla scoperta di tutte le bellezze storicheed artistiche presenti nel nostro paese,sotto la guida dell’allora presidente prof.Corrado Ranghi (pedagogo, volontariodell’unicef, difensore dei diritti per l’infan-

zia in abruzzo), nel 1999, l’università si èspinta anche all’estero per la visita alparlamento europeo e a Strasburgoall’unione europea a Bruxellesun’attività che l’associazione porta avantiormai da oltre dieci anni è il “laboratorioteatrale”: all’inizio sotto la regia dell’autricestessa dei testi Rossana Crisi Villani, poi conla regista paola Cialfi e oggi con il registaSalvatore arciprete. Si tratta di spettacoliteatrali in lingua, in dialetto abruzzese enapoletano che ogni anno viene allestito epresentato alla giornata di chiusura del-l’anno accademico. - gli attori, fra cui la scri-vente, tutti rigorosamente iscritti allaassociazione si cimentano non solo in“gag” comiche ma anche in rielaborazionidi opere di autori immortali fra cuiaristofane (le donne in parlamento),William Shakerspeare, Carlo goldoni (lesmanie della villeggiatura), edoardo ecc.dalla sua costituzione a oggi l’università èstata guidata dai presidenti: dott.goffredo tatozzi, prof. Corrado Ranghi,prof.ssa Maria Laura perfetto e prof. BrunoMarconi, tutti validissimi, e fra questi, par-ticolarmente importante è stata la presi-denza della prof.ssa Maria Laura perfetto.La prof.ssa M. L. perfetto assume la presi-denza nel 2003 e guiderà l’associazioneper dodici anni (oggi prezioso membrodel Consiglio direttivo). grazie a lei,donna di grande cultura e sempre apertaalle innovazioni l’università ha fatto unsignificativo salto di qualità incentivandoil laboratorio teatrale e favorendo la costi-tuzione di un laboratorio corale “gli amicidel bel canto” con ottimi risultati.oltre al laboratorio teatrale e corale chepossono essere considerati il fiore all’oc-chiello dell’associazione, non si devonoignorare le altre attività finalizzate allasocializzazione: corsi di ginnastica dolce,corsi di ballo e di yoga con convenzionicon le palestre.un merito speciale che va attributo allaprof.ssa M.L. perfetto è di avere riunito gliiscritti allontanatisi a seguito del terremotoe riprendere la regolare attività nell’autun-no del 2010 nonostante le difficoltà direperire un luogo disponibile per le lezioni.e si! L’università non ha una sede stabile;prima del terremoto è stata stabilmenteospitata presso il Ridotto del teatro comu-nale prima e la Sala del ConsiglioRegionale poi. dopo il terremoto con lamancanza di spazi agibili, grande è la dif-ficoltà di trovare luoghi che possano ospi-tare 100/120 iscritti. Ciò nonostante enonostante diversi traslochi l’attivitàsocio culturale ricreativa va avanti.attualmente anche se con onere econo-mico l’università è ospite del teatro LolliQuaranta presso l’istituzione ex onpi.

J ean girardoux, scrittore e commedio-grafo francese, nel 1924 scriveva: “Lo

sport è l’esperanto delle razze”.Che cosa è l’esperanto?L’esperanto è una lingua sviluppata tra il1872 e il 1887 dall’oftalmologo polacco diorigini ebraiche Ludwik Lejzer Zamenof.Lo scopo di questa lingua era quello di fardialogare i diversi popoli cercando dicreare tra essi comprensione e pace conuna lingua semplice ed espressiva appar-tenente non a un singolo popolo ma atutta l’umanità.Lo sport è, nello stesso modo, un linguag-gio universale, è capace di superare i con-fini, le lingue, le religioni e le ideologie, hainoltre la capacità di unire le personefavorendo il dialogo e l’accoglienza.nel gioco soprattutto quello di squadra,esistono diversi ruoli e caratteristiche ed èper questo che ognuno può ritagliarsi ilsuo spazio e lo spirito di squadra favori-sce la coesione e valorizza l’unicità di ognipersona.Lo sport essendo uno straordinario stru-mento di inclusione sociale dovrebbeessere proposto dalle istituzioni del terri-torio, soprattutto in quei settori dove vi èdisagio sociale ed emarginazione.nello sport le differenze di origine, colore,lingua e cultura sono elementi che accre-scono e arricchiscono il singolo individuo,bisognerebbe quindi incoraggiare, pro-muovere e diffondere la cultura sportivain ogni disciplina e a qualsiasi livello.i bambini e i giovani che si avvicinano allosport dovrebbero trovare nella figura del-l’allenatore un educatore capace di for-marli e avvicinarli a quelli che sono i valo-ri positivi di ogni pratica sportiva e dellavita, educarli a non ledere la dignitàmorale dei compagni e degli avversari,educarli al rispetto e all’altruismo.Vorrei concludere con la citazione di ungrandissimo uomo, nelson Mandela, cheper tutta la vita ha combattuto per lapace e la democrazia. Mandela diceva:“Lo sport ha il potere di cambiare ilmondo”.Cominciamo a cambiarlo questo mondo,educhiamo i nostri figli al rispetto, alla tol-leranza, all’accettazione delle diversitàfisiche e somatiche, ma anche al rispettodelle diverse ideologie: il confronto e nonlo scontro arricchisce e nutre la nostramente.

SPORTE INTEGRAZIONEDIMINA FULLONE

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W alter Scott diceva: “insegnate aibambini la poesia perché apre la

mente, presta grazia alla saggezza erende ereditarie le virtù eroiche” e noisiamo certi che per queste sue caratteri-stiche la poesia abbia molto in comunecon il Rugby!Con le parole di John Keats apriamo lanostra rubrica sulla poesia alla quale invi-tiamo tutti i nostri lettori a partecipare for-nendo contributi, spunti e suggerimenti.John Keats fu un poeta inglese nato nel1795 che oggi viene universalmente rico-nosciuto come uno dei più grandi poetidel Romanticismo. nonostante gli studiper diventare un medico chirurgo la poe-sia rimase sempre, come lui stesso scrisse,“l’apice di tutte le sue aspirazioni”. Siammalò di tubercolosi e a soli 25 annimorì a Roma dove si era stabilito.La poesia era per lui l’incarnazione dellaBellezza, di una bellezza eterna che siidentifica con la Verità.La poesia che proponiamo ai nostri letto-ri ci consente di svelare una parte dellastoria di questo grande poeta che è rima-sta sconosciuta per moltissimo tempo.dopo molti anni dalla sua morte furonorese note e messe all’asta alcune letteredai figli di una certa Fanny Brawne.Queste lettere scatenarono un putiferiopoiché nessuno ne aveva mai sentito par-

lare: si trattava delle lettere piene d’amo-re che John Keats aveva scritto per unlungo periodo di tempo a Fanny. Fino adallora nessun critico e studioso del poetaera a conoscenza di alcuna storia d’amoredel poeta né tantomeno di una produzio-ne letteraria così intensa e straordinaria.Fanny e John si conoscono tramite amicicomuni. Si innamorano e decidono divivere la loro storia nonostante le opposi-zioni di molti, visto che lui essendo pove-ro non aveva nulla da offrirle ed era pergiunta malato. gli amici del poeta poi nonvedono Fanny di buon occhio ritenendo-la troppo frivola.nonostante tutto si fidanzano, lui le rega-la un anello dal quale Fanny non si sepa-rerà mai. tuttavia la sua malattia peggiorae gli amici che lo sostengono economica-mente lo fanno partire per l’italia doveavrebbe potuto curarsi. impedisconoperò a Fanny di seguirlo. Si salutanosapendo bene che non si rivedranno più einfatti dopo sei mesi dal suo arrivo in italiaKeats muore. Fanny porterà il lutto peranni prima di acconsentire a sposarsi conun uomo ignaro della sua storia d’amore.Seguendo le volontà di Keats, i suoi amicibruciarono tutte le lettere di Fanny.Quelle di Keats inviate all’amata invecefurono custodite da Fanny fino a quandoi suoi figli, dopo la morte della madre,

decisero di renderle pubbliche. a questo amore lui si vota completamen-te: “L’amore è la mia religione. potrei mori-re per esso. potrei morire per te. il mioCredo è l’amore, e tu ne sei l’unicodogma.” La storia di John e Fanny si snodalungo le pagine di Leggiadra stella. Letterea Fanny Brawne.dalla lettera che Keats scrisse a Fanny il 13ottobre 1819 sono estratti questi versi.

SENZA DI TENon posso esistere senza di te. Mi dimentico di tutto tranne che di rivederti: la mia vita sembra che si arresti lì, non vedo più avanti. Mi hai assorbito. In questo momento ho la sensazione come di dissolvermi:sarei estremamente triste senza la speranza di rivederti presto. Avrei paura a staccarmi da te. Mi hai rapito via l’anima con un potere cui non posso resistere;eppure potei resistere finché non ti vidi; e anche dopo averti veduta mi sforzai spesso di ragionare contro le ragioni del mio amore. Ora non ne sono più capace. Sarebbe una pena troppo grande.Il mio amore è egoista. Non posso respirare senza di te”.

L’ANGOLO DELLA POESIA

4/5nuMeRo FeBBRaio 2016-2

A CURA DI CRISTINA IOVENITTI

Posizione Squadra Punti Giocate V N P Pf:Ps Diff.

1 Civitavecchia R. Centumcellae 9 2 2 0 0 51:31 20

2 Amatori Catania 8 2 2 0 0 42:32 10

3 Ottopagine Rugby Benevento 7 2 1 1 0 43:30 13

4 Amatori R. Messina 3 2 0 1 1 22:29 -7

5 Colleferro Rugby 1965 1 2 0 0 2 40:54 -14

6 POLISPORTIVA PAGANICA R. ASD 0 2 0 0 2 31:53 -22

CLASSIFICA

14:30 AMATORI R. MESSINA OTTOPAGINE RUGBY BENEVENTO 9:9arbitro Cesare onori

14:30 COLLEFERRO RUGBY 1965 AMATORI CATANIA 19:22arbitro Claudio Castagnoli

14:30 POLISPORTIVA PAGANICA R. ASD CIVITAVECCHIA R. CENTUMCELLAE 10:19arbitro Vincenzo de Martino

RISULTATI DOMENICA 21 FEBBRAIO 2016

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È ancora possibile acquistarel’album delle figurinee il calendario 2016.

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